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ee RRANCESCO SUCCIN Radici doizioni musicaut -"LA VOCE DEL PADRONE,, _ sot. oy rar MILANG Radici Testo e Musica di Francesco GUCCINI CANTO - MANDOLINO o FISARMONICA se - ra__ o - sou-rae si-len-zio-sa se ne ca-sa sul con-fi-ne del-la si Be sib Fa Db a2 sta, re - spi-riu-nlia-ria lim-pi-dae leg - ge - ra——— e y se KE Do sib ie sen-ti_ vo-ci for-se dial-trae - ta eo sen-ti vo-ci for-se di al-trae- Fe Do ar Fa De Sib Do zi Do stes-sa sem-pre co-me tu la ca-sa sul con-fi-ne dei ri - eor-di,— ta pottttt Litt sue Se? a sb fe Do Proprieta per tutto il mondo Edizioni Musicali ‘LA VOCE DEL PADRONE, s.r-.- Milano, Galleria del Corso, 2. © Copyright 1972 by Edizioni Musicali “LA VOCE DEL PADRONE,, sl, - Milano (Italy) Tutti + divitt rigervati per tutti & paesi det mondo. Stampato in Italia nel 1972. V. 0410 P. | ei e tu ri-cer-chi la le tue ra - di -ci se j Se = ib on De vuoi ca-pi-re Ya-ni-ma che ha - i. se vuoi ca-pi-re Ta-ni-ma che on me Do si re ee em Quan-ti tem-pie quan-te vi-te so-no sci-vo -la Do Sib Fa via da te, co-me il fiu-me che ti pas-sa at - tor- no; Do 3 - = tu chehaivi-sto na-sce-ree mo-ri - re glian-te - na-ti mie - i sib Do len - ta - men - te, gior - 00 do - po _gior_— m0} | | & ——————— E = | SSS Soe Be ve | ed io Yul-ti-mo ti chie-do se co - no-sciin me. Rem qual - che se -_gnoqual - chetrao - cia di o - gai vi_- ta, - gni co - sa mon ca - pi = ta. i ~spo- sta ad Fa Do sib V. 0410 P. er Le ee e CODA sb Re Orch Do Sb La casa sul confine della sera oscura e silenziosa se ne sta, respiri un‘aria limpida e leggera e senti voci forse di altra eta La casa sul confine dei ricordi, la stessa sempre come tu la sai e tu ricerchi la le tue radici se vuoi capire l’'anima che hai. Quanti tempi e quante vite sono scivolate [via da te, come il fiume che ti passa attorno; tu che hai visto nascere e morire gli [antenati miei lentamente, giorno dopo giorno; ed io V'ultimo ti chiedo se conosci in me qualche segno, qualche traceia di ogni, © se solamente io ricerco in te vita, risposta ad ogni cosa non capita. pro-viun gran-de sen-s0 .di_dol - cez - za Do sib Fa sib Mai “Dal ¥ al @ poi Coda ad Lib, sfumando Do Ma @ inutile cercare le parole, la pietra antica non emette suono, © parla come il mondo e come il sole, parole troppo grandi per un uomo. E te li senti dentro quei legami i riti antichi e i miti del passato e te li senti dentro come mani ma non comprendi pitt il significato. Ma che senso esiste in cid che @ nato [dentro ai muri tuoi tutto & morto e nessuno ha mai saputo © solamente non ha senso chiedersi io pia mi chiedo e meno ho conosciuto. Ed io l'ultimo ti chiedo se cosi sara per un altro dopo che vorra capire e se altro dopo ti trovera il solito silenzio senza fine La casa @ come un punto di memoria le tue radici danno la saggezza e proprio questa é forse la risposta e provi un grande senso di dolcezza. V. 0410 P. on Ve La locomotiva Testo e Musica di Francesco GUCCINI CANTO - MANDOLINO o FISARMONICA Moderato Non Chit. Do s0 che vi-so aves-se, nep-pu-re co-me si chia-ma-va con che vo-ce par-lasse, con eas eeue Sol? Do Do Sol? Be quale vo-co poi can-ta - va quantianniavesse vi-stoal-lo -_ra— di a S017 De S07 re Sol?’ Do che co-lo-reisuoi ca - pel - li__ ma nel-la fan-ta-sia hoYim-ma-gi-ne su-a glie- B Sol? Do Fe 8017 Mi? Lam -roisontut-ti gio-va-nie bel - li glie-roisontut+ti gio-va-nie bel - li glie me sir Es & shiz = 1284.5. Op - 16. Mau- Ua EB -roi sontut-ti gio-va-niebel = - li, Non F Sd eS Do Fe 017 Sol £ sul bi-na-rio sta-va 1a lo-co-mo- ti - va la macchina pul-sante sem- peo ogy Re Tat Re -bra-va fos-se co - sa_vi- va sem-bravaun gio-va-ne pu - le - dro cheap- Ta Re Ta? Sor 12, Re -pe-na li-be-ra-to il fre - no__ — mor-des-se la ro-ta-ia con mu-sco-lid’accia-io con fe Sol Taz Fad? Sim sor La?’ Re Pyoprieri per tutto il mondo Edizioni Musieali “LA VOCE DEL PADRONE,,s..l.- Milano, Galleria del Corso, @ Copyright 1972 by Edizioni Musicali “LA VOCE DEL PADRONT... s.r. - Milano (Italy), Tutti { diritti riserwati per tutti i pacsi del mondo. Stampato in Talia nel 1972. V. 0411 P, for-za cie-ca di ba- le - 0 com for-za cie-ca di ba - le - no con os ta? ee & az Bs 5 ey Ong Ben 118. for-za cie-ca di ba- le -_ 0. FINE ace Main = me Re e Sol La? oe -tan -to cor- re corre cor-re 1a— lo-co-mo- ti - va © si-bi-lail va-po-re,e r ib ‘07 - - eS SSS eee ai sem-braquasi co- sa vi-va © sembra di-reaicontadi-ni our - vi il S07 Mb sib lab S07 ib : fi-sohio che si spandein a - ria fra-tel-lononte-me-re che coro almiodove-re tri- = Lab sb Mb Lab sib S017 Dow d [ -on-fi la givetizia profe -ta-ria_ tri - on-fi la giu-sti-ziaprode -ta- ria tri- Lab sib7 mb wb iby ib - -on-fi 1a giustizia prove -ta - ria. Bin tan-to cor-re corre cor-re sempre pit i Cec Lo ene y Re 1a? Re ; for - te © cor-re cor - re cor-re cor-re ver-so la mor-te ae a Re a? Re La? Re © niente ormaipudtrat-te -ne - re Timmen-saforzadi -strut-tri ce — La? a ta Re -spet-ta sol lo schianto e poi chegiungailmanto del- gran-de —congola-tri-ce_ del-la iF La? a7 Sim i Re Sot Pee V. oat P. ees o Non so che viso avesse, neppure come si [chiamava con che voce parlasse, con quale voce poi quanti anni avesse visto allora [cantava di che colore i suoi capelli ma nella fantasia ho l'immagine sua gli eroi son tutti giovani e belli. Conosco invece I'epoca dei fatti, qual’era [il suo’ mestiere i primi anni del secolo, macchinista_ i tempi in cui si cominciava [ferroviere la guerra santa dei pezzenti sembrava il treno anch’esso, un mito di lanciato sopra ai continenti. [Progresso E la locomotiva sembrava fosse un [mostro strano che I'uomo dominava con il pensiero : [con la mano; ruggendo si lasciava indietro distanze che sembravano infinite, sembrava avesse dentro un potere [tremendo la stessa forza della dinamite. Ma un'altra grande forza spiegava allora [le sue ali parole che dicevano gli uomini son tutti e contro ai re e ai tiranni Cuguali scoppiava nella vita la bomba proletaria, e illuminava V'aria la fiaccola dell’anarchia. Un treno tutti i giorni passava per la sua [stazione un treno di lusso, lontana destinazione, vedeva