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Caro direttore, nellultima bolletta dellacqua, lazienda che gestisce il servizio idrico nella mia citt, Soriano nel Cimino, in provincia di Viterbo, ha inserito un avviso con il quale lamministrazione comunale ci avverte dellalta percentuale di arsenico presente nellacqua che sgorga dai nostri rubinetti. Lavviso ci informa che la Regione Lazio ha chiesto e ottenuto dalla Commissione europea una deroga alla concentrazione di arsenico fino a 20 microgrammi/litro fino al 31 dicembre del 2012. La comunicazione inoltre ci invita a consultare sul sito della Asl locale la concentrazione del parametro arsenico nellacqua distribuita al consumo tramite il pubblico acquedotto e le eventuali limitazioni duso . Infine, si rende noto che si pu reperire acqua avente concentrazione di arsenico inferiore a 10 mg/l, il limite di legge previsto, in tre fontanelle installate appositamente in citt. Trovo tutta questa vicenda vergognosa. LAURA SASSI SORIANO NEL CIMINO (V T ) Gentile Laura, come lei sapr il Salvagente ha dedicato molto spazio alla questione dellarsenico e alla problematica delle deroghe. In realt la Com missione europea, dopo aver concesso allItalia ben due deroghe per lelevata concentrazione di arsenico, nel novembre 2010 ha respinto len nesima richiesta del nostro paese. Il problema non chiedere una deroga. Il problema riguarda le amministrazioni comunali e le societ che gestiscono il servizio idrico che avrebbero dovuto in questi anni fare investimenti per migliorare la qualit dellacqua e renderla davvero potabile. I dearsenificatori, per fare un esempio, ancora non sono installati in tutte le realt che soffrono del problema dellarsenico.
LE CONSEGUENZE DI QUEL FAMOSO DEBITO LE PAGHIAMO ANCHE SULLA NOSTRA PELLE. I TAGLI GRAVANO CONTINUAMENTE SUL SERVIZIO SANITARIO COSTRINGENDO SEMPRE
PI SPESSO I CITTADINI A LUNGHE LISTE DI ATTESA.
Direzione e redazioni Roma (00182), via Pinerolo 43. Tel. 06/7020265, 06/7020413, 06/7020440. Fax 06/7020026. Bologna (40125), via Santo Stefano 13. Tel. 051/233383, 051/273574. Fax 051/2759028.
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LED E LUMINOSIT FATE CHIAREZZA Caro Salvagente, sono un vostro lettore e scrivo in merito allarticolo sulle lampadine a Led pubblicato sull'ultimo numero. Ho trovato il confronto decisamente impreciso e approssimativo. Il potere illuminante delle lampadine presentate viene correttamente espresso in lumen, tuttavia il confronto con le lampadine tradizionali non corrisponde di modello in modello. Per esser pi precisi la Philips da 800 lumen viene equiparata a una lampadina da 60 W e il modello Xled di pari luminosit a una lampadina tradizionale da 100 W. Inoltre il modello Xled presentato non neppure presente sul sito della casa costruttrice e lampadine con potere illuminante inferiore costano di pi dei 17,50 euro proposti. Potreste indicarmi dove si pu acquistare? LETTERA FIRMATA E-MAIL Gentile lettore, i dati riportati nelle schede e nellarticolo sono quelli dichia-
rati dai produttori, sia per quel che riguarda la luminosit, espressa in lumen, sia per quel che riguarda il wattaggio della lampadina a incandescenza equivalente. Come lei ha notato il confronto con le lampadine tradizionali fatto da alcuni produttori spesso lontano dalla realt. Del resto lo abbiamo sottolineato anche noi nelle schede dei modelli in cui questo scostamento pi evidente. Data la differente tipologia di luce dei Led, comunque, sempre meglio farsi mostrare la lampadina accesa al negozio, anzich fidarsi della luminosit dichiarata. Per quel che riguarda i due modelli Xled le assicuriamo che sul sito del produttore, a dire il vero non facile da consultare, sono presenti entrambi. GRAZIE AI VIGILI DI PIANORO Gentile redazione, mi stata recapitata una multa per un divieto di sosta nel comune di Pianoro, provincia di Bologna, anche se io non ci sono mai stato. Ho contattato la Municipale che con grande professionalit ha control-
lato e mi ha ricontattato dicendo che cera stato un errore e che mi avrebbe recapitato a casa una lettera di archiviazione della multa. E cos, dopo poco tempo la lettera arrivata. Tutta la mia gratitudine alla polizia municipale di Pianoro. FABRIZIO MARCANDALLI C APRIATE SAN GERVASIO (BG) LEGGI SPECIALI? ABBIAMO GI DATO Caro Salvagente, il ministro Maroni dal mio punto di vista ha sottovalutato il pericolo black bloc al corteo del 15 ottobre. Ora invece invoca addirittura nuove leggi speciali contro il fenomeno. La legislazione di emergenza in questo paese non ha fatto altro che restringere i diritti delle persone per bene. Per i delinquenti basterebbe applicare le leggi che gi ci sono. FRANCESCO SPADONE ROMA Caro Francesco, i violenti potevano e dovevano essere fermati. Le forze dellordine pi che di leggi speciali forse hanno bisogno di benzina per rifornire le Volanti.
L opinione
Francisca Colli
hiamiamoli con il loro nome: violenti determinati e super organizzati. Quelli che, caso unico in 951 citt di 82 paesi, sabato 15, a viso coperto e mani armate di mazze e bombe carta, hanno imprigionato Roma in un pomeriggio di violenza, hanno incendiato macchine, infranto vetrine, assaltato banche e persino una chiesa, bastonato, esploso petardi, quelli hanno agito in primo luogo contro la manifestazione degli Indignati italiani impedendone lo svolgimento. Prima ancora che contro le forze di polizia e contro le cose (simbolo del sistema), le 5 ore di violenza che sabato pomeriggio hanno investito la Capitale, hanno preso a obiettivo e bersaglio le ragioni, lentusiasmo, la fantasia del grande corteo che portava in strada, e offriva alla riflessione e alla coscienza di tutti, le ragioni di una indignazione motivata e profonda che pure si voleva esprimere nelle forme della protesta civile e pacifica. Relativamente pochi violenti (800, si dice), determinati e super organizzati, hanno avuto ragione di un corteo di 200mila persone, uomini e donne, famiglie con bambini, ragazzi e ragazze che pure hanno tentato di fermarli, disarmarli, espellerli come si espelle uninfezione da un corpo sano.
Sabato, in risposta alla Giornata di mobilitazione mondiale, persone di tutte le et, ma soprattutto giovani, sono scese in piazza in 951 citt di 82 paesi per la giornata mondiale di mobilitazione contro un sistema che salva le banche invece delle persone, i privilegi dei broker invece del diritto a un futuro dei giovani che oggi non ce lhanno. Che lascia dilagare la disoccupazione e la precariet e prospera nella speculazione. Ovunque hanno potuto manifestare con entusiasmo, fantasia, responsabilit. A Roma invece il movimento stato ridotto al silenzio. Ora il momento della conta dei danni: 135 feriti, 12 fermati a Ro-
Dopo i fatti del 15 ottobre il momento di accertare chi e perch ha sabotato la pacifica manifestazione di Roma. Ma anche di riflettere su chi, e come, ha diretto le forze dellordine
ma e i primi arrestati in Italia, un milione e mezzo di danni stimati (esclusi quelli ai privati), e dellaccertamento delle responsabilit: dei violenti in primo luogo (nomi, sigle, organizzazioni; ma anche di motivazioni, retroterra, obiettivi bisogner parlare); e delle forze dellordine, che sono state messe in scacco: potevano/dovevano agire diversamente? Dovevano intervenire prima: in piazza, ai primi assalti dentro e contro il corteo? o, dai posti di comando, nei giorni precedenti la manifestazione? anche il momento delle domande: come mai ora. Come mai proprio qui. Come mai in questo modo. Ma forse le risposte le abbiamo gi.
I ouncittadino
Il
recente nuovo allarme dei sindacati di polizia per i prossimi tre mesi ha trovato spazio, chiss perch, soltanto sui quotidiani free. Non possiamo garantire la sicurezza, dicono i sindacati. La disponibilit di fondi per il carburante andata scemando fin dal 2008, ma adesso succede sempre pi spesso che gli agenti siano costretti ad anticipare un po di euro per non lasciare a secco i serbatoi delle Volanti. E cresce il numero delle auto ferme nei garage: fondi esauriti per le riparazioni. Qualche esempio? Milano: 500 vetture in dotazione, 150 ferme. Napoli: mille vetture in dotazione, 300 ferme. Roma: su 1.600 vetture ben 500 sono ai box. La situazione sembra destinata a peggiorare. Come faranno gli agenti a inseguire i delinquenti, a piedi? In che modo le squadre in divisa potranno pattugliare le zone a rischio delle citt dove la criminalit pi forte? Si prevede che la percorrenza media di una Volante in un turno scender
dagli attuali 70-100 km ai 50-70. E riaffiora unaltra storia, piuttosto misteriosa, quella dei giubbotti antiproiettile. Nel maggio scorso una circolare del ministero dellInterno alle questure di nove citt, fra cui Milano, Napoli, Crotone, Vibo Valentia e Vicenza, impose la restituzione di 57 sottocamicia (come si chiamano adesso questi indumenti protettivi) perchdestinati ad altre scorte. Alle scorte di altri uomini politici? Nessuna risposta dal ministero. Cos come non si capito bene se vero che i vecchi giubbotti antiproiettile sono ormai da buttare per logoro. N per quale motivo i sottocamicia in dotazione, che consentono a chi li indossa di muoversi meglio, siano cos pochi. Forse nel secondo caso possiamo immaginare la giustificazione: costano tanto, 600 euro luno, e - solito ritornello - non ci sono soldi. Dunque: i centomila poliziotti italiani circolano a piedi e molti di loro anche privi di protezione. Domanda finale: esiste ancora la pubblica sicurezza? Sicurezza, ben sintende, di noi cittadini, ma anche di chi dovrebbe garantirla, cio dei poliziotti.
A mico penna
di
Antonio Zollo e la prima frana della stagione? Il dissesto idrogeologico - destinato a far notizia soltanto se la frana e lalluvione di turno sono di dimensioni sufficienti a guadagnarsi un titolo di tg di prima serata - fa parte ormai di quegli eventi che gli esperti catalogano come rischi inevitabili, ascrivibili al fatalismo diffuso: fanno parte della vita quotidiana. Come sta per succedere con la questione dei rifiuti. I giornalisti hanno - tra tanti difetti - il vezzo di vantarsi di aver denunciato una certa cosa (un evento, un rischio) prima di ogni altro: Come noi avevamo anticipato, si legge spesso negli articoli (come se al lettore gliene importasse qualcosa). Oggi pecchiamo anche noi: lavevamo detto un paio danni fa che Roma, con la monnezza, poteva fare la fine di Napoli. Il facile presagio sta per avverarsi (stanti le forti difficolt a trovare un sito sostitutivo della discarica di Malagrotta, che chiuder, salvo ennesima proroga, il 31 dicembre). Il rischio che non faccia nemmeno pi notizia.
