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1. INTRODUZIONE
Loggetto di questo elaborato lanalisi dei dati forniti dal servizio meteorologico trentino relativi allo studio della Val dei Spini in base a: dati nivologici relativi alla stazione nivometeorologica di Pejo-Tarlenta a 2010 m s.l.m. . Dei dati forniti sono stati considerati: temperatura istantanea dellaria, temperatura minima/massima dellaria, altezza del manto nevoso e altezza della neve fresca; dati delle precipitazioni relativi alla stazione meteorologica di Pejo a 1565 m s.l.m. . Lunico dato fornito in questo caso la precipitazione giornaliera. Inoltre, grazie ai dati raccolti mediante losservazione diretta giornaliera, abbiamo una serie di indicazioni relative agli eventi valanghivi.
Gli obiettivi di questanalisi sono: manipolare e correggere i dati affinch siano effettivamente utilizzabili; calcolare le statistiche semplici dei dati (media, scarto quadratico medio, varianza, mediana, minimo, massimo e boxplot) per ogni anno; studiare le correlazioni tra le variabili mediante opportuni coefficienti e modelli di regressione lineare; costruire le carte di controllo delle variabili ed analizzarne i risultati in relazione agli eventi valanghivi.
2. CODICE
Il codice Matlab per lelaborazione di tutti i dati costituito da uno schema ad albero: index.m : funzione di 1 livello che richiama tutte le sottofunzioni e che restituisce statistiche, tabelle, grafici, correlazioni e carte di controllo: = dati_nivologici/start.m : funzione di 2 livello per lanalisi dei soli dati nivologici: importazione.m : funzione di 3 livello che importa i dati dai file in formato Excel, converte il campo data dal formato Excel al formato Matlab e seleziona tra tutte le variabili importate solo quelle oggetto della nostra analisi: data, temperatura dellaria, temperatura minima/massima dellaria, altezza del manto nevoso, altezza della neve fresca e frequenza degli eventi valanghivi; filtro_data.m (eventuale) : funzione di 3 livello che filtra i dati importati in base alla data, con le stesse modalit per ogni anno; correzione_ta.m : funzione di 3 livello per la correzione dei valori non-numerici (NaN : Not a Number) e dei valori fuori scala, calcolato come media tra valore successivo e precedente a quello corretto; correzione_tmin.m e correzione_tmax.m : funzione di 3 livello per la correzione dei valori non-numerici e dei valori fuori scala, considerando il valore corrispondente della temperatura dellaria; correzione_hs.m : funzione di 3 livello per la correzione dei valori non-numerici e dei valori fuori scala considerando il valore precedente o quello successivo; correzione_hn.m : funzione di 3 livello per la correzione dei valori non-numerici e dei valori fuori scala considerandolo nullo; correzione_v.m : funzione di 3 livello che modifica la variabile relativa agli eventi valanghivi, che restituisce 0 qualora ci sia stata una valanga (di qualsiasi entit e tipo) e restituisce un valore non-numerico quando non si verificata nessuna valanga; media.m, sqm.m, varianza.m, mediana.m, min.m e max.m : funzioni di 3 livello che calcolano la media, lo scarto quadratico medio, la varianza, la mediana, il minimo e il massimo, per ogni anno, delle variabili considerate. I risultati sono inseriti in apposite tabelle; boxplots.m : restituisce tutti i boxplot dal 1981 al 2011 per la variabile desiderata (in particolare per ogni variabile sopraciata) e un boxplot per un intervallo temporale compreso tra 2 date (inizio e fine dellintervallo) definite dallutente ed elaborate mediante una funzione di filtro (vedi sotto).
dati_precipitazioni/start.m : funzione di 2 livello per lanalisi dei soli dati relativi alle precipitazioini: importazione.m : funzione di 3 livello che importa i dati dai file in formato Excel; conversione_um.m : funzione di 3 livello che converte le rilevazioni delle precipitazioni da mm a cm; correzione_nan.m : funzione di 3 livello che corregge i valori non-numerici; somme_mensili.m : funzione di 3 livello che esegue le somme delle precipitazioni per ogni mese dellanno; grafici_mensili.m : funzione di 3 livello che riporta gli istogrammi delle precipitazioni mensili per ogni anno; conversione_data.m : funzione di 3 livello che aggiunge al vettore delle precipitazioni il vettore delle date (mediante la funzione di 4 livello compilatore_data.m);
assemblaggio.m : funzione di 2 livello per lassemblaggio dei dati nivologici e delle precipitazioni in modo da ottenere una matrice dei dati globale, ottenuta accostando alla matrice dei dati nivologici la colonna delle dati delle precipitazioni (reso possibile dalla corrispondenza univoca tra le date);
= =
separazione.m : funzione di 2 livello che separa la matrice globale sopra creata in tante sottomatrici quanti sono gli anni considerati nellanalisi; correlazione.m : funzione di 2 livello che calcola i coefficienti di correlazione (ed i corrispondenti valori di probabilit) tra due variabili per ogni anno. I risultati sono elencati in unapposita tabella. Inoltre vengono riportati gli andamenti grafici delle due variabili in relazione anche agli eventi valanghivi.
