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Effetto Zeeman anomalo Introduzione Abbiamo visto come linterazione spin-orbita rimuova solo parzialmente la degenerazione rispetto al momento

angolare totale P che rimaneva anche dopo aver tenuto conto dellinterazione elettrostatica residua. J La degenerazione rimossa parzialmente sia nello schema l-s che nello schema j-j . Nel primo schema applichiamo prima linterazione elettrostatica residua, che da origine a degli stati che sono autostati di L2 S2 Lz Sz (perch lHamiltoniana completa commuta con questi operatori). Poi, per applicare lo spin-orbita, si cambia base, passando allautobase comune di L2 S2 J2 Jz, in cui lo spinorbita diagonale (si usa il teorema di Wigner-Echart per trasformare linterazione daPi A Pi a L A S , e poi, l s P P sviluppando J2, si arriva a esprimerla con L2

S2 J2).

Lo spin-orbita rimuove la degenerazione rispetto a J2, ma rimane la degenerazione rispetto a Jz, che pari a 2J+1 . Vogliamo studiare che succede se latomo immerso in un campo magnetico costante (effetto Zeeman). Faremo questo studio nello schema l-s. Termine di interazione col campo magnetico Dunque il momento angolare totale e lo spin totale si accoppiano con il campo magnetico esterno, dando origine ad un un termine di interazione. Abbiamo gi studiato questo termine di interazione nel caso di un atomo idrogenoide (vedi), ottenendo la seguente espressione per questo termine di interazione (i momenti angolari sono misurati in unit S, B il magnetone di Bohr) :

P P P B L + 2S A B
(termine di interazione). Se supponiamo che il campo magnetico ha componente solo lungo z il termine diventa :

B B L z + 2S z = B B L z + S z + S z = B B Jz + S z
.

Se supponiamo che prima di applicare questa perturbazione abbiamo applicato la perturbazione di spin-orbita al sistema, gli stati del sistema sono rappresentati nellautobase comune degli operatori L2 S2 J2 Jz, e dunque in

- effetto Zeeman anomalo -

questa base loperatore Sz non diagonale! Per ovviare a ci possiamo utilizzare il teorema di Wigner Eckart (vedi). Infatti le componenti dello spin totale hanno delle regole di commutazione col momento angolare totale tali da soddisfare le ipotesi del teorema di Wigner Eckart. Si ottiene che

L S J MJ Sz L S J MJ
dove k lelemento di matrice ridotto. Allora linterazione diventa

= k L S J MJ Jz L S J MJ

= k MJ

B B Jz (1+k)
e quindi la correzione

B B MJ (1+k)
(correzione, forma implicita). La questione a questo punto quella di calcolare lelemento di matrice ridotto. Calcolo dellelemento di matrice ridotto Consideriamo il seguente elemento di matrice :

P J L S J MJ S AP L S J MJ = L S J MJ S x Jx + S y Jy + S zJz L S J MJ
.

Se applichiamo il teorema di Wigner Eckart a tutte tre le componenti dello spin totale, sappiamo che lelemento di matrice ridotto uguale per tutte e tre, ed uguale a quello scritto poco prima per Sz e che stiamo cercando di calcolare. Possiamo mettere in evidenza lelemento di matrice ridotto, ottenendo :

= k L S J MJ Jx Jx + Jy Jy + JzJz L S J MJ = k L S J MJ J2 L S J MJ = k J(J+1).
Per conoscere lelemento di matrice ridotto calcoliamo questo elemento di matrice anche in un altro modo, pi diretto. Utilizziamo un altro modo di esprimere il prodotto scalare in questione :

- effetto Zeeman anomalo -

P J P P P S AP = S A L + S P P = L A S + S2 .
Ma

J2 = Jx 2 + Jy 2 + Jz2 = Lx + Sx
2

+ Ly + Sy

+ Lz + Sz

= Lx 2 + Sx 2 + 2 Lx Sx + Ly 2 + Sy 2 + 2 Ly Sy + Lz2 + Sz2 + 2 Lz Sz = P P = L2 + S2 + 2 L A S
da cui

P P L A S = 1 J2 L 2 S 2 2
(questa relazione labbiamo usata anche nello studio dellinterazione di spin-orbita, vedi).

Dunque

P J P P S AP = L A S + S2 = 1 J2 L 2 S 2 + S 2 2 = 1 J2 L 2 + S 2 2
Dunque, lelemento di matrice .

P J L S J MJ S AP L S J MJ = 1 2 L S J MJ J2 L 2 + S 2 L S J MJ
.

