Policromia architettonica
Le tastiere cromatiche
di Le Corbusier
Le Corbusier, Case al
Weissenhof-Siedlung,
Stoccarda, Germania, 1927
«Occorreva impedire che i
colori finissero per
squalificare il muro…
Perciò un intervento
dittatoriale: eliminare i
colori che si possono
considerare non
architettonici; anzi meglio:
individuare, scegliere i
colori che si possono
definire eminentemente
architettonici, e limitarsi ad
essi, pensando “già così
sono più che sufficienti!”.»
Le Corbusier, Polychromie
architecturale; Salubra,
claviers de couleur,
Éditions Salubra, Basilea,
1931 (43 colori)
- Foglio 1: Dati: Nome, Cognome, Matricola, Data e luogo di nascita dello studente
Titolo del corso e data. Didascalia della foto scelta. Fotografia originale in bianco e nero.
Breve commento personale sulle differenze tra le tre immagini.
- Foglio 2: Dati. Palette cromatica 1931 scelta; foto rielaborata digitalmente con la palette
scelta 1931. Tre aggettivi scelti per descrivere l’effetto ottenuto.
- Foglio 3: Dati. Palette cromatica 1959 scelta; foto rielaborata digitalmente con la palette
scelta 1959. Tre aggettivi scelti per descrivere l’effetto ottenuto.
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tre pagine. Il file deve essere nominato con il nome dello studente: COGNOME Nome.pdf
Dati Dati
Foto
Fotografia
Tre aggettivi rielaborata
originale in
con la
Eventuale bianco e
palette
commento nero Palette scelta
personale scelta