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Podcast

Italiano

Come raggiungere il
livello avanzato
in italiano

B2 C2

Davide Gemello, 2023 © Podcast Italiano


Indice
Introduzione - pag. 3
1) Che cosa s’intende per livello avanzato? - pag. 4
2) Competenze passive: ascolto e lettura - pag. 8
3) Competenze attive: parlato e scritto - pag. 17
4) Grammatica -pag. 26
5) Lessico - pag. 28
6) Abilità di notare - pag. 32
7) Pronuncia - pag. 33
8) Certificazioni - pag. 34
Conclusione - pag. 35

Scarica l’audiolibro di questo ebook. Troverai i codici temporali


affianco al titolo di ogni capitolo.

2 Come raggiungere il livello avanzato in italiano, Davide Gemello


Grazie per aver scaricato il mio ebook gratuito su come raggiun-
gere un livello avanzato in italiano.

In questo libretto non intendo darti consigli troppo generali su


come imparare l’italiano, bensì il più possibile specifici su come
fare il salto da livello intermedio a livello avanzato, dalla “zona
B” alla “zona C”. No, non sto parlando di biglietti della metropoli-
tana o dell’autobus, ma dei livelli linguistici.

Certo, alcuni consigli sono validi a tutti i livelli, dunque mi per-


donerai se li hai già sentiti duecentomila volte in passato...

Cercherò in particolare di focalizzarmi su ciò che puoi cambiare


o fare diversamente rispetto a ciò che già fai , su tecniche e strat-
egie che ti permetteranno di uscire dalla tua zona di comfort
linguistica e di mettere alla prova le tue competenze.

Se non mi conosci io mi chiamo Davide, insegno l’italiano online e


amo le lingue straniere. Ne ho imparate 4 o 5 e per due di queste
(inglese e russo) ho conseguito una certificazione C2.

Questo ebook e la sua versione audio sono destinati a un pubbli-


co di livello intermedio, indicativamente di livello B2.

Ringrazio tutti gli studenti che mi hanno raccontato le loro storie


e mi hanno aiutato ad aggiungere consigli a cui non avrei nem-
meno pensato.

Incominciamo?

3 Come raggiungere il livello avanzato in italiano, Davide Gemello


1) Che cosa s’intende per livello
avanzato? (01:17)
Ma che si intende per livello avanzato?

Prendiamo la descrizione del livello C2 nel Common European


Frame of Reference for Languages, o CEFR, da cui derivano i famosi
livelli A1, A2, B1, B2, C1, C2 di cui sicuramente hai sentito parlare. Il
C2, come saprai, è il livello più alto della scala ed è descritto in questo
modo:

C2 - Livello di padronanza della lingua in situazioni complesse


“Comprende con facilità praticamente tutto ciò che sente e legge. Sa
riassumere informazioni provenienti da diverse fonti sia parlate che
scritte, ristrutturando gli argomenti in una presentazione coerente. Sa
esprimersi spontaneamente, in modo molto scorrevole e preciso, indi-
viduando le sfumature di significato più sottili in situazioni complesse.”

Bene, questa è la descrizione generale e ci ha già dato qualche idea:


comprensione a livelli altissimi, facilità e spontaneità nelle com-
petenze attive (parlato e scritto), abilità di cogliere sfumature della
lingua. Mica bruscolini (=mica poco)...

Vedremo nelle prossime lezioni nel dettaglio la definizione che il


CEFR dà per ognuna delle quattro competenze e lo useremo come
punto di partenza per capire come lavorare per migliorare ognuna di
esse.
Ma prima, due domande importanti.

• Il C2 è il livello massimo che possiamo raggiungere?

4 Come raggiungere il livello avanzato in italiano, Davide Gemello


• Il C2 è l’obiettivo che devi porti?

Rispondendo alla prima, io direi di no. Io credo che il livello C2, anche
quando è effettivamente certificato, non equivalga al livello di un
madrelingua, soprattutto di un madrelingua di buona cultura (per-
ché anche un madrelingua ovviamente può parlare meglio o peggio
la sua lingua).

Anzi, direi proprio che c’è un mondo dopo al livello C2; dopotutto,
si può continuare a migliorare una lingua per sempre. Io ho un C2 in
inglese e sento di imparare tutti i giorni qualcosa di nuovo. Per questo
motivo c’è anche chi ha ipotizzato due livelli oltre al C2, il D1 e il D2 (!).

Tu mi dirai: “Mamma mia Davide, mi stai già deprimendo così”. Non lo


dico per scoraggiarti. Lo dico perché secondo me è importante che tu
capisca che un C2, anche quando è certificato da un pezzo di carta,
non vuol dire parlare esattamente come un madrelingua.

Attenzione! Ci potrebbero essere aspetti in cui sarai persino più


bravo/a di alcuni madrelingua (o almeno di alcuni che conosco
io…). Potresti conoscere più lessico astratto, potresti conoscere più
parole in un determinato ambito o saperti esprimere in maniera più
formale. Tuttavia, è probabile che, anche a un livello molto alto, con-
tinuerai a fare errori (o errorini) che un madrelingua non farebbe,
e che ti mancheranno a volte parole relativamente semplici, della vita
quotidiana; soprattutto se non vivi in Italia e non devi usare la lingua
tutti i giorni nelle situazioni più pratiche e, appunto, quotidiane. A che
ti serve conoscere la parola “cacciavite”, per esempio, se vivi in Arkan-
sas e non parlerai mai di cacciaviti?
un cacciavite

5 Come raggiungere il livello avanzato in italiano, Davide Gemello


E dopotutto, chissenefrega! Il primo consiglio che darei è proprio
questo: non ambire a parlare come un madrelingua, a non fare mai
nessun errore, a parlare con un accento da madrelingua; sono obiet-
tivi irrealistici per il 99% di noi, soprattutto se non viviamo nel paese
della lingua che impariamo. Detto questo, si può raggiungere un livel-
lo altissimo (come il C2, appunto) anche dal proprio divano in tutte le
competenze di una lingua.

Il secondo consiglio è questo: chiediti se vuoi davvero raggiungere


un livello avanzato in italiano, se è un obiettivo che fa per te, se sei
disposto/a a fare lo sforzo necessario. Perché dovrai lavorare sodo.

Ricordati che l’apprendimento delle lingue non è un processo lineare:


il progresso rallenta molto dopo il livello intermedio (si parla non a
caso del plateau del livello intermedio); passare da un A1 a un B1, per
esempio, richiede molto più lavoro e più tempo rispetto a passare da
un B1 a un C1 e i vantaggi potrebbero semplicemente non interes-
sarti, non valere la pena.

Valuta i tuoi obiettivi: vuoi essere “semplicemente” in grado di viag-


giare in Italia e comunicare in italiano del più e del meno? Vuoi rius-
cire a parlare con scioltezza di qualsiasi argomento, semplice o comp-
lesso? Vuoi arrivare a leggere romanzi del ‘900? Vuoi lavorare in Italia?
Vuoi iscriverti all’università?

Sei tu a decidere. Ti consiglio però di prenderti un momento per pen-


sarci, anche adesso. Sul serio, fermati e pensaci un attimo.

Un livello B2 è ottimo per molte, forse la maggior parte delle per-


sone, e potrebbe essere perfettamente sufficiente anche per te.

6 Come raggiungere il livello avanzato in italiano, Davide Gemello


D’altro canto, è bello avere un livello avanzato per molti motivi e io
sono molto felice di ciò che mi permette di fare nelle lingue in cui l’ho
raggiunto (inglese in primis): mi riempie di gioia e soddisfazione
poter capire tutto ed esprimermi senza difficoltà sulla maggior parte
degli argomenti.

