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Non solo, come già accennato, a contatto con i liquidi producono una
sostanza densa e gelatinosa che funge da barriera tra l’intestino e gli
zuccheri, ritardandone l’assorbimento, e proteggendo le mucose da
eventuali attacchi batterici.
Anche il contenuto di acidi grassi omega-3, omega-6 e omega-9 è
eccezionale in questi semi, al punto che nessun altro alimento è in grado di
raggiungere gli stessi valori a parità di peso. Questi sono fondamentali per
contrastare le infiammazioni, abbassare il colesterolo cattivo, regolare le
funzionalità dell’apparato cardiaco e cardiovascolare, stabilizzare l’umore
e migliorare le funzioni cognitive.
Di conseguenza, i semi di chia si rivelano degli ottimi alleati nella
prevenzione contro malattie che coinvolgono il cuore e la circolazione,
tumori e ictus.
Infine, dal momento che sono in grado di assorbire e trattenere molta
acqua, garantiscono una costante e prolungata
idratazione all’organismo.
Valori nutrizionali e calorie dei semi di chia
Tutto si può dire dei semi di chia ma non che siano ipocalorici. Essi
contengono infatti circa 490 calorie ogni 100 grammi, anche se è bene
sottolineare che la porzione giornaliera consigliata equivale a 15 grammi
(circa 70 kcal) e non dovrebbe mai superare i 30 grammi.
In ogni caso, l’apporto calorico dei semi di chia è ben compensato dai
valori nutrizionali eccellenti, che vediamo di seguito. In 100 gr di prodotto
sono contenuti:
Proteine: 18 gr
Carboidrati: 42 gr
Fibre: 34,5 gr
Grassi: 30 gr (di cui Omega-3 18 gr, Omega-6 6 gr)
Calcio: 630 mg
Potassio: 408 mg
Fosforo: 860 mg
Folati: 49 mg
Vitamina A: 54 mg
Controindicazioni: quando è meglio evitarli?
Considerate le infinite proprietà e benefici dei semi di chia, risulta difficile
pensare che questi possano avere degli effetti collaterali. Eppure, è bene
sapere che in alcuni casi il consumo di semi di chia può
provocare controindicazioni e problemi gastrointestinali.
Gli effetti negativi più importanti riguardano l’eventuale presenza di allergie
e intolleranze verso questo alimento, disturbi all’apparato digerente e
problemi alla pressione arteriosa e di insulina.
In particolare, vista la grande quantità di fibre che essi contengono, un
consumo eccessivo di semi di chia può provocare meteorismo, gonfiore e
difficoltà digestive. Considerato poi che tra le loro proprietà vi è quella di
abbassare la pressione sanguigna, ciò può risultare problematico per
coloro che soffrono di ipotensione e patologie ipertensive. Infine, i semi
di chia possono risultare controversi anche per chi soffre di diabete e
glicemia alta, dal momento che questi interferiscono con l’assorbimento
degli zuccheri e, di conseguenza, con i valori di glicemia e insulina.
Come mangiarli? Ricette per colazione, spuntini e pasti
principali
Estremamente versatili, i semi di chia possono essere consumati in
tantissimi modi. Esistono infatti numerose ricette che ne promuovono
l’utilizzo per colazione, merenda, pranzo o cena.
Per via della loro capacità gelificante, a colazione possono essere aggiunti
a latte o acqua per ottenere gustosi pudding da arricchire con frutta fresca,
muesli, yogurt e pepite di cioccolato fondente. Possono anche essere
consumati crudi, aggiunti a insalate di verdure o macedonie insieme ad altri
semi oleosi, come quelli di zucca.
Ottimi nelle zuppe, sia per renderle più dense che per conferire più sapore,
sono perfetti da aggiungere anche agli impasti di pane, focacce e altri
lievitati per renderli più croccanti. Una volta frullati, possono essere
utilizzati come farina in sostituzione a quella di grano tenero, in quanto più
nutriente e meno raffinata.