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CALL CENTER, L'ODG APPROVATO DALLA CGIL

(22/11) Sono stati presentati due documenti in alternativa; il primo della segreteria; il secondo vede
primo firmatario Dino Greco. Il primo ha raccolto 87 voti favorevoli; il secondo 16 voti favorevoli.
Il Comitato Direttivo dà mandato alla Segreteria Nazionale di inviare una lettera alla Confindustria,
auspicabilmente di carattere unitario, che utilizzando i nuovi spazi contrattuali aperti dall’Avviso
Comune del 4 ottobre 2006, ribadisca con nettezza i seguenti impegni negoziali: 1)Nelle situazioni,
come nel caso di Atesia, che hanno registrato interventi degli uffici ispettivi e che hanno portato a
conclusioni formali delle indagini, la negoziazione e gli accordi sindacali dovranno essere coerenti
con le stesse, affermandone l’estensione a tutti i lavoratori che sono nella medesima condizione
lavorativa. 2)La individuazione del lavoro autonomo, che non potrà avere costi e diritti inferiori a
quelli previsti dai Ccln, dovrà avere come riferimento imprescindibile l’effettiva prestazione
realizzata (in termini di autonomia, orari) e l’autodeterminazione delle modalità di prestazione
rispetto all’organizzazione aziendale. 3)I processi di stabilizzazione occupazionali per essere tali
devono essere di norma riconducibili al lavoro a tempo indeterminato e comportare una
negoziazione degli orari di lavoro tale da garantire una retribuzione equa e il pieno rispetto dei
CCNL. In tale contesto, anche per i tempi fissati dalla Legge Finanziaria (30.04.07) il riferimento
alla gradualità nelle stabilizzazioni non può che rappresentare una indicazione massima.
L’eventuale utilizzo dei contratti a termine, in coerenza con quanto sopra espresso in materia di
contratti a tempo indeterminato, potrà avvenire nel rigoroso rispetto della contrattazione (causali,
tetti, durata); mentre per l’apprendistato esso va ricondotto unicamente alle finalità formative,
evitandone usi impropri. 4)In materia di transazioni, che riguarderanno esclusivamente il pregresso
salariale e loro collocazione dentro le conclusioni delle trattative sindacali aziendali, ai lavoratori
che non riterranno di accedere alla fase conciliativa, così come restano liberi di fare ai sensi del
Codice Civile, la CGIL, fermo restando il corretto svolgimento democratico dei mandati, metterà a
disposizione strumenti e sedi per ogni necessaria verifica e per l’assistenza che verrà richiesta.

23/11/2006 9.25.

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