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Appunti di Sociologia dei diritti umani (Prof.

Rhazzali e Pace)

Nel 1948, dopo la fine della seconda guerra mondiale, vi lurgenza di creare un documento valido a livello internazionale che proclami lesigenza di tutelare i diritti umani. Allepoca il mondo era diviso in due blocchi (capitalista e socialista) che intendevano i diritti umani in maniera diversa tra loro. Lattribuzione dello sviluppo dei diritti umani resta comunque attribuito ai progressisti. Revisioni dialettiche del paradigma della modernit: il rapporto tra la regolazione sociale e lemancipazione sociale si tratta del rapporto che lega le esperienze sociali e le aspettative sociali. il rapporto tra lo stato e la societ civile la societ civile rivendica lesigenza di diritti umani presso lo stato. il rapporto tra lo stato-nazione ed i processi di globalizzazione la Dichiarazione Universale dei diritti umani del 1948 prevedeva che gli stati, per garantire la tutela dei diritti umani, dovessero agire al loro interno ma la globalizzazione oggi suggerisce agli stati che non pi possibile utilizzare tale modalit di tutela ma impone invece la necessit di creare un sistema interstatale di tutela dei diritti umani. il rapporto tra lo stato-nazione ed i processi migratori lo stato stato creato con lo scopo di divenire una comunit nazionale, ma questa egemonia viene messa fortemente in discussione a causa dei processi migratori. Oggi lo stato diventato il maggior garante per i diritti umani e la societ civile per poter godere di tali diritti necessita obbligatoriamente dellintervento statale. La causa principale di violazioni di diritti umani ai giorni nostri dovuta essenzialmente al capitalismo che non permette unadeguata tutela di tali diritti ma anzi molto spesso li ignora se non addirittura lederli. Commento sul film Respinti (visionato a lezione): La tematica del documentario tratta le condizioni di tutela del diritto di asilo politico dopo gli accordi internazionali stipulati tra lItalia e la Libia. Il film inoltre si occupa del tema dellaccoglienza dei minori non accompagnati (essi una volta accolti in territorio italiano non possono essere espulsi da esso). La retorica politica legata allimmigrazione: la Lega dichiara la necessit di una politica pi dura nei confronti dellimmigrazione (soprattutto quella clandestina) e dichiara che solo grazie ad essa possibile fermare gli sbarchi via mare in territorio italiano, in realt per tali sbarchi rappresentano solo il 5% degli immigrati che entrano nel paese. Gli strumenti pi utilizzati per porre un freno attualmente allimmigrazione sono i seguenti: il respingimento laccompagnamento il foglio di via Perch i respingimento non una politica efficace? Per respingimento si intende la pratica di espulsione collettiva e risulta inadeguata e lesiva dei diritti umani poich il diritto

internazionale stabilisce che lespulsione pu essere solo di tipo individuale ed inoltre non permette ai soggetti coinvolti di poter richiedere il diritto di asilo politico.

