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PAOLO PIERI
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INDICE
Il segno Strumenti e materiali da utilizzare Il disegno a mano libera Esercizi per la manualit Prima esercitazione Seconda esercitazione Terza esercitazione Quarta esercitazione Tecniche per lo schizzo dal vero Quinta esercitazione Sesta esercitazione Settima esercitazione Ottava esercitazione Tecniche base di ombreggiatura Nona esercitazione Elementi base della prospettiva a vista Decima esercitazione
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Gesto e segno Scomposizioni e ricomposizioni Sezione, rettangolo e spirale aurea Percorso e interferenza Copia per analogia di forma Lettura e restituzione sintetica della forma Individuazione degli elementi formali pi rilevanti Il controllo geometrico nella costruzione della forma Forme ellittiche e solidi di rotazione Forme cilindriche Tratteggio e gradazione tonale Restituzione grafica dettagliata Esercizi di prospettiva a vista
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Il Segno.
Un tratto di matita su un foglio, la riga lasciata da un chiodo sulla fiancata di unauto, lorma di un animale sulla neve fresca, il graffito sul muro di una casa,un disegno di Matisse hanno un aspetto in comune, fanno tutti parte del mondo dei segni. Esistono segni involontari,creati inconsapevolmente da esseri viventi o da eventi naturali, segni voluti, dotati di una funzione o di un significato,ma una caratteristica appartiene a tutti: un segno su una superficie rappresenta la testimonianza di un evento,ossia di unazione accaduta in un luogo in un certo tempo. Affinch levento che genera il segno possa verificarsi necessaria la presenza contemporanea di tre elementi: un supporto, un oggetto in grado di interagire matericamente con il supporto e un agente dinamico che permetta lincontro tra strumento e supporto. Da questo incontro il supporto riceve e trattiene nel tempo,sotto forma di segno visibile, una determinata quantit di informazione, il segno appunto. Tale informazione tuttaltro che univoca e si presta ad essere interpretata secondo diverse categorie di lettura: percettiva, logica, formale, semiologica, semantica Il segno pu essere una semplice traccia, oppure un segnale, cio una traccia dotata di un compito informativo specifico, o, ancora, un simbolo, iconico o grafico, che pu essere interpretato solo da chi ha una certa preparazione,o altro ancora;ma nella sua pi semplice essenza ci trasmette anche le informazioni lasciate dallinterazione materica tra gli elementi che lo hanno generato e dalle caratteristiche dinamiche dellincontro. Dal punto di vista della comunicazione di un messaggio razionale, tale contenuto informativo appare generalmente del tutto trascurabile, ma nel momento in cui si ricerca una comunicazione pi sensoriale e sintetica, in grado di risvegliare nellosservatore una memoria insieme tattile ed emozionale,sono proprio gli elementi che costituiscono le qualit intrinseche del segno a prevalere e a divenire gli elementi con la pi elevata carica comunicativa. Lefficacia del disegno a mano libera data in gran parte dalla scioltezza e da un istintivo controllo del segno che trasmette allelaborato limpronta dellautore. Un disegno a mano libera un po come un racconto orale, in cui una parte considerevole del messaggio passa attraverso le inflessioni della voce e le pause che lasciano intendere alcune cose non dette o solo accennate.Nello schizzo a mano libera questa caratteristica passa attraverso quello che chiamiamo sintesi formale ovvero una semplificazione del segno, che non specifica i dettagli, ma descrive i caratteri distintivi globali del soggetto.
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materiali
programmi di grafica digitale. (Freehand, Illustrator, Photoshop...) Sono caratterizzati da un inchiostro a base alcolica che, usato su carta adatta, tende ad espandersi e a favorire la stesura di campiture, di ombreggiature e di tratti per la personalizzazione del segno; anche se dotati di puntali con tre diversi spessori sono poco adatti alla realizzazione di segni netti e sottili. Stabilo pen 68; pennarelli da disegno con punta media e fine, disponibili in 46 colori, sono adatti al disegno e alla realizzazione di tratti e tratteggi precisi. Tombo. Dotati di punta pennello e fine sono disponibili in 144 colori. Un pennarello neutro permette di sfumare il colore per simulare un effetto acquarello.