Tieni presente, inoltre, che un livello (C1, C2, quello che vuoi) non sig-
nifica che tutte le nostre competenze siano allo stesso livello. Mol-
ti infatti capiscono benissimo una lingua ma la parlano male, oppure
parlano bene ma non sanno scrivere bene (parlo per esperienza in
alcune delle lingue che so…). Certo, le competenze passive saranno
sempre a un livello più alto di quelle attive; non ho ancora incontrato
una persona che parli meglio di quanto capisca...

Detto ciò, se vogliamo avere un livello C1 o C2 equilibrato, armonico


(che è ciò che considero in questo libro), dobbiamo lavorare a tutte e
4 le abilità parallelamente e non trascurare quelle attive.

C’è poi il caso curioso e comune del “paradosso romanzo”, come lo


chiamo in questo libro (non sapevo che nome dargli, ma “paradosso”
fa sempre molto figo, non trovi)? Mi riferisco a quel fenomeno per cui
chi conosce lo spagnolo, il portoghese o altre lingue romanze e perciò
ha un enorme vantaggio in termini di comprensione, capisce tutto
o quasi con facilità tende a essere un po’ più pigro e rilassato in quan-
to ad abilità attive e accuratezza grammaticale rispetto a chi invece
viene da una lingua più distante.
Se rientri in questa categoria di persone presta attenzione, perché ti
darò qualche consiglio più avanti nel libro.

Ancora tre consigli generali.

7 Come raggiungere il livello avanzato in italiano, Davide Gemello


Per raggiungere il livello avanzato è utile uscire dalla propria zona di
comfort, come ho già menzionato, e fare cose che non hai mai fatto.
Ciò che ha funzionato finora potrebbe non bastare per fare il salto da
zona B a zona C.

In secondo luogo, prenditi il tempo necessario e armati di pazien-


za. La strada verso il C2 è lunga e lenta, dunque non devi avere fretta.

Terzo consiglio, applica i consigli che troverai in questo libro in


maniera graduale e progressiva. Va bene uscire dalla zona di com-
fort, ma sarebbe meglio non mettersi a fare mille cose nuove (ed es-
tremamente più sfidanti di ciò che fai di solito) tutte in una volta.

2) Competenze passive: ascolto e


lettura (08:40)
Consideriamo ascolto e lettura, ovvero le abilità passive.

2.1) Ascolto

Partiamo dall’ascolto. L’ascolto a livello C2 nel CEFR è descritto così:

Non ho nessuna difficoltà a capire qualsiasi tipo di lingua parlata, sia


essa dal vivo, sia trasmessa, anche se il discorso è tenuto in modo veloce
da un madrelingua, purché abbia il tempo di abituarmi all’ accento.

Magari sei già a questo livello, o non molto distante! Tanti dei miei
studenti sono davvero molto bravi a capire l’italiano parlato. L’ascolto

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è infatti l’attività maggiormente praticata dalla maggior parte deg-
li studenti (o almeno dagli studenti nel mio pubblico), e con ascolto
intendo anche la fruzione di film, video, serie TV. Può esserci anche la
componente visuale, dunque.

Vediamo quali sono le sfide per quanto riguarda l’ascolto.

Un grande ostacolo possono essere gli accenti dell’italiano, che sono


menzionati alla fine della definizione CEFR. Essenzialmente l’italiano
scritto è molto molto simile in tutta Italia, ciò che cambia è soprattut-
to la fonetica. So per esperienza che molti studenti fanno più fatica a
capire certi accenti come il romano, il fiorentino o il napoletano.

Beh, se si vuole avere una comprensione avanzata bisogna esporsi a


un gran numero di accenti. Puoi dire di sapere veramente l’italiano a
un livello avanzato se non capisci un romano o un napoletano o un
veneto? Sono varietà molto importanti a livello di numero di parlanti,
dunque bisogna farcisi l’abitudine.

Il mio consiglio è quello di ascoltare deliberatamente accenti e va-


rietà di italiano che troviamo più difficili da comprendere. Se per te,
come per molti, questo significa esporsi maggiormente ad accenti del
Centro e del Sud, beh, ti tocca farlo. :) Ti possono aiutare i miei video
sull’argomento, ma poi devi fare molta pratica uditiva.

Oltre agli accenti un ostacolo alla comprensione uditiva sono i difet-


ti di pronuncia (la “erre moscia”, per esempio) o l’”ipoarticolazione”
(hai presente chi parla mangiandosi le parole?). Inoltre, la definizione
CEFR menziona anche la velocità. Sì, bisogna abituarsi ad ascoltare
persone che parlano velocemente (che spesso significa che si mangi-
ano anche UN PO’ le parole). Se a velocità moderate capisci tutto puoi

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considerare di aumentare la velocità di un video o di un podcast,
per esempio, o di ascoltare persone che parlano molto rapidamente,
come esercizio..

Insomma, un conto è ascoltare me, che parlo a una velocità control-


lata, articolando ogni parola che dico; un altro paio di maniche è as-
coltare persone che parlano alla velocità della luce, si mangiano le
parole e magari hanno pure un accento che per te è inusuale o dei dif-
etti di pronuncia. Cerca di ascoltare chi capisci con più fatica (molti
miei studenti fanno fatica a capire il famoso canale YouTube di notizie
Breaking Italy, per esempio, il cui conduttore è sardo; ecco, può es-
sere un buon esercizio per molti).

A livello di contenuti, ti consiglierei di ascoltare (e guardare) davvero


di tutto, purché ti piaccia, ma soprattutto contenuti per madrelin-
gua e contenuti “sfidanti”. Consuma meno contenuti adattati per
stranieri e più contenuti autentici per italiani. Se capisci molto bene
i miei video e podcast o quelli di altri insegnanti di italiano vuol dire
che potresti (e dovresti) passare sempre più a contenuti autentici.

Non vuol dire che tu debba abbandonare i materiali per studenti (so-
prattutto non i miei! Mi raccomando ;)), perché in fin dei conti s’impa-
ra sempre qualcosa anche da questo tipo di contenuti; ma per fare il
salto da intermedio ad avanzato devi dare la priorità a contenuti per
madrelingua.

Ci sono poi certi tipi di contenuti che presentano insidie. Trovo per
esempio che le conversazioni spesso siano più difficili da seguire
dei monologhi, specie se i due (o tre, o quattro…) parlanti parlano
uno sopra l’altro. Ascolta dunque podcast per madrelingua con più
persone che parlano tra di loro oppure interviste.

10 Come raggiungere il livello avanzato in italiano, Davide Gemello


Personalmente trovo anche difficile capire i film registrati in presa
diretta (cioè, con i microfoni sul set, quindi non doppiati), dove l’au-
dio spesso è meno chiaro rispetto a un video o un podcast e gli attori
bisbigliano (=parlano un po’ così a bassa voce). I film doppiati vanno
benissimo per ascoltare un italiano neutro (ne parlo nei miei materia-
li e corsi sulla pronuncia), ma sono meno sfidanti a livello uditivo dei
film con audio “reale” perché la dizione dei doppiatori è perfetta e la
qualità audio cristallina.

Con contenuti “sfidanti” mi riferisco anche al livello stesso della lingua


e della difficoltà degli argomenti trattati: ascolta podcast o video che
trattino argomenti più “elevati”, partendo sempre dai tuoi interessi.
Economia, storia, filosofia, scienza, cultura, cinematografia, psicolo-
gia… sarai tu a decidere. Segui i tuoi interessi. Argomenti elevati ti
permetteranno di scoprire lessico meno comune e costruzioni gram-
maticali più avanzate.