= 1 J J+1 L L+1 + S S+1 2

Uguagliando i due risultati ottenuti nei due modi diversi si ha :

- effetto Zeeman anomalo -

k J J+1 = 1 J J+1 L L+1 + S S+1 2


da cui

k = J J+1 L L+1 + S S+1 2 J J+1

Andando a sostituire questo nellespressione della correzione trovata prima, otteniamo :

B B MJ 1 + k = B B MJ 1 + J J + 1 L L + 1 + S S + 1 2 J J+1 = B B MJ g
(correzione dovuta al campo magnetico)

dove g viene detto fattore di Land. Vediamo che se lo spin totale nullo, si ha S=0, e J=L, e quindi g=1. Se invece L=0 si ha J=S, la frazione vale 1, e quindi g=2. Questi risultati sono coerenti col fatto che il fattore giromagnetico per il momento angolare orbitale vale 1, mentre per lo spin vale 2. Tuttavia, in generale, quando sono non nulli sia il momento angolare orbitale che lo spin, il fattore di Land un numero non intero, e non costante. Dunque, a differenza delleffetto Zeeman per atomo idrogenoide (effetto Zeeman normale), lintervallo in energia dei livelli non costante. Questo ha delle conseguenze sullo spettro dei livelli energetici, e quindi sulle righe di emissione dellatomo immerso in un campo magnetico. Bisogna dire che determinante il fatto che stiamo applicando questa perturbazione sui livelli gi perturbati dallinterazione di spin-orbita. Richiami sulleffetto Zeeman normale La situazione che abbiamo in questo caso diversa da quella che abbiamo visto per latomo idrogenoide (effetto Zeeman normale, vedi). Infatti in quel caso, applicavamo la perturbazione del campo magnetico direttamente sugli autostati imperturbati (e degeneri rispetto a L2, S2 e J2) di atomo idrogenoide. Dunque potevamo usare lespressione in Lz e Sz della perturbazione, in quanto entrambi questi operatori erano diagonali. Allora la correzione era B B (ml + 2 m s), e poich sia ml che ms variano di ununit alla volta, ottenevamo

- effetto Zeeman anomalo -

dei livelli equispaziati. Cosiderando poi le regole di selezione, in quel caso si avevamo solo tre righe di emissione (tripletto di Lorentz). Per maggiori dettagli vedi studio delleffetto Zeeman per atomo idrogenoide. Notiamo anche che in presenza di un campo magnetico forte (dellordine di Z4), il termine di interazione col campo magetico diventa maggiore del termine di interazione spin-orbita e dunque torniamo ad una situazione simile a quella appena descritta per latomo idrogenoide, e cio al cosiddetto effetto Zeeman normale. In quel caso si parler di effetto Pashen-Back. Effetto Zeeman anomalo Il caso pi frequente quello in cui dobbiamo applicare le correzioni dovute al termine di interazione col campo magnetico dopo quelle dello spin-orbita. In tal caso la correzione ai livelli energetici, che contiene il fattore di Land, tale per cui i livelli che ne risultano non sono pi equispaziati, come succedeva per leffetto Zeeman normale. In altre parole, anche nel caso in esame linterazione col campo magnetico rimuove la degenerazione rispetto a Jz, ma a differenza delleffetto Zeeman normale, viene rimossa in maniera diversa per ciascuno dei livelli. Questo si vede dal fatto che il fattore di Land una funzione di J, di L e di S. Riguardo poi alle righe di emissione, leffetto Zeeman anomalo produce dei multipletti di righe, anzicch il tripletto di Lorentz. Per illustrare leffetto Zeeman anomalo, studieremo lesempio dellatomo di Sodio. Riepilogo sui livelli energetici Il sodio un metallo alcalino, e come tutti i metalli alcalini ha un solo elettrone nella shell pi esterna (elettrone ottico). In particolare, nello stato fondamentale, questunico elettrone sta nella sottoshell 3s, che due volte degenere. Possiamo poi considerare degli stati eccitati del sodio nei quali questo elettrone si trova nella sottoshell 3p, la cui degenerazione 2(2@1+1) = 6. Sappiamo che per un Hamiltoniana con potenziale coulombiano tutti gli stati di entrambe le sottoshell avrebbero la stessa energia (vedi). Dunque in quel caso tutta la shell che ha un unico livello energetico 2@32 =18 volte degenere (vedi). Lelettrone ottico dei metalli alcalini risente di un potenziale che quello coulombiano del nucleo, ma schermato dagli elettroni interni, e quindi globalmente un potenziale non centrale. Lo si divide in un potenziale centrale, ma non coulombiano (che si trova con i metodi di Thomas-Fermi o di Hartree-Fock), e una parte non sferica, detta interazione elettrostatica residua. Il fatto che il potenziale centrale sia non coulombiano risolve la degenerazione rispetto a l.

