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XXXV///

J2

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DIZIONARIO
DBLU

LINGUA ITALIANA
VOLUME TERZO

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DIZIONARIO
DELLA

LINGUA ITALIANA
GIÀ PI' MILITATO

DA FRANCESCO CARDINALI

E NOVELLAMESTE CORRETTO NELLE DICHIARAZIONI DE VOCAUOU. AUMENTATO DI SPIEGAZIONI

ETIMOLOGICHE E Di VOCABOLI OMESSI. ED IN PII '


ALTRE GUISE MIGLIORATO

/-/- j* WfìGj* ro

PASQUALE BORRE LLl


'SOCIO ORDINARIO DELL ACCADEMIA DELLE SCIFN2E E DELL' ACCADEMIA PONTAN1ANA DI NAPOLI .

SOCIO CORRISPONDENTE DELL' ISSI ITt’TO ISTORICO DI FRANCIA,


IH LI ACCADEMIA DI SCIENZE E LETTERE DI VITERBO, PKI.LACCADEHIA ITALIANA «C.

NAPOLI
PRESSO GAETANO NOBILE EDITORE-PROPRIETARIO
Vicoletto Salala a’ Ventaglia i Num. H,

1831

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,

DIZIONARIO
DELLA LINGUA ITALIANA

9 QUA QUA
Sosl. com. Lettera consonante, la d-*- talvolta Questa e quell'arra cosa. Simi- torsioni che f*ooo nelle loro adunanze
cimaquinta , che
deli' alfabeto italiano li cose. I Lat. et tali a , et hujutcemodi quando si credono ispirati dallo Spiri to
si articola allo stesso modo del C gut- alia )— 7. Parlandosi di tempo. Più qua Santo. Giorgio Fox nel 1617 ne fu U
turale. Può chiamarsi mezza lettera ,
«ale Verso il tempo nostro. —8. Dicesi fondatore. Egli pose per prima massi-
perchè ooo La da sé vibrazione che Qua giù, Qua sii. Qua entro ce. che seri- ma l’ eguaglianza generale fra gli uo-
possa rilevare elemento se non è se- vonsi anche Quaggiù , Quassù Quaen- mini , e però che si dovessero soppri-
, .

guito dall'U con altra vocale appresso, Irò. V. ai lor luoghi. —


9. Dicesi Di mere tutti I segni esterni di rispetto ;
come Quasi, Questo ec.— 2. Non serte qua , che alcuna volta corrisponde a insegnò ebe Dio ba dato a tatti gli uo-
se non per C quando è posta con una
. Di là, c talora vale Qui, In questo mini an lume interno sufficiente per
vocale appresso davanti all' D perchè luogo. [ Lat. Aie.)— 10. Talvolta s'ac- '
condurgli all'eteroa salute, e per con-
,
10 stesso è dir Quocere che Cuocere compagna co' verbi significanti molo, e seguenza non v' era bisogno di slcno
Qnojo che Cuojo; ma però non è inu- vale A questo luogo. [ Lat. huc. ] — ministro della religione; eoe non erano
tile affatto, potendo servire per qnalcbe 11. Talora vale Da questa parte. 12. — necessari nè sacramenti, né cerimonie,
contrassegno, siccome la II. Oode . se- Talora vale Per di qua. Per questa par- nè culto esterno ; che non è permesso
guitando l'uso già introdotto, possiamo te. ( Lat. hac .] —
13. Talora vale In far giuramento, piatire, portar I' armi,
usarla in luogo di C, quando , antepo- questa vita , In questo mondo. 14. — far la guerra ce. 'Dall’iogl. quahsrche
sta all‘U colla vocale appresso, ai debbe Talora seri ! a dinotare termine di tem- trema.)
profferir per dittongo, cioè in una silla- po o è aggiustato a tempo, e gli si ag- QUA DERN ACCIO. Qua-drr-nàc-cio. Sm.
ba sola, come Acqua, Questo, Quattro. giungono te voci Entro , Giù , Su ec. e prgg. di Quaderno; e comunemente si
All’ iocontro ai debbe adoperare il C gli si antepose il Per. —
15. Talora è prende per Libro dove si notano le cose
quando all' U seguendone altra vocale, preposizione. —
16. DI qua e di là o Di alla rinfusa. [ Lat. wlvertaria. ] 2. —
s'ha da pronunziar per due sillabe, co- là e di qua, ìagliono Dall’una parte e Quaderno contenente scrittore rea.
me Cui, pronome di due sillabe, a dif- r
dall’ altra. Lat. bine il line utrinque.l
k ,
QUADERNALE. Qua-der nò ia. Sm.Poes,
ferenza di Qui avverbio d' una sillaba 17. Di qua e di là a* unisce col v. An- Strofa di quattro versi. Più comunemen-
sola ; Taccuino di quattro sillabe, e non dare. — 18. Di qua , Di li Di giù, Di te Quadernario. -2. Mario. Sorta di fune
Taequioo di tre. Essendo la stessa che su vale Per ogni dote, Per tutto. 19
,

— adoperata nelle navi, come la Temale.


11 C , ottiene anche le stesa* proprietà , Dicesi Qui e Qua. V. Qui. —
20. Dicesi QUADERNARIO. (Quadir-nn-ri-o. Sro.
salvocbè dovendosi raddoppiare, il C le lo qua e vale Verso questa parte. iLat. Poe*. Strofa di quattro versi.
si pone avaoti io sua vece, come Acqua. huc.)— 21. Parlandosi di tempo vale In- QUADERNARO. Qua-der~nà-ro. Sm.
Acquato. aino aquesto tempo. [Lat. uiqui, adhuc, Poes. V. e di’ (Quadernario. [
Lat. 1«-
QDA. Avv. locale , che gli antichi Scris- exinde.] —
22. Con la corrispondenza Iraif ichon]
sero accentato di radu ed usarono anche di In là : In qos e io là vale In questa QUADERNATO. Qua drr-nà fo. Add. in.
In sua vece come sinonimi Cià , Za e e in quella parte. [ Lai. huc illue hac D cesi della quarta parte inquadralo
Quace. Riguarda il luogo dov’è chi iltac. ) —23. E senza v. di moto vale
,

di uno spazio.
parla, e trovandosi talora accompagnato In questo e io quel luogo.— 24. In qua QUADERNETTO. Qua-der-nétto. Sm.
1

co verbi di stato, > alr la questo luogo, serve anche a dinotare (a quantità di dim. di Quaderno. ILat.Todiciliui.par-
e corrisponde al lat. hie. ( Seconda il più d'un tal nomerò. —
25. Dicesi In uut roder.)
Muratori ba potuto derivare dalla e-
,
qua a dietro. In qua dietro, ee. per Qui QUADERNO. Qua-dir-no. Sm. Si dice
spresslone latina hacee parti io questa a dietro. Per lo passato. Per Poco fa, In- d'Alquanti fogli di carta uniti insieme,
parte. Più veris'milmente viene da io- aino a poco fa. per iscrivervi dentro conti , memorie ,

versione di huc quà , poiché la sillaba QUACCHERO. Quàc-ehe-ro. Add. a sm j


spogli minute o simili cose ; e pro-
, ,

et* equivale al q. 1 Napolitani dicono Si. M<>d- Lo stesso ebe Quacquero. priamente dagli stampatori si dice di
ca, e gli Spago, ocd dal lat. hoc per di QUAC'.CINO. (Quoe-ei-no. Sm. Ar. Mes. Alcuni fogli insieme piegati in mod i

quà. Dal pers. frigia che vai qni, sem- Nome che si dà volgarmente nel Fio- da fon; otto carie unite in un sol libret-
bra essersi tratto già nel senso mede- rentino alle piccole schiacciate che ran- to. [Lat. codex. Quaderno In su le pri-
simo. Za può esser veoulo da già ma nosi nelle cose della bassa gente il gior- me si disse l’unione d» quattro fogli di
secondo altri, vico dal frane, fa qua.)
;

no del pao fresco staccando una por- caria o sia di otto pagine. —
2. Per
— 2. Talora anche serve comunemente
,

zione di pasta dai pani destinati al for-


)

esteus. dicesi dell' Unione di maggior


«'verbi di moto, e vale A questo luogo. no, distendendola fra le mani informa numero di carte o fogli e corrisponde a
[ Ut. huc. 1

3. Talvolta b* aggiunge per lo più ellittica, e la pongono a cuo- Fascirolo, Puntata. Distribuzione, pa-
senza necessità per mostrare con più di cere sotto la brace o c< nere calda ov- , role modernamente più usale. — 3. K
fòrza la preseoza o la tieinanza di al- vero sul piano arroventato del focolare. per meUf. s'attr buisce anche ad Eoli
cuna persona o cosa. —
4. Talora per In QUACQUERE5MO. Qua-eque-rè imo. Sm. immateriali. —
4.T. di giuoco. Il punto
questa cosa, A questo fatto- 3. Colla — Si. Eccl. Dottrina , Setta , Soc età dei di' dadi, quando riascuno de' due dadi
corrispondenza di Là ed allora sempre Quacqueri. sempre quattro. [Lat. numeri qunter-
,

Qua si prepone come Qua e là e vale lo QUACQUERO. Quà-eqne-ro. Add. e sm. ni.) — 3. Ar. Mes. Quaderno di fogli
questo e in quel luogo, Dall'una parte e St. Mud. In Inghilterra si dà questo diciamo a Venticinque fogli me*si l’un
dall'altra. (Lai. hoc ili oc, huc rllue.j — nome ad una Setta di Visionarli entu- nell'altro seoz* cucire; che ora diecsi
#
6. Qu«e là. postoassoluiam., ralcauchc siasti, a causa del tremore e delle con- piuttosto Quinterno, e si compone au -
Cabdwali, Fot. III. t

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— , ) ,

QUA 9 vi ODA
rhe
ventiquattro
di fogli. [Lai. scapui tiro presso i Romani, alluderne al mi* due regoli congiunti ad angolo retto
— 6 Coma). Quaderno di cassa: Quello
]
sero valore del quadrante. dal vertice del quale pende un piombi-
,

io etri lime i cooli separati il


rasiere. QUADRANTE. Qua-diùn te. Sm. Mecc. no che aeendendo sopra una lama ri-
— l.Agr. Uno degli spazii quadri che e Geom. La quarta parto
della circon-
,

curva rappreseu tanta la quarta parie


ai fanno negli Più comunemente ferenza del cerchio; ani. Quadra. [Lat. di un circolo , e divisa per gradi , mi-
orli.
Ajuola. [Lai. creola. — 8. Poe*. Qua- J
quadroni. ] —
2. Aatr. Strumenta che nati e secondi, serve a graduare gli an-
dernario. aerve per osservare gli astri. Scompo- goli del nazione o d abbassamento che
QUA DE RNUCGIO. Qua-dtr-nùe-cio, Sm. sto di doe archi, l'ano di 00 gradi, Pul- si danno alle bocche da fuoco uel porlo
dim. di Quaderno. Lo stesso che Qua- irò di 30, che sommano 00. Nel centro in mira al bersaglio. Fu questo stru-
dernetto. dcll'ietrumeuto vi è nn traguardo , la mento iovenioto dall'italiano N. Tarta-
QUADRA. Quàdra. Sf. Le quarta parie ;
cui spaccatura , ch’e perpendicolare al glia , e perfezionato un secolo dopo da
della circonferenza del cerchio; altri- raggio di questi archi, si trova perpen- Torricelli. Venne pure chiamato Squa-
menti Quadrarne. —
2. La quarta par- dicolare ali' orizzonte quando si osser- dra militare, e Squadra de' bombardie-
te del cielo. —
3. Maniera , Qualità. va ; e sopra i due archi scorrono altri ri; e veramente non differisce da que-
Modo antico. — 4. Dar la quadra, vale traguardi che si possono fissare sopra sta, se nou nella luoghrzza delle braccia
Dar burla , Adulare ; e vale anche
la ciascun grado. Si o»serva l’altezza del- che lo compongono , le quali nel qua-
Uccellare, Molleggiare. (Lat. «iWere.) l’astro con questo islrumcoto guardan- drante sono uguali e disuguali nella
— 5. Dir male. Prosare, Tagliar i pan- do 1‘ orizzonte per via d* un traguardo sqnadra.
,

ni ec- —
6. Filo). V. L. Tagliere, e de doe archi, cd alzando il traguardo QUADRANTE. Add. Com. Che quadra ,
propriamente quello che usavano gli an- dell'altro arco, lido a che il raggio del- Conveniente , Acconcio , Appropriato ,

tichi ne' sagrifizii. l'arco venga a cadere sul traguardo del Accomodato.
QUADRA BILE. Qua-drà-bide. Adii. coni. centro e per conseguente sia visibile
, QUADRARE. Qua-drà-re. Att. Ridurre
Che può quadrare, Accomodi! hi le. 2. — all’ octhiu situato nell' altro traguardo. in forma quadra oggi più comune-
Che può ridursi in forma quadra. Questo è il Quadrarne inglese il quale
può essere ina uon io
, mente Riquadrare. [Lat.
;

quadrare.} —
QUADRAGENARIO. Qua-dra-ge-nà-ri-a, utile in terra , 2. Fig. Quadrare altrui il cervello, vale
Add. e sm. parlando di persona. Che mare, perchè richiede posizione coatta Metterglielo a partito. —3. Neut.is».
è in età di quarantanni. 2. Che im- — ed iuvatiabile ; onde si supplisce ad
e 'So coll’otlaute. Ditesi Quadrante mu-
Pace re, Soddisfare o Accomoda rat. [Lat.
porla numero di quaranta. arridere, quadrare, probari.] —4. Star
QUADRAGESIMA. Qua dra-gi! si-ma .St. rale quando è attaccato alla superficie molto bene alcuna cosa ad alcuno; e
Eccl. Altrimenti Quaresima. [Lat-qua- di un muro nel piano del meridiano. dicesi piùpropriamente di Soprannome
dragetima. ] —
2. Filol. Dritto di en- Dicesi Quadrante equinoziale Quello il o simili.— 5. Dicesi Quadrare a capello
trata che pagatasi per le mercanzie cui piano è parallelo all'equatore.- - 3. c vale Toroarc per l'appunto, Stare co-
oeU'aolica Roma agli appaltatori della Di riduztoue. Strumento che rappre- me un desidera. —
6. E n. pass. Retti-
repubblica e che fu abolito da Ne- senta il quarto delTorizzonte, e cun cui ficarsi, Dirizzarsi.
rone. si sciolgono prob'emi del pilotaggio
i
QUADR ARO. Qua drà-ro, Add. e sro. Àr.
QUADR AGESIMALE.Qua-r/ra ge-ii-mà- per mezzo di triangoli simili. 4. Sfe- — Me*. Mercatante. Venditore di quadri.
Add. coin. Di quadragesima. Altri-
le. rico.Strumento ebe rappresenta il quar- QUADRATACI EX TE. Qua-dra-ta-men- te.
menti Quaresimale. [ Lai. quadragesi- to d'uo astrolabio o d'uo meridiano » e Am . In maniera che quadri.
malù. ) serve a sciogliere meccanicamente al- QUADKATARIO. Qua-dra-tà-ri-o. Add.
QUADRAGESIMO. Qua-dra-gé-ti-mo. cuni problemi d’ astronomia che sono c sm. V. L. Filol.'Nome che devano i
Add. m. num. ordinativo di Qaaraota. necessari! neH’arte del pilotaggio co- , Romani all'operajo il quale riquadrava

[Lat. quadragetimut.) me trovare il luogo dèi sole , la sua a- le pietre. [Lat. quadratarìm.)
QUADRAGESJMOQIILYJO. Qua-dra-ge- sceosione rena, la sua amplitudine, la QUADRATl.No.Qua-dra-tt-no.Sm. dim.
ti- ma quia- lo. Add. ni numerale coni p. sua declinazione, l'ora del oascere e del

di Quadrato. —
2. Ar. Mes. Quadratini
ordinati) n di Quaramaonque- tramonto, l'azimut, ec. fi. Ar. Me». chiamano gli stampatori qua' Pezzetti
QUADRAGES1MO>ECONDO. Qua-dra- Nome abusivo ebo danno gli oriuolai quadrati, che servono per la formazio-
ge-si-mo-se-cùndo. Add. m. numeralo allaMostra dell'orivolo a ruote, la qua- ne de' voli delle linee.
comp. ordinativo di Quarantadue. le èun cerchio intero; e forae lo piglia- QUADRATIVI), Qua-dratì-to. Add. m.
QUADRAMELO. Qua-dra-mén-to. Sm. no da una sorta d'oriooto a sole , che ai Che quadra , Atto a quadrare. [Lat.
Il quadrare. Quadratura. fa uel quadrante. —
0. T. de* lapidarli. quadrane .

QL Al) RANGOLA RE. Qua dran-go-là re. Strumento a cui si adatta un pezzo di QUADRATO. Qua-drà-fo. Sm. Geom. Fi-
Add.com. Di figura di quadrangolo. legno , ove con islucco è incastrala la gura piana di quattro loti, che ha tulli
2. Boi. Agg. di qualunque parte di una pietra , e serve a tener!* ferma nell' i- e quattro gli angoli retti e lati ugna-
pianta che consti di quattro facce com- sfacccilarla o pubr’a. 7 Chiamasi — li. ,
[
Lai. quadratura» . 2. Ar. Mes. ]

i

prese da quattro angoli. Quadrante riportature lo Strumento de- T. degli stampaiori. Pezzo di metallo
QUADRANGOLATO. Qua- dran-go-là io. stinato a tracciare sulla carta degli an- deh'i> irs<a qualità de’ caratteri, di for-
Add. m. Ridotto io forma di quadran- goli di dota grandezza, o pure a misu- ma quadra , e più basso delle lettere
golo- rare gradarione di quelli formati da
la per formazione de’ voti delle linee.
la

QUADRANGOLO. Qua-dràn-go lo. Sm. due linee rtlle. Esso è di metallo, o Dicesi uuchc Quadratino. 3. Anal. —
Figura di quattro canti o lati c quattro pure di corco trasparite ,e gli si dà la Nome dato a molti muscoli per h loro
angoli. [Lai- quae/ranguliii*.] 2. Fu — figura di un circolo diviso io 180 ^ra- forma quadrilatera. Ditesi Quadrato
detto Quadrangolo del mondo per Più di. —
8. Numism. La piu piccola mo- delle labbra o del meoto, il Muscolo
remota parte del mondo. neta di rame, dopo U «citante , presso abbissatorc del labbro inferiore; Qua-
QUADRANGOLO. Add. m. Di quattro la- i Romani. Certo importata la quarta drato de' lombi , quel Muscolo pari
ti. Meglio Quadrangolare. [ Lat. qua- parte d'una moneta di maggior valore, spesso, schiacciato e quadnlatero che ,

drangoli/*.] ch'era I’ B8»e al tempo della Repobbli si estende dalla eretta iliaca, a dal le-
QUADR ANTALE. Qua drai» fd le. Sm. fa ma sotto gli ultimi Imperatori eb-
: gamento ileo lombare a quasi lotta la
Geom. Figura cuba, da ogni parte qua- bero nome di Quadrante varie piccole lunghezza del margine inferiore del-
dra ed equilatera, che consta di sci pia- monete di diverso peso e valore.- In l'ultima costa falsa che serve ad abbas-
ni, e di ulto angoli retti, siccome il da- principio il Quadranti pesava tre once,
1
sare; Quadrato pronatore» Quel museo-
do da giuoco, e che da ogni parte ba la ond’era dello anche Triuncc o Tcruncio; io pari, sottile, schiacciato e quadrila-
sua dimens
one. —
Arche. Misura 2. al tempo della prima guerra punirà , tero» posta alla parte ioferioro della
determinalo di un piede cubico presso pesava mezza onda oss a quattro dram- superficie palmare dell'aatl-bracrio» il
I Romani, detta anche Anfora capitoli- me: dopo le rotte di Annibale, un quar- qua e a traverso dei cubito vo al radir»
na la quale poteva contenere quanto
, to d'oncia, ossia due dramme; e final- ed opera la rotaziooe di quest'osso nel
vino abbisognava per fare il peso di ot- mente per la legge Papiria, noa dram- suo asse dall' infuori all' indentro, in
tanta libbre, mentre l'anfora ordinarla ma. Fu anche moneta antica dell'Egitto maniera di girar la mano ossia farla
era indeterminata. e dell'Asia. —
9. Filol. Misura di ca- eseguire il movimento di
,

pronazione;
QUADRANTARIO. Qua-dran tà-rio. pacità in uso presso i Romani. 10. — Quadrato della coscia ,
Quei muscolo
Add. e sin. V. L. Filo). Epiteto avvili- Milit, Strumento di metallo , fallo di I pari, sonile» schiacciate, quadrato, che
2
, , -

Q VA 0VA 9VA
si osserva nella parie superiore e po- bilmente nelle marce molestate da un zculurn w/reum.) — 3. Ar. Me*. Specie
steriore deila coscia , ove ai reca dalla nemico prepotente di cavalli, poiché of- di ferrareccia.
tuberosità ischiatica alla linea obliqua fre una piccola fronte, e lunghi lati è QUADRETTO. Qua-drSi-to. Sm. dim. di
che discende dai trocanteri per andare pur chiamato Quadrato d Egit to, perchè
;

Quadro. Pircolo quadro. 2. Piti. Pic-—


a metter capo nella linea aspra del fe- venne colà più rbe altrove adoperato da colo quadro od aignif. di Quadro sai.
more , e contribuisce con molli altri Napoleone nelle marce dell' esercito §3.-3. Ar. Mrs. T. di magona diro,
muscoli suoi congeneri a far rivolgere francese pei deserti innondati dalla ca- di Quadro.— 4 Piccola mattone quadra-
.

il femore intorno al proprio asse ed .a valleria d-f' Mammalucchi e degli Ara- to altrimenti Quadrello. [Lat. iater.]
;

portare la punta del piede al i' esterno. 1

bi. I Quadrali si dispongono paralleli, —5. Sona di vaso di vetro.


— 4. Dicesi Quadrato del timpano « o perpendicolari alta liuea di battaglia QUADREZZA.Qura-drda-aa.Sf.ast.di Qua-
timpaoale Quella porzione dell* osso
, sull'ale, o nel centro. Il vuoto nel mez- dro. LYsaer quadro; meglioQuadratura.
temporale il quale nell* uomo sostiene zo del quadrato chiamasi Piazza. Questo QUADRIBACIO. Qua dri-bà-eio. Sm. Fi-
la membrana del timpano: è l’Osso qua- addiellivo s’adopera aliresl in forma lo). Sm. Sorta di monile composto di
dralo degli uccelli, ed il Prcopercolo di eost. soltintes j Ordine , Battaglione. pietre preziose; cosi chiamato forse per-
de* pesci. —
5. Zoo!. Nome dato all'osso [ Lai. quadratura*
agmen. ] 12. Ri- — chè aveva quattro cordoni.
eoi quale le due masrei le s’ articolano dotto quadrato. V. Ridallo. 13. Ma- — QU A D R C A PSUL AR K
I . Q ua-dr i c a-piu -

-negli uccelli è il quadrato del timpa-


: rio. Agg. di Vela. V. Quadro add.g 0. tàre Add.com. Bot. Aggiunto di frutto:

no . articolato col cran:o per diarir>si. QUADRATURE. Qua dra-tó-re. Vrrb. m. Quello rh'è composto di quattro caselle.
— fi. V. Quadralo adJ.,g.
Milit. 11. di Quadrare. Che quadra, Che riduce in QU A DR DENTATO.
I Quajri-den-làto.
— 7. Mario. Quadralo navale. È la fi- forma quadra. Add. m. comp. Zo.il. Che ha quattro
gura di un quadrato perfetto che si , QUADRA f RICE. Qua-dra trì-ce. Verh.f. denti. [Lai. q><arfrt</tfn(a'iff.)
descrive sopra il cassero di uoa nave diQuadrare. Che quadra; Che riduce in QUADRIENNIO. Qua-dri-én-nio. Sai.
che fa parte di ua'amiata navale, e ser- forma quadra; e si dice da'geometri ad comp. V. L. Lo spazio di quattro anni.
ve ai necessari! rilievi ed osservazioni una sorta di linea retta, t Lai. qua- [ Lat. quadrienntum. Da quatuor quat-

per determinare la posizione rispettiva drarla.) tro. e da annui anno.]

delle altre navi dell'annata. — 8. Mit. QUA DII ATUR A. Qua-dra-tu ra.Sf.Ueom. QUADRIFIDO. Qua-dri-fi-do. Add. rn.
Quadralo magico. Figura quadrala for- Il quadrare, Il ridurre io figura quadra Diviso o Tagliato io quattro parti. [Dal
mata da uoa serie di numeri in propor- 0 in quadrato ed anche II trovare un lat. quatuor quattro, e da fidi io fendei.)
zione aritmetica disposti in linee pa-
;

quadralo che abbia I* area uguale n — 2. Ansi. Aggiunto dato dagli anato-

rtitile
,

o in ordini eguali, di modo che quella di un altra figura. Onde Quadra- mici al coccige. —
3. Boi. Dicevi di parte

somme di lutti quelli che trovanti tura del circolo vuoi dire La costruzio- fatta io quattro per v in d'incisioni, che
le
sopra una stessa linea, sia Drizzatale, ne d’un quadrato uguale in superficie a armoni alla, metà soltanto della sua
verticale o diagonale , sono fra loro e- •
un dato circolo. [Lai. quadratura.] — lunghezza.
guali. Questi quadrati furouo impiegati 2. Si dice anche di Una delle facciate di QUADRITI LLO. Qua. dri- fit to. Add. ni

ne* tempi andati io certe operazioni su- no corpo solido quadrangolare , o Uno Bot. Lo stesso che Tclralìlio. [Dii lai.
de' lati d* uoa figura pi-ma di quattro quatuor quattro , e dal
gr. phylton fo-
perstiziose , come la fabbrica de* tali-
smani; appresto divennero un giuoco lati. —
3. Astr. Parlandosi di piauell glia.)

matematico di mera difficoltà. si dice dell' Apparire lontani tra loro QUADR1FL0R0. Quadri- flb-ro. Add.ro.
QUADRATO. Add. m. da Quadrare. Ri- novanta gradi ; onde Quadratura della Dot. Che porta quattro fiori, o i cui Uori
dotto in forma quadra ; Quadro, e più luna, a ragion d'esempio, si dice quan- s >no disposti a quattro a quattro.
comuDem. Riquadrato. [ Cai. quadro- do apparisce lontana novanta gradi dal QUADRIFORME. Qua drifór-mo. Add.
tta, quadriti.) —
2. Talora per Cubico, sole. —4. P.lt. Arte o Metodo di di- rom. comp. Ch'è di forma quadra.

cioè di sei facce uguali come sono i pingere o fresco irchitettura e gli or-
l' QUADRIFRONTE. Quo-dri fión-te. Add.
dadi. —
3. Traverso e Compresso. 4. — naim-n'i o anche la prospettiva. 5. — com. comp. Clic ha quattro facce. [Lai.
Dicesi Aspetto quadrato nel i'gn. di Mus Nel contrappunto cosi chiamasi qutdrifroni.]
Quadratura. —
8. Fig. Detto di Voce , Un numero somigliante de* membri del- QUADRIGA. Qua dri ga. Sf. V. L. Coc-
chio tirato da quattro cava Ili. [Lai qua-
vale Maschile, Forte, Sonora.—fi. Det- la misura di tre. quattro cinque ec.: i ,

to di Animo, Mente o simili , Q isdrato più aggradevoli sono quelli di quattro; drigi. Quadriga, dal lai. quatuor quat-
j

nella mente vale A**enoaio , Di mente ed a ciò d.-esi aver riguardo nella com- tro , e da jiKjum g-ogo , quasi voglia
soda , aggiustata. —
7. Aria. Numero posizione musicale. —
#- Ar, Me*. Ne- dirsi quadrijuga; perché questo cocchio

quadrato si dice il Namero ebe risalta gli orinoli si dà questo nome a quella era traltoa quatuor jujalìs equis. Altri
dalla moltiplicazione d’ un numero io parte dei meccanismo che è posta sotto da qiiafii'ir qintlro, c da ago io agisco,
sé medesimo. —
8. Radice quadrata o alla rao-tra, e serve a segnare le ore ed conduco.) —
2 Chir. Specie di falcia-
quadra. V. Quadro g 0.— 9. A’g. Qua- 1 minuti. tura adoperala per mantenere ridotte
QUADRELLA. Qua-dràMa. Sf. Ar.Mes. le fratture o le lo stazioni delle coste ,
dralo quadrato. Lostesvoche B quadra-
to.— 10. Vetcr. Quadrali si dicono an- Specie di lima grossa quadrangolare dello sterno, della clavicola, c dellevcr-^
che serve a sgrossare grandi pezzi. t brc. Si fi con uoa larga c lunga ben-*
che i Due denti dinanzi de' camalli, così i

di sotto come di sopra, che si inut.m la QUADRELLARE. Qua-drel-là-r*. Alt. c da a un solo o a due rotoli menando gi-
terza volta. —
11. Milit. Diresi d'Ordi- n. Lanciar quadretta. Saettare. ri Incrocicchiali in forma di
indietro al petto , sotto le ascelle, c so-
X avanti e
nanza,di Schiere, di Battaglione, o altro QUADRELLO. Quadrèl-lo. Sm. PI. Qua-
Corpo di soldati clic abbia forma quadra, drelli m. c Quadrelli f. Freccia, Saetta; pra la sommità delle spalle, e giri cir-
onde far fronte a un bisogno da* quattro ma più propriamente quella che si sca- colari che discendono dall'alto In lusso
lati. Per consenso degli storici )’ ordine gliava colla balestra , c così chiamata , intimo alle pareli del torace. Alcune
quadrato teone per la prima volta posio perchè il ferro di esso aveva quattro volte si supplisce con una semplice fa-
io uso da’ Romani nella b.ittag ia cauti o lati o ale ma in questo significato più
:
sciatura dei corpi.
Tarquinio, essendo consoli Krutu e Col- comunemente ucl Dina, del più dievsi QUADRIGLIA. Q'ia-dri-ga-mi-a. Sf.
lalino. Nel secolo XVII l'ordine qua- Quadretta. Lai. Jogitfa , t«i*m.] 2. — Filol. Qoarto matrimonio successivo.
dratosi parti con due denocn inazioni * E per metaf.
|


3. Arme o altro Fetro QUADRIGAR10. Qua dri gà-ri o. Add.

e ai chiamò Quadrato d'uomini Quello di punta., quadrangolare. 4. latra- — c sm. V. scherz. Uh* è da metter sotto

del quale tutti i lati erano uguali, c menlo di quattro lati. 5. Figura qua-— alla quadriga. E fig. Uomarcui. che non

Quadrato di terreno Quello che era due dra. —
8. Ar.,Mcs. Mattone. 7. Ago — »u»l sentir ragion**. 2. Arche. Qua

volle e un terzo più largo che lungo. grosso da cucire; con voce francese det- drigarii chiamavaosi io Roma i Con-
Queste denominazioni ed ordinanze so- ta Crarbetta. —
8. B it. Spezie d' erb» duttori di quadrighe.
paludate- iLat. qum/relium.j Ql* ADUIG.VIO. Qua-<lri-gà-to. Add. in.
no ite in disuso, ma si chiama sempli-
cemente Quadrato quell'ordine nel qua- QUADRERIA. Qua-dra-rì-a. Sf. T. col- Aggiunto a cocchio, valcCb'e a quattro
lettivo. Quantità d- quadri. cavalli.— 2. Arche. Nome dato bIIb pri-
le t soldati sono io pari numero da latti
quattro i lati, e Quadrato luogo Quello QUADRETTINO Qua-draMi-«o. Sin. ma moneta d'argento che si fabbricò iu
nel quale due sole divisioni serrano la dim. di Quadretto. Piccola pittura in Roma nel *83 dopo la sua fondazione :

testa e la coda, e tutto il resto ai dispo- quadro. —


2. Sorta di picciolo vasetto erano denari che valevauo dicci assi, e
pesavano da prima un* oncia. Avevano
ne dai lati; quest* ordina giova mira- di vetro, dim. di Quadrello. [ Lat. uo-
3
, . -»,

QUA 9UA QUA


d* ordinario per impronta una testi di QUADRINOMIO. Qua-dri-wò-mi-o.Àdd. 7. Agr. Quadri si chiamano ancora gli
donna eoa rapo alato (Roma], ed una e aro. Alg. Dicesi di Grandezza composta Spartimeoii che si fanno io terra nei
Vittoria conducente una biga d'onde ,
di quattro termini. giardini o ne' campi. (Lat. oreofae.] —
furono detti anche Rigati alcuni di que- QUADRIPARTIRE. Qua-dri-por-li-re. 8. Arche. Quadri votivi: Lo stesso cho
sti numeri, e più spesso una quadriga. All. tuoni, comp. Dividere io quattro Tavole votive , ed erano quelle io cui i
Sul rovescio vedevansi spesse fiate le parli. (Lai. quadrifariam dividero , di- naufraghi faceiaoo rappesentare la loro
figure di Castori e Polluce. [Lai. qua- spartire .] disgrazia. Si usano acche al presente
drigatui.) QUADRIPARTITO. Qua-dri-par-ti-to sospenderli alle azere immagini , e per
QBADRIGEMELLI. Qua-dri-gi -mèl-li. Add. in. da Quadripartire. 2. Ed io— qualunque infortunio superato, o grazia
Add. m. pi. comp. Anat. Dcoosi Tu- forza di sm. usato per titolo d'un libro. c Itenula. —
9. Filol. Quadri dicesi ad
bercoli quadrigcmelli Quattro piccole QUADRIPARTIZIONE. Qoa-dri-par-li- uno de’ semi delle carte ; detto aoche
,

protuberanze rotonde , disposte a paja xio-ne. Sf. couip. Divisione Ut qualche Mattone. — 10. Maria. Quadro da ran-
e collocate sulla midolla allungata, sotto cosa io quattro parti. cio. Nome di quatto pezzi di. legna-
Il corpo pineale, dietro i talami ottici QUADRlPETALA.Qoa-dri-pè la-la.Add. me assai grossi
, congegnati
insieme a
separati da due solchi che corrono in f. comp. Bot. Agg. Quelladi Corolla : foggia di quadrilungo, io cui a' intrec-
croce. Sono anche chiamali Natiche le
che conata di quatlio petali; altrimenti ciano alcune funicelle.— 11. DI poppa.
superiori e Testicoli le iofrriori. e meglio, Tctrapeiala. Cartella di poppa. Si chiama cosi nelle
QUADRlGEMlNi.Qua-drj-g4-fnt-ni.Add. QUaDHIKEUIO. Qua-dri-ri-gi-o. Sm. navi da guerra la parte piana superiore
m. pi. V. L. V. e di’ Quadrigcmelli. Leti. Titolo dato da Federico Fretti, della poppa , sopra il trndalelio della
QUADRIGLIA. Qua-dri-glta. Sf. Schiera poeta italiano del secolo ,
ad no nr galleria , c immediatamente setto alla
piccola d' uomini. (Lai. globui.) 2. — poema fatto ad imitazione di Dante e
1

forma di coronamento.
Milit. Piccola schiera che combatte o diviso io quattro libri, oc’ quali tratta QUADRO. Add. ro. D* figura qnsdra; al-
guerreggia staccata da ogni altro corpo, I
de quattro regni , cioè dell’ amore , di trimenti Quadrato. (Lat. quadrui-) 2. —
e di non determinato numero di uomi- !
Satanasso , de' vizi e dell.* virtù. Grosso, Tarchiato.— 3. Parlando di per-
ui altrimenti Squadriglia. ( In frane.
;
QUADRI REME. Quu-d> i-rt!-me. Sf.comp. soua , Sciocco Scimunito. (Lat. tnzul-
neodrill».] —3. Piccole schiere di ca- V. L. Mario. Galera da quattro bauebi
,

itu, tojipidui.]— 4. D cesi Braccio qua-


valieri che combattei ano oe’tornei stan- di remi. (Lai. quadriremi#.] dro a quello Spazio quadro che da ,

do sempre accoppiati senza confondersi QUADIUSACRAMENTALl. Quu-dri-ja- ciascuno de’suoi quattro lati sia di mi-
In frotta. —
4. Mus. Danza di carattere cra-men ta-li. Si. Eccl. Nome dato ai aura <] uu braccio.—8. A braccia quadre
mollo gajo , colla melodia io tempo di discepoli di Melantone; cosi appellati posto avtcrb. «ale A misura di braccio
2 per 4, eoo due riprese di otto battute perchè ammettevano soliamo quattro quadro e figura lamcote lo quaotità
,
,

per ciascheduna, e di movimento vivace. sacramenti, cioè il battesimo, la comu- Abbondantemente Largamente Mol-
,
,

QUADRIGLI!). Quadri-gito. Sm. Sorta nione, la penitenza e l’ordine. tissimo. (Lat. abunde affluenter
. de- ,

di giuoco d' ombre , che giuncasi fra QUADRISILLABO. Qua-drinl-la-bo. cimarla manlbus.] —
6. AriL Radice
quattro. Add. in. comp. Di quattro *illabe.[Lat. quadra d' alcun numero , si dice quel
QUADRI JUGÀTO.Qua-drt-jIu gà lo. Add. ,
quadriiyllabut.) Numero che muhiplicato io sè stesso
m. V. L. Dot. Foglia quadrijugata dl- QUADUITTONGU. Qua drit-tón-go. Sai. produce il numero dito. —7. Milit.
cesi quella eh' è composta di quattro comp. PI. Grtm. Quadrittooghi e Qna- Dicesi d’ Ordinanza , Schiera, Batta-
paja di f ‘gl ielle opposte. [Lat. quadri - driilungi. Unione di quattro vocali in glione ec. nello stesso modo che Qua-
tuga lui.) un sol suono. (Dal Ut. qualuor quattro, drato uel sign. del II. Dicesi —8.
QUADRILATERO. Qua -dri-là-te-ro. Add. e da phthongoi suono, voce.] Squadronequadrodigaote, e Squadrone
m. comp. Di quattro lati. Oode Figura QUADRI VALVE. Q»a-dr»-v<M~t>e. Add. quadro di terreno. V. Squadrone.— ».
quadrilatera altrimenti quadrangola-
.
com. comp. Agg. di Casella ebe si di- Mario. Vela quadra dicesi Ogni vela che
re, dicesi la Figura compresa da quat- vide in quattro parli delta Valvole. abbia la figura quadra a per sineddo-
,
tro lati.— 2. Boi. Foglia quadrilatera :
QUADRIVIO. Qua-drl-vi-o. Sm. comp. che dicesi Vela quadra un Bastimento
Quella «he ha quattro facce. V. L. Luogo dove rispondono quattro che abbia queste vele.
Ql'ADRILITTEIlALMENTE Qua dri Ut- strade. iLat. quodrivium. Da qualuor QUADRONE. Qua-dró-ne. Sm. KCr. di
te-ral-mén-te. Avr, Con termine qua- quattro, e da ria via. 2. Filo). Scienze
j — Quadro , in significato di Pittura e di
driliitero. del quadrivio cbiamtvaoo gli antichi
• Vano o Spazio quadrato. —
2. Ar. Mes.
QUADRI LI TTERO.Quo-dri-lU-fa-ro. Add. l'Aritmetica, la Geometria, la Mus e# e Sorta di tela «rossetta. —
3. Sorta di
m. comp. Filol.Che è compo-A» diquat- l’ Astronomia
, scienze che, a similitu- torcia di cera bianca. (Lat.
funale.]—4.
(Ut. lairagrammafon.]
tro lettere. dine delle strade, conducono alla cogni- Specie di mattone grande, di forma
QUADRI LOBATO. Qu/i-drj-fo-6à-|o. Add. zione del vero. quadra, per oso degli ammattonali.
m.V. L. Bui. Partito per incisioni
ottu-
QUADRO. Quó-(iro.Sm.Geom.Figura qua- QUADRUCÈINo. (jua-driu-ci-no, Su*.
se in quatir» lobi. (Lai. quadnlobatui.) drata, Clic ha gli angoli e le facce ugua- Ar. Me*, dim. di Quadracelo.
QUADRILOCULARE. Qua-dri-locu-là li (Lal.quadrulum.]— 2. In quadro, po- QUADRUCCIO. Qua -dr itc-cio. Sm. dim.
re. Add. cnm. V. L. Dot. Ch* è diviso eto avv« ri). vale Quadrato. -3 Piti. Rap- di Quadro. Ar. Mes. Lavoro di terra di
io quattro loculi , o cavità preseti Wziooe di un sobhieito che l' au- forma quadrangolare, e cotto in fornace,
; e dicesl di
frutto . di pericarpio ec. [Ut. auodri-
loeularii.)
tore racchiude iu uno spazio, ornato d'or-
dinario con una cornice. [Lat. tabulo pi-
cd e Sorta di mattone. —
2. T. di mago-
na. Ferrareccia della specie detta Mo-
QBADRILOGO. Quo drUo.go. Sm. Leti. tia. Cosi detto, perchè molte volte è di dello di diateodioo.
Compilazione fatta fareda Papa Grego- figura quadrata od almeno reilangolare QUADRUMAN'O. Qua-drù-mu-no. Add. e
ro II della vito di S. Tommaso che il popolo confonde con la quadrata.] *m. comp. Zoili. Che ha quattro mani,
Brckct,
traendola dulie quattro vite di cssoaau- — 4. Ar. Mes. Lavorar di quadro di-
, essendone I polliciseparati. e potendosi
to, eh' erano gà state scritte.
(Dal lat. cono legnajuoli, a differenza di Lavo-
i apporre di contro alle altre dila nei
qualuor onde quadri particella che io
,
rar d' intaglio ; onde Lavoro quadro , o membri pelvi ai del pari che ne' toraci
composizione indirà la quantità di quat di quadro, è quella sorta di lavoro, nel rbì.
tro. e dal gr. Ivgot discario.] quale si adopera la squadra e la sesta , QU ADRUPEDALE. Qua-dru-pe-dà -le.
QUADRILUNGO. Qua-dri-lùngo. Add. e che ha angoli o cantonale; e cosi ogni Add. com. Appartenente a qoadru-
m. comp. linaio anche io forza di sm. ordine di comico , o cosa che sia dritta pedo.
Dicesi di F gura di quattro lati più ,
o risaltata , ai dice Lavoro di quadro, QUADRUPEDE. Quo-drù pa-de.Add.com.
lunga rhe larga. o Lavoro quadro e qursto lavoro si fa
; usato anche io forza di sm. Zool.Che
QUADRILUSTRE. Qua dridù Add. alcune volte liscio , ed altre intagliato. ha quattro piedi, e dicesi soltanto degl i
com. comp. Di quattro lustri.
tire.
— 1). Ed Opera di quadro intagliato, lo aoimaliebe camminano io sa le quattro
QUADaiUEMBRE. Qua-dri-mhn-br,. stesso che Lavoro d'intaglio. fi. T. di — membra. [Lat. quadrupli.) —
2. Filol.
° ^ CWm ^' quattro incili-
magona. Ferrareccia delta Ordinario di Quadrupede alato: Fantasia degli anti-
ferriera, e di più grossezze, come Qua-
bri chi perpetoaiasi nel volgo: tali sono il
QUADRIMESTRE. Qua-dri mì-itre. Sm. dro grosso, Quadri da letti , Quadro di Grifone, il Dragone, Basilichi i le ,

Lo spazio di quattro mesi.lLat. soldo, di soldo e crazia, di quattro Lamie ed altre Tuie. Augello quadru-
mulrii.)
quadri-
quattrini, Quadro di disteodioo. ec. — pede chiamò Ariosto l'ippogrifb.
4
] -

QUA 9 VA QUA
QUADRUPEDI). Qua-diù p*-do. Add. e simo ;
preso da un dettato de’ Romani 2. E nel noni, del più. —
3. Per Qua-
md. Lo stesso che Quadrupede. che io tal significato dicono: Egli è una lunque, Ciccheasia; ma in questo signi-
QUADRUPLICARE. Quo^ru pli-cà-re. quaglia raflinata. —
3. Pruverb. Ci sono ficato è da leggere Qual che. (Lai. qui-
AU. Multi plica re per quadruplo. 2. — più sparvieri che quaglie: dicesi per eunqufl.]— 4. Per Qualunque, riferito a
K o. pass. MuliipUcar-si per quadruplo. Fare intendere che Più sdito coloro che cosa. —S. Seguito dalla voce Cosi per- ,

QUADRI PLICATAMKNTB.Qua-drupli ambiscono e cercano gli uffizi) che non dette talora il Che tinaie, e si strinse la
ca-ta-mén-te. Avv. Io modo quadrupli- souo gli uffizi!. —
4. Re delle quaglie o un solo vocabolo eoo la voce medesima.
calo. di quagli: Uccello furse cosi detto per- — 0. Unito ai nomi di numero si tdo ,

QUADRUPLICATO. Qua-dru-plt-càlo. ché supera tulle l'ailre io grandezza, o però airone volta per esprimere lo circe.
Add.m. da Q»:adruplicare. Raddoppialo perchè più della quaglia è dilicato a QUALCHEDUNO. Quoi-ehe-dù-no. Pro-
due mite. [Lai. quadruplicatut ,
mangiare. Egli è di peone rossiccia , e nome ra. comp. Qualcuno; cdicesl di
QUADRUPLICAZIONE, Civw-dru-pli-ea- frequenta prati piuttosto umidi.
i prrsona e di cosa.
siòne. Sf. Rlducirocot© della cosa al QL'AGLIABILE. Quo gliàhi-lt. Add.com. QUALCHESSÌA. Quat-rh«z-al-a. Pronome
quadruplo. Che può quagliarsi. Coagulabile. com. comp, iodecl. Cbe scrivesi anche
QUADRUPLICE* Qua drù-pli-et. Add. QUAGLI AMENTO. Qtia-qUaruin-lo. Sm. Qualrhe ala.
coro. Che è quattro volto lauto. Il quagliarsi ; altrimeoti Concrezione , QUALCHE UNO. Pron. ra. Lo stesso che
QUADRUPLICITÀ*. Qua-dru-pli ci tò. Sf. Assodamento, Rappigliameoto, Coagu- Qualcuno.
agl. di Quadruplice. lazione, Coagulo e Coagulo. QUALCOSA. Qual-cò-ia.Sf.comp. indecl.
QUADRUPLO. Qaà-dru-plo. Add.m Quat- QUAGLIARE. Qua-glià-rt. N.bss. e pass. che scrivesi anche Qual rosa. Qualche
tro volle lauto. [Lai. quadrupli».}— 2. Coagularsi, Spessirsi, Condensarsi, Rap- c^sa, Alcuna cosa , Un non so che.— 2.
Ed io fona di sm. pigliarsi ; ma forse Quagliare non si Adoperalo ancora avverbial. in senso di
QU AENTRO. Qva-en irò. Avr. comp. che uberebbe cosi genericameute come Rap- Alquanto, riferendosi a tempo. 3. Ed —
scriveai anche Qua entro. Dentro a que- pigliare. Lai. coagulavi. Dal lai. coa-
( u«ato a modo di sm.
I

sto luogo ; e talora si pone co* verbi di gular» e questo dal teli. gali, cean- QUALC05ELLINA. Qual-co-ttl-lì-na. Sf.

;

moto. I Lai. huc miro.] 2. Talora si gai U legare, unire. Altri dal lai. cogcrc comp. indecl. dim. di QusIcom. Una
pone co'vtrbi di stato . e vale lo stesso. stringere. In cbr. qalul compresa» ri- , i
piccioliasima cosa.
[Lai. Kic iiWui .)— 3. Dicesi Di quatotro stretto.)— 2. E io sigu. att.— 3. Aodare 'QUALCOSUCCIA. Qual -co-iùc-cio. Sf.
e vaia Di questo luogo. Di qui. a quaglie ; e io questo sigo.è solo o.ass. comp. iodecl. dim. di Qualcosa. Lu
QUAG61U'.QtM<7'9>ù.Avv.comp. che scri- QUAGLIATO. (Juag'ii-to. Add.m. da stesso che Quslcoselliua.
veai acche Quagiù.GInoge inferiorità di Quagliare. Lai. coagulali».]
[ QUALCUNO. QuaTcH-no. Pron. m. comu.
luogo al semplice Qua; onde vale lo que- QUAGLIATI' R A. Qua glta-lù-ra. Sf. Lo Iodecl. Fem. Qualcuna. Alcuoo , o Al-
sto luogo abbasso, e si usa cosi co* terbi stesso che QuaglUmmio. cuno tra molt>; Qualcheduno. iLat. ali-
di moto, come eoo quelli di stato. (Lai. QUAGLIERE. Qua-gJic-r#. Sm. Ar. Mes. quiz.) —2. Talora si po*c altresì dopo
hic deortum, huc dtartum.]— 2. Talora Strumento col qual si fischia, imitando le voci pi. de’pariicipii.
vale Io questa terra , lo questo mondo. il canto della quaglia per prenderla. QUALE. Quà-ie.Prouome relativo com. PI.
( Lat Aie deorium in fama/—
3. Talora QUAGLIERI. Qua-ijhh-ri. Sm. indecl. QuaU,Quai, Qua', Quagli. Si riferisce a
va e «oche 1/ Inferno rispetto a questa Ar. hles. Lo stesso che Quagliere. persona o a cosa antecedente; ed in questo
Terra , abilaston de' mortali. 4. Di — QUAGLIO. Quò-glio. Sm. Zool. Quarto significalo ooo si truova quasi mai sen-
quaggiù, Da questa parte ioferiore, Dal- ventricolo, oppure Ventricolo propria- za articolo o preposi!. (Lai. qui.] 2. —
ia terra. -5. lu quaggiù. Io queste par- mente detto de' ruminanti ; perché ivi 8 talora presso gli antichi e i moderni
ti g.ìi. trovasi ne’ giovani animali alcone volte trovasi senza articolo, ma uon è da se-
QU AGGI USO. Quag-giù-n). Avr. Lo stesso il presame che serve a quagliare il latte. guire seoza grande necessità. 3. —
che Quaggiù. Le atre pareti sono corrugate e molto Quando In un discorsosi pongono due
QUAGLIA. Quà-glia. Sf. Z.ol. Genere di spesse. E il più voluminoso de* quattro nomi di diverso genere, se dopo di quelli
uccelli dell' ordine do' gallinacci. Sooo ventricoli dopo il pansé o rumine co- : si collocaquesto relativo, esso suole ac-
più piccole della pernice, con becco più munica col tubo intestinale deU'oritiuo cordarsi nel genere col nome che più
minuto , con coda più corta senza so- piluriro. Finché l’animale è poppante , gli è vicino; ma alcuna rulla il relativo
pracciglio rosso. Li specie comune ha non vi è che questo ventricolo sviluppato medesimo si espressi in ambedue ge- i

il corpo gialliccio-griglo, e macchiato a e n<>n succede i« rumioazione. Dicasi neri, onde riehianme con più di esat-
strisce; sopraccigli bianchi, e le peone
i anche Abomaso. tezza l’idea degli antecedenti vocaboli.
della coda c >o una macchia ed un orlo QUAGLIO. Zool. Add. m. Agg. di te.V. — 4. E co' segni di casi diverti, ponesi
di color fe/ rigno. La macchia ouds.che Cfmiglia g 4. come relativo di ooo nome se-
stesso ,

4 situata dietro gli occhi , è piccola ; lo QUA1C0. Qua-i-eo. Sm. Mario. Piccolo condo i vari! sensi che col nome mede-
sperone del maschio è appena visibile. bastimento; altrimenti dcltoCsicco.[Dal simo si vrgliono esprimere. —
5. R ri-
Le quaglie sono uccelli di passaggio , turco q 'j'j'i spezie di navicella.) ferendosi a nomi diversi antecedente-
mutano le penne due volte I' anno, cioè QUAIRATE. Qua-ira-te. Sf. pi. Maria. mente posti, che chieggono vario reggi-
alla fioe dell* Inverno e dell’ Estate ed
,
Sono i primi corsi di tavole che tanno mento. —
6. Talvolta ai vede esserci
io quattro mesi »e ne rivestono com- dalla poppa alla prua della galea, dalla con la voce insieme il suo relativo; che
piutamente. Trattengoosi nelle campa* cbfglia in su le quali sono dentate
, e ,
se non fosse per una ionata proprietà
goe nei prati di rado ne* boschi , nè inchiodale negli staminali. Altrimenti di questa lingua , Tono de* due si sti-
, ,

mai sugli alberi. Vivono appena quattro e meglio Filari. [DaUVbr. qorolh travi, merebbe soverchio. —
7. Qusndo è do-
sooi. Aweoe multe specie siraoiere, lu turco keratle Ubulee, assere».] mandtiivo non ricerca articolo ; e par-
che nella granderza e nella maniera di QUALCHE. Quél-che. Pronome indefinito lando di persona oa persona sta in luo-
vivere souo simili alle nostrali. ( Lai. com.comp. indecl. che non isti mai sen- go di Chi. —
8. Nel num. del più dicasi
tafroo cofurnix. Credesi questa voce de- za appoggio di nome. A 'e J no; e talvolta Quali interrogativamente per esprimere
rivata dal lai. guuqmia clic trovasi si truuva aggiunto al numero del più, la famiglia cui altri appartiene. 9. —
presso Papia nel medesimo sensi', e che dinotando allora Quali che, come nel Quaodoè dubitativo nemmeno ricerca
secondo il Friich , ne* tempi di Carlo numero del meno accenna Quale che ; articolo. [Lai. i/iiaiù, so dimostra qua-
Magno dicessi quacara. Sembra poi che ma per la proprietà di nostra liogus,che lità; qua#, quid, se non la dimostra.}-
quaquila siasi Tatto per imilazitm della toglie Tuttala votole che a' incontra in IO. Posto co»l dubitativamente, prese
voce del maschio di qursta spezie ed : consonante al principio della parola se- talvoltaanche l'articolo.— 11. E talora
io fatti si ha in ar. qytqalsonare ut voi guente. è avvenuto che si dica e si seri* prese dopo di aè la voce Uno, per dare,
svia, ed in pers. kuka voi elala. Non è ta Qoalrhe cosi indeclinabile io amen- siccome sembra, più di energia alla fra-
però da lacere che Teofrasto trovava
similissima la quaglia alla pernice.- Ha
due numeri. ( Lai aliquii al fquo. Dal
i

lai. quatquc feti), di quiiqu» ebe vale


—12. Quaodo è rassomigliativo non
ricerca articolo, e si usa per lo più col-
pernice maschio diccsi io ar. qoarqiizL alcono e qualunque. Altri da qualisque la corrispondenza di Tale. (Ut. quali*
lo ted. la quaglia chiamasi vachili, in forse detto per qualizeunqwe «d altri da — 13» Pur si trova lavora usato anche
)

•oi. bretl.Àoof, io frane. caillc in log!. , ti quiz aliq uiz ti qua aliqua ec. In
, con leggiadria senza la corrispondenza
quali.]— 2. Essere una quaglia sopraf- frane, diersi quctqut : ed una volta in di Tale. —
14. Anzi talvolta ancore non
fig. , vale Essere astuto , accorti*- ispsgn. si disse qualqur, ora aljuno.]— solamente espressa non ai ved •, ma ne
. ,

9®A Olà «i*


rum vi «'Intende lecitamente. — 13. E anche d'altra cote eccellenti. 4. E — troncamento e per la furti del l'uso ri-
colle corrispondenza di Cotale. — 16. (tarlando di canto. —
3. Lrg, Qualifi- dotto indeclinabile , benché io alcuni
Quando è distribuii vo sta in vece di Al- cato dicesi da' crìminalisti Delitto ed manoscritti antichi ai legga talora Del r

cuiio, Altri, Chi . e simili e non ricerca anche a Persona in riguardo a qualità numero del più Quali uuque, vale Qua I-
articolo. —
17. Per Colui che. Que- quantità , ed altre circostante che pos-
.

aisia. Qualsivoglia, Ciaaenno; ed espri-


gli il quale. —
18- l*er Chicchessia , sono render quello più o meno grave, me talora aoche la forza di Qualaisia
Chiunque, Qualunque, lauto riferito a questa più o meno colpevole. che, o di Ciascheduno che. [Lai. qui-
cosa, quanto a persona. [Lai. quii, oli- QUALIFICATORE. Qua-U-^-ra-14-ra. cunqu*.] —
2. Prende talora dopo di sé
quii , quieur>que.} —
1®. Ed iu questo Verb. m. di Qualificare. Che quali- il vocabolo Altro. 3. Ma qualche —
Hgn. talora s'accompagna col Che, di- fica. volta ancora anticamente ai usò di por-
cendosi Qual che separatamente iu due QUALIFICATILE. Qua li-fi-ca-tri ce. telo prima. —
4. Talora prese davanti
voci, per Quoluuque o per Qualsivoglia •
Verb. f. di Qualificare. da sé, non solamente i » irerasi, ma an-
<he. —
20. Ed accumpagn» io c»l v. E»- ! QUALIFICAZIONE. Qua-Ii-/5-ro-xió-n«. cora preposizioni.
le 6. Talora sta —
aere onde i comporti Quale che si%
; Sf. Il qualificare. iLal. condicio, quali- senza l'appoggio espresso del nome, ma
Qual che ai sia, Qual che si fosse, Qual tà$.1 solila te-ovi, uoo t»i reggendo egli mai
rbe siano e simili per Qualunque , QUALITÀ’. Qua-li Quale:
tà. Sf. ast. di da aè solo. —6. D ct'i Qualunque è, o
Qualaisia, ec.
,


21. E talora fra Qual

esprime comunemente Tutte le note, Qualunque s e, e vale L'uno o l'altro che
e Che si |>oagoao altre voci. 22. Di- o caratteri, il cui compie*» fa che una sia, Chicchessia. [Lai. quicwnqu*, qui*-
resi Qual tu vuoi o Qual ti vuoi per cosa sia quale ella è, cittì* quella e non qui*.] —
7. Talora lo segue il relativo
Qualsivoglia.— 23. Difesi Qual $'é l’uon, un'altra. Gli ontologi chiamano Qualità Che siccome a Ciascuno. 8. Dicesi —
e vale lo stesso che Qualsivoglia. (Lai. ogni nota intrinseca che può conce- Qualunque ora, otta, volta ec. e vagiio-
quililet.) —
21- Dia si II tate e il qua- pirsi in sè atessa, e Quantità aaells uo Ogni volta che. [Lat. quotieicunque. j
le, e I.a tale c là quale, e co i scom- che non può concepirsi scota relax io- QUALVOLTA. Qual-ròl-ia. Avv. comp.
pagniti da’ segnaci- e valgono quan-. ne ad altra cosa; per esempio il peso. cioè Qualunque volta. Lo stesso che
to Questo e quello, Il tale o tal altro, Le qualità nel linguaggio si esprimo- Qutlora. [Lat. quotò*.]
La tale o La tale altra. 2L Dicesi — no cogli a-1 Alienivi. jLat. qutlilat. spe- QL’ANCI. Quùn-ei. Avv. dello per isclirr-
De' quali c de' colili per i»chern ire co- cie* , conditio ratio genul. Qualii e
,
,
zo io luogo di Quinci.
loro che si f mno discendenti d'illustri quaiilaM d<tl celi. gali, cnil qualità, con- QUANDANCUE. Quand àa-cht. Avv.
prosapie. —
26. Ditesi Tate quale per dizione, costituirne, disposizione, tem- comp. Quando anche.
La cerio. —
27. Fu detto Le quali per pra, Apparcoza. Nella stessa lingua col QUANDO. Avv. di tempo, e si usa per di-
Là dove avversativo. 23- Fu dato — disposizione del corpo. Altri cava quali- notare ed esprimere circostanza di tem-
l. a quale, Lo quale, o simile per La fai da quali*, e qu.ilit dal relativo qui, po che e'adatta ni passalo, al presente
qual cosa, Il che. —
29. E cosi Nel qttae. lnar. chacUet natura, proprietà, e
,

o al futuro, e vale Allora che , Io quel


quale per Nella qual cosa. 30. Ta- — '
kiltet stato della cosa.] 2. Mettersi— tempo che. |Lat. rum, quando. In led.
lora, s“Dx’ articolo , è vuce indicarne nella qualità o nel'a natura di alcuna ua un, in goi.tràan, ocoioe dice l'Arm -

qualità non comparala, ina assoluta.] cosa, vale Trasmutarsi in quella. 3. — strong, qua», iu sass. huoenne, iu gali,
— 31. Talora si distacco dal suosost. In modo avverti. Di qualità che per Dj ed io irlaod. c’uin vagliono quando. In

|

< on parti* poste fra nano. 32. U- (


guisa che. Tanto che. illir. kad tempi, kad ovvero kadno
Mio come sui. prende l'articolo e vale QUALITATIVO. Qua-li- fn-tl-w. Add.m quando? kadano allora quaudo.l 2. —
Qualità. jLat. qualità*.] 33. Ed iu — Che dà o aggiugoe qualità. Che ha vir- Talvolta prese davaoti da se il viceca-
corrispondcma di Quanto usato pur .
;

tù di qualificare una cosa. 2. Quali- — po. —3. Talora fu fatto aervire a due
esso a guisa di so*l. 31. E por il — ficato. è dello in burla. sensi e a due tempi.— 4. Talora in sen-
Quid de' Latini. —
33. Ed in Torta QD ALITATO. Qua-Ii-ifi-lo. Add. m. V. timento quasi che avversativo. 5. Per —
d'an erh. prr Qual niente, A guisa che A. V. c di’ Qualificato. Ancorché, Sebbene o simile. — 6. Per
Lai. qualiler , qu-madmodum.] 36. — QUALMENTE. QuaUmfa-ft. Avv.Come, Da poi che. [Lat. poifquùm.] 7. Per —

I

E per Culti'. 37 Pro ve rii. Egli è me-


. In eh* guisa , In qual maniera. [ Lat. Nello stesso tempo rbe. 8. Per Ogni —
glio tale e quale, che seoza nulla sta r e, qualiler quemadmodutn. Formato da volta che, Purché. [Lat. quotiticumqua,
vale E‘ meglio qualche «.*«, che nien-
,

Quali, che si usa in forza di come.] — quamioeumque.J —


9. Per Poiché. (Lat.
te. [Lai. fMirum accipere piu* al, quam 2 Talora è superfluo. quando, pottquom.) 10. Per Posto —
nihil omnirto.) —
38. Tal è, qual è: s> QUAI.O.Quà-lo.Sm. V. L. Arche. Cestello che, D -ve che. Qualora. 11. Coo l’In- —
dice quando si vuol fare parigine di da lavoro che usavano le donne romane terrogativo vale In qual tempo? A che
due cose, tra le quali nuu sia diffe- cd era esclusivamente di legno di ooc- ora? [Lat. quando.] —
12. E con lo stes-
renza. ci itolo. [Lai. quatta. Qua lui dal gr. ,
so interrogativi) an he si replicò per
QUA LESSO. Quil-ds-to Pronome eomp. calalhot che vale il medesimo, lo ar. crescergli forza. —
13. Ma talora l' in-
Lo ste«M> che Quale, e la voce Esso e a quluf canestri Per gli datteri, e qoel bi- terrogativo è tacito. 14. Ritrito a —
questa luce e ad altre aggiunta per ri- saccia. zi ino] Ora o a un altro Quando, vale Ora, Ta-
pieni, ed è propr età di linguaggio, co- QUALORA. Qua-ló-ra. Àvv. di tempo. lora. [Lat. fui» tum.)— 13, Dicesi A
me: Con esso noi Luughc»so'l muro Ogni volta che. Q iaodo. (Lat. quotiti- quando a quando e vale A tempo a tem-
Sovr'rsso ’l nido.
, ,

cumque, ubi. rum primurn, umul ac.] pi. — 16. Dicesi Di quando c vale Del
QUALI. Quà-ii. Pron. siog. che fu talora QUaL8ISIA.QuuI-sì *ì-o. Pronome coro, tempo uel quale. — 17. Ditesi Di quan-
ani. usato per Qual *. comp. indecl. Chiunque sia, QuaUivo- do in quando e vale Alte vol'e. [Lat. a-
QUALIFICA. Quu-li-^-cu. Sr. Qualifica- glia. liquando, interdum.] — 18. Dicevi Sem-
• «ione, Ritrovamento e specifica tiooe QUALSIVOGLIA. Quai -ri- rò -glia. Prono- pre quando e vale Ogni volta che.— 19.
dell'altrui qualità. me com. comp. indecl. Qualunque, che Posto su?t*otivami'oie con l'articolo in-
QUALIFICANTE. Quali fican te. Pari, difesi anche Quii s'è l'uno. [Lat. quili- mnxi, vale Ora, Punto, Tempo. 20. —
di Qualificare. Chi qualifica. bet, quicumqu*.] — E con elegante
2. E talora ti aecompnguò pur co'prouomi
QUALIFICARE. Qua-li-fi cà-re. Alt.cn. trasposizione. — 3. Trovasi anche col e rosegni de Va si e con altri articoli.
Dar qualità, cioè Ilare u Attribuire ua Costrutto della seconda persona , cioè ,
QUANDOCHÉ. Quan-do-cM. Avv. che
titolo o una qualità ad alcuna persoua Qualiivogli. scrivesi anche Quando, che talora vale
o coso. —
2. Rendere eccellente o sin- QUàLUNCIIK. Qua-lùn-cha. Pronome lo stesso che il semplice Quando. [Lai.

golare. com. indecl. V. e di' Quoitmqu*. [Lat. dum quum.]
. 2 Per In qualuuqua
QUALIFICATISSIMO. Qua-l»-/Ie«-ll*-*i- quicunque.) tempo si voglia. [Lai. quandoeunqui.]
mo. AdJ. m. superi, di Qualilicato. [Lai. QUALE NO* Quat u-uo Pronome m. comp. —3 Per Quantunque, Benché.
firaeceUentitiimut.) Chiunque, Qualaisia, Qualunque. [Lai. QUANDO CHE FOSSE. Avv. Lo siesso che
QUALIFICATO. Qua-H-fi-cà-to. Add. quifiàet ]
Quando che si fosse, Quando che sia.
m. da Qualificare. Che ha quali!!. —2. QUALUNQUA. Qua-lùn-qua. Pronome QUANDO CHE SIA. Avv. In alcun tempo,
Aggiuntò di Uomo di qualità , cioè Di com. indecl. V. A. V. e di’ Qualun- A qualche tempo, Una volta. [Lat. ali-
gran condizione, Singolare , prenden- que. quando, tandem.)
dosi sempre lo buona parte. [Lai. prae- QUALUNQUE. Qua-Iùn-qu*. Prooom* QUANDO CHE SI FOSSE. Avv. usato allo
cipuut, tolert, egrtqiui.] 3. Piccai — j
*
com. indeterminato e per la uatura del stesso modo di Quando che sia.

aogle
' — —
,, ,

• VA • VA #®z
Il
Munii. Qt'ANDUNCUE. Quan-ditn-the. Avv- V. del r. Essere sottintese, gli si aggiugoe omiw» bài quod.]— 94. Aucbe nel mag-
>'Jf «ita A. V. e di' Quandunque. A o Al , urlio stesso stgmScato che col gior numero si usò per accennare gli
in litri 'ui QLaNDLNQUA. Quan- dttn qua. Att. V. detto verbo. —
17. E ritenendo la stessa anni del secolo e i giorni dei mese.

tu, nleQai. A. V. e di' Quandunque. aigmticaziooe, gli si fece seguire anche 59. Adoperato ancora come sui. vele
Ql AND U NQU E . Quon- dunque . A v t .Qua o- la particella Per. —
18. Cou la corri- Quantità.. ILat. quantum.]
• di libivi do, Ogni volta che, Quando che. ILat. spondenza di Tanto , iu diversi modi e QUANTOCUfi. Quan-Uhchi, Avv. comp.
l Ùl.fU- quoti eie umque.)


2. Per Qualunque,
uitiiudiui, potendo prenderlo e prima c
di. po di sé in un medi-sitno periodo.
che scrivevi anche Quanto che. l’reu-
n cd 6 nome. desi re» Quanto semplicemente e in
-
m 3. Oude Quandunque rol-
Mi ;«ir*
éf-j
4i

la, per Qualunque volta. L Lai. quam lam. ] —


ltf. E con simil
tutti i suoi sigoiiicati. 2. Ed unito —
iWdi (et QCàNQUAM. Quan quam- Sm. V. L. Di- corrispoodeoza aceoaipagoutu da voci
ancora col dimostrativo de'verbi. 3. —
Mt iaiioti casi io mudo basso Fare il quaoquam , comparative , aucbe con parola frappo-
Per Anootchè, Quantunque. 4. Ed —
nsi.mii. e Stare in sul quaoquam che ragliono sta. (Lai. eo quo , tanto quanto.] 20. — in questo sigo. di Quantunque prese
Un iti Faro il superiore m
checchessia Stare
,

,
t sema corrispondenza simile espressi.
— dopo di sé anche l’ indicativo. 5. In —
21. E per che io se massi mameote
Umt,at tu grandi pretensioni maniera traila questo significatoti corrisponde ancora
» tp> Mi
;

dali'cofasi con cui questa voce Ialina si contenga quando egli quantità
tal voce,
con Nondimeno , Pure e aim»l'. 6. —
iwcut.0 pronunzia. [L*l. j, rima* tenere, iiM da- di tempo ue mostra (Lai. quamdiu.j Per Caso che, Posto che, inerbisi, u-

.

>rik»(k ce. J —
2. Favellare io sol quanquam. 22. E scoia il counotato ut coiai voce

pur esprimendo II tempo.— 23. Talora


satf. —
7. Per Comunque. I* er

’f*. fin- Ditesi per ischerzo. Conciossìache, Essendo che In quanto ,

QUANTA. Quan-ld. V. A. sioc. di iui binde io se Tento e vai Tanto quan-


ii rpliiiu Sf. che.
to, senza riferirsi a tempo. (Lei. quan-
bz» Quantità. QUANTOPRIMA. Qwan-lo-pri-ma. Avv.
i.

tnfte- QUANTITÀ'. Quantità. Sf. Capacità di


rum.] —
21. E io vece di Tento qual-
, comp. che scrivcsiancheQuanlo prima.
misuralo o numerato ; Moltitudi- che volle gli corrispose la semplice co-
esser Al primo incontro. Alla priftja occasio-
I.
inai*».}

CIO?. ne, Abbondanze. [Lei. quantità» Quan- .


pulativa. —
25. Dicasi Tento o quaoto
ne.— 2. Quanto più prealo che aia pos-
e vele Alquauio. [ Lai. aliquantum
svv. In pere, centi quantità; in celi, quam primum
itmtbt to
gali. cun*to* somma , numero.] — 2.
patilulum. j —
2d. Dicesi Nè taoto ne
, sibile, In breve.
quamprimirm.]
[
Lai. .

Mal. La quantità è discreta o continua. quanto ed equivale a Nicole, la uessua


QUANTU.NCA. Quan-tùn-ca. Avv. V.
r iM'bff •

V. Continuo, add- g. 4, e Discreto, §.


modo. —
27. Prese talvolta il suo cur- V. c di' Quantunque.
A.

Ah. fl. —3. Quantità irrazionali , ebe an-


nspoodeaie Tanto o simile e prima e
dopo di se in uu iu ed ce imo periodo. — QUANTUNCHB. Quan lan che. Avv. V.
che dicoita incummensurabili , sono A. V. e di" Quantunque.
28 Coo della corri spoadeuia, servendo
perdi- quelle che min hanno fra loro nessuna
.
QUÀNTUNQUA. Quan-trirv-qua. Avv. V.
di comjhi razione io due scasi diversi.—
ci le»- comune misura. In altri termini , è Ir- A. V. e di' Quantunque.
29. hi cauti appoue del pari alle v.
reieM razionale quelle quaotiià che è incom- Co- QUANTUNQUE. Quan lùn-que. Add. coni,
?K mensurabile culi’ unità. 4. Scienza — teutu, AUretuoio, e talora iodica com- iodecl. rhc vale Quaoto mai. [Lat.

! delle quantità; cosi chiamasi la Mate-


perazioue. —
30. Ed in corrispoodeoza quanlut, quotut. Dal Ut. quanta* quan-
ir»
I

matica.— fi. Prrmutaz-oni di quantità: di bi o Cosi. —


31 . Dice»i Quanto più to, ed unquait mai, giammai.] 2- E —
nell'algebra sono i cambiami uti
e si unisce d' ordiuariu coll' iudicailvo.
J i*H- le al-
terazioni p le differenti combinazioni di
,
— 32. presa Ma dopo di sé anche
Quantunque volle per Ogoi volta che.
3. Per Qualunque, Qualsivoglia, Quaoto
u ita
lo

uq qualche ouinero di quantiLà. 6. — soggiuntivo. —


33. Ditesi Quanto a che
11

ai veglia. [Lat. quicunque. ) 4. E —


evale lu Stesso chela quanto che
,

-I. Poe». Lunghezza o Brevità delle sillabe col p*b.


34. Ditesi Q uamo a Dio, e vaie Rispet-
rw- considerate nel disporle alla composi- QUANTUNQUE. Avv. indicante congiun-
to ella cose lenza, D nauti a Dio.
<Jue zione del verso. 39. zione di contrarietà. Per quanto mai
Dices< Quanto a ragione, e velo Natu-
QUANTITATIVO. Quan ti-ta-ti-co. Add Comunque. Dal lat. quonium per quan-
Sftt-

f<r m. Di queutnà. —
Volgarmente io for- ralmente perLndu. —
30. Diccsi Quan- to, ed unquam
|

mai. j —
2. Per Quan-
Pet za di »in. e vale La quantità della cosa
t'egii e , Quauto e luogo, e vale
— Tulio to «i voglia. —
3. Per Quaoto. ( Lat.
Per di cui s> perla.
luterò. 37. Ditesi Quanto il per
— quantum.] — 4. E
gli si prepose Pio.
pii QUANTO. Quàn-to. Avv. di quaaiiià . e Quauto al. 38. Dicasi Quaoto per in — 9. Per Quanto tempo. ( Lat. quau-

», s'accompagna con nomi (Fogni geoere e


luygu di Quaoto
che. V.
a.— 39. Dicasi Quaoto
Qaantoché.— 40. DiCiSi Quan-
rfiu.) —
6. Per Benché . Ancorché; e si
numero. [ Lei. quantum.} Molti opina- unisce regolarmente eoi soggiuntivo.
il.

lo no che quantum sia delio in luogo di to prima. V. Quonfoprima. 4 i. Si


pospone alla particella In, e fossette In
— [Lei.quamiù, etti quamquam. , 7. —
quantum da quam ebe I Latini impie- Ed anche accompagnato cou l' indicati-
garono nel senso di quaoto.) 2. Ta- — quanto , che tu scritto aucbe Inquan- vo. —8. Per Ma Però , congiunzione
lora sta con nomi superlativi. 3. — to, e
tanti’,
use colla cu r risponde ti za di lo
si
espresso o sottiuteso. V. In quan-
,

avversativa. [ Lai. veruna . eed.) 9 —


Talora io compagnia di altri atrerbii. Talora gli si pone davanti Di, Per, Tra
(La', quam.] —
4. Talora si accompa- to. —42. Dice»! In quaoto a o per o si- o s mili, toclir quando esso sta in forza
gna rolla inierrogazìooc : Quanto è ? e tuile c Vale Per parte . Per rispetto ec.
— di nome. —
IO. Talora gli si (vose dopo
vale Quanto tempo e? dinotando tempo 43. E la prep. A aucbe ai lasciò fuo-
— eziandio il Che. —
11. Se non è in line
passal ILat. quumdudum.) 9. Ta- — ri. 44. Diceai Io quauto che ed è lo di clausole gli corrisponde Perciò, Pure
i.

lora e io modo esclamativo per Som- ,


stesso che lo quanto. 49. Si pospo-— e simili. —
12 E senza tale corrispon-
mamente, Grandemente ec, 0. Talora — ne «Ila pan nelle Per e fessene Per denza in principio eziandio de! parlare.
seo j appoggio di nome fu adoperalo per quanto , e vele Secondo che, A misura — 13. Per Tutto ciò che, quasi io forza
esprimere il prezzo di checchessia.— 7.
che.— 40. Si antepone a diverse par- di nome. [Lat. qur'cquid.] li. B col —
Per lo stesso ebe Per quanto. Per tutto ticelle , come Appo , Vergo e Mutai segno del secando caso posto tra esso
nello. [ Lai. quoad , qua tenui.] 8. — nel Mg a • di Quauto a o Dinanzi a. — c'i nome. —
15. Ed in questo sign. gii
nello stesso signif. si disse , Quanto 47. Talora si usa in forza di preposi- si aggiunse talvolta anrhc il Mai.
io , senza altro appoggio, ovvero Qoaa- zione , ed ha dopo di se il quarto ca- QUA QUA. Sm. Cosi replicalo s'usa pop©-
to lo per me. ma non sooo da imitare so , ed esprime comparizione. —48. fornicate per esprimere il gracidar delle
O. Per Come , Altreltaotocbè ec.; oode Talora è add. dinotante quantità, e di- rane.
E quaoiodire, Val quaotodiru, per Vale pende da nome con cui »' accorda per QUA QUA RIQUA'. Voce della quaglia.
a d ire. Cioè a dire.— IO. Per Quaoto che generi e numeri. (Lat. quanti**.]— 49. QUaRaNSEI. Qua-ran->é-i. Add. nume-
• Quantunque.— 11. Per Quantochè. con E talora si separò dal nome coo parole rale com. comp. iodecl. sioc. di Qua-
la corri-poudrtiza di Nondimeno Perù frapposte. —
90. Ed in compagina di rantasei.
c simili.— 12- Per Tutto ciò thè, come
,

Quale. —
91. Aggiungevi talora alla QUARANTA. Qua-ràn-ta- Add. nume-
in Lei. quidquid. ]
aigoif. oeolro. (
— parole Tutto, solo per ripieno , accor- ralecom. iodecl. Numero di quattro
13. S* prtcede ad altuoa voce del v. dandosi con essa nel numero e nel ge- decine. [ Lat. quodraqmfa. Quudra-
Essere, vale Per quanto appartiene. Per nere. —
92. Alcuna volta s'accordò cuo ginta errdesi formalo per parsgoge di
quello che spetta. Lat. quod attinti. ] I’ aggettivo posto dioaozi al come quatuor ‘quattro; ma é probabile che

le voci, A me. In me , o simili.
[

14. B io altro modo, sottiutendeodo


19. —
53. Nel aura, del più, ma indipendente
da nome e pronome Quanti o Quante vai
venga da quatuor decetn quattro volte
dieci.] —
2. Dicci io modo proverb-
Aucbe col v. Essere, talora vale lo tutte Quanti uomini, Quante donne , c talora iar altrui quaranta e'i tavolato vale

,

quella parta che. 10. E con le veci gli corrisponde Tanti © Tante. [ Lai. Saperne più di iui dette cosi perché è
:
. 1 j,

QUA QC A • Di
Dare il giuoco quasi vinto e il luogo nezia.— 2- Tribunsle di quaranta giu- Sacramento all'adoraziooe de’Frdeli per
più vantaggioso, qual è il tavolato od dici nella repobblica fiorentina. tre giorni di seguilo e per diverse ore
giuoco della pa Raccorda. —
3. Infuria QUARANTINA. Qua-ran-tigia. Sf. V. per giorno, secondo la diversità dedic-
di am. Libro del quaranta diocesi in L, Leg. Cautela e solennità che si ap- ai. Questa esposizione, che d'ordinario
modo basso le Carle do giuncare.
,

4. — pone agl'isirumenii pubblici per fer- è accompagnata da preci, sermoni ee.,


Usato in forza di add. ni. per Uno dei mezza dell’ obbligazione , e sicnrezia ai fa iotempo del giubbikeo, nelle pub-
Quaranta : Sorta di magisiralura^della del creditore. [Lat. tutela, tpontio, fi- bliche calamità , la Domeoica della
Repubblica di Venezia. dejuitia Detta in lat. barh. trarranno,
. quinquagesima coi due giorni seguen-
QUARANTACINQUE. Qua-ran-ta-cin- «rarrantum, garantirò garanlia , ga~ ,
ti , ed in altre occasioni ordinarie o
qve. Add. num. com. eomp. iodecl. Tantum, ed in ingl. warranty, ove ilio straordinarie. Lequarantore furono isti-
Che contiene cinque aopra quaranta. ai pronunzia gu, sembra di origine cel- tuite la prima volta io Milano in me-
QUARANTAC1NQUESIMO. Qua-ran-ta- tica. Poiché in gali- barantach o ba- moria dei tempo in cui G. C. stette nel
rin-qué-ix-mo. Add. m. numerale or- roni a t , ed in brett. guarani ìtgliono sepolcro. —
2. E perchè tal sacra so-
dinativo di Quaraotacioque. Uno, o garante: e birantairh in gali, e goa- lennità nelle città cattoliche gira di
l'ultimo di quarantacinque. [Lat. qua- ranti io brett. garantire. Altri dal sasa. chiesa io chiesa nel corso dell'anno, dt-
dragetimut quintut.J teeran o dal ted. trthren proteggere, ee*i Giro di qoaranlore.
QUARANTADUA. Quaranta dù-a.Àdd. difendere. Secondo queste nozioni, po- QUARANTOTTESIMO. Quiz-ran -rot-M-
numerale com. eomp. inded. V. odi’ trà correggersi l’etimol. di Garantire.] ti-mo. Add. m. aumerale ordinativo di
Quarantadue. QUARANTIGIATO. Qua ran ti già-to. Quarantotto. Uno , o I’ ultimo di qua-

QUARANTADUE. Qua-ran-ta-dù-e. Add. Add. m. V. fuor d'uso. Leg. Assicurato rantotto. [Lat. quadragetimut octavui,]
numerale coro. eomp. indecl. Che com- eoo quarioilgia. — 2- Io forza di »m. La quaraolotlesi-
preodcUue sopra quaranta. QUARANTINA. Qua ran ti na. Sf. Spa- ma parte.
QUARANTAMILA. Qua-ran-ta-mt-Ia. zio di quaranta giorni, ovvero Serie di QUARANTOTTO. Qua-ran-iòt-to. Add.
Add. numerale com. eomp. indecl. Qua- quaranta cose. ( Lat. quarantena. ] — com. eomp. iodecl. Nome numerale che
ranta miglia ja, Quattro volte diecimila. 2. E più precisamente quello Spialo di esprime Due meno di cinquanta. [Lat.
QUARANTAMILLA. Qua^ran ta-mll-Ia. quaranta giorni, o più o meoo, durante duodequinquaginta, quadraginta otto.]
Add. numerale com. eomp. indeel. che il quale le persone sane o malate e le — 2. Avere ono a carte quarantotto ,
scriveai anche Quaranta milla. V. e di' robe giunte da qualche paese in cui do- io modo basso, vale Non averlo in gri-
Quarantamila. mina certa malattia riputata contagio- lla. — 3, Sv. Mod. Quarantotto ed an-
QUARANTANA. Qua-ran-fà-na. Sf. V. e sa,od aoebe supposte soltaato di tal* che io pi. Quarantotti si dicevano i Se-
di’Quarantina. provenienza, veugmotatte isolate dalie natori fiorentini dai numero loro che
QCARaNTANO. Qua ran-fà-no. Sm. presone e dalle robedel paese in coi ar- era di quarantotto. — 4. E
,

per situi!.
Mario. Specie di piccola corda , dalla rivano: che il Pare, Purgare
dicesi la Caporioni. Maicgioringbf.
grossezza del dito auricolare di cui ,
si quarantina ,
la coolomacia. La durata QUARANTUNESIMO. Qua-ran-tu-nési -
fa uso per acconciare le altre corde. I ne varia/ per le proveniente di mare se- mo. Add. m. oumerale ordinativo di
Veneziani la chiamano Merlino. condo cjbe la qiiieoie del bastimento è Quarantuno.
QUARANTANOVE. Qua-ran-to -nò -tir. netta , toccata , sospetta o sporca é Q «a-ran-tu-no. Add.
: QUARANTUNO.
Add. numerale coro, comp.iodcel. con- nrtta, quando numerile coro. romp. indecl. contraen-
nel paese d’onde procede
tenente nove sopra quaranta. il bastimento non regna malattia con- te uno sopra quaranta.
QUARANTAQUATTRO. Qua-ran-ta- tagiosa o vi cessò da oltre ottanta gior- Qua-ran-zè-t. Add. nu- QUARANZÈi.
quài-tro. Add. numerale com. eomp. ni; torcala, quando non avvi nel basti- merale com. romp. indecl. Lo stesso
indecl. che comprende quattro aopra mento malattia contagiosa ma esso che Quaransci e Quarantasei.
.

quaranta. vieoc da luogo infetto, sebbene l'equi- QUARANZETTE. Qua-m-sit-ie. Add.


QUARANTASEI. Qua-ran-la-iè ». Add. paggio sia sauoo l'infermità sia cessata oumerale com. eomp. indecl. Lo stesso
num. com. eomp. iodecl. che contieoe da 70 in 8) giorni; sospetta quando rhe QuaraoUsettr.
,

sei aopra quaranta. regna qua'cbe male maligno che si eo- QCARANZIA. Quaran-si-a. Sf. Leg. Lo
QUARANTASETTE. Qua ran ta sèi . te DJooica nelle famiglie o ri fu comuni- stesso che Quaraotigia. V. e di’ Gua-
Add. numerale com. romp. che contie- cazione con carovane , o la nave rice- rentigia.
ne selle sopra quaranta. vette merci d’infetta provenienza, o QUARE. Ah, V. in tatto latina. Perché.
QUAHANTASETI ESIMO. Qua-ran-ta - T infermità cessò da meno di 80 in 70 [Lat. guarà, eur. Dal lai. guarà per la
tet-tr ti-mo. Add. m. numerale ordina- giorni ; sporca quando infierisce il
.
I quale cosa.] —
2. Non line quare: ma-
tivo eomp. Uno, o L’ultimo di quarao- male contagioso nel luogo di prove- niera io tutto Ialina, che vale Non sen-
tasette [Lat. q ladragetimut teptimus.) oienza o ne sìa infetta parte delle robe, za cagione.
1

— Ed .

iu forza di sm. La quarantasei- o il morbo sia cessato da meno di ses- QUARBNTANA. Qua-ran-ta na. Sf. Y.
tesimi parie. santa giorni. Chiamasi Quarantina di A. V. e di Quarantena, Quarantina.
QUABANTATRÈ. Qua-ran-ta-tri. Add. osservazione quella alla quale si assog- QUARENTIGlA. Qua-ren-li-prò. Sf. V.
numerale com. eomp. indecl. che com- gettano le navi che comunicarono con A. Leg. Lo stesso che Quaraotigia. V.
prende ire sopra quaranta. corsari barbareschi ed europei , lo per- e di* Guaranftgrò.
QUARANTATREESIMO. Quz-ran-ta- sone provenienti per terra da qualche QUARANTINA. Qua-ren-lLno. Sf. V. A.
trt-é-si mo. Add. ni. ordinativo di Qua- luogo infetto quelle che ban patito il
,
V. e di’ Quarantina 2. Eccl. Spezie
rantairè. morbo contagioso , o che hanno avuto d’ indulgerli.
QU All ANTA UNO. Qua-ran-to-ù-no. Add. comunicazione con quelle che ne pali- QUARES£MEGGt\RE. Qua-rt-te-meg-
numerale com. eomp. iodecl. Lo atesso noti. —3. Onde Far quarantina vale ,
già-re.N. ass. V. sellerà. Far quaresi-
rhe Quarantuoo. Stare nel lazzaretto quaranta o più o ma. ed anche Mangiar poco e male.
QUARANTENA. Qu a-ran -ti -na. Sf. Lo meno giorni per purgare il sospetto QUARESIMA. Qua-rtf li-ma. Sf. Digiuno
stesso che Quarantina. — 2. Spazio di d' infezione. —
Sorta di sup-
4. Filul. di quaranta giorni e dicesi propriam.
;

qaaranta gi»rm. plizio presso gU Ebrei che consisteva . di quello osservato da’ Cristiani per
QUARANTESIMO. Qua-run-U-ti-mo. nel dare quaranta colpi di correggia prepararsi a celebrare la festa di Pa-
Add. m. oumerale ordinativo, che com- ovvero di nervo di bue , alla persona
>

squa. [Lai. quadragetiuw ) 2. Onde —


prende qua Uro dee ine. [Lai. quadrage- ch'era» condannala.
I 5. Ectl. Spezie — Fare quaresima, la quaresima, una
timut.) d' indulgenza. quaresima vale Digiunare e Far asti-
QUARANTBSIMOPRIMO. Qa« ron-rs-ai- QUARANTINO- Qua-ron-ti-no. Add. rn.
.

nenza iu tempo di quaresima. 3. E —


mo-pri-mo. Add. m. numerale eomp. Bot. Detto di una specie di viola che Romper la quaresima, vale Mancare al
ordinativo di Quarantuno. fiorisce fra quaranta giorni dalli sua digiuno, all' a»tiu' ma quaresimale. —
QLAR ANTESIMOQU ARTO. Qua ran ti- aeminatiune. [ Lat. cMranfhui inca- 4. Per simil. Digiuno di un numero di
li-mo-qudr-to.Add.m.numrralecomp. nni /-in.] giorni diverso da’ quaranta e di altra ,

ordinatilo di Quaraniaquattro. QUARANTORB. Qua-ran-ta-re. Sf. pi. religioni fuori della cristiooa. 5. Più —
QUARANTTA. Qua-rai-ti-a.Sf.St. Mod. com. che scrivesi anche Quarant’ ore. lungo che la quaresima ditesi d’ uno
:

Consiglio di quaranta patrizi giudica- Divozione universale nella Chiesa ro- che non risolve mai nulla perchè la;

lori di cause nella Repobblica di Ve- mana , che coosiste nell' esporre il SS. quaresima par lunga a chiunque spijce
0

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«HA QUA 9 ®*
il digiuno e l’ astinenza della carne. — QUARTARIO. Quar-fà-ri-o. Sm. Arche. quartiere , vale Ritirarsi la soldatesca
6. Proverb. Morir sempre ad alcuao il Piccola misura di capaciti da liquidi ne' luoghi assegnatile per quartiere. —
bue quaresima ditesi di cbi e sfor-
di : presso i Romani, che conteneva la quar- 10. Chiedere, Domandare o simile quar-
tunato, o di chi hi qualche bene in ta parte del sesiario. tiere, vale Domandar la vita salva dopo
tempo da non poterne godere. QUARTARUOLO Quor- la ruò-fo. Add. d'essersi reso. —
11. Chiudere i quar-
QUARESIMALE. Qua resi mù le. Sm. Il e sro. Maria. È il quarto uomodi quelli tieri , vale Accostare e Congiungere si
libro contenente le prediche che si fan- che vogano allo stesso remo. 2. Me- — fattamente quartieri , ne' quali sono
k

no per tutto il cono d' lina quaresima. tro!. Sm. Sorta di misura di biada ; al- alloggiati i vari! corpi d’uo esercito as-
QUARESIMALE. Add. coni. Di quaresi- trimenti Quarteruola. sediente che il nemico non trovi più
ma. Da quaresima. ( Lai. quadrageti- QUARTATO. Quar-tàto. Add. m. da adito fra essi né per allargarsi io cam-
malis. Quartate. Partilo in quarti ugoali , o pagna dalla piazza, nè per portarvi soc-
1
QUARN AGLIO. Quar-nà-glio. Sm. Mario. piuttosto Avente quarti , parti o pezzi. corso dal di inori. —
12. Compartire i
Attrezzo marinaresco spelliate al sar- — 2. Agg. di Animale grasso e mem- quartieri. Lo stesso che Distribuire i

ì

tiame. [Dall. ar. qam tutto ciò che ser- bruto. (Lai. saginatut, praepinguta.] quartieri. V.g 15. 13. Dar quartiere,
ve a legare una cosa con altra onde : QUARTERA. Quar-té-ra. Sf. Metrol. vaie Salvar la vita ai fiuti; ed amhe Da-
qyran, qttrn e qaren sono nomi di va- Misura di capacità da biade , usata in |
re alloggio ai soldati.— 11. Disegnare i
rie sporte di funi-) Genova : Quartcre cento quattordici e- quartieri : è Uoa delle prime e princi-
QCARQUONIA. Quar-quò-nv a. Sf. Cosi quivalgono a cento aisja di Veoezia. pali operazioni d’un esercito a ssedi an-
chiamasi in Firenze un conservatorio di QUARTERONE. Quar-f*-rd-ne.Sm. Aatr. te, che si fa dagTlogegneri e dai gene-
ragazzi mal costumati, che sou posti io Qonrto della luna. [Lat. luna oefaerz.] rali che riconoscono la fortezza iotorno
tal luogo per correggerli. [ Dalrar. qo- QUARTERUOLA. Qunr te-rulbla. Sf. Me- intorno, e ragguagliato il oumtro della
raiqon, che secondo il Godio, vale scuo- trol. Siria di misura a sinnliiudtne . ìor soldatesca , segnano luoghi che i
I

la, luogo dove si raion, ofRi'ioa.] del quarto dello staj». Altrimenti Quar- varia corpi di es*a debbono occupare
QUARTA. Quàr-la. Add. usato in forza temolo. durante l'assedio. —
15. Dislrib-iire i
di sf. La quarta parte di checchessia. QUARTERUOLO. Quar le-ruò- lo. Sm. quartieri , vale Assegnare ad ognuu »
2. Diresi Farla di quarta o di quarto e Pezzetto d’ottone ridotto a guisa di ma- de' torpi d' uo esercito io campagna il
vale Deludere con inganno artificioso. ncia simile al fìorin dell'om. Oggidì per luogo proprio ove dee alloggiare che
— 3. Astr. Uoa quarta parte di circon- trasposizione di lettere Qualtriuolo e , dicevi anche Cemparlire i quartieri.
;


ferenza di cerchio che contiene novanta più comunemente , franzeseggìaodo , 16. Fare il quartiere o quartieri : si
i

gradi; e pigliasi anche per quell Aspet- Gettone. dice de' forieri, uffizio proprio de’ quali
to o Raggio che comprende tre segni del QUARTETTO. Quar-tél-to. Sm. Mai. è di precedere i loro reggimenti nel luo-
Zodiaco.— 4. Parlandodetla Luna pren- Compoulmcnto musicale • quattro voci go dove debbooo alloggiare , a ricono-
desi per Quarto. —
5. Mctrol. Sorta di od a quattro strumenti obbligati. scer le case ed I bill più convenienti al
misura, che oggi più comunemente di- QCARTIATO. Quar-li-à-»'* Add. e Sm. numero della gente, segnandogli e no-
ciamo Quarto. —
6. Erri. Quarta fune- Si dice di Colui che è nobile da tutti i tandogli partitamente per rimetter po-
rale. Co«l chiamasi nel Dritto caoooico quarti. { Lai. zummo loco nini, prae- scia a ciascuna delle rompagnie che ar-
la porzione che si paga alla Chiesa iu nuh >lis riva un b ghetto coll'indicazione esatta
cui il parrocchiaoo defunto era solito
,

QUARTICELLO
)
Quar-ti -cèl-lo.Sm.dlm. del quartiere assegnatole. 17. For- —
ricevere sacramenti
i per la sepoltura di Quarto in significalo di Quarta mare un quartiere; I» stesso che Pianta-
che vi riceve. —
7. Mus. Intervallo di
,

parte.
,

re quartieri. V. § 19.
I —
18. Fortificare i
quattro gradi che comprende io sè tre QUARTICROMA. Quar-fi-crò ma.Sf.Mus. quartieri, vale Porgli in isiatodi dife-
specie: la Naturale, la Diminuita e l'Ec- Lo stesso che Quattricroma. sa, Assicurargli da ogni baoda 19.
cedente. Generalmente la Quarta é ri- QUARTIERE. Qmt tié re. Sm. La quar- Piantare i quartieri, Forame uo quar-
guardata come una consonanza tua , ta parte di checchessia. ( Lat. qua- tiere vale Porre i quartieri in luogo
,

molli la considerano come dissonanza , droni. ] —


2. Parta di città , di paese stabile e per un certo spazio di tempo

quando forma un ritardo del aussegueu- o simile, alla quale presiede un magi- onde farvi dimora. 20. Pigliare o
te accordo, accompagnata sia dalla se- strato pel governo municipale ;
antica- Prendere i quartieri , vale Occupare i

sta, sia da altri intervalli. 8. Mario. — mente Rrgiaoe oggi chiamasi anche
,
quartieri cosi per (svernarvi come per ,

Diersi Quarta di ponente per lib-rcio , Riuoe. (In frane, quarti**, io isp. quar- riposare ec.; ma si adopera altresì par-
di ostro libeccio di scirocco levante, e
, te!, in ted. quartier, in bretl.. secondo lando delle prime operazioni d'un asse-
di libeccio per ovtro.Io generale Quarta il flulU'i, carter.] —
3. Parte di casa, dio, colle quali i vari! corpi di uo eser-
di vento è uoa delle treutadue divisioni Appartamento privato; ed in questo cito assediente occupano i siti stati lo-
che distinguonsi nella bussola o nella signilic. Chiedere o Dar quartiere vale ro assegnali intorno alla fortezza che
rosa de’ venti. Chiedere o Dare alloggio. [ Dello pur ai vuole assediare. —
21. Rivedere i
QUARTABUONO, (fuorvia- bub- no. Bra. da' Tedeschi quartier. 1 Gelti di Galles quartieri, vale Esaminare il numero
Ar. Mes. Strumento o SquaJra di lego» buono cairtea l io senso di alloggiamen- de* soldati ce. —
22. Rompere quar- i

di piò grandezze, che ha augolo retto, to e di quarta parte. ) 4. Astr. Una — tieri ; contrario di Dare o di Concedere

e due lati eguali che lo compongono ; drlle coiiellaziool in che è diviso lo zo- quartiere; Fare a mata guerra col ne-
da' punti delle due lince rette è tirata diaco. —
8. Aratd. Partr dello scudo gar la vita ai vinti , mandandogli a (il
la diagonale. Serve per lavorar di qua-

diviso in quattro parti e quella pro- , «li«pada senza misericordia. 23 E —


dro.— 2. A quartabuono, post awerb. » priamente dove ai pone l’arme o l'inse- Rompere uo quartiere: Azione improv-
Tagliato a guisa che il taglio faccia an- gna. [lo frana quartier , in isp. quar- visa di assillare un quartiere occupato
golo acuto od ottuso. t*f. ) —
6. MiHi. Luogo occupato dai da’ nemici per farsi strada per e sa» ,
QUARTANA. Quar-tà-mi. Add. e sf. Med. soldati rosi alla campagna come nelle Cosi * danno di tutto il suo campo, Co-
Febbre intermittente, il cui accesso ri- città e terre per accamparvi od allog- me per aver passo o riuscire a falli-
torna ogni Urlo gioruo ; rd è rosi delta giarvi. Onde Quartieri si dicooo non mento. —
21. Stare a quartieri? , vale
perchè si coniano due giorni morbosi,
i che Le stanze destiuale nelle guarni- Dimorar nel quartiere con proibizione
! quali cui due
intermittenti fanno quat- gioni per li sold ili, ma eziandio le città d osarne, e farvi quelle fatiche che la
tro. (Lat. quartana, febrii quartana.] e parsi d uve si trngono a svernare le
i disci pi na richiede. —
23. Tenere a
QUARTANARIO. Quor-ta na-rt-o. Add. milizie. ( Lat. ttationei htjb-mae In quartiere, parlando di soldati, vale Al-
e sm. Colui che ha la febbre quartana. isp. quarte/, in frane, quartier, in ted. loggiargli oe quartieri, Ritira*gli dalla
[Lai. quartanariui.J quartier. ] —
7. Il governo che il vin- campago*. —
28. Dic-si Frontiera dei
QUARTANELLA.Quar fa -nèMa.Sf.dim. citore fv delle gente vinta ; quindi i quartieri e vale Qualunque riparo che
di Quartana. [Lat. levti quartana } modi di dire Chiedere , Dare , Nega- gli difenda dal nemico. 27. Dicesi —
QUARTARE. Qaar tà-re. AH. V. A Di- re ec. quartiere, —
8. La quarta par- Quatlier generale il Luogo uve dimora
v idere iu quarti. Squartare. 2. Maria. — te dell' anoo ; e chiamasi perciò Quar- il capitano generala , ed ogni generale
Il veleggiar di fianco d’un vascello; cd tiere la Durila del servizio che a che comanda uo corpo d’esercito io tem-
anche Assestare no cannone in modo fa da quattro nfHzisli . o da
in volta po di guerra. Vieu eh amato altresì Al-
loggiamento principale Padiglione
che tiri sulla linea dei compa-so onde quattro rorpi o da quattro divisioni
munii» il vascello.
'
d’uo corpo io uo anno.
.

9. Andare a — maggiore Quartiere maggiore.


,
2*<
,


Cardi* vli, f ol . IH.
, ,, ,,.

QUA QUA 9 VA
Dice»! Quartier maggiore 11 Quartlre Aggiunto del filugello che fa quattro del cavallo. Oode dicesi Quarlo difettoso,
priocipale di dd esercito. che suol col- mute. debole, falso, ouovu , rovescialo ee. —
lacir>i nel meno degli «Uri quartieri, QUARTISTERNALE. Quar-iiilernà-l*. 29. Mario. Quarto: li tempo che impiega
e nel quale stanco gli ululali supremi Add. e sm. con». Ansi. Quarto pezzo vegliando una parte degli ufficiali e
di ceso. —
29. Dico nei Quartieri d* dello sterno. [Lai. quar Internali*. [
dell’equipaggio pel fermio e per la
stale, le Slaoze o Luoghi or’quali i sol- QUARTO. Quòr-fo. Sm. La quarta parte manovra della nave , mentre gli altri
dati passati^ la stagione della state. Io di checchessia. [Secondo! più, deriva dal dormono o riposano. —30. La quarta
questo significalo »' adopera ancora la lat.quatuor quattro, io celi. gali, ditesi parte della distanza da ua punto cardi-
voce Guaroigione. —
30. Dicooai Quar- calmai uvvecu euri.)— 2. Talora lascia nale. — 31. Dicesi Quarto di riduzione.
tieri d'ioveroo, le Stanze o Luoghi nei la particella Di con che regge il nome Quell'apparato che usano i pilati, io
quali ai tengono a svernare i soldati. seguente come fanno gli altri nomi di luogo delle tavole logaritmiche, per ri-
In questo sigo. si adopera anche la vo- aiuiil natura.
,


3. Assoluta mente nel- solvere diversi problemi spettanti alla
ce Guarnigione. [Lai. Aìòmvacula, co- r uso, parlando di tempo prendesi per navigazione. Consiste iu generale io
ltra hienvalta , itali©n«* hibemae ec. | Quarto d' ora. —
4. Parlando di Mesi
,

una figura sulla quale si trovano de-


— 31. Diconsi Quartieri di rinfresco, vaia II quarto giorno del mese. 5. — scritti(collusimi triangoli rettangoli
selli t>e’ quali ai tengono i soldati per Parte, Pezzo, Brano.— 0, Onde Mandar e tra questi ve u ha sempre uno simile
1»r loro un breve riposo dopo grsvi fa- In quarti , vale Squartare Ridurre in a quello che vuoisi risolvere. —
32. Di-
— 32. Mario. Quartiere mglese:
,

tiche. brani.— 7. Quarti diconsi anche le Parti renai Quarti della ruota del timone t
£ un «strumento d'astronomia nolo sul 10 che si dividono talvolta i cadaveri Quei pezzi curvi che formano la circon-
mare rosi chiamato perchè fu inveo-
;
de’ giustizia li. — 8. Dicasi Andarne il ferenza della ruota .—33. Vento di quar-
tato da un capitano laglese nominato quarto o Andar nel quarto e vale Non
to: Qoel vento che soffia da un lato.

Da v ics ma eoo è mollo esatto , uè il


;
patir dilazione , nè Indugio; tolto dal QUARTO.Avv.alla laUoa.ln quarto luogo.
|

più generalmente adottalo per osserva- non pagare un dazio oel giorno deter- QUARTO. Add. m. Nome numerale ordi-
re sul mare. —
33. Delle classi o dcl- minato , che si casca nella pena del nativo di quattro. [Lai. quartut. 1 2. —
l* iscrizione marittima : £ un piccolo quarto più ; e si dice iroakamente per Minuti quarti diconsi Quelli che sono
porto , dove si raccolgono dei marini mostrare eccesso di cosa che nun rilie- la rentoventesima parte da' secondi.
classificati e registrati f a dove lo Stato vi.— U. Dicevi Cercare il quarto di sette QUARTOBUONO. Quar-lo-òaò-no. firn.
tiene un Commissario, od altro ufficiale e vaie Voler troppo schisar la cosa , e Ar. M. Lo stesso che Quartabuono.
preposto all'Iscrizione marittima. 31. — ted cria troppo pel sottile. —
10. Dicesi QUARTODECIMAM. Qu<zr-(o-<f«-ci-mA-
,

Vento di quartiere É un vento largo :


Fsre un quarto grrmini o simile e vale nt. Nome dato a quei Cristiani che Del
rhe soffia eoo una direzione intermedia Ginocare in quattro alle minchia te ec. secondo secolo volevano celebrare la
tra la perpendicolare od II traverso del- — li. Dicasi Farla di quarto e vale lo Cesta di Pasqua nel quattordicesimo
la nave, e quella di vento in poppa , o stesso che Farla di quarta. V.Quar/a§‘2. giorno della luna di Marzo , in qualsi-
che balte tali* anca della nave. 33. — — 12. Ditesi Gìuca re, o Sedere in quarto, voglia giorno esdrs^e , sd imitazione
Significa pure Quella parie dej gu,cio cioè, lo quattro.— 13. Difesi Non voler- degli Ebrei anziché nella Domenica ,

della naie che è tra il aito del timonie- ne il quarto e denota Non volere aleuti seguente, passato l'equinozio del 21 di
ra e la traversa. premio, o partecipazione. K. Metrol. —
Marzo. Taluni li collocarono perciò oel
QUARTIERI- Quar-tii-ri. Sm. iodecl.Y. Misura che tiene la quarta parte dello catalogo degli Eretici.
e di’ Quartiere. slajo • —
15. Specie di misura di vino. QUA RTODECIMO. Quor-to-vfè-ei-mo. Add
QUARTI ERO. Qwar-hè-ro.Sm.È la quarta —16. Arald. La quarta parte dello scu- m. coinp. numerale ordinativo di Quat-
porzione della paga che si dà a’ soldati do; a dicesi pure d'ogui divisione dello tordici. Fém. Quartadecima. Lo stesso
e capitani, a • qualunque altra persona scudo coDteoen te più stemmi anche oltre che Dccimoquarto. [Lat. quartutdeci-
che diversamente open a servigio o a 11 numero di quattro. 17. Quarti — mui.)
conio di alcoou; che oggi in Lombardia parlandosi della oobilià d alcuna per- QUARTOGENITO. Quar-toqi ni-to. Add.
direni pih comunemente Quartale, [lo sona a io tendono le nuvttro famiglie
, zn. comp. usalo anche come sm. Gene-
ted. quartal è il pagamento di un tri- del padre, della madre, de Hai ola parerne rato oel quarto loogo. [Lat. qttartoge-
mestre che la quarta parte dell* anno.] e dell'avola materna: queste quattro nifu».
— 2. E nel sigo. di Quartiere, f. 3. costituiscono la nobiltà ereditaria , ma QUARTOTONDO. Quar-to~tAn-do. Sro.
|

QUARTIERMASTRO. Quar-tier-mò Uro. ae ne contano fino a sedici, ventiquattro comp. usato nel modo avverti. Archi. A
Add e «m. eomp. MiLt. che scrivevi ed anche treoladue. —
18. Ar. Me». T. qnartniondo, cioè Ad arco. ;

aorhe Quartier mastro. Colui che tra I de serti. Quarti della ca sacco , s'ioteo- QUARTUCC10. Qaar-tùe-cio. Sm. Misura
soldati sopri u ic ride propriamente alla douo Quelle parti che pendono dalla che contiene la ar**aniaquauresima par-
distribuzioo de'quartieri, o degli allog- cintola in giù. —
19. T. degli orluolai. te dello staio, cioè la quarta drlla sedi-
giamenti ed alla condotta del bagaglio Piccola leva de' quarti. V. Leva g 17. cesima. 2. Misura di terra che tieoe —
d uo reggimento.— 2. Con questo nome — 20. In quarto, dkooo gli stampato- l'ottava parte di un Gasro.osia la quarta
si distingue ancora io alcuni stali d‘ 1- ri e i librai a Quella forma di libri , I di una metà altrimenti Terzeruola. ;

talia Colui che ne’ reggimenti tiene cui fogli aouo piegali io quattro parti. QUARTULTIMO Quar-tid-tv-mo. Add.
conti delle paghe degli
uffiaiati e dei
i

— 21. Quarti chiamano carrai quel m. comp. Quarto dall' ultimo.


i

soldati, e soda all'erario il deoaro asse- Pezzi di legno ad arco di circolo che QUARTUMVIRl. Quar-Zùev-tu-H. Add.
gnato a questo fine. È u (Duale gradua - furavano la circonferenza d‘ una ruota e sm. pi. V. L. Arche. Detti anche Qua-
lo.—-3. Dicasi Quartier mastro generale di carrozza, di carretta ec.: circonferen- tuorviri. Magistrati inferiori Romani
adì’ Ufficiale generate che sopramten- za che componendoti per lo più di sei alcuni de'qusli avevano la custodia del
eva alla distribuzione de* quartieri e quarti, ogouao di essi forma il sesto di tesoro de’ Pontefici . altri amministra-
degli alloggiameli d’ uu eierciio , fe- quella.— 22. Quarti o Quarto chiamano vano la giost'Zia, altri attendevano al e
condo gli ordini che venivano dati dal I macellai la Quarta parte di un % iteli», strade. Quelli delle città municipali era-
maestro di campo generale. Chiamossi di un agnello, d’uu castrato separala no una specie di Cibinl. Qoarturavlro
ancora Foriere generale. 4. Mano. — dall’animale.— 23. Di circolo. Cosi chia- appellatasi anche un quarlo uffiziale da
Ufficiale marino di manovra in secondo masi il Quadrante murale portatile, ci è Cesare aggiunto ai Triumviri monetarli.
al Capo al secondo Capo a al Coutro-
,
sostenuto da no piede. — 24. inglese. QUARZO. QuAr-zo. Sm. Min. Si distin-
quartiermastro nelle loro funzioni. Egli V. Quartieri § 32.-23. Astr. Pe- guono con questo norie tutti i minerali

è incaricato di chiamare gli uomini del- riodo lunare , diviso io quattro po- che , quasi totalmente
composti di sili-
l' equipaggio per fare il quarto , per ste di sette io otto giorui I* una. ce , Cwotengouo accidentalmente piccola
prendere o sciogliere i tener unii delle — 26. ,

Mus. Quarto, Mezzo quarto. V. usntilà di caler, di allumina, di ossido


vele, per invigilare sulla nettezza dalla Pauta § 3.-27. Diecsi Quarto di tuono 3 i ferro e di mangvnesr. 1 loro caratteri
nave, sul servizio delle trombe, e sulla la Piocìula o Minore distauzi del smi- sono , di essere tsoto duri da intaccare
condotta e seri izio de’ marinari. tuono da oa intervallo all'altro vicinis- il vetro e scintillare , percossi coll’ ac-

QUARTINA. Quartina. 5f. Poca. Strofa simo. Dicesi pure, psrleodod’uua difet- ciarino; di essere infusibili al più forte
o Stanza di quattro versi; altrimenti tosa intuonauooe , che il iste cresce «* calore e riducibili io un vetro traspa-
Quadernario. cala d’uu quarto di tuono. 28. Veier. — rente , aggiuntivi de’ fondenti , come il
QUARTINO. QuaMi-no. Add. m. Zeni. Quarti dicucsi Le parti laterali del piede borace, la soda , la potassa. Altri carat-
10
e
,

fUA QUA QUA


teri poi appartengono solo ad alcune già. [Sembra che quatto sia la stessa prime domenica dopo Pasqua di resur-
specie di quarzo', il quale perciò va di- voce che Casco. Il cui dim. ècascbetlo: rezione; cosi detta dalle parole ioislali
stinto io jalioo, che ha l'apparenza vl- eeaieketto traesi dallo Spago, catque- dell introito della messa di quel giorno.
tres ; in gres : io agata che comprende te che vale il medesimo c questo dal
. Più comunemente dicesi Domenica in
la selce , la pietra molare , le onici . i |at. corni elmo , celata. Gli Spagnuoli AlMs.
diaspri ec. ed io resinile, nel quale com- per altro hanno pur entro, come i Fran- QUASSIA. Qaòf-ii-a. Sf. Boi. Genero
prendasi l'opale, il pecbestcio. il legno cesi catque, e gl' logle-ù caik nel me- , di piante della decandria monogiuia .
parificato. I quarzi vennero anche de- desimo senso, trovasi io ungherese non famiglia delle simarubre , che ha per
nominati Pietre silicee o selciose.! quar- già eeako, ma tisak ed io turco aeciq,
, caratteri: calice inferiore a cinque fo-
zi con cristalli diahoi di figura pirami- ed in illir. kaciga per elmo. Finalmente gUelte , cinque petali, dieci stami un ,

dale, romboidale ec., prendono il nomo il Buliet ha il brett. eatqued in egoal pistillo, cioqoe capsule ovali, unilocu-
di Cristallo, o Gemma spuria. Il bianco ,
senso e questo egli cava dal celi, coi
: lari,
monosperme. —
2. La principale
è detto Distailo di monte. Il giallo Falso copertura e cead testa, voci lunedi non 1

specie di questo genere è la Quassia a»


topazio , il rosso Falso rubino , il ros- mollo provata esistenza. Io cali. gali. mare, volgarmente Quassia o Quasaio ,
siccio Falso giacioto, il vefde Falso sme- eoi» canna presso la testa.) c nelle officino Legno quassia o quissio,
raldo , il torchino Falso zaffiro , il vio- QL'ASI.Quà-ri. V.L. Avv.di similitudine Legno del Surìnam. Legno amaro. Le-
laceo o porporino Falso amsthta, il nero Coree. (Lai. quaù,ut velai, fere, pome. I
gno amaro del Surioam. Pianta che ha
Pietra ossidiana di Plioio. Dicesi Prasio —t. Per Come se.— 3. Per Poco più che la radice a fitloae grossa quanto un
,

il Quarzo verde; Rubigiooao, quello di o Poco meno che, Circa, Intorno. |Lat. braccio; lo stelo fruticoso; le foglie al-
color di ruggine; A svento rinato , il fere,prope.]—4. Anche io questo sign. terne, pennatu-dispari; le foglioline op-
Quarzo rosso semitrasparente, che con- dicesi Quasi che, Quasi che come, Quaai poste , scavili sul picciuolo articolato
tiene piccole pagliette di mica di color che non , Quasi come Quasi come se
, .
alato; i fiori ermafroditi, di uo bel ros-
giallo d' oro Giacinto di Compoetella ,
; Quasi se. per il semplice Quasi. —8. E so di corallo, a grappolo bratteati. È
il Rosso opaco cristallizzato; finalmente diesai anche Come quasi. —
6. Per Pres- indigena del Surinam. Adoperasi in me-
Quarzi lattei e grassi. quelli il cui aspet- soché. —7. Trovasi ancora aggiunto dicina il ano legno rivestilodi corteccia,
to giustifica tale deaominaiiooe.il Quar- coll' acc£. Assai. — 8. Talora si replicò e particolarmente quello della rad tee ,
zo jalioo più puro e perfeitaraeole lim- Quasi quasi per lo atesso Quasi ma ha ,
come tonico, antelmintico, entlsterico e
pido dicasi Cristallo di Rocca- [Dal Ud. alquanto più di forza.~9. Dicesi Quasi febbrifugo. Esso legno è di color bian-
quart che vale il medesimo.] dissi, Quaai che dissi. Quasi dica, e liu co-giallastro, leggiero, tenero, di sapore
QUARZOSO. Quar-zó-ao. Add. n. Min. linamente Qurtjf dirat , ed hanno in emaro mi privo di odore; la corteccia è
Che è della natura del quarzo , e perciò certo modo la stessa forza di Quasi qua- pure inodore , mi amarissima , poco
atto a vetrificare. si, o di Come, Presso ebr. Cioè e simili. grossa , liscia , di colore grigio-gialla-
QUA SCO. Qvà-teo. Sm. Milit. Mome par- —10. Dicasi Quasi e senta quasi e vale stro. [Lei. qualsia amara Lin.] 3. —
ticolare d'uoa coperta del capo fatta p ù 10 stesso che Quasi quasi , ma avvi al- Altre specie officinale è la Quassia si-
comunemente di feltro, venula da qual- ziuaoto piò di energia. —
li. Difesi maruha, o Qua-sia a foglie alile o Si-
che tempo io uso nevati! eserciti d'Bu- Quasi per poco, alia latina.— 18. Dicasi mnruhe della Gujana: Albero nativo
ropa cosi per le fanterie come per alcune Quasi più del tempo e vale Per lo più , della Carolina, della Giammaira, e del-
cavallerie leggieie. Fu dapprima, al dir 11 più del tempo. —
13. Difesi Quasi I Isola di S. Domingo; ama i luoghi sab-

di alcuni eruditi , tutta propria degli punto e vale Quasi niente, Neppure un bio»!, e cresce ad unahezza considere-
Usseri d’ Uogheria ,
che la chiamano —
minimo che. 14. Dicesi Senza quasi ,
vole. Ua foglie perniate , troncale , fo-
Csaki-, e venne poi imitata dagli Usseri in senso di Anzi certamente, o di Senza glloline alterne, quasi piccioiate pic- ,

d'altre nazioni, da cacciatori a cavallo , niun dubbie. — 18. Dicesi E quasi ; ed ciuoli nudi , fiori pannoecbiell. Se ne
e da altri cavalleggicri ; anche i fanti è maniera bassa responsiva o persua- adopera la corteccia come ionico nel le
l’ hanno presa più tardi io luogo del siva, che vale Sicuro. Senza dubbio. — dissenterie rauco*.
cappello che prima portavano. Talvolta 16. Mos- Questa parola adoprasi nel QUASSINa. Quat-tt-na. Sf. Chim. Prlo-
la forma del quasco ai va restringendo segnare il movimento: per es. Andante •ipio particolare trovato da Thomson
come un cono rcrio F estremiti supe- quasi allegretto ec. nella corteccia della quassia. É una so-
riore, e talvolta per lo contrario ai al- QUASICHÉ. Qua-ti-cU. Avv. comp. Lo stanza giellu-bruoestra , alquanto tra-
larga alla cima come un cono rovescio: stesso che Quasi che. sparente, amarissima , mollo ailubile
i fanti sogliono adornarlo nel mezzo QUASICI LIN DR CO.
I Qua-n-cv-Hit dr<- nell acqua e nell'alcool, le cui soluzione
delia sua parte anteriore d’ una piastra eo. Add. ai. corno. Usato per lo più nel non viene intorbidato nè dai sali ferrug-
di latta, od’ ottone, entro la quale un frm. come agg. di Foglia. Lo stesso che ginos>, né dalle fusione di noce di galla,
segno distintivo delia milizia, od il nu- Semicilindrico. ma produce un precipitato bianco ab-
mero del reggimento al quale appar- QU ASICONTR ATTO. Qua eieon-tràt-to. bondante oc* mirali di argento e di
tengono; sopra di questa ed all'estremità Sm. comp. Leg. Obbligazione recipro- piombi.
superiore vltn posto un ornamento, che ca fra due persone senza preventiva QUASSÙ). Ouai-tt o. Add. e «m. Bot. e
dalle sue varie fogge prende il nome di convenzione. Farm. V. (Quanta, §.. 2.
Rappa o Pennacchio e di Piumino; vien QCASIDEUTTO. Quasi- de -Ut io. Sm. QUASSÙ*. Quai-iù. Avv.di luogo. V.
pur guarnito di passamano cosi all'e- comp. Leg Danno cagionato n volontà - i
comp. che parimente si scrive. Qua su.
stremità inferiore, come alla superiore, riamente , ma che porla il rifacimento In questoluogo ad aito . e dicasi non
e di nappe e Nappini io varia guisa. del medesimo. mrn della terra che del cielo. (Let. hi e
Dalle parti davanti del quasco cd al- , QUASILLARIA. Quasil-lA-ri-a. Add. e su ium, hue turmm ] —
2. Di quassù,
l'estremità inferiore sporge io fuori un sf. V. L. Arche. La schiava a coi da va- vale Di questa parte superiore.
frontale di cuojo per difesa della fronte si una certa quantità di lino d* filare QUASSUSO. Q'Mi-eirto. Avv. di luogo.
e rlp*n» degli occhi , ed ella parte po- ciascun giorno in un panicredeltn Qua Lo stesso che Quassù , Dicesi Quasausi
steriore h» nna gronda tagliata al modo ailium. (Secondo Prisciano. quarillum per Quassù, come Soso invece di Sa.

,

stesso per lo scolo dell'acqua. Gli accre- è dim. di quolwm.] 2. Schiava che QUATERNARIO. Qua-»er-*ià-rf-o. Add.
scono ornamento due orecchione fer- accompagnava la padrona col paniere sm. Raccolte di quattro tosirme. —2
mate ai due lati della parte inferiore da per la spesa. Arche. Sacro Quaternario: Il numero
due chiodi di metallo in forma di ma- QUASIMENTE. Quasi-mén-tr. Àw. Lo quaternario ere venerato da' Piltagori-
scheroni, quali si portano variamente
le stesso che Quasi nel eigo. di Circa .In- r>, perché col tre formava il sette d'In-
disposti intorno al quasco. osi annodano torno ec.: ed anche In quello di Quasi finite virtù. - 3. Pocs. Stanza di quat-
sotto il mento per (merlo fermo sul capo quasi, per indicazione di Minima diffe- tro versi, che più comunemente dicasi e
ad un bisogno. Il piatto dell* testa del renza o distanza; rd è di quelli a' quali se ri resi Quadernario.
quadro al fa di cuojo el è chiamato, per proprietà di linguaggio, n s'agg bi- QU ATERNATO. (Jua Zrr-nà-to. Add. m.
militarmente Imperiale; la parte Interna gnè o si lieva la termloazione Meme ,
Bui. Cb'é disposto e quattro e quattro
o munita d'uue fodere di tela o di pelle come Insieme, I naie memento, e infiniti sullo stesso punto o sopra la stessa li-
eh» posa immediatamente sulla testa altri- [Lei. ferme, fere.] nea d'inserzione.
del soldato; eo' altra fodera di tela lo QUASIMODO. Quasi -mo- do. V. L.comp. QU ATBRNITA'. Quo-l«r-ni-/à. 5f. ast. dei
coopre al di fuori io occasione di pktg- 1
Ucci. Espressi io* usata per denotare le I
numero di Quattro.
11
— , -

QUA QUI QUA


QUATBRMTARIl. Q
ua -tor-ni-fà r»-L 2. Ed mforra di sm. Il quatriduano e perder perciò talora la prossima e si-
St. Eccl. Eretici del quinto secolo , che «/intende Lazzaro, dopo quattro giorni cura occasione di acquistare assai si- ;

ammettevano nell» divina essenza quat- risorto. mile al detto di Terenzio: pecuniali» in
tro persone, dividendo in due quella di QIÌATTRINA. Quat lr\-na. Sf. Bot. Erba loco negligere maximum interdum «it
Cristo. Ne’ secoli posteriori altri anc. ra quattrino, lo stesso ebe Quattrinaria. lucrum.
ammisero l’errore della divina Qua te r- QllATTRIN ACCIO. Qual iri-nàc-do.Sm. QU ATT R IN UCCIO. Quat/ri-nùecio.Sm.
nità. acrr. e avvilii, di Quattrino. dim. e avvilii, di Quattrloo. Lo stesso
QL'ATERNO. Qufl-lir.no. Add. m. Di QUATTRINARIA. QuaMr»-nd-ri a. SL che Quattrinello.
quattro. —
2 Boi. Ag*. di Foglia o sl- Bot. Pianta che ha gli steli angolosi QUATTRIOLO. Quat-iriò-lo. Sm. Lo stes-
mile in luogo di Qualernalo. serpeggianti, lunghi mezzo braccio in so ehe Quartiruolo.
QCATRICINiA. Qun-tri oì-ni-o. Sf.Mot. circa; le foglie opposte, rotonde, un po- QUATTRlTTONGO.Quat-trie lón-qo.Sm.
Nome di piccoli peni di musica a quat- co cuoriformi, appena picciolate; i fiori comp. Gram. Lo stesso che Qua d rii
tro corni o trombe. gialli, ascellari, solUarii, peduncolati. tango.
QUATRIDUANO. Qua-fri-du-A-no. Add. Fiorisce la Primavera. È comune intor- QCATTRICOLO. Quat-triuò lo. Sm. Lo
m. V. L. Di quattro di. [Lai. quatri- no ai fossi, e nc'luogbi umidi. Chiama- stesso che Quarteruolo.
duani. Dal lai. qualuor diti quat- si anche Centimorb a ed Erba qusttri- QUATTRO. UuòMro.Add. com. numerale
tro di.) na. [Lat. lyiimachia nummularia Lin.] indecl., contenente in ȏ due volto II ou-
QU ATRI REGIO. Qun-fn-rA-ji o.Sm.Lelt. QUATTRINATA. QuaMri-nà-(a. Sf.Por- mero due. [Lai. quatvor. Qwafuor dal
Lo stesso che Quadriregio, «iooe di checchessia ebe vaglia un quat- c 11 . gali. enfile thè vale il medesimo-
QUATROQL’E. Qua-lrò-^ui. Vocesehert. trino. — 2. Porzione o Parto assoluta- la da lm «lo rettri, io polacco cuori, in li-
che unita a vari! modi toglie significato mente. tuano kid uri, in russo rfumiri, io illir.
da essi. QUATTRINELLO. Quat-tri-nU-lo. Sin. attiri, io liogua grantamica e eanscri-
QUATTAMENTE. Qual-ta^nin-lr. Arv. diro, ed avvilit. di Quattrino e vale lo lica icfuitluarì. ] —
2. Talora usato anche
Da quatto, In maniera quatta. [Lai. stesso che Quattrino, ma ai dice per av- come sm. —
3. Difesi anche per dino-
occulte, cium.] vilimento. tare un Piccol numero di checchessia ,

QUATTO. Quàt-to. Add. m. Chinilo e bas- QUATTRIN1TA’. QiraMri-wi-f*. Sf. ast, come Par quattro passi. Mangiar quat-
so, per celai si e nascondersi all’altrui vi- del numero di Quattro. V. e di’ Qua- tro bocconi , e simili. —
4. E cosi Far
sta, cioè Stretto, Serrato, Raccolto in aè. t entità. quattro parole, cioè ilo breve discorso.
[Lai. oreulfui, fiumi deprettus. Traesi QUATTRINO. Qudf Sm. Moneto, — 5. Andare in quattro, vale Andare
acqvaltare daU’rbr. qatiar accorlarsi , minima di rame , ed è la quinta parte carponi. [Lai. repera , replare.J 6. —
stringersi , addensarci , impicciolirsi- della ernia, o sia la sessantesima parte Esser quattro e quaitr’oiio , in modo
Ma forse pili probabile origine può tro- della lira toscana ; forse detta cosi dal basso, vale Esser chiaro manifesto ,
varsi neH'arabo chalaa abscoodidit se valere quattro danari, o piccioli. Altro- fuori di dubbio. — ,

7. Firmarsi o Met-
M. Il Muratori inclina al ted. cachi o t ve il suo valore è diverso. Nel Regno di tersi io quattro , cioè Senza piegarsi.
trachter guardia, sentinella.) . 2. Di- — Napoli è la quarta parte del grano. (Lat. [Lat. perituri. 8. —
Mettersi tu quat-
ceai Quatto quatto; quasi superi, di quadroni. Io per. quaetrani e quadro- tro. V. g. 5. —
]

9. A quattro maniera :

Quatto, e però ha alquanto più di for- ni sano spezie di moueie 2. Quattri- — usata per eaprimere Quantità grande di
za. —3.Onde Andar qnatlo quatto e- ni e Quattrino d icesi anche io sentimen- quella materia di che si trilla. 10. A —
sprimo il Muoversi Irggermrole per to generico di Moneta , Danari- iLat. quattro» quattro, vale Quattro alla volta,
ispiare senza esser visto o sentito. pecunia.] —
3. Onde Essere o Non es- A quattro insieme, A quattro per volta;
QUATTONE. Quat tó ne. Add. m. Lo sere oc. in quattrini, vale Avere o Non ed anche io abbondanza. —
11. A quat-
stesso ebe Quatto. —
2. Dicasi Qualloo aver er. danaro. (Lat. numnuUum «ne, tr’occhi, va e Da solo asolo. 12. In —
quattone, quasi superi, di Quattone, e nummi* Parere.] —
Trappole da quat-
4. quattro doppi!, talora si usai significa-
però ha alquanto piti di forza. trini: forse dinotante cose che stono in re cosa soleune e fuor d’ogni credere.—
QU ATTOR DECIMO. Quat-tordè-ei-mo. mostra per venderai, vaghe all'occhio e 13. Proverò. Non dir quattro, ae tu uon
Add. ni. numerale ordinativo di Quat- di oiuna utilità. —
8. Dare nel quattri- l’hai nel siero, iste Tu non dèi far ca-
tordici. V.A. V. e di’ Quattordicesimo, no, vale Colpire per l’appuoto nello sco- pitale, nè far tua nna cosa assolutamen-
Decimoquarto. po; e tìg. Far checchessia con intera te iafincbè tu non l’hai in tua balia.
QUATTORDICESIMA M. Quot lor di-tt- puntualità. —
6. Fino ad un quattri -
,

[Lat. (tram ne diaria quod mamfrui,

i*-màni. Add. e sm. pi. V. L. Milit. no, posto avverbialm., vale Del tutto , non tonai.]— 11. Dnc o due hanno a far
I soldati della quattordicesima legione Interamente, Ptiotnalmenie. [Lai. uique quattro ovvero Quattro e quattro fio-
.

romana. (Lai. quartodecimani.] od ultimvjn qvadrantem.]— 7. A quat- u’otto, o simili, vale 11 conto ha da tor-

!

QUATTORDICESIMO. Qwit -i or- di ed- si- trino a quattrino, o A quattrini a quat- nare. 18. Eccl. Quattro tempora. V.
mo. Add. m. numerale ordioativo di trini si fa 'I soldo o la roba, vale Spes- Quattro tempora. —
Ifi. M»s. Quattro
Quattordici. Lo stesso che Decimoqusr- seggiando, col poro si fa l'assai. Simile mani. Chiamasi Sooata a quattro mani
lo. fLal. quarrtisdsctmws.) agli altri: A soldo a soldo»! fa la lira , uu Pezzo di musica composto per erse re
QUATTORDICI. Quai-tàr-di-ci. Add. nu- A lira a lira si fa lo scudo. Diceva*! al- eseguito da due persone sopra un me-
merale com. indecl. ebe vale Quattro e tre volte A quattrino a quattrino ai ft desimo pianoforte.
dieci. (Lat. quatuordeeim .) 2. Ami- — il fiorino: tutti modi proverbiali , che QUATTROCCHI.Qoal rròc-cbi.Sm.eomp.
camente usato per Quartodecimo. musicano Non esser da spregiare! pic- indecl. Zool. Specie di piccola auitra ,
QUATTORDICIMILA. Qual-lor-di-ci mi- coli guadagni, perchè quando sono piu la quale è bianca , eccetto la testa il ,

la.Add. numerale com. camp, indecl. e continuati accrescono grandemente dor»o e la coda che soo neri ; ha una
che vale Qua lordici volte nulle.
• l'avere.—-8. Proverò. Quattrino rispar- piccola macchia avanti all’occhio e d ne
QU ATTOR DISILLABO. Qtwl.for-d»-sU- miato due volte guadagnato, vale La piccola Uste bianche alle all, becco ne-
la-bo. Add. m. comp. Aggiunto dato a parsimonia equivale al guadagoo ; al rìccio. La femmina è cinerea con la le-
Verso di quattordici sillabe ; comune- qual proverbio corrisponde quel detto sta bruna. Viene a schiera oell’tn verno
mente Martelli* no. di Lucrezio divrliaa grondai homini
: dal Nord, e nidifica sugli stogai. Detta
QUA TTR AGIO. Quat-trà-gio. V. echeri- imnt vivere porca. —
9. Chi non isti uia anrbe Canone. (Lai. ano* clangula.)
contrapposta *a Doagio per dimostra re un quattria uon lo vale: si dice per di- QUATTRQCEND1CIANNOV E. Quat-tro-
una maggior finezza di panno. mostrare che Si debbe tener conto do- cendi-eian-nbtt. Add. n omerale com.
QUATTRALE. Quat-trà-le. Sm. Nume- gai cosa anche minima. —
10. Chi ma- iodeci. Che comprende diciannove ao-
ro di quattro unità , come Duale di le tratta un quattrino, fidar non gli si pra quattrocento.
debbe un fiorino: proverò, di chiaro si- QUATTROCBNNOVANTAQUATTRO. —
QUATTRICROMA. Quattri-crb ma. Sf. gnificato.— 11. Multi baci a pochi quat- Quat tro-cen-nv-van-ta quàt-tro. Add.
Mai. Croma, di cui ne «a sessantaqual trini, cioè Multe promesse e p><be ese- numerale com. comp. indecl. contenen-
tro a battuta; Il quarto di una croma , cuzioni. — 12 Nou over laati quattri-
. te qtiarantanove decine e quattro unità.
cioè uu sesaantaquatiresimo di bat- ni da far cantare un cieco: dicesia de- QUATTROCENTESlMO.QuaMro-crn té-
tuta. notare Che alcuno è miserabilissimo. ei-mo. Add. m. numerale ordinativo ,

QUATTRIDUANO.Qual-tri-du-à-no.Add. 13. Tristo a quel quattrino che peggio- che comprende quattro centinaia.
m. V. L. Lo stesso che Quatriduano. — I ra il fiorino.- si dira dello Speoder poco, QUATTROCENTO. Qual Iro-eta-to. Add.
..

QUE QtJE QVE


numerile com. comp. indeel. che tele cesi obbliqui del §!rg. V. Qutgli,
§ 2. dieosa, espresso o sottinteso. J.Bsea- —
Qusttro centinaia. [Lei. quadr ingenti.} — 3. E dello ancora di animale irta- z a la compagoia di aleno nome, In
— 2. Quando questo numero è in com- giooevole. —
4. Nel num. del più ai quella si adopera lo maniera avverta,
posizione eoo un altro numero compo- adopera, come Quegli, co»! nel caso rct- per esprimere termine di tempo , alla
aio gli può togliere I* ultima sillaba;
al io come negli obbliqui. —5. Io com- stessa guisa di Quello; e lalora vi si
come Quaurocenoovaota , Quattroceu- pegnia di nome sceltesi tananai a con- aggiugne la particella Cht. 3. E<f —
sessanta ec. —• 3. In fona di sm. Il de- sonarne ebe non sia S impura. 6. E — anche avverta. Da quella io poi per Da
cimoquinta secolo. Quei che col v. Essere o simile nel si- quel punto. D i quel tempo in poi.— 6.
QU ÀTTROCENTOCLNQUANTA . Quat- goif. di Quel,
g 14. Talora ai replicò per maggior enfasi,
tro-cen-to-ein quàn-ta. Add. numerale QUEL. Proo. m. tronco di Quello, io luo- tanto astata la meo le, rbe iu compagnia
com. comp. indeel. Cooteoenta eia- go del quale trovasi adoperato alcuua di nome. —
7. Ed io senso distributivo
quanta sopra quattrocento. volta nel caso retto , pur riferendosi c prese ancora dopo di sè la voce Altra.
QUATTROCENTOCI.NQUANTAM1LA. — uomo, e sempre lonaoii a coosooaote — 8. Talora par che sia po>to come
(j'uaMro-cen to cin-quan-ra-ml-ta.Add. ebe oon sia 5 che altra consonante ac- Dentro per Quella cosa , come si dice
aumerale com. comp. indeel. Che con- compagni. —
2. S' egli è iodependenie Questa non mi piace , cioè Questa co-
tiene quattrocento volte cinquantamila.
v
da nome , è voce neutra e risponde a ,
sa ec. —
0. Nel aura, del più Quelle
QCATTROCEMONOVANTASETTEMI- Ciò. ( Ut. td. iltud. ] —
3. E piii prò- si adopera al pari di Quella nel numero
LA. Qu<it-tro-cefi-io-no-txsn-ra-«eMa- ^riamente talora risponde al Quid dei del meno. —
10 E lalora fu posposto
.

mi-la. Add. numerale com. comp. In- Lattai. —


4. Dicesi Da quel per Da che, al nome da qualche antico. 11 Fare —

.

deci, che vale Tre meno di cinquecento Donde. ( Ut. unde. 0. Dicesi don
;
di quelle. V. Quella, g 3.
migltaje. quel o simile, accompagnalo a nome, e QUELLE. Quit-le. Sf. pi. Lesi), Smorfie,
QUATTROCEXTRENTADCE. Quat tro- vale Con quel medesimo , Collo stesso. Inventa. Onde Far le quelle , vale Usar
cen-tren-tu-rfu-e. Add. numerale con. —6. Dicesi A quel che , e talora vale atti e parole soverchie e leziose : modo
comp. indeel. Contenente treoledue so- Quello per cui, indicando fioo o amile. basso e fuor d'uso. [Ut. illoetbrat.
pra quattrocento. — 7. Dicesi Per quel che invece di Per V. troncata da Quelle tmorfie.] 2. —
QUATTROMILA. Quat-tro-m\.la. Add. quanto. Ed in questo modo di dire vo- Fare di quelle pure si usò ma in altro
numeralo coni. comp. indeel. che vale Imiieri »’ accompagna col soggiuntivo. senso, e vi s'intese Cose, Burle o simi -
Quattro miglisi*. {Lat. quaiuor milita.] [Lat. quantum, ve! quod ] 8. E sen- — lo. — 3. Dare Je quelle , vale Burlare
QUATTRO TEMPORA. Sf. pi. V. L. Bcd. ra Per.
il —
9. L'aato eziandio in senso altrui.
Le digiune di tre giorni che si fdooo
,
dell'Ideo quod de' Utini. 10. E per — QUELLI. Qudl-Ji. Proo. m. siog. Colui
nelle quattro stagioni dell' anno ,‘ una Secondo che. Quanto che.— 11. Ed an- ma io questo sign. fu solamente in uso
volta per Stagione. (Lat. quatuor lem- che in forza del Quapropter, o dei Cur prese» a' più antichi. 2 E anche nei —
poca.] —2.
Ed usato anche senza Par- non interrogativo degli stessi Ulioi. — casi obbliqui del singolare. — 3. Nel
ticolo unito al uorae Digiuni o Digiune, 12. Dicesi Quel che per Quale cosa, Ciò numero del più è adoperato così nel
come II die giudichi o simili. che, nelle espressioni dubitative.— 13. primo caso come negli obbliqui. — 4.
QUATTUORVIRATO.Quat-tuor-t'i-rà-/o. E per Di quello che. —
14. Dicesi Quel Nel primo caso pi., riferendosi a uomi-
Sra. V. L. Arche. Ulizio e dignità dei che, accompagnalo per lo più col v. Es- »«. diresi anche Quellino.
qnattuorv iri. sere, e vale Qualunque star. Come che QUELLO. Quél-Io. Proo. m. siog. PI.
Qli ATTUORVIRI. Qital-fnòr-vi-rl. Add. la cosa e In qualunque modo che la cosa Quelli e Quellino o Queglioo, parlando
e sm. V. L. Arche. Lo stesso cbeQusr- sta, Che che Comunque.
, 13. Dicesi — di persona. Si dice riferendosi a cosa
tumviri. tatare Quel che io luogo del semplice inanimata noo prossima a chi parla. È
QL’EBRANTO. Qoe-òràn-Co. Sin. V. Por- Che. —
16. Dicesi Quel d‘ altri per La l'Intera voce di Quel con le medesime
l'ghetr. Filol. Male ebe si comunica roba d'altri. —
17. Dicesi Quel più e osservazioni. —
2. Parlando di alcuna
per gli sguardi, particolarmente ai ra- va le Maggiormente. Vie più.(Lat.t/tam, Città o Luogo, vale Contado o Termo-
geni ed ai cavalli ; I mal’ occhi. (Que- quatti etici».) —
18. Dicesi Quel e Quel rio circonvicino. —
3. Talora vale Ro-
branto è por voce spagnuola che vale io luogo di L* uno e l'altro Quegli e ba, o simili, di proprietà o d* apparte-
I aito del rompere, del fracassare , or- questi. —
19. Talora accenna anche la
,

nenia altrui. —
4. Talora indica Coo-
rero etflocbczre, debolezza, abbattimeli- natura e qualità altrui. 20. E così — dizione. Stato o simili. 5. Talora —
to. ed anche danno considerabile. Que ancora per significare il territorio ap- Quello che, ed aoche Quello assolutati,
òranfar vale altresì rompere , violare parteoente ad alcuna città o luogo. — usato al modo neutro valeCiò ebe. iLat.
profanare, indebolire, toglier le forze.]
,

21. BJ anche per indicare Patria o Stati- «d quod , itlud quod. ] —


G. Talora ac-
QUEGLI. Qué gli. Proo. m. dimostrativo za. — 22. Ed io compagnia di nome di cenna a luogo. —
7. E lalorn a tempo,
di terza persona nel primo caso del nu- persona o di cosa , e si usa innanzi a — 8 E riferito a prrsoua per Quegli
mero del meno, se si parli di uomo , e consonante che non aia S impura. 23. — Colui, che sono da preferirsi. 9.
,


vale Colai o Quella persona; altrimenti Accordato eoo nome di qualità si usò ,
Tatare >1 adoperò nelle citazioni senza
Quello, Quelli, Quei e Que*. [ Lai. ili*. talvolta iu cambio del nume proprio nel litro appoggio di nome , e vi si sottin-
Secood» il Muratori vi-ndal lat. qui
,
dirigere il discorso ad altrui. 21. — tese Libro, Trattalo o simile. 10. —
vita, onde gli Abruzzesi baa tratto qui!- Allorché gli precede il pronome accora- A quello, co’ v. Venire, Condurre e si-

ta «d Napolitani ràdio. Altri da ecet psgnato dal v. Essere, e che altro ver- miti, all» stesso modo che Quel, § 27.
i

vita. ovvero da àie ili». ] —


2. Ne' casi bo , Instine col relativo , gli seguiti , — il. De quello ebe per Da quanto. —
obbllqui del singolare anche fu tatara quanto secondo talvolta si accorda eou 12, Io quello, po*to così io maniera av-
adoperato riferendosi a nomo , contro la persona del pronome. 23. Ed Usato — verb., vale In quel punto, In quel men-
ta rogola che vuole Di colui, A colui ec. s oche io un certo modo assoluto.— 26. ire , In quell' ora. alta stassa guisa che
— 3. Trovasi alcuna volta nel caeo rei- Tatara seu/a la compagoia di alcun no- Io quella. (Lat. lune.]— 13 Per quello,
to ,
benché noo riferito. a uomo. 4. — me, si adopera in varie maniere per e- vale Perciò. —14. l’er quello che, vale
Preceduta da Come o Siccome, e seguì- sprimrre termine di tempo. 27. Coi — Seroudoebè, Per quanta. 13. Quando —
ta dal relativo corrisponde all’ utpota
. v. Venire, Condurre o simili, preceduta nel discorso trovasi Quello accompa-
gni, e al quippequl de' Latini. —8. Si dal segno del terzo caso , porla eoo sè gnelo da Che lo significato relativo ,
adopera ancora nel numero dei più del quasi sottinteso alcun nume, come Ter- tutti i verbi che ai riferiscono al primo,
mascolino, cosi nel raso ratto come ne- mlae, Stato. Risoluzione, e simili. e che dovrebbooo ripetersi appresso il
gli obbliqui. —
6. Congiunta a nome QGELCHES1SIA. Quel-che-ti-ii-a. V. secondo , siane qualunque P uscita , sr
che ta segue ai adopera nel pi. nel luo- comp. che acrivesi aoche Quel che si taccion tal volta. —
16. In compagnia
go di Quegli o Quei, e molto più prece- ala, e vale Che che sta. di nume si scriverà volentieri dinanzi
dente a vocale , o ad S impara. 7, — QUELLA. Quii (a. Proo. fem. di Quello. a voce ebe incominci da S impura. —
Nel pi. e nel primo caso diresi anche PI. Quelle. CoIrLed ha sempre di so- 17. Ed anche talvolta innaori a vocale,
ta'ora Quegl rtio io luogo di Quegli, aie- pra a eha riferirsi ; o se por io prioei- — 18. Ed innanzi a consonante , ma
come da Egli, Eglino. pio ai pone, ta deve poi seguire comu- più di rado. — 19.
Inoaozl a. vocale .
QUEI a sinc. QllE’. Proo. di maschio rbe Demente il relativo Càa , Cui o Quota. preode l'apostrofo, scrivendosi Quell'io
nel primo eeta del minor numero ai a- — 2, Ed aoche in caso obbiiquo. 3. — ameodue I gcueri . nel numero del me-
dopera in luogo di Quegli. — 2. B nei Ed accompagnato a oome di persooaoj do, c uel femminile io quello del più.
. ), ,

(DE • VE JW
fjod'rgli è io luogo di Qik'llrt , Quell* , QCERCIOLETTO. Quer-eio-Ut-lo. Sm. metatarsi seco assai. —
5. Porre queri-
Quelle. —
20. Ed accordalo con nome Boi. dim. di Querciuolo. monia , vale Querelare , Accusare in
di qualità, usalo alla mentri di QUERCIONE. Quer-ciù «, Sm. Boi.arcr. giudizio.
Quel. di Quercia. QUERQUEDULA. Quer-qui-du-la. Sf.
QUEL PUNTO. Posto avrerb.ln quel può QUERCIUOLA. Quer ciuò la. Sf. Bot. Pic- Zool. Specie di anitra, grossa come una
lo. In quello suole. cola quercia ; altrimenti Querciuolo.— pernice; la sua piuma è di colori viva-
Ql’ERAIBA. Quc-ra i bi- Sf. Boi. Albero 2. E Far querciuola nello stesso siirn. ci; il davaulv del corpo è di un bel tes-
del Brasili*, la cui corteccia pesta , ed di Far quercia o querciuolo. V. Quercia suto di Aero sol grigio, come uo lavoro
applicata sulle piaghe, è riputata pro- £3. — 3. Nome che I contadini toscaai di maglia • piccoli quadrati tronchi
pria a sanarle. danno al camedri ». perchè ba ie foglie riacbiusi io più grandi molto leggia-
QUERCE. Qui r et. Sf. Boi. V. A. V. c di' limili a quelle della quercia. (I.at. eh i- dramente. Si trova sugli stagoi e sul
(guercia. mnednji , («urnum ehwnatdry i Liti. mare. [Lat. anat qnerqueduta Quer-
QUEUCETO. Qutrcé-io. Sm. Agr. Luogo QUERCIUOLO. Qutr-eiìtò-lo. Sm. Bot. qutdula secondo alcuni , vien dal lai.
.

pieo di querce. (Lai. qurrcrtoin-) Quercia piccola c giovaoe ; altrimenti quarqueru* assai fredJo; perchè questo
QUERCIA. Quir-eia SF. Boi. PI. Querce. Querciuola. lL*t. quercia» parva.] 2. — uccello comparisce in tempo invernale.
Genere di plaoudella monoccia polian- Far querciuolo: diersi nello stesso mo- In pers. Aeraka è anche una spezie di
dria, famiglia delle amentacee che ba, do che Far quercia. V. Quercia g 3/ nccello.)
per caratteri sessi racchiusi io (lori
; — 3. E Mandare alcuno a far querelo >- QCERQUERA. Quèr-que-ra. Add. f. V.
differenti, ma riuniti nello stesso indi- lo, vale Mandarlo colle gambe per aria, G. Med. Dicesi di febbre accompagoata
viduo làuri incompleti apetali; capsula
*, Ammanarlo. da forte freddo con rii ridere di’ denti ;
ovale o sferica non apribilr, monosper- 'QUERELA. Qut-rè-la. Sf. tameotaoia , altrimenti Tricode. (Lat. querquera. Da
ma ed iocaslrata colla sua base io una !
Doglienti, Richiamo, Querimooii, Ram- carello io fu suonare aspramente , rau-
capsula emisferica tubercolosa, prodot- marichio , Lamento ec. [ Lat. querela. camente.]
ta dall' involucro che ebbe ad accresce- Il lat. querela vico da quemr mi la-
,
QUERULISSIMO. Qw*-ru lia-ei-mo. Add.
re. (Lai. quercut. Querc tu. dal gr. cer- mento : e queror «rondo il Litlleion, è m. superi, di Querulo.
rhnot ovvero, secondo il Vosaio, da dal Cibi, charack dolersi , ovvero da QUERULO. Qui ru-io. Add. m. Lagnc-
,

etrebafooj duro, aspro. ] —


2. Le spe- qara che in cald. a in ebr. significa e- vo'e; altrimenti Quereloso e Qjeruloso.
cie più importanti ne sono: Ls Quercia sr la mare. Sembra preferibile la prima Lamentevole. [ Lat. querulu». 2. ]

rovere o maschio o u ghiande; la Quer- di queste etimologie. Ilasai io celt. gali. Persona incontentabile che ti duole ,

cia comune o bianca , la Quercia verde riarail in senso di contesa.] 2. Leg. — d'ngni menoma cosa.
o leccio, la Quercia verdastra, la Ballo- Notificaxione de’ misfatti di alcuno alla QUERULOSO. Que ru-ló-so. Add. m. Che
ta, il Sughrro o Sovero, la Quercia ca corte ; oode Porre , Dare querela o sl- si querela ,
Che è solito a querelarsi
stagna, la Quercia carro, la Quercia dei mili ad alcuno , vale Notificare i mi- Lamentevole, Dolente. [Lat. queruiu*.]
tintori, la Quercia greca , la Velaoida, sfatti d* esso alla corte, Querelarlo. [Lat. QUESITO. Qu*-fi-(o. Sm. Domanda che
la Quercia a galla, la Quercia a coccini- divori die m
dìeere.] si propone da sciogliere ; altrimenti
glia e la Quercia marina. Ma le specie QUERF.I.Arci a. Que-re-làe-eia. Sf. pegg. Questione. [ Lat. quaetilum p oslula- ,

più celebrate sono le due prime , che di Querela. lum. Da quaeritom pari, di quaero io
fanno il migliore ornamento de' nostri QUERELANTE. Qu*-re-lèn-te. Pari, di cereo.]
boschi per l'aliena il maestoso porla
, Querelare. Che dà la querela. Che que- QUESITO. AdJ. m. V. L. Ricercato, Men-
meato, e la bellena del deuso loro fo- rela. (Lat. rxpoitulalor.' dicato. (Lat. quaasitoi. ] 2. Lag. —
gliame. Sem* adopera II legno per le QUERELANE A. Quere-Idn-ia. Sf. Que- Acquisito , Acquistalo , segnatamente
'‘ostruzioni navali e civili, pe' lavori di rimonia, Querela. col unsi. Gius o Diritto.
carri e per ardere. L* corteccia pestata QUERELARE. Que-re-là-re. Alt. Notifi- QUESNELLIANISTI. Que enei ari.
o polverina!* somministra la miglior care misfatti di alcuno alla corte
i
St. Eccl. Seguaci di Quesoel'o , Coloro
concia per la prrpararione delle pelli ; Porre o Dar querela contro di lol , eri- che professavano il quesoellismo.
dà un colore fulvi), e può fino a uo cer- mloalmeote accusarlo. [ILat. dbjeetare, QUESNELLISMO. Que-intl-li-tmo. Sm.
io srgoo sostituirsi site galle e cnpolet-
cappel-
poi talare. ] —
2. N. pass. Dolersi, Ram- St. Eccl. Dottrina d/Q'iesoellianisti .

t« nelle tintoria e narrarle del maricarsi , Lamentarsi Lagnarsi et. seguace del Dottor Quesnello, prete
laio. Il fruito della quercia chiamasi
Ghianda. La rorleecia e anche adopera-
[Lai. conquarf, la mentori.]
,

3. E col — francese dell'Oratorio, il quale non am-


metteva altra grazia che l'cOicace e tale
terzo esso.
ta in medicina, coma tonico, pel molto QUERELATO. Qat-re-là-to. Add. m. da che oiuna cosa può impedire o ritarda-
concino che contiene , al quale deve il Querelare. Accusato. tLat. accurato*.] re. Da questo priocipio ei fece nascere
suo sapore scerbo e l'azione astringente QUERELATORE. Que-re-la-tA-r* Verb. cento ed uaa proposizione , le quali fu-
che esercita su I tessuti viventi. La m. diQuereisre. Che querela. Accusa- rono condannate nel 1713 da Clemen
quercia bianca non differisce dal rovere tore- (Lst. criminator, òccuiator.] te XI nella bolla [/aigenilut.
« he per le gh isnde sospese a lunghi pe- QUERELATORIO. Que-re-la-tò ri-o- QUESTA. Qué-ita. Pronome fe«n. di Que-
dicelli. La Quercia rovere è una pianta Add. m. Lamentevole. (Lat. ««portola sto . dimostrativo di persona prossima
che ha il tronco che si eleva a molla al- toriut.} a chi parla. Costei. Si adopera cosi nel
ter** , cche diviene assai grosso , ma QUEREI.ATRICB. Qaa-re-la frl-ce.Verb. caso retto come negli obbliqni del sin-
non riesce ben diritto; le foglie ocato- f. di Querelare. golare. Nel pi. dicesi Queste. Gli enti-
bislunghe, con le divisioni poco roton- QUERRLOSO. Que.re-ló-tn. Add. m. V. chi dissero Està ed Elle. [ Lai. Aaec. ]
de, di un verde non molto cupo, cadu- A. V. e di’ Quaruloso. — 2. Detto assolutamente per Questa
che; I fratti o ghiande molto grosse, QUERENTE. Qua-rèn-ta. Add. com. V. volta o Questa cosa. 3. Si cooziuoge —
corte, gessili, o qoasi scasili . solitarie. L. Domandante , Che ricerca doman- co' nomi sost. fem. per sccenoare cosa
Fiorisce dal Giugno al Luglio, ed è in- dando. ( Lat. quocrsnr. Quorren» , dal o presente o prossima. 4. E colla —
digena nella maggior parte dei paesi lat. quaero lo ricerco: e questo, secon- corrispondenza di Quella, accenna Mol -
dell’ Europa. Molle sono le varietà di —
5. Talora le si uni inche
questa specie , dipendenti dalla d<ffe-
do strani; «iene de quaero: poiché un
de’ modi di cercare è quello di andar
illudine.
sltro pronome per crescerle forza. —
renta delle foglie e dalla qoslilà del esaminando, qual mai sia la cosa, quoe 6. Talora si distaccò dal nume per pa-
legno. [ Lst. quercut robur Un.] 3. — ree »il. Altri dal gr, ch*revo io son ve- role frapposte. —7. Fu detto in modo
Far quercia, si dice lo Star ritto col ra- dovo. e per estensione son privo. Io »r. avverò. Da questa tonami allo stesso
po in terra , e co' piedi all’aria. 4. — qumrj seguitare alcuna cosa ; io ebr. modo che Da questo innanzi. V. Qua-
Provcrb. Al primo colpo non cade la qara chiamare a ad. implorare.] tto § 12. —
8. Die^i lo qoeata.sl'a 'tos-
quercia, vale Non bisogna sbigottirsi e QUERIMONIA. Que-ri-mò ai a. Sf. La- sa guisa rhe In questo. V. Q>atlo $ f 3.
abbandonarsi alla prima. ( Lai. multi* menta nta , Rammarichio; altrinventi QUESTA. Quésto. Sf. Queriuazlooe Il .

irftàu* drjicitur quere»».] Querela. |L*t. querimonia.] 2. Onde — questuare, Il limosinare. Sme. di Que-
QUERCINO. Qutr-ci -no. Ad d. m. di quer- Fare querimonia, una querimonia, vtlc
'
stua.
cia. (Lat. querntif.) Dolersi Rammaricarsi eoo alcuno. —
QUBSTESSO. Que «fdi-io.Pron. m. comp.
QUERCIOLA. Qver-riibla. Sf. Boi. Lo
.

3. E per sirolL detto del Gufo. 4. —


Lo stesso che Queato, aggiuntavi la par-
stesso che Querciuola. I Empier alcuno di querimonie, vale La- ticella F.sao per proprietà di liogueg
, , , .

Oli E QUE ftUE


«io , nel fein. ditesi Qoes tessa. [ Lit. conte A questo . e vile Allora. 8. E — Q UESTIJAME. <ju«-«lu-An is. P„l. di
hic. ) eoi. v. Venire, Condurre e simili, porta Questuare. Che questua, Che '» all'ac-
QUESTI. Qui- iti. Pr»«. m. dimostrativo con sé quasi sottinteso alcun nome, co- catto.
di penosa prossima • chi porla. Nel me Termine, Stato, Risoloatone, Fine, QUESTUARE. Que-zfu-ò-r*. N. ass. Voce
num. dal meno ai usa nel primo caso e simili. —
9. Talora vuole quakhe nuova, come Questua. A oda riattando,
allorché di uomo asioluUmeote ai par- nome mUìuìcm, e vale Giunto a que- Limosina ri*. 1 buoni scrii lori toscani

:

li. Altrimenti oel caso retto del singo- sto termine, o simile. IO. Con que- dirotto Accattare; Vi tare o Reggersi d’ac-
lare si adopera Questo e Questa, Costui sto ,
cioè Nel medesimo tempo, luce- catto.
e Costei ; sebbene ooo manchino esem- rne ,Tuttavia, Oltracciò, Coni uttoc iòQUESIUARIO. Qut-ilu-à rito. Add. ni.
pli di Quesio nel primo caso sostantiva- Nondimeno, Pertanto, Frattanto, In tao Appartenente 8 questuatone.
mente parlando di uomo. [Lat. Ale, rei to, Con questa rondi rione Per questo QUESTI! AZIONE. Que-zlua-:i,l-ne. Sf.
late. Secondo i piti, «leu dal tat. qui i| patto. — ,

11. Con tutto questo per Tut- Accattamcotodi pane, o altro spettante
quale , ed tata questi o» vero da qui , tavia, Nondimeno. —
12. Da questo in- al vitto , per carità. Più italianamente
ii tue, sottinteso ett, chi è verso cos à. nanzi per Da ora innanzi. Nel successi- Accatto.
In pera, chyiten ipsemet. I Napolit. di- vo tempo 13. In questo, In questa, QUESTUOSISSIMO. Que-afuo-zU-ai-roo
cono chino per questi. ] 2. Trovasi — maniera dove si sottintende il ausi., e Add. m. superi, di Questnoso.
alcuna volta, tua sol tra gli amichi, io si usa cosi avverbiale), per dinotare lo QUESTUOSO. Que-aiu-d io. Add. m. Lu-
caso retto , benché non riferito ad uo- questo punto, In questo termina di co- crai ivo, Lucroso, Guadagnerò.
mo. —
3. Nel pi. vate Costoro. 4. E — se , Io questo mentre. Perciocché, lo QUESTURA. Que-itù-ra. St Arche. Di-
congiunto co' nomi mascolini coma pi. questo moda , Cosi. —
14, la questo gnità; Uffizio del questore presso i Ro-
di Questo. mentre , la questo meno , (o questo mani. Era il primo grado per gingnere
QOESTlONABILE.Qwa atfo nd'ài-ie.Add. stante e simili per Frattanto. 1B. Per — alle dignità maggiori. [Lat. qwactftira.]
com. Lo stesso che Qnisticaevole. queato, Per questo che. vale Per cagio- QUETAMENTB. Que-ta-mén-tc. Avv. Lo
QUESTIONALE. Que-ttio-nA-ls. Add. ne che. [Lai. ex quod.) —
lft. Per mi- Messo rba Quietamente. [Lai. tacita.]
com. V. A. Lo stesso che Quistiooale. to questo, dicesi al pari di Per tutto ciò, QUETANZA. Qu+ton-xo. Sf. V. e di*
V. t di' Quia* umerale. Con tulio ciò, Nondiroeoo, ec. —
17. In- Quitonzu. [Lat. accsptilatio , apocha j

QUESTION AMENTO. Que-iiio-na-tnén. terroga Inamente Può esser questo? si QUETARE. Qua-fò-ra. AU. Fermare 11

to. Sm. Lostesso che QuistionamcDio. usò per una espressione di maraviglia. moto Dar quiete. Lo stesso che Quie-
[Lai. concertano, conferai©.] — 18. Congiuuto Co’ ©orni tosi. accen- tare. — 2. Oode Q
,

otta re il passo , tale


QUESTIONANTE. Qua ilio-nàiMr. Pari, na cosa e persona o predente o prossi- Riposarlo alquanto, Non andare ratio.
di Questionare. Che questiona. Lo stes- ma. — 19. Si accompagnò eziandio con — 3. Acquietare, Sedare, Porre in cal-
te che Qufetionaotc. de* verbi,
gl'infiniti usati a guisa di no- ma.— 4. Far fine oquilanza, Quita-
QUESTIONARE, 0»4a-irio-nà-r*. N.ass. me. — 20. Per Cotesto. 5. Dare in potere. 6. N. ass.—
e pass. Lo stesso che Quisttonare. QUESTORE. Questore. Add. e sui. Ar- e pass. Riposare, Stara in calma , Ac-
QUESTIONATO. Qua-nio-nd-to Add. m. che. Quegli che Dell' antica Roma am- quietarsi.
da Questionare. Lo stesso che Questio- ministrava l’erario pubblico soprio- QU STATO. Qwe-tà-ro. Add. m. da Que-
,

nato. le ode va alla rtoofleiooe delle pubbliche tare. Lo strato che Quietato.
QUESTI ONCE L LA. Qus-ztton-céMo. Sf» rendite; e per mollo tempo invigilava QliETK. Qui te. Sf. V. e di’ Quiete.
dim. di Questione. Lo stesso che Qui- alle concussioni. Erano Questori di QUETISSIMO. Que-Oisi-tno. Add. ni.
i

stioocelle. tre sorte Orba ai o Soprialeadeaii al-


. superi, di Quelo. (Lai. quieftzaimur.]
QUESTIONE. Quf-«i-d-na. Sf. Propria- 1' erario, delle provincia o militari e QUETO. Qui ‘lo. Sin. V. e di' Quietanza.
mente Dubbio o Proposta intorno olla Questore de’pemcidii « degli altri de- QUETO. Add. m. Lo stesso che Qaiel©.—
quale dee disputare; altrimenti Qui-
si litti capitali. Ai Questori urbani era 2. Fermo. 3. Placido —
Tranquillo ,

stione. [Lat. quaestio. 2. Essere a — affidalo anche la custodia delle Irggi e Contento. —
4. Mettere io qtMo , vale
questione, alla questione, valeQuistio-
]

de' Seo» lo -eoo su III; essi ricevevano gli Qnìelare. —


5. Di queto, posto avverb.
oare. —
3. Fare questione vale Con- . erobaseiadori stranieri, assegnavano lo- Quktameote.
tendere con parole 4. Giudica tura ro l« stame e gl’ introducevano alla QUI. Avvali loogo, e vale lo questo luogo,
Corte dì giustizie , nello stesso modo pubblica udienza. Il Questore del par- cioè Io quel luogo dove è colui rhe
rbe dicasi Ragione. ricidio era un Magistrato particolare parla, quando sialo ne segna. [Lai. àie.
QUESTIONEGGIAMENTO. Qu+itio+*g. nominato dal popolo per giudicare del Probabilmente da Inversione del Ut.
gìa-min-to. Sm. Lo stesso che Quistio- parricidio « di altri delitti commessi in huc qua. Il Muratori sospetta che da kie
neggiameuto. [ Lai. quaestio concer- ,
Roma- Pe'Questori militari, V. il $ se- siisi fatto hichi, onde il qui de'Toscaoi,
tatia.] godale. [Lai. ijuaezfor. Qaastior è siac. il chi de'ModaorsI, Imi de'Fraacesi ee.j
QU ESTIONEGGU NTE. Qua- « i0 -neo - ,di qwutitor cercatore, e vale Colui che —
2. Co’v. di molo significa movi-
giàn-ts. Pari, di Questioneggiare. Che cercava o sia raccoglieva il pubblico mento a loogo dove ubo è o nel quale
queslioneggia. dao*jo e il conservava, Iodica ancora parli, # tale Qua. [Lat. huc.]— 3. Ta-
QUESTIONEGGIARE. Qua itio-Raj.già- colui che cercava o sia indagava intor- lora vale anche moto al luogo dove non
re. N. ass. e pesa. Lo aieaao che Qui- no a’ delitti. ) —2. Millt. Magistrato è chi parla, e vale Colà ma io questo ;

sUoqeggiare. miniare romano, il quale seguiva In aigo. non i* usò che qualche antico , ed
QC8STIONEVOLE. Qus-nio^- vo-h. guerra i consoli , i pretori , gl’ impera- è sconcio da evitarsi. (Lai. itfue.] 4. —
Add.comp. Lo stesso che Qaistiooe- tori per am min latrare le spese dell’ e- Talora si riferì anche a Tempo , con-
ole. terciioe soprintendere alle prede 0 ogni giunto ad altre peniceli*. 8. Talora —
QUESTO. Qué-tto. Pronome m. dimostra- cosa, e ad ogni cosa tolta al Deduco. —
soprabbooda nel concetto , o gli s' ag-
tivo di persona presente o prossima a 3. St. Mod. Cosi chiamasi in laghil- giogo* per maggior fona. Per— 6.
chi parla ; ma lo questo significato non lerra la persona scelta annualmente per Allora. [Lai. lune.}— 7. Per Quivi, In
potrebbe giustamente adoperarsi che eiascan Rione delle città, acciò Invigili quel luogo del quale altri parla e non
oe' cesi obbliqui , dovendosi nel caso sull'abuso de’ pesi e delle misure. In Vi è. (Lat. iilfe.l — 8. Per In questo
retto dire Questi o Costui; sebbene non Francia Ornatori chiamansl Qoegi af- caso, In questa materia, Intorno a ciò.
manchi presso gli aohrhi e ì moderni filiali che sono incaricali di quanto oc- (
Lat. da hac re, Me. |— 9. Per lo que-
qualche esempio contrario. 2. E per — corre al vr vizio della Camera de'Pari. sto mondo, Nel roondodove è ehi favil-
maggior enfasi gli si aggiunse altro QUESTORI A. Que-sto-rUa. Sf. V. A. Ar- la. — 10. per la questo stalo , In ul
pronome. —
3. Talora Questo e Quello che. V. e di’ Questura. contingenza , A questo termine. [Lat.
accenna moltitudine. 4 Talora è io— QUESTORIO. Qwafò-ri-o. Add. ra. Ar- Ma.)— 11. Per Or*. [ Lai. Rune ] 12. —
corrispondenza o opposizione di Quello che. Di questore. Oode Giuochi questo- Dicrai Fin qui , per Tutto ciò , ovvero
o di Colui. —
5. Sc»za appoggili di no- rii ehiamavansì quelli dati da'quesiori. luti uo a questo punto. —
13. Talora si
me . usato alla madera neutra de' La- — 2. In forza di am. La tenda dei que- pose in corrisponde oza di Qoa. (4, —
tini, vale Q lesta cosa. [Lat. hoc.] — 6. store negli eserciti romani, nella quale Ed io corrispondenza di Quivi. 18. —
Adoperato gel sensn di Per questo. Per- era depositata la cena militare. Diccal Qui prò quo. alla latina per
niò o Quindi. — 7. Accompagnalo da QUESTUA. Què-ito a. Sf. La stesso che Isbaglto , Errore. — 18. Dicesi Qui stesso
.

vide particelle, servi a sensi diversi; Qucsltiaxiooe. e vale In questo stesso luogo. 17, —
18
, , , .

