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IL DIRETTORE GENERALE
integrazioni;
VISTA la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 dicembre 1995 sul
“Divieto di fumo in determinati locali della pubblica amministrazione o dei gestori di
pubblici servizi”;
CONSIDERATO che ai sensi dell’art. 3, lett. d), della menzionata Dir.va P.C.M., “resta
all’eventuale estensione del divieto a luoghi diversi da quelli contemplati dalla legge
584/1975, con gli strumenti e gli effetti propri dei rispettivi ordinamenti”
DETERMINA
di approvare il regolamento per la disciplina del divieto di fumo nei locali della
Associazione italiana della Croce Rossa allegato alla presente determinazione per
IL DIRETTORE GENERALE
(Dr. Dino COSI)
REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL DIVIETO DI FUMO NEI LOCALI
DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA DELLA CROCE ROSSA
Art.1
Ambito di applicazione
Art. 2
Locali nei quali si applica il divieto assoluto di fumare
3. Nei locali che risulteranno interdetti al fumo vanno affissi, a cura dei preposti al
controllo di cui al successivo articolo 3, appositi cartelli con l’indicazione del divieto di
fumo, della norma che lo impone, delle sanzioni applicabili e del soggetto cui spetta
vigilare sull’osservanza del divieto.
Art.3
Soggetti preposti al controllo del divieto
3. I soggetti preposti al controllo sono, altresì, tenuti a vigilare che nei locali sottoposti
alla loro responsabilità siano chiaramente affisse le indicazioni concernenti il divieto di
fumo.
4. Il controllo sul rispetto del divieto di fumo da parte dei soggetti di cui ai commi che
precedono, nonché sull’esatto adempimento degli obblighi agli stessi conferiti dalla
normativa vigente e dal presente Regolamento, compete al Direttore Generale, per il
Comitato Centrale ed Unità direttamente amministrate, ed ai rispettivi Presidenti per i
Comitati regionali e provinciali.
Art.4
Sanzioni amministrative
1. I trasgressori delle disposizioni sul divieto di fumo sono assoggettati alla sanzione
amministrativa del pagamento di una somma che va da un minimo di 25 euro ad un
massimo di 250 euro.
La misura della sanzione è raddoppiata nel caso in cui la violazione viene commessa in
presenza di una donna in evidente stato di gravidanza o in presenza di lattanti o bambini
fino a dodici anni.
2. La sanzione si applica:
a) nella misura minima se il pagamento viene effettuato entro i primi quindici giorni
dall’accertamento dell’infrazione;
b) nella misura del doppio del minimo se il pagamento viene effettuato tra il 16° ed il 60°
giorno dall’accertamento dell’infrazione;
c) nella misura massima se il pagamento viene effettuato dal 61° giorno in poi.
5. In base alla normativa vigente, a chi è stata contestata la violazione è data facoltà
di ricorrere contro la stessa al giudice ordinario territorialmente competente, sia nel caso
in cui non abbia fatto ricorso all’autorità competente, sia qualora quest’ultima abbia
emanato l’ingiunzione di pagamento della sanzione.
ALLEGATO
ai sensi dell’art.1 della legge n.584/75; della direttiva del P.C.M. del 14.12.1995 pubblicata sulla G.U. n.11 del
15.1.1996; della circolare del Ministero della Salute n.4 del 28.3.2001; dell’art.52 - comma 20 - della legge 28 dicembre
2001, n.448.
CONTESTA
al Sig. ............................................................................................................................................................................
la trasgressione del suddetto divieto di fumo in locali nei quali si applica il divieto stesso, secondo la direttiva del
Presidente del Consiglio dei Ministri del 14.12.1995.
Copia della presente contestazione viene consegnata al trasgressore il quale, ai sensi dell’art.16 della legge
n.689/81 , è autorizzato ad effettuare il pagamento della sanzione:
• nella misura minima di 25 euro se il pagamento viene effettuato entro i primi quindici giorni dall’accertamento
dell’infrazione;
• nella misura del doppio del minimo, pari a 50 euro se il pagamento viene effettuato tra il 16° ed il 60° giorno
dall’accertamento dell’infrazione.;
• nella misura massima se il pagamento viene effettuato dal 61° giorno in poi.
Trascorsi inutilmente i suddetti termini il sottoscritto preposto presenterà rapporto, con la prova delle eseguite
contestazioni o notificazioni, all’Organo competente come previsto dall’art. 5, terzo comma, del Regolamento CRI che
disciplina il divieto di fumo.
......................................................................
.............................................., lì.............................................................
Firma...........................................................................
(doc.identità............................................................................)
• tramite versamento sul c/c postale n. ....................... intestato alla Croce rossa italiana, Comitato...............................
di ..................................................................
• mediante versamento diretto al Cassiere dell’Unità CRI presso la quale è stata rilevata l’infrazione.