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Proceso Sanchez Ortega

APPUNTI
SUI MIASMI
O MALATTIE CRONICHE
DIHAHNEMANN
E ALTRI SCRITTI

SECONDA EDIZIONE

A cura della L. UJM. O.


Associazione per la Libera Università Internazionale
di Medicina Omeop;ztica
"Samuel Hahnemann"

a)
cemon
I edizione 1982
II edizione 2016
LUIMO
Libera Università Internazionale di Medicina Omeopatica

Traduzione degli "Appunti sui miasmi" DALeARTICOLO 2 DELLO STATUTO


della Dott.ssa Adele Alma Rodriguez
LAssociazione persegue i seguenti fini:
Traduzione degli articoli
apparsi.sulla rivista "Homeopatfa en el Mundo" l. Educare la coscienza della società alla cura dell'uomo in una visione
di Manuela Borsari globale ed unitaria e nel suo rapporto imprescindibile con la natura;
2. Salvaguardare la Medicina Omeopatica Hahnemanniana da ogni
Revisione I edizione a cura di: inquinamento e da ogni compromesso;
Anna Autorino e Vincenzo Rocco
Revisione II edizione a cura di: 3. Concorrere a preparare una classe medica degna della missione
Manuela Borsari e Vincenzo Rocco umana da svolgere ed idonea moralmente e scientificamente a garantire
i principi della Medicina Omeopatica Hahnemanniana;
Si ringraziano caldamente i Dottori Andrea Aversa e Antonio Manzi 4. Promuovere dalle autorità internazionali, comunitarie e nazionali
per i suggerimenti volti a migliorare la leggibilità del testo responsabili della sanità pubblica, il riconoscimento del pieno titolo di
cittadinanza della Medicina Omeopatica Hahnemanniana contro ogni
© CEMON Editore 1981-2016 discriminazione;
ISBN: 978-88-88167-11-4 5. Collocarsi quale punto di incontro nazionale e internazionale di varie
e51erienze aella Medicina Omeopatica pura, onde continuare la ricerca,
Titolo originale l approfondimento e lo sviluppo ile! metodo nonché degli strumenti atti a
"Apuntes sobre /,os miasmas o enfermedades crònicas de Hahnemann" realizzare il sommo bene della salute dell'uomo e ad a7fermare ·
I edizione 1977 - México la Medicina Omeopatica quale valido, normale metodo sperimentale -
clinico - terapeutico per lo studio della persona umana;
Proprietà letteraria riservata 6. Partecipare ad altre Associazioni, Enti pubblici e privati, iniziative e
CEMON Editore s.r.l. progetti nazionali ed internazionali con scopo analogo e/o affine al proprio.

Viale A.Gramsci 18, 80122 Napoli 7. Promuovere la costituzione di una Università che tali fini possa
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Proceso Sanchez Ortega
BIOGRAFIA DEL DR. PROCESO SANCHEZ ORTEGA

Nato il 26 luglio 1919 1 a Tulancingo Bravo (Hidalgo, Messico).

Figlio di una famiglia umile, ha studiato medicina e omeopatia presso


la Scuola Libera di Omeopatia in Messico, riconosciuta dallo Stato dal
1929. Nel 1945, Ortega espose la sua tesi di laurea, concentrata sugli
aspetti costituzionali delle malattie croniche, ricerca che ha caratteriz-
zato l'opera di tutta la sua vita.

Per oltre 30 anni è stato il rappresentante del Messico presso la


LMHI la Liga Medicorum Homeopathica Internationalis la prestigio-
sa associazione che ospita i più importanti rappresentanti dell'omeo-
patia nel mondo.

La sua vocazione di insegnante lo ha portato a trasmettere la co-


noscenza omeopatica in più di venti paesi.

Ha fondato l'associazione Homeopatia de México attraverso la


quale ha diffuso i suoi insegnamenti nel suo paese, è stato confondato-
re della LUIMO, e ha introdotto l'Omeopatia a Tenerife.

È stato presidente e organizzatore di Congressi Messicani di


Omeopatia dal 1960, e Presidente e organizzatore del Congresso Mon-
diale di Rio de Janeiro nel 1961.

Ha sviluppato tre principali aree di ricerca: lo studio delle con-


nessioni tra filosofia ed Omeopatia, l'insegnamento sistematico del-
la Clinica Integrale Omeopatica e, infine, l'area in cui ha ottenuto il
maggior riconoscimento internazionale: lo $tudio dei miasmi, la loro
origine e comprensione per una migliore applicazione clinica della me-
dicina omeopatica.

I [;effettiva data di nascita del Dr. Ortega dovrebbe essere il 2 luglio. Sembra fosse una
pratica comune, in Messico, quella di registrare il neonato con la data in cui veniva dichia-
rato all'autorità anagrafica.

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Ortega ha presentato più di cinquanta comunicazioni a congressi
e incontri internazionali. Ha scritto quattro libri e moltissimi articoli
Proceso Sanchez Ortega
su riviste nazionali ed internazionali.

Tra i tanti possiamo citare: Commento al paragrafo 26 dell'Orga-


non dell'Arte di guarire di Hahnemann; Panoramica delle parassitosi in-
testinali dal punto di vista omeopatico; Sifilide, Eugenetica ed Ortogenesi;
Le fonti del vitalismo Hahnemanniano; Cos'è l'Omeopatia; A proposito
della dinamizzazione in omeopatia; Geriatria, omeopatia; alcuni dei
quali integrano la presente pubblicazione.

I suoi tre libri più famosi sono: Appunti sui miasmi, tradotto in
inglese, italiano, tedesco, francese, olandese, russo e rumeno, Introdu-
APPUNTI
zione alla Medicina Omeopatica, la teoria e la tecnica, che è stato tradot-
to in italiano, tedesco e inglese, e Traduzione dei sintomi del repertorio
mentale di Barthel, pubblicata in 2 edizioni, 1996 e 1998.
SUI MIASMI
Si è spento a Ciudad de México nel 2005.
O MALATTIE CRONICHE
DIHAHNEMANN
Nota dell'editore
Nel ristampare gli appunti sui Miasmi del dr. Proceso Sanchez Or-
tega, abbiamo desiderato arricchire il testo con alcune delle sue rifles- Traduzione
sioni di maggior rilievo, pubblicate nel periodico Homeopatfa en el della Dott.ssa Adele Alma Rodriguez
Mundo, in un arco di tempo che va dal 1950 agli anni settanta.
Abbiamo così provato a dare una panoramica delle tematiche che que-
sto pensatore, originale ed acuto, ha affrontato nella sua vita di medico
e di insegnante. Alle introduzioni storiche della prima edizione del
Professor Antonio Negro, della Dottoressa Adele Alma Rodriguez e del ,J

Dottor David Flores Toledo, abbiamo voluto aggiungere la postfazione


del Dottor Renzo Calassi, attuale presidente della Liga Medicorum
Homcropatica Imernationalis, a significare la continuità nel tempo di
uno dei pochi intellettuali in grado di dare una prospettiva universale
al messaggio di Samuel Hahnemann. Speriamo nell'insieme, di aver
reso un buon servizio agli omeopati ed all'Omeopatia.

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Alla memoria di
SAMUEL HAHNEMANN
Genio eccelso della medicina
Scopo principale ed unico del medico,
è di rendere sani i malati, ossia,
come si dice, di guarirli.
§JOrganon
C.S.F Hahnemann

La unica y suprema misi6n del médico


es la de restablecer la salud que es
lo que se !fama curar.

The phisycian's high and only mission


is to restare the sick to heafth,
to cure, as it is termed.

La plus haute et méme l'unique vocation


du médecin est de rétablir la santé
des personnes malades,
c'est ce qu'on appeffe guerir.

Des Arztes hochster und einziger Beruf ist,


kranke Menschen gesund zu machen,
was man Heilen nennt.
PR0CES0 SANCHEZ ORTEGA APPUNTI SUI MIASMI

Lettera aperta: Tu ben sai che da quarant'anni, cresciuto nello studio della dottri-
na di Samuele Hahnemann e in quella del più geniale costituzionalismo
Mio caro Proceso, studiato dal mio maestro Nicola Pende, mi dedico alla conoscenza della
la prefazione al tuo studio sui miasmi è sintetizzata per due motivi in singola persona umana, esaminata come biotipo espressione del processo
questa mia lettera aperta: biotipo genetico neuroendocrino, ma la soluzione dell'intimo dramma ere-
ditario e acquisito che si svolge durante il cammino di ogni uomo, che
il primo è il mio sincero affetto, colmo di stima e di amicizia, che r tende nel suo travaglio a migliorare, l'ho trovata soltanto, con sicura valu-
desiqero apertamente esternarti; tazione e comprensione dei processi delicatissimi espressi dai sintomi men-
tali, sensoriali, funzionali e organici, nello studio dei principi dedotti dal
ilsecondo perché desidero affermare che la tua esperienza clinica, so- saggio insegnamento di Samuele Hahnemann che annuncia la scoperta del
stenuta dalla profonda meditazione della ragionata dottrina dei miasmi, male (miasma) fondamentale "la psora': che si agita in ciascuno di noi.
è la lucida spiegazione dell'originalità patogenetica che Samuele Hahne- La tua profonda cultura scientifica e umanistica penetrando il problema
mann ha lasciato alla scienza medica. È d'immenso merito lo studio che dell'individualità morbosa che personalizza in maniera irripetibile ogni
conduce al più difficile atto, ma il più eloquente, la diagnosi del malato, uomo, malato o apparentemente sano, ha dato ragione al Maestro, quando
ottenuta secondo i principi della clinica omeopatica. Non si tenti di con- scrisse: "la grande scoperta che presento possa avere migliore destino! Se an-
fondere questa ricerca con la seduta psicoanalitica o con la risposta labora- che questa non incontrerà il favore dei contemporanei, vorrà dire che sol-
toristica per mezzo degli esami, cellulari e microbici, ossia con la diagnosi tanto una posterità più coscienziosa e intelligente godrà dei vantaggi della
nosografica che classifica con un nome la malattia. Affascinati dalle scoper- fedele eprecisa osservanza della dottrina che in questo mio lavoro espongo:
te biochimiche, funzionali, neuroendocrine, microbiologiche, anatomiche, il vantaggio che potrà sollevare l'umanità dagli innumerevoli tormenti
anche alcuni dei nostri colleghi si permettono di affermare (fermandosi, procurati dalle infinite malattie che colpiscono fin dai primordi della sto-
però, alle soglie della conoscenza reale della originaria patologia genetica) ria. A questa meta, la dottrina omeopatica non è ancora giunta fino ad
che soltanto incasellando la malattia in un nome si fa scienza medica. oggi." (Prefazione della prima edizione ''malattie croniche''). Tu insegni la
Lasciando percorrere a questi la strada del materialismo anatomico e del continuità del vitalismo eterno che la medicina, la quale oggi si presenta
meccanicismo funzionale, la quale è oscura e pericolosa, come insegna la così ansiosa nel tentativo di realizzare la sua missione, perché è senza la
quotidiana pratica, penso, riflettendo sui tuoi scritti, che alla tua medita- guida sicura delle leggi della natura, dovrà un giorno accettare se vuole
zione di clinico e terapeuta omeopatico hai chiesto le sagge deduzioni, che essere, sicuramente, di vantaggio ali' umanità. Il concetto (che merita mol-
con tanta chiarezza hai scritto per coloro che vogliono essere degni discepoli ta attenzione e meditazione) di malattie latenti, di malattie soppresse, di
di Samuele Hahnemann. Senza la dottrina dei miasmi, insegnata e dimo- costituzione robusta e debole, della validità intoccabile del rimedio uni-
strata necessaria da Hahnemann nelle sue "malattie croniche': non si può co similare, dedotto dalla magistrale e insuperabile sperimentazione pura
praticare che una "terapia omeopatica" facilmente appresa e applicabile, sull'uomo sano e dal processo delicatissimo della diluizione potentizzata,
mentre con la conoscenza del processo evolutivo del patrimonio miasma- che scaturisce dalla lettura del tuo libro sui miasmi, conduce il medico
tico personale, l'omeopatia diventa la vera Scienza medica degna di essere omeopatico a comprendere il profondo significato della dottrina clinica e
profondamente meditata e con saggezza realizzata, perché dà alla mente e terapeutica scolpita dalla scienza omeopatica che nello studio anamnestico
al cuore del medico la responsabilità di sapere e potere esercitare la medica del singolo biotipo umano ne costruisce la profonda conoscenza, la quale si
arte del guarire, nell'impegno etico e scientifico di trasformarsi in medicina ottiene soltanto per mezzo dell'accurata ricerca del processo fisiopatologico
costituzionale preventiva.

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PR0CES0 SANCHEZ ORT EGA APPUNTI SUI MlASMI

posto, sempre, a confronto dalle stimmate miasmatiche di ogni manifesta- PRESENTAZIONE


zione evolutiva mentale e organica. La tua fatica, o mio caro collega, è de-
gna di altissima lode, perché esprime la chiara esperienza del tuo pensiero DELLA I EDIZIONE ITALIANA
clinico terapeutico, ma anche degno d'immenso valore che riporta (è nei
voti dei veri omeopati) con sicurezza e fermezza nel riconoscimento della
dottrina omeopatica, alla limpida e ricca fonte della saggezza e scienza di
Finalmente vede la luce in italiano "Apuntes sobre los mia-
Samuele Hahnemann, il quale rimarrà sempre il vero ed unico Maestro
dell1 medicina omeopatica che, giustamente, chiamò azione. smas". Questo fondamentale testo per i veri cultori dell'omeopatia
pura è la sintesi di lunghi anni di meditazione e di lavoro clinico
Alla Dr.ssa Alma Rodriguez, fedele omeopata hahnemanniana, la del maestro Proceso Sanchez Ortega. Quando mi ha consegnato il
cui dedizione severa per la più viva e limpida traduzione ha ritardato la manoscritto originale, credevo di poter far pubblicare il testo ita-
presentazione del tuo libro, rivolgo il più sincero ringraziamento anche liano contemporaneamente a quello spagnolo. l?ho tradotto velo-
a nome di tutti gli omeopati italiani. Possa, è questo il mio più sincero cemente e ... non andava. Infatti agevole era per me, che conoscevo
augurio, la tua opera, o caro Proceso, essere lo stimolo costante a conoscere la lingua, captare le sfumature delle parole e delle frasi difficilmen-
sempre meglio, con umiltà e senza pregiudizi, la sublime arte del guarire te traducibili nella loro vitalità.
che, come scrive il Maestro, avvicina a Dio creatore.
Non poche difficoltà avrebbe trovato invece chi non ancora
avesse avuto occasione di meditare con vero spirito hahnemannia-
Cl,c.A.~,. •',o ~ no sulla Medicina Omeopatica e sui miasmi in particolare. l?im-
portanza che questo lavoro può avere per il futuro della medicina
omeopatica e della medicina in genere, mi ha fatto agire con estre-
ma ponderazione.

Ho chiesto di leggere il libro ali'Avv. Pietro Bove, eccellente


cultore della lingua italiana che mi ha dato suggerimenti, facendo
salva la traduzione letterale. Ho dato poi il libro ad alcuni medici
che già conoscevano il piano di lavoro del Dr. Proceso Sanchez
Ortega e ad altri che non lo conoscevano; molte sono state le criti-
che, molti i suggerimenti; ho tutto considerato, però sono giunta
alla conclusione che alcune parti, per essere veramente comprese,
dovevano essere rese liberamente. Finalmente ho proceduto in tal
modo con il consenso del maestro Proceso. Con estremo rigore
sono passata ad una traduzione più libera, in questa ultima fase, e
grande è stata la collaborazione della Prof.ssa Autorino e di mio fi-
glio Enzo che, con rigore linguistico, hanno vagliato ogni frase nel
contenuto e nella forma, dandomi la possibilità di perfezionare la

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PR0CES0 SANCHEZ ORTEGA A PPUNTI SUI MIASMI

stesura e rendere, rispettandone l'esattezza, vitalità all'importante Nella sovracoperta1 appare il quadro "il corpo cerca la testa''.
contenuto. Ho voluto evidenziare le tappe di questa realizzazio- Mi è sembrato di cogliere nella pittura del de Siena una perfetta
ne perché questo può essere un ulteriore oggetto di riflessione per concordanza con il disegno miasmatico delle figure del Dr. Proceso
quanti vorranno leggere e studiare quest'opera. Sanchez Ortega, la cui ricerca di unità, di equilibrio e di salute è
in profonda sintonia con la ricerca del "corpo cerca la testa'' che
Se siamo rigorosi, in omeopatia tutto è perfettamente concor- esprime nella pittura il corpo e nella testa l'arte del pittore che tra-
dante, e per esserlo, dobbiamo riuscire a comprendere la vita nel sfonde dinamicamente nello spazio e nel colore la sua stessa ricerca
suo movimento incessante ed in tutte le sue relazioni. di unità. Certamente anche in ogni rimedio sperimentato sull'uo-
L;i sperimentazione pura è l'anello che congiunge l'uomo e la mo sano abbiamo il corpo che esprime la sua essenza miasmatica
natura. I miasmi, ossia lo studio delle malattie croniche di Samuel nei sintomi dinamici che, a seconda delle varie posizioni o colori,
.,
Hahnemann, hanno aperto alla medicina la via per la vera guari- determina un tipo di figura da un' altra.

i
l

gione e per il miglioramento della specie; Proceso Sanchez Ortega,


I Mediante il rimedio la Vis Medicatrix Naturae riceve la spinta
con la sua integrità ed amore per la verità ci ha dato il metodo
I

)I
necessaria ad equilibrare la modulazione miasmatica e quindi ad
pratico. adempiere alla legge di guarigione muovendo i sintomi verso la
superficie e dall'alto verso il basso fino ali' equilibrio vitale.
Il gioco di colori che ci fa comprendere l'intreccio dinami-
co miasmatico, dopo una prima perplessità, evidenzia nella forma È questo un testo fondamentale per la comprensione della
migliore l'individualità morbosa e l'individualità medicamentosa, medicina omeopatica ed è parte integrante dei programmi della
permettendoci di cogliere con certezza la sintomatologia del mo- LUIMO finalizzati all'insegnamento unitario della metodologia
mento miasmatico di ogni paziente. hahnemanniana.

Bisogna, questi appunti di Ortega, leggerli, rileggerli, assi- Alma Rodriguez


milarli e viverli in ogni persona sana e malata: solo allora potremo
comprendere il dono che ci è stato fatto.

La medicina omeopatica è la medicina dell'uomo, è la medi-


cina che permette all'uomo ed al medico di essere, di donarsi e di
evolvere unitariamente ed in perfetta concordanza con le leggi di
natura.

Carcobaleno potrebbe essere una forma visiva che esprime .,


nell'armoniosa fusione di colori e nell'invisibile principio e fine,
l'unità dinamica evolutiva dell'uomo. Certamente in ogni espres-
sione della vita, se impariamo ad essere attenti osservatori di un
tutto che si evolve, cogliamo le relazioni e l'unità.

I In questa edizione, il quadro è in copertina.

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APPUNTI SUI MIASMI

PROLOGO

Molto raramente, in tutte le discipline, e specialmente nell'Omeopa-


tia, nascono studiosi, veri maestri che danno un impulso determinante al
sapere umano. Proceso Sanchez Ortega è sicuramente uno di essi.
Da molto tempo poteva e doveva aver dato alla stampa questo libro
ma cosciente, certamente, nonostante la sua umiltà, dell'enorme trascen-
denza del suo apporto, non ha voluto pubblicarlo fin quando non lo avesse
verificato centomila volte nella clinica e fosse arrivato a "sentire" tutte e
ognuna delle sue affermazioni; fino a quando, cioè, non fosse stato com-
pletamente convinto di ciò che scriveva, che faceva giornalmente e che gli
rendeva chiaro il concetto miasmatico ... e così lo trasmette.
Non c'è niente di improvvisato in quest'opera, che si affermi per sem-
plice ispirazione, essa è il prodotto di più di trenta anni di minuziosa e
paziente osservazione nella pratica quotidiana dell'esercizio ortodosso dell'
Omeopatia.

Noi che abbiamo avuto ilprivilegio di osservarlo da vicino, abbiamo


seguito il cammino che ha dovuto percorrere durante venti anni di docenza
incompresa e di risposte risultate deludenti epossiamo dire che è stato come
arrampicarsi su per un aspro monte fino ad incontrare il luogo favorevole
per costruire la sua teoria.

Homeopatia de México A. C, dopo essere stata diciassette anni allo


stato di crisalide, si trasforma in una variopinta farfalla che vola verso la
luce di un cielo senza tramonto.

Questo libro è destinato ad essere una d~fle poche opere classiche che
veramente meritino questo titolo nella medicina; lo capiranno quanti
hanno avvertito che la nostra magnifica Omeopatia ha un vuoto, anzi lo
aveva, vuoto lasciato dalla lettura dell'Organon e delle Malattie Croniche
di Hahnemann, così come della Filosofia Omeopatica di Kent, per ciò che
riguarda i miasmi.

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PR0CES0 SANCH EZ ORTEGA .APPUNTI SUI MIASM I

Nelle opere di Hahnemann si vede chiaramente che i miasmi oc- AWERTENZA


cupano un posto predominante; e questa fu l'ultima preoccupazione del
geniale saggio, ma la vita non gli è bastata per approfondire e completare i Mi permetto di offrire sotto veste di libro agli studiosi di Ome-
suoi studi. Kent, il suo più fedele interprete e sicuro precursore di Proceso, opatia questa serie di appunti, realizzata con impegno, sui miasmi di
purtroppo si perde quando affronta il tema dei miasmi confondendo, per Hahnemann, specialmente a coloro che hanno deciso di approfondire
esempio, la sijilis hahnemanniana con la sifilide che descrive la clinica questa dottrina e ai miei alunni che mi hanno tanto spinto a scrivere
allopatica. ciò che ho dedotto, sperimentato e comprovato in molti anni.
C'è un'enorme differenza tra avere una convinzione e riuscire a spie-
: Chi non abbia letto e meditato Hahnemann e Kent non trarrà molto garla chiaramente e in forma convincente.
profitto dalla lettura di questo libro e ancor meno se non ha tentato, quan- Ancora più difficile risulta se non abbiamo particolare attitudine a scrivere.
to meno tentato, di esercitare la Medicina, basando la sua azione medica Spero che mi sarà perdonata la pessima maniera di esprimere ciò che è,
sul pensiero hahnemanniano. senza dubbio, così importante e necessario in ogni studio antropolo-
In quanto alla Dottrina della Medicina, per questa materia, e fino gico, e indispensabile per colui che voglia essere veramente un medico
ad ora, non ci sono che tre nomi: Hahnemann, elaboratore della dottrina, omeopatico, cioè più semplicemente medico.
Kent che la rende pratica e Proceso che spiega con estrema chiarezza la Ho fiducia che coloro che capiranno, sapranno esprimere meglio di
dottrina dei miasmi rendendola di utilità clinica. me e ampliare ogni volta di più l'applicazione, a beneficio dell'uomo,
dell'ineguagliabile domina di Hahnemann sui miasmi.
Il tempo, giudice rigoroso, ha la parola ...

Dr. David Flores Toledo


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,;

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APPUNTI SUI MIASMI

INTRODUZIONE
Spesso ci domandiamo perché in una famiglia un figlio risulti
tanto diverso dagli altri, perché tra sette fratelli, per esempio, qualcu-
no sia tanto diverso da sembrare l'antitesi degli altri o quanto meno,
diverga totalmente nel suo modo di ragionare e nei suoi gusti; persino
a volte nei suoi caratteri fisionomici e attitudinali, pur essendo dello
stesso padre e della stessa madre, non rassomigli in nulla né ad essi né
ai suoi fratelli. Ci siamo anche domandati che ragione può esserci nel
fatto che un artista sia ammirato e in completa sintonia con una cate-
goria di persone, mentre ad altri risulti sgradevole lui e la sua opera.

Perché mentre respingiamo tutto ciò che ci turba, ci risulta estra-


neo, ci sembra "cattivo" distruttivo o riprovevole, poi dissimuliamo
giustifichiamo e persino esaltiamo qualcosa di quel medesimo che rite-
niamo cattivo ma che tacitamente o inconsciamente ritroviamo in noi
o desideriamo.

i Ci siamo domandati perché esiste il male, qual è il male che noi

~
chiamiamo cattivo o male.

J Indubbiamente abbiamo formulato o abbiamo udito formulare


risposte assai diverse, che sono nei vari casi accettate o respinte parzial-
mente e che, come tutte le risposte esistenziali, sono imprecise, insicu-
re e sempre opinabili.

Il sapere, il lavoro e il ragionamento del medico è quello di os-


servare nello scorrere della vita umana, una serie di fenomeni che evi-
denziano una successione che ha come scopo la persistenza degli esseri;
il:'■ rendere duratura la presenza delle cose e, nel nostro caso come medici,
quella dell'uomo in particolare; e d'altra par.te un'altra serie di fenome-
ni sembra opporsi a questa finalità. Il lavoro che ci prefiggiamo è quel-
lo di trovare, definire e, fin dove sia possibile, arrestare questi fenomeni
di opposizione al perpetuarsi della specie umana; questi fenomeni li
chiameremo il male e combatterli è precisamente l'obiettivo medico.

Cercarlo fuori di noi è stato il primo tentativo realizzato dall'uo-

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PROCESO SANCH EZ ORTEGA APPUNTI SUI MIASMI

mo in generale, trovarlo in noi stessi è stato il risultato dell'insistente risolvere logicamente, sempre nel limite che corrisponde ad un logos,
riflessione dello stesso uomo. Il male, in medicina, è la malattia, il tutte le incognite che si presentano al Medico e inoltre con essa, la
principio della nostra distruzione, la causa della sofferenza. possibilità, sempre con la limitazione che corrisponde all'umano, di
intervenire a favore di tutto ciò che è costruttivo, dell'esistenza, cioè,
Hahnemann, come genio precursore nella medicina, non solo del BENE.
intuì, non solo stabilì un metodo di investigazione e di applicazione
preciso, con rimedi per l'uomo, ma si addentrò nella parte più intima, La condizione, l'attività del miasma, è la risposta a tutte le nostre
la più essenziale del nostro essere, intuì la causa delle cause, trovando domande sulla distruttività, su ciò che ci perturba e ci è sgradevole, su
il g~rme produttore perfettamente definibile e riconoscibile di questo ciò che ci fa ferire e aggredire i nostri simili.
male soggiacente, che è in noi e che costituisce il punto di partenza o
Comprendere il concetto miasmatico è, a nostro giudizio ciò che
l'inizio della nostra distruzione.
più compete al medico, perché riassume la massima comprensione
Lintuizione sta nel concetto della «Causa Causarum»: questo dell'umano, sia per le qualità che tendono a farlo continuare e realiz-
germe di sofferenza e di morte è dimostrabile e perfettamente ricono- zare pienamente, sia attraverso i suoi condizionamenti, le sue falle che
scibile. Questo è quello che egli chiamò MIASMA. tendono ad impedirglielo.

Quando arriveremo a capire in tutta la loro ampiezza i significaci I..:Omeopatia non è più un motivo di discussione per gli studiosi.
dei termini: Psora, Sicosi e Sifilis, con la trascendenza che Hahnemann Senza assolutamente offendere nessuno, osiamo sottolineare che solo
dette loro, avremo la risposta a tutti gli interrogativi che possiamo for- coloro che la ignorano e pretendono conoscerla, la discutono; colo-
mulare nel campo della Medicina e della Biologia. Ci permetterà di ro che veramente ne sanno qualcosa, la rispettano e ammirano nella
dedurre tutto ciò che si riferisce alla condotta e alle modalità dell' e- misura della loro conoscenza. La cuspide della percezione della verità
spressione dell'uomo. ,• 1 che può raggiungere il medico è inequivocabilmente, mi permetto di
} assicurarlo, nella comprensione dei miasmi di Hahnemann.
Anticipiamo che non esiste, neanche all'inizio di queste pagine,
il concetto di malattia, né, ancor meno, di malattia cronica o miasma
come qualcosa di materiale che aderisca o si addizioni alla complessa i
funzionalità dell'entità umana, bensì come una forma di essere della stes-
sa, come uno stato di esistenza in qualcuna delle sue variazioni, fra le
molteplici che può adottare o che si possono produrre in questa entità
indivisibile che costituisce l'uomo. Entità con forze attuanti come tutte
quelle che sono presenti nelle sostanze e che producono le forme, o un ,I

"qualcosà' che la nostra limitata capacità di intendere ci ha fatto definire


sempre in modo insoddisfacente come: anima, spirito, entelechia, so-
stanza semplice, vita, materia, energia...

Hahnemann con la sua ineguagliabile dottrina delle malattie cro-


niche, fornisce all'Omeopata Autentico gli elementi con i quali potrà

28 29
APPUNTI SUI M IASMI

CAPITOLO I

"IL CONCETTO HAHNEMANNIANO"

• Brevi citazioni di maestri consacrati della medicina che hanno cer-


cato di classificare l'umanità in grandi gruppi con caratteristiche
simili derivate dall'identificazione di una patologia costituzionale.

• Trousseau, Pende, Viola, Kretschmer...

• Il concetto fondamentale della Patologia Generale.

31
APP UNTI SUI MIASMI

Ogni tendenza alla malattia o tendenza distruttiva che si può


individuare nell'uomo, deriva da un'anomalia strutturale che gli im-
prime le sue caratteristiche.

Ciò è quanto hanno scoperto e riscoperto tutti i pensatori nel


campo medico.

La sofferenza che intimidisce, che atterrisce e che invalida in dif-


ferenti forme l'uomo e che denominiamo malattia, si manifesta in ogni
individuo con delle caratteristiche personali ma che, osservate insisten-
temente e con cura negli esseri umani, denotano determinati modi di
patire. Queste particolari forme di «fare la propria malattia» obbligano
a formulare raggruppamenti in relazione ad un fondo costituzionale
che si avverte in questi gruppi di individui con espressioni patologiche
simili.

La condizione di malattia rende necessariamente più acute le


molteplici espressioni dell'essere umano, l'entità vivente di maggiore
complessità. Lo stato di malattia, costituisce una forma più manifesta
benché alterata dello stato di salute o di equilibrio.

Nella malattia l'individuo, avendo perduto parzialmente o total-


mente il suo "posto" come essere biologico all'interno del gruppo e,
per estensione, rispetto al tutto universale, reagisce interamente con
tutti i mezzi che gli sono propri e cerca tutti quelli che gli sono idonei
per recuperare o ristabilirsi nel posto che gli corrisponde nel concerto
generale o ambiente nel quale vive.

La ricerca del fondo costituzionale che modula la sofferenza uma-


na è stata il compito dei grandi maestri della medicina di tutti i tempi.

È chiaro che noi ci riferiamo in primissimo luogo ad Hahne-


mann che indubbiamente con la sua geniale dottrina relativa alla pato-
logia profonda, sarà la base di tutte le nostre speculazioni.

Dopo di lui consideriamo specialmente Trousseau, Giacinto Vio-


la, Nicola Pende, Kretschmer, Mario.on, Carrel, Mayoral Pardo, T.
Brusch. Tra gli autori omeopatici specialmente H. Allen, Roberts, H.

33
PR0CESO SANCHEZ ORTEGA APPU NTI SUI MIASMI

G. Pérez e Leon Vannier. per la sua utilizzazione trascendente e definitiva. Noi crediamo che
non ci fu la riprova sufficiente per consacrare il suo lavoro speculativo.
La finalità di tutti costoro come di altri autori si può sintetizzare
oloro che pretesero di seguirlo negli studi di patologia, nelle forme
in: riconoscimento, evidenza ed infine utilità di classificare la specie
stabilite, riconobbero un numero infinito di diatesi, molte delle quali
umana che soffre formando gruppi che eliminino un po' l'apparente
ancora vengono annotate nei dizionari, come l'aneurismatica, angio-
eterogeneità dei loro malesseri e costituiscano entità più facilmente
nevrotica, artritica, astenica, di autoinfezione, catarrale, spasmofila, di
comprensibili per le loro relazioni di somiglianza, nei differenti modi
artrosi, distrofica, spasmodica, scrofolosa, essudativa o di Czerny, che
di mostrare le loro anomalie. Ciò è quanto costituisce, d'accordo con
approfondì o volle ampliare con numerosi lavori questi concetti di
ihermine consacrato da Pende, la biotipologia umana che esprime la
predisposizione ad affezioni essudative e di infarti ganglionari, gotto-
forma essenziale del procedimento scientifico, dell'analisi che precede
sa, emorragica, anoressica, linfogena, nevropatica, ossalica, reumatica,
la sintesi per riuscire a determinare l'individualità in una forma meglio
tubercolotica e urica. Questa molteplicità, in un affanno di precipitosa
definita in un processo comparativo e che si può ripetere costantemente.
applicazione del concetto profondo di Trousseau, sarebbe stata prati-
Questa classificazione biotipologica formulata nei suoi diversi inten-
camente respinta e la grandissima utilità che avrebbe potuto dare si
ti, con finalità evidentemente cliniche e terapeutiche, ha superato,
sarebbe ridotta al minimo, fino ad essere praticamente disprezzata o
secondo l'esatta espressione del maestro Raul Romero, i limiti della
dimenticata da codesta medicina antica.
scienza medica, investendo il campo dell'intera biologia, come nel caso
del lavoro di Pende. Ora vedremo come la originale classificazione di [osservazione, e la riprova clinica, dà facoltà a K.retschmer e Pen-
Hahnemann supera tutte le classificazioni sucessive e come sia appli- de di ridurre i loro tipi a quattro soltanto, raggiungendo, fino ad un
cabile a tutte le espressioni del genere umano. Nella medicina antica certo punto, la sintesi consecutiva all'analisi, che permette loro l' appli-
sorse ed acquistò una qualche importanza trascendente il concetto di cazione trascendente sullo studio dell'ammalato, deducendo, come se-
diatesi di Trousseau al quale mi riferisco con frequenza, perché la sua gnala il Dr. Romero, applicazioni in tutti gli aspetti sociologici dell' es-
definizione mi sembra ammirevole e molto concordante con quella sere umano. Ma, vediamo in che cosa risiede il fondamento per que-
che corrisponde al miasma di Hahnemann. Non concordo con la ge- ste classificazioni: Trousseau dalla deduzione passa all'induzione sugli
neralizzazione operata nei confronti delle considerazioni di Trousseau aspetti clinici dei diversi ammalati. Con la grande esperienza acquisita
rispetto alla sua diatesi. Nei dizionari moderni è rimasta citata come negli ospedali di Parigi, dovette formulare conclusioni di ordine ge-
la predisposizione individuale, congenita, ereditaria di acquisire un nerale davanti ai suoi alunni della cattedra di terapeutica che occupò
determinato gruppo di malesseri. Il suo autore la rese evidentemente così degnamente. [aspetto psicologico è stato la base per altri intenti
più profonda e significativa: "Predisposizione congenita o acquisita ma (Kretschmer).
essenziale e invariabilmente cronica, in virtù della quale si producono
alterazioni multiple nella forma, però uniche nell'essenza". Pende e Maranon prendono come base ciò che nella loro epoca
~' ostituisce quanto di più profondo e di più trascendente si conosce
È possibile che Trousseau abbia conosciuto le idee di Hahne- della patologia dell'uomo, riconosciuta nel campo endocrino e, così, i
mann e vi è persino qualche autore che riferisce qualche relazione tipi che si evidenziano, si ricollegano e costituiscono gruppi basici, de-
evidente tra un saggio e l'altro. Ciò che è certo, è che la concezione fì ni.ti tali sulle basi del predominio o dell'alterazione di uno o alcuni di
geniale di Trousseau offerta al mondo medico non fu utilizzata e nean- questi organi. È, del resto, un procedimento positivo molto valido per
che sviluppata convenientemente, né l'autore propose basi sufficienti una medicina a predominio materialista, e di scientificità sperimentata

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.. PR0CES0 SANCHEZ ORTEGA APPUNTI SUI MIASMI

già all'epoca di Claude Bernard sui processi fisiologici fino ad un cer- ,1vcvano in comune la somiglianza dei tessuti che li costituivano, questi
to punto dimostrabili. Ma sono ora indubbiamente rimasti come un !css uci sono formati, adesso, da cellule, e l'analisi microscopica, già di
magnifico strumento per la conoscenza dell'infermo e dell'uomo, in pcr sé meravigliosa, permette di riconoscere in ogni cellula un indi-
accordo con le linee di questi maestri. vicl uo che comunica, in relazione con molti altri che gli sono simili
· con i quali forma un conglomerato che dà, come ultima risultante,
Ma l'importante è segnalare la coincidenza di tutti i pensatori l'organismo umano. L'origine della patologia, nella prima cappa, si ri-
nel campo medico per mettere in evidenza l'importanza del "terreno" ltce a supposizioni, nella seconda cappa fu ricercata negli organi, che
che predispone che praticamente genera, o quanto meno modula la rano stati scoperti e descritti, nella terza cappa si frugò nei tessuti che
sofferenza. Marafion dice testualmente: "La scienza costituzionalista è ·oscicuivano cali organi ed ora nelle cellule che costituiscono gli innu-
rina.ta ... è fondamentale per le nuove generazioni di medici orientati merevoli individui che formano l'essere umano.
ad un percorso scientifico, permeato di sostanza biologica. Gli altri, i
professionisti, coloro che fanno della nostra scienza un lavoro affran- Ora, nell'affannosa e sempre più intensa analisi, si scompone la
cato dalla biologia, non hanno bisogno di ciò, né di niente. Ma il loro .,.llula nei suoi diversi componenti e in essi si cerca, con lo stesso affan-
regno, a lungo andare, non è della medicina". no, co n l'aiuto della biochimica, la causa della malattia, per elevare dal
pit'.1piccolo elemento alla totalità la conoscenza del processo morboso
In questo modo sintetizza gli apprezzamenti di Bield, di Schaffer, · '"o nseguire la migliore influenza su di esso.
di Bauer, Jiménez Dfaz, Richard, ecc. ecc., ed egli è fondamentalmente
un costituzionalista dal suo punto di vista di endocrinologo. Talvolta la Fisiologia può concepirsi e spiegarsi a spese dei mu-
1:i menti o processi biochimici degli acidi nucleici e degli altri com-
Ebbene, d'accordo con le considerazioni generali sulla Patologia po nenti della cellula, ma è importante sottolineare che la cellula è un
di autori moderni, come il Dr. Pérez Tamayo, la patologia è passata per i ncl ividuo a sé, a livello del quale si realizzano tutti i mutamenti e le
differenti epoche in modo che dal macroscopico si passa al microscopi- !'un zioni che si succedono nell'insieme organico, cioè nell'individuo e,
co e, attualmente, al biochimico. Dal concetto umorale, all'organico, per quanto ci compete, nell'essere umano. Ma mi sembra importante
al tissulare e al cellulare e infine al molecolare. L'umorale corrisponde ,\cgnalare qualcosa che Pérez Tamayo ci lascia come sentenza nel suo
alla fase ipotetica della medicina nel suo intento di spiegare la causa tcs to: "I medici che si separano dall'anatomia patologica cessano di
profonda della sofferenza. La fase organica corrisponde all'inizio dello mprendere la malattia, e i loro sforzi per porsi di fronte ad essa, sono
studio analitico degli organi per mezzo delle autopsie e l'osservazione va ni e disorientati".
delle modifiche effettuate nelle differenti parti del corpo a causa del-
la sofferenza. La fase tissulare corrisponde ad uno stato più avanzato Il maestro Mayoral Pardo che, non bisogna dimenticare, fu il
dell'analisi che non è soddisfatta rimanendo nei limiti dell'organo, ma lèlndatore della cattedra di terapeutica co,s.Ì nella nostra Università
che scopre la relazione di parti diverse per la somiglianza costitutiva ·ome nella scuola Medico Militare, cattedra nella quale rimase per
delle stesse attraverso i tessuti. La fase della patologia che può chia- lun ghi anni, ci dice: "Quando i medici si rendono conto che 110110-
marsi cellulare, corrisponde a quest'altra tappa dell'analisi che vuole .~1:1nte l'uso corretto dei loro medicamenti in malattie infettive, non si
essere esauriente. Armata di lenti di ingrandimento che aumentano la 1 icsce a debellarle, si rinnova l'interesse per le nozioni del terreno e si
risoluzione, essa permette agli studiosi di riconoscere che, se l'uomo rk:o nosce che l'infezione non è tutto e si ricorre a elementi terapeutici
era formato di organi che furono scoperti e misurati e se gli organi ( hc cercano di modificare ciò che abbiamo di costituzionale" . "Questa

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PR0CESO SANCH EZ ORTEGA
APPUNTI SUI MIASM I

nozione, per ciò che riguarda la terapeutica". Il terreno "è l'organismo


vivente considerato come un sistema completo nel quale l'Anatomia,
la Fisiologia, la psiche, gli antecedenti ereditari e acquisiti, le in-
fluenze ambientali si presentano come aspetti analitici di un tutto in-
divisibile". Sottolinea questo maestro, così profondo nell'osservazione
di tutti gli aspetti della Medicina, che lo studio delle malattie croniche,
costituzionali, del terreno e della biotipologia dei pazienti è una delle
grandi tendenze della medicina moderna.

Anche la considerazione sommaria o, per meglio dire, la sola CAPITOLO II


enumerazione di alcuni autori, che hanno considerato l'aspetto costi-
tuzionale nella medicina, ci riconduce necessariamente a riconsiderare
ciò che Hahnemann lasciò scritto; per questo lavorò per 12 anni con- "IL CONCETTO HAHNEMANNIANO
secutivi per la realizzazione corretta del metodo curativo che avrebbe
costituito e sul quale insistette, fino alla stanchezza, con i suoi discepo- DELLA TEORIA DEI MIASMI"
li: le malattie croniche o Miasmi.

La loro scoperta nella Clinica di Hahnemann.

Le soppressioni come cause che determinano uno stato patologi-


co più profondo.

Nozioni che danno fondamento alla teoria della Psora.

Il concetto hahnemanniano di miasmi indicato nelle sue opere


fondamentali, Organon e Trattato delle Malattie Croniche, come
diatesi, discrasia, o predisposizione.

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39
APPUNTI SUI MIASMI

È risaputo che il maestro, dopo aver eretto il monumento dot-


Lrinario dell'omeopatia e la sua tecnica corrispondente, osservò nella
pratica, senza dubbio strettamente unita ai principi del suo metodo,
he i risultati, benché soddisfacenti e evidentemente preferibili e su-
periori a quelli della vecchia medicina, lasciavano, ciò nonostante, un
~rosso punto interrogativo rispetto alle recidive della sofferenza o del-
la successione di stati morbosi nell'ammalato apparentemente curato,
he lo facevano persistere in una condizione di salute molto relativa e
on la tendenza evidente a produrre sindromi o stati patologici succes-
sivi o periodici con qualche similitudine o relazione con gli anteriori.
ioè, che nei veri infermi c'erano e si succedevano stati di sofferen-
za che sembravano diversi per l'osservatore superficiale, ma nei quali
si scopriva, ad una osservazione minuziosa, un nesso di identità, una
·aratteristica che li univa; e così quelle che parevano malattie diverse
presentate da uno stesso ammalato attraverso la sua biopatologia risul-
tavano essere correlate ad un fondo che costituiva la predisposizione a
patire in maniera caratteristica, sia nelle disfunzioni che nelle lesioni.
uesta predisposizione, scoperta nella parte costituzionale, cioè nella
parte costante dell'uomo organico e la persistenza nella forma della sua
:spressione, Hahnemann la chiamò Miasma o malattia cronica, rico-
noscendo in ciò il germe latente di ogni processo patologico, cioè la
:a usa inevitabile degli squilibri evidenti che riconosciamo come malat-
ti e, e che non possono essere dedotti totalmente da fattori occasionali,
ma che contengono sempre la condizione recettiva dell'individuo cioè
la sua predisposizione a quelle. Così la malattia acuta denota l' esten-
sione e la forma di quella parte costituzionale che la determina e
he viene riconosciuta come causa prima.

Hahnemann dice testualmente: «La medicina omeopatica fedel-


mente seguita, come ho dimostrato nei mi$i scritti ed in quelli dei
miei discepoli, ha provato in modo evidente la sua superiorità non
Nolo nelle malattie acute, ma anche nelle epidemiche, come nelle febbri
,~po radiche. Ma il numero delle malattie croniche sparse sulla superfice
!d ia terra è infinitamente più grande» (oggi lo è ancora di più). Il
lrnLtamento di queste affezioni da parte della medicina antica, non è
servito che ad accrescere le sofferenze degli ammalati, e ciò è dovuto

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PR0CES0 SANCH EZ ORTEGA APPUNTI SUI MIASMI

alle droghe violente impiegate in grandi dosi, stupefacenti, applicazio- avrebbero reso i medicamenti, anche i più omeopatici , prescritti alle
'
1
ni esterne ed altre pratiche soppressive che facevano in modo che «le 'I losi più appropriate, ogni volta meno efficaci, e si sarebbe giunti alla
affezioni, che il soggetto aveva avuto fino ad allora, venivano sostituite ·o ndizione che a malapena avrebbero procurato un leggero sollievo.
da uno stato morboso più temibile, provocato dal trattamento». «Così ' osì le affezioni si sarebbero riprodotte sempre con qualche modifi-
si modifica la nosologia di una malattia che, nel fondo, rimane la stes- ·azione anche quando l'infermo fosse stato obbediente al regime e a
sa, aggiungendo nuovi sintomi dovuti ai medicamenti». «Persino in lutto quello che gli fosse stato ordinar~. Linizio del suo trattamento
queste malattie croniche, quando non siano troppo snaturate dall' al- ispirava fiducia, il suo prolungamento produceva effetti più o meno fa-
l9patia, gli omeopati riescono a dare molti più benefici all'infermo di vo revoli e il suo termine distruggeva ogni speranza ... ». «Senza dubbio
quelli che si possono ottenere con altri trattamenti» e «gli infermi trat- questa dottrina era e sarà eternamente sostenuta dalla base immutabile
tati così, potrebbero credersi totalmente sani, apprezzando il benessere .lella verità». Da che cosa dipendeva dunque il risultato meno favo-
raggiunto e paragonandolo con le sofferenze che avvertivano prima di revole o sfavorevole che si otteneva con l'Omeopatia nei trattamenti
essere stati alleviati dalla Omeopatia». «D'altronde è sufficiente deviare lelle malattie croniche?
un po' dal regime ordinario, per cattivo tempo, per un esercizio esage-
«Le malattie acute non solo cedono all'uso oculato dei rimedi
rato del corpo o dello spirito, per avvenimenti inaspettati, dolori, pre-
occupazioni, tristezze ecc., perché l'infermo, apparentemente curato, meopatici, ma la maggior parte impiega poco tempo a sparire sotto la
presenti di nuovo i suoi mali, accompagnati da nuovi accidenti, se non sola influenza della eminente forza conservatrice che mai è a riposo
più molesti, certamente più ostinati».
nel nostro organismo». «Perché la forza vitale, che vigila sull'integrità
.lell' organismo (Vis Medicatrix Naturae), che lavora senza riposo per
Lomeopata agiva come se si trattasse di una nuova sofferenza ondurlo alla guarigione, anche nelle malattie acute più gravi e sulle
(come si faceva prima della conoscenza dei MIASMI, PRIMA che quali i medicamenti omeopatici esercitano una influenza così efficace,
Hahnemann desse a conoscere la sua dottrina e così come si conti- non può da sé, sola, riuscire ad ottenere la guarigione reale e permanen-
nua a fare quando non si conosce o si dimentica questa dottrina). Le di queste malattie croniche, neanche con i medicamenti omeopatici
«Si ricorre ai medicamenti conosciuti con relazione di somiglianza ai che coprono con la maggiore ampiezza i sintomi attuali? ... ». «Quale
sintomi, ma accade che le sofferenze che sembravano eliminate, torni- ostacolo si oppone a ciò? Questo problema mi doveva condurre all'in-
no ad apparire e cedano in forma meno completa della prima volta; e ves tigazione della natura di queste malattie croniche. Trovare la causa
quando riappaiono per la terza volta, il successo è ancora minore ... ». ; giungere al giudizio, se era possibile, più esatto sulla loro vera natura,
«Si vedono scoppiare nuovi sintomi che non è possibile far sparire se 'ra ciò di cui mi occupai senza riposo durante gli anni 1816 e 1817».
non in maniera incompleta con i mezzi più omeopatici e le sofferenze «ln questo lasso di tempo il DISPENSATORE DI OGNI BENE mi
sono assolutamente persistenti, favorite dalle circostanze ambientali e permise di giungere, grazie ad assidue meditazioni, ad infaticabili in-
dalle condizioni psichiche che incrementano lo stato patologico ... ». vestigazioni, ad osservazioni fedeli e a sperimentazioni esatte, alla solu-
«Accadeva che un avvenimento propizio ad ispirare allegria, un cam- zione che deve essere presa in favore del genere umano».
biamento felice nella situazione del soggetto, un viaggio piacevole, un
bel tempo duraturo, interrompessero l'affezione cronica in modo no- «Non ho lasciato intendere, ciò nonostante, questi sforzi inau-
tevole e, per un periodo di tempo più o meno lungo, per cui il disce- d i.ti né al pubblico né ai miei discepoli, e non ho voluto tenere conto
polo omeopata supponeva che la malattia fosse stata curata. Ma questa lell'ingratitudine, che così frequentemente mi è stata dimostrata ...
tregua non sarebbe stata mai di lunga durata e le frequenti ricadute soprattutto perché non è mai conveniente anzi, a volte, è persino pre-

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rr

PR0CES0 SANCHEZ ORTEGA APPUNTI SUI MlASM I

giudizievole, parlare o scrivere di temi che ancora non sono stati matu- merevoli osservazioni di medici, che la soppressione di un esantema
rati». «Solo verso il 1827 comunicai i principali risultaci di questi studi di tipo scabbioso sia per un trattamento sbagliato che per qualsiasi
a quelli, tra i miei discepoli, che più hanno contribuito al progresso altra causa, era immediatamente seguito, in soggetti in apparente stato
della Omeopatia... l'ho fatto perché l'umanità non finisse col perdere cli buona salute, da sintomi che mettevano in evidenza l'esistenza di
del tutto questa scienza qualora fossi stato chiamato in seno ali' eternità una disarmonia interiore che bisognava combattere come un nuovo
prima di averli portaci a termine ... ». «Il fatto è che le malattie croni- nemico con i mezzi della nuova medicina, e poco a poco sono giunto a
che, specialmente quelle non veneree, trattate omeopaticamente anche conoscere i mezzi più efficaci contro questa affezione primitiva, origine
nelJa migliore forma, riapparivano varie volte sotto forme più o meno cli tanti mali che designo PSORA» (Malattie croniche). 2
modificate, con nuovi sintomi aumentati e con maggiore intensità nei Nella maggior parte degli ammalati osservati, Hahnemann verificò an-
suoi a~cidenti; questa osservazione tante volte ripetuta fu la prima cosa tecedenti della scabbia. La Psora, dice il maestro, è la fonte comune di
che mi fece pensare che in questi casi e in tutte le affezioni croniche, tante malattie croniche che sembrano differire essenzialmente benché
si è trattato solo un aspetto, una porzione di un male primitivo nel fondo sono la stessa cosa e aggiunge: «In Europa, come in cucci i
profondamente localizzato, la cui vasta estensione si deve intuire paesi del globo, non si trovano, stando alle testimonianze che abbiamo
dai nuovi sintomi che si aggiungono di tanto in tanto e che non raccolto, altro che questi tre miasmi cronici, dai quali provengono
devono farci supporre che sono malattie diverse». la maggior parte delle sofferenze croniche. Questi sono la Sifìlis che
deriva dalla malattia venerea ulcerosa; la Sicosi o malattia delle prolife-
È necessario conoscere l'estensione totale degli accidenti razioni e la Psora che ha come prima manifestazione l'esantema della
e i sintomi corrispondenti a questo male primitivo e sconosciu- scabbia».
to, prima di illudersi di aver scoperto i medicamenti omeopatici. «La Psora è la malattia cronica miasmatica più antica, la più am-
È necessario essere capaci di scoprirli, di vincerli e di curarli in tutta piamente propagata, la più molesta e, senza dubbio, la più sconosciuta,
la loro estensione, in tutte le loro manifestazioni, cioè in tutte quelle che ha tormentato i popoli durante migliaia di anni e che, negli ultimi
parti che li fanno apparire come malattie differenti». secoli, genera migliaia di sofferenze acute e croniche molto diverse che
affliggono il genere umano ogni giorno di più» ... «Così cronica, come
«Ciò che si manifestava con chiarezza è che codesto male primi-
la Sifilis e la Sicosi, si estingue solo con l'ultimo alito di vita, anche la
tivo era di natura miasmatica e cronica e non poteva essere vinto né
più prolungata ... la natura non riuscirà mai a distruggerla da sola».
grazie ali' energia di una costituzione robusta né cedere con il regime
«I fenomeni morbosi, attraverso i quali si manifesta, hanno acquistato
più salutare o il genere di vita più corretto, ma che si sarebbe aggravato una cale estensione che, solo fino ad un certo punto, può essere spie-
fino alla fine della vita, dando luogo a sintomi ogni volta più molesti
abile con l'immenso sviluppo che hanno acquisito passando per così
come si osserva in ogni malattia costituzionale cronica». lungo tempo in tanti milioni di organismi».
«E così anche un'infezione venerea ulcerosa che non è stata ben «li miasma psorico, ordinariamente, si prop.aga quando il paziente ri-
curata (da rimedi adeguaci come il mercurio, suo specifico) si trasfor- ·eve un trattamento soppressivo contro l'esantema pruriginoso, re-
ma in Sifilis e non si cura da se stessa, ma aumenta ogni volta di più, spingendo all'interno gli effetti di questa eruzione soppressa.
penetrando in profondità, e non cessando di produrre nuovi sintomi e :osi l'umanità soffre le conseguenze del fatto che la manifestazione
più molesti fino a che il soggetto muore». ·sterna della psora sia diminuita e faccia molti più progressi nell'inter-

«Nella stessa maniera ho verificato personalmente e con le innu- C. F. S. Hahnemann, Le Malattie Croniche, § 24-25, pag. 50, Edizioni CeMON, Napoli, 2008.

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.~
PR0CES0 SANCHEZ ORTEGA APPUNTI SUI MIASMI

no, producendo la moltitudine di sintomi che costituiscono la legione nel suo modo iniziale di manifestarsi, alle affezioni che chiama mia-
di malattie croniche, la cui origine non sospettano i medici e pertanto smatiche acute o a carico di una porta di ingresso nella quale il virus,
non possono curare ... quando la psora si limitava alla pelle, rimpiazza- così dice testualmente, penetra ed invade tutto l'organismo e si carat-
va le malattie interne e non si osservavano tanto le affezioni nervose, terizza per tre fasi:
spasmodiche, cancerose, paralizzanti, distruttive, e le perversioni fisi-
che e morali che sono tanto comuni nella nostra epoca». 1 - Il momento dell'infezione.
«La psora si spoglia così dei suoi sintomi cutanei e produce mali inter- 2 - Il periodo nel quale l'organismo è invaso dalla malattia.
ni ... » «... è incredibile fino a che punto sono colpevoli i medici moderni
cfell;i. scuola antica, del crimine di lesa umanità quando suppongono e 3 - La manifestazione di questo sviluppo in tutto l'organismo.
trattano le eruzioni psoriche come malattie locali limitate alla pelle e,
Lesantema scabbioso riduce al silenzio la Psora interna, come
pertanto, trattano localmente, con topici o medicazioni di azione par-
l'ulcera la sifilide interna: quando queste manifestazioni si sopprimono
ziale (come ai nostri giorni si tratta nuovamente la scabbia) e quando
con mezzi innaturali, si generano quei mutamenti che costituiscono
ritengono che se la pelle si è rigenerata si è ottenuta la guarigione, senza
affezione interna.
riconoscere la relazione indiscutibile che hanno tra loro le sofferenze.
Con questi risultati troviamo i tumori, i dolori persistenti, le affezioni Si comprende ciò che Hahnemann sottolinea rispetto alle innu-
ipocondriache o isteriche, le affezioni polmonari, degenerative, asma e merevoli soppressioni che hanno sofferto queste malattie, inizialmen-
molte affezioni mentali» ecc. ecc .... te pruriginose o ulcerose, nel caso della psora e la sifilis, e catarrali e
specialmente blenorragiche nel caso della sicosi, attraverso i secoli nei
Il maestro dà innumerevoli citazioni di medici del suo tempo,
quali sono state trattate con la medicina enantiopatica soppressiva.
che notano queste ripercussioni dei pensatori della medicina che
allora, come ora, ragionano profondamente e osservano i risulta- A causa di ciò, questa forma latente del miasma è abbandonata
ti trascendenti. Enumera poi comunicazioni e articoli diversi di e sorgono, con intensità, sue manifestazioni grazie allo stimolo delle
medici di alto prestigio che coincidono con codeste osservazioni e condizioni ambientali o emozionali che lo favoriscono, che sono pro-
continua la sua esposizione: «Chi potrà, dopo aver riflettuto su ciò, pizie al suo sviluppo.
essere così cieco da non riconoscere in questa immensa malattia, il più
funesto di tutti i miasmi cronici?». «Chi avrà l'audacia di pretendere Questo adeguamento, affinché si manifesti il miasma, risiede
che l'esantema psorico, la tigna o l'herpes ecc. non sono che malattie in una omogeneità, cioè in una similitudine della noxa ammalante
cutanee superficiali e che si possono sopprimere con qualsiasi mezzo esterna dell'ambiente e la condizione di malattia, o predisposizio-
esterno?». ne, che l'individuo ha nella sua ereditarietà patologica e in quan-
to ha acquisito o aumentato per la sua .,inadatta maniera di vivere.
«Di tutti gli errori che si possono rimproverare ai medici mo- Ciò accade per il difetto, l'eccesso o la perversione delle funzioni es-
derni della vecchia scuola, realmente questo è il più pregiudizievo- senziali della vita o che corrispondono alla sua condizione di essere
le, il più vergognoso, il più imperdonabile». organizzato: funzioni nutritive, riproduttive e di relazione che le sono
inerenti e inevitabili.
Dopo queste nozioni che sono alla base della teoria della Psora,
Hahnemann si riferisce ad essa nell'aspetto eziologico, paragonandola, La concezione del miasma come un virus contagioso è congenia-

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PR0CES0 SANCHE~ ORTEGA AP PUNTI SUI MIASMI

le agli studiosi materialisti della medicina antica; è facile da capire e da della psora latente, come fame insaziabile, mani frequentemente fredde
accettare, in concordanza con la teoria microbica e con il desiderio di o sudate o una secchezza persistente dei capelli, con facile caduta degli
individuare la patologia e, distruggendola o eliminandola, conseguire stessi o un ritardo nei mestrui, o una fiacchezza nello svegliarsi, infine,
la salute dell'ammalato. È il ragionamento semplice che viene adottato qualche acciacco, al quale l'individuo non presta attenzione credendosi
inizialmente nella medicina e da tutti i principianti. sano».

I.:uomo di fronte alla sofferenza, cerca una causa che quasi mai «E solo l'esperto conoscitore scopre in questi leggerissimi sintomi
riconosce dentro di sé, in se stesso; mal' attribuisce alle più diverse cir- la psora, che può permanere come addormentata nell'interno dell'or-
costanze o fatti, un raffreddamento, questa o quella sostanza alimen- ganismo per anni, senza costituire una malattia cronica definita». «Ciò
tare, un dispiacere provocato da questa o quell'altra persona, e quando nonostante anche tra circostanze esteriori favorevoli, a misura che la
appaiono i microbi.. . oh! ora questi sono i nemici dell'umanità che persona avanza in età, è sufficiente un piccolo dispiacere, un raffred-
causano tutti i mali. dore o una trasgressione al regime alimentare per produrre un attacco
violento, anche se poco duraturo, di qualche malattia: una colica in-
[obiettivo fondamentale della medicina sarà con questa premes- tensa, una infiammazione bronchiale o una febbre, ecc., la cui intensi-
sa, il riconoscere solamente quei microbi che corrispondono ad ogni tà non è in relazione con la causa apparente che l'ha determinata» .
malattia e distruggerli ... ma quella che sembrava una soluzione irrefu-
tabile sta risultando una nuova chimera. «Così in un bambino o in un adulto, apparentemente sano nono-
stante la psora latente, è sufficiente che l'organismo sia scosso da una
Ciò che è certo è che la teoria microbica, con forti basi e dimo- causa esterna, come forti percosse, una frattura o un malattia contagio-
strazioni indubbie, si addentrò nella medicina ingigantendo la sua pro- sa, soprattutto mal trattate dall'allopatia, oppure che viva in maniera
iezione, e che gli omeopati, nella grande maggioranza, non poterono scorretta la propria esistenza, in forma sedentaria o in posti inadeguati,
sottrarsi a questa allucinazione; così molti professori dell'Omeopatia o che debiliti la sua forza vitale con emozioni deprimenti, amarezze,
conclusero facilmente, servendosi delle parole del MAESTRO HAH- delusioni, ecc. perché l'abbattimento prodotto in queste forme risve-
NEMANN riferendosi al contagio, che i microbi costituivano ciò che gli la psora dal suo stato letargico. Dando luogo a manifestazioni di
egli chiamò miasmi acuti e i virus i miasmi cronici (M. Tyler). accidenti gravi, costituendo affezioni persistenti che si aggravano ogni
volta di più, quasi senza nessuna pausa e arrivando al grado più terribi-
La realtà patologica deve intendersi in un'altra forma. le» «... con differenti vizi acquisiti nell'educazione, nei suoi costumi, o
Lo psorico latente sarà, in assoluto, predisposto al contagio della nel genere di vita, regime, occupazioni, inclinazioni delle sue capacità
scabbia, come il sicotico lo sarà alla gonorrea e colui che ha una trac- morali, ecc.».
cia corrispondente al terzo miasma, lo sarà alla malattia ulcerosa. Il Rispetto alla sicosi, il maestro, nelle sue osservazioni e nella valu-
miasma, come diatesi, patologia costituzionale, o condizione scatenante, tazione che fa di essa nello stesso testo delle malattie croniche, ci dice
Hahnemann lo definisce nelle seguenti citazioni del suo stesso testo: «Si che «è il miasma che genera il minor numero di malattie croniche
può condurre, per molti anni, una vita molto gradevole e dedicarsi con e che le sue manifestazioni si presentano solo di tanto in tanto».
libertà alla proprie occupazioni, mentre si è giovani o nella pienezza della
vita, senza incontrare ostacoli; superare, con esito favorevole, i casi della Aggiunge poi che tale malattia delle proliferazioni, che appare
vita e sopportare, quasi senza accorgersene, uno o alcuni dei sintomi generalmente giorni o settimane dopo un coito impuro, che è stato

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PR0CES0 SANCHEZ ORTEGA APPUNTI SUI MIASMI

seguito da scolo gonorroico, viene generalmente trattata con mezzi della psora, l'ulcera della sifilis o i bubboni ed i condilomi della sicosi
esterni, che spesso la sopprimono soltanto, e solo temporaneamente; e che impediscono la loro esplosione) . Se si sopprimono queste mani-
in questa forma aggiunge il maestro: «privata la sicosi del suo sintomo festazioni, presto o tardi si ripercuotono all'interno, producendo ogni
locale, che manifesta l'affezione interna, deve manifestarsi in un'altra specie di sofferenze, tutte le malattie croniche che ha sofferto l'umanità
forma più molesta con sofferenze secondarie ... ». per secoli e che non esisterebbero se i medici avessero cercato di curare
radicalmente questi tre miasmi o diatesi ... » che sono stati caratterizza-
Rispetto alla sifilis dice nelle prime pagine: «... È così, per esem-
ti, ognuno con forme specifiche, dall'AUTORE DELLA NATURA.
pio, che un'affezione venerea ulcerosa, che non è mai stata combattuta
con il mercurio, suo specifico e che si trasforma in sifilis, non si elimi- Nei paragrafi seguenti abbonda in queste concezioni e nel 206,
na da se stessa, ma aumenta ogni anno, anche nei soggetti più robusti specialmente, le chiama discrasie e torna a chiamarle diatesi nei se-
e che conducono una vita la più regolare: non cessa che con la morte, guenti righi: «da diatesi psorica, la causa fondamentale, la più frequen-
producendo ogni volta sintomi nuovi e più molesti ». te delle malattie croniche».

Nell'ultima edizione dell'Organon dell'Arte del Guarire, ci È dunque il concetto di diatesi o discrasia o di patologia costi-
sono molti riferimenti ai miasmi che il maestro considera come diatesi tuzionale quello che persiste nella geniale concezione di Hahnemann
o infermità costituzionali (basterà riferirci ai paragrafi 78, 82, e dal 203 rispetto ai miasmi cronici: una condizione di esistenza anomala, dovuta
al 208 specialmente, ma soprattutto al paragrafo 5 quando indica tutto all'estendersi delle alterazioni che, costituendo le prime manifestazioni di
ciò che può aiutare per la guarigione ... ecc.). «Il medico deve utilizzare squilibrio organico della forza vitale, si ripercuotono nella totalità dell' es-
tutti i mezzi possibili a sua disposizione per determinare: sere e arrivano a modificarlo in forma permanente, predisponendolo ne-
cessariamente a diverse sofferenze, in concordanza con le caratteristiche
1. Nelle malattie acute la causa occasionale più probabile.
delle manifestazioni soppresse.
2. Nelle malattie croniche le loro fasi più caratteristiche, potendo sco-
È chiaro che nei concetti dottrinari hahnemanniani, necessari per
prire anche l'origine, la causa profonda e fondamentale, generalmente
comprendere e trarre tutto il profitto possibile dalla dottrina dei mia-
dovuta a un miasma cronico o diatesi ... ».
smi, c'è, in primo luogo, ciò che si riferisce alla salute, alla malattia e
Il più illustrativo e preciso dei paragrafi dell'Organon relativi ai alla guarigione sul piano dinamico.
miasmi, è il 204 che dice così: «Se si escludono i disturbi funzionali o
Per molti anni e, per meglio dire, fino a pochi anni fa, l'inegua-
le affezioni croniche soggettive e oggettive, originate da un genere di
gliabile dottrina dei miasmi e la sua importanza insuperabile era sta-
vita contrario all'igiene, così come le innumerevoli malattie da medi-
La oggetto di dimenticanza, disprezzo, disinteresse, perché non si era
cinali prodotte dai metodi di trattamento irrazionali e perniciosi che i
strutturata una tecnica che mettesse in evidenza la sua utilità clinica,
medici allopatici hanno impiegato, la maggior parte delle malattie cro-
adeguandola ai progressi raggiunti e raggiungibili nella Biologia, spe-
niche che resta si deve allo sviluppo delle tre diatesi o miasmi cronici
ialmente in ciò che ha più relazione con la medicina.
seguenti: la sifilis interna, la sicosi interna e soprattutto, in proporzione
maggiore, la Psora interna. Ognuna di queste tre affezioni era già dif- Indubbiamente vi sono innumerevoli tentativi di interpretazione
fusa in tutto l'organismo e lo ha invaso in tutte le direzioni prima ; di applicazione della dottrina miasmatica, e tutti hanno contribuito,
che apparisse il sintomo primario (le eruzioni scabbiose pruriginose in forma maggiore o minore, cercando di risolvere le incognite o di

50 51
PR0CES0 SANCH EZ ORTEGA A PPUNTI SUI M lAS MI

f
eliminare imprecisioni che sorsero da ciò che il Maestro lasciò esposto
sui miasmi.

Nell'Associazione Medica «HOMEOPATfA DE MÉXICO»,


fondata nel 1960, si è lavorato in forma ininterrotta esternando, dif-
fondendo e, a volte, discutendo gli approfondimenti e studi sui miasmi
di Hahnemann, che realizzai dal 1940, e le cui prime considerazioni
sono nella mia tesi di laurea «Natura e Omeopatia» e, posteriormente,
i1y diversi articoli presentati in Congressi nazionali ed Internazionali e
soprattutto nella «Memoria», con i lavori relativi alla prima Assemblea
CAPITOLO III
di questa associazione ed edita nel 1964.

Prima di esporre i frutti di questi lavori, bisogna precisare ciò "CONDIZIONI PER rACCETTAZIONE
che è indispensabile per comprendere in tutto il suo valore e nei suoi
molteplici aspetti e ineguagliabile trascendenza, la dottrina dei miasmi DELLA DOTTRINA MIASMATICA"
cronici.

Per comprendere la teoria miasmatica in tutta la sua profondità e


trascendenza è indispensabile avere assimilato completamente la
filosofia medica hahnemanniana, specialmente i concetti di salu-
te, malattia, guarigione.

Limportanza del Natura Morborum Medicatrix e del sapere esat-


tamente in che consiste il vero Simillimum.

Un paziente di mercurio che risulta di calcarea.

.,

52 53

l _.,__
APPUNTI SUI M IASM I

La condizione indispensabile per comprendere la dottrina mia-


smatica è: LA CONOSCENZA REALE E COMPLETA DELLA FI-
LOSOFIA MEDICO OMEOPATICA HAHNEMANNIANA.

A - II concetto di salute, di malattia e di guarigione compresi in


questa filosofia come processi che si realizzano sul piano dinamico. La
salute come equilibrio dell'essere umano; la malattia come squilibrio
della forza vitale; la guarigione, come ritorno all'armonia con se stesso
e con il tutto.

«La salute è il benessere fisico, mentale e sociale e non solo l' as-
senza di affezioni o malattie»

... Questa definizione dell'O.M.S. viene a corroborare - poiché


sintetizza quella dei grandi pensatori della medicina della nostra epo-
ca - quella che corrisponde ai pensatori di tutti i tempi e ovviamente
al pensiero di Hahnemann e dei suoi grandi discepoli Kent e Higinio
Pérez: la salute come uno stato di esistenza, in euritmia in armonia con
il tutto, in equilibrio tanto organicamente come psichicamente. Que-
sto concetto deve essere assimilato profondamente da ogni studente di
O meopatia e tenuto presente per ogni ragionamento.