gente riverita, pensava a quei velluti e agli ori, pensava al magro giorno della sua gente [attorno pensava a un treno pieno di signori. Non so che cosa accadde, perché prese la [decisione forse una rabbia antica, -generazioni_ che urlarono vendetta [senza nome gli accecarono il cuore, dimenticd pieta, scordd la sua bonta Ia bomba sua Ia macchina a vapore. E sul binario stava la locomotiva la macchina pulsante sembrava fosse sembrava un giovane puledro [cosa viva che appena liberato il freno mordesse la rotaia con muscoli d’acciaio con forza cieca di baleno. grande —consola-tri-ce— deldagrande—consoda-tri - ce, — 7 Dal & al senza Ritor. per finire he De E un giorno come gli altri, ma forse con [pid rabbia in corpo pens che aveva il modo di riparare a [qualche torto sali sul mostro che dormiva cercé di mandar via Ja sua paura e prima di pensare a quel che stava a fare il mostro divorava la pianura. Correva I'altro treno ignaro e quasi senza [fretta nessuno immaginava di andare verso la ma alla stazione di Bologna _ [vendetta arrivd la notizia in un baleno: «notizia d'emergenza agite con urgenza un pazzo si lanciato contro al treno. » Ma intanto corre corre corre la [locomotiva e sibila il vapore, e sembra quasi cosa sembra dire ai contadini curvi [viva il fischio che si spande in aria fratello non temere che corro al mio dovere trionfi la giustizia proletaria. E intanto corre corre corre sempre pitt [forte € corre corre corre corre verso la morte € niente ormai puo trattenere Yimmensa forza distruttrice aspetta sol lo schianto e poi che giunga il manto della grande consolatrice. La storia ci racconta come fin) la corsa Ta macchina deviata lunga una linea [morta con V'ultimo suo grido d’animale la machina erutto lapilli e Java esplose contro al cielo, poi il fumo sparse Lil velo To raccolsero che ancora respirava. Ma a noi piace pensarlo ancora dietro al [motore mentre fa correr via la machina a vapore ¢ che ci giunga un giorno ancora la notizia di una locomotiva, come una cosa viva lanciata a bomba contro I'ingiustizia. V. 0411 P. Piccola citta Testo ¢ Musica di Francesco GUCCINI ~ CANTO - MANDOLINO o FISARMONICA Moderato Armonic: ST Ural ts chit, re ‘Do Fe Peco 3 % Picco-ta cit-f&,ba-stardo_posto,appe-na na-to ti com ‘bs presi, o fuil fa-to,che intre me-si— mi De Fe Do he tam m lam spin-se viaj- _pie-co-la cit-ti fo ti co - no-scoynebbia e furmononsy dari it pro-fwme del Fi = Fa De he La 3 alio; ma so-no qui neipen-sic-ri_le stra-de di ie-rl, Reged saees q Tam gai 5” . nF je do-lo-rie sta-gio-ni, a-mo-rie mat ~to-ni che par-la-no. jo et ee saz Do Pa Do fee 3 5 q 1B. tea lavia H-milia ei West. Sciocea a-do-le-scen-za,fal-sa € sturpi-da in-no-cen-za, conti ~ Do = Do Fe De he SF dap gee fomt oeginie cxcn0/ i, dic teraza maendy — Picber thin SAE cee Tom ia in pipe ny = lata a mena voree,a to-ni a - cu-ti, carstiaf-fet-ti de-ni - gra-ti,—__ cer - cart in-va-noj— 4 Sol = Do Fi Tam fe ce pensoaun giomoo aun momento ri-tro-vo sol tan-to marlin-co - ni -a; 3 fut-toun jaceurbo a tes aaa als Sea —— z sal7 a fm i Do Fe So e {cali “LA VOCE DEL PADRONE,, 51. Milano, Galleria del Corso, 2 ‘Milano’ (Italy). 