L'ECONOMIA INTORNO A NOI
Spiagge, fitness
e Idromassaggio
Un giro d
‘affari
di oltre 30 miliardl
diGiovanna Mancini
a parola d’ordine al mare, da
qualche annoaquestaparte, é
ibridazione. Perché sdraio,
ombrellone e borsa-frigo non
bastano piil. Non bastano ac-
que cristalline olitorali disabbiabiancae
sottile. Né gite in barca o corsi di wind-
surf. Ituristi,oggi, chiedonoanchelezio-
nidiyoga sulla spiaggia al mattino; aree
fitness attrezzate a due passi dal mare,
ossibilmente con piscina idromassag-
gio per il meritato relax; bar e ristoranti
che offrano cibi sani e leggeri; attrezza-
ture moderne, pulite e tecnologiche; at-
tivita peri bam
totem per la ricarica dei cellulari.
Le mete pitt ambite, soprattutto dagli
stranieri, sono quelle che accanto alla
vita da spiaggia offrono la cultura delle
citta d’arte nei dintorni, percorsi eno-
gastronomicionaturalisticinell’imme-
diato entroterra. Ed é questa a carta su
cuilTtalia - con i suoi 7.400 chilometri
di costa, di cui circa smila balneabili -
pudpuntare per differenziarsi daiprin-
cipali competitor, in particolare Spa-
gna, Francia e Croazia. Tra il 2010 e il
2017 -rilevala Bancad’Italianelsuo.ul-
timo Rapporto sul Turismo ~ la «pro-
gressiva ibridazionedeicontenuti della
vacanza» ha interessato un numero
crescente di destinazioni. La combina-
zione di maggior successo é quella che
offre mare e cultura: nel periodo consi-
derato localita come Sorrento, Amalfi,
Positano, Capri e Genova sono passate
ILTURISMO
IL TURISMO 10
73L'ECONOMIA INTORNOANOI! MARE
Inconcessione.
‘Sono circa
30mila gli stabili-
menti balneari in
Italia, gestiscono
learee dat
concessione dal
Demanioe impie-
gano 300mila
addetti diretti
74
dalla caratterizzazione di “citta d’arte
aquelladi“mare”, mentreil contrario®
accadutoadalcuneimportantidestina-
zioni siciliane come Palermo, Taormi-
na, Agrigento, Siracusa e Ragusa, in cui
alla fine del periodo prevaleva la moti-
vazione della vacanzaculturalesuquel-
labalneare.
Un business da 30,8 miliardi
Maandiamo con ordine:ilturismolega-
toalmarein Italiamuove un fatturato di
circa 30,8 miliardi di euro nel 2018 (se-
condo i dati elaborati dall’Osservatorio
Jéc), comprensivi di tutte le attivita bal-
neari (stabilimenti, somministrazione,
attivita e servizi sulla spiaggia), che rap-
presentano oltre due terzi del valore
comprensivo, e delle strutture ricettive
come hotel, B&B, campeggi e camere 0
appartamenti in affitto, che rappresen-
tano il 29% del totale. Se consideriamo
glistabilimentibalneariinsensostretto,
secondo Assobalneari le imprese del
settoresono circa3omilaedannolavoro
aoltre 30omila dipendentidirettiequa-
si un milione di persone considerando
Vindotto. Le pitt recenti rilevazioni No-
misma parlano di 58.200 esercizi attivi
nel 2017 nel turismo balneare, per la
gran parte extra-alberghieri
Il business del mare ha risentito pe-
santemente della crisi economica del-
Yultimo decennio, dato che la compo-
nente principale della domanda provie-
ne dall'talia (con il 66,6% della spesa,
secondo Jfc). Tuttavia, come rileva il
Centro Studi Turistici (Cst), dal 2015 inILTURISMO
78L'ECONOMIAINTORNO A NOI MARE
Dal 20156 toma-
toacrescere
ilnumero dituristi
nelle localita
dimare
76
avanticéstatoungradualerecuperodel
settore, dovuto sia lla ripresa del mer-
cato, sia alle tensioni geopolitiche nel
Mediterraneo, che hanno spinto molti
turististranieria riscoprire le nostre co-
ste. Senel2014 (annodelpicco pitibasso
della crisi) gli arrivi si erano fermati a
22,gmilioniele presenzeai12,9milioni,
Jo scorso anno sono risaliti, rispettiva-
mente, a 28 € 135,3 milioni. In parte,
spiegano da Cst, il merito va attribuito
proprio alla capacita degli operatori di
offrire maggiori servizie attivita perar-
ricchirelasemplice vacanzaal mare. Se-
condo Osservatorio Jfe 2018, lo scorso
annoil 40,7% degliimprenditoridelset-
tore ricettivo ha dichiarato nuovi inve-
stimentiperrinnovarelestruttureeam-
modernareofferta di servizi, dallearee
gioco alle bici elettriche, dai centri be-
nessere alle attrezzature tecnologiche.
