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ITIS ROSSI 23/24 Lo specchio dell’acqua

LO SPECCHIO DELL’ACQUA

CAPITOLO 1: ESTETICA
Scena 1_Il mondo dei complimenti
Scena 2_Noi siamo tutti Narciso
Scena 3_Noi e gli altri
Scena 4_Specchiarsi
CAPITOLO 2: INTERIORITÀ
Sena 5_Congraturazioni
Scena 6_Siamo dei mostri
CAPITOLO 3: TRASFORMAZIONE
Scena 7_I limiti del corpo umano
Scena 8_La morte di Narciso
Scena 9_Il potenziamento
CAPITOLO 4: UMANITÀ

CAPITOLO 1: L’ESTETICA

Scena 1_IL mondo dei complimenti


Musica 1.
Entrano in scena dalla platea complimentandosi con gli spettatori. Sciame: strette di mano,
complimenti. Prima complimenti piacevoli, poi sempre più assurdi. Gabriele esce dalla folla, che
intanto continua a vociare piano.
Tutti Che bello vederti, che piacere, grazie…
Gabriele Caro Narciso, Congratulazioni! Sapevo che ce l'avresti fatta. Hai dovuto affrontare mille
difficoltà - hai superato una pandemia globale, sei sopravvissuto alle calamità naturali di questo
inverno e, come se non bastasse, ti sei anche iscritto in palestra- ma alla fine hai coronato i tuoi
obiettivi. E in che modo ci sei riuscito! Dubito che qualcun altro sarebbe riuscito a farcela con la
tua stessa eleganza e il tuo stesso aplomb. Come se non bastasse, grazie alla tua magistrale
capacità dialettica riesci sempre a trovare nuovi modi per narrare le tue gesta agli altri, per
ispirarli: un'impresa nell’impresa, insomma! Ma la cosa che più mi rende fiero di te è che,
nonostante tutto il tuo successo, riesci sempre a rimanere modesto e a mostrarti umile, senza
mai crogiolarti nelle tue vittorie: sinceramente non so se io ne sarei in grado, al posto tuo. Ora ti
lascio, perché so che non ti piace ricevere complimenti, ma sappi che sono fiero di te e di quello
che hai fatto. Con grande affetto ed ancora più grande ammirazione, Narciso.

Gabriele viene inglobato nello sciame. Piano piano cominciano gli insulti fino ad arrivare al massimo.

Scena 2_ Noi siamo tutti Narciso


Finisce la musica. Si rendono conto di aver esagerato. Vanno in proscenio e si scusano a gesti, ma
Giovanni rimane dubbioso.
Giovanni Ma scusate, a me è rimasto un dubbio… chi è Narciso?
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Gianluca È uno che pensa solo a sé stesso.


Claudio Un egoista…
Alice È colui che si crede migliore di tutti.
Christian Beh lui è migliore degli altri…
Gabriele È il bello per antonomasia.
Giovanni Non è quello che alla fine muore?
Claudio In effetti tutti muoiono…
Marco È la persona più illustre del creato.
Christian Già.
Giovanni Il più vanitoso…
Gabriele E fa bene.
Gianluca Uno che non ha bisogno degli altri.
Alice Quello innamorato di sé.
Gabriele È uno che crede che gli sia tutto dovuto soltanto perché è bello.
Alice In realtà è un personaggio della mitologia greca.
Christian Esatto! Così bello che credono che sia un mito.
Gianluca No no, è proprio dentro la mitologia greca.
Marco Adesso vi spiego… Narciso fu un cittadino greco…
Tutti Ma cosa dici?
Marco Va bene, diciamo almeno che è greco…
Claudio Non è così importante ai fini della storia…
Marco Narciso nacque in Grecia… era il più bello della sua città.
Alice Sì certo, della sua agorà…
Claudio Il fresco di zona!
Gabriele Il principe di Bel Air!
Gianluca Non è così! Lui nasce e viene maledetto!
Marco Giusto! La maledizione… gli Dei lo male… (sussurrando) qual è il passato remoto di
maledire?
Giovanni Maledirono.
Marco Ecco! Lo maledirono e… e lo condannarono ad un’esistenza di eterna bellezza.
Christian Beh, tutto sommato non gli è andata così male…
Alice In effetti ce ne sono di peggio… essere trasformati in ragni, stelle, sassi, ruscelli,
arbusti…
Gianluca Comunque sia, la maledizione era che lui sarebbe morto se avesse conosciuto sé
stesso.
Giovanni Cosa vuol dire?
Alice Vuol dire che sua madre lo rinchiude in casa, senza specchi, lontano da tutto e tutti, per
non fargli fare nessuna esperienza… se non parli mai con nessuno, come fai a conoscerti?
Christian Beh, ci credo che sia diventato così stronzo…
Alice Comunque è stato mandato dalla madre a fare… che cos’è che doveva fare?
Gabriele Ma cosa doveva fare, la spesa?
Claudio Magari doveva fare delle altre commissioni…
Gianluca Comunque riesce ad uscire di casa.
Alice Arriva davanti ad un lago e annega e muore. Fine.

