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Goldoni

VITA
Nasce a Venezia nel 1707, centro di scambi commerciali, dove vigeva il sistema oligarchico(borghesi
importanti) primogenito di una famiglia borghese(lui divide la società del 700 dove li pone come classe in
ascesa).
Goldoni conclude gli studi umanistici e di retorica presso i gesuiti, a Perugia. Carriera medica iniziava proprio
con lo studio della filosofia-UOMO LOGICO /LUCIDO, fa studi di giurisprudenza(li da da mangiare).
=Poliedricità degli studi (parla lingua della gente comune)
1733 Riscontra immediato consenso dal popolo scrivendo delle opere di carattere vario. Nel mentre porta
avanti la sua attività forense e dirige il teatro a Venezia.
Antonio Sacchi(Arlecchino) gli propone di scrivere una commedia su misura dove costruisce storie con
personaggi veri così che il popolo si potesse riconoscere in esse ed imparare. Molti lo criticano come Pietro
Chiari/Gozzi=non apprezzano la sua novità(scrive delle presentazioni dove motiva la sua riforma) . Altri
comprendono la sua genialità:Antonio Vendramin dove compone opere di ambientazione esotica per seguire la
moda. Il successo si contrappone alla depressione(sappiamo solo perché nella biografia non troviamo tra cdx
di questa nelle sue opere=non lo trasmette nella rappresentazione della società.
Vive a Parigi negli ultimi anni della sua vita, dove deve scontrarsi con l'ostilità degli attori(abituati a
improvvisare) e del pubblico francese(credenza: teatro italiano=maschere fisse) DOPO ALCUNI INSUCCESSI
HA AMPI RICONOSCIMENTI. Va a Versailles in qualità di insegnante di italiano. Genio malinconico:
inquietudine interiore=esigenza di cambiare spesso ambiente, uomo caparbio responsabile. Ma con difficile
equilibrio psicologico perché ipocondriaco. (autobiografia e biografia)
OPERE
● Prime opere e avvio a riforma: scrive libretti per melodramma, tragedie liriche, tragicomiche in versi.
Collaborazione con IMER=riforma della commedia(gradualmente).
COMMEDIA DELL’ARTE
Ripetitiva= basata sui soliti canovacci / libera interpretazione RIFORMA scrive tutti i copioni+caratterizza
personaggi(leva i clichè+rende più veri)
“Arlecchino servitore di due padroni”=rivitalizza il tradizionale personaggio di Zanni
"Putta Onorata"=ispirata alla quotidianità veneziana(lessico dialettale-ilarità)
● Fase eroica della riforma: 1750
○ lingua italiana dialetto veneziano
○ rinnovamento dei personaggi
○ riflessioni sui valori morali
○ rappresentazione delle relazioni sociali reali
“Bottega del caffè”
“Locandiera”: ambientata a Firenze(questo permette libertà di mettere in ridicolo nobiltà
veneziana+mostra rivolgersi a un pubblico più vasto)
Quattro protagonisti che stanno ai piedi di Mirandolina(intelligente/indipendente/determinata) che gestisce
da da sola una locanda.
Marchese: uomo tirchio,approfittatore, leggermente disposto a spendere per Mirandolina. Convinto di se
stesso, ma teme il conte
Conte: convinto di se stesso e disposto a spendere, molto generoso. (basa il suo corteggiamento e amore sulli
dono materiali”
Cavaliere: soggetto a trasformazione (da odiare le donne a impazzire per esse)
Fabrizio: scelto da Mirandolina come sposo, perché riconosce il lui un uomo capace e fedele che non limiti la
sua libertà.
CLASSI SOCIALI: Locanda frequentata da tutte le classi
● Nobili=Marchese,Conte,Cavaliere (messi in ridicolo per la loro presunzione)
● Borghesi=Mirandolina(laborioso e desiderosa di guadagno quasi cinica)
● Popolani=lavoratori leali (Fabrizio)
Personaggi vivi e verosimili(grazie a dialoghi/monologhi)
● Produzione per teatro san Luca: deve andare incontro ai gusti del pubblico di conseguenza scrive
tragicomiche di ambientazione esotica MA continua a esprimere la sua nuova visione sulla società:
- Borghesia mercantile: prima= dinamica aperta considerata un modello economico e
morale(risparmio,guadagno) poi=classe moralmente corrotta, esibizionista del proprio lusso,
avara sorda ai bisogni delle nuove generazioni.
- Popolo: unico ceto con valori positivi
● Teatro e prosa autobiografica: una volta arrivato a Parigi scrive opere di intrattenimento leggero
perché difficile inserimento di una riforma del teatro.