Santos E un sociologo portoghese progressista ed interventista. Egli propone di puntare lattenzione su tre precise sfere di azione: politica sociale culturale Ci che noi chiamiamo globalizzazione linsieme di relazioni che legano tutti i soggetti coinvolti a livello globale. Tali relazioni mutano costantemente e questo ovviamente causa una mutazione costante anche della globalizzazione stessa. La globalizzazione non costituita da unentit precisa ma da un insieme di diversi processi, inoltre poich essa basata su relazioni essa basata anche sui conflitti che quelle relazioni possono generare. Globalizzazione: si tratta di un processo mediante il quale una data condizione o entit locale riesce a creare degli effetti che si ripercuoto anche a livello globale. Le implicazioni che comporta la globalizzazione: essa rappresenta laffermazione di una parte locale localizzazione La globalizzazione (secondo Santos) porta vantaggi e benefici soltanto ad un determinato gruppo sociale. Localismo globalizzato: si tratta di realt locali che si impongono in maniera globalizzata. Globalismo localizzato: riguarda quei contesti globali che finiscono con limporsi anche in modo localizzato. La globalizzazione che viene dallalto o egemonia, accentua e polarizza il mondo in globale e subglobale. Vi inoltre una contrapposizione tra il localismo globalizzato dei paesi sviluppati ed il globalismo localizzato di cui sono invece caratterizzati i paesi in via di sviluppo. Cosmopolitismo antagonista: si tratta di un nuovo modello in grado di porre sullo stesso piano tutti i soggetti coinvolti nella globalizzazione. Il termine cosmopolitismo per stato compromesso seriamente poich la definizione di cittadini del mondo un concetto prettamente occidentale che stato sviluppato durante il colonialismo da parte dei paesi sviluppati. Ci che si trova alla base del principio di cosmopolitismo antagonista non lidea di uniformit o la volont di costruire una teoria generale sullidentit sociale, ma invece la promozione di principi di uguaglianza e la tutela delle differenze. Santos, per contrastare la globalizzazione dallalto suggerisce di ricorrere al cosmopolitismo antagonista oppure alla globalizzazione dal basso. Perch ci possa avvenire Santos afferma che necessario lintervento di organizzazioni e di un coordinamento su scala globale dei movimenti locali. Tale coordinamento di movimenti locali oggi possibile realizzarlo grazie anche alla tecnologia ed ai nuovi processi di comunicazione, che hanno permesso a questi movimenti di passare da una dimensione locale ad una translocale.

I movimenti locali sono caratterizzati da una debolezza intrinseca poich la globalizzazione richiede da parte loro una flessibilit continua. Pu esistere solidariet tra nord e sud del mondo in tema di lavoro? Lidea dei paesi del nord del mondo di ricorrere eventualmente alla loro stessa manodopera e non a quella dei paesi in via di sviluppo pu essere considerata nobile, ma al tempo stesso i paesi del sud del mondo potrebbero interpretare tale idea come lennesima logica protezionistica ed egemonica da parte dei paesi sviluppati.

Quando si parla di diritti umani a volte se ne parla intendendoli come valori di tipo occidentale, ma il modo migliore di intendere i diritti umani quello di vederli sotto la prospettiva del cosmopolitismo antagonista oppure del localismo globalizzato. I diritti umani, per come sono concepiti, rappresentano un vero e proprio attacco allimperialismo occidentale che non tiene conto della dignit umana. Per poter far crescere limportanza dei diritti umani e la loro tutela necessario ricorrere ad un dialogo interculturale nella quale diverse visioni possono dialogare tra loro creando cos un terreno fertile per i diritti umani. I diritti umani sono universali oppure sono un concetto prettamente occidentale? I diritti umani vanno intesi come una prerogativa della natura umana e dunque come universali poich appartenenti a ciascun membro della comunit umana. Panicar: egli considera i diritti umani come universali (la natura umana universale e riconoscibile attraverso un criterio razionale, la natura umana pi elevata rispetto alla realt). Fank (1981): secondo Fank i diritti umani sono stati utilizzati in passato per scopi politici ed economici (per Fank infatti alcuni individui godono di determinati diritti mentre altri soggetti godono di diversi diritti). Santos in relazione al dialogo culturale espone una serie di premesse: nella Dichiarazione Universale dei diritti delluomo non vengono citati i diritti collettivi. la Dichiarazione Univ.le dei diritti delluomo concede maggiore spazio ai diritti civili e politici rispetto a quelli sociali ed economici. non tutte le culture sono problematiche ed incomplete riguardo al tema della dignit umana, infatti per Santos tutte le culture sono incomplete su questo tema ed proprio grazie a questa incompletezza che possibile lo sviluppo di culture diverse tra loro. nessuna cultura monoetica e tutte concepiscono la dignit umana in maniera diversa fra loro. tutte le culture tendono a distribuire le classi sociali in base al principio della scala gerarchica che opera attraverso il criterio delle gerarchie delle unit omogenee oppure attraverso il criterio della separazione tra identit uniche e differenziate. Ermeneutica diatopica: con il termine ermeneutica diatopica si intende lanalisi dei topos (basi, luoghi comuni) di una cultura dal punto di vista di unaltra per vederne cos le possibili incompletezze ed eventualmente integrarle con altri topos. Ermeneutica diatopica tra dharma, umma e cultura occidentale: la cultura occidentale si basa sulla dicotomia tra i diritti e i doveri. Il dharma invece non si interessa di stabilire cos

