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Valutazione e Obblighi Dirigenziali Soggetti A Verifica. Profili Giuridici e Organizzativi
Valutazione e Obblighi Dirigenziali Soggetti A Verifica. Profili Giuridici e Organizzativi
Il punto su...
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Valutazione della performance
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re concernano comuni e province: alcuni obblighi Natura giuridica del compito di controllo
precisati nelle norme legislative concernono, infat- in esame
ti, amministrazioni pubbliche diverse dagli enti ter-
ritoriali. Un altro aspetto che merita attenzione riguarda,
Per quanto attiene agli organi di controllo l’analisi sempre dal punto di vista giuridico, l’essenza e il
risulta più complessa. Qualche norma, infatti, cita, carattere saliente di tale verifica, allo scopo di clas-
esplicitamente, l’OIV, la maggior parte parlano ge- sificarla all’interno del sistema dei controlli deli-
nericamente di responsabilità dirigenziale del diri- neato dal legislatore. Il tema non è semplice da svi-
gente o di rilevanza ai fini della misurazione e va- luppare, ricollegandosi all’articolato insieme dei
lutazione della performance. controlli per come strutturato dal vigente art. 147
Ciò comporta concretamente una distinzione nel- del Tuel e dal D.Lgs. n. 150/2009. Dando, innanzi-
l’applicazione di quanto qui in discorso tra enti tutto, per scontato che il controllo in oggetto non
con OIV e altri privi di tali soggetti? Pur essendo abbia nulla a che fare con il controllo di gestione,
chi qui scrive molto attento a considerare le distin- con quello strategico e con quello contabile, si ve-
zioni di operatività dei diversi organi di controllo, dono di seguito, brevemente, le opzioni interpreta-
la risposta preferita nel presente contesto è negati- tive restanti.
va. Ciò perché:
a) quasi tutte le vigenti norme sulla rilevanza va- Controllo di regolarità amministrativa?
lutativa degli obblighi in questione non menziona-
no e quindi non presuppongono uno specifico or- Merita qualche riflessione, anche se forse solo per
gano di controllo, ma fanno riferimento solo alla eccesso di scrupolo, la questione se tale controllo
finalizzazione del controllo da svolgere (valuta- sia da inquadrare, giuridicamente, tra quelli sulla
zione della prestazione; responsabilità dirigenzia- regolarità amministrativa, circostanza che spinge-
le). In queste ipotesi è chiaro che la verifica in rebbe gli OIV a dover utilizzare strumenti alquanto
questione coinvolga qualsiasi organo di controllo sofisticati dal punto di vista giuridico.
interno (2); A questo proposito risulta subito chiaro che valuta-
b) nei limitati casi in cui il termine ‘‘OIV’’ è re le inosservanze dirigenziali non ha nulla a che
espresso, ciò sembra dovuto a un utilizzo a-tecni- fare con il controllo amministrativo preventivo alla
co e, come dire, ‘‘semplificato’’ da parte del legi- formazione dell’atto (di cui al comma 1 dell’art.
slatore, (riconducibile, con ogni probabilità, a una 147-bis del Tuel), essendo esso preventivo e attri-
generica e ‘‘a-critica’’ acquiescenza alla termino- buito al responsabile del servizio interessato.
