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La Massoneria Del 1717 Di NM Di Luca
La Massoneria Del 1717 Di NM Di Luca
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La Massoneria di
Désaguliers e Anderson
La nascita della Gran Loggia di Londra
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inglese gentleman non significa riforma protestante, il suo frantumarsi nel rigoglio di sette e di culti
“gentiluomo”, ma “borghese che vive che si erano affiancati alla Chiesa anglicana, come pure i
nobilmente”. (Anderson’s Constitutions / rivolgimenti che avevano portato alla nascita del parlamentarismo e
Constitutions d’Anderson 1723, di un sistema costituzionale basato sulle libertà individuali,
introduction, traduction et notes de D. nonostante il subbuglio e gli scossoni derivanti dalla guerre civili e
Ligou, Edimaf, Paris, 19984, pag. 66). dai bruschi cambi di dinastie.
6 John, duca di Montagu (1690-1749), A questo riguardo, è estremamente significativo che già durante la
appartenente ad una nobile famiglia whig gran maestranza del duca di Montagu fosse emersa l’esigenza di
ben introdotta nella corte degli Hannover, procedere ad una completa revisione delle antiche Costituzioni,
divenne genero del duca di Marlborough; compito che fu affidato all’Anderson, non soltanto – come pure era
studioso di scienze naturali, si laureò in necessario – per eliminare «i tanti dati inesatti e gli errori grossolani
medicina nel 1717 e dal 1718 fu membro di storia e di cronologia maturati nel tempo», ma soprattutto allo
della Royal Society di Londra. scopo di sanzionare alcune posizioni ideologiche, non appartenenti
all’eredità della massoneria operativa, nelle quali i fondatori della
Gran Loggia si riconoscevano e che intendevano porre a fondamento
7 Philip, duca di Wharton (1698-1732), dell'associazione così rinnovata.
nacque in una nobile famiglia di fede
politica whig ed hannoveriana.
Nondimeno, all’età di 18 anni, giurò Infatti, per quanto possa risultare conflittuale con la visione di una
fedeltà al pretendente Stuart: ciò che non libera muratoria quale società iniziatica tradizionale fondata su un
gli impedì di farsi nominare esoterismo simbolico-rituale, bisogna ricordare che alcuni aspetti
Lord-luogotenente d’Irlanda da Giorgio I e del nuovo assetto normativo erano debitori, in diversa misura, delle
duca da Giorgio II. Fondatore della tematiche elaborate tra XVII e XVIII secolo dagli eruditi olandesi, dai
società libertina Hell Fire Club, nel 1719 libertini francesi ed inglesi, dai deisti e dai philosophes. Lo spirito di
assunse nella Camera dei Pari posizioni tolleranza di cui erano intrise le Costituzioni andersoniane era il
fortemente avverse al governo whig. Dopo frutto diretto e necessario del ripudio delle disquisizioni teologiche e
la sua gran maestranza (fu eletto gran della lotta per la libertà religiosa. A questo proposito, sarebbe
maestro il 25 giugno 1722), avrebbe creato quanto meno arbitrario indicare una e soltanto una fonte ispiratrice
il gruppo dei Gormogons, avverso alla dei princìpi stabiliti dalle Costituzioni dell’Anderson: non è esatto
Gran Loggia di Londra. Nel 1726 si affermare che l’obbligo di sottostare alla legge morale, procedente
convertì al cattolicesimo a Madrid, dove dalla religione sulla quale tutti gli uomini convengono, derivasse in
nel 1728 fondò la prima loggia massonica. via esclusiva dal cristianesimo essenzializzato propugnato dal Locke,
Nel corso dello stesso 1728 e nel 1729 ma nemmeno è possibile escludere che la presa di distanza da
fondò la prima Gran Loggia in Francia. questa o da quella forma di cristianesimo non fosse in qualche modo
Morì in Catalogna nello stesso 1729. filtrata attraverso la critica radicale delle religioni di un Vanini e di
uno Spinoza, o addirittura attraverso gli “empi” testi, quali il
Teophrastus Redivivus (1656) od il Traité des Trois Imposteurs (1719),
8 Essi furono «compiled first by Mr. la cui circolazione semi-clandestina si intrecciò con quella delle
George Payne, Anno 1720, when he was opere dei freethinkers, negatori di qualsiasi religione e della nozione
Grand-Master, and approv’d by the Gran stessa di divinità.