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LeParoledella Settimana
la crisi economica, drammatica. Ci sono gli italiani preoccupati, lEuropa che ci chiede di fare in fretta. E su cosa impegnato febbrilmente il nostro Parlamento? Su tutto questo? Assolutamente no. Si discute di prescrizione breve (al Senato si prepara lapprovazione dellemendamento che salver il presidente del Consiglio dal processo Mills, in cui imputato per corruzione in atti giudiziari). E di intercettazioni. Alla Camera, dopo le dimissioni della relatrice del disegno di legge sulle intercettazioni, Giulia Bongiorno, che non condivideva le novit imposte dal Pdl, la Lega nelle ultime ore ha frenato e adesso si deciso di rinviare la discussione. Ma state certi che, passata la maretta sul rendiconto dello Stato, la maggioranza torner a parlarne e cercher di approvare il bavaglio. Il black out sulle intercettazioni tipola patonza deve girare infatti di vitale importanza per la sopravvivenza del capo del governo, che sul consenso - e il controllo - dellopinione pubblica ha costruito la sua fortuna. Facciamo allora un po di chiarezza. Innanzitutto, il ddl rappresenta un danno alla libert dinformazione sancita dallarticolo 21 della Costituzione e, infatti, sicuramente ci saranno ricorsi alla Consulta per incostituzionalit nel caso venisse approvato. Quello che - strumentalmente - non
si dice che questo ddl non riguarda le intercettazioni segrete che, in quanto tali, illegale pubblicare; bens quelle pubbliche, cio note alle parti del processo, che si vorrebbero rendere impubblicabili. Pubbliche ma non pubblicabili: unenorme contraddizione in termini. Dovr essere la cosiddetta udienza filtro a stabilire quali telefonate sono rilevanti a fini processuali e, quindi, possono essere messe a conoscenza dellopinione pubblica. Al di l della farraginosit della procedura, che rischia di ingolfare ulteriormente una giustizia gi ingolfata, lopinione pubblica non conoscer le motivazioni di una richiesta darresto o di una semplice indagine fino a quando questo complicato iter non verr concluso. Per di pi, non avr tutte quelle informazioni che, se pure non sono penalmente rilevanti, lo sono socialmente e politicamente, come ad esempio sapere che il presidente del Consiglio invita un latitante a restare allestero e a non consegnarsi alla giustizia (mi riferisco alla telefonata in cui Berlusconi dice a Lavitola resta dove sei, cio, pare, in Bulgaria). Se non bavaglio questo... Quanto alla sanzione del carcere per i giornalisti solo uno specchietto per le allodole: la vera punizione - e conseguente censura - rappresentata
Quello che non si dice che questo ddl riguarda le intercettazioni pubbliche che si vorrebbero rendere non pubblicabili
dalle multe. Quanti giornalisti e gruppi editoriali potranno permettersele? I piccoli e il web sicuramente no, mentre i grandi potranno discriminare - per ragioni di interesse - quali intercettazioni vale comunque la pena pubblicare - e pagare - e quali no. Nella classifica mondiale della libert di stampa 2010 di Freedom House lItalia gi precipitata al 72 posto su 190 paesi, come Statoparzialmente libero, preceduto da Tonga e seguito da Bulgaria e Namibia. Dove finiremo se questa legge verr approvata? E i danni non sono solo per la libert dinformazione, ma anche per le inchieste giudiziarie, che vedranno una stretta su quello strumento fondamentale dindagine rappresentato proprio dalle intercettazioni (che ora dovranno essere decise da un giudice collegiale). Un esempio? La giustizia raggiunta faticosamente su Stefano Cucchi e Federico Aldrovandi, grazie alla denuncia pubblica delle loro famiglie e alla pubblicazione di foto, video e intercettazioni, con questa legge non sarebbe pi possibile.
Attualit
Manovra
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civolato sul rendiconto generale dello Stato, alle prese con il decreto Sviluppo e la legge di Stabilit, il governo deve ancora trovare 20 miliardi di euro per centrare il pareggio di bilancio nel 2013. Qualora non li trovasse, il decreto-manovra di Ferragosto da 60 miliardi, il 138/2011, prevede di recuperarle attraverso un nuovo inasprimento del prelievo Iva e delle accise oppure, molto pi probabile, tramite il riordino della spesa sociale e la riduzione delle agevolazioni fiscali. Il che tradotto significa una sforbiciata del 5% a partire dal 2013 e un taglio drastico del 20% dal 2014 su tutte le detrazioni Irpef previste.
Doppio rischio
A subire unamputazione netta saranno le detrazioni per redditi da la-
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I conti non tornano? Ecco il conto
A ttualitManovra
voro dipendente e da pensioni (28,3 milioni di beneficiari), gli assegni famigliari, le spese sanitarie cos come le detrazioni per interessi passivi sui mutui o le ristrutturazioni edilizie. Un taglio alle agevolazioni significher di fatto pagare pi tasse e, a regime nel 2014, sui redditi del 2013, la riduzione del 20% potrebbe pesare fino a 800 euro a famiglia. A mettere a rischio il sistema di sgravi Irpef non c per solo il raggiungimento del pareggio di bilancio. Laltra mannaia potrebbe scattare entro il 30 settembre 2012. Il count down scandito dai tempi di attuazione della legge delega di riforma fiscale presentata nel luglio scorso e che il governo deve far approvare in Parlamento entro la fine del settembre prossimo. Il riordino dei sistema tributario (aliquote ridotte da 5 a 3, progressiva eliminazione dellIrap e riequilibrio del prelievo dalle imposte dirette a quelle indirette) prevede che per alleggerire lIrpef, lIres e lIrap dovranno aumentare il gettito Iva, la tassazione delle attivit finanziarie e il carico delle accise, dovr pro-
seguire la lotta allevasione fiscale e, soprattutto, dovr scattare una revisione delle agevolazioni. A farne le spese saranno 474 voci di esenzione o riduzione fiscale che costano alle casse pubbliche ogni anno circa 161 miliardi.
Priva di copertura
La scorsa settimana il presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, in audizione alla Camera sulla riforma fiscale ha lanciato lallarme: gli esiti delliniziativa sono incerti,
Agevolazione attuale pro capite 892 euro 166 euro 328 euro
1,332 euro
266 euro
28,3 milioni
410 euro
82 euro
4,8 milioni
A ttualitManovra
lessimo attuare la riforma fiscale non sapremmo dove prendere i soldi. E questo perch, come ha spiegato la Corte dei Conti, tanto linasprimento dellIva, quanto laumento della tassazione sulle rendite finanziarie sono stati impiegati. Resta il riordino delle agevolazioni fiscali con tutto quello che pu comportare per milioni di contribuenti. Il destino delle detrazioni fiscali, contese tra il rigore di bilancio e lagognata riforma tributaria, sembra dunque segnato. E il conto che si prepara per i cittadini sar molto salato.
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+2,5%
+1,5%
Linasprimento fiscale su un
reddito annuo di 26mila euro per la riduzione delle detrazioni Irpef
+0,3%
Laggravio Irpef sui redditi superiori ai 200mila euro per effetto della
diminuzioni delle facilitazioni fiscali
Fonte: Corte dei Conti, ottobre 2011
Di quanto incideranno i tagli? La riduzione del 20% sui carichi familiari costeranno al contribuente 178 euro. Una cifra che il cittadino si trover a pagare in pi sul 730 dellanno successivo. Stessa sorte toccher alle detrazioni previste per gli affitti. Attualmente lagevolazione pro capite vale mediamente 375 euro di Irpef in meno allanno che,
una volta passata sotto la scure, si ridurr di 75 euro. Il taglio delle agevolazioni fiscali quindi si tradurr direttamente in un aumento della pressione fiscale che gi oggi, al 43%, vanta il primato in Europa. Secondo una stima della Cgia di Mestre, a regime nel 2014 la drastica riduzione delle agevolazioni Irpef costeranno a ogni famiglia mediamente 794 euro in pi allanno. Con buona pace di chi le mani in tasca agli italiani non le metteremo mai
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A ttualitLintervista
Barbara Cataldi
Se la Corte Costituzionale ammetter il referendum sulla legge elettorale si voter in primavera
otto, bollito, lesso ma soprattutto indigeribile. Il giudizio netto sul traballante governo Berlusconi di Gianfranco Pasquino. Pungente, arguto e sempre lucido, il politologo torinese, che insegna Scienza politica allUniversit di Bologna e al Bologna
Center della Johns Hopkins University, molto critico sui risultati ottenuti. La scorsa settimana, alla Camera, a salvare lesecutivo e il presidente del Consiglio stata lennesima fiducia, per la precisione la numero 51. E probabilmente le quattro nuove nomine ufficializzate solo poche ore dopo il voto, le due poltrone da vicemini stro, per la Polidori e Misiti, e le due da sottosegratario, per Galati e Viceconte, avevano lo biettivo di rafforzare la volont degli indecisi. Il governo cerca rassicurazioni, dice Pasquino. Ha bisogno di chiedere la fiducia cos spesso perch non ha la forza di fare nulla. Professor Pasquino, fino a quando potr reggere questo esecutivo? Il governo non ha pi la forza, si sta afflosciando. La sua tenuta dipende dalla decisione di un pugno di deputati, come gli scajoliani o i Responsabili. La danno per spacciata da pi di un anno, eppure alla fine la maggioranza riesce sempre a ricompattarsi intorno al premier Questa maggioranza si regge sulla campagna acquisti. E tutto sommato se ci riescono il metodo accettabile. Il problema non questo, ma piuttosto il fatto che il governo non riuscito a concludere nulla. Ha varato 4 manovre senza esito e solo alla quinta riuscito a far quadrare i conti. Per calmare la speculazione dei mercati finanziari di agosto ci ha impiegato 45 giorni. Continua a stilare liste di ini-
A ttualitLintervista
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ziative e riforme che non riesce mai a portare a termine, comprese quelle care a Berlusconi, come la legge sulle intercettazioni. Che - tra laltro - un bene che ancora non sia stata approvata. Qual il motivo di questo fallimento? Le ragioni sono diverse. Prima di tutto la crisi economica negata in modo irrazionale fino a quando stato impossibile non farci i conti. Poi lassenza di competenze allinterno del governo, peraltro gi evidente nella legislatura 2001-2006. Alcuni ministri di questo esecutivo sono addirittura imbarazzanti. A ricoprire incarichi importanti non ci sono persone adeguate, a parte Tremonti e Brunetta, che pur essendo una persona intelligente stato capace di fare una politica di soli annunci. Infine, conta il fatto che il presidente del Consiglio invecchiato, nel fisico e nelle idee. Una volta aveva pi energie e poteva tenere le fila di tutto. Oggi non ce la fa pi. Molti commentatori politici parlano di elezioni anticipate in primavera. uno scenario possibile? In ballo c il referendum che vuole cancellare la legge elettorale in vigore. Bossi lo vuole evitare, ed chiaro che se la Corte Costituzionale dovesse dichiararne ammissibile il testo il leader della Lega punterebbe alle elezioni ad aprile, cio prima del referendum, che slitterebbe al 2013. In questo caso potrebbe davvero succedere di tutto. Anche perch
lopposizione non ha ancora deciso come arrivare a questo appuntamento. Cosa potrebbe accadere nei prossimi mesi? Berlusconi, come Bossi, vuole evitare un governo intermedio che metta mano alla legge elettorale e traghetti il paese alle urne cambiando le attuali regole del gioco. Per questo, in attesa del giudizio della Consulta, lavorer a un pacchetto di misure economiche che tranquillizzino i mercati e convincano lUnione europea. La sua tenuta dipende da un paio di passaggi cruciali: la legge di Stabilit e il decreto Sviluppo, che per potrebbero fare molti scontenti. Secondo lei, quale sarebbe la soluzione migliore per il bene dellItalia? Credo che, se si andasse a elezioni adesso, i mercati si scatenerebbero con le speculazioni e sarebbero guai grossi. La soluzione migliore sarebbe che Berlusconi facesse un passo indietro e il presidente Napolitano nominasse un nuovo
governo di larghe intese, un Il voto di ducia governo intelligente guidato ottenuto dal governo il 14 ottobre, alla da una personalit politica, Camera. non da un tecnico, che conoscesse leconomia e fosse apprezzato dal centro-sinistra e dal centro-destra. A chi sta pensando? Non glielo dico. Ma so che Napolitano non sta pensando a un tecnico alla Mario Monti, piuttosto a qualcuno con qualit e carisma politico, capace di fare interventi necessari per risollevare la situazione economica e che non sia riconducibile al centro-destra, che ha fallito, o al centro-sinistra, che ha perso le elezioni. Qualcuno che alla fine del mandato si faccia da parte. Berlusconi si ricandider? Berlusconi ha concluso la sua carriera come governante, anche se potrebbe ancora avere delle chance come presidente della Repubblica, in caso di futura vittoria del centro-destra. E allora il prossimo leader del Pdl chi sar? La battaglia allinterno del Popolo della libert aperta.
