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649004
LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO POLITICO RELIGIOSO Non praevalebunt
venerd 16 settembre 2011
Unicuique suum
Anno CLI n. 213 (45.858)
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Ludienza di Benedetto
oggi presente nella Chiesa, crea carismi e crea unit. Spetta ai vescovi unificare e armonizzare la diversit carismatica nellunit della Chiesa, favorendo la reciprocit tra il sacerdozio gerarchico e il sacerdozio battesimale. Compito per il quale occorrono accoglienza e gratitudine ma anche discernimento. Non bisogna estinguere ma distinguere ha ricordato, ribadendo la necessit della vicinanza ai sacerdoti, proprio oggi, con tutti i problemi.
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Come analizzare i fatti avvenuti il 22 luglio, per cercare poi di comprenderli? Nei giorni immediatamente successivi, i commentatori hanno speculato sulle motivazioni religiose degli attentati, ma, ben presto, si scoperto che la loro molla era chiaramente di natura politica, anche se lautore, nelle sue dichiarazioni, fa uso di alcune espressioni religiose. In un esteso manifesto, diffuso attraverso internet, egli espone le proprie opinioni politiche. Il testo un guazzabuglio di idee, alcune delle quali estrapolate dalla tradizione cristiana. Anders Behring Breivik si definisce un cavaliere cristiano impegnato in una fiera lotta patriottica contro il multiculturalismo, lislam, limmigrazione e il marxismo. Considera nemici da combattere i sostenitori dei diritti umani e di una societ aperta. A ragione, quindi, il vescovo di Oslo, Bernt Eidsvig, ha sottolineato il carattere incomprensibile degli attacchi terroristici in Norvegia. Proprio come qualsiasi altra forma di male, il terrorismo possiede infatti un tratto di pura incomprensibilit. Tuttavia, anche se non si perviene a una spiegazione del tutto esaustiva, possibile tentare alcune riflessioni. Il nostro mondo sta divenendo sempre pi un villaggio globale. I contatti fra persone di diversa formazione religiosa ed etica stanno diventando unesperienza quotidiana in quasi ogni parte del mondo. Ci rende obbligatorio sviluppare atteggiamenti che ci rendano capaci di affrontare la diversit in modo rispettoso e non violento. Cercare soltanto di non chiudersi nei confronti degli altri non baster. Da un punto di vita cristiano questo atteggiamento pu essere di certo ispirato dal nostro credere che Dio ha creato ogni essere umano a sua immagine. Un altro aspetto riguarda il rapido sviluppo di internet e dei mezzi di comunicazione sociale. Dopo gli attacchi terroristici in Norvegia, molti giornali, e non solo nei Paesi nordici, hanno deciso di impedire ai lettori di lasciare commenti anonimi sulle loro pagine web. La possibilit di diffondere messaggi offensivi e pieni di odio attraverso internet, rimanendo in anonimato, ha fatto sorgere un nuovo problema. Di nuovo, dobbiamo tornare a una visione morale di base: la libert pu prosperare solo se combinata con la responsabilit. difficile stabilire quali saranno le conseguenze a lungo termine degli attacchi terroristici in Norvegia. La maggior parte dei commentatori sembra procedere a tentoni, disorientata, mentre cerca di comprendere laccaduto. Ma un dato appare evidente: una forte maggioranza di norvegesi ha deciso che la risposta non pu essere altro odio. Lodio pu essere incomprensibile, ma non invincibile, come ci ha ricordato Stine Renate Hheim. Che lo sappia o no, le sue parole richiamano quelle di san Paolo nella Lettera ai Romani (12, 21): Non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene.
NOSTRE INFORMAZIONI
Il Santo Padre ha accettato la rinuncia allufficio di Ausiliare della Diocesi di Pelplin (Polonia), presentata da Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Piotr Krupa, Vescovo titolare di Acque Albe di Bizacena, in conformit ai canoni 411 e 401 1 del Codice di Diritto Canonico. Il Santo Padre ha nominato Nunzio Apostolico nella Repubblica Ceca Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Giuseppe Leanza, Arcivescovo titolare di Lilibeo, finora Nunzio Apostolico in Irlanda.
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Va riscritta la storia del rapporto tra lo scienziato francescano, il SantUffizio e padre Pio da Pietrelcina. Lindagine sui documenti darchivio smonta infatti limmagine di Gemelli come acerrimo nemico e persecutore del santo di Pietrelcina.
