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Per convalidare la discussione sulla privatizzazione già presentata, gli esperti fieristici
dapprima sono stati pregati di valutare la separazione tra società di gestione e società
proprietarie riguardo allo sviluppo futuro dell'economia fieristica tedesca
complessivamente. In seguito sono state analizzate le prognosi degli esperti riguardo a
una futura privatizzazione delle imprese fieristiche.
5.5.1.1Possibilità
I potenziali esaminati si possono suddividere grosso modo in tre gruppi per quanto
riguarda la valutazione della loro importanza. Oltre il 75% degli intervistati ha giudicato
da piuttosto importanti a importanti le possibilità che, con una maggiore flessibilità,
generano una migliore economicità, migliori possibilità di resa del capitale come pure la
facilitazione per una privatizzazione. Le possibilità offerte da una maggior trasparenza
delle sovvenzioni, un più deciso orientamento al cliente, una più forte
internazionalizzazione e un minore carico finanziario dei comuni, vengono giudicate
dalla maggioranza degli intervistati da piuttosto importanti a importanti per il futuro
sviluppo dell'economia fieristica in Germania. Come neutrali o piuttosto ininfluenti
vengono infine valutate le possibilità che derivano da un minor vincolo territoriale e una
maggior accettazione dei contribuenti.
5.5.1.2 Rischi
L'immagine seguente sulla valutazione dei rischi mostra un quadro un po' meno
uniforme, rispetto a quello sulla valutazione delle opportunità. I fattori di rischio di una
divisione tra società di gestione e società proprietaria in considerazione del futuro
sviluppo dell'economia fieristica tedesca complessiva vengono per la gran parte valutate
da neutrali fino a piuttosto non problematiche. Il grafico rappresenta gli item secondo il
rispettivo grado di valutazione del rischio.
I fattori di rischio si possono ordinare all'incirca in quattro gruppi. Gli item concreti in
riferimento ai costi, l'aumento degli affitti degli stand e il rincaro delle prestazioni di
servizio propri delle fiere, sono stati giudicati da più del 60% degli intervistati da
piuttosto problematici a problematici. Il reperimento di investitori privati appropriati è
stato giudicato in prevalenza neutrale. Una riduzione dei posti presso le società
fieristiche, il calo delle rendite indirette dell'economia regionale e l'indebolimento della
posizione delle fiere, vengono giudicate da neutre a piuttosto non problematiche. Un
indebolimento della posizione fieristica in Germania viene valutata dal 60% degli
intervistati da piuttosto non problematica a non problematica, solo il 10% si aspettano
dalla separazione in società di gestione e società proprietaria, un indebolimento delle
regioni fieristiche.
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73 Gli item “calo della rendita indiretta dell'economia regionale” e “indebolimento dell'area
fieristica” sono stati selezionati per la prova dell'attendibilità. Cronbachs Alpha ha prodotto un
valore di 0,72, cioè si può valutare come soddisfacente la concordanza. Le differenze nella
valutazione possono forse essere fatte risalire alla formulazione in base a differenti vocaboli di
uso comune.
5.5.2 Prognosi
Per il periodo da tre a cinque anni, circa il 10% degli esperti fieristici pronostica una
privatizzazione delle funzioni gestionali. Circa il 66,2% si aspetta un passaggio delle
funzioni organizzative in mani private solo per il periodo da sei a dieci anni. Quasi un
quarto degli esperti fieristici ritengono in generale irreale una privatizzazione. Dunque
complessivamente circa il 90% degli intervistati ritiene realistica una ritirata della
proprietà pubblico-giuridica dalle funzioni organizzative.
Sullo sfondo dell'attuale politica federale e dei Länder sul risparmio, le sovvenzioni più
che mai si trovano sul banco di prova politico. Di seguito vengono illustrate le prognosi
degli esperti fieristici riguardo alla variazioni delle sovvenzioni economiche alle fiere.
Le previsioni sugli effetti delle sovvenzioni all'economia fieristica tedesca verranno
descritti e analizzati in un capitolo a parte.
5.6.1 Prognosi
Il pericolo, menzionato nel capitolo 3.2.2.2, che ai Länder e ai comuni venga vietato di
diventare soci nel business dei padiglioni sotto forma della cosiddetta sovvenzione UE di
fatto, viene valutato come realistico da circa il 52% degli intervistati. Tuttavia, entro un
orizzonte temporale da tre a cinque anni, solo il 3% circa degli intervistati si aspetta il
verificarsi di un divieto. Circa la metà degli esperti si aspetta entro un periodo da cinque
fino a dieci anni un divieto dai Länder e dai comuni di diventare soci nel business dei
padiglioni. Circa il 48% degli intervistati ritiene irrealistico un divieto generale di
sovvenzioni.
La differenza dei valori medi mostra che i politici, gli organizzatori delle fiere e gli
espositori/associazioni si aspettano un regresso significativo o tendenziale delle attività. I
rappresentanti delle camere e la consulenza scientifica al contrario non pronosticano
alcun effetto negativo per le attività economiche fieristiche delle fiere tedesche all'estero.
Nessun effetto negativo significativo ha – e in questo i gruppi degli esperti sono unanimi
– un divieto di sovvenzioni per le società fieristiche senza aree fieristiche proprie come
pure per la società di fiere straniere in Germania.
Anche gli effetti di un generale divieto di sovvenzioni vengono valutati dagli esperti
significativamente negativi sull'economia fieristica tedesca.
Tab. 42: Szenario: Subventionen werden in den nächsten drei bis fünf Jahren
generell verboten