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VENETO E FRIULI

LA STORIA, VENETO

LA STORIA ,FRIULI

FRIULI

VENETO Enrico Miceli Classe 2^Er

LA STORIA, VENETO
In epoca preistorica, al popolamento delle etnie celtiche, liguri e retiche, nella parte pianeggiante dellattuale regione, si sostitu quello dei veneti, genti di origine illirica che emigrarono in Italia in epoca imprecisata, compresa tra let del Bronzo e let del Ferro. Come accadde ad altre aree della penisola, fu la conquista romana, e in particolare la riforma amministrativa di Augusto, a imprimere unidentit regionale entro la quale si modellarono alcuni tratti peculiari.In particolare, sono due la date-chiave della storia del Veneto: l810, quando Carlo Magno riconobbe lautorit del doge di Venezia, e il 1797, anno del trattato di Campoformio, con il quale Napoleone cancell dalla storia la Repubblica di Venezia cedendola allAustria. Il Veneto divenne uno stato repubblicano solo alla fine del XV secolo, periodo in cui Venezia spost il nucleo dei suoi interessi verso lentroterra.

LA STORIA, FRIULI
Fino allVIII secolo nella regione si sovrapposero diverse sovranit: la dominazione bizantina fin con larroccarsi nel territorio istriano, perdendo il controllo di Aquileia, che si separ dalla Chiesa di Bisanzio e si costitu in patriarcato, mentre i longobardi, che elevarono Cividale al rango di capoluogo del Friuli, non arginarono mai del tutto le scorrerie dei barbari. Con la dominazione dei franchi, iniziata nel 794, il territorio si ricompose in un quadro pi unitario, che assunse confini definiti al tempo degli imperatori germanici, quando la contea fu infeudata ai patriarchi di Aquileia (1077). La successiva espansione del patriarcato fu contrastata dalle invasioni degli ungari, ultima travolgente ondata di invasori proveniente dallEst europeo, ma soprattutto dalla spinta egemonica di Venezia, che fin con lacquisire il territorio istriano. .

VENETO
ROVIGO BELLUNO

VENEZIA

TREVISO

VICENZA

PADOVA

VERONA

FRIULI
Il Friuli Venezia Giulia fu terra di passaggio di popoli ma anche di lunghissime dominazioni che hanno lasciato segni indelebili, e che hanno contribuito a creare un crocevia di culture estremamente composito e variegato. Dagli Antichi Romani, agli Unni di Attila, dai Longobardi, alla Repubblica di Venezia e all' Impero austro-ungarico. Solo il nome denota tutte queste influenze: "Friuli" deriva da "Forum Julii", cos denomin Giulio Cesare la futura Cividale; "Venezia" sta a ricordare sia l' antica provincia romana della "Venetia et Histria" che la successiva dominazione della Repubblica Veneta prevalentemente sulla parte occidentale della regione; ed infine "Giulia", le Alpi Giulie e la parte pi a est, caratterizzata dalla triestinit. Si posso proporre diversi itinerari storici a tema, caratterizzati ciascuno da un popolo o una dominazione che ha lasciato tracce indelebili sul territorio, nella cultura, nelle tradizioni del Friuli Venezia Giulia, come per esempio l Antica Roma, i Longobardi, la Repubblica Veneta oppure la Grande Guerra o gli Asburgo.

