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Sulle Cupole in Muratura

Il metodo di Eddy - Lévy


Presentazione

Il metodo grafico di
Eddy-Lévy

Cupola
costituita da Cupola con
elementi mono- comportamento
dimensionali bi-dimensionale

1a scuola di pensiero 2a scuola di pensiero


(XVIII secolo) (XIX secolo)

Prof. Stefano GALASSI


Dipartimento di Architettura (DIDA) – Sezione di Materiali e Strutture – Università di Firenze
Le teorie
…sul comportamento meccanico
delle cupole in muratura.

Scuole di pensiero
‘700 ‘800

Comportamento mono Comportamento


dimesnionale bidimensionale

Pierre BOUGUER (1698-1758)


Giovanni POLENI (1683-1761) J. W. SCHWEDLER (1823-1894)
Charles BOSSUT (1730-1814)
Eugenio BELTRAMI (1835-1900)
Lorenzo MASCHERONI (1750-1800)
Giuseppe VENTUROLI (1768-1846)
Prof. Stefano GALASSI
Dipartimento di Architettura (DIDA) – Sezione di Materiali e Strutture – Università di Firenze
Il XVIII secolo
La cupola “immaginata” come
assemblaggio di elementi “arco”-

Pierre Bouguer
“Sur les lignes courbes qui sont propres à former les voûtes en dôme”, Académie royale des sciences, Parigi, 1734

Chi, prima di lui, ha studiato le cupole in muratura?

Vitruvio (25-23 a.C.) – Alberti (1472) – Palladio (1570) – Scamozzi (1615)

Dal punto di vista Dal punto di vista


geometrico tecnico-costruttivo

Prof. Stefano GALASSI


Dipartimento di Architettura (DIDA) – Sezione di Materiali e Strutture – Università di Firenze
Il XVIII secolo
La cupola “immaginata” come
assemblaggio di elementi “arco”-

Pierre Bouguer
“Sur les lignes courbes qui sont propres à former les voûtes en dôme”, Académie royale des sciences, Parigi, 1734

First question

1) Qual è la curva tale che la superficie


generata dalla sua rotazione attorno
ad un asse verticale, dopo averle
assegnato uno spessore, corrisponde a
una cupola che è capace di sostenere il
suo peso proprio?

Meridiano Funicolare

Prof. Stefano GALASSI


Dipartimento di Architettura (DIDA) – Sezione di Materiali e Strutture – Università di Firenze
Il XVIII secolo
La cupola “immaginata” come
assemblaggio di elementi “arco”-

Pierre Bouguer
“Sur les lignes courbes qui sont propres à former les voûtes en dôme”, Académie royale des sciences, Parigi, 1734

Fonti – background culturale.


Jacob Bernoulli, 1744.
Med. CCLXXXV et V.P.. XXIX,
du 5/12/1704, «Problema
de Curvatura fornicis, cujus
partes se mutuo proprio
pondere suffulciunt sine
opere caementi», Jacobi
Bernoulli Basilieensis Opera,
Genève, Cramer et Philibert,
pp. 1119-1123.

Un arco con la forma di una catenaria invertita resiste al


suo stesso peso proprio, qualunque sia lo spessore.
Prof. Stefano GALASSI
Dipartimento di Architettura (DIDA) – Sezione di Materiali e Strutture – Università di Firenze
Il XVIII secolo
La cupola “immaginata” come
assemblaggio di elementi “arco”-

Pierre Bouguer
“Sur les lignes courbes qui sont propres à former les voûtes en dôme”, Académie royale des sciences, Parigi, 1734

Fonti – background culturale.


Robert Hooke, 1676.
“Ut pendet continuum
flexile sic stabit contiguum
rigidum inversum” – “Così
come un filo continuo
flessibile pende verso il
basso, così, invertito, sta in
piedi una contiguità rigida
(=i conci in mutuo contatto
di un arco)”.
La forma ideale di un arco è quella di un Hooke trova sperimentalmente la forma
poligono funicolare. dei poligoni funicolari appendendo pesi ad
una corda.