«Il «ci 9U>


Diersi Qui su, per esprimere Sopra ciò.' QUIETAMENTE. Quie-ta-méa te. Avv. Cantare io quilio, cioè Cantare con voce
— 18. Dicesi Qui quivi per esprimere Con quiete, Placidameote, Chetamente, sforzala, e, come diciamo , In falsetto
Un minimo clic. —
19. Gli si antepon- Tranquillamente , Soavemente, Posata- ma è modo di dire basso, popolare e fuor
;

gono alcune preposizioni o segai eoa , mente, Riposatamente ee. iLat. guide.] d' uso. ( Dall' ir. gytlcf tenuità , picco-
che diversi moti memi ne mostra; come QL’IETAMP.NTO. (ime ta-mén-to. Sm. lezza ovvero da guati! piccolo tenue , , ,

Di qui vale Di questo luogo , Da que- Acquietamento, Quieiaziooe. ritenuto e però cantarr in quilio par :

sto luogo, A questo luogo ; e segna QUIETANZA. Quit tàn-sa. Sf. Ricevuta che significhi il cantare con voce pic-
talora uistaoza da luogo a luugo. [Lai. di pagamento. [L«t. aere pillai io. Dal cola tenue , ritenuta, lo ebr. gol voi
Aine.] —
20. S’egli si dà al tempo vale bisco quitansa ovvero qu ito che, secon- concento strepito. 2. Ed anche col
,

,

Da quest' ora, Da questo punto. E però do il llullet, vale il medesimo. In breli. v. Fare. 3. Fu detto anche Quilo in —
Di qui domane , Di qui a otto di , Fra kuit dicesi quegli eh' è liberato da ciò vece di Quilio per la rima.
qui e otto di e simili, vale Ds questore che doveva: lo gali, rude, in ingl. quii, QL'ILISM A. Qai-li amo. Sf. Mus- Figura
fino al termine di domani ,
di otto di in is;>. quito , in frane, quitte vagliono musicale che nell' aulico canto grego-
c situili- — 21. Talora vale Da ciò o Per- il medesimo. Quii lance m francese ed riano vale Due note.
ciò.— 22. Per di qui e vale Di qui. ac- in ingl. , quitansa in iap. antiquato , QUINALtt. Qui-nd-U. Sm. Mario. Quella
cennando tempo e talora accenna an- quitluhq in ted. son lo stesso ebequi- fune che >1 mette sopra vento per teocr
che a luogo. — ;

23. Per qui è, vale Per tanza.] T albero forte.


questo luogo. [Lai. hoc.) 21. Talora — QUIETARE. Quié-ta-re. Att. Fermare il QUINAMONTE. (Jui-rvo mò»i-fa,Avv.couip.
La valore di nome aost. cutne fanno moto, Dar quiete. Altrimenti Acchetate, Lassù alt», ma alquanto lontano; voce
altri avierbii e preposizioni. Acquetare Acquietare , Chetare. [Lat. oggidì rimase in contado. (Lai. hinc
QUIA. V. L. usala in forza di sm. Il per- guieirer*.] —
,

2 Sedare Porre in ral- pronti. 1



,

ché, La ragione; e ai adopera ne’ modi ; ma. [Lat.sedare ] 3. Quitare ,


F.ir QUINARIO. OMi-nd ri o. AdJ. usato an-
Stare al quia, Tornare al quia, c simili, line o quitansa. [
Lat. finem faerre che in forza di am. Raccolta di cuse in
che vagliono Stare in cervello, Acquie- impontre aceeptum ferre )
, . — 4. N. ,

numero di cinque. (Lat. guinantti.J


tarsi , BidursI alla ragione , Stare a le- a s. nel primo sigo. 0. N. —
ass. e QUINARIO. Arche. Sm. Sorta di moneta
gno. [Lai. sapere, rationibus acquietee- pass. Riposare. Stare in calma, Acquie- antica d'argento, che era la metà d‘ uo
re. Il lai. quia è dall’ ebr. ehi e come tarsi, Parificarsi .Tranquillarsi Darsi denaro romano.— 2. E per analogia detto
,

altri pronunzia, ci, che vale percM.]— noce. M tigarsi, Sedar la passione. Ab- anche alle medaglie d'oro odi rame
2. Venire al quia, vale Venire al punto, bonaccimi, Placarsi ec. Lat. g «fescere.) della stessa grandezza del quinario d'ar-
[

a quel che importa alla ragione. —6. Acchetarsi.— 7. E dello di Vento- gento. 3. Poca. Detto di Verso di cio- —
QUICENTRO. Qui cè n- Irò. Avv. comp, Cessare di soffiare. qoe sillabe.
di Qu^ieEntro. Quidentro; ed importa QUIETATIVI). Quie-ln-ft-t'O. Add. m. QUI NATO. Q«-nà-fo. Add. m. But. Ag-
maggior vicin.tà di Quinceutro. Che quieta. giunto di qusluuque perle disposta a
.

QUICf. Qui-ci. Avv. Lo stesso che Qui; • QUIETATO. Qui e-tà lo. Add. m. da Quie- cinque a cioquc sopra lo stesso paolo o
la Ci » aggìugne per proprietà di Un— tare. [Lat. sedsitus.) piano d'inserzione.— 2. Foglie quinate
guaggio; ma oggi ai userebbe forse Bo- QU1ETAZIONE. Quie ta- tió-ne. Sf. V. A. Ohi diconsi le foglie composte , cha
lo nella poesia. |Lat. òic.] V. e di’ Quiete. hanno cinque f glioline su di peiiolo
QUID RITTA. Qui-ri-rlMa. Avv. comp. QUIETE. Qut-é-(e. Sf. Contrario di Moto, comune.
di Quid e Ritta. Lo stesso che Qui- il cessar del moto; e si dice di qoelle QUINAVALLE. OuMia-uàt-Ie. Avv.comp.
citta. cose che hanno faculià di muoversi, Laggiù basso, ma alquaoto lontano. V.
QCICL'NQCE. Qui eùn qu*. V, L. io forza [(.et. quies. Io ehr. zeeget corrisponda eootadiorsra.
di sui. in senso di Primo luogo, Prefe- al lat. quies, quieta.] —
2. Riposo. Cal- QUINCE. Quin-ce. Avv. V.A. ed usata per
renza. [In lai. guicuznqus chiunque , ma, Tranquillità, Pere, Requie, Il ces- conmdo della rima. V. e di' Quinci-
qualunque : guodcumgue qual ai sia sare delle fatiche, Sollievo, Ricreazione, QUlNCENTttO. Quin-eén-tro. Avv.comp.
cosa.] Sosia , Posa. [Mi. fraogutiti/a*.} 3. — di Quinci c Entro. Qui dentro; mi im-
QUID. V. L. Usalo io forza di »m. Il per- Mettere in quiete, vale Quietare. porta termini più larghi di Q.iiccmr».
ché, La aostanza.Scrivesianrhe Quidde. QUIETEZZA. <^ut#*f<x-*o. Sf. Lo stesso [Lai. bine miro, intruesum.)
(In celi. gali, eiod quid ? In per*, ku- che Quiete. QUINCI. (Quin ci. Aw . di luogo, che talora
dam quid? ki qui, quae, quod; ài quia? QUIETINO. Caie-li no. Add. e Sm. Ipo- esprime Movimento da luogo, e vale Di
ki est e per sino, kist qui» est?] critioo. V. drii u so. qui, Di qua. [Lai. bine.] 2. Talora —
QUIDDITÀ'. Quid-di-là. Sf. Essenza n QUIETISMO. Cuie-lì-*mo. Sm. Tool. Dot- esprime Aiolo per luogo, e vale Per que-
D. fiuiziondi ciascuna rosa. Lai. quid ( trina mìstica condannata dalla Chiesi sto luogo .(Lat.hac.l~3. Talora esprime
diias etsenlia. Quiddità» è voce sco- con cui i Quietisti intendono esprìmere Stato, e.yde Di questo luogo , Di qui .
,

lastica formata dal Ut. quid che.] una specie di quiete ed inazione eoa Stando io questo luogo. 4. Talora —
QUIDDITATIVO. QuW di-to ti vo. Add. cui l'aoima è supposta di essere in quel- espiline Dapoi.iLn.detnde.]— 5. Talora
ni. Che ha quidità Cho partecipa di lo stato di perfezione che io lor favella si riferisce a Cagione, evale Perciò. [Lai.
qnidité, Essenziale.
,

si chiama Vita unitiva. Detto aache propierea.) — 0. con


S’ accompagna la

Ql'IDENTRO. Qui-dM-tro. Avv. comp. Mulino-Urna. arucelIsGiù.e vale Diqui a bi5*o (Lat
che scrivevi anche Qui dentro. D.-otro QUIETISSIMI AMF.NTB. Caia -lià si-ma- ine daoriinn.J— 7. S'occotnpagui colla
al luogo dov'è ehi ragiona. Altrimenti min-te Avv. superi, di Quietamente.
. particella Su e vale Diqui ad aito. [Lat.
Quicentro e Quincenlro. QUIETISSIMO. Quie-fli ii*no. Add. m. hinc zurzbin.]— 8. Per Quindi, nel sigo.
QL I DITA'. Qui di là. Sf. Lo stesso che superi, di Quieto. [Dal. gmefùJimu».] del §. 8.— 9. Dicesi Di quinci a dietro,
Quiddità. - QUIETISTA. Quietista. Add. e sost. I)a quinri indietro, c vale Da questo
QUID1TAT1V0. Qui-di-ta-tl-vo. Add.oi. eotn Si. Erri. Chi professa II quietismo. tempo a lutto il tempo precedente. —
Lo stesso che Quidditativo. QUIETITUDINE. Qui«-li-<u di ne. Sf. V. 10. Dicesi Da quinci ionaozi, e vale Da
QUlE. Qui-r. Avv. V. A. e conladioesra. A. V. e di' Quiete. questo tempo innanzi Da ora in la. ,

V. e di’ Qui. QUIETO. Qui-é-fo. Add. m. Che oon fa (Lat. poii hoc.) —
11. Dicesi Di quinti
QUIESCENTE. Qui-e-scin-te. Pari, di romore. Che tace. A trimenti Cheto.(Lat. allo stesso modo che Quinri , e quasi in
Quiracere. Che quiesce, Che giace, Che quieluS. lo ar. garfj/obriiiilc»Cros, gufali tutti i medesimi sentimenti ugual imo
posa- |Lat. guiezcmi.] muti. ] —
2. Fermo. | Lat. immolui.) te si adopera. —
12. Dicasi Quinci iu-
QU1ESCKRE. Qui -i -

tee ra. N. tss. Verbo — 3. Placido. Tranquillo, Riposato. toroo riferito a tempo , e vale Circa
,

difettivo. V.L. Quietare, Riposare, Stare [ Lat. (ranguiliux. ) —


4. E si dice di quel tempo. 13. — O
lla corrispondenza

io riposo. Lai. guieseare. Quiesctre Tempo , Mare e simili. 3. Detto di — di Quindi . dicesi Quinci e quindi e va-
[
sembra venuto per metastasi dall’ ebr. Persona pacifica, savia. 6. Star — le lo stesso che Qua e là. Di qua e di là.
sciaqat che vale il medesimo , onde quieto , vale Acquietarvi . Tacere ; ed [L«t. hinc Ulime, h*ne inde.l H* Ac- —
sriaqet quies , quieti». Altri cavano anche Stare in quiete. 7. Di quieto , — compagnato rou Oltre con Entro, cou ,

quiete re dal gr. hettjche quetameote, posto avveri). Quietamente. Bilia, e dicevi in una voce Qu ine io lire,
ed altri da ero iosou disteso.) QUIETUDINE. QuU-tu-di-na. Sf. V. A. Quincenlro, QuiociriUa. 13. Ed • —
QUIETA. Qui-4-fa, Sf. V. A- V. e di* V. e di' Quiete. guisa di nome.
Quiete. QUI LIO. Oui-li-o. V. usala nella frase QUINCIOLl RE- Quia ridi Ire. Avv. cctn[’.
10
. ,

«ITI ori qui


cbe scrive*! «oche Quitti oltre. Qal la* Ciac. }
— 18. Preposto ad Oltre dicasi lebravanal in Marzo ed in Giugno ed ;

torno. Quindi oltre , e


meglio Quind’ oltre. V. eran della Maggiori o MI Dori, lo gene-
QUINCI RITTA. Quin-e*-rìMa- Avv. comp. Ouimf olir*. rale furono così dette perchè comincia-
rimaso solamente nel Contado fiorenti- QUINDICESIMO. Quin-di té-sl-mo.Kdd. vano il quinto giorno dopo gl’ idi , e
no , e > ale Quinci appunta , Di qua a m. numerale ordinativo di Quindici. doravano cinque giorni. La Quinqoatria
dritto. [Lat. bine recfa.] Lo stesso che Decimoquioto. Lai. de- [
più Italianamente Qulnqoattro era una
QLTNCONCE. Quineón-ee. Sf. Ar. Me?. eimusquintus. )
Festa particolare alla gioventù , ed in
Particolare ordinamento di alberi, pian- QUINDICI- Quin-di-ei. Add. numerale, essa gli scolari facevano de’ presenti ai
tali in modo che ogni tre alberi presen- com. lodecl. comp. di Cinque e Dicci. loro maestri. Cosi pura chiama vansi le
tino la ligure delia lettera V, che presso [Lat. qutndecìm.] —
2. Si prende an- Feste o Giuochi annuali istituiti da Do-
I Romani significava Cinque. (Dal lai. che per l'add. num. ordinativo Quia- miziano in onore di Minerva che si ce-
guincunjc quincunci» che vale il me- decimo; come II di quindici del mese. lebravano sulla montagna d' Alba , e
,

desimo, e cbe tiene da quinque cinque, — 3. Ed in forza dì sf. per Le ore quin- ne’ quali gareggiavano poeti cd oratori.
lo fraoc. quinconee.] dici. QUINQUATRIO. Ouin-quà-tn’-o. Add.m.
QU1NCONCIALE. 4utn-eon-«id-Ie. Ad d. QUINDICIMILA. Quinci- ci ntila. Add. Arche. Appartenerne a quinquattro.
com. Ar. IKrs. Epiteto di piantagione numerale com. comp. indecl. dinotaote QUINQUATTRO. 0um-quàt-(ro. Sm.
od ordinamento d'alberi in quiocooce. Quindici migliaia. Arche. Giorno festivo di Minerva pres-
QU1NDAVALLE. Qum-da-vàf-l«. Avv. QUI N DICI COLDI. Quin-di-cUM-di. V. so gli antichi Romani.
cornp. V. Cootad. Lo stesso che Quina- comp. e de) dialetto Gorenlloo. Quin- QUINQUELUSTRE. 0«ìn que tù-itre-Add.
valle. dici soldi. com. comp. Di cinque lustri.
QU1NDE. fjuin-de. Avv. di luogo. V. A. QUIND'OLTRB. Avv. eomp. che sceltesi QUINQUENNALE. Qin-qutn^nà-le. Add.
V. e di* Quìniii- anche Quindi oltre, e anticamente Qui- com. comp. Che ricorre ogni cinque an-
QUINDECAGONO. Quùt-da-eà-go-no.Àdd. noltre- Di quivi intorno, Quivi intorno. ni. 2. Che dura lo spazio di cinque —
e sm. Grom. Figure piana, che consta QUINE. Qui ne. Avv. oggi rimaso sola- anoi. 3. Arche. Magistrato quinquen- —
di quindici angoli c di quindici lati. mente in contado. V. e di' Qui. [ Lai. nale: Magistrato delle Colooie e delle
I.o stesso cbe Deca pentagono. Sic. ] città municipali in tempo della Repub-
QCINDECEMVIRI. Quin-de-eim-vi-ri. QUINE. Add. f. ni. Dot. Aggiunto di Fo- blica romana ; cosi detto perchè era e-
Add. e srn. pi. V. L. Arche. Nome dei glie Quelle ette dal medesimo punto lello ogni cinque anni onde presedete
:

magistrati stabiliti in Roma per con- nascono in numero di cinque , e sono al loro censo. 4. Giuochi quinqueo- —
sultare i libri delle Sibille e celebrare comprese nella medesima guaina.
i nali cosi chiamavano quelli stabiliti :

giuochi secolari c gli Anollioari. Io QC1NGENTES1MO. Quin gen-ti tl-mo. da Augusto , cbe si celebravano ogni
origine Corono doe, creati aa Tarquinio; Add. m. numerale ordinativo. L. Lo cinque anni in onore degl Imperatori ; . 1

Siila portò a quindici, e crebbero in


li stesso che Cinqueccntesimo. quelli fondali aTiro ad imitazione dei
progresso di tempo sino a sessanta/ Lat. QC1N1SESTO. Oui-ni-aè-zlo. Add. m. giuochi olimpici; quelli istituiti da Do-
quiz-decemviri.] SI. Eccl. Agg. di Concilio. Si chiamò miziano in onore di Giove Capitolino ;
QUI N DECI. Quin-de-ci. Add. numerale cosi Concilio tenuto In Costaotioo-
II quelli cbe gli abitanti di Chio celebra-
C«ni. indn-l. V. e di’ Quindici. poli Tanno 692. dodici ano! dopo il se- vano ogni cinque anni in onore d’Omero.
QU IN DECIMO. 0uin-dè-ri*mo. Sm. La sto generale; chiamato anche II conci- QUINQUENNE- 0uin-quèn-ne. Add. com.
quindicesima parte. (Lai. or» quinta* lio in Trullo, perchè tenuto in ona sala V. L. Di cinque aoni. [ Lat. 0«in-
p
decima.] del palazzo degl'imperatori, detta Trul- quennit. ]

QUINDECIMO. Add. m. comp. numerale .


flint, ossia la cupola. QUINQUENNIO. 0ui*-quèn-nt-o.Sm.$pa-
ord nativa di quindici. V. Jf. V. e di’ QUINOLTRE. Qul-nól-ire. Avv. comp. zio di cinque anni. (Lai. qutnqutnntum.]
0 linr/traitmo, Dee imi quinto. V. A. V. e di’ Quind’oltre. QUINQCEPARTITO. 0ttùt-que-par-f»!o.
QUI ND ENNIO. Quin dén-ni Sm. Spa- QUINQCAGECUPLO. pum-qua-gè cu-pfo.
o. Add. m. comp. Dot. Diviso in cinque
zio di qui odici anni, come Triennio di Add. m. Mal. Agg. di Proporzione geo- parti.
tre ; e fu anche denominazione di una metrica. QLTNQUEREME. Quin-qua-ré-ma. Add. e
specie di gravezza. QUINQUAGENARIO, ouin-qua-je-nà- af.Mario. V. L. Sorta di mtc coo cin-
QUINDI. Qu\n-di. Avv. di luogo, e vale ri o. Add. m. V. L. Cbe ha cinquanta que ordini di remi. [Lat.qumqt*ermi*.]
DI quivi, D ivi, Di quel luogo. [Lai. fi- anni. —
2. Arche. Commessario che QUINQUERZIO. Quin quir-ii o. Sm. Ar-
line , inde. Dai lat. hune inde. ] 2. — ave* TispexIone sopra cinquanta famì- che. Nome latino del l'eotatlo de* Greci.
Usato ancora co* ». di moto per luogo. glie o case. —
3. Milil. Ofliziale presso QUINQUERZIONE. Gutn-qwr-stótM.Add.
1 Lat. illac. ] —
3. Talora è adoperato i Romani cbe comandava una compa- e sm. Filol. Atleta cbe si eserciterà oel
per iodica re l'Origine la Patria e si- gnia di cinquanta uomini. qninquerzio.
mili. — 4. Talora si riferisce a tempo,
,

QUINQUAGESIMA. Qum-gua-gé-ri-ma. QUINQUESILLABO. Quin-q\ie-t\l-lo-bo.


e vale Dipoi, Da poi. [ Lat. inde, dein- Sf. Eccl. Cosi chiamasi la Domenica più Add. m. comp. Di cinque sillabe. (Lat.
de dehinc, postea.] —
8. Talora iodica prossima alla quaresima , cioè quella quinqueiyUabuf.} — 2. Ed in forza di
Gagiooe, e tale Da questo. Per questa immediatamente aranti al mercoledì sm. Verso di cinque sillabe.
ragione. Lat. ropterea.J
I
p 8. Per la — delle ceneri. Come la D mentea seguen- QD1NQUESSE. Quin-quét-ie. Sf. V. L.
altro luogo Altrove , LÀ vicino. 7. — te è il primo de' quaranta giorni, quti- Filol. Moneta romana che valeva ordi-
Per Quivi. — ,

8. Preposto a voci dimo- dragtsimae, cosi cbiamossi TaUra, Do- nariamente cinque issi, ed aumentò in
strami tempo, forma avverbio di tem- menici de' cinquanta giorni, quinqua- appresso fino a valerne otto. [ Dal lat.
po, e vale Di |l. — 0. Coo le particelle gesimae, e cosi retrocedendo si è detto quinque cinque, ed aste asse. ]
Giù e Su , Quindi giù e Quindi sa Ta- la Sessagesima e la Settuageslmi. —
2. QUiNQUET. Quin- quèt. Sm. V. Frane.
glione Da quel luogo in giù , Da quel Co*! chiamavasi pure in altro tempo la Ar. Mes. Nome dato volgarmente io
luogo in su. Lat. inde deorsum inde Domenica della Pentecoste , perchè il Francia, e quindi in Italia, alla lampa-
rur sum. ] — [

io. Colla corrispondenza


,

cioquaotesimo giorno dopo Pasqua; ma na a doppia corrente d’ aria inventata


di Quinci , cui comunemente si pospo- per distinguerla dalla precedente , sì da Argand. Quioqoet è il nome dell ar-
ne , vale lo stesso che Qua e li. [ Lat. chiamava Quinquagesima pasquale. —
liere che concepì l'idea di sostituire ai
bine iilinc, bine inde.] 11. Posposto — 3. Arche. Imposta del cinquanta per cammini di vetro cilindrici adoperali
alla particella Da, Da quindi innanzi e cento che nell'Impero romano pagatasi da Argand quelli rigonfi a basso.
simili, vsgliono lo stesso che Da quinci sopra il bestiame. QUINQC^IRI. 0irin-que-vi-rt. Sm. pi.
Innanzi Da ora io Ih. ( Lat. tn potte-
, QU INQU AG ESI MO. 0«in-qwa-<j4- ri-m o V. L. Arche- Collegio de’ sacerdoti de-
rum. pcsthac.J —
12. E cosi Da quindi Add. m. numero ordinativo di Cinquan- atloati a farei sacriilzii per la anime
addietro o adrielo per Da quinci addie- ta. V. L. Lo stesso che Cinquantesimo. de’ morti. Magistrati subalterni stabi-
tro, cioè Per lo passato. 13. Pospo- — [Lat. q«tnquagestmuf.) liti di qua e di là dal Tevere per veglia-

sto alla particella Di, Di quindi innan- QUINQUANUOLO Ouin-quàn-go-Io.Sm. re la notte alla sicurezza de' cittadini
zi, ha significali medesimi che senza
i comp. Geom. Lo stesso che Pentagono. io luogo de’ magistrati superiori che
di essa. (Lat. illine, inde, illac. J 14. — QU1NQUATRIE. Qum-quà-tri-e. Add. e avevano tale incombenza dì giorno. Ma-
Posposto alfa particella Per, Per quin- sf. pi. V. L. Arche. Feste io onore di gistrati destinali a coodurre le colooie
di, valePer lo luogo accennilo. Lat. ( Minerva presso gli antichi Romani: ce- e distribuirò alle famiglie le terre dalle
CiawKALJ, Poi. HI. 17
, .,,.

QUI «CI QUI


campagne loro assegnate. Nome dato QCINTERNACCTO. QtitU«r-*ào-tK.Sm. cata-mén-te. Avv. In modo qaintnpM-
anche agli Epuloai, quando erano cin- pegg. di Quiolerno. calo, Per quintuplo.
qui*. Specie d'uscieri incaricati di bas- QUINTERNKLLO. Quin ter- nil- lo. Sm. QUINTUPLICATO. Quin -tu-fli-cà-lo.
to ministero nelle colonie, o nelle città dira, di Quinterno. Lo ateneo che Qulo- Add. m da Quintuplicare.
municipali. Laziali Incaricati di mode- teruetto. QUINTUPLO. Quin fu pio. Add. e sm.
rare gli eccessi delle usure che estor- QUIN TE RN ETTO. Quin-ier-nét lo. Sm. Cinaoe volte maggiore. Una delle ape-
queiano I creditori ed i banchieri. (Lat. dim. di Quinterno. eie della proporzione.
qumquevini.) QUINTERNO- Quiiv-tér-evo. Sm. Qusder- QUI POS. Qui-poi. Sin. pi. Filol. Segni
QU1NQUEZONI. Quin- questi. Add. e netto propria mente di cinque fogli , e formati di cordoncini di lana con vari
sm. pi. 1 cinque circoli delle sooe. prendesi latore oncho semplicemente nodi , ravvolgimenti e colori de' quali
QUINTA. Quìn-ta. Sf. Mus. Uoa delle per Quaderno. [Leu tcapui.) usarono già, invece di scrittura , gli
consonanze musicali ; altrimenti con QUINTESSENZA. Quin-tct-tèn za. Sf. antichi Peruaui.
greca voce Diapente. [ Lai- diapenti comp. Un estratto che si erede essere la QUIR1M. Qui-rìm. Sm. Pietra meravi-
quinta contonanlia.] —2. Quinte proi- parte più pura delle cose ; cosi detto in gliosa che , secondo i demooografi , so
bite. V. Proibito, g 3. — 3. Filo!. Nel amico, perché si otteneva dopo cinque vien posto sul capo di una persona ad-
ginoco di carte enei dicesi Una sequen- distillazioni. Scrivesi anche Essenza dormentata, le fa dire tutto ciò che ha
za di cinque carte dello atesso seme. quinta, e Quinl’esaenza. Ani. Esscuzia 10 cuore. Aggiungono che questa pietra
QU1NTADECIUA. Quin-ta dè-ci~ma. Sf. quinto. — 2. E per simil. a* adopera a ai trova nel nido delle upupe, e comu-
comp. Astr. Crescenza della luna , Ple- sigufficare la Perfezione di uni cosa , nemente la chiematio Pietra de' tradi-
nilunio. Onde Esser quintadecima o io dì una compagnia e simili. —
3. Cerca- tori. [ Voce forse tratta dall' ar. kera
quintadecima, si dice della Luoa quan- re, Ricercare o simili Is quintessenza dormire, ovvero da kirin globi. ]
do i pieni. { Lat. pleni/ttAium. ]
— 2. d'alcuoa cosa , fig., vale Volerla sapere QUIRINALE. Qui-ri-nò-ie. Add. com.e
Mus. Doppia ottava. Si dà anche tal a fondo , e quaoto se ne può sapere. sin. Arche. Monte di Ruma chiamato
nome ad un registro d'organo. I Lat. rem penUitiùne scrutati. ] —
prima Agonici poi Collinu, • cosi detto
4.
,

QUINTA ESSENZA. Sf. Lo atesso che Saliere la qulotraseaza di alcuna cosa ,


perchè Quirino vi aveva un tempio. Ora
Quintessenze. vale Saperla a fondo. v'è eretto uno de' palazzi del romano
QUINTALE. Quin-fó-ie. Sm. V. Sp. Me- QUINTETTO. Quin-tét-to. Sai. Ma*. Com-
Pootelìce. Nomedi una porto di Roma.
tro). Specie di misura , e Meta di peso ponimento musicale a cinque voci od a
QUIRITI, Qui ri-fi. Add. e sm.pl. Arche.
ebe importa cento libbre. [Dallo spago. Nome che i Romani presero dopo la
cinque strumenti obbligati. Il quintetto
quiniul che vale il medesimo.', vocale è quasi tempre accompagnalo
loro unione co' Sabini. Con easo indica-
QUINTANA. Qum-fd-na. Sf. PI. Quinta- da IT orchestra o dal pianoforte ; l'istrii-
va osi tutti i cittadini romani ma non ,

ne e ani. Quiutaoi per la rima. Segno meritut* è d'ordinario composto per due
dovasi ai soldati che per rimprovero.
dove andavano a ferire I giostratori. Io a follai, due viole e uo violoncello.
[Lai. Evirile*.]
Toscana era una campanella soppesa in QUINTI. Quinti. Sm. pi. Maria. Sono le QUI RITTA. Qui-rit-ta. Avv. di luogo
aria, entro la quale »’ infilzava la lao- coste che risultano dal disegno della comp. e vale lo stesso che Qui ; e la vo-
cia; ma comunemente fuor di Toscana, costa maestra, e che insieme eoo detta ce Ritta c' è aggiunta per proprietà di
Quintana in Italia e Quiotaioe io Fran- maestra ai dispongono per tutta la lun- linguaggio, e ne risirignc il significato,
cia , onde forse tenne tal voce , era un ghezza del bastimento ad una certa di- e vale Qui appunto appunto, ed è voce
legno grosso ficcalo nella terra in for- sianza, nella quale si possono collocare coutadioesca che più comunemente si
ma d'uomo dall'imbusto io su con uno dell'altro coste, che si collocano di fatto dice Quiciritto. (Lai. Aie.)
scudo davanti, contro al quale correva- dopo di aver legali con diverse formo QUlSQUllìLIA.Qutj-qui-qlM.Sf. Lo stes-
no lo lance giostratori e perchè avea
i ;
e messi a segno i delti qoiuti. so che Quisquilia. 2. E fig. nel sigo. —
forma di saracmo, Saracino della piaz- QUINTILE. Quin ti-li. Add. e sm. Astr. di Quisquilia, § 2.
za appellavano iu Firenze noi mezza Aspetto de' pianeti, qusodo sono 72 gra- QUISQUILIA. Quie-qul-Ii-a. SL V. L.
statua armala con cinque aegoi. Il pri- di distanti Ì'udo dall'altro, o una quin- Iinmuudizia, Superfluità. (Lai. quiaqui-
mo dalla cima della celata agli occhi ta parte dello Zodiaco.
;
2. Arche. No- —
11 ai. DjH'ehr. qatc , che vale il mede-

il secondo dagli occhi alla b>cca; il ter- me che aveva il quiulo mese deli' anno simo. ]—
2. Fig. e per is vii intento.
zo dalla boera all' orlo dello scudo ; il romano, che fu poi dello Luglio. Quisquilie si dicono Pesciolini, e altri i

quarto dall'orlo alla metà delio scudo ; QUINTI LI ANI. Quin-fi-li-ò-nt. St. Eccl. minuti e sozzi animali.
il quinto dalla metà (inai fondo ; e Specie di Muutoniati che presero tal QU1STI0NA I. E. Qui-sfio-nà-U. Add.com.
chi* mossi Quintana da questi cmque nome da una de. le famose loro pretese Di quattone. Lo stesso che Questiona-
ergili, dove si giuocava a romperle lan- profetesse chiamata Quintina o Quin- le. V. e di' Quiifioneuole.
ce. Chi le rompeva nel segni più alti tina. Ammettevano le donne al sacer- QU ISTI ()N A MENTO, ^ui-itio^ia-mfvta
vinceva, chi nell' ultimo perdeva. Lo dozio ed al vescovato consideravano Sm. Il quistiooire. [ Lat. concertano ,
«tesso che Chintana. —
2. Essere una
,

Èva come una donna mirabile c dotata


;

confrnfio. ]
quintana, diersi di Persona vana e leg- delle più vaste cognizioni ; pretende- QUISTIONAN’TE. Qui-ilio nòn-te. Fari,
giera. — 3. Mrd. Dicesi di Febbre in- vano discendere dalle quadro figlie del di Quiationarc. Che qoiatiooa.
termittente , i cui accessi riiornauo il diacono S. Filippo ec. Cbiamarousi an- QUISTIONARE. Qui-jtìo-nù-re. N. ass.
qnioto giorno, trapassatine quattro d'a- cora Quiotilijnf. e pass. Far quiaiione, e per lo più di-
piretici. QUINTI SI ERN'ALE. Quia-li-iler-iià-le. cesi di parole altrimenti Contendere ;

QUINTANE. Qufn-là-n*- Add. r. pi. ?. L. Sm. comp. Aoat. Nome dato da Beclard Contrastare, Disputare. [ Lat. certare ,
Filol. Agg. di None. Cosi cbkamavansi al quinto pezzo dello sterno. pugnare , con fendere. ] 2. Ed usato —
presso Romani le none di que' mesi QUINTO. Quin-fo. Sin. La quinto parte.
i anche In forza di sm.
oc* quali esse cadevano il giorno quin- (Lai. quinta para.] QUI SUONATO. Qui-slio-nò-fo. Add. m.
to, quali erano quelli di Ueuoijo, Feb- QUINTO. Add. ni. numerale ordinativo da Quistionare.
bre jo, Aprile, Giugno, Agosto, Settem- di Cinque. [Lai. quintui.] QU ISTION A TOB E Qui-t io- na-f ó -re .
t

bre, Novembre e Dicembre; mcutic ne- QUINTO. Avv. In quioto luogo. [ Lat. Verb. m. di Quistionare. Che q ni suona
gli altri quattro mesi cadevano nel set- quinto, quinto loco.] Disputatore. [Lai. dizpufator.)
timo giorno , e Settimane perciò dice- QUINTODECIMO.Qutn-fo-dè-ci-mo. Add. QUIST10NATR1CE. Qui-itio-na-frl-ce.
va osi. m. comp. oumerale ordinativo di Quin- Vrrb. f. di Quitlionare.
Ql INTANI. Uuin-tà-ni. Add. sm.pl. dici. Lo Slesan che Quindicesimo c De-* QUISTIONCELLA. Quialioit-eéMa. Sf.
V. L. Mil. 1 soldati della quiWn legio-
^cmioqu nlo. [Lat. quintuzdecimua,] dmi.di Quist ione. (Lat. quaainuneubi.]
ne romana. [Lai. quintani.J QUINTOGENITO. Quin-to-pè-iu-fo. Add. QUiSTlONCINA.Qui-ation-ci-na.Sf.diin.
QUI N TABULÒ. Quin-fu-rò-lo. Add. e sm. e sm. comp. PI. Quìnligeuiti. Il figlio di Quiaiione. Lo stesso che QuistìoQ-
Marin. £ il quinto uomo di quelli che nato il qumlu io ordine. eelia.
vogano silo stesso remo nelle galee. QUINTULTIMO. Quin-tul- li-«vo. Add. e QU1STI0KE. Quì-ifv-ò *e. Sf. Dubbio o
QUIN TA V OLO. Quin - Iti co- lo- Add . C sin.
- sin. comp. Il quinto dcH’ullimo. Proposto intorno alla quale si dee di-
comp. Il padre del quarto avolo, o del- QUINTUPLICARE. Qui»tupU-eà-rt*kli. spiare: Punto , Quesito , Proposizio-
la quarta avola, cioè il Bisavolo del bis- e u. Moltiplicare per cinque. ne, oc'. Diccsi Quistiono di fatto, di ra-
avolo. (Lat. trita vmj.) QUINTUPLICATASI ENTE. Quin-tu-pli- gione di dritto ec. Dicesi Mettere io
,

18
1 . ,

qalstione, Muover questione, Cadere o cui si favella, ma dove non è chi favel- o continuo; e ai trova osato parlando di
Essere in quislione , Sciogliere la qui- la.( Lat. ibi . «lite. V. 1’ etim. di Qui febbri.
etone ec. [ Lai. quaestio , dubitatio. ed lei.) —
2. Si usa anche co’ verbi di QUOTIDIANISSIMO. Quo ti-dia-n\e-ti-
Quaestio, quasi quaesitio, da qmeiitum moto, e vale fu quel luogo, Colà. (Lat. mo. Add. m. superi, di Quotidiano.
pari, di quaero io ricerco.) 2. E sem- — illuc. ] —
3. Talora si trova usato da QUOTIDIANO. Quoti-diàno. Add. m.
plicemente Domanda Interroga rione. ,
alcuno per dinotar Cagiooe. nello stes- Lo stesso che CotidiaDO. (Lat. quotidia-
Proposi* . cui altri abbia a rispondere. so significato che Quiodi. ( Lat. bine tuie. Quotidianus dal lat. quot diee
— 3. Dubbio o Incertezza di giudizio hoc de causta. ] —
4. Per Allora , Io

,

quanti giorni: e par troncato dalla


che uoo ba. —
4. Lite, Disputa. (Lat. quella occasione. [Lat. rum, fune. ] frase fot ficea, quot diee; tante volle.
quaestio, riùpwtatùi.] 5. Rissa, Riat- — 6. Onde Io fino a quivi per Io fin allo- Guanti giorni.}— 2. Med. Febbre quoti-
ta, Contesa. [ Lai. rira, conferì rio. )
— ra. [Lat. hactmus.) —
6. Per Dappoi. diana, dicesi da’ medici a quella febbre
0. Dicesi Piitic* quistioac V. Pizzica- (Lat. deinde. postta.} —
7. Per In quel- intermittente, il cui accesso ritorna o-
qui tl ioni. —
7. Dicesi Quistiooe oziosa lo stato. —
8. Per Qui, In questo luogo gol giorno. In questo senso dioesi an-
e vale Inutile, Vana. 8. Ditesi Qui- — dove son io che parlo ma in questo ;
1

che assolutamente Quotidiana. 3. Ag- —


stlone di parole o limili , cioè di con- senso è da schivare, f Lat. àie. 1 9. —
giunto anatra di altre malattie periodi-
troversia o d'altro. —
9. Avere quislio- Per Qui Io qurslo punto. 10. Po- — che remi) tenti od intermittenti , $ cui

,

ne, vale Contendere, Rissare. 10. Ea- sposto alla particella Da , Da quivi raddoppiamenti od aerassi tornano ogni
aere io quisliooe vale Quistionare. — vale Di là. Da quel luogo. 11. E si — giorno circa la medesima ora e con gii
,

11. Par quisliooe vale Muover dubbio, usò ancora parlando di numero. 12. —
stessi caratteri.
Proporre ulama domanda o simile, Ve Posposto alla particella Di. Di quivi QUOTITATIVO. Quo-h'-ta-ti-w. Add. m.
Dire alle mani, Cooieodere eoo parole. accenna moto aa luogo e vale Da quel Gbe determina a quota. E qui aggiunto
•—12. Ingrossare la quisliooe vale Di- ,
paese. Da quel luogo. [ Lat. ifline. j
,


dato a parte del feudo.
venir più forte, più viva.— 13. Mettere 13. E senza segno di moto congiunto QUOTO. Quò-fo. Sm. Ordine, Tassa nella
,

10 (mistione , vale Mettere io dubbio ad altre voci per lo atesso che Quindi. estimazione proporzionata delie cose;ma
parlando di proprietà di roba o denaro.

,

— 14. Talora esprime Quel luogo.— in questo senso è voce antica. [Lal.ordo.]
>14. E Mettere alcuno in quistiooe ,
18. Talora se gli fece corrispondere al- —2. Oggi s'usa nel sign. di Quot ente.
vale Fargli interrogazioni.— 18. Muo» er tro avv. di luogo, —
16. Dicesi Quivi QUOZIENTE. Quo-zi-èn-te. Sm. Mat. T.
quisliooe, vaie Proporre alcun dubbio. entro, e vale Dentro a quel luogo. [Lat. d’aritmetica e delie proporzioni e si
— 18- Porre in quistiooe alcuna cosa , itlic in tue. ) —
17. Dicesi Quivi giù o dice dei nomerò che risolta dal partire;
,

vale Muoverne dubbio , Fame discus- gioso , e vale Colaggiù. 18. Dicesi— cioè dalia divisione di un nomerò mag-
sione. —
17. Prender quisliooe , vale Quivi medesimo e vale Nello nesso giore per un più piccolo. (V. i'elim. di
— —
.

Entrare in disputa , io contesa. 18. luogo. [Lat. ibidem.] 19. Diresi Qui- Quota.
Trarre di qnistiooe, vale Farla cessare. vi oltre, Oltre quivi , e veglione Quivi
— —
19. Arche. Quistiooi perpetue: Pro-
cessi co«i detti in Roma perchè aveva-
intorno. 20. Dicesi Quivi su, e vale
Colassi). (Lat. iUue.) —
21. Dicesi Qui- R
no una forma prescritta ed invariabile, vi vicino, e vale Io quei contorno. [Lat.
e perché i Pretori li tenevano continua* illic prope.) R. Sf. Lettera consonante annoverata fra
mente durante l'anno del loro officio, e QUIVIRITTA. Qui-ci-riMo. Avv.comp. le liquide, o piuttosto fra le palatine.
11 popolo ooo nominava per essi altri di Quivi e Ritta, al pari di Quiriti!. V. Si proferisce accostando la punta della
commissari!, come per lo innanzi. Dap- del contado fiorentino, e vale Quivi ap- lingua al palato, come par la L, ma fa-
prima Quistinni perpetue non erano che punto. cendola tremolare nell'atto di mandar
le concussioni, i brogli» I delitti di lesa QlOCERE. Quò-ce-re. Alt. co. aoom.Y. fuori la voce, e spingendo questa con
maestà i furti
. del denaro pubblico. A. V. e di’ Cuocere. maggior forza. È la decimesesta dell'al-
Siila vi aggiunse la falsificazione delle QUOCO. Quò-co. Add. e sm. V. e di’ fabeto italiano. Chiamasi anche Semi-
monete, il parricidio, lo avveleniamolo; Cuoco. vocale, cominciando il suo nome da vo-
in appresso vi furono aggiunte la pre- QUOCO LO. Quò-co-Io. Sm. Mio. Sorta di cale.È di suono aspro, e nelle voci, do-
varicazione de’ giudici, le violenze pub- pietra che agevolmente si vetrifica nel ve è raddoppiata e frequentata , accre-
bliche e-private.il giudicare sopra tut- fuoco. (Dal lat. quoco io cuoco.) sce maggiore asprezza. Constate dopo
ti questi delitti apparteneva a quattro QUOGLIO. Quò-ylio. Sm K Forse Cuojo. di sé tutte le consonanti nel mezzo del-
de’ sei pretori di Roma. Pelle di animali rari. [Lat. pellis rara.] la parola in diversa sillaba, come Gar-
QUISTIONEGGIAMENTQ. Qui-tiio-neg. QUOJA JO. Quo-jà-jo. Add. e sm. V. e di bo, Barca, Perdono, Forfora , Organo,
gia-mtn-to. Sm. li quistioneggiare. Cuojojo, Cujajo. [Lat. continui.) Orlo Arme , Ornare Serpe , Serqua
, ,

(Lat. quaestio, concerta fio.) QCOJO. Qub-jo. Sm. V. e di’ Cuq;o-[Lat. Verso, Corte, Nervo , Sferza ; e io lotti
QUISTIONEGGIARE. Qui-» fio- neg-giò- eorium ]
questi luoghi ritiene li suo intero suo-
re. N. aas. e pass. Muover duhbil. Di- QUONDAM. Qvbn-da m. Y. L. Aggiunto no. Ammette avanti di sé nel principio
spaiare. (Lat. e erfors, contendere.) che dà a persona che mori. [Quondam
si e uri mezzo della parola , e nella silla-
Q L' 1STI0N EVOLE. Qui - lio-m'-w- i«. Add dal lai. quodum tempora in un certo ba, le consonanti B, C, D, F, G, P, T,
ceni. Di quistiooe Disputabile. I Lat.
,
tempo.) V, e fa perder loro alquanto di suooo ,
disjiutabiii*. ]
QUORE. Qud-re. Sm. Y. e di’ Cuore. come Braccio Ambra , Crusca, lucra*-
,

QUI STO. Qui-sto. Pronome m. V. A. V. QUORO. Qub-ro. Sm. V. A. Y. e di* spalo, Drago, Androne, Fragola, Refri-
e di’ Quatto. Cerno. gerio, Grato. Agro, Prato, Rappresaglia,
QUITANZA. Qui-tàn-sa. Sf. Fine . Ces- QUOTA. Què-to. Sf. Porzione che tocca a Trave, Intrecciato, Carretto, Sovrano;
sione, e propriamente Dichiarazione io ciascuno quando si dee tra motti pagare ma la V è quasi sempre, io mezzo dell*
iscritto ebe ai fa al debitore , per cui o ripartir qualche rota; altrimenti Rata, parola. Nel principio della parola rice-
apparisce ch'egli ha pagato , o soddi- Scotto. [Lnl. pori io, symbola. Dal celi, va ancora la S, come Sradicare, e allo-
sfatto in altro modo, al suo debito. Lo gali, eoi o cuid che vale il medesimo, ra la S si pronunzia nel suooo più ri-
stesso ebe Quietanza. [ Lat. decapit- lodi pure sembra derivato il lat. quot messo, quale nella voce Accusa, di che
iamo. } o quotai di qoel numero? In ar. qoet alla lettera Si Raddoppiasi nel mezzo
QUI TARE. Qui-tA-re. Alt. Far
nnitanza, tagliare, secare; e qyt-oet, volgarmente della parola frequente mente, come Car-
Saldar le partite , Liberare dati’ obbli- qyt-oe, segmento , porzione. In ebr.qo- ro, Marra, ec.— 2. A ragione della sua
gazion di pagare. (Lat. accappiare, ac- taf secare, troncare.) asprezza Toscani talvolta la mutano io
I

cepfum f‘erre , accento liberare .] QUOTARE. Qvo-tà-re. AU. e a. V. A. altra lettera di più moderato suooo. di-
QUI TATO. Qui-tà-to. Add. m. da Qui ta- Porre la cosa nel suo ordine, o giudica- cendo p. e. Pellegrino per Peregrino,
re. Liberato dall’obbligizione. [Lat.so- re in quale ordine la cosa aia. Muoja per Muore Rado per Raro ec.
lufus , accepto liberata». J 2. E Dg. — QUOTIDIANAMENTE. Qvo-ti- diana.
,

ed anche fiofioito mula alcooa volta, e


Scontato. mén-ie. Avv. Lo stesso che Colid tana- segnata mente ne’ poeti, in L Tuli imo R,
QUI VE. Qiii-oc. AfT.dl luogo, detto aot. mente. [Lat. quolidìe.) consonante sua propria e neceasa ria-
per la rima io cambio di Quivi. QUOT1D1ANEGGIARE. Quo-ti-dia-neg- mente da lui richiesto. — ,

3. Farm. Nel-
QUIVI. Qui-ct. Avv. di luogo. In qoe| già-re. Alt. Fare checchessia quotidia- le ricette medicinali su per Recipe, cioè
luogo intendendosi di [quel luogo di
,
namente.— 2, N. a ss. Farsi quotidiano Prendi.
19
, ,.

BAB BAI BAB


BABACCH1N0. Aj-tae cAi-no. Add.esm. Filol. Nome che i Giade! c i Maometta- verente con caricatura e con basso e ab-
V. poco usata e bassa, dio. di Rabac- ni danno ai loro dottori stintati piu sa- bietto Goc.
chio. pienti e di voti. [Dalì'ebr. rab mae- RABBIA. Ràb-bi-a. Sf. Eccesso di furore
RABACC1I10. Ra-bàcchio. Add. e im. V. stro.] a d'iia , Appetito di vendetta e di usar
bassa e poco usata. Ha tribolino , Picco I
RABBASSITI. Auò-òa-nì-ti. Add. e sm. crudeltà; Collera, Ira grandissima al- ;

fanciullo. LLat. puputu*. Dal celi, rab pi. Filol. Quelli fra I Giudei che hanno trimenti Arrabbiamento. (Lai. furor.
piccolo. Iodi il bretloue r ubati**, ov- adottalo la tradizione de’ Farisei, detti Rabiei dal celi. gali, buaireas fermen-
vero arubadiex puerilità, cose da bam- Rabbini. to, tumulto. L'Armstroog ha pure breas
boli. la ir> rvb^th camelo di recente RABBARUFFARE. Rab-ba -ruf-fà re io senso di rabbia, v. alla voce flnjc.J
nato capretto , e rebi crescere in età, Alt. e n. pass. Mettere in baruffa. Ab- 2. —
Spezie di malore, che anche si di-
,

esser educato eoo altri.) baruffare. —


2. Guastare, Scompigliare, ce Stizza. —
3. Malattia propria de’ca-
RABACCU1UOLO. ita-tac eMuò-lo.Add. Disordinare. [Lat. màcere, perturbare , ni, avvegnaché altri animali ancora vi

e sm. V. bassa diiu. di Rabaccbio. Lo votare. J sicno soggetti , la quale inspira loro
stesso che Ribecchino. R AUBA BUFFATO. /iab-ba-ruf /A-IO.Add. un sommo orrore a tutti i liquori, e
RADALA. Jiu-bà-na. Sf. Mus. Specie di m.da Rabbaruffare. Abbaruffati’, Scom- spezialmente all* acqua gli rende in-
;

timpauo , di cui delie ludie si serve il piglia tu, Disordinato, Malconcio. [Lat. quieti e avidi di mordere tutti gli
,

sesso fcratniuilc per accompagnare il tnconeiunu*, tncomptue.J altri animali cb’e'truovano, che morsi
canto. RABBASSA MENTO. Rab-ba$-»a-m!n-to. aoch’esai di siinil malore s infettano .
RABARBARINA. iia-Òar-òa-ri-na. Sf. Sm. Abbassamento, Calo, Dimiauimen- e Qualmente in pochi giorni gli ucci-
China. Sostanza colorante gialla, di na- lo, Scemamento. de. —4. Io questo senso dicesi Rab-
tura particolare, insolubile nell'acqua RABBASSARE. Rab bae-eà-re. All, Riab- bia canina; e per simil. anche in quel-
fredda, solubile Della calda, nell'alcool bassare, che vale Di nuovo abbassare , lo del g. 1. —
5. Eccessiva cupidigia.
e rei l'etere; ad essa è attribuita la vir- perciocché le preposizioni Rie Re han- Appetito veemente, Concupiscenza. [Lat.
tù purgativa del rabarbaro nelqualc ai
trova.
no per lo più ne* composti fona di rei-
teraiioue. [Lai. iterum declinare de- ,
libido.] —
6. Per metaf. Smania
impeto, Violenza. —
7.
8. Talora si dice

RABARBARO. Ra-bàr-ba-ro. Sm. Boi. primere.) —
2. N. pass. Abbassarsi. per segno di dispetto o a modo d'im-
Genere di piante della enneandrta ingi- Rabbassato. /{aA-Wià-to. Add. m. precazione, come Canchero, Saetta e si-
oia, famiglia de' poligoni, che ba per da Rabb*8>arc. [ Lat. deprets uà.) — 2. mili. —
0. Onde Mi veoga la rabbia
caratteri: calice persistente a sei divi- Parlando del Sole, Decimato, Volto al- é giuramento imprecativo contro sè
sioni , alternativamente grandi e pic- l’occaso. stesso . a vale Giuro di voler fare la
cole; nova stami; germe con tre stim- RABBATTERE. Rab-bàl-te-n. N. pass. tal cosa, e so non la fo mi sottopon-
mi lessili; un seme nudo, triangola- Abbattersi nel sign. d'incontrarsi , o
, go a ogni maggior tormento.*— lo. a-
re, merlato di certa lamina membra- Abbattersi di nuovo, che anche die iamo vere rabbia in dosso , vale Essere
la
nacea. Se ne conoscono circa venti spe- RiabhaUcre. [Lai. tferum tumeuei.) — in collera. —
11. Entrar la rabbia in-
cie, tutte estranee all'Europa, ma col- 2. Per metaf. —
3. All. Socchiudere. dosso ad alcuno, vale Incollerirsi rab-
tivatevi quasi tolte con predillo. [Lat. [Dal frane, rabattre far discendere.) — biosamente. —
12. Fare rabbia, vale
rhabarbarum. Secondo alcuni, il gr. rha 4. Sottrarre. Arrabbiarsi. —
13. Dicesi La rabbia
barbatoti, vieti da rha nome antico del RABBATTUTO. Rab-bat-tù-to. Add. m. comincia a lavorare in chicchessia , e
Volga, alle cui rive questa radice na- da Rabbattere. —
2. Ribattuto, Riper- vale Comincia chicchessia ad Incolle-
sce in copia , e ds barbaro! barbaro., cosso. [Lat. repcrctoaua. J 3. Soc- — rirsi. [Lat. pliacit rata*.) —
14. Mon-
Secondo altri, vico da rha ebe presso chiuso. tare o Entrare in rabbia , Montare la
i medici Greci valso radice, e da bar- R ABBATUFFOLARE. Rab ba-tuf-fo-là- rabbia, vale Sdegnarsi, Incollerirsi,
barot.J— 2. Due sono le principali spe- re. Alt. Lo stesso ebe Abbatuffolare. Adirarsi, Stizzirsi. —
13. Morire di rab-
cie di questo genere: 1. il Rabarbaro di R ABBATUFFOLATO. Rabbatuf-fo-là- bia o simili , vale Essere da sì fatta
Moscovia : pianta che ba Ju stelo di to. Add. m. da Babbatuffolare. Avvol- passione grandemente agitato e com-
due braccia e meno; le foglie gran- to iosicmc confusamele , Ridotto in mosso.— 16. Scoppiar di rabbia, vale
di, cuoriformi alla bisc , appuntate , fascio, in batuffolo. Lo stesso che Ab- Estere oltremodo agitala dalla collera.
ondose, e come pieghettate no' bordi batuffolato. [Lai. glumeratui , conoolu- — 17. Proverò. La rabbia è o rimane
un poco pelose; il pez>olo piano al di tli*.] tra' cani, vale La discordia è tra gli
sopra, coi bordi angolati; i bori erba- RABBELLIRE, babbei -li-re. Alt. Di eguali, e tra persone del medesimo or-
cei, giallognoli , a pannocchia rada e nuovo abbellire. Lo slesao che Riabbel- dioe.
aperta. Fiorisce nel principio dell'esta- lire.[Lal.rwrjum ornar», txomare.\— R ABI) ICO. Ràb-bi-co. Add. m. Med.
te, ed e ijidigcna della China c della Si- 2. N. ass. e pass. Divenire o Farsi più Che appartiene alla rabbia. (Lat. ro-
beria. (Lai. rheum undulatum Lift.]; 2. bello. binie.]
il Rabarbaro di Persia che si distìn- RABBELLITO. Rab M-lì-to. Add. m. RABUINEGGIARE. Rab-bi-neg-già-re.
gue dal precedente per le foglie pal- da Rabbellire. Lo stesso ebe Riabbel- N. ass. Interpretare alla maniera dei
mate. (Lat. rheum palma lum Ain.) Le lito. Rabbini.
radici di queste piatite sono medicinali RABBERCIARE. Rab-ber-cià-re. All. Ag- RABBINICO. Rab-bi-ni-co. Add. m. Ap-
e purgative, di sostanza fungosa , e di giunger puzzi a cose rotte o guaste partenente a Rabbino.
color gialliccio; somministrano una pol- Rattoppare, Racconciare. [Lei. retar- RABBINISTA. Rab-bi-ni-tta. Add. e sm.
vere di color giallo puro , tingono la cire, uficere. Dal celi. gali, cearò strac- Filol. V. dell'uso. Colui che studia 1 li-
salita in giallo di zafferano, esalano cio, cencio, pexzodi panno odi tela.)— bri de' Rabbini , o
professa la loro dot •
odore penetrantissimo e lasciano nella
,
2. E u. pass. — 3. Belle Arti. Presso gli trina.
bocca sapore amaro e astringente. 3- — anelici, propriamente vale Racconciare RABBINO. ilnb-bi-no. Add. e sm. Filol.
ilianco. V. Mecioacun. —
4. De' mona- una cosa malandata affatto cosi come , Dottore nella legge ebraica. I Rabbi-
ci. V. Arpone irò. —8. Bastardo o sai- sipuò , c nou del tutto; che anche di- ni sono mollo rispettali presso gli E-
valico. Specie di Romice che si coltiva cesi Raffazzonare, Rinfrooiire. brei, tengono i primi posti nelle sina-
negli orti per lo rabarbaro, e perciò det- RABBERCIATI VO. Rab-bcr-cia-ti-w. goghe, decidono iu moteria di religio-
to .«oche Rabarbaro italiano. |Lat. ru- Add. m. Che rabbercia. ne, e talora anche nelle cose civili .
mo» alpimu-] RABBERCIATO. Rab-ber-età-lo. Add. celebrano i matrimoni, giudicano le
RAIIARBERO. Ra-bàr-be- ro. Sm. Fot. Lo m. da Rabberciare. cause di divorzio, predicano, ripren-
«tesso che llrobarhéro ,
c Rabarbaro. RABBI. Rabbi. Sta. Filol. Rab i V. ebrea dono e scomunicano i disobbed tenti.
S
Lot rhubarbarum.]
.
che vale Maestro. Oggidì si dice più vo- Sono essi divisi in molte sette; le prin-
R ABBALLINARE. Rab balli-nà-re. Alt. lentieri Rabbino, sebbene s' usi talvolta cipali sonu, de’ Cabalisti, Carditi, Tal-
Far balle di merci, Farne colli. Lo stes- aggiunto al nome di uu qualche dottore mudisti, Massorcli ec. (Dalì’ebr. rab
so che Abballinare. della legge ebrea, come Rabbi Mairno- dottore, maestro, onde il plurale rab-
KARBALLINATO. Rob-baÌdi-*à-lo. Add. nidr, ec. —
2. Ave Rabbi: Saluto che bini.)
ir. da RdbboiliooTo. Lo stesso che Ab- fece Giuda, secondo il Vaogelo a G. C. RABBIOLINA. Rob-bio-Vx-na. Sf. dim.di
ballinato. — 3. Onde Far ove rabbi vale Esser
l Rabbia.
ItABBAM. Add.esm. RARiUUSAME.NTE.
'

fiab-bà-ni. pi. cerimonioso, adulatore, piaggiatore, ri- /Ìab-bio-*a mén-tc.


,
•in
.,

B1B R AB n AB
Avv. Arrabbiatamente, Coo rabbia.[Lat. RABBRI V1DATO. Rab bri-ei-dàtoMd. coli greci; cosi delti
da una frigi o
rnbiote. rabida.) m. da Rabbrividare. bacchetta cbe portavano io mano. [Lat.
RA BIOSETTO. Rabbìo-ttl-to.
13 Add. m. RABBRIVIDIRE, /iat-fcri-ci-di-re.
N. rabduphori. Da rhabdot verga, e Aero
p
diro, di Rabbioso. Arrabbalellò. [Lai. pass. Lo
che Ahbrividare.
s lesso io porlo.)
raòioioJu*.] RABBRISCAMBNTO. Rab- bru ica-mén- RABDOIDE. Ra-bdò-i-de. Sf. V. G. Ausi.
R A B BIOS SS I MO lì ab -b io *i*-*»-mo Add
1 .
. lo. Sm. Il rabbruscare , e per lo più si Nome dato aulicamente ella sutura sag-
ni. superi. di Rabbioso. dice dell* aria. [ Lai. turbotio , tur fra- ginale, per una certa analogia con una
RABBIOSO. Rab-biò-to. Add. in. Infoi' ni enfum.] v erga. [Lat. rabdoidet. Da rliabdot ver-

lato di rabbia, Arrabbialo. (Lai. rabio- RABBRUSCARE. Rab-bru-tcà-re. N. ga, e idoi forma.)
tut rufcùlu*.]
,

2. Per siroil. Adiralo ,
pass. Si dice propriamente del Turbarsi RABDOLOGIA. Rabdolo-aì-a. Sf. V.G.
Furioso. Sliuilo a guisa di bestia ar- iltempo. [Lai. obnubilar!.] Filol. Trattato delie verghe o bacchetti»
rabbiala, e non ebe delie persone, e RABBRUSCATO. /?ab-bru-«eà-to. Add. divinatorie ; Dottrina della rabdoman-
delle bestie, si dice ancora delle cose tn.da Rabbruscare. [Lai. turbatui, per- zia. [Lai. rafrdologta. Da rhabdot ver-
inanimate ebe impeneraanu , come turbata*.) —
2. Per siali. Fronte rab- ga, e logos discorso.)
Venli, Piogge dirotte, More in tempe- bruscala, cioè Raggrinzata , Increspata RABDOMANZIA. Ra-bdo-man-A-a. SI.
sta ec. [Lat. rubivi ut , furiosi** , furi- per isdeguo « altra forte passione. V. G. Filol. Antico metodo di divina-
bundus.) —
3. Ed io forra di ara., par- RABBR UZZA RE. 7?'jfr-frrux-.ià-r4.N. pass. zione, eseguito col mezzo di bacchette,
lando di persona. ~
4. Smoderalo, Ec- Oscurare-, Farsi bujo, e si dice del tem- mazze, o bastoni. Oggi si dice dell’ arte
cessivo. [Lai. tmmaniu*.] 3. Arden- — po. [ Lai. adveeveruaeere. lo frane, te vana di trovare acque o miniere con
tissimo, parlando di fuoco o simile. Iroubler , secondo T Alberti , dal pere. una becchetta, che chiamano Bacchetta
RABBI UZZA. Rab-biùi-ia. Sf. dim. di bihuiur ol turbarsi. In gali, buaireas divinatoria. ( Lai. rabdomanti. Da
Rabbia. turbamento , onde buaircatach turbo- rhabdot verga, c manfia divinezlooe.l
RABBOCCARE. Rab-boc-cà re. Alt. Di lento , tempestoso. Altri da buro , o da RABDON ALEREI. Ra-bdo-na lò-nti. Sf.
nuovo abboccare. —2. Dicesi Rabboc- bujo.) V. G. Arche. Feste soaus noli’ isola di
care fiaschi o simili e vale Riempirli
,
RABURLZZOLARE. /?u6-frruz-:o-l<ì-re. Coo, in cui portavano i sacerdoti solca-
sino alla bocca. N. ass. e pass. Lo stesso che Rabbruz- Demente un cipresso. [Lai. rabdonale-
RABBOCCATO. Rab-boc-cà-to. Add. m. lare. ptit. Da rhabdot ramo, e analeptit ri-
da Rabboccare. —
2. Agg. di Fiasco o RABBUFFAMENTO. Rab-buf-faménto. cevimento , che viene da ana presso , o
simili, e ai dire di Quel nasco ebe, già Sm. Il rabbuffare Scompigliamento ,
, leptit Tatto del prendere.)
ma Dimesso, è poi alalo ripieno. Disordinainmio , e per lo più si dice RABESCAME. Ra-be-tcà-me. Sin. Quan-
RABBONACCIARE. Rab-bonac-eià-rt. de’ capelli. [Lai. furframanlum, lurfrà- tità di rabeschi.
All., n. ass. e n. posa. Farsi bonaccia , lk> J — 2. E dello dell' aria ne' tempo RABESCARE. Ra-be-tcà-re. Alt. Far ra-
Divenir tranquillo; e ai dice propria- rali. beschi Ornar con rabeschi. Lo stesso
,

mente del mare. [Lai. ad tranquitlita- RABBUFFANTE. Rabbuffdn-le. Pari, che Arabescare. ( Lat. Phrygio opere
lem redire, imfuccre.] —2. Per simit. di Rabbuffare. Cbe rabbuffa. exornare.)
— 3. Per roetaf. Rappacificarsi. [Lai. RABBUFFA RE. Rabbuf-fà-re. Alt Scom- RABESCATO. Ra-be- icà-to. Add. m. da
in groliam redire.] pigliare. Avviluppare , Disordinare ; e Rabescare. Ornato con rabeschi. Lo
RABBONACCIATO. Rub-bo-nac-cià-to. si dice, più cbe d’altra cosa, di capelli, stesso che Arabescato. [Lat. Phrygio
Add. m. da Rabbooacciare. di peli e di penne e simili cose flessi- onere ornata». ] —
2. l’er simi!. Pic-
R ABBONDARE. Rab-bon-dà re. N. ass. bili quando si rivoltano coolro il verso chiettato , Asperso di piccole macchie.
V. poco usata. V. e di' Abbondare. [Lai. e piega loro. [Lst. turbare , confonde- RABESCO. Ra bt-teo. Sm. Lo stesso che
abundare.i re. ] —2. Dare un rabbuffo , Fare una Arabesco. [Lat. Phrygium opu*.]— 2.
R ABBONDATO. i?ab-6on-dò-to. Add. m. bravala , Rimproverare. 3. N. pass. — Per simil. dicesi anche di Que’piccoU e
da Rabbundare. V. e di’ Abbondala. Avvilupparsi, Impigliarsi; o anche nel spessi rialti o globelti che si veggono
RABBONIRE. Rab bo ni re. All. Placare, sigo. del g. 0. —
4. Parlando di Tem- talora sparsi sulla superficie di cnec-
Rappacificare. Lo stesso che Abbonire. porale, del Mare e simili Minacciar , ebessia.
(Lai. placare, lenire.) bufera. Disporsi a tempesta. [ Lat. ob- RABESCONE. Ra-be-tcb-ne. Sm. accr. di
RABBONITO. Rabbonito. Add. m. da nubilar!.] —
5. Azzuffarsi insieme, Ac- Rabesco.
Rabbonire. l.o slesso che Abbonilo. capigliarsi. [ Lat. se mutuo percutere.] RABICAXATO. Ra bi-ca-nà-to. Add. ni.
R ABBORDARE. Rab-bor-dà-rt. All. Ms- — 6. E per traslalo. Metterei in iscom- Veter. Dicesi della gamba del cavallo
rìn. Vcuire di nuovo all' abbordo In- ;
piglìo e pigliarsi molli fastidii. quando è interamente coverta dal gi-
vestire una seconda volta una nave per RABBUFFATO. Rab buf falo. Add. m. nocchio fino alla coroua di pelo grigio o
comballerla, o per predarla. da Rabbuffare. [Lai. inordìnatui, tur- bianco o seminato distiatamenie sopra
RABBORDATO. Rab-bor-dà-to. Add. m. batili, incompiuti —
2. Scompiglialo, la gamba ed è grande indizio della
da Rabbordare. Mario. Di nuovo ab- detto di Casa o simili. 3. Rimpro- — ,

bontà del cavallo.


bordalo. veralo, da Rabbuffare nel signif. del , RABICANO. Ra-bi-cà no. Add. e sm.
RAUUOT. Rab-bòt. Sm. inded. Filo!. fi. 2. Veter. Sorta di mantello di cavallo, ba-
Nome che danno gli Ebrei a certi co- RABBUFFO. Rab-buffo. Sm. Bravata jo, sauro o m
orello che abbia peli bian-
nienti allegorici su cinque libri dì Mo- cbe si fa altrui cou parole mioecrcvoli. chi sparsi aua e là in diverse parti del
sè: coment! autorevolissimi appo loro [Lai. objurgatio. Dal frane, rebuffade , corpo. ( Dai lat. rufreu* rosso , e canut
e riputati antichissimi. ( In ebr. raò-l che vale il niedeaimo, e che procede dal bianco : e però sembra che rafricano in
both molte, grandi, insigni, da rat.) vecchio francese beffe ingiuria. V. Il su le prime abbia indicato un cavallo ,
RABBRaCCIaHE. Rab-brae-eià-re. Alt. '

Bufici alla V. Jiufeta. Io iogl. dicesi in cui \ peli bianchi eran misti a’rossi.
Di nuovo abbracciare. Lo stesso che rebuff.) — 2. Onde Fare , Dare o simili In ispagn. rabica» , io frane, rubìcan
Riabbracciare. [Lai. ìlerum ampleeti.] un rabbuffo , vale Riprendere con mi- vai cavallo che ha de'peli bianchi nella

2. N. pass. Abbracciarsi di nuovo nacce o Spaventare con asprezza di pa- coda.)
l'un l'altro. role. —
3. Ed Avere uo rabbuffo, vale RAPIDEZZA. Ra-bi-déxxa. Sf. Rabbia,
^ABBRACCIATO. Rab-brae-eià-to. Add. Essere rimproverato, sirapaziato. 4. — Rovello, Stizza.
da Rabbracciare.
ni. Insulto di malattia o di accidente ner- RABIDO. Ràbi-do. Add. m. V. L. Ar-
RABBRENCiARE. Rub-bren-eià-re. Alt. voso. rabbialo, Stizzoso, Rabbioso. [Lat. ra-
V. poco usala. Besiaurare , Risarcire RABBUIARE. Rabbu-jà-re. N. ass. e Wu.)
Rassettare. Lo slesso che Rabberciare. pass- Farsi bujo. iLat. Ienebre*c*re.)— SABINO. Ra b l-no. Add. e am. Filol. V.
[Lai. reiucr*. marcire.] 2. Att. Fare oscuro, onde Rabbujare lo A. V. e di’ Rabbino.
li ABBREVIARE. Rub-bre-vìà-re. All. e sguardo vale Abbassar gli occhi si cbe RABUFFATA. Ra-buf fàAa.St. Rabbuf-
Abbreviar di nuovo.
u. pass. quasi non si vegga nulla. fo, Scompigliamento, Rotta.
li ABBREVIATO. Rabbre-vi-à-to. Add. RABBUIATO. Rab bu jà-tu. Add. m. da RABULA. Rà-bu-la. Filol Nome che
da Rabbreviare.
ai. Rabbujare. (Lai. obtcuralui.) presso Latini indicava Quegli avvo-
i

RAUBRIV1DARE. Rab bri-vi-dà-re. N. RABDOFORl. Ra-bdò-fo ri. Add. e sm. cati , I quali , al dir di Cicerone , non
pass. Sentirsi de’ brividi. Lo slesso ebe pi. V. G. Arche. U (liliali preposti a credono di esser facondi , se schiamaz-
Abbnyidire. |
mantenere il buon ordine negli spetta- zando, non mettono ogni cosa a lumai-
si
— ,.
. — ,

R AC RA€ R AC
to. Dal ceh.
( gali, rabair garrito» RACCATTATO. Rac-cat tà-to. Add. m. aTIa palla; mcn comunemente Laccbet-
contendilo». Nella cima liogoi rabKd da Raccattare. —
2. Essere 11 malrac- ta. (Traesi Laocbeita, lo stesso rbe Rac-
discorso oii oso , robhdair verboso , ci- -cattato, vale Essere male arrivato, mal chetta, dal ted. roche ir che vale il me-
calone, c rabhan lunga aringa. Altri da rteevnto, mal capitato. [Lat. moie rum desimo. Ma pud sospettarsi che il ted.
rota* rabbia.) ali quo agi.) rackett, Tingi, racket , il franc.ro-
BACOAMARE. Rac ca-mà-re. All. V. e RACCENCIARE. Rac-e*n-etA-r». All. quette e lo spago, raqueta vengano dal-
di' Ricamare. Rattoppare i panni vecchi. 2. N. pass. — filai. racchetta , c questo da sioc. di
BACC AMATO. Rac-ta-mà-io. Add. m. Ristorarsi addosso i cenci. Raffazzonar- roltcoleria. lo ebr . raqid saltare. ] -»
da Racramarr. V. e di' Ricamalo. si co’ cenci. —3. Per metaf. Rabbellirsi 2. Legno da rarcbeUe. V. Legm,§. 13.
BACCAUO. Rae-cà-mo. So. V. edi'Aì- o piuttosto Ravvivarsi. RACCHETTIERB. Rac chef tii-re. Sm.
corno. RACCENCIATO. Rac cen-cià-to. Add. Milit. Soldato d’artiglieria , che mini-
BACCANTCOCIARE. Rac-ean- tuc-dà- m. da Raccenciare. atra i razzi alla Cougreve , chiamato
re. Rincantucciare.
N. pass. V. e di* RACCENDERE. Rac-cèn-de-rc. Alt. a- Raccbettiere dalla figura della racchet-
BACCANI UCCI ATO. Rac eanJuccià-to. nom. romp.Lo slesso che Riaccendere. ta che hanno questi razzi , quali si I

Add. m. da Raccintucciare. Y. a di' [Lat. itmim accendere.] 2. Per me- — poogonn sopra forche tte o cavai Ulti di
Rincantucciato. lai.Far riviver», Destare, Risvegliare, ferro, s'atiumaoo, e si lanciano pel ma-
B ACCAPEZZA RE. Rac-ca-pes-xà-re. Alt Eccitare. —
3. N. «ss. Per simil Rin- nico.
e o. pass- Ritrovare, Rinvenire. ( Lai. fiammare.— 4. N. pass. Accendersi di RACCHIAPPARE. Rae-chioppà-re. Alt.
anqutrero, investigare. Quasi raccoglie- nuovo, xosi nel proprio come nel flg\ Acchiappar di nuovo o Acc hiappata

,

re a peni.) 2. Intendere, Compren- BACCENDIMENTO. Raccendi-mén-to. semplicemente.


dere. Sm- Il raccendere , cosi nel senso pro- RACCHIUDERE. Rse-chiù-de-re. Alt.i-
BACC A PEZZAT 0. Rac-ca-pe r-*à4o.Add prio come nel fig. Lo stesso che Riac- nom. eomp. Chiuder dentro. [Lei. con-
m. da Raccapezzare. cendi mento. [Lat. iterata accettato.) cludere rlaudere. ]
,

2. Nota uscito
BACCA TITOLA RE. /tac-ca-pi-to-là-r*. R ACCENNA RE. Rae~cen-nà-re. N. ass. fuord’ oso: Racchlugga , Rie chieggo-
Alt. Ridir da capo , Riepilogare. Y. e Accennar di nuovo, e Accennare sem- no, per Racchiuda, Racchiudono.— 3.
di’Ricapitolare. [Lai. rerapif tifare.) plicemente. [Lit. ite rum indicare.) E flg. —4. Difesi Racchiudere il passo,
BACCAP1T0LA 1 0. Rac-co-pi-to lò to. RACCENCIATO. Rie cen nà-fo. Add. m. o i passi, e vale Impedirli. B. Com- —
Add. m. da Raecapitolare. V. e di*/2«- da Raccennare. prendere, Ristringere.
COpi/oInfO. RACCERCHIARE. Rac-cer-chià re. All. RACCHIUSO. Roe-cMw-«o. Add. m. da
BACCAPPELLARE. Rac-eap-pel-là re. Accerchiar di nuovo , Rieircoodare. Racchiudere. Chioso dentro. (Ut. con-
N. ass. Lo stesso che Riocappellare. 2. Circondare, o semplicemente Accer- cfutu*.] —
2. Imprigionato. 3. Ob- —
|Lat. rfanuo aegrotare , «tenuo in mor- chiare. [Lat. rf'.i-nj.ir.! bligato a stare in casa. 4. Detto di —
tai» incidere. RACCERCHIATO. Rac-cer-cftià-to.Add.
;

Luce. —
5. Detto di Vento. 6. Detto —
BACCAPPELLATO. Rac-eap-pel-là-to. m. da Raccerchiare. di Fuoco.
Add. m. da Raccappellare. V. e di' RACCERTARE. Rac Cer-
cer-tà-re. AtL RACCIABATTARE. Rac-àa-bat-tàre.
Rincappellato. tificare. Lo stesso che Accertare. [ Lat. AH. Acciabattare di nuovo e Acciabat-
BACCA PRlCCEVOLE.i?ae-ca-pric-c^ -vo- rerftorem faccre.] —
2. N. pass. Certi- tare semplicemente, Propriamente Bau
la. Add. coin. Che infonde raccapriccio. ficarsi. Rassicurarsi. tacconare o Rattoppare le ciabatte; e
RACCAPRICCI AMENTO. Rac-ca-pric- RACCERTATO. Rac -cer -tà-to. Add. m. per traslato Racconciare Rstlop pare ,

cia-mrn-to. Sm. Il raccapricciare. Lo da Raccertare. Fatto certo. Rassicura- Rapprnarecbecchetsia grossolana men-
stesso che Raccapriccio. [Lai. horror.) to. Lo stesso che Accertalo. [Ut. car- te. iLat. refuara.)
RACCAPRICCIANTE, fìac-ca prie-cita- ftor faci ut.] RACCIABATTATO. 7?flc-cta-taMà.fo.
te. Pari, di Raccapricciare. Che racca- RACCESO. Rae-oé~to. Add. m. da Rac- Add. m. da Racciabattare. Malamente
priccia. cendere. Lo stesso che Riaccaso. [Lai. rattoppato, Rappezzato.
RACCAPRICCIARE. Rac-ca-pric-cià-ré. «ferum accentui. ) —
2. Per melai. RACCIARPARE. Rac-dar-pà-re. Alt.
Alt. Mettere orrore, Spaventare, Atter- Mosso da alcuno affetto dell’animo. comp. Reduplicativo di Acciarpare.
rire, Cagionare in altrui un certo com- RACCETTARE. Rac-eettà-re. Alt. Dar Acciarpar di nuovo; quasi lo stesso
movimento di sangue , con arriccia- ricetto, Albergare. Ricettare. (Lat. re- che Racciabattare.
mento di peli, che per lo più vicoedal cipcre, torci pere.) R ACCIARPATO, /?<ze-eiar-j>à-fo. Add.
vedere o dal sentire cose orribili e spa- RACCETTATO. Rac-cet-tà to. Add. m. m. da Racciarpare.
ventose. Ditesi Raccapricciare alta- da Racceltare. RACCOCCARE. Rac-coc-cà-re- Alt. e o.
mente . finamente , terribilmente ec. RACCETTATORB.Aac-eeda-fd-ro.Verb. ass. Reduplicativo di Accoccare cioè ,

[Lai. horroretn incùtere , Aorrwcere.) m. di Racceltare. Ricevitore, Alberga- Reiteratamente accoccare; e diccsi pro-
2. E detto dell'eletto de' venti solle tore. Ospite. (Lat. hospes recepì ator.] priamente di colpo d' armi da maoo.
nrqae In burrasca. —
3. N. pass, nel — 3. Per metal. Raccettator di vizii
,

(Lai. rurtum infligere.] 2. R accoc- —


primo significalo. Prendere orrore, Es- per Viziosissimo, Dissoluto. carla ad uno. vaio Fargli daono , di-
ser sopraffallo da orrore e spavento. R ACCETTAI RI CE. Rac-cet -ta-trì-ce. spiacere o beffa.
RACCAPRICCIATO. Rac-copric-c>à-io. Verb. f. di Racceltare. RACCOCCATO. Rac coc-cà-to. Add. m.
Add. m. da Raccapricciare. R ACCETTO. Rac rèt-fo. Sm. Il raccetta- da Raccoccare. Reiteratamente accoc-
RACCAPRICCIO. Rac-ca-pric-cio. Sm. re. Ricovero, Ricetto. [Lat. hospitium, cato. Altrimenti Riaccoccato.
Il raccapricciare, Spavento, Tremor di dioertorium. ) —
2. Dar raccatto , vale RACCOGLIENTE. Rac-co-gUin-te. Pari,
membra per paura. (Lai. horror.) Racceltare, Ricettare. di Raccogliere. Che raccoglie.
RACCARTOCCIARE. Rae-car toc-cià-re. RACCHETARE. Rsc-che-tà-re. Àtt. Far R ACCOGLIENZA. Rac-co gliin-ta. Sf.
Alt. Lo stesso che Accartocciare. cheto Render quieto , e per estensione
. Dimostrazione di affetto nel riceveva
RACCARTOCCIATO. Roc-car-toc-cià-to. Far crs-are il lamento, il garrito e si- persone grate meglio Accoglienza.
Add. cn. da Raccartocciare. Piegalo a mili, Far restar di piagnere. iLat. oll- [ Lat.
;

urbanità*, ampkxui. ] 2. U- —
guisa di cartoccio. Lo stesso che Ac- cujus luctum complicare. ) 2. Quie- — oiooe.
< irtocciato. tare , Rappacificare , Porre in calma. RACCOGLI ENZI A. Rao-co-gìièn-xi-a Sf.
RACCATTARE. Rac-cat-tà-re. All. Ri- (Lat. ifdare.j —
3. N. pass. Acchetarsi V. e di’ Raccoglienxa.
trovare , Ricuperare , Riacquistare. di nuovo o sempiterni, Tacersi. 4. — RACCOGLIERE. Rac-cò-gUe-re. Att. a-
[Ut. recuperare. Dal lai. re particella Restar di piagnere, di lagnarsi o si- norn. Pigliare checchessia levandolo di
iterativa inseparabile che sta in luogo mili. —B. E nel sign. del $. 2. 6.
.

— terra; chè parlandosi di frutti i quali


di rurtus di nuovo , e captare ricerca- N. ass. Restar di favellare ad alta voce. si spiccao dagli alberi si dee dir Co-
re , prendere.] —
2. Riscattare. [ Lai. — 7. Scemare il mormorio. gliere; altriménti Ricoglieree per sioc.
redimere.) —
3. Onde Raccattar lea- RACCHETATO. Rac-chetó-to. Add. m. Raccòrrò e Ricorre. [ Lat. recoltigere ,
mmc a Dio , vale Riguadagnarle per da Racchetare. cantre. ] —
2. Rassettare Ragunaro , ,

l'eterna salute. —
4. Detto di persona- RACCHETO. Rac-cké-to. Add. m. fine, Adunare, Mettere iosieme. [Lat. coili-
le qualità. —
5. Ragunarr, Mettere in- di Racchetato. gere, cogere.l —
3. Ricevere, Contene-
sieme , Acquistare. [ Lai. comparare , RACCHETTA, Rac<hél-ta. SI. Slromcn- re, Ragnoare. [Lat. recisero.)-— A. Ac-
vvnquirere.) to tessuto a rete col quale si gluoca
,
cogliere , Racceltare Ricevere ad al-
,

22
. . , •
.

AC li AC R AC
tergo. ( Lat. hospitari, recepiate ]
— rette che cadono in mare dalle galee stretto io sé. —
8. Ravvisato . Ricono-
5. Fare accoglienza ad alcuno. Ricever-

precedute. sciuto.— 4. Rnitralto. 5. Ammassalo, —
lo ron gentilezze. 6. Coire. 7. — RACCOGLIMENTO. Rac-cogli-ménlo. detto di, quantità. —6. Unito, Preso
Baite aere, Conteoere. 8- Adunarsi, — Sm. Il raccogliere; altrimenti Ricogli- insieme. — 7. Collegato, Congiunto.—
Ritrovarsi, e detto Gg. 9. Fermare , — mento. [Lai. collectio.] — 2. Aduna- 8. Sommato. Ridotto io uoa somma.—
ed è detto di fiume. 10. Ridurre.— — mene.— 3. Ritiramene Appartamen- 9. Detto dell’ Aoimo
vale Concentrato ,

11. Acquistarti, Guadagnarsi Procac- to dalla cose vane e dalle distrazioni. in sè.— 10. Detto di Danaro, vale Avuto

ciarsi. 12. Sommare , ed è termi. ie
,

|Lal. rece/eus. secessus. ] 4. Racco- — per cootriboziooe.— 11. Detto di Eser-


inrumwam
aritmetico. (Lai. redigere.) glirnza. Accoglimento. cito vale Messo insieme. 12. Detto —
— 13. loleodere Comprendere,
,

— , i Lai. RACCOGLITICCIO. Aze-eo-jlt-ffecfo. di Moto, vale Violento 13. Detto di —


cognoseere . intelligere. 1 14. Osser- Add. m. Lo stesso che Collettizio, e di- Occhi: Occhi raccolti in giù, cioè Uniti
vare , Notare , Guardare attentamente.
— cesi per lo più di soldati levati senza e Affisati ingiù. —
14. Detto di persona,
[ Lai.
animadvertere , sentire. ] 13. scelta o ordinali in fretta. [Lai. coUa- vale Bene unita io sè stessa , co' mem-
Ascoltare, Riporre nella mente. Onde i ctiiius. —
2. Per sìmil. fu detto pure bri beo proporzionati. — Detto
15. di
modi Raccoglier le parole , la parola d'idioma cumpoato dal mcscuglio di va- Sete vale Raffrenata. — 10. Detto di
ec. —16. Dicesi Raccogliere anime o ni linguaggi. vasi, cioè
,

Non larghi.
17. Detto di —
simile alia fede, e vale Guadagnarle RACCOGLITORE. Rac-ca gli-ló-re. Verb. Ventre vale Piccolo e
io sè ristretto.
alla fede. Renderle cattoliche. 17. Il — tu. di Raccogliere. Che raccoglie. [Lai.
,
(Lat. castigitus .} —
18. Detto di alcu-
conto , vale Calcolare. 18. Il Gaio , — colite tur.] —
2. Raccogliere del pare. ni dittonghi , come Ua , Ce , Ui , Lo , e
vale Riposarsi, Riaversi. 19. Il fra- — Y. Parto sm., g. 5. Ja , Je , Jo , Ju , vale pronunziati più
no , vale Tirare la briglia. 20. 11 — RACCOGLITRICE. Rac-co-gli-tri-ce. veloci e quasi dimezzati.
parto, vale Assistere alla donna parto- Verb. f. di Raccogliere. Cbe raccoglie ; RACCOLTONE. Rac-coltó-re. Verb. m.
riente. Far 1‘utìcio di levatrice. Lai. I e siprende comunemente per lo stesso di Raccogliere sioc. di Raccoglitore.
obstetr icari.]— 21. In breve, vale Epi- che Levatrice. [ Lat. oòiferrùc.] 2. E — [Lat. cotlector.]
logare. —
22. I passi , vale Fermarsi per me taf. V. Parto sm., §. 5. RACCOLTE ICE. Rac-col Irà -ce. Verb. f.
Arrestarsi. 23. I —
suffragi, i voti, rd RACCOLTA. Rac-còl la Sf. (I raccogliere, di Raccogliere.
anche semplicemente Raccogliere, vale e diccsi propriameoe
del frutto delle RACCOMAN RAGIONE. Rac-co-man-da-
Ricevere uel bossolo I vpli , quando b aile eemioate o dello frutta degli al- giù- ne. Sf. il raccomandare. V. A. Me-
nelle adunarne alcuna cosa ai mette a beri, alti linciati Raccolto, Ricolto, Ri- glio Raccomandazione. [Lat. commen-
partito. Lai. eolligere suffragio. ] — colta. —2. Onde Far raccolta, vale Rac- d’jfio.] —
2. Per Aceomandigia.
[
21. La gratta, vale Farla scaturire. — cogliere. —
3. Per metaL del I. sigmf. RACCOMANDAMBNTO. Rae-eo-man-da-
23. L'alito, lo apirilo o gli spiriti, vale — 4.Per Accnglimeolo. (Lat. comilaiis mén-to. Sm. Il raccomandare. Meglio
Rifiatare , Respirare. [ Lai. onAelitum o/pc iun».j —
3. La materia del dire.— 6. Raccomandazione.
acci per e.) —
26. Fig. Riaversi, Ritor- Chiamare a raccolta , vale Raccogliere. RACCOMANDANTE. Rac-co^nan-dàn-
nare iu forze, in buono auto, o simili. — Macinare a raccolta ai dica delle
7. le.Pari, di Raccomandare. Cbe racco-
— 27. La mente la D-o, o simili , vale Mulina, che nou avendo acqoa continua ma nda.
Rivolgere pensieri a Dio. LeL men-
i [ a sufficienza per macinare, aspettano RACCOMANDARE. Rac-co-man-dà-re.
lem in Deum defigere.] 28. La paro- — che I' acqua s* raum e si accolga dentro Alt. Par pa™
* ad ano di favore , Pre-
1

la, vale Udire, Notare ciò che si dice. la colia.—8. Fig. in sentimento osceno, gare altrui cbe voglia avere a cuore e
— 29. Le molte io poche vale llistrì- . vaia Usar di rado, e perciò Con maggior proteggere quello rbe tu gli propooi ;
goere il discorso in poche parole, o Ve- veemenza, l'ano venereo. 9. Leti. — Dare io protezione , in cura e iu custo-
nire alla conchiusione ; il che dicesi Libro c imposto di opere di vani autori, dia. Io questo senso dicesi anche Farsi
«oche Trarre le molte iu poche. 39. — o Compilazione e collezione di varie raccomandalo. Tenersi raccomsodato
Le reti , vale Ritirarle , Ripiegarle. — scritture. — 10. Milil. Segno dato colle Essere raccomandato ec. [Lat. commen-
,

31 Le sarte, Gg. diceai nello stesso fi-


. trombe e coi tamburi ai soldati di rac- dare , iradere , commiltere alicujus ,

go, di Raccogliere le vele. V. §33. cogliersi sotto la propria ios'-gna, o per f'dei mandar*.} —
2. Dare o Mandar sa-
— 32. Lp trecce. I capelli o slmili, va-

ritirarsi dalla battaglia , dal
combatti- lute, Mandare a salutare. (Lat. aaiuftm
le Riunirli, Intrecciarli. 33. Le ve- mento per riunirsi quando sono sparsi
•> dicere.] —
3. Appiccare o Legare una
le flg. vale Far fine Conci) iudere. o sbandati. Diccii anche Ricolta. 11. — cosa a checché si sit, perch e' Is sostenga

,
, ,

(Lat. /barn /incera.} 34. Lo spirito. V. Onde Sonare a raccolta , Sonare raccol- e salvi. [Lai. religare.) 4. Per mctaf. —
$. 23.-33. N. a»s. Mietere, Raccorre ta , o la raccolta , vale Dare il segno ai Affidare, Commettere all'altrui cura. —
le biade! —
36. Osservare , Notare. — soldati di raccogliersi in luogo deter- 3. Ed iu altro sigu. —
6. Dicesi Racco-
37. Dedurre, Conoscere o Blinde. 38 — minalo , ed anche a' quartieri od alle mandare T anima , e vale Recitare In
N. pass. Dedurre Inferire. (Lai. ««/er- iusegoe. [Lat. recepii caliere.}— 13. Per ultime preci pe'moriboodi, Far la rac-
re.}— 39. Rifuggire, Ricoverarsi, Ri- timil. detto anche di animali irragio- comandazione dell'anima, (tei. mo-
pararsi. ( Lai. «e se reeiptre. ] 40. — nevoli, come capre, pecore ec. 13. E — anima»» Dto commendare, su-
ricnlie
Avvicinarsi. —
41. Riporsi a sederò ier melaf. Continuare a percuotere a prema morie»!» officia periolvere .]—!
con dignità e compostezza. 42. Ran- — ungo. —
11. bastonare fortemente. — K Raccomandar l'anima sua a Din, vale
nicchiarsi Ri* Tignerei quasi in un
. 15. Toccare a raccolta ; lo stesso che Prepararsi a morire. —
8. Dicesi Racco-
gruppo.— 43. Adunarsi, Ritrovar»!, in Sooare a raccolta. —
16. Mario. Unione mandar checchessia alla memoria dello
senso metaforico. 44. Termiae gram- — di varie mercanzie, delle quali caricano lettere, de’posleri ec. e va le Conserva me
maticale usato per significare uu certo nn bastimento diverse persone private. memoria per trasmetterla
negli scritti la
Pronunziare piu veloce e quasi dimez- Questo termine è solamente in uso nel- alla posterità.— 9. Dicesl Raccomandare
zato. —
43. Detto della Mente e vale l'Oceano.— 17. Caricare a raccolta, vale alle forche , e vale lo stesso cbe Man-
Recar lattenzione da molte cose ad uoa Collrgiar mercanzie. —
18. Raccolte di- dare alla malora. —
10. Dicesi io ter-
sola o Ritirarla dalle distrazioni.
,
— consi Quei due alzamenti o elevazioni mine legale Raccomandare alcuno e par
46. Dicesl Raccogliersi ad uu oggetto e eguali , divise dalia corsia , aopra cia- che valga Staggire, Sequestrare alcuno
vale Concentrarsi a luì colla mente scuna delle quali possono combattere fa prigione- —
11. N. pass. Implorare
47. Diccsi Raccoglier»! insieme a vale quattordici o quiudici persone. l'altrui protezione. Chiedere aiuto. —
Adunarvi, Mettersi Inaiane. [L-t. simul RACCOLTAMENTE. Rac colta-mén te. 12. Mettersi in guardia, Difendersi. —
convenire. j

48. Dice»! Raccogliersi Awerh.Con raccoglimento, Unitamente. 14. Dicesi Raccomandarsi della ragione
e' suol pensieri e tale Conceulrarvisi RACCOLTO. Rac-còl io. Sni. Raccolta, e e vale Esser pago della giustizia fatta.
Porsi seriosamente a pensare. 49. — dicesl propriamente delle biade e simili. — 15. Diccsi Raccomandarsi a braccia
Dicesi Raccogliersi in termine di scher- —2. E più generalmente per ogni sorta quadre, cioè Abboudaolemeote, Moltis-
ma, e vale Acconciarsi in imsitura atta di Raccolta. —
3. Risultandolo di un simo.
a guardarsi dall’avversario, Prtfatiril conto apparato.—4. Riunione, Groppo RACCOMANDATISSIMO. Rnc-eo m on-
alla difesa, Mettersi io guardia. 30. — o simili. da tis-si-mo. Add. m. superi, di Rac-
Mario. Raccogliere le gavette «si dice RACCOLTO. Add. m. da Raccogliere. comandalo. [Lat. comme/idatùiimua.]
per (scherno alle galee tarde, quasi che Masso insieme Ragunato. (Lat. rolla-
, Il ACCOMAN DATIVO. Rac-co- man-da-tlr
restino iotlielro per i accogliete le ga- ci M.}—2. Rannicchialo Ritirato, Ri- ,
vo. Add. m. Atto a raccomandare.
, . r

BAU * AC B AC
RACCOMANDATO. Rae-eo-man-dà-to. ch'era direnato particolare , o di parti- RACCONFORTARE. Rac-con-for-tà-re.
Add. m. da Raccomandare. Affidato , colari. [Lat. tierunt in rommune con- Att. Lo stesso che Riconfortare. 2. —
Commesso all' altra! cara. (Lat. com- ferve.)— 2. Accomunare semplicemente. B n. pesa. ILat. confermare te, talari.]
mendarci.]— 2. Dato In accomandi già ,
— 3. ComunicareFar comune. 4. — RACCON PORTATO. Rac-con- far -tà-to.
Posto sotto la protezione. 3. A ppie- — ,

Detto di più case reouteio comune pos- Add. m. da Rsceonfortare. Lo stesso ebe
rato, Legato Fermato da Raccoman- sesso di molti. —- 5. Unire , Mescolare. Riconfortato.
dare, 8- 3- — ,

4. Bd osato in forza dism.


,

6. N. pass. Riunirsi , Rimettersi a co- RACCONOSCENTE. Rac co no- tc in -te.


parlando di persona nel slgo. de' §g. ,
mune. Part. di Raceonoscere. V. e di' Ricono-
1 a 2. RACCOMUNATO. Rac-co-mu-nà-lo.Àdd. scente.
BACCOMANDATORE.Rae-co-man-da-rd- m. da Raccomunare. RAOCONOSCERE. Rac-co-nó-ict-re. Atl.
re. Verb. m. di Raccomandare. Che RA ('COMUNICARE. R oc-co- mu-ni-cd-re. anom. comp. V. e di* Riconoscere .
raccomanda. {Lat. commendatovi Alt. V. A. Far comune RACCONSEGNARE.
RACCOMANDATORIO. Rac-co-man da-
tà-ri-o. Add.zn. Di raccomandazione.
mune 2- Comunicare.
Mettere in co-

RACCONCIAMENTO. Rac -concia-min


— ,

Att.
Rac-con- te- gnò-r e.
eomp. V. A. V. e dP Riconsegnare.
RACCONSEGNATO. Rac-con- se -gnà-to.
[Lat. commendoritiuf.} lo. Sm. Il racconciare. [Lai. {nifaura- Add. ra.da Raccoosegnare. V. e di' Ri-
R A CCO.M A N D ATR ICE Rae-co-manJa- tio.) — 2. Detto de' costumi o simile ,
. consegnato.
fri-ce.Verb. f. di Raccomandare. Che —
Emendazione. 3. Detto del mare, Ab- RACCONSIGLIARE. Rac-con-ti-glià-re.
raccomanda. bonareiamento. Àtt. comp. V. e Ricontigliare.
di'
RACCOMANDAZIONCELLA. Rac-co- RACCONTANTE. Rac-con-ciàn-U. Pari, RACCONSIGLIATO. Rac-con-si-ghà-to.
mon-da-sion-cèl-ia. Sf. diro, di Racco- di Racconciare. Che racconcia. Add. m. da Raccoosigiiare. V. e di' Ri-
mandartene. RACCONCIARE, flue-fon-rià-rr. Alt. e consigliato.
RACCOMANDAZIONE. Rac-co-man da- o. pass. Ridurre c Rimettere in buono RACCONSOLARE. Rar-con-fo-tà ra- Alt.
rtd-na. Sf. Il raccomandare ed alcuno essere le cose guaste, Accomodare, Ras- Dare consolazione. Lo »tes?o che Con-
cosa o persona, o a bocca o per lettera. settare, Riaccendere, Riconciare. iLat. solare. (Lat.eoiuotafionam adAibere ,
[Lat. commendarlo.]-— 2. Lettera di rac- retarcire, instaurare-]—- 2. Fig. Rap- alicui animum relevare.] —2 N. pass.
comandazione , dicesi quella ebe si dà pacificare , Rappattumare.
[Lai. paci fi- Prender consolazione. [Lat. se consolari.]
per lo più aperta a chi viaggia per met- rare , corWravertùij componere.] 3. — R ACCONSOL ATO. Rac con-to-là-to.Add.
terlo sotto la protezione o procacciargli Concordare Conciliar cose contrarie o
. m. da Racconsolare. Consolato, Confor-
l'assistenza di qualche corrispondente; —
rhe pajooo tali. 4. Correggere, Emen- tato. (Lai. delinitut.}
altrimenti Commendatizia , Lettera di dare.—4L N. pass. Racconciarsi il tem- R A CCONSOL A TOR E. Rac-con so la to re.
raccomandigli.— 3. Fareo Mandar rac- po, vaie Rasserenarsi, Resiardi piovere. Verb. m. di Racconsolare. Che raccon-
comaudazioni vale Salutare , Mandar
,
—6. Nel slgn. del g. 2. 7. E oel sign. — sola. [Lat. consolator.]
salute.[Lat. salverà juòare, salute»» del g. 3.-8. D.xcsi Racconciarsi il capo RACCONSOLATRICE. Roc-con-ao-la-trt-
miMere.]—4. Preghiera.— B. Eecl. Rac- e vale Assettarselo. ce. Verb. f. di Racconsolare. Che rac-
comandazione dell' anima; coai dicousi RACCONCIATO. Rac-con-cià lo. Add. m. consola.
le Orazioni prescritte dalla Chiesa per da Racconciare. RACCONTABILE. Rac-con- tà-òi-le. Add.
pregare Iddio per I moribondi.— 0. E BACCONCIATORE. ^ae-con-ria-ldrt. com. Da esser raccontato, Degno d’esse
fig. Detto per l'ultima correiiooe che Verb. m.di Racconciare. Che ra crune a, raccontato. [Lai. narrabilie.)
suol darsi aHe opere. Riordinatore. ILat. reslaurator, imlau- RACCONTAMENTO. Rac-con ta-min-to.
B ACCOMANDICI A. Rae-co-man-di-gia. ralor.] Sm. Il raccontare. Il racconto , Narra-
Sf. Raccomandazione e per lo più si ; RACC0NC1ATRICE. Rac-con -eia tri -ce. zione. Lo stesso che Racconto. [Lat.nar-
dice delle lettere per cui altri 4 racco- Verb. f. di Racconciare. Che racconcia, ratio.)
mandato ad alcuno.— 2. Protezione ac- Riordinatrice. RACCONTANTE. Rac-con-tàn-le. Part.
cordala da una potenza maggiore ad RACCONCIATURA, Riic-con-eia-rù-ra. di Raccontare. Che racconta.
una minore , Diretto dominio , ebe ac- Sf. ResUuramento ,
Racconciamento , R ACCONTA NZ A. Rac-con »dn-*a. Sf. V.
cordare*] alla Chiesso ad un » «scoro Racconcio. A. V. Racconto.
e di*
per tutela de’ proprii beni. RACCONCI LI ARE. Roe*on-ei-li-à-re.AU. RACCONTARE. Rac-con-tà+t. Att. Nar-
RACCOMANDO. Rac-co-màn-do. Sm. V. V. A. V. e di’ /{{conciliare. 2. Placare, — rare , Riferire. (Lat. narrare rcftrre.]
A. Meglio Raccomandazione. Mitigare. —
3. N. pass. Riconciliarsi — 2. Menzionare, Enunciare, Ad no re-
,

RACCOM1ARE. Rac-co-mi-à-re. All. V. Rappacificarsi. (Lat. reeonciltari.l rare. —3. E coll'aire, di persona.
A. V. e di* Accomiatare. R ACCONCILI ATO. Rac-con-ci-U-à-to. RACCONTARE. N. pass. sinc. di Ris-
«ACCOMIATO. Rac-comiàto. Add. ro. Add. m. da Raccoociliare- V. e di’ Ri- contare , cioè Acconterei di
nuovo, Far
da Raccomiare , V. A. V. e di’ Acco- conciliato. novella acconlanza od acconto, cioè in-
miatato. RACCONCILIATORE. Rac-con*\-lÌ-a-tr>- trinsichezza. famigliarità, amicizia.
RACCOM ANDAMENTO. Rac-ca-mau-da- rc. Verb. m. di Raccoociliare. Che rac- R ACCONTATI VO. Rac-«on-ta-tÌ-vo. Add.
mén-to. Sm. Nuoro accomodamento. concitia , Colui che cerca di produrre m. Alto a raccontare.
RACCOMODARE. Rac-co-mo-dà re. Alt. riconciliazione. V. e di' Riconciliatore. RACCONTATO. Rae-con tà-to. Add. m.
e . pass. Accomodare aempllcemeote. R ACCONCILI ATRICE. Rac-eon-ci-lia- da Raccontare. Narrato. (Lat. enarra-
—2. Di onoro accomodare. Racconcia- lrì-c«. Verb. f. di Raccoociliare. Che mi.] —
2. Mentovato. —
3. Rappresen-
re. Rassettare, R accomodare. [Laure- racconcine. V. e di' R icone iliatr ice. tato, e dicesi di Drammi ec»
concinnare.) R ACCONCI LI A Z IONE. Rac conei-lia-zió- RACCONTATORERac-eon-ra-fd-re.Verb.
RACCOMODATO. Rac^o-mo-dà-to. Add. ne. Sf. V. e di' /{iconciiùixione. m. di Raccontare. Che racconta. [Lai.
m. da Raccomodare. Rassettalo Rac- , RACCONCIO. Rac-cón-cio. Sm. V. e di’ narrator.]
conciato. R tcconciamento. [Lat. inifaurafio.] RACCONTATRICE. Rae-eón-fa-fri-ee.
R ACCOMODATORE.ilac-co mo da-ló-re. RACCONCIO. Add. m. sino, di Raccon- Verb. f. di Raccontare. Che racconta.
Verb. m. di Raccomodare. Che racco- cialo. Rassettato. [Lat. instauratili.]— RACCONTAZIONE. Rac-eo»-faxid-ne.
moda. 2. Condito o Artifiziato con condimen- Sf. V. A. V. e di’ Racconto.
RACCOMODA TRICE. Rae-co-mo-da-trì- ti.— 3. Restaurato, parlando di pittura RACCONTO. Rac-eiJn-fo. Sm. Il raccon-
• re. Verb. f. di Raccomodare. Che rac- o simile. —
4. Corretto. Emendato. tare, Narrazione. [Lat. narratio. In celi,
comoda. RACCONPERMANTE. Rac-con-fer -món- gali, etmittoa ha il doppio senso di Nu-
R ACCOMPAGNARE. Rac-com-pa-$nà-re. te. Pari, di Raccoofermare. V. e di* Ri- merazione e di Narrazione.] 2. La cosa —
Alt. eemp. Accompagnare uno che si è confermante. raccontata, Novella, Storia, Caso. Fatto,
già accompagnato. [Lat. cernitori, de- RAOCONFERMARE. Rac-con- fer-mà-r$. Avvenimento, Successo ce. 3. Far rac- —
ducere.)— 2. Riunire. Alt. comp. V. e di’ /{ieonfennare. conto, un racconto, vaie Raccontare.
RACCOMPAGNATO. Rac com-pa-gnà io. RACCONFERMATO. Rac-con-fer-mà-to. RACCONTO. Add. m.sioc. di Raccontato.
Add. m. da R accompagnare. Add. m. da Raccoofermare. V. e di’ Narrato, Contato. —
2. Mentovato , No-
RACCOMUNAGIONE. Rac-eo-muno-jiiJ- Riconfermato. minato. —3. Annoverato.
ne. Sf. V. A. Il raecomnnarc. RACCON FORTANTE. Rac-con-for-tàn-te. RACCOPIARE. Rac-co pi-à-re Alt. V. e
RACCOMUNARE. Rac-co-mu -nà-rt.AU. Part. di Baccoofortare. V. c di’ .Ricon- di’Ricopiare.
comp Tornare a far comune quello fortante. I
i
RACC0PP1ARB. Rac-copiià+e. Att.
24
— .

»ac R4C RAG


comp. Di ouovo accoppiare, Rsccoixare, sto: ed io sr. qae»t propioqoum esse. ]
dorsale; ma fu osato a significare la
Combinare, Unire io sterne. (Lat. tieruni —2 Accostare acmp- (cernente. Colica sitoroina o metanica , ed ogni
componete, copulare.] RACCOSTATO. /?ac-eo-*là-fo. Add. m. malattia consistente io dolori violeoli
RACCORCANTE. Rac-cor-eànt». Add- da Raccostare. Ravvicinalo, Riaccosta- oel basso ventre, nei lombi e nel dorso.
com. V. A. Declinato , e dicesi del soie to, ed anche semplicemente Accostato. Dell'idea che tali dolori ahbiano origine
• ponente. RACCOZZA MENTO. Rac-eox-xa-min-to. dai nervi della midolla spinate. [Lat.
RACCORCI AMENTO. /fac-eor-ela-roén-lo. Sm. Accozzamento semplicemente ed , rhackiolgia. Da rhaeht* spina dorsale,
Sm. Il raccorciare; Abbreviamento, soche Nuovo accozzamento, Riaccozia- e algo» dolore.]
Accorciamento. fLat. deersmrnlttm.) mento. |Lat. congregatio , cumulolio.] RACIIIALGITB. Ra-chi-al-g\-te. Sf. V.
RACCORCIARE Rac-cor-eià-re. Alt. RACCOZZANTE. Psrt. G. Med. Infiammazione delia midolla
Far più Lo
stesso che Aecorlare e
corto. di Raccozzare. Che raccozza. Lo stesso spinale. [Lal.rAachtaigitù.Y.reiim. di
Accorciare. [Lat. imminuer e, decurtare.] che Accollante. Rachialgia.]
— 1. Far più breve Abbreviare. 3. — RACCOZZARE. Rac-cot-zà-re. Att. Met- RACHIALGITIDE. JJachi-al-jl-ti-de.Sf.
E n. pass. —,
4. E scora la particella. tere insieme più cose Accozzare ; ed V. G. Med. Lo stesso che Racbislgite.
Diminuirsi, Scemarsi- anche Risccozzsre. [Lat. colera.)
;

2. — [Lat. rhachialgilit.)
RACCORCIATO. Rac cor-eià-to. Add. m. E parlando di eserciti , vsle Ridurre RACHIDE. Ra-chi de.Sf V.G.Bot. Nome
da Raccorciare. Fatto più corto, Accor- insieme le varie parti d’un esercito che dato da* botanici a divene parli della
ciato, Raccorcio. [Lat. decurtato*, con- sieno state per alcun tempo separate; o pianto: i. al picciuolo delle foglie com-
trarila.} —
3. Abbreviato. anche semplicemente Accozzarle. 8. — aliasse o peduocolo principia
(roste; 2.
RACCORCIO. Rac-cór-cio. Add. m.sioc. Detto di Due eserciti che incoolraosi delle spiche e de’grappoli; 3. al pedun-
di Raccorciato. [Lat. brevi».]
RACCORDAMENTO. Raorur-da mtn-lo.
insieme a battaglia
nirsi. —8. Rappacificarsi.

4. N. pass. Riu-

0. Ricon-
colo primario della pannocchia delle
palme 4. ai picciuolo generale dello
;

Sm. V. A. V. e di’ Ricardaenento , Ri- giungersi, dello de’ eoo j ugi ehe hao froodi delle felci , che Necker chiama
cordo. [Llt. mmumoiium.] fatto divorzio. —
7. Proverb. E‘ noo Peridroma; 3. alla costola, ossia nerva-
RACCORDARE. Rac-cor-dà-re. Alt. co. raccozzerebbe tre pallottole in un baci- tura primaria che ricorre luogo il metto
pass. comp. sioc. di Riaccordare. Ac- no: dicesi per dimostrare una estrema della foglia. [Lat. rhachii. Da ràuchi*
cordarceli onoro. Pacificare, Accordare. dappocaggine in chicchessia. spina dorsale.] — 2. Aoat. Nome greco
(Lat. reeoneiliore.] RACCOZZATO. iJoc-coz-zd-fo. Add. ra. della colonna vertebrale ospinn dorsale.
RACCORDARE. Att. e n. pass. V. A. V. da Raccozzare. Messo insieme, Riunito. RACHIDEO, Ra-chi-dé-v. Add. m. V.G.
e di’ Ricordare. [Lat. in mmoriam re- (Llt «Njefua.} Aoat. Ch’ è relativo o Che appartiene

,

ducire , memorati , rccordari ] 3. E RACCOZZONB. Rac-cox-xó-ne. Avv.Onl- alla spina del dorso. Altrimenti Verte-
col secondo caso —
8. Sovvenire, ovvero tamcule, Congiuntamente. brale. Di cesi di Canale Fiori , Lega-
,

Orcr.rrere alia memoria. RACCRESCERE. Rac crt-sce-re. Att. a- menti, Nervi, Arterie e Vene.(Lat. rha-
RACCORDATONE. Rac-cor-da-xió-ne. nocn. comp. Lo stesso che Riaccreecere. chideut. Da rhachii spina dorsale.)
Sf. V. A. V. e di' Ricordat one. (Lai. [Lat. iterunv OMffere.] RACI1IDICO. Rachi-di-co. Add. m. V.
rerordotio.] R ACCRESCI MENTO. /?oe-era-ici-m<n-to. G. Aoat. Lo stesso che Rachideo.
R.UXOHDEYOLE .Rac-ror-dc-vo le Add. Sm. Il rsccrcsccre, e la Cosa rate rese iu- RACHIFLOGOSI. Ra-chi-flò-go-ei. Sf. V.
com. V. e di’ Ricordevole. ta. [Lat. augmentum ] G. Med. lofiBmmazione delle midolla
RACCORGERE. Rac-cór -ge-re. N. pass, R ACCRESCIUTO. Rac-cre-»du-to. Add. o spina dorsale. (Lat. rhuchipMogo*i*.
quasi reduplicativo di Accorgersi. Rav- m. da Rarcreseere. Lo stesso che Riac- Da rhachii spina dorsale, c phlogotit
vedrai del Tallo , Riconoscer l' errore. cres'-iuto. [Lai. atte tu», adauetut.] Infiammazione.)
(Lai. errorim cognoiecre.] RACCRESPARE. /iae-crs-apd-re.N.pass. RACH (OPIMA. Raschi ò -fi-ma. Sm. V.
RACCORRB Rac-cór-re. Alt. aoom. V. e di’ Rineretpar». G. Cbir. Tumore alla spina dorsale.
sinc. di Raccogliere.— 3. Radunare. RACCRESPATO. Rac-ere-tpà-to. Add. (Lat. rhachiophyma. Da rhachi* spini
3. Far convenire, Riunire. 4. Dìcesi — m. da Raecrespsre. V. e di' Rmcre- dorsale, e phyma tumore.]
Raccòrrò il numero , il sommato o sl- spato. RACIIlOPARALISl. /?«-cAt-o pa-rà-li-ti.
mili e 'ale Sommare. — 8. Dicesi Rac- R ACCULARE. Rac-cu-là-r». N. ass. V. Sf. V. G. Med. Paralisi della spina dor-
corre il piede e vale Rifuggirsi , Rico- bassa e A. V. e di'/fr'ncvlare. sale. ILit. rhachioparalytit. D i rhachii
verarsi— 6. Dicesi Rtccorre gli spiriti RACCCLATO. Rac-co-là-to. Add. m. da spina dorsale, e paraliiyt paralisi.]
e vale Riaversi, Ritornare In forte. — Raccutare. V. e di’ Rnculato. RACHIOPLEGìa. Ra-chi-o-ple-gì-a. Sf.
7. DI cesi Raccurre la mente e vale Ri- RACCDSARE. Rac-cu-»à-r§. Alt. cemp. V.G. Med. Paralisi de' nervi spinali.
trarla dalle distrazioni , Fermarla at- Di nuovo accusare. (Lai. iterum accu- [Lat. rachioplegia. Da rhachii spina
rentameotc in qualche cosa. 8. Dicesi — sare. | dorsale, c piege colpo J
Raccòrrò le piume e vale Fermar il vo- RACCUSATO. Rao-cu-ià lo. Add. m. da RACHIOR REUMA, /fa-cbi-or-ré-tz-tna.
lo . Cessar di volere. —
9. Dicesi Rac- Raecusare. Sm. V. G. Med. Dolori reumatici nella
corre le vele, e vsle Ammainarle. IO. — R ACE. Sf. V. A. V. e di’ Ragia. spina dorsale. [Lat. rAacMorr/ieuma.

E Hg. Far fine. li. N. ass. nel sign. RACEMIFERO. Ra -eterni- fe-ro. Add.m. Da rhachii spina dorsale , e rhevma
di Raccogliere ,2- 2. —
13. Sommare. V. L. Che porto racimoli. [Lat. uno* reuma.)
— 13. E n. pass. Regimarsi, Riunirsi. feretti.) RACH IOTOMO. Ra-chi-ò-to-mo. Sm. V.
— 14. Dedurre , Inferire. 15. È nei — RACEMO. 7Ia-cè-mo. Sm. V. L- Grappolo G. Chlr. Strumento che serve alla se-
senso grammaticale. V. /(accogliere d’ uvs; altrimenti Racimolo. [Lat. ra- zione ed esplorazione della cavità dor-
fi. 41. cemua. Raeemui, secondo alcuni, vien sale. [Lat. rharhictoiwo*. Di rhachis
R ACCuRTARE. Rac-cor-tà-re. Alt. Far da rhax, rhagoi che ìu gr. vai acino. spina dorsale, e tome taglio.)
-piti corto. Lo stesso che Accoriate e Secondo altri , viro da ramus.] 2. E — RACHISAGRA. J?a-chi-*a-gra. Sf. V.G.
Raccorciare. (Lat decurtare.] par sìmil. Med. Dolore gottoso che si ft sentire
RACCORTATO. Raocor -tà-to. Add. m. RACEMOSO. Ra-ce-móio. Add. m. Y. lungo la spina dei dorso. [Lai. rhachi-
da Raccortare. Lo sleseo che AccorUto, L. Che ha raremi. 'Lat. racemotut ra - xagra. Da ràuchi* spina dorsale, e agra

,

e Raccorcialo. cemotuJ.] 2. Detto di Fiore Quello : presa.)— 2. Boi. Malattia che stucca
RACCOSCIARE. Rac-co-icià-re. N. pass. eh' è portolo da quella specie d'infiore- le midolla delle piante.
Lo stesso che Acconciare. (Lei. coxcn - scenza ehe chiamasi Grappolo. RACHITICO. Ra-cM-ti-co. Add. e sm.
dice * deflettere.] RACESB. Ra-ce-te. Add.esm.Agr. Sorta parlando di persona. V.G. Med. Infer-
RACCOSCIATO. Rac-co icià-to. Add. m. di vino piccante. mo per rachitide , Ch’ è affetto da ra-
da Raccosclare. Lo stesso che Acco- BACUIAGRA. Ra-chi-à-grm. Sf. V. G. chitide, o Ciò che la concerne. [LaLrha-
sciato. Med. Dolore alla eoloooa vertebrale ; chUicui.)
RACCOSTARE. Rac-co- ità -re. Att. • n. alcuni la credono einonimo di Rachial- RACHITIDE. Ra-cM-ti-de. Sf. V.G. Med.
pass. Di nuovo accostare altrimenti ;
gia, o secondo altri dell* Coliea delit- Propriamente Infiammazione della spi-
Riaccostare. (Lat. ruriwm admovere , tori. {Lxi.rhaehialgia. Da ràuchi* spina na dorsale, Racbìfiognsi ; ma comune-
accedere. Raccattare da accollare, poi- dorsale, e agra presa.] mente si dinota con tal nome la malat-
ché io celi. gali, an eoi», o come dice il RACHIALGIA. Ra-ehial-g'+a. Sf. V. G. tia nella quale le ossa
, e
specialmente
Boltel, ocoi ovvero noce vaglioao scco- Med. Propriamente Dolore della spio* la spina dorsale , si rammolliscono, si
Casdihali, Voi. fìl. 28 4
. , ,

BAC BAD n ad
* flint fanno
e si curvano in una maniera V. A. Lo Btessocbe Raeconciliire. V. e eli abbraccia nella minima scanalatura
viziosa malattia cho si manifesta co- |

; di’ Riconciliart. del suo contorno. Queste radance ser-


munemente ne’ fanciulli. (Lat. rhachi-
|

RACOPILO. Ra-cò-pi-lo. Sm. V. G. Bot. vono • farvi passare delle manovre cor-
lis. Da rhachit spinadel dorso. | 2. — \

Grnere di molluschi a cuffia campani- renti, e fanno lo stesso ufficio che le ra-
Bot. Malattia delle piante graminacee , forme, fessa e corno lacerata da un lato, dance di ferro , alte quali si preferisco-
e io i specie del frumento, la quale toglie recentemente stabilito da Pallssot De no perchè sono più leggiere, e lo sfre-
loro il colore e la forma naturale; altri- Beauvats, e che ha per tipo I' hyonum gamento è meno forte pe'cavi che ri
menti Rachisagra. iommtotum di Uedwig. [Loì.rhaco- passano. Detta altrimenti Occhio di bue.
RACHITISMO. Ra-chi-t't-tmo. Sm. Med. piium. Da rtaco* veste lacera e pilo* (Dal led. rad ruota , ed hang attacco
,
e Bot. Lo stesso rhe Rachitide.
,
cappello.] legame.)
RACIMOLARE. Ra-ci-mo -lù-re. Alt.Co- RACOPLACA. /la-cò-pto-ea.Sf.V.G.Bot. RADAZZA. Ra-dàt-xa. Sf. Mario. Specie
glicre i racimoli , Spiecare I racimoli. di scopa fatta
Genere piante crittogame della fami- d'uo fascio di fili di vac-
fLat. raeemoi legere ) —
2. Per metcf.
di
glia de' licheni, stabilito da Frles, che cine corde, che formano uu lungo fioc-
Levare da alcuna cosa qualche piccola comprende la sola specie detta Rhaco- co, o nappa. Serve a raccogliere l'umi-
parte o qualche residuo. —
3. Mettere placa tublilittima, la quale si presenta dità, e ad asciugare i luoghi dove sia
insieme , Adunare , togliendo da varie sotto forma di crosta lacera nascente staU dell'acqua. [Da Radere.]
parti alcun poco; e però ditesi nel lin-
sulle fog) ledei theobroma it/Ivertre.[L»t. RADAZZARE. Ra-daz-sà-ro. All. Mario.
guaggio militare del Raccogliere gli rhacoplaca. Da rhacot panno lacero , e Nettare la nave con la radazza. Altri-
avanzi , rimasugli e d' ogni piccolo
i
pfojr, placo* crosta.] menti Rctazzare.
corpo per farne* poco a poco un grosso- RADDENSARE
RACOSI. Rà-eo-ti. Sf. V.G. Med. Rdte- Rad-din-tà-rt. A It.comp.
RACIMOLATO. /fa-ci-mo-id fo. Add. m. samenio della pelle dello scroto. [LaL Di nuovo far deoso. Condensare. (Lat.
da Racimolare.
Da
RAC MOLATI' R K.Ra-ci-mo-la-tù-ra .Sf. RACQC ATTA
I
rhaeotit. rhacot veste lacera.] lifrwm dentar*.] —
2. E o. pass. Farsi
RE. tfa-cqual-tà-re.N.pass. più denso-
Agr. Tutto ciò che si ricava dalla vlgaa Lo RADDENSATO. Rad-don
stesso che Acquattare. lò to. Add. m.
dopo fatta la vendemmia. RACQUETANTB. Ra-cque-tàn-tt. Pari. da Raddensare-
RACI MOLKTTO-/fa ci-mo-M-to.Sm.dira di Racquetare. Che racqueia. R ADDI A. Rad-di -a. Sf. V. G. Bot. Ge-
di Racimolo. (Lat. racemo* pori-m.) R ACQUETARE. Ra-cquc-tà-rt. All. e n. nere di piante della ouova famiglia del-
RACIMOLO. Ra-ci-mo lo. Sai. V. L.Grap-
i»>. Porre io calma le ereziacce, e della pentaodrla mooogi-
, Sedare , Quietare ;
olo d’ uva , e si dice più propriamente
altrimenti Racchetare. [ Lat. ndart nia di Liuoeo, stabilito da Martius; si
S i quelli che rimangono dopo la vem- compttccre.] —
2. E n. pass. distingue per molli rami semplici e ver-
drmtnia [Lat. racemi**.] 2. Fig. Re- — R ACQUETATO. Ra-cquo»tà-to. Add. m. gati. [Lai. rhabdia. Dj rhabdot verga.]
siduo. (Lat. rsriduum.]
RAC1MOLUZZO. Ra-ci-mo-lUi-io. Sm.
da Racquetare. Sedato , Calmato. [Lat. — 2. Altro genere di piante dal Lean-
ttdaiut, componiti*.]— 2. Cessalo- dri intitolato alla memoria del celebre
dim. di Racimolo. Lo stesso che Raci- RACQUETO. /fa-equiJ-fo. Add. m. line, botanico toscano G. Raddi perito nella
moletto. (Lat. paroum racemo*.]
di Raequetalo. spedizione di Egitto: il quale genere è
RAGIONE. Ra-ció-ne. Sf. V. A. V. ndf RACQUIETANTE. Ra-cquie tàn-fa.Part. stato dallo Spreogei riunito al genere
/Iasione.
di Racquietare. Che racquieta. Lo stes- Too'rit*.
RACK. Sm. Ar. Mes. sinc. di Arack, voce
so che Racquelante. RADDIMANDARE. Rad-di-man-dà re.
indiana che esprime Ogni maniera di
RACQUIETARE. Ra-cgodo-tà-ro. AU. e Alt. comp. V. A. Lo stesso che Raddo-
ma spezialmente l’ac-
liquori spiritosi,
o. Lo stesso che Racquetare. mandare. [Lat. tierum rogato, pe-
qusvitc che si cava dal riso.
RACQUIETATO. Ra-cquie-tà-to. Add. m. lar*-)
RACODIO. Ra-cb-di-o. Sm. V. 6. Bot.
da Racquietare. Lo stesso che Racque- RADDIM ANDATO. Rad di-man-dà-to.
Genere di funghi , della sezione delle
tato. Add. m. da Raddimandare. Lo stesao
mucidioee, stabilito da Pcrsooa a cui , R ACQCIST AGIONE. Ha-rqui-ita-gió-ne. che Raddomandaio.
servi di tipo il byttut cellari* che si , Sf. V. A. V. e di' Réicquisto. RADDI RI ZZAMENTO. Rad-di-rit-xa-
presenta sotto formo d'uo feltro o panno
qua e là sparso di celle o laceralo. [Lai.
R ACQUISTA MENTO. Ra-cqui-tia-min- itanfo.STn.il raddirizzare, Dirizzamene
Sm. Lo stesso rhe Kacquiato.
to. lo. (Lat. directio.]
rhacordium. Da rhacot veste lacera.} R ACQUISTANTE. Aa-efn-dàn-tt. Pari, RADDIRIZZANTE. Raddi-rio-zàn-U.
RACOFORO. Ra-cb-fo-ro. Sm. G. Zoo). di Racquietare. Pari, di Raddiritrare. Che raddirizza.
Genere di rettili ba Icariani proposto BACQUISTARB.
, Ra-cquittà-ro. Alt. e RADDIRIZZARE. /lad-dt-ns-sò-r*. Alt.
da Kuhl per separare dalle rane due
specie dell' isola di Java , cioè il Rha-
n. pass, reduplicatilo di Acquistare. e n. pass. Dinuovo dirizzare. 2. Di- —
R reoperar la cosa perduta o stata tol- rizzare e Mettere in iaquadra. (Lat.
cophorvi Reinuardlid, ed il Rhacopho- ta, Ritornar a possedere , Ricoverare dirigere.] —
3. Per metaf. Riordinare.
ru* muteatut, distiate de duo lobi en- Riavere, Riguadagnare ec. [Lat. recu-
,

— 4.Correggere, Emendare. — 5. Ri-


unci laceri e pendenti ai Iati del loro perare] — 2. Procacciare. — 3. Rag- mettere in ordine. Ravviare. — 6. In-
corpo. [Lat. rhacophorvt. Da rhacot
panno làcero, e ptaro io porto.]
giungere. — 4. E per metaf. coraggiare, Inanimire.
RACQÙISTATO. Ri-cqui-tlàto. Adii. in- R A DDI R IZZATO. flad-di-rix-zà-to. Add.
RACOMA. Rà co-ma. Sf. V. G. Bot. Ge- da Rsequistare. [Lat. recuperatiti .] m. da Raddirizzare. [Lat. directus.ì
nere di piante delia famiglia delle ee-
RàCQUISTATORE. Ra-cqui-tta-tó-re. RADDOBBARE. Rad dob bò re. Att. Ma-
Itstrinee e della tetrtDdria monoginia
, Verb. m. di Racquietare. Che racquieta. rta. Riparare o Racconciare il curpodel
di Linneo stabilito dal medesimo , e
(Lat. reeuperator, rrciptrator.}
,
bastimento, levargli membri e pezzi di
ì

che corrisponde al generi mygiada e , RACQUISTATRICE. /la-cqui-ata-tri-ne, legname e di fateiame che trovane! gua-
croMoperalum degli autori; cosi proba- Verb. f. di Racquietare. Che racqui- sti o viziati, sostituirne di più sani, ri-
bilmente denominale dal disco assai eta. mettere i chiodi e le cavicchie, e calafa-
grande situalo nel fondo del loro fiore RACQUISTAZION’E. /ta-cqui-sfa-zid-n*. tarlo di nuovo dopo che si è raddob-
profondamente lobato e come lacero al Sf. V. A. V. e df Racquieto. (Lat. a - bato.
punto dell'Inserzione degli stami. Adan- cquiiitio iterata.] RADDOBBO. Rad-dòb lo. Sm. Marta. H
soq dà il medesimo nome alla Centau- RACQUIETO. Ra-cquì-tto. Sm. II raequi- raddobbare, Riparazione, Racconcia-
rea amifera di Linneo. (Lat. rhacomo. stare; Recuperaztooe. [Lat. recvptra- mento dello scafo o guscio del basti-
Da rhacot panno lacero.]— 2. Chir. Di-
cesi cosi l’ Avvizzamenlo rugoso d‘ una
*io.| — 2. Fare racquieto, vale Raequi- mento.
stare. RADDOCLOA. Rad-dodb*. Sf. V.G.
parte p. e. dello scroto. [ Da ratta* RADAMENTE. Ra-da-mén^to. Àvv. Di
:
Bot. Genere di piatite della famiglia
ruga.] rado. Rade rolla. (Lat. raro.] 2. E — delle grifuioer, e della triandria digi-
RACOMITRA. Ra-comì-tra.
Boi. Geoere di pia aie criUog«rno, della
Sf. V. G. nel senso fisico. —
3. Negl igea lem co te. nia di Linneo, stabilita da Palissot De
(Lai. icgniter, negligenter.] Bcauvais per collocarvi i eynoiumajmo-
famiglia de' maschi: sono cosi denomi- RADANCIA. Ra-dàn-cia. Sf. Mario. È noitachyot , virgatut e doviigontit i
nate per la loro calittra o cu fila a foggia no anello di legno, il cui bordo esterio- quali si presentano sotto forma di ver-
di una mitra lacera. [Lat- rhacomitra. re è scavato a canale. Si mette io diver- ga di no bel verde.
Da rhacot panno lacero, e mitra mitra.] si punti delle manovre di una nave, ai BADDODI. Ràd-da-di. Add. e sm. pi. V.
RACONCILIARE. Ra-con-ci-lià-re Att. .
quali ai allaccia con ano stroppo , ebe G. Filol. Attori da Eusiazio delti anche
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, » 2 »

BAD BAD RAD


Rapsodi e Raddocbi, i quali sa I teatri che nell' armonia si fa d uo medesimo RADDOTTO. Add. m. da Raddurrc. V. a
della Grecia cantavano lenendo nelle soono in due voci 'MTereoti. di' flidofro.
mani una verga di lauro. iLat. rhabdo- R ADDOPPI ANTE. fladdop-niàn-fe.Part. RADDRIZZAMENTO. Rad-drix-sa-mtn-
di. Da rhobdoa verga, e oda canto.] di Raddoppiare. Che raddoppia. — to.Sm. sioc. di Raddiriziamenio. —2.
RADDOFORI. Rod-do-fòri. Add. e sm. Bui. Sonno raddoppiarne: Quella aperie Mario. Goniooa di raddrizzamento: Go-
pi. V. G. Fllol. Aggiunto de' direttori di sonno o raddoppiamento delle foglio- mooa o Gherlino attaccato sotto una
da' solenni spettacoli do’ Greci , perchè line opposte delle foglie pennata , che nave che si abbatta in carena, per aja -
portavano in roano una verga per segno innalzano proprii loro picciuoli di mo-
i tare a raddrizzarla e a rimatteria nella
della loro autorità; ed In Roma delit- do che esse si avvicinano e si accostano tua situazione naturale , dopo l'ope-
tori, che ornati di fasci di verghe pre- perfettamente con la toro pagine supe- razione del eareuamculo o del rad-
cedevano Consoli. (Lat. rhaddophori.
i
riori a guisa delle pagine di un libro. dobbo.
Da rhabdo» verga, e phero lo porto.] RADDOPPIARE, flod-dop-pià-ra. Alt. R ADDRIZZ ANTE. Rad-drix-xàn-tc. Pari',
RADDOIDE. Rad-diti d». Sf. V. G. Aoat. Crescere al doppio; altrimenti Duplica- di Raddrizzare. Che raddrizza. Lo stes-
Lo stesso che Rabdokle. (Lai, rhoWoi- re, Addoppiare. [Lat. duplicare, perni- so che Raddirizzante. 2. Bat. Sonno —
de». Da rhabdo» verga , e t dot somi- mire.) —2.
Dicesi Raddoppiare in tre raddrizzante lo stesso che Sonno rad-
glianza.] doppi e vale Triplicare. 3. Cangino- — ,

doppiarne. V. Raddoppiatile § 2 .
R ADDOLCARE. Rad-dol-cà-re. N. nss. e pere insieme due cose simili, Unirle, RADDRIZZARE. Rad-dri:sà-re. Alt.
pass. Render dolce , e propriamente si Accoppiarle. 4. Tornar di nuovo a — sine. di Raddirizzare. —2. E per metaf.
dice del temporale quando l’aria ,
di dire. Replicare, Ripetere. 5. Au- — Riordinare. —
3. Proverb. Raddrizzar
,

fredda e cruda, diviene placida e beni-
gna. Lo aiesso che Raddolcire, Addol-

3. Alt. per metaf.
mentare di dose. 6. Accrescere.— 7. N.
asa., e nelsigo. del g. 4

8. E n. pass.
9. Detto d* Argomenti , Prove, Op-
— le
bile.
RADDRIZZATO.
gambe ai cani, vale Tentar l'impossi-

Rad-drii-sà-to. Add.
care , Addolcire.
Addolcire, Mitigare. [Ut. edulcoro, posizioni ec. vale Aggiungente , Pro- m. da Raddrizzare, sinc. di Raddrizza-
molitrc-) — 3. E n. pass. durne altri. —
10. Mus. Raddoppiare to. — 2.
Bot. Stelo raddrizzato: quello
R ADDOLCATO, itad-dol-cò-fo. Add. m. le parti: Cosi dicesi il Moltiplicare le che si rialza dopo di essere stato curvo
da Raddobbare. copie di uba parte. 11. Miiit. Ad- — al suo nascere. —
3. Foglie raddrizza-
RADDOLCIARE. flad-dol-età re. A IL V. doppiare, e dicesi delle file, del passo, le , cosi chiamatisi le foglioline della
A. V. e di’ Raddolcire e Addolcire. delie sentinelle, delle gaardle ec. V. piante soggette al souoo raddrizzarne.
RADDOLCÌ MENTO. flad-daI-ci-md»*fo. •Sentinella. —
12. Maria. Mettere in RADDUCERE. Rad-dU-ce-r«. AU. aooro.
Sm. raddolcire. Addolcimento; e Gg.
Il mezzo tra le preprie le navi nemiche, comp. V. e di' Ridurre.
Mitigamento, Lenimento; dicesi del e passare da nn lato all'altro di esee, R ADDUCUI. Rad-du-chù Add. e sto. pi,

ehilo, del sangue, della linfa, del sugo per metterle fra due fuochi. 13. Di- — Filol. Lo
che stesso Raddodi. (La*, rad -

nerveo a di ogni altra maniera di sugo. cesi Raddoppiare una nave e vale Ve- duchi. Da rhabdo verga, ed echo io ho,
Lo stesso che Addolcimento. iLat. edul- stirla, Foderarla con tavole. 14 . Ve* — io tengo.l

corò.] ter. Andar di raddoppio. Far l'opera- RADDCCITORE. Rad-du-ci-tA-r». Verb.


RADDOLCIRE. J?od-dol-cLr«. All. Far zioo del raddoppio. Sorta di moto dai m. di Raddncere. V. a di* fliduei-
divenir dolce, e Gg. Mitigare. (Lst.mol- cavalli. tore.
lire, mitigare, lenire.]— 2. Dulcilicare, RADDOPPIATAMELE. Rad-dop-pia-ta- RADDCCITRICE. Rad-du ri-tri-re.Veth.
Altotire, Lenire, LeniGcare, Rattempe- mén-te. Avv.Con raddoppiamento. [Lai. f.di Raddncere. Che radduce. Lo stesso
rare: a dicesi del sangue, del chilo, del- duplici ter.] che Riducitrice.
la linfa ee. —
3. E n. aas. Farsi piace- RADDOPPIATO. Rad-dop-pià-to. Add. RADDUPLICAZIONE. Rad^u-pU aa-xió-
vole. mite, temperato. 4. E n. pass. — m. da Raddoppiare. Reduplicazione.
(Lai. duplicata».] ne. Sf. V. e di’

RADDOLCITO. Rad-dol-ci-to. Add. ro. — 2. E detto di Tassa. —


3. E detto RADDURRE.
Rad-dùr-re. Alt. anom.
da Raddolcire. Lo stesso che Addol- di Tela, —
4. Boi. Fonazione raddop- eomp. Lo stesso che Ricondurre, Ri-
cito. piata: lo atasso che Foglia condnpli- durre e diceai cosi nel Senso proprio co-
RÀDDOLICÀTO. Rad-do-O-tà-to. Add. cata. —
3. Mus. Agg. d’intervallo: di- ma nel Rg. I

m V. contadinesca. Lo stesso che Rai- comi Semplici gl'intervalli rhe trovati- RADENTE. fla dèn-Jf. Pari, di Radere.
.

dolcato. si ne’ limiti dell'ottava: Raddoppiati. Che rade, Rasente. — 2. Miiit. Dicesi
RADDO LOGIA. Rad- do- Io- g\-a.Sf. Ma t. Triplicali, ec. quelli che oltrepassano di Diresa. Fuoco. Linaa ec.
Metodo ritrovato dal celebre barone Ne- nna. due o pib ottave. RADERE, flà de-re. AU. e n. pass. anom.
per Scozzese, inventore de’ logaritmi RADDOPPIATURA. Rad-dop-pia-th ra. Nettare ,
Raschiare , Levar via. [Lat.
purgare Il lai. rado, va*», ra-
onde per mezzo di due ver ghette sa coi Sf. Doppiamene, Piegatore delle mem- ,
polire.
sono scritti numeri semplici si posso-
i brane o di altre simili parti. <um è dalVebr. ratzatx percuotere una
no eseguire tolte le operazioni aritmeti- RADDOPPI AZI ONE. cosa eoo un'altra strofinare. Io gr.
Raddop-pia-t iò- ,

che. ]Lat. rhobdologia. Da rhabdo» ver- ne. Sf. Radduplieexiooe, Raddoppia- rhasto percuoto Insieme , rompo. I
ga, e lo$o» diacorso.] mento. Bratl. hanno ratous In senso di reso,
RADDOMACUIA. Rad e secondo il Bullel, rata per radere
:
do-ma-chì-a. sr. RADDOPPIO. Rad-dàp-pio. Sm. Raddop-
V. G. Hot. Cosi è chiamato da Thuo- piamento ,
Doppio. —2. Velar. Sorta Ma non trovasi qnest’ullima voce io al-
berg V Ortoarrjm» integri foliut di Lin- di moto particolare del cavallo, eno*!- tri dizionari!. In gali, egrath
scortec- -
neo, desunto dall'uso che ne fanno I ciare. In illir. retati Ugliare. Altre
Selvaggi ne' loro combattimenti. (Lat.
stenle io innovare alternativamente am-
bidue i piè dinanzi insieme, o ambidue etimo!, dà il LUUaton. ] 2. Scao- —
rhahdomochia. Da rhabdo» verga, e ma- piè di dietro Insieme. rclUre raschiando. [Lat. delere.] 3. —
che pugna.]
\ i

RADDORMENTARE. Rad-dor-mm tà- Più largamente Togliere, Levare. 4. —


RADDOMANDARE. Rad-do-man-dó-re. re. Att.comp.Di nuovo addormentare. E per metaf —3. Tagliare, Mozzare.
Alt. coni. Lo stesso che Ridomandare. (Lat. toporar ,
i rerum ridormitene.] — 0. Detto della Barba: Rader la bar-
{Lai. ffarmi patere.] —
2. Chiedere co- —
2. E n. pass. Ripigliare il soono. ba, o Radersi semplicemente, vale Le-
rasojo. [Lai.
sa che sia stata tua. (Lat. repoecere.]— RADDORMENTATO./fad-dor-men-fà-fo. vare il palo dal viso col

3. E n. pass. Add. m.di Raddormentare. radere, novare.]— 7. Andar rasente ,


RADDOM ANDATO. Rad-do- mon dò io. RADDOSSANTE. Rad-dot -eàn-te. Part. Rasentare. [Lat. rader#.] 8- Radere —
Add. m. da Raddomaodare. Lo stesso di Raddossare. Che raddossa. la terra, dicasi degli uccelli che volano
eba Ridomandato. RADDOSSARE. /lad-doi-fà-rs.Àtt.Porre poco discosto da quella; c fig. dicesi
RADDOMANZIA. Rad-do-man-ii -a. Sf. di poeta mancante di fantasia.— 9. E
addosso, Caricare, Addossare, ed anche
V. G. Filol. Lo stesso che Rabdo- Riaddos-are. (Lat. tmponere.j per simil. ai dice da'projeUill che scor-
manzia. RADDOSSATO. Rad doB-sà-to. Add. m. rono con rapidità lungo un piano, o
RADDOPPIAMENTO. Rad-dop pia mèri- da Raddossare. sopra esso p<aoo, nella maggior vici-
Sm. raddoppiare. Lo stesso che RADDOTTO. nanza possibile senta toccarlo mai; An-
to.
Addoppiamento
Il

,
Addoppiala. [Lat.
Rad-dót-to. Sm. Luogo do-
ve gli uomini ai adunano insieme per dar rasente, Raseotar», Strisciare.

eoncfirplieorò.] —
Ornamento
2. Rett. trattenersi. Meglio Ridotto. —3. Adu- 10. Strisciare sopra checchessia caden-
rrttorlco. detto eoo greca voce Anadi- nanza di persone. (Lat. coefuz, conven- do a basso. —
41. Parlando di misure.
ploai. —
3. Mas. liso eontemporsneo ficuium.] Radere diciamo anche il Levar via eel-
27
. , , J,

RAD RAD RAD


la colmo
risiera dallo stajo il che so- Cbe derivi dalla radke ;
e dieesl pro- mori in quella parta. Usasi In caso di
pravvanza dalla misura. 12. N. ass. — priamente de’ bulbi, de’ fiori, della fo- epizoozia ed anrhe di peripaenmonia.
ori primo sigo. —
13. Tagliare; e non glie c ha escono immediatamente dalle RADICA ZIONB f?a-<f»-ca-*id-f>e Sf. Bot.

. .

che del rasojo, per simil. al dice an- radici. [Lai. radicato.] 2- Onde per U radicare ; L’ abbarbicarsi delle pian-
che d'Arrne taglientissima. 11. Ma- — .meuf. Dlce-I di Ciò ch’è radice base , te ; La disposizione eia natura della
rio. Toglier via da no bastimento ciò od origioe di checchessia ; Principale , radice. [Lat. radicala.)
che tiene su le sue aliene ed opere espilale. [Lat. capitali*.] — 3. Fisiol. RADICO! IELLA. Ra-dio-eKiil-la£t.Bo\.
morte. —
15. Dicesi Radere il veoto Umido radicale Fluido ipotetico am-
: Nome volgare di varie piante le quali ,

quando ai solca a sei quarti di vento messo per molto tempo da' fisiologi, che mentre sono tenere ed accestite ai man.
vicino al rombo ore spira. lo consideravano come il principio della giano in insalata. Da' botanici sono an-
RADESIGE. Ra-de-tì-ge. Sm. Med. Ma- vita; ed al ano esaurimento attribuiva- noverate nella classe de’ Jeracii. — 2.
Nord, e mas-
lattia propria de'cliroi del no la morie. —
4. Mal. Attenente a ra- Chiamasi Radicrblcila salvatici quella
sime di quello delia Norvegia: pare che dice; Di radice; Quantità che ha forma pianta cbe ha gli tuli sottili , ramosi;
rassomigli alla elefantiasi, ed ha origine di radice di noa patema ed in questo le foglie pelose; le redicali runcinalo-
oe’ tempi freddi umidi e nebbiosi : I
, si n. ai usa anche in Torta di sm. 5.
;
— lirate , le cauloe lanceolate , intere ; i

sintomi oe sono assai terribili, né il Grani. Voci radicali: sono le primitive fiori piccoli, gialli, terminanti. Fiorisce
medico può allenarli gran Tatto. È uoa donde vengono la derivate. — 0. Med. oe! Loglio , ed è comune ella campa-
varietà della cosi della Sifilide, ma mol- Trattamento radicale: Quello che consi- gna. f Lat. rhagadiolu» HtlluUn Lin.
to più si avvicina alla pellagra, e più ste nel Tassa lire il male nel suo stesso Così detta per trasposizion di lettere da
ragionevolmente può tenersi per uoa principio, anzi che limitarsi a combat- rhagadiolut e questo da! gr. rhagat ,

specie di lebbra. terne i sintomi. —


7. Chim. Io Tona di . rkagadoi rottura, solco poiché le sue:

RADETTO. Ra-dél-lo. Add. m. dim. di sm. Nome dato impropriamente alle So- foglie sono einuoae o solcate.]
Rado. stanzesemplici che formaoo un acido RADICCHIELLO. Ra-dic-chiil lo. Sta.
RADEZZA. Ra-ditto, Sf. ast. di Rado; combinandosi coll'oesigeno o con tuU Bot. Chiamasi volgarmente Radicchiel-
contrario di Densità o Spessezza; altri- t'aliro corpo semplice. lo selvatico te Lampsana.
menti Rarità. [Lei. rarità» .] 2. Uoa — RADICALMBHTB.Ra-di-cal-mén-fe.Arr. RADICCHIO. Ra dìc-chio. Sm. Bot. Lo
certa intermisaion di tempo. Poca fre- Colle radice Per mezzo de. la radice, si «vi che Cicoria. ( La*,
ctchorium in-
quenze. [Lai. paudloi, in frequentia, ra- r Lai.
,

radicaliter. —
2. Per metaf.
)
thybui Lin Dal
. gr. rhadix , rhadico»
rità».] Pr loci palme ale. Originai mente. [Lai. aò ramo : perchè i soci fusti , come dice
RADIALE. Ra-di-à-le. Add. com. Cbe origine.) Lemrrv, son folli di rimi.l
attiene a raggi, o deriva da raggi, Pie- RADICAMÉNTO. Ra-di-ca-mèn-to. Sm. RADICE'. Ra di ce. Sf. Bot. L'infima par-
no di raggi. [Lai. radto*u*.] 2.Aoat. — Bot. Il principio delle piante quando te d’un vegetale, che d’ordinario è im-
Aggiunto delle parti che appartengono cominciano a germinare. 2. E flg. Il — mersa o
e nascosta nella terra in uo al-
al radio, o raggio. —
3. Onde Arteria primo fondamento o stabilimento di al- tro corpo, d’ onde succhia 11 ano nutri-
radiale, il Ramo della brachiale cbe si cool cosa. mento. Le radici talora si profondino
e&trnde io fi no alla palma della mano ; RADICANTE. Ra-di-càn te. Boi. Part. di verticalmente ed ori zi «oulmeote nella
Margine radialedeil'soiibrsccio, quello Radicare nulo in forza di add. com.
,
terra, talora nuotano nell' acqua senza
1.
che goarda il radio; Nervo radiale , (1 Cbe radica. Che abbarbica. Dicesi pro- aderire al terreno ; ovvero ai attaccano
più voluminoso di tutti quelli che pro- priamente di Foglia che, essendo prov- ad altre piante o a corpi durissimi ec.;
cedono dal plesso brachiale; Regione ra- veduta di radici, si attacca alla terra o talora soltanto uoa parte di esse è get-
diale, quella che corrisponde al radio: sopra altri corpi ;-e di Fusto , se si at- tata nella terra, ed il rimanerne esposto
Vene radiali, le due vene cbe accora pa- tacca per mezzo di radici laterali o sul- all' aria. La radice è composta di epi-
gnano l'anuria radiale in tutte le sue la terra o sulla superficie de' corpi col dermide o cuticola , che iu alcune spe-
divisioni e suddivisioni; Muscoli radia- quali trovasi io cooutlo. cie è più o meno levigata ; sotto a que-
li, itre muscoli dell'anlibracco , che RADICARE. Ra-di-eà-re. N. ass. e pass. sta, la corteccia, iodi gli strati legnosi,
pigliaao più particolarmente i nomi di Appigliarsi alla terra colle radici, il che io coi stanno 1 vasi proprii e linfatici
Luogo esterno, o Primo radiale esterno, •i dice anche Abbarbicare e Appiccarsi, le trachee ed il parnicbima: finalmente
o Radiale grande o maggiore ; Radiale ed è proprio delle piante e dcll'erbc ; la midolla. Il colore delle radici è assai
breve esterno o Secondo radiale esterno, ma si dice anche di qualsivoglia cosa vario, cioè bianco, rosso, giallo , bruno
o Radiale piccolo o minore; Radiale in- infissa in altra, come i denti, e simili. e quasi nero. Si distinguono io esse il
terno o anteriore o palmare maggiore. [Lat. radicar » , radica tmittere, radice» Collare o colletto, cb'è la parte supcrio-
— 4. Geom. Corvè radiali: 'incile le agire.] —
2. Per metaf. Internarsi, re, quasi il limite tra la radice e il tron-
cui ordinate vanno come tanti raggi a Profondarsi. —
3. Radicarsi, parlando co; la parte media piu o meoo distinta
riunirsi in un sul punto.— 3. Filol. Co- di persona, talora vale fig. Aver prole , e voluminota , cbe d:cesi Corpo ; e la
rona radiale o radiata: Quella che datasi poderi , casa ec.,

4. Alt. anche per parte inferiore, d'ordinario allungata e
dgl' Impendori romani quando erano metaf. —5. Aver radice o Esser pro- divisa che nomasi Barbe o Radutane o
deificati. dotto da uoa cosa. Capigliatura , cbe con lo sue estremità
RADIANTE. Ra-di-àn-te. Part. di Radia- RADICATA. Ra-di-cà-ta. Sf. Mario. Ra- o spago ioli assorbe i succhi che occor-
re. V. L. Che radia; ed è aggiunto dei dicate di corsia chiamensi Que'lavoloni rono alla pianta. I botanici distinguono
corpi luminosi che tramandano raggi grossi dentati cbe stanno sotto il pnoo generalmente le radici in tre specie:
n Stesso che Raggiante. [Lai. radiarti.) della corsia , e vanno dalla poppa alla Bulbose, Tuberose , Fibrose. ( Lai. ra-
RADENTISSIMO. Radtan-lis-ei-m». prua nelle galee. dix. Radix, secondo il Vossio e più al-
Add. m. superi, di Radiarne. RADICATISSIMO. Ra-di-ca t'u-ti-mo. tri, vien dal gr. rhadix, rhadico» ramo.
RADIARE. Ra-fli-a-re. Ali. V. L. Lo Add. m. superi, di Radicato. In tbr. radad stender sotto, sottoporre:
(.tesso che Raggiare. [Lai. radiare .] — RADICATIVI). Ra-di-ca-H-vo. Add. m. Io dao. roed, in isved.rof, in ingl. ro«t
2. E n. ass. Med. Aggiunto di quel metodo di cura, radice. In illir.rodaàoa.rolàva, erette
RADI a RII. ifo-di-à-ri-i. Add. e sm. pi. di quel medicamento che risaoa da una rafano. ] —
2. Per metaf. Cagione. 0-
v. L.Zool. Nome d'una classe d'animali malattia senza lasciarne la minima rigine. Principio. [Lai. radia;.] 3. E —
o vermi marini cbe sembrano circondati traccia, cbe la guarisce radicalmente. parlando di persona, talora vale Stipi-
da raggi. (Lat. radiarli.) RADICATO. Ra-di-cà-lo. Add. m. da te, Progenitore, la persona prima e co-
RADIATO. Ra-di à-io. Add. m. da Ra- Radicare. Profondato colla radice. [Lat. mune, onde discendono le altre; talora
diare. Illuminato. (Lai. radiati!*.) defixu», infixufi ) —
2. Infisso, Confic- vale Genitore. —
4. Per simil. del pri-
RADIAZIONE. Ra-da-ti-ó-ne. Sf. Fif. cato; e fig Invecchialo. 3. Parlando — mo sign. dicesi anche fig. Radice dei
Trasmissione di raggi. ;Lat. radia- di deotl , Impiantato , Incassato. 4. = monti ec. —
5. Andare alla radice di
tili. | Per metaf. Invecchiato, o simile. •Icuoa cosa, Ug., vale Risalire all’ ori-
RADICA. Rii di-ca. ST. Radicete più prò- RADICATILA. Ra-di-ca tù-ra. Sf. Ve- gioe. —6. Avere buona radice al vo-
priamcuie Radicetta. —
2. Ar. Mes. Fi- trr. Il roeilere al petto del cavallo od lere; poeticamente e teologicamente di-
bre o Costole delie Toglie di tabacco ma- alla giogaja del bue uo pezzo di radice cesi di chi è in grazia di Dio, di chi ha
cinate e ridotte in pulvere. dell’elleboro o simile, collo scopo di ot- la grazia santificante. —
7. Dare alla
RADICALE. Ra-di cù-ie. Add. com. Bui. tenere un gonfiamento, no afflusso d'u- radice, fig., vale Levare ogni occasione
,. } -
. » —

RAD RAD RAD


di proseguire alcun oegozio. 8. Par — nazione de’ semi , e che poi diviene la Genere di conchiglie che si trovano nel-
radice, tale Radicare. *— 9. Gettare le vera radice della pianta; più latinamen- lo stato fossile, o pietrificate colla su-
radici, vale Stenderle nella terra.— 10. te Ridicola. (Lai. radicula.] 2. Sot- — perficie segoau da strie longitudinali
Metter radice, vale Radicare. 11. E — to questo nome specialmente si cono- raggianti. C irrisponde al genere Sphac-
Mettere la «cure alla radice, Bg., vale sce una Pianta che ba gli steli alti cir- ruiUhet, [ Lat. rkadiolithu ». Dai lat.
Toglier! la causa principale, Troncare ca un braccio, ginocchiati, uu poco ra- radia» raggio, e dal gr. litàoa pietra, j
affatto l'occasione.— 12. Svellere alcu- mosi; le foglie lineari, «(rette, carnose, R A DtOMETRO. Ra -di ò-me-tro. Sm. Astr.
na cosa dalla radice o dalle radici ; ,
aggrappate nelle ascelle ,
qua*! cilin- Strumento astronomico che serviva al-
cioè luterà mente
,
Del tutto ,
Affatto ,
driche al basso della pianta ; i fiori tre volte a misurare l'altezza del sole ,
affatto. —13. E dice»! di Casa, Città o bianchi, io cime corimbi formi. Fiorisce considerala come II raggio del circolo
slmile. —14. Togliere la radice , oltre nel Luglio o Dell'Agosto, ed è indigena nel cui centro è la terra , e la coi cir-
il sigu. del g. seguente « fa usato con della Spagna. Detta torbe Lanari» per- conferenza è , nel sistema tolemaico ,

più ampio Inalato per Provveder com- chè adopera vasi per lavorar la Una. l'orbita del sole. [ Dai lat. radia» rag-
mestibili. —
15. Troocar o Togliere la (Lai. jypiophiin i/rulbìum /.in.) gio, e dal gr. marioli misura.)
radice, dalla radice, ioflno alle radici , RADICI FORME. Ra-di-d-fór-me. Add. RADIUM (.'SCOLA RE. Ra dia-vw-sco la-
fig., vale Abbattere una cosa dalle fon- coni. coni p. tibe ba la figura di una bar- re. Add. com. comp. Anat. Epiteto dato
da meuta. —
ifl. Dice*! volgarmente a qualche «micelio dell'arteria radiale.
Radice di Sa o l* A p poi Ionia il Pilatro.— RAbìciSPbRMB. fta-di-ei-ipèr-ma.Àdd. (Lat, rodiomuieolarir-l
17. Cosi chiamasi ancor» Quella pianta f. pi. Boi. Cosi chiamassi quelle piante RAD10PALMARE. Ra-diopal-mà-rc.
che ba la radice caroosa , bianca , bis- io cui le pani della fruUtlicatione sono Add. com. comp. Aoat. Nome dato da
lunga , o rotonda ; lo stelo cilindrico , sopra le radici. Cbaussier al l'arteria snperlieiaie cster-
ramoso, che si eleva anco due braccia ; RADINONE. /fa-dt-ed-na. Sm. acce, di na della palma della mano.
le foglie alterne, lirate, per lo più quasi Radice. RADIOSO. Ru-di-ó-to. Add. m. V. L.
neonate; le radicali ptcdolate: le cao- RADICELA. Uà-di cu la. Sf. V. L. Boi. Pieno di raggi , Raggiante. [ Lat. ra-
lino sessi li; Uovi quasi violetti, a grap-
I La parte dell’embrione delle plaote, che diotus. ]

poli terminami. Fiorisce dal Maggio al più Ualiaoameole dicesi Radiceli*. RADJOSOPRA PALMARE. /fa-dto-*o-pra-
Giugno ed è iodigeaa delia China.
,
[Let. radicala.] —
2. Nome che ai dà poi-wtà ra Add. com. camp. Aoat. No-
[Lai. rophanut aotuuf Li».] 18. Ta- — anche ai iilameuti o barboliae di cui me dato da Cbaussirr ad una parte del-
ra p. Chiama osi Le cinque radici a pe- vengooo munite le radici priocipeli de- l'arteria radiale. [Lat. radioiuprapai-
ri enti o a periti ve quelle del rusco, del- gli alberi. rnari»
T aspa rogo ,
del finocchio , del preuc- RADIF1CANTE. Ra-di-fi cdn-fo. Part.dl R ADISSI M AMENTE. Ra dii-it-mo-mtn-
molo e del l'appio, quando si adoperano Radunare. Che radifica. Lo atesao che fe. Avv. saperi, di Radamente. Lo stes-
riunite. —
19. Dicesi Radice Lopez la- Rarificante. so che Rarissimameote.
na o di Giovanni Lopc*. quella che qoc- RARIFICARE. Ra-di-fi-tà re. AU. Far RADISSIMO. Ra-dit ti-mo. Add. m. su-
slo Portoghese portò II primo io Euro- divenir rado. Lo
stesso che Rarificare, peri. di Rad».— 2. Di radissimo, posto
pa dal Zanguebar : altri dicono che na- RARIFICATO. Ra-di-fi-cà-to. Add. m. av verb. Pochissime volte , Con moltis-
sce a Goa ed a Malacca. Non si conosce da Radìficare. Lo stesso che Rarificato. simo Intervallo.
la pianta che la produce sembra arbo- ;
RADIMADIA. AoHÌMnA-<f,-a.Sf.Ar.Hn. RADISSIMO. Avv. Rad issimamenle.
rea , e secondo alcuni è un mot»* o un Piccolo strumento di ferro , a guisa di RADITÀ. Ra-di-tà. Sf. ast. di Rado. Lo
santo! y«»m. Sono pezzi di un pollice zappa, col quale ai rade a raschia U pa- stesso che Rarità.
o due di groeseu*, lunghi olio in nove sta che rimane appiccata alla madia. RADITL'RA. /fa-<K-tù-ro.Sf. Quella ma-
pollici, legnosi di coloro di paglia al
, I Lai. radula. Radula, da Ut. rado lo teria che si spicca dalla cosa che si ra-
di dentre, porosi, leggieri, con midolla rado. ) de Raschiatura. [Lat. tcob».]
; 2. Ra- —
o centro piu duro e rossastro ; eterna- RADI MENTO. Ra~di mén-to. Sm. Ra- sura. Calvezza.
mente con (scorza dura, eoo fogne leg- schiamento, Radi tur». Rasar». RADIURGIA. Ra-di-ur- g\-a. Sf. V. G.
giere, spugno»», grossa quasi uoa linea, RADIO, /ia-di-o. Sm. V. L. Anat. Con Filol. Abitudine di trappolare, di pro-
senza odore e di sapore amarognolo. Si da' due ossi dell’ antibraccio , alla coi cacciarsi indi' bili profitti con alimi dan-
adopera nelle diarree de'tabidi e dei parte esterna è situato paralellameate no. [ Lai. rhadiurgia. Da rhadiurgeo io
bambini. —
20. Dktsi Radice d'ipeca- al cubilo; cosi dettoperchè venne pa- inganno e questo da rhadio facile, ed
:

cuana, la polvere dì delta radice che si ragonato al raggio d uoa ruota Altri- argon opera; poiché gl'ingannatori con-
dà per emetico. —
21. Aoat. Parte del menti Raggio. —
2 Otl. Raggio di lu- seguono facilmente con l'astuzia ciò che
dente ch'è rinchiusa nell’alveolo. Parte ce. —
3. Mal. Sorta di misura geome- naturalmente dovrebbe essere il fratto
dell’oogbia ch’è nascosta sotto la pelle. trica per le linee. [Lat. radiut.) di lungo e diffidi lavoro.]
Bulbo de’ peli , de' capelli. Origine di B A D OC AH P ICA R a -di o-eàr-pi-ea. Add
I . • RAD1CRGO. Ra-di-ùr-go. Add. ro. Filol.
un» parte ; onde Radice del polmone f. comp. Aoat. Nome dato all' articola- Ingannatore, Falsario, Adulteratore di
della lingua, del cuore de' oervi cc. zione dell'antibraccio col carpo, perchè documenti. [V. l'etlm. di ifadiuroia.]
— 22. Filol. Radici delle parole Eti-
.