logia del D.Lgs. n. 150/2009) più che a una reale Qualche esitazione si potrebbe avere circa la possi-
volontà di distinzione tecnica tra casi con OIV o bilità di inserire quanto qui analizzato nell’ambito
privi. del controllo amministrativo successivo alla forma-
In altre parole si utilizza impropriamente una parte zione di un atto. L’esame attento della norma che lo
(una tipologia di organo) per indicare il tutto (gli regola (comma 2 dall’art. 147-bis) (3) però induce,
organi di controllo, in genere). rapidamente, a fugare ogni dubbio: quel tipo di
In ogni caso, per facilitare il compito di chi voglia controllo è svolto per legge sotto la direzione del
privilegiare una diversa interpretazione, è da segna- segretario, riguarda atti e non condotte e si pone
lare che i casi in cui il legislatore menziona, speci-
ficatamente, l’OIV sono, almeno per ora, unica-
mente nell’ambito del D.Lgs. n. 33/2013, cioè in Note:
materia di trasparenza. (2) È da aggiungere a margine di quanto detto che qualche problema applica-
Per quanto riguarda, invece, l’ambito soggettivo tivo sorge, in caso di Ndv presieduto da segretario, ove si debba valutare le con-
dei destinatari ultimi (i dirigenti valutati) è da se- dotte del responsabile per la trasparenza che sia anche segretario dell’ente. In
gnalare che se, talvolta, il dirigente è, specificata- queste ipotesi una possibile ‘‘via di uscita’’ giuridica e organizzativa può consi-
stere nel prevedere nel regolamento dell’ente relativo a compiti e al funziona-
mente, quello preposto a un determinato ambito or- mento del nucleo, la regolarità delle sue deliberazioni in assenza di un compo-
ganizzativo (ad esempio, quello all’amministrazio- nente e la temporanea esclusione del presidente di nucleo in caso di valutazio-
ne del personale per il controllo delle assenze nel ne di sue eventuali inosservanze.
caso di cui all’art. 55-septies, comma 6 del (3) Il testo dell’147-bis (Controllo di regolarità amministrativa e contabile) cosı̀
D.Lgs. n. 165/2001), nella maggior parte dei casi recita: 2. Il controllo di regolarità amministrativa e contabile è inoltre assicurato,
il legislatore parla genericamente di obblighi diri- nella fase successiva, secondo principi generali di revisione aziendale e modalità
genziali. In tali ultimi casi l’individuazione degli definite nell’ambito dell’autonomia organizzativa dell’ente, sotto la direzione
del segretario, in base alla normativa vigente. Sono soggette al controllo le de-
effettivi dirigenti soggetti alla norma dovrà, co- terminazioni di impegno di spesa, gli atti di accertamento di entrata, gli atti di
munque, avvenire alla luce dell’organizzazione del- liquidazione della spesa, i contratti e gli altri atti amministrativi, scelti secondo
l’ente. una selezione casuale effettuata con motivate tecniche di campionamento.
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140 3/2014
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‘‘a monte’’ della verifica di OIV/Nuclei, dovendo gida di un modello astratto di agire amministrativo
(secondo il comma 3 dell’art. citato) le risultanze derivato da normative aventi come destinatari solo i
di esso essere comunicate ‘‘agli organi di valuta- soggetti pubblici (4).
zione dei risultati dei dipendenti, come documenti Di conseguenza, il controllo qui analizzato si collo-
utili per la valutazione’’. Nulla a che fare quindi ca agli antipodi di quello manageriale (5), poiché
con la verifica oggetto del presente lavoro. non analizza le condotte amministrative come stru-
mento per raggiungere risultati in linea con i biso-
Controllo sulla prestazione lavorativa gni degli utenti, dei cittadini e delle imprese (per
come mediati dagli indirizzi degli organi politici),
Evidente, invece, che il controllo, in questa sede ma considera i comportamenti dirigenziali in quan-
osservato, è da inquadrare nell’ambito del controllo to allineati o meno alle condotte rigidamente prefi-
datoriale sulla prestazione lavorativa dei dirigenti. gurate dal legislatore (vale a dire, di volta in volta,
Ciò risulta, nitidamente, dal genere di effetti che concludere il procedimento amministrativo nel
il legislatore ricollega all’inosservanza degli obbli- tempo prefissato dal regolamento, utilizzare la
ghi in questione: conseguono effetti sulla valutazio- pec nelle comunicazioni con il cittadino, trasmette-
ne e/o sul rinnovo dell’incarico. La verifica qui in re informazioni al responsabile per la trasparenza).
esame, quindi, va ancorata, indiscutibilmente, al Esso, dunque, considera il rispetto della ‘‘procedu-
decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150. ra e della ‘‘forma’’ dell’azione amministrativa, non
La principale conseguenza pratica è che all’Organo altro.
di controllo non si può chiedere un’analisi sofisti- In altre parole, la tipologia di valutazione qui ap-
cata dal punto di vista giuridico (che sarebbe stata
profondita tende a presidiare un sistema ammini-
necessaria se si fosse trattato di un controllo sulla
strativo inteso come essenzialmente ‘‘chiuso’’ ed
legittimità di atti), ma piuttosto una capacità rico-
è rivolta a promuovere la standardizzazione secun-
gnitiva, anche e prevalentemente, grazie, a soggetti
dum legem dei comportamenti dirigenziali.
