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LE BASI DEL COMPUTER

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SOMMARIO
LE BASI DEL COMPUTER

LE BASI DEL COMPUTER 8


1 - FINALITÀ DEL MODULO 9
1.1 ICT 9
1.2 ICT nella quotidianità 9
2 - HARDWARE 10
2.1 Tipi di Computer 10
2.2 Come funziona un PC 11
2.3 Input/Output 11
2.4 CPU (Central Process Unit) 16
2.5 Memorie 16
3 - SOFTWARE 18
3.1 Licenza d’utilizzo 21
4 - AVVIARE UN COMPUTER 22
5 - DESKTOP DI WINDOWS 22
5.1 Utilizzo del Mouse 23
5.2 Modifica alla barra delle applicazioni 24
5.3 Centro Notifiche 26
5.4 Area Notifiche 27
5.5 Informazioni del sistema 28
5.6 Spegnere il PC 28
5.7 Arrestare un programma bloccato 29
6 - FINESTRE DI WINDOWS 30
6.1 La finestra “Questo PC” 30
6.2 Caratteristiche comuni 30
6.3 Ridimensionare manualmente una finestra 32
6.4 Modificare dimensione e ordine delle icone 33
6.5 Mostrare/Nascondere elementi 33
7 - NAVIGARE TRA LE FINESTRE 35
7.1 Opzioni Finestre 35

6
7.2 Muoversi tra le finestre 35
8 - CHIAVETTE USB 36
8.1 Inserire chiavetta USB 36
8.2 Rimuovere una chiavetta USB 37
8.3 Formattare una chiavetta USB 37
8.4 Proprietà di una chiavetta USB o un Hard disk 38
9 - DIRECTORY 39
9.1 Creare una directory 39
9.2 Rinominare una directory 39
9.3 Proprietà delle directory 40
9.4 Spostare le directory 40
9.5 Muoversi nelle directory 40
9.6 Eliminare una directory 42
9.7 Duplicare una directory 43
10 - FILE 44
10.1 Creare un documento di testo tramite Wordpad 44
10.2 Salvare un file 45
10.3 Modificare un file salvato 46
10.4 Aprire un file da applicazione 47
10.5 Creare un file da applicazione 47
11 - COPIA E SPOSTAMENTO DI FILE 48
11.1 Scorciatoie tramite tastiera 49
11.2 Spostamento tramite “Invia a” 49
11.3 Sposta nella cartella e Copia nella cartella 49
12 - TIPI DI FILE O ESTENSIONI 50
12.1 Visualizzare le estensioni 50
12.2 Rinominare file con visualizzazione estensione attiva 51
12.3 File senza estensione 51
13 - PROPRIETÀ DEI FILE 52
13.1 Attributo “Sola lettura” 53
13.2 Attributo “Nascosto” 53
14 - CANCELLARE E RIPRISTINARE FILE 53
14.1 Cancellare un file 53

7
14.2 Ripristinare un file 54
14.3 Cestino 54
14.4 Cancellare più file contemporaneamente 56
14.5 Eliminare uno o più file senza passare dal Cestino 56
15 - COLLEGAMENTI 57
15.1 Creare un collegamento 57
15.2 Proprietà 57
16 - STAMPA 58
16.1 Preparazione alla stampa 58
16.2 Stampa da stampante predefinita 58
16.3 Impostazioni di stampa 58
16.4 Coda di stampa 59
16.5 Aggiungere una stampante 59
16.6 Impostare una stampante come predefinita 60
17 - LINEE GUIDA 61
18 - RICERCA DI FILE 62
18.1 Cercare un file 62
19 - PERSONALIZZARE WINDOWS 63
19.1 Impostazioni 63
20 - COMPRESSIONE DEI FILE 68
21 - RETI 68
21.1 Internet e Intranet 68
21.2 Accesso a una rete 69
21.3 Firewall 70
22 - MALWARE 70
22.1 Antivirus 70
23 - ERGONOMIA E AMBIENTE 72
BIBLIOGRAFIA 72

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1. LE BASI DEL COMPUTER
I. FINALITÀ DEL MODULO
In questo modulo verranno introdotti i concetti fondamentali riguardo alle tecnologie informatiche, compu-
ter, hardware e software e come utilizzarle al meglio.

Gli argomenti trattati includono:

• ICT (Information and Communications Technology), computer, hardware e software


• Avviare ed utilizzare un computer
• Impostazioni e Linee Guida di Microsoft Windows
• Creazione e stampa documenti
• Gestione file e cartelle
• Supporti di memoria
• Software per compressione di file
• Reti e connessioni
• Come effettuare backup e protezione da malware dei propri dati
• Green IT e salute

I.1 ICT

ICT (acronimo di Information and Communications Technology) o più precisamente Tecnologie della Co-
municazione e dell’Informazione, rappresenta tutti i metodi di raccolta ed elaborazione di informazioni a
livello informatico.

I.2 ICT nella quotidianità

È possibile trovare applicazioni dell’ICT in ogni aspetto della nostra vita, basti pensare alle infinite possibili-
tà che il computer ci offre. Un ruolo molto importante è ricoperto da internet e da tutti i servizi che include,
infatti con l’evoluzione tecnologica è possibile acquistare beni, gestire i propri conti bancari e perfino rag-
giungere uffici della pubblica amministrazione, stando comodamente seduti. Senza dimenticare gli utilissimi
e ormai molto diffusi servizi che permettono di comunicare in qualsiasi momento con persone in qualsiasi
parte del mondo, come ad esempio le applicazioni di IM (Instant Messaging) Whatsapp e Telegram.
Molto importanti anche le applicazioni di produttività che permettono lo svolgimento di attività d’ufficio
come elaboratori di testi, fogli elettronici.

Software più complessi sono invece:

• EDP: Gestione elettronica dei dati quali gestione magazzini, personale ecc.
• DBMS: Sistema di gestione Data Base quali ad esempio basi di dati aziendali
• MIS: Software per le simulazioni di andamento aziendale
• DSS: Sistemi di supporto decisionale nei vari processi aziendali

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I I . H A R D WA R E
L’hardware è composto da tutte le componenti fisiche, elettroniche e meccaniche che compongono un com-
puter. Il termine è composto da due parole con due significati legati tra di loro:

HARD = duro + WARE = materiale

I due termini indicano proprio le varie componenti fisiche che vediamo e che possiamo toccare fisicamente.
In particolare l’Hardware è composto da periferiche di input e periferiche di output:

input = dati in ingresso che vengono poi elaborati

output = dati in uscita visibili/udibili all’utente dopo l’elaborazione

Periferiche di input sono: tastiera, mouse, webcam, macchina fotografica, scanner


Periferiche di output sono: monitor, altoparlanti, stampante.
Ovviamente l’hardware è composto anche da tutte le parti fisiche interne necessarie al funzionamento del
computer.

II.1 Tipi di Computer

Esistono tantissime tipologie di computer, dalle più avanzate tecnologicamente e di utilizzo poco user-frien-
dly (non adatto a un pubblico di consumatori), ai normalissimi personal computer che ormai ognuno di noi
possiede.

Tra le più importanti è possibile trovare:


• Supercomputer: Computer con potenza di calcolo elevatissima, utilizzati per elaborare dati ad
altissima velocità;
• Mainframe o Server: Sono computer con elevata potenza di calcolo spesso utilizzati per permettere
ad altri computer di elaborare dati, per eseguire applicazioni molto esose o gestire centinaia e per-
sino migliaia di computer contemporaneamente (basti pensare ai server che contengono tutti i dati
relativi a giochi o applicazioni connesse online);
• Workstation: Computer potenti utilizzati spesso per eseguire applicativi molto esosi come ad esem-
pio i software di elaborazione di video/immagini. Sono molto più costosi rispetto ad un personal
computer ma molto più commerciali rispetto ai Server;
• Personal Computer: Sono i computer che tutti noi utilizziamo nella quotidianità, dalle forme varie in
base alle necessità di utilizzo o semplicemente alle preferenze estetiche. Le varie componenti di un PC
sono installate in un contenitore detto “case” che può avere tantissime forme, da “scatoloni” metallici
a veri e propri PC compatti che possono essere tenuti in una mano;
• Portatili: fanno parte di questa categoria i cosiddetti PC laptop/notebook, ma anche le loro versioni
compatte definite “netbook”;
• Tablet: molto compatti e tascabili, integrano tutta la componentistica di un vero e proprio PC, in
dispositivi da 8-10 pollici di diagonale e che integrano la tecnologia touchscreen come dispositivo di
input, sostituendo quindi altri dispositivi di input come mouse e tastiera;
• Smartphone: troviamo nella categoria computer anche gli smartphone, che con l’avanzare degli
anni e delle tecnologie sono diventati sempre più dei dispositivi Smart (intelligenti), andando a inclu-
dere tutte le funzionalità di un normale PC oltre alle classiche funzioni telefoniche;
• Dispositivi Multimediali: moltissimi dispositivi quali TV, Lettori multimediali, fotocamere digitali, stan-
no man mano avvicinandosi ai PC per le loro funzioni avanzate che integrano, come ad esempio la
semplice connessione ad Internet.

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II.2 Come funziona un PC

Il computer elabora un’informazione di input e produce un’informazione di output. Per fornire un output
l’informazione viene processata, ovvero il computer esegue dei calcoli.
Possiamo distinguere quindi 3 fasi: input, processamento e output.

FA S I F U N Z I O N A M E N T O C O M P U T E R

IN PUT D EVICE(S) PR O CESSO R ( C P U ) O U TP U T D E V I C E ( S )


Receive input Process Information Prodice Output

II.3 Input/Output

Il calcolatore comunica con l’ambiente esterno mediante delle interfacce comunemente chiamate porte di
input/output.
Tramite le porte il computer è in grado di ricevere ed inviare segnali elettrici alle periferiche in modo da
tradurli in informazioni comprensibili.
Ogni periferica (dispositivo di I/O) è costituita da 3 componenti:
• Una componente visibile, detta device (come ad esempio una tastiera);
• Una componente elettronica di controllo, detta controller (parte elettronica racchiusa nel device
o nel computer necessaria al funzionamento del device);
• Una componente software driver (necessaria al computer per comunicare con il controller).
Le periferiche sono dei dispositivi che consentono al calcolatore di comunicare con l’esterno. La comunica-
zione è bidirezionale, pertanto esistono:
• periferiche di input necessarie all’acquisizione di informazioni dall’esterno, come l’immissione
di dati. Tra le periferiche di input vi sono: la tastiera, il mouse, il microfono, la webcam e lo scanner.
• Periferiche di output necessarie a restituire informazioni all’esterno, come ad esempio la visua-
lizzazione di dati o la stampa di informazioni. Di questa famiglia di periferiche fanno parte: il monitor, la
stampante e le casse audio.
Vi sono inoltre periferiche ibride che fanno sia da input che da output, come ad esempio il monitor touch-
screen. Esso è un monitor a tutti gli effetti con in più la peculiarità di avere una superficie sensibile alla pres-
sione o in generale al tocco che può essere fatto tramite un apposito pennino o direttamente con la mano,
in base alla tecnologia utilizzata. Il tocco viene trasmesso al computer che interprete questa informazione
in modo da far interagire l’utente con ciò che visualizza.
Altri dispositivi ambivalenti sono i modem, che permettono la comunicazione con il mondo esterno (es.
accesso a internet) e tutti i dispositivi che permettono di memorizzare dati (CD, DVD, ecc).

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Tastiera
La tastiera è la principale periferica di input e consente l’immissione di dati attraverso la pressione di tasti
etichettati. In genere le tastiere hanno centinaia di tasti etichettati dedicati per la maggior parte all’inseri-
mento di simboli alfanumerici. Gli altri tasti consentono lo spostamento tra i contenuti visualizzati o altre
funzioni particolari: ci sono tasti che permettono di cancellare qualcosa, inviare qualcosa, uscire da qual-
cosa, scrivere in maiuscolo ecc.).

Mouse
Il mouse è una periferica di input e più precisamente un dispositivo di puntamento. Tale
nome viene tradotto in “topo”, a causa della sua forma che ne richiama l’aspetto. Sul
corpo sono presenti due o tre tasti e spesso una rotellina ed il suo compito permette di
“puntare” un contenuto visibile su schermo e di interagire con esso. I primi mouse erano
dotati di una piccola rotella al proprio interno che muovendosi a contatto con la superficie
provocava il movimento di un puntatore (chiamato cursore) su schermo. Attualmente la
tecnologia utilizzata per percepire il movimento è laser (più precisa ed affidabile) ma il principio di funzio-
namento non cambia, inoltre sempre più spesso si utilizzano mouse wireless (senza fili). Tramite i pulsanti
presenti su di esso è possibile interagire in modo diverso con gli elementi grafici puntati. Se presente la
rotella di scroll in genere viene utilizzata per scorrere verticalmente o orizzontalmente contenuti visualizzati.

Lo scanner ottico
Lo scanner è una periferica di input che permette di trasformare (acquisire) un documento
cartaceo in un contenuto digitale utilizzabile in un computer. Molto spesso è accorpato in
periferiche multifunzione all-in-one insieme a stampanti e talvolta ai fax. Un documento
scansionabile può essere di qualsiasi tipo: un’immagine, un testo, un libro o un grafico.
Con l’ausilio di software specifici, spesso forniti nel kit di acquisto, è possibile riconoscere
il testo al fine di modificarlo o correggere parametri dell’immagine scansionata come la
saturazione, il colore, il contrasto, la luminosità ecc.
Il funzionamento è analogo ad una fotocopiatrice, infatti, è composto da un vetro su cui inserire il documen-
to con al di sotto un carrellino mobile composto da una luce ed un sensore in grado di catturate l’immagine.
La risoluzione dello scanner, ovvero quanti punti riesce a catturare a parità di dimensione, si misura in pixel
per pollice o DPI (Dot per inch).