:
,

la estremità inferiore del radio contri- RADO. Rà-do. Add. m. contrarlo di Fit-
mologia. —
23. In modo acri (tura lo buisce quasi esclusivamente u formar- to, e di Denso. fV. retini, di Raro.] —

,

Radice della parola è Parola radicata la,e l'ulna vi ha poca parte ; è un* Ar- 2. E detto di Pettine. 3. E detto di
nella mente, fermamente creduta.— 24. t radia. Canizie. —
4. Contrario di Spesso e di
Chir. Ridire dìcesi da'cerusici di al- radiocarpicotrasversalepal— Frequente ; ma io questo senso ,
sicco-
cool mali che sopraggìungooo al corpo MARE. Ru-dio-car-pi-co-trat-ver-ia- me io quello del g 5. fuorché io poesia,
umano, come CincheH, Polipi, Calli, e lè-pat-mà-r*. Add. com. comp. Anat. ditesi meglio Raro. Contrarlo di — 5.
simili. —
23. Me». Quella quantità che, Nome dato ad un ramo dell’ arteria ra- Folto. —
0. Poroso.— 7. Singolare. Ec-
moltiplicata uoa o più volte per «è stes- ti iste- cellente, Pregialo. —
8- Poco, Di picco!
sa, ne produce un'altra. Quando è mol- RADI OCU DITA LE. Ra-diowbi-tàlt. numero. —
9. Rade volle, posto awer-
tiplicata una volta sola, dicesi Radice Add com. comp. Anat.Nome comune bialm. vale Poche volte, Radamente, Di
quadra, o quadrata; quando è moltipll- alle due
articolazioni delle due ossa rado. (Lat. raro.]
cata pel suo quadrato, produce um> dell'antibraccio io Ire ossa. [ Lai. ra- RADO. Avv. Lo stesso che Rad amenta.
quantità ebe ditesi Cubo, e perciò pren- dttvevèiiaU*. 2. Suole in sua compagnia pigliare la
de il nome di Radice cuba, o cubica. RADIOFALANGETTIANO. Ra-dio-fn particellaDi , e vale lo stesso. 3. —
RADICELLA. Ila-di cil-la.Sf. Boi. dim. lan-gel-ti-à -no. Add. e sm. comp. Aoat. Molto di rado, vale Rarissimamcnle.
di Radice. Piccola radice; Rad ice ita. Nome dato da Chaossler al muscolo fles- RADOPLARE. /?a do-pld-ra. AU. V. A.
— 2. Fig. Piccolo resìduo della pro- sore del pollice. ( Lat. radwphal&ngei- Y. e di* Raddoppiare.
sapia, Ztanur pollici» mania, ) RADOPLATO. Ra-do plà-to. Add. m. da
RADICE 1 T A Ra . d t-ctff-(a. Sm Boi .d i a RADIOGRAFIA. Radio-gro-fUi. Sf. V. Rad optare , V. A. V. e di' Raddop-
di Radice. Piccola radice. 1 botanici G- Filai. Lo stesso cheStenogrtfia. [Lat. pialo.
cosi chiamano più propriamente la ra- rhadiojraphifl. Da rhadios facile , e R A DORÈ. Ra-dó-rt. Sm. asl. di Rado ;
dice ancora rinchiusa nel seme, il pri- grapho io scrivo.) l’opposto di Fitto, e dicesi più propria-
mo organo che si sviluppa nella germi- RADIOLITO. /to dfo-tv-fo. Sm. St, Nat. meule parlando deflessali delle maglie
29
RAF RAF RAF
lasciale più targhe nel battere l'ordito RAFANO. Rà-fa-no. Sm. V. G. Boi. Ge- cuci una pezza al lembo inferiore della
colta cassa, o di venule tali per ta rot- nere di piante delta tetrodi asm ia sili- veste per ampliarle. ) 2. Boi. Con —
tura di qualche filo della trama. quosa, e delta famiglia delie crucifere, questo nome indicasi da' botanici la
RADUNAMENTO. fla-du-na-mAv-to.Sm. stabilito da Lituano, e cosi denominate specie di Cucitura che si osserva io di-
11 radunare. Raccoglimento di più per- dalla facilità eoa cui germogliano. Ila versi semi, prodotta da'vasi del cordo-
sone o di quaoliUi d una stessa materia per caratteri : calice a quattro fogli ette ne ombelicale , che passano a nutrire
no luogo. Lo stesso che A duna men-
io diritte bislunghe e ravvicinale ai pe- l'embrione. Questa parte porla anche il
coacervalo]
to. [Lai. colUclio, tali ; silique carnose ineguali , gonne , nome di Vesedotto. 3. Zool. Specie —
RADUNANTE. Ra-du-nàn-te. Part. di articolale a molte cellette membrano- di pesce del genere Ciprino, che trovati
Radunare. Che raduna. Lo stesso che se ,
disposte longitudinalmente sopra In Germania nelle acque dotai, disli aio
Bagnatole. due ordini e contenenti alcuni piccoli da sedici raggi terminanti ad ago netta
RADUNANZA. Jia du-nòn ia. Sf. Lo semi rotondi; radice carnosa fusiforme pinna dorsale.
stesso che Adunanza e Adunameolo. o sferica. [Lai. rhaoKanut. Raphanot, RAFESINFISI. Raft-tin-fl-ei, Sf. V.G.
[Lat. eoe/us.] in tal. ropàonui dal pera, raft che io- Cbir. Concrezione delta sutura del cra-
RADUNARE. Radu-nòre. Alt. Lo stesso dica . se non 11 rafano , nna pianta ad nio. [Lei.rànpAeJympAym. Da rhapht
che Regimare e Adunare. [
Lat. colli - esso assai simile , come dice il Mcnin- sutura, e eumphgtit concrezione.]
ocra.] » 2. Parlandosi di cose immo- ski. Altri dal gr. rha per apocope io- RAFFA. V. Ruffa.
bili. vece di rhadiot facilmente , e pheno io R A FF ACCI A MENTO. Aà/'-/iie eia-m4is«.
RADUNATA. 7?a-du-nà-fa. Sf. Lo stesso apparisco. Taluno in fine può sospetta- Sm. V. A. V. e di' Itinfuceiamcnto.
che Regimata, Adunala e Adunameolo. re che le molte qualità medicinali at- RAFFACCI ARE. Raf-fao-ciàrt. Alt. V.
RADUNATO. Jla-du-nà to. Àdd. m. da tribuite al rafano , e che potrai vedere e di' Rinfacciare. — 2. E o. pass.
Radunare Messo insieme. Lo stesso nel Lemery lo ahbleoo ratto denomi- R AFFACCIATO. Raf-fac-eiàto. Add.m.
.

che Regimato e Adunato. — 2. Con- .

nare dall' ebr. rafa medicare, guarire.] da Raffacciare. V. e di' /tm/uceiato.


gregato. — 3. Ammassato. — 2. Tra le principali specie di questo RAFFAELLBGGIARE. Raf-fa-el-leg-
RADURA. Ra-dù-ra. Sf. Agr. Parlando genere si annovera quella detta anche già-re. li. tu. Piti. Imitare lo stile , il
di Boschi, cosi diccsi da alcuni di certi Ramolaccio. Pianta che ha gli steli ra- disegno di Raffaello.
•patii voli di alberi.Luogo ove gli al- mosi. ispidi; le foglie atleroe, llrale, a RAFFAONE. Raf-fa-d-ne. Sm. Agr. Spe-
beri son diradati. denti disuguali, ispide; I fiori alquan- cie il' uva , detta comunemente anche
RAFÀXEDO. Ra-fa-ni-do. Sm. V. 0. to bianchi, striati di scuro, a grappoli Raffaone grosso, e Raffaone rosso, che
Chir. Frattura trasversale d' un osso terminanti le silique lisce, di uon sola
;
differisce dal Murooe per esser più dol-
luogo, a foggia di rapa. iLat. rhapha- qualità. Fiorisce dal Maggio al Luglio, ce. [Dall’ar. ra/bn vinu.|
nedon. Da rhaphanot rata no , a idoi ed è comune fra le biade. E coltivato RAFFARDELLARE. Raf-farJtl-là-re.
forma.] negli orli per la sua radice bieoca, vio- Alt. Far fardello. Lo stesso che Affar-
RAFANEDONE. Ra-fa-ne dò-ne. Sa. V. lette, rosearossastra o nericcia, che
, ,
dellare. (Lat. tuffarcinare.)— 2. Rapi-
G. Cbir. Lo stesso che Rafaoedo. simangia cruda, e dicesi più comune- re. Arrappare.
RAFANELLA. RafaniHa. Sf. V. G. mente Rararto , o Ravanello , secoodo R AFFARDELLATO. Raf-far-dcl-dà-to.
Zool. Genere di animali microscopici eh' è lunga o rotonda ed anche assola- Add. m. da Rsffardellare. Lo stesso
dell’ ordine de* ginnodi , nella classe torneata Radice; ta quale quasi sempre che Affardellato.
degl* infusori omogenei , stabilito da bianca Dell'Interno, ha sapore pungen- RAFFARE. Raf-fà-re. All. e n. Rapire ,

Rory de Saint-Vincent.il coi corpo rap- te piacevole , e ta soa corteccia riesce Arrappare. Lo stesso che Arraffare.
presenta quasi ta forma di una piccola più acre delta polpa. [ Lat. rapAanu* RAFFAZZONARE. Iiaffae-tonàre. Alt.
rapa. Le specie più osservabili sono la major, orbicularit tei rotundui , rha- Adornare e Rassattare eoa diligenza.
Rhaphanclla prolena, la quale vette phanut tativui Lin .)— 3. Nero, e più Lo stesso che Affazzonare. [ Lai. exor-
arie forme, e la Rhaphanclla urbico- comunemente Ravano nero: Specie già n are. ] —
2. Per simiL Illustrare , 0-

la , o la Cercaria tu ridii di Multar. confusa colta precederne, ora distinia ; aerare colla presenza. 3 N. ass. •
[Lat. rhaphanclla.] ba ta radice appunto nera estremamen- pass. Abbellirsi ,
Adornarsi .
Riofron-
RAFANIA. Ra-fa-ni a. SL V. G. Med. te, e bianca di dentro , con sapore arre zirai; quasi -come si volessedire Rifar-
Spade di malattia nenose accompa- piccantissimo , che ta reode ricercata si, Rimettersi io fazione, io abito, sulla
gnata da senso di formicolio sotto la nelle tavole ove fa la ved di senapa. bella foggia e maniera. — 4. Belle Arti.
cute, ta quale viene prodotta da quali- Sebbene sia stimolante ai massimo gra- Raffazzonare, presso I pittori, scultori
. là cattiva de' cereali , e del pane che do, « possegga grandemente le qualità e erchitetti , vale Raccomodare cosa
con essi si fa : o ne sien cagione talune che fecero noverare molte piante fra le molto guasta si meglio che si può. Lo
malattie del grano , come lo Sperone , scorbutiche, pure non viene adoperata stesso che Rabberciare e Riofroozire.
la Rubigine , la Muffa ovvero perchè ; io medicina. —
4. Selvatico, o radica- RAFFAZZONATO. Raf-fax-eo-nà-to.
i alano semi velenosi frammischiati , no; detto anche Barba forte, Armorac- Add. m. da Raffazzonare. Abbellito ,
come il Loglio tomolenio. Avendo Lin- cio. Specie che ha ta radice cilindrica , Adornato. Lo stesso che Affazzonato.
neo creduto esser tal malattia dipen- bislunga, biancastra; fresca, esita odo- [ Lai.
«cornatili ] 2. Rimbcrcialo ,
.

dente dai semi misti del Rhaphanue re penetrantissimo , il quale irrita il Rassettato.
rhaphanittrum ,
le diede perciò il Do- naso e gli occhi ha sapore acre , pic-
;
RAFFERMA. Raf-fér-ma.St.l l raffermare;
me di Rafania - [ Lat. eonoulato rha- cante e quasi ardente mi disseccata
, ;
Confermazione. (
Lat. confirmatio. )
p hania. Da rhaphanot rafano.) perde quasi al lotto queste due queli- R A FF ER M A M ENTO. Rnf f,r-ma-m4n- lo.
RAFAMDOZIA. Rafani-do-t\-a. SLV. ta che procedono da un principio assai Sm. Lo stesso che Rafferma.
G. Filol. Fena che infliggeva!! agli a- votatile. Adopraai nelle tavole alta fog- RAFFERMANTE. Raffer-màn-U. Péri.
dulteri colpiti io flagranti , battendo gia delta senapa. La sua infusione si di Raffermare. Che rafferma.
loro il deretano con rafani. [ Lat. rha- adopera nell' interno, e ta sua raschia- RAFFERMARE. Raf-fer-mà-re. Alt .Con-
phanidotia. Da rhaphanot rafano , e tura nell' esterno come rimedii ; entra fermare. Reoder fermo ciò che vacilla-
doieon *erb. di didomi lo do.] anche nella composizione delta pasta va. (Lat. confirmare .] 2. Confermare —
RAFANISMO. Ra-fa-ni-tmo. Sm. V. G. de'aenapismi. [ Lat. cocAiearia armo- alcuno oelF uffizio. 3. Confermare —
Filol. Specie di castigo degli adulteri rada Lin.) ciò che uno o altri ba affermato ciò
presso i Greci , il quale consisteva nel RAFE.JW-/'e.Sm. V.G. Anet. Line» spor- che fu scritto o cooveouto. 4. Ripe- — ,

cruciarli colta forzala introduzione di 1

geotee simile ad una cocitura la quale»! tere, Rinnovare. —


5. Arrestare , Fer-
un rafano nell' ano. Lat. r haphani- trovi collocata sopra la lioea media del mare. —
6. Comprimere , dello di Vo-
[

corpo, o che sembri prodotta dallo riu- glie, Passioni . Appetiti ec. 7. Rei- —
RAFANISTRO. Ra fa ni -uro. Sm. Y.O. nione, dalla oucttnra di due metà late- terare, Confermare, detto di Premessa,
Dot. Genere di piante delta telradina- rali diqoalcbe organo. Più particolar- o simile. —
8. Dicesi Raffermar la cre-
mia siliquosa , e nella famiglia delta mente classi tal nume alta linea promi- denza di alcuno e vale Consolidarla.
crnrifere: quale,la trattine pochi , ha nente che dall' estremità delta verga al RAFFERMATO. Raf-fer-mà to. Add. m.
lotti i caratteri del rafano, e che perciò estende fino dinanzi all’ano, e divide lo da Raffermare. [Lat. confirmaiut.]
Linneo riunì al geoere raphanut. [V. scroto in doe parti rgueli. [ Lai. rha -
RAFFBRMATORB. Raf-fcr ma-tà-re.
Velini, di Rafania.) pht. Da rhapht cocitura. In or. ruffa Vetb. m. di Raffermare. Che rafferma.
*0
— . —--. . e A 1 - .

RAF SAP RAF


RAFFERMATRICE. Raf-fer-ma-trì-ce. per raffilare in modo più spedito e per- Affittare di noovo.[Lat. denuoeloeare.]
Verb. f. di Raffermare. Che rafferma. fetto la carta. R AFFITTATO. Raf-fit-tà- to. Add. m.
RÀFFERM AZIONE. Raf fer-ma-tió-ng, RAFFILATURA. Raf-fi-la-tù-ra. Sf. di Raffinare.
Lo «lesso che Rafferma.
Sf. Quel che si lieve nel raffilare, e 11 raffi- RAFFITTIRE Raf-fit-tì-n. N. a», a-
RAFFERMO. Raf-fér-mo. Add. sioc. di lare stesso. nom. Divenir più fitto; e dicevi del
Raffermato. [ Lai. confirmatui. ] 2. — RAFFINAMENTO.flaf-fS-no-men-fo.Sm. panno, della nebbia ec.
Ag g. di Pane. V. Pane g. 33. 3. ,
— Il Maggiore purgatezza; nelle
raffinare; RAFFOLA. V. Ruffa.
Agg. di Macchia vale Vecchia , Pene- arti è Perfezionamento; nella morale è R AF F ON DARE Raf-fon-dà r coni p

. 1 .

trata. perché fatta da qualche tempo- Civiltà. Lo stesso che Raffinatezza, Af- Di ouovo affondare. 2. Far piu pro-
RAFFIBBI ANTE. Raf-fibbiàn-tt. Pari, finamento. [Lat. perfeetio.) 2. E per — fondo. (Lat. aliiuz tffodsrg.
di Raffibbiare. Che raffibbia. metaf. —3. Ar. Mes* Il lavoro che si RAFFONDATO. Raf-fun-dà-to. Add. ni.
RAFFIBBIARE. flaf /fà &ia-re. Alt. Quasi fa per raffinare il salnitro, e che si di- da Raffondare.
reduplicatilo di Affibbiare, cioè Strin- stingue in Primoe Secondo raffinamen- RAFFONB. Raf- fù -ni. Sm. Agr. Lo
gere, Congiungere di nuovo con fìbbia; to, secondochè risulta dalla seconda o stesso che Raffaooc.
a In modo basso e per traslato, detto di dalla Imi cotta del medesimo. RAFF0RT1FICANTE. Raf-forti-fi-cùn-
Colpi, Parole ec. Raccoccaro, Reiterare, RAFFINARE. Raf fi-nà-re. Alt. Render te. Pari, di Raffurlificaxr. Che raffor-
Replicare, Ripetere. [Lai. iterar* .] — fino , perfetto. Dello da' metalli vale tifira.
2. E n. ass. Renderli più puri, Spogliarli delle RAFF0RT1FICARE. Raf-for-tUfi-oà-re.
RAFFIBBIATO. Raf fib bià-to. Add. m. parli spurie ; detto dello zucchero , del Att. comp. Di nuovo o Maggiormente
da Raffibbiare. sale ec. vale Sottoporlo a varie opera- fortificare ; Rifortificare.
RAFFICA. Ràf fica. Sf. Mario. Soffio di zioni per purificarlo e cristallizzarlo. E RAFFORTIFICATO. Raf-for-ti-ficàrto.
veoto impetuoso che cessa poco dopo. cosi nel fig. detto de’ costami vale Io Add. m. da RsffortiGcare.
Onde dicesi che II veoto viene a raffi- geotilirli ec. Lo stesso che Affinare. RAFFORZANTE. Raf-for-iàn-U. Pari,
che , allorché viene tatto ad un tratto, [Lai. perfori, purificaci.] 2. Dicesi — di Rafforzare. Che rafforza. Lo stess i

soffia con impeto maggiorea di poi man- del Salnitro e vale Purgarlo, onde ri- che Rinforzante.
ca. [Dallo spago. rafjga che vale 11 me- darlo alla qualità necessaria per far la RAFFORZARE. Raf- far-sà-reJLU.cotnp.
desimo , e che sembra venire dal celi. polvere. —
3. Per metaf. 4. Fig. — Lo stesso che Rinforzare.
raf, lo stesso r be craf forte, e da aieta Raffinare i lenzuoll vale Darai alle pol-
|

RAFFORZATO. Raf for-zà-to. Add.m.


nomo, vento. In frane, dicesi rafals, da tronerìa. — 5. E n. ass. — 6. E d. da Rafforzare. Lo stesso che Rinfor-
raf forte, ed ari vento.] pass. zalo.
R AFFIDAR E. Raf fi dà rt. N. pass.Arcr RAFFINATEZZA. Raffi-na-téz-ia. Sf RAFF05SARE. Raf-fot-tà-re. AlLcomp.
fiducia o sperarne Prender sicurezza , ;
Perfezione. Lo stesso che Raffinamen- Propriamente Aprire, Scavare nuovi
altrimenti Pidarsl Confidarsi. [ Lai. to, Raffinatura. Affinamento. (Lat. per- fossi come raddoppiati vo d'affossare;
confidare.]
,

fetto.) —
2. Detto dell'Ingegno, Sotti- masi adopera altresì per Rimondare
,
R AFFIDATO* Raf fi da to. Add. m. da gliezza, Acutezza, Perspicacia. Rimettere il fosso io istato di difesa.
Raffidare. [Lai, confimi.) RAFFINATISSIMO. Raf-fina-tU ti-mo. RAFFOSSATO. Raf-fot-sà-to. Add. ni.
RAFFIETTO. Raf fiét-to. Sm. dira, di Add. m. mi peri, di Raffioato. da Raffossare.
Raffio. RAFFINATO. Rof-fi-nàrto. Add. m.da RAFFRANCANTB.flaffran-can-fo.Part.
RAFFIGURABILE. Rof-fiyu-ràbi-U. Raffinare. Parificato. Lo stesso che Af- di Raffrancare. Che raffrauea. Lo stesso
Add. com. Che pnò raffigurarsi. finato. [Lat. pttrificatui, perfeclut .] che Rinfrancante.
RAFFIGURAMENTO. Raf gu-ra-mtn- 2. Virtù raffinala, cioè Perfetta; Como RAFFRANCARE. Raf-fran-cà re.^Alt.
to. Sm* Il raffigurare,
fi
Riconoscimento. raffinato, cioè Accorto , Sagace. 3. — comp. Lo stesso che Rinfrancare.
(Lat. aanifio.) Delicato. — 4. Perspicace. — 8. Reto RAFFHANCATO. Raf-fran cà to. Add.
R A FF1GUR ANTE. Raf-fi-guràn-te. Pari accorto. — 8. Perfezionato. — 7. Per- m. da Raffrancare. Lo stesso che Rin-
di Raffigurare. Che raffigura. fetto. — 8. E per metaf. del 1. Signif. francalo.
RAFFIGURARE. Raf-fi-gu-rà-n. Att. RAFFINATORE. Raf-fi-na-tó-re. Verb. RAFFREDDAMENTO. Raffred-da-mén-
Riconoscere nno a‘ lineamenti della fac- va. di Raffinare. Che raffina. Lo stesso to. Sm. Il raffreddarsi , Lo scemar di
cia , o ad alcuno altro segaste ; altri- che Affinatore. calore; altrimenti Freddezza, Frigidi-
menti Ravvisare. Lo stesso che Afflgn- RAFFINATRICE* Raff-na-irU*. Verb. tà, Infreddamcuto. [ Lat. algor.) —2.
rare. [ Lat. agnoacere. ] 2. Ricono- — f. di Raffinare. Che raffina. Lo stesso Per metaf. dlcesi della Diminuzione o
scere a qualche segnale , o Veder me- che Affinatriee. Scernimento d’affetto , di fervore o si-
glio qualsivoglia obhietto. 3. Rasso- — RAFFINATURA. Raf-fi-natà-ra. Sf. Lo mili. —
3. Med. Freddezza, Frigidità;
migliare, Paragonare. [Lat. refnrt .) sleseo che Raffinatezza, Affinatura, Af- e fa dello dello stomaco. ( Lat. frigi
4. Dicesi Non raffigurar più una cosse fina mento. ditai.)
vale Perderla di vista. 8. Vedere — RAFFINERIA. Raf fi-nt-r\-a. Sf. Ar. RAFFREDDANTE. Raf-fred-dàn-te.
semplicemente. —
8. N. pass. Figurar- Mes. Fabbrica dove si raffina il salni- Pari, di Raffreddare. Che raffredda.
si , Immaginarsi. —
7. Ed io fona di tro.— 2. Cosi diceti «nthe la Fabbrica RAFFREDDARE. Raf-fred-dàre. All.
nome. ovesi raffina lo zucchero. Far divenir freddo. ( Lat. frigtfaeerg ,
RAFFIGURATO. Raf-fi-gu-rà-to. Add. RAFFINIMENE) Raf-fi-ni-ménto. Sm. refrigerare. ] —
2. Per melai- Minui-
m. da Raffigurare. Ravvisato. Lo stes- Il raffioire; Pulitura. Raffinamento. re, Rallentare, Divenir lento, Scemare
so che Affigurato. (Lat. armiti*.] RAFFITTIRE. Raf-fini-rt. N. ass. Farsi il fervore oeiroperatlouc o nell'affetto.
RAFFILARE. Raf-fi-là-re. Att. Dare il più fino Diventar più perfetto e per — 3. Sospendere. —
4. N. ass. Infred-
filo ad un rasojo, ad un coltello, ad una
,

lo più si dice al fig. Altrimenti Affini-


;

dare. —
8. B fig. —
6. N. ass. e pass.
falce o altro strumento da taglio, altri- re, Raffinare. [Lai. perficere purifica Divenir freddo. [Lat. algtre.]
menti Arrolgre, Affilare. ( Lai. e^oeue- rt.\ — 2. E attivamente.
,
RAFFREDDATO. Roffred-dà-to . Add.
rs.] —
2. 1 1 pareggiar che fanno i sarti RAFPIMTO. Raffi-ni-to. Add. m. da m. da Raffreddare- Scemato di calore.
e calzolai colle forbici e col coltello I
i Raffioire. [Lai. frigefactui.) — 2. Per metaf. Di-
lor lavori. 3. li fig. —
4. Tagliare le — RAFFIO. Ràf fi*. Sm. Ar. Mes. Stru- minuito di fervore.
margini deTogli di un libro per aggua- mento di ferro «dauco; e sonne di va- RAFFBEDDATOJO. Raf-frid-da-tó-jo.
gliarli. rie maniere e a vari! usi. Altrimenti Sm. T. de’ vetrai. Ar. Mes. Truogolo o
RAFFILATO. Raf-fidà-to. Add. m. da Graffio.[ Lat. harpago. V. P etimo!, di Catino pieno d'acqua, io coi st pongo-
Raffilare. Tagliente, Affilato. Graffio. li Bullet ha il celi. gali, craf no le canne perchè si raffreddino. Di-
RAFFILATOI. Raf- fila- tó-jo. Sm. Ar. per rampone, la qual voce eoa trovasi in cesi anche Plloua e Raffreddatone.
Me». Strumento da raffilare ; nel sign. Trovasi
altri dizionari! dt quella lingua. RAFFREDDATORE. Raf fnd-da-tó-ti.
del §. 4., ed è di (òrme diverse. Il fab- bensì erap per forcone da smuovere il Verb. m. di Raffreddare. Che raffredda.
bricatore di carta, il legatore di libri , jelame, *1 io brett, krap per presa. In RAFFRF.DDATR1CE. Raf-fred-da-tri-
il cartkjo adoperano lo stesso utensile iogl. fo raff prender velicamente e sen- ce. Verb. f. di Raffreddare. Che raf-
da raffilare, ebe è ani specie di coltel- ta distinzione. In ted. rafftn rapire , fredda.
lo. Ma v’ba pura de’rsralatoi meccani- strappare, portar via.] RAFFREDDO. Raf-frtd-do.Kdà. Di. sinc.
ci ,
che sono macchinette e telai fatte RAFF1TTARE. Raf-fit-tà-n. Alt. comp. di Raffreddato.
,.• .

RAF ma RAO
RAFFREDDORE. Rof.fred-dó-re. Sto., •frinì*. Dn, rhaphis ago , e aneijfron
1

me Imposto a qualunque ulcera che ab-


MH. Uose* di catarro alla lesta per amo. ] bia forma di fessura o screpolatura. Si
freddo patito. BAFIDE. Rà-fi-de. ST. V. G. Boi. Genere trovano ragadi nelle palme delle mani,
RAFFRENABILE. Raf-fre-nà-bi-U. Add. di piante della famiglia delle graminee, nelle piante de* piedi , fra le dita pure
coni. Che può o deve raffrenarsi. e della monoeeia triaodria di Linneo; a de’ piedi, all’entrata delle narici, sulle
RAFFREN AMENTO. Raf-frt-na min- cosi denominate dalla loro arista lu Tor- labbra e nelle loro commessure , nelle
to. Sm. 11 raffrenare. Lo «tesso rhe Af- ma d'ago, dì coi è prov veduta una del- palpebre, sul prepuzio, alle grandi lab-
frt oamenio. [Lai. refraenatio.) le «lume del flore femraloeo. (Lat.rha- bra della vulva ed all'ano. [ Lat. rha-
RAFFRENANTE. Rof-fnnèn-ts. Pari, phidet. Da rhaphis ago.] gades. Io gr. rhagas. rhagados fendi-
di Raffrenare. Che raffrena. R AFIDI. Rà-f-di. Sf. pi. V. G. Bot. Nome tura, solco, da rhagoo io lacero, io rom-
RAFFRENARE. Raffrenare. AU. Ri- dato da Decaodolle ad aleno! fasci di po, e questo dalFebr. ragagh che vale
teoer con freno il cavallo o simile ; al- peli in forma d’aghi, o di punte lesini- pur rompere, fendere. ] 8. Ragadi —
trimenti Frenare. Lo «tesso che Affre- f)rmì, che si osservano nelle cavità in- della cornea , trattandosi degli occhi ,
ttare. [Lat. refraenaret rohiAer*.] 3. — terne delle piante di gracile tessuto. sono Ulcrrette lunghe e strette, gementi
Per metef. Reprimere, Moderare Te- , (Lat. rhaphides. Da rhaphia lesina.] nna sanie aere e sottile. 3. Veter. —
nere a segno io dovere Correggere
, RAFIDIA. Ra-fi di-a. Sf. V. G.Zool. Ge- Fessure o Crepacci longitudinali ella
,

Mortificare e simili. [Lai. eohiòera,] — nere d'insetti dell'ordine de* nevrotici, piegatura delle ginocchia del cavallo.
3. Rallenere, Contenere. —
4. N. pass delta famiglia de’planipeooi e della Quando sono trasversali dicoosi Ruppe.
nel primo slgo. —
3. E Og. nel algn. tribù dello stesso nome , stabilito da
,

RAGADIOLO. Rtrga-di-o-lo, Sm. V. G.


del § 2. Lai. tempererà re.) Linneo, e singolarmente distinti da an- B»t. Genere di piante della famiglia
RAFFRENATI V 0. Rof- fre-na-t\vo. Add tenne filiformi Inserite fra gli occhi: le delle aioanteree, della tribù delle «co-
m. Atto a raffrenare. ali a letto , testa allungata ritratta in riacee, e della singenesia eguale di Lin-
RAFFRENATO. Raf-frenòdo. Add. m. dietro, corsaletto lungo, dritto , quasi neo. caratterizzate dall’antodio muaito
da Raffrenare. Tenuto a freno, Repres- cilindrico. Sono cosi denominati dal di caliceiio, il ricettacolo nudo, ed iso-
so. Lo stesso che Affienato. [Lai. frae- pungolo lesini forme di eoi è provvedu- mi arcuali nudi privi di pappo. Sono
no eohilntus.' to l’ano delle femmine. [Lat. rhofidia. cosi denominate o dalle fogltolìoe del
RAFFRENATORE./?affr«-»o-tAr«.Verb. V. Felini, di Rafide.' loro perielioio, oblunghe, conca ve, fatte
m. di Raffrenare. Che raffrena. Lo stes- RAFIDINEE. Ra-fi-dx-ne-e. Sf. pi. V.G. qnasl a canale, e che si presentano coq
so rhe Affrenslorc. [Lai. coercityr.) Zonl. Nome di una tribù d’ insetti del- lunga fessura : ovvero dalla proprietà
RAFFRESCAMENTO. Rof fre-teamén- l'ordine de' nevrotler, e della famiglia che ad esse attribuivasi di guarire le
to. Sm. Lo stesso che Rinfrescamrnto. de' planipeooi , che ha per tipo il g«s ragadi. [Lat. rhagadiolu». V. Felina,
RAFFRETTANTE. Raf-frtt-tàn-tt. Pari, nere Rifidia di Linneo. [ Lat. rhapAùii- di /JadiccMel/n.)
di Raffrettare. Che raffretta. n*n*. V. Felini di Rafide.) .
RAGANA. Rà-ga-na. Sf. Zool. Specie di
RAFFRETTARE. Rùffnt-tà- r». Alt.Fsr RAFILITO. Ra-fi-U-to. Sm. V. G. Min. pesce di mare, degli
dell' ordine acao-
fretta. Lo stesso che Affrettare. [ Lai. Nome con cui Fischer iodica il Nadel- topterigi, che ba fi corpo largo sul da-
accelerar*. ] stein attesa l'acicolare sua strntinra.e vanti, restringendosi verso la coda; la
RAFFRETTATO. Jfaf-fraMA-fo.Add.m. col quale i mineralogisti Tedeschi In- testa piatta, più larga del tronco, e ter-
da Raffrettare. Lo stesso che Affrettato. dicano il Mesotipo od II titanio ossida- mina in punta ottusa; la mascelle guer-
RAFFRONTAMENTO. Raf-fron-to-mén- to rosso acicolare. [ Lat. rhaphiliihes. oile di denti teneri ; la superiore al-
to. Sm. locontramento.nbcootr , Rin- Da rhaphis ago. c lilhoa pietra.] quanto più looga dell'inferiore; la pu-
1

toppo. RAFIO. Rà-fi-o. Sm. V. G. Zool. Coai at pilla dell'occhio nera In un’iride rossic-
RAFFRONTARE. Raf-fron-tà-re. AtL dir di Plinio, chiaraavasi un tempo cia. [ Lat. callyonimus dracunrulus ,
comp. DI nuovo affrontare , Rimettersi nelleGallle la lince: quadrupede o mam- draco m
annui. Tratto per aferesi dal
ad affrontare , Di nuovo far testa , Ri- mifero del genere e della famiglia del lai. barb. dracasna che trovasi in qué-
voltar di nuovo la fronte al nemico ; ed gatti, edrliordioe de' carnivori.' V’ha sto senso medesimo, e sembra derivato
in questo sign. anche si usa come oeot. chi crede che cosi forse ancora dagli an- dal celi. gali, «frate dragone, ed an a-
o»s. e pa*s. (Lai. ruraum tnvadere.l — tichi fu denominata pel modo eoo cui cqua : e però corrisponde al draeo ma-
2. Riscontrare o Rinioppare.(Lal.nan- lacera la preda cogli acati suoi denti. rinila.
etiei, offendere.) —
3. K n. pass. 4. — [ Lat. rhaphium. Dal gr. rhaphis ago.
]
RAGANELLA. /fa-pa-nàMa.Sf.Zool.dtm.
Rinfacciare. —
3. Dicesi Raffrontare e Ma assai più verisimilmeote il rha- di Ragaoa. Piccola ragaoa. — 2. Spe-
Raffrontarsi anche dali'Accordairsi a di- phium di Plinionon è eh* Il roff lo cie di ranocchio di color verde , che ha
re io uno stesso modo due n più perso- stesso che er off de* Celti , voce che, se- il muso aguzzo; e quando è toccata ,
ne nel testimoniare o ragionare sopra condo il Bullet, significava Di arota vi- schizza subito l'orina, che dicono esser
una cosa ; che anche diciamo Confron- sta. Era questa una proprietà eminen- velenosa. Talvolta sale sopra gli arbu-
tare. (Lai. congruere.] temente attribuita alla lince.] acelli e I virgulti e te saggine e quivi
RAFFRONTATO. Raf-fron-tàto. Add. RAFI0LBP1DE. Ra fio -U-pi- de. Sr.V.G. si pone a cantare. —
3. Ar. Mes. Ra-
m. da Raffrontare. Dot. Genere di piante della famiglia ganella chiamano fanciulli uno stru-
i

RAFFLSCARB. Raf-fu-seàre. N. ass. e drlle rosacee , della tribù delle poma- mento fatto di canne con non girella ,
pass. Divenir fosco. V. e di’ /(info- ree, e dcll'kosandria diginia di Linneo, colla quale suonano in chiesa la Setti-
scare. stabilito da Lindlry con alcune specie mana saota , quando si fanno le tene-
RAFFUSCATO. Raffu-scà-to. Add. m. del genere Crataegus di Liooeo , sono bre. [Par voce fatta per oooraalope* da
da Raffoscarc. V e di' Rinfosealo. cosi denominate per la loro corteccia rag, rag , suono che imita quello dello
RAFFLSOLARE. Raffu-salàre. Att.Lo come sparsa di cucitore. Comprende ,
struménto in proposito. In ebr. ragan
stesso rhe Affosolare. [ Da Affusolate secondo il detto autore, quattro specie. sussurrare, mormorare, e rogate strepi-
r questo, nel senso di Abbellire , traevi Lat. rhaphiolepis. Da rhaphis ago , e tare congregarsi con (strepilo , onde
.
(
da fuso. Io realtà viene dal celt. gali. lepis, lepùio i corteccia.] rigida tumultuosa adunanza, tumulto.
failcosadh netto , pulito. Io balco fisa RAFIORRANFI. Ro-fior-ràn-fi. Sm. pi. In brett. rara far dello strepilo , come
vale ì! medesimo. ] V, G. Zool. Quinta famiglia degli uc- quando uo corpo doro e scabro si frega
R AFFUSOLATO- Ruffu-to-là-to. Add. celli proposta da Dnmeril nella soa zoo- con uu altro. In gali, ruean strepito.
m. da Raffuaolare. Lo stesso che Affu- logia analitica , che comprende quelli Io pera, regiaf suono del timpano, lo
solato. ebe hanno il becco a foggia di lesina , ar. rapii e reggtat cielo tuoniate. V.
RAFIA* Ra-fi-a. Sf. V. G. Boi. Specie e che volgarmente diroosi Del becco Rugghiart. Altri sospetta ebe raganel-
di palma . il eoi Trotto termina io nna gentile. (Lat. rhaphiorrhamph*. Da rha- la venga da marroeaiiella dim. dello
punta d'ago. [ Lai. rhaphia. Da rha- phis ago. e rhamphos becco.) spago, matraca che vale il medesimo.]
phìs ago. 1 RAF0SINF1SI. Ra fo-sin-fi-si. Sm. V. — 4. T. de' razzai. Razzo malto, o Sal-
RaFIANCISTRO. i?a-/ian-ei-»fro.SrM. V. G. Cbir. Lo stesso che Rafesinflsi. tarello.
fi.Chir. Cosi chiamasi lo strumento di RAGADA. Rà-ga-da. Sf. Cbir. che scri- RAGAZZA. Ragàs-sa. Add. e sf. Fan-
Kroden consistente io uo ago uncina-
, vasi anche Ragade. Più usato nel pi. ciulla.
to, e destinalo per la operaaione della Ragadi. RAGAZZACCI. Ra-ganuài-da. Add.
pupilla artificiale. ( Lai. rhaphia nei- | RAGADI. Rà ga di. Sf. V. G. Chir. No- e sf. pegg. di Ragarza.
33
1 ,
,

tifi BAG làfi


RAGAZZACCIO. Ru-gaz-xàc-cio. Add. t RAGENZARE. Ra-gen-xù-re. All. e n. E per metaf. Tramandare a guisa di
sm. pegg. di Ragazzo. 2. Dallo iro- — pass. V. A. V. e di’ iiaggenlifira , Ag- I raggio.
nicamente de' vecchi che voglion sem- gentilir*.[ Da Agtnxare chf
altrove si R AGGI ATA./tog-già-la.Sf.Zool. Spezie di
brar giovani. disse provenire dal provroz. gena , ma pesce marino, forse lo stessoche Razza.
RAGAZZAGLIA. ita-goz-tà-jjIia.Sf.Mol- che realmente deriva dal frane, agcneer RAGGIATO. /fag-già-fo.Add. m. da Rag-
tiiiidine di ragani odi vili servidori. che vale il medesimo; e questo, secon- giare. Illuminato, Irraggiato. 2. Boi. —
(Lai. servii ia.j —2. Torma di fanciulli do il Bullet, tien dal celi, gen od agen Fatto a guisa dì raggi ; cd è aggiunto
plebei o indisciplinati. belle, gentile, proprio, netto. In turco dato a que' fiori composti siogenesici il
RAGAZZAME, /fa- gai-iti- me. Sin. Lo giusti, in ungher. gyorn/cru. in brett. cui centro o disco e formato da tanti
stesso che Ragazzaglia. ken bello. In questa ultima lingua Ae- flosculi, e la circonferenza o raggio . di
RAGAZZATA. Ha gaxzà-ta. Sf. Cosa ri ad o gentd bellezza. In proveoz. geni semifloscnli disposti io modo che for-
degna di ragazzo , Cosa da ragazzo. gentile, amabile.) mano come tanti raggi- —
3. Dicesi Pe-
(I.al. porr ili! at J RAGGAV IGNARE. /?ag-ga-ti-gnò-r«.Ait. riamo raggiato e vale Arricciato; Foglie
RAGAZZER1A. Ra-gas-u-rìa. Sf. Ra- comp. Aggi) ignare di nuovo. 2. N. — raggiate , cioè Arricciate ; Piante rag-
gazzata, Puerilità , Frascheria. pass. Aggrapparsi colle mani e co’ pie- giate e sono quelle che portano fiori
RAGaZZKTTA. Ra-gaxzéi iq. Add. esf. di contorcendo la persona. raggianti.
dim. di Ragazza. Faociullina, Pulxcl- RAGGELARE. Rug-gt-là-re. N. ass. e RAGGI ENZARE. Rag-gien-sà-re. Alt. e
letta, Piilteìla ec. pasr-. Lo stesso che Congelare. [ Lat. n. pass. V. A. Lo stesso che Ragenza-
RAGAZZETTACCIO. /?<i-guj-jet-fdc do. congelare. )
re. V. e di’ /faggeslilire,
Aggentilire.
Add. e sm. pegg. di Ragazzetto. Catti- RAGGELATO. Rog-gedà-to. Add. m. da RAGGIERA. Rag-giè-ra. SI. Ar. Me*.
vo ragazzo. Raggelare. Lo stesso che Congelalo. Quella parte del l'ostensorio che è fatta
RAGAZZETTO. Ra-gax- tét to. Add. e RAGGENTILIRE. Rag-gen-ti-H re. Alt.
s foggiali raggi.
sm. dim.di Rbsbi/u. Picco! servo. [Lat. Render gentile. Lo stesso che Ringenti- RAGGIO. Ràg-gio. Sm. Pi. Raggi e poe-
aervulua.] — 2. Giovanetto. lire, Ingentilire, Aggentilire. ( Lat. ear-
ticamente Rai. Fis. Splendore che esce
RAGAZZINA. Ra-gaz-x\-na. Add. c »f. calera.)
da corpo lucido Fa&cicolclto di luce
;

dim. di Ragazza. Lo stesso rhe R»gaz- RAGGENTILITO. Rag-gen-ti-Wto. Add. projeiiato in direzione determinata; al-
>e«a. —
2. i aulire- la Senioiuvla, , m. da Rsggentibre. Lo stesso rhe Ri- trimenti Radio. (Lat. radiuj. Radiut ,
Servetta. dal celi. gali, raidh, detto pure ruidhe
RAGAZZINO, ifa-gaz-zì-no. Add. e sm.
gentililn, Ingentilito. Aggentilito.
RAGGHIASTE. Rag ghiàn-te. Pari, di adh che vale 11 medesimo. )
— 2. Per
diin. di Ragazio. Lo stessu che Ragaz- Ragghiare. Che metaf. Dicesi di varie cose per mostra-
ragghia. Lo stesso che
zetto.
Raglia nte. re rhesse partecipano alquanto d'altra
RAGAZZO. Ra-gàx-to. Add. e sm. Servo RAGGHIARE. Rag gUih-re. N. ass. Lo cosa più eccellente, o per mostrare che
adoperato a vili esercirli, lo origine se ne trova o se ne scorge una qualche
cosi chiama vasi quel Giovanetto che fa-
stesso che Ragliare. (Lat. rudere. Voce
che par fatta per onomatopea. In ebr. parte. —
3. Indizio , Segno. 4. Per —
ceta primi passi nella professione di
i
da raghvam strepitare, strepito, si lese sìmil. —
5. Per metonimia , Il giorno ,
cavalleria, servendo un Principe od uu raghma nitrito: di più raghuotc vsl L'aurora. La luce, o simile. 6. Poe- —
cavaliere di scudo. Non è da confon- ticamente c lig. Rsi per Occhi. 7. —
dersi coi Damigello. La condizione dei
mugghiare. In gali, rame mugghio,
rnggito. In ar. rughoe II vociferar del Luce raggiante. —
8. Per Sole. 9. —
Ragazzi prggioih per altro in brevissi- cantei», della jena er. In pera, rtrghtrnd Aria , Soffio Influsso.
,
IO. Geora.—
mo tempo sia pi*' loro pravi costumi
,
voce del hr fiere rapaci. ) 2. In fona — Quella linea che, partendosi dal centro
sia r h è le usanze cangiarono, di mo-
> <•
d'un cerchio, arriva fino alla circonfe-
di sm.


1

do che. anche ai tempi della cavalleria RAGGIIIGNARE. Rag-ghi gnà-re. N.ass. renza. 11. Ar. Mei. Quella carrucola
la voce Rag zzo è g'à adoperata nel si-
Far viso arcigno , Guardare in ragoe- di metallo , che anche è detta Taglia ,
gnificato di Servitore e di 0»gsgl>one Orblculo, Troclea, Recamo e Puleggia.
e con questo s' incorporò nella lingua
aco. ( Dal frane, rechigner che vale il
,

medesimo, e che viene, secondo l'Hnet. — 12. Razzo d’ nua ruota. 13. Di- —
nostra nella qiiBle durò sin presso al
.
dal brett. re'ch cattivo omo re ; secondo ce#l Raggio pesatore a Quel ferro a tra-
fine del seco'-odecimosettimo come Ser- il Borei, dal lat. eanù. In frane, ehtan.
verso della bilancia da cui pendono i
vitore del soldato a cavallo , il quale In calt. gali, putrì torba mento, e secon- piatti o coppe. —
14. Cuspide , Punta.
perciò era chiamato Maestro. In que- do il Bullet, gir t/n trasporto, furore. Io — 15. Boi. La circonferenza od 11 con-
st ultimo significato fu pur chiamalo torno d« quella specie di fiori composti
ebr. roghuam. in ar. rygham adirarsi ;
Garzone, Palafreniere , a talvolta Pag- che *>i chiamano raggiati ; ossia i fio-
In per», reà Ira.)
gio ma trovavi pure negli altri s>gn. RAGGHIO. Ràg gh io. Sm. Lo retti della circonferenza d’un fiore com-
;

qui delti. ( Lai. servii*. Dal celi. gali. Raglio. (Lat. rudi tu», rudar.)
stesso cho
posto. —
16. Nome che danno anche al
tur priocipe, e gat servo militare, fan- RAGGI A FUOCO. Rag già fuòco Add. peduncolo d un’ombrella.— 17. Diconsi
ciullo. Meu propriamente il Bullet da com. eomp. indecl. Che spande fuoco. Raggi midollari quelle Lamine vertica-
rug p croio, vile , e «eoi servo. Il Me RAGGIANTE. Rag-giàn-te. Pari. di Rag- li e midollari che partono io ogoi
verso
nagio da verna.) —
5. Giovanetto sbar- giare. Che raggia. Che manda raggi o dalia circonferenza del midollo negli
bato, Pane uilo. 3. Marin. Ragazzo— Che si muove sotto forma di raggi. (Lat. steli delle piante dicoti ledonie arbore-
alia pece chiamano marinai un Gar- i
radiarli.) —
2. Fisi. Disposto s raggi ; scenti.
zone di calafato; e Ragazzo da scopa, ed è agg. de' eorpi naturali rompesti di RAGGIORNARE, Rag-gìor-nà-re. N.ess.
un Ragazzo che serve sulla nave a tutti fibre che partono o divertono da un comp. Farsi giorno di nuovo. (Lai. ila-

i ministerii più vili. centro comune a gui-a di raggi. Vege- rum luccicare.)
RAGAZZOLA. Ra-gax-xò-la. Sf. Zoo!. tazione, Spato calcario raggiaote. [AGGIOSO. Rag-gió-to. Add.m. V. poco
Sorta d uccello.Lo stesso che Velia. RAGGIARE. Rag gia re. N. ass. Giltarr, osata. Che ha raggi- [Lai. rodiolui.)
RAGAZZONA. Ra-gaz-zù-na. Add. e sf. Spargere raggi. Lai. radiot emittore , AGGIRAMENTO. Rag-gi-ra-m4n-to.
acer. di Ragazza e per lo più si dice ; jacere, radiare.]
(


2. Per metaf. Span- Sm. Il raggirare. [Lai. circumductio ,
per vezzi come Giov inolia.
RAGAZZONE. Ra-gax- zu-ne. Add. e sro.

da lume e chiarezza. 3. E per sìmil. ciVcumrfuctatiu.)
[AGGIRANTE. Rug-gùrànle. Pari, di
presa dalla velocità con cui il raggio
accr. di Ragazzo. diretto scende dal corpo Incido, e quello Raggirare. Che raggira.
RAG AZZOTTO./fa-gaz-xòMo. Add. e sm di riflessione riverbera , vale Uscire [AGGIRARE. /Juj-gi-rà-ra. N. ass. Di
accr. di Ragazzo. Ragazzo grandicello. checchessia eoo gran prestezza; ma non nuovo aggirare Rigirare , e fig. Aggi-
RAGAZZL'CCIO. Rti-guz xièc-cio. Add. e si direbbe, se non parlando di cose in
,
rare. [Lai. eireumcenire.) 2. E per —
sm. dim. e disprez. di Ragazzo. qualche maniera lucenti —
>4. E detto —
meuf. 3. N. ass.— 4. E n. pass. Muo-

KAGAZZl'OLO. /fa-gai *uò-ìo. Add. e sin.
diin. di Ragazzo. Piccolo ragazzo; ma
poetic. d'ima Pianta. —
5. All. Illumi- versi io giro. (Lat. errare, ofcrc.) 3.

nare, Render loreole,Perenotcr co' rag- Aggirarsi, Versarsi, Versare. 6. Alt.
importa una certa idea di disprezzo. gi- ( Lat. illuminare, raditi ìNuitrar* , Maneggiare ingannevolmente.
RAGELLARE./ia*gil-ld.ri. Alt. Ar.Mes. Iuc>t/um reddere, radiare.) —
6. E del- [AGGIRATO. Rag-gi rà-to. Add. m. da
— 2.
T« dei Irgoajuolì, e simili.
Uguagliare, lo, secondo i'opinion degli antichi, del- Raggirare. (Lat. circumdueìtu.)
Pareggiare. (DaU'ebr. gii simigliauza , rOperare de' corpi celesti ne' corpi infe-
uguaglianza.) riori ; ed è locazione assai viva. 7. — di Voce, Canto tc.
Cardinali, Voi. III. 33 5
— ,.
,

MAG RAG RAG


RAGGIRATORE. Rag gi -ra-ió-re. Yrrb. Far grande , Accrescere. Lo stesso che sign. di Tener le ciglia a modo di cbi
i

m. di Rigirare. Che raggira , e fig. Ingrandire e Aggrandire. sta grave e pensoso, Aggrottare.
Che ingenue. Oode prendesi comune- RAGGRANDITO. Rag-gran-ddto. Add. RAGGROTTATO. Rapgrot-tà-to. Add.
mente per Ingannatore, Bindolo. [Lat. m. da Raggrandire. Lo stesso che In- m.da RaggrolUre. Di uno voaggrot tato.
vaftr, cireumtenfor.] grandito e Aggrandito. — 2. Àgg. di Ciglio , Aggrottato ,
nei
R AGGI RATB ICE. /?ag-gi-ra-trt-ce.Verb. RAGGRANELLARE. Rag-gra-iullà-rt. sign. di Aggrottare, 8- 2. .

in. di Raggirare. Che raggiro. Att. corap. propriamente Raunare in- RAGGRUPPANTE. Rag-grvp-pàn-te.
R4GG1RKYOLE. Rag gi-ré-vo lt. Add. sieme le granella sparse. [Lat. eolligere, Pari, di Raggruppare. Che raggruppa.
coro. Che agevolmente raggira.— 2. Che
raggira, ai avvolge.
eogere .] —
2. Fig. Procacciare, Mettere RAGGRUPPARE. Rag
stesso che Aggruppare.
grup-pà-re. AU.
ai insieme ragunando.— 4. Mettere Insie- Far gruppo. Lo
RAGGIRO. Rag-giro. Sin. Avvolgimento, me soldati raccolti ed arruolati qua e là. fLat. implicare. }--2. N. pass. Torcersi,
Involgimento ,
non meno di parole che RAGGRANELLATO. Rag gra-nel là-to. Ripiegarsi in sé stesso.
di cose. Add. m. da Raggranellare. Radunato RAGGRUPPATO. Rag grup-và to. Add.
,

RAGGIUGNERE. Rag-giù-gne-re. Att. Messo Insieme, Procacciato. [Lai. ,coJ- m. Da Raggruppare. Avviluppato. Lo
anom. Arrivare ano nel camminargli e lectui, coacervai ut.l stesso che Aggruppalo.(Lat.MV»plicataa.l
corrergli dietro. [Lat. assegni.) —2. RAGGRAVANTE. Rag-gra oàn-le. Pari, 2 Per rotuf. Iolrij.lo, ImoroglUl».
Congiugnere. Ricongiugoere. [Lat. eo«- di Raggravare. Che raggrava. RAGGRUPPO- Raq-grbp- pò. Sm. li r»g-
junorre.] —
3. Aggnagliare. —
A. Par- RAGGRAVARE. Rag-gra-và-re. Att. |
gnipp.™. Riusi'»- -

lando di Ferite o simili, Raramargioa- comp. Di nuovo e grandemente aggra- «ÀGGRUZZARB. KaJ-jniJ-iA-M. Att.
re, Saldare. —
3. N. peas. Congiugnerti, vare, Accrescere, Far maggiore. [Lai. Rraolrchi.re. [UI.«nlroAtr,.D.I COI.
— R.
Unirai , detto di persone 6. Racco- aggr ovattare. 1—3. o. pass. iLaL oggra - hreit. Arila «ccort.re, riplfgire.]
gliersi, Riunirsi.
RAGGIUGNIMENTO. Rag-giu-gni-mén-
*
cori.] —
3. E n. ass. Farai più grave. N. pus. più anta. RtnniechUr»,
R.-
—4. Parlandosi di persone vale Peggio- stringersi in sé stesso.
to. Sm. Il raggiugnere , Rlcooglogoi- rare nella infermità. RAGG RUZZATO. Raggrux-xà-to. Add.
rnento. [Lat. conjururfio.] RAGGRAVATO. /fag-gra-rà-to.Add. m. m. da Raggrnztare.
RAGGIUNTO. Rag-giùn-to. Add. m. da da Raggravare. RAGGRUZZOLARE. Rag grux-to làrt.
Raggiugnere. Arrivalo.— 3. Congiunto. RAGGREPPARE. Raq-grep-pà-re. N. Att.Mettere insieme ,
Far gruzzolo ,
— 3. Raccolto.—4. Detto di animale eba pass. Raggrinza rs«.[Dai celi. gali, crup, Ammassare ; e ai dice ,
più che d' altra
ha ricoperti gli arnioni dal grasso.[Lat. crupag o eriopag roga. I Napolitani cosa, di moneta. (Lat. eolligere, eogere.ì
praepingut*
.J

0. Per simil. dallo di dicono rappa per ruga ] —2. E detto in genere. 3. B n. pass.—
Fiume o simili e vale ingrossato. RAGGRICCIJIAMENTO. Rag-gricchia- Raggrupparsi Rannicchiarsi. [Lat. aa
,

RAGGIUOLO. Raq-giuò-lo. Sm. dim. dì mifn-to. Sm. Il raggriechiarsi; Raggrl fi- eortfrohere.)
Raggio , cosi al proprio come al Qg. lamento Rattrappatura , Contrazione.
,
RAGGRUZZOLATO. Rag gru:-xo-là-to.
[Lat. retiuia radiua J (Lat. eonefroelto.] Add.ro. da Raggrazzolare. Ammassalo.
RAGGIUSTA 11 ENTO. Rag-giuxta-mtn-lo. RAGG RICCHI ARE. Rag-gric-ckià-re. Raccolto; ed anche Rannicchialo , Rag-
Sm. Il raggiustare; Aggiustamento Att. n. sai. e pasa. Rannicchiare , Rl- gruppato. [La». eoUectui , contrae Ivtf.J
Accomodamento. Acconciamento. atrìgnersi la sé stesso, come fa V uomo RAGGUAGLIAMENTO. /Jdg-gua-glia-
RAGGIUSTARE. Rag-giu-sta-re. Att. che raccoglie insieme le membra o per minto. Sm. Il ragguagliare; Pareggia-
camp. Ridarre al giusto, Emendare. freddo , o per simile accidente. [Lat. mento. Agguaglia mento. Uguagliamen-
2. Acconciare, Accomodare.— 3. Rim en- contratterà coarctare. Dal celi. gali. to ec. [Lat. e«oMMfto.]
dare. —
4. Allestire, Acconciare. 8. — ,

ereachan nicchio , guscio. Nella stessa RAGGUAGL1ANTE. Rag gua-glian te.

Ditesi Raggiustare, ed anche Rimanere, lingua fiorraleà »c corticc, abbreviare. Part. di Ragguagliare. Che ragguaglia.
e vale Riunire le fratture degli ossi si In iapago- agachorae accoccolarsi.] RAGG l AGLI A NZ a. Rag
T gua-gliàn xa.
che vengano poi a perfettamente ricon- RAGGRICCI! IATO. Rag-grìc-chià-tO- Sf. Parità, Pareggiaroeoto, Agguaallao-
giungersi. —Rappacificare, Riconci-
6. Add. m. da Raggriccbiare. [Lat. eour- za Ragguagliamento Ragguaglio ec.
liare. —
7. Purgare da colpa. eiotw.]
,

(Lai. exaaguatio.]
,

RAGGIUSTATO. Rag-gìustà-to. Add.ro. RAGGRICCIARE. Rag-grie-eiàro. N. RAGGUAGLIARE. Rag-gua-glià-ro. Alt.


da Raggiustare. pass. Lo stesso che Raggriccbiare. Ridurre al pari; Pareggiare, Adeguare,
R AGGLUTINARE, Tfag-glu-ft-nà-re.AU. RAGGRINZARE. Raggrin-ehià-re. Agguagliare. [Lai. exarquare , adae-
Unire , Attaccare con colla. Lo stesso All. e n. pass. V. e di’ /ìaggrieeAiare. quare.] —
2. E dello degli anni, in senso
che Conglutinare. RAGGR1NCHIATO. Rae-grm-ehià-to. —
astronomico. 3. Paragonare. [Lat.com-
RAGGLUTINATO.flag-glu-ti-nà-fo. Add Add. m. da Baggriochiare. V. e di’ parare.} —
4. Dìcesi Ragguagliare al-
m. da Raggimi uare. Lo stesso che Con- Raggriechiato. [Lat. contraetus, coar- cuno d’ona cosa e vale Informarlo,
glutinato. ci ai ut.] Istruirlo di essa. (Lat. cartiorem faceva
RAGGOMICELLARE. Rag-go-mi-eel-là- RAGGRINZAMENTO. Rag-grin-xa-mén- de aliquo re, rem o omero alìeui aperire t
rt. Att. e o. pass. V. A. Ristrfgnere e to. Sm. I! raggrinzare, Coatreziune della n linciare. Dail’ebr. gala rivelare. Altri
Unire insieme in forma di gomitolo pelle che fa grinte, che si riempie di da ragguagliare nel primo senso per
Raggruppare. [Lai. glomerare.] grinze. [Lat. confracfio , critpatio ] forza ai tropi. In celi. gali, cait voce ,
RAGGOMICELLATO. Rag-go mi cel-là- R AG GR N Z ANTE. Rag-grin -xàn-te. Par t.
I ealfair gridatore.] —
3. Dlcesi da’ mer-
to. Add. m. da Raggomicellare. [Lai. Raggrinzare. Che raggrinza.
di catanti Ragguagliar le scritture e vaio
glomarafue.] RAGGRINZARE. JZag-grtiwò-re. Atl. Trasportare le partite dal giornale , o
RAGGOMITOLANTE. Tfaj-go-mi to-tón- Far grinte. Riempier di grinze, Incre- altro libro , dove si piantano la prima
tc. Pari, di Raggomitolare. Che raggo- spare. [Lai. eruttare, critpum rtddere.] volta , al libro da’ debitori e creditori.
mitolo. —
2. Per melai. Raggrinzar V animo
• fLat. ex advereariit incodicem referre.)
RAGGOMITOLARE. Rag go-mito IÀ-ra. vale Rattristarsi. —
3. N. ass. e pass.
,

— 6. Dicesl Ragguagliare I conti e vale


Att. cemp. Di nuovo aggomitolare lo Riempirsi di grinze. Incresparsi. Appurarli. —
7. In questo seoso dicesi
— 8. Per
sgomitolato. (Lat. glonterora.]— 2. Per RAGGRINZATO. Rag-grèn-xà-to. Add. anche Ragguagliar le partite.
simil. Ravvolgere checchessia quasi a m. da Raggrinzare. Increspato. [Lai. simil. detto del Sonno. — 9. Dicesi in
modo di gomitolo. —
3. E o. ass. nel crùpiu, eritpalue.] modo basso Ragguagliar le costure al-

primo sign. ma fig.—4. E n. pass, nel RAGGRINZIRE. Rag-g ri»-* Ir#. Alt. n. trui e vale Percuoterlo, Bastonarlo.
secondo alga. ass. e pass. Lo stesso che Raggrinzare. 10. Dicasi Ragguagliare il suolo e vale
RAGGOMITOLATO. Rag-go-mi-to là-to. RAGGRINZITO. Raggrin-tì-to. Add. m. Ridurlo al peri , Pianarlo. 11. E n. —
Add. m. da Raggomitolare. [Lat. ag- da Raggrinzire. Lo stesso che Raggrin- pasa. Andard’areordo nel raccontare una
glomerai»a.1—3. E per aimil. Raviolto zato. —
tessa cosa. 12. Ar. Mes. Ragguaglia-
a guisa di gomitolo. RAGG ROP PARE. Rag-grop-pà-re. N. re caviglie ; cosi dicono l tintori il

RAGG RACIMOLA RE. Rag-gra-ei-nto- pasa. Raggrupparsi. Ritorcere a caviglia la seta già torta e
là-re. Alt. comp. Raccattare gracimo- R AGGROTTANTE Rag groMòn-fa.Part. . spremuta, per far Incorporare quel poco
li dell' ove; e fig. tutte le piccole perti- di R aggrottare. Che reggi*) Ha. d'amido che possa essere restato in tutte
cete, RAGGROTTARE. Rag-grot tò-re. Att. le fila.
RAGGRANDIRE, Rag-gran-H-rt. All Aggrottar di nuovo; e dicesl anche nei HAGGDAGLIA TAMEKTE.
,,
, , -

n ac RAG RAG
ta-mtn-te. Avv. Con ragguaglio. Fatto RAGGUAZZARE. Rag-guas-sà-r*. Alt. — 7. Metter ragionamento , vale Inco-
il computo, Computalo l'un por l'altro. V. A. V. e di' Diguazzare. [Lat. agi- minciare il discorso. —
8. Pascersi di
RAGGUAGLI ATI XO. Rag-guagliat'i-vo. tare, permiscere.) ragionamenti, come il cavallo del Ciollo
Add. m. Atto a rn eguagliare. RAGGUAZZATO. Rag-guns-zàto. Add. dicasi proverbialmente di quelli che ai
RAGGUAGLIATO. Rag-gua-gHò-to.hòA. m. da Ragguazzare.V. Diguazzata. edi' lambiccano il cervello sperando vana-
m. da Ragguagliare. Pareggiato. [Lai. RAGIA. Rà-gia. Sm. PI. Rage e Ragie. mente che una qualche cosa debba loro
Mwguafuj.)— 2. Informato, Avvisato. Boi. e Ar. Mes. Succo resinoso ottenuto riuscire.— 9, Operazlooe dell'Intel letto,
[ Lai. etriior factut.) —
3. Dkeai Suro da incisioni praticate sul fusto di certi la quale ha luogo, allorché due idee
ragguagliato, e vale Stare sulle iotese. pioi, e particolarmente del pino marit- eccitano un giudizio , mediante una
— 4. Io modo avverb. Raggnagliata- timo. Quando questo aneto si prosciuga terza, eoo coi nc hanno già eccitali due
mcnte, Computato V un per l’altro. da sè stesso sull'albero, piglia 11 nome altri. [Lat. rafio.)
RAGGUAGLI ATORE. Rag-gua-glia-tó- di Catrame; lo ai chiama Pece, se dopo RAGIONAMENTUCCIO. Ra-gio-na-men-
re. Verb. m.di Ragguagliare. Che rag- averlo addensato con la cuocitora e fil- tue -ciò. Sm. dim. di Ragionamento. Lo
guaglia; e più propriamente Che iofor- trato, lo si eoli eotro forme ove si tra- stesso ebe Raginoamentioo.
ma, Che riferisce. (Lat. nunriator.] sforma io pani. [Lat. resina pini. D>|- RAGIONANTE. Ra-gio nàn-tt. Pari, di
RAGGU AGLI AT RICE. Ragguaglia-trì- l’ ar. ragmaton , o come scrive il Me- Ragionare. Che ragiona.
«. Verb. f. di Ragguagliare. Che rag- ninski , regimi, volgarmente regina, RAGIONARE, /fa-gio-nà-ra. Att. n. ss?,
guaglu. che vale appunto ragia. In ebr. raghuaf e pass. Discernero, Giudicare, Argomen-
RAGGUAGLIO. Rag-guà-glio. Sm. Rag- stillare, dar fuori delle gocce.]— 2. Di- tare , Filosofare. (Lat. raftoeinari.j —
guagliamento, Agguvglianza, Pareggia- tesi Ragia liquida la Trementina d'in- 2. Favellare, Parlare insieme. Discorrer
mento ; ed anche Comparatiooe , Pro- ferior qualità che ractoglitsi su molte parlando. (Lat. loqui.vsrbu kabere, ssr-
porzione. Anticamente Esimio. [ Lat. specie di pini : é io fatti od miscuglio mocinar*.]— 3. Narrare, Raccontare. —
earaagtiatio.]— 2. Notizia, Avviso. Onde di resine imbrattato da materie stranie- 4. Conferire. — 5. Ciarlare, Cianciare.
Dar -ragguaglio vaio Ragguagliare,
, re.— 3. Olio di ragia: Specie di essen- —6. Dimostrare. — 7. Convincere, Per-
Avvitare. [Lat. nuneium.] 3. Diconsi — za di terebentina « he al ottiene io Pro- suadere con ragioni.— 8. Confabulare
Lettere di ragguaglio le Lettere infor- venza distillando in grand# la ragia, Stare • crocchio. —
9. Tener ragiona-
,

mative.— f. Detto di Conti nel aign. di dalla quale distillazione traggono certo mento , Arringare, Sermoosre, Sermo-
Ragguagliare ,5.6, Oggi io com- liquido biancastro salmodi un* port o- neggiare. Predicare. [Lat. orare, concio-
mercio dicono Liquidazione. B. Arit. — ne appunto di olio essenziale della resi- — Dichiarare a
nar».] 10. via di ragioni.
Operazione aritmetica con coi ai eou- ni. Questa essenza * inferiore d'assai a — il. Divulgare Pubblicare ,
io modo
verte uo peto, una misura, una moneta quella che si trae dagli abeti, e non che ognuo dc parli.— 12. Fare ragione,
nel valore espresso io onitA della stessa giova che per le tinture comuni 4. Far conto. Stare a ragione Stimare , ,

nature, unità che in altro paese ha va- Fraudo Inganno , Astuzia,


Tristizia Reputare. Calcolare. [Lat. raliacinari.j
lore diverso. ovvero Cosa che
. ,

altri volea tener celata. — 13. Ragguagliare. —


1*. Dicesi Ra-
RAGGUÀRDAMENTO. Rag-auar-da- (Lat. fraus dolus. Dall' ebr. ragh ov- gionare eoo gl inchiostri e vale Scrive-

mén-to. Sin. raggoardare e Lo tguar-


Il
,

vero roagh malizia , malignità . pra- re. —


15. Diresi Ragionism d' Orlando
do stesso. [Lat. atpeclut , ttiiua.) 2. — vità , tristizia, lo eelt. gali, ragair in- quando vuoisi che ai muti ragionamen-
Minuta e Premeditala considerazione
Riguardo. (Lat. ratio.]
gannatore : in bigi, rogua furfante.] — to, perchè le cose delle quali si favella
3. Onde Andar di ragia , vale Usare ar- non ci compiaccia uo o sono perico-
RAGGUARDANTE. Rag-guar-dàn-ts. Procedere con astuzia per tenere
ti 0 zi I , lose.
Pari, di Rigguardare. Che ragguarda. a bada gli avversari! ; Trattare , Ado- RAGIONARE, Sm. Ragiooamento^iseor-
[
Lai. rtspicims, per tpicie **.)—!. Àt- perare astutamente simulatamente. .
so. (Lat. aermo, lermocinalio.]— 2. Met-
teoeote, Pertinente. R AGIO. Rà gia. Sm. Y. G. Zool. Genere tere uel ragionare, vale Mettere io pa-
RAGGUARDARE. Rag-guar-dà-re. Alt. d* insetti deir ordine de’ dltterl , della role.
Ueutameoie, mioutameote edistin- famiglia detenutomi, e della tribù dei RAGIONATAMENTE. Ra-gio-nota-mén-
tameutegoardare.Aoticam. Aguardare, ragion idi di Latreille , dagli antichi fa, An. Con ragione, Ragionevolmente,
altrimenti Riguardare. [Lat. peripica- credo li una specie di ragno ; e cosi de- [Lat. /tire, marito.]
rt. 1—2. Guardare semplicemente. —3, nominati dalla forma loro non guari RAGIONAI tSSIMO. /?a-gù>-na-Jij- ai-nao-
Essere attenente, Perteuere. (Lat. per- dissimile da quella di un acino. 2. — Add. m. saperi, di Ragionato.
Imara.) — 4. Custodire, quasi redupli- Genere d'insetti dell'ordine de'eoleotleri RAGIONATIVO. Ra-gio-na-lLvo. Add,
cativo di Guardare io questo significato; tetrameri e della famiglia de’ fillofagi,
.
m. Atto a ragionare , Capace di ragio-
ma è antiquato.— 5. N. ass. nel primo stabilito da Fabriclo. e che per non es- nare; Ragionevole. (Lai. ralùmaiù.]
sigo. —6. Diligentemente considerare sere confuso col rhagion altro genere RAGIONATO. Ra-gio-nà-to. Add. rn. da
Por mente; e ai usa anche attivamente. d'insetti, fu da Geoffroy chiamato sten- Ragionare. Capace di ragtooe, o Che ha
(Lat. animadvertere.) cor ut. Tal dcnominaiione sembra de- in sé ragione. [Lat. rationalù, peritus.

I

RAGG CARDATO. Rog-guar-dà-lo. Add. sunta dalla specie di ferita o rottura 2. Dedotto con buooa ragione, Ra-
m da Raggoardare. che preaeota il loro corsaletto. Haooo gionevole. —
3. Dichiarato , Esposto a
RAGGUARDATORE. Rogguar-do-ttee. Il corsaletto spinoso , le antenne corte via dì ragioni. —
4. Nell'uso dicesi
Verb. m. di Raggoardare. Che ragguar- o media lunghezza.
di anche di Tatto ciò ehe rende regione
da. [Lat. speetator.] RAGIONACCIA./?a-gio-nòc-cta. Sf.pegg. delie cose di cui ai tratta, come Aritme-
RAGGUARDATRICE. Rag-guorda-tr\- di Ragione. Ragione di poco conto. tica ragionata , Grammatica ragionata
es.Verb. f. di Ragguardare. Che rag- RAGIONALE. Ra-gio-nà-le. Add. com. ec. cioè Aritmetica, Grammatica che ren-
guarda. [Lat. spectatrix.] V. A. V. e di' AaaioMoob. de ragione delie regole stabilite o pro-
RAGGUARDEVOLE. Rag- gnor- di-vo-U. RAGIONAMENTl.NO Ra-gio-na-men-tì- poste.— 5. Agg. di com, della qual si
Add. Degno di essere riguardalo,
coca. no. Sm. dim. di Ragionameolo. Discor- sia ragionalo e discorso. [ at. pertra-l

Riputato. Lo stesso che Riguardevole. seti», Seno onci no. ctalus.] —


6. Divulgato, Pubblicalo.—7.
[Lat. epeetabilis. )
—%
Agg. a Vista , R AG ION AMENTO. /?o gio-nn-mAvto Sm.
.
Ragionevole, Convenevole. —8. Pro-
Occhio o simile vale Che vede bene Il rsgioosre. Il discorrere ; e per lo più verò. Cosa ragionala per via v» : *1 dke
Acuto. •'intende del Parlare o Scrivere a luogo quando saccede alcuna cosa, di cui si ra-
RAGGUARDEYOLRZZA./fop-fnarH&MM- ed ordinala mente , sopra alcuna mate- gionava ; o quando, ragionandosi d'uno
lix-ia.Sf. Lo stesso che Rigu ardevo iena- ria, [Lai. colloquitene, Mrmocìnafw.] — assente, e' comparisce improvvisamcole
RAGGUARDEVOLISSIMO. Rag quarte- 2. Allungar ragionamento, vale Conti- dove si rsgiona di Ini. ( Lat. iupui «il
co-lii-ii-mo. Add. m. superi, di Rag- nuare • parlare 3. Aver regiooamen-— in fabula, lupus in sermone.] 9. E in —
guardevole. Lo stesso che Riguardevo- to. rsgiooameali , vale Favellare , Par- forza di am. —10. R come sm. pi. par-
lisaimo. lare. (Lat. lermonrm habare] —4. En- lando di persone, Ragionati per Ragio-
RAGGUARDEVOLMENTE. Ragguar-de- trare in ragionamento, in ragionamenti, nanti, Ragionatori; ma non è da imi-
vol-mén-le. A tv. Lo stesso che Rlguar- vale Cominciare a parlare. [Lat. infsrr» tare.
devolmenle. sermone».] —
5. Esser ragionamento di RAGIONATORE. Ragio+a-tó-re. Verb.
RAGGUARDO./fag jwdr-do.Sm. Rispetto, alcuno, vale Tenerne discorso. Parlarne. m. di Ragionare. Che ragiona. [ Lat.
Riguardo. (Lat mtuitus, respectus.) — 6. Farsi ragionamento , Ragionarsi. sermocinator]
. 1 ——
- ,

HA© RAG RAG


RAGIONATRICE. Rtt-gio-na tH et. Verb. adire.]— 32 Aver ragione o la ragione. di ragiooe. —
72. Pascersi di ragioni
f. di Ragionare. Che ragiona. Avere il glutine la verità dalla sua,
Cioè, vale Persuadersi alta forza della ragio-
RAGIONCELLA. Ra-gion-eii-la Sf. din», Essere assistito dalla ragiooe ; ed anche ne. —
78. Porro la ragiooe. vale Fare i
di Ragione. Lo stesso cbe Ragion- Avere il ano dritto. —
33. Aver ragione conti. —
74. Porre alcuno per ragiooe .
erà. talora vale Aver via, mezzo, maniera vale Indurlo a ragionare, ovvero Esami-
RAG CINCIN A. fta-jion-ci-na. Sf. diradi
l 31. Avere ragione da vendere, cioè So narlo Chiedergli minuto conto o simi-
.

Ragione. Piccola ragiooe . Ragione di prabboodante. —


35. Avere ragione In le.— 75. Render ragione, vale F#r«
soverchio debole. Ragione non intera- alcnno, vale Aver titolo. Aver diritto di dritto, giustizia. —76. Rendere, Chie-
mente concludente. [Lat. raliuncttla.) sigooris, o simile. —
36. Aver ragione dere o Richieder ragione, vale Reodere
RAGIONE. Ru-giò-n*. Sf. Quella polen- ec., vale E«sere a quella proporzione. o Domandare altrui conto , cioè luterà
ta e , secondo altri , QueH’opertzione 37. Aver ragiooe ai alcuna cosa vale ,
notizia di checchessia. ( Lat. ratiofìrm
dell'anima, per cut ella giodka eoi soc- Esserne perito. —
38. Aver la sua ra- ridderà rationem petere ad caleuloo
corso di uoidea media, o sia argomen- gione, vale Aver il mestruo. 39.Cer- —
— toeare.]
,


77. Render ragione, la ra-
,

ti Da alcool è deOoita per Facoltà di car ragione vale Domaodar conto. gione ec., Tale Dar quel'o che è di do-

.

determinazione ii nesso delle verità ge-


.

40. Chiedere ragione. V.g 76. 41. vere, di drillo , ec. —


78. Render ra-
nerali: e secondo altri, è la Facoltà dei Contare le toc ragioni a' birri. V.g.105. gione, fig. vale Pagare il Ilo. — 79.
principi!'. Nel discorso comune si ado- — 42. Dannar la ragione vale Cancel- Render
,

la ragione di alcuna oosa , vale


pera per Intelligenza , Discernimento , lare il conto. Non avere più alcuno per
,

Assegnarne il motivo. —
80. Ribattere
Conoscimento , Giudizio, Intelletto ec. debitore. — 43. Dar ragione, vale Ap- le ragioni, vale Confutarle, o Riprovar-
[Lat. rotto. Ratio. ral\oni$ , secondo i provare , Confessare che altri abbia ra- le. - 81. Richieder ragione, vale Do-
più, viro da ratum pari, di reor io sti- gione. — 44. Dar ragione o la ragione mandar coolo. — 82. Rimettere le ra-
mo: e reor può trarsi dal celi. gali, riar vale Assegnar la ragione. Render la ra-
,

gioni. vale Esibire le partite. 83. Ri- —


giudizio, ovvero da reir inclinazione, gione. — Ì5. Dar la ragion sua ad alcu- scuotere le ragioni da alcuno, vaie Far-
piacere. Si noli però che in lingua zend no, vale Rendergli il suo dritto. 46. — sene pagar ciò eh* è dovuto. 84. Ri- —
razanm vale intelligente, lo gnll. r«n- Dar luogo alla ragione, vale Capacitarsi servar le ragioni. Riservarsi ragione,
icm, reutan e rùian ragione, lo brctl. o piuttosto Rav veder»!. 47. Dire le — vale Lasciare adito di valersi delle ra-
rat pensiero. Io cbr. rotici* beneplaci- sue ragioni a’ birri. V. g. 105. 48. — giooi. —
85. Saldar la ragione, le ra-
to, compiacenza, propensione , consen- Donare ogui ragione ad alcuno, vale Ce- gioni , vale Pareggiare e Aggiustare i
so, e ratum annuire, dimostrare.) 2. — dergli ogni dritto, pretensione ec. 49. — conti. [Lat. raftones exatquare.] -—86.
Cagione, li perchè. Motivo, Fondamen- E>aer ragione o di ragione, vale Conve- Saper di ragione, vale Saper d'abbaco.
to, Pruova, Argomento, Riprova, Mez- nire, Esser uopo, Es*er oece*s.iria o giu- [Lat. arij/imtficam icìre.]— 87. Scriver
zo a provare cc. —
3. Il giusto o conve- sto.— 50. Essere checchessia di ragione ragione, vale Scrivere eoo sicuro razio-
nevole, Dovere. [Lat. oe^uum, j'ujfum.) di alcuno vale Essere suo per diritto. cinio, GlosoQa e slmili. —
88. E Scri-
— 4. Diritto, Ciò che spelta ad alcuno, — ,

51. Fare ragione, vale Stimare, Cre- vere a ragione d'uno, vale Notare sul li-
che gli è dovuto. [ Lat. juz.] 5. Te- — dere, A vere opinione. (Lai. vittimare, bro a conto d'uno. —
89. Stare a ragio-
rna, Soggetto. [Lat. argumanfom.) 6. — ziòi persuaderà.) —
52. Far ragione o ne. vale Essere secondo la ragione e le
Accordo, Partito.— 7. Discorso, Ragio- la ragione, vale Fare giustizia, Aggiu- convenienze- —
90. Teoere o Render
namento. —
8. Qualità. Sona Spezie dicare altrui quel che g i si convien per ragione vale Ascoltare e Giudicare le
Maniera, ec. [Lat. tpeciet , gema.]
,


,

giustizia. (Lat. eoAlroverziam dijudi-


,

cause de' litiganti, Amministrar giusti-


9. Perizia, Arte, Destrezza. 10. Giu-— cnre. jut tuum tribuere aiisui.) 53. — zia nella curia. (Lal.jua dicera.] 91. —
stizia. Onde Luogo dove s'amministra Fare la ragione, ragione, una ragione , Venire a ragiooe con alcuno vale Di-
)a ragione il Tribunale —
11. Dottrina, le ragioni, vale Fare Calcolare
i coati ,
sputare con fiso lui. —
92. Modi av-
,

e Scienza delie leggi. Dritto. [Lat. jmt .] le spese. Conoscere quanto sia il debito verb. A ragione; Ragionevolmente,
— 12. Onde Ragion civile , canonica , e il credito. [Lat. inire rat ionet .] 54. — Giustamente, Secondo <be porla la ra-
delle genti, cc. per Dritto civile , cano- Fare ragiooe , vale Regolarsi eoo un gione. Il ebe diresi anche Con rsgioue,
nico, Dritto delle genti ec. 13. E Ra-— presupposto. —
53 Fare ragione di al- _l)i ragione. Per ragiooe, Qnanto a ragio-

gion del Lazio pel Jais qut'rttium de llo- cuoo, vale Fame stima, Averlo in con- ne. [Lat. jure , nuriiù.) 93. A ra- —

!

mani. —
là. Conto di dare e avere, Cai- siderazione. 56. Fare la ragione del giooe, vale anche Secando il numero ,
colo, Partita, Aggiustamento di conto. compagno, vaie Aver riguardo. Mettersi A proporzione. —
94. Dicesi DI mala
(Io lat. ratio conto e ragonc. In gr. lo-
;

ne* piedi del compagno. —


57. Fare ra- ragione e vale Di mal acquisto, Di pos-
gittet ragionatore e numeratore. In ebr. giooe nel bere, vale Rispondere, beven- sesso illegittimo —
93. Diccai Di ragion

hhet bon ragione e conto.] 15. Libro— do, a colui che t'invila a bere, o fa brin- buona e vale Ragionevolmente. 96.
della ragione il Libro de' comi, il Libro disi. — 58. Far la ragione delle spese , Dicevi Di santa ragiooe e vaie In abbon-
del dare e avere. —
10. Credito. 17. — vale Vedere quanto sia il dare c l'avere, danza, Grandemente. Copiosamente o
Ragguaglio prezzo. di —
18. Compo- quanto sia il residuo di una somma, de- quasi A quel libero e pieno modo rhe
,

gDia di traffico. —
19. Luogo dove s’a ro- tratte le spese. —
59. Fare della mela- lieoe colui che sente aver ragione. [Lat.
miti latra ragiooe. (Lat. juz.J
la 20. — ne torlo e del torto ragionr, vaie Dare
,
ocrifer, lehemmter.) —
97. Io ragiooe,
Pretensione, Giurisdizione. Azione. [Lat. il torto a chi ha ragione, e ragione a chi vale Per rispetto.— 98. Per rsgione.vsle
j ut, actio.] —
21 . Proporzione. 22, — ha torto, Fare ilio e basso. 60. Fare — A dovere. Secondo che porta la ragione.
Cooveoicnza e propria natura di alcuna o Farsi ragione, vale Dedurre, Argomen- — 99. E Per ragione cbe, cioè In quanto
iosa qual ella sia. —
23. Prova , Argo- tare. —01. Farsi ragione, valefrare che. —
100. Quanto a ragiooe , cioè Se-
mento. —
24. Ordine, Condizione, o si- stima. — 62. P*rsi ragiooe alla grossa, condo ragione. Di ragione, ec. 101. —
mili —
25. Via. Me/io , Modo. 20. — vale Far giustizia grossamente. 63. — Senza ragione vaie il contrario di A ra-
Dicesi Ragion naturale, Quel lume che Dicesi Fallo ogni ragiooe, e vale Sotto- giooe. Ingiustamente. [Lat. immergo.)
più o meno perfetto , ciascun uomo ha sopra, Considerato tutto. 64. Gettare — — 102. Diccii anche arverb. Ragiooe
ottenuto dalla natura per vedere gli og- mala ragione , peggiore ragione vale come e vale Essempigrazia, ma è modo
getti che lo circondano, c poterne a pro- Costare più faro, Aver più danno. 63.
,

— antico. [Lat. extmpli cautta.} 103. —


poni cui di quel lume più o meu perfet- Metter ragione, vale Calculare, Far con- Dicesi Ragione per la quale, e vale On-
tamente giudicare. E prendesi anche nel to, Riandar diligentemente, Esaminare. de, Lionde , Perciò. —
101. Proverb.
num. del più pe'Giudiz.i che da qnel — 66. Mettere buona, cattiva, peggiore Egli è ragion che Berto bea e simili: &i
lume risultano. —
27. Diconsi Ragioni ragione, vale Esser di utile o di danno. dice quando e’par convenevole che altri
necessarie o simili e vogliono Cbe neces- — 67. Mettere a ragiooe vale Metter ,
di qualche cosa abbia la parte sua. —
sariamente conchiudooo. 28. Accon- — in coolo, in calcolo. —
08. Mettere alla 105 Dire o Contar* le sue ragioui a'bir-
ciar in ragione, vale Accomodare fonti. i stessa ragione più cose vale Metterle rl, vale Ginstilicarsi o Favellare con chi

29. Amministrar ragione, vale Ren- alla atessa condizione o slmili.
,

69. — non può o non vuole ajntare o intende-


der giustizia. —
30. Amministrarsi ra- Metterà a ragione alla ragione , vale — 106. Ragione di Stato. Di-
gione da sè, vale Soddisfarsi, Farsi ra-
gione da aè medesimo. 31. Andarsene —
Fare stare a dovere —
,

70. Non si pagar


di ragiooe , vale Non cedere alla ragio-
re. Polit.
ritto de'Prioeipi o de'Magistrali supre-
mi.conformc la pubblica utilità. Spesso
alla ragione vale Andare a chieder ra-
, ne, Non si appagare o acquetare alla ra- chiamasi impropriamente Ragion di
gione dove ella s'amministra. [Lat. jui gione.— 71. E cosi e converso, Pagarsi I
Stalo l'utilità di coloro che tengono io
— g — .
. 1 ,

RAG RAG RAG


Stalo. [Lat. polìtico.’ 107. Mal. Rap- — no che ai pronunzia aragna . in led; dim. di Ragnatela. Lo stesso che Re-
porto d' una qqantiU ad uo’allra; dì che 9 dfn. Pers. hanno ergila»
I per filo f gnaleloccìo.
vedi libri di aritmetica e d'algebra.
i luogo.] —
4. Pig. Inganno, Siraiagem- RAGNO. Sm. Zool. Genere d’ animili ar-
108. Filo*. Ente di ragione ditesi per op- ma, Aggnato, Insidie. (I più traggono ticolati della claseedellc aracoidee, del-
posto di Reale, cioè che non esiste fuor- questa voce per tropo da ragna in sen- l’ordine delle polmonarie della fami-

,

ché nella nostra mente. 100. Fisiol so di rete. Sembraci però voce propria. glia delle filatrici, e della sezione delle
Purga mestruale delle donne; qnasi La Botché I Persiani hanno reng per dolo, tuhitelee del regno animale di Cuvier ;
CO»a di ragione dovuta. Lai. mentfnra] I fraudo, perfidia : Celti di Galles racan
i da Lioneo e da molti altri naturalisti
B AG ION E V LE M EN T E- Ra- gio-nt-vi-le-
I per malizia, e ragair per ingannatore ; posti fra gl' inselli atteri; rd i quali
mén-te. Avv. V. A. V. e di' Ragione- gli ebrei roagh per malizia , perfidia : ebhero tal nome dallo sottigliezza delle
volmente. gl’inglesi ragù* per furfante ec,) 5, — loro gambe, o dal portarle in aria attac-
RAGIONEVOLE. Ra-gìo-né-vo-le. Add. Onde Dare o Appannar nella ragna, ol- cate alla loro tela , o infine , secondo i
cont. Che ha in sé ragiono Conforme , tre il seoao proprio, in modo proverb., mitologi , da Arsene cangiala da Mi-
alla ragione. (Lat. aequut .] 2. Di — vale Incorrere oell'agguato , Rimanere nerva in questo animaletto ; hanno i
giusta quantità c grandetta, Competen- ingannato; che aorbe diciamo Dar nella palpi in forma di pirroli piedi* Dicesi
te , Convenevole. [Lai. opini con ve- , rete. [Lai. in tugueum impiagare, in ri- anche Ragnolo , Ragouolo Ragna «

,

nicnt.j —3. Dicesi anche di Co-a che dere in cauti.) 6. Proverb. E’ dò ta- Regnatelo. ( Lat. araneut. Il gr. ara-
può essere accettata o considerata come lora tale urrel nella ragna che è fug- chnet, donde il lai. araneut , daH'cbr.

.

duo assoluta meote cattiva nella sua spe- gito di gabbia : ai dice di Chi, scampato arag tessere. ] 2. La tela che fanno
cie. — 4. E delio Pretto, Giusto, Non
di una volta da un pericolo . non è tanto i ragni altrimenti Ragnatela Ragna-
caro. — 5. E modo sm. a di accorto che non v'iocappi di nuovo. — ;

telo, Ragua. (Lat. aranea.) 3. Esse- —


,

RAGIONE VOLEMENTH. Ao gio-iw^vo- 7. Appannare nella sua nella propria ,


re o Fare opera di ragno odi ragni, cioè
le-mén-te. Aw. V. A. V.e di' Ragione- rogo», vale Cadere nell’lnsidie che leo- dì tela di ragno, fig., vale Essereo Fare
veemente. donsi altrui. —
8. Incappare in una opera inutile di nessun conto. 4. —
RAGIONEVOLEZZA. Ra- gio-at-to lètta. ragna, vale Dare in una disgrazia. 9. — ,

Non sapere o Non poter cavare un ra-


Sf. est. di Ragionevole. Altitudine al Far la r«gns ad alcnno , vale Essergli gno d uo buco dicesi d‘ Uomo di po-
:

ratiocinio, ch*è lessema dcU'uomo; al- cagion di disgrazia , di rovina. 10. — chissima ab:iità. 8. A cagione di —
trimenti Razionalità. [Lai. ratio, eequi- Tendere le ragne «‘bufali . vale Accin- alcnoe somiglianze col ragno di terra
loa.ì gersi ad impresa inutile, Prendere a far si trovano co*ì denominati vorii animali:
RAGIONEVOLlSSlMAIUENTE.TZa-jio-ne- cosa ioutilissiina. 11. Mario. Ragne: — come de’pesciolini. de'crusiacei, e delle
vo-iii-at-ma-mta-la. Atv. superi, di sono mionte Tuoi del gueroimeoto delle conchiglie , e specialmente quelli del
*•§ ionevolmeute. navi , le quali , passando per diversi genere 5f roméni o Ptorocerut. 6. —
RAGIONEVOLISSIMO. Ra-gio-ne-volit- buchi aperti dinanzi alla facciata d'ogot Nome particolarmente dato anche a uq
ti mo. Add. m. superi, di Ragione- c ottao gabbia indi per quelli di una
,
]
P esce di mare di raroe assai delicata.
,

vole. morra, formano come altrettanti rami , i


(Lai. anarchichat Input Un.)
RAGIONEVOLMENTE. Ra-gio-nt-vol- e quindi somigliano in qualche modo RAGNOLO. Rà-gno-lo. Sm. Zool. Insetto
mén-ie. Aw.Cou ragione, Giustameote, ad una ragnatela. che fabbrica la tela e la distende a gui-
Conforme al dovere; Diritlameaie.[Lal. RAGNAJA. Ra-gnà-ja.St. Ar. Mea Luo- sa di ragna altrimenti Ragno. ( Lat.
j'urc juj/e.]
,

3. Competentemente , go acconcio e destinato per uccellarvi araneut.] — ;

2. Fu delio Bagnolo Era-


Convenevolmente. (Lat. apte , conve- colla ragna, o prr tendervi la ragoa. ghiello per Brachetta, Coso, ma in Istil
nir» te r.j 2. E fig.— 3. lo modo proverb. Bussa- giocoso e furbesco.
RAGIO.MDI. Ra-giò -ni -dì. Sm. pl.V.G. re a voto per la ragoaja , vale Riuscir RAGNOLOCUSTA. Ra gno-lo cà-tfa. Sm.
Zo il. Tribù d'inactti delTordioe de'dit- male uu negozio, Fallire io un' im- comp. Zool. Specie di grillo o di locu-
teri, e della famìglia de' taniaiomi, ala- presa. sta che ha i piedi più lunghi del corpo,
bilitada LsUcille , che ba per tipo il BAGNARE. Ra-gnà rc. AU. e n. asa. i'addomine solido e non veacicoloso
genere ragio. Tender ragoa, Uccellare colla ragoa.
la testa ovoide, anleooe filiformi, ec.; da
RAGIONIERE, /fa-jio-nta-ra. Add. caro. — 2. Raspollare, Portar via. (In ispagn. alcuni detto Grillo centauro.
Colui che sa far bene le ragioni , cioè i aronar o sia aragnar curiose bine inde RAGNUOLA. Ra-gnvò-la. Sf. diro, di
conti. —
2. Colui ebe ha affido parti- culUgere. In eelt. gali, rute o ring ti- Ragna nel 1. sign. Ar. Mrs. Piccola
colare di rivedere i conti. 3. Arche. — rare, cavare. In pers. reng furto di oro ragna. (In isp. aranueto che si pronun-
Ragionieri di Cesare : Coloro che nel e di argento, lo ungher. ragadni ruba- zia aragnutlo ,
picciola rete da uccel-
Basso impero erano incaricati dell'am- re. In turco oghry ladro, oghrylyk Tar- lare. ]
tninistrationc de' beni dell Imperatore pi. — 3. Assolutamente Ragaare si RAGNUOLO. Ri-gnuò-lo. Sm. Zool. Qua-

.

prima detti Procuratori di Cesare. 4. dice anche degli Uccelli quando volaoo sidim. di Ragno, ma che prendesi an-
Chiaroavesi Ragioniere de' vini, Quegli per la ragoaja in modo da dar nella ra- che per Bagnolo. [Lai. araneut.]
che teoeva il registro de* vini che arri- gna. —
4. Si dice altresì dell’ Aria, RAGODfA. Ra-gò-di-a. Sf. V.G. Boi. Ge-
vavano io Roma. quando, cominciando a rannuvolare, fa nere di piante della famiglia delle ebe-
RAGIOSO. Ra gii-to. Add. m. Che pro- i nuvoli a similitudloe della ragna. — nopodiarea od atrlplicee e de'la peo- ,

duce ragia Che ha io sé della ragia.


, 8. E per simll. si dice de'Panni o Drap- tandria moooginia di Lianeo ; e così
(Lat. retinoiua.] pi. quando cominciano ad esser logori, denominate dalla forma d’acino che
RAGLIABILITA*. Ra-gliabiAUà. Sf. e sperano. hanno i loro fratti. È assai analogo al
L’asinesca facoltà del ragliare. RAGNATELA. Ra-gna-tèAa. Sf. comp. genere eòenopodium, dal qoale differi-
RAGLIANTE- Ra-gliàtt-te. Part. di Ra- Tela che fa il ragno. [Lai. aranea.) sce soltanto pei suoi fiori poligami , e
gliare. BAGNATELO- Ra-gna-K-lo. Sm. dira, pel calice che diventa carnoso secondo
RAGLIARE. Ra-glià-re. N. iss. Mandar di Ragno. Zoo L Lo stesso che Ragno. che il seme §’ approssima alla sua ma-
fuori il raglio. [Lat. rudere.] ( Lat. araneui. ] —
2. Le tele che fib- turità. (Lat. r hagodia. Da rhax, rha-
RAGLIO, /fò-plta. Sm. La voce dell’ asi- hriraoo i ragni ; più comunemente got acino, e idot forma.
no. Lo stesso che Ragghio. (Lat. radi- Ragnatela. —
3. E oel pi. Ragnatei RAGOIDE. Ra gò-i-de. Sf. V. G. Anat.
lui, ruttar.] —
2. Proverb. Raglio d'a- poeticamente per Ragnateii. 4. Fig. — Seconda tunica deli' occhio , comune-
sino non arriva mai io cielo. Vale Che Aombrare o inciampare ne' regnate- mente chiamata Uvea e Coroide, perchè
le domaode degli sciocchi ed indiscreti li dicesi d Uomo dappoco . ebe a’ av-
, è simile ad un acino d'uva. [Lat. rha-
uon sono mai udite. viluppi e si perda per ogni piecola goidet.)
RAGNA. Sf. Zool. La frmmina del Ra- faccenda che diesai anche Affogare io
; RAGÙ*. Sm. Ar. Mes. V. Frane, usato
gno; ma poelic. prendesi anche per Ra- un bicchier d'acqua. ( Lat. fn mmìmù oggidì per Manicaretto, Intingolo, Sal-
gno. ( Lat. araneo. ] 2. Tela di ra- — perìrlìturi.}— 8. inciampare ne’ragna- ta, o Condimento per eccitare o ricupe-
gno. [Lat. aronea.]— 3. Ar. Mes. Rete teli dicesi anche dì Vecchio che mài si rar l'appetito quando languisce od è ,

da pigliare uccelli. ( Lat. cattit , rete. regge nelle «ambe. perduto. [ Secondo il Bullei vien dal ,

Da ragna per tela di ragno: poiché que- RAGNATELUCCIO. Ragna-te-lùc- ciò. celi, brelt. ragoud che vale II medesi-
sta imprigiooa le mosche , siccome la Sai. dim. di Magnatelo. mo. In ar. roeghaib cose desiderate,
ragna gli uccelli, lo (spago, dicesi ara- RAGXATELUZZO. Ra-gna l«-lù«-*o.Sm. rvghb esser goloso , rughub voracità..
37
, , . .

RAI R AL lift
•ridili. Io ebr. rtgkmi pascolo : io un- valcare.] — 2. Modo avrerb. Alla rai- L. Filo!. Veste trasparente di tessuto
gb. rugai masticare. rodere.] tra, cioè Secondo l’ usanza , U maniera sassi raro, (/falium, secondo Noonio è
RAGCNAMENTO. Ra-gu-na.mén-to.Sm. de’Railri. Questo modo particolare d’ar- dim. di Raro.]
Aduaaoza di persone , Le persone rau- mare e di combattere divenne poscia R ALLEG A RE.Ral-le-gà re Atl. e n. pass
nate insieme per on particolare ogget- piò frequente nelle guerre civili di Collega re.
to. Altrimenti Ragliatoli, Rancamo, Francia. RALLEGGIARE. Ral-leg-giàre. AH. a
Adunarmelo. [Lat. conreniui, coatta, j RAJA. Rà ja. Sf Zoo!. Genere di pesci n. Alleggerire ,
Alleggiare. [ Lai. offe-
— 2. Accumulamento , Ammaramen- ebe comprende varie specie , quasi si- rare, lavare.]
to. [Lat. copia.] — 3. Posteme, Enfia- mile alla ferraccia ma con ale più ap-
.
RALLEGRAMENTO. Ral-le-gra -mén-to.
lura. puntate , e con coda sottilo come una Sm. Il rallegrarsi; Allegrezza. ( Lat.
BAGUNANTE. Ra gufan te. Pari, di frutta. laetitia, gaudium.l
Ragunare. Che raguoa. [ Lai. copti* Mod. Nome con cui s' Indicano RAJA. St. RA LLEGRANTE. Ral-le- grónde. Pa ri. di
congregarli.] 10 Turchia i sudditi turchi di religione Rallegrare. Che rallegra.
BAGINANZA. Ra-gu-nàn sa. Sf. Unio- diversa dalla maomettana. RALLEGRANZA. Ralle -gròn-ea. S f. V.
oe per lo più di persone. Altrimenli RAJAKE. Ra-jà-re- N. as§. V. A. V. e A. V. e di' /laliegramanfo.
Radunamento, Adunameolo. [Lat. cot- di' Raggiare, 2. Per melaf. — RALLEGRARE. Rii In-le -grò-re. AU.
tili.] —
2. Onde Fare ragunama vale RAJAS. SI. Mod. Principi indiaoi idolatri durre allegrezza e piacere in alimi; Al-

,

Ragunare. 3. Ammaramento Ac- ebe governavano il Mogol. , legrare. laetUia


| Lat. afficsre , laetiff-
cumulamento La materia raguData. RALINGA. Ra-l\n-ga. Sf. Mario. Le ra-
,
c are.]— 2. N. psss. Prendere alle grezza
(Lat. copia.] linghe sono corde cucite luti' intorno e piacere. (Lat. lattari, gaudere. ]— 3.
RAGLIARE. Ra-gu-nà-re. All. Racco- all’ orlo delle vele per fortificarle ed , E per melar. —
4. Ed attribuito ai
gliere, Mettere inaienti' [Lat. co gerì impedire che non si lacerino; ed an- frutti della terra , alle piante stesse od
congregare, colligere.) 2. E per me- — cora perchè possano resistere allo sforzo all erte. —
8. Dare il mi rallegro, va le
lar. —
3. Di cesi Ragunar fatica, e vale delle manovre che nono allacciato alle Rallegrarsi dell’altrui buona veotura.
Prender fatica. 4. E n. osa. —
5. E — stesse vele. [Io frane, ralìngue, la Isp. — 6. N. ass.
n. par.-— 6. Tenere da una parte. E», relinga , dal lat. religo io lego di nuo- RALLEGRATI VO. Ral-le-gra- Il no. Add.
aere unito ad una fazione. 7. Detto — vo.] —
Tenere o Mettere io ralinga
2. m. Allo a rallegrare.
dell' Umore allorché al porta alle ra- vale Tenere o Disporre un naviglio in RALLEGRATO. Ral-le-grà-to. Add. m.
dici per alimentare tutta la pianta. — maniera che il vento non dia nelle vele. da Rallegrare, Allegrato. (Lat. laetitia
8. Provcrb. Chi mal raguoa tosto di- — 3. Metti io ralinga o Fa ralinga re :
officine.]
sperge, La roba accumulata, acquistata Comandamento al timoniere di far ra- RALLEGRATORE.Ralle-gra-tó-re.Yerb.
eoo mezzi Inonesti non fa buon prò. linga re le vele. m. di Rallegrare. Che rallegra. ( Lai.
RAGUNATA. Ra-gu-nà-ta. Sf. Moltitu- RALINGARE. Sfa-li*-gò-r«. Àtt. e n. Affaroni. |
dine di uomini, o di cose unite, raccolte Mario. Cucire le ralinghe ad una vela. R A L I.EGRÀTOR IO. Ralle- gra-tò-ri-o.
e congregale insieme. Altrimenti Ra- — 2. Far ratiogare , vale Far tagliare Add.m. Appartenente a rallegramento.
dunamento e Adunamene. ( Lat. eoe- 11 teologar mezzo della ralinga afflti- RALLEGRATRICE. /faf-le-gro-lrè-ce.
tui, come»! fui, congregai».] — 2. On- ctò non venga a dare nelle vele-
,

Verb. f. di Rallegrare. Che rallegra.


de Fare ragunata vaie Ragunare , o , RALLA. Sf. Ar. Mes. Dado , o Pezzo di RALLEGRATE RA. Ral-le-gra-tù-ra. Sf.
Congregar gente, Ragù darsi o Far con- ferro o di bronzo, so cui si girano I bi- V. e di’ Rallegramento.
venticola ec. lichi degli usci; altri menti Bronzina. RALLENARE. Ral nò-re. AU. Allen-le
R AGO MICCIO. Ha-gw-M-flc-eto. Add. 1

[Dal frane, rouler girare , onde rouleau tare, Rilassare. Lo stesso che Allenare.
ni. usato per lo piti nel fera. come Ag- pezzi rotondi di Irgno, su cui ai fan gi- [Lat. rifluiti.] — 2. E n. pass. Rimet-
giunto di gente per Io pih raccoglitic- rare i fardelli, lo celt. brett. raoulin ter Iena, Ripigliar forza.
cia e raccolta io fretta sema riguardo . pezzo di legno o di ferro che ai mette di RALLENTAMENTO, /fat te» ta-màn-to.
se buona o rea. Altrimenti Collettizio. traverso sa 1 apertura delle porle o delle Sm. Il rallentare. Lo stesso che Allen-
(Lat. roller fitiul.] finestre.] —
2. Spezie di augnatura cur- tamento. (Lat. remi saio.]
RAGl’NATO. Ra-au-nà-to. Add. m. da va , o a maodorla , dalle due parti del RALLENTARE. RaUentàrre. Alt.Ben-
Ragunare. Raccolto, Congregato, Adu- taglio di una lamina di coltello , o di der molle o lento. Lo stesso che Allen-
nali'. Lat. coltec/ue congregala!.]
|
. — quelsivoglia strumento. 3. Agr. Ba- — tare. [Lat. rtmiutrt.] 2. E coai nel —
E nel pi. a modo di sm. stone che da una punta ha un pungolo proprio come nel flg. dkesi Rallentare
2.
RAGIONATORE. Ragu-na-tó-re. York. che serve per (stimolare i booi , e dal- il freno , Rallentar le sarte e simili. —
m. di Ragunare Che ragona. [Lat. col- T altra un ferro con cui ai sgombra l’a- 3. Per meUf. Scemare, Diminuire, Ri-
Uctor, con pregai or.] ratro dal terreno che vi ai adatta aran- lassare. lLet. imminuere, larari.] 4. —
RAGIONATRICE. Ra-gu-na-tri.ce. Verb. do. [Lat. rafia, rallum. Ralla a raden- Detto del Corso o simile, Ritardarlo.—
f. di Ragunare. Che raguoa. (Lat. cu- do dice il Liuleloo quasi raduta. In fi. Detto dell’Animo , Sollevarlo. 6. —
vmWam. cotlectrix.]
,

frane, rouleau grosso bastone che serve Detto de’ Cani , Ammansarli. 7. B —
RAGONAZIONE. Ra gu-na-ti^ne. Sf.V. • diversi osi. Io iogl. roteai quella n. ass. nel l.« aigoif. — 8. E detto dei
A. V. e di’ Adunamenlo ,
Adunanza. parte dello sperone che punge.] Roggi del sole. — 9. E Bg. nel aigmf.
(Lat. rongregatio.J RALLARGAMENTO. Ral-lar-ga-min-to. del $ 2.
RAG UNO. /?a-gù-no. Sm. V. A. V. e di', Sm. Il allargare. [Lai. dilatano.] RALLENTATO. Ral-len-tè-to. Add. m.
Ragunammto ,
Roanamente Aduna - ,
RALLA RG ARE. Ral-lar-gò-re. Alt. Man- da Rallentare. Lo stesso che Allentato.
mento. (Lat. coatta.) gioni! ente allargare; contrario di Ri- (Lai. renatami.]
RAI. Sm. pi. di Raggia. V. Pori. sirignere. [Lat. dilatare, adampJùzrs.] BALLETTARE. RaUet-tà-re. AU. V. A.
RAIS. Sm. Ar. Mes. Nome del Direttore — 3- Per metaL— 3. N. ass. nel primo V. e di' Allettare.
della fabbricazione della tonnara, «della sigo. — 4. B o. pass. Maggiormente RALLEVARE, jtal-Ia-vfrra. AU. Educa-
pesca del toooo. f Dall'ar. reti prefetto, allargarsi, e fi g. Usar liberalità. Dive- re, Accostumare. Lo stesso che Alleva-
capo.] — 2. Capo rais. Bastimento che nir liberale. fi. —
Di scosta rei , Allon- re. ( Lat. altre ,
educare. ]
— 2. Alle-
sostiene la leva, ossia Camera di morte, tanarsi. [Dallo spago. Largo che vuol viare, Alleggerire.
e su sempre (isso, ossia ancorato ali’e- dir lungo. Onde allargane da ua luogo, RALLEVATO. Rai Irvà-to. Add. m. da
stremiiA della tonnara. vuol dire Allontanarsene , Discosiar- Rallevare. Lo stesso che Allevato. [Lai.
RAITARE. Ra-i tà-re. N. asa. Lamen- scoe.] alitue, eduealia.]
tarsi per dolore o per eollera. [Dal celi, RALLARGÀTO. Ral-lar-gà-to. Add. m. RALLEVI ARE. Ral-le-vi-àre. AU. V. e
gali, tuircadh lamento. In ar.ralyt cla- da Rallargare. Maggiormente allargalo. di’ Alleviare-
more. In ebr. rofRavn strepito.] [Lat. dilatatui.] —
2. Di scostato. RALLIEVARE. /tol-Iie eà re. AU. V. A.
RAITRO. Ra-i-tro. Add. e sm. Milit. RALLARGATORE. Ral-lar-ga-tó-re. V. e di’ Alleviare. (Lai. allevare .]
Soldato tedesco a cavallo, che armato di Verb. tn. di Rallargare. Che rallarga. RALLIGNARE. Rol li gnà-re. N. ass. e
scoppietto o di lunghe piatole militò (Lat. dilatane.] pass. Allignare di nuovo, e diceei cosi
gran tempo come ausiliario nelle guerre RALLARGATRICE. Rollar- ga-trì-ce. al proprio come al (ig. [ Lai. iterum in-
civili di Fiandra e di Francia. (Dal ted. Verb. f. di Rallargare. nasci, t accrescere. ]

reiter cavaliere , che vieo da rrifen ca- RALLATUMCA. Rol-la-tù-ni-ca. Sf. V. RALLOXE. /fa(-lò*ft#.Add.esm. ArJtfos.
38
, — —

RAM RAM RAM


lo stesso che Pettegolo!*. [Dal tr. rou- probo affeei», probosis tacesaivil verbi», RAMBERGA. Ram-bèr-ga. Sf. Maria. È
leau grosso tastone insen tenie a varli confodit malcdiciis. Nella stessa liogua una sorta di piccola nave veloce , per
usi, comedi pasticceria ec.] ramai conviciatua fuit, impreca tua illi andare a fare scoperta. [In frane, ram-
RALLUMARE. ifaM M -mÀ-r«. Alt. V. e fnit, e rami» cooviciator. lo eelt. gali, berge, dal celi, rat» remo , e barge che
di' iZullum inare. — 2. E a. pass. r molte volle è superfluo, ed amariuan I! fiutici dice trovarsi ancora in alcune

R ALLUMINANTE. /?oMu~m*-nA»-!e. rabuffo. ] —


2. Fare una ramanzina di proviucie della Francia nel senso di
Pari, di Railumioare. maschio, vale Riprendere forte. barca. Inceli, gali, ramh spingere la
BALLU MIN ARE. Ral-lu-mi-mà+9. All. RAMANZO. Ra-màn-xo. Sin. V. A. V. e barca a remi, e biorao o bare nave.]
Render lame, e talora semplicemente
II di’ Romanzo. RAME. Ri me. Sro. Min. Metallo duttile,
Alluminare. [ Lat. lumen reatiluere. il- RAMAR1CABE. Ra-ma-ri-cà-re. AU. e di un colore giallo-roseo particolare .
luminare.] —
2. Render la rista. 3. — n. pass. V. e di' //ommnricnre. malleabiiiavimo, più duro c più elasti-
Per melar. Far rorvedere.
Recuperare
4. N. pass. — RAMARRO. Ra-màr-ro. Sm. Zool. Spe- co dell’argento, e più sonoro di tutti i
la vista. cie di rettile del genere lueerta. R ver- metalli nell’ordine, della duttilità è il
:

RAI.L L MINATO. Ral-lu-mi nà to. Add. de-chiaro nella parte superiore del cor- quarto, il terzo io quello della teoacilà;
m. da Rallamioare. [Lat. iiluminatue.] po, gialla nell’ inferiore; più grossa del- meno fusibile dell'oro ed asaai più del
RALLUNGANTE. Ral-lun-gàn-te. Pari, la lueerta ordinaria, fogge rapidamente, ferro. Strofloato tramanda un odora tat-
di Rallungare. ai trova nelle siepi e nelle vigne meri- to proprio e nauseoso [ Lat. oca, rau-
.

RALLUNGARE, Ral-lun-gà-re. AU. Di dionali» compare neli'raialc solamente ; dum. Dal lat. barb. aerarne» , detto io
nuovo o maggiormente allungare, Far la sna carne é riputala eccellerne anti- luogo di aeramentum rase di rame.] —
più lungo ; contrario di Raccortara o scorbutico. [Lat. lucerla agilie. lueerta 2. Dicesi Rame brucialo oScaglie di ra-
d 'Abbreviare. [Lai. longiortm reddere.] tiridii. Dal pers.rob via, strada battu- me il Deutossido di rame, volgarmente
— 9. Parlando dì via, Rallnogar la via. ta : a mar serpente; Serpente delle stra- Ferretto di Spagna. —
3. Diconsi Fiori
vaia Andar per la via piò lunga. — 3. de. Poiché facil cosa è incontrar su le del rama, gli ossidi ed il solfato di ra-
Fig. Rallungar la memoria di alcuno strade questo rettile, qoando passa da una ma , come pare l’ idroclorato d’ ammo-
vale Estenderne la calrbriU Farne più
.

in altra siepe. Nella atessa lingua rema- niaca a di rame. —


4. Dicesi Nitrato di
durevole il nome. — 4. Neut. ,

paia. Del rem diversi color, il che può alludere al rame. V. Nitrato g 21. —
B. Talvolta
primo sigo. doppio color del ramarro, lo ebr. reme* prendesi, siccome ì Latini, per Moneta.
BALL UST BARE. Rab-lutfrà-re. Att. Ri- rettile.] —
2. Bocca di ramarro, dicia- [Lat. cwa.] —
6. Onda diciamo , ma io
dare il laatro. Lo stesso che Bilu- mo, io modo proverb., a Colui eba pi- modo basso : Qnesia cosa sa di rame ;
airare. glia e non lascia le com prese. — 3. cioè Costa , o Costa assai. —
7. Assolu-
RAMA. Rù ma.
V. A. V. e dì* Ramo.
Sf. Avere l'occhio del ramarro, vaia Averlo tamente in pi. Rami prendonsi per Va-
— 2. Per metaf. Parte o Spezie del ge- bri lo e attrattivo, e che guarda volentieri si , Utensili fatti di tal metallo , come
nere. —3. Laude. [ Dal ted. rubo* glo- l’oomo. —
4. Proverb. Della mosca far ai dice anche Argenti, Stagni.— 8, Pro-
ria fama, la eelt. gali, urram onore
, ramarro t tale D‘ un piccolo disordine verb. Barattare l’oro col rame, vale Po-
lode : in otsnd. roem gloria in ar. re- farlo grandi» mo; altrimenti Far d’una sporre il ma la al bene , Sacrificare una
mix onorato io ebr. rum essere esal-
:
:

bolla un canchero. —
5. Per simil. io tranquilla ad nn’inqujela condizione.
talo. 1 senso osceno. —
6. Filol. Ramarri si 9. Belle Arti. Rame per intaglio: Rame
RAM ACCI A. Ramàc-cia. Sf. Ar. Mes. dicono in Toscana Coloro che hanno battuto in piastra, denso e sema falde,
Lo stesso ebe Ramaxza. cura che le proceasioui vadano con or- senza pori o buchi , sema mescolanza
RAM ACCIO. /Za - inde evo. Sa. Boi. pegg. dine. (Sembra che ramarro in sul prin- d’alcDoa materia, e pastoso: qualità che
di Bamo. —
2. Min. Rame di prima cipio siasi dello ogni capo di banda o siconoscono fregando col hronitojo ;
,

fusione, tal quale cola nella fusione del- compagnia , dal celi. gali, reim banda, perchè se saranno tali, Il rame non re-
la vena metallica,* non raffinato a por- compagnia, truppa ed ar conduttore.
, sisterà al tocco, ma il brunitoio vi cam-
galo. In brelt. renar conduttore. ] minerà sopra egualmente. Questo rame
RAM ACE. Ra-mà-ee. Add. com. Propria- RAMATA. Ra-màhta. Sf. Ar. Mes. Stru- poi eoo pietra dolce, pomice e carbone,
mente Errante di ramo in ramo. Ag- mento a guisa di pala , tessuto di vin- si piana e pulisce, di poi vi si calca so-
giorno ebe ai di propriamente a uccello chi , per uso di ammazzar gli uccelli a pra disegno dell’opera, e si fi rima-
il

di rapina. frugnuolo. [ Lai. pala viminea.} 2. — glio e se sarà ad acqna forte si terrà
;

RAMADAN. Ra-ma-dàn. Sm. Il gran di- A ramata , poato avverb. vale lo stesso un foglio sotto quella parte della roano
iuno o Quaresima de’ Maomettani ed ;
ehe In abbondanza. che posa su! rame verniciato, acciò non
f pure il Nome del nono loro mese, du- RAMATARE Ra-ma-iàre. Alt. e n. a ss. alteri la vernice; e intagliato che sarà,
rante il quale al fa
tal digiuno. Chiama- Ar. Mes. Lo 6le$ao che Arramatare. ad effetto che noo resti nel taglio qual-
ai anche Ramaian. 2. Per metaf. che porzioncella minuta della vernice
RAMAGGIO. /Za-inàtj-jio. Sm. V. A, Quan- RAMATATA. /Za-ma-fà-ta. Sf. Percos- rotta dal ferro , si spolvererà con pen-
tità di rami, frasche. sa. Colpo di ramata. nello o altra simile cosa. —
10. E nello
RAMAJA. Ra-mà-ja. Add. e sf. Zoo!. RAMATATO. Ra-ma-tà-to. Add. m. da stesso signif. Intagli in rame , Figure
Spezie di cicala. Rantolare. Ar. Mca. Lo stesso che Ar- intagliate io rame o simili.
RAMAJOLO. Ramajò-lo. Sm. Mario. ramalato. RAMELLA. Ra-tnil-la. Sf. dim. di Ra-
Caldaja di ferro , orila quale si fanno RAMATELLA. Ra-ma-tiUa. Sf. dim. di ma. V. A. V. e Ramieello.
di'
fondere e riscaldare la pece, il catrame, Rama . V. A. V. a di’ /Zomicri/o. RAMELLO. Ra-mil-lo. Sm. dim. di Ra-
ed altre materie ebe servono a spalmare RAMATELLO. /fama-IÙ-lo. Sm. dim. mo. V. A. V. e di’ /Znmicelio.
il bastimento dopo che è stato calafata- di Ramo. V. A. V. e di' Ramieello. RAMENTO. Ra-mén-io. Sm. V. L. Rudi-
to. [ Dal lat. berb. atramen cosa fatta RAMATO. Ra mò to. Add. m. da Ramo. mento, Rasura, Raschiatura. ( Lat. ra-
di rame: poiché di rame probabilmente Disteso io rami. —
2. Mus. Corde ra- mentum.l
furono io su T principio al falli vasi, mate cosi diconsi Le corde più basse
: RAMEO. Ra-mb-o. Add. m. BoL Agg. di
.-feromentum presso Plinio vale stru- di alcuni strumenti da arco o da pizzi- tutto ciò che ha aiiineoza coi rami. On-
mento, vaso di rame, campana ed ae- , co che sono di budello o di atta rive-
,
de dicasi Fiore o Peduncolo r etneo ,
rarius vi ai trova in senso di calderajo.] stile di Ali d’ottone o d'acciajo. Diconsi quello ebe nasco ed è portato da un ra-
— 8. Ar. Mes. Strumento di cucina
,
anche Corde fasciate. — 3. Milit. Agg. mo; Foglia ramea, quella che sta inse-
quasi io forma di cucchìajo, da cataro* Palla ramata. V. Palla g 43.
di Palla : rita sopra un ramo; Spina ramea, quel-
il brodo del pigoatto. [ Lai. eoehlear , RAMAZAN. /Zanna sà». Sai. Lo stesso la che nasce sopra 1 rami.
ludi cala. In celi. gali. rombai»» volto- che Ramadan. RAMER1A. iZu-me-rt-a. Sf. Ar. Mca.
lare. In ted. raumen evacuare.] RAMAZZA. Ra-màt-sa. Sf. Ar. Mes. Quantità di cose di rame lavorato.
H AM AJ LO LO. Ra-ma-jub-lo . Sm. Ar. Strumento tessuto di rami , col quale RAMERl.NO. Ra-me-rl-no. Sm. Boi. Lo
Mca. Lo stesso ebe Kamajolo. «'errarti accia. stesso che Rosmarino. [Lat.roamorin»*.]
RAMANZ1ERK. Ra-man-iii-re. AU. 0 RÀMAZZOTTA. Ra-max-xbt-ta. Sf. Ar. RAMETTO. Ra-mét-io. Sm. Bot. dim. di
am. V. A. V. Romanziere.a di’ Mes. Specie di cuffia o cuffiotio. [ Dal Ramo. Piccol ramo Ramieello. Lat.
RAMANZINA. Ra man-ti-na. Sf. V. A. ted. romiaeh romano , e bui cappello : ramuacu/ua.] — ,

2. Belle Arti. Dim. di


[

Lo stesso che Rammsnio e Raromaozi- Cappel lo alla romana. In ar. Vernai ogui Rame. Piccola figura intagliala in rame-
oa, V. e di' Rabbuffo. [DaJI'ar. ramata j
cosa acuta. ] RAMICE. /fa mj-Cf. Sf. Chir. Lo stano
39
..

RAM RAM RADI


thè Ernia. [Lat. ramex. Ramtx da ra- !
Proteggere. (Lat. fu ri.] — 3- N. p*«. chii ,
vale anche Esporre i molivi che
mus ramo a similitudine discendenti*
: Abbellirsi . RafTazzooarsi ,
Ripulirsi. altri ha di dolersi di alcuno.
rami, dice Plinio.] [Lai. se exornare.] RAMMARICO, /fam-mà-ri-co. Sm. Que-
RAMICELLA. Ra-mi-eH4a. Sf. dim. di RAM MANTELLA RE. Ram-man-fèMa-ra. rela, Lagnanza , Dogliema. [Lat. con-
Rama. V. A. V. e di* Ramirelto. Alt. Coprir col mantello. Rammaularc. questui. — 2. Afflizione Cordoglio.
RAMICELLO. fia-mi-cél-lo. Sm. d<m. di — ?. B n pas«-
]

[In celi. gali, matrg dolore. Io ebr.


,
mar
Ramo. Boi. Piccolo ramo. I Lai. ramu- RAMMANZINA, Rim-mrm-:l-na. 8f. V. triste e tristezza, cd in pera, mar afflit-
aridui.] — 2. Per simil. Dello in lutai A, Lo stello che Ramantìoa e Rana- to, malescio. In dialetto napoli!, maro
gli altri significali di Ramo. manzo. V. e di' Rubbuffo. [ Lat. vbjur- vuol dire povero, disgraziato; onde ma-
RaMIC1.NO. /xn-mi-ci-no. Sm. dim. di «jof io.] roti, marami , mar isso , morena , per
Ramo. Dot. Lo stesso che Ra mici- Ilo. RAM.MANZO. Ram-màtt-:o. Sm. V. A. povero te, afflitta me ec.)
RAM1ERE. Ra imi re. Adi. e sm. Ar. Altrimenti Rammanzina Ramanzina , , RAMMARICOsO. /lim-ma-ri-eò-io. Add.
Mei. Lavoratore di rame , o altro simil cioè Riprensione, Gridata. V. e di' /lai m. Che agevolmente si rammarica. (Lai
metallo. buffo. |L»t. oò/urizafi©.] quarti fui.)
RAMIFERO. Ra-mUfero. Add. m Boi. RAMMARCARE Rammar-cò-re. N- RAMMASSARE. Ram-mas-sà-re. Att.
Che porla rami. Epiteto di qualunque pass. sino, di Rammaricare. enmp. e n. pua». Di nuovo ammassare.
parie della pianta ma se ai adatta al
; R AMMARO). Ram-màr-co. Sm. V.poct. Rifar massa Rimetterò insieme; « ta-
,

l'usto , è sinonimo di Ramoso. Si può sinc. di Rammarico. lora anche semplicemente Ammassare.
applicare anche al picciuolo comune e RAMM ARGINAMENTO. Ram-morgi- (Lat. collidere, eogere, congertre. ] 2. —
primario d'ile foglie composte, come «a-mèn-fo. Sm. Ricongiungimento delle Rifar la ma-sa dello genti Rimettere ,

pure al peduncolo primario c comune parti disgiunte per fer te. insieme soldati.
delle infiorescenze composte. RAMM ARGINARE, Ram-mar-ji-nà re. RAMMASSATO, Ram-mai-id-to Add.
RAMIFICARE. Ra mi-fi-cà-re. N. ass. e Alt. Ricongiugnere insieme le peni m. da Rammassare. (Lat. eongestui.]
pass. Produr rami, Spandersi in rami . disgiunte per ferite e tagli ne corpi de- R AMMATTONARE. Ram-mat-to-nù-re.
Diramarci; e dicesi propriamente degli gli animali e delle piante. Altrimenti Att.comp. Ammattonar di nuovo. (Lat.
alberi. [ Lai. ramo* j rodurere. ] 2 — Cicatrizzare. [Lat. reducere, obdueere.] no vii Riferibili slerntre. 2. E a. j —
Per simil. Usasi nello stesso senso co* , — 2. E n. ass. —
3. Ar. Mes. Ridurre ass.
me termine scientifico, particolarmente d’un peno tutta l'opera. 4. Saldare, — RAMMATTONATO. Ram-mat-to-nà-to.
10 anatomia. Unire aperture o Schianti di lavori di Add. m. da Rammalloaare.
RAMIFICAZIONE. Ra-mi-fi-ca-sitj-ne. getto, cesello ed altri; ed anche Appic- RAMMEMRRANZA. Ram-mem brànso.
Sf. Il ramificare. Diramazione. Divisio- care pezzo con pezzo di metallo , eh-* Ri Sf. V. e di’ Rimembranza.
ne o Distribuzione de’ rami. [ Lat. ro- fa con saldatura. RAMMEMORARE. Rammem ora re. All.
moriim l'ffuto .] —2. Per simil. usasi
< RAMM ARGINATO. Ram mar-gi-nà-to. e n. pass. V. A. V. e di' Rimembrare.
parlando specialmente de’ casi e de' ner- Add. m. da Rammarginarr. Cicatriz- [Lat. recordari, reminisci-

1

vi del (urpo umano. zato. 2. Per simil. Ricongiuoto. RAMMEMORATO. Ram mimbràfo. Add.
RAMIFICATO. Ra mi fi-cóto. Add. m.
- RAMMARICAMELO. 7?erm-ma-r»-«a- m. di Rammembrare. V. e di' Rimem-
da Ramificare. men-fo. Sm. Il rammaricarsi; Dogliro- brato.
RAMIGNO, Ru-mijno. Add. m. Min. za. Lamento per dolore di corpo o d'o- RAMMEMORABILE, Ramme-mo-rà-bi-
Di rame. Che t della natura del rame. nimo; che anche dicesi Rammart- bio, le. Add. coro. Degno di rammemora-
011 scrittori di rose naturali dicono an- e più comunemente Rammarico. Lat. [
zione, Che può rammemorarsi.
che latinamente Cupreo. conguetiio lamentatio, querimonia. ]
.
RAMMEMORANZA. Ram^me-moràn-
RAMINA. Ra-mi-«a. Sf. Ar.Mes. Scaglia RAMMARICANTE- Tlam-ma-r i-eòn-fi. sa. Sf. Memoria, Ricordanza. Lo sterno
che rade dai lavori di rame quando in- Pari, di Rammaricare. Che ai ramma- che Rammemorazioue.
focato vien battuto. [Lat. acrii ramen- rica. (Lat. conquerrni.] RAMMEMORANTE. Ram-memo ràn te.
mm.] — 2. E fig. RAMMARICARE. Ram-ma-ri-cà
N. re. Pari, di Rammemorare. Che ramme-
RAMINGANTE, Ra-mingàn-fe. Pari, di pass. Far doglieoze, Doterai, Querelar- mora.
Ramingare. Che raminga. si Lamentarsi ; e ai fa propriamente
,
RAMMEMORARE. Ranì-mt- morà-re
RAMINGARE, Ra min gà-re. V. nss. An- dalle persone amareggiate e disgustate Att. comp. Quasi reduplicativo di Me-
dar ramingo. Vagabondare Gironzare. , dell'altrui mal procedere. (Lai. conque- morare. Ridurre a memoria. Ricorda-
RAMINGO. Ramingo. Add. m. Che va ri. Comunemente questa voce ai cava re, Far menzione o ricordanza. Mento-
•li ramo in ramo. Aggiunto che propria- da amarezza in senso di afflizione, poi- vare, Menzionare. [Lat. commemorare.]
mente si dà agli uccelli di rapina che , ché questa è cagione del lamentar?!. — 2. Produrre. [Lai. arAibere.] 3. —
si pigliano giovani fuor del nidi». [Lat. Ma senza tropo può cavar*! dal celi, E n. pass. Ridursi a memoria, Rirnr-
iNii|Uf. ]

2. F. detto di altri animali. gali. fnairqa>rh lamentar*'! . gemere, darii. [Lat. recordari, reminùn.] 4. —
— 3. Per simil. Chi va per lo moodo deplorare, j —
2. Mandar fuori voci la- E col seroodo caso.
errando. (Lat.uaqul, profugut. In pera, mentevoli per dolore di corpo o d’ani- RAMMEMORATO. Ram-me-mo-ró lo.
rem un profugo.] —
4. Dicesi ambe di mo. —
3. Proverò. Rammaricarsi di Add. m. da Rammemorare. [Lai. me-
Colui, che se ne va erranti' ora incam- gamba sana, vale Dolersi senza cagio- morai ut.]
minandosi io un lungo, ora in un altro, ne. (Lat. r'frnnertto eonquert] RaMMEMORATORE. Ram-me-mo ta-
senza sapere positivamente dove egli RAMMARICATO. Ram-nui-ri-cà-to.Àdd. tù re. Verb. m. di Rammemorare. Che
vagli i andare. —
». Andar ramingo , m. da Rammaricare. rammemora.
vale Ramingare , Andar per lo mondo R A M M A R ICATOR E. Ram-ma-ri-ca-tó- R AMMEMOR ATRICE. Rom-ma-mo- ra-
errando. —
6. Stare ramingo , vale Es re. Veib.m. di Rammaricare. Che si tri-ce. Verb.Rammetnorarr. Che
f. di
-er fuori della patria, senza aver luogo rammarica. (Lai. conqMeren*.] rammemora. [Lat. memoratrix.]
fermo nè assegnamento fisso. E vale an- RAMMARICATILE. Ram-ma-ri-«a- RAMMEMORAZIONE. Ram-me-mo-ra-
che Star fuggiasco, o forse meglio Star fri-ce. Verb. f. di Rammaricare. Che si sió-ne. Sf. 11 rammemorare, Ricordan-
solitario. Star povero, afflitto, abbattu- rammarira. za. [Lat. recordaUo.]
to. — I. Ed in forza di aost. , detto di R A M M A R I f* A 7.1 0 NT. ELLA. Ram -ma ri- RAMMEMORARE. Ram-me ma-ri-à-re.
perdona. rs-tìòn-ctl-la. Sf. diin. di Rirouurì- N. |4?9. Ricordarsi, Richiamar alla
RAMINO. Aa-mi-no. Sm, Ar. Me*. Vaso CAtione. memoria.
di rame, per lo più a guisa d’orciuolo. R A M M A R C AZIONE /Jam-m a-r ras iò- RAMMENDANTE. Ram men
I . i -
dazi le Pari,
(Lat. caca bus.] ne. Sf. Lo stesso che Rn «mancamento. di Rammendare-
RAMISCELLO. Ra-mi tcél-lo Sm. dim. R A MM ARICHEVOLE.Ram-ma-ri-cAé-w- RAMMENDARE. Ram -menda -re. Att.
Il Rama. Hot. V. A. V.a di’ Ramictllo. le. Add. com. Pieno di rammarichio, e o. pass. Correggere, Emendare. (Lat.
R A.VITELLA Ru-mi fèlla. Sf. dim. di I amentevole. (Lat. querului.) emendare , corrigére ] 2. Flg. « per —
Rama. Hot. V. c di’ Ramicello. RAMMARICHIO. Ram-rmt ri-cMo. Sm. isrberzo. Medicar le ferite.
IlAMlTELLO. Rami-fèllo. Sm. dim. di Rammaricameoto Rimmaricazione.
, RAMMENDATO. Ram-men-dàto. Add.
Rimiri. Hot. V. A. V. e di' Ramicelh. ILat. querimonia, conquesto.] 2. Fare — m. da Rammendare. Emendato; altri-
RAMMANTARE. R>jm man-tà-re- All. rammarichio , vale Rammaricarsi con menti Ammendato.
Ricoprir col manto. — 2. N. ass. Fìg. parole c lamenti. —
3. Fare raromtri- RAMMENDATORE. Rom-men-da-tó-n.
40
,

BAJi BAH BAH


Verb. m. di Rammendare- Che ram- Add. m. da Rammorbidire. Lo stesso ta persistenti, macchiate o contorn ale
menda. che Rammorbidito, Ammorbidito. di bianco c di giallo io eerte spec ie;
RAMMENDATRICE. Ram-mm dotrl-ce.RAMMORYIDARE. Ram-mm-vi-dà-re. fiori generalmente piccoli e poco vi-
Verb. f. di Rammendare. Che rammen- AU. Lo stesso che Rammorbidire, Am- stosi, quasi sempre completi, rarissi-
da [Lai. emendatrto.]
.
morbidare. me volle diclini , io differenti disposi-
RAM.MENTA MEMO. /lam-man -ta-mén- RAMMORVIDIRE. /fom-mor-pidl-re. zioni. (Dii gr r barn noi spina bianca.]
.

fo.Sm. Il ramment*re.(Lal.r«cordatto.] All. e n. pass. Lo stesso che Raramor- RAMO.ilò mo.Sm.PI.Ramim eRnmoraf.
RAMMENTANTE. /I.im man-fàn-W.Part. vidare, Ammorbidare. Parie dell’albero che deriva dal peda-
Rammentare. Che rammenta.
di RAMMORZARE. Rum-mor-tà-re. Alt. le, e si dilata a guisa di braccio, sul
RAMMENTALA. Ram-men-tàn-ta. Sf. Lo stesso ehc Ammortare. quale nascoo le foglie e i fiori , e ti
Lo stesso che Rammenlameolo. RAM MI! (XIII ANTE. /forn-muc-cAiàn-ff. producono frutti. E però i rami sono
i

RAMMENTARE. .Ram-men-tò-ra. Alt. Part. di Rammucchiare. vere pisolicene ebe mettono radici nel
n. ass. e pass. Richiamare alla mente, RAMM OCCHIARE. Ram-muc-chià-re. tronco, e vengono alimentate dalia mi-
Ridarre alla memoria, Ricordarsi. [Lat. Att. Lo stesso che Ammucchiare. [Lat. dolla e dalle foglie. [Lat. ramai. Ramai,
tuggerere, memorare, reminùei. J
— 2. coacervare.] —
2. E n. pass. Ridarsi dal celi. gal), ramh che vale ram», re-
Far mentione. la mucchio. mo, albero e bosco. Altri dal gr. ora -
RAMMENTATO. Ram-mm-tà-to. Add. RAM MUCCHIATO. iZam-muc-rhià-Io. nrnoi ramo, froote, ovvero da rÀ«da-
m. da Rammentare. Add. m. da Rammucchiare. Lo stesso mnoa navicello tenero ] —
2. Nel pi.
RAMMENTATORE. Ram-men ia tó-re. che Ammucchiato. (Lai. coacervati».] talvolta fu usato Rami da qualche mo-
Verb. m. di Rammentare. Che rammen- RAMMARICARE. Ram-mu-ri-e à-rt. Alt. derno. —
3. Per sineddoche, Albero.—
ta, Che ridace alla mente. [Lat-mamo- Lo stesso che Ammuricsre. |Lst. coa- 4. Dicesi Rischiarare i rami e vale Di-
rnlor.)
RAMMENTATRICE. Rom men ca fri-ce.
cervare, collidere.]
RAMM UBICATO, /lam mu-ri-cd-to. Add.
radargli. — 3. Per siimi, si dice d'altre
coserbe si spartiscano e diramino in
Verb. f. dì Rammentare. Che rammen- n». da Rammaricare. Ammontalo, Am- più parli, a guisa de'rami degli alberi.
la. [Lat. memoralrix.] massalo. Lo stesso che Ammaricelo. —6. Parlando de' fiumi, dicesi di Qua-
RAMME.NTIO. Ram-man-ii-o. Sm, Il RAMNESI. Ra-mné-ii. Arche. Una delle lunque parte in cui ai divida l'alveo d i
rammentare rrcqaeotemente. [Lei. fre- tribù, in cui fu diviso s’tempi di Ro- no fiume, purché non perda il suo no-
quent rei iterala mamorolio.l molo il popolo romeno ; e prese nome me; cioè, quando esse parti de'maggìori
BAMMENTONE. Ram-men-ld-n*. Add. da Romolo stesso, mentre un'altra tri- fiumi spandonsi a guisa di rami d'albe-
* e sm. Rammentatore; ma più propria- bù fu della Tatùmù da Taxio , ed un ro. [Lat. corona.] —
7. E cosi, parlando
mente dicesi di Chi rammenta la parte altra J.uctntit da Incus bosco che ser- di Strada, quando diterge e si divide.
agli attori ne’ teatri, Suggeritore. viva di asilo, ovvero da un antico re — 8. E parlando di Progenie o Schiatta.
RAMMENZIOXE. ifam-mcn-st-d-ne. Sf. Lucerlo o Lucomooe. Con questi me- [Lai. tóòol», alirp».] —
8. Onde 1 rami
V. A. V. e di’ Rammentamela. desimi nomi vennero poi distinte tre assolutamente e poeti cani, per I discen-
R AMMEZZARE. Ram mei-tàre. All.Di- tribù di cavalieri roinaol. Talora pres- denti. —10. Parlando de’ certi. Homi
ridere e Spartir per metro. [Lat. divi- so i poeti sono cosi nominati lutti in- sono i Palchi deile corna. V. ibleo $.
dere, par tiri. | —
2. Dicesi Rammentar distintamente > Romani od i cavalieri 7. — 11. Per metaf. —
12. Parie o Si-
la eia ad alcuno e vale Incontrarlo a Romani. mile.— 13. Onde Avere un ramo di pat-
mena iii.~3.tn, ass. Spartire la RAMNO. Rà-mno. Sm. Boi. Lo io , di pania o simile , ai dice del Mo-
roba. Bsnno.
stesso che
strare lo qualche atione poco scudo. —
RAMMITIGARE. Rnm-mi-ti-gà-re. Alt. RAM.N01D1. Rfi-mnb-i-dì. Add. e sm. 14. Di ramo in ramo io modo avverb.
Lo stesso che Mitigare. Boi. Famiglia naturale di piaate vale Da un ramo all’altro. 1D. Di ra- —
RAMAIOLLARE. R im-mol-lù-re. All. Lo
pi.
dcoliledonl polipetale che haono un mo in ramo dicesi anche Per simil. —
stesso ehc Ammollare. (Lat. mollire , calice Ubero di no sol petto , spesse 16. Miu. Anticamente ed erroneamente
leni' « molle ter re.) — E per metaf.
2. volte guarnito alla base interna da un trovasi usato per Rame.
— 3. E n.
,

ass. e pass. Farsi molle, In- disco glaoduloso: nel lembo, è diviso RAMOGNA. Ra-mó-gna. Sf. V. A. e d'in-
tenerirai , Piegarsi. — 4. E per metaT. in tante parti quante sodo pelali della
i certo sigoif. Forse Augurio io occasion
RAMMOLLIRE. Ram-mol-U-rc. Alt. e n. corolla, la quale rare volte mence, ma di viaggio , e secondo altri , Felicità di
Lo stesso che RammnIUre, Ammollire, per l«* più è formata di cinque petali, viaggio, Ventura, Successo od altro si-
Ammollare. [Lai. mollire.) —
2. E per qualche volta da quattro o sei, alterni mile. [lo celtico gallese può spiegarsi
metaf. eolie divisioni del colica cd inseriti l’andar felicemente, da ra l‘ andare, e
RAMMOLLITO. ilam-mol-H-fo. Add.m. colla sommità di esso , ovvero sopra moigheanur felice ; ovvero augurio, de-
da Rammollire. Lo stesso che Ammol- il disco della sua base; essi petali so- alioo, aorte dell'andata, da ra l'andare,
lii». do unguicolali e squamiformi o dila- e da manad augurio, aurte, destino. In
R A M MONTANTE .Ram-mon tàn-te. Veri. tati e ritmiti nella loro parte inferio- ar. ranhameg itinerario , dal pers. ra-
di Rammentare. Che raromoota. re: stami in cgual numero de* pelali, tinarne che vale indicalor del liaggio:
B AMMONTARE. Ram-mon- tà-re. Alt. con la medesima inserzione , ma al- e si ss che II frane, tlinéraire vale non
Riunire insieme le cose spaile quasi , terni od opposti: ovario supero, attor- solo itioérario, ma preghiere per lo viag-
facendone monte. [Lat. congerere, acer- niato dal disco gianduiotto del calice; gio-)
vare coacervare.
, stilo e stimma unici o molliplici, ma RAMOGNARE. Ra-mo-gnà-rt. N. ass. V.
«AMMONTATO, /fam-mon-lò-fo. Add. io nomero determinalo: per frutto han- A. Far ramogoa , cioè Augurato buon
m. da Ram montare. [ Lai. coacerva - no bieche Internamente divise In di- viaggio.
lue. 1 verse foncameratloni monosperme, ov- R A Mt)L ACCETTO. /?a-nto-lac-crt-lo.Sra.
RA.MM0RD1DARE. Ram-mor-bi-dà-re.' vero rinchiudenti parecchi noccioli pa- Boi. diin. di Ramolaccio.
Alt. Far morbido. Lo stesso che Am- rimente monospermi; qualche volta bea- RAMOLACCIO. Ra mo -làc-cio. Sm. Bot.
morbidare. [Lai. mollire. 3. Per me- 1
— no una casella divisa in più logge con- Ridi» nota che dicesi auchc curMlti-
taf. Mitigare, Raddolcire. [Lai. lenire , tenente uno a due semi, ed spremisi ncu* Aanraecia , Armoraccù). [Lai.
mollire.] io più valvole settlfcro nel metto : i raphanut major cel orbicularii , ra-
,

R AMMORBIDATI VO. Ram-nwr bi-da- semi spesso alla base ombelicati con ,
ti hanul iati ni» Lin. Cosi dello da' suoi

fl-tio.Add. m. Che rsmtnorblda , Alto perisperma carnoso, embrione diritto, ramosi cd a grandi foglie.]
filati
a rammorbidire, Per uso di rammorbi- cotiledoni pisni e radichetla inferiore. RAMORUTO. Aa-mo-rù-to. Àdd. ui. Che
dire. (Lai. mollimi, molli/icativui.) Tutte le piante di questa famiglia han- è fornito di molti e spessi rami. [
Lat.
RAMMORBIDATO. Ram mor-ùidà-to. no fusto frutescente o arboreo guar- ramoso*.]
Add. m. da Rammorbidire. Lo stesso nito di rami alterni od opposti: le fo- RAMOSCELLO. Ra-mo-icèl-lo. Sm. Bit.
che Ammorbidito. |Lat. mollili».] glie sbucciano da' bot tool conici, rare Lo strido che Ramucelio, Ramoscello,
RAMMORBIDIRE. Ram-mor-bi-dì-re. volte nudi, ma sovente coperti da sca- Ramicello.
Alt. e o. pass. Lo stesso che Rammor- alia embricala ed in situasiono con- RAMOSITÀ. Ra-mn-si tà. Sf.esl. di Ra-
bidire, Ammorbidare. — 2. Per metaf. forme a quella dei rami e de* ramo- moso. Qualità di ciò eh* è ramoso.
Mitigare. Raddolcire. scelli sono (omunemeote semplici RAMOSO. Ra-mó-io. Add. m. Che ha
RAMMORBIDITO. Ram-mor-bi-dì-to.
;

sempre munite di stipale, qualche vol- rami; Ramoruto. [Lai. ramott».] — 3.


Cardinali, f ot. III.
j , -i —e

AM RAM RAM
'Onde Finto ramoso chiomati Quello che Nome volgare di one piante che he gli untuz uncino ai fece ne' beasi tempi
ai suddivide io molli rami, per cui non cuorifor-
elell follili, volubili; le foglie obuncare per ingiuriare. Altri da Ram-
serohra più uo tronco ; Foglia rimo»* , mi, aguzze, aogolnse alla base ; I fiori pa.] — 2. B per roetaf. — 3. B o. pass,
la Sedata ; Radice remota quella che ,
nodali molti iosieme sul medesimo
,
nel 1. significato.— 4. Querelarsi , La-
•i divide in molli rami Spio e remote ; peduncolo. Fiorisce bell’estate, ed è mentarsi.
dkoosi quelle che si suddividono come originaria drllTodte occidentali; è detta RAMPOGNATO. Ram-po-gnà-to. Add.m.
io remi. —
3. Per timi). Di ceni di Ogni ancora Rampichino cremisi o Rampi- :

da Rampognare.
cote naturale od artiflzlalc , la quale ti chino sussi. Lai. ipomoea quamorlit RAMPOGNA TORE. Ram-po gna-tó-rt.
ptrlisce io molti rami. Ramose perciò Un. Ve ne sono altre sorte; cioè li Ram- Ver b. m. di Rampognare. Che rampo-
dkousi Le con» de’ cervi che abbiano pichino bianco, Val. eonvolvulue itpium, 1

gna. (Lat. eoaiotetafor.]


molti palchi.—4. B Ramosa, dicasi dai il color di rosa, lat. ipamaea purpurea, rampognatele . Rampogna-trite.
naturalisti la Madrepora i cui rami ,
il ipomoea eaerulea ec.
celeste, lat. Verb. f.di Rampognare. Che rampogna.
tono mollo separali e divisi io altri, RAMPICONE. Ram-pi-eó-ne. Sm. Ap. RAMPOGNBVOLE. Il in T gni vo-U. > - -

rami laterali. Mw. e Mario. Strumento di ferro un- Add. m. Murdace.


RÀMOTTELLO. Ro-mottil-b. Sm. dim. cinato , del quale ai faceva uso dagli RAMPOGNOSO. Ram pa gnó to. Add. m.
di Ramo Lo oleato che Ramicello. antichi nelle difese delle mura, e negli Pieoodi rampogne! Lat. conlufluliozua.]
RAMPA. Ram pi. Sf. Zool. Zampa dhuuii scontri delle nevi. [Lat. hnrpago. V. RAMPOLLAMENTO. Ram-pol lo min-to.
di animate eoll’unghie; altrimenti e me V ellm. di /lampo.] —
2. Strumento di Sm. Il rampollore. [Lai. teaturigo-]
glio Branca. [Lat. unpuia. Detla da’ N» po- ferrocomposto di uoa grossa sbarre di RAMPOLLANTE. Ram poi-làn-tt. Pari,
lita oi granfa, dal celi. gali, arami cosa ferro ohe si divide in tre e talvolta in di Rampollare. Che rampolla. [Lai. aco-
che lien ferma uo’ altra per forza, onde quittro branche grandi, le quali servono f urinai.}

erambaeh l'abbranca re. l'a {ferrare. Cosi ad afferrare e abbrancare qualche cosa RAMPOLLARE. Ram-pol là -re. N. asa.
pure i Francesi da a errar stringere ca- sott'acqua, ed a sollevare dal fondo Il Surgere e lo Scaturire che fa l'acqua

vano serra branca: e gli Spegnooli chia- uaàocore, od una gomena. — 3. E nel dalla terra. [Lat. scaturire, «caler*. (—
mano presa l'artiglio.] 3. Milit. Una — sigo. di Dardo, § 3. 2. E lig.— 3. P.r rael-f. Nascere , Deri-
dolce salila di terra Olita nella acarpa RAMPINARE. Ram-pi-nà-re. Alt. Affer- vare, Avere origine. ( Lat. oràri.] — 4.
de terrapieni per andare sopra I mede- rerà col rampino, Arramplgnsre. Ali. Fare scaturire, Produrre.
simi. RAM pi NETTO. /?am-pi-néHo.$m. dim RAMPOLLINO. Ram-pol-li.no. Sm. dim.
RAMPALE, /fam-pà-le. Sm. V. Frane. di Rampino. di Rampollo.
Lo stesso che Rampare. RAMPINO. jRdm-pi-no. Sm. Ar. Mes. RAMPOLLO. Ram-pól-to. Sin. Piccola
RAMPANTE. Ram pùn te. Pari, di Ram- Ferro uoeinato ; altrimenti Rampo ,
vena d' acqua sorgente dalla terra. Al-
pare. Che rampa. Si dtee nropriameote Graffio, Raffio. [ Lat.
uncinue.)-— 2. Per trimenti Polla Scaturiggioe
, Vena , ,

del liooe ritto io au’due pirdi di dietro simil Rampini diconsi anche i Rebbi Rampollamentoec.— 2. Per simil. dello
in etto di rampare ; e ai direbbe anche della Toicbetti , oggi più comunemente dello Schizzi d acqua per un argine.
d'altri animali che abbian la rampa. Punta. —3. Efig. parlando, ed esempio, 3. Bot. Pollone nato s ii fusto vecchio
Lat. eraetMS.] — E per siimi, e in
2. de' corni o simili che armano la testa di dell'albero , ossia Ramicello che parte
[

scherzo. — S. lo forca di sm. e nel pi. certi aoimeletll.— 4. Chic. Gambo per dal corpo dello atelo. (Lat. swroutus ,
Renili. [Dal frane, rampai che si tra- •olito di acciejo, la cui estremità ottusa germen. D<l lat. ramui pullularti ramo
scina so 'I ventre e rampar Francesi
: i
od acuta riesce pili o meao fortemente che germoglia, ovvero come altri opl-,

cavano dal lutino repere strascinarsi.) Incurvate verso il corpo dello stronco - n«. da re particella duplicativa, e pul-
RAMPARE. Ram pà-re. Alt. Ferire colla lo. S'adopera men che si può , ad at- lulo io germoglio.] —4. Per simil. Fi-
rampa. — 2. Arramplcare , Rampicele trarre
,

il Irlo al l'esterno.— 3. Strumento l io, cosi detto dall'oso di diooiare le


Salire attaccandosi colle rampe o sia adoperato dagl* Inglesi per attirare al- J iscendcnze delle prosapie a foggia di
colle branche come fauoo gii orsi , i
, l’esterno i vasi che vogliono allacciare; diramazione. —
5, E flg. fi. Parte a —
getti cc- quando mentano su gli alberi. ed è un ago rotondo montalo sopra un Spezie del genere.
E ai dice per siroil. anche degli uomini manico alia maniera de' bietorioi ed in- RAMPONE. /?um p# ni. Sm. Ar. Mes. e
ebs per salire un’ erta ban bisogno ta- curvato nella punta. Msrin. Lo stesso che Rampicoae. [Lei.
lora di attaccarsi colle meoi. RAMPINO. Add. m. Uncinato.— 2. Veter. h ir paga, uncut. ]
RAMPARO. Ram-pà-ro. Sm. V. Frane. Rampini diroosi Que'cav all! i quali nel RAMPONIERE. Afam-po-niè-re. Add. e
Milit. Tutto il terrapieno incamicialo camminare ed anche nello stesso riposo sm. Marln.Qorgli che scaglia il rampon
che forma il recinto della forteua. è si appoggiami quasi interamente sulla nella pe*ca delle balene, e d'altri grossi
voce usata in questo significato da tutti sola punta del piede. pesci: altrimenti Fiociniere.
i pratici per distinguere quest' opera RAMPO. Sm. Rampino, Uocino. [Lat. un RAMUCCiO. Ra-mbe-eio. Sm. dim. di
da ogni altra compresa nella voce gene- ctu. Dal ted. Arampa che vale il mede- Rumo. Dot. Lo stesso che Ramicello.
rica di Riparo. Altri scrittori adoperano simo. lo celi. gali, erampaid uncino. RAMUCBLLO- Ra-mu-eil lo. Sm. dim.
in questo stesso senso la voce Muraglia. In francese erompan legame di ferro di Ramo. Dot. Lo stesso che /lamirello.
(Dal frane,rem pari che vale il medesi- usato nelle fabbriche, curvatura che si — 2. A ramucelli, posto a vrerb. A forma
mo, e che molti cavano dallo epagnuolo fa a'ferrl de'eavalli ec. Io ispagn. ram- di ramucelli.
om paro difesa : e questo dal laL ante plon palo di ferro con l’estremità ricur- RAMUSCELLO. /la-mu-«tW-lo.Sm.dim.
paro io apparecchio innanzi. va.]— 2. Fatto a rampo vale Uncinato , di Rimo. Bop Lo stesso che Ramicello.
rampata. Ram-pà-ta. sf. colpo di Fatto a foggia d'uncino. — 2. E per simil.
rampa. RAMPOGNA. Ram-pó.gna. Sf. Ingiuria RAMIJSCOLO. Ra-mù-tco -fo. Sm. dim.
RAMPICANTE. Ram-pi-càn-te. Pari, di di parole, Rinfacciamento, Riprensione, di Ramo. Bnt. Lo stesso che Ramicello.
Rampieare. Che rampi»' a o ai ramplea. Rimbrotto, Rabbuffo, ec. (Lat. contu- RAMUSCOI.OSO. /&wma- «co-M-to. Add.
—2. Bot. Agg. di Fusto: Fusto rampi- melia. eontffetttm.) m. Che si dirama, Che si stende io ra-
cante o scandente, dicesi qtiel1<y|quale RAMPOGNAMENE, Ram-po-gna-mén- moscelli.
essendo tormentoso si attaccò corpi to. S>n. Lo stesso che Rampogov. RANA Rà. no. Sf. Zool.Genere di rettili ap-
vicini per dietorcimento spontaneo o col RAMPOGNANTE. Rampogrutn-le. Pari, parienenti alla famiglia dc'batracbiani ,»
mezzo di capreoli o di mani. 3. Agg. — di Rampognare. Che rampogna. eoi ha dato il nome. Sono animali an-
eziandio di tutte quella piante, le quali RAMPOGNARE. Ram-po-gnà-r$. Alt* e fibi!; hanno il corpo nudo . e quattro
per la loro debolezza non sono capaci Mordere con parole,
n. ass. Ingiuriare, piedi,! posteriori de quali aooo pili luo-
di sostenersi ritta da sé sole. Riprendere, Rimbrottare, Garrire, Rin- ghi. La Rana comune e la Rana arbo-
RAMPICARE. Ram-pi-cà-re. N. a SS. e facciare. (Lat. comiiciari, ronlairwliam rea sooo le due specie più copiose e no-
pass. Andare ad allo; e sì dire propria- dieere. Secondo II Menagio. vlen da re tevoli ,
delle quali si fa gran consumo
mente degli eoiaeli eh; sa'gnfto attac- edi impugnare eoo-
particeli» iterativa, in Europa per Imbandigione, scodo che
candosi colle zampe e co* piedi. [Lat. traddire, disapprovare . la cui radice è la loro carne bianca e delicate contiene
repera. V. l’etlm. di /lampa. 1 2. Per — panare combattere; e da pugnare viea molta gelatina ed è alimento piacevole
simil. dicasi anche degli uomini. 3. — rampognare come da jurgare contea
. e sano; altrimenti Ranocchia , Ranoc-
Per esleas. ditesi di altre c©.e. dere viea objurgare riprendere. Il Mu- chio. [Lat. rana. Rana dai celi. gali,
RAMPICHINO, /lam pi eM-no. Sm. Bot. ratori cava la voce da rampo, come da e breit. ran che vale il medesimo. Altri
J e ,,

RAM RAM RAM


dal gr. gerynot piccola rana : ed altri 2. Dotto di persona, v ale Pallido, Smor- ad un luogo prima di abbandonarlo.
dail'ebr. ranan vociferare, canticchia- to, Di color giallognolo. 3. Boi. Ran- — In gali, ramtadafr viaggiatore.] 2. —
re, ovvero da ronaA strepitare, la egix. cio fiore. Lo stesso che Fiorrancio. [Lat. E detto anche di Animali iaonti. come
runah rana. ) — 2. Pigliare alcuno al oa f ita.]—'4. Si adopera anche nei sign. pecore capre e simili.
, 3. Fig. —
boccone come la rana, vale Tirarlo nel- di Troppo vecchio, o Troppo antico. BaNDBLLABB. Ran-dellà-re. Alt. Per-
l’altrui volere per via di promesse o [Lat. rancùftu.] cuotere con randello , Bastonare. ( Lat.
di regali , Ingannarlo eoo dileuamenti RANCIO. Sm. Milit. Il pasto de* soldati. fuete aliquem caedere, perettfera.j
di premi). —
3. Dicesl Rana pesealriee È voce di origine spagnuola. Cucinare RANDELLATA. Ran-dd-là-ta. Sf. Colpo
uqb Spezie di pesce cartilaginoso , che il rancio, e Tener pronto il rancio , di- di randello. (Lat. bacali ietta.)
In qualche luogo d'Italia è detto anche cono le Ordinanze etnische del 1804. RANDELLATO. Ran-del-làto. Add. m.
[ Rancho
Diavolo marino o forse anche Pesce
, io isp. è propriamente una da Randellare.
giudeo. [Lai. rana marina, ranapiica- camerata, un numero d> soldati che al- RANDELLO. Ran-dèl-lo. Sm. Ar. Mei.
Irur.] loggiano insieme: e quindi credesi trat- Bastone. fLat. tarata*. Detto da'Mode-
RANAJ DOLO. Ra-na -job-io. Sm. Zool. to rancio io sento di pasto inserviente nesi Rondanello, viene dal frane, ron-
Nome che gli Aretini danno a quell'uc- ad una camerata. Dee per altro osser- dili grosso bastone e rondi»» da rond
cello, che da' Fiorentini di cesi Gheppio varti che In per», renjinl vai cibo. J — ,

rotondo. Parimente gl'inglesi da round


e Funi vento; forse cosi detto dalle ra- 2. Onde Far rancio per Far teriaca. — rotondo, cavano round e rundlo pinolo
ne , delle quali mollo volentieri ai pa- 8. Mario. Quadrilungo formato di quat- di scala. In nogbcr. gerendo travicello.]
sce. Questo uccello è il falco liimam- tro sode liste di legno , e guarnito di — 2. Boston corta piegato io arco, eh*
cuftit. tela per riporvi no materasso da valer- serre per isuigoere e serrar ben le fo-
RANCARE. lìancà+t. N. ass. Si dice sene per letto sulla nave. Si prende per ni, colle quali si legano le some, o cosa
dello storto andar degli toppi. Ran- equivalente di Letto. Questi letti sooo simile. ( Lat. bucali»* twott*. ] ,3. —
chettare. [Lai. claudicare. Dallo spegn* sospesi pei quattro angoli . o portati Chir. Pezzo di legno cilindrico comu- ,

ranquear o renquear camminare come sopra quattro piedi. Dal celi. gali.| nemente più sottile nel mezzo che non
chi ha ratte le reni zoppicare. Nella
,
ronjui palo steccone, bastone grosso, s alle estremità, e che s’adopera per tor-
stesaa lingua diceai ranco chi ha rotte non pure da tiirt'ybeun pi. di tafrigA cere lacci, stringendo così io giro un
i

le reni. letto.] membro onde sospenderne (a circola-


BANCHETTARE. Ran-che^tire. N. ass. RANCIOSO. Ran-ció-to. Add. m. Che hi zione. — 4. Mario. Piccolo pezzo di le-
Lo atesso che Rancare. del rancido. [Lat. rancid«j.| gno tondeggiato che serre ad ammar-
RANCI ATO. Ran cià-to. Add. m. Di RANCO. Ràu-co. Add. m. Zoppo. [Lat. rare o legare io terra una galera.
color d 'arancia. Rancio. [Lat. crocrai .
elaudus. V. tutta spegnuula.] RANDIONE. flais-di-ò-n*. Add. m. Zool.
RANCICOSO. fìan-ri-có-to. Add. n». V. RANCORE, /fon-cd-re.iim. QueU'ingrata Aggiunto d’una spezie di falcone. [Dal
A. V. e d'' Rancido. smstzione che producono le cose ran- celi. gali, urranta possente, intrepido,
RANCIDEZZA. Ran-ci-44x sa. Sf. ast. cide. (Lai. rancar. ] —
2. Sdegno, Odio animoso. I Francesi dicono che un uc-
di Rancido. Specie di corruzione putri- coperto , e per lo più inveterato; anti- celi> fond en rondon per
indicare che si
da, che compete alle cose oleo»e e pin- camente Rancura. ( Lat. indipnaiio , scaglia con impeto: e da ciò taluno pò-
gui, quando per vecchiezze ai guastano. odium. lo lat. barb. roeeor. credasi irà cerare altra
etimologia.)
(Lai. roncor.l da’ più tratto per tropo da rancar nel RANELLA. Ra nil la. Sf. Zool. Dim. di
RANCIDISSIMO. Ran-ci-du-ii-ma. Add. primo senso. Ma il basco ha arrencura Rana. [Lat. ramila.) —
2. Chir. Sorta
ni. superi, di Rancido. —
2* Fig. Che per risemi meni». Il celi, breit. ronca, di malore, cosi chiamato Unto per I* a-
ha del vecchissimo. il frane, rancune per odio inveterato : nalogia del tumore col dorso della ra-
RANCIDITA’. Ran-ei-di-tà. Sf. Lo stesso e di più trovasi io per», reng indigna- na . quanto per l’alterazione della voce
che Rancidezza. tio, rengiden irasci, rtngido iratus ec. e dell' articolazione de suoni che esso
Rancido. Ran-ci-do. Add. m. Putrido V. pure l’etim. di Rancura .] produce. È un tumore che nasce sui
per vecchiezza , e dicesl apeiialmenie RANCURA. Ran-cv-ra. Sf. V. A. Affan- lati dei freno della lingua , convesso
delle cose oleose e grasse ; Vieto, Stao- no, Dog lieti/*. Compassione. |Lat. me- molle, fluttuante , Indolente . semitra-
tio; altrimenti Raocio. [Lat. putrido*, leilia dolor, lo pers. reng o rongvtri
,
sparente, e che a secoud» del suo volu-
raneidui Rancidut da raneeo ; e ran-
. dolor, molestia , atllictin renge mole- ; mt^-ialzs la lingua, la spinge indietro,
teodal gr. rajin corrompere, lo illir. stia dolor; rengrer affligli rengiden
, incomoda l' articolai iune della parola ,
ranketir, in iogl. rank, io fr. ranco, io molesliam animi cooc ilare ec. la gali. altera la voce , rende diffid e la masti-
iap. rancio.] —
2. E fig. detto de' rami

arraing dolor pungente. In lat. anpor cazione e la ispirazione, devia I denti
degli alberi. —
3. Detto di persona. ambascia.]— 2. Onde Dar rancura, vale

re.; altrimenti Ipoglosside, Ranula.
4. Detto di parola ; Parole rancide o Addolorare, Affa mia re. 3. Rancore. RANPASTO. Ran-fù ilo. Sm. V. G.Zool.
rande, per Disusale , Amicate. S. — [Lat. odiasi.) Genere d'uccelli deli’ ordine delle piche
Detto di scrittore per Antico, e ai pren- RANCURARE. Ran-curà-re. N. pass.V. di Linaeo, e de* rampicanti di Cnvier
de anche in buona parte. A. Dolersi, Attristarsi, Rammaricarsi. particolarmente caraueritsatl da un
RANCIDUME. Ran-ei-dù-mt. Sa. Il sa- [Lat. dolor* affici, conqueri. ] gr>od<ss>mo becco convesso e rotondo
per di rancido che risalta da cose già
,
RANDA. «dw-da.Sf.Ar.Meg.T. de' cartai. al disopra, curvo cavernoso, sottilissi-
rancide; o piuttosto La materia infor- A mese o Strumento per tener in piombo mo verso la punta, ed all’estremità
me che pana di rancido , La parte in- le razze nel cacciarle nel mezzo. 2. — dentato , grosso e lungo quanto il loro
raocidila. [Lai. rancor. ] 2. Per — Mario. Vela come la larchia, che usaoo corpo, dalla lingua lunga, dritta e guar-
metef, io vece di mezzana i beati memi quadri nita da ambi flati di barbe come una
RANCIERE. Ran-cH-re. Add. e sm. Mi- alberati a brigantino, (/ZondetrK* chia- penna. Si trovaoo nelle regioni calde di
lit. Quello fra 'soldati che per torno dee mano i Francesi una tela ad uso di vele America io piccole torme; si nutriscono
apparecchiare e scodellare il raocio. che ti fabbrica io Brettagna.)— 3. No- di frotta a d’ inselli, e divorano le uova
RANCIO. Ma-eio. Add. e sm. 7i$. Ag- me di una sorta di bastimento. [ Dal •d i piccoli uccelli nella stagione della
giunto del color della melarancia matu- led. rand margine , orlo . estremità , cova. [Lat. ràanvptaziu*. Da rtampta*
ra al qual diciamo Dorè; altrimenti
,
perchè poco si discosta dalla spiaggia.] rostro.)
Rane-iato, A raocio , Aranciato. [Lat. RANDAGINE. Run-dà-fi-no. Add. com. RANFIONE. Ran-fi-6-ne. Sm. Agt. Quel
eroeeut. La voce trancio si cava co- Lo stesso che Randagio. rametto secco a forma di angolo, d) cui
munemente dal lat. berb. aurantiwm RANDAGIO. Aan-dd-yio. Add. e M». no lato è attaccalo al paniere, e coll'al-
thè vale il medesimo: e questo da ou- Quegli che va volentier vagando. [Lat. tro ai appende agli alberi per comodo
rum oro. Tale opinione si è arguita alla vagus. Dall' iogl. roivdom vagante sen- da riporvi i frutti nell’atto di spiccarli.
voce arancio. Ma in effetto n-rrangi è za direzione. Il lohnsoa ed il Baile? (Dal celi. gali, rumh ramo, e fion vec-
toro dell’ I od osta o che pure arancio si- traggon questa voce dal vecchio fran- chio piccolo. Altri potrà cavar questa
,

gnifica. In caoarioo dicesi «aringa, in cese randon, cui essi Irgan l’idea di no voce dal gr. rtampta* becco . ed altri
pers. narinq, in Isp. nanmju in por- ,
moto incerto e senza scopo, e che il dallo spago, garfio uncino. In fraoc.
toghese l or anta. Vero è che il color Bullet spiega per impetuosità forra. , agrafe libbiaglio; io led. krapfen ram-
rancio è simile a quello dell'oro , co- Pur ora I Francesi dicono rand»nnic il pino. Il Bullet ha il celi, eraff nel me-
siteli» dicesi anche Dorè o Doralo.] — giro che fa una bestia lanciata intorno desimo senso.]
43
J , j ,, ,

R AK AS RAS
RASPO. Ràn fo. Sm. V. G. Zool. Genere ipoglosso fra i muscoli miloioideo ed RANNO. Sm. Chim. e Ar. Mea. Acqua
d'insetti dell'ordine de' coleotteri ,
della io-glosso, a mette foce nella facciale. passala per la cenere, o bollita con essa;
seiione de’icir*>meri,c della famiglia de' RANNATA. Ran-nà.ia. Sf. Quell acqua ch è propriamente uoa dissoluzione con-
riocofurì, da Clairville stabilita; i quali che si trae de.la conca piena di panni tenente un eccesso di soda e di potassa
preseouoo uua testa quasi globosi , e sudici , gettatavi bollente sopra la ce- nell'acqua pura. E si adopera anche
provveduta d uo prolungamento rostri- nere ; lo stesso che Rauoo , uia di più per significare il risul lamento dell'ano-
forme, all'estrcm ti del quale è situata forza. [Lai. lixiuia, fixivtwm.) ne del liscivio sopra i paoni e le tele.
la boeca; piedi posteriori liaono grosse
I Il ANN A TACCI A. /fan na-tac-cia.Sf.pegg. (Lat; lìxivia. DalTar. ramadon lisi -
cosce e soo propri a succhiare- Lat. [
di Kaouata. vium.] —
2. Dicesi Reno» di mezzo, il
rhamphui. V. l'etim. di Ranfutto .) RANNENSI. Aan-nèn-iì. Add. e sm. Ar- Ranno passilo sopra calrioa vira del ,

hAMFOMIIA. Ran-fomi-i-a. Sf. V. G. che. Lo stesso che Remnensie Ramoesl. quale ci serviamo a indolcir I* ulive
, e

Zool. Genere d* insetti dell' ordine dei RANNESTAMENTO. /ftm-ne-ila-man- simili. —


3. Dicesi Ranno de' saponai
ditteri della famiglia de' (aoistomi e
, ,
to. Sm. Agr. Lo stesso che fUnacsta- laDissoluzione alcalina che 9 adopera
della tribù degli erapidei; coti deno- meoto. per fabbricare il sapone , e consta prin-
minati dalla loro tromba rostriforme ,
RANNERARE. Ran-ne tià re. Alt. Agr. cipalmente di soda caustica.—-4. Dicesi
e dalla loro somigliarne colle mosche. Di naovo innestare. Lo stesso che Rin* Ranno di tartaro , il Sottocarbooalo di
(Lat. r/tnmp/iomyia. Da rhamphos ro-
stro, e myìa mosca.
nettare.— 2. Persimil. Rattoccare in-
sieme checchessia —
3. Per melar.
potassa —
5. Per metaf. (Anche in dia-
letto napoletano s'usa colata cioè ranno
RANGO. Ràn-go. Sm. V. Frane, che usasi RANNESTATO. /fan-ne-slà-ro. Add. ra. nel senso di cosa che rincresca , che
principalmente nelle frasi diplomatiche da Ranuestare. DI nuovo innestalo. coccia io fine che non si vuol per sé.)
,

e militari ma che non è da preferire


,
RÀNN EST ATURA, /?an-iw-ifa-lùra. Sf. 6. Proverò. Fuggire il ranno caldo, vale
allevoci italiane, Ordine, Grado, Condi- Lo stesso che Aooestatura. Schifar le briache e i fastidii. (Lat. fa-
zione. Fila esimili. (In celi. gali. ttang RANNICCHIARE. Ran-niq-chià-rt. AU. Òorem suòler/ùgera. } —
7. Perdere o
e rang, io brel. ren/c , in tcd. rang io Raccorie, Raggricchiare, o Ristrignere Maudar male o Gettar via il raooo e *1
ingl. r tmk ec.] tutto in uq gruppo, a guisa di nicchio. sapone, vale Metter di suo la fatica e il
RANGOLA. Ràn go la. Sf. V. A. Cura , (Lat. contrabere.) —
2. N. «s*. 3. K — capitala. [ Lai. oleum et operam per-
Sollecitudine, Struggimento. (Lat. iol- n. pass. Raggrtcchiarsi, Raggrupparsi, dere.]
Ueitudo curo. Molti credooo una i* ori- Raggrinzarsi. [Lat. te contratterei RANNOBILIRE. Ran-no-bi-lì-re. All. e
gine di roncola e di rancore io scuso RANNICCHIATO. Rannic-ohià-to. Add. o. Lo stesso che Nobilitare , Annobi-
di afflizione, molestia: poiché ogni gran m. da Rannicchiare. .Lat. ctmtracruz.) lire.

cura include ona qualche molestia. RANNIDI ARE. /fan-nf-tùd-re. N. pass. RANNOBILITO, Am-no M-ll-fo. Add.
Sembra però che questa voce derivi dal Fermare abitazioue. Stanziarsi. m. da Rannobilire.
basco arraneura che vale il medesimo. RANNIERE. /fan-mère. Sm. Ar. Mcs. R ANNODAMENTO. Ran-no-da-mén-to.
Io celt. gali, ro-ekurum gran cura, Vaso a similitudine di piccol doglio, Sm. Il rannodare, e Lo auto della cosa
grande sollecitudine. Nella stessi Uo- che riceve e tiene il ranno che passa dal rau nudala.
gut prochan cura ansietà , pruchail ,
colalojo. 'Lat. lohrllum J RANNODARE. Ran-no-dà-re, AU. Rifare
frastuono , rombano , e racan schia- RANNO. Ràn-no. Sm. V. G. Bot. Genere ilnodo sciolto o Fame il secondo. [Lat,
masio.) di piante della pentandria rooooginia ,
nexum duplicare.]— 2. E n. pass. 3. —
RANGOLA MENTO. Ran-go la-mèn-to. della famiglia delle raronoidi a cui pre- Rappezzare, Risarcire. [Lat. conj unge-
Sm. raDgolare o arrangolare , che si
Il sta il nome; è distinto dal calice aceam- re, udnectere J —
i. Riuuire, Ricongiu-
.

fa aprendo la gola e gridando sforzata- paoatodi viso in quattro ocinqoe lacinie, gurre. [Lat. vineufo conitring<re , con-
roenle per isliz/a. ed il frutto baccato con tre a quattro jungere, innoda re.) —
8. Milit. Racco-
RANGOLA LI E. Rango là-re. Alt. V. A. acmi: due ne sono le specie principali gliere uoa truppa dispersa, e rimetterla
Operare o Fare checchessia con rangola, li Ranno catartico o Spio cervino offi- oegii ordini; Ricongiungere, Rimettere
con sollecitudine [Lai. sofficità curare cinale , e il Ranno alnuuero. Questo è iosicme le schiere sperperale o disfalle.
— —
.

