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10/04/2011

ACQUA e rischi derivanti dalla sua privatizzazione

Edi Borgianni

normativa europea

La normativa Ce riguarda i servizi d’interesse economico generale che devono essere


– art. 83 Trattato CE – sottoposte alle norme del Trattato stesso, in particolare al
regime sulla concorrenza

Prevede tre tipologie di affidamento del servizio:


 gara ad evidenza pubblica
 affidamento a società miste con socio privato
scelto tramite gara ad evidenza pubblica
 affidamento diretto - “in house” - (giurisprudenza della Corte di Giustizia) a totale
partecipazione pubblica

Sono i singoli stati che decidono quali servizi siano di rilevanza economica

affidamento in house
condizioni

• titolarità pubblica dell’intero capitale


• sulla società controllo analogo dell’ente locale a quello esercitato sui propri servizi
• parte prevalente della attività delle società realizzata con l’ente o con gli enti pubblici
che le controllano

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servizi pubblici a rilevanza economica


Servizi che riguardano la collettività e che vengono offerti in
un determinato mercato,dietro il pagamento da parte degli
utenti del prezzo di un canone, adeguato a coprire i costi ed
a remunerare il capitale investito ed aperti alla concorrenza
Il servizio, nell’ambito del mercato, diviene una merce che
deve produrre un ricavo a totale copertura di tutti i costi +
remunerazione capitale/utile

servizi pubblici privi di rilevanza economica


 assenza dello scopo precisamente lucrativo
 mancata assunzione dei rischi connessi a tale attività
 eventuale finanziamento pubblico dell’attività in questione
(giurisprudenza della Corte di Giustizia Europea)
servizi che hanno principalmente carattere solidaristico e che
non danno luogo alla realizzazione di profitti e che,
comunque, non vengono svolti a fini di lucro

normativa nazionale
Legge Galli – n. 36/1994
Stabilisce il principio che tutte le acque sono pubbliche e
costituiscono una risorsa da utilizzare secondo principi di
solidarietà
Punti fondamentali
 unico ATO
 separazione tra proprietà delle infrastrutture -pubblica-
e gestione del servizio
 garantire la copertura totale dei costi + renumerazione
capitale investito
 unica tariffa
 unico ente gestore
 unico servizio per l’intero ciclo: rete idrica, fognaria
e depurazione, dalla captazione alla depurazione=>
servizio idrico integrato

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Il conferimento avviene in via ordinaria:

 a favore di imprenditori o di società mediante procedure


ad evidenza pubblica
 affidamento diretto a società miste con socio privato
scelto tramite gara ad evidenza pubblica

In deroga, a causa di peculiari caratteristiche


economiche, sociali, ambientali e geomorfologiche che
non permettono un efficace e utile ricorso al mercato

 affidamento diretto “in house”

D.L. 9 settembre 2009 n. 135 art. 15 – servizi pubblici locali di rilevanza


economica convertito con modifiche dal D.Lgs. 1784/2009

spinge ulteriormente in avanti la privatizzazione dei servizi idrici e degli altri


– servizi pubblici
Esclusi dalla nuova regolamentazione i servizi attinenti:
• distribuzione di gas naturale
• di energia elettrica
• gestione delle farmacie
• disciplina del trasporto ferroviario regionale
per le quali sono fatte salve le disposizioni già esistenti

L’art. 23 bis legge 133/2008 riguarda la disciplina dell’affidamento e della gestione


dei servizi pubblici locali di rilevanza economica:
servizio idrico – rifiuti - trasporto pubblico
Sentenza Corte dei Conti della Lombardia 11 maggio 2009 – la valutazione della
rilevanza economica dei servizi deve essere effettuata dall’ente di volta in volta

L’art. 23 bis, inoltre, prevede, come unica possibilità residuale, l’affidamento in


house – diretto – tramite la costituzione di una patrimoniale

Con l’art. 15 sono state introdotte le parole “per situazioni eccezionali” e il parere
del garante, comma 4 deve essere preventivo

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La modifica di legge muove passi decisi verso la


privatizzazione dei servizi idrici e degli altri servizi pubblici
a favore di

 imprenditori o società in qualunque forma costituiti


Individuati mediante procedure competitive ad evidenza
pubblica
 società a partecipazione mista pubblica e privata con
capitale privato non inferiore al 40%
 cessazione alla data del 31/12/2011 degli affidamenti in e
house a società a partecipazione totalmente pubblica, h
controllate dai comuni – in essere alla data del c
22/08/2008, a meno che non vi sia la cessione del 40% i
ai privati f
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l
Legge Regionale 12 dicembre 2003 n. 26 a
con la Legge Regionale 30 gennaio 2009 n. 1 n
o
- frutto della proposta di Referendum sostenuta da 144 i
Comuni - sono venuti meno alcuni obblighi inseriti con la g
Legge Regionale 8 agosto 2006 n. 18 e
R
 i Comuni possono scegliere la gestione diretta – in house -
del servizio di erogazione dell’acqua (anche se residuale)
 è stato affermato il principio secondo cui le reti e gli
e
impianti di distribuzione devono rimanere di proprietà g
interamente pubblica g
 è stato abrogato l’obbligo di separare la gestione e
dall’erogazione L