- effetto Zeeman anomalo -

Linterazione elettrostatica residua risolve ulteriormente la degenerazione. Bisogna prima passare dalla rappresentazione delle configuarazioni alla rappresentazione dei termini (vedi). I termini sono un modo per rappresentare gli stati che tiene conto dei numeri quantici dei momenti angolari totali (orbitale e di spin). Linterazione elettrostatica residua separa in energia i termini con diverso valore di L ed S. Rimane comunque una certa degenerazione. Notiamo che, riguardo allatomo di sodio, poich consideriamo solo lelettrone ottico, i momenti angolari totali coincidono con quelli di singola particella. Infatti poich sappiamo che la correzione elettrostatica residua nulla sulle sottoshell complete, teniamo conto solo delle sottoshell incomplete, e dunque totale si riferisce solo alle sottoshell incomplete. Successivamente, applicando la perturbazione dovuta allinterazione di spin-orbita, otteniamo unulteriore separazione in energia, in base al valore del modulo quadro del momento angolare totale P. J - Livelli dovuti allinterazione elettrostatica residua La sottoshell 3s cartterizzata dal valore L=0, mentre lo spin vale S=1/2, e quindi la molteplicit di spin 2. Notiamo che c un unico elettrone, e quindi i momenti angolari totali, orbitale e di spin, coincidono con quelli della singola particella. Allora il termine corrispondente uno solo, e cio 2P. La degenerazione di questo livello 3 (orbita) @ 2 (spin) = 6.

La sottoshell 3p cartterizzata dal valore L=1, mentre lo spin vale S=1/2, e quindi la molteplicit di spin 2. Allora il termine corrispondente uno solo, e cio 2S. La degenerazione di questo livello 1 (orbita) @ 2 (spin) = 2 Dunque linterazione elettrostatica residua produce un solo livello energetico per ognuna delle sottoshell. Riguardo alla degenerazione, se tenessimo conto anche della terza sottoshell, la 3d, che completa la shell, la quale ha L=2, e quindi degenerazione 2(2@2+1)=10, avremmo una degenerazione totale di 2+6+10=18, coerente col conto precedente. - Livelli dovuti allinterazione spin-orbita Linterazione di spin-orbita separa ulteriormente in energia i termini, assegnando energie diverse ai termini che hanno diversi valori del momento angolare totale, somma di quello angolare e di spin. Per il termine 2S si ha L=0, S=1/2, e poich il teorema di addizione dei momenti angolari dice che il (modulo quadro del) momento angolare totale va da |L-S| = |0-1/2| = 1/2 a L+S = 0+1/2 = 1/2, c un solo valore possibile per J, e cio J = 1/2. Invece, per il termine 2P si ha L=1, S=1/2, quindi J va da |L-S| e dunque si hanno due distinti livelli energetici.

= |1-1/2| = 1/2 a L+S = 1+1/2 = 3/2,

- effetto Zeeman anomalo -

Ordinamento Riguardo ai due livelli superiori, che originano dalla sottoshell 3p, poich la sottoshell meno che semipiena, il livello con J=1/2 sar pi basso in energia di quello con J=3/2 (vedi qui e qui). Da notare inoltre che il fatto che il termine 2S pi basso in energia del 2P non in contraddizione con la seconda regola di Hund (vedi), in quanto sono termini che hanno origine da due sottoshell diverse (il prof. dice configurazioni anzicch sottoshell). In definitiva, tenuto conto dellinterazione elettrostatica residua e di spin-orbita, ecco uno schema dei livelli energetici :

3p

2 2

P3/2 P1/2 S1/2

3s

I due livelli superiori provengono dalla sottoshell 3p, mentre quello inferiore proviene dalla sottoshell 3s. Spettro di emissione Se lelettrone ottico viene eccitato dalla sottoshell 3s alla sottoshell 3p, pu trovarsi in stati con due possibili energie. Allora diseccitandosi pu emettere due diverse frequenze, corrispondenti al famoso doppietto del sodio. Per la cronaca le due lunghezze donda sono 1=5890 e 2=5895.9 . Effetto Zeeman per il sodio Vediamo che succede a questi livelli energetici, e quindi come cambia lo spettro di emissione, se applichiamo allatomo un campo magnetico uniforme. La correzione dovuta al termine di interazione col campo magnetico, calcolata in precedenza (vedi),

