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SCOUT Anno XLVII - n. 2 - 8 febbraio 2021 - Settimanale - Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv.

in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1 Aut. GIPA/ C / PD

SCOUT

parlarsi
n.

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AVVENTURA

PO
L
•••••2021

B I O PL A
VARADABI S
E
TI * C O M
CA
"Costruite ponti,
non muri!"

(Papa Francesco)

Foto di Piero Polimeni


parliamo di... di Erika Polimeni
Volpe che percorre il sentiero fino in fondo

#Parlarsi
disegno di Raffaele Pollastro
Volpe laboriosa

«Ricordati di tutto il cammino lismo. Quanto abbiamo impara- Eccoci qui, siamo tutti sulla stes-
che il Signore tuo Dio to! Non ero che uno scricciolo – sa barca: new entry, ritorni di
ti ha fatto percorrere...» e lo sono ancora ora!–. fiamma e punti fermi!
Dt 8,2 Cotta a puntino, Paolo Vanzini Tante novità e lo stesso, rinno-
mi ha chiesto di entrare in reda- vato, spirito: farvi divertire e

e
zione – una telefonata inaspetta- trovare fra queste pagine idee,
d eccomi qui! La Capo Re- ta, arrivata nel momento giusto suggerimenti, spunti per vivere
dattrice, da oggi, sono io. – e lì poi sono rimasta assieme al meglio l’Avventura in Reparto!
È giusto che mi presenti, agli altri Avventurieri con Fede- Esploratori e Guide, ricordate: in
sebbene bazzichi in quel di Av- rica Fatica che mi ha passato il un mondo di incertezze – sebbe-
ventura già da tempo. Mi chia- testimone. ne il periodo sia molto difficile-
mo Erika Polimeni, Volpe che […] Avventura è una certezza! Occhi
percorre il sentiero fino in fon- Mi sono messa in ascolto. Ho aperti sul mondo che cambia e
do, e su invito di Giorgio Cu- risposto: sì, eccomi, sempre cuore oltre l’ostacolo!
sma ho iniziato a scrivere i pri- pronta a dare del mio meglio! Da un ponte – esattamente
mi articoli quando ero la Capo E sarà una bellissima sfida stare quello che vedete nella pagina

di Erika Polimeni - disegno di Raffaele Pollastro


Squadriglia delle Volpi nel Reg- al timone! Redattori e illustratori accanto – ha avuto inizio que-
gio Calabria 15. Dario Fontane- si fidano di me; io mi sento sicu- sta mia avventura. Ma questa
sca aveva il compito di guidare ra nella rotta da seguire perché è un’altra storia. È un pretesto,
nell’Avventura Lab me, Bubba so quanto loro siano in gamba. un’immagine che ricorda l’invi-
e qualche altro giovane monel- Perché i miei maestri e i miei di- to di Papa Francesco a costruire
lo con la passione per il giorna- segnatori preferiti sono al mio ponti di dialogo e mai muri. Il
fianco. tema di questo numero è pro-
prio #parlarsi. Dai racconti del-
le Aquile Randagie
ai consigli per i
novizi; dall’inserto
sugli incarichi di
Squadriglia a temi
di attualità come le
Fake News…
Comunicare è im-
portante. Parlateci,
scriveteci a scout.
avventura@agesci.
it, raccontiamo le
vostre Avventure. E
ricordate: “S’impara
n.1 2021

da piccoli a diventare
grandi!”.

i
3
SCOUT

AVVENTURA
•••••• n.
sommario
2021

6 L’impresa
del Reparto Impeesa
scout
8 14
2 parole sulla parola
Shemà Israel Quando nacque
OSCAR

10 le infografiche
#Parlarsi

12 ...chi la storia la fa!


Le Aquile Randagie

16 don gigi e...


Parlare con Gesù

io capo... tu?

30 Novizio!
La dura vita dei novizi... 18 Idee per una editoria
green e inclusiva

20 Le parole sono
più importanti dei fatti

22 cosa bolle in pentola


Non solo chiacchiere
24 Dall'urlo al telefono...
Ma non è finita!
La redazione
ha bisogno di te,
delle tue doti di lettore curioso, di

26
consigliere preciso, di avventuriero sveglio…
La “i” con Dicci tutto quello che ti piace e che non ti
due puntini piace, suggerisci cosa ti interessa e cosa
vorresti leggere in queste pagine, raccontaci

28
a quali grandi imprese ti stai preparando…
l’angolo del caposquadriglia La redazione sarà pronta a fare
del proprio meglio per te!
Consiglio capi...
Per scrivere, inviare materiale,
Consigli di sopravvivenza corrispondere con Avventura, spedite a:
c/o Erika Polimeni

32
Via Vecchia Provinciale Archi n. 150
Torri, torrette 89121 Reggio Calabria (RC)
Oppure: scout.avventura@agesci.it
e torrone… Puoi anche seguirci on line sul sito:
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34
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36
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topo di biblioteca Manoscritti, disegni, fotografie ecc.


inviati alla redazione non vengono restituiti.
Ogni giorno solo tu
e Topo al cinema

38
SCOUT. Anno XLVII - n. 2 - 8 febbraio 2021 - Poste Italiane S.p.A. – Spedizione
in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1,

Vuoi cambiare il mondo? comma 1 Aut. GIPA/ C / PD - euro 0,51. Edito da Agesci.
Direzione: Piazza Pasquale Paoli 18 - 00186 Roma.
Direttore responsabile: Sergio Gatti. Registrato il 27 febbraio 1975 con il nu-
Combatti le fake news! mero 15811 presso il Tribunale di Roma.
Stampa: Mediagraf spa, Viale della Navigazione Interna, 89 Noventa Padovana (PD).

Avventura. Il giornale degli Esploratori e delle Guide dell’Agesci.


Capo redattrice: Erika Polimeni. In redazione: Martina Acazi, Valentina Anza-
Incarichi di squadriglia lone, Gianni Aureli, Francesco Bertazzo, Franco Bianco, Laura Binotto, Mauro
Bonomini, Gabriele Cammisa, Gennaro Carbonara, Elisa Cella, Lucio Costantini,
e albo d'oro Chiara Cusma, Giorgio Cusma, Elisabetta Damini, don Luca Delunghi, Anna De-
murtas, Riccardo Donatone, Federica Fatica, Flavio Fatica, Nicolò Felicetta, Dario

inserto
Fontanesca, Riccardo Francaviglia, Bubba Francesco Iandolo, don Damiano Ma-
rino, Ivan Mastrosimone, don Andrea Meregalli, Tiziana Musmeci, Tonio Negro,
Tommaso Pedullà, Raffaele Pollastro, Enrico Rocchetti, Stefania Simionato, Simo-
na Spadaro, Ilaria Stronati, Salvo Tomarchio, Luigi Tripodi, Paolo Vanzini, Fabio
Vettori, Riccardo Villanova, Jean Claudio Vinci. Copertina: di Tommaso Pedullà.
A questo numero hanno collaborato: Alisson Lelong, Piero Polimeni, Squadri-
glia Leoni del Reparto “Impeesa” Gruppo Scout Napoli 4 ed Eleonora Trigona.
Impaginazione: Studio editoriale Giorgio Montolli (progetto grafico Valentina
Montemezzi), redazione@smartedizioni.it

Numero chiuso in redazione il giorno 13 gennaio 2021. Tiratura: 60.000 copie.


Finito di stampare nel mese di febbraio 2021. Comunicazioni, articoli, foto, di-
n.1 2021

segni e materiali vanno inviati all’indirizzo scout.avventura@agesci.it Sito in-


ternet: www.avventura.agesci.it Pagina Facebook: www.facebook.com/
Scout-Avventura
Associato all’Unione
Stampa Periodica
Italiana

5
L’IMPRESA
DEL REPARTO
IMPEESA
della Squadriglia Leoni del Reparto Impeesa, Gruppo Scout Napoli 4

s iamo la Squadriglia Leoni


del reparto “Impeesa” del
gruppo scout Napoli 4 e
oggi vi raccontiamo la nostra
prima impresa di Reparto. Era-
vamo al bivacco, circa un mese
fa, e abbiamo deciso di mettere
in ordine e decorare gli angoli
di Squadriglia negli spazi a noi
dedicati… eh sì, il nostro è un
Reparto giovane, appena nato,
perché per tanti anni il nostro
gruppo è stato chiuso.
L’ideazione c’era, per il lancio
abbiamo sfruttato il fuoco di
bivacco, mancavano soltanto
progettazione, realizzazione, ve-
rifica e, ovviamente, fiesta!
Non esistevano ancora gli ango-
li di Squadriglia e, soprattutto, zato qualche bozza era destinato Abbiamo aggiunto anche due
la sede di Reparto. Come prima all’esterno della nostra sede così gufi – che non erano nel progetto
cosa abbiamo progettato il desi- da avere un ambiente accoglien- ma ci stavano bene – sugli alberi.
gn di ciò che volevamo realizza- te e colorato per coprire il bian- All’interno, invece, abbiamo
re. Quindi ci siamo divisi in due co che c’era prima. Il progetto riportato sul muro i gridi di
AVVENTURA

gruppi: Falegnami e Pittori. prevedeva un paesaggio natura- Squadriglia che, per ora, sono
Partiamo dal raccontarvi quello le, con montagne, tende, il fuoco soltanto due: Pantere e Leoni.
che è stato il lavoro dei pittori: di bivacco, animali… insomma, I murales sono stati realizzati con
il murales di cui avevamo realiz- un campo scout su muro! pennelli di varie misure e colo-

6
ri con tonalità diver-
se, tutte realizzate da
noi con le materie pri-
me, di coloreria. Vi
spieghiamo come:
ci siamo procurati
la pittura a tempera
bianca, economica
e molto pastosa. Poi
abbiamo acquistato le boccette
di madre-tinta, dei colori prima- Oltre alle cose appena dette, so- L’ideazione c’era,
ri (blu, rosso e giallo) così da po- no stati creati anche bacheca e
per il lancio abbiamo
terle mescolare ed ottenere le porta guidoni.
colorazioni che desideravamo. Infine, il campo da calcio po-
sfruttato il fuoco di
È stato divertente: per fare il ver- livalente: attaccando il nastro bivacco, mancavano
de riempivamo il bicchiere di colorato per delineare l’area di soltanto progettazione,
tempera bianca, aggiungevamo gioco, il cortile è diventato, per realizzazione, verifica
il blu e il giallo, mescolavamo magia, un campo sportivo! e, ovviamente, fiesta!
con un po’ d’acqua e... il verde Con colori diversi abbiamo so-
era pronto! vrapposto vari campi: Calcio,
Dopo aver sporcato ovunque e Pallavolo, Palla scout e Roverino. la siamo cavata bene e abbiamo
chiunque, il murales è stato, fi- Finalmente la nostra sede ha superato noi stessi!
nalmente, terminato. preso forma! Questo è ciò che è emerso dalla
Passiamo ora ai tavoli e alle se- L’impresa è terminata nei tempi verifica. Ci siamo divertiti moltis-
die: il gruppo falegnami ha uti- prefissati e, anche se i nostri capi simo tanto che ci spiace, quasi,
lizzato trapani e cacciaviti, con ci hanno aiutato un po’ con le at- di aver già terminato! E, mentre
l’aiuto dei capi, per lavorare il le- trezzature, crediamo che, per es- pensiamo alla prossima impre-
gno, riciclato dalle pedane, tro- sere un reparto appena nato, ce sa… Fiesta!!!
vate in strada.

n.1 2021

7
2 parole sulla parola

SHEMÀ ISRAEL
q uando vivevo ancora coi
miei genitori la cucina era
un luogo frequentato da
tutto: lì si mangiava, si guardava
la televisione insieme nel dopo
una delle più grandi difficoltà
era riuscire a parlare con i miei
genitori.
Il pensiero che mi ronzava in te-
sta, essendo loro più grandi di
inutile tentare di raccontargli, o
magari di spiegargli.
Non ero solito condividere con
loro quello che accadeva nel-
le mie giornate ma quando la
cena e si parlava. Quella stanza me, diversi da me, era che non mamma o il babbo chiudeva-
era posizionata con la sua por- sarebbero riusciti a capire né io no la porta di quella cucina con
ta a vetri davanti al portone d’in- a spiegarmi; credevo che non la porta a vetri, era la volta in
gresso che spesso diventava un potessero comprendere quello cui volevano parlare con me ed
luogo in cui parlare mi costava che stavo vivendo in reparto, in io mi trovavo incastrato lì den-
fatica veramente. parrocchia, a scuola, con gli ami- tro: era la volta buona che le
di don Luca Delunghi - disegni di Fabio Vettori

Quando frequentavo il liceo, ci e le amiche e che, quindi, era mie gambe iniziavano a vacilla-
AVVENTURA

