Sei sulla pagina 1di 9

Economia Aziendale ATTIVIT ECONOMICHE

Leconomia aziendale una scienza che osserva i comportamenti economici delluomo Nelle aziende, le attivit devono essere pianificate, ci devono essere degli obbiettivi per migliorare i processi di produzione Delle aziende rispetto ai consumatori, coloro che acquistano i prodotti, i clienti e rispetto ai fornitori coloro che forniscono prodotti da impiegare nella produzione Tra le aziende, i concorrenti o alleanze, per rendere pi efficace la produzione e le vendite I fornitori devono essere scelti in base al rapporto qualit prezzo e le reti di impresa per produrre beni di elevata qualit a prezzi adeguati.

Leconomia aziendale la scienza che osserva il comportamento economico delluomo nella sua manifestazione organizzata in aziende e il comportamento economico nelle aziende, delle aziende tra le aziende, al fine di costruire modelli di conoscenza utili per spiegarne, prevederne e controllare i processi. In quanto scienza leconomia non si limita a descrivere e a classificare gli
eventi ma ricerca leggi e teorie per spiegare e comprendere gli eventi, che devono essere coerenti con la realt osservata. Per indagare i comportamenti economici nelle aziende e delle aziende si ricorre alluso dei modelli, coerenti con la realt, in grado di attuare descrizioni e previsioni consapevoli sul futuro; in ogni caso i modelli sono rappresentazioni approssimate della realt: I modelli realistici, rappresentano la realt osservata nelle sue manifestazioni reali e sono considerati perfetti poich rappresentano condizioni perfette I modelli ideali, rappresentano la realt in condizioni ideali Lapprossimazione per non deve superare certi limiti ma deve essere conveniente, poich la rappresentazione non risulti vaga. Cosa si intende per comportamento: nella vita di tutti i giorni luomo compie azioni che derivano da decisioni, le attivit{ sono formate da azioni, che sono ripetute nel tempo e possono essere generali o dettagliate, ma possono essere osservate distintamente le une dalle altre.

Per processo si intende una concatenazione di azione diverse tutte volte per ad ottenere un dato risultato. Il comportamento quindi un susseguirsi di attivit sistematiche (lavorare) o di processi ricorrenti (preparare un esame).
I comportamenti sono svolti in maniera organizzata: la maggior parte dei processi o delle attivit sono svolte da un insieme di individui, ciascuno dei quali esegue azioni particolari, specializzate per funzione(effetti ottenuti) o funzionalit(vantaggi procurati al gruppo). Ciascuno opera in modo coordinato con gli altri e coopera ad un unico risultato. Per poter svolgere unazione specializzata, gli individui devono occupare una certa posizione regolata da programmi (ogni persona che agisce deve essere localizzata nel tempo e nello spazio).

Il comportamento organizzato quello attuato da individui insieme con altri individui, svolgendo in modo coordinato e cooperativo, attivit e processi specializzati per funzione, funzionalit e topologia, per ottenere un unico risultato finale che non avrebbero potuto ottenere singolarmente.
Lorganizzazione un sistema autonomo rispetto ai singoli individui, poich non il singolo individuo ad ottenere il risultato ma lorganizzazione. I comportamenti che i singoli individui devono svolgere nellorganizzazione rappresentano le loro funzioni. Si possono distinguere due tipi di organizzazione: Contingente, che si mantiene in vita solo quando operano gli individui Permanente, pu sostituire nel tempo gli individui che la compongono, pur mantenendosi in vita Comportamenti economici o non economici: leconomia aziendale studia i comportamenti organizzati di lavoro tramite cui si produce e si consuma. La vita caratterizzata dalla continua necessit{ di bisogni e di aspirazioni. Luomo un sistema teleonomico, il prodotto delle

attivit{ delluomo esprime una delle propriet{ fondamentali degli esseri viventi, essere dotati di un progetto e realizzarlo mediante prestazioni(Jacques Monod) , luomo come sistema caratterizzato da una sfera psichica e una fisica. I bisogni sono
stati o sensazioni spiacevoli che si vogliono eliminare. Il concetto di aspirazione speculare quello di bisogno, sono sensazioni piacevoli che luomo potendolo fare desidera acquistare, mantenere o incrementare. Si determina il soddisfacimento di un bisogno o lappagamento di unaspirazione ottenendo ci che di vuole o che si ha bisogno. Sia il bisogno sia laspirazione fanno parte della natura umana, esse rappresentano le motivazioni fondamentali del comportamento economico, spingono luomo a svolgere azioni e attivit{, senza di loro no esisterebbe il comportamento economico. La qualit della vita dipende dal numero e dalla specie dei bisogni e delle aspirazioni e dal sacrificio che bisogna sostenere per uscire a soddisfarli. Entrambi sono elementi intenzionali, che possono essere studiati solo mediante losservazione del comportamento economico, bisogna perci supporre la loro esistenza tramite tre postulati: Postulato di teleonomia Postulato di inappagabilit Postulato di ambizione

Bisogno:
lintensit{ del bisogno decresce con lappagamento. Possono essere primari o secondari, i bisogni primari sono quelli fondamentali senza quali luomo non potrebbe vivere, i bisogni secondari sono quelli per avere unesistenza migliore. Aspirazione: lintensit{ dellaspirazione aumenta con lappagamento