Fatto sta che nell'estate 2018 - dopoi
recorddel2016e2017-Jfchastimatoun
ulteriore aumento di arrivi (+3,9%) e
presenze(+3,1%),dall'Italiae dall’estero,
edi fatturato (+5,1%), con una dinamica
particolarmente positiva per le localita
maritime del Mezzogiorno, in partico-
larePuglia,Siciliae Sardegna. Anche per
quest’anno si prevede un ulteriore con-
solidamento di queste aree, mentre
quelle pitt tradizionali (Emilia-Roma-gna, Veneto, Toscanae Liguria) dovreb-
beroregistrareunasostanzialestabilita.
Laffermazione del Sud
Confermano questo trend le elabora-
zioni della Banca d'Italia, che nel Rap-
porto sul Turismo 2018 sottolinea come
Sudabbia fornito, trail 2010 ei 2017, i
contributo maggiore alla crescita delle
presenze, finendo per assorbire il 30%
dellaspesanazionale inlocalitabalneari
eunterzocircaanchediquellastraniera.
Del resto, secondo il ranking elaborato
dall’Osservatorio Jfc, sono proprio le
spiagge diSudeisolequellechesiaggiu-
dicano il podio di diverse classifiche:
Sardegna e Puglia sono, assieme al-
Emilia-Romagna, learee pit “famose”
epiit “trendy”, mentre la Sicilia segue la
Sardegna nella classifica sulle “migliori
spiagge”. Resta al Centro-Nord, perd, il
primatoperlelocalita conmaggioriser-
i, che si concentrano in Emilia-Ro-
magna, Veneto e Toscana.
Tl mare ~ secondo la Banca d'Italia ~
rappresenta la seconda tipologia di va-
canza preferita nel nostro Paese, alle
spalle delle cittad’arte, maélaprimade-
stinazione per inostriconnazionali. Se-
condo Federalberghi, la scorsa estate il
67% del business vacanziero movimen-
tato dagliitaliani (24,1 miliardidieuroin
totale) ha interessato le mete balneari e
anche il lungo ponte di aprile appena
trascorso (traPasqua, 25 aprile 1°mag-
gio) il mare ha assorbito il 27,6% della
spesa per le vacanze degli italiani. Il
trend favorevole sembrerebbe dunque
confermato anche per l'anno in corso
anche se competitorlow cost come Gre-
cia, AlbaniaeMontenegrostannoalzan-
dolatesta, estannolentamente recupe-
rando anche le mete del Nord Africa.
Lultima indagine Coop sui viaggi perla
prossima estate rileva chele spiagge so-
no la meta favorita dagii italiani (55%,
ILTURISMO
I turismo legato al mare
30,8 67
MILIARDI PER CENTO
business balneare
Eilfatturato delle
attivita legate al turi-
smo balneare in Italia
(Gtabilimenti, hotel,
campeggi,attivita,
servizi.) timati
dall’Osservatorio Jfc,
dicuiil 66,6% @ movi-
mentato dai turist
italian, che sono circa
due terzidegli arrivi
almare
Federalberghi.
Turismo in splaggia
Ela quota sul totale del
business vacanziero
generato dagliitaliani
che frequentanole
siagge secondo i dati
Iltrend positivo sem-
braconfermato anche
per anno in corso: le
splagge restanola
meta preferita dai
nostri connazionali
25
PERCENTO
Stranieri
Secondola Banca
diitalia dal 2010al
2017 ilmare ha contri-
buito perun quarto
della crescita della
presenzadistranier\in
Italia Il Mezzogiorno
ilNord-Estospitano
clascuno oltre un terzo
delflussituristici
esteri per vacanza
balneare in italia
28
MILIONI
Arrivi
Eildatorelativoal
turismo balneare perio
‘scorsoanno, secondo
iiCentro Studi Turisti-
cin taliaregistrate
anche 135,3 milioni di
presenze. Un deciso
aumento rispetto al
picco negativo del
2014, quando gli arrivi
furono 22,9 milloniele
presenze 112,9 milioni
7L'ECONOMIA INTORNOANO! MARE
78
controilso% del 2018) e che, peril63%,i
nostri connazionalisceglierannolitora-
liall'interno dei confini, Per quanto ri-
guarda i turisti stranieri, i principal
estimatori delle nostre spiagge sono te-
deschi, austriaci e svizzeri, anche se ne-
gli ultimi anni di registra un crescente
interesse dai Paesi dell’Est Europa.