8
re, sulla schiena cominciavano a glia, nel territorio di Madian ha
scendere gocce di sudore fred- Le parole sono il suo mondo e la sua tranquillità
do e io prendevo a rispondere capaci di costruire e gli viene chiesto di lasciare tut-
a monosillabe per dare indica- e di portare una to e uscire, di tornare indietro e
zioni e coordinate sulla mia vi- rispondere ad una chiamata, un
luce differente
ta affinché capissero la risposta servizio nei confronti di un po-
utile a far terminare quel perso-
sulle situazioni che polo che è rimasto schiavo per
nale strazio. Lì dentro compre- ci circondano ma troppo tempo.
si che parlare – poter raccontare chiaramente, parlare Mosè comprenderà che questo
di me – era veramente la via utile ci richiede anche un Dio, capace di scegliere un ro-
ad esprimere quello che un gio- atto di coraggio. veto ardente per rivelarsi, sarà
vane vive e che non è necessario anche capace di parlare tramite
saper spiegare tutto; i miei geni- un uomo che si vergogna ed ha
tori erano comunque desiderosi paura di affrontare qualcuno più
di conoscermi anche con quel- sceva, lo stava chiamando per forte di lui.
lo che faticavo a dir loro, nono- una missione: essere il messag- Mosè si fiderà e Dio e condurrà
stante pensassi che non fossero gero di liberazione per quel suo questo popolo fuori dall’Egitto,
capaci di comprendere e io non popolo schiavo nelle terre ferti- saranno il suo popolo e Lui il lo-
avessi il coraggio. li del Nilo. ro Dio.
[…] Il racconto dell’Esodo, dove vie- Talvolta anche noi preferiamo ri-
Il libro dell’Esodo ci racconta che ne narrato il dialogo tra questo manere in silenzio… Le parole
dopo il lungo periodo in cui i fa- Dio che si rivela con il nome co- sono capaci di costruire e di por-
raoni d’Egitto si dimenticarono nosciuto dagli antichi patriarchi tare una luce differente sulle si-
di quello che Giuseppe aveva e il fuggiasco Mosè, è attento tuazioni che ci circondano ma
fatto per loro, iniziò per i figli di a sottolineare come la chiama- chiaramente, parlare ci richiede
Giacobbe e tutta la loro discen- ta che viene fatta a quest’uomo anche un atto di coraggio, per
denza un lungo periodo di schia- gli fa tremare le gambe e suda- raccontare una nostra osserva-
vitù sempre più dura tanto che, re freddo. zione, un nostro punto di vista,
finalmente, quello stesso popo- Mosè non si sente capace di una nostra opinione che maga-
lo, dopo 400 anni alzò un grido parlare, è balbuziente e chiara- ri crediamo gli altri non potran-
al Signore. La risposta di aiuto ci mente sta cercando di tirare fuo- no accogliere. Tutto questo ci fa
fu: Mosè, il bimbo salvato dal- ri ogni tipo di scusa per rifiutare paura, ci fa chiudere e acconten-
le acque, cresciuto nella reggia questo impegno che lo dovrà ri- tare di quello che già c’è. Però è
del faraone e fuggito dall’Egitto portare in Egitto, nella terra da anche vero che spesso, come è
per una condanna a morte do- dove viene, dagli uomini che lo successo per Mosè, le nostre pa-
po aver iniziato a comprendere hanno visto crescere e parlare role siano chiare, forti e soprat-
le sue vere origini aprendo an- ogni giorno e lo conoscono. tutto utili perché qualcuno veda
che gli occhi sulla vita che i suoi Ora gli dovrà parlare di altro: di qualcosa di nuovo, conosca un
parenti erano costretti a vivere. liberazione, di un Dio straniero altro punto d’osservazione sul-
Mosè fuggirà, si sposerà in una al popolo egiziano e dovrà far- la realtà e soprattutto siano non
terra diversa e lontana dall’Egit- lo nel nome di questo stesso Dio urlate, ma forti perché trovano
to credendo di restare tranquillo di cui ora è diventato un araldo. l’appoggio di Colui che, più tar-
e in pace ma in un momento im- Mosè sa che il faraone non potrà di, in Gesù ci ha mostrato la Via,
n.1 2021

portante della sua vita scoprirà capire, che non potrà accettare la Verità e la Vita e che sceglie
che quel Dio, di cui aveva solo ed ha paura delle conseguenze sempre i deboli per ribaltare i
sentito parlare e che non cono- perché ormai, con la sua fami- potenti dai loro troni.

9
le infografiche
1 Inglese 6 Arabo standard moderno
n. parlanti n. parlanti He
1,13 MILIARDI 273 MILIONI lo
24 PAESI 22 PAESI
in cui si parla in cui si parla

2 Cinese 7 Bengalese
n. parlanti n. parlanti
1,12 MILIARDI 265 MILIONI
le
l

Hell
8 PAESI 4 PAESI

o!
in cui si parla in cui si parla

3 Hindi
n. parlanti
8 Russo
n. parlanti
ling
par
615 MILIONI 258 MILIONI
messa in pagina Valentina Anzalone

22 PAESI 13 PAESI
in cui si parla in cui si parla

你好
4 Spagnolo 9 Portoghese
m
nǐ h
n. parlanti n. parlanti

ǎo
534 MILIONI 234 MILIONI
23 PAESI 11 PAESI
in cui si parla in cui si parla

5 Francese 10 Malese-Indiano



na
ma
n. parlanti n. parlanti sk
a
280 MILIONI 199 MILIONI
35 PAESI 3 PAESI
in cui si parla in cui si parla
Fonte: https://www.habitante.it - (aggiornato 2020)

E l’Italiano? 25 Italiano Dialetti italiani


La storia dell’italiano parte nel ‘300, n. parlanti
Dialetti settentrionali o alto-italiani
quando era solamente uno tra i tanti 67 MILIONI
dialetti parlati nell’Italia centrale. Per Dialetti toscani e mediani
35 PAESI
l’esattezza, era la lingua che si parlava in cui si parla
AVVENTURA

Dialetti meridionali e meridionali estremi


a Firenze, all’epoca un importante
centro economico e finanziario. Con il
tempo, il fiorentino si impose come il 45,9% parla esclusivamente italiano
lingua di cultura in un’area molto
vasta e oggi è la lingua ufficiale della il 32,2% parla italiano e dialetto
10 Repubblica Italiana.
il 14% usa esclusivamente il dialetto
Olá
#PARLARSI Lingue nel mondo
Пр
ив
Non è possibile conoscere il numero
ет
preciso delle lingue del mondo. Sono
migliaia e migliaia e il loro numero non si
può far coincidere con il numero degli
Stati o dei popoli. Il metodo adottato da
molti studiosi per decifrare un universo

le 10
�মন tanto ricco e vario è quello di raggruppare
le diverse lingue con un’origine comune in
রাক

famiglie o gruppi linguistici


on
sm

L’universo delle migliaia di lingue del


rak

lingue più mondo è enormemente ricco e vario. Si va


dal cinese mandarino, la lingua più parlata
nel mondo con centinaia di milioni di

parlate al parlanti (l’inglese è al secondo posto), ad


altre con pochissimi parlanti (talvolta
poche decine, e anche meno) come le
‫مر‬

mondo
ً ‫ح‬

lingue degli aborigeni australiani.


‫با‬
m

Tra le migliaia di lingue del mondo, molte


hra

rischiano di estinguersi, di non avere cioè


aba

più nessun individuo in grado di parlarle.


Ciò sarebbe un danno, poiché le lingue
sono un aspetto importante della storia
dei popoli e una concreta testimonianza
r
ou della eccezionale diversità culturale
B onj dell’umanità.

Hola

o 2020) Fonte: https://www.treccani.it/enciclopedia - Enciclopedia dei ragazzi (2006)

Linguaggi visivi

ani Fondati sulla vista, questi linguaggi sono costituiti da segni


che si percepiscono con gli occhi, la vista: gesti, movimenti,
espressioni del viso; segnali colorati o luminosi; immagini,

liani
disegni e scritti. Alcuni di essi sono chiamati linguaggi a m
gestuali, proprio perché espressi mediante gesti. Spesso, i
linguaggi gestuali accompagnano il linguaggio verbale per
sottolineare, volontariamente o, involontariamente, ciò che Codice
Codice Linguaggio Codice
si vuole esprimere e dargli più forza.
morse
morse dei segni braille
estremi
n.2 2017

ano Linguaggi tattili ti voglio bene chi ti ficiru?


Fondati sul senso del tatto, questi linguaggi trasmettono
informazioni o messaggi utilizzando segni che
stabiliscono un contatto fisico diretto tra gli individui o gli
individui e le cose. Linguaggi visivi o gestuali, ma che in
tto più stabiliscono un vero e proprio contatto fisico. 11
...chi la storia la fa!

LE AQUILE
RANDAGIE
s
di Francesco Scoppola - foto dall’Archivio ufficiale dell'Ente Baden

ono giorni complessi, ma co ed ancora gi-


possiamo guardare al futu- rare liberamente
ro con speranza e gioia ed per la propria cit-
è proprio in questo contesto che tà vestiti da scout ed orgogliosi to bellissimo, emozionante e
siamo andati, muniti di taccuino di esserlo. Bene, con l’arrivo di facemmo molte fotografie. Ini-
e penna, ad incontrare a Milano questa legge e la soppressione ziammo così un percorso diffici-
Andrea Ghetti e Giulio Cesare dei reparti scout ciò non è stato le, ma affascinante e durato poi
Uccellini. Un incontro particolare più possibile». per tanti anni».
che non è solo un racconto del – Però il fascismo non aveva crea- – Su cosa vi siete basati in quelli
periodo della guerra, ma che to per i giovani l’ONB (Opera na- anni difficili?
lancia anche un importante mo- zionale Balilla)? «Sono numerosi gli aspetti su
nito per il futuro. «Si è vero l’Opera Nazionale cui ci siamo basati ed è sicura-
Balilla venne creata provocan- mente difficile riassumerli in po-
– Buongiorno, partiamo dal per- do però lo scioglimento di
ché nacquero le Aquile Randa- tutte le associazioni simi-
gie? li alla nostra ed anche la no-
«Ciao a te innanzitutto! Tutto na- stra. L’intento dell’ONB era
sce da una legge che nel 1927 differente. Non era infat-
aveva deciso lo scioglimento dei ti un’associazione educativa
Reparti scout nei centri inferiori e soprattutto nasceva lega-
a 20.000 abitanti. Esattamente in ta al regime fascista di quegli
quel momento la nostra possibi- anni. Per noi non era possibi-
lità di fare scautismo era venuta le né aderirvi né trovarci degli
meno ed anzi ci era vietata». spunti di attività».
– Cosa comportava la chiusura – Quando iniziate però a fare
dello scautismo? attività scout, seppur clande-
«Immaginate che belle le usci- stina?
AVVENTURA

te di reparto a guardare le stel- «Ufficialmente iniziamo nel


le, pensate alla serenità di una 1928. Iniziò Giulio che com-
camminata nel bosco per poi pì una prima piccola uscita ai
fermarsi ad accendere un fuo- Corni di Canzo. Fu un momen-

12
che parole. Da – Che linguaggio usavate tra di
un lato sicu- voi?
ramente resi- «Mantenevamo un codice di se-
stenza, come gretezza usando un linguag-
opposizione ad gio cifrato o sfruttando il codice
un regime che morse che ogni bravo scout do-
impediva la li- vrebbe conoscere alla perfezio-
bertà e le nor- ne, così come il linguaggio del
mali attività; bosco. È proprio in questo con-
dall’altro con- testo che le tecniche
sapevolezza del scout ci sono state d’a-
nostro non es- iuto. Ciò ci ha permes-
sere più ragazzi, so di realizzare campi,
ma uomini che uscite ed altre attività
con la propria all’aperto».
azione stavano – Ci sono esperienze
offrendo una te- particolari che ricorda-
s t i m o n i a n - za silenziosa e te?
forte dei valori propri dello scau- «Non possiamo dimen-
tismo». ticare il 1937, un anno
– Ma perché Aquile Randagie? indimenticabile. Fu in
«Vista la clandestinità e pren- quell’anno che parteci-
dendo spunto dal racconto di pammo al Jamboree in
Kipling abbiamo definito il pe- Olanda avendo l’oppor- “Aquile Randagie”
riodo della nostra esperienza tunità di incontrare Ba- è un film italiano
quello della Giungla Silente e ci den Powell per discutere dello del 2019 diretto
siamo chiamati Aquile Randagie, scautismo italiano. BP ci rincuorò
da Gianni Aureli…
sull’esempio di questi splendi- dicendo parole che ci hanno poi
di animali che vivono soli fra gli aiutato negli anni della guerra.
Tu lo hai visto?
spazi aerei e le rocce. Ogni Aqui- A Giulio (Kelly) fu proprio BP a
la Randagia mantenne il Foulard dare l’investitura di Capo e l’in-
con i colori del gruppo di prove- carico di conservare lo spirito stro. Dopo la firma dell’armistizio
nienza». scout in Italia». dell’8 settembre 1943 il nord-Ita-
– Continuavate a chiamarvi con i – Un’ultima domanda: durante il lia rimase però in mano ai fascisti
vostri nomi? periodo della guerra cosa face- e ai tedeschi ed è qui che Baden
«Assolutamente no. Ognuno ste? fondò l’OSCAR (Opera Scautisti-
di noi, complice la clandestini- «Durante il periodo della guer- ca Cattolica Aiuto Ricercati) che
tà e la segretezza dell’esperien- ra i rapporti internazionali dimi- portò in salvo parecchie perso-
za, ha scelto un nome finto, degli nuirono e le riunioni si ridussero, ne».
pseudonimi. Ad esempio Giu- ma non mancò mai il contatto – Grazie per la vostra testimo-
lio è Kelly mentre Andrea è Ba- così come la corrispondenza con nianza
den. Nessuno cambia la propria scout che stavano combattendo. «Grazie a te per questa bella in-
n.1 2021

identità, ma per facilità questo ci Addirittura nel 1942 Kelly subì un tervista e ricordate sempre il
aiuta a renderci meno riconosci- attentato che gli provocò la per- valore della memoria da non di-
bili». dita dell’udito all’orecchio de- sperdere mai».