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supporti
CARTA. Sono presenti numerosi tipi di carta adatti ai diversi usi e ai diversi gusti personali. La carta viene venduta in formati derivati dalla suddivisione di fogli di grandi dimensioni; ad esempio dal formato 100 x 70 si ottengono fogli da disegno per belle arti cm 50 x 70 / cm 35 x 50 / cm 25 x 35 Il formato UNI A al quale noi ci atteniamo, cos suddiviso: A0 = cm 84 x 118,8 A1 = cm 59,4 x 84 A2 = 42 x 59,4 A3 = cm 29,7 x 42 A4 = cm 21 x 29,7 Per le nostre esercitazioni sono richiesti un blocco di carta da schizzi giallina 120 g/mq e un blocco di carta da schizzi bianca liscia 115 g/mq. Altre carte possono essere utili per particolari applicazioni come luso di Altri accessori. Cutter o piccolo coltello per affilare e per tagliare i fogli. Si ricorda che luso del cutter pu causare danni alle superfici dei banchi, pertanto necessario mettere sotto il foglio da tagliare una superficie protettiva (es. il cartoncino del blocco). Nastro adesivo di carta. PER LE ESERCITAZIONI E PRESCRITTO LUSO DI FOGLI FORMATO A3 (cm42 X 29.7) Saranno accettati formati minori solo se impaginati su fogli del formato richiesto. Fogli di formato maggiore non verranno ritirati. Posizione del foglio su tavolo da disegno. Il foglio deve essere posto parallelamente al tavolo da disegno e fissato a questo con del nastro adesivo di carta. La posizione di chi disegna deve essere centrale rispetto al foglio. La posizione del corpo deve essere tale da avere il soggetto centrato sulla linea dello sguardo. E VIETATO TASSATIVAMENTE LUSO DI: Gomme per cancellare. Righe e squadre. pennarelli Pantone o di acquarelli.
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Prima esercitazione
Gesto e Segno.
Questa esercitazione riguarda il rapporto fra gesto e segno; si verificher come il segno derivi il proprio "aspetto" dal gesto che lo ha prodotto. La matita ha la funzione di rendere evidente il percorso fatto dalla mano, la maggiore regolarit del tratto sar acquisita con lesercizio. FISSATO CON IL NASTRO ADESIVO IL FOGLIO DI CARTA GIALLINA ORIZZONTALMENTE SUL TAVOLO ESEGUIRE UNA SERIE DI DIECI LINEE PARALLELE CON LO STRUMENTO DAL TRATTO PI SOTTILE, PROSEGUIRE ANALOGAMENTE CON GLI ALTRI STRUMENTI A DISPOSIZIONE CURANDO LA MAGGIORE REGOLARIT POSSIBILE DEL TRATTO; RIPETERE LESERCIZIO IN SENSO VERTICALE. E opportuno eseguire lesercizio senza appoggiare il gomito perch questo intralcerebbe il movimento lineare della mano e porterebbe alla realizzazione di linee curve centrate sul punto di appoggio. La linearit del segno sar ottenuta dal movimento a pantografo dellintero braccio. Solo la terza falange del mignolo sar appoggiata al foglio; il busto dovr mantenere una posizione eretta e locchio dovr visualizzare lintero foglio puntando tanto sulla mano quanto sul punto di arrivo della linea. Nelle prime esecuzioni di questo esercizio pu essere utile segnare prima i punti di partenza e di arrivo per un migliore controllo visivo. Tutte le misure saranno prese a vista, senza luso di alcuno strumento di misura. Si raccomanda di mantenere una velocit costante e di tenere la mano pi leggera possibile. E vietata la cancellatura delle linee errate: il confronto immediato permetter di correggere opportunamente le linee successive; lelaborato finale sar semplicemente la traccia dellandamento del lavoro e permetter di capire come migliorare.