Beni e Lavoro:
con bene si intende tutto ci che pu essere impiegato da un individuo per soddisfare i propri bisogni o le proprie aspirazioni, costituiscono ogni risorsa materiale o immateriale. I beni soddisfano ambizioni e bisogni sia con la quantit sia con la qualit. 1. Prima congettura, a livello globale, il soddisfacimento dei bisogni impone un continuo amento della produttivit, cio della capacit{ di produrre sempre pi elevate quantit{ di beni, lappagamento delle aspirazioni impone un continuo aumento della qualit Per definizione i beni devono essere relativamente scarsi, sono scarsi cio quando devono essere ottenuti ed impiegati tramite il lavoro. Il lavoro ogni prestazione umana spiacevole tramite la quale i beni possono essere ottenuti ed applicato per il soddisfacimento dei bisogni e della aspirazioni. Se si accetta che il lavoro un comportamento spiacevole allora nessun individuo applicherebbe mai lavoro per ottenere beni non necessari. Il lavoro pu essere piacevole quando rappresenta un mezzo per conseguire aspirazioni di stima sociale e autorealizzazione. I beni ed il lavoro rappresentano, i due elementi fondamentali per il soddisfacimento dei bisogni e per il conseguimento delle nostre aspirazioni, senza di essi non esisterebbe attivit economica.

Consumo e Produzione:
I beni sono ottenuti tramite processi economici che impiegano il lavoro di una o pi persone. Qualunque processo economico svolto per lottenimento dei beni con il lavoro pu essere definito processo di produzione o produzione semplicemente. Limpegno dei beni per soddisfare i bisogni o appagare aspirazioni normante attuato con attivit di lavoro ordinato in processi pi o meno articolati. Ogni processo economico tramite il quale si impegna lavoro per la trasformazione dei beni si chiama processo di consumo o consumo. Il consumo un processo terminale: i beni sono trasformati ed applicati ai bisogni, alle aspirazioni La produzione un processo antecedente che ha come fine lottenimento di beni da destinare per il consumo proprio o di altri soggetti. Consumo e produzione sono i processi economici fondamentali sviluppati dalluomo con il proprio lavoro e con lutilizzo di strumenti. Rappresentano il consumo sistematico e durevole tramite il quale luomo con il proprio lavoro pu soddisfare le proprie esigenze di vita, individuale e sociale. Gli strumenti complementari al lavoro si possono denominare fattori di consumo e di produzione a seconda dei processi nel quale sono impiegati. I processi economici di consumo e di produzione fanno parte dellattivit{ cognitiva delluomo e uniscono il know-how, lesperienza e la creativit{. Lesperienza e la creativit{ sono fondamentali a cui sono affiancate conoscenze esplicite e implicite. Consumo e produzione possono essere considerati processi di trasformazione economica, i cui input sono costituiti da lavoro, conoscenze 2. Seconda congettura: i processi economici trasformano quantit di sacrificio in quantit di beneficio, si sviluppano solo se gli output sono percepiti pi vantaggiosi degli input, la trasformazione ottiene un vantaggio da definirsi

La specializzazione produttiva e lo scambio:


Luomo ricerca il soddisfacimento dei propri bisogni e aspirazioni migliorando i processi di produzione, buona parte della produzione rivolta alla produzione di qualit pi che di quantit. Pr rendere pi efficiente la produzione luomo tende a specializzarsi nelle produzione di qualche bene, e procurarsi altri beni tramite lo scambio. Si verificano i seguenti fenomeni: 1. Separazione tra produzione e consumo. Nella specializzazione di un solo bene, gli individui producono volumi di beni che eccedono e ottengono gli altri beni tramite lo scambio con altri individui 2. La diffusione dello scambio, la specializzazione rende lo scambio indispensabile, affinch il produttore specializzato possa ottenere beni da consumare Lo scambio una attivit fondamentale, disgiunge la produzione dal consumo dei beni consentendo alluomo di svincolare il lavoro prestato per la produzione di beni che non consumer dal consumo di beni prodotti da altri produttori, congiunge la produzione al consumo consentendo alluomo di aumentare la produttivit e di incrementare la quantit e la quantit dei beni disponibili per la propria esistenza. 3. La produzione viene attuata da lavoro organizzato da organizzazioni.

Lorganizzazione il nuovo produttore, nessun lavoratore in grado di ottenere un prodotto. 4. Nascita ad uso intensivo della moneta come mezzo di scambio 5. Il lavoro diventa bene di scambio Il lavoratore producendo dati beni, di norma non ottiene i beni prodotti in cambio del suo lavoro, nelle organizzazioni ottiene una remunerazione monetaria, con la quale pu effettuare gli acquisti dei beni necessari.