La malattia è, per derivazione, un altro stato di esistenza. La vera


malattia, che trasforma integralmente l'essere umano e lo rende diver-
o ed ostile alla comunità e viceversa, è un nuovo stato di esistenza,
fisiologicamente esattamente pari a quello normale. E a mettere in evi-
denza la malattia, è proprio lo sforzo accentuato che la natura compie
per restituirlo alla normalità e la serie di sintomi o fenomeni per mezzo
dei quali la nostra natura, producendo questo sforzo, tende a riportare
alla salute. ,J

B - Bisogna dunque aver presente in ogni caso in tutti i ragionamen-


ti di ordine medico il NATURA MORBORUM MEDICATRIX, o VIS
MEDICATRIX NATURAE, o in altri termini, che la natura, come forza
he mantiene ciò che è stato creato, è nell'essere umano, ciò che produce
gni rettifica in un determinismo di persistenza che è sempre correttore.

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-"
I

PR0CES0 SANCHEZ ORTEGA APPUNTI SUI MIASMI

Tutto si realizza a spese della forza curativa della natura. Ciò lo La vera similitudine, che deve indicare il rimedio «Simillimum»
hanno riconosciuto tutti i maestri della medicina sin da Ippocrate. A leve comprendere o contenere la massima analogia del rimedio con
questa Vis Medicatrix Naturae, Hahnemann si riferisce specialmente la malattia; tutto il potenziale dell'elemento terapeutico che si cerchi
nei suoi paragrafi 10 e 13 dell'Organon nei quali dice testualmente: Li utilizzare, con l'espressione o stato di esistenza che vive il nostro
«rorganismo materiale, senza la forza vitale, è incapace di sentire, di paziente e che è l'unica cosa che costituisce la malattia.
operare, di conservare se stesso; tutte le sensazioni nascono e tutte le
funzioni vitali si realizzano per mezzo del principio vitale che lo anima, La malattia come già abbiamo detto, è in realtà, una serie di
tanto nello stato di salute, come in quello di malattia». «Di conseguen- fenomeni che la natura umana realizza PER RITORNARE ALLO
za la malattia che non va sotto il dominio delle cause evidentemente STATO DI ESISTENZA NORMALE, compiendo essenzialmente
matèriali che corrispondono alla Chirurgia, non è mai e in nessuna la sua missione nel determinismo di persistenza riscontrabile in
misura separata dall'essere vivo; questo è un assurdo che solo un cer- tutti gli esseri. Non deve quindi basarsi, la vera prescrizione omeo-
vello materialista potrebbe immaginare. È solo la sregolatezza di questa patica, in una o alcune somiglianze ma nella massima somiglianza.
forza vitale, di questo principio dinamico che lo anima». ccorre cioè che l'analogia sia la più completa possibile, come se, esa-
minando una serie di oggetti, supponiamo sedie o libri, volessimo or-
Il maestro Pérez riassume magistralmente questi concetti con linarli secondo la loro analogia. Se siamo degli osservatori superficiali
queste parole: «La malattia non è altro che un modo di essere, un ag- o ignoranti, accomoderemo le sedie una vicino all'altra considerando
gettivo del sostantivo uomo». la grandezza o il loro colore; ma se siamo degli intenditori le riuniremo
Se la vita, come la salute, come la malattia si comprendono meglio in base allo stile architettonico al quale appartengono. Così i libri, per
realizzandosi in un piano dinamico, in questo stesso piano dobbiamo colui che si limiti alla superficialità, saranno accomodati uno accanto
concepire la guarigione come lo sforzo, e il conseguimento attraverso all'altro secondo la misura o il colore delle rilegature o delle copertine,
la vis medicatrix natura, di riportare all'equilibrio e all'equanimità, che mentre il vero bibliotecario li raggrupperà, li avvicinerà secondo la ma-
costituiscono la salute. teria che trattano.

C - Capire fino al massimo, cioè fino alle sue verifiche più lontane Poniamo un piccolo esempio di ordine clinico; ci si presenta un
e più trascendenti, in che cosa consiste il vero simillimum e giammai ammalato che si lamenta di dolore all'ipocondrio destro, di acidità
accontentarsi o pretendere che l'Omeopatia si realizzi con l'apparente ;astrica, di defecazione insufficiente e a volte a palline, con alito catti-
e infantile concordanza di un buon numero di sintomi dell'infermo vo, salivazione abbondante e sudore facile; il dolore a volte si presenta
con quelli più caratteristici prodotti da un rimedio. all'ipocondrio sinistro o alla regione iliocecale definendosi come un
indolenzimento o una lacerazione che diventa più forte di notte; erut-
La più grossa sconfitta che soffre l'Omeopatia si deve al fatto che razioni specialmente notturne, evacuazion$ spesso senza soddisfazio-
il maggior numero dei medici che la praticano, anche se convinti e ne e l'infermo è facilmente irritabile, impaziente e inoltre nervoso: ci
persino appassionati delle sue principali basi dottrinarie, nell'applicar- fa supporre che mette in evidenza un quadro di Mercurius Solubilis.
la sul malato, la riducono ad un sistema terapeutico, fondato sull' ap- Possiamo assicurare che è il suo simillimum e inoltre, se glielo diamo
plicazione del medicamento simile. Così, il principale o più apparente è quasi sicuro che lo allevieremo parzialmente o totalmente. Al medi-
gruppo di sintomi, segnalano il rimedio apparente e ingannano lo stes- ;o superficiale questi dati bastano, non vuole sapere di più né ne ha
so medico che crede di applicare una corretta Omeopatia. bisogno. La medicina è già stata scelta e i risultati, forse immediati,

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APPUNTI SUI MIASMI
P R0CES0 SANCHEZ O RTEGA

saranno la testimonianza del suo successo e della sua grande qualità di lrll'l11fcrmo e produrrà non solo un sollievo immediato dei sintomi
omeopata, con maggiore ragione se ha impiegato una 200 C in dose
lu· lo :1ffliggono, ma lo stimolo più adatto affinché,questo essere uma-
lO , diriga tutte le sue reazioni, tanto somatiche che animiche, verso la
unica. Sarà un "Maestro" dell'Omeopatia. Se ha avuto l'attenzione di
indicare altri esami di laboratorio e fare un buona ispezione della re- vr•1.i omeostasi ed equanimità che gli permetta dunque non solo il sol-
gione, constatando con radiografie, biometrie, ecc. che si trattava di l11·vo <l ai disturbi che lo affliggono, ma un adeguamento agli altri mec-
una deficienza epatica con infiammazione dello stomaco e della regio- l'llllolo nella migliore disposizione a servirli; favorendone il maggior
IH·11<:fì cio, la possibilità di godere e far godere, a quanti lo circondano,
ne cecale, il successo è da portare a un congresso dimostrando oltre
alla sua saggezza, la conferma che «mercurio» è la medicina adatta a 11 p11icno la propria esistenza.
t; li disturbi, con una predilezione o tropismo per questa regione, e Pacciamo attenzione. Non utilizziamo la Calcarea soltanto per
degrio di essere tenuto in conto per l'elaborazione delle «Terapeutiche pI t·scriverla ma perché lo richiede la vera totalità sintomatica, per aver
Omeopatiche». Tale medico rimane degno della gratitudine dell'am- 11dcguatamente gerarchizzato tutte e ognuna delle manifestazioni_paco-
malato e del riconoscimento dei suoi colleghi, in una gerarchia molto !1,gicbe; e non si pensi che il risultato benefico sia stato tardivo. E anzi
considerevole. Ma ... la clinica hahnemanniana domanda qualcosa di pili immediato, ma nell'ordine, o nel senso che deve realizzarsi; dal più
più. Osserviamo più esaurientemente il nostro ammalato e troveremo pl'(londo al più superficiale, dal più importante al meno trascendente,
altre cosette: notiamo che il paziente è timido, è timoroso in varie 11wvendo e rettificando tanto le sensazioni come la struttura del nostro
circostanze: viaggiare in camion lo rende nervoso e in aereo molto più, p,1·1.iente. (Scheda 32- 34' DCO/Pp del nostro archivio).
ed anche lo innervosiscono altri motivi e questo lo scopriamo facendo
parecchie domande. Diventa facilmente ansioso, la sua ansietà è con
paura, oltre la sua timidezza percepita e constatata, scopriamo che è
riservato, che si offende facilmente e che è risentito; che peggiora con
il tempo umido, con dolori come punture nelle estremità e che questi
sintomi, dei quali si è venuto a lamentare, li ha già sofferti in varie
occasioni e riappaiono dopo una serie di impressioni o di spaventi per
circostanze di lavoro. Tanto nella sua vita familiare come nelle sue atti-
vità, nei suoi impieghi, sembra essere accondiscendente, ma nel fondo
è un po' anticonformista e disposto alla polemica. È stato allevato con
una relativa austerità da un padre rigido e nonni severi. Infine, senza
maggiori considerazioni biopatografiche scopriamo, rimanendo stret-
tamente legati all'ortodossia hahnemanniana, che c'è, in forma domi-
.,
nante, una condizione psorica, anche se con una pennellata sifilitica,
ma che indica e reclama per la vera totalità sintomatica, una Calcarea
carbonica come vero simillimum e non un Mercurio come in un pri-
mo momento sembrava. Lo studio repertoriale e della materia medica
ce lo confermano.

La Calcarea, come medicamento costituzionale, investe la totalità

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58
APP UNT I SUI M IASMI

CAPITOWN

"SINTESI DI CIÒ CHE ALCUNI GRANDI


MEOPATI HANNO PENSATO SUI MIASMI"

• Coincidenza con il significato che gli abbiamo dato e che si


dimostra nel presente studio.

• IL MIASMA, MALATTIA COSTITUZIONALE.

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APPUNTI SUI MIASMI

Molti autori antichi e moderni affrontano lo studio della dottri-


11:ldei Miasmi; il Dr. A. J. Grosso (argentino), riferendosi al rimedio
111iasmatico:

«È una questione importante che non sempre abbiamo potuto


1lso lvere pienamente» ... «Nel parlare dei miasmi parliamo di cause
k·ll 'eziologia delle malattie acute e croniche» ... «Così noi diciamo una
11drome asmatica psorica sicosica, o un'alterazione mentale sicosica o
itfì li cica. Con la qualificazione eziologica completiamo l'enunciazione
lrl caso». Grosso rimandava i miasmi all'alterazione del ritmo vibrato-
1l0, partendo naturalmente dal concetto dinamico di malattia.

«Lammalato ha un'alterazione del suo ritmo vitale ... che termina


Il a formazione di questa o quella lesione che è un epifenomeno».

Anche l'argentino Vijnovsky ci dice nel riferirsi alla costituzione


11 O meopatia (1955): dobbiamo far rilevare che la nozione di miasma,
bt·nché in un certo modo, abbracci il concetto di costituzione o si
111 richi con esso, è in realtà un principio di raggruppamento e dassi-
irnzione di una grande quantità di segni e sintomi e dà giustamente
1n'idea precisa di tendenza o suscettibilità morbosa. Si può dire di un
11 fo rmo che, come succede praticamente sempre, presenta due o tre
1,llas mi conosciuti, o un predominio evidente di uno di essi, però co-
t lrs ta diagnosi di miasma non dà una individualizzazione del paziente
lc! rimedio) ma è indice di orientamento rispetto alla comprensio-
H' della sua idiosincrasia morbosa e profonda.

on la nostra forma di interpretare e applicare la dottrina dei


,11nsmi coincide il pensiero di un altro argentino Horacio L. Roux
lic dice nel 1955: «La malattia cronica costituisce, benché normale,
11 110 stato (di esistenza) al quale si è adattato l'organismo per sopravvi-
YNt', cercando un nuovo metabolismo tollerabile, ' assicurando una via
Il d iminazione alle sue tossine e rispettando, fin dove è possibile, la
!1 111:,,ione più o meno efficiente degli organi nobili. Qualunque altera-
ne di queste funzioni riadattate, porterà con sè un nuovo squilibrio,
1111 11 0 più difficile e complesso da risanare del precedente, posto che
111 11 0 meno elementi disponibili e minor forza vitale per incanalarli».

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APPUNTI SUI MIASMI
PR0CES0 SANCH EZ ORT EGA

Non deve meravigliare che citiamo vari autori argentini, giacché ma come un aspetto metastasico, incatenato ad una situazione morbo-
nelle loro associazioni così laboriose e degne di rispetto, hanno operato s:i, che risalta come onde di maggiore o minore altezza, su di un fondo
ed operano profondi pensatori e Unicisti puri e specialmente molti ·ostituzionale» «... stati discrasici o diatesici che condizionano l' ap-
hahnemanniani. Il Dr. C. A. Gutiérrez nello scrivere sul significato parizione di malattie o sindromi, considerati ognuno di essi erronea-
dei sintomi, ci dice: «La malattia cronica è la modificazione operata mente come entità cliniche separate e indipendenti ... alterazioni mor-
nel dinamismo vitale, in seguito alla quale si crea uno stato speciale bose dell'organismo intero che possono incidere sulla struttura stessa
che denominiamo suscettibilità che, snaturato, gli fa perdere la sua lell' individuo, attaccando il suo genotipo ... , che possono considerarsi
modalità essenziale, cioè il potere ordinatore ... Dobbiamo riconosce- ome malattie della costituzione, come l'insieme di proprietà morfolo-
te nell'individuo ammalato due aspetti perfettamente definiti: da una giche, fisiologiche e psichiche che distinguono l'essere umano ... ».
parte la malattia, che non è altro che dinamismo vitale snaturalizzato Quello che alcuni grandi omeopati hanno pensato sui miasmi.
da qualcosa che crea una suscettibilità e che Hahnemann denominò
miasmi, che producono modificazioni pure; e dall'altra parte, la perso- Referenze sui miasmi che troviamo nei diversi autori: Granier,
na umana inserita in un ambiente, che in una combinazione seriale di nel suo omeolessico, li stima semplicemente, in accordo con le prime
modalità, ci permetterà di catalogare il caso morboso individuale». ·sposizioni del Maestro Hahnemann, come «emanazioni» o «effiuvii»
ossia particole minute volatili, che sfuggono agli strumenti per il loro
Nicolas M. Cicenia ci definisce il miasma come uno stato co- ri conoscimento ma ai quali è suscettibile l'organismo umano e, imme-
stituzionale patologico di base di un essere: «È la costituzione integra 1iacamente, li fa coincidere con la natura dei nostri medicamenti, chia-
psicofisica dell'ammalato che si trova alterata. È un organismo che è mando questi «miasmoidi». Seguendo questo pensiero, un po' indefi-
predisposto a determinate malattie, a diverse perturbazioni, con carat- nito, di Granier, Conrado Medina, autore di un libro di Omeopatia,
teristiche e modalità proprie, ed è questa individualità, diversa in ogni pensa che Hahnemann produsse solamente una ipotesi filosofica ri-
essere, la base del trattamento omeopatico». spetto ai Miasmi. Henry Allen, professore del collegio Hering di Chi-
Il maestro argentino Don Tomas P. Paschero, ci dice: «In Ome- ago e maestro consacrato fra i classici omeopati, ci dice, nell'iniziare il
opatia si concepisce la costituzione come un dinamismo patogeno che primo capitolo della sua opera, Medicina Omeopatica: «La scoperta
l'individuo eredita e modifica nel corso della sua vita con tre direzioni dei miasmi cronici da parte di Hahnemann fu un colpo mortale per i
diverse verso la infiammazione, la distruzione o la proliferazione dei oncetti erronei dell'eziologia delle malattie nella sua epoca e non lo è
tessuti. Queste tendenze dinamiche morbose Hahnemann le chiamò meno ai nostri giorni (1906), nonostante siano passati cento anni, sia
miasmi, termine paragonabile a quello di diatesi, discrasia, terreno o nato durante questo periodo un esercito di pensatori e ricercatori, dei
costituzione dando loro il nome di Psora, Sifilis, e Sicosi. La concezio- quali molti già andati via da questa vita, da quando Hahnemann disse
ne hahnemanniana di una diatesi dinamica ridotta alla psora, alla sifilis che la Psora era la causa o l'elemento fondamentale di tutto ciò che è
e alla sicosi, è l'unica ragione che permette di comprendere l'unione in onosciuto come malattia».
una entità comune di fenomeni così diversi come quelli che si produ- «... Molte strutture eziologiche si sono sollevate per cadere sot-
cono in una alternanza». LO il proprio peso o per esserne demolite altre ... » probabilmente, una
«La malattia attuale con la quale si presenta un ammalato, non Ielle più grandi e solide, è la patologia cellulare di Virchow... , nella
deve concepirsi come un capitolo separato dai suoi precedenti vitali, sua dottrina dell'attività indipendente della cellula, rimane occulto il

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APPUNTI SUI M IASM I
P R0CES0 SANCHEZ O RTEGA

vitalismo, cosa insostenibile per qualsiasi scuola materialista di medi- lio similare e non abbiamo nessuna conoscenza delle leggi di azione
cina... «Potrebbe qualcuno domandare perché è necessario per un vero r reazione; come possiamo sorvegliare il progresso di un caso senza
omeopata conoscere questi miasmi cronici? Che influenza può avere una conoscenza definita di queste forze morbose o miasmi con i suoi
111 isteriosi ma persistenti avanzamenti, pause, riposi, movimenti pro-
che un medico rifiuti o adotti la teoria psorica purché scelga il rimedio
più simile possibile? E aggiunge Alleo: «L'ultimo rigo è molto opportu- gressivi, ripetuti e attacchi lungo linee estranee e non familiari di cui
li1

no: Sempre che selezioni il rimedio più simile possibile ». «La verità non conosciamo le possibili e molteplici modalità d'azione?
è che non possiamo scegliere il rimedio più simile possibile a meno Concluderemo con questa citazione di Alleo (che disgraziata-
çhe non comprendiamo il fenomeno dei miasmi basilari esistenti ed in mente si perse, dopo, in speculazioni su una pseudo-psora, della scro-
attività, perché il vero similia si basa sul fatto di essere o no coscienti di
fo la ecc.) :
codesta realtà».
«Il carattere del miasma ci dà il carattere dell'affezione o la for-
Nell'esempio precedente l'ammalato apparentemente di mercu- mula della malattia».
rio risultò di calcarea, perché il medico, da vero omeopata, percepì
codesta condizione psorica soggiacente; osservò che l'ultima classifi- Un altro maestro messicano, che anche ha lasciato opere scritte,
cazione di sintomi, che apparentemente sembrava corrispondere al li Dr. Lara de la Rosa, riconosce, con Federico Averastury, la psora
terzo miasma, sifilis, aveva antecedenti debolmente riflessi nella parte ·ome lo stato conflittuale fra «l'io» e «l'ego», che origina una disto-
generale, nella parte costituzionale e nella parte psichica del paziente; e Il ianeurovegetativa, origine dei primi disturbi basilari della patologia
precisamente, con questa idea di ciò che è miasmatico, portò a termine um ana; e fa riferimento a H evert A. Roberts che nei suoi «Principi
la sua indagine, diagnosi e indicazione terapeutica, cambiando verso lell'arte di curare con l'Omeopatia» nel 1936, lanciò l'ipotesi che la
Cale. psora fosse equivalente alle malattie di carenza o deficienza.

E ritorno al maestro Alleo che aggiunge: «Non è la stessa cosa Il maestro Higinio G. Pérez identifica i miasmi con le predispo-
procedere solo come un pratico della materia medica, che è quello a sizioni morbose, con tendenze organiche regressive e dice testualmen-
cui si riduce il medico che cerca solamente il simile aprioristicamente, !<.:: «il Cristo Redentore, portando la croce sulle spalle, è il simbolo
senza altro ragionamento che quello che gli permettono i sintomi con- lell'umanità predestinata al sacrificio della morte sulla croce, che è il
fessati ed evidenti che sembrano costituire la totalità, poiché contengo- peso del proprio organismo».
no sintomi mentali e generali». L'omeopata hahnemanniano deve per-
Ci ricorda la magistrale definizione di diatesi di Trousseau, che
cepire e cercare sempre ciò che vi è di trascendente nella biopatografia
già abbiamo segnalato, e aggiunge: «la molteplicità di manifestazioni
(come chiama Paschero tutto l'antecedente patologico) così come in
li una stessa origine caratterizza una vera c;Liatesi ... ». «Questo aspetto
tutto ciò che si può dedurre dall'azione terapeutica e dalle sue conse- multiplo di affezioni della stessa origine ha indotto a inglobare in tre
guenze ... per giungere ad accettare come suprema finalità della nostra 1i pi tutte le predisposizioni di evoluzione aciclica. Il processo nutritivo
arte quella sentenza di Higinio G. Pérez: «NON BASTA ASSICU- s<.: rve di base alla sua classificazione. La nutrizione si turba per eccesso,
RARE L'INDIVIDUO CHE È FUGACE, È PIÙ IMPORTANTE per difetto o per perversione ... » e poi il maestro Pérez fa riferimento
ASSICURARE LA SPECIE». ( relazione) alla scrofola, all' artritismo e all'erpetismo dove non lo se-
Alleo aggiunge: «Inoltre si supponga che prescriviamo il rime- gui amo, differendo un po', ma che ci serve enormemente per trovare la

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66
,...

P R0CES0 SANCHEZ O RTEGA APPUNTI SUI M lASMI

l
vera relazione di queste alterazioni nutritive con la parte miasmatica.

Il maestro Pérez continua cosi: «la sifilis è la manifestazione che


danneggia il potenziale conservatore della specie. Come le macchine
difettose danno appena qualche risultato e poi si scompongono, così
l'organismo malformato per la perpetuazione della specie, ottunde
la sua potenza generatrice». Hahnemann prima di intraprendere la
completa riforma della medicina, nel suo gran Trattato sulle Infermità
CAPITOLOV
Qroniche, si riferisce alle veneree e sifilitiche; considera queste ultime
costituzionali. «Il male venereo localizzato si riferisce all'alterazione ri-
parabile; mentre nella sifilis l'infezione ha invaso tutto l'organismo, gli "GENERALITÀ SUI MIASMI. LA BASE DELLA
ha dato un'impronta ed è diventata costituzionale». «Il male venereo l,ORO CLASSIFICAZIONE E IDENTIFICAZIONE:
costituzionale, ossia la sifilis, è un'altra forma di stato morboso, con
molteplici rappresentazioni, che riconosce una sola causa: una discrasia ''• 11 , DIFETTO, L:ECCESSO E LA PERVERSIONE.
dove prospera il germe della sifilis». «Il concetto della malattia cronica,
ll icercati, riconosciuti e verificati come le alterazioni nutrizionali e
cioè incurabile, e pertanto permanente, è come la propria personalità
lì siopatologiche che caratterizzano rispettivamente la psora, la sicosi e
che non cambia con il tempo, dipende da tutti i fattori che le danno
forma ed essenza e costituisce l'idiosincrasia». l:1 sifilis hahnemanniane".

Concludiamo questo capitolo con le parole del Dr. E Prof. Miguel


de Vazquez y Gonzalez: «la mancanza di conoscenza dell'eredità hahne- Concordanza di questa identificazione con ciò che mostra la Pa-
manniana ha sempre condotto all'errore. Deplorevole errore!». tologia generale, la Materia Medica e la Clinica.

Assegnazione di una tonalità ad ogni miasma.

Applicazione della dottrina miasmatica nell'osservazione di ogni


essere umano.

.~

68 69
APPUNTI SUI MIASMI

Per tutto quello che si può ricercare nella dottrina miasmatica di


Hahnemann, la sola cosa che mancava era completarla o, per meglio
dire, complementarla con qualcosa che rendesse più facilmente rico-
noscibili le caratteristiche di ogni miasma e, allo stesso tempo, classifì-
are i sintomi per utilizzarli nella clinica; così che codesta meravigliosa
dottrina non rimanesse oggetto di mera speculazione senza la così for-
midabile utilità pratica che contiene e offre.

E ... chi sono io? Mi si potrebbe dire, per tentare questa "com-
plementazione"? In verità mi è toccato solamente in sorte di collegare
: assimilare le idee di tutti i pensatori che ho citato e, benché molte
.I i esse le conobbi posteriormente all'elaborazione di questa tesi ezio-

logica, la sorte ha voluto che indagassi sulla loro effettiva coincidenza


co n la realtà della patologia, con la realtà dei sintomi nelle patogenesi
· ron la realtà della clinica. Tutto questo, naturalmente, richiese molti
:tnni di osservazioni, di ricerche, sia per la parte esposta e presa dalla
lomina di numerosi autori, sia per i testi e libri diversi di Biologia, Pa-
1ologia, Istologia, di Logica, Filosofia e Sociologia, ecc .. In tutti questi

sfo rzi risultò sempre la validità dei ragionamenti, come negli esempi
: applicazioni pratiche dei maestri dell'Omeopatia, quali Kent, Allen,
11 . G. Pérez, Allendy, Nebel, Vannier, ecc.

Si possono concepire solo tre forme di alterazioni delle funzioni


·cl lulari: IL DIFETTO, L'ECCESSO E LA PERVERSIONE. Tutto
·iò si può formulare in termini molto diversi, ma l'alterazione nu-
1ri L iva rimane ridotta a ciò, e quel che attiene alla cellula si riferisce
111l 'organismo nella sua totalità. Dall'alterazione nutritiva della cellula
rlw.1ca la sua disfunzione e da questa la lesione o l'alterazione della
i! n I ttura. E accettiamo questa semplicità come inconfutabile perché in
ss:1 troviamo le espressioni di tutte le condizioni patologiche naturali
k ll 'o rganismo, come di quelle che si ottengono nella patogenesi dei
1 lrn cdi. Così la Materia Medica dovrà evidenziare o meno questa affer-

fllllZ ione (che abbiamo esposta molto tempo fa e che già molti autori
· m lleghi sono andati assimilando, rendendola evidente nelle loro co-
111 un icazioni a Congressi e in articoli di riviste, sulle quali ci seguono) .

71
APPUNTI SUI MIASMI
PR0CES0 SANCHEZ ORTEGA

Noi la esponemmo per la prima volta a caratteri cubitali nella La prima reazione di fronte all'agente aggressivo è di inibizione,
memoria della I Assemblea della nostra associazione Homeopatia de la seconda di fuga, la terza di aggressione.
Mexico e nella mia tesi di laurea nel 1944. Questo è quanto caratterizza i miasmi e con queste nozioni cer-
Alla Psora corrisponde la caratteristica del Difetto; alla Sicosi heremo di riconoscerli: nell'osservazione microscopica delle cellule
quella dell'Eccesso; alla Sifilis quella della Perversione. E ripetiamo, dovremo trovare queste caratteristiche come anche nella Clinica.
se questo fosse un errore o una semplice ipotesi, non lo conferme- Se il peristaltismo di un intestino, per esempio, è lento, è meno del
rebbe né la forma dei sintomi, né la coincidenza delle patogenesi, né normale, abbiamo la condizione psorica; se è esageratamente accelerato,
ancor meno, l'applicazione nella clinica. Ma, fortunatamente ciò non è la condizione sicosica, e se è pervertito in spasmo, sarà sifilitica. Una
solo' risulta dalla conferma completa della coincidenza con quanto la- costipazione è primordialmente psorica; una diarrea, essenzialmente
sciò scritto il Maestro Hahnemann e i grandi classici e pensatori della sicosica e uno spasmo dissenterico, sifilitico, per la sua espressione in
Omeopatia, ma trova applicazioni così vaste o così generali che eviden- quanto a sintomo. Una brachicardia sarà psorica, una tachicardia sico-
ziano e giustificano il tenace impegno del Maestro per dare fondamen- sica e un'aritmia sifilitica. Chiariamo immediatamente che questo in
to alla dottrina miasmatica. nessun modo vuol dire che un sintomo isolato sia necessariamente
corrispondente a un miasma, così dunque sempre bisognerà riferirsi
La Psora è, indubbiamente, lo stato costituzionale del difetto,
all'insieme, alla totalità che è quella che segna realmente il soggetto.
della carenza, della mancanza nel senso del meno, dell'inibizione, con
Ma continuando, la timidezza sarà necessariamente psorica; l'ostenta-
i suoi risultati; ciò che dedusse Roberts lo conferma la Fisiopatologia.
zione o fatuità sicosica, il desiderio di uccidere sifilitico.
inibendosi nella stessa maniera l'individuo uomo come l'individuo
cellula, riduce tutta la sua espressione, si nutre male e si debilita; e La secchezza di una mucosa denoterà psora, come la secrezione
facciamo attenzione che si può anche dire invertendo i termini, che, aumentata sicosi e l'ulcerazione o distruzione sifilis. È chiaro che pos-
se si nutre male, si debilita e si inibisce e che, se si debilita e si inibi- siamo trovare, e troviamo quasi sempre riunite, due o tutte e tre le con-
sce, si nutre male. La mancanza per difetto o per inibizione porterà la dizioni miasmatiche che costituiscono una complessità funzionale e di
predisposizione a diversi disturbi immediati: all'eccesso, cercando di lesioni difficili da classificare e quindi da trattare terapeuticamente.
compensare il difetto, e alla perversione, quando si uniscono queste
alterazioni. Per questo, e a ragione, il Maestro suppone la psora come I rimedi nelle loro patogenesi e la clinica nelle sue applicazioni,
la condizione base di tutta la patologia umana. La sicosi è il miasma o daranno testimonianza di ciò o la negheranno.
stato costituzionale dell'eccesso, dell'esuberanza, della ostentazione o Un rimedio più caratteristicamente omeopsorico come Calcarea
della fuga. Le cause morbose sono aggressive e, davanti all'aggressione, o China dovrà contenere e presentare nella sua lista di alterazioni pato-
la condizione psorica produce inibizione, mentre la sicosi, stimola la genetiche, come nelle sue riprove cliniche, sintomi nei quali prevalga
fuga. la condizione psorica. Del resto, come abbiamo già indicato e ripetuto,
Il terzo miasma, che chiamiamo sifilis o syphilis, come vuole che tutti i rimedi hanno sintomi dei tre miasmi e tanto più, quanto più
si scriva Flores Toledo per differenziarla un pò dal suo significato nella ostituzionali sono. Ma possiamo osservare che molti presentano nella
medicina antica, è lo stato costituzionale che genera la perversione che loro maggioranza, in forma predominante, sintomi e alterazioni che
è distruzione, degenerazione, aggressività. corrispondono quasi sempre ad uno o ad un altro degli stati costitu-

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72
APPUNT I SUI MIASM I
PR0CES0 SANCHEZ ORTEGA

zionali sottolineati da Hahnemann. E ce ne sono come Lycopodium APPLICAZIONE DELLA DOTTRINA MIASMATICA
che hanno tanto sintomi di uno come di un altro miasma, e che li NELrOSSERVAZIONE STATICA E DINAMICA
costituiscono in veri trimiasmatici come dimostreremo più avanti. DI OGNI ESSERE UMANO
La Calcarea come medicamento omeopsorico predominante, dovrà
contenere sintomi con il predominio dell'inibizione, della mancanza, Così come negli ammalati, l'omeopata, può estendere le sue osser-
della minusvalia, della carenza psorica; della freddezza, della lentezza; vazioni a tutto il genere umano; ogni individuo passerà davanti a noi con
benché, come gran rimedio costituzionale, non mancheranno, nella caratteristiche personali che, nella patologia attuale, prendono il nome
SU<;l patogenesi, sintomi con la caratteristica della distruttività sifilitica di idiosincrasia o semplicemente di personalità quando non si tocca la
che sono in maggior numero dopo quelli psorici, ed anche altri con parte medica, ma quella biotipologica o etnica.
l'esuberanza o l'eccesso sicosico.
Per l'omeopata ogni individuo, sano o ammalato, deve essere ri-
I COLORI E I MIASMI conosciuto e definito secondo le sue caratteristiche miasmatiche.

Una coincidenza, anche mirabile, tra le molte che riscontra lo Osserviamo, trattenendoci sulla soglia del nostro focolare o del
studioso, in relazione ai miasmi e alle conoscenze di ordine generale, nostro ufficio, ciascuno degli individui che passano davanti a noi. Se
è quella relativa ai colori. I miasmi sono tre: Psora, Sicosi e Sifilis e i non siamo abituati all'osservazione e ora la realizziamo, ci renderemo
colori base sono anche tre: l'azzurro, il giallo e il rosso. E mirabilmente, conto che ogni persona che passa, è così diversa dalle altre, che molto
anche ognuno di questi colori base riflette, con una approssimazione difficilmente le si potrà accomunare. Subito ci accorgiamo che sono,
innegabile, le caratteristiche del miasma. Lazzurro, come sappiamo, è nella maggior parte, molto lontani da un prototipo da noi idealizzato
un colore freddo, di moderazione, di passività, mentre il giallo è bril- o da un modello stimato normale. Alcuni passeranno con occhiali,
lante, vistoso, allegro, e il rosso è caldo, passionale, con la distruttività a causa del loro astigmatismo o miopia o della loro fotofobia, altri
del fuoco. Ciò è servito per poter con questa correlazione, che sembra sembreranno troppo magri, altri troppo bassi, alcuni molto alci, quelli
prestabilita, assegnare ad ogni condizione miasmatica un colore. obesi, questi sciupati, altri francamente sproporzionati, altri con parti
molto sviluppate in opposizione ad altre più piccole o poco sviluppate.
Ogni ammalato o ogni caso clinico avrà il suo colore, offrirà una Osserviamo infine, che la maggior parte delle persone che sono passate
sfumatura risultante dal suo contenuto psorico azzurro con il suo ag- di fronte a noi, mostra anomalie morfologiche molto evidenti, che
gregato giallo sicosico e il suo apporto di rosso sifilitico. Ogni essere fanno formulare immediatamente l'ipotesi di una patologia profonda,
umano, logicamente, avrà una tinta peculiare in concordanza con la di una anormalità ereditata più che acquisita che, come possiamo fa-
sua particolare mescolanza miasmatica. Ciò, può portarci a diverse ap- cilmente dedurre, corrisponde a molte generazioni, delle quali questi
plicazioni pratiche che emergono poco a poco e nelle quali gli investi- individui, come del resto tutti noi, sono la successione ininterrotta e
gatori omeopati avranno molto da indagare. ne perpetuano i difetti o mancanze, nella ~utrizione, nella condotta
oppure nella manifestazione delle sofferenze, quasi una zavorra per-
manente deformante e ineluttabile. Questo è precisamente il miasma,
che è presente in tutti gli esseri umani. Il negativo, ossia tutto ciò che
si oppone alla libera realizzazione dell'essere umano in quanto tale,
come un'entità intellettiva e volitiva, che stabilisce la sua sensibilità at-

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APPUNTI SUI MIASM I
PR0CES0 SANCHEZ ORTEGA

traverso la sua materia, per sistemarsi al suo posto, sempre uno nuovo, e, se ogni individuo ha un apporto predominante o condizione mia-
nella successione innovatrice delle forme, nella perenne metamorfosi smatica più orientata alla psora per esempio, il colore che lo rappre-
dell'energia cosmica e divina. senterà sarà un tono di predominio azzurro, benché con una aggiunta
li giallo e di rosso, ossia della sicosi e della sifilis che, in qualche misu-
Questo accumulo di carenza o inibizione, di eccesso o ostentazio- ra, tutti portiamo. Però, siccome la quantità dell'apporto del miasma
ne, di perversione o distruttibilità, si manifesta in ognuno degli esseri lominante è diversa in ogni individuo ed anche l'aggiunta degli altri
umani ed è dovuto alla molteplicità di eredità patologiche che portia- miasmi è in differenti gradi o quantità, possiamo dire che le tonalità
m<:> con noi. Logicamente non presenteremo un solo tipo di queste saranno tanto varie quanto più sono varie le tonalità nei colori.
anomalie o malformazioni, ma l'insieme di queste tre forme fonda-
mentali e uniche della disritmia biologica. Ogni individuo, benché Così ci saranno innumerevoli tipi di psorici in concordanza con
apparentemente del tutto normale, presenterà segni evidenti di queste il proprio grado predominante di codesto miasma e con i differenti
stimmate attraverso le quali si inserirà nel genere umano, realizzerà ontributi di sicosi e quelli, anche molto variabili, di sifilis. In modo
le sue funzioni e raggiungerà la sua maggiore o minore trascendenza he se rappresenteremo con una cifra, supponiamo 100, la totalità del
nell'insieme. Questo vuol dire che la nostra vita si realizzerà all'inter- predominio psorico insieme a quello degli altri miasmi, le proporzioni
no di un determinismo, accettabilmente derivato dal costituzio'nale cli queste centinaia saranno semplicemente innumerevoli nella loro va-
e dal biologico, conforme al miasma. Esattamente così: plasmato dal riazione.
miasma. Così, l'uomo che guardiamo passare con relativa lentezza, che Se avessimo, ad esempio, un soggetto prevalentemente psorico,
mostra impassibilità nelle sue azioni e che ci guarda con relativa timi- supponiamo un 68% di psora, un 22% di sicosi e un 10% di sifilis,
dezza o insicurezza, avrà le qualità dominanti della psora. La ragazza tradotto in colore avremo un bruno verdastro caratteristico. Se pren-
spiritosa, che cammina ancheggiando, rendendo più evidente, attra- dessimo un altro individuo anche predominantemente psorico, con
verso il vestito giallo le sue linee o le sue curve, sarà prevalentemente un 40% solo di psora, un 35% di sifilis e un 25% di sicosi, tradotto
sicosica. Quell'altro, che passa diffidente e con viso imbronciato, come in colore avremmo sempre un bruno ma completamente diverso dal
disprezzandoci con uno sguardo offensivo, pronto alla sfida o ali' ag- precedente, sarebbe un violetto rossiccio, sgradevole. Se lo psorico do-
gressione porterà il marchio delle qualità sifilitiche. minante avesse un 85% di psora, un 10% di sifilis e un 5% di sicosi, il
È chiaro che dobbiamo ricordare, in ogni istante, che i miasmi olor lilla che lo rappresenterebbe sarebbe assolutamente diverso dalle
sono sempre mescolati in un individuo; pertanto, benché l'atteggia- to nalità degli altri casi. Ogni essere umano ha, all'interno di questi
mento e la presentazione di qualsiasi soggetto corrisponda maggior- concetti, una tonalità che l'omeopata, osservatore, traduce in sintomi
mente ad una di queste modalità fondamentali, ci saranno in lui, ine- o manifestazioni di ordine miasmatico attraverso i quali si può rico-
vitabilmente, alcuni segni e alcune o molte manifestazioni delle altre noscere e definire e, in base a ciò, dedurré le loro manifestazioni e,
due, anche se sempre, in ogni tappa della sua esistenza, si manifesterà conseguentemente, la sua probabile evoluzione.
la preponderanza di una di esse, ora della psora ora della sicosi, ora Questa rappresentazione dei differenti soggetti in una tonalità
della sifilis. romatica, potrà avere un' ampissima applicazione quando tutto ciò
Pertanto, se uno dei colori fondamentali corrisponde ad ognuno sarà compreso meglio, posto che la nostra unione con il tutto universa-
dei miasmi, l'azzurro alla psora, il giallo alla sicosi e il rosso alla sifilis, le non può non tener conto del colore. Questo perché abbiamo in noi

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76
APPUNTI SUI M IASMI
PR0CES0 SANCHEZ ORTEGA

stessi una variazione notevole dello stesso colore nelle nostre diverse
parti e perché l'analogia, in virtù della quale si producono tutti gli
esseri, deve contenere il colore tanto nella sua percezione visiva quanto
nella sua strutturazione dinamica. Sono quasi sicuro, anche, che ognu-
na delle nostre dinamizzazioni medicamentose darà su una pellicola
ultrasensibile una tonalità caratteristica.

Tornando al nostro obiettivo dobbiamo accettare che ogni essere


umano, al suo presente, è caratterizzato da una modulazione miasma-
tica attraverso la quale cerca di emergere costantemente la sua indivi-
dualità. Quando l'ostacolo del miasma è tanto considerevole da deter-
minare la deviazione della naturale tendenza a realizzarci in un senso o
nell'altro, esso produce il sintomo o i sintomi che ci danno ragione del
CAPITOWVI
conflitto tra l'io che combatte per manifestarsi e l'ostacolo o negatività
costituiti dai miasmi. Per questo Hahnemann ci dice che, quando la
malattia è vinta dalla forza vitale, lo spirito dotato di ragione, che risie-
de in noi, può impiegare liberamente i suoi strumenti vivi e sani per i "LAPSO~'
più alti fini della propria esistenza (§9 dell'Organon).

Salta alla vista come sia enormemente utile ed imprescindibile,


• Nozione fondamentale della Psora.
per colui che voglia correttamente chiamarsi omeopata, la conoscenza
e il riconoscimento di ciò che è miasmatico in ogni essere umano e • Il suo migliore ritratto nella patogenesi di Calcarea.
specialmente negli ammalati, percependo e accertando, attraverso ciò,
i suo antecedenti, e quindi, deducendo dai suoi antecedenti patologici,
i miasmi. Classificando tutti i segni e sintomi, in concordanza con le
caratteristiche segnalate ad ogni miasma, considerando la forma attra-
verso la quale paralizzano o deformano la corretta espressione dell'in-
dividualità di codesto uomo e deducendo la sua probabile evoluzione,
cioè il suo pronostico; non con le ipotesi di una patologia organicistica ,J

che generalizza sulle particolarità, ma davanti alla realtà specifica del


soggetto che ha innanzi e che può studiare nei suoi molteplici aspetti
di persona umana, utilizzando i suoi antecedenti, la sua presentazione,
il sottofondo della sua vita attuale e la probabile proiezione e le sue
possibilità di fronte alla testimonianza del negativo che le sue condi-
zioni miasmatiche costituiscono.

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78
APPUNTI SUI MIASMI

PSORA
Rappresentazione del miasma per eccellenza, come il Maestro la
definì, la cui presenza è alla base di ogni possibile acquisizione delle
altre forme di sofferenza.
È allora inevitabile la seguente equazione:
Se la malattia è lo squilibrio della forza vitale, lo squilibrio che
emerge dal pensiero e trascende tutto l'essere, è necessario e conse-
guenziale che questo pensiero anomalo parta da un'intelligenza e da
una volontà già difettose o squilibrate. Parliamo, del resto, della ma-
lattia che già riconosce un fondo miasmatico. I.:origine della prima
malattia, la lasciamo invece per speculazioni successive delle quali pos-
siamo segnalare solo la posizione di libertà dell'uomo, che gli permet-
te la trasgressione; che la trasgressione lo porta allo squilibrio e che
quest'ultimo è la malattia iniziale.
Ma, quando codesto squilibrio diventa trascendente, quando in-
vade con le sue conseguenze tutto l'individuo e non solo, ma diventa
PERMANENTE, allora riconosciamo le caratteristiche del MIASMA,
perciò definiamo il miasma come uno stato morboso costituzionale
o diatesico - diatesi magna - che determinerà la forma di esistenza
dell'individuo certamente ammalato. La Psora è lo squilibrio del DI-
FETTO; della mancanza; dell'inibizione; dell'alterazione, del ritmo
nel senso del meno, generando ciò che è carente e insufficiente in tutti
gli organi e in tutte le sue cellule. Nella sfera mentale l'inibizione non
può diminuire ciò che è individuale; non può rendere più piccola, di-
ciamo, la volontà o diminuire la capacità di capire, può però bloccarle,
diciamo legarle o ancorarle, intorpidirle, conservare minore memoria
di esse nel proprio essere, trattenendolo nella sfera contemplativa e
dell'immaginazione; in quella concettuale che deve custodirlo e ripe-
terlo per non perderlo e dimenticarlo. Questo è il processo mentale
dello psorico. La mente non è deformata ma legata, come tutta la fun-
zione dello psorico che nel somatico si traduce in debolezza fisiologica
e per questo in scarsa «possibilità».

81
PR0 CESO SANCHEZ O RTEGA
APPUNTI SUI M IASMI

Lo psorico si presenterà timido, riservato, fiacco o indifferente; rognolo psorico.


scopriremo la sua possibile irritazione e la sua passeggera eccitabilità,
che lo lasciano esaurito o subito o tardivamente, ma che egli avverte o L'ansietà in molteplici forme, nello svegliarsi, sia di pomeriggio
intuisce; freddo e sensibile, delicato per sua naturale poca resistenza, che di notte, con palpitazioni o tremore, come volendo far molto e
lento di natura, sia per determinare o decidersi, che per agire e otte- senza far niente o come se si fosse sul punto di diventar pazzo o con la
nere; riflessivo, per compensare la sua mancanza di prontezza; pieno ridondanza più psorica che si possa trovare, temere che la gente osservi
di ansietà, che lo rendono dolce nelle sue manifestazioni e gli guada- la sua apprensione; ansietà per la propria apprensione; ansietà come
gnano la protezione, la considerazione e l'affetto; si lamenterà di man- fosse sul punto di subire una disgrazia, come se aspettasse cattive noti-
canza di digestione, calore, grasso nella pelle, erezione, memoria, pace; zie; ansietà dopo le nausee; ansietà durante il sonno, ansietà per scioc-
disturbi nutritivi saranno evidenti in lui sin dalla nascita; possiamo chezze, ansietà con paura di morire, ansietà con oppressione, ansietà
riconoscerlo per il suo scarso sviluppo o ancor più per un accumulo con spasmi nel retto; con dolori contusi o sordi nel dorso. La mancan-
esagerato di grasso, il suo pianto debole, la tendenza a raffreddarsi, dif- za di fiducia in se stesso, che esprime l'intima sensazione di inferiorità
ficoltà nell'alimentarsi, scheletro difettoso, ossificazione tardiva, tardi- è un'altra caratteristica della Calcarea come prevalente omeopsorico
va dentizione e deambulazione, carie precoci, pelle delicata, eruzioni, e logicamente inibizione e desiderio di compagnia con aggravamen-
pruriti, mancanza di appetito o di assimilazione, di digestione, diarrea to in solitudine e con tendenza alla malinconia; diventa triste molto
lienterica, diarrea e diverse intolleranze alimentari; perdita di minerali, facilmente e soprattutto in solitudine, con la sensazione che qualcosa
atonia, incapacità delle funzioni cellulari e organiche. Sarà il bambino di spaventoso stia per accadergli, tendenza alla confusione mentale e
che teme più degli altri l'uscire da casa; l'uscita della madre; che cer- difficoltà a capire e ad esprimersi, tendenza alla quiete, alla passività,
cherà sempre la protezione e la tutela di un adulto; che, anche in ciò timore a racconti cruenti.
che riguarda l'intelletto, cercherà l'appoggio di altri alle sue tesi, non
solo apparentemente, come il sicosico per esempio, ma certamente per I.:aver paura, perciò, è un altro sintomo che riflette nitidamente
intima necessità di riconoscimento, sarà colui che segue solo chi o ciò il fondo psorico predominante del rimedio, come la sua paura della
che prevale, o per meglio dire, si lascia trascinare, nonostante la sua morte, il suo timore di esaurimento o di perdere la ragione, di disgrazia
timidezza o pudore. I suoi impeti di superbia li affogherà nei rimorsi e o infortunio sono sintomi che presenta il paziente attraverso una persi-
la fiamma della sua vita, che tende ad essere piccola, si consumerà in se stente elaborazione della sua ansietà psorica, perché è, come segnalano
stessa, per annullarsi perché non ha la forza necessaria per affermarsi. le patogenesi, propenso alla riflessione e ostinato, ma sempre inibito
fino alla vigliaccheria, che evidenzia la sua condizione di mancanza e
Se è commerciante cercherà il socio che si responsabilizzi; la sua di pochezza. La sua irritabilità caratteristica rimane lì; solo quando si
capacità potrà anche essere maggiore, ma non così la sua espressione, stimola troppo la sua condizione sifilitica può giungere alla furia come
neanche se meditata e meticolosamente decisa. Perciò la sua morte sarà al rancore. ,J
consona e predisposta alla lisi, in cui la sua angoscia sopprimerà le pro-
iezioni del suo spirito o le fonderà in una sola, prima o nello stesso mo- Come sappiamo, l'ammalato è molto riservato e tende alla delu-
mento in cui si vanno paralizzando le deboli funzioni delle sue cellule. sione che lo rende taciturno, ostinato in pensieri deprimenti, creden-
dosi vittima delle circostanze, però sempre dominando la sua lentezza
La Calcarea, dicevamo, ha il maggior numero dei suoi sintomi e la sua apparente mansuetudine, benché, come già abbiamo detto, ci
più caratteristici, tanto mentali che somatici, con il predominio azzur-
sono sintomi che denotano sifilis e sicosi nella mescolanza della sua

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83
PR0CES0 SANCHEZ ORTEGA APPUNTI SUI MLASMI

ne, l'affetto, ossia il sentimento di pietà che segnala Aristotele come


patogenesi, ma le emozioni ed eccitazioni lo trasformano e lo depri-
uno dei due sentimenti fondamentali che esistono tra un essere umano
mono notevolmente. Diventa esausto facilmente, si sente esaurito con
e un altro: terrore o pietà. Lo psorico domanda e ottiene pietà, che
facilità; lo sforzo lo esaurisce o stimola o rinnova i suoi sintomi; il
gli viene corrisposta come qualcosa che è fatta specialmente per lui.
riposo non gli basta e perciò di mattina non riprende facilmente le sue
Anche nelle sue passioni ci sarà il dominio dell'introspezione, l'amore 1

attività ed è logicamente molto sensibile al freddo, molto propenso a 1~1


platonico. Lansietà possessiva, che termina col proprio essere, lo por-
raffreddarsi, ad affaticarsi, con la sensazione che gli cadano gli organi
terà ad essere un osservatore contemplativo profondo. Quando il suo,
per lo sforzo e pusillanime per tutto ciò che riguarda le sue sensazioni
«IO», la sua essenzialità o la sua individualità indistruttibile supera la
sg~adevoli; si spaventa facilmente per essersi punto un dito; per qual-
propria condizione miasmatica, il suo retaggio si eleva a vette insospet-
siasi motivo ha bisogno di riposarsi e coricarsi ecc. ecc .. Non si può
tate, raggiungendo la sua felicità nella felicità degli altri, logicamente
negare la sua natura psorica per la condizione prevalente nella sinto-
in concordanza con la sua idiosincrasia e capacità personale. La morte
matologia estesa di questo grande rimedio per cui gli corrisponde una
nello psorico dominante sarà in una disposizione alla lisi anche all'in-
colorazione violacea, piuttosto azzurrina.
terno della sua ansietà, con una speranza logica in una visione di vita
La psora rimane così, il miasma fondamentale. Se la malattia è il eterna. Lanelo interminabile ad una protezione assoluta. La speranza
risultato della trasgressione alla natura, alle sue leggi, che ci permetto- in Dio o quanto meno la fede in qualcosa di immenso che lo sostituisca.
no una grande libertà ma che in ogni modo ci limitano, il miasma è
il risultato delle trasgressioni ripetute e i cui effetti sono logicamente
portati alla profondità dell'essere; profondità, tanto organica che psi-
chica e che si manifesta sia nella mente che nella parte somatica. La
posizione di libertà, nella quale vive l'uomo all'interno dell'universale,
gli permette la trasgressione; la trasgressione lo porta allo squilibrio
e lo squilibrio ripetuto costituisce la malattia iniziale. Quando que-
sto squilibrio invade, con le sue conseguenze, tutto l'essere e diventa
permanente, costituisce il miasma. Lo squilibrio altera qualcosa che è
indispensabile nell'esistenza: il ritmo, tanto all'interno come nella rela-
zione multipla verso tutto ciò che ci circonda. La psora è l'alterazione
del ritmo nel senso del meno: l'individuo tende a non essere, a non
fare, a non produrre, alla stanchezza, all'immobilità.

Tutti i miasmi, come condizione di disritmia, tenderanno alla .,


non esistenza, ossia alla morte; nella psora per l'immobilità, per il fer-
mo; perciò l'individuo psorico, come tutti i suoi organi e cellule rivela
la carenza e l'insufficienza. La mente dello psorico non è precisamente
deformata ma come legata, come si è detto, inibita, per questo predo-
mina la timidezza e la riservatezza e mette in evidenza la debolezza, per
questo lo psorico guadagna facilmente la protezione, la considerazio-

84 85
APPUNTI SUI M IASM I

CAPITOWVII

"SICOSI"

• La sicosi considerata come il secondo miasma hahnemanniano.

• Qualche approfondimento sulle caratteristiche della sicosi mia-


smatica hahnemanniana.

• Segni e sintomi generali della sicosi.

87
APPUNTI SUI MIASMI

"SICOSI"

Il miasma che definiamo secondo è la SICOSI, molto ben indivi-


duata dal maestro Hahnemann per la sua caratteristica produttività di
neoformazioni, di escrescenze dentate o peduncolari come fichi.

È indubbiamente la condizione patologica dell'eccesso, del-


la fuga, dell'iperplasia, dell'ostentazione, delle escrescenze tumorali,
dell'acceleramento, ed è anche, d'accordo con il Maestro, lo stato co-
stituzionale risultante dalla soppressione arbitraria e antinaturale, del-
le secrezioni delle affezioni catarrali ed eliminatorie, delle secrezioni
anormali prodotte dagli eccessi, che si sopprimono, negando alla natu-
ra la possibilità di eliminare e di reintegrarsi al ritmo della moderazio-
ne e della omeostasi.

Sono i flussi peccaminosi della gonorrea, contratta per deside-


rio smodato del piacere relativo alle funzioni naturali; la conseguenza
dell'esagerare nel piacere della tavola, del bere, dell'abuso del sesso e
quindi dell'annullare gli sforzi che la natura opera per reintegrare l' or-
dine, indispensabile per la sopravvivenza. Si evita l'eliminazione di tut-
to ciò che è prodotto dall'eccesso, detriti che rimangono imprigionati
nelle articolazioni, nella pelle o ingenerano neoformazioni o iperplasie.

È il miasma prodotto dall'egoismo, dall'ambizione - ambizione


del piacere senza pensare agli altri - con l'egoismo che fa dimenticare
tutti e anteporre se stesso.

Quest'intima sensazione di egoismo, di sapersi prevaricatori degli


altri per scarsa considerazione, di approfittarsi di tutto ciò che ci cir-
conda senza mai solidalizzare con alcuno, imprimerà necessariamente
nello spirito del sicotico il sussulto e l'aperta paura che non è la timi-
dezza o ansietà psorica. Il sicotico vuole sèappare, la sua avidità gli fa
desiderare di nascondersi; sfiduciato e suscettibile, quando si arrabbia
grida o strilla; è sempre precipitoso. Tanto nel suo pensiero come nei
movimenti e nella sua mente, le idee si agitano e si succedono con
un'affluenza che lo fa diventare allucinante, fantasioso e petulante,
inconsistente, volubile, capriccioso, suscettibile ai cambi atmosferici,

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APPUNTI SUI MIASMI
PR0CES0 SANCHEZ ORTEGA

aggravato al crepuscolo, facile alle effusioni. I suoi dolori sono come terapeutici o iatrogeni ...» «e influisce direttamente sull'organismo trat-
i suoi sintomi mentali, mutevoli ed erratici, pungenti, insopportabili. tando la sicosi, cercando di fare in modo che si attenui col trascorrere
Avrà sempre bisogno di muoversi, di cambiare posizione, di cercare un delle generazioni». «La clinica dimostra che in quei casi, in cui appare
altro luogo. È instabile sotto tutti gli aspetti. una dermatosi vegetante con miglioramento simultaneo dei sintomi
generali e mentali, viene uniformemente convalidato il "principio di
Diceva il Dr. Gonzales Corona nelle considerazioni genetiche Constantine Hering" ,» «e deve essere rispettata e assicurata la loro
del Miasma: «Quando la reazione biologica si orienta nel senso della evoluzione ... » «e la stessa clinica dimostra che il trattamento locale o
neoformazione cellulare enzimatica o proteica, si stabilisce il terreno la sua estirpazione chirurgica aggrava la condizione generale dell' am-
diatesico di predisposizione sicosica ... » «I geni alterati dai fattori si- malato». Da tutto ciò possiamo concludere che la sicosi è anche uno
cotizzanti fisicochimici, come radiazioni, o da medicamenti di azione stato costituzionale, anomalo, risultante dalla soppressione arbitraria
molto profonda, come la Talidomide, si comportano in modo confor- e innaturale delle affezioni acute caratterizzate dal flusso , dall' abbon-
me alle leggi mendeliane della dominanza e della recessione» «I geni- danza di secrezioni. Limpedire queste e contrariare la natura nella sua
tori possono offrire gameti con cromosomi e geni, alterati, lesionati e funzione esoneratrice e salvatrice, porta in profondità lo squilibrio,
pertanto anormali. Se ciò si presenta nei due progenitori si tratterà di lo rende permanente e costituisce la sicosi, la patologia costituzionale
un omozigote, se solo in uno di essi si considera eterozigote». «C'è la che si caratterizzerà logicamente per la sua tendenza alla produzione di
dominanza - dice - del gene sicosico anormale, se appare la reazione iperplasie e di ipertrofie, costituisce la predisposizione all'eccesso, alle
morbosa nel genotipo in tutte le generazioni dell'albero genealogico neoformazioni, ad ogni produzione anomala. La sua origine, dal pun-
studiato e c'è recessività se, durante una generazione, non appaiono w di vista del discorso o della dialettica, sarà nell'ambizione, la facile
manifestazioni cliniche. Un esempio di ciò - aggiunge - è la malattia ambizione dell'uomo per il piacere, che, senza tener conto degli altri,
di Recklinghauser dove ci sono tumori, macchie di caffè e cisti, si rico- né considerare quanto corrisponde loro di questo piacere o di questo
nosce un carattere eredofamiliare e recessivo, senza dubbio vi sono casi bene, se lo accapa rra; o utilizzando gli altri come soggetti-oggetto per il
dominanti sporadici. La sicosi è, come ogni perturbazione, di origine suo piacere, perverte la sua mente in questo senso e conseguentemente
genetica e ambientale giacché influiscono tanto il fattore casuale dei il corpo, adeguandolo a questo bisogno di ambizione esagerata.
geni alterati, quanto le cause o fattori ambientali.
Il prototipo sicotico si rivestirà così tipicamente di una grossa cap-
Si conferma che il genotipo (il genoma o il capitale genetico) nel pa di grasso, ma la sua perversione oltre a queste riserve esagerate, gli im-
sopportare l'azione ambientale (paratipica) offre all'osservazione clini- pedirà di eliminare quelle che gli procurano danno, producendogli una
ca il fenotipo. La sicosi di causa genetica è inoltre soggetta all'influen- diatesi litica, una diatesi urica ed altre ancora di ritenzione e di accumu-
za ambientale, intrauterina (durante la gestazione) e riceve il nome di lo, che sono contenute nella diatesi magna che denominiamo sicosi.
azione epigenetica, esempio di ciò è l'embrione soggetto a radiazioni ,J

sicotizzanti, rosolia, toxoplasmosi», «... un'infezione congenita può Mentalmente il sicotico sarà l'audace, «il classico vincitore» la cui
obbedire a fattori intrauterini o epigenetici e, in quest'ultimo caso, abilità gli procurerà vantaggi in tutto; sarà l'impaziente, colui che vuo-
non sarà di origine ereditaria benché sia congenita». «Leugenetica cer- le sempre qualcosa e lo persegue immedesimandosi con ciò che vuole
cherà il miglioramento della specie aiutando la selezione naturale della ottenere. Quando ha insuccesso è per la sua eccessiva precipitazione
saggia natura, fomentando i migliori caratteri razziali o cercando di e perciò tende alla fuga, a scappare pieno di paura, ritmando impul-
evitare l'unione di soggetti con gravi stimmate o tare, evitando i danni sivamente tutte le sue funzioni e pieno di ambizione. Presuntuoso,

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APPUNTI SUI MIASMI
PR0CES0 SANCHEZ ORTEGA

dittatore, fatuo, impertinente ma attivissimo. Ha del resto necessità


di muoversi continuamente, essere impegnato. I suoi affetti saranno
sempre posposti alla sua egolatria, potrà amare ma sempre molto meno
che se stesso e gli oggetti e le persone su cui proietta il proprio amore e
i suoi sentimenti saranno sempre atti a fomentare l'amore per se stesso.

Sarà costantemente inquieto, dedicato a molteplici progetti e


vagherà per strade velleitarie, fino a morire nell'inquietudine fisica e
méntale, nel suo eccesso e consumo frenetico, nonostante il suo grande
attaccamento alla vita. La sua fine sarà quella dell'ambizioso che tende
a fagocitare fino all'ultimo istante ciò che sente che della vita gli appar-
tiene. CAPITOLO VIII
Per ciò che riguarda la parte patologica, come già accennammo,
avrà la tendenza all'accumulazione sia sullo scheletro che sulla pelle. "LA SIFILIS COME TERZO MIASMA
Produrrà sia una iperglobulia che una papillomatosi o una nodosità ar- HAHNEMANNIANO"
tritica come una callosità, una ipertrofia tonsillare, come una cisti ova-
rica o idatidica. La sua natura, appena avrà l'opportunità di liberarsi
un pò del suo carico miasmatico, produrrà un'acutizzazione salvatrice Caratteristiche più evidenti del miasma sifilitico.
attraverso una traspirazione abbondante o un raffreddore persistente,
come frequentemente osserviamo nei bambini, o attraverso un pro- • Malattia ulcerosa. La soppressione innaturale di questa, genera il
cesso fistoloso quando già è precaria la situazione interna. Durante miasma sifilitico che si manifesta dal profondo verso l'esterno.
l'infanzia le affezioni eruttive salvatrici hanno molto dell' eliminazio-
ne miasmatica e le vaccinazioni, innaturali e altamente contrarie alla
corretta stabilità del genere umano, rendono sempre più profonda la
condizione sicosica, sopprimendo o evitando le acutizzazioni miasma-
tiche.

È chiaro che, nella condizione letale di questo miasma come


in quella degli altri, già nella precipitazione della sua manifestazione ~

esaustiva si promuove l'attività delle altre condizioni miasmatiche pre-


senti nell'individuo.

La psora e la sifilis concorrono affinché il sicotico produca la sua


idropisia, il suo anasarca, la sua tumorazione mostruosa, le diverse
ipertrofie degenerative degli organi, sempre con una tendenza espansi-
va, deformando il risultato dello sforzo di persistenza della natura.

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r
APPUNTI SUI MIASMI

"SIFILIS"

La sifilis, ovvero il terzo miasma, per la profondità delle sue reazio-


ni patologiche, per così dire, distrugge nella maniera peggiore la natu-
ra umana. La trasgressione originale che motiva la psora, diventa più
trascendente con l'eccesso sicosico e raggiunge lo sterminio con la de-
generazione sifilitica. La sifìlis-miasma, della quale la sifilide comune
o malattia ulcerosa non è che un inizio o un'acutizzazione dello stato
costituzionale, è simbolizzata o contenuta in una parola: distruzione,
o meglio, degenerazione; però è una degenerazione violentemente di-
struttrice che per ciò che riguarda la parte somatica, ha anche il suo
simbolo o rappresentazione: l'ulcera.

È l'estremo e più profondo squilibrio che determina nell'essere


un ritmo deforme, in sintesi è la perversione. Come diatesi magna o
miasma, è lo stato costituzionale risultante dalla soppressione arbitra-
ria ed innaturale delle affezioni ulcerose e cancerogene. Lo riconoscia-
mo dalla profonda aggressività che lo caratterizza sia allo stato latente
che manifesto; aggressività verso gli altri e se stesso.

Secondo un'interpretazione positivista il Dr. Helios Ord6iiez,


scrive relativamente alla sifilis: «Il terreno organico nel quale concor-
rono: il fattore costituzionale, come prodotto di predisposizioni ere-
ditarie individuali rispetto all'ambiente circostante e alle sue diverse
influenze, provoca l'apparizione di determinate malattie organiche con
qualità strutturali e fisiologiche peculiari che Hahnemann designò con
il nome di Miasmi e che determina reazioni psichiche caratteristiche -
il temperamento - che definisce all'interno di certe modalità, ognuno
dei tre ... e che nel caso della sifilis ... presenta una sfumatura essenzial-
mente distruttrice».
•'
"Se il miasma sifilitico fosse determinato da uno spirillo non sa-
rebbe logico seguire il suo studio, precisando la sua azione patogena
e localizzandolo. [agente patogeno (microbi, batteri, spirochete, ri-
ckettsia, virus, filtrabili, funghi, lieviti, attinomiceti, protozoi elminti,
ecc.), non è una entità variabile e persistente, ma come il suo fratel-
lo più evoluto, l'uomo, rappresenta un ciclo biologico, una vita che,

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PROCESO SANC HEZ 0RTEGA APPUNTI SUI MIASMI

come lui, cambia e si trasforma, soffre evoluzioni lente e progressi- evidente, è stata preparata all'interno e, per induzione, diventa alla fine
ve, sperimenta cambiamenti bruschi e rapidi. Cioè il microrganismo, manifesta: lo squilibrio si rivela prima nella psiche e successivamente
come l'uomo, è un complesso, così complesso che, tanto il biologo che nel soma e i miasmi rappresentano tutto il passato e determinano ma-
il medico non lo conoscono nella sua totalità, lo vedono in un mo- nifestazioni come anomalie, stimmate come segni e sintomi.
mento della sua esistenza, lo sorprendono in un altro, comprendono
la molteplicità delle sue trasformazioni, ma sono assai più numerose Se nella sicosi è facile trovare, in accordo con gli studi della pa-
quelle che gli sfuggono, come del resto accade all'anatomopatologo tologia corrente, le ripercussioni che produce all'interno la soppressio-
quando raccoglie il momento biologico della malattia. ne dei flussi gonorroici, dando luogo alle artriti gonococciche, nella
sifilide, con maggior ragione, abbiamo molte testimonianze cliniche
L'agente patogeno ed il suo ospite sono una gamma di possibilità che hanno convalidato la nozione della «sifilis terziaria», della «sifilide
funzionali in potenza, caratterizzati dall'instabilità della loro formula e nervosa» e la fondatezza di studi sulle diverse sofferenze relative alla pa-
di conseguenza dalla loro azione. tologia del sistema nervoso riferite alla sifilide mal curata o, nei termini
usuali dell'allopatia, insufficientemente accertata.
«TUTTO È MOVIMENTO E MUTAMENTO COSTANTE»
(Eraclito) . «Niente rimane fisso; la dottrina della specificità microbica La sequenza dei nostri ragionamenti sui principi hahnemanniani
è cosa del passato. Uno stesso microbo produce quadri clinici diversi. già appare a questo punto ben chiara e, per quanto riguarda la sifìlis,
L'OSTENTAZIONE CLINICA DELL'AZIONE MICROBICA, la raggruppano in questo miasma tutto ciò che di distruttivo troviamo,
cui specificità oggi si discute, è condizionata dalla preparazione del tanto negli organi come nella mente dell'uomo. Dalla sua pelle fino
terreno organico sul quale può svilupparsi». alle ossa si mostreranno distruzioni e alterazioni degenerative. Un'acne
corrosiva come un'osteomielite, un'alopecia, come una tigna pavimen-
Citiamo inoltre altre frasi dello stesso autore, che coincidono
tosa, come un callo ulceroso, un ulcus duodenale o metritico, come un
molto adeguatamente con le nostre considerazioni su questi miasmi:
glioma maligno, presentano il colore rossiccio di questo terzo miasma.
«è uno stato di ostruzione della formazione di anticorpi sufficienti per
Già abbiamo detto, e non ci stancheremo di ripeterlo, che nella clinica
la protezione delle strutture organiche profonde e procurato da tratta-
non lo troveremo mai isolato, come nessuno degli altri due; però po-
menti precipitosi o inadatti». «E lo stato costituzionale, patologico che
tremo spesso trovare uno di essi che predomina sugli altri due.
risulta dalla soppressione precipitosa e innaturale della malattia ulce-
rosa. La degenerazione nella sfera psichica come in quella miasmatica Il sifilitico miasmatico psichicamente sarà apertamente o vela-
caratterizzerà e determinerà questo stato, sarà dunque la massima alte- tamente incline alla violenza, nelle sue reazioni nei confronti sia della
razione che si possa infliggere al ritmo della vita, tanto nell'individuo famiglia che della società, ferendo i suoi col più piccolo pretesto o
che nella specie. È l'impedimento del primo per la sua realizzazione e fomentando le masse a impugnare le armi o realizzando atti di terro-
della seconda per la sua trascendenza. È precisamente l'interruzione. rismo , sia nelle risse di strada come nelle contese internazionali. Non
Rispetto alla specie produrrà solo regressione o involuzione, creando si fermerà davanti a scelte mostruose o di lesa umanità, considererà
fratture cioè una soluzione di continuità. Teniamo presente che ciò che giustificabile la morte di un individuo come l'esplosione di una bomba
la nostra pelle presenta sotto forma di ulcera, di lesione inguaribile, di nucleare su un'altra popolazione. Nel nostro paziente riconosceremo
cancro o di lesione progressiva si è generata all'interno e muove verso il rancore, l'odio, il desiderio di uccidere o uccidersi, di distruggere,
l'esterno - né è accidentale - ma è dimostrazione che, prima di apparire la cattiveria, il furore e la rabbia dissimulate o pronte a scoppiare; le

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PR0 CESO SANCHEZ ORTEGA APPUNTI SUI MIASM I

lacune mentali che ricordano profonde fratture, la crudeltà, il disprez-


zo per gli altri, le gelosie cieche o irrefrenabili per massima sfiducia
e perché anche nei suoi affetti è tortuoso, degenerativo, ciecamente
insistente fino alla distruzione o lo sfinimento, nella sua depressione se
non arriva al suicidio o alle idee suicide, arriva fino alla più profonda
tristezza, in una prostrazione assoluta della mente e nell'allegria fino
alla sguaiataggine, nella paura fino al terror panico.

r Si sentirà bruciare; la notte è propizia per le manifestazioni di


tutti i suoi squilibri, sia per i suoi deliri e offuscamenti, sia per i dolori
penetranti, laceranti, compulsivi e spasmodici. Nel suo corpo la ten- CAPITOLO IX
denza alle ulcerazioni dà inizio allo stato degenerativo che conduce alle
emorragie. Le alterazioni nella forma e numero degli elementi figura-
ti del sangue si accordano con gli altri diversi cambiamenti tissulari,
che invertono la rigenerazione delle cellule e le atrofizzano; spasmi; RELAZIONI ILLUSTRATIVE DEI MIASMI NELLE LORO
EVIDENTI MANIFESTAZIONI CLINICHE, ESPOSTE DA
emorragie; sfaceli; mortificazioni che esprimono ciò che rappresenta il
DIVERSI COLLEGHI CHE HANNO ASSIMILATO
miasma; in ultima analisi, l'accorciamento dei tempi di vita dell'uomo
sulla terra, un salto involutivo nel processo evolutivo della specie. LA NOSTRA INTERPRETAZIONE E APPLICAZIONE
DELLA DOTTRINA MIASMATICA DI HAHNEMANN

Di uno psorico predominante.