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Il microfono
eriferica di input in grado di trasmettere dei suoni al computer. In genere è integrata nel
computer o viene collegata ad esso tramite cavo audio analogico. È una periferica essen-
ziale nel caso si voglia utilizzare il computer come registratore vocale o in software che
permettono la comunicazione tramite Internet. Un esempio è rappresentato da software
di riconoscimento vocale in grado di tradurre le parole pronunciate dall’utente in testo
oppure da software per le videochiamate quale Skype ecc.

La webcam
Periferica di input che permette di catturare immagini in movimento. Il suo funzionamento
è del tutto analogo ad una videocamera di ridotte dimensioni sebbene con una qualità di
ripresa in genere più bassa. Come per i microfoni è spesso integrata nei computer portatili
o nei monitor e può essere collegata al computer tramite porta usb. Viene utilizzata spesso
per effettuare videoconferenze o in generale per registrare brevi video ed effettuare foto.

Ulteriori periferiche di input


Il trackball, è un dispositivo di puntamento che permette lo spostamento
del cursore ruotando una grande sfera posta al di sopra. In sostanza si
tratta di un mouse rovesciato.
Il touch pad è una periferica che sostituisce il mouse molto diffusa nei
computer portatili. Si presenta come un piccolo “tappettino” rettangolare
(se di grandi dimensioni aumenta di molto l’ergonomia) sensibile alla
pressione e al movimento delle dita che permettono di spostare il cursore.

Altri dispositivi di ingresso molto diffusi sono la penna ottica, usata in combinazione con la tavoletta grafica
o con uno schermo touch, e il joystick, periferica adatta ad un utilizzo ludico del computer dotata di pulsanti
e talvolta piccole manopole.

Il monitor
Un monitor è una periferica di output dotata di schermo, molto simile ad un televisore, che
permette di visualizzare contenuti trasmessi dal computer. Il monitor realizza le immagini
grazie a migliaia di piccoli puntini di forma quadrata (pixel) affiancati in grado di as-
sumere diverse tonalità di colore. Il numero di pixel in larghezza e altezza determina la
risoluzione, più è alta maggiore sarà il dettaglio delle immagini visualizzate. Risoluzioni
standard sono 800x600, 1024x768, 1366x768, 1920x1080 e altre ancora. Il colore
rappresentato in genere è dato dalla composizione dei colori tipici dello schema RGB e
può variare di intensità in una scala di valori compresa tra 0 e 255.

Il display braille
Questo dispositivo è una periferica di output che realizza una rappresentazione tattile dei
simboli in braille basata sul contenuto mostrato sul display. Il funzionamento si basa sul
sollevamento di piccoli aghi che vanno a formare il simbolo voluto riconoscibile al tatto.
In genere un display di questo tipo è composto da una riga di aghi in grado di rappresen-
tare tra i 40 e gli 80 simboli e da una serie di tasti utili a spostarsi tra i contenuti dell’in-
terfaccia. L’utente che conosce il braille è in grado, tramite questa periferica e talvolta
tramite casse acustiche, di gestire in modo agevole tutto ciò che compare sullo schermo.

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Le casse acustiche
Le casse acustiche o altoparlanti sono periferiche di output che permettono la riproduzione
di suoni provenienti dal computer. Vengono collegate al computer tramite porte audio
analogiche, salvo rare eccezioni in cui sono presenti porte di connessione più complesse.

Stampante e plotter
Una stampante è una periferica di output capace di trasferire su carta dati e contenuti forni-
ti da un computer. Esistono varie categorie di stampanti catalogate in base alla tecnologia
con cui effettuano la stampa:
• Stampanti laser: imprimono i caratteri sulla carta grazie ad un laser, o raggio luminoso,
che deposita elettrostaticamente il toner (una sorta di inchiostro in polvere depositato su
una sottile pellicola) sulla carta.
• Stampanti a getto di inchiostro: imprimono i caratteri sulla carta tramite un carrellino
mobile contenente centinaia di microscopici ugelli in grado di spruzzare piccole gocce di inchiostro.
• Stampanti ad aghi: imprimono i caratteri sulla carta per mezzo di piccoli aghi mobili che colpiscono
un piccolo rullo di inchiostro interposto tra gli aghi e il foglio. È considerata la naturale discendente della
macchina da scrivere ma ormai è una tecnologia poco utilizzata per via della facilità con cui si rompono
gli aghi. Conserva ancora alcuni vantaggi come il basso costo di stampa e la possibilità di stampare in
duplice copia con carta copiativa.
• Stampanti plotter: stampanti utilizzate in ambito professionale per la stampa in grande formato. La tecno-
logia di stampa utilizzata in genere è a getto di inchiostro e spesso vengono utilizzati inchiostri speciali per
garantire particolari proprietà alla stampa come maggiore durata, impermeabilità ecc.

I Monitor Touchscreen
Un monitor touchscreen è una periferica di input/output che permette di visualizzare con-
tenuti (come qualsiasi monitor) e di interagire con essi. I vantaggi/svantaggi di utilizzare
una periferica di questo tipo possono essere riassunti nei seguenti punti:
• Interattività diretta tra utente e dispositivo;
• Minor ingombro dato dal fatto che è possibile sostituire completamente mouse e tastiera;
• Schermo più ampio dal punto di vista dello spazio utile a parità di dimensione (un moni-
tor touch si usa a distanze più ravvicinare rispetto ad altri monitor);
• La velocità di scrittura/digitazione è in genere più lenta rispetto all’utilizzo di una tastiera e spesso con
un maggiore tasso di errori;
• Il costo di acquisto a parità di dimensione è molto più alto rispetto ai monitor tradizionali.
Il collegamento al computer avviene tramite due porte: di output (porta vga o hdmi) e di input (porta usb).

Il modem
Un modem è una periferica di input/output che permette ad un computer di comunicare con
altri computer attraverso linee telefoniche tradizionali. Ha il compito di trasformare segnali
digitali, da o verso il computer a cui è collegato, in segnali vocali necessari all’utilizzo
della rete telefonica. Da questa sua duplice funzione deriva il nome che è la composizione
di due termini anglosassoni ossia modulator e demodulator. La velocità di trasmissione di
un modem si misura in BPS ovvero numero di bit trasmessi per secondo e con multipli di
BPS quali kbps (mille bit per secondo) e Mbps (un milione di bit al secondo). Si possono
trovare anche unità di misura in byte (8 bit) con unità di misura del tipo MBps o kBps. I modem tradizionali,
ormai in disuso, raggiungono velocità di picco pari a 56KBPS mentre i ben più moderni modem ADSL sono
in grado di raggiungere velocità di picco nell’ordine delle decine di MBps.

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Il floppy disk
Ormai non più utilizzato, è un supporto magnetico utilizzato per memorizzare dati da un
computer. Le sue dimensioni sono abbastanza contenute rispetto ad altre memorie (3.5
pollici) ed è composto da un esterno in plastica rigida con all’interno un sottile disco fles-
sibile. Il suo più grande limite che lo ha difatti reso in disuso è rappresentato dalla scarsa
capacità di memorizzazione ferma a soli 1.44 MB.

Pen drive
Le pen drive, simpaticamente chiamate nel gergo comune “chiavette usb”, sono memorie
che permettono l’archiviazione di dati o programmi personali in grado di comunicare con
il computer attraverso una porta usb. Sono molto diffuse in quanto facili da trasportare,
comode da collegare al computer e con un ottimo rapporto prezzo/capacità. Per rendere
l’utilizzo più semplice ed immediato l’installazione dei driver è “Plug and Play” ovvero
autoinstallante al momento del collegamento in modo trasparente per l’utente.

Memoria flash (sd, microSD ecc.)


Memorie sempre più diffuse in quanto utilizzate dai dispositivi multimediali mobili come smartphone, fo-
tocamere e videocamere, offrono buone prestazione ad un costo accettabile. I dispositivi che utilizzano
queste memorie mettono a disposizione uno slot di ingresso specifico o permettono l’utilizzo di adattatori.
L’installazione dei driver è “Plug and Play” quindi automatica.

CD, DVD, Blu-ray


Sono supporti ottici su cui è possibile memorizzare dati. Sono ancora molto usati sebbene
sempre meno in ambito prettamente informatico a vantaggio di memorie flash e pen drive.
In ordine Cd, dvd e blu-ray sono uno l’evoluzione dell’altro. Questa evoluzione, a parità di
dimensione, ha portato principalmente un aumento di capacità che è pari a 0.7 GB nei cd,
4.7 o 8.5 GB nei dvd (prima e seconda versione) e 25 o 50 GB nei blu-ray. Il funzionamen-
to base dei supporti menzionati è il medesimo: per memorizzare file sulla loro superficie riflettente si utilizza
un particolare dispositivo, chiamato masterizzatore, dotato di un laser capace di rendere opache piccole
aree. La differenza sostanziale è data dalla dimensione di queste aree, via via più piccole, e dagli strati di
memorizzazione. I supporti di questo tipo che permettono una sola memorizzazione (una volta memorizzati
dei dati non si possono modificare) sono indicati rispettivamente con le sigle CD-R, DVD-R e BD-R mentre le
versioni riscrivibili sono indicate con le sigle CD-RW, DVD-RW e BD-RE. Sono tutt’ora i supporti fisici più usati
per la vendita di software ma anche per distribuire audio (cd), film (dvd) e film in alta definizione (blu-ray).

LIM
La lavagna interattiva è un dispositivo ambivalente di input/output. Permette, infatti di
visualizzare informazioni e di interagire con esse attraverso una superficie interattiva su
cui è possibile inserire un input e visualizzare un output scrivendo, disegnando allegando
immagini, visualizzando testi, riproducendo video e animazioni.

Porte
Le porte sono accessi presenti sul corpo del computer (in genere posti sul retro), attraverso i quali le perife-
riche comunicano con il computer. Esistono diversi tipi di porte ed ogni computer ne mette a disposizione
diverse. Esempi di porte molto comuni e diffuse sono le porte USB, Ethernet e HDMI.

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II.4 CPU (Central Process Unit)

La CPU o processore rappresenta il cervello di qualsiasi PC. È la componente attraverso la quale vengono
elaborati tutti i dati che l’utente inserisci in input. Tra le principali funzioni che riesce ad eseguire troviamo
la possibilità di eseguire operazioni logico/aritmetiche, spostamento di dati e controllo delle componenti
hardware che compongono il PC.
La CPU è formata a sua volta da due componenti fondamentali: la CU (Control Unit) e l’ALU (Arithmetic
Logic Unit). Quest’ultima si occupa delle operazioni logico/aritmetiche, mentre la CU è l’unità di controllo
che oltre a gestire l’ALU interpreta anche le varie istruzioni che riceve e gestisce lo spostamento di dati
(principalmente i dati che una volta elaborati dalla CPU vengono immagazzinati nella memoria centrale).
Ma cosa sono le istruzioni che la CU interpreta?
Sono vere e proprie istruzioni da svolgere per eseguire un’operazione logico/aritmetica e vengono espres-
se in linguaggio macchina, cioè un linguaggio interpretabile dalla CPU e formato da piccole istruzioni base
che fatte interagire ed eseguire ciclicamente formano istruzioni complesse.
La potenza di un processore si misura in frequenza, ovvero la velocità con cui la CPU riesce ad eseguire le
istruzioni. In particolare la velocità si misura in Ghz (Gigahertz, cioè miliardi di cicli al secondo), quindi in
istruzioni cicliche eseguite al secondo.
Attualmente i processori di ultima generazione integrano una tecnologia detta “multicore”, ovvero un sin-
golo chip integra più processori in grado di lavorare simultaneamente e quindi di velocizzare ulteriormente
l’esecuzione delle istruzioni. Esistono infatti moltissimi processori in grado di lavorare in condizioni (e fre-
quenze) diverse e quindi di soddisfare ogni esigenza in base all’utilizzo preposto.

II.5 Memorie

Nel precedente paragrafo abbiamo introdotto e analizzato la CPU, sottolineando come, per poter eseguire
le istruzioni, abbia necessità di una memoria di supporto. Le memorie sono dispositivi di immagazzinamen-
to dati, che possono essere salvati temporaneamente nel caso di elaborazione dei dati da parte della CPU
oppure in maniera permanente nel caso di salvataggio di un file o qualsiasi tipo di dato.

A livello fisico possiamo osservare come esistano molte tipologie di memorie, quali:
• Elettriche;
• Magnetiche;
• Ottiche.
Queste memorie permettono di salvare dati attraverso segnali elettrici (o magnetici) che rappresentano se-
gnali di acceso o spento, 0 o 1. In linguaggio binario, con 0 ed 1, riusciamo a memorizzare informazioni
che poi vengono interpretate e rese comprensibili all’utilizzatore tramite codifiche particolari, come ad
esempio la codifica ASCII. Tale codifica assegna ad una sequenza di bit un carattere, in maniera tale da
poter memorizzare e poi reinterpretare delle informazioni dalla memoria.
Ma le memorie hanno tutte la stessa funzione? O meglio il salvataggio avviene per lo stesso scopo?

La risposta è no: esistono memorie dette principali e memorie secondarie, che a loro volta si possono sud-
dividere in:
• Memoria principale: RAM, ROM
• Memoria secondaria: Hard-disk, SSD, “pennette USB”, memorie SD ecc.
• Memoria cache.