Fondata dai paleoveneti, fin sotto il dominio romano dalla fine del secondo secolo avanti Cristo. Nel medioevo attravers una lunga serie di cambi di dominazione, fino ad associarsi volontariamente alla Repubblica di Venezia nel 1404. Dal XIV al XVIII secolo Belluno conobbe un periodo di grande splendore nellarte e nel commercio ed ebbe come suo artista pi famoso lo scultore ed intagliatore Andrea Brustolon. La pittoresca Citt Vecchia, con numerose costruzioni in stile tardo gotico e rinascimentale, sorge sopra un alto sperone roccioso alla confluenza del Piave con laffluente Ardo. Tra antiche piazze (lanimatissima piazza dei Martiri e quella delle Erbe) si passeggia per un sali e scendi di suggestive vie e antiche fontane dalla tipica forma piramidale o conica, che rivelano un ricco patrimonio artistico. Tra i monumenti merita di essere segnalato il Duomo, opera primocinquecentesca di Tullio Lombardo, con il Campanile, alto ben 69 metri, progettato da Filippo Juvara e considerato una delle pi riuscite torri dorologio del barocco italiano. Allinterno vi sono opere di Andrea Schiavone, Jacopo Bassano, Palma il Giovane e Andrea Brustolon. Nel Museo Civico sono presenti opere di Jacopo da Montagna, Bartolomeo Montagna, Andrea Solario, Andrea Brustolon, Sebastiano e Marco Ricci, Fra Galgario. Belluno ha vissuto sempre in pieno antagonismo con unaltra citt: Feltre. I due centri sono ai due poli della valle e sono state attraversate da una storia diversa. Feltre fu sede di un vescovado e di un castello che sinser nel gioco delle contese che precedettero nel Veneto il predominio veneziano. Nel 1510, fu completamente ricostruita dalla Serenissima, ed ancora oggi, mura strade e palazzi portano l inconfondibile impronta veneziana. Il suo castello domina dalla parte alta della vecchia citt subito dietro la chiesa di S.Rocco. Qui, tutti raccolti troviamo il Duomo, il Palazzo dei Rettori Veneti, progettato dal Palladio, magnifico esempio di architettura rinascimentale, per ospitare i podest veneziani, il teatro architettato dal Selva. Nella provincia, il patrimonio artistico sparso in piccole cittadine dalle intatte architetture. In Val Belluna, sorgono Lentiai, Mel, Sedico, Trichiana, Limana e Ponte nelle Alpi, borghi dallaspetto caratteristico dove si ammirano significative testimonianze di un passato illustre. Da non perdere Sospirolo, con la Certosa di Vedana ed il Castello di Zumelle.

BELLUNO

ROVIGO
Capoluogo del Polesine, di origine altomedioevale, inserita nella surreale atmosfera del delta del Po, Rovigo presenta notevole interesse dal punto di vista artistico. Guardando Rovigo ben si distinguono ancora le piante e le strutture varie medievali, dove monumenti e palazzi testimoniano unarchitettura cominciata nel X secolo (il castello e le due torri), sviluppatasi con la Serenissima (Porta S. Bartolomeo) e con illustri artisti come: Biagio Rossetti (Palazzo Roverella, Chiostro S. Bartolomeo); il Sanmicheli (Palazzo Roncale). Le sue chiese conservano numerose opere d arte.Prima fra tutte il Santuario della Beata Vergine del Soccorso meglio noto come la Rotonda, opera dello Zamberlano con il campanile del Longhena. Il Duomo, dopo aver subito una lunga serie di ricostruzioni, mantiene attualmente l aspetto barocco, risultato di un rifacimento secondo il progetto di Frigimelica nel 1696. Tra le molte opere ivi contenute, acquista una particolare evidenza un candelabro in bronzo, attribuito a Desiderio da Settignano. Interessanti anche S. Francesco, chiesa gotica rinnovata nel XIX secolo. Tra gli edifici civili, da segnalare le rovine delle mura del Castello Medievale (X secolo) di cui sono sopravvissute due torri, la Torre Don, uno dei segni di riconoscimento della citt, e la Torre Mozza. Di grande interesse artistico la Pinacoteca dell Accademia dei Concordi, con la sua collezione di pittori veneti e ferraresi dal 400 al 700. Sono visibili opere di Giovanni Bellini, Palma il Vecchio, Dosso Dossi, Luca Giordano, Piazzetta, Giovan Battista Tiepolo, Alessandro Longhi e Rosalba Carriera. In uno degli angoli pi suggestivi di Rovigo, il monastero di S. Bartolomeo, dove ha sede il Museo Civico delle civilt in Polesine, dotato di una ricchissima documentazione archeologica, naturalistica ed etnografica per chi desiderasse avere unampia conoscenza dellambiente polesano fin dalle sue origini. Conoscenza che si sviluppa andando ad Adria nata da tre grandi civilt: paleoveneta, greca ed etrusca cos come documenta il suo Museo Archeologico Nazionale. Tra le testimonianze artistiche pi recenti: la Badoera, la villa palladiana di Fratta Polesine; i palazzi rinascimentali e barocchi in riviera S. Biagio a Lendinara e lAbbazia della Vangadizza a Badia Polesine, cittadina nota anche per il Museo Civico, i bei palazzi e il Teatro Sociale.

