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PAOLO PIERI

DISEGNARE A MANO LIBERA


DIECI ESERCIZI PREPARATORI

POLITECNICO DI MILANO OFA 2004

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INDICE

Il segno Strumenti e materiali da utilizzare Il disegno a mano libera Esercizi per la manualit Prima esercitazione Seconda esercitazione Terza esercitazione Quarta esercitazione Tecniche per lo schizzo dal vero Quinta esercitazione Sesta esercitazione Settima esercitazione Ottava esercitazione Tecniche base di ombreggiatura Nona esercitazione Elementi base della prospettiva a vista Decima esercitazione

4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34 38 40 42

Gesto e segno Scomposizioni e ricomposizioni Sezione, rettangolo e spirale aurea Percorso e interferenza Copia per analogia di forma Lettura e restituzione sintetica della forma Individuazione degli elementi formali pi rilevanti Il controllo geometrico nella costruzione della forma Forme ellittiche e solidi di rotazione Forme cilindriche Tratteggio e gradazione tonale Restituzione grafica dettagliata Esercizi di prospettiva a vista

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DISEGNARE A MANO LIBERA


DIECI ESERCIZI PREPARATORI

POLITECNICO DI MILANO OFA 2004 Art Direction: Studio AREA

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Il Segno.
Un tratto di matita su un foglio, la riga lasciata da un chiodo sulla fiancata di unauto, lorma di un animale sulla neve fresca, il graffito sul muro di una casa,un disegno di Matisse hanno un aspetto in comune, fanno tutti parte del mondo dei segni. Esistono segni involontari,creati inconsapevolmente da esseri viventi o da eventi naturali, segni voluti, dotati di una funzione o di un significato,ma una caratteristica appartiene a tutti: un segno su una superficie rappresenta la testimonianza di un evento,ossia di unazione accaduta in un luogo in un certo tempo. Affinch levento che genera il segno possa verificarsi necessaria la presenza contemporanea di tre elementi: un supporto, un oggetto in grado di interagire matericamente con il supporto e un agente dinamico che permetta lincontro tra strumento e supporto. Da questo incontro il supporto riceve e trattiene nel tempo,sotto forma di segno visibile, una determinata quantit di informazione, il segno appunto. Tale informazione tuttaltro che univoca e si presta ad essere interpretata secondo diverse categorie di lettura: percettiva, logica, formale, semiologica, semantica Il segno pu essere una semplice traccia, oppure un segnale, cio una traccia dotata di un compito informativo specifico, o, ancora, un simbolo, iconico o grafico, che pu essere interpretato solo da chi ha una certa preparazione,o altro ancora;ma nella sua pi semplice essenza ci trasmette anche le informazioni lasciate dallinterazione materica tra gli elementi che lo hanno generato e dalle caratteristiche dinamiche dellincontro. Dal punto di vista della comunicazione di un messaggio razionale, tale contenuto informativo appare generalmente del tutto trascurabile, ma nel momento in cui si ricerca una comunicazione pi sensoriale e sintetica, in grado di risvegliare nellosservatore una memoria insieme tattile ed emozionale,sono proprio gli elementi che costituiscono le qualit intrinseche del segno a prevalere e a divenire gli elementi con la pi elevata carica comunicativa. Lefficacia del disegno a mano libera data in gran parte dalla scioltezza e da un istintivo controllo del segno che trasmette allelaborato limpronta dellautore. Un disegno a mano libera un po come un racconto orale, in cui una parte considerevole del messaggio passa attraverso le inflessioni della voce e le pause che lasciano intendere alcune cose non dette o solo accennate.Nello schizzo a mano libera questa caratteristica passa attraverso quello che chiamiamo sintesi formale ovvero una semplificazione del segno, che non specifica i dettagli, ma descrive i caratteri distintivi globali del soggetto.

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Materiali e supporti richiesti per il corso.