Iimiti da superare
Alimitare la presenza estera sui lid ita-
liani (poco pittdiunterzodeltotale)non
@ tanto una questione di servizi (le no-
stre spiagge, in particolare quelle del
Gentro-Nord, sono tra e pit attrezzate
d’Europa), quanto un problema di rag-
giungibilita. Le localita balneariitalia~
ne,soprattuttoal Sud, sonoin generedi-
stanti da stazioni ferroviarie e aeroporti
e scarsamente infrastrutturate. Le cose
stannomigliorando, malastradadafare
pertenere ilpasso con leesigenze di co-
‘moditi dei turisti odierni é ancora lun-
ga. Cosi come molto resta da fare sul
fronte della comunicazione: i133,3% dei
turisti sceglie la propria destinazione
attraverso Internet e, prima di decidere
dove andare, consulta recensioni e giu-
dizisui social media, Essere presentisul
web con una efficace e strutturata stra-
tegia dimarketing & imprescindibile.
Chiéil padrone delle spiagge?
Altro tema di grande attualita é la que-
stione delle concessioni delle spiagge,
cheappartengonoal Demanioe che per
decenni sono state date alle imprese
balneari attraverso rinnovi quasi auto-
matici. Un sistema messo in discussio-
ne dall'approvazione, nel 2006, della
direttiva Bolkestein da parte dell'Unio-
ne europea, che prevedeva il termine
delle concessioni al 2020. Secondo As-
sobalneari, questo hagettato nell'incer-
tezza le 3omila imprese balneart italia~
ne, che hanno di conseguenza ridotto
giiinvestimenti perl'ammodernamen-
to degli stabilimenti, riducendone cosi
Vattrattivitaneiconfrontideituristi, so-
prattutto stranieri, a vantaggio di Paesi
come Spagna e Portogallo, che hanno
invece datounalettura menorestrittiva
della direttiva.
Con T'ultima legge Finanziaria, il go-
verno italiano ha perd prorogatole con-
cessionial 2034 equesto, secondo Asso-
balneari, ha rimesso in moto gli investi-
‘menti degli operatori.ILTURISMO
Lappeal balneare
LESPIAGGE PIU TRENDY
llranking assegnato dall'Osservatorio Italiano JFC delle
destinazioni balneari 2018
° 2
Puglia Se
Sardegna 8s
E.Romagna eee 83
Ligu
Sicilia
Veneto
10
LE SPIAGGE PIU ATTREZZATE
ranking assegnato dall Osservatorio Italiano JFC delle
destinazioni balneari 2018
° 2 4 6 e120
Roma
Veneto
Toscana
‘Sardegna
Liguria
‘Abruzzo
Sicilia
Puglia
Friuli v.G.
Marche
Calabria
Lazio
‘Campania
Basilicata
Molise
IL PRIMATO ALLE MARCHE
| ristoranti
sul mare
diventano traino
per lacrescita
del territorio
di Federico De Cesare Viola
Con quasi 8mila chilometri di co-
ste, va da sé che I'italia vanti una
lunga e solida tradizione di cucina
di mare. Una ristorazione che, co-
myé altrettanto owvio, trova spesso.
eccellenti espressionianchelonta-
no dai litorali.
B il caso di Milano dove, oltre al
mercato ittico pil importante dl-
talia, si sono affermatiprogettiim-
prenditoriali di grande successo
come Langosteria. Il Gruppo di En-
rico Buonocore, a suon di king
crab, astici e ostriche (ne vengono
aperte 160mila ogni anno), ha sfio-
rato nel 2018 un fatturato di 18 mi-
lioni di euro attraverso tre insegne
aMilano e una (ultimaapertain or-
dine ditempo) sulla spiaggia di Pa-
raggi. Quella ligure, da sola, lo
scorso anno ha superatoi2milioni
200mila euro.
