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Allegato B DICHIARAZIONI SOSTITUTIVE DI CERTIFICAZIONI (Ar. 46 DP.R. 445/200) DICHIARAZIONI SOSTITUTIVE DELL'ATTO DI NOTORIETA' (Art 47 DPR. 1.445/2000) I sottoscritto COGNOME ORSINI NOME CRISTIANO CODICE FISCALE CRSCST75CO6HS01Z NATOA — ROMA PROV.RM IL 06/03/1975 SESSO MASCHILE, ATTUALMENTE RESIDENTE A ROMA. PROV.RM INDIRIZZO VIA GENZANO 83 C.A.P. 00179 TELEFONO: 33299769063 cconsapevole che le dichiarazioni mendaci sono punite ai sensi del codice penale e delle leggi speciali in materia DICHIARA Che, in relazione all'aticolo su rivista C. Corsini, P. Lucisano, Docentie valutazione di scuole e insegnanti, Giornale Italiano della Ricerca Educativa, 2018, vol. 15, pp. 97-109, il lavoro é fruto di collaborazione tra i due autor, tuttavia il sottoscritto ha ‘curato e redatto i paragrafi 1. La valutazione di scuole e docenti in Italia (1999-2015), pp. 99-104; 2. Atteggiamenti di insegnanti di ruolo e non verso la valutazione del proprio lavoro: un’indagine empirica, pp. 104-107. Roma, 07/12/2018 Docenti e valutazione di scuole e insegnanti Pietro Lueisano Sapienza - Universit di oma -petolucsano@univomatit Cristiano Corsini © Universit i Cataria- rstianacosni@unitit Teachers’ point of view on school and teacher evaluation Layalutazione di scuole e docenti@ argo- mento centrale nei batt sulle rforme della scuola. Il presente lavoro si propone da un lato di ricostrure i percorso delle sceite che neg uti ann hanno caratteriz- zato in alia Fapprocci alla problematicae, dalfaltro, di contibuirealndagine delle di- mension relative agi attegiamenti deg in- segnant nei confronti dela tematic, Parole chiave: rendicontabilitavalutazione valore-aggiunto. ‘The assessment of schools and teachers isa central issue inthe debate over the reform ‘of educational system. Firstly the zim of the present work sto reconstruct the history of latest italian political and methodological approaches to the issue. Secondly the work wants to investigateatttudes of teachers to- wards the assessment of teaching. Keywords:accountabilty evaluation value- added. “Gomatetatiane dela Ricerca Educativa~Rallan Journal of Educational Research (© Pensa Muted Etore st = ISSN 20385736 (print = SSN 20385744 [on Ue) Rae, 97 jou aya (ie Docenti e valutazione di scuole e insegnanti Linnovazione senza sperimentazione ¢ cieca, osi come la sperimentazione senza innovazione é vuota. Mario Gattullo, 1984 Introduzione Che la scuola se non si vuole chiudere lasi debba trasformare non & motivo di di- scussione, Se un governo intitola un documento programmatico “la buona scuola’, segno é che nella percezione dei decisori nella scuola qualcosa non funziona. Un sistema di valutazione efficace dovrebbe convincere tutti (0 almeno tuna maggio- ranza di persone ragionevoli) su quali siano gli elementi che fanno funzionare ma- Te la scuola e su quali siano i rimedi da sperimentare per ottenere risultati pid apprezzabili. I fatto che il governo utilizzi un aggettivo cost scivoloso come “buo- no” parlando di scuola contiene il rischio di considerare il problema scuola una questione morale piuttosto che un complesso problema al quale applicare una ri- flessione faticosa. Limpressione @ che il vizio da capoclasse delle vecchie scuole clementati di dividere il mondo in buoni e cativi non sia del tutto superato e che Tesercizio di disegnare una scuola buona sia piuttosto un esercizio di desideri che tun piano di lavoro. Siamo abituati ad ascoltare le ragioni dei consulenti del Mini- stero i quali, trascurando il fatto che le scuole vivono in condizioni di estrema pre- carieta, ritengono che si possano ottenere miglioramenti miracolosi sulla base di ‘una pseudocultura della valutazione e una spruzzata di meritocrazia. In sostanza siritiene che aumentando lo sforzo del personale e dei dirigenti (ovviamente quan- do ci sono) sia possibile nelle condizioni date raggiungere una scuola buona. ‘Negli ultimi anni il Miur si é messo al riparo dal ricevere messaggi problematici. Ascolta consulenti Invalsi e