Utilit ed il valore:
Ai beni si possono associare due indicatori di preferenza: utilit e valore. Lutilit{ lattitudine dei beni a soddisfare i bisogni o a permettere il conseguimento delle aspirazioni di un dato soggetto, una qualitativa e fa riferimento al rapporto tra il bene e il bisogno. Spesso accade che un bene soddisfi contemporaneamente pi bisogni e/o aspirazioni. Si definisce funzione duso di un bene il mix dei bisogni e delle aspirazioni che esso pu soddisfare. Lattitudine dei beni ad essere desiderati si definisce valore. Il valore sempre soggettivo ma vi un test per riconoscere se un bene B ha valore per un dato soggetto A. B ha valore per S, che non lo possiede ma lo desidera, se e nella misura in cui S sia disposto a cedere un altro bene X per ottenere B B ha un valore per S, che gi lo possiede ma non lo desidera pi, se e nella misura in cui sia disposto a ricevere un altro bene Y per cedere B. Il valore dipende dallutilit{ del bene, dalla provenienza del bene o dal modo in cui prodotto, dalle caratteristiche personali del soggetto che lo deve impiegare e dallambito sociale in cui vive, dalla destinazione individuata dalla funzione duso, dalla relativa abbondanza o scarsit del bene; una dimensione quantitativa. Il valore viene attribuito mediante lapprezzamento, che esprime il sacrificio sopportabile dal soggetto per ottenere o privarsi del bene. Lindicatore di apprezzamento la ragione di scambio, lindice di apprezzamento costituito dal prezzo. La moneta ha funzione di intermediario tra gli scambi, e di unit di espressione dei valori e di strumento per il confronto dei valori dei beni. Sono tre le forme di valore(espressione quantitativa della desiderabilit di un bene): 1. Valore di acquisizione, il valore di un bene per un soggetto, che lo deve acquistare , indica il massimo prezzo, pA, che il soggetto disposto a corrispondere per acquistare il bene, il valore di acquisizione si denomina anche costo di acquisizione, costo di acquisto 2. Valore di cessione, attribuito ad un bene da un soggetto che lo possiede ma desiderla cederlo, indica il prezzo minimo, pC, al quale il soggetto disposto a cedere il bene, si denomina anche ricavo di cessione, ricavo di vendita 3. Valore duso, attribuito da un soggetto che possiede un bene e vuole continuare ad utilizzarlo, indica il prezzo massimo, pU, che il soggetto sarebbe disposto a pagare per disporre del bene, se ne venisse meno, se ne venisse privato, o il prezzo minimo da ricevere per privarsi del bene Gli acquisti e le vendite avvengono a prezzi effettivi denominati, prezzi fatti, pF. Il prezzo fatto unico, per il venditore viene anche denominato prezzo-ricavo, per il compratore prezzo-costo. Il prezzo rappresenta il valore attribuito a ununit di bene in uno scambio, deve essere stabilito in misura tale da far reintegrare dal cliente-consumatore, il costo di produzione sostenuto per produrre i beni. Il prezzo indica il valore che il compratore attribuisce al bene e che disposto a pagare per poterlo utilizzare. Per il postulato di razionalit, se il prezzo proposto dai produttori troppo alto, rispetto al valore attribuito dal consumatore, questi non acquista; se il prezzo accettabile dai consumatori troppo basso, rispetto al costo di produzione, il produttore non produce.

La ricchezza, il risparmio e linvestimento:


Definiamo ricchezza o patrimonio uno stock di beni dotati di valore. Il patrimonio dipende dai criteri impiegati per lapprezzamento del bene; con laumentare della ricchezza aumenta anche il benessere. La produzione il processo fondamentale con il quale luomo ottiene la ricchezza ed acquisisce il benessere. Il consumo limpiego di beni dotati di utilit ed lapplicazione di beni donati di valore, il consumo lattivit{ economica tramite la quale luomo impiega la ricchezza per soddisfare i bisogni e per conseguire le aspirazioni. Lo scambio consente di distribuire le ricchezza tra produttori e consumatori tramite il lavoro, il lavoro diventa ricchezza. Produzione, consumo e distribuzione sono le attivit economiche primarie. Il risparmio, astensione dal consumo attuale della ricchezza per la sua accumulazione, sia ai fini del consumo futuro sia per formare un patrimonio. Con luso della moneta si pu accumulare ricchezza monetaria, con il risparmio si formano patrimoni sempre pi grandi. Lincremento della ricchezza un potentissimo movente dellagire economico delluomo. Motivato dallaspirazione alla ricchezza, luomo accetta di mettere in rischio parte della sua ricchezza, con la speranza di incrementarla. Investimento: ogni attivit con la quale un investitore pone in rischio una quantit di ricchezza, denominata capitale, con la speranza di avere un beneficio futuro. Accettare un rischio significa tenere un comportamento che pu provocare un danno ma che, se il danno non si verifica, consente di ottenere un beneficio. Linvestimento presuppone da un lato, laccumulazione del capitale tramite il risparmio e dallaltro laccettazione del rischio collegato ad una speranza di incrementarlo. Tipi di investimento:

1.