2. Arrangolare cioè Aprir la gola


, un arboscello, il cui fusto unito e fornito 0. E n. pass. Raccogliersi per rior-
gridando sforzatamente. (Lat. maxime di foglie ovali, intere , venale, e di Bori dinarsi.
vociferar ! , maximo co a al ti clama*. Pa- verdicci ermafroditi. Le sue bacche, di RANNODATO. Ran-no-dà-to. Add. m.
rola di orìgine celtica. Poiché pur ora forma sferica , di color rosso prima di da Rannodare. [Lat. Ntnodahtf.] 2. —
io gali, racail dicesi la voce discordan- maturarsi e nero quando sono mature , Detto di Soldati , Riuniti insieme.— 3-
te. ro-goir e ro- gal sito grido , alto la- godono di proprietà purgante al pari di Detto di Serpe.
mento, e rannidi il gridar forte e cou quelle del ranno ordinario, ma in grado RANNOSO. Ran-nó-to. Add. m. Lisci-
pena.) inferiore, onde scemano la efficacia del viale.
RANGOLO. Ràn-go lo. Sm. V. A. Lo siroppo di ranno ,
quando il fanoo en- R ANNO VELI, A RE. /fan-no- r«I-Jd-re. Alt.
stesso che Rangola. trare Della sua composizione. [Lat.rfarm- comp. V. A. V.cdi f Rinnovi Ilare.
RANGOLOSO. Ran-go-ló-to. Add. in. V. nu» frangala.} — 2. Dot delle più im- RANNUGOLARE. Ran-nu-go— là-re. N.
A. Che ha rangolo, Grandemente solle- pjr tonti specie di questo geoere è il •ss. V. • di' Rannuvolare, Annuvolare.
cito. (Lai.difigenj.]— 2. Affannoso. Rauco purgativo o catartico Piaota che — 2. N. pass, e per melai.
RANGULARE. Ran-gu-là-re. All. V. A. ha lo stelo liscio diritto , coi rami ir-
,
RANNUGOLÀTO. Am-nu-yo-là-to.Add.
Lo strato ebu Rangolare. regolari, spinosi nella sommità; le foglie in.da Rannugolare. Lo stesso che Ran-
RANGULO. Rjjt-gu-lo. Sm. V. A. Lo
stesso che Rongolo e Rangola.
pìcciolate r ovaio-rotonde , saltellale
liscir, con molli nervi paralelli i fiori
nuvolalo e Annuvolalo
brato, Offuscalo.

2. Fig. Adom-
;

RANlFOKME. Ra-nifùr-me. Add. com. piccoli ,


alquanto bianchi , in ciocche RANNI! VOL AMENTO. /fan-nu-t’oia-men-
comp. Che ha le forme e sembiante di ascellari; la bacca nera, con quattro semi. to. Sm. Il rannuvolare. [Lat. nuòilittm,
rana. Fiorisce nel Maggio ed è comune nei
,
nubiani oòJucMo.J
RAMINO. Ra nl-no- Adii. ra. St. Nat. boschi, ne'luoghi incolti, e fra le siepi. RANNUVOLARE. /fun-nu-uo-ià-re. N.
Apparteoenio a rana Della natura di , Per avere le spine acutissime , si dice •ss. Lo stesso che Annuvolare, contrario
rana esimili. —
2. Boi. Aggiunto dato comunemente Spioa da crocelissi. Nelle di Rasserenare. [Lat. nubibua conte}».)
da alcuni all' Appio acquatico o palu- officine Spio cervino. Le sue bacche — 2. E per metaf. Turbarsi nell' aspet-
stre. — 3. Ansi. Arteria ranina : Nome quando sono mature somministrano un to, Mostrar cruccio o paura. E n. —3.
che piglia l'arteria linguaieallorquando. colore verde , detto Verde di vescica , pass, nel primo sign.
giunta nella parte inferiore e presso la perché lo ti pooe in vesciche onde ven- RANNUVOLATO. Ran-nu-vo-là to. Add.
base della lingua , cangia direzione e derlo nel commercio, e servo a piugerc m. da Rannuvolare. Lo stesso che An-
direuta orizzontale per inoltrarsi tra I principilmeule in miniatura. La polpa nuvolato. [Lai. nubibus uMuc/ui.] 2. —
muscoli genio-glossa e linguale e fino de'fruui del ranno ha odore disgustoso, Turbato, Offuscalo.
alla punta della lingua ove si anasto- sapore a maro, a ere, nauseose possiede RANOCCHIA, /fa-nòcchia. Sf. Zool. Lo
mizza ad arco con quella del lato oppo- la facoltà purgamo grado eminente,
io stesso che Rana. —
2. Proverò. La ra-
sto.— 4. Vena ranina: Quella che nasce e viene summioistrato ridotto a sgrop- oucchia non morde, perch'ella non ha
dalla punta della lingua , scende lungo po, solo od unito ad altri purganti. [Lat. denti. V. Ranocchio, §. 3.
la sua faccia inferiore, s gue il ucrvo | ramno.t qathariicut /,in.] RANOCCUIELLA. Ra-nvc-chM-ta, Sf.
,, ,,

RAS RAS
Zool. dii», di Ranocchia ;
altrimenti acuto ,
capo , od atta! sonoro ; ma più po o salii superficie di qualche organo
Ranella. spesso nou si fa sentire che per brevis- interno , i ranuncoli vi cagionino irri-
RANOCCHIESCO. Ra-noc-chiè-tco. Àdd. simo tempo, e rassomiglia al grido dei tazione gravissima, infiammano la cote,
ni. Da ranocchia. piccoli uccelli , al rumore che produce ne stacca oo la epidermide, e finalmente
la separazione repentina di due dischi
RANOCCHIF.TTA. /fo-noc-eMé<-ta. Sf. producono profonde esulcerazioni. Sooo
din. di ranocchia. Zool. Lo stesso che di marmo iotouaeati d olio, od a quello adoperate in medicina Terbi e la radi-
Ranoc< biella. d'uoa piccola valvola od auimella.lLlt. ce, come vescicanti ordinarli. [Lat. ra-
RANOCCU1ETTO. Ra-noc-chiil-to. Sm. ronchu* tibilunt.) —
5. Sonoro secco : nuneufui. /lamine u fu* da rana, perchè
dim. di Raoocchio. Lo stesso che Ra- Suoqo più o meno grave, talvolta rumo- questa pianta prospera ne' luoghi umi-
miceli iella. rosissimo, che Lscnoec paragona al rus- di, e che abbondano di rane. Cosi pure
RANOCCHIO. Ranbc-chio. Sai. Zool. sod un individuo che dorma, od a quello batrachion th è il nome greco di questa
Animale che vite io terra ed io acqua ; che si produce fregando una corda di pilota, vien da batrachot rana.}— 2.
pili comunemente Rana. 2. Fere il— coolrabasso col duo » oppure al gemere Acre. Pianta assai comune in Europa
ranocchio ,
vale Nuotare in una certa d una tortora. —
6. Tracheale : Quello abita specialmente ne' boschi e oe'prati
:

fugala che imita il nuoto del ranocchio. che saccede nella laringe, nella trachea, e cresce all'altezza di un piede e più.
— 3. Proverb. Il ranocchio o la ranoc- e nel principio de’ bronchi. Olire i ca-
ratteri del raotolo mucoso , qualche
L'erba è adoperata, sebben raramente,
chia non mowlo perchè non ba denti: si come escarotico. Chiamasi anche Batra-
dice di Chi non fa malo perchè non ne volta ba del sonoro grave. Lsennec di- chio, Piede corvino. Piede di gallo.(Lat.
ha il modo. —
4. Promettere carpioni e ce che v’ ba casi ne* quali è cosi forte ranuneulu* acri* Z-m.) 3. Asiatico. —
dare ranocchi t vale Fare grandi pro- ebe imita il suono del tamburo , e che Pianta che ha la radice tuberosa , affa-
messo e nel fatto attener poco o nulla. allora si sente in tutta 1'estcDsione dello stellata, alquanto aera; lo stelo ramoso,
— 5. 1 ranocchi devono stare ne' panta- sterno , ed anche in quasi tutti i punti inferiormente rotondo, peloso; le foglie
ni, vale Ciascuno dee condursi a seconda del petto. (Lei. ronchut tracheali*.] inferiori semplici, o lobate, intagliate,
del suo stalo rimaner contento di tua
,
RANTOLOSO. Ran-to-li-to. Add. m. Di •cute, pelose si di sotto; le superiori
condixione.— 0. Pigliare elcuno al boc- rantolo, Accompagnato da rantolo, ov- tripartite, biternate; i fiori terminanti
cone come il ranocchio, vale Allettarlo vero Che ha rantolo. (Lat. raoianj.) rossi, bianchi gialli ec., inodori coi
, ,

per ingannarlo. RAMILA. iVà-nu-iu. Sf. Chir. Lo stesso calice non ricurvo. È originaria dell'A-
RAN OCCHIONE. Ra-noc-chiù-ne. Sm. che Ranella nel sigo. del $. 2. sia, donde fa introdotta me' giardini di
accr. di Ranocchio. RANUNCOLACBE. /?a-nuiwe-l<ì-c*-r. Maometto IV a Costantinopoli, dal qual
RANONCOIO. Ra-nón-co-lo. Sm. Boi. Add. e Boi. Famiglia naturale di
sf. pBese poi seu diffusero tante belle va-
V. e di' ifonunroio. piante dieoiiledoni polipetale che han- rietà per tutta l'Enropa. Fiorisce al
HANS. Sm. Mus. Rans delle vacche chia- no : calice di più peni , qualche volta principio di Primavera. (Lat. ranuncu-
masi certa Ceotooe de’ pastori, general- mancante, qualche altra colorato; corolla
regolare d'ordinario peniapetaia; stami
lus asiaticut /in.] 4. Bianco. V. A- —
mente nota nella Svinerà e che risve- nemone. 5. Bulboso: Nasco lungo le
glia nel cuore de' soldati di quella na- la numero indeterminato , con antere fosse delle strade cd è anche più comu-
ilon* , assoldali io terre straniere , tal bislunghe adone ai filamenti segnate , ne delTa5iitico.Ha calici rivolti indie-
rimembranza del a patria, cheli ha tal- de quattro linee longitudiuali, e che si tro, peodunroli solcati, caule dritto eou
volta, ai dice, eccitati alla diserzione ed aprono in due logge mediante due sol- molti fiori, foglia composte, radice bul-
anche ammalati emoni. [Dal celi. gali, chi laterali; ovari! per lo più numerosi, bose. Volgarmente chiamasi anche Stel-
rann canto, strofa, verso. Inebr. ranan sostenuti da uu ricettacolo comune e la d’oro, Margheritina Capo di turco
,

cantare , ron , rinna a renano canto.] con altrettanti stili semplici, persisten- Sedano selvatico. [Lat. ranuncoli** bttf-
RANTEB10. Ran tè-rio. Sm. V. G. Boi. ti, dordioario terminali , ma qualche
volta adoati alla parte esterne deU'ova-
botui Lin.) —
A. Palustre o scellerato:
Pianta caotica che forma un genere sta- Pianta annua, non mollo abbondante ,

bilito da Desfuntaioes nella sÌDgeoesia rio stesso e poco apparenti, sormontati che ama luoghi paludosi e trovasi nei
i

poligamia superflua, semi del cui disco


i
da stimmi semplici; per frutti, han ca- prati umidi; ba ramoso, il gambo fisto-
tono coronati da quattro o sei setola selle, di rado bacche, ed eguali io nu- loso rotonde , divise
foglie peziolate
; ,

piumose, riunite ella base e disposte io mero agli ovarii ; ora monosperme cJ fino alla metà io tre lobi , d'un verde
forma aspersorio. evolvi, ora polisperme fd apr.utisi in- pallido. Lo stesso che Àppioriso, Chia-
d'
RANTICOSO. Ran-ti có- 10 . Àdd. m. Lo ternamente in due inezie valvole semi- masi anche Erba sardo, i, S«rdonia.[Lai.
stesso ebe Rantoloso. nifere sui loro margini: i semi hanno un ranun culi** tceleratw* Lin.\
RANTO. Rùn-to- Sm.Med. Lo stesso che embrione piccolissimo, ora collocato in RAM ZZA. Ra- nùj-xa. Sf. dim. di Rana.
Rantolo. una cavità sulla sommità dell' albume Lostessoche Ranocchiclla. [Lat. ranun-
RANTOLARE. J?o»-lo-fà-ra.N. iss.Med. di nature cornee, e a radicheita inferio- culu*.]
Avere II rantolo. re. Tutte queste piante sono erbacee e RANZONARE. /?an-so-nà-re. AH. V.
RANTOLO. Ràn-lo-lo. Sm. Med. Anse- perenni : ban fusto dordioario diritto, Frane, e da schivarsi. Riscattare , Re-
meato frequente e molesto , con riso- qualche volta strine nioso: .le foglie che dimere. [Dal frane, ranfonner che vale
nante stridore del petto; altri menti Ster- sbucciano da bottoni cooici e coperti di il medesimo.]

tore. Ma più propriamente Rantolo di- scaglie embriciate, sono di rado oppo- RANZONE. Ran-ió-ne. Sf. V. Frane, e
cesi loSterlore che si osserva principal- ste, ma più spesso alterne , per lo più da evitarsi. Liberazione , Ricompera .
mente neiragooia , quando i polmoni semplici palmate o lobate , e qualche Iti scali». [Dal frane, ranponelie vaia il

non possono più espellere le mucosità volta anche alale o digitate; la base non medesimo, e che credasi fatto per sin-
che gf ingombrano. [Lat. ravit. Dal celt. è mai accompagnata da stipula, ma in cope di redemplio, reti empi toni*.]
sali, rant strepilo confuso, stridore. In alcuni generi si allarga e torma mezze RAPA. Sf. Bot. Pianta che ba la radice
fngl. rant linguaggio altisonante.]— 2. gasine , ed eacbe guaine quasi Intere caroosa, rotonda, più larga che lunga ,

Dicesi Rantolo crepitante o umido II iltoruo al fusto: bori nascono diversa-


i
compressaci un biaoco sudicio, suscet-
Rantolo che fa uu romore simile e quel- mente disposti sulle pisote. tive di divenire molto voluminosa e ,

lo del sale che scoppia quando si getta RANUNCOLO. Ra-nim co-lo. Sm. Bot. superare il peso di 40 libbre; lo stelo
sol fuoco ha pure molte somigliarne
;
Genere di posole della poliandrie poli- alto più di uu braccio, ramoso; le fo-
con quello che si produce comprimendo ginia , che serve di tipo alla famiglia glie grandi, alterne, di un verde cu-
Il parenchima polmonare sano, suol es-
ad. e ranuocolacee , col seguenti carat- po, scabre; le radicali distese sul ter-
sere il segno del primo grado delia pot- teri : Calice a cinque foglieite ovali reno (irete ; le esuline integerrime,
monie. [Lat. ronchut crepitarti.] 3. — concave, cinque petali ottusi, ciascuno meno
,
scabre, appuntato, amplossicauli
Mucoso: Risulta dal passare l'aria a tra- mnuito di piccole squame alia base dcl- a metà; i fiori gialli , • pannocchie
verso agli sputi raccolti nella trachea ,
f unghietto; germi moltiplica riuniti a terminanti; le a lique lunghe, termi-
o oei bronchi, od attraverso la materia capolino, senta stilo , ma coronali da nate da uno stilo in forma di corno,
tubercolosa rammollita io un seno ul- stimmi ripiegati. Tulle le specie com- venose; i semi rotondi, alquanto rossi.
ceroso del polmone: è • (Tatto simile a prese in questo genere sono più o meno Fiorisce nd Giugno, c in altri mesi
quello degli agonizzanti. [Lat. ronchui notabili per (acredine del loro succo , ancora, secondo l'epoca della sementa.
mucofus.] —
4. Sibilante: È talora un ond e che sono generalmente caustiche È indigena Delle campagne dell Inghil-
piccolo fischio prolungato , grave ed ,
o velenose. Applicali «M'esterno del cor- terra, nelle Fiandre, tc. [Lei. brunirà
— e ] -

Ri P SAP BAP
rapa Lin.,rapvm satimm, rapa in- staura rione di pietre lavorale. (Da rapa questo minerale, fi quale trovasi nello
tróa. «apa dal gr. rhapyi • questo per simigliarne di figura.] 2. T. dei — miniere di ferro di Arandal In Norve-
dal celi, gali- raìb che vale il mede coltellinai. Ghiere. Cerchietto, o Specie gia . [Lat. rhaphidolitkes. De rkapis ver-
•Imo. lo ted. rute, io frane, fave.] di bottone che mettesi io capoti mani- ga, e Ut hot pietra.)
2. Animale da rape . detto ad alcuno co da’ coltelli, ed anche sotto le capoc- RAP1LL0. RapU-lo. Sm. Min. Piccole
per insulto, quasi Bue, poiché le rape chie delle viti o sotto I gitllelti , acciò scorie mescolate con ceneri o sabbie
aouo cibo de' buoi. —
3. Aver il cuor questi stringendo non premano sopra
.

vulcaniche, che si (sodano dal Vesuvio


di rapa vale Esser d'animo vile; traila
.
una superficie troppo ristretta e non nel tempo delle grandi eruzioni. Le sco-
la similitudine dalla rapa che si re- ammacchino la materia su cui pog- rie variano in grandezza da quella di
puta il più vile de' fratti. 4. Pro- — gisoe. una fava a quella di uoa noce. Altri-
stri». Coma asino sape, cosi minuua RAPERELUERE. Ra-pe-rtl-liè-re. Sm. menti Lapillo. (Secondo alcuni, vien
rape, vale Ognuno fa quel eh' e’ può, Ar. Mes. Strumento che serve e fare le dal frane, raper grattugiare, quasi vo-
a quel cbVsa. [Lai. juxra vìret sua» rsperelle. glia dirsi Pietra grattugiata. Secondo
aliquid conari.] —
5. Voler confettare RAPERINO. Ra-pe-rì-no. Sm. Zool. Sorta altri, è dim. di rapa, alla cui figura la
una rapa , «ale Par cosa inutile e va- d uccelletto che ha qualche somiglianza scoria si accosta.)
na. «—6. Voler cavare della rapa san- col lucherino; il suo becco è grassetto e RAPIMENTO, «a-ni-mfo-fo. Sm. Il ra-
gue, sale o simili, vale Voler da uno cortissimo , e canta soavemente. [Cosi pire Ratto e dicesi propriameo le di
. ,
1
quel che e’ non ha, o eh e’ Taccia quel forse detto, perchè rap ace col canto. Io quello delle femmine. [Lai. raptus.]—
eh’ e’ non può, Tentar d'avere quel che gali, rap strepito, rapair strepitoso.] 3. II trarre eoo violenza. 3 P ig. E- — .

uoo si può. [Lai. aquam e punica po- RAPE RONZO. Ra-pe ràn-so. Sm. Bot. levaiiooe dell'animo a Dio, Estasi.—
stulare, ab arino ionom.] Lo che Raperontolo.
stessi* 4. Volo pindarico , poetico come quel ,

RAPACCIONB. Ra-pne-e<ó-ne, Sm. Bot. RAPERONZOLO. R*-p*-rò*-*o-lo. Sm. di Orazio Quo mr. Bacche, rapis, dove
Lo stesso che Ravizzone. Bot. Pianta che ba la radice fusiforme, il poeta finge di credersi trasportato
RAPACE. Ra-pà-ce. Add. com. Che rapi- carnoM, bianca; gli steli angolosi, sem- fuori di sè edeH*umaoa natura.
sce ; ed è propriamente Aggiunto di plici, «Iti un braccio; le foglie radicali, RAPINA. Ru pi no. Sf. Il torre altrui
animali che vivono di rapina. [Lat-ra- lanceolate , ovali , seghettate ; le foglie violentemente e manifestamente la ro-
pax.) —
2. Dicesi anche degli uomini esuline appuntate, eeasilt , pelose, on- ba Rapimento. ( Lat. rapina. Io celi,
e vale Ingordo Rapitore delle cose al- dose; I fiori celesti, in pannocchia rada,
;

gali, rapata*.) 2. E fig — 3. Rat- —


trui. — 3. E
,

io forra di sm. parlando terminante. Fiorisce oel»*estaie ed è .


to. —
4. La cosa rapita 3. Dicesi A- - —
di persona. comuoe ne' prati asciutti e ne* monti er- nimale di rapine o da rapine , Quello
RAPACEMENTE. Ra pa-cs****-<#. Àvv. bosi. Quest’erba si m»ogia io insalala , che rapisce gli altri per cibarseoe. —
G*o rapacità. (Lai. ruptim-j ed è forse della eoe! per aver la sua bar- fi. E detto nel sigo. del gl. parlando
RAPACISSIMA MENTE, «a-pa-cii-ti-oui- ba di figura alquanto simile alla rapi di uccelli. —
7. Detto de' Venti osando
mm tr. Atv. superi, di Uapacemeoie. lunga. (Lat. campanula rapunculu»
, spingono per (I mare navi o simili. (In
RAPACISSIMO. «a-pa-eia-ai-mo. Add. Lìn. Rapunculus da rapa perchè la , ansa. rypan stracciare, lacerare, mette-
m. superi, di Rapace. [Lai. rapacisti- radice di questa pianta ha qualche si- re la pezzi. In celi. gali, rauò vale LI
wuu militudine con la rapa.) -3. Nome che medesimo.] —8. Fori», Rapidità. (Lai.
J

RAPACITÀ'. fla-pa-ei-là. Sf. ast.di Ra- ai d* pure alla radiee della detta pianta. permeila», vis. 1 —
9. Rabbia, Collera ,
pace. Avidità della fiera che ai giUa con RAPER LG IOLO. Ra-pe-rù-giolo. Sm. Stizza. [
Corrotto da raòòiivui dira, di
vioU ora o dell'uccello che si cala con Zool. Lo stesso che Raperino. Rabbia.]
fona alla preda; ed a quella rmilliudl- RAPlCtDA. «a-pici-do. Add. sost.com. RAPINA MENTO, «a-pi-isa-mdiv-lo. Sa».
oe dicesi dell’Avidità degli uomini che V. L, Chi ruba ed uccide nello stesso V. A. V. a di' «aptmanfo.
tolgono con violenza la roba altrui. [Lai. tempo ; o Chi uccide il ladro « il rapi- RAPINARE, «a-pi-n ù-re. Alt. V. A. f.
rapacità». tore. e di' Rapire. —
- 3. E n. ass.

RAPATA. Ra-pà-ta. Sf. Colpo scaglialo RAPIDAMENTE. Ra-pi-da-m4n-te. Avv. RAPINATO, «a pi-nà fo. Add. m. da
con una rapa. [Lat. rapae ictus.) Con rapidità ,
Velociasimamente [Ut. Rapinare. V. A. V. e di' Rapito.
RAPATEA. Ra pa l>-a. Sf. V. G. Bot. rapiti*.) RAPINATORE. Ra-pi m-tó+e. Varb. o.
Genere di piante che sembra apparte- RAPIDE. Rà pide- V. G. Hot. Geaere
Sf. di Rapinare. Che rapina. V. A. V.edi
nere alla famiglia delie bromel iacee ed di piante della famiglia della palme , e Rapitore.
alfesaodria monogiuia di Liooeo, sta- della poligamia dioecia di Liooro, sta- RAPINI A. Ra-pini-*. Sf. V. G. Bot. Ge-
bilita da Aublel con una pianta della bilito dal di lui figlio ; che ha per tipo nere di piante della famiglia delle sola-
Gujana. di singolare struttura , a cosi la Rkaphis arundinaeea la quale pre- oacee. e della peotandria mooogioia di
denominala dalla figura di canoa che senta uno stipite o pedi le corto coro-
, Liooeo, stabilita da Loureiro, che com-
ha il suo fusto. {Lai. rhapatea. Da rha- nilo di fraudi palmite, le cui divisioni mende uoa suia specie detta «Hnpvnw*
pate canoa.] sono munite di pungoli aghiformi. [Lai. her borea, provveduta d‘ on fusto ko-
RAPE «à-p*.Sm.Ar.Mea.Specirdi tabacco ròspi*. Da rhophij ago.) pl ictus imo a foggi* di verga. [Lai. rha-
•la naso ; cosi detto dalla voce fraoo-se RAPIDEZZA. Ra-pi-dés-ta . Sf. Lo stes- pinia. Da rhapi» verga.)
Rapè, che vale Grattugialo. [I Tedeschi so che Rapidità. RAPINOSAMENTE. « *-pMSO-#a-a»*»-4e.
da raspe o raspe! grattugi», formarono RAPIDISSIMA MENTE. Ra-pi-du-si- Avv. Con rapiue. Lat. raoaciter. )

ratpsln grattugiare con queirislruiueo- ma mén-te. Avv. superi, di Rapida- 2. Con violenza. — Rabbiosamente, [

3.
to. I Francesi hao convertito raspe io mente. Arrovellatamente. — 4. Rapidamente.
rope. e raspeln in raper. J RAPIDISSIMO Ra-pi-dis si mo.Add.tn. RAPINOSO, «o-pi-nd-ao. Add. m. V. A.
RAPENTICO. «a-pè»-ii©o. Add. ro. V. superi, di Rapido. Che rapisce. — Rapido. Lat. rapi
2.
dot.] — 3. Per Repentino, Violento.
(

A. Che rapisce a sé l'appetito, Appetì - RAPIDITÀ’. Ko-pi-dv-tò. Sf. ast. di Ra-


toso. pido. Vrlocità grande, Rattezza , Cele- RAPIRE, «a-pi-re. Alt. Torre con vio-
RAPF.RE. Rà-pe re. Alt. e o. V. A. e L. rità.|Lat. rapidità*.] lenza o eoolrV rag woe. Far rapioa, Far
di cui non trovasi che le terze persone RAPIDO. Rà-pi-do. Add.m.V.L. Aggiunto preda. Strappare, tavolare ; e dicesi di
singolari del presente e del perfetto del- di tutto ciò che si muovecon somma ve- persona odi cosa tolta violentemente
l'indicativo. Torre eoo violenza, o coo- locità o che sia fatto con grandissima eoa mano, per esprimere più fatto che
tr'a ragione , Trarre per forza. V. e di' celerità; Velocissimo, Prestissimo. (Lat. il furto. (Lat. rapere. 2. Trarre per —
Rapirà. [Comunemente il Ut. ropio io rapidui, relax Rapida» da rapio , che forza. —
3. Tirare semplicemente. (Lai.
rapisco si cava dal gr. arpao che vale il non solamente vale io rubo, ma pur con- traòtre.] —
4. Torre alcuno quasi dai
medesimo. Ma trovasi nel celi. gal), ro- duco io fretta, come fa colui che ba ru- sensi per eccesso di piacere. 5. Ina- —
pattuì per rapina, e ropuir per rapitore; balo.] —
3. Rapace. [Lat. rapar.] —3. bissare, Sprofondare. —
fi. Difesi Esser

la quali voci somministrano una radice lo fona di s®. Rapidità. 4. Inforza — rapito, o Esser rapito in bpirito. in pa-
più isofooa.]— 2. Tirare semplkc- d'avverbio. Rapidamente. radiso, io estasi o simili, e vogliono An-
BMltJ RAPID0L1T0. Ra-vi-do U-fo. So». G. dar in estasi. (Lat. in rxlavin rapi.] —
RAPCRELLA. ifo-p*-rè!-ia. Sf Ar.Mts. Min. Nome dato da Adilgsarl alla sca- 7. Fu dello Esser rapilo in morte evala
Pezzetto di pietra che serve agii sculto- polile di Werner, desunto dalla figura Morire quasi repen linamente. 8. Di- —
ri per turar* fori e per ai. ri usi di re- di verga che presentano i cristalli casi Rapire gli occhi, gli sguardi,* vaia
- - -.

nAP RAP RAP


Richiamare gli «guardi di chicchessia boccia, pezzo, borchia, scudetto che ser- Add. n. da Rappattumare. Rappacifi-
aopra di aleno obh letto per mara- ve di ornamento.] calo, Riconcilino.
viglia ee. —
9. N. ass. oel primo aigo. RAPPACIARE. Rap pa-eià-re. ÀU. Pa- HAPPE. Sm. Ar. Mes. Lo «tesso che Rapè.
— 10. B o. pass, anche oel primo Metter pace ,
cificare, accordo e quieta. RAPPELL ARE. Rap- pel -là -re- Att. comp.
aigo. [Lat. pacificare, reconciliare. ]
— 8. Dì nuovo appellare Richiamare ed
, ;

RAPISSI A. Ra-p\-tmn. Sin V. G. Filo!. Quietare, Rimuovere la collera. [Lat. luche Chiamare seroplicemeote o Rivo-
Cosi chiamatasi l'ultimo schiaffo che il sedare. ] care. [Lai. rursum appellare revoca- ,

padrone dava alle schiaro oeir atto di RAPPACIATO. Rappa^ià-ta. Add. m. re.] — 8. Appellare, cioè Chiedere nuo-
concedergli la libertà. ( Lai. rapisma. da Rappaciare. vo giudizio. ( Lat. appellare ,
provo-
Rhapitma lo gr. Tal propriamente col- RAPPACI AZIONE. Rap-pa-cia-tió-ne. care.]
po di verga da rhasta ebe appunto
, Sf. V. • d«‘ Rappacificamento. RAPPEZZAMENTO. Rap pes-sa-mtn-lo.
verga significa. Ma da* Giaci fu tra- RAPPACIFICAMENTO. Rap pa ci- fi ca Sm. Il rappezzare. Lo stesso che Bi-
sferito a lignificar anche lo schiaffo.] mén-to. Sm II rappacificare o Rappa- prizameoto. [Lai. earrìmen.] 2. Per —
RAPITIVO. Ra pii \-vo. Add. m. A«o a cificarli ;
Riconciliazione , Pacifica- limil.
rapire. Rattiro. meoto. RAPPEZZANTE. Rip-pes-zàn-tt. Pari,
RAPITO. Ra-pi-to. Add. m. da Rapire. RAPPACIFICANTE. Rap pa cifi-càn te. di Rappezzare. Che rappezza. Lo stesso
Tolto per forra; altrimenti Ratto. |Lat. Pari, di Rappacificare. Che rappaci- ehe Ripeizaote.
raptus.] —
1. Trasportalo.— 8. Assor- fica. RAPPEZZARE. Rap-pes-sò-re. Att. Lo
to, Intento, Fisso nella contemplinone R APPACIFICA RE. Rap-na ci-/Leàre.Alt. stesso che Ripetrare. V. Rabberciare.
di checchessia. ( Lat. in oontemplatio Metter pece ^conciliare Pacificare , — 2. Dicesi anche di Quadri e altra o-
nem raptus.] —
4. Cd io fona di sm. Rappaciare.
,
Lat. pacificare
,

re conci- pere d’ arte , e pure di Scrittore , come


La cosa rapita. liare. ] — (

8. Quietare . Sedare ,
,

Trao- Orazio dias e unuset alter assuilur pan-


RAPITORE. Ra pi-tó re. Verb. m. di Ra- quillarr. — 3. N. pass. Quietarsi, Tran - nus.
pire. Che rapisce. {Lai. raptor.] qu librai .
[Lai. qutescare.J — 4. Ritor- RAPPEZZATO. Rap-pes-sà-to. Add. m.
RAPITRICK. Ra-pi-M-cs. Verb. f. di nare in pace. da Rappezzare. Lo «lesso che Ripezzato.
Rapire. Che rapisce. [Lai. raptrit.] RAPPACIFICATO. Rap
pa-ei-fi-cà-to. — 2. Detto di Persona vale Cencioso.
R A POSTICO. Ra-pòn-ti-co. Sm. V. G. Add. m. da Rappacificare. [Lai. reeon- — 3. Fig. detto di Nave. —
4. E detto
Boi. Seiione di un genere di piante del- rifiofuf, sedatili.] di Lingua.
ia famiglia delle stnautefee, della tribù
RAPPACIFICATORE. Rappa-ei-fi-cat^ RAPPBZZATORE. Rap-pex-sa-tó-re.
delle cinarocefalee della singeoesia po- re. Verb* m. di Rappacificare. Che rap- Vari), ra. di Rappezzare. Che rappezza.
ligamia superflua di Liooeo. Ha per ti- pacifica. Lo stesso che Rlpcmtore.— 2. Per si
po la Ceotaurea ra poetici di Liooeo, RAPPACIFICATRICB. Rop-pa-oi -fi-ca mil. Dicesi di Scrittore o Poeta cherifr-
che cresce sulle rive del fiume Ra , al trl-ce. Verb. di Rappacificare. Che coglie alcun componimento qua e là
di là del Ponto Eosloo, d'onde trasse il rappacifica.
f.
dagli aerini o versi altrui. —
3. Per
nome. | Lat. centavrea rhaphondeum RAPPAGARB. Rap-pa-gà-re. AU. Lo metsf. Componitore, Trovatore.
Un.] —
8. Specie di rabarbaro che ha stesso che Appagare. [Lat. talisfacere ,
RAPPEZZATURA. Rap-pex-za-iù-ro.St.
per caratteri : Il foste di no braccio e
meno, solido ; le foglie mollo grandi,
placare.] — 8. E o. pass. Lo
meoto.
stesso che Ripczzaiura ,Ripcxza-
B APPAGATO. Rap-pa-gà-to. Add. m. da
rotonde, cuoriformi alta base Integer- , Rappagare. Lo stesso che Appagato. RAPPEZZO, /lap-pèr-so. Sm. Ar. Mes.
rime, lisi ic ; le vene al di sotto no po- RAPPALLOTTOLARB. Rop-pal-lot-to- Pezzo con cut si raccoltela checchessia.
co pelose il petiolo rosso scanalato
; , , là re. All. Ridurre fu forma di pallot- RAPPIANARE. Rap-pia-nà-re. Att. Lo
col contorno rotondo; i fiori numerosi, tola. Lai. ìiufor globuli ali quid con- stesso che Appianare- [Lat. complana-
bianchi, a pannocchia terminante. Fio-
[
trahere. — 8. N. pass. Raggrupparsi. re.] —
8. N. pass. Porsi oel medesimo
risce oel Maggio e oel Giugno, ed è in- [Lat. conglobati.]
]
— 3. E fig. piano. Livellarsi.
digena dell'Asia. ( Lat. rkeum rhopon- RÀPPALLOTTOLATO. Rap pal-loi lo tò- RAPPIANATO. Rap-pia-nà-to. Add.m.
ticum Lin. 1 te. Add. m. da Rappallotlolare. Lai. da Rsppiaoare. Lo stesso che Appio-;
[
R APONZO. Ra-p&n-so. Sm. Boi. Lo stes- in globulos contraetus. ) usto. [Lat. cotnplanaiui.]
so che RaperOutolo. RAPPALLOZZOLARE. Rap-pal-los-so- RAPPI ASTR ARE. Rav-pia-strà-re. Att.
RAPONZOLO. Ra-pón-sa-lo. Sm. Bot. Lo lù-re. Alt. Lo atesso che RappaMottola- comp. Appiastrare di nuovo. (Lat. ite-
stesso che Rsperoozolo. re. — 2. B n. pass. Raggrupparsi. — rum conglutinare. ] —
8. N. pass, per
RAPPA. Ràp-pa. Sf Veler. Malattia nei 3. B fig. simll. Rappattumarsi, Rappacificarsi.
piedi del cavallo ; altrimenti Ragade. RAPPALLOZZOLATO. /?appaMof-*o- [L*t. reconciliare se, reconcuiari.)
[Dal sasv. rypow lacerare, squarciare. làto. Add. m. da Rappallouolare. Lo RAPPIATTARE. Rap-piat-ià-re. N.
Io ebr. pararne parati rompere, scinde- stesso che Rappallotiolato. pass. Lo flesso che Appiattare. [Lai. za
re. In ar. rafata ruppe.]— 8. Per simll. RAPPARARE. Rappa-rà-re- All. Comp. occultare.]
parlando di Persona. 3. Boi. Rapite— Apparare di nnovo. R A P P! ATT ATO. Rap piai tà-to. Ad d . m
di Gnocchioo slmili, vale lo stesso che RAPPARATO. Rap pa-rà lo. Add. m. dt da Rappiattare. Lo stesso che Appiat-
Ciocca. (Lai. cima, pars avulsa. Dal- Rappa rare. tato.
1* log!, rape ogni
cose strappata , ab- R APPARECCHI ARE. /top-pa-ree-ehià-ra. R APPICCARE. Rap-pie<à re. Alt. comp.
brancala arrappala : e rape dal verbo
,
Att. comp. Apparecchiare di nuovo. e o. pass. Di nuovo appiccare ; e si dice
io rap strappare, toglier via, strappare, [Lai. denuo tostruera.] oche di cosa che non fosse stata ap-
che il lobusoo cava dal lat. rapare, lo R APPARECCHIATO. Rap-pa-rec-ehià- piccata prima, ma bensì che fosse rotta
c«|t. gali, crup, lo stesso che cnap pez-
to. Add. m. da Rappa reccbiare. e disgiunta. [ Lat. ifennn conjungere ,
— 4. Ornamento copulare.]— 2. Epermetaf. Ridestar-
*o.)
lorata, di
ai
Milit.
forma tonda o bislunga che
soprappone al cappello del soldato io
di lana co-
,
RAPPA REGGI ARE. Rap-pa-reg già-re.
Alt. Lo stesso che Pareggiare Àppa-
vegglare- [Lat. acquare.]
,

— 2. E neot.
li, Ravvivarsi —3. Dicesl Rappiccare
Il filo • fare alcuna cosa e vate Tornare
meno della teso sinistri, od ali* orlo pass. a farla. —
4. Ditesi Rappiccare il sonno
superiore del qoaaeo dalla parte davan- R APPARI RE. Rap-pa-rVre. N. ass. comp. e vale Addormentarsi di nuovo. [ Lat.
ti. t vari colori della rappa servono a
Di nuovo apparire. [ Lat. ttenm appa- itervm obdormiscere, dormitori ] 5. —
distinguere soldati d' una compagnia
i
rerà. |
DicasiRuppkcar la battaglia o simile
dall'altra e talvolta una qualità di mi- R APPARITO. Rap pa ri- to. Add. m. da o Rappiccarsi assolatamente e vale Ri-
liti! dall'altra, usandola rossa grana- i Rapparire. cominciare a combattere. —
6. Dittai
tieri e gli artiglieri, gialla I minatori o RAPPARTITO. Rap-par tì-to. Add. no. Rappiccarsi il fuoco e vale Nuovamente
zappatori verde i cacciatori e volteg-
, V. e di' Ripartito. accendersi. — 7. Dicrai Rappiecarsl a
giatori ec. La voce è toscana e credesi RAPPATTUMARE. Rap pat-tu-mà-re. dire, a ridire ec. e vale Ricominciare a
adoperata in questo s oso per la simili- Alt. Rappacificare, Riconciliare. Lo parlare, Aggtognere al già detto.
tudine dell'ornamento colla ciocca d'ai- stesso che AppaUurnare. [Lat. reconci- RAPPICCATO. Rap pic-cà-to. Add.m.
«une piante, chiamata particolarmente liare.] -l.Rn.
paia. Rappacificarsi. de Rappiccare.
lappa dal popolo di Toscana. [In celt. [Lat. reconeiliari.) R APPICCATURA. Rap-piccn-tk-ra. Sf.
srap , lo ftesso che cnap vai bottone , RAPPATTUMATO. Jtup-paf-lu-md-lo. Il rappiccare, Appiccatura, Congiugni-
] ,, 1
,
. ..

roenlo. { Lat. reaptatio . cullatilo. ) — latino per Riograiiare. [Lat. referre sé medesimo del torlo ricevalo da un'al-
2. Fig. Riparazi m». Rifacimento. gratium.] —
1B. Trasferire. [Lai. Irana- tra poteozs o da’sudditi di essa allor-

,

RAPPICCINIRE. Rap-pic ci-nì-re. AU. ferre.) 16. Rimettersi , Riferirsi a ché noo stagliai accordata alcuna sod-
Render piccino. Diminuire , Appiccoli- ciò che altri ha detto o fatto o è per disfazione.
re.Lo stesso che Appiccinire, [Lgt.tm- dire o per fare. —
17. Non volere in-
,

RAPPRESAGLIARE. Rap-pre-sa-glià-
m murre.) terporre il suo gindicto io alcuna coaa re. N.ass. Fara rappresaglia; altrimenti
RAPPICCINITO. Rup-pic-ci n'i to. Add- ma starsene a quel che sia vero, ben- Rappigliare , Soprappiglia re. 2. Ed —
ni. da Rappiccinire. Lo stesso che Ap- ché Incerto. [Lot. in medium rrlinque- anche attivamente.
piccinito. re. )— 18. Duplicatilo di Apportare. RAPPRESENTARILE. Rap-pre-ien-tà-
BAPPICCI0L1RB. Rap- pic-citU-re. A tt. Cagionare, Produrre. [Lat. afferre .1 — bi-le. Add. com. Che può rappresen-
Lo strsso che Rappiccinire, Appiccini- 19. Portare semplicemente.— 20. Belle tarsi.
re. Appicdolire, Appiccolare. Arti, Presso gli architetti e gli scultori RÀPPRESBNTAGIONE. Rap pre ten ta
BAPPlCClOLITO./fap-pje-cio-H-fo.Àdd. vale Aggiugnere alcun petto di pietra gió-ne. Sf. V. A. V. e ài’Rappretenta-
m. da Rappicciolire. Lo stessa che Àp- o legno che manchi a quello d'onde si sione.
piccìolito. cava la figura. e«. RAPPRESENTAMENTO. Rappre-em-
RAPPICCOLARE. Rap-pic -co là re. Att. RAPPORTATO. Rap^por-tà-to. Add. in. tamin-to. Sm. Il rap presenta re, altri-
Fer piccolo. Lo stesso che Appiccolare, manti Rapprescntauooe Rappresen-
Appirciolire. [Lai. imminuere.j
RAPPICCOLATÒ. Rap oic<o-là-(o. Add.
da Rapportare. Riferito. [Lai. velato*.]
— 2. Allegalo, Mentovalo
seguito, Ottenuto.
3. Con- — tanza. [Lai. repraestntatio.]
tamento Appli 'amento.
,
2. Adat-
3. Il rap-
,



m. da Rappiccolare. Lo slesso che Ap- RAPPORTATORE. Rap-por-tató-r». presentare , nel proprio suo sign. di
piccolato, Appieciolilo.
J Verb. m. di Rapportare. Che rapporta; Condurre alla prese# za.
RAPPICCOLIRE. ftap-pic-co-H re. All. e pigliasi per lo più in mala parte, qua- RAPPRESENTANTE. Rapare een- tón-
Lo stesso r he Impiccolire, Appiccici ire, !
si Spia. |Lat. delator.] te. Part. Rappresentare. Che rap-
di
Appiccolare. presenta. [ Lat. repraesentans espri-
R APPORTATRICE. 7?®p-por-fa-frì-ce. ,

HAPPIGLlAMEMO.Bap pi-jlifl méMe. Verb. f. di Rapportare. Che rapporta. mane.]— 2. Colui che rappresenta pub-
Sm. Il rappigliare; Coagolamento, Ras-
j

RAPP0RTA7I0NE. Rap-por ta-eiò^ne. blicamente il personaggi» del commit-


sodamento, Coudcnsanteolo. (Lai. coa- primo tente ; e dicesi per io piìi di Ambasc la-
Sf. V. A. V. e ài’ Rapporto, nel
gtitorio.] dori , Deputati o Incaricati d‘ alcuna
s'gn.
RAPPIGLIANTE. Rap-pi-gliàn-te. Pari, RAPPORTO. Rap'pbr-to. Sm. Il rappor- pubblica missione. —
3. Par Com me-
di Rappigliare. di ante, Recitante. (Lat. hiafrio,]
tare e La cosa rapportala; altrimenti
RAPPIGLIARE. Rop-pi-glià-re. Att. Fer Rapportamene Rapportsziooe , Rap-
,
RAPPRESENTANZA. Rap pre-ten tàn-
sodo il corpo liquido Striglierò, Ras- , por legione , Relazione . Referto , Rag- za. Sf. Il rappresentare Rippresenia- ;

sodare, Rapprendere, Congelare. [Lai. guaglio, Avviso, Notificazione re. [Lai. ziooe. [Lat. repraetentatio. i 2. 11 —
coagulare cogere. Da Pigliare, poiché
,
retorio. 1—2. E cosi ora chiamasi l'Alto rappresentare nel alga, del $. 9.
quando un liquido si rappiglia o rap- composto per ordine dell' autorità o RAPPRESENTARE. Rap-presèn-tò-re.
prende, par che una parte pìgli opren- Att. Condurre alla presenza Recare in-
con coi qualsivoglia affinale
da — N. Far rappresa-
l'altra.] 2. ass.
d' uffizio
dal più basso al pifa alto, attesta, o av- nanzi, Presentare, Offerire, Esibire. Mo-
,

glia,Ritenere. — N. anche nel 3. pass, strare, Rassegnare. [Lat. sisten, p rat-


visa o Informa, o ragguaglia un soo su -
primo sign. — Appigliarsi 4.
ouo- di periore e per lo più F immediato di teri tem ex libere. 2. Mostrare]

Si- ,

>o. [

—5. Veter.
Lat. irerum te dare ainplecri. )
Rappigliare o Rappigliarsi
,
,

cosa pertinente al suo servizio. 3. — ,

gnificare, Mettere avanti agli occhi, Por


sotto gli occhi ; ed «oche Mostrar rou
j

Onde Fare rapporto vale Rapportare ,


ai dice aoche de cavalli, e simili bestie,
quando riscaldati e sudati intirixzlaco-
Riferire. — ,

4. E Libro de’ rapporti, parole, Dire, Contare, Descrivere. [Lai.


reproeientara, re/isTs.J— 3. Significa-
Quel libro in cui si registrano i rap-
no le membra e si raffreddano. Difesi memorie — 5. Correlarlo- re. — 4. Dare a divedere, Dimostrare ,
anche delle persooe. 6. Ed in forza — porti , le ee.
ne, Attenenza, Dcpenricnza. Onde Avere Manifestare Far conoscere e simili.
, —
di sm. per Rapp-glismenio. rapporto vale Aver relazione. 6. Ar. — B. Formar la figura d'alcuoa cosa Fi-
RAPPIGLIATO. Rap-pì-glìa-to. Add. m. Mcs. Rapporti. T. de’ calderai cd altri
I

gurare. [Lat. referre.) G. Simboleg- — ,

da Rappigliare. V. Rappreso. artefici. Que’ pezzi ebe s’adattano par or- giare. —
7. Imitare negli spettacoli le
RAPFOGGIARE. Rap-pog-giò-re. Alt.
Lo slesso che Appoggiare.
namento a qualche lavoro. 7. Mas. — ezioni o le persone di qualche favola o

Rapporto degl' intervalli : è l'Esatta de- storia. 8. Onde Rappresentare o
RAPPORTAGIONE. Rap por-la gió-na. terminazioni* del grado di distanza fra Rappresentarsi le commedie. Recitar-
Sf. V. A*. V. e di’ Rapporto nel primo [Lai. eomaediam agire, exibere.j—
due suoni differenti , espressa con nu- le.
sign. meri. 9. Tener la vece c ’i luogo d’ un altro ,
RAPPORTÀMENTO. Tìap por-la -mén-to. RAPPORTO. Add. mslnc.di Rapportato. come Egli rappresenta il tale. ( Lat.
:

Sm. V. A. V. e di' Rapporto nel primo I

RAPPRENDERE. Rap prìn-de-re. Att. alicujue vicem gerire. — 10. Dicesi


sign. — 2. E fig. — 3. Cosi rappor- anom. comp. e nuovo pren-
n. pass. Di Rappresentare un luogo
]

, e talora vale
tala.
dere, Ripigliare, Riprendere.— 2. Rap- Prcsedervi. — 11. E . ass. nel primo
RAPPORTANTE. Rap-por-tcm te. Part. pigliare. Coagularsi. [Lat. coagulare.) sign. — 12. E n. pass, nel primo figo
di Rapportare. Che rapporta. [Lat. re- R APPRENDIMENTO. Rap pre n -dimét- — 13. Rassembrare.
lator.)
to. Sm.Ripiglia mento, Confcrmamento. RAPPRESENTATIVA. Rip-pre-sen-io-
RAPPORTARE. linp-par-tà re. Att. en. [Lat. r ed mf agrario. ti-va. Sf. Il talento e L'efficacia dei rap-
ass. e pa>s. Da Rapporto nel 1 sign. .
RAPPRESAGLIA. Rap pre-tà-glia. Sf. preseti tara.
Tortore altrui nuora o avviso, Riferire, Termine che indica il Prendere o il Ri- RAPPRESENTATIVAMENTE. Rappre-
Riportare ciò che si è udito o veduto. tenere la roba altrui come per sicnrlà o jvn-to-ri-ca-méfl-t*. A»v. la rooaorap-
[Lai. referre. Da re particella Iterativa, caulinne, o come risarcimento di danno presrnlalivo.
r. da portare. J —
2. Ridire per legge- sofferto, quando il danneggiato non ba RAPPRESENTATIVO. Rap-prt-sen-ta-
rezza n a maliz a le male cose che si sono tribunale competente cui possa ricorre- fi-uo. Add. m. Aito a rappresentare: e
udite dire d altrui. 3. Divulgare,. — re. Cosi chiamasi poi dal volgo il Ripi- dicesi delle cose anziché delle persone.
Pubblicare. —
4. Accusare; onde Esser
gliarsi per forza ed illegittimamente la [Lai. repraeientane.)— 2. Agg. di Poe-
rapportalo per E«scre accusilo. B. — roba che alcuno si ha usurpato, o l’Ap- sia . detta anche assolutane Rappre-
Accagionare, Incolpare.— 6. Attribui- propriarsi altra cosa equivalente. Nel sentativa.
re, Assegnare, Riferire. 7. Dupliea- — senso militare è Ogni danno che 6i fa RAPPRESENTATO. Rap-pre-em-tà-to.
tivodi Portare. Riportare, Ricondurre, da’soldati ad un popoloneroico per ven- Add. ro. da Rappresentare. Condotto
Di nuovo portare. [Lat. reducere. J— 8. detta del danno fatto da qualche indi- innanzi, Presentalo. (Lat. ejrk'òiriti.]
E fig. —
9. Addurre, Citare. 10. Di- — viduo di esso popolo ad alcuno de’loro. — 2. Dimostrato. Significalo. [Lat. da-
lazionare , Indugiare. li. Narrare, — f Lat. repraesalia, reprneealiae. J 2. — mo nstratui, retato*.) 3. Recitato.— —
Raccontare. —
12. Rimandare , Rin- Far rappresaglia, vale Ritenere la roba 4. Figurato, Espresso. 5. Preseduto. —
viare —
13. Rappresentare. Mostrare, altrui per compensarsi. —
3. Leg. Dritto — 6. Mostrato. Fatto vedere.
Esprimere- [ Lat. referre , esprimere, j di rappresaglia ; Dritto che ba un So- RAPPRESENTATORE. Rap-pre-een-ia-
—14, Dicesi Rapportare grazia al modo vrano di vendicarsi « farsi giustizia da to-re. Verb. m. di Rapprc-eularo. Che
48
RAP BAR MAS
rappresenta. —
8. Chi fa le vecf, Chi altro scritto mendicalo qua e lèdagli Eccellenza. [Lai. tingularUas praettan-
lieoe 11 luogo di ao «lira. scritti altrui. [Rkaptodia . da rkapto
|
1

(io. ) —
4. E fórse in sigu. di Le olezza.
RAPPRESE NTATR1CE. Rap pre-ien-ta- fui. di rkapto io cacio , ed ode canto.] RARIFICARE. Ra H-/5-c4-r«. Alt. Far
tri-e».Ve rh. f. di Rappresentare. Che — 2. Tituki de' libri che formano le opere divenir rado, Diradare, Dilaterò. [ Lat.
rappresenta. [Lei. referen».) di Omero, quale
il ad fu esse attribuito rarefacere.} —
2. E a. pass. Div eoir
RAPPRESENTAZIONCELLA. Rap pre- perchè dopo essere siate lunga pena di- rado. [Lat. raraicrra.)
itn-ln- iion cèl4a. Sf. dim. di Rappre- sperse a confusamente cantate da' Ra- RARIFICATIVI). Aa-ri-JS-ca-tt-oo. Add.
seaUzioae. — 2. Piccole commedie o psodi , vennero quindi per opera di m. Che ha virtù di rarificare.
re ree. Pisisirato distribuite nell'ordine natu- RARIFICATO. Ra-ri-H-cà-to. Add. a.
RAPPRESENTAZIONE. Rap-pr»-ten-tà - rale eoo coi furono composte. da Rarificare. [Lai. rartfacius.]
sid-na. Sf. Il rappresentare o raffigu- RAPSODIA TORE. Raptodia tó-re. Add. RAR1PL0R0. Ra-ri-flò-ro. Add. m.
rare, cioè L’essere immagine o figura ,
esm.V.G Filol. Lo stesso che Rapsodo. comp. Bot. Che ha pochi fiori. (Lat.ro-
di elcooa cosa ; Rappresentaroento. RAPSODISTA. Ra pto-di ita. Add. e sm. riflonu.)
[Lei. memorici repraeeenta'io.)
, 2. — I
V. G. Filol. Lo stesso che Rapsodo. RA RIF0GL1AT0. Ra-ri-fo-glià-to.Add.
Leti. Quell’azione per coi ai rappresemi RAPSODiTA. Ra pio- dita. Add. e sm. m. comp. Bot. Che ha poche foglie.
od dramma una commedie ec. , eie V. G. Filol. Lo stesso che Rapsodo. ( Lat. rarifolùUux.)

,

commedie rappreseolat*.
elesse 3. RAPSODO. Rà-peo-do. Add. e sm. V. G. RARI PILO. Ra-rì-pi-lo. Add. m. V. L.
Leg. Rap prese milione si dice di Coloro Filol. Cantore errante presso i Greci . Filol. Agg. di Chi è poco peloso , di
I quali haooo giu» di succedere a un'e- il quale De’tempi remoti appoggiato ad Chi ha il pelo poco folto. [Lat. rartpà-
redità , come rappresentaci! qoelii ai un bastoni- di lauro, cantava per la vie, lua.]
quali ao tei diritto apparteneva. ne’ mercati, ne’ teatri, o alla mensa dei RARISSIMA MENTE. Ra- ritti ma-mén-
RAPPRESENTEVOI.E. Rap pre-ien-H- Grandi le aue o le altrui poesie ma ,
te. Avv. superi, di Raramente. [Lat.
vo- la. Add. com. Atto a rappresemare. principalmente quelle di Omero. Venne rarùatma.]
RAPPRESO. Rap-pré-to. Add. m. da poi applicato tal ause al Cantore .Adu- RARISSIMO, /fa-rir-ai-mo. Add. m. su-
Rapprendere. Rassodalo Congelato. , natole e Compositore di versi ed anche peri. di Raro. Altrimenti Arciraro,
(Lat. coagulato*.]— 2. loliriuato. [Lai. di altri scritti qua
,

e là raccolti. Fn Radissimo. (Lai. raruiimui.] 2. Sin- —


torpore hebetati» artubus 3. Aggran- J
— ,

detto anche Raddodo. (Lat.rhapaodua.] golarissimo, Eccellentissimo.


chiato, Preso da granchio. [Lat. torpore RAPSODOM ANZI A. Ra pto doman-xì-a. RARITÀ' Ra-ri-tà. Sf. ast. di Raro; coo-
eorreplut.) —
4. Ritenuto o Che ha sof-
|
Sf. V. G. Filol. Divinazione per mezzo trariodi Densità. Dilatazione delle parti
ferto rappresaglia.— 5. Detto di Acqua, di versi che traevaosi ordinariamente d’ uo tulio; Rarefazione , Rarezza, Ra-
Agghiacciata. —
0. Detto di Brodo, per
— (
dalle rapsodie d’ Omero, e che scritti dili. [Lat. Tarila». 1 —
2. Scarsezza o
lo più Quello convertilo io gelatina. sopra tavolette gittavaosi io un' urna , Poco numero. [Lat. paucilai.J—3. Cosa
7. Dello di Latte, Rappigliato. 8. — per rslrarveoe uno a aorte , il cui «eneo rara, singolare, pellegrina.
Detto di Sangue, Aggrumato. I

considerava»! come un responso dona- RARO. Rà-ro. Sm. Rarezza; come dicesi
RAPPRESSARE. R i. pre» 1 1 re Alt. mi. Dice vasi anche Slicomsniia. [Lat. Il caldo. Il freddo, L' umido ec.
Di nuovo appressare, Ravvicinare. (Lai. rhapeodomantia.D* rhaptodo» chi cuce, RARO. Add.m.; contrario di Fitto, Spesso
ittrum accedere .) — 2- E q. pass. I
chi tesse canti, e da mantia divinazione.) e Denso. Altrimenti Rado. (Lat. rana,
RAPPRESSATO. R>f pret-tà-to. Add. RAPL'GLIO. Ra pù-glio. Sm. Agr. Queo- /torta , dal gr. areot che vale il mede-
m da Rappressare. I
li tà di rape. Voce u-ata per la rima nel simo. la celi, brelt. rotte» o rotar.] 2. —
BAPPROFONDARE. Rop-pro-fon dà-re. seguente modo proverbiale Chi vuole Poco, Scarso ec. [Lai. paueur modista.)
Att. Lo stesso che Riprofoudare. uu buon Mpugho Lu semiai
:

di Luglio. — 3. Lento. —4. Siogulare, Prezioso ,


R APPROFONDATO. Rap prò fon dà to. RARAMENTE. Ra-ra-mén-te. Avv. Poco Eccellente , Pellegrino , oc. (Lat. egre-
Add. m. da Rapprofondara. Lo aleaao ! o Rare volle. Lo stesso che Radamente. gia» , prttionu.) —
5. Prelibato. —6.
rhe Riprofondalo. I
[Lai. raro,] Med. Dicesi del polso , e della respira-
RAPPROPRIARE. Rap-pro pri-à-r». Alt. RARE** AGI ENTE. Ra^re-fa-ci in-te.Perl. zione, i coi movimenti sono rallentati.
Sigoiiicare perfettamente. di Rarefare. Che rarefi, Che promuove la RARO. Avv. Raramente. [Lat. rarenter,
RAPPROSS1UAMENTO. Rap-prot-ti-ma- rarefazione. —
2. Terap. Nome già dato raro.)
men-to. Sm. Lo steso che Approasima- ai rimedii che si supponevano alti ad RARRECARE. Rar-re-cà-r». Alt. V. A.
m»nto, Approssimazione. aurarnlare il volarne del sangue cd altri V. e di’ Riarrecare.
R APPROSSIMANTE. /top-pro#-»i-md»- umori. RARUCCtO. Ra-rùc-cio. Add. m. dim.
la. Part. di Rapprossimare. Che rap- RAREFACIMENTO. Ra-re-fad-min-to. di Raro. Lo stesso che Baratto.
presi ma. stesso che Approssimiate.
I,o Sm. Lo stesso che Rarefazione. RASARE. Ra-tà-re. Alt. Mario. Dicasi
RAPFROSSIMARE. Rip-proi-ei-mà re. RAREFARE. Ra-re-fà-r a. All. anom. Rasare una nave e significa Levarle
N. pass. Lo stesso che Approssimare. cornp. Far divenir raro , lodur rarefa- una parte dc’suoi castelli, e delle opero
R APPROSSIMATO. Rap-pros ti-mà to. zione. [Lat. rarefacere.) —
2. E o. asr. ih alte; e talvolta Levarla anche tutta
Add. m. da Rappro&stmare. Lo stesso RAREFATTIBILE. /to-re-f«t-tl-6i-le. E tua batteria superiora. Pib propria
i

rhe Approssimato. Add. com. Soggetto a rarefazione , Che sarebbe la parola Radere ; ma ooo li
RAPPROVARE. Rap-pro và-re. All. Ap- può rarefarsi. usa per questa significazione nella ma-
provare di nuovo, o templi cernente Ap- RAREFATTO. Ra-re-fàMo. Add. m. da rina. (Dararum part. di rado.)
provare. Rarefare. Divenuto o Fatto raro; con- RASCEMARE. Ra-ece-mò-re. All. comp.
RAPPROVATO. Rap-pro-tà to. Add. m. trario di Spesso o Denso. [Lat. rarefa- Scemare di ouovo.
da Rapprovare. tta ».] —2. In forza di sm. Rarefa- BASCETTA. Ra-tcii ta. Sf. Ar. Mes.
R APPUN TARE. /top-pun-fà-r#. Alt. comp. zione. dim. di Rascia. — 2. Chirom. Nomo
Di nuovo appuntare. [Lat. ninum a- RAREFAZIONE. Jto-re fa-xiA-M. Sf.Fis. dato alla lioes, o alle lineo che sono al
euere.) L’atto di rarefare, o di rertfarai; L’tUo pugno , cioè dove la mano si unisce al
RAPPUNTATO. Rap-pun-tà-to. Add.m. per cui un corpo si dileta, e senza cre- braccio. La rascella ordina riamente è
da Rappuntare. scer di massa occupa uno spazio mag- composta di due o tre linee; ma qualche
RAPPURARE. Rap-pu-rà re. Alt. Puri- giore; opralo di Condenaazioue. volta ve ne sano sino e quattro cd an-
ficare. Apparare. RA RESO BILE. /fa-r*-fci-òi Ia.Add.com. che cinque. I chiromanti sostengono
RAPRENO. Ra-pri-no. Sm. Boi. V. A. Che pnò rarefarsi. che più ve ne sono, più le vita è lunga.
V. a di'Ramno. ( Lat. rhnmnua. Dal RARESC1 BIUTA. Ra re tei Indi tà. Sf. RASCHIA, Machia. Sf. V. A. Med. Sorta
aelt. gali, rat arboscello e preat pruno, Fls. Proprietà che hanno i corpi di ra- di malore, ricordato digli antichi me-
, alcuni Indicandolo come
rovo.) refarsi , di dilatarti. dici specie di
RAPSODIA. Ra-ptodi-a. SL V. 0. Filol. RARETTO. Ra-rit-to. Add- m. dim. di scabbia, altri come specie di tigna. [In
Unilura di canti , Poesia di varai ree- Raro. Alquanto raro , Poco fitto. (Lat. ingl. rhoa , dove tk ai pronunzia corno
«olii e postiinsieme Poesia composta
; perrarut, uliquanrum rana.) se lo scia bla , significa efflorescenza sa
di varii vera! qua e 14 raccolti ; cosi RAREZZA. Ra-réx-xa. Sf. ast. di Raro; la pelle , useitura. In celt. brelt. rhoo
detta dall'uso de’Greel . ne'giuochi e feste contrario di Densità e di Frequenta ; vale , secondo Le Gooidec , una spezia
de'quali ai recitavano peni delle poesie altrimenti Radazza , Rarità. [Lat. ra- di rogna che viso ani capo a’ fanciulli.
d’ Omero. E dicasi anche di qualunque rtlitdo.j— 2. Scarsezza .—3. Singolarità, In gali, tgraik tigna. In apag. ratear
Ci min ali, Vel. III. 42
, , t — ,

B A* RAS RAS
grattare.] —2. Ar. Mes. Strumento di —6. Proverà. Chi piscia rasciughi, vale polverizza. [
Lat, ratii. Ratit da rari
ferro tagliente , ed ino di raschiare i Chi ha fatto il male nc dee sentire il 10 rasi. ]

viali de' giardini ; altrimenti Rastia- danno. RASIERA. Aa-iié-ra. Sf. Ar. Mes. Stru-
tojo. RASCIUGATO. Aa-iau-gì (o. Add. m. mento slmile alla radimadia. (Lat. ra-
RASCHIABILE. fJa-acAià-W-la.Add.com. da Rasciugare. Rascioilo. Lo stesso che duto.] —
2. Pezto di legno cilindrico o
Da esser raschiato. Asciugalo. (Lat. afofarrus.] hi io a guisa di regolo il cui orlo a npe-
RASCHIAMENTO. Ra-tchia-mén4o.Sm. RASCIUGAI LIRA. Ra-tnu gatù-ra. Sf. riore è a piano inclinato , il quale si a-
Latlodel raschiare; altrimenti Raschia- Il rasciugare. dopera per misurare le biade, striscian-
tara, Raschiata. RASCIUGARE. Ra tctuMà re. Alt. Lo dolo sugli orli superiori della misura a
RASCHI ANTE. Ra-ockiàn-U. Part. di stesso che Rasciugare e Asciugare. — fine di far cadere tutto quello che ec-
Raschiare, Che raschia. 2. E n. pass. cede l'altezza di essa. (Lai. Aotfon'ama.]
RASCHIARE, /?a-zràià-re. Alt. Grattar R ASCIUTTATO, ila-zeiul-fà lo. Add. m. — 3. Cosi chiamasi anche il Raschiatoio
la superficie di checchessia eoo ferro , o da Rssriultarc. Altrimenti Rasciutto. de’ bottai. — 4. Mario. V. Raschietta.
altra cosa tagliente. fLat. raailore . ra- Lo stesso che Rasciugato, Asciugato. RASIONE. Ra ri ó-ne. Sf. V. A. Lo stes-

dere. Potrebbe crederai che siccome da RASCIUTTISSIMO. Rj-tciut-tìs-ti-mo. so che Rasgione. V. e di' Ragione.
rodere, rosi, si è formato rosecchiare , Add. m. saperi, di Rssciotto. RASMO. /to-amo. 5m. V. A. V.e di' Rab-
cosi da rari Rasecchtare , e per sioc. R ASCIUTTO. Ra-tóuito. Add. m. da bia. [Lat. rabici. Dal lod. ratcn arrab-
Raschiare. Ma si ha in gali, ruitg ra- Raaciuttarc , aloè, di Raaeioitato. Al- biare. lo pera, resm pugna : in illir.
dere, In frane, roder, che 11 Bnllet cara trimenti Asciutto Asciugato Rasciu- razmtrìa lite. Inimicizia.]
dal celt. brett. rada raschiare Secondo
,

gato. ( Lat. abttertui , exsiccatui.)


,

— RASO. Rà-to. Sm. Ravura, Cancellamen-


Le Gooidcc , rakla t groka hanno ora 2» Diseccato. —
3. Detto di Chi ha gran to. (Lat. rasura, deJefio.) 2. Ar. Mes. —
in brett. il medesimo senso. In illir. sete e cosi di palato e simile arido Spezie di drappo di seta liscio e lucen-

, . ,

ciegarchatti raschiare. In gr. rkaxo aecco persele. 4. Proverà. Non aver te. [Dal pera, ret che vale il medesimo.
fut. di rtazzo io percooto insieme. In rase lutti gG occhi vale Esser giovane, Anche in l«p. d orsi rato. ] 3. E per —
ebr. raqagh percuotere due cose Insie- Esser di poca sperieora.
,

melaf. —
4. Per simil. Detto delta Cor -
me. Nelle qasli voci molto entra lono- R.\ SCO. Rusco. Sm. Ar. Mcs. Strumento • leccia esterna delle mela e slmili.
raatopea.) —
2. Per aimil. Toccare ao- da raschiare altrimenti Raschiatoio.
;
RASO. Add. m. da Radere , ed è proprio

perficis Intente. RASENICO. Ra-tè-ni-co. Add. m. Filol. della barba e degli altri peli recisi col
RASCHIATA. Aa-zehiA- fa. Sf. Lo stesso Agg. di linguaggio. Il linguaggio rase- rseojo, ma dicesi pur de* Capelli morsi
che Raschiatura. nieoera osato in Roma unicamente per colle cesoje; e per metonimia, del Men-
RASCHIATO, Ra-tckià-to. Add. m. da gli oggetti di arcana religione. jCredeai to , del Capo donde aleno state tagliate
Raschiare. fLat. rato*.] -2. E tìg. chiamato rasenieo al fatto linguaggio ,
la barba, le chiome. [Lat. ratut.) — 2.
RASCHIATOIO. Ratehiató-jo. Sm. Ar. rebè insegnalo da' Risoni ma prò- . Onde Andar riso assoluiam., vale An-
Mcs. Strumento che serre a raschiare bilmcDte altro non significa che lin- dar colla barba, o co' capelli rasi. 3. —
Basco.
;

guaggio Morfeo , scientifico , dal celt. Per meiaf. Consumato Logoro. 4. ,



RASCHIATURA. Ra t chio-tù ra. Sf. Il ria scienza, istoria, nude risenn (stori- Parlaodo di Campagna, vale Senz’albe-
raschiare e la Materia che si lesa io co- In gali. rauzon vai anche fondamen- ri. —
8. Parlando di Coscienza, vale Li-
,

raschiando. (Lat. romanismi.] 2 E — to, principio.] hera o Vota. —6. Parlando di Fiume:
per simil. —
3. Luogo d'onde è stata RASENTARE. Rasen-tà-re. Alt. Acco- Raso raso , vale Quieti , Placido , Non
tolta la cosa raschiala. starsi. in passando, tanto alla cosa, che ondeggiante, e cosi raddoppiato ha for-
RASCHIETTA. Ra schiètta- Sf. Mario. quasi glia si tocchi. [ Lat. prope adte- za di superi. —
7. Parlando di Lettere,
Uno 'strumento di ferro con manico di qui consertare ]
,

2. Accostarsi
,
in
\

Scrittura o slmili Cancellalo. Lat. d«- [

legno, col quale si rastlaoo le bordature passando, nella maggior vicinanza pos- letut.] —
8. Per simil. 9. E fig. Raso —
del bastimento quando si vogliono
,
sibile ad una cosa, Camminare accanto dal libro della vita , cioè Morto. IO. —
nettare per catramarle di nuovo. accanto ad essa. E coai parlaodo di oa- Parlando di Misura, vale Spianala, Pa-
RASCHIO. Ràschio. Sm. Ar. Mes. Qua- ve dicesi che rasenta la coila quando reggi ila. —
11. Onde A raso, posto
lità di cacio che si fabbrica nelle Cala- nel suo corso le si tiene vicinissima.
,

avveri). A misura rasa. 12. Mario. —


brie c in Capitanata. Più comunemente 3. E per meta f.— 4. Pro ver b. Rasentare Nave rasa. Nave cui si è levata la bat-
Rosea. [Fatto forse per trasposition di la scuffia, vale Correggere Ammonire, , teria superiore, ed è rimasta con la bat-
lettere dall* illir. tirae forma di cacio Riprendere. teria bas>a di cannooi di grosso calibro,
assai schiacciala e londa.) RASENTATO. /?a-*e*-là-to. Add. m. da e con porbi di mioore calibro nel secon-
RASCIA. Rà scia. Sf. Ar. Mes. Spaile di Rasentare. do ponte, ridotto ai castelli.
panno di lana grossolano, il quale serve RASENTE. Ra-tin-te. Preposizione che RASOJ ACCIO. Rttrto jàc-cio. Sm. pegg.
a vari! usi. Nelle navi sì bordano con s'usa eoi quarto, e talora anche col ter- di Rasojo.
uesia gliorli de’portelli. affinché chin- zo caso, e vale Tanto vicino eh’e* ai toc- RASOIO. Ra-tA-jo. Sm. Ar. Mcs. Coltello
3 ano esattamente , nè lascino pas-
pi n chi qoasi la cosa che è allato. 2. Di- — taglientissimo, col quale si rade il pe-
sare dell' acqua. (Fatto per traspostilo» ersi Rasente il di e vale Sul far del di. lo. (Lai. nocacula. Da raro peri, di ra-
di lettere dal ted. sarsrhe che vale il — 3. Dicefi Rasente la terra e vale Ap- dere. In ingl. rasar , in gali, rotar, io

medesimo. In isp. dicesi zarga, in frane. punto sopra terra. —
4. D'cesi Andar frane, ratóir. ] 2. E fig. L'arte del
terge. Sospetta il Muratori che questo rasente e vale Rasentare, Andar sull'or- barbiere. —
per simil. Qualunque
3. E
panno abbia preso il nome dalla Servir, lo. —
5. Dicesi Dar rasente e vale Col- strumento da taglio con cui daavi morte
detta una volta Rascia , dove forse iu pire vicino allo scopo, 6. Dicesl Star— a' rei. —
4. Proverà. Appiccarsi o At-
prima si sarà lavorato. Gli Ungberi rasente e vale Essere vicinissimo. 7. — taccarsi a* rasoi dicesi d' Uno che ne-
:

chiamano raez un Illirico.] 2. Cosi — Talora questa preposizione è adoperata cessitalo, s'appiglia a qualunque cosa ,
,

diconsi anche Quelle tele nere che ado- a significare cosa che sfa Inerente , at- o buona o rea, ch’e* pensi che possa aiu-
perarsi per paramenti di chiesa ue' fu- taccata ad un'altra. tarlo; Ricorrere per disperazione anche
nerali. RASGADO. Ra-tgà-do. Sm. T. Spago. a cose nocive e impossibili. 5. Menare —
RASCIERE. Ra tcii re. Add. e sm. Ar. Mus. Preludio che gli Spagonoli ese- 11 rasojo; modo proverà, e dicesi per lo
Mes. Colui che fabbrica o vende panni guono, toccando successivamente tutte pib di femmine di malo affare che eoo
di rascia. le corde della chitarra col pollice, e se- vezzi e moine carpiscono agl'incauti
R ASCI ONE. Ra-tció-ne. Sf. V. A. V. c guendo la misura ed il ritmo dai Bole- roba e danari tolta la metafora dal
:

di' Ragione. ro e delle Seguidilla/. Il Rasgado è il barbiere il quale quaoto più ha mae-
RASCIUGANTE. Ra-sciu-gàn-te. Part. i
Ritornello ordinario di siffatte specie atria, tanto più insensibilmente rade la
di Rasciugare. Che rasciuga. d’arie. barba. —
0. Portare o Avere il miele in
RASCIUGARE. Rosei u-gàre. Alt. Lo RASGIONARE. Ra-sgio-uà-re. Alt. V.A. bocca e il rasojo a cintola o simili : s>
stesso che Asciugare. (Uat. ticcare V. e di' Ragionare. dicono di Chi dh buone parole e cattivi
exticcore detergere.}
, 2. Far dima-— RASGIONE. Rasgió-n*. Sf. V. A. V. e hlli.
grare, Far divenire asciutto. — 3. E detto di' Ragion a. RASONE. Ra-tó-ne, Sf. V. A. Lo stesso
de*Fiumi , Paludi e simili.— 4 E o. .
RAS1DB. Rà-ti-de. Sf. St. Nat. Sorta di che Rasgione. V. e di* Ragione.
«*« nel figo, del §. 2. 5. E n. pass. — pece secca e dura , e che facilmente si : RASPA. Rà-tpa. Sf. Ar. Mes. Spezie di
$ , , -

RAS RAS RAS


limi a grossi tagli, di cui fanno uso le- l’uva. Si sa che peduncolo chiamasi dal segnare , Dare in potesti , Restituire ,
gnaiuoli , fabbri ec., e se ne fanno di botanici il gambo.'. —
2. Graspo. (Lat. Mettere nelle mani altrui. (Lat. ridda-
più sortee di più grandezze, a coltello, racemus aeinis spoliatus. In frane, ra- re, raztùuere, rtsignare. Il lat.raziona-
mezze tonde , a foggia di un diio della pe o rafie. ) —
3. Raspollo. 4. Quel — re la senso di Restituire , vico da re
znaoo, cc. [ Dal ted. raipel che vale il sapore piccante che hanno i raspi. 5. — part. inseparabile iterat. , e da tignare
medesimo. Indi pure il frane, rapa e Vetcr. Sorta di malattia che viene per lo notare' ed è instalo preso dal costume
l'iogl. rasp.] —
3. Sirumeuio che serve più a* cani. Altrimenti e meglio Rogna. di coloro che pongono a registro il rice-
a rastitr la madia, e a tagliare la pasta, Raspare diresi in molti lunghi d* Italia vimento a la retrocessiondellecose.]— 2.
— 3. Quella lima adoperata dagli scul-
|

per grattare: ed indi raspa malattia che Rappresentare Comparire, e dicesi an-
,

tori per levare i colpi dello scarpello. fa grattare. V. retimol. di Raspare §4. che fig. [Dal lat. resignare per ispiega-
Detta anche Lima raspa o Scuffina. — RASPOLLAMELO. Raspoi-la-mèn-to. re, aprire, addimostrare? ed è da re part.
4 Mario. Pinolo istromeoio di ferro
. Sre. Il raspollare. inseparabile iter, e signare notare, mar-
tagliente con un manico di legno che , RASPOLLARE. Ra-spol là-re. N. ass. care. Val dunque Replkaiamente no-
serve a grattare le oavi per tenerle net- Agr. Andar cercando i raspolli. [ Lat. tare.]— 3. Far preseute, Presentare;
te. Avvi la doppia, la grande e la pic- raetmari. } —
2. Alt. e fig. Portar via. Confessarsi obbligato ad oleario Di- ;

cola. RASPOLLATURA. Ro-sfhl la-tù ra. Sf. chiararsi tuo servitore. Onde i modi
RASPANTE, Ra-spàn te. Part. di Raspa- Agr. Lo stesso che Racimolatore. usati, principsl mente nel terminare le
re. Che raspa. — 2. Agg. di Vino, vale RASPOLLO. Raspól lo. Sm. Agr. Rad- lettere. Le rassegno il mio ossequio
Frizzarne, Piccante. — 3. Arald. Ram- molelto d’uva , e per lo più intendesi Le rassegno le ra>e obbligazioni la
,

parne. quello scampato dalle mani del vendem- mia osservanza esimili. 4. E n. pass. — ,

RASPARE. Raspà-re. All. e neiit. ass. miatore. Dim. di Raspo. Rappresentarsi , Comparire. — 5. Uni-
Adoperare la raspa , Levare colpi , e i RASPOLLUZZO. Ra-Spol-Iùsso. Sm. formarsi, Conformarsi. 6. Fu detto —
Polir con la raspa altrimenti Arraspa- dim. di Raspollo. Piccolo raspollo; Ra- Rassegnarsi in terra per Cadere. 7. —
re. — ;

Fig. Portar via. Rubare. [Lat. eimolnzzo. Milit. Dar la rassegna ai soldati, Ri.
furari. Dallo spago, raspar rubare, la R ASSAGGI ANTE. Ras -sag-g>àn-le. Part. scontrarne il numero, Esaminarne l’i-
celi. gali, ra affatto, del tutto, e spuinn di Rassagginre. Che rassaggia, Che as- struzione e rettitudine nelle mosse e
spogliare , rubare. In ungher. roblat saggia di nuovo. negli eaercizii militari. [Lat. rwanzere.]
rubamento: io illlr. razpariiii scarica- RASSAGGIA RE. Rassog-già-re. AU. — 8. E o. ass. —
9. Mario. Chiamata
re.} —
3. Per simi!. Qurl frizzare che rorap. Assaggiar di nuovo. [Lat.tfarum a rasaegnarsi Intimazione che si fa
:

provasi nella lingua per effetto del vi- degustare. ] da un vascello ad un bastimento, per-
no che perciò dicesi Raspante.
, 4. — R ASSAGGIATO. Rassaggiàto. Add.ro. chè venga aHobbcdienza.
Parlando di cavalli o simili , Raspare da Rassaggiare. RASSEGNATAMENTE. Ras se gna ta
dicesi Quel Percuotere che fanno ca- I RASS AURE. Russa-U-re. Alt. V. À.V. mén-te. Aw. Con rassegnazione Con ,

valli , o altri animali la terra co* piè


, e di’ /Jianalir*. l'animo conforma io.
dinanzi, quasi zappandola. [Lat. leilu- R ASSALITO. Rassa-U-to. Add. m. da R ASSEGNATARIO. Ras-se-gna-tà-ri-o.
rem cavare. Non dal lat. ruspati cerca- Bassa lire. V. e di’ RlassaUlo. Add. e sm. Bi-el. Colui cui si fa la ras-
re come alcuni ban creduto , ma dal
, RASSALTARE. Rassal-tà-re. Àtt.comp. segna di alcun benefizio , o di alcuna
ted. raspe In. io olaod. r aspen, io ingl. Assaltare di nuovo. rendita.
fo r«*p raschiare: poiché raspando il RASSALTATO. Rassal-tàto. Add. m. RASSEGNATO. Ras-se-gnà-lo. Add. m.
quadrupede raschia coi piede la terra.
.

da Ragliare. da Rassegnare. — 2. Milit. Passato lo


In ar. tufosa pede percossi!. In gali. RASSECURARE. Ras-se-cu-rà-re. All. e rassegna.
rap chi zappa.]—-3. Ar. Mcs. Grattare n. pass. V. poet. Lo stesso che Rassi- RASSBGNATORB/itaj-tt-gna-td-ra.Verb.
il tabacco io bastoni per farlo io pol- curare. m. di Rassegnare. Che rassegna; e pro-
vere. RASSEGARE. Rasse-gà-re. N. ass. Si priamente dlccsi di Chi rassegna i sol-
RASPATIMI. Ra spa- li-ne. Add. e sm. dice del Rappigliarsi il sego, il brodo dati.
Ar. Me*. Diro, di Raspalo. grasso, il burro, e altri liquori grassi. RASSE6NAZI0NE.Aaz-ja-gna-3Kl-fia.Sr.
RASPATO. Raspà-to. Add. m. da Raspa- Meglio Asse vare- [Lai. eonjlutinari li rassegnarsi, L’urof irretirai al volere,
re. —
2. Ar. Mes. Ra?pjto si dice il cetre, congelare l
al piacere altroi; e dice»! particolarmen-
Vino fatto d' uva spicciolata mescola- , RASSEGNA. Ras sé-gna. Sf. Rflilit.il ras- te del Conformarsi al volere di Dio: al-

tivi raspi trit , e fissene iu più manie-


1
segnare, e spezialmente dicesi parlan- trimenti Coo formazione , Uniformazio-
re; io questo senso si trova usato anche do de’ soldati. Io questo senso è il ras- ne, Uniformità. Sommissione ec. [Lat.
10 forza di am. segnare un corpo di soldati , o più cor- con formatto voluntalis .}
RASPATOIO. Ra-spa-tó-jo. Sm. Ar.Mes. pi insieme per riscontrarne il numero o R ASSEMBRAMENTO. Rassem-bra-mèn-
Strumento di legno, col quale si raschia per riconoscerne rarmameoto, la mon- ia. Sm. Il rassembrare. Raffiguramen-
11 terreno lavorato, per pulirlo dalierbe tura e l’Istruzione negli esercizi! e nelle to. Sembieoza. (Lat. repraejenfaiio.]
svelte dall'aratro. [ V. lelimol. di Ra- mosse militari; anticamente Rassegna- RASSEMBRANTE. Aaa-jem-liran te.Part.
spare § 4. io seuso di Percuoiereco* piè mento- [Lat. lustratio, reetnslo , osten- di Rassembrare. Che rtssembra. [Lat.
dioaiui la terra. ] sio. Dal lat. re pari, inseparabile Ite- raffrena.]
RASPATORE. Ra-spaJó-re. Sm. Cbir. rativa , e signare notare , osservare RASSEMBRANZA. Aoa-zem-hràn-sa.Sr.
Udo degli strumeoti che servono al chi- di dooyo. } —2. Andare a rassegna , Lo stesso che Rassenibrameato.
rurgo; altrimenti Rostialojo. vale Esser rassegnato. — 3. Far la ras- RASSEMBRARE. Rassem brà re. N.ass.
RASPATURA. Raspa-tu-ra. Sf. Agr. segna, vale Rassegnare. — 4. E per bi- Rappresentar», Figurare, Rassomiglia-
Latto del raspare, Rastrellamento. nili. —
5. Passare a rassegna, in rasse- re, Aver aimigliaoza, Ritrar d’uno. So-
RASPERELLA. Raspe- rèi -la. Sf. Boi. gna, ditesi de’ soldati che vengono ras- migliare ec. (Lat. referre, repraesenta-
Lo stesso che Equiseto. segnati. —
6. Venire a rassegna , vale ra.) —
2. Sembrare, Parere. 3. Alt. —
BASPETTARE. Raspet-tà-re. A U.VJL. Raccòrrò , Unire insieme. 4. Raffi- —
Aspettare di nuovo.
RASPINO, /fa-jpi-no. Sm. Ar.Mes. Stru-
che fig —
Venire ad essere rassegalo; e dicesi an-
7. Dicesi Commissario drlle
rassegne, quell Uffiziaie generale prepo-
gurare. Riconoscere, Ravvisare.
R ASSEMBRATO. Ras sem bra lo. Add.
mento di ferro rotondo, e alquanto pie- sto a tutta la milizia d'uno stato , o ad m.da Rassembrare.
galo nell'estremità, e serve per dare nel un» gran parte di essa, per rassegnarla R ASSEMBRO. Ras sem bro. Add. m. da
caoale delle casse per le bacchette. Di a suo tempo, e riconoscerne il numero. Rassembrare , fine, di Rassembralo.
un simile strumento si servono anche Tarmi, le vestimeota e la disciplina. Raccolto, Ammassato.
U argentieri, cesellatori ec., e ve o*ba RASSEGNAMENTO. Rasse-gna-mén-to. RASSEM PRATO. Aaz-««m-prà*lo.Sm.V.
i più sorte. (V.retim. di Ruspare, 4. Sm. Il rassegnare, che oggi più comn- A. Copia.
RASPO. Rà-spo. Sm. Agr. Grappolo nrmente diciamo Rassegna. [Lat. re- RASSERENAMENTO. Ras-se re na mén-
d'uva. [ Lat. racsmus. Secondo alcuni censio.]— 2. Rassegnazione, Conforma- lo. Sm. Il rasserenare. Il rasserenarti ;
è corrotto da grappo o grappolo. Secon- zlooe. e dicesi cosi nel proprio come nel fig.
do altri.vien direttamente dallo spago. RASSEGNANTE. Rosse gnàn-te. Pari, RASSERENANTE. Ras-se-re-nàn te.Verl.
ruspa che vale il medesimo, lo pera, rei di Rassegnare. Che rassegna. di Rasserenare.
uva, e paj base, piede: Baso, Piede del- RASSEGNARE. 7?az-ie*onò-re. AU. Con- RASSERENARE. Rasiere- nò-re. AU.
51
1

Il IS BA8
Fir chiaro « serano ; e ai die* propria- RÀSSIGNARE. Rat-ti-gnà-ri. All. V. 2. rastello; lo atesso che Menerò il
Far
mente dei cielo e dei l’aria , quando al Poet. dette per la rima in luogo di Ras- rastrello. V. Rastrello, 3. 3.— Mi-
partono nugoli. [Ut. tarmati, tran- segnare. lil.Rastrello nel sign. del $. 3.

i

quillare.] —
Fig. Illuminar*.
3. 3. BASSI MIGLI ANZA, Rat ti-mi-gUàn-ta. BASTIA. Ràiti-a. Sf. Agr. Lo stesso che
Rifar lino. Ricreare, Riconfortare.— Sf. V. a di’ JfajtomiriMmsa. Basta. [V. l’elim. di Rattian.]
4. fi. pass, ori primo rigo. 8. E fig. — RASSIM1GLIARE. Ros si mi glià-rt.Alt. RASTIAL1NGUA. Rastia-lin-gua. Sm.
Deporre la tristezza, Ricco fonerai, Ral- e o. pesa. ?. e di’ Rattomigiiart. comp. Ar. Mes. Umioelte d’avorio o di
legrarci. RASSODAMENTO. Rat to da mèrito. tartaruga, da taluno adoperata a polir
RASSERENATO. /faa-a**’*-*à-lo. Add.m. Sm. Lo sleseo che Assodamento. la liogna per levarle quello strato ma-
da Rasserenare. [Ut-jerfnafai.j-S.B fig. RASSODARE. Rat-to-dà-n. AU. Di te- coso che sovente le ricovre. [Ut. lin-
BASSERVARE. Ratur-và-r*. Ali. V. e nero far sodo e duro ; Render forti le guae scalpium ]

di' Ritirvart. cose deboli per la lor tenerezza ;


altri- BASTI AMENTO. Ra Hia-mén-to. Sm.
RASSETTAMENTO. Ras-iit-ta-mén lo. menti Assodare, todurire. [Lat. solida Il rasliare. [Ut. rammtum, rasura -

Sto. Lo stesso che Assetta meuto. 2. — ri, tolidum riddivi \ — 2. Per mctaf. R ASTI A P A V M BNT Il Ra-itia-pa-vi - .

Cor re rione di componimento. 3. Ar. — Confermare, Fortificare, Afforzare. [Ut. min-ti. Add. e soi. comp. indecl. Cbe
Mes. Rassettamento dicono gli stampa- con^rmar», /trmtrm ridditi.] 3. As- — raslia pavimenti , Saccardello ; e sf
I

tori li cangiare la disposizione d uo sodar di nuovo. —


4 . N. sss. e pass, nel suol dire in dispregio a persona vile e
pezzo già composto, o cangiando una primo sign. —5. Confermarsi nella o- dappoco. [Ut homo trioboli.]
forma più granda io una più piccola, e pio ione. BASTI ARCUIVI. Ra rtior-riri-w. Add.
all'opposto , o per porre io mezzo una RASSODATO. Ratto-dò do. Add. m. da e *m. comp. iodccl. Antiquario, Faci-
memoria stampata a parte io urtatura Rassodare. Reso più forte. Rafforzato. tore di genra logie; e si suol dire io di-
opera, o per indicare il lavoro che fa il RASSODI A. Rat-to-d^a. SL V. G. Filol. spregio. (Lsl. anltquaauf.)
compos tore dietro I cangiamenti e le Lo stesso che Rapsodia. [Lat. rhapto- BASTI ARE. Ra tùà-re. All. e Lo stes- .
correzioni fatte dall'autore sulle bozze, dia.) so che Rasclusre. (Da raschiare , come
il che bene spesso (obbliga a rassettare R ASSOMMARE, /faz-roro-mà-re. Alt. fiitiari da fischiare, maitio da miscb io,
tutte le linee d’ira periodo, d'uoa pagi- Rifar la somma. rùlio da rischio ec. Altri dal lat. rasisti
na, d una forma ec. RASSOMIGLI AMENTO. Ratto-mi- 9 \ia- tu radesti, lo gali, tuitgtt è pari, di
RASSETTANTE, Rat-ttidòn-lt. Pari, di min-to. Sm. Comparazione, Simiglien- ruisg radere. Io ebr. riifez" percuotere
Rassettare. Che di nuovo rassetta. te- [Ut. timilitudo, acquatto.} una cosa eon un'altra. 2. Fig. • io }

RASSETTARE. /far-rrt-tó-ra.ÀU. comp. RASSOMIGLI ANTE, /fai-zoim-gliànle. modo b>sso. Svignare, Scappar via.
Di nuovo assettare. Rimettere in asset- Pari, di Rassomigliare. Che rassomi- RASTIATO. Ra-iuà-to. Add. m. da Ra-
to, Riordinare, Rimettere in buon or- glia. [Lai. «imtlttudinom fiaiinj,] sila re. Lo stesso che Raschiate.
dine, Restaurare, Riaccomodare Rac- RASSOMIGLIANZA. Ratto mi-gùàn-xa. RASTIATOJO. Ra-ilìa-tójo. Sm. Ar.
conciare ec. (Lai. restaurare.] — 2. Di-
,

Sf. Rastemigliameoto. [
Lat. zimtit- Mes. Lo stesso cbe Raschiatoio. 2. —
cesi Rassettar k' olive o simili e vale Ri- tudo] Cbir. Isirumeolo composto di un disco
corle di terra, ove sono cadute. — 3. E RASSOMIGLIARE. Rat-to-mi-glià-re. d acctajo temperato, di forma varia, ra-
per simil. si dice del Raccogliere o Met- N. ass. e pass. Aver somigliami, Esser gliate ne margini , e sostenulo nella
tere insieme qualche cosa. — 4. Pure simile; Rassembrare, Somigliare, Simi- sua parte media da uon stelo cbe ter-
per simil. Ricondurre con ordine le gliare, Assomigliare, Assimigliare/Lal. mina caso stesso tu un manico faccetta-
greggi o simili , ed anche Riordinarle riottlem «ae.J — 2. Alt. Far simile.— to. Il rastiatojo serve a raschiare la su-

nell'ovile. —
5. Ripulire mangiando. 3. Imitare. perficie delie ossa, a staccarne II perio-
— 6. Rabberciare. —
7. Riparare.— RASSUMIGMATIYO. Rat-to-mi-glia-ti- stio , a distruggere le carie superficiali.
8. Mettere in assetto parlando di e-
,
vo Add. e sm. Atto a somigliare, a di- [Lai. radula, tcalprum, runcicula.]
sereilo ,
di soldati ec. cioè Mettergli notare nssomigltenza. Lo atesso che RASTIATUR A. Ka-tiia (u-ra Sf. Lo stes-
in ordine per alcuna impresa— 9. N. Assomigliativo. so che Raschiatura. (Ut. ramenlum
ass. —
10. N. pass, nel primo sign. 1
RASSOMIGLIATO. Aas-fo-mt-^ltà-to ratura. 1—2. E per simil. e in (scherzo.
,

— 11. Raffazzonarsi. [Ut. za exorna- Add. m. da Rassomigliare. BASTIONE. Ra-tUÓ-nt, Sm. Ar. Mes.
rt.)— 12. Ricoverarsi, Adagiarsi.— 13. R ASSOMIGLI ATORB. Rat- to-mi-gUa tò- Strumento di ferro, eoi quale i gettatori
Accomodarsi, Adattarsi. 14. Dicesi — te. Verh. m. di Raisomigiiare. Che ras- di metallo puliscono il bronzo dopo :

Rassettarsi io mano , in pugno noa somiglia. cbe è fuso ori bagno della fornace , ne
spada o simile e vale Meglio impu- RASSOMIGLI ATRICE. flax-ao-mt-jlta- cerano la stummia, e lo cacciano verso
gnarla e più acconcia mente a colpire. tri-ea. Verb. f. di Rassomigliare. Che la spina , acciocché corra ad infondersi
— 15. Diceri Rassettarsi io «dia par rassomiglia. nella forma : il cbe dioooo Rastrellare.
Accomodarsi in sulla sella. 16. Porsi — RASSOTTIGLIARE. Rat tol-ti-gUà-re. Altrimenti Rastrello.
nuovamente a sedere , Tornare ad as- AU. Di ouovo asaotligliare e talora RASTRELLAMENTO.
; Ra-ttrtl-la-vtfn -
settarsi , o semplicemente Assettarsi semplicemente Assottigliare. (Ut. a- lo. Sm. Il rastrellare.
cioè Sedersi. cuers, attenuare.] —
2 E lìg. Rendere
. RASTRELLARE. Ra strel-là-rt. AU. e
RASSETTATO. Rat «ri-fd-fo. Add. m da perspicace. —
3. N. pass. Diminuire , n. Adoperare il rastrello; e fig- Ruba-
Rassettare, Raccomodato , Racconciato, Scemare. [Lai. tmmmuerr.] re. — 2. Fig. Rastrellare la mensa, vale
Riordinato. —
2. Raffazzonalo, Ador- RASSOTTIGLIATO. Ras-tot-ti-gliò-to. Far tavola nella. — 3. Ar. Mes. Ado-
nato. —
3. Tornato a sedere, o sempli- Add. m. da Rassottigliare. perar il o rasitene, per cavare
rastrello,
cemente Assetiate. » RASSUMERE. Rat- tu- mi-rt. Alt. anom. la stummia del bronzo, dopo che é fuso
RASSETTATORE Rat Ut-la td-re.Verb. comp. V. Poet. Lo stesso che Riassu- nel bagno della fornace, acciocché corra
m. di Rassettare. Che rassetta. mere. —
2. Ristrignere, Raccorre. 3. — ad infondersi nella forma.
RASSETTATA ICE. Rat-ut ta-tri-e*. Riepilogare, Ricapitolare. RASTRELLATA, /fci-airtl-lò la. Sf. Agr.
Verh. f. di Rassettare. Che rassetta. RASSUMMAUE. Rat tttm-mà-ri. AU. Quella quantità di fieno, di paglia o ri-
RASSETTATURA. Rat-tel-ta-tó ra. Sf. frequentativo di Sommare. Y. Poet. in mile cbe si mena in una volta col ra-
Assettatura, Assettamento, Conciatura. luogo del regolare Rasa tramare. Rifar strello.
[Ut. conctimofio.) la somma, o Sommar di ouovo. RASTRELLATO. Ra-strii-là-to. Add.
RASSETTO. /faa-teMo. Add. m. sinc.dl RASSUNTO. Rat-tón to. Add. in. da Ras- m. da Rastrellare.
Rassettato. sumere. V. Poet. Lo stesso che Rias- RASTRELLATURA- Ra-itrel-la-tù-ra.
RASSICURANTE. Aar-tì-euràiWe.Pirt. sunto. Sf.Lo stesso che Rastrellamento.
di Rassicurare. Che rassicura. BASTA. Rà-ita. Sf. Agr. Strumento di RASTRELLIERA. Ra- tini -liè ta. Sf.
RASSICURARE. Rat-ti<u-rà-ri. All. ferro ad aso di rsriiar l’erbe uguaglia-
, Ar. Mes. Questa parola ha diversi si-
Far sicuro, Dare animo , Incoraggiare. re e rineUare i viali. gnificati nelle arti indurirteli. Io gene-
[ Ut. antmos additi. ] —2. N. pass. RASTELLO- Raitil-lo. Sm. Agr. Lo stes- rale è una Serie di caviglie o strisce di
Prender animo, Incoraggiarsi. [Ut. eon- so che Rastrello. [Ut. rartrifuf. Ra- legno poste le une accanto le altra a di-
firmari.) ttrum e Rattellum dal celi, brell .raitil stanze quasi cenali di qualunque mate-
RASSICURATO, /fa i-si*cu-rà-to. Add.m. che vale 11 medesimo, lo gal leso nudai, i ria elea le caviglie. Nelle stalle cosi di-
da Rassicurare. [Ut. con/trinaiuf.] iu frsnc. rat*aw, io tep. raitriUo. — I cesi uuo Strumento di legno , fatte a
,,

MAS RAT RAT


guisa di scala a piuoli , che si conficca lalajitura formato da due regoli di le- rofb rosso , e lofi sugo. J S. Farm, —
nel muro per traverso sopra la mangia- goo paralelli ira loro, e rinati! eoo due Liquore alcooHco aroma linaio a zus-
loia , per gettarvi sopra lo strame che traverse. Questo rettangolo coalito* dei chetino.
si di alle bestie. Iti celi. breU. ra*irf denti di legno conficcati no’ rogoll , e RATANIA. Ao-ra-ni-u. Sf. Boi. Piccolo
riuoisce i principali scoèi di rastrel* serve a piegar l'ordito sai subbio.— arboscello dei Perù, della tetradinamla
lier«. Lo stesso può dirsi del frane. il. T. de’ salinai. Strumento col quale rooooginia, e della famiglia delle poli-
rafelter e dello spago, rovinilo. |— si esegue l'operazione dello sfece toro, e galee, di cui vantossi la radice emineo-
2. Stroinento simile dove ai teogooo talvolta serve ancora a levare il sale temente astringente nelle emorragie,
le stoviglie. —
3. T. de’ laosjooli. Lo dalle saline. Questo strumento è un pei* {Lai. k rameria rafàanta.]
•tesso ebe Cancello, nel sign. del §. 3. so di tavola della liguri di un paralel- RATI ARIO. Ra-ti à-ri o. Add. e sm. .
— 4. Dicesi anche un Pezzo di legno lograitimo, lunga circa un piede e mez- L. Filol. Pscitore o Venditore di Mite
fissato orizzontalmente contro il muro, io , larga circa quattro pollici , grossa o Negoziante sopra «atte , Foderalore.
e goernito nella sui lungheria di cavi- meno pollice; uel centro evvi un foro, (Lai. ratianoj.j
glie dilegoo tornile, ognuna delle quali nel quale s* inasta un peno di canoa . RAT1CONB o UATICONI. Aa-fi-còne.
loisce con un bottone; serve • sospea- o pertica, che gli serve di maoico: con Avv. V. A. che trovasi congiunto col
darvi vestili , maotelli e altro. 8. — questo, strisciandolo con un de’aueiU- v. Andare: Andar ratieone o faticoni ,
Cosi dicono meccanici ad alcool Re-
i
gli , si esegue la delta operaiione. — vale Andar ratio . Andar cercando in
gol! intagliati i cui denti formano fra 12. T. debellatori di metallo; altri- qua e in là.
loro come unte caviglie, fra i quali so- menti Bastione. —
13. T. degli ocluo- RATIFICAMENE Ra ti
fi ca-mén Ut.
spendono le grosse lime e certi ulto- lai. Rastrello dicono gli oriuolti ad una Sm. Lo stesso che Ratifica sione,
sili per trovarli più facilmente.
,
6.
.

— porsioac di ruote dentata di circa do- RATIFICANTE. Ra ti fi-càn-te. Pari, di


Milit. Due regoli di h-guo, attaccati dici gradi, assicurala ad uu raggio che Ratificare. Che ratifica,
verticalmente contro il muro , e gurr- va al centro ove ha un asse di rotaiio- RATIFICARE. Ra U fi- cò -re. Att. Con-
citi in (ulta la loro lunghezza dì cari- oc. Questo peno si adopera nelle sone- fermar quello che altri ha promesso per
glie , sulle quali poggiatisi orizzonta*- rie e ripetizioni.— 14. Mario. Basirei- te, o che bai promesso tu stesso. Lat.
mente foeil», lance alabarde e simili ,
li : Minuti peni di legno dentati , che raium balere.] — [

2. Confermare ua’af-
armi.— 7. M&rin- Utensile di corderia. s'inchiodano sotto U mezzo di due peo- fazione, on sentimento proprio, maoife-
B un Pezzo di tavola gucruito di setto noni, o grandi antenne, cioè il pennon stato per diretto ooo già per media-
od otto caviglie di legno, che si dispone dì maestra e la penna di mezzana , a ttone altrui. — ,

3. Piccai Ratificare la
neU* officina, dove si commettono delle nella quali passano » coppielti che tea- pace e vale Confermare il trattato di
corde minute per tenete separate le ma- gono la testo della vela nel luogo dei pace già stabilito.— 4. Leg. Ratificare
tasse de fili o legouoli, i quali debbono comandi; perchè in questo sito non se si dice anche ne'giodizii criminali U

attortigliarsi insieme per fermare le ne possono mettere. —


15. Rastrelli a Confermar la propria confessione,
minate corde.— 8. Dicest Rastrelliera cavicchi Piccoli traversi di legno che
: RATIFICATO. Rati-fi-càto. Add. m.
di pulegge. Coi serie di pulegge posto sipongono io alcuni luoghi e speziai-
, da Ratificare, [Lat. confirmatut.)
in lunghezza sopra una stessa cassa.— menta nelle sarte di trinchetto, con c«- R ÀTlFlCATORE.Aaft'./?-ca-fd-r#. Verb.
». Aoat. L’Ordine e Disposizione dei vkebi per attaccarvi piccole manovre. m. di Ratificare. Che ratifica,
denti. — Rastrelliere artificiali
10. RASTRO. Aà-zfro.Sm. Agr.Strumeotodi RATlFlCATRlCE.Ra.fi /S-ea trbcf.Yerb.
chiamano i dentisti le File de’denli ar- lavorar la terra; altrimenti Rastrello. f. di Ratificare. Che ratifica.
Ufiziali, che adattansi ad arle alla ma- (Ut.roifrum.]— 2. Mus. Piccolo stru- RATIFICAZIONE. Ra ti fi-ea-tió-ne.ST.
scella supcriore o all* Inferiore os tutte mento d’ottone, composto di cinque pie- Il ratificare , Confermazione, Approva-
due e che
, ,
quando son ben fatte , fan cole scanalature ugualmente spazieggia- ziooe. [Lai. rafiboàifio.)
le veci delle naturali. te. attaccato ad on manico comune, con RATIO. Aa-ii-o. Avv. che sì unisce co-
ll ASTRELUNO. Aa*lr*I-Ii-no. Sin. Àgr. cui si tirano sulla-carta i righi musica- rnu demente eoi ». Andare: Andar ratio.
Dim. di Rastrello. [Lat. roztellum.] li. Si hanno de’ rostri a due , quattro , vale Andar cercando in qua co là. [Dal
RASTRELLO. AarfréMo. Sm. Agr.Stou- sei, dieci, e persino a sedici e venti ri- proveo. rataun foretto, uomo che cerca
meoto dentato, si di ferro, ri di legno, gbi tali macbioetle Srrvono a rigare
: come un furetto ; onde ratouruiar cer-
eo I quale si sceverano i sassi dalla ter- una pagina intera In una solo volta. ear pertottocoo Impegno. In celi. gali,
ra, e la paglia dalle biade, e limili. Al* RASULTARE. Au-rul-id-re. Att. V. A. rat had traccia poiché Tracciare o An-

:

tri menti Basirò. (Lai. raiirum,] 2. Esultare di nuovo , o Esultare sempli- dare in traccia è il medesimo che Ri-
E fig. — 3. Oode Menare il rastrello ,
cernente, oel sign. di Aggrandire. cercare. Nella stessa lingua jarraidh il
flg., vale Predare, Saccheggiare. [ Lat. RASURA. Ru-tù-ra. Sf. li radere. [ Lat. ricercare, ovvero io ricercherò: e ruilh
dtpopulari. J —
4. Dice*! Egli mena ratura. J

2. La materia che sì leva correre. In irl. rodotrcal errante, vaga-
tati rastrello, e vale Egli dice mal di nel radere. [Lai. rornenfum.]— 3. Can- boodo , giusta il Bullet. In cbr. rol*
tulli , Dice conto’* lotti senza rispetto caliamento. [Lai. rasura, delctio .]— 4, correre, lo ar. radei donna che scorre
e senza guardare in faccia , non la ri- Tonsura. (Lat. tonsura.] qua e là; e radda venil et ivit , e rad-
sparala ad alcuno. —
8. Milit. Quello RATA. Ad (a. Add.f. V.L. Agg. di Parte, dai ultra cilroque ambularli.]
steccato che si fa dinanzi alle porle ctoèParteoPorziooccoaTenevoledicbec- RAT1RE. Aa-fl-re. N. tss. Tirare le re-
dei le fortezze, e che si apre e si chiude, rilessi*, che tocca ad alcuno. (Lat. rata cale , che sogliono precedere la morte
o si alza e s’abbassa per dare o impedir porr io, rata pare. Secondo j
più, viene cioè raccolte di fiato tardo , sottile e
l'adito a chi viene. (Lat. cataratta. Da dal lat. rata pari. fem. di reor io peo- leoto. [ Lat. rtngnlfara animarti. Sem-
rattrcUo nel primo sesso per somlgliao- so, lo credo, e da para o portio porxio* bri che il ratire più esprima lo strepilo
sa di figura. In top. dicesi rustrillo per ne porzione creduta pertinente a tela* della respirazione difficile del moribon-

:

la ragione medesima. ] 6. Dicesi di no. Ha$si In ebr. rais pezzo, frammen- do , che la lentma e sottigliezza della
Quei legni con mensole a viticcio, dove lo , che ?i«n da razzala frangere: io respirazione medesima. In ìllir. roictali
ti posano le armi in aste; il quale atro* corno», radivi, fa illir. ras itali divide- strepitare: il celi. gali, raehd strepi tor
mento si chiama anche Rastrelliera. — re : in gali, tonala diviso ec.] 2. — Ed io ingl. lo rollìi , in s*s$. (hraofan serio*
7. Arald. Rastrello, nelle armi o im- io forzi di sf. nel medesimo signif. — ehiolare, strepitare: in ar. rata damo-
prese, vale La figura dal rastrello o sia 3. Oode Per rata , posto av verb. o a rem edidit, e ryfan mormorare contrai
dentato. È termine de’ bla son isti. Di n- guisa di prep. Proporzionalmente , Se- alinm. In ebr. ratham strepito la gr.
tato da nna sola parto, come quello de- condo quella parte che tocca «novene- rathagoi. ] —
2. Morire di dolore. ( la
;

gli agricoltori . è proprio contrassegno volmrate a ciascuno. «r. rodi perirne, e redo perire.]
dc'eadeui o Minori delle case principe- RaTAPIA. Ra la fì-a. Sf. Àr. Me». Vino RATITO. Aa-ti-io, Add. m. da Ratire.
•che; dentato da ambedue a guisa di o Rosolio che si fabbrica colie cirlege, — 2. Nomism V. L. Nome che Ro- i

mani davano ad alcuni pezzi della loro


q oeilo deca Izolei, è quello che portano
alcune famiglie privato 8. Ar.Mes.
QUel legno dove calzolai appiccia le
i
— le albicocche od altre frulla. [ Secondo
alcool, è voce indiana. Secondo il Leib-
nito, vlen dal frane, rect ìfii t sottinteso
moneta di rame come V asse il qna-
drente ,
,

perchè nel rovescio portavano


.

•carpe.— ». T. de’magnanì. Quel pezzo brandivi!» acquavite; la qual radice non l’impronto di un naviglio odella prora
della serratura , dove passa la orino» ja (spiega ponto la qualità dell' oggetto. di uua otre, in Ialino Rata. [Lat. ra-
par testo. —
10. T. da' legnaiuoli. In- Probabilmente è voce corrotto dal ted. filtra.]
53
j J , . j -

BAI B AT RAT
RATO. Rà-to. Add. m. Ratificato, Con- RATTBNlTOJO. Rat-te-ni tò-jo. Sm.' toodeggia più, e a’ assomiglia a qua Ila
fermalo, Approdalo. ( Lat. ratut c«m- Riparo o Serbatolo. della tutta, • perciò da' Genovesi detto
firmatu/. Ratut è particella di raor io RATTENTO. Rat-tèa io. Sm. V. A. stoc, |
Pesce rospo. (Lat. raja aquila.!
aliato , io giudico: e però rato vai giu- di Ratienimenio. RATTO. Add. m. Veloce , Presto. (Lat.
dicato buono, stimato conveniente.] RATTENUTA. Rat-te-nu-ta. Sf. Ratle- etler ,
velox. Da raptus pari, di rapio
BATTA. Archi. Ogni «stremo
/" •( : i
Sf. nimeoto o Ritegno. [Lat. retando.] ioconduco prestarne u te, io fretta onde :

della cotoooa; ed è vocabolo che Unto RATTENUTO. Rulte-nù-to. Add. m. da raptim io fretta , prestamente , veloce-
comprende imoscapo, 1* quanto il som- Rallenerc. Lo stesso che Rileonto. [Lat. mente. Altri da sioc.di rapidut rapido.
moscapo. L'Imoscapo si chiama Ratta retetitu».] —
2. Represso, Raffrenato. In ebr. rati iu brell. rat , secondo il

,

da p-odi; il sommo»' apo, Ratta di sopra. 3. Cauto, Guardiogo. -4. Piu rat- — Ifullet, corrente, che corre. In gall.nrilJ»
[Sembra che ralla in sul priucipiu ab- tenuto, in forza d'avv. Più difficilmen- correre.]—2. Andare ratto, Aod«r retti,
bia dinotate la sola estremità superio- Con maggior ripugnanza. [Lat-eun- vale Andar con prestezza. 3. Ripido. —
re , dati' iliir. rat apice , punta. Si ba
te,
etonliue.) (Lat. acclivi».] —
4. Rapito. [Lat, ra-
per altro in celt. gali, earradh per e- RATTEPIDIRE. Rat-te-pi-d\-re. Att. e ptus.]— S.B ripetuto per maggior forra,
strrm'tà, margine, limite. n. Lo stesso che Rattiepidire, Intiepi- nei 1. sigo. come l'avv.
R ATTACCAMENTO. Rat-tacca-mén-to. dire. RATTO. Avv. Velocemente, Prestamente.
Sm. Il rattaccar*. RATTESTARE. RaU(e-tià-re. Att. Ri- [Lat. velocittr ctleriler.) 2. Tosta- —
RATTACCARE. Tìul-toc-cù-re. All. At- mettere insieme. —
2. E n. pass. Ria-
,

mente, Subitamente, In uu tratto. (Lat.


taccar lo staccato, Attaccar di nuovo, e nir-r. Rimette' si insieme. Rifar testa , sfutim, litico.] —
3. fi%Uo ratto vaie
la loro semplicemente Attaccare- . [ Lat. e dicesi propriamente de' soldati che si Presto presto e ba quasi furia di su-
naciere , adnectere.] 2. D cesi Ualtac- — rimettono in ordinanza per ricombet- perlativo,
,

aggiugnendo tal forza la re-


care assolutamente o Rattaccare una lere. plica delie parole .
particolar proprietà
pratica , un trattato , un discorso o si- R ATTESTATO. Aaf-to-«ró-<o. Add. m. di questo idioma, come Terre terra, per
mili, c veglione Ripigliarlo dopo averlo da Rattestare. Vicinissimo a terra , e si fatti. (Lat.
tralasciato. [ Lat. niiquid rursum ag- RATTEZZA. Rat-iès-ia. Sf. est. di Rat- celerrime ocyu».)—4. Non potere so-
,

gradi.] —
3. Dicesi Rattaccare il lilo, e to. Rapidità, Velocità, Prestezza. [Lai. dar oè pian oè ratto , fig. , vale Non
vale Intermettere un trattato d‘ un ne- eeUritai vtloeitas , rapidità». ] 2. — potere op -rare nè Con maturità nè eoa
gozio , ma non romperne del tulio la
,

Erta, Ripidezza. (Lat. ocefitùt/».] velocità, oè mal oè bene. 5. Proverb. —


pratica. —
4. E n. pass, nel primo sigo. RATTIEPIDARE. /fat-tw-pi-dd-r». Att. Chi va piaoo va ratto ai usa per mo- :

mn fig Lo stesso che Intiepidare , Intiepidire. strare I» necessità di ben maturare le


RATTACCONAME.NTO. Rut tacco na- [Lat. r epe furore .} —
2. E n. pass, e fig. cose. [Lat. fettina lente.)
m-n-io. Sm. Il rat'acconare.[L«t. «arci- RATTIEPIDATO. Ral-tie-pi dà lo. Add. RATTOPPAMENTO. Rut-top-pa-mén-to.
men ] — 2. Cose rattacconala, Tacconi. m. da Rattiepidire. V. a. V. e di' in- Sro. Rattaccona mento. Rappezzamento.
RATTACCONARE. Ra-tac-co-na-re. Alt. tiepidirò. [ Lat. t*pefarine.) RATTOPPARE, /lal-top-pà-re. Att.Mat-
Attaccar tacciai. Rappezxare , Rattop- RATTIEPIDIMENTO. /lallie-pi-di-mèn- tere delle toppe, fteppv z<r e- (Lai. re -
pare. (Lot. sortire .] 2. Per simil. — fo. Sm. Riducimento a tiepldità. farcire. Da toppa , di cui vedasi T eti-
B ATTACCONATO. AaMae-ee-nà to.Add. RATTIEPIDIRE. Rattit-pi-di-rt. Alt. mologia. Il Mooosini dal gr. raplho io
ni. «lo Rnitacccmare. |Lat. tartui) e n. Lo stessi) che loUepiderr, e Intie- cucio iosleme. io rappezzo. Il Muratori
RATTAMENTE. Rat ta mén-te. Ave .Con pidire. [Lat. ttpefaetre . dal fraoc. radouber racconciare . par-
gran presidia , Con rattezza ; Presta- RATTIEPIDITO, /fat-lie-pi-dl-tm Add. lando»! di oavi. In proveoz. odo ubar
mente, Rapidamente, Velocemente.', Lat. m. da Rattiepidire. Lo «tesso che Io - raccomandare.’, —
2 Fig. Racconciare,
celeriter. alacriter.J tiepidilo. [Lat. tepefaetul.) Restaurare.


3. Riparare Rimediare. ,

RATTÀRPARE. Rut-tur-pà-rc. Att. For- R.ATT1NARE. Rat-ti-nà-re. Kit. Ar.Mes. 4 . Proverb. Rattoppare lo sdrucio ,
se lo atesso che Rallrappare, Rattrap- Arricciare il pelosi panno; altrimenti vale Der rimedio ad uoo sconcio Re- ,

pire, Ritlrarre. Accotonare, radili arric-


f Dall* tllir. sercire un inconveniente.
RATTARPATO. Rat-tar-pà-to. Add. m. ciare, e runja pelo. Altri dal frane. RATTOPPATO. Rattop-pà-to. Add. m.
da Rnttarpare. égratigner che veramente significa graf- de Rattoppare. Rappezzato. [ Lat. in-
RATTAVELLO. Rut ta vil lo. Sm. T. dei fiare.] terpolalo», refectut.] 2. Per metaf. —
vetrai. Ar. M-s. Specie di rastrello per RATTINATO. Rat-ti-nà-to. Add. m. da RAT TOPPATORE. /fai-iop-pa-t«l-re.Vcrb.
mestare la fritta. Rattinorc. Ar. Mes. Detto di Panno ed m. di Rattoppare. Che rattoppa.
RATTEGNO. Rat ti-gno. Sm. Cosa che è lo stessoche Accotonato. R ATTORCERE Rit . l òr-ee-re. All.enota.
ritiene; altrimenti Riteguo. RATTINATORE. RaX-ti-na ió-rt. Verb. Lo stesso che Attorcere. (Lat. torquere
,
R ATTEMPERARE. A/i-tcm-pa-rd-re. m. di Rattinare. Ar. Mes. Lo stesso che (ledere.)
Alt. Ridurre a temperamento. Modera- Accotonatore. RaTTORE. Rat tó-re. Add. e am. V. L.
re. [Lai. temperare moderari. 2. . RATTISSIMAMENTE. Rut ‘litri-ma Rapitore. Propria men te Chi repiace ocra
Mitigare detto del dolore o simili.
.
)

— minte. Avv. superi, di Rattamente. funriuHa. (Lai. raplor.)


3. E n- pass. Moderarsi, Ritenersi, Tem- Ratto ratto. [Lat. celerrima, eitinimej RATTORNlARE. Rat-tor-nl-à-re. Att.
perarsi. [Lat. «iòi temperare.) RATTISSIMO. Ral-tit-ti-mo. Add. m. |
Lo stesso che Attorniare. (Lat. etrewm-
RATTEMPERATO. Rat-tem-pc-rà-to. superi, di Ratto. [Lat. citienmua ] dare.)
Add. tn. da Rattemperare, j Lat. deii- RATTISSIMO. Avv- superi, di Ratto. RATTORNIATO. Rat-Urr-nià-to. Add.
ni 'ut. r, t '• i * i
, <
.
(Lat. celerrimo , «ri J iliime. J m. de Rattoroiare. Lo stesso che Attor-
RATTF.MPR.VHE. Aat-tem-prà-re. Alt. RÀ1T1VO. Rat-H-vo. Add. m. Che rapi- niato.
e . pass. sinr. di Rattemperare- sce. Alto s rapire. [Lai. rapate.) RATTORTO. Rat-tòr-to. Add. m. da
RATTENERE. Rat-te-né-rc. Att. aooro. RATTIZZARE. /taf-liz-sa re. Alt. Rior- R 'ttorcere [Lai. ùitortu», flsxut.)
Lo stesso che Ritenere. | Lat. retinere , dinare i tizzi ««ode si nutrisco il fuoco, R ATTOR ZOLA RE. Rat-tor xo-là-rt. fi.
cohiberc, eotn petecre.] 2. Per metaf. — Attizzare. —
2. Fig. Raccendere , In- pass. Raggomitolarsi Rannicchiarsi ;

Frenare. —
3. Detto del l’asso e vale fiammare, Accrescere. lotto . per occupare minore spazio. Da
Arrestarsi. —
4. Detto del Pianto e vale RATTO. Rut lo. Sm. Rapina, Furto. (Lat. torti perf. di torcere-’ e però vele Attor-
Contenerlo, Frenarli*. 5. N. pass. — raptum.j —
2. R*p ime alo , L' atto del ciglia rsi. la frane, tor» torto.]
Fermarsi. [Lat. morari, conciar». ]— 0. rapire, e per lo più s'intende di donne. RATTOSTILO. Rit là-tti-lo. Sm. V. G.
Frenarsi, Moderar»!, Ritenersi esimili. (Lat. ropfii».]— 3. Estasi. [Lat. menlit fiot. Genere di piante , analogo alla fa-
— 7. Consertarsi. alienati t?, tri ex r ettut.) 4. Velocità, — miglia delle celar>uioee , e detta decan-
R A TT EN M ENTO.
I Rat te-ni-min-to . Sm Prestezza. —0. Idraul. Quella parte del dria mooogioia di Linneo , le quali fra
Il rallcoere. Lo stesso che Kìlcaimeu- letto del fiume, dov'è pochissime acqua, gli altri caratteri presentano uo ovario
to. [Lai. relentùi.J c molta corrente.—0. Zool. Top». (Lat. supero sessi le- g rande-conico a tre loco-
KATTENITIVA. flal-le-ni-llw. Sf. La tnut. Dal Irta, rat cho vale il medesimo. li, e stimma sessile, ossia privo di alilo,

facoltà del ratteuere. Lo stesso che Ri- Anche lo spegli, ha rato e raion per ec. ctenomi nazhoe allusiva forse ella
teifliv», Retriitiia. sorcio.! —
7 . Ratto m
jscalo. V. Onda- moltiplica costruzione del suo ovario
RATTEN ITIVI). /fut-ie-ni-li co. Sm-Ri tra. —8. Pe^ce ratto. Ferraccia simile scasile , ed allo stimma pare sessile .
legno, Riparo. [Lat. rejHjgulum.) alla pastinaca ; se non che la stia testa cioè senza stilo. (Lat. rtapioafyiaun. Da
-
' e

BAU *AV RAV


rhffplo io cacio , rattoppo , e ttylot [Lst. raueut. Raueoe dal celi. gali, ro- ri,bianchissime al di dentro, e battale
stilo.] ron nomo con voce rauet. Nella stes-a facilmente si spogliano
RATTOVOLANTE. /fa*-/o «o-lòrt-te.Add. lingua rochoil voce ranca; rucanorh il R AVANO, /fa-ca-no. Sm. Bot. Nome che
coro. comp. Rattamente volante, e per inire come fa chi è raffreddato , chi si confonde col Ramolaccio, col Rafano
simil. Subito, Istantaneo. f rauco , e ruchd far la voce rauca. Da e col Ravanello. — 2. Barano nero. V.
RATTRAERE. Ral4rà-t-rt. N.iss.auom. raucu* vico ratio io parlo con voce ran- Rafano. § 3.
l. o stesso che Kattrarre. ca: e non gin da ratto raucos. Altri dal RAVEGGIUOLO. Ra-reg-ginò-lo. Add.
RATTRAIMBNTO. Rat-tra v-fmfn-TO.Sai gr. frrancAode* rauco.) sm. Ar. Mrs. Lo stesso che Raviggiuolo.
Contratture. Rattrappatora. RAL'MILIARE. Rau mi-li à-re. All. Tor BAVERE. Ro-vé-re. Alt. comp. V. e di'
RATTRAPPA MENTO. Rat-trap-po-mé*- via I’ allerrzia , Riolunare I' orgoglio
,
Riavere.
to. Sm. Rettraimento. Lo stesso che Umiliare, Mortificare.— 2. Tor vii l’ira, RAVERUSTO- /fa-te-rù-ito. Sm. Rot. Lo
Rattrappeiure. lo adeguo, Placare, Mitigare, Addolcire. stesso che Ravirusto, Laro brasca. [Lai.
RATTRAPPARE. ifal-frap-pà-re. Att. 1
Lat. competcere, moli ire, deprimere.] viti* eulvestris, labrusca labruecum.
,

e d. asa. Non poter distender le mem- RAUMILIATO. Rau-mi li-à-lo. Add. m. Secondo il Mcoagio, è voce corrotta da
bra per riiiromento di nervi. [Lst. tor- da Ranmiliare. laòruirum. In pera. rafc» via, e ree vite:
pore eorripi.] —
2. B n. pass. Rannic- R A UN A MENTO. /fau-na-m<?n-fo. Sm. Lo Vite delle vie, Vite che hi trova nelle
chiarsi t Raccoglierai. [Lai. contralti. stesso cheRadunamento, Adunameoto. siepi, le quali fiancheggiano le vie. )
RATTRAPPATO. Rai-trop-pà-to. Artd. — 2. AccumuTamenio, Ammassamento. RAVIGGIUÒLO. Ru-vig giuà-lo. Add. e
ni- da Rattrappire. ILst. torpore eor- BAGNANTE. /fa u-ndn-(e. Part. di Rau- sm. Ar. Mcs. Formaggella schiacciata
replua.}— 2. E fig. —
3. Tardo, Restio. nare- Che ratina. Lo stesso che Hagu- di cacio fresco , di latte di capra o di
RATTRAPPATURA. Rattrap-pa-tù ra. uante, Radunante. vacca, che si fa in maggio e nelUauiiiu-
Sf. 11 rattrappare! ,
Contrattura. [Lat. RAUNANZA. Ro-u-nàn- sa. Sf.Lo stesso no io Toscana. [ Secondo alcuni , vico
contractio- ] che Ragunanza , Adunanza , Raguoa- dal lat. barb. rabiolae spezie di vivan-
RATTRAPPEVOLE. Rattrap-p4-vo-lè. menlo Adunameoto.
,
2. Ammassa- —
da delicata, di cui trova»! menzione in
Add. com. Atto a rattrappare, nel signi- mento Acrumulamento , La materia
,
una lettera dell'arcivescovo Giraldo
ficato di Arrappare. regimata.—3. Fare rannanza. Lo stesso presso Matteo Parigino. Io turco reva-
RATTRAPPIMENTO. Rat-trapyi-mén- che Fare ragunata. glyk cosa desiderala e facilmente ven-
(o. Srn. Lo stesso che Raitreppaturi. RAUNARE. Ra-u-na-re. Att. e o. Lo dibile, dal per», revagche vale il me-
RATTRAPPIRE. Rat drap pire. N.ssa. stesso che Radunare Adunare. 2. — desimo.)
e pass. Lo stesso che Raiirappore. 2. — Accumulare.— 3. Raccogliere.
,

4. N. — RA VIOLO. Ra-vi-ò-lo. Sro. Ar. Mcs. Lo


B alt. pass, nel aign.di Ragunare. g. fi. stesso che Ravinolo.


RATTRAPPITO. Rat-trap-pì-to. Add.ro. RAUNATA. Ra-u mì-tn. Sf. Lo stesso RAVIRUSTO. Ra-vi ru tto. Sm. Bot. Lo
da Rattrappire. Lo stesso che Raltrap- che Ragunata, Adonala.— 2. Fare riu- stesso che Lambrusca.
pato. —
2. Per metaf. nita, vale Raunare. 3. — Ed accordato RAYIUOLO. Ra-vi-uò-lo. Sm. usato nel
RATTRARRE. /faMràr-ra.N.asa.anom. col v. nel onm. del pib a modo di tutti pi. Ar. Mei. Vitauda in piccoli pez-
Esser preso da intirizzimento o ritira i nomi collettivi. zetti, fatta d'erbe ballate eoa nova, ri-
mento di nervi, Raitrapparsi. (Lai. RAUNATICCIO. fta-u-na-tle-eio. Add. m. cotta, farina di grano ed altro. Secondo
torpori eorripi. j— 2. N. pass. Ritirarsi. Lo stesso che Ragù naticelo Raccogli- alcuni, prende nome dal formaggio ra-
—3. Alt. Ritirare. — 4. E fig. Distrarre.
,

ticcio. viggiuolo che prima Impiegava»! io que-


RATTRATTO. Rat iràt-to. Add. m. da RAUNATO. JVo-v-nd-fo. Add. m. da Ran- sta vivanda.
Rattrarrc. Dicesi propriamente di Chi narc.Lo stesso che Ragunato, Adunato. RAVIZZONE. Ra-vis-só-ne. Sm. Rot. Va-
è affollo di raltraimento • contrattura ; — 2. E nel pi. a modo di sm. rieté del cavolo comune. Pianta erbacea
ed anche di membro storpio, contratto, RAUNATORE. Ra-una-tò-re, Verb. ro. annuale crueifera, che coltivasi io gran-
rattrappito. Altrimenti S'orpio, Attrat- di Raunare. Lo stesso che Ragunatore, de ne' campi onde cavarne l'olio dai
to, Attrappito, Rattrappito. [Ut. mem- Adnnatore. semi ; detto anche Rapaccione , Napo
bri* captut. J— 2. Fig. Tardo, Restio. RAUNAZIONE. /fa-una-zid-ne. Sf. V. selvatico, ee.Lo stesso che Colsat. [Lat.
RATTRISTANTE, Rat-fristàn-te. Pari, A. Lo stesso che Adunarucnto, Ragoua- br astica naput Lise. Ravizzone è accr.
di Rattristare , Che rattrista. Lo stesso tlone. V. e di’ Adunanza. di rovo per rapa , ed equivale a rapac-
che Contrlstsnte , Attristante. RAUNCINATO. J?a-u«-ei-nà-fo. Add. m. ctone.)
RATTRISTARE. Rattristare. All. Ritorto s modo di nocino. [Lat. uncue, RAVVALORARE. /fatwa-lo-rà-re. Att.
Indurre tristezza. Lo stesso che Contri- curvata».] Crescere il valore. Lo stesso che Avva-
stare, Attristare. [Lai- fnatiit'a affictre.] RAUNO. Rait-no. Sm. V. A. Lo stesso lorare. [Lat. viro addere , augere.] —2.
— 2 N.as'. Intristire. Incattivire, Depra- che Ragù no. V. e Jdimamento.di' E n. pass-
varsi.— 3. N. pass. Divenir malinconico, RAVAGLIONE. Ra WlM
-W. Sro. Med. RAVVALORATO. Ra-vado-rà-to. Add.
Affliggerai. Sorta di molaltia detta comunemente m. do Ravvalorare. Lo stesso che Av-
R ATT R IST ATI VO. /?af -f ri-jf a-tl-vo. Add. Vajnolo salvaticoo Varicella, consisten- valorato.
m. Atto a rattr stare, Trlatifico. te in vescichette simili alle bolle del RAVVEDERE. Rav-ve-di re. Ncut.pasa.
RATTRISTATO. WaWri-ifà-lo. Add. m. vajnolo , ma piene di un siero traspa- Riconoscere suoi errori. Dannargli, e
i

da Rattristare. Lo stesso che Contristato, rente, e che io tre giorni si seccano. Averne pentimento. Emenderai. ( Lat.
Attristato. Secondo Bollet, rao in crlt. vai pic- ad mentii sonitatemrcdire.J
reeipiscere,
BATTULO. Sm. Zoo). Nome
[
il

colo, ed al o gol rogo*: Piccola rogna. ] — 2. Accorgersi , Addarsi. 3. Ed. —


di un genere di aoimali deli* ordine dei RAVANELLO, /fa-va-néi-to. Sm. Boi. ass.
roti feri con eitii rotatori alla bocca,
, Pianta che ha la radice carnosa, bianca, RAVVEDIMENTO. /fac-t’a-rfi-mdn-to.Sm.
corpo lungo, anteriormente troncato od bislunga, o rotonda; lo stelo cilindrico, Il ravvederai de1 suoi errori ed emen-
Risto, coda semplice. ramoso, ebe si eleva anco due braccia ; darsene altrimenti Resipiscenza, Pen-
;

RATTURA. Rat-tu-ra. Sf. Rapimento, le faglie alterne, liratr, per lo piò quasi timento Emendazione- [ Lat. reaipi-
,

c per lo più s'intende di femmine. [Lat. annate; le radicali lucciolate ; le cau- iccnlia. ]
rapi uro, raptus ] —
2. Rapimento di rine sessili; i fiori quasi violetti, a grap- RAVVEDITORE. Rovve-di-tt-re. Verb.
preda in caccia, e dicesi deTalcooi, degli poli terminanti. Fiorisce dal Maggio al m. Ri veditore. Revisore.
sparvieri e simili. Giugno, ed è indigena della China. [Lat. RAVVEDUTO. ilav-oi-dti-to.Add. ro. da
RAUCAMENTE. Rau-oa-min-te. Att. rophanue lalivu* £,ró.) Ravvedere. [Lat. rettpisceiu, ad bonam
Con raucedine. Con ranca voce. RAVANESE. Ra-va-ni-te. Add. • am. frugem rediens.]—2. Ed a modo di sm.
RAUCEDINE. Rnu-cè-di ne. Sf. Med. Agr. Nome volgare del Grano grosso RAVVIAMENTO, /fav-ei-a-mdn-lo. Sm.
A Itera tiona della voce che diviene velata comune, o nastrale. 11 ano stelo, o pie- Il ravviare. —
2. Riordinamento.
• ranca, cioè piò grave, men pura e men de, è molto alto, ha la spiga lunga più RAVVIARE, /fanti à re. Att. Rimettere
chiara del solito. (Lat. rovella*.) d on palmo, comprese le reste, che sono nella buona via , Ricondurre sul buon
RAUCO. Rà-u-co. Add. m. Dicesi di voce assai ruvide, e che stagionate nereggia- sentiero e si dice tanto al proprio co-
;

e talvolta di tosse, quando appresenlano no siccome nereggio nti o cineree , e me al fig. Il tuo contrario è Sviare.
raucedine; e dicesi anche di Chi ha rao-
,

irsute sono le sue esterne glume o ca-


,

. I Lai. in reclam turni reducere. ]


2. —
eedinc, Chi ha voce o suono non chiaro. lici. Le granella sono bionda al di fuo- Riordinar le cose avviluppale, come et-
. )

BAY RAS RAS


pelli,matasse e limili. 3. Radunare— Avvertire. (Lei. certiorem facete.) — 8. RAZIOCINANTE. Razio-ci-nàn-te. Psr».
insieme le foie confuse e disperse. — N. asa. Immaginarsi. di Raiioeiosre. Cbe raziocina , Che di-
4. Fir tornire il concorso dov’ e’ fusse RAVVISATO. /Jw-vi-tó-fo. Add. ro. da scorre con rtiiocinio.
mancalo ; contrarlo di Sviare come ;
Ravvisare. RAZIOCINARE. Ra-sio-ei-nà-re.H.e» ».
Bar viire una scuola, una chiesa, e si- RAVVISTO. J?a©-vì-ito. Add. ra.da Rav-
mili — 8. V
pass. Rimettersi in via.
i Lai. iter return tre. ] —
6. Proverò.
vedere. Lo stesao che Ravveduto.
RAVVlVAMENTO.flao-et «a-mfe-fo.Sa.
V. L. Esercitare quella facoltà della
mente che si chiama Ragione; Fare un
raziocinio. [Lat. rat ioe inori.’
Ravviare o Ritrovare il bandolo vale , Il ravvivare. Ritorno io vita. RAZIOCINATIVO. Ra - s io - ci- na- ti -W.
Trovare il modo a superare le difficoltà RAVVIVANTE. Ruv viran te. Perl, di Add. m. Aito a raziocinare.
ne! far checchessia. Ravvivare. Che ravviva. R A ZIOCI NAZIONE. Ra dod-no-sid**.
BATTUTAMENTE. Auv-vta-famrfn'fa. RAVVIVARE. Rae-vi-và-re. Alt. Far Sf. Raziocinio. — 2. Rei. Sorta di fi-
Avv. Ordinatamente. tornare io vita, RisusctUre, Rianima- go» reUoriea.
RAVVIATO. Rav-d-à-to, Add. m. da re, Avvivare. [Lai. ad vitam revocare.) RAZIOCINIO. Ra— lio-ci-ni-o. So. V. L.
Ravviare. — 2. Far rinvenire chi è svenuto.— 3. Quella fantiooe della mente . per cui
B AVVICINANTE. /Jan-tri ei-nàn-le.Psrt. Dar vigore , Avvalorare. ( Lat. «n'jorem essa giudica fra due idee, mediante una
di Ravvicinare. Che ravvicina. afferre. — N- paas. Riprender
J
4. vita terza, con cui ciascuna di esse ha pre-
RAVVICINARE, flav-ri-n-fià-r». Alt Di o vigore. Lat. robur «im sumere, vi- cedentemente emesso un giudizio. Di-
— Per eimil. Ravvivarsi
,
[

onoro avvicinare. (Lai. iferum accede- pera. 8. alla scorso ragionato. (Lat. racìocinium.]
re .1 - 3. E
n. pass.
}

memoria, vale Ritornare in mente. RAZIONABILE. Ra-zio-nò-bi le. Add.


RAVVICINATO. /tac-ci-ei-nÀ fo. Add.m. RAVVIVATO. Rav vi-vòrto. Add. m. da ccm. Dolalo di ragione, Razionale, Ra-
da Ravvicinare. —
2. Bot. Foglie rav- Ravvivare. gionatole. ( Lat. r jtKT.uliiisj , ratiom
vicinate ; Quelle che stanno mollo vici- RAVVIVATORE. ifov-ti-ea-ld-re. Verb. praeditus.
ne le une alle altre. m. di Ravvivare. Che ravviva. RAZIONABILITÀ Ra-sio na-bi-U-tb. St
RAVVIL1RE. ilot-tii-H-re. Alt. Far di- RAVVI VATBICE. i?av-vi*t a- tri ca. Vcrb. sai. di Raiiooabile. Qualità di ciò cha
venir vile, Far perder t'animo Disani- , f. di Ravvivare. Cbe ravviva. è razionabile. Ragionevolezza.
mare. Lo «.tesso che Avvilire, Rinvilire RAVVOLGENTE. flotto e. Part. RAZIONABILMENTE. Aa-ato-na-MI-
Invilire. ( Lat. percettore cunsterna- ,
di Ravvolgere. Che ravvolge. mén-je. Avv. Ragionevolmente , Aa-
re.) R A V V OI-G E RE. Rav-vòl-a»- rt.AU.anom. sennaiameote , Dirutamente Giusta- ,

RAWILITO. /feo-vi-ll-fo. Add. n. da Mettere checchessia io foglio o panno, ,


mente.
Ravvili», o simile invoglia, per coprirlo con eaaa; RAZIONALE. Ra-tio-nà le. Add. com.
RAVVILUPPAMENTO. Il<iv oi-lup-po- che anche diciamo Rinvotgere, Involge- Ragionevoli, Che ha ragiooe. (Lat. ro-
min-to. Sm. Il ravviluppare, e l.os'alo re, Rinvoltare. ( Lat. ìnnolvera, operi- tionalie.] —
2. Fila. Agg.di Filosofia,
delle ro*e ravviluppate. Dicesi per lo più re. ) —2. Cignere intorno Avvolgere.
— ,
o di Logica. —
3. Med. Agg. di Medico ,

al fig. Ravvolgimento, Complicazione- (Lat. etreumaore.) 3. N. ass. e paas. Quello cbe all’ esperienza aggiunge il
Lo stesso che Inviluppamene, Avvilup- Aggirarsi, Andare errando. (Lat. erra- raziocinio; e di cesi anche di Medicina,
pamento. [Lat. eompliealio.) re.) —
4. Avvolgersi io torno. 8. Di- — opposta a Empirico. Nal primo signifi-
RAVVILUPPANTE. TJan-ni Jup-pàn-to. cevi Ravvolgersi io voluta , in spira e cato osasi aocbe in forza di sm.
Pari, di Ravviluppare. Che ravviluppa. vale Avere quella forma, quella figura. RAZIONALE. Sm. Eccl. Pezzo di stoffa
RAYVlLUPPARE./?utr-e»-lup-pà-re. All. — fl. E per metaf. 7. Tener lungo — quadrato, di un tessuto assai ricco, cha
Avvolgere insieme disordina tameote. Lo ragionamento di alcuna cosa. portava sul petto il gran sacerdote degli
atesso che Inviluppare Avviluppare. RAVVOLGIMENTO. Rav-vol-gimén-to. Ebrei. Era ornato di quattro ordini di
(Lai. ine o/aere complicare.)
,

2. Per — Sm. Lo stesso che Avvolgimento. [Lai. pietre preziose, su ciascuna delle quali
melaf. Confondere.
,


3 E n. pass, nel involtato, romplicollo, circuirla.] — 2. era scolpito il nome di una tribù. Il gran
riroo e secondo slgn. —
4. Parlandosi Fascia. sacerdote indossava H razionale per prò-
S i pensieri. Affollarsi o Venir alla men- RAVVOLGITURA. Rav-vol-gi-tù ra. Sf. • nunziar giudizio in cose d' importanza.
te. — 5. Parlando di soldati , dicesi Tortuosità. [ Lat. compitcolio inno- ,
RAZIONALITÀ'. Ra mìo na li là. Sf. aat.
sodo combattendo a faria, si coofoo- lutto. ) di Razionale. Qualità di dò cb’à razio-
ooo dlsordinaiamente nella schia. m RAVVOLTA RE. A'iv-vol-tà re. AU, Rav- nale ; Ragiooe. (Lat. ratio.)
R AVVILUPPATISSIMO, i?ci« -ti-lup-pa- volgere, Involgere Inviluppare, Rin- RAZIONALMENTE, ila-zio nal-mén-U.
ria-ii-mo. Add. m. superi, di Ravvi- voltare. — 2. E n.
,

pam. Avv. Razionabilmente , Ragiooevol-


luppato. RATVOLTATO. Aav-ewl-rd-to. Add. m. minle.
R A V V I L U PPATO. Jtav-v i-lup-pà-to Ad d . da Ravvoltare. Ravvolto, Avvolto. RAZIONARE. Ra-sio-nò-re. N. asa. V.
m. da Ravviluppare. Avvolto insieme RAVVOLTO. Jlov-vbl-to. Sm. Lo atesso A. V. e di’ Aaziocinart.
disordinatamente Lo ete>so che Avvi- cbe Rinvolto , Iovollo. ( Lat. inootu- RAZIONCELLA. Ra zion cil-la. St. V.
to. [Lai. rnvotutua, complicatili.] erum. )
A. V. e di' Rag’oncella.
Per timil. Intralciato. 3. Invol- — RAVVOLTO. Add. m. da Ravvolgere. RAZIONE. Ra-ti-ù ne. Sf. Milit. Lt por-
to, Ravvolto. —
4. Intrigato, Confuso. dolo intorno; Rinvolto, Involto, Av- zione di villo giornaliero assegnata ai
— 8. E parlando del capo, de' capagli ec. volto. [Lat. eircu Rivolutiti.] — 2. Ag- soldati ed ai mirintri. t lu frane, ra-
Scarmigliato, Rabbuffalo. gruppato, Raccolto Insieme. 3. Tor- — tion io isp. radon , dal Ut. ratio io
R AVVINCERE. 7?at>-em-irà-re. Att. a nom. to, Bistorto. —
4. E per metaf. Confu-
,

senso di quantità, lo pera, ratib por-


Cigncre d'intorno. Lo stesso che Avvin- so, Intralciato. zion di vitto di sostentamento.)
,
2. —
cere. RAV VOLTURA. flat-ool-lù-ca. Sf. Lo La qualità del paoe di detta razione.
R A V VINCIDIRB: Rav vin-d-dì-re. Ncut. stesso che Rav volgi tura. RAZO. Rà so. Sm. V. A. V. e di’ Rossa.
ss. e p»ss. Divenire viscido. (Lat. mot- RAZARE Ra-sà-re. N. ass. Mario. Na- RAZZA. Ràs-za. Sf. Schiatta , Genera-
lem fieri]
AWINCIDITO. Rav
m. da Ravvincidire.
RAVVISTO,
vin-ci di to. Add.