B B MJ gL S J
dove gL S J detto fattore di Land, e vale

gL S J = 1 + J J + 1 L L + 1 + S S + 1 2 J J+1
Calcoliamo il valore del fattore di Land per i vari livelli : Termine 2P3/2

- effetto Zeeman anomalo -

si ha L=1, S=1/2 e J=3/2, e dunque

g
1

1 3 2 2

3 3 +1 1 1+1 + 1 1 +1 2 2 = 1+ 2 2 2 3 3 +1 2 2

15 2 + 3 4 = 1 + 10 4 = 1 + 1 = 4 . = 1+ 4 4 30 3 3 2 15 4
Ma la correzione dipende anche da MJ che, per questo termine, essendo J=3/2, pu assumere i valori

MJ = {3/2, 1/2, -1/2, -3/2}.


Dunque, lunico livello energetico del termine 2P3/2 viene splittato dal campo magnetico in quattro livelli corrispondenti alle seguenti quattro correzioni

2 B B 2/3 B B
-2/3 B

-2 B B.
Termine 2P1/2 Per questo termine si ha L=1, S=1/2 e J=1/2, e dunque

g
1

1 1 2 2

1 1 +1 1 1+1 + 1 1 +1 2 2 = 1+ 2 2 2 1 1 +1 2 2

3 2+ 3 4 = 1 2 4 = 1 1 = 2 . = 1+ 4 4 6 3 3 23 4
Inoltre, essendo J=1/2, MJ pu assumere i valori

- effetto Zeeman anomalo -

MJ = {1/2, -1/2}.
Dunque, lunico livello energetico del termine 2P3/2 viene splittato dal campo magnetico in due livelli corrispondenti alle seguenti quattro correzioni

1/3 B B
-1/3 B Termine 2S1/2 Per questo termine si ha L=0, S=1/2 e J=1/2, e dunque

B.

g
10

1 2

1 1 +1 0 0+1 + 1 1 +1 2 2 = 1+ 2 2 2 1 1 +1 2 2 3+3 = 1 + 4 4 = 1 + 3 2 = 1 + 1 = 2. 2 3 23 4

Inoltre, essendo J=1/2, MJ pu assumere i valori

MJ = {1/2, -1/2}.
Dunque, lunico livello energetico del termine 2P3/2 viene splittato dal campo magnetico in due livelli corrispondenti alle seguenti quattro correzioni

B B
- B B. Dunque possiamo tracciare uno schema dei livelli energetici :

- effetto Zeeman anomalo correzioni

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P3/2

{
{

6/3
2/3

-2/3 -6/3

P1/2

1/3

-1/3
1

S1/2 {

-1

Sulla destra sono segnate le correzioni, in unit Notare che la separazione dei livelli pari a g Sussiste la relazione

B.

B, in quanto MJ varia di ununit alla volta.

L =

B B S

dove L detta frequenza di Larmor. Spettro di emissione Le regole di selezione, nellapprossimazione di dipolo elettrico, permettono solo le transizioni per le quali

S=0 ; J=1 ; MJ=0, 1


(?) riguardo allultima sembra esserci una contraddizione con quanto studiato in seguito (vedi regole di selezione di dipolo elettrico) ma forse la cosa si risolve considerando il caso di polarizzazione circolare .

Lo Spin 1/2 per tutti i livelli, e per le transizioni tra i livelli P e i livelli S si ha J=1. Ma ci sono due di queste transizioni che non soddisfano lultima regola, quella rispetto a MJ, e quindi non sono permesse. Per vedere quali, riportiamo lo schema dei livelli indicando accanto a ciascuno il valore di MJ :

- effetto Zeeman anomalo -

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MJ

P3/2

{
{
{

3/2 1/2

4/3 S

-1/2 -3/2

P1/2 S1/2

1/2

-1/2
1/2

2/3 S

2S

-1/2

L
.

Vediamo che sono proibite le transizioni tra il livello pi alto del termine 2P3/2 e quello pi basso del termine 2S1/2 e tra il livello pi basso del termine 2P3/2 e quello pi alto del termine 2S1/2, perche avrebbero un MJ rispettivamente di -2 e 2. In basso sono riportate le righe spettrali. Poich, come notato prima, e come riportato nello schema, la separazione dei livelli diversa a seconda del termine da cui originano, le frequenze emesse da ogni transizione sono diverse. In particolare leffetto Zeeman anomalo consiste per il sodio nello splittare la prima riga del doppietto in quattro, e la seconda in sei.

