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Vorrei chiederti scusa per essere stato una persona immatura, egocentrica e logorroica. Purtroppo riesco a
capire le cose solo col tempo e ammetto di aver sempre pensato di essere stato il fidanzato “ideale”. Ho
capito di aver commesso errori e che magari avresti meritato di meglio. Mi dispiace veramente essere
venuto a Borgo sempre quando mi conveniva senza mai essermi confrontato con te. Basavo tutto in
funzione di me stesso e di questo, credimi, sono molto dispiaciuto. Sono stato immaturo ma la mia non è
mai stata cattiveria, solamente ingenuità: davo per scontato che le cose che piacevano a me piacessero
anche a te. Nonostante il “buio che ti assaliva” neanche una volta ti ho chiesto di parlarmene o di
raccontarmi di cosa si trattasse perché pensavo di essere già la tua “cura”. Per me andava tutto molto bene
e nei momenti in cui cercavi di farmi capire che c’erano dei problemi, li ho sempre sminuiti oppure li ho
tralasciati, pensando fossero tutti problemi risolvibili, pensando di conoscerti e invece di te ho conosciuto
davvero poco. Dicevo di essere un fallito perché non riuscivo ad avere successo nello studio, ma i problemi
in famiglia erano altri e se molte volte ero giù sei riuscita a tirarmi su. A proposito della mia famiglia, negli
ultimi due anni abbiamo avuto molti problemi e tra tutti solamente tu eri quella che riusciva a stapparmi un
sorriso e mi faceva stare bene.
Avrei voluto essere una spalla per te ma a quanto pare non ne sono stato capace. Mi innervosisce molto il
fatto di essermi comportato così nei tuoi confronti perché non è stato da persona adulta. Gli stratagemmi
per capire se eri interessata a qualcun altro, il mio guardare le storie di altri ragazzi di Rieti, erano solo un
modo per capire il perché della rottura, alimentando la gelosia. Ho messo la storia col braccialetto che mi
avevi regalo perché volevo farti tornare in mente un bel ricordo come anche il gesto delle rose e la collana.
Questo era un regalo che avrei voluto fare quando ancora eravamo insieme e non avertelo donato per me è
stato un dispiacere immenso: era solo uno sciocco tentativo per farti capire che ti ho voluto veramente
bene. Lo sai benissimo, sono un po’logorroico, ma ciò vale solo per le cose a cui tengo. Non posso chiederti
scusa per ciò che ha fatto Giacomo perché in quel caso sinceramente non c’entro nulla. Non ci ho parlato
per mesi e solo adesso che sono tornato mi ha descritto con le lacrime agli occhi il suo dispiacere. Per
quanto riguarda Gaia, siamo usciti un paio di volte ma era una sincera amicizia e passavamo il tempo a
parlare di te perché era importante per me saperti contenta.
Grazie perché sei stata sempre la mia roccia, una spalla, molto più di una ragazza.
Grazie per la tua criticità, la tua sincerità e l’affetto che mi hai dato, abbiamo condiviso davvero tante
emozioni.
Non chiuderti mai in te stessa, non pensare che io ti odi, non avere paura di essere quello che vuoi essere.
Vorrei davvero che rimanessimo in buoni rapporti, a salutarci quando ci incontriamo, non pretendo troppo.
Non voglio tornare insieme, né mi aspetto di uscire soli per un caffè. Come detto vorrei solo serenità tra noi
e non più odio. Spero tu riesca a comprendermi. Accetto qualsiasi tua risposta, perché sei libera di pensare
quello che vuoi. Ti ammiro e vorrei tu capissi quanto è stato importante per me questo cambiamento.