il diritto ma pi semplicemente analizza ci che giusto o sbagliato. Nel dharma inoltre assume molta importanza il concetto di armonia per non pone sufficiente attenzione sui concetti di libert, autonomia e mobilit sociale. Lumma, ovvero la comunit di fedeli, una comunit che si creata con i primi raggruppamenti di arabi per divenire successivamente un gruppo che riunisce lintero mondo islamico. Essa dona ampio spazio ai diritti collettivi, inoltre n la umma n il dharma considerano la sofferenza come una dimensione individuale. Santos afferma che nel mondo musulmano esistono due precise prese di posizione: assolutista (fondamentalista) una presa di posizione che considera necessaria lapplicazione della sharia e tende a creare una certa incompatibilit tra i diritti umani ed il diritto islamico. secolarista (modernista) secondo tale visione la religione deve restare invece nella sua dimensione spirituale in modo tale da non creare possibili conflitti con i diritti umani. An-naim: la sharia rappresenta unelaborazione del Corano come legge religiosa che in principio svolse la funzione di gettare le basi per un possibile diritto islamico. Ramadan: lEuropa deve cercare di relazionarsi con il diritto islamico e per gli arabi necessario che coloro che subiscono oppressioni in occidente si alleino tra loro. Enzo Pace: secondo Pace gli arabi risultano una minoranza allinterno del mondo musulmano. La Dichiarazione del Cairo sui diritti umani nellIslam (1990) riconosce una serie di diritti: art.24 tutti i diritti e le libert enunciate nella presente dichiarazione sono soggetti alla Sharia islamica. art.25 la Sharia la sola fonte di riferimento per linterpretazione di qualsiasi articolo della presente dichiarazione. Huquq al-insan: diritti delluomo. Huquq al-allah: diritto di Dio. Secondo il pensiero teologico islamico, luomo nasce gi credente in Dio. Tale visione si trova ad essere in contrasto con il moderno diritto alla libert religiosa. La dichiarazione del Cairo del 1990 venne vista allepoca come una modalit di riconciliazione tra i paesi musulmani socialisti e capitalisti e tra i paesi musulmani sciiti e sunniti. In principio la Sharia si occupava del diritto soggettivo producendo cos anche diritti positivi. Essa ha prodotto anche diverse figure giuridiche e religiose tra cui: alim scienziato che si occupa di cose legate alla religione (al plurale si dice ulema) mufti colui che emana un decreto quadi il giudice imam la guida religiosa delle cerimonie religiose muazin si tratta di colui che chiama i fedeli a partecipare alla preghiera La Sharia si basa su quattro fonti: Corano