Commento sulleffetto Zeeman anomalo Leffetto Zeeman anomalo una evidenza sperimentale dellesistenza dello spin. Infatti se lo spin fosse nullo, come osservato prima, il fattore di Land varrebbe 1, coincidendo col fattore giromagnetico del momento angolare orbitale. In tal caso si osserverebbe leffetto Zeeman normale, ossia il tripletto di Lorentz. Effetto Paschen - Back Se applichiamo un campo magnetico abbastanza forte, il termine di interazione col campo magnetico diventa pi grande del termine di interazione spin-orbita. In questo caso si riottiene leffetto Zeeman normale. Infatti, applichiamo prima le correzioni dovute al termine di interazione col campo magnetico, ottenendo lo schema dei livelli delleffetto Zeeman normale. Quando successivamente applichiamo le correzioni dovute allo spin-orbita, queste, essendo uguali per tutti gli

- effetto Zeeman anomalo -

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elementi di uno stesso termine, non alterano lo schema. Effetto di campo intermedio Quando i due termini di interazione di spin-orbita e di interazione col campo magnetico sono dello stesso ordine di grandezza, abbiamo una situazione intermedia tra leffetto Zeeman anomalo e il caso di campo magnetico forte. In questo caso intermedio non possibile valutare la correzione dovuta ad un termine, e sugli autostati corretti, cambiando rappresentazione, quelle dovuta allaltro. Occorre valutare contemporaneamente la perturbazione di entrambi i termini. Poich, come abbiamo visto studiandoli, i due termini di interazione in questione non ammettono unautobase comune, dovremo utilizzare la teoria delle pertrbazioni per stati degeneri. Per semplicit tratteremo solo i metalli alcalini, modellizzandoli come un solo elettrone che risente di un potenziale centrale medio. LHamiltoniana di un tale sistema dunque costituita da una parte imperturbata :
2 H0 = P e V r 2m

e da una perturbazione formata dai due termini di interazione di spin-orbita, e di interazione col campo magnetico :

W = W1 + W2 =

e S2 1 d V r dr 2 m2 c 2 r

+ B B L z + 2 S z

A questo punto dobbiamo scegliere in che base rappresentare gli stati, cio quale delle due perturbazioni rendere diagonale. Scegliamo lautobase comune a L2

S2 Lz Sz.

Se fissiamo L e S (termini) gli stati sono caratterizzati dagli autovalori di Lz e Sz, e cio ML e MS :

L S M L MS

Poich stiamo trattando un sistema ad un solo elettrone, lo spin totale sempre 1/2, e dunque la molteplicit di spin sempre 2 x 1/2 +1 = 2. Fissato

L, per ogni valore di ML si hanno due possibili stati, caratterizzati dai due valori MS=1/2 : L S M L MS = 1 2 L S M L MS = 1 2
.

- effetto Zeeman anomalo -

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Siccome per dobbiamo trattare anche lo spin-orbita, che diagonale su L2 in funzione di MJ, utilizzando la relazione

S2 J2 Jz, ci conviene esprimere ML

MJ = ML + MS

ML = MJ MS,

e quindi i due stati di prima (i due stati di ogni termine, caratterizzati dallo stesso valo re di ML) li rappresenteremo cos :

L, S, M J 1 , M S = 1 2 2 L, S, M J + 1 , M S = 1 2 2
.

Ripetiamo che questi sono i due stati corrispondenti alla sola degenerazione di spin, e cio quelli caratterizzati dallo stesso valore di L, di S, e di ML. Ma fissare ML equivale a fissare MJ, poich fissato S i due sono legati univocamente. Notiamo che tramite i coefficienti di Clabsh-Gordan potremmo passare da questi autovettori agli autovettori di J2 e Jz. Ma in questo studio siamo interessati solo agli autovalori, e non allespressione degli autovettori. Vediamo adesso come sono rappresentati, in questo sottospazio a due dimensioni, i due termini di interazione. Il termine di interazione col campo magnetico diagonale, perch contiene Lz e Sz. Invece il termine di spin-orbita, contenendo il prodotto sclare, e quindi anche Lx Ly

Sx e Sy non diagonale.