Consumi
Il Salvagente 20-27 ottobre 2011
Test
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Lorenzo Stracquadanio
onostante le alte temperature delle scorse settimane che hanno fatto perdurare il bel tempo, arrivato il momento di pensare ai pneumatici: anche per lautomobile ci si prepara al cambio di stagione in vista dellinverno. Per affrontare ogni condizione meteorologica avversa occorre dotare la propria automobile delle giuste scarpe. Tradotto, vuol dire montare gomme invernali, adatte a percorrere fondi stradali coperti da neve e ghiaccio e a sopportare senza difficolt le basse temperature e la pioggia intensa. Rispetto a quelle tradizionali, infatti, le gomme invernali garantiscono prestazioni migliori soprattutto in termini di sicurezza. Secondo la Btma, lAssociazione britanni-
ca di produttori di pneumatici, una vettura equipaggiata con gomme invernali che percorre una strada bagnata a 100 chilometri allora (con 5 gradi di temperatura esterna) si arresta in frenata 5 metri prima rispetto a unauto con coperture estive. Allo stesso modo le gomme invernali aumentano laderenza in curva e su fondi sdrucciolevoli alle basse temperature.
Due taglie
Come scegliere il pneumatico pi adatto alle proprie esigenze? A dare una risposta esauriente ci ha pensato lAdac, lAutomobile Club tedesco, che ogni anno testa su strada decine di pneumatici dei principali marchi evidenziandone il comportamento in ogni condizione atmosferica. Anche questanno i tecnici tedeschi hanno messo a confronto un campione molto ampio (36 in tutto) in cui il Salvagente ha selezionato i 24 modelli pi diffusi, equamente divisi fra le due misure prese in esame. La prima, la 175/65 R14
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Pneumatici invernali il cambio...
C onsumiTest
Misura 175/65 R14 T
CONTINENTAL CONTIWINTER CONTACT TS800 MICHELIN ALPIN A4 DUNLOP SP WINTER RESPONSE
T, adatta a vetture di piccole dimensioni come la Citroen C3, la Fiat 500, la Ford Fiesta e lOpel Corsa. La seconda, la 195/65 R15 T, consigliata per auto di medie dimensioni quali lAudi A3, la Ford Focus, lOpel Astra e la Volkswagen Golf. In entrambi i casi il test dellAdac ha premiato pochi modelli, non dispensando neanche una volta il giudizio finale di ottimo.
Nessun ottimo
Per il confronto fra pneumatici adatti alle utilitarie, sul podio salgono, nellordine, il Continental ContiWinterContact TS800 giudicato complessivamente buono sotto ogni aspetto, il Michelin Alpin A4 e il Dunlop SP Winter Response. Un gradino pi in basso tutti gli altri: dal Goodyear UltraGrip 8 al Vredestein Snowtrac 3 fino al Pirelli Winter 190 Snowcontrol Serie 3, che hanno portato a casa un medio. Il voto negativo, lunico per altro, stato attribuito al Falken Eurowinter HS439 che, nonostante il prezzo contenuto (da 46 a 76 euro), non si comporta in maniera sod-
GOODYEAR ULTRAGRIP 8
SEMPERIT MASTER-GRIP
7,5
7,0
6,8
5,9
5,7
disfacente su strade innevate. Il verdetto emesso dallAdac si ripropone quasi in fotocopia per i pneumatici di taglia 195/65. Anche qui nessun ottimo finale, ma qualche buono in pi, 5 in tutto, seguiti da altrettanti medi. A spuntarla anche stavolta il Continental ContiWinterContact TS830, seguito dal Goodyear UltraGrip e dal Dunlop Sp Winter
Sport 4D. Via via, come mostrano le tabelle pubblicate in queste pagine, tutti gli altri, dai finlandesi Nokian agli olandesi Vredestein fino ai sudcoreani Kumho e ai giapponesi Bridgestone: tutti soffronolasfalto bagnato. Mediocre infine ancora una volta il prodotto della Falken, battuto solo dal Trayal Arctica ritenuto scarso nonostante il prezzo molto contenuto (da 50 a 89 euro).
Legenda
10-8 ottimo 7,9-6 buono 5,9-4 medio
3,9-2 mediocre
1,9-0 scarso
C onsumiTest
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VREDESTEIN SNOWTRAC 3
UNIROYAL MS PLUS 6
69
Asciutto
48-117 Buono
Bagnato
Medio Medio
Neve
Medio Medio
Ghiaccio
Rumorosit
Buono Buono
Montaggio
5,4
5,2
5,0
4,8
4,6
4,0
3,5
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C onsumiTest
Misura 195/65 R15 T
GOODYEAR ULTRAGRIP 8
MICHELIN ALPIN A4
NOKIAN WR D3
VREDESTEIN SNOWTRAC 3
60-110
Asciutto
59 -120 Medio
Bagnato
Buono Medio
Neve
Buono Buono
Ghiaccio
Rumorosit
Buono Buono
Montaggio
7,5
7,4
7,3
7,2
7,0
5,9
5,8
Legenda
10-8 ottimo 7,9-6 buono 5,9-4 medio 3,9-2 mediocre 1,9-0 scarso
ne, la prova su fondo ghiacciato pesa secondo i tecnici dellAdac per un 10% sul giudizio finale. In questo caso c da stare tranquilli: praticamente tutti i pneumatici del panel escono bene. Nessuno infatti ottiene voti negativi. Rumorosit Non considerata una delle voci prin-
cipali, ma influisce sul giudizio finale, anche se in minima parte (5%). Nessuno svetta sugli altri. Mediocre invece il giudizio per il Pirelli da 175/65 , che fa compagnia ai Trayal Arctica e Kleber Krisalp HP2 (195/65). Consumo una voce relativamente importante (pesa per il 10% sul giudizio) per i tecnici tedeschi, e lo certamente altrettanto per gli automobilisti. In questo senso il Continental ContiWinterCon-
ta re to M M s Q il o (1 a u
L L
C onsumiTest
LALTERNATIVA? IL NOLEGGIO
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N 3
TRAYAL ARCTICA
M
50-89 Mediocre Scarso Mediocre Medio Mediocre Medio Ottimo
5,5
5,2
5,0
3,9
1,9
no ump
tact TS800 (175) riesce a fare la differenza ottenendo lunico ottimo di tutto il panel per questa voce. Montaggio Mai dimenticare laspetto pratico soprattutto se si punta sul fai-da-te. Qui molti prodotti hanno raggiunto il punteggio pieno: dal Michelin al Goodyear, dal Vredestein (175) al Kleber (195), fino allo stesso Trayal (195) che, almeno in una prova, si aggiudicato un giudizio degno di nota.
te cto n-
ontare gomme invernali sulla propria vettura un obbligo previsto dal codice della strada (regolamento attuativo del Cds, art. 122). Acquistare un secondo treno di pneumatici - oltre a quello impiegato nel resto dellanno - pu rappresentare una spesa extra non da poco considerato soprattutto il tempo limitato di utilizzo. Da qualche tempo a questa parte molti automobilisti hanno la possibilit di ridurre le spese ricorrendo alla formula del noleggio - a breve, medio e lungo termine - che viene incontro alle esigenze di chi userebbe i pneumatici invernali in modo sporadico. Il servizio, diffuso inizialmente in larga parte per chi percorre tanti chilometri nella stagione invernale (camionisti, ma anche flotte aziendali private e di pubbliche amministrazioni), si progressivamente esteso anche ai privati. Il funzionamento semplice e si pu optare per la formula a tempo, calcolata per giorno, settimana o mese a seconda della societ che noleggia il pneumatico. Attenzione per: il noleggio pu rivelarsi conveniente solo se il periodo di tempo molto limitato, in media intorno alle 2-3 settimane. In altre parole chi ha gi in programma una settimana bianca o un week-end in montagna, pu sfruttare il noleggio spendendo allincirca 80-100 euro, prezzo comprensivo di 4 gomme e del relativo montaggio ed equilibratura (in media 25 euro). Al contrario per chi circola di frequente su strade e autostrade a rischio neve e percorre molti chilometri durante tutto linverno, meglio acquistare un treno nuovo di gomme invernali sufficienti ad affrontare due stagioni.
C onsumiSpeciale acqua
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acqua di casa? Buona con pochissime eccezioni. Almeno dal punto di vista sanitario. La mappa della qualit dellacqua rilevata in 112 localit, che il Salvagente ha pubblicato due settimane fa, sul n. 39, ha suscitato molto interesse nei lettori. Ora la completiamo con il giudizio sullacqua di rubinetto di altre 35 localit.
Le nuove analisi
I risultati delle valutazioni anche per questo secondo elenco sono stati mediamente positivi.
Lunico neo resta leccessiva concentrazione di nitrati (oltre i 10 mg/l) che rende lacqua non adatta ai neonati in 8 delle localit messe sotto la lente questa settimana. Da segnalare anche la presenza di uranio nel campione prelevato a Prato allo Stelvio, in provincia di Bolzano. Il metallo in Italia non soggetto a norma, per questo abbiamo preso come riferimento il valore guida indicato dallOms, che pari a 15 mcg/l. Nellacqua del rubinetto della localit altoatesina ne sono stati rintracciati 18 mcg/l. Un solo campione di acqua non sufficiente per affrettate condanne o assoluzioni, spiega Enrico Dinelli, professore associato di Geochimica allUniversit di Bologna. Questi dati - prosegue - sono solo un utile indicatore per avviare eventualmente ricerche pi approfondite. Dinelli ha partecipato allo studio che ha fornito i dati della nostra mappa sullacqua e, insieme ai ricercatori di altri 3 atenei italiani (Federico II di Napoli,
Universit di Cagliari, Universit degli Studi del Sannio di Benevento), autofinanziandosi, ha organizzato la raccolta tra gennaio e marzo 2010 lacqua di rubinetto in case private, sedi universitarie, bar, bagni pubblici, in modo da avere una copertura il pi possibile ampia del territorio nazionale. I campioni, raccolti con rigore scientifico, sono stati inviati per lanalisi presso i laboratori del Servizio geologico tedesco (Brg).
