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PLL digitali
1. PLL ANALOGICI
Lanello ad aggancio di fase un sistema di controllo il cui obiettivo la sincronizzazione dellangolo istantaneo, ovvero della fase e della frequenza, di un segnale generato localmente a quello di uno posto come ingresso, denominato anche segnale di riferimento. In letteratura viene comunemente usato il termine anglosassone PLL, acronimo di Phase-Locked Loop. La sincronizzazione dellangolo istantaneo, denominata anche aggancio, avviene mediante la comparazione delle fasi. Una volta raggiunto questo stato lerrore di fase tra il segnale di riferimento e quello generato localmente molto piccolo o nullo. Se questerrore, per effetto di una perturbazione prodotta da un disturbo o una variazione del segnale dingresso, inizia a crescere, il meccanismo di controllo reagisce, alterando il proprio stato di funzionamento, al fine di riazzerarne il valore. Gli elementi componenti un PLL in una configurazione di tipo generico sono: un comparatore o rivelatore di fase (PD = Phase Detector), un filtro danello (LF = Loop Filter), un VCO (Voltage Controlled Oscillator).
u1(t) PD ud(t) LF uf(t) VCO u2(t)
Il VCO un dispositivo non lineare che produce unoscillazione la cui frequenza direttamente controllabile da un riferimento di tensione che a sua volta pu essere di valore costante in un determinato istante temporale o lentamente oscillante. Luscita del VCO, che pu essere usata come segnale di riferimento per altri sistemi elettronici, viene inviata, insieme al segnale di ingresso, al comparatore di fase. Questo elemento circuitale compara la fase del segnale duscita a quella del segnale dingresso e restituisce un segnale duscita che approssimativamente proporzionale allerrore di fase. Luscita del comparatore di fase costituita dalla sovrapposizione di una componente continua ed una alternata. Questultima componente eliminata dal filtro danello che quindi assume caratteristiche di filtro passa-basso. Esistono due classi di comparatori di fase: quelli basati sul moltiplicatore e quelli basati su circuiti sequenziali. Il filtro danello un filtro del primo o del secondo ordine e pu essere realizzato con componenti passivi (resistori e condensatori) o con componenti attivi (amplificatori operazionali pi componenti passivi). Poich il PLL progettato per realizzare un aggancio di fase, linterconnessione di queste tre componenti garantisce quanto necessario al corretto funzionamento. Quindi, iniettando un segnale sinusoidale nellingresso del PLL, avverr un aggancio mediante il quale il VCO cambier il suo stato di funzionamento, con la produzione di un segnale sinusoidale di medesima frequenza e differenza di fase costante o nulla.
Catello Antonio De Rosa riassunto del libro PLL digitali Copyright 2003 - http://digilander.libero.it/fpga
2. CAMPI DAPPLICAZIONE
Un PLL ha numerosi campi dapplicazione. Tra questi si menziona: recupero del clock e dei dati (clock/data recovery), phase shifter, moltiplicazione di frequenza, sintesi di frequenza, sincronizzazione di frequenza, filtraggio di frequenza (tracking filter), modulazione e demodulazione (FM o di frequenza, PM o di fase, AM o di ampiezza), Costas loop, carrier recovery (recupero della portante), sincronizzazione della sottoportante del colore in un ricevitore televisivo, A/D converter, stereo decoder, controllo di motori.
1(t) + e(t) sin(.) K f(t)
+ +
- 2(t)
Figura 2: schema in banda base del PLL che utilizza come comparatore di fase un moltiplicatore.
Il modello matematico di un PLL analogico descritto da unequazione integrodifferenziale. Se si utilizza un comparatore di fase basato sulla moltiplicazione questequazione non lineare a causa della presenza di una funzione di tipo seno. tuttavia possibile pervenire a delle semplificazioni che, per piccoli errori di fase, consentono di linearizzare il modello matematico e studiare il comportamento del sistema come avviene nella teoria dei controlli automatici applicando la trasformata di Laplace e quella di Fourier.
PD
1(s)
+ -
+ +
2(s)
e(s) Kd
K0 s
Figura 3: modello lineare del PLL nel dominio della trasformata di Laplace.