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RAM: Memoria ad accesso casuale (Random Access Memory) che immagazzina tutti i dati in fase di
elaborazione.
ROM: Memoria a singola scrittura (Read Only Memory), non sovrascrivibile e non cancellabile, contiene
le informazioni che permettono al PC di identificare tutti i componenti hardware in fase di avvio. Il softwa-
re che gestisce tali informazioni è chiamato BIOS (Basic Input Output System), che esegue operazioni di
verifica e attivazione dell’hardware oltre che all’avvio del software principale di un PC, ovvero il sistema
operativo.
CACHE: Una memoria molto piccola e veloce utilizzata come tramite tra la RAM e la CPU e viceversa.
Essa memorizza infatti i dati e le operazioni più utilizzate dalla CPU in modo tale da ottimizzare i tempi in
quanto un dato se utilizzato frequentemente viene caricato immediatamente, senza doverlo cercare nella
RAM. Ha generalmente due livelli: il primo (dimensioni 8kb fino a 128kb) che lavora alla stessa velocità
della CPU, e il secondo (dimensioni 128kb fino a svariati MByte) integrato in un chip esterno alla CPU ma
ugualmente di supporto.
MEMORIA SECONDARIA: Questa categoria ingloba svariate tipologie di memorie; la più importante è
sicuramente l’Hard-disk, un disco magnetico in grado di memorizzare grandi quantità di dati. In particolare
l’Hard-disk è formato da una serie di dischi magnetici che ruotano intorno a un perno, tali dischi memorizza-
no tracce magnetiche positive e negative (0 e 1) letti/memorizzati da una testina. Più recenti e costosi, ma
molto più performanti, sono gli SSD: memorie a stato solido che memorizzano dati tramite semiconduttori
e che grazie alle elevate velocità di lettura/scrittura stanno lentamente sostituendo gli Hard-disk magnetici.
Per fare un esempio pratico, se per caricare un file su Hard-disk il PC impiega 30 secondi, con alcuni SSD
è in grado di farlo nel giro di 1-2 secondi. Infine troviamo le classiche memorie flash come le “chiavette
USB”, i CD, DVD, e gli ormai obsoleti Floppy.
Nell’immagine successiva un esempio che mostra come avviene lo scambio tra le varie memorie e la CPU

MEMORIA SECONDARIA

M E M O R I A P R I N C I PA L E
(RAM)

CPU

Quando vogliamo eseguire delle operazioni su un particolare dato, esso viene “prelevato” o più precisa-
mente letto dalla memoria secondaria (ad esempio un hard-disk). Dall’hard-disk per essere elaborato viene
immagazzinato nella memoria centrale (RAM): ogni operazione effettuata passa dalla CPU alla RAM che a
questo punto contiene una copia del nostro dato da modificare. Quando abbiamo terminato le operazioni
di modifica e decidiamo di salvarle permanentemente, il nostro file viene “spostato” nella memoria secon-
daria al posto dell’originale.
Caratteristica molto importante è che la RAM è nettamente più veloce rispetto ai supporti di memorizza-
zione secondari. Per questo motivo viene utilizzata per l’elaborazione effettiva dei dati e si utilizzano le
memorie secondarie solo per il salvataggio permanente dei dati.
Un esempio banale è rappresentato dalla stesura di questo manuale: mentre viene editato e steso i file si
trovano nella RAM. Ogni qualvolta si effettua un salvataggio (fondamentale se non si vogliono perdere ore
e ore di lavoro) il file viene immagazzinato nella memoria secondaria del PC.
Ma perché non lasciare allora i file sempre nella RAM?
Essendo molto efficiente e molto più veloce delle memorie secondarie, la RAM ha un costo di realizzazione
altissimo, il che rende impossibile realizzare un PC composto solo da memorie principali.
Il motivo principale risiede però nel fatto che la RAM è una memoria volatile (a breve termine), ovvero salva

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i dati solo mentre vengono elaborati o nell’attesa che vengano elaborati. Quando il PC viene spento, e quin-
di non vi è più alimentazione elettrica che la tiene in funzione, la RAM cancella ogni dato al suo interno.
Al contrario tutti i dispositivi di memorizzazione secondari quali Hard-disk e memorie a stato solido o fla-
sh, permettono di salvare i dati in maniera permanente, fino alla sovrascrittura o al danneggiamento del
supporto stesso.

I I I . S O F T WA R E
Il software è la componente non visibile di un PC, formata da tutti i programmi che possono essere eseguiti
su di esso. Un programma è a sua volta l’insieme di istruzioni che vengono eseguite dal PC per compiere
svariate operazioni. Quando un programma è in esecuzione, esso viene definito processo.

Distinguiamo due tipi di software:


• Software base: gestisce le funzioni base del PC, interagendo direttamente con l’hardware del PC;
• Software applicativo: le applicazioni che soddisfano le esigenze degli utenti.
Il software base di ogni PC è il sistema operativo. Tra i più famosi: Windows, Linux, Mac OS, iOS, Android, ecc.
Nel nostro caso prenderemo in considerazione più avanti il sistema operativo Microsoft Windows 10.
Ma a cosa serve il sistema operativo?
Fa da tramite tra il software applicativo utilizzato dall’utente (ad esempio un editor di testi) e l’hardware.
In particolare per poter utilizzare un qualsiasi software applicativo dobbiamo necessariamente eseguirlo
tramite un sistema operativo. Indicheremo d’ora in poi il sistema operativo con la sigla SO.

Le principali funzioni di un SO sono:


• Gestire le risorse del PC, come la memoria, la CPU, le periferiche ecc.;
• Rendere possibile l’interazione con i software applicativi tramite un’interfaccia;
• Gestire l’esecuzione di software applicativo;
• Gestire errori a livello software o hardware;
Originariamente i sistemi operativi permettevano solo un’interazione tramite interfaccia testuale (MS-DOS
e le prime versioni di Linux), ma con il passare del tempo e il progredire della tecnologia si è passati ad
interfacce grafiche sempre più evolute e user-friendly (cioè sempre più semplici da utilizzare per l’utente).
In realtà l’interazione tramite interfaccia testuale è tutt’ora possibile tramite software applicativi integrati
nel SO.
L’interfaccia grafica o GUI (Graphical User Interface) mette a disposizione dell’utente delle particolari imma-
gini e interfacce appunto, che permettono all’utente di compiere ogni operazione.

Possiamo suddividere il software applicativo in due sottocategorie:


• Software generale: composto dalla maggior parte delle applicazioni utili agli utenti per eseguire le
operazioni basilari con un PC, come ad esempio fogli elettronici ed elaboratori di testi;
• Software specifico: composto da software specifici e progettati e realizzati per soddisfare specifiche
esigenze.
Ogni software viene realizzato grazie all’utilizzo di particolari codici o istruzioni chiamati Linguaggi di Pro-
grammazione. Esistono vari tipo di linguaggi, ognuno compatibile con un particolare SO o con l’hardware
che lo esegue. In particolare definiamo i Linguaggi di Programmazione ad alto livello, poiché costituiscono
l’anello di congiunzione tra l’utente ed il linguaggio macchina interpretato dal PC. Tra i più usati troviamo:
Java, C++, Python ecc.

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Ecco alcuni esempi di software applicativo.

Software applicativo utile all’elaborazione di testi.


S i t r a t t a d i M i c r o s o f t Wo r d .

Esempio di un software applicativo calcolatrice, pre-


sente di “default” in quasi tutti i SO.

Programma “Lente di ingrandimento”, facente parte dei software


“Accessibilità” di Windows e utile a ingrandire qualsiasi area
dello schermo.

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Un software specifico progettato per permettere
all’utente di gestire un magazzino.

Infine uno dei software più utilizzati per la scrittura


di “codice” con i più importanti linguaggi
di programmazione.

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III.1 Licenza d’utilizzo

I software sono sempre protetti dalle leggi sui diritti d’autore. Questo perché anche i software sono conside-
rati opere realizzate dopo un’attenta progettazione e un lavoro certosino di “implementazione”.
Quando si acquista quindi un software in realtà non se ne diventa proprietari, ma si acquisisce una cosid-
detta licenza d’uso. Tale licenza d’uso, detta anche EULA (End User License Agreement), contiene il contrat-
to tra il realizzatore del software e l’utente finale. Questo per limitare fenomeni quali copie illegali o utilizzi
impropri, che danneggerebbero irrimediabilmente il realizzatore del software applicativo.
Spesso per ovviare a tali problemi i software vengono venduti corredati di un codice di attivazione, detto
Product Key, che permette l’installazione su uno o più PC del software. Altre soluzioni prevedono la registra-
zione online del prodotto installato sul PC, che permette un ulteriore grado di protezione a copie illegali o
ad utilizzi impropri.

Esistono però delle eccezioni riguardanti particolari licenze d’utilizzo:


• Shareware: programmi con licenza a scadenza temporale. Terminato il “periodo di prova” è possibile
scegliere se continuare ad utilizzare il software acquistando una licenza completa o disinstallarlo. Esisto-
no anche licenze che non limitano il tempo ma le funzionalità del software stesso.
• Freeware: Software a licenza completamente gratuita. Naturalmente non è possibile modificare e
rivendere il software a terzi.
• Open Source: software libero da ogni vincolo, può essere modificato ed eventualmente venduto a
terzi. Tale software solitamente viene definito “codice sorgente”.

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I V. AV V I A R E U N C O M P U T E R
La prima, fondamentale, operazione da compiere per poter utilizzare un PC è ovviamente avviarlo tramite
il pulsante di accensione. Tale tasto spesso si trova sul “case” del PC e mostra il classico simbolo di accen-
sione/spegnimento. Ovviamente oltre al PC dobbiamo avviare l’altro componente fondamentale per poterlo
utilizzare, ovvero il monitor. Una volta avviato il PC comincerà la fase di caricamento di tutte le componenti
hardware/software di base, compreso il SO.
Se non sono presenti errori in fase di avvio, terminata la fase di caricamento del SO, apparirà la scherma-
ta di accesso. Spesso in questa schermata è possibile scegliere “l’account” da utilizzare (ovvero il nostro
profilo personale), che se privato sarà sicuramente corredato da una Password (parola chiave che rende
sicuro l’accesso ai dati).

Nell’immagine un esempio di schermata di accesso con inserimento Password.

V. D E S K T O P D I W I N D O W S
Una volta effettuato l’accesso al SO, ci troveremo difronte alla schermata principale, il Desktop.

Tale termine, che tradotto significa “scrivania”, dà l’idea appunto di una scrivania su cui posizionare tutti

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gli strumenti di frequente utilizzo, come le applicazioni, i file e le cartelle (Directory). È possibile modificare
a piacimento l’immagine che compare come “sfondo” in base alle nostre preferenze.
Tutti gli elementi posizionati sul desktop vengono detti Icone, che rappresentano graficamente le applica-
zioni e i documenti salvati nel PC.
Le icone principali che troviamo di default in ogni PC sono:
• Questo PC: le risorse principali del PC, comprese unità di memoria e componenti hardware come
lettori CD/DVD;
• Cestino: contiene i file che vengono eliminati dall’utente, una sorta di raccoglitore che permette di
raggruppare tutti quei file che si reputano inutili prima della cancellazione definitiva.
Altre componenti fondamentali presenti sul Desktop sono:
• Barra delle applicazioni: programmi che sono in esecuzione sul PC o piccole icone che ne velocizza-
no l’avvio (solo software utente, non software necessario al corretto funzionamento del PC);
• Pulsante Start: tramite questo pulsante è possibile accedere a tutti i programmi presenti nel PC, alle
impostazioni, ai file ecc. Sono presenti inoltre (nelle ultime versioni di Windows) le cosiddette Tiles,
ovvero delle particolari rappresentazioni di applicazioni come quella del meteo o del calendario, che
mostrano un’anteprima dell’applicazione stessa (alcune sono infatti “animate”).

V. 1 U t i l i z z o d e l M o u s e

Come scritto precedentemente, il Mouse è lo strumento che permette all’utente di interagire con l’interfaccia
grafica e quindi col software del PC. È possibile ad esempio spostare le icone da un punto ad un altro del
desktop. Per fare ciò:
• Portare il Cursore (la freccetta che vediamo muoversi) sull’icona che si vuole spo-
stare, precisamente sull’immagine e non sulla didascalia sottostante (che ne contiene
il nome);
• Premere e tenere premuto il tasto sinistro del mouse sopra l’icona (l’icona cambia
colore, a indicare che l’icona è selezionata);
• Trascinare il cursore fino al punto scelto, sempre mantenendo premuto il tasto sini-
stro del mouse.
A seconda della disposizione delle icone sul desktop è possibile muoverle in maniera totalmente libera
oppure solo in verticale.

È possibile comunque posizionare le icone in maniera automatica seguendo questi passaggi:


• Posizionare il cursore su un punto libero del desktop;
• Premere il tasto destro del mouse;
• Selezionare la voce “Visualizza”;
• Una volta comparso il sottomenù, è possibile scegliere di disporre le icone Automaticamente, selezio-
nando la spunta su “Disponi icone automaticamente”, oppure allineare le icone come fossero collegate
ad una griglia, selezionando la spunta “Allinea icone alla griglia”.

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Per spostare le icone secondo set prestabiliti si può invece seguire questi passaggi:
• Posizionare il cursore su un punto libero del desktop;
• Premere il tasto destro del mouse;
• Selezionare la voce “Ordina per”;
• Dal sottomenù è possibile selezionare le seguenti voci: Nome (ordina le icone in ordine alfabetico),
Dimensione (ordina le icone per grandezza occupata nella memoria), Tipo elemento (file, cartelle,
ecc.), Ultima modifica.

V. 2 M o d i f i c a a l l a b a r r a d e l l e a p p l i c a z i o n i

La barra delle applicazioni può essere modificata a piacimento, sempre grazie all’utilizzo del cursore. Si
può per esempio ingrandire; per fare ciò, come nell’immagine seguente, è possibile spostare il cursore al
limite della barra delle applicazioni facendo comparire il simbolo a frecce “opposte”. Cliccando e tenendo
premuto è possibile ingrandire a piacimento la barra.

Per “bloccare” la barra delle applicazioni, ed evitare modifiche:


• Posizionare il cursore in un punto libero della barra delle applicazioni;
• Premere il pulsante destro del mouse;
• Selezionare la spunta “Blocca la barra delle applicazioni.

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Naturalmente con lo stesso procedimento è possibile sbloccare la barra una volta bloccata.
È possibile inoltre spostare la barra delle applicazioni in un qualsiasi lato del desktop con i passaggi se-
guenti:
• Spostare il cursore su un punto libero della barra delle applicazioni;
• Premere e mantenere premuto il tasto sinistro del mouse;
• Spostare la barra in un lato a piacimento del desktop e rilasciare il pulsante destro.