La romana Tarvisium visse una fase di notevole sviluppo in et comunale, ma, dopo un lungo periodo di lotte per il predominio, si un spontaneamente alla Repubblica di Venezia nel 1339. Conserva ancora molte delle case dipinte che un tempo la caratterizzavano; i fiumi Sile e Cagnan, che qui si incontrano, come celebra Dante nel Paradiso, conferiscono un fascino tutto particolare al centro storico, circondato dalle mura cinquecentesche. Case costruite nellacqua, l dove la terra ha creato una piccola, ma sufficiente sporgenza. Edifici protesi sullacqua con le facciate affrescate, piante e salici che appoggiano morbidamente le loro fronde sulle rive accoglienti e poi i portici che costeggiano i canali. In questa atmosfera di magica armonia custodito un patrimonio monumentale, storico ed artistico di grande valore. Nella piazza dei Signori unelegante successione di antichi palazzi comunali, creano un solenne ed armonico insieme architettonico dal sapore medievale. La chiesa domenicana di S. Nicol, in cui sono conservati affreschi di Tomaso da Modena, si distingue per lo slancio della sua mole architettonica. Treviso molto celebre per i suoi affreschi, non solo per quelli delle facciate delle sue dimore in epoca medievale con motivi geometrici e finte tappezzerie ed in seguito scene mitologiche, ma anche per i preziosi cicli affrescati conservati in edifici sacri e civili. A Treviso sono da visitare nel Duomo di S. Pietro la Cappella Malchiostro, con affreschi del Pordenone e pala con lAnnunciazione di Tiziano; cripta del XI secolo. Nella Chiesa di San Nicol (XIV), affreschi di Tomaso da Modena, la pala dellaltar maggiore di Fra Marco Pensaben e Gerolamo Savoldo, altri affreschi attribuiti a Lorenzo Lotto; nellannesso convento domenicano, oggi Seminario, Sala del Capitolo dei Domenicani con affreschi di Tomaso da Modena. Loggia dei Cavalieri, del XIII sec.. Museo Civico, con opere di G. Bellini, Lotto, Tiziano, J. Bassano . Ricchissimo di presenze architettoniche ed artistiche lintero territorio trevigiano. Oltre alle ville, incantevoli cittadine come Asolo, che adagia sulla dolce ondulazione dei bellissimi colli con le sue architetture medievali e rinascimentali. Soggetto prediletto dei pittori stato da sempre il soggiorno di ospiti illustri: Giosu Carducci, Ezra Pound, Strawinsky. Sulla "strada dei vini del Piave" il percorso costellato di cantine che si alternano ad innumerevoli citt darte: Conegliano, Vittorio Veneto, Oderzo. Tutte esemplari di una provincia con un tesoro artistico ed ambientale di enorme bellezza.