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Gabriele Ho capito, ma hai saltato la parte importante! Appena si specchia sull’acqua del lago, si
innamora del suo riflesso, essendo maledetto, e per questo annega, perché vuole avvicinarsi di
più al suo amore. (pausa)
Claudio Che tristezza.
Tutti Veramente, una storia tremenda…
Giovanni Ma quindi scusate… Chi è Narciso? (silenzio)
Alice Quella parte di noi che si crede migliore degli altri.
Christian Perché gli altri… gli altri non sono importanti.
Lisha Io sono importante.

Vanno indietro. Raccontano uno alla volta gli aneddoti. Chi parla agisce sugli altri, che stanno in Stop.
Gianluca Sai quante volte mi capita di sperare di aver fatto meglio di qualcun'altro? Forse mettersi
in competizione con gli altri è intrinseco nella natura umana, o forse è la società a farcelo fare.
Alice Una mia amica mi ha detto: “è stata una giornata orribile” e io avrei tanto voluto dirle:
“beh, ti lamenti solo perché non sai com’è stata la mia”. Come se dovessi vincere in una gara a
chi sta peggio.
Marco L’altro giorno ho fatto presente ad un mio amico che avevo preso un voto più alto di lui.
Non so perché l’ho fatto. Non volevo farlo star male, mi è uscito così, senza pensarci. Forse
volevo solo sentirmi meglio.

Scena 3_ Noi e gli altri


Claudio interrompe gli aneddoti. Gli altri guardano stupiti, poi lo prendono in giro.

Claudio È così facile cadere nella trappola del giudizio rapido, osservando solo superficialmente
le persone senza conoscerne realmente la complessità.
Alice Sì vabbè, ma se io mi metto qua ora a conoscere tutti finisco domani!
Claudio Chi giudica in fretta non si concede il tempo di capire le sfumature e le esperienze che
rendono unica ogni persona.
Gianluca Si ma se mi fanno del male o fanno schifo?
Claudio Si perde così l'opportunità di scoprire le loro qualità nascoste e i percorsi che li hanno
portati ad essere ciò che sono.
Giovanni Sì ma siamo in tanti, come si fa?
Christian Se sono nascoste forse un motivo ci sarà.
Claudio Il giudizio veloce genera stereotipi ingiusti e limita la nostra capacità di connetterci
veramente con gli altri.
Gianluca Ma se io giudico velocemente è proprio perché c’è uno stereotipo alla base, non c’è il
tempo per stare qua ad indagare tutti.
Claudio Dovremmo invece praticare l'empatia e la comprensione, per guardare oltre le
apparenze e apprezzare la ricchezza di ogni individuo.
Gianluca Siamo sicuri che tutti meritino empatia?
Claudio Solo così possiamo rompere le barriere del pregiudizio e abbracciare la diversità umana
con rispetto e accettazione.
Christian Beh, se uno è bravo a mettere in superficie le sue caratteristiche migliori così non c’è
bisogno che debba andare io ad indagare. Altro che empatia, meglio vincere ed essere i migliori.
Dai, vi sfido.