Infine per “nascondere” la barra delle applicazioni, seguire questi passaggi:


• Posizionare il cursore su un punto libero della barra delle applicazioni;

• Premere il tasto destro del mouse e selezionare la voce “Impostazioni”;


• Comparirà una “finestra” con varie impostazioni attivabili (guarda immagine giù), per nascondere
automaticamente la barra basta selezionare e attivare la voce “Nascondi automaticamente la barra
delle applicazioni in modalità desktop” e successivamente chiudere la finestra. Per chiudere una fine-
stra è necessario cliccare sulla “X”, posizionata in alto a destro di ogni applicazione.

Naturalmente la scomparsa della barra delle applicazioni è legata al movimento del cursore, infatti spostan-
do il cursore nella posizione dove si trovava la barra, essa ricompare automaticamente. Per farla scompa-
rire basta muovere il cursore in un punto qualsiasi del desktop.

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V. 3 C e n t r o N o t i f i c h e

Nella versione 10 di Windows è stata introdotta una barra laterale, attivabile dal pulsante posto sulla
parte destra (se la barra è nel lato sopra o sotto del desktop) o sulla parte sotto (se la barra si trova a destra
o sinistra del desktop) della barra delle applicazioni. In tale barra laterali verranno visualizzati tutti gli avvisi
relativi al sistema, e le cosiddette notifiche, ovvero messaggi testuali che avviseranno l’utente di una parti-
colare condizione del sistema o semplicemente promemoria impostati sul calendario, mail, messaggi ecc.

Nella parte inferiore del centro notifiche sono presenti una serie di “scorciatoie”, che permettono di attivare
e disattivare particolari funzionalità del sistema. Le scorciatoie sono personalizzabili e inoltre tramite il click
sul pulsante “Espandi” col tasto sinistro del mouse è possibile visualizzarne un numero maggiore rispetto a
quelle di default.

Per comprimerle e tornare alle quattro di default basta semplicemente cliccare con il tasto destro del mouse
sul pulsante “Comprimi”.
Per personalizzare tali scorciatoie bisogna seguire i seguenti passaggi:
• Cliccare sul pulsante Start;
• Cliccare sul pulsante Impostazioni;
• Comparirà una nuova finestra contenente tutte le impostazioni del PC;
• Cliccare sulle impostazioni “Sistema”;

• Nella parte sinistra della finestra saranno presenti tante sottosezioni, a noi interessa la sezione “No-
tifiche e azioni”, che andremo a cliccare col tasto sinistro;
• Una volta visualizzate le scorciatoie, possiamo personalizzarle in due modi:
- Cliccando e mantenendo premuto il tasto sinistro del mouse su una delle scorciatoie e
possibile riordinarla come fosse una normale icona (immagine sotto);
- Oppure selezionando la voce “Aggiungi o rimuovi azioni rapide”, che ci aprirà una nuova
sezione dove è possibile attivare o disattivare a piacimento le scorciatoie.

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Nell’immagine un esempio tipico di come viene mostrata una notifica.
Per eliminare una singola notifica è possibile seguire i seguenti passaggi:
• Aprire il centro notifiche come illustrato sopra;
• Posizionare il cursore sulla notifica che si vuole cancellare;
• Premere col tasto sinistro sulla “X” che compare in alto a destra della notifica;
È possibile anche eliminare tutte le notifiche contemporaneamente nel modo seguente:
• Aprire il centro notifiche come illustrato sopra;
• Cliccare sul pulsante “Cancella tutto” posto in alto a destra del centro notifiche.
Per chiudere il centro notifiche cliccare con il tasto sinistro del mouse in un qualsiasi punto del desktop.

V. 4 A r e a N o t i f i c h e

Sulla sinistra dell’area Data/Ora, sulla barra delle applicazioni, troviamo delle piccole icone, raggruppate
anche in una finestra a scomparsa, che rappresentano le applicazioni in “background”. Tali applicazioni
vengono eseguite senza necessità di essere visualizzate in finestra.

Possiamo agire su di esse nei seguenti modi:


• Se le icone si trovano direttamente sulla barra delle applicazioni, cliccando due volte con il tasto
sinistro riusciremo a richiamare la finestra associata all’applicazione, oppure volendo solo controllarne
alcune caratteristiche potremo cliccare sull’icona una singola volta con il tasto destro del mouse per
richiamare un menu a tendina contenente le impostazioni proprie di ogni applicazione.
• Se le icone non sono subito visibili possiamo cliccare una singola volta col tasto sinistro sul pulsante
, in modo tale da far comparire una finestra che contiene il resto delle icone, in maniera ordinata,
e con le quali possiamo interagire come indicato al punto precedente (un esempio nell’immagine sotto).

Alcune delle icone che spesso troviamo in quest’area sono:


• : icona che permette di regolare il volume di sistema;
• : icone che indicano se il PC è connesso alla rete via connessione wired o wireless (con o senza fili);

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V. 5 I n f o r m a z i o n i d e l s i s t e m a
Cliccando col il tasto destro del mouse sull’icona “Questo PC” e successivamente sul tasto “Proprietà” con il
tasto sinistro (posizionato alla fine del menu a tendina che compare) è possibile accedere alle informazioni
del sistema.

In questa finestra possiamo visualizzare le informazioni principali del sistema, come la RAM e la CPU, ma
anche la versione del SO, il nome del PC e la licenza d’utilizzo.

V. 6 S p e g n e r e i l P C

Per arrestare e quindi spegnere il PC si procede nel modo seguente:


• Spostare il cursore sul tasto start e premere il tasto sinistro del mouse;
• Spostare il cursore sul simbolo di accensione/spegnimento premere il tasto sinistro;
• Nel menu che compare possiamo selezionare la voce “Arresta il sistema”;

Oltre a spegnere il sistema nel menu a tendina possiamo anche selezionare le seguenti voci:
• Sospendi: tramite questo comando il PC entra in una modalità a basso consumo. In pratica il PC pur
rimanendo accesso blocca tutte le applicazioni attive e lascia solo quelle necessarie a tenere attivo il
SO. Per riattivarlo basta premere un qualsiasi tasto sul mouse o sulla tastiera;
• Iberna: tramite questo comando il PC entra in una modalità a risparmio energetico ancora più effi-
ciente, infatti in tale modalità il PC darà l’impressione di essere completamente spento e per riattivarlo è
necessario premere nuovamente il pulsante di accensione. La comodità di questa modalità sta nel fatto
che, appena avviato, il PC avrà già caricato tutto in memoria, senza dover necessariamente eseguire
tutte le procedure standard di avvio che richiedono molto più tempo;
• Riavvia il sistema: tramite questo comando si riavvia completamente il PC, che eseguirà un avvio
normale come se avessimo spento e riacceso dal pulsante di accensione il PC stesso. È utile in caso di
aggiornamenti o di blocco del SO.

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V. 7 A r r e s t a r e u n p r o g r a m m a b l o c c a t o
Per arrestare un programma che non funziona correttamente e non risponde ai comandi dell’utente, è neces-
sario accedere alla Gestione Attività. Per avviare tale applicazione (integrata nel SO) è necessario premere
la combinazione di tasti (contemporaneamente) CTRL+ALT+CANC sulla tastiera. Una volta premuta tale
combinazione comparirà una schermata (immagine sotto) dove sarà possibile selezionare la voce Gestione
Attività. Da tale finestra che comparirà è possibile gestire e quindi arrestare eventuali programmi bloccati.

ATTENZIONE! Premendo due volte la combinazione di tasti CTRL+ALT+CANC viene riavviato il PC (è un


modo veloce di riavviare il PC in caso di blocco irrisolvibile).

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VI. FINESTRE DI WINDOWS
Il nome scelto da Microsoft per il suo sistema operativo non è del tutto casuale. La parola Windows infatti si
traduce dall’inglese come “finestre”. Questo perché il SO permette di interagire con i vari software applica-
tivi proprio grazie a delle finestre, sovrapponibili, ridimensionabili e spostabili a piacimento.

VI.1 La finestra “Questo PC”

La finestra principale di ogni PC, su cui è installato il SO Microsoft Windows, è “Questo PC”. In questa
finestra, come scritto precedentemente, troviamo le scorciatoie a tutte le periferiche hardware di memoriz-
zazione collegate al PC, dalla memoria secondaria su cui è salvato l’intero sistema operativo, ai supporti
di memoria quali “chiavette USB”, fino ai lettori CD/DVD.
In figura ecco come si mostra una classica finestra una volta richiamata con
un doppio click sull’icona che generalmente si trova sul desktop.

VI.2 Caratteristiche comuni


Facendo riferimento alla finestra aperta nel precedente paragrafo, vediamo ora quali sono le caratteristiche
comuni in ogni finestra di Windows.

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VI.2.1 Barra del Titolo
Analizzando dall’alto verso il basso la finestra possiamo notare come prima caratteristica la cosiddetta
“Barra del titolo”. Tale barra, oltre a contenere proprio il titolo della nostra applicazione avviata, contiene
sulla sinistra tre piccoli pulsanti .
Tali pulsanti servono rispettivamente a:
• : serve a ridurre la finestra a icona, ovvero a “nasconderla” sulla barra delle applicazioni, in
maniera da tenerla avviata nonostante sia inutilizzata. Per ridurre la finestra ad icona è sufficiente un
click col tasto sinistro su tale pulsante. Viceversa se si vuole richiamare la finestra bisogna cliccare sulla
sua rappresentazione nella barra delle applicazioni.
• : grazie a questo pulsante, è possibile ingrandire o ridurre in maniera automatica le dimensioni di
una finestra. Quando è visibile il pulsante con un click col tasto sinistro del mouse si rende la finestra di
dimensioni che ricoprono tutto il desktop. Quando invece è presente il pulsante riduce la finestra alla
dimensione standard o in alternativa, se deciso da utente (vedremo più avanti come), alla dimensione
precedentemente impostata.
• : questo pulsante serve a chiudere definitivamente la finestra, e conseguentemente ad arre-
stare l’applicazione (in alcune eccezioni l’applicazione resta comunque avviata e bisogna interagire
con essa tramite l’area notifiche, descritta nel paragrafo 5.4).

VI.2.2 Barra dei Menu

Scendendo un po’ più giù, troviamo la “Barra dei menu”. Tale barra è spesso caratterizzata da vari sottome-
nu, i quali possono variare da finestra a finestra. Uno dei sottomenu che compare quasi sempre nelle finestre
aperte è il sottomenu “File”, che contiene le principali operazioni effettuabili sulla finestra.

VI.2.3 Barra degli Indirizzi e Barra di Ricerca


Proseguiamo con la “Barra degli indirizzi” e la “Barra di ricerca”. La barra degli indirizzi serve ad iden-
tificare la posizione della nostra applicazione nel PC, più precisamente il suo “percorso” all’interno della
memoria secondaria. Ad esempio è possibile, nel caso della barra degli indirizzi, recarsi ad una specifica
posizione/cartella semplicemente conoscendone il percorso. La barra di ricerca è utile a ricercare veloce-
mente un elemento nella finestra visualizzata o nelle sue sotto finestre. Un esempio è il caso in cui si volesse
cercare un documento: scrivendone il nome nella barra di ricerca, verrà cercato nella finestra attualmente
aperta e, se presenti, nelle sotto sezioni di tale cartella (vedremo più avanti cosa sono le cartelle).

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Sulla sinistra di ogni finestra è presente un menu riepilogativo che racchiude tutte le principali cartelle e
percorsi del SO. In particolare tramite la sezione accesso rapido è possibile raggiungere le
posizioni del SO più frequentemente utilizzate.

VI.2.4 Barra di Scorrimento

Altra caratteristica comune ad ogni finestra è la “Barra di scorrimento”. Tale barra serve a muoversi nella
finestra nel caso in cui, ad esempio, gli elementi da visualizzare a schermo siano molti di più rispetto alla
finestra stessa. Questo permette di poter avere finestre con un numero illimitato di elementi al suo interno. In
figura è possibile vedere una barra di scorrimento laterale ed una barra di scorrimento verticale.
Per muoversi è possibile cliccare sulle frecce poste agli estremi di queste barre oppure premere e tenere
premuto il tasto sinistro del mouse su una delle barre
e muoverla a piacimento verso la direzione desiderata.

VI.2.5 Barra di Stato

Per avere informazioni riguardo alla finestra attualmente in esecuzione, possiamo fare affidamento alla
cosiddetta “Barra di stato”. Tale barra contiene informazioni utili come ad esempio il numero di elementi
nella finestra, o le dimensioni di un elemento selezionato in essa.

VI.3 Ridimensionare manualmente una finestra

Oltre a poter ridimensionare in maniera automatica una finestra tramite il pulsante descritto nel paragrafo
precedente, è possibile agire manualmente sulla finestra per modificarne le dimensioni. In particolare agen-
do in due modi:
• Modificare ogni singola dimensione;
• Modificare le dimensioni in maniera simmetrica.
Per modificare le dimensioni di ogni singolo lato della finestra, è sufficiente posizionare il cursore sul bordo
che si intende ridimensionare fino a far comparire un simbolo a “doppia freccia”, che seguirà il verso del
lato che stiamo ridimensionando (verticale o orizzontale). Cliccando e tenendo premuto il pulsante sinistro
del mouse, si può ingrandire o rimpicciolire la dimensione del lato a piacimento. Per mantenere invece le
proporzioni della finestra e modificarne solo le dimensioni, si può spostare il cursore su uno degli angoli del-
la. Premendo e tenendo premuto il pulsante sinistro e muovendosi in obliquo, si modificheranno in maniera
automatica e contemporanea due dimensioni della finestra, in maniera da lasciare inalterate le proporzioni.