Allo stesso tempo, però, non disdegnare anche i contenuti più


“casual”, più “informali”, e meno intellettuali (che non significa nec-
essariamente più semplici). Potrebbero interessarti a questo propos-
ito i comici stand-up (genere che in Italia si sta diffondendo molto),
che spesso e volentieri hanno anche i loro podcast (Cashmere e Tinto-
ria, per fare due nomi… cercali su YouTube). Trovo che il genere comi-
co possa rappresentare una sfida anche per la presenza di riferimen-
ti culturali che mettono in difficoltà uno straniero. Inoltre capire la
comicità in una lingua è un segno di grande padronanza della lingua
stessa, dunque può essere un buon esercizio.

A mio modo di vedere un livello avanzato implica una capacità di


comprensione di lingua sia formale, che informale; dovresti abit-

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uarti a cogliere sfumature dei registri dell’italiano, per poi imparare a
maneggiarle nel tuo parlato.

Un consiglio (che dovrei seguire anch’io, onestamente…) è quello di


disattivare i sottotitoli dai film e dalle serie TV. Sebbene siano un
compagno indispensabile nelle fasi iniziali, possono rischiare di non
farci progredire molto nell’ascolto. O meglio, sono un’opportunità
mancata di mettere alla prova l’orecchio. Se ti sembra di capire molto
bene un film o una serie disattiva i sottotitoli e vedi come va. Da un
lato magari ti perderai qualche parola, dall’altro lato starai facendo
fare un esercizio più complesso al tuo orecchio. Un altro modo di “us-
cire dalla zona di comfort”.

Un altro consiglio interessante è attivare l’audiodescrizione sulle


piattaforme di contenuti streaming (Netflix, ecc.), ovvero una sorta di
traccia audio pensata per chi ha difficoltà visive., che descrive a voce
tutto ciò che avviene (non sempre è disponibile, però). Lo ammetto, io
trovo l’audiodescrizione un po’ strana e a tratti irritante, ma permette
senza dubbio di riempire tutti gli spazi vuoti tra le battute degli attori,
che a volte sono molto frequenti in alcuni film, con ulteriore input
comprensibile. E a chi non piace l’input comprensibile?

Infine, prova ad ascoltare audiolibri. Ascoltare audiolibri è un ottimo


esercizio a livello di complessità lessicale e grammaticale. Puoi ab-
bonarti a Audible o Storytel, ma trovi un sacco di titoli gratuitamente
su YouTube. Non saranno sfidanti a livello di accento (anzi, rappre-
sentano un ottimo esempio di italiano neutro, che può interessarti se
vuoi approfondire questo modello fonetico di cui parlo nei miei corsi),
ma, come per i libri, la difficoltà starà nel lessico impiegato, nelle-
costruzioni grammaticali avanzate, nei periodi lunghi...

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A proposito, gli audiolibri mi permettono di fare una transizione
dall’ascolto alla seconda competenza passiva, la lettura. Dopotutto
ascoltare un audiolibro è un po’ come leggere con le orecchie…

2.2) Lettura

La lettura è definita così nel CEFR:


Riesco a capire con facilità praticamente tutte le forme di lingua scritta
inclusi i testi teorici, strutturalmente o linguisticamente complessi, quali
manuali, articoli specialistici e opere letterarie.

Definizione abbastanza ambiziosa, non trovi? Io stesso, infatti, con


il mio livello di inglese farei un po’ di fatica a capire un romanzo del
1800. E poi articoli specialistici?! Su qualsiasi argomento scientifico o
tecnico? Con “facilità”, per giunta?! Non so, mi sembra un po’... tanto…

Sebbene io abbia qualcosa da obiettare, è vero che la lettura è dav-


vero utile. Lo è a qualsiasi livello ma forse ancor di più per raggiun-
gere un livello avanzato.

Come ho spiegato in un vecchio video, i libri contengono media-


mente molte più parole a noi sconosciute, desuete o di bassa fre-
quenza, rispetto a un video youtube o un podcast. A un livello B2,
tendente al C1, potrai capire alla perfezione (o quasi) i video Youtube
che guardi o i podcast che ascolti, ma un libro (o un audiolibro) rap-
presenteranno sempre una sfida maggiore, anche a livello grammat-
icale: il passato remoto, per esempio, è molto più comune nella narra-
tiva che nella lingua orale. A livello testuale, poi, avremo tipicamente
periodi più lunghi e sintatticamente più complessi rispetto al linguag-

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gio orale. Quindi una bella sfida.

Un romanzo, inoltre, è generalmente più complesso di un libro


non-fiction, a un saggio, per via del suo linguaggio descrittivo tipico
della narrativa (chi diavolo dice “aggrottare la fronte” nella vita di tutti
i giorni?!). Certo, anche un saggio molto tecnico può risultare molto
complesso per via della sua terminologia specifica.

Il mio consiglio è di leggere (o ascoltare) libri di qualsiasi genere,


sia non-fiction, sia narrativa, in base ai tuoi interessi (l’elemento del
piacere è fondamentale a tutti i livelli…). In base a un mio recente
sondaggio su Instagram tanti studenti non hanno mai letto un libro in
italiano. E tu? Leggere interamente un romanzo è sicuramente una
grande sfida, ma anche un importante traguardo.

Un consiglio che ti darei: non esagerare con la durata del libro, se


non sei abituato a leggere in italiano. Leggere libri di centinaia di pag-
ine è una grande sfida e più rappresentare un ostacolo psicologico
grande. Forse conosci la sensazione di andare avanti a leggere con es-
trema difficoltà, non capire 40 parole per pagina, odiare ogni singolo
minuto del processo e chiederti quali scelte sbagliate nella tua vita ti
abbiano portato a questo momento… beh, forse meglio partire da
libri più brevi e più semplici.

Un altro consiglio è: non sentirti in dovere di leggere per forza “clas-


sici” o “alta letteratura”. L’importante è leggere e trarre piacere dalla
lettura, vanno bene anche romanzi da quattro sol-... ehm, che non
hanno per forza una grande importanza culturale.

A un livello di difficoltà inferiore ti consiglio gli articoli online, più


semplici anche perché più corti. A questo scopo, due siti fantastici

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che ti consiglio sono Il Post (per articoli di vario genere, anche appro-
fondimenti sociali, culturali, tecnologici; non per forza su notizie di
attualità, che magari non t’interessano) e Focus (rivista di divulgazi-
one scientifica, con articoli anche molto molto brevi). A proposito, c’è
chi consiglia le riviste cartacee: io non le ho mai lette dunque non ho
molto da consigliarti, ma può essere qualcosa da provare. Ogni tanto
può essere interessante abbandonare i dispositivi e tornare alla cara,
vecchia carta.

Devo dire però che personalmente preferisco leggere libri con


dispositivi come il Kindle (o l’applicazione Kindle), principalmente
perché mi permettono di cercare velocemente parole sconosciute.
Leggere un libro cartaceo sicuramente è un’esperienza piacevole, per
molti più piacevole di leggere su un dispositivo elettronico (sicura-
mente ci permette di distrarci un po’ di meno). Resta il fatto che con
un libro cartaceo non possiamo cercare una parola sul momento
senza rompere il flusso della lettura, prendere il cellulare, cercare su
un’app. A questo proposito, dai un’occhiata a questo recente video di
Luca Lampariello su come usare Google Lens con i libri cartacei.

