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NON E FACILE RIDURRE LA RICHEZZA DEL PERCORSO STORICO DALLA CAMPANIA. MA FARÒ UN
RIASSUNTO STRETTO. SAPIAMO CHE LA CAMPANIA SI COMPORRE DI CINQUE REGIONI. MA
CREDO CHE NAPOLI GODE DI UN DISTACCO SPECIALE. QUESTA REGIONE APARTENENTE A
TUTTA LA ITALIA HA AVUTO UN PERCORSO PARTICOLARE. AD UN CERTO PUNTO PERCHÉ
ITALIA È ESTATA FRANTUMATA . NON TUTTE LE REGIONI ABBIANO SOFFERTO O AVUTO UN
PERCOSO UGUALE.
NAPOLI, CASERTA, SALERNO, AVELLINO, BENEVENTO SONO LE PROVINCIE CHE ANCHE SONO
STATI A VICENDE. TENTAMO DI CAPIRE DUE MILE ANNI EN DIECI MINUTI.
1
. https://www.youtube.com/watch?v=HAuuRxauhvU
Medioevo risorse il piccolo centro di Atripalda . non tanto chiaro l’origine di
questo nome.
BENEVENTO. Secondo la leggenda, il suo fondatore fu il greco Diomede, un veterano della
guerra di Troia. Fu molto probabilmente di origine sannitica e successivamente occupata dai
romani, capitale longobarda e possedimento papale.Un luogo di cattivi venti. Questo era il
nome di un luogo vicino a Napoli in Italia, che non era nemmeno troppo lontano dall'antica
Roma, rendendolo un campo favorevole per molteplici battaglie. BENEVENTO fu un centro dei
Sanniti fino al 268 a.C., quando i Romani, mutandone il nome di Maloenta o Maleventum in
Beneventum,
CASERTA Etimologia / Derivazione . da Casa Hirta, ovvero posta in alto, attualmente la zona è
rintracciabile nel borgo medioevale di Casertavecchia
La provincia era la più grande unità amministrativa dei possedimenti stranieri dell'antica Roma.
Con la riforma amministrativa iniziata da Diocleziano, divenne una suddivisione amministrativa
di terzo grado dell'Impero Romano, cioè una suddivisione delle diocesi imperiali (a loro volta
suddivisioni delle prefetture imperiali). L'attuale termine provincia in uso generale fu
introdotto dai Romani. Il termine provincia, dopo gli allargamenti del territorio della
Repubblica tra la fine del III e il II secolo a.C., venne gradualmente a significare non più la sfera
di competenza di un magistrato, dove poteva dispiegare il suo imperium (potere), ma il
territorio sottomesso su cui esercitava i suoi poteri, fuori dall'Italia romana. L'organizzazione
dei nuovi territori annessi alla res publica romana era normalmente effettuata dal generale che
li aveva conquistati, per mezzo di una lex provinciae
2. VIII SECOLO AVANTI CRISTO. LA PRIME COLONIE DELLA MAGNA GRECIA FU CUMA
AVEVA AVUTO MOLTO DISTACCO, MENTRE GLI ETRUSCHI OCCUPAVANO L’INTERNO.
Cuma (Cumae in latino) è un sito archeologico della città metropolitana di Napoli, nel
territorio dei comuni di Bacoli e di Pozzuoli, localizzato nell'area vulcanica dei Campi
Flegrei. La città di Cuma era interamente protesa verso l'acropoli, la parte alta di ogni
città greca, posta in una posizione geografica molto favorevole, cioè su una collina e in
prossimità del mare. Inoltre questa ospitava il tempio di Giove.
5. Dal quinto secolo arrivò il turno dei Visigoti, dei Bizantini, degli
Ostrogoti e dei Longobardi.
6. El Reino lombardo o Reino de los lombardos (en latín: Regnum Langobardorum) fue la
entidad estatal constituida en la Italia de los lombardos entre 568-569 (invasión de
Italia) y 774 (caída del reino con la llegada de los francos de Carlomagno), con su
capital Pavía. El control efectivo de los soberanos sobre las dos grandes áreas que
conformaban el reino: la Langobardia major (Langbardland en proto-germánico) en el
centro-norte (a su vez, repartida en un área occidental, el Neustria, y una oriental, el
Austria) y la La…Con questi ultimo gruppo, la Campania appartiene al
Ducato di Benevento e perse la sua unità: parte del suo territorio fu
acquisito dal Ducato di Benevento che accorpò le province di Capua e
Salerno, mentre sul restante territorio si esercitava l’autorità dell’impero
bizantino.