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VI.4 Modificare dimensione e ordine delle icone

Possiamo modificare la dimensione e l’ordinamento delle icone visualizzate nella finestra seguendo tali
passaggi:
• Cliccare con il tasto sinistro sulla voce “Visualizza”, presente nella barra dei menu;
• Comparirà un sottomenu con diverse sezioni: “Riquadri”, “Layout”, “Visualizzazione corrente” e
“Mostra/Nascondi”.
• Per modificare la dimensione, o più precisamente la rappresentazione delle icone, scegliere una delle
voci nella sezione “Layout”, cliccando su quella scelta con il tasto sinistro del mouse.
• Per modificare l’ordinamento delle icone invece, si può scegliere e cliccare, sempre col tasto sinistro,
una delle voci nella sezione “Visualizzazione corrente”.

VI.5 Mostrare/Nascondere elementi

Tramite il menu “Visualizza”, illustrato sopra, possiamo anche decidere di visualizzare o meno gli elementi
nascosti del PC. Più precisamente per fare ciò basta semplicemente spuntare la voce “Elementi nascosti”,
nella sezione “Mostra/Nascondi”.
Ma come nascondiamo effettivamente un elemento?

Seguendo tali passaggi:


• Cliccare col tasto destro sull’icona dell’elemento che si vuole nascondere;
• Cliccare sulla voce “Proprietà”, nel menu a tendina che si sarà nel frattempo aperto;
• Comparirà una finestra contenente tutte le informazioni principali di tale elemento. Per renderlo na-
scosto basta spuntare la voce “Nascosto” presente in basso e successivamente sul pulsante

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Se la spunta Elementi nascosti sarà attivata, saranno visualizzati tutti gli elementi nascosti nel seguente
modo.

Viceversa gli elementi saranno realmente nascosti e quindi non visibili all’utente.

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V I I . N AV I G A R E T R A L E F I N E S T R E
In Windows è possibile anche personalizzare il modo in cui le finestre vengono visualizzate.

VII.1 Opzioni Finestre

Facendo riferimento al capito precedente, nella sezione “Visualizza” della barra dei
menu, notare il pulsante “Opzioni”.

Cliccando col pulsante sinistro del mouse su tale pulsante, verrà avviata una finestra che mostra le opzioni
riguardanti la modalità di visualizzazione delle finestre.

In particolare è possibile decidere se sfogliare le cartelle in una singola finestra, oppure


avviare una nuova finestra per ogni elemento selezionato ed avviato. Nel caso in cui la
scelta ricade sul visualizzare tutto su un’unica finestra, per navigare tra le tante finestre
aperte si utilizzano le frecce presenti di fianco alla barra degli indirizzi.

VII.2 Muoversi tra le finestre

Nel caso in cui sono presenti più finestre aperte contemporaneamente, è possibile muoversi tra esse in due modi:
• Selezionando la finestra sulla barra delle applicazioni;
• Oppure con una combinazione di tasti sulla tastiera. In particolare, tenendo premuto il tasto ALT e
successivamente premendo il tasto TAB, si navigherà tra le finestre aperte senza dover necessariamente
interagire tramite mouse.

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V I I I . C H I AV E T T E U S B
Uno dei supporti di memorizzazione più diffusi attualmente è la cosiddetta chiavetta USB. Si tratta di
un’unità removibile, ovvero collegabile scollegabile a piacimento e quindi trasportabile, dalle varie forme
e dimensioni.

Può essere utile, oltre che per salvare qualsiasi tipo di dato, come ad esempio documenti o immagini/
video, anche per il salvataggio di copie di riserva dei propri dati, i backup. Il backup permette di avere
una copia perfettamente identica e funzionante dei propri dati, che in caso di danneggiamento possono
essere ripristinati senza problemi.

VIII.1 Inserire chiavetta USB

Per poter utilizzare una chiavetta USB, la prima operazione da compiere è quella di collegarla al PC, ov-
viamente tramite una porta USB, seguendo il verso corretto.

Caratteristica peculiare delle chiavette USB è che sono “Plug and Play”, ovvero collegabili al PC senza il bi-
sogno di spegnerlo e riaccenderlo. Una volta collegata, la chiavetta viene installata in maniera automatica
e il suo contenuto è visibile dall’utente tramite la finestra Questo PC.

Solitamente però appare una finestra che permette di scegliere che tipo di operazione effettuare con la
chiavetta appena inserita, come mostra la figura.

È molto importante ricordare che ad ogni peri-


ferica di memorizzazione collegata al PC, Win-
dows assegna una lettera di riconoscimento.
Tale lettera permette di identificare univocamen-
te ogni periferica di memorizzazione.

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VIII.2 Rimuovere una chiavetta USB

Rimuovere una chiavetta “a caldo”, ovvero senza informare il PC che la si sta scollegando, potrebbe porta-
re a malfunzionamenti o addirittura alla morte definitiva della chiavetta stessa,
Per tale motivo i passi corretti per rimuovere una chiavetta USB sono i seguenti:
• Navigare sulla barra delle applicazioni fino all’area notifiche contenente le icone delle applicazioni
in “background”;
• Identificare l’icona e cliccare una singola volta con il tasto sinistro del mouse. Se l’icona non è subito
visibile controllare nell’area notifiche nascoste come in paragrafo 5.4;
• Identificare la lettera assegnata alla chiavetta USB dal sistema e quindi cliccare col tasto sinistro sulla
voce che la identifica;
• Apparirà un messaggio di rimozione sicura. ATTENZIONE! Se la chiavetta è utilizzata in qualche
modo dal SO (ad esempio nella copia di file) il SO ci avvertirà che non è possibile rimuoverla;
• Rimuovere la chiavetta USB dalla porta corrispondente in maniera sicura.

VIII.3 Formattare una chiavetta USB

Per poter utilizzare una chiavetta “piena” (al massimo della sua capacità di memoria), oppure semplicemen-
te in un formato non compatibile con il SO Windows, è necessario innanzitutto formattarla.
Tale termine indica proprio l’operazione di eliminazione di tutto il contenuto (se non utile) nella chiavetta
USB e renderla come nuova.
Per fare ciò dobbiamo seguire tali passaggi:
• Recarsi nella finestra Questo PC;
• Identificare la lettera o la “label” (nome) corrispondente alla chiavetta;
• Cliccare sulla sua icona col tasto destro del mouse e selezionare la voce “Formatta…”;
• Dalla finestra che compare selezionare le opzioni che più ci interessano. Solitamente tra le caratte-
ristiche più importanti compaiono la “label” (o etichetta, cioè il nome da assegnare alla chiavetta) e
la capacità, che per ovvi motivi non va modificata in maniera da non mutare le caratteristiche interne
della chiavetta stessa;
• Non meno importante il formato della chiavetta, che per essere visualizzata correttamente da Win-
dows deve essere impostato su “Fat32” o “NTFS”. Il più delle volte in maniera automatica viene im-
postato il formato dal sistema, in caso contrario selezionare uno dei due formati dal menu a tendina
come in figura sotto;
• Cliccare sul pulsante “Avvia”. Comparirà un messaggio che ci avviserà della cancellazione di ogni
eventuale file presente sulla chiavetta: per continuare cliccare sul pulsante “Ok”;
• Una volta avviata la formattazione richiederà un certo tempo (a seconda delle dimensioni della chia-
vetta stessa), al termine del quale il sistema ci avviserà dell’avvenuta formattazione.

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È possibile anche eseguire una formattazione veloce, ma meno efficiente, spuntando la voce “Formattazio-
ne veloce”.
Naturalmente navigando nella chiavetta appena formattata, il suo contenuto sarà vuoto.

VIII.4 Proprietà di una chiavetta USB o un Hard Disk

Per conoscere la memoria effettivamente utilizzata su una chiavetta USB o più in generale su un qualsiasi
supporto di memorizzazione, seguire questi passaggi:
• Aprire la finestra Questo PC;
• Selezionare l’icona della periferica di memorizzazione di cui voglia-
mo conoscere le proprietà;
• Cliccare sull’icona col tasto destro del mouse e selezionare la voce
“Proprietà” nel menu a tendina;
• Si aprirà una finestra contenente le maggiori informazioni del dispo-
sitivo, come ad esempio la memoria utilizzata e quella ancora rimanen-
te, cosi come la “label” e il tipo di formato

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IX. DIRECTORY
Le directory, o più semplicemente dall’inglese “cartelle”, sono particolari strumenti di Windows
che hanno lo scopo di contenere altri elementi. Immaginate di avere la vostra scrivania con
molti oggetti sparsi su di essa: è facile immaginare anche il caos e disordine di avere tutto
sullo stesso ripiano. Per mantenere l’ordine potremmo utilizzare dei semplici contenitori in
cui conservare gli oggetti sulla scrivania, magari catalogandoli per tipologia. Nella versione
virtuale, sul PC, accade la stessa cosa. Grazie a questi comodi strumenti possiamo conservare
e catalogare i nostri file in base alle nostre esigenze, come ad esempio documenti di lavoro,
immagini o musica, invece di lasciare tutti gli elementi sul desktop e creare irrimediabilmente disordine col
tempo. Naturalmente alla cartella stessa possiamo assegnare un nome che ci ricorda cosa contiene o ad
esempio la tipologia di file che sono salvati al suo interno.

IX.1 Creare una director y

Le cartelle possono essere create quasi in ogni “posizione” del PC, tranne in alcune aree protette come ad
esempio le cartelle contenenti i dati necessari al corretto funzionamento del SO.

Per creare una cartella direttamente sul desktop, seguire questi passaggi:
• Spostare il cursore su un’area libera del desktop e premiamo il tasto destro del mouse;
• Nel menu a tendina che compare selezionare la voce “Nuovo”;
• Nel sottomenu selezionare la voce “Cartella” e cliccare con il tasto sinistro del mouse su di essa;
• Appena creata la cartella apparirà come in figura,
il che suggerirà che la cartella può essere rinominata a piacimento;
• Indipendentemente se si decide di rinominarla o meno, per
completare la creazione, cliccare con il tasto sinistro del mouse su un’area libera del desktop.

Nel caso in cui ci si trova invece in una finestra aperta, che fa riferimento a un’altra cartella ad esempio,
per creare una nuova cartella seguire questi passaggi:
• Selezionare la voce “Home” nella barra dei menu;
• Selezionare la voce “Nuova Cartella” nella sezione “Nuovo”;

• Rinominarla o meno e cliccare su un’area vuota della finestra per completare la creazione (in maniera
alternativa possiamo premere il tasto INVIO sulla tastiera).
È possibile creare cartelle che si trovano sullo stesso livello, ad esempio tutte sul desktop o nella stessa
finestra, oppure cartelle che sono contenute l’una nell’altra, in maniera gerarchica, come una sorta di “Ma-
trioska”, o più semplicemente immaginando una situazione reale, scatole che contengono scatole.
Le cartelle sullo stesso livello si affiancheranno sul desktop o nella finestra in cui sono state create, quelle ge-
rarchiche invece saranno appunto l’una nell’altra, quindi per poter aprire l’ultima cartella creata, bisognerà
aprire a cascata tutte quelle precedenti.

IX.2 Rinominare una director y

Una delle più semplici azioni, adoperabili su qualsiasi cartella, è quella di rinominarla. Questa necessità
può scaturire per più cause, come ad esempio un nome errato, oppure una modifica nei file all’interno della
cartella stessa.
39
Per effettuare un’operazione di rinomina seguire questi passaggi:
• Selezionare la cartella che si vuole rinominare e cliccare il tasto destro del mouse;
• Dal menu a tendina che compare selezionare la voce “Rinomina”;
• Scrivere un nuovo nome da assegnare alla cartella. Per confermare
cliccare col tasto sinistro su un’area vuota o più semplicemente
premere il tasto INVIO sulla tastiera.
Alternativamente si può rinominare una cartella in questo modo nel caso ci si dovesse trovarci in una finestra
aperta:
• Selezionare la voce “Home” nella barra dei menu;
• Selezionare la voce “Rinomina” nella sezione “Organizza”;

• Scrivere un nuovo nome da assegnare alla cartella e per confermare cliccare col tasto sinistro su
un’area vuota o più semplicemente premere il tasto INVIO sulla tastiera.

IX.3 Proprietà delle director y

Come visto per altri elementi, anche per le cartelle è possibile visualizzarne le caratteristiche. Per fare ciò:
• Selezionare la cartella di cui si vogliono visualizzare le caratteristiche;
• Premere il tasto destro del mouse su di essa e selezionare la voce “Proprietà”;
• Comparirà una finestra con all’interno le principali informazioni, come ad esempio: il numero di file e
cartelle al suo interno, le dimensioni della cartella, la data di creazione e il “percorso” in cui è salvata.

IX.4 Spostare le director y

Dopo aver correttamente creato una cartella, è spostabile a piacimento. Per fare ciò:
• Selezionare la cartella da spostare;
• Premere e mantenere premuto il tasto sinistro del mouse sull’icona della cartella;
• Trascinare la cartella nella nuova posizione desiderata e rilasciare il tasto sinistro.
Naturalmente si può decidere di spostare una cartella sullo stesso livello di un’altra o all’interno di un’altra
in modo da creare una gerarchia (una cartella contiene l’altra)

IX.5 Muoversi nelle director y

Argomento già trattato nel paragrafo 7.2, la possibilità di muoversi tra le finestre vale ugualmente per le
cartelle. In particolare, come possiamo notare dall’immagine successiva, oltre alle classiche frecce, che per-
mettono di muoversi avanti o indietro, è presente la freccia , che permette di vedere in maniera più chiara
la gerarchia tra cartelle. Per ogni freccia viene mostrata la gerarchia delle cartelle contenute all’interno di
quella selezionata.

40
41
IX.5.1 Riquadro di spostamento

Per muoversi in maniera veloce tra le cartelle, si può utilizzare il


comodo riquadro che compare sulla sinistra nella visualizzazione
in finestra di una cartella. Se tale riquadro non dovesse essere pre-
sente, sarà sufficiente selezionare la voce “Visualizza” nella barra
dei menu e successivamente spuntare la voce “Riquadro di sposta-
mento”.