13
QUANDO NACQUE
OSCAR
c i sembra un tempo così
lontano – e, in effetti, lo
è – quando nel 1943 le
Aquile Randagie, guardandosi
ancora una volta negli occhi, su
quelle montagne che sin dall’i-
di Francesco Iandolo - disegni di Simona Spadaro

nizio della loro clandestinità li


avevano ospitati, capirono che
era giunto il tempo di tornare in
città.
La Legge e la Promessa Scout,
infatti, imponeva di compiere
ancora di più il proprio dovere
verso Dio e verso il mio Paese.
La guerra era cominciata da or- L’Italia – senza più di persona e
mai tre anni. Lo scautismo, inve- Mussolini al gover- pensare a tutt’altro si-
ce, era formalmente chiuso già no – aveva firmato l’armistizio da gnifica che le Aquile Randagie ci
da sedici anni. Le Aquile Randa- pochi giorni e mentre avanza- avevano colto in pieno!
gie, però, avevano resistito. Anzi va l’invasione tedesca gli italia- Era proprio quello che volevano,
stavano ancora resistendo. ni sembravano dover scegliere non far capire ai tedeschi e ai fa-
tra diventare partigiani o subi- scisti – che potevano origliare le
re passivamente ciò che accade- loro chiacchierate o intercetta-
va, un gruppo di giovani scelse re le proprie comunicazioni – su
Gli Scout, aiutati di Servire. come salvare le persone.
da molte persone, È così che nasce OSCAR. Si, ave- È per questo che già il nome
mettevano a punto te letto bene OSCAR, non il no- serviva a confondere mentre gli
i modi migliori per me di un neonato ma l’Opera Scout, aiutati da molte persone,
AVVENTURA

Scout Cattolica Aiuto Ricercati mettevano a punto i modi mi-


comunicare senza
– o almeno così la tradizione ha gliori per comunicare senza far-
farsi capire. tramandato. Però, se vi sembra si capire.
strano leggere un nome proprio Sembrerà strano fare il parago-

14
Uno Scout dovrebbe
sapere quello che,
nel codice Morse,
è un segnale
di pericolo o di
richiesta di aiuto.

ne con oggi che a causa della


pandemia siamo costretti a in-
dossare le mascherine. Prima
il nostro modo di comunicare
non era fatto solo di parole ma
anche da gesti, anche dai so-
li movimenti della bocca. Ba- nità per trasmette-
sti pensare quando sussurriamo re messaggi senza
qualcosa, o semplicemente uti- che questi possano
lizziamo il labiale per farci capire essere intuiti da chi non rie-
da qualcuno. Le parole dette e sce a decodificarli! Immaginate- Magari un codice poteva essere
quelle scritte non sono tutto nel- vi a sentire tre tocchi brevi delle perfino una melodia fischiettata
la vita, anche perché potrebbe- dita su un tavolo, seguiti da tre o chissà quante altre cose. Noi,
ro essere fraintese! tocchi lunghi e conclusi da tre in effetti, con tutte queste cose
E pensare che lo scautismo offre tocchi brevi. Uno Scout dovreb- ci giochiamo. In quante attività
tante opportu- be sapere che quello, nel codice facciamo percorsi con messaggi
Morse, è un segnale di pe- utilizzando diversi codici (codi-
ricolo o di richiesta di ce morse, casellario, bandieri-
aiuto. na, numerico, alfabetico) a volte
Sarà bastato addirittura nascondiamo i mes-
quello alle Aqui- saggi scrivendoli con il succo di
le Randagie per limone che sono leggibili solo
fare attenzione da chi annerisce quelle pagine.
a delle situazio- Tanti indizi ci portano a trovare
ni non previste? il nostro piccolo tesoro. Per le
O magari un rapi- Aquile Randagie quel tesoro, a
do sguardo o una volte, è stato un documento fal-
rapida rotazione de- sificato nascosto tra le pietre di
gli occhi per dire a un portale di una città necessa-
qualcuno di cambiare rio a far scappare gli innocen-
strada, di evitare una ti da un destino di sofferenza e
persona. di morte.
Speriamo che non tornino più
questi tempi, dobbiamo conti-
n.1 2021

nuare ad allenarci… come? A di-


re meno parole ma a farci capire
di più!

15
don gigi e...

PARLARE CON GESÙ


di don Andrea Meregalli - foto di Piero Polimeni

Ascoltare
veramente vuol
dire ospitare

c
qualcuno, è
iao don Gigi!». Dopo la «Tante – disse Martina –, per fortu-
accoglierlo...
Messa quella domenica na adesso c’è WhatsApp, perché
mattina la squadriglia delle io ho sempre voglia di racconta-
Gazzelle l’aveva aspettato fuori re tutto, per esempio a Elisa che
dalla chiesa per fargli una do- è la mia migliore amica».
manda: «Oggi nella predica hai «Ecco, io quando arriva la sera «Ascoltare – continuò don Gigi
detto che dobbiamo imparare a sento il bisogno di raccontare a –, ascoltare veramente vuol dire
parlare con Gesù, ci spieghi me- Gesù come mi sono sentito du- ospitare qualcuno, è accoglier-
glio cosa volevi dire?». rante la giornata, le cose che mi lo …». Lo interruppe Rita: «Mi
«Volevo dire che dobbiamo im- hanno fatto sentire bene, quelle viene in mente quella storielli-
parare a raccontarci a Gesù co- che mi hanno fatto male, anche na raccontata da Gesù di cui ci
me facciamo con gli amici e le quelle che mi sembrano troppo hai parlato una volta. Quella di
amiche. Quanto tempo passate grandi per affrontarle da solo. quei ragazzi che stavano in piaz-
attaccate al vostro cellulare per Ma voglio anch’io farvi una do- za seduti sul muretto. Arrivarono
raccontare alle vostre amiche le manda: quando voi raccontate dei loro compagni che erano tri-
AVVENTURA

cose belle che vi hanno fatto fe- tutte queste cose alle vostre ami- sti perché era successa una co-
lici e quelle che invece vi hanno che cosa vi aspettate?». sa veramente spiacevole, ma
intristito, le vostre gioie e le vo- «Beh, che ci ascoltino», fu la quelli rimasero del tutto indiffe-
stre malinconie?». pronta risposta di Carla. renti, là fermi sul muretto, come

16
se niente fosse successo. Quan- role di quelle che si usano in al- mangiare vorrei saper moltiplica-
do questi se ne andarono via ne tri posti, Noi capi pensiamo che re il pane, ma poi ho capito che
arrivarono altri che gridavano, le cose che dobbiamo insegnar- Gesù non mi chiede di impara-
cantavano, ballavano erano tut- vi non passano da tanti discor- re a fare i miracoli, ma mi chie-
ti contenti perché avevano avu- si, ma passano dal vedere quello de di imparare il suo stile: quello
to una bella notizia, ma neanche che fanno gli altri e dalla voglia di di saper accogliere, quello di far-
questi riuscirono a schiodare dal imparare a farlo. Vedete uno che si guidare dalla compassione per
muretto i loro compagni. Quei è bravo ad accendere il fuoco e gli altri, quello di saper perdona-
ragazzi del muretto non sapeva- dite: voglio imparare a farlo an- re, quello di farsi fratello di tutti,
no ascoltare». ch’io; vedete uno che è bravo a quello di amare come aveva im-
«Intendevo proprio dire questo: montare la tenda e dite: anch’io, parato ad amare dal Padre».
noi dobbiamo scoprire che in- e così per tante cose. Io credo «Gesù quindi non ci parla con le
vece Gesù è uno che ci ascolta, che dobbiamo fare così anche parole, ci parla con il suo esem-
uno a cui raccontare come stia- con Gesù: vediamo quello che fa pio» conclude Martina.
mo, cosa ci fa felici, cosa ci pre- lui e ne siamo così ammirati che «Ci parla con quella Parola, il
occupa, cosa ci fa paura …». diciamo: anch’io…» .«Sì anch’io Vangelo, che ci racconta Gesù
«Ma lui ci ascolta? come faccio vorrei fare i miracoli!», ennesima perché noi impariamo il suo stile
a saperlo?» lo interruppe anco- interruzione, questa volta di Ro- e lo facciamo diventare il nostro.
ra Rita. berta. Ma ora lasciatemi andare devo
«Provo a spiegarmi – riprese don «Sì, certo – riprese don Gigi. An- correre da Giuseppe che mi ha
Gigi –. Provate a pensare a questa ch’io quando vado da un mala- cercati prima della Messa. Buona
cosa che succede tra noi scout. to vorrei poterlo guarire, quando domenica».
Tra noi usiamo molte meno pa- vengono i poveri a chiedere da «Ciao don Gigi, alla prossima!».

n.1 2021

17
ECO FRIENDLY TIPS

IDEE PER UNA


EDITORIA GREEN
E INCLUSIVA
c are guide e cari
esploratori, non
poche sono le
specialità e i brevetti
inerenti al mondo della
“La lettura forma
un uomo completo,
la discussione
uno vivace, e
lo scrivere uno
di Luigi Tripodi - disegni di Tiziana Musmeci

preciso”.
scrittura: Corrisponden-
te, Esperto del compu-
B.P.
ter, Grafico, Redattore,
Animatore giornalistico, mai smesso di produrre sempre
Animatore grafico e mul- più carta. Gli antichi scrivevano
timediale, per fare solo in una vita quello che si può leg-
alcuni esempi, perché gere in un giorno, i moderni in
l’arte dello scrivere può un giorno stampano quello che
essere sempre utile… non si può leggere in una vita.
anche per un cuoco, un Stampa quindi solo ciò che ri-
menù ben scritto è im- tieni necessario (le foto di squa-
portante. Quindi ecco driglia, ad esempio, quelle sì).
alcuni semplici consi- Preferisci il digitale: il foglio dei
gli su come rendere canti, il libretto delle tecniche e,
eco-friendly la no- perché no, anche il taccuino da
stra scrittura. campo può diventare un file di-
1. Stampa lo stret- gitale. Boschi e foreste ringra-
to indispensabile. ziano.
L’espressione “vivere 2. Font eco-friendly. I font so-
AVVENTURA

in un mondo di carta” non è no gli stili di scrittura di cui si


solo metaforica. Da quando Gu- servono computer e smartpho-
tenberg stampò la famosa Bib- ne. Sapevi che esistono font più
bia, nel 1453, l’uomo non ha ecologici di altri? Quello che sto

18
6. Netiquette. È una parola ma-
cedonia formata dalla parola
inglese network “rete” e dalla
parola francese etiquette “buo-
na educazione”. Alcune buone
regole di scrittura sono il rispet-
to di ortografia e punteggiatura,
il rispetto del genere maschile e
femminile, verificare le proprie
informazioni, non ripetersi, non
offendere, esprimersi con sim-
patia e leggerezza e non in ma-
niera noiosa, essere sintetici ed
efficaci, rileggere e controllare
utilizzando ad esempio “spranq 5. Pensieri originali, ma carta ri- ciò che si è scritto.
eco sans” utilizza dei micro-fori ciclata. Esiste tutto un mondo Concludiamo con una supercit di
per ridurre il consumo di inchio- del riciclo della carta: quaderni, B.-P. “La lettura forma un uomo
stro, una specie di “formaggio taccuini, libri, riviste realizzate completo, la discussione uno vi-
svizzero”, geniale, no?! Molti in carta riciclata. vace, e lo scrivere uno preciso.”
sono gratuitamente scaricabili
da internet.
3. È tutta questione di carat-
tere. Preferisci caratteri am-
pi, distanziati, facilmente
leggibili; per le parti impor-
tanti utilizza il grassetto, per
i titoli il maiuscolo, regola la
grandezza, il contrasto con lo
sfondo… questi piccoli accor-
gimenti saranno particolar-
mente apprezzanti da chi
ha difficoltà nella lettura,
come dislessici o ipove-
denti.
4. Vivi a colori ma stam-
pa in bianco e nero. I co-
lori infatti consumano
molto più inchiostro. Ri-
corda di stampare
fronte-retro.
n.1 2021