Prof. Stefano GALASSI


Dipartimento di Architettura (DIDA) – Sezione di Materiali e Strutture – Università di Firenze
Il XVIII secolo
La cupola “immaginata” come
assemblaggio di elementi “arco”-

Pierre Bouguer
“Sur les lignes courbes qui sont propres à former les voûtes en dôme”, Académie royale des sciences, Parigi, 1734

La catenaria nell’arco e nella cupola


(dai disegni di G. Poleni, 1748).

Prof. Stefano GALASSI


Dipartimento di Architettura (DIDA) – Sezione di Materiali e Strutture – Università di Firenze
Il XVIII secolo
La cupola “immaginata” come
assemblaggio di elementi “arco”-

Altre analogie di forme

Volta a botte   Velaria Cupola   Un velo lento pendente da un


cerchio orizzontale che senza rughe si disponesse
per il proprio peso nella forma di un catino,
Lorenzo Mascheroni, “Nuove ricerche
sull’equilibrio delle volte”, Bergamo, 1785.

Le rughe del velo appeso rappresentano le compressioni


che nella cupola si trasformano in fratture.

Prof. Stefano GALASSI


Dipartimento di Architettura (DIDA) – Sezione di Materiali e Strutture – Università di Firenze
Il XVIII secolo
La cupola “immaginata” come
assemblaggio di elementi “arco”-

Pierre Bouguer
“Sur les lignes courbes qui sont propres à former les voûtes en dôme”, Académie royale des sciences, Parigi, 1734

Second question

2) Qual è l’effettivo stato tensionale


in una cupola di forma e spessore
assegnati?

Il comportamento bidimensionale

Prof. Stefano GALASSI


Dipartimento di Architettura (DIDA) – Sezione di Materiali e Strutture – Università di Firenze
Il XVIII secolo
La cupola “immaginata” come
assemblaggio di elementi “arco”-

Pierre Bouguer
“Sur les lignes courbes qui sont propres à former les voûtes en dôme”, Académie royale des sciences, Parigi, 1734

First question Second question

Progetto di una cupola nuova Verifica di una cupola esistente

Prof. Stefano GALASSI


Dipartimento di Architettura (DIDA) – Sezione di Materiali e Strutture – Università di Firenze
Il XIX secolo
La cupola a comportamento
bidimensionale

Eugenio Beltrami
“Sull’equilibrio delle superfici flessibili ed inestensibili”, Memorie dell’Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna, 1882

La teoria della membrana


Dal latino “membrana”: pelle che ricopre le membra

Sono sottilissime Sono curve Sono simmetriche

Rigidezza Rigidezza Membrane Membrane


T=0
flessionale nulla torsionale nulla rettilinee curve
Mf = 0 Mt = 0

Solo sforzo Sono Sono Solo sforzo


normale e taglio deformabili inestensibili normale

Prof. Stefano GALASSI


Dipartimento di Architettura (DIDA) – Sezione di Materiali e Strutture – Università di Firenze
Il XIX secolo
La cupola a comportamento
bidimensionale

Eugenio Beltrami
“Sull’equilibrio delle superfici flessibili ed inestensibili”, Memorie dell’Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna, 1882

La teoria della membrana


Calotta
compressa
Sono inestensibili Solo sforzo normale
[ ε1 | ε 2 ] [ N1 | N2 ]
Calotta
tesa

Il problema è staticamente
determinato (internamente)
Prof. Stefano GALASSI
Dipartimento di Architettura (DIDA) – Sezione di Materiali e Strutture – Università di Firenze
Il XIX secolo
La cupola a comportamento
bidimensionale

J. Wilhelm Schwedler
“Theorie der Stutzlinie”, Ein Beitrag Zur Form Und Starke Gewolbter Bogen, Zeitschrift Fur Bauwesen, 1859, 9: 109-26

Metodo grafico per determinare lo stato


tensionale in una cupola in muratura

Anticipa la soluzione che Beltrami fornirà


con le equazioni di equilibrio delle
membrane.