Catello Antonio De Rosa riassunto del libro PLL digitali Copyright 2003 - http://digilander.libero.it/fpga
Per il comparatore di fase esiste una gamma praticamente illimitata di soluzioni digitali. Roland Best presenta nel suo testo una classificazione in tre categorie denominate rispettivamente II, III e IV. Un primo esempio di comparatore di fase che opera su onde quadre, e come caso particolare su segnali digitali, la porta logica XOR che origina il comparatore di fase digitale di tipo II. un circuito semplice ed economico ma una sua prima limitazione risiede nel fatto che opera correttamente solo quando i segnali di comparazione sono simmetrici. Le caratteristiche realizzative non consentono lutilizzo di questo comparatore di fase come rivelatore di variazioni di frequenza del segnale di riferimento. Un comparatore di fase di tipo III rappresentato da un Flip-Flop edge-triggered JK attivo sui fronti di salita o su quelli di discesa. Questa modalit di funzionamento rende il circuito indipendente dal duty cycle dei segnali di comparazione migliorando le prestazioni del precedente comparatore di fase. Inoltre, questo comparatore in grado di rivelare anche variazioni di frequenza in quanto, se la frequenza del segnale di riferimento superiore a quella generata localmente, il Flip-Flop sar portato in condizioni di set per un numero di volte maggiore rispetto a quelle di reset. Questo implica che luscita al valore alto per pi tempo di quanto accade al valor basso e di conseguenza si ha un aumento del valor medio della tensione duscita che, a sua volta, fa aumentare la tensione di controllo e quindi la frequenza del VCO. In caso contrario, cio quando la frequenza del riferimento diminuisce, il rapporto di duty cycle tende a zero e questo fa diminuire la frequenza di funzionamento del VCO. Anche se questo dispositivo in grado di rivelare variazioni di frequenza, il comportamento ottimale quando le differenze di frequenza sono ben distinte. In caso contrario avviene un fenomeno per il quale il duty cycle del segnale duscita varia continuamente tra 0 e 100 descrivendo un andamento a dente di sega la cui inclinazione dipende da quale delle due frequenze superiore. Il valor medio delluscita del comparatore di fase in entrambe le condizioni prossimo allo zero, cosa che, per frequenze di comparazione molto vicine tra loro, penalizza la caratteristica di sensibilit alla frequenza.
Il comparatore di tipo IV presenta prestazioni superiori se confrontato con il tipo II e il tipo III: indipendente dal duty cycle dei segnali ed sensibile alle variazioni di frequenza anche di piccola entit. Per tale motivo viene definito Phase/Frequency Detector in contrapposizione al comparatore di tipo III definito Frequency Sensitive Detector. costituito da due Flip-Flop set-reset e due latch denominati UP e DOWN.
Catello Antonio De Rosa riassunto del libro PLL digitali Copyright 2003 - http://digilander.libero.it/fpga
In assenza di segnali di comparazione, UP e DOWN sono disattivi. Se in corrispondenza del fronte di salita di u1 il segnale u2 basso (figura 4), il successivo fronte di discesa di u1 porter UP nello stato attivo, e il successivo fronte di discesa di u2 lo riporter in condizioni di riposo. Se in corrispondenza del fronte di salita di u1 il segnale u2 alto, il successivo fronte di discesa di u2 porter DOWN ad un valore attivo e il successivo fronte di discesa di u1 lo riporter in condizioni di riposo. In questo caso la durata dei segnali UP e DOWN proporzionale allerrore di fase e si annulla quando i segnali di riferimento hanno uno sfasamento relativo nullo. Indipendentemente dalla differenza di frequenza che sussiste tra i segnali di comparazione si verifica che allaumentare della frequenza si produrranno solo impulsi UP di durata variabile, mentre quelli DOWN resteranno inattivi. Questo aumenta la tensione di controllo e consente laumento di frequenza del VCO per ristabilire le condizioni daggancio. In caso contrario si azioneranno solo gli impulsi DOWN, restando inattivi quelli UP, e si produrr leffetto opposto, ovvero diminuzione della frequenza di funzionamento del VCO.
5. PLL DIGITALI
Lintroduzione di nuove tecnologie e i continui progressi compiuti nel campo dei circuiti integrati (costi in diminuzione, frequenze di funzionamento in aumento, maggiori funzioni a parit di area di silicio) hanno consentito la realizzazione di PLL completamente digitali e di conseguenza completamente integrabili. I benefici di una soluzione integrata sono molteplici. Da un lato si riducono i costi e gli ingombri, dallaltro si riduce la sensibilit alle fonti di disturbo come le variazioni della tensione di alimentazione, la diafonia, le variazioni parametriche dei componenti con la temperatura e linvecchiamento, migliorando le caratteristiche spettrali dei segnali ricostruiti e laffidabilit del circuito. I PLL digitali possono essere progettati per lavorare in condizioni lineari e in condizioni non lineari. Nel primo caso possibile ricorrere al classico filtro numerico. Ma talvolta, per particolari specifiche di sistema o per eliminare componenti indesiderate e impredicibili di rumore presenti nel segnale dingresso, indispensabile lutilizzo di sistemi non lineari realizzati mediante particolari categorie di filtri dette sequenziali. Il primo PLL completamente digitale descritto in letteratura probabilmente quello di Drogin nel 1967 ma, gi nel 1960, Westlake aveva documentato la realizzazione di un PLL analogico con alcuni componenti digitali. In questa realizzazione veniva utilizzato un VCO digitale, in sostituzione del classico VCO, pilotato da un segnale ottenuto dal campionamento della tensione di controllo in uscita dal filtro danello. La migrazione da una realizzazione analogica verso una digitale avvenne con progressive sostituzioni dei singoli elementi con le controparti digitali. Nel 1962 Byrne present un circuito basato su un comparatore di fase digitale con curva caratteristica a dente di sega e nel 1968 Gupta speriment una soluzione con filtraggio numerico. I PLL digitali in letteratura sono spesso descritti come All Digital Phase-Locked Loop (ADPLL) per effettuare una distinzione con i Classical Digital PLL, altrimenti detti Digital PLL (DPLL), in cui solo alcuni componenti sono digitali. Una peculiarit che distingue gli ADPLL e i DPLL dai PLL analogici che, indipendentemente dal tipo di segnale in ingresso o generato localmente, lerrore di fase individuato da una grandezza digitale. In figura 5 si riporta uno schema a blocchi di un generico PLL digitale costituito da un rivelatore di fase digitale, un filtro digitale ed un oscillatore digitale che, essenzialmente, la controparte digitale del VCO.