19
LE PAROLE SONO
PIÙ IMPORTANTI
DEI FATTI
#Formazione del carattere

l e Pantere erano pronte per l’anno più bello nella storia della
di Federica Fatica - foto di Mauro Bonomini

la prima riunione di squa- Squadriglia Pantere! Ho in men-


driglia, gli occhi brillavano te progetti e imprese… rinno-
al di sopra delle mascherine la- veremo l’angolo, perché non lo
sciando intendere sorrisi emo- facciamo dalla preistoria; poi cu-
zionati. Valentina, la più piccola, cineremo dei dolci di Natale – ci
appena salita in reparto dal cer- serve un po’ di autofinanziamen-
chio “La grande quercia”, era la to –, poi ci dedicheremo a un’im-
più timidina e la più incuriosita: presa di espressione perché a
non aveva mai partecipato a una me piace tantissimo cantare e
riunione di squadriglia. Si aspet- recitare e ho sempre sognato di
tava un luogo incantato, in cui la mettere in scena un musical. Si- la caposquadriglia decida tut-
caposquadriglia fosse la confi- curamente conquisteremo il gui- to e che le altre eseguano?». Le
dente delle altre e ognuna po- doncino verde di espressione a sarebbe piaciuto poter dire la
tesse esprimere idee, timori, de- fine anno… le carte in tavola so- sua: era troppo timida per can-
sideri… Con questa convinzione no tantissime, quindi massimo tare, ballare o recitare; avrebbe
nel cuore prese posto sulla pan- impegno da parte di tutte, pre- di gran lunga preferito una atti-
ca, nell’angolo giallo e nero. senza, partecipazione, la squa- vità manuale!
Luna prese subito la parola: da driglia verrà prima di ogni altra A Emilia, la vice, molto attenta,
sempre sognava il momento in cosa!». difficilmente sfuggivano i detta-
AVVENTURA

cui avrebbe guidato le Pantere Luna parlava senza interruzioni, gli. Le era bastato incrociare gli
attraverso imprese fantastiche. il suo tono deciso non ammette- sguardi attoniti e perplessi del-
Dopo la preghiera della guida, va repliche. Valentina comincia- le altre per rendersi conto che
disse a gran voce: «Questo sarà va a chiedersi: «È normale che qualcosa non stava funzionan-

20
INCOLLA QUI LA FOTO
DEL TUO ALBO D’ORO INCARICHI DI SQUADRIGLIA
E ALBO D’ORO

disegno di Jean Claudio Vinci


16
INCARICHI
DI SQUADRIGLIA Deve essere una raccolta di testimonianze
vive, importanti, che sia bello sfogliare,
ricordando e immaginando.
L’albo d’oro ha una copertina ben
curata, costruita con le tecniche di
Mani abili. Si va dalle copertine
ben disegnate, a quelle in legno
sottile inciso a fuoco, a quelle in
sughero, oppure con una foglia
di rame incisa o dipinta con smal-
to. La comodità dei quadernoni ad anello è
innegabile, ma per l’Albo è sicuramente meglio sce-
gliere un quaderno grande con carta di buona qualità,
rilegato a libro.
Una volta terminate le pagine, si inizia un nuovo volume ed è festa perché vuol dire
che la squadriglia ha saputo resistere agli anni che passano.
L’Albo d’oro è conservato in una custodia, che tenga al riparo dall’umidità e dalla
polvere e anche questa è un’opera di artigianato scout, perché anche da queste
piccole, belle cose si vede la qualità della squadriglia e dei suoi componenti. In
questo caso un pizzico d’orgoglio per la cura e l’impegno nel costruire non sono di
troppo.
La tradizione è per testi scritti a mano in bella grafia, ma se nella squadriglia non
Diciamocelo, almeno tra noi Guide ed Esploratori: la vita di squadriglia non è sem- c’è nessuno che scriva in modo leggibile, si possono incollare i testi stampati al
plice. Le riunioni, la sede, il materiale, i campi, le uscite… c’è un po’ da perdersi, se computer. Consigliamo di utilizzare delle penne a sfera, per la scrittura, per evitare
non sei del giro. Per riuscire a trovare il modo migliore per cavarsela non c’è che brutte sorprese con pennarelli e simili.
una soluzione: gli incarichi di squadriglia, una persona viene scelta per svolgere Nelle prime pagine di ogni nuovo volume ci sono le notizie sulla nascita, sul nome,
uno specifico compito. Alcuni di questi incarichi sono quelli che si incontrano co- sui colori di squadriglia. La scrittura dei testi è di solito a cura del giornalista di
munemente in ogni organizzazione, come segretaria/o, tesoriera/e, magazziniera/e. squadriglia, ma anche del caposquadriglia e del vice o di altri squadriglieri.
Altri sono con nomi e significati di tradizione scout, come cicala (se non sapete cosa Trovano spazio nelle pagine anche brevi frasi di saluto delle persone che passano
fa, leggete più avanti), Mercurio, ambulanziere, liturgista. Un incarico non corrispon- in Noviziato, una piccola dedica in caso di visita alla squadriglia da parte di persone
de a una specialità, ma può essere un inizio per cominciare a pensarci. La respon- importanti, come Capo Guida e Capo Scout. L’inserimento di ritagli degli articoli di
sabilità dell’assegnazione dei compiti è del Caposquadriglia, aiutato dal Vice, ma giornale che parlano della squadriglia non possono mancare, come l’articolo di un
è uso comune (e consigliabile) discuterne in un’apposita riunione di squadriglia, in membro della squadriglia pubblicato su Avventura.
modo che ognuno possa evidenziare le proprie capacità, con responsabilità.

2 di Mauro Bonomini - disegno di Riccardo Villanova


15
L’ALBO D’ORO
INCARICHI DI
MERCURIO SQUADRIGLIA

Chi è. Fra gli dèi era colui che, essendo molto veloce (tanto che è rappresentato
con dei sandali alati) faceva da messaggero, e corrisponde nella mitologia greca
al dio Hermes. Quale nome più adatto, allora, per colui che nella Squadriglia ha
l’incarico di fare da messaggero e portavoce? Le comunicazioni in un gruppo sono
sempre importanti: quante volte ci siamo ritrovati in pochi a riunione di Squadriglia
perché non tutti erano stati avvisati, oppure mancava del materiale in uscita perché
non era arrivata l’informazione della sua necessità? Ecco allora che risulta impor-
tante che qualcuno si prenda cura che le informazioni arrivino a tutti, celermente e
complete.

Suggerimenti. Per fare il Mercurio non basta creare un gruppo su WhatsApp, ma


avere cura che tutti abbiano le giuste informazioni, anche con tele-
fonate personali, per avere la certezza che non ci
siano equivoci (e poi è sempre piacevole
ricevere un “come va?” in viva
voce). Nell’era dei messag-
Si chiama d’oro per ricordarci che è un vero tesoro. Senza cercare rime, l’Albo d’oro gini si distingue per la capa-
è prezioso per una squadriglia, ne raccoglie anni di ricordi, di eventi importanti cità di saper mandare anche
e memorabili, nomi di persone che hanno lanciato con orgoglio il Grido di squa- messaggi cifrati, con un codice
driglia, come facciamo noi ora. Vi si annotano, all’inizio dell’anno, i nomi dei com- che solo la Squadriglia conosce
ponenti della squadriglia e si prosegue per tutto l’anno inserendo brevi cronache e che lui ha avuto cura di inse-
degli eventi importanti, delle mete conquistate. Trovano posto i saluti delle perso- gnare a tutti. Questo incarico
ne che lasciano il Reparto, le foto della squadriglia con il guidoncino verde appena lo può portare a conquistare
ricevuto, o quella vicino alla vetta raggiunta in una uscita. alcune specialità, fra cui se-
È capitato frequentemente, alle feste, vedere genitori chiedere di sfogliare l’Albo gnalatore, osservatore, corri-
doro, per trovare i propri nomi, nelle pagine precedenti a quelle dove si trovavano spondente ed esperto del computer.
quelle dei figli.
E in quelle occasioni un sorriso e magari un po’ commozione sono stati scambiati,
perché la squadriglia è stata per tutti un bellissimo ricordo. Intendiamoci, non è
qualcosa da prendere sottogamba, da ritenere superfluo, poco importante.

14 di Mauro Bonomini - disegni di Riccardo Villanova di Don Damiano Marino - disegno di Elisabetta Damini 3
CICALA
INCARICHI DI INCARICHI DI
SQUADRIGLIA INCARICHI NAUTICI SQUADRIGLIA

Chi è. Nel finale della favola di Esopo La cicala e la formica, la prima non fa pro- Quali sono. Nelle squadriglie nautiche, gli incarichi sono quelli tradizionali, più altri
prio una bella figura. Però, a dispetto di questo, l’incarico di Cicala è un vero e tre:
proprio servizio, e non sta a cantare mentre gli altri lavorano. Chi lo ricopre infatti – mastro d’ascia, responsabile della manutenzione delle imbarcazioni (in legno o in
è chiamato a saper rallegrare con una canzone o un ban o un gioco i vari momenti vetroresina) che sa utilizzare gli attrezzi necessari a tale compito: seghe, pialle, resi-
della vita di Squadriglia: una cerimonia, un momento di festa, un momento morto ne sintetiche, ecc.
… Insomma: è l’animatore della Squadriglia, non facendosi trovare mai imprepa- – mastro velaio, cura la manutenzione e le riparazioni delle vele ed è quindi un
rato, ma con in serbo sempre qualcosa che permetta di poter “sorridere e cantare esperto con ago e filo.
anche nelle difficoltà”. – pennese, cui è affidata la cura e la manutenzione delle cime (= corde!), ed acces-
sori, che servono alle imbarcazioni in attività.
Suggerimenti. Non basta Sono tutti tre compatibili con l’incarico di magazziniere, ma si cerca di assegnarli a
saper cantare o suonare persone diverse in quanto, ciascuno, piuttosto impegnativo.
per svolgere questo incari-
co, bisogna anche riuscire Suggerimenti. È fon-
a persuadere gli altri nel damentale acquisire
cantare o nel danzare opportune competenze
e deve avere un ampio dedicandosi a specialità
repertorio, che continua- come:: artigiano, che com-
mente arricchisce; per porta una buona manualità
questo ha sempre con sé in molti campi; carpentiere
un taccuino per appuntare navale, utile in quanto re-
le novità e per trovare la lativo alla lavorazione del
cosa giusta al momento legno; maestro dei nodi
giusto. Può comporre e sarto per realizzare una
un canto di Squadriglia buona conoscenza nel
legato alle caratteristiche campo delle cime e delle
dell’animale o al grido vele.
ufficiale; con le altre Cicale
del Reparto compone il
canzoniere e prepara le
canzoni per la messa ed i momenti di preghiera. Questo incarico lo può portare a
conquistare alcune specialità, fra cui cantante, danzatore, artista di strada e mae-
stro dei giochi.

4 di Don Damiano Marino - disegno di Elisabetta Damini di Giorgio Cusma - disegno di Anna Demurtas
13
INCARICHI DI GUARDIANO INCARICHI DI
SQUADRIGLIA
DELLE TRADIZIONI LITURGISTA SQUADRIGLIA

Chi è. Non avete tradizioni? Allora avete proprio bisogno di un guardiano che si Chi è. Chissà perché
darà da fare, con l’aiuto di tutti, per crearle e poi rispettarle. Una squadriglia ha una nella vita di Squadriglia
vita ricca di... abitudini, sì, ma per noi scout si parla di tradizioni! Sono il nocciolo la preghiera e i momenti
dello spirito di appartenenza. Tutto quanto ci rende orgogliosi di essere Lupi o Ca- di fede sono quasi del
stori: gruppo di amici molto affiatato che non inizia la giornata senza una preghie- tutto assenti, come se li
ra comune... o in cui non si inizia a mangiare se non dopo aver lanciato il grido... o si demandasse alla vita
il cui Csq realizza con le proprie di Reparto. Tante volte è
mani il fermafoulard per la Pro- perché non si trova qual-
messa di ogni novizio... o... ag- cuno che in questa dimen-
giungete voi le vostre tradizioni: sione si sappia muovere
ma evitate quelle stupide! con naturalezza. Capi-
te allora che l’incarico
Suggerimenti: il guardiano sa di Liturgista non sia
fare riferimento anche alla co- secondario, ma fa in
munità, civile e religiosa, in cui modo che la Squadriglia possa vivere i momenti più importanti della sua vita ac-
vive la Squadriglia, inserendosi compagnati dalla preghiera e con uno sguardo di fede; ad esempio, proponendo
come parte attiva nelle sue tra- preghiere adatte alle diverse circostanze: una riunione o un Consiglio di Squadri-
dizioni. Le specialità suggerite: glia, l’inizio di un’Impresa, l’accoglienza dei nuovi, ma anche un compleanno o la
amico del quartiere e folclorista necessità di accompagnare qualcuno in qualche suo momento difficile.
per conoscere gli usi; redattore,
per saperli documentare; guida Suggerimenti. In alcune Squadriglie c’è la tradizione di mettersi sotto la protezio-
e servizio liturgico per coinvol- ne di un santo, con una preghiera composta appositamente per la Squadriglia; in
gersi e rendersi utili. altre, un posticino nell’Angolo è occupato dall’immagine di Maria o di San Giorgio;
in altre ancora, ogni settimana viene affissa in bacheca la frase chiave che riassume
il vangelo domenicale. È importante il raccordo con l’Assistente, anche per poter
animare i momenti di preghiera di tutto il Reparto. Questo incarico lo può portare a
conquistare alcune specialità, fra cui servizio della Parola, servizio liturgico e servizio
missionario.