Lodge on ST. John Baptist’s Day, Anno
1721, at Stationers’ Hall, London; when
the most noble Prince John Duke of Non per caso nelle quattro logge fondatrici della Gran Loggia erano
M ONTAGU W AS UNANIMOUSLY CHOUSEN OUR ben rappresentati gli “speculativi”, estranei all’arte della
G RAND-M ASTER FOR THE YEAR ENSUING» costruzione: gentiluomini, borghesi, intellettuali, tra i quali un ruolo
(CONSTITUTIONS OF THE FREE-MASONS . preminente spettò indubbiamente al pastore anglicano
CONTAINING THE HISTORY, CHARGES , Jean-Theophile Désaguliers (1683-1744), discendente da una famiglia
REGULATIONS, &C. OF THAT MOST ANCIENT AND francese ugonotta, membro della Royal Society, brillante
RIGHT WORSHIPFUL FRATERNITY. FOR THE USE OF volgarizzatore delle teorie newtoniane e letterato ben introdotto
THE LODGES, LONDON, PRINTED BY WILLIAM nell’alta società londinese, ed in subordine al pastore presbiteriano
HUNTER, FOR JOHN SENEX AT THE GLOBE, AND scozzese James Anderson (1684-1739), che fu l’estensore delle nuove
JOHN HOOKE AT THE FLOWER-DE-LUCE Costituzioni.
OVER-AGAINST ST. DUNSTAN’S CHURCH IN F LEET-
STREET. IN THE YEAR OF M ASONRY 5723, ANNO
DOMINI 1723, PAG. 58). In sede di revisione storica, da queste caratteristiche taluni hanno
voluto far discendere una completa estraneità della Gran Loggia di
Londra rispetto alla tradizione della Massoneria operativa,
9 Questa disposizione venne sostenendo l’assoluta mancanza di continuità tra questa e quella:
realisticamente revocata nel 1725. È Anderson, Désaguliers, il gruppo fondatore della Gran Loggia del
appena il caso di precisare che all’epoca 1717 e le loro Logge non avrebbero intrattenuto alcun legame con le
quello di “Maestro e Compagno d’Arte” antiche Logge operative e si sarebbero avvalsi della decrepita ed
era un unico grado, generalmente ormai evanescente denominazione di libera muratoria come di un
denominato semplicemente come contenitore ormai vuoto per costituire ex novo una organizzazione
“Compagno”, mentre il “Maestro” era per di liberi pensatori, in guisa di laboratorio per l’elaborazione e per la
antonomasia il “Maestro della loggia” o sperimentazione in vitro di un rivoluzionario assetto politico e
Maestro Venerabile. sociale in sintonia con le idee della borghesia emergente,
intellettuale e razionalista.
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traditionnel, Edimaf, Paris, 19875, vol. I, sotto il profilo iniziatico (A. G. Mackey; R. F. Gould; P. Naudon);
pagg. 52-57; Tourniac J., Paradoxes, infine, progressivo snaturamento di una organizzazione iniziatica “di
énigmes et curiosités maçonniques, Dervy, mestiere” che, messa in crisi dalla decadenza del sistema
Paris, 1993, pagg. 123-137 e 212-241. corporativo, da parte di “profani” estranei al mestiere e portatori di
interessi e di valori non-iniziatici (R. Guénon; A. Reghini; J.
Tourniac; D. Roman).
12 Una traduzione italiana delle
Costituzioni dell’Anderson, comprendente
le Costituzioni propriamente dette, i Altro aspetto, al quale occorre porre attenzione, è che la nascita
Doveri dei liberi muratori ed i della Gran Loggia di Londra non coinvolse tutte le altre logge già
Regolamenti generali compilati dal Payne esistenti. Infatti, numerose logge, ancora “operative” o già a mezzo
(ma mutila delle quattro canzoni presenti del processo di trasformazione in “speculative”, continuarono
nell’originale inglese del 1723), è in ancora a lungo a condurre una propria esistenza autonoma, come in
Rivista Massonica 60: 165-225, 1969. passato, e soltanto con gradualità finirono per confluire nella Gran
Completa è, invece, una successiva Loggia di Londra o per estinguersi. Per esempio la loggia di York, che
edizione (Bastogi, Livorno, 1974, seguita vantava notevole antichità e prestigio, rifiutò di sottomettersi alla
da una riediz. Bastogi, Foggia, 1991) con Gran Loggia di Londra e le si pose anzi in concorrenza, assumendo
importante prefazione di Lionel Vibert e allo scopo l’ambiziosa ed un po’ velleitaria denominazione di Gran
traduzione di Giordano Gamberini. Ad Loggia di tutta l’Inghilterra (Grand Lodge of All England) 10. Più
essa si è aggiunta una nuova trad. it. tardi, a metà del secolo, una ben più temibile ed efficace
integrale: Le Costituzioni dei Liberi opposizione si delineò attraverso il movimento tradizionalista degli
Muratori 1723, introd., trad. e note di G. Antients, i quali non esitarono ad attribuire ai fondatori della Gran
Lombardo, Brenner, Cosenza, 2000. Loggia di Londra la taccia di scismatici e di profanatori.