Calcoliamo esplicitamente le rappresentazioni dei due termini, calcolando per ognuno i quattro elementi di matrice. Per il termine di interazione col campo magnetico semplice, perch, essendo funzione solo di Lz e Sz, gli elementi di base sono suoi autovettori, e quindi, essendo ortonormali, si ha la seguente rappresentazione :

B B

ML + 2 MS 0

0 ML + 2 MS

= 0

= B B = B B

MJ MS + 2 MS 0 MJ 1 + 2 1 2 2 0
1 2

MJ MS + 2 MS 0 MJ + + 2
1 2

- effetto Zeeman anomalo -

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= B B

MJ + 1 2 0

0 MJ
1 2

Vediamo ora il termine di spin-orbita. Cominciamo con lo sviluppare il prodotto scalare :

P P LAS =

1 2

LS+ + SL+ + LzSz.

Vediamo lazione sui due vettori di base. Se questo operatore agisce sul primo vettore, che indichiamo con

MJ 1 , 2

1 2

, la prima coppia di operatori

gradino, che contiene S+, lo annichila, perch lo spin massimo. Per lazione della seconda coppia di operatori gradino bisogna ricordare il valore della costante di normalizzazione relativa allazione delloperatore L+, che

L L + 1 ML ML + 1
(vedi) con la convenzione di misurare i momenti angolari in unit S. Nel nostro caso possiamo riscrivere questa costante come

L L + 1 MJ 1 MJ + 1 2 2

L 2 + L MJ 2

1 2 2

L 2 + 1 2 MJ 2 2

Lazione del terzo termine banale, in quanto il vettore ne un autovettore. In definitiva si ha

P P L A S MJ 1 , 2

1 2

= 0

1 2

L L + 1 ML ML + 1

MJ + 1 , 1 2 2
1 2

+ =
1 2

+ ML MS MJ 1 , 2 =
1 2

L 2 + 1 2 MJ 2 MJ + 1 , 1 2 2 2

1 2

MJ 1 2

MJ 1 , 2

Sul secondo vettore si ha che il primo prodotto di operatori gradino genera una costante di normalizzazione pari a

L L + 1 ML ML 1
che nel nostro caso assume lo stesso valore precedente

- effetto Zeeman anomalo -

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1 2 2

L L + 1 MJ + 1 MJ 1 2 2

L 2 + L MJ 2

L 2 + 1 2 MJ 2 2

Il secondo prodotto di operatori gradino annulla il vettore, mentre il terzo diagonale. In definitiva si ha

P P L A S MJ + 1 , 1 2 2
Allora, posto

1 2

L 2 + 1 2 MJ 2 MJ 1 , + 1 2 2 2

1 2

MJ + 1 2

MJ + 1 , 1 2 2

K =

e S2 I d V r dr 2 m2 c 2

r R n l r dr

dove Rn l(r) la parte radiale degli autostati, la matrice rappresentativa del termine di interazione col campo magnetico, tenendo conto dellortonormalit dei vettori di base, :

K 2

MJ 1 2 L+
1 2 2

L + 1 2 MJ 2 2
2

MJ

MJ

1 2

A questo punto, avendo ottenuto la rappresentazione delle due perturbazioni, possiamo applicare la teoria delle perturbazioni per stati degeneri. Controllo sullindipendenza dei risultati dalla rappresentazione Prima (o invece ?) di proseguire col calcolo delle correzioni, facciamo a questo punto un controllo per vedere se il risultato ottenuto per la perturbazione di spin-orbita o meno coerente con quello ottenuti studiandola nella base in cui diagonale, e cio lautobase di L2 S2 J2 e Jz. In altre parole diagonalizziamo la matrice che rappresenta il solo termine di spin-orbita nella base che abbiamo usato questa volta (che non la base che abbiamo usato per studiarlo in precedenza, in cui questo termine diagonale) :

MJ 1 2 L+
1 2 2

L + 1 2 MJ 2 2
2

MJ

MJ

1 2

Lequazione agli autovalori (equazione secolare) :

MJ 1 x MJ 1 x 2 2

L + 1 2 MJ 2 2

L + 1 2 MJ 2 = 0 2

- effetto Zeeman anomalo -

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MJ MJ 2
1 4 1 2

1 2

+x

MJ +

1 2

+ x L + 1 2 MJ 2 = 0 2

+ x 2 + L + 1 2 MJ 2 = 0 2
2

+ x + x2 L + 1 2 1 1 4

=0 L+ 1 2
2 2

x=

1 4

1 4 L + 1 2 = 2 =

_ 1 +L+ 1 = L 2 2 ` 1 L 1 = L+1 2 2
.

