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sono Fe. i a 4.1 LA MURATURA PORTANTE La muratura portante! appartiene a quella cultura tec- nologica del costruire che, nella specifica proiezione edilizia, ha caratterizzato la societa civile fin dalle sue pid amtiche origini e alla quale solo la Rivoluzione In- custriale ha affiancato materiali e tecniche altemative per la realizzazione di sistem resistenti.? In generale la muratura pud essere classificata ri- spetto alla sua funzione (portante, di tamponamento, divisoria), al suo maceriale (pietra naturale, pietra arti- ficiale, altri material), alla sua posizione (in fonda- zione, in elevazione), alla sua tecnica esecutiva (@ seeco, legata con malta, monolitica in conglomerato) alla sua composizione (monostrato. multistrato). Questo paragrafo tratta le murature con funzione portante, delle quali esamina le caratteristiche costrut- tive in elazione all" uso di diversi materiali e tecniche "Che par 3.2 ELEMENTI COSTRUTTIVI TI percorso evolutive compiuto dalle muratura portante, percorso non sempre simmettico alla natu- rale progressione temporale, suggerisce una logica di analisi sistematica che distingua le murature in base alle differenti tecniche esecutive, a loro volta carat- terizzate dall’utilizzo dei materiali, naturali ¢ artifi- ciali. La tipologia individuata comprende: + muratura in pietra naturale a seco; + muratura in pietra naturale legata con malta; + mmuratura in pietra naturale a sacco; ‘+ muratura con elementi “artficiali" I modi “antichi* della muratura portante sono clas sificati, inveee, in base alla nomenclatura adottata, gid ‘in passato, da diversi autori:? ‘opus siliceum (pietra naturale, a seco); — opus quadratum (pietra naturale, a seco); = opus caementicium (conglomerato antico), Mod! « ou la sitesi tardo-ottocentesca ha dato regole pratiche operative (eft. part 2.4 € 3.2) 2 Siindica con “muratura a secco” ono accostat a Toro senza interposizione di strat di materiale con ‘opera muraia in cui gli element costituenti (cone’ ci pietra a forts pit o mer regolaze) Tunsione di giunto coesivo (ossia con funzione di “collane”) ‘"Rlcune forme di morauura porte, quali per esempio Ia muratura in pieia naturale, a secco o con malta hanno crmai un i= ‘ego bitao pet Fedificazione di nuove costruzion. Questo fatto € dovuto all'esaurimento delle cave, « problem armbiental ese collegai all'onere economico per la loro esecuaione. al 4 sicurezza sruturale” ccc. Tuttavi i frequent ierventi ci la massa strtturae necesseria pet raggiungere ceri “coefficient scopeto su edifici antichi determinano la necessita di conoscere Ie ‘Sdginal teeniche costculive, Pit in generale si pud dite che accostandosi a un’antia struttura muraria, al fine di effettuare un te Stairo conservativo © un intervento di consolidamenco steuturale, = nevessario invrpretare lo sprito con cul tale strutura stata fealizaaae metoche ne hanno permesso Ia costruzione approfondie la conoscerre dei mateviali che ne henno inflvenzato Ja forma, Pertanto si devon considerare come elensenti component di un ono la parte evidente, ma anche Ia sua funzione specifica nel complesso ‘urate non sltanto i materiali che ne costtui- lle costuzione e le tecniche costrutve. EXpartite dai indispensable iferimento del De Architectura di Visrwvio (. Vitrvio, deci libri det architetura,tadot & conmentad da Daniele Barbaro; introduzione di Tancred: Carunchio, Giovanni Bardi editore, Roma, 1999), lelenco Gei mar ‘osetia ¢ rieco di ifetiment important che sono stall indispensable base di conoscenza pet la stesura “in sintesi" delle ea- rateristiche formal-tecnologiche delle muracure portant “tradiziona in particolare si @fato iferimento Adam J-P. L'artedi costrure presso | romani. Material tecniche, Editore Longanesi & C., Milano, 1984; = LagliG., Tecnica ediizia romana, Giovanni Bardi editore, Roma, 1957 CCostruite architettura Figura 4.1. Lerovine di Machu Pichu, stuata presso Cuzco, Ped (Cali milemio aC), = opus incertum (pietra naturale, a sacco, con giuati i malta); — opus reticulatum (pietra naturale, & saceo, con -giunti di malta); — opus latericium (roattone crud, con giunt di allet- tamento); ~ opus testaceum (mattone cotto, a sacco, con giunti i malta), opus mistum (petra naturale € mattone cotto, a saeco, con giunti di malta): ~ opus vitatum (pietra naturale, asacco, con giunti di malta) ~ opus spicatum (pietra naturale 0 mattone cotto, a sacco, con giunti di allettamento) 4.1.1 Muratura in pletra naturale a seceo # un muratura in pete naturale per la quale s utli2- 2a lapidei di notevoe pezzaura messin oper senza uso di giunti di malta. Si distinguono due sistemi co- strutiv: pus silceum e opus quadratum. 