13 Non è possibile condividere la lettura Va pure detto, con tutte le riserve del caso, che all’inizio del XX
che di questa “non-definizione” di Dio dà secolo, si diffusero notizie in merito ad una sopravvivenza
il Giarrizzo, secondo il quale dell’antica massoneria operativa, detentrice di un patrimonio
«l’indicazione è quella del compromesso simbolico ed esoterico ignoto ai fondatori della Gran Loggia di
di Augusta (cuius regio eius religio), riletto Londra, per tutto il XVIII secolo e per gran parte del XIX. Secondo
nell’obbligo per il massone di seguire la l’inglese Clement Stretton, che ne scriveva tra il 1908 ed il 1915,
religione del paese in cui si è nati, ma l’Anderson e gli altri fondatori della Gran Loggia di Londra
senza conflitti con la religione del paese avrebbero abusivamente operato una riforma dell’antica massoneria
in cui si vive» (Massoneria e illuminismo operativa, organizzata ab antiquo in sette gradi a carattere
nell’Europa del Settecento, Marsilio, marcatamente iniziatico, e ne avrebbero conservato soltanto i primi
Venezia, 1994, pag. 51). Nel testo due, giacché ne ignoravano i rimanenti e più importanti. L’antica
andersoniano, al contrario, il riferimento massoneria operativa sarebbe tuttavia sopravvissuta, in forma
alla formula di Augusta viene presentato molto riservata e selettiva, fino alla fine del XIX secolo, e si sarebbe
come superato, mentre l’obbligo presente trasformata nel 1913 nella Worshipful Society of Free Masons, Rough
si circoscrive alla “legge morale”, che è Masons, Wallers, Slaters, Paviors, Plaisterers and Bricklayers, ancora
cosa diversa dalla «religione del paese in esistente, che ammette al proprio interno soltanto massoni
cui si è nati». appartenenti alla Gran Loggia Unita d’Inghilterra ed in possesso dei
gradi del Marchio e dell’Arco Reale 11.
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dirsi teologia naturale. Chi ammette ulteriormente all’epoca di re Atelstano e del principe Edwin,
soltanto una teologia trascendentale è che convocò una Gran Loggia a York; attraverso le dinastie
detto deista; chi ammette anche una successive la muratorìa rifiorì, fino alla sua più matura
teologia naturale, teista. Il primo stagione, costituita dalla introduzione dello stile palladiano
ammette che in ogni caso noi possiamo ad opera soprattutto di Inigo Jones;
conoscere con la semplice ragione
l’esistenza di un Essere originario, di cui
per altro il nostro concetto è i veri e propri Doveri del Libero Muratore (Charges of a
semplicemente trascendentale, cioè solo Free-Mason), «estratti dagli Antichi archivi delle logge
di un essere, che ha ogni realtà, ma che d’oltremare e d’Inghilterra, Scozia ed Irlanda, ad uso delle
non si può determinare di più. Il secondo logge di Londra per essere lette all’iniziazione di Nuovi
afferma, che la ragione è in grado di Fratelli o quando il Maestro l’ordinerà», a loro volta suddivisi
poter determinare di più l’oggetto in sei Titoli o Capitoli: I. Di Dio e della Religione, II. Del
secondo l’analogia con la natura, ossia Magistrato Civile supremo e subordinato; III. Delle Logge; IV.