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La mappa della qualit Ecco il...
C onsumiSpeciale acqua
pubblica. La zona non servita dallacquedotto, ci ha spiegato lufficio stampa di Tea acque di Mantova. Lacqua erogata dalla rete pubblica potabile, controllata e di ottima qualit. E ciascun cittadino pu verificarne le caratteristiche sul sito www.cometea.it. Chi viaggia su quel tratto di autostrada, per, al bar di Autogrill trova solo acqua di pozzo. Sullacqua di Olbia, invece, restano dubbi. Non risulta negli ultimi anni alcun dato fuori norma per i nitrati, si legge in un comunicato stampa dellAsl della citt, dallarticolo non si comprende quando e dove siano stati effettuati i prelievi. A rispondere il dottor Paolo Valera dellUniversit di Cagliari: Il campionamento di Olbia stato effettuato nella seconda met del mese di gennaio 2010, in base alle seguenti coordinate: longitudine: 92655.382; latitudine: 4055 31.151; altitudine: 25.30 metri. Una precisazione arriva anche dalla societ toscana Pubbliacqua. Grazie agli interventi di fine 2010, oggi lacqua di Quarrata (Pistoia, ndr) buona e con valori di bario in linea con lOms.
Citt
Fubine (Al) Bellano (Lc) Edolo (Bs) Fara Gera dAdda (Bg) Villa Poma (Mn)
Trentino-Alto Adige
Giudizio
Ottimo Ottimo Ottimo Buono Ottimo Ottimo Ottimo Ottimo
Note
Acqua mediominerale, adatta anche ai neonati (nitrati pari a 9,1 mg/l), povera di sodio, con presenza di alluminio e ferro prossima a 0, bassa concentrazione di arsenico, tracce di piombo e zinco. Acqua oligominerale, adatta ai neonati (nitrati 6,8 mg/l), poverissima di sodio, con lievi tracce di alluminio, arsenico, ferro, piombo e zinco. Acqua oligominerale, adatta ai neonati (nitrati pari a 2 mg/l), poverissima di sodio, presenza di alluminio e arsenico prossima a 0, metalli pesanti praticamente assenti. Acqua mediominerale, non adatta ai neonati (nitrati 16,1 mg/l), povera di sodio, con lievi tracce di alluminio, presenza di arsenico e di altri metalli prossima a 0, tracce di zinco. Acqua mediominerale, adatta ai neonati (nitrati 9,7), presenza di sodio pari a 43,2 mg/l, presenza di alluminio vicina a 0, arsenico pari a 7, 2 mcg/l, tracce di zinco. Acqua mediominerale, adatta ai neonati (nitrati 9 mg/l), poverissima di sodio, lievi tracce di alluminio, presenza di arsenico e di altri metalli vicina a 0. Acqua mediominerale, adatta ai neonati (nitrati pari a 1,9 mg/l), poverissima di sodio, tracce di alluminio e zinco, presenza di arsenico e altri metalli prossima a 0. Acqua mediominerale, adatta ai neonati (nitrati 8,2 mg/l), povera di sodio, lievi tracce di alluminio, arsenico, ferro, presenza di zinco ( 450 mcg/l), ceduto dal tratto domestico delle tubature.
C onsumiSpeciale acqua
Giudizio
Ottimo Ottimo Buono Ottimo Buono Buono Ottimo Ottimo Ottimo Ottimo Medio Ottimo Ottimo Buono Buono Ottimo Ottimo Ottimo Ottimo Ottimo Ottimo Ottimo Ottimo Ottimo Medio Ottimo Ottimo
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Citt
Cavalese (Tn) Mal (Tn) Prato allo Stelvio (Bz)
Note
Acqua oligominerale, adatta ai neonati (nitrati 2,5 mg/l), poverissima di sodio, tracce di alluminio, presenza di arsenico e altri metalli prossima a 0. Acqua mediominerale, adatta ai neonati (nitrati 1,6 mg/l), poverissima di sodio, lievissime tracce di alluminio e zinco, presenza di arsenico e altri metalli prossima a 0. Acqua mediominerale, adatta ai neonati (nitrati 3 mg/l), poverissima di sodio, lievi tracce di alluminio e arsenico, presenza di uranio pari a 18 mcg/l, oltre il valore guida dellOms (15 mcg/l). Acqua mediominerale, (nitrati 3,1 mg/l), poverissima di sodio, tracce di alluminio, arsenico e zinco, assenti altri metalli. Acqua mineralizzata, non adatta ai neonati (nitrati 12,7 mg/l), sodio pari a 23,9 mg/l, presenza di alluminio, arsenico e altri metalli prossima a 0. Acqua mineralizzata, non adatta ai neonati (nitrati 16,2 mg/l), povera di sodio, presenza di alluminio, arsenico e altri metalli prossima a 0, lievissime tracce di piombo. Acqua mediominerale, adatta ai neonati (nitrati 4,1 mg/l), poverissima di sodio, presenza di arsenico e altri metalli prossima a 0, tracce di alluminio e zinco. Acqua mediominerale, adatta ai neonati (nitrati 1,2 mg/l), povera di sodio, presenza di alluminio pari a 53,4 mcg/l, concentrazione di arsenico prossima a 0, lievissime tracce di zinco. Acqua mediominerale, adatta ai neonati (nitrati 3,6 mg/l), sodio pari a 34 mg/l, significativa presenza di alluminio, 59,8 mcg/l, arsenico e altri metalli prossimi a 0. Acqua mediominerale, adatta ai neonati (nitrati 3,1 mg/l), contenuta presenza di sodio, concentrazione di alluminio pari a 38,1 mcg/l, arsenico e piombo prossimi a 0, lievi tracce di zinco e ferro. Acqua mineralizzata, non adatta ai neonati (nitrati 28,1 mg/l), elevata presenza di sodio pari a 199 mg/l, che sfiora il limite di legge, tracce di alluminio e zinco, arsenico e altri metalli prossimi a 0. Acqua oligominerale, adatta ai neonati (nitrati 1,9 mg/l), poverissima di sodio, tracce di alluminio, arsenico e altri metalli prossimi a 0. Acqua mediominerale, adatta ai neonati (nitrati 2,5 mg/l), poverissima di sodio, tracce di alluminio e zinco, arsenico e altri metalli prossimi a 0. Acqua mineralizzata, non adatta ai neonati (nitrati 31,1 mg/l), povera di sodio, con presenza di alluminio e arsenico e altri metalli prossima a 0. Acqua mineralizzata, non adatta ai neonati (nitrati 31,6 mg/l), presenza di sodio pari a 46 mg/l, concentrazione di alluminio e arsenico e altri metalli prossima a 0. Acqua mediominerale, adatta ai neonati (nitrati 1 mg/l), poverissima di sodio, tracce di alluminio e zinco, presenza di arsenico e piombo prossima a 0. Acqua mediominerale, adatta ai neonati (nitrati 1,2 mg/l), poverissima di sodio, presenza di alluminio, arsenico e altri metalli prossima a 0, lievissime tracce di zinco. Acqua mineralizzata, adatta ai neonati (nitrati 8,2 mg/l), presenza di sodio pari a 40 mg/l, concentrazione di alluminio, arsenico e altri metalli prossima a 0. Acqua mediominerale, adatta ai neonati (nitrati 5,3 mg/l), sodio pari a 27,4 mg/l, presenza di alluminio, arsenico e altri metalli prossima a 0, lievissime tracce di zinco. Acqua mediominerale, ottima per i neonati (nitrati 0,6 mg/l), poverissima di sodio, con concentrazione di alluminio, arsenico e altri metalli prossima a 0, presenza di zinco (207 mcg/l) legata al tratto domestico delle tubature. Acqua mediominerale, adatta ai neonati (nitrati 10 mg/l, al limite di legge), povera di sodio, con tracce di alluminio, arsenico e e zinco. Acqua mediominerale, adatta ai neonati (nitrati 3,3 mg/l), poverissima di sodio, presenza di alluminio, arsenico e altri metalli prossima a 0, lievi tracce di zinco. Acqua mediominerale, adatta ai neonati (nitrati 2 mg/l), povera di sodio, presenza di alluminio pari a 59,2 mcg/l, arsenico e piombo prossimi a 0, tracce di zinco. Acqua mediominerale, adatta ai neonati (nitrati 1,5 mg/l), lievemente ferrosa, povera di sodio, concentrazione di alluminio pari a 43 mcg/l, presenza di arsenico vicina a 0, tracce di zinco. Acqua mineralizzata, non adatta ai neonati (nitrati10,6 mg/l), ricca di sodio, pari a 91 mg/l, ferrosa, con un elevata presenza di alluminio, 137 mcg/l, arsenico e piombo prossimi a 0, tracce di zinco. Acqua oligominerale, adatta ai neonati (nitrati 2,4 mg/l), povera di sodio, tracce di alluminio, arsenico e altri metalli prossimi a 0, presenza di zinco (448 mcg/l) legata al tratto domestico delle tubature. Acqua mediominerale, adatta ai neonati (2,6 mg/l), sodio pari a 27,3 mg/l, tracce di alluminio, arsenico e zinco.