12 di Giorgio Cusma - disegno di Anna Demurtas di Don Damiano Marino - disegno di Elisabetta Damini 5
INCARICHI DI
SQUADRIGLIA SEGRETARIO GUARDIANO INCARICHI DI
SQUADRIGLIA
DELLO STILE
Chi è. Che bello trovare una Squadriglia con le sue tra- Chi è. Lo stile è vivere la Legge scout. Tutti in Squadriglia sono responsabili dello
dizioni e un passato da raccontare! Queste Squadriglie stile! Ma fare attenzione a tutto, e di continuo, è un tantino complicato e così diven-
hanno sicuramente avuto un buon Segretario. Chi ta utile affidare ad uno solo il compito di fare attenzione alle sfumature di vita che
svolge questo incarico infatti ha una buona capa- ci fanno veri scout. La cura del proprio corpo è una componente
cità di sintesi e sa scrivere con taglio giornalistico, importante dello stile: forti per essere utili. Buone abitudini
riportando nel Libro d’Oro (o Diario di Bordo per le come l’esercizio fisico e la pulizia personale saranno le
Squadriglie nautiche) i momenti più importanti della prime cose cui il guardiano volgerà la propria atten-
Squadriglia (imprese, uscite, vittorie in tornei e gare, zione. Poi c’è il nostro presentarsi: anche l’uniforme
specialità di Squadriglia), arricchendole di foto, disegni e da campo deve essere pulita e in ordine! I com-
quant’altro possa essere utile a ricordare quell’evento. portamenti individuali vanno curati: linguag-
gio e gesti vanno impostati alla cortesia ed
Suggerimenti. Sembra superfluo dire che il Segre- all’educazione.
tario sarà qualcuno sempre presente, altrimenti la
cronaca della Squadriglia apparirà come una fetta di Suggerimenti. Il guardiano non è un fu-
groviera: piena di buchi. Potrà affiancare al cartaceo, stigatore né un delatore ma, a chi ha sba-
che è sempre bene avere, magari arricchito da gliato ed all’interno della Sq., fa presente
una bella copertina fatta a mano, anche un ge- le mancanze rilevate: per correggere, non
mello informatico (una pagina Facebook privata, per punire. Le specialità cui puntare sono
un blog), avendo cura che abbiano continuità nel quelle dedicate all’attività fisica: atleta,
tempo: questo manterrà un legame forte anche con nuotatore, hebertista.
chi ormai non sarà più in Squadriglia. Un Segretario
non geloso del suo incarico, ma capace di coordinare a
raccogliere, permetterà che tutti si sentano partecipi di
lasciare, ogni volta, un segno indelebile nella storia della
Squadriglia. Questo incarico lo può portare a conquistare
alcune specialità, fra cui redattore, esperto del computer,
grafico e disegnatore.

6 di Don Damiano Marino - disegno di Elisabetta Damini di Giorgio Cusma - disegno di Anna Demurtas
11
INCARICHI DI GUARDIANO INCARICHI DI
SQUADRIGLIA
DEL TEMPO TESORIERE SQUADRIGLIA

Chi è. Rispettare gli orari è questione di stile, affidato a questo guardiano! La Chi è. I soldi della Squadriglia vengono affidati ad un incaricato, il quale dovrà fa-
puntualità è una qualità da persona educata e rispettosa degli altri: noi lo siamo! re quasi da banchiere e finanziere per essa: il Tesoriere. È un incarico che è bene
Questo compito è impegnativo: con tutte le cose che ci sono da fare al campo, predisporre dall’inizio dell’anno. Il tesoriere raccoglierà, come prima cosa – salvo
con i programmi quotidiani molto densi… beh, se lo fa Luigi per tutti, saremo più diverse disposizioni dei Capi Gruppo – le quote del censimento che andranno con-
sicuri di non fare brutte figure. La puntualità non è rispettare i tempi, ma rispettare segnate al Capo Reparto che spiegherà come agire. Inoltre, il Tesoriere ha in affido
gli altri! Una regoletta in merito alla puntualità: arrivare sempre in anticipo ai pro- il portafoglio della Squadriglia, dove i soldi dei vari autofinanziamenti verranno
pri appuntamenti... a scuola, con gli amici/amiche, alle riunioni scout ed ogni volta conservati avendo attenta cura di registrare entrate e uscite su un apposito e detta-
che qualcuno ci aspetta! gliato registro.

Suggerimenti. Ad esempio, se si dovesse procedere a qualche acquisto, sarebbe


Suggerimenti. Il guardiano del tempo dovrà avere necessario annotare tutti i movimenti di denaro in modo dettagliato, avendo mas-
sempre con se: un orologio preciso ed una sima cura che gli scontrini vengano consegnati al Tesoriere e conservati. Si tratta
scaletta con gli orari degli impegni... quin- di un’operazione importante al fine di tracciare i diversi acquisti, così da avere una
di occhio al programma quotidiano di cronologia delle spese. Le imprese di autofinanziamento devono essere ideate ed
campo! accettate dal tesoriere, che si curerà delle spese e dei guadagni che si prevede di
Specialità cui dedicarsi: osservatore, realizzare.
per valutare il rispetto dei tempi mentre
si svolgono le varie attività; regista, far
quadrare tempi ed attività è il risultato di
buona organizzazione.

10 di Giorgio Cusma - disegno di Anna Demurtas di Alisson Lelong ed Eleonora Trigona - disegno di Ivan Mastrosimone 7
MAGAZZINIERE
INCARICHI DI INCARICHI DI
SQUADRIGLIA AMBULANZIERE SQUADRIGLIA

Chi è. A chi affidiamo il materiale di Squadriglia e le sue cure? Chi è. In qualsiasi luogo e in qualsiasi momento può esserci un infortunio ed è
Con l’aiuto anche della Squadriglia, l’incaricato che se ne occupa è il Magazziniere proprio per questo che vi è un incarico altrettanto importante: l’Ambulanziere, an-
che deve assicurarsi che tutto materiale sia in buono stato, cioè che non sia rovina- che detto Infermiere. Chi prende
to e che sia sicuro da utilizzare in qualsiasi momento. Al suo controllo sono affida- questo incarico deve sapere cosa
te la tenda, le casse della Squadriglia, la riparazione degli attrezzi in cattivo stato di fare in caso di emergenza, cono-
conservazione. Infatti, a riparare il materiale, qualora le condizioni lo consentano, scendo i propri limiti e in caso
è proprio il Magazziniere, che in caso contrario dovrà avvisare la Squadriglia di chiamando un esperto per risol-
provvedere all’acquisto di quanto si è deteriorato. Così, in relazione con tutta la vere la situazione; infatti, sapere
squadriglia, si dovrà pensare a come agire. se chiamare personale sanitario
Suggerimenti. professionale o se applicare una
Chi ha questo inca- semplice fasciatura può essere
rico, inoltre, prepara importante per la salute degli
il materiale specifico Squadriglieri.
che serve per un’at- L’Ambulanziere deve essere
tività particolare o cosciente di ciò che vi è nella
per le uscite e al famosa cassetta del pronto
rientro o al termine soccorso che deve essere or-
dell’impresa deve dinata e, ogni volta che viene
ricontrollare, rimet- usata, riordinata. Importante è controllare le
tere tutto in ordine e scadenze dei dispositivi di primo intervento, buttando in caso quelli scaduti, ovvia-
segnalare eventuali mente, negli appositi raccoglitori presso ogni farmacia. Può capitare che manchi
necessità di ripri- qualcosa e così deve comunicare alla Squadriglia cosa comprare, così da essere
stino. sempre preparati all’avventura! È molto importante sapere a cosa servono i diversi
farmaci contenuti nella cassetta per non sbagliare e rischiare problemi importanti.

Suggerimenti. Può risultare utilissimo all’Ambulanziere avere una guida o un


manuale dove sono appuntati gli effetti collaterali e le scadenze, ma soprattutto
come agire in determinate situazioni. Affidandoci a chi ricopre questo incarico con
Competenza possiamo sicuramente sentirci al sicuro! Senza strafare, però! Tenere
costantemente a mente la consapevolezza dei limiti e sino a che punto ci può
spingere; tenere costantemente a mente che dopo il primo intervento è sempre
necessario rivolgersi alla struttura sanitaria più vicina.

8 di Alisson Lelong ed Eleonora Trigona - disegno di Ivan Mastrosimone di Alisson Lelong ed Eleonora Trigona - disegno di Ivan Mastrosimone 9
do. L’anno non poteva iniziare
così: era importante che tutte si
esprimessero, condividessero
passioni e idee e che, alla fine,
le imprese fossero frutto di una
approfondita discussione. «Per-
ché non scegliamo fin da subito
gli incarichi di squadriglia? Così
definiamo i compiti di ognuna in Valeria, la terza di squadriglia,
base alle proprie competenze propose un ripasso delle tecni- di me e, da piccola, li osserva-
– suggerì –. Prepariamo un car- che: pronto soccorso, topogra- vo giocare in questo modo. Ho
tellone? Marilena, tu che sei bra- fia, nodi, legature, botanica… imparato cos – disse con natu-
vissima con la grafica, ci pensi Questa idea trovò largo consen- ralezza –. Ma non so come pos-
tu?». so, soprattutto da parte di Va- sa sposarsi questa mia passione
lentina che, da coccinella, non con il desiderio di Luna di met-
aveva ancora imparato a fa- tere in scena un musical, non mi
re una legatura quadra e la sembra che combacino molto le
topografia non sapeva be- nostre idee!».
ne neanche cosa fosse. «Non è vero!». Finalmente Lu-
In quel clima più disteso na aveva capito che il suo atteg-
ognuna poteva esprime- giamento iniziale non era quello
re serenamente le proprie giusto, si era resa conto che il
idee, sicura di essere ascol- confronto porta a idee più nu-
tata. Anche Valentina, vin- merose e più belle. «Dietro le
cendo la timidezza, riuscì a quinte c’è un gran bisogno di lu-
dire che la sua passione era ci, musiche, effetti speciali: te ne
montare e smontare radioli- occuperai tu, ci coordinerai da lì
ne, costruire circuiti elettrici e dietro…se sei d’accordo!».
piccoli giocattoli che si muo- Scoppiarono tutte in una risata
vono. «È una passione strana, liberatoria. Si dissero che i fatti…
ma ho tre fratelli più grandi sì, beh... i fatti sono importanti,
ma le parole lo sono di più: par-
lare e dialogare sono utili stru-
menti per risolvere i problemi,
ci si deve confrontare e ciascu-
no deve contribuire per arrivare
a un risultato che sia di beneficio
per tutti, è necessario ascoltar-
si e dare importanza a ciascuna
idea, sia che provenga dal capo-
squadriglia, sia che arrivi dall’ul-
tima arrivata.
n.1 2021

Le Pantere impararono una


grande lezione… Ed era solo la
prima riunione dell’anno!

21
cosa bolle in pentola

NON SOLO
CHIACCHIERE
c rostoli in Friuli-Venezia-Giu-
lia, Galani in Veneto, Bugie
in Piemonte e Liguria, Cenci
in Toscana, Chiacchiere in Cala-
bria e in tante altre regioni…tanti
sono i nomi che utilizziamo ma
uno solo è il dolce a cui facciamo
riferimento!
Croccanti, friabili, con lo zucche-
ro a velo che ci sporca tutti: le
Chiacchiere di carnevale sono
uno dei dolci tipici di questo pe-
riodo e se non le avete mai pro-
testo e foto di Chiara Cusma

vate è il momento giusto per


farlo! Ma da dove arrivano que-
sti dolci-simbolo della festività
più colorata e allegra dell’anno? Per i più attenti alla linea, po- avevano capito già gli antichi ro-
Sembra che addirittura gli an- tete decidere di cuocere le mani, il risultato non sarà mai lo
tichi romani le preparassero in Chiacchiere in forno, ma come stesso.
grandi quantità per festeggiare i
Saturnali (festa che corrisponde
al nostro carnevale) e le distri- Curiosità!
buissero per le strade della città. Una leggenda napoletana racconta che la Regina di Savoia,
Erano chiamate frictilia e veniva- mentre chiacchierava con i suoi ospiti, colta dalla fame avesse
no fritte nel grasso di maiale e chiesto al cuoco di corte di preparare un dolce gustoso per al-
poi tuffate nel miele. lietare la conversazione. Proprio da questa chiacchierata il cuo-
C’è chi le preferisce sottili e chi co prese lo spunto per dare il nome di Chiacchiera al dolce
AVVENTURA

più corpose ma devono comun- appena fritto. E voi come chiamate questa prelibatezza? L’ave-
que avere le bolle, segno di una te mai preparata?
pasta ben stesa e di una frittura Proponi la tua ricetta scrivendo a scout.avventura@agesci.it
perfetta! oppure crea un post o una storia con @scoutavventura
#scoutavventura #seiscout
22
INGREDIENTI: chiacchiere
✔ 50 g burro
✔ 40 g zucchero
✔ 3 cucchiai di latte
✔ 250 g farina
di carnevale
✔ 1 uovo
• Impastate finché non ottenete un composto
✔ 1 tuorlo
liscio ed elastico
✔ ½ limone (scorza e succo)
• Stendete la pasta molto sottile, potete usare
✔ Zucchero a velo
la macchina per fare la pasta, e poi tagliatela a
✔ Olio per friggere
strisce di 10 cm e larghe 4 cm [FIG. 2]
• Friggete le chiacchiere rigirandole su en-

PREPARAZIONE: trambi i lati finché non saranno dorate, [FIG. 3]


attenzione a non lasciarle troppo perché si po-
• Sciogliete a bagnomaria il burro assieme
trebbero indurire
allo zucchero e al latte
• Quando sono pronte, appoggiatele sulla
• Con la farina create una montagnola con un
carta da cucina per togliere l’olio in eccesso
cratere al centro e versate all’interno il burro
• Per decorarle, mi raccomando, abbondate
sciolto, l’uovo e il tuorlo , il succo e la scorza di
con lo zucchero a velo! [FIG. 4]
limone grattugiata [FIG. 1]

( UNA GOLOSA IDEA IN PIÙ )


In alcune parti di Italia con lo stesso impasto si preparano delle mezzelune con un gusto-
so ripieno di cioccolato fondente, noci e uva passa. Stendete l’impasto leggermente più
n.1 2021

spesso e con un coppapasta o un bicchiere create dei cerchi e farciteli con un cucchiaino
di ripieno. Chiudete il cerchio a mezzaluna facendo uscire tutta l’aria (altrimenti mentre li
friggete scoppieranno!) schiacciando bene i bordi.