Investimento economico reale: consiste nel mettere a rischio una quantit di ricchezza per acquistare dati beni a dati prezzi. Il valore dei beni acquistati rappresenta il costo di acquisto, il valore dei beni ceduti configura il ricavo di vendita. Linvestimento ha successo se i ricavi di vendita sono superiori ai costi di acquisto. La differenza fra ricavi e costi rappresenta il risultato operativo dellinvestimento. sottoposto a due rischi, il rischio tecnico o di conservazione di non riuscire a conservare i beni per il periodo di rifermento; il rischio economico o di mercato di non riuscire a vendere i beni ad un prezzo-ricavo superiore al prezzo-costo. 2. Investimento economico produttivo: un capitale viene investito per acquistare fattori produttivi e lavoro, al fine di produrre altri beni che verranno successivamente venduti. La somma dei costi dei fattori acquistati viene denominata costo di produzione. Il rapporto tra costo di produzione e quantit di prodotti quantifica il costo unitario medio di produzione. Se il risultato operativo dellinvestimento positivo il capitale investito si incrementato. sottoposto a due rischi: il rischio tecnico o di trasformazione di non riuscire ad ottenere i beni al termine del processo di produzione, il rischio economico o di mercato di non riuscire a vendere i beni prodotti ad un prezzo-ricavo. Entrambe le forme di investimento attuano una trasformazione economica di valori, i prezzi che consentono la misura dei valori di scambio rappresentano lessenza della trasformazione economica. Linvestimento finanziario si presenta quando un dato capitale viene posto in rischio solo per formare il capitale necessario per attuare un investimento economico. strumentale per attuare linvestimento economico cos come linvestimento economico strumentale per attuare linvestimento finanziario. 3. Investimento finanziario a rischio assoluto o di equity: il capitale viene direttamente impiegato per fornire allinvestimento il capitale investito necessario, il rischio di perdere lintero capitale investito assoluto, in quanto linvestitore a titolo di equity sopporta interamente il rischio fi perdita dellinvestimento economico 4. Investimento finanziario a rischio relativo o di debt: il capitale viene conferito allinvestimento a titolo di prestito, con diritto di remunerazione pattuita in anticipo e al rimborso integrare del capitale, vi un rischio relativo di perdere il capitale in quanto, in caso di risultato negativo la perdita viene assorbita dallequity e solo se la perdita supera lequity, va a ridurre il capitale finanziario a titolo di debt. I due investimenti, quello economico e quello finanziario non possono avere vita autonoma e distinta ma devono sempre essere attuati congiuntamente per formare un capital investiment; che sopporta i rischi tecnici ed economici. Tutti i capitali finanziari compartecipano ai rischi. Il capital investiment produce un risultato operativo che lunica fonte per remunerare gli investimenti finanziari.

Le aziende di produzione e di consumo:


Il termine azienda designa ogni organizzazionerelativamente autonoma nella quale si sviluppano le attivit economiche fondamentali e, in particolare, i processi di produzione e di consumo. Le aziende di produzione sono organizzazioni permanenti, nelle quali sono svolti i processi di produzione e sono assunte le decisioni relative a tali processi. Sono create dai lavoratori o da investitori per rendere la produzione efficiente. Le aziende di consumo sono organizzazioni nelle quali sono svolti i processi di autoproduzione e di consumo e assunte le decisioni di consumo, di impiego del lavoro, di risparmio e di investimento finanziario; sono create per rendere massima lefficienza del consumo. Azienda il termine designativo con i quali si denomino i processi di produzione, di consumo, di scambio, di risparmio e di investimento svolti dalle organizzazioni. Le aziende rappresentano la forma in cui si osserva loperare economico delluomo in forma organizzata e durevole. Le aziende si possono generare per: Autogenesi non programmata: nascono per soddisfare interessi personali Genesi esogena istituzionale: nasce per iniziativa di altre organizzazioni per il soddisfacimento di finalit sociali

Leconomia aziendale la scienza che studia le aziende nelle loro variabili fondamentali di processo, flusso e stock per derivarne leggi positive e normative che possono: Interpretare e guidare la genesi delle aziende Descrivere e controllare le dinamiche dellorganizzazione e dei suoi organi Comprendere e guidare i processi cognitivi di scambio e di elaborazione di informazioni e di conoscenze Definire le condizioni economiche del loro permanere, in quanto organizzazioni permanenti Spiegare, controllare e preveder il comportamento economico delle aziende, nelle aziende tra le aziende, definendo il calcolo economico aziendale adeguato Definire processi e programmi operativi che consentano di mantenere le condizioni di vita duratura

LA PRODUZIONE

I beni possono essere osservati come prodotti che possono essere ottenuti da qualche processo produttivo. Alcuni prodotti sono ottenuti singolarmente, o sono unit analoghe di un flusso di prodotti ottenuti nel tempo. Un flusso o anche volume, la produzione del prodotto nellintervallo di osservazione, intendendo produzione come il risultato finale di un processo di produzione. Alla produzione si correla anche lo scambio, i processi di produzione devono essere attivati congiuntamente ai processi di distribuzione, tramite i quali flussi di prodotti possono essere convertiti in effettivi atti di acquisto e di consumo. Ogni processo di produzione deve essere inteso come un processo di trasformazione; un processo di trasformazione un sistema di azioni, di attivit o di sotto processi coordinati nel tempo e nello spazio, in grado di trasformare gli input (oggetti che entrano nel processo), in output (oggetti differenti, trasformati), in un certo periodo di tempo o ciclo di trasformazione. Lindividuo o organizzazione che attua il processo, insieme ai programmi e ai know-how necessari, costituisce il sistema di trasformazione o trasformatore. La trasformazione si sviluppa secondo una funzione di trasformazione che specifica i parametri e le operazioni che consentono di derivare loutput dallinput. A seconda del numero di input e di output, si possono distinguere quattro tipi di trasformazione: 1. Single input - single output, si-so 2. Multiple input single output, mi-so 3. Single input - multiple output, si-mo 4. Multiple input multiple output, mi-mo La produzione pu esser intesa come trasformazione produttiva di dati beni di input, fattori passivi di produzione, in altri beni in output, le produzione, ad opera del lavoro unico fattore attivo della produzione. Un sistema produttivo un organizzazione che attua processi produttivi nel tempo per ottenere uno o pi prodotti in dati volumi.