• Di un sicotico predominante.

• Di un sifilitico predominante.

.,

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APPUNTI SUI MIASMI

Per evitare che si consideri manipolata la serie di casi clinici che


illustrano l'applicazione della dottrina di Hahnemann fatta fin qui, ho
scelto di utilizzare storie cliniche di eminenti colleghi presentate in dif-
ferenti Congressi. In esse troveremo: un caso di predominio miasma-
tico psorico, un altro di predominio sicosico e l'ultimo di predominio
sifilitico.

(STORIA CLINICA N. 1 della clinica dello psorico pp. 47- 48


delle memorie, della I ASAMBLEA DE HOMEOPATfA DE MEXI-
CO, caso clinico n. 2 della clinica del sicotico pp. 61-64 opus cit. e
storia clinica n. 3: la storia clinica della clinica del sifilitico pp. 71-75
della stessa opera).

Signor M. N. bruno chiaro, di apparente dolcezza e calma, di-


sinvolto esteriormente, lascia trasparire un nervosismo ben nascosto;
95 kg. di peso; 1,70 m.; ci dice che da bambino fu piuttosto magro
e guadagnò peso durante l'adolescenza e ancor più nell'età adulta. È
docente di scuola superiore, sposato con due figli. Suo padre morì ac-
cidentalmente ed era alcolizzato, sua madre fu longeva, relativamente
sana, con alcuni acciacchi artritici reumatoidi. Egli, da bambino, ha
sofferto più volte di bronchite, morbillo e varicella. Tonsilliti a ripeti-
zione; catarri intensi e spossanti; stati dispeptici molto frequenti. Svol-
ge intensa vita intellettuale e sociale.

Da dieci anni presenta questi sintomi principali: alterigia, ma


con tendenza a un humour sottile che lascia intravedere una timidez-
za dietro il suo orgoglio. Ciò viene confermato quando dice che fu
timido e che si inibì le pratiche sessuali fino ai 23 anni; a partire da
allora le praticò frequentemente, da allora divenne apprensivo, con
ansietà costante aggravata di notte con quj lche sudore, grande insi-
curezza, timore di perdere la ragione o di malattia imminente, fino
a raggiungere l'angoscia con insonnia e sudore freddo. È freddoloso,
si raffredda facilmente e preferisce il caldo. Il suo appetito è esagera-
to con frequenti indigestioni, evacuazioni piuttosto difficili e variabili
però frequentemente insufficienti e pallide, lienteriche. Birra e condi-
menti lo aggravano con tendenza alla flatulenza. Qualche sensazione

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PR0CESO SANCHEZ ORTEGA APPUNTI SUI MIASMI

di bruciore nell'orinare, soprattutto dopo eccitazioni sessuali, alla qual notturno accentuava il senso di inferiorità nella solitudine dello pso-
cosa è propenso. Ha pochi contatti con sua moglie ma cerca, per la rico e la timidezza di fondo, costituzionale, più che scoprirsi dietro
sua tendenza sensuale, relazioni con nuove donne, che presto lo stan- la superbia apparente, la raccontò egli stesso come elemento predo-
cano sessualmente ma con le quali conserva amicizia e un rapporto minante dell'infanzia. Calcarea carbonica riflesse questo stato che se-
affettuoso. Il coito lo lascia stanco, così come i suoi stati catarrali, che gnala la timidezza ma anche la consapevolezza del paziente di una sua
sono persistenti oltre che frequenti; alcune perdite seminali durante profonda capacità speculativa o considerevole attitudine intellettuale.
il sonno; facile indolenzimento nella regione dorso lombare, miopia Non è né la mancanza di fiducia, né la sensazione di incapacità, né
co~siderevole, pelle delicata e secca. l'alterigia sprezzante di Platina, è solamente una specie di scudo ne-
cessario a sviare l'aggressività delle persone. Dà luogo ali' apprensione
Come si vede, il soggetto è uno psorico predominante, con un che è inquietudine dissimulata da un'apparente impassibilità o disin-
leggero apporto sicosico e meno ancora sifilitico. Il rimedio seleziona- voltura, da una dolce pacatezza esibita dal nostro ammalato. L'ansietà
to per la totalità sintomatica dominante fu Calcarea carbonica 10M.
con paura caratteristica della psora che domina quasi sempre questo
All'inizio, ci furono reazioni di aggravamento, soprattutto di alcuni paziente e che, però, quando si concentra in una paura definita dà un
sintomi, come la sensazione di star male, come gli accadeva molti anni
leggero apporto sicosico riconoscibile, ha anche così la caratteristica
prima quando si era curato con l'allopatia; la sensazione di svenire o di psorica, producendo quella paura di perdere la ragione che è la paura
vertigine e il timore di perdere la ragione. Poi cominciò a migliorare.
più grossa rispetto a se stesso, il timore così dello squilibrio profondo
Circa 5 mesi più cardi, le paure più specifiche della solitudine, della della capacità di comprensione. L'altra paura di «una malattia incom-
oscurità e l'accentuarsi della sua eccitabilità con palpitazioni, con per-
bente» è anch'essa un grido di soccorso dello psorico che, in questo
sistente aggravamento notturno come sintomi più spiccaci, indicarono
caso, lo porta fino ali' angoscia per la minuscola pennellata sifilitica,
Phosphorus Mc. Circa tre mesi più cardi, per il suo facile spossamento, ma è un sintomo che è la risultante dell'ansietà sostenuta dallo stesso
specialmente dopo il coito, gli si prescrive una dose di Conium 200c,
individuo e con persistenza. D'altra parte la sensibilità al freddo, la
dopo la quale c'è uno stato di salute con stabilità considerevole e un
debolezza manifestata in diverse forme, lo spossamento dopo il coito e
sufficiente miglioramento generale. Nei due anni successivi, mentre
per il raffreddore, confermano la condizione psorica prevalente.
migliorava gradualmente, il suo peso si ridusse da 95 a 70 kg. Il suo
equilibrio è maggiore, sono scomparse le notti di insonnia e di angoscia Analizziamo, in ultimo un precedente che rende il caso più com-
(ansietà con paura) e tutto il suo stato è molto migliorato. Quindici prensibile: le pratiche sessuali si iniziano tardivamente con diversi ti-
anni dopo averlo curato costituzionalmente lo si continua ad osservare mori. Quando si realizzano, si arriva ali' eccesso - relativo - d'accordo
come abito di consulta periodica e ancor più per amicizia, e si constata con l'eccitabilità, più mentale che fisica, della condizione psorica e per
che realmente la persona in se stessa si è modificata sostanzialmente e la leggera mescolanza sicosica-sifilitica inevitabile. La volubilità degli
l'individuo si è realizzato in maniera evidentemente più soddisfacente. oggetti della libido, che si potrebbe classificare sicosica è, a ben ana-
lizzare, una forma psorica di eccitazione, che supera di molto la possi-
Analizzando i sintomi della nota iniziale su questo caso, possia- bilità fisica e che lo obbliga a sublimarla convertendola in un'amicizia
mo considerare che l'alterigia o orgoglio era, più che superbia, una
duratura e un po' paternalistica.
maniera di nascondere un senso di inferiorità o di impotenza. Il sin-
tomo dominante era ansietà con paure che, in determinaci momenti, Dei dottori I. Gonzalez C. e R. Romero M. è il seguente caso che
giungeva, per la pennellata sifilitica, fino all'angoscia. L'aggravamento si riferisce ad un soggetto di predominio sicosico.

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APPUNT I SUI MIASM I
PROCESO SANCHEZ ORTEGA

Individuo di sesso maschile di 48 anni, sposato, medico. Venne grandi, sguardo acuto, la sua espressione e il modo di parlare denotano
a visita, a causa di fastidi cervicali in tutto il dorso, in particolare nelle intelligenza e istruzione. Usa occhiali da presbite, fuma moderatamen-
vertebre, in forma parossistica e quotidiana, migliorati dal movimento te, vita sedentaria, legge abbastanza, quando legge molto gli bruciano
articolare e, in special modo, se i movimenti sono precipitosi; in certe gli occhi.
occasioni ptialismo simultaneo a secrezione viscosa e filante. Ha sofferto di dispepsia .flatulenta con evacuazioni fetide molli,
Suo padre era morto di un cancro alla prostata con metastasi con tendenza diarroica.
osteopolmonare. Aveva sofferto di blenorragia, orchite e un cancro
Presenta lingua patinosa, carie, sovrapposizione dentaria, accusa
spino-cellulare al viso. Sua madre soffrì di un'insufficienza valvolare
bruciore di stomaco quando fuma più del solito ed emorroidi quando
compensata, aveva sofferto di leucorrea piuttosto persistente, varici,
ingerisce alimenti molto conditi, che del resto gli piacciono; preferisce
era obesa e moderatamente artritica.
le bevande amare, ha avversione ai dolci e ai grassi. Peggiora se mangia
Il paziente è il secondo della famiglia e nacque, come altri due frutti di mare in scatola, con sintomi che si presentano persino due
fratelli, prematuramente. Il primo di questi visse solo un giorno dopo i giorni dopo averli ingeriti. Tosse in inverno, otiti, sensazione di ostru-
sei mesi di vita intrauterina. :Cultimo, che è vivente, è un settimino. Ci zione e scoppiettio nel deglutire, dolore mastoideo alla pressione, orina
sono ancora due fratelli, uno di essi è donna, ha sofferto di leucorrea fetida, minzione a ventaglio, erezione in diminuzione e eiaculazione
blenorragica, papillomi e fibroma dell'utero, dei quali è stata operata. precoce. Ebbe dolore alle ginocchia e ai tendini di Achille; sporadica-
mente li avverte alle spalle, ai gomiti e ai polsi. Ha avuto herpes nelle
Il paziente, durante l'allattamento, si sviluppò distrofico, poi regioni inguino crurali e deltoidea sinistra.
ebbe morbillo, varicella con esantema accentuato, pertosse. Epistassi
nel lavarsi la faccia durante la pubertà, tendenza ipergenitale autoero- Presenta un lipoma di circa 7 cm. di diametro, tondeggiante nella
tica, onanismo e crisi epilettiformi circa ogni tre mesi. regione dorsale superiore destra; papillomi toracici nella regione ante-
riore laterale, circa 6, alcuni già estirpati con elettrocoagulazione e che
Blenorragia durante l'adolescenza trattata con balsamici, lavaggi
sono recidivati.
uretrali e vaccini. Circa cinque anni più tardi balanoprostatite, vege-
tazioni e herpes; tonsillite recidivante, gengiviti emorragiche, uveiti e Si mostra abulico, smemorato, iperemotivo, con cambiamenti
calazi. oscillanti, graduali dal pessimismo all'ottimismo.
A ventun' anni, scabbia complicata con impetigine durata circa 4 Gli piacciono le manifestazioni artistiche, scrive versi, è propenso
mesi, soppressa con topico allo zolfo. alle speculazioni filosofiche ed è scontento del suo stato di salute; è
ironico, mordace e con notevole tendenza .a raccontare battute eroti-
Presenta emorroidi esterne sanguinanti, catarro retro nasale, fre-
quentemente lingua saburrale, alitosi. co-sessuali.
Ha preoccupazione costante dei rumori che percepisce ad ogni
Durante gli anni matrimoniali ha generato tre figli apparente-
movimento articolare, della possibile evoluzione maligna della sua ar-
mente sani. È un individuo di pelle bianca, liscia, iride grigio verde, di
taglia media, costituzione normolinea, fronte ampia, capelli brizzola- trosi cervicale, che crede gli produca lussazioni adaxoidee e la morte, o
ti, molto stempiato, naso dritto, labbra delicate, padiglioni auricolari un aneurisma cerebrale con danno irreversibile.

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PR0CESO SANCHEZ ORTEGA APPUNTI SUI MIASMI

Soffre di insonnia e di sonnolenza diurna; quando legge si ad- Antecedenti familiari: «Sua madre è molto nervosa», con un de-
dormenta facilmente, il sonno notturno gli produce frequenti incubi. siderio costante di morire. Suo padre presenta un labbro leporino e,
Quando scrive, omette involontariamente delle lettere e i caratteri di- dopo aver bevuto alcuni bicchieri, aveva desiderio di uccidersi. Quat-
ventano inintellegibili in manoscritti piuttosto lunghi. Non ricorda tordici fratelli, undici vivi e tre morti. I..:ammalata è la quarta. Il set-
facilmente date e nomi - logorrea che contrasta con la sua inibizione timo soffrì di un piede valgo; il decimo padiglioni auricolari molto
davanti al pubblico. Quando è molto nervoso si morde la parte interna spiccati; le sue sorelle sono molto nervose. Uno zio omosessuale.
delle guance.
Fuma intensamente - alcoolismo moderato durante 4 anni nei
( Crisi esplosive di irascibilità, ma predomina la visione del lato quali suo marito non stava in casa e dei quali essa stessa dice: «Condus-
gradevble delle cose con inclinazione idealistica, pelle fredda in deter- se una vita da libertino e in quel periodo regnò un completo disordine
minate regioni del corpo. Sensazione come di edema al cranio nello nel suo focolare ». Prende fino a 14 tazze di caffè nero al giorno da circa
stare nella posizione di decubito dorsale e di aumentato volume della dieci anni.
testa nel riposare sul cuscino.
Nell'infanzia soffrì di morbillo, tosse convulsiva, varicella, ro-
Si aggrava generalmente quando è a riposo, durante un'attività solia, parotite, geloni, eruzioni di tipo desquamativo e ripetitivo su
prolungata, così come in una stessa posizione a lungo. entrambi gli archi ciliari. Febbre tifoidea a otto anni e da allora «non
sopporta che nessuno soffra di questa malattia». In un anno, circa a 24
Le considerazioni sui sintomi sono le seguenti: vi è nei familiari anni, due tentativi di suicidio con tranquillanti.
una eredità sicosica manifesta nelle neoformazioni (padre e sorella),
inoltre la prematurità, che è segno di un'alterazione miasmatica com- Menarca a dieci anni con un ritmo di 28 per 8, si sviluppano
plessa ma nella quale non manca la sicosi. Si avverte anche la relazione quasi allo stesso tempo i seni, diventando molto prominenti e pro-
blenorragica e la presenza di herpes, con le ulcerazioni, come residuo vocando ironie da parte della madre e della nonna. Racconta che a
di sifilis. 12 anni si sarebbe sposata con un cugino, cosa che le fu impedita dal
padre. A 13 anni, diceva a sua madre che «il giorno che si fosse sposata,
Alterazioni metaboliche di natura psorica e funzionale nelle ar- lo avrebbe fatto con un uomo che le potesse dare molti vestiti, molto
ticolazioni vertebrali rachidee che tendono a spondiliti deformanti di denaro, molti divertimenti, anche se fosse andato con molte donne». A
tipo sicosico. Dermatosi verrucosa e lipoma. 14 anni, già ben sviluppata, ebbe diversi fidanzati. A 16 anni conobbe
quello che sarebbe diventato suo marito e lo accettò prima di rendersi
È un iperattivo, iperemotivo, con ciclo euforicodepressivo con conto che non sentiva affetto per lui. Durante il fidanzamento provava
logorrea ma con predominio dell'ottimismo, della condizione illuso- grande soddisfazione vedendo che eccitava i suoi fidanzati.
ria, del miglioramento durante l'attività. Il nervosismo e la precipita- ,;

zione della memorizzazione, che gli impedisce proprio di fissare nomi Si sposò a 18 anni con un uomo di 29, persistendo nell'idea di
e date, e le esplosioni di irascibilità gli danno infine la tonalità giallo- diventare una signora della buona società e con molto denaro. La notte
gnola della sua condizione prevalentemente sicosica. delle nozze era molto nervosa e aveva molta paura del contatto sessuale
che, le avevano detto, provocava molto dolore. Il marito consumò il
Un caso clinico CON PREDOMINIO DEL MIASMA SIFILI- contatto solo al terzo giorno, in considerazione del suo stato ed ella lo
TICO, presentato dal Dr. H. Ord6nez R. accettò, dice, «più che altro perché non dubitasse della sua verginità».

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PR0CESO SANC HEZ ORTEGA APPUNTI SUI MIASMI

Il giorno dopo il marito chiese letti separati e non tornò a solleci- «A tutti raccontavo il mio caso» dice, le fa paura uscire per la stra-
tarla; ed aveva scritto nel suo diario «l'amore non esiste, l'amore è solo da; da alcuni mesi ha perso interesse per le sue cose. È estremamente
desiderio» e con ciò si fece disprezzare dalla paziente. Circa due mesi gelosa, preferisce separarsi o uccidersi, piuttosto che soffrire un'altra
più tardi il marito diventa affettuoso mentre prima la disprezzava. delusione. A volte mutismo volontario per sdegno. Avversione per la
sua casa e per la sua famiglia; non trova sollievo in nessun posto. Ha
Prima gravidanza tre mesi dopo essersi sposata, soffrendo nausee grande risentimento e rabbia verso suo marito. Da circa un anno pensa
e vomiti molto abbondanti, parto cesareo. Nell'attesa suo marito pian- che affogherà lavandosi nella vasca normalmente e si lava solo a base di
geva disperatamente, dice lei. Un mese dopo comincia a odiare suo piccole abluzioni, poiché ha paura che i liquidi, e persino la saliva, la
marito; ritorna alla casa paterna dove subisce umiliazioni e sgarbi. Suo
possano affogare.
maritò non riesce a trovare lavoro per cattivi precedenti. In un anno
è licenziato sei volte da altrettanti impieghi; due anni dopo, seconda Si sveglia verso le sei del mattino, i suoi pensieri sono deprimenti;
gravidanza e parto cesareo, dopo averle fatto varie incisioni al collo si alza verso le dieci, facendo tutto con grande sforzo, con dolore e sen-
dell'utero, averle applicato il forcipe lasciandole una incontinenza di za interesse; fa la prima colazione alle 10,30, lascia tutto alla servitù e si
urina e metrorragia per circa 2 mesi. siede a vedere la TV. Ali' una, se ne ha voglia, accompagna suo marito a
prendere i figli a scuola. Mangia alle 14,30 e continua a guardare la TV
Circa 5 anni dopo terza gravidanza, penosa e ancora parto cesa- fino alle 22; si corica e non può dormire bene; si sveglia due o tre volte
reo. Aveva la sicurezza che sarebbe morta e l'ossessione che suo marito nel corso della notte o meglio, ha una insonnia accentuata con sbadigli
si sarebbe goduto la casa, con la propria sorella. Vive ora in buone con- ripetuti. H a sogni di litigi, di cani, di funerali nel suo paese natale o di
dizioni economiche e comodità, considera il marito completamente nascite di bambini; mentre dorme vede visi allungati e deformi o visi
estraneo, e per di più impotente. Raggiunge l'orgasmo autoprovocato ridenti e burleschi o molto seri o molto tristi; durante il giorno deside-
per masturbazione ditoridea. ra che arrivi la notte per dormire; sensazioni di costrizione dell'esofago
con addormentamento delle labbra. Sente un grande desiderio di bru-
Ci racconta che da circa dieci anni, soffre di una sensazione di
ciare la fattoria dove vivono con tutto ciò che c'è dentro e suo marito
vuoto alla testa, con profonda depressione; tristezza profonda con ti-
more per la sua vita e per quella dei suoi figli; ha paura di diventare e gli animali.
pazza; pensa di essere viva e morta nello stesso tempo. D'altra parte ha paura di stare lontana da casa. Sente rabbia con-
tro tutto. Sempre suppone che suo marito abbia relazioni con altre
Ipersensibilità alla luce, guarda unicamente la metà sinistra degli
donne e invidia le qualità di queste. Ha paura della folla.
oggetti, non dà importanza a nessun problema casalingo. Crede a volte
di essere fatta della «cosa più delicata», qualunque colpo le produce Ha una forte percezione uditiva, il semplice
., rumore di una pa-
un dolore intenso e prolungato. Sensazione di qualcosa di caldo che le gina girata le dà molto fastidio. Non può sopportare il luccichio degli
sale dai piedi alla testa. Ha paura di morire durante la gravidanza con specchi o dell'acqua o delle cose bianche. Quando legge vede che le
la sensazione che le manchi l'aria; paura che scoprano che è pazza, con lettere si muovono e questo le provoca molta paura. Sensazione che
terror panico del manicomio. Paura di diventare cieca. Insicurezza nel le cose siano molto lontane. Angoscia con tremore e nausea; molte
camminare. Nel guardare gli oggetti ha la sensazione che siano molto palpitazioni nell'uscire di casa, che aumentano camminando. Dice di
lontani. Disperazione e inquietudine; in nessun posto si sente bene. non trovare le parole per descrivere il suo malessere, ma che si sente

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PR0CES0 SANCHEZ ORTEGA APPUNTI SUI MIASMI

anormale, con grande sudorazione diffusa negli ultimi tempi e pallore


accentuato. Ciò si attribuì all'eccesso di fumo.

Prima di venire a consulto con la sua lunga storia, aveva preso


analgesici, ipnotici, sedativi, atarassici, tranquillanti, neuroplegici e ne
assumeva fino a 12 al giorno.

Le applicarono anche medicazioni opoterapiche, ovariche, tiroidee.


Oltre i parti cesarei, un'estirpazione di cisti al seno destro; una
resezione del collo uterino; estirpazione di fibroma all'utero; 6 narco CAPITOWX
analisi e 5 psicoanalisi in un periodo di 1O anni.

Le considerazioni sono: che si nota in lei l'influenza ereditaria


paterna e materna con la tonalità del miasma 3; l'educazione acquisita AFFEZIONI DEGENERATIVE E MIASMI
nell'ambiente familiare lo conferma; ha scarsa istruzione e cultura per-
sonale. L'intenso vizio del fumo, l'alcolismo moderato e la forte pas-
sione per il caffè sono anche di tonalità rossiccia. Così anche le lesioni • L'uomo progredisce nel suo «dominio sulla Natura» distruggendo
cutanee e i geloni. Lo sviluppo precoce dei caratteri sessuali secondari proporzionalmente se stesso.
e l'accentuata attrazione sessuale della gioventù che qualifichiamo di
• Le affezioni degenerative sono sempre il risultato di mescolanze
3 - 2; il desiderio di ostentazione, la sua ambizione e il suo matrimo-
miasmatiche in attività.
nio senza amore 2 - 3; gli ampi e svariati prodotti farmaceutici usati, i
molteplici interventi chirurgici e trattamenti analitici che sono anche • Note cliniche che esemplificano i risultati delle mescolanze mia-
2 - 3; l'angoscia espressa e, ad un tempo, così marcata. Nella prima smatiche in attività.
consultazione, prima di ogni cosa chiede che non la si lasci senza me-
dicine e nella quantità che ritiene indispensabile perché non sopporta • La diversificazione miasmatica della mente umana in concor-
di stare più di 2 giorni senza prenderle «altrimenti impazzisce». danza alla sua «civilizzazione», produce la condizione adatta alla
degenerazione.
La conclusione è evidentemente della preponderanza del miasma
3 o sifilitico, seguito da quello sicosico e ovviamente con la presenza
della psora; ma il sintomo è l'odio, il risentimento, il disprezzo persino ,J

per se stessa e per tutto ciò che dovrebbe essere stimato e rispettato;
familiari e cose care. Nell'insieme è ciò che più domina il quadro. In
seguito la sicosi, con l'ostentazione e l'ambizione e instabilità e neo-
formazioni. Infine la psora con i suoi timori e mancanza di fiducia;
ma in tutte le sindromi elaborate dalla sua patologia è evidente la tinta
rossiccia del miasma sifilitico.

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APPUNTI SUI MIASM I

AFFEZIONI DEGENERATIVE E MIASMI


In base alle considerazioni precedenti possiamo dedurre che non
si possono concepire le cosiddette malattie degenerative senza l' antici-
pazione della malattia costituzionale o miasma.
La natura potrà opporsi con tutti i suoi mezzi tendenti alla pro-
pria conservazione e che sono, del resto, molto potenti, in quanto co-
stituiscono la sintesi del tutto funzionale. La natura dell'essere umano,
nella sua completa o integra capacità, rappresenta la natura universale
che agisce su di un punto con il proposito insito di conservare ciò che
è stato creato; e questo è il permanere, l'obiettivo specifico che l' intel-
letto umano deduce da tutto ciò che esiste, da tutte le cose.

La natura dell'uomo è indubbiamente minata, deteriorata o in-


sufficiente come forza di restituzione o di ricostruzione, quando c'è
una condizione miasmatica come impronta già indelebile e profonda
in ciò che è permanente nell'uomo, dovuta alle sue ripetute perversio-
ni, difetti o eccessi nelle funzioni.
La psora come base che turba la nutrizione; la sicosi che obbliga
ad accumulare rifiuti che dovrebbero essere eliminati e la sifilis che
degenera. Agendo tutte queste condizioni come le vere cause squili-
branti, come in ogni vera malattia, della sfera dinamica o somatica,
costituiscono, ognuna di esse e, in misura maggiore se mescolate, un' e-
ziologia sufficiente per ogni malattia degenerativa.
Ricordiamo che il miasma, o malattia cronica hahnemanniana,
è soprattutto una condizione anomala che predispone alla sofferenza
e che chiamiamo malattia. Non perdiamo di vista il fatto che questo
miasma, o condizione di predisposizione, può passare inavvertito alla
maggior parte della gente, persino al clinico superficiale. Un individuo
in tali condizioni, cioè con un miasma latente, può presentarsi dinanzi
un clinico della scuola tradizionale ed essere riconosciuto sano perché i
suoi organi sono in situazione e grandezza normali, senza spostamenti,
senza rumori anormali, funzionando nei limiti consentiti da un mo-
dello stabilito, perché le analisi di laboratorio lo confermano e, ciò no-

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PROCESO SA NC HEZ ORTEGA APPUNTI SUI MIASMI

nostante, l'uomo può sentirsi strano, oppresso da un malessere con un successi, dei suoi mascheramenti e dell'enorme potere del suo essere,
senso di ansietà o di precipitazione o di diversità che lo allontana dagli la sua miseria, il panico e la debolezza sempre maggiore. La civiltà lo
altri, con qualcosa che sembra renderlo nemico di ciò che lo circonda. ha portato da un lato alla soddisfazione di molteplici vittorie su ciò
che, nel suo ambiente, gli sembrava ostile e, contemporaneamente, al
Questa mancanza di continuità armonica con tutti i suoi simili,
deterioramento progressivo del suo organismo, della semplicità che era
con alcune o tutte le cose che sono in relazione con lui, è ciò che co-
alla base della sua felicità e ad una crescita gigantesca della sua curiosità
stituisce il miasma latente anche quando, forse, il tasso di glucosio, di
istintiva, fino alla moltiplicazione di terrori innumerevoli, perché, una
calcio o di azoto, sono nel limite minimo o massimo «nella normalità».
piccola distruzione che ha operato e di cui ha preso coscienza, lo porta
'Ma per il clinico omeopata questa condizione miasmatica sarà la ad un'altra maggiore e ad un'altra ancora, fino ad elencare, nella sua
causa per cui il paziente è troppo ostinato o troppo incostante, molto storia, vicino ai «trionfi», una serie di numerose colpe che lo logorano
pessimista o con qualche altra peculiarità che sembra non avere impor- con angoscia e malessere, facendolo vivere sotto pressione.
tanza né alterare la piena salute né, tanto' meno, presupporre un cattivo
pronostico. La vita, come successione di fenomeni perfettamente concate-
nati, costituisce un ordine che ha come risultato la persistenza, che è
Secondo una idea junghiana, noi esseri umani perseguiamo in- affermazione. Il disordine è egentropia o entropia negativa. Il miasma,
consciamente un archetipo, una specie di modello, un essere che per che è disordine - una forma profonda di disordine - entropia appena
le sue qualità additive, arriva a stabilire, nella sfera trascendente dell' e- contenuta dalla natura conservatrice, se è molto aumentato o si com-
sistenza, un modello che fornirà addizioni di energia, animiche, spi- plica con un altro, sicosi-sifilis, vincerà facilmente l'argine che gli op-
rituali ed organiche nel divenire. Vuole dire che noi uomini di oggi pone la natura e sarà evidente la distruzione e l'individuo andrà verso
andiamo ricalcando, secondo funzioni un po' indefinibili, la forma un la morte; dal punto di vista medico verso una sofferenza degenerativa.
po' esoterica di altre esistenze.
In ogni diabete stabilito, l'omeopata sempre può rilevare una
Non ricorriamo a queste idee per dare credibilità all'Omeopatia, psora-sicosi o una psora-sicosi-sifilis; come in un'epilessia o in una tu-
ma solo per far comprendere meglio ciò che prima spiegavamo. Se bercolosi, in un artritismo o in una psicosi; e anche può constatare la
meditiamo sulle condizioni dell'uomo primitivo concluderemo che, presenza della psora, della sifilis e della sicosi in ogni cancro in evolu-
sia come prodotto «ultimo» dell'evoluzione della specie, sia come re zione. Questa evoluzione è in concordanza con il miasma prevalente;
nello scenario dell'universo che finora ci è stato possibile conoscere, un carcinoma sarà prodotto da una psora-sicosi-sifilis che, benché con
comincia la sua esistenza con una dotazione formidabile di possibilità attività letale sono, a causa di questo ordine di predominio (1 - 2 - 3),
fisiche e intellettive semplici, ben definibili e con una portata, o potere, coproduttori dell'espressione meno cruenta di questa temibile forma
evidente in tutto ciò che ha potuto costruire ... di distruzione della vita umana. Una sicosi7psora-sifilis darà un ade-
noma di evoluzione maligna più evidente o una fibromatosi anche
Se nella nostra immaginazione ci paragoniamo ad alcuni dei no-
maligna con le evidenze emorragiche che motiveranno sempre il mol-
stri più vicini consimili, il risultato sarà sicuramente pietoso, poiché
tiplicarsi delle sue affezioni.
questo esemplare umano, così vicino a noi sarà, dal punto di vista
biologico, una povera imitazione del modello originale; solo un resi- Un cancro sifilitico-sicosico-psorico (3 - 2 - 1) sarà rappresenta-
duo o un rudere che cerca di nascondere con la vana illusione dei suoi to dalle forme sarcomatose più profonde e distruttive, più violente e

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PR0CESO SANCHEZ O RTEGA APPUNTI SUI M IASM I

terribili. Da tutto ciò si inferisce che ci sono tante varietà di cancro, malata è adatta a fare lavori di cucito e ricamo e a fare lavori domestici
dal punto di vista miasmatico, quante le varietà di costituzioni, in re- ·he esegue bene e con cura. Che le piace molto vedere la televisione ma
lazione al contributo miasmatico che presenta ogni individuo, ossia a solo programmi infantili e che chiede con insistenza di uscire di casa e
quanto di psorico, sicosico o sifilitico abbia. Può essere più psorico, ma andare a casa di una vicina. Ci saremmo potuti accontentare della rela-
subito dopo più sicosico e meno sifilitico mentre, altre volte, può es- zione che la madre faceva di sua figlia imbecille e che sembrava confer-
sere anche più psorico ma poi più sifilitico e meno sicosico. O meglio mata dal suo restare immobile di fronte a noi per più di 20 minuti, con
può essere più sicosico, poi psorico e, in minor misura, sifilitico, come lo sguardo piuttosto fisso ed indifferente. La nostra esigenza di sapere
può essere, anche, prevalentemente sicosico, poi sifilitico e in ultimo di più e di confermare i sintomi, ci fa invece interrogare la ragazza che
psofico. Infine può essere in primo luogo sifilitico poi psorico e quindi dà inizio alla sua confessione come chi approfitta, benché con calma,
sicosico, oppure sifilitico-sicosico-psorico. dell'occasione per uscire dal carcere o per poter comunicare, cosa che
le è stata sempre impedita, senza però abbandonare la rassegnazione di
(Già abbiamo applicato queste considerazioni, che abbiamo pre-
sentato in alcuni congressi, ai molteplici aspetti dello studio dell'uomo dover ritornare alla sua prigionia.
in genere.) Ci parla in maniera convincente, fluida, cercando di farci un'am-
pia relazione di ciò che è la sua esistenza, costretta nel ridotto ambiente
casalingo, nel quale è l'ottava di dieci fratelli. Dice che teme molto il
ESEMPIO N.1- Si presenta alla nostra clinica una bambina che, padre che la riprende e la castiga di frequente e del quale sappiamo
secondo la relazione della madre che la accompagna, soffre di convul- poi dalla madre che è severo e dittatoriale con tutti i suoi familiari.
sioni con una periodicità irregolare e della quale apprendiamo che: più Ci sono dei momenti in cui la nostra paziente giunge alla veemenza
che una bambina, come dimostra di essere, è una ragazza di 18 anni, nel descrivere la maniera in cui vive; benché sia naturalmente timida,
duttile, sembra taciturna, grassa, con una notevole indifferenza, come tende all'eccitabilità ma si avverte facilmente il ritegno forzato al quale
fosse soggetta ad una imbecillità relativa; permette che sua madre fac- è stata abituata sia dal padre, per il suo assolutismo, sia dalla madre,
cia un'ampia esposizione dei suoi sintomi senza opporre il minimo completamente soggetta a lui. Le sorelle hanno approfittato di lei che,
gesto di protesta o di atteggiamento strano. per la sua patologia, rimane in casa e svolge il ruolo di cameriera. Il
suo racconto è fatto di lagnanze, ma intelligentemente non incolpa di-
La madre racconta che la paziente ha un comportamento da rettamente nessuno dei suoi familiari; si eccita quando il suo racconto
bambina, che le piace giocare con bambini più piccoli, che è molto ben dettagliato arriva all'episodio in cui lei si ritiene più ingiustamente
lenta, che le piace fare cattiverie anche se è pigra, che il suo torpore colpita ed accusata; quando cioè, li minacciò o tentò di farsi del male
aumenta di mattina e che, benché sia molto timida, diventa irascibile con un coltello ... Quando le affidano un oggetto o un valore lo sa cu-
e violenta persino rispetto a se stessa, arrivando, certe volte, finanche stodire con diligenza ... è riuscita a trovare t,tn certo piacere nel mondo
a cercare di ferirsi con un coltello; che le sue convulsioni consistono
infantile nel quale si è rifugiata.
in un tremore generale che precede una semincoscienza un po' fugace
e che tutto ciò è preceduto da una sensazione di malessere che le per- Ora la sua diversità, quasi confusa con imbecillità, viene consi-
mette di prevedere l'attacco o lanciare un grido ... La madre ci ha detto derata molto più relativa e così i suoi sintomi di timidezza, vigliacche-
che, benché sia molto lenta nell'apprendere, ragione per cui era stato ria, irritabilità, che a volte arriva fino all'irascibilità violenta. Mangia
necessario toglierla dalla scuola, lasciandola priva di ogni istruzione, la bene, diventa loquace quando ne ha la possibilità, gioca con i bambini

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PROCESO SANCH EZ 0 RTEGA
APPUNTI SUI MIASMI

piccoli, facendo la pigra in tutti i momenti in cui ha l'opportunità, nostri fini, dimostra sia la parte miasmatica che si eredita, sia l'apporto
è aggressiva con le sue sorelle quando può difendersi dagli abusi che
miasmatico degli stimoli che attivano e aumentano il miasma domi-
commettono nei suoi riguardi, ordinandole tutto quanto può fare per
nante e quelli latenti.
loro; e rifiuta i ragionamenti intellettuali perché - eventualmente- an-
drebbero ad aumentare le sue già numerose responsabilità.

Seguiterà a ricamare e cucire piacevolmente nei momenti in cui STORIA CLINICA - ESEMPIO N. 2
può riposare da occupazioni più pesanti. Chiarisce che non vede altri
programmi televisivi «perché non glieli lasciano vedere». Un altro caso degenerativo, nel quale predomina il miasma 2 o
sicosi, è quello relativo ad un uomo con un chiaro quadro diabetico, ed
Omettiamo i risultati di encefalogrammi e di altri esami perché il corteo classico di sintomi con caratteristiche di umore sensibile, con
per il nostro fine, non sono rilevanti. Ripetiamo che stiamo scrivendo tendenza al pianto, volubilità nel pensiero, sensibile ai cambi di tem-
e dedicando questi studi a coloro che hanno già superato la fase fasti- peratura e suscettibile alle offese, un po' riservato e irritabile. Circa 5
diosa dei dubbi sulle possibilità di guarire o no con l'omeopatia, se anni prima del quadro diabetico, aveva presentato stati convulsivi epi-
essa può servire per tutti i casi e se le alte potenze servono solo se sono lettiformi, trattati con medicamenti omeopatici. (Nux vomica e poste-
hahnemanniane, korsakoviane o non korsakoviane, ecc. ecc. Il nostro riormente, Lycopodium ad alte dinamizzazioni). I sintomi diabetici,
caso è di una psora dominante; cioè diciamo circa di un 80%, con un con le prove di laboratorio, portarono il paziente ad un dimagrimento
10% di sifilis e altrettanto di sicosi. progressivo, con alcuni episodi di disturbi intestinali con predominan-
za dei diarroici e per i quali ricorse a trattamenti allopatici soppressivi,
I.:eredità costituzionale prevalentemente psorica, è senza dubbio
della madre che ha sopportato e, per incoscienza, ha occultato e fo- come anche, in altre occasioni, per eruzioni pruriginose.
mentato l'arbitrarietà del padre irascibile e cattivo evidentemente sico- È riservato, diffidente e piuttosto egoista, tanto da rimanere sca-
sico in primo luogo, seguito dalla sifilis e in minor misura dalla psora polo fino a circa 50 anni. Il trattamento con medicamenti omeosico-
(per questo la moglie gli sta sempre dietro, sottomessa e annullata e sici predominanti, su sintomi caratteristici come il sudore della sola
pretende dai suoi figli la stessa sottomissione).
parte sinistra del corpo, l'insonnia per affluenza di idee, la volubilità
Su questa nostra paziente che, in casa, è la meno importante, dell'umore, la suscettibilità e una certa riservatezza, che lo rendono un
ricade tutto il carico di queste interminabili esplosioni che caratteriz- po' contraddittorio, aveva migliorato in questo ammalato il suo stato
zano l'espressione e la comunicazione dei membri della famiglia e, in degenerativo diabetico ed egli riuscì persino a sposarsi, vincendo quasi
primo luogo, del padre, perno di tutto l'insieme, il quale quasi certa- completamente un'impotenza parziale, logica nel suo stato.
mente avrà grandi timori, dolori, paure e instabilità all'esterno, che Il primo trattamento omeopatico fu indirizzato ad alleviare la
poi scarica sui suoi. I.:affezione della nostra ammalata è indubbiamente manifestazione psorica-sifilitica, che confo;~ava il quadro convulsivo.
degenerativa visto che l'indice intellettuale constatabile e le prove che Migliorando questo, appare la sua psora-sicosi, insieme al diabete che,
le hanno fatto secondo la tecnica corrente della medicina, lo dimo-
per fortuna, diminuisce con i rimedi adatti e rimane il fondo psorico
strano. La constatazione miasmatica, sia sua che della sua famiglia, ci
più profondo che accompagnerà il soggetto, ma, nelle attuali circo-
fa intraprendere altre ricerche o stabilire un migliore pronostico con
stanze, è già attenuata la condizione trimiasmatica che ha «virato di
l'aiuto del rimedio che risulti adeguato. Questo è un caso che, per i
bordo» ed è stata curata per fortuna con i rimedi costituzionali, che le

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PR0CESO SANCHEZ ORTEGA
APPUNTI SUI MIASMI

hanno permesso di liberarsi di un carico miasmatico di chiaro effetto La madre, ancora vivente, è per quanto ci racconta la paziente
degenerativo.
molto sicosica, possessiva con i suoi figli, avida anche delle cose ma-
teriali e notevolmente egoista. Negli antecedenti personali patologici
Lo stato degenerativo è, a nostro avviso, più temibile quando si
dobbiamo annotare che la paziente ebbe, 5 anni prima, un trattamen-
manifesta nella mente, sia perché allontana l'individuo dai suoi fami-
to con iodio radioattivo e cobalto, per gozzo tossico. La costituzione
liari, ma soprattutto per la sua trascendenza nella specie.
fisica della paziente e le sue caratteristiche di temperamento, così come
Il caso seguente ci servirà come esempio. la modificazione dei sintomi che ci descrive di aver sofferto a quel tem-
po, confermano la validità della diagnosi e del trattamento ... dal punto
di vista allopatico.
STORIA CLINICA - ESEMPIO N. 3 Il caso, risolto 5 anni prima, aveva lasciato la nostra paziente «cir-
colante» per cadere nella patologia che ora presenta e di cui soffre da
Si presenta una signora magra, castano chiara, assistente socia-
4 anni. Appena pochi mesi dopo averla rilasciata, come guarita dal
le; sposata. Appare affabile, ma nervosa, nello stesso tempo è timida;
gozzo tossico e a causa di preoccupazioni diverse e intense, scoppia la
comincia a raccontare i suoi sintomi e antecedenti con minuziosità e
sindrome psiconeurotica.
diffusamente, cadendo facilmente in una logorrea quasi impossibile da
frenare e, nello stesso tempo, mostrando, mentre parla, una chiarezza La delusione per i risultati del trattamento operato dalla scuola
straordinaria della mente. antica, la porta da noi con un quadro di Lachesis, che le sommini-
striamo in potenza LM, logicamente dopo aver sospeso i medicamenti
Ciò lo possiamo attribuire all'eccitabilità evidente; nociamo che
allopatici.
racconta dettagliatamente gli episodi che ha vissuto e che l'hanno por-
tata ali' alienazione, alla quale è arrivata in varie occasioni, a quanto Il cambiamento che avverte è spettacolare per dirla con il suo
sembra, come conseguenza di stati di sovraeccitazione. Essi consistono stile. Si sente «come se recuperasse qualcosa di profondamente intimo
in allucinazioni e deliri aggressivi, durante i quali la paziente entra in e suo» secondo quanto dice può adeguatamente reintegrarsi ai suoi
un mondo irreale giungendovi con paure, terrori, aggressività, ango- affetti. Con i farmaci allopatici l'avevano «reintegrata» al focolare do-
scia. Per tutto questo i suoi familiari si vedono costretti ad internarla mestico e l'avevano messa in condizione di «circolare», secondo il suo
sempre in nosocomi statali, data la condizione burocratica del suo la- lessico, ma ben lungi dal restituirla alla vera normalità alla quale gene-
voro, e nei quali le si somministrano calmanti allopatici diversi. Passa- ralmente è molto difficile e quasi impossibile arrivare immediatamen-
to il primo periodo di eccitabilità, l'ammalata vive tranquilla e allegra te, cioè consequenzialmente o subito. Il possibile e reale recupero della
nel suo isolamento, finché l'affetto per i suoi familiari la restituisce alla paziente sarà a lunga scadenza e sarà condizionato dall'ambiente e da
realtà e ritorna al focolare domestico e, per un cerco periodo, al suo un trattamento corretto.
lavoro. La diagnosi ben fondata degli specialisti è di schizofrenia. Ci Il suo ambiente familiare le è molto avverso; benché suo marito
racconta il suo calvario, l'avversione alle droghe alle quali è soggetta in
l'ami e sia comprensivo, è soggetto ad alcolismo e questo è molto ne-
forma continua e annotiamo i punti più rilevanti dei suoi antecedenti: gativo per la paziente; il predominio miasmatico del marito è di sicosi
suo padre, scomparso, fu alcolizzato e con noce evidenti del terzo mia- su una base psorica, e questa condizione lo rende irritabile e un po'
sma, morì, così sembra, per uno stato degenerativo del cuore e dei vasi. violento, di fronte ai problemi suscitati dall'ammalata e a quelli assai

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PROCESO SANCHEZ ORTEGA
APPUNTI SUI MIASMI

numerosi, di una famiglia con sei figli.


Quando gli impulsi sono stimolanti, a causa del lavoro che svolge fuori
In questi bambini si avverte con chiarezza l'eredità miasmatica. e dentro casa, diventa una sicotica dominante, molto attiva, con molte
aspirazioni, applicandosi a mille lavori costruttivi con una certa minu-
Benché questi figli siano abbastanza simili, quello che più si di- ziosità, e circondando di affetto i familiari e se stessa, con una condotta
stingue, rispetto alla patologia della psiche cui ci riferiamo, è molto che chiameremmo pratica, benché un po' disordinata. Quando gli sti-
inquieto, malizioso, vivace con un fondo di sentimentalismo e con moli sono diretti al terzo miasma in seguito ad aggressioni quotidiane
evidente tendenza a degenerare proprio nella sfera psichica. dei figli e, soprattutto, del marito ubriaco che la offende, o dei familiari
che l'assediano con richieste o dispiaceri, o contrarietà profonde nel
· Questo bambino, che ha sette anni, ci racconta con una fran-
suo lavoro, il suo miasma 3 si esacerba, la sconvolge e la fa tornare al
chezza maliziosa, cinica e ingenua insieme, che gli piace bere bevande
suo mondo dove aggredisce, delira e nel quale si rifugia, cercando una
alcoliche. Come una birichinata le ingerisce con piacere; quando in
pace per cui lavora incessantemente, con la fretta ansiosa sicosica ma
casa di qualche amico c'è qualche festa, infatti, si nasconde nel posto che l'avvicina facilmente al polo degenerativo della sifilis.
in cui può bere tutti i bicchierini non consumati; inoltre, nelle sue
birichinate, sono incluse anche quelle sessuali con bambine e bambini Il trattamento sarebbe più efficace se si potesse modificare so-
della scuola. Il suo sguardo è furbo, ci confessa che si masturba con stanzialmente l'ambiente nel quale vive la nostra paziente, per evitare
frequenza; sua madre l'ha portato proprio perché meravigliata dalla interferenze sugli effetti curativi del Lachesis che le corrisponde così
facilità con cui il bambino presenta erezione e della sua tendenza all' o- chiaramente e di cui evidenzia di volta in volta la sua analogia.
nanismo nervoso; è distratto in classe ed è senza dubbio perspicace ed
attivo fisicamente. Si può concludere, come risulcato di una profonda analisi di casi
simili, che la molceplicità delle proiezioni mentali dell'essere umano,
Umpostazione della patologia miasmatica familiare si può de- alle quali lo portano a volte prematuramente o intempestivamente gli
durre già molto facilmente dai punti importanti che abbiamo sottoli- intensi stimoli di innumerevoli fenomeni o avvenimenti che formano
neato; l'eredità sifilitico-sicosica è presente e apparirà nei quadri suc- la civiltà, producono il suo inserimento, forzoso, spesso brusco e stres-
cessivi di Lachesis, di Hyosciamus, di Stramonium e di Phosphorus, sante in un gruppo sociale impetuoso e alienante che può stimolare
dando luogo ad episodi che abbracciano del resto, tre generazioni. Lo all'improvviso e congiuntamente le sue cariche miasmatiche. Da qui
stato miasmatico è penetrato in profondità, dopo le soppressioni dello sorgerà una diversificazione della sua mente e una somatizzazione del
stato sifilitico nel padre e del sicosico della madre; in più della sico- disordine prodotto in malattie degenerative.
si-sifilis nella paziente e anche della gonorrea nel marito quando aveva
sedici anni. Inoltre si può supporre, come conseguenza di questi stessi ele-
menti eziologici, la possibilità di cambiamenti formulati in elementi
La testimonianza la danno i figli, il cui esempio più notevole è dinamici derivati dalla sfera psichica. ·'
quello descritto.
L'obiezione immediata a questa ipotesi sarà minore se riflettiamo
L'evoluzione inevitabile è quella che stiamo notando; la mani- al fatto che, per l'omeopata, la sfera costituzionale, ossia la costante
festazione sicosica-sifilitica o sifilitico sicosica, con una periodicità dell'essere, come la chiama Le6n Vannier nella sua dottrina dell'Ome-
rotatoria in concordanza con gli stimoli dell'ambiente sulla paziente. opatia Francese, non consiste solamente in ciò che permane, o tende
a permanere, di ordine materiale e organico propriamente detto, at-

122
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PROCESO SANCH EZ ORTEGA
APPUNTI SUI MIASMI

traverso l'esistenza dell'individuo e delle sue generazioni, ma anche,


e soprattutto, nella parte dinamica che costituisce l'essenzialità della
costituzione: sia che la consideriamo come elemento biochimico, in-
definito, sia che venga concepita, come un vitalismo adeguato: energia
vitale o «elan vita!» bergsoniano, che uniforma e diversifica.

CAPITOWXI

• I.:APPLICAZIONE DELLA DOTTRINA MIASMATICA


NELLA CLINICA DI OGNI AMMALATO.
ILLUSTRAZIONE CON REFERENZA CLINICA.
TECNICA DI APPLICAZIONE E SINTESI DI
CONSIDERAZIONI.

• LA ROTAZIONE POSSIBILE DELLA CONDIZIONE


MIASMATICA PREVALENTE E LA SUA
TRASCENDENZA.

_.,

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125
APPUNTI SUI MIASMI

L'APPLICAZIONE DELLA DOTTRJNA MIASMATICA NELLA


CLINICA DI OGNI AMMALATO
Come si può facilmente dedurre e così come indicò il maestro
Hahnemann, è possibile e non solo conveniente ma indispensabile,
fare la diagnosi del miasma o dei miasmi predominanti in tutti e in
ognuno dei nostri pazienti. Come già abbiamo precisato: se il medico
prescrive solo tenendo conto del quadro sintomatico che ha ricostruito
in fretta, trasferendo nel metodo omeopatico ciò che farebbe come
medico nel senso della nosografia e della nosotaxia, cercando cioè la
diagnosi patologica, comprenderà e agirà solo su di una parte della ma-
lattia. Commetterà cioè l'errore di confondere una parte con il tutto,
pensando che i sintomi, di cui parla il paziente e che costituiscono la
sua preoccupazione e il motivo che lo spinge a consultarci, sono real-
mente l'obiettivo che come medico deve perseguire.

Ricordiamo l'esempio del paziente che sembrava di Mercurio e


che, solo investigando più dettagliatamente, risultò essere di Calcarea
(nel cap. III).

Si può obiettare che, in questo, come in tutti i casi, è necessario


soltanto estendere la ricerca sui sintomi e utilizzare la totalità di essi
per trovare il rimedio adatto. Ma subito riconosciamo che, di fronte
ad una maggiore quantità di sintomi, dobbiamo necessariamente fare
una selezione di essi, per determinare «questa totalità» utile che, come
già abbiamo detto, dovrà rappresentare il momento che vive il nostro
paziente.

In più questo momento rappresenta un «tutto» con i suoi ante-


cedenti immediati, e con i meccanismi o espressioni complesse, con
cui questi antecedenti espressi nel paziente permangono sia affiorando
alla sua coscienza, come anormalità che egli scopre nelle sue sensazioni
o nella sua condotta o nel suo intelletto, sia come anormalità che lo
inducono a deformare il valore delle cose e degli avvenimenti e che
tocca al medico precisare e definire in sintomi riconoscendoli sotto
tutte le forme che è capace di individuare e che abbia l'opportunità di
evidenziare.

127
APPUNTI SUI MIASMI
PR0CES0 SANCHEZ ORTEGA

La nostra ammalata ritornò mesi dopo con la stessa sintomato-


Così, il soggetto sarà perfettamente inquadrato non solo per
logia, che era sparita subito con il rimedio, ma che ora riappariva; le
come ci appare, per cui aprioristicamente diagnosticheremmo un
si prescrive Rhus 200 C e torna a ripetersi l'episodio: sollievo e dopo
medicamento, ma avendo capito ciò che è lì più nascosto e tuttavia
presente, mescolato e dissimulato con quanto risulta più evidente o poco tempo, ricomparsa degli stessi sintomi.
doloroso e che ha determinato la consultazione. Alla visita successiva della nostra bionda dagli occhi espressivi,
consideriamo necessario «rompere la noce», cercare il contenuto di
Abbiamo un caso che può chiarire la teoria: Signorina S.S.P., 24
questa patologia, acquisire una conoscenza più sicura, più ampia della
anni, ben formata, bionda, occhi castani ed espressivi, viso piramidale,
zigomi un po' sporgenti, si presenta lamentandosi che soffre da tempo donna-problema.
di dolori alla spalla sinistra, in seguito ad un «incidente» accaduto 4 Abbiamo percepito qualcosa di strano in quel suo ridere inoppor-
anni prima, nel quale si fratturò la clavicola e l'omero. I dolori si acu- tuno parlando di cose serie e soprattutto quando la interroghiamo sui
tizzano periodicamente, le impediscono in maniera relativa di lavora- suoi sintomi mentali e sui suoi sentimenti. Perché viveva lontano dai
re, è segretaria e deve scrivere a macchina, si aggrava specialmente la suoi genitori fìn da giovane età? Stabiliamo il dialogo, guadagniamo
mattina nell'alzarsi, per il freddo e l'umidità ed anche quando fa molto una certa fiducia, riusciamo a rompere un po' le sue riserve; si turba,
esercizio, benché mentre lo fa, si senta meglio. Dei suoi antecedenti la rassicuriamo sui suoi tormenti, e le facciamo comprendere che è
non possiamo conoscere molto perché ci dice in maniera netta che necessario che lei si esprima. Ci riusciamo. A dieci anni era scappata
è stata lontana dai suoi genitori da quando era piccola e che, fino a dalla casa paterna; aveva desiderio di vivere in maniera diversa da come
quando ricorda era sana. volevano i suoi genitori; provava piacere a fare ciò che essi le proibi-
vano; cercava bambini un po' più grandi che la trattavano come una
Un interrogatorio generale ci permette di conoscere solo che le fidanzata; le piaceva emozionarli, eccitarli, si divertiva con loro. Suo
sue mestruazioni sono abbondanti, che a volte ha anche dolori di tipo padre era piuttosto severo con lei, come con i suoi fratelli, mentre la
articolare con le stesse modalità, negli arti inferiori. Ha un'eruzione madre molto accondiscendente. Ammette di non aver avuto nessuna
secca circoscritta ad una macchia tondeggiante sulla pelle della nuca, predilezione per uno dei suoi genitori, neanche ora nel ricordo, ma
nella vicinanza del cuoio capelluto, con qualche prurito che si acuisce anzi sente disamore per entrambi.
irregolarmente.
Lontana da casa, condusse una vita non molto diversa da quella
Quando la interroghiamo sull'aspetto più importante in un am- che avrebbe vissuto se fosse rimasta in famiglia. Trovò una coppia e si
malato, sul suo carattere, ci dice, ridendo, che lei sta molto bene, che occupò della loro casa con una certa dignità, vivendo con loro un paio
non ha problemi, che cerca di andare d'accordo con tutti. Continuan- di anni; aveva tutto, scuola, considerazione, persino affetto ma ancora
do a interrogarla, data l'assenza apparente di sintomi, riusciamo a sape- il desiderio di essere libera. Non ebbe amore per queste persone, se ne
re da lei, che continua a ridere un po' forzosamente, che forse rifugge andò in un'altra città, dove trovò accoglienza presso una signora sola
da amicizie profonde e che le preferisce solo in forma superficiale. Da che le offrì casa, attenzioni e tutto il necessario.
tutto ciò concludiamo che è un po' riservata e ci facciamo l'idea che i
Visse lì come una figlia ma ancora senza amore per la signora,
sintomi dominanti sono probabilmente derivati dall'incidente e sugge-
pur se ne riconosceva la bontà; cercò una nuova casa; compagnia di
riamo un medicamento che, come è facile immaginare, è Rhus tox. - lo
amiche; girò di qua e di là, mantenendosi sempre indipendente, come
somministriamo alla 30 C.

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128
PROCESO SANCH EZ 0RTEGA APPUNTI SUI MIASMI

indipendente fu il suo cuore. Determinare, su basi sicure, la prognosi relativa al caso, conside-
rando, in tutta la sua profondità ed estensione, i fattori costituzionali
Era una donna attraente e per questo ricercata, si occupava di
miasmatici che hanno determinato le serie di disfunzioni e di lesio-
cose diverse. Ebbe relazioni d'amore con una persona, ma quando
ni; le caratteristiche comportamentali del paziente presenti nella sua
r
sentì che la cosa diventava seria, decise di sviarlo e smetterla. uomo
biopatografia, cioè nella sua storia non solo patologica, ma anche nei
al quale si era data, giovane, responsabile, benestante, avrebbe voluto differenti aspetti della sua vita; sviluppo fisico, sofferenze, attitudini e
sposarla, ma lei lo evitò raccontandogli una bugia e cioè che, essendo condotta nelle differenti tappe della sua esistenza - fanciullezza, puber-
incinta, aveva abortito; se ne andò poi in un'altra città senza mai più tà, adolescenza, ecc. Le sue realizzazioni, frustrazioni, tendenze, i suoi
dargli notizie.
piaceri, i suoi vizi, i suoi amori e le forme diverse di convivenza sociale.
La paziente continuò il racconto della sua vita, ma per i nostri Il miasma stabilisce la modulazione attraverso la quale si esprime
fini questi capitoli sono sufficienti. Non sono gli stessi che a volte si l'essere umano. Conforma, o meglio, deforma l'impulso della sua indi-
scrivono, più lentamente, per altri individui. vidualità, cioè della sua essenzialità, come già abbiamo detto, iniben-
dolo, affrettandolo o deformandolo.
Quel che è certo è che, nella nostra ammalata, c'erano sintomi
di malattia mentale ed erano i seguenti: cattiveria; odio; risentimento; La libertà assoluta che l'individuo potrebbe raggiungere come
riserva. Il suo ridere inopportuno è stato il sintomo che ci ha mostra- parte definita, perfettamente armonica, con quelle che lo hanno pre-
to la falsità della maschera della nostra bionda dagli occhi espressivi; ceduto e gli succedono nel tempo e nello spazio, viene imprigionata,
senso di abbandono; tentativo di suicidio; ed altri ancora. Tutto ciò ci assoggettata, o addirittura persa perché soggiogata da un modello o
induceva a cambiare una signorina di Rhus tox. in una signorina di limitazione impressi dallo stato miasmatico nella sua espressione più
Lachesis. Il quadro senza dubbio era di Rhus. La persona, l'ammalata profonda e semplice, modulata concordemente alle mancanze fonda-
era sifilitica-sicosica-psorica, il rimedio una medicina sifilitica-sicosi- mentali del difetto, dell'eccesso o della perversione.
ca-psorica: Lachesis. Solo la similitudine profonda, integrale dell'indi-
viduo, come entità patologica costituzionale, cioè miasmatica, con un È come un archetipo negativo che si perde nel passato, ma che,
rimedio dello stesso ordine, produce la vera omeopatia. come un'eredità indelebile, determinerà le manifestazioni dell'essere
caratterizzandole sempre a scapito di questa realizzazione totale che
Come si vede, la definizione del paziente dal punto di vista mia- solo l'essere umano può raggiungere nella sua massima libertà.
smatico, ha i seguenti vantaggi:
Il medico deve:
Ci evita l'errore di presumere che stiamo curando, quando invece
constatare fin dove è presente l'impronta psorica del difetto nei diffe-
stiamo solo riuscendo a dare un sollievo relativo e passeggero dei sin-
tomi. renti atti e pensieri del nostro ammalato; ··sulla pelle, sulla conforma-
zione, nello sguardo e in tutte le sue espressioni;
Ci permette di conoscere la patologia profonda con la quale ci
percepire tutto ciò che l'eccesso sicosico ha impresso attraverso le varie
dovremo confrontare ineluttabilmente e che è nostro dovere far af-
generazioni e arrivare fino a quello;
fiorare o manifestare per poter raggiungere il trattamento corretto e
gradualmente ottenere la vera guarigione. intuire tutte le perversioni che il miasma sifilitico ha determinato

130 131
lii

PR0CES0 SANC HEZ ORTEGA


T"
nell'anima e nel corpo. Egli avrà così, al tempo stesso la massima pos-
sibilità di essere degno della professione, di non essere solo colui che
allevia i lamenti ragionevoli o irragionevoli dei suoi simili, un miope
«toglisintomi» il cui ragionamento superficiale va producendo negli
ammalati il passaggio da una sofferenza e da un'anomalia presenti, ad
altre maggiori che si presenteranno nello stesso ammalato successiva-
mente o anche molto aumentate nella sua discendenza.

: Ogni medico ha potuto ben constatare che quasi sempre l' am-
malato chiede la semplice e subitanea soppressione di ciò che più gli
dà fastidio: che sia una colica, un'acidità gastrica con bruciore, una
febbre, una emorragia o delle macchie cloasmiche o punti di acne sul
viso. Alcuni di questi sintomi li potremo porre in fondo al quadro
reale della totalità sintomatica, mentre altri ci obbligheranno ad essere
immediatamente considerati e ad eliminarli.

Bisognerà però sempre avere la consapevolezza che questi ulti-


mi sono solo una manifestazione della frettolosità dell'individuo che
emergono dalla sua più profonda intimità per mostrarci la grande di- SECONDA PARTE
sarmonia che li motiva; dovremo considerare in seguito, con ogni cura,
le molteplici deformazioni, sia nei tessuti che nelle funzioni organiche
e istintuali, sentimentali, intellettive e volitive, che costituiscono la
vera malattia.

,J

132
APPUNTI SUI MIASMI

CAPITOLO XII

APPLICAZIONE DELLA DOtTRINA


MIASMATICA NELLE AFFINITA UMANE
E NELLE RELAZIONI SOCIALI

• Osservazioni nella clinica e fuori di essa.

• Esemplificazioni pratiche.
• Combinazioni e relazioni di affinità o di sovrapposizione o di
continuità tra i predomini miasmatici psorici (1), sicosici (2),
sifilitici (3) .

135
APPUNTI SUI MIASMI

APPLICAZIONE DELLA DOTTRINA MIASMATICA


NELLE AFFINITÀ UMANE E NELLE RELAZIONI SOCIALI

In questa dottrina insuperabile dei miasmi, ciò che è formulato


dalla teoria, è confermato dall'osservazione clinica e dalla pratica.

Affinché ci sia armonia e corrispondenza reale tra due persone,


la relazione tra esse dovrà stabilirsi sulle coincidenze, continuità o di-
scontinuità miasmatiche.

Riducendo a numeri i simboli dei miasmi, ripetiamo che il nu-


mero l corrisponde alla psora, il 2 alla sicosi e il 3 alla sifilis.

Ricordiamo sempre ai nostri alunni che il metodo omeopatico,


per giungere ad un risultato positivo nelle sue molteplici applicazioni,
vuole il compiersi di tutti e di ognuno dei suoi principi. Abbiamo già
sottolineato che la sola ricerca del medicamento simile è insufficiente
per costituire l'omeopatia se non si considerano i principi che la pre-
cedono e le succedono nella concatenazione che esige il vero logos e
che costituisce la scienza. Nello stesso modo diciamo che l'omeopatia
non può consistere nella sola somministrazione di piccole dosi, come
stupidamente si dà a intendere quando si dice che la dose è omeopati-
ca, volendo affermare con ciò che è minuscola. È necessario, perché un
procedimento sia medico-omeopatico, che contenga tutti ed ognuno
dei principi o delle basi che costituiscono il metodo. Inoltre, se l' o-
meopatia rappresenta un aspetto della verità, dovrà avere, come già
abbiamo segnalato, anche applicazioni universali.

romeopatia sarà riscontrabile anche nella particolarità delle rela-


zioni umane. Ogni relazione tra gli uomini si realizza attraverso l' ana-
logia. Come un tropismo precostituito andiamo in cerca dell'analogo;
qualcosa che ci continui e che noi continn'eremo.

Rispetto ai miasmi, logicamente saremo legati ad esseri a noi cor-


rispondenti e questa corrispondenza concorderà con le caratteristiche
miasmatiche; cerchiamo ora di spiegarlo con i seguenti esempi.