23
DALL'URLO
AL TELEFONO...
MA NON È FINITA!
Storia di comunicazioni e telegrafo

Uzkur si terse il sudore dalla fronte e si allontanò dal forno, in cui si stavano cuocendo le ceramiche. Si era
reso conto che la legna accumulata da tutta la famiglia per alimentare la fucina non sarebbe bastata per
la completa cottura. C’era bisogno di andarne a raccogliere molta altra. Doveva dirlo quanto prima agli
altri che stavano nei campi o al pascolo: erano tutti lontani! Uzkur ricorse all’unico mezzo a disposizione
per comunicare in fretta con gli altri: la sua voce! Mise le mani a coppa davanti alla bocca e URLÒ!!!

s
testo e disegni di Giorgio Cusma

iamo nel 10.000 a.C., le co-


munità umane non erano
molto numerose, a loro ba-
stava l’urlo di Uzkur! Nel progre-
dire della civiltà, le necessità di
comunicare divennero più im-
portanti e necessarie ed i siste-
mi di trasmissione si fecero via
via più sofisticati. Un po’ tutti usa-
rono, con opportune procedure,
tamburi, trombe, fuoco, lanterne,
fumo, bandiere, specchi con cui
trasmettere messaggi su distan-
ze fino a 200/300 Km al giorno.
AVVENTURA

L’impero cinese (4000 a.C.) e gli


Egizi (2000 a.C.) utilizzarono cor-
rieri a cavallo.
Ma i più efficienti nel trasmettere

24
messaggi a lunga distanza furo- umano. L’in-
no per primi i Persiani (500 a.C.) venzione,
supportati da un buon sistema seppur
viario. Seguirono i Romani (400 apprez-
a.C.), anch’essi con vie di comu- z a t a ,
nicazione efficientissime, con sta- non si diffon-
zioni di posta che offrivano vitto, de con la do-
alloggio e cambio di cavalli. I cor- vuta velocità
rieri romani potevano percorrere lasciando un
anche 270 Km al giorno, contro i ultimo spazio
200/240 di persiani e greci. al ritorno del
cavallo.
1794. Claude Cheppe, un fran- Attraverso la
cese, inizia a far viaggiare mes- prateria americana corrono i “po- triche per far viaggiare, lungo i
saggi lungo una catena di stini” della società Pony-express fili, dei segnali, punti e linee: l’al-
stazioni telegrafiche (o semafo- che stabiliscono il record di velo- fabeto Morse dal nome dal suo
riche!) dotate di due/tre braccia cità di… 17 Km/h con i loro ca- inventore. Gli operatori lo usa-
meccaniche mobili per trasmet- valli che cambiano alle stazioni no con maestria (battono più di
tere messaggi. Sistema poi sem- di posta, insidiati dagli attacchi 60 caratteri al minuto) per cui un
plificato nell’alfabeto semaforico dei pellerossa e dagli incidenti. messaggio ci mette molto poco
con bandierine a braccia. Diventano famosi e leggendari a essere compilato, battuto con
I pellerossa usavano, ma non era- ma… solo per poco più di un an- tasti speciali, viaggiare per esse-
no i primi, i segnali di fumo ed i no: poi arrivano i pali del telegra- re poi tradotto.
loro avversari, le giacche blu, uti- fo a sostituirli 1897. Arriva un’altra rivoluzio-
lizzavano il sole con gli specchi 1861. Con i fili il telegrafo riesce ne: Guglielmo Marconi inven-
dell’eliografo… metodo già usa- a trasmettere, in tempi brevi, le ta il telegrafo senza fili. Funziona
to da altri prima di loro. notizie su grandi distanze: con i ancora ad impulsi, con il codice
1844. Il telegrafo, con fili di Sa- cavi sottomarini le notizie aggior- Morse, ed è grazie a questo che i
muel Morse apre una nuova pa- natissime volano tra i continenti. superstiti della tragedia del Tita-
gina nella storia del progresso Il telegrafo usa proprietà elet- nic possono venir salvati.

Nel frattempo lo studio sull’elet-


tricità progredisce e nel 1914
fornisce a Marconi nuovi stru-
menti (valvola termoionica!)
che gli permettono un’ulterio-
re evoluzione: il radiotelefono!
Il telegrafo che parla… con vo-
ce e musica: la radio! L’attua-
le tecnologia nel campo delle
trasmissioni è molto più evoluta rispetto a quelle lonta-
ne invenzioni ma il relativo processo di sviluppo non si è ancora fermato ed unisce le genti della
terra con la possibilità di comunicare, comprendersi e conoscersi sempre meglio. Uzkur oggi, lan-
n.1 2021

cerebbe il suo urlo con lo smartphone o con un messaggino su WhatsApp!

PS. Nella figura del box c’è un messaggio in Morse. Se ne scoprite il contenuto, potete scriverlo a
questa mail scrivimi2020@libero.it
25
LA "i" CON
DUE PUNTINI
s fatiamo un mito: l’alfabe-
to morse, come lo cono-
sciamo, non l’ha inventato
Samuel Morse ma il suo collega
Alfred Vail. Morse si era inventato
matori di tutto il mondo quando
attivano ponti radio.
E poi, chissà perché, lo usiamo
noi scout. Già.
Ma perché imparare a usare que-
ginare di trovarvi tagliati fuori da
ogni comunicazione durante un
campo o a casa e pensate che
guaio. Non è un caso che du-
rante una calamità la prima cosa
i punti e le linee, certo, ma ci tra- sto strumento antico, quando che serve è una radio, un siste-
smetteva codici corrispondenti abbiamo in tasca uno smartpho- ma per ricevere notizie e per far-
a numeri che andavano tradotti ne che ci permette di comuni- ne avere ad altri.
con un apposito “dizionario” in care in mille modi tra messaggi Ecco perché quando uscia-
parole. Scomodo. Vail intuì che di testo, audio, foto, video, pun- mo per le nostre scorribande
codificando le singole lettere tut- ti sulla mappa e naturalmente... lo smartphone resta (dovrebbe
di Paolo Vanzini - disegni di Elisa Cella

to era più facile. Nacque così un telefonate? almeno) spento o a casa, ecco
metodo di comunicazione che Domanda insensata, per uno perché il morse e tutto il resto:
resiste dopo quasi due secoli. scout vero. Perché allora costru- noi ci alleniamo a escogitare altri
Sì perché ancora oggi, sebbene iamo un tavolo con pali e corde modi per comunicare, soluzioni
con attrezzature più sofisticate, o impariamo a usare una busso- intelligenti adatte alle diverse si-
per trasmettere messaggi in de- la, in un mondo in cui esistono tuazioni, anche quando la tecno-
terminate condizioni il morse è tavoli pieghevoli e app gratuite logia non ci assiste.
ancora il linguaggio più adatto. per la navigazione satellitare? Due bandierine si costruisco-
Lo usano la marina mercantile e Noi vogliamo essere preparati no molto facilmente. Con i giu-
l’aeronautica, oltre che i radioa- a cavarcela sempre, a risolvere i sti materiali, un po’ di tempo e
problemi che incontria- la specialità di sarto si possono
mo e anche a ren- preparare quelle ufficiali bian-
derci utili agli altri. che e rosse, ma in caso di diffi-
Comunicare è una coltà si rimedia con qualunque
delle necessità in pezzo di stoffa di un colore adat-
assoluto più impor- to a stagliarsi sullo sfondo. Scu-
tanti. È una del- ro o vivace contro il cielo, chiaro
AVVENTURA

le tante capacità contro lo sfondo scuro di un bo-


che diamo per sco. Più grande è la distanza, più
scontate ma... grande è la bandierina.
provate a imma-

26
di far identificare velocemente il e contiene un numero di sillabe
luogo di provenienza dei segna- pari a punti e linee della lettera.
li. Le sillabe con la O sono linee,
Naturalmente, di notte è la lu- le altre sono punti e quindi ri-
ce quella che percorre le distan- cordando le parole si ricorda fa-
ze maggiori. Si può ottenere con cilmente il codice: Bonaparte è
torce elettriche, ma anche con _…, lettera B; Limonata è la let-
un fuoco e un telo opaco, ad tera L ovvero ._..
Alla luce del giorno non c’è mo- esempio una coperta, che riesca Esistono anche delle tabelle
do migliore, se chi trasmette e a schermarlo. Punti e linee si ot- molto pratiche quando si deve
chi riceve ha un binocolo si arri- tengono scoprendo e ricopren- tradurre velocemente:
va davvero lontano. do la sorgente luminosa nella
direzione di chi riceve il segnale.
Ma allora giochiamoci spesso
con questo alfabeto morse. In-
nanzitutto impariamolo: esisto-
no diversi metodi per aiutare la
memoria. Il più famoso è quel-
lo che raccoglie gruppi di lette-
re simili.
E-I-S-H-5 (i codici formati da
punti), T-M-O-CH-0 (quelli for-
mati da linee), A-W-J (un pun-
to e una, due o tre linee), N-D-B
(linea con uno, due e tre punti),
R-P-K-X (i sandwich) e così via.
E quindi, via alle sfide, al
campo, in uscita ma anche
Anche il suono può funzionare a casa.
bene in un ambiente silenzio- Trasmettere un messaggio
so. Un fischietto arriva lontano da un colle a un campani-
se non è sovrastato da altri ru- le, sfidare la squadriglia che
mori e, in caso di emergenza, lo porta in bicicletta cercan-
può salvare una vita permetten- do di essere più veloci con le
do sia di inviare informazioni sia bandierine. Ma anche prova-
re a unire punti distanti della
città, rilanciando un messaggio
dalla sede al balcone di casa del
vice e da lì al parco e poi alla ter-
razza di un altro membro della
squadriglia, provando a copri-
re la maggior distanza possibile,
magari di notte con una torcia
e senza errori, potrebbe essere
n.1 2021

Un altro molto efficace è quello una vera impresa a cui preparar-


che abbina parole a ogni lettelette- si e da affidare al proprio Albo
ra. La parola inizia con la lettera d’oro.

27
l’angolo del
caposquadriglia

CONSIGLIO CAPI...
CONSIGLI
DI SOPRAVVIVENZA
q
di Gianni Aureli - disegno di Riccardo Francaviglia

uesta nuovissima rubrica Ci farebbe piacere saperlo,


di Avventura è di supporto mandateci una e-mail a scout. Diamo inizio
e consiglio non solo per il avventura@agesci.it, pubblicate
quindi al primo
Capo ma per tutti i componenti un post su Instagram o su Face-
della Squadriglia perché più un book e taggateci come @scou-
appuntamento
Capo Squadriglia è al massimo tavventura e #scoutavventura del manuale di
delle sue possibilità, più la sua e, se vi va, descrivete anche una sopravvivenza per
Squadriglia riuscirà in tutte le vostra riunione, così da poter- (Capo)Squadriglia!
sue imprese e realizzerà tutti i la condividere con tutti gli altri
suoi progetti! Capi Squadriglia d’Italia.
Iniziamo quindi a parlare del- Fatto? Bene, allora continuiamo.
lo strumento per eccellenza a Il Consiglio Capi è quel luogo tutta la situazione, dove si “tasta
vostra disposizione, e cioè il un po’ strano e un po’ magico il polso” del Reparto, dove si
Consiglio Capi. Ora, le attivi- dove Capi Squadriglia e Capi decide il programma dell’anno,
tà, malgrado la situazione del Reparto collaborano insieme dove si progettano e poi si pro-
momento, dovrebbero essere per far sì che la vita di Reparto grammano tutti gli avvenimenti
ripartite da un po’ e sicuramen- sia sempre avventurosa e che della vita di Reparto e dove tut-
te tutti voi avrete già fatto delle rispecchi le reali necessità delle ti insieme si butta un occhio al
riunioni con il Consiglio Capi. Squadriglie. Sentiero degli altri Esploratori
Prima di continuare però dite- C’è un problema in reparto? C’è e Guide. È un grande strumen-
mi: ogni quanto le fate? Come da organizzare un’uscita? Vo- to che abbiamo a disposizione,
AVVENTURA

le avete vissute? Sono state in- gliamo organizzare un’uscita di perché ci consente, se ne abbia-
teressanti? Noiose? Utili? Quali Squadriglia? Si potrebbe… Ne mo necessità di chiedere aiuto
sono le sensazioni che vi provo- parliamo in Consiglio Capi! agli altri Capi Squadriglia o ai
ca il Consiglio Capi? Eh sì, perché è lì che si gestisce Capi Reparto su come gestire