I prodotti:
I prodotti possono essere vari e diversamente classificati, una prima divisione di base sulla natura del prodotto, i beni possono essere materiali e tangibili o immateriali, i servizi. Una seconda classificazione riguarda la destinazione finale dei prodotti, vi sono prodotti per il consumo finale (prodotti finali) o prodotti strumentali che rappresentano fattori per la produzione di altri prodotti. Si possono inoltre distinguere: - produzioni terminali, il cui output un prodotto autonomamente osservabile - produzioni intermedie o di componenti - produzioni per il mercato o standard, solitamente a flusso, le sui caratteristiche sono decise dal produttore - produzioni per il cliente o speciali o produzioni per commessa (prodotti personalizzabili) , il produttore pu accettare di produrre solo se riterr di essere in grado di ottenere il prodotto con le specifiche richieste Alcuni prodotti hanno un contenuto qualitativo distintivo, che possono subire variazioni pi o meno rapide, altri sono relativamente indifferenziati: - prodotti a contenuto tecnologico distintivo - prodotti legati alla moda - prodotti indifferenziati o commodities

I fattori e la funzione di produzione:


1. impianti o macchinari [ I], includono tutti gli strumenti operativi, tramite il quale avvengono i processi di produzione, lunit{ di servizio necessarie per ununit{ di prodotto sono definite fabbisogno unitario qI, i volumi richiesti per ottenere un flusso o un volume di prodotto sono i fabbisogni complessivi QI. Tale fattore, incorpora una capacit produttiva che erogano gradualmente con lutilizzo, in qualche unit{ di misura. 2. Materie [ M], i fattori materiali sui quali avvengono le trasformazioni principali, le materie prime, le materie sussidiarie, i materiali accessori,i componenti, i sottoassiemi e i semilavorati. I materiali si posso immagazzinare, subiscono le principali operazioni di trasformazioni e si consumano irreversibilmente in un unico ciclo di produzione. 3. Servizi [S], fattori operativi immateriali, cio i fattori impiegati nelle trasformazioni produttive che sono immateriali e non immagazzinabili. 4. Lavoro [L], insieme di tutte le prestazioni rese dagli individui allorganizzazione per ogni qualifica, funzione o denominazione. Il lavoro pu essere diretto, prestato direttamente per la trasformazione delle materie e viene misurato in tempo di prestazione per unit di prodotto; il lavoro indiretto il lavoro prestato per il funzionamento dei macchinari, per lo svolgimento delle attivit complementari o amministrative e accessorie. 5. Conoscenze [B], insieme delle conoscenze sia specifiche e codificate sia non codificate possedute dagli individui, non dalle organizzazioni, denominate know-how, che comprende know when, know where e know why. Le conoscenze protette da brevetti possono essere compresi tra i fattori di struttura. I fattori di produzione, possono essere impiegati congiuntamente, secondo una data funzione di produzione che consente di determinare la combinazione produttiva ottimale delle molteplici produzioni. - La funzione di produzione indica i fabbisogni unitari di ogni fattore per unit di prodotto

La combinazione produttiva o mix, indica i volumi da ottenere dei diversi prodotti che rappresentano loutput dello stesso sistema produttivo. - Le funzioni di produzione, relative a produzioni semplici, consente di costruire matrici dei fabbisogni e perette di effettuare immediatamente simulazioni. Attraverso questa funzione si possono determinare i fabbisogni complessivi dei diversi fattori necessari per realizzare le combinazione produttiva desiderata. La scelta ottimale di produzione non pu essere attuata solo con i dati fisico tecnici della funzione di produzione.

Costi, ricavi e risultati


Nella trasformazione produttiva, i fattori aventi una propria utilit sono trasformati in prodotti di diversa utilit. I produttori: Acquisiscono i fattori da oltre organizzazioni (fornitori) scelte allinterno di un mercato di approvvigionamento Cedono le produzioni ad altre organizzazioni (clienti) che formano un mercato di sbocco Le organizzazioni produttive possono attivare e mantenere nel tempo i processi produttivi grazie ai flussi di scambio in input e output nei quali vengono negoziati i prezzi fatti che attribuiscono valore agli input (fattori) e agli output (produzioni). I prezzi per lapprovvigionamento dei fattori sono i prezzi-costo; quelli per la cessione delle produzioni sono i prezzi-ricavo. I prezzi consentono di qualificare i costi ed i ricavi come valore dei fattori e valore delle produzioni. Con la valorizzazione degli input e degli output, tramite i prezzi, la trasformazione produttiva diventa una trasformazione di valore. Fattori aventi un dato lavoro sono trasformati in prodotti di valore pi elevato; il maggior valore rappresenta il risultato della trasformazione economica e viene definito risultato operativo. La somma dei costi [CIm, CMm, CSm, CLm] dei fattori impiegati per ottenere la produzione m-esima, nella quantit QPm, rappresenta il costo complessivo di produzione, CPm, di quella produzione nel volume QPm. Il rapporto tra il costo di produzione ed i volumi della produzione si definisce costo unitario medio di produzione. Il costo di produzione complessivo, esprime il valore dei consumi produttivi di fattori necessari per ottenere quel dato volume di produzione e in quanto tale, indica il valore minimo di cessione di quella produzione. Il costo unitario medio di produzione, esprime il limite minimo del prezzo di vendita di quella produzione necessario per recuperare il costo unitario dei fattori che sono impiegati per produrre quellunit{ di prodotto. Il risultato operativo analitico la differenza tra i valori positivi degli output e quelli negativi degli input.