Teoricamente un soggetto psorico-sicosico-sifilitico (secondo

137
PROCESO SANCHEZ ORTEGA APP UNTI SUI MIASMI

l'apporto che gli abbiamo riconosciuto e che ci permette di metterlo in delirio, gran dolore alla nuca e alle articolazioni. Dall'indifferenza tota-
serie 1-2-3) sarà perfettamente complementare di un'altra persona che le della mattina passa gradualmente all'irrequietezza fisica e mentale e
miasmaticamente è rappresentata 3-2-1 in modo che possono fondersi all'irascibilità. Nux Vomica e Lachesis la trassero fuori pericolo grazie a
le espressioni caratteristiche di uno con quelle dell'altro per una ragio- Dio. Ciò che interessa è la sua presentazione come una paziente 3-1-2.
ne di continuità, di legame all'interno della necessità delle analogie. I suoi genitori entrambi con la stessa serie 1-3-2, vivevano sopportan-
Così il nostro soggetto 1-2-3 si fonde perfettamente con il 3-2-1 nella dosi (che è ciò che corrisponde ad una serie cosi, come spiegheremo
fusione del 3 terminale del primo con il 3 iniziale del secondo. Allo più avanti). Il nostro soggetto è figlia unica molto bene educata, di
stesso modo, se il secondo soggetto 3-2-1 lo mettiamo al primo posto, bella presenza e di modi fini, capelli scuri.
si fonde perfettamente nel suo l terminale con l'l iniziale dell'altro. In
modo che le sue qualità caratteristiche formano nella sua espressione, Logicamente la sua condizione miasmatica l'aveva portata a pro-
una specie di circolo di completamento e di successione perfettamente durre un'infezione con caratteristiche distruttive come fu il suo tifo
corrispondente che dà per risultato un movimento armonico persi- durante il quale, ricevendo medicine innaturali, arrivò agli estremi del-
stente. le sue manifestazioni. Naturalmente il trattamento omeopatico dell'e-
pisodio indicato fu portato a termine con una dose di Lycopodium un
Cosa molto diversa succederà in teoria se abbiamo un sogget- po' debole (200 C) che fece tornare alla normalità, in pochi giorni il
to 2-1-3 che metteremo in relazione con un altro nel quale abbiamo quadro ematico piuttosto precario (meno di 3 milioni di eritrociti) e
la stessa serie 2-1-3 (anche quando gli apporti, come già precedente- fece sparire la percezione chiara di un soffio che si avvertiva un paio di
mente abbiamo spiegato, siano diversi), la continuità è irrealizzabile. anni prima, nell'auscultare il cuore.
L'unica cosa che si può raggiungere è la sovrapposizione. Del resto le
varianti di queste combinazioni sono numerose anche se di 8 tipi fon- Quel che desideriamo sottolineare è quanto segue: questa ragazza
damentali che sarebbero: 1-2-3 con 1-3-2; 1-2-3 con 2-3-1; 1-2-3 con già recuperata e ritornata al suo ambiente sociale, borghesia medio-al-
3-1-2-; 2-1-3 con 1-2-3; 2-1-3 con 3-1-2; 2-1-3 con 3-2-1; 3-1-2 con ta, istruita nelle migliori scuole, con una bella casa e con la soddisfazio-
2-3-1; 3-1-2- con 2-1-3. ne di quasi tutti i suoi desideri, si entusiasma e si sposa con un ragazzo
non molto sveglio, ma attraente, di pelle bianca, di cultura piuttosto
Prendiamo alcuni esempi della pratica: una coppia formata da scarsa e con una serie miasmatica 2-1-3; questa relazione miasmatica
una giovane che trattai per un'infezione tifoidea grave. Aveva 15 anni, di lei 3-1-2 con lui 2-1-3, sarà la chiave della loro unione, della loro
aveva ricevuto abbondanti medicine allopatiche che avevano deforma-
relazione, del loro avvenire. In famiglia vi erano contrasti continui per
to completamente il quadro in modo tale che l'infezione intestinale
l'eterogeneità dell'ambiente sociale di ognuno di loro. Incompatibilità
tifoidea sembrava una febbre di tipo malarico. La gravità è tale che lo
per educazione, nelle abitudini e desideri che li portavano a separazio-
specialista che la curava declinò ogni responsabilità, suggerendo uno
ni brevi benché ripetute, consistenti in am~ggiamenti di freddezza in
specialista di malattie tropicali e praticamente non volle più seguirla.
famiglia o in piccole assenze del marito. Si riunivano subito, stimolati
I sintomi più vistosi sono di mattina, un freddo notevole e indebo-
ogni volta dal reciproco desiderio e infatti procrearono 9 figli, con
limento tale con caduta della temperatura fino a 35,5 gradi C che
appena l'intervallo necessario tra una gestazione e un'altra; alcuni di
a malapena si avverte un'attività vitale; il quadro va cambiando gra-
questi fratellini non avevano tra loro neanche un anno di differenza.
dualmente in concomitanza con l'elevarsi della temperatura. Di sera
la temperatura arriva a 41,5 gradi C, preceduta da intensi brividi con La spiegazione dal punto di vista miasmatico stabilisce la fatale

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PROCESO SANCHEZ 0RTEGA
APPU NTI SUI MlASMI

relazione che nasce da questa mescolanza di persone che si uniscono innate di lui, anche se in contrapposizione al più rigido schema educa-
biologicamente in forma facile e corrispondente. tivo che aveva ricevuto. Perché avesse luogo una separazione definitiva,
dovettero arrivare veramente agli estremi: «che la donna fosse portata
Dobbiamo immaginare, in concordanza a questa classificazione
degli esseri umani, rispetto al predominio della loro carica miasmatica, in una città lontana dai suoi familiari per poterla distaccare da questo
ogni individuo con una serie di tre anelli dei quali il primo e l'ultimo, "amore" e che egli avesse incontrato un'altra donna miasmaticamente
in definitiva, come elementi vivi, sono pronti ad unirsi e aderiscono ad equivalente alla prima» e anche così, un nuovo incontro in circostanze
altri che gli siano analoghi. favorevoli potrebbe determinare un ritorno a ciò che è stabilito come
una fatalità biologica rispetto ai miasmi 3-1-2 con il 2-1-3 che impone
Così, vanno cercando nel tempo e nello spazio il loro migliore e una successione obbligata.
più rapido assetto nel perpetuo movimento che costituisce la vita.
Ciò succede in forma persistente e quasi inevitabile quando le
Se, ad esempio, un individuo in questo caso 3-1-2, si mette in cariche miasmatiche sono ben compensate e molto lontane dal limite
contatto con uno 2-1-3, si vede immediatamente il legame naturale che permette loro di virare definitivamente verso la prevalenza di un
e complementare, data la coincidenza del terminale 2 con il 2 iniziale altro miasma.
del suo compagno e osserviamo che anche il 3 terminale di lui corri-
sponde al 3 iniziale di lei, in modo che si stabilisce in entrambi un evi- Intendendo con ciò, che qualunque trattamento, anche il miglio-
re e il più omeopatico, potrà attenuare i miasmi ma resterà la mesco-
dente completamento per successione obbligata di lui verso lei come
di lei verso lui. lanza nella stessa forma. Cioè se abbiamo un individuo in condizioni
miasmatiche attive o latenti, ma in proporzioni più o meno stabilite,
Ciò comporta una completa reciprocità e pertanto una base di supponiamo in cifre rotonde 40% di l; 35% del 2° e 25% dell'ultimo,
complementarietà e di persistenza all'interno del concetto miasmati- costituisce un'entità miasmatica resistente, vale a dire che se anche il
co, quindi dal punto di vista biologico. La pratica lo dimostra, poiché miglior trattamento riesce a far rotare i miasmi, essi resteranno, anche
nonostante le profonde differenze sociali, la gioventù e l'inesperienza se attenuati al massimo, in una proporzione, sia pure variabile, sempre
dei due, procreano tanti figli e superano innumerevoli difficoltà. più o meno equivalente. Non succede la stessa cosa quando le pro-
porzioni sono vicine l'una all'altra; per esempio, se la condizione di
Bisticciavano quasi giornalmente, ma i loro dispiaceri e le grandi un miasma fosse di un 40% il primo, di un 38% il secondo e di 20%
divergenze si dissolvevano nella fusione favorita dalla loro innata, reci- l'ultimo, il trattamento, e persino i soli stimoli della vita, potrebbero
proca predisposizione, trovando l'uno nell'altro il completamento più far prevalere il miasma che era secondo in importanza e cambiare ma-
sicuro.
nifestamente la configurazione del soggetto. In questo caso la stessa
persona e coloro che la circondano dicong, che questo o quell'avveni-
E se era lui, dominando la situazione, ad imporsi nelle decisioni
mento o meglio, dal momento che abbiamo dato loro il rimedio, «si
o dando libero sfogo ai suoi desideri, 1a trovava disponibile grazie alla
sua serie miasmatica (di lei); quando prevaleva lei, lui era assolutamen- sono trasformati in un'altra persona ... ». «Sono un altro», esclamano.
te pronto tanto alle sue esigenze quanto alle sue compiacenze. Egli Naturalmente la stessa condizione miasmatica, con minori dif-
fu duttile a tutte le possibili tenebrosità del miasma 3 che lei aveva ferenze sociali ed educative, porta alla possibilità di perfezionare delle
in prima posizione, come lei fu compiacente e propizia alle velleità unioni in relazione al grado di corrispondenza biologica miasmatica e

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PROCESO SANCHEZ ORTEGA
APPUNTI SUI MIASMI

di fattori educativi equilibranti, tanto più quanto più facile o ritmica- alla disputa.
mente difficile sia la convivenza.
Nei nostri soggetti, gli anni passarono in una lotta costante per
Un altro caso completamente diverso è quello che corrisponde una prevaricazione egoista l'uno dell'altro dove la prevalenza è di quel-
ad una coppia nella quale la donna ha caratteristiche costituzionali e lo con maggiore stima di se stesso e manifestazione sicosica con colore
accentuate dall'ambiente in cui si sviluppa, di tipo sicosico predomi- giallo; nell'altro coniuge costretto ad una inibizione per nulla naturale
nante, psoriche dopo e in un grado molto minore, sifilitiche. e spontanea, aumenta sempre più l'insoddisfazione che travestirà da
incostanza con tentativi di fuga. In entrambi la necessità di proiettar-
Il marito presenta la stessa serie miasmatica, benché naturalmen-
te n'o n nello stesso grado, per cui anche se ai due corrisponde una si in forma simile ma totalmente separati uno dal!' altro, produce in
colorazione verdastra, quella di lei sarebbe più azzurrina mentre a lui ciascuno comportamenti similari ma molto lontani dalla loro comple-
corrisponderebbe un giallo quasi dominante. mentarietà.

Il risultato, in pratica, fu un allontanamento, ogni volta maggio-


Il primo incontro tra questi giovani produce una mutua antipa-
re, che li avrebbe obbligati alla separazione per la vanità molto accen-
tia, per la parte competitiva che corrisponde all'ostentazione sicosica,
tuata dell'uomo che ferisce in modo insopportabile la donna, la quale
molto accentuata; poiché tutti e due provengono da famiglie che, per
compensa la sua situazione in un piano sicosico, ma ad un diverso
motivi diversi, hanno loro stimolato una condotta superficiale e frivo-
livello.
la. Frequentando per coincidenza uno stesso centro scolastico, l'incon-
tro ripetuto li mette in relazione e con il tempo trasforma quell' antipa- In lui egolatria e in lei superficialità affettiva. Il 2-1-3 di ognuno
tia in apparente ammirazione. cambiava solo nei momenti di sovrapposizione ma mai si stabilì l'indi-
spensabile relazione di analogia necessaria per una buona convivenza.
La stessa sicosi stimola il contatto e li porta ad un matrimonio
quasi obbligato che ha, senza dubbio, miasmaticamente un pronosti- In queste eterogenee mescolanze si può convivere più o meno ar-
co di incompatibilità, giacché nessuno dei coniugi può continuarsi monicamente a condizione che ogni coniuge si costituisca un mondo
nell'altro come è l'ideale dal punto di vista biologico. all'interno del quale si prolunghi e si completi. In tal modo potranno
convivere come compagni più che come coniugi.
Tra questi giovani è solo possibile la «sovrapposizione» ma non la
continuità (2-1-3 e 2-1-3). In effetti, queste unioni sono anche spiegabili in concordanza
con i contributi miasmatici prevalenti.
In casi come questi, affinché si raggiunga armonia e relativo com-
pletamento o continuità di una vita con l'altra, e perché, in accordo Ciò che delineiamo in relazione ai matrimoni o unioni eteroses-
con i nostri simboli, le cifre iniziali o terminali «si uniscano», è neces- suali si applica anche agli amici e compagni fraterni ecc. all'interno
saria la «inversione» di qualcuno degli attori; ciò richiede una persi- della famiglia e della società.
stente disposizione a ricercare l'uno dell'altro le più intime ed ultime
manifestazioni; oppure che il più impegnato dei due, sacrifichi le sue
aspirazioni a favore della convivenza.

Ciò che presentano con più frequenza è una costante disposizione

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APPUNTI SVI MlASMI

CAPITOW XIII

DEFINIZIONE DEI SINTOMI

• La ricchezza delle espressioni sintomatiche.

• Studio analitico dal punto di vista miasmatico.

• Dei sintomi mentali più frequenti o più significativi.

• Le sottili differenze che producono le differenti modulazioni


miasmatiche.
• Forma nella quale è stata realizzata la ricerca su questi sintomi.

• La confusione nella definizione del sintomo porta facilmente ad


un errore nell'indicazione terapeutica.

.,

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APPUNTI SUI MIASMI

DEFINIZIONE DEI SINTOMI


Sottili variazioni nell'espressione dei sintomi mentali.

Una delle maggiori difficoltà che incontra colui che comincia la


pratica della clinica omeopatica, nasce dalla vastità della sintomato-
logia sia nell'ammalato che nelle patogenesi che costituiscono la Ma-
teria Medica. Come persone, ed anche come medici educati ai criteri
della vecchia medicina, siamo abituati a ridurre di molto le diverse
espressioni della sofferenza umana che sono svariatissime, e che han-
no ciascuna il proprio significato peculiare e simbolico, e che stanno
esprimendo, in tutti i casi, un qualcosa dell'individualità del soggetto.

Questa diminuzione che fa la vecchia medicina delle innume-


revoli espressioni sintomatiche, l'hanno obbligata a definire i sintomi
con una terminologia un po' oscura ma «d'effetto» che serve a coprire
la sintesi arbitraria alla quale si riduce tutta l'espressione del paziente.

Andiamo alla pratica e a ciò che risulta tanto necessario ed indi-


spensabile per la corretta definizione e gerarchizzazione dei sintomi.
Ne abbiamo già parlato e lo ripetiamo in relazione alle minuziosità
che dobbiamo cercare nei sintomi comuni come per esempio in un
vomito.

Preciseremo se è di insorgenza improvvisa; se è al momento di


alzarsi la mattina o nel mettersi a sedere; ai pasti o dopo aver mangiato;
se è immediatamente dopo il pasto o dopo che sia trascorso un tempo
più o meno uguale; o semplicemente dopo pranzo; se lascia un sapore
speciale di alimento o acido o amaro ecc.; se è giallo, mucoso, ver-
dognolo, spumoso, abbondante o scarso, mucoso filante, con strie di
sangue, con un po' di sangue o con sangue abbondante; chiaro o scuro,
unito o aggiunto o vomitato prima della materia principale, e tutte le
concomitanze che possa avere il vomito, se c'è stata prima nausea op-
pure era persistente; se c'è un miglioramento o, al contrario, aggrava-
mento generale; cinetosi o debolezza; sfinimento o svenimento; fred-

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PR0CES0 SANCHEZ ORTEGA APPUNTI SUI MIASMI

do, sonnolenza, dolore di testa e, infine, tutte le diverse ripercussioni sente solo il freddo. Sarà differente invece se l'ammalato sente non solo
che possono sorgere in un altro organo o, in generale, nell'individuo. freddo ma una freddezza di gelo e sarà ancora diverso se sente il freddo
dentro, come se fosse solo interno, oppure come se fossero solo le ossa,
Così dovremo valutare tutti i sintomi, tanto i comuni come i le arterie o le vene ... l'elemento più importante per noi è saper definire
particolari ma, soprattutto, dobbiamo indagare esaurientemente sui e differenziare il tipo di freddezza percepita dall'ammalato da ciò che è
sintomi generali. il vero brivido, ossia l'orripilazione o la pelle d'oca caratteristica.
Prendiamo per esempio il brivido. Il brivido per l'omeopatia non Se questa freddezza è, per esempio, con tremore o con scuotimen-
significa solo alterazione della sensibilità termica che produce nell'in- to, il che è diverso; o brivido violento, che è diverso da predominante;
dividuo una sensazione di caldo e freddo, ma la bassa temperatura, e abbiamo già descritto come si presenta quando è predominante.
percepibile dall'individuo nel suo organismo, sarà valutata come un
sintomo generale al quale deve aggiungere diverse caratteristiche. Ad Quello violento sarà un brusco e intenso senso di freddo ma non
esempio se vi è orripilazione cutanea, tremito moderato o leggero o se arriverà a dominare il quadro delle sensazioni generali del soggetto,
il tremito è intenso fino a debilitarlo, quando l'ammalato dice che si ecc. Ognuna di queste forme presenta diversi gruppi di rimedi per
sente scuotere dai brividi. Bisogna differenziare i brividi predominan- cui dobbiamo indagare fino a non avere alcun dubbio su di essi. Così
ti da tutti i sintomi corporali anche se lo scuotimento non predomina. faremo per quanto riguarda la febbre, il sudore, il polso, ecc. ecc.

Il primo tipo, quello in cui il brivido presenta scuotimento, lo Il nostro principale impegno, ora, è quello di ricordare e cercare
abbiamo in Chelidonium, ma non è un sintomo predominante nel di aiutare nella ricerca e definizione dei sintomi mentali; specialmente
quadro sintomatologico di questo medicamento. Ciò vuol dire che il quelli che si prestano a confusione e che rappresentano vere modula-
brivido può presentarsi con forti scuotimenti, anche molto violenti, zioni, a volte molto sottili, di uno stato animico. Esemplifichiamo:
cosa molto seria è che un ammalato si senta un po' nemico della vita.
eppure, tuttavia non è così predominante tra i sintomi fisici presen-
tati. Veratrum album, per esempio, ha un freddo molto dominante, Ebbene, possiamo trovare varianti molto sottili che, se non sono ri-
conosciute e definite, ci faranno indicare erroneamente un rimedio
predominante rispetto ai sintomi generali, ma difficilmente presenta
che non corrisponde con esattezza alla posizione psichica del nostro
scuotimenti così forti. Camphora invece può presentare le due mo-
dalità ed essere in più pernicioso, come in Veratrum. Continuiamo le ammalato.
nostre ricerche sul brivido, dove inizia: a volte, come in Bryonia che lo Il nostro paziente può essere semplicemente stanco della vita
ha molto caratteristico, parte dalle braccia o dalle mani o dalle dita o che nel repertorio di Kent è «Weary of Life»; questo vuol dire che non
dalla punta delle dita; o nelle dita dei piedi o nella vescica; oppure in ha da lamentarsi realmente della vita, per lo meno non affiorano alla
un solo lato del corpo o in testa; o, nelle labbra che è precisamente un sua mente motivi per lamentarsene; semplicemente ne è stanco, come
Key Note di Bryonia. Può aiutarci molto nella selezione del rimedio, la colui che ha camminato un tratto lungo o breve ma si è stancato. Può
forma nella quale ha inizio questa sensazione di freddo nel nostro am- persino essere stata soddisfacente la sua vita, laboriosa o felice; persino
malato. Oppure può presentare sudore con brividi come per esempio: molto piacevole, tuttavia ora la vita lo stanca e il sintomo è questo:
Euph., Nux o Tub., oppure se presenta il brivido soltanto nell'evacuare Stanchezza.
o durante la notte e solo durante il periodo della mestruazione come
in Lachesis o che scende per esempio dall'alto in basso del corpo, o che Altra cosa è il disgusto della vita che il Repertorio e la Materia

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PR0CES0 SANCHEZ ORTEGA APPUNTI SUI MIASMI

Medica chiamano «Loathing of Life», qui l'ammalato è in un atteg- quando si è stanchi della vita, ed è il primo dei sintomi analizzati, vi è
giamento psichico diverso. Può non aver vissuto molto, può essere un una tonalità che, pur essendo violacea, ha abbastanza di azzurro; cioè
giovane imberbe, persino un bambino come nel caso di Antimonio vi è molto della psora; è appena come un velato indizio di morte, ri-
crudo, dove è chiaramente manifesto il disgusto per la vita, la mancan- spetto alla relativa serenità della psora, o per meglio dire, della lentezza
za di entusiasmo per essa, l'avversione all'esistenza o per lo meno l'in- psorica. I.:azzurro si va attenuando, il rosso va aumentando nei se-
differenza per la vita, cioè non c'è piacere ma disgusto per essa. Diverso guenti sintomi: il disgusto per la vita è già più rossiccio, più evidente la
sarà ancora il sintomo di avere pensieri di morte; un ammalato può posizione autodistruttiva che, del resto, cresce sempre più nel desiderio
non sentire né stanchezza per la vita né disgusto cosciente per essa, ma di morte che è il sintomo successivamente analizzato. La disposizione
nelFesaminarsi, nel fare un esame introspettivo, riconoscere che pensa suicida che è l'ultimo dei sintomi che studiamo, è chiaramente e inten-
spesso alla morte, semplicemente ha pensieri di morte, cioè pensieri samente tinta in rosso. I pensieri persistenti di morte sono anche una
frequenti inevitabili ma senza un vero motivo. condizione psorico-sifilitica, è un passaggio o oscillazione tra la paura
psorica e la distruzione del miasma 3.
Avremo subito il sintomo desiderio di morte nel quale il nostro
ammalato già chiaramente riconosce il desiderio di morire. Può per- Passiamo ora ad un sintomo prevalentemente sicosico: la paura.
sino star godendo la vita, può aver vissuto molto o poco. Può essere La paura è, secondo l'antica classica maniera di raggruppare le emo-
persino felice e ciò nonostante, desiderare la morte. Vogliamo anche zioni, una delle tre fondamentali come l'amore e l'odio. È il timore
avvertire che non dobbiamo mai accettare per certo questo sintomo preciso di qualcosa che può procurarci, o che pensiamo possa procu-
deducendolo «psicanaliticamente» da una o più attitudini del paziente. rarci, danno o intenso dispiacere. Precisamente, l'insieme di conco-
Se ad esempio si prodiga troppo nel lavoro o nell'amore o nell'idea- mitanze che accompagnano questa emozione le danno la tinta gialla
le, non deduciamo che in qualche modo vuole immolarsi. Affinché caratteristica della sicosi. La paura manifesta ci spinge a movimenti che
possiamo correttamente prenderlo in considerazione, il sintomo deve tendono ad allontanarci dall'oggetto o da quello che la motiva; altre
essere accettato dal paziente, cioè bisogna che egli ne sia chiaramente volte ci paralizza, ed è un altro modo di allontanarci dalla causa, infatti
consapevole, a meno che non sia in un vero stato di incoscienza o di rappresenta un'inibizione brusca, una specie di concentrazione con la
confusione mentale. Sono allora proprio le alterazioni che produco- quale cerchiamo di allontanare la maggior parte del nostro corpo e del
no questo stato, ad occupare i posti preminenti nella sintomatologia. nostro essere dalla sensazione o dall'esposizione a quella cosa: ci racco-
Continuando con i sintomi che corrispondono al sentire la vita come gliamo, ci minimizziamo.
nemica, dovremo considerare ora il suicidio, la disposizione suicida
che del resto è già il proposito di privarsi dell'esistenza, in un modo Comunque è fuga; la fuga è la prima caratteristica della paura.
o in un altro, gettandosi dalla finestra, avvelenandosi, impiccandosi o C'è una variante della paura che è il soprassalto «Starting», che indica
tagliandosi le vene ecc. ecc. già in atto la predisposizione alla paura che motiva questo riflesso di
ripulsa o soprassalto e rende questa sensazione, più manifesta anche se
Analizzeremo la colorazione miasmatica predominante di que- non necessariamente più profonda. Anche questa condizione è sicosica
sti sintomi in modo da assimilare meglio questa dottrina in relazione ma con un accento psorico.
ad ogni sintomo che considereremo. Dal momento che osserviamo
la tinta rossiccia della sifilis, poiché rappresenta la massima espressio- Se la psora domina, non si arriva sino alla paura, ma si manifesta
ne distruttiva che è il disprezzo della vita, riflettendo, noteremo che, come ansietà che è, a detta degli psicologi, l'anticamera della paura e

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PROCESO SANCHEZ ORTEGA APPUNTI SUI MIASMI

che ha, come già sappiamo, una colorazione verde-limone per il tre- È la psora con una tonalità sicosica, ma comunque il sintomo ha
mendo contrappeso psorico. Invece quando dal giallo si passa all' aran- prevalenza psorica. Conservando questa prevalenza, con un colore un
cione intenso, ovvero l'arancione rossiccio per la considerevole mesco- po' rossiccio, abbiamo l'altro sintomo: la sensazione di incapacità;
lanza del miasma distruttivo, la paura prende la caratteristica del timor badiamo bene che è una sensazione intima e in nessun caso è la sensa-
panico: cioè quando l'individuo è obnubilato dalla paura e si precipita zione di umiltà; l'individuo infatti presenta una falsa e apparente situa-
ciecamente senza considerare niente e nessuno, neanche se stesso, teso zione di possibilità e, ciò nonostante, si sente intimamente incapace,
solo a fuggire. Per esempio, l'individuo che, accorgendosi di una scossa cioè è quasi in un circolo di frode psicologica. Per capire meglio questi
di terremoto, si getta dalla finestra o scappa via da casa senza la minima sintomi, forse un po' difficili per lo studente, cerchiamo di applicarli
pre~auzione, a volte per andare a morire sotto le ruote di un veicolo alla più oggettiva delle situazioni, la copula.
che passa, o incorrere in qualche altro incidente che quasi certamente
avrebbe evitato se fosse rimasto al suo posto. Il timido può essere, dal punto di vista sessuale, perfettamente
sano, ma come gli sarà difficile manifestarsi, chiedere e ottenere quel
Preso da timor panico è colui che, trovandosi in un incidente in che chiede; una volta riuscito, ottenendolo, non avrà la minima dif-
uno stadio pieno di gente, si precipita verso l'uscita e trascina con sé, ficoltà, avendo già vinto la sua timidezza. Colui che manca di fiducia
senza alcuna considerazione, qualsiasi cosa gli capiti davanti, oppure in se stesso, potrà riuscire nella richiesta sessuale con relativa facili-
muore travolto, nel tentativo di fuga dovuto ad un totale offuscamento. tà, ma la sua condizione psichica potrà portarlo a sbagliare all'inizio,
nella pienezza, nei ritmi, ecc. ecc. Colui che si sa incapace o si sente
Abbiamo anche molti sintomi di caratteristiche predominanti
incapace, il sintomo è infatti sensazione di incapacità, sta già fallendo
psoriche, come per esempio: la timidezza «Timidity»; la mancanza di
anticipatamente, anche quando simula dominio o forza e, se anche
fiducia in se stesso «Confidence want of self>>e la sensazione di in-
raggiunge lo scopo, sarà sempre con una minore resa nella fase iniziale
capacità «Helplessness». La timidezza è inibizione; dice la psicologia:
o più logicamente in quella conclusiva. Se torniamo ai sintomi che
«inibizione parziale delle reazioni sociali», senso di disagio di fronte
costituiscono gli aspetti fondamentali dello psichismo, ci riferiamo in
agli altri, indubbiamente questa sensazione di scarso valore non è spie-
primo luogo all'ira, una delle passioni fondamentali secondo i dizio-
gabile razionalmente, ma semplicemente si avverte, e rispetto alla qua-
nari di psicologia. Alcuni autori la raggruppano con il timore e l'amore
le, per certo relativamente alla psiche, possono influire fattori educativi
all'interno delle tre emozioni primarie; è la reazione naturale di fronte
e traumatici di diverso genere, ma che hanno indubbiamente provoca-
all'ingiustizia, all'ingiuria, la reazione che denuncia un'intensa scon-
to l'inibizione della personalità; perciò è un sintomo di colore azzurro
predominante, cioè caratteristico della psora. Senza smettere di essere tento.
anche psorica, la mancanza di fiducia in se stesso non è più l'inibizione Essendo una delle passioni fondamentali dell'anima ha tre va-
spontanea ed immediata del sintomo precedente, ma è per un minimo rianti secondo la predominanza dello stato miasmatico. Abbiamo già
ragionata, riconosciuta. L'individuo si riconosce capace ma, con una cercato di spiegare questo con qualche dettaglio, in una comunicazio-
personalità vulnerabile dall'ambiente; cioè un «io so che posso, ma ne presentata alla IV Assemblea dell'Accademia Italiana di Omeopa-
non mi lasciano»; l'ambiente o il momento non è propizio, come se tia; qui diremo sinteticamente: l'ira spontanea, espressa con semplici-
avesse bisogno di determinate circostanze per raggiungere l'obiettivo tà dall'uomo, costituisce l'irritabilità («lrritability» nel repertorio di
per il quale si sente portato. Kent).

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PR0CESO SANCHEZ ORTEGA
APPUNTI SUI MIASMI

Ci riferiamo naturalmente allo stato patologico e non a una rea-


mentre la produce, in un elemento prevalentemente distruttivo.
zione di una persona normale pienamente giustificata da cause reali.
Può anche non essere evidente, contenuta bene, ma potrà portare
L'irritabile è colui che si offende facilmente per diversi motivi. È
l'individuo a ferire o uccidere o commettere qualsiasi atto distruttivo
un sintomo certamente molto comune, ma che proprio per questo ci
proprio a causa della sua profonda rabbia.
costringe a meditare e cercare di chiarire ciò che il nostro paziente vuol
dire quando proviamo a investigare sulla sua psiche, gli domandiamo La tristezza o depressione semplice, anche nell'ambito della pas-
come è il suo carattere e ci risponde con parole confuse quali: «Dun- sività psorica è il sintomo «Sadness», nella Materia Medica e nel Re-
qu~, ho il carattere forte» o «Cattivo, dottore» o altre simili. Dobbiamo pertorio; ossia la persistenza in un'attitudine psichico-affettiva che ci
indagare a fondo, la sua rabbia è superficiale? Chiaramente rivolgere- sminuisce rispetto agli altri, ci rende più riflessivi, più in noi e verso di
mo le domande al paziente, tenendo conto della sua condizione so- noi. La semplice tristezza ci fa rivolgere più verso noi stessi con dispia-
ciale, culturale e intellettuale. Se la collera risulta un po' superficiale cere, a riflettere su quel che, ostacolando la nostra realizzazione, ci tie-
e passeggera, è l'ira rivestita della tonalità azzurrognola della psora: ne segregati e ha, per questo, la sfumatura freddo-azzurrina della psora.
l'individuo si arrabbia, lo dimostra appena e subito passa; passa non Quando la tristezza si manifesta in un terreno predominantemente
nel senso che dura poco: ma può avere anche delle pause e continuare, sicosico, prende un altro aspetto; l'individuo esterna, con maggiore
senza raggiungere livelli eccessivi. o minore intensità questo dispiacere che costituisce la tristezza ossia
l'affiizione («Grief» nel Repertorio); non dobbiamo domandargli se
Invece se, durante la rabbia, l'ira cresce, l'individuo si esaspera,
è triste, come nel caso suddetto, basterà chiedergli: che ti succede? E
urla e si esalta, manifestando chiaramente questo senso di sgradevo-
subito il suo psichismo apparirà evidente dall'espressione del suo viso
lezza; in poche parole, esplode in una rabbia ben visibile, siamo di
o dal suo scoppiare a piangere o dalle sue lamentele; l'atteggiamento
fronte alla vera irascibilità, la collera («Anger» nel Repertorio) durante
afflitto ci parlerà chiaramente della sua tristezza.
la quale può arrivare a colpire la tavola con un pugno, a gridare e
congestionarsi in viso, eccitandosi fino al parossismo, e questa gra- Se la tristezza sfocia in un terreno sifilitico, conduce facilmente
dazione dell'ira persiste nella sua persona, chiaramente manifesta agli alla «prostrazione della mente» («Prostration of mind», nel Reperto-
altri; questo è del colore francamente giallognolo vistoso della sicosi. rio e nella Materia Medica). L'individuo sarà, come si dice comune-
Una fiammata intensa, rumorosa, che a volte con l'intervento del terzo mente «morto in vita», sordo a tutto ciò che potrebbe entusiasmarlo,
miasma prende l'aspetto dell'ira violenta e pericolosa. qualcosa più di indifferente, qualcosa meno della disposizione suicida,
ma certamente calato in se stesso e in un isolamento dalla vita, come
Quando il terzo miasma modula interamente o prevalentemente
se per lui nulla accadesse o niente muovesse il suo spirito, sempre por-
l'ira, si ha il sintomo rabbia o furia che nella Materia Medica come nel
tato al tetro, all'oscurità che è negazione e distruzione. Se vogliamo
Repertorio è denominato «Rage» e viene curato con gruppi di rimedi
esemplificare, prendiamo il caso più comune: una delusione. Essa fa
diversi dalle altre due. Queste classificazioni che sono sorte spontanee
raccogliere lo psorico dominante in se stesso, lo fa riflettere sul suo
dalla descrizione dei sintomi patogenetici e che poi troveremo nel-
scarso valore, sulle sue scarse possibilità, sulla sua impotenza, sulle sue
la clinica, vengono confermate dalla sfera miasmatica nel terreno più
pratico e indubitabile. carenze psoriche, lo renderà più isolato, più estatico ed evidenzia ancor
più la sua inibizione.
La rabbia o furia è l'ira che obnubila e che converte l'individuo,
Al contrario, la sicosi spingerà il deluso, da essa dominato, a voler

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APPUNTI SUI MIASMI

rendere tutti partecipi della sua situazione; inconsciamente o subcon-


/\urum e Spigelia.
sciamente la manifesterà parlando, lamentandosi o piangendo, gridan-
do persino, conformando i piagnistei e le situazioni a quelle simili di Tornando all'allegria nel grado sicosico, abbiamo l'ilarità («Mir-
bambine viziate o di isteriche. i h» nelRepertorio) che è evidentemente giallastra, e l'allegria chiasso-
sa, che esplode con la risata, con la sonorità clamorosa del sicosico che
Se è il miasma distruttivo che domina il deluso, semplicemente
non è uguale alle altre forme del ridere, cioè di colui che propende al
lo fa crollare, lo riduce uno straccio, gli produce la maggiore sfiducia;
riso non perché sia contento ma quasi involontariamente, bensì l' alle-
come nei casi in cui la gente dice giustamente «lo uccise questa delu-
sione». gria con esuberanza di manifestazione, di colui che «si sbellica dal ride-
re» anche non essendo molto allegro; invece il sintomo «Exhilaration»
Ma parliamo anche dell'allegria che è un'emozione che comporta rappresenta la massima gioia quasi obnubilante, cioè l'allegria che ci
piacere, soddisfazione trascendente. L'uomo deve vivere allegramente, prende completamente e perfino ci trae fuori da noi stessi.
cioè, nel piacere relativo che dà il benessere, ossia l'armonia con il
tutto. Quando l'allegria si esalta un po', ovvero moderatamente senza Cerchiamo ora anche di esemplificare perché possa essere più
gran motivo, nel terreno psorico, produce ciò che nel Repertorio e facilmente compreso, ciò che ci ha occupato per moltissimo tempo
quindi nella Materia Medica costituisce la rubrica di «Cheerful» che, in moltissime occasioni, tentiamo dunque di capirlo, differenziarlo e
insistiamo, deve essere un po' ingiustificata per costituire un sintomo, trarre profitto da queste differenziazioni.
deve essere rafforzato con sottorubriche, per esempio, pensando alla Larrivo di un figlio è naturale motivo di allegria per ogni persona
morte come è nell'Aurum, o dopo convulsioni come nel caso di Sul- normale, benché per alcuni, affetti da gravi tare, che nella maggior par-
phur, o così assurda come la presenta Spigelia con tutti i dolori; ma te dei casi nemmeno riconoscono, sia una tragedia. Ma nello psorico,
quando è semplicemente psorica, è solo una sensazione di piacere che mentre si produce questa allegria, si mantiene un entusiasmo alquanto
trascende l'allegria semplice. Del resto, nel caso di allegria con pensieri eccessivo ~he lo rende un po' «volgare», un po' infantile o ridicolo nella
di morte, si vede che nella condizione predominante psorica di alle- sua emozione. Il sicosico vorrà rendere partecipe della sua soddisfazio-
gria semplice, c'è il sottofondo della sifilis che ambisce la morte e che ne tutto il mondo, si metterà a considerare le qualità che apprezza nel
corrisponde al predominante omeosifilitico cui segue quello psorico: figlio, fischierà ridendo, in poche parole farà una festa per esprimere
Aurum; confermandoci ad ogni passo l'ineguagliabile dottrina mia- la sua felicità per il suo rampollo, danzando o cantando, sorridendo e
smatica del maestro Hahnemann.
ridendo.
Nel caso della Spigelia che ha allegria o gusto per il dolore, si Nel terreno sifilitico, l'allegria sarà la più trascendente possibile
avvalora il suo predominio sicosico col piacere di una sensazione che
fino ad essere patologica, sgangherata dimenticherà tutto, preso solo
pur temendo il dolore e soffrendolo, fa sentire una specie di morbosa
allegria per esso. dall'allegria che questo avvenimento gli pro.cura, il sintomo cioè pren-
de il carattere un po' distruttivo del miasma tre. Ci sono molti casi che
Nel caso del Sulphur, piacere dopo la convulsione, essendo la me- dimostrano ciò; mentre sono felici, si ubriacano, commettono perver-
dicina completamente trimiasmatica, potrà spiegarsi in forma diversa: sità e persino torture o crimini.
psoricamente per avere superato la sofferenza del sintomo convulsivo.
Ora spiegheremo qualcosa che si riferisce alle lamentele dell'esse-
Per gli altri due miasmi si potrebbero fare le stesse considerazioni di
re umano. Nella Materia Medica e nel Repertorio, abbiamo nel «Com-

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plaining» il lamentoso che non accetta o si esaspera o protesta o scusa il Ora esamineremo altri tre sintomi che sono gradazioni di posizioni
suo fallimento o la sua situazione imputandola a questo o a quello; che psicologiche molto simili: la frivolezza, il libertinismo e la mancanza di
si lamenta del mal tempo, dei cattivi affari, della condizione umana, sentimenti morali: «Frivolous», «Libertinism», «Moral feeling want of ».
ecc. ecc. o per un nonnulla prorompe in toni di lamenti; predominio La frivolezza è condizione sicosica con qualche reticenza o con-
psorico del sintomo. trappeso psorico. Dice uno dei nostri dizionari per illustrare il con-
Abbiamo nel seguente grado sicosico il «Moaning» piagnuco- cetto: «cura fino al minimo dettaglio il suo aspetto, ha studiato tutti i
los9, che è colui che emette esclamazioni di afflizione o dolore, let- passi, tutti i suoi angoli e sa presentarsi in ogni occasione con saggezza
teralmente lamentandosi; una modalità che lo definisce meglio è nel ammirevole. È un'attrice o attore ineguagliabile nello scenario della
Repertorio, nella sottorubrica «Constant and gasping for air» conti- vita. Inganna tanto che senza accorgersene inganna se stesso».
nuamente e affannando, e questo con maggior ostentazione; e per ul- Il libertinismo è una superficialità nel considerare o praticare ciò
timo con il colore del terzo miasma abbiamo i lamenti «Lamenting» che è relativo al sesso, sia per stimare la trascendenza della condotta
cioè il lamentarsi dal profondo della propria anima e verso il profondo relativa ad esso, sia per le norme sociali e di trascendenza; è una sicosi
degli altri, dell'angoscia esistenziale tanto da sembrare o voler tendere esaltata e già con una tendenza un po' smodata.
all'autodistruzione.
La mancanza di sentimenti morali è per così dire la frivolezza
Andiamo verso la sfera sensuale. La lascivia «Lasciviousness» rap- che si è cambiata in libertinismo e finisce col distruggere la coscienza
presenta la tendenza sensuale che è a base fortemente sicosica, ma che, del rispetto per sé e per gli altri, intimamente, anche quando mostra
del resto, ha anche la modalità psorica o sifilitica, cioè gli aggregati o un aspetto diverso, è un deciso aggregato rosso distruttivo del terzo
sottofondi della sicosi. miasma alla sicosi di base di questi tre sintomi.
La sensualità psorica è molto frequente, è un gusto un po' esage- Completiamo la considerazione di sintomi di questo ordine con
rato per l'erotismo, il ricercare in maniera dissimulata le curve del sesso altri tre ancora: bugiardo, fantasioso e ipocrita («Deceitful; Fancie
opposto, le manifestazioni erotiche dei nostri complementari sessuali, exaltation of, Hypocrisy»).
le labbra carnose, lo sguardo promettente, trattenere gli sguardi nelle
Diamo ora una piccola spiegazione sul metodo che abbiamo se-
zone che si scoprono furtivamente, ecc. ma trattenendovisi, godendo
della sensazione, soffermandovisi con insistenza. guito per definire e cercare di spiegare questi sintomi. Consultiamo le
traduzioni già fatte come quelle del Repertorio del Dr. Lara de la Rosa
Tutto ciò rappresenta questo sintomo con una sfumatura psori- che segue la maggior parte delle rubriche di Kent; come anche quelle
ca, cioè giallo con un filtro azzurro che dà la colorazione verdognola. dei dottori Scarcioffo, Feo Codecido e altri. Consultiamo inoltre di-
Quando il giallo prorompe nitidamente produce il «Shameless» cioè zionari della stessa epoca nei quali furono scritti la Materia Medica e
l'erotismo impudico, l'impudicizia o esibizionismo sicosico. Quando il Repertorio di Kent e anche un dizionario della lingua inglese dove
l'erotismo diventa degradante produce il sintomo «Lewdness» cioè la vediamo le differenti accezioni ed esempi dell'applicazione del termine
vera lussuria, quando già la mente sembra essere modulata in forma secondo gli autori classici di queste lingue, insieme alle loro radici ed
dominante dall'erotismo in tutte le sue espressioni, tutto si produce o anche dizionari della lingua spagnola (Diccionario de Lopes y Bensley
si desidera attraverso il sesso e con tendenza perversa. e di Worcester Li. D. e Dizionari di psicologia, di filosofia e di filolo-

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APPUNTI SUI MIASMI

gia, Salvar, Calleja, Torres Lamus, Howard C. Warren ecc.). rosso sul giallo e con un po' d'azzurro.
Così «Deceitful» si traduce con bugiardo, falso, ingannatore. Vediamo altri sintomi di altra natura. Le stupidaggini che pos-
Dal latino Decipere: ingannare, Deceive, indurre ad errore; dal fran- siamo intuire o scoprire nei nostri pazienti; sintomi come condotta
cese Decevoir, abitudine ad esprimere falsità. Fraude, dal latino Fraus; sciocca «Foolish», infantile «Childish», e ridicolo «Ridicule mania
cattiva fede. Avendo così un'idea più precisa dei significati, compren- to». La condotta sciocca vuol dire che è vuoto o scarso di intendi-
diamo il colore miasmatico che gli corrisponde e vediamo che è una mento, debolezza dell'intelletto, tonto o semplicione. Rappresenta una
sicosi predominante, perché include una precipitazione nel ragiona- mescolanza di sicosi con psora di colui che ha poca capacità ma con
mento ma anteponendo l'ego e procurando che tutto concordi per lo una tendenza all'esibizionismo all'interno della sua stupidità.
rrieno con ciò che il soggetto persegue; in una parola, al suo beneficio
e al suo capriccio. La condotta infantile indica puerilità, mancanza di profondità nelle
azioni e nelle parole, futilità o inconsistenza, rappresenta una condizione
I..:illuso o fantasioso è colui o colei che vive più di illusioni o più puramente sicosica con un fondo psorico molto più piccolo.
le esprime insistentemente, senza abbandonare la realtà ma provando
piacere di ritornare alle sue illusioni, è questo il concetto, piacere di Il ridicolo è una stravaganza che muove al riso, una situazione
tornare alle illusioni. Poi abbiamo un altro sintomo che è quello di co- che espone alla disistima «una eccessiva delicatezza di indole» è una
lui che fa castelli in aria ossia il «Theorizing» e che rappresenta già una condizione sicosica un po' offensiva che infastidisce o disgusta gli altri
specie di mania o di vestibolo della pazzia cioè già è alienazione dalla e che per questo è un po' aggressiva per coloro che l'osservano e acqui-
realtà e che potremmo essere portati a paragonare ad altri sintomi più sta pertanto un colore rossiccio che la distingue.
alienanti: e sbaglieremmo perché l'illuso o il fantasioso rappresentano
una modulazione psorica della condizione sicosica riferita all'instabili- Dello stesso ordine sarebbe il «Torpor» ossia lentezza, l'imbecil-
tà del pensiero; è semplicemente il gusto o la tendenza ad indulgere ad lità e l'idiozia «Imbecility; ldiocy», sono tre gradi di una condizione
una falsità del pensiero, generalmente per fuggire un po' dalla squallida psorico-sifilitica profondamente distruttiva della capacità intellettiva.
realtà. È, ripetiamo, un colore verdognolo che gli corrisponde e un ver-
Tornando all'ordine dell'irritabilità o della collera, abbiamo al-
de gradevole, diciamo un verde pastello, propizio alle nubi del sogno.
tri tre sintomi che possono prestarsi a confusione: abbiamo il sinto-
Lipocrisia è l'abitudine pratica o la finzione di sostenere un carat- mo «Sulky»: accigliato, ingrugnato, e «Morose»: di cattivo umore
tere, qualità o condizione differente dal vero, una simulazione rispetto e «Frown»: propenso alla collera. È facile che si possano confondere
alle abitudini, un falso modo di vita; è la sicosi con una modulazione l'uno con l'altro. Il primo è di colui che sembra incollerito, è una va-
sifilitica, perché contiene una falsità nell'azione e ha consciamente o rietà del serio ma è più che altro apparente; di persone che si abituano
subconsciamente una direzione più che ingannevole, distruttiva; ha ad aggrottare le sopracciglia e danno l'impressione di essere arrabbiate
persino la maggior parte delle volte un'aggiunta psorica benché in tono senza esserlo veramente, è uno stato psichico che sta tra l'irritabilità,
minore, perché c'è una lenta elaborazione del sintomo. la depressione e l'insofferenza ma è più che altro un atteggiamento
esteriore, apparente. Ci domanderemo perché è tra i sintomi mentali?
Non è la produzione spontanea, sicosica del bugiardo, né meno Perché questo stato d'animo si dissolve e non rimane praticamente
ancora l'innocente posizione del fantasioso, ma una posizione franca- nulla. Invece il sintomo seguente «Morose» è certamente di cattivo
mente perversa e trascendente, che dà uno dei peggiori toni grigi del umore, come quegli stati nei quali tutti possiamo fluttuare a volte con

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APPU NTI SUI M IASMI

o senza cause apparenti; quando avveniamo che abbiamo qualcosa di


Il «Malicious» è il risentimento, è il rancore che costituisce un
sgradevole, talvolta con facile propensione al dispiacere, all'irritabilità,
sentimento di avversione, di inimicizia, che si stabilisce improvvisa-
senza esserne completamente coinvolti, ma solo a metà, però in forma
mente in seguito a uno o un altro atto o circostanza ritenuta offensiva
più o meno permanente.
e non dimenticabile che rende nemici di quella che è stata la causa, di
E l'ultimo sintomo segnalato «Frown», sottolinea uno stato d'a- quella persona da cui è venuta la parola, l'atto, l'offesa i cui effetti du-
nimo nel quale l'individuo propende alla rabbia, che è qualcosa di più reranno in noi: è una psora-sifilis che ci inibisce un tanto il disprezzo,
di serie 1-3-2.
dell'irritabilità, meno evidente ma più profonda, più trascendente. Per
chiarire diremo: come una persona che ha sofferto molte situazioni L'odio «Hated» è l'aborrire completamente, l'aperta avversione
avverse per giorni o a tappe diverse più o meno successive e che, senza che produce una forte antipatia e che fa desiderare il male, la distruzio-
portarlo a sentirsi disgustato, che è un sintomo diverso, lo mantiene ne dell'oggetto che lo ha stimolato. Questa caratteristica distruttiva del
incline alla collera, che supponiamo soggetta a passare ma anche a desiderio tinge intensamente il rosso sifilitico che lo caratterizza 3- 2 -1.
ripetersi facilmente.
Altri tre sintomi che generano confusione sono: «Courageus» co-
Analizziamo altri tre sintomi che anche dobbiamo differenziare raggioso, «Rashness» intrepido, temerario e «Audacity» audace.
con cura e che, come i precedenti, sono piuttosto ambigui rispetto al
predominio miasmatico che si può loro attribuire, perché contengono Il primo è colui che, sia pure improvvisamente, concretamente
tanto l'uno come l'altro miasma, benché i tre che abbiamo osservato decide di affrontare un pericolo, anche se a costo del proprio sacrifi-
possano corrispondere più effettivamente alla psora-sifilis. cio, nel tentativo ritenuto necessario di salvare qualcosa o qualcuno: è
innanzitutto psora con sifilis e sicosi, ma la psora ha predeterminato e,
I tre seguenti, che ci sembrano molto similari, sono: il «Mischie- a volte, con molto anticipo, la condizione che sembra spontanea e im-
vous» che è il maligno turbolento, cattivo; il «Malicious» che è il ran- provvisa ma che è invece il prodotto di tutta una preparazione subco-
coroso, risentito; e lo «Hated» o odio, avversione. sciente. Il «Rashness» è con predominanza sicosica perché non si rivela
una preparazione, ma l'ostentazione che può essere fatale. Nell'audace
Qui la sifilis è anteposta alla psora nei tre sintomi. Il primo «Mi- «Audacity» si osserva un ragionamento un po' precipitoso, ma sempre
schievous» sarebbe rappresentato dal tipico bambino maligno che at- finalizzato al proprio profitto; egli simula spontaneità e persegue un
tacca o lega il razzo alla coda del cane o che mette il chiodo sulla sedia fine un po' egoista, anche a costo di danneggiare altri: è la sicosi con
del professore. È una malignità, una perversità nell'intenzione un po' una buona pennellata sifilitica.
distruttiva ma che, ciò nonostante, non pretende propriamente di far
male. È secondo i dizionari, un'azione colpevole e degna di repressione Il coraggioso sarà il soldato che affronta un problema che ha in
e castigo e un po' ingegnosa, nella quale si avverte una buona pennel- sé la possibilità remota del trionfo, ma anche quella di immolarsi. Il
temerario è colui che si precipita a salvare un bambino che è sul punto
lata sicosica perché non è silenziosa, benché si pianifichi con un tanto
di dolo. di essere travolto, senza prevedere che allo stesso tempo, anch'egli può
esserlo.
In proporzioni maggiori la potremmo definire come una propen- Laudace è colui che preordina con prontezza ed ingegno una
sione alla cattiveria; sarebbe una serie: 2-3-1.
situazione atta a raggiungere uno scopo, è facilmente un birbone (l' au-

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APPUNTI SUI MIASMI

dace con le donne) burlone o approfittatore, è sicosico-sifilitico. Nella rude, o come si dice volgarmente il «barbagianni» «brutale», che rac-
maggior parte dei casi si può invertire facilmente l'ordine e lasciare la chiude generalmente un fondo sifilitico psorico che lo fa essere in ogni
sifilis in prima posizione, poiché le definizioni lo situano tra il presun- sua espressione un po' aggressivo.
tuoso, l'arrogante e lo sfacciato, è l' «avventato» dei nostri giorni, «colui
che abusa di» o che ha la mente «educata» a saper approfittare della più Il sintomo brusco «Abrupt» sarebbe una mescolanza più psori-
piccola opportunità. ca-sicosica con un po' di condizione sifilitica, meno offensivo, meno
dannoso ma continuo, più spontaneo, semplicemente tagliente.
«Haughty», alterigia, orgoglio, è il vanitoso o orgoglioso, arro-
ga:nte, superbo, un po' altezzoso, che vuole comandare e primeggiare, Analizziamo altri sintomi: migliora con l'occupazione; «Occupa-
e, ciò nonostante, è difficile da classificare miasmaticamente perché tion amel.»; affaccendato «Busy» e «lndustrious» operoso. I tre sintomi
può avere ugualmente una base maggiormente psorica o sicosica o si- appaiono come una sfumatura giallognola della sicosi; ciò nonostante,
filitica. analizzando il significato, possiamo mettere in serie meglio i colori
miasmatici preponderanti. E infatti l'affaccendato «Busy» è evidente-
Nel primo caso, per il sentimento di inferiorità che vuole na- mente colui che più ha un colore giallo poiché il sintomo è immedia-
scondere; o sicosicamente per un sentimento di superiorità che porterà tamente verificabile; è l'individuo che praticamente non smette mai di
facilmente ad altri sintomi che vedremo presto; oppure la sua compo- far qualcosa, come avesse la nevrosi del lavoro.
nente maggiore può essere sifilitica per un implicito desiderio di dar
fastidio o far male. Ne_l nostro ambiente lo comprendiamo meglio pensando ad una
donna troppo laboriosa che, come direbbero le sue amiche e vicine,
Il «Presuntuous» presuntuoso (si traduce con: che presume), è lo «non si ferma mai per tutto il giorno» e a vederla ci si stanca, perché
spaccone o il vanitoso, vano o stupido in molti casi, in questo sintomo veramente è un impegno patologico di attività. Questa occupazione
il maggior contributo è logicamente della sicosi. costante dell'affaccendato facilmente risulta non necessaria, pratica-
mente senza un reale obbiettivo; il sintomo può essere acutizzato e
L'impertinente «Impertinence» è colui che molesta gli altri con
presentare l'ammalato come affannato o esaurito dalla fatica.
parole ed azioni, che chiede e fa cose che sono spropositate o non op-
portune, originate da un umore svogliato; è una mescolanza di sicosi Se noi mettessimo un individuo a scaricare un camion di sabbia,
con sifilis predominante. sollecitandolo a finire in fretta avremmo un affaticato normale. Se ciò
vien fatto senza necessità, la condizione è patologica, e il sintomo è di
Simili a questi sintomi sono anche l'insolente «Insolent»: co- un giallo intenso con qualcosa di arancione.
lui che è offensivo verso la delicatezza e la riservatezza delle persone
ben educate, con alterigia e arroganza, ma più che nell'atteggiamento, I.Jndustrioso «Industrious» è il lavoratore, cioè l'uomo che, oltre
nell'espressione; questo si produce con insolenza pur potendo non es- i suoi compiti abituali, ne cerca altri; quello che diventa falegname,
serlo sempre; mentre l'altero è arrogante per natura ma non è neces- idraulico, giardiniere in casa sua nei giorni di riposo. Che sta inge-
sariamente insolente pur avendone le possibilità. L'insolente è perciò gnandosi di fare questo o quello, mai con una operosità eccessiva o
predominantemente sicosico. vana, anzi i lavori sono, a differenza del precedente, ben pianificati,
completi o ideati dal soggetto con una finalità precisa e applicandovisi
Il rude o grossolano «Rudeness», è lo scortese o bruto, tagliente, per il tempo relativamente necessario. È una sicosi ma verdastra cioè

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APPUNT I SUI MIASMI

con qualcosa della psora.


qualunque cosa dell'oggetto amato.
Colui che migliora con l'occupazione «Occupation amel.», che Il sifilitico nel suo intimo nucleo distruttivo è geloso irragione-
può dare l'impressione della mescolanza precedente, è, ciò nonostante, volmente e furiosamente come la gelosia di Lachesis o di Mercurio o
un po' ambiguo per la sequenza miasmatica, ma dobbiamo riconoscere della stessa Calcarea (Mercurio aggiunto molto giustamente anche da
che sempre ci sarà un contributo del terzo miasma perché l' occupazio- Paschero). La gelosia è, per dir meglio, una sensazione di slittamento
ne migliora, più che per un'instabilità, per qualcosa di distruttivo che dell'affetto di qualcuno che si suppone idoneo o obbligato a corrispon-
sente il soggetto e dal quale cerca di sfuggire, fissando la sua attenzione dere questo affetto.
su qualcosa che gli permetta la fuga o gliela faciliti.
Qualche dizionario di psicologia la definisce come atteggiamento
Questo sintomo ha, ciò nonostante, anche una sua mescolanza emotivo caratterizzato dall'invidia; invece è, come la stessa psicologia
psorica evidente. Questo sintomo, come molti altri che possiamo tro- la definisce, un atteggiamento di pena o sentimento suscitato nell'indi-
vare, possono variare nel colore miasmatico che li origina. viduo che constata che un altro ottiene o possiede ciò che egli desidera.
Questa definizione trascura la condizione, presente nella gelosia, relati-
Colui che migliora con l'occupazione, può essere persino predo-
va specialmente all'affetto, che si giudica, come abbiamo detto, idoneo
minantemente psorico, come predominantemente sicotico o predomi-
o obbligato. L'invidia, infatti, può nascere per molte cose e non solo
nantemente sifilitico, ma nel sintomo segnalato c'è sempre la presenza
per gli affetti.
dei tre miasmi, e, più frequentemente, d'accordo con la descrizione
che ne abbiamo fatta. L'egoismo più che un atteggiamento è, così come lo cataloga la
psicologia, tutta una condotta che tende fondamentalmente al profitto
Per esemplificare meglio questa classe di sintomi che possono personale o alla propria soddisfazione anteposta al benessere degli altri.
corrispondere ad uno come ad un altro miasma, nella loro predomi- «Selfishness» del Repertorio. Gli ultimi tre sintomi menzionati parteci-
nanza, prendiamo quello della gelosia «Jealousy».
pano, come il primo di essi, tanto ad uno quanto all'altro miasma.
Il geloso può essere predominantemente psorico, perché, avver- Occupiamoci un po' della memoria. Credo che esistano tre classi
tendo la sua piccolezza, causata dalla sua minusvalia, sente che chiun- di difetti nella memoria: la memoria debole, «Weakness»; il dimenti-
que può apparire, se non valere, più di lui di fronte all'oggetto della sua cone «Forgetful» e il distratto: «Absent minded». La memoria debole
gelosia; questi sarebbe il geloso complessato. Così vediamo che saggia- è logicamente un difetto della memoria di ordine predominantemente
mente il Dr. Paschero dell'Argentina, per non parlare di noi, ha mes- psorico, benché non esclusivamente psorico e non richiede maggiori
so Calcarea nelle varie forme di gelosia, che dimostrano molto bene spiegazioni, basta ciò che è enunciato nel sintomo. Il distratto «Absent
ciò che abbiamo appena segnalato; gelosia con impotenza, che porta minded» rappresenta anche una debolezza della memoria che occupa o
ad essere brutale e colpire la propria moglie e gelosia con eccitazione svia l'attenzione da un punto determinato, come segnala la psicologia,
sessuale, e badiamo bene che è con eccitazione sessuale che, talvolta, percettivo o immaginario, al quale manca questa attenzione per ciò
rimane circoscritta e non va oltre la semplice eccitazione. che lo circonda e pertanto è distratto. È con una connotazione sicosi-
ca, perché è come se l'individuo si rifugiasse solo in ciò che lo occupa,
La sicosi logicamente può dare gelosia; l'ambizione del sicotico trascurando il resto. Senza che questi tre sintomi perdano una tonalità
gli fa desiderare tutto per sé e gli rende inaccettabile la condivisione di psorica, si aggiunge evidentemente il colore rossiccio della sifilis nel

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PR0CESO SANCHEZ ORTEGA APPUNTI SUI MIASMI

dimenticane. Infatti qui la memoria soffre come di una lacuna, di una condizione psorica intorno ad una cosa o ad una serie di cose relative
discontinuità, una tacca o rottura o distruzione di una parte e così di- ad un problema induce alla meditazione, che è la riflessione, gene-
mentica ciò che sta per dire, la parola adatta, la strada dove vive o come ralmente sostenuta da una sfumatura mistica, ed è preferenzialmente
si chiama ecc. ecc. psorica. Il preoccupato «Brooding» è come assediato nella sua mente,
da idee che non gli permettono di essere tranquillo, cioè si trova in
Ci sono altri tre sintomi: l'assorto «Absorbed buried in toughts»;
una condizione sicosica di instabilità con soprassalto rispetto ad un
stupefatto «Stupefaction» e estasi «Ecstacy». Il primo si descrive con il
problema o ad alcune cose. E infine l'astrazione della mente, «Ab-
solo enunciato riportato nel Repertorio; rappresenta un individuo che
straction of mind», si riferisce alla menomazione, al vuoto o distruzio-
sta seguendo un pensiero ossessivamente, in maniera tale che si astrae
ne momentanea che sembra annullare la ragione e perciò ha il colore
da· ciò che lo circonda, che non presta attenzione se non a questo o a
rossiccio del terzo miasma. Tutti questi sintomi sono, del resto, con un
questi pensieri che l'assorbono. Non bisogna confonderlo con la medi-
tazione «Meditation»: in questo sintomo, il meditativo sta utilizzando sottofondo di psora.
preferibilmente la sua riflessione, mentre ragiona tra una ed un'altra «Abusive» è colui che adotta un atteggiamento insultante o of-
cosa, su idee che hanno relazioni tra loro cercando di arrivare ad una fensivo nel quale si può avvertire aggressività, che può tuttavia essere
conclusione; invece, colui che è assorto è come nel vestibolo della de- apparente, ma sempre con una tonalità rossiccia nel fondo e con un' ag-
pressione o semplicemente della contemplazione. Questo sintomo di giunta psorico-sicosica.
assorto è del resto con una base psorica dominante, soprattutto nell'ul-
timo aspetto, cioè quando è più che altro contemplativo. Quando è Quando questa condizione si allontana più dalla psora, ed è più
indirizzato verso la nostalgia o la depressione, il sintomo si tinge di vio- sicosica, produce il sintomo sdegnoso «Scorn» e, quando si intensifica
letto. Il seguente sintomo: stupefatto «Stupefaction», benché presenti il colore rossiccio della sifilis, si produce lo spregiativo «Contemptuo-
anche la base psorica, denuncia una mescolanza sicosica che gli dà la us», che contiene una vera aggressività verso gli altri.
colorazione verdognola caratteristica del sintomo, posto che la stupe-
Questa serie di sintomi, a cominciare dallo «Abusive», ci spinge
fazione è, come dice la psicologia, uno stato di reattività o incoscienza
ad insistere sul modo in cui realizziamo le nostre indagini linguistiche.
parziale; è una reazione brusca davanti ad un fatto o ad una situazione
Non essendo in nessuna maniera eruditi della materia, consultiamo
che sorprende e paralizza un po' l'individuo, ma che in generale tende
tutto ciò che possiamo a riguardo, perché questo saggio risulti degno
a sparire subito; è come un improvviso parossismo della sensazione.
di fiducia.
L'estasi «Ecstacy», che è la sospensione dell'attività volontaria e
«Abusive», che si traduce letteralmente per abusivo ha varie accezioni.
di funzioni sensoree per canalizzarle verso un solo obiettivo, apporta
evidentemente una notevole aggiunta rossiccia al fondo psorico che In inglese fondamentalmente due: la prima, uguale a quella dello
rende prevalente questa condizione del terzo miasma in questo sinto- spagnolo: abusivo è colui che si serve in modo improprio ed eccessivo
mo.
di qualcosa, ed anche colui che impegna qualcosa con fine diverso da
quello per cui è nata.
Molto simile, dicevamo, al primo sintomo è il meditativo «Me-
ditation» che dobbiamo paragonare a preoccupato «Brooding» e ad Colui che, per esprimere la sua essenza, ambisce ad ottenere qual-
astrazione della mente «Abstraction of mind». Già spiegammo che la cosa in modo contorto e sbagliato; ma ha anche il significato di ferire,

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PROCESO SANCHEZ 0RTEGA
APPUNTI SUI MlASMI

far male, ingiuriare, stuprare, macchiare, imporsi, cioè l'atteggiamento lo appropriato. Sarà riferita ad una cosa determinata quando questa
insultante, offensivo che è proprio il significato che i dottori Feo e cosa presenti gli elementi che più profondamente abbiano influito al
Scarcioffo gli dettero nel tradurre i sintomi mentali. E pertanto deve mantenimento di questa ansietà esistenziale, ansietà, mal chiamata an-
considerarsi così: colui che assume un atteggiamento offensivo o in- goscia. Precisando: con l'oggetto che simbolizza ciò che più influisce
sultante e che ha come concomitanti, con maggior colore miasmatico: sull'insicurezza dell'esistenza (insicurezza che tutti abbiamo, d' altron-
sicosico lo sdegnoso; sifilitico il dispregiativo. de, nell'attesa della morte e per la possibilità distruttiva di molteplici
elementi che ci circondano, inclusi i nostri simili), si producono le
A voler approfondire con esempi di classici trascritti dai diziona-
paure: paura dell'oscurità, paura della solitudine, degli spiriti, della
ri,, bisogna scegliere l'accezione che più ci soddisfi in concordanza con
i sintomi simili, e che del resto non sia compresa nell'enunciazione gente, del male ecc. ecc.
di altri sintomi giacché in inglese il Dizionario di Appleton's dice di Se questa ansietà esistenziale aumenta, ma rimanendo sempre in
abuso «Abuse»: ingannare, profanare, violare, svergognare, insultare, noi, si produce l'angoscia che è più distruttiva, prendendo un colore
ingiuriare, oltraggiare, sedurre, maltrattare e di abusivo «Abusive»: è notevolmente rossiccio. Ma in questi tre sintomi: ansietà «Anxiety»,
abusivo, offensivo, insultante, ingiurioso. Gli altri significati che sono paura «Fear» e angoscia «Anguish», ci sarà sempre un fondo psorico.
contenuti all'interno della sfera mentale, sono già compresi in altri Con una notevole aggiunta sicosica per quanto riguarda la paura, e
sintomi come ad esempio ingannare che è in «Deceitful». sifilitica per quanto riguarda l'angoscia.
Ci rimane dunque sinteticamente come abusivo e soprattutto Se la nostra paura si esterna ed aumenta, allora si passa al terror
come insultante, offensivo e considerato specialmente come un atteg- panico del quale già abbiamo parlato, essendo il sobbalzo o sussulto
giamento adottato dal soggetto. «Starting», caratteristico del sicosico, e il semplice nervosismo «Rest-
lessness» con un'aggiunta di inibizione psorica.
Forse il sintomo che è contenuto nella maggior parte dei rime-
di cioè nel maggior numero anche se in differenti forme, è quello Soffermiamoci a considerare altri tre sintomi che si differenziano
dell'ansietà «Anxiety». L'ansietà è eminentemente psorica, come già proprio per la sfumatura miasmatica che dà loro un'espressione un po'
annotammo nel riferirci al suo equivalente sicosico che è la paura, e il diversa: l'impazienza «Impatience», la fretta «Hurry» e la disperazio-
terror panico che è con la colorazione sifilitica. L'ansietà è concepita ne «Despair». I tre presentano indubbiamente un giallo della sicosi,
come la risultante della prima sensazione che riceve l'uomo nel nasce- ma badiamo bene che l'impazienza è fino ad un certo punto un'emo-
re. Nell'abbandonare il grembo materno che è in effetti il «nirvana» zione contenuta. Possiamo essere impazienti senza che si noti, possia-
dove il feto vive praticamente senza sforzo. Quando passa all'esterno e mo stare aspettando impazientemente, ma aspettando a volte senza
deve realizzare uno sforzo costante per sussistere, da ossigenare il suo che traspaia troppo la nostra inquietudine, e l'impazienza può riferirsi
sangue fino ad ingerire l'alimento, digerirlo, espellerlo, sottomettersi sia a minuti, che a mesi o ad anni, perché l'impazienza benché abbia il
a molteplici movimenti, tutto questo, logicamente, gli imprime, in- fondo sicosico e sia di natura sicosica, ha un alone di psora; ma non si
sieme all'aggressione dell'ambiente esterno, una sensazione di invali- pensi alla psora come a un freno, anche se talvolta impieghiamo questi
dità, di incapacità relativa che si traduce precisamente con l'ansietà, termini per rendere più facilmente comprensibile la condizione mia-
ciò che alcuni autori chiamano «angoscia esistenziale». Sarà latente nel smatica. Qui, la stessa psora può generare l'impazienza per insicurezza
nostro spirito, pronta ad affiorare in diverse forme davanti allo stimo- stessa dello psorico che può facilmente portarlo ad essa. L'affrettarsi

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APPUNTI SUI MIASMI

o accelerare la precipitazione nei movimenti, si rivela senza difficoltà


Consideriamo altri tre aspetti dell'intelletto che ricordano le
come un sintomo sicosico predominante: è accelerazione, è evidente
modulazioni miasmatiche. Nei seguenti sintomi: «Theorizing» teoriz-
ed è eccessiva. La disperazione ha il tono tragico del terzo miasma.
zatore, che fa piani «Plans making many» e assume atteggiamenti
Trascriviamo la definizione dei dizionari psicologici: dispera- strani «Attitudes assumes strange»; abbiamo disturbi evidenti della
zione «atteggiamento emotivo, rivolto al futuro, caratterizzato dalla mente che sono manifesti ai più poiché, il fatto che l'individuo teorizzi
prostrazione e dall'accettazione di subire qualcosa di sfavorevole, con frequentemente costituendo quasi una mania, ci rivela un disturbo
un profondo senso di frustrazione e sconforto». Colui che ha perso la mentale che però non va oltre il cianciare e pertanto qualificheremo
spe;ranza o sta distruggendo la speranza. il sintomo come sicosico dominante. Quando non solo teorizza, ma
fa piani su diverse cose, con l'apporto della meditazione, posto che
Riferiamoci nuovamente ai sintomi mentali. La maniera di pen- formuli determinate conclusioni, nonostante siano troppo ipotetiche
sare sarà modulata logicamente in concordanza con lo stato miasma- o assurde, questo chiarirà l'aggiunta psorica, e quando il disturbo della
tico. Per esempio i pensieri tenderanno ad essere meditativi «Thou- mente modula tutta l'espressione dell'individuo già all'interno di una
ghtful», quando saranno modulati dall'azzurro freddo della psora, o distruttività considerevole, gli fa adottare questi atteggiamenti strani
anche persistenti o profondi. Saranno invece vani, fugaci o variabili che lo separano dalla realtà sociale ambientale nella quale deve esistere.
con la modalità sicosica: «Vanishing» «Wandering», o meglio tormen-
tatori, molto sgradevoli, tormentosi con la modalità sifilitica «Disagre- Andiamo ad un'altra gamma di alterazioni dell'intelletto e con-
able tormenting». sideriamo altri tre sintomi che hanno molte relazioni tra loro: l'indi-
viduo parla con se stesso «Talks to himself»; a volte lo fa con persone
Lintelletto può darci sintomi nei quali predomini una deficienza
morte e ciò indica già uno squilibrio notevole che in un certo senso lo
psorica, come sottofondo ben riconoscibile. Così abbiamo il sintomo
allontana dalla realtà; fortunatamente al di fuori di ciò è nella norma-
concentrazione difficile «Concentration difficult», ciò vuol dire che ci
lità; se il disaccordo con la realtà è maggiore e la fantasia popola di im-
costa un po' di fatica ma che possiamo farlo; c'è l'evidenza della condi-
magini la sua mente, si produce un sintomo ancora più sicosico, quello
zione psorica dominante. Con un'aggiunta sicosica o sifilitica abbiamo
delle allucinazioni «Delusions» con la sua vasta gamma di modalità e
la difficoltà a comprendere ed esprimerci «Dullness». Se diciamo con
tipi.
aggiunta sicosica è perché questo miasma impedisce la profondità del
pensiero, perché la precipitazione che la caratterizza può deformare la Se aggiungiamo il colore rossiccio della sifilis avremo il delirio,
mente in estensione e non in profondità. Ora questo sintomo può ave- i molteplici deliri, «Delirium», anche con la loro gran varietà di for-
re anche una sfumatura sifilitica, perché rappresenta quasi l' anticame- me, ma che significano tutte un'intensa vitalità all'interno di uno stato
ra dell'imbecillità. La confusione della mente «Confusion of mind» di coscienza completamente erroneo, mentre l'allucinazione è come
sarebbe proprio più accettabile con il colore sicosico. Questo perché la una semi-incoscienza di ciò che succede. Lindividuo con una parte
confusione può essere figlia della precipitazione, soprattutto quando si di se stesso, del suo modo di sentire, e della sua coscienza, percepisce
presenta furtivamente in virtù di qualche circostanza, come precisata l'immagine come falsa, la circostanza ingannevole, l'allucinazione è,
dalle differenti sottorubriche del Repertorio. Per esempio confusione come dice la psicologia, un'interpretazione anormale della percezione,
al risveglio o camminando o mangiando o dopo un esercizio mentale, è come un'illusione che ci porta all'errore, mentre il delirio è una vera
dando a volte tonalità miasmatiche più psoriche o anche sifilitiche. obnubilazione della coscienza con contenuti allucinanti.

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PROCESO SANCHEZ O RTEGA
APPUNTI SUI M IASM I

Ci riferiamo per ultimo alla mania «Madness», al caos, «Chaotic»


e alla pazzia «lnsanity». È chiaro che nei tre c'è una distruttibilità della
mente, dell'intelletto e crediamo ben utilizzato il termine distruttibili-
tà quando queste condizioni siano sintomi che possono essere presi in
considerazione, cioè, che presentino la possibilità di modificazioni.

Avranno tutti e tre un colore rossiccio, ma con qualche aggiunta


particolare che li differenzi. La mania è uno squilibrio mentale ma
relativo ad un tema nel quale c'è troppa persistenza ed eccitazione:
sarebbe cioè la condizione miasmatica con sequenza 3-1-2. Il caos, lo
stato caotico, che indica un disordine completo nell'intelligenza nella CAPITOWXIV
mente, dovrebbe avere il miasma numero 2 subito dopo il 3, deno-
tando l'instabilità della ragione, l'impossibilità del ragionamento; e la
pazzia, sarebbe già una specie di confluenza distruttiva dei tre miasmi ESEMPIO DI CLASSIFICAZIONE MIASMATICA
che alienano l'individuo dalla collettività per quanto riguarda la sua DI RIMEDI IN CONFORMITA
mente.
AI LORO SINTOMI
È la persistenza in uno squilibrio completo e si esprime sempre
con la modulazione del miasma dominante.
• Il trimiasmatico Lycopodium .

Calcarea Carbonica come omeopsorico predominante.

• Pulsatilla e Thuja come omeosicosici prevalenti.

• Mercurio omeosifilitico caratteristico.

• Le diversità dei triangoli che simbolizzano i rimedi con la rappre-


sentazione delle sequenze miasmatiche dei sintomi che producono.