Strumenti e materiali da utilizzare


Matite. Si suddividono in due serie con diversi gradi di durezza: La serie da H ad 8H (secondo una scala di durezza crescente) dotata di mine dure destinate di solito ad un disegno di precisione da eseguirsi carte sostenute e molto lisce, o a carta da lucido; la serie B da B a 8B (secondo una scala di morbidezza crescente) pi adatte a disegni e schizzi a mano libera e alla realizzazione di chiaroscuri in quanto permettono una maggiore personalizzazione del tratto; possono essere facilmente utilizzate di piatto per tratteggi di ampio spessore e per campiture. Le carte pi adatte per queste matite hanno in genere superficie non troppo lucida o decisamente ruvida, in grado di trattenere meglio la grafite. Mine per portamine di grande diametro. Disponibili in diverse gradazioni di morbidezza e facilmente trasportabili anche in tasca, possono essere utili per schizzi estemporanei; controllando il consumo della punta Penne a china. Penne con cannuccia e pennini. SoMine di grafite pura. Hanno la forma e le dimensioni di una matita, non sono ricoperte di legno ma da una sottilissima pellicola plastica. Sono utili per schizzi e ombreggiature; possono essere facilmente usate di piatto per tratti di ampio spessore e campiture. Carboncini. Sono disponibili in cilindretti pressati, con vari livelli di morbidezza, che danno un tono nero scurissimo, sotto forma di fusaggine, bastoncini di diverse misure morbidissimi che segnano (e sporcano) con grande facilit, e di matite-carboncino con diversi gradi di morbidezza, che sporcano meno ma non possono essere usate di piatto. Pennarelli. Pantone. Pennarelli da disegno ricaricabili disponibili in 296 colori con una gamma di 1012 tonalit. La scala colori PANTONE rappresenta un riferimento per i grafici e per i Le matite HB sono di gradazione intermedia e sono spesso impiegate per la scrittura. Quasi tutte le matite possono essere comunque usate per ombreggiature con unampia gamma tonale. Micromine e mine per portamine. Disponibili nelle stesse durezze delle matite, sono pi adatte per il disegno tecnico che per quello a mano libera. possibile ottenere tratti pi o meno sottili. no molto economiche ma poco pratiche perch richiedono una boccetta di inchiostro di china e macchiano con una certa facilit, sono utili in ogni modo per sperimentare i diversi tipi di tratto. Penne di canna di bamb, non dotate di serbatoio producono un tratto preciso che varia a seconda del taglio della punta. Penne con ricarica a cartuccia (tipo Rotring Artpen). Sono disponibili con pennini per disegno e scrittura, e sono di uso molto pratico, per schizzi sono adatti i pennini della serie B.

materiali
programmi di grafica digitale. (Freehand, Illustrator, Photoshop...) Sono caratterizzati da un inchiostro a base alcolica che, usato su carta adatta, tende ad espandersi e a favorire la stesura di campiture, di ombreggiature e di tratti per la personalizzazione del segno; anche se dotati di puntali con tre diversi spessori sono poco adatti alla realizzazione di segni netti e sottili. Stabilo pen 68; pennarelli da disegno con punta media e fine, disponibili in 46 colori, sono adatti al disegno e alla realizzazione di tratti e tratteggi precisi. Tombo. Dotati di punta pennello e fine sono disponibili in 144 colori. Un pennarello neutro permette di sfumare il colore per simulare un effetto acquarello.

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supporti
CARTA. Sono presenti numerosi tipi di carta adatti ai diversi usi e ai diversi gusti personali. La carta viene venduta in formati derivati dalla suddivisione di fogli di grandi dimensioni; ad esempio dal formato 100 x 70 si ottengono fogli da disegno per belle arti cm 50 x 70 / cm 35 x 50 / cm 25 x 35 Il formato UNI A al quale noi ci atteniamo, cos suddiviso: A0 = cm 84 x 118,8 A1 = cm 59,4 x 84 A2 = 42 x 59,4 A3 = cm 29,7 x 42 A4 = cm 21 x 29,7 Per le nostre esercitazioni sono richiesti un blocco di carta da schizzi giallina 120 g/mq e un blocco di carta da schizzi bianca liscia 115 g/mq. Altre carte possono essere utili per particolari applicazioni come luso di Altri accessori. Cutter o piccolo coltello per affilare e per tagliare i fogli. Si ricorda che luso del cutter pu causare danni alle superfici dei banchi, pertanto necessario mettere sotto il foglio da tagliare una superficie protettiva (es. il cartoncino del blocco). Nastro adesivo di carta. PER LE ESERCITAZIONI E PRESCRITTO LUSO DI FOGLI FORMATO A3 (cm42 X 29.7) Saranno accettati formati minori solo se impaginati su fogli del formato richiesto. Fogli di formato maggiore non verranno ritirati. Posizione del foglio su tavolo da disegno. Il foglio deve essere posto parallelamente al tavolo da disegno e fissato a questo con del nastro adesivo di carta. La posizione di chi disegna deve essere centrale rispetto al foglio. La posizione del corpo deve essere tale da avere il soggetto centrato sulla linea dello sguardo. E VIETATO TASSATIVAMENTE LUSO DI: Gomme per cancellare. Righe e squadre. pennarelli Pantone o di acquarelli.

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Il disegno a mano libera.