Criterio di auto-valutazione:
lattenta osservazione del segno nello sviluppo lineare della traccia permette di individuare le interferenze che sono intervenute durante il percorso, che possono essere dovute a irregolarit superficie della carta, alla posizione non corretta, a variazioni dellattenzione, a modifica della velocit o del peso della mano, al consumo della punta della matita o alla diversa concentrazione durante lesecuzione dellesercizio. Una serie di variabili leggibili nel segno sono dovute a variazioni della concentrazione durante lesecuzione della linea, alla fretta di giungere in fondo dopo un percorso molto controllato oppure al diverso peso della mano che provoca variazioni del tratto.
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Seconda esercitazione
verificare lallineamento dei quadrati, il parallelismo delle linee, la regolarit della forma; controllare la fluidit del gesto e la qualit del segno. Verificare la regolarit dei cerchi e degli archi tenendo conto che essi devono avere il centro e i punti di tangenza sulle intersezioni di assi e diagonali.
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Terza esercitazione
sercizio si consiglia di costruire, con tratto leggero i quadrati circoscritti alle due circonferenze.
zione del rettangolo aureo. La costruzione della spirale aurea DATO UN RETTANGOLO AUREO SI EVIDENZI
AL SUO INTERNO UN QUADRATO DI LATO UGUALE AL LATO MINORE; PUNTANDO SU UNO DEI DUE VERTICI INTERNI DEL QUADRATO TRACCIARE UN ARCO DI CIRCONFERENZA, PROSEGUIRE LA COSTRUZIONE SU ULTERIORI CINQUE RETTANGOLI RISULTANTI DA SUCCESSIVE SUDDIVISIONI, REALIZZATE IN MODO DA RACCORDARE OGNI NUOVO ARCO A QUELLO PRECEDENTE; SI OTTERR COS LA SPIRALE AUREA.
AB NEL PUNTO D.
In questa sede non ci preoccupiamo dello sviluppo algebrico, ma ci interessiamo solo alla costruzione grafica. Lo schema allegato chiarisce il procedimento di seguito descritto. DATO IL SEGMENTO AB SI CONDUCA IN B LA
PERPENDICOLARE BH DI LUNGHEZZA UGUALE
Criterio di auto-valutazione:
Verificare la corretta costruzione geometrica, la precisione delle linee di costruzione principali e di quelle ausiliarie necessarie per disegnare le circonferenze, la costanza del tratto e laccuratezza delle proporzioni.
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RETTANGOLO AUREO
SPIRALE AUREA
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Quarta esercitazione
Percorso e interferenza.
Nella prima esercitazione si sperimentato come una linea rappresenti un percorso la cui precisione dipende dal migliore controllo del movimento. In questa esercitazione viene introdotto un elemento di interferenza: la linea incontra un ostacolo che la devia dal suo percorso e la mano deve imparare a guidarla con sicurezza. Questo esercizio permette di ottenere lillusione di tridimensionalit attraverso lindividuazione di una forma che traspare dalla texture di linee. IMMAGINIAMO CHE UNA FORMA DI UN CERTO SPESSORE SI TROVI LUNGO IL PERCORSO DI LINEE PARALLELE CHE STIAMO TRACCIANDO; LE NOSTRE LINEE SUBIRANNO UNA DEVIAZIONE DETERMINATA DALLO SPESSORE E DALLAMPIEZZA DELLA FORMA PER POI TORNARE SUL LORO PERCORSO UNA VOLTA SUPERATA LINTERFERENZA.
Criterio di auto-valutazione:
verificare la continuit del tratto, la regolarit degli spessori delle linee e delle parti bianche; controllare leffetto visivo dato dalluso dei diversi materiali e lordine complessivo della tavola.
E opportuno scegliere una forma pi semplice possibile per centrare lattenzione sul procedimento grafico esecutivo.