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signal input
error signal
Digital Filter
reconstructed reference
Il segnale dingresso, detto anche di riferimento, campionato e comparato con il segnale ricostruito. Viene prodotto un errore di fase digitale proporzionale alla differenza di fase dei due segnali. Questi campioni, dopo unoperazione di filtraggio (ad esempio con un filtro numerico), sono utilizzati per controllare il periodo del Digital Controlled Oscillator (DCO). Se lanello correttamente dimensionato il segnale ricostruito ricalca quello di riferimento. Il DCO essenzialmente un divisore programmabile per un generico fattore N. Tra le possibili realizzazioni si evidenziano quattro principali categorie: N-counter DCO, increment-decrement counter DCO, waveform synthesizer DCO, DCXO.
Catello Antonio De Rosa riassunto del libro PLL digitali Copyright 2003 - http://digilander.libero.it/fpga
Da una prima analisi emerge da questa classificazione che solo nella categoria NRDPLL il segnale di ingresso campionato con un riferimento di frequenza fisso. In questo caso si parla di schema a campionamento uniforme. Nelle altre categorie, che quindi individuano schemi a campionamento non uniforme, viene utilizzato come segnale campionatore il segnale ricostruito localmente.
7. FILTRI DANELLO
Il tipo di uscita di un comparatore di fase digitale dipende dalla relativa architettura: pu essere una stringa di bit, un segnale binario di durata proporzionale allerrore di fase, una coppia di impulsi Lead/Lag. Lutilizzo di una particolare architettura di filtro danello quindi dipendente dalla scelta architetturale compiuta sul comparatore di fase e non sempre le compatibilit trasversali sono assicurate. possibile individuare tre categorie di filtri: filtri con contatori, filtri sequenziali, filtri numerici. Il pi semplice filtro digitale che si possa realizzare un contatore up/down ovvero un contatore reversibile. Questo contatore si incrementa di ununit quando dal comparatore di fase sopraggiunge un impulso di tipo UP e si decrementa quando sopraggiunge un impulso di tipo DOWN. La versione di filtro denominata K-counter realizzata utilizzando un contatore up/down con terminal count programmabile (valore K). Il clock un multiplo del clock di riferimento e come enable di conteggio viene scelto il segnale derrore proveniente dal comparatore di fase. un filtro adatto per comparatori del tipo XOR o Flip-Flop JK in cui le condizioni di aggancio sono rappresentate da un segnale derrore simmetrico. Se questo segnale entra in dissimmetria i valori di conteggio si sbilanciano e verranno prodotti dei terminal count (UP o DOWN) con frequenza determinata dal valore K e proporzionali allentit e alla direzione dellerrore di fase. I filtri sequenziali sono studiati per interoperare con i Lead/Lag PD. La relativa definizione trae origine dal fatto che luscita una funzione non lineare di un fissato numero di osservazioni del segnale dingresso. In pratica vengono osservati gli ingressi per un periodo variabile di tempo e viene fornita unuscita quando stabilito un certo grado di confidenza con la natura dellingresso. Larchitettura realizzativa che li caratterizza unopportuna interconnessione di una serie di contatori di tipo elementare programmabili o meno. I principali filtri sequenziali sono lN-before-M e il Random Walk Filter. Lutilizzo del filtro numerico particolarmente indicato quando lerrore di fase rappresentato da un vettore di N bit. Il filtro preleva questo vettore e, dopo opportuna elaborazione, ne restituisce uno di pari dimensione che viene inviato al DCO. Il termine filtro numerico, o digitale, indica un algoritmo di calcolo eseguito su un segnale digitale ed i cui effetti producono un determinato segnale duscita. I filtri numerici presentano una serie di vantaggi rispetto ai filtri analogici tra cui: assenza di derive termiche o variazioni parametriche per invecchiamento, possibilit di elaborare segnali a bassissima frequenza, possibilit di realizzare caratteristiche di fase lineari, programmabilit delle caratteristiche. Inoltre, lutilizzo di questa categoria di filtri consente di progettare il filtro danello come estensione di un filtro analogico (metodo della trasformazione bilineare o dellinvarianza allimpulso). Esistono due categorie di filtri numerici: filtri IIR (Infinite Impulse Response) e FIR (Finite Impulse Response). Nella progettazione dei PLL digitali i primi sono preferiti ai secondi per la minore occupazione di area.
Catello Antonio De Rosa riassunto del libro PLL digitali Copyright 2003 - http://digilander.libero.it/fpga
TIMING SIGNAL
K K
SIGNAL INPUT
LEAD BINARY PHASE DETECTOR LAG SEQUENTIAL LOOP FILTER RETARD ADVANCE