4.111 Opus siliceum Questo sistema, denominato anche opera poligonale» impiegato a partire dal I millennio a.C. in un'aree gen. prafica assai vasta” Lopera poligonale & usata quando @ richies, un’elevata resistenza struturale, ovvero quando 9, ‘yuole otienere un effetto anche formale di solidita§ All'interno del sistema murario principale si poy. sono distinguere quattro diverse “maniere”® che sin. Tizzano una serie di caratteristiche morfologicty riscontrabili, “a vista”, nelle pid antiche costruzion: T maniera (Fig. 4.22): massi informi, 0 sbozzati ry dimentalmente, con rare schegge di pietra usate come cunei per eliminare vuoti eccessivi. Gi element i Pietra, raccolti nelle vicinanze della costruzione, song sbozzati con strumenti metallici o altri sassi in a niera tale da eliminare le eccessive sporgenze, pur ‘mantenendo uno stato del tutto grezzo. T massi cos preparati sono combinati tra di loro in modo de el rminaze, al meglio i punt di discontinuita; = I maniera (Fig. 4.2b): poligoni irregolari con pos- sibile finitara esterna a rustico bugnato'® e inter stizi riempiti con scaglie. I massi vengono lavorai con tna maggiore cura mediante mazze e scalpelli presso il luogo di origine. Le forme tipiche sono poligonali, con {ati approssimativamente retti, ma di lunghezze differenti. [diversi elementi non com- baciano ancora in modo preciso e non sono ancora definiti piani di posa orizzontali, Sono spesso usate zeppe!! peril riempimento dei vuoti ~ Ml maniera (Fig. 4.2c): poligoni regotari con front: levigata e lati esattamente combaciant. I blocchi sono a forma regolare con lati ret, spigoli precisi confine coincidente; non sono ancora definit dei piani di posa orizzontali. Le supertici esteme sono finemente lavorate con gradina e i piani di post sono tagliati con mazza e scalpello;!? = WV maniera (Fig. 4.20): rapezi con tendena a pant orizrontali discontinui. Gli elementi hanno forma ‘molto regolare con lati orizzontali, superior e infe £ Questa tipologia costrutiva é la pia congruente espressione di strutura resistente “per gravitd” In America del Sud, per esempio, si possono osservare antichissime costruzioni con carafteristiche morfologiche del tatto and- Joghe a quele di manufai che i tovano in mole pat d"Europa, Tal sono le rovine di un’ antiea fortezza peruvian, sitaa presto Cuzco (Fig. 4.1), dove si osservano pete lunghe anche qualche metro. Le pete ci questa forezza sono tutte di form tegolan le piere maggio sono runite dalle pi plevole eaccomsate con tale accuratezza che appena sdistngwono | gut a contaro. 1 peruvias on conoscevan per nulla uso del ferro squint probable che glangesoro a dare ad eae tle por talon Sl aes wale er esempio in stature di Viadot, oper stradali terazzamneti, muri di cinta eco 3 Per approfondimenti: G. Lugli, Tecnica edilizia romana, 1957, op. cit. 1° Bugnatura: finitura superficiale dei massi attenuta con bugne 6 bo2ze, ossia pietre sporgenti rispetto alla superficie del muro. 4 Zaps: ste concn pid pico dimension ripe ag cee apts pineal "Chea 3.2. 284 | ©. —ille Figura 4.2. Le quattro marine dt” opus sileum (a) manera (esempio: Circe, letra di Arno () il mariera (esempio: mura de testo antico di Pettebaondart sesso Poggio Mie}. riori, parallel tra loro; le finiuure superficiali ¢ dei piani di posa sono analoghe a quelle deila 11 maniera. 41.12 Opus quadratum Lopera quadrata él sistema murario costituite da bloc chi di pietra tagliati in forma parallelepipeda e disposti ‘fila’ orizzontali Bil modo di costruire antico, comune 4 molte civilta. Prescindendo dalla tecnica utilizzata nelle grandi opere monumentali egizie (Fig. 43) si di stinguono morfologie caratterstche nell’ opera quadrata, ispedivamente della civlta greca, etrusca e rosnana: ~ Opus quadratum greco (maniera greca, Fig. 44a) i costruttori greci usano due differenti teeniche di opus quadratum: la prima, descritta anche da Vi- ttuvio, prevede piani orizzontali di diversa altezza {formati da alcuni elementi posti nel senso della lun- ‘ghezza (ortostari),alternati con un blocco posto nel 44» ELEMENT COSTRUTTIV, rod cinta della ct bass} (b) Il maria (esempio: ieiia) (2) IV manera (esempia: muragtone ci vila Figura 4.3 Esempiod opere quactata della cit egiziVale ce “oma di Kafr, IV Dinasti, 2520-2494 a, Costruire Varchitettura Figura 4.4 opus quacrarur (a la prime manies gece, exer: Seine, muro del cre (ble manera etusca, earpio: Voloa, 4.1.3.3 Opus reticulatum Lorigine di questo tipo di murazione (Fig. 4.66) risale alla Grecia classica, ma il mondo romano a utilizzario diffusamente, come paramento estemo della muratura a sacco, quale naturale evoluzione dell'opus incertum. E formato da piccole piete, la cui faccia esterna presenta tun quadtrato di circa 80 mm di lato, disposte a rombi o a ® Questa prticolare variazione dello scaechi Le pitre hanno una forma a tronco di piri, lacui “coda”, di circa 150 mm, ha lo scopo di realizzare ammorsamento con il conglomerato interno della au ratura (Fig. 4.11). opus retculatum & citato da Vitew vvio™ che, nell'esatamne le caratteristiche tecnologiche edestetiche, pone alcuni dubbi sulla specifica resistenza sirutturae visto I'uso di component lapide, o laterizi, dt limitate dimensioni.25 Un dettaglio costrutivo, che spesso caratterizza effeto formale finale di questo par aumento, & la mistione di occe diverse, che cree vacett nelle sfumature econ la quale i muratorriuscivano a ot teneve pregevoliformalisi.