Misure di performance della trasformazione economica


Gli indicatori di economicit esprimono sia la capacit del sistema produttivo di dare copertura ai costi tramite i ricavi, sia la capacit{ dellorganizzazione di espandere i valori di output e di contrarre i valori degli input per ciascuna produzione. Leconomicit{ dipende: - Dalla capacit{ dellorganizzazione di negoziare i prezzi di vendita, pP, maggiori dei costi unitari medi di produzione,cP, o, il che del tutto equivalente, di applicare un mark-up positivo ai costi per ottenere prezzi di livello adeguato - O se i prezzi di vendita sono dati dal cliente, dalla capacit di produrre a costi unitari medi inferiori ai prezzi stessi. Lorganizzazione pu controllare ogni risultato operativo, espandendo i volumi di produzione, innalzando i prezzi di vendita Il ROC, return on cost, esprime il risultato economico per unit{ di costo complessivo. Il ROC offre unindicazione di performance, e fa emergere la capacit{ dellorganizzazione di produrre un plusvalore (risultato) rispetto al valore consumato (costo), esprimendone la dimensione. Il CPC, cost per cent, indica se espresso in forma percentuale, quante unit monetarie di costo sono comprese in 100 unit monetarie di ricavo. Tipi di margine: Valore aggiunto, indica quanto valore la trasformazione economica riesce ad aggiungere al valore delle materie Margine di contribuzione, esprime la capacit della trasformazione economica di coprire i costi operativi fondamentali e di lasciare un margine per contribuire alla copertura dei costi dei fattori di struttura e di altri fattori operativi Margine operativo lordo, sufficiente per dare copertura ai costi commerciali ed ai costi generali amministrativi Margine operativo netto, il risultato operativo finale, da copertura ad altri costi Produzione a regime di congiunzione: Non significativo riferire i costi dei fattori produttivi alle singole produzioni Le produzioni congiunte sono anche denominate a costo unico Solo il costo del processo da cui derivano le produzioni congiunte determinabile automaticamente I prodotti disgiunti possono avere un grado pi o meno alto della congiunzione economica, nel senso che la vendita di un prodotto pu essere influenzata dalle politiche economiche degli altri. I sistemi di produzione disgiunta possono essere: sistemi che ottengono prodotti complementari, prodotti concorrenti o prodotti economicamente disgiunti. Due prodotti A e B, ottenuti dalla stessa produzione, si definiscono economicamente complementari se la produzione e la vendita di A comportano la vendita anche di B; A e B si definiscono economicamente concorrenti se la vendita di A inibisce quella di B. Se due prodotti non sono n complementari n concorrenti si definiscono economicamente disgiunti.

La produttivit
Un sistema produttivo tanto pi efficace nel ridurre i costi di produzione quanto pi in grado di aumentare la produttivit dei fattori a parit di prezzo. Per ridurre i costi di produzione si pu o aumentare la produttivit dei fattori (leva dellefficienza di produttivit{) o si pu ridurre il prezzo di approvvigionamento degli stessi (leva dellefficienza di negoziazione). Il termine produttivit quando non specificato al settore al quale si fa riferimento viene impiegato per indicare lefficienza dellimpiego del fattore lavoro e si misura sia in termini fisici sia in termini di valore. La produttivit del lavoro dipende dalle caratteristiche del lavoratore, perci il lavoro lunico fattore attivo della produzione; mentre tutti gli altri fattori sono passivi, dipendono da caratteristiche tecniche. Un organizzazione pu vivere se produce con livelli di produttivit non inferiori a quelli delle altre aziende, e deve tentare di migliorare la propria efficienza. Il comportamento economico nelle produzione tende a conseguire maggiore produttivit, ma esso governato dal continuo incremento della produttivit (ipotesi della produttivit crescente). Se la produttivit cresce i consumatori possono beneficiare di una maggior quantit di beni, in minor costo di produzione, in minor prezzo di acquisto.

I fattori della produttivit, spiegare la produttivit


1. Quali sono i fattori della produttivit? Si indica con fattori o driver della produttivit gli elementi o i fenomeni o le variabili che possono aumentarla. I fattori possono essere divisi in classi: - Fattori passivi, aumentano QP a parit si QL, ne esiste solo un tipo, la fertilit in tutte le sue forme (naturale o artificiale) - Fattori attivi, riducono la QL necessaria per produrre, vi sono tre fattori attivi: labilit{, lattrezzatura e lorganizzazione (ogni lavoratore presta il suo lavoro in forma specializzata e attrezzata) - Fattori endogeni o psicologici, sono le condizioni psicologiche che portano luomo a prestare la propria attivit{ lavorativa: motivazione (luomo disposto a prestare il proprio lavoro solo se esistono motivazioni adeguate, attese di appagamento di bisogni, la retribuzione e la soddisfazione); appagamento (il soddisfacente appagamento delle motivazioni) La massima produttivit si consegue quando il lavoro abile, attrezzato ed organizzato, opportunamente motivato ed appagato, viene prestato in ambiente fertile: quando cio la produzione svolta in forma organizzata. Il miglioramento della produttivit avviene tramite la diffusione e laccumulazione della ricchezza tra i consumatori e nella progressiva riduzione del tempo di lavoro e nel miglioramento delle condizioni di lavoro. 2. Perch si cerca di ottenere e aumentare la produttivit? Laumento della produttivit{ continuo ed esponenziale, correlato alla ricerca scientifica e tecnologica e allo sviluppo dei sistemi di approvvigionamento energetico. La logica delle produzione vuole che la produttivit cresca ulteriormente e la logica del profitto, in particolare, rende tale progresso vitale per le imprese. La produzione si diffonde ovunque e lautoproduzione in rapida scomparsa. Non si pu concludere che la produzione debba essere sempre esercitata in forma di impresa, ma nei sistemi economici nei quali la produzione si sviluppata con aziende di produzione non aventi forma di impresa, la produttivit non ha raggiunto gli stessi livelli ottenibili dalle imprese. Lazienda di produzione manifesta un suo progetto teleonomico: aumentando la produttivit, diminuisce il costo di produzione e rende i beni meno scarsi, aumentando la qualit delle aspirazioni che possono essere soddisfatte (assioma insaziabilit p.91). BUSINESS