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Quinta esercitazione
dola verticale con il braccio teso. Collimando la parte superiore della matita con la parte pi alta delloggetto scendere con il pollice sino a traguardare il punti pi basso facendo molta attenzione a non muovere il braccio. La distanza individuata sulla matita corrisponder allaltezza delloggetto sul foglio da disegno. Procedere analogamente in orizzontale per ottenere la larghezza delloggetto. Per evitare errori necessario procedere partendo dalle proporzioni generali delloggetto rilevando le reciproche distanze tra le diverse parti per proseguire poi nel dettaglio, individuando le varie proporzioni allinterno della figura. E importante notare che quando si usa la matita come mira si annulla la differenza tra elementi posti sul
piano orizzontale e su quello verticale, perch lungo il corpo della matita tutto appare sul medesimo piano, che poi sar quello del foglio da disegno. Con la medesima tecnica possibile valutare linclinazione che le varie linee avranno sul foglio. Per questo baster allineare la matita alla linea inclinata e abbassarla sino ad appoggiarla sul foglio. E importante verificare pi volte la rispondenza tra landamento delle linee tracciate e quelle del modello aggiustando di volta in volta le curve,le distanze tra le parti e le proporzioni. Con un po di esercizio si riuscir a tracciare uno schizzo sintetico delloggetto grado di rappresentarne la forma corretta.
Criterio di auto-valutazione:
In questo esercizio lauto valutazione pu risultare difficile perch non semplice rendersi conto del proprio livello di attenzione visiva. E consigliabile riguardare il disegno dopo un po di tempo quando la tensione visiva verso lelaborato si allentata oppure visionare il proprio elaborato con un compagno.
LO STRUMENTO DA USARE SAR LA MATITA (2B O 3B). Per prima cosa importante guardare con attenzione loggetto per individuare le sue caratteristiche formali, landamento che hanno le linee del suo contorno e iniziare a capire quali sono le proporzioni tra le sue parti. Per rilevare le misure e le proporzioni si user il metodo del traguardo. Tenendo le spalle ben dritte e allineate impugnare la matita tenen-
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Sesta esercitazione
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Settima esercitazione
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VISTA FRONTALE
VISTA LATERALE
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Ottava esercitazione
Losservazione attenta della curva inferiore permetter di valutare correttamente landamento della semi ellisse visibile. Nel caso della bottiglietta si pu procedere analogamente ottenendo il cilindro circoscritto e quindi procedere allindividuazione delle ellissi poste sui vari piani. (Queste ultime risulteranno concentriche rispetto a quelle del cilindro circoscritto)
TRACCIATA QUESTA SUL FOGLIO, SI INDIVIDUI, CON LO STESSO METODO, LA VISTA DELLA FACCIA SUPERIORE DEL SOLIDO; INFINE S RIPORTI LA LARGHEZZA DELLOGGETTO. SI OTTENGONO COS DUE RETTANGOLI SOVRAPPOSTI: QUELLO INFERIORE RAPPRESENTA LALTEZZA DELLOGGETTO, QUELLO SUPERIORE IL RETTANGOLO CIRCOSCRITTO ALLELLISSE APPARENTE CHE CHIUDE LA SOMMIT DEL CILINDRO.
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Nona esercitazione
- SEGNARE, A VISTA,
LA DIREZIONE DELLA LUCE E DELLE OMBRE
EVIDENZIARE LA TRIDIMENSIONALIT
IN OGGETTI CURVI
- SOTTOLINEARE LA TEXTURE
DI UNA SUPERFICIE
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Decima esercitazione
(E importante verificare che i punti di fuga si trovino sulla linea dellorizzonte). Eseguire un primo schizzo studiando con attenzione le proporzioni e le inclinazioni; successivamente ripetere la copia dopo aver ruotato a piacere lintera composizione. Si consiglia di arricchire gli schizzi con ombreggiature o interventi di valorizzazione tonale al fine di separare ed evidenziare meglio i diversi piani.
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