*® L'uso dell’ pus resicula tum scompare quasi completamente nel corso del I secolo C. soppiantato dal crescente utlizzo del mat tone, che, forte della sua possibilita di essere prodotto su vasta scala in forme standardizzate.” si viene a pro- porre come materiale principale, incerta viene talvoltadenominata opus lstatum. L'inserimento di corsiregolan& stats mantenut ino al XIX seo, Per esempio in Liguria dove abbondava pit ineglart ed picolo tgio ba curaten- zato le murature porant dalle origini del ‘edilizia locate, si rovano spesso esempi in cui vengono insert tre o quattro cots di mattoni ogni metro di muratura circa, proprio per questo scopo (Gallia G.V., Mor G., Beltemi G. Mareale del recupero di Genova antca: elementi di conoscenca di base, DEI ~ Tipogralia del Genio Civile, Rom, 2006), 2Ntueuvio B, op. ett, Libro Tl, Cap. VI 25 Lutilizo di questo tipo di paratento & comune nell Kali centomeridionale, mente sono rar gli esempi nllTalia dl nord sg! test dele region dell Impero romano (Adam J-P, op eit. pas. 147). * Quelo che sorprend & Ia frequente presenza di tracce di intonaco cho induce «eredere che tai giochi cromatici veniss0 completamente nescost. La pn comune supposizione a tle riguardo& che tle stata sia stato epposton epoca postesiore © geno vere e propric mode. terion! opere murarie che si devono intendere come variazioni secondacie di quelle gia analizzate sono: opus mixtuen pa amento nel quale Vengono impiegati contemiporancamentepietre « mation (Fig 412); opus spicatum (Fig. 413), paramen® che deve il suo nome alla disposizione alterata delle pire che lo compongon® ~ esse vengor poste in opera con un incl ziome di 45° ~ cambiando la itezione del! clinazione in ogni fllaze. Questo tipo di teenies, usata raramente, viene ctrovato in zone in cui sono presenti pietre pitt, ossia nelle vicinanze di val fluvial. Lepus spicatwm® stato tilizrato pe precisi cle enti costrutivi, come per esempio nelie fondazioni o come tamponamento di aperte murane esstont 290 il ite mide, aa am Vier aiche tenra ‘ai di che ope ariert sade ula. lel tt ma dot {pro 4» evemenm costRUTTM Figura 10. Opus ners inserimertoaterato als piesa, di Figura 4.11 Detaglo dl singlo caementa ne opus reticsotry par cori lateriurgo uta estensione longjtudinale del mura, con a “coda” di ammorsamento. flied mantener I ozzontalt del piano di posa {derominato ance opus fsttum) Figura 4.12. ESemoiodi paramento in opus mixtunr Villa ovis a Figura 4.13. Esempio di paramento in opus spicatur case delle Coa ‘no 2 Glanum preso 'attuale Sait-Rémy-de-Provence. La muranuralegaainpieta ova epplicazione anche 4.1.4 Muratura in elementi “artificiali” nelle costrazioni tealizzate con la tecnica mista deta Con la dizione muratura in elem “artificial!” sine pers a graticio (opus craticium). La strutura muraria _tende l'apparecchiatura compost da element lterizi 0 (Fig. 4.14)@ realizzata in questo caso con un tralicioli- cement sovrappostin filer regolar on interposizione _B0¢0 riempito con muratura lapidea in opus incertum2* di giunti di malta aventi funzione i legante¢ liveltante.” Tn queste costruzioni uso della petra spesso limitato al piano terreno mente il piano superiore & realizzato con cennic- oe malta Per agprofondiment: Polverino F, dsckia. Architedtra e terremoto, CLEAN, Napoli, 1998 [La muratara cost definita& caraterizzata da diverse categorie prestazionali:staica, igrotermice, acustica, estetica, Qui si paslando di "muratura in element artificial, € sot Te caratteristiche legate alle prestazioni statiche e per quest lnteso Parteibuto “portant. 291 CCostruire Varchitettura Figura 4.14 Esempio ci paramento in Opus cratic (ere a satieco) a Ercolano. 4.1.4.1 Muratura in laterizio ‘La muratura in laterizio una delle tecniche costruttive pitt antiche di cui, ancora oggi, si fa vastissimo uso, Ri- spetto alla muratura in pietra naturale presenta resistonze ‘meccaniche infevior, caratteristica a cui contrappone una maggiore flessibilita strutturale ¢ formale; la regolaricd ela ridota dimensione dei singoli elementi costitueati lasciano un'ampia liberta costruttiva a cui corrisponde ‘una maggiore sernplicitA di posa in opera (Fig. 4.15), La diffusione di strutture portant in laterizio, crudo ocoito, fu tigica, in principio, di quelle aree geografiche dove era carente il materiale lapideo.>? Furono i Romani a sfruttare magaiormente le potenzialita costruttive del ‘mattone, prima nella forma cruda (opus latericium) ¢ poi in quella cotta (opus testacewm). In un primo periodo, sino a tutta Iepoca della Repubblica, essi adottarono la ‘muratura in laterizio solo per particolari esigenze fun- Zionali*' mentre, nel passagaio al periodo imperiale, si 2 Che par 3.13. Figura 4.15, Murata in cterco:estemo dei Mercati Tara Roma, Figura 4.16 Opus testaceum come paramenteestera della mu returaa sacco, "Un esempio interessante I so di teglespezzate per rearecoronamenti murs pid esstent eimpermeabil in prosimith della copertura. Questo detaglio cosrtive viene cto anche da Visuvio quando nel De Arhcctun tata ai cas di ratura in maton cot 292 ae lana au 4+ ELEMENTI CosTRUTTW! Figura 417 Le fos cosructiv dela muratura a sacce con para rrentoestno in opus testaceum. coglie un cambiamento sostanziale quando I opus testa