Veneto
EmiliaRomagna
Bastia (Ra) Medicina (Bo) Monghidoro (Bo) Noceto (Pr) Porretta Terme (Bo) SantAgata Feltria (Rn)
Marche
Matelica (Mc) Porto Recanati (Mc) San Benedetto del Tronto (Ap) Tolentino (Mc)
Toscana
Basilicata
Campania Puglia
Sardegna Sicilia
L alimento Settimana
della
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Meglio naturali
Prima di essere essiccate e messe in commercio, le noci sono sottoposte a diverse operazioni. Le prime due sono la smallaturae illavaggioe consistono nelleliminazione di ogni residuo di mallo, la parte carnosa che ricopre il guscio. Il succo del mallo (prima verde, poi nero) per macchia il guscio, che appare di colore scuro: per schiarirlo, si procede alla sbiancatura, in genere con acqua e ipoclorito di sodio (candeggina). Alcuni produttori impiegano invece lanidride solforosa. Il disciplinare di produzione della Regione Emilia-Romagna raccomanda di far seguire alla sbiancatura una fase di lavaggio con acqua potabile o trattata con ipoclorito di sodio. Il punto critico il possibile contatto dei gherigli con lanidride solforosa. Nessuno, infatti, pu garantire la chiusura ermetica della noce, che a volte fessurata. Meglio, dunque, acquistare noci dal guscio scuro o macchiato di nero. Di sicuro non sono state trattate chimicamente. TABELLA NUTRIZIONALE ( PER 100 GRAMMI DI PARTE EDIBILE ) Energia (kcal): Proteine (g): Lipidi(g): Sodio (mg): Ferro (mg): Calcio (mg): Fosforo (mg): Tiamina (mg): Riboflavina (mg): Niacina (mg): Vitamina A retinolo eq. (mcg): 582 10,5 57,7 3 2,6 131 238 0,58 0,17 0,8 6
Il
noce da frutto (Juglans regia) con molta probabilit una pianta orginaria dellAsia. Coltivata gi in et antichissima, fu introdotta in Europa tra il VII e il V secolo e a Roma, dalla Grecia, verso il 100 avanti Cristo. La forma della noce, che ricorda quella del cervello, indusse il medico e alchimista Paracelso a ritenerla curativa dei mali della testa, dal semplice dolore alla pazzia. La Natura il medico, non tu, diceva. Da lei bisogna prendere ordini e saper cercare i segni nascosti in tutte le cose. la Teoria della Segnature: se nelle piante riconosciamo organi del corpo umano, allora quelle piante presiedono alla guarigione di quegli organi. Le noci in Italia sono coltivate soprattutto in Campania. La noce di Sorrento la pi famosa. La raccolta comincia a settembre e si protrae per tutto ottobre. In questo periodo si gustano le noci fresche. Le variet italiane pi diffuse sono Sorrento, S. Giovanni, Feltrina e Bleggiana. Tra le francesi le pi conosciute sono Franquette, Corne, Parisienne e Mayette. Tra le californiane, Eureka, Chandler, Hartley, Lara, Midland. Ricche di sali minerali, di vitamine e di acidi grassi essenziali (che lorganismo non in grado di sintetizzare e vanno assunti con lalimentazione), le noci sono un alimento ideale come fonte di energia di pronto uso. Ma
un errore mangiarle a fine pasto perch appesantiscono la digestione. Gli acidi essenziali grassi di cui sono ricche, come gli Omega 3 e 6, combattono laccumulo di colesterolo nel sangue. Uno studio ha messo in relazione il consumo di grassi essenziali con le prestazioni mentali dei bambini e in particolare con la capacit di apprendimento, la soglia di attenzione e la resa scolastica. La frutta secca tostata perde, tuttavia, buona parte dei nutrienti. Molto importante anche il contenuto di proteine. Le noci, come tutta la frutta secca con il guscio, si conservano per lunghi periodi (col guscio, per 5 mesi in sacchetti di carta, protette dalla luce e in luoghi freschi e asciutti; senza, anche per due mesi, in frigorifero in contenitori di vetro chiusi ermeticamente) e possono essere consumate anche fuori stagione. I nutrizionisti consigliano di mangiarne tutti i giorni 6080 grammi, vale a dire 2-4 noci.
noci noce
Fonte INRAN
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MondoItalia
Giappone/Tecnologia
NEWS
Gran Bretagna/Etichette
ALIMENTI, LE NUOVE DATE DI SCADENZA
Grandi novit in arrivo per i prodotti alimentari venduti in Gran Bretagna. Il Dipartimento per il cibo, lambiente e gli affari rurali ha predisposto una modifica alla dicitura di scadenza sulle confezioni. Lobiettivo ridurre la quantit di cibo che quotidianamente finisce nella pattumiera, pur essendo ancora perfettamente commestibile. In base alla nuova regolamentazione quindi sparir la sigla sell by (vendere entro) che indica la data di scadenza entro la quale il prodotto pu essere messo sul banco e venduto al pubblico. E a sparire sar anche la dicitura use by (da consumare entro) con eccezione dei cibi che sono pericolosi per la salute dopo la data di scadenza (formaggi, carne, pesce e uova). Al loro posto spunta la sigla best buy con la relativa data che servir a informare il consumatore sul periodo migliore in cui consigliato mangiare quel determinato prodotto. La novit interesser in particolare gli alimenti in scatola o sottovetro, ma anche gli snacks, le marmellate, i biscotti e altri prodotti simili.
empi duri per la Sony. Il colosso dellelettronica ha disposto il ritiro dal mercato di 1,6 milioni di televisori della serie Bravia, una fra le pi vendute dalla casa nipponica. La decisione di procedere al ritiro stata presa dai vertici aziendali dopo che, in Giappone, il ministero dellIndustria aveva segnalato una decina di casi in cui i televisori in questione si erano surriscaldati eccessivamente, provocando la fusione di alcune componenti interne e la parziale liquefazione della parte superiore dellapparecchio.
Nei casi accertati non si sono verificati incidenti gravi o il ferimento di persone, ma sono apparsi abbastanza gravi da spingere la multinazionale a indagare sulla vicenda. Da quanto si apprende, tutto dipenderebbe da un difetto di fabbricazione di alcuni modelli in cui un componente, provocando un surriscaldamento, porterebbe alla bruciatura dei circuiti interni. Secondo le prime stime gli apparecchi interessati dal ritiro sono circa 630mila in Europa, 480mila fra Stati Uniti e Canada, 270mila in Asia, 190mila in Giappone e circa 30mila in Ame-
M N DO I T
Stati Uniti/Ogm
MAGGIORE TRASPARENZA
Si chiama Just label it (Mettere solo unetichetta) la campagna lanciata negli Stati Uniti da associazioni, aziende, agricoltori e normali cittadini, che ha come obiettivo quello di dichiarare in etichetta la presenza di organismi geneticamente modificati. Secondo gli organizzatori il 93% degli americani ritiene che il cibo geneticamente modificato debba essere etichettato. Liniziativa - maggiori informazioni sul sito justlabelit.org - punta a fare breccia nella politica seguita dalla Food and Drug Administration (Fda), lAgenzia predisposta al controllo dei prodotti alimentari commercializzati negli Stati Uniti. Il sito inoltre suggerisce 8 azioni da intraprendere per sostenere la campagna e comprare alimenti in modo consapevole e intelligente.
MondoItalia
NEWS
Mondo/Salute
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rica Latina. La vicenda delle tv tuttavia non lunica gatta da pelare per il colosso hi-tech. Tra il 7 e il 10 ottobre scorso Sony finita di nuovo sotto attacco hacker registrando unintrusione nel network della console PlayStation, e anche nelle altre due piattaforme Sony entertainment network e Sony on line entertainment.
Secondo la stessa societ, nelle mani degli hacker sarebbero finiti quasi 100mila account (Id daccesso e relative password) a esclusione, per fortuna, dei dati delle carte di credito. Anche se il rischio quindi sembra essere contenuto, la seconda volta nel giro di un anno che il network ludico di Sony viene violato.
DO I T A L I A
Italia/Telefonia
Milioni gli utenti coinvolti. In Italia partono le cause
per diversi giorni - stata lintera piattaforma di gestione della posta elettronica, vero e proprio cavallo di battaglia del colosso canadese. In Italia lUnc sta preparando una class action per i disservizi subiti dagli utenti. A quanto pare il black out, ammesso dalla stessa Rim, legato al processo di aggiornamento allultima versione del siste-
ma Bis (Blackberry Internet Service). Sebbene la societ abbia risposto in modo tempestivo informando i propri clienti in modo costante sullevolversi della situazione, il danno, soprattutto dimmagine, stato enorme. E le cose potrebbero complicarsi ulteriormente per Rim se, come sembra, partiranno le richieste di risarcimento sia da parte delle aziende che usano il sistema sia dagli operatori telefonici coinvolti.
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Italia/Antitrust
MondoItalia
on si fermano gli aumenti delle polizze assicurative: tra il 2009 e il 2010 hanno registrato aumenti del 25 e del 35%, rispettivamente per auto e moto. A lanciare lallarme questa volta non sono le associazioni dei consumatori ma Antonio Catrical, presidente dellAntitrust. LAutorit garante della concor-
renza e del mercato ha evidenziato che un automobilista di 40 anni, residente nel Nord Italia e proprietario di una vettura di media cilindrata, ha sborsato circa il 20% in pi negli ultimi due anni per stipulare una polizza Rc-auto. E le cose non sono andate meglio al 60enne che vive al Sud, possessore di unutilitaria: in questo caso laumento si aggira tra il 15 e il 20%. Aumenti generalizzati che stupiscono ancor di pi visto che secondo lAntitrust il numero delle frodi assicurative accertate rimasto contenuto. sempre pi evidente - ha detto Catrical - che per le imprese pi agevole scaricare sui premi i maggiori oneri derivanti dalle inefficienze di gestione.
Italia/Famiglia
Italia/Consumi
andare il proprio figlio alluniversit costa alle famiglie italiane un occhio della testa, specie se lateneo lontano dalla citt di origine. Secondo unindagine del Movimento consumatori - condotta calcolando laffitto degli alloggi, lacquisto dei libri di testo e le spese alimentari - una famiglia paga in media dagli 8.364 euro ai 10.980 euro lanno per far frequentare luniversit al proprio figlio in una citt tipicamente universitaria come Milano. A pesare di pi
nelle voci di spesa c laffitto (6.000 euro lanno), seguito dal vitto (2.400 euro circa), dalle tasse universitarie (1.000 euro circa), e dai libri di testo (500 euro). Una somma quasi insostenibile secondo Lorenzo Miozzi, presidente dellassociazione, se si prende in considerazione il reddito medio di una famiglia italiana (32.148 euro, dato Bankitalia 20062008). Vale a dire una percentuale dincidenza sul reddito, per un solo figlio, compresa fra il 26 e il 34%.
consumatori italiani sono meno sicuri rispetto ai loro omologhi europei, ma sono pi attenti alla spesa e hanno fiducia nelle associazioni dei consumatori. Ad affermarlo unindagine Ipsos per Consumers Forum, condotta in 5 paesi della Ue su un campione di 2.600 cittadini. I consumatori italiani sono pi insicuri e modificano le loro abitudini di consumo condizionati dalla crisi economica - spiega Sergio Veroli, presidente di Consumers Forum - ma sono anche pi attenti alle offerte speciali, confrontano di pi i prezzi e si fidano delle associazioni di categoria. Ancora per hanno una scarsa conoscenza della responsabilit sociale dimpresa.