Inoltre in questo riquadro è chiaramente visibile la gerarchia tra car-


telle, in quanto saranno visualizzate su diversi livelli, in base alla
loro posizione.
Per visualizzare il contenuto di una cartella tramite questo riqua-
dro basterà selezionarne l’icona. Se invece si volesse visualizzare
un’anteprima delle cartelle contenute all’interno di un’altra cartella
basterà cliccare sulla freccia .

È possibile creare o spostare cartelle direttamente da questo riqua-


dro, seguendo i passi illustrati nel paragrafo 9.1 e 9.3.

IX.6 Eliminare una director y

Talvolta una cartella può diventare inutile o inutilizzata. Per eliminarla bisogna:
• Selezionare la cartella da eliminare;
• Premere il tasto destro del mouse su di essa e selezionare la voce “Elimina”;
• Dalla finestra che comparirà confermare la scelta tramite il pulsante “Si”.

Alternativamente selezionare la cartella e premere il


tasto CANC sulla tastiera, per poi confermare successi-
vamente dalla finestra come nei passi precedenti.

Allo stesso modo è possibile eliminare una cartella visi-


bile all’interno del Riquadro di Spostamento.

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IX.7 Duplicare una director y

Altra operazione effettuabile sulle cartelle è quella di copia. Per copiare una cartella seguiamo questi
passaggi:
• Selezionare la cartella da duplicare;
• Premere il tasto destro sull’icona della cartella e selezionare, dal menu a tendina, la voce “Copia”;
• Scegliere il punto in cui copiare la cartella e premere il tasto destro del mouse in un’area libera;
• Selezionare dal menu a tendina la voce “Incolla”.
Se la cartella viene copiata sullo stesso livello di quella di origine, il come della cartella copiata sarà “no-
mecartella_Copia”, altrimenti la cartella assumerà lo stesso nome di quella in origine.

Naturalmente la copia appena effettuata sarà un duplicato perfetto della cartella in origine, che si porterà
dunque con sé anche tutti i file/cartelle al suo interno.

Una combinazione di tasti alternativa per copiare una cartella è data da:
• CTRL+C per copiare la cartella;
• CTRL+V per incollarla nella nuova posizione.

43
X. FILE
Sul PC si può usufruire di svariate tipologie di dati, quali documenti, immagini, video, musica ecc. Questi
dati vengono chiamati file. Un file di testo ad esempio è un documento di tipo testuale editabile dall’utente e
salvato direttamente nel PC. Naturalmente i file occupano spazio nella memoria, che dipende dal tipo di file
a cui si sta facendo riferimento e a volte al tipo di compressione (alcune tecniche particolari che permettono
di ridurre lo spazio occupato da un file nella memoria).

Per fare un esempio di file, nel paragrafo successivo ci occuperemo di creare un documento di testo tramite
l’editor integrato in Windows, Wordpad.

X . 1 C r e a r e u n d o c u m e n t o d i t e s t o t r a m i t e Wo r d p a d

Windows mette a disposizione, tra i vari software di sistema, un pratico e comodo editor testuale che contie-
ne le funzioni basilari per la scrittura di un testo. Tale programma, Wordpad, può essere avviato seguendo
questi passaggi:
• Cliccare con il tasto sinistro del mouse sul pulsante Start ;
• Navigare tramite la barra di spostamento fino alla cartella “Accessori di Windows”;
• Espandere la cartella tramite un click sul tasto sinistro e navigare fino a individuare l’icona di
Wordpad ;

• Cliccare infine con il tasto sinistro per avviarlo.

Una volta avviata, l’applicazione apparirà come l’immagine sopra.

È possibile qualsiasi cosa, avendo come punto di riferimento il cursore lampeggiante, che ci indicherà il
punto preciso in cui si andrà a scrivere. Provando a scrivere alcune parole noterete come il cursore avanzi
praticamente ad ogni carattere digitato.

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X.2 Salvare un file

Una volta terminato il lavoro, per poter rendere permanenti le modifiche e quindi non perdere il lavoro
svolto allo spegnimento del PC, bisognerà salvare il file. Per farlo:
• Cliccare su “File” nella barra dei menu;
• Selezionare “Salva” se il file è già stato salvato una volta e bisogna semplicemente aggiornarlo,
oppure “Salva con nome” se è la prima volta che si salva il file;
• Comparirà una schermata che permetterà di scegliere il nome, il formato e la posizione del file. La
posizione è facoltativa, infatti potremo salvare il file in una cartella qualsiasi del PC. Per salvarlo, quin-
di, confermare tramite il pulsante “Ok”.
Nella scelta del percorso, possiamo decidere di creare una nuova cartella tramite il pulsante “Nuova Car-
tella”, oppure navigando tra le periferiche collegate al PC anche in una chiavetta USB (esempio sotto nelle
immagini).

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Si possono effettuare salvataggi “al volo” anche tramite il pulsante (un floppy), presente nella barra del
titolo, precisamente sulla sinistra.

Una volta confermato il salvataggio, il nome assegnato al file comparirà anche nella barra del titolo di
Wordpad. Questo accade anche se un file precedentemente salvato viene aperto con Wordpad per essere
editato.

È possibile salvare lo stesso file, come copia, nella stessa posizione dell’originale, seguendo i passi descritti
sopra per il salvataggio con “Salva con nome”, ma modificando opportunamente il nome prima di confer-
mare il salvataggio. ATTENZIONE! Provando a salvare nuovamente un file precedentemente salvato tramite
“Salva con nome” nella stessa posizione e con lo stesso nome, Windows chiederà se sovrascrivere o meno
il file. In caso affermativo premere sul Pulsante “Si”, “No” altrimenti.

X.3 Modificare un file salvato

È possibile naturalmente modificare un file precedentemente salvato sul PC. Per fare ciò bisogna aprire il
file con l’applicazione desiderata per modificarlo. Procediamo quindi a:
• Selezionare il file da modificare;
• Premere il tasto destro del mouse sull’icona del file e selezionare la voce “Apri con…”;
• Comparirà un menu a schermo che ci permetterà di scegliere l’applicazione con cui avviare il pro-
gramma. Una volta aperto sarà possibile modificarlo.

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Naturalmente vengono mostrate solo le applicazioni compa-
tibili con il file selezionato. Se l’icona del file mostra un’an-
teprima sull’applicazione con cui verrà aperto, e tale ap-
plicazione è quella preferita, allora basterà semplicemente
avviare l’applicazione con un doppio click sull’icona.

X.4 Aprire un file da applicazione

Molte applicazioni permettono di aprire un file direttamente dalla finestra dell’applicazione stessa, senza
dover per forza eseguire i passaggi precedenti.
Nel caso di Wordpad, ma vale in ogni applicazione, possiamo farlo tramite questi passaggi:
• Selezionare la voce “File” nella barra dei menu;
• Selezionare e cliccare con il tasto sinistro del mouse sull’icona “Apri”;
• Una volta aperta la finestra di navigazione, scegliere il file da aprire e premere sul pulsante “Apri”.

X.5 Creare un file da applicazione

Stesso discorso dell’apertura vale anche per la creazione di un file. Infatti senza dover agire come nel pa-
ragrafo 10.1, è possibile creare un nuovo file, in questo caso un documento da Wordpad, in questo modo:
• Selezionare la voce “File” nella barra dei menu;
• Selezionare e cliccare con il tasto sinistro del mouse sull’icona “Nuovo”;
Verrà creato così un file completamente nuovo come quello creato al paragrafo 10.1, ma in maniera molto
più rapida.

47
X I . C O P I A E S P O S TA M E N T O D I F I L E
Come già visto per le cartelle, anche i file possono essere copiati e spostati a piacimento. Per lo spostamen-
to di un file possiamo quindi procedere in questo modo:
• Selezionare il file che si vuole spostare premendo e mantenendo premuto il tasto sinistro del mouse
sull’icona;
• Trascinare il file nella posizione desiderata e rilasciare il tasto del mouse.
Alternativamente seguire questi passaggi:
• Selezionare il file che si vuole e premere sull’icona il tasto destro del mouse;
• Selezionare la voce “Taglia”;
• Spostarsi sulla posizione desiderata e premere il tasto destro del mouse su un’area libera;
• Selezionare la voce “Incolla”.
È utilizzabile anche il riquadro di spostamento per velocizzare e facilitare l’operazione di spostamento.

Per la copia invece seguire questi passaggi:


• Selezionare il file che si vuole e premere sull’icona il tasto destro del mouse;
• Selezionare la voce “Copia”;
• Spostarsi sulla posizione desiderata e premere il tasto destro del mouse su un’area libera;
• Selezionare la voce “Incolla”;
Anche in questo caso ci si può avvalere del riquadro di spostamento per facilitare le operazioni.
ATTENZIONE! Nel caso di sovrascrittura (in caso di nome duplicato) comparirà una finestra che permetterà
di scegliere se sostituire il file, affiancarlo a quello preesistente o annullare l’operazione. Per effettuare la
scelta cliccare col tasto sinistro del mouse su una delle opzioni disponibili.

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XI.1 Scorciatoie tramite tastiera

Per emulare le tre funzioni viste prima di copia, taglia e incolla, utilizzare le seguenti scorciatoie da tastiera:
CTRL+C: copia;
CTRL +X: taglia;
CTRL+V: incolla.

XI.2 Spostamento tramite “Invia a”

Windows mette a disposizione molte scorciatoie per permetterci di effettuare operazioni nel minor numero
di passaggi possibili. Per spostare velocemente un file in una posizione nota, ad esempio, ci si può avvalere
della funzione “Invia a”. Procedere quindi in questo modo:
• Selezionare il file da spostare e cliccare sull’icona con il tasto destro del mouse;
• Selezionare la voce “Invia a”;
• Dal menu che compare scegliere la posizione desiderata in cui si vuole spostare il file. Ad esempio
se vi sono periferiche di archiviazione esterna (memorie) collegate al PC, sarà possibile scegliere diret-
tamente di spostarla tramite tale comando.

XI.3 Sposta nella cartella e Copia nella cartella


Tramite la barra dei menu si possono effettuare degli spostamenti e delle copie veloci in altre cartelle dei
nostri file. Per farlo bisogna:
• Selezionare il file da spostare/copiare ed evidenziarlo premendo la sua icona con il tasto sinistro
del mouse;
• Selezionare la voce “Home” nella barra dei menu;
• Per spostare selezionare il pulsante “Sposta in”, per copiare il pulsante “Copia in”;
• In entrambi i casi comparirà un menu a tendina per decidere in quale cartella spostare/copiare il
nostro file.

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XII. TIPI DI FILE O ESTENSIONI
Possono esistere moltissimi tipi di file. Ogni file, per identificare il proprio tipo, possiede un’estensione.
L’estensione è indicata da tre o quattro caratteri subito dopo il nome, e può essere visibile o meno in base
alle preferenze impostate sul PC. Esistono perciò moltissime estensioni, tra le quali ricordiamo:
• EXE: applicazioni eseguibili;
• TXT: file di testo semplici;
• DOC, DOCX: file di testo elaborati (Microsoft Word);
• XLS, XLSX: file di tipo foglio elettronico (Microsoft Excel);
• PPT: file di tipo presentazione (Microsoft PowerPoint);
• ZIP, RAR: file di tipo compresso (WinZip, WinRar);
• JPG, BMP: file di tipo immagine;
• WAV, MP3: file di tipo musicale;
• WMV, MP4, AVI: file di tipo video;
• Ecc.
Per ogni estensione esiste un’applicazione in grado di riconoscere e leggere il file e il suo contenuto. Ad
esempio i file con estensione .DOCX vengono letti e riconosciuti dall’elaboratore di testi Microsoft Windows.

XII.1 Visualizzare le estensioni

Di default il SO nasconde le estensioni dei file. Per visualizzarle bisogna procedere in questo modo:
• Aprire una qualsiasi finestra come ad esempio Questo PC;
• Selezionare la voce “Visualizza” nella barra dei menu;
• Selezionare e cliccare con in tasto sinistro sul pulsante ;
• Nella finestra che si apre selezionare in alto la sezione “Visualizzazione”;
• Navigare con la barra di spostamento fino a raggiungere e spuntare la voce “Nascondi le estensioni
per i tipi di file conosciuti”;
• Premere sul pulsante “Applica” e successivamente sul pulsante “Ok”.

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Come si nota dall’immagine, i file mostreranno subito dopo il nome la nomenclatura “.estensione”, che
indica appunto l’estensione di ogni file. Per nasconderla procedere come in precedenza spuntando la voce
a cui si è precedentemente tolto la spunta.

XII.2 Rinominare file con visualizzazione estensione attiva

È possibile rinominare i file anche quando è presente e visibile la loro estensione. Per fare ciò seguire i passi
già descritti nel paragrafo 9.2 per la rinomina delle cartelle, stando però attenti a modificare solo eventuale
testo prima del “.estensione”.

ATTENZIONE! Se si dovesse modificare l’estensione, Windows avviserà con una finestra, chiedendo se
confermare o meno l’operazione. Naturalmente per evitare di incappare in malfunzionamento dei file,
evitare di modificarla e, in caso di errori di battitura, premere sul pulsante “No” della finestra per tornare
alla situazione originaria.

XII.3 File senza estensione

Se un file non possiede estensione, al comando di avvio del file corrisponderà il comando “Apri con” già
descritto precedentemente. Si potrà quindi scegliere dall’elenco l’applicazione con cui provare ad aprire
il file.

Naturalmente se l’applicazione con cui si è scelto di


aprire il file non è compatibile con l’estensione del file
stesso, verrà restituito un messaggio di errore.

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XIII. PROPRIETÀ DEI FILE
Anche per i file, come descritto nei capitoli precedenti per le cartelle, è possibile visualizzarne le proprietà.
Per fare ciò selezionare il file, cliccare sulla sua icona il tasto destro del mouse e selezionare la voce “Pro-
prietà”.

