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LO SPECCHIO DELL’ACQUA
CAPITOLO 1: ESTETICA
Scena 1_Il mondo dei complimenti
Scena 2_Noi siamo tutti Narciso
Scena 3_Noi e gli altri
Scena 4_Specchiarsi
CAPITOLO 2: INTERIORITÀ
Sena 5_Congraturazioni
Scena 6_Siamo dei mostri
CAPITOLO 3: TRASFORMAZIONE
Scena 7_I limiti del corpo umano
Scena 8_La morte di Narciso
Scena 9_Il potenziamento
CAPITOLO 4: UMANITÀ
CAPITOLO 1: L’ESTETICA
Gabriele viene inglobato nello sciame. Piano piano cominciano gli insulti fino ad arrivare al massimo.
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ITIS ROSSI 23/24 Lo specchio dell’acqua
Gabriele Ho capito, ma hai saltato la parte importante! Appena si specchia sull’acqua del lago, si
innamora del suo riflesso, essendo maledetto, e per questo annega, perché vuole avvicinarsi di
più al suo amore. (pausa)
Claudio Che tristezza.
Tutti Veramente, una storia tremenda…
Giovanni Ma quindi scusate… Chi è Narciso? (silenzio)
Alice Quella parte di noi che si crede migliore degli altri.
Christian Perché gli altri… gli altri non sono importanti.
Lisha Io sono importante.
Vanno indietro. Raccontano uno alla volta gli aneddoti. Chi parla agisce sugli altri, che stanno in Stop.
Gianluca Sai quante volte mi capita di sperare di aver fatto meglio di qualcun'altro? Forse mettersi
in competizione con gli altri è intrinseco nella natura umana, o forse è la società a farcelo fare.
Alice Una mia amica mi ha detto: “è stata una giornata orribile” e io avrei tanto voluto dirle:
“beh, ti lamenti solo perché non sai com’è stata la mia”. Come se dovessi vincere in una gara a
chi sta peggio.
Marco L’altro giorno ho fatto presente ad un mio amico che avevo preso un voto più alto di lui.
Non so perché l’ho fatto. Non volevo farlo star male, mi è uscito così, senza pensarci. Forse
volevo solo sentirmi meglio.
Claudio È così facile cadere nella trappola del giudizio rapido, osservando solo superficialmente
le persone senza conoscerne realmente la complessità.
Alice Sì vabbè, ma se io mi metto qua ora a conoscere tutti finisco domani!
Claudio Chi giudica in fretta non si concede il tempo di capire le sfumature e le esperienze che
rendono unica ogni persona.
Gianluca Si ma se mi fanno del male o fanno schifo?
Claudio Si perde così l'opportunità di scoprire le loro qualità nascoste e i percorsi che li hanno
portati ad essere ciò che sono.
Giovanni Sì ma siamo in tanti, come si fa?
Christian Se sono nascoste forse un motivo ci sarà.
Claudio Il giudizio veloce genera stereotipi ingiusti e limita la nostra capacità di connetterci
veramente con gli altri.
Gianluca Ma se io giudico velocemente è proprio perché c’è uno stereotipo alla base, non c’è il
tempo per stare qua ad indagare tutti.
Claudio Dovremmo invece praticare l'empatia e la comprensione, per guardare oltre le
apparenze e apprezzare la ricchezza di ogni individuo.
Gianluca Siamo sicuri che tutti meritino empatia?
Claudio Solo così possiamo rompere le barriere del pregiudizio e abbracciare la diversità umana
con rispetto e accettazione.
Christian Beh, se uno è bravo a mettere in superficie le sue caratteristiche migliori così non c’è
bisogno che debba andare io ad indagare. Altro che empatia, meglio vincere ed essere i migliori.
Dai, vi sfido.
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Musica 2.
Tutti i maschi di spalle. Prendono la rincorsa e saltano più in alto possibile verso il fondale. Lisha esce
da sinistra e si prepara con lo specchio. Alice cerca prima di incoraggiarli, poi li insulta perché non ce la
fanno.
Alice …. Se non saltate più in alto siete dei falliti.
Scena 4_ Specchiarsi
Musica 3. Il gruppo si compatta sul fondo, ma viene attirato, come le falene, dalla luce, in proscenio. Alla
minima velocità tentano di raggiungerla. Ruscello di plastica, ognuno lo attraversa a modo suo. Per
ultimo, Gianluca. Gli altri si compattano dietro di lui.