Il parallelo neutro è per lui un dato del


problema, non un’incognita da ricavare.

Prof. Stefano GALASSI


Dipartimento di Architettura (DIDA) – Sezione di Materiali e Strutture – Università di Firenze
Eddy & Lévy
Un contributo originale e
fondamentale di fine Ottocento

+ =

Comportamento Comportamento Doppio


monodimensionale + bidimensionale = comportamento

Prof. Stefano GALASSI


Dipartimento di Architettura (DIDA) – Sezione di Materiali e Strutture – Università di Firenze
Eddy & Lévy
Un contributo originale e
fondamentale di fine Ottocento

“…La porzione [superiore] della cupola sopporta solo le pressioni orizzontali qdφ, mentre la
porzione inferiore non supporta alcuna azione sui due fianchi e si trova esattamente nel caso
di una volta ordinaria”.
“Ne risulta una tutt’altra ripartizione delle pressioni e, per il punto [parallelo] neutro,
analogamente una tutt’altra posizione rispetto a quella di una cupola metallica della stessa
forma. BISOGNA DETERMINARE LA NUOVA POSIZIONE DI QUESTO PUNTO”

Prof. Stefano GALASSI


Dipartimento di Architettura (DIDA) – Sezione di Materiali e Strutture – Università di Firenze
Eddy & Lévy
Un contributo originale e
fondamentale di fine Ottocento

H. T. Eddy (1878) Maurice Lévy (1888)

Prof. Stefano GALASSI


Dipartimento di Architettura (DIDA) – Sezione di Materiali e Strutture – Università di Firenze
Eddy & Lévy
Un contributo originale e
fondamentale

H. T. Eddy (1878) Maurice Lévy (1888)

Prof. Stefano GALASSI


Dipartimento di Architettura (DIDA) – Sezione di Materiali e Strutture – Università di Firenze
Eddy & Lévy
Un contributo originale e
fondamentale

Il metodo grafico di Eddy - Lévy

1-Obiettivo 2-Ipotesi 3-Incognite


Valutare l’equilibrio Materiale no-tension - “Point neutre”
- La struttura reagente

4-Metodologia
Superficie di spinta nella parte alta condizionata a passare per l’estradosso del terzo
medio.
Linea di pressioni nella parte bassa condizionata a passare per il “point neutre” e
l’estradosso del terzo medio della sezione di imposta.

Prof. Stefano GALASSI


Dipartimento di Architettura (DIDA) – Sezione di Materiali e Strutture – Università di Firenze
Eddy & Lévy
Un contributo originale e
fondamentale

Il metodo grafico di Eddy - Lévy


5-Centri di pressione: la condizione di equilibrio limite

La cupola è una struttura infinite volte iperstatica. I centri di pressione non sono
unici.
I centri di pressione vengono scelti sulla base della posizione tipica delle lesioni in una
cupola e mediante un’analogia al meccanismo di collasso degli archi a tutto sesto.

ARCO-VOLTA CUPOLA

Prof. Stefano GALASSI


Dipartimento di Architettura (DIDA) – Sezione di Materiali e Strutture – Università di Firenze
Eddy & Lévy
Un contributo originale e
fondamentale

Il metodo grafico di Eddy - Lévy


6-Istruzioni procedurali
1) Dividi la cupola in un certo numero di spicchi. Poi dividi uno spicchio in ‘n’ conci.
2) Ipotizzando il baricentro dei conci sulla linea media dello spicchio meridiano, trova il peso
dei conci e la loro retta di azione. Il peso dei conci può essere convenientemente calcolato
mediante il Teorema di Guldino.
3) Traccia un primo poligono funicolare (di tentativo) condizionato a passare solo per
l’estradosso βn del terzo medio della sezione di imposta con il suo ultimo lato.
4) Da ciascun vertice di questo poligono funicolare, manda la verticale fino ad intersecare
l’estradosso del terzo medio, da qui manda l’orizzontale fino ad intersecare una retta
inclinata arbitraria e da qui traccia una nuova retta verticale. Individua il punto di
intersezione tra questa retta e la retta orizzontale che tracci adesso a partire dal solito
vertice del poligono funicolare. Alla fine ottieni una serie di ‘n’ punti.
5) Interseca, infine, la linea di imposta della cupola con la retta inclinata arbitraria: troverai
un ulteriore punto della serie, β’n.
6) Traccia una curva passante per tutti i punti della serie.
Prof. Stefano GALASSI
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Eddy & Lévy
Un contributo originale e
fondamentale