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Musica 2.
Tutti i maschi di spalle. Prendono la rincorsa e saltano più in alto possibile verso il fondale. Lisha esce
da sinistra e si prepara con lo specchio. Alice cerca prima di incoraggiarli, poi li insulta perché non ce la
fanno.
Alice …. Se non saltate più in alto siete dei falliti.

Stop. Dialogo degli sconfitti.

Scena 4_ Specchiarsi
Musica 3. Il gruppo si compatta sul fondo, ma viene attirato, come le falene, dalla luce, in proscenio. Alla
minima velocità tentano di raggiungerla. Ruscello di plastica, ognuno lo attraversa a modo suo. Per
ultimo, Gianluca. Gli altri si compattano dietro di lui.

(Narciso, Narciso…) Chi è? Chi mi chiama? (Io, io, io, io...) Mi guardo allo specchio. Quello sono io?
Quel volto non è nei miei ricordi. Perché mi vedo diverso? (Narciso, Narciso!) Questo specchio è uno
scorcio su qualcun'altro. La persona che gli altri vedono, che gli altri chiamano Narciso. (Narciso. Sono
io Narciso. Io non sono abbastanza.) Lo vedo nel mio riflesso. Si prepara e cura ogni suo dettaglio. Forse
non se ne rende conto, ma sta studiando la versione perfetta di sé stesso. (Non sono pronto ad essere
Narciso) A quest'ora dovrebbe essere già pronto. Che penseranno gli alti Narcisi nel vedere un
riflesso imperfetto? Dovresti sbrigarti, dovresti essere già pronto. È tardi, guarda gli altri… sei in ritardo.
Nessuno ti aspetterà.

I sussurri diventano più crudeli, come voci nella testa, come ombre.

CAPITOLO 2: DENTRO DI ME

Scena 5_Congraturazioni
Alice e Marco davanti. Claudio, Giovanni e Christian dietro Alice; Lisha, Gianluca e Gabriele dietro
Marco. Mimano i monologhi che si intrecciano.
Alice Congratulazioni a te (applausi veloci), amabile e gentile creatura circondata da beni e
grazie (wave con le mani, due dall’alto al basso, uno al contrario). Per la poesia con cui ti esprimi
e per l'arte che coltivi, per tutti i sorrisi che porti sui volti delle persone che ti circondano, per
illuminare la tua strada con la luce della gioia (cuori con le mani).
Marco Ti ringrazio (applausi veloci), perché hai fatto crescere un albero forte (colpo allo stinco),
sano (mano trascinate sul petto) e gentile (fastidio all’orecchio). Perché sei stato in grado di
perdonare tutti i germogli maligni che hai incontrato per il tuo cammino (angelo)…
Alice Per tutte le volte che non hai esitato ad aiutare il prossimo (Giovanni sviene e Christian
viene recuperato), per tutti i valori che persegui nel tuo cammino (Giacomo cammina sulla
gamba). Per tutte le volte che non hai avuto paura di chiedere aiuto e hai mostrato la tua fragilità
(Christian muscoli poi no).
Marco Sei stato capace di raddrizzarli (lo spezzano) e dargli un tronco robusto e dritto. Perché
hai sempre dato tutto te stesso per cercare di non perdere una crescita gentile (Lisha gli sale
sulla schiena). Perché hai purificato (fastidio al viso) ciò che ti circondava e non lo hai reso
peggiore. Perché hai sopportato tutte le tempeste (sballottamento) che hai incontrato e che ti
hanno colto nel tuo momento più buio (mani sugli occhi). Perché perdoni sempre tutti, anche
quando cercando di farti del male (mani tirano giù). Perché non ti arrabbi mai. Qualunque cosa
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possa succedere, non ti arrabbi mai. Sono sempre disposto ad essere gentile con gli altri e
allungare una mano (mani veloci dappertutto).
Alice Per essere tutto ciò che gli altri vogliono che tu sia (pat-pat sulla spalla). Congratulazioni
a te (3 applausi lenti) stupida e cieca creatura (scivolano mani sul viso e sulle braccia, petrolio),
incapace di vedere la luce che la circonda. Per tutte le attenzioni (tutti la indicano) che vai
spasmodicamente cercando, per il vuoto incolmabile (mani che cercano nel vuoto) che persiste
dentro di te. Per tutte le volte che crolli sotto il peso delle aspettative e delle responsabilità
(tirano giù) che tu stessa hai creato, per tutte le volte che sprechi il tuo tempo sconfitta dalla
quotidiana monotonia (Christian orologio). Per tutte le occasioni che hai perso, per tutte le
parole che non hai detto, per tutti i sogni che non hai inseguito. Per essere tutto tranne quello
che vuoi essere tu.
Nel frattempo, Marco viene esasperato e esplode.
Marco Basta! Basta non vi sopporto più! Io vi odio, fate schifo! Siete dei mostri!