28
zioni che avete trovato
a un problema aiuterà
le altre Squadriglie e
quindi tutto il Repar-
to. E poi… il Campo
Estivo! È in Consiglio
Capi che nasce la sua
progettazione.
Ma di questo avremo
tempo per parlarne!
Infine, usate questo
luogo per vivere una
relazione più stretta
con i Capi Reparto,
che magari qualche
consiglio possono
darvelo anche se
spesso sono loro a ri-
ceverne da voi! Che
ne dite? Le riunioni di
Consiglio Capi sono come
ve le abbiamo raccontate? Sono
diverse?
alcune cose che magari ci sfug- vostra stessa età che si trovano Vi ricordo che se volete con-
gono o ci mettono paura. Non a vivere la vostra stessa fantasti- dividere la vostra esperienza,
siate timidi, il Consiglio Capi ca avventura. Chiedete agli altri e avete dubbi o domande sul
non è un luogo dove stare sedu- come hanno scelto quella parti- Consiglio Capi o sul vostro ruolo
ti ad ascoltare quello che dicono colare Impresa, o se quell’idea in Squadriglia scrivete a scout.
i Capi Reparto, ma è luogo atti- di autofinanziamento è valida avventura@agesci.it e pubbli-
vo, propositivo, dove poter dire e nel caso da copiar… ehm… e cheremo le più interessanti. In
la vostra, far uscire idee, dubbi nel caso utile da prendere come questo modo collaborerete a
e richieste, sempre nel rispetto esempio! Condividete i proble- far diventare questo manuale
di tutti e nell’ascolto dell’altro. mi con i vostri Squadriglieri o le molto più interattivo, e magari
n.1 2017

È, soprattutto, il luogo in cui po- idee per la ricostruzione della la risposta a una delle vostre do-
trete confrontarvi con gli altri cassa di Squadriglia e propone- mande verrà proprio da un altro
Capi Squadriglia. Ragazzi della te le vostre. Condividere le solu- Capo Squadriglia!

29
AVVENTURA

30
di Erika Polimeni - disegno di Riccardo Francaviglia

NOVIZIO!
DEI NOVIZI...
LA DURA VITA
io capo... tu?
per il tuo Capo Squadriglia, per il Ricordalo: i grandi a volte di-
Vice, per il terzo… è che voglio- menticano che per il novizio è
Cosa no sapere di che pasta sei fatto e tutto così nuovo e danno molte
aiutarti a fare – anche in Reparto cose per scontate e, d’altra par-
ci si aspetta
– del tuo meglio. te, vedrai che da buon osserva-
da te, novizio? tore imparerai tutto e subito.
Cosa ci si aspetta da te, “Si impara da piccoli a diventare
novizio? grandi” e questo è nuovamente
Che tu ti metta, semplicemen- tempo di lasciarsi coccolare; è
te, in gioco. Che tu sia te stesso! tempo di divertirsi, di imparare,

D
Che racconti di te al tuo Capo e di rimboccarsi le maniche!
a oggi si seguono nuovi al tuo Vice in modo che cono- Com’era quella frase? Tutto col
sentieri! Che bello! Final- scano subito i tuoi punti di for- gioco, niente per gioco!
mente si dorme in tenda, si za per aiutarti a capire che ruolo Tutto ciò che scoprirai adesso
cucina sul fuoco, si costruiscono potresti giocare all’interno della presto toccherà nuovamente a
rifugi e sottocampi! Squadriglia. E che ti senta parte te insegnarlo. Comincia l’Avven-
Eppure… ti ritrovi ancora un po’ della Squadriglia partecipando tura!
spaesato, il campo estivo sem- con entusiasmo alle riunioni.
bra lontano e sono tantissimi i Lo spirito giusto…
termini che non conosci: Impre- In questo mondo tutto nuo- Osserva, sii grato per tutto ciò
sa, Consiglio Capi, Consiglio di vo… di chi ti puoi fidare? che ti insegneranno. Se hai dei
Squadriglia, Alta Squadriglia, Ricordi quando in Branco ti era- talenti sfruttali e mettili a dispo-
Guidoncini Verdi, Posti d’azio- no stati affidati i più piccoli? Po- sizione. Non avere paura. Che tu
ne… Il taccuino non basta per tevano contare su di te! Ecco, sia arrivato in Reparto dopo anni
prendere appunti! adesso tu puoi contare sui più di Branco, che tu sia entrato per
E, se prima eri il più grande, grandi ad occhi chiusi. Capo, Vi- la prima volta adesso nel mon-
adesso ti ritrovi ad essere nuova- ce e Terzo sono i tuoi primi punti do degli scout, tutto sembrerà
mente il più piccolino. Sì, anche di riferimento. Guardati attorno: un po’ strano…
in altezza probabilmente. riconosci anche i tuoi vecchi Ma non vedrai l’ora di promette-
Anche se non lo ammetterai mai amici che sono diventati Esplo- re di fare del tuo meglio, di ama-
è normale avere un po’ di timore, ratori e Guide un anno prima di re questa Legge e di lanciarti in
sentirsi spaesati. te. Anche su loro puoi contare! questa nuova Avventura!
Non credere di essere il solo a E, ovviamente… fidati dei tuoi
studiare gli altri, a cercare di ca- Capi Reparto e dell’Assistente
pire come funziona questo mon- Ecclesiastico!
do che hai sempre sognato. Non
ti arrendere adesso! Riflessioni, paure, attese…
Non essere timido: domanda, Non è detto che ci si senta subi- In questo mondo
chiedi, fatti spiegare tutto ciò to accolti, non è detto che sia su- tutto nuovo,
che non ti è chiaro. bito facile entrare in sintonia con di chi ti puoi
Ti svelo un segreto: anche i più gli altri. Non sempre è facile ma fidare?
n.1 2021

grandi studiano te! No no, tran- chiediti sempre se anche tu ten-


quillo, non c’è bisogno di agi- di a isolarti o a lasciare che gli al-
tarsi! È stato così anche per loro, tri ti coinvolgano.

31
TORRI
TORRETTE
TORRONE...
Che è buono ma non c'entra niente!
di Enrico Rocchetti - disegni a cura di Giorgio Cusma

f in da sempre gli uomini


hanno cercato di comu-
nicare a distanza. Io mi ri-
cordo da piccolo mia madre si
affacciava sul balcone di casa
anche un sasso, neppure un al-
bero, niente; ecco, se un vostro
amico si mette a cinque chilo-
metri di distanza da voi su que-
sto spiazzo voi non lo vedete.
con la vista da alieno», direte
voi; sì, ma non lo vedete perché
una persona di un metro e set-
tanta al massimo vedrebbe fino

del terzo piano dove abitava- «E grazie, mica sono Superman


mo e gridava: «Enricooooooo…
a casa!», la sentivano anche su
Marte.
Sì, perché – vedete – l’altezza
da dove si comunica conta. Ec-
co allora… tipo… se avete visto
Il Signore degli Anelli, ma sì che
dico, per quei due o tre di voi
che non l’anno visto, in un episo-
dio della saga per chiamare gli
eserciti a raccolta vengono ac-
cesi una serie di fuochi su... su...
su delle torri.
Ma uno dice: «Perché una tor-
AVVENTURA

re?», adesso ve lo spiego: pensa-


te a un posto piatto tipo deserto,
senza dune, proprio tutto liscio
davanti dietro di qua e di là ne-

32
Insomma, la terra è curva e quin- mare i Navy Seals che ti vengo-
di il vostro amico non si vedreb- no a salvare?
be, a meno che non saliamo un Noi scouts usiamo il morse, «Sì
Per comunicare po’ di quota, allora la distanza a ma non lo usa più nessuno».
a distanza... cui appare l’orizzonte si allunga. Sbagliato! Quanti film avete vi-
costruiamo una Pensate che un mio amico alto sto che si salvano perché il tipo
due metri vedrebbe già a 5 chi- comincia a battere sul tubo con
torre!
lometri mentre io, che sono un la chiave inglese nella nave sot-
metro e una scatola di tonno, to acqua? E Indipendence-day?
non arrivo ai 4. Vogliamo mettere?
Insomma, tutto questo per dir- E allora la cosa migliore è se-
a 4,7 chilometri anche con un vi che se vogliamo comunicare gnalare con le bandierine, “E
cannocchialone lungo sei metri. con qualcuno lontano andrebbe bravo, ma come faccio se è pie-
Perché? Bho! meglio se costruissimo una torre no di zombie con le mani alzate
Ah no, lo so... perchè, udite udi- (uff... che fatica questo articolo!). che fanno bhuu, bhuu in conti-
te (e qui qualcuno comincerà a Ma uno dice: «Se devo comu- nuazione?”. Semplice: salgo sul-
protestare), la terra è rotonda, nicare con una persona distan- la torre che ho costruito, tanto
giuro! te gli telefono!». E bravo, ma se gli zombie non si arrampicano
Sì, lo so che i terrapiattisti dico- tipo c’è l’invasione degli zombie (al massimo mangiano cervelli),
no che invece è tutta diritta, ma ed è saltata la corrente che non così mi vedono da distante men-
anche loro non hanno mai fatto puoi ricaricare il telefonino, e an- tre sbandiero.
la prova di mettersi con un super che se l’avessi carico gli zombie E finalmente siamo arrivati alla
telescopio a guardare l’Africa da hanno rosicchiato i cavi e non torre. (Fiuuuuu...).
Cuneo, eh eh! funziona niente, come fai a chia- Questa costruzione è un bel
esercizio di pionieristica e poi
può essere usata appunto per
segnalare così possiamo impa-
rare due belle tecniche classi-
che dello scautismo (si vede che
adesso sono serio, vero?).
Ci sono diversi tipi di torri che si
possono realizzare e su queste
pagine trovate qualche illustra-
zione che vi può aiutare.
Una bella sfida è costruire una
torre di notte alla luce delle tor-
ce, ma fate attenzione che non
vi succeda come a Erika che si
è presa un palo in testa e, da al-
lora, parla al contrario. E questo
non è bello.
n.1 2021

33
play

GIOCARE
A DISTANZA
a bbiamo vissuto e stiamo
vivendo un periodo piutto-
sto complicato e dramma-
di Picchio Volenteroso - disegni di Riccardo Donatone

tico che verrà narrato e studiato


negli anni futuri.
Da brave Guide e saggi Esplora- LA STORIA
tori è nostro dovere – ma ci verrà INFINITA
sicuramente naturale – rispetta- Se siamo in sede basterà ficoltà può chiedere l’aiuto del
re norme igieniche, protocolli rispettare le regole che oramai compagno successivo, ma que-
sanitari, regole di socializzazio- conosciamo, se invece giochia- sto bonus può essere utilizzato
ne particolarmente precise. mo di Squadriglia o di Reparto solo tre volte (o anche più, l’im-
Una di queste è stata quel- basterà un telefono. portante è concertare prima di
la di “mantenere la distanza”, Si tratta semplicemente di rea- iniziare il numero dei bonus).
“rispettare le distanze”, “sta- lizzare una storia, o una favola, Il giudice (o coordinatore) terrà
re a distanza”. E allora doveva- o un racconto con gli elementi il tempo e lo registrerà, avendo
mo necessariamente riflettere e che fornirà il caporeparto o ca- cura di non comunicarlo.
pensare per offrire e condivide- posquadriglia nel minor tempo A fine prestazione di ogni grup-
re qualche attività giocosa che possibile. po verrà emesso il giudizio fina-
possa far passare un pizzico di Il giudice del gioco (caporepar- le che dovrà tenere conto del
tempo in allegria. to o caposquadriglia, ma si può minor tempo utilizzato, ma so-
Ma il giocare a distanza non è anche cambiare a turno) pos- prattutto della completezza e
obbligatoriamente circostanzia- siede un elenco di parole (ver- della bontà della costruzione
to a quelle situazioni in cui dob- bi, aggettivi, nomi propri, nomi del racconto.
biamo restare a casa e utilizzare di città, etc.) e li scandisce lenta- Nel caso di un gioco sviluppato
di conseguenza strumenti tec- mente. a distanza tramite tablet, com-
nologici di interazione sociale. Al suo via, la squadriglia nomi- puter o smartphone è implicito
AVVENTURA

Si può giocare a distanza da ca- nata deve, membro dopo mem- che tutti i concorrenti manten-
sa, in sede, all’aperto, in accanto- bro, contribuire alla formazione gano il massimo silenzio duran-
namento, in uscita… Ecco alcuni della storia. te la prova degli altri avversari.
esempi di giochi a distanza! Se uno dei partecipanti è in dif-

34
TECNICHE A DISTANZA
Giochino tecnico semplice sem- Queste rappresentazioni grafi- di quale momento o città o atti-
plice che metterà a dura prova che possono riproporre even- vità si tratti, oppure attendere la
memoria e competenza di noi ti, simboli, statue, bandiere, rivelazione del nome tramite co-
baldi giovani che amiamo le tec- elementi architettonici (e tutto dice Morse o semaforico che gli
niche. quello che viene in mente a voi organizzatori mostreranno a tut-
Gli organizzatori del gioco e a noi è qui sfuggito) presenti ti, lettera dopo lettera, una alla
avranno cura di realizzare delle nelle avventure di B.-P. volta (non deve cioè essere mo-
schede molto semplici, delle ta- I concorrenti possono provare a strata l’intera parola).
vole o disegni che raffigurano i rispondere subito ed indovinare
vari passaggi di una determina-
ta azione tecnica: dalla cucina E a voi? Che altre idee sono ve-
di una pasta alla carbonara alla nute in mente? Scrivetecelo a
costruzione di una sopraele- scout.avventura@agesci.it
vata; dalla costruzione di un Chi tenta di indovinare subito e
astrolabio alla realizzazione riesce, godrà di doppio punto;
di una maschera in cartape- se sbaglia potrà decifrare solo
sta (ovviamente sono solo al- dopo tutti gli altri.
cuni esempi).
La scheda verrà caratterizzata
da un numero o da una lettera
ed il giudice le mostrerà a tutti
(se a video, magari userà la gen-
tilezza di mostrarlo per qualche
secondo in più e più lentamen-
te, ma non è obbligatorio).