e a competenze presenti all’interno della struttura
dell’ente. Detto questo è chiaro, altresı̀, che, per Appare, invece, irrilevante che, per determinare si-
‘‘maneggiare’’ e valutare le inosservanze e rendere gnificative conseguenze rispetto alle eventuali
efficace la loro opera risulta necessario, in capo ai inosservanze, la valutazione voluta dal diritto fac-
controllori, il possesso di adeguate competenze cia leva su strumenti tipicamente manageriali, qua-
giuridico-organizzative. li l’eventuale riduzione della retribuzione variabile
Discorso diverso è la natura di tale controllo in o il possibile mancato rinnovo dell’incarico diri-
un’ottica aziendalistica e, specificatamente, orga- genziale.
nizzativa, tema che sarà sviluppato in seguito.
Atipica valutazione della prestazione
Implicazioni organizzative L’introduzione della valutazione qui in analisi im-
plica, peraltro, un cambiamento significativo del-
Guardando al tema in questione da un punto di vi-
l’attuale assetto della valutazione della prestazione
sta organizzativo è interessante approfondire i se-
del dirigente pubblico, per come determinatosi per
guenti punti:
— quale inquadramento dare a tale forma di veri- effetto del D.Lgs. n. 29/1993 e, da ultimo, del
fica nel sistema dei controlli di tipo aziendalistico, D.Lgs. n. 150/2009. In seguito a tali interventi legi-
— quali le reazioni che stanno scaturendo all’in- slativi, com’è noto, la verifica ha il suo baricentro,
terno degli enti, pur con difficoltà e con contraddizioni in sede ap-
— quali siano le modalità organizzative da sugge- plicativa, nell’ambito del binomio risultati/compor-
rire per attuare al meglio l’attività prefigurata dal tamenti organizzativi. Con lo stillicidio normativo
legislatore. di obblighi a rilevanza valutativa, il legislatore, in-
vece, prefigura, in modo lento ma progressivo, un
Controllo differente da quello manageriale
Note:
Considerando, in chiave organizzativa, la colloca-
(4) Su tale categoria cfr. E. Borgonovi, Principi e sistemi aziendali per le ammi-
zione della verifica in discorso nel sistema dei con- nistrazioni pubbliche, Egea, Milano, 1996, pag. 442 e seguenti. Inoltre, per ul-
trolli, risulta palese che essa tende a presidiare, uni- teriori approfondimenti G. Farneti, Introduzione all’economia dell’azienda pub-
camente, l’osservanza/inosservanza di obblighi di blica: il sistema, i principi, i valori, Torino, 1995.
legge e, quindi, valorizza il ‘‘corretto comporta- (5) Cfr, sul tema, R. Ruffini, L’evoluzione dei sistemi di controllo nella pubblica
mento amministrativo’’, inteso come osservanza ri- amministrazione, Milano, 2010.
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giudizio sulla prestazione rivolto anche al rispetto mente o esclusivamente, da soggetti non aventi cul-
di standard normativi. tura giuridica), la sensazione è che, in molti casi,
Ciò significa che le moderne prassi valutative deb- essi ‘‘rimuovano’’ il problema, spesso per non co-
bono farsi necessariamente ‘‘inquinare’’ da logiche noscenza di tale ‘‘piega’’ della valutazione, e non
di controllo schiettamente ‘‘burocratiche’’, che si diano alcun seguito a quanto qui sviluppato. Mag-
riteneva fossero collocate, definitivamente, ‘‘in sof- giore sensibilità si avverte, invece, nei casi in cui
fitta’’. gli organi di controllo hanno una composizione
con professionalità anche giuridiche.