(Narciso, Narciso…) Chi è? Chi mi chiama? (Io, io, io, io...) Mi guardo allo specchio. Quello sono io?
Quel volto non è nei miei ricordi. Perché mi vedo diverso? (Narciso, Narciso!) Questo specchio è uno
scorcio su qualcun'altro. La persona che gli altri vedono, che gli altri chiamano Narciso. (Narciso. Sono
io Narciso. Io non sono abbastanza.) Lo vedo nel mio riflesso. Si prepara e cura ogni suo dettaglio. Forse
non se ne rende conto, ma sta studiando la versione perfetta di sé stesso. (Non sono pronto ad essere
Narciso) A quest'ora dovrebbe essere già pronto. Che penseranno gli alti Narcisi nel vedere un
riflesso imperfetto? Dovresti sbrigarti, dovresti essere già pronto. È tardi, guarda gli altri… sei in ritardo.
Nessuno ti aspetterà.
I sussurri diventano più crudeli, come voci nella testa, come ombre.
CAPITOLO 2: DENTRO DI ME
Scena 5_Congraturazioni
Alice e Marco davanti. Claudio, Giovanni e Christian dietro Alice; Lisha, Gianluca e Gabriele dietro
Marco. Mimano i monologhi che si intrecciano.
Alice Congratulazioni a te (applausi veloci), amabile e gentile creatura circondata da beni e
grazie (wave con le mani, due dall’alto al basso, uno al contrario). Per la poesia con cui ti esprimi
e per l'arte che coltivi, per tutti i sorrisi che porti sui volti delle persone che ti circondano, per
illuminare la tua strada con la luce della gioia (cuori con le mani).
Marco Ti ringrazio (applausi veloci), perché hai fatto crescere un albero forte (colpo allo stinco),
sano (mano trascinate sul petto) e gentile (fastidio all’orecchio). Perché sei stato in grado di
perdonare tutti i germogli maligni che hai incontrato per il tuo cammino (angelo)…
Alice Per tutte le volte che non hai esitato ad aiutare il prossimo (Giovanni sviene e Christian
viene recuperato), per tutti i valori che persegui nel tuo cammino (Giacomo cammina sulla
gamba). Per tutte le volte che non hai avuto paura di chiedere aiuto e hai mostrato la tua fragilità
(Christian muscoli poi no).
Marco Sei stato capace di raddrizzarli (lo spezzano) e dargli un tronco robusto e dritto. Perché
hai sempre dato tutto te stesso per cercare di non perdere una crescita gentile (Lisha gli sale
sulla schiena). Perché hai purificato (fastidio al viso) ciò che ti circondava e non lo hai reso
peggiore. Perché hai sopportato tutte le tempeste (sballottamento) che hai incontrato e che ti
hanno colto nel tuo momento più buio (mani sugli occhi). Perché perdoni sempre tutti, anche
quando cercando di farti del male (mani tirano giù). Perché non ti arrabbi mai. Qualunque cosa
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possa succedere, non ti arrabbi mai. Sono sempre disposto ad essere gentile con gli altri e
allungare una mano (mani veloci dappertutto).
Alice Per essere tutto ciò che gli altri vogliono che tu sia (pat-pat sulla spalla). Congratulazioni
a te (3 applausi lenti) stupida e cieca creatura (scivolano mani sul viso e sulle braccia, petrolio),
incapace di vedere la luce che la circonda. Per tutte le attenzioni (tutti la indicano) che vai
spasmodicamente cercando, per il vuoto incolmabile (mani che cercano nel vuoto) che persiste
dentro di te. Per tutte le volte che crolli sotto il peso delle aspettative e delle responsabilità
(tirano giù) che tu stessa hai creato, per tutte le volte che sprechi il tuo tempo sconfitta dalla
quotidiana monotonia (Christian orologio). Per tutte le occasioni che hai perso, per tutte le
parole che non hai detto, per tutti i sogni che non hai inseguito. Per essere tutto tranne quello
che vuoi essere tu.
Nel frattempo, Marco viene esasperato e esplode.
Marco Basta! Basta non vi sopporto più! Io vi odio, fate schifo! Siete dei mostri!
CAPITOLO 3: LA TRASFORMAZIONE
Durante tutto lo spettacolo accadono dei flash della macchina fotografica. Quando ci sono gli
scatti si mettono in posa. Più sono frequenti gli scatti, più le pose si deformano.