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Applicando la Legge di Ohm al circuito interno così concepito, per una qualsiasi condizione di

carico si ottiene la relazione :


V = E 0 − j ⋅ X S ⋅ I − R0 ⋅ I = E 0 − Z S ⋅ I

che rappresenta l'equazione vettoriale dell'alternatore secondo Behn Eschemburg.


Questa si interpreta dicendo che, nel passaggio da vuoto a carico, in ciascuna fase
dell'alternatore si verifica una caduta ohmica R0·I in fase con la corrente erogata I, ed una
caduta induttiva j ·Xs ·I che è invece sfasata di 90° in anticipo.
Corrispondentemente se l'alternatore deve fornire ai capi di ciascuna fase una tensione V
mentre eroga una corrente I, si dovrà regolare la eccitazione in modo che esso generi a vuoto
una f.e. m. E0 definita dalla relazione vettoriale :

E 0 = V + R0 ⋅ I + j ⋅ X s ⋅ I
Tale f.e.m. è quindi rappresentata dal vettore che si ottiene costruendo la risultante della
tensione ai morsetti della caduta ohmica R0 · I tracciata in fase con il vettore che rappresenta la
corrente erogata, e della caduta induttiva j Xs · I tracciata a 90° in anticipo. Prefissate le
condizioni di carico che si vogliono considerare, e cioè la tensione ai morsetti V e la corrente I
col relativo angolo di sfasamento φ (il quale dipende dalla conformazione del circuito esterno
che può essere ohmico, induttivo o capacitivo), il diagramma vettoriale dell'alternatore assume
così la configurazione tipica rappresentata in fig. 11.

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Fig. 11 - Diagramma vettoriale dell'alternatore,
secondo Behn Eschemburg.
Si intende che il diagramma è riferito ad una
sola fase. Se il collegamento delle fasi è a
stella, la corrente I del diagramma coincide con
la corrente erogata, mentre il vettore V
rappresenta la tensione ai morsetti divisa per
√3.
Se il collegamento è a triangolo, il vettore V
coincide con la tensione ai morsetti, mentre la
corrente I è data da quella erogata divisa per √3.
In entrambi i casi l'angolo φ rimane invariato.

Determinato in tal modo il valore della f.e.m. a vuoto E0, si può subito rilevare, sulla caratteristica
di magnetizzazione dell'alternatore, quale è il valore della corrente di eccitazione necessaria a
produrla.

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