D irittiSanit
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tto mesi per un ecodoppler al collo. Pi di 240 giorni ad aspettare per un esame prescritto quando c da verificare leventuale presenza di problemi a livello dellarteria carotide o vertebrale. Covando la paura, che amplifica i sintomi. In questo caso le odiose vertigini o i pi insidiosi segni premonitori di un ictus. Davanti a questo appuntamento, il pi celere possibile propostogli dal Cup della Asl 2 Lanciano Vasto Chieti, Roberto Maccione, nostro lettore di Chieti, ha gettato la spugna: Sono stato costretto a recarmi da un privato dove, con 5 minuti e 80 euro si tutto risolto. Ma lamaro resta. Penso che sia un mio diritto chiedere di essere rimborsato dopo che per 35 anni sono state prelevate dalla mia busta paga som-
Lannoso problema delle visite disponibili soltanto dopo molti mesi si pu affrontare impugnando i diritti sanciti dalla normativa nazionale. Armati di pazienza.
me che dovevano servire nel momento del bisogno. demergenza, ma non il rimborso rivendicato da Maccione. Previsto soltanto in Toscana, il pagamento di un ristoro in denaro non contemplato dalla legge. Infatti, dice Antonio Esposito, responsabile dellufficio Trasparenza e tutela della Asl 2, un caso c stato, ma la richiesta dellutente stata respinta con la motivazione che manca un fondamento normativo. La soluzione del Pngla per va oltre, un rimedio concreto: lutente deve ottenere la prestazione tramite intramoenia, ma senza pagare altro, oltre al ticket, se dovuto. Come proposta di ripiego eccellente. Pagare solo il ticket ed essere visitato o sottoposto ad esame dallo stesso perso-
Tempi certi
Il ragionamento di Maccione non fa una piega. giusto e in teoria trova anche fondamento. Una legge nazionale, il cosiddetto Pngla, Piano per il contenimento delle liste dattesa, varato a novembre 2010, detta tempi massimi di attesa per 58 prestazioni sanitarie. Per quellecodoppler stabilisce che il Sistema sanitario nazionale non deve fare aspettare pi di 60 giorni. Un quarto di quanto proposto dal Cup. Di pi. Quando unazienda sanitaria non riesce a stare nei tempi massimi il Pngla d una soluzione
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Liste dattesa le vie per non subirle
D irittiSanit
si di priorit per 46 prestazioni ambulatoriali: significa che devono essere tassativamente erogate entro 72 ore, se il medico richiede la massima urgenza, ed entro 30-60 giorni in via ordinaria (differita, dice la legge). In teoria, il Piano locale recepisce anche il ricorso allintramoenia come rimedio alle liste dattesa fuori soglia. Ma come e a chi deve chiederlo lutente ancora un mistero. Forse spetter proprio al Cup. Le previsioni su questo punto non sono ancora applicate, dice per Galante. Per quanto ne so sono in corso le trattative tra la Regione e i sindacati dei medici. Nel frattempo, lutenza preme e le attese crescono specie per le prestazioni strumentali (la diagnostica) complesse. Per fronteggiarle in corso la strategia delle due A: appello e altrove. Per 4 esami (Tac, ecodoppler, ecografia, mammografia) il Cup fa lappello: chiama tutti gli utenti una settimana prima dellappuntamento e redistribuisce i posti liberati dalle rinunce. Con il recall recupera in media il
nale medico del sistema pubblico che volge la libera professione tra le mura della stessa azienda sanitaria cos gradito dallutenza vessata da lunghe liste dattesa che in un decennio la spesa relativa raddoppiata, fino a sfiorare 1,3 miliardi di euro. Peccato che il Pngla sia ancora lettera morta in Abruzzo. O meglio, lettera appena nata. La Regione Abruzzo ha recepito il Piano nazionale soltanto due mesi fa, con la delibera 575 dell11 agosto 2010. E ha concesso 60 giorni alle Asl per farlo proprio.
Presto ma lontano
I lavori sono in corso alla Asl 2, che serve 400mila persone sparse su 2.600 chilometri quadrati, 104 comuni tra costa ed entroterra. Dice Mariangela Galante, responsabile del Cup aziendale, il piano aziendale ha gli stessi obiettivi di quello nazionale. In pratica, adotta le clas-
10% delle prestazioni prenotate. La seconda punta, laltrove, il tentativo di inviare lutenza dove c disponibilit. Anche se non quantificato, alto il numero delle persone che rifiuta il primo appuntamento disponibile perch in una struttura lontana. Poco malati e troppo pigri? Un esempio aiuta a capire: simulando la richiesta di una Tac al cranio il 14 ottobre il database ha fornito un posto il 20 ottobre presso il Pta di Gissi. Unattesa di appena una settimana. Chi rifiuterebbe mai? Un anziano di Chieti, per esempio. E a ragione. Per raggiungere lex piccolo ospedale trasformato un anno fa in Presidio territoriale di assistenza bisogna guidare unora e mezza per 112 chilometri e pagare il pedaggio dellautostrada A14. Nessun collegamento ferroviario da Chieti. Nessuna navetta per i pendolari delle Tac al cranio.
I Le soluzioni contro gliriferiscono soltanto alla prima visitempi massimi, inoltre, si abusi ta, non anche alle prestazioni di controllo e di screening.
INTRAMOENIA GRATIS
Le Regioni sono chiamate a rispettare i tempi di attesa ministeriali (30 e 60 giorni) per almeno il 90% delle prestazioni. Quando non ci riescono devono prevedere laccesso del cittadino alla prestazione tramite il canale dellintramoenia, ma senza ulteriori costi per lutente, oltre al ticket. La previsione fa parte del pacchetto di misure contemplate dal Piano, ma secondo la rilevazione di Cittadinanzattiva-Pit Salute a met luglio era adottata soltanto in Emilia-Romagna, Lombardia, Valle dAosta e a Bolzano. Simile la soluzione individuata in Veneto, dove le aziende sanitarie che sforano i tempi massimi possono acquistare prestazioni sanitarie dai professionisti privati. Per forzare le resistenze regionali e ottenere laccesso alla prestazione tramite intramoenia, Pit Unico-Cittadinanzattiva ha
predisposto una lettera da inviare alla direzione sanitaria, dov richiamata la normativa nazionale, che prevale su quella regionale. Lopzione intramoenia, per, criticata dai dirigenti della sanit pubblica. Secondo Giovanni Monchiero, presidente della Fiaso, la Federazione delle aziende sanitarie e ospedaliere, e direttore generale delle Asl Cuneo 2 e Cuneo 1, lintramoenia gratis finirebbe per generare una seconda lista dattesa, uguale allaltra, producendo un costo insostenibile per lazienda sanitaria. In Piemonte, dove Monchiero apprezzato dirigente, lopzione non c. Ma non c neanche il timore di doverla adottare. Dice Monchiero: Ci sono canali appropriati per le urgenze, e funzionano. Il problema gestire bene la domanda e ridurre le richieste inappropriate. Qui con la collaborazione dei medici di famiglia, rappresentati nel collegio di direzione dellazienda, abbiamo una domanda di specialistica inferiore di un punto rispetto alla media nazionale. La questione su cui riflettere questa.
IN
U n e n la z e d zo st
C
E e ri st sp
D irittiSanit
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ostetrica-ginecologica) Mammografia RMN (cervello e tronco encefalico; colonna vertebrale; muscoloscheletrica; pelvi prostata e vescica) Tac senza e con contrasto (addome inferiore; addome completo; addome superiore; bacino; capo; rachide e speco verbale; torace)
Esami specialistici
Tempo massimo di attesa 60 giorni Audiometria Colonscopia Elettrocardiogramma (anche da sforzo e dinamico-holter) Elettromiografia Esofagogastroduodenoscopia Fondo oculare Sigmoidoscopia con endoscopio flessibile Spirometria
Visite specialistiche
Tempo massimo di attesa 30 giorni Cardiologia Chirurgia vascolare Dermatologia Endocrinologia
INDENNIZZO
Unica in Italia, la Regione Toscana monetizza le inefficienze. Indennizza con 25 euro il cittadino al quale sia stata negata la prestazione entro i tempi di legge. Una regola a doppio senso: se lutente non annulla una prenotazione con un anticipo di 48 ore e non si presenta alla visita, paga lo stesso ticket previsto per lesecuzione della prestazione, anche se esente. A conti fatti si tratta di una misura simbolica e a rischio iniquit: per visite ed esami in Toscana si paga un ticket da 36 a 70 euro, in base al reddito. Sommando i 25 euro di indennizzo al ticket, soltanto chi ha un reddito elevato pu sostituire la prestazione pubblica negata con una privata, senza rimetterci.
Ma attenzione: Per chi paga il ticket non sempre conviene andare in unaltra regione. Per esempio, chi parte dalla Liguria per andare in Lombardia trova un ticket di 66 euro, invece di 46. Per una mappa completa dei ticket in Italia si veda il Salvagente n. 36 del 15 settembre 2011.
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D irittiAdempimenti
olerti come mai prima dora, erano tantissimi gli italiani in posa il 9 ottobre per la fotografia di gruppo che ogni dieci anni ci ritrae per vedere chi siamo e come siamo cambiati. Peccato accorgersi, al momento dello scatto, che mancava proprio il fotografo. Si pu riassumere con questa battuta quanto accaduto la scorsa settimana, nel primo giorno utile per inviare on line il questionario del 15 Censimento generale debitamente compilato. Quella che doveva essere la grande novit di questa edizione, la
compilazione e restituzione on line del modulo, si rivelata un flop: il server in tilt per un giorno e mezzo ha impedito a centinaia di
migliaia di italiani di collegarsi al sito censimentopopolazione.istat.it e sbrigare la formalit in pochi minuti. In realt, pochi minuti durata solo lillusione di vivere davvero nellera digitale, giusto il tempo di accendere il computer, collegarsi al sito dellIstat, inserire la password indicata sul questionario cartaceo ricevuto a casa nei giorni precedenti, accorgersi che loperazione di accesso e com-
pulciando tra le domande del questionario del 15 Censimento, ci accorgiamo di qualche novit. I quesiti in tema di connessione a internet ed energie rinnovabili ci proiettano nel futuro. Poi per incappiamo nella domanda 6.1 della sezione Condizione professionale o non professionale ed subito un ritorno al passato. Per non sbagliare consultiamo la guida alla compilazione del modulo, dove lIstat ci informa cheper lavoro si intende qualsiasi at-
tivit diretta allottenimento di una retribuzione, salario, stipendio, profitto ecc. Non devono essere considerate le ore impiegate per lavori casalinghi, piccole manutenzioni o riparazioni domestiche, hobbies e simili. Vada per le ore dedicate al modellismo e alla filatelia, ma quando arriver il momento di riconoscere dignit al lavoro casalingo? Il questionario, infatti, afferma che chi svolge il lavoro domestico in praticanon lavora, ignorando che spesso la gestione di una casa presenta le stesse complessit della guida di unazienda. Il mancato percepimento di una retribuzione fa, insomma, ancora oggi, delle
casalinghe (e casalinghi) dItalia le zavorre del sistema produttivo del paese, che per si ricorda di loro al momento di richiedere il pagamento dellassicurazione obbligatoria contro gli infortuni. Ma la vera sorpresa il questionario ce la riserva quando include tra i lavoratori i cosiddetti coadiuvanti familiari, coloro cio che collaborano, anche senza contratto e senza essere pagati, con un familiare che svolge unattivit in conto proprio (a esempio, la moglie che aiuta il marito negoziante). Evidentemente, spolverare il negozio pi professionale che spazzare in casa.
D irittiAdempimenti
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pilazione era impossibile o lentissima, spegnere il computer e riprendere carta e penna. Insomma, una dbcle che i vertici dellIstat hanno spiegato con leccessivo entusiasmo degli italiani nel rispondere via internet, gi domenica 9, al questionario del censimento: Avevamo previsto un massimo di 250mila contatti orari e invece sono stati almeno 450mila con punte di un milione, ha spiegato il giorno dopo il presidente dellIstat, Enrico Giovannini. In ogni caso, al problema si data rapida soluzione: raddoppiata la potenza delle macchine (ora operano 20 server, non solo 9 come nei primi giorni), lemergenza sembra superata. Ma se con la tecnologia non andata bene, non se l passata meglio neppure chi ha deciso di compilare a mano il questionario cartaceo e consegnarlo, luned 10, al pi vicino ufficio postale. Tra lunghe file, limpossibilit dellufficio di collegarsi alla rete informatica e limpreparazione di molti impiegati, che hanno addirittura invitato i cittadini a ripresentarsi un altro giorno, anche alla Posta stato il caos. I disservizi si sono registrati democraticamente in tutta Italia, restituendo, stavolta s, una fotografia aggiornata del ritardo tecnologico del nostro paese.