La finestra che compare sarà come quella mostrata in figura.

Tra le informazioni disponibili compaiono:


• Il tipo di file. Tramite il pulsante “Cambia…”, è possibile modificare l’applicazione con cui verrà
aperto quel tipo di file (la modifica vale per TUTTI i file di quel tipo);
• Il nome, modificabile direttamente da questa schermata;
• Le dimensioni occupate nella memoria;
• La data e l’ora di creazione;
• La data e l’ora di ultima modifica;
• La data e l’ora di ultimo accesso.
Oltre a queste informazioni esiste una sezione, “Attributi” che permette di selezionare e spuntare due diver-
se caselle: Sola lettura e Nascosto.

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XIII.1 Attributo “Sola lettura”

La prima delle due caselle spuntabili, nella finestra proprietà di un file, permette di impostare il file in “Sola
lettura”. Tramite questo attributo il file sarà accessibile ma non modificabile in nessun modo. Si tratta di una
sorta di protezione per evitare che possano essere apportate modifiche involontarie ad un file, ad esempio
un file di testo che viene modificato durante la semplice lettura.
L’unico modo per salvare le modifiche effettuate ad un file in “Sola lettura” è creare un nuovo file tramite il
comando “Salva con nome”. Naturalmente si creerà una nuova copia e il file originale rimarrà invariato.

XIII.2 Attributo “Nascosto”

Come anticipato già per le cartelle, anche per i file, è possibile attivare l’opzione per renderli invisibili. Na-
turalmente per quanto riguarda le opzioni mostra/nascondi del SO vi invito a riprendere il paragrafo 6.5.

X I V. C A N C E L L A R E E R I P R I S T I N A R E F I L E
Altra operazione in comune con le cartelle è la cancellazione. Nel caso dei file con la cancellazione pos-
siamo recuperare spazio nella memoria, corrispondente esattamente alla dimensione del file cancellato.

X I V. 1 C a n c e l l a r e u n f i l e

Per cancellare un file è sufficiente selezionarlo e premere il tasto destro del mouse. Successivamente è
necessario selezionare la voce “Elimina”, dal menu a tendina, e confermare tramite “Si” nella finestra di
conferma.

La stessa operazione può essere effettuata premendo il tasto CANC sulla tastiera.

53
X I V. 2 R i p r i s t i n a r e u n f i l e

Se un file fosse stato cancellato per sbaglio, niente paura, è possibile recuperarlo. Seguiamo questi pas-
saggi:
• Cliccare col tasto destro su un’area libera della finestra contenente il file cancellato;
• Selezionare la voce “Annulla Elimina” dal menu a tendina;

Il file tornerà nel percorso corrispondente immediatamente, come non fosse mai stato cancellato.
La stessa operazione può essere effettuata premendo la combinazione di tasti CTRL+Z sulla tastiera.

X I V. 3 C e s t i n o

Quando vengono eliminati uno o più file, in realtà, non lo sono definitivamente. L’operazione di elimina-
zione, infatti, riporta i file in una directory speciale chiamata Cestino. In questa cartella rimangono poi
raggruppati, in attesa di essere cancellati definitivamente dalla memoria.
Per avviare il Cestino è sufficiente cliccare due volte, con il tasto sinistro del mouse, sull’icona

54
X I V. 3 . 1 S v u o t a r e i l C e s t i n o

Per eliminare definitivamente i file, bisogna “svuotare” il Cestino. Questa operazione cancella effettivamen-
te tutti gli elementi presenti al suo interno, liberando quindi una quantità di memoria. Tale quantità è pari
alla dimensione che il file occupava effettivamente prima dell’eliminazione.
Seguire quindi questi passaggi:
• Aprire la cartella Cestino dal desktop;
• Selezionare la voce “Gestisci” nella barra dei menu;
• Cliccare con il tasto sinistro del mouse il pulsante;
• Selezionare il pulsante “Si” nella finestra di conferma.

Alternativamente è possibile selezionare l’icona del Cestino sul desktop, cliccare il tasto destro del mouse e
selezionare la voce “Svuota Cestino”.
ATTENZIONE! Una volta svuotato il Cestino i file cancellati non possono più essere recuperati.

X I V. 3 . 2 R i p r i s t i n a r e u n f i l e d a l C e s t i n o

Per ripristinare uno o più file, magari eliminati per sbaglio, seguire questi passaggi:
• Aprire la cartella Cestino dal desktop;
• Selezionare i file da ripristinare;
• Cliccare con il tasto sinistro del mouse l’icona per ripristinare i file.

È possibile ripristinare tutti gli elementi presenti nel Cestino cliccando sull’icona

X I V. 3 . 3 P r o p r i e t à d e l C e s t i n o

Per visualizzare le proprietà del Cestino bisogna avviare la finestra dal Desktop
e cliccare sull’icona

Tra le informazioni disponibili compaiono:


• Dimensioni riservate al Cestino per ogni periferica di memoria collegata la PC. Tale quantità è modi-
ficabile, anche se sconsigliato;
• Casella spuntabile per mostrare o meno la finestra di conferma quando si elimina un file.

55
X I V. 4 C a n c e l l a r e p i ù f i l e c o n t e m p o r a n e a m e n t e

È possibile cancellare più file contemporaneamente seguendo questi passaggi:


• Spostare il cursore in corrispondenza del primo file da eliminare;
• Premere e tenere premuto il tasto sinistro del mouse (senza toccare l’icona) e spostarlo nella direzione
degli altri file da selezionare. Apparirà un rettangolo che man mano che verrà spostato, renderà sele-
zionati più file (identificabili perché di colore blu);
• Rilasciare il tasto sinistro del mouse alla fine della selezione;
• Utilizzare uno dei metodi di cancellazione illustrati sopra.

Alternativamente si possono selezionare più file mantenendo premuto il tasto CTRL sulla tastiera e cliccando
uno ad uno i file da eliminare.

X I V. 5 E l i m i n a r e u n o o p i ù f i l e s e n z a p a s s a r e d a l C e s t i n o

Per eliminare uno o più file direttamente, senza passare per il cestino seguire questi passaggi:
• Selezionare i file da eliminare come illustrato precedentemente;
• Selezionare la voce “Home” nella barra dei menu e cliccare sul pulsante ,
facendo attenzione a cliccare sulla freccia rivolta verso il basso in modo da far comparire un sottomenu;
• Selezionare la voce “Elimina definitivamente”;
• Confermare l’eliminazione premendo il pulsante “Si”.

NOTA! In alcuni casi, se il file è di


dimensioni troppo grandi, Windows
chiederà direttamente di eliminarlo de-
finitivamente, pur seguendo una delle
procedure descritte sopra.

56
X V. C O L L E G A M E N T I
Alcuni file si trovano in posizioni scomode da raggiungere, magari in sottocartelle organizzate a molti livel-
li. Per facilitare l’individuazione e l’apertura di un file, Windows mette a disposizione i “Collegamenti”. Un
collegamento è un elemento che collega, appunto, un’icona a un file in un determinato percorso del PC. È
facilmente individuabile poiché, in basso a sinistra dell’icona, presenta una piccola freccia.

X V. 1 C r e a r e u n c o l l e g a m e n t o

Di default, quando si installa un programma, Windows crea un collegamento sul desktop. Se così non fosse,
seguire questi passaggi:
• Cliccare il tasto destro del mouse in un’area libera dello schermo;
• Selezionare la voce “Nuovo”;
• Selezionare la voce “Collegamento”;
Nella finestra che compare è possibile scegliere due modi per inserire il percorso al nostro file:
• Scrivere a mano il percorso se conosciuto oppure premere il pulsante “Sfoglia” e navigare fino a
individuare il file;
• Premere il pulsante “Ok”;
• Premere il pulsante “Avanti”;
• Rinominare l’icona del collegamento e premere il pulsante “Fine”;

X V. 2 P r o p r i e t à
Per visualizzare le proprietà di un collegamento cliccare sul tasto destro del mouse e selezionare la voce
“Proprietà”. Tra le informazioni più importanti è possibile trovare:
• Il percorso al file collegato;
• Un pulsante per raggiungere immediatamente il percorso del file ;

57
X V I . S TA M PA
Alcuni file si trovano in posizioni scomode da raggiungere, magari in sottocartelle organizzate a molti livel-
li. Per facilitare l’individuazione e l’apertura di un file, Windows mette a disposizione i “Collegamenti”. Un
collegamento è un elemento che collega, appunto, un’icona a un file in un determinato percorso del PC. È
facilmente individuabile poiché, in basso a sinistra dell’icona, presenta una piccola freccia.
XVI.1 Preparazione alla stampa
Per stampare un file è necessario innanzitutto avviarlo. Per gli esempi utilizzeremo un documento editato in
Wordpad. Avviare quindi il file da stampare con un doppio click sul tasto sinistro del mouse.

XVI.2 Stampa da stampante predefinita


Se una stampante è utilizzata spesso, questa può essere impostata come stampante predefinita. In realtà se
sul nostro PC è installata una sola stampante, Windows la imposterà come predefinita di default. Per stam-
pare con la stampante di default, selezionare la voce “File” nella barra dei menu, cliccare sul pulsante
e scegliere la voce “Stampa immediata”.

XVI.3 Impostazioni di stampa


È possibili modificare alcune impostazioni prima di stampare il nostro file. Ad esempio potremmo voler
scegliere una stampante diversa da quella predefinita, oppure quante copie stampare. Per fare ciò bisogna
cliccare sul pulsante e selezionare la voce “Stampa”.

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Dalla finestra che compare è possibile modificare i seguenti parametri:
• Stampante con cui stampare;
• Numero di copie;
• Quali pagine stampare:
- Tutte;
- Selezione, ovvero solo la parte di testo selezionata;
- Pagina corrente, ovvero la pagina in cui si trova l’utente quando sceglie di stampare il file;
- Pagine, ovvero un range o un numero di pagine definibili da utente. Ad esempio per stampare
da pagina 1 a pagina 10, bisogna impostare nella casella testuale “1-10”, per stampare
invece pagine definite, ad esempio la 1, la 3 e la 7, bisogna impostare “1,3,7”;

XVI.4 Coda di stampa

Quando un file viene messo in stampa, Windows lo raggruppa in una coda, visibile in una finestra speciale
chiamata appunto “Coda di stampa”. Per richiamare tale finestra cliccare due volte l’icona con il tasto
sinistro del mouse, nell’area notifiche.

Naturalmente esisterà una coda di stampa per ogni stampante su cui vengono messi in coda file da stam-
pare. Dalla finestra coda di stampa è possibile gestire le stampe, in particolare è possibile Sospendere,
Riprendere o Riavviare una stampa.

XVI.5 Aggiungere una stampante


Di default Windows aggiunge le stampanti collegate al PC in maniera automatica. Si può anche aggiunge-
re una stampante in maniera manuale nel caso in cui non fosse rilevata immediatamente dal SO. Quindi:
• Cliccare sul tasto Start e selezionare il pulsante ;
• Selezionare l’icona “Dispositivi” ;
• Nella sezione “Stampanti e scanner” selezionare il pulsante “Aggiungi nuova stampante”;

• Seguire le istruzioni a schermo.

59
XVI.6 Impostare una stampante come predefinita

Seguendo gli stessi passaggi è possibile impostare una stampante come predefinita, accedendo però ad
una nuova finestra, Dispositivi e Stampanti. Premere quindi il pulsante “Dispositivi e stampanti”, nella sezio-
ne “Impostazioni correlate” della finestra avviata al paragrafo precedente.

In Dispositivi e Stampanti compariranno tutte le stampanti collegate al PC. Per impostare una stampante
come predefinita è sufficiente selezionarla, premere il tasto destro del mouse e scegliere la voce “Imposta
come stampante predefinita”.

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XVII. LINEE GUIDA
Windows permette di accedere, in maniera semplice, alle guide di ogni applicazione, incluso il SO, con-
tenente informazioni principali e domande/risposte a problemi comuni. Per attivare tale guida premere il
tasto F1 sulla tastiera. Per accedervi sarà necessario essere connessi ad internet, infatti ogni applicazione
(compreso il SO) , farà riferimento al sito del relativo produttore.

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XVIII. RICERCA DI FILE
Se non si conosce la posizione di un file, è possibile cercarlo tramite il potente strumento di ricerca integrato
nel SO.

XVIII.1 Cercare un file

Per cercare un file bisogna innanzitutto avviare una finestra, come ad esempio una cartella, e fare riferi-
mento alla “Barra di ricerca”.

Alternativamente è possibile utilizzare la barra di ricerca presente nella barra delle applicazioni.

Nel primo caso la ricerca sarà limitata alla cartella o al percorso selezionato, nel secondo invece avverrà
in ogni posizione del PC.

XVIII.1.1 Ricerca da cartella

Utilizzando il primo metodo di ricer-


ca, è sufficiente scrivere il nome del
file da cercare nella barra: compa-
rirà, se presente, il file nella finestra.

È effettuabile una ricerca anche per tipo


di file. Per fare ciò è sufficiente scrive-
re nella barra “*.estensione”. In questo
modo saranno mostrati tutti e soli i file
con l’estensione scelta. Nell’immagine
un esempio di ricerca di file di tipo .jpg.

XVIII.1.2 Ricerca dalla barra delle applicazioni

La ricerca tramite questa barra è molto più semplice e immediata. Le mo-


dalità di ricerca sono le medesime di quelle illustrate sopra, cambia solo il
modo in cui saranno visualizzati i file cercati.

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XIX. PERSONALIZZARE WINDOWS
Uno degli aspetti che, da sempre, caratterizzano Windows è la personalizzazione. È possibile infatti modi-
ficare molti aspetti del SO, aspetti grafici e funzionali.

XIX.1 Impostazioni
Già utilizzata in altri capitoli, per gestire diversi aspetti, è la finestra Impostazioni. In questa finestra sono
raggruppate ed organizzate tutte le impostazioni del SO. Per avviare la finestra bisogna cliccare sul tasto
start e selezionare l’icona .