Il disegno a mano libera richiede l'applicazione di una manualit che deve formarsi attraverso labitudine. La capacit di disegnare, al contrario di quanto spesso si crede, tuttaltro che innata, ma strettamente legata allattenzione con la quale si osserva e al livello di motivazione con la quale si cerca di "appropriarsi" per via grafica delloggetto rappresentato. Nel disegno infantile tale attenzione appare del tutto istintiva e la rappresentazione avviene in modo immediato e spontaneo: a fronte di una gestualit ancora impacciata prevale la leggibilit delle intenzioni e della curiosit di conoscere il mondo e la vita. La mancata pratica del disegno che generalmente si verifica durante gli studi superiori non permette spesso uno sviluppo dellattenzione visiva e della manualit grafica. Come qualsiasi gesto dell'agire quotidiano, che si attua in modo pressoch automatico, si sviluppato attraverso un lungo tirocinio eseguito durante linfanzia, anche la gestualit grafica ha la necessit di formarsi attraverso un processo di affinamento e di consuetudine ripetitiva. La presenza di criteri di auto-valutazione al termine del lavoro ha la funzione di abituare alla revisione del lavoro e alla annotazione di possibili interventi migliorativi. Gli elementi di auto-valutazione dovranno essere scritti ordinatamente in calce allelaborato e, in caso vengano riscontrati errori o imprecisioni, dovranno essere allegate le tavole con le correzioni o la ripetizione dellesercizio.

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ESERCIZI PER LA MANUALIT.


Le prime esercitazioni hanno lo scopo di sviluppare il controllo della mano nel tracciare le linee e insieme di valutare la resa dei materiali da disegno sui supporti consigliati. E opportuno proseguire le esercitazioni anche al di fuori delle ore del corso sperimentando autonomamente altri materiali e altri supporti. E necessario ripetere pi volte gli esercizi proposti e verificare levoluzione del tratto man mano che si acquista maggior padronanza del gesto. L'aspetto del segno dipende chiaramente anche dagli altri due elementi che entrano in gioco: la superficie e lo strumento utilizzato per segnare. Per questo motivo sar utile effettuare l'esercizio ripetendo i medesimi gesti con strumenti diversi e su superfici diverse, in modo da poter confrontare le caratteristiche dei segni che ne derivano. Si ricorda che l'attenzione non dovr essere orientata solo verso il risultato dell'esercizio, il segno tracciato, ma in massima parte sul gesto, sul movimento della mano che traccia, cercando di arrivare ad un controllo che permetta di ottenere una ripetibilit del risultato. Non si tratta pertanto di un esercizio dimostrativo, ma di un procedimento che porter nel tempo al controllo della propria mano nel disegno. E' importante sperimentare come il controllo del segno derivi dal peso della mano, che deve essere opportunamente dosata, e dalla costanza e velocit del movimento.

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Prima esercitazione

ESERCIZI PER LA MANUALIT.

Gesto e Segno.
Questa esercitazione riguarda il rapporto fra gesto e segno; si verificher come il segno derivi il proprio "aspetto" dal gesto che lo ha prodotto. La matita ha la funzione di rendere evidente il percorso fatto dalla mano, la maggiore regolarit del tratto sar acquisita con lesercizio. FISSATO CON IL NASTRO ADESIVO IL FOGLIO DI CARTA GIALLINA ORIZZONTALMENTE SUL TAVOLO ESEGUIRE UNA SERIE DI DIECI LINEE PARALLELE CON LO STRUMENTO DAL TRATTO PI SOTTILE, PROSEGUIRE ANALOGAMENTE CON GLI ALTRI STRUMENTI A DISPOSIZIONE CURANDO LA MAGGIORE REGOLARIT POSSIBILE DEL TRATTO; RIPETERE LESERCIZIO IN SENSO VERTICALE. E opportuno eseguire lesercizio senza appoggiare il gomito perch questo intralcerebbe il movimento lineare della mano e porterebbe alla realizzazione di linee curve centrate sul punto di appoggio. La linearit del segno sar ottenuta dal movimento a pantografo dellintero braccio. Solo la terza falange del mignolo sar appoggiata al foglio; il busto dovr mantenere una posizione eretta e locchio dovr visualizzare lintero foglio puntando tanto sulla mano quanto sul punto di arrivo della linea. Nelle prime esecuzioni di questo esercizio pu essere utile segnare prima i punti di partenza e di arrivo per un migliore controllo visivo. Tutte le misure saranno prese a vista, senza luso di alcuno strumento di misura. Si raccomanda di mantenere una velocit costante e di tenere la mano pi leggera possibile. E vietata la cancellatura delle linee errate: il confronto immediato permetter di correggere opportunamente le linee successive; lelaborato finale sar semplicemente la traccia dellandamento del lavoro e permetter di capire come migliorare.
Criterio di auto-valutazione:

lattenta osservazione del segno nello sviluppo lineare della traccia permette di individuare le interferenze che sono intervenute durante il percorso, che possono essere dovute a irregolarit superficie della carta, alla posizione non corretta, a variazioni dellattenzione, a modifica della velocit o del peso della mano, al consumo della punta della matita o alla diversa concentrazione durante lesecuzione dellesercizio. Una serie di variabili leggibili nel segno sono dovute a variazioni della concentrazione durante lesecuzione della linea, alla fretta di giungere in fondo dopo un percorso molto controllato oppure al diverso peso della mano che provoca variazioni del tratto.