Dalla produzione ai business:


il termine business, viene impiegato in diversi significati, il pi comune quello di attivit tramite la quale si possono ottenere utili, ideando, producendo e/o distribuendo un prodotto. Tutti i prodotti possono essere oggetto di business, purch lattivit{ sia innovativa e/o svolta con efficienza. Quelli che hanno per oggetto la produzione di prodotti per il consumo sono detti Business to Consumer B2C; quelli che hanno per oggetto la produzione di fattori per la produzione si altri prodotti sono detti, Business to Business B2B. Si pu definire business un investimento economico produttivo, nel quale viene posto in rischio un capitale per dare vita ad una trasformazione produttiva autonoma. Un business nasce con la duplice funzione di investimento produttivo di capitale e di strumento per la produzione di beni. Un business ha come riferimento immediato un prodotto specifico, la cui produzione, deve essere mantenuta fino a quando la trasformazione economica rimane positiva e deve cessare quando risultati operativi diventano irreversibilmente negativi. Lattivit{ di produzione ha solitamente una durata di diversi anni, vita economica del business, che pu essere rappresentata su un modello che espone la dinamica dei costi, dei ricavi e dei risultati economici (ciclo di vita del prodotto, product lifecycle): 1. Introduction, fase di introduzione del prodotto, (pu essere preceduta da una fase di lancio del prodotto), i volumi di vendita sono ridotti, costo unitario medio elevato ed i prezzi sono contenuti per favorire la conoscenza del prodotto e lacquisto di sempre pi numerosi clienti; perdita

2. Growth, fase di crescita o espansione, i volumi di vendita e i clienti crescono, gli elevati volumi contraggono il costo unitario medio, si ottengono profitti annui elevati; crescita 3. Maturity, fase di maturit, avviene la fidelizzazione del cliente che diventa sempre pi esigente, richiedendo miglioramenti del prodotto ed opponendosi ad eventuali aumenti di prezzo. Le vendite non aumentano i risultati economici sono a livelli modesti 4. Decline, fase di declino, flessione delle vendite annuali, si cercano miglioramenti, si riducono i prezzi, che portano a perdite. La produzione cessa e il prodotto viene ritirato. Il business terminato, occorre sostituirlo con un altro. Il ciclo di vita dipende dal tipo di prodotto e la sua funzione duso, la dinamica dei gusti del consumatore, le azioni di marketing e levoluzione della tecnologia e delle tecniche di distribuzione del prodotto. Il periodo massimo di vita economicamente utile di un business quello nel quale massimo il profitto complessivo cumulato; o, il periodo nel quale il ricavo annuo (marginale),risulta non inferiore al costo annuo (marginale), producendo un profitto. Una stessa organizzazione pu sviluppare una pluralit di business, ottenendo differenti prodotti, finanziati da uno stesso investimento. Un complesso di business attuati da una stesa organizzazione produttiva viene definito portafoglio di business.