TREVISO

La maggiore citt d arte del Veneto dopo Venezia. Di origine paleoveneta, fu dei Retii poi Etrusca, infine romana dall89 a.C.. Fu un centro molto importante nel medioevo sotto la signoria degli Scaligeri, poi nella Repubblica di Venezia. Verona ha un aspetto in gran parte medievale ma l dove possibile avere una visione panoramica dallalto della citt ci si accorge che le sue strade, cos regolari cos diritte anche dove le case si fanno pi fitte, e cos differenti dagli assetti disordinati e casuali delle citt medievali, sono gli elementi ancora visibili di una struttura urbana ancora romana. Ci che colpisce a Verona lassoluta abbondanza di espressioni dellarte, della storia, della cultura concentrata in una singola citt e offerta a chi visita questarea dItalia. Da vedere assolutamente le vestigia romane: lArena, l Arco dei Gavi, il Ponte Pietra, la Porta dei Borsari, la Porta dei Leoni e il Teatro Romano. LArena, ha oltre 1900 anni e rappresenta uno dei monumenti pi grandiosi pervenutici dallAntica Roma. Costruita nel primo secolo d.C. sorgeva fuori dalla cinta muraria per ospitare spettacoli ed incontri di lotta. Dal 1913, quando fu allestita la prima "Aida", lArena divenuta il pi famoso teatro allaperto del panorama internazionale ed oggi ospita una delle stagioni liriche pi prestigiose nel mondo. Tra i moltissimi edifici sacri meritano una visita il Duomo e la Chiesa di San Zeno Maggiore, capolavori dell arte romanica, ricchi di sculture e pitture tra cui la Pala di San Zeno, di Andrea Mantegna e la Cattedrale in cui custodita la celebre pala dell"Assunta" di Tiziano. Lelegante Loggia del Consiglio, attribuita a Fra Giocondo, gli splendidi palazzi e le porte firmati dal veronese Michele Sanmicheli sono solo alcuni episodi di un Rinascimento che a Verona fu particolarmente florido. Verona della storia e dellarte altres famosa come citt dellamore per le vicende narrate da Shakespeare sulla contrastata passione tra Romeo e Giulietta di cui sono segni tangibili la Casa di Giulietta, col caratteristico balcone, la sua tomba, scenario della romantica tragedia, e la Casa di Romeo. Nel Civico Museo di Castelvecchio, costruito a partire dal 1354 e restaurato da Carlo Scarpa, si conserva una importante collezione di pitture e sculture venete dallalto medioevo fino al 700. Nella provincia, localit come Soave, Negrar, Lazise, Villafranca, Valeggio sul Mincio, Malcesine, ognuna con le proprie ville, il castello o le mura offrono un prezioso e suggestivo esempio dellarte veneta ed italiana inserito in contesti naturali di ineguagliabile fascino.

VERONA

VICENZA
Citt darte tra le pi importanti del Veneto e dItalia, ha origini romane (Vicetia), nominata per la prima volta dalle fonti nel 135 a. C.. Tuttavia, la personalit artistica che maggiormente vi ha lasciato il segno stata quella di Andrea Palladio. Vicenza citt palladiana non solo per aver accolto e fatto crescere il genio di Andrea di Pietro nato a Padova e per avergli dato lopportunit di formarsi e di diventare il pi grande architetto del suo secolo. Vicenza si conservata palladiana nei secoli sviluppandosi come voleva il prezioso ideale del Rinascimento: luogo di eletto incontro per tutti gli uomini. Nella centrale Piazza dei Signori troneggia con la sua mole la Basilica Palladiana, costruzione medioevale che Palladio ristruttur nel 500 realizzando il doppio ordine, portico e loggia, con il caratteristico motivo palladiano. Altri edifici cittadini progettati dal grande architetto sono la Loggia del Capitanio, Palazzo Barbaran da Porto, Palazzo Chiericati, sede di Museo Civico, dove la firma del geniale architetto un gioco di pieni e di vuoti, Palazzo Valmarana. La Loggetta Palladiana ai Giardini Salvi, elegante costruzione del 1592, invita allingresso con unaccattivante iscrizione "Hilariati ac genio dicata", consacrata al riso ed alla spensieratezza. Capolavoro insuperato, il ligneo Teatro Olimpico, ideato da Palladio per lAccademia Olimpica, di cui era membro, e realizzato da Vincenzo Scamozzi. Ma Vicenza possiede in realt altri volti, altrettanto importanti. Sulla citt ha lasciato una traccia profonda lorigine romana, soprattutto sullassetto urbanistico ormai inserito in pi recenti espressioni di architetture venete minori. Le antiche strade, i ponti sui corsi dacqua, le magnifiche piazze e lenorme patrimonio artistico custodito nel suo Museo sottolineano lenorme valore culturale della citt di Vicenza. Domina la citt un colle poco distante dal centro cittadino che accoglie sulla sua sommit la Basilica di Monte Berico, sorta nel 1600 accanto alla primitiva chiesetta gotica. La campagna vicentina merita una visita approfondita non solo per il valore e la dolcezza del paesaggio ma anche per le ville che lo punteggiano, lussuose dimore volute dallaristocrazia veneta dal 400 al 700. Ai piedi dellaltopiano "Dei sette comuni", Marostica e Bassano del Grappa costituiscono tappe obbligate per chi si trova nei dintorni