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Seconda esercitazione

ESERCIZI PER LA MANUALIT.

Scomposizioni e ricomposizioni in un quadrato.


FISSATO IL FOGLIO ORIZZONTALMENTE DISEGNARE, CENTRATI SUL FOGLIO, SU DUE FILE SEI QUADRATI ALLINEATI DI CIRCA 10 12 CM DI LATO ALLINEATI IN SENSO ORIZZONTALE E VERTICALE E LEGGERMENTE DISTANZIATI TRA LORO. Seguendo la successione dei quadrati individuare inizialmente gli assi e le diagonali. Per un migliore ordine della tavola si consiglia di non disegnare i quadrati separatamente, ma di allinearli orizzontalmente e verticalmente Continuare la scomposizione sino ad ottenere una serie di sei figure nelle quali si possa riconoscere levoluzione logica dellesercizio. su una griglia di riferimento. Per lincrocio delle linee orizzontali e verticali preferibile attenersi allesempio illustrato. Inserire allinterno dei quadrati e nelle suddivisioni archi di circonferenza cercando simmetrie coerenti con struttura compositiva del quadrato. E opportuno controllare il peso della mano per evitare di avere tratti impastati, evanescenti o discontinui. Per questa esercitazione consigliato luso di matite di diversa durezza.
Criterio di auto-valutazione:

verificare lallineamento dei quadrati, il parallelismo delle linee, la regolarit della forma; controllare la fluidit del gesto e la qualit del segno. Verificare la regolarit dei cerchi e degli archi tenendo conto che essi devono avere il centro e i punti di tangenza sulle intersezioni di assi e diagonali.

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Terza esercitazione

ESERCIZI PER LA MANUALIT.

Sezione aurea, rettangolo aureo e spirale aurea.


Come dividere un segmento in modo che il rettangolo che ha per lati lintero segmento e la parte minore sia equivalente al quadrato che ha per lato la parte maggiore(Euclide - Gli Elementi). Questa esercitazione propone lo studio e la costruzione del rapporto proporzionale per eccellenza, quello della sezione aurea e della spirale costruita allinterno del rettangolo aureo. Lesercizio, suddiviso in tre parti, si collega a quello precedente dei quadrati del quale riprende alcuni aspetti grafici. E opportuno eseguire lintera esercitazione a mano libera, fissando le proporzioni prese a occhio su regoli di carta, evitando luso di righelli e di compassi. Per facilitare la realizzazione delleLa costruzione della sezione aurea Si definisce sezione aurea di un segmento la sua suddivisione in due parti che stanno tra loro come la maggiore sta allintero segmento. Detto diversamente: dato un segmento AB si definisce sua sezione aurea il segmento AD che soddisfa la seguente proporzione AB : AD = AD : DB. La costruzione del rettangolo aureo. DATO UN QUADRATO A-B-C-D SI TRACCI IL
SEGMENTO MB IN CUI M SIA IL PUNTO MEDIANO DEL LATO DC.

sercizio si consiglia di costruire, con tratto leggero i quadrati circoscritti alle due circonferenze.

AD AB; SU QUESTA SI FISSI IL PUNTO O, IN MODO CHE SIA BO = OH.

zione del rettangolo aureo. La costruzione della spirale aurea DATO UN RETTANGOLO AUREO SI EVIDENZI
AL SUO INTERNO UN QUADRATO DI LATO UGUALE AL LATO MINORE; PUNTANDO SU UNO DEI DUE VERTICI INTERNI DEL QUADRATO TRACCIARE UN ARCO DI CIRCONFERENZA, PROSEGUIRE LA COSTRUZIONE SU ULTERIORI CINQUE RETTANGOLI RISULTANTI DA SUCCESSIVE SUDDIVISIONI, REALIZZATE IN MODO DA RACCORDARE OGNI NUOVO ARCO A QUELLO PRECEDENTE; SI OTTERR COS LA SPIRALE AUREA.

COL CENTRO IN O TRACCIARE IL CERCHIO


DI RAGGIO OB; DA A TRACCIARE AE PASSANTE PER O.

CHIAMATA C LINTERSEZIONE DI AE CON LA


CIRCONFERENZA, CON CENTRO IN A E RAGGIO AC TRACCIARE UNA CIRCONFERENZA CHE INTERSECHER IL SEGMENTO DATO

AB NEL PUNTO D.

In questa sede non ci preoccupiamo dello sviluppo algebrico, ma ci interessiamo solo alla costruzione grafica. Lo schema allegato chiarisce il procedimento di seguito descritto. DATO IL SEGMENTO AB SI CONDUCA IN B LA
PERPENDICOLARE BH DI LUNGHEZZA UGUALE

Criterio di auto-valutazione:

SI TRACCI LA CIRCONFERENZA CON CENTRO IN M E RAGGIO MB; DETTA Q LINTERSEZIONE


TRA LA CIRCONFERENZA E IL PROLUNGAMENTO DEL LATO DC, IL SEGMENTO AQ CORRISPONDER AL LATO MAGGIORE DEL RETTANGOLO AUREO APQD.

