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Vergine A La Vergine Annunciata di Paler mo Fig. 1628, sintesi di spazio, forma, luce e colo: ud riassumere tutta h grandezza di Antonello Leggo di legno in un'ardita prospettiva sghemba si incunea nello spazio dell'osservatore quasi come uno schermo simbolico, eretto per proteggere Vergine. In esso lo sguardo fiaramingo dell'artista ‘mette in evidenza anche le pit) minute caratterist che del legno: dalle venature ai fori dei tari, La ma no protesa di Maria é un elemento prospertico che misura lo spazio, ma, nel medesimo tempo, confi _gura.un gesto imperioso che impedtisce di avvicinar: si. La Vergine ha appena scorto l'angelo, che An: tonello evita di rappresentare, ma la cui presenza € rivelata dallo sguardo e dallatteggiamento del stessa Maria, Ella, completamente ammantata da tun velo bla cobalto, si staglia contro tn fondo seu: rissimo, mostrando il suo volto luminoso e dolce di donna del Sud attraverso lo spiraglio a goccia allun. gata determinato dall'unione di due lembi del man. to, accostati con un delicatissimo gesto di padote, 16.20 Antonet da Oo su tol la Sli diPakza Aba, ner pe 1 Stampa Frode a 16.3 Andrea Mantegna (ca 1431-1506) L’Antico nella pittura, dalla citazione all’ erudizione archeologica Andrea Mantegna, figho di un modesto falegname ce carpemtiere nacque a Isola di Cartiiro, ns di Padova, attorno al 1431, Compl i suo apprendi: stato artistico a Padova (a partire dall'inizio degli anni Quaranta) nella bottega di Francesco Syuarcio ne (1397-1468), artista a quet tempi celebte nell’ talia Nordorientale ¢ molto abile nell’impiego pressi proprio vantaggio dei giovani talenti che lavora vano nella sua bottega. Nel 1460 si trasferi a Man. tova invitatovi dal marchese Ludovico Il Gonza: ga Nella dolce citta lombarda, chiusa tra ‘laghi formati dal Mincio, Mantegna dimord fino al 1506, anno della morte, Se ne allontane solo per compiere due viaggi in Toscana (reeandosia Firen- zee a Pisa), nel 1466 ¢ nel 1467, ¢ per lavorare a Ro: rma trail 1488 ei 1490. Gli anni della formazione padovana furono per Andrea ricchissimi di stimoli. In quel periodo Padbo- va, una delle pit note e prestigiose sedi universita rie d’Europa, era anche fra i pid! importanti cent italiani della cultura antiquaria. Tale cultura diven: ne il fertile terreno su cui Mantegna costrut la pro: priaattivitaartistica, A essa si sommano anche I'os: servazione diretta di antichi monumenti, Io studio aii disegni di altri rinomati artist e di reperti di cui cra ricca la bottega dello Squarcione to collezionista ¢ raccoglitore, al pari dello stesso Mantegna), insegnamento desunto dalle opere padovane di Donatello, la pratica del disegno in. {eso alla maniera dei Fiorentini (lin decisa e sicura)e la conoscena della prospettiva, ppassiona disegno Nel disegno Andrea Mantegna tende a tun effetto scultoreo ed & influenzato anche dal se gno duro, secco e spigoloso tipico degh attisti te deschi, che gli erano forse noti aetraverso la sem. pre crescente diffusione delle stampe. Il foglio al British Museum di Londra con un Giovane womose rmigiacente su wna lastra di petra Fig. 16:28 to di una tradizione di studi che avrebbe condorto al Cristo en seurto» negh anni successivi consente di capire qual fossero gli interessi primari dellfartistae di conoscere, allo stesso tempo, la sua tecnica disegnativa. Il giovane nuudo, ma per meta coperto da un