“Memories”=prosa autobiografica, spiega e giustifica le sue opere è divisa in 3 parti
1. Giovinezza + realizzazione della riforma teatrale;
2. Riassume trame delle sue opere, commentando personaggi+chiavi interpretative;
3. Descrive gli anni in Francia.
Autobiografia con deformazioni e omissioni, fornisce un'idea costruita della sua esperienza. es. mette
lui come persona equilibrata e serena e la sua attività teatrale come suo destino
TEMI
la riforma di Goldoni studia kummen di geografia antichi come Aristofane Plauto Terenzio autori italiani come
Machiavelli e stranieri fa frequenti viaggi e si mette in contatto con il pensiero illuminista a Milano in contrasto
la frequentazione dell'Arcadia che hanno una concezione dell'arte fondata sulla sobrietà e contrari a ogni
formalismo.
L'ambiente Veneziano (centro editoriale, commerciale, culturale) lo mette in contatto con la borghesia
Mercantile e professionale riesci a vedere il loro la cultura concreta e razionale.
Il teatro viene visto come un'attività redditizia e di conseguenza mettono spettacoli ti divertono in pubblico in
modo leggero e disimpegnato=più afflusso, questo porta è una qualità Inferiore Intrecci scontate e
ripetitive+generi popolari=COMMEDIA DELL'ARTE LUI VUOLE RIFORMA
CANOVACCI ELIMINA=scrive lui tutte le battute dei personaggi;
MASCHERE= personaggi autentici ispirati alla realtà quotidiana e dotati di una psicologia individuale.
Tutto ciò per portare al pubblico riflessioni critiche sui temi morali e sociali.
Si ispira a 2 libri:
" il libro del mondo" tratta una ricca vita di avvenimenti viaggi , incontri con abitudine mentalità diverse.
" il libro del teatro" rappresenta la conoscenza degli artifici scenici utili a mostrare nel modo più efficace le
passioni, sentimenti, vizi e virtù degli esseri umani è l'insieme degli aspetti pratici della professione.
PENSIERO SULLA SOCIETÀ
Atteggiamento di Goldoni sul mondo che osserva e rappresenta non è dogmatico le sue commedie non danno
verità assolute su valori astratti Rimane però incontrato delle istanze illuministiche anche se non mette in
discussione l'aspetto sociale tradizionale.
Nobiltà: La mette in ridicolo, fa trasparire come parassitaria
Borghesia:denuncia difetti e vizi della borghesia
Ceti popolari: li innalza, unici capaci di capire il valore del denaro
Fine pedagogico: vuole mostrare al pubblico comportamenti di egoismo e vuole dare una nuova moralità
fondata sulla dignità,giustizia MANCANO ANALISI PSICOLOGICHE DI ESSI E DENUNCIA ALLE PESSIME
CONDIZIONI.(appesantirebbero gli scritti)
Grazie alla riforma della commedia mette in luce valori: moderazione, lavoro, lealtà,parsimonia,libertà.
Secondo lui le commedie hanno un ruolo educativo e formativo, deve dare un'esperienza di
maturazione(realtà dove ci si può specchiare e migliorare)
TRA ITALIANO E DIALETTO
Non si ha una lingua unitaria(toscano letterario), miscela di conseguenza dialetti e italiano=aiuta a rendere
l’ironismo e la satira più visibili+rende la poesia più verosimile+intento mimetico per la riforma
goldoniana+comicità della semplicità . Usa un linguaggio non letterario con sintassi semplice,
quotidiano/naturalezza.
LA BOTTEGA DEL CAFFE'
Contesto: il caffè nel 700 è il luogo in cui si discuteva della realtà sociale, si rifletteva sui temi sociali, un luogo
di crescita intellettuale e civica.
Personaggi e valori: nella bottega del caffè si trovano i temi ricorrenti di Goldoni come il rinnovamento della
commedia attraverso la vitalità dei personaggi tradizionali, la rappresentazione vivace delle relazioni sociali, la
satira della nobiltà e la celebrazione del borghese onesto e laborioso. Inoltre, è presente un intento morale e
educativo, in cui Goldoni propone valori e dici a un pubblico prevalentemente di mercanti e imprenditori. nella
commedia la piccola e media borghesia veneziana ha un ruolo centrale;ETEROGENEITà delle classi.
Rodolfo=borghese che è riuscito a dirigere un'attività dignitosa che richiama i valori dell'onestà, della
riconoscenza, parsimonia, razionalità e prudenza. Pur essendo un commerciante non è travolto dall'ansia del
profitto, infatti, il denaro non è una delle sue priorità, per lui guadagnare vuol dire non ottenere denaro ma
guadagnare il merito di fare del bene. Ridolfo argomenta le sue opinioni in modo razionale, esprimendo in
alcuni casi il pensiero dell'autore. Lui ha il compito di ristabilire la lealtà nei rapporti, il rispetto della dignità e
il riconoscimento dei valori per una convivenza pacifica e civile. l'obiettivo di Goldoni è che gli spettatori e
dopo aver riso, riescano anche a fare propri i valori di ridolfo.
