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esperimento di captazione di elettricit dall'aria

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rif. 060303-290503

Gli antennisti sanno bene quali "schicchere" si possono a volte prendere sconnettedo un cavo d'antenna e toccandolo senza aver prima scaricato a terra l'elettricit statica che ha accumulato. Infatti ogni materiale conduttore raccoglie le cariche generate dal gradiente elettrico della Terra. Se il conduttore isolato, le cariche si accumulano e saturano il conduttore, finch l'equilibrio ripristinato dalla improvvisa scarica, e il ciclo ricomincia. E' quanto accade nell'antenna di cui sopra a spese dell'antennista, ma anche nelle nuvole con i fulmini. Qualcuno potrebbe chiedersi se si possa sfruttare questa energia: non esistono attualmente tecnologie di uso pratico, ma a livello di appassionati "smanettoni" possibile realizzare qualcosa... Ecco qui descritto un modo per "catturare" l'elettricit statica dell'aria e usarla per ricaricare una piccola batteria. Si badi per, quello presentato non un dispositivo di grande utilizzo pratico perch presenta numerosi inconvenienti, ma senz'altro interessante come esperimento.
ATTENZIONE La realizzazione di questo dispositivo assolutamente sconsigliata a chi non abbia gi una buona conoscenza dell'elettricit, e a chi non ha l'intenzione o la possibilit di prendere tutte le necessarie precauzioni: un errore pu anche essere mortale. Il lettore avvisato.

materiale necessario

circa 100 metri o pi di un qualunque cavo elettrico isolato (anche di recupero) isolatori "a uovo", oppure monofilo di nylon

una vecchia candela di accensione per auto o moto una vecchia bobina alta tensione per scooter (un cilindro) un condensatore da circa 10 picofarad e almeno 1500 volt (di recupero, perch costoso: si possono per raggiungere i 1600 V con 4 condensatori da 40 pF 400 volt, in serie) un qualunque diodo al silicio, tensione circa 300 volt una batteria ricaricabile al Nikel-Cadmio a 12 volt, o un piccolo accumulatore per auto (secondo la lunghezza del filo), purch nuovi o comunque senza perdite.

la realizzazione
Sospendete un lunghissimo filo elettrico isolato ad almeno un paio di metri di altezza dal suolo (ma pi in alto e meglio ) e ben discosto da ogni cosa, in modo che per resti sempre alla stessa altezza e ben isolato da terra. Per l'isolamento dai supporti esistono gli appositi isolatori "a uovo", ma si pu usare qualsiasi altro materiale isolante, per esempio filo di nylon, purch non intrecciato perch tratterrebbe umidit. Debbono essere ben isolate anche le estremit, con molti giri di nastro isolante o con cappuccetti di plastica (ottimi quelli delle penne). Quasi sempre, anzich avere un lunghissimo filo rettilineo, sar preferibile fargli fare un percorso a "S", per occupare meno spazio: la distanza fra i tratti di filo paralleli non dovrebbe comunque essere mai inferiore al metro (vedi esempi sotto).

Affinch il filo resti ben teso necessario disporre i tiranti (isolatori a uovo o semplice filo di nylon) in modo da ripartire bene la forza della trazione, come da figura sottostante. Lasciate sempre almeno un metro fra i tratti paralleli, per non ostacolare l'accumulo delle cariche.

IMPORTANTE: mentre lavorate e finch non avrete finito il tutto, aggiungete un pezzo di filo che scarichi a terra l'elettricit statica che inizia subito ad accumularsi! Fabbricatevi un bastone di plastica con un uncino o simile per mettere e togliere in sicurezza la messa a terra provvisoria! Potete farvi una ottima messa a terra cos: scavate una buca di almeno 50 cm di profondit e larga 20 cm, riempitela di carbone o carbonella inzuppata d'acqua, e infine piantatevi un paletto di ferro zincato. Ora che il filo collettore in posizione (e messo a terra!!!) passiamo al circuito. Innanzitutto pulite gli elettrodi della candela e poi con colpetti delicati avvicinateli a mezzo millimetro l'uno dall'altro. Ad una estremit scoperta del filo aereo collegate il contatto superiore della candela (stringendolo fra un paio di viti e rondelle), e ricoprite per bene tutta quella parte con nastro isolante. Poi prendete un pezzo di filo elettrico isolato lungo poco pi di un metro, scopritene una estremit e avvolgetela sul corpo della candela, e "nastrate" bene. L'altra estremit del filo collegatela al morsetto alta tensione di una bobina d'accensione per scooter ( il contatto che normalmente va alla candela). Allo stesso morsetto della bobina saldate anche un condensatore per alta tensione, di piccola capacit (circa 10 picofarad e almeno 1500 volt). I condensatori per alta tensione sono piuttosto costosi: se non lo trovate usato, collegate in serie 4 condensatori da 400 volt e 40 pF. L'altro elettrodo del condensatore dovrete collegarlo al morsetto negativo della batteria, che andr infine anche messo a terra.