Impatto negli enti
Sequenza di azioni attuative
Passando a ragionare delle reazioni che il tema qui
in discorso produce negli enti, la percezione che ha La concreta attuazione del profilo valutativo qui
chi qui scrive è che numerose organizzazioni pub- considerato richiede una pluralità di attività. Ap-
bliche locali non conoscano o, comunque, non ab- paiono essenziali tra esse, in specie, le seguenti:
biano finora preso in considerazione il profilo qui — l’inserzione del profilo di giudizio qui in di-
in analisi. scorso nel sistema di valutazione dell’ente;
Laddove le realtà locali ne siano consapevoli, la — l’inventario degli obblighi rientranti nel con-
sensazione è che esse esprimano difficoltà, disagio, trollo;
sottovalutazione. Infatti, in particolare: — la rilevazione delle inosservanze;
— numerosi direttori generali guardano con so- — la valutazione delle stesse.
spetto alla ‘‘nuova’’ tipologia di giudizio da dare,
perché ritengono, a torto o a ragione, che il chiede-
re conto ai dirigenti di quegli inadempimenti ri-
Collocazione nel sistema di valutazione
schia di focalizzare la loro attenzione verso logiche A tal proposito l’aspetto da maggiormente focaliz-
in cui l’attività amministrativa sia fine a se stessa e zare è se porre la verifica in oggetto all’interno del-
non (come tutte le recenti riforme legislative hanno la dicotomia valutativa risultati/comportamenti or-
imposto, la formazione in cultura aziendalistica ha ganizzativi o se procedere in modo diverso.
cercato di affermare e la maggior parte dei D.G. au- Chi qui scrive ritiene che sia improponibile consi-
spicano) mezzo per raggiungere obiettivi gestiona- derare le inosservanze a obblighi dirigenziali come
li; un ulteriore obiettivo da verificare alla fine dell’an-
— i segretari mostrano reazioni diversificate. Talu- no: è, infatti, netta la diversa natura (implicita in
ni tendono a guardare con disagio alla specifica at- quanto detto in precedenza a proposito del control-
tività perché sono consapevoli della complessità di lo manageriale e non) tra le inosservanze in que-
tenere sotto controllo la varietà dei profili adempi- stione e gli obiettivi dirigenziali. Si tratta di due og-
mentali, e/o perché temono le conseguenze di un getti valutativi ontologicamente irriducibili tra loro
ulteriore pesante controllo sull’attività amministra- e che, quindi, vanno tenuti ben distinti.
tiva dei loro primi collaboratori. A differenti conclusioni si può giungere ove si vo-
Altri (e in specie quelli presenti nei NdV) guarda- glia perseguire un inquadramento della valutazione
no, con interesse, al nuovo ambito valutativo, rico- in esame nell’ambito di quella sul comportamento
noscendo in esso un’utile leva che rafforza il pro- organizzativo. Tale opzione non solo è certamente
prio ruolo di coordinamento, permettendo loro di possibile, ma presenta anche una certa semplicità
chiedere conto, ‘‘rafforzati’’ da leggi, dell’attua- attuativa, dovendosi solo, nell’ambito del sistema
zione di ordinari adempimenti concernenti prima- e della scheda valutativa, fare posto a un ulteriore
rie attività amministrative (procedimento ammini- fattore di valutazione complessivamente riferito al-
strativo, digitalizzazione e dematerializzazione ge- le condotte di inosservanza. L’unico difetto rileva-
stione rapporti di lavoro, pubblicità sui siti e via di- bile in tale collocazione è che il nuovo ‘‘item’’ stri-
cendo); de fortemente con le altre ordinarie voci di compor-
— i dirigenti, a loro volta, sembrano, di solito, re- tamento organizzativo, tese di solito a mettere in
stii ad essere soggetti a questo ulteriore controllo. evidenza profili spiccatamente manageriali.
In tal senso temono, di solito, di dover sviluppare Resta poi una terza opzione: andare oltre la classica
nuove attività di rendicontazione e considerano dicotomia risultati/comportamenti organizzativi,
con ritrosia il dover essere controllati da soggetti creando un nuovo genere di giudizio, finalizzato al-
(specie, gli OIV) ritenuti, il più delle volte, incom- la verifica specifica delle eventuali inosservanze di
petenti nella specifica materia; legge. Questa soluzione avrebbe il notevole pregio
— per quanto riguarda i soggetti valutatori (specie di consentire di calibrare l’impatto valutativo di tale
dove essi siano OIV e altresı̀ composti, prevalente- profilo, attribuendogli un peso ad hoc, eventual-
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142 3/2014
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