Altrimenti, una piattaforma come LingQ è ottima per la lettura (e per


l’ascolto); sebbene trovo sia più utile a un livello principiante o inter-
medio, può avere la sua utilità anche nella transizione verso un livello
avanzato per evitarci la noia di cercare le parole che non conosciamo
su un dizionario. Parlo ovviamente di dizionari online, quelli cartacei
nemmeno li considero… c’è qualcuno che li usa ancora??!

Un’alternativa meno avanzata ma più economica (o addirittura gratis,


entro certi limiti) è ReadLang, che ha un’ottima estensione web e ci
permette di leggere un testo o un articolo direttamente su internet.
Non viene aggiornato da anni, ma rimane un ottimo strumento.

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Un consiglio meno comune che mi piace dare è leggere Reddit. Red-
dit è una sorta di mega-forum con pagine su qualsiasi argomento. In
Italia non è così conosciuto, ma esiste una pagina generalista molto
attiva che si chiama r/italy, in cui si discute di argomenti di qualsiasi
genere in lingua italiana. La cosa che apprezzo è che le discussioni su
Reddit sono mediamente più intelligenti e i suoi utenti più accultura-
ti rispetto agli altri social, dove abbondano le discussioni idio-… ehm,
meno mature. Dacci un’occhiata: secondo me vale la pena.

Oggi, rispetto al passato, non esiste più il problema di mancanza di


contenuti; semmai abbiamo il problema opposto, l’imbarazzo della
scelta. Per questo motivo è relativamente facile raggiungere un livello
passivo molto buono (molti dei miei studenti l’hanno fatto). Se sei già
a un livello intermedio e vuoi fare il salto di qualità devi cercare di us-
cire dalla tua zona di comfort (lo dirò molte volte, in questo ebook) di
ascolti e letture. Fai qualcosa di nuovo, di diverso, di più sfidante.

Poi certo, è sempre bello ogni tanto tornare a contenuti più “sempli-
ci”, che capiamo con grande facilità e ci fanno sentire “a casa”. Bisogna
forse trovare un equilibrio tra contenuti piacevoli, buoni per l’autosti-
ma, e contenuti più complicati.

Cerca però di evitare la frustrazione. Se inizi a leggere un romanzo di


inizio ‘900 e trovi davvero frustrante non capire decine di parole in
ogni pagina… beh, lascia perdere. Magari inizia da un romanzo con-
temporaneo, più alla tua portata.

Ognuno di noi ha una tolleranza diversa al “non capire”; io per-


sonalmente mi infastidisco velocemente quando non capisco qualco-
sa (tu magari sei più tollerante!). Le emozioni negative nell’apprendi-

16 Come raggiungere il livello avanzato in italiano, Davide Gemello


mento delle lingue andrebbero evitate, dal mio punto di vista.

Ricorda quanto ho detto nell’introduzione sul fare le cose in maniera


graduale. La difficoltà deve essere desiderabile: non troppa, né
troppo poca. Ma un po’ di difficoltà ci deve essere, per progredire!

3) Competenze attive: parlato e


scritto (23:33)
Le abilità attive richiedono, rispetto a quelle passive, un po’ più di
proattività e pianificazione da parte nostra.

3.1) Parlato

Partiamo dal parlato, che nel CEFR viene suddiviso in interazione


(parlare con qualcuno) e produzione orale (in sostanza parlare con
altri e fare monologhi o presentazioni)

L’interazione è descritta così :

Riesco a partecipare senza sforzi a qualsiasi conversazione e discussione


e ho familiarità con le espressioni idiomatiche e colloquiali. Riesco ad
esprimermi con scioltezza e a rendere con precisione sottili sfumature di
significato. In caso di difficoltà, riesco a ritornare sul discorso e a riformu-
larlo in modo così scorrevole che difficilmente qualcuno se ne accorge.

Anche qui, trovo un pelino (=leggermente) ambiziosa la descrizione


“partecipare senza sforzi a qualsiasi conversazione e discussione”.
Anche un madrelingua può fare sforzo in una conversazione, specie

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se non conosce bene l’argomento e gli manca del lessico chiave, op-
pure se è in preda a forti emozioni, per esempio! Ti posso assicurare
che, pur avendo un C2 in inglese, ci sono argomenti o situazioni in cui
faccio fatica a esprimermi e sembra che io sia regredito di colpo a un
A2…

La produzione orale invece è descritta così:


Riesco a presentare descrizioni o argomentazioni chiare e scorrevoli, in
uno stile adeguato al contesto e con una struttura logica efficace, che
possa aiutare il destinatario a identificare i punti salienti da rammentare
(=ricordare).

Incominciamo dall’annoso problema del “capire bene ma parlare


male”, a cui tempo fa ho dedicato un video (che secondo me è anco-
ra valido). Il riassunto della tesi del mio video era: è ovvio che se non
parli mai parlerai male. Hai mai conosciuto un bravo chef che cucina
una volta ogni sei mesi e impara tutto guardando solo trasmissioni di
cucina? O un bravo calciatore che guarda tutte le partite in tv ma non
gioca dal 92?

Se anche tu pensi di parlare molto peggio rispetto a quanto capisci


chiediti: “Quante volte ho parlato italiano nello scorso mese?”

In generale è normale che le abilità attive siano a un livello infe-


riore di quelle passive, e in un certo senso è così anche nella nostra
madrelingua. Siamo in grado più o meno tutti di capire un romanzo,
ma probabilmente non saremmo capaci di scriverlo noi stessi usando
lo stesso linguaggio descrittivo, le stesse costruzioni, lo stesso lessico
(o almeno, la maggior parte di noi)!

Riprendiamo il discorso del “paradosso romanzo”, c’è chi parla una

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lingua romanza (o due, o tre…) e dunque a livello di comprensione
passiva è enormemente avvantaggiato in partenza. Queste persone
dovranno comunque fare molta attenzione a curare il proprio parlato
e la propria produzione scritta, perché il rischio di affidarsi troppo
a lessico e grammatica del [inserisci la tua lingua romanza] è reale.
Del tipo, “capisco tutto benissimo dunque parlo senza curare ciò che
dico, assumendo che in italiano questa cosa si dica esattamente come
in [inserisci lingua romanza].” Ma ci torniamo nel capitolo sulla gram-
matica.

Il consiglio che ti darei per raggiungere un livello avanzato nel parlato


(e nello scritto) è di aumentare molto l’output e, magari, sacrificare
un po’ di tempo che dedichi normalmente alle attività passive per
dedicarlo ad attività… attive (scusa il gioco di parole). Magari al posto
di guardare un film puoi fare una conversazione con un tutor (su siti
come Italki) o con un partner linguistico. A questo proposito c’è un
mio vecchio episodio del podcast in cui parlo di come trovare un
partner linguistico. Avere una persona con cui parlare regolarmente è
una delle cose più utili e più divertenti che puoi fare, dunque ascolta
l’episodio per qualche dritta utile.

Datti come obiettivo una lezione di lingua o una conversazione con


un partner linguistico a settimana. Una o due ore a settimana faran-
no tanto, te lo garantisco. Questo è un consiglio valido a tutti livelli, in
realtà; ma ci sono persone (come me) che in una fase iniziale del pro-
prio apprendimento danno la priorità alle competenze passive e par-
lano/scrivono poco. Se sei come me, beh, arrivato a un livello B1-B2
è il momento di aumentare di molto l’output per raggiungere un
livello avanzato realmente bilanciato, equilibrato.

In mancanza di ciò, è sempre utile parlare da soli (quando fai una

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passeggiata, sei sotto la doccia, ecc.). Anche questo consiglio è valido
a tutti i livelli, ma secondo me continua ad esserlo anche nel passag-
gio da intermedio ad avanzato.