FRANCESCO CASTELLI
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Berlino ribadisce la contrariet a emissioni comuni
necessaria una discussione approfondita fra gli Stati delleurozona. Jos Manuel Duro Barroso, riguardo sempre allapertura agli eurobond, ha tenuto a precisare che questo strumento non risolver immediatamente tutti i nostri problemi. Insomma la questione sta suscitando in queste ore reazioni e posizioni di diverso tenore: ne deriva uno scenario molto frastagliato, in
cui ancora difficile individuare una via comune. Rilevano gli analisti che molti a Francoforte e a Bruxelles sono consapevoli che per uscire dalla crisi necessario un salto di qualit, un colpo dala: in questo senso, le obbligazioni potrebbero rivelarsi utili. Nello stesso tempo, per, non si vuole che esse diventino una sorta di alibi per rallentare lintroduzione di quelle misure annunciate nei mesi
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Attentati ad Aden
SANA, 15. Due forti esplosioni, a dieci minuti di distanza luna dallaltra, hanno colpito il quartier generale dellintelligence yemenita e un dipartimento di polizia nella citt di Aden. Lo riferiscono testimoni. In base al racconto di alcuni cittadini, un ragazzino rimasto ucciso vicino agli uffici dellintelligence dopo lo scoppio di una sparatoria. Lassalto stato compiuto da miliziani legati ad Al Qaeda che controllano numerose zone del sud dello Yemen. Altri due civili sono morti negli scontri che si sono verificati ieri sera a Sana. I combattimenti iniziati dopo alcune violente esplosioni avvenute nel quartiere di Al Hassaba, nella parte nord della capitale hanno visto affrontarsi le forze di sicurezza e le truppe di un generale passato tra le fila dellopposizione nei pressi della piazza del cambiamento, vicino alluniversit. Intanto, migliaia di manifestanti sono scesi in piazza ieri nella provincia di Hudeidah, nello Yemen orientale, per contestare i tagli allenergia elettrica, definiti dagli attivisti una punizione collettiva decisa dal Governo. Lo hanno riferito testimoni locali, citati dallagenzia dinformazione Dpa. I leader dei manifestanti hanno chiesto, nel corso della protesta, che siano consegnati alla giustizia gli agenti sospettati di aver usato proiettili veri contro i dimostranti. Una grande manifestazione contro il presidente Ali Abdullah Saleh si svolta anche a Taiz, la seconda citt pi grande dello Yemen.
Ritorno a casa
KHARTOUM, 15. LUnamid, la missione congiunta di Nazioni Unite e Unione africana nel Darfur, provincia del Sudan occidentale, ha reso noto che un milione di profughi causati dal conflitto armato tra ribelli e forze governative tornato a casa. Secondo il responsabile dellUnamid, il nigeriano Ibrahim Gambari, a questo ha contribuito il lavoro dei caschi blu, che hanno raggiunto un grande successo nel ristabilire la stabilit e la sicurezza nella provincia sudanese, dove, ha ricordato, le violenze sono calate del 70 per cento nellultimo anno. Nonostante alcuni progressi, nel Darfur dove quasi sette anni di conflitto hanno provocato la morte di almeno 300.000 persone e oltre 2,7 milioni di profughi gli scontri violenti tra le forze governative e i ribelli non accennano per a diminuire, i civili continuano a morire o a trovare rifugio nei campi profughi e le organizzazioni umanitarie continuano a essere bersaglio dei vari gruppi criminali, che assaltano le loro sedi e i loro convogli e rapiscono gli operatori. Dal punto di vista politico, il capo dello Stato sudanese, Omar Hassam el Bashir, ha promosso Ali Osman Taha da vice presidente a primo vice presidente del Paese africano. Lincarico informano le agenzie di stampa internazionali era in precedenza detenuto dallattuale presidente del Sud Sudan, Salva Kiir Mayardit, ed era rimasto vacante dal luglio scorso, quando fu proclamata lindipendenza della parte meridionale del Paese subsahariano. Mayardit aveva poi assunto la guida della Suprema magistratura del pi giovane degli Stati africani. Taha ritorna cos a occupare una carica da lui gi detenuta dal 1998 al 2005.