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APPUNTI SUI MIASMI

IL TRIMIASMATICO LYCOPODIUM
Prendiamo Lycopodium come esempio di un trimiasmatico ab-
bastanza equivalente, analizzando i suoi sintomi presi dal repertorio di
Kent. Le tre colonne corrisponderanno logicamente: la prima allo psori-
co, la seconda al sicosico e la terza al sifilitico; ma avvertiamo che, come
abbiamo detto, ci saranno dei sintomi che dovremo porre all'interno
delle colonne per l'ambiguità della loro origine.

Se iniziamo la verifica con il sintomo che corrisponde alla passione


fondamentale dell'ira, troveremo che questo grande medicamento costitu-
zionale profondo e altamente determinante contiene le 3 modalità dell'ira,
ossia tanto la psorica come la sicosica e in grado massimo la sifilitica.

SINTOMI
PSORICI* SICOSI Cl* SIFILITICI*
IRRJTABILITÀ IRASCIBILITÀ RABBIA O FURIA

DI CATTIVO UMORE (1-3) UMORE ALTERNANTE OVARIABILE UMORE REPULSIVO

LAMENTOSO PIAGNUCOLOSO DURANTE LAMENTI


IL SONNO
TRISTE AFFLITTO PROSTRAZIONE DELLA MENTE

PAURA DELLA SOLITUDINE, PAURA E SOPRASSALTO TERRORE, PANICO


OSCURITÀ, MORTE
PIANTO FACILE GRIDA LAMENTI

DEFICIENZA DI IDEE ABBONDANZA DI IDEE IMBECILLITÀ

MEMORIA DEBOLE DISTRATTO DIMENTICONE

ANSIOSO PAURA TERRORE, PANICO

APPRENSIVO PRESUNTUOSO AVVERSIONE ALLA COMPA-


per la sua salvezza e allo svegliarsi GNIA
desiderio di compagnia
CONCENTRAZIONE DIFFI- AFFOLLAMENTO DI IDEE PROSTRAZIONE DELLA
CILE MENTE
CONFUSIONE MENTALE AWERSIONE AL LAVORO TORPORE MENTALE
DOPO SFORZO MENTALE MENTALE
TIMIDEZZA INSOLENZA DISPREGIATIVO

* Ripetiamo che la classifì=ione è di preferenza

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PROCESO SANCHEZ ORTEGA APPUNTI SUI MIASMI

Come si vede, le principali attitudini o passioni dell'anima o fun- come verruche di forma svariata, condilomi e umidità, come erisipele,
zioni psichiche primordiali sono presenti in Lycopodium, sia nella gra- ulcerazioni distruttive e lupus.
dazione corrispondente alla modulazione miasmatica, sia nel sintomo
compensatore che corrisponde al miasma. Così, osservando attentamente la patogenesi di questo gran rime-
dio, comproveremo che la sua sintomatologia cura con sufficiente preci-
Così è anche nelle generalità e modalità principali, infatti ab- sione allo stesso modo la condizione psorica dominante che la sicosica o
biamo lo stesso aggravamento sia durante la mattina che verso sera, la sifilitica. Così potremo trovare nella clinica un soggetto perfettamente
nel pomeriggio, come nella notte. C'è aggravamento notevole per il adeguato ai sintomi di Lycopodio e il cui evidente predominio è psorico;
freqdo come per il caldo, come per i cambiamenti di temperatura o di e così anche un altro evidentemente sicosico predominante che competa
tempo dal freddo al caldo per esempio; si può aggravare nel cominciare
per intero a Lycopodio, come anche uno più predominantemente sifili-
a muoversi come può migliorare con il movimento continuo, può ave-
tico che sia perfettamente riflesso in Lycopodio.
re avversione al movimento e miglioria con il movimento; può avere
rigidità tetanica come convulsioni toniche o cloniche o epilettiche; Se attentamente mettiamo su una bilancia le manifestazioni pa-
può avere emaciazione come obesità o marasma; può aggravarsi prima togenetiche di questo medicamento in concordanza con la caratteri-
di dormire come durante o dopo; può avere pesantezza e fiacchezza stica miasmatica sia di difetto che di eccesso che di perversione, tro-
come svenimenti o esaurimento. viamo una quantità comparabile corrispondente ad ognuna di queste
grandi diatesi; perciò dopo averlo studiato dettagliatamente, possiamo
Sia nei sintomi particolari più importanti, come nei comuni, tro-
definirlo come uno dei più grandi trimiasmatici; possiamo dire il più
viamo Lycopodium in tutte le modalità, sia psoriche che sicosiche o
sifilitiche; può avere avversione al coito come lascivia o impotenza; trimiasmatico dei medicamenti policresti che lo convertono perciò,
atrofia degli organi sessuali come scariche gonorroiche diverse, come proprio per la sua condizione trimiasmatica, in uno di quelli più fre-
ulcere sifilitiche; può presentare sterilità nella donna (comprovato va- quentemente indicati.
rie volte da noi) come cisti ovariche o tendenza all'aborto; regole scarse Accanto al Lycopodio, come grandi trimiasmatici, abbiamo il Sul-
o tardive, come frequenti e dolorose o coagulate o intermittenti; può phur, rappresentato anch'esso con un triangolo quasi equilatero; la Silicea,
avere sia prolasso dell'utero che condiloma o cancro; può essere mol- il Natrum muriaticum; ed in un altro gruppo, altri ancora come la Sepia
to forte la stipsi come la diarrea o evacuazioni sanguinolente, diarrea
o il Phosphorus o l'Arsenico, ma che già hanno meno equilateralità (que-
come evacuazioni a getto o completamente spasmodiche, urine pallide
sti sono più predominantemente sifilitici, benché presentino anche azioni
e scarse come scure, abbondanti, sanguinolente e fetide, urina acquosa
comparabili nel senso psorico e in quello sicosico).
come un sedimento, o con zucchero o albumina.
Come esempio di rimedio omeopsorico ci riferiamo senza nessun
È risaputo che l'ammalato di Lycopodium può avere l'appetito
dubbio, e mettendola in primissimo luogo, alla Calcarea carbonica.
diminuito, aumentato o avversione a mangiare. Infine può avere dolori
in generale contusivi o oppressivi di tipo psorico, come acuti o pun- [ansietà caratteristica che domina tutte le manifestazioni del sog-
genti di tipo sicosico, come brucianti o laceranti di tipo sifilitico, come getto di Calcarea rende assolutamente obbligatorio definirla come ome-
freddezza e pallore di pelle o pelle arrossata e bruciante, come anche opsorica predominante. In tutti i suoi sintomi c'è la pennellata azzurra
escoriata o ulcerata, può provocare eritemi e decolorazioni diverse, dell'inibizione, del difetto, della carenza. Predominante sempre la psora.

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PR0CESO SANCHEZ ORTEGA
APPUNTI SUI M lASM I

Persino nella disposizione suicida c'è una meditazione profonda tà, e che anche quando i fattori stimolanti dell'ira sono molto forti
all'interno di un'ansietà persistente. Così l'odio evidentemente distrut- e giungono a motivare lo stato sifilitico del paziente, questi si limita
tivo e sifilitico, nell'ammalato di Calcarea, è profondamente contenu- ad esprimere una irritabilità persistente, quasi costante. Solo nel pa-
to dall'inibizione dominante della psora ed è necessario uno stimolo rossismo dello stimolo che motiva la furia, egli tocca necessariamente
molto brusco o anche molto graduale e persistente, perché affiori la l'irascibilità durante la quale si attenua la rabbia del miasma tre, per il
manifestazione e non rimanga un semplice risentimento. Il soggetto fondo persistente e predominante della psora. È la stessa cosa che ac-
di Calcarea è apprensivo in sommo grado; così nello svegliarsi come cade rispetto a ciò che finiamo or ora di considerare in merito all'odio
nel coricarsi, tanto rispetto alla sua salute, pieno di timori per la sua e al risentimento. Anche in questi sintomi, che hanno solo differenza
malattia, come per il futuro, perfino per la sua salvezza; lo stesso si può di grado, il soggetto di Calcarea sarà sempre oscillante tra i due. È
dire per il mangiare e per l'evacuare.
ipersensibile ma taciturno, e la meditazione e l'ostinazione che gli sono
È enormemente timido, manca di fiducia in se stesso, sembra caratteristici lo fanno facilmente arrivare all'angoscia sifilitica. Solo la
essere sul punto di avere una disgrazia, di aspettare cattive notizie. febbre, che logicamente esalta, gli fa presentare qualche volta mani-
festazioni più sicosiche, come le allucinazioni che, essendo derivate
Ha una grande indecisione per il suo profondo senso di inferio- dal miasma due, presentano anche le modalità che corrispondono alla
rità. La sua paura, un po' inconfessata, gli fa cercare la compagnia; lo psora-sifilis. Sono preferibilmente allucinazioni con persone morte o
fa sentir male e aggravarsi quando è solo, tende alla tranquillità, alla assassinate, quindi lo portano ad una forma di delirio sifilitico, con
lentezza e alla depressione. Irritabile e sensibile, si impressiona molto a visioni orribili, esasperanti, fino alla pazzia con desiderio di pugnalare.
racconti di crudeltà.
Dopo, viene una riconsiderazione nella quale si dispera, temendo
Le sue paure ben definite non ce lo presentano tanto come si- molto per la salvezza della sua anima che è, del resto, l'ultima speranza
cosico, bensì come psorico, rilevando la sua implicita vigliaccheria. È di protezione nella quale si rifugia lo psorico dominante.
paura di morte, di esaurimento; di perdere la ragione o di perdere la
fortuna; propenso a riflessioni persistenti. Anche nella sfera somatica, logicamente si riflette la condizione
di base del difetto, della carenza psorica; i dolori come di contusione
Facciamo molta attenzione a questa caratteristica della Calcarea che rendono il soggetto lento, indolente, con esaurimento facile, che
che la definisce miasmaticamente: per quanto riguarda l'ira, Calcarea è cerca sempre di riposare di più, di coricarsi, di dormire di più, in modo
come psorico primariamente irritabile, secondariamente presenta ira- che di mattina la sua mente e il suo organismo in generale, ancora non
scibilità e in ultimo grado rabbia o il furore; perché la psora preponde- sono pronti. Sempre con le forze che gli mancano; intorpidito nelle
rante affoga nella sua espressione la parte sifilitica che è la pennellata membra; con la pelle fredda e molto sensibile al freddo, all'umidità;
più forte di colore rossiccio che ha questo rimedio e la sicosica che è la facile ai raffreddori; affaticato per il minimo sforzo; il lavoro lo strema,
più lieve. il più piccolo incidente lo spaventa, come una puntura o l' ammac-
catura di un dito, cosa che lo rende pallido con le estremità fredde e
Cerchiamo di capire la meccanica di questi sintomi. Se aggiudi- propensione allo svenimento. Le carenze del paziente di Calcarea ren-
chiamo, per dirlo in cifre, un 80% di psora alla Calcarea, un 13% di dono Calcarea, come ben sappiamo, un gran rimedio degli stati caren-
sifilis e un 7% appena di sicosi, si comprende che l'ira mantiene nel ziali, dei difetti della nutrizione, quando non si assimila correttamente,
soggetto di questo rimedio una condizione molto facile di irritabili- quando non si nutrono gli organi a sufficienza e le ossa si incurvano e

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PR0CESO SANCHEZ ORT EGA
APPUNTI SUI M IASM I

si deformano e gli organi ghiandolari si ipertrofizzano per il loro lavoro mente in questi pazienti sicosici c'è una condizione asmatica peculiare
deficiente e si induriscono per la pennellata sifilitica e sicosica del ri-
che sembra indicare Arsenico, un medicamento cronico e profondo
medio. Per questo motivo molte sofferenze di tipo costituzionale come
che, in questi pazienti sicosici, serve solo come rimedio acuto, mentre
il rachitismo, l'anemia, l' artritismo, la tubercolosi, il diabete, l'epilessia
Thuja ne è il cronico. Dice testualmente: «... Arsenico sembra indicato
e varie forme di cancro, saranno coperte dalla sintomatologia di questo
psorico predominante. dai sintomi, ma li allevia solamente, non controlla la predisposizio-
ne; opera come Aconito nelle malattie acute e migliora solo per un
Come rimedio genuinamente omeosicosico, abbiamo tra i poli- momento. Le condizioni asmatiche e molte altre di ordine sicosico
cresti Pulsatilla, ed io lo preferisco come prototipo di questi omeosi- sembrano reclamare Arsenico, ma questi riesce solo ad essere un pallia-
cosici per la sua abbondanza di sintomi, per la logicità della sequenza tivo ... », «la costituzione sicosica non è dominata da Arsenico; in questo
miasmatica, l'evoluzione delle sue lesioni e per le modalità caratteristiche. senso gli manca profondità» ... « nella sifilis e nella psora, Arsenico
agisce per molto tempo e sradica le sofferenze miasmatiche similari,
Menzioniamo solamente la grande volubilità del carattere, i ca- ma non è tanto simile alla sicosi; invece Thuja e Natrum sulphuricum
ratteristici dolori vaganti che produce, l'abbondanza di scariche o di vanno alla base del disturbo e cureranno; possono far tornare manife-
soppressioni che producono le condilomatosi e i loro notevoli aggrava- stazioni primitive che sono state soppresse per anni ... ». Più avanti fa
menti nei cambiamenti di tempo e nei cambiamenti degli avvenimenti un'altra citazione per me enormemente valida e logicamente nel senso
del giorno.
hahnemanniano.
Ma facciamo riferimento alla Thuja occidentale, sia perché ha «. .. È probabile che ci siano molte varietà di scariche uretrali, ma
tradizionalmente e per lo stesso Hahnemann, le qualità caratteristiche ce n'è una che è sicosica e che quando è soppressa produce un mia-
di omeosicosico, sia perché Kent, il maestro meraviglioso, fa determi- sma». Nelle righe precedenti e nelle successive dice: « Thuja è premi-
nati riferimenti alla Thuja nei quali, come in quelli che fa rispetto ad nente e poderosa quando troviamo nella storia del paziente una traccia
altri rimedi, rafforza i concetti che ho esposto sui miasmi in questa di veleno animale, come per morso di serpente, per vaiolo e vaccina-
trattazione e che ho verificati con grande gioia e soddisfazione, anni zione», e avverte anche «Una persona può avere sintomi di Thuja per
dopo averli elaborati sempre seguendo il pensiero di Hahnemann, e tutta la vita se prende e ripete per molte volte il farmaco ». «Si potrà
persino dopo averli fatti conoscere in articoli presentati in diversi con- portare il miasma per tutta la vita».
gressi internazionali.
Ciò vuol dire che la costituzione sarà modificata nel senso della
A proposito della Thuja e quasi all'inizio della sua versione su sicosi dal medicamento omeosicosico Thuja.
questo farmaco, Kent dice: «odori forti, peculiari, abbondanti, con
odore dolciastro o meglio di aglio, piccante o forte, tali che l'ammalato Mentre Calcarea, come omeopsorico predominante, ha molte
avverte l'odore caratteristico dei suoi genitali, come quando in essi si forme di ansietà - lo abbiamo già segnalato - Thuja come omeosico-
hanno verruche come fichi e che Thuja cura. Il paziente ha un aspetto sico sarà caratterizzata dall'eccitazione e allucinazioni. Dal dizionario
cereo e lucido come unto di grasso che ci ricorda anche Arsenico per il di Clarke: come se una persona estranea le stesse al lato; come se l' a-
pallore trasparente». nima e il corpo fossero separati; come se fosse sotto l'influenza di una
forza superiore; come se tutto il corpo fosse molto magro e fragile,
Ma immediatamente il Maestro Kent ci spiega che frequente- come se la sua continuità fosse sciolta; come se fosse delicato e facile

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PR0CESO SANCHEZ ORTEGA
APPUNTI SUI MIASMI

a rompersi, come fatto di vetro; come se un chiodo facesse pressione


fisica. Durante la notte vi sono pulsazioni nelle arterie; il sonno è con
sul vertice; come se il vertice fosse compresso da un ago; come se un
visioni ansiose di cadute, di incidenti, o di persone morte.
ago si dirigesse nel vertice dall'interno all'esterno; come se si stesse
staccando la fronte, come se stesse soffiando una corrente d'aria; come I dolori che risultano pungenti in qualunque parte del corpo
se la carne si staccasse dalle ossa; come un animale vivo nell'addome; possono produrre vertigine, con tutta la teatralità dell'espressione do-
come un'umidità scorresse nell'uretra; come delle gocce che cadono lorosa, a volte prendendo solo metà del corpo; li descrive come scosse
sul petto; come se le gambe fossero di legno nel camminare o come elettriche migranti ed instabili, come tutta la sicosi. I sintomi, ci dice
se le membra fossero allungate; come una gran leggerezza del corpo. Allen nella sua enciclopedia, appaiono al mattino, al risveglio o duran-
Stati di pazzia durante i quali il paziente non permette che nessuno si te il riposo, sono passeggeri e con frequenza si aggravano dopo le tre
avvicini o lo tocchi; c'è un'enorme inquietudine mentale; l' apprensio- del mattino o dalle 15.00 e si producono stando fermi e spariscono
ne è ansiosa riguardo al futuro, e una grande inquietudine fa in modo con il movimento e anche all'aria libera; nella modalità sicosica di in-
che il paziente trovi in tutto difficoltà e ripugnanza; che si preoccupi stabilità e variazione possono migliorare e aggravarsi a giorni alterni; a
di cose insignificanti; l'ipersensibilità è ridicola ed esagerata tanto che volte con vivacità e loquacità; a volte con malumore e con avversione
la musica lo fa piangere con tremore ai piedi; oppure si ha una vivacità alla vita e cattiva disposizione per qualunque cosa e con la scontentezza
allegra e loquace; non può disfarsi di un pensiero, parla rapidamente e caratteristica.
con cattivo umore; parla rapidamente e va sempre di fretta; scrupoloso
per piccolezze; sente che non può vivere molto tempo; sovreccitato Le alterazioni e contrapposizioni dei sintomi sono indubbiamen-
litigioso, leggendo e scrivendo usa espressioni sbagliate; parla rapida- te molto più evidenti nei rimedi omeosicosici che negli altri; così nel
mente e si mangia le parole; intontimento; incapace di riflettere. sonno Thuja presenta talvolta un'urgente inclinazione a dormire verso
l'imbrunire, talaltra al sonno ritardato. Del resto, qui, come conse-
È chiaro che ci sono anche dei sintomi, ma in minor numero, guenza dell'agitazione, passa dal sonno ad un risvegliarsi di frequente
di ordine psorico e sifilitico; l'ammalato si sente triste ed irritabile, di con lamenti, sogni con grida, spaventi e sussulti vividi o voluttuosi con
cattivo umore, perverso e ha persino avversione alla vita; ma la note- la condizione sicosica del rimedio (Clarke).
vole predominanza dell'eccitazione sicosica è evidente. Generalmente
Mentre è mezzo addormentato, improvvisamente gli sembra che
ritroviamo anche questa condizione omeosicosica predominante.
una sedia appaia nel mezzo del letto, cerca di toglierla, ma sente che
Tutte le sue manifestazioni sono eccessive, violente, perciò pre- non può farlo, né può emettere nessun suono; oppure c'è insonnia con
senta strappi delle membra e articolazioni, scricchiolii nello stendere allucinazioni appena chiude gli occhi, che spariscono appena li riapre.
le membra, scosse alle membra e ai muscoli, una sensazione di legge-
Le febbri o stati febbrili, i brividi sono con scosse, con freddezza
rezza nel corpo e, logicamente, è visibile sulla pelle, producendo prima
interna e sete, e seguiti immediatamente da sudore; o anche brividi
durezza, ipertrofia e poi mollezza, punture in varie parti che si trasfor-
che si presentano varie volte al giorno, ma specialmente all'imbrunire
mano in calore; dolori strazianti e pulsanti; sofferenze, specialmente
e solo dal lato sinistro; il sudore è qualche volta oleoso, che macchia la
dopo aver «patito» calore eccessivo; i gonfiori sono infiammatori e con
roba di giallo, fetido, oppure soltanto durante il sonno, o abbondante
rossore; corea e movimenti coreici e i sintomi si aggravano specialmen-
quando cammina. I brividi lo agitano troppo, nello stesso tempo vi
te nel pomeriggio o impediscono il sonno o sono migliorati dal mo-
sono sbadigli (Allen Handbook). Laria calda gli sembra fredda e il sole
vimento. Se l'attività mentale si sforza o si protrae, appare debolezza
non lo riscalda. Tremiti per essersi appena un po' alleggerito, anche

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PR0CES0 5AN CH EZ ORTEGA APPUNTI SUI MIASMI

con aria calda. In tutti questi sintomi si nota l'incongruenza, la variabi- teatralità che si può immaginare; esaustive, producono una respirazio-
lità, l'instabilità sicosica: mani fredde e calore intenso in viso, brivido, ne corta e difficile, ansietà e polso intermittente, con dolore acuto alle
pelle d'oca con mani fredde all'imbrunire con iperattività della mente, spalle come se trafiggesse lo stomaco e con la sensazione che lì non
sete e vertigine. può circolare il sangue e produce un rapido dimagrimento. La sensa-
zione di defecare può essere in altri casi descritta dal paziente «come
Eretismo del sangue con palpitazione nel salire le scale, col biso- se del piombo ardente stesse passando per il retto e l'ardore bruciante
gno di riposare ad ogni momento o anche eretismo tutte le notti con gli dura tutto il giorno». Ma ricordiamo che si tratta di una sensazio-
pul~azioni alle mani ad ogni movimento. ne, perché quando osserviamo che ci sono pennellate del miasma 3
evidenti, la sicosi, che modula tutte le sensazioni, rende più duratura
Sudore di notte in tutte le parti coperte appena si addormenta, o
l'impressione della disfunzione alla sensibilità dell'ammalato. Per tanto
particolarmente ai piedi o in piccole regioni del corpo; a volte sudore
non troviamo l'escoriazione o lesione che potrebbe spiegare il sintomo,
acre, a volte intensamente fetido.
né tanto meno la durata dello stesso e, ciò nonostante, la sensazione
Chiaramente la sicosi sarà più evidente nei tessuti esterni con è così prolungata, da durare tutto il giorno. Ciò è indipendente dalle
chiara testimonianza di questo secondo miasma così vistoso; escrescen- emorroidi che possono anche essere infiammate, incluso fistole o scis-
ze verrucose in differenti parti e specialmente alle mani. Macchie rosse sure anali le quali anche producono dolori pungenti e brucianti lungo
pruriginose; tubercoli sulle membra, nodosità o sensazione di verruca, il retto.
condilo mi e tubercoli nelle regioni inguinali o vicino all'ano doloro-
È difficile che siano assenti nell'ammalato di Thuja sintomi ai
si persino al tatto, sanguinanti, con punzecchiature nel camminare,
genitali, particolarmente al lato sinistro, a partire dal sudore diffuso
punzecchiature erranti e ardenti in differenti parti e specialmente dal
dei genitali con odore dolciastro, che tinge di giallo; ai condilomi del
lato sinistro; macchie come punture di pulci all'addome, al dorso ed in
glande e del prepuzio, trasudanti, fino a pseudo-ulcere di natura ve-
differenti parti del corpo.
nerea, infiammazioni prepuziali, condilomi intorno al glande, rossi o
Anche il prurito psorico acquista la modalità sicosica predomi- peduncolati o tipicamente dentellati come un cavolfiore, con odore
nante del rimedio, poiché come continua a riferire Allen, c'è prurito di formaggio vecchio; secrezioni come nelle vecchie gonorree; ere-
«pungente» in diverse parti del corpo. zioni continue e sfibranti con lancinazioni nell'uretra e, logicamente,
un'irresistibile propensione all'onanismo anche durante il sonno, con
Le verruche possono essere peduncolari o sessili, tubolari, dure, pulsazioni, con sensazioni di stringimento all'uretra e seme di odore
scure o schiacciate, con base bianca azzurrina, calli, foruncoli, macchie offensivo. Gocciolio e affezioni prostatiche, blenorragia, gonorrea, con
di caffè o di sporco o scure o rosse e persino pustole. La maggior parte minzione interrotta, con scariche giallo verde o acquose e profuse o
dei sintomi cutanei migliora con il tatto. Così, andiamo confermando che si rinnovano dopo ogni coito, e dolori di tensione nei cordoni
in tutti i sintomi il carattere vistoso, esplosivo, variabile, cangiante, di spermatici, nei testicoli.
questo grande omeosicosico, che, logicamente, in tutti i suoi sintomi,
evidenzia il predominio di questa forma sintomatica e, questo, anche Nella donna, leucorrea di muco quasi verde, anche tutta la serie
nei sintomi particolari; per esempio le evacuazioni più caratteristiche di escrescenze sui genitali, dolori come morsi, vagina estremamente
sono giallognole, acquose, espulse con gran rumore, a volte così esplo- sensibile, mestruazioni anticipate e prima di esse, eccitazione reale e
sive come se si estraesse un turacciolo da una bottiglia e con tutta la pulsazioni delle arterie con dolori addominali, svenimenti e molto su-

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dore; durante le mestruazioni, stanchezza con pianto spasmodico e za. Vede ad esempio l'acqua colorata, dice cose assurde e fa cose stu-
grande irrequietezza nelle gambe. Dopo le mestruazioni stanchezza, pide, quali: accendere il camino in una notte calda o luci negli angoli;
insonnia, incubi, caldana e odontalgia. oppure è indifferente a tutto e non ha desiderio neanche di mangiare; è
irascibile, intrattabile, provocatore, attacca briga con tutti, insofferente
Evidentemente il feto omeosicosico dell'ammalata di Thuja «si
alla contraddizione e con borbottii continui; oppure completamente
muove così violentemente che sveglia la donna causandole dolori nella
incapace di meditazione e con perdita della memoria e della volontà;
vescica, con urgenza di urinare e con dolori nell'articolazione sacro ilia-
o delirante e rabbioso con attacchi di mania o demenza, perdita della
ca sinistra che si propagano fino all'inguine» (Clarke).
coscienza e della parola con fobia ai liquidi.
Così confermiamo una volta ancora, con la Materia Medica le ca-
Pensa di stare morendo, non obbedisce a nessuno; a volte non sa
ratteristiche del miasma sicosico; l'eccesso, l'ostentazione, l'instabilità,
dove si trova; lo invade una grande tristezza e si ritiene sfortunato; non
la tendenza alla fuga, la volubilità, la produttività anomala di questa
ha forza per vivere; è sfiduciato; vede tutti come suoi peggiori nemici;
seconda grande diatesi di Hahnemann.
è scontento di se stesso; ha avversione per tutto, persino per le cose più
Il grande omeosifilitico, Mercurius, che porta evidentemente la amate, e desiderio di morire. Manifesto deterioramento della mente:
sifilis in primo luogo, poi la psora e in ultimo qualche traccia della non riesce neanche a fare la storia della sua malattia; a volte neanche a
sicosi, ha logicamente le caratteristiche del terzo miasma, la distruzio- ricordare quanti anni ha, e trascina le parole e le pronunzia incomple-
ne, l'involuzione, la perversione, lo spasmo, l'ulcera, la mortificazione. te, oppure parla tediosamente e non può leggere per la confusione. È
Nella mente, la mal definita angoscia esistenziale degli psicologi, che compromessa la purezza del suo pensiero, sbaglia le parole e si distrae.
più correttamente va chiamata ansietà esistenziale, arriva alla sua mas-
La sifilis rende la mente aggressiva e la limita distruggendola,
sima acutizzazione generando la vera angoscia, ossia la paura per noi
per questo i sintomi giustificano ampiamente questa qualità del terzo
stessi al massimo grado, che ci invade fino a sommergerci, senza mai
miasma distruttivo ed è correttissima la versione dei sintomi che dà la
abbandonarci, isolandoci sempre più da ogni appoggio, fino a prorom-
Materia Medica. Perciò consideriamo con attenzione che Allen dice
pere in un grido muto, in una richiesta di aiuto spesso senza voce o se
«È compromessa la lucidità del pensiero e aggiunge poi: «perde la vo-
anche espressa, vana, perché continuiamo a sentire una sorta di soli-
lontà in maniera caratteristica», «Memoria perduta, dimentica i nomi
tudine inquieta, insopportabile, qui nel cuore, nella parte più intima,
di persone o di luoghi» sono come lacune mentali nelle quali avver-
nell'anima, nel fondo della nostra intimità come dice la nostra Materia
tiamo la distruttibilità della mente, la tendenza al suicidio, desiderio
Medica; molta angoscia con eccessivo tormento interno, con timore
di uccidere. Nella madre: di lanciare suo figlio nel fuoco. Sottolineano
di perdere la ragione, come se si fosse commesso un crimine, che fa
perfettamente la disperazione cui porta la forma delirante della vita del
agitare senza trovare riposo in nessun luogo, essere come un pazzo,
soggetto di Mercurio.
abbattuto o con una vaga ansietà senza sapere il perché, «Sentimento
inspiegabile di malessere interiore e insopportabile che lo rende impa- Il calore e la notte aggravano logicamente il fisico e tutto in gene-
vido» (Hahnemann). Crede di patire un martirio senza poter spiegare rale; i dolori sono laceranti, strazianti, terebranti, lancinanti: produce
ciò che sente, è sempre in uno stato di angoscia e inquietudine, si anemia profonda con degenerazione dei globuli rossi e delle piastrine;
aggrava di notte, come se non fosse stato in sé tutto il giorno, crede di difficoltà nel guarire le ferite; tendenza alla suppurazione; odore fetido
svenire e morire ed ha, allo stesso tempo, allucinazioni di vera demen- di tutto il corpo; tendenza all' emaciazione e allo stato cachettico; dc-

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APP UNTI SUI MIASMI
PR0CES0 SANCHEZ ORT EGA

formazione dello scheletro, tendenza alla cellulite e gonfiore in diver- Il riposo per l' omeosifìlitico di Mercurio, è difficile, interrotto da
se parti; rammollimento delle ossa, periostite e necrosi. La carie, dice salti e turbato da sogni, tardo e corto e si sveglia con grida e con lacri-
Allen : «Attacca le ossa e le articolazioni, esostosi, tremori parossistici, me prima di riacquistare i sensi. Quando è meno inquieto, si muove,
crampi ai tendini, convulsioni di differenti tipi, incluse le epilettiche, di mattina ha una grande spossatezza che quasi gli impedisce di alzarsi.
paralisi di diverso tipo, paralisi agitante, secrezioni diffuse che non si
I sogni sono spaventosi: da quando va a dormire immagina che
alleviano».
qualcuno gli parli e si angoscia con palpitazioni. Sogni vividi o di incu-
Credo che una descrizione di uno stato convulsivo di Mercurio bi, a volte di persone, che gli sembrano così reali che non riesce a con-
sia,: più dimostrativa di una più lunga elencazione di sintomi: (Allen) vincersi, quando si sveglia, che i protagonisti non ci siano; e quando
«All'imbrunire, stato convulsivo con forti grida; non si perde com- sono amorosi, con erezioni che lasciano solo in sospeso le sensazioni e
pletamente la conoscenza e tutto il corpo si agita di qui e di lì; tutti i lo tormentano.
muscoli diventano attivi; la testa gira, come se scattasse all'indietro e
in avanti, e da lato a lato, le palpebre si aprono e si chiudono, i globi Sappiamo che, come dice Kent, è un rimedio eminentemente
oculari si muovono da un lato all'altro; le ali del naso, gli angoli della ghiandolare e che, pertanto, l'indurimento di questi organi è la sua
bocca si contraggono e distorcono la faccia; la mandibola si muove in grande caratteristica, con tendenza all'ulcerazione. Le ulcere che pro-
avanti e indietro; le membra saltano come un tutt'uno, come ciascun duce sono frequentemente punzecchianti, brucianti e con una base
muscolo per se stesso; agitano a tal punto l'infermo da buttarlo giù dal grigiastra o lardacea, con l'apparenza di cenere bianca, come se fosse
letto». una cappa di burro distesa o simulano un'essudazione difterica o le
ulcerazioni danno alla base un'essudazione come di formaggio, e vo-
Come si vede è un vero stato spasmodico della sifilis. Non è la gliamo segnalare che lo stesso Kent dice chiaramente: «che è sufficien-
semplice e fredda contrazione spastica della psora la cui pennellata ros- temente simile da metterlo in relazione ai casi di psora-sifìlis-sicosi»;
sa è riflessa nei crampi o nelle convulsioni di una Calcarea, né l'agita- «partecipa - dice - della natura dei tre miasmi», certo con il miasma tre
zione convulsa e rapida che abbiamo visto in una corea della Thuja. per primo.
Proprio Allen ha precisato che negli stati coreici, nei quali ha usato
Mercurio, questo è stato più utile per lo stato generale e la cachessia Non ci sembra necessario enumerare i sintomi particolari che
trovata nell'infermo, che per il tipo stesso dei movimenti. In Mercurio sono compresi in forma preminente e che vanno dalla caduta dei ca-
lo spasmo è completo in ogni muscolo in particolare, sia nella totalità pelli, le eruzioni umide che fanno cadere i capelli, i dolori al tatto, le
della regione sia nella totalità dell'individuo. infiammazioni con gonfiore e di tendenza distruttiva sia agli occhi che
alle ossa che al naso e alle orecchie; le scariche purulente, verdastre
Diciamo ancora una volta che la psora inibisce, ritarda o debilita e putrefatte; lo stesso negli stati catarrali delle vie respiratorie come
la funzione; il movimento peristaltico è difettoso, lento come la mente del retto, della vagina o dell'uretra, le secrezioni fetide, gli odori ri-
inibita. Nella sicosi il movimento è accelerato, la funzione è eccessiva, pugnanti, l'aspetto terreo, tumefatto, pallido o paonazzo del viso o
come la mente, appariscente. l'illividimento, l'espressione stupida; le piaghe, le ulcerazioni in tante
Nella sifilis la distruttibilità della mente e la sua perversione si parti. Le atrofie muscolari, gli infarti delle ghiandole, la grande irri-
riflette nella distruzione dei tessuti, nella degenerazione delle cellule, tazione delle mucose, le perversioni dell'appetito come annota Allen:
nel movimento spasmodico. «appetito vorace, con la sensazione che non è genuino », i dolori ar-

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PR0CES0 SANCHEZ ORTEGA APPUNTI SUI MIASMI

denti, il tenesmo degli sfinteri; l'infiammazione reale degli intestini


e degli organi addominali, la tendenza ai versamenti di liquidi alle
infiammazioni croniche del fegato, dell'appendice, dell'intestino e di
altri organi, con evacuazioni molto penose e sgradevoli; la distruzione
dei parenchimi; le grandi ulcerazioni dei genitali maschili e femmini-
li; la perdita del potere sessuale nonostante la lascivia; della passione
sessuale aumentata e pervertita; la mestruazione profusa e con coaguli;
fetida o prolungata; le metrorragie con coaguli; fino ai tremori delle
mani che annunziano lo stato degenerativo di una paralisi convulsa e
che generalmente comincia con la mano destra, specialmente quando
CAPITOLO XV
il paziente vuole scrivere. 'TEUGENETICA E I MIASMI"
Tutto rimanda alla distruzione, perversione, dominio sull'uomo
di questo miasma tre, che il maestro Hahnemann genialmente descri-
verà e annoterà e che adeguatamente viene confermato dalla patogene- • I..:aforisma di Higinio G. Pérez «Non basta assicurare l'individuo
si del nostro rimedio. che è fugace; importa di più assicurare la specie».

In tal modo la presentazione di questi rimedi non ci consentirà Brevi considerazioni sulle caratteristiche dell'essere umano.
di dubitare delle caratteristiche che il maestro segnalò per ognuna delle
• Ciò che si dovrebbe perseguire nell'uomo dal punto di vista eu-
sue tre grandi diatesi che dovremo per obbligo quindi chiamare con i
loro nomi: Miasmi cronici di Hahnemann, massimo fondamento di genetico.
ogni vera conoscenza dell'essere umano. I..:arte come espressione massima dell'essere umano.

Già si avverte e si deduce che ogni rimedio si può rappresentare, I..:eugenetica basata fondamentalmente sulla maggiore eliminazio-

e tanto più quanto più costituzionale sia, con un triangolo di cui ogni ne possibile dei miasmi.
lato corrisponde alla rappresentazione dei sintomi relativi ad ogni mia-
sma. Alcuni sono quasi equilateri come il Lyc. studiato; altri più simili La relativa colpevolezza del «delinquente» e ciò che è punibile
all'isoscele quando hanno apporti quasi uguali di due dei miasmi ed i nella medicina innaturale.
più sono scaleni, in differenti proporzioni con diverse azioni omeopso-
riche, omeosicosiche e omeosifilitiche. Tuttavia ripetiamo ancora una
volta, che i rimedi non sono precisamente miasmogeni ma producono "
logicamente la loro sintomatologia o patogenesi in maggiore concor-
danza con uno o alcuni dei miasmi hahnemanniani.

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APPUNTI SUI MIASM I

APPLICAZIONE DELLA DOTTRINA MIASMATICA NELLA


PROFILASSI PRENATALE E NELLA SFERA GENETICA

La preoccupazione di tutti i medici e dei biologi è relativa alla


Profilassi. Prevenire le sofferenze, cercare di evitarle per non incorrervi
e subirne le conseguenze, è indubbiamente l'aspirazione più consona
all'umanità.

Con maggior ragione è rivolta ai nuovi esseri che si procreano.


Bisogna utilizzare ogni tendenza eugenetica e favorirla. Non potrebbe
essere estranea alla nostra dottrina dei miasmi l'eugenetica, giacché so-
steniamo che ha applicazioni universali, ossia generali, e questo grazie
al grande contenuto di verità che in essa è racchiuso.

Troveremo intimamente legata l'eugenetica alla dottrina miasma-


tica di Hahnemann. Curare l'uomo non significherà solamente libe-
rarlo dalla sofferenza presente o alleviarla, ma prevenirla ed evitargliela
fin dove sia possibile.

Torniamo ad enunciare un aforisma di Higinio G. Pérez: «Non


basta assicurare l'individuo che è fugace, importa di più assicurare la
specie». L'uomo generico deve essere anteposto all'uomo individuo;
poiché questi per intense che siano le sue caratteristiche, non rap-
presenta se non una particolarità rispetto alla specie e questa parti-
colarità sarà sempre così effimera come la sua stessa esistenza; invece
le caratteristiche della specie, che sono quelle destinate a perdurare,
sono costituite dalla ripetizione persistente di qualità comuni a tutti
gli individui che formano questa specie e che la definiscono; su queste
qualità dell'insieme si basa il riconoscimento, la definizione e la consi-
derazione del gruppo, cioè della specie.

L'uomo si converte così, secondo l'obiettivo biologico e medico,


nell'uomo generico. Il lavoro analitico, quando lo consideriamo già
completo o per lo meno realizzato, fin dove è possibile o fin dove la
riprova dei fatti e dei fenomeni osservati ci permettono la certezza, ci
induce alla sintesi e all'interno della medicina giungiamo così inevi-
tabilmente alla patologia generale cioè alla considerazione dei feno-

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APPUNTI SUI MIASM I

meni generali della malattia, di ciò che l'uomo in stato di malattia ha innegabile e manifestazione del suo desiderio di persistenza: nell'arte.
in comune con altri e di caratteristico. In comune vuol dire qualcosa
che tutti gli uomini ammalati presentano; di caratteristico vorrà dire Il discernere o scegliere tra una cosa e un'altra; operare in base a
l'insieme di fenomeni e di qualità presentate in questi stati di esistenza una proposta conoscendone due o più è una qualità che in un uomo
degli uomini, perché tutte queste condizioni si possano definire malat- normale, cioè senza grandi difetti o menomazioni, possiamo ricono-
tia. Così anche, si giunge alla clinica generale e alla terapeutica gene- scere esista in larga misura e superiore che in individui di qualsiasi altra
rale. L'eugenetica sarà il ramo della biologia che ci darà le conoscenze specie. Il discernimento permette all'uomo di andare 3 dalla percezione
necessarie per procurare all'uomo generico la sua migliore persistenza, di ciò che appena suppone, alla certezza o evidenza di ciò che può
ossia'. che permanga come specie sulla terra, con il maggiore sviluppo, e dimostrare, fino all'intuizione di tutto ciò che può dedurre dal prece-
si intende con ciò, la più sicura realizzazione di tutto il suo potenziale dente.
e delle tendenze della specie.
La gamma delle sue possibilità di discernimento è amplissima,
Riflettiamo su quali siano queste caratteristiche che possiamo così percepisce fino alla parte più infinitesimale grazie all'analisi e,
elencare come corrispondenti specificamente all'umano. Non possia- all'altro estremo, arriva ad intuire immensità nelle quali possono essere
mo certo pensare che la vita sia una di queste, perché manifestazioni contenute galassie, universi, anni luce, ecc., e l'uomo dà testimonianza
di attività vitale, possiamo identificarle anche in moltissimi altri esseri; di questa sua possibilità.
persino nelle piante. Se le caratteristiche le notassimo solo rispetto alla
capacità di movimento, immediatamente le riconosceremmo anche È vero che in molti animali e forse nelle piante e in altri esseri, si
negli animali. Ed essi, in moltissimi casi, ci supererebbero. avverte inequivocabilmente una reazione animica del tutto simile a quel-
la che l'uomo riconosce in sé, come affetto, tenerezza, o amore. Quando
Le prove, realizzate innumerevoli volte a questo riguardo, innal- questa reazione animica è così completa che occupa e modula la maggior
zano l'istinto degli animali ad un livello che l'uomo forse mai ha rea- parte delle manifestazioni dell'esistenza dell'individuo e persino gli fa va-
lizzato o che già da molti secoli ha perso. riare totalmente abitudini, condizioni ambientali e tutti i suoi progetti di
realizzazione, questo intenerimento o amore non ha manifestazioni uguali
Ciò che è relativo all'istinto con le sue meravigliose complessità in altri esseri che si offrono alla nostra conoscenza.
e le sue molteplici manifestazioni, non basta a convincerci che si possa
classificarlo come caratteristica umana. Rimangono quindi un minor Facilitare l'acquisizione di alimenti, la comunicazione, il confort,
numero di qualità distintive per questa specie. è stato messo in evidenza per esseri di molte specie diverse, ma l'uomo
ha superato tutte queste manifestazioni. In questo periodo viviamo
Nella sfera intellettiva ci sono delle difficoltà per limitare o defi- proprio in una fase di grandi conquiste e di splendore della tecnologia
nire fino a dove si può separare il vero processo intellettuale da quello umana, che ha permesso di rendere interamente obiettive e trasforma-
istintuale. Però ci sono indubbiamente delle qualità che sembrano ap- re in realtà portentose, moltissime fra le serie di ragionamenti elaborati
partenere esclusivamente al genere umano. Quanto meno una maggio- che convertono l'architettura delle idee in portentose realizzazioni di
re capacità per determinate operazioni: di discernimento, di affetto o navi spaziali, di immagini televisive, di monumenti grandiosi ed una
di tenerezza; di elencare oggettivamente in serie; di ragionamento; di infinità di opere materiali con le quali l'uomo generico comunica, tro-
memoria; di passione; di bontà; di cattiveria e forme particolari di con-
vivenza; grande capacità di modulare la propria apparenza; proprietà 3N.d.T.

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APPUNTI SUI MIASMI

va conforto e prova piacere.


cialmente distruttiva, la maggior parte delle volte.
Nessun altro essere, nessuna altra specie sembra eguagliarlo. Il La bontà che è un dono disinteressato del nostro proprio io, il di-
suo potere è così grande che lo usa persino contro se stesso e si auro ventare dolci, morbidi, duttili, blandi, adattarci agli altri, è una carat-
distrugge, perché ci sono momenti in cui crede di potere tutto. teristica dell'uomo, se perseguita con continuità. Non solo adattarci ad
Non è molto convincente, come alcuni autori suggeriscono, che uno dei nostri simili, ma cercare una rispondenza con tutti e persino
altre specie lascino volontariamente una testimonianza del loro pas- trasformare ciò che siamo, adeguandolo agli altri, renderlo degli altri;
saggio nel mondo, nel tempo. Il loro divenire sembra del tutto in- questa è la bontà caratteristica dell'umano. I:amicizia sarà la particola-
volo.ntario. Non è così per l'uomo che, anche quando è sulla soglia rità specifica di questa qualità. La carità contrapposta alla malvagità e
dell'incoscienza, percepisce la trascendenza del suo oggi e la continuità all'egoismo.
del suo essere nell'individuo che lo precede e che lo segue, e ne deduce Le piante si vestono di fiori, gli animali cambiano la loro pelle
la sua eternità. Questa è la memoria umana, ciò che va riempendo le e tutto nella natura sembra vestirsi in conformità ai fenomeni mete-
pagine della sua storia, costituendo delle forme che si vanno ripetendo, orologici, specialmente alla posizione del sole. Luomo anche sembra
ma sempre col proposito di migliorarsi e accumulando qualcosa che è legato a ciò, pur vantando la sua capacità di discernimento. Osserva
l'esperienza.
e si sottomette, resistendo o esagerando questa disposizione, al ritmo
Lesperienza va cesellando le linee e attitudini nella specie, limi- della natura e utilizzando tutta la sua abilità, dispiega la sua immagi-
tando alcune delle sue possibilità e persino annullandole per farne ge- nazione, per adornarsi, per impressionare i suoi simili e se stesso, nelle
nerare o risplendere altre. forme più capricciose, sia accentuando i suoi tratti, sia dissimulandoli
o emulando quelli di altri e in competizione con loro nelle forme e ne-
Così nell'amore, l'uomo è il solo capace di convertirsi turco in gli attributi. Converte questa sua possibilità in un segno competitivo al
amore e non soltanto per un momento, ma di passare buona parte del- quale ha dedicato gran parte della sua esistenza e della sua attività dopo
la sua vita amando intensamente al di sopra di ogni cosa. Voglio dire aver soddisfatto le sue necessità di sopravvivenza.
che tutti gli altri suoi atti li realizzerà in forma secondaria o posposti
all'amore; e ciò è caratteristico dell'umano. Così l'uomo può sentirsi L ansia esistenziale dell'essere umano è il terrore essenziale che
completamente realizzato da altra passione che lo invada interamente Aristotele indica come una delle posizioni fondamentali dello spirito,
in maniera persistente per mesi, per anni, per la maggior parre della dei sentimenti che ci muovono: la paura.
sua vita; che i suoi atti, i suoi desideri, e tutte le sue attenzioni siano Questa paura o terrore essenziale ci fa cercare la compagnia, il
marcati da una passione; perseguendo un ideale chimerico o perfetta- senso di protezione, formare il clan, la famiglia, la società, le nazioni, e
mente realizzabile, ma difficile o difficoltoso.
nella formazione della comunità, conseguenza di questo terrore essen-
Proprio la serie di ostacoli che presenta il suo conseguimento, ziale, per la necessità di protezione, si arriva alla lotta continua per il
stimola questo essere umano ad una dedizione quasi assoluta per rag- predominio delle idee.
giungerlo. Si genera un desiderio ogni volta maggiore, desiderio che È l'idea comune che fa il vero gruppo e che, allo stesso tempo gli
diventa necessità, necessità che diventa ossessione e oggetto primario dà forza. L effettivo «substratum» di una società è la comunicazione
della sua esistenza. Questa è la passione, costruttiva o distruttiva. Spe- vera, e questa si realizza soltanto nella comunione delle idee.

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• APPUNTI SUI MIASMI

Se c'è qualcosa che più di tutto caratterizza l'essere umano, ciò è


Questa è un'altra caratteristica dell'uomo. La nostra vita attuale è
l'arte. Larte che nei nostri giorni ha subito nella sua definizione tante
precisa dimostrazione di ciò. Milioni di milioni di parole che si emet-
variazioni e nella sua espressione tante perversioni. Può essere definita
tono e si dicono e si stampano ad ogni istante dall'uomo per l'uomo,
per il predominio delle proprie idee, prima che si siano affermate o per più che dalle parole dai suoi esiti.
il predominio incosciente del suo terrore; cioè della sua ansietà esisten- È ciò che l'essere umano ha saputo plasmare dell'armonia univer-
ziale che a volte diventa veramente angoscia. sale, del gioco delle reazioni della vita; lo spirito delle forme in conce-
zioni geometriche, in successione di note, di linee o di toni; parole o
Questa ansietà esistenziale dell'essere umano, si produce perché
stimoli che direzionino il nostro sentire o la nostra ricerca del piacere
tutto il suo essere, in tutte le sue parti, sia nell' animico che nella sua o che concentrino un messaggio; la trasposizione della comprensione
materia, percepisce e avverte la sua fine, il suo termine, ciò che ha del tutto, o della liberazione da apparenze schiavizzanti, oppure una
chiamato morte e che tuttavia non conosce; la suppone un cessare,
buona sintesi semplificativa.
un'interruzione o un cambiamento, ma si intestardisce a parlarne solo
come di una forma diversa della stessa esistenza. Un'apparenza non I..:arte è essenzialmente ciò che dà dignità all'uomo ossia lo porta
nota del suo essere, una trasmutazione delle sue potenzialità che con- ad un livello più alto e superiore di concettualità rispetto a tutte le
senta al suo io, cioè la sintesi del suo essere invulnerabile, di prevalere cose.
sugli accidenti del tempo e dello spazio.
Un'origine o una finalità comune di tutto l'esistente ha prodotto
In una parola, anelito all'eternità dimostrabile nell'uomo come nell'uomo l'idea di Dio, o meglio, Dio si è manifestato a noi mediante
un'altra delle sue caratteristiche di specie. questa idea, prodotto della deduzione di un tutto che è uno.

Obietteranno alcuni che tutto ciò che abbiamo appena detto, si Ma il discorso metafisico sempre obiettabile, perché mai si con-
può riconoscere anche se in misura più debole in altri esseri; che anche clude, è superato non nel cammino della dialettica, ma in quello
molti animali, insetti e unicellulari hanno manifestazioni come quelle dell'arte, con realizzazioni sempre più ambiziose, tese eternamente a
precedentemente segnalate, ma che noi esseri umani non possediamo superarsi con l'aspirazione ad una espressione sempre più alta.
sensi così sviluppati per percepire queste espressioni degli altri esseri. Per questo il maestro Vasconcelos dice assai opportunamente:
«Larte è l'espressione del verbo». Ciò che l'uomo può gloriosamente
Due cose vogliamo rilevare a questo proposito: tanto il discorso
rivendicare di sé come eterno o divino, lo formula nell'arte.
come il logos, verso il quale propende l'ineludibile attività intellettiva
del nostro essere, è dell'uomo per l'uomo, attraverso le possibilità del Larte che è ambizione infinita e perfezione inattingibile.
nostro intelletto. Cioè possiamo solo giudicare all'interno di ciò che
permette la nostra intelligenza e con le dimostrazioni che abbiamo alla La vera Eugenetica deve necessariamente considerare tutte queste
nostra portata. D'altra parte, anche se possiamo accettare che ci siano caratteristiche dell'UOMO GENERICO. Non può aspirare a produr-
qualità simili o eguagliabili in altri esseri, la loro persistenza non è mai re eugeneticamente un uomo che cerchi solo di vivere più comoda-
così evidente e così completa come nell'uomo; torniamo a ripeterlo, mente e trascurare tutte le altre sue caratteristiche. Né l'eugenetica può
dobbiamo parlare delle caratteristiche dell'uomo in relazione alla co- aspirare ad ottenere un uomo con una capacità istintuale superiore, di-
menticando le altre sue qualità; né perseguire un essere di grande capa-
noscenza dell'uomo stesso.

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cità comunicativa, trascurando gli altri suoi attributi ecc. ecc. Luomo i RX, o i «successi di trapianti» di cuore o di reni, o le applicazioni di
veramente eugenetico, benché utopico, deve avere in sé la possibilità pacemakers e di valvole coadiuvanti della circolazione o di apparecchi
del massimo equilibrio e del massimo concorso di tutte le caratteristi- per la dialisi renale o dei liquidi ipertensivi?
che determinanti della sua specie. Sarà un uomo artista (poiché se lo Ci sarebbe da indagare a fondo per arrivare a capire se quando, in
spogliamo della sua arte si allontanerà molto dall'umano), un uomo
questi casi, si raggiunge il successo realmente non esista un altro pro-
ugualmente dotato di capacità discorsive, di bontà, comunicative,
cedimento che porterebbe ad un risultato anche migliore, ad un mag-
espressive, di amore o passione, di realizzazione, di forza etc.
gior sollievo, ad una maggiore reintegrazione alla normalità. Bisogna
: Arriviamo così all'ESIGENZA di un'eugenetica basata fonda- domandarsi se non c'era un rimedio omeopatico capace di produrre
mentalmente sulla maggiore eliminazione possibile del miasmatico, risultati migliori e, nei casi di successo relativo, ci sarebbe da doman-
ossia di ciò che si oppone all'espressione totale dell'essere umano. dare o da indagare nel più profondo sentire dell'ammalato e di colo-
ro che lo circondano, se il risultato è stato veramente vantaggioso, se
Solo con un trattamento prenatale si può ottenere di agire nello questa esistenza è degna di chiamarsi vita; se la si gode o la si sopporta,
stesso momento sulla madre e sulla sua creatura. E si potrà attraverso quando non si è osservata o evidenziata la ricerca della morte da parte
generazioni successive, apprezzare i benefici eugenetici di un tratta-
dell'ammalato.
mento veramente omeopatico.
Un vero medico, con qualsiasi altra qualifica a seconda del suo
Solo con i rimedi di possibilità costituzionali, impiegati dalla me- metodo terapeutico, ha l'obbligo ineludibile di acquisire conoscenza dei
dicina veramente trascendente qual è l'omeopatia hahnemanniana, si miasmi; di tener conto della patologia costituzionale, di ciò che sempre
ottiene successo ed effetto nel lavoro eugenetico del vero medico. La genera la sofferenza umana; e ha il dovere di imparare ad arrestarla senza
medicina enantiopatica che si pone come solo obbiettivo la soppres- mai impiegare mezzi contrari alla specie; procurare ad ogni individuo il
sione, nel più breve tempo possibile, della disfunzione dell'anomalia e benessere fisico, mentale e sociale come richiede il precetto della 0.M.S.;
della sua concausa, il dolore, si muove nella direzione opposta dell' eu-
ottenere una salute trascendente operando come vero eugenetico; mai
genetica, perché con la sua miopia allucinante sovrappone la particola-
adattarsi a sopprimere o scambiare alcuni sintomi con altri.
rità dell'individuo alla sacra generalità della specie.

Così vediamo che nella pratica, la medicina antica si è molti-


plicata in tentativi eroici, fantasiosi, stupefacenti e spettacolari, fino EUGENETICA DAL PUNTO DI VISTA MIASMATICO
all'esagerazione, per «far vivere o prolungare la vita» anche a costo di
enormi sforzi e spese, da parte di numerosi ammalati, molto tarati, la La formula eugenetica non deve ridursi ai fattori cromosomici
cui sopravvivenza è in ogni caso quasi sempre effimera e rispetto alla o alle possibili mutazioni dei geni nei loro elementi anatomici scien-
quale vengono seminate ed alimentate vane speranze e, soprattutto, tificamente definibili o adatti alla manipolazione; ma essa deve essere
essa accresce la carica miasmatica in questi esseri con le sue terapie riferita e dedotta dagli elementi di ordine dinamico; psichico; animico,
sempre soppressive. Chi non ha visto un bambino poliomelitico «dato volitivo, sensoriale; e da quelli dell'ambiente: atmosferici, tellurici, ra-
per guarito» dall'allopatia? Un paziente di vera meningite tubercolare diazioni, ecc. ecc.
«riscattato dalla morte»? Un ammalato di cancro che si mantiene in
vita dopo averlo mutilato e bruciato profondamente con il cobalto e La nostra posizione vitalista, in concordanza obbligata con il

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APPUNTI SU I MIASMI
PROCESO SANCHEZ ORTEGA

Davanti all'aggressione di parole o di azione, davanti all'insulto


principio del dinamismo vitale che stabilisce l'omeopatia, ci permette
continuato o ripetuto, davanti alla contrarietà incalzante e ragionevo-
e insieme ci obbliga, offrendoci le più soddisfacenti soluzioni, ad af-
le, offensiva o insopportabile, lo psorico si irrita, si commuove intensa-
frontare i problemi più seri relativi al finalismo dell'esistenza e all' ordi-
mente e affonda nella sua impotenza rimuginando sulla sua disgrazia,
ne teleologico della vita umana.
la sua tragedia, che può persino trasformarlo rendendolo nell'insieme
ESEMPLIFICAZIONE più insignificante, più oscuro, più sprovveduto.

Davanti ad un pericolo imminente, come abbiamo innumerevoli Il sicotico risponderà raddoppiando l'insulto, lo restituirà in
voltç: ripetuto, lo psorico si paralizza per la sua inibizione. maniera esagerata, e a violenza risponderà con violenza ma sempre
proteggendosi, difendendo sino al limite estremo sé e le sue cose, ma
Nel caso di un incendio in un edificio pubblico, lo psorico rimar- soffrendo intensamente la sua esaltazione, vivendola ed esprimendola
rà annientato per un po' di tempo e gradualmente andrà ragionando vistosamente. Può arrivare a ledere, a distruggere, a ferire, però sempre
su ciò che deve fare, ma sempre come se la sua volontà trascinasse con in misura esagerata rispetto alla motivazione.
difficoltà la sua umanità verso l'azione; cercherà un posto che gli sem-
bri adatto come rifugio; rifletterà sulle possibilità di trovare un'uscita; Il sifilitico, davanti a coloro che lo aggrediscono, incorrerà im-
spererà che qualcuno venga a salvarlo, chiamerà chiedendo aiuto, forse mediatamente nell'obnubilazione che stimola l'odio, un'alterazione
più con una preghiera silenziosa che con voce e solo in ultimo si deci- profonda che lo attesta alla soglia dell'involuzione, della regressione,
derà ad obbedire agli impulsi. del non essere, e quelle parole insultanti che gli vengono dette, quei
ragionamenti che lo contrariano ripetutamente, quella rottura della
Il sicotico, invece, al primo grido d'allarme «al fuoco» sarà già in sua capacità razionale o affettiva lo obbligano irrimediabilmente a di-
cerca dell'uscita; la sua paura lo spingerà subito a correre, poiché il suo struggere, a cercare il violento e immediato sterminio di ciò che lo
primo pensiero obbedirà all'impulso scatenato dal sinistro; si precipi- aggredisce; colpirà, ferirà, assassinerà nel suo desiderio incontenibile
terà attraverso le fiamme o si lancerà da una finestra dalla quale abbia di far sparire ciò che, per essere simile a quanto ha in sé di involutivo,
la possibilità di salvarsi; dimenticherà persino sua moglie che potrebbe lo incita a distruggerlo.
stare vicino a lui; se ha un attimo di riflessione prenderà suo figlio e le
Ognuno di questi soggetti immaginari ha operato in concordan-
cose che gli appartengono e cercherà di salvarli con lui. Potrà sembrare
za con la sua carica miasmatica; ne è stato, per così dire, obbligato da
precipitoso nell'intento, ma sarà indubbiamente questa la sua imme-
quella parte di fattori ereditari e costituzionali che contiene in sé. Ha
diata reazione per raggiungere la salvezza. forse qualcuno il diritto di condannarli? Il primo trascinerà forse per
Il sifilitico darà rapidamente forma al suo terror-panico. La sua tutta la vita l'impronta dell'umiliazione e dell'impotenza. Il secondo
mente tinta di rosso stimolerà la sua aggressività, lo porterà alla dispe- forse sarà il motivo dello scandalo del giorno o dell'epoca, e egli stesso
razione davanti al pericolo che incombe. Se ha con sé un essere amato, e tutti i suoi ne soffriranno le conseguenze; il terzo finirà in carcere o
potrà immolarlo prima ed uccidersi poi o, afferrandolo con sé, si lan- vivrà col marchio di criminale e la diffidenza dei suoi.
cerà da una·finestra verso una morte sicura. Se ai giorni nostri si è proposto ed, anzi, alla luce di considera-
zioni socio-economiche, è stata legalmente accettata, la colpevolezza
Osserviamo ora altre circostanze, altri avvenimenti nella vita di
di quanti generano figli difettosi o chiaramente tarati, e si è dato alle
soggetti simili.

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APPUNTI SUI MIASMI
PR0CES0 SANCH EZ ORTEGA

vittime la possibilità di chiamare a giudizio i loro genitori che hanno


procurato, sia pure inconsciamente, il difetto, la tara che li rende rifiu-
tati dalla società, ancor più si potrebbe accettare la legalità di un recla-
mo per la carica miasmatica che viene trasmessa e che è la responsabile
evidente della sofferenza in tutti gli ordini.

Ma più che sottoporre a giudizio i genitori che, tutto sommato,


sono anche e inevitabilmente il prodotto, sia nella sfera biologica che
nella condotta, di ciò che essi hanno ereditato dalle generazioni pre-
cedenti, più che ad essi, ripetiamo, il processo andrebbe intentato alla
medicina.

A questa medicina corrispondono esattamente questi aggemv1:


empirica, miope e arbitraria; che si è dedicata ad un lavoro spettacolare
ed erroneo; che attraverso i secoli deforma e fa degenerare l'umanità,
mantenendo e moltiplicando le sue sofferenze e squilibri con procedi-
menti ogni volta più tortuosi, soppressivi ed innaturali. TERZAPARTE

207
206
APP UNTI SUI MIASM I

CAPITOWXVI
"LA DOTTRJNA MIASMATICA
DI FRONTE AI PROBLEMI GENERALI
DEL[ESSERE UMANO"

• La guerra come conseguenza obbligata dei predomini miasmatici.

• I miasmi generano l'errata comprensione delle cose.

• I miasmi nella struttura della scienza medica commerciale.

209
APPUNTI SUI MIASMI

LA DOTTRINA MIASMATICA DI FRONTE


AI PROBEMI ATTUALI DELL'UMANITÀ

Una cosa che ha preoccupato l'umanità e che ha richiesto molto


del suo tempo e del suo sforzo è stata la guerra. Le guerre sono state vi-
ste persino come necessarie nell'evolversi dell'umanità. Perché allora si
formulano costantemente e instancabilmente proteste contro la guerra
e si fanno grandissime manifestazioni fingendo di volerla evitare e la
teoria più diffusa tra i popoli è lavorare per una pace giusta e duratura?
Durante questi periodi distruttivi che costituiscono le guerre, viene
demolito e ridotto a zero ciò che l'uomo costruisce con sforzo e con
difficoltà; ciò che è testimonianza del suo progresso, della sua cultura;
ciò che lo rende orgoglioso ed è motivo del suo piacere, della sua felici-
tà e della soddisfazione più genuina, come le sue città, i monumenti, i
luoghi di svago e i prodotti della sua più attenta ricerca, come dell'arte
più squisita.

Sembra quasi che sia il terrore della guerra a condurre l'uomo


alla guerra. I popoli, come le cellule, sono costituiti da un insieme di
elementi tra loro diversi, ma concatenati in modo tale che il funzio-
namento sarà determinato dall'insieme e questo, anche quando sono i
governanti i responsabili dell'indirizzo e del comportamento politico e
degli atti di questo popolo.

Il nucleo della cellula e i suoi elementi più importanti per il suo


funzionamento, sono quelli che determinano la normalità o l'anorma-
lità della sua funzione e la portata di esse. Così la cellula disordinata
o degenerata, darà come risultato la lesione o alterazione evidente nel
tessuto e nell'organo se non viene sottomessa o eliminata dall'insieme
armonico. Così, anche all'interno dei popoli si origina, a causa del
disordine di un individuo o di una mente potente, lo squilibrio tra-
scendente che porterà alla rivoluzione e sarà germe efficiente di guerra,
che altro non è, se non la lotta tra diverse ideologie, l'urto di forze
con direzione opposta che prendono incremento dalla sfera mentale e
sottomettono ai loro impulsi la materia umana e tutto ciò che è rispon-
dente a questo impulso violento e passionale dell'uomo.

211
PROCESO SANCHEZ O RTEGA A PPUNTI SUI M IASMI

Si formulano molte ipotesi come cause di guerra: l'ingiustizia per dividerli, mentre ipocritamente parla ad essi di pace e di aiuto e li
sociale, la disuguaglianza degli uomini, le ambizioni o necessità ter- spinge utilizzando la loro famè e povertà, ad odiare i loro simili, i con-
ritoriali, di mare o di prodotti naturali, ecc., e viene perfino invocata sanguinei e a cercare sollievo con mezzi violenti pur sapendo bene che
come una necessità della specie, strettamente collegata alla sua ecces- sono inefficaci e non idonei a conseguire il benessere; li porta a morire
siva riproduzione che rende necessaria la guerra per equilibrare un po' con l'illusione della vita.
la sovrappopolazione del globo. Ma ognuna di questa ipotesi ha serie
ed ampissime obiezioni e, siano esse valide o meno, è certo che l'uomo Da dove deriva tanta perversità dell'uomo per l'uomo? Le parole
non ha potuto trarre soluzioni efficaci; così si succedono i secoli con saranno sempre inadeguate a contenere o esprimere la sintesi del senti-
infiniti propositi di pace che sin dall'inizio, e allo stesso tempo, prepa- mento umano che vive in ognuno di noi, in ogni riflessione universale
rano un'altra guerra. e da cui non possiamo assolutamente allontanarci quando affrontiamo
una disciplina di carattere anch'essa universale.
Questo testimonia tanto la storia universale quanto la storia par-
ticolare di una nazione. [umanità intera, in ognuno dei suoi paesi o I miasmi sono la causa di ogni infelicità umana. Ai miasmi si de-
agglomerati, produce gli stessi errori, gli stessi tentativi e ottiene gli vono ricondurre le guerre come tutti gli errori trascendenti dell'uomo
stessi insuccessi, le stesse scusanti, le stesse giustificazioni. La vita so- generico.
ciale non è adeguata alla organizzazione naturale; la supera di molto
Quanto più profondamente è stravolta la sua mente, tanto più
in difetti e mancanze, perciò i suoi risultati superano perfino la natura
l'uomo è trascendente al suo prossimo e alla specie. Così la cellula:
in crudeltà e in orrore, ma soprattutto in assurdità. I fenomeni cruen-
quando è lievemente ammalata è riorganizzata dalle altre o viene eli-
ti e distruttivi che produce la natura, cataclismi, fenomeni celesti, di
minata, è sostituita da una nuova e normale, ma quando l'alterazione è
dislocamenti e di apparente distruzione sono, come ben sappiamo,
intensa, è dominante, trasmette a tutte quelle vicine la sua anomalia e
necessari per la conservazione dell'esistenza, per perpetuare l'equilibrio
finisce con l'imporre il disordine a tutto l'insieme, al tessuto, all' orga-
che si deduce sul piano cosmico e che si constata nello stesso.
no, all'organismo. E come la malattia o condizione patologica è, nella
Luomo invece non può giustificare le sue distruzioni e la mag- concezione materialistica, con semplicità ritenuta prodotta e propaga-
gior prova di ciò è la crescita, che sembra inevitabile, della sua ansia ta attraverso l'alterazione o la lesione materiale, così anche possiamo
esistenziale. individuare l'origine e il propagarsi di ciò che è distruttivo nella sfera
trascendente, psichica e nel piano delle forze e della volontà. E tutto
Tema obbligato dei nostri giorni è l'angoscia universale per la ciò attiene ai miasmi.
sopravvivenza della specie in relazione agli elementi che la stessa terra
produce per il sostentamento. Come abbiamo fatto notare insistentemente e continueremo a fare
fino alla fine, i miasmi si trovano nella parte più recondita dell'esse-
Ciò significa che il genere umano riconosce il suo massimo in- re umano; li sviluppa nel suo intelletto, nell'errata comprensione delle
successo; guarda con terrore al problema della sopravvivenza e comin- cose, per cui comprendendole male indirizza la volontà ad una condotta
cia già a dare segni di disperazione davanti a questo tetro panorama. peccaminosa, egoista e distruttiva, sviandosi dalla sua obbligata univer-
Controlla le nascite, incentiva e suscita ideologie opposte, soprattutto salizzazione. Luomo ha ripugnanza della guerra perché è morte e, tutta-
all'interno dei gruppi umani più ingenui affinché si distruggano fra di via, cammina verso la guerra. Predica amore, amicizia e comprensione e,
loro. Fomenta e mette a confronto le loro differenze e offre loro armi tuttavia, pur cercando di raggiungerli, finisce col fare l'opposto.