= = =
regressione.m : funzione di 2 livello che calcola la retta di regressione (modello di regressione lineare ai minimi quadrati) tra due variabili; somme_mobili.m : funzione di 2 livello che calcola laltezza della neve fresca cumulata a t giorni (nel nostro caso t=3 giorni); carta_controllo_ewma.m : funzione di 2 livello che costruisce la carta di controllo EWMA per una variabile.
3. STATISTICHE
Le statistiche semplici per ognuna delle variabili nivologiche, elencate per ogni anno, sono riportate nelle tabelle che seguono.
3.1 Media
In corrispondenza del minimo della temperatura media (anni 2008-2009 e 2009-2010) si registra il picco dei valori medi di altezza del manto nevoso ed altezza della neve fresca (vedi riquadro rosso sopra). Invece, in corrispondenza del massimo della temperatura media (anni 2001-2002) si registra il secondo valore pi basso per laltezza del manto nevoso ma si riscontra un valore comunque elevato per laltezza della neve fresca (vedi riquadro verde sopra). Questo perch la neve fresca, a temperature cos elevate, si scioglie senza poter aderire allo strato manto nevoso esistente.
In corrispondenza del minimo valore medio dellaltezza del manto nevoso si osserva il minore scarto quadratico medio della temperatura istantanea dellaria corrispondente, cio la temperatura si mantenuta pressoch costante (vedi riquadro blu sopra).
3.3 Varianza
In questo caso e per questo tipo di dati, la varianza non uno stimatore statistico significativo.
3.4 Mediana
In questo caso e per questo tipo di dati, la mediana non uno stimatore statistico significativo. In particolare la mediana dellaltezza di neve fresca non indicativa poich il vettore di questa variabile contiene per la maggior parte elementi nulli.
3.5 Minimo
Il valore minimo della temperatura si registra negli anni 2008-2009 e proprio in corrispondenza di questo valore si verifica il massimo dei valori minimi dellaltezza del manto nevoso (vedi riquadro rosso sopra). Il valore massimo della temperatura, invece, si registra negli anni 2001-2002, in corrispondenza di questo valore si verifica il minimo dei valori minimi dellaltezza del manto nevoso (vedi riquadro verde sopra). Anche in questo caso, come per la mediana, il minimo dellaltezza di neve fresca non indicativo poich il vettore di questa variabile contiene per la maggior parte elementi nulli.
3.6 Massimo
Il valore minimo della temperatura si registra negli anni 2008-2009 e proprio in corrispondenza di questo valore si verifica il massimo dei valori massimi dellaltezza del manto nevoso e dellaltezza della neve fresca (vedi riquadro rosso). Il valore massimo della temperatura si registra negli anni 1994-1995, ma in corrispondenza di questo valore non si verifica il minimo dei valori massimi dellaltezza del manto nevoso e dellaltezza della neve fresca (vedi riquadro verde).
Di seguito sono riportati gli andamenti grafici delle temperature minime e delle temperature massime negli anni 2004-2005 (vedi anche carta di controllo del gradiente di temperatura nel Capitolo 5):
15
10
Temperatura
10
15
20 08Jan05 28Jan05 17Feb05 Tempo Temperatura massima Temperatura minima 09Mar05 29Mar05
Dal grafico si nota che lescursione termica aumenta avvicinandosi al periodo estivo.
3.7 Boxplot
I boxplot relativi allaltezza del manto nevoso per ogni anno sono riportati di seguito:
19811982 100 50 0 19861987 140 120 100 80 60 40 20 19911992 100 80 60 40 20 19961997 140 120 100 80 60 40 20 20012002 80 60 40 20 0 20062007 60 40 100 50 80 60 40 80 60 40 20 0 100 80 60 40 20 120 100 80 60 40 80 60
19821983 150 100 50 19871988 100 50 0 19921993 120 100 80 60 40 20 19971998 100 50 0 20022003
19831984 150 100 50 19881989 60 40 20 19931994 100 50 0 19981999 80 60 40 20 20032004 150 100 50 80 60 40 20 0 20082009 200 150 100 140 120 100 80 60
19841985 150 100 50 19891990 140 120 100 80 19941995 90 80 70 60 50 19992000 180 160 140 120 100 80 20042005 100 50 20092010 140 120 100 80 60 40 20
19851986
19901991
19951996
20002001
20052006
20072008
20102011
Si riscontrano 3 diverse interpretazioni dei dati dellaltezza del manto nevoso, in particolare i grafici che:
presentano valori out-liar in entrambe le estremit sono relativi agli anni in cui si riscontrata una grande escursione dellaltezza del manto nevoso, questo dovuto probabilmente alla disomogeneit termica e delle nevicate nella stagione;
presentano valori out-liar in una sola estremit (principalmente allestremit superiore) indica il probabile verificarsi di nevicate forti e isolati, che incrementano solo per brevi istanti laltezza del manto nevoso, probabilmente connessi anche a una temperatura media piuttosto elevata che non consente laccumulo di neve;
non presentano valori out-liar indicano le stagioni nelle quali le nevicate sono state uniformi durante la stagione ed inoltre le temperature non hanno subito escursioni elevate, permettendo cos il mantenimento di un livello costante del manto nevoso (vedi figura riportata sotto).