Scena 6_Siamo tutti dei mostri


Musica 4?.
Sparsi nello spazio. Coreo dei mostri: gargoyle, Gollum, Gesù, pantera, incastro in piedi, mandarini,
solletico, noia, faccia, maschera a gas, svenimento, mostro, manichino in su. Prima movimenti
quotidiani, poi sempre più mostruosi.

CAPITOLO 3: LA TRASFORMAZIONE

Scena 7_ Limiti umani


Musica 5.
Si mettono in riga in proscenio e presentano l’essere umano. Piano piano subiscono delle scosse
elettriche.
Giovanni Il corpo umano! Questo bellissimo organismo è comparso sulla Terra milioni di anni fa
(entrano), ma tutt’oggi continua ancora a sorprenderci con le sue meraviglie biologiche!
Gianluca Nel corpo umano sono presenti più batteri buoni che esseri umani nel mondo che ci
danno una mano a sopravvivere.
Gabriele Il suo sistema circolatorio è lungo due volte l’equatore.
Alice Davanti a situazioni di pericolo l’adrenalina lo invade permettendogli di ragionare e
reagire più velocemente.
Lisha Però non è tutto rose e fiori…
Claudio Dura poco, meno di 100 anni.
Giovanni Si scarica velocemente, deve bere, mangiare e dormire, sprecando almeno 11 ore al
giorno.
Marco Non sopporta temperature estreme: 5 gradi in più o in meno possono ucciderlo.
Christian Ha un corpo fragile e poco versatile, facile da rompere, mollo.
Alice Può essere affetto da molte malattie, la maggior parte delle quali incurabili.
Giovanni Non si rigenera, ad eccezione del fegato.
Lisha Invecchia.
Gabriele Non riesce a resistere senza ossigeno per più di 7 minuti.
Marco Può tenere in memoria un numero limitato di informazioni.
Claudio Non sa vivere sott’acqua. Visto l’innalzamento degli oceani, farebbe comodo.
Giovanni Non resiste alle radiazioni.
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Gianluca Ha una bassa soglia del dolore.


Gabriele È pieno di pezzi inutili: coccige, cervicale, appendice.
Christian È incline alle dipendenze.
Lisha Non sa volare, anche se sarebbe comodo per spostarsi.
Gianluca Può decidere di togliersi la vita, andando contro il naturale istinto di sopravvivenza.

Scena 8_ La morte di Narciso

Christian viene appeso con la plastica.

Scena 9_Il potenziamento


Musica 6. Prima strofa: guardano cosa non va, prendono la pellicola e iniziano a sistemarsi; primo
ritornello: carillon ed esposizione; seconda strofa e ritornello: prendo un altro pezzo e sistemazione più
veloce, poi di nuovo carillon ed esposizione. Alla ripetizione del ritornello si viene avanti e il rotolo di
pellicola viene tirato su e si schiaccia la faccia sulla pellicola e a “senza più dormire” inizia la
composizione del bozzolo: Claudio viene bloccato nella pellicola.

Durante tutto lo spettacolo accadono dei flash della macchina fotografica. Quando ci sono gli
scatti si mettono in posa. Più sono frequenti gli scatti, più le pose si deformano.

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