212 213
APPU NTI SU I M IASMI
PR0CES0 SANCHEZ ORTEGA

Sono innumerevoli le critiche e censure che si possono formulare nutritiva data dal potere e dal dominio, fissino la loro attenzione, si
sull'attuale modo di procedere dell'uomo. Ci bastino alcuni esempi: occupino, critichino e odino altri nuclei anche opulenti e vistosi di al-
oltre la guerra, abbiamo molte altre caratteristiche della vita moderna, tri paesi o agglomerati umani. I potenti sviano il naturale risentimento
se non tutte, che ci danno testimonianza dell'assurdità e distruttivi- dei dominati, frutto delle miserie e afflizioni, così che l'ira relativa alla
tà del procedere del genere umano. Per la guerra, come dicevamo, si loro condizione di inferiorità, diseguale ed ingiusta, lungi dal ricadere
utilizzano, per mandarli al fronte, gli elementi meglio dotati, quelli su chi la provoca, si proietti verso un'entità estranea, su un altro paese
biologicamente meglio strutturati. Li si istruisce rendendoli abili alla o gruppo umano nel quale sussistono le stesse differenze, le stesse de-
distruzione ed esperti; selezionandoli per prima cosa fisicamente, e li gradazioni. Cosicché questo nucleo direttivo rende evidenti le falle e i
si educa mortificandone l'autodeterminazione, soggiogandoli ad una difetti del vicino, per occultare le proprie.
ideologia particolare e limitata; si nega loro la possibilità ed il supremo Sono dunque la psora, la sicosi e per ultimo la sifilis dei popoli
diritto di vedere e di considerare la generalità e la trascendenza; li si in-
come di tutte le società a produrre gli antagonismi.
cita all'odio e ai sentimenti negativi e li si invia a distruggere e ad essere
distrutti. Gli elementi più dotati biologicamente sono scelti, mentre i La psora formula tutti i ragionamenti contrari non nel senso del-
minorati, i tarati, i deboli sono nascosti o protetti. Anzi, a volte, sono la fratellanza e della costruttività, come dovrebbe fare le mente sana,
proprio i vigliacchi e i tarati quelli che mandano i sani e i coraggiosi a ma in quello della sfiducia, dell'egoismo e dell'invidia.
scontrarsi sui campi di battaglia e proteggerli.
La sicosi, aumenta l'ambizione senza rispetto dei diritti degli al-
La lotta è tra i migliori, sia sul piano materiale che spirituale, a tri; la sifilis lascia via libera e stimola tutta la capacità distruttiva per
beneficio dei peggiori. queste finalità ignobili. La psora riempie di paura l'essere umano e
quando si insidia in questi nuclei dominanti e direttivi, accade che essi
I selezionati vengono entusiasmati con ideali falsi o apparenti, diffidino degli altri contro cui muovono per primi in modo criminale,
sostanziando questa illusione dei loro sentimenti più nobili, quelli re- invece di ricercare la comprensione, l'intesa e la fratellanza sincera che
lativi ai loro figli, alla loro famiglia, alle loro proprietà, alla loro cul-
sarebbe la condizione umana fondamentale senza la psora.
tura, alla loro stessa esistenza, dando a tutto ciò il nome di patria o di
partito, usando termini accessori, fumosi come libertà e giustizia. La sicosi spinge questi nuclei direttivi al conseguimento, all' ac-
quisizione di cose in misura esagerata; non alla semplice soddisfazione
Dietro a tutto questo ci sono gli interessi e l'ambizione di potere
delle proprie necessità, ma ad un superamento di esse anche a prezzo
di coloro che li arruolano e li soggiogano con questi falsi ideali fino
della povertà e del grave danno economico degli altri.
ad infiammarli e sacrificarli. Il germe delle guerre è stato sempre lo
stesso: gruppi di persone dominate dall'ambizione, apparentemente La sifilis è lo straripamento passionale nel quale sfocia la cattiva
giustificate dalle necessità di coloro i quali li circondano, necessità che preparazione animi ca dello psorico e del sicotico, il passaggio dall' a-
sono tanto più grandi, genuine e profonde quanto più distanti sono gli more all'odio, dalla conservazione alla distruzione.
individui governati da questo nucleo dominante. Per evitare che quelli
alla periferia dell'agglomerato urbano, che soffrono la miseria, gli si E questa è stata la regola dei popoli e dell'umanità d'accordo con
rivoltino contro, i gruppi al potere, si preoccupano e si affannano af- la condizione miasmatica che è impressa, ed ogni volta di più, in tutte
finché tutti questi elementi ai quali giunge così debolmente la saggezza le manifestazioni dell'essere umano.

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214
PR0CESO SANCH EZ O RTEGA APP UNT I SUI M lASMI

Nella medicina antica e tradizionale, la psora ha fatto perdere o è curabile nel senso stretto della parola, perché va ricordato che far
pervertire l'ideale della guarigione, confondere il significato della paro- durare una persona non è farla vivere nel senso più ampio della parola;
la salute. e così potremmo enumerare in successione tutte le vere affezioni o
malattie del genere umano per le quali la medicina è stata e sarà im-
Non importa che quando, genericamente parlando, mostrandosi potente se continua a seguire i suoi vecchi tracciati; e non solo; sarà
profondo e riflessivo, il medico definisca molto correttamente ciò che ogni volta più impotente se non muta indirizzo. E ci affrettiamo a far
è la salute; nella pratica inficia questa definizione e il suo contenuto e, notare che, all'interno di questa medicina, che tanto censuriamo, ci
invece di cercare l'equilibrio integrale e sociale dell'individuo, presenta sono stati, ci sono e ci saranno magnifici e profondi pensatori che lo
comé cura ciò che è solo un rattoppo grottesco del corpo, con abban- hanno segnalato e lo segnalano ed evidenziamo anche, senza smettere
dono olimpico, anche se dissimulato, dello psichico e della sfera ani- di affliggercene e vergognarcene che, per quanto ci riguarda, anche
mica dell'essere umano. Milioni e milioni di spese giornaliere in tutto nell'omeopatia ci sono moltissimi professionisti che si dicono ome-
il mondo sperperate sull'altare di una salute chimerica; moltiplicazioni opati e agiscono in conformità con questa viziata e corrotta o miope
di istituzioni con enorme dispendio di risorse per strutture, apparati
medicina istituzionalizzata.
meccanici e mezzi umani, o cialtroneschi «si dice» per procurare la
salute giustificandosi con inaudito esibizionismo a base di trapianti La sifilis ha trovato sempre un canale molto forte e preferenziale
effimeri, di chirurgia che corregge l'apparenza; «risuscitatori», incuba- all'interno della pratica medica che censuriamo.
trici e protesi sempre in maggior numero che a malapena attenuano
le invalidità di alcuni degli innumerevoli tarati, risultati ultimi delle Basta guardare alle storie e alle cartelle cliniche di qualche noso-
azioni miasmatiche che la medicina ufficiale ha appena sospettato ma comio per riconoscere procedimenti falsi di cura e di terapia nei qua-
che è stata assolutamente incapace di arrestare. li si rinviene crudeltà, distruttibilità, disprezzo della dignità umana,
dell'integrità della persona e della sua trascendenza come individuo,
E invece la sola cosa che questa medicina riesce a fare, con una e diciamo ciò senza tener conto della sfera escatologica. Basti pensare
pubblicità esagerata e sfruttando il timore dell'uomo per la sofferenza e alle biopsie, alle resezioni «profilattiche»; nelle quali si contraddice pa-
per la morte, è dare significato alla parola malattia. Richiesta, esigenza lesemente la teoria di questa medicina che assicura che un virus, non
continua che dissipa una gran parte, se non la maggiore, dello sforzo solo un batterio o una cellula contaminante, può dar luogo a tutta una
umano, in sempre nuovi e vani tentativi di distruggere ciò che è indi- infezione, malattia e morte, e che, ciò nonostante assicura anche che
struttibile per questa strada: la malattia. l'irritazione di un piccolo taglio fatto al fine di indagare, o una resezio-
ne di tutta una trama ganglionare non libererà e metterà in circolazio-
La sicosi all'interno della medicina è molto ben rappresentata ne e farà metastasi di elementi cellulari maligni che si impianteranno a
nell'ostentazione dei laboratori e nella sua propaganda, nella moltipli-
distanza e diffonderanno la malattia.
cazione dei suoi procedimenti atti a conseguire molto poco o niente.
Quante sono le analisi e le indagini cui si sottomette un paziente per Di questi procedimenti antitetici è colma la vecchia medicina.
diagnosticare un'ulcera che, tutto sommato, non è curabile, poiché E nonostante i molteplici ragionamenti e obiezioni di questo tipo, ri-
quasi sempre esce dal dominio della medicina e va in quello della chi- petuti interminabilmente da molti dei suoi grandi maestri, il medico
rurgia - fastoso scenario nel quale si nascondono tutti gli insuccessi tradizionale continua a mutilare, ridurre, sopprimere contro natura,
medici? Quante manipolazioni per scoprire un cancro, che neppure calpestando la Vis Medicatrix Naturae che egli apprese come norma

216 217
APPUNTI SUI MIASMI
PR0CES0 SANCHEZ ORTEGA

fondamentale ippocratica di ogni procedimento medico. Che l'umanità sia impregnata dei miasmi, con colori ogni volta
più scuri e neri, lo possiamo constatare in tutte ed ognuna delle sue
Che si spera o che si può sperare da genitori che, pur manifestan- manifestazioni, delle sue attività.
do anomalie psichiche e tare diverse, hanno procreato un figlio che ora
Com'è lo sport ai nostri giorni? Corrotto! Lo si presenta, ed è,
questo medico fa sopravvivere - non vivere - ore, giorni, mesi o anni,
come una compensazione necessaria alla limitazione e restrizione della
a base di valvole artificiali, di sonde permanenti, di cuori, di polmoni,
sempre più avvolgente vita cittadina; lo si esalta come necessario per
di reni artificiali e soprattutto con una mente piena di risentimento,
l'igiene fisica e mentale ... ma si arriva, proprio per l'influenza miasma-
chiaro o simulato, e inevitabilmente incline all'invidia, alla vendetta e
tica, alla sua perversione più grande e assoluta giungendo a limiti che
alla distruzione?
oggi tutti possiamo constatare: che un giocatore di calcio «valga» mi-
Mille obiezioni, precipitose e piene di astio, verranno da questi lioni di dollari e si «acquisti» come una merce consistente in un uomo,
medici di fronte a questi ragionamenti; ma, oltre a dimostrar loro che il quale anche se limitato nelle sue attività e conoscenze, ma capace
molti rispettabili pensatori sono d'accordo su ciò, io vorrei che essi, di calciare bene una palla, sia motivo di speculazioni monetarie e si
prima di lasciarsi trascinare da una cieca passione che non può es- utilizzi con finalità politiche inconfessabili o semplicemente lo si esalti
sere contemplata in sede scientifica, controllassero coscienziosamente a volte più di un eroe nazionale o un redentore.
e dettagliatamente, se ci sono punti di appoggio incontrovertibili a Dietro un pugile, che ha dimostrato la sua superiorità nella capa-
sostegno del loro temerario procedimento o se, come è più facilmente cità dei suoi pugni, si muovono interessi di mafia, di commerci igno-
dimostrabile, si sono limitati a seguire pedissequamente l'impulso o bili, di razzismo. Così anche all'interno delle istituzioni dell'istruzione
condizionamento che hanno ricevuto dai loro precettori, abbandonan- stiamo assistendo alla più ampia degradazione corrompendo la cultura
dosi alla loro ambizione di guadagni economici, di status sociale, di e la ricerca della verità con il predominio o con le divisioni a causa di
fama e di supremazia. «ideologi» che servono interessi transnazionali, privi di ogni umanesimo.
La sifilis è, come abbiamo già detto, ciò che tutti in maggiore o Così potrebbe diventare interminabile la critica alla società at-
minore grado portiamo dentro di noi a livello incosciente, di tenden- tuale che troviamo riprodotta in numerosissime opere di sociologi e
za distruttiva, e bisogna vedere fino a che punto vi corrisponde gran studiosi del problema etnico e ambientale in tutti gli aspetti.
parte delle pratiche terapeutiche. Fin dove influisce questa sifilis nella
determinazione di aprire o meno un ventre di un anziano quando c'è Concludiamo con alcune riflessioni relative al controllo delle na-
evidenza di una neoplasia occlusiva delle vie biliari; o davanti al fare o scite, tanto in voga. Luomo nella sua condizione sicosica, sifilitica,
no una lobotomia per «guarire» una schizofrenia; o altre psicosi con- che tinge ancora di tetro e di sudicio violetto la fine di questo secolo
siderate senza rimedio, o semplicemente, non si debba alla sifilis il ventesimo, si impegna a limitare a frenare e, se fosse possibile, persino
desiderio del medico di diventare chirurgo del cuore o neurochirurgo a sopprimere la proliferazione della discendenza.
nonostante tutte le vicissitudini cui innegabilmente va incontro. L:uomo inteso come genere, sembra quasi che voglia castrarsi per
Qui altre mille obiezioni che noi anticipiamo ma che anche l'uo- non invitare coloro che vengono dopo di lui a mangiare il suo pane.
mo qualunque - visto che stiamo parlando in questo senso - potrebbe Vuole tenere per sé tutto ciò che è riuscito a togliere alla terra; vuole
evitare vivendo in maniera tale da allontanare l'influenza miasmatica. seguitare ad usare male tutto ciò che quel mondo materiale gli offre

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218
APPUNTI SUI M IASM I
PR0CES0 SANCHEZ ORTEGA

per la sua felicità, per il suo piacere. Concentra il suo egoismo e vuole
evitare la sua discendenza limitandola fino all'eccesso - chiaro che la
preferirà a quella del suo vicino o a quella del suo «amico» e con mag-
gior ragione a quella del suo servo, perché, tutto sommato, ognuno
pensa: «gli altri sono inferiori e meno degni di vivere di me e dei miei»;
è chiaro che tutti pensano la stessa cosa e che nella lotta per imporre
questa tesi personale, si aumenterà inconsciamente il processo della
mutua distruzione.

L'uomo dovrebbe volgere gli occhi alla propria natura, e l' allonta-
narsi da essa costituisce il peccato originale dal punto di vista biologi-
co. Così come gli spermatozoi si selezionano per legge o procedimenti
biologici ancora incerti o ignorati, e delle migliaia e migliaia che si
producono, solo uno feconda l'ovulo, così la natura va selezionando,
imprimendo in ogni essere un potenziale diverso che gli permetterà o CAPITOLO XVII
meno di perdurare. E pochi sono gli errori che possiamo riscontrare in
questo procedimento generale della natura.

Qui l'incognita delle vaccinazioni si apre obbligatoriamente e bru- SINTESI CONCLUSIVE


scamente, minimizzando e quasi negando il loro beneficio ... trascen-
dente.

L'uomo dovrebbe sottomettersi intelligentemente a questa regola


dell'universo, stimolando adeguatamente il potenziale che risiede nella
natura di ogni individuo, di ogni uomo, aiutandolo a liberarsi dei suoi
difetti, e reintegrarsi alla normalità completa o a soccombere decorosa-
mente quando questo potenziale non è sufficiente a farlo continuare a
vivere nella pienezza di tutte le sue qualità.

La vera medicina lotterà per ottenere un prototipo di ogni indi-


viduo e non un relitto penoso che renda ogni volta più degenerativo e
più assurdo l'esemplare umano.

221
220
APPUNTI SU I MIASMI

ELEMENTI GENERALI CONCLUSIVI

I - Fondare ogni azione terapeutica sulla forza curativa della natu-


ra, ossia sulla Vis Medicatrix Naturae di Ippocrate. La natura è quella
che fa, quella che dà forma e quella che cura le malattie. Il medico più
saggio è quello che diventa aiutante fedele, opportuno e intelligente di
questa natura medicatrice.

II - Comprendere ampiamente il MIASMA come la vera malat-


tia cronica, origine della malattia o stato morboso costituzionale che
produrrà, inevitabilmente, come manifestazione, le differenti affezioni
dell'uomo nella direzione del difetto, dell'eccesso o della perversione,
riconoscibili sia nelle alterazioni degli organi sia nelle anomalie dell' e-
spressione della sua psiche.

III - Riconoscere e seguire le acutizzazioni come sforzi della natu-


ra organica, consoni allo stimolo dei miasmi dovuti alle diverse e deter-
minanti cause ambientali, che permettono all'omeo terapeuta di aiuta-
re efficacemente l'eliminazione di buona parte della carica miasmatica
dell'individuo, applicando il vero «Simillimum», che corrisponderà
precisamente alla "totalità sintomaticà' costituita dalle manifestazioni
del miasma dominante.

223
APPUNTI SUI MIASM I

CAPITOW XVIII

"TECNICA DI APPLICAZIONE
DELLA DOTTRINA MIASMATICA
HAHNEMANNIANA"

225
r " APPUNTI SUI MIASM I

TECNICA DI APPLICAZIONE
DELLA DOTTRINA MIASMATICA

Possiamo concludere che in termini generali, la omeopatia non è


solo un nuovo sistema terapeutico o un metodo curativo diverso, ma
che è tutta una maniera di vivere, una forma speciale di costruirsi e di
concepire la vita. Per essere veramente OMEOPATA è necessario subi-
re una trasformazione, che partirà dal principio di adottare una precisa
posizione di fronte alla vita e assumere a finalità di questa esistenza
il viverla o orientarla verso i nostri simili, da quelli più vicini ai più
lontani, cioè, verso la totalità dell'uomo specie, del quale ci sentiremo
un riflesso. Infatti noi siamo, allo stesso tempo, individui ed unità del
tutto, dipendenti dalla natura come dal suo principio anche se intuito
confusamente, e per il quale la sua definizione rimane nella nebulosità
delle ipotesi. :Capplicazione della dottrina omeopatica dei miasmi do-
vrà giungere perciò, nel suo espletamento, non solo all'individuo, ma
soprattutto alla società e alla specie.

PROCEDIMENTI
1 - Nell'avvicinare un ammalato, il nostro primo obiettivo sarà:
la nostra identificazione con lui. Cioè considerare questo momento
della sua esistenza, che gli produce sofferenza, come una forma della
nostra stessa esistenza; ossia come uno stato al quale possiamo giunge-
re anche noi; ad un modo di essere che anche noi potremmo presenta-
re se condizioni simili a quelle che agiscono in lui premessero su di noi.

Per la stessa ragione, l'ammalato, nel momento in cui ci consulta


e ottiene la nostra attenzione, diventa il nostro vero prossimo, neces-
sariamente il nostro simile, che dobbiamo avvicinare nella considera-
zione, sentendolo come un nostro prolungamento o sentendoci noi
un suo prolungamento. Solamente così realizzeremo la vera empatia
che significa compenetrazione ossia l'unione o fusione emotiva tra due
esseri.

2 - Nell'indagare sulle anomalie che presenta il nostro paziente


dovremo osservare e percepire:

227
PR0CES0 SANCHEZ ORTEGA APPUNTI SUI MIASMI

A) I disturbi che ha notato e confessa segnalandoli come elementi della Qualcosa di simile fa il buon chirurgo. Per prima cosa deve avere
sua sofferenza. un'ampia conoscenza dell'anatomia generale; poi rispolverare ciò che
sa della regione sulla quale va ad intervenire; quindi indagare sulle
B) Quelli più profondi che non affiorano alla sua coscienza ma che, condizioni speciali di questa regione nel caso particolare, così come le
con l'aiuto del medico, riesce a definire o accettare. relazioni che percepisce dell'anomalia di questa regione ammalata con
gli organi e le regioni che sono più vicini e corrispondenti; e per ultimo
C) Quelli che il medico deduce con certezza dall'espressione o dall'at-
deve dedurre e prevedere le ripercussioni di ordine generale.
teggiamento dell'ammalato.
Diversamente potrà essere un ottimo operatore ma non un vero
·Potrebbe sembrare che ciò costituisca la «totalità sintomatica»,
medico-chirurgo.
ma non è così.
Così anche se ci limitassimo a trovare un rimedio che copra solo
Da quest'insieme di segni e sintomi, apprezzati e annotati, si i sintomi somiglianti, senza la loro debita gerarchizzazione e senza per-
dovrà separare il gruppo relativo al momento che attualmente vive il cepire gli antecedenti e soprattutto la trascendenza di essi, ci converti-
soggetto, l'ultima espressione del suo essere. Per capire meglio, parago- remmo in un «togli-sintomi» (termine molto appropriato che impiega-
niamolo ad una fotografia pluridimensionale, e sforziamoci di captare no per questi casi i compagni del gruppo venezuelano), ma mai in un
tutte le sfaccettature della sua espressione - come nell'intento della pit- vero medico omeopata.
tura cubista. Infatti, pur essendo ampiamente descrittiva del soggetto,
non potrebbe definirlo nella sua totalità e, soprattutto, non sarebbe 3 - Il punto focale successivo sarà ciò che nella stessa persona
uguale ad un'altra fotografia simile, ottenuta da una diversa fotoca- individueremo come fattori di predisposizione e la maniera in cui essa
mera, in un altro giorno o in altre circostanze della vita del soggetto; ha reagito al loro influsso. Ciò avverrà attraverso l'analisi della sua bio-
come neanche le pitture realizzate da due pittori, anche se con la stessa patografia, riconoscendo le manifestazioni della sua patologia costitu-
tecnica e sullo stesso paesaggio. zionale davanti ai molteplici stimoli ambientali. Questo è esattamente
ciò che costituisce il MIASMA, sia nel senso del difetto, dell'eccesso o
Per giungere alla vera totalità sintomatica dovremo prolungare il della perversione e delle loro mescolanze.
procedimento con:
La psora, caratterizzata dal difetto, la riconosceremo nell'inibi-
A) Gli antecedenti che presentino evidenza di relazione con la sindro- zione dell'individuo nelle sue molteplici forme: nelle carenze, nella
me o patologia attuale. debolezza, nella minusvalia, nella freddolosità, in tutto ciò che riduce
l'essere umano nella sua espressione dando ai suoi segni e sintomi una
B) Infine basandoci sulla nostra conoscenza dell'essere umano e su tut- tonalità azzurrina all'interno del simbolismo e rappresentazione dei
ta l'espressione della persona che abbiamo davanti, dedurre, con la
colori.
maggiore certezza possibile, tutte le predisposizioni di ordine ambien-
tale, come quelle che derivino dal suo temperamento e dalla sua costi- La sicosi si presenterà con l'ostentazione che racchiude: precipi-
tuzione, che sono state il canale obbligato per la modulazione anomala tazione, esteriorità, esagerazione, accrescimento anomalo, tanto nella
o dell'esistenza di questo soggetto e che costituisce la sua malattia (Pa- frequenza come nelle dimensioni e intensità, nell'instabilità concomi-
ragrafi dall'84 al 99 dell'Organon). tante. Tutto ciò che tende ad esagerare l'espressione dell'essere: l' iper-

228 229
PROCESO SANCHEZ ORTEGA APPUNTI SUI MIASMI

funzione, l'ipertrofia; è ciò che colora di giallo i miasmi. C) Sindromi o affezioni che si sono succedute nel soggetto, che
rappresentano solo episodi soppressi del male profondo.
La sifilis caratterizzata dalla degenerazione, rappresenta l'involu-
zione che equivale a repulsione, distruzione, tanto nella mente come 4 - Giungiamo così alla comprensione realmente integrale
negli organi. Egentropia, perversione nelle funzioni, spasmo, ulcera, dell'individuo umano che configura il nostro simile nella sofferen-
degenerazioni tissulari e passioni brucianti, omicide, e la cattiveria. za; e della sua individualità o essenzialità più profonda costretta ad
esprimersi difettosamente a causa dei miasmi che non gli permettono
È il miasma al quale corrisponde il colore rosso del sangue e del la perfetta comprensione del tutto e, come conseguenza, lo porta ad
fuoco che consuma. un'imperfetta manifestazione e gli produce una visione alterata di se
stesso e di tutte le cose, imponendogli una traiettoria ed una deforma-
Troveremo che sono davvero pochi i sintomi che manifestano
zione del suo presente in relazione esatta alla quantità della sua cari-
chiaramente questi colori fondamentali. Fissiamo bene nella mente
ca miasmatica. Anche nelle opere supreme o «apici» dell'espressione
che la maggior parte di essi si presenterà sotto migliaia di tonalità scu-
dell'uomo si avvertiranno le cacche, le falle o i toni dei miasmi. [opera
re, per le innumerevoli mescolanze delle cariche miasmatiche; proprio
dell'uomo si avvicinerà tanto più alla perfezione quanto più sarà ca-
come accade con paesaggi che possiamo apprezzare intorno a noi, che
pace di arrestare la sua carica miasmatica; sarà tanto più avversa alla
risultano falsaci nelle cartoline panoramiche tanto più grigie quanto specie quanto più predominante sarà la sua modulazione miasmatica.
più si allontanano dalla natura e dal sole del mezzogiorno.
La trascendenza delle attività superiori dell'uomo sarà tanto più
Potremo riconoscere anche quei sintomi che sono conseguenza intensa quanta più somiglianza miasmatica ci sarà tra i suoi simili.
di ingerenze terapeutiche e che costituiscono molte volte veri pseu- Colui che è predominantemente psorico sarà capito meglio dagli pso-
do-miasmi. Questi sintomi richiederanno il loro trattamento come un rici predominanti, ovvero quando la nostra psora, nel grado in cui
quadro nosologico artificiale cui dovremo dare un antidoto o neutra- la possediamo, è sensibile allo stimolo della psora di questo leader o
lizzare con il rimedio o la serie di rimedi che presentino i loro sintomi, individuo eminente.
oppure se non sono dominanti, non dovremo considerarli.
Così il sicocico o la sua manifestazione, saranno accettati o com-
Con tutto ciò che abbiamo detto, otterremo il seguente risultato: presi dai sicotici o dalla sicosi dell'umanità nel momento propizio e il
sifilitico predominante dovrà trovare l'adeguamento ai suoi simili nella
I - Il riconoscimento - attraverso la percezione delle caratteristi-
porzione di miasma distruttivo che tutti portiamo; con esso formere-
che più persistenti dell'individuo - dell'entità individuale di questo
mo la risonanza corrispondente alla modulazione della sua espressione.
essere umano in stato di salute.
5 - Con tutte queste conoscenze facilmente evidenziabili nell' es-
II - I.:aggregamento o deformazioni che ha subito.
sere umano, avremo necessariamente l'analisi della società nell'epoca
A) Quelle che ha potuto in parte compensare nello stato miasma- attuale, come nelle passate, e percepiremo, con chiarezza e certezza, ciò
tico latente. che costituisce il miasma collettivo, dominante nei diversi raggruppa-
menti umani, come nei popoli, nelle nazioni nei suoi governi, nelle sue
B) Quelle che gli hanno facto percepire un'anomalia e motivato filosofie, nella politica e negli avvenimenti della collettività. La storia
la sofferenza cosciente, ossia l'attivazione miasmatica. che va scrivendo l'uomo è il prodotto della biopatografia dei suoi esseri

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r PROCESO SANCH EZ 0RTEGA
111111

APPU NTI SU I M lASMI

più illustri, contagiata fin dalla sua più vera profondità, attraverso la
La Natura Medicatrix, per quanto riguarda i miasmi, è stata obbligata
predisposizione miasmatica (nella stessa maniera in cui l'azione micro-
ad arrestarsi costituendo uno stato di esistenza in equilibrio relativo
bica si realizza in relazione a questa predisposizione).
all'interno del patologico.
6 - Lomeopata deve essere un vero medico e il vero medico deve
Si libera relativamente quando il dinamismo del rimedio costitu-
essere un pensatore che comprenda la trascendenza reale dell'azione te-
zionale domina il soggetto in forma analoga, ma furtivamente o tem-
rapeutica, che non deve mai finire con il sollievo della sofferenza di un
poraneamente, finché dura l'azione del farmaco, producendo un' esi-
individuo, ma solo col conseguimento della sua genuina espressione,
stenza anche anormale molto simile a quella che viveva il soggetto in
della sua correzione integrale, liberandolo, fin dove sia possibile, della
forma naturale. Con la sua azione lo allontana dalla sfera miasmatica e
sua carica o zavorra miasmatica. Operare in altra maniera è delitto di
lesa umanità. permette alla forza vitale il suo lavoro e gli effetti correttivi nella misura
della potenza del farmaco.
7 - Una matassa o palla di stame ci serve immaginariamente per
Ciò si comprende facilmente quando si analizza il procedimento
rappresentare la patologia miasmatica. La supponiamo costituita lo-
dello psicanalista nel trattamento della nevrosi da transfert. Si ravvi-
gicamente da tutta una serie di fili o fibre accumulate nel tempo. Da
va la situazione anomala del subcosciente nello stesso senso della sua
quelle che rappresentano la parte miasmatica ereditata dai progenitori,
proiezione e delle manie, facendolo ricadere - per l'analogia artificio-
che già hanno impresso nel nuovo essere la loro condizione diatesica,
fino a quella acquistata attraverso le diverse tappe esistenziali del sog- samente raggiunta - sull'analista, che dovrà sottrarsi e interrompere il
getto. Nell'uomo in generale, ossia nella specie umana come nell'indi- suo lavoro.
viduo o nel nostro ammalato in particolare, troveremo sempre, come Nello stesso modo il medicamento omeopatico, quando porta a ter-
fondo soggiacente, le fibre o fili corrispondenti alla psora, cioè azzurri mine la sua azione, dà spazio all'azione correttiva della natura medicatrix.
o anche con tonalità nelle quali avvertiremo sempre tinte azzurrine.
Applicato in generale, lo vediamo in molti aspetti della sociolo-
Per questo il Maestro sottolinea, con tutta fondatezza, che in gia; ad esempio quando un'ideologia, applicata con risultati riprovevo-
ogni malattia veramente cronica bisognerà alla fine, dirigere l'azione li o sbagliati, provoca una rivoluzione. La rivoluzione in sostanza non è
terapeutica sulla psora per ottenere la vera guarigione.
altro che l'opposizione ad un modo di procedere che sembra contrario.
La prescrizione adatta andrà eliminando ad una ad una le fibre Ma come sappiamo, nella natura non esistono i contrari, poiché essi
della matassa, in concordanza assoluta con la legge di Guarigione o di non sono altro che gli opposti della stessa natura. Perciò gli uomini
Hering. saggi, che arrivano ad essere dei leaders, non propugnano mai la rivo-
luzione nel senso stretto del vocabolo, perché sanno che le rivoluzioni
Già il rimedio Simillimum, sarà lo stimolo più adatto a conse- sono distruttive in qualunque caso e conducono solo a stabilire modi
guire modificazioni nella direzione più vicina allo stato esistenziale del di procedere simili, che arriveranno lo stesso all'eccesso. Essi perseguo-
soggetto, modificazione che lo porta alla diversità a causa della sepa- no sempre, solo trasformazioni all'interno dell'analogo. Perciò Platone
razione [dell'individuo dal miasmatico] 4 e attraverso di essa al corso desiderava il governo dei filosofi, Gandhi lottò intensamente per il
normale.
mutamento, per ottenere sollievo graduale e la salvezza del suo popolo.
4 Ndt
Madero, l'apostolo della rivoluzione messicana, non voleva ini-

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APPUNTI SUI MIASMI
PR0CES0 5ANCHEZ ORTEGA

A) La cronicità e profondità della sofferenza.


zialmente la rivoluzione, che temeva generasse nuovi errori, ma lottava
per il mutamento, ossia la cura omeopatica, che gradualmente avrebbe B) La possibilità ben riconosciuta della correzione delle disfunzioni ed
portato al cammino del benessere. eliminazione delle lesioni.
8 - Realizzata completamente la nostra integrale clinica omeo- C) La capacità riconosciuta della forza vitale nell'infermo.
patica, avremo sintomi definiti, comprovati e gerarchizzati, che co-
stituiscono tutta l'anomalia del soggetto: «ciò che è degno di essere D) La natura del rimedio.
curar~ in lui» (§3 dell'Organon), cioè: Sarà inadatto l'uso di potenze alte con intenzione di eliminare i
A) Nei casi acuti i sintomi che più preoccupano l'ammalato o che più miasmi:
l'angustiano non sono sempre quelli più importanti o quanto meno A) In condizioni precarie dell'infermo.
non sono i soli maggiormente importanti. I sintomi principali saranno
i più peculiari e caratteristici dell'ammalato - non della sindrome. Se B) Davanti alla mancanza di sicurezza della completa similitudine.
operiamo solo su quelli più evidenti, sopprimeremo invece di curare
C) Cercando un effetto palliativo che copra parzialmente il quadro
(§152) .
(nei diversi casi incurabili).
B) Se, pur avendo eseguito l'indicazione conforme ai sintomi più pe- D) Di fronte alla non corrispondenza del predominio miasmatico - se
culiari e caratteristici dell'ammalato nel caso acuto non si raggiunge la
si riconosce - con i sintomi del medicamento scelto.
reazione curativa, si cercherà il medicamento di reazione, riferendolo
alle precedenti anomalie persistenti e di ordine miasmatico o costitu- 1O - La sintomatologia in generale, cioè la totalità sintomatica ben
zionale. Queste ci porteranno al rimedio di «fondo » o di azione più osservata e ben stimata, ci confermerà questa serie di «stati» sovrapposti
profonda. di patologia che bisognerà progressivamente eliminare in un trattamento
sempre prolungato. Tornando alla similitudine della palla di stame, costi-
Nei casi cronici, con la totalità sintomatica conseguita, avremo tuirà una fibra o concatenazione di sintomi con una tonalità riconoscibile,
l'espressione del miasma dominante. Il simillimum dovrà coprire ed ma che sempre lascerà intravedere altri strati inferiori o punte di fibre che
eliminare i sintomi o la parte di questi sintomi corrispondenti a questo stanno più nel fondo e che si vedranno nitidamente quando avremo eli-
miasma dominante. Rimarrà come residuo, il gruppo di sintomi o par- minato questo primo strato (Kent).
te di sintomi o variazioni negli stessi che corrispondono al successivo
miasma predominante, quello che, terminato l'effetto curativo, darà La totalità sintomatica non sarà la totalità numerica, ma la con-
forma al nuovo quadro sintomatico che darà luogo ad una nuova pre- grua totalità corrispondente al miasma dominante e che per questo è
la totalità vera e utile; vera perché sottolinea, come abbiamo ripetuto
scrizione. Parlando di prescrizioni corrette dobbiamo fare attenzione a
tante volte, il momento esistenziale che dobbiamo curare del nostro
dare il tempo necessario affinché il medicamento finisca di compiere la
paziente; e utile, perché questo gruppo di sintomi sarà quello che sot-
sua azione.
tolineerà il vero simillimum.
9 - La prima prescrizione deve coprire «l' adesso» del paziente. La
Gli antecedenti biopatografici rappresentati dalle tonalità che co-
dose rappresenterà la potenza adatta per:

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PR0CESO SANCHEZ ORTEGA
APPUNTI SUI MIASMI

stituiscono i sintomi che si distinguono nella sfera sottostante ci per- e di altri pensatori nell'ambito dell'Omeopatia, così come quelli di
mettono di:
Carrel, di Jung, di Stekel e molti altri applicati alla medicina e rela-
I) Comprendere ampiamente come si è prodotta ed espressa la patolo- tivi all'ontologico, col riconoscimento di un finalismo e determini-
gia dell'ammalato. smo rispetto all'uomo come individuo e suggerito nelle nostre prime
pagine, insistendo a dire, ora come in quelle, che la nostra posizione
II) Mantenendo il più delle volte un'origine conflittuale nella sfera non equivale esattamente a ciò che implicano questi termini sul pia-
psicoanimica dell'individuo, potremo impiantare la psicoterapia adat- no della filosofia. Semplicemente riconosciamo che l'uomo, osservato
ta, se siamo nella possibilità di realizzarla, nelle differenti tappe che profondamente, come pure la trascendenza che può avere il suo pas-
dobbiamo seguire nella cura dell'ammalato e, persino supporre quali saggio nel mondo, ci rivela, come implicita nel suo proprio essere, una
rimedi bisognerà somministrargli in seguito. Qui il medico deve fare tendenza a realizzarsi in una determinata direzione. Una direzione che
attenzione a non prescrivere in base ad attitudini che si deducono o si
va percependo e portando dalla sua incoscienza, alla sua subcoscienza
suppongono, anche se con molto fondamento, definendo sintomi che
e, finalmente, alla sua coscienza nello stesso tempo in cui si va svilup-
non siano precisamente accettati o constatati dall'ammalato.
pando fisicamente e soprattutto, intellettualmente. Se riesce a operare
Per esempio, la paziente può presentare avversione per il marito in perfetta concordanza con codesta tendenza, che si riferisce alla sua
che è un sintomo preciso e psichico e pertanto di primaria importanza. più sicura essenzialità, otterrà la sua più completa realizzazione, cioè
Nella sua biopatografia si viene a scoprire che amava molto sua madre «Compirà l'alta finalità per la quale è stato creato» (§9 dell'Organon).
e che suo padre trattava male la moglie. Si può dedurre che c'è un I miasmi rappresentano tutto ciò che si è sovrapposto a questa essen-
risentimento verso il padre ... ma l'unico sintomo valido è il primo, zialità dell'essere e che proviene dall'ambiente e da tutto ciò che si
a meno che non si verifichi l'esistenza del risentimento. Succede lo acquista erroneamente; corrispondono anche a ciò che costituisce la
stesso, ma in senso inverso, quando un sintomo sembra il risultato personalità quando non è genuina; ossia quando questa personalità
logico di una condizione e che non avrebbe dovuto essere modificato non risponde fedelmente all'intimità essenziale. Questo è il concetto
dal medicamento e si ottiene, ciò nonostante, di eliminarlo; come la miasmatico nella sua analisi più profonda: ciò che è diventato perma-
paura che aveva una provinciale di attraversare le strade di una grande nente intorno all'io, ma che gli è avverso. Quando l'uomo, l'io essen-
città e che sparì con Aconito (Caso di Flores T.) .
ziale, riesce a sovrapporsi a questo involucro avverso o miasmatico,
Ricordiamo qui: raggiunge la sua vera espressione.

A) Le deformazioni dei quadri sintomatici naturali causati dalle 12 - Il rimedio omeopatico ossia il vero simillimum - uno dietro
terapie soppressive e l'aggiunta sintomatica dovuta agli stessi interventi l'altro nel tempo - va conquistando la liberazione di questa essenzialità
terapeutici enantiopatici o allopatici e pseudo omeopatici che possono dell'uomo per reintegrarlo all'omeostasi o armonia con il tutto e con se
simulare episodi miasmatici non genuini (§201- 203) . stesso.

B) Che ciò richiede tempo e rimedi adatti per lasciare in libertà, Cioè lo stimola e lo spinge verso la sua totale pienezza. Lomeopatia
o allo scoperto, la vera espressione del miasma. è pertanto l'unica medicina dell'uomo: concordante con la natura con-
servatrice del creato. La finalità suprema del vero medico è reintegrare
11 - Possiamo concludere seguendo i profondi ragionamenti di l'essere umano nella salute, che nell'individuo è equilibrio e nella specie,
Hahnemann come di Kent, di Allen, di Higinio G. Pérez, di Paschero realizzazione dell'umano e eternità.

236
237
APPUNTI SUI MIASMI

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PR0CESO SANCHEZ ORTEGA APPUNT I SUI MIASMI

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and Co. Philadelphia 1880

240 241
Articoli apparsi su
HOMEOPATIAENELMUNDO
1950-1972

Traduzione di Manuela Borsari


LA HOM EO l'ATIA EN EL M UN DO

I - HAHNEMANN
NELLA SCIENZA MEDICA DI TUTTI I TEMPI5

La verità in quanto tale, ha un presente costante che la caratteriz-


za, per questo i postulati di una vera medicina devono essenzialmente
persistere, imponendosi nel tempo e nelle coscienze. I..:Omeopatia nac-
que con postulati di questa natura e li consolida con le conclusioni dei
saggi e studiosi delle diverse epoche dell'Umanità. Spesso assistiamo
all'esposizione dei giudizi più autorevoli che confermano le equazioni
hahnemanniane e, quanto più recenti, tanto più è numerosa e concen-
trata la coincidenza di questi criteri medici dei maestri della medicina
in tutto il mondo.

Non ci occuperemo però di queste citazioni d' autori o conclusio-


ni parziali, nelle quali abbiamo visto ripetersi tante volte le verità del
colosso di Meissen, ma faremo riferimento, sebbene con la limitatezza
che ci impone lo spazio che resta per un articolo di rivista, ad un lavoro
ben esposto e documentato di un ricercatore medico della scuola tradi-
zionale, la cui meticolosità e inquietudine scientifica lo hanno portato
senza saperlo, alla coincidenza più plausibile con i principi omeopatici
di maggiore importanza. Mi riferisco alla relazione del Dr. Antonio Tor-
res Estrada, presentata nel simposium di terapeutica oculare organizzato
dall'AMEFYT, come appare nel No. 15 della Rivista "Semana Médicà'
dell'agosto appena trascorso del 1954. In un tale ammirevole emerite-
vole lavoro, sono da notare per il nostro oggetto, le profonde conoscenze
della materia che viene trattata, come risultato logico di una pratica este-
sa e coscienziosa e delle ripetute scoperte di uno studioso sperimentale,
così come la raccolta di dati statistici insuperabili che conferiscono al
lavoro la maggiore significazione e trascendenza. Non credo neanche
lontanamente, che la posizione scientifica del Dr. Torres Estrada, gli crei
un qual si voglia incomodo, per l'utilizzo dei suoi giudizi come farò a
breve.

5 La Homeopatfa en el Mundo - aiio 6-III Ier semestre 1955 num 1

245
LA H OMEOPATIA EN EL M UNDO LA H OMEO PATIA EN EL M UNDO

Nel lavoro citato intitolato: "Allergia Tubercolare Oculare" dob- di origine tubercolotica e nelle ricerche batteriologiche, eccezional-
biamo evidenziare solo tre delle sue interessanti conclusioni, tutte mente si è trovato il bacillo di Koch, e che di rado [gli stessi esami
quelle degne della maggior attenzione. I. Il concetto dell'allergia tu- anatomopatologici]6 corrispondono alle lesioni tubercolotiche tipiche.
bercolare è del tutto somigliante a quella che abbiamo e sosteniamo
noi omeopati in accordo con gli insegnamenti, relativi ai miasmi, di Risulta quasi inutile per colui il quale conosce qualcosa della dot-
Hahnemann. Infatti l'allergia tubercolare viene definita come i diversi trina omeopatica, apprezzare questi concetti che confermano il pre-
stati di ipersensibilità dell'organismo di fronte agenti esterni o prodotti stigio non solo di un uomo di scienza ampiamente riconosciuto, ma
al suo interno come risultato di alterazioni nei tessuti, intossicazioni anche quello di coloro i quali lo appoggiano, che sono molto numerosi
diverse o altri meccanismi. e di grande rilevanza, dei quali cita, in riferimento al concetto dell'in-
fezione tubercolinica solo: Pla e Armengol, Presta, Karwacky, Much,
LA CONDIZIONE FINALE dell'organismo dopo aver curato Waudremer, Almeida Magalhaes, Million, Maer, Paz Manuell, Belau-
un'infezione tubercolare o mentre lo fa, è l'allergia tubercolare, che nzaran ed altri nel corso della sua esposizione. Per l'omeopatia, la tu-
corrisponde allo lotta vittoriosa dell'organismo sull'infezione, accet- bercolosi è stata sempre una discrasia, una condizione miasmatica,
tando la possibilità che il paziente resti sensibilizzato dopo aver cura- questo è uno stato dell'organismo RISULTANTE dalla soppressione
to la lesione. Con questa premessa l'autore spiega altri stati provocati di un'affezione acuta (la prima infezione dell'allopatia) che sia essa
nell'organismo dalle cause allergiche come l'iper-allergia e l' anergia. realizzata naturalmente dall'organismo o dall'azione terapeutica "X".
Queste rappresentano allo stesso tempo la prima crisi intensa della E inoltre aggiungiamo che nello stesso lavoro si afferma e si conclude
sofferenza e una tendenza alla riattivazione con la terapia tubercoli- la variabilità o il polimorfismo del germe della tubercolosi che com-
nica, così come per altre cause determinanti come i cambi ambientali prende "da un virus filtrabile con filtri di porcellana, alla coccidea, ai
e le infermità intercorrenti. L'anergia è lo stato dell'organismo nel Gram-positivi fino al bacillo di Koch acido resistente, che corrisponde-
quale l'infezione è risultata vincitrice lasciando le difese naturali in un rebbe alla conclusione dell'evoluzione [della malattia]" 7•
stato di sopore o inattività. L'autore segnala che è una regola molto
frequente che i pazienti in allergia fimica lo siano allo stesso tempo In un altro paragrafo si domanda: Che importanza ha non tro-
ad altre cause come le proteine ed altre materie alimentari, così come vare il bacillo di Koch nei neonati figli di madre affetta da tubercolo-
la polvere, polline di diversi fiori ed altri agenti allergenici che pro- si? Come spiegare la trasmissione dalla madre ai figli attraverso una o
vocano orticaria, asma, rinorrea etc., etc. (Psora). Fa inoltre notare più generazioni, di manifestazioni tubercolose lievi come l' adenopatia
ganglionare, lesioni ossee, asma, etc., etc., che in nessun modo pos-
che il paziente cura con frequenza o migliora queste allergie, quando,
sono essere prodotte dagli espettorati, quando nessun membro della
senza utilizzare nessun sintomatico, migliora lo stato dell'allergia tu-
famiglia accusa tubercolosi polmonare? Come può verificarsi che una
bercolare con il trattamento specifico. Si focalizza sull'importanza dei
madre con manifestazioni benigne come una epiesclerite, generi figli
precedenti patologici ed ereditari che evidenziano una relazione palese
nei quali si osservano lesioni di maggiore gravità, come una malattia di
tra l'allergia tubercolare e differenti affezioni dell'apparato respiratorio
Pott, tubercolosi polmonare, ozena e meningiti tubercolari? Ricordere-
oltre ad artriti, nefropatie, dermatosi, squilibri neurologici, etc., etc.
mo che, nella dottrina di Hahnemann è semplice e chiara la spiegazio-
(per noi conferma completa della base psorica della tubercolosi) .
ne e soddisfa allo stesso tempo la speculazione di ordine clinico come
E per completare questo concetto, un paragrafo precedente affer-
6 N.d.T.
ma: che negli esami anatomopatologici delle lesioni oculari ipotizzate 7 N.d.T.

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LA l-!OM EO PATfA EN EL M UNDO
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quella eziopatologica e la condotta terapeutica che formano in ogni ra osservare alcuni casi severi di riattivazione, il titolo della diluzione
caso l'indispensabile unità: si eredita la costituzione miasmatica, rico- diventò dieci, cento e mille volte minore, chiamandosi zero, doppio
noscibile in tutti gli individui grazie alle stimmate caratteristiche della zero, tre zeri, rispettivamente, ottenendo sempre lo stesso risultato:
Psora-sifilis o della Psora-sicosi che si attenuerà o accrescerà secondo diluendo maggiormente, l'effetto terapeutico era migliore e l' aggra-
le aggiunte dell'eredità predominante nell'uno o nell'altro genitore, vamento medicamentoso si riduceva. Afferma inoltre che tutti coloro
all'interno delle molteplici equazioni che si deducono nel terreno della i quali utilizzano queste diluizioni di tubercolina e di antigene meti-
biologia umana. In termini generali però, sappiamo che se la condizio- lico sono d'accordo nell'utilizzo di dosi estremamente ridotte, uguali
ne mi,asmatica ereditata è della stessa specie, la sua manifestazione sarà o maggiori di quelle segnalate. Al riguardo fa allusione in particolare
più intensa, al contrario, se la predominante sarà diversa, la precedente al Prof. Charlin del Cile, le cui diluizioni erano numerate per gli zeri
si attenuerà o sarà vulnerabile. del titolo con i quali erano fatti, fino ad arrivare ai 32 zeri che era la
diluizione ottima che applicava ai suoi pazienti. A nessuno dei nostri
Lasciando in sospeso, con nostro gran dispiacere, queste consi- colleghi sfuggiranno le altre due conclusioni di cui abbiamo parlato in
derazioni, vogliamo riferirci ad altri due interessantissimi aspetti del riferimento a questo lavoro. Non ho precisato, ma piuttosto riportato
tanto meritevole lavoro. Innanzitutto sottolinea che nel fare la prova il più fedelmente possibile i paragrafi precedenti, senza incorrere nella
dell'allergia tubercolinica con la cutireazione, non si dovrà mai iniet- violazione della proprietà letteraria della "Semana Médica'' per dimo-
tare una soluzione di tubercolina secondo la tecnica di Mantoux, la strare che si dà preferenza ad un elemento medicamentoso di innega-
quale provoca una reazione di Koch, che risulta essere estremamen- bile relazione omeopatica per il trattamento dell'allergia tubercola-
te pericolosa. Inoltre, afferma che le riattivazioni che produce sono re. Questo elemento medicamentoso è di somiglianza, e si considera
molto frequenti e alcune volte negli individui iper-allergici culmi- tanto più indicata la sua somministrazione quanto sottile è la forma
nano in risultati fatali. Riporta che per quasi 30 anni il trattamento della stessa, in una proporzione che sta all'interno della più severa or-
delle sofferenze tubercolotiche dell'occhio le ha realizzate attraverso todossia hahnemanniana, per arrivare come è evidente, ad una strada
le diluizioni altamente diluite di tubercolina o di antigene metilico, del tutto simile a quella che seguiva il Maestro Hahnemann.
ottenendo risultati sommamente soddisfacenti. Subito dopo descrive
Che questo semplice riadattamento di questi paragrafi sia, se-
minuziosamente come è arrivato ad utilizzare dosi che sembrano ridi-
condo l'attinente suggerimento del mio eccellente amico il Dr. Raul
cole ma delle quali afferma l'alto valore terapeutico, del quale ci si può
Romero, mio umile omaggio alla memoria del genio di Meissen, di-
convincere osservando i fenomeni di riattivazione più o meno peri-
mostrando ancora una volta, come nel caso di Freud, che questo ri-
colosa a seconda della dose utilizzata. Iniziò utilizzando diluizioni al
cercatore, di cui ci siamo permessi di utilizzare il lavoro ora, ha con-
milionesimo di milligrammo secondo la tecnica di Vit6n, ottenendo
tribuito, probabilmente nel modo più involontario, a dimostrare in
con queste risultati molto buoni, osservando però allo stesso tempo
uno dei suoi molteplici aspetti, la grande verità dell'OMEOPATIA, il
frequenti casi di riattivazione, alcuni molto allarmanti, e così andò
SIMILIA SIMILIBUS CURENTUR, la dose minima ed il concetto
riducendo gradatamente il titolo delle diluizioni fino a raggiungere il
della malattia cronica (miasma o allergia) che è tanto primario nella
bilionesimo di milligrammo, dose con la quale ancora si continuava ad
dottrina omeopatica e che sta risorgendo con maggiori fondamenti
ottenere dei magnifici risultati terapeutici e (allo stesso tempo) i casi
di riattivazione si riducevano di molto. Denominò questa diluizione scientifici, sempre più, nella scuola medica tradizionale.
valutata ottima con il numero 1, ed in seguito a numerose osservazioni • Ogni malattia nell'organismo vivente, si vince e si distrugge in
su pazienti trattati con questa diluizione, nei quali si poterono anco-

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modo duraturo, attraverso un'altra malattia, più forte, sempre


II - PRINCIPI FIWSOFICI DELeOMEOPATIA8
che questa non sia della stessa natura, ma le assomigli molto nel
modo di manifestarsi. Lavoro presentato nel 2° Congresso Naz. Di Medicina Omeopatica.

Hahnemann Dei Dott. ri: Pastor G. Rocha, Eusebio Ddvalos Hurtado,


Alfonso Brisefi Rios, ]osé Ma. Carrera e Proceso Sdnchez Ortega.
Organon dell'Arte del Guarire §26. Interni alla sezione di Filosofia.

NATURA MORBORUM MEDICATRIX -


SIMILIA SIMILIBUS CURENTUR -
SPERIMENTAZIONE PURA - INDIVIDUALITÀ MORBOSA -
INDIVIDUALITÀ MEDICAMENTOSA -
DOSE MINIMA - DINAMISMO VITALE.

Nella gerarchia dei principi filosofici che sono alla base della
dottrina scientifica dell'Omeopatia, non può mancare, in primo luogo,
come principio che regge tutti gli altri, quello della Natura come fonte
comune e inesauribile dalla quale l'umanità ha estratto con tragedia e
sacrificio, le verità delle Scienze, della Filosofia e delle Arti. E la
medicina in qualità di scienza, non può sottrarsi al dominio di questo
principio.
Ippocrate chiamato giustamente padre della Medicina, fu il
primo che con notevole intelligenza comprese il senso profondo di
questa verità, e che la espose nell'aforisma: "NATURA MORBO RUM
MEDICATRIX".
Facendo questa affermazione assertiva, lasciamo al margine delle
speculazioni scientifiche, poiché inadeguata, l'interpretazione "DELLA
TERAPEUTICA D'ATTESA" e quella del medico come agente
passivo o spettatore nel trattamento delle malattie.
Ci posizioniamo sul piano dell'interpretazione moder-
na del principio, comprovata da nuove e molteplici osservazio-
ni della Biologia ed altre scienze biologiche, così come dalle varie

8 La Homeopatia en el Mundo - afio I Julio 1950 num I

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esperienze di Laboratorio che la confermano.


ma: "LA NATURA FA, DÀ FORMA E CURA LE MALATTIE".
Per la maggior parte dei saggi e pensatori, l'uomo in qualità di Il Prof. Cannon ci dice:
individuo dotato di un'organizzazione fisica, è un compendio o sintesi
"Fu proprio il Padre della Medicina che introdusse l'utilizzo
della natura, e di conseguenza, come la natura, questo piccolo tutto, è
dell'espressione: "la forza curativa della naturà', VIS MEDICATRIX
retto da principi, leggi e modificazioni che si presentano nella natura
stessa. NATURAE. Così segnalava in modo rapido che riconosceva l'indipen-
denza della riparazione delle lesioni e il ristabilirsi della salute rispetto a
Nella stessa linea d'interpretazione che abbiamo appena dato,
qualsiasi trattamento che il medico potesse applicare. Abbiamo rivisto
lasciamo la parola a due uomini di scienza che con chiarezza hanno
i vari processi di protezione e stabilizzazione del corpo, in vista di una
carpito il contenuto di questa prima verità e l'hanno espresso con uno
interpretazione moderna della VIS MEDICATRIX NATURAE. E ag-
stile chiaro. Ci riferiamo al Dote. Higinio G. Pérez ricercatore instan-
giunge:
cabile e maestro di molte generazioni e al professor Walter B. Cannon.
"L'efficacia con la quale la vita riesce a conservarsi e la sua costan-
Il libro di quest'ultimo "LA SAGGEZZA DEL CORPO" non è altro
za, ha sempre impressionato i biologi. Lidea che le malattie si curino
che la dimostrazione più evidente del principio di Ippocrate.
grazie ad un potere naturale, la "Vis medicatrix naturae", già formulata
Il Dote. Pérez nel suo libro della Filosofia della Medicina dopo aver da Ippocrate (460-377 a.C), implica l'esistenza di attività che operano
espresso 14 o 15 postulati in relazione alla saggezza della natura, nella
correggendo e ristabilendo la normalità nell'organismo quando questo
guarigione delle malattie, conclude dicendo: "Il vero saggio è colui il
si è allontanato da essa."
quale imita gli sforzi della natura, che la segue fedelmente, aggiungendo
Anche alcuni fisiologi moderni riconoscono questa verità. Così il
soltanto la forza della sua personalità intelligente". Riassumendo il suo
fisiologo tedesco Pfliiger disse:
ragionamento sulle malattie ci dice:
"Negli esseri viventi, tutto quello che determina una necessità, cau-
"Ogni malattia è costituita da manifestazioni di uno sforzo che
sa al tempo stesso la soddisfazione della medesima necessità''. In modo
chiamiamo sintomi, tutte in direzione della conservazione dell'indivi-
duo o della specie". analogo il fisiologo belga Le6n Fredericq scrisse:
"Gli esseri viventi sono disposti in modo cale che ogni influenza per-
"Ogni malattia si manifesta attraverso movimenti istintivi di rea-
turbatrice provoca essa stessa l'entrata in azione del meccanismo di
zione o di regressione per realizzare una difesa".
compensazione che deve riparare e neutralizzare lo sconvolgimento.
L'organismo è quello che dà forma alla malattia la cui intensità
Salendo progressivamente nella scala degli esseri, gli apparati regolatori
dipende dall'estensione della lesione, dal modo di lesionarsi e dagli ele-
si fanno più numerosi, più perfetti e più complicati; tendono a liberare
menti sui quali conta l'organismo per la sua difesà'.
l'organismo dalle influenze dannose e dalle modificazioni del mondo
"Non
. esiste malattia né disordine funzionale definito, senza lesio-
))
ne e viceversa . esterno" .
Cannon, facendo allusione ai vari processi di difesa dell' organi-
"Ogni malattia è la manifestazione di uno sforzo e di una cendenzà'.
smo ci dice: "Alcuni di questi processi difensivi e curativi ci appaiono
"Ogni organo risponde nelle sue reazioni e regressioni con turba-
ancora misteriosi. Di questi ignoriamo come iniziano e si sviluppano
menti relazionati al suo naturale funzionamento".
fino a che il corpo resta indenne. Poiché però sono processi ben di-
"Il concetto filosofico di ogni malattia si riduce ad una relazio-
mostrati, il nostro dovere è utilizzarli quando è necessario. Continua
ne tra la lesione e la sua manifestazione". Traducendo il principio
dicendo: "Il medico con esperienza conosce bene questi fatti e può
Ippocratico della NATURA in linguaggio pulito e semplice affer-
applicarli o evitarli in modo che contribuiscano alla guarigione. Il suo

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ruolo deve essere di responsabile e coordinatore degli adattamenti au- medicamento. Stati morbigeni che si generano nella nostra organizza-
toregolatori del corpo, che si trovano in disordine o necessitano di zione.
essere rinforzati, e non deve dimenticare che è regola che sia la natura In quanto stati dell'organismo, soggiacciono al dominio della
stessa quella che lavora, anche quando il medico applica i suoi rimedi nostra osservazione, sotto forma di sintomi e lesioni, possiamo ben
curativi. Si tratta già di un gran servizio però, quello che il medico confrontare i sintomi e le lesioni del 1° (Malattia), con quelli del 2°
fornisce ai suoi malati infondendo loro speranza e coraggio. Abbiamo (Patogenesi), e infine stabilire la somiglianza ricercata.
certamente ragione nell'infondere speranza e coraggio ai malati, poi- Non dobbiamo perdere di vista che i due stati morbigeni o ter-
ché esse hanno come fondamento la certezza che nel corpo agiscono mini di paragone, sono modalità spontanee di reazione del proprio
risorse animali che mantengono la sua stabilità dinanzi a disturbi ester- organismo individuale, provocate dalle forze del proprio dinamismo
ni ed interni. Risorse meravigliose che li proteggono nel loro interno vitale e che tali reazioni si manifestano all'osservatore clinico attraverso
contro ogni tipologia di nemici". i sintomi, ovvero funzioni modificate (per eccesso, per difetto o per
Giustamente il Prof Cannon nel suo libro "La Saggezza del Cor- perversione), e le lesioni dei tessuti ugualmente modificati nella loro
po" dice: "Unicamente dopo aver proclamato questa saggezza del cor- struttura organica. Il fattore modificatore però, l'impulso generatore
po, si può sperare di arrivare a dominare la malattia ed il dolore e poter di malattia e patogenesi, viene dalla natura intima dell'essere, ovvero
alleviare l'umanità dalle sue pene". dalla "VIS MEDICATRIX NATURAE" che tende a ristabilire l'equi-
Secondo questi due criteri che coincidono, la malattia non è altro librio del dinamismo vitale alterato, in una parola: la salute.
che l'insieme di squilibri funzionali, organici e mentali, espressione Le due modalità di reazione allo stimolo della causa morbigena o
chiara e trasparente della tendenza, o degli sforzi, che il dinamismo vi- del medicamento, sono frutto di una stessa radice, di uno stesso prin-
tale produce per ristabilire l'equilibrio, l'armonia delle funzioni e l'in- cipio, ovvero della natura intima dell'organizzazione individuale.
tegrità dei tessuti alterati. Ogni sintomo, ogni processo morbigeno sia I due stati, Malattia e Patogenesi, sono i due termini della somi-
esso d'azione o regressione, per difetto per eccesso o per perversione, glianza che si realizza all'interno della stessa struttura organica dell'uo-
non sono altro che i mezzi, le risorse, i procedimenti impiegati dalla mo, come espressione di un principio attivo manifestato in una com-
forza vitale che risiede in ogni essere vivente, in difesa della conserva- plessa molteplicità di meccanismi compensatori e forze antagoniste
zione dell'integrità organica, funzionale e mentale dell'essere. in movimento che tendono a ristabilire delicati equilibri organici e
"IL PRINCIPI O D El SIMILI" - Base scientifica della nostra Te- funzionali, nell'indistruttibile unità delle forze della vita.
rapeutica anch'essa deriva dalla natura madre comune delle scienze e Se, come affermano i saggi, l'organismo umano è una sintesi o
della Filosofia. Per comprendere questa Legge è necessario sapere che compendio della natura, la Legge dei Simili, relazione invariabile tra
ogni somiglianza richiede essenzialmente l'esistenza di due termini due termini, Legge naturale concreta e reale nella struttura umana,
che le servano da comparazione. Senza questi è impossibile l'effetti- non può considerarsi in altro modo se non come una Legge derivata
vità della Legge. Dove dobbiamo però cercare i due termini di questa direttamente dal principio della Natura, la cui interpretazione nell' ap-
relazione di somiglianza? In nessun caso dobbiamo trovarli al di fuori plicazione terapeutica deve essere: "CHE I SIMILI SI CURANO
dell'organismo vivo: piuttosto all'interno della organizzazione Biologi- CON I SIMILI", ma in modo simile a come lo fa la natura. Questo
ca propria dell'uomo. Lì è dove essi formano una realtà. Dunque, quali è il "SIMILIA SIMILIBUS CURENTUR Corollario obbligato della
sono questi due termini? Il 1° è la malattia provocata da qualche causa NATURA MORBO RUM MEDICATRIX.
morbigena, e il 2° la malattia artificiale o patogenesi provocata da un

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PROCESO SANCHEZ ORTEGA
LA HOMEOPATfA EN EL M UNDO

Analizziamo ora sebbene in modo rapido, il principio della in occupazioni teoretiche che successivamente i fatti non avrebbero
confermato, afferma nel §21 che l'essenza intima della malattia ci è
SPERIMENTAZIONE PURA sconosciuta e che il medico non ha altra guida se non da un lato i
sintomi del malato e dall'altro la conoscenza precisa degli effetti delle
Benché la "Legge dei simili" fosse stata enunciata secoli prima di droghe, per intervenire. E senza abbandonare il rigore logico stabilisce
Hahnemann, la sua applicazione terapeutica risultò impossibile fino a le uniche relazioni che possono esistere tra medicamento e malattia:
che non si portò a termine la sperimentazione dei medicamenti. L'ori- enantiopatia, allopatia e Omeopatia. Già abbiamo visto che egli fu
gine di questa tappa sperimentale della medicina si deve esclusivamen- il primo a rendere possibile l'applicazione del Natura scoprendo la
te al '.fondatore della dottrina omeopatica, che in più ha come merito Legge immutabile e eterna del Similia. Affinché però questa relazione
quello di averla guidata fino alla forma più pura, ossia, realizzandola fosse il più possibile simile. "Si inferisce logicamente - sono le sue pa-
nel corpo sano dell'uomo. role nel § 18 - che per la scelta del rimedio non c'è miglior indicazione
La sperimentazione sugli animali, nonostante abbia indicazioni che l'insieme di sintomi osservati in ogni caso particolare." Se l'indu-
precise, non potrà mai essere la norma esclusiva per l'ottenimento di zione di secoli è giunta a definire che non ci sono malattie ma malati,
una perfetta patogenesi, anche perché è risaputo che "Ogni animale si Hahnemann per deduzione, arriva a stabilire che i sintomi particolari
ammala secondo la sua specie e in ognuna di queste l'individuo soffre di ciascun caso raccolti nella loro totalità, saranno la guida per la scelta
secondo la propria natura", i dati che fornisce facendo reagire l'animale del medicamento.
sono solamente di tipo oggettivo e al medico omeopata sono molto Con un lavoro molto paziente di induzione stabilisce nel § 118 9
più utili i soggettivi, impossibili da ottenere in anima vilis. che "Ogni medicamento produce effetti particolari nel corpo dell'uo-
D'altra parte la sperimentazione nell'uomo malato, neanche può mo e nessun'altra sostanza medicinale può dare origine ad altri effetti
servire come norma, dato che gli stessi fattori morbigeni che lavorano che siano esattamente simili a quelli". Da questo postulato si evince
nel suo organismo sono causa di interferenza nella modalità di reazio- la necessità di cercare un rimedio unico, uno, che ritragga fedelmente
ne, modificando così la natura dei sintomi propriamente dovuti alla i sintomi del malato. Per difendere questa monofarmacia, Hahne-
droga che si sta sperimentando. mann preferì perdere atnici e discepoli che iniziavano a prescrivere
Quindi l'unico modo per ottenere la patogenesi dei medicamenti 2 o più medicatnenti simultaneamente, piuttosto che consentire
è mediante la loro sperimentazione nel corpo sano dell'uomo e per l'alterazione della tecnica omeopatica alla quale era giunto attra-
considerare omeopatico un rimedio, è requisito unico e indispensabile verso un arduo lavoro di osservazione e sperimentazione.
che sia stato sperimentato in accordo con le prescrizioni Hahneman- Così abbiamo stabilito l'individualità medicamentosa e l'indivi-
niane. dualità morbosa e una volta conosciuti attraverso la sperimentazione
Di seguito i principi derivati: L'INDIVIDUALITA MORBOSA pura i sintomi che produce il medicamento nell'essere umano nello
E MEDICAMENTOSA e quella della DOSE MINIMA. stato di salute, Hahnemann espose nel §153 norme speciali per stabi-
lire un classificazione gerarchica dei sintomi.
La successiva base fondamentale del sistema omeopatico è quel-
La guarigione omeopatica può verificarsi con droghe anche
la dell'individualizzazione, che comprende due postulati legati logi-
quando non sono somministrate a piccole dosi e, in effetti, così fece
camente: l'individualità morbosa e l'individualità medicamentosa.
le sue prime pratiche il maestro Hahnemann. Ma l'esperienza ha ben
Hahnemann in tutta la sua opera dell'Organon insiste su questa in-
dividualizzazione e, contrario come era nell'intrattenere la sua mente 9 N.d.T. il paragrafo citato risulta essere il 118 e non il 18 com e riportato nel testo originale.

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dimostrato che il medicamento scelto per la somiglianza dei sintomi conoscerla indirettamente attraverso i suoi effetti, come conosciamo ciò
con quelli della malattia e somministrato a dosi massicce può pro- che è l'energia in generale e in particolare, la luce, il calore, l'elettricità, il
vocare reazioni sgradevoli come l'aumento dell'intensità, anche se in magnetismo, la radioattività, etc. che consideriamo come una modalità
modo passeggero, ma comunque non necessario, di tutti i sintomi. Per dell'energia universale, che può trasformarsi e manifestarsi sotto diffe-
questo l'innovatore della Medicina andò progressivamente diluendo il renti aspetti.
medicamento fino alla trentesima dinamizzazione e arrivò ad utilizzare Quindi, la vita o l'energia vitale possiamo concepirla come que-
durante gli ultimi anni della sua vita anche la sessantesima, la centesi- sta stessa energia universale applicata agli esseri organizzati, e che in
ma <;! la cinquecentesima attenuazione. questa situazione si comporta obbedendo a determinate leggi che reg-
· Possiamo ora concludere che in qualunque caso, quanto maggio- gono il funzionamento di ogni essere vivente.
re è la somiglianza, minore dovrà essere la dose, o meglio: dinamizza- I medici della scuola allopatica, che negano l'esistenza dell' ener-
zione più alta. Se il medicamento è parzialmente omeopatico si può gia vitale, fanno dipendere tutti i fenomeni vitali unicamente dalle
utilizzare in dosi relativamente forti senza provocare aggravamento, semplici forze fisico-chimiche che osserviamo negli esseri viventi, sen-
ma il suo effetto curativo sarà minore rispetto a quello del medicamen- za accorgersi che tutte queste forze fisico-chimiche che osserviamo in
to perfettamente omeopatico a dose minima. Inoltre il medicamento questi, sempre e in ogni caso, sono rette da un'altra forza differente, che
omeopatico a forti dosi somministrato frequentemente si comporta è quella che gli imprime il carattere specifico e peculiare che hanno, a
unicamente come palliativo, ovvero, sopprime solo temporaneamente seconda dei differenti organismi, facendo sì che una stessa reazione si
le manifestazioni di una sofferenza o magari può trasformarla in un' al- verifichi in modo differente in ogni essere vivente. Così come durante
tra differente. la vita, queste forze lavorano procurando la conservazione dell'essere,
Riguardo questo fenomeno sono state emesse diverse ipotesi, la e non appena la vita viene a mancare, queste stesse forze lavorano nel
più accettabile risulta essere quella dell'inibizione passeggera delle fun- senso opposto, ovvero tendendo alla distruzione e alla disintegrazione
zioni di difesa dell'organismo a causa della forte dose, che paralizza la della materia.
cellula, a differenza della dose minima che la stimola. Ciò accadeva È giusto riconoscere che non tutti i medici della scuola tradi-
con gli arsenici a dosi forti nella sifilis della pelle, prima della scoperta zionale accettano le idee organiciste e per esempio possiamo citare
della penicillina, che accelerava l'apparizione della neurosifilide, il sali- Eichwald e Tordor che nella loro opera "I fondamenti Fisico-chimici
cilato nel reumatismo che predispone all'endocardite, etc. della Biologià' dicono: "In realtà non si è raggiunta, neanche lontana-
Per terminare questa breve esposizione dei principi fondamentali mente, attraverso i processi fisico-chimici la spiegazione dei fenome-
dell'Omeopatia, diremo qualcosa sul dinamismo vitale o ENERGIA ni prodotti negli esseri animati, da questo ci sembra di capire che la
VITALE, energia universale. "Sostanza Semplice" di Kent o "Forza Biologia si trova ad una distanza infinita rispetto al fine che persegue,
Vitale" di Hahnemann. e se anche potessimo spiegare tutti i fenomeni animati, attraverso le
Chiunque sa e comprende che c'è un'enorme differenza tra gli leggi fisico-chimiche, ancora non avremmo raggiunto la comprensio-
esseri definiti organizzati e quelli definiti non organizzati. Questa dif- ne della vita in sé. I fenomeni fisici e chimici conserveranno sempre il
ferenza si basa sul fatto che i primi hanno vita mentre i secondi no. Dun- loro carattere e, quanto più scopriremo della materia viva, tanto più
que, Cos'è la vita? Molti pensatori e filosofi hanno cercato di definire ciò misteriosa continuerà a sembrarci la vita stessa.
che è la vita senza riuscirci, poiché ci è sconosciuta, così come non co- "Negli ultimi tempi è evidente che ci troviamo dinanzi una nuo-
nosciamo l'essenza di tutte le cose. Ciò nonostante, possiamo dedurla o va scienza, della quale si conoscono solo principi molto precari.