Poi, di che parlare? Il mio consiglio, anche qui, è di cercare di parlare


di argomenti sfidanti e di cui non parli spesso: discuti un film, un
libro che hai letto, una notizia di attualità. Qualsiasi cosa che sia fuori
dalla tua … wait for it… zona di comfort. Parlare di un viaggio in Italia
o del perché impari l’italiano è semplice e l’avrai fatto mille volte in
passato, vero? Meglio cambiare.

Cerca, inoltre, di pianificare in anticipo ciò di cui vuoi parlare con il


tuo insegnante o partner linguistico, in modo da poter cercare, se ti
serve, il lessico e le costruzioni che non conosci e che ti serviranno.

La produzione orale, una delle due competenze orali menzionate nel


CEFR, non è una pratica comune per molti di noi; motivo per cui po-
tresti provare ogni tanto a esercitarti, con il tuo insegnante, a fare dei
monologhi. Fai finta di essere a una conferenza, a un Ted Talk, su un
palco e racconta qualcosa. Puoi raccontare una storia che ti è succes-
sa, un argomento di cui sei appassionato, un libro che hai letto. Sei in
grado di farlo? Può essere un esercizio interessante da accompagnare
alla normale conversazione. Puoi prepararti una serie di punti (bullet
points) ed esercitarti prima della conversazione/lezione.

Concentrati sull’abilità di riformulare, di parafrasare un concetto


che non sai dire quando non conosci la parola esatta. Esprimi il con-
cetto a parole tue, spiegandolo e non chiedendo immediatamente
all’insegnante/tutor come si traduce la parola che non conosci us-
ando la tua lingua. Potrebbe sembrarti inefficiente, ma è un modo
di sforzarsi di usare solo l’italiano. Questo è ciò che intende la

20 Come raggiungere il livello avanzato in italiano, Davide Gemello


definizione quando dice “riesco a ritornare sul discorso e a riformular-
lo in modo così scorrevole che difficilmente qualcuno se ne accorge”.
Molte persone si bloccano quando non conoscono la parola o espres-
sione esatta per dire qualcosa; ecco, devi cercare di imparare a dire la
stessa cosa in vari modi diversi, aggirando la difficoltà. Se puoi, non
ricorrere all’inglese o alla tua lingua: in Italia, d’altronde, non sempre
potrai farlo (molto spesso gli italiani non sanno l’inglese o altre lingue
straniere).

Al tempo stesso, cerca di annotarti da qualche parte le parole nuove


che scopri nelle tue conversazioni e assicurati di farti dire, dopo aver
provato a parafrase il concetto, qual è il termine che stavi cercando
ma non sapevi.

Inoltre è utilissimo registrare le conversazioni (col consenso dell’al-


tra persona, ovvio!) e riascoltarle. Sarà un ottimo modo di analizzarti
dall’esterno, di ripassare tutti gli errori che il tuo insegnante o partner
linguistico ti ha corretto e di riascoltare le parole nuove che non sape-
vi e ti sei fatto dire dall’insegnante. Su Skype e Zoom c’è la funzione
di registrare le chiamate, usala! E se mi dici “ma Davide, non mi piace
riascoltare la mia voce”... fallo e basta, ti abituerai con il tempo :)

Vediamo ora qualche consiglio più particolare. C’è chi consiglia di


trovarsi una relazione romantica. Sicuramente avere un partner (ro-
mantico, oltre che linguistico) con cui parlare in italiano (a patto che
tra di voi parliate effettivamente in italiano, s’intende…) ti aiuterà tan-
tissimo; chiaramente questa non è una scelta praticabile per tutti :)

Se sei giovane o in cerca di esperienze di vita valuta di venire in Italia


a fare l’Erasmus (se vivi in Europa), volontariato o addirittura lavorare
per un po’ in Italia. Anche qui, non è un consiglio applicabile a tutti,

21 Come raggiungere il livello avanzato in italiano, Davide Gemello


ma sicuramente passare mesi in Italia aiuterà moltissimo il tuo parlato,
oltre ad essere un’esperienza di vita che porterai con te per sempre:
anzi, la lingua a mio modo di vedere passa in secondo piano, sono
esperienze che meritano di essere fatte in generale e non solo per
imparare una lingua.

Se hai tempo, modo e disponibilità economica puoi persino consid-


erare di passare del tempo in Italia (magari qualche settimana o un
mese), ma ricordati che devi cercare attivamente persone con cui par-
lare (perché non è che l’aria italiana ti fa migliorare…). Cerca di fare
attività in cui sei obbligato/a a parlare, lezioni di cucina o di fotografia,
visite guidate, gite organizzate... Anche qui, chiaramente, ci vuole un
po’ di pianificazione.

Se hai già conoscenti italiani (magari i tuoi “partner linguistici”, appun-


to) vai a trovarli. Andare in un paese e fare esperienze con persone del
posto è tutta un’altra esperienza (molto più godibile) rispetto a fare
il turista senza conoscere nessuno. Per questo motivo è importante
trovarsi partner linguistici e farsi degli amici prima di andare in Italia
(ascoltati l’episodio di cui ti ho parlato prima!).

Se invece rimani nel tuo paese ti consiglierei di crearti un ambiente


italiano, che è sicuramente più fattibile se abiti in una grande città.
Cerca di conoscere gli italiani che vivono nella tua città andando a
serate ed eventi (magari eventi di scambio linguistico). Ne ho parlato
con il mio amico Leo in questo video.

Se vuoi davvero metterti alla prova senza dover andare in Italia puoi
aprire un canale YouTube o un profilo Instagram in cui parli solo
in italiano, magari chiedendo al pubblico di correggerti. So di molte
persone che hanno fatto così e ne hanno tratto grande giovamento .

22 Come raggiungere il livello avanzato in italiano, Davide Gemello


C’è chi è addirittura è diventato famoso in Italia portando la sua pros-
pettiva di straniero che impara l’italiano (o, in alcuni casi, vive in Italia),
per esempio, Brian, aka Briller. Considera di farlo! Magari non diventi
famoso ma conoscerai italiani, che potrai incontrare nel tuo prossi-
mo viaggio. Se vuoi un po’ di visibilità in più considera di chiedere del
feedback suoi tuoi video postati online in un luogo come r/italian-
learning, una sezione di Reddit (ora sai che che cos’è) dedicata all’ap-
prendimento dell’italiano, dove scrivono sia italiani che stranieri.

Conosco poi un ragazzo brasiliano, Camilo (ciao se stai leggendo!),


membro del Podcast Italiano Club, che si è iscritto a un gruppo
Toastmaster. Non sai cosa sia Toasmaster? Nemmeno io lo sapevo; è
un’organizzazione internazionale che organizza incontri per persone
che vogliono comunicare meglio. Camilo si è iscritto a un gruppo
Toastmer italiano dove era l’unico brasiliano (e forse straniero!) del
gruppo, il quale si riuniva online periodicamente. Camilo, come gli al-
tri doveva di tanto in tanto fare dei monologhi (appunto) su argomen-
ti di vario genere. Si è messo in gioco ed è migliorato tantissimo, sia
come comunicatore che come parlante di italiano. Scopri la sua storia
qui.

Oppure c’è Paula, studentessa spagnola e anche lei membro del PI


Club, che da tempo partecipa a gite con aziende italiane di Trekking.
Un ottimo modo di fare esperienze di vita incredibili solamente in ital-
iano. Se t’interessa la sua esperienza, ne abbiamo parlato qui.