ceum, generalmente completato da strati di intonaco © fasite in marmo, diviene parte della muratura a sacco (Fig. 4.16) Le fasi costrutive tipiche di un muro in opus testaceum sono (Fig. 4.17): realizzazione ¢ puntella~ mento delle due cortine esteme, getto e costipamento del cconglomerato interno, presa e maturazione dello stesso, finitura esterna dei paramenti mediante strat i intonaco ‘laste in marmo. Durante la costruzione della mura- tura, a intervalli alter’ di circa un metro, vengono inse~ ritielementi di collegamento trai due paramenti estemi (diatoni), Oltrea stabilizzare ta parete, i diatoni impedi- seono la segregazione dal calcestruzzo e regolano lo spessore della muratura che pud essere mantenuto con facili anche per costruzioni molto alte. La esistenza di una muratura a sacco (principal- mente compressa) dipende dal suo spessore e dalle mo- dalita costruttive dell'opus esterno (Fig. 4.18): pec spessori limitati si usano laterizi triangolari (opus se- ‘milateres)ricavati dal mattone di base a forma quacrata (bessales), mentre all’aumentare dello spessore il pa- Famento esterno viene costruito direttamente con il ‘mattone quadrato di base o con lastre di maggiore di: mensione (sesquipedales o bipedales), Lropus testaceum, con i suoi material ¢ le sue re- 3A partie dall opus testaceum originale romano gli episod siguificat — | 1ped aon 22 vied : Z ez a 2 pied! 137 187, Figura 4,18 Dimension’ dei mattoni ust per costire opus te- stacesm, gole costrutive, testimonia un modo di costruire che hha caratterizzato I'architetuura romania per molt seco {Al declino politico dell’Impero romano (V sec. d.C.) comrisponde una generale regressione nella qualita delle costruzioni e anche la muratura in laterizio vede modi- ficare le sue caratteristiche costitutive, Si passa, g7a- dualmente, da una muratura a sacco a una struttura massiceia in cui mattoni e giunti di malta assumono il ruolo statico predominant. Motivo determinante di tale cambiamento sono principalmente le pessime caratteristiche del riempi mento interno, un miscuglio di pietrisco e malta di bassa qualit, ben lontano dal calcestruzzo romano. 3so non garantisce Ia formazione di una massa omo- genea c viene in pratica “sostenuto” dat paramenti esterni che, di conseguenza, devono ispessirsi e mol- Uiplicaze i collegamenti trasversali, fino alla totale el- ‘minazione del nucleo in conglomerato e alla realiz- zazione di sezioni laterizie piene. A partire dall'ori- ginale opus testaceum, le opere struturali in laterizio Cotto hanno caratterizzato it corso della storia edilizia sino a quasi tuto il XIX secoto.2? della storia della muratura in laterizio sono innu rmerevoli 1 Bizantii furono coloco che per prim riuscirono a pareggiare i risultattcostrttivi dei loro predecessor (per esem. Pio: Mausoleo di Galla Placidia a Ravenna, prima meta del V sscolo, Fig. 4.19). Nel Medioevo fu usato ampiamente{} mattone, Sopratuto nelle costruzioni vomaniehe, mente raramente fu impiegalo tn edifici gouci (un raraesempio di grande costruzione otica in mattone ¢ la Cattedrale di Santa Cecilia ad Albi in Francia, 1282-1390, Fig. 4.20), 1 Rinascimento impiega le mu- ‘ature in latetizio solo come puro “sirumento” resistente nascondendolo spesso diewo stat d"intonaco con caraterstiche for "al cel tuto indipendent dalla corsina murara retrostante (per esempio: Ospedale degli Innocenti Firenze, Brunelleschi, 1419-1427, Fig. 421). Il Baroceo ka lmpiegato il mattone sopratnutto sfrutando la libertaFormale da esso consentta, come lestimoniano molte opere di Borromini e Guacini (per esempio: Palazzo Carignano a Torino, Fig. 4.22). Dalla Rivoluzione in- ds stra ela moran ati viet supgetole, leat alle umeosecomeporanes coment pensir (ft. 29.2), 293 CCostruire Varchitettura Figura 4.20 Cattedale di Sante Ceci a Alin rane, 1282-1399, Figura 4.21. Ospedsle degli innocent Frenze, 1419-1477, Figura 4.23 La costucione in muratua portante di bloc chile I i i ino, 158 figura 4.24 Esempl di stlsamento nel d- vse diezon. 1 oxx80 (A) teste comrane 4 + ELeMENTI costauTTVE 2 cors0(8) Jangivainae = teste dominate mozzolungo o tozzetto quarto o bernardino mezzo YL coppio uni \dcatve del mattonepieno come elementa dela igura 4.25 Wis La stessa tipologia dei laterizi da muro si 8 andata tcasformando nel tempo e dal semplice mattone pieno si€ passat a elementi semipieni fino alla modema pro- duzione dei cosiddets blocchi,>> ai quali, oggi, & do- voto il innovate interesse per Ia tecnica muraria strutturale (Fig, 4.23). ‘Muratura in mationi Utilizzs mattoni pieni* per costruire cortine murarie tesistenti nel proprio piano; l’ammorsamento fra mu- Tature incident ottenuto mediante soluzioni di sfalsa- mento fra gli elementi resistenti, mira a conferire 2 Che par. 3.1.32, Siinlende come mattone pieno quello con foratura fino al 15% rmuratua portante all'insieme un comportamento scatolare di ausilio alla stabilita della costruzione alle azioni orizzontali. Tale sfalsamento @ ottenuto mediante I’uso di fra- zioni di mattoni inter, in genere mattoni rotti in canticre 23/4 della loro dimensione longitudinale. Perla corresta eseouzione