Verificare la corretta costruzione geometrica, la precisione delle linee di costruzione principali e di quelle ausiliarie necessarie per disegnare le circonferenze, la costanza del tratto e laccuratezza delle proporzioni.

Lo schema grafico illustra la costru-

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SEZIONE AUREA AB:AD=AE:EB

RETTANGOLO AUREO

SPIRALE AUREA

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Quarta esercitazione

ESERCIZI PER LA MANUALIT.

Percorso e interferenza.
Nella prima esercitazione si sperimentato come una linea rappresenti un percorso la cui precisione dipende dal migliore controllo del movimento. In questa esercitazione viene introdotto un elemento di interferenza: la linea incontra un ostacolo che la devia dal suo percorso e la mano deve imparare a guidarla con sicurezza. Questo esercizio permette di ottenere lillusione di tridimensionalit attraverso lindividuazione di una forma che traspare dalla texture di linee. IMMAGINIAMO CHE UNA FORMA DI UN CERTO SPESSORE SI TROVI LUNGO IL PERCORSO DI LINEE PARALLELE CHE STIAMO TRACCIANDO; LE NOSTRE LINEE SUBIRANNO UNA DEVIAZIONE DETERMINATA DALLO SPESSORE E DALLAMPIEZZA DELLA FORMA PER POI TORNARE SUL LORO PERCORSO UNA VOLTA SUPERATA LINTERFERENZA.

Criterio di auto-valutazione:

verificare la continuit del tratto, la regolarit degli spessori delle linee e delle parti bianche; controllare leffetto visivo dato dalluso dei diversi materiali e lordine complessivo della tavola.

LUSO DI STRUMENTI E DI MATERIALI DIVERSI


PERMETTER UNA MAGGIORE VALORIZZAZIONE GRAFICA ALLELABORATO.

E opportuno scegliere una forma pi semplice possibile per centrare lattenzione sul procedimento grafico esecutivo.

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TECNICHE PER LO SCHIZZO DAL VERO.


La cattura dellimmagine ha sempre costituito per luomo una forma di appropriazione del soggetto rappresentato. Nei graffiti rupestri preistorici il rapporto tra rappresentazione e caccia molto stretto e si sente in modo esplicito il legame tra la cattura fisica dellanimale e la cattura della sua figurazione. Anche nelle immagini di azione lesasperazione del rapporto tra forma e figurazione diventa elemento di evocazione di uno stato fisico e di uno stato emozionale. Nella nostra attivit di progettisti il rapporto con la forma delle cose molto pi raffinato, ma non meno intenso. Il disegno ancora lo strumento principale che abbiamo a nostra disposizione per appropriarci della realt presente, ma soprattutto di quella che deve ancora prendere consistenza fisica. Se, nel contesto degli attuali strumenti di rappresentazione, il disegno ha perso gran parte della sua importanza quale strumento di appropriazione della realt, resta tuttavia il mezzo di comunicazione pi duttile e immediato tra la nostra immaginazione progettuale e la visualizzazione dellidea. Da un punto di vista didattico la lettura grafica della forma di un oggetto lo strumento pi efficace per affinare la capacit di conoscere, di analizzare e appropriarsi della configurazione di un oggetto. La copia per analogia di forma porta il disegnatore a ripercorrere, con la matita, le linee caratteristiche delloggetto, attraverso quellattivit gestuale che si individuata nelle prime esercitazioni. Questo tipo di ricerca analogica prescinde in parte da quella logica perch non prende lavvio dallanalisi razionale, ma dallimitazione del comportamento di una linea o di una superficie; il rapporto tra osservatore e oggetto pi fisico ed evocativo che lucidamente analitico. La copia dal vero non pu trascurare alcune attenzioni che permettono di cogliere con correttezza e sufficiente precisione le caratteristiche del modello, prima tra tutte quella per le dimensioni e le proporzioni. La tecnica pi utile anche la pi classica, quella di usare la matita come traguardo per valutare le misure e le proporzioni cercate.

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Quinta esercitazione

TECNICHE PER LO SCHIZZO DAL VERO.

Copia per analogia di forma.