XIX.1.1 Sistema
In questa sezione tra le impostazioni principali è possibile trovare:
• Schermo: è possibile modificare la dimensione degli elementi a schermo;
• App predefinite: è possibile selezionare le applicazioni predefinite per tipo di file
• Notifiche e azioni: quale notifiche visualizzare nella barra notifiche;
• Informazioni su: informazioni principali sul SO e sul PC.

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XIX.1.2 Dispositivi
In questa sezione tra le impostazioni principali è possibile trovare:
• Stampanti e scanner: è possibile aggiungere o rimuovere stampanti;
• Bluetooth: se il PC integra una connessione bluetooth, è possibile gestire i dispositivi connessi o
aggiungerne di nuovi;
• Mouse e trackpad;

XIX.1.3 Rete e Internet


In questa sezione tra le impostazioni principali è possibile trovare:
• Stato: informazioni principali sullo stato di connessione alla rete

XIX.1.4 Personalizzazione
In questa sezione tra le impostazioni principali è possibile trovare:
• Sfondo: è possibile modificare lo sfondo del desktop, ovvero l’immagine che compare al di sotto
delle icone;
• Colori: i colori principali delle finestre;

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• Schermata di blocco: la schermata prima di accedere al SO, personalizzabile con uno sfondo;
• Start: le principali opzioni di visualizzazione elementi su start, come “app più usate” o “app aggiunte
di recente”;
• Barra delle applicazioni: le principali opzioni di visualizzazione elementi nella barra delle applicazioni,
come la posizione rispetto al desktop o le applicazioni visibili nell’area notifiche.

XIX.1.5 Account
In questa sezione tra le impostazioni principali è possibile trovare:
• Le tue info: informazioni principali sull’account nel PC;
• Opzioni di accesso: da questa sezione è possibile impostare una password, modificarla o scegliere
un metodo alternativo di accesso, come un PIN o lo sblocco tramite “segno”. Per modificare la pas-
sword premere il pulsante . È possibile inoltre definire se il SO richiede o meno la password
quando si riattiva il PC dalle modalità “Sospensione” o “Ibernazione”.
La password è uno dei metodi più sicuri per proteggere i propri dati. Senza di essa, infatti, un malintenzio-
nato potrebbe accedere al nostro PC e avere il pieno controllo sui nostri dati, che potrebbero anche essere
sensibili (dati bancari o carte di credito, foto private, ecc.). È consigliato pertanto modificare la password
con regolarità.

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XIX.1.5 Data/ora e lingua
In questa sezione tra le impostazioni principali è possibile trovare:
• Data e ora: è possibile semplicemente modificare data e ora del PC, nonché il fuso orario e i vari
formati di visualizzazione di date e orari;
• Area geografica e lingua: è possibile impostare la propria regione geografica ed aggiungere lingue
al SO;

XIX.1.6 Accessibilità
Questa sezione contiene le impostazioni relative agli strumenti utili a facilitare l’utilizzo di Windows. Tra le
impostazioni principali è possibile trovare:
• Assistente vocale: è possibile modificare le impostazioni relative all’assistente vocale, ovvero un’ap-
plicazione che “legge” qualsiasi porzione dello schermo, funzione utile ai non vedenti;
• Lente di ingrandimento: è possibile attivare lo strumento che ingrandisce porzioni di schermo;
• Tastiera: è possibile modificare varie impostazioni relative alla tastiera;
• Mouse: è possibile modificare varie impostazioni relative al mouse.

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XIX.1.7 Privacy
In questa sezione è possibile modificare moltissime impostazioni inerenti la privacy di chi utilizza il PC. Ad
esempio è possibile attivare o disattivare la localizzazione della propria posizione, gestire la fotocamera e
il microfono se collegati al PC, le notifiche ecc.

XIX.1.8 Aggiornamento e sicurezza


In questa sezione è possibile gestire gli aggiornamenti automatici di Windows, l’antivirus integrato e i
backup del PC.

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XX. COMPRESSIONE DEI FILE
Comprimere un file corrisponde a diminuirne lo spazio occupato sulla memoria. Per fare un esempio,
immaginare di chiudere “sottovuoto” un ingombrante piumone: le sue dimensioni caleranno vistosamente,
il che corrisponde ad avere più spazio nell’armadio. Per assurdo con i file è possibile effettuare la stessa
operazione. Quindi per comprimere un file:
• Selezionare il file e premere il tasto destro;
• Selezionare la voce “invia a”;
• Selezionare la voce “Cartella compressa”.
Verrà creata una versione compressa del file che, effettivamente, occuperà meno spazio nella memoria. Per
effettuare l’operazione inversa, quindi decomprimere un file, bisogna:
• Selezionare il file compresso e premere il tasto destro;
• Selezionare la voce “Estrai qui”.
Il tempo utile alla compressione/estrazione dei file sarà direttamente proporzionale alle dimensioni del file
stesso. Naturalmente è possibile comprimere e quindi estrarre anche più file contemporaneamente, selezio-
nandoli e seguendo i passi sopra.

XXI. RETI
I PC sono collegabili tra loro per permetterne la comunicazione. Una rete indica un insieme di PC connessi
direttamente o indirettamente tra loro, in grado di scambiare dati e informazioni in maniera relativamente
veloce.
Esistono vari tipi di connessione di rete, tra cui la LAN (Local Access Network) o la WAN (Wide Access
Network).
La LAN indica una rete di dimensioni contenute, che può variare da pochi PC, magari una rete domestica,
a migliaia di PC, ad esempio una rete cittadina o metropolitana.
La WAN indica una rete di dimensioni molto più estese, solitamente di dimensioni geografiche.

XXI.1 Internet e Intranet


Per connettersi alla rete globale è necessario però possedere una connessione fornita dagli ISP (Internet
Service Provider), ovvero fornitori di servizi che mettono a disposizione, previo pagamento di una quota
solitamente mensile, la connessione ad Internet.
Internet è appunto la rete globale, che connette insieme un’infinità di di dispositivi, offre infinità di servizi e
permette la comunicazione anche a dispositivi localizzati in parti diverse del globo.
Per “navigare” in internet si utilizzano particolari applicazioni chiamate Browser. La navigazione nelle “pa-
gine” avviene tramite collegamenti ipertestuali, chiamati link, ovvero del testo cliccabile che indirizza l’u-
tente su altre pagine. Inoltre le pagine sono raggiungibili tramite un indirizzo, univoco, della forma “www.
pagina.com”. Tale indirizzo prende il nome di URL (Uniform Resource Locator). La sigla WWW, presente in

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ogni URL, sta appunto per World Wide Web.
Intranet è una rete privata ed interna spesso utilizzata dalle aziende. Tale configurazione di rete permette
una migliore gestione dei dispositivi connessi e conseguentemente una maggiore sicurezza.
Le differenze tra i due termini sono quindi sostanziali, non bisogna quindi confondere le due tipologie di
rete.

XXI.2 Accesso a una rete


Ma come collegarsi ad una rete?
Solitamente un PC fornito dalle aziende è già configurato e quindi connesso alla rete, Intranet o Internet
che sia. Se così non dovesse essere è possibile procedere in due modi diversi. Il caso più semplice è quello
in cui la connessione deve avvenire tramite “cavo”. Basta infatti collegare semplicemente il cavo alla porta
preinstallata sul PC e attendere il riconoscimento di Windows, che sarà identificato dall’icona , nell’area
notifiche. Tale tipologia di rete è chiamata Ethernet.

Esistono varie tipologie di connessione. Tra le più diffuse:


• Connessione telefonica;
• Connessione cellulare, ovvero che utilizza la connessione di un gestore telefonico cellulare (Es. Tim,
Vodafone, 3);
• Ethernet, illustrata sopra;
• Wireless, ovvero senza fili;
• Satellitare;

XXI.2.1 Connettersi ad una rete Wifi


Se il PC possiede un dispositivo di connessione senza fili (Wireless), ovvero Wifi, è possibile connettersi
seguendo questi passaggi:
• Selezionare l’icona nell’area notifiche e cliccare il tasto sinistro;
• Nella barra laterale che compare saranno visibili tutte le reti disponibili,
identificabili tramite un nome. Selezionare quella a cui ci si vuole connette-
re e premere il pulsante “Connetti”;
• Se la rete è “libera”, ovvero non presenta protezioni, la connessione
sarà immediata. Altrimenti inserire la password fornita dal gestore della
rete e successivamente premere sul pulsante ”Connetti”. Spuntando la voce
“Connetti automaticamente” il PC di memorizzerà la rete e quindi non
dover ripetere i passi descritti sopra.

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XXI.3 Firewall
Un firewall (muro di fuoco), è un software, hardware o addirittura una rete complessa di PC, posta solita-
mente agli estremi di una rete, con lo scopo di proteggere la rete stessa da attacchi esterni, appunto come
un muro di protezione. In pratica il firewall si interpone tra i componenti della rete e Internet. Windows
integra un firewall software molto efficiente ed automatico.

X X I I . M A LWA R E
Oltre ai software utilizzabili dall’utente, ne esistono molti altri che hanno l’unico scopo di danneggiare
o modificare senza consenso il funzionamento del PC. Il termine malware, abbreviazione di “malicious
software”, indica appunto software dannoso. Esistono varie tipologie di malware, da quelli che danneggia-
no il software, a quelli che danneggiano addirittura l’hardware del PC. Categoria molto pericolosa è quella
dei malware creati appositamente per rubare dati sensibili dai PC dei malcapitati.
Tra i tanti malware più famosi compaiono:
Trojan: nome che ricorda vagamente la leggenda della città di Troia. In questo caso il Malware viene
nascosto in applicazioni di utilizzo comune: una volta avviata l’applicazione, in maniera inconscia viene
avviato anche il malware, del tutto invisibile;
Virus: un virus è un software che ha lo scopo di danneggiare e quindi far perdere i dati sul PC. Proprio come
un virus umano, si riproduce e può infettare altri PC;
Worm: malware che modifica il SO in maniera da essere eseguito come un normale software integrato;
Spyware: software utilizzato per spiare letteralmente il PC del malcapitato. Molto pericoloso per poiché
registra ogni dato sensibile, come dati bancari password ecc.

XXII.1 Antivirus
Windows integra un comodo e potente Antivirus, ovvero un software in grado di riconoscere, gestire ed eli-
minare i malware. È accessibile dalle Impostazioni, nella sezione Aggiornamento e Sicurezza. Per avviarlo
selezionare la sezione Windows Defender e premere il pulsante “Apri Windows Defender”.

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Naturalmente quella che si avvierà è solo la finestra
che permette un rapido utilizzo, in caso di necessità,
dell’antivirus. Questo perché l’antivirus è sempre in fun-
zione in background a protezione del SO, anche quan-
do sembra non essere avviato.
Per effettuare un’analisi del SO è sufficiente preme-
re il pulsante “Avvia analisi”, che può essere veloce,
completa o personalizzata. Scegliendo personalizzata
è possibile definire quali percorsi specifici andare ad
analizzare, nel caso in cui ad esempio sia collegata al
PC una chiavetta USB potenzialmente infetta.

Windows aggiorna in automatico i dati sui Virus cono-


sciuti. Se così non dovesse essere allora:
• Selezionare la scheda Aggiorna di Windows De-
fender;
• Premere il pulsante Aggiorna definizioni.

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XXIII. ERGONOMIA E AMBIENTE
Utilizzare un PC può essere nocivo per la salute, se fatto nel modo sbagliato. L’ergonomia studia il modo
migliore di utilizzare il PC, o più in generale l’ambiente e il luogo di lavoro, in maniera da non danneggiare
la salute dell’utilizzatore. La legge italiana, attraverso al d.lgs 81/08, testo unico sulla sicurezza, successivo
alla legge 626/94 (sicurezza nei luoghi di lavoro), stabilisce le regole al fine di proteggere le condizioni
di salute di un lavoratore. In particolare ogni due ore continuative di lavoro su PC si ha diritto a 15 minuti
di pausa, questo per permettere di rilassare le varie parti del corpo che vengono stressate nell’utilizzo del
PC, come gli arti e la vista.
Inoltre è obbligatorio garantire una corretta postura e un adeguato livello igienico sanitario del luogo di
lavoro.
Le condizioni ottimali per l’utilizzo del PC sono:
• La luce deve essere perpendicolare al monitor. Questo per evitare riflessi che porterebbero ad affati-
camento o addirittura a problemi alla vista;
• Il monitor deve essere posto a 40-60cm dagli occhi e con un’inclinazione di circa 30°;
• Il monitor deve poter essere regolato per luminosità, contrasto e orientamento. Deve inoltre essere
leggibile e non presentare artefatti che potrebbero provocare fastidio;
• Le braccia devono assumere un angolo di 90° quando le mani sono poggiate sulla tastiera;
• Busto eretto, quindi sedia con uno schienale adatto allo scopo;
• Poggia polsi per mouse e tastiera;
• La tastiera deve essere mobile, rialzabile e di basso profilo, con caratteri ben leggibili.
• Poggia piedi;
• Non sovraccaricare le prese elettriche a cui sono collegati i PC;
Oltre a preservare le condizioni di salute dell’utilizzatore, è bene anche attuare semplici regole per lo smal-
timento delle componenti di un PC in disuso, in maniera da preservare anche l’ambiente. Il decreto Ronchi,
tratta in particolare lo smaltimento di tali rifiuti. In particolare nell’articolo 44 è espressamente consigliato di
consegnare il vecchio dispositivo al produttore o al venditore del nuovo, che provvederanno poi allo smal-
timento. La direttiva UE 91/689 Cee, stabilisce l’obbligatorietà della raccolta differenziata con trattamento
speciale per: condensatori, interruttori, batterie, circuiti stampati, cartucce, toner, plastica, componenti con
amianto e display a cristalli liquidi.

BIBLIOGRAFIA
Computer Essential - Germano Pettarin

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