come un essere che per intelletto e Dei Maestri, Sorveglianti, Compagni ed Apprendisti; V. Della
libertà contenga in sé il primo principio di gestione (management) del mestiere (Craft) durante il lavoro;
tutte le altre cose. Quello si rappresenta, VI. Del comportamento (Behaviour), e cioè: 1. Nella Loggia
dunque, in tale essere solo una causa del quando è costituita; 2. Dopo che la Loggia è terminata e
mondo (senza dire se mediante la mentre i fratelli non sono ancora andati via; 3. Quando i
necessità della sua natura, o mediante la fratelli si incontrano senza estranei, ma non in Loggia; 4. In
libertà); questo, un creatore del mondo». presenza di estranei non massoni; 5. In casa propria e nel
vicinato; 6. Nei confronti di un fratello sconosciuto;
17 La tesi in questione fu elaborata Il titolo I, concernente Dio e la religione, è quello più noto e più
segnatamente da Maurice Paillard, che
discusso:
nel 1954 pubblicò a Londra una traduzione
delle Constitutions andersoniane. Daniel
Ligou, nell’introduzione alla sua citata «Un Massone è tenuto, per la sua condizione, ad
trad. francese (pag. 49), la ritiene obbedire alla legge morale; e se egli intende
anacronistica, anche se giustifica la rettamente l’Arte non sarà mai un ateo stupido né un
soppressione dell’obbligo di credere in Dio libertino irreligioso (he will never be a stupid Atheist,
come una evoluzione della tradizione nor an irreligious Libertine). Ma sebbene nei tempi
andersoniana ed un adattamento ai nuovi antichi i Muratori fossero obbligati in ogni Paese ad
tempi ed alla nuova mentalità. essere della religione di tale Paese o Nazione, quale
essa fosse, oggi si reputa più conveniente obbligarli
soltanto a quella Religione nella quale tutti gli uomini
18 Jacob C. M., Massoneria illuminata. convengono (to that Religion in which all Men agree),
Politica e cultura nell’Europa del lasciando ad essi le loro particolari opinioni; ossia,
Settecento, cit., pagg. 5, 32, 34-35. essere uomini buoni e leali o uomini di onore e di
onestà, quali che siano le denominazioni o confessioni
che servono a distinguerli; per cui la Massoneria
19 Giarrizzo G., Massoneria e illuminismo
diviene il Centro di Unione ed il mezzo per annodare
nell’Europa del Settecento, cit., pag. 74,
una sincera amicizia tra persone che sarebbero rimaste
che aggiunge: «A rafforzare
in perpetuo estranee».
un’interpretazione siffatta è la
riproposizione, in appendice alle nuove
Costituzioni, di A defence of masonry, Il riferimento ad una nozione della Divinità non coincidente, proprio
un’apologia anonima dall’attacco del perché indefinita, con una determinata denominazione religiosa e
Prichard del 1731, attribuita ora a Martin confessionale appare l’aspetto fondante di questa formulazione 13.
Clare ora (ma con minor fondamento) a In un Paese, come l’Inghilterra, nel quale all’insegna delle divisioni
William Warburton». Nella nota 4 a pag. religiose erano trascorsi quasi due secoli, non di rado sanguinosi,
436 della stessa opera il Giarrizzo fitti di rivolgimenti politici, sociali e dinastici, l’autoproclamazione
ricostruisce in modo dettagliato il
della massoneria come “Centro d’unione” tra gli uomini, sulla sola
significato del riferimento “noachita”. base delle loro qualità morali e del solo obbligo di una religiosità
non ulteriormente qualificata, costituiva un fatto davvero
innovativo, anche se incideva soltanto nella realtà microsociale
20 Gould R. F., The History of
della loggia. Si trattava tuttavia di una soluzione più pragmatica che
Freemasonry (varie edizioni, tra cui la più
dottrinale: sarebbe errato inferirne una scelta deista piuttosto che
recente in 6 voll., Caxton Publishing
teista. Certo: la formula è tipicamente deista 14, in accordo con le
Company, London, 1952). Una più recente
idee in voga in quel tempo e negli ambienti della Royal Society
messa a punto si deve a Révauger M.-C.,
frequentati da molti dei dirigenti della Gran Loggia, ma occorre
Le fait maçonnique au XVIIIe siècle en ricordare che distinzioni più nette tra deismo e teismo vennero
Grande-Bretagne et aux États Unis, poste molto più tardivamente, in particolare dal Kant 15.
Edimaf, Paris, 1990.
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Questa realtà non deve tuttavia far dimenticare che requisiti minimi
di status economico, indispensabili per sostenere le spese di
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Tutto ciò conduce a constatare che la tela così ben tracciata dal
Gould nel XIX secolo, a forza di ampliarla e magari di stirarla da una
parte o dall’altra per renderla acconcia a nuove tesi ed a nuove
interpretazioni, ha finito per risultare sbilenca: non quadra più. Però
nemmeno è un caso che al suo posto non sia ancora venuta una
nuova e completa presentazione degli stessi fatti e di quelli che nel
frattempo sono giunti in luce: segno, forse, che è ancora prematuro
mettervi mano, oppure che i contrasti al riguardo sono a tal punto
radicali ed insanabili da non consentire più alcuna sintesi di grande
respiro, laddove deve esser chiaro che una sintesi è e non può non
essere altro che una mediazione.
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