drappo, probabilmente un lenzuo- Jo funebre, sta cercando di sollevarsi da una lastra disiaco, La Vergine, dal volto tondeggiante ornato dalle anse piene del velo ehe le copre la testa rca dendole intreecato sul eno, sorregge il Bambino che, in piedi sulle sue ginocchia, le einge il collo con unbraccino e volge la testa elo sguatdo a sini stra, mentre la Madre guarda dalla parte oppost LLaureola di Maria & richiamata dal tondo del fre gio retrostante ed clilatata dalla terminazione del teono all'antica Fig. 1885,a: un rosone adagiato su un elemento a volute e folie d'acanto, una forma, questa, che avrebbe avuto fortuna sia nei dipint suecessvi di Mantegna 8 sia in quelli de! cognato, Giovanni Bellini ¢ ERE "Tutti j santi ~ a sinistra Pietro (Fig 16:36) Paolo 3, Giovanni Evangelista 4, Zeno 8; adestra Giovansi il Batista 6, Gregorio Nazianzeno 7 Lorenzo &, Benedetto ® ~ sono coti in ateggia: mento riflessivo ¢ tengono in mano, 0 leggono «on attenzione, un libro: persino (e insokitamen te) i Bautista, con il suo accentuato sbilanciamen. ‘to sullanca sinistea sporgente, Solo San Lorenzo nom ha libri e volge Io sguardo verso destra, oltre Te spalle di San Gregorio di Nazianzo. Anche San Pietro guarda allesterno, ma verso Vosservatore, come interrompend peru attimo Tascolto di San Paolo, raffigurato frontalmente. In tal modo i _guardante, gid immediatamente catturato dalla f {ura dell apostolo a motive dei colori della suave ste (un mantello gallo acceso su una tunica rossa) si sente chiamato afar parce della marrazione: chi ‘guarda @ anche guardato, Una soluzione psicolo ica e formale, questa, a cui Andrea avrebbe fatto Ficorso anche neg affeschi in Castel San Giorgio adagato su un elemento & ‘ott oot aca, Arron Mantoon, ‘acon de Vor, 1466-1496. lo aut 280106 er Pai Maseo delLoume, Pertecee Govan Bal, Pod San Giotbe, "ED. Oto va. 471-258 em Vena, Galeri dot Accademia, Perel, 187 Patio San Zeno, Parcobr ‘ola wrrenda a cio Sommers da un co crate, 18 Marchlonale Oa stro mi ino, mareneee{ignot h Mania aetano, cue ‘amare Sod i poten Regan a Mantova BRST | festoni, un rinvio all'antichita, ‘ornano il fronte della pala, In particolare, nella ta vvola centrale, dai festoni pende una doppia collana di ovalidi corallo, mentre dal punto della loro con- vergenza é appesa una lampada a olio accesa (sup- gerendo l’ora vespertina, al pari del cielo blu, ma allusiva alla luce di Cristo) sormontata da un us di struzzo Fig. 1636. Solitamente collocato nelle chiese a segnalare 'altare consacrato, qui rinvia al la Vergine-tabernacolo, in quanto Madre di Dio. Camera degli sposi A Mantova Andrea Mantegna realizza la sua massima opera, la decorazione della ccosiddetta Camera degli spost, la camera da letto di Ludovico Il Gonzaga, un ambiente pressoché cubi co dicitca 8 metr di lato nel orrione Nord di Castel San Giorgio, parte dellimmenso complesso del pa lazzo marchionale gonzaghesco Figg. 1637 61838. come si deduce da una data dipin ‘aa finto graffito sullo sguncio di una finestra, fa cconelusa nel 1474 La grande novita della decorazione é rappresen- tata dallo sfondamento illusionistico di due pareti contigue e della volta Figg:16.3901641, attuato tra ite limpiego della prospettiva, in modo da dare Vimpressione di trovarsinello spazio aperto di un loggiato, Nella stanza solo le cornici del camino, quelle delle porte e i peducci sono veri, tutto il re sto € decorazione, cioé pura finzione pittorica. Andrea