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Il Vangelo sempre quello e levangelizzazione sempre nuova
dellevangelizzazione: esiste la Trinit, ossia Dio creatore, Padre, Figlio e Spirito Santo. Uno della Trinit, il Figlio, secondo leterno disegno di Dio, si fatto uomo; morto; risorto; siede Signore alla destra del Padre; e ha redento lumanit. Luomo chiamato allesistenza per essere conforme al Redentore ed essere partecipe del suo stesso destino. Da questo contenuto sono, da sempre, toccati esistenzialmente tutti gli uomini, dal momento che il disegno divino in atto fin dai secoli eterni ante tempora saecularia (Tito, 1, 2). Dio vuole certo la salvezza di tutti, ma nessuno la potr avere a prescindere da Ges Cristo, che rappresenta lunico progetto salvifico. Interessa assolutamente a ogni uomo sapere di esistere solo perch Dio gli ha donato lessere, e, quindi, essere cosciente che, non avendo in se stesso il principio e la ragione dellessere, senza Dio creatore non sarebbe apparso dal nulla, e, senza il dono divino e continuo dellessere, si troverebbe, per la sua radicale insufficienza, immediatamente esaurito. Cos come resterebbe esistenzialmente smarrito e radicalmente irriuscito, se Dio, quale Sommo Bene, non rappresentasse il suo fine ultimo o il termine pienamente soddisfacente del suo desiderio. Senza Dio Principio e Fine luomo resterebbe un incomprensibile frammento errante e disorientato, un avvio una inchoatio la definirebbe san Tommaso (Summa Theologiae, 1-2, 1, 6,
c) irrazionalmente destinato allincompiutezza. Unesistenza umana dalla quale sia assente la coscienza di Dio creatore, unesistenza contraddittoria, infelice e insostenibile che solo unintelligenza obnubilata o contraffatta potrebbe giudicare razionale. Riconoscere lesistenza di Dio significa sentirne e confessarne la Presenza nellintimo del proprio essere, fatto salire alla luce immeritatamente, per pura bont e gratuit; significa sentirsi profondamente accolti e protetti, poich la stessa creazione equivale a una provvidenza, che non pu trascurare e non
Un Dio che non sia trinitario semplicemente non esiste Chi nega la Trinit obiettivamente nega il Dio Uno
avere a caro colui che ha voluto far uscire addirittura dal nulla. La prima immagine di Dio, i primi luminosi tratti del suo profilo, sono quelli che convengono non a un Dio giudice impietoso che sgomenti e impauri, ma quelli di un Dio amore che rincuora e rassicura. Infondere questa coscienza il primo compito che deve premere alla nuova evangelizzazione. Ma la Parola divina ha rivelato che Dio creatore Padre, Figlio e Spirito Santo: un solo Dio in Tre Persone. Chi ignora la Trinit, non conosce il vero Dio, o lo conosce interlocutoriamente e incompiutamente. E, infatti, la Trinit
Anzich drammatizzare, suggerisce padre Pizzaballa, meglio chiedersi come dare concretamente una mano. Uno dei modi pi semplici il pellegrinaggio, per dare respiro anche economicamente alle famiglie cristiane del luogo. Quasi tutte vivono di turismo religioso e del suo indotto. I pellegrinaggi favoriscono la moderazione (quando si lavora c meno tempo per pensare agli estremismi) e costituiscono un potente sostegno psicologico. I pochi che restano si sentono legati a una realt pi grande, a tante persone di tutto il mondo, e questo d loro conforto.