7. ...”Il longobardo Zottone che, a capo di una schiera di longobardi,
conquistò la città di Benevento e si fece eleggere duca; in breve tempo
conquistò territori della Campania, dell'Apulia, della Lucania e del Bruzio,
organizzandoli in ducato e cercando sempre di mantenerli indipendenti
dal regno longobardo, dai bizantini e dalla Chiesa....”. Il problema dei
lombardi è una questione di fonti. Ci sono pochi scritti e certamente
l'ormai noto Paolo Diacono non può colmare tante lacune relative a
questo oscuro (quindi poco conosciuto) periodo storico.
8. Alla caduta del regno longobardo per opera di Carlo Magno (774), il
ducato beneventano fu elevato a principato. Dopo lotte intestine si
divisero in Salerno e Benevento. El 25 de diciembre del año 800,
el rey franco Carlomagno fue coronado como Emperador de los Romanos en la
basílica de San Pedro en Roma. Con este gesto, el Papa buscaba restaurar la
autoridad de la Cristiandad occidental en la figura de un nuevo líder, transfiriendo de
nuevo a Roma el poder efectivo y simbólico que había perdido en favor de
Constantinopla.
9. IL PRINCIPATO DI BENEVENTO passò sotto il dominio della CHIESA.
Germania dopo il fallito assedio di Troia. Non sono riuscito a trovare dati
certi sul trasferimento alla Chiesa, ma posso almeno pensare ad alcune
ipotesi. Uno è che Carlo Magno essendo stato un sostenitore della
Chiesa contro i Longobardi, essendo la Chiesa la principale autorità
dopo la caduta dell'Impero Romano che teneva insieme, e l'imperatore
tedesco non essendo disponibile, capisco che era logico per lui passare
a lei. Quest'ultimo non posso dirlo con certezza.
10. ITALIA NEL ANNO MILE E INFLUSSO ARABO e degli Normanni. .
Anche se le incursioni musulmane, soprattutto quelle di Muhammad ibn
Abi'l-Jawari, arrivarono fino a Napoli, Roma e al nord del Piemonte.
Queste incursioni erano parte di una più grande lotta per il potere in
Italia e in Europa, con forze bizantine, franche, normanne e locali
cristiane italiane in lizza per il controllo. I musulmani furono talvolta
cercati come alleati da varie fazioni cristiane contro altre fazioni. La prima
data suggerita per l'arrivo dei Normanni è il 999, quando, secondo varie
fonti, i pellegrini normanni, seguendo una via di pellegrinaggio
presumibilmente già utilizzata dai loro compatrioti, tornarono dal Santo
Sepolcro di Gerusalemme attraverso la Puglia, facendosi strada fino a
Salerno. Lì godettero dell'ospitalità del principe Guaimario III. Sotto la
monarchia normanno-slava, la Campania fu acquistata nel Regno di
Sicilia,
La Svevia (in latino Suēbĭa, in tedesco Schwaben o Schwabenland) è una
regione storica e linguistica della Germania. La maggior parte della regione
storica della Svevia fa parte del Baden-Württemberg (lo stato storico del
Württemberg e la provincia di Hohenzollern) e del distretto governativo
bavarese di Svevia. Nel Medioevo, la Svevia comprendeva anche il Baden, lo
stato federato austriaco del Vorarlberg, il Liechtenstein. La dinastia sveva ebbe
il potere imperiale nei secoli XII e XIII coi titoli di re di Germania, d'Italia, poi di
Arles, a cui si aggiunse, per unione personale, dal 1190, quello di re di Sicilia.
Fu suo primo rappresentante Corrado III che regnò (1138-1152) tra molte
difficoltà, per le lotte intestine che travagliarono la Germania divisa
11. Sulla costa, Amalfi acquisì prestigio con le attività marittime e diventa
uno dei principali centri commerciali del Mediterraneo. Il rimodellamento
politico del territorio fu dovuto alla dominazione dei normanni.