1 Stampato in Italia net 1972. V. 0412 P. Peoprietd per tuto il mondo Edizioni Music @ Copyrght 1972 by Edisioni Musicali “LA VOCE DEL PADRONE,, 5.1. Puc F diritd riservath per cutti i paesi del mondo. scurojunpe-riodo di bu-io get - ta-to Piccola citta, bastardo posto, appena nato ti compresi, fu il fato, che [in tre mesi mi spinse vi piccola citta, io ti conosco, nebbia e fumo non so darvi il profumo che cambia in meglio; [delenicorde: + ma sono qui nei pensieri le strade di ieri, fe tornano visi e dolori e stagioni, amori e mattoni [che parlano. Piccola citta, io poi rividi le tue pietre sconosciute, le tue case > da guerra antica; igitecrate ‘mia nemica strana, sei lontana coi peccati fra macerie, e fra giochi consumati dentro al Florida; cento finestre, un cortile, le voci, le liti . [e la miseri io, la montagna nel cuore, scoprivo [l'odore del dopoguerra. Piccola citta, vetrate viola, primi giorni della scuola, la parola ha il Bair eligion: [mesto odore vecchie suore nere con che fede in quelle [sere I senso di peccato, avete dato a noi e di espiazione; > gli occhi guardavano voi, ma sognavan le armi e la bi {sli eroi, correva la fantasia verso la prateria, fra [la via Emilia e il West. 9 coDA ‘Orch. ripete sfumando Dat % al ®- site Sarg con Ritorn, ‘poi Coda Sciocca adolescenza, falsa e stupida [innocenza, continenza, vuoto mito americano, di terza mano; puberta infelice, spesso urlata a mezza [vace, a toni acuti, casti affetti denigrati, cercati invano; se penso a un giorno 0 a. un momento [ritrovo soltanto malinconia; @ tutto un incubo scuro, un periodo di [buio gettato via. Piccola citta, vecchia bambina che mi fu tanto fedele, a cui fui tanto tre Iunghi mesi; [fedele angoli di strada, testimoni degli erotici Imiei sogni frustrazioni e amori a vuoto, mai compresi; dove sei ora, che fai, neghi ancora o ti dai sabato sera? Quelle di adesso disprezzi, o invidi se passano davanti a te? _[€ singhiozzi Piccola citta, vecchi cortili, sogni ¢ Dei {primaverili, rime ¢ fedi giovanili bimbe ora vecchie; piango e non rimpiango Ja tua polvere e il [tuo fango, le tue vite, le tue pietre, Yoro e il marmo, le [catapecchie; cosi diversa sei adesso, io son sempre [lo stesso, sempre diverso; cerco le notti ed il fiasco, se muoio [rinasco, finché non finira. V. 0412 P. a Vin Incontro Testo ¢ Musica di Francesco GUCCINI CANTO - MANDOLENO o FISARMONICA so le Moderato E cor rendomiin-contrlango te seavle,——_ quasi F ‘segue arpegeio — An al p.chit, © Sol nulla mi sembrdcambiato in lei, _la tri-stez-za poi ciav.volse come _mie-le,—_per il te Sol i tempo sci-vo-la-to su noi due, il so-le che ca-la-va git rosseg-giava la cit > 1” ar st Fay? “8 gik no-stra e o- ra stra - fred-da, 17, SP ae = La Re But f f lm Ba het hee comeun i-stante“Deja vu"ombradellagioven - tir ‘ci_cir-conda-va— la nebbia.— Auto iene et ig wera! “LA VOCE DEL PADRONE,, : s.r, oy sar 20122 MILANO - Galleria del Corso, 2

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