FISSARE COME DI CONSUETO UN FOGLIO DI
CARTA GIALLINA DA SCHIZZI SUL TAVOLO.

dola verticale con il braccio teso. Collimando la parte superiore della matita con la parte pi alta delloggetto scendere con il pollice sino a traguardare il punti pi basso facendo molta attenzione a non muovere il braccio. La distanza individuata sulla matita corrisponder allaltezza delloggetto sul foglio da disegno. Procedere analogamente in orizzontale per ottenere la larghezza delloggetto. Per evitare errori necessario procedere partendo dalle proporzioni generali delloggetto rilevando le reciproche distanze tra le diverse parti per proseguire poi nel dettaglio, individuando le varie proporzioni allinterno della figura. E importante notare che quando si usa la matita come mira si annulla la differenza tra elementi posti sul

piano orizzontale e su quello verticale, perch lungo il corpo della matita tutto appare sul medesimo piano, che poi sar quello del foglio da disegno. Con la medesima tecnica possibile valutare linclinazione che le varie linee avranno sul foglio. Per questo baster allineare la matita alla linea inclinata e abbassarla sino ad appoggiarla sul foglio. E importante verificare pi volte la rispondenza tra landamento delle linee tracciate e quelle del modello aggiustando di volta in volta le curve,le distanze tra le parti e le proporzioni. Con un po di esercizio si riuscir a tracciare uno schizzo sintetico delloggetto grado di rappresentarne la forma corretta.

Criterio di auto-valutazione:

In questo esercizio lauto valutazione pu risultare difficile perch non semplice rendersi conto del proprio livello di attenzione visiva. E consigliabile riguardare il disegno dopo un po di tempo quando la tensione visiva verso lelaborato si allentata oppure visionare il proprio elaborato con un compagno.

PRENDERE UN OGGETTO DI FORMA SEMPLICE


E DI DIMENSIONI NON TROPPO RIDOTTE, QUALE UN ASTUCCIO, UNA BORSA, UNA SCARPA E POSIZIONARLO DI FRONTE A S A CIRCA 50 CM DI DISTANZA DAL PROPRIO BRACCIO TESO.

LO STRUMENTO DA USARE SAR LA MATITA (2B O 3B). Per prima cosa importante guardare con attenzione loggetto per individuare le sue caratteristiche formali, landamento che hanno le linee del suo contorno e iniziare a capire quali sono le proporzioni tra le sue parti. Per rilevare le misure e le proporzioni si user il metodo del traguardo. Tenendo le spalle ben dritte e allineate impugnare la matita tenen-

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SCHIZZI RAPIDI DAL VERO.

Lettura e restituzione sintetica della forma.


La capacit di cogliere la sintesi della forma richiede un esercizio attento di analisi visiva, volto a selezionare nella lettura di un soggetto unicamente gli elementi essenziali in termini di continuit delle linee e di coerenza dei segni. Questo tipo di rappresentazione si differenzia dalla copia dal vero perch non cerca di riprodurre semplicemente limmagine, ma ha lo scopo di studiare la struttura formale delloggetto, di selezionare i segni essenziali e di leggere le loro relazioni in termini di proporzioni, di peso visivo, di coerenza con il contesto generale del progetto. Il disegno permette di fissare su carta unicamente gli elementi di sintesi scindendoli dal contesto dellintera immagine e mettendoli in relazione tra loro da cogliere la compiutezza de tutto. La mano inoltre segue con il segno le linee del soggetto, quasi a mimare un rapporto tattile con esso. A dispetto della definizione corrente di restituzione rapida, la capacit di cogliere e restituire la sintesi formale di un oggetto richiede un certo tempo di apprendimento per selezionare, cogliere e acquisire gli elementi pi significativi e tralasciare tutto ci che non essenziale per la definizione sintetica del modello. Un metodo che pu inizialmente facilitare la comprensione di questa lettura rappresentato dalla visione per un tempo di alcuni secondi di unimmagine proiettata, seguita subito dopo dallesecuzione di uno schizzo di estrema sintesi. La percezione istantanea costringe a memorizzare gli elementi pi eviPer un progettista la linea ha un valore molto importante poich al termine dello studio di progetto potr essere proprio un solo tratto quello che definir la forma finale. denti a scapito di quelli di completamento. Anche in questo caso lesperienza ha un ruolo rilevante sulla capacit di memorizzazione. Nella pratica anche la tecnica adottata pu facilitare lesecuzione dellesercizio. Qualcuno pu preferire uno strumento pi fluido come la penna,che permette una maggiore rapidit di tratto, altri il carboncino, che lascia una traccia solo sfiorando il foglio, necessario pertanto cambiare carte e strumenti per saggiare le diverse possibilit offerte dai materiali disponibili. In questa esercitazione sar opportuno eseguire pi schizzi, provando sia la matita che la penna o anche il pennarello; la carta sar sia quella da schizzo sia quella bianca da disegno.

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Sesta esercitazione

Individuazione degli elementi formali pi rilevanti.


SCELTO UN OGGETTO A PIACERE TRA QUELLI
DISPONIBILI IN AULA (UNO ZAINETTO, UN CAPO DI ABBIGLIAMENTO, UNO SGABELLO) RAPPRESENTARLO IN PI VISTE, CON STRUMENTI E SUPPORTI DIVERSI, EVIDENZIANDO UNICAMENTE GLI ELEMENTI FORMALMENTE PI RILEVANTI.