/fav-tìn-lo. Add. ra. da Rav-


vincere. Lo stesso che Avvinto. [ Lat.
vigare ad angoli più o meno acuti fra
)a linea tirata infra due luoghi , ed i
loro meridiani. Dicesi Baiare colla ter-
ra e vale Veleggiare verso la spiaggia.
Dicesi Baiare col porto e vale Entrarvi
^
zione Stirpe , Progenie. [ Lai. etirps ,
1 *1
,

Dai celi. gali, reto che vale


.

esimo. Il Meoagìo dal Ut. radiar,


ed altri forse dal gr. ràixa o dallo spa-
go. rais radice. In frane, ed iogl. a
revìnctuf.) col vento in poppa, a vele spiegate. Ba- scrive rara , io iap. rosa. ] 2. Onde —
RAVVISABILISSIMO. Ravvi-ta bi-tls- iare assolutamele dicono di uq vascel- Far razza, vale Generare. —3. Popolo,
ti-mo. Add. m. superi. Facilissimo a lo di piccolo bordo il quale mollo si ,
Popolazione. —
4. Per dinotare l' infa-
ravvisarsi. Visibilissimo. abbassa Dell'acqua, ancorché eoo lievo mia di alcono dicasi Rizza di b>ja o
RAVVISANTE. Rao-vi-9à*4t. Paci, di carico. [ Dall' ebr. rulx scorrere , cor- simili. —
8. E per ctclamazione in tuo-
Ravvisare. Che ravvisa* rere. ] no di abbominio. —
6. Dicasi Razza
RAVVISARE. Rav-vi-eà-re. Alt. da Viso. RAZIOCINA BIUTA. Ra-xiodna-bili- parlando di cavalli o d’altri animati , a
Raffigurare, Riconoscere all'effigie e al tà. Sf. ast. di Razionabile. Lo stesso vale la Mandria delle femmine e de' ma-
viso. [Lat. aanojcere.) —
2. Scorgere, cbe Razionabilità. schi, cbe si tiene per averne le figliatu-
Scoprire. —
3. Ed. pass.— 4. Per me- RAZIOCINA MENTO. Ra-tio-ci no min- re. — 7. Genere, Specie, Sorta, Mauirra.
laf. Distinguere. —
8. Fare accorto , to. Sm. Rsiiocinaiione, Raziocinio. RAZZA. Sf. Zool. Sorta di pasce , cbe ha
58
} , 1

Rii RII REA


il corpo liscio , coperto d' una materia R azzima re. Lo stesso che Azzimato. RE. Add. e sm. V. L. Capo c Supremo
viscosa ; gli occhi colla papilla nera ; (Lat. perpolitui. ornatili ] governatore di un regno. [Lat. rear.
l'iride gialla in forma di mezza luna, e RAZZIA A. /Vij;-;i-na.Sf. dim. di Razza. Rtx è voce che rimonta alle più alta
orlala di bianco ; la bocca guernita di Piccola razza, ma dicesi per ischmo. antichità. Poiché io ebr. regÀem, io
molli deoli acoti la lesta finisce io ; RAZZO- Raz- za. Sm. Raggio, eh' è più pers. rihe, io celi. gali, rac, rigk, rto-
punta, e la coda lunga è goeroila di due u»ato. [Lat. rorfiua. V. Telia), di Raz- <jh e rii, in brett. roue, in cornov. ruy,
piccole nalatoje. [ Lai. raja badi I.in. za, §2., c di Razzare § i.loillir. srak 10 sanscrito raja, in etiop. rea vaglio-
Da rajaxxa accr. di raja : e raja dai raggio. In pers. rocchi raggio, splendo- no re, principe. Si è trovato nel senso
celi, broli, rae che vale il medesimo, re ; ruchz' raggio , sole , e roechsciden stesso erte presso gli Otaiti , e rhia
lo frane, raie, io isp. raja, io ingt. rag, risplendere. ] —
2. Ar. Mes. Per simil. presso quei di Sandwich. In ar. raia
io ird. roche, io oland. rog.] 3. Ar. — si dice Quel pezzo di legno , o d' altra capo, principe. Io ted. reieh regno ec.]
Me*. Si dice anche Quel pezzo di legno, materia, ebe dal mezzo della ruota, ove — 2. Per simil. si dica di Chi sorpas-
0 d'altra materia che , partendosi dal , è impostato, partendosi, regge e colle- sa gli altri in checchessia. —
3. Talo-
mezzo delle ruote, collega e regge il ga il cerchio esteriore, che oggi più co- ra è Titolo dato nelle brigate a colo!
cerchio di fuori. (Lai. radiai. Dal lai. munemente si dice Razze. [Lai. radiui.’ ch’è chiamato a presedere la riunita,
radiai, come mezzo da medfa* , rozzo — 3. Sorta di faoro lavorato, che scorre 11 banchetto, e simili. —
4. Dicesi Re
da rudis , arzente da ardente, ec. Altri ardendo per l'aria, est usa comune* celeste o del cielo o dell'universo, Re
forse dal frane, rais ebe ha lo stesso mente io occasione di feste d' allegrez- de’ re e simili, e vale Iddio. —
5. Di-
senso , c eh' è pur nato da slor. di ra- za ; ed anche io guerra pe* segnali: i di ce»! Re de' fiumi poeticamente II Po ;
diui ovverodalTillir. trak che vale il
; forma cilindrica fortemente legato dal- e Re di tutti i fiumi pure poeticamen-
medesimo. ]
T un de’ capi , e stoppinato dall’ altro. te Il Tevere, perchè bagni Roma do-
RAZZACCIA. Rax-zàc-oia. Sf. pegg. di [ D-t razzo io scuso di raggio. In ebr. minatrice di tutto il moodo cattolico.
Razza. rati che corre. ] —
4. La lancetta che — 6. Arche. Arcoole re, o Re de'aa-
RAZZAJO. Rax-xà-jo. Add. e sm. Ar. rooslia le ore sull’ orinolo. —
B. Milit. crifizil. Il secondo Arconte d’ Atene,
Mes. Artefice che lavora razzi, ed altri Razzo Congreve o alla Congreve : Chia- che prcsedeva ai misteri c sacrifizi!.
fuochi artilizlali. —
2. Agr. Specie di masi con questo nome da' moderai una Re SMcrificolo. [Lai. re* lacrorum, re*
olivo di foglie strette, ritte, il cui frutto Spi zie di razzo cosi detto dal Colonnel- laerificului.i Sacrificatore che assunse
è nero, tondeggiaote, e assai piccolo. lo inglese Congrcwe ebe oc fu l’ inven- in Roma , nella parte che riguardare
RAZZARE. Raz-sà-re. N.as». Raggiare, tore. £ una specie di carcassa piena di le cose sacre, Tuffi -io de' re dopo che
Risplendere [ Lat. radiare, V, l’elim. fuochi lavorati, con tre granate a mano furono scacciali, e durò sino al tempo
di Razza, § 2., e di Razzo, $ 1. In il- racchiuse nel suo seno le quali scop- di Teodosio. Re do' boschi. ( Lat. rtx
Jtr. xractati razzare librare I raggi.
,

piano dopo un tempo determinalo. La Minorenni.) —


7. SI. Mod. Re de’ Ro-
— 2. Ar. Mes. Alt. Dicesl delle ruote
, ]
mìatura del razzo alla Coogrevc è quasi mani Titolo che dovasi nell' Impero
:

decani, quando per trattenerne il moto impossibile a spegnerai. —


0. Agr. Spe- germanico a chi era designalo dagli
Delle disccs-, se ne arrrsta una dal gi- zie di ulivo. Elettori per succedere alla dignità del-
rare, mediante una catena o corda at- RAZZOLA. Ràs-so-la. Sf. Ar. Mes. Spe- l'imperatore. —
8. Eccl. Libro de’ ro :

taccata al carro ed avvolta intorno ad cie di raspa. Titolo de' quattro libri dell'Antico Te-
nna delle razze dì essa ruota. [DalTar. RAZZOLARE. Raz-xo-là-re. N. «ss. Pro- stamento che contengono la storia del
rana firraus et stabilis fnit
: e però priaracote il Raspar de' polli o di altri popolo ebreo da Samuele fino alla cat-
Razzare una ruota è Fermarla, renderla uccelli che bau per u*o di scavar co’ piedi tività di Babilonia. —
9. Nella Scrit-
Iu pers. re;»» vai anche stabi*
stabile. la terra. [Lai. icalpere, scaturire-] — tura Santa questo titolo significa in
le , fermo. Altri da razza di tal che ,
2. Per simil. Cercare con curiosità, Fru- generale 11 capo di una nazione, qua-
razzare sia Io stesso ebe legar la cate- gare, Rovlgliare, Svolgere ogni cosa per lunque sia il grado di sua autorità ;
na alla razza. vedere ciò che v'è. —
3. Per metaf. In- talvolta iodica una guida, un condut-
RAZZARE. Razzò re. N. ass. Il raspare dagaxe Investigare. [Lat. penemtari.) tore, cosi fra gli uomini come fra gli
c zappo re, che il cavallo fa colle zampe — ,

4. Ripescare le antiche memorie. — animali. Così e pure chiamato Cbi oc-


qnasi razzolando. [Dall’or, razacha per- 5. Alt. nel 1° , 2° , 3* e 4* sigo. 6. — cupa Il primo posto io no banchetto
cosse la terra. Io gr. rhatto lo percuo- Inquietare , Stimolare , Agitare. 7. — e vi precede; cnsV vengono appellati |
to insieme, lo ebr. ratxatz conquassa- Dicesi Razzolare il cervello ed è lo stes- Fedeli, ma in un senso spirituale, la
re, sbattere, scuotere, lo gali, nug bat- so che Beccar*', Stillarsi Lambiccarsi il loro digoiià reale consistendo nel re-
tere, percuotere.] cervello. —
8. Proverb. Cantar bene e gnare sopra <è stessi c solle proprie
RAZZATO. Raz-zà to. Add. m. da Raz razzolar male : si dice del Nou corri- passioni. —
10. Arald. Re d'arme: Sor-
zare. Coperto o Sparso di razzi , o di spondere alle buone parole co'fatli. (Lat. ta d'araldo. (Lai. rtx armonio».) il. —
cosa che abbia di essi similitudine. Mandai verbi, re non item.] 9. Chi — Pilol. Una delle figure o pezzi del giuo-
[Lat. radiaiui ] 2. Ar. Mes. Tessuto — di gallina nasce, comico eh' «‘razzoli e co degli scacchi. —
12. Zool. Re di
a modo di razzo t onde dicesl Drappo slmili: si dice del Somigliare suo’ge- i siepe o di macchia. Sorta d’uccclleUo
tramato d'accia sovra fondo rtzrato. nitori ; ma si prende in cattiva parte. piccolissimo, che I Toscani chiamano
RAZZATL'RA. Raz-sa tu-ra. Sf. Colo- (Lat. naturae «qui tur semina quiique Scricciolo. —
13. Re quaglio, delle
ratura » gnisa di razzi. suae] quaglie, di quaglie. V. Quaglia, §. 4 .
RAZZLGGIARE. Rax-seg-già-re. N. ass. RAZZOLATA. Ras-xo tò-fa. Sf. Il raz- — 14. Mus. Seconda sillaba del gam-
V. A. Spargere raggi. Rispondere, Raz zolare; Razzolio. ma aretino. Secondo grado della mo-
fare. Raggiare. ( Lat. radioi emittore
RAZZOLATO. /Za:-zo-lò-fo. Add. m. da derna Scala diatonica.
e ffunder e. j
Razzolare. REA. Sf. V. G. Boi. Specie di piante del
RAZZENTE. Raz-xèn-tt. Add. com. Ag- RAZZOLIO. ilax-xo-li-o. Sm. Il razzo- genere papaver, il cui Bore facilmente
giunto di vino che picchi. (Dai ted. lare. cade. (Lai. rhoeq. Da rhao io scorro.
reitxend irritativo, stimolante , stuzzi- RAZZUFFA RE. Rax-tuf-fà-rt. N. pass, Indi Greci avean rhoiai o rhoat per
i

cante. comp. Azzuffarsi di nuovo. quel vizio della vile , il quale fa che
RAZZERIA.
1
Rax-ze-rì-a. Sf. T. colletti- RAZZUFFATO. Raz xuf-fà-to. Add. m. facilmente ne cadano gli acini.] 2. —
vo. Lo stesso che Arazzerla.— 2. E fig. da Raztuffarr. Zool. Genere d’uocelli dell’ ordine dei
BAZZESE. Ras-zé'it. Add. e sm. Nome RAZZUMAGLIA. /?aa-xu-mà-glia. Sf. corridori, stabilito da BrissoD e dedi-
di vioocbe si fa nella riviera di Genova. Bruzzaglia, Bordaglia, Marmaglia. Ple- calo a Rea moglie di Saturno. 3. —
V. Razzente. baglia. [Pegg. detTar. razamon disgre- Genere di crostàcei stabilito da Edward*
BAZZIMARR. fìat-xi~mà-re. Nent. pass. gala homiotun turba. Io illir. ixaut con questo nome mitologico , il quale
Lo stesso che Azzimate. (Traesi^ssima- spaziatura.) comprende finora una aula specie, che
'
re dall'illirico. Ma ai trae meglio dallo RAZZUOLO. Raz-xuòlo. Sm. dim. di è la Rhoca LatrtiUii. —
4 . Anal. Di-
spago, antiquato asemar che vale il me- Razzo. Piccolo raggio. (Lat. rodiota!.) fetto della caruncola lagrimale , onde
desimo. Io ar. zana adornò : io celt. — 2. Ar. Mra. Razzuoli: Quei peni di deriva l'epìfora.
irlaod. iciamh, in gall.fgtamA, igeimi i legno, o d’altra materia , della ruota , READB. Rt-a-de. Sf. V. G. Boi. Ordine o
oroamento, abbellimento.] che si partono dal centro verso la cir- Famiglia di piante che corrisponde alle
RAZ7IMAT0. Ras- zi-ma- lo. Add. m. da conferenza. [Lat. radiola#.] pipai eracee. Sono forse così denomi-
Cardinali, Poi. III. »7

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,
. i | , ,-

REA IEB BBC


nate dalla loro specie più cornane, cioè del fiato; a Suoni falsi quelli che di- REBBIATO. Reb-bià-to. Add. m. da Reb-
il Papavar rhotai. (Lat. rhoeat. V. coosi anche di testa , perché formali blare.
Felini. di Aea.] mediante la compressione della parie REBBIO. Rib-bi-o. Sm. Ramo della forca,
REAGENTE. Rc-a-gin-te. Sm. Cbim. superiore della trachea, che è imme- e lePuate della forchetta o d'altro atra
Qualunque igeate di cui ai valgano I diata alla testa , 1 quali non potendo mento acuto. (Dall’ar. rebh punta della
chimici per analizzare corpi e rico- ricevere lo stesso volume di fiato, sono freccia. In celi. gali, rotò*» lancia, dar-
noscere i principi! costituenti e più
i

;
più deboli ed esili. —
25. Parli reali. do , e roibneach puntuto, lo ar. rebaja
apecialmenle quelle sonante cui ef- i V. Pari» sf. g. 89. denti medi! fra que' davanti e canino. I

fetti essendo bene conosciuti, costanti REALE. Sm. Sorta di moneta di Spagna, In led. rito* costola. ]
— 2. E per slmil.
e comparativi, bastano a dimostrare la ora d’argento, già d'oro. È la ventesi- REBELLE. Ri-bèl-l». Add. asm. partsodo
presenza di un determinato corpo ele- ma parie della piastra spagnuoia. e vale di perenna. V. e di’ Ribalta, [ini ri-
mentare io qualsivoglia composto. Di- otto quarti e mezzo, corrispondenti a bali ii. Ribellix. in lat. dicessi propria-
cesi anche Reattivo. —
2. Fis. Aggiun- sei grana di Napoli, fin isp. reai ] mente colui che violo e ridotto a aog-
to di Corpo: Che reatitnUce reciproca- REaLGAR. Re-al-gàr. Sm. Chim. Varie--
geiion di taluno ,
rinnovava contro di
mente razione sopra l'agro te. lui la guerra; da re particella insepara-
tà rossa del solfuro d arsenico, che si
REALDIRE. Re-al di-re. Att. e o. Leg. e beilo io combatto. In
trova in natura.
bile iterativa ,

Riudire una causa, Ascoltar di nuovo REALISSIMA MENTE. Re-a-lit-ti-ma-


celt. gali. reubeUtek , in logJ. rebai io
so giudizio. flùn-ti. Avv. superi, di Realmente.
frane, rebelle io isp. rabalde.l
REALE. Ae-ò-le. Add. con». DI o Da re. REALISSIMO. Re-a-lie-ximo. Add. m. REBELLIONE. ff»-ò*Wiò-n». Sf. V. A.V.
Attenente o Conveniente a re. Altri- superi, di Reale. e di’ Ribellione.
menti Regio, Regale. [Lat. regalia, REALISTA. Ad-Ji-fl-sta. Add.esotl.com. REBELLO. Re-bH-lo. Add. e sm. V. A.
regina. )
— 2. Agg. di Nobiltà. — 3. Partigiano del re. Aderente al re. V. a di’ fi beile.
Agg. di Sangue Di sangue reale di-
: REALITÀ’. Re-a-li-tà. Sf. est. di Reale, REBO. Ri bo. Sm. V. 0. Zool. Nome im-
ceviChi appartiene a famiglia o di- nel sign. de* gg. 18 e 19. Verità t So- posto da Schocuberr ad un nuovo ge-
scende da generazione di re. 4. Agg — stanza. Effetto. nere d' inselli coleotteri, della famiglia
di diverso cose , dinota le maggiori REALIZZARE. Re-a-lix-xà-r». AM. Ef- de’ riocoforl , desunto dalla conforma-
nella spezie loro. —
5. Agg. di Caria fettuare. Eseguire. V. dell'un. zione storta delie loro gambe. [Lat.rtaa-
o Foglio: Quella specie di Carta cui I REALIZZAZIONE. Re alix-xa-xió-*a. òu». Di rheboi curvo, torlo.]
foglisono d’uoa gran dimensione, in- Sf. Il realizzare; Effetto, Eseguimento, REBOATO. Rebo-à-to. Sm. V. L. Boato,
6. Agg.
feriore peraltro all'imperiale. — Adempimento. V. deli uso. Rimbombo. U lat. rróoare vale appunto
di Fiume: Quello che sbocca nel mare. REALMENTE. /?a-fll-men-fe. Avv. Da re, Risoonare.)
— 7. Agg. di Strada: La strada pub- A guisa di re. Splendidamente Ma- ,
REBUFFO. Re-bùf-fo. Sm. Milii. Nome
blica, comune; altrimenti regia. 8. — gnificamente. Altrimenti e meglio Re- di una spezie di cannone da batteria ,
Per estro*. Nobile, Sontuoso.— 9. Dot- galmente. (Lai. ragia, regali ter 2. . — assai corto di canna c del quale si è .

to, e dicesi di Opere, Libri ec. — IO, Io realtà, Effettivamente, Veracemen- perduto affatto 1’ uso io Italia Ga dal
Leti. Società reale. Accademia reale te, In effetto. f
Lat. ra nera.]— 3. Schiet- cadere del secolo tvu.
ec. Quelle fondate da alcun re.
: — 11. tamente, Senza Inganno. [Lai. aperte ,
RECADIA. Re-ca-di-a. Sf. V. A. Lo eletto
Milli. Aggiunto di diverse cose nella amarre.) che Ricadio.
milizia, le quali iodica come maggiori REALTA’, /fr-ol-fò. Sf. osi. di Reale, e RECALCITRANTE. Re-ca l-cilràn-te.
nella spezie loro quindi i modi di
: sloc. di Realità. —
1 In realtà, posto Pari, di Recalcitrare. Che recalcitra ,
dire usualissimi di Fortificazione reale, avverb. Realmente. Veramente. Restio. Lo stesso che Ricalcitrante.
Assedio reale, Artiglierie o Pezzi reali. REAME. Re-à ma. Sm. Stato governato RECALCITRARE. Re-cal-ei-trà-re. N.
Insegne reali, Piazza, Ponte, Strada, da no re; altrimenti Monarchia, Regno. ass. Lo steaso che Ricalcitrare.
Esercito reale e simili, fe voce tutta TLat. regimili. | RECAMHNTO. Re-ca-mén to. Sta. Il re-
scolastica e affatto fuor d oso a’noslri REAMENTE Re-a-mén te. Avv. Malva- care. (Lat. apportalo.
tempi. —
12. Mariti. Galera reale ed giamente, Tristamente, Iniquamente , RECAMO, /fe-tà-mo- Sm. Mecc. Specie
anche Reale assolutamente. Cosi cbia- Scelleratamente. (Lnt. iniqua, mala.] di taglia con due girelle che si volgono
. masi la galera principale di una flotta, REAS. Ri-m. Sm. Rot. Lo stesso che Ro- ne' loro pernuzsi altrimenti Ricamo ,
:

comandata ordinariamente dal Genera- solaccio. Lai. papa ver erroticum. V. Troclea. [Lai. rechamu». Trovasi ra-
[
le- —13. Chim. Acqua reale o regale. l’etim. di chnmut in Viiruv. 10. 11: e voolsi co*l
Lo stesso che Acqua regia. —
11. Boi. BEASI. Ri-a-ti. Sf. V. G. Med. Atrofia detto dal gr. rtocAme fessura, a motivo
Agg. di Nespolo; cosi detto persimil. od Assenta telala della caruncola lagri- delle fessure io cui si inseriscono le
essendo il nespolo cinto d una corona male. ( Lai. vàia». V. l'etim. di Rea. girelle.)
simile a quella de' re. —
15. Ar. Me* REASSALIRB. Re-aa-ta ti -re. Alt. Lo
1

RECANTE. Re-eànde. Pari, di Recare.


Pasta reale. Sorta di do>ce fatto di fa- stesso che Riassalire. Che reca.
rioa, zucchero e uovo, colto in forno , REASSUMRRE. Re-as-tù-me-re. Att. a- RECAPITARE. Rc-ea-pi-tà-ra. Att. Lo
della figura delle focacce, alto circa tre nom. comp. Lo stesso che Riassu- stesso rhe Ricapitare.
dite ; che se fosse di pisi , ed avesse mere. RECAPITO. /Ie-cà-pi-fo. Sm. Lo stesso
anche io composizione lo mandorle, si REASSUNTO. Re as-iùn-io. Add. m. da che Ricapito. —2.
Comodi recapito
direbbe Bocca o Boccone di Dame. — Riassumere. Lo stesso che Riassunto. vale Uomo di abilità e di reputazione
16. Alla realo posto avverb. vale Re- REASSUNZIONE. /la az zwn afd-na. Sf. Capace di ben eseguire qualunque cosa.
galmente. [Lat. regia, ragù» more.]— 17. Lo «tesso che Riassunzione. RECAPITOLARE. Re ea-pi-ta-la-re. AU.
Nel num. del più, ed io forza di sm. REATO. Re-à-to. Sm. V. L. Colpa. (Ut. V. e di' Ricapitolare.
Reali , si piglia talvolta per la Stirpe renili». Da reu».] RECAPITOLAZiONE. Re capi-to-la-xió-
reale. —
18. Vero, Fondato; opposto REATTIVO. Re-at-ii-vo. Sm. Chim. Lo •»•. Sf. Lo stesso che Ricapilolaziooe.
di Appareole. [Lat. genuinità, germa- stesso che Reagente. — 2. Reti. Urta delle parti io cui si di-
no». Dal Ut. re» rei. ] 19. Che ha — REAZIONE. Re-a-xibma. Sf. Azione del vide da' rettorie! l'orazione.
attosle esistenza nell'ordine delle cose;
ed è termine delle scuole. [Lat. rea-
paziente eooira Tageote. — S. Fig. Op- RECA PITDL ARE. Ri-ca-pi-i»là~re. AH.
posizione. Lo sic**’» che Recapitolare. V. a di’ Ri-
li». J —
20. Aggiunto di ciò che ri- REBARBARO. Re-Mr-baro. Sm. Bot. capitolare.
sguarda lo cose e i beni, a differenza I.o stesso che Rabarbaro. RECAPPIARE. Re-cap-piò re. Alt. V. A.
di Personale; ed è T. legale. [Lat. rea- REBAS-tANZA. R'-bat tàn- xa. Sf. V. A. Raccogliere, o simile. (Dal lat. re par-
li».] —
21. Schietto, Sincero, Verace; V. e di' Zfaò'»**amanlo. ticellainseparabile iterativa e capere
ed è aggiunto ad uomo. 22. Onde — REBBIARB. Rtb-bià-re. Att. Percuotere prendere.)
,

io modo arverb. Alla reale vale Schiet- col rebbio; e per estens one, Bastonare,
:
RECARE. cà-re.AU.Condarre di luogo
tameure, Slnreiamente, Alla buona.—
23. Fedi le, Esatto. —
o slmile. —
2- N. e*«.— 3. B n. psss. • luogo; ma si dice più specialmente di
24. Mus. Suoni REBBIATA. Reb-bià-ta. Sf. Colpo dato quelle cose che da più lootauo luogo
reali: Osi dironsi quelli che vengono col rebbio, e per estensione dicesi anche a avvicinano dove noi slamo , o dove
prodotti mercè il registro del petto, e di qualsivoglia colpo dato con bastone, d'essere facciam ragione. Ed anche la
•pioti direttamente dalla piena forza o altro simile strumento senso più geacrale, Portare semplice-
58
—A
,, , —

R EC REC REC
mente. (Lat. offerte. D»l ted. reichen garlo lo pili termini ,
e volesse pagarlo notare d'Aver finito di farla.— 105. Di-
prescolare, fornire, offrire, consegnare, aotkipa ameote. —53 E Recare a uo cesi Recarti a contrarlo uno e vale Ri-
metter celle meni di alcuno.) 2. At- — di valeanche Consumareo Dissipzre in pourloai nemico. 106. A coscienza —
tribuire, Imputare.— 3. Riferire inter- breve tempo tutto quello che dorrebbe checchessia, vale Farsene scrupolo. Non
pretando. —
4. Togliere, Prendere, e bastare per lutto 'I corso della vita. — reputar colpa. —
107. Ad amaritudine
dicesi anche in senso flg.— 5. Disporre, 54. A vita vale Risuscitare.
, 55. A — checchessia; vale Prender dolore di una
Indurre. [Lai. impeller t, convertere ,] — volgare , al volgare , o lo volgare, vale cosa o Reputarla un gran dolore. —
6. Ridurre. (L»i. redigere.] 7. Torre — Volgarizzare. [Lat. in vernaculam tin-
,

108. Ad amico, ad amici , vale Procac-


alcuno in casa, Ararne cura e simili.— gitani corner (ere.] —
56. Cagione, la ca- ciarsi degli amici.— 109. A Difetto chec-
8. Far ritornare, Ricondurre, Rimette- gione, vale Dare la colpa. Imputare ad chessia, vale Reputarsene colpevole. —
re, Richiamare. — alcuooqualche cosa. — HO. A dispetto a gran dispetto chec-
ferire. [Lai. referre. 1
9. Rapportare, Ri-
40. Dicevi Re-
care a brevità , e vale Render breve ,
— ne, vale Consolare —
57. Consolazio-
53. Diletto, vale
Dilettare.— 59. D- porto, vale Ricreare. r
,

chessia, vale Riputare che alcuna cosa


a a fatta in proprio dispetto od onta.

Far breve. 11. A concordia. V. g. 38. — 60. Disperazione , vale Ridurre alla —HI. Ad obbrobrio checchessia vale
— 12. A conforto , a letlti», vale Con- disperazione, Far disperare. —61 Duna . Reputarlo obbrobrioso. 112. Ad ogoi —
,

fortare Rallegrare.— 13. Ad amaritu- lingua In un’altra, vale Traslatare, piccola quantità , vale Tener conto di
,

dine, vale Amareggiare. 14. Ad animo — Tradurre. [Lat. vertere.] 62. Gonfia- — tutto. —
113. Ad uno, vale Riunirsi. —
checchessia o piuttosto Recarsi ec.
,
mento o gravità vale Render gonfio o
, 114. A favore, vale Reputar favore. —
vale Averlo per male. 15 Addosso — grave lo siile. —
63. Il pregio della fa- 115. A frutto, Reputar fruttuoso, utile.
alcuna con o Recarsi ec., Vale Addos- tica v vale Metter conto. Tornar conto. —116. A gloria, vale Gloriarsi, Vantar-
sarsela, Pigliarsene beige, o cura. [Lai. — 64. Io buona o in cattiva parte al- si.— H7. A gravezza
vale Aver per
curarti euteiptre. 1—16. Ad effetto, vale cuoa cosa , vale Stimarla o Prenderla grave, per dispiacevole. 118. A gra-
,


Effettuare. [Lat. «/Sterra, t>er/Seere.J— 17. lo bene o in male. —65. In campo al- zia. vale Tenersi in conto di grazia. —
A’ denti checchessia, vale Avvicinarselo cuna cosa, lig., vale Produrla.—66. Io 119. Alrnno ad un luogo, vale Farlo
•'denti per trarne p iato. 18 Al in- — cenere tale Incenerire , Distruggere. colà venire. —120. Alla memoria , a
dustria di alcuno alcuna cosa , vale — ,

67.lo contrasto, vale Metterete con- memoria , per la memoria. Lo Stesso


Attribuirla a' maneggi d' alcuno. 19. — trasto , in controversia. 68. lo de- — che Recarsi a mente. 121. A male —
A distruzione, vale D'siroggrrr. —20. bolezza, vale Indebolire. 69. Io de- — vale Reputar mala cosa o Aver a male.
,

Ad ordine, vale Ordinare.— 21. Ad oro, solazione, vale Desolare. [Lai. de tata- — 122. A mente alla mente alla me-
.

a oro; lo stesso che RiJurre a oro, cioè, re. ] —


70. In dìsputa, vate Disputa- moria , a memoria , per la memoria o
,

Venire alla conclusione , Ridurla al re. — 71. lo (scrittura vale Mettere simili , vale Rammentarsi , Ridursi a
netto. —22. A fine vale Annientare — 72 mansuetu-
io carta, Scrivere.
,

la memori*. [Lat. stài in menlem redigere.]


Distruggere. —
23. A fine a perfezione
,

dine, vale Mansuefare.— 73. memo- In — 123. A molestia vale Aver per mo-
Fare ricordo. — 74. Innanzi
,

ec., vale Dar fine, Finire , Terminare , ria vale lesto.— 124. A ohmico, a nimico alcuoa
Pe» fezioqare. [Lai. finem imponete .]
,

vale Rappresentar*.— 75. In obedieoiia persona , vaia Farsela ocmtra. 125. —


24. A forlezsa vale Fortificare, Ren- alcuna città o provincia , vale Ridurla A noja , vale Prendere a noja o io fa- .
,

dere le fone.— 23. A grazia , vale Con- in soggezione. —


76. In oro. vale Volta- stidio.—! 26. A percolo, vale Reputare
vertire alcuno a santità , Ridurlo in re, Cambiare io danaro.— 77. lo parte, peccaminoso. —
127. A prò , vale Con-
(stato di grazia.— 20. Alcunoalla mente vale Far partecipe, Ammettere a parte. durre a buon termine. 128. A punto —
altrui n simile, vale Rammentarglielo, —78. Io peruuia alcuna cosa .vale Con- di fare o simili vale Determinarsi. —
Rimembrarvi ad altri.— 27. A letizia , vertirla io danaro. —
79. In riserbo, 129. A schifo, vale Schifare.
,

130. A —
vale Rallegrare. —
28. Allo mani sue vale Riserbare, Custodire.—80. Io ser- acorno, vale Vergognarsi. 131. A tl- —
ec. alcuna cosa flg. vaia Ridurla io
, ,
vitù o simili alcuno , vale Farlo servo. ranoi , vale Diveoir tiranni. 133. A' —
poter suo ec. (Lat. in pcieitaiem redi- Ridarlo in iscbtevitù.— 8t. Io Signoria ventura vale Reputare cosa avventu-
,

gere.]— 29. Al pubblico, vale Pubblica- sua ec. alcuna città o simile , vale Di- rosa. —
133. A vergogna , vale Vergo-
re. — 30. Al suo nome elcuoa cosa vale venirne signore, Impadronirsene.— 82. gnarii, Reputar vergognoso. 134. A —
Mcttrrvi il ano nome. 31. A luce, — In sul disperare o sul d sperato, vale villania, vale Aver per male. 135. A —
va'e Palesare Manifestare. (Lat. in Far disperare. —
83. Io un corpo, vale viltà checchessìa, vale Adontarsene
lucem mi fiere, «ulgara.)
,

32. Al vol- — Fare un composto, Incorporare. 81. — 136. Cortese , vale Starsi colle braccia
gare V. g 55. —
33. A male stato, vale Io uno o in una, vale Accomunare. [Lai. avvolte insieme appoggiate al petto. —
Rovinare, Porre a cattivo essere.— 31. tn medium confcrre.) 83. La colpa a— 137. Io Augurio checchessia, vale Pren-
memoria, alla memoria vale Rammen- aè, vaie Chiamarsi io colpa. 86. L'a- — derlo per segno di cattivo avvertire. —

,

tare. 33. A mente aleuna cosa , vale cqua al suo mulino : dicesi in mudo 138. lo baja alcuna cosa, vaia Noa cu-
Impararla a mente. Lo stesso che Recar- proverb. deir Aver più riguardo al pro- rarla. —
139. Io braccio , in mano , in
si a mente, alla roeole. 36. A morte, — prio interesse che all'altrui, 87. Lode, — grembo o simili, vale Pigliare io brac-
vale Uccidere. —
37. A niente, vale An- vale Render laudabile.— 88. Noja. vale cio, ec. [Lai. in ulnts tuteipere.] HO. —
nullare, Consumare. [Lat. ad nihilum Aanojare, Infastidire. 89. Novella — In collo , iu testa e*, alcuoa cosa , vale
redigere.] —
38. A paee, a concordia, va- nuova, vale Portar nuove. Dar relazio-
,

Portela in eolio , Mettersela su della


—39. A — testa.— 144. In concio, vale Mettersi io
blicare
pericolo.
——41.A
le Pjciflrare.
40.
palese, vale
parti r, vale Mettere lo
Onde la modo proverb.
Pub- ne, Render oo'izia 90. Oblio <T alea-
no, vale Parlo dimenticare , Trascurar-
I».— 91. Oscurità: dicono rettorie! del i
ordine, in assetto. 142 In contegno
la vita, vale Assumere aspetto autore-

Recare a partito il giuoco vinlo, vale Ar- Rendere oscuro, di difflcile Intelligenza vole. —143. lo guardia, vale Accomo-
rischiare noa cosa già assicurata. 42. — slcuoa proposizione.— 9 i. Pace tra due darsi in positura di star guardato e di-
A Penitenza, a peniteozia, vale Farai che o più, vale Pacificarli. Rfcoociliarli.— fendersi.— 114. Io mano, vale Prendere,
uoo si penta.— 43. A perfezione
, vale 93. Pena, fig, vile Dar pena, Appenare. e dicesi anche fig. — 145. inaimi, e vaia
Perfezionare.— 44. A prestigli checches- —94. Pn-gio ad alcuno, vaia Onorarlo. talvolta Recarsi a memoria Rammen-
— 146. Innanzi memoria
,

sia, vale Asserirla causata da prestigli. — 95. Pregiudizi, vale Pregiudicare tarsi. la d' al-

,

45. A santità , vate Santificare. 46. Nuocere.— 96. Sdegno di checchessia cuno vale Rammentarselo ,
Sovvenir-
, ,
A sé uno , vale Tirarlo dalla saa , Gua- vale Far ch'altri di checchessia si ade- sene. —147. In pazienza, vale Porterà
dagnarlo. [Lat. conciliare tibi.\ 47. A — gui. —
97. Tenzone sopra una cosa ,
con pazieoza alcun che.— 148. lo piedi,
vale Rizzarsi, Levarsi 149. In mila —
similitudine vale Assomigliare.— 48. vale Porla lo disputa, Disputarvi sopra.
,

A giretto, vale Uoire, Immedesimare. — 98. Una ingiuria o slmili da uno, o persona , vaie Levarsi , Rizzarsi , Star ,

— 49. A sla porr , vale Fare stupire , Recarsela asfolmimeole, vale Ricono- auHa persona; altri masti Recare' sopra
Renderà stupefatto. —
50. A suo animo scerla, Pigliarla , e Reputarla fatta da di »è. —
150. In ano , vale Somma re.
qualche persona, vale Tirarla oella pro- lui.— 99. N. pass, nel primo sìg. 100. — 151. lo oso, vale Prendere no' usanza.

pria sentenza o desiderio. 51. A suo — Trasportarsi, Portarsi da un luogo ad 152. La cattività io iseberzo , vale
vituperio o vitupero alcuna cosa , vale uo altro. [Lat. te conferre.]— 401 . Con- Voler ricoprire la malvagità coll'ombra
Reputarla tuo vituperio.— 52. A un dì: dursi.— 102. Disporsi, Indursi. 103 — dello scherzo Passar I* insolenza per
i dice del Fare il conto di tutto quello Ridursi. —
101. Fu detto Recarsi da
;

lepidezza; Metterla in buffoneria l&ff. —


di eh* uno fosse debitore, e dovesse pa- alcooa cosa che su vasi facendo per dl- La menta ai patto flg. , vaia Giudicar
,

59
,, —

RBC REC R E C
1
d no* cosi come se si dovesse giudicar e s'userebbono talvolta par oggi nella Recidiva* , da recido io ricado. ]
— 2.
di sé stesso. —
154. L' amore o simili poesia. V. e di' Ricevere. [ Lai. raci- Leg. Il ricadere lo un delitto , Il com-
vale Procacciarselo , Trarlo a sè.— 155. pare.l metter uuovo reato dopo la condanna
Le maoi al petto , vale Porsele , Acco- RECEPITO. Re-ctpu-to. Add. m. da ricevala per un altro prima commesso.
starsele al petto.— 156. Le molle poroic Rceepere. V. A. V. e Ricevuto. di' RECIDIVARE Ai-ri-dt vèHV. N. ass. Ri-
io udì , vate Coocbludcre il discorso » BECERE, Ri-ce-re. V. difetti-
Alt. e n. cadere in una infermità , in ona col-
Dire in poco e breve.—-157. Per la me- vo. Mandar fuori per bocca il cibo , o pa, ec.
moria , lo stesso che Recarsi ella me- gli umori che sono nello stomaco. [Lai. RECIDIVO. /fo-ei-A-t*. Add. e sm. V.
moria. —
158. Sopra di sé vale Star nomerà. Dal lat. rejicere rigettare.] — L. Che torna di nuovo alle cose di pri-
sulla persona, senza ajuto, o appoggio.
,

2- Per simil. e metaforicamente. 3. — ma ; e ti prende per lo più in mala par-

— 159. C Recarsi sopra di sé o ia sé Fig. Recere (‘anima fu detto per dino-


— 4. Dicevi
te. Ma può dirsi ancora nel senso me-

stesso vale anche Raccorre il pensiero, tare Una soverchia nausea. dici). [Lai. recidrcus.]
Riconcentrarsi io sé stesso, Porsi a me- Becere le budella , c vale Rìdere smo- RECINTO. Rf-rin-to. Sta. Luogo chioso;
ditare. [Lai. aeeum
cogitare.] 160 E — datamente. —
5. Dicesi Esser un rece- ed anche Giro —
2. E tig.— 3. Milit.
Recarsi sopra di sé il debito d una cosa i
re, e vale Esser cosa spiacevolissima. Il giro delle mura o del terrapieno ebe

vale Soddisfarvi. —
101. Su le corca RECESSO. Re-cit-to. Sm. V. L. Il rece- circonda non piazza forte o una città.
alcuno, vale Recarselo io urta, io odio, dere, Riliramenlo; contrario di Acces- Quando ve n’ha due, il più vicino alla
io dispetto.— 162. Ubbia vale Prendere so. [Lat. recami*.) —
2. Luogo nasco- terra chiamasi Recioto primario o in-
ubbie. [Lei. abominari ] sto, Ritiro, Solitudine. 3. Med. Re- — terno l' altro verso la caropagoa , Se-
;

RECATA. Re-cà-ta. Sf. Il recare. [ Lat. cesso di febbre: Il venir meno della condo recinto o Recinto esteriore ; c la
apportano —
2. Dieoosi Recale della
. ’ febbre; rootrario d‘Acc*sso.— 4. Leg. ilila munita di due recioti chiamasi
morte, L'oltime recale. Gli ultimi re- Bando , Decreto; e sembra usato spc- f iazza di doppio recinto. Potendo il re-
spiri di morte, che vcogon su deboli e cialmeotc allurcbè si uarla di Diete. Si cioto esser fatto d' una semplice mora-
piglia eziandio, scranno che nota ilDu-
1

tardi Voce che alcuni slimao trilla


: glia tutto all' intorno , quando questa
1

dsl recarsi , cioè portarsi su il Osto cange , net significalo di Codice delle muraglia vien rafforzala all’ indentro con
piccolo e lento, taoto che poi se ne va. deliberazioni di esse diete. [In ted. rei- terre, il recinto prende il nome di Ter-
Noi diciamo anche Gli ultimi tratti, ch/-getct:e legge, sta luto dell' impero, ripiegato. I nostri antichi dissero an-
(lo ted. roeheln avereil rantolo er ro- : reidu tache affare dell'impero, rticht- che Girone per Recinto e gli scrittori
,

chelt egli ba il rantolo, lo brelt. roc 7» act bando dell'impero, generalmente non militari dicono indifferentemente
rantolo: In qual voce alcuni cavano dal- atto dell’ im|»cro. In celi. gali, rcachd Recinto. Ridalo e Procinto: militari

i

T ouomalopea. ] —
3. Rapporto. 4. legge, statuto, decreto , ordinanza, co- usano più omunemeoie Recinto o Cin-
Doglianze, Lamento, Quercia. [Dal celi, mandamento.] ambita * mururum.]
ta. [Lat.
gali. rucM lamento.] RECETTACOLO. Re-oet-tà-co-lo. Sm. V. RECINTO. Add. m. Cinto intorno.
RECATO. Re-càto. Add. m. da Recare. e di' /lirtflacolo. RECIPE. Ri ci tte. V. L. Med. ed è la
Arrecato. ( Lat. ai/afur. ) 2. Conse- — RICETTARE. Re-cet-tà-re. Alt. Dare prima parola delle ricette, che vale Ri-
gnato o simile , detto di Lettera. 3. — ricetto. V. e di' Ricettare. ( Lat. rece- cevi; code si è formato nn sm- che Tale
Addotto, Prodotto. —
4. Dicesi Recata p lare ] lo ateiso che Ricetta. (Lai. rect'pe.]
io braccio in collo ec. alcuna persona
,
RECKTTIBILE. Re-ctt-ti- bi t*. Add. com. RECIPJ ANGOLO. Re-ci-pi àn go-lo. Sm.
o cosa, e vale Posta, Messa ec. in brac- V. L. Atto a recepere. i Lat. recepta- Geom. Strumento inserviente alla mi-
cio, io collo. bilit.) suri degli angoli salienti e rientranti.
RECATORE. Re-ca-tò-re. Verb. m. di RECETTIBILITA’. ««-crt-ti-òi-U-IÒ. Sf. RECIPIENTE. Re-ci-pi in-te. Sm. Ar.
Recare Che reca; Arrecatore. astr. di Recctiibile. Me*. lu generale ogni Vaso, o simile ,
RECATR1CE. Re-ea-tri-ce. Verb. f. di RECETTIVO. ReeeUi-vo. Add. m. Che alto a contenere o ricevere qualche cosa.
Recare. Che reca; Arrecatrice. recepì. — 2. Più propriamente chiamasi cosi
RECATURA- Re-catu ra. Sf. Mercede RECETTO. Re cit-to. Add. m. V. PocL La campana che si mette sopra il piano
che si perviene a chi reca; ebe oggi piò Lo stesso che Ricevuto. o piatto della macchina pneumatica e ,

comunemente si dicePortoo Nolo. (Lai. RECETTORE. Re-cet-tò-re. Add. e sm. serve a contenere i corpi che vaglioosi
por{orium, nolum, oecfura.] V. A. e L. Meglio Ricevitore, Ricetta- assoggettare alle prova del volo, e della
RAGGHIATA, /(er e/u'il-za. Sf. Colpo dato tore. !
Lat. receptor, receptatur .] rarefi» one dell'aria. —
3. Vaso da stil-
netl'orecchia. Lo stesso che Orecchiata. RECEZIONE. Re-te sid-ne. Sf. V. A. c L. lare. che riceve la materia stillata.
RECCtltONE. Rtc-chió-ne. Sm. Lo stesso Meglio Ricevimento. (Lai. recepito.) — RECIPIENTE. Pari, di Ricevere. Che ri-
che Rcccbiaia e Orecchiata. 2. Milit.— 2. Med. Ordinamento di medicina o si- ceve. [Lat. reeiptem.j —
2. Io forza di
Lo stesso ebe Oreccbione, t ulta per afe- mile; mrglio Ricci lamento. Ricetta. add. com. ma ora fuor d’oso. Orrevole,
resi Is prima lettera. RECUEDERE. Re chè-de-rt. Alt. anom. Di laudabili maniere , Convenevole.
RECEDENTE. Re-ce din-te. Pari, di Re- e o- ass. e pass. V. A. V. e di' Richie- Cioè, Alto a ricever l’uso che vuol far-
cedere. Che
recede. dere. sene.
RECEDERE. R«-cè-de-re. N. ass. anom. RECI1KRERE. Re-chi-re-re. Alt. anom. RECIPITORE. Re-ci-pi-tó-re. Add. m.
V. L. Ritirarsi da checchessia. Abban- V. A. V. e di’ Richieder*.— 2. E n. a?s. Ricevitore; ed In forza di sm. Sorta di
donare le pretensioni, le risoluzioni, le RECIDERE. Re-cì-de-re. All. anom. V. ufficio e dignità tra* cavalieri gerosoli-
istauze e simili. [ Lat. recedere. ] 2. — L. Tagliare. |Lat. tecare, retecare. re- mitani.
E n. pass. cidere Recidere, da re particella inse- RECIPROCAMENTE. Re-ci pro-ca mén-
RECEDIMENTO. Recediménto. Sm. 11 parabile iterativa , e caedere tagliare.] te. Avv. Con modo reciproco. Scambie-
recedere; Riti romeo lo. [Lat. recami*. — 2. Amputare e dicesi di membri o volmente. (l-ait. vie imm.]
RKCELLICLCNA. Recel-li duna. Add.
1

parte del corpo. —


.

3. Mozzare Trou- , RECIPROCA MENTO. Re-ci-pro-ca men-


c ef. V- L. Filo). Soprannome od Epi- •
care, e diersi parlando di chiome o si- to. Sm. Lostesso che Reciprocaziooe.
teto di meretrice che in maniera lasciva mili. — 4. E parlando di selve d*al- RECIPROCANTE. Re-ci-pro-cim-te. Part.
muovo le natiche. [Lat. reeeiiidunae.] beri ec. E — 5. fig. Recidere il
,

nodo ,
di Reciprocare. <ìbe reciproca.
RECENTE. Re-cìn-te. Add. com. V. L. vale Terminar la vita. Affrettarsi la RECIPROCARE. /le-ci-pro-cà-re. ÀU. e
Nuovo, Novello, Di poco tempo fa, Di morte. —
0. Togliere , Levare. 7. — n.pass. Alternare, Farea vicenda. Av-
/roseo. [Lai. recent. Recent quasi reci- Ferire. —
8. lo sigo. n. pass. Dicasi vicendare. ( Lat. reciprocare. Recipro-
dere , da recido io cado di nuovo. — del rompersi drappi o simili io sulle
i care. dal celi. gali, ria contro, di nuo-
•2.Dicesi Esser recente da una cosa e pieghe; più comunemente Ridderai. vo , una seconda volta , e ^>r#ad» pru-
vale Averla lasciata di poco. Ò. E n. ass. nel primo sign. dere. Pesto ed altri da re in vece di re-
Il ECLNTC MENTE. /(e-can-te-mènta.Àvv. RECIDI fOHE. Re-ci di ló-re. Verb. m. tro dietro, o rurtus di nuovo, e procara
NovéHimmlr, Di recente. Di fresco. di Recidere. Che recide. che anticamente valea chiedere e che ,

RECENTISSIMO. Re-cen-tù-*i-mo. Add. RECIDITR1CB. /fe-cidMri-ce. Verb. f. sembra identico all’ (Ili r. proteati di e-
m. superi, di Recente. di Recidere. gual scaso.] —
2. Geom. Aver propor-
RECEPIRE. Re-cè-pere. Alt. e o. pesa, RECIDIVA. Re ci-di-va. S f. Ricalata; sene reciproca , Essere in ragion reci-
auoin. V. difettivo. V. L. e A., della e si dice specialmente del Ricadere in proca.
quale solo alcune voci si trovano osate, una milattia. [
Lai. morbo* iterato*. RECIPROCAZIONE. /&-c»-pro-co-*ùJ-
60
,
,

RBC E€ RE(
ne. Sf. ast. di Reciproco. Scambie vo- recitato*,
«vemorùer narrato*. ] 2. — » Mettere o Arrotare nuovi soldati in
ltila. [ Lai. vicìmfudo.] Rappresentato favellando in iscena. luogo de’ mancati ; e figuratati!, si usa
RECIPROCO. Rt c\ pro-co. Add. m. Vi- RECITATORE. Re-ci-ta-ló re. Verb. m. d’ altre cose. (Lat. aupplenunfum seri-
cendevole. [Lai* tnutou*. ] 2. Geoin. — di Recitare. Che recita. [Lai. rectfa- bere.]
Proporzione reciproca: Due grandezze tor.]— 2. E dello di Chi recita o canta RECLUTATO. Re-clu-tà-to. Add. co. Mi-
direnai Essere reciprocamente propor- poemi alimi: grecamente Rapsodo. — lit.da Reclutare.
zionali adue altre, qoaodo uua delle 3. Relatore, Narratore Isterico. 4. ,
— RECOG1TAHE. Re-co-gi-tà-re. N. ass.
prime è ad una delle secoode come ta ,
Recitante, nel sign, del §. 2. V. A. e L. Peosar beue , Ripensare.
rimanente di queste è alla rimanente di REOITATRICE. Re-ci ta-tr i-ce. Verb. f. [Lat. reeogitare.]
quelle. di Recitare. Che recita. RECOGITATO. Re co-gi-là-lo. Add. in.
RECISAMENTE. Ri-citamén-te. Art. RECITATL'RA. Re-otta- tù-ra. Sf. Lo da Rerogitare. V. L. e poco usala. Ben
Io modo reciso. Per recisione. stesso che Redumeato e Recitazione. pensato. (Lai. recogifatut.)
RECISIONE. Reciti- fané. Sf. Taglio, Ta- RECITAZIONE. Re-ci ta-xiò-ne. Sf. Il RECOGITAZIONE. Re-co gi-ta-sùfau.Sr.
gl fomento, Troncamento. recitare; Narrazione, Racconto, o simile V. A. e L. recogitare. L'atto del ri-
Il

RECISO. Re-c\-»o. Add.m. da Recidere. pronunziato col solo ajuto della memo- pensare. [Lat. reeogilafio.]
Tagliato, Troncato. (Lai. rejecto*, re- ria. (Lat. recitata».] 2. Lettura fatta — RECOGMZIONE. Re^sa-gni-tióne. Sf. Il
cti»**.] —
2. Agg. di Teschio, Capelli, e ad alla voce. — 3. Il recitare nel sign. riconoscere. V. e di’ Ricognitìoiu. —
simili, valeMozzo. Taglialo.— 3. Agg. del $. 6. —
4. Declamazione, Il recitare 2. Ricompensa.
di Cammino,
vale Interrotto Impedito. nel sign. del $. 3. RECOLENDO. Re-co Un-do. Add. m. V.
— Per metaf. Agg. di Risposta
4.
,

,
RECITICCIO Re-ci-tic-cio. Sm. La ma- L. e poco usata. Degno di essere ram-
Quella che tronca ogoi di scossone, che teria che si manda fuora nel recere e ;
memorato o venerato; Reverendo Ve- ,

mette Gue al parlare in modo da Don flg. ti dice di Cosa fuor del suo stato, o nerando.
ammettere replica. imperfetta. RECOLLE ri. Re-col -U t i. St. Eccl. Frati
RECITA. Ri-eUa. Sf. L’atto di recitare RECLAMANTE. Re-da-mànte. Part. di minori della stretta osservai» « di 8an
in teatro nna commedia , tragedia, et. Reclamare. Che reclama. Francesco. Questa riforma di France-
RECITABILE. Re-ci là-bi le. Add. com. RECLAMARE. Re-cla-mà-re. Att. a o. scani posteriore a quella de’Cappuccini
Atto a recitarsi. Far lamento Richiamarsi. ( Lai. eon-
,
e a quella de'Religiosi del terzo ordine
REC1TAMENTO. Re-ci-ta-mén-to. Sro. queri. Dal lat. reclamare gridar con- o di Picpus, cominciò in Ispagna l’an-
Lo stesso che Recitazione. — 2. Il re- tro: e questo da re particella iterativa no USI, fu ammessa in Italia ori 1323.
citare nel sign. del £• 5. inseparabile , e da clamore esclamare e in Francia uel 1592 In Ispagna si
RECITANTE. Re-ci-tàn-te. ParL di Re- gridare. Clamare è poi di origine celti- chiamano Recoleteso Francescani scal-
citare. Che recita. [Lat. recti ani, odor.] ca. poiché por ora Gallesi hanno dam-
i zi , io Italia Francescani riformati o
— 2. Io forra di sm. Colai che recita mi per clamore , e glam o giara» per
,

volgarmente Zoccolanti, in Fraocia Ro-


la sua parte in focena. clamore, censura, doglianza.] tolala ed nna volta Rrcolles. [Dal lat.
RECITARE. Re ci ta re. Att. e n. Rac- RECLAMATO. Re-cla-màto. Add. m. da rendiceli messi insieme, adunati.]
contare Narrare , o Dire a mente con
,
Reclamare. RKCOMPILAZIONE. Re-com pi-la- svi-
disteso ragionamento. ( Lat. recitare ,
RECLAMAZIONE. Re-ela-ma tifate. Sf. ne. Sf. Nuova compilazione.
afferre. Recitare è dallo slavo rjekati Il reclamare, Lamcolanza, Querela, Ri- RECONCIGLIARE. Re-con-ci-glià-re.
andar diceodo, narrando, che vieti da chiamo. Alt. V. A. V. e di’ Riconcili are.
rjece parola , voce. V. il g. 2. ] 2. — RECLAMO. Ra-elò-mo. Sm. Richiamo RECONCILIANTE. Re-con-ci-Uàn-U.
Leggere ad sita voce o simili, (lo ctlt. nel figo, di Lamentio» , Querela. Lo Pari, di Reconcillare. Lo atesso che
irland. rvcht, che in gali, dicesi rucAd stesso che Reclamazione. Rifocillante.
clamore, grido. In gali, igreock grida- RECLINANTE. Re-eli- nàn-le. P*rt. di RECONCIL1ARE. Re-corx-ci-lià-re. All.
re. In pera, ro'qoem scrittura ; in ar. Reclinare. V. A. V. « di’ Riconciliare. [ Lat. con-
ruq-at lettera, pezzo di cari», in cui si RECLINANTE. Add. com. Gnomoo. Ag- ciliare, reconciliare.]
scrive qualche cosa.] —
3. Rappresen- giunto di quell’Oriuolo a sole, il qoale REGONCILIATO. /?«-con-ci-/tà-fo. Add.
tare alcun dramma , Favellare comici i é disegoat» sovra no piano nou vertica- m. da Reconciliare. Lo stesso che Ri-
sulle scene ne' teatri. —
4. Dicesi Reci- le; dicesi aocbe Reclinitorio. conciliato.
tare checchessia a menta , e vale Reci- RECLINARE. Re-cli-nò-re. All. V. A. e RECONCILIATORE. Re-con-ci-lia-ló-re.
tarlo col solo ajulo della memoria. — L. Posare , Adagiare. ( Lat. reclinare. Verb. m. di Recoociiiare. Lo stesso che
5. Dicesi Recitare la lesione, il rosario Reclinare, da re particella superflua, e Ricnociliatore.
o altre preghiere , e vale Dire a mente dal gr. cimo, lo stesso che indino o re- R ECONCl LI ATR ICE Re- con-ci-lia- «li-

. .

la lezione Dire da sé o con altri il ro- clino.] —


2. E n. ass. 3. Inclinarsi ce.Verb. f. di Rccoocìl lare. Lo stesso
sario. ec. —,

0. Dicesi Recitar Pulizio e io contrario. che Riconcilfotrice.


vale Leggerlo o solo o con altri. 7. — RECLINATO. /?a-el*-»à-to. Add. m. da RECONDITISSIMO. /le-con-di-lla-tt-mo.
Far meoziooe. Citare. 8. JHus. Can-— Reclinare 2. Boi. Dicesi Foglia re- Add. m. superi, di Recondito.
Declamare un pezzo di musica di
tare o clinata la Foglia riflesse. RECONDITO. Re-còn di-to. Sov. Pene-
qualunque siasi genere. RECLINATORIO. Re-cli-rta lò-ri-o. Sm. trale, Ripostiglio, La più ritirata parlo
RECITATIVO. Re-ci fa-ri-oo. Sm. Mus. V. L. Riposo, o Luogo dove si riposa. di una casa ; e per traslato L'intimo, Il
Specie particolarmente di canto che ser- (Lat. rtdtnafortvm.] più profondo di una acieoia.
ve ad unire I pezzi vocali ed I cori dei RECLINATORIO. Add. m. Ar.Mes. Agg. RECONDITO. Add. m. V. L. Riposto , e
melodrammi , ed è sempre sccompa- di Orinolo. V. Reclinante. dicesi propriamente di luogo. [Lat. re-
gnalo da una caolileua fondata sopro RECLUSO. Re-clu-$o. Add* m. V, poel. condito*. /{«condito* , da re particella
un dato tuono e sopra analoghi accordi, Lostesso che Rinchiuso. iterativa inseparabile a condito* na-
senza esser soggetta ad un Gaso movi- RECLUTA. Rexlu-ta. Sf. Milit. Il recin- scosto.) — 2. B fig.
,

mento di tempo e ad un ritmo uoifor- tare L’azione del far recinte. (Dallo
, RECONDITORIO. /fe-reit-di-tò-ri-o.Sm.
me, ma soltanto alle leggi della proso- •pago, recluta che molli cavano dal Eccl. Piccolo chiusino di marmo o di
dia ed alla maggiore o minor fori*, det- frane, ricrue di simil senso.: e questo, pietra , situato nel mezzo della mensa
tata dalle diverse passioni che si vanno secondo il Duchat , viene da récroilre dell’ altare ben fermato eoo istueco o
,

esprimendo ha inoltre le sue proprie


; ricrescere: poiché per mezzo delle re- gesso, eolio dal quale stanno riposte lo
forme melodiche , e può terminare in clute ricresce l’esercito. Altri forse da reliquie dc'SaotL
qualunque siasi tuono. [ Lai. melodia re che in composttipae sta spesso per RECONDUZIONE. Re -con- da- tifane. Sf.
monodica .] —
2. D cesi Recitativo sem- ruriut di nuovo , e dal gr. cielo* chia- V. L. Le*. V. e dt’ /fieonduzioiw.
plice , Quello che vieue accompagnato mato se non pure dal lai. recollectut
, BBCONOSCITORE. Re-co-no-tei-tóf.
dal solo basso continuo , per agevolare messo insieme, adunato.] 2. Detto di — Add. e sm. V. e di’ /ficonuicitorr.
E intonazione al cantante; e Recitativo persona. La cosa recintata , cioè II sol- RECORl’ORATIVO. Re eor-po-ra-tl-vo.
obbligato. Quello eh caccompaguato da dato nuovo , che si aggiunge alle com- Add. m. V. L. Med. Lo stesso che Me-
più «trumonti. pagnie ai reggimenti ec. per farne il
,
tasincrltico. [Lat. r «corporei iena.]
RECITATO. Re-ci tà to. Add. m.da Re- numero. RECRE AMENTO. Re-cre-a-mén ». Sm.
citare. Detto a mente, Narrato, ec. (Lat. ’
RECLUTARE. Re-clu-là-rt. Alt. Milii. |
V. e di' /ììc reamente.
61
| l * ! .

REC RED RED


RECREARE. Ut-erg à re. All. V. A. e RECUPERAZIONE. Re-e«-pe-ra-zió-n*. i
re particella iterativa, ed arguire ri-
L. V. e di’ Ricreare. 1 Ruttare, da re Sf. V. e di' Ricuperatione. [Lat. recu- prendete. J
—2 . Rimproverare, Blo-
particella iterativa inseparabile , a da peralo.) fsrriare.
creare, quasi rigenerare, restaurare, ri- RECURRÉNTE.Re-eur-rèn-fe. Add.com. REDARGUTIVO Rt-cLtr -gu.i li-to. Add.
parare.]— 2. Crear di nuovo. Med. Agg. di quel dolore che ritorna m. Atlo a redarguire.
BECREATIVO. /fc-cre-a-lì-vo. Add. m. periodicamente dopo ekuoi giorni. 2. — REDARGUITO. Re-dar-gu-i-to. Add. m.
V. A. V. • di' /ficreatiuo. Ansi. È anche nome dato ad uoa delle da Redarguire.
RECREATO, if*-cre-ò-fo. Add. m. da divisioni del sesto pajo. REDAR6UZI0.NE. Re-dar-gu-xib-ne Sf.
Recreare. V. e di' Ricrealo. RBCUSA. Re-cu-ta. Sf. V. e di’ Ri- Argomentazione in contrario, parlata
RECRF.AZIONE. Re-ere-a ùó-nt. Sf. V. cuta. con una specie di biasimo o di rimpro-
A. V. e di’ Ricreaiione. 2. Pigliare — RECUSA. Add. f. Numi*. Epiteto della vero.
retroazione, vale Ricreerai. medaglia battuta uaa seconda volta con RE DATO. Re dà-to. Addi. m. di Rodare.
BEOREME.N TIZIO. 7?e-ere-men-lì-*{-o. un diverso coaio , quando tale seconda V. e di’ Ereditalo.
Add. m. Med. Aggiunto di Quegli umo- operazione non ba agito che sulle parti REDATORE. Re-da-tó-re. Vrrb. m. di
ri quali, dopo essere stali separati dal
i più rilevale della sua superficie, ed ha Redsre. Che rpda. V. e di* Erede.
sangue, ritornano a mescolarsi con esso, lascialo vestigi della prima impronta ;
REDATR1CE. Re-da-ir\ce. Verb. f. di
o si fermano in certe parti per ararli usi. come particolarmente osservasi in Bien- Redare. Che redi. .
c di’ Erede. [Lnt.
[Lat. recrementitiuf.\ ne medaglie de' Beozii. (Da re particella Aarra.]
BECliEMENTO. Re cre-mén-lo.S n.Mcd. iterative inseparabile, e da cuzum part. REDAZIONE. Re da ii-ó-ne. Sf. V. L. Il
Umore ebe in parie è riassorbito ed io di raiiv lo conio.] ridurre. [Lat. redactio )
parte espulso; ed anche Porgamelo, RECUSABILE. Re-cu tò-bi le. Add.com- RENDERE- Rid de re. Alt. V. A. e L.
Separazione delle fecce. (Lat. recremen- Da recitami. (Lat. recufaéiits.] V. e di’ Rendere. [Lai. reddtre.)
lum, Rfcremenium, da re panirella in- RECUSA BIUTA'. Rf-cu-M-òi-ii-fà. Sf. RBDOI MENTO. Red di-mén-to. Sra.V. A.
separabile iterativa, e da crelum pari, aet. di Reeu*ab:le. V. e di' Undinirnlo.
di cerno io vaglio.] RICUSANTE. Ra-cu-fòn-l*. Fari, di Re- REDDÌRE. Red di re. N. ass. anom. V.A
BECREMENTOSO. Re-cre-men tb-eo. cosare. Che recosa. V. e di' Rieutanle. L. e pori. Lo stesso che Redire, Ritor-
Add. tu. Med. Lo stesso che Recremen- (Lei. recatane, abnuent.) nare. Nel presente si trova nsato Red ilo
tizio. RECUSARE. Re-eu-eà-re- A». « n. V. c e Reggo, come Vedo e Veggo. [Lai. re-
BECRIARE. Re-cri-ò-re. Alt. V. A. Lo di' Ricutare. [Lat. otnuere. Recutare, dire. Da r$ particella iterativa iosepa-
stesso che Recrearc. V, e di' Ricreare. dal celi. gali, rie di ooovo , contro, e rabile, e da tra andare.)
BECRIATO. Re-cri à-to. Add. m da Re- cuir inviare, mandare : poiché chi offre REDDITA. Red-di-ta. Sf. V. A. Lo stes-
criari*. V. A. V. e di' Ricrealo. manda, e chi ricuse, manda in direzione so che Rodila. V. e di’ Ritornata Ri- ,

RECRIMINARE. Re cri -mi- nò-re. All. e Contraria o rinvia. Altri dalla particella !
torno. [Lai. redime.)
n. V. L. Leg. Linciare che fa il reo, Ialina inseparabile re di nuovo, contro, REDDITO. Red-d\ io. Add. m. da Reddi-
acciocché sìa coudanoato di calunnia e da cauiari scusarsi. r*. V. a. V. c di’ Ritornato.
chi lui accusò di delitto; e vale anche RICUSATO- Re-cu-tà-to. Add. m. da REDDIZIGNE. Red di-xifi-ne.St. Rispon-
L'imputare che fa il reo all'accusatore Recosare. V. e di’ Ricusalo. denza, Appartenenza , Reggimento, So-
qualsivoglia colpa. (Lai. recriminaci. RECISA ZIO.NE. fìe-ru -ta-iió-ne. 8f. T. stegno. Lat. accettio, reeyectut, coat-
Dalia panicela iterativa inseparabile e di’ Rìcutasione Rieuta.
|

ven-ent a , ac/mtniculum rzp'mcn.] ,



re, e da criminari accusare; che vien da REDA. Róda. Add. e sf. che dicesi di 2 Rendimento.
erìmeit delitto.] maschio e di femmina. V. A. sinc. di RBDDUTO. Red-dù-to. Add. m. da Red-
RECRIMINAZIONE, //«-cri mi na *t'A-n«. Erede. V. e di’ Erede. [Lat. berte.) — dare. V. A. V. «di’ /fenduto.
Sf.V. L. Leg. Il recriminare. (Ut. re* 2. Figliuolo o Discendente. [ Lat. po- REDE. Rì-de. Add. e sost. com. sloe. di
crim »na/io. —
2. Accusa posteriore re- steri. Erede. V. A. Lo stesso che Reda. V. e
;

cata dallaccosato conira il suo accusa- REDA.


]

Sf. V. L. Filo!. Carro a quattro di' Erede. —


2. Figliuolo o Discendente.
tore sopra lo stesso delitto. ruote, inventalo di' Galli ed usato dai REDEN A. Ripie na. Sf. V. A. Ar. Mes.
BECR UDESCE NZA . Re-cru-dt-te in-xa. Romani. (Lai. rhaeda. Rhoeda, dal celi, V. e di’ Redina.
Sf. V. L. Med. Accrescimento o Mag- brelt. redi, al presente redek correre; REDENTO. Re-din to. Add. m. da Redi-
giore attività de' fenomeni morbo i, do poiché, seroudo Fortunato lib. 3. poe- mere. Ricomperato, Liberato. [Lat. re-
po uo miglioramento sensibile; Aggra- ma 20 era questo un cocchio assai leg- demptue.)
vamento, Esasperamento, Esacerhazio- giero e veloce. Dice il Ruliet che reii io REDENTORE. Re-den-tó-re. Verb. m. di
nc Esasperazione. Rincrudimento, ec.
. teut., rrid io islandese, rhedion io gr. Redimere.Che redime. [Lat.redemptcr.]
(Lai. reerudeteenlia .) volgare , c rhadam io Talpaga vaglio» — 2. Eecl. Oggidì é termine consacrato
REC RETA. Rt-crù-Ui. Add. e sf. Milii. • oche curro, lo ar. radde legno della ad reprimere Uno de' titoli diG.C. ;
V. e di Recluta. parte interna del cocchio.) come q urgti che col suo sangue ba fo-
BECCLARC. Re cti là-rt. ti. asa. V. A. REDA COLA RE Re-da-bo-là-re. Alt. derilo gli uomini.
V. p di' Rinculare. Agr. Lavuraril lerreoocoi retlabolo.V. REDENTRICE. Re den-tri<e. Verb. f. di
RECUPERARE. Re-ea-yerà-rt. Att. V. ed»' Vangare. Redimere. Che redime. [ Lat redem-
e di' Ricuperare. Lei. rteipere, recu- (
REDA Bit LO. Re dà-bo-lo Sra Agr. Spe- ptrix.)
perare. Recuperare da re particella , cie di vanga che si usa odia campagna REDENZIONE. Re-den xi-6-ne.St. V. L.
iterativa inseparabile, e da capere pren- bresciana. [Dal lat. rulaòn rastri per Il trarre dalla podestà d’ uoo per coo-
dere. Altri tlirciiameuie da recipere ri- cavare e volger la terra e rufabri dal
: veozioue una cosa lolla da quello eoa
cevere. j
celi. gali. ruudAair vangare zappare , , violenza; Ri com pera mento , Ritratto,
RECUPERATO. Re-eu perà-to. Add. in. e brìi contrada, paese. Io Ut.rw(ab«fum Ricuperazione, Liberazione ; e diresi
da Recuperare. V. e di Ricwperalo.(Lat. bastone o spatola, eoa cui si mesce chec- propriamente di quella degii schiavi , e
receptui, teeuperaltu.) chessia.) per simil. di quella per cui G. C. ba ri-
RECUPERA TORI Add.
Re-cu-pfl ra-ld-ri. REDAGGIO. Redàg-gio. Sm. s>oc. di Re- comperato gli uomini col suo sangue ,
e sm. pi. V. L. Arche. Commissari! ditaggìo. V. A. V. e di' Retaggio. [Lat. eh* è il secondo de’ due principali mi-
presso Rovani , ebe g indirà va oo le
i ker edita *.] steri della cristiana religione: nel quali
cause in cui tratlavasi della riscossione REDAMARE. Re-da-mà-rt. Att. comp.V. senso dicesi Redenzione del genere u-
o restituzione de' denari e degli effetti L. Lo stesso che Riamare. [Lat. rada- raano. del mondo e simili. [Lat. redem-
de' privali. Non forma» ano no corpo di mar*.] pt io. Redemptio, da redimere: e questo
giudici particolari, avendo il pretore il REDAMATO. Re-da-mà-to. Add. m. da da re particella iterativo inseparabile
dritto della scelta , e nominando egli Redamare. Lo stesso che Riamato. e da emere comperare.) Riparo, Ri- —
quegli che gli piacevano. [Lat. recupe- REDARE. Re-dà-re. Att. e o. sinc. di medio, Scampo. [ Lat. ramadmm tffu- ,

ratorea.] Eredare. V. e di* Ereditare. [Lai. Aara- gium.)


RECUPERATORIO. Re eu-pe-ra-tò-ri-o. ilem eira.] REDETARE. Redetò re. Att. V. A. T.
Add. m. Leg. Dicesi di giudizio che può REDARGUIRE. Re-dor-fftM re. All. Ar- e di' Ereditare.
rimettere altrui in possesso della cosa gomentar contro , Non approvare,
Ri- REDIBITORIO. Re-dt.bi-ià ri o. Add. m.
perduta. [Lai. raeuperntoriiu.] gettare, Riconvenire. [Lat. reftUere.De Leg. Che dà luogo alla redibizioni ; a
02
. , . — .

BED ED li EF
dicasi di Alitine , di GiudixJo e simili. dini alle passioni o simili evale La- Add. m. Alto a reduplicare ; ed è per
TLat. rcdAiòiforiuz.) sciarle correre allo sfogo. lo p>ìi termine de* grammatici.
REDIBIZIONE. Re^i-bi-xió-ne. Sf. V. L. REDINE. Ré di ne. Sf. PI. Redini. Ar. REDUPLICATO, Re-du pli-eà-to. Add. ni.
Leg. Aziono ideatilo dal compratore Mea. V. e di* Redina. da Reduplicare. [Lat reduplicatila.)
contro dei venditore di mala fede , per BEDINTEG (LAMENTO. Re din-fe-gTo- REDI PLICAZIONE. Re-du pli-ca-sió nc.
costriguerio a ritorsi la cosa malamente mén-to. Sm. Lo stesso che Rciolegra- Sf. Raddoppiararnto , ed è per lo piò
venduta. [ UWAiàitio da rrdbiòilum
,
i>ooe. termine de’ grammatici.
part. di redhibeo io riprendo la coaa REINTEGRANTE. Re-din-tc-gràn-te. REDURRE. Re-dùr-re. Atl. e n. aioc. di
venduta : e questo da re per rurzua di Pari, di Redintfgrare. Che redlntegra. Reducere. V. A. y. e di’ Ridurre.
nuovo, e da habto io bo.) Lo stesso che Reintegrante. REDUTT1 DI LE Re -dut-t ì-bi-le Add .oom
. ,

REDICOLOSO. Re-di-co-ló io. Add. m. REDINTEGRARE. Re din te-grà-re. AU. V. A. V. e di* Riducibile.
V. e di' Ridieoloso, Ridicolo- Lo stesso che Reintegrare. 2, E n. — BEDUTTO. Re-dùl-to. Srt. V. A. V. e di*
RBDIF1CANTE. Rt-difi-eai%-f. Part. di paia. Redinl-grarsi per Rifarsi intero. Ridotto.
Red ili care. Che redifice. Lo stesso ebe — 3. Difesi Reintegrarsi o Reinte- REDUTTO. Add. m. da Reducere. V. L.
Riedificante. grare l'onore , la fama ee. e vale Can- e A. V. e di* Ridotto. [ Lat. reductus ,

REDIFICABE. Re-di-Rcà+e. Alt. camp. cellarne la macchia. od ducivi. ]


Lo stesso che Riedificare. (Lai. repara- REDINTEGR ATO. Re-din-te-gràto. Add. REDUZIONE. Re du-tió-ne. Sf. V. A. e
re. riedificare.) m.da Redintfgrare. Lo stesso ebe Rein- L. V. e di’ Riduzione.
REDIF1CATO. Re di fi cà io. Add. m.da tegrato. REEDIF1CANTE. Re e-di-fi-càn te. Part.
Rcdificarc. V.edi' Riedificato. REDI NTF.GRAZIONE. /le- din-ta-gra-*ió- di Reedificare. Che reeditics. Lo stesso
REDIFlCATORE.ila-di-/t-ea tó-ra.Verb. ue. Sf. Lo ateaao ebe Reintegraziooc. che Riedificante,
m. di Rrdificare. Che redifìra. Lo stes- 2. Log. L’alio di rimettere una persona REEDIFICARE. Re-e-di-fi cà-re. Att.
so che RiediGcalore. (Lai. inarriurator.] nel possesso d' una cesa, della quale è comp. V. A. V. e di' Riedificare.
R EDIFICAZIONE. Re di fi-ca-sw-n*. Sf. stata privata ingiustamente.*- 3. Chini. REED1FICATO. Re-e-di-fi cà-to. Add. m.
Lo stasso che Riedificazione. [ Lai. in- Il rimettere un corpo misto, o materia, da Rredliicare.
eluvratio.) la cui forma è stata distratta par calci- REE DI FI LATORE. Re-e-difi ea-tó+e.
REDIGERE. Re-dX-ge-re. Alt. V. L. Ri- nasiooe, corrosione, sublimazione, o si- Yerb. m. di Reedlficare. V. A. Che ree-
durre più cose sparse in uo sol corpi mili, alla sua prima natura o eonslitu- difica. V. e di’ /frsdi/fcators. [
Lat. in-
ordinato. (Lat. redigere.) sione. staurato. }
REDIMERE. /?e-di me ra. Àtt. aoom.V. REDIRE. Re-di-re. If. ass. anom. V. A. RE EDIFICATE ICE. Ree-di-fi-ta-trl-ce.
L. Ricomprare, Riscattare. (Lat. redi- ì
L. e pori, che scrivesi anche Reddire. Yerb. re. di Reedificare. V. e di’ Rie-
mere. Dalla particella inseparabile ite- Lo stesso che Ritornare. ( Lat. redire. dìfieatrùe.
rativa re di nuovo, contro , ed amare Da re particella inseparabile iterativa, REEDI FIO AZIONE. Re-e di fi-ca- s ió-ne-
comprare. ] —
2. Per simil. Liberare e da tre andare. Io ar. rej vale il me- Sf. V. A. V. e di* Riedifica tione. ( Lai.
Scampare. —
3. N. ass. —
4. N. pass.
,

desimo. ] inttauralio.)
Libe rsrsi, Pagare il riscatto. R EDITA. /?*-dl-ia. Sf. . A. ehc scri- REELEGGERE. Re e-lig-gc-re. Àtt. comp.
REDIMIBILE. Redimi bi le. Add. coro. vrsl sorbe Redditi. . e Ritorno.
di’ Elegger di nuovo.
Che può redimersi, ricomprarsi, riscat- [Lat. reditus.] BEF.ZZA. Re issa. Sf. V. A. V. e dr
tarsi. REDITA*. Re-didà. Sf. sloc. di Eredità. Reità.
REDIMIBILITÀ*. Sf. [La», heredtfaa.) REF AIUOLO. Re-fa juò-lo. Add. e sm.
ast. di Redimibile. REUITAGGIO. Re-di-làg già. Sm. Robe Ar. Mes. Che vende refe.
REDIMIBILMENTE. Re-di-mi bil-mén-te. e Facilità redata; altrimenti Redaggio, REFE. Ré fe. Srn. Ar. Mes. Accia ritorta
Avv. Io modo da potersi redimere. e meglio Retaggio. Lo stesso che Ere- insieme in piii doppii , per lo più per
SEDI MICU LO. i?e-dt-m*-eu-lo. Sm. V. L. dità. ( Lat. Screditai. ] —
2. General- so di cucire. [Lai. filum Dal leot. raf-
Arche. Particolare legacela o cinto che mente si prende anche per Fatuità , in fi» legame. Il Rollet ha pure il gali.
dal di dietro del eolio scendendo da-
, qnaluoque mudo ella si possegga. rkaf corda e rheffin cordicella. Il gr.
,

vanti tra le due spalle ed il petto tene- REDITARE. Re-di-tà-re. Alt. sioe. di rSaf/his ago da rucire , può , secondo
Ereditare. V. A. Y. e di* Ereditare
— ferma alcuni, aver fornito refe per filo da cu-
va la tattica. (Lai. redimiculum.)

2. Redimiceli della mitra dkevansi REDIT1ERE. Re di-tii re. Add. e sm. cire.) —
2. Proverb. Cucire a refe dop-
pure le beodelie pendenti sulle gnsnce, V. e di’ Erede. [Lat. kaeres.) pio, vale Ingannar con doppiezza l'ima
ebe servivano ad assicurare e tener fer- REDITIJRO. Re-di-tv-ro. Part. futuro di parte e l'altra. —
3 E Cucirai a suo
ma la mitra e berretto frigio. Redire. V. L. Che è per tornare. Lat. [
refe, vale Sgannare «è stesso.
REDIMIRE, Redimì re. All. V.L.Cln- radifurvu.] REFERENDARlO./fe-f« ren dd-ri-o.Add.
gere, Circoodare Ornare il capo Or-
. ; REDIVIVO. Re-di-vi-vo. Add. m. Y. L. e sm. Che referisce. 2. Nome di di- —
nare con corona. Incoronare. (Lai. redi- Ritornato in vita. (Lat. rsdicttiu*.] goità; e suol esser quella di chi ha la-
mire. Redimire, secondo alcuni, è dalle REDOLENTE. Re do-lin-te. Part. di Re- earieo di presentare al sovrano le sup-
particella iterativa inseparabile re, dal dolire. Che rende odore. (Lat. redolens.] pliche de* sudditi, riferendone il tenore,
d eufonico , e da amio che vuoisi aver REDOLIRE. Re-do-li-re. Y. L.
fi. iti. e facendo loro sapere ciò che nè risul-
significato presso gli antichi Latini io Ridolere, nel significalo di Render odo- ta. [ Lat. referendariui. } 3. Nella —
adorno. Ma più prubabilmrate sigoificò re, Olezzare. (Lai. redolere Dalla par- Curia romana si dice di quel Prelato a
10 circondo, dal reti, am ebe , secondo titella iterativa inseparabile re e da cui spelta li riferire avanti il Papa le
11 Btillel , valse intorno. In celi, gali, oltre odorare: ed olera dal celi, irland. liti e le cause in segnatura di giustizia

dum vai a oche circoodare, striogere in- aria odore. Altri cavano olere dal gr. e di grazia; onde vengono anche detti
torno, e dvmhnadh fascia. In gr. detmot gioii io odin per ozin di simil senso.) Refereodarii del Cuna e dell'altra segna-
vincolo. In illir. urediti pulire , rasset- REOOPPIO. Re- dóp pio. Sto. Y. A. V. e tura. —
4. Spia. [Lai. explorator.)
tare, ornare.] di’Raddoppiamento. REFERENTE. Re fe-rin-te. Part. di Re-
REDIMITO. Re-di-mi-to. Add. m. da Re- REDUCE. Rè du ce. Add. com. V. L. e ferire. Che referisce. V. e di' Riferente.
dimire. deH’aso. Ritornante. [Lat. redux.] REPERIMENTO. Re-fe-ri-mén-to. Sm. V.
REDINA. Ré-dima. Sf. PI. Redine. Ar. REDUCERB. Re-dù-ce-rt. Alt. anom. Y. e di’ Riferimento. [ Lat. retafio. ] 3. —
Mes. Quelle strisce di cuojo , o simili, L. Lo stesso che Ridoeere. Y. e di’ Ri- Dicesi Beferimentodi grazie e vale Rin-
attaccale al morso del cavallo , colle
quali si regge e guida. Anticam. Brat-
durre. [Lat. redueera , revocare.) 3. — graziamento , Rendimento di gritie.
[Lai. gratiarum actio.)
Far ritornare.
tine. (Lat. habena. Dal lat. retinoculum REDUCI MENTO. Re-du ci mén-to. Sm. REFERIRE. Re-fe rì-re. Att. V. e di’rti-
tutto ciò che serve a ritenere. In brett. V. A. V. e di* Rìducimento. fèrire. (Lai. referre.)

2. Attribuire. —
faren redine, e ranjen redini. In frane, REDUPLICA NTE.fie-dvi pli-còn-te. Pari, 3. Dicesi Referirs grazia o grazie, e
1

reme, fu i«p. riandò. ] —


2. Per melaf. di Reduplicare. Che reduplica. vale Reader grazie . Ringraziare. 4. —
— 2. Dicesi A redini abbandonale, ani. REDUPLICARE. Re-dupli-cà-re. Alt. Rapportare. -8. Bo. pass.
A redine sbandite,* vale A briglia inol- Raddoppiare, Addoppiare. (Lat. rsdu- REFERITO. Re-fe-rì-to. Add. m. da Re-
ia , A tutta briglia ; e lig Alla scape- plieore.) I ferire. V. e di" Riferito.
strata. — 4. Dicesi fig. Allargar le re- BEDUPLICATIYO. Re du-pU-ca-tbvo. REFERTO. Re fèr-to. Sm. Rapporto, Re-
63
,
1

R EF REF REI
laiiooc che ti fa ti Iribootii di giosti- ha forza di refletterc. altrimenti Rifles- abbassare la temperatura de’corpi ed a
zia. Onde Fare il referlo, vale Riferire sivo. [Lai. rapereutieni.] produrre un freddo annidale di varia
Fare il rapporto , Denunziare e per lo ;
,

REFLESSO. Re-fiii to. Sm. Lo steso che intensità. — 3. Farm, e Chim. Disilo-*
più al magistrato del criminale lo cose Riflesso. — S. Riflessione ,
Considera- guonsf con questo nome diversi appa-
rubate o uu omicidio seguilo o simile. zione- rali che servono a condensare f vapori

[Lai. relat io, deialto.] REFLESSO. Add. m. da Reflettere. Lo e ad abbassare la temperatura dei li-
REFERTO. Àdd. ai. da Beferire; sioc. di stesso che Riflesso. [Lat. refle.ru*.) quidi; Onde io forza di sm. Refrige-
Refrrilo. REFLETTBRE. Re-pb-te-re. AU. anom. rante ai dice dagli stillatoci no Vaso
REFETTO. Re-fit-to. Sm. V. L. e A. Ri e n. pa»s. Ripercuotere, Ribattere; al- pieno d acqua fresca per cui passano
,

slriramenlo. 'Lai. refectut.) trimenti Riflettere. [Lat. riflettere, re- i liquori die si stillino.

REFETTO. Add. m. V. L. Ristorato. [Lai. pereulere.. R^fieetert , da re particella REFRIGERARE. Re-fri ge-rà-re. AU.
nMw.j iterativa inseparabile, e da fiectere pie- Rinfrescar leggiermente ; e quasi rin-
REFETTORIALE. Re fet-to-rià-le. Add. gare.] —2. Per meta f. Reflcttere in al- frescando confortare e tor via F arsione*
com. Spellarne al refettorio. Voce seber- trui i propri! pensieri, vale Comunicar- [Lat. refrigerare.]—2. E n. pass.
tarole. glieli , Rendercelo partecipe. 3. E — REFRIGERATIVO. Re fri-ge ra-tì-rso.
BEFF.TTORIERE. Re -Jet- io rière. Add. Ri-Ile iti-re la colpa io altrui, vale Ap- Add. m. Che ha virtù di refrigerare.
c sra. T. ramastieo. Colui che ha ufficio porgliela, Incolpamelo, Acculamelo.— Alto a refrigerare.[L«t.refrifjeratoriua.J.
e obbligo di amininstrarc il refettorio. 4. N'.ass. Considerare, Riflettere. REFRIGERATO. Re-fri-ge-rà-to • Add.
REFETTORIO. Re-frt-tò-ri-o. Sm. Luo- REFLBTTUTO. Re pet-tu-to. Add. m. ro. da Refrigerare. Rinfrescato. (Lai.
go dove I Relig'OM claustrali si riduco- da Rcflettcre. Lo flesso che Riflettalo. refrigerata.] — 2. Confortalo , Risto-
no insieme a mangiare. [
Lat. tricli- REFLUIRE. Rt-pui-r$, N. its. comp. rato.
nium. Dal lai. rcfictre r.stjrare , refi- Lo stesso he i Rifluire. REFRIGERATORE Re-fri-ge-ra-tó-re.
fiere. ]
— 2. E per binili, delio d'Ogni REFLUO. Ri pu ò. Add. m. V. L. Che Sm. Chim. e Farm. La parte superiore
altro luogo destinalo al maogiarc. — 3. fluisce indietro. [Da re che io comp. del capitello d’ un lambicco , per dò
Efig. spesso vale indietro, e da /Ino io scorro.] ch’essa serve a condensare i vapori che
BFFEZtONARE. Re- fe- rio-nò-re. N. iss. — 2. Chim. Che non si lascia fon Irri- si sollevano dalla cucurbita.
Prendere refezione, Mangiar qualche da fuoco, o ridurre alio stato metallico,
I
REFRIGER ATORIO. Re-fri-ge-ra-Uhric.
cosa pel necessario sostentamento. o simile. Add. m. V. A. V. e di' Refrigerativo.
ISPEZIONATO. Rc-fe-:io-nò-to. Add. REFLUSSO. Re-pùt-io. Sta. Lo stesso che lL.nl. refrigeratori*».] —2. Confortato-
m. da Ilcfeiionore. Ristoralo col cibo. R flusso.—2. Persiani. Di cesi di Ogni rio, Ricreativo.
REI EZIONE. Rc-fe-zió-ne, Sf. V. L. Ri altro movimento che vada e torni. REFRIGER ATORIO. Sin. Chim. e Farm.
atoro, c per lo più in senso di mangia- REFOCILLARE. Re-fo-eil-là-re. Alt. Lo Vaso empiuto d’acnoa fredda, collocato
re. —
2. E fig. —
3. Rcstituiioae > Rcin- stesso che Rifocillare. firfociUare, da
|
intorno alla testa u un lambicco , per
tcgnziooe, Rimborso. re partic. iter, inseparabile, e da /odi. rinfrescare e condensare i vapori alza-
REFIC.t AMENTO. Re-fi cia-mén-to. Sm. lare riscaldare, che viene da foeut fuo- tivi dal fuoco, e per convertirli in on
Refrziooc. Ristoramenlo. co.]— 2. E n. pass. Ristorarsi, Ricrear- liquore, da scaricarsene iodi pel becco.
REFICI ARE. Re-fi-ci-à-re- Alt. Lo stesso si. [Lat. re/ociflari.] ADrimeflti Refrigerante e Refrigera-
che Rrfiziarc. RF.FOLO. Ri fo-lo. Sm. Mario. V. Ven. tore.
REFICI ATO. Re-fi ci-àto. Add. m. da Altrimenti Raffica. [Dal frane, rufale REFRIGERAZIONE. Re-frige-ra-sió-ne.
Reliciare. Lo stesso che Retina lo. che vale II medesimo , e cho sembra ve- Sf. Il refrigerare, Riofrescamenlo. Re-
REFICIATORE. Re-fi-eia-tù-re. Vcrb. m. nuto dal celi, raf lo stesso che eraf
. frigerili. [Lei. refrigerano.]
di Reficiare. Che retici». Lo steso» che fòrte , ed atl vento. Altri dal lat. rt/lo, REFRIGERIO. Re- fri gè ri-o. Sm. Rio-
Refiliatore. repat io soffio contro.] frescamenlo. [Lai. refrigerano, refrige-
RRFICIATRICB. Re Terb.
fi-eia tri-re. REFORMA IORE, Re-for-ma-tó-re. Add. riamo —
2. Conforto Sollievo nelle po-
,

f. di Rciicinrc. Lo stesso che Relhia- e sm. V. e di’ Riformatore. ne.—3. Onde Dare, Porgere refrigerio,
trice. REFRANGERE. Re fràn ge-re. ÀU. e n. vale Confortare, Consolare, Sollevare.
REFINE. Ré -fi-ut. Add. c sm. Oimtn. pass. Lo stesso che Rifrangere. [Lat. REFR1VA. Rt-fri-va. Add. f. Arche.
Aggiunto d una specie di tabacco in refrati-jere.] Aggiunto di Fava , che riportavaai a
graoa. 'Dallo spago, refino che tal raf- REFRANGIlilLE. Rifran gi bi-l». Add. casa dopo aver seminalo o raccolto, per
finato. purgato di qual siasi mondiglia ] coni. Lo «tesso che Rifrangibile. farne uo’offrrta per la prosperità de' beni
—2. Seguo che si mette sulle balle per REFRATTARIO. Rc-frat-là ri-o. Add. campestri. (Lai. rtfriva. Refriva, q uasl
indicar la qualità delle lane di Spagna. e sm. Lcg. e Min. Contumace, D ssub- referiva dal lat. refero io riporto.]
REFI ZI A RE. Re-fi-zi-à-re. Alt. Ricrea- bid.entr; e dicesi nella moderna milizia REFI 'GG IO. Re-fùg-gio. Sm. V. A. V. c
re, lt invigorire spcci-ilraouic cui cibi. di Chi si salva colla fuga o col nascon- di' Rifugio.
(Dal lat. re. e da facere fare, quasi Ri- dersi dal dovere delle armi cui è chia- REFUGGillE. Re fug-gl-re. N. ass. V.
fare, Restaurare, Riparare.] mato colia leva.— 2. Med. Dicesi anche A. V. e di 'Rifuggire.
BEFIZIATO. Re-fi-xi-à-to. Add. m. da di Malattie che resistono a' rimedii. V. REFLGGITO. Re-fug-gi-to. Add. m. da
T
Rclìziare. dell'uso.—3. Chim. Detto di Qne’corpl, Refuggire. V. e di Rifuggito.
RF.FiZIATORE. Re fi sia- tù-re. Verb. m. che ri frangi- nel» in cerio modoilralore, REFUtilARE. Re-fu-già-roJi.pew. Aver
dì ReOzitre. Che refizin. reggono ad uo’as*ai alta temperatura, rifugio. Meglio Rifuggire io questo
REF1ZI ATRICE. Re-fi-;ia-tri-ee. Veri», ed o non si possono fondere o assai dif- •igo.
f. di lUfizijrc. Che relizia, Uicrealrice, fìcilmente si fondono. RIFUGIATO. Re-fu-già-to. Add. m. da
ffitionirica. REFU ATTIVO. Re-frat-H- co. Add. m. Rcfugiare. Maglio Rifuggilo, Riparato.
REFLESSARB. Re-pct tò-re. AU. Pili. Lo stesso che Rifratliro. REFUGIO. Re-fù-gi o. Sm. Lo stesso che
Lo stc«s > che RiflaMafl. REFRATTO. Re-frùt-to. Add. ro. da Rifugio. [Lai. rifugiai*, perfugium.]
REKLESSATO. Repet-tà-to. Add. m. da Refrangere. Lo stesso che Ritrailo. REFULCIRE. Re-ful-cì-re. N. ass.anom.
Urlltifare. Lo stesso che Riflessalo ,
(Lat. refractus.) Sostenere , Appoggiare . Reggere. Lo
Riflesso. REPRAZIONE. Re-fra-zió-ne. Sf. F|s. stesso che Folcire. [De re particella ite-
REFLCSSIBILE. Rc-fles-tì-bi-le. Add. Lo die Rifrazione.
-.tesso rativa inseparabile, e da folcire soste-
eoo. Li> stesso che Rifit ssibile. REFRENABE. Re -fr» uà-re. Alt. V. A. nere.]
REFLESSMILITÀ. Rcpei-tibi-li-là. Sf. V. e Raffrenare.
di' REFULCITO. Re-ful-ei-to. Add. m. da
ast. di Iteflcsjibile. La proprietà ebe REFRENATO. Re-fre-nàrlo. Add. m.da Refulcirc. Sostenuto, Appoggialo.
hanno certi corpi a poter riflettersi. Refrenare. V. L. e À. V, e di’ Raffre- REFULGENTB. Re-ful-gin-te. Pari, di
RF.FLESSIONE. Re pct-tiò-ne. Sf. Lo nato. Lai. coere-itua, cohibitui.]
I Rifulgere. Che refulge. Lo sleseo che
Stesso che Riflessione. lL.nl. rtfiexio.] REFRIGERAMENTO. Re-fri-ge-ra-min- Rifulgente.
— 2. Con * idi razione. [Lai. animati ter- to . Sm. Il refrigerare, Rifocillameaio. REFULGENZIA. /la-ful-gèn-zi-a. SL
iio.1 REFRIGERANTE. Re-frige-ràn-le. Pari, j
Splendore. Riiplmdìmeoto Sfolgora- .

REFLESSt VANENTE. Re-fltt li va-mto* di Refrigerare. Che refrigera. (Lat. re - meato.


/«. Avr. Lo stesso Riflessivamente. fri gerant ]— 2 Terap. Rimedii refri - REFULGERE. Re-ful ge-re. N.assioom.
REFLESSIVO. Re flet-tì-vo. Add. m.Che geranio Sostanze Misture ?c. atte ad
. V. L. Lo ateseo che Rifulgere.
A4
. , 1 .

RKG BEO re e
REFUSO. Re fuso Sui. T. degli stam- REGAL1STA. Re ga-h-ita. Add. c soli, strazione ; e per il tempo che duri un
Ar. Me*. Dicesi della forma ao-
patori. com. Colui rh- sostiene la ragione delle tal governo.
dala a male , onde tutte le lettere sono regalie. — 2. Colui che è provveduto REGGERE. Règ-ge-re. Àtt. zoom. Go-
io ronfino ; ed ex audio della tett-ra d' un eccfwa^ieo vacante
benefizi» in vernare, Regolare. Aulicamente Direg-
scambiala per uu’altra oel lo scomporre, regalia. — 3. Chi drl parlilo del re
é , gere. (Lai. regere. qubernare. Dall' ebr.
e posta nella cassetta di un altra lettera. più comunemente Realista. roghua reggere. Altri dal lai. rex, regis
(Dalla particella iterativa ioseparabile REGALMENTE. Re-gtl-mén-le. Avv. Lo re.} —
2. Sostenere, o in qualsivoglia
re, eda fusum pari, di fundo io spargo.] stesso che Realmente nel primo sign. modo Portare o Appoggiar checchessia.
REFCTANTE. Re-fu-iàn te- Pari. di Re- e Regiamente. [Lat. subuinere . fuleire. in ebr. ra-
fuiare. V. e di' fti/futante. REGALO. Re-gà-lo. Sm. Il regalare e La ghua vale anche associarsi offerirsi
REPUTANZA. Re-fu-tàn-ia. Sf. V. A. Lo cosa regalata; altrimenti Dono, Donativo, compagno, proteggere.) 3. Sostenere — ,

stesso che Rifiutante. V. ed>* Rifiuto. Presente. [Lai. nvunu*. In isp. d'ceai re- la forza e I impeto. Far resistenza. (Lat.
REFUTAHE. Refutà-re. All. V. A. V. golo, io logl. régai ec.J —
2. Far rega- obetare, assistere.)—*. Sofferire, Com-
e di' Rifiutar*. (Lai. refutare.) lo o regali , vale Regalare. portare. Lai. pati, sofferte.)
( 5. So- —
REFUTATARIO. Re-fu-la-tà’ri-o. Add. REGALUCCIO. Re-galuc-eio. Sin. dim. stentare, Mantenere. Nutrire. [Lat.auò-
e sm. Colui a cui ai e fatta la refuiaota. di Regalo. (Lai. munuteuium.) stentare , altre. Dall' ebr. raghua ali-
REFL'T AZIONE. Re-fu ta-iió na. Sf. V. RECAMO. Ri-ga-mo. Sm. Rat. Nome vol- mentare,] —
6. Diersi Reggere o galle
L. Lo stesso che Rifutarioue. (Lai. re- gare dellor'gano. Lo stesso che Conila, alcuna cosa e vaio Sostenerla io modo
fututlo.) Rigamo. che galleggi. Cassi anche io o. pass.—
RIGAGLIA. Re gà-glia. Sf. Avanzo. Re- REGATA. Re-gà-ta. Sf. V. Venez. Corsa 7. Dtcesi Reggere alcuno fra le roani
liquia. ( Da ll ar. m
jiul, pi. di riql parte,
porzione. lo ebr. ragagh o r agkuogk
oGara di barche per arrivare al trrmiae
prefisso , e dicasi particolarmente di
ed in modo tìg. vale Seguitare gli altra!
disegni . A j mare altrui.— 8. Il contra-
dividere , rompere minuzzare. lu gr. ,
quella che si suol fare sul canal grande sto, in termine di cavallerizza vale Su-
rhsigoo io rompo io eelt. brelt. regi
: di Venezia. -Scrivesi anche Regatta , e perare, Vincere losi inai ione del cavallo.
rompere, e rag rottura: io pers. rackne com ha il Bcrg. (Dal celi. gali, ruith, — U. Il freno di aletta luogo, vale Go-
e rtioc rottura. Io quest' ultima lingua in ir fard. notò corsa, lo ar. ryghan vernarlo Preaedervf. 10. Il l/zzo: —
rahkan e raikan cosa di picciol cooto , combattere. In illir. rat. ala combatti- Diresi in modo proverb. Doto si è retto
minuzia.] mento. In ispagnuolo regatear , e nel illazzo e vale l'amo sbbiaru durato io
REGALARLE. fìe-ga-là-bi-le. Add.com. dialetto della Galizia regalar prendevi una frode , Tanto abbiatu lavorato. —
Che può darsi in regalo. in generale per Contrastare , Azzuf- li. Il tormento. V. §. 22.-12. il volo,
REGALANTE. Tie-jjci-ton (a. Pari, di farsi. vaie Volare.— 13. La celia, vale Ajutare
Regalare. Che regala. REGE. Ri-ge. Add. e sin. V, A. e poet. altri o Accordarsi con altri a far celia.
REGALARE. Rt-ga-là re. All. Far pre- Lo stesso che Re. — 14. La Im-a, in termine di scrinar*,
senti o regali ; altrimenti Donare, Pre- REGENERARE. Ro go ne-rà-re. AU. V. vale Condurla diritta. 15. La spesa. —
sentare. I.at- donit donare, munera L. e A. V. e di' Rigenerare. (Lai. rege- Poter reggere la spesa , vale Poterla
mitiere. Regalare , da regalo : e regalo nerare.) fare. —
16. N. ass. nei figo, del S- 1 ©
dal Tir. roeghaib molti ed ampli doni, lo REGENERATO. Ae-ge-ne-rà-to. Add. m. 3. —
17. Durala semplicemente , Perse-
gr. or ego io porgo, ministro, do. lo led. da Regeoerare. V. L. e A. V. e di' Ri- verare. [Lat. manere.] 18. Accordarsi —
reichen , io brett. rei vai anche dare generalo. (Lai. rrganrratta] o Acconsentir di prestare o dare t chi
presentare, porgere. Il Rullet suppone, REGENERAZIONE. Re ge-ne-rasi &me. richiede e domanda alcuo» cosa.— 19.
ma senza foodameolo, che régai sia voce i
Sf. V. I.. e A. V. e di' ÀioeniraiioM. Dicesi Colore che regge e s' intende ,

primitiva brettone, da cui derivino il REGEZIONE. Re-gesi 6 ne. Sf. V. A. e quello che n»n si perde, ma si mantieni
frane, régai e lo spago, tegolo .] 2. — L. Lo stesso che Rejezioae. all' ing'uria del tempo; il suo contrario
Dicesi Regalar le vitande, I piatti e REGGE. Règ ge. Sf. V. A. V. e di’ Parta. è Smontare. —
20. Ditesi Reggere . o
simili , e vale Adornargli , Condirgli (Lai. janua , valvae. Regge in alcuni Regger fra mano e vale Corrispondere
con condimenti , sapori . et. 3. Per — luoghi si dicooo que le pietre bislun- a'nosiri d-siderii, utile nostre sperante.
metaf. del 1. sign.— 4. E o. pass. ghe, tagliate per solito a quattro canti, 21. Dicesi Reggere con alcuno e vale
REG ALATISSIMO. Re-ga la-tie-si-ma. le quali servono da soglia da stipiti e
,
Durare a star d' accordo sreo , Non si
Add. tn. superi, di Regalato nei sign. da architrave delle porte. Se la voce nmiirre ron esso ; ed anche non par-
del §. 3. Squisitissimo. (Lai. exquiii- deriva dal lai. regere si potrebbe con-
,
lando di prrsour. 22. Dicasi Reggere —
liittnw.] getturare che q «fi significalo f.>S9e il al tormento , o il tormento quando i ,

REGALATO. Rt-ga là-to. A id. m. da proprio , e che si dissa poi per ireslatn preirai rei non confessano il delitto ,
Regalare. 2. Condito. — 3. Cena — , Vi- il medi-* mo nome anche alle imposte benché tormentati. 23. Al danaro, —
vanda o Cosa regalata o simili, vagliooo con cui si chiude la porta. Però sembra vale Non lasciarsi corrompere per da-
Squisita, Eccellente. che regge provenga sia dall'ar. rigiam naro ocim danaro.— 21. Alla celia, vale
REGOLATORE. Re ga-la-ló-re . Verb.m. pietre grandi, s a piuito>to da regju che Non aver per male. 25. All» fatica , —
di Retala re. Che regala. orila »ie>sa lingua vai cani», lato, con- vale Poterla comportare. 26. Alla —
REGALE. Sf. Mus. Sorta di strumento torno di qual si aia cusa. Dui senso cor- prova Dicesi quando una cosa si con-
:

simile all* organo, ma minore. — 2. È rispondente a queste radici per la voce serva la medesima senza alterazione nel
anrbe il ptù antico registro di canne s trasferita al significato di pirla od altro faresperimeolodelia sua buona qualità.
lingua dell' organo , e che si trova an- simile- In Napoli rìggìola. rote di fuma — 27. Alla vela: Si dice di una nave o
cora negli antichi organi di sedici e diminutiva , vien da rigiam pietra. In bastimento che può sostenere seoza ,

otto piedi. ebr. ragam ammassar delle pietre. In sbandare soverchiamente » molla forza
REGALE. Re gà-le. Add. com. Di re. Da ar. ru^ium lapidare.] di vele spiegate il che dipende dalla
;

re , ec. Lo stesso che Reale oel primo REGGENTE. Re g gin- le. Par», di Reg- costruzione, dallo stivaggio, e dalla
sign.— % Cbim. Acqua regale o reale gere. Che regge , Che governa. (Lai. proporzione oell'altcrzae ampiezza delle
0 regie. V. Aequa regia. regens, praetidene.) —2.
Ed al rondo vele. —
28. Alle botte , vale Sostenere
REGALIA. Re-ga-U-a. Sf. Leg. Voce che lai. in forza di ablativo assoluto. 3. — con bravura colpi ; e fig. Non restar
i

bi diversi sensi. Regalie dinotano in in forra di sm. è Nome di dignità ; e vinto o depresso. 29. A martello,—
generale I supremi regii dritti , ovvero dicasi proprietà. cosi uri erog. come parlando de* metalli che col batterli si
1 dritti fiscali. Più propriamente oggi nel pi. di Chi è prep-ij-to al governo di distendono senza rompersi. 30. Ff. —
si comprende volto il nome di Regalia alcuna repubblica o di uno auto mo-
,
pass. Governarsi , e trovasi con varie
il Regio diritto di godere l’ mirate dei narchico nella minore età aa-tenza o , accompagnature. Ónde Reggersi a con-
benrfizii vacanti e di conferire di pieno malattia del re.— 4, E si dice anche di soli Reg-
cioè, coll'autorità de’eonsoli;
dritto tutti i benefizi! con curati, Sost- Chi ha sopra ti ic od cura nelle scuole , gersi a popolo governo po-
, cioè con
iamo rbe il nuovo beneficialo non abbia nelle accademie o simili. polare, ec.— 31. Sostenersi, Mantenersi.
prestalo (•giuramento di fedeltà e ri- REGGENZA. Reg-gin-sa. Sf. Reggimen- —32. Rattenersi Fermarsi. Lai. at-
— 33. Indorsi — 31. Tener modo,
i

cevuto il possesso. to , Governo. —


2. Prendesi anche p* r tiere.]
, |

REGALISSIMO. Regalie- timo. Add. no. Tribunale dellaggiudicalura e per jua- Guversarsi , Adoperare i mezzi oppor-
superi, dì Regale. V. e di’ Realissimo. luoqno governo ,
irei Ione o ammioi- tuni.— 35. Dicesi Reggersi a divozione
Caboinam, Fòt. III. 65
. — 1

n Efi RE6 BECi


di uno e vale Essere sotto 11 governo o 1

REGICIDIO. Re-gi-cì-dl-o. Sm. Uccisioae riamo e che termina sll alteiu ove $i
li dipendenza di esso. di an re. formano le meteore; la media, quella
BEGG EREMO A.IUO. Rtg ge rtn-dà-rio. RBG1FUG10. Re-gi-fÙ-gio. Sm. V. L ;
delle nuvole e delle meteore sino alle
AdJ.csm. Arche. L {filiale cbs nei basso Arche. Festa che cetebravasi io Roma cime delle più aite montagne; la su-
impero teneva registro di tolte le sop- il sesto giorno avanti le ca'cnde di per ore
i quella che dalle cime delle
,

plicbe prrseotate al prefetto dei preto- Mirro , secondo alcuni , in memoria più alte montagne a' estende sino ai li-
rio;specie di protocolliate. della fuga presa iu lai giorno dal re miti dell'atmosfera. 4. Anat. Divi- —
REGGETTA. Ree- gètto. Sf. Ar. Mes. Tarquinlo, e secondo altri, perche II re sione del corpo ornane; Spazio deter-
Ferrareccia della apeeie della Modello de' swrifiiii dopo di aver sacrificate minato dalla superficie di uo corpo ro-
di distendioo , che adoperasi special- fuggiva. Ma tali due sentimenti si uni- tativamente alle parti vicina; Spazio o
mente per cerchi di ruote. [Da Reggere scono ia un Mio , vaia a dire, che il re Porzion di luogo sul corpo umano, e
10 senso di sostenere.) de'aacrifitii fuggiva per rammentare la ciò che vi risponde dentro. Gode Re-
REGGETTINA. /?#5 -p.MÌ-*a.Sf.Ar.Mea. foga del re Tarquinlo. [Lat-regifugium, gione lombare o de’ lombi Regieoe
dim. di Rrg getta renale o de* reni ee. ec. 5. Archi. — ,

REGGRTTOME. /tej-yeC-fd-na. Sm. Ar. affi Re-gU-ìa. Sf. Arche. Lunga


. Così chiamarono gli antichi architetti
Mt«. Ferrareccia della specie di Modello tunica Manca fregiata di porpora che , dò che moderni i dopo il Milizia ,
,

da dlsuodioo che adoperasi special-


. presso Romani gli ipost indossavano
i chiamano Situazione dcll’edifizio, nel
menta per e invetriale.
ballatiti il giorno prima delle noti*. Bravi l'uso quale vocabolo ai vuole comprendere
REGGIA. Rig-gùt. Sf. Abitaxioo regale. superstizioso che dovessero tessere da fertilità di terreno, salubrità d'aria ,
(Est. ragia. Regia da regia domos.) aè stessi questa tunica, per richiama- bontà d’acque, bellezza di vedute, in
REGGIBILE. Reg-gi-bi le. Add. coni, Che re alla memoria gli antichi costumi. somma ogni opportunità di aito.
può reggersi. (Dal celi, ir land, rabbie che secondo il REGISTRARE. Re-gi-iirà-re. All. Scri-
REGGI ME. Keg g\-me. Sm. V. L. Mod. Bnllet, vai nozze. Secondo nitri* è dim. vere , Notare. ( Lat. regerere. ] 2. —
Uso ragionevole di lutto le cote esten- di ragia, sottinteso rati ir.} Dicesi Registrare il dire d alcuno e vale
uali alla vita . specialmente degli ali- REGINA. Re-gi-na. Add. e ef. Donna o Riferirne, Bipelerne per iscritto, Ci-
menti. Meglio Reggimento , Governo
Maniera di vivere. [Lai. regima».]
Signora di Rcgoo; Moglie del re. (Lai.
— —
tarne le

parole tali quali. — 3. E o.
regina.] 2. E per simil. 3. Dice- pess. 4. Ar. Mes. T. de' gettatori
REGGIMENTO. Reg-gi-mén-to. Sm. Il si Regina del cielo ed «oche assolu-
,
di carattere. Registrare le lettere, vale
reggerà sigu. di Governare. (Lai.
, in tati!. Regina da' Cristiani la Beatis- Far loro i canali e pulirle. 5. Mas. —
rectio, regima».}— 3. Onde Aver reggi- sima Tergine.— 4. Ed io modo al- Arie di registrare : Maneggiare I re-
mento, vale Imperare.— 3. Modo e Ma- legorico. —
5. Per simil. dicesi di Cose gistri d’organo a norma delle compo-
niera del governar sé medesimo oaltrui. che sorpassino l’altre io eccellenza. siziooi , s>a per II richiesto grado di
Modo di procedere. [Lai. tiuftlutum.j 3. Cosi ditesi anche Una delle figure forza , aia per I* espressione , sia per
—4. NeJ pi. Atti, Portamenti, Getti o pezzi del ginoeo degli scacchi. 7. — norma della Taotasia del suonatore, pre-
8- Oode Fare reggimento , vale Proce- Acqua della Regina. Acqua arzente di- valendosi piuttosto d’un islrumealo cho
dere , Condursi. —
6. Sostegno. [Lai. stillata con canfora e con fiori di ra- d'un altro, imitato io tato o tal altro
regimi».) —
7. Milit. Un numero deter- merino ritrovata per medicamento da registro.
minato di soldati, cioè di fanti o di ca-
,

una Regina d' Ungheria. 8. Arche. — REGISTRATO. Re-gi-rtràto. Add. m.da


valli, diviso in compagnie e battaglioni, Regina de’ sacrifizi!; cosi chiamavasi Ut Registrare. [Lat. rrgeiiuz.}
e ordinato sotto il comando di un capo Roma la moglie del re de’ sacrlflzli. REGISTRATORE. Re gi- ttra-tó- re. Ttrb.
che chiamasi Colonnello. 1 Reggimenti REGIO. Rè gi'-o. Add. m. Di re; altri- m. di Registrare. Che registri. 2. —
d'infanteria si compongono di due bàt- menti Resale, Reale. [Lai. regalia, re- Titolo cbe si dà ad alcuni uffiziali della
tagliooi oal più di quattro; quelli di gi ut.;— 3. Ucci. Regio Placet. V. Pla- Cancelleria romana, I quali registrano le
cavalleria di più di v sioni e «quadroni. cet. — 3. Med. Morbo regio. V. itte- bolle e memoriali.
i

Due reggimenti congiunti insieme fan- rizia. — 4. Chim. Acqua regia. V. zi- REGISTRATURA. Re-gi-itra-lù-ra. Sf.
no una brigata. [Trovasi in Arcadio rt- equa regia. Il registrare. Registro. 2. Mus. Re- —
gimenlum in questo aenso medesimo.] REGI01RE. Re gio-ì-re. N. aas. Gioire
1

gislro nel sign. del g. 4.


— 8. Anticamente per Regola militare. di ouovo. REGISTRAZIONE, /fc-gi-rtra-xid »e. Sf.
SEGGIOLE. Rtggiò-U. Sf. pi. Mario. REGIONALE. Re-gio-nà-le. Add.com. Di Lo «lesso che Registratura.
Sooo nelle galee Ripari o tavole che ai regione : ed è aggiunto d' alcuni segni REGISTRO. Re-gi-itro. Sm. Libro ove
disooogono sopra baccalari, acciocché
i del Zodiaco. sooo scrìtti e registrati gli atti pub-
difendano le guardie, le robe e la gente REGIONARIO. Re-git>-nà rio. Add. esm. blici , o ambe i nomi , i falli ec. di
dal pericolo di cadere in mare. (Dei lai. V. L. Arche. Nome dato già in Roma a cui si vuol serbare memoria. [LaL re
reggere per sostenere.] que’ Notai «befano deputati a scrivere geetum, eommenturiut.Regeetumè part.
REGGISI A NGU ETTE. Jfef-gwron-gMl- le cose de* Rioni. di ragero io riporto, io rapporto: ed è
Ar. Mes. Maglie di corda pas-
te. Sf, pi. REGIONE. Re-gi-ó^ne. Sf. V. L. Rispet- dunque il libro , In cui si riportano
sate orila campanella della caretta , to alla terra, indica Una grande esten- le spese o le operazioni di altra natu-
che reggono le ataogbette de’cavalli che sione di paese, abitata da più popoli ra. Regero vico poi da r« parile. iUr.
si rondarono accoppiati. confinanti , ma per lo più sotto uoo inseparabile, e da gero io opero.) 2. —
REGGIT1RÀNTE. Reg-gi-ii-ràn-te.
Ar. Mes. Spranghetta eoa maglia e cam-
Sm. stesso dominio. Una gran regione, ri-
guardo ai suoi popoli, dividevi io al-
Sorta di magistrato
di riparto.
3. Quota o Rata

4. Mus. Registri chia-

panella fermata alla traversa di un car- tre più piccole, e queste in paesi. Una maosi negli strumenti musicali gli Or-
rettino, per attaccarvi il terso cavallo. regione dicesi Alta, se è situala verso dini delle corde o delle canne che cor-
11 tirante entra nella maglia. la sorgente di un fiume, se è la parte rispondono tolti alla medesima tasta-
REGGITI VO. Reg-gi-ti vo. Sm. Atto a la più inoltrata nelle terre , o la più tori, per aooar tutti insieme, e suo-
«vantata nelle montagne ; e eoal ai nano anche separatamente ,
levando
REGGITORE. Rtg-fi-tà-re. Terb. m. di contrario dicrai Bassa, s'è situata verso loro o reudeado il suono per mezzo di
Reggere. Cbe regge, Che governi. [Lai. l'imboccatura del (lame, o più verso piccoli ordigoi o di legno o di ferro
recfor.J il mare, o nelle faide delle montagne. i quali similmente ai dicono Registri;
REGGITB1CE. Reg gi tri-m. Verb. t. di (Lat. regio. Regie credesi cosi delta altrimenti Registratura. —5. Onde Mu-
Reggere. Che regge, Cbe governa. (Lai. dal lat. rex, regie re; e secondo questa tar registro . vale Mutar tuooo o so-
FuAernafrte.J radice vale una portioo di territorio nata.— 0. E fig. Mutar maniera o modo
REGIA. Rè-gi-a. Sf. V. e di' Reggia. — soggetta ad un re. In ar. reghab ter- di fare in checchessia: e questo detto
8. Il Gabinetto. La Corte dei re. ra late patena. ) —
2. Spezio e Portioo deriva del mutare i registri deil'orga-
REGIA. Re-gì-a. Sf. V. A. ?. e di' W«ia, di luogo. Onde Regioni si chiamano no, cioè dall'aprire o serrare quei tali
Atrio. Le quattro parti cardioali del mondo, ordini di canne cbe uno vuole, accioc-
REGIAMENTE. Regia-ménte. Avv. In più propriamente Plaghe. [Lai. regio, ché quello strumento esosi io differen-
maniera regia. (Ut. regia plaga.) —
3. Fis. Regioni dell’ atmo- te voce .(Lat.aò untala mora deflettere.]
REGICIDA, Àe-gt-eLda. Add.
)

e sosl.com. sfera. L atmosfera si divide in tre Re- — 7. Cosi chiamasi anche, (tarlando
Chi uccide un re. gioni; la bassa, quella ove noi respi- di foce, Certo numero di suoni , cbe
, ,

REG BE6 REG


relativtmenie «1 suo carattere differi- re; ani. Regnarne, e più generalmente si deve conformare la composizione ,
sce da uo aluo numero di suoni che Stato, Dominio, Signoria et. t Lat. fa- l'esecuzione ee.— 18. Diccei Regola ar-
formaci» uo altre registro. E però ia entini.]— 2. Per antonomasia s'inlcode monica il Monocordo.
, 19. Diteti —
foce umana dividasi io due registri , in Italia II Regno di Napoli; onde Re- Regola d ottava, una Formula armonica
gnìcoli i Sudditi di esso 8. Per si- stabilita per l' accompagnamento della
|*uao di petto, o l'altro di tetta o Fal-
cetto. —
»• Chim. ° Registri. mil. Regno celeste o del cielo o de’cicli
o di D*o i II Paradiso ; Secondo regno ,
acala maggiore e minore , al a se andan-
te,che discendente, parte per agevolare
Buchi o Fessure cuo loro turaccioli
per re- 11 Purgatoriu; Regno di pene, di morte, a) suonatore dì basso continuo I* esecu-
praticati nei lati de fornelli
golare il fuoco, cioè per r oder il ca-
,

L'Inferno , ee. • 4. Sotto il nome di zione de btsri non cifrati , parie anche
lore immediaiameoie più ioteoso o ri-
Regno de’cie.i o di Dio » ioicml* anche per semplificare la solila segnatura nu-
lasciarti entrar il Regno del Metsit, e per conseguenza merica .
messo, coll'aprirli per
l'aria, o rol tenerli chiusi per esclu- la Chiesa cristiana, tirano di Dio si REGOLAMENTO, Re-goU-vun-to. Sm.
derla. —
». Ar, Me*. T. degli oriuo- prende anche io geoerale pel Sovrano
potere Col quale Iddìo governa tolte le
Ordinamento rado eoo regola, e gli Or-
dini che si danno, le Leggi che ti pre-
lai. Quella parte deH’orinolo che serve
a ritardare o ad accelerare il roovl-
1
creature; ed inoltre pel regno partico- scrivono. —
2. Regolo , Norma , Dire-

iriento d un orinolo. —
1»> T. de' get- lare eoi quale governava il popolo e- tloot.

tatori di caratteri. Strumento o Arnese,


breo- Regno di Diodieeai ancora quello REGOLANTE. Re-go-làn te. Pari, di Re-
che pel quale egli regna sopra i suoi eletti, golare. Che regola, Che di regola. [Lat.
parte di legno c porte di ferro ,

serre per fare U canale al pcede delle


dopo di aver distrutto Culla propaga- dirigane.]

lettere, e dar loro il pulimento s«pr*


sene del Vangelo il regno del demo- REGOLARE. Ne-jo-fò-r*. Att. Dar rego-

e sotto del quadro. Le tue parti es-


nio. —5. Regno millenario di G. C.

Ordinare, Rlatrigner sotto regola ,
la,

srntiali o accessorie sono II Teiejodi


V. J/iNenarii. —
6. Per metaf. 7. modo, misura ec. di opera-
Prescriver
ferro, Compositori di legno duro, e’I
i
Corona di re o Diadema; onde Triregno re, Reggere, Guidare, Dirizzare Diri- ,

Pialletto col suo ferrluo tagliente per la Corona papale , che anche fu detta gere Moderare , Temperare ec. [ Lat.
.

fare il canale. -11. T. degli stam-


talvolta Regno semplicemente , perchè dirigere. —
2 E n. pa«a. Moderarsi
patori. I.i disposinone delle forme del
falla di tre corone. —
8. Nel num. del Temperarsi.
J


3. Prender norma e si ,

torchio, di maniera che le righe a lo


più Regni si dice anche talora uell'u*» accorda col sesto cavo.
facce stampale da una baod.i dol fo-
per Parsi, Stati, Regioni.— ». St. Nat. REGOLARE. Re go-là re. Add. com DI
glio a’iocouUtoo esattamente eoo quella Nome delle tre grandi classi in cui I regola. Che serva regola e dlcesi dette ;

naturalisti hanno diviso tutti i corpi Cose c delle persone. Irregolari è il suo
deli'altra ; il che ai fa ed mezzo dt due
ponti nel maggiore od esterior limpa-
delia Natura, cioè, tniosale, vegetabile, cootrsrio. [Lat. canonie**.] 2. Eccl. —
no. —
12. Mario. Nari di registro.
minerale: divisione riconosciuta im-
propria e difettosa ; quella de’ corpi in
Clero regolare, ditesi Quello che è com-
posto degli Ordini religiosi.— 3. Ed ia
Così dice» ausi quelle navi cui era per-
all' America spa- sosisuie organiche e J inorganiche e più questo sign. usasi «oche io forza di sm.
messo recar mercanzie
reatta c più generalmente arguì tata. e dicesi di no Religioso, per opposizio-
gnuola, e riportarne lo lspagna oro. ar-
gento, cocciniglia ed altre materie pre*
REGOLA. Rigo-la. Sf. Norma ,
Modo , ne a Secolare. —
4- Confessore rrgula-
Ordine, e Di 'non tra mento della via del- ri ; Quelli ehe possono senza l'epprova-
riose; permissione cb’ert registrata, dal
l'opera re. [/ferula dal celi. gali, rwz- zioue de II’ ordì cario , udire soltanto te
che trassero il nome.
REGIUDICATA. We-jiu-di-cà-ra.Sf.comp. gh tii che vale il mrdetim». Altri da no confessioni di que'pochiseeoter», i quali

Lo stesso che Rrjudieata. dim, di rex re, ed più da reputa riga


i sodo veramente della famiglia , domici-
per tirar Imre o direttamente da rtgo liati ne' loro monasteri e commensali
REGMOCASMQ. Reg-mo-eà-tmo. Sm. V. ,

G. Cbir. Rottura di vati saoguigu. per io reggo.] —


3L Dare regola vale Pre- , continui, colla sola licenza dei biro su-

quale esce il sangue. {ì>trhgma rei-


scrivere ia regola, Dare alimi esemplo. periore regolare. —
5. Do». Dtecsl prin-
la
tur , e da
1

chaina apertura.] — 3. Porre regola, vale Raffrenare.— cipalmente del calice e della corolla
Rt(ì>AME. Regnà-me. Sm. V. A. V. e 4. Stare a regola Stare sulla regola , qualora constino di parli o divisioni tra
di’ Reame. vale Osservar la regola.
,

B. lo modo — •

loro eguali, oppure se aoche disuguali,

REGNAMENTO. Re-gna-mén-to. Sm. t. avverb. Di buona regolo, vale Per buo- la loro disposizione è talmente situine-

A. V. c di’ Reggimento, nei primo tigo.


na ragioue. —8. Eccl. Tutta la quan- irica ebe s'assomlgliaoo nella grandet-

Lat. rea tewv.l tità de'frati che militano sotto un me- ta, figura , proporzione ec. 6. Med. —
I

gnàn-te. Pari, di Regna- desimo ovdioe. [Lai. famiiia J 7- Il — Polso regolare Quello le coi battute
REGNANTE. Re
re. Che regna. [Ut. dommom.] 2. — convento a l Mona terio stesso de’frati.
. :

lasciano tra aè intervalli eguali. 7. —


Dicesi anche di Vento che soffia di pre-
—8 La racco ta di leggi e restituzio- Malattie regolari : Quelle che hanno

sente ed ha il dominio delfaria. 3. — ni , secondo le quali sono obbligali a corso non alteralo da verno accidente.
la fona di sui. Re, Monarca. (Lat. re- vivere i religiosi di una Casa odi uo — 8. Mns. Cadenza regolare! Quella
Ordine, e eh' eglino fao voto di osser- che cade sulle corde «Miniali del tuo-
jnofor, rex.)
vare. la questo senso La stola regola no. E cori diresi dì Modo, e di lutto
REGNARE. Re-gnà-re. N. ars a. Posseder
chiamano alcuni per antonomasia ia re- ciò rh è orile irg »te « ne' giusti limìlL
rego» o Stato grande, Dominare, Sigoo-
reggiare. [Lai. regnare , dominan.J
— gola dì S. Benedetto 9. Regola di — ». Mila. Dlresi di Soldati d'ordinan-
veriiò. Cosi i teologi chiamano «. C.— za per opponilo di quei soldati che
2. Ed accompagnato coll'ausiliario Es- ,

sere. —3. E parlando di Dio, vale Aver 10. Ar. Me*. Filo eoa ebeti possa ti-
rare uut linea dritta. 11. E per Re-—
combattano
come
e gui-rreggiaoo sroz’ordioe.
te squadriglie , te partile, le bao-
potere, autorità.— 1. Per mctaf. Domi-
nare, Predominare; o semplicemente Tro- golo io generale. —
It, Arit. Regola de pae*an<‘, corpi (ranchi e slmili. In
I

varsi, Essere. — 3. Parlandosi di aleno aurea , comunemente Regola del tre ,


Quell* che serve per tre» are il
qoesio sign. si adopera anche come
tosi. —
10. Si dice altresì d'Ogni opera
vento, Tirare o Soffiare eomiouemeote. dice»!

0. E «ntleam. lo sigo- Reggere, «. terzo numero proporzionate ed il quat- di fortificazione fabbricali secondo te
Regolare. to. — 13. Regola del tre io versa. V. regole ordinarie dell' arte , a differenza
REGNATO. Re-gnà-to. Add. m- da Re- Jnxtreo. g 3. — 14- Cosi chiamasi an- di quelle ebe per ostacolo di lerreoo o
cori In generale Quella operazione che d' altro vengono alzate eoo norme di-
gnare.
sopradatinttmeripertrovaresoro- verse, e che sono chiamate Irregolari.
REGNATORE. Re gna tò-re. Verb. in. di ti fa
Regoare. Che regna; ed in forra di sm. me 0 oumrri non conosciuti. Ogni re- REGOLA RISSISI AMEN TE. fle-go-ln-rt»

Regnante, Re, [Lat. regnator i gola d'aritmetica ba il auo u.itne parti- ii-ma-minrte. Avv. superi, di Rego-
REGNATRICE. Rt-gna-lri-ct- Verb. f. colare. —
15. Med. Ditesi Regola di vi- larmente.
di Regnare. Che regna , Che domina. vere, di vitto, di vita, della vita, ec. la REGOLARISSIMO. /?e-yo-!a-ri*-*»-nw>.
Norma , Maniera , Ragione da teoersi Add. m. soperi, di Regolare.
(Lat. regnalrix, dominimi.]
nel vitto. «— 16. Ftatol. Regole: Nome REGOLARITÀ’. Re go la-e«*tò.Sf. ast.di
REGNICOLO. Re gni-co lo. Add. « sro.
volgare della mestfoaziuoe. [Fallo per Regolare. Qualità di ciò eh* è regolare.
Di regno. Nato nel regno è comune- ;

sloc. di flusso tediare odi regola. Al- — 2. Osservanza, Esattezza, FuotuaUtà


mente s'intende del Regno di Napoli.
[Lai', regnicolo J
tri dal gr. rheo io scorro. Io ir. yra* nell' osservare le regole. 3. Eccl. Lo —
Estensione di passe avere il roeatruo.J— 17. Mos. Pr*9crl- stato religioso claustrale, per opposi-
REGNO. Ré gno.Sm.
gotcroalo da uu capo che ha titolo di
|

ziooe, Canone musicate, a noanta dica! zione • Sialo secolare.


1,
67
,, — -

BIG REO REI


REGOLAMI ENTE. R*-go lar-min.te. dolcificante , • serve s va rii usi. Della E comunemente significa ancora Avere
Avv. Secondo rrg'da. [Lai. rarpihrrifer.J più comunemente Logorili*. [Lai. gly- un certo ardire ed autorità sopra alcuna
— 2. Per l'ordinario. cyrrhixa. Detta licori* ia in più parti persona o sopra i som beni ed effetti ;
REGOLATAMENTE. Re-ga-la-ta-mén-U. del Regno di Napoli da glyeyrhisa e ,
ed in questo senso dicesi anche Pren-
Avv. Coo regola. (Lai. re«u<afim ) oesto dal gr. glycyi dolce, e rhyta ra- der regresso. —7.
Geono. Regresso di
REGOLATISSIMAMENTE. Re-go-la*i$- 3 (ce. Da* Tedeschi dicesi tuitholi cioè una curva: È quel puoto in cui una
ai-ma- mew- le. Ave. superi. di Regola- iegoo dolce. ] —
2. Chiamasi Socco di curva dopo d’aver progredito per un
,

ta mede. regoliti* od anche atsolotam. Regoli- certo spazio, ritorna indietro.


REGOLATISSIMO. Re-go-la-tls-ti-mo. ti*, Un estratto che si ottiene dalle ra- R EGRETTA RE. Ra-grei-là-rt. AU. V.
Add. m. superi, di Regolalo. dici di deUa pianta, e che si prepara Frane, e da schivanti. Sentire rincresci-
REGOLATI VO. /le-go-la-fi-oa. Add. m. *ol«z>poie nell* Spagna e nell’ Italia mento o dispiacere; o veramente Rim-
da Regolare. Che procede con regola meridionale. piangere. Franzeaismo assai antico dei
Cb‘ è soggetto a regola. 2. Agg. a — .

REGOLO. Ri-go-lo. Add. era). V.L.dirn. Lucchesi , usalo dal Beccaria e da pa-
Persona o Cosa, prende svariate analo- di Re. Signora di minor p 'tema di re ; recchi modero! ma non buoni scrittori.
ghe acreiiooi, come Moderato. Tempe- ossia Re di piccolo auto. [ Lai. ragù-' (Dai fr. regretter che può trarsi dal iat.
rato, Ordinalo, Stabilito, Determinalo tua. — 2. Difendente di re. — 3. B ragradi cbe gli antichi dissero ragrade
«c. (Lai. temperane .] —
3. Med. Po|*a-
)

per simil. Basilisco, da alcuni detto Re ra, tornire indietro : poiché trattasi di
lioae o Polso regolato. V. folto , dr’serpenti. Animale favoloso. [Lat. ba tornare indietro col pensiero su cosa da
*.f. liliMw.) cui ci sorge dkspiaceou. Regradior vico
REGOLATORE. Re-go-la-tó-re. Verb.-n. REGOLO. Sm. Ar. Mes. Quello atrumen- poi da ra indietro , e gradior io cam-
di Regolare. Che regola, Cbe dà regola, to di legno, o metallo , col quale si ti- mino.]
iLat. director .] —
2. Per Maestro, Pre- rano le linee dritte; altrimenti Riga. BEG RETTO. Re-grél-to. Sm. V. Frane,
cettore. —
3. Idraul. Piccola macchina [ Lat. regala. Dal celi.
gali, riaghlair e da faggini. Rincrescimento , Dispia-
di muro, di pietra, o simili . col fondo che vaiali medesimo, e che inoreli. cere. Fraozesismo de’ Lucchesi intro-
orizzontale e colle aponde perpeodicu- diresi reol. Altri dal lat. rego io dirigo; dotto da mn'to tempo. [Dal fr. regrgt.]
lari, che si fabbrica uc'b'nmi per la mi- ed altri da regola in senso di norma , REGUARDARE. Re-guar-dà-re. All. e
nora delle acque correnti; e p-r essa direttone, precotto.) —
2. Onde Fare il o. V. A. V. e di' Riguardare.
scorre tutta l'acqua da misurarsi.-— 4. regolo, vale Tirar le righe col regolo in RBGUIDERDON ARK. Re-gui der-do-nà-
Ed anche Quella fabbrica di materiali au la carta p<-r iscriver diritto.— 3. Ed re. Alt. V. A. V. e di' Rt guidar donar a.
che serve a stabilire la anione di un è ambe termine *eo**rieo, usato da va- BEGULa. Ri-gu-la. Sf. V. L. V. a di’
fosso, canale o simile, onde regolare le ri i artisti per esprimere qualsivoglia Regola. Lai. rggttia.)
(

successive scavazioni io perpetuo.


Ar. Mes. Qualunque ingegno destinalo
3. — lista dilegno più lungi cbe larga , di REGULO. Ri-gu-lo. Add. e sm. Lo stesso
superficie piana, e per lo più riquadra- che Regolo.
a regolare il movimento o l'azione de le ta e sottile.— 4. T. de sarti. Triangolo REGURG1TAMENTO. Re-gur-gi-ta-mén-
forze. — R. Orinolo a penduto di Coito di legao , il quale si mene a contatto lo. Sa».Lo stesso che Rigurgiiammlo.
lavoro e nella cui esecuzione si ebbe
, d-lle costure nello spianarle. B. Ar- — R EGURGITANTE. Re-gur-gi-tàn-le. Pari,
cura di dargli un molo uniforme, e però chi. Piccoli, membro di superficie pia- di Regurgitare. Lo stesso che Rigur-
s'impiega a regolare quello degli altri ne, sotto ls benda dell’architrave dori- gitante.
oriuoli , dal che tra-ae il nome. Dicesi co. dal quale pendono le gocciole. Detto REGURGITARB. Re-gur-gi-tà-re. N. *&s.
anche Astronomico. —
7. Nome che >i anche Rcgolettr, Lista o Listello 6. Lo stesso che Rigurgitare. [Lat. redun-
dà al tempo ed allo spirale degli oeiuob Dleesi anche Regolo o Regolello Una .
dure. Rigurgitare, da re indietro, e da
da lasca, ed alla leale dei peodoli. piccola modanatura pialla e sporgente gurgea gorgo.]
REGOLATRICE. Re-go-la tri ce. Verb. in fuori, la quale nei compartimenti e R EGURGITATO. Ra far- gs-hb-to. A»id.
f. di Regolare, Che regola. [Lai. di- profili serve a separare le pertl . o le ro. da Regurgitare. Lo stesso che Ri-
rettrix. ] membra degli ornamenti. 7. Chiù». — gurgitalo.
REGOLAZIONE. Re -go-la-zió ne. Sf. Re- Osi chiamatasi nella chimica antica il RBGURGITO. Re-gùr-gi-to. So. Idraul.
sola. Regolamento. Metallo non romb n*lo Coll’ ossigeno o
:
Rmg. rgo ,
Riugorgaineulo.
REGOLETTA. R+go lél-la. Sf. dim. di con altra materia; quello in somma che AEIMPIEGARE. Re-im-pia-gà-re. Alt.
Regola. Piecola regola. non mai o raramente trovandosi in na- Impiegare di nuovo, Rimettere io ca-
REGOLETTO. Ra-go lii to. Sm. dim. di tura in (alato puro . questo gli è pro- rica.
Regolo. —
2. Archi. Lo stesso cbe Re- cacciato dall’ arte. Tali sono l'antimo- REIMPIEGO. Rs-itn pié go. Sm. Cutnp.
golo, nel sigo. del g 8. —
3 Ar. Mcs. nio. l’arsenico, il cobalto, il manganese Nuovo impiego o ufllfio.
Regoletti. T. de’ tessitori di pnaoi e e simili. —
H. O.ide fu detto Regolo RE IMPRESSO. R$-im-prèi-to. Add. ni.
drappi. Stecche o Strisce sottili di le- I
d’antimonio. l'Antimonio, Regolo d'ar- comp. da Reiiuprimere. Nuovamente
gno, cbe s' aggiungono a' licciaruoli aeoiro, l'Arsenico metallico ; Regolo di impresso.
perché passando fra calcolici si logo-
i il Bismuto o Marchese ila. Re-
bismuto, REIMPRIMERK. /?a tm-prl-m* re. Atl.
rano meno cbe lo »p«go o la funicella, lo Zinco o Giallamioa ;
golo di lineo sn»»m. comp. Di nuovo imprimere.
— 4. Regoletii dicono gli stampatori
,
Regolo gioviale, la Lega d’aotiniouio e REINa. Re-ì-na. Add. e sf. Lo stesso
ad alcuni Regoli sottili o Pestelli di , stagno ; Regolo marziale , la Lega di che Regio*. [ Lat. rrgtna.] 2. Zool. —
legno di differenti dimensioni, collocali Regolo di Venere, Generi* di pesci deU'urJiue degli scan-
ferro e d'aollra nìo

;

nel trlajo tra le. farce di stampa e gli la Lega di rame e di antimonio. 0. topterigi he vivono nell’ acqua dolce. i

estremi di esao, per tenerle separate e Filo). Nel giuoco dead vecchi vale Altrimenti Carpi na. (Lat. cyprinu*.}

.

beo assettale e strette- 5. Aslirduo- Quella fila di ofo caselle nel tavoliere, REINClDhNZA. Re-in -ci-dtn-xn. Sf.
la. Staggio, re. che altrimenti d»ee*i Filare. Comp. Nuova incideuxa. 2 Ricado- — .

REUOL1ZI A. Re-godi zi a. Sf. Boi. Ge- ILEGOLUZZA. Ri go lùz-ta. Sm. dim. la. Ricascai* in un fallo. Oggi pii* co-
oere di piante della diadelfia decaedri»-, di Regola. Lo stesso che Regoletta. munemente Recidiva.
famiglia delle leguminose , caratteriz- REGOLLZZO. Re-go lusso. Add. e sm. BEINO. /??-i-no. Add. e sm. dina, d» Re.
zato dal calice bilabiato, la curo la il dim. di Regolo. Piccolo re. REINTEGRANTE, /fo-wi-fe- 0ràn*te. Part.
cui vessillo copre le sii e la carena , ed REGRA VATORIO. /fe-gra-va-fò-ri-o. di Rrlutegrsre. Che reintegra.
un legume schiaccialo ovato con due Add. rn. Leg. Atto* raddoppiar l’ag- REINTEGRARE. Re -inie-grà-r*,. Alt.
semenze. I.e sue diverse specie hanno gravio. Rinnovare Ritornar la rosa ne’ primi ,

foglie alate e munite di stipulo diano l'- REGRESSO. Re-gria-td. Sm. V. L. Ri- trrmiai . Rimetterla nel primo essere ;
eia pestali , Bori disposti io ispiche od torno indietro. [Lat. regreasut. Regrat- e parlandosi di guerra , vale Riooovar
in capolini , radici v ivaci ec. Se ue di - ivi- da r« che in cump. spesso vale in- la battaglia , III furio a re le schiere già
stingimelo otto specie tutte indigene dietro, e grazili* passo.] 2. Kig. 3. —
rotte, Ripigliare il vantaggio; come —
della Francia, della Spagna edeiilulia. Luogo d‘ onde si esce. 4. Leg. Fa- —
pure Restaurare le mura e te fortifica-
La rad»ee, che ba pure iu stesso nome coltà di rivalersi contro altrui di chec- zioni dai danni sofferti , Rimetterle in
al pari del succo cbe se ne cava è la chessia.
, 5. Onde Aver regresso, vale —
buon paolo. [Lai. oliquid in prietinum
sola parte di questa pianta di rui si fa Aver azione di domandato cooiro a uno rcsiituere. Da re e da integer luterò. ]

.

uso io mediai»*, siccome zuccherai e per rifarsi de pagato ad uo altro. G. 2. Ristorare, Fare iudcooc di danno
1

, ,- .

BEL IL REI.
ricevuto ormile. —
3. N. p*s*. Rein- reerearo.) — 3. Talora vale anche Rila- dicesi nello etrasosign. cbe Ragione io
tegrarsi eoo alcuno, vale Rappacificar-, sciare. •rilmetiea ed in geometria , secondo il
fluì» RELASSATO. Relai-ià lo. Add. m. da figo, del§107.— 8. Mus. Rapporto che
REINTEGRATIVI). 72a- in (a- jra- li tw. Retassi re. hannn fra loro due suoni componenti un
Add. m. Alto a reiotegiare RELASSAZIONE. Re-lai-ea-tiS-ne. Sf. intervallo considerato ne’ snoni estre-
REINTEGRATO. Re-in-le grà to. Add. Il rclassare . Prose i“gl invento Remis- , mi. Questa Relazione dicesi Monodica,
m. da Reintegrare. ( Lai. rulilNtim in
sione, Scioglimento, ec. Ut. relux a- | quando l’ effetto proviene da una sola
pròlrnum.] —2. Allenta mento dalla tensione.
fio.) parte; Corodica , allorché l' intervallo
REINTEGRAZIONE. Rein-te-gra-tià-m. Rallentamento , Relassemeoto. 3 — trovasi fra due o più parti ;
Buona ,

Si. Il rr integrare ; Ristabilimento. Sta Debraia Tiepidezza nell’ operare.


, quando l'intervallo sia maggiore o mi-
REINTRODL'RRE. Ré-m tro-dirr+t. AU. (Lat. lamtudo.) nore, tanto airiosù. quando ai ringoi ;
a noni. comp. Introdurre di quoto. RE LASSO. Re lòfio. Add. e sm. V. L. Cattiva, quando l'intervallo è eccedente
REINVESTITURA. Rt in-ve-Hi-tù-ra Eeel. Ricaduto pell’eres a, dopo averla o diminuito , tanto ali' insù quanto al-
Sf. Lo strato cbe Riu vestimento. abjurals. |Ui. retapiui.) l’iogiù. —9. GL antichi dicevano Re-
REINVI TARE. /fo-m-ti lò rs. All. comp. RELATIVAMENTE. Re-la t i va- mén te. lazione non armonica Una cattiva pro-
Invitare di quoto. Avv. lo maniera relativa. Com parati va gressione di suoni, segnata con Mi Fa,
BEIS. 72 è- ir. Sm. Co ni in. Muoela picco raeuir.[ Lat . habita r aliane, comparate. ] allorché tali suoni nella loro uoiono ar-
lissima di Portogallo e del Brattile . r- RELATIVIZZARE. 12s-la-<a-o»*-sà-ra. monica erano disposti io modo cbe con-
quivalente *11’ incirca a menu comesi- Att. Grani. Questo verbo usò il Davao- tenevano il Mi in una voce ed il Fa in
mo di lira austriaca, camb aivdosi ordi- uti per »ign ideare ebe La copula latina uo'altra nell'accordo susseguente.— 10.
nariamente mille rei» per lira austria- qua era stata ridotte al relativo quae. Vie. e Chitn. Affinità , Attenenza e si-
che cioqtie o centesimi venticinque ;Ut. referre ] mili.
ireotadue. RELATIVO. Re la-tUvo. Add. m. Ag- REI. AZIO NETTA . Rfla sio-nét-ta. Sf.
AEIS-EFFENDI. Sm. St. Mod. Ministro giunto di nome che si r ferisce ali'ante- |
dim. d> Relsziooe. Breve relszioae.
delie relazioni estere della Porta Otto- cedente ; e per lo più si usa in forra di RELEGAMENTO. Re-le-ga-mén-to. Sm.
mana. [In ar. rrir vai prefetto, princi- ano. [Ut. relativo*] — 2. Che riferisce, Il legar nuovamente . Nuovo legame;

!

pe: ed r (fendi, dice il Meoinaki, è voce Che fa relaziooe. 3. (:<>rrispoodeo4> altrimenti Rilegatura to.
traila dal greco. Veirà forse da ephiemi Rispondente , Che si riferisce , Cbe ha RELEGANTE. Re-le-gàn-te. Part. di Re-
10 mando spedisco . onde rp/timenoi
,
Corta di relaiione. legare. Cbe relega, Cbe manda io rele-
spedito, ed ep berma mandato, precetto. RELATORE. /{a-la-ld-re.Add. • sm. Che gazione. 4
72air effendi t dooque inviato incari- referisce altrimenti Riferitore , Rap- RELEGARE. Re-le-gà-re. Att. Mandare

C—
, ;

calo dal principe.) tora; ant.


Il unirti latore.
[
Lat. re- a confitte . Confinare ; altrimenti Rile-
REISSIMO. Re-u- olona. Add. m. superi. Colui cbe riferisce ai con-
.] 2. gare. ( Lat. relegare. Relegare , da re
di Reo. (Lat. firquilitmus.] sigli, ai tribunali, alle accademie , o di particetla iterativa inseparabile , e la-
REITÀ’, /fa-i-tó. Si. ast- di Reo. Colpa , riti o di leggi o di altri gravi affari; ed gora inviare. | —
2. Legar di nuovo ;
Malvagità- (Lat. culpa, ner/uiiia.] è proprio di giudici , consiglieri , mili- ms in questo sento dee dirsi Rilegare.
REITERABILE. Reitorà-bi-le. Add. tari, arie ri fiat' ec. RELEGATO. Re-le-gò-to. Add. ni. da
com. Cbe può reiterarsi. RELATRICE. Re la tri-ee. Add. e sf. Che Relegare. Altrimenti Rilegato. ( Lat.
REITERAMENTO. Re-i-te-ra-mén lo. riferisce. (Ut. reUtlrur.) rGagalua.] —
2. Nuovamente legato, e
Sm. Lo streso rhe Reiteraiione. RELAZIONCELLA. Re-la-tio^eèl la. Sf. Og. Ristretto Contenuto. [ Lat. ra-
,

REITERANTE. Re i te ràn-te. Part. di dim. di Rrlaiioue. Lo stesso cbe Rela- tunefua. ]

Reiterare. Che reitera riooetta. RELEGATORE. Jts-U-fzrtd-ra. Verb. m.


REITERARE. Re-ite-rà-re . Alt. Far più RELAZIONE. R-lasi-d-no. Sf. Il riferi- di Relegare. Che relega. (Lai. reUgam.]
volte la stessa rosa, Ridire lo stesso di- re ; Referto, Rapporto, Ragguaglio. RBLEGATRICB- Re te-pa-Cri-co. Verb.f.
sborso ec.; altrimenti Replicare. Rifa- Ut. relatio. Relalio da relatum psrt. di Rilegare. Che relega.
re. [Lai. iterare. Da re »U|ier(luo , e da
[
di refero io riferisco. ] — 2. Oode Far RELEGAZIONE. Re-le-gQ-xiòou, Sf. Il
iterare cbe più traggono da iter viag- relazione, Sale Riferire. — 3. E dicevi relegare; Esilio io luogo particolare;
i

gio, quasi iter rapatura. Altri da ilem Relazione medica o chirurgica . Quella altrimenti Confitto. [Lai. raiepafto.) —
similmente. Io ar. itarat iterare.] 2. — scrittura in formativa ove ai notifica l'eia 2. Arche. Specie di esilio presto Ro- i

Vale snelle Dire quello cbe é gii noto del soggetto cbe soffre il male . il tem- mani cbe non privava drl dritto dì cit-
Narrare di Nuovo. — 3. E o. aia. — 4. peramento, l'abito di corpo , la qualità tadinanza, ma portava seco lalvolu eti-
E n. pass. del male, le cagioni esterne, o nianife- che la confisca de’ beni. Questa peoa
REITERATAMENTE. Re ite-ra^a-mén- stedel male medesimo, gli accidenti, od era di due sorte quella che costringe-
:

te. Ava. Cou reiterazione. (Lai. ilerwn effetti che ei produce, le ma a era di vi- va il colpevole a non uscire da una data
olona iterum.] vere precedente, le passate malattie , e isola, e quella che gli ordinava soltanto
REI rERATO. Re-i-le rà-to. Add. m. da lo stelo antecedente , la costituzione di uscire da Roma o dallTtalia o da una
Rriierare. [Lat. iteratiti.] delle viscere, i rimedii cbe attualmente determinala provincia.
REITERAZIONE. Re i-te-ra tió ne. Sf. si fanno, con ciò «b egli mangia di pre- RELIGIONE RIO. Re- li -già nà-ri-o. Add
11 reiterare, Replica. iLai. ilaratio, rai- sente e cbe e’ beve. Talora questa nar- e stu. Filtri. Chi professa alcuna reli-
farafio.) razione. questo rapponamento o riferto gione. per opposto a«i Ateista. Non di-
REI VENDICA ZIO.NE. 72a-t-t*n-di-ca- è un allo giuridico richiesto al medico cesi fuorché de’ Protestami.
xiò-na. Sf. V. e di* Rìvin/iicatnmt o al chirurgo daUsutorità competente, RELIGIONE. Re li-gi-ó ne. Sf. Legame
REIETTO. Re-jltto Add. m. V. L. V. e ed ha per i?copo si di accertare lo stalo tra l'uomo e Dio; Credenza,* Cullo delle
di* Rigettalo ( Lat. rfjeetue.) di una persona viva o morta come di ,
Divinità e modo di adorarla Venera- ;

REIEZIONE. Re je-iiò-ne. Sf. V. L. Ri- risolvere questa o quella qulstione. sic- zione ed amore cbe a lei ai tributano.
frenamento, Ributtamene. come perito dell’ arte. — 4. Dicesi Re- Sistema di dogmi e di pratiche relativi
REJL'DICATA. Re-judi-eà-ta. Sf.comp. lazione di graiie ai modo latino per alladonziuiM: della Divinità. [ Lai. re-
V. L. Leg. Coì« g à decisa , gii giudi- Rendimento di grazie, Ringraziamento; ligio. Rtligìo, secondo Servio, Lattan-
cala irrei oca bilpi'-n te. Onde dlcr-si cbe Il riferir graaie. 5. Rapporti) , Coo- — zio , D -sideriti Eraldo e Sani' Agostino
Una causa p issa in rejiidirale, o regiu- venicura o DiscoQvenieoza Ira due o nel libro da vera religione ce p. M. vico
dicata, o in giudicalo, quando è decita più cose, Dipenderne, Attenenza; e più da re particella iterative ioseparabile ,
clioita , per modo cbe nuo resta più i
genera lineine e 11 lo» dìcameule R-sui- , e da l>go lo lego; quasi voglia dirai Le-
luogo ad impugnar la senlcoza. tami-nto cbe si ha dal giudizio, se si game .Vincolo morale, Chb'igo. Cice-
RE LASSA MENTO. /2a /oa-iN-min lo.Sm. considera astrattamente daUopersii-ine rone A relegert rivedere poiché l‘ uo- :

Rrla-»*iiorie. Lo stesso cbe Rilassa- dell'anima. —


fi. Teol. Relazioni, nella
- mo pio rivede le prati- he popolari, e ne
mento. L-t. taniiudo.] teologia scolastica . usa-i per deno are separa le superstiziose. Altri da reim-
RHLASSARE. Re-taf tòro. Alt. V. A. Q ielle divine perfezioni che personali quere lasciare, da re ed aligera ree* fiere
Allentar.' Risolver- ,
Indebolire. Lo «‘appellano , io quanio per queste una •c. Credetti cuo più fondamento dalcelt.
,

stesso che Rilassare. |Lel. ro2uj:ura.] — Per.-una divina è riferita ad uo‘ altra, e gali, roileag tempio, oode riugh religio-
2. Ristorare, Ricreare. [Lat. relatore, da essa diatiuta- 7. Mal. Relazione — so.]— 2. Dkcsi Religioo naturale, io ep-
09
, ,

BEL at m REI
posizione tilt Rivelata ; e Violeode (*f U Reliquia è iacea, venerabile , scota , REMATISMO. Re ma-li imo. Sto. Med.
quella U cullo che la regione lasciata a preiima ec. (Lat. reliquia*.) 3. Ar- — V. e di' fllusiatùiM.
té stesse ed a' suoi propri) lumi
c'iose- che. Reliquie Ceneri de' cadaveri ab- REMATO.Wr-md-to.Add. in. dv Remare.

:

goa doterai rendere a Dio. 3. Dieeai bruciati , le quali erano dagli antichi Remigalo. —
2. Armato o Fornito di
Religiooe dominarne, Quella ch'e pro- raccolte e deposte in urne che poi si remi, o Cbe va • remi.
fetala dal maggior numero de cau- seppe! li»ano. REMATORE. We-matò-re. Yerb. m, di
dini d‘ una città o d'uno Staio. 4. — RELIQUIARIO. We-Ii-qui è-rs-o. Sm. Va- Remare. Che rema. Le stesso che Re-
Talvolta ai prende aaaoluUmeote per so, u altra custodia dove si tengono e ni g*t»re. (Ltl. remijafor, reme*.)

,

Credente, Fede. 8. Si prende anche conservano la reliquie. [ Lat. reliquia- REMATRICE. Wa-wa-fri ce. Verb. f. di
collettivamente per Tolti i rellaioal di ria»». Hpianol he c>i.\ Remare. Che rem*. Lo smesso cbe Re-
un ordine per Ordine e Regola di reli- RELiQLTfcRt. Rt-li qui^-rt. Sm. Lo ni gatriee.
giosi e d^eai cosi degli ordini mona-
;
stesso cbe Reliquiario. REMRASMO. Rcm-bà-tmo. Sm. V. G.
stici come deg i antichi Ordici eavalte- RELITTO. Re-lk-to. Add. m. da Relio- Med. Specie di paztia errabonda , ed
mchi, * specialmente del Gerosolimi- quere. V. L. e poet. Lasciato. anche Souoambolismo. Lvt. rbrmòa- [

tano. (Lai. familia.]—&. Gode Entrare RBLOCAZIO.NB.


Rt-lo ca-iiàai. Sf. imu«. In gr. rAetnba » mot è il dimenare,
in o alla relig'o«K f vale Farai religioni. comp. Lrg. Nuova lucanone. l'agitare all' intorno, da rhembo lo ag-
— 7. Prendere la religione, vele Ren-
— R. E Stare e religio-
RELUCERE. Wa- lù -c«-re. N.ass. anom.V.
A. V. e di' Rilucere. 2. E per eimil. —
giro; e da rhtmbo vi-n rh*mbot errante,
vagabondo.)
dersi religioso-
ne, tale Essere io un ordine religioso, RELUTTANZA. Re -lui làn-ta. Sf. Ri- REMBATE. Wam-àd te. Sm. pi. Mario.
Fare il frate. —9. E amicano, per Ho pugnanza, Iti Ir osta. Sooo due palehi o piazze alte dall’ una
nascerò. — IO. Rito e ftf .do di sacrifi- REMA. Ri ma. Sm. Med. . A. V. a di’ e dall' altra parte aeU< prora nelle ga-
ci!. — li. Scrupolosa esatteti* , Reli- /lettino. lee.(Dii gr. rhtmbo io volgo io giro ;
gi otiti. — 12. Cura diligente. REMAJO. Rt-mà-jo. Add. e sm. Ar. Mes poiché quoti due palchi girano intorno
RELIGIOSA. Re ff-ó-M. Add. e sf.
li Colui cbe fa 1 rv-ini. allo prora.)
Ercl. Zitella o Vedova che si consacra REM AKCIPAZIONE. Re -man ci pa-*ió- REMBO Wem-bo. Sin. V.G. lo A. Genere
• Dìo e si obbliga a vivere sotto noa na. SL
V. L. Arche. Dissoluzione del d’iosettl d-ll'ord ne de'coleotteri. della
certa regola io alcun monastero. matrimonio fatto per compera nel , fellone de' peatameri . della famigli*
RELIGIOSAMENTE. Re-li gio ta-mm-te. quale la donna era messa in potere del de' carnivori , e della tr ibb de' carenici
Avv. Cou religione; altrimenti Piamen- marito mediante alcune monete cb'eeso toracici , stabilito da Lsircille a «capito
te. [Lai. reiigioze.] — 2- Esattamente ,
le dava come le la comperasse. Colla deVarab di L nneo , e cosi denomioatl
Fedelmente ,
&rupoloaam- me , Con remancipazione il marito la reslùnivs ; dalla lortU'SiU del modo concai ai
lealtà. ed cesa trov arasi io tal modo sciolta da muovono e del toro volo.
RELIGIOSISSIM AMENTE. Re-li-gto-tit- ogni vincolo, com'era prima d'essere a REMED10. Re migi o. Sm. V. A. e L.

ti nta-ménte. Atv. nopnrl. di Religlo- lui legata. ( Lat. rrmtmcipolio. Da re V. e di' Wimedio.
M men le. [Lui- rsligiotiuime] particella daplicativs , ed emancipare REM EDI RK. Wa-me-rfi-re. Ali. Lo stesso
RELIGIOSISSIMO. Rr-li mo-ti*-*i-uio. far libero , liberare, £mancipara vien cbe Rimedire, nel figo, del g. 2.
Add. nt. superi, di Religiuao. (Lai. poi da tx particella priv. f e da manci- REMEGGIO. Re-méa-gw.Sm. V. L.Goer-
nliffiofitstmuel pium dumm exira
o. quasi mancìpio m nimento de’ remi delta Dave; rbe socbe
RELIGIOSITÀ'. Re li giu ei-tà. Sf. a»t. jwntrt mettere fuori del suo dominio. si dice Palamento. (Lat. remigium.j' —
di Religiose. Qualità dt dò eh' è reli- A/imctpium finalmente è da manta mi 2. E oel otim. del pti Remeggi dkonsi
gione; Piai*. [ Lat. relig ioti lae. ] 2. — no, e copio io preodo.} gli Spatii tra un banco e l’ altro de' re-

Scrupolosa esaurita. REMANERE, We-ma-i«-ra. N. StS. V. e miganti oclle galee. —


3. Per trealato
RELIGIOSO. R*-li-gi-dto. Add. enti, di' /iiflumsii. etico , 11 remeggio delle penne o dei-
parlando di persona: Colui che vive REMANTE, /ts-màn-rc. Pari, dì Rema- F ali dicesi psrlaodo del volo degli uc-

sotto qualche particolare ordine u reli- re. Cbe rema. Lo stesso che Remi- celli, degli angeli ec.

gione ; che si consacra a Dio co' tuli di gante. RBHF.JO. Re-mè-jo. Sto. V. A. V. e di’
povertà ed ubbidienza. t. — REMARE. Re-mà-re. N. asa. Lo stesso Wì madio.
castità
Onde Renderai
,

religiosi , vale Vestir che Remigare. (Lei. remigare. 1


— 2. REMENATO. We-me-nò-to. Sm. Archi.
l'oblio di alcuna religione. Per siimi. Rrmar co' piedi dicesi dello Picdola volta che si fa dietro l'apertura
RELIGIOSO. Add. m. Cbe ha religione; Spigorrai sten ti colle uso a co' piedi t i di uoa porla u di nns finestra nella
Pio. [Lat. reiigiona.j 2. Accuratis- — uaoiando. grossezza del muro. Curvatura di un
simi, Diligentissimo. REMATA. Remata. Sf. Colpo di remo io grande arco di cerchio minore della
RELl.NQl’ERE. Re-Ito q*e-rt. Alt. e o. acqua. metà. (Da re cbe In rompo*, spesso vale
V. difelt. V. L. e poet. Lasciare. [Lai. REM ATICO. Re- ma ti-eo. Add. e am par- indietro, e da menato]
rrfi»quere. Rrlinquo , dalla uarucells lando di per soni. V. A. V. e di' Rtu- DEMENTO. Re min to. Add- m. V. L.
iteratili insi*|»arabile r* e da tatquo muttco- —
2. Add. detto di cosa. Che Misurato . Riandato, Esaminato. [Lat.
io lascio. Linqmo rbe gl» aotiebi disse- inspira avversione , terrore, Cbe turba remoMint.]
I animo , aia per lo pericolo , aia per la REMISSIONE. Re me t- li- ó
ro li^vio. siccome mostra II Votilo, vien nt. Sf. V. A.
poi, s sentimento de' più, dal gr. lipo difficoltà che accompagna. (Lai. odio-
i V. e di’ Remìiticne.
rbe slgotfiea il medesimo. la turco ani terribilit di file ìlit
, poriculotut.
,
,
REMIGA MENTO. Rt-mi-go-min-lo. Sm.
atyqomaq lasciare, lo celi. gali, leigh Non da rema io senso di reuma , cotn : |
Lo alerte cbe Remigatane.
i più soipea^rooo seni alcuna verisimi- REMIGANTE. Re mi
lasciar cadere, posare. In led. irjan.iu gàn-te. Pari, di Re-
siss. letgan. in got. ligan posare.!
g Ganza, uva dal p-ra. ramzdm atterrire, migare. Usato talora In forza di cm.
RELtQUA. Re lì qua. Sf. V.À. V. e di' • bborrir qualche cosa, aver per e*aa del Cbe remiga; altrimenti Rematore, Re-
Reliquia.— *• Bcel. E nel aign. di Re- 1 avrcfshiae, turbarsi, lo ar. ranni in- miga ; e per lo più dieeai degli schiavi
liquia, g. 3. quietudine di animo.]— 3. Strano, Fan- di galera. (Lat. remigalor, reme*.)
RELIQUIA. Re-U-qui a. Sf. Quello cbe tastico. [Lai. aàaurdtif, abnormi*. Dal REMIGARE. We mi gó rt. N. avi. V. L.
ai anta e rimane di qualunque cosa si celi, gali- rnmAeoc, o rtomboc strava- Splgocre la oave per T acqua co* remi ;

sìs : e non che delle co*e, ai dice anche gante bisbetico, fantastico, lo pera.
, volgarmente Vogare. [Lat. remigare.)
delle pereoae ; Spoglia, Residuo. (Lei. rtmiden tal anche esser lontano dalla REMIGATO. Wd-mi-gà fo. Add. m. da
rtlìquiae- Da reliqui lo lasciai , onde consuetudine degli uomini.) 4. Stra- — Remigare.
reliquia rima Dente residuo. 2. ]— no, ma nel aign. di Nuovo, Inusitato REMIGATORE. Rt-mi-ga-tó-r*. Verb.
,

Eccl. Reliquie chiamasi oggi più comu- Stravagante. —


#. Secondo il Muratori,
,

in. di Remigare. Cbe remiga.


nemente Tutto ciò che reaia dnio aio- dicesi sorbe di cosa, negozio od azione REMtGATRICE. Re-mi-ga-tri-c*. Verb.
lo dopo la sua morte , cioè le ossa , le cbe se fosse udita , cagionerebbe or-
.
f. di Remigare. Che remiga.
eeoeri , Il sangue , le veslimeola te. e rore, e degna sarebbe di grave gastigo REMIGAZIONE. Wa mi-ga-iùJ-ne. Sf. Il
che rispettosamente fi cooserva per o. corn ei dice, del remo. (Lat. horran- remigare.
ooorare la sua memoria. Cosi dicousi dus , potna dignu i. lo peri, remejteh REMIGE. Ré-mìge. Add. e sm. V. L. e
anche gli strumenti del martirio, quelli .
peccato, lo ar. rimd d esiziale. Il Bulle! poet. Renftiore , Remigante. [Lat. re-
della passione di G. C- tu questo senso ha il celi, rhtmp per iscellera tozza.] I me*.]
1 .

BEH EH KBI
REMIGIO. Re-mì-gio Sm. V. L. e A. mevati sulla frootc do’rei tg lettera K , mente: una serviva a contenere le e/nlè;
V. A di' Remeggio. e che fu abolita da Conta mino. (Cosi chiamata Remora delI'Sildano,
l'altra,
REMINISCENZA. Re-mi nt-erta-za. Sf. della dal nome del su» autore che il era per rassicurare la buona conforma-
Riproduzione di uà pernierò primitivo Cnjacio sospetta essere auto delia slessa zione delle membra listate o fratturate.
ia assenza della cagione che lo avea su- famiglia di Faooio Palemooe Remmìo, REMORI. Re-mo-rì. Add. e ano. pi. Fllol-
seitaio. Foieoxa ovvero forai per coi eran>matico.| Soprannome od Aggiontodi uccelli che
I' anima esegue questo allo; alinmeoli REMO. Ré wo. Sm. Mario. Strumento di ritardavano negli auguri! , col sinistro
Ricordanza , Rimembranza Memoria. ,
legno , col quale rematori spingono I loro presagio, l'esecuzione d’uni m presa
(Lai. rrminùctitlìa. Remtnùeenfta, dal per l' acqua I navigli. fe ua lungo pazzo REMOSSO. Re-mót-to. Aid. m. da Re-
lai. reminiseur mi ricordo; e questo
io di legno rotondo da un capo piatto , muovere. V A. V. e di* Rimono.
.

dal gr. mimnaaronu che vale il uiede- dall'altro, c che easeodo appoggiato nel REMOSTRANTE. Re-mo-itràn-te. St.
sitno. Nella stessa Unga a mimneecu io bordo del bastimento. serve a farlo an- Eeel. Eretico, che è specie di Calvinista.
fo ricordare.) dare. La parte cb'é fuori del oaviglio REMOTAMENTE. Re-mo-ta-mén t». Avv.
REMINISCENZIA. R«-im-n»-*ce*»-*i-a. che entra nell' acqua ai chiama Pala, e In luogo remoto.
V. A. V. o di' Reminiseeeeta.
sr. quella che rimane entro al naviglio t e REMOTISSIMO. Re-mo-tis-ti-mo. Add.
REMINISCITIVA. Re-vm-n» ici-lUca sulla quale poggiano i rematori la mano m. superi, di Remoto. [Lai. remotùii-
Sf. Lo stesso che Reminiscenza. per metterlo In molo , ai diea Manico «MM.) ;

REMISSIBILE, Re-mie tvòi le.Add. eoo). e ditesi Braccio quella che forma là REMOTO. Remò-io. Add. m. V. L. Lon-
Da rimeUersi Da perdonarsi; altrimenti
,
lunghezza del remo dal principio della tano, Distante e detto di Luogo , vale ;

Condonabile. Lo stesso eh RuneS'ib le. (vaia fino al paolo ov* è appoggiato, Solitario. [Lat. rtmolut. Da re particella
REMISSIBILMENTE. Re mia-ai hil-mdn- (tal. remili. Rtmui. dal celi, gali .romh itera Uva ioseparabile, e mofui mosso.]

la. Avv. da Rimeltere, io sigo. di Per- che vale il medesimo , q che vai pure REM0Z10NE. Re -mo-ti-óme. Sf. V. L.
donare. ramo, albero, bosco. Altri dal gr crei- Il rimuovere, Allontanamento. (Lat.
REMISSIONE, /fo-mù-fió-iw. Sf. Il ri- no! Io p*rs. rama* nocchiero.)- remotio.]
,
mettere . io sign. di Perdonare. Pervia 9. Dicesi Remo io piatto quando la RBMOZIORE. Re-mo-zi-d-r*. Add.coor.
nanza, Scancdlameoto d‘ errore o d’uf V. L. Lag. Che è il più remoto il più
p.i. offre nell' acqua il mioor lato. ,

. feti. [Lai. remiwio. Remùiio da re-


mùtere mandare
,
— 3. Onde Andare a remi . ditesi di
lontano; ed è per lo più aggiunto di
Parente, o di Linea, di Stirpa; opposto
miticre quasi retro nave che sia spinta per sola forza di
— 2. Riountia della
indietro. 1
,

propria
remi. —
Dar de* remi , Dar I remi
4.
a Proasimiore. [Lat. remotior.]
volontà. — 3. Uapporlamento ,
Hiterl-
in acqua o all' acqua, vale Cominciar
REMPIERE. Rém-pie-re. Att. anom. V.
mento. — 4. aitaselo ,
RDawationr, remare, e partirai dal lido. 8. E Dar — A. V. e Riempiere a Riempire.
di’

Allentamento. fl. Dispensa, —


Indul-
— ns' remi , vale Vogare • tolta forza. — RBMUGGIRE. Re-mug-gi-re. N. «ss.
genza , Indulto , Privilegio. 8. M»-d.
8. Fig. dlreei Spingere o slmili le eua cmn. V. e di* Ri muggir e,
Dlceai d’ una Malattia che diminuisce ,
barca con la vela e co'reml e vale Spen-
REMLìLCO. Re mùl-co. Sm. V. L. che
d'ona febbre che declina, od* irlegua. trovali nel modo avverb. A remali»
dere tulle le sue fonte al fatto proprio.
— 7. Eccl. Nel linguaggio della Scrii- (Lai. veli* remiique, viri* et equi*.] — invece di A rimorchio eh* è più io uw.
tura Sanla qneaia voce significa La 7. Anche fig. e pnet. Mai tardato remo I Lftt.
remMl/tu», rèSìUtcum. Remulcue,
remissione de'dehiii e l’abolizioaa delh per La mollezza defl'operare. L’accidia. da Remulcare: e questo dal gr. rhyma
servitù; l’tseoiioue dall'imposU , l'abo-
1

— 8. La pena della galera, cioè la Con-


fune, e da heleo io traggo.]
REMUNER AMENTO.
.
lizione della coip* o della impurità le-
gale da alcuno contraila e che ti cancel-
danna al remo. —
0. Ar. Mcs. T. de»
to.
R^mu-ne-ra-mR*-
Sm. V. A. Lo stesso che Remune-
beccai. Specie di mestola da rivoltare il
lava colle purificariuni . colle oflVrte , aevo nella cablai!. razione. V. a di’ Rimunerazione.
coi aacrlfìiii ; il perdono che Dio ci ac- REMOLARE. Re- mo-là-re. N. a». V. A. REMUNERANTE. Re -mu-ne-ràn-te.Pirt.
corda del peccato, ec. Tardare. Indugiare. (Lai. ramorari.) di Remunerare. V. e di' Rimunerante.
REMISSO. Re mli-io. Add. m. V. L. e REMOLINO. Re-mo-ll-no. Sm. Mirto. REMUNERARE, Re-mw-ne-rd-rc. Att.
p. ei. usalo per la rima. Rimandalo , Furlana, Nodo n Gruppo di venti, detto e o. V. A. e L. V. e di' .Rimunerare.
Rilasciato, Rimesso. anche Stincata. [Dallo spacn. remolino (Lai. remunerare rimuneraci. Remu-
,

REMISSORM. /fo-mia-aò-ri-a.Sf.Patente rhe vale j| medesimo, e di eoi la radice nerare, dalla particella Iterativa Inse-
con cui si rimette ad alimi alcun atto è moRno macchina che ai muove in giro.
parabile re . e da muniti che vico dal-
giuridico. Indi remnfiourzfl volgersi in giro , e
r ebr. minhha deno.]
REM ISTORIALE. Re-m» »o riài*. Add. remolino In senso di attortigliamento REM L’NER A TEZZA. Re mo ne- ra-léi-
core. Appartenente a remiwocla. di capelli di turba che ai aggira e ai
ta. Sf. Lo stesso che Remuneramcnto,
.