Le relazioni tra le repubbliche marittime derivavano dalla loro natura di stati
orientati al commercio. Queste relazioni comportavano a volte accordi di
natura economica e politica, con l'obiettivo di beneficiare reciprocamente di
una rotta commerciale o di decidere di comune accordo di non ostacolarsi a
vicenda.Tuttavia, la competizione per il controllo delle rotte commerciali con
l'Oriente e nel Mediterraneo portò spesso a rivalità che non potevano essere
risolte diplomaticamente, e ne seguirono diversi conflitti armati tra le
repubbliche marinare. Dalla metà dell'XI secolo, Amalfi aveva perso la
completa autonomia, anche se il suo commercio continuava a godere di
un'ampia autonomia amministrativa. Sotto la protezione del re normanno
Guglielmo II di Sicilia, gli amministratori di Amalfi raggiunsero un proficuo
accordo commerciale con la vicina Pisa nell'ottobre 1126, allo scopo di
collaborare nella sorveglianza dei loro comuni interessi nel Mar Tirreno.
Questo accordo era il frutto di un'amicizia con la Repubblica Toscana che
risaliva a diversi decenni fa. Tuttavia, Amalfi non aveva un proprio esercito
per proteggere gli interessi dei mercanti amalfitani. Ecco perché le navi
amalfitane non sono mai state coinvolte in azioni militari contro altre
Repubbliche Marinare.
Infatti, fu l'esercito di Pisa che ruppe il patto con Amalfi e attaccò la città
costiera il 4 agosto 1135 nel contesto della guerra che il pontefice Innocenzo
II e il nuovo imperatore Lotario II (e con loro le repubbliche di Genova e
Pisa) avevano iniziato contro il normanno Ruggero II di Sicilia che
controllava il territorio di Amalfi. Questa guerra si concluse a favore di
Ruggero II, che vide riconosciuti i suoi diritti sui territori dell'Italia
meridionale. Anche Amalfi perse la sua autonomia politica.
13. Le vicissitudini della storia portarono, nel 1442, al destino della capitale
aragonese della Campania. Il re Alfonso il Magnanimo riformò le
istituzioni urbane, aumentando il ruolo della città come polo
gravitazionale a livello amministrativo e culturale. Napoli divenne il centro
di gravità dei possedimenti del monarca dall'Aragona alla Sicilia. Grazie
agli sforzi dei sovrani angioini e aragonesi, Napoli divenne un centro
fiorente, un punto di riferimento per tutto il Sud. Gli architetti francesi
introdussero lo stile gotico. La città ha aperto le sue porte all'Europa
dell'epoca. Un'apertura che ebbe la sua fase culminante nel periodo
umanistico-rinascimentale.
Aragonesi. ALFONSO Alfonso V d'Aragona (Medina del Campo, 1396 -
Napoli, 27 giugno 1458), conosciuto anche come il Magnanimo e il
Saggio, tra il 1416 e il 1458 fu re d'Aragona, Valencia, Maiorca, Sicilia,
Sardegna e conte di Barcellona; e tra il 1442 e il 1458 re di Napoli.
14. Il successivo governo degli spagnoli (1503-1713), esercitato
attraverso la figura di un viceré residente a Napoli, si articolò in un
equilibrio di rapporti sociali tra gli organi di governo e le ampie
autonomie di cui beneficiavano i grandi proprietari terrieri e i ceti
borghesi della capitale. Per circa due secoli con il periodo dei viceré tutto il
mezzogiorno divenne una provincia spagnola in cui si avvicendarono 40 vicerè e 20
luogotenenti che curavano i soli interessi dei reali spagnoli. Il Regno di Napoli da
grande potenza, iniziò uno dei periodi più bui della
Nel 1442, Alfonso V d’Aragona strappò la corona di Napoli all’ultimo degli
angioini e l’anno successivo dichiarava l’unione dei regni.
Alfonso V d’Aragona
https://www.romatoday.it/cronaca/camorra-roma-napoletani-tuscolano-
origini.html
21. Nel 1861 entrò nell'orbita del Regno di Italia; la Campania non
mancò dall'essere protagonista di importanti operazioni militari
quali le Quattro Giornate di Napoli e lo sbarco a Salerno.
Una legge speciale approvata nel 1904 portò alla costruzione del polo
siderurgico di Bagnoli, mentre nelle campagne giungeva
contemporaneamente a termine la lunga opera di bonifica delle molte aree
malariche, intrapresa due secoli prima.
LIVA
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