suddivide le pareti con una finta archi tetvura costituita da paraste che poggiano su un basamento. Al di sopra di questo, sulla parete Nord Fig-1689,a, una scalinata conduce a una ter RRESSTTRG W SRIGIRS OS9 GLOBES OT CHRIST ™ OE 3] & Rinascimento ¢ Maniera 16.371 ‘Vecuta aera dt compiasso azz0 ducae tova con Castel San ol Gogea shista elma tonec 8. Poco. ‘con damanto telsta 42, Put efamiot Carber ura Ene 18, Orfeo dinate dale Baccark 18, Aone 9 pat 47, tone ease dlr 18. Poranara puns para aia orte do Centauro ens 24, Eo lotta con Heone ‘a Nomen Schema dela boalzzacions della Carrera deg spost al intero &: Castel San 16.39 7 ‘ees Manteg, Camera ‘og pos, 1405-1474 ‘fresco tamper Mantova, Cal San Giorpe. Vout, 1. Pareto Noro Prete Ovest 16.40 v Schama deniiicatvo ‘ele scene, dol cogget 8 Ga porsoragg|rafigurt! rela Conera dogt spo y0.81* razea schermata verso Vesterno da un'ata tran duxtoa Mentor. camera senna marmorea, Sulle pataste, dai veri peducc Penne ce si dipartono delle costole dipinte che ripartiscono la volta in lunette e rombi Fig: 1640, 1893 decora ‘ia geisaglia, confluenti in un oculo centrale 89. 1 Grisaglla a tarossa gisat- Fs 18.44 — riconto di quello del Pantheon ~ sovra- irate dagio100 ee _ stato da un parapet traforat dipintoin prospet anor gigs she te ogi va. Aldi lei questo Andrea finge un cielo azzurro, tuner spzio fon 02 _Iyminoso e soleato da nubi vaporose. Dal parapet = 10, pretesto peri giochi di alcuni amorini, si affac: ciano delle fanciulle; su d esso& appollaiaro un pavone ed é anche appogefato, preatiamente, un ‘aso di legno con tna piant fruttfera, Fra un pe duecio Valro, int eursari metallic sorreggono fin tendons ci cuoio con impression in oro, Sulle pareti Est e Sud i tendoni sono abbassati, mentre sulle due restant sono vasiament sollevat, per rmettendo cosi la visione dalcune scene Nel tempo, le ipotesi ci 0 che le ha originate e che forse ne costicuisce il soggetto so- no state pit d'una, E molto probable, per, che le saffigurazioni abbiano un deciso comtemuto cele brativo, potend essere rifrite al elezione a car- dinale i Brancesco Gonzaga, secondogenito dt Ludovico, nel 1461, Levent, come éfacilmente comprensibile, conferiva maggiore dignita, ono- ree Justro a tutto il casato. Nella parete Nord & dipinta la corte manovana riunica sulla terraz 2a PEEREEIRE F042) arrorno al marchese Lu- dovico, seduto sulla snistra Fig. 1649,2, alla con sorte Barbata di Brandebirgo 4, al momento di ricevere la notizia delleleione. Il marchese, che stringe tale mani una letra, € volo a sinsta in atto di confabulare con il segreario Marsilio An reail 16.42 > ‘Anea Mantegna, La corte dds Gonzaga, Camera cog ‘Botema sence de Dersanaog’ dela Care! Sonceoe 1. Marslo Arcee 2 Uutono t Goneapa © Redcto 7. Babenna 2 Nutrce $0. Segrtan Impressions Dissenoaiino fis unimmagnua ne oguia pec a ‘e wseatandetpunzone me oame. deasi 1, che sié rolto il berretto. La marchesa Bar- bara li osserva severamente. Ogni personaggio ha ricevuto dall'artista le cure della caratterizeazio: ne: dat figlte dalle figie che attorniano i signori di Mantova 9,67, alla nana al fianco della mar chesa 9. Ml cane accucciato sotto il tronetto di Lu. dovico, i preziosi tappeti oriental infine, sono al ‘tettanti simboli di una tipica corte rinascimentale amante del usso, dei divertimentie di tutto 8 che poteva appari insolito e stravagante,

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