della muratura si eseguono sfalsamenti in di- rezione longitudinale, trasversale e, come detto, in com rispondenza di qualunque incrocio (Fig. 4.24) Considerando misure medie di riferimento per un -mattone pieno (6% 12%25 cm)°* i diversi tipi di mora- ture si distinguono per le diverse tecniche di posa in opera: (DM, 20-11-87, oft par. 3.13.2) ® Lo sfalsaento longitudinale © oeno uilazando in partenza element di /4 (in oumero par a quello delle teste det maro) 2 crs alterat, Per fa soluzione angolare viene applieala ia repola det 3/4 che prevede di consierare le muratare concer ‘ent come prevlettw cots altri e di cominciare La cosirucione del muro conskeratodominants con tant element i 34 Quante sono le teste del muro, Le misure indicate sono solo un riferimento “facile” da icordare: partendo dalla prima misura dellalteza, la base (trea) 2 i suo doppioe la lunghezza 2a sua volta il doppio della base (Fig. 4.26). Per precsi dettagli dimensional si manda al par. 3.1.3.2 295 Costrure architettura spessore costa’ o fascia plato o facia di let testa c punta Figura 4.26 Poss in opere: nomenclatura del matone Figura 4.27 Posa in opera: in foaioo costa, Figura 4.28. Fosa in oper: in spessre o di pat. MW mattone (Fig. 4.26) pud essere posato: 8) in foglia o di costa (Fig. 4.27): tecnica comune ai ‘muri divisori interni non portanti ¢ alla realizza- 2ione di contropareti nelle murature miste o multi- strato; ) in spessore 0 di piatto (Fig. 4.28): con quesia tecnica li posa in opera si realizzano murature portanti. La ‘muratura 8 considerata portante per spessori a par- tire dalla composizione di due teste corispondenti 4 uno spessore di circa 25 cm (12+12+1 giunto di malta). Le Figg. 4.29-34 descrivono diverse tessi- ture per muratura a due, treo pid teste.” La necessita di legare trasversalmente la muratura determina diverse possibilita di posizionamento dei mattoni, in funzione, ovviamente, dello spessore vo- luto. In caso di muratura a vista le diverse modalita di posa porgono anche risulcati estetici del tutto divers F Peres (eratone) rmezze urge a 2teste Tou Le (rratone) neguatt Tae: Figura 4.29 Disposzione in chiaveo of punta, Le diverse modalita sono spesso legate a tradizioni co- struttive locali. Tra quest: 8) disposizione in spessore (Fig, 4.28): gli clement sono posti di lista con uno sfalsamento, genersl- mente, pari alla meta della fascia; ) disposizione in chiave o di punta (Fig. 4.29): lascia 2 vista la testa dell'elemento, & una tecnica a due del mattone s"intende la supeicie minore di base, mentre con “costa” o “fascia” s'intende la superficie maggior® ai base (Fig. 4.26). lato minore lo "spessore”. Per le opere strttuali il mattone &utlizeato di pialto per questo motivo S identifica lo spessore del muro con fl numero delle teste poste in opera. 296 ts — 44 ELEMENT COsTRUTI Figura 4.32. Disposiione govca, teste molto usat, di facile realizzazione e utile per ‘murature portanti di costruzioni di modesta dimen- sione; Aisposizione a blocco (Fig. 4.30): viene realizzato con un corso di elementi disposi di lista ano di tesa: 4) disposiaione a oroce (Fig. 4.31}: disposizione pet ‘muri sempre due teste, ms in questo caso gli ele- ‘a due teste Figura 4.31 Oisposizione 2 coce a due teste Figura 4.33. Disposone famminga tmenti dei corsi di fascia sono sfalsati di una testa per cui ogni elemento di fascia ritrova ta sua posi- one sulla vertcale al quinto flare; ©) disposizione gotica (Fig, 4.32): in ogni filare si al- temano elementi di fascia e di punta; 1) disposizione fianminga (Fig, 4,33): sialtemano un corso di solo element di testa e uno con element di testa edi lista; 2) disposizione libera (Fig. 434): difficitmente usata per murature portanti,& caratterizzata da pose in ‘opera molto varie, dettate da esigenze principal- mente formali 297 CCostruire Varchitettura mation a 4.35 Muratuta in blocchi e compare 3 | Figu uo ee. uo sp @88 ©4%©@ ~—RABD OQQGQ wo 2 ~ Wwe ae Figura 4.38 Disposiione fbr 4 + fLeMenni CosTRUTVE Figura 4.36. Muratura in bleh ordinaria, Murasura in blocchi \epli ultimi anni si @ rilevato un forte incremento di interesse per le murature in blocchi latetizi, spesso al- ternative alla tecnica costruttiva del caleestruzzo ar mato.*8 In particolare, per alcune tipologie edilizie monofbipiano, la costruzione in blocchi ® oggi la pit usata, La muratura portante in questo caso mono- strato ed & realizzata con blocchi a tutto spessore di muro che realizzano diverse dimensioni in relazione alla direzione di posa del blocco (in genere da 25 a 45 cm) (Fig. 4.35). In tale muratura gli elementi in tate- Fizio assumono funzioni statiche e di isolante igroter- mico ¢ acustico, ovviamente con diversi livelli di prestazione in funzione della tecnologia costruttiva © ei requisitirichiesti® Si distinguono due principali categorie di murature in blocchi laterizi: = muratura ordinaria (Fig. 4.36), & realizzata senza Pavsilio di gett in calcestruzzo e armature metalli- ‘che di rinforzo. Ha caratteristiche tali da rispertare Je norme vigenti sugli edifici in muratura portante;*? Figura 4.37 Muratur in blocchi armata = murarura armata (Fig. 