non si aggiunge quasi in un secondo tempo allUnit di Dio. Un Dio che non sia trinitario semplicemente non esiste. Chi nega la Trinit, obiettivamente nega il Dio Uno. In altri termini: lautentico monoteismo trinitario. Lo professiamo nel Simbolo della fede: Credo in un solo Dio Padre onnipotente, e in Ges Cristo, suo unico Figlio; credo nello Spirito Santo. Il sapere che Dio Trinit, importa sommamente a ogni uomo, che si ritrova inimmaginabilmente termine della pi segreta confidenza del Creatore, che lo rende partecipe della sua vita intima, alla quale nessun intelletto creato potrebbe mai arrivare. Egli si rende conto di essere uscito dal nulla in virt di un amore onnipotente e paterno, dessere stato plasmato a immagine dellUnigenito di Dio, e di essere avvolto dallabbraccio che lega il Padre con il Figlio, cio lo Spirito Santo. Egli vede o, meglio, intravede il volto divino delinearsi con i tratti del Padre, e la creazione provenire dallo stesso cuore, che ama e genera il Figlio da sempre dimorante nel suo seno (Giovanni, 1, 18). Finch luomo non scopre che Dio Padre, non conosce veramente Dio, ma lo scorge solo da lontano, quasi dallesterno. Ecco, allora, un altro urgente e primario aspetto della nuova evangelizzazione: quello relativo alla paternit di Dio verso ogni uomo, da lui voluto e a lui gradito e caro come un figlio. Ma occorre proseguire per cogliere tutta la novit di questo amore paterno. Essa appare nella professione della fede, l dove diciamo: Credo in un solo Signore, Ges Cristo, unigenito Figlio di Dio, che per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo (...) si incarnato (...) e si fatto uomo. Fu crocifisso per noi (...) mor e fu sepolto. Il terzo giorno risuscitato (...) salito al cielo, siede alla destra del Padre. Appare, cos, che Dio ci ama di un amore misericordioso; che il dono che egli ci ha fatto quello del Figlio: Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito (Giovanni, 3, 16); che il peccato da cui nelluna o nellaltra forma toccato ogni uomo trova la sua remissione nel sacrificio di Ges sulla croce: Mediante il suo sangue, abbiamo la redenzione, il perdono delle colpe, secondo la ricchezza della sua grazia (Efesini, 1, 7). Gli uomini sono stati predestinati a essere conformi allimmagine del Figlio suo perch egli sia il primogenito tra molti fratelli (Romani, 8, 29). Daltronde, nel Cristo risorto da morte, per mezzo di lui e in vista di lui, furono create tutte le cose, nei cieli e sulla terra (Colossesi, 1, 16). Certo, uno potrebbe anche tranquillamente disinteressarsi di tutto questo, ma in tal modo accetterebbe di non sapere perch si trovi a esistere. Ma allora la nuova evangelizzazione si rivela ancora pi impellente. Di nessuna cosa gli uomini a qualsiasi spazio o tempo appartengano hanno pi bisogno quanto di conoscere questa novit: cio di essere stati da sempre amati nel Figlio di Dio, pensati e creati sul Modello originario che il Crocifisso risuscitato, e quindi chiamati a condividere il suo stesso destino di gloria. Se la Chiesa non fosse incessantemente occupata a questo annunzio che essa sola pu dare, non direbbe niente che varrebbe la pena di ascoltare.
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Va riscritta la storia del rapporto tra lo scienziato francescano, il SantUffizio e padre Pio
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Padre Pio
una croce oblunga [sic] capovolta al torace. Sembra che siano incominciate con dolore locale, e con la fuoriuscita di poche gocce di sangue: poi si formarono le pellicole brune le quali di tanto in tanto si distaccano: e quando ci accade, sotto se ne trova gi unaltra formata. Le croste sono state anche in seguito poco sanguinolenti: e specie da quella del costato. Bench superficiale, si osservato un gemizio di sangue misto a siero da rimanerne talvolta inzuppati dei fazzoletti. Lattenzione del S. O. [Santo Officio] sul P. Pio venne dapprima richiamata da una relazione del P. Gemelli; il quale essendosi recato a visitarlo nel 1919, attrattovi dalla usa fama di santit rifer al S. O. le impressioni da lui riportate dalla visita: cio che il P. Pio, uomo peraltro allesteriore di esemplare vita religiosa, non presentava veramente alcuno degli ele-
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Le vicende della cattedrale ortodossa russa di San Nicola a Nizza
conosciute anche dai non credenti, e tanto meno proporre soluzioni politiche concrete, che del tutto fuori della competenza della religione, ma piuttosto per contribuire a illuminare e purificare lapplicazione della ragione nella scoperta dei principi morali oggettivi. Quindi monsignor Vincent Nichols ha riconosciuto che anche nelle religioni esistono distorsioni come il settarismo e il fondamentalismo che possono creare gravi problemi sociali. Queste distorsioni della religione sorgono quando viene data insufficiente attenzione al ruolo strutturante della ragione nellambito della religione. Ricordando i gravi episodi di violenza avvenuti in Gran Bretagna nel mese di agosto, larcivescovo Vincent Nichols ha dichiarato che durante i disordini ci sono stati molti momenti durante i quali le comunit dei fedeli hanno dato un grande contributo per calmare gli animi. Le chiese e i centri religiosi sono divenuti punti focali per coloro che desiderano il ristabilimento della pace e che vogliono esprimere la loro solidariet a quanti erano stati colpiti dalla violenza insensata. Il presule ha infine ricordato lincontro dello
scorso anno di Benedetto XVI con i leader religiosi inglesi presso il St Marys University College di Twickenham. In quellincontro ha sottolineato il confronto tra persone di diverse fedi stato linizio di un dialogo non esclusivamente religioso. Pur professando credi diversi, i presenti hanno riconosciuto di avere in comune un senso di grande responsabilit nei molteplici settori del loro impegno sociale. Hanno sottolineato che nella responsabilit gioca un ruolo essenziale il senso del divino fino a esclamare We do do God! (noi ci poniamo affianco a Dio!).