SI RICEVE ENTRO IL 22 OTTOBRE Le famiglie ricevono il questionario, per posta, al domicilio di residenza, entro il 22 ottobre. Chi non lo riceve pu chiederlo in un Centro comunale di raccolta o attendere la visita di uno dei 60mila rilevatori Istat che, dal 21 novembre, contatteranno chi non lha riconsegnato. 2 VERSIONI, 2 COLORI Il questionario proposto in due versioni. Nei comuni di minori dimensioni distribuita la versione completa (di colore rosso) di 84 quesiti. Negli altri comuni solo un campione selezionato di famiglie riceve il questionario completo, le altre hanno il modello ridotto (verde) con 35 quesiti. LA COMPILAZIONE ON LINE Il questionario si pu compilare on line attraverso il sito censimentopopolazione.istat.it. Ma occorre aver ricevuto il questionario cartaceo, che sulla pri- Come e quando ma pagina porta stampata la password di accescompilare so al sito (chi la perde pu richiederla al Centro comunale di raccolta). Finita la compilazione, cliccan- il questionario do sul linkinvia il questionariocompare sulla pagina la scrittaricevuta dinvio, da stampare o salvare sul pc. LA RICONSEGNA A MANO Il questionario di carta si riconsegna a mano (non va spedito) allufficio postale o in uno dei Centri comunali di raccolta, che rilasciano una ricevuta da conservare. 29 FEBBRAIO, ULTIMA DATA Nei comuni con meno di 20mila abitanti il questionario compilato va restituito entro il 31 dicembre, nei comuni con popolazione fra 20mila e 150mila abitanti entro il 31 gennaio 2012, nei comuni oltre i 150mila abitanti entro il 29 febbraio. LA RISPOSTA DOBBLIGO Rispondere un dovere di legge. In caso di netto rifiuto o risposta falsa si rischiano fino a 2.065 euro ( lIstat assicura che gli errori in buona fede non saranno sanzionati). Si pu non rispondere alle domande sui dati sensibili della sezione Difficolt nelle attivit della vita quotidiana. IL NUMERO VERDE 800-069701 Il numero verde predisposto dallIstat attivo tutti i giorni, dalle 9 alle 19.
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D irittiUtenze
Lorenzo Misuraca
ono ancora troppi i casi di contratti di luce e gas rifilati a cittadini del tutto ignari. Da mesi fioccano le segnalazioni di utenti, associazioni, e dello stesso Salvagente, che denunciano truffe e raggiri di agenti commerciali a dir poco spregiudicati. Eppure la situazione non sembra affatto migliorata. A dimostrarlo sono le cifre diffuse dallAcquirente unico (lazienda pubblica che acquista energia nel mercato estero e la fornisce alle societ energetiche per gli utenti domestici) che, per conto dellAutorit dellenergia, ha attivato lo Sportello per la tutela dei consumatori energetici: secondo i dati raccolti fino al 30 giugno scorso, sono 3.500 nellultimo anno i casi di utenti ai quali stato cambiato, senza che lo avessero chiesto, il contratto della luce o del gas.
Arriva lincaricato
In un anno il fenomeno cresciuto del 68%. Ora lAutorit promette un giro di vite contro il marketing aggressivo
Il numero rilevante, ma per le associazioni dei consumatori una cifra che non descrive affatto le reali dimensioni del fenomeno, come spiega lavvocato Francesco Luongo del Movimento difesa del cittadino: Questa storia delle truffe con i contratti energetici iniziata nel 2008 e ora registriamo una nuova recrudescenza. Luongo racconta che anche in casa sua, poche settimane fa, si sono presentati due agenti di vendita a propor-
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re una revisione del contratto energetico, invece di parlare chiaramente di offerte commerciali. Ma proprio sul filo sottile delle parole si muove spesso la truffa. La signora Franca, che vive ad Alcamo (Trapani), segnala al Salvagente che una donna dalla voce cortese le si presentata al telefono come incaricata del Comune. Tante domande sul suo contratto per la luce, la proposta di unalternativa e, alla fine, con un certo tono perentorio, linvito a sottoscrivere la nuova offerta. Il fenomeno sembra non conoscere sosta.
Il fenomeno esiste
Di recente, il giudice di pace di Benevento ha condannato lEnel ad annullare le bollette e a pagare le spese legali per un contratto non richiesto attivato a un utente che in realt era gi deceduto. Ma spesso vittime dei raggiri sono le stesse societ fornitrici di gas ed elettricit. Gli operatori infatti subappaltano il lavoro commerciale ad agenzie locali che non sempre si comportano come dovrebbero. Lo conferma, al Salvagente, Nicola Lanzetta, responsabile Vendite mass market di Enel Energia: Il fenomeno esiste. Sui nostri 7 milioni di clienti sul mercato libero, quelli che hanno avuto problemi con i contratti corrispondono all1%. una percentuale molto circoscritta, ma evidente che in numeri assoluti ha una certa rilevanza. Lazienda stessa si occupa della selezione e della formazione degli agenti commerciali, e nel contratto sono presenti esplicite clausole di sanzione nel caso di comportamenti di
vendita scorretti. Si va dalle sanzioni economiche allallontanamento del dipendente, fino alla rescissione del contratto, come - ci assicura lEnel - gi successo in due casi, uno al Nord e uno al Sud. Ma evidentemente non basta, visto il numero massiccio di reclami dei consumatori. Per questo lEnel ha anche approntato delle contromisure: Abbiamo una struttura i cui operatori si fingono clienti interessati alle offerte commerciali di Enel, per vedere come si comportano i venditori, dice Lanzetta, che aggiunge: I nostri venditori devono sempre portare con s un tesserino di riconoscimento e il materiale informativo dellazienda, inoltre da qualche mese abbiamo avviato la distribuzione di apposite divise che entro fine ottobre saranno distribuite in tutta Italia.
gas (Aeeg), Guido Bortoni, aveva assicurato che lAuthority avrebbe preso misure straordinarie. Alberto Grossi, direttore Consumatori e qualit del servizio dellAutorit, osserva: Abbiamo avviato una ricognizione su questo tema attraverso audizioni specifiche, per arrivare ad avere, accanto ai tradizionali interventi sanzionatori, anche soluzioni preventive condivise con tutti i soggetti in campo. La fase di consultazione finita da poco e adesso lAeeg dovr formulare le proprie proposte di intervento. Speriamo solo che si faccia in fretta. Il fenomeno dei contratti truffaldini non si ferma.
LAuthority in campo
Purtroppo i reclami, che da tutta Italia sono avanzati nei confronti di diverse societ inclusa lEnel, fanno pensare che, probabilmente, necessario un intervento di tipo regolamentare. Nel luglio scorso, il presidente dellAutorit per lenergia elettrica e il
sono i contrat ti falsi denun ciati dagli utenti allAcquirente unico al 30 giugno 2011 laumento
+ 68%
del fenomen o in un anno
La Campania la regione nella quale si registrati ca sono pi si di contratti falsi. Seguon con 384, la To o la Puglia scana con 38 0, il Lazio con e lEmilia-Rom 338 agna con 288
396 cas i
di Federconsumatori, ha le idee chiare sulla road map attraverso cui garantire la concorrenza sul mercato dellenergia senza danneggiare gli utenti. Quali sono i numeri del fenomeno? I dati dellAcquirente unico se-
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Basta scuse ora si cambi
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gnalano solo la punta delliceberg, in realt i casi sono molto di pi. In un anno i casi sono cresciuti del 50%. Nel 2010 il settore elettrico ha registrato 100mila reclami e di questi almeno il 20% riguardano contratti con firme non richieste o comunque legati a pratiche commerciali scorrette. Perch i casi di contratti irregolari sono aumentati? Ci troviamo in una fase in cui le offerte delle societ di vendita sono sempre meno allettanti. Chi passa al mercato libero oggi pu risparmiare fino al 6-7% mentre lanno scorso arrivava fino all11-12%. Questo avviene anche a causa del contesto economico che stiamo attraversando. in questambito che si registra una recrudescenza di queste pratiche commerciali scorrette. Gli agenti di vendita quali espedienti mettono in campo? Voglio raccontare questo aneddoto. Laltro giorno sono venuti a casa mia dei tecnici dellEdison che insistevano per vedere una mia vecchia bolletta. Mi sono rifiutato e gli ho chiesto che, prima, mi illustrassero lofferta della loro societ. A volte lobiettivo reale di questi venditori quello di leggere il codice dellutente: a quel punto, conoscendone anche lindirizzo, facile mettere una firma falsa sul contratto. Cosa state facendo, per con-
trastare questo fenomeno? Come associazioni dei consumatori stiamo lavorando a un documento unitario da sottoporre allAutorit dellenergia. In particolare chiediamo che il ritorno al vecchio contratto per lutente raggirato sia davvero senza nessuna spesa, mentre oggi non cos. Per esempio lutente deve mettere una marca da bollo sulla richiesta di disdetta. Cosa succede si accertata responsabilit dellazienda fornitrice? Vanno previste penali per le societ colpevoli di aver concluso contratti contro la volont dellutente. Queste sanzioni poi devono essere utilizzate per indennizzare gli utenti imbrogliati. In fase pre-contrattuale, lu tente su quali garanzie in pi dovrebbe poter contare? Lutente che ha concluso il contratto al telefono deve ricevere il contratto su carta per verificare innanzitutto se ci sono incongruenze con quanto gli stato detto al telefono. Ma necessario che la copia gli arrivi quando ancora il servizio non stato attivato per poter permettere la disdetta nei tempi previsti.
DIRITTI A VIVA VOCE un numero verde e 45 sportelli per tutti gli utenti
nergia: Diritti a viva voce. il progetto promosso da 17 associazioni dei consumatori. Attivo dal primo settembre, ha come obiettivo quello di rendere i gli utenti pi informati e consapevoli in materia di energia elettrica e gas. Il progetto, finanziato dallAutorit per lenergia elettrica e il gas, ha avviato lapertura di 45 sportelli informativi operativi sul territorio italiano. Tra i servizi forniti allo sportello c lorientamento dei consumatori tra le diverse offerte commerciali, linformazione sulla tariffa bioraria, lassistenza per ottenere il bonus sociale e il supporto in caso di controversia con gli operatori. Alla rete di assistenza sul territorio si aggiunge il numero verde 800821212 (per chiamate da rete fissa), che fornisce risposte e informazioni ai clienti del servizio elettrico e del gas. Il call center attivo dal luned al venerd, dalle ore 9 alle 13 e dalle 14 alle 18.