4.37), ® una struttura composita nella quale i blocchi ¢ la malta re: stono a compressione e a taglio, menure I’arma- tura resiste trazione. L’azione composita & ‘ottenuta dall'adesione fra acciaio e muratura at- teaverso il calcestruzzo colato negli appositi ca- nali di getto. La principale applicazione @ nelle strutture antisismiche per la sua particolare re stenza alle sollecitazioni dovute a carichi oriz~ zontali da sisma (principalmente trazione e taglio) e per Ja sua duttiliti. Le nervature sttut- turali in conglomerato armato si otteagono uti izzando, in aggiunta ai blocchi correnti, blocchi predisposti per alloggiare le armature ed essere riempiti in opera con calcestruzzo; in tal modo, considerato l'incrocie con i cordoli di piano (cor ree), si tealizzano nervature verticali ¢ orizzon- tali (Fig. 4.38). La realizzazione di una costruzione in blocchi deve seguire regole precise che, in parte, si rifanno a quanto a Queso ieresse si &coneretizzato nella pubblicazione da pate di esociazoni ci produto: di nterzio di vere propr co- Ui paca an steuracrfennent ormati se elo eons che europe. Per eiferment normative pa. 31.3.2, Come assocenione di prodton si fa afecmento all ANDIL (Associazione Nazionale Indus Later) Essendo la muratura in blocehilateriai wn materiale “composio” da blocchi e giunti di malta, le sue prestazion igrotermiche acustiche, oltre che structural, dipendono dalla “collaborazione” dei diversi material, dal singole earaterstiche morfolog che e dalle modalita di posa in opera, GH. atualirequisiti per il benessere abitativo ¢ peril risparmio energetico richiedono | spesso Pinserimento di uno strato di isolamento (cr. part. 3.1.3.2, 48.1 ¢ Cap. 5). iM, 14.01.2008 (Norme tecniche per le cosizuzioni, D.P.R, 06.06.2008, n, 320 (Testo unico delle disposizioni generali le~ pa islative e regolamentari in materia euiizia) e D.M. 20.11.1987 (Norine tecniche per la progettazione. esecuzione ¢ collaudo ‘egl edict im muraturae per il loro consolidamento). 299 —__ : Costrure architettura strato isolante armature dei cemanta armato raves prslabbricato| bloeoo fe] d2 1/2 0(2 12. em) in taterzio | jg2t—Sen] fi | | a= rcuzione ca ghazal alo per ferevamarto a ester | b= Biers del cos = spenoore cso d= probngamsno del travel desir o = laghesra del caete 7 Sieger de rte ccontoio Figura 4.38. Mutua in blocch aimeta:detaglio in conspon denza delinroca concord piana (cove) gid osservato per la muratura in mattoni e, in parte, sono dettate dalle caratteristiche peculiari dell’ele- mento laterizio “moderno”, La posa in opera di una pa rete verticale portante prevede le seguenti.fasi: stoccaggio in cantiere dei blocchi, scelta degli ele- ‘enti, bagnatura dei pezzi scelti, realizzazione della ‘muratura,fasi di fnitura.*! — Stoceaggio in cantiere dei blocehi (Fig. 4.39): i blocehi non devono appoggiare direttamente sul terreno per evitare il contatto con sostanze che potrebbero ridurne le caratteristiche prestazi ali + Scelta degli elementi. Al momento della posa de- vono essere eliminati blocchi che presentino evi- denti lesioni ¢ difetti per evitare intrinseche debolezze che inciderebbero negativamente sulle ccarateristiche struturali della muratura. Figura 4.39 Stoccaggio in cantiere dei blocchi + Bagnatura dei laverizi. B buona norma che i late. rizi siano bagnati prima della poss in opera. La be gnatura, infatti, evita un assorbimento dell acqua di impasto della malta, cosa che porterebbe a una da- stica riduzione delle caratteristiche prestazionati della malta stessa e quindi della muratura che si va a realizzare. La begnatura deve saturare completa- ‘mente il laterizio senza che l'acqua ristagni sulla sua superficie. n tal modo non si sottrae alla mala {a sua acqua di composizione e si evita la forma: 2ione di una pellicota liquida di separazione che po- trebbe comprometiere l'aderenza tra blocchi ¢ ‘giunti + Realizzazione della muratura (Fig. 4.36). La mu- ratura deve avere corsi orizzontali e parallel, sp- oli perfetamente verticali, giunti di malta il pib possibile regolaci e riempiti fino al bordo esterno; in particolare il loro spessore deve essere costante, nei limiti indicati dalle normative (magsiore di $ mm e inferiore a 15 mm).%? I blocehi devono es sere ben assestati con le tecniche di allettamentoe percussione tradizionali. Alla fine di una giormata di lavoro si deve proteggere la muratura gid rea- lizzata con teli di plastica per creare un ambiente umido che favorisca la presa della malta e, nel contempo, protegga la muratura da. possibili piogge. Si possono individuare alcune regole che si riferiscono alla realizzazione di punti specifici Le fs i fntra i una murat in blac sono tratate ne par. 4.11 “ Fgunt i malta devono essere preferibilmente continu ossia copie (inter foci veticalecorizzotale de! bocce ¢co- mungue, se si eseguono giant iterrot pet mgliorre le prestazion! ermiche del muro la Gistaaa fra Je due stsce di mala rnon deve essere mageiore di 2:3 om in modo da non ridurre le prestazio statiche del muro. Peri Blocchi retifeati posatl a castro (cit par. 3.1.32) (messi in opera senza o con parziale ginnto verticale