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In effetti, le reazioni delle sostanze organiche all'interno delle cellule si dalla Scuola Allopatica), non ha vitalismo e di conseguenza non ha le
producono in un modo molto differente rispetto a come si sviluppano fondamenta per erigere la sua struttura. La dottrina della forza vitale
nella provetta".
non è ammessa dai fisiologi; da questo l'omeopata conclude che la
"Questo è un problema la cui difficoltà aumenta in modo espo- vera Fisiologia non si insegna ancora, poiché senza forza vitale, senza
nenziale a causa del fatto che una stessa reazione si verifica in modo sostanza semplice, senza l'interno unito all'esterno, non può esserci né
distinto nei differenti organismi e per il fatto che le alterazioni patolo- la causa né la relazione di causa ed effetto".
giche possono introdurre modificazioni considerevoli".
Per questo motivo nessun vero Omeopata può negare l' esisten-
Da qui la nostra Scuola, consapevole della realtà, diviene essen- za della forza vitale, poiché dal punto di vista della Filosofia Medica
zialme:nte vitalista, riconoscendo che in ogni caso di malattia ciò che Omeopatica, si considera questa dottrina come uno dei pilastri sui
è colpito in primis è l'energia vitale che così produce un'alterazione quali posa il grandioso edificio che si chiama OMEOPATIA.
dinamica, seguita successivamente da disordini funzionali e, infine, da Da ciò che abbiamo detto, si deduce che: Una sistematizzazione
lesioni anatomo-patologiche.
della dottrina medico-omeopatica che ci porta con un'argomentazione
Questi concetti li espose il nostro indimenticabile e illustre mae- obbligata dalla ragione stessa, alla puntualizzazione di principi fonda-
stro, il Dr. Joaquin Segura e Pesado, che dice : " Nell'organismo tutto mentali già spiegati e che sono:
è soggetto all'azione di un agente diverso da esso, che alcuni chiamano
vita ed altri forza vitale. Non accade nulla nell'organismo alla quale NATURA MORBO RUM MEDICATRJX.
non abbia partecipato la vita, tutto, assolutamente tutto le è subordi- SIMILIA SIMILIBUS CURENTUR.
nato."
SPERJMENTAZIONE PURA.
"Questo concetto dell'uomo, costituito dall'organismo che col- INDIVIDUALITÀ MORBOSA.
pisce i nostri sensi e da un agente che lo governa, che non è accessibi- INDIVIDUALITÀ MEDICAMENTOSA.
le all'osservazione, è il più alto concetto della scienza che riguarda la DOSE MINIMA.
natura dell'uomo, e chi non l' accetta deve argomentare i fenomeni DINAMISMO VITALE.
vitali, come se questi fossero fenomeni fisico-chimici e organizzare la
medicina su questa base, instituendo una Patologia organicista e una Tutti ed ognuno di esso devono essere pertanto inclusi in ogni
Terapeutica dello stesso genere. Accettando che la vitalità è la base processo terapeutico che è correttamente omeopatico, poiché tale è
principale del!' uomo, la Patologia organicista scompare dalla scienza e la gerarchia e vincolo naturale che c'è tra di essi, come una maglia di
in ogni caso di malattia la vita si presenta come la prima colpita, e gli verità che li articola, che non si può sopprimerne alcuno, né alterare la
organi alterati, consecutivamente".
verità del suo contenuto, senza che tutto il sistema ne risenta nel suo
"Dunque, la maggior parte delle cause delle malattie, anche spirito essenziale di verità scientifica e Filosofica.
quando non sono di ordine psichico, lavorano dinamicamente, ed è Questa sessione di filosofia della medicina omeopatica vuole in-
su questo modo di considerare l'azione delle cause delle malattie sulla sistere su questo. Sollecita inoltre rispettosamente le istituzioni medico
quale si basa la differenza fondamentale tra la medicina tradizionale e omeopatiche e i signori medici omeopati tutti ad orientarsi nella dire-
la medicina moderna o hahnemanniana".
zione: "Che si insista con lo studio e la ricerca in tutte le sue forme
E per concludere trascriveremo ciò che dice il Dr. Kent nella sua al fine di andare a fondo di questi postulati che sono la base della
"Filosofia Omeopatica", "La Fisiologia'' (riferendosi a quella iniziata nostra dottrina, insistere su di essi nell'insegnamento in forma me-

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todica, cercando di far si che si inseriscano come temi obbligati in III - SULLE DIFFERENTI TENDENZE
tutti i programmi di materie dottrinali, insistere inoltre nella loro FILOSOFICHE IN MEDICINA1°
applicazione in ogni insegnamento medico impartito dalle istitu-
zioni omeopatiche. ALLA IV ASSEMBLEA GENERALE DI
HOMEOPATfA DE MEXICO, A.C. 1970

LE FONTI DEL VITALISMO DI HAHNEMANN

Secondo il Dr. Julian, nel suo libro "Ricerche Teoriche e Pratiche


in Omeopatià', Hahnemann subì l'inevitabile influenza del romantici-
smo che dominava la sua epoca in Europa e specialmente in Germania,
romanticismo naturalista secondo la filosofia di Schelling e di Stahl.
La filosofia di Schelling ha un carattere mistico, è una combina-
zione di formule Kantiane, cristiane, ilozoiste, e vitaliste dell'antica
Grecia. Questa filosofia ritiene che ci sia un'attività vivificante all'inter-
no della natura, un potere nell'organismo che gli concede risorse che
perpetuano la sua rigenerazione. Per riconoscere il principio della vita,
Schelling non si serve dell'intelligenza ma dell'intuizione che realizza
l'unità del soggetto con l'oggetto.
Ammette lo sviluppo di tutti gli esseri viventi attuato con l'evo-
luzione, indicando uno stesso modo di procedere della natura che si
manifesta da una cosa all'altra, da un essere vivente all'altro. Si tratta
però di un evoluzionismo essenzialmente vitalista, poiché rifiuta l' as-
soggettamento ad un evoluzionismo biologico derivato da una con-
cezione meccanicista della biologia. I..:universo materiale non si può
comprendere se non considerando l'elettromagnetismo e la chimica
come attività preparatoria della vita organica. Nello stesso modo que-
sta vita non può desumersi senza preparare la vita spirituale, cosa che
porta finalmente ad una concezione vitalista dell'universo materiale.

Schelling parte da quest'idea, l'idea che la ragione con l'intuizio-


ne potrà costituire tutte le forme dell'essere, della natura e dello spirito.
In questo modo distingue il non essere (non io) dall'io e fa deri-
vare entrambi da un principio superiore: la ragione assoluta.

10 La Horneopada en el Mundo - aiio 19-XV 197 1-1972 nurn 1

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LA HOMEOPATIA EN EL MUNDO LA HOMEOPATIA EN EL M UN DO

:Cassoluto attraverso un'espansione si converte in materia e spirito. Lio e Lantichità greca distingue a tal proposito, una corrente filosofica sotto
il non io non sono più che fasi differenti dell'assoluto nel suo sviluppo. il termine di ilozoismo (da hile-materia e zoon-essere vivente), e così
La conoscenza che abbiamo dell'assoluto consiste in un'intuizione torneremmo a menzionare da Talete fino a Plotino (1204-1269) che è
intellettuale, in ragione della quale il soggetto si confonde con l'oggetto. il rappresentante più di rilievo del periodo neoplatonico e per il quale
Questa nozione di intuizione sarà ripetuta in Francia da Ravais- tutta la forza attiva è un'anima. Questo vitalismo intemperante secon-
son e in un'epoca più recente con Bergson. Quest'ultimo cerca di su- do l'espressione di Emilio Brehier, è un modo di inserire ogni essere
perare allo stesso tempo il meccanicismo ed il finalismo. Egli afferma: nella grande corrente della vita universale. Tutto finisce, dice Plotino,
"La vita,è un certo sforzo per ottenere alcune cose dalla materia ina- nell'universo come in un animale nel quale si può, grazie all'unità del
nimatà'11. Questa maggiore indeterminatezza gli permette di dare una suo principio, conoscere una parte attraverso l'altra, "tutto è pieno di
definizione romantica e una vigorosa immagine della vita come una segni, tra tutte le parti ci sono corrispondenze". Da qui una sorta di
coscienza lanciata attraverso la materia, ciò che egli chiama slancio legittimazione dell'astrologia da parte di Plotino. Nel nostro campo
vitale. si può riconoscere Le6n Vannier come discepolo di Plotino, giacchè
In questo modo la dottrina vitalista torna sull'idea direttrice: sul insiste sulla medesima nozione dei segni e significati.
fine che sembra caratterizzare l'essere vivente e ci porta ad ammettere Il pensiero vitalista si ritrova anche in Giordano Bruno (1548-
una forza che dirige l'organizzazione del corpo. 1600), per il quale l'universo è una raffica di bellezza dove il pensiero
Il vitalismo è una teoria secondo la quale la vita è una forza sui scopre la Divinità che la anima ovunque, annunciando così la posizio-
generis, un principio differente sia dall'anima pensante che dai feno- ne di Spinoza di un panteismo universale.
meni chimico-fisici dell'organismo e per mezzo del quale si realizza In Germania si sviluppò un certo misticismo speculativo che in-
l'esistenza (l'essere si organizza). contra come ostacolo fondamentale questo vitalismo, che ha la sua
Cailleux definisce anche la forza vitale così: i vitalisti sono coloro maggiore espressione con Valentino Weigel (1533-1588), e con Ja-
i quali non ammettono che i fenomeni della vita in qualsiasi stato o cobo Boheme (1575-1624). Quest'ultimo amico di Paracelso e degli
fase che gli si osservi, possano spiegarsi soltanto attraverso il "gioco" alchimisti, cerca la trasformazione dei metalli in oro con il processo di
delle forze meccaniche, fisiche e chimiche, operando su gruppi di ato- calcificazione, una sorta di purificazione, attraverso la quale l'anima
mi disposti in modo conveniente, piuttosto concepiscono l'esistenza turbata ottiene la salvezza ed egli la esprime in una formula occultista,
di una forza o di forze di un'altra natura prive di substrato materiale, mistica e massonica: "Il sì suppone il no", e con questa formula si
che possono essere considerate permanenti ed inerenti operando con esprime la vita interiore di Dio, il suo atto creativo e la vita delle cre-
la propria energia a favore delle circostanze propizie e sotto l'influenza ature. Ludwig Fuerbach nelle sue lezioni sull'essenza della religione si
di sollecitazioni esterne.
esprimerebbe in modo analogo.
Pertanto possiamo dire che il vitalismo consiste nel fare della vita Jacopo Boheme è un teista materialista che divinizza tanto lo spi-
un'entità, costituendo una totalità indivisibile ed inaccessibile all' ana-
rito quanto la materia, poiché per lui, Dio è materiale, e in questo
lisi dell'intelligenza.
consiste il suo misticismo.
Alla corrente vitalista si aggiunge il filosofo Leibnitz (1646-
11 N.d.T. li cesto originale di Orcega è: "Y no ven en la vida masque un esfuerzo por alcanzar 1726), per il quale la realtà del mondo si realizza in un'infinità di mo-
(greffer) sobre la necesidad no de fuerzas fisicas". Mi sono permessa di sostituirlo con il cesto
originale di Bergson contenuto nell e sue "Oeuvres Complères LCI/22 ", per una maggiore chia-
nadi, sostanze indefinibili, diciamo più o meno coscienti che costitu-
rezza. iscono il centro delle forze espandibili, la materia deriva ugualmente

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LA HOMEOPAT!A EN EL MU NDO LA HO:v! EO PATIA EN EL M UN DO

da un'essenza immateriale, concezione che ha il merito di sopprimere mann cerca di percepire l'ignoto, quest'anima che si interroga, trova
il dualismo spirito-materia. In Leibnitz il concetto di materia si allinea nel romanticismo letterario e filosofico della sua epoca l'espressione di
al concetto di forza attiva spontanea, di forza vitale. Filosofo spiritua- un intuizionismo che è allo stesso tempo razionale. Da qui il tentativo
lista, afferma che tutta la natura è analogia, questo vuol dire che tutta del suo lavoro sperimentale che è stato illuminato da una spiegazione
l'esistenza è analogia all'interno di un'armonia prestabilita da Dio. che fa ricorso alla forza vitale, essendo Sthal con la sua teoria dell' ani-
In questo modo arriviamo ad un'epoca in cui i due temi si me- mismo, una guida e fonte d'ispirazione per il creatore dell'Omeopatia.
scolano: la verità si raggiunge con l'intuizione, e la verità deve essere Continuiamo a delineare il movimento del pensiero vitalista nel do-
proporzi,onale all'utilità che la riceve. Questo periodo pre-romantico è minio filosofico nel campo medico dall'antichità greca fino ai giorni
conosciuto con il nome di Illuminismo e esoterismo, culminerà nelle nostri.
logge massoniche, nei circoli mistici e teosofici tedeschi (1775-1800). In epoca moderna, il pensiero vitalista si trova nel movimento
Questa corrente è contraria alla filosofia degli enciclopedisti francesi, antroposofico di Rudolph Steiner e nella scuola medica di Dornach,
- anch'essi framassoni, ma di tendenza razionalista e non mistica - le così come in Rouy Reinke e Driesch Bergson.
sue dottrine fanno riferimento a Jacopo Boheme. Joseph de Maistre, Infine, la medicina psicosomatica è il proseguimento di un ne-
introdotto nelle logge di Lyon racconta che si insegnava un cristiane- ovitalismo, dove il principio di vita "energia vitale" o "slancio vitale",
simo esaltato, chiamato cristianesimo trascendentale, combinazione di è nella forma psicologica identificato più o meno con la coscienza.
Platonismo, origenianismo e filosofia ermetica. Questo racchiude l'i- Paul Joseph- Bertez (1734-1806), autentico fondatore del vitalismo
dea di una continuità "de reel", di una catena di esseri che si succedono di Montpellier, ammette l'evoluzione di una forza vitale intermedia
grazie alla forza universale che la sostiene, quello che Mesmer tradur- tra anima e corpo. Il principio vitale è come un monarca, questo prin-
rà con il "fluido universale" in continuo movimento e che permette cipio è più un postulato che un'entità, è un'incognita algebrica. Essa
la comprensione del fenomeno del magnetismo animale che rivela il persegue l'unità e distingue nella terapeutica tre ordini di fenomeni: il
legame intimo e la simpatia che c'è tra tutte le cose. Mesmer influì fenomeno naturale che favorisce e regola l'azione medicatrice della na-
in una certa misura sulla formazione di Hahnemann. Infatti già a tura, il fenomeno analitico che scompone in elementi differenti un' af-
Vienna esercitando l'attività clinica col suo Maestro, il professor Qua- fezione patologica e combatte in modo separato ognuno di questi, e il
rin, s'interessò all'attività medica di un rinomato terapeuta, Francisco fenomeno empirico che distingue la nozione imitatrice che determina
Antonio Mesmer. Di conseguenza nella sua tesi di dottorato - svolto la stessa reazione della malattia che cura, la nozione disturbatrice che
ad Erlangen - intitolata "SULLE CONSIDERAZIONI E IL TRAT- lotta contro la malattia in forma contraria e la nozione specifica che
TAMENTO DELLE AFFEZIONI SPASMODICHE" fa riferimento dissipa l'infermità attraverso l'incompatibilità della natura delle malat-
alle odontalgie trattate dallo stesso Mesmer, e nel paragrafo 293 del tie con quella del principio vitale modificata dal rimedio.
suo Organon ci dice che questa forza curativa del magnetismo animale Bichat (1771-1802), proclamò un vitalismo analitico che trasferi-
deve denominarsi mesmerismo in onore del suo inventore. sce sugli organi quello che il vitalismo attribuisce all'organismo intero.
Così lo vediamo immergersi in una corrente chiaro-oscura, dice Grasset (1849-1918), anch'egli di Montpellier, ammettendo che
il Dr. Julian, di un misticismo che è allo stesso tempo scientifico. Que- i fenomeni chimico-fisici condizionano i fenomeni vitali, si impegna
sta combinazione gli risolve il conflitto tra teoria medica scolastica e nell'affermare che la forza vitale lavora negli esseri viventi attraverso un
una pratica terapeutica ingannatrice, senza cammino e senza contin- meccanismo speciale.
genza con la realtà. È nella meditazione e nello studio, dove Hahne- In biologia si riconosce il principio vitale sotto forma di principio

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LA HOMEOPATfA EN EL MUNDO

specifico di natura più o meno metafisico secondo Weissmann, Reinke di possedere ed esternare un criterio, mi sembrano molto opportune
le conclusioni del prof. Felix Mainx - distinto ricercatore di biologia
e Driesch.
sperimentale, dottore in medicina e in scienze naturali dell'Università
Seguendo il Dr. Julian, questo vitalismo si ritrova nella scienza con-
di Praga dell'Istituto di Berlino Dahlem e nell'Università di Vienna
temporanea in Schnoedinger, per il quale un essere vivente è un essere
che corrisponde all'attività dello spirito e alle sue reazioni coscienti o etc.- riguardo questa separazione:
"Considerati dal punto di vista empirista i sistemi meccanicisti e vi-
incoscienti, e in più presenta una certa determinazione quantica nel
talisti, mostrano un'affinità fondamentale, dato che i loro contrasti
senso che non gli si potrà negare il libero arbitrio, così come è stato
sembrano piuttosto legaci alla loro formulazione". "In definitiva, le
testimoniato da un'introspezione diretta, facendo le due affermazioni fonti della valutazione o dell'emozione provengono dal dominio della
seguenti: la prima, che "il mio" corpo funziona come un tutto, con filosofia della vita. Di conseguenza, la sintesi tra la filosofia della vita
un meccanismo che segue le leggi della natura, la seconda, "io" so per e la concezione del mondo come un compito spirituale di ogni epo-
esperienza che dirigo i movimenti di cui prevedo l'effetto e dei quali ca e di ogni uomo, non sarà mai unicamente oggetto della scienza
posso avere una certa responsabilità rispetto ai risultaci. La conclusione empirica, ma sempre materia di fede" . "La reale base per lo sviluppo
è che la sola deduzione valida è che "io controllo" (la mia persona) il della speculazione si appoggia in questo modo sulla necessità di far
movimento degli atomi seguendo le leggi della natura. Deduzione ap- riferimento ad una filosofia della vita". "Per concezione del mondo e
propriata per il biologo che prova così in una sola formula, l'esistenza della filosofia della vita dobbiamo intendere qui: domini ben definiti
di Dio e l'immortalità. Regar sembra collocarsi all'interno di questo della vita spirituale umana. Per concezione del mondo incendiamo la
movimento neovicalista quando scrive: "Le ricerche scientifiche più rappresentazione totale del mondo che possiamo costruire sulla base di
moderne dimostrano che le manifestazioni della vita devono essere tutte le proposizioni della scienza empirica ... " ,"Ogni filosofia della
considerate e classificate come manifestazioni ampiamente separate vita si basa sulla fede, su una decisione di fede che può essere raggiun-
dagli altri fenomeni della macerià'. "Se andiamo di nuovo alla scuo- ta solo attraverso l'esperienza umana interiore". "Ho sempre avuto la
la vitalista vedremo che è precisamente lei che dal XVIII secolo ha sensazione che questa sintesi plausibile - conclude l'autore citato - sia
stabilito il carattere speciale dei fenomeni della vita e li ha distinti da la più grande realizzazione della vita spirituale."
quelli della maceria grezzà'. Nello stesso modo il paleontologo Albert
Vandel riprende la teoria dello slancio vitale bergsoniano che crea e che CONCLUSIONI
inventa, che anima, e considera la vita come qualcosa di molto vicino
allo psichismo. 1 - Trovare le profonde e lontane radici di queste forme del pen-
Così possiamo concludere che per un vitalista, la vita gioca il siero dell'uomo: vitalismo e materialismo.
ruolo di forza creatrice per la quale necessita di alcune condizioni della
materia e che, sia la vita che la maceria, dipendono dalla forza vitalista 2 - La prevalenza del vitalismo in quanto a frequenza e trascen-
che il Creatore ha riposto in esse. denza nella dialettica umana.
Successivamente a questa breve "panoramicà', di certo con grandi
sbagli, qualche errore e omissioni, ritengo che anche all'interno dell'O- 3 - Hahnemann istituisce un vitalismo non dogmatico, piuttosto
meopatia esistono sostenitori del meccanicismo e del materialismo, è solo esplicativo, ma evidenziando la superiorità dello spirituale, psichi-
opportuno ricordare la posizione di Hahnemann per evitare condizio- co o mentale.
ni di speculazione astratta, ma allo stesso tempo di fronte la necessità

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4 - In ultima analisi entrambi gli estremi della riflessione escatologica N - COMMENTI AL PARAGRAFO 26
si confondono facilmente, approdando all'antropologico, all'interno
dell'empirismo della scienza. DELEORGANON DELrARTE DEL GUARIRE
DI HAHNEMANN 12
5 - L'Omeopatia trova supporto in tutto il fluente discorso del
pensiero umano. Lavoro presentato ed approvato
nel 2° Congresso Nazionale di Omeopatia.

Si tratta, senza ombra di dubbio, di un azzardo per un princi-


piante come me, trattare un tema della trascendenza e fondamentale
importanza come quello che comporta il paragrafo 26 dell' "Organon
dell'arte del guarire" del Dr. Samuel Cristiano Federico Hahnemann,
glorioso fondatore della medicina Omeopatica, eppure non volendo
lasciar passare un'occasione così speciale come quella che rappresenta
questo 2° Congresso Nazionale di Omeopatia, mi permetto di sotto-
porlo alla benevola valutazione dei fratelli omeopati congressisti. Con
la viva speranza, non di convincere, cosa che implicherebbe un'accetta-
zione, ma di riuscire in un'ampia e valida analisi, che sarà senza alcun
dubbio, positivamente esplicativa e determinante.
Con questa premessa mi permetto di dire:
Credo che siamo in condizione di affermare che, per tutti i medici, l'i-
dea di salute va unita all'idea di equilibrio, così come l'idea di malattia
a quella di squilibrio. Specialmente per i medici omeopati, la malattia
è lo squilibrio della forza vitale, lo squilibrio tra la volontà e la ragione,
equivalente allo squilibrio organico-vitale. Al contrario, la salute, è l' e-
quilibrio instabile di tutti gli elementi dell'essere tradotto in uno stato
di esistenza indefinibile ed incosciente: il benessere.
Mi permetto di sollecitare la vostra attenzione nel seguirmi nell'insiste-
re su queste considerazioni che sono indubbiamente fondamentali per
porre le basi di una dottrina medica.
La suddetta idea di salute, o meglio il precedente concetto di salute, è
quello di uno stato di esistenza con le caratteristiche di indefinibile e
incosciente e con il risultato finale di benessere.
Si potrebbe aggiungere, con una spiegazione breve, che la salute è que-

12 La Homeopatfa en el Mundo - aiio II Mayo-Junio 195 1 num 3

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LA HOMEOPATIA EN EL MUNDO
LA HOMEOPATIA EN EL MUNDO

riserve, tra esagerazioni ed inibizioni e in generale le corrispondenze


sto stato di esistenza, di corrispondenze infinite, tra guadagni e perdite, tra tutte le funzioni dell'organismo. In opposizione allo stato di salute,
tra consumi e riserve, questo è un equilibrio tra un'infinità di funzio- questo nuovo stato di esistenza ha come caratteristica la cessazione13del-
ni, che mantengono un'armonia estetica all'interno di un meraviglioso lo stato di incoscienza, il rendersi definibile [attraverso i sintomi] e il
laboratorio costituito dall'essere chiamato "uomo". È altrettanto im- presentare come risultato : il disturbo, il disagio, il malessere.
portante stabilire o ricordare che questo equilibrio e quest'armonia
che costituisce la salute, deve essere valutato non solo all'interno del "La malattia non può essere considerata come un'entità: come
proprio essere ma anche fuori di esso, o in altre parole, l'individuo in un essere estraneo all'individuo né tantomeno come una negazione,
stato di salute deve essere in armonia con se stesso e con i suoi simili. piuttosto come un modo di essere dello stesso "Uomo". (Dr. Pérez Pat.
G.ral).
D'altra parte viene riconosciuta, ed è di necessaria accettazione,
ciò che la malattia è: uno stato di esistenza. Questo vuol dire che "La malattià' come anomalia di struttura, perturbazione di fun-
si può vivere assoggettati alla malattia o dentro di essa, si può vivere zione e modificazione dell'insieme non deve considerarsi come un
malati per molto tempo e si può trascorrere una vita intera, sebbene nemico tangibile contro il quale si può combattere, né come uno sta-
lunga, con la malattia. to antinaturale , né come un castigo divino. "È un modo di essere
dell'organismo umano". (Dr. Pérez Filosofia).
Dunque, questo si realizza come è risaputo, grazie allo sforzo po-
tente della natura umana, che come parte della Natura intera, tende "La malattia è l'insieme di fenomeni determinati in un organi-
sempre a conservare il creato, a mantenere l'esistente, a ricostruire. Per- smo che soffre l'azione di una causa morbosa e reagisce contro di essà',
tanto ora, la piccola tesi che si vuole mostrare, consiste nell'affermare G. H. Roger. (Uno dei medici più materialisti della Scuola Antica).
che: questa esistenza all'interno dello stato patologico, si può ugual-
mente definire in modo proprio un equilibrio. La malattia, come la "La malattia non può mai essere manifestazione di un disaccor-
salute, è un equilibrio. Analizzando alla luce della ragione più pura e do, ma piuttosto di combinazioni di forze moltiplicate dall'istinto di
pertanto più semplice, i concetti dei quali ci siamo serviti per arrivare a conservazione della vita. Il dinamismo vitale, combina, attiva ed ordi-
questa conclusione e ricordando che essi sono giustamente i contenuti na le sue forze meglio durante lo stato patologico che durante quello
della dottrina medico-omeopatica diciamo che: sebbene sia certo che normale". (Dr. Pérez Filosofia de la Medicina).
il primo equilibrio al quale ci siamo riferiti e che rappresenta lo stato
di salute, si rompe a causa dell'azione dell'agente morbigeno che sca- I molteplici esempi, con i quali, autori tanto diversi ci dimo-
tena una serie di perturbazioni nell'organismo, corrispondenti a tutte strano che la malattia non è altro che lo sforzo o l'insieme degli sforzi
queste azioni e reazioni che costituiscono i distinti sintomi e segni dei attraverso i quali l'organismo cerca di tornare al suo stato di benessere
quali ci serviamo per riconoscere, definire, e trattare la malattia, non è precedente, o stato di salute, deve servirci per dimostrare non solo il
meno vero che quest'ultima, rappresenta come già abbiamo stabilito, potere curativo della natura, giacchè è lei che produce, dà forma e cura
un nuovo stato di esistenza tanto completo e fisiologico come quello le malattie, ma anche a considerare in modo ampio che questi sforzi,
normale. Questo perché la Fisiopatologia nonostante il suo carattere immediati o lenti a seconda della localizzazione e della necessità dell' a-
patologico, non cessa di essere Fisiologia, e anche perché questa Fi-
siopatologia, implica queste molteplici corrispondenze tra perdite e 13 N.d.T.

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zione, costituiscono un vero, evidente stato di esistenza e pertanto di Omeopatica all'interno di un qualsiasi sistema filosofico che implichi
equilibrio; si realizzi esso nel periodo determinato di una malattia ci- necessariamente un dogma, bensì che, La filosofia omeopatica sia
clica, o in quello lungo e indefinito di una malattia aciclica o cronica. Filosofia Omeopatica. Che essa sia filosofia medica a partire dall' uo-
Tale equilibrio è indispensabile all'interno dell'organismo anche senza mo, dalla salute e dalla malattia. Credo che su questo secondo punto
la partecipazione della totalità (quando è necessario inibire una fun- tutti possiamo essere d'accordo. Anche se nessuna premessa è neces-
zione o isolare una parte) un equilibrio compensatore o d'emergenza, saria affinché la ragione pura possa andare in aiuto di Hahnemann
quando cerca di spiegare il meccanismo di funzionamento della Legge
momentaneo o prolungato, ma comunque un equilibrio in definiti-
dei Simili come ripete in molte occasioni nelle sue diverse opere e so-
va; dato che lo squilibrio in sé, sarebbe la distruzione e la morte. Se
quest'ultima affermazione ci sembrasse relativamente inaccettabile, mi prattutto nel §26 dell'Organon già citato.
basta il riconoscimento del fatto che la malattia, come la salute, è uno
l:alterazione dello stato di esistenza che costituisce la salute, de-
stato di esistenza. "La malattia come la salute sono gli aggettivi del
terminato dall'agente morbigeno o dalla causa efficiente, qualsiasi essa
sostantivo Uomo". Disse il Dr. Pérez e che l'alterazione dello stato di
sia, conosciuta o meno, è da tutti chiamata malattia.
esistenza chiamato salute, costituisce qualcosa che definiamo malattia.
Allora, perché non chiamare così, anche l'alterazione dello stato di
esistenza che costituisce la malattia naturale e che è opera del medica-
Dunque, il genio di Hahnemann, fondatore della Dottrina . ?
Omeopatica, nello stabilire la terapia basata sulla Legge dei Simili, af- mento omeopanco ....
Se affermiamo che basta accettare e concludere che il medicamento
ferma più volte a partire dal paragrafo XXVI nel quale lo puntualizza stimola l'organismo nello stesso senso delle sue reazioni, questo [di per
chiaramente, che la malattia naturale si vince e distrugge attraverso la sé] 14 non costituisce una spiegazione del meccanismo d'azione della
malattia medicamentosa. legge dei simili; poiché sorge spontanea la domanda: in cosa consiste
tale stimolo?
"Una malattia dinamica nell'organismo vivente, si vince e di- È per caso un'esacerbazione dei sintomi, dato che l'organismo fa e dà
strugge in modo definitivo attraverso un'altra malattia artificiale
la forma alle malattie?
più forte, sempre che questa, senza essere della stessa natura, le Quale spiegazione daremmo alla soppressione delle pericolose mem-
assomigli molto nella sua modalità di manifestazione". brane difteriche (che l'organismo produce come "difesa'') in virtù
dell'azione del medicamento omeopatico?
Molti autori commentando i punti di vista filosofici che implica Quale corrisponderebbe all'eliminazione delle contrazioni mortali del tetano?
l'Omeopatia esposta da Hahnemann, arrivano a disprezzarla in modo Quale spiegazione alla soppressione, attraverso il medicamento ome-
più o meno velato in quest'aspetto. Sia perché il criterio del Maestro di opatico, di una reazione organica nella quale predomina una diarrea
Meissen non coincide del tutto con il loro sistema filosofico di prefe- sfiancante come quella di arsenicum o piuttosto di una diatesi emor-
renza oppure il loro credo, o anche per la libertà d'interpretazione che ragica che corrisponde a Phosphorus?
portò Hahnemann, con la sua visione di genio e saggio, a non dare ad È vero che è inimmaginabile che il medicamento stimoli solo l' organi-
una dottrina eminentemente scientifica e soggetta alla sperimentazio- smo nello stesso senso delle sue reazioni naturali?
ne in tutti i suoi aspetti, un carattere dogmatico. D'altra parte: come si può concepire che la sperimentazione pura di

Pertanto sostengo che non dobbiamo mai collocare la filosofia 14 N.d.T.

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un medicamento produca nell'uomo sano un'alterazione determinata Risulta, in effetti, che ci troviamo già dinanzi la malattia primitiva
e caratteristica, che chiamiamo malattia? fino all'apparizione di una nuova nevrosi trasformata che è venuta a
E perché non chiamarla malattia quando è riconosciuta nel malato op- sostituire la primà'. "Questa nuova edizione dell'antica condizione
pure quando questa sostanza è somministrata al malato che in quanto però, è nata davanti gli occhi del medico, il quale si trova posizionato
tale è un essere molto più attivo e sensibile dell'uomo sano nella mag- proprio nel nucleo centrale della stessa e potrà pertanto, orientarsi più
gioranza dei casi, per non dire in tutti, e sul quale l'azione di questo facilmente. Tutti i sintomi dell'infermo perdono in questi casi la loro
medicamento deve essere più profonda e completa? primitiva significazione e acquistano un nuovo significato che dipende
Non si deduce facilmente che la guarigione si realizza in virtù dell'im- dal trasfert, sparendo a volte, fino a quelli che non hanno subito mo-
possibilità di coesistenza di due azioni simili, così come è impossibile dificazioni. "La cura di questa nuova nevrosi artificiale, coincide
occupare uno spazio con due corpi simili nello stesso momento? con quella della nevrosi primitiva, oggetto vero del trattamento,
Non vi risulta che il cosiddetto aggravamento medicamentoso è una realizzando così i nostri propositi terapeutici".
dimostrazione che pone in evidenza lo spiazzamento della malattia na-
turale mediante quella artificiale, quando la dose è eccessiva in relazio- Possiamo sintetizzare tutto quanto esposto dicendo:
ne alle necessità dell'organismo?
Se si chiama malattia l'alterazione trascendente di uno stato di esisten-
Così lo espone il Maestro e mi sembra che tutto ciò che serva za (salute), alterazione che scatena una serie o successione di azioni
per accettarlo è: Percepire con la comprensione più libera il significato e reazioni organiche che costituiscono, in modo immediato o lento,
dei termini, già stabiliti precedentemente dalla stessa dottrina medi- fugace o duraturo, un nuovo stato di esistenza (malattia naturale) è
co-scientifica. Per ampliare questa tesi hahnemanniana mi permetto logico e conseguente che si chiami malattia (malattia artificiale) anche
di citare di seguito la conclusione fondamentale alla quale perviene un la seconda alterazione, simile alla precedente rispetto a questo nuovo
celebre uomo di scienza e stimabile ricercatore nel campo della Psico- stato di esistenza (malattia naturale) che è originata dal medicamento
terapia, fondatore inoltre della moderna Psicoanalisi, il Prof Sigmund omeopatico elevato alla categoria di rimedio e formata o determinata
Freud nella sua opera dedicata allo studio delle Nevrosi. (malattia artificiale) dalle molteplici reazioni organiche che portano
alla salute in virtù della Legge dei Simili.
Questo medico che estraneo alla Omeopatia come molti altri Anche se, non dobbiamo dimenticare che, tanto l'agente morbigeno
nelle diverse epoche, arriva, dopo innumerevoli ragionamenti e spe- naturale, quanto il medicamento, possono esercitare la loro azione solo
rimentazioni a confermare alcune delle grandi verità annunciate dalla in virtù dell'attività dell'organismo, della propria vita, senza la quale,
dottrina di Hahnemann, che con il passar del tempo, va in questo tutta l'azione esterna o estranea sarebbe inutile ed inefficace.
modo, affermando sempre più fermamente la sua qualità di genio.
Ebbene, diciamo che Freud conclude sul tema delle Nevrosi che: "sono ORGANON DELeARTE DEL GUARIRE
curabili solo quelle chiamate di trasfert" ovvero: Le nevrosi che posso-
no essere sostituite da altre artificiali, distruggendo queste e lasciando § 26
lo stato di salute.
Questo è basato sulla legge naturale secondo la quale un' affe-
Letteralmente dice, spiegando il meccanismo di cura già citato: zione dinamica più debole viene estinta definitivamente, nell'uo-

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mo vivente, da un'affezione molto simile ma più forte. V - SIMILITUDINE NEL PIANO DINAMIC0
Questo si basa sulla seguente legge naturale omeopatica - legge Al primo Simposio Latino-Americano
qua e là intravista, ma finora non riconosciuta e che è base di ogni vera sulla similitudine nella medicina
guarigione: « Un'affezione dinamica debole viene, nell'organismo vivente,
I- La SIMILITUDINE deve essere essenzialmente e fondamen-
duramente cancellata da un'affezione più forte, se questa, differendo per
talmente dinamica. Il concetto cardine della condizione dinamica
qualità, le è assai simile nella sua manifestazione,>(!).
dell'esistenza. La salute come la malattia e la guarigione, si svolgono su
un piano dinamico. Concetto che differenzia essenzialmente l'Omeo-
(1) Questo avviene sia nelle malattie fisiche che morali.
patia vitalista, DINAMISTA, dall'allopatia.
Così guariscono anche affezioni fisiche e mali morali. Come può
Non ci stancheremo di insistere sulla differente concezione dell'UO-
Giove splendente eclissarsi nel primo crepuscolo all'occhio dell' osser-
MO, che è fondamentale nell'Omeopatia.
vatore? Per mezzo di una potenza più forte ed ad azione molto simile
sul nervo ottico, la luce del giorno che spunta. 16
Per la scuola galenica o tradizionale [il concetto di uomo] è
Con che cosa si usa calmare i nervi olfattivi offesi da cattivi odori
prevalentemente, se non, completamente materialista.
di luoghi rinchiusi? Con tabacco da fiuto, che intacca in modo simile
Al contrario la scuola medica-hahnemanniana è totalmente vitalista, e,
ma più forte il senso olfattivo! Non la musica, non un confetto, che
non dimentichiamo, la filosofia di HAHNEMANN ruota e si organiz-
agisce su nervi di altri sensi, guarirebbe il disgusto olfattivo.
za intorno al concetto di forza vitale.
Come poteva il guerriero allontanare meglio il piagnucolio del
pauroso dai vicini compassionevoli? Con il fischietto vivace, acuto as-
L'UOMO È volontà ed intelligenza.
sociato al rullo del tamburo. E come rimediare alla paura prodotta nel
suo esercito dal lontano rombo del cannone nemico? Con il rimbom-
L'armonia, l'equilibrio, la compensazione di questa VOLONTA
bo profondamente tremolante dei grossi tamburi. In tutti e due casi
e questo INTELLETTO, è la SALUTE.
non avrebbe giovato né la distribuzione di uno splendido equipaggia-
Possiamo dire che la Volontà s'intende come tutto ciò che va
mento né un rimprovero.
dall'individuo all'esterno, all'ambiente, ai suoi simili, all'Universo. Per
Così pure un'affezione ed un affanno vengono cancellati dall'ani-
intelligenza, s'intende tutto quello che va, o meglio, tutto ciò che arriva
ma da un avvenimento triste, nuovo, più forte, successo a terza persona.
dal suo esterno all'individuo, dai suoi simili, dall'ambiente, dall'Universo ...
Il danno di una gioia troppo grande viene tolto da una tazza di
caffè che produce un eccesso di gioia. La domanda e la risposta, la sensazione e l'azione, il dare e il prendere
Popoli, come il tedesco, caduti per secoli in sempre maggior abu- dell'uomo nello Spazio. La vera PERSISTENZA dell'essere.
lica apatia e servile schiavitù, dovettero venire ancora più calpestati
nella polvere dai conquistatori d'occidente, fino all'insopportabile. Non bisogna dimenticare l'ineluttabile coincidenza di tutti i pen-
Solo allora prevalse e si fece sentire la noncuranza di sé, si ridestò la satori, che sono guida dell'Umanità, riguardo questa natura dinamica
dignità umana, ed alzarono il capo di nuovo come uomini tedeschi. dell'esistenza. SAN TOMMASO d'Aquino concepisce Dio come il

15 La Homeopatfa en el Mundo- afio 11 - VIII Junio 1960-Junio 1961 nums 1 y 2


16 N .d.T.

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primo "motore", "l'esistenza è nel movimento". LEIBNITZ ci insegna o tragica pazzia nella quale dal positivo passa al metafisico e alla psicosi
che la sostanza è attività, forza viva. Tutto in natura, -ci dice- si riduce religiosa o pseudo-religiosa. Concludiamo meglio utilizzando le parole
al movimento, ma la realtà effettiva -aggiunge- non è di questo, piut- di PASCAL " È impossibile che la parte in noi che ragiona, sia altro
tosto della forza che è la sua causa. La continuità si può sostenere solo dallo spirituale, che siamo unicamente materia, non c'è nulla di così
per mezzo della nozione di forza o tendenza. La base dell'esistenza è la inconcepibile come dire che la materia conosce se stessa e ci è del tutto
"conservazione dell'energia" impressa da Dio e che costituisce la natura impossibile capire in che modo si conoscerebbe".
per produrre il movimento. CARTESIO afferma che l'essere, l'anima, Perfettamente equilibrate, questo significa, in armonia con la
è una ~ostanza la cui totale essenza e natura è il pensare e che per essere forma più semplice di esistenza oggettivabile nel ritmo. Questo è la
non necessita di alcun luogo, non dipende da nessuna cosa materiale. SALUTE. LIBERTA nel senso più ampio - non autarchia - ma oriz-
Lo stesso BERKELEY, uno dei fondatori dell'idealismo soggettivo ci zonte limitato solo dalla capacità dell'intelligenza - che è sensazione
dice: un oggetto non è altro che un insieme di sensazioni, rappresenta- ragionata - e dal concepire.
zioni e volontà. Vediamo ciò che dice Schopenhauer "l'occultista" - per È chiaro che la MALATTIA è l'interruzione di queste qualità
valutare criteri di origine molto diversa : "Non c'è verità più assoluta, nell'uomo; la disarmonia; l'eccesso, il difetto o la perversione dell'a-
più indipendente, né che necessiti di minor prove, che l'idea che tutto spetto volitivo-intellettivo che lo costituisce; poiché è quest'ultimo
ciò che è conosciuto, ovvero l'Universo intero, non è altro che oggetto aspetto che lo anima e che lo rende manifesto; questo significa esistere.
per un soggetto, percezione di ciò che percepisce, in una parola, rap-
presentazione. Le rappresentazioni possono essere intuitive o astrat- Per questo Aristotele spinge per un benessere che abbia come base
te, quest'ultime sono i concetti, prerogativa dell'uomo. Poi continua. la virtù e la definisce come "il giusto mezzo tra le passioni", "visto che
All'affermazione materialista che il pensiero è una modificazione della sia l'eccesso che il difetto sono ugualmente perniciosi e reprensibili".
materia, le si può opporre sempre l'affermazione che la materia non è SOCRATE considerava il Bene come lo stato dal quale dipendono la
altro che una forma di conoscenza, una rappresentazione. Il materia- salute privata e la pubblica.
lismo è inaccettabile poiché si disinteressa del soggetto, delle forme
di conoscenza implicate dapprima nella materia nella sua forma più Questa interruzione delle qualità che dà forma alla malattia, -
grezza, dalla quale essa crede di partire e degli organismi ai quali vor- bisogna chiarire - non può persistere o superare la capacità d'esistere
rebbe arrivare. Sarebbe interminabile la serie di citazioni e concetti ma dell'essere. Se l'intensità della malattia, fosse maggiore, o meglio, non
saltiamo fino a Fechner e Meumann con il suo "principio della soglia maggiore ma solo invalidante il tempo in cui il dinamismo costitutivo
estetica'' secondo il quale, l'elemento indispensabile è il "quantum" di questo individuo si esprime, sarebbe la distruzione, la fine della ca-
o forza di ogni cosa, che opera sulle nostre proiezioni sentimentali pacità di esistenza dell'essere.
e questo concetto che si riferisce essenzialmente all'arte ci ricorda il La capacità dinamica di persistenza è quella di resistenza, e sappiamo
Maestro Vasconcelos che scrive: "Sintesi d'esperienza metodica e di bene che quando si supera questa resistenza c' è la morte. La GUARI-
rivelazione soprannaturale, questa è la saggezza; e l'arte, un' ambizio- GIONE è: a partire dal riordino del dinamismo residuo, fino al recu-
ne d'incorporare le cose alla vita che incarna il Verbo". "Il verbo è il pero possibile. In termini più adeguati, il ritorno allo stato precedente
vertice dell'arte come di ogni pensare e il ritorno dell'intelligenza alla di equilibrio, di tutto il dinamismo squilibrato da quell'interruzione
volontà che la genera". E devo ancora ricordare ai materialisti la nega- di corrispondenze.
zione delle loro conclusioni da parte dello stesso Comte: la sua ridicola LOCKE, che cercò di porre le basi di un sensismo - essenzial-

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LA HOM EO PAT IA EN EL MUN DO
LA HOMEOPATIA EN EL MUNDO

mente materialista per molti - lasciò scritto quanto segue: La libertà grande concatenamento integrale. KANT: afferma che la natura non
- salute - è il potere che una sostanza - essere - ha di conservare o di- ci mostra altro che fenomeni successivamente incatenati gli uni agli
struggere un movimento con la sua energia - e negò all'uomo questa altri, anche se - difficoltà caratteristica- incontriamo contraddizioni tra
capacità - . Precisamente, il fenomeno distruttivo, ovvero la malattia i vari scritti e la Critica della Ragion Pura. Perfino i'ESISTENZIALI-
propriamente detta, è tale solo un istante - se ci è concesso utilizzare SMO - secondo l'analisi del J.J. Ruiz - guarda all'uomo composto da
questo vocabolo - nel quale si verifica il cambio (dalla salute) 17 verso anima e corpo, come una parte di Cosmo, nelle sue relazioni con gli
l'altro stato di esistenza, la malattia. altri esseri creati e che s'interroga sul proprio significato.
In quest'insieme di citazioni, abbiamo cercato di omettere i
II- La similitudine deve essere fondamentalmente dinamica, poi- giudizi più conosciuti dei grandi talenti nei quali l'Omeopatia trova
ché i'ANALOGIA è in relazione alla qualità delle cose. Quando si spazio per la sua Filosofia. Non arriviamo neanche a Paracelso: piut-
inizia l'analisi speculativa della ragione umana, si avverte questa con- tosto presentiamo differenti punti della storia del pensiero filosofico
dizione o posizione generalizzata in tutto il creato: nell'apparente diffe- che sono, ciò nonostante, anche un magnifico supporto per la nostra
renza di tutti gli esseri c'è l'innegabile somiglianza che conferisce unità dottrina nella sua essenza.
all'insieme.
Ancora Aristotele afferma, quando parla della sostanza come ma- Ci colpisce la forma, poiché è la manifestazione delle qualità de-
teria e forma, che l'insieme di tutti gli esseri è come una scala che va gli esseri sul nostro intelletto. Luomo la imprime nella memoria o
dall'essere che possiede solo la prima, fino alla forma pura o spirito, nella sua AFFETTIVITÀ, terzo elemento del suo dinamismo. Ed è
all'Assoluto. PLATONE con il suo mondo delle idee, sviluppa il con- esattamente nelle forme che troviamo le somiglianze poiché in esse
cetto dell'identico e del diverso - che sono simili in quanto a natura - e risiedono le differenze.
stabilisce l'anima del mondo come la forza che sostiene il creato e lo Le qualità infatti sono solo quelle; e sono sempre le stesse con
trasforma in una copia dell'Idea, rivelando così un altro fondamento diverso ordine -e perfino con "direzioni" opposte.
del principio universale di Analogia e Somiglianza. BACON, colui che
sublima la natura, dice: Tutte le cose del mondo sono intimamente Lanima dà forma al corpo, perché l'anima imprime la qualità. E l'ani-
collegate. SPINOZA: La differenza tra il mondo dei fenomeni mate- ma minerale è differente dall'anima vegetale, dall'anima animale e da
riali e di quelli spirituali non si oppone alla dimostrazione che in en- quella umana, ma sono simili.
trambi ci sono collegamenti e causalità. LEIBNIZT spiegando le sue
monadi dice: la loro armonia d'insieme è prestabilita da Dio, la loro Lanima imprime la qualità e tutte le qualità sono persistenti, per
armonia reciproca è fin dal principio e l'una dipende dall'altra. HE- questo sono le stesse qualità. Come nelle particelle atomiche di "elementi"
GEL considerando il pensiero fondamentale, il concetto dell'essere, va molto diversi, la loro azione è finalizzata alla persistenza, anche in quelle
dal non essere al divenire: ovvero il giungere ad essere, che appartiene che per loro natura radiante o radioattiva, sembrano essere destinate alla
tanto all'uno [non essere] 18, quanto all'altro [il divenire] 19 , e così ogni scomparsa, si perdono, certo, ma per tornare ad incontrarsi.
fenomeno per sua stessa limitazione, non è altro che un momento del
La lista che realizziamo con quest'analisi, mostra differenze per
17 N .d.T. quanto riguarda gli attributi dei singoli esseri e una forte somiglianza
18 N .d.T.
19 N.d.T.
circa la loro essenza. Per questo si arriva a concepire la vita come SO-

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STANZA SEMPLICE. Per lo stesso motivo si ha l'idea di Dio come La MALATTIA è un riflesso della salute poiché è sempre UNO STA-
della sostanza più semplice. Egli, si dice, è OGNI VOLONTA, non ha TO DI ESISTENZA ma in senso distruttivo.
parti, è Unità, per questo È prima di ogni cosa e da LUI tutto parte.
Egli volle - gli piacque - manifestarsi, e il risultato fu la creazione. La salute è libertà e equanimità, solo quando l'uomo è sano, è
Questa creazione però resta legata al suo Creatore e questo legame è di LIBERO nel pensiero e nella ragione e capace del miglior giudizio. La
riconoscimento e dipendenza verso quest'ultimo. Luno crea manife- sofferenza della malattia, il dolore nello stato acuto così come la con-
standosi e questo prodotto ha necessariamente -nella concezione pos- seguenza della disfunzione in quello cronico, lo legano al suo corpo,
sibile dell'uomo - le caratteristiche del creatore, perché il creato deve
alla sua materialità e invalidano o deformano il suo pensiero e il giu-
essere'. in relazione al creatore. E questo legame o dipendenza dell' Uno
20 dizio; seppur soltanto per il tempo nel quale non si inizia il processo
con il due [creato] è contemporaneamente del tutto Somigliante all'
di GUARIGIONE che è la tendenza naturale verso questo precedente
Uno e al Due. È il terzo angolo del triangolo simbolico. Il creatore, Il
stato di salute (Natura Morborum Medicatrix) - così come gli elementi
creato, La natura che sostiene il creato. Così anche l'uomo in misura
materiali si disintegrano per ricostruirsi. - Ciò che è importante con-
minore: l'anima, il corpo, la forza vitale. Il primum movens: DIO, il
siderare qui è che la guarigione È IN RELAZIONE ALLA malattia, e
suo VERBO, la relazione costante del riflesso che è il Figlio rispetto
la malattia è in relazione all'individuo, cioè, IN RELAZIONE ALLA
al Padre - riflesso nel senso di copia, di identità - lo SPIRITO Santo.
SALUTE. Così otteniamo che i termini SALUTE, MALATTIA,
SAN TOMMASO lo spiega così: - concedetemi la sintesi - Dio
GUARIGIONE, racchiudono concetti o entità del tutto SIMILI in
comprende sé stesso perché è ogni intelligenza, al comprendersi si rea-
lizza il VERBO che è paragonabile al Padre e ne ha lo stesso essere e la relazione alle loro QUALITA.
stessa essenza, dato che in Dio l'essere e l'atto di comprendere sono la
stessa cosa. E nel comprendere se stesso, Dio si ama poiché egli è tutto Il Santo di AQUINO dice: Dipendendo da Dio, l'essere di tutte
il bene , ed il bene compreso è amabile di per sé e in Dio. E corrispon- le cose, è necessario che la causa della pluralità di queste cose venga
de all'amore che si chiama SPIRITO e SANTO, poiché è il Sommo da Esso. È necessario che ogni agente produca, per quanto possibile,
Bene. Dio è ogni forma di amore e gli corrisponde ogni amore, giacché qualcosa di simile ad egli, ma essendo impossibile che le cose create da
risiede in Egli stesso, come l'oggetto amato risiede nell'essere che ama. Dio potessero somigliargli fino alla bontà divina in quella semplicità
Chiariamo qui - senza contraddirci - altrimenti questo saggio po- nella quale esse esistono in Dio, è stato necessario che quello che è Uno
trebbe risultare mediocre o inaccettabile, che l'Omeopatia non racchiu- e semplice fosse rappresentato in modo differente, affinché la diversità
de una dottrina basata esclusivamente sulla Metafisica; ma senz'altro delle cose - l'insieme - imitasse a suo modo, la perfezione divina. Que-
troviamo un collegamento con tutte le vie dell'investigazione umana, sto è il principale fondamento della Legge di Analogia. E conclude
così nel piano del pensiero, così nel piano sperimentale e "positivo" (Perché Cristo volle morire?) ... Poiché l'uomo incorse, a causa del pec-
cato nella necessità di morire e di SOFFRIRE NEL SUO CORPO E
III- La similitudine in Medicina. NELLA SUA ANIMA, Cristo volle prendere questi difetti per riscat-
Credo che possiamo sintetizzare questi ragionamenti riguardo la tare il genere umano. SOFFRENDO LA MORTE per i nostri peccati
salute, la malattia e la guarigione. PER LIBERARCI DA ESSA. ABBIAMO QUI LA PIÙ PERFETTA,
Luomo esiste in salute, esiste in senso costruttivo. NELLA PIÙ SUBLIME REALIZZAZIONE DEL SIMILIA.
Consideriamo ora il Rimedio - Il medicamento È o CONSISTE
20 N.d.T.
nel suo dinamismo; dinamismo medicamentoso che è proprio di ogni

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LA H OMEOPAT!A EN EL M uNDO
LA H OMEOPAT!A EN EL M UNDO

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sostanza medicinale, che ha la sua individualità corrispondente :dli' VI - RICERCA ED EVIDENZA DEL SIMILLIMUM
sue qualità essenziali, qualità che sono precisamente quelle richics tt' Il risultato, la sua migliore applicazione, la sua evidenza
dall'organismo malato. - Nell'ordine universale avvertiamo questa 1w
cessità di corrispondenza. - I.:ANALOGIA tra elementi lontani nel cre Al Congresso Spagnolo di Medicina Omeopatica,
ato, molto diversi in ordine e specie ma senza dubbio completament ç
alla XXVII Riunione della Lega Medica Omeopatica Internazionale.
simili sul piano dinamico. Attenzione: è proprio nel dinamismo me
1. La ricerca impone la migliore disposizione del raziocinio, senza
dicamentoso del minerale o del vegetale, apparentemente molto lon-
tano dall'uomo, che si realizza IL SIMILE E CORRISPONDENTE, fretta, con un desiderio di comprensione fraterna e di utilitarismo
necessario a quest'entità umana, per conservare la sua PERSISTENZA universalizzante.
Poiché dobbiamo captare l'anomalia del malato, nel
in qualità intellegibili. IL DARE o il perdere e il PRENDERE o l'
riconoscimento di ciò che è vulnerabile nel nostro essere, nella
incontrare nel Tutto dinamico che costituisce l'essenza o struttura del
nostra psiche, osservando tutte le possibili attitudini o manifesta-
creato. Ed è solamente attraverso la Somiglianza, che raggiungiamo il
riconoscimento di parti, anche molto distanti, ma che SONO SEM- zioni dell'uomo.
PRE predisposte e vicine, cioè dirette od orientate dove sono necessa-
rie per un motivo di equilibrio universale. 2. Intervenire in un tempo opportuno nel biologico come nello psi-
chico e nell'ambientale.
Poiché l'azione terapeutica realizzata "poco primà' come
Concludiamo questo breve saggio - realizzato specificamente per
"poco dopo" può rendere nullo lo sforzo biologico. Questo vuol
questo gruppo selezionato di pensatori Omeopati - in questo modo:
dire, che si deve comprendere e stimare il momento biologico che
IN ACCORDO CON IL PENSIERO UNIVERSALE CHE vive il soggetto.
DIRIGE I.:UMANITA. LA SIMILITUDINE DELLA MALATTIA
MEDICAMENTOSA CON LINFERMITA NATURALE, DEL 3. Cercare l'uguaglianza sintomatica patologica-patogenetica. Ossia,
MEDICAMENTO CON IL MALATO, DELLA SALUTE CON faremo in modo che la totalità dei sintomi del malato, rientri al
LA MALATTIA E CON LA CURA, SI REALIZZA COME I.:ESI- massimo grado nelle possibilità del medicamento.
STENZA, SUL PIANO DINAMICO.
4. In seguito faremo una stima psicosomatica dell'individuo dinanzi
alla possibilità del probabile simillimum. Questo implica la dedu-
zione, attraverso il nostro personale sistema di arte-scienza, delle
possibilità della forza vitale del nostro malato, di fronte al poten-
ziale ben studiato del nostro farmaco.

5. Questo ci porta alla scelta della potenza. Potenziale energetico,


medicinale, il più indicato al caso specifico.
Dato che, ogni potenza è di per sé un medicamento di

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LA H OMEOPATfA EN EL MUNDO LA HOMEO PATfA EN EL M UND O

certo diverso, benché molto simile a quelli che costituiscono le 9. Verifichiamo il Simillimum: a) - Con l'induzione sintomatica. b)
altre dinamizzazioni, dobbiamo raggiungere la scelta del medica- - Con la deduzione patogenica:
mento nella dinamizzazione più adeguata. La richiesta psicodina- Scelto il rimedio, quasi sempre con l'aiuto di un Re-
mica dell'individuo particolare, sarà senza dubbio più simile a una pertorio, sayremo costatare nella materia medica che si copre la
determinata forza o potenza medicinale. TOTALITA sintomatica, che non resti fuori uno solo dei sintomi
utili, validi o fondamentali del nostro malato, nella sua attualità,
6. Prima di somministrarlo, riconosceremo ed elimineremo "ciò che nella sua ascendenza o origine. Questo vuol dire che il Simillimum
può essere d'ostacolo alla guarigione", "quando il medico conosce dovrà essere corrispondente al miasma, alla costituzione, al malato
afondo gli ostacoli che si oppongono al ristabilimento della salute considerato nella sua integralità.
e sa distruggerli e separarli".
Così come indica il maestro: ostacoli igienici, ambienta- 10. Dopo la somministrazione.
li, di condotta. Se non possiamo educare, igienizzare, in modo Impariamo sempre ad aspettare senza precipitazione e senza ne-
conforme alla natura, se non sappiamo guidare in modo adeguato gligenza. Dobbiamo riconoscere che il processo curativo ineludi-
ad una Etica dialettica e pratica, il medicamento sarà inutile. bile, se abbiamo saputo riconoscere ed applicare il Simillimum,
avverrà con: rettifiche, eliminazioni, aggravamenti.
7. Ricettività del paziente. La necessità del simillimum deve essere Il rientro completo di ciò che era anomalo, ritorno al
evidente: organica, volitiva, integrale. ritmo del benessere fino alla disposizione all'eugenetico, ovvero,
Così come un alimento impone la necessaria disposizio- fino alla migliore disposizione verso il trascendente.
ne dell'organismo per assimilarlo, così il Simillimum deve essere Così l'uomo ha la possibilità di tornare all'ordine che implica la
adeguato alla DISPOSIZIONE psico-biologica. Bisogna stimo- salute, al benessere che obbliga nuovamente ad ubbidire alle nor-
lare il desiderio di salute, bisogna riconoscere la capacità organica, me, riacquista la possibilità di percepire al massimo e di confon-
dersi con il tutto. Il ritorno della possibilità di universalizzazione
deve essere intuita la capacità vitale. Il medico deve cercarla anche
dell'individuo, costituito dalla guarigione attraverso il SIMILLI-
all'interno del caos; per esempio nelle psicopatie. La tecnica di
Hahnemann è attuale e soddisfa tutte le posizioni del medico e MUM.
ci permette di riconoscere questa disposizione alla salute, tanto
"~igiene non è altro che l'imitazione di ciò che fa la forza vitale
nello spirito quanto nel corpo e nella forza vitale.
con lo scopo di mantenere libera da ostacoli la sua attività''
8. Il Simillimum nella purezza del farmaco. Il medico deve conoscere Dr. Higinio G. Perez,
il suo arsenale medicamentoso come il suo malato, con la massima Filosofia della Medicina.
sicurezza.
Non invano il Maestro preparava personalmente i suoi
rimedi. Nella pratica moderna, con la perdita di questo vantaggio,
almeno vigiliamo, stimoliamo e conviviamo professionalmente
con i nostri fornitori.

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LA HOMEOPAT!A EN EL MU NDO

VII - PROFILASSI NEL SENSO HAHNEMANNIANO22


Al XXI congresso del centro omeopatico di Francia,
Maggio-Giugno 1962

Stimabili colleghi:
Dinanzi all'innegabile tendenza della medicina a prevenire la malat-
tia anziché curarla, è necessario riconoscere a nostro giudizio tre cose
fondamentali:

1. La ragione che spinge la medicina a prevenire le malattie


2. Come l'Omeopatia interpreta la Profilassi
3. Come si può realizzare la profilassi all'interno dell'Omeopatia

1. La ragione che spinge la medicina a prevenire le malattie


La difficoltà di ottenere una completa guarigione di fronte a una
vera malattia, è la ragione giustificatissima che ha avuto la medicina in
tutte le epoche per cercare di prevenire la malattia, oltre alla naturale
lotta contro il dolore e la sofferenza.
È del tutto adeguato e coerente provare ad allontanarsi dal cammino
della distruzione e della morte.
La vita è pienezza e ritmo, l'esistere individuale incluso nell'esistenza
universale, il vivere piacevole. Questa possibilità però, implica una li-
mitazione ed un condizionismo. La nostra propria natura ci impone
dei limiti al benessere ovvero è dalla nostra costituzione e dalla funzio-
nalità che ne risulta che dipende la corretta soddisfazione delle nostre
necessità. Dove inizia l'eccesso o il difetto, in queste soddisfazioni ci
sono i limiti e, d'altra parte, il benessere è certamente condizionato,
poiché deve sottostare al ritmo. E il ritmo, è flusso e riflusso, è già una
limitazione di corrispondenza tra due movimenti che nel biologico
segnalano lo sviluppo e l'evoluzione. Se l'esistere si fa al di fuori di
questo ritmo, diventa insoddisfacente per modalità impropria, per la
sua mancanza di armonia e corrispondenza con gli altri esseri, che sono
soggetti e dipendono, come tutto il creato, e come noi stessi dobbiamo

22 La Homeopada en el Munda - ano 12-IX 1961- 1962 nums 1 y 2

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LA HOMEOPATIA EN EL MUNDO LA HOMEOPATÌA EN EL M UN DO

dipendere e sottostare, all'euritmia dell'insieme. Il nostro essere ha le- bi, tossine, virus, etc., così come le cause di tipo morale, contrarietà,
gami forzati e necessari di continuità e somiglianza con gli altri esseri dispiaceri, delusioni, etc., sono prodotti nell'uomo da egli stesso. La
della nostra stessa specie e con tutti gli altri, attraverso gli elementi che relatività di cale conclusione è più nel senso dell'affermazione, mentre
ci sono più vicini, verbi gratia quello con cui ci alimentiamo, con i risulta molto incerto sostenere il giudizio opposto.
nostri familiari o coloro che amiamo e nei quali ci sentiamo continuare Quale altra ragione spinge la medicina a cercare di prevenire le
e dei quali l'assenza o la presenza sono determinanti per la nostra vita. malattie? È indubbio che se il medico avesse la sicurezza di curare, non
Così, senza dubbio, siamo legaci all'aria per l'ossigeno. Essendo fatta diciamo tutte le malattie ma solo quelle curabili, non avrebbe timore
di qu(;:st'ultimo, diventa parte del nostro sangue e dei nostri tessuti at- di confrontarsi con queste. Siccome in tutti i casi questa possibilità
traverso una trasformazione momentanea, con l'acqua che assimiliamo non è raggiunta se non a rischio della vita del malato e c'è sempre il
ed espelliamo che così passa dall'essere al non essere parte del nostro rischio di fallimento, il medico preferisce non intraprendere questa
organismo e del nostro essere etc., etc.. Così come siamo legaci in lotta nella quale può essere facilmente sconfitto. Se in aggiunta a que-
forma continua o meno al nostro ambiente, al nostro cavallo o all' au- sto, come già abbiamo anticipato, esiste il lodevole desiderio innato
tomobile così come alla nostra poltrona preferita, nello stesso modo nell'uomo di evitare il dolore dei suoi simili, è ancora più appropriata
l'uomo deve sentire la dipendenza al tutto, come intuisce la sua dipen- l'idea di evitare le malattie.
denza da Dio. Per questo, come abbiamo detto, il suo esistere è limita- In quest'ultimo è incluso il ragionamento del volgo e della me-
to e condizionato, limitato al pieno soddisfacimento, questo significa dicina corrente. Vediamo ora ciò che insegnano i maestri medici, da
completa soddisfazione delle sue necessità, e condizionato dal ritmo Ippocrate e a volte anche da prima, fino ai giorni nostri.
che è il movimento all'interno dello spazio che gli viene assegnato, gli La malattia è costituita da una serie di fenomeni che implicano difesa,
lasciano o che ha nel suo ambiente e nell'universo in generale. ricostituzione e persistenza.
Questa è la realtà sottostante alla nostra libertà e, da questa for- La malattia risulta così, al posto di un nemico, una necessità per
ma di coesistenza, dobbiamo dedurre tutto ciò che riguarda la nostra la vita. Nel miglior senso sappiamo bene che rappresenta il riaccomo-
condotta. damento consecutivo allo squilibrio e alla serie di fenomeni per mezzo
La malattia che è il risultato dello squilibrio con il nostro ambiente e dei quali l'organismo vivo ostacolato, leso o alterato dall'agente morbi-
dapprima, con il nostro ambiente interno, che si traduce per questo in geno, intraprende un riadattamento delle sue funzioni nelle sue diverse
malessere e sofferenza, è pertanto derivata diretta o mediata della nostra organizzazioni per raggiungere la sopravvivenza e continuare a vivere.
condotta. [uomo, in generale, produce il suo benessere o malessere, la La malattia è uno sforzo meraviglioso, organizzato perfettamente con
sua sofferenza e questo avviene in relazione alla sua condotta. La malat- molteplici fenomeni visibili e molti altri insospettabili, che riscattano
tia è in base alla sua condotta, in base al suo vivere. Lo stato di esistenza questo organismo nel quale si presentano, da un declino fatale al quale
in malattia, è in base allo stato di esistenza in salute. Riducendo i termini lo portarono le cause patologiche, e lo riportano alla verticalità costi-
otteniamo che: la malattia è conforme alla salute, d'altronde è di facile tutiva della salute. Questo accade quando i nostri giudizi precipitosi
dimostrazione che l'uomo produce la sua malattia con la sua salute e in iniziali svaniscono con l'intervento della nostra intelligenza dinanzi la
relazione ad essa. continua verifica dei molteplici cambiamenti, adattamenti e condizio-
Siamo molto lontani dall'accettarlo, ed il pensatore moderno quanto ni che determinano l'esistenza di tutti gli esseri organizzati. Otteniamo
l'antico coincidono in questo, considerando la malattia come qualco- così che dopo una riflessione analitica cambia il concetto di malattia
sa di strano ed estraneo all'individuo. Gli agenti morbigeni, micro- "temibile" in malattia "desiderabile".