Signora
JANINA JAGODZISKA
madre di Mons. Henryk Jagodziski, Consigliere di Nunziatura, in servizio presso la Sezione per i Rapporti con gli Stati. I Superiori e i Colleghi partecipano al dolore di Mons. Jagodziski e dei suoi Familiari, assicurando la vicinanza nellamicizia e nella preghiera e ricordando al Signore la cara defunta, che affidano allamore misericordioso del Risorto. I funerali si terranno sabato 17 settembre 2011 alle ore 11 presso la parrocchia dellAssunzione della Beata Vergine Maria a Maogoszcz diocesi di Kielce.
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Ricordo del cardinale Franois-Xavier Nguyn Van Thun nel nono anniversario della morte
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comunitario senza lausilio del magistero sociale. Il vescovo Franois-Xavier Nguyn Van Thun, presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, form una commissione di lavoro attorno al progetto affidato da Giovanni Paolo II, partecip assiduamente alle riunioni, anim, incoraggi. Con la sua mitezza e sapienza aiut a superare momenti di stallo e di asperit nel cammino che si rivel pi lungo del previsto. Mentre fervevano i lavori attorno alle molteplici redazioni dei vari capi-
toli, con la mente e il suo spiccato senso pastorale, era gi proteso in avanti. Immaginava e commissionava strumenti pi agili di dottrina sociale, che dovevano aiutare soprattutto i sacerdoti e i catechisti che lavoravano in terra di missione. Ex carcerato, profugo tra i profughi del suo Paese, vittima di sistemi ideologici persecutori, il vescovo Francesco non poteva non essere banditore convinto di una nuova evangelizzazione del sociale. Proprio per questo, in vista anche del prossimo Sinodo, avente per tema centrale la
di riprendere un ritmo di vita normale e le scuole sono state gi riaperte. Tuttavia persiste il timore per le radiazioni e sono sempre pi numerose le famiglie che decidono di trasferirsi altrove, soprattutto per assicurare un futuro normale ai loro bambini. Oltre ai danni materiali, gli abitanti delle zone interessate dal sisma sono stati colpiti anche da traumi a livello psicologico. Per il direttore della Caritas Giappone i bambini sono quelli che, fortunatamente, recuperano pi facilmente ma per gli anziani e per quanti hanno perso i loro cari durante il sisma, il trauma del dopo terremoto ancora in atto. I volontari cattolici visitano spesso le famiglie pi colpite, cercano in ogni modo di fornire a loro un qualche conforto morale. Molti accettano, bench non cristiani, di pregare insieme ai nostri volontari per i loro cari periti nella tragedia. Un altro dramma quello delle famiglie dove c qualcuno che ancora risulta scomparso. Sono oltre quattromila le persone di cui non si ha pi notizia dopo il terremoto e lo tsunami. Probabilmente molti corpi sono ancora sotto le macerie mentre altri sono stati trascinati in mare aperto dalla violenza delle ondate durante lo tsunami. Tuttavia i loro familiari nutrono ancora la speranza di poterli rivedere un giorno tornare a casa perch ci sono ancora persone che a causa del sisma hanno perso la me-
moria. Questi sono casi dolorosi e i nostri volontari provano a dare un sostegno ai parenti tramite il calore umano e la preghiera.