Invece il morsetto a bassa tensione della bobina (quello che normalmente collegato alla puntina) andr collegato direttamente al morsetto positivo della batteria.

come funziona
Ed ecco come funziona: il lungo filo, essendo del tutto isolato, raccoglie cariche elettrostatiche dall'aria, le quali si accumulano nel filo. Quando la tensione supera la capacit di isolamento del mezzo millimetro di aria fra i due elettrodi della candela (corrispondente a circa 1000 volt), la scintilla scocca e, detto in breve, la carica finisce nell'avvolgimento ad alta tensione della bobina, grazie al condensatore che caricandosi chiude il circuito. La bobina d'accensione un autotrasformatore, e in quanto tale riduce l'alta tensione dell'impulso e lo porta a poche decine di volt. La tensione cos ridotta viene raddrizzata dal diodo e finisce nell'elettrodo positivo nella batteria, la quale cos si ricarica un pochino (ma veramente pochino!). La batteria nonostante la sovratensione non si danneggia perch l'impulso brevissimo. Il diodo raddrizzatore serve anche ad impedire che fra un impulso e l'altro la batteria si riscarichi attraverso la bobina.

note e suggerimenti
La lunghezza del filo determina la corrente di accumulo, mentre l'altezza dal suolo legata alla tensione: perci pi il filo lungo e posto in alto, e pi l'impianto sar

efficace nella ricarica. Ma il fattore pi importante sono senz'altro le condizioni meteorologiche: l'aria secca (tanto estiva che invernale) e/o la presenza di vento potranno aumentare l'efficienza in modo impressionante e persino pericoloso, viceversa l'aria molto umida porter l'accumulo a zero. Se non ci si pu avvicinare troppo durante il funzionamento (fatelo solo dopo aver messo bene a terra il filo sospeso, tramite il bastone isolato descritto pi su), allora come si pu capire se l'impianto sta funzionando? Semplice: poich la scintilla che scocca fra gli elettrodi della candela produce un piccolo disturbo elettromagnetico, potrete verificare il funzionamento avvicinandovi a non pi di un metro con una radiolina AM (non FM) col volume alzato e fuori sintonia: sentirete un "clic" ad ogni scintilla. possibile quasi raddoppiare l'efficienza della ricarica usando un ponte raddrizzatore al posto del singolo diodo, in modo da raddrizzare entrambe le semionde provenienti dalla bobina, come da variante illustrata nello schema qui a destra. Si pu regolare la tensione che arriva alla bobina (e quindi all'accumulatore) semplicemente variando lo spazio fra gli elettrodi della candela. Si tenga presente che nell'aria il potere isolante dell'aria asciutta corrisponde a circa 2000 volt per millimetro: perci fra elettrodi distanti 0.5 mm la scintilla scoccher a 1000 volt, fra 0.4 mm a 800 volt, e cos via (in realt a valori un p inferiori, a causa dell'umidit e della forma degli elettrodi). Se dal collettore (lastra o filo) si fa partire una piccola fiamma, l'aria calda ionizzata che risale, poich conduttiva, fa da lunghissimo ed efficientissimo ulteriore collettore verticale che "cattura" e convoglia le cariche, e questo aumenter in misura impressionante la resa: ma se ne stia alla larga col brutto tempo perch potrebbe "invitare" un fulmine... Una fiamma che resiste a tutto o quasi la si pu ottenere con un piccolo recipiente metallico, posto sopra al collettore e ad esso collegato, in cui accendere un po' di zolfo, ma in tal caso bisogna stare attenti anche al gas di biossido di zolfo (SO2) che se ne sviluppa perch pu stordire, e persino far cadere secco qualche malcapitato uccellino di passaggio. Un lettore (Lev) ci racconta come ha usato l'impianto, e suggerisce un miglioramento molto interessante:

"[...] Avevo usato quel marchingegno per piazzare una piccola lucetta dentro il pollaio. In pratica ho prolungato i pali del recinto e in cima ho messo il filo, a circa 3 m di altezza. Ho usato una matassa di filo di terra da 200 m con la sezione di 1.4 mm2. Tutto lo schema come sul tuo sito, tranne che la batteria di una vespa 125 ETS poi alimenta una lampadina da compagnia (quelle da 3 V dei lumini dei morti, presente?). La batteria fa da tampone per la lampadina. [...] Ho aggiunto un'induttanza subito prima della candela avvolgendo un pezzo di filo intorno all'ultimo palo di legno. Ho fatto circa 25 spire, il palo ha un diametro di 10 cm, e quando ho riacceso il meccanismo la scintilla scintillava molto pi in fretta e la luce era pi forte. Fai conto che prima della candela ci sia un'induttanza in serie. Onestamente non ho competenze pratiche in grado di darti misurazioni, ti so solo riconoscere che ho piazzato un'induttanza in serie prima della candela e che la luce piu' forte rispetto a senza l'induttanza, in maniera visibile. Provare per credere. Lev"
Grazie, Lev!

avvertenze
Non sottovalutate i rischi connessi a questo dispositivo: il pericolo non legato all'alta tensione, ma alla intensit della corrente: quando il filo pi lungo di un centinaio di metri e le condizioni meteo sono ottimali, nel filo si accumula una forte carica, e voi o altri potreste anche "restarci secchi" per un piccolo errore. Se poi c' tempo brutto e siete in un luogo elevato, oppure usate il trucco della fiamma, c' anche il rischio che l'impianto attiri un fulmine! Perci realizzate il dispositivo solo se ricorrono tutte le seguenti condizioni:

se avete un grande spazio inaccessibile (o reso tale) in cui altri (uomini e animali) non hanno accesso, se segnalerete il pericolo agli altri avvisandoli prima, e poi con cartelli ben visibili tutt'attorno, se prenderete ogni volta tutte le possibili precauzioni per scaricare a terra l'alta tensione prima di avvicinarvi e toccare qualcosa, se mai e poi mai porterete i fili, compresa la parte a bassa tensione, fin dentro casa.

Buon divertimento! XmX


Questa pagina ha inteso solo presentare la nostra rielaborazione di un'idea ispirata da materiale circolante su Internet. Il nostro sito non ne garantisce il funzionamento, n

tantomeno si assume qualsiasi responsabilit per eventuali incidenti dovuti ad imperizia o a fatalit, ritenendo di aver informato a sufficienza il lettore sulla pericolosit del dispositivo.

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