AZIENDE DI PRODUZIONE E IMPRESE


Leconomia aziendale considera le aziende quali unit{ fondamentale di analisi. Classificazione delle aziende, secondo criterio definitorio (svolgimento dei processi di produzione): 1. Production oriented organizations,o, organizzazioni produttive, attuano la trasformazione di fattori di produzione (input) in altri beni (output), sono le organizzazioni permanenti (aziende specializzate nei processi di produzione, istituite per una durata non nota a priori, hanno vita fino a quando i processi produttivi producono degli utili). Le organizzazioni o aziende produttive, sono i centri nei quali si assumono le decisioni economiche fondamentali per la trasformazione produttiva (i fattori di produzione vengono acquistati da fornitori esterni, e vengono impiegati nei processi produttivi, per i quali sono sostenuti costi di produzione). Si possono distinguere quattro tipi di aziende analizzando il rapporto tra azienda e destinatari delle produzioni (criterio distintivo): Production for consumption organizations: le organizzazioni produttive le cui produzioni sono destinate immediatamente, senza scambi, ai consumatori, che sono gli stessi membri dellorganizzazione. Vengono definite aziende di produzione per lautoconsumo, trasformano ricchezza in utilit direttamente fruita dai consumatori interni allorganizzazione. Possono disporre dei capitali necessari per far fronte al fabbisogno monetario per lacquisto di fattori, ricevono contributi esterni erogati da qualche soggetto(i lavoratori stessi, altre aziende o organizzazioni politiche) Non business organizations, o, user oriented organizations: cedono le loro produzioni, senza scambio, a utilizzatori finali esterni allorganizzazione, gli utenti, i quali non pagano alcun prezzo per i beni ricevuti, solitamente servizi. Essi possono corrispondere allaziende una tariffa in qualit di rimborso parziale dei costi di produzione. Vengono definite aziende di pura erogazione. Le aziende che erogano servizi di pubblica utilit, sono create per finalit di consumo collettivo pubblico, nessuno paga un prezzo per ricevere i servizi, ma la produzione di tali servizi deve essere sostenuta da elevati costi di produzione; per molti prodotti prevista una tariffa, un contributo alla copertura si una quota, pi o meno elevata, dei costi di produzione. Queste organizzazioni non hanno obbiettivi di vendita ma producono per soddisfare i bisogni e le aspirazioni collettive degli utenti, non fanno business, non vendono le loro produzioni, ma le erogano a tutti gli utenti. Business for profit organization, o, risk oriented organizations: o aziende di produzione per il cliente o per il mercato. Esse fanno business, producono per cedere le loro produzioni,mediante scambio, a clienti, contro il pagamento di un prezzo che deve reintegrare il costo di produzione. Sono finanziate da un capitalista che conferisce equity e che si aspetta la massima redditivit, ricercando la massima efficienza produttiva, economica e finanziaria. Limpresa deve sviluppare un comportamento svolto a massimizzare lefficienza economico-produttiva applicando la regola operativa di tendere al massimo divario tra il costo unitario ed il prezzo di vendita di ogni prestazione, compatibile con il ciclo di vita del prodotto. Le imprese tendono a incrementare i volumi di produzione vendendo i loro prodotti al massimo prezzo compatibile con le condizioni della concorrenza, e cercando di produrre al minor costo possibile. Le aziende di erogazione invece non ricercano nuovi utenti ma mettono a disposizione una capacit produttiva , non ricercano il minimo costo di produzione ma le migliori condizioni di produzione per lorganizzazione. - Profit sharing to stockholders organizations: imprese capitalistiche o imprese tipiche, nascono per iniziativa dei portatori di capitale di equity, con la finalit di far fruttare il capitale - Profit sharing to labour organizations: nate su iniziativa di portatori di lavoro che mettono a rischio il loro lavoro con finalit{ di ottenere la massima remunerazione dallattivit{ svolta nellorganizzazione. Il profitto viene distribuito tra i lavoratori. Il capitale non presente o conferito dagli stessi lavoratori o da organizzazioni esterne senza vincolo di compenso.(imprese famigliari)

Profit sharing to environment organizations: il risultato operativo viene erogato in elargizioni liberali per iniziative che favoriscano soggetti dellambiente esterno(fondazioni bancarie) - Profit retaining organizations: producono e capitalizzano il profitto, non potendo attuare distribuzioni dirette del risultato econocomico. I portatori di equity beneficiano del profitto sotto forma di capitaligains, quando disinvestono il capitale conferito, che rappresenta il maggior valore di un capitale allepoca dellinvestimeto. Business non profit organization, non hanno come obbiettivo il profitto. o Costumer oriented non profit organizations, operano secondo un programma operativo che impone di ridurre i prezzi al livello dei costi di produzione, in modo tale che a beneficiarne siano solo i clienti. (cooperative di consumo, lazienda di produzione opera per abbassare i costi ed i prezzi, rinunciando al profitto ) o Supplier oriented non profit organizations, applicano un prezzo di vendita analogo ai prezzi di mercato ad allineano ad esso i costi unitari medi. (cooperative di lavoro, il profitto viene annullato dai maggiori prezzi di acquisto dei fattori o dalle pi elevate remunerazioni concesse ai cooperatori) 2. Non production oriented organizations, o, organizzazioni non produttive, nelle quali non vi sono processi produttivi, ma processi di consumo, i prodotti di consumo sono trasformati direttamente per soddisfare delle finalit

I rischi della produzione e le imprese capitalistiche


Rischi tecnici: di non poter ottenere le produzioni per fattori tecnici (impossibilita di approvvigionarsi di materie prime, rottura impianti, alluvioni, condizioni metereologi che sfavorevoli.) Rischi finanziari: connessi alla possibilit di non riuscire ad attrarre capitali di rischio e di debito in quantit adeguata agli investimenti produttivi Rischi economici: di non poter cedere le produzioni ottenute Rischio della domanda: in mancanza di domanda adeguata lazienda che ha prodotto non in grado di recuperare gli investimenti attuati ed ottiene un risultato economico negativo. Questo rischio deriva dalla libert del consumatore, cio della possibilit del consumatore di avere le informazioni necessarie per poter scegliere liberamente tra i prodotti offerti dalle aziende di produzione. Rischio della concorrenza: le altre aziende possono offrire gli stessi prodotti a condizioni pi favorevoli, questo porta a una diminuzione della domanda e lazienda costretta a diminuire i prezzi di vendita ottenendo un risultato operativo negativo. Questo deriva dalla libert di iniziativa economica, cio della possibilit{ di istituire unazienda di produzione e di produrre gli stessi beni gi prodotti da altre aziende. I rischi economici si traducono, se le aziende sono i grado di ridurre i prezzi di vendita o di vendere a prezzi pi bassi di quelli delle aziende concorrenti.

Potrebbero piacerti anche