FAMMI VEDERE
E TI DIRÒ DOVE SEI
Gioco che presuppone una ri-
cerca di immagini sulla vita di
Baden-Powell. É bene, dunque,
che vi siano più organizzatori
che producano un discreto re-
portage iconografico a riguardo.
Si tratta di un gioco misto con
due fasi. Nella prima fase ver-
ranno mostrate delle cartoline
(o disegni, o immagini colorate)
inerenti, appunto, qualche parti-
n.1 2021

colare della vita del nostro fon-


datore.

35
topo di biblioteca

OGNI GIORNO
SOLO TU
Ogni giorno solo tu
chiararsi a Bianca, la ra-
Autori: Elisa Modugno
gazza dal sorriso fatale,
e Daniele Nicastro
che al solo sguardo lo
Editore: Mondadori rende incapace di par-
lare.
È capitato a tutti di ripensare ad Entrambi i personaggi
una discussione e di trovare le si ritrovano con la scuo-
parole giuste solo tempo dopo, la al Museo del Cine-
magari sotto la doccia, quando ma. Lì Margherita ha
tutto è già passato. Ma se aves- appuntamento con Lu-
simo la possibilità di tornare in- cas e non sta più nella
di Nicolò Felicetta - foto dal web

dietro nel tempo, cambiereste le pelle all’idea di dar-


vostre battute o lascereste tutto gli il suo regalo; anche
così com›è stato? Enrico, con tutto il suo
Onestamente non lo so, ma i coraggio, proprio lì cercherà di nica cosa sicura è che da questa
protagonisti del libro di oggi conquistare Bianca. situazione dovranno uscirne in-
possono darci una risposta. Qualcosa, però, va storto: Lucas sieme.
È lunedì 27 aprile e lei è Mar- lascia Margherita e Bianca rifiu- Tra le pagine, ci perdiamo nei
gherita, si è appena svegliata e ta Enrico. Nonostante il suppor- pensieri dei due protagonisti,
invia un messaggio a Lucas, il to dei loro amici, questo lunedì condividendone le emozioni e
suo fidanzato: è il loro mesiver- è da dimenticare, ma allo scoc- la grinta, imparando che ci vuo-
sario. care della mezzanotte il tempo le sempre molto coraggio per
Margherita per l’occasione ha si riavvolge su se stesso ed è an- parlarsi a cuore aperto e ancor
deciso di disegnare un fumet- cora una volta “giorno 27 aprile”. di più per ascoltarsi.
to da regalare a Lucas con i mo- Inizia qui la corsa contro il tem- Ogni giorno solo tu è la storia di
menti più belli del loro amore, si po, Margherita cerca di non farsi un rapporto tenero, di un dram-
AVVENTURA

prepara per bene, ed esce di ca- lasciare ed Enrico ci riprova con ma adolescenziale dal quale se
sa. Bianca, ma non è questo quello ne esce più consapevoli di sé e
Lui è Enrico, teenager cinefilo, che l’universo vuole da loro. dell’altro, una vera epopea affet-
e proprio oggi ha deciso di di- Nascerà una storia d’amore? L’u- tiva tutta pop.

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TOPO
AL CINEMA
Wonder bambino protagonista. Il film
Anno: 2017, USA parla del coraggio e delle
paure di tantissime persone:
Regia: Stephen Chbosky
parla della sorella di Aug-
gie, dei genitori, degli ami-
Partiamo da un nome difficile: ci, degli insegnanti. La storia
Sindrome di Treacher Collins. Se che ci raccontano è una sto-
non sapete cos’è, sicuramente ria di vita quotidiana, di un
Internet potrà venirvi incontro e bambino che come ognu-
aiutarvi a fare una piccola ricerca. no di voi è pieno di sogni,
Noi qui possiamo semplicemen- di giochi, di film che lo appas- Una piccola curiosità: il film è in
te dirvi che è una specie di malat- sionano, ma che non riesce a co- realtà tratto da un libro. La sua
tia; anzi, un insieme di problemi municare col mondo esterno e si scrittrice ha ammesso che l’idea
fisici e patologici per cui servo- nasconde. E quello che per voi è nata proprio dopo un incon-
no molte cure e attenzioni. Ma è è la normalità, come per esem- tro al parco con un bimbo con la
anche una di quelle sindromi che pio il primo giorno di scuola, per sindrome di Treacher Collins: lei
sono visibili, che sono sotto gli lui è un grande dramma, un pas- stessa racconta che la prima co-
occhi di tutti, perchè comporta so lunghissimo da fare, come un sa che voleva fare era scappa-

di Martina Acazi - foto dal web


deformazioni facciali e craniche. salto nel vuoto. re, ma si è sentita molto egoista
Nessuno vorrebbe essere affetto Auggie e la sua famiglia sia- di questo e ha deciso di scriver-
da nessuna patologia particolare, mo tutti noi, forse più fortunati, ci una storia. E la storia ha avu-
ma questa è una di quelle che la- ma fatti della stessa pasta. Tut- to così tanto successo che ne è
scia il segno nelle vite di chi ci na- ti noi viviamo delle paure, tutti nato il film, e il film ha raggiunto
sce.Il protagonista di questo film noi vorremmo proteggere chi ci milioni di persone e tutte queste
è proprio un bambino afflitto da è vicino, tutti noi vorremmo non persone ora sono migliori, per-
questa sindrome, che non lo la- essere giudicati. Auggie ci inse- ché conoscono Auggie e la sua
scia mai, nonostante i suoi geni- gna che la vita è difficile (qual- sindrome e probabilmente han-
tori abbiano cercato di sistemare cuno nasce pure con qualche no imparato a non giudicare dal-
il volto con la chirurgia estetica sfortuna in più!) ma che bisogna le apparenze e ad apprezzare la
più e più volte. E questa sindro- reagire e credere fortemente ai vita e gli affetti che abbiamo.
me ha modificato il suo carattere, nostri sogni. E la famiglia di Aug- «E quindi?», direte voi. E quin-
è un bambino schivo, ha paura gie ci insegna che non bastiamo di anche la stessa scrittrice ci dà
degli altri, di quello che potreb- da soli: a volte ci serve un aiuto, una bella lezione: se vi rendete
bero dire, di come potrebbero ci serve l’amico o la sorella che conto di aver fatto qualcosa di
n.1 2021

additarlo e prenderlo in giro. ci tendono la mano e ci inco- sbagliato, non restate a guarda-
Ma il film non parla della malat- raggiano a raggiungere i nostri re, agite!
tia, e nemmeno solo di Auggie, il obiettivi. E cambierete il mondo.

37
VUOI CAMBIARE
IL MONDO?
COMBATTI LE
FAKE NEWS!
f ake news: avete mai sentito
questa parola inglese? Non
serve avere solo un buon
insegnante di giornalismo per
conoscerla, anzi, oggi la trovia-
economici. E al giorno d’oggi la
fake news è un problema enor-
me, che bisogna combattere a
ogni costo!
Se pensate che le prime fake
loni o della gente meno scolariz-
zata. Anzi, grazie alla diffusione
di Internet e degli smartphone,
le fake news sono aumentate e la
di Martina Acazi - foto dal web

mo sulla bocca di tutti, in modo news siano nate ai giorni nostri situazione è peggiorata: sempre
particolare in Internet. Ma cosa – quelli del web, per intender- più persone hanno accesso ogni
significa? ci – vi sbagliate di grosso. Pro- giorno a tantissime informazio-
Se la traduciamo dall’inglese, babilmente una delle prime fake ni, ma non hanno le competenze
letteralmente vuol dire: notizia news (o almeno, tra quelle cono- o la voglia di capire quali siano
falsa. Se andiamo su Wikipedia, sciute e verificate!) è del 1814 vere e quali false. Ci credono,
l’enciclopedia online, troviamo e riguarda nientepopodimeno senza informarsi davvero, e con-
questa definizione: “indica arti- che Napoleone. Un tale s’inven- dividono la notizia falsa, che poi
coli o pubblicazioni su reti sociali tò di dire che era morto e questa sarà condivisa ancora e ancora
redatti con informazioni inven- notizia creò dei problemi enormi e ancora, creando allarmismi o
tate, ingannevoli o distorte, resi alla Borsa dell’epoca. Quando si problemi di altra natura.
pubblici con il deliberato intento scoprì che la notizia era falsa, or- Pensate alle false informazio-
di disinformare o di creare scan- mai era tardi. ni sui vaccini, che hanno crea-
dalo attraverso i mezzi di infor- Sono passati più di 200 anni ep- to caos e riportato in vita alcune
mazione”. pure, ancora oggi, le fake news malattie date ormai per “sconfit-
AVVENTURA

Insomma, una fake-news è una esistono, pensate e organizzate te” da decenni, oppure su quel-
falsa notizia creata apposta da chi vuol trarre un certo guada- le del coronavirus, dall’uso delle
per confondere, disinformare gno (non solo economico, anche mascherine ai complotti cine-
e, spesso, per trarne guadagni politico!) sulle spalle dei credu- si. O pensate alle false notizie

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Ma allora cosa possiamo fare?
Ognuno di noi può fare tantissi-
mo! Qui sotto trovate una tabel-
la molto utile per questo scopo:
Tutte queste false informazioni da una parte ci sono le caratteri-
minano la società perché fanno stiche di una fake news, dall’altra
perdere la fiducia delle perso- i modi per combatterla, non dif-
ne con determinate competenze fonderla e non farla diffondere.
(per esempio i medici, gli studio- Se ognuno di noi riuscisse a
si) e ci mettono uno contro l’al- parlare di queste cose a casa,
tro. Quando nessuno si fida più a scuola, negli scout, probabil-
di nessun altro e pensa di esse- mente riusciremmo ad arrivare a
re in grado di fare solo ciò che è moltissime persone e a educar-
meglio per sé, anche se non si ha le. Pensate ai vostri nonni, maga-
nessun titolo di studio o nessuna ri usano i social network ma non
competenza, per la società è la hanno sulle spalle gli anni di stu-
fine. Se ci pensate, è esattamen- dio che avete voi e quindi condi-
te il contrario di ciò che ciò che vidono notizie false: anche loro
ci insegna lo scautismo, ovvero hanno bisogno di voi! Ognuno
condivise da alcuni politici per di fidarci del prossimo, di avere di noi può cambiare il mondo:
prendere più voti, tentando di delle competenze, di aiutare gli iniziamo a combattere le fake
screditare altri politici, ecc. altri, di osservare, dedurre, agire. news!

FAKE NEWS: CARATTERISTICHE FAKE NEWS: COME COMBATTERLE


I titoli sono spesso esagerati e allarmisti, fatti affinché Non condividere queste notizie, segnalale. Se un amico o un parente
colpiscano subito e possano creare condivisioni e le ha condivise, fagli notare che sono notizie false e se puoi, fallo
numerosi click. pubblicamente, così tutti possono leggere e sapere che sono false.

I link in cui sono pubblicate sono molto simili a quelli Controlla i link in cui sono pubblicate queste notizie e magari avvisa
di fonti più autorevoli: questo serve per confondere tutti che non sono link attendibili.
i lettori più distratti o abituati a uno sguardo veloce
e non approfondito delle notizie

Gli articoli sono scritti male, con molti errori di Studia l’italiano! Oltre a essere una lingua meravigliosa, ci aiuta a
battitura e, a volte, d’italiano! riconoscere subito se qualcuno ha o no le competenze per parlare di
un certo argomento.

A volte riportano date molto vecchie. Controlla sempre le date degli articoli: a volte sono molto vecchi
e qualcuno li ha riportati alla luce per seminare la disinformazione.

Non ci sono fonti, né nomi. Cerca sempre le fonti, oppure cerca online la stessa notizia e
controlla che sia stata data anche da fonti autorevoli (siti ufficiali,
testate giornalistiche credibili).
n.1 2021

Fatti aiutare da siti come https://bufalopedia.blogspot.com/


in cui sono raccolte le bufale e le fake news che vengono
smascherate ogni giorno.

39
l’ultima dei caimani

COLORAMI TU!

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