Flaminio=è un personaggio cinico approfittatore, che ha lasciato la moglie e un'attività onestà
Don Marzio=incarna pienamente la figura dell'aristocratico, una classe che è incapace di accogliere nei suoi
consapevolezza del valore del denaro,lui risulta presuntuoso e saccente (che prova soddisfazione a rovinare la
reputazione degli altri).
Pandolfo= un imprenditore di una bisca, che incarna una borghesia corrotta dall'avidità, cinico e benza
trasgressione oltre che dai desiderio di un facile guadagno. con le sue azioni dimostra che non ha
Eugenio= è un altro personaggio della borghesia che risulta debole e ingenuo, attratto dai piaceri dalla ragione
ed è guidato dagli impulsi, pronto a pentirsi del suol errori ma solo per commetterli, guida di una bisca, che
incarna una borghesia corrotta dall'avidità.
Le vicende narrate da Goldoni dimostrano come trascurare i valori incarnati da ridolfo crei disordine,
Instabilità, ingiustizia e minacci il benessere della comunità, contro questa eventualità si battono le figure
Femminili, tenaci paladine della famiglia, che Goldoni giudica come il nucleo fondamentale della società. Essi
appaiono deboli e prive delle esuberanze che hanno invece i personaggi maschili. v
Vittoria e Placida rivelano uno spirito pratico, determinato io ho una spiccata capacità di sopportazione. sono
dotati di coraggio e fierezza nel difendere i propri interessi e consapevoli del loro ruolo, lottano per redimere i
mariti dalla schiavitù dei sensi, riuscendo alla fine a farli pentire delle loro debolezze grazie al perdono e al
senso di responsabilità.
LO STILE E LINGUA Unità aristoteliche: Goldoni nella sua commedia mantiene il rispetto per l'unità di tempo,
luogo e azione (caratteristiche del teatro antico). Nel 500 le considerazioni di Aristotele vennero prese come
canone nella prescrizione drammatica; quindi, le opere teatrali dovevano mettere in scena vicende semplici,
incentrate sui pochi personaggi e in un unico luogo per dare verosimiglianza e credibilità alla
rappresentazione. Bottega del cáffé:
luogo=si svolge sempre nella stessa piazzetta su cui si affaccia alla caffetteria.
tempo=la vicenda si apre al mattino e si chiude alla sera
Azione=cacciata di Don Marzio, motore delle azioni è costituito da dialoghi, che rappresentano il più
importante mezzo di comunicazione tra i personaggi in cui esprimono idee e stati d'animo. Sono strutturati
spesso con lo schema domanda e risposta, e svolgono la funzione di informare i lettori della vita dei personaggi
non presenti in quel momento, narrare fatti avvenuti in precedenza e dare rilievo a ciò che accade ai margini
della scena.
CRITICHE LETTERARIE
Roberto Alonge:critica che parla di ridolfo, chi appartiene al mondo della borghesia che viene criticata Goldoni
in modo sia positivo che negativo. lui viene rappresentato in modo positivo perché nôn si interessa molto al
denaro e si occupa della sua caffetteria. secondo Roberto don Marzio è una maschera, quindi ha delle
caratteristiche specifiche, e un uomo che vuole avere sempre ragione (scena dell'orologio), metti in conflitto gli
altri, forse perché gli diverte la situazione gli piace che gli altri si rivolgono a lui per trovare una soluzione, gli
piace che gli altri possono difendere da lui, inoltre, essendo una figura schematica, insegna che facendo così
rischia di essere emarginato riuscendo ad avere relazioni sincere. Invece le battute di ridolfo vengono
considerate moralistiche, ma questo perché forse può essere deluso nei confronti di Pandolfo. mentre nei
confronti di trappola, all'inizio non gli piaceva il suo carattere ma dopo pensa che potrebbe essergli utile nella
sua bottega. Ridolfo viene anche considerato pettegolo per tutte le domande che fa sulla vita personale di
Eugenio, per questo viene etichettato così da Roberto, anche se il suo comportamento potrebbe essere stato
attuato perché era preoccupato per Eugenio, dato che lo considerava come un figlio.

Giorgio Strehler: sottolinea la semplicità della vita quotidiana nel teatro di Goldoni quindi l'adesione alla realtà,
si concentra molto sulla struttura del teatro di Goldoni ma anche alle sue opere. Giorgio mi dice che Goldoni
guarda suoi personaggi con sincerità. è una lettura molto positiva di Giorgio perché Goldoni racconta la società
in modo sincero; quindi, secondo lui i personaggi non vengono descritti in modo tale da essere odiati, hanno
dei difetti ma non vengono estremizzati così da poter renderli propri. Mentre metteva in scena i suoi attori
Giorgio (era il regista) capisce tutto il calore umano dei personaggi, molti dicono che sta mettendo in scena
solo quello che la gente dice quotidianamente quindi non è considerabile poesia. ripone molta fiducia
nell'umanità.

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