PADOVA
Antica sede vescovile ed universitaria, bagnata dal Bacchiglione ed collegata per mezzo di canali navigabili al Po e, tramite la Riviera del Brenta, alla laguna di Venezia. Citt molto ricca di vestigia paleovenete, romane, medioevali e rinascimentali, tra i suoi centri di attrazione turistica, uno dei pi importanti senzaltro la Basilica di Sant Antonio, importantissimo luogo di culto, meta di pellegrinaggi nazionali ed internazionali. Ledificio risale al XIII secolo ed associa armonicamente elementi romanici come la facciata a campana; gotici, come la pianta del deambulatorio con cappelle radiali; bizantini, come le cupole rivestite in piombo e moreschi come i diversi campanili sottili e slanciati. Allinterno conserva moltissime opere darte: affreschi trecenteschi di Altichiero e Giusto deMenabuoi e sculture del massimo esponente del primo rinascimento fiorentino: Donatello. Sulla piazza antistante la Basilica merita una visita la Scuola del Santo con gli affreschi giovanili di Tiziano Vecellio. Altro monumento di importanza incomparabile la Cappella di S. Maria Annunciata, gi cappella Gentilizia del Palazzo degli Scrovegni, annessa al complesso museale degli Eremitani che presenta allinterno il pi importante ciclo di affreschi di Giotto in un perfetto stato di conservazione. Realizzato tra il 1303 ed il 1305 esso consta di tre parti distinte: le Storie della Vergine, le Storie di Cristo e il Giudizio Universale. Nelle vicinanze, presso le rovine di unArena depoca romana si trova la Chiesa degli Eremitani. Qui, nella Cappella Ovetari si possono ammirare i resti frammentari del primo ciclo dipinto da Andrea Mantegna; nella cappella Sanguinacci invece, sono visibili resti di affreschi di Giusto de Menabuoi. Nellex convento degli Eremitani ha trovato recentemente sede il Museo Civico. Esso presenta una sezione archeologica ricca di reperti paleoveneti e romani. La Pinacoteca conserva il crocifisso ligneo di Giotto proveniente dalla Cappella degli Scrovegni; opere di Guariento, Squarcione, Padovanino, Jacopo Tintoretto, Guido Reni, G.B. Piazzetta e G.B. Tiepolo. Altro luogo da visitare assolutamente il Duomo e, soprattutto, lannesso Battistero decorato da affreschi di Giusto deMenabuoi. Una visita al B, sede dellantichissima universit, con il Teatro Anatomico, la cattedra di Galileo Galilei, lAula Magna ed il cortile antico o al celebre Orto Botanico del 1545 ricordano la tradizione scientifica della "dotta" Padova. In provincia, da non perdere le ville venete sparse sul territorio: Este e Montagnana di origine paleoveneta e le altre citt murate o fortificate del Medioevo (Cittadella, Monselice, Piove di Sacco, Camposampiero).