Per una patrimoniale unica per la gestione e l’erogazione è


sufficiente che la società sia partecipata dai due terzi del
numero dei comuni dell’Ambito

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In Lombardia è prevista la divisione del servizio idrico in tre


parti
 proprietà
 gestione
 erogazione

nella gestione si comprendono la realizzazione degli


investimenti infrastrutturali destinati all’ampliamento e
potenziamento di reti e impianti, nonché gli interventi di
ristrutturazione e valorizzazione necessari per adeguare
nel tempo le caratteristiche funzionali

l’erogazione del servizio comprende tutte le attività


legate alla fornitura agli utenti finali del servizio, ivi
incluse le attività di manutenzione di reti e di impianti e
la bollettazione

Corte Costituzionale
• La Corte Costituzionale – sent. 307/2009 del 16/11/2009
– ha dichiarato incostituzionale la separazione della
gestione della rete idrica dall’attività di erogazione
dell’acqua, così come prevista dalla normativa regionale
della Lombardia

Alcuni ATO, tra cui Como, Cremona, Lecco, Pavia,


Varese, che hanno adottato il principio della separazione
gestione/erogazione dovranno essere rivisti

La sentenza ha posto le premesse per la sospensione


della gara per l’erogazione per l’ATO di Pavia - apertura
definita ad ottobre – scadenza del bando gennaio 2010

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Soppressione Autorità d’ambito

 il decreto Calderoli ha disposto la soppressione delle


Autorità D’Ambito (AATO) dall’1 gennaio 2011,
delegando alle Regioni di individuare il nuovo l’organo
competente
 Con DPCM del 25 marzo (pubblicato in Gazzetta
Ufficiale il 31 marzo) è stata posticipata la soppressione
delle Autorità d'Ambito Ottimale (A.ATO) al 31 Dicembre
2011
 La proroga riguarda le regioni che non hanno ancora e
provveduto a individuare l'organo competente in h
sostituzione dell'AATO - è esclusa la Lombardia che ha c
già provveduto con la L.R. del 27 dicembre 2010 i
f
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Legge Regionale 27 dicembre 2010 n. 21
a
dispone in materia di servizi locali di interesse economico n
generale e di gestione delle risorse idriche o
i
applica: g
 il decreto Calderoli sulla soppressione delle Autorità e
D’Ambito (AATO) – le competenze passano dai comuni alle R
province attraverso la costituzione delle aziende speciali
denominate Uffici d’Ambito formate da un CdA g
o le province devono costituire l'ufficio d'ambito entra il 30
giugno – la proroga al 31 dicembre 2011 non riguarda la
g
Lombardia che, appunto, ha già provveduto ad inviduare i e
nuovi organi competenti. L

 il decreto Ronchi, sull’affidamento della gestione dei servizi


idrici: obbligo dell’affidamento della gestione tramite messa
a gara

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e
Legge Regionale 28 dicembre 2010 n. 21
l
a
Il Consiglio dei Ministri ha minacciata il ricorso per
n
incostituzionalità della L.R. con riferimento a due disposizioni:
o
i
 gli enti locali possono costituire una patrimoniale di ambito,
conferendo la proprietà delle reti, degli impianti, delle altre
e
dotazioni patrimoniali – in caso di partecipazione indiretta è
g
conferito il ramo d’azienda g
e
o La previsione contrasta con le norme statali di riferimento -L
Codice dell’Ambiente e art. 23bis D.L. 122/2008: le reti e le
infrastrutture idriche devono essere di proprietà pubblica

e
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Legge Regionale 28 dicembre 2010 n. 21
-

 Gli enti responsabili dell’ATO possono assegnare alla e


società patrimoniale l’espletamento delle gare per g
l’affidamento del servizio, le attività di progettazione g
preliminare delle opere infrastrutturali relative al servizio
idrico e le attività di collaudo delle stesse e
L
o La previsione contrasta con il Codice dell’Ambiente - art.
150, comma 2: la competenza ad aggiudicare la gestione
del servizio idrico integrato è dell’Autorità d’Ambito e,
comunque, di un unico soggetto, non potendosi enucleare
una singola attribuzione da devolvere a un soggetto
formalmento privato

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Legge Regionale 28 dicembre 2010 n. 21
-

Le norme regionale invadono la competenza legislativa e


esclusiva dello Stato in materia di tutela dell’ambiente e della g
tutela della concorrenza e della determinazione dei livelli
essenziali delle prestazioni di cui all’art. 117, comma 2, lett. e),
g
m), s) Costituzione e
L
D’intesa con la Regione Lombardia è stato individuato un
percorso che potrà portare alla modifica della L.R. e alla
rinuncia all’impugnativa

privatizzazione della gestione


=
acqua come merce

non ci sono cittadini, ma solo clienti

scopo principale delle società è produrre


utili

non servizi

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Acqua come servizi pubblico a rilevanza economica

una merce che deve produrre un ricavo a totale


copertura di tutti i costi
+ remunerazione capitale/utile

Acqua come servizio pubblico privo di rilevanza


economica

una necessità delle persone

deve essere garantito il servizio a chiunque


indipendentemente dalla capacità economica

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