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Per fare un altro esempio (Borra & Di Ciaccio, 2008, Esempio 13.2.1)
è un’ipotesi statistica l’affermazione di un’azienda produttrice di batterie
per autovetture secondo la quale la durata media di un certo modello di
batteria è almeno pari a 3400 ore:
m >= 3400
Qui il vincolo è un vincolo di disuguaglianza (invece che di uguaglianza)
soddisfatto dagli infiniti valori della durata media
es. 3400, 3500, 4000, . . .
per i quali l’affermazione dell’azienda produttrice è vera.
H0 = Ipotesi nulla:
m=0
m<0
Se il valore P è molto inferiore al valore soglia, allora confutiamo l’ipotesi nulla di uguaglianza della media
calcolata ad un valore prefissato (caso in esame = 0)
La probabilità di errore di I tipo, , è detta “livello di significatività” e, come si può notare, è affine al
“grado di confidenza” che abbiamo visto negli intervalli di confidenza.
IPOTESI NULLA = TUTTE LE DIFFERENZE OSSERVATE SONO DOVUTE AL CASO
Rifiuto l’ipotesi nulla solo se i dati sono veramente incompatibili con essa (alfa 5%)
CASO STRATEGIA
Assumiamo inizialmente che sia vera l’ipotesi nulla per prevedere i risultati che dovremmo attenderci
Scelto un certo valore di α (livello di significatività), nella distribuzione nulla si possono identificare due
tipologie di valori di z:
- valori di z compatibili con l’ipotesi nulla, perché sufficientemente vicini a quello che ci aspetta
generalmente se fosse vera l’ipotesi nulla
- valori di z così distanti da quello che ci aspetta se fosse vera l’ipotesi nulla da rendere tale ipotesi
molto improbabile
Per esempio:
- α= 0.05 (in un certo senso, questo valore specifica cosa intendo per “compatibilità con l’ipotesi
nulla”)
- zα/2 =1.96 o valori di z compatibili con l’ipotesi nulla: valori compresi tra -1.96 e +1.96
- valori di z incompatibili con l’ipotesi nulla: valori maggiori di +1.96 o minori di -1.96