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GILDA settembre 2011 definitivo

1-08-2011

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8G I L D A
settembre 2011

degli insegnanti

1861: i cammelli stavano per svuotare il Ministero dalle circolari! Un sogno ancor vero: amare persistenze e discontinuit di un modello secolare della Scuola italiana.
Limmagine di Tino Petrelli ed stata scattata nel 1948 ad Africo1 e la sofferenza che si vede corrisponde ai dipinti di Antonio Mancini2 del 1875. Le difficolt dellaffermazione dellUnit dItalia possono essere viste attraverso la storia della scuola3 e con le opinioni del Ministero dellIstruzione che, nelle sue pubblicazioni dei primi anni del 900, mostra uno spirito critico e ironico che oggi andato del tutto smarrito. In un libro pubblicato dal Ministero della Pubblica Istruzione nel 1900 da un autore anonimo si legge: quando Francesco De Sanctis, nel marzo del 1861, si present la prima volta, Ministro dell Istruzione, al Parlamento italiano, dichiar che avrebbe fatto caricare sopra non so quanti cammelli tutti i regolamenti della istruzione, e li avrebbe mandati fuori dal Ministero. La Camera rise e plaud, come fa sempre alle frasi. Se il ministro in quellanno che rimase in ufficio, riuscisse a governare senza regolamenti, non so: ma ne dubito, pensando a quello che qualche anno dopo mi diceva il suo illustre predecessore Mamiani: diventato ministro- mi diceva- io credei di poter governare gli studi secondo mi paresse buono; ma presto dovei perdere questa illusione. Ogni volta che io chiamava un Capo di divisione per comunicargli le mie idee intorno a qualche provvedimento da prendere, la risposta che invariabilmente io riceveva era questa: Eccellenza non si pu fare perch larticolo tale del tale regolamento si oppone. // La letteratura, e in generale il sapere, non sono stati mai molto fortunati nel Ministero della istruzione. Tanto ci vero che di tutti i Ministeri esso il solo che non abbia biblioteca. Ad ogni modo se al De Sanctis non riusc governare senza regolamenti, egli almeno in questo si mantenne fedele alla sua dichiarazione; non ne fece dei nuovi. Ma dopo lui // chi poi volesse contare tutti i decreti modificanti i programmi e tutte le circolari, avrebbe da contare per un pezzo4. Questione ancor oggi insanabile e gi nel 1902 nella Storia del Ministero della Pubblica Istruzione5 si denuncia: la successione vertiginosa delle leggi, che integrano, allargano e migliorano oppur minano la legge Casati6, dei decreti, regi o ministeriali, // che si rincorrono senza fine, splendide per forma le pi, specialmente ai tempi del Mamiani e del Correnti, ma anche (brutto a dire, eppur vero!) spropositate alcune, e dei ministri che pur dandosi il cambio nel potere ad intervalli brevi, // accumulano provvedimenti con particolari mire politiche e morali, ideano schemi di leggi, riescono anche talvolta a far sancire leggi e decreti, e stessono (disfano ndr), quasi tutti, ragionevolmente o no, lentamente o in fretta, le tele dei regolamenti e programmi, che i predecessori avevano ordito consideratamente o preparato tumultuariamente. Gi nel 1852 si notava per il Regno di Sardegna: la pubblica istruzione ancora il campo prediletto di tutte le piccole ambizioni dei vecchi e nuovi partiti universitari. Nell insegnamento piemontese tutto in questione, dall abbicc ai supremi gradi dell accademia. Si ammucchiano commissioni a commissioni, progetti a progetti7. Gi Nicol Tomaseo nel 1862 denunciava laver voluto trattare il Ministero degli studi come quel de lavori pubblici o altro che sia, il non ci aver voluto vedere che unamministrazione da mandare innanzi a quella maniera che le amministrazioni si mandano, cio a forza di circolari e rubriche, statistiche e conti. Ma le universit, e neanco le scuole dabbicc, non sono appalti di sale e tabacco...8. La questione dei rapporti tra sviluppo dellistruzione e assetti delleconomia costitu fonte di aspri dibattiti: da un lato i ministri Mamiani e De Sanctis intendevano uniformare i programmi per dare agli studenti la possibilit di trasferirsi dallistruzione ginnasiale a quella tecnica e viceversa; dallaltro De Sanctis e Quintino Sella, con il consenso del Parla-

finestra sul mondo e nel tempo

Dal 1873 ad oggi c una continuit di un modello di Scuola italiana fondato su contraddizioni amministrative e pedagogiche.
di Piero Morpurgo