di malta), ¢obbligatoria la determinazione spe ‘mentale dela resisienza meceanica su campioni di muracura, 300 _" 4+ ELEMENT] COSTRUTI Figura 4.42 Colegamento con le strate di fondazione ate. tba adi dre della costruzione: sfalsamento dei giunti vertical, ali SEE collegamento con le strutture di fondazione e con iva Figura 4.40. Sialsamento dei le structure orizzontali eta = Sfalsamento s dei giunti verticali (Fig. 4.40). ula saree Devono essere realizzati tenendo conto di mi- alts ies sure minime di riferimento (5 = 04 h = 45 ma. mm, dove h @ Valtezza del blocco) (Fig. po 4.40). Lo sfalsamento si ottiene utilizzando we elementi speciali di formato minore evitando Vimpiego di frammenti di blocebi o mattoni ae semplici. Il mantenimento del corretto sfalsa- spie mento diviene fondamentale per realizzare ef- pit ficaci ammorsamenti in cotrispondenza di ‘no; ineroci fra muri perimetrali o con setti inter- ate, medi (Fig. 4.41). aS = Collegamento con le strutture di fondazione (ig, 4.42). Il primo filare di blocehi viene col- oe 3 legato al basamento di fondazione!* mediante vata tun giunto di malta continuo. La posa sul basa- ea mento deve essere a superticie totale. ate ~ Collegamento con le strutture orizzonvali (Fig. 4.38). Le norme vigenti preserivono che le mura- net ‘ure portanti debbano avere, per quanto possibile, finzione sia suvtturale che di controventamento. affidando ai solai il eompito di ripartre fe azioni “1 bill Figura 4.41. Sfalsarerto dei gunn corispondenze ol inroc orizrontali fra i muri di controventamento. ira uri primeval c con set intermedi solai devono quindi essere di adeguata tigidezza ae r it £ Le fondazion’ st intendono di tipo contiouo (ft par 4.13. ori Perle diverse upologie di solaioe i significato di contraventamento si vedano i paragrafiiguardanti ie diverse tipologie dt vostruziont (in ealeestuzzo armato, metalliche eee.) 301 ae re a , Costrute Varchitettura collegati ai muri mediante cordoli.“? Queste prescrizioni, correte dal punto di vista strutto- tale, possono perd causare qualche inconve- niente alle pareti in muratura per possibili trasferimenti di sollecitazioni non previste.*® Per i primi giomi dopo il getto Ia soleta in cal- cestruzzo deve essere protetta dall'itragi mento diretto 0 comungue bagnata a sufficienza in modo da limitare il valore finale del rtio. Fra muratura ¢ cordolo si pud anche interporre tuna guaina o altri mezzi che impediscano la pe- netrazione de! gettoallinterno dei fori dei bloc- chi e consentano tiberta di piccoli movimenti E consigliabile rivestire escernamente il cordolo con materiali omogenei con il paramento mu- ratio, ad esempio con tavetle in lterizio che ga- rantiscano la continuita della parete, messi in ‘opera a strutura ultimata, quando muro e solaio abbiano esaurito la maggior parte dei movi- tmenti di assestamento. Questo dettaglio co- struttivo & anche necessario per contenere effetto di ponte termico e ridurre o annullare il rischio di formazioni di condense o di muffe lo- Figura 4.43, Muraturain blocchi cements fa esempio muretra interna (b)esemio muraura ester: (e) esempi di blochi cement “© Nella realizzazione de! gintosolao-cordolo-muro isola devono risaltare opportunamente rigid equindi di altezzaadeguts. et questo lo spesore minima smmesso® pata 1725 030 dela hice a socond che st mpeg sla ad armatures 09 sempress “Foti, sei calcesruzzo dela soenta de sla ¢gettato con un aportoacqua/cemento troppo cleato 0 & i granutometia fine, oppure senon€ sufficientemente prot in fase di maturazione,puoavere un iro molt elevato.Poichélasoletae ar | mata, iitro non pod esau all'itero della sleta stessa, ma necexsaiamente si manifesta in comispondena del nodo st laio-sordolo-muro. Allo stesso moro se un solaio & troppo deformabit, la sua deformazione pud eausare una foazione at 27 PORE che Lede a Slvr cordolo, os carcario exvenicamerte sascandolo dala mare sotostnt n zane con climi “rigid” si deve prevadere uno stato dt isolate al posto della tevlla (cle Capp 302 {4142 Maratura in blocehi cementizi ‘rnc in calcestruzzovibrocompresso un elemento Mleestuzzo di forma parllelepipeda, prodotto in- Showialmente, forato © pieno, impiegabile per le co- Shuzioni di Tursture, portanti @ non portant, di Syestiment 0 divisori (Fig. 4.43) “a produzione di blocehi in calcestruzzo & iniziata aegl ain '20 del XX secolo in concomitanza con lo ‘efoppo della produzione industriale del cemento (Fig. jiu) Nato come materiale economico risultante da un 4 ELEMENT COsTRUTTVL processo industriale assai povero, il blocco in calee- struzzo modifica la sua natura a partire dagli anni '60 quando si comincia a pensare 2 esso come materiale da Utilizzare “a vista" dotato quindi di caratteristiche di plasticita, di colore, di tessitura, di impermeabilit di traspirabilita i resistenza termica. I blocco rappre- senta oggi un componente dalle ottime caratteristiche fisico-meceaniche ¢ dalle amplissime valenze architet- toniche (Fig. 4.45). Rispetto alla loro forma i blocchi si divideno in Blocsbiere mannali e meccaniche Figura 4.44. Muctuainblocchi cement le prime realizazion.nformazione pubblcitariafanri20 