Niente male come modo di uscire dalla propria zona di comfort!

3.2) Scritto

23 Come raggiungere il livello avanzato in italiano, Davide Gemello


Passiamo allo scritto, che è descritto così:

Riesco a scrivere testi chiari, scorrevoli e stilisticamente appropriati.


Riesco a scrivere lettere, relazioni e articoli complessi, supportando il
contenuto con una struttura logica efficace che aiuti il destinatario a
identificare i punti salienti da rammentare. Riesco a scrivere riassunti e
recensioni di opere letterarie e di testi specialistici.

Forse starai pensando “relazioni e articoli complessi?! Recensioni di


opere letterarie e di testi specialistici??? Lol”. Se sei come me e come la
maggior parte degli studenti, infatti, non scrivi abbastanza e avresti
grandi difficoltà a fare una di queste attività. La scrittura, però, è im-
portante e spesso molto trascurata. Vediamo qualche consiglio in
merito.

Inizia a scrivere periodicamente testi, anche brevi (non devono es-


sere romanzi!), che fai correggere a insegnanti o partner linguistici. Se
non hai l’abitudine di farlo inizia gradualmente!

Commenta sotto ai video YouTube. Se hai paura che qualcuno gi-


udichi il tuo livello d’italiano puoi magari premettere che sei straniero
nel commento e puoi anche aggiungere qualcosa come “sarei grato/a
se correggessi i miei errori”. Anche qui, puoi partecipare a discussioni
su reddit (consiglio r/italy o r/italianlearning) o altri social.

Messaggia in chat del più e del meno con i tuoi amici, partner lingu-
istici, insegnanti… le chat sono luoghi dove praticare micro-scrittura
(come la chiamo io), che comunque è super utile e si trova a metà
strada tra lingua orale e lingua scritta. Una lingua orale scritta, se
vogliamo.

24 Come raggiungere il livello avanzato in italiano, Davide Gemello


Su Italki c’è la funzione di scrivere testi e farli correggere agli altri in-
segnanti.

Questi sono consigli generici, ma validi anche per arrivare ad un livel-


lo avanzato.

Ti do anche un consiglio avanzato: considera l’idea di scrivere un di-


ario in italiano. Il mio amico Leo di Portuguese with Leo l’ha fatto e lo
consiglia vivamente. Ci sono tanti motivi per cui vale la pena di scrive-
re un diario, ne ho parlato proprio con Leo in questa diretta esclusiva
per i membri del Club (a proposito, conosci il Podcast Italiano Club?
Sicuramente è un ottimo posto per chi vuole raggiungere un livello
avanzato in italiano).

Secondo me la chiave nella scrittura e nel parlato è la pianificazione:


dobbiamo pianificare le nostre chiamate, le nostre lezioni e ciò di cui
vogliamo parlare in esse; pianificare i testi che vogliamo scrivere e,
eventualmente, far correggere, darci un obiettivo di quanti testi e
quante chiamate vogliamo scrivere a settimana, in modo da riuscire
ad avere una giusta dose di esercizio attivo di queste competenze.

La pianificazione è importante per combattere la pigrizia, che è


il nostro nemico nello sviluppare le competenze attive. È facile, se si
vuole “fare un po’ di italiano”, mettersi ad ascoltare un podcast o as-
coltare un video YouTube. È la cosa che richiede meno energia e meno
pianificazione. Ma l’output è fondamentale per avere un livello dav-
vero avanzato ed equilibrato in una lingua.

25 Come raggiungere il livello avanzato in italiano, Davide Gemello


4) Grammatica (38:04)
La grammatica ha un suo ruolo in qualsiasi fase dell’apprendimento
di una lingua, ma secondo me la sua importanza aumenta quando
vogliamo raggiungere un livello avanzato. Se all’inizio consiglio di
ridurre al minimo l’apprendimento della grammatica e massimizzare
l’input comprensibile, per arrivare a un livello avanzato occorre dedi-
care un po’ più di attenzione alla grammatica.

La grammatica, per come la vedo io, ha un ruolo più importante


nell’output che nell’input; ovvero, se per capire un messaggio ha un
peso minore (perché alla fine è più importante conoscere le parole, il
contesto ci aiuterà a ricostruire il messaggio), per avere una maggiore
accuratezza nel parlato e nello scritto aiuta avere qualche conoscenza
grammaticale esplicita.

Il nostro cervello, in ogni caso, lavora sempre passivamente, as-


sorbendo a livello inconscio strutture e regole grammaticali a cui è
esposto di continuo. Questo avverrà naturalmente (anche se per al-
cune persone più che per altre) dunque continuando a esporci a input
comprensibile sicuramente continueremo a imparare e consolidare
strutture grammaticali nel nostro cervello. Ma un po’ di lavoro attivo
secondo me non guasta, anzi diventa necessario.

Man mano che ci inoltriamo nel territorio del C1 e del C2 secondo


ma ha senso concentrarsi su argomenti grammaticali più avanzati,
come il passato remoto, il congiuntivo, il periodo ipotetico e così via,
ma anche su argomenti grammaticali semplici che non hai mai appro-
fondito, magari. La tua ottima comprensione passiva e il tuo intuito
linguistico ti permetteranno di capire molto meglio le spiegazioni

26 Come raggiungere il livello avanzato in italiano, Davide Gemello


grammaticali che, a un livello più basso, erano molto più difficili e as-
tratte.

Puoi lavorare alla grammatica in contesti “reali”, “applicati”, per


esempio facendo al tuo insegnante domande grammaticali o interro-
gandoti sul perché di una determinata struttura grammaticale che hai
letto o sentito (si allaccia questo alla “capacità di notare”, di cui parlere-
mo più avanti).

Non sai usare il Lei in italiano? Sforzati di parlare con il tuo insegnante
o tutor dandogli del Lei, solo come esercizio. Hai qualche difficoltà
con il periodo ipotetico? Esercitati con scenari del tipo “Preferiresti?”
(=would you rather), in cui devi usare periodi ipotetici in ogni frase,
oppure scrivi un testo su scenari ipotetici (es. “se non facessi il lavoro
che faccio cosa farei?”). Individua i tuoi punti deboli e affrontali ap-
ertamente, nel parlato e nello scritto.

Puoi ovviamente anche esercitarti in maniera mirata, facendo i clas-


sici esercizi di grammatica, che trovi a vagonate su internet (non è
neanche necessario comprare un libro, ma se vuoi puoi farlo). Non
fare l’errore di fare sola teoria e nessuna pratica: gli esercizi sono im-
portanti. Puoi ascoltare 10 volte una spiegazione sul periodo ipotetico
e avere una sensazione di familiarità, ma è solo mettendoti a fare es-
ercizi sul periodo ipotetico (o cercando di usarlo attivamente nel tuo
parlato) che lo padroneggerai veramente. Pratica, pratica, pratica
per quanto riguarda la grammatica (e ho fatto pure la rima).

Ripeto, la grammatica non deve diventare il focus del tuo apprendi-


mento, solo le darei un pochino di importanza in più rispetto a prima.
Anche qui, puoi sacrificare una piccola parte del tempo che passi in
attività passive e dedicarlo al lavoro sulla grammatica.

27 Come raggiungere il livello avanzato in italiano, Davide Gemello


Torniamo poi al “paradosso romanzo”, ovvero la situazione di chi
parla una lingua romanza e cade nella trappola di affidarsi troppo alle
strutture della propria lingua. Se parli spagnolo, francese o portoghe-
se devi fare particolare attenzione alle trappole che la grammatica
ti pone, perché, per esempio, il congiuntivo non funziona allo stesso
modo in italiano o in spagnolo, l’imperativo negativo in italiano è di-
verso, i pronomi atoni pure.