VENEZIA
una citt unica al mondo. Sorta allincirca mille e cinquecento anni fa sulle isole della laguna. Venezia si sviluppata, sotto i condizionamenti del proprio caratteristico ambiente, in modo completamente diverso da ogni altra citt italiana ed europea. In unepoca in cui tutta lEuropa era una landa spopolata coperta di paludi e foreste. Venezia ha avuto relazioni strettissime con loriente del mondo attraverso quel che rimaneva dellimpero di Bisanzio in disfacimento, ultimo erede della grandezza dei Cesari. I Veneziani hanno saputo costruire una delle maggiori potenze economiche dellet del Rinascimento ed hanno riempito la loro citt di migliaia di opere darte, al punto che oggi noi possiamo con tranquillit parlare di Venezia come la capitale mondiale dellarte. Ed ecco un rapido elenco dei monumenti che nessun viaggiatore anche solo di passaggio a Venezia potrebbe permettersi di tralasciare. Tra le chiese monumentali, bisogner senza dubbio visitare la Basilica di San Marco sulla omonima piazza, la pi conosciuta ed anche la pi ricca di storia spirituale. Le due maestose Basiliche gotiche di Santa Maria Gloriosa dei Frari e SS. Giovanni e Paolo, capolavori emblematici rispettivamente dellordine francescano e domenicano, sono considerate vere e proprie chiese-museo per la quantit di opere darte in esse contenute. S. Maria della Salute, il gioiello del barocco veneziano, ed uno dei capolavori assoluti del barocco mondiale; essa affascina coi suoi ritmi curvilinei e le sue volute chi si ferma ad ammirarla dal Canal Grande. S. Maria dei Miracoli, invece una chiesetta rinascimentale, preziosa come uno scrigno tempestato di gemme. San Zaccaria, una grande chiesa del rinascimento, in cui sono rimaste evidenti le tracce del passaggio attraverso epoche cos diverse. Linterno tappezzato di dipinti, tra i quali alcuni capolavori eccelsi. Le due chiese di San Giorgio maggiore e del SS. Redentore sono invece due classici capolavori di equilibrio compositivo creati dallarte di Andrea Palladio. Tra gli edifici pubblici, visiteremo Palazzo Ducale con le sue collezioni di arte e di storia, la meraviglia gotica di CadOro goduta dal Canal Grande. Istituzioni caratteristiche di Venezia sono senza dubbio le Scuole, che erano delle confraternite di cittadini che svolgevano attivit con finalit sociale. La Scuola Grande di San Rocco, ancora esistente, si occupava, un tempo, dei malati e delle vittime della peste, oggi un museo che presenta la pi grandiosa rassegna di opere di Jacopo Tintoretto. Anche la Scuola Grande di San Giovanni Evangelista e la Scuola Grande di San Marco sono molto interessanti per la loro architettura, anche se sono state soppresse; invece la Scuola di San Giorgio degli Schiavoni, presenta un insieme di esaltanti tele di Vittore Carpaccio. Merita una visita attenta anche larchitettura rinascimentale di CaVendramin Calergi, oggi sede del Casin Municipale. Per quanto riguarda i musei, le Gallerie dellAccademia presentano una ricchissima collezione di pittura della scuola veneta dalle origini al Settecento. Il Museo Archeologico in piazza San Marco, una tappa obbligatoria per gli appassionati: esso possiede una ricca collezione di statue greche e romane, affreschi romani, ceramiche greche ed etrusche, mummie egiziane, e poi monete, piccole sculture, ed altri reperti. Vicino, il Museo Correr consente unimmersione nella pittura veneta dal Rinascimento allOttocento, oltre alla ricca collezione di mappe, monete, costumi dei dogi, ceramiche, avori intagliati, armi ed uniformi. Nel Palazzo Ducale ha sede il museo DellOpera che si occupa della conservazione del palazzo dalla ricca e complessa decorazione e delle sue ingenti collezioni di pitture, sculture, armi ed oggetti depoca. La Galleria Internazionale dArte Moderna (CaPesaro) fornisce uninteressante rassegna dellarte moderna veneta ed italiana tra ottocento e primo Novecento. La Galleria Franchetti, che ha sede in CadOro, conserva opere di Mantegna, Bellini, Carpaccio, Tiziano ed inoltre sculture, ceramiche e bronzi. La Collezione Peggy Guggenheim che ha sede in CaVernier dei Leoni sul Canal Grande, presenta una delle pi importanti collezioni di opere darte contemporanea dItalia e del mondo. La Pinacoteca Querini Stampalia, presso la omonima Fondazione conserva unampia collezione di pitture veneziane dal 400 al 700.

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