In questa sede, proprio i ristoranti
pieds dans ’eau come il sopra citato
sono quelli che pitt ci interessano
perché capaci di contribuire sensi-
bilmente alla reputazione e/o al-
Yeconomia di una zona costiera.L'ECONOMIAINTORNOANOI MARE
Quanto si spende per lavacanzaal mare
‘Spesa media per italiano per una settimana di vacanzaal marein Italia.
58 376 68 S12
Viaggio Alloggio Viaggio Alloggio
620
Totale
2018
634
2017
|
126 60 130 44
Altri costi Servizi Altri costi
in spiaggia
| in spiaggia |
1 Ristorazione 2010 TT 19
2017 19
Bar, gelati 200 8
bibite zou 7
Divertimento, parchi 20:2 NN 15
tematici disco 207 16
Trasporti 2010 4
interni 2017 4
cp catert 2010 4
e souvenir 2017 5
2010 6
207 6
210 13
2017 4
200 19
2017 a
2019 EE 17
2007 18
Mondanita, 20:0 22
aperitivi, drink serall 2027 2
Fone: Osrenstoro alana
Il primato marchigiano
Basti pensare al caso di Senigallia,
sulla costa medio-adriatica in pro-
vincia di Ancona, divenuta una de-
stinazioneinternazionale dialtacu-
cina grazie alla presenza di due ri-
storanti che mettono insieme ben
cinque stelle Michelin. Nella cittadi-
namarchigiana, infatti, adistanzadi
soli 6 chilometri e mezzo lavorano
Mauro Uliassi, cuoco dell'eponimo
ristorante sulla Banchinadi Levante
finalmente premiato nelledizione
2019 dellaguidaconlaterza, merita-
tissima stella, e Moreno Cedroni,
chef bistellato della Madonnina del
Pescatore, ma anche patron di
Anikd, sempre a Senigallia, e del
Clandestino, incantevole susci bar
(proprio con lacal posto dell’h)nella
baia di Portonovo, una palafitta az
zurraincorniciatadabianche falesie
eacque cristalline.
Il fenomeno Costiera
Se é difficile superare il primato di
Senigallia, in Italia non mancano
certoaltrilidi dallaspiccatavocazio-
ne gourmet. A cominciare dalla Pe-
nisola Sorrentina e Costiera Amalfi-
tana, uno straordinario paesaggio
italiano costellato da locali dilivello
mondial. a Sant’Agatadei Due Gol-
fi che Alfonso e Lidia laccarino, nel
1973, inauguraronoilristoranteDon
Alfonso 1890, intitolato al nonno
fondatore dell’hotel di famiglia, di-
ventando pionieri della grande ri-
storazione del Sud Italia attraverso
una cucina in simbiosi con il territo-
rio e con lorto. Oggi il Don Alfonsodi stelle Michelin ne ha due, tante
quante La Torre del Saracino diGen-
naro Esposito, a Vico Equense, e
Quattro Passi di Tonino Mellino, af-
facciato sulla baia di Nerano, ottima
tavola dove assaggiare gli ormai ce-
lebri spaghetti alla Nerano (cio® con
le zucchine), ricetta per la quale va
perd dato creditoalristorante Maria
Grazia. E bistellati, spostandosi sul-
levicine isole, sono pure LOlivo del
Capri Palace, ad Anacapri, e Dani
Maisonalschia. Proseguendo lungo
la Costiera in direzione Salerno, si
pud far tappa — tra i tanti — allo Zass
del San Pietro di Positano, al Refet-
torio del Monastero Santa Rosa Ho-
tel & Spaa Conca dei Marini, al Ros-
sellinis di Palazzo Avino a Ravello,
tutti ristoranti stellati all'interno di
alberghi di lusso, a dimostrazione
che qui I'alta cucina fa (quasi) sem-
pre rima con alta ospitalita.
Gli altri litorali
Forte dei Marmi, localita icona del
Tirreno, sonoben quattro iristoran-
ti con una stella: lo storico e intra-
montabile Lorenzo, il Bistrot, il Lux
Lucis del Principe Forte dei Marmie
LaMagnolia dell’Hotel Byron. A Fiu-
micino, Porto di Roma, ci sono due
approdisicuritratantaapprossima-
tiva ristorazione della costa laziale:
Pascuccial Porticciolodi Gianfranco
Pascuccie il Tino di Daniele Usai.
ILTURISMO
In Abruzzo.
I ristoranti sui
trabocchi
hanno dato
grande
impulso al turi-
smo sulle coste
abruzzesi
a1