LAMODA COME STRUMENTO POLITICO
Direttorio termind il 9 novembre 1799, quando Napoleone prese il potere con un colpo di stato.
Napoleone era il capo che la nazione cercava, colui che avrebbe potuto prendere in mano la confusa
societé postrivoluzionaria e trasformaria in un vero stato modemo. La popolazione era suddivisa in due
societa diverse, 'una legata alle buone maniere Ancien Regime, 'altra composta di banchieri, speculatori e
parvenu di ogni tipo, ricca di denaro, ma non di cultura. Napoleone cercd di amalgamarle . Moda e
‘mondanita furono utilizzate come strumenti di Stato per raggiungere questo fine, ma se le societ dei ricchi
voleva spendere per mostrare le propre ricchezze, la societa dei nobili guardava con disdegno il cattivo
gusto di questa ostentazione e si chiudeva nelle proprie case. Il progetto di Napoleone era assecondare i
desideri dei primi con un genere di vita mondana concepito in modo da attrarre anche i secondi. Il compito
di gestire questo processo culturale fu affidato a Josephime Beauhamais, la raffinata moglie del primo
console, che organizzé alle Tuilleries feste e ricevimenti ufficili che introducevano un nuovo protocollo.
mondano. Anche il modo di vestire fu rivisto in relazione alle nuove esigenze: il modelo a vita alta rimase,
ma si comincid a guardare con sufficienza alle trasparenze pili audaci, alle nudita, agli eccessi delle
Merveilleuses e delle cortigiane del Direttorio, e per iricevimenti ufficiali, Josephine adottd la sopraveste a
strascico. Dopo la pace di Amiens, l'abito da cerimonia divenne obbligatorio e alle Tuileries gli uomir
indossarono di nuovo habit a la francaise con le culotte corte. La vita mondana della capitale riprese
lentamente, guidata dalle decisioni di Bonaparte. Ilritorno alla normalita favoriva anche la produzione di
moda, che si arricchi di nuove invenzioni. La veste lunga si portava semicoperta da una tunica piticorta che
prendeva diversi nomi, a seconda della foggia: a la grecque, a la turque, a la juive, a la russe, ed era
completata dallo spencer, una giacca corta con le maniche lunghe. L'imperatore ripristind la logica del fasto
promuovendo feste e occasioni mondane e imponendo un consumo sfrenato. L'imperatrice e le principesse
ebbero appannaggi sontuosi da dedicare al proprio guardaroba. immagine della Francia imperiale
dipendeva perd anche dal tenore di vita degii alti funzionari. Parigi doveva tornare ad essere un modello di
gusto per tutta 'Europa. Moda e arredamento potevano essere lo strumento adatto per risollevare
industria tessile, che dal 1792 aveva avuto un crollo. La moda aveva modificato le abitudini di consumo: la
sostituzione dello stile francese con quello inglese aveva indirizzato l'abbigiiamento maschile verso il
anno, abbandonando la seta. Lo stesso era accaduto per le donne, che avevano accantonata per
rivolgersi al cotone e alla mussolina indiana. Napoleone intervenne reintroducendo l'abito di corte di seta
operata e i manti in velluto, favorendo in ogni modo la sostituzione, nell'abbigliamento delle dame, della
‘mussola con i cotoni francese, il tulle e la seta leggera. Si cercd anche di riportare in auge il ricamo e il
merletto. Manti e abiti di corte, completi maschili da cerimonia, oggetti da apparato furono decorati con i
simboli della nuova iconografia imperiale ricamati in oro e argento, mentre gli indumenti femminili furono
ricopertdilievi lavorazioni a plumetis. La ripresa di una delle pitifamose produzioni trancesi di lusso, quella
dei merlett, fu pit lenta poiché la sua immagine era ancora legata all'ancien regime. Fu solo dopo il 1806
che glisforzi di Napoleone cominciarono a dare frutt, ma il suo uso rimase comunque limitato al fastoso
consumo di corte. Lo Stile impero stabili anche le regole della moda imperiale, che rimase sostanzialmente
uguale a se stessa fino al 1815 . II revival neoclassico continuava ad essere il modello di base. Anche se alla
robe en chemise del Direttorio vennero presto aggiunte caste maniche lunghe, strette a guanto 0 a piccoli
rigonfi. Sopra di esso potevano essere indossati altri indumenti come spencer, canezour, redingote,
douillette di pelliccia con cappuccio. Anche negli accessori e nelle acconciature il percorso fu lo stesso: i
capelii corti all'antica e i piccoli coturni allacciati rimasero costanti, ma vi si aggiunsero mille fogge di
cappellie stivaletti. Ma Vabito di corte doveva avere una funzione simbolica. Napoleone scelse come
proprio emblema aquila, che riuniva in sé una duplice immagine del potere: quella dellimpero romano e
quella di Carlomagno. La nuova nobilta in questo modo affermava di discendere direttamente da
Carlomagno e, attraverso lui, dallmpero romano. La preparazione allincoronazione fu curata con la stessa
logica simbolica. Napoleone separd 'abbigliamento di apparato dalla moda.