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LA HOM EO PATfA EN EL M UNDO
LA HOMEOPATfA EN EL M UNDO

separatamente possono avere lo stesso ruolo determinante del batterio


La causa morbosa e l'agente morbigeno sono stati fino ad ora
patogeno ma, sempre, assolutamente come questo, sono condizionati
i vocaboli che nascondono le abiezioni più odiose e tetre per l'essere
dall' effettiva base della patologia che è il fattore costituzionale (fondo
umano. I.:uomo pensa che senza di esse sarebbe felice e che vivrebbe
miasmatico) e la sua derivata obbligata: la condotta. Senza questi due
come in paradiso.
fattori, la reale malattia non può verificarsi, si avrà un'imitazione più
Solo che di questo fantasma delle cause morbose esiste soltanto
o meno superficiale, più o meno falsa, ma non una malattia reale con
un vero e proprio fantasma.
Cosa c'è in realtà dietro questi vocaboli? E qual è il vero significa- fondo patologico che la renda persistente.
to che; comportano?
2- Come l'Omeopatia interpreta la Profilassi.
All'interno del pensiero volgare le cause della malattia sono: i bat-
La profilassi ha un significato o un valore relativamente condizio-
teri, i parassiti, i virus e gli ultravirus, esseri microscopici ed ultrami-
croscopici che sono in agguato dell'uomo. Questo pensiero è falso ed nato dal concetto di malattia.
Conoscendo ciò che conduce alla malattia, l'omeopata cercherà
altamente dannoso. I microbi, virus e ultravirus non sono stati creati
l'eliminazione del miasma come ciò che è più adeguato per evitarla.
per lo sterminio dell'uomo, piuttosto è l'uomo che li trasforma in ma-
Ovvero la guarigione della malattia costituzionale ereditaria, per evita-
teria morbigena sebbene sempre condizionati all'attitudine dell' am-
re la sua ineludibile manifestazione in forma di affezioni acute.
biente.
Questa è certamente una terapia causale poiché se ci prendiamo cura
La malattia è sempre e in tutti i casi corrispondente all'organi-
e modifichiamo in modo conveniente la vulnerabilità dell'organismo,
smo e all'individuo nel quale si verifica. Gli esseri parassiti o com-
potremo sottrarlo all'attacco al quale fatalmente è esposto. Qui il con-
mensali con l'uomo, sono presenti in questo, secondo i suoi differenti
cetto di profilassi è uguale a quello della scuola antica, il procedimento
stati di esistenza e partecipano nello stesso modo alla nostra salute o
però è sempre diverso. In questa si vuole "fabbricare" anticorpi specifi-
alla nostra malattia. Se sono di un malato portano certamente la ma-
ci contro l'agente determinante al quale si dà la qualifica di efficiente
lattia in sé (virulenza) che può determinare (contagio-relativo-) e mai
e, con queste difese estranee, preserva, anche se forse in modo parziale
produrre "per sé" uno stato patologico sempre simile e, quando inter-
e temporaneo (sieroterapia), o meglio, obbliga e forza l'organismo ad
vengono su un ambiente condizionato a tal fine (attitudine morbosa,
elaborare queste difese specifiche con un'efficienza che di certo sarà più
predisposizione). In altre parole possono produrre lo scatenarsi di una
in accordo con la natura dell'individuo che le produce, rispetto all'a-
serie di fenomeni ampiamente preparati dall'organismo, fenomeni
gente morbigeno con il quale dovrà confrontarsi .. . E per ognuno di
che possono avere luogo localmente a causa dell'adeguata energia con-
questi agenti morbigeni, dovrà ripetersi la richiesta di sforzo organico
tenuta in questo batterio o virus, oppure verificarsi da qualsiasi altra
energia complementare, scatenatrice di questi fenomeni già preparati (vaccinoterapia).
In queste circostanze, l'individuo, e non solo l'organismo, è fisio-
nell'organismo in virtù di molteplici fattori ambientali e soprattutto di
logicamente e biologicamente affaticato e necessita di essere sottopo-
condotta ed ereditarietà. Senza la condizione ereditaria (miasma-dia-
sto a nuovi e successivi trattamenti o vaccinazioni tanto per il tempo
tesi), la condotta sarebbe fatalmente diversa. Essendo conforme alle
necessario (sempre approssimativamente supposto) quanto di fronte
tendenze ereditate, questa condotta determina la falla che genera la
ad ogni "nuovo" agente patologico che appare o si riconosce periodica-
vulnerabilità o il superamento della resistenza dell'organismo. È il "fo-
mes peccati" della nostra biologia. Tutto questo può essere favorito mente.
Se questo procedimento fosse realmente efficace, se si conseguisse
dall'ambiente morale, temporale, igienico, etc., etc., fattori che anche

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294
LA H OMEO PATIA EN EL M UNOO LA HOMEO PATIA EN EL M UNDO

un miglioramento certo dell'uomo, ovvero della specie uomo, con le D'altra parte, l'omeopatia sa che nei suoi rimedi c'è uno stimolo
vaccinazioni e altri procedimenti di uso preventivo, con la sconfitta adeguato ad ogni infermo affinché si verifichino in modo migliore e
di queste malattie delle quali vantiamo la scomparsa come il vaiolo, più veloce questa serie di fenomeni che costituiscono la malattia, e da
l'uomo che vi sopravvive, dovrebbe uscirne più sano, e invece ciò che questo punto di vista, la possibilità di una corretta profilassi è relativa
è certo è che ne esce indubbiamente più malato. Si giudichi la qualità come relativa è la necessità di profilassi per una malattia costituita da
di quest'ulteriore tempo di vita che dice di aver raggiunto l'uomo. fenomeni precedentemente impiantati e imposti dalla costituzione or-
[omeopata cerca un altro obiettivo, segue il cammino già segna- ganica, e per abbondare diciamo: da fenomeni prestabiliti dall'eredità
lato. Con i suoi rimedi costituzionali e strettamente individuali cerca e fin dall'inizio della vita di ogni individuo (l'organismo fa le sue malat-
a
riesce stimolare integralmente l'uomo nella direzione delle sue reazioni tie e gli imprime le loro caratteristiche).
biologiche (non solo organiche) che sono sempre salvatrici dell'indivi- Osserviamo che questa conclusione non appartiene solo all'O-
duo e dalla specie. Inoltre, ciò che è di suprema importanza, sono cen- meopatia, ma a tutta la dottrina medica attuale di ordine generale.
tralmente considerate e utilizzate le sue manifestazioni mentali. Sono le conclusioni di pensatori medici.
Entrambi i procedimenti possono fallire, in particolare "natura
non facit scientia de individuo". 3 - Come si può realizzare la profilassi all'interno dell'Omeopatia.
Pertanto, che l' allopata malgrado i suoi vaccini o l'omeopata con i suoi "Prevenire le malattie è questo il principale obiettivo della medicinà'
globuli falliscano nella loro profilassi non è la cosa più importante. [Omeopatia cerca la profilassi, certamente come medicina costi-
Osserviamo gli esiti. [esito della profilassi pseudo isopatica della tuzionale e antimiasmatica, per determinare una migliore evoluzione
medicina tradizionale, si raggiunge senza modificare né correggere i della specie umana.
fattori costituzionali di questo individuo debole, con delle tare e per La raggiunge anche attraverso un'igiene basata sulla moderazio-
questo vulnerabile e predisposto, che, liberato da questo annichilimen- ne e nell'adeguata convivenza e facendo provenire l'equilibrio soma-
to, continuerà a vivere tra i suoi simili e per i suoi simili in forma più tico o organico, sociale o collettivo da quello mentale o psichico
o meno trascendente alla società. Ed evidentemente quest'esistenza, e dell'individuo. Il Maestro Hahnemann nei suoi paragrafi dal 100 al
pertanto la condotta di questi individui, sarà determinata dalla loro 104 stabilisce la tecnica da seguire per le affezioni epidemiche all'in-
morbilità contenuta. Contenimento che si realizzò solo nel piano or- terno dei canoni omeopatici. Questi sono basati nei suddetti concet-
ganico tra gli elementi cellulari o figurati, ma somatici. ti generali che abbiamo cercato di riassumere: la considerazione della
D'altra parte, sapremo che le reazioni immediate che osserviamo malattia integrale e di quella costituzionale come base e causa più ef-
in tutto l'organismo sono solo iniziali o intermedie rispetto ad altre ficiente dell'affezione acuta e soprattutto della predisposizione. È una
successive che dovranno compensarle. La mente sublima, accentua o tecnica basata sull'osservazione minuziosa di ogni individuo nella sua
si fa propizia nelle sue corrispondenze alle tendenze non consentite massima individualità. Anche se si tratta di un'epidemia, anche delle
al soma (da qui il concetto di salute come equilibrio psico-somatico). più frequenti malattie acute o eruttive, l'omeopata deve assoggettarsi
Si incontrerà nel mentale, ciò che abbiamo impedito nel corpo, ma lo strettamente all'individualizzazione, che è la condizione fondamental-
troveremo complesso, complicato, sfigurato e profondamente impian- mente differenziatrice dell'Omeopatia rispetto a qualsiasi altro sistema
tato. Ecco ciò che è tragico, temibile, e condannabile dei vaccini. terapeutico.
Chi non vuole vederlo è per la paura che impone la verità a coloro i Lindividualità applicata alle affezioni epidemiche è anche esem-
quali vivono nella menzogna. plificativa dell'impossibilità del medico di fare prescrizioni di carattere

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LA HOM EO PATfA_fil_EL M UNDO
LA HOMEOPATfA EN EL M UNDO

generale basandosi soltanto sul nome o sulla designazione arbitraria alimentari, il sociale, l'emozionale collettivo, le abitudini, etc., che gli
che le patologie fanno dei malati attraverso qualche diagnosi, secon- siano aggressivi. Nell'attualità segnaleremo le radiazioni, le alterazioni
do le caratteristiche più considerevoli di un malato o di un insieme alimentari, la frenesia nel vivere, etc. Questo vuol dire che l'epidemia
di infermi. In tutti questi casi, il procedimento è all'apparenza ina- sarà il risultato di questi due fattori. La malattia epidemica è grande-
deguato, dato che ogni essere ha un modo particolare di produrre la mente, come abbiamo già dedotto, simile a quella di un individuo e
sua sofferenza e allo stesso tempo richiede necessariamente una terapia deve essere ricercata e curata nella stessa modalità con la quale si pro-
specifica. cede su quella particolare di un singolo individuo. Luomo individuo
La prescrizione di cure preventive come dei rimedi, basati sugli si trasforma nell'uomo generico, ma sempre con le particolarità di
effetti generali di un miasma acuto o, in altre parole su una causa mor- ogni gruppo in convivenza.
bigena sull'insieme degli uomini è, apparentemente, molto approssi- I..:unità della dottrina medico-omeopatica si dimostra ancora una
mativa. È carente e relativamente utile nonostante le sua medicazione volta in questo caso e si deduce facilmente l'indicazione hahnema-
sia la più corretta possibile. niana ortodossa relativa all'epidemia: trovare nella somma delle carat-
Si impone la necessità di particolarizzare all'interno di questa generali- teristiche individuali, la serie di fenomeni che fanno riferimento alla
tà, e la tecnica hahnemanniana è come sempre la più corretta e meglio sofferenza della collettività, nelle loro modalità e nel loro psichismo
ragionata: raggiungere il riconoscimento del genio epidemico ovvero dispersi, le caratteristiche ambientali impresse, e dedurre la condotta
del gruppo di peculiarità che caratterizzano questo miasma acuto e che della società o del gruppo umano che produce la sua epidemia come
di certo ha una relazione obbligata con i miasmi cronici. atto aggiuntivo e determinato della convivenza alla quale è soggetta.
Il miasma acuto, anche con l'aggiunta del simbolismo di un mi- Per questo, ogni epoca dell'umanità ed ogni condizione sociale di vita
crobo, rappresenta la somma delle condizioni patologiche, ossia il ri- è stata caratterizzata nella storia della medicina da connotati epidemici
sultato delle anomalie dell'esistenza che più o meno coincidono in un che rivelano la sua assoluta concordanza con la vita di quell' epoca e
gruppo determinato di individui predisposti precisamente a queste per con le caratteristiche dell'uomo di questo tempo. È facile riconosce-
le loro condizioni ereditarie o acquisite di tipo persistente, costituzio- re il predominio di qualcuno dei miasmi di Hahnemann in queste
nale o miasmatico, con l'aggiunta dei fattori determinanti ambientali. differenti tappe dell'umanità. Il medicamento omeopatico preventivo
In altre parole è la relazione di sofferenza corrispondente a una relazio- selezionato così, è già un rimedio adeguato al fondo miasmatico che
ne di coesistenza. si rivela. È inevitabilmente della sua stessa natura. La serie epidemica
Il miasma cronico come sappiamo è la base oppure la tara ere- Sintomatica, recuperata con la tecnica della clinica-omeopatica, in-
ditaria o patologica, accumulo tossinico che portiamo tutti come pro- clude necessariamente il fondo diatesico o miasmatico che le ha dato
dotto degli errori di condotta e di vita dei nostri ascendenti, con la forma. Per tutto questo, la profilassi omeopatica è la migliore per il suo
splendida aggiunta che procurano le terapie aggressive e di soppressio- avvicinarsi il più possibile alla particolarità.
ne successive: (terapia effettivamente allopatica, enanziopatica, vacci- Un ultimo aspetto della profilassi nel significato effettivo, si
nazioni, etc., tutto ciò che rappresenti o costituisca antinaturalità nel riferisce all'ambito prenatale. Se la madre ed il padre si curano con
quale pertanto ci sarà: per primo, la base essenziale dello stesso con in il metodo omeopatico preventivamente ed in modo opportuno, o
fattori diatesici o miasmatici prevalenti e, per secondo, ciò che aggiun- almeno al principio o durante la gestazione del nuovo essere, esiste
gono i fattori ambientali determinanti, nei quali è incluso tutto ciò una maggiore possibilità di operare nel migliore dei modi con qu esta
che circonda o è in contatto con il malato: come l'atmosfera, i prodotti terapia costituzionale, poiché la gravidanza è il periodo più adeguato

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LA HOM EOPATfA EN EL MUNDO
LA HOMEOPATfA EN EL M UNDO

terapeutico, il profilattico più efficace in ogni caso.


per l'eliminazione delle tossine e degli elementi miasmatici, influendo
Cerchiamo di sintetizzare le idee esposte nei seguenti termini:
contemporaneamente sull'organismo della madre e del suo prodotto.
Se teniamo presente che HAHNEMANN è considerato anche
La profilassi, verificandosi all'interno dei canoni omeopatici, è alta-
mente dimostrativa della superiorità del nostro metodo rispetto a tutto dalla scuola allopatica dei nostri giorni, come un maestro della medici-
ciò che è conosciuto. Per esempio: un apporto maggiore di vitamine e na che segnalò nuove condotte all'interno dell'igiene, e se in qualità di
di minerali, oppure un trattamento specifico contro un'infezione de- omeopati ricordiamo l'importanza capitale che l'igiene ha per la salute
terminata (sifilide per esempio) che prova la medicina tradizionale, è, anche prima e ancor più durante la terapia, è indispensabile che siamo
nella ,maggior parte dei casi sommariamente carente e discutibile. E la fedeli ai precetti del Maestro di Meissen che segnala con insistenza la
terapia omeopatica, benché non sia prodiga di miracoli, che assicurino devozione alla vita semplice, alla natura e al teismo come fondamenti
un esito assoluto, applicandola sugli stessi casi, per la sua qualità di dell'ordine di condotta umana e di conseguenza come base indispen-
medicina costituzionale ed integrale, ci offre la possibilità più certa sabile della salute e del benessere.
di operare nel modo più opportuno in questa profilassi prenatale che
costituisce la migliore opportunità fisiologica e biologica.
Nonostante ciò che abbiamo esposto, l'importanza che si dà realmente
alla profilassi e all'igiene, è molto relativa e, quasi come se si costringes-
se i dipartimenti di sanità dei diversi paesi o popolazioni ad applicarla.
Resta ridotta a precetti di igiene, di prevenzione da contaminazioni
e contagio. Si lascia invece molto al margine il ruolo fondamentale
della coscienza dell'individuo, dalla quale dipende la possibilità di
benessere e salute. Cosi, anche quando nei congressi, simposi e al-
tre assemblee mediche s'insiste sul mentale e nella sua preponderante
importanza, il professionista lo dimentica nel momento della pratica.
Accade frequentemente che la teoria di sintesi e di generalizzazione
della medicina tradizionale, sia magnifica ed in perfetto accordo con
l'omeopatia, ma nel momento della sua applicazione si contraddice
palesemente ed in modo ostensibile. Per giustizia diremo che anche tra
gli omeopati accade lo stesso: si dimentica la meravigliosa dottrina a
favore della facilità terapeutica, per pigrizia nella ricerca o nella clinica
oppure carenza di tempo. La differenza d'errore nei due campi è, tut-
tavia, molto grossa: nella scuola antica c'è la mancanza di una terapia
che risponda alla maggior parte delle esigenze dell'individualizzazione
clinica.
Negli omeopati -"ibridi"- (non nell'Omeopatia) la mancanza è
esclusivamente dovuta all'impreparazione o incapacità del medico. Il
buon omeopata seleziona con fedeltà ai suoi canoni ed al suo arsenale

301
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LA H OMEOPAT (A EN EL MUNDO

VIII -ALCUNI CASI DI REUMATISMO23


e un messaggio ai congressisti della L.M.H.I.
Comunicazione al Congresso triennale
della Lega Medicai Omeopatica Internazionale
nella sessione di luglio del 1965 a Londra,
in relazione ai temi segnalati.

PREMESSA: Dati i tempi stretti ed il regolamento del Congres-


so che intendo rispettare, mi si consenta di presentare questo breve
lavoro in forma di premesse. È risaputo che il termine "reumatismo"
è anacronistico, ambiguo e pertanto improprio. Più accettabile è, or-
mai da tempo, l'inclusione di diverse affezioni all'interno del comune
denominatore di ARTRITI, al quale si pospone un aggettivo che le
determina meglio: così c'è l'artrite gonococcica, gottosa, reumatoide,
tubercolosa, degenerativa o neuropatica ed altre che testimoniano la
molteplicità delle denominazioni che caratterizzano la nosografia e la
nosologia tradizionali. Incessante preoccupazione di rendere un'entità
il più possibile concreta per farle corrispondere un trattamento speci-
fico in accordo con la dottrina o l'operare della scuola dominante.

Al contrario nella scuola Omeopatica, dove il concetto di malat-


tia non può limitarsi alla considerazione "del o degli" organi lesionati
o alla forma delle lesioni, né tantomeno al presunto agente eziologico;
ma dove questo concetto di malattia è integrale, comprendendo l'in-
dividuo intero nel quale la psiche darà sempre la prova più certa ed
importante del disturbo dinamico da cui dipendono tutti i fenomeni
somatici ed apparenti - il REUMATISMO, non è altro che un termine
del lessico medico che ci da una minima idea di una forma della con-
dizione umana.

Quando in un' artrite, che nella patologia si attribuisce ad una


possibile infezione sebbene indeterminata e pertanto sulla quale si teo-
rizza soltanto in base alla sua eziologia, nella nostra scuola sappiamo,

23 La Homeopacfa en el Mundo - aiio 14-15-Xl 1964-1966 nums 1 y 2

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LA HOMEOPATfA EN EL MUND O
LA HOMEOPATfA EN EL MUNDO

quanto meno per le caratteristiche mentali e generali presenti nell'in-


pre più di lavorare, minzione con dei dolori pungenti come aghi nella
dividuo nel caso dato, che si tratta di un sicotico predominante, gono-
regione dell'ipogastrio che si espande fino all'uretra; urina con nebulo-
coccico o meno, oppure di uno psorico, o di un sifilitico predominante
sità, emissione sommamente difficoltosa soprattutto all'inizio, inson-
e soprattutto sappiamo che abbiamo la possibilità di curarlo trovando
il simillimum più adeguato. nia per gli stessi dolori e qualche altro sintomo che come voi avrete
senz'altro capito, indicano PULS. Grazie alle informazioni forniteci
Molto prima delle ultime deduzioni sulle patologie rispetto alle
dal malato sapevamo che aveva sofferto un'uretrite con scarica, proba-
affezioni con artralgie, il buon omeopata sapeva già perfettamente che
bilmente di tipo gonococcico e che era stata "curata con antibiotici",
alla sqa produzione concorrono le tre grandi diatesi hahnemanniane.
appena 3 mesi prima, somministrammo soltanto una dose di 1000 ac.
Il Maestro Hahnemann non ha sbagliato nulla nel suo insegnamento,
e nell'arco di un tempo inferiore alle 24 ore, si presentò nuovamente
a dispetto di coloro i quali si impegnano nel trovarvi anacronismi ed
la scarica uretrale e la sintomatologia che era stata soppressa quando
inesattezze. In diverse e ripetute occasioni a partire dal paragrafo 40
miglioravano i sintomi artritici reumatoidi. Senza alcuna altra dose,
del suo Organon, ci segnala che la causa fondamentale delle con-
scomparvero tutti i fastidi in generale, e in modo completo esattamen-
dizioni persistenti si deve ad un miasma cronico, alle grandi diate-
te all'undicesimo giorno. Caso sicotico predominante, certamente con
si che egli, geniale, avrebbe segnalato, descritto e insegnato in modo
l'imprescindibile base psorica.
impareggiabile, a curare con una tecnica che sembra eterna. Non ci
Altro caso che ricordo di artralgia o reumatismo è quello di un anziano
stupisce minimamente quindi che l' artropatologia moderna elenchi
farmaceutico allopata, di certo impiegato in un grande ospedale e che
un gran numero di condizioni da considerare quando approccia lo
soffriva periodicamente lievi dolori articolari, e più tardi dolori intensi
studio delle artriti, all'interno del quale incontriamo dall'acromegalia
nella zona dei reni nella quale ebbe, tra le altre diagnosi, quella di litiasi
al lupus, dalla sifilide alla linfogranulomatosi, fino alla psoriasi e all' eri-
renale.
tema polimorfo, passando per il lipocele, l'isteria, e gli avvelenamenti
I medicamenti allopatici che ricevette variavano certamente, ora
medicamentosi. In termini di lessico omeopatico questo significa, in
diretti all'episodio di dolore o meglio ai sintomi artritici, ora a quelli
ordine di enumerazione inverso: dalle condizioni con chiara predomi-
digestivi. Quando mi consultò sotto terribile dolore di "colica renale",
nanza psorica, a quelle in cui emerge quella sifilitica, a quelle in cui si
per il probabile transito di un calcolo il quadro era di Lyc. e cedette in
evidenzia maggiormente quella sicotica, - quest'ultima la principale a
modo perfetto con una dose di 200 c.
determinare le artriti - fino alla mescolanza delle tre, condizione la cui
Abbandonando il trattamento, mi chiamò diversi mesi dopo quando
intensità ha dato origine a un'affezione chiaramente degenerativa. In
si ripetè il quadro e dopo ancora quando si ripresentarono vecchi sin-
tutti i casi la presenza evidente di questi miasmi è la base o la causa
fondamentale della condizione. tomi reumatoidi, con un diverso quadro mentale e di sintomi generali
e locali, con presenza di ematuria e cilindruria ed altri sintomi di tipo
Argomentiamo ora con degli esempi: Un calzolaio si presenta a
Rhus tox. medicamento, che anche diede risultati benefici immedia-
consulto con questi sintomi principali: Paura con aspetti diversi, della
ti e spettacolari. Ciò che voglio segnalare qui con questi casi, è che
sua malattia, di qualche disastro, di stare da solo, della gente, ansia
entrambi replicarono sotto gli effetti del rimedio costituzionale una
con timore, umore con tendenza al pianto, timidezza, sensibilità ai
sintomatologia che era stata soppressa arbitrariamente e in modo in-
cambi di temperatura che allo stesso tempo gli fanno cambiare umore,
debito dalla medicina allopatica. Sintomatologia nella quale l'episodio
aggravamento con il calore e il riposo, pallore, dimagrimento, gonfiore
reumatico costituì solo una tappa, ora considerabile ora insignificante
progressivo delle articolazioni che nello specifico gli impediscono sem-
per l'infermo, però mai un'entità sufficiente per l'analisi e la prescri-

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LA HOMEOPATIA EN EL MUNDO
LA HOMEOPATIA EN EL MUNDO

zione dell'omeopata che deve saper cercare il fondo che comporta la giorni,dei quali solo uno trascorse a letto).
totalità sintomatica e il miasma, per conoscere lo stadio e l'ordine di Continuò a sentirsi bene, solo con le emorroidi che tendevano ad
questo fondo costituzionale che modulerà la reazione e pertanto il pro- uscire, sebbene senza dolore, durante le evacuazioni . Fino a che 35
cesso terapeutico e quello curativo. giorni dopo torna ad avere una ematuria e qualche fastidio di bruciore
Altro caso di Puls. con l'aggiunta dell' aspetto cronico che lo con la minzione. Lurinocultura evidenzia principalmente abbondanza
rende più patente, è quello di un uomo di 46 anni, robusto, sangui- di piociti e alcuni cilindri ialini anche se con normalità nei valori degli
gno, altezzoso, irritabile, impaziente, tagliente o breve nell'esprimersi elementi organici ureici, una nuova dose di Puls. 1OM. che fece spari-
-di certo un alto funzionario- che sembra continuamente disgustato, re tutti i sintomi dell'infermo fino ad oggi.
caloroso, al quale somministrammo una dose di Sulph. 200c., e pro-
ducemmo, e per questo ringraziamo Dio, un cambio totale della sua
persona, stando a ciò che sorpreso ci manifestò. I fastidi gastro-intesti- MESSAGGIO AL CONGRESSO TRIENNALE DELLA
nali, sparirono in pochi minuti, e non tornò a sentirli. Continuò a star LEGA MEDICA INTERNAZIONALE OMEOPATICA
bene per diversi mesi e dopo si presentò nuovamente, con un carattere NELLA SESSIONE DI LUGLIO DEL 1965 A LONDRA
molto diverso, "vivendo come lo era stato molto tempo prima'' ottimi- IN RELAZIONE AI TEMI TRATTATI
sta, allegro, felice, accusando però un leggero fastidio di bruciore du-
rante la minzione che gli ricorda quello che presentava quando soffrì 1. La Medicina tradizionale o allopatica si affanna sempre più con
di pielonefrite, non gli si diede rimedio. Alcuni giorni dopo dichiarò mezzi maggiori per scoprire e definire le entità nosologiche.
che il bruciore durante la minzione era più intenso, che si riscontrava Ad ogni malattia corrisponde un farmaco specifico e così
sangue quando terminava l'emissione, nell'ultima parte, e non durante facendo crede di risolvere il problema medico e terapeutico.
tutte le minzioni, alcuni dolori nell'ipocondrio destro, era stato un po'
indolente, depresso, alternando con allegria. Presentava secchezza alla 2. La scuola medico-omeopatica, perenne nella sua clinica integrale
bocca ma senza sete, emorroidi che uscivano durante l'evacuazione ma del malato, stabilisce una tecnica singolare con un preadattamento
senza dolore, per i suoi sintomi e i precedenti, gli prescrissi Puls. 1Om. duttile alla persona.
DU. La ricerca del sintomo nella sua manifestazione più pro-
Il giorno seguente dovetti visitarlo al suo domicilio per aggra- fonda come nella più lieve, lo conduce alla terapia specifica indivi-
vamento del quadro con · febbre di 39°, dolore generale del corpo, duale ovvero al rimedio "simillimum" al caso specifico.
soprattutto della zona dei reni, rachialgia, nausea, urina frequente, con
bruciore e a suo dire, tutto il quadro che ebbe un anno e mezzo pri- 3. Dinanzi l'agente causale o determinante, batterio o virus, la scuola
ma quando gli diagnosticarono la pielonefrite, la sua urea nel sangue antica si adopera per elaborare difese del o per il proprio organi-
era di 48.4, nell'urina di 23.8, emoglobina considerevole, significati- smo per preservarlo.
vi e abbondanti piociti (imprudentemente gli avevo dato la dose per Così, si moltiplica sempre più il numero di vaccini ai
somministrarsela al domicilio ed egli la divise in 2 dosi che prese con quali l'uomo deve ricorrere per cercare di liberarsi dalle malattie.
intervallo di circa 12 ore, assumendo la seconda dose quando iniziò a
sentirsi peggio, dovetti somministrargli una dose di Rhus tox. 30 c. e 4. Lomeopata sa attraverso la sperimentazione pura e grazie alla pra-
dopo 48 ore una di Phos. 30c. con la quale terminò la reazione in 3 tica che il medicamento simile è il miglior mezzo per stimolare le

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LA HOMEOPATIA EN EL MUNDO
LA HOMEOPATIA EN EL MUNDO

difese più specifiche di un caso determinato o un "caso medio" o voci (soppressione/guarigione) ancor prima che si producano al-
con il genio epidemico. terazioni somatiche.
Come tutti i medici, il lettore sa che queste difese cura-
8. Immunità, allergia, anafilassi, anergia, etc, sono termini inventati
tive sono condensate nell'enunciato del Vis medicatrix naturae.
che pretendono di sottoscrivere una forma di reagire dell' organi-
smo, quando rappresentano solo un singolo aspetto di questa
5. Considerando la sintomatologia caratteristica di un'entità nosolo-
reazione in circostanze condizionate. La malattia, come la guari-
gica come norma, si avverte immediatamente il rischio di cadere
gione, rappresentano una fenomenologia molto complessa nella
i,n errore tanto per la variazione di manifestazione della propria
quale rientrano tutte queste forme di reazione e molte altre ancora
éntità nosologica nell'uomo, quanto per la qualità dello stimolo
necessario secondo l'idiosincrasia dell'individuo. senza denominazione.
Si osservi che i grandi lavori di ricerca e analisi su questa
Così, nella pratica della medicina tradizionale, una for-
come su molte altre materie, approdano ad una conferma di ciò
mula è ottima per alcuni, e nulla per altri, mentre un'altra similare
può essere utile per questi e fallire per gli altri, accade la medesi- che la dottrina omeopatica ha sempre insegnato.
C'è qualche omissione in queste scoperte operate dall'O-
ma cosa con i polifarmaci specifici pseudo-omeopatici di "formula
meopatia, giustificate dalla sua scarsità di mezzi economici e, so-
magistrale".
prattutto poiché volta per volta sta comprovando la verità che
6. Ciò nonostante, apparentemente si raggiunge la guarigione in for- contiene.
me diverse e con differenti formule incluse quelle eteropatiche,
9. La vita moderna piena di super-eccitazioni, è propizia ai disturbi
isopatiche, allopatiche, empiriche, o "casalinghe" sempre che la
della mente: stress, aggressione, angoscia, frenesia nel fisico come
natura le superi : Natura Morborum medicatrix.
nello spirituale, tutto si riflette nelle reazioni supreme della mente.
Queste cure spontanee o di facile aiuto sono quelle che
Le caratteristiche dei 3 grandi miasmi, che si succedono
entusiasmano gli ingenui praticanti di metodi "fai da te", ai com-
nell'umanità, imprimono a questa umanità la forma dei suoi avve-
plessisti e coloro i quali praticano tutti i tipi di metodi credendo
nimenti storici. Avvenimenti che definiscono e segnalano recipro-
di curare quello che è solo un aspetto evolutivo necessario dell'in-
fermità miasmatica, o meglio solo uno dei differenti episodi della camente epoche e miasmi dominanti.
malattia acuta.
10. Il medico omeopata dinanzi al malato e alla malattia, deve esse-
re prima di tutto un pensatore che comprende l'essere umano in
7. Le "guarigioni" apparenti possono, comunque, comportare il peri-
forma integrale nei suoi diversi aspetti: nelle sue aspirazioni, nella
colo reale e danno irreparabile o definitivo, quando si sopprimono
sua condotta, nella sua TRASCENDENZA, e considerare queste
così con rimedi allopatici e con altri apparentemente "omeopatici",
qualità conformemente ad un modello di normalità che sia mode-
sintomi di eliminazione o che mantenevano il precario equilibrio
razione e costruzione; ovvero, volontà, raziocinio e sentimento in
interno di uno stato miasmatico. Questa soppressione non tarda nel
produrre uno squilibrio molto più fastidioso e pericoloso. equilibrio e armonia con il TUTTO.
Questo è quello che ha insegnato ed insegnerà sempre
Il valido omeopata sa percepire, specialmente nella men-
l'Omeopatia unica, l'Omeopatia di Hahnemann, classica o or-
te come in tutta la profondità dell'uomo, questi perniciosi equi-

o
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LA HOMEOPAT!A EN EL M UNDO
LA H OMEO PATIA EN EL MU NDO

todossa; libera dalle mode e dalla ridicola ambizione di imitare


questo continuo fluttuare nelle teorie e nelle pratiche della vecchia IX- :EOMEOPATIA E LE AFFEZIONI
scuola. "INFETTO-CONTAGIOSE"24

Messico, D. F., anno 1965. Non posso fare a meno di porre tra virgolette la frase "affezioni
infetto-contagiose", poiché il criterio dottrinale medico-omeopatico,
dopo un'attenta analisi delle condizioni cliniche, afferma che questi
possono dividersi solo in ciclici e non ciclici e che è impropria la deno-
minazione riferita alla supposta eziologia che continua ad essere tanto
discussa e messa in dubbio.

I microrganismi possono essere correttamente considerati all'in-


terno delle cause secondarie, coadiuvanti o determinanti delle patolo-
gie, però mai come causa essenziale o efficiente.

I disturbi acuti sono il risultato delle patologie miasmatiche o


croniche secondo il più geniale concetto hahnemanniano; (si vedano
i lavori precedentemente pubblicati in "LA HOMEOPATfA EN EL
MUNDO") per discutere il quale, e non diciamo per discuterlo; bensì
tanto solo per comprenderlo, è necessario aver capito completamente
e correttamente la Dottrina dei simili.

Tuttavia è possibile dimostrare facilmente, che la base dello stato


patologico e nello stesso modo la sua causa più profonda, essenzia-
le ed efficiente è la costituzione; condizione diatesica o miasmatica
dell'organismo, rappresentata all'interno della Patologia Generale,
dalle attitudini morbose o predisposizioni, ciò che costituisce il fatto-
re principale nella generazione di malattie (vere e proprie patologie e
non, indisposizioni o infortuni); e cl' altra parte che i fattori eziologici
che contribuiscono alla formazione delle patologie lavorano dinamica-
mente come dinamicamente operano le medicine nell'uomo relativa-
mente sano, attraverso le patogenesi della sperimentazione pura e per
lavorare come rimedi nell'uomo infermo in virtù della LEGGE DEI
SIMILI.
Quando il medico non molto convinto, si trova per la prima

24 La Homeopacia en el Munda - ano Il julio-agosco 195 1 num 4

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LA HoM EOPATfA EN EL MUNDO
LA HOMEOPATfA EN EL M UNDO

permetto di fare qualche considerazione particolare in ognuno dei casi,


volta di fronte a un caso di cosiddetta infezione, non può fare a meno
che fu ciò che mi ha portato a presentarlo.
di sentirsi insicuro dei medicinali nei quali non può riconoscere virtù CASO NUM. 1. - Scheda V-2. Serie Jdel mio archivio.
specifiche o "battericide"; soprattutto, ripetiamo, se le sue conoscenze
sull'Omeopatia non gli danno la fiducia nell'effetto dinamico di que- Generalità: Bambino H.F.N. Messico, D.F. studente 14 anni.
sti, e si affanna ad utilizzarli "fisiologicamente" o in forma specifica alla
Caratteristiche fisiche: costituzione media, un po' rachitico; promi-
condizione.
nenza ossea marcata; bruno chiaro, espressione vivace; sopracciglio
folto; viso quadrato; eredità sicotica-luetica latente; tipo costituzionale
Se però non dimentica che il rimedio realmente omeopatico e,
pertanto, effettivamente efficiente si può trovare solo per la somi- medicamentoso: Silicea.
glianza della patogenesi con il quadro sintomatico completo, senza Caratteristiche mentali: Vivace irritabile, impaziente, notevolmente
prendere in considerazione, se non in modo secondario, (nell'aspetto abulico, distratto, notevole precocità di memoria e attitudini artisti-
terapeutico), il nome della sofferenza così come la sua fisiopatologia
e la sua relativa patogenia, se gerarchizza in modo corretto i sintomi, che.
eliminando pregiudizi, e sa stimare l'effettività degli stessi, catalogati Patologie precedenti: Prematuro, tendente ad affiizioni bronchiali,
precedentemente, sarà in grado di trovare il medicinale più adeguato. parassiti intestinali, stati depressivi moderati, trattamenti allopatici,
Questo è il "simillimum", che somministrato opportunamente e nella vaccinato varie volte durante l'infanzia, ha sofferto di vaiolo, tratta-
dose adeguata, farà la "meraviglià' di restituire al suo infermo lo stato mento omeopatico positivo.
di normalità, eliminando la totalità sintomatica, così oggettiva come all'inattività, al minor sforzo fisico, delicato,
soggettiva, negativizzando le reazioni del laboratorio ed eliminando Tendenze incoscienti:
tutto ciò che sia anormale. cagionevole.
Tendenze coscienti: alla musica, alla pulizia, al darsi da fare severamente.
Come finale di questo preambolo ai seguenti casi clinici, devo ri-
cordare che non dobbiamo mai dimenticare il risultato finale di tutto Trattato nell'aprile del 1948 con Sil. 1OOOc. Migliorato relativa-
il trattamento, che deve portare alla salute completa e certa e non solo mente nel suo stato generale nel dicembre dello stesso anno, presenta
accontentarci della cessazione rapida delle manifestazioni o sintomi sintomi febbrili ed intestinali e (per assenza del medico omeopata di
affiittivi del paziente che, nella maggior parte dei casi, sono una piccola famiglia), a causa di una prescrizione avventata di un collega che utiliz-
evidenza dell'effettiva patologia miasmatica che li genera. zò la polifarmacia, fu chiamato un famoso medico allopata specialista,
che, per i sintomi clinici e per le prove di laboratorio, diagnosticò una
Quanto, quanto guadagnerebbe l'umanità, se tutti i medici te-
nessero sempre presente la realtà della Psora e le sue molteplici mani- febbre tifoide.
festazioni! Si succedono le prescrizioni sopprimendo a poco a poco i sinto-
mi, e 16 giorni dopo l'inizio della condizione clinica, successivamen-
I seguenti casi clinici, sono una piccola e varia esposizione di te ad una trasfusione che si rese necessaria, fu dimesso. Due giorni
un'esecuzione esclusivamente omeopatica. dopo, l'infermo subisce una ricaduta senza motivazione apparente ed
Senza pretendere di mostrare alcuna novità per i colleghi omeopati, immediatamente si stabilisce un quadro allarmante. Il medico torna a
a parte coloro i quali stanno iniziando o quelli che sono scettici, mi

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LA HOMEOPATIA EN EL MU NDO
LA HOMEOPATIA EN EL MU NDO

hemgb. Gli si somministra una dose di Lyc. 200c. In una settimana il


prescrivere; il paziente si aggrava, la diagnosi è difficile per l' alterazio- miglioramento dei sintomi è completo; alcuni giorni dopo una nuova
ne del quadro sintomatico tanto che il medico sospetta una malaria; biometria conferma la normalità assoluta. La dieta utilizzata durante
elude la responsabilità e non torna a visitare il suo paziente nonostante l'affezione febbrile, non appena lo consentì il paziente, fu di frutta, le-
le ripetute chiamate. Due giorni dopo il ripresentarsi del malessere, gumi cotti, marmellate, carni magre, gelatine e atole. Ciò che è degno
il quadro che trovo è il seguente: esaurimento effettivo; prostrazione; di essere preso in considerazione, è che, con l'aiuto di Dio in questo
(nonostante la giovane età del paziente); pallore generale dei tegumen- caso realmente disperato, l'infermo gravemente esaurito e con i sinto-
ti; cefalea con aggravamenti parossistici in concomitanza della bassa mi soppressi antipaticamente dalle droghe allopatiche, poté tronare al
temperatura. Angustia; irritabilità, impazienza, e tuttavia, necessità di suo stato di salute normale solo grazie al potere altamente dinamico
stare :disteso sul dorso. Temperatura con grandi oscillazioni. delle potenze omeopatiche opportunamente amministrate, in una del-
Il mattino, quasi in stato di collasso, 35° C pallore estremo con le condizioni tipicamente infetto-contagiose.
cerchi azzurri intorno gli occhi; respirazione impercettibile, polso de- CASO NUM. 2. -Avendo la necessità di sintetizzare ancor di più
bole e lento, sguardo fisso; esaurimento profondo. l'esposizione dei casi da discutere, questo che è il secondo, corrisponde
Via via che il giorno avanzava, manifestava brividi che gradual- ad un altro caso di tifoide trattato interamente con l'Omeopatia, che
mente diventavano convulsivi e si accompagnavano ad aumento della si sviluppa completamente in due settimane in un bambino di 8 anni.
temperatura, e a dolori osteocopi e sudorazione anch'essa graduale; Diatesi psoriaca dominante, con tendenza alle affezioni gangliolari, ai
notevole rachialgia. parassiti intestinali, all'attività mentale ed all'inattività fisica. Pallido,
moderatamente scrofoloso . Tipo mongolico moderato. Il 22 giugno
Al tramonto la temperatura arrivava ai 41 gradi, con delirio "far- del corrente anno i sintomi che presenta sono: silenzioso, depresso,
fugliante" ed inquietudine ansiosa. tendenza a stare in disparte, temperatura di 37,5° C, leggera cefalea e
brividi. Gli si somministra Gels. 6c. Sembra che i sintomi siano iniziati
Lingua con tartaro bianco spesso e a tratti giallognolo, costipa-
due giorni prima. Il 24 la temperatura si abbassa durante la sera, lingua
zione e inappetenza completa. Una dose di Nux v. 200c. chiarisce il
moderatamente saburrale, bianca, la tendenza a stare disteso persiste,
quadro in 24 ore. Mutando lo stato della lingua, le evacuazioni e tutti
inappetente e costipato, senza evacuare, dolore alle gambe, piagnuco-
i sintomi si inquadrano in Rhus tox. che fu necessario somministrare
in forma frazionata alla 200c. ogni 30 minuti per la durata di 4 giorni loso e di malumore.
e poco più, con minore frequenza, in modo tale che a distanza di due Nux v. 30c., 27 giugno la febbre continua, di tipo addominale,
giorni dall'inizio del trattamento, il quadro sintomatico si era stabilizzato; oscilla tra i 38,5° e i 40 gradi C, evacuazione liquida lienterica, gialla,
a distanza di 4 giorni il miglioramento era notevole e dopo 12 giorni i leggera cefalea aggravata dal movimento; irritabilità.
sintomi scomparivano nello stesso modo in cui erano iniziati. Si notò un
aggravamento medicamentoso il giorno successivo alla dose di Nux Bryon. 200c., 29 giugno. Leggero miglioramento generale, le re-
v. e all'inizio dell'assunzione del Rhus. Nei primi giorni di feb. del azioni febbrili con metodo di agglutinazione in placca di Huddleson
49, presenta alcuni dolorini reumatici delle articolazioni tibiotarsiche, danno: Tifico O I/120 tifico H 1/240. La temperatura oscilla solo tra
considerevole flatulenza dopo i pasti, un po' spaventato, altamente im- i 36 e i 37, 5°C, persiste la costipazione, l'evacuazione è dura e ogni 48
paziente, sensazione leggera di vertigine con calore al viso, sensazio- h., lo stato mentale è eccellente, desidera giocare e presenta appetito.
ne di sazietà immediata, una biometria di 3615,000 e 7.3501, 75%

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LA HOMEOPATÌA EN EL MUN DO

Bryon. 200c., 3 luglio. Lo stato del bambino è completamente nor-


male. Scheda I-37 Serie B del mio archivio. Bambino C.C.G. Analisi mente il medicinale omeopatico, che produrrà la migliore reazione
del prof C. Pérez Moreno. A mio avviso, ciò che è rilevante è la scarsa tanto immediata come consecutiva. Infatti attualmente il soggetto del
sintomatologia soggettiva, la rapida evoluzione (e non soppressione), e caso gode di ottima salute. Prove di laboratorio del Prof J. Origel S.
la poca gravità, tanto sintomatica quanto per i risultati di laboratorio, Reazione di Weill-Felix.
dei pazienti trattati correttamente con l'Omeopatia.
CASO NUM. 4. - Nel XXI congresso Medico Omeopatico Pana-
mericano, presentai questo caso con il seguente titolo: "Un caso di di-
CASO NUM. 3. - Sr. M.N.P., studente de la E. L. de H. de M.,
nel quale inizia una condizione febbrile tifica, intensamente congestiva fterite trattato con Hepar sul. c.", che a mio parere è molto interessante
cefalica, infettando le tonsille e la rinofaringe in generale, presentando per la somministrazione di sole due dosi di Hep. 200c. durante tutto il
sintomi che lo portano ad assumere autonomamente Bel!. 30c. due trattamento, che furono sufficienti per riportare allo stato di normalità
giorni dopo (il 12 aprile del corrente anno). Fui chiamato in virtù completa la Sig.na C.D.F. di 25 anni di Veracruz, Ver.
della persistenza della stomatite e della faringite. Si riscontra: febbre
alta di 40°C e rachialgia, qualche distensione addominale e costipa- Presentò tutti i classici sintomi di difterite. Inizialmente: irritabi-
zione, stato mentale di depressione, voglia di piangere, ansia per la sua lità, nostalgia, brividi, e leggero fastidio alla gola, il dolore si localizza
condizione, aggravamento dei sintomi durante la sera e la notte, urina nel lato sinistro della gola in generale, esteso all'orecchio dello stesso
rossastra sedimentosa; gli si somministra una dose di Rhus tox. 200c. lato, forte fastidio nella deglutizione con sensazione di corpo estra-
neo. [ispezione faringea evidenzia una piccola placca di dimensioni
Due giorni dopo persistono i sintomi ad eccezione dei dolori alla realmente insignificanti, che fa presupporre una banale tonsillite fol-
rachide. Gli si somministra Lyc. 200c. Il miglioramento si stabilisce licolare, stato mentale di grande abbattimento; la nostalgia e l'elevata
immediatamente e nei giorni successivi perdura solo una leggera flatu- sensibilità all'ambiente freddo mi portano a prescrivere una dose di
lenza. L'urina giallognola-rossastra e la temperatura con piccole oscil- Hep. 200c.
lazioni tra 36,5° e 37,5°C, gli altri sintomi sono scomparsi in modo
graduale ma rapidamente. Le evacuazioni sono pallide, tendenti al Il giorno successivo: maggiore fastidio nella deglutizione, tem-
bianchiccio. Quattro giorni dopo la temperatura varia solo tra 36,5 a peratura di 38,5°C con tendenza all'aumento, disfagia quasi totale,
37 gradi e per questa persistenza si effettua la seguente analisi: al l 8° prostrazione, assenza completa di appetito, notevole infiammazione
giorno dall'inizio della condizione clinica segnalando positività 1: 100 dei gangli del collo, in particolare quelli della regione soprascapola-
Proteus OX19. Il paziente, come già è stato detto, quando arrivarono re: nonostante tutti i sintomi elencati la paziente si sentiva meglio, i
i risultati del laboratorio era completamente ristabilito da più di una sintomi mentali erano scomparsi ed aveva voglia di alzarsi ed uscire.
settimana, e non ebbe necessità di nessun altro medicinale. Ciò che Lispezione evidenziò membrane grosse di un bianco sporco, contorni
è degno di nota in questa esperienza è che anche prima di stabilire irregolari, impiantate profondamente e, staccandone una piccola par-
la diagnosi nosologica (in questo caso, nonostante la mia probabile te, emissioni di sangue. I..:analisi microscopica corrispondente, esami-
disattenzione per non aver osservato inizialmente il paziente, ed averlo nata dal Prof J. Origel S., dimostra l'ampia presenza di germi difterici
trovato con il quadro clinico attenuato dall'assunzione di Bell.), si può di varie dimensioni, precisamente identificabili; l'auscultazione mostra
raggiungere la cura effettiva dell'infermo, amministrando opportuna- una notevole tachicardia ed aritmia. I..:aggravarsi di questi sintomi nel
corso della giornata, porta alla somministrazione di una seconda dose

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LA H OMEOPATfA EN EL MUNDO

di Hep. 200c. quando le sensazioni si fanno nuovamente fastidiose.


Due ore più tardi inizia una chiaro miglioramento presentando così CASO NUM. 6. - Bambina M.T.G., 7 anni. Sanguinea-linfatica.
24 ore dopo un quadro completamente attenuato con la sola presenza Ben sviluppata anche se di statura bassina, in base alla sua ereditarietà.
di una cefalea che cessa rapidamente con l'assunzione di Bell. 30c. Si presenta lamentando sintomi di dolore durante la deglutizione, feb-
bre di 38.5°C, brividi, dolore generale al corpo, sudorazione di alcune
Il quarto giorno dopo l'inizio del trattamento la paziente viene regioni, in particolare delle mani e della testa, cefalgia di tipo conge-
dimessa senza alcun fastidio. Fu osservata 7 mesi più tardi in completo stivo con qualche arrossamento del viso; timida e spaventata dalla sua
stato di salute. condizione clinica. Irritabile. L'ispezione mostra un'angina destra mol-
Ciò:che va osservato in questo caso è che, un medicinale poco racco- to voluminosa per l'infiammazione, con abbondante essudato mem-
mandato in questa tipologia di condizione clinica, ha operato in modo branoso bianco grigiastro, ben impiantato di consistenza fibrosa, la
perfetto, poiché indicato in accordo con la legge dei simili, senza dare tonsilla del lato sinistro si presenta meno infiammata e con solo alcuni
importanza al nome della condizione. Caso Ex-F-25. punti bianchi simili a quelli del lato destro ma meno impiantati, lin-
gua bianca e come ricoperta con evidenti segni dei denti.
CASO NUM. 5. - Si tratta di un altro caso di difterite che com- Le si fa un'analisi al microscopio e la diagnosi del tecnico di labo-
pare in una bambina di 11 anni e che fortunatamente viene portata ratorio Prof. C. Perez Moreno è la seguente: fuso spirilare di Vincent
in visita da me all'inizio della comparsa dei fastidi: temperatura bassa, ed abbondante flora aggregata costituita da batteri filamentosi, neisse-
dolore nel deglutire specialmente al lato destro, inappetenza e fiacchezza rie, pneumococchi e streptococchi. Questo fu lo stesso giorno in cui si
relativa, sudorazione alle mani. Tipo ghiandolare moderato, poco svi- presentò al consulto il 6 dell'agosto appena terminato.) La prescrizione
luppata fisicamente, l'esame clinico evidenzia tonsille arrossate e mode- fu di Bell. 6c. seguita da Mere. Sol. H. 6c. somministrato ogni 30
ratamente infiammate, un piccolo punto bianco caseoso, alito partico- minuti mentre scese la febbre. Il miglioramento si stabilisce dal giorno
larmente maleodorante, ultimo sintomo che, tenendo in considerazione successivo ed è progressivo sino al decimo giorno nel quale ripetiamo
la costituzione della piccola paziente, mi porta a inviarla al laboratorio il medicamento con maggior intervallo. Il dodicesimo giorno la bam-
del Prof. Origel S. che nell'analisi microscopica realizzata riscontra: pre- bina si presenta al consulto completamente ristabilita. I sintomi di
senza di bacilli <lifterei e pneumococchi. La prescrizione fu di Mere. 6c. dolore, e quelli che potevano implicare una gravità, per la produzione
somministrata ogni ora. Questo il giorno 21 giugno. Il giorno seguente di "focolai infettivi e tossici", hanno ceduto con una rapidità simile a
visito la piccola paziente che non presenta fastidi, la temperatura è di soli quella ottenuta con il trattamento antibiotico. È indubbio che il ri-
37,5°C e lo stato mentale di regolare benessere, le si osserva un leggero sultato finale, è ciò che deve interessare il medico valido, che non deve
arrossamento delle guance, al di fuori del suo stato normale e si lamenta mai accontentarsi di risultati apparenti, tanto più quando nascondono
di una leggera cefalea parossistica; le si somministra Bell. 6c. risultati finali ignoti o incerti. Scheda RT-6851/ del mio archivio.
Il giorno successivo 23 giugno, si sveglia pienamente bene.
CASO NUM. 7. - Sig. N.F., di 28 anni, impiego: calzolaio,
A mio parere, si evince il valore effettivo della terapia omeo- costituzione gracile, tipo astenico, temperamento linfatico, pallido,
patica che ha fatto "fallire" in solo due giorni un quadro di difterite anemico. Sostiene di essere stato curato per una gonorrea di tipo go-
comprovato con l'inizio della condizione. Scheda V-1 Oserie Jdel mio nococcica con l'applicazione di grosse quantità di penicillina e strep-
archivio. tomicina, una cinquantina di giorni prima. I suoi sintomi principali
sono: Sensibile, facile al pianto, pauroso, depresso, stato mentale che

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LA HOMEOPATiA EN EL MUNDO

si aggrava in serata. Lamenta gonfiore alle estremità inferiori, in parti-


colare a livello dell'articolazione del ginocchio e tibio-tarsica, special- cui viene visitata; il 5 giugno, circa 30 ore dopo la prima prescrizione,
mente del Iato sinistro, il gonfiore è limitato e, quando appare, interes- la febbre è sparita successivamente ad un'elevata sudorazione, gli altri
sa principalmente la sinovia. I dolori sono pungenti, come picchetti, sintomi persistono senza aumentare. Le si somministra Placebo. Il 7
di stiramento, sensazione di indolenzimento interno. Gli si prescrive giugno, le iperalgie sono scomparse e lo stato generale è migliorato,
una dose di Puls. 200c. il 7 novembre del 1950 giorno in cui si pre- incluso quello mentale, anche se persiste un umore altamente negativo
sentò a consulto. II giorno 11 dello stesso mese è migliorato nel suo con tendenza a lamentarsi, relativa freddezza dei tegumenti e tenden-
stato generale mentale e fisico; così come per i gonfiori, e' è bruciore za a restare distesa, assenza di appetito, debolezza alle gambe ed alle
uretrale con perdite bianche lattiginose, il bruciore si presenta dopo la braccia. Le si somministra Nux vom. 6c. Il 14 giugno sono scomparsi
minzione. Si presenta inoltre durante la sera. Gli si somministra Pla- tutti i sintomi dolorosi e la debolezza muscolare è migliorata in modo
cebo. II 25 novembre è migliorato quasi del tutto e si presenta per una considerevole. Lo stato mentale è quasi normale, ancora non cammina
nuova condizione clinica solo nell'agosto dell'anno successivo. Scheda da sola però ha bisogno che il padre la tenga per mano, entra da sola
RTA-71150 del mio archivio. È necessario evidenziare l'uso inadegua- nella sua culla. Tuttavia, tende a non muovere l'articolazione scapolo
to che si fa degli antibiotici senza neanche identificare i casi e per di omerale sinistra. Il 27 giugno il miglioramento è completo senza che
più senza che ci sia una base di identificazione che risponda scientifi- però ci sia tonicità nei muscoli della spalla sinistra, i cui movimenti
camente, non con la soppressione (più difficile da provare), né con la sono limitati anche se non in modo eccessivo. Due mesi dopo, i mo-
sospensione dei sintomi come in questo caso, ma unicamente con la vimenti dell'articolazione citata sono quasi completi e si riscontra una
specificità individuale che solamente si trova nella terapia strettamente tonicità quasi normale, non e' è deformazione percepibile e Io stato
hahnemanniana. Inoltre è una prova in più della Legge di Hering. generale della bambina è eccellente. Si continuò per circa 20 giorni la
somministrazione di Nux v. e un giorno, il 7 luglio (come 35 giorni
CASO NUM. 8. - Bambina M.B.O. di 2 anni. Tipo Psorico-lin- dopo l'inizio del trattamento) si presentò un leggero stato di catarro
fatico medicamentoso di Cale. Visitata al suo domicilio dopo che la
nasale con un lieve aumento della temperatura che scomparì in poche
medicina tradizionale le aveva somministrato per via parenterale le sue
ore con l'aiuto di Bell. 12X. Non appena poté, la si aiutò con delle
centomila unità di streptomicina ed avendo ottenuto solo un aggrava-
immersioni nell'acqua, facendo si che il movimento di questa all'in-
mento dello stato generale. I sintomi che riscontro, la cui diagnosi la-
terno del recipiente massaggiasse le sue estremità, quotidianamente
scio ai colleghi lettori, sono: febbre alta di 39°C, sudore profuso, note-
ogni mattina, bagni di sole e frizioni con sale da cucina setacciato sulle
vole fiacchezza e "debolezza" di tutto il corpo, che fu il sintomo che più
articolazioni deboli (secondo il consiglio di Farrington e per l'affinità
preoccupava i genitori (il padre è un noto cantante d'opera), tendenza
della patogenesi del medicamento). Le considerazioni le lascio a chi
a rimanere in una sola posizione, sul dorso, variabilità dell'umore con
vorrà farle. Questo, come tutti i casi precedenti, sono esposti in forma
prevalenza dell'irritabilità, pianto per qualsiasi motivo, paura della so-
incompleta ed imperfetta, con l'autorizzazione dei soggetti trattati o
litudine (che non aveva durante Io stato normale di salute) tenden-
dei genitori, rispettivamente e sono a disposizione degli studiosi. Non
za a stare con le ginocchia piegate, sempre contratta diceva la madre,
vi è alcuna novità in essi, giacché tutti i colleghi potrebbero raccontare
molto sensibile al tatto ciò che dimostravano le iperalgie e iperestesie
generalizzate, evacuazioni variabili, lienteriche, mucose o schiumose. casi di maggior o egual interesse, nei quali, come in questi, la terapia
Si verificano i riflessi rotulari e plantari che si presentano assenti. Le dei simili ci soddisfa a tal punto da non necessitare assolutamente di
si prescrive Sulph. 200c. in dose unica il 3 giugno del 1951, giorno in alcuna mistificazione relativa alla somministrazione dei medicamenti.
E neppure dell'utilizzo di alcun elemento estraneo o appartenente alla

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scuola medico-tradizionale, nonostante di apparenza pseudo-omeo-


patica o di "supporto" alla natura organica. Risultati che si possono
ottenere solo all'interno della più corretta ortodossia.

Come ultima considerazione sui casi trattati, dobbiamo dire che:


dopo l'eliminazione di questi quadri clinici, i diversi pazienti, potran-
no mostrare sintomi immediati o meno della loro affezione miasmati-
ca che richiederà certamente l'unico trattamento che potrà eliminarle;
questo è l'omeopatico. Tali sintomi, spesso non sono riconosciuti dal-
lo stesso paziente come alterazioni ben definite (principalmente quelle
di carattere psichico), mal' omeopata valido può riconoscerli e trattarli
nel modo migliore: il trascendente, che rappresenta il risultato dell'O-
meopatia pura.

IL LIBRO, ruoMO.
Dr. Renzo Galassi

322
IL LIBRO, LUOMO.
Comprai la mia copia della prima edizione italiana del libro,
pubblicata dal Cemon nel 1985. Riuscii a leggerla in 24 ore, la rilessi
più lentamente e con più attenzione cercando di percepire i risvolti
pratici di quanto affermava l'Autore. Lo lessi e lo rilessi, cercando di
estrapolare il contenuto e viverlo nella vita quotidiana. Iniziai a divi-
dere il mio mondo di conoscenti, amici, familiari e pazienti in 1, 2 e
3. Azzurro, giallo e rosso. Psorici, sycotici o syphilitici. Mi appassionai
alla lettura che il Maestro Proceso dava della Dottrina della Malat-
tie Croniche di Hahnemann, sembrava precisa, chiara e soprattutto
pragmatica. Dopo qualche tempo però, mi resi conto che il testo mi
aiutava a capire le dinamiche miasmatiche delle persone, a inquadrar-
le e talora ad adattarmi alla loro complessità patologica per meglio
interagire al fine di raggiungere l'empatia necessaria in ogni rapporto
terapeutico, ma che per applicare nella clinica il metodo miasmatico,
c'era bisogno di qualche elemento in più e fu per questo che intrapresi
una serie incessante di viaggi verso il Messico, dall'l989 al 2004, fino
cioè ad un anno prima della morte del Maestro Proceso.

Ogni anno spendevo le mie vacanze accanto a lui, a vedere le sue


visite, a chiedere come avesse letto un certo sintomo, perché lo avesse
catalogato psorico piuttosto che sycotico e perché avesse prescritto un
certo rimedio anziché un altro e con quale finalità terapeutica. Sono
stati anni di grande crescita personale, anni che mi hanno dato una
comprensione della medicina Omeopatica e della clinica più profonda
che, anche secondo il biografo di Hahnemann Richard Hael, è quella
che mira a curare, o quanto meno a riportare in latenza, la patologia
miasmatica individuale.

Devo ammettere che tra la lettura del presente libro, chiaro,


sintetico, molto didattico e l'applicazione corretta del metodo mia-
smatico nella clinica di tutti i giorni, c'è una grossa differenza. Perso-
nalmente, considerando la mia insufficienza, ho impiegato circa 7-8
anni a capire come muoversi nella grande varietà di sintomi dei nostri
repertori, come seriarli miasmaticamente, come leggere la materia me-
dica nell'ottica dei diversi "personoidi" (come li definiva il Maestro

325
Colombiano Nestor Riveros Valderrama), cioè dei raggruppamenti dei anche agli altri Miasmi e che non corrisponde a patologia conclamata,
sintomi della Materia Medica Pura in base alla natura Psorica, Sycotica ma ad uno stato di vita apparentemente "normale" anche se con qual-
o Syphilitica o ad una mescola degli stessi, creando così, all'interno del che piccola molestia che impedisce all'individuo di risplendere come
quadro di ogni medicamento, dei medicamenti completamente distin- la perfezione del Creato auspicherebbe.
ti fra di loro, come potrebbe essere l'immagine della Pulsatilla Psorica
o di quella Syphilitica. Questa "Macchià', per dirla con Herbert Roberts (1868-1940),
che offusca la vita "pienà' di quasi ogni individuo, deve ~ssere l' obbiet-
Un grande dono che posso dire di avere ricevuto dall'Alto è stata tivo principe di ogni terapia omeopatica "profondà'. E facile a volte
la possibilità di scrivere il libro sui sintomi mentali del nostro Reperto- curare e risolvere uno stato acuto anche grave, talora molto molesto,
rio come ca-autore con Proceso Sanchez Ortega; è stato un periodo in con i nostri rimedi ben scelti ed individualizzati, ma ben più difficile è
cui con frequenza ci sentivamo per chiarire dei sintomi. In quel tempo eradicare quella discrasia costituzionale che "torturà' la vita di ognuno
mi resi conto della profondità del suo pensiero e della grandezza del di noi, dall'inizio alla fine dei nostri giorni.
suo intelletto. Ogni volta rimanevo sorpreso da come potesse spiegare
in maniera logica e chiara qualsiasi alterazione dell'animo umano. Era Per questo è importante leggere e meditare questa preziosa opera
un vero "Sapiente". del pensatore, Maestro e clinico insuperabile Proceso Sanchez Ortega.
Questo libro, che non contiene la chiave di volta della Scienza Medica,
Il libro ''Appunti sui Miasmi" è senz'altro il frutto di molti anni contribuirà comunque a creare scompiglio interiore nel lettore, che si-
di riflessione dell'Autore, uomo di cultura enciclopedica che, attraverso curamente leggerà i fatti e le persone diversamente da prima. Mi sembra
l'analisi delle molte migliaia di casi da lui trattati, è riuscito a dare una un motivo più che sufficiente per trascorrere qualche ora in compagnia
descrizione sintetica delle tre diverse forme di vivere, di ammalare e di di uno degli ultimi Classici della nostra ineguagliabile Medicina.
morire, tipiche di ogni essere vivente, secondo la logica del Ipo, dell'lper
e del Dys. Un grazie di cuore al Cemon che, in un tempo difficile per le
sorti economiche e sociali del nostro Paese, ha deciso di intraprendere
È utile nella clinica di tutti i giorni immaginare l'essere vivente questo ulteriore sforzo editoriale per regalare alla comunità omeopati-
che entra in una sorta di alterazione del suo ritmo vitale, in seguito alla ca italiana, la seconda edizione di questo testo.
sua patologia cronica, ereditata e/o incrementata nel corso della vita,
verso la !po-funzione-trofia, la !per-funzione-trofia, o la dys-funzio- Macerata 2 Luglio 2015, anniversario della morte di Samuel
ne-trofia. Grazie a questa visione si comprendono con facilità le dina- Hahnemann e della nascita di Proceso Sanchez Ortega.
miche fisiche e mentali del paziente e si comprendono meglio le sue Renzo Calassi
difficoltà comportamentali senza entrare in eccessive interpretazioni o
Presidente della Liga Medicorum
speculazioni psicologiche che potrebbero farci incorrere nell'errore del
Homeopathica Internationalis 2013-16.
"pregiudizio" clinico, che tanto spaventava Hahnemann (§6 - Organon,
6• edizione: "l'osservatore senza pregi,udizi... ').
La bellezza del libro di Ortega risiede nella possibilità di applicare le
nozioni di Miasmatico alla valutazione e alla comprensione delle per-
sone non necessariamente ed evidentemente "malate". Grazie ad Hah-
nemann conosciamo il concetto di Psora Latente, che Ortega estese

327
326
INDICE
Biografia del Dr. Proceso Sanchez Ortega ........................................ 9
Lettera aperta, Prof A. Negro .................. ................................. ...... 16
Presentazione della I edizione italiana, Dott.ssa A. Rodriguez ......... 19
Prologo, Dr. D. F. Toledo ................................................................ 23
Avvertenza .................................................................................... 25
Introduzione ................................................................................ 27

CAPITOLO I. ............................................................................. 31
Il concetto hahnemanniano - Brevi citazioni di maestri
consacrati della medicina che hanno cercato di classifi-
care l'umanità in grandi gruppi con caratteristiche simili
derivate dall'identificazione di una patologia costituzio-
nale. - Trousseau, Pende, Viola, Kretscmer. - Il concetto
fondamentale della Patologia Generale

CAPITOLO II. ............................................................................ 39


Il concetto hahnemanniano della teoria dei miasmi - La
loro scoperta nella Clinica di Hahnemann. - Le soppres-
sioni come causa che determina uno stato patologico più
profondo. - Nozioni che danno fondamento alla teoria
della Psora. - Il concetto hahnemanniano di miasmi in-
dicato nelle sue opere fondamentali, Organon e Trattato
della malattie Croniche, come diatesi, discrasia, o predi-
sposizione.

CAPITOLO III . .......................................................................... 53


Condizioni per l'accettazione della dottrina miasmatica
- Per comprendere la teoria miasmatica in tutta la sua
profondità e trascendenza è indispensabile avere assimi-
lato completamente la filosofia medica hahnemanniana,
specialmente i concetti di salute, malattia, guarigione. -
Limportanza del Natura Morborum Medicatrix e del sa-
pere esattamente in che consiste il vero Simillimum. - Un

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paziente di mercurio che risulta di calcarea
sta dal profondo verso l'esterno.
CAPITOLO IV. ........................................................................... 61
Sintesi di ciò che alcuni grandi omeopati hanno pensato CAPITOLO IX........................ ................................................ ... 99
sui miasmi - Coincidenza con il significato che gli abbia- Relazioni illustrative dei miasmi nelle loro evidenti mani-
mo dato e che si dimostra nel presente studio. - festazioni cliniche, esposte da diversi colleghi che hanno
Il miasma malattia costituzionale. assimilato la nostra interpretazione e applicazione della
dottrina miasmatica di Hahnemann - Di uno psorico
predominante. - Di un sicotico predominante. - Di un
CAPITOLO V. .... ................ ........................................... ............. 69
Generalità sui miasmi. La base della loro classificazio- sifilitico predominante.
ne e identificazione: il difetto, l'eccesso e 1a perversio-
ne. Ricercati, riconosciuti e verificati come le alterazioni CAPITOLO X. ................ .. .. ...... .................. .... .. .. .............. .. .. .. .. 111
nutrizionali e fisiopatologiche che caratterizzano rispet- Affezioni degenerative e miasmi - L'uomo progredisce nel
tivamente la psora, la sicosi e 1a sifìlis hahnemanniane. suo "dominio sulla Naturà' distruggendo proporzional-
- Concordanza di questa identificazione con ciò che mo- mente se stesso. - Le affezioni degenerative sono sempre
stra la Patologia Generale, la Materia Medica e la Clinica. il risultato di mescolanze miasmatiche in attività. - Note
- Assegnazione di una tonalità ad ogni miasma. - Ap- cliniche che esemplificano i risultati delle mescolanze
plicazione della dottrina miasmatica nell'osservazione di miasmatiche in attività. - La diversificazione miasmatica
ogni essere umano. della mente umana in concordanza alla sua "civilizzazio-
ne", produce la condizione adatta alla degenerazione.
CAPITOLO VI.............................................................. ............... 79
La psora - Nozione fondamentale della Psora. - Il suo CAPITOLO XI . ......... ........ ................................ ....................... 125
migliore ritratto nella patogenesi di Calcarea. L'applicazione della dottrina miasmatica nella clinica
di ogni ammalato. - Illustrazione con referenza clinica. -
CAPITOLO VII. ............................ :............................................ 87 Tecnica di applicazione e sintesi di considerazione. - La
Sicosi - La sicosi considerata come il secondo miasma rotazione possibile della condizione miasmatica preva-
hahnemanniano. - Qualche approfondimento sulle ca- lente e la sua trascendenza.
ratteristiche della sicosi miasmatica hahnemanniana. -
Segni e sintomi generali della sicosi. CAPITOLO XII. ........................................................................ 135
Applicazione della dottrina miasmatica nelle affinità
CAPITOLO VIII. ........................................................................ 93 umane e nelle relazioni sociali. - Osservazioni nella cli-
La sifilis come terzo miasma nica e fuori di essa. - Esemplificazioni pratiche. - Com-
hahnemanniano - Caratteristiche più evidenti del mia- binazioni e relazioni di affinità o di sovrapposizione o di
sma sifilitico. - Malattia ulcerosa. La soppressione inna- continuità tra i predomini miasmatici psorici (1), sicosici
turale di questa, genera il miasma sifilitico che si manife- (2) e sifilitici (3).

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331
ra della scienza medica commerciale.
CAPITOLO XIII. ..................................................................... 145
Definizione dei sintomi. - La ricchezza delle espressioni
sintomatiche. - Studio analitico dal punto di vista mia- CAPITOLO XVII. ··· ·································································221
smatico. - Dei sintomi mentali più frequenti o più signi- Sintesi conclusive.
ficativi. - Le sottili differenze che producono le differenti CAPITOLO XVIII ..................................................................... 225
modulazioni miasmatiche. - Forma nella quale è stata
Tecnica di applicazione della dottrina miasmatica
realizzata la ricerca su questi sintomi. - La confusione
nella ,definizione del sintomo porta facilmente ad un er- hahnemanniana.
rore nell'identificazione terapeutica. OPERE CONSULTATE........ ...................... ..... ............. ............. 239
CAPITOLO XN . ...................................................................... 175 ARTICOLI APPARSI SU "HOMEOPATÌA EN EL MUNDO":
Esempio di classificazione miasmatica di rimedi in con-
formità ai loro sintomi. - Il trimasmatico Lycopodium. Hahnemann nella scienza medica di tutti i tempi ........................... 245
- Calcarea carbonica come omeosifilitico caratteristico. Principi filosofici dell'omeopatia ..................................................... 251
- La diversità dei triangoli che simbolizzano i rimedi con
Sulle differenti tendenze filosofiche in medicina -
la rappresentazione delle sequenze dei sintomi che pro- Le fonti del vitalismo di hahnemann .... .......................................... 263
ducono. Commenti al paragrafo 26 dell'Organon dell'arte del guarire
di Hahnemann .. ................... .. .. .................. .................................... 271
CAPITOLO XV. .. ..................................................................... 193 Similitudine nel piano dinamico ..................................................... 279
LEugenetica e i miasmi. - Laforisma di Higinio G. Perez Ricerca ed evidenza del simillimum ................................................ 287
"Non basta assicurare l'individuo che è fugace; importa Profilassi nel significato hahnemanniano ........................................ 291
di più assicurare la specie". - Brevi considerazioni sulle Alcuni casi di reumatismo ............................................................... 303
caratteristiche dell'essere umano. - Ciò che si dovreb- Lomeopatia e le affezioni "infetto-contagiose" ................................ 311
be perseguire nell'uomo dal punto di vista eugenetico.
- L arte come espressione massima dell'essere umano. - Il libro, l'uomo, Dr. Renzo Galassi ................................................ 323
Leugenetica basata fondamentalmente sulla maggiore
eliminazione possibile dei miasmi. - La relativa colpevo-
lezza del "delinquente" e ciò che è punibile nella medici-
na innaturale.

CAPITOLO XVI . ................................ .. .................................... 209


La dottrina miasmatica di fronte ai problemi generali
dell'essere umano. - La guerra come conseguenza obbli-
gatoria dei predomini miasmatici. - I miasmi generano
l'errata comprensione delle cose. - I miasmi nella struttu-

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