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- Numeri arabi per i gradi melodici (canto sopra) e numeri romani per gradi armonici (basso);

- Niente 2° rivolto;
- Con la 5 dim si usa solo il 1° rivolto; l’aumentata non si usa (?);
- Accordo di IV e accordo di VI non si fanno;
- 3 e 6 sono consonanze imperfette, 5 e 8 sono consonanze perfette: le consonanze perfette sono un
problema; ovviamente 5 e 8 parallele proibite;
- Gradi forti: 1, 4 e 5, gradi deboli: 2, 3 e 6; sui gradi forti sono più conveniente le consonanze
perfette, su quelli deboli le consonanze imperfette;
- Il 7° grado non si può usare in stato diretto;
- Niente 5 -> 5 (diversa) e 8 -> 8 (diversa). Legale 8 -> 5 / 5 -> 8 (per moto contrario). Il moto
contrario non produce errori armonici;

- Moto retto tra due consonanze perfette si può fare solo se una delle due ha una voce che avanza
per grado congiunto;
- Illegale fare più di tre terze o tre seste di seguito (non è un errore di per sé ma è vincere facile);
- I gradi forti prediligono la fondamentale; il quarto grado va bene sia diretto che rivolto;
- La sensibile non va mai in stato diretto, mai ottavata e mai con la quinta;
- Normalmente i rivolti vanno per grado congiunto;
- Nessun salto dev’essere superiore all’ottava; se il salto è ampio poi si converte il moto (non di
procede sulla stessa direzione);
- No due salti nella stessa direzione se la somma dei gradi dei salti è un intervallo dissonante
- La sesta maggiore tende ad aprirsi in ottava;
- Quando il canto dato è al basso il contrappunto può partire con la quinta o con l’ottava; se il canto
dato è in alto il contrappunto può partire solo con l’ottava;
- I bassi possono scendere di terza quante volte vogliono ma non possono assolutamente salire di
terza più di una volta (se in stato fondamentale);
- V -> IV: se sono parte di una successione non possono avere lo stesso stato, se invece sono
semplicemente “vicini” (cioè sono accordi ce non si parlano) possono avere lo stesso stato;
- Ragionando per gradi armonici il VII non si può vedere (deve diventare primo rivolto), per gradi
melodici sì;
- Modo minore: II e VII in stato fondamentale no perché hanno la 5° dim, però in primo rivolto ok,
pure III no in stato fondamentale perché ha la 5a aum;
- In genere si scrive tutto diatonico senza l’alterazione della sensibile, che invece si mette alla fine
(come una piccola cadenza), tipo LA – SOL# - LA;
- Unici salti consentiti sono le consonanze (la II non è un salto quindi ok); quindi no salto di VII. Il
salto di VIII si può fare però poi va cambiata direzione;
- L’unisono non va mai raggiunto per moto retto, solo contrario;

II SPECIE
- È opportuno che le due note di contrappunto non siano solo due note reali dell’accordo, perché
continuerebbero a saltare;
- In ogni battuta ci può essere un solo accordo; la nota che è sul tempo forte dev’essere reale, l’altra
può essere figurativa: può quindi essere nota di passaggio (sta tra due note reali e riempie per
grado congiunto un salto di 3a) o nota di volta (tipo DO – RE – DO);
- Le note figurative non tolgono gli errori di V e VIII, anzi spesso li creano, con le note reali del canto
dato;
- Casi illegali: 5/8 note reali su tempi forti di due battutte consecutive, 5/8 note reali entrambi su
tempi deboli, 5/8 su tempo debole (anche se nota figurativa) e poi su tempo forte; nei primi due
casi, se una delle due note è figurativa allora è legale;
- quinte sufficientemente separate: t. forte 1° battuta e t. debole 2° battuta, caso legale;

- discorso che vale per settime e none: se “urtando” (cioè formando un intervallo di 7 o 9) non mi
dirigo verso la nota urtata, va bene sia moto retto sia moto contrario; se mi dirigo verso la nota
urtata, va bene il moto contrario, il moto retto è da evitare ed è comunque legale solo sui gradi
forti.

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