mento, assegnarono listruzione tecnica al Ministero dellIndustria, del Commercio e dellAgricoltura9 in quanto le imprese avrebbero potuto meglio organizzare i percorsi scolastici necessari alle attivit aziendali (R. D. 28 novembre 186110); poi Gentile annull nel 1929 il provvedimento in considerazione delle numerose proteste che indicavano la caduta dei livelli di alfabetizzazione nelle scuole gestite da gruppi economici eppure ancor oggi lidea di una Scuola che dipenda da gruppi economici appare ad alcuni seducente. La battaglia per lestensione del diritto allistruzione produsse -gi dal 1861- i suoi risultati perch: a malgrado di ogni ostacolo e di ogni riluttanza, gli sforzi incessanti del Governo in pr del popolare insegnamento raggiungevano notevoli risultati, massime nellalta Italia: infatti da un prospetto dell istruzione elementare del Regno d Italia nellanno 1861 si rileva che dal 1860 al 1861 erano state fondate quasi 400 scuole nelle Marche e nellUmbria, 100 nellEmilia (2), circa 200 nella Lombardia e 300 nellantico Stato (Piemonte, Liguria e Sardegna)11. Grandissime furono le difficolt poich mancavano i materiali e le metodologie per affermare un progetto cos vasto e tutto ci testimoniato dai livelli di insuccesso scolastico: la Rivista Scolastica Mantovana del 188412 come il comune di Capina Aliprandi13 attestano percentuali di respinti del 50%. Il problema -per Aristide Gabelli- era dato dal caos organizzativo e da metodologie didattiche autoritarie14 e astratte: noi dellinsegnare ci ostiniamo a descrivere a parole ci che basterebbe semplicemente far vedere; la scuola fra noi non di regola un luogo di esercizi intellettuali, un luogo di predica; senza conoscenze geografiche non possibile comprendere leconomia, la storia, la letteratura; a scuola non ci si diverte perch ci che importa il vigilare, il tutelare, il nascondere, il simulare15. Dal 1873 ad oggi c una continuit di un modello di Scuola italiana fondato su contraddizioni amministrative e pedagogiche e si tratta di una deprecabile persistenza di modelli di istruzione. C una preoccupante discontinuit: lItalia unitaria chiam alla direzione del Ministero dellIstruzione intellettuali come Terenzo Mamiani, Francesco De Sanctis, Michele Amari, Quintino Sella, Francesco Torraca, scienziati determinati e abili amministratori, questa impostazione si persa ma andrebbe oggi recuperata per restituire alla Scuola la sua dignit.
1 http://www.speakers-corner.it/rizzoli/stella/immagini/foto/popup/italia-scuole.htm 2 Roma, Galleria Nazionale dArte Moderna, http://it.wikipedia.org/wiki/File:Antonio_Mancini_-_Lo_Studio.jpg 3 P. Morpurgo, Per documentare la storia della scuola in Italia, http://www.nautilus.tv/0401it/cultura/cultura/istruiti1.htm 4 Notizie storiche sullistruzione classica dal 1860 ad oggi, Roma 1900, p. 36; ora in http://www.archive.org/stream/notizie-

storiche00istrgoog#page/n39/mode/2up 5 A. Romizi, Storia del Ministero della Pubblica Istruzione, Milano 1902, vol. I p. 25 ora in http://www.archive.org/stream/ storiadelminist00romigoog#page/n8/mode/2up 6 http://www.sintesidialettica.it/pedagogia/documenti/legge_casati.pdf 7 Annuario economico politico, I (1852), p. 309 ora digitalizzato dalla University of Michigan in http://babel.hathitrust.org/ cgi/pt?id=mdp.39015059379688;page=root;view=1up;size=100;seq=315;num=309;orient=0 8 Romizi, cit., vol. II, p. 78 ora in http://www.archive.org/stream/storiadelminist00romigoog#page/n302/mode/2up 9 Romizi, cit., vol. II, p. 97 ora in http://www.archive.org/stream/storiadelminist00romigoog#page/n320/mode/2up; cfr O. Gelmi, Storia e caratteri dellistruzione tecnica industriale bergamasca, pp. 83 e 98 ora in http://dspace-unibg.cilea.it/bitstream/10446/864/1/TESI%20DOTTORATO%20GELMI.pdf 10 Il Senato della Repubblica ha organizzato un database fotografico delle leggi dello Stato dall Unit dItalia in poi: http://www.archiviocentraledellostato.beniculturali.it/index.php?it/21/news/13/consultabile-in-rete-linventario-degliatti-della-raccolta-ufficiale-delle-leggi-e-dei-decreti 11 Romizi, cit., vol II, p. 94 ora in http://www.archive.org/stream/storiadelminist00romigoog#page/n318/mode/2up 12http://emeroteca.braidense.it/gea/scheda_testata.php?IDTestata=193&CodScheda=00IH&PageSel=14&PageRec=25 13 http://anpi-lissone.over-blog.com/article-la-funzione-della-scuola-dopo-l-unita-d-italia-67260283.html 14 Jesolo ai primi del 900 lezione al mare: http://fast.provincia.treviso.it/Immagini/FotoFast/M%20113048.jpg 15 A. Gabelli, Listruzione in Italia.

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