REM ITO. Remilo. Add. e sm. V. A. V. dimena io istrada, odi vortice di acqua, R (numerazione.
e d*’ Romito. lo frane, retolii». in provenz. r«oulu« REMUNERATO. Re rm» ne-rd-fo. Add.
REMITORIO. Re-mi lò ri-o. Sm. V. A. è anche spezie di turbine : e sembra m. da Remunerare. V. e di’ Rimune-
V. n di' Romitorio. così detto da revolvere rivolgere , rav-
rato.
REMITTENTE Rt-mit lènte Add.com. volgere.]— 2. Veier. Remolini: Peli che REMUNERATORE. Re^wu-ne-ra-tò-re.
Med. Agg. di quelle malattie nelle quali Verb. f. di Remunerare. Che remunera.
nel cavallo stanno coricati gli uni io
I raddoppiamenti od scerasi sono pre- so gli altri a guisa di tegole: il più di V. A. V. e di’ Rimuneratore.
ceduti ila brivido, acromp*gn*U da frequente ai riscontrano al petto, alla R E M U N B R A TOR IO Re-m u-ne-ra-tò ri-o.
.

calure e seguiti da sudore , qualora


,
g>ds al collo. [Quasi /fantolini da ra- Add. m. Leg V. e di’ Rimuneratorio.
,

irea r otioo tulli i caratteri di un accesso mo, credono più. Il Bnllet ha l’irland.
i
REM UN E RAT RICE- Re mu-ne~ra-tr\-ee.
Jebbrile che tenga per cosi dire , ed
, rm per criniera di cavallo.] Terb. f. di Remunerare. Che remunera.
aggiugnersi alla malattia seoza che REMONTORIO. Re mon-tb-ri-o. Sta. Ar. y. e di’ Rimunero trite.
questa cesai. Me*. Pezzo composto di un rolion che REMUNERAZIONE Ra-mu-ne-ra-ztd-
REMITTENZA. Re-mit tin-xa. Sf. Med. Serve a regolar la forza degli orinoli da ne. Sf. V. A. e L. V. e di’ Rimunera-
Ilcorso di uot febbre remittente. tavolino. zione. (Lat.remimrralto.]
REMMA. Rèm-ma. Sm. Boi. Frutto for- REMORA. Rlmo-ra. Sf. Zoo). Pesciolino REMUOVERE. Re -muò-v c-rt. AH. eoo w.
mante ìi secondo genere del tert'ordine di mare disforma un geoare oell’ordloe
V. e di’ Rimuovere.

delie prima classe deR’artlfizlale classi- degli acanUipterigf, ed è rassomigliante RENA. Rs-na. Sf. Lo ateaao che Arena.
frcaiiooe dc'frutti di Michel , che lo de- all'aringa, famoso perchè s appiglia ai (Lat. arena.* —
2. Proverb. Fondare,
finisce: Quella specie di frutto diereailio fianchi delle navi , e perciò gli antichi Seminare o Zappare io rena o nell’ are-
< he per lo più in maturità si spoglia gl) attribuivano la forza dì arrestarle na , vate Operare intorno a nna cosa
della tua scorza esterna più o meno nel Wocorso a vrle gonfie. |Lat. remo- senza frollo. (Lat. in mori «minare.]
molle e che si divide In più cocchi a
, ra. Dal lai. remoror io ritardo )— 2. E — 3. Farm. Stillare a rena o a bagno
due valvole la separazione delle quali
, fig. Ostacolo, Impedimento. Rltarda- di rene, vale Stillare checchessia in vaso
si effettua con elasticità, ed ba luogo mroto. Lat. remora.]— 2. Chic. Nome tenuto immerso nella rena con fuoco
[

dalla autore posteriore. che davasi alle fasciatore destinate a sotto; che anche si dice Stillare a bagno
REMM1A. Rem mi-a. Sf. Si. Rom. Legge mantenere le parti scomposte nella loro secco.
contro la calunnia, per la quale imprl- sUoaziooe normale. Erano due special- RENACCIO. Re-ndc-cio. Sm. Terreno
,, . ,,
,, ,

HEt HE5 REN


simile alla rena, o ripieno di rena. ILat (Lat. recidere . Reddere io questo senso . putito. V. g 64. — 48. l a grazia ad alcu-
arrnu.\ vien da rtddere restituire; poiché il no. V. § 39. —
49. L .«uirna. lo spirilo o
RENAJO. Re-nàjo. Sto. Quella pai le del frutto è quasi uoa restituitone che fa simili, vale Morire-! Lai-<m>n%am rtdde-
lido del mare e del leu» del fiume ri- ii terreno del valor delle spese di ami- re.)— 60. La Pariglia , vale Dare il con-
mo sa in aecco, nella quale è la rena.— cipmioue., —
9, In questo senso difesi traccambio , Corrispondere altrui nel
2. Renai o Arenai o Ridossi dicami anche Rendere dell’ una , delle due , medesimi modi e oelle medesime forme
que' Rialti di arena o di terra che si delle tre ac. e vale Trattare, D*re, Pro- usale da esso. [Lat. par pari referre ,
formano nel Iella del fiume, allorché ai durre i' uoa sementi. (e due, le tre — —
firmi r nidore.] 81. L’onore. V. g. 60.
dirama o f.i depositi sopra il suo fondo
,

10. Esprimere, Significare, detto di — 52. Lo spìriti , lo stesso che Render


in tempo di piena. Se tal deposizione é Parole o simili. 11. Spiegare , Cono- — l'anima .V.$49.—53.Lume,vale lllami-
composta di sassi e gliiaje, si chiama scere. Forse dal frane, rmdre per re -
(
otre.Dar lume. Lai. Umenpraebere.}—
[

Greto.— 3. Filol. CjS) ditesi io Firenze pretender. |



lì. Rappresentare , Mo- 81. Maraviglia vale Far maravigliare.
,

a una piana alialo al fiume Arno, pres- strare. (Lat. repraetmtare, montirare.] Cagionar maraviglia.—88. Mercé, mer-
so al ponte a Rubaconie. — 13. Formare Ridurre, Fare. 11. ,
— cede vale Ringraziare ed auebe Rl-
, ;

RENAJO. Sm. V. di gergo o modo basso Usalo co* nomi add. denota il Far di- compeosaro. —66. Medio , i meriti, il
intere di Le reni. Onde Voliere ilrenajo ventare checchessia della qualità esprev mento, vale Rimeritare. [Lat. remune-
per Voltar le reni. nei nome. [Lat. rtddere.) 18. Dicesi — rare , rimunerar!'.] —
87. Odore , vale
RENAIOLO. /fa-no jò- lo. Add. « sin. della prona, e vale Gettar bene la penna Gettare odore. E fi*, somigliare io qual-
Quegli che porla la mia. Meglio Are- temprata l'ioch lustro ad effetto d scrì- i che modo. (Lai.rarfu/ara.juovtier edere.]
njuolo. |l.al. arenarli/*.] vere. Onde Render grosso o slmile — 88. Ombra ad alcuua cui#, fig. vale ,

RENAJl'OLO. TZe-na-juò-ió. Add. e sm. Render sottile , si dice della penna , Rassomigliarle.— 59. Ooore, vale Ono-
Lo stesso che Renaiolo. quando fa le linee 0 troppo grosse , o rare con dim >si razioni estrinseche, Ap-
RENALE, Rc-nà-le. Add- com. Aoal. e troppo sottili.— 18. Dicesi Rendere ap- portare o Cagionare onore. [Lat. hono-
Med. Di rene Appartenente elle reni. petito e vale Eccitare, Produrre appeti- rem reddere, konarare.)— 60. E Render

,

2. Diconsì Arterie renali Due rami to.— 17. ArU» vale Somigliare. (Lat. , l’onore, propriamente vale Dar le sod-
del l'aorta addominale, una per ciascun
,

oratmilort ) —
18. Arrìsalo , vale Far disfazioni uppori ne per risarcir l’ al-
rene; Calcoli o Pietre renali. Quelli che consapevole, A* «ertitene.— 19. Beo per trui offesa riputaiiooe. 61. Pan per —
si geoeraoo nel rene; Plessi renali, Qoei male , o di male bene , vale Giovare a Focaccia o eofaccia , pan fresco per fo-
due plessi che provengono dal filare r chi nuoce.— 20. Ca.do, vale Riscaldare, caccia , vale Corrìspoodere a cbi C ba
dal celiaco, dulia parte esterna de* gin- Tramandar calore. 21. Cambio o il — fatto male con altrettanto; il ebe ditesi
gili s-m-.luiiari, e dall’a Marcamento dei cambio vale Contraccambiare.
,
22. — anche Rispondere alle rime , Render
piccioli nervi splancnici ; Vene renali Cenno il renoo vale llisp rodere al frasche per foglie, colpo per colpo,
Quelle che in numero di due, una per
,

cenno. (Lai. ad uutum rispondere J


,

.
— coltelli per guaine, aoa per uoa ec.
ciascun rene si uniscono nella vene cava 23. Colpo per colpo, vale Corr. spandere (Lai. par pari referre . ) —62. Parere ,
inferiore.
(
a chi t ha fatto male con altrettanto. valr Darlo Opinare.
, 63. Parole. V.—
RENANI ERA. Re-nan-ii-ra. Sf. Dot. Lo stesso che Render pan per focaccia. g. 83. [Lai. r etpondera, r es poni um da-
Genere di piante della famiglia dePe V.J61 [Lat .parparireferrt.) 21. Col- — re. i —
64. Partito, i partiti, la fava, le
orchidee, e della ginai>dria mnnaodrta telli per guaine. Lo stesso che Rendere favo, civaja, voto o simili , vale Votare
di Linneo, stabilito da Laureiro; c cosi psn per focaccia. V.Jfll.—M.Coosiglio, ne’part Iti. ( Lat. tuffragia dare.) 65. —
denomina lodali» loro antera opercoli la, «ale Consigliare. 28. Conto , vale Far — Regione , vale Amministrar giustizia
a due tubi reniformi c divergenti. Que- vedere la soa amminislrazl me ; o sem- nella curia. [Lat. ju» dècere.]— 66. Di-
sto geuere non comprende che una sola plicemente Dar ordina. 27. Dicesi — casi Render la ragioue, ragione, ragioni,
specie detta RenaniKera (accinta. [Lai. Rendei* conto, Render buon conto, per e mie Assegnar la cagione , Dare i mo-
rennnl/tera. Dal lat. ren reo 5 , e anthera Gl usi idearsi; ed anche fìg- per Resistere. livi. (Lat. alieujut rei ratianem red-
antera.] — 28. Debito, vale Adempire l'obbligo dere.)— 67. Render ragiooe, la ragiona
RENARIO. Rc^ri^t. Add. m. Bot. Ag- suo. E Rendere a ciascuno il suo deb io, ec., vale Dar quello cb’ è di dovere, di
giunto che i bottinici danno a quelle vale Dare ad ognuno ciò i-be gli si con- dritto.— 68. Risposta la risposta, vaie
parti la cui circooferen/a rassomiglia a viene. —
27. Diletto, vale Arrecare di- Rispondere, Lat. reipondtre, retpon-
f
,

quella d'nn rem*. [Lat. rrnonui.] letto ,


Dilettare. [Lai. deleetnre , oòfa- s uro dare.) —
69. Riverente, vale Rive-
RENCO. Rtn-co. Sin. V. G. M*d. Geoere dare.]— 30. Fama, vale Celebrare, Im- rire.— 70. Salute, vale Risanare.— 71.
di malattia dispnoica, la quale coasislv mortalare. —
31. Fa«ellare, vale Rappa- Similitudine a checchessia, vale Fama
ìd un anelito sonoro, iuvolnotario , e Tornare n favellare. 32 Fiam-
cificarsi, — ritratto. Somigliargli. 72. Sospetto —
sovente rauco; altrimenti Roofaineulo. ma, vale Fiammeggiare, Ardere. —33. vale lodur sospetto , Dar materia di
ILat. rcnchwa. Rhtnchos par voce inven- Figura, Immagine, vale Porgere figura, sospetto.! Lai . «a tuspicionem adducete .]
tata per esprimere con lo scontro delle aspetto, immagine di chi cchessia.— 31. —73. Sottile. V.g. 15.— 74. Splendore,
oosonanii il suooo del naso in chi E Rendere una figura in ogni parte vale Splendere.— 75. Suono, panandosi
russa.] vale Esser tutto della atessa figura . di strumenti di suono , vale lo eterno
RENDEDILE, Rendale. Add. com. V. Aver un solo e m ‘desiato aspetto.— 38 che Sonare, come Render suocm acato ,
A. Che debbo rendere. Debitore. Frasche pc' foglie; lo stesso che Render e aim. li. Io questo senso dicesi anche
RENDENTE. Ren-din-te. Pari, di Reu- pan per focaccia. V. g. 61. 36. Frutto, — Rendere assolutamente. 76. Render —
di-re. Che rrade. [Lai. «addane.} vale Fruttare, Far frutto. 37. Gli of- — suono, dicesi aoche piti geoera imenie
RENDERE. Rèn de re. Alt. auora. Resti- fici!amorosi . gli estremi offici! ec. di Sonno cagionato da percossa, da voce,
tuire e Dar nelle roani altrui quel che vale Compirli, Adempirvi.— 38. Grada od altro rumore.— 77. Testimonianza ,
gli s é tulio o a’é avuto da lui io prestito o Grazie , «ale Ringraziare. ILat. gra- vale Attestare Far fede. [Lai. tenari,
,

o in conscia; e in generale, Ridare fia# arjere.]— 39 E Render la grazia ad fidem facere. |— 78. Tre pan per coppia,
altrui ciò eh era suo, oche io qualunque alcuno, vale Riconciliarsi eoa esso lui. fig. . vale Render più del suo dovere.
siasi guisa gli appartiene. [Lat. radia- Perdonargli f ingiurie. [Lai. reconci- — 79. Tributo, vale Pagare il tributo ,
re- Reddere, da re per retro indietro, e liari. infuria» remi'tere.) —40. Guider- Tributare. —
80. Ubbidienza , vale Ub-
da dare.)— 2. Pagare Dare il contrac- done , Guiderdone . vale Guiderdonare. bidire. —
81. Uoa per una vale Dare
,

cambio o 1" equivalente, (Lai. loltera.] —41. 1 Coltellini, fig., vale Rispondere il contraccambio. —
82 . Vice nda , vale
,

— 3. Rimettere, Dare mano, Ricapi- in alle rime. [Lat. por pari referre.) — Dare il cambio , Con tracce cnb iare.— 83.
tare, edicesl di Lettera, Foglio o simile. 42. Il b«l!o , vale Far tornare in ballo Voce, vale Rispondere. [Lai. raaponda-
— 4. Consegnare, Dir dominio, i| il chi ha iovitato. —
43. Il compito , vale re, respon m*n date.] 81.] Voto , il—
possesso e dicesi parlando di fortezze Fare alcun lavoro o alcuna opera di volo. V. g. 61. —
83. N. asa. Dare l’e-
e simili. (Lat in monut dura.] —
,

città determinata quantità. 41. Il saluto — quivalente . Contraccambiare. 86. —


8. Trasportare Trasferire. — 6. Figu- vale Corrìspoodere col aaiuto. 45- — fig. E ser eaci-ne di gnada g no straor-
rare, o anche Assembra
,

— 7. Riflet-
re. Immagine; che Render figura.
lo stesso dinario. —87. Fruttare , • dicasi coti
tere , detto di Specchio , di Acqua , o V. § 33.— 46. Intera alcuna cosa, vale nel proprio carne nel fig.— 88. N. pass.
simile. — 8. Fruttare ; e si dice di po- Effettuarla, 47. La
Recarla ad effetto. — Renderai per Arrendersi. [Lai. et drde.
déri, di case, di censi, d'usure e simili. fata , le fave. Lo stesso che Render j
re, dediiiosum facere. J 89 E io questo — .

72
- ,, . .

REI REI MEO


sign difesi anche Rendersi finto e duiosa posta sopra vena dette smul-le rena, Di qualità di reoa ,
Che tiene di
Rendersi per tinti». 90. Mostrarsi, — grnti , tra tronco della vena
i reni e il rena. (Lai. arenoiua.]
no va- tié-ne Sf. V.
Parsi parsi scorgerr. ( Lai.
sentire cava e descrndente a ri-
dell’ arteria RBNOV AZIONE. Ri

,

vraebere ««.] 91. Attribuire. —


,

b ersi Rendersi iu un luogo ( a tate


92 pieno d’ un umore tendente al nero.
4. Pur nel —
A. V. Rinnovai ione.
e di'
RENSA Rèn-sa. Sf. Ar. Me». Sorta di
(Lai. renes zurea*lnr»afi.]
G-ugoer* i, Andarvi.Condursi.! Cst. «ali- numero del più, ma solamente nel ge- tela bianca fina ad opera .che anche chia-
guo properare. 93. E fig.— 91. Dicesi| — nere femminile, vale anche La dereta- masi Tels di reosa
città di
detta cosi dalla
Reo» io Frauda come si disse
.

Renderai a D.o , a «aia Volgersi a lui na pane del corpo, dalla spalla alla cin- ,

eon I’ «fTrtto Conservarsi a lui , e*.


,
— tura. (Lai. dorsum.\ 5. Andar nelle — Arazii dalla città di Arras io Fiandra.
io. Sm. Ar. Mcs. Lo stesso
95. A discrlzionr. V. Dscrisione. R.l. rene: modo basso che vale lo stesso che RENSO. Rèn
— 90 Certo, tale Accertarsi. 97. In — Andare io tasca. —
6. Cacciarsi le mo- che Reusa.
sm.
colpo tale Dichiararsi o Confettarsi sche dalle reni . detto per beffo , e vale RENCDOSO. Re-nu-dò-so. Add. e
,

colpevole. (Lst. erimen luum fateti, Farsi la disciplina. 7. Dar le reni — parlando di persona. Med. Che è facile
crimini se oònotium fateti ) 98 L’o- — vale Fuggire. (Lat. in (ergo se vertere.] ad ea-ere affetto dalla renella. ( Lat.
noro leso, vale Rediolegrarselo. 99.
.

— — 8. Dare delle vale Percuotere


reni ,
eoleulofui.i —
2. Add. m. parlando di

Malagevole alcuna cosa , tale Mostrare colle reni. —


. 9. Dicesi Pilo delle reni ciim- Ch e relativo alla renella.
di non volerla fare, o Mostrare difficoltà o delle schiena, La spina. RENUNCI ARE. /fa-nun-ei-d-r*. Alt. V.
a farla. —
100. Monaco religioso , frale , RENELLA. Re-nìt-la. Sf. dim. di Rena. e di’ Rinomiate.
nell'ordine 0 simili, tale Vestir I abito Rena minuta. (Lai. arami In.)—- 2. Per R ENUNCI AZIONE. Re nun-cva-zid-ive.
d’ alcuna religione. 101. Rendersi — eimil.— 3. Med. Materia che viene dai Sf. V. A. V. e di’ Rinuntiatione /?»- ,

frate ha esiaodio un senso fig. 102. — reni simile alla reoa che cagiona il
,
nunzio.
V. • di’
Kagiooe vale Ammioiatrarsi giuatitia
, malore delio aoch'esao Renella. RENUNZIA. Renùn-si-a. Sf.

— RENGARE. Renga-re. N. ss*. V. e di’ Rinunzia.


nella curia.
colpevole
airuro. Fidarsi.

103. Reo, vale Dichiararsi
104. Sicuro, vaia Tenersi Arringare.
RENICCIO. Re-nk-rio. Sro. Quantità di
RENUNZIAGIONK.
Sf. V. A. V. e di’
Re-min sia- giù -ne
Rinuniiasione , /fi-

RENDEVOLE. Ren-dé-vo-U. Add. rem. reoa che si trova per lo più raccolta nunzio.
RENUIfZIANTB. fle-nun-zìàn-fi. Pari,
i

Che si piega a tolge per ogni verso intorno alle acque correnti e recidile.

;

meglio Arrendevole. 2. Per melaf. RENI COLO. Aa-ni-co-to. Add. m. Che di Renunziare. Che rtnuuzis. V. e di’
Pieghevole all' altrui volontà. 3. In — porla rena. /fin uni l'anta.
R'-nun-ti-à-fS. Alt. e
a gn. di Rendente, Produttivo. [Lai. RENIFORME. Reni-fór-me. Add. m. RENI NZIARE.
producete fera».] comp. Si. Nat. Che è a forma di rene. n. V. A. V. e d * Rinomiate. 2. Ri- —
RENDEVOSSE.
.

Rtn-de ròt se. Sm.comp. — 2. Hot. Aggiunto di Foglia eh’ è di eusare. Repngnare. (Lai. ra»vuere.l
«un-x» à-<o. Add. m.
V. Frane. Appuntamento dato a un figura rotonda per tatto, fuorché verso RENUNZI ATO. Rs
ossegnato luogo per trovarvisi a certo la fisse, dov e scavata iu figura di rene, da Renunziare. V. A. V. e di’ Rinun-
tempo ed ora; e si dice enrbe del luogo o di fagiuo'o. —
3. Ghiandole renifor- sialo.
rta-nuiv-iia-lò-ra.
stessei. È Is voce francese Rendes-vout, mi diroosi quelle che sooo rotonde ed R NUNZI A TORP..
V,

anche adoperata da qualcha moderno , locavate alla base; Seni reniformi, Verb. m. di Renunziare. V. A. V. e di’
e goffamente italianizzata in Rendevi* quelli che hanno figura di rene. Rinunziafore.
RENILLA. Re -mi -la. Sf. Zool. Nome di RIN UN ZI AZIONE. Ri-nun-sia-tiiine. Sf.
e Rende v ossa lotte parole da fuggirsi
.

dagITtaliaoi, che hanno Posta Ritro- ,


un genere di polipi a polipajo, dell' or- V. A. V. e di’ /finunziaziona , ffinun-
vo. Appuntamento, ec. dine degl' idre formi inveslicoti il pro- z»a.
RENDIMENTO. Rendi mén to. Sm. Il prio stipile. Hanno il corpo corto un RENL'ZZA. Re-nùx sa. Sf.dim.di Rena.

,

raod> re. ( Lai. redilitio. 2. Dicevi largo disco reniforme che porta i polipi Lo «tesso che Renella nel primo sigo.
o. Add. m. che si uh ancora in
]

Rendimento di grane e vale Ringra- sopra I’ una delle sue facce , in luogo REO. Re
ziamento. (Lai. graliarum actio.\ 3. — della parte Ira le proprie pinuctte guar- forza di sm. |>arlaod*»di persona. Colui
a chiamato al giodicio ,
Dicesi Rendimento di conti e vale 11 nita di barbe. che e accusalo
render conto. RENI SCIItO. Re-nì-sehio. Sm. Lo slesso e con* Imo. | Lat. reoz. Rem
giusta il

RENDITA. Rèn di-ta. Sf. Entrala che si che limaccio. (Lai. arenula. rere de’ più ,
firn dal UL ree cosa ,
trae da’ terreni o da altri averi. ( Lat. . REN ISCHIO. Add. m. V. e di’ Renoto. K e, negozio ;
poiché reni dagli antichi
prwentus, eensus.] REM SITO. Re nt-sti-o. Add. m. V. e di’ fu dello colui , de eujus re agebatur.
RBNDtTIVO. Rm
didì-vo. Add. m.Agg. Renoso. Sembra però questa voce venuta dal piu
di Nome presso i grammatici. RENITENTE. Renitènte. Add. eom. lontano Oriente, poiché in per*. riuva
REND1TORE. Rtn-di-ló-r». Verb. m. di Che ba o fa rroitmza , Che contrasti ,
ha il *en>o di semplice accusato, e quel-
lo pure di punito con pubblica
infamia
Rendere. Che renda, Cha restituisce. Che »i ritira dal secondare o con-eutire
( Lai. rezlifufor.) •Imito, al volere altrui; altrimenti o supplizio; rusijah vai peccatore, mal-
RENDITRICB. Ren-di-trì-ce. Verb. f. di Repugnante, Resistente. Ritroso. [Lat. fattore, uotalo d‘ infamia e ras catti- ;

Rendere. Che rende. Che restituisce. repugnane, renitene. Renitene . da ri- vo, importuno. |— 2. Chi è chiamato in
RENDI ri’Z/.A. Rtn-di tuz-sa. Sf. dim. niior io resisto e renitor da re parti- giudizio s-mpliccmenic ; più propria-
mente detto Reo convenuto. —- 3. Col-
:

diArndiia. Rendila piccola. cella inseparabile che spesso in com-


RENDUTO. Ren da lo. Add. m. da Ren- pos. vai contro, ed.» nilor io mi sforzo.] pevolesemplicemenle, cioè, Chi ha com-
dere. iLst. reddito*.) RENITENZA. Rt-ni tènia. Sf. Ripu- messo alcun fallo che lo sottoponga alla
RENE. Ri ne. Add. e sm. V. A. V. • gnanza di far checchessia altrimenti ;
giustizia umana o di*ioa.— 4. Malva-
di' Re. Ritrosia. (Lat. renixus, repugnanlia.) gio. Scellerato, Dannoso. Che ha in sé
RENE. Sm. Anat. Noma dato agli organi RENNA. Rèa-na. Sf. Zool. Auimnle mam- qualità malvagia ; e dicesi non meu
dell’ orma che sooo grosse mifero somigliante >1 cervo indigeno de le persoae che delle cose. ( Lat. ma-
secretori
gianduia, per lo più in numero di due,
,

della Lapponia e delle terre australi


,

ini, improba», nequam.) 5. Malizio- — —


so Astuto ec. — In*alubre. 7.
situate Cuna a destra, e V altra a sini- ove è addomesticato , e serve agli usi
— 8. Spiacevole. — 9.
, fl.
,

stra a molla profondità nel cavo del * quali noi adoperiamo i cavalli ed i Deforme . Rio.
,

basso ventre, e nella regioue de lombi. C ni. Alcuni dicono Renoo e Renoe oel Infelice, Calamitoso. — 10. Dicesi Ren-
dersi reo. Esser reo Saper reo a val-
(
Lai. rents. Secoodu i più , vieti dal mascolino . rn« e meno usato. Altri lo .
.

chiamano Rangifero. Renna dal nor- gono Rendersi. Essere ec. malefico, io-
gr. rhin scorrerà perché dai reni scor-
re I’ unni. Ma forse il r«tt , reni*
;

vegio rehen che vale il medesimo,!


,

grato , spiacevole, colpevole. M. *»* — I

de’ Latini e I* arnione de’ Toscani , non RENOSICCIO. Reno-sie-cio. Add. m. Esser reo ad alcuno , vale Offeoderh» ,

sooo cha due varietà del celi. gali. Che ha delta rena. Fargli fallo.— 12. Dire reo, vale Avaca
airnean reni.]— 2. Nel numero dal pi i RENOSISSIMO. Re-no- ite- si- mo. Add. cattiva sorte, segoatameote oel giuoco.
si trova nata moto nei genere maschi- m. superi, di Rrnoso. — 13. Pare reo per Farsi reo. ciaé Es-
le,quanto nel femminile; onde fu dotto RENOSITÀ’. Re-no si- là. SL a»t. di Re- sere incolpa.— 14. Anticamente usata
egualmente 1 reni e La rem, a nel fri» ooso. Qualità renosa. Lai. orinoli - come sro. per Mate. (Lsl. mafvim.l
mtainu anche La rena. 3. Diconai — tas.)
(

RBOBARUARO. Reo-hòr-ba-ro. Sm.


Reni surcenioriali alcune parti glao- RENOSO. Re-nò so. Add. ra Pieno di Boi. Lo stesso che Rabarbaro.
Caimmali. Fot. ///. 73 10
i

SEP IEP BEP


RE0METR1À. Sf. V. C.| REPENTE. Re-pèn-te. Add. Com. Mollo fortunio. Lo alesso doppio senso ba la
Jd ra oh Misuri del la velocità e forza con erto ,
Ripido. [ Lat. acclivis. Dal gr. voce Repello. In provenz. pefu* strepi-
col scorre 1’ acque ; è parte dell' Idrau- rhepo iopropendo, lodino, onde rhape to, fracasso,rombazro, da pel rumor di
lica. [ Lai. rheómelrùi. Da rheo io scor- inclinazione. V. letim. del g. 2.) 2. — cosa che cade o si rompe, lo illir. pri-
so. e melron misura.!
REOMETRICA. Re-o-mi
Velocissimo , Subito , Presto. (Lai. re- piratise contendere.) —
2. Pentimento,
truca. Add. f. pene, subitus , repentinue , veìox. Re- Rammarico. Dolore.
Idraal. Aggiunto d* una squadra che pens , dal gr. rkópe che propriamente REPET1TO. Re pe-tì to. Add. m. da Re-
serre a misurare la foru e la velocità vai tendenza, inclinazione, ma che tro- petere. V. L. V. e di’ Ripetuto. [ Lat.
delle correnti de’liumi. vati adoperato per tropo in senso d’ iteratus, repetitus ]

REPANDIROSTRO. /ftf-pan-di-rò-etro. stante , momento; e però repsna vuol REPETITORE. Re-pe-ii tó-re. Verb. ni.
Add. m. V. L. Zool. Epiteto d*acceilo diro istantaneo , che si fa io no istan- di Repetere. Che rcpele. V. e di’ Ripe-
che ha il rostro adunco. Da rqimxlui *
te.) — 3. Rapido parlando di fiume. titore. ( Lai. iterator , ] 2. Colai che—
curvo, ritorta, e da roifrum becco.) — 4. Violento, Gagliardo.
,

— 5. Boi. rcpele privatamente la lezione agli sco-


REPAR ABILE.
V.
Re-fa rù -fei-Ie.Add. com.
e di’ Riparabile.
Repenti e Serpeggianti dieonsi le radici lari. [Lat. paedagojut.) —
3. Invigila-
che co’ loro rami o getti si stendono to re, Soprastante o simile.
REPARANTE. Re pa ràni ««. ri»r». u nc
... i
sotto la superficie della terra, e lonta- REPETIZIONB. Re pe-ti-sió-ne. SL V.
1

parare. V. e di Riparante. no dalla radice principale, tramandan- A. V. e di’ Ripetision». [Lat. repetitio,
REPARARE. Re-pa rà-re. Alt. V. e di do piccole radicelle. [Dal lat. repo lo reiteralio .)
Riparare. [Lat. reparare , restaurare rampico, REPETUND A. Re -pe-tùn-da. V.L. Arche.
io mi strascino, io serpeggio.)
Dai Jat. re particella Iterativa insepara-
bile » e da parare apparecchiar* alle-
— 6. Dicesi Repente o Strisciante quel Delitto di concussione, di peculato, che
, tronco che si stende per terra , e butto commettevano I magistrali romani con-
stire.) tro I cittadini 0 gli alleati , obbligan-
sovente radici, formando altre piante.
REPARATO, Re-pa-rà-ta. Add. m. di REPENTE. Avv. V. L. Io un tratto. Lo
]

doli a versar danari in onta alle leggi,


Reparare. V. e di' Riparalo. ed appropriandoseli. [ Repetundae pe-
stesso che Repentemente. (Lat. repen-
REPARATORE. Re-pa ra-tb-re. Verb.m. te.}— 2. Di repente, posto avverb. vale cuniae danari da ripetersi erao detti
di Reparare. V. e di' Riparatore. [Lat. quelli che esatti ingiustamente , po-
lo stesso che Repente. [Lat. repente.) ,
re para far.) teran ripetersi. )
REPARATRICE. REPENTEMENTE /?« pen te tn^n-fc. Avv.
Re-pa-ra-lr ì-e«. Verb. Con gran prestezza, Subitlssimameote. REPBTUTO. i?e-p*-tù-fo. Add. m. da
f. di Riparare. V. e di’ Riparatrice. Repetere. V. e di' Ripetuto.
(Lat. repente, mólto.)
|Let. rtparatrix.) REPILOGARE.
RE FA RAZIONE. REPBNTERE. Re-pin-te-re. N.ass. Verbo Re-pi-lo-gà-rc. Alt. V.
Re-pa-ra-ziò-ne Sf. V. diteti, di cui non trovati ebe riofinito. A. V. e di’ Riepilogare.
A. V. e di* /ftparaztone. ILat. repara- REPITIO. /?B-pi-<i-o. Sm. V. A.
V. A. V. e di’ Rìfeniire. V. «di'
tio, restauralo.) —
2. Riparo.
REPENTINAMENTE. Re-pmti-na-mM- Repetio.
REPARTIRE. /fe-pcfr-il-fe. Alt. anooi. REPLBTIVO. Re-ple-tì-vo. Add.
fe. Avv. Lo atesso che Repentemente. m. Atto
V. e Ripartire.
di'
a riempire. Riempitivo.
REPENTINO. Re-pen
ti-no. Add. m. V.
REPARTITO. Rt-par-ti-to. Add. m. da REPLETÒ. Re-pii to. Add. m. V. L. Lo
L. Rapente. Subi tmen.f lai. repentinue.)
Ripartire. V. e di’ /tipartito. stesso che Ripieno. (Lat. rrplatwj 1
REPARTO. Re-pàr-to. Sm. Il ripartire; REPENTISSIMO. Re-pen-tis ti-mo. Add. l

ra. superi, di Repente. REPLEZIONE. /fc-pla-ai-d-na. Sf. V. L.


c Ciò che viene ripartilo a ciascuno,
se- REPERE. Ri pe-re. N. ass. V. L. Andar Riempimento, Ripienezza, s’intende e
condo che se gii deve; Distribuzione. da* medici per soverchia abbondanza
carpone, o Serpeggiare; Strisciarsi. [Lat. la
REPASSIONE. Re-pai ti-ii ne.St. Pilo». di amori, ovvero di cibo. (Lai. repletio,
repere. Repo, dal gr. herpo che vale il
Quella mutazione che l'agente riceve oppletio.)
medesimo. Altri da rhepo lo inclino. )
da qnello centra cui agisce, REPLICA. /W-pli-ca.
REPATRIARE. Rc-pa-lri-à re. Pf. ass. REPERIBILE. Re-pe-ri-bi-le. Add.eom. Sf. Il replicare, Il

e pass. Ritornar nella patria. V. e


Lo stesso eba Ritrovabile, e dicesi delle tornar a fare la medesima cosa. 2. —
di’ persone e delle cose. Risposta. (Lat. r»pon*um.]
Ripatriare, 'Rimpatriare. (Lat. in p a- REPLICAMENTO.
REPERIRE, /fc-pe-rl-ra. Alt. V. L. V. Re- pli-ca-min-to. Sin.
triam rrdire.) Il replicare. (Lat. reiferal/o
difrli. di cni non trovasi usato che il )
RBPÀTRIATO. Re-pa-tri-à-to. Add. m. pari. pass. Reperto. Ritrovare. [ Lat. REPLICANTE. Tie-pli-ccm-fc. Part. di
da Repalriart. V. e di' Rimpatriato c Replicare. Che replica.
reperire. Reperto secondo piii vien ,
i
,
Rrpatriato. REPLICARE.
da re particella iterativa inseparabile, Re-pli cà-re. Alt. Tornare
REPATRIazIONE. Re-pa tria-eió-ne. di nuoro a fare la medesima cosa; Rei-
e da patio io partorisco; poiché il ritro-
Sf. Il ritornar a rlabiiar nella
patria vare è qnasl partorire di nuovo. Altri
,
terare, Ricominciare, Ripigliare, Rifa-
Il rimpatriarsi (Lai. rrpatriulìo .1 da ra , ed aperto io apro. Con più ve- re. (Lai. reiterare. Replicare dalla par-
REPELLENTE. Re-pel-len-le. Pari, di lirelia iterativa inseparabile re e da
risimigliauza peròcredesi dalrelt, gali,
Repellere. Che repelle— 2. Fis. Forza
repellente Quella facoltà che risiede
5
ria di nuovo una seconda volta, e beir .
plicure piegare.) —
2. Tornar di nnovu
,

prendere, acchiappare.] a dire, Tornare in sulle cose dette. Ri-


ne* corpi naturali, per cui in certi casi
essi fuggono a vicenda l'uno
REPERTO. Re-pir-to. Add. m. da Re- petere, Ridire, Reiterare . ed anche Ri-
dall’altro. sponder di nuovo. ( Lat. iterare, repli-
— 3. Mcd. Sostante repellenti.
p rlre.
V. So- REPERTORE. Reper-ió-re. Verb.
m. di care.) —3. Riprendere, Ripetere, Rian-
stenta.
REPELLERE. Re-pil-U-re. All. inora, Reperire. Ritrovatore, Trovatore, Rin- dar rol pensiero. —
4. N. ass. nel sigo.
vergatore. Inventore. del $2.-5. Contraddire, 0 semplice-
e n. V. L. ttisplogere. (Lai. repeller*.]
REPERTORIO. Re-per-tb-ri-o. Sm. V. L. mente Rispondere. (Lat. adoersari, con-
REI’ELLONE. Rc-ftl-lù-ne. SrTVeler
Sorta di maneggio del cavallo; detto
Indice 0 Tavola de' libri o delle scrit- tradicere .] —
fi. N. pa«s. nel primo sigo.

da ture, per mezzo di cui si possono facil- REPLICATA MENTE. Re pli-cata- mén-
alcuni A re pel Ione Dal repellone Avv. Con replicazione
.
da mente ritrovare le cose in esse conte-
, te. , Più volte.
altri Sbilancione, cd anche Falcata.
(Io nute. (Lai. repertorium index.] —- 2. ,
(Lat. iterato.]
frane, repolon i la volta che fa
il ca- Leg. Inventario sommario che notari i
REPLICATIVO. Ae-pli-ea-rt-vo. Add. m.
vallo In cinque tempi. In isp.
repelon debbon tenere di tulli gli atti e con- Allo a replicare, Che replica.
è no corto giro che si fa eseguire
al ca- tratti stipulali da e«si. I cancellieri, gli REPLICATO. Re-pli-cà-to . Add. m. da
vallo a briglia sciolta. Le quali voci
uscieri hao pure loro Repertori!. I
Replicare. (Lat. iteratile.)
dieonsi venute dal lat. repellere riso-
REPETERR. Re-yite-re. Att. anom. V. REPLICAZIONE. Re plica- sió -n e . Sr.
spingere , dar molte spinte poiché re
; L. V. e di’ Ripetere. [ Lat. repetere Il replicare.
Dieesi anche Replica , Re-
t particella iterativa , e pelfere «ale ,

iterare. Repetere de re particella itera- plicameoto. [ La», repetitio , ileratio.


spingere.Io gr. rhi,,to proedpiucn do.)
REPENNARE. Re pen-nà-re. N. ass. V.
tiva inseparabile, e da pelare chiedere, — 2. Ret. Figura retiorica, per coi
)
si
prorrurar di avere, andare, assaltare.] converte il ragionamento a ritornare di
A. V. e di* Rimpmnare.
REPETIO. Re-pe tì-o. Sm. V. A. Dispq. qnaodo io quando sulle medesime cose
REPENSARB. Rt-ptn-sà-re. Alt. e n. la, Contrasto di parole. (Lat. jurgium. che ci afTaonsno oci rallegrino, ovvero
V. A. V. e di' Ripensare. Da re particella spesso superflua, e dal a replicare spesso alcuna voce per più
REPENTAGLIO. Re pcn-tà-glio. Sa). V. pera, p etj are che ba il doppio senso di enfasi, o per espressione d'affeito, 0 per
e di’ Ripentaglio.
contesa, rissa, e di affimene, male, in- ampliazJooc 0 innasprlmcnto del fatto.
. , , \

IEP HE P IEP
REPLl'ERE. Ri flui re. N. ass. ed att. REPROBO. Rb-pro-bo. Add. e sm. Ma- far mandar via, congedare. Iu c«H. gali,
V. diteli, di cni non trovasi usata che ligno, Malvagio, ed anche Dannato, Ri- puf spingere , urtare. Le quali radici
la prima persona sin?, del preseute in- provato, Prese ito. I Lat. reproba» ne- , sono ben più proprie della comune e
dicativo. V. L. e A. V. e di Ripiovere.
4
quam. ] di molte altre riferite dal Vossio.) 2 — .

[Lai. repiuer*.] BEPROMISSIONE. Re-pro-mitsiómeSt. Leg. Congedare, Allontanare da aè Tuo


REPONEHE. Re-pó~ne-rt. All. V. e di' V. L. e A. V. e dr/?«promiea«’one. [Lat. consorte l'altro, disciogliendo il matri-
Riporre. reprvmissio.) monio. [Lai. dare libellum repudii.] —
REPORTARE. Re por-tà-re. All. V. A. REPROVARB. Re-pro-và re. Alt. V. L. 3. Detto di Eredità altrimenti Rifiata-
;

V. e di’ Riportare. Non approvare , Dannare come malva- re. ed è contrario di Adire.
REPOSITORIO. Re-po ti-tò-ri-o. Sm. V. gio ; altrimenti Riprovare. [Lat. repro - REPUDIATO. Re-pu-di à-to. Add. m.da
L. Luogo da riporre vesti, o altre cose. bure, Improbara, rejieere. ] 2. Pro- — Repudiare. V. L. V. e di’ Ripudiato.
[ Lai. repotitorium. ] —
2- Arche. Ta- vare. (Lat. repudt'afue.]
voletta portatile sulla quale venivano REPROVATO. Re-pro-vò to. Add. m. REPUDIO. Re-pù-di-o. Sm. V. L. Il re-
apprestali i cibi presso Romani. i da Reprovare. pudiare. V. e di’ Ripudio. ( Lat. repu-
ESPOSIZIONE. Re-po-ti -xiò ne.Sf. L'atto REPROVAZIONE. Jta-pro-wi-zùJ-«a. Sf. dilo». ]
di riporre una cosa rimossa dal suo Il reprovare Disapprovazione. [ Lat. REPUGNANTE. Re-pu-gnàn-tg. Pari, di
luogo. reprobano.]
;


2. Teol. Opposto di Pre- Repugnare. Lo stesso che Ripugnante.
REPOZIALE. Re-po- zià-le. Add. com. destinazione. [
Lai. reputinone, obiistens.) 2. Dis- —
V. L. Filol. Relativo alle repozie. [Lat. REPT1LE. Rè-pti-le. Add. e sm. V. e di’ amabile, Ributtante.
repotiaU.) Rutile. REPllGNANTRMENTE. Re puynan-te-
REPOZIE. .-Sf. pi. V. L. Arche. REPUBBLICA. Re-pùb bli-ca. Sf. V. L. m^n-le. Avv. Con repagoaoza. Lo stes-
Banchetto del giorno successivo a quel- Propriamente La cosa pubblica. Cosi so che Ripugnantemente. [ Lat. repu-
lo delle ooue presso i Romani. [
Lat. può denominarsi qualsivoglia Stato ci- onnnfer.)
repotia. Da re iterativo, e poto io bevo.] vile, nel quale, uon svendo inogo l'ar- RIPUGNANTISSIMO. /?e-pu-$nan-flz-«i-
REPREMERE. Re-prt-me-re. Alt. Rio- bitrio di uno o di pochi 1* utilità pub- ,
mo. Add. m. superi, dì Repugoaale. Lo
tuzzare. Reprimere- blica è il One unico di chi governa; ma stesso ebe Ripugnantissimo.
REPRENDERE. Re-prèn-de-re Att.enom. comunemente con questo nome si de- REPCGNANZA. Re-pu-gnòn sa. sr.V.L.
V. e di’ Riprendere. notano gli Stati in cui il potere supre- Coolraddiziooe, Coolroversia. Lo stes-
REPRENSIBILE- Re pren-iì-òi-ia. Add. mo risiede presso molli. Repubblica so che Ripuguaora. [Lat repugnantin.
com. V. e di’ Riprensibile. democratica è quel la dove coloro ebe go- — 2. Contrarietà, Renitenza. [ Lat. re-
REPRENSIONB. Re-pren-sii- ne.Sf. V. vernano eoo tratti a sorte, o eletti dalle nitenlia. |
A. V. e Riprensione.
di’ diverse condizioni del popolo; aristo- REPUGNARE. Repu-gnà-re. N. «ss. V.
REPRENSORlO. Re-prtn-so-ri o Add .m. cratica, quella ove governano suoi no- L. Ostare , Contrariare , Opporsi. Lo

i

Che repreode. V. A. V. e di’ Ripren- bili. [Lat. rttpublica.] 2. Dicesi Pon- stesso ebe Ripugnare- [Lat. repuynarr,
forio. do dello Repubblica la Somma delle refragore. Da re, e da pugnare. ] 2. —
REPRESSIONE. Re-pres-si-ó- ne. Sf. Lo cure e degli affari pubblici. 3. Per
,

— E in sigo. att.
stesso che Ripressione. estensione prendesi per Qualunque Sta- REPUGN AZIONE. /Z«-pu- jna-iió-ne. Sf.
REPRESSO. Re-prh io. Add. m. da Re- to anche governato da no principe. *— V. A. V. e di’ Ripugnanza.
primere. Raffrenilo, Rintuzza». [Lat. 4. Leti. Repubblica letteraria dicesi, in REPULISTI. Re-puM-sti. Latinismo del-
repreisus, cohiòtfu*.] modo collettivo L' intero corpo degli ,
la plebe , tratto dalle parole del Sal-
REPREZZO. Re-prés-:o. Sm. V. A. V. studiosi e de' letterati. mo 42. Quare me repulisti, e stravolto
• di’ Ribresso. REPL BBLICANO./?#-ptib-bIi-cà*no.Add.
T
a significato di Ripulire , Consumar
REPRIMENTE. Re-pri-mèn-te. Pari, di m. Di repubblica , Appartenente a re- ogni cosa. Volerne vedere il line. 2. —
Reprimere. Che reprime. pubblica. Dicesi non meno delle perso- Oode Fare repulisti o il repulisti , vale
REPR (MENTO. Re-pri-mén-to. Sm. Il ne che delle cose. Nel primo caso vale Privare, Spogliare , Tor via ogni cosa ,
reprimere altrimenti
: Repressione. Partigiano di repubblica CUudiuo di ,
Dar line. Consumare interamente e qua-
(Lat. eohibilio.] repubblica; altrimenti Repnhhlicaote, siLasciar pulita ogni cosa.
REPRIMERE. Rc-prt tne-re Alt. enom. Repubhliehista , e si adopera anche in REPULSA. Re-pùUta. Sf. V. L. Ributta-
Tener a segno o a freno Raffrenare , ;
forza di sm. mento alle dimande. Lo
stesso che Ri-
Rintuzzare. [Lat. reprimere, cohibere.) REPl'BBLICANTE. Re-pub-bli càn-te. pulsa. [Lai. reputai.]
— 2. E n. pass, —
3. Àgr. Impedire il Add. e srn. Oggi è più usato Repubbli- REPULSANTE. Re-pul-sàn te. Pari, di
rapido e celere rigoglio delle pleure cano. Che vive in repubblica , o in for- Reputare. Che repulsa. V. e di' Ri-
che si ottiene mandando nel campo le ma di repubblica. pu [fatile.
bestie e pastora. REPUHBLICUETTA. Re-puMU-chétta. REPULSARE. Re-pul-sà-re. Att. V. A. e
REPRIMI MENTO. Re-prì-mi-mén- to.Sm Sf. dim. di Repubblica. Piccola repub- L. V. e Afpuiiare. (Lat. reputava.)
di'
V. e di* Rrprimento. blica. REPULSA TO. Repul-ià-to. Add. m. da
REPRIMI! ORE. Re-primi- là- re. ’Verb. REPCRBL1CHISTA. Re-pvb-btiehì-ita. Reputare. V. e di’ Ripulsato.
m. di Reprimere. Che reprìme, Riprcs- Add e sost. com. Lo stesso che Repub- REPULS AZIONE-
. 7?«-puI-ja zid-ne. Sf.
sore. blicsnte. V. A. V. e di’ Ripulsa.
REPB M ITRICE. Tfe-pri-mi-tri-ee.Verb.
1 BEPCBB LICONE. Re-pub bli-eó-ne. Add. REPULSIONE. Aa-pui-ft-d-tta. Sf. Fi*.
f. di Reprimere. Che reprimi*. e sm. Idiotismo fiorentino. Sì dice di L'azione di ciò che respigoe , e Lo stato
REPRIMCTO. /fe-pri-mù-ro. Add. m.da Chi s affanna troppo, « prende soverchia di ciò eh’ è respinto. Lo stesso che Ri-
Reprimere. V. A. V. e d«' Represso. briga degli affari della repubblica; e si pulsione.
REPKOBABILF. Re pro-bàbi-le. Add. prende anrbe per Affannone assolutati!. REPULSIVO. Re-pul-sì-vo. Add. m. Che
com. Che può repronarst. [Lat. artiglio ] fa repulsa. Lo ate«so che Ripulsivo. —
REPROBARE. Re prò bò re. Alt. V. L. REDUPLICA Repùbli-ca. Sf. Lo stesso
.
2. Fis. Che respigne ; oode Forza re-
e A. Lo stesso che Reprovare. Lat. che Repubblica. pulsiva , che è lo stesso che Forza e-
[
reprobare. Da re che In compos. Inverle REPUDIANTE. Re pu-di ùn le. Pari, di spuUiva, opposto a Forza attrattiva.
alcune volte 11 senso e da probare ,
Repudiare. Lo stesso che Ripudiente. REPULSO, /te-pùt-ao. Add.m. da Repoi-
provare. 1 Che repudia. |Lat. repudiane.] sare Repellere
c ; e forse anche sinc. di
REPROBATI VO. Re-pro-ba-iivo. Add. REPUDIARE, Re-pu-di-à-re. All. V. L. Repulsato. Respinto, Rigettato, Ribut-
tn.Che riprova, Atto a riprovare. Lo stesso che Ripudiare. [Lat.
Rifiutare. tato. — 2. Discacciato.
REPROBATO. Re-pro b.ì-to. Add. m.da repudiare. Repudiare secondo I più, ,
REPURGAMENTO. Re-pur-ga-mén-to.
Reprobare. V. L. Meglio Riprovato. Lo vieu da repudium espulsori della mo- Sm. «purgare, e dicesi propriamente
Il

atesso che Reprorato. glie repudium credesi rosi detto


: e delle di’ Ripur-
Purghe muliebri. V. e
REPROBAZIONE. Rt-prn-ba-tió-ne. Sf. perchè facevasi oh rem pudendum per gamento.
V. L. Il reprobare. Disapprovazione. cosa vergognosa, o perchè con facevasi REPURGARE. Re purgà-re. Alt. V. c
Meglio Riprovazione. (Lat reprobalio.] senza vergogna, «ine pudore- Ma trovasi di’ Ripurgare.
— 2. Teol. Presso I teologi è l’opposto io pera, pedir va fuori, onero uscita . REPURGATO. Re-pnr-gà-to. Add. m. da
di Predestinazione. e beta rrlioqse, sioe, mille, lo tbr.jKz- Repurgare. V. e di* Ripurgalo.

DigitizGd by CjOO^Ic
, —

BBt REI REI


REPURG AZIONE. A«-pur-$a-xtò-n«. Sf. Leg. Condizione ricercata dalla legge , secare. V. e di’ nineato. ( Lai, r**eca-
Il purgare di nuovo , o semplicemente e dimostrata. —
3. Oggi nella leglsls- (UJ.
)

Purgare- V. e dr Ripurgazìon*. ziooe francese è Ogni specie di doman- RBSECAZIONE. U-n-ta tit-m. Sf. T.
REPUTANTE. Re ptrtàn-U. ParUdi Re- da del pubblico mitnstrm, quando oon a di' Rineasiom.
putare. Che reputa. Lo tinto che Ri agisce che come parta aggi nota , allor- RESEDA. Ri-tè-da. Sf. V. L. BoL Spu-
palante. ché ia legge chiede ch'egli sia inteso io cledi pisola volgarmente Melardlna.
;

REPUTANZA. Rtpu tàn-za. Sf. V. A. un giudizio promesso da uno dei liti- (Lat. renda.)
Lo stesso che Ripnlanza. V. e di’ Ri- ganti. È voce venuta lo Italia col codici RESIDENTE. Re-te-dènM. Add. com-
putazioni. francesi. ( Dal frane, nquiiitotri che V. A. V. e di'Reiidmti.
REPUTARE. Ae-pu-tà-re. Alt. o. a», e vale il medesimo. ] RESERVARE. Aa-arr và-r«. Alt. Con-
pesa. Giudicare, Slimare, Credere, Te- REQUISIZIONE. Ae-gui *i-*tò-«*. Sf.V servare. V. e di' Riiervart. [
Lat. n-
nere io coocello. Lo etneo che Riputa- L. Ricercamento, Innanzi ; onde A re-
re. [Lai. exiltimari, judicart, censtre. quisizione. vale Per richiesta , A peti- RESER V^TARIO. Aa-aer-ua-td-rio. Add.
Autore, dall'ebr. palkar congetturare, zione. ( Lat. requie# io , petilio. 1 3. — e sm. Colai, cui si fa la reservaziooe.
onde pìlAnm congettura. Nella si essa Milii. Forzata soromiolstraziooeda far- RESERVATIYO. A#-«r tm-li-tw. Add.
lingua pithjam sentenza decreto. J — si da' proprietà rii delle cose che posso- m. Atto a reservare.
S. Mettere in eooto , Attribuire.
.

3. — no abbisognare al maalenimenlo od il RESERVATO. R«-nr và-to. Add. m. da


Oode Repotare a peccalo vale Imputare servigio d'uo esercito. Voce di uso mo- Reservare. T. e di Riiortato. Lat.
• peccato. —
4. B Reputarti a grazia o derno, e venuta dal fraoceae Arguit- r*aaruo(u*.)
[

io grafia, vale Tenerti io coolo di gra- ilo*. RESERVAZIONE, Ae-a*r-ua-*»d-na. Sf.


ria , Riconoscere per favore. 3. Te- — RESA. Ré-ut. Sf. Il rendere, li rimettere V. A. V u di Ai* •rvutioni. ( Lat, ri-
oere io pregio, io onore ; Aver opioion in podestà del nemico noi piazza on urvatio.)

,

vantaggiosa di tè , lotoperbire- E. luogo forta; altrimenti Dedizione, Ar- RESI A. A*-*La.Sf. V. A. sioc. di Eresia.
Dicesi Reputare la vano alcuna cosa e rendimento. (Lat. dettato.) (Lai. fcatra*?*.] —
2. Discordia, Rottu-
vale Noo ne far capitale. —
7. Dicesi R ESARCI KB. ri. Att. V. L. V ra, Dissensione, Cornea». Scandalo; ma
Reputare a grado alcuna cosa ad uno e di’ Aiiareir*. (Lai. marcire. Ritor- io questo senso fu solo osato dagli an-
e «ale Chiamarcene grato come di favor citi, da re, e da tare in restaurare, rac- tichi Toscani. DtU'tr.rtit discreduta,
ricevuto. conciare. ) malum eicilare , e non già dsl gr. ba-
REPUTASSIMO. Re pu-fa-lU *i-mo RESARCITO. M‘-tar-ei-to. Add. m. da rasi* che mai non ebbe questo senso, lo
Add. m. superi, di Reputalo. Lo stes- R esame»*. V. e di’ oiiareito. quent' ultima lingua rhexi* vai rottura
so che Riputaliasimo. RESCINDENTE. Re-iein-din tl. Pari, di nel senso proprio.]
REPUTATO. R+putàto. Add. m. da Rescindere. Che rescinde. RESIDENTE. Ai-aì-d/u-fa. Add. com.
Reputare. Lo stesso che Riputai». RESCINDERE Re-icm di re. All. V. L. Cha Che «la. (Lai. rraìdrn*.]
risiede,
REPUTAZIONE. Aa-jm fa-xtò ne. Sf. Il Risecare. Tagliare, e fig. AbiLre, Ce» ?* £«• Ambascisdore vale Subila ,
di
reputare. Lo slesso che Riputaiione. sare. Annullare. ( Il lat. rescìndere, da Ordinario. —
3. lo furia di sm. Resi-
[Lat. srnfenfta.] —
3. Buona opinione, ri, e da icindrri segare. ) dente, si dire propriamente II Ministro
Stimo, Onore. (Lat. eosìsltmafto, fama, RESCISSIONE. *s-icii-ii ó-nt. Sf. V. L. d‘ alcun Potentato pressa no altro Po-
decui.) —
3. Metlere di riputazione in Tagli a memo , Troncamento . e fig. A- tentato; ed è dignità alquanto infe-
akana cosa , vale Compromettere la boliziooe. Annullinone, e dicesi pro- riore a quella dell’ Ambascisdore c del-
propria fama , il buoo nome. 4. E — priaroeole di convenziooi. [ Lat. rucii- I* Inviato, superiore a quella dell'A-
Mettere io reputatone, sale Accredita- mìo. gente.
re — 3. Stara io reputatone, sale So-
]

RESCISSO. Ae rei* io. Add. m. da Re- RESIDENZA. Re-ti-din io. Sf. Jl rise-
stenersi , Noo cedere. —
6. Stara io scindere. Tagliato, Tronco , e fig. Cas derceli luogo dove si risiede. Aotica m.
sulla reputazione, vale Noo ceder punto ssto. Resedenzi*. Rlaedio, Riaideozia, Rm-
nelle materie riguardanti la reputazio- RESCISSORIO, av-ectf-fò ri o. Add. m. denza. ( Lat. udet. 2. Onde A*er« —
ne. —
7. Venire io reputazione vsle .
V. L. Che appartiene a rescissione.
]

o Fere residenza, Stare a residenza, vale


Acquistare buoa nome Crescer di fama. (Lai, rnciiioriiu.) Risedere. —
3. Per simtl. Dimora. Fer-
REQIJIA. Aèguwz.Sf.V.À. V. edi'Ae- RESCRITTO. *e-*crlf-fo, Sm. Nel Di mata. —
4. Posatura , FondiglHiolo .
fsii. ritto romano Res*ritti chiama» ansi le che è Quella materia più grave che è
REGIMARE. Rt-qui-à-re. N.ass. Ponre. Lettre ed ordioi che davano gl’ impe- nelle cose liquide , e che risiede e
Rifinare, Quietare, Aver requie. ( Lat. ratori in risposta ai magistrati delle posa nel fondo. [Lai. aedimentom-] —
quiescere.] province , e talvolta anche al semplici 3. Ar. Mes Sudacchino, Ombrella.
REQUIE. Jtl-fiii-r. Sf. V. L. Riposo, Po- cittadini ne' casi non considerali dalla 6. MeJ. Residenza del male: Sede, Ni-
sameoto, Gelamento da fatiche , tra- legge. Nel Dritto canonico cosi chia- do, Luogo. Sito, Ricovero, Stabilimen-
vagli e noje. (Lai. requie*, /{ getta, da matisi le Lettere colle quali il poolrfice to. [Lai. udii morbi-]— 7. Eccl. Resi-
fui** aulete, riposo.] — 2. B nel num. rescrive alle consuliarioni , relazioni, denza personale: Obbligo de’ vescovi ,
del più. —
3. Il riposo etera» de’ giu- snppllcheec de’collrgii, deca pi ioli ed de* parrochl ec. a ‘quali incombe la cura
sti nell'altra vita. —
4. Eccl. Messa d< altri corpi orile pubbliche cause, o an- delle anime, ed ai cherici beneficiali, di
requie, si dice volgarmente delle Messe che alle domande de'pri«ati nelle cause risedere nella diocesi, nella parrocchia,
da morto; come quelle, che al dicono loro. Io alcuni Stati d Italia chiamansi e nel luogo del beneficio, purché oon ne
io suffragio e riposo de II anime de’ tra- Rescritti reali Quelle sovrane decisioni Blaoo legittimamente dispensati.
passiti. —
5. Farm. Sorta di medica- che adita appartenere all* cinse delle RESIDENZA. Re-ti-dio-xi-a. Sf. V. A.
manto sonnifero, chiamato da' farma- leggi e decreti «oooannunz sle nel reai V. e di' Rnidenza.
cisti Argute* jVieolni. —
6. Mus. Mes- nome a risoluzione di dubbii proposti, RESIDENZIALE. Reti-den-ti.à-lt. Add.
sa di requie odi requiem Compooi- : ovvero a spiegazione e interpretazione cono. Appartenente a Resideoia.
mento musicale della messa de’ morti di qualche articolo di legge decreto o
,
RESIDUALE. Re ti-du-à U. Add. com.
tieni trsiorominria Requiem aeternam. regolamento. [Lat. rneriptum. Retai Quel rbc resi*. V. c di' A#*iduo add
R EQUI ESCE RF.. Ar guì -e-*ee.r*. N.ast. ptum, è pari, di raicrìAo In riscrivo e : RESIDUARE. It-ti-ds à-ri. All. e o.
aoom. V. L. Es«c*e io requie. Riposa- r**cn6o, da re indietro, cuolro, di nuo- Formare il residuo.
re. Lo stesso che Reqniare.
[ Lat. ra-
vo, e da teriko io scrivo.) RESIDU l RIO- Ri ti-du à ri-o. Add. e
qoietcrri. )
RESCRITTO. Add. m. da Rcscrirere. V, am. Leg. Erede della facoltà, dopo sod-
REQUISITO. Requì-i\~io. Sm. Termine e di’ Riscritto. disfatti i legati.
che si u«a per esprimere tulle le circo- RESCRIVERg. Ri-tcri-ve-n. Att. e n. RESIDUATO. Re-ii du à-to. Add. m. da
stanze richieste ad ottenere od essere an»ni. Trascrivere Cop are. ( Lui. rz- Residuare ed è per lo più lermioe dei
;

checchessia. [
AeguiiUum, pari, di ri \ icrìbm.) — .

3. Rispondere io iscritto. finanzieri e de computisti. Che é rimaso


quiro lo cerco e rrguiro da re
:
, e da ( Lat. ntcrilnn. ]
— 3. Far rescritto. di resto.
quuero lo cerco. ] (Lat. mcribm.) RESIDUO. Ar-*ì-du o. Sm. Quel che re-
REQUISITO. Add. m. V. L. Richiesto. RESECARE. Re te cò ri. Alt. V. L. V. sta; altrimenti Resti), Rimanente, A-
(Lat. requisito*.] e di’ Aùecar*. |Lst. reiwar*.) vaoio; ed ancora Rimasuglio , Sopra v-
REQUISITORIA. Argui ti-» ri-a. Sf. RESECATO. Re n eh io. Add. m. da Re-
1
«anxo, Rilievo cc. (Lat. rtiidua , reti-
70
- }

1ES IBI KE8


quum. Rtiiduum da , residso io resto ; rame : Noma dato da Bayle al protoclo- abbattere. (Lai. obliare , retittere, ri-
• rosideo, da re per retro indietro , do- rnro di rame. pugnare. Resistere, da re contro e da
po , e letico io seggo. ] —
2. Chini. C>ò RESIN ASFALTO. Re-si-na-ifàl-to. Sm. xitiere riteuere.
)

2. Fig. Reg«ere
,

che rimane d' una sostanza eh' è stata



comp. Min. Sorta di uiiucnle eh' è un Suffnre. | Lat. «tafmere. ) —
3. Conti-
,

sottoposta a qualche operazione. 3. composto naturale di resina e di asfalto nuare. Sur sodo. —
4. Diersi fig. Re-
Ani. Il resto d' una sottrazione o divi* o bitume. sistere alla coppella evale Reggere alla
sio ne aritmetica. RESINATO. Re-ti nà -lo. Sm. Chim. Com- pruova, al martello.
RESIDUO. Add. m. Y. A. e L. Agg. di posizione chimica di una resina con RESISTO. Restilo. Sm. V. A. V. e di’
cosa rimasta. (Lai. residuili.] qualche alcali o eoo qualche ossido. Resittcnsa-
RBS1GN ATO. Rs-ti-gnà-to. Add. a. V. RESINIFERO. Rs-si-ni-fe-ro. Add. ro. RES.MA. Rè- ima. Sf. Coll detto, secondo
e di' /tassapiaJo. St. Nat. Che produce resina. [Lai. reti- alcuni, per la rima in luogo di Riama.
RBSIGNaZIONB. Re-si^na-xiÓ-ne. Sf. wììii>.] RESNA. Rè-ma. Sf. Zool. Sona di pesce-
Consegna, Offerta , Dedizione Abban- ,
R ESIMIE, Via • si nl-to. Sf. Min. Varietà fi ESO. Riso. Add. di da Rendere. Lo
dono all'altrui volere o podestà. [ Dal di selce eoo fruitore concoide lucida ,
come quella delle resine. Quella sdee
stesso che Reodulo. (Lat. rfedifui.) —
lai. retigno io rendo e questo da re ; 2. Restituito. —3. E detto di Cri-
per relro indietro ed diligilo io asse- è facile a rompersi, e meo dura dell'al- si iere.

,

gno.] 2. Eccl. Be^Roeriooe di bcoe- tre; trovasi di tatù I ma questi RESOLGUILE.


colori, V?«-ro-lù-it-f«. Add. coni.
iizio Rinunzia spootaura al benefi-
:
non sono vivaci. V. e di ‘Risolubile.
zio fatta nelle mani del superiore le- RESINOSO. Re- si-nò -so. Add. ro. V. L. REVOLUTA MENTE. /fo-ro-lu-fo-mAl-U.
gittimo , talora anche a favore di un Si. Nat. Che contiene resina. ( Lai. re- Avv. V. e di' Rito tuia mente.
terzo. sino* us.] RESOL IRTISSIMA MENTE. Reso lu-IÙ-
RESILIENZA. Re si-lièn-ta. Sf. Fis. RESIPISCENZA, Re-ii-pi-scin-so. Sf. si-ma-mènte. Avv. superi, di Regola-
Regresso o Ritorno del corpo che per- V. L. Ricooosrimenio dell'errore. Ri- tamente. V. e di’ Ri tolti tiiximamente.
cuote l’altro. (Dal Ut. resilire, cioè re- torno da male a bene. (Lai. retipiteen- BESOLUTIVO. Re so-lu-ti-vo. Add. m.
tro salire, saltar* indietro.) Irò. Il v. lai. retipiteo io mi pento vie- Che risolve , Atto a risolvere. V. e di'
RESINA. Re-tì-na. Sf. V. L. Si. Nat. ne da retipio io ho sapore, io senio, lo .ftùolefieo. —
2. Mst. Metodo resolo-
Nome col lenit o che serve ad iadicare turno in cervello. Retipio, vico poi da tivo: Cosi chiamasi il Metodo analiti-
una numerosa famiglia di corpi i quali ra particella iterativa , e sapio lo ho co; contrario del Metodo sintetico
o
originariamente appartengono al regno sapore , odore , gusto. Quindi reeipi
tetre t quasi Assaporar di onoro , Sen-
compositivo- —
3 Log. Patto resoluti-
vegetabile. Le Resine sono In generale vo Quella condizione per la quale nei
1

sughi densi e teoaei che floisrooo d»gli tir meglio che prima.] contralti dì compra e vendila il
vendi-
alberi, e s'iodurano all'aria. D'ordina- RESISTENTE. Re-ti- slin-te. Pari, di tore ai riserba il diritto di riscuoterei»
rio sono frangibili; il loro color domi- Resistere. Che resiste (Lai. pertinax , cosa alienata io on dato termine; e di-
na ole è il giallo ; il sapore diverso ; to- refractarius.ì cesi Resulntivo perché risolve, scioglie
no insolubili nell'acqua, solubili nello RESISTENZA. Re-ti-ttin-xa. Sf. Il resi- dall'ohbllgazloocV
spirito di vino nell'etere e negli olii stere; Potenza che opera in opposizione BES01.UT0. Re
, so-lù-to. Add. m. da
oblili; esposte al fuoco si fondano, e ad uo* altra , e che ne distrugge o ne Risolvere. V. e di' Risoluto
ae la lemperalora è rinforzata, s'infi-tni-
mano; hanno uo peso specifico superio-
;
diminuisce l'effetto; e ditesi cosi al
rio come al tig. (Lai. obtiaeulum )
di Luogo
litico,

3. Agg. di Persona. Para-
Scoza movimento. 4. Messo —
2. Agg-

re quello dell'acqua ; si elettrizzano


a Gode Avere o Farresistenza o al oienie, Distrutto
eoo afrega mento in maniera negatila
lo resistenza ,
vale Resistere. 3. Far — 3. lo forza d’avv.
io vece di Rfsolulamenle, o
vale Asso-
e sono cattivi conduttori dei calorico. resistenza vale anche Negare, Ricusare lutamente.
Le Rasine ai accostano molto agli olii ciò che neo chiesto. —
4. Impedimen- RESOLUTORIO. Re-to-lu tòrio. Add.
volatili ; al pari di casi suo contenute to , Ostacolo , Intoppo ec. Onde dicesi m. Appartenente a risoluzione , In si-
ne'vasi de' succhi proprii che Irò» ansi
principalmente nella corteccia di’vcge-
Rinfrancare, o Rinforzare la resistenza
de'vaai, cioè la loro contrazione, pres-
gnificato di Soluzione.
ve, Persuasivo.
— 2. Che risol-

uli. La più parte delle sostanze disiiote sione, energia , tuono, movimento e si- RESOLUZIONE. Reso-lusió-ne. Sf. Il
con questo nome contengono uo olio i
mili ; Togliere la resistenza al corso risolvere. In sign. di Consumare.
Scio-
volitile, un acido libero, una materia del sangue, della linfa , del sugo oer-
g (mento, Di se log li me alo, Risolvimen-
veo, delia bile, e vale Rimuovere gl'im-
colorante a no principio immadiBlo re-
ped lineo ti che
si frappongono ai natu-
to ec. [ Lai. reiolutio. - 2. Sciogli-
sinoso. Quelle che s'incontrano in co«n- mento, Soluzione; e lo usiamo tomu-
merc o. e che sonu fortemente odorosa, rai corso de* detti liquori.5. Archi. — oemeote parlando di dubbii o quesLo-
debbono questa qualità all’olio volatile
eoo cui sono unite. Ve a ha anche di
Resistenza delle fabbriche: La forza
che sostiene la parte che fa pressione.
ni. (Lat. toluiio.) —
3. Delibera ziouc.
Onde Fare una rrsolnziooc, Pigliare
quelle che coningooo tani'olio volatile Ond’è che una fabbrica ha tutta la ne- risoluzione, «ale D:liberare, Risolvere.
da rimaner sempre molli o fluide: que- cessaria solidità, se la resisterne supe- (Lat. statuire , d-cernere. Resuluzione
ste sostanze costituiscono una classe ra alquanto la pressione. —
A. Mila. In questo senso vico da ritoluxione
io
particolare di corpi distinti col nome Parlando di Eserciti , di Fortezze o si- senso di Scioglimento. Poiché quegli
generico di Trementine. Le resine sono mili, L'alto del resistere al nemico. — che delibera , scioglie i dubbii relativi
di rado pure e alcune di esse potreb-
,
7. E lig. si dice d' ogni cosa che faccia al da farsi. ) —
4. Rifinimento. 5. —
bero aoche spellare alle gororoeresine. revisiona o che giovi a far resistenza; Med. Dileguamento del tumore prodotto
Nod solo i vegetali ma anche alcuni,
Ostacolo , Riparo. —
8. Dicesi A resi- dal ritorno degli umori stagnanti per li
animali o prodotti di aoirnali fornisco- stenza di bumba parlando di edilizii proprii canali nella grande circolazione
no delle sostanze dotate di tutte le pro- militari fabbrirati o coperti in modo da del sangue. V. Risoluzione in questo
prietà che caralierizzaoo le reame* tali resistere agli effetti delie bombe. 9. — significato. —
. 6. Mai. Prepara mento e
sono il muschio, il castoreo, la bile, le Linea di miuore o di menoma resisten- Regole per arrivare allo scioglimento
cantaridi et. Le Resine sono usate nelle suppone condotta per-
za: Quella che si ai on problema più comunemente So-
;
arti non meno che nella medicina ; tra peodicolarmenledal centro del fornello luzione.
le prime si distinguono il Balsamo di alia superficie esterna più vicina. Chia- RESULYERE. Resbl-ve-r». Alt. e o. a-
eopaibe , la Rrsina copale , la Resina masi Di minore o Di menoma resisten- nom. V. e di’ Risolvere.
•leni, la Lacca, il Mastice . il Balsamo za perchè indicando la distanza più
,
RESOL VIRILE. Re-tol-vi-bi-le. Add.com.
della Mecca, la Smdracra, il Sangue di breve dal fornello alla parte esuma del V. e di' Aiioloiiiit,
drago ec.; tra le seconde, la Brama a- terreno nel quale è posto, Iodica altresì
nirne, la Resina biliosa, la Resiaa d’e- il luogo ove la polvere juconirs miuore L. V. e d.* Asperso. (Lat. rezparjta.}
dera, o Gaajaccios, la Resina di jalap- opposizione a 'suoi sforzi. SESTETTI Va MENTE. Re-ijtttti-va-
pa er. Si comprese tra le resine anco la RESIoTENZI A. Re si-iièn-xi-a. Sf. V. A. mén-te. Avv. V. e di' Rispettivamente.
Gomma elastica. Chiamasi anche Ragia. V. e di’/? juUnta. RE3PETTIVB. Re t pet ti -ve. Avv. Lo
[
Lai. retina. In celi, irlaod. roitin: io R ESISTERE. Re-tiMe re. N. enora. Sur «tetto che Rispettivamente.
gali, rotati e roiteid ; io ar. regine e forte coatto a Ila furia « violenza di chec- RESPETTIVO. Re-spet-tivo. Add. m.
meglio regina*.]— 2. Chini. Resina di chessia , sensJ lasciarsi superare né , Relativo, Ciò eba si riferisce a qualche
77

aogle
, — .

BES BE8 • E»
particolare oggetto — 2. Che ha rispet- RESPIRAZIONE. Rospi-ra-sid-ne. Sf. ardore, contenderla ad alimi.)— fi.
to ma in questo scaso dicesi meglio
,
Fisiol. Il respirare ,
Funzione che con- Talora Far calca intorno. —7. Talora
Rispettivo, Rispettoso. [Lai. timidu», siste nell* introdurre no’ polmoni una Opporsi, Contristare.
cautus rerrcundus.]
,
quantità d'aria atmosferica , per farla RESSI. Rissi. Sf. V. G. Chir. In genere
RESPETTO. Re-spèt-to. Sta. V. A. V. e ivi concorrere alla sanguificazione , a è Rottura di vena od Apertura sponta-
di' Rispetto. — 2. lo respcUo. V. /{»- poi con moto contrario espellerla. Essa nea di coliexlooe purulenta. Se ne fenoo
«petto. risalta da duo fandoni , l Inspirazione poi i composti Anghrressi , Rottura
:

BESPICE. Ri spi- ce.Y. L. e idiotismo , ,


e I’ Espirazione. [Lai. respirati.] 2. — de'vasi; Metrorressl, Rottura della ma-
che vaie Ralla , Punto. [toipies è cor-, Flg. Riposo. Requie, Ricreameoto. trice; Gistrorrcssi, Rottura del ventre.
rotto dal lat. quod respicias rbe tu ri- ;
(Lai. recreatio .
quies) —
3. Bai. La RESTA. to-ita. Sf. sizze. di Arista. Bot.
guardi che tu possi riguardare. Non
,
Respirazione è la prima funzione che Quel sottilissimo filo simile alla setolo,
v* è restato resplce vai dunque che non nel vegetalo ai esercita , appena l’em- appiccato alla prima spoglia del gra-
v’è restata cosa che tu possa riguardare, brione si è sviluppato dalla germinazio- nello; ed è proprio dei grano, e d alcune
e di cui tu possa dire rerpice guarda.] ne Gli effetti principali che ne avvengo- biade. (Lat. arista acuì. .Trizio dal,

RESITGNEBE. Rt-spignere. Alt.anom. no sono : I* lospirazione, per la quale le pera. ristek cord kella, cordoncino. Nella
Lo stesso che Rispiguerc e aoche asso piante assorbono i principi! gazasi; l'E- stessa lingua risto filo di lino o di seta.
latameote Spigoere. spirazione, per la quale vengono elimi- Altri dal gr. arto inaridisco: poiché la
RESPINGENTE. to-ipta-gèn-to. Pari, di nati I gas superflui. resta è la prima a seccare. Altri dal gr.
Respingere. Che respinge, Propulsa ole. RESPIRO. Re-spì-ro. Sra. Il respirare, nrùtot ottimo: poiché é la miglior parte
RESPINGERE. Respin ge re. AtLaoom. Respirazione, e talora Anelilo affanno- della spiga oc.] —
2. E per simil. 3. —
Lo stesso che Respigoere e Rispignere. —
2. E 6g. Libertà, Membrana sottilissima che ricopre la
RESPINTO. Respìnga. Add.
spingere e Respigoere.
tu. da Re-
so. [Lai. reipira( io.)
Comodo.— 3. Pausa, Riposo. [Lat.quùe
[intermfasio.]—4. Pigliar respiro , vale
cipolla, T aglio e simili agrumi
,

Ar. Me». Reste chiamano I tiraiojai le


4. —
RESPIRABILE. Rc-spi rà-Hle. Add. Respirare; e flg. Cessare alquanto dalle traverse del litalojo , che servono per
coro. Da potersi respirare: ed è ag- fatiche. —5. Contai. Respiro dicono i attaccare il paooo. —
5. Corda o Pone
giunto di qualunque fluido che si paò negozianti per Dilazione al pagamento, colla quale savvolge e stringe una certa
respirar scora danno, o che vale a com- —fi. il us. Cesi chiamasi la Pausa delia quantità di cipolle ,od‘ agii , o simili
piere P atto delia respirazione, lo que- semicroma. agrumi, intrecciati insieme col gambo;
sto senso V aria atmosferica è la sola RES PITTO, to rpido. Sra. V. A. Lo e per similit. si dice di fichi o altre

,

respirabile. 2. In cui si può respi- stesso ebe R«squillo , R ispido e Ri- Trutte iufilzate per seccato, oaltro. [Lat.
rare. squlito. [Trasposizione slmile s quella rsstù. Io pera, trovasi r«f , rette e
RESPIRABILITÀ'. Respi ra bi-U tà.St. di Despitto , per Dispetto.)—2. Respi- ris'te nel senso di serie : Il qual sen-
Fis. e Fisiol. Qualità di uo fluido di razione, Riposo, Agio o simile. so è ritenuto nello spago, ritira. )
poter essere respirato, o di essere respi- RESPONDERB. Re spón de-re- N. aaom. — 6. Milit. Quel ferro appiatto al
rabile. V. A. V. e di’ Rispondere. petto dell* arma fura del cavaliere , ove
RESP1RAMENTO. to-spi-ro-mln-to-So». RESPONSIONE. Re-spon si-ò-ne.Sf. V. A. s'accomoda il calce della laorfa per col-
Il respirare.— 2. Alito, Fiato, Respiro. e L. Meglio Risposta. (Lat. rerponrio.) pirà. [Detto in frane, arrtt da arreter
—3. Per melar. —2. Responsioni per Cose dovale, vol- arrestare: perchè • questo ferro ai arre-
RESPIRANTE. He-spi-ran-te. P»rt. di garmente Corrisposte. sta il calce della lancia. In ispagn. di-
Respirare. Che respira.[Lat.re#pirans.l RESPONSIVO, to-epon-ii-oo. Add. m. fesi ristre, ed è tradotto dal Gattel lon-
— 2. E usato aoche in forza di ani. pi. V. e di' Aieponjfeo. ctae relmarulum.) 7. L’Impugnatura —
per Animali. RESPONSO, to-apór»-». Sm. V. L. che della lancia.—fi. ZooL Lisca, (Lai. spina.
RESPIRARE. Re-spi-rà-re. N. ass. Pro- i usa propriamente quando si parla di Trovasi arista in questo senso presso
priameote ('Attrarre che fannogli ani- oracoli. Risposta. [Lat. reeponfum.] Persio ed Ausonio.) —9. Veter. Sorta
mali l'aria esterna, introducendola nei RESPONSO RIO. to zpon-Jò-rf-o. Sm. di tumoreilo che vieaea'piedl de'eavatll.
polmoni, e fuori di essi con molo con- Etcì. Parole ordinariamente tratte della (Dali'ar. retij et oresjot tumori de’piedt.
trario rimandandola; Raccoglier la spi- Mera Scrittura , che si dicono e si can- Altri forse dal frane, ante che credei
rito , Pigliar flato
;
Fiatare ,
Spirare , tano nell' Officio della Chiesa dopo le cosi detto da arri ter, perchè arresta io
Alitare, Rifiatare, «. [Lai. respirar», Lezioni e dopo i Capitoli, e che si ripa- certo modo i cavalli , Impedendo loro il
spirUvm ducere. Respirare da re , e tono o intere, o in parte. Chiamasi Re- cammino.]— IO. Reste chiamino anche
da spirare Boflìaro respirare, esalare.] sponsnrio luogo quello che ai canta dopo I veterinari! Qoelle croste dure e squa-
— 2. Vivere. [Lat. vitam ducere ]
,

3. — la lezioni, e Respousorio breve quello mose che vengono alle piegature del
Sfiatare. [Lai. respirare tfjlare .]
Fig. Ricrearsi, Prender ristoro, Cessare
4. ,
— che si canta dopo l capitoli.
,

ginocchio e del garretto nel cavallo; dette


RESPONSIVA. Re-tpon si-ra. Sf. V. A. anche Galle , e da alcuni Code di ratto.
alquanto dalle fatiche Pigliar lena ; , V. e di’ Aisposta. [Lat. respontum.] RESTA. Sf.Verb. di Restare. Il fermarsi,
Confortarsi, Ristorarsi Riconfortarsi. , RESPOSTO, Re-spb-sto. Add. m. da L'arrr'starsl. [Lat. requie*.]
(Lat. respirare, laborts inlcrmiltere .\ Respondere. V. A. V. edi’ Risposto, RBSTABOVI. to-fta-òo-tii. sr. Bot. Spe-
S. E per traslato , detto di Navi. 6. — RESQCITTO. Sra. V. poco cie di pianta leguminosa erbacea che
Anticamente usato per Parlare; ma .usala. Lo stesso che Respitloe Risqoil- ossee uè’ campi argillosi, le cui lunghe
oggidì non si direbbe. 7. Ed io forga — to.— 2. Dire reaquittn, vale Dare riposo. e legnose radici sonori' inciampo ai bòvi
di sai. nel Figo, di Respirazione. RESSA. Ris sa. Sf. V. poco usata. Pro- ori lavorar# la terra. È creduta diure-
RESPIRATIVI). Re-spi-ra-tUo Add. priamente Una certa importuna iostan- tica. (Lat. ononìs spinosa Lia.)

.

m. Atto a reapirare. 2. Ricreativo , sia fatta altrui per ottener quello che si RESTAGNO. to-età-gno. Sra. V. e dl'Af-
Confortativo. desidera. Pressa, Calca. [Lat.fnefanfta. stagnammio.
RESPIRATORIO. Re spi ra-fò-ri-o.Add. Dali'ar. roes, che dicevi ancora rotta o RESTAMEN'TO. to-*ta mén-lo. Sin. Ces-
in. Anat, Aggiunto dato da Bell ai nervi rysa, e vale Chiedere, Pregare, Diman- sazione del moto ; altrimenti Restata,
diaframmatico, giosso-fariogeo, faccia* dare. Io gali, grios chiedere ioaianle- Ferma mento.

|

k poeumo-gastrico ed accessorio di
,
, mentc . strettamente pregare. ] 2. RESTANTE. Restàn te. Pari, di Restare.
WilLs , nonché ad uq ramo iuferlore Rissa, mi in questo senso è voce anche Che resta, Che rimane. — 2. E In forza
del pi sso cervicale , il qoalesi reca ai
t
piò inusitata. [ Lai. eontenlio.] 3, — di >m. Ciò che Residuo, Avanzo ,
resta,
limìcoli esterni dello costole; perchè Strazio, Crudeltà o piuttosto Calamità, II rimanerne. (Lat. qttoi super est, quod
qirer-ii nrni sono insieme uniti me- Infortunio, Accidente spiacevole od altro est reliquum.] —
3. Del restante, posto
diante io (imissimo connessioni simpa- di slmile, (lo ceti, hrei t. reo: calamità, avveri». Lo stesso che Del reite. 7. to-
tiche indispensabili « mantenere T ac- infortunio, accidente spiacevole. In ebr. sto.
cordo Ira numerosi nervi che concor-
I —
rollati opprimere.] 4.F«r ressa talora RESTARE. Restà-re. Pf. ass. e pt«.
rono ai movimenti d' inspirazione e di vale Importunare, Insistere.—3. Talora Rimanere, Avanzare, Sopra» vantare.
espiraxione , e che debbono agire di Affaccendarsi, Studiarsi. [E questo il [Lat. restare, tuperesse. Comunemente
concerto nelle respirazioni difficili , in senso del ted. eich reùeen , di tal che si cava restare dal lai. re per retro in-
particolare (tagli aiti che ne dipendono, ura etteas sieh reisttn Tale darsi pre- dietro , e da stare. Secondo il Balle!
come la tea* e lo starnuto. mura perqua'cb>* ensa , nericarli eoo vico dal celi, bretl.reii cb'ei dice av<r
—,.-

RCS B ES REI
•volo il muso di retto, lo led. rcrtew ,
uno il possibi’e . perchè avvenga.— 43. Da /{«sfora in senso di Fermarsi.]— 2.
io «ut. sass. rttum. in logl. torettf in Servito, vale Servirsi , Compiacersi . Per simil. si dice anche delle persone.
illir. otiati vogliono restare. In per*. 44. Sol tavoliere, vale Essere nel trat- — 3. In forza di sm. vale il Difetto so-
reiti spazzatura pattume.]— 2. Usato
. tato; e talora Essere in pericolo. praddetto. —
4 . Onde Aver del restio ,
co’n itniaild. dinota il Rimanere secondo RESTATA. ReHÒ-ta. Sf. da Restare. Il Dg. , vale Non correre a furia , Andare
la quali lA espresso dal nome , al pari restare, Fine. (Lat. finii.) a rilento.
ché si osserva nel v. Rendere. E però RESTATO. Re-ilà-to. Add. m. da Resta RESTI l’L'LARE. /Is-iii-pu-là-r». N. a§s.
Recare contento morto, maraviglialo re. Rimasto, Avanzato.— 2. Cessato.— Leg. Stipulare vicendevolmente.

,

ec., vale Esser contento, morto, ec. 3. 3 Convenuto , Pattuito , da Restare


. RESTITUENTE. Pari, di
Cessare, Finora o RiGoare. [Lai. dati- nel sign- del &. 7. Restituire. Che restituisce.
nere. Dal Fai. restare in scaso di rima- RESTATO. Add. m. da Resta. Hot, Ag- res ri tu (mento. Re-tli-tui-minto.
nersi , soffermarsi e restare dal pers. : ionio specifico di varie piante , cosi Sm. V. A. Meglio Resinazione. (Lat.
rulli cessazione , quiete. Nella stessa 5 ettedalle reste che sono io qualche reititutio.J
lingua rett stazione , dimora. In sass. biro parte. (Lat. ariftafuf.) 2. Agg. — RESTITUIRE. Aa-fH-lu-i-ra. Att. Dare
reti ri poto. In illir. frittali ed ostati ces- della Gluma , del pappo , e del seme , in potere altrui quel che gli s’ è tolto
sare, fermarsi.] —
4. Rimanersi, Trala- quando sono guarniti di uoa o più re- o che in altro modo s’abbia di suo ; o
sciare.— B. Lasciare, Omettere 6. Ar- — ste. Agg. anche dall' antera , quando più generai meo te , Ridare altrui ciò
restare.— 7. Convenire, Rimaner d'ac- termina in un barbuto.
filo eli' ei teneva e che abbia smarrito
; al-

cordo.— 8. Rimanere Scadere, e dicesi , R ESTÀ 0 RA MESTO. Re-itau-ra-mèn-to trimenti Rendere. |Lat. reitituere. Da
parlando dieredltà. © Fermarsi. [Lat. — Sm. Lo stesso che Restaurazione. re, eda itatuere che vai Porre, Colloca-
conjijfere.] —
10. E detto de' Gami che RESTAURANTE. R< ita-uràn-te. Pari. re.]— 2. Ristorare, Riparare. 3. Emen • —
fermano il lor corso. ( Lat. fiaterà. ] — di Restaurare. Che Restaura.
\

dare, Correggere.—4. Rimettere, Rein-


11. Mancare.— 12, Esser cagione, Aver RESTAURARE, Ae-jftz-w-rà-re. Alt. Ri- tegrare. —
8. Dicesi Restituire a graz la
colpa o simile ad alcuna cosa. 13. — fare a uoa cosa la parti guaste, e quelle o alla grada , e vale Rimettere le
Onde Da me non reiteri o slmile vale che mancano o per vecchiezza o per , eolpe.
lo ci farò il possibile , Non inanellerò altro aceideote slmile ; il che diremmo RESTITUITO. Re-tli -tuA-to. Add. m.
di faro il possibile. 14. E cosi Non — 1

anche Rinnovare, e in modo basso Rab-


j

da Restituire.
resta re. per questo, vate Non manca , berciare. (Lat, restaurare \ instaurare. RESTITUTORE Reni-tutore. Verb.
Non rimane per ciò. 15, Star presente, — Restaurare , dalla particella iterativa m. di Restituire. Che restituisce. ( Lai.
Mostrarsi. [Lat. oòoerinri.] 16. Dicesì — re ,e dal gr. itavroo io Geco I pali in
'

rerfitulor , intiaurator.) 2. Ristora- —


Restarsi alcuna cosa addietro per La- terra, che vico da f lauro# palo di Irgno. tore, Riparatore.
sciarla, Trasandarla. 17. Dicesi Re- — Restauro vai dunque io pùnto di nuovo RESTITI! TORIO. Af-ffi-lu-fò-rt-o. Add.
stare a bocca chiusa e vale Non sapere i pali : e vieo dal tempo , in cui di pali m. Leg. Che si deve restituire.
che rispondere. —
18. Al fallimento, formavanai le case ed altri modi di rl- RBSTITUTRICE. Re-stLtu-trie*. Verb.
cioè Con un credilo da non riscuoter covero.] —
2. Instaurare, Reintegrare, f. di Restituire. Che restituisce.
mai e fig. vale Rimanere a un tratto

Ristabilire. —
3. Ricoverare. [Lai. ra- RESTITUZIONE. Ile -iti-tu-sìó ne. Sf. Il
deluso dalle sne sperarne. 19. Alla — recuperare.] —4. Ammendare.
ct'pere, restituire, rendere. (Lat. fMtitutio.)
Il

memoria alcuna cosa, vale Essere notata (Lai. emendare, corrijer*.)— 5. Risto- — 2. Correzione ,
Emenda. 3. Astr. —
come memorabile. 20. A Martello. Lo — rare, Rimeritare. (Lai. indulgere -1—0. j
Restituzione , parlandovi del moto dei
stesso che Stare martello. V. Mar- E o. pass, nel sigoiL del $. 2. pianeti , vale il Ritorno che essi fanno
tella §. 22. —
21. A posta d’ uno. vale RESTAURATO. Re ita-u-rà-to. Add. m. al punto medesimo, dondeba principiato
Fermarsi a requisizione sua. 22. A- — da Restaurare. Rifatto, Riparato, ec. Il loro moto. [Lat. rcrtitulio, rei-olutio,

rere o Ad avere, vale Rimaner creditore. (l ai. tnelaurahif.] periodai.)— 4. Leg. Restituzione in tem-
—23. Bruito, cioè Burlato o defraudalo. RESTAURATORE. n--Uanrutóre. po Rescritto del Principe , per cui ai
:

— 24. Come mosra scoia capo, vale Verb. m. di Restaurare. Che restaura. concede altrui la facoltà di operare ,
Trovarsi io pronto eli' operazione , ma Che rimette in buono stato. (Lat. repa- tuttoché decaduto da tal privilegio per
senta alcun iodi rizzo. 23. Come uo- — rator, imtaurator.] essere passato il termioe. 8. Io intero; —
mini di Paglia, vale Rimanere sbalor- RESTAURATRICE. Re itoura-trì-ce. Secondo il dritto romano, è L' azione di
diti , senza senso. —
20. Con tanto di Verb. f. di Restaurare. Che restaura. reintegra di una cosa o di uoa causa ,

naso Coo no palmo di naso, vale Ri-


,
RESTAURA Z10.N E. Rei fau-ra-sión*. con cui il pretore soccorreva coloro che
manere col danno e colle beffe d> cosa Sf. 11 restaurare, L'otto di ristabilire o fossero stati ingannati o che per la ,

sperata e non conseguiti. —27. D'ac- rassettare una cova nel suo pristino loro assenza ,
l'età, il timore o la mata
cordo, vale Accordarsi. [Lat. convenire ] stato. (Lat tiufaurofio.] 2. Per me- — fede delle persone colle qoaliavevan
— 28. tn appuntamento di checché sia, lar. Redenzione —
3. Archi. Il riparare

contrattato, fosrer caduti nel laccio loro
vale Restarne d'accordo, Concordare. una fabbrica che minacci ruioa. 4. leso. Con essa il pretore soccorreva an-
— 29. In danno , vaio Rimaner con Leo. Risarcimento di danni , Inden- che coloro a coi un cangiamento di sta-
perdita. —
30, Indietro, vale Non pro- nità. to o un giusto errore avesse cagionalo
gredire, NVn avanzarsi, Non acquistare. RESTAURO. J?e-ftè-v*-ro. Sm. Rlstaura- pregiudizio. (Lai. rettitutio in ròte-
—31. In farsetto o in donna, vale Es- meglio Ristoro.— 2.
ziooe; altrimenti e jrum.J
sere Spogliato. —
32. Inferiore, vale Rimerito, Ricompensa. 3. Sollievo, — RESTO. Ri ita. Sm. Rimanente, Avanzo,
Rimanere «I dirotto degli altri. 33. — Conforto, Atteggiamento. (Lat. sola Residuo, Restante , Cosa rimasi. [Lat.
Iofra due, vaio Stare ambiguo, dubbio, man.] rcltquum,]— 2. Avere II suo resto, pro-
tra'l sì e ’l no,— 31. In sasso o in asso, RESTIAMENTE. At-fti-a-m'it-L*. Atv. priamente vale Avare quanto altri me-
valeRestire abbandonato , tenia ajti- In modo restio, Coo reluttanze. rita, T intero compimento di ciò che si
lo , senza consiglio. [ Lat. dettimi ,
RESTICCJUOLO. Re Hiciiuò lo. Sm àim. dee ricevere, e anco un po' più. Questa
ultra tir« non haòera. }— $3. tn Parala, di Reato. Piccolo avanzo o residuo; Lat. frase però s’usa per lo più ironicamente,
vale Fermarsi inguardia.—36. In piedi, reliquia*.] perché quando si dice; E* gli ha dato
in piede, ultra al proprio significato, RESTI PORMI. Re-iti f'ir-mi. Add. tn. il suo resto, »' intende dire B' gli ha :

vale figura ismeote Non rimanere op- pi. Anai. Corpi resiiformi dìcoosi i dato più di quello ch'e’meritava, ovvero
presso. —
37. Restare In un piede, va- Peduocoli del cervelletto che oascono Dovendogli faro uo servizio , e* gli ha
le Fermarsi. —
38. In preda a alcuno da ciascuna parte laterale della midolla fatto un'angheria; e parlandosi d'ingiu-
checchessia vale Esser da quello pre- spinate a lato del sito ove debbono dipoi rie o di percosse esprime Eccesso So-

,
,

data.— 39. Io sul Tarn mattonalo, osul comparire le prominenze olimi, e tanno vrabbondami» Più che di ragione.
. 3.
a produrre il cervelletto. Dare il resto, va le Com pire interamente.
lastrico , proverbialmente dicesi di Chi
rimane sema niente.—40. Nella pernia RESTLNGURRE. /?e-i!in-que-rr . Alt. — 4. Dare ad alcuno il resto o il *uo
o in penna , vale Tralasciar di scrivere aoom. rnrap. Esiiogucrc di nuovo. resto 6g. vale Fargli quel che merita,

,

o di dire alcuna cosa. 41. Nelle paste; RESTIO. Re rtì-o. Add. m. Aggiunto che Dargli il suo conto a puntino.— 8. Onde
lìg. dicesi di cosa che si rimanga im- ai dò alle bestie da cavalcare c da soma, E’ mi ha dato il mìo rcstu, dicesì quando
brogliata.— 42. Per alcuno che avvenga: quando hanno per vizio di non voler •Uri fa azione onde in lalnni si confermi
e si faccia una cosa vale Non farsi da pas are arsati. Lat. refroctariu#, rete#.
;
Topi Dione della sua malvagità.— 6. Fare
,

, 2

BEI REf SET


mio, vale Fluire. Terminare.—7. Per e qoe lo stessoche Sellar fuori , Venir diverse maniere, e seca ndo quelle di-
del resto si dire dagi doratori II giocare ) su, !
-
r- —
Importare. versi Piceno il oome loro. Se ne conta uo
lutto il restante del danaro. 8 E per — RESULTATO. R»-iul-tà-to. Add. m. da più di settantsdoe per la sola pescagio-
eneiaf- Far del reato, tale Arrischiarli Recitare. V. e di’ * indiato. 2. Ed — ne. ognuna delle quali ha uo nome
il tatto; ed anche Morire. V. (ìiucare — |
in forza di sm. per Risanamento. particolare tratto per lo più da quello
del reato, vie Arrischiare il lotto , il BISUNTA. i-rim-M. SL Teul. T. usilo de* pesci che servooo a prendere. Sono
meglio che si ha. —
10. Del reato, posto nella feeoltà leolog<ea di Perigi. Era un neceaaarii, per farle, uni forbice eoo l«
avverò, vi'e Ma Quanto a quello che
, •ito che do*ea sostenere un dottore per unte rotondate, alcuni aghi di legoo
reaia a dire.— 11. E fu detto anche Noi avervi diritto del voto nelle adunanze ivarie dimensioni idei modani, acciò
reato nel signi f. del £ precedente. 13. — della faeoltà e godere degli altri dritti
,
le maglie riescano uguali. La pane su-

Nel giunco delle minchlale Resto o Ses- del dottoralo. [Dal lat. retumptus naa- periore dell* rete tesa verticalmente di-
santa, dicesi II nomerodi sessanta pun- * torio.] reni La testa, che per lo più è guarnita
ti che si segna all' avversario o>a al-
. RESU PI NO ft-atr-pì-no. Add. m. V. L. di uua corda, chedicesì Maestra. Orlare
trettanti punti quanti sono i scasanti Lo riesso che R 'supino. 9. Rot. Detto — una rete, vele Cingerla duna specie di
che si contano. anche nel senso botanco invece di Ro- vivagno fatto di grandi maglie di spago,
MESTO. Add. m. V. A. V. e di* ftalato. vesciato. che servono a rafforzarla. Armare una
MESTONE. R-tló ne. Sm. V. Aret. Agr. RESUREZIONE. ft aw-re-zfó-Ae. SL V. rete, vele Cìngerla d*una fuoe che vi si
Lo stesso che Greto fra i Fiorentini A. V. e di’ftturraiione. ferma ad ogni tre pollici con filo ritor-
cioè .11 terreno ghlajoso che rimane sco- R ESC Rii E RE Re-tùr ge-re. N. ast.anom. to, e chiamasi Ralinga. Gola è L'im-
perto nel torno o intorno all' acque V. L. e poet. Lo atesso che Risorgerei boccatura d’uoa rete fatta ad imbuto, io
correnti od altre acque stagnanti. Risorgere. —
3 Risuscitare. .
cui I pesci entrano agevolmente né pos-
RESTOPPIO. ft ardf^yrio. Sm. Agr. La RBSURRBSSI . ft-aur-rèa- ti. V. A. e L. sono più uscirne. Le maglie soo«> a man-
paglia che si ottime ristoppiando. adoperato io luogo di Resnrretiooe e dorla o squadrate. [Lat. reta , catti».
RESTOSO, ft-ilo io. Add. m. P.eoodi come determinante di Pasqua. Dcnomi- Rete dallato. rtteeth che vale il mede-
reste; e dicesi delle spighe. oezioae date ella Pasqua di resurrrzlo- simo. Altri da retiner», perchè ritiene i
MESTO V {GLI ARE. ft-aco w-jlià-re.AU. ne. [Lat. returrectio. Popolare storpia- pesci.]— 2. Amicam. osilo anche in ge-
Agr. Latorare no terreno sostituendo tura del lat. reaurre»»* ritorse.) nere ni. per licenza pietica. 3. Persi- —
una coltivazione all’ altra , senza farlo RESURRESSIO. ft-aur rèi ti-o. V. A. Lo mi!. Qualunque Intrecciatura sidi fune,
riposare Rianimai. I stesso rhe Resurretsl. come sorbe di filo di ferro, di rame e si-
MESI REM AZIONE. Zittiremmo vù-nt. RESUR RESSI ONE Re-tur ret-tiA ita. SL mili , per lo più usata per riparo di
Sf. Art hi. L* assottigliamento della co-
lonna dal fondo , o dal terzo io to- La
V. A. V. e di'ft*»urre»io«e. 2. Pa- — checchessia; e per quel chiuso o recioto
squa di Resurrezione o di Resurrezio- fatto di corde, deatro al quale i pastori
re* tre mai ione de ve esser maggiore quan- ne ai dice la Solennità celebrata dalla custodiscono di notte a c elo aperto lo
do è più avelia la colonna; onde un Ol- Chiesa della resurreziooe di Cristo. pecore. —
t. Cosi anche dicesi Uo» sorta
iato pel dorico, un Settimo oeU'iooieo, RESURRESSIRE. Re-tur-rtt-tx re. N. di culi!* tessuta a maglia. [Lat. relicia-
un Se»to nel roriotio. T. .Stremerà. »*•. V. A. V. e di 'Ritorgere. iwm.] —
5. Dicesi Rete fitta a mandor-
RESTRIGNERE ft-j(ri pie re.Att.aoom. RESURRESSITO. Rinr-rei-il-to. Add. la quella a uso della frombo'a , dove si
Lo s'esso che Riatrignere. m. da Reaurre«-|re. V. A. V. e di’ *i- mette il sasso per iscagliarl », 0. Di- —
RESTRINGENTE. Re tirin-yènU. Pari, mietfafo. Ritorto. cesl Rete del barbiere ad Ogni lavorio
di Restringere. Che ristringe. Lo stesso RESURRESSO. Re-tur-rit-to. V. L. Lo che altri facci* qm
mio è d soccupato da
che R stringente. stesso che Resum^si. cose importanti. —
7. Fig. Inganno, In-
RESTRINGERE, ft-zirin-ge-re. Alt. RESURREZIONE. Ri-svr-rt-tió+o. Sf. sidie , Agguato. [Lat. wtidiae.) 8. —
aoom. Lo stesso che Ristringere, Ri- V. A. Lo stesso che Resurresslooe. V. Onde Esser preso o Rimanere «Ile sue
strignere.— 2. E n. pass. reti; si d>ce io modo proverbiale di Cbi
e àf Riturresion*.
RESTRI.NGIBILE. Re ttrin pì-6»4e. Add. RESUSCITANTE. ft-au-sri-fà»-fe. Part. rimane iogaonatu da'proprii consigli.
eoo». Che è soggetto a restrizione. di Resuscitare. Che resusciti. V. e di' [Lat. mafum comilium c unt ultori ptt-
RESTE i.NGlMENTO. ft atnn-ji mM lo. JU'autrrianfe. aifliMm.] —
9 Dar nella rete, ne le reti, 1

Sm. Il restringere; altrimenti Resin- RESUSCITARE. Re-tu tri là re. Alt. vale Esservi preso, e fig. Rimanere in-
imi e. Lo stesso che Rislrignimenlo. Render la vita. V. e di' aiiuacvfara. gannato IO. E lig. con altro verbo,
RESTRINGITIVO. ft-alrm-grtli-po.Add. [De re, e da exeifara ]
— 2. N. aas. Ri- ma preso io buona parte. 11. Dlcesi —
m. Lo stesso che Restrittivo , ed
usasi tornare la vita. fig. Che il sole fa la rete ad alcuno, per
anche in forza di sm. RESUSCITATO. ft-*u-»ci-là-fo. Add. significare che quel tale è io prig'one ,
RESTRITTIVO. Re HrU-tì-vo. Add. m. m. da Resuscitare. V. A. V. e di' *i- d-ive il sole mirando pe'caocrlli fa Het-

m Che ri-trigor. Atto a reslrigoere. [Lai. ivtcìinto. l'ombra loro una specie di rete. 12. —
rndinfou.l RETA, ft-ld. SL V. A. V. e di’ * kà. Dicati in gergo Ri te torta per Le fu»a
RESTRIZIONE. Ritiri- ti-ó+t. Sf. Il
[Lai. n equina, aerina. 2. E poeli- 1
— torte. — 13 A— rete ,
p-stoavveibA
rcstrignere. Latto di limitare una cosa cam. asalo anrhe da* moderni. guisa di rete. 11. T. de’ salinari.
a più stretti confini.—» 2. Correzione o RETAGGIO. Re tàg gio. Sm. Redilaggio, Rete ralda chiamano e»si II vaso più al-
Ridm ime a cosa |
ariicolare. — 3. Teol. Eredità, cori nel proprio come nel fig. to di tutto il corpo delle salior , io coi
Rrriritiuue mentale. Prnp-.isizioae ri- (Lat. hatreditai.] 2. Facoltà. P os- — si travasa eoo buglioli a mano l'acquo

stretta e non ioteramroie espressa ;
. sea* noe. (Lat. fortuna», iu&jtairiiue.
1 che ai tira au dal lagaccio. 15. Ma-
ossia Disrorso con coi alcuno asserisce Dal frane, herifags che vale il medesi- ria. Rete d'impagliettatu-a: Un'iotrec-
fallacemente alcuna cosa, e nello stesso mo.] —
3. Erede. cialura di folti, e slmili, che si fa attor-
tempo dice intimamente a sé stesi»© il RETARDtRE. Re-tar-dà-r». Alt. e D. V. no al vascello, sostenuta dalle balta-
vero -roso di es»a: il che è condannalo A V. e di* Ritardare. gl'o'e per riparo de’ combattenti.
.

dalla Chiesa. RETAR!. Re-tà-re. AU. Pit. Tirare la 16. Piti. Tirar la rete o Retare dicono!
RESIXITAZIONE. Re-tucito-t«d-na. rete sopra disegoi o pitture. pitturi quando volendo da qunlrhe pic-
Sf. V. A. V. e di* Tfiz urrà; ione. RETARE. N. ass. V. A. V. e di' Eredi- colo disegno fare un’opera grande, o vi-
RESUDARE. Re-tu dà-re. N. as». rnrap. tare. ceversa, o compire appunto nna pittura
V. L. V. e di’ Ritvdare |L*l. rrzud ire.]
RETATA. ft-fè-Cu. SL Una gettala di o disegno, tirano più linee per l'allena
RESU LTA M ENTO. Re tul-la-min lo. Sm. rete; e laPresa del pesce chioso nella del disegno o pittura eoa distanze egua-
Il resultare. V. e di* ftzuUotnen/o. rete ogni volte che si getta, o che si li , e coti coll’ intersecarsi d«Ue linee
RESULTANTE. Rt-tul iàn-ie. Pari, di trae. viene a riempiersi il disegno o pittura,
Resultare. Che traoda. Lo stesso che RETATO. ft-fè-fo. Add. m. Intrecciato che essi vogliono copiare di perfetti ,

Risu Ita ole. a guisa Hi rete. (Lat. refieiitafua.] —2. quadrati, ciaacun de' quali cadeodo so-
RESULTARE. ft.rut-fà-r«. N. ass- V- Piti. De Retare. Aggiunto dato a Dise- pra aksna parte delia pittura , rende
e di' /Invitare Lai. prewnirr , orir». gno o Pittura, cui aia tirata la rete. più facile l'imitare e proporzionare la
— 17. Aon.
i

Dal che vieo da reauttum


lat. «-finitore BETE.ft-ff. Sf. Ar. Mes. Strumento di parte conteotrie. L'omen-
pari, di retlUo io rimbalzo; e questo da fune o di filo tessuto a maglie, per pi~ to. Il zirbo; ed è quel pannicolo grasso
re. e da mito io salto. Risultare è dun- gliar fiere pesci e uccelli. Ne tono di II che cuopre gl'iatestioi degli eairoeli.
,

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,

RET BEI R ET
{Lti. omenfum.] —
18. Boi. Testalo di a guisa di rete. [Lat. reticulatus. 2. , — la pietra diatingueei dalla ossidiana.
libbre intralciale a guisa delle maglie Archi. Parlando di maro antico, Quello E*sa è meno lucida della selce detta
d una rete. le eui pietre non erano posate orizzon- Resinile ed è molto più fusibile. Tro-
.

RETEARIO. flf-ic-à-ri-o. Add. e sm.Lo talmente, ulebè facevano colle lor com- vasi di tutti i colori come il diaspro ,
.

stesso che Retiario. messure come una rete. Detto anche non belli però e non lacidi , ed è quasi
RETECALDA. Re-te-càl-da- Sf. comp.Ar. Amigdala lo. opaca e solo alcun poco diafana sul
,

Mes. che tcrivesi anche Rete calda. RETICOLO. Re-tì-co-lo. Sm. Zool. Se- margini. [Dal gr. retine resina.]
RETENT1VA. Retcnlì-va. Sf. Lo stesso condo stomaco de* ruminanti , a destra RETIMTIDE. /ta-ri-ni-ft-de. SL Med.
cbe Rittenitiva, Ritenitiva. dell'estremità anteriore del ramine. Infiammazione della retina, membriM
RBTENTIVO. Re fan-li-to. Add. m. Lo RETICOLATO. Re-ti-cu-là-to. Sm. V. dell'occhio barbaramente da alcool
,

stesso che Ritenitivo. A. V. e di' Aftirolalo. chiamata io latino Aenitia. Il vero suo
BETENZIONE. R-ten-xi-ó-ne. Sf. V. c RETICOLAZIONE. Re-li -cu-la-ziò-tus Sf. nome scientifico è Anfìblesirite o Anfl-
di’ /tirsi) : ione. V. A. e L. V. e di’ Reticolato. blestritide od anche AnGblcstrodite o
,

RETEPORA. Re-ll-po-ra. Sf. V. G. L. RET1FICAGIONE. Re ti /i ca-gió ne. Sf. Anfiblestroditide.


Zool. Geoere di polipi dall'ordine de- V. A. V. e di Jlatificaxione. [Lat. ratiha- RETINO, no. Sm. T. delle trattore
/fc-lt
gl'idrcfurmi annidali, i quali haoao un bitio.] di seta. Ar.Mes. Mestola traforata, che
polipajo pietroso, poroso uelHnlerno: a RETIF1CARE. Re-ii fi-cà-re. Alt. e o. serve per cavare i guscelti.
sottili dilatazioni fragili, conformale od V. A. V. e di’ Ratificare. RETIPEDI. Reti-pe-di. Add. e sm. pi.
io remiceli! liberi, od in rete; colle cel- RETIFORME. Re-li-fir me. Add. com. V. G. L. Zool. Nome od Aggiunto con
lule lo un sol lato, aperte superiormen- comp. St. Nat. Cbe è fatto a guisa di eui s’indicano gli uccelli che hanno li
te o neU’ioicroe superbe le del polipsjo. rete. tarso coperto di epidermide reticolare.
(Lai. refepora. Dal lat. rare rete, e dal RETINA. Reti-na. Sf. V. L. Anat. Pan- [Lat. retipedes. Dal lat. rete rete, e pei,
gr. poroa poro, meato.] —
2. Bot. Sorla nicolo nervoso . che quasi a foggia di pedi» piede ; e questo dal gr. pua , po-
di pianta marma fatta a similitudine rete circonda l'umor vitreo dell’occhio. rto* piede.)
di un lessato di rete. R la terza fra le membrane proprie del- RETONK. Re-ti-ne. Sm. Ar. Me9. Sorta
RETEPORITE. Ra-lt-po-r'vtè. Sf. G. . l'occhio. Forma un* espansione molle e di rete divisa in dtie perii, cbe ai chia-
L. Si. Nat. Geoere di polipi del l'ordine posa, che tappezza tutta la cavità dei-
I mano le ale , e si riuniscono terso l'e-
deile millepore, che ha per tipo la re- C coroidea, continua col nervo ottico, e stremità di una rete rotonda eoo entro
cepente! dartela di Boac, sparsa di pic- termina anteriormente nella estremità Il rivolto, la quale serve singolarmente
coli pori situati tra le maglie della rete posteriore col corpo ciliare mediante un a prender le anguille.
contenente aperture piii grandi , coi lo orlo dritto pili o meoo sensibilmente
,
RETORE. Ri to-re. Add. e sm. V. L.Che
stesso autore chiama Celle- Questo po- gonfio fra cui e la capsula cristallina
, sa o Che insegna retorica Rettoria». *,

lipaio trovasi nello stato fossile a Gri- non ewi alcuna connessione. É bianca, [Lat. rhefor.]
gnon. [Lai. rheteporitee. Dal lai. rete molle, sottile, omogenea priva di ogni
,
RETORE1MELICA. Re-to-re-imè li-ea.
reta, e dal gr. poro! poro.) traccia di fibre , dotala per tutto di e- Add. f. V. G. Filol. Aggiunto di Com-
RETIARIO. Rc-ti-à-rio. Add. e sm. V. guale grossezza eccetto io un solo pun- pagnia che si diletti di rappresentare
L. Arche. Specie di gladiatore , che to. È formata da due lamine, uua ester- opere teatrali io musica. [ Dal gr. rhe-
combàtterà sempre centro quello che na midollare, I altra iuteroa , composta torevoo declamo, e melai verso, cauto.]
aveva sull'elmo una figura di pesce e di tessuto cellulare e di vasi , la quale RETORICA. Re-lù-ri-ca. Sf. Lo stesso
cbiamavasi Mirroillooe. Per combatterlo separa la espansione nervosa del corpo rhe Rettorira.
serviva-»! d'una rete con cui l'avtilup- vitreo. [Lat. retina .) RETORICAMENTE. /fo-lo-n-ca-vnén-la
pava; dai che gli veooe il nome o Papi- RET1NACOLO. Re ti nà co-lo. Sm. V. G. Aw. Lo slesso rhe Reitoricanieoie.
teto di Retiario. [Lat. rafiarit.) Bot. Nome dato da Richard ad un pic- RETORICARE. Re to-ri-eà-rt. N. ass.
RETICELLA. Re ti rèi-la. Sf. dim. di colo corpo sovente glanduioso , resino- Lo stesso che Rrttnricare.
Rete. Piccola rete. [Lat. reticulum.] — so , di vana forma , che nella (amiglia RETORICASTRO. Re-to-ri-cà-etro. Add.
2. Lavoro traforato di refe, di seta od delle orchidee termina nella mas»! pol- e sm. avvilii, di Retore.
oro, fatto ron ago o con piombici. 3. — linica alla parte inferiore , e serve ad RETORICO. Ro-tò-ri-eo. Add. e sm. par-
Piccola cuffia tessuta a maglia.— 4. agglutinare il poliiae colla superficie lando di Persona. Lo stesso che Rello-
Astr. Anello aopra cui sono tesi i (ili dello stimma. [ Lat. retinaculum. Da rico.
cbe ai veggono ne' cannocchiali, ore è ratine resina.) —
2. Chir. latromento d i RETORIZZARE. /?e-(otÌa-tà-ra. N. ass.
posto ai punto in coi «‘incontrano i fo- cui si faceva nso nelle operazioni del- Lo stesso che Rettoricare.
chi dell' obiettivo e dell'oculare. 5. — l'ernia e della castrazione , onde impe- RETORTA. Re tòr-ta. Sf. Ar. Mes. Vaso
Anat. Intreccio di vasi sanguigni spe- dire agl’ intestini di nscirc dal ventre. di cui scfvoosi i chimici alla dlslllle-
cialmente venosi , di piccolissimo dia- RETIN ASF ALTO. Re-ti-na-efàl-to. Sm. ziooe degli spiriti e minerali. Più co-
metro, cbe si aoastumizuno di frequente V. G. Mio. Sostanza resinosa del gene- munemente Storte. Cosi detta per lo
fra sé medesimi. re de* bitumi , cbe differisca dall'asfalto collo ritorto.
BETICELLETTA. Reti-addétta. Sf. pel colore. [ Lat. rhvlinaaphaltum. Da RETRAENTE. /?e-rra-M-le. Part. di Re-
dim. di Reticella. [Lat. relfathim.] retine resina . e aiphaltos bitume. ] — traere. Che retrae.
RBTICELLO. i-cél-io. Sai. dim. di 2. Sostanza bituminosa resinosa , che RETRABRE. Re-trà~e-re. Alt. aoom. V.
Rete. Lo stesso che Reticella. ad una semplice luce facilmente ai ac- L. Lo ste-so che Ritraere , e Ritrarre.
RETICENZA. Re-ti-cin-xa. Sf. V. L. Il cende e spande un odor soave. RETRAIRB. Re tr&-i-re. Alt. inora. V.
tacere. Silenzio; OmUsioo volontaria di RBT1NENTB. Re-ti ntn-te. Add. com. A. T. e di’ Ritrarre.
alcuna cosa che si dovrebbe dire. [Lat. RaUeouio, Canto, Guardinga. È per RETHANDANTE. Re-tran-dàn4e. Add.
- Wicmtio. /Zatfeenfùi , da retieeo ; c trasposizione di lettere del v. Reui- com. romp. sioc. di Retroaodante.
questo da re, e da lacco io laccio.]— 2. leole. RETRATTO. /?s~lrà!-(o. Add. e sm. Si
Reti. Figura retorica, per cui foratore RETINENZA. Re-ti-nèn-xa. Sf. Il rite- dice del terreno che ona volta fu coper-
fa intendere alcuna cosa col far mostra nere. to dalle acque, e poi asciugalo e ridotto
di non dirla; grecamente Aposlopesi- RET1MFILLO. Re-ti-nùfillo. Sm. V. G. a coltura. I Toscani dicono Alluvione.
RETICINO. Rc-ti-ci-no. Sm. dim. di Rete. Bot. Geoere di piante della famiglia RETR ATTOR IO. Re-trat-tb-ri-o. Add.ro.
Lo stesso che Reticella. delle rubiacee , e della poliandria mo- St. Nat. Aggiunto di raioiers di ferro.
BBriCO. Ri ti-co. Add. e srrr, V. A. V. nogioia d Linneo , stabilito da Hum-
i Che si lascia attrarre dalla calamita
e di' Eretico. [Lai. haeretica pravitate bold t e Bomplaud, dallo Sprengcl r>U- come il ferro malleabile.
corruptus.) u-to alla Nonatelia di Aubkt. [Lat.ràe* RETRAZIONE. HMf-«l d RT. - ST. V. L.
RETICOLAMENE, fle-ti-co-la-wdn-lo. tmxphytlum. Da retine resina e phyl- ,
Fisiol. Stato di una parte che si ritira ,
Sm. Lo stesso rbe Reticolato sm. lon foglia. ] o che ò strascinata verso 11 centro del
RETICOLARE. Rt-ti-co là-re. Add. com. RETINITE. Re-ti-nì-te. Sf. Mio. Specie corpo.QusIche volta è sinonimo di Rac-
Lo stesso che Reticolalo add. di pietra dura, la eui frattura è lucida, corcia mento. Azione di restringerai in
RETICOLATO. Re-tico-là lo. Sm.Iolrec- ma di uo aspetto grasso , come quello sé stesso ; Ravvicinamento delle molfr
ciamento fatto a guisa di rete. della resina e di alcuni bitumi e solo , cole d’ un corpo che lo fa diminuire di
RETICOLATO. Add. m. V. L. Inlreccialo I imperfettamente concoide; nel che quel- volume. [Lai. relracléo.]
CAUDHAbl, Lei. III. li
. , ,

R ET REI BEI
BETBIBUBNTK. Ro-tri-buèn-te. Pari. di da Retrocedere. Tornato indietro , Ri- RETROT RATTI VO. Jb-fro-trctf-ft-tro.
Retribuir»-. Cbe retribuisce. tirato. Add. m. Allo a retrolrazione.
RETRI Bl'lMENTO. H»Jrt-b*-i-mén-to. RETRODARE. Re-tro-dà-re. Att. anom. RBTROTRAZIONK.We-Iro-lro-ztò^a.Sf.
Sm. Lo sterno cbe Ratribuziooe. Lai. .
comp. Dare indietro dò cbe fu dato ,
Il ritirare indietro meritamente unqual-
remuneravo, compensano.} Retrocedere. ebe avvenimento. —2. Errore di tem-
RETRIBUIRE. R*-tri-bu-Ì-re. Att. anom. RETRODATO. Re-tro-dà-to. Add. ra. da po, Anacronismo.
Y. L. Ricompratore, Rimeritare, Ren- Retrodare. RETROYENDITA. Re-tro vén-di-ta. Sf.
dere la mercede, il contraccambio, Gui- RETROD AZIONE. Retro-da-xió-ne. Sf. comp. Leg. Vendita della stessa cosa
derdona re. (Lai. retribuire, remunera- comp. Il retrodare; Retrocessione, Re- falla al venditore. —
2. Patto di retro-
ti. Da re particella iteratila insepara- stituzione. vendita: Patto di rivendere la cosa com-
bile, e da iributre attribuire.) RETRODONARE. Re-tro-do-nà-re. Att. prala al venditore deila medesima dopo
RETRIBUITO, /fa irt-òii-Mo. Add. ro. da comp. Tornare indietro il dono. un termine stabilito.
Retribuire. RETRODONAZIONE. Re-tro-do-na-z\ò~ RBTROVERGRNTE. Re-tro-ver-gèn-te.
RETRIBUTORE, fle-tri-bui-tó re. Verb. ne. Sf. comp. Il reirodonsre. Restitu- Add. Cora. Boi. Chiamasi da' botanici
m. di Retribuire. Che retribuisce. V. A. zione fatta alimi della donazione. Sonno retrorcrgenie Quello io cui le fo-
V. e di' Retributore. RETROGRADANTE. Re-tro gra-dàn-te. gliolioe della fogliacomposta si rico-
RETRIBLITRICE.Wfl-fri6ui-tri-ce.Verb. Pari, di Retrogradare. prono io scoso inverso da tolte le altre
1
f. di Retribuire. Lo stesso che Retri- RETROGRADARE. Re-tro-gra dò-re. N. specie di sanno, cioè coll apice diretto
butrice. ass. comp. Tornare addietro ; e dicesi verso la base del picciuolo.
RETRIBUTORE. We-fri 6u-tó-re. Verb. particolarmente del moto de* pianeti RETRO VERSIONE. Ws-fro-ver-ti-d-via.Sf.
m. di Retribuire. Che retribuisce. [Lai. quando sembra cbe si muoiano contro V. L. Chir. Rovesciamento , e si dice
retributori l'ordine de' segni c«le$ti.(Lst.rerrogradi.) quasi sempre parlando dell' utero per ,

RETRIBUTRICE. Re-tri- òu-lrl-ee. Verb. RETROGRADATO.He-lro-gra-dò-ro.Add. indicare il rovesciamento suo andan- ,

f. di Retribuire. Che retribuisce. m. da Retrogradare. done il fondo alla concavità del sacro ,
RETRIBUZIONE. Wa-lri-òu *»^»»e. Sf. Il RETROGRADAZIONE. Re-tro- gra-da- ed il collo dietro la sinfisi del pube. Di -

retribuire, Ricompensa, Compensazio- tió-ne. Sf. Il retrogradare , Esser re- cesi altrimenti laterolosaia.
ne, Guiderdone. [Lai. rftriòuCìo.) — 2. trogrado. [Lai. retrocessasi —
2. Astr. RETTA. Rèt-ta. Sf. da Reggere, in slgo.
Castigo. Moto apparente de’ pianeti , pel quale di Resistere, Durare, e vale Resistenza
RETRIVO. Wfl-fri-vo. Add. m. Forse Ri- sembrano tornare addietro nell' eclitti- Durata. Onde Far retta, vale Far resi-
tardato, Tardivo : e (ig. Staotio. ( Pro- ca, e muoversi io un senso opposto al- stenza. —
2. Ditesi Dare retta e vale
babilmente da retro indietro.] l'ordine o alla successione de' segni, cioè Por meole, Abbadare; e per metaf. Vo-
RETRO. Rè tro. Avr. V. L. e da lasciarsi a dire Andar »erso l'occidente. Questa lersi accordare alle richieste altrui. [Dal
ai poeti. Dietro. [Lai. retro. Da sincope apparenza dipende dal moto e dalla po- lat. arrectum pari, di arrigo io drizzo:
del celi. gali, air dtirhealdb cbe rate il sizione della terra. onde arreda menta arreetis aurìbue,

medesimo. Altri da re , ovvero da rei- RETROGRADO. Re-trò-gra-do. Add. m. audire , fucert ali quid è lo stesso cbe
tero. ] Cbe torna o sembri tornare addietro. ascoltare, fare alcuna cosa con mento
BETROANDANTE.Wf-tro-on-dàn-tfl.Part.
[
Lai. retrogradar. ] —
2. Astr. Detto inteota, eoo orecchie tese.] 3. Anat. —
di Retroendare. Cbe va o toma in- de* pianeti nel senso astronomico di Re- Quella sutura del cranio cbe aocbe di-
dietro. trogradare. — 3. Talora è lo stesso che cesi Sagittale.
RETROANDARE. Re-tro-an-dà-re. Ti. Inverso. RETTA. Avv. V. A. V. e di’ Wflftamenre.
ass. anoro. comp. Andare indietro. — RETROGUARDIA. Re tro-guàr-di-a.Sr. RETTAMENTE. Rd ta-mén-te. Avr. Con
2. Att. Far tornare indietro. E Reiroao- comp. Milit L'ultima ed estrema parte ordine, Rene. [Lat. recto.] —
2. Gius la -
dare il filo per Disfare il tessuto, Stes- di no esercito o d’uo corpo di soldati ia meute , Convenevolmente. — 3. A di-
sere. cammino. [ Lai* earlremum agmen. ) — |
rittura.
RETROATTIVO. Wa-fro-ot-fl vo. Add. 2. Maria. Uaa delle tre parli o divisioni RETTANGIO. Wflf-tòn-jio. Sm. V. G. L.
m. comp. V. L. Leg. Cbe opera sopra il di un'armata navale, che va dopo le al- Bot. Genere di piante della famiglia
passato.Dicesi Eff ito retroattivo. Quello i

tre o alla sinistra , o a sottovento. Il delle orchidee , stabilito da Du Petit


anteriore alla pubbliratione della legge, terso ufficiale è quello che comanda la Thouars con una pianta delie isole au-
facendola retroagire. lLai.retroarfivuj.| retroguardia. strali dell' Africa , ch’è I' angraecum re-
RETROAZIONE. Re-tro-n zió-ne. Sf. RETBOGUAROO. Re-tro-guàr-do. Sm. cium de' Liuneani; cosi denominato dal-
comp. Leg. cbe 6 retro-
L’effetto di ciò Milit. Y. e di’ Retroguardia. la forma del loro frutto, ch’è una casel-
attivo. RETROGU1DA. Re-tro-gu\-da. Add. e la io forma di vaso e diritta.
RETBOBANDA. Re-tro-bàn-da. Sf.cotnp. eost. n*m. comp. Milit. Uffiziale o Sol- RETTANGOLETTO./feWan-jo-UMo.Sro.
Milit. La banda di dietro dell'esercito. to-ufflziale posto alla coda della schie- dito, di Rettangolo. Gcom Piccolo ret- .

( fc il fraoc. arn'èreòan. ) ra , e cbe ne diventa il capo quando tangolo.


RETROCAMERA. Re-tro-cà-me-ra. Sf. uesiu viene a far delle spalle fronte, RETTANGOLO. Ret-tàn-go lo. Sm.Geotn.
comp. Archi. Camera di dietro o segre- reeamenle Urago, latinamente Tergi- Figura piana di quattro iati , eoo tutti
ta,Luogo di ritiro di 16 dalla camera. modernamente Serra-fila.
duttore, e gli angoli retti. (Lat. rrctanjulum.)
RETROCEDENTE. We-fro-ce-dM-fe. Pari, RETROPASTO. Re-tro-pà-sto. Sm. comp. RETTANGOLO. Add. m.Geom. Aggiunto
di Retrocedere. Cbe retrocede. Lo stesso cbe Pus pasto. di tutte le figaro cbe abbiano aogoii ret-
RETROCEDERE. Rè-trocìde-re. N.ass. RETROPIEGATO. Re-tro-pie-gà-to. Add. ti , quinti ne può capire la lor qualità.
anom. comp. V. L. Ritirarsi , Tornare
;

m. comp. Boi. Aggiunto a pedicello RETTANTE. ReUàn te. Pari, di Reitero


indietro. ( Lai. retrocedere. ] 2. Att. —
dinota quello che fa uo angolo acuto col usato in forza di sin. V. c di' Rutile.
Dare indietro, Restituire, Cedere altrui comune peduncolo. 2. Rami relro- —
(Dal lai. rapinar, reptantit cbe si stra-
ciò ch’egli ci sves ceduto. pie*aii Quelli che sono qua e là aperti : scina, che va carpone.]
RETROCEDI MENTO. Re-troce-di-min- senza alcun ordine. DETTARE. Ret-tà re. N. ass. V. L. Stra-
lo. Sm. Il retrocedere. (Lai retroceisue . RBTROP1GNERB. Wa-fro-pl- gne-re. Att.
] scinare il ventre per terra. Lo stesso
RBTROCE SS1 ONE. Re-t ro - ces-s ió - ne S f. enom. comp. Pigoere addietro.
. cbe Repere. [Lat. reptare. fieptarc. da
Il retrocedere, Il tornare iodietro, Re- RETROPULSIONE. Wa-fro-pvl-ri-d-na. reptum pari, di repere andar carpone
trocedimenio. —
2. Restituzione. 3. —
Sf. V. L. Fisiol. eChir. Dicesi nelsigo. strascinarsi.]
Med. e Chlr. La scomparsa rapida delia di Retroversione. [Lat. reJropuleio ] RETTEMBRIATB. Wef-fem-òri ò-fa.Add.
gonfiezza e degli altri sintomi locali RETRORSO. Re tròrso. Avv. V. A. eL. e sf. pi. Boi. Nome dato da Decandollo
dcH’infiammazioac o della suppurnzioue Allo ’odletro. [Lat. refrortum.] ad una delle graudi divisioni della fa-
venendo riassorbiti gli umori già tra- RETROSCRITTO. Re-tro-seritto. Add. miglia delle leguminose, la quale com-
vasali e guasti, con pericolo di deposi- m. comp. Scritto indietro. 2. Ed in —
prende quelle piaote che presentano
tarsi sopra qualche altra parte ioierna forza di sm. l'embrione colla radicella diritta , inti-
più importarne che dicesi Metastasi. La RETROTRARRB. Wa-fro fròr-re. Att. mamente legata colla forma particolare
retrocessi oue felice sema metastasi chia- anom. comp. Ritrarre indietro ossia del seme. ( Lat. rectembryae. Dal lat.
,
masi Delitesceoza. Supporre che una cosa sia avvenuta io rectum diritto , e dal gr. emòryon em-
RETROCESSO Re-tro-cii-eo. Add. m. on tempo anteriore. brione. ]
82
,

B ET BEI REI
RETTEZZA. Rn-tit-xa. Sf. Glassila ia questo senso meglio è de dire Betti- tovaglnale, Quello cb'è formalo dal co-
Booià. EeUilodioe. (Lat. ridimelo.)
,

lineo- —
8. Linea retta: Quella che è la mloeiamento dell'intestino retto e delta
BETT1FICAMKNTO. Rc(-U-fì-ca-mt!n-to. più breve di quante se oe paesano tira- vagina, e separa l'uno dall'altra.
Sm. Il rettificare; Miglioramento. Lo re da un puoto all'altro. Alcuni dicono BETTOVfiSClCALE. Ret-to-ve-/ei-cà-l/.
stesso che Rettificazione. — 3. Aggio- anche io forse di *f. Betta.— 9. Aoat. Add. com. comp. Aoat. e Med. Che ap-
stamento, Pareggiamento. Epiteto dato a qualunque parte posta paritene al retto ed alla vescica. Si die-
RETTIFICASTE. Rtt-ii-fi-eàiì-le. Part. d'alto in basso,stando il corpo ritto, od de questo nome al metodo di Samseu
di Rettificare. Che rettifica. io linea retta lungo un'altra parte pr n- per l'operaiione della litotomia , meto-
RETTIFICARE. Rei-ti fi eàre- Alt. e n. ripete, o, fioalmeate. che noo appreseo- do che venne modificato da Vacci Ber-
Purgare, Purificare, Migliorare , Depu- te nelle sua luoghezza nè curvatura nè lioghieri.
rare, Mondifirtre, Spurgare, Espurgare, flessione. —
IO. lotcstioo retloo Retto RETTBICE. Rel-irice. Verb. f. di Beg-
Correggere. ( Lat. espurgare, purifica- eempliceroeote. Tersa ed ultima parto gere. Altrimenti Rrggllrice. Che regge,
re.] —3. Astr. Aggiustare, Pareggiare. degl'intestini creasi, che iacomiocia al- [Lei. moderatrix.] —
%, Zool. Agg. di
[Lat. acquare.] —
3. Chim. Risultare. l’estremità inferiore del colon e ve a penna.
— 4. Mai. Rettificare le linee curve vale terminare all' ano. 11. Nome che si
dà ad alcuni muscoli del capo e del
— RETUNDERE. Re-tùn-de-re. Att.anom.e
Ridurle a lineo rette, per misurarle.— , o. pass. V. L. Lo stesso che Rintuzza-
li. Milit. Dicesi dell'allineamento, e vale ventre inferiore e si adopera aache co- re. (Lat. retundere.)
Ridurlo di bel nuovo « linea retta, «ne sm. — ;

12. Grani. Caso retto. Quello RETUSO. Re-tù-so. Add. m. V. L. Rin-


quaodo per qualche accidente è stato che regge l’azione. tuzzato, e dicesi di cosa che è oitusissi-
scomposto. L’alliueamcoto si rettifica RETTO. Avv.delto da qualche anlieo per ma e più o meno rintuzzala. [Lat. ratu-
affìlando dapprima le guide , quindi i Rettamente. sui.) —2. Rat. Foglia reiusa Quella :

drappelli alle guide. RETTOF1LLIDE. Rel-lo-fil-li-de.St. Boi. che ha srni ottusi , io mezzo de' quali
RETTIFICATISSIMO. ./2eMf-/i-ea-tìa-i»- Nome d un geoere di piante stabilito da suole spuntare un pcluzzo , o piccola
mo. Add. m. superi, di Rettificato. Da Petit Tbouars col bulbophyllum ere- punta.
RETTIFICATO. Rei ti-fl cà-to. Add. m. cium ; è desunto dalle loro foglie dirii- REUBARBARO. R/u-bàr 6a-ro. Sm.Bot.
da Rettificare. [ Lat. espurgai*/, puri- te. [
Lat. rectophyllit. Dal Ut. rectum e Farm. V. e di* Reobarbaro, Rubarbc-
ficalia.) diritto, e dal gr. phylton foglia.] ro , e Rabarbaro.
RETTIFICATORE. Ret-ti-fi-ca-tó-re. RETTORATO. Ret-to-rà-to. Sm.Lostcs- REUMA. Reu-ma. Sm. e aot. sf. V. 6.
Verb. m. di Rettificare. Cbe rettifica o fi ° f bc Rettoria. Mrd. Catarro; ma preodesi aochc tal-
purìfica. —
2. Astr. Che aggiusta o pi- RETTORE. Ret-tó-re. Verb. m. di Reg- volta per Reumatismo o simile. [ Lat.
[Lat. aequulor.) gere. Che regge; usato per lo più io pituita, rhtuma. la celi. gali, dicesi
RETTIFICATRICE. /frt-tl-£-ca-trl-ce. «orza di sm. ed in sigo. di Governatore. reum, in brelt. remin, io frane, ràume,
Verb. f. di Rettificare. [Lat. r/ctor. Dal lat. recium pari, di io iugl. rheum , io isp.reuma.il gr.
RETTIFICAZIONE. Ret-ti fi-ca-sióne. rigo io dirigo, lo gali. raocfaLur. ] — rhevma vai propriamente flussione , da
Sf. Il rettificare: Purilìcaiioue. [ Lai. 2. K nel senso ecclesiastico. 3. Chim. — rheo io scorro; ed ò poi sialo trasferito
purifuoiio. ] —
2. Chim. Distillatone Spirilo rettore : La parte aromatica di ad indicar questa spezie di malattia.)
reiterata nella quale si separa il liquido una pianta. —
4. Aoat. Rettore dell’oc- REUM \METRO. Re u ma-mè-fro. Sm. V.
da altre sostanze eterogenee. 3. Geom. — chio : Quel muscolo dell’occhio cbe lo G. Idraul. Strumento idraulico cbe ser-
Chiamasl ReltiUcazbo* di una curva , ritiene nel suo sito parallelo. ve a misurare e far conoscere la forza
Quel l'operazione per via di cui si trova RETTORIA. Ret-to-rl-a. Sf. Governo, dclU corrente de’ fiumi. Altrimenti Squa-
uoa linea retta ugnale alla curva cbe si Uficio dei rettore. [Lat. regimen.} 2. — dra reometrlea. V. Riometrica. Lat. [

vuol misurare. Dicesi auebe per Chiess parrocchiale o rheumametrum. Da chioma corso d’ •-
RETTILE- Rit-ti-le. Add. m. Appellarlo- benefiziale. equa, e marron misura.]
ne di animali vertebrali, a sangue fred- RETTORIANI. Ret-to-rià-ni. St. Eccl. REUMAPIRA. Reu-ma pì-ra. Sf. V. G.
do , respiranti co* polmoni. Essi forma- Sella di Eretici , cosi detti da Rettorio Med. Lo stesso cbe Reumalopirit.
no ooa classe divisa in varii ordini , loro capo. Sorsero io Egitto nel quarto REUMATALGIA. Reu-ma-tal-gi-a. Sf.
famiglie e generi, e comprendono le le- secolo; ammettevano tutte le eresie che V.G. Med. Dolore reumatico. [Lat.
staggio!, le lueerte, le rane, i serpenti. siuo allora si erano vedute, e preteude- rhe u mata l già. Da rhevma flussione , e
[ Lat. reptile. Reptile
da repio io mi vano cbe tutte si potessero egualmente algot dolore. 1
rampico, io mi trascino] 2. E usato — sostenere. REUM ATICO, ^eu-mà-ti-co. Add. osalo
anche in forza di sm. RETTORICA. /?«Wò-ri-ea. Sf. V.G.Filol. in forza di aro. parlando di persona.
RETTILINEO. Tfel-ti-H-ne-o. ÀdJ. m. Arte di dire acconciamente per istruire, Med. Infermo di reuma Allenente a
,

Geom. Compreso da linee rette. (Lat. persuadere, dilettare e commuovere. reuma; anticamente Rematico. [Lat.
reciilineut. ]

2. Ed osalo anche in [
Lat. rketorica. Rhetorica da rkeleon rheumalicut, piluito/ui. ]
forza di sm. per Figura rettilinea. verb. di rheo io parlo, dico.) REUMaTICOTATO. /{eu-ma-ti-eò-ta-to.
BETTISSIMAMENTB. Ret-ii/-/bma-mèn- RETTORICA MENTE. Rello-ri-ea-mén- Add. sm. V. G. Med. Epiteto di chi è
e
le. Avv. superi, di Rettamente. [ Lat. re. Avr. Con rettorie». (Ut. rAdoriee.j sommamente soggetto a reami o a flus-
reclietime. ) RETTORICARE. Rel-to-ri-cà-re. N. tas. sione di qualunque natura. [ Dal gr.
RETTISSIMO. Ad lll-li-m. Add. m. Parlare per reltorica. rhcvmaticoiato/ superi, di rhtxmalicot
•operi, di Retto. Dirittissimo. — 2. RETTORICUISSIMO. Rft-to-ri-chì/-/i- reumatico. )
Buonissimo, Giustissimo. (Lat. recti/- mo. Add. m. superi, di Rettorico. REUMATISM I LE. /fott-ma-ti-Mnd Je. Add.
itniui ]
RETTOR1CO. Ret-tò-ri-co. Add. usatola com. Med. Che appartiene a renmati-
RETTITUDINE. /fel-Ii-tù-di-ne. Sf. V. L. forza dism. parlando di persona. PI. smo. (Lat. rheumatirmalii.)
Giustizia, Bontà , Dirittura Rettezza. ,
Retlorichi r Rettorie i. Che sa o inse- | REUMATISMO. Reu-ma li- imo. Sm. V.

( Lat. reefiiurfo, aequiias, ju/tilia- ] — goa reltorica ovvero Cbe studia retto- C. Med. Geoere di malattia che consiste
2. Dirittezza , Dirittura lineare. 3. — rica ; Retore. [Lai. rhefor.)
,

io un dolore continuo ne' muscoli, sio-


Mus. Specie di modulazione, ed èqoan- RETTO RI CO. Add. m. parlando di cosa. golarmente delle membri: è on’iofiam-
do una parte procede di grado io grado Di reltorica, Allenente a reltorica. [Lat. inazione de’ tessati muscolare, fibroso e
verso Iaculo. rhetoricus ] sinovia le, la quale non ha sede fissa, ed
RETTO. /Mt-fo. Add. m. da Reggere. Re. RETTOR1CUZZO. Ret-lo-ri ciu-so. Add. è di più o meno lunga dorata. [Lat* ar-
golato. [ Lai. rectu/. ) 2. Sostenuto. — e sm. dim. ed avvilii, di Reuorico. Re- fhrtus, morfcu* articularie. ] —2. Di-
— 3. Diritto. [Lat. rrciuf.) 4. E fig. — toricastni. [Lat. rhebrtzetii.) cesi Reumatismo acuto quaodo ai roa-
— 5. Buom>, Ideale. [ Lat. raeluz frugi. RETTO URETRA LE. Ret lo ure-trà-l*. nifesta con accelerazione del polso e ca-
lo pera, rocchi retto, vero. In gali, eean Add. com. c»mp- Aoat. Cbe appartiene lore alla pelle, seguiti da dolori vtvissi-
retto, giusto , onesto reachd statolo , al retto ed all uretra. [ Lat. rizto-un- mi, e talvolta da calore, rosaore e goo-

:

l«gg«. J «• AgJ- di Prezzo vale Sta- frali». lia mento delle parli infiammate; il cro-
bilito. —
7. Geom. Angolo retto , prò- RETTOVAGINALE.
)

Rtt-to-\>n-g\-nà-le- nico constate per solito nella proluoga-


priamente Quello formalo dall incontro Add. com. comp. Anat. Cbe appartiene ziooe dell'acuto, ma è scevro quasi scin-
di due perpendicolari. Cosi dicesi anche al retto ed alla vagina. [ Lat. reclo-wz- pre dalla febbre ; il muscolare è T Io-
quello eh' è formato da linee rette ; ma jtnalii 1

2. Chiamasi Intermezzo rei- Bitumazione da' muscoli ;
l articolare
ai •
— -

BET RE V REI
q nello nel quale il
dolore il fa sentire di vaniscono in altra parta del corpo revitor.1 — 2. Dicesi Revisore di una
orile BrticoUslooi o intorno ad esse ; qualche umore. [Lat. rttr aliene r svel- ,
scrittura , di un libro il Ceosore a coi
Interarticolara ,
quello in cui il dolore tene.] è commesso di permetterne o proibirne
viene riferito al ceotro de' muscoli : va REVELLERE. Re-ril4e re. Alt. anom. la stampa. — 3. Nell’ aso ditesi anche
spesso confuso colle oeuralgie; genera- V. L. Med. Divertire qualche umore da Colai che rivede le stampe per farne la
le, quello che invade ad un tratto tutte una parte del corpo ad uo’ altra; e ge- correzione tipografica.
o la maggior parte delle articolazioni , neralmente Ritrarre , Distogliere , De- REVIVIFICANTB. Re-vi-vi-fi-eàn. te.
o che si estende in brevissimo tempo al rivare gli umori o qualche irritazione Pari, di Revivifìcare. Che revivifica.
maggior numero di osar; laterale, quel- da una parte nobile in altra meno im- Lo stesso che Rivivificante.
lo che occupa uu solo lato del corpo ; portarne per gli uffizi della vita. [Lat. REVIVIFÌCARE. Re-vi vi-fl cà-re. Atl.
superiore, quello ebe risiede orile parti rei rahrre, de aliqteo loco dtdueere. Re- comp. Lo alesso che Rivivificare.
sopra-diaframmaiicbe; inferiore, quello veliere . da re. e da veliera svellere. REVIVIFICATO. Re-vi zi-fi-cà-to. Add.
che risiede nelle parti sotto-diaframma- REVELLINO. Re wl Ii no. Sm. Milit.T. m. da Barivificara. Lo stesso che Ri-
lirbe : partiate , quello ebe si estende e di' Rivellino. vivificato.
ad uoa sola od a più parti del corpo; REVERBERARE. /Ze-ter-òe-ràre. Àtt. REVIVISCENZA. fle-tif-tii-acM-aa. Sf.
geoale, quello che ha sede nelle gote; e a. a$«. V. di' /Hufrbtrar*.
A. V. e Lo stesso che Ravvivamento.
sciatico, quello che occupa la roscla;ec. REVERBERATO. Re-ter-be-rà-to. Add. REVIVISCERE. Re-vi -vi-tee-re. N. in.
— 3. 11 Reumatismo che risiede nei m. da Reverberare. V. A. V. edi'/ti- V. A. e L. Tornare In vita. V. e di’Ri-
muscoli iotercosiali nomasi Plearodi- verberato. suscitare. (Lat. revioù erra.]
aia, quello che s'appalesa nella regione REVER BER AZIONE. Re-ver-be-ra-sió- REVOCABILE. Re vo-cà -bi le. Add.com.
lombare, Lo ruba tino ; quello che ai li- nt. Sf. Y. A. V. e di’ /tiveràeraziowe. Lo stesso che Rivoeebile. (Lai. revoca-
mita ai muscoli del collo , Torcicollo. REVERBERO. Re-tèr-be-ro. Sm. V.e di’ bilie.)
Culleo Qoraavs Artrodiota il Reumati- Riverbero. REVOCABILITÀ*. Re-vo-ca-bi-U-tà. Sf.
smo cronico. REVERENDISSIMO. Re-ve rendili» mo. ast. di Revocabile.
REUMATIZZANTE. Reu-matiz-xàn-te. Add. ra. superi. di Reverendo ; ed è REVOCARE, /fc-vo-cd-re. Alt. V. A. e
Add. e sost. coni. Med. Chi è preso da luche titolo che si dà agli ecclesiastici L. V. e di* Aieocarz. ( Lat. revocare.
reumatismo. consiituiti io dignità. [Lat. reverendis- Da re per retro indietro, e votare chia-
REUMATOPIRA. rtruma-to-pì-ea. Sf. simus) mare.]— 2. E o. pass.
V. 6. Med. Lo stesso che Reuinalopiria. REVERENDO. Re-ve rin-d*. Add. m. REVOCATO. Re-vo-cà to. Add. m. di
REUMATOP1RLA. /?«u-ma-lo-pi-ri a. Degno di reverenza . Da esser riverito. Revocare. V. A. V.e di' Rtvacalo. [Lat.
Sf. V. G. Mrd' Febbre reumatica. (Lai. [Lat.rererendui.J— 2. Usato come titolo revocatili.)
rAeumafopyrta. Da rfuvnui reuma , e duo a perdona ecclesiastica. REVOCAZIONE. Re vo-ea-ziò-ne. Sf. V.
pyr fuoco.', REVERENTE. Re-ve-rin-ie. Part. <fi Re- L. V. e di' ilivocazione. ( Lai, rcvoea-
BEL' MITO. Riami -co. Sm. Chim. Nome verire. Che reverisce Che ba o porto tio.

dato da UerdrnsoQ ad un acido solubi- reverenza. Y. A. V. e di' Riverente.


,

— REVOLUTO.
]

Ae-vo-lù-fo. Add. ra. Bot.


lissimo nell'acqua , ami un poco deli- 2. Io forza di add. Umile, Modesto. — Foglia revoluto chiamasi quella che ai
quescente, cristallizzabile io aghi assai 3. Reverendo; ma è V. I. Antica- A.— avvolta e s'arriccia all' indietro.
bianchi , che stempera il mercurio eoo mente ed impropriameote usato per Ri* REVOLUZIONE. Re vo-lu-zià-ne. Sf. Ri-
effervescenza, eche nel rabarbaro.
esiste verito. —
5. Ed iu forza d’ avvetb. per volgimento. Lo stesso che Rivoluzione.
Crede Lassaigne che sia un miscuglio Reverentemente. [Lai. ctreuitua, amòifut.] 2. Ribel- —
di acido ossalico e di nn altro acido in- REVERENTEMENTB. Re-ve-rtn-le-min lione o Sollevazione di popolo o simili.
determinato. [Dal gr. rAevma tutto ciò te.Avv. V. A. V. e di’ /tiuiren temente. [Lat. iiditio, tumultui.] 3. Cambia- —
che scorre.) REVERENTISSIMAMEM'E. Re-ve-ren- mento delle cose del mondo ; e per lo
RBUPONTICO. /few p n -ù-r ,. Sm. V.A. tissi-ma-mén-te. Avv. saper), dì Re* più a'inlende nello stato politico di una
Bot. V. e di' Rapontico. [Lai. rhaporv- vercntemente. V. A. V. e di' /fiuwen- monarchia o di uoa repubblica.
ticum. rha .) tistima mente. (Lai. reverm/ifrime.) REVULSIONE. Re-vul-si-ó-na. SE Med.
REVA. Ri-m. Sf. Filo). Sorta di gabella REVERENTISSIMO. Re-ve-ren-tie-ti-mo Storno del corso degli umori d' uoa in
antica. (Detta ne’ mezzi tempi ma, Add. m. superi, di Reverente. V. e di' altra parte del corpo.
t eda'Tedescbi grave. Viene,
ene, greve. /?irermri!jiirm.[Lal.<AMrvaM»«zin«ue.) REVULSIVO, rta-vui-ii-ro. Add. e sm.
secondo lo Spelasann , dal sa»s. troeran REVERENZA. Re-ve-rèn -za. Sf. V. A. V. Terap. Lo stesso ebe Revellente.
rapire onde il pari, gewoeran. Però
, e di' /{ivereiua. [Lat. reverentio.]— 2. REZIARIO. Resi-à-ri-o. Add. c sm. Lo
sembra che veoga dal persiano, poiché Qualunque segno d' onore ebe si fa al- stesso che Retiario.
trovasi In questa lingua rahvan nel pre- trui inchinando il capo c piegando le REZIONK. Re-zM-ne, Sf. V. A. V. e di
ciso Scaso d puMiranuf qui tributa a
i
,
ginocchia o movendo qualche altra parte firei ione.
transeuntibus eolUgit : e rahvan vico del corpo.— 3- Titolo di onore c rispetto. REZZA. Rés-za. Sf. Ar. Mes. Spezie di
da rah via, e non custode.) Diee»i Vostra Reverenza o Referenzia , rete da pescare , detta anche Traversa-
REVARIABE. Re-va-ri-à-re. All. corop. come Vostra Signoria c simili. 4. Con — ria. [Dii lat. retia che noi Mal ani pro-
Noovameote variare. reverenza , rodilo di dire col quale si nunziamo resia, e che vai reti. Io ili ir.
REVELA BILE. Re-vià bi le. Add.com. piglia licenza di dira ciò che non sarebbe nrexa rezza. In frane, rete rati.] — 2.
V. e di’ Ripe labile. dicevole per onestà per rispetto, o per
,
Rete di refe di minutissime maglie,
REVELANTE. Re-ve làn te. V. A. Y. e altra simigliente cagione. nella quale si fanno coll'ago diversi
di’ Airtinai». REVERENZIA. Re-ve-rin-si-a. Sf. V. A. lavori. ( Lat. rete, plàgae.) — 3. Beata
RFVELARE. Re-velà-re. Atl, e n. V.A. V. e di' Riverenza. 2. Titolo d'ooore, di cipolle, d’agli e s-raili.
V.e (Dare ebe molte volte
di' ./tiratore. come Signoria. — 3. E nel sigo. di Re- REZZO. Riz-zo. Sm. Freddo. Gelo. (Dal
a compos. è segno di contrarietà , e da verenza, g. 2. celt. brett. rivux proprio a raffreddare,
velare porre il velo.) REVERENZIALE. Re-ve-ren-zià-le. Add. che vien da reo a rev gelo. Io sass. fri
REVBLATO. Re-ve-là-to. Add. m. da coro. V. e di’ Riverenziale. (Lat. reve- ian in teul. frieztn , io ingl. lo fresie
,

Revelare. V. A. V. e di' Rivelato. rent.) congelarsi, lo gr.rHigoz freddo grande :

REVELATORE. Re-re-la-tó re. Verb. m. REVERE.NZIONE. Re-ve ren-siò-ne. Sm. e si sa che Giorni molte volte conver-
I

di Revrlarr. V. A. V. e di' /ftoetotore. V. seberz. Reverenza strampalata. tivano il g in a: e però io vece di p hygo
RBVELATRICE. /to-tie-la-rrire. Verb. REVERIRE. /?«-v«*ri-re. Atl. e o. V. A. e di olygon direano phyro ed oiyson.J
f. di Rcvelare. V. e di’ Ritelairice. V. e di' /Riverire. (Lat. obiettare , co- — 2. Fresco d'ombra per oggetto qua-
REVELAZIO.VB. Rt-re la-z>óne. Sf. V. lere salutare.]
.
— * 2. Far reverenza , lunque opposto ai raggi del sole. Io
A. V. e di' Rii eh: ione. [Lai. rmlatio.] Inchinarsi. hrait. secondo il Bullet, rea valse
— 2. Maaifcsiaiiooc soprannaturale di REVERITO. 7?e-pf-ri-to. Add. za. da
,

riposo. In peri, rea vile.) 3. Anche —


rosa occulta. Rcverire. V. e di' Riverito. fig. pigliasi per Ombra assolata, la quale
REVKLLENTE. Re-vel-Un-le. Add. com. REVISIONE. Re-vi-ti-ó-ne. Sf. Il rivede- riceve la sua qualità dall’ aggiunto o
osato per lo più io forza di aro. e nel re;altrimenti Disamina. dal pieoo della sentenza.—4. Far rezzo,
nom. plurale. Terap. Aggiunto di uoa REVISORE. Re-vi-só-rt. Add. e sm. Chi vele Fare fresco. Far ombra.—5. Man-
aorta di medicamenti che ritraggono c esamina. Chi rivede. [Lai. r-ruoiinator, dare alcuuo al rezzo, fig. • in modo
84
, .

BIA B1A RIA


taso ti le Ammanarlo. — 6. Porsi il RIACCESO. Ri-ac-cé-eo. Add. m. da re. Alt. e n. comp. V. e di* /fTdoman-
retto, cioè Al Tresco, All* ombri. — 7. Riaccendere. [Lai. itarum accentua.] dare. (Lat. repetrr*.] —
2. Chiedere cosa
Rimanere il retto , cioè Al bojo. — 8. RIACCETTARE. Ri-ac-cet-tà-re. Att. che sia stata nostra.
Stare al retto, cioè A II 'ombra. Al fresco. comp. Accettar di quoto. [Lat. rwreurn RI ADDOM ANDATO. Ri -ad~do-man-dà-
— 9. Tenere al retto, Bg., vale Tenere admittere.] io.Add. m. Riaddomandare.
da V. e
in olio. RIACCETTATO. J?i-oe-«Mà-to. Add.m. di’ Ridomandato.
&EZZOLA. Rex-xb-la. Sf. Ar. Me». Bete da Riaccettare. RIADDORMENTARE. Ri ad-dor-men la-
molto lunga, armata da uu lato di una RI ACCOCCARE. Ri-ac-coc-cà-re. Alt. re. Alt. e o. pass. Lo stesso che Rad-
corda piombata , e dall* altro di aimil comp. reduplicativo di Accoccare. Rei- dormentare.
corda suverata, perchè possa stare oel- teratamente accoccare; altrimenti Rae- RIADDOSSARE. Ri-ad-dos-tà-re. Alt.
l' acqua stesa e diritta. Portasi questa coccarr. (Lai. rureum i«/Iiger«.) Comp. reduplicativo di Addossare. Lo
con naticeli» infra *1 mare, lasciando a RIACCOCCATO. Riac-coe-<à-to. Add. stesso che Raddossare.
terra un capo ed iccercbiando uoo
. ni. da Riaccoccare. Altrimenti Riboc- R1AD1RARE. Ri-a-di-rà-re. N. pass,
spailo di mare quaot'è lunga la rete , cato. comp. Di nuovo adirarsi. [Lat. fterum
finché si possa portar l'altro capo a terra; RIACCOLTA. Ri-ac-còlta. Sf. Il ricove- Traici.)
donde i marmai tirando i due capi , ri- rarsi, il raecorsi, Ricovero. [Lat. per- RI ADORNARE. Ri-a-dor-nà re All.
oouduconla a riva, e traggono il pesce fugium.] comp. Di nuovo adornare. (Lai. iterum
che si trova compreso io quello spazio- RIACCOMODARE. Ri-ae-co-mo-dà-re. —
exomare.) 2. E o. pasa.
Altre volte Tu della Scorticarla e Scor- Alt. comp. Accomodar di nuovo; altri- RIADORNATO. Ri-adornà-to. Add.m.
tica (orla, forse dui suo effe t io di radere menti Raccomodare. (Lat. wfTfuere.) da Riadornarr.
leggiermente il fondo del mare. RIACCOMODATO. Ri-oe-co-mo-dà-to. RIADUNARE. Ri a du nà-re. N. pass,
&EZZUOLA. Rex-xuò-la. Sf. Ar. Mc$. Add.m. da Riaccomodare. Accomodato comp. Adunarsi di nuovo.
Specie di rete in niente diversa dalla di nuovo; alirimmii Raccomodato. RIADUNATO, ili-a-du-nà-fo. Add. m.
Sciabica se non in quanto i di maglia
,
RIACCOMPAGNARE. Ri ac c om pa-gnà- da Riadunare.
più fitta , spago più grosso , e tirasi a re. AH. corop. Di nuovo accompagnare; RIAFFERMABE. Ri-af-fer-mà re. Att.
terra con un solo spilorcio per parte. altrimenti Raccompagnare. comp. Di nuovo affermare, ConTcrmare,
Con essa si prendono pesci (litorali i RIACCONCIARE. Ri uc-ron-cià re. All. Raffermare. [Lat. rurrum con firmare.)
come Muggini, Orale, Ragni, Mormoro, comp. Rimettere io buon essere le rote RIAFFERMATO. Riof-fer ma lo. Add.
Sogliole, Sarglii, Rombetii e Acciughe. guaste ; altrimenti Riaccomodare Ri- m. da Riaffermare.
,

BUEL'Jd. Rhi-um Sm. V.G. Cbim. finora


. caneiare , Racconciare. [Lat. reconcin- RI AFFEZIONARE. Ri-af-fe-zio- nà-re.
sostanza estratta dal rabarbaro che in nare, rtficere.) All. comp. Riamicare.— 2. E a. pass.
latino dicesi Rbeum. Veodin che la sco- RIAC'AXNCIATO. Ri ac-con-cià-to. Add. RIAGGIUSTARE. Ri-ag-giu-tla-rc. Att.
prì la chiamò Tibia» o Bina. k Ljt.r/ieum. m. da U acconciare. Altrimenti Rac- comp. Aggiustare di nuovo.
Va rta radice.) concialo. HlAtilf RA V ANTE. //i-ag-jra-vcin-le. Pari-
RIA SBARBA RE. Ri ab-bar-bà-re. Alt. RIACCOSTARE. Ri-ac-co-età-re. AU. di Riaggravare. Che riaggrava.
e u. corop. Boi. Il rimettere che fa una comp. Nuovamente arrostare; altrimenti RIAGGRAVARE. Ri-ag-gra-và-re. All.
planu nuova nuove radici in luogo di Raccostare. —
o. pass.
2. E comp. Di nuovo e grandemente aggra-
quelle succise. RIACCOSTATO. Ri-ac-co-xlà-to. Add. vare. [Lai. ingravescere.] — 2. E a. ass.
BlABB ISSARE. Ri-ab-bax-tà-re. Alt. m. da Riaccostare. Nuovamente acco- e pass.
eomp. Di nuovo abbassare; Rabbassare. stato. Altrimenti Raccostato. RIAGGRAVATO. Ri-ag-gra-và-to. Add.
fLat. i>r«m deprimere.) RIACCOTONARE. Ri-ac-co-to nà-re. Att. m. da Riaggravare.
RIABBASSATO. Ri-ab baità lo. Add. comp. Accotonare di nuovo. [Lat. ile- RIAGUZZARE. Ria-guz-xà-re. Atl.comp.
m. da Riabbassare. Rabbassato. rum carminare .] Aguzzare di nuovo.
RIABBATTERE. Ri-ab-bàt-te-re. All. RIACCOZZAMfiNTO. Ri-ac-coz-za-mt'n- RIAGUZZATO. Ri-a-guz-xà-to. Add. m.
anom. comp. Abbatter di nuovo; Rab- to. Sm. comp. Nuovo accozzamento; da Rìaguzzare.
battere. altrimenti Raccozza mento. RIALA-BEG. Si. Oilom. Terzo ammira-
RI ABBATTUTO. Ri-ab bat-tu-to. Add. RIACCOZZARE. Ri-ac-cox-xà-re. Alt. glio della fiotta ottomana quello che ,

m. da Riabbaltcre. Rabbattuto. comp. Mettere insieme più cose, ed noi diremmo Contrammiraglio.
RIABBELLIRE. Ri-ab-bet-lì-re. Att. anche Nuovamente accozzare. V. dell'u- RI ALE. Sm. V. A. Rigagnolo,
cooip. Di nuovo abbellire. [Lat.ilerum so. Altrimenti Accozzare. Piccol rivo, Fossatello. (Lat. rìcuiua.)
exorruire l —‘2. N. ass. e pass. Divenire RIACCOZZATO. Riac-cox-zà-to. Add. - 2. E lig.
più hello. m. da Raccozzare. RI ALI TARE. Ri-ali-tà-re. N. «ss. comp.
RIABBELLITO. Ri-ab-bel-li-lo. Add. di . RIACCRESCERE. Ri-ac-cré-tce-re. Alt. Alitare di nuoto.
da Riabbellire. annoi, comp. Accrescere di nuovo, ed RIALLOGARE. Ri-al-lo-gà-re. Atl.comp.
RIABBRACCIARE. /fi-afr-òrac-eià-rs.AU. Accrescere semplicemente. [Lai. adau- Allogar di nuoto. —
2. Rimaritare. 3. —
comp. Nuovamente abbracciare. gere, exaugtre.) Dar nuovamente uu lavoro da farsi a
RIABILITARE. Ri-a-bililà-re. All. RI ACCRESCIUTO. JK-ac-cre-aeiù-fo.Add. un artefice stabilendone il prezzo.
comp. Abilitare di nuovo. 2. Leg. — m. da Ri accrescere. RIALLOGATO. Ri-al-lo gà-to. Add. m.
Riabilitare , presso I legisti civili e ca- RIACQUISTANTE. Ai-a-cpii-itdn-te. da Riallogare. Nuovamente allogato.
nonici , è Render capace di benefìzi! e Pari, di Riacquistare. Altrimenti Ra- RIALLUMINARE. /lT-«iMu-tni-vtA-r s .AU.
degli ordini sagri quegli che è caduto (quietante. comp. Di nuoto alluminare. 2. E n. —
in eresia, o in altra irregoluritA. RIACQUISTARE. Ri-a-cqui-xià-re. All. ass. Fig. Ricuperar la vista.
RIABILITATO. Ri a bhli-/à lo. Add. m. comp. e n. pass, reduplicativo di Acqui- RIALLUMI NATO. Ri-al-lu-mi-nàto. Add.
da Riabilitare. stare.Recuperar la cosa perduta o stata m. da Rlallumìnare.
RIABILITAZIONE. Ai-a-frMi-la-atd-iM. tolta Acquistar di nuovo. Altrimenti
,
RI ALTERARE. Ri-al le-rà-rc. All. comp.
Sf. Leg. L' atto con cui il Papa o il So- Raequistare. c n. pass. Di nuovo alterare, e alterarsi.
vrano ristabilisce nn delinquente nella RIACQUISTATO. Ri-a-cqui-ilà-to. Add. RIALTERATO. Ri-al-te-rà-to. Add. m.
condisione io cui ai trovava prima del m. da Riacquistare. Altrimenti Racqui- da Rialtprare.
suo reato. etato. RIALTO. /fi-àl-to. Sm. Luogo rilevalo ;
B1ABITARE. Ri a bi-tà-re. Att. e n. RIACQUISTATORE. Ri-a-cqui-tia-tó re. e trovasi detto di quelle dolci promi-
comp. Ritornare ad abitare. La i rur- Verb. tn. di Riacquistare. Altrimenti
[ . nenze di terra che s* incontrano talvolta
rum calere , incoierà.) — 2. Rendere Racquietato™. nelle pianure- —
2. E detto di Sporto in
nuovamente abitabile. RIACQUISTO. Ri -'i-cquì-uc Sm. Lo genere.— 3. Greto, Renaio.
RIABITATO. Ri-a bi-tàto. Add. m. da stesso che Racquieto. RIALTO. Add. m. Rilevato. [Lai. emi-
Riabitare. RIADATTAMENTO. Ri-a dot ta min-io. nana.)
RIACCENDERE. Ri ac cèn-de-re. AU. Sm. L'azione e l'effetto di riadattare. RIALZAMENTO. Ri-al-xa-mén-to. Sm.
anom. comp. Di nuovo accendere. [Lat. RlADATTARE.Tii-a-rfaMà-re. Att. comp. Elevazione, Innalzamcalo , Alzamento.
ittrum accendere.) Adattar di ouovo una cosa ad un'altra, (Lai. agger , elrrario.)
RI ACCB.N DIM ENTO. R i-ac-cen-di-mén-to. da cui è stata staccala. RIALZANTE. Ai>aI-zàn-te.Parl. di Rial-
Sta. comp. Nuovo acce odi mento. RIADDOMAND ARE. Ri-ad do-man-dà - zare.
W
— , -,

RIA RIA RIA


RIALZARE, m-altà-rt. Att- tomp. Di RIANNODO. Ri-an-nb-do. Sm. Ar. Mcg. RI ASCIUTTARE. Ri ateivt-tà-re. Alt.
nuovo alurt; e «oche Aliare semplice- Lo stesso che Comandolo. e n. Lo filesso cbe Riaiciugare.
mente. [Lai. flltoUerr,vìerutnatl©ilere] RIAPERTO. Ri-a-pèr-to. Add. m.da Ria- RIASCIUTTATO. /K-a-witd-là fo. Add.
—2. E n. pass. prire. m.da RiasciuUare.AaciuUatodi ouovo.
RIALZATO. Rial-xà-to. Add. m. da RI APERTURA. 7?»-aper-tù-ra.Sf. comp. RIASCOLTARE. Ri-a-seol-tà-re. Alt.
Rialzare — 2. Coreg. Aggiunto di psa±o Il riaprire. Nuova apertura. comp. Ascoltar di nuovo. [Lat. iterum
cbe si fa rialzando o distendendo i gi- RIAPPARIRE. Ri-ap-pa ri-re. N. ass. avdire.J
nocchi. comp. Di nuovo apparire. [Lai. Unum RIASCOLTATO. Ri-a-scol tà-to. Add.m.
RIAMANTE. Ri a màn le. Pari, di Ria- apparire.] da Riascoltare.
Lai. redomalor.]
mare. Che riama. (
RIAPPARITO, /ti-op-pa-rv-fo. Add. m. RIA SSA LI RE. Riai-ta-U-re. Alt. anom.
RIAMARE. Tli-a-mà ra. All. comp. Cor- da Riapparire. comp. Asaalir di ouovo.
rispoodere in amore. (Lai. redamare .] RlAPPASSiRB. Ri-ap pat-tì-re. N. ass. R1ASSALIT0. Ri-ae-sa-U-to. Add. m.da
BIAMATO. A* » mà lo. Add. m. da Ria- Di nuovo appassire. Riassalire.
mare. Corrisposto in amore. RI APPASSITO. Ri ap-pat-iìto. Add. m. RIASSALTARE. Ri-ns-ialtàre. Att.
RIAMICARE. /fi-a-mt-rà-re. AU.cnmp. da Riappassire. comp. Assaltar di nuovo. Lo siesta cbe
Far onovamente amico ,
Riconciliare. RIAPPENDERE. Ri-ap-pin-de-re. Att. Riassalire.
|Lai. rursum in amirtluim per due ere.; soom. comp. e n. pass. Appeodere di RI ASSALTATO. Ri ai tai lòto. Add. m.
RIAMICATO, ili-a-mi-cà (o. Add. ai. da nuovo. da Riassettare. Lo stesso die Riassalito.
Riamicare. RIAPPESO. Ri-ap -pé-to. Add.m. da Riap- R I ASS ET T A R E . Ri-ae-tet - tà re. Alt. comp.
RIAMMALARE. itt-am-ma-Id re. N.pass. pendere. Di nuovo assettare. Rassettare. [Lai.
comp. Ammalarsi di onoro. [Lai. in riappiccare. Rì-ap-pie-eà-re. Att. restituire.'— 2. E n. pass.
RIASSETTATO.
morbum rectdere.)
RIAMMESSO. Ri-am-mét-to. Add. m. da
Riammettere. Ammesso di nuovo.
che Rapplrcarp —
comp. Appiccare di nuovo. Lo stesso
2. E detto di Batta-
glia, o simile, Ricominciare a combat-
da Riassettare.
RIASSICUR AMENTO.
/ti-ai-j«Mà-(o. Add- m.