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TECNICHE PER LO SCHIZZO DAL VERO.

Il controllo geometrico nella costruzione della forma.


Quando gli oggetti hanno una configurazione strutturale geometrica, spesso necessario ricorrere, anche nel caso di rappresentazione sintetica, ad una costruzione ausiliaria. Se si guarda, ad esempio, abbastanza da vicino un oggetto cilindrico posato su un tavolo, pu non essere facile valutare la vera forma della curva di base, mentre quella posta alla sommit chiaramente leggibile; inoltre la necessit di allineare verticalmente i due lati richiede lindividuazione dellasse delloggetto. Se si riflette poi sul fatto che i raggi visuali dellocchio raggiungono loggetti con angoli diversi si pu facilmente capire che la curva alla sommit del cilindro non pu essere uguale a quella di base. Una semplice costruzione geometrica composta dallasse del cilindro e da una serie di ellissi lungo lo stesso dimostrer che il lato superiore sar visto molto pi di scorcio di quello inferiore. E importante osservare che questa costruzione ha carattere puramente intuitivo poich non segue integralmente n le regole della prospettiva, n quelle dellassonometria; si pu definire soltanto come un efficace espediente grafico. Lo schema grafico mostra una serie di cerchi sovrapposti visti in proiezione laterale, rapportati ai raggi visivi di un osservatore sulla sinistra si ha la vista frontale delle relative ellissi.

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Settima esercitazione

Disegnare le forme ellittiche e i solidi di rotazione.


Ogni volta che ci si trova a disegnare solidi di rotazione, come un cilindro, un bicchiere, un vaso o una bottiglia, si ha la necessit di rappresentare correttamente le basi inferiori e superiori degli oggetti e tutti i restringimenti e gli allargamenti delloggetto. Si tratta di cerchi o circonferenze posti su piani orizzontali e visti di scorcio a diverse quote. Inizialmente appare tuttaltro che naturale valutare le diverse proporzioni che prendono queste forme in funzione della loro altezza rispetto allosservatore. Nel disegno questi cerchi dovranno assumere ovviamente una forma ellittica pi o meno schiacciata a seconda della posizione che hanno in altezza. Lesercizio consiste nel corretto disegno di ellissi inscritte in rettangoli larghezza costante variamente proporzionati ordinati in altezza ed propedeutico a quello successivo. Una variante molto utile quella di disegnare ellissi concentriche (ovviamente costruite) alle diverse quote.

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VISTA FRONTALE

VISTA LATERALE

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Ottava esercitazione

Disegnare forme cilindriche.


SCELTO UN OGGETTO CILINDRICO, UNA LATTINA, UNA BOTTIGLIETTA DI PLASTICA TRASPARENTE, INDIVIDUARE, MEDIANTE IL METODO DELLA MIRA A TRAGUARDO, LALTEZZA TOTALE DELLOGGETTO.

Losservazione attenta della curva inferiore permetter di valutare correttamente landamento della semi ellisse visibile. Nel caso della bottiglietta si pu procedere analogamente ottenendo il cilindro circoscritto e quindi procedere allindividuazione delle ellissi poste sui vari piani. (Queste ultime risulteranno concentriche rispetto a quelle del cilindro circoscritto)

TRACCIATA QUESTA SUL FOGLIO, SI INDIVIDUI, CON LO STESSO METODO, LA VISTA DELLA FACCIA SUPERIORE DEL SOLIDO; INFINE S RIPORTI LA LARGHEZZA DELLOGGETTO. SI OTTENGONO COS DUE RETTANGOLI SOVRAPPOSTI: QUELLO INFERIORE RAPPRESENTA LALTEZZA DELLOGGETTO, QUELLO SUPERIORE IL RETTANGOLO CIRCOSCRITTO ALLELLISSE APPARENTE CHE CHIUDE LA SOMMIT DEL CILINDRO.

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TECNICHE BASE DI OMBREGGIATURA.

Esercitazione sulle ombre ottenute con il tratteggio e con la gradazione tonale.


Tecniche base di ombreggiatura Esercitazione sulle ombre ottenute con il tratteggio e con la gradazione tonale ma e suggerire leffetto di tridimensionalit; in questi casi ha spesso pi la funzione di una texture che di una vera restituzione delle ombre. I casi illustrati mostrano luso delLe due tecniche pi consuete di ombreggiatura a matita sono quelle del tratteggio e della sfumatura delle ombre. La prima pi adatta allo schizzo rapido perch sottolinea la volont di sintesi grafica che appartiene a questa tecnica; lombreggiatura con valorizzazione tonale cerca una maggiore somiglianza alla realt e permette una maggiore accuratezza nella restituzione delle luci. Nello schizzo lombreggiatura ha spesso la funzione di separare i piani, di evidenziare il soggetto rispetto allo sfondo, di sottolineare la forlombreggiatura in diversi schizzi con varie funzioni. La tecnica del tratteggio richiede una buona attenzione al tratto, che deve sempre seguire partiture parallele e risultare ordinato; solo in caso di superfici curve potr seguire la curva, con variazioni tonali, per accentuare leffetto di tridimensionalit. Anche nellombreggiatura sar necessario mantenere sempre la stessa direzione per non far emergere una trama di segni disordinati che distruggerebbero leffetto cercato. Nella restituzione di una texture per la valorizzazione di una superficie talvolta possibile ricorrere alla tecnica del frottage, mettendo sotto il foglio una superficie ruvida (carta vetrata sottile, carta goffrata, superfici a punta di diamante,) con cui, a seconda del verso di scorrimento della matita, si potranno ottenere effetti diversi.