120
100
80
60
40
20 1
I boxplot relativi allaltezza della neve fresca, temperatura istantanea dellaria, temperatura minima dellaria e temperatura massima dellaria non sono riportati poich le interpretazioni corripondenti non forniscono indicazioni significative.
Dai grafici sopra riportati si nota che i mesi mediamente pi piovosi sono marzo-aprile e novembre-ottobre. Nel mese di novembre del 2002 si evidenzia un periodo di elevate precipitazioni che potrebbe corrispondere alla piovosit che nello stesso periodo ha causato diverse frane nelle valli bergamasche. Analogamente la siccit verificatasi durante tutto il 2000 facilmente riscontrabile nellistogramma corrispondente. 10
4. CORRELAZIONI
Le correlazioni che si ipotizziamo possano essere significative sono tra le seguenti variabili: precipitazioni e altezza del manto nevoso; precipitazioni e altezza della neve fresca; temperatura istantanea dellaria e altezza del manto nevoso; temperatura istantanea dellaria e altezza della neve fresca.
Contrariamente alle nostre aspettative, i risultati ottenuti dallanalisi confermano una correlazione significativa solamente tra le precipitazioni e laltezza della neve fresca. Di seguito viene riportato, come esempio, un intervallo temporale (tra gli anni 1998 e 1999) nel quale la correlazione tra queste due variabili molto evidente:
3.5 3
Precipitazioni
2.5 2 1.5 1 0.5 0 21Nov98 11Dec98 31Dec98 20Jan99 09Feb99 01Mar99 21Mar99
60
Altezza della neve fresca
50 40 30 20 10 0
21Nov98
11Dec98
31Dec98
20Jan99
09Feb99
01Mar99
21Mar99
Evento valanghivo
Nello stesso intervallo temporale stato applicato il modello di regressione lineare sempre tra le precipitazioni e laltezza della neve fresca:
11
3.5
2.5
Precipitazioni
1.5
0.5
0.5
10
20
40
50
60
coefficienti di correlazione e i corrispondenti p_value tra le precipitazioni e laltezza della neve fresca per ogni anno. La quasi totalit dei coefficienti di correlazioni si attesta a valori positivi tendenti a 1. Inoltre i corrispondenti p_value sono di gran lunga inferiori al limite di significativit, pari al 5% . I valori dei coefficienti di correlazione dagli anni 2007-2008 agli anni 2010-2011 sono mancanti poich le rilevazioni delle precipitazioni si fermano allanno 2007.
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La correlazione riscontrata tra le precipitazioni e laltezza del manto nevoso invece meno significativa poich diversamente dallaltezza della neve fresca, laltezza del manto nevoso subisce maggiormente leffetto dellandamento della temperatura nel tempo. Infatti, per quanto riguarda lesempio precedentemente considerato (intervallo temporale tra gli anni 1998 e 1999), si nota, sia dai grafici che dalla tabella dei coefficienti, la presenza di una correlazione tra le precipitazioni e laltezza del manto nevoso, che per molto inferiore alla correlazione precedentemente vista tra le precipitazioni e laltezza di neve fresca.
3.5 3
Precipitazioni
2.5 2 1.5 1 0.5 0 21Nov98 11Dec98 31Dec98 20Jan99 09Feb99 01Mar99 21Mar99
100
Altezza del manto nevoso
80 60 40 20 0
21Nov98
11Dec98
31Dec98
20Jan99
09Feb99
01Mar99
21Mar99
Evento valanghivo
Regressione lineare di Precipitazioni con Altezza del manto nevoso tra 01Oct1998 e 31May1999 4
3.5
2.5
Precipitazioni
1.5
0.5
0.5
20
40
80
100
120
13
Le correlazioni tra la temperatura dellaria, laltezza del manto nevoso e laltezza della neve fresca non sono significative come si pu osservare dallalternanza tra valori positivi e negativi dei coefficienti di correlazione corrispondenti. Tabelle delle correlazione tra la temperatura dellaria e laltezza del manto nevoso (a sinistra) e tra la temperatura dellaria e laltezza della neve fresca (a destra). A conferma di quanto evidenziato dai coefficienti sopra riportati e dallosservazione dei grafici, la maggior parte dei p_value corrispondenti a queste correlazioni sono superiori al livello di significativit del 5%.