Dunque, se ci mettiamo nellautobase di questa matrice, il termine di spin-orbita diagonale, e le correzioni sono proprio questi due autovalori. Sappiamo che linterazione di spin-orbita non pu dipendere dalla componente z del momento angolare, e infatti queste correzioni sono indipendenti da MJ. Andiamo a confrontare questi risultati con quelli ottenuti a suo tempo studiando lo spin-orbita nella base L2 J2 Jz, in cui diagonale (vedi). In quel caso abbiamo ottenuto per la correzione lespressione :

S2

K J J+1 L L+1 S S+1 2

Nel nostro caso lo spin vale S=1/2, e dunque il teorema di addizione dei momenti angolare dice che J Allora, se scegliamo il segno + la correzione :

= 1/2.

K 2

L+ 1 L+ 3 L L+1 3 2 2 4

K L2 + 1 L + 3 L + 3 L2 L 3 2 4 4 4 2

K L 2

mentre se scegliamo il segno - si ha

K 2

L 1 L+ 1 L L+1 3 2 2 4

K L2 + 1 L 1 L 1 L2 L 3 2 2 4 4 2

K L+1 2

- effetto Zeeman anomalo -

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Dunque riotteniamo esattamente gli stessi due risultati, come deve essere, indipendentemente dalla rappresentazione. Notiamo che, secondo quanto visto a proposito dellordinamento in energia dei livelli ottenuti dalla perturbazione di spin-orbita (vedi e vedi). Infatti la sottoshell meno che semipiena, il multipletto deve essere normale e cio ordinato in energia per J crescenti. E infatti il livello corrispondente al J pi basso (L-1/2) pi basso in energia. Caso generale : campo magnetico di intensit qualunque Avendo trattato separatamente i tre casi in cui linterazione spin-orbita maggiore dellinterazione col campo magnetico (effetto Zeeman anomalo), quello in cui linterazione col campo magnetico maggiore dellinterazione spin-orbita (effetto Paschen Back) e il caso intermedio, possiamo adesso trattare un caso generale, in cui il campo magnetico ha unintensit qualunque. Inoltre vogliamo vedere come i due casi limite si riottengano a partire da questo caso generale. Consideriamo dunque complessivamente la perturbazione, cio la somma dei due termini di interazione di spinorbita e di interazione col campo elettrico :

K 2

MJ 1 2
2 L + 1 MJ 2 2

1 2M 2 L+ J 2 MJ 1 2 K 2

+ B B

MJ + 1 2 0

0 MJ 1 2 =

K M 1 +B M + 1 J B J 2 2 2 K 2 L + 1 MJ 2 2
2

L + 1 MJ 2 2

K MJ + 1 + B B MJ 1 2 2 2

A questo punto applichiamo la teoria delle perturbazioni per stati degeneri (vedi, in particolare vedi il commento alla fine del caso autovalori degeneri, dialogo con Alessandro). Dunque si tratta di trovare i due autovalori di questa matrice. Lequazione agli autovalori :

K MJ 1 + B B MJ + 1 2 2 2

K MJ + 1 + B B MJ 1 2 2 2
2

K2 L + 1 2 MJ 2 = 0 2 4
2

K2 K MJ 2 1 + B B MJ 1 4 2 4 2
+ B2

K K MJ 1 x B B MJ + 1 2 2 2 2 K MJ + 1 x 2 2

B2 MJ 2 1 B B MJ + 1 x + 4 2

B B MJ 1 x + x2 2

- effetto Zeeman anomalo -

18

K2 L + 1 2 MJ 2 = 0 2 4
raggruppando e riordinando

x2 +

K K MJ 1 B B MJ + 1 + MJ + 1 2 2 2 2 2
2

B B MJ 1 2
2

K2 K MJ 2 1 + B B MJ 1 4 2 4 2 x2 +
[] Le due soluzioni sono

K B B MJ + 1 2 2

K2 L + 1 2 MJ 2 = 0 2 4

K + B B MJ 1 2 2

K B B MJ + 1 2 2

K + B B MJ 1 4 2

1 2 + B M K + B2 2 K L+ B J B 2
2

Che rappresentano dunque le due correzioni. Notare che L pu variare, e questo rimuove la degenerazione dei due livelli. Ritrovare i due casi limite Vogliamo verificare che questo caso generale restituisce i risultati dei due casi limite (effetto Zeeman anomalo e effetto Paschen-Back) se uno dei due termini della perturbazione trascurabile. Se il termine di interazione col campo magnetico trascurabile rispetto allo spin-orbita, dovremmo ritrovare leffetto Zeeman anomalo. Ed infatti in questo caso si ha