Sunnah la consultazione dei dotti/esperti (fuqah) linterpretazione razionale (linterpretazione avviene per analogie) Lepoca doro per lIslam rappresentato dal periodo storico che comincia dal 680 al 950 d.C. durante il quale nasce la gerarchia delle fonti (dopo tale periodo si creer successivamente un acceso scontro interno al mondo islamico per la detenzione del potere). Le due fasi iniziali dellislam furono le seguenti: Mecca la religione non si occupa di materie giuridiche Medina cominciano a crearsi dei vincoli sociali Riba (usura): lusura non consentita dalla legge islamica. Letica islamica pu insegnare qualcosa alloccidente ed un esempio lampante di ci costituito dalla Banca Islamica che pur basandosi su uneconomia reale essa giustifica il guadagno dellinvestitore come non riba poich essa investe gli interessi che il cliente matura, in progetti di utilit sociale. Jihad (sforzo): jihad dellio si tratta di una forma di jihad forte jihad inteso come il cercare di cambiare le cose con le proprie mani un concetto di jihad debole Se un musulmano ritiene che una situazione non risulti essere conforme allIslam allora egli pu cercare di cambiare la situazione con: le mani per i sufi questa la scelta a cui ricorre un debole la parola il cuore per i tradizionalisti questa rappresenta la scelta del debole Per interpretare il Corano come fonte di diritto si utilizzano 200 versetti su 6000 esistenti. NellIslam si pu parlare di: siyasa politica qanun legge (si intende legge religiosa) LIslam possiede una struttura composita che ha dato origine a molte scuole di pensiero: hanafita Turchia, Egitto, Pakistan, Ex-URSS. Si tratta della scuola di pensiero pi liberale. malikita Magreb. Essa molto rigorosa e predilige la terza fonte del diritto islamico (la consultazione dei dotti) shafiita Indonesia, Siria, Africa orientale. Essa assume una posizione intermedia e segue principalmente la seconda fonte del diritto islamico (Sunnah) hanbalita Arabia Saudita. Questa scuola molto conservatrice e segue sia la prima che la seconda fonte del diritto islamico (Corano e Sunnah). Di questa scuola di pensiero ne fanno parte anche i wahabiti mutazilita una scuola orientata in direzione sciita che rifiuta di concepire il Corano come compiuto ed eterno Halal ed il carcere

In Italia, in alcune carceri, i detenuti possono comprare carne macinata halal (cio che rispetta i principi di composizione e di preparazione previsti dal Corano). Nelle carceri dove non possibile comprare carne halal il detenuto musulmano ha facolt di scelta tra la dieta vegetariana oppure quella a base di pesce. Lislam Europeo La mancanza di un clero nellIslam, allinterno di un contesto occidentale, crea una situazione di notevole caos. Fino agli anni 90 venivano inviati in Europa degli imam che condividessero le stesse origini dei migranti arabi in occidente e tale azione avveniva in modo pacifico. Tipologia di migrante: per lavoro stagionali/a contratto qualificati e/o imprenditori familiari al seguito rifugiati/richiedenti asilo politico irregolari/vittime di tratta umana migranti di ritorno I familiari al seguito hanno portato, nel contesto italiano, alla maggiore presenza di donne e minori immigrati. Il ricongiungimento familiare divent fin da subito un diritto in Italia, cosa che negli altri paesi europei non avvenne. Minoranza etnica: si tratta di gruppi subordinati che si trovano allinterno di societ complesse. Esse presentano aspetti fisici e culturali spesso valutati negativamente. Le minoranze acquistano maggiore consapevolezza come gruppo attraverso i legami culturali e possono trasmettere alle generazioni future lidentit minoritaria. I musulmani nel tempo sono passati dallessere una minoranza etnica ad una religiosa. Statistiche relative allEuropa e allimmigrazione: musulmani presenti in Europa 15 milioni popolazione presente in Italia 58 milioni stranieri presenti in Italia circa 4 milioni musulmani presenti in Italia 1 milione e mezzo Spesso si compie lerrore di considerare tutti gli arabi come musulmani. LUCOII unassociazione di origine siriano-palestinese che organizza in Italia sale di preghiera. E necessario ricordare che in Europa esiste anche lIslam dei convertiti. In Italia la maggior confraternita sufi rappresentata dal COREIS allinterno del quale la maggioranza dei membri costituita dai convertiti che provengono per la maggior parte dal mondo accademico. Consiglio Islamico dItalia: esso cerca di trovare accordi tra le componenti religiose e quelle politiche. Al loro interno vi partecipano altre organizzazioni come lUCOII, COREIS, ecc.

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