Anche se a livello passivo la grammatica non ti pone alcun problema


e capisci tutto, cerca di non trascurare la grammatica se vuoi raggiun-
gere un livello davvero avanzato anche nelle competenze attive.
Fatti correggere gli errori dal tuo insegnante o partner linguistico e
lavoraci attivamente, ascoltando le registrazioni delle lezioni e ripas-
sando le correzioni ai testi che il tuo insegnante ti ha corretto.

Un consiglio un po’ particolare: considera di insegnare l’italiano a


principianti. Si dice che il modo migliore per imparare qualcosa sia di
spiegarlo ad altri e io penso che sia molto vero. Se hai la possibilità e
te la senti, dunque, diventa tutor o insegnante di italiano; in questo
modo se hai dubbi grammaticali dovrai tu stesso/a risolverli per po-
terli spiegare ai tuoi allievi. Se ti senti inadeguato/a.... ricorda che per
insegnare l’italiano a principianti che non sanno nulla non devi per
forza avere un livello C2 o addirittura essere madrelingua, un B2 o C1
sono sufficienti. Lascia da parte la sindrome dell’impostore :)

5) Lessico (42:55)
Se dovessi scegliere l’aspetto più importante nella conoscenza di
una lingua sceglierei sicuramente il lessico. Conoscere tante parole

28 Come raggiungere il livello avanzato in italiano, Davide Gemello


è molto importante, soprattutto se il nostro scopo è raggiungere un
livello avanzato e poter conversare su qualsiasi argomento.

Vorrei, a questo punto, aprire una parentesi e parlare della differenza


che secondo me intercorre tra “fluenza” (non è esattamente una pa-
rola italiana, ma per comodità la uso) e “padronanza” (quindi il livello,
principiante, intermedio, avanzato). A mio modo di vedere non sono
la stessa cosa. Per me “fluenza”, “parlare fluentemente” , “scorrevol-
mente” significa parlare in maniera fluida, senza bloccarsi. Si può es-
sere fluenti senza avere necessariamente un livello avanzato (e di fatto
conosco persone così). Sicuramente ambire a parlare in maniera scor-
revole è un’ottima cosa, ma la “padronanza” di una lingua implica una
conoscenza più profonda, in primis del lessico (ma non solo).

Il problema del lessico è che, superate le prime 2/3/4000 parole co-


munissime si presenta di fronte a noi una valanga di lessico via via
meno usato, meno frequente (e meno utile). Ora, se incontriamo una
parola ogni giorno, ogni 3 giorni, ogni settimana (perché è una paro-
la comunissima) la memorizzeremo in maniera abbastanza naturale,
senza grandi sforzi. Il problema è quando incontriamo una parola una
volta ogni due settimane o una volta al mese (o meno). In questo caso
sarà molto più difficile memorizzarla in maniera automatica.

Per imparare queste parole di bassa frequenza secondo me può aiu-


tare adottare tecniche di memoria (di cui ho parlato in questo video
con un esperto di memoria), affidarsi a sistemi di ripetizione spaziata
(tipo le flashcards, quindi programmi come Anki o Memrise; cerca
un tutorial su YouTube se non ne hai mai sentito parlare). In alternati-
va puoi affidarti ad altri metodi di “conservazione” delle parole, come
annotarle su un taccuino o un documento digitale (mi raccomando
però, segnati anche il contesto, la frase dove le hai incontrate!). Anco-

29 Come raggiungere il livello avanzato in italiano, Davide Gemello


ra meglio sarebbe usare tecniche di memoria e programmi di flash-
cards tipo Anki insieme.

Ora, io ho un rapporto di amore-odio con le flashcard. Le ritengo


molto efficaci, per carità, ma anche abbastanza noiose. Non è il mio
modo preferito di passare tempo con una lingua. Eppure, non nego
che siano il modo più efficace di imparare parole di bassa frequenza.
Ti consiglio di provarle, se non l’hai mai fatto. Tra l’altro le puoi tran-
quillamente usare in qualsiasi fase dell’apprendimento, ma secondo
me è meno necessario quando si è a un livello principiante-interme-
dio: la lingua è come se avesse al suo interno un sistema di ripetizione
spaziata naturale, per cui le parole più comuni naturalmente ritornano
a intervalli regolari. Per arrivare a un livello avanzato e memorizzare
parole sempre meno comuni… sì, le flashcard aiutano molto. Prov-
ale, conosco persone che le amano, magari diventerai una di loro…

Il consiglio però forse più importante è: se vuoi imparare una pa-


rola, usala. In questo modo riceverai anche feedback su come l’hai
usata: l’hai usata in maniera naturale? L’hai usata in in un modo un po’
strano? Prova e fatti dire.

Un aspetto problematico del lessico riguarda la lettura: cosa fare con


le parole che non conosciamo e incontriamo? Le andiamo a cercare?
Le saltiamo? Dipende molto da ciascuno e dalla propria tolleranza
al non capire, di cui abbiamo già parlato. Personalmente consiglierei
di non cercare ogni singola parola perché la lettura può diventare
davvero macchinosa e poco fluida, facendo così. Se non sono reali
ostacoli alla comprensione (o sono ostacoli piccoli) , considera di las-
ciar perdere e andare avanti. Certo, se una parola ti sembra fonda-
mentale per capire il discorso (e magari torna più di una volta) allora
conviene cercarla (su Kindle basta premere sulla parola per ottenere

30 Come raggiungere il livello avanzato in italiano, Davide Gemello


la definizione del dizionario). In alternativa puoi sottolineare o eviden-
ziare tutte le parole che non conosci e ripassarle solo dopo aver letto
l’intero capitolo del libro.

Inoltre consiglierei di essere selettivo con le parole (tratte dai libri


o altri contenuti) per cui creiamo flashcard. Penso sia più efficace
limitarsi a 5-10 parole al giorno massimo e a scegliere bene le parole
da inserire, per esempio parole che vorresti davvero conoscere o che
hai l’impressione di aver sentito numerose volte ma vorresti riuscire a
dominare attivamente.

Ma io non sono un grande utilizzatore di flashcard, dunque ti con-


siglio di ascoltare

Altri due aspetti che vorrei menzionare relativamente al lessico sono


l’importanza dei sinonimi, dei modi di dire o espressioni idiomat-
iche e delle collocazioni.

I sinonimi sono parole che hanno (più o meno, perché non sono mai
identici) lo stesso significato di un’altra parola. Per raggiungere un liv-
ello avanzato è importante lavorare sulle parole che usiamo e aggiun-
gere un po’ varietà. Ti sembra di usare sempre la parola “interessante”?
Usa “appassionante”, “stimolante”, “curioso”. Usi sempre “buono” (par-
lando di cibo)? Usa “gustoso”, “delizioso”, “saporito”. A questo proposito,
possono venire utili quei video clickbait e un po’ fastidiosi tipo “NON
dire ‘COME STAI?’, di’ QUESTA COSA QUI’ AL POSTO...” Sono sicuro che li
conosci...