J?«-a«-jÌ-eu-ra-
RIAMMETTERE. /?Mim-»m t la re. Att. l
tere. min-to. Sm. comp. Nuovo ass icari
anom. comp. Ammettere di nuovo. RI APPICCATO. /?i op-pie-eA-fo. Add. m.da mcnto.
RIAMMIRARE. Ai-am-mi-ró-r*. Att. Riappicrare. Lo stesso che Rappiccato. RIASSICURANTE. Ri-as-sUu-ràn-U.
comp. Di nuovo ammirare. RIAPPICCICARE. Ri-ap ‘jrie-ei-eà-re. Part. di Riassicurare.
RI AMMIRATO, Zii-am-mi-rà-lo. Add. Att. comp. Di nnovo appiccicare. RIASSICURANZA. Ai-ai-ii-eu-ràs-tii.
m. da Itiammirare. RIAPPlCCICATO./Zi-op-pie-ci-cà-to.Add. Sf. Leg. Contralto eoo cui 1 assicuratore,
RIAMMOGLIARE. Rì-am-mo-glià-re. m. da Riappiccicare. mediante uo certo premio stipulato, si
Att. comp. Dar moglie per la seconda RI APPLICARE. Ri ap pli cà-re. Alt. scarica sopra un altro de’ rischi marit-
volta. comp. Di nuovo applicare. 2. E n. — timi da' quali ai era reso mallevadore
RIAMMOGLIATO. Ri-am-mo-glià-lo. pa«s. ponendo in suo luogo il suo riassicura-
Add. m. da Riammogliare. RI APPLICATO. Ri-ap-pli-càto. Add. m. tore, benché per altro continui ad esser
RIAMMONIRE. /?i*em-Dio-fil-rr. Att. e dv Riapplicare. tenuto verso il primo assicurato.
n. comp. Ammonire di nuovo. RIAPPRESSARE. Ri-ap-pressà-re. Att. RIASSICURARE. Riatti -turà re. Alt.
RIAMMONII». Ri-ammo-ni-to. Add.m. e n. pass. comp. Appressare di ouovo. comp. Assicurar il nuovo. (Lat.ammoa
da Riammonire. Lo stesso che Rapprcssare. reaumere.] —
JL E n. pass. Assicurarsi
RfANDAMENTO. ifi-an-da-m/n-fo. Sm. RIAPRIMENTO. Ri-o-pri min-io. Sm. di nuovo. [Lat. eon/trmnri.] 3. Lag. —
comp. Il riandare , Nuovo andamento. Lo stesso che Riapertura. Riassicurare dicesi II Fare aienrtà al-
(Lai. redifio.) RIAPRIRE. fli-a-prt-re.Alt. anom. eomp. l' assicuratore , o Fare doppia sicurtà

RIANDANTE. Ri-an-dàn-te. Pari, di Aprir di nuovo. [Lai. iferum aperire.] alle stesse mercanzie, e tulio stesso ba-
Riandare.
RIANDARE.
— 2. Rinaegoare. 3 E — pass. . stimento.
Ri-an-dò-re. N. ass. anom. RIAPRITURA. Ri a pri-tù-ra. Sf. Lo RIASSICURATO. Ri-ae-iUu-rà-to. Add.
comp. Questo verbo non ricusa le voci stesso che Riapertura. m. da Riassicurare.
del v. Vedere, quando sia posto neutral- RIARARE. /li-a-rd-ra. Att. comp. Di RI ASSICURATORE. Ri-at-si-eo-ra-td*
mente, nè ai discosti dal significato pro- nuovo arare. (Lai. iterum orare.] re. Add. e sm. Lcg. il fideiussore del
prio de! »oo semplice; ma s'attiene stret- RIARDERE. Ri-àr-de-re. Alt. anom. Di- fideiussore.
tamente alle sole voci del r- Andare , seccare per troppo freddo, o per troppo RIASSORBENTE. /?i-a*-»or-Mn-ta. Part.
quando è posto attivamente ed in «rovo caldo, o per mordacità d'umori. Lai. [
di Riassorbire. Cbe riassorbe.
traslato; e cosi ne segue l'antica manie- torrere. adurera.J —
2. Per metaf. Es- RIASSORBIMENTO. Rias-eor-bi- min-
ra che schiva fin le sincopi introdotte sere riarso da invidia, da collera e si- to. Sm. romp. Il riassorbire.
dall'uso nel semplice. Lo stesso è del- mile. vale Esserne fieramente agitato. RIASSORBIRE. Ri-a»-»or-b\-re. Alt.
l'altro v. comp. Trasmodare. Di nuovo — 3. E n. ass. o coll’accusativo sottin- anom. comp. Assorbir di nuovo. [Lat,
andare; ma io questo sigo. oggi è poro teso nel primo sign. retorbers.}
io uso. 'Lai. fedire, profieiiei.] — 2. RIARDIMENTO. Ri-ar-di-mtn-io. Sm. Il RIASSORBITO. Ri-at eor bi-to. Add. m.
Oggi piti comunemente per Rimetter riardere. (Lat. adustio.] da Riassorbire.
nella memoria, Esaminare, Ritrattare RIARMARE. Ri-ar-mà re. Alt. comp. RIASSUMENTE. Ri-at eu-min te. Pert.
e Considerar di nuovo quel che s'é fatto. Armar dinuovo. [Lat. tteruni arma- di Riassumere. Cbe riassume.
In questo sign. si usa anche io forza di
— re.] — E fig. Munire, Rafforzare.
2. RIASSUMERE. «ù-nva-ra. Alt. anom.
Riprendere,
all. [Lat. rei ruotare, recognoecere. J 3. Dicesi Riarmar la cetra e vale Met- comp. Assumer di nuovo ,

3.Non voler riandarla , dicesi quando tervi le eorde per sonarla. —4. (V. ass. Ripigliare. [Lai. ripetere. ; 2. Nell'oao —
non si vuoto nuovamente trattare alcu- e pass, nel primo slgo. Epilogare. —
3. E u. pesa. nel primo
na cosa o favellarne più. RIARMATO. Ri-ar-mà-to. Add. m. da sign.
RIANDATO. RUan-dà-to. Add. m. da Riarmare. RIASSUNTO. Ai-oa-aùn-to. Add. m» da
Riaodare. — 2. Nuovamente conside- RI ARRECARE. /ii-nr-ra-eà-re.Atl.romp. Riassumere. Ripiglialo. [Lai. reaunv-
ralo- Riportare. [Lat. reportare, rereàere.) ptui, repellivi .’ —
2. E detto di Canta,
RIANIMARE, /fi-a-m-mò-re. Alt. comp. RI ARRICCHIRE. Ri ar-ric -cM-re. Att. Lite o simile per K'C> 'mine iata, Ripresa.
Di duovo animare. e n. comp. Dì nuovo arricchire. [Lai. RIASSUNZIONE. /Ji-ai-iuiwid-ne. Sf.
RIANIMATO, /fi-a-ni-mà-to. Add m. da vicenni di tari.] comp. Nuova assunzione.
Rianimare. RI ARRICCHITO. Ri-ar-rie-chì-to. Add. RIATTACCAMENTO. Ri at-tae-ea-min-
RIANNESTARE, Ri-an-ne-ttà-re. Att. m- da Riarriccbire. [Lat. iterum dita- to . Sm. comp. Nuovo attaccamento ,

comp. Di nuovo innestare. (Lai. rur- tus. loeuple e faetut.] Rap picca tura.
zum Mierere.] — 2. Per simll. Commet- RIARSO. Ri-àr-eo- Add. ra. da Riardere. RIATTACCARE. Ri-at-tac-eà-re. Alt.
tere insieme di onoro, Riunire. Diseccato, Arido. Adusto. [Lat. taitus comp. Attaccar di nuovo. [Lat. itemi»
R1ANNESTAT0. fli-an-ne-ifò-to. Add. adutiut.] —
2. Per metaf. 3. Tenuto— adnectere.)— 2. E per metaf.— 3. Riat-
<n. da Riannettere. Di nuovo innestalo. minore Bisognoso.
alato. taccare pratica o pratiche vaia Rias-
Lai. de mio ùvticua.]
|

2. E per simii.
in
RIASCIUGARE, /ft-a-aciu-gd-re. Alt. e sumere le trattative di un
.

negozio. —
Commesso insieme di nuovo o Riunito. | n. comp. Asciogare di nuovo. 4. E o. pass.
. , , i .

RIATTACCATO. Ri-attac-càio. Add. bettere. ) — 3. Per melaf. Ritorcere bui. Dal eelt. gali, ro oro molto, e
m. da Ristuccare. checchessia in sé. — 3. Approvare l'al- beni vizio. Io pere, bed, io sass. bad o
RIATTAMENTO. Ri-at-ta-min-to. Sm. tro! detto. Dal pere, bad lode enco- Ixtd secondo il Bailey , in inai. bad
Il riattare. mio.! —
4. E o. asa.
(

5. Rispondere —
,

cattivo.) —
5. Agg. di Cosa , nel figo,
RIATTARE. Ri-el-tà-n. Alt. eomp. Di alle rime, cioè in maniera da uoo restar del g. 4.
nuovo altare. Restaurare. sopraffatto.— 6. Ripetere altrui l’Istan- RIBALDONA. Ri-bal-dó-na. Add. e af.
RIATTATO. Ri ai-tà-io. Add. m. da za o slmili per conficcar lui meglio nella accr. di’ A'baida.
RiatUre. memoria, talché noo gli esca e noo gli RIBALDON ACCIO. Ai-fcil-do-nàc-eio.
RIAVERE. At-a-cd ra. All. anom. eomp. scappi. —
7. Dicosi Essersi ribadita in Add.
RIBALDONB.
e sm. pegg. di Rìbildoae.
Aver di nuovo nelle mani. Ricupera re. caponn’opioione, un’idea o simili e vale Ai-bai- dò-ne. Add. e sai.
(Lat. recuperare.) — 3. Uscite antiche, j
Essersela carrista in capo tenacemente. accr. di Ribaldo.
Riabbo per Riò, Ria remo per Riavre- RIBADITO. Ri badito. Add. m. da Ri- RIBALLARE. Ai-bot-IA-ra. Alt. e n. Di
mo. —
3. Ristorare Render il vigore ,
, badire. [Lat. re/fjru*.] 2. E per me- — nuovo ballare.
Riconfortare. —4. Far tornar ebeches- taf. Approvato. Coofermato. RIBALTA. Ai-bàMa. Sf. Strumento da
sia nella prima forma o qualità perduta. RIBADITURA. Ri ba-di-tùra. Sf. V. A. ribaltare o voltare la terra.
— 5. Sentir raccontare ua altrui ciò ebe V. e di' Ribadimento. La parte del chio- RIBALTARE. Ri bal-tàre. Att. Dar la
nou ascoltò colle orecchie.
si —
8. Dicesi do ribadito. Il ribadire. volta, Mandar sossopra. [Lai. evenire,
Riavere il fiato, gli spiriti o slmili. ejva- RIBADOCCHINO. Ri-ba-doc-chl-no- Sm. subvertere. Yieoe , secondo il Muratori
giiooo Rifiatare, Rioveoireda alcun de- dal lat. abalto, quasi muovere dall’alto
Milit. Pezzo d'artiglieria di ferro usato
liquio o smarrimento, e figuratamente anticamente da libbre una 10 basso la quale etimologia sembra
, che tirava
:

Riprender vigore, Quietami, Riposarsi. in libbre una e mezzo. Cosi è ch'amalo convenire si senso recato Dell'ultimo §.
(Lat. ae riciptre. 1 —
7. Dicesi Riavere •oche modernamente io Fiandra un Altri da Ribalzare. Io pere, òalidsn
il peto , io modo basso, e vale Pigliar pezzo di bronzo che lira come di sopra, voltare, rivoltare, sconvolgere.) 3. E —
forra, Rinvigorirsi.— 8. Dicesi Riavere
ed é luogo ordinariamente bocche tren- n. ass. L’andar sossopra de* cocchi o
le parole e vale Ricomiociare a parlare, tasei. Dii te. ribaudequin che vale il
f
simili.— 3. E n. pass, detto per sirai!,
Continuare il discorso; e fig. Tornare io medesimo.) anche di nari.
vigore. —
9. Detto assolutamente, par- RIBAGNARE. Ri- bagnà-rt. Alt. eump. RIBALTATO. Ribal-tàto. Add. m. da
landosi delle donne, vale Tornar loro le Di nuovo bagnare. ( Lat. mode- itmm Ribaltare.
purghe , I mestrui. —
10. N. pass. Pi- faeere. —
2. E n. ass. 3. N. pass. — RI BALZA MENTO. /Zi-àal-za-mén-to.Sm.
gliar vigore. [Lat. efrea smura.] 11. — )
Dicesi nell’oso, e vale Prendere un se- 11 ribalzare.
Ricoverare la sanità. —
13. Tornare io condo bagno. RIBALZANTE. Ri-bai -:àn-te. Pari, di
aè , Rinsavire. —
13. Liberarti , Uscire RIBAGNATO. Ri-ba gnìi-to. Add. m. da Ribalzare. Che ribalza.
da un luogo pericoloso o da un pericolo. Ribagnare. RIBALZARE, Ai-bol-xò-ra. N. ass. comp.
RIAVIME.Yro. Af.a-ui-màn-to. Sm. Ri- RIBALDACCTO. Ri-baUdàc-cio. Add. c Fare uno o più balzi o salti Balzar di ,

cuperameoto di salute, Risanamento. sm. pegg. di Ribaldo. nuovo; e dicesi propriamente dellajpalla,
Ri AVOLO. Ai-A-uu-fo. Sm. Ar. Mes. RIBALDAGGINE. Ri-baldòg-gi-ne. Sf. allorché caduta io terra , per effetto di
Strumento che consiste in una spranga Lo stesso che Ribalderia. elasticità si alza e ricade più volte. (Lat.
di ferro ricurva da un capo , e con un RIBALDAGLI A> Ribal-dàglia. Sf. Mol- ilerum resilire.] —
2. E persimil.— 3.
lungo manico: si adopera o per muo- titudine di ribaldi o Razza di ribaldi. Mario. L’azione di montare il biDco
,
vere le materie da ardere ne'fornelli , o ILal. t'mproòorum mulliludo
vogando ,
abbassando molto il girone,
]
attrarle fuori dopo ch'è spento il fuoco, RIBALDEGGIARK. Ri-bai deg-già re. N. e cadere con gran forza.
oa ravvicinare o dividere le materie •fa. Far cose da ribaldi , Fare sciagu- RIBALZATO. Ai-bal-xè-Co. Add. m. da
assoggettale all’ aziona del calore. In rataggini. fLat. abuti (laqilion.) Ribalzare.
alcune odierne, come nelle vetraje, nelle R1BALDELLO. Ri bal dèl-lo. Add. e sm. RIBALZO. Ai-bdl-xo. Sm. Il ribalzare ,

saline ec. si fa interamente di ferro. dim. di Ribaldo. Riha lamento.— 2. Riflessione, Riper-
I

(Lat. rutabulam. Autaòulum, da rutum RIBALDERIA. Ai-ba|-d«-rl-a. Sf. Cosa cussione.


pari, di ruo io agito, spingo, cavo fuo- da ribaldi ; altrimenti Scia gora laggfoe. R I B ANCII ETT A RE Ri-ban-chet là-re
.

ri. lo frane, rimila e rnòle.) Furfanteria Scellerataggine ec. [ Lat. Att. e o. comp. Banchettare di nuovo ,
,

RIAVUTA. Ri-a-vu-ta. Sf. Il rfavera.


RIAVUTO. Ai -a-vù-to. Add. m. da Ria-
«retuf. fl'iqitium.) — 2. Sporcizia.
Trillare nuovamente a banchetto , Ri-
rnnvitare.
RIBALDISSIMO. Ai-feuI-dU-ii »m>. Add.
vere. m. superi, di Ribaldo. [ Lat. tceleilii- R1BANDARE, Ri-bandà-re. N. ass. Ma-
RIAVVERTIRE. Aiat>-t?er-IVr«. Alt. e zimui, /lagitiotiirimus, nequittìmut.] rio. Rimettere al!’ altro bordo , Rivol-
n. comp. Avvertire di nuovo. RIBALDO. Ri-bàl-do. Add. e sm. parlan- tarsi a no altro lato, a un'altra banda
RIAVVEZZARB. Ai-ao-oaz-xà-ra. AU. do di persona. Anticamente Nome di col bastimento.
comp. Avvezzare di nuovo. soldato a piede della milizia la più ab- RIB ARDIMENTO. At-ban-di-mén-fo.Sm.
RIAVVICINANTE. /?»-«> -ei-ci-nàn-fe. bietta • vile. I Ribaldi nel medio evo Ilribandlre, o Nuovamente bandire, ed
Pari, di Riavvicinare. Che ria» vicina. erano propriamente Guastatori , i quali anche Ri varamento da banda. [Lat.axu-
RAVVICINARE. Ria+vi-ci nà-rt. Alt. facevano altresì co'Bagaglioni le fatiche lis reductio.]
comp. Di nuovo avvicinare. del campo. È da ootare peraltro, che RIBANDIRE. Ri-ban-di-re. Att. eomp.
RI A V V ICI N ATO. A»-ao-vveifià io. Add questa voce germanica significò da Propriamente si usa ia sentimento di
m. da Riavvicioare. prioelpio Soldato ardilo, Fante perdu- Nuovamente bandire.— 2. Aolieam. per
RIBACIARE, At-bu-eiòre. Att. comp. to. [ Lat. greqariui rn’let , Uxa , ribal- Rivocare o Rimettere dal bando e dal-
Badar di nuovo. [ Lat. ifarum deozeu- da. Ribaldi ribaudi , dice il Ballet l'esilio. [Lat. ab ex ilio revocare, txulcm
lort] —
3. Per almil. Ribaciare il bor-
,

giovani perduti che si eaponeaoo con reducere.]


lotto , vale Tornate a bere abboccan- uni spezie di temerità al combattimen- RIBANDITÓ. Ri ban-dì-to. Add. m. da
dolo. to , eran chiamali in vecchio francese Ribandire. Cacciato nuovamente io e-
RIBACIATO. Rhbchrià-to* Add. m. da ribaudi, Titani, ribault dal celi, rhy ,
silio.
Ribaciare. troppo , e bald ardito. Io gali, ro trop- RIBARBARE. Ri-bar-là -re. N. ass. Si
RIBADIMENTO. Ri-ba di-ménta. Sm. Il po e buaidh prevalere. )
, 3. Talora — dice delle piante, e vale Mettere nuove
ribadire e La parte del chiodo ribadito. con questo nome furono indicate le pri- barbe. (Lai. nota* radice agere.]
— 2. E fio. Ripetizione di parole per me diga Uà della corte di Francia. (Dii RI BARBATO. Ri-bar -bà-to. Add. ro. di
imprimerle meglio nella memoria. eelt. gali, rcora molto e buaidh vir- Ribarbare.
,

RIBADIRE. Ai-ba-rfi-ra. Att. Ritorcere tù , eccellenza . ornamento mentale o RIBAROERO. Ai-bàr-ba-ro. Sm. V. A.
la punta del rblodo , e ribatterla verso corporeo qualificazione, lo ebr. r ab Bot. V. e di’ Rabarbaro.
,

ilsuo capo nella materia confitta , ac- inclito, grande.) —3. Povero, Meschi- RIBASSO. Ri-bài-eo. Sm. Comm. Quella
ciocché noo possa allentare, ma stringa no. (Lat. inopi. Dal celi. gali, ro o ra sorta di scernimento che si procede a
più forte. [ Lat. rt fatte , refrinir e. molto, e òrtid calamità , estremità, mi- fare nei conto , alloracbè il creditore e
Dalla particella iterativa re, e dall’ ar. seria, danno.) —
4. Scellerato, Sciagu- il debitore vengono a componimento.—
bedoeh percnoter con un legno è dun- :
rato; e solo In questo algo. ora è in 2. Sconto che il compratore pagando
que Il medesimo che ripercuotere, rl- uso. [Lat. «cettflua. /lajitìeiwr, impro- immediatamente , ottiene sai prezzo
87
] . , ,•

R1B rib IR
che avrebbe It mercanzia pagandola • piceiolissima arpa , spartito per luogo RIBENEFICANTE. Ribe-ne-fi^ànié.
respiro; Scernimento di perno dalle a* una linguetta o la Rimetta mobile o Pari, dì Ribeoeficare. Che ribeoefica.
j

grasce no' pubblici mercati. alaccata dall’ un da’ capi dalla quale RI BENEFICARE. Ri be-ne-fUà-re. AU.
.

RI BASTONARE. Ri-ba-eio-nà-re. Alt. stuzzicandola si trae suono, adattando e o. comp. Beneficare di nuovo. Benefi-
comp. Bastonar di nuovo ,
o Render trasversalmente lo strumento alla bocca care in contraccambio. { Lat, beneficio
bastonate. (Lat.niratu piagai inpigere.] e ritraeodooe il Aalo. vicem ««ulcera. ]

RI BASTONATO. Ili ba- no-nàto. Add.ro. RIBECCARE. R i- ivc-cà-rr . Alt. comp. RI BENEFICATO. Z?i-&e-iM-/l-cà-(o» Add.
da Rlbastooare. Di nuovo beccare. [Lat. remordtre.J —
ni. da Ribenefìcare.
RIBATTERE. Alt. aoom. 2, Fig. Mordere con parole colo! che RIBEBE. Ri- bé-re. Att. e n. ass. anom.
comp* Di nuovo battere. Ripercuotere. abbia voluto mordere altrui. —
3. Ri-J comp. ainc. di Ribevere. Di nuovo be-
V. Riptrewltre. (Lai. reperntlere.) — pigliare e Reiterare la cose dette, ebe re. (Lat. iterum bibere.]
3. Sconfiggere di bel nuoto il nemico. anche pili comunemente diciamo Rim- RIBES. Ri-bet. Sm. Bot. Genere di pia ole
— 3. Respingere Rispondere ai colpi beccare. della penlaudria monoginia , famiglia
deH'avvefsario stornandogli.
,

— 4. Rio- RIBECCATO. Ribee^à-to. Add. m. da delle assai fraghe, che ha per caratteri :
tnizarc, Ammortire. (Lai. contundere, Ribeccare. calice a cinque segmenti bislunghi e ri-
infrangere. ] — 8. B ipctere, Corrispondere RIBECDINO. /fi-fie-cfiUno. Sm. dim. di volli all'esterno, cinque pelali attaccati
o simili. —0. Riflettere , e In questo Ribeea. Piccola ribeea. •I calice cinque stami , bacca sferica
,

sigi)- si usa anche in n. pass. (Lat. re- RIBELLATONE. Ri bel la gióne. Sf. succosa a polisperma. Se oe distinguo-
flectere.] —
7. Insistere Ut Un argomento, V. A. V. e di' /fifietlione. no tre specie principali. Comune —2.

Ribadire il ponto. 8. Attutire, Render RIBELLAMENE 0. R -bel-la-ménto. Sm. o Rosso Pianta che ha I rami alterni

:

Muto. — 9. Umiliar*, Abbassare. 10. V. A. V. e di' Ribe liionu senza spine ; le foglie al terne, a cinque
Dicesi Ribatter la moneta e tale Coniar la RIBELLANTE. Ai-bel-IAnTe.Part. di Ri- lobi, dentale, emarginate alta base; i
di nuovo. [Lat. t'iemm aet eudere, feri - bellare. Che si ribella e dicesi delle fiori piccoli, erbacei, bratteati, io grap-
re.',— 11. Dicesi Ribattere le ragioni o
,

persone e delle cose. [ Lat. rebellie. ] —


poli laterali le bacche piccole , rosse,
;

Ribattere assolutaci , e vale Confutarle 2. Fig. Discordante. di no acido piacevole. Fiorisce nell’ A-
e Riprovarle. [Lat. rationes ripercu- . RIBELLARE. Ri-bellà re. Alt. Sollevare prile.l suoi fratti, che portano io stesso
fere ] —12. Dieesi Ribatter le pareti o sudditi dalla obbedienza dovuta alle nome, sono bacche globose, lisce, rosse
aiuoli da urcelWre e vale Ricaricarle. leggi ed al principe. [ Lat. ad rebeUio- o rossastre e disposte e grappoli ; sono
RIBATTEZZAMENTO. Ri-bat-tex-ta- nem eccitare. ] — 2. Neul. ass. e pass. pieoe di succo acquoso, contenente zuc-
mén-to Sm. comp. Il ribattezzare. [Lat. Partirsi dalla ubbidienza. { Lat. dc/ira- chero, acido malico, acido citrico, molta
ninpiitaiia.l re, detciscere, ribellare.] —
3. Resiste- gelatina vegetale e certa materia colo-
RIBATTEZZANTE. Ri-bat-tet-sànte. re, Far contro. — 4. Lasciare una setta rante. Vi ha anche il Ribes bianco o
Pari, di Ribatterzare. Che ribatterla. o una parte e darsi a un'altra. [Lat. de- periato, il Ribes « foglie brizzolate , e
— 3. Si. Ectl. Nome che ai dava a que- tcUcere.) il Ribes nero. [Lat. ribes rubrvm Lin.,

gli Eretici de' primi secoli , i quali ri- RIBELLATO. Ri-btl-là-to. Add. m. da rifieatiim.)— 3. Spinoso: Cespuglio spi-
battezzavano coloro che erano già alati Ribellare. noso, che produce grosse bacche isola-
battezzati. niBELLAZlONE. Ri W-la-zW-M. SLT. te, che si mangiano nelle meose alle
RIBATTEZZARE. Ri -batte t-sà-re. Àtt. A. Lo fttcs'O che Ribellagtoae. V. e di* frotta, o ai adoperano per condire i pe-
comp. Di nuovo battezzare. [Lai. rafia- Aibclliotte. sci mentre sono ancor verdi ed acidule.
f laure.] RIBELLE. Ribil-le. Add. e sost. com. Se ne là pure una specie di vino che fe»
RIBATTEZZATO. /?» fiaX-tea-xà fo.Add. parlando di persona. Che si è ribellato. menta ed è assai grato. [Lat. rihai groo-
m. da Ribattezzare. Che sta in ribellione. (Lat. ribelli*.] —
tvlaria, ribes uro eriepa Lin. /fiera o
RIBATTI MENTO. Ri-bat-ti-min-to. Sm. 2. Fare ribelle , vaio Dichiarare alcano Ribetium dal pera, ribai che vale il me-
Il ribattere; Ripercotimento, Ribatti- per ribelle. desimo. Diccsi ancora io quella lingua
tura, Ribattuta. ILal. repercuetio. — R1BELLIMENT0. Ri-M li mén-to. Sm. riear ribag e rtuog. Queste voci »on8
2. Dibattimeoto. —3. Riflessione; e
]
V. A. V. e di’ /fiMfione.
,

state trasferite anche all’ arabo. ] 4. —


diccsi de' raggi solari. ( Lat. refiexio , RIBELLIONE. Ai-fiallì-d-ne. Sf. Il ri- Nero: Produce frutta sferiche, nere,
re pereti ai io. ]
— 4. Con rotazione. bellarsi ; Sollevazione di sudditi con- riunite io grappoli pendenti e di gusto
RIBATTITURA- /fi-fral-ti-Cù-ra.Sf.eomp. tro il Sovrano, di cittadini contro le leg- aromatico. Molto adoperato a uo tempo
Il ribattere c Le parte ribattute Ri- gi stabilite, di vinti contro il vincitore. in medicina ; eoo le sue foglie si fa mn
battimento.
,

f
Lai. reperevnio. )
;

— 2. [
Lat. r»fiellinm rebellio defeeiio. )
, ,

infusione a guisa di tè che riesce ag-
Ribaditura. 2. Cadere io ribellione, vale Rssere ri- gradevole. L' unico uso io cui ora s’ im-
RIBATTUTA, Hi-taf-fù-ra. Sf, Ribalti- putato o dichiarato ribelle. 3. Per — pieghi è per fare un rosolio chiamato
rneDto. — 2. Ripetizione di parole per ftimi). Contrarietà, Opposizione. cassi s. [Lat. rihai mora Z.in.]
imprimerle meglio nella memoria altrui. RIBELLO. Ri-bU-lo. Add. e sm. V. e di’ RIBEYERB. Jtt-M-«a**. N. sta. aoom.
BI BATTUTAMENTE- /U-fiaMu-ta-wdn- Ribelle. — 2. Contrario, Nimico. 3. —
comp. V. e di’ Ribere.
le. Avv. Con ribadimento , Gagliarda- Fare ribello, vale Dichiarare alcano per RIBEVUTO. Ri-be-vù-to. Add. m. da Ri-
mente. ribello. — 4. ZooJ. Pesce ribello, o bevere e Ribere
,

RIBATTUTO. fli-M-Hi-lo. Add. m. da come dice il volgo de* pescatori, rubelle RIBISOGNARB. Ri-bi-eo*gnà+$. N. in.
Ribattere. Ripercosso. (Lat. repereui- e rubello. Pesce di mare, ebe forma un comp. Bisognare da capo.
aue.] — 2, Detto di moneta, Coniata da geoere nell'ordine degli acaoiopterigi R1B0B0LARE. Ri-bo-bo-lé-re. tieni, ass.
capo. — 3. Fig. Riotoizato. distinto da’ seguenti caratteri : capo Dire riboboli, o da scherzo.
RIBATTUTO. Sm. Ar. Me». Ribattitura schiacciato che si proluaga da uoa par- RiBOBOLATO. Ri bo bo-lò-to. Add. zn.
nel sigo. di Parie ribattuta , ribadita , ie eoo un'aletta a fogxia di martello , da Riboholare.
ed è termine de’ sartori. alla cui estremità è collocato il suo oc- RIBOBOLI: I TO. Ri-bo fio-UUo. Sm. dhn.
RI BEARE. Ri-be-à re. Alt. comp. Nuo- chio. Da alcuoi è detto anche Pesce ba- di Ribobolo.
v.i mente brare.
;

lestra o Baliste. [Lat. zìgur^u. J —


5. RIBOBOLO. Ri4rò-bo-lo. Sm. Sorta di dire
RIBEBA. Ri bè ba. Sf. Mus. Pili comune- Fi». Ribelle dicono i fisici Quelle so- breve e in boria. { Lat. diefertvm. Dal-
cu cute Ribeea. (Dello da* Francesi rebee stanze che resistono alla forza degli l’ log!, bob atollo
,
detto pungente • :

e dagli Spago, rebel è istrumeuto dei •genti chimici. questo da bob in scovo di botta, la qoal
Persiani rfae II chiamano rebab orubab: RIBENEDETTO. Ri be ne-dét to. Add.m. voce sembra fatta per imitazion del
e da essi il tollero gli Arabi che lo in- da Ribenodire. suono che vien dal colpo. Nella steam
trodussero in Europa. RIBENEDIRE, Ri-be ne- dire. Att.aoom. lìngua babble discorso ozioso, lo ungi».
RI BEGA. Ri-bi-ca. Sf. Mas. Strumento comp. Benedir di nuoto. —
2. Assol- bibelodee discorso fruii li are balocco, .

musicale che precedette il violino e gli vere dalla maledizione cdal pregiudicio scherzo, trastullo. In frane, babil cica-

.

somigliava.Non area che tre corde, e ai ch'ella portava seco, 3. Per simil. leccio. lo ar. Jioefrroei discorso affretta-
sonava con un piccolo arco. Fu lo stru- Rimettere in grazia, Perdonare. [ Lat. to. In illi r bubboli mormorare.].

mento favorito de* Meneslrieri. ( Lat. ignotetre, in granoni revocare.] RIBOCCANTE. fié-Ue cón te. Pari, di ttt-
cittara-] — 2. Presto i Lombardi è uno RIBEN EDIZIONE. Mr-be-^di-s^ne. Sf. I
fioccare. Che riboeCt»
Strumento fatto di farro a guisa di una Il ribeeedire. RIBOCCARE. Ri-boc-eà rc. N. tu. Ter.
8B
e

RIB IIC RIC


«ar fuori per troppa pienezza ; e dicesl RIBORDAGGIO. Ri-bor-4òg-gio. Sm. V. to, Il ricacciare, Il rlsospfguere io die-
per lo più dell* uscire i fiumi dal letto Frane. Mario, li prezzo stabilito dal tro l'avversario che assale.
loro per la soperchi* acqua. [Lat emn- mercanti pel danno che una nat e fa tal- RICACCIAMENE), /fi-coe-cùi-mèn-lo.

1

c/are.) 2. Per s'mil. Abbondare. [Lai. volta ad un’ altra molando luogo o io Sm. Nuovo cacciaraeoto Risospingi-
effluire.] —
3. Piegarsi su di un fianco nn molo o in una rada. mento, Rispinta, Ricaccia.
,

odi oq lato, anche fino a radere, [lo ,


RIBORDO. Ri-bór do. Sm. Mario. Il pri- RICACCIANTE. Ri-cac-eiàn te. Part. di
per*, pychten piegar**, larvarsi: iu tur- mo e secoodordioe di tavole che ai pon- Ricacciare. Che ricaccia.
co bokme A incurvare. J gono più vicine alla chiglia , per fare RICACCIARE. Ai-cac- ciò-re. AU. comp.
!

RIBOCCO. Ri-bòc-co. Sm. Soprabbondan- ) bordatura di un vascello. Scacciar di nuovo. { Lat. rtpaiiera.) —
za , Trabocco , Traboccamento. ( Lat. RIBREZZARE. Ri-brez-zà-re. N. ass. e 2 Sospignere indietro per forza, Riman*
exundaiio. ] —
2. F. fig. 3. A riboc- — pass. Sentir ribrezzo, e per traslato di- dare. Lai. impellere. ) —
3. Ravviare o
co, posto avverb., vale Soprabboudan- cesi anche delle coso inanimate- simile. —4. Rificcare o Rimettere; e
temente. RIBREZZO. Ri-bris-xo. Sro. Tremito io questo sign. si usa aoehe al o. pass.
RIBOLA. Ri-bb-la. Sf. Agr. Sorta di vino delle membra cagionato dal freddo , — 8. Piti. Cacciar di scuri le fatte pit-
rezioso a* tempi di Boccaccio come il , dalla paura, o dalla febbre. [ L;»t. hor- ture, per dare ad esse maggior rilievo ,
rebbiano il Greco ,
, la Malvasia e la ror. Secondo 11 Muratori , vicue da ro le quali perciò si dicono Ricacciate.
Vernaccia. particella iterativa , c dal lat. obrigeo RICACCIATO. Ri-cac-ciìto. Add. m. da
RIBOLLA. RibóUa. Sf. Mario. Dicesi io m'indarisco per lo freddo. In gr. phri- Ricacciare. —
2. Piti. Dicesl Ricacciata
Ribolla del timone , Quel luogo pezzo ciao io soo preso dal freddo febbrile: io quella pittura che è fatta carica di scuri
di legno che da un lato entra in una leut. friiien, io sass. frùun, io oland. per suo maggior rilievo.
spaccatura fatta ad intestatura dei ti- vrteian, in iogl.da freeze agghiacciar- RICADENTE. Ri-ea dèn le. Part. di Ri-
mone, e di cni l'altrn estremiti è attac- si. In ar. ebred freddissimo. Tutte que- cadere. Che ricade, Peodeote. (Lat. pen-
cata con una caviglia di ferro a una ste voci toroaoo al medesimo scopo per dane.]
campanella o cerchio dello stesso me- lo facile cangiamento scambievole delle RICADERE. 7?i-ea-d<! re. N. ass. inora,
tallo. [Dal celi, ra che, secondo il Bul- lettere v , e di c, g z. Altri da comp. Cader di nuovo , e talora anche
, f , 6,
ini, tal grande , e da io! legno albero. brezza.) —2. Per sirnil. Subito tremo-
,

semplicemente Cadere. [Lai. recider*.]


Nei dialetto di Asturia rebollo vai tron- re.Orrore, Spavento; ed anche Leggie- — 2. Pendere. —
3. Detto del Graou ,
co di albero. In ar. rebl è il nome di ro sollevamento di animo , Paura , Ti- vale Non si sostener ritto il grano spi-
certa spezie di albero, e reòus dicesi more. —
3. Insulto Attacco Offesa gato per troppo rigoglio , o per altra
— —
, , ,

ogni albero grande e grosso. Cosi puro Contrassegno ec. 4. Fastidio , Tra- violenza. 4. Dicesi Ricader nel pec-
chiamasi una grande e grossa catena. In vaglio. cato e vale Tornar di nuovo a peccare.
per», reftel è pur nome di albero ] 2. — RIBUCARE. Ri-bu-cà-re. Àtt.eomp. re- — 5. Dicesi Riradere io alcun peosiero
Dicesi Rib-illa tutta bordo La situazio- duplicativo di Bucare. Rifare no buco. e vale lo stesso che Ritornare a pensa-
ne della ribolla del timone coatra il lato RIBUPFARB. Ri-buf-fà re. Alt. V. e di’ re. — 6. Diteti Ricadere altrui nella
o fianco del vascello più dilungata che Rabbuffare. mani e vale Tornar di nuovo sotto di
possa essere. Mula la ribolla Coman- : RIBl’FFO. Ri-bùffo. Sm. V. e di’ Rab- lui. Aver con lui nuove brighe. 7. —
damento di farla voltare dall’altro lato. buffo. Diccsi Ricader nel male , o Ricadere
Spingi ad arrivare
la ribolla Coman- : RIBULBO. /?i-6ul*io. Sm. Boi. Piccolo assolutamente, evalo Riammalarsi do-
damento timoniere di spingere la ri-
al bulbo prodotto da un altro bulbo già po d’esser guarito. [Lai. in moròutn re-
bolla al vento perchè il vento colpisca
,
,

formato, e che esce dalla sui base dopo cidere.) — 8. Ltg. Ricadere si dice nn-
più perpendicolarmente le vele per ar- 10 sviluppo delle foglie di qnesto. che del Pcrveuirc i beni livellarli, o fi-
rivare. —3. Dicesi Ribolla a venire al RIBUOI. Rbbub-i. V. usata uel modo prò- dcrommessi , o simili , io altrui , per
vento o sotto veoto, ed è Comandamen- verb. Essere da ribuoi, che nel Contado mancamento di lioea, o per inosservan-
to che si dà al timoniere di spingere la fiorentino, vale Essere sciocco , Quasi I
! za delle condizioni.
ribolla sotto vento affinchè il caviglio doppiamente bue. Lo stesso che Essere RICADI A. Rica-d\-a. Sf. V. A. Afflizio-
venga al largo. da rihuoja.
|

ne, Noja, Molc*iia, Travaglio, Traver-


RIBOLLENTE. fli-ftol-lèn-l*. Part. di Ri- RIBURLARE. /fi-hur-IA-re. N»*ut. nss. c sia. Avversità, Malore. Lat. mota* fio.
|

bollire. Che ribolle. pass. comp. Burlar di nuovo, ed anche Dii per», rocchi cordoglio, tristezza ,
RIBOLLIMENTO. /li-bol-Ii-mén-fo. Sm. Burlare con chi burla. ione. Nella stessa lingua roech mor-
affli/
Il ribollire, ma non si direbbe fuori del RtHUTTAMENTO./Zi-ftuM'i-fnfo-fo.Sm. bo, lamento dell'infermo; rtq indigna-
sangue, della bile, e del moto che scor- 11ributtare: altrimenti Ributto , Ri- zione, borbottamento per indignazione
gasi io alcuni liquidi nello immergervi getta meoto. [Lat. rejectio.] od altra molestia di animo. In ar. re-
e mescolarvi certe materie. [Lat. aestiu, RIBUTTANTE. Ri but-tàn-te. Part. di haket vessare, molestare. In celi. bret.
e^aeztuatio. ]

2. Quel molo di ebol- Ributtare. Che ributta. Ed in forza di rtc'h alllinonc,
inquietudine , pena di
lizione o di effervescenza che compari- add. eom. Disamabile. mal amore.)-— 2. Di-
spirito, tristezza,
sce talvolta io certi luoghi alla superfi- RIBUTTARE. /fi-òut-fA-re. Alt. comp. cesi anche quando un infermo già quasi
cie dell'acqua; altrimenti Gorgoglia- reduplicativo di Buttare. Far tornare o sanato, viene a riammalarsi; più comu-
mento. Rivoltare indietro per forza chi cerca nemente Ricaduta.
RI BOLLIO. /«i-M-lì o Sro. Romorequasl venire avanti ad assalire. iLat.re/ieera.) RICADIARE. Rica-di- ri-re. Alt. Dar ri-
di cosa che gorgoglia, che ribolle. 2. — — 2. Ditesi Ributtare uno e vale Far- calile,Molatore, Travagliare.
Mario. Piccola maretia che si fa sentire selo levar dinanzi, Non volere ascoltar- RICAD1MENTO. Ri-ca di men to. Sta. Il
talvolta anche io porto; altrimenti Rim- lo, nè compiacerlo. —
3. Gettare , Far ricadere; e propriamente dicesi del Ri-
potio. etto, Mandar fnora. Evacuare, Cacciare cadere io noe infermili, e per simil. in
RIBOLLIRE. Ribol-lì-re N. ass. anom. • et corpo. Oode dicesi Ributtar per una colpe o simile. (Lat. recidiva .]
Di nuovo bollire, e talora semplicemen- d abbasso, per le parti d* abbasso per RICA DIOSO. Ri-ca-di-6-io- Add. co. Di
te Bollire. (Lai. ae*(uar« eòuiitr*.] ,
— di sotto, per secesso per le parti iofe
,

ricadla, Che cagiona ricadi*.


2- Detto anche di Lucerna a olio. 3. — riori ec.
,

e Ributtare per bocca , cioè


: «(CADUCITÀ. Ri-caducità. Sf. Leg. Il
Prender soverchio ealore Alterarsi , per vomito. —
4.- PI. ass. ricadere lo altrui I beni livellarii e fi-
Guastarsi. —
4. Per metaf. Commuo-
,

RIBUTTATA. Ri-but-tà-ta. Sf. Lo stesso derò® messi.


versi. [Lat. mraeftuare.) 5. Per si- — che Ributtarne nio. RICADUTA. /ii-ea-rfù ta. Sf. Il ricadere
mit. detto del Sangue, della Bile o si- RIBUTTATO. Ri bui-ià-to. Add. m. da orila infermità o nella colpa. Lo stesso
mili. Ributtare. (Lat. rejscCu*.) che Ricadimento. [Lai. recidiva.]
RIBOLLITI VO. Ri-boUi-tlm. Add. m. RIBUTTATORE. R*but-ta-tó-re. Verb. RICADUTO. Tli-ca dù lo. Add. ra. da Ri-
Che ribolle. m. di Ributtare. Che ributta. radere. Caduto di nuovo ; e diccsi pro-
RIBOLLITO. /fi-òoMl-to. Add. m. da RIBUTTATBICB. Ri -but-ta-tri-ee. Verb. priamente di Cbi ricade in malattia. —
Ribollire. f. di Ributtare. Che ribotta. 2 E detto di Cbi ricade io peccato o si-
RIBOMBANTE, Ri-bom bàn-te. Pari. di RIBUTTO. At-bhr-fo. Sm. Ributtamea- mile. —
3. Debole, Estenuato. 4. Leg. —
Ribombare. V. e di* jRimòom&anta. to; e detto dello stomaco. Vomito. [Lat. E detto di Eredità , di Regno e simili
RIBOMBAUE. Ri-bom bà-re. ff. ass. V. vomitio, vomirli*.] nel sigo. di Ricadere , § 8. —
5. Eecl.
di’ /fìmf/omfcnre. RICACCIA. Ri-càc-cia. Sf. Ricacciameo- Ricaduti : Cosi chiamanti gli Eretici ri-
Cabduiali, v*. HI . 89
RIC IO R1C
torcali io quellerrora che avevano ab- RICAMBIANTE. Ricambiate. ParL di ra. —3. Partito di matrimonio. Onde
tiirato >'*' primi dalla Chiesa gliNmH Ricambiare. Che ricambia. Avere o Dar ricapito, vale Allogarsi io
Idolatri ricaduti erano per sempre e- RICAMBIARE. Ricambiò-re. Att. Ren- matrimonio. —
4. Dicesi Como ai rica-
aelusi dalla Società cristiana; sotto rio* dere cambio o merito; altrimenti con- pito e vale Uomo d* abilità o di reputo-
quisiziooe gli Eretici ricaduti ersoo coo- traccambiare. Lai. r «pender t, ccmpcn-
[
tionc, capace di bene eseguire qualun-
daooati al fuoco. aora. ) que rose.
RlCAGGIMENTO. RICAMBIATO. JU-eom-ètò-fe. Add. m. RICAPITOLARE. Ri-capi- to-là-r e. Alt.
V. A. V. «di' /faadtmmto. [ Lit. tls- da Ricambia re. Tornare e dire, Ridire in anccioto, Re-
rabii ;
RICAMBIO. Ri-càm-bi o. Sm. comp. Comm. plicare, Rammemorare. [Lai. recopito-
R1CAGNATO. Rica-gnà-to. Add. m. V. Cambio sopra cambio, cioè Un aeceodo tora.)
e di“ Rincagnato. pagamento del pretto del cambio , per RICAPITOLATO. Ri ca-pi-to-là-to. Add.
RICALARE. Ri-eadàre. N.ess. comp. Di mancante daceeltaiione o di pagamen- m. da Ricapitolare.
nuovo eslsre. 1 Lst. if*rum drmitfera. ) to d’una cambiale. —
2. Ricompensa , RICAPITOLAZIONE. Ri-ca-pi-to-la-tià-
-LBa. pass.— 3. Mila. Battere da* Rimuoeratioae sdegnata , Contraccam- ne. Sf. Il ricapitolare ; Sommarla ripe-
o volte col calcsiore o rigualcatojo
pii; bio. — 3. Milit. Il cambiare un attrez- tizione di ciò ebe al è delio o scritto.
carica che s'introduce oe' petti , onde
la io, nn pesto di macchina, di strumento (Lai. anacepfvaloeosii.] —
2. Reti. Una
stia ferma al luogo suo.
vada e da guerra e simili , eoo un altro simil delle perii, io cui si divide da* rettone!
RICALCANTE. Ri-cal-càn-te. Part. di Ri- peno che non possa pila servire ; onde l'orazione.
calcare. Che ricalca. si dice nella milirta, Armi, Funi, Ruo- RICAPO. Ri-cà-po. V. A. Usato nel modo
RICALCARE. Ricol-càre. ÀU. comp. te ,
Casse , Csrra Pietre focaje , Scia-
,
ewerb. Di ricepo, per di nuovo.
runua calcare.)
Calcare di nonvo. (Lai. ble ee. di ricambio, e s'intendono Quel- RtCAPOFICCARB. Ri-ca-pofic-cà-re.
RICALCATO. Ri-calcMo. Add. m. da le che si hanno in serbo per cambiar N. asa. comp. Cederò di nnovo a capo
Ricalcare. Calcato di nuovo , ed anche l’altro all' uopo , a porle in luogo loro. ingiù.
semplicemente Calcalo. Ut. calcai ut, Dieeai anche Rispetto e Di rispetto. RICA PO FICCATO. Ri-ca-po-fic-cà-to.
prettut. |
RICAMETTO. Ri-comèt-to. Sm. dim. di Add. m. da Ricapoflcrare.
R1CALCATORE. Ri eal ca-tó-re.Sm. Mi- Ricamo. RICAPRUGGINARE. Ri-ca-prug- pi nà-
lit. e Mario. Asta di legno, ad una delle RlCAMMlNARB.J?ì-cam.im-nà-re.Neut. te. Att. Ar. Mes. Rifar le capruggioi,
cui estremità è unito un peno cilin- aes. comp. Camminare di nuovo- [Lai. cioè le intaccatura delle doghe ove ai
drico parimroie di legno del diametro Marnai progredì.] commettono j fondi delle botti.
del cannone , cui serve per caricarlo , RICAMO. Ricà-mo. Sm. L'opera ricama- RICARDARB. Ri-car-dà-re. AU. comp.
battendo aopra la polvere e palla. to; altrimenti Ricamamento. [Lai. opuj Ar. Mes. Dar di nuovo il cardo.
R1CALCINARE. Ri-cal-ci-nà-rt. All. pbrygium.] RICARDATO. Ri-cardà-to. Add. m. Ar.
comp. Ar. Mes. Calcinare di nuovo. RIC ASCELLARE. Ri-can-eel-là-re Alt.. Mes. da Ritardare.
RICALCITRA M E N TO./fi eoi citra-min- e n. comp. Caocellar di nnovo. [
Lat. RICARICARE. /diran-riraAre.AU.coop.
lo. Sm. li ricalcitrare. (
Leu r acalci- iferum delere, fxpunyvre.) Di nuovo caricare. (Lei. tferum onera-
tratto. ] R1CANGIARK. /fi-eon-yià-re. Alt. comp. re.] —
2. Per simil. Apporre di nuovo
RICALCITRANTE Ri-col ci Irdn-fe.Part. Lo stesso che Ricambiare. [Lat. remu- alcool cosa sopra no’ altra. 3. E o. —
di Ricalciirare. Che ricalcila. [ Lai. re- nerare.] pass, nel 1. sigaif.— 4. Di nnovo pren-
oaictfrane. ] RICANTARE. Ri-ean-tà-re. Alt. comp. der carico. —
3. Milit. Caricar di bel
RICALCITR ARE. /Ji-cal-ei-trà-ra. Neut. Di nuovo cantore. [ Lat. conlu ripete- nnovo le armi de fuoco.
ass. V. L. Propriamente il reaiatereebe re.] —2. Dicasi Ricantare o Cantare RICARICATO. Ri-ea-ri-cà to. Add. m.
fa cavallo, o simile, alla voglia di chi
il la palinodia a vale Ritrattarti , Disdir- da Ricaricare. ( Lat. rursum gravato*
Io guida , tirando calci. ( Lai. rccalci- si. —3. N. aas. Dira il contrario di onera.)
trare. ) —
2. Per melaf. Opporsi , Far quello che prima si era detto, Ritrat- R1CARMINARE. Ri-car minò re. kit.
resisterne. [Lai. oliatore.) 3. N.pass. — tarti. Far la rivocatiooe del dello. comp. Ar. Mes. Carminare di nnovo.
nel aign. di Rimestare, Rimenare , RI* RICANTATO. Rican-tà-to. Add. ro. da [Lat. tferum car minare.) — » 2. Per me-
mescolare ee. io un alio lor proprio. — Ricantare. Di nuovo cantato , o vero tef. Rimenare.
4 . Ed atti va menu , Ricalcitrar parole Replicato, Detto più volto. [ Lat. repa- RICASCA MENTO. Rica-tca-min-to. Sm.
per Contendere di parole. titui, vulgatut.) Il ricascare.
RICALZARE. Ri-cal-xà-re. Kant. pass, RICANTATORE. Ri-can-ta-tóre. Verb. RICASCANTE. Ri-ca-$càn-te. Part. di
comp. esitarsi di nuovo. [ Lai. ùarui» m. di Ricantare, usato in forza di sm. Ricascare. Che ricalca. [Lai. reesdana.]
as calceare. )
per Quegli ebe racconti una cosa più — 2. Ed io forza di sm.
RICAMAMENTO. fli-ra-mo-inds-lo.Sm. volte, e sempre ripete le stesse Cose. RICASCA NTEZZ A. Ri-ea-icanti*-ia.
'
li ricamare ed li ricamo nesso. [ Lst.
, RICANTAZIONE. Ai-Can-to-sio-na. Sf. sr. Qualità di dò eh é ricascante.
opus phryftum. ] Il ricantare, nel siga. dei $ 3. Ritrat- RICASCARE. Ri-cascà-r*. N. ass. comp.
RICAMARE. Ri-ca mà re. Att. e n. Ar. tazione Palinodia. ( Lat. retractaiio ,
, Cascar di nuovo , e Cascare semplice-
Mes. Fare io su' peoni, drappi, o simili palinodia.] mente. —
2. B detto di Eredità che
materie, vari! lavori coll'ago, adoprao- RICANTO. Ri-cón to. Sm. comp. Ripeti- viene altrui.
RICASCATA. Ri-ca-tcà-ta. SL Il rica-
'

do toltele sostante atte ad essere ridotte zione del cauto. Canto ripetalo.
in filo , per farvi ornamenti , Buri , fo- ;
RICAPARE. Rieapà-re. Alt. e o. Pi- scare. Ricaduto. [Lat. topina iteratus ,

gl itmi, auimali ed ogni sorta di figura. gliar fra parecchie cose quella che si laptut.] —
2. Ciò che si lascia ricadere
[Lai. acu pinzerà. DJI'ebr. raqam che giudica la migliora e che piace più. per ornamento più comunemente Ca-
vale il medesimo. ) 2. Proverb. Ri- — ,

[Da eapare che i Napolitani hanno io scato.


;

camare un baston da poilajo vale Mo- ,


senso di scegliere e capare da capo in
: R1CASCATEZZA. Ri-ca- tcaAèita. 6T.
bilitare un villano, un uomo vile. senso di cosa principale e più impor- Lo stesso che Ricasca mento.
RICAMATO. Ri-ca-mò-to. Add. m. da tante. Quindi capare è prendere fra RICASCATO. Ri-ca-tcà to. Add. m. da
Ricamare. Ar. Mes. Orosio di ricamo , molte cose le migliori. In isp. capar Ricascare.
Con ricamo. (Lai. ucu picttu.]— 2. Per castrare, scemare.] RICATRNARB. Ri-ca-tt nàre. Att. comp.
simil. Punteggialo , Tempestato. —3. RICAPIRE. Ri-ca pi-re. N. aas. suoni. Incatenare di nuovo.
Bflg. Capire. Arar luogo aulii decite. RIATTAMENTO. /?»-caf-to-mén-to.Sm.
RICAMATORE. Ri ca-ma ió-re. Verb.m. RICAPITARE, /ft-ca-pi-tà-ra. Att. In- Ilricattare; e più propriameote Ven-
di Ricamare. Ar. Mes. Usalo anche in dirizzare al suo luogo . Consegnare e detta, Ricatto. (Lat. t'indieafto.)
furia di sm. Quegli che ricama. Far pervenire alcuna cosa limano di RICATTARE. Ri-cat-ià-re. AU. Redi-
RICAMATRICE. Ri ca-ma-ir'tce. Verb. chi la debbo avere , Dar ricapito. { Lai. mere. (Lat. redimerà.] —2. Ricupe-
f. di Ricamare, Ar. Me». Usilo in forta rtddere.) — 2. Acconciare, Collocare in rare. —3. N. pass. Vendicarti . Ren-
di sf. Colei che ricama. qualche ufìsio.— 3. Comm. Ritornare derà il contraccambio o la griglia del-
RICAMATURA, /b-ca-ma-fù-ra. Sf. Lo i crediti dieamhio, e pagarne la valuta. T ingiuria ricevuta. (Lat. rajitnam wl-
stesso che Ricamo. RICAPITO. Ri-cà-pv-io. Sm. Indirizzo, citei. fo tod. sich racken vendicarsi ;

RICAMBI AMENTO. /?i-eam- òio-uMu-f®. Avviamento Spaccio.,



2. Onde Dare ar tick racket ti si veod ica ; er aich
ha. Ricambio, Ricompense. ricapito o buon ricapito, vaia Ricapita- rotàie el si vendicava. Iodi l’ ital. ri-
, — , % *

me me RIO
caftan per vendicarsi, /fochi f hot vile rino inferiormente; le foglia sparse, bianche. Trasse lai nome perchè ai trova
la ted. aito di vendetta.] lanceolate, bordate nel contorno, molto ne'foodi del ma re, ed è simile alla scoria
RICATTATO. Ri-cal-tà-to. Add. ro. da numerose, più corte nella sommità dello •pinosa dalla castagoa. [Lat. «riiinua
Ricattare. Redento. [ Lai. redempfu*.] •capo; i fiori scarlatti, pendenti, pedun- eteulentut Lm. —
11. Milli. G rosta

— 3. Recuperato. colati, terminanti, cinque osci insieme, trave guarnita di punte .lunghissime di
RICATTATORE. /U-cat-ta-tó+i . Verb. co’ petali arricciati. Fiorisce nella stale; ferro che si poneva dagli amichi a mag-
m. di Ricattare. Che ricatta. ed è originaria del Levante. [LaL liiium gior sicurezza d’un passo, e che si ado-
RICATTATRICE. Ri oat-la trUt. Yerb. caleedonicum.}—4. Ar. Mes. Increspa- però da’moderoì per difesa delia breccia,
f. di Ricattare. mento o Ionanellamento di capelli. [Lat. facendola rotolar sul nemico onde im-
RICATTO. Rycàt*to. Sm. Redeaxiooe. eirrut. Dal cali. gali, roe, rose che vale pedirgliene la salila. —
12. Dicesi Riccio
[Lat. ruUmpiio.) — 2. Vendetta. (Lai. il medesimo. Altri dal lat. rirru* riccio.] fulminante , Una spezie di barile guar-
«tizio. J
— 3. Onde Far bandiera di ri- — 5. E fig. —6. Sorta di coltura di zuc- nito al di fuori di punte di ferro, e pieno
catto. vale Ricattarti, Vendicarsi. [Lat. chero. [Cosi detta, perchè acquista qual- di fuochi lavorali , che ai accende, e ai
«(rise*', par pari
rtftrrt .] che somiglianza alta copertura aspra fa rotolare giù par la breccia nel mo-
RICAVALCARE. Ri- ca-vai cà-r N. ass. della castagna.]—7. Dicesi anche Ricci mento dflTassalto. — 13. Mario. Ordine
coaip. Di nuovo cavalcare , o piuttosto le Piallatura delle asse che liransi in d’ occhielli eoo cappletti , che sono a
Fere noe nuova cavalcata. [Lai. iternm piano e che si levigano i quali ricci
;
traverso d’una vela, a una data altezza.
equatore.] escono dalla pialla parte innanellaii o 1cappietii servono a diminuire la vela
BIG AVALLARE. Ri-eaval-làrt- N. pass, io sé stessi ritorti , e parie a foggia di er la parte superiore, quando il tempo
comp. Rifornirsi di cavslcaiors. scaletto, su IP andare nel l'arricci a mento r cattivo;e questo ai dice Prendere un
RICAVARE. /f»-ea-vn-c*. Atl. comp. n. che praticasi alle colte e camici drgli riccio.
ass. e pass. Di nuovo cavare , ed aocbe ecclesiastici. Altrimenti Bruciolo, Bu- RICCIO. Add. m. Ricciuto, Crespo. [Lat.
semplicemente Cavar fuori. — 2. Ri- bola e Truciolo. —
8. Dicesi aocbe per eritput , rirrafu *.)— Ar. Mes. Òro o
trarre, Cavare, e dicasi per lo più delle simit. La cima del manico del violino Argento riccio si dice • differenza del
cose dalle quali è prodotto qualche ali- e d’altri strumenti da arco, appunto liscio, Quel filo di seta, su culai avvolta
le 3. Ricopiare disegnando o dipin- perchè a foggia de' ricci de' fj legnimi Urna d’ oro o d’ argento increspata o
gendo. ( Lat. rtftrrt. 4. Dicesi Ri- — estratti colla pialla, i ritorto io sé stesso. arricciala per uso di tessere , ricamare
,

cavar sangue e vale Salassar di nuovo.


]

— 9. Zool. Genere di mammiferi dell'or- o simili ; onde Lavorar di riccio , vale


— 5. Io termine di scherma Ricavare ,
dine de'caroivori, caratterizzati dal cor- Far lavori col sopraddetto filo. In que-

dicesi del Ritirare e molar di luogo la po ricoperto di spina in veca di peli; la sto sigo. si usa anche io forza di sm
spada, quando si ginoca di scherma. lia del dorso è provveduta di muscoli 3. Velluto riccio, si dice il Velluto, col
RICAVATO. Riea và-to. Add. m. da E modo che l'animale piegando la testa non sia stato tagliato il pelo. 4. Bot. —
Ricavare. ed ipiedi verso il ventre , si forma a Detto di Foglia, come Ricciolo.
RICCACCIO. Ric-càc-cio. Add. e §m. guisa di una borsa , presentando dap- RICCIOLINO. Rie eio -U no. Sm. diro,
di
Pegg. di Ricco. pertutto le splae al nemico. Hanno la Riccio, oel sigo. del $• 4. Piccola ciocca
RICCAMENTE. Rie ea-min-te. Àvv.Àlla coda cortissima i piedi di cinque dila, di capelli arricciata artificiosi mente.

,

ricca , Di ricco. [Lat. tpltndide.) 2. ed 1 loro due incisivi mezzani superiori ( Lat.
rincùinuiu*.] —
2. Parlando di
Dovitiosi mente , Abbondantemente ,
allontanati e cilindrici. La specie più Polpi, Ricciolini diconsi i Piedi o Bran-
Sontuosamente. [Lat. offluenter.) comune è il Riccio europeo, o terrestre, che del polpo.
RICCHEZZA. Ric-cklx-xa. Sf. Stata di che ha le orecchia corte; è comunissimo RICCIOTTO. Ric~ciò(to. Add. m. Al-
chi possiede ampli beni di fortuna ne’ boschi e nelle siepi , passa l'Inverno quanto ricciuto.
grandi rendile; e telora anche Sontuo- nella sua tana e o' asce nella primavera RICCI UTELLO. Ric-eiu- fèllo. Add. ro.
sità e Copia di checchessia. [Lat. divi- con leveaeichetle seminali grandemente dim. e vczxcgg. di Ricciuto. iLat. eri-
fi»», opet.] —
2. Onde Fare ricchezza, ampie; si nutrisce d* insetti; t»n tempo
vale Arricchirà. —
3. E anticamente per si osava la sua pelle per pettioare la RICCIUTEZZA. Rtc-eiu-lix-xa. SL aat.
Como ricco. canapa. In vari! luoghi dal Reguo di di Ricciuto. Arricciamento, Blcciaia.
RICCUISSlMAMENTB. /fic-chi* *i-ma- Napoli si mangia la sua urne; taluni RICCI LTINO. /&c-eiu-fi-no.|Add. ra.dim.
min-fa. Avverb. superi, di Riccsmeate. tengono nelle cucine questo animile per e vezzpg. di Ricciuto. Lo stesso che
(Lat. locupUtitiimi, tpiendidittimt.') far dare la caccia all insello comunissi- Ricci niello.
RICCHISSIMO. Ritrehii li-mo. Add. ro. mo delio Blatta orientale. [Lat. Aerina- RICCIUTO, /iic-ctù-fo. Add. m. Crespo
saperi, di Ricco. [Lai. dùuiimuj . io- eeus europaeui , tcKinui ferreitri*. Dii e loosoellato , ed è proprio de' espelli.
eupUtittimua] —2. Abbondantissimo. lat. trictut che vale li medesimo: e [Lei. eritpui , cirratu*.]— 2. Assolata-
RICCIA. Rie -eia. Sf. Agr. Ingrasso tritio questo dal pers. rikatt rìccio. Altri cara mente si dice anche di Chi ha i capelli
dalle coma ridotte in minutissimi pezzi. artriti* da area di simil senso che ere-
, riccioli. —
3. Bot. Puglia ricciuta: Quella
RlCCIAJA. Rie cià-ja. Sf. Luogo dove ai desi tratto per aferesi dal gr. ehirot il cnì margine è molto pieghettato e a
tengono ammassali i ricci, perch'e'rin- porco. Io fatti questo animale è detto onde , a guisa di falpalà.
vengano , e aieno piii agevoli a diriccia- porco spino dagl' Italiani porc-ipic dai RICCO. Rie-eo. Add. m. usalo anche In
re ; ed aorbe la massa de’ ricci o cardi Francesi , htdgi hog cioè titpt-porco forza di sost. parlando di persona. Che
serrati, che ai lasciano cosi ammontati daglToglest, tulditxno quasi txolodiszno ha ricchezza. [Lat. diva* , opulenti»* ,
finché si aprano, e le castagne abbiano cioè vigna-porco dagli Ungheresi ec ] incupiva. Dal sas». ryc che vale il me-
acquistata una certa maturità. 2. — 10. Genere di zoofili della prima classe desimo. In ted. reich , io iogl, rieh , in
Quantità di capelli ricciuti e Lo iona- degli echinodermi del primo ordine ola od. ryk ec.J —
2. Onde Fare il ricco ,
nel li mento d'essi. —
3. Detto anche dei detto de' pedicellati ; caratterizzati dal vale Ostentare ricchezza. 3. E Farsi —
capelli posticci. corpo rivestito di crosta calcarea com- ricco, vile Acquistar ricchezza e fig. ,

R1CCIARK. Rie-cià-rt. N. pass. Divenir posta di pezzi angolosi congiunti esat- Sovrabbondare di alcuna cosa.— 4. Ab-
riccio più eomuuem. Rizzar* , Arric- tamente, e traforati da più ordini rego- bondante, Copioso di checchessia. B. —
ciare.
;

larissimi d ionumerabiii e piccioli bu- Pomposo Di roo'.lo pregio « valuta.


,

RICCIO. Rìe-eio. Sm. Boi. La scorza chi per {quali passano i molti piedi 6, Proverb. Prima ricco e poi borioso ,
•pinosa della castagna. In alcuni luo- membranosi di cui soo foroiti. La su- vale Prima si vuol pensare ad accumu-
ghi dalla Toscana è detta Cardo, e nel- perficie di questa crosta è munita di lar le ricchezze, e poscia a spenderla.—
l’Aretino Peglia. [Lat. ichinut. Da ric- spine articolate sopra piccoli tubercoli 7. E in forza di sm. anticamente par
cio in senso di animale per la cornane e mobili quando i animale cammina.; Ricchezza.
qualità spinosa di questi due oggetti : La bocca ha eioque denti incastrati la RICCONE. Rie-eò-nt. Add. o sm. accr. di
e cosi pare i Greci ed i Latini li hanno uo’ armatore calcare morto complicata. Ricco.
denominati con una sola vose. Io gali. Tra le specie vi è il Riccio di mare o R1CC0RB. Rie-e^rt. Sai. V. A. V. e di

rae borsa.) 2. In modo proverb. Torre marino, che ha il nicchio qusii sferico, /fiochezza.— 2. Fu detto Mettere si cono
a pettinare un rìccio , vale Tentare le al di sotto alquanto piano , e di sopra • riccore per Farlo diventar ricco.
cose impossibili. —3. Dicesi Riccio di alquanto acuto; è rosso-gialliccio; I pun- RICBNTB. Ri cèn-t». Add. con». V. A. V.
dama odi madama o della signora. Una goli sono a forma d'aghi, ecomunemente e di' /Iacinto.— 3. Fresco, Rigoglioso,
• pianta cb« ha lo stelo semplice, porpo- bianchi , ovvero violetti , colle ponte detto di persona.
] —— , - ,

aie me B IC
RICETTE. Avv. V. A. 7. e di’ Udente- i
Ricercare. [Lat. inquisitur, perquisi- Mcrolfo.) - 2. N. poi. Himenrei
mente. titi .] —
2. Squisito, Scello. —3.
Affet- R.fojgirsi. [Ul. cunf«jM, ,< „ raei-
B CESTE MhNTE. Ri-crnte-mén-te. A tv.
1

V. A. V. e di' Recentemente.
tato. —
3. All. d« Ricchi. Detenni-
[Lai. re- RICERCATORE. Ri-cer ca-tó-rt. Verb. care nella ricetta la con vene vile quan-
center, rteent.) ra. di R cercare. Che ricerca. [Lat. per tità di alcuna droga, Ordinar ricette,
RICENTINAUE. Ricen-ti-nà-re. All.
comp. Ar. Mes. Cenlinar di nuovo.
quisitor] Coropor ricette. —
4. £ n. ass. nello
RICERCATRICE. Ri-oer-ea-lrVce. Verb. stesso signif.
BICE.N FISSIMI). Ri-cen-lit-ji-mj. Add. f. di Ricercare. RICETTARIO. Pi-cat-tà-ri-o.Sm. Libro
in. «operi, di Riceoic. V. A. V. « di' RICERCHI ARE. Ri-eer-chià re. AH. dove sono scritte te ricette; grecamente
/Recenlizitmo. |Lat. recentitsimus.] comp. Cerchiar di nuovu. (Lai. «ferum Farmacopea. [ Lai. liber medicarum
RICEFERK. Ri-ci-pe-re. All. e n. V. I„
Verbo difettivo di cui
drcumdare, ambire.)
tiere, vraetcriptionum.] —
2. Per sim il. Li-
olire all' infinito RICERCHIATO. Ri-cer-chià-to. Add. m. bro dove si contengono descrizioni di
non trovali usalo che la terza persona da Rirerchiare. Cerchiato di oaovo.[LaL cibi composti, o simile.
aiog. del presente indicativo ed H reseptus.] RICETTATO,
ge- /Ri-eet-fà-fo. Add. ro. da
ruodio. Lo stesso che Recepcre. V. RICERCO. Ri-eér-co. Add. ro. sloc. di Ricettare. Accolto ad albergo, Hicovs*
c
di’ Ricever*.
RICERCA. Ri-cir-ca
Ricercato. —
2. Circondato per ogni rato. [Lat. hospitalUer exceptus, hotpi-
. Sf. Il ricercare parte. tio exerptue.]
L’alio di ricercare. [Lai. ingnillito. | 0 RICERN'ERE. Ri-eir-ne-r§. Att. aoom. RICETTATORE. Ri-cet ta-tó+e. Verb.

—2
frane, réchtrche in proveoi. recereo
, .]
comp. e n. pat». Di nuovo cernere. 2. — m. di Ricettare. Cbe ricetta. [L®t. re-
Mus. Lo stesso che Ricercala, nel Ridistinguere e Dichiarar meglio. [Lat. ceptor.)
sign. del g. 3. melina exponare.) RIGELI A TRICE. Ri-cet-ta-tri-ce. Verb.
R1CERC AMENTO. Rrcer-ca-mén-to. Sm. RICESELLARE. Ri ee-tel-là re. Att. e f. di Ricettare. Cbe ricetta. [Lat. re-
Il ricercare. [Lai. dijguiat(io,tiHw{iga- n. comp. Ar. Mes. Cesellare di nuovo. ceptatrix, reeeptrix.]
lio. R1CESSARE. Rices-eà-re. N. ass. Fer- RICETTAZIONE. /?i-cflt-fa-std-ns. Sf. Ri-
RICERCANTE. Ri-cer-càn te. Part. di marsi, Non venire piti innanzi. [Lat. cevimento, Accoglimento.
Ricercare. Che ricerca, Ferquirentc. consistere.] RICETTIVITÀ'. Ri-ctt ti-vi-tà. Sf- V.
RICERCARE. Ri-cer-cà re. All. Di nuovo RICESSO. Ri cis-so. Sm. V. A. V. e di' Frane. Med. Altitudine di alcuni or-
semplicemente Cercare.
cercare; c talora Receno. [Lat. rccezzua.] gani a dar ricetto agli agenti morbide!.
[Lai. perquirere irerum inquirere. la
, RICETTA. Ri-cit-ta. Sf. Regola e Modo [Dal frane, receptivite che vate il mede-
frane. rMiercArr, io provenzale rrcer- da compor le medicine e da usarle. Cosi simo.]
cor. ) —
2. Guardare, Squadrare. 3. — chiamasi aucora lo Scritto ove il ri- RICETTIVO. Rl cet-lì vo. Add. m. Che
Rivedere Andar rivedendo ed è pro-
r ; medio c la sua composizione si espon- riceve, Atto a riceverei ricettare. [Lat.
priamente T. di milizia. Lai. obi- [
gono. [Dalla parola recipe prendi, con recepforiua.]
ce. lustrare.]— 4. Penetrare scorren- fa quale incominciano le prescrizioni RICETTO. Ri-cit-to. Sta. Ospizio, Alber-
do, Circondare per ogni parie. [Lai. cur- de'medici.] —
2 Proverb. Ricette pro- go, Ricovero. [Lat. reeeptaculum.] —
verà. J— 5. Investigare, Indagare, Scru- vala e non riuscita: si dice delle Cose 2. Stanza particolare nelle case, ed è per
tare. [Lai. ineniijfoi’e, inquirere, inda- che non hanno avolo l'esito desideralo. lo più Quella cbe s interpone tra la scala
gare.)— 6. Esaminare, Perlustrare. [Lai. ret mote terza.] e la sala. —
3. Luogo dove si aduna, e
7. Addomaodarr, Richiedere. [Lat. pe- RICETTACOLO. /Ri-cer-fà-eo-lo. Sm. si conserva checchessia per farne traffi-
lare.] —
8. Chiedere , H chiedere. 9. — Luogo dove altri può ricoverorsi, o do- co, o per adoperarlo al bi»ogao. 4. —
Bisognare, Aver b. sogno , Far d' uopo. ve si raccoglie checchessia. — 2. Onde Dare ricetto, vate Ricettare. 5. Far —
[ Lat. opus esse,
uectise habere .} 10. Far ricettacolo, vale Ricettare. Alber- ricetto, vate Ricettare, Racceltare.
Dicesi Ricercare o simili la quiulessen- gare. —
3. Boi. Quella parte della pian- RICETTORE, /Ri-cef-tó-re. Add. usatolo
>a d'ale una rosa e vale Volerla sapere a ta che serve di base e sostegno alle di- forza di sm. V. dell'uso. V. e di' /Rice-
fondo, e quanto se ue può sapere.— 11. verse parti de'liori tanto semplici quan- vitore.
Dicesi Ricercarla per la puma e vale to composti; onde può essere precisa- RICETTORIA. Ri cet-to-rl-a. Sf. V. del-
Andarla guardando pel sonile. 12.
,

— mente riguardati! come I' estremità l'uso. Lo »te»so che Ricevitoria.


N. pass, nel signif. del g. 9.— l3.Pj(t. superiore del peduncolo che parte dal RICEVENTE. Ri-ct-vin te. Perl, di Ri-
Ricercare i contorni , vale Seguitare di- fusto, e ebe ordinariamente sta nel cen- cevere. Che riceve. [Lat. reciptau,
ligentemente colla penna, o simile, in tro della cavità del calice, il quale ne fa <z«t)iwni.)
carta lucida i contorni di alcuna ligura anzi parecchie volte le veci , come nel RICEVERE. Ri-cé-ve-re. Att. e n. aoom.
che trasparisca.— 14. Mus. Ricercare le mandorlo. —
4. Chiamasi Ricettacolo Pigliare e Accettare, o per amore o per
corde di uno strumento , vale Toccarle proprio, quello thè comprende le parti forza, quello cbe e dato o preseouio.
per far preludio , cd anche semplice- di una sola fruii lica «ione ; comune,
i [Lat. recipcrt. ac ci per e. Recipere, da ra
mente Suonare. quando riunisce ed abbraccia molti fio- particella iterativa, e da capere prende-
RICERCARE. Sm. Mus. Lo stesso che Ri- retti, di modo cbe. s« si leva nn fio- re.] — 2, Racceltare, Accogliere ; e di-
cercate, nel sign. del g. 4. re, si vede che nella loro unione ap- cesi cosi di persone come di cose , ed
RICERCATA. Ri-etr-cà’la. Sf. Il ricer- parisce per tale maoranza uos irrego- anche fig. di passioni ed altre cose a-
cate. [Lat. perquisitio.] —
2. Onde Far larità; completo, quel ricettacolo pro- atratte. (Lat. eaeìpere, Koepitari.) —3.
ricercata o le ricercate «ale Ricercare prio che porta fiori e frutto; incomple- Trattare, Onorare di vivande ed altro ,
diligentemente, Investigare.
,

3. In- — to, quel ricettacolo proprio che porta cbe è appunto lo Excipere aliqaem da-
chiesta, Domanda, onde F«i re ricercale, e sostiene alcune delle parti della frut- pibus de Lattai. —
4. Ammettere, par-
vale Domandare. —
4. Mus. Specie di tificazione, cioè il fiore o il frollo; del lando di Ordini. Compagnie re. ebea-
preludio che si regola cu' tuoni essen- flote, quello che ausitene il fiore senza scrivoDo uoo nel loro corpo; e si usa col
strumento formato» fantasìa,
ziali dello germi; del frutto, quello cbe porta e terzo caso 5. Ricevere si dice anche
a che va spaziando a capriccio, passan- sostiene il frutto senza gli stami; dei per met. parlando d affetti, preghiere e
do e ripassando per lutti tuoni con i , semi, quello nel quale vengono inse- simili. -—6. Ricevere alcuno sotto la
un certo legame per altro di pensieri riti i semi. —
5. Ricettacolo punteg- fede vale Raccettarlo io propria casa
analoghi e di artificiosi tratti d'armo- giato. V. Punteggialo. §. 3. per tenerlo nascosto da cbi lo insegue.
aia. [Lat. tnfnurtlio.] —
3. Fig. Fare RICETTARLO. Ri-cet-tà-ea-lo. Sin. V. — •7- Ricevere si dice a oche dell’ Arc-
ona ricercata sulle spalle ad alcuno col A. V. e di’ Ricettacolo. [Lat. rewpfa- uo marito figliuoli dalla moglie.] 8. —
bastone o simile, vale Cominciare a per- cutum, profwgium.l Intendere, Capire. — 9. Detto de’ fratti
eooterlo. RICETTANE YTO. Ri-cetta-món-to. Sm. della campagna vale R cogliergli. 10. —
RICERCATAMENTE. Ri-ctr-ca-ta mén- li ricettare. [Lai. recapiio.) — 2. Ricet- Dicesi Ricevere ad albergo, e vate Rice-
te- Avv. A bella posta, Sludiosameoie.
to, Ricettacolo. (Lat. recepì acute m.) vere alcuno nella propria casa acciocché
[Lat, dedita opera.]— 2. In modo trop- RICETTARE. Ri-cet-tà-re. Att. Dar ri- si riposi. —
il. A discrezione , cioè A
po ricercato, cioè, affettato. cetto, Ricevere ad albergo; altrimenti volontà, A piacere; ed è corrispondente
RICERCATISSIMO. Ri-cerca-tlssi-mo. Ricoverare, Racceltare. [Lat. recepta- a Rendersi a discrezione. —
12. A fede,
Add. m. superi, di Ricercalo. r$, hospitari. Recepiate, da receptum vele Riconoscere alcuno per suo devo-
RICERCATO. Ri-cer-eà-ta. Add. m. da pari, di recipio io prendo , riprendo , to. — 13, Alcun cbe di buon patto, vale
. . —

R1C R1C li IO
Aditimi di buona fogli* a far* alcuna [Dal lat. requimache vale il medesimo, diconsi ancora gli uccelli che sono ado-
cosa o a desisterne. —
14. Alcuno ad e che viene dalla particella iterativa re, perati per chiamare quelli del a loro
amico o simile, vale Tenerlo. Slimarlo, e da quaerere cercare, dimandare. spec'e, nell* cerei* all’arboscello.—- 5 .
Reputarlo come amico ec. — 15. Danno, RICUEKI MENTO. Ri-ehe-ri-mén-to. Sm. Lrg. Il richiamare io gitotelo. [Lai. po-
ale Essere danneggiato. —1®. Del sacro V. A. V. e di' Riehiedimenlo. ilvltitio.)
fooie, vale Levare del sacro foota Te- , RICIIERISMO. «i-eto-rl-emo. Si. Etti. RIGHI ARIRE. JtkM(KÌ-r<. Atl. Comp.
nere a battesimo. —17. Di buon aere Sistema escogitato dal francese Edmon- Tornare a chiarire, a dichiarare.
alcuno, vale Mostrarsi manieroso, affa- do Ricberio intorno alla eeclesustica e RICHICGO. Ri-chìe-co. Sm. Agr. Malat-
bile seco. —
18. Dolore , vale Semi re , politica podestà. tia degli alh*ri di frutti da osso come
Provare, o simile, dolore. —
19. Pine di RICHERISTI Riche-ri-tti. SU Etcì. Par-
. Susini, Peschi perchè no tra-
,
Ciliegi,
,

•Icona cosa , vale Condurla a termine. tegiani del Ricberio , teologo francese suda gommi , la quale chiamasi eoa
— 20.11 gaggio della battaglia , vale del secolo xvn , ed tutore di uo si-te questo nome. [Dall'rbr. raqaq evacuare,
Accettarne l'iovito, la disfida. 21. In — ma aulta potestà politica ed ecclesiasti- spulare poiché la gomma che trasuda
:

bene, vale Pigliare in buona parta, Tro- ca, il quale rende il popolo padrone le- dall'albero, ne forma nn‘e>acuaziooe.
var conveniente. —
22 Inganno, gl'in- gittimo dell'una e deli altra autorità : In ar. roqqa tenuiler se dilTudit a qua.
ganni, vale Essere ingannato. 23. La — sistema condannalo dalla Chiesa. In per* rtfchien Onere.]
baia, vale Taccolareo piuttosto Essere KICHESTA. Ri chi ita. Sf. V. A. V. e RICHIEDENTE Ri-chie-dtn-te. Part.di
motteggiato, beffato, uccellalo. 21. — di’ R'chicsta Richiedere. Che richiede, Ricercante.
L'invito, vale Esser invitato.— 25. Me- RICHESTO. Ri chè-ito. Add. m. da Ri- RICHIEDERE. Ri chiè de re. Att. anom.
rito vale Esser guiderdonato. —20.
,
chiedere. V. A. V. e di’ Richieeto. c»mp-, n. ass. c pass. Chiedere di nuo-
Morie, vale Sostenere , Patir la morte. RICHIAMA MENTO. Ri-chia-ma-mén-to. vo, Ricercare. (Lai, r«pater*.} 2. Do- —
— 27. Nel cuore alcuno, vaia Invaghir- Sm. Richiamata, Richiamo. mandare o Chieder predando. (Lai. po-
sene. RICHIAMANTE. Rì-chia-màn-ie. Part.di
,
itulare, petere.obiecrarc. 3. È coll'ac- —
R1CEVEY0LB. Ri-ce-vé-to-le. Add.com. Richiamare. Che richiama. [Lat. revo- cusativo di persona. —
4. E coll’accusati-
Atto a ricevere. carli.] vo di persona e*l genitivo di cosa.— 5.
RICEVIMENTO. Ri-ce-vi-mén-to. Sm. RICU A M AR B
I 7f i-càto-mà-re. Alt .eomp
. Domandare semplicemente e §i adopera
L'atto del ricevere. [Lai. recapito, iu- Chiamar di nuovo. [Lat. revocare.] — anche eoi tei io caso.— 6. Domandaree
iceptio.] —
2. Accoglieva, Maniera di 2. Chiamare aemplrccmenle;e per lo più Chieder# che sia rendala alcuna cosa.
riceverà. —
8. Arnese da conservar chec- aidice del Chiamare ehi se oe va, quan- (Lat. repettre, potrer*.) 7. Interroga-—
chessia. tunqne non sia ancora stato chiamato. re. —
8. Citare , Chiamare in gindicio ,
RICE V ITI VO. Ai-ee-vt-lLvo. Add. m.Cbc — 3. Rivocare. Far ritornare da un luo- D*r querela. [Lat. tu jui vo<-ar«.| 9. —
ha virtù di ricevere. go colui che vi si era mandato per eser- Domandar ragione, conto. 10. Chiama- —
RICEVITORE. /2i-e*-v»-fd-r*. Yerb. ra. di citarvi qualche uffizio o per altra fac- ra semplicemente. [Lat. rocare, convo-
Ricevere. Che riceva. (Lai. acceptor.] cenda. —4. Far ritornare, Chiemare care.] —
11. Mandare a chiami re , Far
— 2. In fona di sm. Chi ha carico di indietro; come Richiamar le forze il venire. — 12. Stimolare , Destare. —

,

ricevere danari , grasce , limosina ec.; sudore, le orloe ec. —


5. Dicesi Richia- 13. Importare. 14. Ricercare, Aver
ed è (itolo di dignità, specialmente fra i mar alla vita, e vale Far tornare in vita, bisogno, Esser convenevole. [Lai. po-
cavalieri di Malta. —
3. Colui ebe nelle e per simil. Far rinvenire. 0. Dicesi — itulare, erìgere.] —
15. Affarsi , E«ser
comunità religiose accoglie i forestieri. Richiamar dall esilio, da! bando e simili proprio. Convenire. —
10. Desiderare,
RICEVITORIA. -Ri-et-vi-lo-rla. Sf. V. e vale Rivocare I’ esilio, Far tornare Cercare. [Lai. erpetere, conqMi'rere.l
dell’uso, rullio del ricevitore. dall’esilio ec. —
7. Dicesi Richiamar 17. Penetrare addentro lavorando, e di-
RICEVITRICE. Ri-ce-vi-lrVce. Verb. f. alla memoria e vale Rappresentarsi alla tesi della larra. —
18. Dicrai Richie-
di Ricevere. Che riceve. [Lai. acce- memoria, allo •pirito. 8. N. pass. — dere a bocca chicchessia e vale Richie-
ptrix.) Querelarsi, Dolersi e Rammaricarsi di derlo presenziai mente. 19. Ditesi —
RICEVUTA. Rict-vù-ta. Sf. Breve scrit- torto ricevalo. [Lat. postular* injuria- . Richiedere di battaglia e vale Sfidare.
tura per cui apparisce essere stato fatto rum. Dal lat. riamare lamentarsi.]— 9. [Lat. provocare, tace iter e.]— 20 Dicesi .

un pagamento; e La ennfeastone stessa Dar querela. Chiamare altrui in giudi- Richieder d’amore, ed anche Richie-
che si fa per «i* di scrittura d aver ri- rio. ( Lai. (n judteium votare in Ut. dere assolutamente, e vagltouo Ricer-
cevuto; Quitania; se non ebe, piu esat- reclamare gridar contro.) IO. Rap- — care alimi che condiscenda alle sue
tamente, la Quitani* (assi da chiaren- portarsi. —
11. Piu. Richiamare il lu- voglie disoneste. —
21. Ad ira . vale
do tutto ricevuto, non ha altro da pre- me, Richiamare di lume; dicesi quan- Provocare ad ira. — 22 . Ragione , la
tendere; la Ricevuta si può fare anche do ima massa principale di lume in coi ragione, vale Domandar conto.
di uoa porzione di ciò che si ha da ave- simettono le principali figure viene, co- niCHIEDIMENTO.Wi-càie-cIi-m^n-ro.Sni.
re- [Lai. spoeto.} —
2. Ricevimento ,
me per eco, richiamata su gli accessorii Il richiedere. [Lat. peiitio, poxlulafio.)
Accoglimi*. ( La t. crespi io, anacapMo.} in una maniera meno viva. RICII1EDITORE. Ri chie di- tà-re. Verb.
— 3. Onde Pare ricevuta, le ricevute RICHIAMATA. Ri-chia mà-ta. Sf. Ri- m. di Richiedere. Che richiede. [ Lat.
vale Accogliere. —
4. Fare buona rice-
,

chiamo, Rivocamento, Rivocazione. pelilor, poi tufo/ or.]


vala, vale Accorre in bene. 5. E Far — RICHIAMATO. Richia-mà-lo. Add. m. RICHIEDITRICE./Ii chit-di trì-ce. Verb.
lieta ricevala, vale Accogliere con leti- da Richiamare. (Lat. revocato*.) f. di Richiedere. Che richiede.

zia. RIGHI AMATORE, Ri-chia-ma tà re. RICHIEDUTO. Ri-chie-dù-to. Add. m.


RICEVUTISSIMO.,/?»-** vu lia-tt-wo.Add. Verb. ni. di Richiamare. Che richiama. da Richiedere. V. e di’ Rkhieelo.
m. superi, di Ricevuto. (Lat. revoeator.) —
2. Che svia dal beo RICIUERERE. Ri-chtì-re-re. Att. e o.
RICEVUTO. Ri cevu to. Add. m. da Ri- fare. V. A. V. e di’ /fahiadsre. [Lat. anq tu-
cevere. [Lai. acceplut, recepita ] 2. — RICHIAMATRICE. fli-càia-nw-tri-e*. rare, raquirar*.]
In forza di sm. Ricevimento, Ricezio- Yerb. f. di Richiamare. Che richiama. RICHIESTA. NiehH-ita. Sf. Il richiede-
ne. Onde i modi: Dire il ricevuto, Av- [Lat. revoeafrìx.) re, Ricbirdimento, Domanda. [Lat. pe-
visare del ricevalo, Scrivere di ricevalo RICHIAMO. Ri-ehià-mo. Sm. Il richia- (fio, pozrulaiio.) —
2. lnterrogazfooe.
a simili, cioè Dire, Avvisare , Scrivere mare. [Lai. revocarlo.)— 2. I.n meni an- — 3. Chiamata In glodicio; che oggi
ec. ebe alcuna co*a alasi ricevala. 3. — ta, Rammarichio, Doglienza. [Lat. que- dkesi Domanda , Precetto , Citazione.
B per Ricevuta, QuieUoza. rela. querimonia.! —
3. Onde Fare ri- [Lai. dica.) —
4. E 0g. 9. Aver ri- —
RICEZIONE. Ri ce ttò- ne. Sf. Ricevi- chiamo, Porre richiamo e simili , vale chiesta , si dice delle Cose che sono in
mento; o per lo più si dire dell'atto per Richiamarti, Lamentarsi ad alcuno. — credito , o sono desiderale o ricercate
cui taluno viene ammesso ad uo offlzio, 4 Ar. Mes. Allettamento per attrarre con avidità.
o ascritto ad una compagnia. [Lat. re* gli uccelli, o per mezzo di alcuno di es- RICHIESTO. /K-chté-zfo. Add. m. da
eeplìo.) si, o couirtfficcndo il loro csnto, o sup- Richiedere. Ricercalo. [Lai. rogato*. )
RICUEDERE. Ri-chi-de- re. AU. anom. plendovi a via di strumenti di facile — 2. Convenevole. —
3. Chiamato n
osato anche come o. pass. V. A. V. a di’ uso. Io quest'ultimo caso i Richiami Convocato a consiglio. 4. Chiamalo—
Richiedere. diconsi arti fi zia li a ve oe aooo di tre
,
o Citalo in giudizio. —
5. Ed in forza
RICUERERE. JK-cM-ra-rt. Alt. anom. sorta: i Richiami a zufolo, quelli a lin- di sm. nel num. del più, cosi nel terze
V. difeti. V. A. Y. e di' Richiedere. guetta, • quelli da fruii art. Richiami come nel quarto sigo.
J ,J I

EIC RIC RKC


RICHINARB. Anihi-iaàra. AU. comp. RICINIO. Ri-el-ni-o. Sm. V. L. Arche. circondato.] — 2. Si dicono ancora Ri-
Chinare , Umiliarsi con segno di rife- Lo stesso che Reci aio. cicli alcuni legamenti di pietra grandi,
rente. (Ui.dacKiuwe.]— I. Bn.pass. RICINO. Ri-ci-no. Sm. Boi. Geoere di ovveramenie di mattoni, che si tirano
Chinarli, Umiliarsi. piante della moooecia monadclfia , fa- per tutta la lunghezza del moro, par
BICUINATO. Ri-chi nà-to. Add. m. da miglia delle enforbiacee, i cui caratteri abbracciar canlooate, e fortificar
le
Riehioare. Dello di suolo. Richinato in •Menala II sona 1 seguenti Fiori mo- .-
tutta la fabbrica e si fanno io pi b luo-
vaili Indica Suolo villico*». 2. Boi. — noici, imperfetti, senza corolla; oa'tiovi ghi , io maggiore o minor numero se-
;

Ramo rkhioaio : Quello che •' incurva maachi no calice a cinque divisioni ; condo le qualità delle muraglie.
o ai piega verso la superficie della ter- molti stami riuniti io varii fasci pe'loro RICINTO. Add. m
da Riclgnera e Ri-
ra; ovvero Torma angolo relto nella sua filamenti; uè' fiori femmine no calice cingere. Cinto intorno. Lo stesso che
inseraione sullo stelo , il che la sua divideotesi io tre parti; tra stili bifidi, Recioto. [Ut. rireumeitietwa.)
estremità supcriore è più bassa del sud- una capsula a tra oieehie, ed In ogouaa RIClONCARE./K-eion-ed-r*. N. ass. comp.
detto punto d' inserzione. 3. Foglia — di queste un seme liscio lucente, oblun- Di nuovo eioacare. [ {argina ài- UL
richloata o riflessa : Quella che pende o go , con l'ombelico alla eima. Questo bere. ]

a’ inchina sll'logiii , sebbene colla sua genere abbraccia diverse specie. •— 2. BICI PI ENTE. Ri ci-pi- èn te. Add. eoo.
inscrxione sullo stelo formi angolo ret- Una delle specie più importanti di que- Lo stesso che Recipiente. Ut. rari-
to. —
*. Fogliazione richinala dicesi sto genere è il Ricino comune , volgar- pism.j — 2. Comodo ,
(

Benestante, Or-
Quando la foglia del bottone è ripiegata mente Palma Chrùti. Pianta che ha le revole , Dì laudabili maniere ; ma in
in modo che il suo apice vada a toccare radici fibrate che al dividono in rami-
, questi significali non è più lo uso.
la biac, ed è disposizione rarissima. ficazioni poco numerose ; lo stelo dirit- RICIRCOLARE. Ai-cir-co-14-r*. N. ai»,
RICHIUDERE. Ri-ehtù-de-rt. AU. comp. to, vuoto, cilindrico, articolato, glauco, comp. Girare Intorno. (Ut. circuita («-
Chiudere quel che poco prima a’ era a- appena striato, ramoso; le foglie graci- etrare. ] —
2. Ritornare dopo aver gi-
perto. I Lat. claudere. ] 2. Chiudere — di, palmate, picciolate, peliate, alterne, rato.
semplicemente. [Lai- condudara.) 3. — eoa i pezioli lunghi, eillodriei, glaadu- RICIRCOLATONE. Ri-cir-co-la-tió-ne.
Per sitnil. Dicesi anche di cose inorili losi, stipulali ; i fiori a spighe; i frutti Sf. Il ricircolare. Nuova circolazione.
ed intellettuali. —
4. Terminare, Fini- coperti di punte, contenenti tre acmi li- [Ut. iterata eircuitio.l
re.— 5. Saldare, parlandosi di piaghe, sci, ceneriui , con islrie scura o aere. RICIRCONDARE. Ri-cir-con-dà-re. AU.
o simili. [Lat. obductri.] — 6. N. pass, Fiorisce dal luglio aU'agoslo, ed è ori- comp. Circondar di nuovo.
nel primo e quinto Biga. — 7. Racco- ginaria deli* Indie orientali, e della RICIRCOLARE. Rt-cir-eu-ià-re. N.ets.
gliersi, Ricoverarsi. Barbarla, ma coltivala ue'oostri climi comp. V. A. V. e di' Ricircolare.
R1CHIUDIMENTO. Ai-chiu-d^màis-to.
.
dove è una pisola annuale che fiorisce RICISA. Ri ci-ea. Sf. Mei lamento. Tron-
Sm. Il richiudere. [Lat. inguaio. e dà frutta nella stessa stagione. Il camruto. Tegumento. [Ut. inetauro.]
RICHIUSO. Ri-chiù-eo. Add. m. da Ri- frutto consiste io tre coccole coani ven- — 2. Trsgetto , Piccolo sentiero. 3. — »

chiudere. [Ut. ciao***, conciutua.] U, ovali, armate di punte tubolate. Ogni Per metaf. Recise di parole cioè Ab-
RICHIUSI! R A. A»-eAi*-*ù-ra. Sf. Chio- coccola contiene nn seme ombelicato breviamento Risparmio di paralo.
,
,


sar! Riebiudimento Pieeoi luogo da
, ,
alla cima, con sopra uoa caruncola pic- 4. A ricisa . Alla ricisa , pesti errar-
richiudersi. [Ut. eeptum, cluaura.] chiettata con macchie inuguali , l'em- biaim. , e usati più omonemeote coi
RIC1DERE. Ri-ci-de-re. Alt. aoom. Ta- brione essendo collocato io mezzo d'un verbi Aodare, Venire oslmili. vogliono
gliare Risicare , Troncare. Lo stesso
,
perisperma oleaginoso. Da questi semi Per la via più corta Attraverso alle ,

che Recidere. [UL recidere ecindere. cavasi uo olio eh' è multo usato in me- strade.— 8. Alla ricisa vaia anche Alla

,

Recidere da re particella iterativa . e dicina. Questa pianta è detta anche Fa- peggio, locoosldcratamenie. 8. Can-

.

da caldere tagliare.] 2. Fendere, Di- giuolu rumano, Fagiuolo d' India, Fico tare a ricisa io modo basso vale esa-
,

videre.— 3. Per sirai!, si dice del Tron- d‘ inferno,Mirasole Gaffe da olio. Ca-
, lare senza i o ter miss ione scoia ritma- ,

tapuzia maggiore ec. (Lit.rtcìnui com-


Impedirne il corso
morte , Uccidere.

care , Setarare, Terminar checchessia
4. Separare per

8. Parlandosi di
,

muni* Un. Cradesi


nur o rtcìnum sorta
così detto da rioi-
di aoimaletto, con
re.
RICCAMENTE.
andamemeote.
Ri-ci-tamin-ie. Avv.
da Ricidere. Di nello, Io un colpo solo,
Strade, Fiumi o simili, Abbreviare, At- cui ha qualche somigliaoze il frutto di Tutto io uo tratto. | Ut. ictu tifico . ,

traversare passando. —
6. E n. ass. questa pianta. In ebr. heriq evacuare. repente. —
2. A rkisa. [ Ut. praerv-
nello stesso slgn. —
7. N. pass. Dicesi — 3. Farm. Olio di ricino: Olio che pte.ì — 3. Precisamente, Strettamente.
del Rompersi che fanno t drappi , o si- danno i semi del ricino comune ed , R1CISO. Ri-ci eo. Add. m. da Rieiderv.
mili, in sulle pieghe. il quale dee la sua qualità purgante ed Tagliato. Lo stesso che Reciso. ( Lat.
R1CIDIMENTO. A»*ei-di-min-*o. Sm. Il antelmintica ad un principio acre con- r«i***.] — 2. Per melaf. Troncalo.
riddare ; e ditesi al proprio e al fig. tenuto nell' embrione. —
4. Zool. Ge- Separato nel alga, di Recidere , §. 3.
(Ut. recis io.] nere d' inselli dell' ordine de parassiti — ;

3. Spedito, Pronto. [Ut. celar, prom-


R1CIDITURA. Ai-ci-di-lù-ra. SU II ri- caratierlziaii dalla bocca inferiore e ptuj.ì —
4. Rotto, C insufflato, Logoro,
dderà , Tagliatura in traverso. [ Lat. composta all' esterno di due labbri e ed è detto de’paooi quando ai rompono
divisura, indiarci.] 2. Par simil.— due mandibole uncinile i loro tarsi , nelle piegatore.— 5. Preciso, Assoluto,
Piegatura. sono distintissimi . articolati e termi- Che non ammette replica. * 6. A rlei- —
RIGIDI YO. Ri-ei-di-vo. Add. m. Lo stes- nati da due uncinetti eguali. Si trovano so, posto svverb. incisamente , Co«
so che Recidivo. sui volatili , ad eccezione di una sola brevità.
R1C1GNERE. Ri-rA gnt-re. Alt. anom. specie della Zecca ebe si vede comune- RICLAMO. Ri-clà-mo. Sm. Lo stesso che
comp. Cigoerc intorno. (
Lat. circum- mente sol cani, onde vico detto Ialina- Reclamo. Reclamazione.
eingere.) mente Ricinu * cani*. RICNOFORA. Rie nò fo-ra. Sf. V.G.Bot.
RICIli.MMEMO. Ri-ci-qni mèn-to. Sm. RlClNOCARPO. Ri-ci-mh-càr-po. Sm. V. Genere di luoghi, caratteri zulù dal cap-
Fascia d' ornamento nelle vedi, ne* la- G. L. Boi. Genere di piante della fami- pello carnoso triioelloideo e rovesciato,
vori di metallo gettalo, nelle pare- glia delle eufurbiaeee, stabilito da Des- e dalla membrana fruttificante , ripie-
ti ec. funuioea ; e così denominala dal frutto gala e ricurva che portano. Se ne cono-
HICIMENTARE. Ri-ci-men-tà-re. Alt. che è simile a quello del ricino. Questo sce noe sola specie. ( Lat. rùtnophora.
comp. Di nuovo cimentare ( Lat. r»r- genere è composto di una soia specie Da rhicnoe curvo, e phero io poeto.)
eut aggredì periculum facete. ]
,
2. — ed è sinonimo del genere R p-Ma auie- RICNOSI. Rie noei. Sf. V. G. Chir. Cor-
E n. para. Riprovarsi. eedeolemcoie fondato dallo Spreogel. rugazioae od Aggriotamento delia cute
RIC1NGEBE. Ài-cìn-ge-rs. Alt. aoom. [Lat. ncinocarpui. Dal lat. rìcùnt* ri- eoa estenuazione del corpo. [Lai. rlue-
comp. Lo stesso che Rieigoere. cino, e dal gr. carpo* frutto.] nctit Da rhienae rugoso.]
RICINGUETTARE. Ri-cin guet tiere. N. R1C1NOIDE. Ri ci-nò i-de. Sm. Bot. No- RICOG1TARE. A. -co gi- là -re. N. an. V.
ass. comp. Dì nuovo cinguettare. me che si dà al erotooe per li somi- L. Lo stesso che Rccogitara.
BlClìtlCO. Aid-nì-co. Add. m. Cbim. glianza de'auol semi con quelli del ri- R1COGLIERE. Ri-cò-glia-re. A IL anom.
Aggiunto di Acido molto acre che rin- cino. [LaLrAicmoùfci. Dal laL ricràum Mettere insieme, Adunare, e par lo più
viasi quasi concreto e formato negli rìcioo, e dai gr. idoe forma.) a ioieade di cose disperse, aparse qua e
olii vecchi di ricino , a cui debbono U RICiNTO. Ai-cin-fo. So. Lo stesso che là Raccorrà, Raccogliere, e per ralen-
;

loro agrezza. Recinto. [Lat. ambila*. Luogo ridalo , •ioue dicesi dei Prender checchessia le
91

Dy Google
, —

•odo di terra, da maro ee. Lai. col- conoscimento. — 3. Ricompensa. — S.| comp. Comandar di ooovo. — 2. Affi-
li gire. | —
2. Prendere dello io senso
I
,
(

Ravvedimento ,
Il confessare d'avere dare, ma in questo alga, è V. A. e di-
generale ed astrailo.— 3. Raima re e Mei- erralo. cesi Raccomandare.
lere insieme (rulli delle terra o altro.
i RICOLARE. Ri-co là-rt. AU. comp. Co- R1COMBATTERE. Ai-com-hàf-fe-re. Alt,
Io questo senso dicesi anche assoluta- lare di ooovo. (Lat. itsrum colare.) anom. comp. Di nuovo combattere.
mente Ricoglicre.al pandi Raccogliere. R (COLATO. Ai-oo-Ut-to. Add. m. di Ri- (Lat. ttrrum pugnare.) —
(Lat. eoUijare.l— 4. Fig 5. Ricevere
ad albergo, Raccettare, Albergare.—6.
— solare.
RICOLCÀRB. Ri-col-cà-re. AU. comp. V.
— 2. E n. ai».
3. Repognare, Contrastare, Opporsi.
(Lat. repugnare, refragari.]
Riscattare, Riscuotere, Ricuperare, e si A. V. e di’ Ricoricare. RICOMBATTUTO. Ri-com-bat-tù-to.kdd.
dice per lo pili di cose impegnale. (Lat. RICOLENDO. Ri-co-lèn-do. Add. ra. V. m. da Ricombattere.
recuperar#, (tiare. ] —
7. Comprendere, L. Lo stesso cbe Recolendo. RICOMINCIAMENTO, /fi-oo-miis-cia-
Intendere, Notare Osservare, Cavar R1COLBRB. Ri-cb-le-re. Atl. s n. anom. m^n-to. Sm. Il ricominciare. (Lat.e*or-
costrutto.
.

Lat. notare, tibtervare.


[ j
— V. L. Lo stesso cbe Recolere. ( Lat. re- diurn, inchoalto.)
8. Richiamare, Riassumere , Riandare. colore, in mentem revocare. ) RICOMINCI ANTE. Ri-eo-min-ciàn -te.
— 9. Restringere. —
10 Dicasi Rleo- RICOLLEGARE. Ri-col le- gà- re. N.pess. Perl, di Ricominciare. Cbe ricomincia.
gliere gabelle, passaggio e sale Riscuo- comp. Di nuovo col legarsi. [Làt.foedus RICOMINCIARE. Ri-co min<ià-re. Alt.
tere. Ricevere il pagamento. [ Lat. pe- itentm mire.) comp. Di nuovo cominciare. Ripigliare
ctmiom cogere. ] —
11. Il rampo vale RiCOLLICARB. /li-#oU»-cA-r#. All. V.
!

a fare ciò cbe si era già fello, Ripigliare


Ritirarsi, Levar le tende.— li. Il cuore
,

A. V. e di’ /iieoricare. 2. E o. pass. — il lavoro o simile, Rimetter maoo, Tor-

a sé, vale Ridursi iosè stesso, Medita- RICOLLOCARE. /Ti-eoMo-cà-re. Ali. nar da capo. Rendersi di nuovo a Care,
re da sé a sé. —
13. Il flato vale Ri* , comp. Collocar di nuovo. ( Lat. repo- a dire ec. , Ritornare lo sul punto in ,

fiatare. Respirare. ( Lat. onheUftrm re* nere. )


•al giaoco ee. (Lai. redmieyrare, iterum
sumere, respirare. J —
li- Il parta o il RICOLLOCATO. Ri-col lo*à-(o. Add. m. mcAóare.)— 2. In modo assoluto. Ripi-
ftnàtillo nel parto, vale Fare l'ufficio di da Ricollocare. gliare il discorso; e talora costruito
levatrice. —
15. L’ anima , vale Racco- RICOLMARE. /?»-col-fnò-re. All. comp. •oche col dativo. Rincominciare. 3. —
glierla a ȏ, e dicesi d'iddio, della Ver- Colmare di nuovo; e talora semplice- Apportar di nuovo.
gine ec.— 16. Le fave, i suffragi e vale mente Colmare. ( Lat. cumulare , im- RICOMINCIATO. Ui-co-min-cid-fo. Add.
Ricevere nel boasolo i voti.— 17.Neul. porr*. )
— 2. E o. pass. m- oa Ricominciare. [Lat. ntraui In-
as. Ricoverarsi, Ritirarsi, Rifuggirsi, RICOLMATO. Ri-col-mà-to. Add. m. da
r
— idursi. (Lat. confuterà, ee ee rerfpere.
— 19.
Ricolmare. (Lat. cumulatus.]
RICOLMI. Ri-dii mi. Sm.
niCOMI.NCIATORA.
ra. Sf. V. A.-V. e di' Ricominciamento.
18. Riunirai. Liberarsi a ; ,
pi. Maria. Di-
come in modo
bosso snebe diciamo ttasi Ricolmi dal mare , Le terre ed i (Lai. renouaJio.)
Sgabellarsi da alcuna cose. ( Lat. te li- fanghi cbe il mare getta sulle rive , e RICOMMESSO. Ri-com-mie to. Add. m.
berare. ] —
20. Riscattarsi. 21. Im* — cbe ella lunga formano i banchi, i quali da Ricommettere. Ricongiunto.
barrerai io nave, gelee ec. 23. Detto — ammooiiccbiandoa! ed alzandosi col ,
RICOMMETTERE. Ri-com-mét te-re. All.
della Mente, vale Riunire le facoltà in- tempo, si consolidano, s fanoo lo segui- • n. aaom. comp. Di nuovo commettere,
tellettuali in un solo penaiere , Recare to come piccole dighe o argioi , cbe si Far di nuovo alcuna cosa. 2. Dare o —
l’a ileo itone da molte cose in una sola. oppongono alla piccole
,

onde del mare. Consegnare di nuovo. —


3. Dar nuova
— 23. Dicasi Ritoglierei si cuore, in si RICOLMO. Ai-cdJ-mo. Add. m. «Ine. di —
commissione. I. Commettere di nuovo
medesimo , nella mente ec. • vale Ri- Ricolmalo. (Lat. cumularti*, expletua.) ciò cbe è scommesso , Rimettere insie-
dursi in sé «tesso Ristringersi nella
,
R1C0L0RARE. Ri-co-lo-rà-re. AU, comp. me, Compaginare, Incastrare ec.

mente ee. 24. Dicesi Ricogliersi con Lo stesso cbe Rieolorlre. RICOMPAOINàRE. /fi-com-pa-gt-nà-r*.
Dio e vsle Starai raccolto a mediterà co- RICOLORIRE. Ri- co -lo-ri- re. Alt. comp. Alt. comp. Di nuovo compaginare.— 2.
te di pietà o simili. Di nuovo colorire. (Lai. eoiorem mraua E n. pess.
R1C0GLIMENT0. Ri co gli-mM-to. Sm. Indurare.) RICOMPARIRE, rti-cofla-pa-ri-re. n osa.
.

Il ritogliere; altrimenti Raccogliamolo. RICOLTA. Ri-cbl-ta. Sf. Il ricogliere, e anom. comp. Di nuovo comparire.
(Lai. colite (io.} —
2. Raunamento. — la Com raccolta ; e in teodesi comune- RICOMPARII RE. Ri-com-par-il re. Alt.
3. Dkesi Ricoglimeoto di cuore parlan- mente delle rendile delle terre. ( Lei. anom. comp. Di nuovo compertire.
do del Ridarsi e Ritirarsi io sé stesso. «Malia.) —
2. Il tempo della ricolta RICOMPENSA. Ri-com-pin-ea. Sf. Il ri-
RICOGLITORE. Ri-co-glUÓ-re. Verb. ra. 3. Dicesi Far ricolta e vale Ritogliere. compensare. (Lat. compeniatio.n'vmma-
di Ricogliere. Cbe rlcoglle. Altrimenti — 4. B Far le ricolta, vele Mettere in- ralto.)— 2. Fig. Peoa dovota o meritala
Raccoglitore. —
2. Parlando di Paga- sieme le nuove grasce -5. Dicesi Ma- per uoa cattiva aziooe, Castigo.
mento o simile , Riscootitore. [ Lat. cinare ricolta nello stesso sigo. di RICOMPENSA MENTO. Ri-com-pen-ta-
txuctor evacior. ]
, 3. Compilatore— Mseinsre a raccolta.
,

6. Dicesi Com- — ménio. Sm. Lo stesso che Ricompensa.


(Lat. coliecfor, condirne.) prar la ricolta io erba e flg., vale Ar- , (Lai. rieompenaatio.]
R1C0GLITRICB. /H-eo-gii irt-ca. Verb. f. rischiar la cosa presente colla lusinga RICOMPENSANTE. Ri-com-pen-sàn-te.
di Ricogliere. —
Quella donna cbe
2. di futuro vantaggio. 7. Proverb. Ca- — Perl, di Ricom pensa re.C he ricompensa.
•salate al parto; altrimenti Levatrice. dere la grandine in aul far la ricolta ,
RICOMPENSARE. rtt-com-pen-ad-re.AU.
(Lat. obttetrix.) vale Essere il negozio guastalo in sul Dere o Rendere il coutrsccambio , la
RICOGNIZIONE. Ri -co-gni-tiA-ne. Sf. Il buono della coochiusiooe. 8. Esser — ricompensa, il premio la mercede me-
,

rico noacerc. [Lat. agntìso.]— 2. Ricom- sempre Indietro due ricotte , vale Non ritata. [Lat. compensare, rotribvere.]—
pensa, Merito, Guiderdone. [ Lat. com- saper usare il danaro consumando le 2 Compensare, Scontare.
.

pensafto.] —
3. Il riconoscere, Il cono- entrate anticipatamente 9. Antica-
,

RICOM PENSATI VO. Ri-com-pen- sa- ti-


scere. —4. Ooso, Tributo, Decima. — mente per Fidejaesore. Onde Stara per no. Add. m. Allo a ricompensare.
3. Omaggio , Vassallaggio. fi. Leg. — ricolta, vale Bntrir mallevadore. 10. — RICOMPENSATO. Ri-com-p en-tà-to.Kdd.
Ricognisione di scrittura, di carattere e Milit. Ritirata. [ Lai. retractus , re- m. da Ricompensare. Rimuneralo ,
simili. La verificatiooe, o fatto, per via cepì uà.]— 11. Sonare a ricolta, lo stesso Guiderdonato, Rimeritato ec. (Lai. fi-
di coi una persona riconosce o confessa che Sousre e raccolta. V. Raccolta $11. rn imerat ione donata*.)
essere di suo pugno una tele scrittura, RI COLTO. Ri-còluto. Sm. Ricolta , nel RICOM PENSAZION B. /fi-#om-peiwa-*iò-
o carattere. —7.
Miiit. L'azione del aign. di Messe. [Lat. maiaia.) na. Sf. V. A. .e di’ i?»compei»*a.
riconoscere no luogo, la posizione d* no RICOLTO. Add. m. da Ricogllere; altri- RICOMPENSO, Ricom- pèn-eo. Sm. Lo
corpo di truppe nemiche , uoa piena, i menti Raccolto. Messo iosieme. — 2. stesso rbe Ricompensa.
movimenti del oemiro. suoi fuochi, le Ratinato, Riscosso. —3. Ritiralo, Ri- RICOMPERA. Ri-còm pe-ra. Sf. comp.
sue guardie doppie, ec.
i

coveralo. —
4. Stretto, Scarso. Pigro o Il ricomprare.— 3. Redenzione, Riscat-
R1COGNOSCERB. Ri-co-gnó-ecere. AU. limile. { Lst. controctui. ] 5. Osser- — to. (Lat. radrenptio.)
n. a ss. e pass, inora. V. A. Ravvisare. vato , Notato. —
6, Commio di Di- RICOMPERAGIONE. Ri com-pe-ra-gió-
V. e di* Riconoscerà. Lat. agnoecert , [ atra Uo. na. Sf. V. A. V. e di' Ricompera.
RICOLTURÀ. Ri-cd-liera. Sf. V. A. V, RICOMPERA MENTO. Ricom-pe-ra stin-
1ICOGNOSCI MENTO. Ri-co- gno-ecì-min- e di' Ricolio. to. Sm. Y. a. V. a di’ Ricompera.
te. So». Ricognizione. V. A. V.adi* Ri- \
bicOManDARB. Ri-eo mas+dà-ro. AU. RICOMPERANTE. Ri-eem-pe-ràn-te,
95
1

B IG BIG BIG
Ptrt. di Ricomperare. Che Ricom- RICOMUNICATO. Ateo-vnu-ni-càfo. Add. comp. Agr. Concimar di nuovo. [Lai.
pera. ni. di Ricomunicare. Assolto dalla sco- «f«nuo stercorare.]
RICOMPERARE. Ai'-com-pa-rA-ra. Alt. munica. RICONCIMATO. Ri-con-ci-mà-lo. Add.
comp. co. pas*- Di nuovo comperare RICOMDNIC AZIONE. Ai-co-mi.-n.-ea- m. da Riconcimare.
«Icona cosa venduta , o Comperar una zid-«»e. Sf- Eccl. Lo alesso cbe Ricomu- BIGONCIO. Ai-cdn-cio- Add. m. Accon-
cosa in luogo di un’aUra. [Lal.rediiwer*.] nica. cio , e per lo pib ai dice delle vivande.
— 2. Per melaf. Scontare, Portar U RICONCEDERE. Ri-cun-cé-de-re. Alt. —2. Rappaciato.
pena. —
3. Riscattare, Liberare, Redi- ao»m. Concedere di nuovo. ILat.ilamm RICONDANNARE. Ai -con-dan-nd-r*. AlL
mere. [Lat. redimerà.]— 4. E col secon- concedere.] comp. Condannar di nuovo.[Ut.ii*rum

do caso. 5. Ricuperare. (Lat. recupe- RICONCENTRAMENTO. RÌ-con<en-tra- condemnare.)
rare.] —
6. Dice»! Ricomperare il bando tnrn-fo. Sm. Riducimento nel centro. RICONDAN NATO. Ai-oms-don-nd-to. Add.
per Farai rivocare dal bando, Farsi ri- Lo stesso cbe Cuoccutramenlo. m. da Rìcondaauarr.
baodire. —
7. Dicevi Ricomperare i pec- RICONCENTRARE. Ri-con-cm-trà-re. RICONDENSA RE. Ri oon-d«n sò-re. AlL
cati e valeOttenerne l'assoluzione. Alt. Ridurre nel centro. Lo stesso che comp. Condensar di nuovo; e anche Con-
RICOMPERATO. Ai-com-pa-rà-fo. Add. Concentrare. —
2. N. pass. Ridursi nel densare assolutamente. [Lat. t/eruo»
ai. da Ricomperare. Di nuovo compera- emiro, e tig. Rientrare io sé stesso. danzar*. conKipar*.)
lo. —
2. Riscattato, Redento. [Lai. re- RICONCENTRATO. Ri-eoa cen-lrà-to. R1CON DENS A TO. Ai-eon d*n-id-<o.Add.

demptut.] 3. E col secondo caso. Add. m. da Riconcentrare. Lo stesso m. da Ricondensare.
RICOMPERATOTI E. A» -com-pe-ra-tó-re. cbe Concentrato. R1CONDIRE. Rt-con di-re. Àtt. comp.
Vcrb. m. di Ricomperare. Cbe ricom- R ICONCE PI UE./?icon-ce-pl-ro. Att.anom. Condir nuovo. (Lai. iterum condirà.]
di
pera. ;Lat, redtmptar.] 2. Riscatta tore, — comp. Concepire di ouovo.[Lau ttrrum —2. Fig. Fornire o Provvedere.
Ricomperatone. (Lat. redemptor.) concipere.] — 2. E per simil. Riprodur- RI CON DITO. Rt-con-dx-to, Add. m. da
RICOMPP.RATRICB. Ri -com-pe-ra-irì- re— 3. E n. ass.
R1CONCEPITO. Ai-con-ee-pl-to. Add.m
Rieondire.
ce. Varb. f. di Ricomperare. B1CONDITO. Ri<bn-di-to. Add. m. V. e
RIOOM PER AZIONE. /ìi-com-pe-ra-sió - da Ricoacepire. Lo Stesso cbe Riooo- di' Recondito. (Lai. occulto*.}
ne. Sf. V, A. V. e di' /{«compera. — 2. ceputo. RICONDOTTA. Ri-con-dót-ta. Sf. comp.
Redenzione, Riscatto. RICONCEPCTO. Ai-con-ee-pù-to. Add. Nuova condotta. Il ricondurrr, e talora
RICOV1PEREVOLE. Ri-com-p$-r4 vo-Ie. m. da Ricoocepire. Nuovamente conce- Condotta semplicemente. [Lat. nova de-
Add. coni. Da potersi ricomperare ri- ,
puto. duetto.] —
2. Mila, il condurre di bel
scattare, ricuperare, ec. [Lat. riparabi- RICONCIIIUDERB. Ri-con-chiii-de-re. nuovo a' suoi stipendia una milizia, tu
li*.) Alt. e n. comp. Conchiudcre di nuovo, capitano ec.
RICOMPIERE. Ri-cdm-pie-re. Ait.snom. Concertare di nuovo. RICONDOTTO. Ri-con-dót to. Add. m.
comp. Di nuovo compiere . finire ,
per- RiCONClARE. Ri-con-cià-re. AlL Re- da Ricondurre. Nuotameote condotto.
fezionare.— 2- Ristorare. Ricompensare, staurare , Rassettare. (Lat. reeoncin- (Lat. redwerui.j— 2. Milil. Fermato di
Supplire. [Lat. ccrniperware.]- S.Bn.pas*. nan t
risarcire, ÙMtaurart.]— 2. Rifare uoovo al soldo.
RI (ROMPIMENTO. una viranda con aggiunta di nuovi con- RICONOSCERE. Ri-eon-dù-ce-re. All.
comp. Il ricompiere. (Lai. eomplemen- dimenti. —
3. Metter d'accordo, Pacifi- anom. comp. V. e di' Ricondurre.
lum.} —
2. Supplemento. 3. Sovvcui- — care. (Lat. reooneiltara , controvento! RICONDUCI MENTO. Ri-con-du-ci-min-
ineuto, Ristoro. componete.} — 4. E u. pass, nello stesso to. Sm. Il ricondurre.
RICOMPORRE. Rì-com-pór-n. Att.anom. alga. — Rifondarsi il tempo
5. Dicevi RICONDURRE. Aa-con-dirr-re.Att.aoom.
«’omp. usato anche nela. pass. Comporre e vale Rasserenarsi, Restar di piovere. comp. usato anche tsiora come pass.
di nuovo. —
2. Rimettere instarne. 3. — RICONCIATO. Ri-con-cià-to. Add. m. DÌ nuovo condurre , Hi menare o Ri-
Moderare. —
4 Raggiustarsi. .5. Ri- — da Riconciare.
,

portare checchessia a quel luogo , ove


formarsi ne coturni.— 6. Dicesl Ricom- RICONCILIAGIONE. Ai prima sia stato, e dove debba rimanere.
porsi in gravità e rate Riporsi in sus-
siego, Ripigliar eontrgno grave.
Sf. V. e d' Rironeiluiiione.
RICONCILI AMEN TO. Ri-con-ci-lia min-
con-ei-iia-gid-ne.
(Lat. rtdMesre.j— 2. B per metaf
Ridurre. [Lat. rediger*.]
3.
4. Fermar —

RICOMPOSTO. Jìi-com-pó-tl' Add. m. io. Sm. Lo stesso che Ricoacil iasione. di onoro eoo provvisione un professore
da Ricomporre.
RICOMPRA. Ri-cóm-pra.
RICOMPILI ARE. Ai-con-ci-Iid-r*. Alt.
Metter d' accordo , Far tornare amico ,
d' arte o scienza —
3. Agr. Ricondurre
un podere e simili, vale Prenderlo nuo-
Sf. sinc. di
Ricompera. I. > sies-o che Ricompera. Metter pace. [Lat. reconciliar*, in prò- vamente in affitto. (Lat. praedium re-
RICOMPRATONE. Ri-corn-pra-gió-ne. fiam restituire. ] —
2. Accordato Col conducere .]— 6. Milit. Fermare, o Fer-
Sf. sinc. di Ricomperagiooe. V. e di* terzo caso. —
3. Assolvere . Rimettere mardi nuovo al soldo, Coodursi di ouovo
Ricompera. io grazia. —pass. Rappacificar-
4. N. agli stipendi Seguitar la milizia eoa
;

RICOMPR AMENTO. Ri com-pra-mto-fo. si, Tornare amico. (Lat. reconeiliorì, in nuova condotta. [Lat. i(*rum contcrt-
Sm. sinc. di Ricompera mento. V.edi' pratiam restituì.] —
8. B col sacoodo bere in zft'pendia]
Ricompera. s caso. —6. Ed anche col terzo caso. 7. — R (CONDUZIONE. Ri-conda-si-ó-ne. Sf.
RICOMPRARE Ai-com-pró r«. Alt. e n. 1

Eccl. Riconciliare o Riconciliarsi , di- V. L. Lrg. Nuova ni libagione, Nuoro


pass. sine. di Ricomperare. — 2. Riscat- ciamo anche T Ammiuittrare o il Pren- affitto di un podere. (Lat. reconductio.)
tare Liberare.— 3. E col sreoodo cavo. 1

dare II aagramento della peoiieoza; ma RICONFERMA. Ri-eon-fér-ma. Sf.comp.


— 4.
,

Dicesi Ricomprare iJ bando. V. propriameate si dice della confessione Lo flesso cbe Riconfermazione.
/Ricomperare, §. 6. !
de peccali leggieri. EICON F ER M AN TB . Ai- con fer-màn-te.
RICOMPRATO. Ri-eom-pràto. Add. m. RICONC1LIATAMENTO. Ai-ecm-ci-lùi- Part. di Riconfermare. Che conferma.
da Ricomprare. Lo stesso che Ricom- ta-mèn-to. Sm. V. a. e probabilmente RICONFERMARE. A»-eo» far-nvó-re.AU.
comp. Confermar di nuovo; e
j

parato. erronea. V. e di' Aiconeiiiainento, Ri- talora


RICOMPRATORE. Ri-com-pra-tó -re. conciliazione. I
semplicemente Confermare.
Vcrb. m. di Ricomprare. Che Ricompra RICONCILIATO. Ai-con-ci-ltà-lo. Add. RICONFERMATO. A» -etm-f*r-md-to.Add.
o Cbe riscatta. Lo stesso cbe Ricompe- m. da Ricouriliare. Rappacificalo 2. — m. da Riconfermare. Nuovamente con-
ra tore. Rimesso io graxia.[Lal.in graliam reeti- fermalo o Confermato «empii cernente.
RICOMPRATRICE. Aieom-pra-frt-e*. tuius.)
,

(Lat. iterum c<m/»rmaiu*.] 2. Rista- —


Verb. f. di Ricomprare. Che ricompra. ;
RICONCILIATORE. Ri-con-ci-lia-tó-re. bilito.
Lo stesso cbe Ri compera Ir ice. Verb. m. di Ricoociliare. Che ricoorilia. RICONFERMAZIONE. Ri-con-fer-mo-
RICOMPRA/ IONE. Ai-eom-pra-zid-ne. RICONCILIATORIO. Ri-con-ci-lia-tibei-o. liò-ne. Sf. Il riconfermare; Nuova coo-
Sf. V. A. sinc. di Ricomperaziooe. V. Add. m. Spellatile a riconciliazione. farmazione o approvazione. [Lai. con-
e di' Ricompera. RI CONCILIAI RICE. Ri-con-ci-lia tri-ce. flrmatio.]
RICOMUNICA. Ri-co- mù-ni-ca- Sf. Eccl. Vcrb. f. di Riconciliare. Cbe ricon- R (CONFESSARE. Ai-eon-f«*-*ò-r*. H.
il ricomuuicare , L‘ assoluzione della cilia. pass. comp. Confessarsi di duovo.[Ls t.
scomunica. RICONCILIAZIONE. Ri-con-ci-lia- siti- iterum confiteri. ]

Ri COME NI CARE RI. «0 'fÌ.Att. WiWl( ne. Sf. Il riconciliare. Pace ,


Amicizia R1CONFICCARK. Ri-co n-fic-cà-re. Att.
Eccl. Assolvere dalla scomunica, Ribe- rifatta. [Lat. reconctltolto.) comp. Coo6ocar di onoro. iLat. refi-
nedirc. (Lat. commuraioni rertirwr*.] RICONCIMARE. Mcon ci-ma-ce. Alt. im.l
HO
—,, , .

RIC IIC RIC


R1C0NFICCAT0. Ri-con-jfc-cà-fo. Add. Rimordimcnto e Confessione di esso.— 1
— 3. Reoditore. Restitutore. (Lat. ra-
ni.
RIGONFI DAR E.
da Riconficcare. 3. Cootraccerobio. Ricompensa, Rimu- zfi/ufor.] —
4. Conoscitore.
Ri-con-fi dà-re. N.pass. nerazione de' benefizi de' serv igi presta- RI CONOSCITRICE. Ri- co-no- tcUH-ce.
Tornare a
RICONFIGGERE.
confidarsi.
Ri-con-pg-ge-re. All.
ti —4. Gratitudine, Riconoscimento di Verb. Riconoscere.
f. di Che riconosce.
benefizio ricevuto. RICONOSCIUTO. A-ro no-ieiù-lo. Add.
anom. camp. Lo slesso r he Ricoollccare. RICONOSCERE f?t-co-nd-iee>re. Alt. m. da Riconoscere. Ravvisalo. Raffigu-
RICONFITTO. Ri-con- fU-to. Add. m. da
Riconiìggere. Lo stesso che Rtcoufic-
anom. comp. Giudicare che alcun che rato. [Lat, recognitiu
) 2. Ravvedu- —
sia il medesimo di ciò che si è conosciu- to, Peotito.
cato. to altra volta. 'Lai. agnoteere, recogno- RICONQUISTA. Ri-con -qui ftu.Sf.comp.
R1CQNF0RM KEE.Rieon-for-mà re. AU. $c*rc. |—2. Conosci re. Arrivare a cono- Nuova conquista. Il ricunqii (stare.
corop. Di nuoto conformare. — 2. E o. scere, a scoprire la verità di alcuna cosa. RICONQUISTARE Ri con-qai-tta re. All.
pass. — 3. Distinguere. —
4. Riscontrare , comp. Di nuovo conquistare. [ Lat. re-
RICONFORTANTE.
Pari, di Ricooforiare. Che ricooforie.
Ri-con- for tàn-te. Confrontare. —
5. Dicesl Riconoscere cuperare. ]
uoa cosa da alcuno o per alcuno e vale RICONQUISTATO. At-con-qui-zfA-to.
RICONFORTARE- Ri-con-for-tà-rt. Alt. Reputare o Confessare di averla , o Add. m. da Riconquistare.
comp. Di ou< tu confortare , Ricreare , venga da lui , o mediante
eh' ella Ini. RICONSAGRaRE. 7?i con-za-grò-ra .Att.
Ristorare; e talora anche semplkecneotr (Lai. aliquid alieni ucceptum comp. Con sagra re
referre di nuovo.
Confortare. (Lai. animum alieni «le- — 8. Dicesi Riconoscere oo errore un
)

R1CONSEGRARE. Ri-con-se-grà-rt. Att.


vare.) —2. E fig. dello di cose. 3. — peccato o simili e vale Confessarlo.
,

comp. L» stesso che Riconsagrare.


Rinfrescar la memoria ec. di alcuno.
4. Ristorare, Ricreare , Corroborare. — [
Lat. fatevi . ] —7 Dicesi del Ri- RICONSEGNARE. Ri-con-te-gnà-re. All.
conoscere una cosa, una persona, quan- comp. Restituir quello ch’era stato con-
5. N. pass. Prender confortoo speranza, tunque non mai veduta quando da segnata. [Lat. rurtui tradere, reititua-
Couaolarei nelle atUizioni. 6. Rinco- — contrassegni d«ti o da discorsi temili
,

re, reddere.] —
2. Rendere quello che
rarsi , Rassicurarsi. — 7. Ristorarsi altri g* ovvede che la tal cosa, li ul s'è perduto.
Ricrearsi. persona è per I* appunto quella che si RICONSEGNATO. Ai-con-zs-onà-to.Àdd.
RICONFORTATO. Hi-confar tà-to. Add. aveva io mente. —
8. Osservare Con- m. da Ricoosegoare.
m- da Riconfortare. Rincoralo , Rassi- sidersre. —
9. Dicesi Riconoscere al-
,

RICONSIDERARE. Ai-eim-zMe-rà-ra.
curalo. ( Lai. animo r elevai us. ] 2 — cuoo e vale Mostrarsi grato della fa- Att. comp. Di nuovo considerare. [Lat.
Ristoralo. Ricreato. tica o dell’ opera sua con qualche pre- iterum per pendere.)
RICONFORTATORE. Ri con-for-tató re. mio , Contraccambiarlo . Rimunerar- RICONSIDERATO. Ri-eon-ei- dc-rà-lo.
Verb. m. di Ricooforiare. Che ricon-
forta.
lo. [Lai. remunerar».] —
10. Ditesi Ri- Add. m. da Riconsiderare. ( Lat. ila-
coao»<rre alcuno per signore o simili e rum perpeniut. ]
RICON PORTATRICE. Ri-confor-ta |ri- vale Accettarlo, Sottoporgli sì.— 11- N. RICONSIGLIARE. Ai-eon-zi-glià-ra.Alt.
ee. Verb. f. di Ricooforiare. Che ricon- pasa. Riconoscere sé stesso.— 12. Rav- comp. Consigliar di nuovo. [ Lat. rur-
forta. vedersi degli errori , Pentirsi.
[ Lat. «wf coneilium dare. ] —
2. Neul. pass.

I

BICONFRON'TARE. Ri-eon-fron tà-re. retipìteere. ) 13. Protestarsi , De- Prender nuovo consiglio Pigliar parti- ,
Au. comp. Confrontare di nuovo, e sem- dicarci. — 14. E nel sign. del to. (Lai. conililuare, eoneilium capere.)
§. 2.
plicemente Confrontare. (Lai. conferve — 15. Dicesi Riconoscersi d’ uo be- R1CONSIGLIATO. Ai-ccwi-ai-gltò-fo.Add.
comperare.] —
2. Osservare, Esaminare. neficio per Mostrarsi grato. — 16. Mi- m. da Riconsigliare.
RICONuEGNaMENTO.
:

Ri-condegna- lit. Sopravvedere , Evamioaro diligen- RI CONSOLA MENTO. Ri-con eo-lamén-


mèn-to. Sm. comp. Nuoro cungegna- temente un tratto di psese , un sito, to. Sm. V. A. Il riconsolare. [Lai. eon-
mento.
RICONSEGNA RE Ricon-ge-gnà-re. Att.
uoa piazza forte, una batteria, il rampo, eolatio.) —
2. Fn detto Riconsolamenio
le mosse dell'inimico, ogni cosa io som- de’ danni per Rifacimento Ripara- ,
comp. Di nuoto Consegnare. ma che importi alla propria difesa od zione.
RICONtìELARE. Ri-con-ge (à-ri.N.pais. all* offesi altrui. [LaL expljrure.]
4. 17. — RICONSOLA N TE. Ri-con-to- 1 àn-u. Pari,
comp (Nmgelarsi di nuovo. Diceai Riconoscere la campagna c vale Che riconsola.
di Riconsolare.
RICONGI L'GNERE. Ri-con-giù-gne-re. Esplorare i luoghi , i paesi , ma parti- RICONSOLARE. Ri-eon to-là-re. Att.
Alt. anoro. comp. Di nuovo congiugne- colarmente altresì per indicare Quel- comp. Di uuovo consolare ; altrimenti
re. (Lai. t(«rum ronjunjtri ] 2. Coo- — l opera/ione solila farsi dalle guarnigioni Rassicurare, Riconfortare. (Lat. iirrum
2.

giugnere semplicemente.— 3. E n. pass. d* una forlei/a , chi; prima d’aprirn# le •olorf. ) —
2. E a. pass. Ricever con-
4. E dello delle ferite a delle piaghe;
p cumnoen lente Rem marginarsi.
ii
porte al mattino esplorano co» certi no lezione e conforto. —
3. Nuovamente
corpi i dintorni di essa, onde assicurarsi con solerai.
R (CONI* IUGN (MENTO. Ri-con-giu-gni- d* ogni sorpresa. —
18. Marin. Ricono- RICONSOLATO.
tnen to, Sm.
Ai-eon-fo-là-fo. Add.m.
Il ricuDgiugoere.(Lal.Notia scere la terra Osservare la sua »Uua-
: da Riconsolare.
envjutieUu ) iio»e e la sub figura
* per sapere qual RICONSOLAZIONE. Ai-con-so-ia-sid-ns
R IC< INGIUNGE RE. Ai-con-gìùn-ge-re. Att. ella sia, quandu ai ritorna dal viaggio. Sf. Il riconsolare. [Let. eolumen.] —
2.
auo n. comp Lo >lesio che Ricoogiu- —19. Dicevi Riconoscere uoa nave , ed Fu dello Riconsolaziooe di elemosine
K " 1 re. — 2. E o. pass. Riunirsi.
è quando vuole avvicinarsi ad uoa
si per So v veni meato, Conforto.
RICONGIUNTO. A»~'on-g<ùn-to. Add.m. oa«e per esaminarla onde sapere di RICONTARE. Ri-con-tà-re. All. comp.
,
da Qirongiugoeieeda Ricongiungere. qual forza ella sia , e di qual.* nazione. Contare o Annoverar di ouovo. ( Lai.
(Lai. iterum conjunetut.]
BICONGI UNZIONE. Ri-con-giun-xiò-ne.
RICONOSCIBILE. Ai-oo-no-tci-bi-ie.Add. recenscre. J
—2. Raccontare, Narrare;
com. Che si può riconoscere. ed usasi non roen coi 4, w cb« col 2.° ca-
Sf. La stesso che Ricongiognimeoto. RICONOSCIBILISSIMO. Ri co-no tei- bi- so. [Lat. narrare.]— 3. Raccontar di nuo-
RICONGREGARE. Ri-con-gre-gà-re- Alt. lie si-mo. Add. m. superi, di Ricono- vo. [Lat. iterum narrare.) 4. N. ass. —
comp. e n. psu. Di nuovo congregare. scibile. nel signif. del § 2.
RIGO-MARE. Ri-co-nià-re. Alt. comp. RICONOSCIMENTO. Ri-co-no-tci-mén-to. RICONTO. Ri cón to. Sm. Ricapitolazio-
Di ouovo comare; ed a oche Conia re sem- Sm. Il riconoscere. — 2. Agoiziooe ne che fa l'oratore di tutti suoi argo- i
plicemente. [Lai. iterum cuti ere, perca- cioè II conoscimento che nella comme- menti e ragioni io fine dell’ orazione ,
lere i dia o nella tragedia esce di alcuna per- per recarli pili fermamente odia memo-
CONIATO. Ri-co niù-to. Add. m. da sona , la condiziona dalla quale era I- ria deg.r uditori. (Lat. epilogava.]
Riconiare.
EICON METTERE.
gnola. [Lat. agnilio.] —
3. Pentimen- RICO.NTR ACCA MBI ARE. Ai-controc-
Ricon~mti.te-r*. Att.
anom. comp. V. e di’ Ricommettere.
to. (Lat. poenilmiia, rteipitcenlia.] — cam-bià-re. Alt. comp. Di nuovo con-
Contraccambio, Premi», Ricompensa. traccambiare.
RICONOSCENTE. Ri-co no ec in- te. Pari,
di Riconoscere. Che riconosce. — [Lat. remuneratio. munta.] — 3. Segno BICONTRADIBE. Ai-cou-fra-dl rj. All.
2. per essere riconosciuto. e n. camp. Di nuovo cootradire.
Ricordevole de’ beoefizii , Grato. Lai. RICONOSCITI VO. Ri
[ ro-nozei-ti vo.Add. RICONVENIRE. Ri-con-ve-ni-re. Att.
gratus.) m. AH» i riconoscere. suoni, comp. Convenire colui Che il
RICONOSCENZA. Ri-co-no tcèn-:a. Sf. RICONOSCITORB. Ri-co-no-tci-tù-re. primo cicooveooe. Cioè , Chiamare in
Il riconoscere. [Lat. recognirio, ognilio.j Verb. m. di Riconoscere. Che ricono- giudizio colui che il primo ci chiamò.
Parlando di Fallo , Errore u simile ,
Cab orna li,
sce. (Lat. cognifor.j — 2. Esploratore. — 2. Rimproverare, Tacciar alcuno di
Voi. HI. 13

’ftfi f
.
, , ,,

BIG BIG RIC


aver mancato al tuo doterà. 3. Ar. — RICOPRITORE. Ri-co-pri-tó-re. Verb.m. RICORDINO. Ri-cor-di-no.
di Ricordo , nel siga. del
Add. m.dim.
3. Piccolo
Me?. Riconvenire te forbici , dicono i di Ricoprire. Che ricuopre , Difendito- 8
re. [ Lat. defensor , liberator , recupe- anello da ricordi.
cimatori il I>are delie martellate sopra
maschio ne' luoghi che non comba- rai or, ] RICORDO. Ri còr do. Sm. Il ricordarsi.
il

ciano, acciò i tagli si tocchino in tutta RI CORCARE. Ri-cor-cà-re. AU. comp. e — 2. Tradizione o Memoria trasmessa
n. pass. sinc. di Ricoricare.— 2. E llg. o conservata in voce o io iscritto di
la loro lunghezza.
RICONVENZ IONE, /ti-con-ven- sid-n« .Sf. Detto del Tramoolere del sole, chicchessia. —
3. Ricordanza. Pegno;

Impugnazione del detto altrui. 2. — RICORDABILE. Jlnw-dà-tirà. Add.com. onde difesi Anello o Anrllello da ricor-
di, oggidì Ricordino, ad anello gentile,
i

Leg. Dimanda che si oppone dal Con- Che può ricordarsi, Bicnrdetole.
venuto ad altra domanda formata dal- RICORDABILMENTE. J?i-cor-da-6it-ni èn- sebben di poco valore , dato altrui per
Avv. In ricordabile guisa Ricorde- amorevolezza, ed io pegno d'affetto, per
l'Attore davanti allo stesso giudice.
RICONVERTIRE. JK-eon-nar-fl-r». All.
1
te.
volmente.
,
memoria del donatore. —
4. Avverti-

anom. comp. Convertir di nuovo. [Lat. RICORDAGIONE. Ri-cor-da-gió-ne. Sf. mento, Ammaestramento. ( Lai. moni-
«terum miti are. J —
2. B o. pass. 3. — V. A. Meglio Ricordameoto. Lo stesso lui». ] —
fi. Dicrsl Libro de’ ricordi
che Ricordarlone. Un registro ove i letterati raccolgono
Tramutarsi.
ordinatamente quanto nella lettura oc-
RICONVERTITO. Ricon-ver-tUo. Add. RICORD A MENTO. i?f-cor-do-twéz»-fo.Sm.
Il ricordare. ( Lat. monumentum
me- rorre ad essi di meritevole d* esser no-
m. da Riconvertire. [ Lat. confarmi. J ,

— 2. Ridotto, Tramutalo. moria.] tato, per giovarsene «llopportunità.—


Aver ricordo, vale Ricordarsi, Tener
EICON VIT ARE. fl»-con-v»-ld*re. Alt. RICORDANZA. Ri-cor-dàn-xa. Sf. Atto 6.
memoria, Rìcordaraento , Ricor- memoria. —
7. Dar ricordo , va W Ri-
comp. Chiamar a convito chi prima ci
chiamò. ( Lat. tràumi od communi
della
dar ione. (Lai. munirmentum, memoria.] cordare, Fare rìsovveoire. 8. E Dare —
vacare. — Commemorazione , Menzione.
2.
— ricordi, »ale D»re ammaestrimenti
1

EICON VITATO.ili-con-ci-tò-fo. Add.m. 3. Oode Far ricordanza, vale Mentova- Ammonire. —9.
Far ricordo, vale Far
re, Ricordare.— 4. Dicoosl Ricordante menzione.
da Riconvitare.
antiche per Memorie, Storie, Monumen- RICORICARE. /N-co-ri-cà-re. Alt. comp.
R ICOPE BCU A RE. Ri- co -per-chià-re. Alt
I

ti.— 5. Quello che si dà o pigli* de al- e o. pass. Di univo coricar* o coricar-


comp. Rimettere il

re. (Lat. «onlcgare. coopertrc.]


coperchio. Ricopri-
trui, per non dimenticarsi di quel che si. —
2. Agr. R-eoricare, trattandoli

Lat. monumentimi , pi- di vili o d alberi , * lo stesso che Pro-


RICOPERCHI ATO. J?i-«o-per-eAùMo. Add s’ha a fare. (
pagginare; trattandosi d'erbe, vale Ri-
m. da Ricopi rchiare. r
Lot. retectui.J gnu*. ]
coprirle colla terra per diverse cagioni,
RICOPERTA. R i co-pbr-ia. 5f. Il ricopri- RICORDARE. Ri-cor-dù**. Alt. e netti.
re. —2. Fig. Occultamento. 3. Sca- — Ridurre amemoria Far sovvenire
,
come per difenderle dal freddo , o Im-
biancarle. o simili.
sa, Discolpa. Rammentare, Rimembrare. Lai. me-
RICOPEBTAMBNTE ili co- per-lo mén- morare. V. l'elim. del 8 ^1 9- ^if
[
— RICORICATO. Ri-co -ri-cà-to. Add. m.
te. Avv.ln mudo ricoperto. Ascosamen- menzione Nomioare, Mentovare. (La', da Ricoricare. Posto a giacere, Disteso;,
te, Copertamente. (Lat. tede, occulte.] nominare appellare,]
,

3. Mettere io — e trattandosi d'erbe, Ricoperto colli


RICOPERTO. Ri-co-pèr-to. Add. o. da considerazione , Far considerare Av- ,
terra.
/fi-co-ro-nd-r*. AtL e
Ricoprire. Lat. coapertus, repletus. vertire. —
4. N. pass, e talora con le
RICORONARE.
— I

2. Bui Foglie ricoperte Quelle che :


]

particelle soli intese. Avere in memo- o. pass. comp. DI nuovo incoronare.


[Lat. {(trulli coronare .]
soltanto si uniscono dalla loro sommi- ria , Sovvenirsi Ridursi a mente , .

RICORRE. Ri-cór-re. Alt. e oeai. pe«-


tà. formando fra esse come una cavità.
RICOPERTURA. ift-co-per-tù-ra.Sf. Co-
Rammemorarsi, Rimembrarsi ec. [Lat.
reminùrt', recordari. Recordor , da re sine. di Bieogliere. —
3. Detto di Pi-

pertura, Ricoperta, Occultamento. particella iterativa, e da cor che spesso


gamento.— 3. Ricoverarsi, Ritirarsi.
4, Mettere insieme l frutti della terra, e
comp. Nuova prende per animo r ond’è che recor-
RICOPIA.
copia.
Ili-cò-pi-a. Sf. si
dati è aver di nuovo nell' animo. In dicesi anche fig. — 5. B o. «ss.

RICOPIARE. Ri-co-pì-à-re. Alt. comp. celi. gali,eacdhair ricordatocc. 5. 1 — RICORREGGER E. Ri-eor-rig-ge-re. AtL
di nuovo, e
Di nuovo copiare, ed anche Copiare sem- Ed uaaU» impersonalmente, massime in zoom. comp. Correggere
— talora semplicemente Correggere. [L* 1 -

plicemente. [Lat. deicrìàere ] 2. Per poesia.— 8. Proverb. Ricordare i morti 2. E —


ite rum corrig ere , emendare. )
simii- Imitare. Prendere esempio. a tavola, vale Dire alcuna cosa faor di
RICOPIATO, /fi-co-pi-à-lo. Add. m. da proposito non adattata al tempo o al n. pass. ,.
Par»- 0»
,

Ricopiare. Copiato di nuovo. luogo. —


7. Mettere le corde nuove. [Da RICORRENTE. Ri-cor-ren-ts.

RICOPIATURA. Ri-co-pia tu-ra. Sf. Co- corda.] Ricorrere. Che ricorre. Che corre <*»
pia , Espressione , o Rappresentazione RICORDATO. Ri-cor-dà-to. Add, m. da nuovo. —
2. Med. Parlando di
malattia
quando
o sintomi e simili, vale Che di
di cosa che sia d'invenzione altrui.
RICOPRENTE. Ri-co-prèn-te. Part. di Ri-
Ricordare.
(Lat. memoratili.)
Rammemorato, Mentovato.

2. Provcrb.CoM in quando ritorna e si fa seolire-
->• —
coprire. Che ricopre. Copriate. ricordala per via va si dice Quando al-
:
Anat. Aggiunto delle propagazioni do
0
nervi vocali delle anche Ri venivi
RICOPRIBILE. Ri-co-prì W-le.Add.com. cuna com succede, o quando taluno so-
Che può ricoprirsi. praggi ugne mentre ch'e' se oe ragiona. Ricorsivr. — ,
4. Dicesi Arteria ricor-
radiale
RICOPRIBILE. i7i-co-pn-6i-ii-ld. Sf. Lai. lupus esf in fabula Ter.; lupus rente radiale , Quel ramo della
( ,
supinatori
ast. di Ricopribile. in sermone. ] che nasconde tra i muscoli
RICOPRIMENTO. Ri co pH-mén-fo. Sra. RICORDATORE. Ri-cor-da-tó-re. Verb. luogo e breve , e bracchilo anteriore;
Arteria ricorrente cubitale anteriore,
Il ricoprire. [Lat. opeiimanlum.) m. di Ricordare. Che ricorda. [Lat.ma-
RICOPRIRE. Ri-eo-pri re. AU. anom. mor, memorator. 1
Quel ramo della cubitale che riasceoda
ed bracciale
ira il pronator rotondo
il
comp. Di nuovo coprire ; ed anche Co- RICORDATRlCE.fli-cor-da-trl-ef.Verb. cubitale
prire semplicemente. Lat. eooperire. ) di Ricordare.
anteriore; Arteria ricorrente
f. re_
— 2. Chiudere. — 3. posteriore , Quella che uasce dalla P
[

Fig. Occultare , RICOR DAZIONE. Ri-cor -da- zió ne. Sf.


Nascondere. (Lai. contenere.] 4. Scu- — Ricordarsi.
Il 2. Commemorazione. — cedente o dalla cubitale, e riascende
tra

sare. [Lai. excuiarc.j 5. Emendate, — Mi nzione Narrazione che ricorda al- l' olecraoo e la tuberosità interna
del-

Correggere. —
6. Palliare , Dissimula- trai alcuna cosa.
,

l’omero; Arteria ricorrente radiale


po-
po-
re. —
7. Assicurare snoi credili o si-
i R1C0RDETT0. Ri-cor- dit to. Sm. dim. steriore, Quel ramo dell’ inlerossea

mili. —
8. Dicesi Ricoprire o Fasciare di Ricordo. Piccolo ricordo. steriore che riascende tra i muscoli
ao-

coneo e cubitale posteriore; Arteria ri-


il melarancio, « vale Vestirsi bene per RICORDEVOLE. Ri-cor-dé-vo-U. Add.
ripararsi dai freddo. — 9. E n. pass, com. Che si ricorda. Memore. Lat. me- I
corrente tibiale. Quel ramo della
tibiale

nel primo aigo. —


10. Dicesi Ricoprirsi moc ]
— 2. Rimembrante Che si ri- .


anteriore che riascende nel tibiale
Ul-
Laringeo
mi mante) a altri o smili e vale Sca- corda, che ri lieti bene nella mente. teriore ; Nervo ricorrente , Il

sare sà coll' accusare altrui. 11. Mi-


,

— 3. Memorabile Da ricordarsene. [ Lai. inferiore.


RICORRERE. JH-eòr-ra-ra.N. ass.anom.
lit.Porre alcuna com aopra che che ai memoraWlu.
reduplicativo di Correre. Di nuovo
] cor-
sia che l'occulti o che la difenda e si RICORDEVOLISSIMO. Ri-eor-de-vo Ut-
;
Correre-
adopera nalle cose dello milizia per Ogni si-mo. Add. m. saperi, di Ricordevole. rere , e talora semplicemente
impedimento frapposto al nemico , od- RICORDEVOLMENTE. Ri-cor-Je-vol- [Lat. recurrere.] —
2. Aodare a chie-

d'egii non veda e non offenda. min-te. Avv. Con rieordaziooe. dere ajuto o difesa ad alcuno o ad
98
, ,,>

mie RIC RIC


cuna cosa; Rifuggir', Aver ricorso, Far RICOSTITUITO. Ri-co- stUu±4o. Add. RICOVERTA. Ri-co-vir-ta. Sf. Lo stesso
ricorso Raccomandarsi ee.
,
3. Aver m. da Ricostituire. — che Ricoperta.
RICOVERTO.
ricorso alle cose che possono giovare o RICOSTRUIRE. Ri-eo-itru-i-re. All. Ri-co-vir-lo. Add. m. da
porgere qualche ajuto o lume nel biso- aoom. comp. Costruir di ouovo. Rifab- Ricovrire. Lo ste<*n che Ricoperto.
gno. —
4. Ritornar colla mente alle bricare, Riedificare, Far nuova fab- RICOVRAMENTO. /?i-eo tro-mm-to. Sm.
cose andate. [ Lat. racurrere. 3. — brica. sinc. di Ricoveramento.
Prender consiglio Consigliarsi. 6.
1

— RICOSTRUITO. Ri co-stru-Uo. Add. m. RICOVRARE. Ri co vrà-re. All. sinc. di


Rifuggire. —
7. Alt. Diecsi Ricorrere
.

da Ricostruire. Ricoverare.
una terra, una provlocia o simili e vale RICOTON ARE. 7?i-co-ro-nà-r«. Alt. Ar. RICOVRATO. Ri co-vrà to. Add. m. da
Correrla di nuovo nel significato dì Cor- Me*». Arroti. nar dì nuovo. Ricovrare. Lo stesso che Ricoverato.
rere, § 38. —
8. Archi. Ricorrere dagli RICOTONATURA. Ri-co-to-na-tù-ra. Sf. RICOVRATORE. JK-M-vra-lò-ra. Verb.
architetti si dice il Circondare che fa Ar. Mes. Il rirolooarr. m. di Ricovrare. Lo stesso che Ricove-
una cornice , o un altro membro d’ar- RICOTTA. Ri-còtta. Sf. Ar. Mes. Fior ra tore.
chi lettoni, tutto o parte dell' edificio; e di latte cavalo dal siero per mezzo del RICOVRIMBNTO. /tt-eo-t>r»-m* n -lo.Sra.

per similitudine d elire cose. fuoco. [Di nuovo eolia. J —


2. Nelle Arti Lo stesso che Ricoprimento.
RICORRETTO. JU-cor-rtMo. Add. tu. vale io generale Seconda colta o Coci- RICOVRIRE. y?t-eO'vri*ra. Alt. comp. e
da Ricorreggere. tura; ma vale anche Cotta semplice- n. pass. Lo stesso ebe Ricoprire.
RICORRI MENTO. Ri-cor.ri-fmfn-io.Sm. mente. Così Ricotta delle coppelle di- RICOVRO. Ri-có-vro. Sm. sinc. di Rico-
comf 1 . Il ricorrere. Ricorso, Nuovo cor- cesi il farle arroventare sotto la muffola vero. — 2. Riparo, Rifugio.

eo. [
Lat. recursus. )
— 2. Ritorno di in un fornello da saggio per privarle ,
RICREAMENTO. Ri-cre-a-mén
Conforto, Ristoro. [Lat. recreai io
to. Sm.
ra-
un male ebe di quando in quando al fa di qualunque umidità. ,

sentire. RICOTTARIA. Ri eot-là-ri-a. SC Hot. fectio.)

R1COKR1TORE. Ri-cor -ri-ió-re. Verb. Pianta che ha la radice poco tuberosa ; RICREANTE. /7i-era-àn-(a. Pari, di Ri-
ni. di Ricorrere. Che ricorre. le foglie spadiformi, striale, di un ver- creare. Che ricrea.

RJCOR MITRILE. de pieno; scape con no augolo late- RICREARE. Ri-ere àre. Att. comp. Di
di Ricorrere. Che
/fi-cor-ri-tri-ee. Verb.
rale con
lo
fiori piccoli bruni f capsole nuovo creare. Lat. «(arum creare.) —
f.
RICORS1YO. /li-eor-ii-uo.
ricorre.
Add.m.Anat.
,

b slunghr e semi di un rosso di coral-


[

2. Restaurare. ( Lat. raparara. ) 3. —


Lo stesso che Ricorrente , oel signifi- lo ; tutta la piaata spira fetido odore. Flg. Rivivificare, Redimere. 4. Dare —
cato del § 3. Fiorisce nell’ estate, ed è comune oei alleggiamento , cooforio e ristoro alle
RICORSA. Ri-còr-sa. loughi umidi e ombrosi. (Lat. irta fot- fatiche durale , agli stenti oalle pene
Sf. comp. Nuova
corea. — 2. Leg. lifinima /.in.) patite. [Lai. recreare , re/icere, refocil-
bitore ricorre aa altri per avere a cam-
Dicevi quando il de-
RICOTTI N A /?i-eof-fi-na.Sf.dim.di Ri- lare .] —
3. Trattenere o Consolare. —
bio l’equivalente somma delia tratta cotta- Ricotta tenera e delicata. 6. N. pass. Pendere alleggiamento, ri-

onde estinguere il cambio da esso lui RICOTTO. Ri-còl -lo. Add. m. da Ri- storo ec. Ristorarsi, Riconfortarsi, Ri-
donno; ovvero quando debitore im- cuocere. Colio di nuovo. [ Lat. recoc- focillarsi.

possibilitato ad estinguere
il

la tratta ,
tu$,] —
2. Orno delle piante. 3. — RICREATIVO. RLcre-a-lbvo. Add. ro.

ricorre allo stessi creditore Detto delio stabbio , Beo ricotto vale Alto a ricreare. (Lai. recreana.)
paghi a s* stesso l‘ importante della
, affinchè
Putrefatto. —
4. Detto di ue«lli o si- RICREATO. Ri-cre-à-lo. Add. m. da Ri-
cambiale, e la riramhi per conio dello mile . eioè Ricuciti. 5. Per metaf. — creare.
slesso debiinre, in estinzione del primo Detto di Perdona, vale Avanzata mollo RICREATORE. Ri-cre-a-lóre. Verb. m.
cambio, che creditore fa io aè mede- negli anni. —6.
Beo pesato. Esami- di Rlcrearr. Che ricrea ,
efig. Che ri-

simo, pagando
il

a nome
proprio del suo nato. (Lai. reete perpensus.) stora. — 2. Che redime , Redentore.
debitore. In questi cani il ricambio di- R1CO VE R A M EN TO. Ri-co ve-ra mio-to. (Lai. reparaior.)
cesi Di ricorsa o Odia ricorsa. Sm. Il ricoverate, li racquisiare. (Lat. RlCREATRICE./?i-cre-a-trl-ca.Verb.f.di
RICORSO Ri-eòr-so. Sm. Il ricorrere, e recuperano.) Ricreare. Che ricrea. (Lat. recreatrix.)

si dice de' fiumi , de" pianeti , ec. non RICOVERARE. #K-eo*wrà-r». Alt. Ria. RICREAZIONCELLA. Ri-cre-a-tion-cèl-
che di cose immateriali. Rfcorrimento. cquislareil perduto. Rimettere io buon la. Sf. dim. di Ricreazione.

[ Lat. recuraua. | 2 Secondo corso , — grado. (Lai. recuperare re ripere. Re- RICREAZIONE, rti-cre-a-aid-ne. Sf. Il
nuovo. —
Il correr di 3. Il rifinire della cuperare da raeiprrfl prender di nuo-
,
ricreare , ma non trovasi che nei sign.
— 4. Rifugio; e costruisce
marea. si vo!Aolic. si disse recipero per recu- di Conforto che prende dopo gli af-
si

comunemente Avere. (Lat. prrfu-


col v. pero, ] —
2. Redimere , Rimettere in

fanni o le fatirho durate- (Lat. relaxa-

— Rappresemene rbe
fliutn.j 5. fa a grazia. [Lat. redimere. 3. Ridurre.

4. Liberare. ( Lai.
tio, remissio animi.) 2. Dare ricrea-
zione o ricreazioni, va le Sollazzare, Con-
qualche Tribunale (Lat. reducert. J
o al Principe per
ottener giustizia, chi non ispera d’olte-
.

eripere ) —
3. Andare. ( Lat. pargera , fortare Ristorare e simili. 3. Far —
rierla, o ano l'ha olleouta da altro giu- in.) — 6. Far ricoverare. 7. N. ass. —
,

ricreazione, 'ale Ricreare. 4. Pi- —


dice n da qualche magistrato. 6. Di- — Rifuggire, Ripararsi , Ridursi io sal- gliare ricreazione, vale Ricrearsi.
RICREDENTE. Ri cre-din- le. Pari, di
cesi Fare ricorso e vale Ricorrere; Fare vo; oggi più comunemente Ricorrersi.
tribunali e vale Internare un (Lat. con fugete. Nello stesso senso i Ricredere. Che ricrede cioè Che crede

,
ricorso a’
giudizio. —
7. St. Mod. Ricorso si osa Latini diesano se raeipara. V. l’atim. dì altrimenti. 2. Onde Far ricredente
comunemente in Fireoze per Sorta di Ricuperare. ] —
8. E o. pass, nello vale Sgannare , Sgarare Far mutare ,

giudizio che ai fa al magistrato della Biesso slgn. opinione. [Lat. alicujus errorem au fer-
mercataotia, eletti i giudici mercatanti. RICOVERATO. ili-eo-M-ro-to. Add. m. ro.) — 3. Fare ricredente alcuno di er-

— 8. Borsa de' ricorsi chiamasi in Fi- da Ricoverare. rore o slmile
4. Io forza di
vale Farnelo pentire.
,

sm. Ricreduto; ed anche


reoze Quella borsa, dalla quale si trag- RICOVERATORE. /i»-co-w-va-tó-r«.
gono a sorte mercatanti che debbono
i Verb. m. di Ricoverare. Che ricovera o Vinto.
giudicare in alcune cause. 9. Med. — racquieta. (Lai- recuperai or.] RICREDERE. Ri-cré-de-re. N. ass. Cre-
dere altrimenti di quel che s'è prima
Ricorsi dlcoosi da* medici , per onestà, RICOVBRATRICE. Rico-vt-ra-tri-ce.
i mesiruaii ripurgamenti delle donne. Verh. f. di Ricoverare. creduto. Sgannarsi, Mutarsi d'opinio-
RIGOVERIO. /li-eo-tie-ri-o. Sm. V. A. ne. [Lat. ab opinione recedere , mutar*
RICORSO. Add. m. da Ricorrere.
BICORSOIO. Ri-cor-tò-jo. Sm. V. Ricettamrnto. Meglio Ricovero. eoiutitum.) —
2. Diffidarsi. 3. E n. —
usala
nella frase Bollire a rleorsojo , che vale RICOVERO. Ri-có-ve-ro. Sm. li ricove- pass, nel 1. sign. 4. Discredersi—
Bollire nel maggior colmo, ed anche si rare. Lai. recuperaiio.) Riparo, — nel sign. del $. 3. —5. Cessar di ma-
dice a scroscio. ( Lat. rurium deorsu m
(

Rifugio. [Lai. refugiiMM.) — 3. Dicesì re vigliar» i.