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La figura del vescovo nel discorso del Papa ai presuli di recente nomina
Benedetto
XVI
la formazione permanente auspicate dallEsortazione apostolica post-sinodale Pastores gregis (n. 24). Anche voi, a poco tempo dalla vostra consacrazione episcopale, siete cos invitati a rinnovare la professione della vostra fede sulla Tomba del Principe degli Apostoli e la vostra adesione fiduciosa a Ges Cristo con lo slancio di amore dello stesso Apostolo, intensificando i vincoli di comunione con il Successore di Pietro e con i confratelli Vescovi. A questo aspetto interiore delliniziativa si unisce una forte esperienza di collegialit affettiva. Il Vescovo, come voi ben sapete, non un uomo solo, ma inserito in quel corpus episcoporum che si tramanda dal ceppo apostolico fino ai nostri giorni congiungendosi a Ges, Pastore e Vescovo delle nostre anime (Messale Romano, Prefazio dopo lAscensione). La fraternit episcopale che vivete in questi giorni si prolunghi nel sentire e nellagire quotidiano del vostro servizio aiutandovi ad operare sempre in comunione con il Papa e con i vostri confratelli nellepiscopato, cercando di coltivare anche lamicizia con essi e con i vostri sacerdoti. In questo spirito di comunione e di amicizia vi accolgo con grande affetto, Vescovi di Rito Latino e di Rito Orientale, salutando in ciascuno di voi le Chiese affidate alla vostra cura pastorale, con un pensiero particolare per quelle che, in modo speciale nel Medio Oriente, sono nella sofferenza. Ringrazio il Cardinale Marc Ouellet, Prefetto della Congregazione per i Vescovi, per le parole che mi ha rivolto a nome vostro e per il libro, e il Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali. Lincontro annuale con i Vescovi nominati nel corso dellanno mi ha dato la possibilit di sottolineare qualche aspetto del ministero episcopale. Oggi vorrei riflettere brevemente con voi sullimportanza dellaccoglienza da parte del Vescovo dei carismi che lo Spirito suscita per ledificazione della Chiesa. La consacrazione episcopale vi ha conferito la pienezza del sacramento dellOrdine, che, nella Comunit ecclesiale, posto al servizio del sacerdozio comune dei fedeli, della loro crescita spirituale e della loro santi-
recente Giornata Mondiale della Giovent a Madrid ha mostrato, ancora una volta, la fecondit della ricchezza dei carismi nella Chiesa, proprio oggi, e lunit ecclesiale di tutti i fedeli riuniti intorno al Papa ed ai Vescovi. Una vitalit che rafforza lopera di evangelizzazione e la presenza della Chiesa nel mondo. E vediamo, possiamo quasi toccare che lo Spirito Santo anche oggi presente nella Chiesa, crea carismi e crea unit. Il dono fondamentale che siete chiamati ad alimentare nei fedeli affidati alle vostre cure pastorali prima di tutto quello della filiazione divina, che partecipazione di ciascuno alla comunione trinitaria. Lessenziale che diventiamo realmente figli e figlie nel Figlio. Il Battesimo, che costituisce gli uomini figli nel Figlio e membri della Chiesa, la radice e la fonte di tutti gli altri doni carismatici. Con il vostro ministero di santificazione, voi educate i fedeli a partecipare sempre pi intensamente allufficio sacerdotale, profetico e regale di Cristo, aiutandoli ad edificare la Chiesa, secondo i doni ricevuti da Dio, in modo attivo e corresponsabile. Infatti, dobbiamo sempre tener presente che i doni dello Spirito, straordinari o semplici ed umili che siano, sono sempre dati gratuitamente per ledificazione di tutti. Il Vescovo, in quanto segno visibile dellunit della sua Chiesa particolare (cfr. ibid., 23), ha il compito di unificare ed armonizzare la diversit carismatica nellunit della Chiesa, favorendo la reciprocit tra il sacerdozio gerarchico ed il sacerdozio battesimale. Accogliete dunque i carismi con gratitudine per la santificazione della Chiesa e la vitalit dellapostolato! E questa accoglienza e gratitudine verso lo Spirito Santo, che opera anche oggi tra noi, sono inscindibili dal discernimento, che proprio della missione del Vescovo, come ha ribadito il Concilio Vaticano II, che ha affidato al ministero pastorale il giudizio sulla genuinit dei carismi e sul loro ordinato esercizio, senza estinguere lo Spirito, ma esaminando e ritenendo ci che buono (cfr. ibid., 12). Questo mi sembra importante: da una parte non estinguere, ma dallaltra parte distinguere, ordinare e ritenere esaminando. Per que-
me figlio e come Pastore alla sequela di Cristo, in modo che la sua santit personale manifesti la santit oggettiva ricevuta con la consacrazione episcopale, perch santit oggettiva del sacramento e santit personale del vescovo vanno insieme. Vi esorto, quindi, cari confratelli a rimanere sempre alla presenza del Buon Pastore e ad assimilare sempre pi i suoi sentimenti e le sue virt umane e sacerdotali, mediante la preghiera personale che deve accompagnare le vostre impegnative giornate apostoliche. Nellintimit con il Signore troverete conforto e sostegno per il vostro impegnativo ministero. Non abbiate timore di affidare al cuore di