14
15
Le carte di controllo sono uno strumento per valutare landamento di una variabile nel tempo. La sua variabile dovuta a fattori casuali (sotto controllo) o fattori specifici (fuori controllo). Quando al variabile sotto controllo, la maggior parte dei valori della grandezza studiata cade tra i limiti di controllo superiore ed inferiore. Il nostro obiettivo di verificare se negli istanti temporali in cui si registra un fuori controllo si manifesta un evento valanghivo. In particolare le variabili considerate nel nostro caso di studio sono: temperatura istantanea dellaria; gradiente tra la temperatura massima e la temperatura minima dellaria; altezza della neve fresca cumulata a 3 giorni.
Le carte di controllo sono regolate in base allintervallo di tempo tra il 1 Gennaio 1984 e il 29 Febbraio 1984, poich i dati corrispondenti sono i primi dati invernali disponibili.
Per quanto concerne le carte di controllo della temperatura dellaria e del gradiente tra temperatura massima e minima dellaria, si nota che, per alcuni intervalli temporali, vi una connessione tra listante in cui si registra un fuori controllo e levento valanghivo.
Carte di controllo EWMA per Temperatura dellaria 5
10
15
20
Dal grafico emerge che valori fuori controllo dal limite inferiore non siano connessi agli eventi valanghivi, mentre evidente la dipendenza tra i valori fuori controllo dal limite superiore e i fenomeni valanghivi.
16
18
16
14
12
10
0 08Jan05 EWMA Gradiente di temperatura dellaria 28Jan05 Limite Superiore 17Feb05 Tempo Limite Inferiore 09Mar05 Limite Centrale Fuori controllo 29Mar05 Evento valanghivo
Analogamente, per quanto concerne il gradiente di temperatura, la connessione allevento valanghivo riguarda solamente i valori fuori controllo dal limite superiore. Questo confermato dalleffettivo meccanismo di scarico della neve, infatti la trasformazione del manto nevoso causata dalla variazione della conformazione dei cristalli di neve dovuta a sua volta dal susseguirsi di elevati gradienti termici.
La carta di controllo pi significativa quella relativa allaltezza della neve fresca cumulata a 3 giorni, infatti come si desume dal grafico c una netta connessione tra gli eventi valanghivi e leccessivo accumulo di neve fresca (cio i valori fuori controllo dellaltezza della neve fresca cumulata a 3 giorni).
Carte di controllo EWMA per Altezza cumulata a 3 giorni della neve fresca
80
70
EWMA Altezza cumulata a 3 giorni della neve fresca
60
50
40
30
20
10
10
20 02Jan89 12Jan89 22Jan89 01Feb89 11Feb89 21Feb89 Tempo Limite Inferiore 03Mar89 Limite Centrale 13Mar89 Fuori controllo 23Mar89 Evento valanghivo
Limite Superiore
Osservando le carte di controllo per questa variabile, si nota che i valori fuori controllo individuano gli istanti temporali oltre il quale si possono verificare eventi valanghivi.
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6. CONCLUSIONI
Il nostro lavoro si basato sullanalisi dei dati nivometeorologici di un determinato sito alpino, in particolare abbiamo realizzato funzioni per limportazione, la correzione e leffettiva analisi dei dati nivologici ed i dati delle precipitazioni. Dopo una prima analisi delle statistiche elementari, abbiamo studiato la correlazione tra le variabili principali ed emerso che le variabili pi correlate sono le precipitazioni e laltezza della neve fresca. Le altre correlazioni svolte non presentano valori significativi che possano dimostrare la relazione che si pensava potesse esserci, in particolare risultano totalmente indipendenti la temperatura dellaria e laltezza del manto nevoso. Come ultima analisi abbiamo realizzato le carte di controllo EWMA per quanto riguarda la temperatura dellaria, gradiente tra la temperatura massima e la temperatura minima dellaria ed altezza della neve fresca cumulata a 3 giorni; questultima presenta valori fuori controllo in corrispondenza dei fenomeni valanghivi. Nonostante questo non trovi un riscontro per la totalit degli intervalli temporali analizzati, la carta di controllo per questa variabile si dimostrata essere uno strumento significativo in quanto indicativo del possibile verificarsi delle valanghe.
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