B << K
e quindi nellespressione delle correzioni possiamo trascurare il terzo termine sotto la radice, usando lespressione approssimata

K 1 + B B MJ 4 2

1 2+ B M K K L+ B J 2
2

dopodich divido e moltiplico tutto il radicando per il primo termine, e poi lo porto fuori della radice :

- effetto Zeeman anomalo -

19

K + B B MJ 4

1 2

K2 L + 1 2

1+

B B MJ K K2 L + 1 2
.
2

K + B B MJ 4

K 2

L+ 1 2

1+

B B MJ K L+
1 2 2

A questo punto sviluppiamo in serie di Tailor intorno allo zero la radice rispetto a B / K (che piccolo). Posto

/
si ha :

B B K

1+

MJ L+
1 2 2

1/2

1+

MJ L+
1 2 2

1/2

+
=0

1 2

1+

2 MJ L+
1 2 2

1 / 2

MJ L+
1 2 2 =0

= 1+
e dunque la correzione

MJ L+
1 2 2

E = K + B B M J 4 = K + B B MJ 4
Sviluppiamo nei due casi :

K 2

L+ 1 2 L+ 1 2

1+

B B MJ K L+ 1 2
.
2

K 2

B B MJ 2 L+ 1 2

B B MJ E + = K + B B M J + K L + K + = 4 2 4 2 L+1 1 = K L + B B MJ 1 + = 2 2 L+1 = K L + B B MJ 2 L + 2 . 2 2 L+1

- effetto Zeeman anomalo -

20

B B MJ E = K + B B M J K L K = 4 2 4 2 L+1 = K L + 1 + B B MJ 1 1 = 2 2 L+1 = K L + 1 + B B MJ 2 L . 2 2 L+1


Ricordiamo adesso lespressione della correzione per leffetto Zeeman anomalo (vedi) :

B B MJ 1 + J J + 1 L L + 1 + S S + 1 2 J J+1

Calcolando il fattore di Land nei due casi in questione, e cio per S=1/2 e dunque J=L1/2 si ha

g1
2

L L

1 2

= 1+

L 1 L+ 1 L L+1 + 2 2 2 L = 1
1 2 1 2

3 4

L+

1 2

= 1+

L2

1 4

L2 L +
1 2

3 4

L 2L 2L + 1

2L + 1

L 1 2L + 1 2

= 1

1 2L + 1

e dunque la correzione proprio

E = B B M J

2L . 2 L+1

Analogamente, anche per J=L+1/2 si ottiene lo stesso risultato :

E + = B B M J 2 L + 2 . 2 L+1
Quindi in entrambi i casi, nel limite in cui linterazione col campo magnetico molto pi piccola dellinterazione di spin orbita, possibile considerare prima la perturbazione di spin-orbita, agente sugli stati corretti dalla sola interazione elettrostatica residua, e dopo la perturbazione dovuta al campo magnetico, riottenendo i risultati delleffetto Zeeman anomalo. Vediamo adesso laltro caso limite, e cio il caso in cui linterazione col campo magnetico molto minore di quella di spin-orbita, in cui si dovrebbe riottenere leffetto Paschen-Back. Sebbene sia possibile fare uno sviluppo in serie, come nellaltro caso limite, i conti sono un p complicati.

- effetto Zeeman anomalo -

21

Allora possiamo trattare questo caso limite escludendo brutalmente il termine di interazione di spin-orbita (che se fatta agire prima corregge i livelli mantenendone la struttura. Dunque rimane come unico termine perturbativo quello di interazione col campo magnetico :

B B L z + 2 S z

Infine, vediamo uno schema dei livelli :

+2

J=3/2
np

K/2
-K
campo magnetico debole

3/2 1/2 -1/2 -3/2


1/2 -1/2

+1
0

-1

J=1/2
spin-orbita

+2
campo magnetico forte

I numeri sulla destra dei livelli indicano le correzioni, in unit K , rispetto al livello np iniziale. In particolare per gli ultimi livelli, i numeri sulla destra sono i valori di ML+2M S. Come succedeva in precedenza, lo stato centrale, con correzione nulla, due volte degenere. Notiamo che quando abbiamo studiato in precedenza leffetto Paschen-Back, abbiamo considerato sia gli stati s che gli stati p, mentre adesso stiamo considerando solo stati p. Gli stati ottenuti invece dal campo magnetico piccolo non sono degeneri, cio il campo magnetico piccolo rimuove completamente la degenerazione (effetto Zeeman anomalo). E istruttivo ricavare un grafico dellandamento della perturbazione in funzione di B.

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