DIFFUSIONE E PROFESSIONI DELLA DOA,Tutta la moda imperiale fu affare di corte, legata al suo entourage e al suo apparire. Venne inventata e
diffusa soprattutto dalla famiglia imperiale, modellando le corti su quella Parigi di cui, di fatto erano satelliti
politci e amministrativi, e diffusero in tutta Europa un modo di vivere e di pensare, oltre che di vestire. La
diffusione capillare delle mode non poteva prescindere dagli strumenti inventati nei decenni precedent,
come le riviste e le rproduzioni a stampa dei figurini. Il vero mezzo di comunicazione fu “le journal des
dames et des modes”. Le tavole proponevano le mode del giomo riprese dalle toillettes delle dame pitt in
vista. | due strumenti determinarono gli andamenti della moda europea fino alla caduta di Napoleone.
Liintervento dei professionisti non si limit alla diffusione delle nuove mode: il sistema di produzione si
mostrd perfettamente adeguato alle nuove esigenze e Napoleone se ne servi in maniera programmatica.
Josephine fu affiancata dallabilité dei sarti, parrucchieri e fornitori di ogni genere. II pit famoso fu Leroy, il
couturier che segui le sorti della moda francese dal Direttorio alla Restaurazione. Allinizio della sua
professione era stato impiegato in un magasin de nouveautes e poi si era messo in societa con una famosa
couturier, Madame Rimbault. Nel 1804 fu incaricato di fornire gli abiti progettati da Isabey per
Vincoronazione. Leroy divenne il solo fornitore dell’imperatrice e il punto di riferimento di tutte le dame
elegant d'auropa. Non era un progettista, fu un perfetto esecutore dei disegni che gli fornivano diversi
attisti che si erano specializzati in questa forma di creativita, utiizando anche competenze esterne al
proprio atelier, come quella di ricamatori professionisti. La sua fama dipese anche dalla straordinaria
capacita di rispondere alle esigenze del nuovo mercato rappresentato dalle corti napoleoniche: egli
vendeva tutto quello che in qualche misura avesse una relazione con la moda. La sua specializzazione erano
li scialli cachemire. Le journal des dames et des modes pubblicd con metodo e costanza le sue
realizzazioni, facendogli una pubblicita che si estese per tutto limpero. Egli divenne la guida assoluta del
buon gusto fernminile e in qualche misura fu il vero depositario dello stile impero e della moda di corte ,
tanto che la sua influenza non fini nel momento in cui Napoleone divorzid da Josephine. Al contrario, la
‘nuova sposa giovanissima e poco incline alle frivolezze fu vestita da lui con lo stesso gusto che aveva
caratterizzato la corte negli anni precedenti. Henri bouchot disse che la moda francese ebbe il suo David nel
couturier Leroy. I primo aveva inventato un modello astratto, una bellezza assoluta e atemporale che
rispecchiava gli ideali etici e politici di una nuova societa, il secondo tradusse tutto questo in una moda. Egli
trasformo le stole delle matrone romane e i panneggi delle statue del Louvre in abiti soggetti alla moda.
Leroy non era comunque unico fornitore della famiglia imperiale: numerosi magasins de nouveautes si
dividevano questo privilegio. Grazie a questo consumo del lusso, profumier, ricamatori, pellcciai, calzolai,
acconciatori, gioiellierividero i loro commerci tomare ai fasti prerivoluzionari. Alcuni divennero fornitori
abituali, come Cop, il pit famoso calzolaio di Parigi,altr furono coinvolti nella preparazione delle grandiose
cerimonie ufticiali che segnarono la vita dellimpero. La moda imperiale perd era di fatto limitata alle corti.
A\diuori di esse cresceva quello spirito borghese che aveva provocato i grandi cambiamenti
settecenteschi. Era stato lo stesso Napoleone a sancire il nuovo ruolo femminile, lontano dalla vita
publica, limitato alla casa, ai salotti, alla materita, ai valori della famiglia. Alla fine delimpero la morale
borghese prese il sopravvento: la crisi economica che si abbatté sulla Francia costrinse ad un ripensamento,
all'abbandono del lusso, alla ricerca di modi migliori per gestire i propri affar. Il ritorno della monarchia
borghese sembré significare una via di salvezza per una societé che aveva finalmente accettato la propria
essenza borghese.