Un’altra cosa che dà colore al nostro parlato sono i modi di dire e le


espressioni idiomatiche (menzionati anche nella definizione del
CEFR). Uno straniero che li usa farà una certa impressione a un madre-

31 Come raggiungere il livello avanzato in italiano, Davide Gemello


lingua, dunque sforzati di impararne qualcuno. A proposito, io ho un
ebook dove te ne insegno 50 molto comuni :)

Infine voglio parlare delle collocazioni (a cui ho dedicato questo


video). Le parole, infatti, non vengono mai da sole. Una sorpresa sarà
“amara” o “gradita”, una guerra “scoppia”, un amore “sboccia”, un errore
è “clamoroso” e ci si “rifiuta categoricamente” o ci si “pente amara-
mente”. Sono delle sorte di “luoghi comuni linguistici”, le collocazioni.

Ora, non ti consiglierei di studiare esplicitamente le collocazioni, ma


semplicemente di farci caso (eh sì, si ricollega di nuovo al discorso
dell’”abilità di notare”, di cui ora parliamo, giuro). Se t’interessa, co-
munque, esiste il dizionario delle collocazioni di Zanichelli, che può
essere uno strumento utile (in versione digitale, mi raccomando!). Le
collocazioni sono importanti perché rendono il tuo parlato naturale
e ciò è importante a tutti i livelli, ma forse, soprattutto, nel passaggio
dalla zona B alla zona C.

6) Abilità di notare (49:30)


Oh, finalmente parliamo di questa benedetta “abilità di notare”. Di che
si tratta? Si tratta di un concetto che ho preso dal grande poliglot-
ta Steve Kaufmann, il quale lo menziona spesso. Si tratta, in poche
parole, dell’abilità di accorgersi di una caratteristica della lingua che
stiamo imparando: di come si usa un tempo verbale, di come si usa
una parola, una collocazione, un modo di dire, una caratteristica fo-
netica, ecc. È facile immergersi nel flusso del discorso (che magari
capiamo senza difficoltà), ma è importante riuscire ad accorgersi dei
particolari, dei dettagli, per riuscire idealmente a farli propri.

32 Come raggiungere il livello avanzato in italiano, Davide Gemello


Come si sviluppa questa competenza? Io consiglio quello che chiamo
ascolto attivo o lettura attiva. Ogni tanto (non sempre, perché se
no diventa stancante) concentrati su certe caratteristiche linguis-
tiche specifiche. Puoi concentrarti sull’uso delle preposizioni, se le
preposizioni sono per te un problema; oppure sul lessico in generale,
cercando di far caso a parole che tu non hai nel tuo vocabolario attivo
e acchiapparle come un Pokemon; o ancora, su come vengono usati
passato prossimo e imperfetto.

Se ti abitui ogni tanto ad essere più presente e vigile quando ascolti e


leggi inizierai a sviluppare una certa sensibilità, una certa abilità di
notare i dettagli del linguaggio. Un po’ come se fai meditazione mind-
fulness 10 minuti al giorno inizierai a diventare più cosciente dei tuoi
pensieri al di fuori della pratica in sé. Bella questa metafora, eh? Prima
o poi dovrò scrivere un libro sulle mie metafore sull’apprendimento
linguistico… lo compreresti?

Dunque ogni tanto concentrati sui dettagli, magari quelli a cui stai
lavorando proprio in questo momento (es. il congiuntivo), e fallo per
brevi periodi di tempo (5-10 minuti alla volta).

7) Pronuncia (51:27)
Se mi segui da un po’ sai che parlo spesso di fonetica e pronuncia.
Idealmente la pronuncia è qualcosa che hai iniziato a curare fin dall’in-
izio, realisticamente non è così perché non sappiamo come si fa e gli
insegnanti tipicamente non sanno aiutarci.

Non voglio qui dilungarmi sulla pronuncia, se t’interessa l’argomento


puoi abbonarti al mio mini-corso gratuito Come imparare la pronun-

33 Come raggiungere il livello avanzato in italiano, Davide Gemello


cia dell’italiano, dove ti do alcuni consigli generali, e se vuoi davvero
approfondire c’è il mio corso completo Fonetica Italiana Semplice.

In ogni caso, ritengo che la pronuncia si possa migliorare sempre, an-


che a un livello avanzato. Non credere che sia impossibile eradicare
cattive abitudini che magari hai acquisito dagli inizi dell’apprendi-
mento, perché non è così. Ci vuole un po’ di lavoro, ma è assoluta-
mente fattibile. Dai un’occhiata alle mie risorse per più informazioni.

8) Certificazioni (52:19)
Il filo conduttore di questo libretto è che per raggiungere un livello
avanzato in una lingua bisogna uscire dalla propria zona di comfort,
fare cose diverse dal solito.

A questo proposito, secondo me, le certificazioni linguistiche sono


un’ottima motivazione per fare qualcosa di diverso; inoltre, certifi-
cano effettivamente, nel modo più oggettivo possibile, che hai raggi-
unto davvero un livello avanzato. Io ho due certificazioni C2, inglese
e russo e ho tratto grande beneficio dalla preparazione di questi due
esami.

Le certificazioni ti obbligano a fare cose che di solito non fai, nello


specifico lavorare maggiormente a grammatica e produzione attiva.
E ti danno anche un obiettivo, in un percorso, quello dell’apprendi-
mento linguistico, che non ha per sua natura una fine (o un fine, cioè
un obiettivo), un traguardo.

Nella mia esperienza prepararmi per una certificazione mi ha spinto a


confrontarmi con i miei punti de boli linguistici. Non ho mai avuto
un reale bisogno lavorativo delle certificazioni e magari non ce l’hai
neanche tu con l’italiano; tuttavia, consiglierei di lavorare a una certifi-
34 Come raggiungere il livello avanzato in italiano, Davide Gemello
cazione a chi davvero vuole raggiungere un livello avanzato.

Tra l’altro, gli esami di certificazione in italiano pare siano abbastanza


complessi, più difficili che in altre lingue. Ciò potrebbe scoraggiarti,
ma io lo vedrei come una motivazione ad impegnarsi per fare qualco-
sa di straordinario (nel senso di “fuori dall’ordinario”, fuori da ciò che
fai di solito). Io non sono esperto, ma ho un podcast registrato in-
sieme alla mia amica Yulia sulla certificazione CILS C2 in italiano, che
troverai interessante.

Ah, se sei indeciso/a tra C1 e C2 io non ho dubbi: buttati sul C2.


Secondo me non ha molto senso accontentarsi di un C1 quando con
un po’ di impegno (e tempo) in più avresti potuto raggiungere il livel-
lo massimo. Poi per carità, il C1 è un livello ottimo e nessuno ti impe-
disce di dare prima il C1 e poi il C2, se proprio ci tieni… però se già hai
un livello passivo davvero alto e capisci con grande facilità la maggior
parte di ciò che ascolti o leggi secondo me vale la pena di essere un
po’ più ambiziosi e puntare direttamente al C2.

Conclusione (54:33)
Come ha scritto uno degli studenti che hanno risposto alla mia richi
esta di consigli da includere in questo libro:

“Quando si raggiunge il livello B2, è come se un intero mondo si aprisse


davanti a te. Mi raccomando, godetetevi il viaggio”.

Sono assolutamente d’accordo. Il passaggio da B2 e C2 è lento, ma


è anche un viaggio molto piacevole. Potrà sembrare che non stai fa-

35 Come raggiungere il livello avanzato in italiano, Davide Gemello


cendo progressi, ed effettivamente i progressi saranno meno visibili
rispetto a prima, ma ti garantisco che ci sono. L’importante è godersi
il viaggio e cercare di mantenerlo interessante, piacevole e sfidante al
punto giusto.

Fammi sapere come va e buona fortuna!

P.S. Se hai letto fino alla fine questo libro fammi sapere se ti è piaciuto
a info@podcastitaliano.com

36 Come raggiungere il livello avanzato in italiano, Davide Gemello

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