D irittiAmbiente
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La
Pianura Padana uno dei luoghi pi inquinati del pianeta come mostra da anni il satellite europeo sulle emissioni climalteranti. Ora per anche questo territorio pu dare piena attuazione al Protocollo di Kyoto. Quattro citt europee - Reggio Emilia, Padova, Girona e Bydgoszcz, coinvolte nel progetto europeo Laks - hanno studiato per tre anni, dal gennaio 2009 allottobre 2011, le fonti di produzione di CO2 su base locale e sono riuscite a compilare un vero e proprio inventario sulle cause del mal daria che affligge sempre di pi le zone metropolitane e quelle ad alta concentrazione di impianti produttivi. Il risultato un software gratuito, presentato venerd scorso in una gior-
nata di studi nella citt emiliana, che permetter di convertire in modo automatico i consumi di energia di un territorio e di un ente partendo dai consumi finali - in emissioni inquinanti. Con in mano questi dati, ogni amministrazione potr attuare delle pratiche virtuose per abbattere la concentrazione di anidride carbonica.
Il progetto europeo
Il progetto europeo Laks (Local Accountability for kyoto Goals) prendeva le mosse dalla formula 20+20+20, che sintetizza gli obiettivi posti dalla Comunit europea per ridurre del 20% le emissioni di CO2 a fronte di un aumento del 20% di energie rinnovabili e di un aumen-
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Emissioni inquinanti La ricetta...
D irittiAmbiente
delle misure previste dal locale Piano di mitigazione e adattamento gi iniziata e la citt conta di ridurre del 21% (rispetto al 2005) le emissioni di gas a effetto serra. Tra le azioni gi concluse, ricordiamo linstallazione di pannelli fotovoltaici e di sistemi solari termici su diversi edifici, la sostituzione di caldaie a combustibile liquido con caldaie a biogas e il recupero di biogas dagli impianti di smaltimento rifiuti per la produzione di energia elettrica (300 megawatt/anno). Gli interventi sono proseguiti con la razionalizzazione delle consegne merci nel centro storico e lacquisto di mezzi a bio-diesel per la flotta del Comune.
to del 20% dellefficienza energetica entro il 2020. Le citt coinvolte si sono impegnate non solo a fotografare lo stato dellarte ma hanno valutato le soluzioni necessarie per abbattere i gas serra, cominciando a metterle in pratica e misurandone le performance. A Reggio Emilia si partiti dai dati dellanno 2000, quando lanidride carbonica era a quota 1.375.000 tonnellate. Solo le strutture di propriet del Comune ne erano direttamente responsabili per circa il 5%. Lobiettivo della citt emiliana quello di raggiungere una riduzione complessiva del 22% entro il 2020. Un primo studio sullandamento della riduzione delle emissioni fatto nel 2010 (utilizzando dati del 2008) ha dimostrato che la citt in linea con lobiettivo, avendo raggiunto una riduzione del 9,7%. Il Piano di mitigazione stilato, e in parte gi concretizzato, prevede interventi mirati su una serie di problematiche. Reggio Emilia, ad esempio, ha rinnovato il proprio parco di mezzi pubblici sostituendo i pi obsoleti e investendo sullelettrico. Il Comune ha poi puntato sulle due ruote e oggi pu vantare, secondo Legambiente, il primato italiano assoluto di piste ciclabili. Lamministrazione poi ha puntato molto sullefficienza energetica delle costruzioni e su forme di mobilit sostenibile, dal car-sharing al Bicibus, uniniziativa che coinvolge numerose scuole elementari per far s che gli alunni si spostino in bici tutto lanno. Anche a Padova la realizzazione
che si recuperano grazie allefficienza che esprimono, sino a diventare economicamente convenienti per famiglie e imprese, nel medio periodo. Il sistema degli incentivi e degli sgravi fiscali oggetto di dibattito continuo, e la mannaia dei tagli incombe. anche vero per che difficile credere che il nostro paese potr incamminarsi sulla via di una rivoluzione ecocompatibile, senza adeguate politiche di sostegno.
Le criticit
Se Reggio e Padova ci stanno riuscendo, ora grazie al software elaborato dal progetto Laks dovrebbe essere pi facile, per tutte le amministrazioni che vorranno, conoscere quali sono le maggiori fonti di inquinamento sui rispettivi territori ed intervenire su di esse. In tempi di crisi economica si restringono pur tuttavia le risorse per linnovazione, nel privato e soprattutto nel pubblico, e a farne le spese potrebbe essere proprio la lotta ai gas serra. Le nuove tecnologie, meno impattanti, hanno costi di partenza ancora sostenuti (basti pensare al fotovoltaico o ai mezzi elettrici),
uanto pesa ciascun settore della vita istituzionale, produttiva e civile nella bilancia delle emissioni climalteranti? possibile compilare un inventario col quale - partendo dalle dimensioni della localit, popolazione, tipo di struttura urbanistica, quadro delle attivit che vi si svolgono riuscire a calcolare la quota di inquinamento generata? Il progetto europeo Laks, in questi tre anni, servito soprattutto a questo, e la risposta ai quesiti affermativa. Di pi: si riesce addirittura a stabilire quanta CO2 produciamo pro-capite. A Reggio Emilia, dove il 14 ottobre si svolto un convegno sui primi risultati del progetto Laks, questa cifra si attestava sulle 9,4 tonnellate di anidride carbonica per persona nel 2000. Padova era a quota 9 tonnellate nel 2005, con un utilizzo base di energia pro-ca-
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Le soluzioni in campo
Le
soluzioni anti-inquinamento che le citt europee possono mettere in campo per migliorare laria che respirano i loro cittadini esistono davvero. Sono quelle che hanno iniziato a mettere in pratica gi in questi anni le Municipalit che hanno aderito al progetto Laks. Una serie di contromisure che qualsiasi localit del Vecchio Continente pu adottare. Si va dalla costruzione di p iccole centrali fotovoltaiche, alledificazione di impianti dello stesso tipo (per totale 5 megaWatt) su tetti e terreni, dalladozione di microturbine e cogenerazione nellindustria sino alla sostituzione - nellilluminazione pubblica - delle lampade a mercurio con quelle ai vapori di sodio ad alta pressione. E ancora: sostegno finanziario per lacquisto di beni a risparmio energetico, sostituzione di caldaie con modelli di ultima generazione, meccanismi di aiuto alla cittadinanza per linstallazione di collettori solari utili alla produzione di acqua calda domestica. Rimanendo sugli interventi pubblici, il progetto Laks suggee risce il rinnovo del parco circolante e lintroduzione dellecoguida per formare i conducenti di mezzi del trasporto locale a uno stile di guida pi eco-compatibile.
CO2 allanno.
Lenergia elettrica la prima indiziata
pite pari a 31 megaWatt. Ma le sorprese non sono finite. infatti emerso che, contrariamente a quanto porterebbe il senso comune, non il traffico il solo snodo critico sul quale lavorare, per ridurre linquinamento. sufficiente leggere i dati del focus sullincidenza del transito dei mezzi a motore per accorgersene. Il settore della mobilit ha in-
fatti diverse incidenze a seconda delle citt europee coinvolte dalla sperimentazione: a Reggio Emilia pesa per il 27%, a Girona per il 26%, a Bydgoszcz per il 19%, mentre a Padova vale solo il 17%. Nel dettaglio, a Reggio Emilia le attivit economiche, industriali, commerciali e agricole sono responsabili del 37% delle emissioni totali, il settore residenziale di un altro 23%. A Padova linventario Laks ha permesso di evidenziare come il comparto industriale
sia il maggior responsabilecon il 36% dellinquinamento prodotto. Il commercio e le strutture istituzionali invece pesano per un ulteriore 15%. Tuttavia, anche il settore residenziale, con il 29% delle emissioni, un campo in cui il Comune pu lavorare insieme con i residenti. Il software elaborato fornisce anche un quadro delle singole fonti energetiche e dei combustibili che provocano le maggiori quantit di CO2. A Padova lenergia elettrica quella pi impattante(37%); a seguire il gas naturale (24%) e lolio combustibile (20% delle emissioni). E nelle altre due citt europee? A Bydgoszcz lambito pi delicato il settore residenziale (34% dellinquinamento), mentre per Girona la produzione locale di energia la vera fase critica, con il 37% delle emissioni di anidride carbonica.
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BOCCIATI E RIPROPOSTI
Il mese scorso sono stati rimessi allordine del giorno di unassemblea straordinaria alcuni interventi sul tetto bocciati, a maggioranza, in aprile. legittimo? ANNA B., COMO La legge non statuisce se e quando pu essere messo allordine del giorno un argomento n se e quando pu essere riproposto allassemblea. Per la Cassazione le deliberazioni assembleari non sono di regola mai irrevocabili e possono perci essere modificate o revocate da una valida deliberazione successiva (12/4/1976, n. 128). Nulla vieta, quindi, di portare in assemblea una materia gi discussa, anche a poche settimane da una deliberazione assunta sullargomento. Il mio condominio ha pi scale, ognuna servita da un impianto tv terrestre e/o satellitare. Il mio vicino chiama spesso il tecnico, che non verifica mai se il problema solo suo o di tutti. Cos spesso mi ritrovo senza segnale, senza sapere perch o essere stato avvisato... Lamministratore dice che le spese saranno addebitate a chi di dovere. Ma il modo di procedere? Ho chiesto che la questione sia messa allordine del giorno della prossima assemblea, ma non ho avuto risposta. ALBERTO CODAN, E-MAIL
Il diritto di installare antenne e accessori, quindi anche di tenerli in buono stato, che consenta a tutti i condomini di godere pienamente del servizio, trova fondamento nel diritto allinformazione garantito anche dallart. 21 della Costituzione. Per esercitare questo diritto primario il singolo ha la facolt di eseguire tutti gli atti e gli accorgimenti necessari, non ultimo quello di richiedere lintervento di un tecnico specializzato per le riparazioni dellimpianto tv. La ricezione del segnale televisivo in un appartamento non un servizio secondario: se viene compromesso il diritto allinformazione televisiva, legittima la richiesta di tutela in via durgenza (art. 700, codice di procedura civile). Nel caso del lettore si presume che la richiesta di supralluoghi e interventi sia stata vagliata dallamministratore: piuttosto improbabile che uno specialista venga scomodato per il capriccio di un condomino, con tutte le spese che ne conseguono, ma pi credibile che lo si faccia per una
reale necessit. Ed probabile che non sia stato possibile risolvere il problema con un solo intervento, ma che sia stato necessario metterci mano pi volte. Il tecnico potrebbe anche essere stato chiamato a operare sullimpianto del singolo, ossia sulla parte che, dipartendosi dal centralizzato, arriva fin nellappartamento. In ogni caso, la richiesta di essere avvisati quando si prevedono interventi, e quindi possibili interruzioni del servizio, pi che legittima: il diritto alla ricezione del segnale tv uguale per tutti. La cosa migliore da fare scrivere una raccomandata con ricevuta di ritorno allamministratore, spiegando i disagi che si stanno vivendo e chiedendo che i condomini vengano avvisati preventivamente degli interventi che si effettuano sullimpianto. Contestualmente, si pu chiedere che la questione venga messa allordine del giorno della prima assemblea utile, richiesta che deve essere accolta anche se presentata da un solo partecipante.