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Analisi del testo di Kierkegaard

Nel suo testo, Kierkegaard critica la filosofia di Hegel, denunciando la riduzione dell'esistenza
a concetti astratti e quindi la mancanza di vitalita nel quotidiano. Egli sostiene che la scienza
hegeliana allontana “dall'impressione primitiva dell'esistenza”, privando l'individuo di
un'autentica vita vissuta. La speculazione filosofica diventa un'esercitazione intellettuale dove
non c'e spazio per l'amore, la fede e l'azione. Kierkegaard denuncia la fine dell'azione e della
vita autentica nel sistema hegeliano, dove la contemplazione intellettuale prevale sulla
partecipazione attiva alla vita quotidiana. In questa prospettiva, la vita si estingue,
trasformandosi in un'esistenza privata di significato. L'autore sottolinea anche l'assenza di
fantasia e sentimento in coloro che seguono il sistema hegeliano, accusandoli di costruire
enormi edifici sistematici solo per ritirarsi in una vita vuota e priva di connessione con la
realta. Un elemento chiave della critica e la richiesta di trovare una verita personale anziche
aderire a una verita oggettiva astratta. La sua critica si concentra sulla mancanza di
connessione tra i sistemi filosofici e la vita concreta degli individui infatti egli sostiene che,
anche se e possibile individuare le incongruenze nei sistemi filosofici, cio non ha alcun valore
a meno che non abbiano un impatto profondo sulla vita del singolo. Infine, Kierkegaard
sottolinea l'importanza cruciale dell'etica e dell'individuo singolo. Contrapponendosi alla
visione hegeliana dell'uomo come genere animale razionale, egli enfatizza che l'etica deve
occuparsi del singolo e richiede un impegno concreto nella vita di tutti i giorni.

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