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Nona esercitazione

Restituzione grafica dettagliata.


COPIARE UNO O PI OGGETTI A PIACERE
E USARE LOMBREGGIATURA PER:

- SEGNARE, A VISTA,
LA DIREZIONE DELLA LUCE E DELLE OMBRE

EVIDENZIARE LA TRIDIMENSIONALIT

IN OGGETTI CURVI

- SOTTOLINEARE LA TEXTURE
DI UNA SUPERFICIE

- SEPARARE TRA LORO I PIANI.

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ELEMENTI DI BASE DELLA PROSPETTIVA A VISTA.


Nella restituzione grafica di piccoli oggetti non generalmente indispensabile ricorrere alla prospettiva. La copia dal vero spesso risponde meglio alle aspettative dellocchio. (Una bottiglia o un vaso risulteranno pi realistici se disegnati con i metodi sopra descritti piuttosto che in prospettiva) Quando per si inizia a inserire un oggetto nello spazio o si vogliono vedere pi oggetti in relazione tra loro, diventa opportuno riferirsi ad una costruzione prospettica, anche semplificata, che regoli i giusti rapporti dimensionali e i corretti allineamenti delle diverse fughe. Le regole di base sono ovviamente le stesse della prospettiva costruita, solo che in questo caso gli oggetti ed il contesto prospettico non vengono costruiti sulla base di una pianta, ma sono rilevati con lausilio del metodo della matita spiegato sopra. A questo scopo necessario fissare i principali punti di riferimento concettuali della prospettiva: - losservatore si trova al centro del quadro e guarda dritto davanti a s (esattamente come nel caso della copia dal vero) con un solo occhio; - il raggio centrale del suo occhio parallelo al piano di terra (o del tavolo sul quale si trovano gli oggetti) e si proietta allinfinito sulla linea dellorizzonte; - le linee di fuga della vista centrale e di quelle accidentali si trovano sulla linea dellorizzonte; - la distanza tra osservatore e oggetto tale da non costringerlo a muovere lo sguardo per vedere completamente loggetto, in altre parole lampiezza del quadro pari allangolo visivo normale dellosservatore. La costruzione della prospettiva a vista piuttosto semplice. Tenendo locchio fisso davanti a s individuare con la matita laltezza del punto di vista e ricavare la sua distanza dalla base delloggetto. Fissare questi due punti sul foglio e tracciare due linee orizzontali parallele; quella superiore sar la linea dellorizzonte e quella inferiore la linea di terra. Segnare a questo punto il punto di vista sulla linea dellorizzonte: con questa prima costruzione sappiamo che tutto ci che si trova al di sotto dellorizzonte sar visto dallalto e ci che si trova sopra sar visto dal basso. Tenendo conto di queste semplici regole possibile eseguire degli schizzi prospettici corretti. Questo metodo ugualmente efficace tanto nella riproduzione di oggetti, quanto di ambienti.

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Decima esercitazione

Esercizi di prospettiva a vista.


DISPORRE SU UN PIANO POSTO A DISTANZA
OPPORTUNA DALLOSSERVATORE (100/150 CM CIRCA) DUE O TRE OGGETTI CON FORME GEOMETRICHE SEMPLICI O FACILMENTE INSCRIVIBILI IN SOLIDI RETTI

(E importante verificare che i punti di fuga si trovino sulla linea dellorizzonte). Eseguire un primo schizzo studiando con attenzione le proporzioni e le inclinazioni; successivamente ripetere la copia dopo aver ruotato a piacere lintera composizione. Si consiglia di arricchire gli schizzi con ombreggiature o interventi di valorizzazione tonale al fine di separare ed evidenziare meglio i diversi piani.

DOPO AVER OPPORTUNAMENTE DEFINITO LA


LINEA DELLORIZZONTE E QUELLA DI BASE, INDIVIDUARE, CON LAUSILIO DELLA MATITA, LA CORRETTA INCLINAZIONE DELLE LINEE DI FUGA IN RELAZIONE ALLA POSIZIONE CENTRALE O ACCIDENTALE DEI DIVERSI OGGETTI.

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