Fondazioni, ma ha ridotto alfessenziale i rapporti con la ricerca, fassociazionismo degli insegnanti e dei genitorie le organizzazioni sin- dacali, Consulenti e giornalistfiltrano peri dirigenti del Ministero ei salotti della politica i risultati delle indagini internazionali e delle ricerche Invalsi, filtrano e semplificano. E fapoteosi di quello che Kahneman definisce “sistema 1” o pensiero veloce, intuitivo, deffetto, da risposta pronta, un aspetto potente e da non sottova- lutare della nostra mente, ma anche un aspetto che conduce a errori. Accanto al pensiero veloce, Kahneman descrive un pensiero lento che opera attraverso verifi- che ecalcoli un pensiero che ci costa fatica e cerchiamo di evitare quando possibile. Si tratta di una forma di pensiero che controlla le relazioni logiche tra le ipotesi ¢ le nostre conoscenze della realti, che verifica, che agisce con prudenza e lentezza, verrebbe da dire “che accetta lezioni da tutto e da tutti” in un tempo in cui ci sono ppolitici che sifanno vanto di non accettare lezioni da nessuno. Cosi, alle difficolta della scuola,politici, giornalisti e consulenti, avendo lungamente sofferto studi im- ‘posti, propongono per contrappasso la valutazione di insegnanti e docenti univer- sitari, ma lo fanno come é stato loro insegnato a scuola: punendo i cattivi € premiando i buoni. “Ci sono stati esperimenti che hanno verificato Fimpatto di un ‘modello meritocratico quale quello proposto nel documento sulla buona scuola?” ~ Giornale italiano della Ricerca Educativa | _ Italian Journal of Educational Research ‘Questo si chiederebbe il pensiero lento, ~ “Chi lo ha proposto ha scritto e pubblicato ‘tt questi temi?” “Ci sono altri paesi in cui questo sistema é adottato?” E ancora: il pensiero lento vorrebbe che prudentemente si facessero delle sperimentazioni pri- ‘ma di assumere decisioni che potrebbero danneggiare il sistema. er questo nelt'introdurre la riflessione sulla valutazione di scuole e docenti ‘merita sottolineare la necessiti di procedere con lentezza, di studiare e rifletere, di sperimentare. Sono i prodotti di apprendimento a breve, e misurati attraverso test, a definire la qualita di una scuola? I prodotti della scuola sono solo cid che si vede da lontano? Possiamo dire che una buona scuola ¢ quella che ottiene alti pun- teggi nelle prove Invalsi? F cosi un buon insegnante deve essere colto e preparato, ccapace di insegnate, capace di voler bene ai ragazzi, ¢ che altro? E necessario rim- bocearsi le maniche ¢ studiare, fare ipotesi e verificarle. La ricerca di soluzioni semplici a problemi complessi si sin qui tradotta in proclami o ipotesi di riforma scritte in emergenza, che non vengono neanche rilette, tanto saranno costo zero. Quella che segue ¢ urvanalisi di alcune di queste. 1, La valutazione di scuole e docenti in Italia (1999-2015) 1.1 Le proposte ministeriali Nelf ultimo quindicennio ipotesi e progetti ministeriali di valutazione di scuole insegnanti oscillano tra la valutazione dei singoli docenti con annessi incentivi economici e quella degli istituti in chiave migliorativa. 1 ministero di Larigi Berlinguer (1996-2000) é legato al'infruttuoso tentativo di introdurre meccanismi di valutazione in servizio dei docenti. I! CCN del 1999 prevede (art. 29) una maggiorazione economica destinata a insegnanti con almeno deci anni di servizio e selezionati sulla base di tre crteri: il curriculum, un test e una lezione simulata. Dopo il fallimento della proposta di Berlinguer, con Letizia Moratti (2001-06) si affacciano ipotesi di valutazione di scuole e docenti incentrate sui risultati della popolazione studentesca, alfinterno di uniottica di rendicontabilita e premialita dei servizi di pubblica utilita. Moratti aida all’ Invals il Progetto Pilota, con fobiet- tivo di pervenire alla rilevazione standardizzata degli apprendimenti e, nel 2003, Aran (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazio- ni) sottopone ai sindacati un accordo che collega direttamente le carriere dei do-

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