del XX secole:blacchere pe apr ‘8. industrial di locchi in cakestuzzo. Costrure architettura Q La Figura 4.45 Blocchi da intonaco: (a) blocco normale; (6) bioco ad alte prestaion tric: (blocco a incast: i Bloccocasseg = blocchi normali, di forma gencralmente parallele- pipeda; = blocchi speciali, pet la realizzazione di soluzioni particolari o di cambiamenti di moduli, = blocehi correa, per accogliere, in opera, rinforzi corizzontali di calcestruzzo armato per cordoli ¢ ar- chitcavis = blocchi mazzetta, per vani di serramenti; = blocchi a incastra, per un efficace ammorsamenta; ~ blocchi cassero, per essere riempiti in opera con conglomerato eventualmente armato; = blocehi pitastro, per realizzare pilasti interni alla muratura; = blocchi cavi, per realizzare murature di tampona- mento; = blocchi multicamera, per realizzare murature di tamponamento e portant Rispetio alls loro destinazione d'uso si dividono in: = blocchi da intonaco, destinati, una volta posti in opera, a essere rivestiti con intonaco e pertanio do- lati di superfici adeguatamente scabre; = blocehi facia a vista per interna,*® destinati a ri- manere in vista uoa volta posti in opera hanno spe. Cifiche carattetistiche estetiche (Fig. 4.46); = blocchi faccia vista per esterno, destinati a essere utilizzati in pareti esposte agli agenti atmosferici senza intonaco con specifiche caratteristiche esteti che (Fig. 4.47) ra 8.86 Blocch acca a vista per intern. “4 ssi possono presentare aspett superficial diversi, spesso in grado di rcresre le finiture superficial delle pietre natural. blosco pu essere: liscio, sagomato, a spacco splitat, a spacco sagomato, fesato,sabbiato, boceiardato, levigato, rettificst, sgraffiato, 304 | figuea 447 Bloch acca a vista per ester, Le murature portanti realizzate con bloccki in cal~ eestruzzo sono raggruppabili nelle seguenti catego- re = muratura porsante ordinaria, da intonaco 0 faccia 6 visra: per le carateristiche generali valgono le seesseindicazioni date per la muratura in blocci in luterizio, Le diferenze tra muratura da intonaco o facia a vista sono legate alle caratteristiche su- perficial ed estetiche del bloceo utlizzato; = muratura portante armata, da intonaco o faccia a viata: per le caratterstiche general valgono le stesse indicazioni date per la muratura in blocchi in late= ‘Anche nel caso di blocchi in calcestruzzo partico- lare cura deve essere posta per il corretto sfalsamento dei giunti vertical, peril callegamento con le struture Ai fondazione e per il collegamento con le strutture otizzontali 4.15 Le aperture nella muratura portante La presenza in una muratura di aperture, quali pas~ saggi e finesire, create per risolvere esigenze fun- ionali determina discontinuita strutturale nella cortina muraria (Fig. 4.484). Nelle zone di confine delle aperture cid causa degli stati di sollecitazione che possono superare la resistenza della muratura ¢ indurre fessurazioni localizzate. I! problema si ri- solve introducendo specifici elementi costruttivi il Chr par 3.2. 4 « ELEMENTI CosTaUTTWVI Situazione pon equiliarata Arco di scarico naturale Figura 4.48a, b Aperture nella muratura portante cui scopo é proprio quello di trasferire le azioni dalla zona soprastante 12 bucatura alle pareti laterali (spall), In mancanza di interventi specifici la cor- ‘ina muraria, se eccessivamente sollecitata, prowwede al riequilibrio delle forze mediante ta formazione di ‘un meceanismo di rottura il cui tracciato evidenzia al suo estradosso un naturale comportamento ad arco (Fig. 4.486). er costruire una bucatura “equilibrata” si possono adottare sistem resistenti con risposta strutarale molto diversa (Figg. 4.5 ¢ 3.86) il sistema a trave, che risulta quindi sollecitato principalmente a flessione il si- stema ad arco che, come tale, risulta eminentemente Figura 4.49. Aperture nella mucturs portante:achitreve 305 Costrure Varchitettura Figura 4.50 Aperture nelle mureture oortante:pseudoarch Figura 4.52 Aperture nella muratura portant: 20 con cents. ‘ra lgnea in fase a costruione Figura 4.51 Aperture rela mutatura portante:-piattabenda. compresso, Gili elementi costruttivi che tradueono i due diversi sistemi sono: = architrave (sistema a trave) (Fig. 4.49): elemento monodimensionale in pietra, legno, acciaio, cal- ccestruzzo armato, elementi speciali in laterizio, = pseudoarco (sistema a trave) (Fig. 4.50a, b e Fig, 4.92): mensole lapidee aggettanti 0 Iastre in ap- possi; = piattabanda (asco “molto ribassato") (Fig. 4.51) la forma di “passaggio” tra l'elemento trave in~ flesso e elemento arco compresso e spingente. Viene denominata anche arco piano; ~ arco (Fig, 4.52): originariamente in pietrao lateri- io configurato secondo diverse geomet In aleuni casi Varchitrave (o la piattabanda) & ut lizzata solo per supportare la parte di muratura al di sopra della bucatura (riquadratura), mentre l'arco as- solve i compiti propriamente statici di elemento resi- stente principale (Fig. 4.53). Figura 4.53 Aperture nella muratura portante: dettegi della: _quadratura con arc dl scarica e architrave opittabande,

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