Il metodo grafico di Eddy - Lévy


6-Istruzioni procedurali
7) Manda, a partire da β’n, una retta tangente alla curva.
8) Dal punto di tangenza manda l’orizzontale fino ad intersecare il poligono funicolare di
tentativo e da questo punto manda la verticale fino ad intersecare l’estradosso del terzo
medio. Questo punto è il PUNTO NEUTRO.
9) Riporta, sull’asse di simmetria della cupola, a partire dalla linea di imposta, un segmento
verticale pari alla distanza polare del poligono delle forze utilizzato per tracciare il
poligono funicolare di tentativo.
10) Traccia, a partire dal vertice più alto di questo segmento, una linea orizzontale fino ad
intersecare in K la retta inclinata arbitraria. Da questo nuovo punto manda una verticale
che interseca la tangente alla curva in K’ e la linea di imposta in K’’. Il segmento K’K’’ è la
nuova distanza polare.
11) Traccia un nuovo poligono delle forze con questa distanza polare e poi costruisci il poligono
funicolare relativo solo ai conci che sono sotto il punto neutro (linea delle pressioni).
12) VERIFICA CHE SIA CONTENUTO NEL TERZO MEDIO della parte inferiore della cupola.
Prof. Stefano GALASSI
Dipartimento di Architettura (DIDA) – Sezione di Materiali e Strutture – Università di Firenze
Eddy & Lévy
Un contributo originale e
fondamentale

Il metodo grafico di Eddy - Lévy


IL TEOREMA DI GULDINO ed i SOLIDI DI ROTAZIONE

r rh r πr 2 h πr 2 4r 4πr 3
V = rh ⋅ 2π = πr h
2
V = ⋅ 2π = V= ⋅ 2π =
2 2 3 3 2 3π 3
Il volume generato da una superficie piana che ruota attorno ad un asse è dato dal
prodotto dell’area della figura per la lunghezza della traiettoria compiuta dal suo
baricentro (che, in genere, è una circonferenza).
Prof. Stefano GALASSI
Dipartimento di Architettura (DIDA) – Sezione di Materiali e Strutture – Università di Firenze
Eddy & Lévy
Un contributo originale e
fondamentale

Interpretazione analitica del metodo grafico di Eddy - Lévy

Equazione che fornisce il “point neutre”


 Re2 ⋅ (cos β 0 − senα ) senβ 0  Rm2 senα
 + ⋅ Re ⋅ k ⋅ h  ⋅ cos[arctg ( mt )] − =0
 cos α cos α  m v − mt
cosα 2 Re senα − Rm cosα ⋅ (α + senα ⋅ cosα )
con: mt = − mv =
senα Rm senα ⋅ (α + senα ⋅ cosα ) − Re ⋅ 2sen2α

Prof. Stefano GALASSI


Dipartimento di Architettura (DIDA) – Sezione di Materiali e Strutture – Università di Firenze
Eddy & Lévy
Un contributo originale e
fondamentale

Interpretazione analitica del metodo grafico di Eddy - Lévy

 Re2 ⋅ (cos β 0 − senα ) senβ 0  Rm2 senα


⋅ Re ⋅ k ⋅ h  ⋅ cos[arctg ( mt )] −
PUNTO NEUTRO
 + =0
 cos α cos α  m v − mt
α = 59.6216810680926°

Prof. Stefano GALASSI


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