Ricovero del male per Sede, Nido, Re- RICREDUTO. Ri-cre-dù-to. Add. m. da
fervore a filari.)
RICQSTEGUIARE. Ri-co-steg-già- re. All. sidenza del male. (Lai. morbi stdes.)— Ricredere. Sparato. Chiarito, Convìnto.
comp. Scorrer di nuovo, navigando, le 4. Milit. Ogni opera, per io più tumul- RICREO. Ri-cri-o. Sm. V. e di’/lierea-
coste marittime. tuaria che serve di riparo al soldati minfo.
RICRESCENTE. /?i-cr«-fcèn-ti. Pari, di
RICOSTITUIRE. i?»-co-zli-ti»-*-r«. Alt. esposti al tiro deil’armi nemiche o di-
scacciati da un’aiira opera. Chiamasi Ricrescere. Che ricresce. [Lat. e«ra-
comp. Forre Allogare , Costituir di
,

anche Rifugio. «cftu.l


nuovo. (Ut. ilirum etatuere.)
99
o,

RIC MIC
^CRESCENZA. Ai-er*-*eto-xci. Sf. Ri* anchein sign. o. pass.— 4. Per metaf. ale Escluderlo per moti vi legali dal
crescimento; e dicesi per Io più delie Molestare, Travagliare, Affliggere l'a- giudicare, dal testimoniare. B. Ma- —
carni false o callose, f Lat. ezcreiein- nimo. —
8. Concnocere: operazione che ria. Dicesi che Un navìglio ha ricusato,
tia.J fa lo stomaco in digerire l cibi. [ Lat. quando non ha preso il vento d avanti.
RICRESCERE. rce-re. Alt. anom. concoquere.) —
6. Esaminare. {Lai. RICUSATO. Ri cu-sà-to. Add. m. da
comp. Accrescere, Aumentar di nuovo- per pender e ad trvtinam revocare .)
, Ricusare.

2. N. ass. Crescer di R1CUOPRIBE. Ri-cuo-pri-re. Att.anom. RICUSATOBE. Ri-cu-aa -tó-re. Verb. n.
[Lat. attere.)
nuoto , Moltipllcare , Farsi maggiore. comp. Lo stesso che Ricoprire. 2. — di Ricusare. Che ricusa.
[Lat. rtcTti cere.) Scusare. —
3. Emeodsre , Correggere. RICUSATRICE. Atcw-*a-fri-c«. Verb.
R1CRBSCIMENTO. Ri-cre-tci-mén-io. —4. Sorpassare, Oscurare. di Ricusare. Che ricusa.
f.

Sm. Il oujwmenfum.] RICUPERABILE.


ricrescere. [Lat. Ri-cu-pe-rà-bi-le. RICUSAZIONE. Ri-eu aa-xió-ne. Sf. Lo
RICRESCIUTO. Ai-ere-aciii-fo. Add. m. Add. com. Che può ricuperarsi. «lesso che Ricusa. [Lat. recu*a(to.]
da Ricrescere. RICUPERAR ENTO. Aì-cu-pe ramin-lo. RIDACCHIARE. Ri-dac-chui-re. N. asa.
RICRI AMENTO. Ri-eria-enén-to. Sm. Sm. Lo stesso che Ricuperazione. [Lai. Ridere alquanto.
V. e di’ Riertnmmto. recupero! io. ] RIDAMaRE- Ri-da-mà re. Alt. comp.
RICRIARE. Ri-cri-à-re. Alt. V. A. V. RICUPERARE. Ri-cu-pe-rà-rt. All. Ri- V. A. V. e di* /liamara. [ Lat. reda-
e di' Ricreare.— 2. E o. pass. 3. Far — tornare in possesso della cosa perduta

mare. )

una esclamazione per cosa che aorpreo* |


o alienala. [Lai. recuperare. ) 2. Ri- RIDANNARE. Ri-dan-nà-re. Att. Comp.
de e che semhra straordinaria al in bene i tirare dì mano altrui alcuna cosa conse- Dannare di nuovo.
che in male: Modo tolto dal francese e gnatagli per recarla o restituirla ad al- R1DANNATO. Ai-dan-nA-to. Add. m.
da schivarsi. cuno. — 3. Dicesi Ricuperare gli api- d« Itidannan-,
RICBIATIYO. Ai-eH-o-ti tK>. Add. m. riti e vale Tornare io se. RIDARE. Ri-dà-re. All. comp. D*r di
V. A. V. e di’ Ricreativo. RICUPERATO. Ri-cu-pe-rà-to. Add. m. nuovo o unaltra volta la stessa cosa,
RICRI ATO. Ri-cri-à-to. Add. in. da Ri- da Ricopt-rsre. [Lat. recuperata*.] Dare anche , per la prima volta una ,

criare. V. A. V. e di* Ricrealo. RICUPERATORE. Ri-cu pe-ru-ló-rt. cosa già posseduti! da colui a cui vlen
R1CRIATORB. Ri-cri-a-tò-re. Verb. m. Verb. m. di Ricuperare. Lue ricupera.
— data. ( Lai. ildam dare. ] 2. Ed. —
V.e di’
di Ricriare. /beffatore. 2. Filol. Ricuperatori. Cosi cbiama- ass. — 3. Dice»! Ridare iu fuori e vale
RIGHI AZIONCELLA. Ai-eri-<z*sion-cèI- vansi in Homa alcuni Giudici nominati! Riprodursi , Venir fuori di nuovo. —
la. Sf. dim. di Rtcriaxiooe. V. e di’ Ri- per commissione , a tìn di decidere le 4. N. pass. Dirsi un'altra volta, o Sot-
crea siane ella. cause nelle quali si trattava della ricu- torin tlcrsi di nuovo.
RICR1AZIONE. Ai-cr»-a-x»ó-«e. Sf. V. A. perazione e restituzione de' denari ed' RIDASSa. Ri-dàa-aa. Sf. Mario. Lo
V. e Ricreazione.
di’ cifriti de’privati. «tesso che K «dazia.
RICRIO. Ai-erLo. Sm. V. A. V. e di’Ai- RICUPERAI RICE. Ri-cu-pe-ra-tri ce. RIDDA. Ai<i.da.Sf.Coregr.BaUo di molte
ertamente. [Lat. revmJtio animi, rela- Verb. f. di Ricuperare. Che recupera. persone fatto io giro, accompagna io dal
xatio.) RICUPERAZIONE. A»-eu-p*ra-i v.-ne. canto; che anche diciamo Ri go letto ,
R1CROCIATO. Ri-crocia to. Add. m. Sf. Il ricuperare. [Lat. recuperano, re- Ballo tondo a Riddon». Lat. corea
Arald. Ditesi delle croci, le coi braccia ciperatio. ] —
2. Corpo di ricuperazioue, restii. Dal celi. gali, ruidhil voltare ,
[

san terminale da altre croci. k>ates>o eoe Corpo u Schiera di riser- girare int<>ro->. Nella stessa lingua
RICROCI FIGGERE. Ai-ero cifig-ge-rt. va, cioè Corpo di soldati scelti e tenuti rtidh corda fune: e ai sa che in lat.
.

Alt. anom. comp. Nuovamente crocitig- gli ultimi m serbo per terminar la bat- reetia ha il doppio senso di fune a di ,

gere. taglia o ricuperar la vittoria aollentrau- ridda. Altri cava questa voce dallo stes-
RI CROCIFISSO. Ai-ero-cv-fi*-eo. Add. do alle prime schiere io pencolo. so latino rettie ; ed altri da riedere, da
m. da RicroclDggere. DI nuovo croci- R1CURONE.
Ai-cu-rò-ne. Sm. Ar. Me*. ridursi ec.)
fìsso. [Lat. denuo cruei/ixaa.) Specie di lima a piramide , con doppia RIDDARE. Rid-dà-re. N. ass. Coeegr.
RICRCCIFIGGERB. Ri on-ci dentatura , per limar il pettine dalla
fig gi re. Menar la ridda. Danzare. [Lai. «allora,
Alt. anom. comp. V. A. V. cdi'Aùiro- parte del fino.
RICURVO. Ri-cùr-vo. Add. m. Piegato io
(ripudiar*.) —
2. Per simil. Andar ri-
ci figger e. girando a go>sa che si fa nella ridda.
RICUCI MENTO. Ai-eu-cì mén-to. Sm. Il arco. .Lui. reeurtm*.)— 2. Boi. Epiteto R1DD0NE. Riddane. Sm. Ridda; e ts-
ricucire. Ricucitura. [ Lat. nora a«tu- che ai applica a qualunque parte di una lora si piglia per lo Ridotto, nel quale
ro. ) —
2. Per simil. dicevi anche par pianta che pieghi aU'iugiu; altrimenti si fa ridda,
l.i

landò di alcune cose che «lari abbia Ricurvalo. Quando la curvatura è me- RIDDONB o RIDDONl. Avi. aulico, e
unite insieme, come sarebbe tarli braui no estesa e non ha luogo che nella e- '

vaie Con aria di ridda.


d’un libro ec. stremila , dicesi piuttosto Declinato o RIDENTE. Ri dia te. Puri, di Bldere.
RICUCIRE. Ai-eu-eì-re.AU.anom. comp. Occhi nato.— 3. Ramo r. curvo: Quello Che ride; ed io forza di add. com. per
Di nuovo cucire. Cucire una cosa sdru- che nella parte inferiore tiene la dire- coleus. Allegro, Giojovo, Festante. [Lai.
cita. [ Lai. remerà, iMum mere. In' zione perpendicolare, e se ne allontana rident, hilaris, latini. I— 2. Per melvf.
pers. rekager rattoppatole.) —
2. E n. nella parte superiore sì che forma nel- Favoreggiente. —
3. N**U' uso, Ameno.
pus. — 3. E per metaf. Ricucire o Ri- riacliuatioue un arco alfiogiii.
1
> 4.
— Vago, Gradevole all' occhio.
cucirsi le piaghe, le ferite o slmili, va- Foglia ricurva : Quella io cui la con- RIOERE. Ai de re. N. ass. anom. Pro-
le Cicatrizzarle, Saldarle. vessità dell'arco che forma viene ri- rompere io riso, e per e-ieos. Mostrar
RICUCITO. Ri cuci to. Add. m. da Ri- volta in alto. B- Resta ricurva : — ,

gioja, piacere. (Lat. ridere. Rideo, dii


cucire. [Lai. rentfua.i Quella che piega all’ ingiù. gr. benin o c riadeo che vale il medesi-
RICUCITORE. Ri- cu ci-ld-ra. Verb. m. RICUSA. Ri-cù-ta. Sf. Il ricusare. [Lat. mo.) —2. Uscita amica. Rjdrete per
di Ricucire, Che ricuce. recuiatio.\ Riderete. —
3. E col terzo caso. 4. —
RICCCITRICE. iJi-cu-ci-trt-ea. Verb. f. RICUSA MENTO. Ri-cu-ta-nuln lo. Sm. Per metaf. Risplendere. 5. Far bella —
di Ricucire. Che ricuce. Lo stesso che Ricusa. vista. Render aspetto ameno. -E- Ral-
RICUCITURA. Ai -eu-ci-tù-ra. Sf. Il ri- RICUSANTE. Ri-cu-tan-te. Part. di Ri- legrarsi. — 7. Arridere. [Lai. arrìder*.]

cucire , e il Seguo del ricucito. [ Lat. cusare. Cbo ricusa. [Lat. reciuans, va- —8. B detto di Dio e del Tempo. 9.
nova sutura.) numi.) Dicesi Ridere ad alcuoo o in fiocca ad al-
RICULARE. Ri cu-là-re. N. ass. e pass. RICUSARE. Ri-cu-sà-re. Alt. e a. Non cuoo, e vale Mostrarsegli amiro per in-
V. A. V. edi' Rinculare. volere, Rifiutare, e si riferisce ordioa- gannarlo.— 10. Dicett Ridere agli A-
RICUOCERE. Ri-cuò-ce-re. AU. anom. riameute a persona. [Lai. ree usare. gooli, o simili, e vale Ridere e non sa-
comp. n. asa. e pass. Cuocer di nuovo. Secondo i più, recusare vien da re par- per di che. —
11. Dicesi Ridere a credeo-
[ Lat. recoquere. ) —
2. E presso varii ticella iterativa . e da eaiuari scasarsi. za, e vale Ridere al riso alimi seni*
artisti , dicesi del Rimettere al fuoco In celi. gali, ria a ed aichead ricusa-
. averne altro perchè. —
12. Dicesi Far
a Icona opera di metallo , od altro, che re Ricusare ad alcuoo.)
: 2. E rife- — ridere alcuno, e fig. vaie Dargli ragion
acqoisti perfezione per via del fuoco.— rito a cosa.— 3. Anticamente Ricusare d' allegrezza , Favorirlo. — 13. Ditesi
3. Per simil. Dicesl degli umori ed al- o Ricusarsi morto, alla sleasa guisa Rider l'occhio o gli occhi ad alcuno,
tre materie quando si credooo troppo che Accusarsi morto. 4 . Leg. Dicesi — quando egli mostra d'esser contento dì
colle o disfatte o maturate; ed usasi Ricusare un giudice , un testimonio c qualche cosa. —
14 . Dicesi Rompersi

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R1D 1 D Il I D
• ridere, e vale Radere smodatamen- RIDICOLOSO. RiJi-co-ló-ao. Add. ro. R1DITTA. Ri-dU-ta. Sf. Mus. Cosi fu

te. —15. Detto di Pitture o simili , Allo • muovere il riso. [Lei. ridica- una volta chiamala Fuga. la

vale Aver belle vista. 16. Dicesi — lua.) RIDIVIDERE. Ri-di- vi de re Alt.anom.
Dar da ridere o di che ridere, o che RID1CUL0. Ridi-cu-lo. Add. m. V. e di' comp., n. ass. e pass. Di» ider di nuovo.
ridere, cioè
.

Occasione al reso.— 17. /ridicolo. [Lai. rwrtua divìdere.] 2. Sottodivide- —


Dicesi Tener ridere e vale Secondare RID1FICARH. Ri-difi-cà-re. AtL V. A. re, cioè Dividere uoa delle parti di un

ridendo ridere degli altri: e cr»«l per


il V. e di' Riedificare. lutlu già diviso.
l'opposto Non
tener ridere. 18. Di- — RIDIMaNDAKK. Ri-di man-dò-re. Alt- RI DIVINCOLARE. Ri-di- tim-co-Jò-re. II.
ceai Ridere di voglia e vale Ridere comp. Lo stesso che Ridumandare. — 2. pass. Comp. Ritorcersi, Ripiegarsi qua
grandemente e di buon cuore, 18. — E. n. ass e lè. (Lat. ditlrtrqu-ri.)
N. pa*s. oel 1. sigo. —
20. Barar»., RIDIR ANDATO, /fi-di-mun- dò-fu. Add. INDOLENTE. Ri-do-lin-te. Part. di Ri-
Parsi biffe , Schernire. (Lai. ludert , m. da Ridiniandare. Lo stesso che Ri- dolere. Che si riduole 2, Che — getti o
jocar», irridere.) 2t. —
Kd in qu--ato domandato. reode od» re. V. L. Meglio Redoleute.
tign. anche alibaimnte. 22. E nel — RI DIMIM.il RE. Ri di mi-nuVre. Alt. [Lat. redolane.)
primo sigo.— 23. Proverb. Sempre comp. Di nuovo diminuire. RI DOLERE. Ri-do-li-re. N. pass. aoom.
noo ride la moglie del ladro, vale A RI DIMINUITO. Ai-di-mi-nu-i-lo. Add. comp. Di nuovo dolersi Sentir nuovo .

lungo aodare sempre sono scoperte le m. da Itidiminuìre. dolore. (Lai. ifrrum doler#.] 2. Do- —
tristizie e gBstigate. —
21. Ar. Mre. RIDINT ORNARE. Ri-din-lor-nà-re. Alt. lersi semplicemente, Lagnars
, Far la-

Ridere diciamo anche il Versare dei rntiip. D.nt ruare di nuovo. gnanze. f Lat. dolore conqutri.\
vasi, quando per troppa piroetta co- RIDINTORNATO. Ri-dm-tor-nà-to. Add. RI DOLERE. Att. e n. a»s. V. difettivo di
minciano a traboccare. |D>! p ri. riki- m. da Hidniluruare. cui ono trovasi usati che la terza per-

den cadere, elDuere curu susirro a- RIDIPlGNEItE. Ri di-pi gne-re. Att. sona singolare del presente indicativo ,

quam ex vase.J 23. Onde Far ridere Ditoni, comp. Dipigner di nuovo una o il part. att. V. L. e p»et. Giltare •
una botte o simili, vale Riempirla fin- pittura abbruniate , o iu altro m»do Rendere odore; più siveote Olire. V. e
ché versi.*— 26. lo Torta di sm. per guasta. di’ Redolere. [Lai. redoiere.]
Riso. RIDIPINTO. Ri-di-pin-fo. Add. m. da RI DOLI. Ri-dodi. Sm. pi. Ar. Mes. 1 lati

RIDESTARE. Ri-dt-atà-re. Alt. comp. Ridipingere u Rnllpigncre. del carri» allorché son fatti a rastrellie-
Destar di nuovo. ( Lat rurtum exci- RIDIRE. Ri- dt re. Att. aaom. comp. Dir ra. ( lui celt. gali, rad legno. In ebr.
tare. ] —
2. N. pas». e fig. Di uuovo ec- di nuovo , Dir più d’ una volta. Repli- rahit tavola sbarra stanga. In ar.
citare, Ravvivare. care , Ripetere. [ Lat. repelerà. J 2. — ,

raddet legoo odia parte interna


,

del
RIDESTATO. Ri deità-to. Add. ro. da Raccontare, Riferire, Riportare. [Lat. carro: ridd appoggio, sostegno.]
Ridestare, referre, narrare.] — 3. R Cardare. 4. — !

RIDOMANDARE. Ri-do mun-dà-re. Att.


RIDESTO. Ai-dè-ato. Add. m. ainc. di Per melar. — 5. Dicesi Trovare a ridire comp. Di nuovo doto inda re, Richiedere
Ridestato. • chi cchessia e «ale Trovar difetti. Ceu- uoa ci-si già data o prestata o furata ec.
RIDETTO. Ridét-io. Add. m. da Ridire. surare, Biasimare.—6. D.ces Rappic- |Lat. repetere, ripescete, postulare.) —
Rcplirslo, Ripetuto. carsi a ridire e vale Ricominciare a 2.C.h iederc. Domandare semplicemente.
R1DEV0LE. Ri-dt-vo-le. Add. eom. Da parlare , Aggìogoere al già dell»». 7. — RIDOMANDATO. Ri-da-man dà lo.Add.
ridere. [Lat. ridictdu».] N. pass. Disdirà», cioè Dire il contrario ni. da Ridomandare.
RlDBVOLMBNTE.Ai-de-wbmdn-ta.Avv. di quello che g»a s è detto. [Lat. dieta «
RIDONARE. Ri-do-nà-re. Att. comp.
lo maltiera da ridersene. ,
Lat. ridi- r tir a c tare
,
puiuiudiatn canore dieta, Donare o Dare di nuovo , Donare la
ente.) mutare.] — 8. Difesi Ridire o Ridirsi cosa donata. [Lat. redonare.) 2 . Do- —
RIDICI BILE. Ri-di-cì-bi-lc. Add. com. Ira* demi e vale Favellnre io modo che nare o Dare semplicemente.
Che può ridirà*. la voce non iscappi fuora bene. RIDONATO. Ri- do-nù-to. Adi- m. da
BIDICIMENTO. Ri-di-ei-mén to. Sm. Il RI DI RITTO. Ri-di-rit-to. Add. m. Rad- Ridonare.
ridire. (Lai. relatio, narraiio, repeti- dkriirato. (Lai. direclue.| RIDONDAMENTO Ai-don da-mdn-to.Sm.
tao.] —2. Reti. Colore od Ornamen io re- RI DIRIZZANTE. Ri-dirlz-zk+f. Pari, Lo stesso rhe Ridondanza.
torico; meglio Ripetizione. di Ridiriztare. Che ridi rizza. Lo stessa RIDONDANTE. Ri-don-dàn-te. Pari, di
RlDlLiroRh. Ri-di-ei-ià-ra. Verb. m. (he Raddirizzante. Ridondare. Che ridonda. [ Lat. redun-
di Ridir. Che ridice. [Lai. reps- R1DIRIZZARK. Ri- di-ria- tà re. Au. danr. —
2. In forra di am. Ridondanza,
]

rena.' comp. Dirizzar di nuovo, e talora auche Abbondanza di parole.


RIDICITRICE. Ri di-d trì ee. Verb. f. Dirizzare asso luta metile. Lo stesso che RIDONDANZA. Ridon-dàn-za. Sf II ri-
di Ridire. Che ridice. ( Lat. repetena.]
Uaddiriui-re. |Lat. ùcfum dirigere , dondare, Soverchia abbondanza di cose
RIDICOLAGGINE. Ri-dì-eo-lag-gi-t* Sf. ittrurn erigere. —
2. Per uictaf. Rista - o di parole. [Lai. redundonlia exu be- ,

V. dell uso. V. e di’ Ridicolota^ma , biii'f, Riordinare. tonila.)


RidiroloaitA. RI DI RIZZATO. Ri-tli-ri :-za-t". Add. ni. RIDONDARE. Ai-don-dò -re. N. ass. So-
RIDICOLEZZA. Ri-di-co-Uz-ta. Sf. V. da Ridirizzare. Lo stesso che Raddi- verchiamente abbondare di cose o di
dell'uso. V. e di’ Ridicufasità. riuato. parole. [lai. udundare, exuberare .]—
RIDICOLO, Ai-di-oo-fo- Sm La cosa che RIDISCIOGI.IERE.Ai di-eeib glie-re. AU. 2. Venire per conseguenza , Derivare,
induce a riso; e comunemente si dice di «mmi. comp. Nu»j va ii lente di sciogliere. Procedere, Provenire , Seguire, Risul-
Quella parte introdotta nelle commedie RIDISCORRERE. Ri-di-ecór-re-re. N. tare. f Lai. redundare. 3. Dicesi —
per dite o far cose ridicolo*. 2. E — e»s. aa»tu. comp. Discorrere di nuovo , Ridondare una c»sa in pregiudizio, io
]

usato in astratto , siccome 11 bello , Il Riparlare. onore, in vantaggio ec. di alcuno e vale
sublime. Il patetico ec. RIDISKGNARE. Ri-di-ie-gnà re. Att. Tornare iu pregiudizio, onore ec. di lui.
RIDICOLO. Add. m. Atto a muovere il comp. Disegnar di uooto. [Lat. iterili» — 4. Dittai Ridondare la grnndezra, la
riso. Che fa ridere. [Lat. ridimlua.] — delincare.) g'oria ec. di un'impresa in alcuno e vale
2. Porre io ridicolo alcuni», vale Scher- RlDISPliTARE Ri-di- apu tà-re. AU. Ri llcttersi, Attribuirei a lui.
nirlo, Porlo in canzona. comp., n. ass. e pass. Disputar di nuovo. RIDONDATO. Ri-dondàto. Add. m. da
RIDICOLOS AGGINE. Ri-di co-lo sii g gi- [Lai. iferuw» disputai lonem habere .J Hidood-re.
ne. Sf. Lo stesso che Rldieolosilà. RIDISTENDEHE. Ridi-stin-de-re. AU.
RI DUNE. Ri-dA-ne. Add.esm. usatocomo
R1DIC0L0SA MENTE. yii-di-co-lo-ja-iner» anum. cump. e anche u, pass. Disten-
N. pr. rn. Che ride spesso e voleoticri ;
le. Arv. Con modo ridicolo. [Lei. ridi * altrimenti Ricuciano , e più comune-
dere o Distendersi di nuovo.
cult.] RIDISTINGUERE. fìi-di-ttìn-gue re. AU. mente Riditore.
RIDIC0L0SISS1M AMENTE, Ai-di-co- auom. comp. Distinguere di nuovo , RIDOSSO. Ai-dòr-ao.Sm. T. generale sot-
lo-aia-si-ma-mdn-la. Avv. superi, di Dichiarar meglio. [ Lat. tneiiur espo- to cui sicompreodono I Greti e Renai. i

Ridico losameute. rtare. } 2 A ridosso, p<>Sto av verb- Addosso, —


R I DI GOLOSISSIMO. Ri di-co lo^isai-mo. UDITORE. Ri-di tó-re. Verb. n». di Al di sopra. 5. Dlcesì Cavalcare a —
Add. m. superi, di Ridicoloso. Ridere. Che ai ride e si fa beffe d'altrui. ridosso e vale Cavalcare sulla nuda schie-
RIDICOLOSII A'. Ri-di-co-lo-ti-ià. Sf. [Lat. derisor.)
I

na del cavallo; il che lo Toscana chia-


ast. di Ridicolo; ed anche Atti o Ferole B1D1TR1CE. A»-di trW«. Verb. f. di Ri- misi A bisdosso, A bardosso.— 4. Dice*!
ridicele. dere. Che s» ride e fa beffe d'altrui.
I Essere un porto ec. a ridosso del libec-
101

C
.

B1D IIB RIE


rio , dell* tramontar)* «e. per dire Cb'è vire. —
3. B Riducere a nulla per An- RIDliTTO. Ri-dùl-to. Sm. V.e di' Ridotto.
difeso da Ul veato, Ch'é situalo io ma- nientare , Distruggere. 4. N. pass. — RIDUTTO. Add. m. da Ridurre. V. A.
oiera che il libeccio, la tramontai» ec.
non ri ha fura».
Ricoverarsi
re, §8. Il e 34.

5. E nel sigo. di R dur- V. e
RIDUTTORE. Ri
di’ Ridotto.
dut tó ri. Verb. m. di
RI DOT AZIONE. 7?i-do-(a-xid-ne.Sf.comp. RIDUCIBILE. Ri ducibi li. Add.com. Ridurre. Che riduce -

Nuota dotazione. Che può ridursi. RIDUZIONE. Jtfrfu-si-d-M.Sf. Il ridar-


R1DOTTABILE. Ri-dot-tàbi-le. Add. RIDUCIMF.NTO. /fido ci-mén-to. Sin. re. (Lat. reductio, reoocatio -] Mn- —2.
eoo). V. A. e Frane. Da ridonarsi , Di Lo stesso che Riduzione. t azione, Trasmuta meo lo. 3 . Conver- —
temersi. V. e di' Formidabile. lLat.|/br- RIDI CITO® K. /fi-du-ei-iò-ra. Verb. m. sione , C invertimento , ti ridurre . nel
midabilit. Io fr. redoutable.] di Riducere. L»sle:*so che Raddacitore, sign. del 8* 0. —
i. Mus. Il Ridurre

RI DOTTA RE. Ri dot-tà-re. All. V. A. Riduttore. nel aigo. del g. 40. 8. Chim. Cosi —
e Franr.Tfrorre grandemente. Lo sleali RIDUCITRICR. Ni-du-ei-iri-ei. Verb.f. chiamasi nel senso piùestesoQaalunquo
rbe Dottare. (
Lat. formìdare timore. , di Ridonare. operazione chimica mediante la quale
Dal frane, redouter rbe vale ilmedesim», RIDURRE. Ri-dùr-re. Alt. aoom. Far si ripristina una sostanza nel suo stato
e che Tiro dal celi. gali, ro particella ritornare. Ricondurre. [Lat. reducere.} naturale. Si è nondimeno limitate que-
intensiva , e da atkadh timore Gran : — 2. Anticamente Ridure invece di sta espressione agli ossidi metallici che
timore.]— 2. È usato anche da qualche Ridurre per larima. —
3. Mutare. Con- si fanno passare allo stato metallico.
moderni', siccome vocabolo che esprime vertire. fLal. commutare. 1 4. Dimi- — Indi la distinzione degli ossidi metal-
qua'cbe cosa più che Temere , al pari nuire.— 5. Restringere, Compendiare , lici io Reducibili o Red ut Ub U e Ir- ,

che il latino Formidabili a esprime più Riepilogare.— 0. Introdurre. 7. Pren- — reducibili o lrrcdullibili. 6. Chir. —
che semplicemente Temibile. 3. An- — der ragione- —
8. Di‘titgliere, Distorna- Operazione con la quale si rimettono
ticamente par che fosse adoperato anche caso.— V. Ditesi Ridurre a
re. col aes'n nella situazione naturale le parti smosse
io sign. di Avere iu riverenza ed m Dio o Ridurre semplicemente e vale da essa per qualunque causa. Rida'»
pregio. Dal celi. gali, «iridò merito,
( Convertire, — 10. Ad effetto, vale F.nire, consi le ernie , le lussazioni , le frattu-
pregio, valore, e tAoir dare, concedere; Compiere , re.

11. Alla memoria , a re ec.
e vai dunque Dire , Attribuir pregio , memori*, a niente ad alcuno alcuna cosi, RIEDERB. Rii de-re. N.ass. V. difettivo.
valore. Si Doli però cheil frase, redouter vale Ricordargliela. I Lnt. altrui in V. poet. Questo verbo fu ideato d* 'gram-
vale , secondo Girard , Temere per un vnmtem redigere.] —
12. Al poco , vale matici e da' lessicografi per uao stra-
movimento di stima verso l'avversario, Impoverire. — 13 A sanità, vale Sanare. volgimento del v. Redire o Reddire,
citisi attribuisce una certa superiorità.! — 14. A un con*11 o s mila , vale Fare roosimile a quello di Fifd‘*re per Fedire
RI DOTTATO. Hi dot tó to. Add. m- da un Cu Riposto , Incorporare. 15. In — e simili. (Lat. redire. din dalla par- R
Ridonare. V. A. (Lai. formidatui,] — essere , vale Preparare, Approntare. — ticella iterativa re, e da ire andare.)
2. Rilento, Pregiai », Stimato ; da Ri* 1«. In isperanra , vale Melt-re in ispe- RIEDIFICAMENE. Ri e-di-f\-ca-mt+4o.
di ttare nel sigi), del $. 3. ranz», Dar cenino di sperare. [ Lat. in Sm. Lo stesso che Itiedificaziooe.
RIDOTTI: VOLE. /K-dtiMii-vo-fe. Add. ape m redigerà.) —
17. In polvere, vale RIEDIFICANTE. Ri-edifi-càn-te. Pari,
coni- V. A. e Fratte. Lo stesso ebe Ri- Polverizzare. —
18. Insieme, vale Racco- di Riedificare, Che riedifica.
dotta bile. gliere, R stringare in poco.— 10, In vi- RIEDIFICARE. Riedi-fi-cà-rt. Alt.
RIDOTTO. Sm. Luogo dove romp. Di uuovo edificare; Rifabbricare.
Ri-dót-to.
più persone si riducono; ed anche sem-
plicemente Ricetto , Ricettacolo. [Lat.
s« anche lig —
ta, vale Far risorgere. Ravvivare; ed»ce-
20. La podestà o simile
in uon, vale Dare la potestà, che era di-
Ricostruire.
core.)
( Lai. rep ir are , reaedt/v-


recrpturulum.] 2. La raguaala stessa, visa fra molti , ad un solo. 21. Le — RIEDIFICATO. Ri-e- di-fi-rato. Add. m.
Le per* me riunite insieme per tratte- molte in uni, vale Restrignere le molte da Riedificare.
nimento o per qualche negozio. 3. — cose o condizioni in una sola.— 22. Un RIEDIFICATORE. Rie-di-fi-ca-tó-re
Cn*c:ccbio. —
Millt. Nome generico cavallo, vale Renderlo docile , maneg- Verb. m. di Riedificare. Che riedifica.
che si dà a varie opere di fortificazione, gevole. —23. U u’ il indir m
un guscio . RIEDIFICATE! ICK. R-t di-fi-ca-tnet-
usile tanto negli atv-cdii, che in rampo, vale Dir mollo in poche parole. 21. N. — Vi*rb. f. di Riedificare. Che riedifica.
nelle quali si r duerni» roroh tt-nli I pesa. Ridarsi per Ragunais*. (Lat. con- RIEDIFICAZIONE. Ri-e-di-fi eo-sió nt.
dopo una prima dif.s . 3 F «le di— venire.) —
23. Ricoverarsi. (Lat. «e redi- Sf. comp. Il riedificare. (Lai. reatdifi-
forma varia colla sola difesa di fronte , gere, redire.]— 2fi. Giugnere, Arrivare, ealio, reparatio.]
onde coprire e difendere un corpo di detlodi perdona. (Lat* pervenire.]—27. RIELEGGERE. Ric-lèg-ge-re. Alt. romp-
guardia, le linee di cirronvaltaziune e E in altro senso, dello di cosa,— 28, Ri- Eleggere di nuovo
de'rivo ti delle trincee. Sovente s'alzano condursi . Tornare >n un luogo. 29. — RIELETTO. Ri t lét-to. Add. inda Rie-
Ridotti in campagna o per fortificare P egarsi, Indorsi a fare una rosa 3>). — leggere.
la fronte cd i fianchi di un campo u per Kistriguers*. (Lat. redigi.) 31. Con- — RIFAI V.NARE. R -e-mu-na-re. All. comp.
arrestare le scorrerie o per coprire rd vertirsi. — 32. Indugiar*' ad cstrem-tà Di nuiivri emanare.
assicura re il ponte, una venuta, un posto di tempo. —33. D.ce*i Ridursi al poco R EMA N A Z iON E. Ri-e-vvi-rui-: i»-iw Sf.
'


.

importante , il c *r»o di un fiume. 6. e vale Impoverire.— 31. Dicesi Ridursi Il rirmsnarc. Emanazione rinnovcllata.

Die* si Itidotlo campale ,


Quello che s> «Ila memoria . a mente alcuna cosa e RIEMC.ND \RE. Ri-e-men-dà-re. All-
costruisce talvolta alla campagna , a vale Ricordarsela. ;Lat. libi in tnenfem comp. Di uuovo emendare Ricorreg- .

differenza dlquelli che veogono Costrutti redigere.) - 33 D'C-**i RI lurai in danari gere.
stabilmente nelle rorlilicazinui regolari. e vate Fender le cose sue , e faroe da- RIEMENDATO. Ri-t-men-dà-to. Add.
— 7. Dicasi R dotto quadrato , Rutilo naro; che anco si dice Arrecarsi io con- m. da Kiemendare. Nuovamente etnea-
che prende il so» aggiunto dalla forma
della sua costruzione.
tanti. —35. Dicesi Ridursi in uso alcuna daln, Ricorri* ito.
cosa , e vale Divenir usuale . solita , RI EMPI RI LE. Ri-cm.pt -bi-t*. Add. com.
RIDOTTO. Add. m. da Ridurre. Lai. ( comune. — 37. Ditesi Ridursi la mente Che »i può riempiere.
retfurrur. addurtut } al petto, e vale Pensare in buona co- RIEMPIENTE. 7?»-ero-p»4u-ff. Pari* di
iti DOYF.lt E. Rì-do-vt re. fi. ass. moiri, scienti osimile. —38. N. «ss. Ritornare. Riempiere. Che riempie.
couvp. Dovere d.« capo. — 39. Chini. Pel senso chimico di Ri- RIEMPIERE. Ri-ém-pie-re. Alt. aootn.
RI DRIZZA RE. Ri-drit zà-re. Alt. anorn. durre, V. Riduzione, 8. 40. Mus. — comp. Di nuovo empiere. [Lai. replore.\
sinr.di Ridiruzare.— 2. E per mrtaf. Adattare uii componimento , in cui en- —2. Empiere semplicemente; ma denota
KlDUUiTANTE. Ri-dn-biià/t-te. Pari. di trino uno o più strumenti , ad uno o per le pi b Empiere abboudan temente.
Ridubitarr. Che ridubita. più strumenti di natura differente , (Lat. compier*, repiere.] 3. Per metaf. —
R1DUBITARE. ifi-du òi-ra-rr. N. a ss. come Uo concerto di violino ad un con- Saziare o simile.—4. Dce-ì Riempiere
comp. Ouliitar di nuovo, o in contrario. certo di piano forte , una e ufonia a lepiazze.il popolo o sìmili die hrerhes-
RIDUCENTE. Ri du cen te. Pari, di Rl- gra od orchestra, a sinfonia per solistru- aia e vale Pubblicarlo per tutto. [Lat.
dncrre, r di Ridurre. Che ridace. mroti da fiato ; ovvero Restringere il ubiq uv fulgore.) —
B. Dicesi Riempier
Ri DUCERE. Ri-da-ee-re. Alt. mora. Lo disegno armonico nelle sue forme e nei la tri j o simili c «ale Tesserla. [Lat
stesso che Rrducere , Radducerc. V. e suoi mezzi come p. e. Una sinfonia a conierera.) —
0. Dice»! Riempiere uaa
di' Ridurre. —
2. Fu detto Riducere in
,

grande orchestra ridotta i n sestetti, qoar- carice o simile e vale Esercitarla galli-
servitù o simile per Sottomettere • ser- triti ec. o per cembalo, per chitarra ac. cismo antico e non da imitarsi.— 7. N»
|
, 1 —

RIE nr RIE
pus. ai dice del Concepire delle fem- miera. Rientrare vale: Dopo avere scar- roosoo essere. Fargli riscqnistare la
mine degli animali.— 8. E nel sign. del tato tutte le carte, tornare a giuncare la sembianza perduta. 8. Abbellire , —
$.2 — 9. Dicesi Riempiersi dì sperarne, stessa posta , mentre la giuochino gli Allegrare. —
0. Diccsi Rifar cisa , la

di «more ec. e vele Sperare, Amare ec. altri. [Lai. alearum htdttm ptierum au- risa e vale Riaprirla e Rifornirla di
— 10. Afilli- Mrtter nuovi soldati io lire. ] —
8. Ar. Me» Detto de' Paoui quanto occorre. —
10. E (ig. Rifar la
luogo de* mancami ; Fornire le compa- cbe bagnali scemano di lunghezza c c»sa dicesi di Chi prende moglie
gnie. i battaglioni, i reggimenti, l'eser- larghezza. 11. Certo, ville Di nuovo accertare. (Lat.
numero uomini prefisso. RIENTRATA. Ri en-lrò-ta. Sf. Marin. iterum certiorem facete , confirmare. ]
cito del
RIEMPIMENTO.
d'
Ri-em-pi-mén-to. Sm. Rientrala del bordo, o delle opere morte — 12. I danni o simile , vale Risarcir
Il riempiere. ( Lai. replelt'o. ) 2. La — È la curvatura rientrante
di una nave: le perdite. (Lat. damna farcire. ]— 13.

ed all’ Indentro delle parti superiori 11 letto, vale Rassettarlo, Racconciar-


materia che riempie; ma in questo
senso megHo dk*si Riempitura. 3. — delle coste superiori , per cui si dimi- lo , Raccomodarlo. —
li. Il nome , il
nuisce nell’alto la larghezza della oave. vocabilo o simile: Dicesi del Costume
Milit. L* aliene di riempiere i reggi-
RIENTRATO Ai-an-frò-to. Add. m. da di ripetere ne' discendenti i nomi degli
menti; Il fare il numero giusto degli
uomini d'un reggimento, d uo corpo di Rientrare. —
2. Detto di Occhio, par- avi. — 13. lu iecena alcuno, vale Imi-

soldati. —
4. Marin. Riempimenti fra lando di persona macilente o sparuta. tarlo , Contraffarlo. —
16. Le carni o

gli scarnotti della polena Sono quei :


— 3. E
nel sign. di Rientrare, §. 8.— simili , vale Dar foro la prima cottura ,

peni di lega» che si dispongono nc- 4. Rientrali , in forza di sm, pi. par- quando soo vicine a patire , perché si
,

gnatervellifra membri
delle navi p-r lando di persone. conservino : che corauo. diciamo Fer-
I

formare un ripieno ed uo latto dello RIEPILOGARE. Ai-a-pi-to-gà-re. Au. e marlo. —17. Le spese, vslr Risarcirle.
sperone della nave. 5. Riempimenti — n. Ripigliare o Ricapitolar covi brevità — 18. Le vivaode , vale Riconciarle»
le cose dette- [Lat. epilogo perstringe- aggingnendovi nuovi condimenti.— 19.
0 Riempitori t Cosi chiamanti general-
mente nella costruzione delle nati Quei rfl.j —
2. Ili resi Riepilogarsi tra sé un Penitenia , vale Tornare a far peniten-
legni collocati per occopare rinterrano discorso o sita Di e vale Ripensarvi so- za. — 20. Sano , vale Rimettere in sa-

tra i membri principali; pere-empio, pra facendone come un epilogo nella lute, Sanare. —
21. Sicuro , vale Ras-
mente. sicurare. (Lai. securum reddtrrf.)— 22.
1 legni posti tra il bracciuolo della ruota

di poppa, e gli aitimi fbrcaeei di poppa, RIEPILOGATO. Ri-e-pi-lo-gà-to. Add. Testa vaie Raccogliersi di bel nuovo
riempimen- m. da Riepilogare. nell’
,

ordine. —
23. N. ass. nel primo
ed
ti'.
II
— 4.
paratnezialc. sono di
Riempimenti, V. Tramili. RIEPILOGO. Ri-e-pi-lo-go. Sin. Ricapi- sign. — 21. Replicar l’atto carnale. —
RIEMPIRE. Wi-«m-pì-ra. Alt. anom.e u. tolazione , Nuovo epilogo; ed anche 23. Dicesi A rifar del mio o simili ; ed
pass. V. e di' Riempiere. semplicemente Epilogo. è modo di chi afferma alcuna cosa , co-
RIEMPITIVAMENTE. Ri-em-pi-ti-va- RIESAMINARE. Ai e-*a-m»-nà r«. Au. stituendosene mallevsdore. — 26. N.
nuovo. Tornare ed pass. Ripigliar le forze. ( Lat. revire-
(

mén-le. Avv. In modo riempili™ , Per comp. Esaminar di


ripieno. (Lai. rrduntfattfar.] esaminare. teere, viret resumere.) —27. Recupe-

RIEMPITIVO, ili-am-pi- ti -oo. Add. m. RIESCI RE. Aw-ieì-r». N. ass. comp. Lo rare alcuna cosa perduta o Ristorarsi
Omuneraeote è voce grammaticale stesso che Riuscire coi serve di sup- d'alcon danno sofferto. (Lai. recupera-
Atto a riempiere, Cbe riempie. plemento.
.

re.) — 28. Cavare utilità. — 29. Tor-


RIEMPITO. Ri-em-pì-to. Add. m. da] RIESTINGUERE. Au-atin-gua-ra. Alt. nare ad essere ciò cbe si era , Riacqui-
Riempire. Lo stesso che Riempiuto. noni. comp. Estinguere di nuovo, Ri- stare la qualità smarrita. 30. E nel —
RIEMPITORE. Ri-rnn-fiJÓ-re. Verb. m. spegnere. sign. del $. 2. —
31- Difesi Rifarsi di
di Riempiere. Che riempie. (Lai adim RIETOGUARDIA. Rù-to guàr-di-a. Sf. checchessia e tale Acquisterete Farsi

,
.

piene. ] —
2. Marin. Riempitori. Detti M i. V. e di' Retroguardia.
V. A. ili più bello. 32. Dritto, vale Drizzar la

anche Compensi , Riempimenti , Tra- R1BVACUARE. Ai-a-wz-cu-à-ra. All. persona. 33. Santo o simili , vale
misi. comp. Evacuar di nuovo. Purgare la colpa per santificarsi.— 34.
RIEMPITRICE. Ri-em-pi-trioe. Vérb. RIEVACUATO. Ai-a-uo-cu-à-lo. Add. m. Sapra alcuno, vale Tornare ad assalir-
f. di Riempiere. Che riempie. da Rievacuare .'Evacualo di nuovo. (Lat. lo. —35. Piti. Dicono i pittori Rifare,
RIEMPITURA. Ri-em-pi iù-ra. Sf. Il dentro eraeuolui.j quando avendo già colorito una figura,
riempiere. Riempimento. 2. Borra , — R1EZZA. Ri-éz-za. Sf. ast. di Rio. Lo tornano di nuovo a colorirla perchè ,

Superfluità di parole. 3, Trama. — stesso chi* R pc fra. V. e di' Reità. resti piu coperta di colore e sia piudn-

RIEMPIUTO. Ri-em-più-to. Add. m. da RIFABBRICARE. Ai falbòri-eà-re. Alt. rabile.


RIFASCIARE. Ri-faseià-re. Alt. comp.
Riempiere. [Lai. rnlalw.] comp. Fabbricare di nuovo. Riedificare,
RIENFIARE. Ri en-fià+e. N.ass. comp. fLat. reaedificare. ) 2. E per meUf. — Di nuovo fasciare ed anehe semplice-
.

Di nuovo enfiare, Gonfiarsi. [Lat.denuo Ricreare ,


Riprodurre. mente Fasciare. (Lai. fascia I igare, ob-
infnmeirrrr.J RIFABBRICATO. R-fab-brùcà-to. Add. tolvere.)

RI ENFIATO. Ri enfiato. Add. m. da m. da Rifabbricare. RIFASCIATO. Ri-fa-sdà-lo. Add. ra. da


Rienfiare. RIFACI BILE. Ri-fa-c\bi-U. Add. com. Rifasciare.
RIENTRAMENE. Ai eu-lro-mM-to.Sm. Che può rifarai, oChe dev'esser rifatto. RIPATTIBILE. Ri-fal-tì-bi-le. Add.com.
Il rientrare, RIFACIMENTO. Rùfa-ci-méa-to. Sm. Il Lo stesso cbe Hiracibile.
rifare. (Lat. reparatio.J— 2. Compen- RIFATTO. Ri-fàt-to.
Add. m. da Rifar*.
RIENTRANTE. Ai-an-fràn-te. Pari, di
Rientrare. Cbe rientra.— 2. Rot. Fo- sazione. Ristoro di danno recato. Fatto di nuovo. Replicato. — 2. Rifab-
glia rientrante o rientrata dicesi Quella RIFACITORE. Ri-fa-ci-tó+e. Vcrb. ro. bricato. — Nuovamente
3. arlifizialo.

che nelTapice o estremità superiore ter- di Rifare. Che rifa. — 4. Eletto luogo d'un
io Sosti- altro.

mina con un seno ottuso, in metto al RIFACITRICE. Ri-fa-citri-ce. Verb. f. tuito. — Talora vale Pio cbe
5. fatto ,

e come direbbe Fattissimo per un


si
quale spunta ordinariamente un pelo o
noa pontina.
di Rifare.
RIFALLO.
Che rifà.
Rifàl-lo. Sro. comp. Nuovo
,

certo accrescimento di affermazione.


— ,

RIENTRARE. Ai-en trd-ra.N. ass. comp. fallo. Lui. erratum iterum commù- 6. Rassettato. — 7. Divenuto di nuovo
Entrar di nuovo, f Lai. derma intrare.) ni ni.] —(

2. Nei giuoco della palla , J. l quello che alcuno era.


— 2. Reslrignersi in sé Raccortare , calcio e simili: Nuova conlralTtzione RIFAVELLARE. Ri fa-vel-là-re. N.ass.

Ritirare, ( l.at. se conlrafcara. 1 3.


,

— delle coadizioni del giuoco. comp. Favellare


— 2.
di
E
nuovo. (

n. pass. Abboccarsi
LbI. Tur-

Dicesi Rientrar deotroa se, in sé stesso RIFARE. Ri-fà-re. All. anom. comp. ava loqui-l
o simili e vagtiono Pentirsi , Mutar co- Far di nuoto. (Lai. re/Scere.;— 2. Rie- di onovo a parlare.
Rientrare io uni R1FAVORIRB. Ri fa-voM-re. Alt.comp.
slumi.— 4. Dicesi dificare. (Lai. reaedificare , reparare.)
— Tornare a favorire Favorir di ouovo.
peosiere o simile, e vale Tornare a star
pensieroso dopo essere stato alquanto
distratto da checchessia. 5. D cesi —
3. Ristorare de’ sofferti danni . Ri-
sarcire, Compensare e simili
mettere nello stalo di
4. Ri- —
prima , Risto-
(Lat.
RIFAVORITO.
denuo (avere.)
Ri-fa-vo-rido. Add. m.
.

Rientrare nell'animo di alcuno e vale rare. — 5- Dar bellezza o simili. On- da Rifavorire.
rifare
Ritornargli in gratia, Racquistarne la de in modo proverb. I panni rifanno RI FAZIONE. Ri- fa- stòma. Sf. Il ,

beoevolenta, I* affetto: il suo contrario le staogbe. V. Panno §. 33. 6. ,


— Riparazione , Rinnovaziooe , Rifaci-

• Uscir dell’ animo. 0. Entrare sem-— Eleggere uno in Inogo d uo altro man- mento. (Lai. refectio, reparatio .J 2.

pliccmeoiff. —
7. T. del giuoco di pri- cato. —
7. Far ritornare alcaao al pti- Riedificazione.
103
. - — j

IIP HI F 1IF
RI FECONDANTE, Ri-fecon dàn-tt. Part.
di Rifecoodarc. Che rifecooda.
Rimettere I denti posticci : * ceome re, Rifedire. —
2. B per roelaf. Ferirà
Bocca sferrata si dice a Chi abbia meno ad una cosa, Tendere e Mirare ad uoo
RIFECONDARE. Ri-fecon -dà-re. All. identi dinanzi; dal ferrare le bestie e scopo.
comp. Fecondar di nuovo. 2. E n. - rimettere loro i eh odi al piedi quando RlFlERERE. Ri-fi re-re. N. pass. anom.
pBM. sono «ferrate. osalo antieam. in qualche terminazione
RIFECONDATO. Ri-fe-con-dà-to. Add.
ni. da Ri fecondare.
RIFFRRATO. Ri-fer-rà-to Add. m. da per Riferire —
2. Rifedire.
Riferrare. R1FIGGERE. Ri-f'g-ge-re. Alt. anom.
BIFEDIRE. Ri-fe di-re. Àtt. eorop. V. RIFERTO. Ri-fir to. Sm. Lo stesso che eonip. Raddoppialo di Figgere. Fig-
A V. e di' Riferire , nel sigu. di Ferir
Raferto. (Lai. relutio, delaiio.) ger di nuovo- — 2. Affissare «li nuovo.
di nuovo. [Lai. rurtus ferire, referire.] RIFERTO. Add. m. da RIPIGLIARE. Ri- f -glia -re.
— 2. Fig. Rifedir nel molle, vale Forai so che Referto.
Riferire. Lo stes-
anche talora tu sign. u. Di nuovo figlia-
Alt. usato

di auovo a più agevole impreca, trala-


sciata U piu difficile.
RIFESSO. Ri-fisso. Add. m- da Ri Pen- re. [Lai. iterum partorire.) 2. Fig. —
RIFENDERÈ. Ri-fin de-re. All an«m.
dere. Spaccato per lungo. Riprovredere di Ugliuolaose. 3. Per —
RIFEZIONE. Ri-ftsi-ó ne. Sf. Lo stesso metaf. Ripullular.’, R. germogliare, Far-
comp. Di nuovo fendere. I Lui. difen- che Re f- zinn-. si di nuovo checchessia. [Lat. renarci.
dere ,
iterum fodere, refrieare. ] 2. — RIFFA. Riffa. Sf. Oiooeoch'è ano spe- — 4. Cbir. Detto Uri Rifar della marcia
Parlando*! di Campi. Arare la seconda
volta. —
3. Furiandosi di Legname .
cie di Lotto il quale si fa tra* privati, e
il cui premio è . non gii danaro , ma
o puzza che fauoo le ferite e gli enfiati,
quando ptvjoo guariti.
Tagliare o Segar asse o paocone per lo
qualunque cosa di alcuu valore. Onde RIPIGURAHE. Ri-fi-gu-rà-re. Att.comp.
luogo, che dice»! anche Fendere, come
verbo Arrlff.re.
il Figurare di ouovo, ed auche Dar >• for-
Rifender le legna, Ri fender fissi. [Lai.
BIFFILO. Rifi lo. Add. e sm. Diceti ma o figura appropriai».
/indire]
nell'uso di Persoli# a*#«i bratta , Bab- RIFILARE. Ri fi-là-re. Alt. Spiare e ri-
BIFENDUTO. fii-fen-du-io. Add. ra. da buino. [Dal Far. deforme.] dire. Onde io modo lusso Rifilar la par-
rifil
Rir«-udere. Lo ait>s»t> rhe Rifesa». RIFIAMMEGGIANTE. lautiua, vale Far la spia.
/ft./Uin-iM’frgiàfi-
BIFEREND MIIO. Ri ft ren-dà ri-o.kM. te. Pari, di Rifiammcggiare. Che ri- RIFILATO. Ri-fi-là-io. Add. m. da Bifi-
e sm. Lo stesso che Referendario. [Lai.
fiammeggia. lare.
refertndariut. [
RIFIAMMEGGIARE. Ri-flam mea -fiè- RIFILATORE. Ri-fi-la-tó re. Verb. ra. di
RIFERENTE. Ri-ft-rke-te. Pari, di Ri- re. N. ass. comp. Fiammeggiar di nuo- Rifilare. Che rifila ; Spione, Spia.
ferire. Che riferisce.
vo, ed anche Grandemente fiammeggia- RIFINAMENTO. Ri -fi-ma -mén-ta. Sm. Il
RIFERIBILE, lii-fe-n-hi-lc. Add. com. Lai. rifulgere.
re. ( 1 rifinare : Cesaamenlo. ( Lai. cereali/?.
Che può riferirà.
R!FIANC\RF.
)

Ri-fian-eà-re. All. Lo RIFIN ARE. Ri-f-aà re. N. ass. e pass.


RIFERIMENTO. Ri-fe -ri-nin-to. Sm. s'etso che Rinfìaneare. Far fine. Cessare e colla negazione par
;
Retai ione.
RIFIANCATO. Ri-fion-eà-to. Add. m. che esprima un' operazione continuila
RIFERIRE, Ri-fe ri-re. Alt. Ridire n
da Rifianrari». v. e di’ Rinfilano. o sema iutermisstuue. Lat. desinere ,
Rapportare altrui quello che »' è udito (

RI FIANCHEGGI \RE. Ri fian-eheg-già- detittere. ]


o viali». (Lai. re fette, narrare. Referre
re Alt. V. e di’ Hinfianrar n. RIFINATO. Ri-f nà-to. Add. m. da Bi-
dalla particel a iterativa re e da /erra ,
RIF1 tNCHBGGl .VTO Ri fian-eheg-già-
portare.] —
2. A Uri hui re , Rtconoirrr to. Add. m. da Rifiancheggiarr. Fian-
li nere
RIFINGERE.
da uno. [ Lai. accentuiti referre. ] 3. — cheggiato di nuovo Sos'enmo di nuo- nuovo
Ri-fin-ge-re. N. aw. comp.
Ridurre, Rialrixoere. 4. Suggerire, — vo, Rinfuriato. Lo stesso che Rìofian-
. Di
RIFINIMENTO.
fing.-re.
Ri-fi-ni-mén-to. Sm.Fi-
Po.gere.— 5. Dicati Riferir g>azie e raio. |Lat. denuo iuffultue.] m mento, Terininatnenio , Compimento
vale Ringraziare. [Lai. gratias agere ,
rei hubere.]— 6. N. ass. nel primu aign.
RIFIATAMBNTO. Ri-fbua-méa-lo. Sm. perfetto. —
2. Stanchezza grande.

—7. N pass , ed anche talora colle par-


Il rifiatare, Retpiraiiooe- (
Lai. reapi- RIFINIRE. Ri -fi ni-re. Alt. Dar liuc, Ter-
rutio. ] minare ; e talora anche Dar esito. Esi-
ticele soUiutate. Aver convenienza, re-
lax one, dependeniB; Attenere. [Lai. ni-
RIFIATANTE. Ri-fia-iàn-te Pari, di Ri- . tar?. — 2. Conciar male , Ridurre io
fiatare. Che ritinta. Respirante.
nnerà , periinere.) — 8. Rapportarsi, RIFIATARE. Ri-fi-ità-re, N. ats. e pass.
cattivo alato, eo.-l d’avere
lute; e si usa aoi’be
come di va-
m
sign. neui. pass.
,

Rime 'tersi a ciò che altri c per dire «


— Respirare. [Lai. spùitum ducere, reei- [Lat. labtfaclare .] —
3. N. ass. Cessa-
per f.»rc , o
abbia dello o fallo. 9 prre te. ] —
2. Fig. Prender riposo o re, Ritmare. [Lai. desistere, cessare.
l’r nd(*r
RIFERIRE.
per fine.
Alt. comp. Nuovauirnlc fe-
ristar». Riaversi. 3. lo ho rifiatato ,— RIFINITI VO. Ri-f -ni tivo. Add. ut.
|

Io rifiato |»cr non morirò t’osi talora : Atto a rifinire. Che rifinisce.
rire.
sirisponde per «scherzo a chi ci doman- RIFINÌ IO. Ri-f-ni-lo. Add. ni. da RiG-
RIFERITO- Ri Add. m. da Ri-
ferire.
fe-ri lo. da che com farciamo. nirr. Condotto a Due. 2. Malcuncio.—
RIFIATATA. Ri fh-tàta. Sf. L'alto di Itidotio iu cattivo stato. [Lat. labtfa-
RIFERITO. Add. m. da Riferire oel
riliaUrr, di r-aver I* alito dorn la fa- rtatui. 1
sigi», di Ferir di nuovo.
RIFRRIToite. Ri-fe ri tó-re. V.rb. m.
tica. RIFIORENTE. Ri-fio tinte. Pari, di Ri-
RIFIATATONE. Ri fia-ta-tó-na. Sf.accr. fiorire. Cita rifioriste Lai. re/lo-
di R ferire. €h- nfèrlKC. . [
i
«fi Rifiatata. rens.
R] FERITRICE. Ri fe ri tr\-ee. Verb. f. ]

IMPICCARE. Ri-fic-cà-re. Alt. comp. DI RIFIORIMENTO. Ri-fio-ri-mtn-to. Sm.


di Riferire- Che riferisce.
nuovo fidare. Il iterum figere. refi
.ai. Il per lo p.ù in sigo. di Va-
rifiorire: e
RIFERMA. Ri fèr-ma. Sf. V. A. V. e di'
Rafferma. [Lai* co- firmatio ]
jere.j — 2. Riferire. Rapportare o Ri- ghezza. Leggiadria. —
2. Fig. Risorgi-
dir le rose ; prendesi in mala parte, ed mento di Intere, scienze, orti, commer-
RI FERMANTE. Ri-fr-mànte. Pari, di
Rifinì» re. Che ri ferma.
è modo ba-M». (Lat. referre.] — 3. Fig. cio ec. —
3. Mb». Rifiorimenti vale lo

RIFERMARE. Ri-ftr-ma-re. All. Con-


Ditesi Rificcr la mente, gli oohi a sti-'U che Ornamenti. 4. Med. Rv- —
checchessia e vale Affis-ar di nuovo la pullulamenlo di esautemi delti anche
fermare ciò che altri ha fermalo u a <Tcr- ,
mente gli occhi er. eoo intendimento
, EflIoreHM’oze.
mat Raffermare, Lai. co firmare. ]
di penetrare pm clic si possa nell og-

1
,
[
RIFIORIRE.
2. S riferito a pcCMOf. — 3. Qvlé«
>

getto che ai considera. Di uuovo


Ri-fio-ri-re.
fiorire,
N.asj. comp.
Lat. nflcrere , reflo-
tare. Fermare. [Lui. *«dure.]— 4. Por*
tifiiarr. —
5. Accomodare , Rimettere
RI FICCATO. Ri-fic-ca-to. Add. ni. da reteere. ) 2. K — i

per a legona. 3. —
in ojiera, e si usa pretto gli iirteib i. — Rificrarc.
RlFlDA&E. Ri-fi-dà-re. N. «ss. Aver fi-
Per s:mil. Ritornar di nuovo tu florido,

A. Aulicamente Riformare. — 7. N. dama, fui tic in . più comunemaute Con-
cioè in buono e fiorilo stato. 4. Rim-
pnlpet tararli', R mcticrs la e simili.
«ss. n< I 1. sign.
fidare. [Lat fiere, confidere.) 2. E — 5. Alt. Hi'Dd<-r più vago o leggiadro ,
RIFLRMATO.
Rilennari*.
Ri-fer-mà-to. Add.
l-ai. confirmatus.]
m. da n. p«s>. — 3. E col terzo caso, Rifi- Ingentilire, Adornare. -6. E per metaf.
[
darsi ad ali ano, vale Rimettersi all'al- Di nuovo ri fermare, Tornare iu memo-
RIE ERMO. Ri-fvr-mo. Add. m.
R fermalo.
sino, di trui fad-*. ria. —7. N. pass. Dotto per i^cherto
RIFc.lt RARE. Ji-fcr-rà- re. Alt. comp.
R1F1DATO Ri-fi-dà-to. Add. ra. da Ri- dello Avvinazzarsi. 8. Mus. Abbel-—
Ferrar di nuovo le bestie sferrate.— 2
lì dar**. lire. — 0. Put. Far ricoprire di nuovu
RIFIEDERE. Ri-fii de re. Alt. V. difet- colore qualche pittura ebe aia alquanto
Chido per mctaf. Rifarmi* bocca, vale
tivo comp. V. Poct. Nuovamente Gede-
10 »
annerita, o il Farla lavare. iu. Mar. —

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j -

RKF Bir RI F
com misure, vile Ripassare
Rifiorire le nella sponda de' canali regolati per tra- .della loce ,
si dice ancora dei ribadi-
leggermente la spalmatura sopra le mandare altrove 'acque soprabbondan-
l mento de’ solidi oell' urlarci ; più pro-
romrutesure o giunture del naviglio- ti,e trattenere nell’ alveo quella che è priamente Rimbalzare. 3. Pilos. N. —
RIFIORITO. Ri- fio ralo. Add. m. da Ri- necessaria. asa. Recar l'attenzione a disegno da
fiorire. Tornalo a fiorire; a fig. Tornalo RIFLESSAMENTE. Ri-flee-ea-mén-te. una in altra eoa* , Considerare diligeo-
in florido stalo. —
2. Ingentilito, Fre- Aw. Con riflessione. [L«t. reflexim.) lerarnic. [Lat. pzrpemiere.]
giato. RIFLESSARE. Ri-flei-sà-re. Alt. Pili. RIFLETTUTO. Ri-flet-tù-to. Add. m. da
RIFIORITURA. Rìfio-ri-tù-ra. Sf. St. Far riflesso alle pitture , Lumeggiar le Riflettere; e dicesi propriamente di cosa
Nat, Decotnposlzloue della superficie pitture. riguardata col pensiero.
de’ cristalli di un sale per la loro espo- RIFLESSATO. Ri-fltt-iù-to. Add. rn. da RIFLUENTE, tìi-flu- it.-lti Pari, .li Ri-
sizione all' aria. Tale è quella del Vi- Riflessa re. fluire. Che rifluisce. Che è
io riflusso.
triolo marziale, della Sonare, ec. RIFLESSI BILE. Ri-fle+eì-bi-U. Add.com. RIFLUIRE. Ri-flu-i-re. Netti, ass. corti p.
R risso. Ri-fie-eo. Add. m. da Rifìgge-
l Che può riflettersi. Scorrere in dietro , Scorrere di nuove»
,
re. DI nuovo fisso. [Lai. iltrum /uro*.] RIFLESSIBILITÀ. Riflesei-bUi-ià. Sf. Fluir di nuovo. (Lat. refluirti.]
R1FITTO. Ri-fit-to. Add. m. da Rlligge- Fis. Proprietà di riflettersi. RIFLUSSO. Ri-flui-to. Sra. Fis.
re. Lo stesso ebe Rilìsso. 2. Scota — RIFLESSIONE. Ri-flee-si-ò-ne. Sf. Fis. rarsi del mare da terra in certe ore de-
Il riti-

rifitto, poeto avvtrb., vale Senza lardare Il riflettere; Ripercotimento o Ribatti* terminate ; contrario del Flusso. Dai
sema replicare.
e meoio diun corpo rimandalo indietro marinari toscani è detto volgarmente
S1F IUTA BILE. /ò'-/ù*-fà-bi-U.Add. rom. per l’ ioeonlro e resistenza di uu altro Fmpifoudo della luna. [ Lat. marie re
Degno di rifiuto, o Ch'è da rifiatarsi. corpo che gl'impedisce di proseguire la fltxue, reccetus. ]
RIFUÌTAGIONE. Ri-flu-la-gió-ne. Sf. V. sua prima direzione ; dello della luce , RIFO. Ri-fo.Sm. V. G. Zool. Genere d’in-
A. V. e di’ Riflutamento. Riverbero, Riverberameoto , Riverbe- setti dell’ordine de’ di iteri
, delia fami-’

RIFIUTAMELO. Ri-flu-ta-mtn-to. Sm. razione. ee. [Lat. reflrxio, repercutsio.] glia de’ oemoceri «della tribù dello
Il rifiutare. [Lai. refutatio , mutatici ,
— 2. Dicesi Angolo il incidenza, L'an-
,

tipularie, stabilito da Latreille; genere


repudiano |
— 2. Ripudio. golo fermato dalla prima direzione del che faceva parte della tipula di Linneo,
RIFIUTANTE. Ri-fiu-lin-te. Pari, di Ri- corpo elastico con ia superficie che gli e dello sciava di Fabricio, ed a coi 1111-
fiutare. Che rifiuta. [Lai. refatani , re- forma ostacolo; e quello che fa cuti la ger e Meigcn diedero il nome di Ami-
MBM.] stessa superficie , ritornando sopra se eopue. Vennero cosi denominati a ra-
RIFIUTALA. Ri-flu-tàn-ea. Sf. V. A. stesso e raddirizzandosi, oomasi Angolo giono della loro tromba sporgente in
V. e di’ Rifiulommlo. 2. Repudio — , di riflessione : questi due angoli collo- torma di becco e del loro addome fili-
Divorzio. ( Lai. dieorltum, repinlium. ]
cali Dello stesso piano perpendicolare !
forme e flessibile. ( Lat. rhyphue. Da
RIFIUTARE. Ri-fiu-tàre. Al», c u. «ss. alta superficie di riflessione,sono egua- rhyphoe curvo. ]

j

Non volere, Nou accrttare. ( Lai. refa- li. 3. Filo». L* applicazione dell'ani- R 1 FOCI L LAME N TO. Rv-fo-àlAa-mtn-to.
tare. recutare. Refutarr, dal relt. gali. ma a render più vivo uo pensiero dicesi Sin. Il rifocillare; Ciò che dà ristora ,

fuath avversione, onde futiiKaic abbor- Attenzione. Una serie di attenzioni , le mnfi rto. (L«l. refocillatio.)
di»-. Quindi refutare è mostrar deb’av- qaah sieno dirette ad un medesimo li- RIFOCILLANTE. Rt-fo-cil-làn-te. Pari,
Ter»iooe per ciò che si oltre. Confutare ne, secondo il Lailebvsque. [Lat. consi- di Rifocillare. Che rifocilla.
t mostrarla per ciò che da altri si dice, derntio , animadvereio. J 4. Dieonsi — RIFOCILLARE. Ri-fo-àl-là-re. All. V.
redarguendolo. Altri da futare preteso ancora Riflessioni, i Peosier , le Cuusi- L. Dar rifoullameuio. [Lat. rifocillare.
verbo, cui Fi'Sto di il smso di Arguire deraròni che procedono da tale opera- Rifocillare , da re particella iterativa ,
c che il Vossio cava da futura spezie di zinne della mente. e da focillare riscaldare , che vien da
vaso poiché l'effervescenza dell'acqua RIFLESSIVAMENTE. Ri flei-ti-va-min- focue fuoco. )
ebe vi bolle , è un' immagine del bollor te. Avv. In iU"du riflessivo. RIFOCILLATO. Ri-fo-cil-là-lo. Add. m.
del discorso. Altri da faium pari, di RIFLESSIVO. Ri-flee ai-co. Add. m. Che da Rifocillare.
fari dire.) —
2. E detto di cosa inanimala. riflette, o Che si riflette. — 2. Che con- RIFOLGORAKK. Ri-fol-go-rà-re. N. ass.
— 3. R>nunziare, Lasciare , De porre. sidera diligentemente, Che fa riflessio- Lo stesso che Rifulgere, Fulgorare.
(Lat. drponert, abdicare.) 4. Confu- — ne. —3. Ar. Mcs. Orinolo riflessivo : RIFONDARE. Ri-fon-dà-re. Alt. comp.
tare. —3. Spregiare, Sdegnare. Abor- Specchio debitamente collocato io una Di nuovo findaie. Rifabbricare da’ fon-
rire. [ V. l etii». dei $1.1 0. Dicesi — stanza per gettare raggi del Sole al
i damenti. [
Lat. denuo fondare. ] 2. —
Rifiutare il padre o simili e vale Rin- cielo della medesima ( ote sono segnate Rifare, Ristabilire le fondamenta degli
negarlo. —
7. Leg. Rifiutare l’erediti, le linee delle «re. ed ilici i. —
3. N. a».— 4. E neut. paia.
vale Ricusarlo; contrari di Adire. [Lai. RIFLESSO. Ri flèe-eo. Sm. Riverbera- Affondare. [Lat. ejjcai'nro.j
htrrditatem repudiare. ) memo. Ribollimento quan-
della luce RIFONDERE. Ri-fón-de-re. AU. comp.
RIFIUTATO. Rt-flu-tàto. Add. m. da do rotta da no corpo deu*' torna indie- > Di nuoto fondere; e si dice di campane,
Rifiutare. Ricusato. [ Lat. refutatue , tro. Lai. rtfltxio, reprreutiut. — 2. artiglierie e altri lavori di metallo ebe
rrrutaiut.) —
1. Rigettato , Ributtato.
f

Di riflesso . posto avverb. Per riflessio-


|

guasti in qualunque modo, si fanno


[Lat. mrcfui.) ne.— 3. Pitt. Riflesso o Reflesso, s'fch struggere alla fornace per uo uuovo
RIFIl’TATORE. /?*-/!«- fa- lò-ra. Verb.m. tende di Quelle parti del quadro che ai gì ito. — 2. Di uuovo diffondere. [ Lat.
di Rifiutare. Che riliuta. suppoDgooo e-s-re illuminate da uoa denuo fundere. —3. Riporre, Far
RIF1UTATRICB. Rlflu-ta tri-ce. Yerb. luce riflessa da un altro corpo rappre- consistere,
,

Fondare o simile.
]

4. Di- —
f.di Rifiatare. Che rifiuta. Lat. Tifa- sentalo nell' islessa tavola. — 4. Filo*. cesi Rifondere la cagioue , e vale Acca-
tone, reipumt. )
[
Considera rione , Riflessione ;
ma non e g:ooare , Attribuire. — 0. Restituire ,

RIPUTAZIONE. Ri-fiu-ta zió-ne. Sf. Lo di buon conio. Rimborsare, Reintegrare; ma non è di


stesso che Rifutaiione. RIFLESSO. Add. in- da Riflettere. [
Lai. buon uso. —
0. N. pass. Tornare iodie-
RIFIUTEVOLE. Ri-fìu -tf-oo-Iz. Add.com. reflexut, rapcrcuazua.) 2 Boi. A^g. — tr» e spargersi.
I.o stesso che Rifiutabile. di Foglia. Lo stesso che Foglia reclina- RIFONDIMELO. Ri-fondimin-to. Sm.
RIFIUTO. Ri-flu-to. Sm. Il rifiutare, Ri- ta, opposto d'Ioflessa. 3. Anat. Agg. — 1
Vrler. Infreddatura de' cavalli.
cusamento. Rinunzia. Lat. refutofio, di Qualunque tendine il quale soffre RIFONDUTO. Ri fon-du-to. Add. m. da
recuiatio. ) — 2.
[

Onde Fare rifiuto , il nel proprio tragitto cerio cangiamento Rifondere. Di nuovo (ondulo*
rifiuto, vale Rifiutare. —3. Dare rifiu- di direzione determinato dalla presenza RIFORARE. Ri-fo-rà-re. All. comp. Fo-
to, ud rifiuto , vale Rifiutare. 4. La — di un organo che ha per uso di frangere rare di nuovo.
cosa rifiutata, — 0. Ripudio, Divorzio- il movimento primitivo della curda len- RI FORBIRE./?!- for-b\- re. Alt. a noni. comp.
[Lat. repudilo»», ditortium.] 6. Presao — dinosa, dimprimerglieoe uoodiffcrenle. Forbir di ouovo, Ripulire , Rioetiare.
i giuratori di carte , è il oon rispon- RIFLETTERE. Rt-flit-ie-re. Alt. modi. I Lat. expoiira, txtergere. )
— 2. E o.
dere del seme giuncato , tuttoché se Fis. Ribattere, Ripercuotere, Rimanda- pass. Ripulirsi.
o'abhia io mano. —
7. Idraot. Rifiuto re io dietro ; e si dice propriamente dei RIFU R RITO. Ri-for-bi-to. Add. m Da
chiamasi generalmente dagl'idraulici in raggi, quando, ribattuti da’ corpi , ri- Ri forbire.
Toscana ciò che i Lombardi dicono Di- tornano o anno rimandati io dietro. [Lat. RIFORMA. Ri-fór ma. Sf. 11 riformare

,

vertivo. ed «oche Sfioratore, cioè Qtiel- reflettere, repercnt or e. ) 2, N. aia. e II ridurre io miglior forma, o II rista-
|

I* emissario superiore che ai costruisce pass. Ritornare io dietro , e ooo che bilire uellantic* forma. ( Lat. riforma-
Caioivau, Voi. III. li
. , ,

HIP IF RI P
Ito. — 2- Emenda Correttone degli questi gradi, fatto chiaro per segnalate RIFRAZIONE. Ri-frasi-d-ni. St. Il rt-
abusi
)

,
de' disordini e simili.
,

S. Sta-— prove di valore e d'eaperieoxa, militata fraogere. U


deviazione de" raggi della
tuto. —4. Eccl. Riforma d'un ordino per eiesione , e fuori delle compagnie , luce quaodo entrando io uo eorpo tra-
religioso : Ristabilimento della sua an- con grosso soldo , assumendo le Iasioni sparente sotto un'iocideoza obbliqua ,
tica disciplina in lutto il rigore , dal più amichiate, ed assistendo nelle bat- non continuino a muoversi nella stessa
quale eswj siasi allontanato ; ovvero, Il taglie alla peraooa del capitano geoera- direzione, ma spezsansi alla an perfide,
modo di abbandonare la prima sua re- le, o tH'ioacgua principale. fi. Og- — seguendo un’ altra direiiooe e ravvici-
gola per abbracciarne o seguirne un'al- gidì cosi chiamasi Quell affinale che nandosi al puDto d'ioc idrozi [Ut. ra- .

tra pili rigida. Cosi la Cougregaiiooe di per eli o per altra cagione non fa più fracto.)
S. Mauro è una Riforma dell'Ordine Be- parte della milisia attiva. RIFREDDAMBNTO. Ri-fsd-daménto.
nedettino; i Foglienti e i Religiosi della RIFORMATORE. Ri-for-ma-ló-rt. Verb. Sin. Il rifreddare ,
Il raffreddare. — 2.
Truppa sono due Riforme de' Cister- m. di Riformare. Che riforma. [ Ut. Per metaf. Scema mento di fervore o si-
ciensi.— 5. Questo nome diedero anche reformator. ] —
2. Eccl. Noma assunto mili.
al loro scisma tutte le Sette che si se- nel principio del secolo XVI ds coloro RIFREDDARE. Ri-frtd-dà-ri. Ali. oeut.
pararono dalla Chiesa Romana nel che predicarono la riforma della Chiesa asa. e pass. Far divenir freddo. Uu
XVI. —
,

principio del secolo 6. Ad ili t cattolica , e produssero ie varie sette refrigerare.) —


2. E per metaf.
(

Nuova forma nella quale si riduce un de' Protestanti. RIFREDDATO. Ri-frt<Ldà-to. Add. m.
corpo di soldati , sia coll* accrescerne il RlFORMATRICE./?»./br-««-trÌ «.Verb. di Rifreddare.
f. di Riformare. Cbe riforma. [Ut. r«- RIFREDDO.
numero con altri ootnioi presi ne 'cor pi Ri-fréd‘do. Sa. Avanzo di
licenziati sia col diminuirlo con licen- formatri*. J cibo, vivanda, o simile.
— 7. Commiato, Congedo, Licenzia-
,

ze. RIFORMAZIONE. R»for -masti -n*. Sf. RIFREDDO Add. m. sior. di Rifreddalo.
mento d* un esercito o d’ un corpo di,
L’atto di riformare , o li correggere uu [Lai. frigidaì.]
esso Diminuitone degli uomini e dei errore, un abuso ec. (Lai. riformato.] R1FREDDUME. Rt fred-dù-mo. Sta. Al-
:

cavalli d’un esercito finita la guerra. — 2. Il dar nuova forma. trimenti «raffreddore.
RIFORMABILE. Riformà-òi-h. Add. RIFORNIRE. Ri-for-ni-re. Alt. comp. Di RIFREGARE. Ri-fri-gà-n. AU. comp.
com. Soggetto a riforma Che è da ri- nuovo fornire . cio4 Provvedere, i Ut. Fregare d> duo >> Histropicclare.
formarsi.
,
initruere. ] —
2. Milli. Provvedere una R FRENA MENTO. /?r/r«-na-mdiv-lo. Sm.
l

RIFORMATONE. Ri-forma-gió-m. Sf. altra volta di vettovaglie , di munizio- Lo alea so cbe Ha (frenamento , AlEr eoa -
Il riformare. [ Ut. riformato. ) — 2. ni, di armi una città, un forte ec. — 3. mento.
St. Mod. Riformsgioni chiamatasi un B o. pass. RIFRENANTE. Ri-frt-nàn-u. Pari, di
amico Magistrato della eliti diFireoie. RIFORNITO, Ri-for-nl-to. Add. m. da Rifteoare. Che rifrena. U atesao che
— 3. Fu detto aoche Riformagiooe per Rifornire. Di nuovo formio, provvedu- RaiTrrosntr.
10 Libro o Decreto di quel magistrato. to. (Ut. tlerum imtructo.] RIFRENARE, ftt-frt-nà-ri. AU. e neut.
RI FOR M AM ENTO. Ri-furmamén- lo .Srn RIFORTlFiCARK. Ri-for-ti-jt^à-re. Alt. pass. Ritener ean freno il cavallo o si-
11 riformare- comp. Di nuovo o maggiormente forti- mili. Lo stesso che Rrfrenare , Raffre-
RIFORMANDO, fìi-for-màn-do. Add. m. ficare, Rafforzare. (Ut. deivuo munirà.] nare, Affreuare. ( Ut. refrattari , oo-
Che è da riformarsi , Che vuol riforma. R I FORTIFICATO. Ri for-tìfi- co io. Add. h'bere, coercen. ] — 2. Per metaf- Re-
RIFORMANTE. Rifor-màn-te. Pari, di m. da Rifortillcare. primere, Moderare Tenere a segno.
Riformare. Che riforma. — 2. E Rifor- RIFOSSO. Ri-fùi-so. Sm. Milil. Fosso RIFRENATO. Ri fri-nà-to. Add. m. da
,

manti in forza di sin. pi. che cingele mura della città, o piutto- Rifreoare. Lo stesso che Refrenato,
RIFORMARE. M-for- mà-rt. Alt. Dare sto Controfosso Antifosso o piu pro-
, ; Raffrenato, Affreoato. [Ut. Tifiamo-
nuota forma; Ridurre in mi-
e miglior babilmente esprime uo Red e fosso sca- ti*. coircitua. ]

glior forma, Rimettere in assetto. [Ut. vato intorno a certa parte delle mura di RIFKEN AZIONE. Ri-fr+na-ztimi.St. Lo
reformare, ad meliorem ttatum redige- Milano; e sarebbe voce locale milanese »tr>so che Raffrena m roto. Affrenamento.
re.]— 2 Ed io senso morale, Riformare alterata dal Guicciardini. RIFRIGERANTE. Rt-fri-go-ràn te. Pari,
no pensiero , vale Formarlo di nuovo. RIFRAGNERE. Ri-frà-gnt-fi. Alt. anom di Rifrigerare. V. e di’ Refrigeranti.
—3. Dicesi Riformar i'animo, il cuore e Lo stesso che Rifrangere. -3. Bn. RIFRIGERARE. Ri-fri ge-rà-n. AU. e
— —
vale Ridurlo da vixio a virtù.
chiarare, Eleggere —
4. Di-

reggere e ristabilire nell'ordine debito.


5. Emendare, Cor- RIFRAtìRANZA. Ri-fra-grànsa. Sf.
comp. Nuova fragranza.
pese. o. pass. Lo atesso che Refrigerare.
2. N. ass. Per metaf. Confortare. Dilet-
tare, ed ancora Preodere ristoro, Ricon-
— è. Dar leggi o Farle di naov». 7. —
RIFRANCARE. Ri-fran^à-n. Au. V.A. fortarsi. [Ut. Molari.]
Dicesi Riformare le persone , le spese o Lo stesso cbe Rinfrancare, net primo RIFRIGERA rivo. Bi-fri-ge-ra li-«o.
simili e vale Liceoxìarle, Scemarle. 8. — significato. Add. ni. Lo stesso che Rtfngerativo-
E o. ass. nel aigo. del g. G. 9. N. — RIFRANCATO. Ri-fran-cà to. Add. va. RIFRIGERATO. Ri-fri-gi-rà-to. Add.m.
pass. Riprendere l'aulica forma. Ritor- da Rinfrancare. Meglio Rinfrancato. da Rifiigerare. Lo stesso che Refrige-
nar nel suo essere. 10. E nel aigo. — RIFRANGERE. Ri-fràn-ge-rt. All. anom. ralo. jLat. refrigeralo!.
del g 6. —
11. Milil. Dar nuova o mi- Far deviare il raggio dal suo drillo cam- RIFRIGERA TORIO. Ri-fri-ge-ratò-ri-o.
glior forma ad un esercito, ad un reggi- mino per incontro di diverso mezzo. Add. m. Lo stesso che Rifrigera torlo ,

mento , ad un corpo di soldati , liceo- (Ut. rifrangi.] —


2. E o. pass. Il de- Refrigerativo.
tiandone una parte. 12. Bd aoche — viare del raggio ec. come sopra. 4. — RIFRIGERIO. Ri- fri-gè -ri-o. Sm. V. e
assolutamente Riformar le miliiie, vaie Detto aoche del Suono ripercosso. di'Refrigerio. [Lai. refrigmrium , Mola-
Licenziarle. RIFRANGALE. Ri-frangi-bi-ii. Add. rne*. Rrfrigtrium dal lat, frigo*
BIFORMATARIO. Ri-far-ma-tàri.o. com. Fis. Soggetto a rifrasioue. freddo. |

Add. e sin. Colui a cui spetta ricever la RIFRANGALI! A. Ri-fran-gi-bi-li-tà. RIFRIGGER ARE. Ri frig-ge rà-re. Alt.
riforma. Sf. avi. di Rifrangibile. U
disposizione e n. pass. V. A. v. e di' Rifrigera ri.
RIFORMATIVO. Ri for-ma tì-vo. Add. de' raggi o del suono ad esser rifritti. RIFRIGGER ATO. Ri-frig-ge-rà-to. Add.
m. Atto a riformare Atto a dar la ri- ,
R1FRANGIBILMENTE. Ri-frangi-bil- m. da Rifriggerare. V. A. V. e di’ Re-
forma. min-te. Awerb. In modo nfraogibile frigeralo.
RIFORMATO. Ri-for-mà-to. Add. iti. da Con rifraogibiliià. R 1 F R 1 GG ER AZION E. Ri-frig-gt-ra-ziò-
Riformare. Riordinato- ( Lai. in alterni RI FRANGI MENTO. Ri-fran-gi-mén-to. ne. Sf. V. A. V. e di' Refrigerazioni.
fvrmum redaclui riformato. ] 2, — Sm. Lo stesso cbe Rifrazione- [Ut. refrigerium, joloman.)
Scemalo. — ,

3. Eccl. Detto di Religioso RIFRANTO. Ri-fràn-to. Add. m. da Ri- RIFRIGGERE. Ri-frìg-g»-ri. A U. anom.
appartenente ad nrdioe che abbia rice- frangere; altrimenti Rifratto, Rafratto. comp. Di nuovo friggere e talvolta ;

vuto riforma. Cosi in questo come nel RIFRATTIVO. Ri-frat-ii-vo. A.Jd m. ambe semplicemeote Friggere. ( Ut.
seguente slguific. si adopera anche come Atto a rifrangere. tfaruin frigiri .
J —
2. Piti. Togliere o
sm. —
4. Milit. Uffizlale riformato. Ca- RIFRATTO. Ri-frài-to. Sm. Il rifranger- Aggiugucre, e Ritoccar molto una pit-
pitano o Alfiere riformalo Cosi ne* se- : si. V. e di’ Ji (fraziona. tura.
toli XV| e XVII chiamatasi nella mi- RIFRATTO. Add m. da Rifrangere, e da RIFRIGGBRIO. Ri-frig-gi-rio. Sm. T.
lizia italiana Quel soldato che dopo un Rifragnere. [Ut. nfraetut J 2. E per .
— A. V. e di’ Rifrigerio- ( Ut. rifrige-
luogo esercisti) deli anni in alcuno di me taf. I rivi*, aoloman.l
106
—, —

BIF RIO me
RIFRIGGERÒ. Ri-frig g* ro. So». V. A.
|
cbe torooltoarla che serve di ricovero finzioni prima cbe io Italia vi fosse
sioc. di Rifriggerlo. Lo stesso cbe Ri- |
al aoldato nel ritirarsi. I’ uso degli organi : e si conserva, dice

frigerio. V. e di' Refrigerio.


1

RIFULGENTE. Ri -ful gènte. Pari, di lo Spelmaon nella chiesa di S. Raf-


,

RIFRITTO. Ri-fr\t-to. Add. ro. da Ri- Rifulgere. Che rifulge. [Lai. rifulgane.) faele in Venezia.
friggere. Di nuovo Trillo. Lai. iterum RIFULGERE. Rifui 9* N.aas. suoni. " BIGACAMP1. Ri-ga-càm-pi. Add. com.
/Wdiu.j — [

2. Prillo e rifallo, cioè, Co- V. L. Rivendere, Rifolgorare. [Lat. comp. iodeel. Cbe riga , cioè insila i
perto da salsa per rendere più appeti- rifulgere.) campi.
tosa ia rosa già cucina la. 3. Per tras- — RI FUSA RE. Ri-fu-tà-rt. Alt. V. A. e RIGADON. Ri ga-dòn. Sm. V. Frane.
laio ,
Tritissimo , Volgarissimo. —. Frane. V. e di' Rifiutar e. [Lat. ricusa- Ma». T. e di' Rigodone.
molto ritorcala.
Piti. Diresi di pittura re, refutar*. lo frane, rifustr. Io celi, RIGAGLIA. Ri ga-glia. Sf. Più comune-
R1FRONDIRB. Ri-fron4i-ra. N. au. Il gali, ris-foisgich coolw-av vicinare , o mente tifato nel pi. e nel senso di A-
rimetter nuove froodi; altrimenti Rio- sia allontanare, respingere.] vauzuml. Robe diversa di poco prezzo,
fronslre. RIFUSATO. Ri fu sa lo. Add. m. da Ri- Cose varie e di poco momeoto unite In-
RI FRO>Z! RE. Rifron-si-ra. N. aaa. fusale. V. A. V. e di’ Rifiutato. sieme. (Lst. reiiqua peri, reliquia, quis-
eomp. Lo stesso che Riufronzire. — 2. RIFUSIONE. Ri-fu-ri-ó-ne. Sf. comp. quilia*. In proveoz. triaiU» rifiuta ,
Alt. e flg. Infrascare , Adornare sover- Ar. Me*. Nuova fuairoeo liquefazioue pattume, che io frane, ditesi triage. la
chiamente. de'me talli. •r. rig-oet reliquie tsmelorum qua e
R1F BUCARE. Ri-fru-cà-ra. Alt. comp. RIFUSO. Rl-fU-to. Add. m. da Rifonde- a foro, .-eu Quadrala reducuulur.j 2.
,


V. e di' Ri frugar». re. — 2. A rifuso, posto avverb. Copio- Rilievo, Reliquia e avanzo del desina-
RIFRUGARE. Ri-fru-gà-r». Alt. comp. samente. re. —3- Nel sing. Quello che si guada-
Frugar di nuovo. RIFUTARE. Ri-fu tà-r». All. V. A. V. e gna oltre alla pattovita provvisione o ,

R1FRUUATO. Add. m. da
Jìi-fru-;ia-i(>. di’ Rifiutare. Quel più cbe si cava delle possessioni ,
Rifragare. Ricercato minatamente. RIFUTATIVO. Ri-fuia-tì-vo. Add. m. oltre alla raccolta principale. [Lat. sfre-
BIFRUSCOLARB. Ri-fru-tco-là re. Alt. Lo stesso che Confnlalivo. na. Dsll'ar. rea utilità, provento, pro-
Cercare eoo diligenza. Lo stesso che RIPUTAZIONE. Ri-fu-ta-sió-ne.S(. Coo- fitto.)
Frugolare. futaziooe ; ed è anche il Nome di quella RIGAGLI ARE. Ri-ga-gtiàro. Att. e n
RIFRUSTA. Rifrù-Ha. Sf. Il rifmsta- Agr. Reccoglier ciò che rimaue dopo
parte di un dUeorvo io col I’ oratore ri-
re. [
Lai. «nqu tritio invasi iguf io. j ,

sponde alle obbiezioni. [Lai. refutalio.] la raccolte.
2. Andare alla rifruata vale Cercare RIGA. Riga. Sf. Linea, Fila; e diresi RIGAGLIGOLA. fli-m-oliuò-ta. Sf. dim.
,

minutamente c cod diligenza. d'ogni rosa fatta a foggia d' una lima. di Rigaglia.
RI FRUSTA RE. Ri-fru-atà-r e. AU. Per- [Lai. linea. Dal pera, rag* ordine, serie, RIGAG.NA. Ri-gà-gna. Sf. V. A. V. e di’
cuotere propriamente con frusta offer- vestigio. Cosi una serie di punii com- Rigagno.
ta. e per estensione, con altro stromen- pone uoa linea , la quale può anrhe ri- RIGAGNO. Ri-gà-gno. Sm. Piccolo rivo;
to rh erbesaia. —
2. Ricercare. Inve- tardarsi come un' orma che lascia su e particolarmente Quel basso del mezzo
stigare minutamente. [Lai. attqtiirsre , ui# superficie la matita, la penna, il delle strade ciottolale , per cui scorre
i

intieri -gore Dal trd. »r foricht egli rl-


.
ferro od altro oggetto esteriore. Una se- l’arqua piovana e e' incammina elle fo-
cerct . investiga, indaga. ] 3. Dicesi — rie di soldati, di cavalli, di uccelli , di ;
gne. [Lat. riewtaz. Io ir. rigai fluenti»
Rifrustare il mare e vale Scorrerlo va- navi o di altri oggetti compone altresi equae doctus per vìcoro mesa tra. Il
gando — 4. P. n. ara. nel secondo sigo. una riga. ] —
2. Oode Righe dicoosi Bullet ha il celi, rig fiume , e rigol ri-
B1FRUSTATO. Ri fm-stà-lo. Add. m. Quelle strisele o liste cbe si scorgono volo d'acque per irrigare I campi. Altri
da Rifrustarr. Minutamente ricercalo. sulla pelle di diversi animali, o su le crede che rigagno sia uoa corruziooe di
(Lai. onq uiiiiui. mvisiigntui.] pietre, o che Granosi a’ panni e drappi ritma rio.)
RI FU LVTtST TO. Ri-fru-stél-to. Sm.dim. nel fabbricarsi. —3. Detto drl e navi. RIGAGNOLO. Ri-oà-gnolo. Sm. dim. di
di Bifrnstn. 4 Andare io riga di checchessia o di Rigagno. Pieciol rivo. ( Lat. rivelua. ]
BIFRUSTQ. Ri-frùsto. Sm. Carpireio.
.

chicchessia, vale Essere considerato ia — 2. Piò propriamente Quell’ acqua.

[Dai lai. fusluarium grosso numero di quella qualità Bsstre di quella ugua- che corre per la parte più bassa delle
colpi di bastone. Il BuDet ha il celi. glianza. —
.

5. E per contrario diersi U« strade. — 3. E detto di quello delle


ffustiad volèe de conps de bàton. In scir dalla riga. —
6. Ar. Mes. Strumen- Concerie di pelli.
bretl. fasta b tt -re a grossi colpi , e to di legoo , o di metallo di superficie ,
RIGA UGO. Ri^gà-li-go. Sm. Bot. Pisola
futiad colpo forte. In ingl. to /fri per- piana e sottile, col quale si tirano le li- rhe ha la radice a fittone ; lo stelo ci-
cuoter col pugno, da fist, io ssss. /tri nee rette altrimenti Regolo. ( Lai. ra-
;
lindrico; I rami allontanati , quasi on-
10 ird. fatui pugno.) gù la. Il lai. reputa ha fornito «gl' Ita- di ; le foglie quasi aessili eoo le divi- ,

RIFUGGENTE. Ri fug-gèn-te. Pari, di liani non riga, ma regolo.) —7.


Oode sioni linrari; i fiori
torchio!, sparai ani
Rifuggire- Che rifugge , o si rifoggr. Per diritta o dritta riga , posto avverb. rami; la prima capsula slliquosa. Fio-
lL*t. cunfugieni.l Dirutamente.— 8. Drizzare a riga, cioè, risce nel Giugno, ed é comune ne’cam-
BIFl (.CIMENTO. Ri -fug-gi-mén-to. Sm. colla riga. — 0. Trovarsi io riga eoo pi. Ha uoa varietà a fior doppio , U
11 rifuggire, R fugio. alcuno, vale Essere ad no livello con quale poò variare dal bianco al rosso.
BIFl GtilO. Iti- fog gio. Sm. V. A. V. e lai.— 10. Mus. Una delle quattro o cin- Si coltiva ne’giardini per vaghezza, e si
di' Rifugio. que linee parallele sopra Cai si scrivono crede cbe I suoi semi ammazzino I pi-
RIFUGGIRE. Ri-fug gì-re. N. ess. e le note. —
11. Mila. Quella linea retta docchi ; altrimenti Fmr cappuccio.
pes». Ricorrere per trovar sicurtà e che formano soldati posti l'uno accanto
i Sprone di cavaliere. Lai. consolida

[

salvezza. [Lai. confugere.] 2. Fug- all’altro. L'antica milizia Italiana la regalis, dslphinium consolida Li».)
gire, Ritirarsi. —
3. Fuggire di bel chiamava Ordinanza ,
Ordine, e di poi RIGAMO. Jft-g« -ino. Sm. Bui. Lo alesao
nuovo; raddoppiatilo di Ruggire. Fila ; ma
si generava confusione d'idee ehe Segamo. V. e di’ Origano. [LaL
4 . Schivare, Scansare.— 5 All. Ricn- per ladiversità de* significali di tali vo- origtmum.)
Fuggire. ci. Laonde i tattici Italiani del sedilo RIGANTE. Rigàn-te. Pari, di Rigare.
RIFUGGITA. Ri gi-ta. Sf. rifug- xvti chiamarono Fila di fronte il Pri- Che riga.
—fug
Il

gire. Ritirala. 2. Luogo dove si poò mo ordine, Ranq de* Francesi, e Fila di RIGARE. jRi-gà-ra. Att. e o. pass V. L.
rifuggire, ricoverarsi. fondo o d'altezza il Secondo ordine. Fi- Bagnare, Annaffiare. [Lat. irrigare- Ri-
RIFUGGITO. Ri-fug-gl-to. Add. m. da lèdei Franerai. Questa dialioi Ione per gar», secondo il Bullet vien dal celi,
Rifuggire. —
2. Devertore; ed in que- altro riuscendo Incomoda ne' comandi, gali, rig fiume. In ar. rag
,

acqua rigol ,

sto senso si adopera nel pi. anche in «comparve a poco a poco dalle ordinanze fluenti» aqnaeduclus per vicuin incau-
fori» di sm. (Lst. transfuga, dasertor.] del secolo svili, nel quale le milizie te», regiuz msre. Secondo altri , rigo è
— 3. Riposto. italiane diedero alla voce Riga il si- lo tlraso cbe ritmai ago io conduco il
RIFUGI ARB. Ri-f+già-r». N. pass. Me- gnificato del frane. Rang , e lasciarono ruscello. —2.
Tirar linee; altrimenti
glio Rifuggire. alla Filail suo proprio e solenne d’Or- Lineare. —
3. E per simil.
RIFUGIO. Ri fu gio. Sm. Luogo e Perso- dioedi soldati posti l'uno dietro all'al- RIGATO. Ri-gà-to. Add. ra. da Rigare.
na dove e a chi si può rifuggire. Lat. tro. V.Ordinanza, Ordine , Fila. V. L. Bagnato. ( Lat. rigatisi , irriga-
refugium, ptrfugium.] 2. Milli. No- —
(

RIGABELLO. AN-ga-Ml-lo. Sm. Mus. ci.) — 2. E fig. — 3. Ar. Me*. Canna


me generico di ogni luogo od opera an- Strumento musico usato Delle sacre o Archi-buso rigato. Quello che nella
107
• . . —.

BIG BIG BIG


parte interiore delle canoe de imo a landosi delle piante e delle loro radici RIGIRANTE. Ri-giròn-U. Pari, di Ri-
sommo ha alcune scanalature.—4. Hot. vale Dar fuori nuove messe. 5. N- — girare. Che rigira, Che ci rconda, o Che
Aggiunto di Posto ; lo Messo che Li* ass. nel primo sign.; e parlando di Pec- si muove in giro. [Lat. regyrans.]
ut-aio nel sign. del g. 4. catore o simile, dicesi propriamente di RIGIRARE. Ri-gi-rà-re. Alt. comp.
RIGaTOKE. Ri-ga-tó+i. Add.e aro. Ar. Dio quando lo priva della sua grazia. Circondare , Andare in giro. (Lat. ctr-
Me». Chi adopera meni meccanici ed — 6. Recere, Vomitare. 7. N. pass, — — 4
eumdare.] 2. Detto dell Anima che si
esercite l'erte del rigare a ria di mac-
chine le certe di tnnsica. Quest'alt-? da
nel sigo. del §. 2. e 3
nuovo , Gettarsi da capo.

8. dittarsi di ripiega e ritorna in sè
giudicando ed approvando l'opera sua.
medesima, quasi

alenai e chiamata Gammogra fica. Così RIGETTATO. Ri-get-tà-to. Add. m. da — 3. Dicesi Rigirare altrui e vale Ag-
chiamasi ancora Lo strumento usato a Rigettare. Ributtalo. [Lat. rejcctus .] girarlo, Ingannarlo. (Lai. fallere, deci-
tale ufficio. 2. Vomitalo.— 3. Gettato di nuovo. Ri- pere.] —
4. Ditesi Rigirar danari o si-
RIGATTATO. Ri-gatdàdo. Add. m. V. fondato. mili, e vale Dar danari a cambio, ec.—
fuor d'oso. Di mela vite» quasi ricattato RICETTATORE. Rì-get-ta-tò-re. Verb. 5. Dicesi Ririgare un negozio e Tale
dalle pena a cui ere stalo condannato m.di Rigettare. Che rigetta, Che ribotta Trattarlo, Maneggiarlo. (Lat. frodare.]
pe'saoi misfatti. (Lai. supplicio excm- da se. — -6. N. ass. e pass, nel primo sign. —
plw-l RIGETTATRICE. Ri-get-ta- frl-ea. Verb. 7. Marin. Voltare il naviglio per fargli
BIGATTIERE. Ri-gnt-iii-re. Add. e sm. f. di Rigettare. Che rigetta, Che ributta mutare seutiero. —
8. Ditesi Rigirare
Rivenditore di vestimenti c di tnasse- da sé. nelle acque d'uo naviglio e vale Mutare
riiic usile. [ Lai. propala Dal frane. RIGETTO. /fr-géc-ro. Sm. Ripudio, Scar- di bordo dietro a un oavilio , di modo
régratier io ingl. rejratcr che vale II to. Rifiuto. che seguendolo si corra lo stesso rombo

medesimo» c che vico dal celi. gal. rei- RIGEZZION'E. Ri-gee-tió-ne. Sf. Il riget- di veoto. —
9. D ersi Rigirare di bordo
eeadair , in irlandese reacadàr di si- tare. Lo stesso che Regezione. Reiezio- nell'acqua di un naviglio, e vale Mutare
mil senso. Qui sto poi vieo dal celi. r$ic ne. (Lai. rejVtto.] di bordo nel luogo la cui dee passato
vendere. I RIGHETTA. Ri-ghét ta. Sf. diro. di Riga. un altro naviglio.
RIGENERARE. Ri-gt-ne-rà-re. Alt. RIGHETTARE. tfi-gHef-tàre. Alt. Fre- RIGIRATO. Ri-gi rà-fo. Add. m. da Ri-
comp. Di nuovo generare , c diresi co*l quentativo di Rigare. girare.
nel tisico come nel morale. I Lat. rege- RIGHETTATO. Ri-ghet-tà-to. Add. m. R (GIRATORE. Ri-giratóre. Verb. m.
nerare.] — 2. E n. p»ss. da Righettare. Segnato di spesse linee di Rigirare. Che rigir-', Che maneggia
RIGENERATIVO. /?*-<!» ne-ra f i co. Add. sonili e talvolta di color diverso. un negozio. —
2. Più comunemente si
m. Atto e rigenerare. RIGIACERE. Ri-qia-cé-re. N. ass. inora, prende in cattiva parte e dicesi di Chi ,

RIGENERATO. Ri-ge-ne-ràdo. Add. m. comp. Giacere di nuovo. 2. E o. pass. — rigira altrui per ingannarlo-
de Rigenerare. (Lei. regeneratut.] Tornarsi a giacere. RIGIR ATORELLO. 7?i-gi-rez-fo-r«-lo.
RIGENERATORE, Ri-ge-ne-ra-tó-re. RIGIDAMENTE. Ri-gi-damén te Avv. Add. e sm. dim. di Rigiralo». Mali-
Verb. m. di Rigeocrarc. Che rigenera. Con rigore Severamente
, . Aspramente. zio* etto. Furfantel lo-
RIGENERAI' RICE. Ri-gc-nc-ra tri-ce. (Lai- man, acritar.]— 2. Esattamente, RIGIR ATR1CE. Ri-pi ra tri-ee. Verb. f.
Verb- f. di Rigenerare. Scrupolosamente. di Rigirare. Che rigira.
RIGENERAZIONE. i?i-jB-ne-ra-z»d-ne RIGIDE no. Ri-gi-ditdo. Add. m. dim. RIGIR AZIONE. Ri-gi ra :>ó-ne. SL Il
Sf. Il rigenerare. ( Lat. regeneralio. ] di Rigido. Alquanto rigido. rigirare, Circolaziooe , e dicesi per lo
— 2. Fisiol. Rinnovamenlo, Riprodu- RIGIDEZZA. Ri gi-déz-ta. Sf. Doreria. più de' fluidi. (LaL etretiiiio.]
zione di alcuna parte distrutta o levata. Inflessibilità. —
2. Severità, Asp rena , RIGIRE. Ri gire. N. comp. V. difhtt.
— 3. Eccl. La nascita spiritoale che Austerità. (Lat. severità*, «perito*.]
3.
Di nuovo gire. (Lat. runue ire.]
l'uomo riceve nel battesimo e che lo fa RIGIDISSIMAMENTE. Ri-gi-dit- ri-ma - RlGIItEVOLE. Ri-gi ré-vo-le. Add. coni.
risorgere dal pecrnto alla grazia. Così mdn-le. Avv. saperi, di Rigidamente. Che facilmente rigira.
chiamasi ancora La nuova vita a cui (Lat. rigidi! rima.] RIGIRO. /?i-g»-ru. Sm. Propriamente
rinasceranno giusti nel giorno del
i
RIGIDISSIMO. Ri gi-iiis-ii-mo. Add. ra. Movimento in giro, e II giro stesso;
giudiiio , detto perciò ancora Giorno superi, di Rigalo. (Lat. severittimnt Avvolgimento, Rivolta, Ravvolgimen-
della rigenerazioue. SMWVimsi.) —2- Freddissimo.
, i

to. [Lai. /lexus.] — 2. Il rigirare; ma si

KIGENT1LIRE. /?»-ge*-fMì-re. Att. Far RIGIDITÀ. Rigidi- fà.Sf. «si. di Rigido. usa anche particolarmente in significato
gentile. Lo stesso che Rigentilire Rag- Mancanza di piegbevolexra e di flessi- di Pratica segreta amorosa, ed aochedi
gentilire, Ingentilire, Aggentilire. bilità; Condizione di una cosa che resiste Negoziato coperto, a line di checchessia.
R1U ENTI I.1TU. fli-jM-li-tt-IO. Add. tn efficacemente agli sforzi per piegarla ; — 3. Qualsivoglia ord goo. — 4. solitilo.
da II igniti lire. Lo stesso che Raggen- L'essere Inflessibile. Lo stesso che Ri- Passatempo.—4L Ar. Mcs. Rigiro delle
tilito. Ingentilito. Aggentilito. gidezza. [Lat.duritief, asperitot. rigor.] carrozze : L’azione del girare delie car-
KIGEU.MOGLI ANTE. Hi^er-mo-gl làude. — 2. Piti comunemente Asprezza. Au- rozze.
Pari, di Higermogliarc. Che rigermo- sterità, Severità. (Lat. aeeerifa*. atpe- RIGITTAMBNTO. Ri-gilta méndo. Sin.
glia. rilat rigor. 1 —3.
Dicesi Rigidità del Il rigiitare.Lostcsioche Rigettameoto.
R1GERMOGLIARE. /?i-ger-mo-glià re. freddo, stagione e simili , cioè.
'della — 2. Vomitarocolo. (Lat. vomirio.)
N. ass. comp. Germogliar di nuoto. L'asprezza ec. —
4. D cesi Rigidità ca- RIGETTANTE. Rigit-tànde. Pari, di
|Lat. regtmninarr , repullulare. ] 2. — daverica, quella che dopi morte acqui- Rlgittnrr. Che rigiita. Lo stesso che
Per melaf. —
3. Rigenerarsi. Rinasce- stano i corpi degli ammali.— 5. Par- Rigettante.—2. Che vomita. (Lat. rep-
re , e dicesi di membri di animale ta- lando di Materia, Scabrosità, Ruvidez- rime. ccofisenf.]
gliali u altrimenti perduti. 4. E — |
za; contrario di Levigatezza, Duttilità , RIGITTARE. Ri-gitdà-re. AU. comp.
detto dell.» ossa. Malleabilità ec. Di nuovo gitiare. Lo stevso che Riget-
RIGERMOGLIATO. Ri ger-mo-glià-to. RIGIDO. Rì-gi-do. Add. m. Che ha in sé tare. (Lat. reiicere, rejectare.\ 2. Scac- —
Add. m. da R {germoglia re. rigidezza . Doro. (Lat. tuper , rigìdus . ciar da sé. [Lat. rejicere , repellere 1 —
RIGETTATILE. Ri-get-tà-bi-U. Add.com. durui. Rigìdut , dal gr. rigiot di simil Vomitare, Recere. (Lat. vomere, w*
Da rigettare. arn«o. In celi. gali, rnigead durezza.; milarv.J
niGETTAMENTO./Ii gtt-ta*né»-lo. Sm. — 2. Detto di Cibo Duro , Difficile a
: RIG1TTATO. Ri-gitdà-lo. Add. m. da
Il rigettare. (Lai. rejectio, rejecrua.)— digerire. —
3 Freddo; detto di luogo o Rigiture. Lo stesso che Rigettalo.— 2.
1. Rifiuto. Ricusamene. di tempo.— 4, Aspro, Austero. Severo, Vile. Abbietto, Volgare.
RIGETTANTE. Ri-getdàn te. Pari, di Inflessibile: e dicesi delle persone e RIGITTATORE. Ri-gil-ta-tò-e*. Verb.
Rigettare. Che rigetta. delle cose. (Lat. severus . asper.] 3. — m. di Rigitlare. Che rigiita. Lo tl»w
RIGETTARE. Ri-get-tà-re. All. Ribut- Onde Star rigido , vale Usar rigidezza. che Rigctutore. —2. Colui che vomita.
tare. Rifiutare. (Lat. rejicere. Dal lat. — 6. Bot. Fusto rigido: Qoello che re- (Lat. eointlor.]
rqaffum pari, di recido io rigetto.) — siste a piegar-d ma forzandolo rischia
.
RIG1TTATRIGE. Ri-gitdadri-ce. Verb.
2. Recete, Rullar fuori; e non che delle di rompersi. Foglia rigida: Quella che f. di Rigitlare. Lo stesso ebe Rigetla-
per-one , si dice anche del mare l Lat. difficilmente si lascia piegare, ma che Ir ice.
tornare, vomitare.] —
3. Di nuovo get- pintlostiisi rompe. RIGIOCARE. 7?i-giu-cà-re. N. ass. comp.
tare ditesi di metalli t gessi c simili
. RIGIR AMENTO. Ri-gi-ra-méndo. Sta. Giocar di nuovo. ( Lai. tferum liniere ,
uel sign. di Gettare , g. 18. 4. Par* — Il rigirare. (Ut. ctrcuìiìo.] ludo se iterum commUtere.]
108

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- i .

BIG RIC me
RIGIUDICARE. Jii giu-di eà-ra. Ail.corop. che viro da goil bollimento ; od anche RIGORE. /ti-gó-re. Sm. Durezza, Sodezza.
Di Quoto giud-c-irr , Rifare il g.udizto. meglio dall'ar. ghuiuvv eccesso, ovvero (Lat. rigor, duritiet. Dal gr. rhigot che
BIGIUGNERE- Ih-giù-gne-re. All. «dodi. da ghotfg'cra mudimi elidere esorbi- vale i I medeatmo. In celi. gali, raigend
comp. Lo stessette Raggiug nere. (Lai. tare, che vico pure da ghaUjan bullirc
,

durezza, saldezza.) —
2. Freddo grande
assvjui.] —
2. E o. art* Tornare a giu- ollam ) —
3. Il soverchio vigore delle con tremito, Trcmor frigoriiìco. [Lai
gnrre o Uiugnerc di nuovo. piante , che spesse volte impedisce loro rigor frigut. Rhigot dall'obr. roghtx
BIG UNTO. Ri-giunto. Add. m. da Ri- il fruttificare, (Lai. luxuriet.) — 4. Onde
,

tremito, orrore.) —
3. Severità, Asprez-
giuguere. Lo sle»&o che Ragginolo. Andarsene in rigoglio, vale Crescere za, Rigidezza. [Lai. rigor, teverùai.
R1G1LÌRARE. Ri-giu rà-r e. N. cump. m. senza far frutto. —
5. Lo sfogo delle Rigor in questo scuso vico da rigor in
Giurare di nuovo. volte , degli archi o simili. —
6. Orgo- senso di durezza. Così pura in sa**.
RIGNaRE. Ri-gnà-re. IN. ass. Ditesi glio, Superbia, Alterigia. [La l. superbiti. hruhge, io ingl. rotigli aspro nella su-
propriamente de* cani. Lo siesso che Far voce fatta per traspo»ixiooc delta R perficie, vai anche rozzo, aspro nello
Ringhiare. (Dal lai. rtnpor io ringhio. in orgoglio. In turco garuriyh vai pure maniere, non dolce non piacevole.)
. —
In frane, grincer Ut denti in mgl. lo .
superbia.] —
7. Ardire cagiuuatoda con- 4. Dicesi acir usu Rigore della stagio-
r»n, in sa»a. prinùm: nelle quali voci fidenza propria o da autorità data da ne , dell' Inverno cc. per Asprezza, Ri-
? sensibile ronoraaiopea.]— 2.1'craimil. altrui.(Lat. audacia, fati ut.) gidezza. —
S. Di rigore, posto avverti-
detto de' cavalli , per Aouiirire. [Lai. RIGOGLIOSAMENTE. Ri-go glio-ta-mèn- va le Rigorosamente Con rigore.
,

hinnire, nitrire, irringere .] 3. E an- — ie.Aw. Cuu rigoglio, Con multo vigore. RIGORISMO, /fi-jo-n-zmo. Sm. Teol. e
cora del Verso del gallo quando è in — 2. Orgogl usamente , Superbamente.
t Leti. A [Tetta zi uni- di abbracciare le opi-
furore. [Lai. iufieròe.] nioni più ri goruse . e le sentenze più
BIG.NO. /ti gno. Sm. Il rignare; e dicevi RIGOGLIOSISSIMO. R i-go-glio-tit-ti-mo. austere , o nel dogma o nella morale o
propnam. de' cani. —
2. E delio de’ca- Add. tu superi, di Rigoglioso, anche nelle cose di lingua. la qaest'ul-
valli, (Lai. nilrtìus , Amnit**.) — 3. E RIGOGLIOSO. Ri-go-glió-to. Add. m. Che tiuio senso si adopera meglio Rigorosi-
delio anche dell nomo.
flg. ba rigoglio, vigore, furia., Lai. iiimiiu*. tà nel sig. del §. 3.
RIGO- Ri-go. $m. Segno per tener diritto —
2. Dello di donna. 3. E detto di —
]

RIGORISTA. Ri-go ri-ita. Add. e9m.


cbeccheasia; altrimeuli Riga. [Lat. re- pianta o simile. 4. Audace, Superbo, — Teol. Colui rhe in morale sostiene le
gmla , amuttit. Dal tal. rigo io dirigo. Orgoglioso. (Lat. tuperbat.) sentenze più rigide e più sicure.
Io celi. gali, riagkiif direttone.) 2, — !
RIGOGLIOSOCCIO.
Ri-go-glio-tòe-cio. RIGORO. Ri-gd-ro. Sm. V. A. Quasi ri-
Quella linea che si lira colla penna m
Add. m. vezzegu. di Rigoglioso. gagnolo. V. Rigugno.
una scrittura per avvisare il copista od RIGOGOLETTO Ri-go-go lét-to. Sm.Zool. RIGOROSAMENTE. Ri-go ro-ta-m4n-te.

il lettore. 3. Linea segnala in carta o dim. di R>gogolu. Avv. Con rigore , Strettamente. 2. —
simili con inchiostro matita.
,

4. All RIGOGOLO. Ri-gò go-lo. Sin. Zool. Genere
j

Severamente. [Lat. rigide, zerrra.)


giuoco della pillotta cosi dicesi Quel d'uccelli dell'ordine de’ passeri distinti
|
RIGOROSISSIMaMENTE. Ri-ga-ro-tit-
segno che spartisce in due il luogo dei dal becco simile a quello de’ merli , ma ti-ma-men te. Avv. superi, di Rigoro-
giuocatori. — 5. Per Rivo o Rio. —
j

è soltanto un poco più forte ed i piedi samente.


6. Mus. Nome delle quartroo cinque un poco più corti. La specie unica è un RIGOROSISSIMO. /ft-go-ro-*i*-*i-mo.
linee o righe parallele co' loro tre o Uccello un poco più grande del merlo , Add. m. saperi, di Rigoroso. Severis-
quattro sparii , sopra coi ai mettono lungo nove in dirci pollici; e sedici n'ha simo. —
2. Agg. di Prezzo vale Altissi-
le note musicali. Una volta questo ri- di volo; la lunghezza della coda è di mo. Grandissimo.
go era di otto linee; poi fu ridotto a circa tre pollici e mezzo , e quella del RIGOROSITÀ’, lii-go-ro-ii-tà. Sf. ast- di
quattro: dal secolo xv lo poi è di cioque. becco quattordici linee. È vagamente Rigore. Rigidezza, Durezza. (Lai. duri-
— 7. Zool. Genere d insetti dell* ordine giallo in tutto il corpo, nel collo e nella tiei,rigar.)— 2. Fig. Asprezza, Severi-
de'coleoltcri, della sezione de' tetra meri, testa , a riserva di un lineamento nero tà. (Lai. rigor, Mocrita*.]— 3. Lo stret-
e della famiglia de'rintofori stabilito
, rhe va dall’occhio all'angolo dell'aper- tamente attenersi alle regole aeo za lar-
da Dilanio ; e cosi denominati dal loro tura del becco. Ha le ale nere , con at- gheggiare nell’applicazione di esse. Vol-
freddo temperamento e dalla loro indo- euoe macchie gialle sulla estremità di garmente Rigorismo.
lenza. (Dal gr. rigot freddo.] quasi tutte le grandi peone ; si pasce RIGOROSO. Ri-go-rù-t o. Add. m. Che
RIGOCABPO. Ri-go-càr-po. Sin. V. G. volentieri di fichi, rìr egee simili frutti. ha rigore. Severo, Aspro. (Lat. tacervi*,
Boi. Genere di piante proposto da Ne- Chiamasi Rigogolo comune, giallo-bian- rigulut.] —2. Agg. di Prezzo o slmile,
efter per alcuna specie del geoere Cu- co, Rigogolo o Merlo di due colori, Ri- vale Alto, Grandissimo.
rumi* a frutto globoso e sommamente gogoli! o Tordo chiamalo Gurrulo di RIGOSO- Ri-gó’to. Add. m- V. A. Irri-
frigido: questo geoere non è stato adot- B ernia. (Lat. gulgutus, oriolai galli ula gato. Bvgnato. (Lat. irrigui!*.)
tato. (Lat.rhijAocarpu*. Da rhigot fred- Un. Dalla particella Ri superflua , e RIGOTTATO. Ri-gol-tà-to. Add. m. V.
do. e corpo* fruito.] dal lat. paipulu*.]— 2. Proverb. Pigliar A. R cciuto e propriamente fu detto
;

RIGODERE. Ri-go-di-re. AlL e n. ass. due rigognli a un fico ; lo stesso che


'
de* capelli. [Io ingl. ringlef riccio, ed è
v aoom. comp. Goder di nuovo. Prendere due colombi ad una fava. dim. di ring anello: quindi esprime
RIGODONE. Ri-go-dó-ne. Sm. V. Fraoc. RIGOLETTO. Ri-go-Utto. Sm. Coregr. propriamente cipigli inanellati.)
i

Coregr. e Mus. Danza di carattere gajo, Danza In tondo con assai persone prese RIGOVERNARE. Ri-go-ver-nà-re. Att.
che si balla con prestezza e con una. per mano e cantando. ( Dim- del ted. e n. ass. Propriamente si dice del La-
melodia che porta lo stesso nome. Cre- ring, in sas». A ring, in clan, rinjh in vare e Nettare le stoviglie imbrattate.
deri cosi detta dal nome del suo inven- Illir. rink cerchio.) 2. Zool. Ed in —
,

(Lat. curar*, purgare.) —


2. Parlando
tore Rigaud. vece di Rigogoletlo, dim. di Rigogolo ,
di Vivande vote Riporle, Metterle io
RIGOGLIO. Ri-gò-glio. Sm. Il susurro uccello. serbo o in custodia per usarne quando
che fa la pentola quando bolle; onde RIGONFIAMENTO. Ri-gon-fia-min-to. che sia. —
3- Ripulire. 4. Governare—
Bollire cou qualche rigoglio vale Bron- Sm. Quel crcscitnenlo che fanno i fluidi nel sigo. del $. 0. —
5. Parlando di
tolare. [Dalla particella superflua ri , e bollendo, o l' acqua or'fiutni per sover- cavalli, cani ec. vale Averne cure dan-
da altra voce che par fatta per oooma- chia pioggia , o per nevi disciolte ; ma do mangiare e bere.
loro
topea. Cosi pure in pers. ghulgkul vai dicesi anche de solidi che rilerano.(Lat. RIGOVERNATO. Ki-po-oer-nd-fo. Add.
romure. lo nell. gali, glag e géi/geU s»n tumettentia. tumiditai.i m. da Rigovernare. Lai. purgata»,
pur voci espressive di strepito. In turco RIGONFI ANTE, Ri gon fan le. Pari, di mandata!, lutai. )
(


2. Riposto, Messo
chyrgkylyk mormorio. lu illir .gtogojati Rigonfiare. Che rigonfia. [Lat. iiUume- io serboo in custodia.
gorgogliare. Si coti però che in celi, *een*. 1 RIGOVERNATURA. Rt-go-otr-nalù-ra.
gali, ro-poil vai grosso bollimento; ed RIGONFIARE. Ri-gon-fià-re. N. ass. e Sf. Lavatura di stoviglie, L’acqua con
In ar. ghwltjan bui lire ollam.) 2. — pass Crescere c Rilevare ingrossando. che si sono lavate. (Lai. lofura.)
Gonfiezza . Rilievo di alcuna cosa che Lo slesso che Gonfiare. (Lai. lum«M«ra, RIGR ADARE. fl*-flra-dà-r«.N.a».epise.
si alzi fuor della sua dirittura o del t ur q tirerà ] —2. Ed in forza di »m. V A. Digradare. Distinguersi per gradi.
suo ordine. [ Dalla particella ri spes- RIGONFIATO. Ri-gon-fià-to. Add. m.da RIGRATTARE. Ri grat-tà re. Alt. comp.
so superflua , e dall ebr. ghuala sa- Rigonfiare. (Lat. tumefactut.) Grattar da capo.
lire, andar su, crescere. Altri forse dal RIGONFIO. Ri-gón-fio. Add. ni. sinc. di RIGRESSARE. Ri-gres-tà-re. Alt. e n.
celi. gali. goiUadh ribocco, trabocco Rigonfiato. Leg. Avere rigresso.
109

)gle
— \ —

BIG I« RII
RIGRESSàTO. Ri-gres-aà-to. Àdd. n. da Preservarsi, Andar con riguardo.— 17. RIGUARDOSO. Ri guar-dó-ao. Add. m.
Rigres&are. Stare in guardia, Star sull’avviso. Ro- Che si riguarda Cauto, Circospetto , ;

DIGRESSIONE. Ri-gret ai-d-ne. Sf. V. L. dare, Attendere o simile. 18. Aste- — Guardinao. [Lai. eoutut.l
Tornata, Ritornala, Ritorno. 2. Reti. — nersi geoeralrnente da checchessia. RIGUARIRE. /fi-joa-ri-ra. N. ass .comp.
Figura ret lorica rhe Tatti coll’sdopers- RIGUaRDATaMENTE. Ri-quar-do-la- Guarir di nuovo. [Lat. tfsnim convala-
renuovamente le perule g<à usale ma io mén-u. Avv. Lo stesso che Riguardosa- aoera.)
un senso differente. [Dal Ut. rtgrtdior mente. RIGUASTARE. Ri gua-atà-re. AU. comp.
io ritorno.] BIG CARICATISSIMO. R'-guar-da-Ue-ti- Guastar di nuovo.
RIBRESSO. Ri-grèa-ao. Sm. V. A. V. e •no. Add. m. superi, di Riguardato. HIGU ASTATO. Ri-gua-atà to. Add. co.
di' Regnato. Circospettissimo. d* Riguaslare.
RlGRIDAti E. Ri-gri-dà-re.H. ass. comp. RIGUARDATO. Ri-guar-dà-to. Add.ro. R (GUASTO. Ri-guà-ato. Add. m. aioc.
Di nuovo gridare. [Lai. ifcrum clama- da Riguardare. Guardato. Veduto, Os- di «'guastato psrt. pass, di Rigua-
re. conclamare.} servato. [ Lat. epectatua.] 2. Costo- — alsre.
,

RIGUADAGNARE. Ri-gua-da-gnà-re. d'to. Tenutone conto. 3. Cauto, Guar- — RIGUATARE. /Jìjvm-fd-re Alt. comp.
AU. comp. Di nuoto guadagnare. Ria* dingo. [Lat. etium*.) 4 . Ragguar- — reduplicativo di Guatare. Guardar di
equìslare, Ricuperare. |Lat. recupera- devole. [ Lai. zpectaàilù apec tatua , nuovo.

,

re.] 2. Tornar di nuovo nel luogo conepimua.) RIGlMDBRDONAMENTO. Ri gai der do-
da rui s è partito. 3. Diersi Rigua-— RIGU A B DATORE Ri guar da -tó-re. namén-to. Sm. Il rigaid'-rdonnre; me-
dagnare o Riguadagnarsi alcuno e vale Verb. m. di Riguardare. Che riguarda. glio Gu derdooe. (Lat. rtmw«ratio.]
Tornargli in grazia , Rifarselo amico. Lat. tpertator. —2. Conoscitore.— 3. RIGUIDERDONARE. Ri-gui der-do-nà-

1

4. Diersi Riguadagnare alcuna per- Guardature, Custode. [Lat. cuttot ] re. All. Lo stesso che Guiderdonare.
dita e vale Compensarla, Risarcirla. RIGUARDAI RICE, fli-juor da-trì-ct. (Lai. remunerare , pareva gratta»* re*
RIGUADAGNATO. fii-gua-da-gna-to. Verb. f. di Riguardare. Che riguarda, ferre.]
Add. m. da Riguadagnare. Ricuperato. f Lai. ipdatrij.1 RIGUIDEBDONATO. Ri-gui der-do-nà-
[Lai. recuperatila.) RIGUARDKVOLE.fli-juor-de eo-Ia.Add. to. Add.m.d* Hignidcrdonore. Lo stes-
RI C»l' ALCA RE. Ri-guai- cà-r a. N. ess. coni. Da esser riguardato, Degno d’rs- so che GaiderdoaHto.
Maria Andare rontr acque. Andare con-
. ser riguardato. Singolare Eccellerne. , RIGURGITAMENTO. Ri-gvr-gi-ta-mén-
tro la marra. Si dice che La marra ri- [ Lat. anipicuva,
praecellena.] —2. Ed i
to. Sm. rigurgitare.
Il
gualca. quando [Dalla particella
cala. in fona di »m. RIGURGITANTE. ft-gur-gi.fòn-te.Part.
re ori ebe spesso iod ca contrarietà o R1UUARDF.V0I.EZ7A. Ri-guar-de-vo- di Rigurgitare. Che rigurgita.
ripetizione, e daU’ingl. lo toaU cam- Mx-ta. Sf. asl. di Riguarde*ole. RIGURGITARE. Ri-gur-gUà+e. N. ass.
minare. Quindi rijuafeare è cammina- RIGUARDEVOLISSIMO. Ri guar d»-vo- Ringorgare, Riboccare , a dittai pro-
camminar di nuovo.)
re contro, o lìa-ai-mo. Add. m. superi, di Riguar- priamente delle acque allorché sono
RIGIIALCATOJO. Ri-gual-ca tó-jo. Sm. devole. |Lal. ivuixime contpcuut, prae trattenute nel loro coreo da qualche
Idilli. Lungo bastone gueroiio di ud , rellmtitaimut.] impedimento. (
Dal lat. re particella
grutto bullone appianato, di cui aer* RIGUARDEVOLMENTE. Ri-quar-de- Iterative ins-parahile . e da gorgia ,
vonsi per ricalcare o battere la carica vol-men te. Avv. Io maniera riguarde- gurgiti» gorgo. Quindi Rigurgitare è
del raonuoe. [Dal led. vcalfcen battere.) vole. Con riguardo. (Lai. compiate uscir dal gorgo , ove l' acqua era en-
— 2. Mario. Rigualcalojo di corde: Ri- — 2. Cautamente. Riservatamente.
]

trata.]— 2 E per simil. D>cesi anche


gualealojo che ba un manico di corde RIGUARDO. Ri-guàr-do. Sm. Il rigirar- delle persone, quando vanno in folla o
di c*i aervousi quando »i dre caricare dare. — 2. E dell** del Sole. —3. Vi- vengono e calce.
un cannone dentro »l naviglio. sta. Guardatura. [Lai. oblutus.} 4. — RIGURGITATO. Ri-gur-gi-tà-to. Add.
RIGUARDA MENTO, Ri-guar-da-mén-to. Spettacolo. Vista [Lai. protpectua.} — m. da Rigurgitare.
Sm. tl riguardare. [Lai. rtapedui, re- S. Aspetto, Prospetto; onde parlando RIGURGIT AZIONE. Ri-gvr-gi-ta-aió-na.
tptcho.] —
3. C’rcospezione. (Lat. cov- di Casa, Luogo e simile. Avere il ri- Sf. Med. Azione per cui un gas, od no
ilo, prudenza J guardo , vale Esser situato in modo liq a do ritoro* dal ventricolo nella boc-
RIGUARDANTE. Ri-guar-dàtt le. Pari, che sia volto e guardi un dato luosro. ca scura alcuno sforzi). Altrimenti Ri-
di Riguardare. Che riguarda.iLal. ape- — 6- Termine. Segno. 7. Fig. Ca- — gurgita mento. (Lei. ragurgilafio.)
elalor.) — 2. E detto anche delle cose gione, Motivo di riguardarsi, di badar RIGURGITO. Ri gùr-gito. Sm. Idrtul.
retai vomente aita parte verso cui sono bene a checchessia. 8. Difesa. [In — Rigonfiamento dell’acque arrestate nel
fotte. — 3. Appartenente, Spettante. dove te ai pronunzia gu.
iugl. io teard. loro corso da qualche ostacolo ne’ loro
RIGUARDARE. Rt-guar-dà-re. Alt. vai proteggere, difendere. Io led. «cor- recipienti. Dicesi anche Ringoilo, Rio*
eomp. Guardar d< nuovo, o attenta- im aver cura, avere in guardia.] —9. gorgo.
mente, e con diligerne. [Lai. pietre, m Rispetto, Considerai ione , Avvertenza. RIGUSTARE. Ri-gu atàra. AU. comp.

aapìcere , retpeclnre.) 2. Vedere: sem-— |La<. rtiprclar, ratto.] 10. Interes- — Gustar di nuovo. [Lat. reguttarej 2.
plicemente. — 3. Fig. Avereo Portar se. e Mrriio di danari {«restali , ma in E n. pass.
rispetto, Avere riguardo o attenzione. questo senso non é piu in uso. ( Dal- R1GUSTATO. Ri gu Mà io. Add. m. da
[Lat. rallentivi hobert.] 4. Apparte- — l'ingl. reioord rimunerazione, ricompen- R gustare.
ner* , Cfucernere; e in questo senso gli sa rimerito, contraccambio. J 11. — RILAMPO. Ri-làm-po. Sm. Lampeggia-
aegue ancora il terzo caso. IS. Aver — ,

Aver riguardo, vale Riguardare, Con- mento. Splendore. V. e di' Lampo.


riguardo o considerazione. Osservare. siderare. —
12 Stare a riguardo o io RILANCIARE. RUan-cià-n. Ali comp.
|Lat. aninutdeertere.} ò. Ditesi Ri- — riguardo, vale Star vigilante. Stare in Lanciar di nuovo, oppure Lanciar in-
guardare una cosa e vale Non l'adope- su gli avvisi, Star con cautela. Stare il dardo o l'asta avventala
dietro, p. e.
rare, Risparmiarla. (Lat. aticui rei par- io guardia. —13. Riguardarsi, Aversi d « alcuno. —
2. N. pass, e 6g. Gettar»!
cere.; —
7. N. ass. ori primo sigo. — \

cura. (Lat. proapicere aièi.) 14. E — con impelo.


8. E costruito colie preposizioni A Starai a ba *o riguardo per lo stesa» RILASCIARE. Ri-la-acià re. Alt. romp.
lu v '•imiti, —
9. E«ser voltato , Es-
,

che Stare a riguardo, nel primo sigo. Allentare, Rimettere, Rallentare. (Lat.
ser o'tualn. ( I ai. tpeelare , vergere.} — 15. Teoere io rigoardo. vale Custo- rimi'lart.] —
2. Liberare. [Lat, dimtl-
— 10. Guardare indietro. [Lai. reipi- dire. (lo ud. »corteo custodire. ) —in. lere.j —
3. Dispensare. 4. Sfrenare, —
— 11, E nel slgn. del g. 3.
eere.i Tenere in su riguardi uoa cosa, vale Del senso fig. — 5. Concedere. Rinun-
12. Preservare, Difendere. — 13. Di- — 6.
i

Averne riguardo e consideraz’ooe. ziare, Cedere, Abbind inare. Sol-


tesi Riguardare ad alcuna rosa e vaie 17. Modi avrerb. A riguardo, Con ri- levare, Ricercare, Divertire. [Lai. re-
Tendervi, Avervi la mira. [Lat. respi- guardo, In riguardo, vale Con caute- latore, recreare, remillere.J 7. Ma- —
care.J —14. Riguardare indietro, fra- la . Cautamente. 18. Io riguardo — rio. Permettere ad un bastimento, che
se d-lla g<ur>sprudi*nza , parlando di posto awrrb. vale anche lo custodia.
,

era stato fermato, d‘ andarsene. 8. —


legge, la quali* , coi) tre la rvgnla co- Si usa ancora io altro senso a modo di Dice#! Rilasciare la scotta , le mano-
, disponesse delle rose passate. pr**|*. vre e vale Allentarle. Dicesi Rilascia-
— 13. N. pass. Asieuera* e Aversi cu- RIGUARDOSAMENTE. Ri-guor do-ta- re la gomena e vale Dar della gome-
ia dalle rose nocive alla sin. là. [Lat.
I
mtn-te. Avv. Coo riguardo, Con eirco- na, lasciarne scorrere quanto bisogna
ralefiidini eoniuUre.) 16. Guardarsi, — J
spezimi'. pel comodo dell ancor anse aio, secondo
HO
—,,

BIL IL «IL
le circostanze. Diresi RiUscisre capo ,
dalia
pare mandare.) —,
e da U-
partirella iterativa re
Per sitnìl. Raf-
sto senso assoluta mente Rilevare. 11. —
r capo e vate Lasciare scorrere tutta 2- Diceai Rilevare uno e vale Liberarlo per
C gomeoa, abbandonarla, lasciarla an- forzare o simile. — 3.
Confidare, mu- Obbligo da qoalche danno o molestia
dare mare, quando ooo
al aia tempo di dare io esili» io luogo particolare. Lai. | ch'egli riceva nell'avere. —12. N. ass.
Ieri r l'àncora. relegare .] —
4. Proibire, Vietare, lco- nel primo sigo. ( Lat. iterum exeurge-
R1LASCIAT1VO. ffi lz»-#e*a-lv-i>o. Add. pedire. [Lai. prohitwe. Comunemente re, adiurgere. J —
13. B fig. Compren-
m. Aito a rilasciare. da legare lu sento di suiogere de le* dere. Raccogliere, Scorgere. 14. Im- —
RILASCIATO. Ri la scià to. Add. m. da gami, vincolare. Per altro io celi. gali. portare, Montare, Giovare. (Lat. refer-
Rilasriare. me vai precisamente impedire; ed io ar. j
re,inferme.) —
13. Sollevarsi, Sorge-
RILASCIO. Ai-ld-ieta. Sm. Il rilasciare. laghd retine™ aliquem ac cohlbere io re Sportare infuori le cose dal piaoo
(Lai. dtmiiaio. —
2. Mi hi. Piccolo oegolio soo.]
,

ore sono adisse. —


lfl. Ribellarsi, Sol-

)

spaiio fra il piede del recioto, o di eltra RILEGATO. Ri- le- gà lo. Add. m. da Ri- levarsi. 17. Fig. nel sigo. del S 10.—
opera, ed il (Uao; Coti chiamalo perche legare. Stranamente legato. |Lal. vtn-

— 18. N. pesa, nel primo rigo. 12. —
lofaili è no terreno lasciato di sca- ctw.| 2. Posto. Collocato. —3. Con- Fig. Riaversi Riacquistar forza o po-

.

vare. fioat», Relegato. (Lai. raieyafua.]


RILEGATURA. Ili le-ga-là-ra. Sf. Mm.
dere. 20. Rimettersi a operare. —
RILASSAMENTO. Ri-lae sa mén-to. Sm. 21 . Peotirsi , Risorgere dal peccato.
Il rilassare. Riposo, Sollievo. (Lai. re- Co»! cbismaosi volgarmente quelle la- ( Lat. rteipisceri. ) —
22. Sollevarsi
lanuto, animi remiiito.J 2. Rilasaa- — mine di spato che incrostano e fram- Spor tare, e dicesi nel sigo. del § 15.
lexza nella pietà, oc coitomi. menano ed uniscono, come se fosacr 23. Proverb. Tra pace e (regna guai a
RILASSANTE. Ri-lut-tàn-te. Pari, di pasta, i filmi delle pietre. chi rileva o rilievi, vale A chi ne tocca
Rilassare. Terep. Aggiunto per lo più RILEGGERE. Ri-llg-ge-re. AU. Boom virino alla pace, ella va male; forse per-
di rimedio che rilassa o alleota le fibre. corop. Di uuovo leggere. ( Lai. ralaja-
— Talora
chè non ba tempo di rivalersi. 21. —
ebe ba virtù lassativa; oppoato a Coo- ra.J 2. vale semplicemeuta Belle Arti. Rinnalsare, Tondeggiare; e
ti-Mote. Leggere il proprio scritto. si dica di cosa che si rincalza sopra al-
RILASSARE. Ri las sa re. AU. comp. RILBN TAMENTE./fi ien-ia-maiMaJAvv. tra cosa. —23. Rilevare di gesso,
Propriamente DiBeoIrer Alien-
le forze, A rilento. vale Fare il rilievo col gesso. 20. —
lare, Straccare, Spossare, Lessare. (Lai. RILENTAMENTO. fli-lift-la-nia-io.Sra. Arii. Trattando di numeri vale Fa-
relaxart ] —2, Lasciare Rilasciare. ,
Alle.iUiiicoio, Allasaameoto, Rilaasa- re ; cioè esprimere la somma prodot-
[Lat. dimiitere.] —
3. Parlando di ani- mento. ta dalla moltiplicazione delTuo nu-
mali da caccia , Risciorli dietro alla RILENTE. Ri V. usata ori modo
lin-te. mero nell’ altro, o dell’ aggluguimento
preda. — 4.
libertà.
Licenziare, Rimettere in

5. Rimettere, Perdonare.—
avverta. A Pianamente,
rilento, c.uè
RILENTO. Ri-lén-to. Add. m. Dicesi nel-
dell'uno all'altro —
27. Mario. Rimet-
tere a galla un vascello quando è are-
6. N. pass, nel primo siga. 7. Af- — l'uso A forno rilento, quando comincia nato, o che ba toccato il foado ed an-
fievolirsi. — 8.
Riconfortarsi. Ricrear- a perdere it caldo. —2. lo modo av- che Raddrizzarlo quando pende alla
;

si. Sollevarsi 9. Parlando di Pietà, Verb. A rilento vaie Pianamente, Ada- baoda. —
28. Dieesl Rilevar l'àncora e
dì di Costami o simili ,
Disciplina, gioec. vale Mutare l'àucora di luogo o metter-
Rattiepidmi nel fervore, Discostarai RILENTO. Avv. Col v. Andare. Onde Ao- la io altra situazione. Rilevare il quar-
dalPooeslà. —
10. Parlando di Terreoo, dare rilento è lo stesso che Andare a tl- to. V. Quarto. 5 29. Di ersi Rilevare le
Stritolarsi, Risolversi. [Lai. raaoJnz.) Iruto, cioè Pianameote. altalene , e vale Attaccare i letti pen-
RILASSATEZZA. Ili-lai- ta-lii- sa, Sf. RILESsAttE. Ih- Iti -sà-re. Alt. comp. Di sili verso il mezzo vicino al ponte

Lo auto di una cosa rilassata, alien- ou»vo lessare. —


2. E fig. Ridire co*e perchè non offendano nè impediscano il
no, indebolita. Allentamento, Inde- tritissime e Comunissime ;
altrimenti passare fra i ponti.
bolirneoto; e drltodelle parti del corpo. Rifriggere. RILEVATA MENTE. Ri-lo-va-ta-nén-te.
è opposto a Contrazione. —
2. F«g. Ili- RILESSATO. Ri-lessà-to. Add. m. da Aw. Con rilievo. —2. MagolQcamea-
ersi per lo più delle cose morali, come- Rilessare. Di uuovo lessalo.2.E fig. — te, Altameoie. (
Lat. splendide, magni-
della Pietà della Disciplina, de Costa- TriUssim». Volgatìssim^. I tea.
, ]

ni ec .
RI LEI' 0- Ridillo. Add. m. da Rileg-
1
RILEVATISSIMO. Ai-Ie-ea-fia-#i-mo.
RI LASSATI iSIMO- RUut-sa-tis-iMno. §m. (Lai. ralaeiua.) Add. ni. superi, di Rilevato.
Add. m. saperi, di Rilassalo. RILEVAMENTO. Ri-le-va-mén-to. Sm. Il RILEVATO. Ai-ie-tri-fo. Sm. Altezza so-
RI LASSATIVO. Ri-lai-ea-l*~vo. Add. co. rilevare. (Lui. erediti. j —2. Maria. La prastante. ( Lai.
rumor, eraetiliee. ] —
Lotterà» rhe R lateialivo. dilTereuia che vi ha io linea retta o in 2. Fosso o simile senza rilevato, cioè
RILASSATO. Rilm-ià-io. Add. m. da altezza dal (levaoli del pool e al suo di Senza argine che rilievi. 3. Ciò che —
Rilassare. Allentato, Che non ba le sue dietro. si rileva.
forze, il suo vigore. —
2. Fig. Rattie- RILEVANTE. Ai-ie-eòn-t*. Pari, di Ri- RILEVATO. Add. m. da Rilevare. Di
iid no nel fervore, od anche Molle, Ef- levar*. Che rileva. —
2. la forza di ouovo alzato, Rialzato. —
2. Sporgente
Jemmioato. add. com. Prominente. [Lai. exitam.} in fuori, o Gonfio. [ Lat. tnlumaicenf.]
RILASSAZIONE. Hi-las i(i-xiò-nt. Sf. In- — 3. E fig. Importante. [Lat. gravis , — 3. Sollevato, Rinnalzato. Allo* —4.
debolimenlo Snervamento. Lo stesao magnai.} — 3. Rigonfio.— 6. Ornalo coo rilievo
,


che Rilassatezze. 2. E lig. Tiepidezza RILEVANTISSIMO, iii-if-ewn-t ia-ai-mo. d'opere, Ricamato, Abbellito di ricamo.
nella pietà, nella disciplina, nei costa- Add. m. superi, di Rilrvsnte. (Dal celi. l/yvcy che. secondo il Bullet,
me o sim-li. (Lai. relaxatio.] RILEVANZA. Ri-le-vàn-sa. Sf. Rilievo, valse bello, brillante.) 7. Grande — —
RILASSO. Ri-làl-so. Add. m. sino, di Importanza. 8. Ingrandito. —
9. Segaalato. 10. —
Rilavato. Stanco, Debole. Pigro, Infer- RILEVARE. /fWe-eà-r*. All. Levare e Importante. —
11. Cresciuto, Nutrito.
ino. [Lai. infirmai, debili#. J Alzar di noovo, e talora semplicemente [Dal celt. Ilewt/g che, secondo il Bullet
RILASTRICARE. /2t-fa-s(r*-eò-re. Alt Levar su, Rizzare. ( Lai. rurium tri. valse nutrimento. Nella stessa lingua
comp. Lastricar di nuovo. gere, elevare. — 2. E fig. — 3. Solle- Uyie viveri.) —
12. Allevalo. Educato.
RILAVARE- Ri-la-vù-re. AlL comp. e a.
]

vare da calamità, Rimettere In buono — 13, Risorto dal peccalo. Pentito. —


as. Di nuovo lavare. (Lai. retare.)— alato. —
4. Menare io buon essere. 14. Manifestato, Fatto palese.
r Lavare semplicemente. Raddirizzare. —
5. Kicouforure, Rac- RILEVATORE. Rileva tóre. Verb. m.
BILAVATO. Ri-la-vò-to. Add. in. da consolare. [ Lai. rifatte, nettare. | — di Rilevare. Che rideva. — Solleva- 2.
Rilavare. [Lai. reio/tu.] 6. Cavar la ptrola dalla testnra de’ ca- tore. — 3. Redentore — 4. Àoat. Nome
RILAVORARE. /li-Ia-vo-ràTi.AlLcoiap. narri, Pronunziarla dopo averla com- di multi muscoli. Dicesi Rilevatore co-
Lavorar di nuoto. Dilata. —
7. Ricavare il numero da più mune dell'ala del naso e del labbro su-
RILEGAMENTO. Ri-lo-ga-mén-to. Sto. Il figure d’abbaco me»se insieme. 8- — periore , il Muscolo elevatore ; Rileva-
2. Relega-
rilegare. [Lat. nliguiio.] — luteodere, Ricavare, Scoprire. [Dall ar. tore comune delle labbra, ilCsnioo;
rione. Confino. levh inlueri, manifestari rem.] O.AIIe- — Rilevatore dell’ala del osso i Muscoli ,

BILEGANTE. Ri-le gàn-te. Pari, di Ri- varr. Educare. [Lat. altre, educar#.]— piramidale e trasversale riuniti; Rileva-
legare. Che rilega. 10. Diceai Rilevar percosse, bravate, in- tore del la bbro inferiore , Il triangolare
RILEGARE, /ft-la-yà-rs. AU. comp. Di
1
giurie, pregiudizi) e simili e vale Rica- del mento; Rilevatore dell ano , Quel
miti vo legar*. [Lat. reiijare. Relegare vede, Toccarne; ebeauebe si dice io que- mascolo per), largo, schiacciato e qua-
lli
1 ,

R I li ri n in
drato che si attacca alla superficie po- 10 sa»s. Aaitira» rimanere , secondo il vocale della pennliima sillaba , p. e.
steriore del corpo del pube . alla parte Baiiry. 1 —
14. Oode Far rilievo , Tale Spegna e Lucerna, si nelle poesie spa-
superiore del foro sottopubico , ed alla Lasciar qualche cosa della mensa ; e glinole. come più gran parte de’
nella
spina dell'ischio, e termina al coccige , Non far rilievo, vale Mangiar tutta l'im- proverbi! e delle canzoni popolari. (Lai.
alle parti laterali del retto, e forma col bandigione. In questo senso fu detto homacote laufon. Secondo i più , il gr.
suo ciiogeoere una specie d‘ iotermezz » pure anticamente Far liceo. 13. E — rhythmos ornamento, convenevolezza,
che chiude lo stretto inferiore della pel- per inetaf. —
16. Ai il. Rilievo d'abbi- tutto ciò che si fa con uoa certa legge .
si: Rilevatore del coccige. L'ischio coc- co Il ricavar numero da' piti ligure di
: ha fornito il lat. rhy(/tmua cadenza del
cigeo : del mento , li triangolare del esso 17. Milit. D segno che rappre- verso, armonia, e rhythmus ha fornito
mento; dell'omoplata , L’angolare dcl- senta l'altezza delle opere di fortifica - rima. In celi. gali, dicesi rumai, io
I omoplata; dell'ugola , Il pala tosta li li- zmne dal loro pirde sino alla sommità. frane, rima ,
in isp ritnq, in iogl. rhy -
no. Rilegatore della prostata : Nome RIL1GIONE. Hi li-yi-ó-ne. Sf. V. A. V. me, in ted. retm. Nello stesso celi. gali,
dato da Santorioi Obhre aulertari
alle |* di’ Religione. ri come , del pari che, e meaj misura.
del muscolo rilevatore deli* anu ; delle RILIG IOSA MENTE. 7?i-li-yio-rei-m*»-l«. Quindi rimai potrebbe inter petrar*i per
roste: Nome dato da qualche anatomico Ave. V. A. V. e di' Aeligioiaminfe. simil misura. Rimh poi vale namero.Io
ai muscoli flopraocoatali ; dell' uretra: RILIGlOSO. Ri-li- gi-à- SO. Add. m. V. A. Ili ir.romon armonia.] —
2. Pereslens.
Nome dato da Maritarmi ad una parte V. e di' RrHqioto. Verso o Composizione in versi. ILai. ear-
del muscolo trasverso del perineo. BILIMARE. Ri-li mà-re. Att. comp. Li- m«n.) —
3. Onde Dicitore in rima o per
RI LEVATRICE. Ri-le va trt-ce. Verb. f. mar di nuovo o Ripassar la lima. — 2. rima vale Poeta. —
4. E per simil. det-
di Rilevare. Che rileva. E lig. Perfezionare. Ripulire. to poeticamente per Canta. 8. Dicesi —
RILEVAZIONE, Rileva-già-ne. Sf. Lo RILIMATO. Ai- li- fitti IO. Add. m. da Ri- La r<ma sforza e vale Esser costretto a
stesso eba Rilevamento limnre. —
2. Per simil. Ricorretto, Re- dir qualche cosa no po' ardita. 6. DL —
RILEVO, Ai-lè-to. Sin. V. e di' Jìilievo. pulito. cesi Andare per rima e vale Rimare. —

|

2. Tulio quello ebe s’alza dal suo RI LI.VGA. Ai-Gn-ga. Sf. Mario. V. e di’ 7 Dicesl Rispondere alle rime o per le
piano. Ralinga. rime evale Rispondere a quanto occorre,
RI LICER ARE. Ai-ii-be-rù-re. All. coup. RILLa. Rii la. Sf. detta in seoso osceno. e in maniera rhe uno non resti sopraf-
Lilwrar di nuuvo. [Lai. iterum liberare.; i»all‘ar. rù le t praepntium.] fatto. —
8. Filol. Deito alla latina per
UILIKVaRE. Ri-li e-va-re. Att. V. e di’ RILODARE, Ri- lo-dà-rt. Alt. comp. Lo- Fesso, Piccola spaccatura. Incavo. «Lat.
Allevare. —
2. N. pass. Riaversi, Ria- dar di nuovo. rima. Aima. dal g r.rhegma rottura, lo
cqnttar forza o potere. 3. N. — R LOG A R E
I . Ri-lo-gà-re. Att. comp. che ebr. raghuagh rompere. |

Importare, Montare. Giovare. wrivesi anche Rilnogare. Allogare di ;


RI MAGGIA. Ri-màc-cio. Sf. pegg. di Ri-
RILIEVO. f!i-l it-to. Sin. La parte che si nuovo, e talora semplicemente Allogare, ma, nel Hmsodfl § 1. 2.
rilievo o sporta io fuori; e generalmen- o Di nuovo porre nell' istesoo luogo. Lo R 1 M ACl N A R E
Ai-ma-ri-nà ra. Al t .com p.
.

te per Tutto quello che s' alza dal suo stesso che Riallogare. ( Lai. tferum lo- Macinar di nuovo. [Lat.itsrum molere.]
piano. —
2. Diersi di rilievo per lo stes- care. 1
RIMAGNENTE. At-ma gnén-i*. Sm. V.
so clic Ti'itdegginnic. Rinoaltante; ed RILUCCICANTE. Ai-lue-ri-enn-le. P*rt. A. V. e di' Aiu'anvnte.
é termine de’ professori del disegno , e di Riluccicnre. Che riluccica. Lo stesso R1MAMEXTO. Ai-ma-mén-to. Sm. Ma-
dassr come per aggiunto a Figure, Ope- rhe Luccicante. niera di rimare o Desinenza del terso
re e simili. —
3. Onde Rilievo o vero RILUCCICARE. Ai-luc-ei-eò-re. N. ass. in rima.
,

Opera di rilievo dicrsl ad Ogni cosa di


rilievo, come sono le opere di sculture,
c<>mp. U siesso che Luccicare. ( Lai. RIMANDARE. At man -dò re. Att. comp.
returere . mitre, i Render altrui quel che gli s’è tolto «» .

di getto, i lavori di cesello, e sìmili, ed R1LLT.ENTE. Ri-lu-cèn-te Pari, di Rilo- nelli) rbe si sia avoto da esso matt- .

e opposto a quello che si dice Opera di eere. Che riluee Risplendente. [ Lai. S andoglielo (Lat. reddere rcitituere.J

.
,

bitiurn , o dipinta. —
4. Figure di ri ntbrfua.
,

2. Far ritornar di nuovo , Inviar di


lieve, i. diciamo alleSiatuc.— 8.
simili RILUCENTEZZA.
j

Ai-fa-cen-ldz- za. Sf. nuovo. | Lat. remifiere. ] 3. Mandar —


Figura di rilievo dicesi ambe a Figura 11 rilorere. Splendore. via, Licenziare. Lai. dimttfere mù-

j
[ ,

di gesta, della quale si servono pittori i RI LUCENTI SSI MO. Ri - fu em-Cii-zt-mo. zum faeere.] 4. Repudiare. (Lat. di-
per imitare quandi) fanno lor disegni i Add. m. superi, di Rilucente. [ Lat. mùfere.j —
5. Recere, Vomitare. [Lat.
pitture.— C. E Ilas-o rilievo o Basso-
1
rmcnnfizzimui. } «ornare.) —
6. Dicesi in modo proverb.
rilievi-. Opere o Figure di basta rilievo, RILUCERE. Al lu ce-re. R, ass. anom. Non esserne rimandato per mutolo evale
si dicono Le ligure che or>ns- sollevino A»ere in demandar fuori luce; Ri- Cicalare assai. —
7. Dicesi Rimandar
interamente dal loro piano. 7. Mezzo — spondere. ( Lai. rei arare , splendere. ] per uno. ed è lo stesso che Mandar per
rilievo. Quella sorta di scultura che non — 2. Dicesi li*. Rilucere il pelo, e vale uno semplicemente. —
8. Dicesi io T.
contiene alcuna figura intic n mente ton- Comparire I cnestante Esser grasso e del giuoco della palla. V. Rimando 5
ila, in» in qualche parte soiamml-* , ri- fresco, e in buono stato.
,

1. —0. N. ass. Comandare, imporre di


,

ij .i restante appiccalo al piatta


nctul o il RILUSINGARE. Ai-lu-ttn-gà-re. Att. uuovo. ( Dal lai. mandare comandare ,
sul quale essa e intagliata; ed è no ter- j
romp. Replicar le lusinghe. commettere. \ —
10. N. pass. Riman-
10 che di metro fra il basso rilievo e le !
RILL>ntARE. Ri-lu-strà-re- Alt. comp. darsela lig. ed assolutamente dicesi di
figure mode, che si dicono di lutto ri- Lucrar di nuovo. 2. E Gg. Ridonar — Chi approva I detti alimi o per piag-
lievo. —
8. Stiacciato rilievo , Quella lustro. Illustrare. giarlo o per fare che da altri si credano.
sorta di bassorilievo che duo contiene RILUS LIUTO. Ri-lu-stra-to. Add. m. RIMANDATO. Ai-n*<zn-dà-to. Add. m. da
*»• non il disegno della figura con un da Hiluslrare. Rimandare.
rilievo stiacciato ed ammaccato ; ed è RILUTARE. Ri-lu-lò-re. Alt. eomp. Lu- RIMANDO. Ai-mòn-do. Sm. Termine del
«in ceno che di mezzo tra il disegno e tar di nuovi.. giuoco della palla; e si dice Quando per
11 basso rilievo. —
V. Dicasi Aver rilie- !
RILUTTANTE. Ri lut-làn-te. Pari, di alcuna ragione la palla non è stala beo
vo, parlando di pitture , e s‘ intende di Riluttare. V. L. Che contrasta. Che re- mandata,* bisogna ritornare a mandar-
Qufl’a pittura la quale e fona di bene pugna. (Lai. reluctansì la di nuuvo. —
2. Per simil. Di riman-
aggiu-taii lumi ed ombre sembra esse- RILUTTANZA. Ai-lui -fa»- za. Sf. Ripu- do, posto avverta, vale Da capo.o piut-
re rilevata dal piano. —
10. Diceei Dar cnauu. Rrsis’enza. tosto Di ritorno Di ricambio e simili.
rilievi» e Aggiugner rilievo , forza,
«ale RIMA. Ai-ma. Sf. P.»es. Consonanza o Ar- — ,

3. Fare un rimando lig. , vale Ri- ,

vigore. Termine per lo piu de’ pitturi . monia procedente dalla medesima desi- percuotere chi ci ha percosso.
•» simili. —
11. Diresi Far di rilievo e nenza o terminazione di parole nella fi- RIMANEGGIARE. Ri+no-neg giò-re. Att.
vale Scolpire. —
12. Diccsi Cosa di ri- ne de’ versi o anche nel mezzo usata comp. Maneggiar di nuovo. ( Lat. re-
lievo ii limile, e vale Cosa d’importanza già nella lingua latina, ma specialmen-
;

frodare. ] —
2. Maneggiare frequente-
e di ci-nsiderarione. Lai. res magni te nella italiana, nella francese e nella mente. —
3. Fig. Racconciare, Riordi-
[

ponderigli— 13. Qoelto dia avanza alla maggior parie delle moderne. Ma oltre nare certe cose. —
4. N. pa»s. Di nuovo
mensa. Lui. menine reliquia*, lo isp.
I questa maniera di Rime roownaoti maneggiarsi , Darsi di nuovo le mani
dui celi. rKafyw >’ ban
rei».- r-, io frane, rd pure quel e che dicono assonan- attorno.
« rfvyfjyir che, secondo il Bullct, vai re- ti. le quali non hanno la medesima de- RIMANEGGIATO. Ri-ma-negyià-to. Add.
sti, reliquie. In iogl. to leaw, lasciare. sinenza, ma bensì accento sulla atessa I m. da Rimaneggiare.
112

Digii
1 ,

RIDI B I HI BIHI
RIMANENTE. At-ma-nta-le. Pari, di Ri-
'

[
Lat. fa porfu impinzare. ] 36. Io — dagare; onde Rimozione. [Dal lat. ri-
manere. Che rimane. Usato per lo più Asso in Nasm vale Restare abban-
, . mar che ha qaesto significalo e questo :

in Torta di am. Quel che rimane, Lat. donato senza ajuio o senza consiglio. suol dedursi da Aima fenditura spac-

f , ,

reliquia* . pare reliqua. ) 2. Avaa- ( Lat. dasfituì.] —


37. In buono o in catura : ond'è che rimari è cercare tra
taticcio. —
3. Del rimanente posto cattivo concetto. V. Concetto sin- , g. le fenditure alcuna cosa che vi sia per
«vverb., vale De! reato. 4. Nei rima- — ,

3. — 38. In concordia , vale Restare entro.]


nente, posto avveri»., vale Nel reato. d’accordo. — 39. Indietro ,
addietro ,
RIMARGINARE. lii-mar-gi-nà-r*. Alt.
Iti M A M
N /. A Ai rna-nrn-za. ST. V. A. ec. in fall di matrimonio, vale Aver la I-o stesso che Rammarginare.

Il
; •

rimanere Permanrnia, Fermata. — gambata. [Lat.


»

uxore exrudere.]— 40. RIMARGINATO. Ri mar-gi-nà-to. Add.


2.Rimasuglio o Arturo.
;

In essere, vale Durare, Conservarsi. — m. da Rimarginare. Lo stesso che Ram-


RIMANERE, Ai-ma-n4-re. Nt asw. Resta- 41. In gonna , in farsetto , In camicia , marglnato.
re Stare. [ Lat. remanere. Rimaner a
,
vale Essere spogliato. 42. In pace,— RIMARIO. Ri-mà-ri-o. Sm. Leti. Voca-
quasi retro manere, indietro alare, trat- dicesi Rimanere in pace allo stesso bolario uve sono poste io isebiera le voci
tenersi.] —
2. Nola usciti': Rlinagnen- modo che Rimanti con Dio o simili. V. aventi simile desinenza pel quale rie-
do per Rimanendo, Rimagoa per Ri- g. 59. —
13. In picca di mala volontà, sce facile il ritrovamento delle rime.—
,

manga , Rimagno per Rimango , Ri- vale Gvrcggiare contr’a voglia. -11. — 2. E per rstens. Vocabolario semplice-
manesse per Rimanessi, Rimasoro per In piede, vale Mantenersi, Rimanere io mente. [Lai. dicfionum liber.]
Rimasero, Rimestino per Rimasero, essere. —
43. Nel chiappolo , vale Es- RIMARITARE. Aì-ma-ri-fà-rt. Àtt.
Rimannoper Rimangono ec. 3. Fer- — sere posto in dimenticanza. 16. Nella — comp. Dar di nuovo marito. ( Lat. Ua-
marsi a stare. 4. Convenire —
Restar pesta , nelle peste , vale Rimaner nel rum nuptui tradire. ] —
2. Per metaf.
d'accordo. —
5. Cessare acidulamente.
,

pericolo. —
47. Nelle secche o sulle Ricongiugnere. —
3. N. pass. Ritor ma-
Mancare. [Lat. dannare, defieere .] 0. — secche . fig. , vale Essere Impedito in rito. ( Lai. tfsrum nubere. ] 1. E in —
Dicesi Rimaner poco o simili nello stes- sul più bel del fare checchessia , e non senso di Ripigliar donna. 5. E fig. —
so sign. di Mancare, $. 20. [Lat. fo- poter procedere più avanti. [ Lat. hae- Ricoogiuogersi, e dicesi di persone e di
rum
Restare.
obtste

. quin ,

8. Astenersi, Cessar di fare


ec.} — 7. Mancare, rere in portu. ] —
18. P-ica «ita mor-
tale ad alcuno, noetic,, vale Es-cr vec-
cose.
RIMARITATO. Ai-ma-ri-fa-fo. Add. in.
— 9. Star sempre , Non distruggersi chio. —
49. Scattato o simili, vale Re- de Rimaritare. Che ha ritolto marito.
mai , Vivere sempre, Durare tu eterno. star privo di checchessia, o deluso della [Lat. ittrum nuptui.]
-—10. Non avvenire , Non avere effetto. speranza contro l'aspettazione. 50. — R1M.ASA. Ri-mà >a. Sf. V. A. Il rimane-
— !i. Dicesi Rimanerci cosi assoluta- Sciocco, vale Restare confuso e ammu- re. Meglio Permanenza, Fermata. [Lai.
mente c vale Restare schernito, o burla- tolito per qualrh* bfffa che ti sia fatta. remantio.}
to, o ingannato. [Lat. dolo intera pi.)'— 51. Senza sangue, vale Aver grande
,
— Iti MA.SO. Ai-mà-io. Sm. Rimanente, A-
12. Ed anche Rimaner morto.— 13. Bi- spavento. [Lai. Ifoptrf animo euncidert vanzo. [Lat. reliquia*, reliquum.)
rrai Non rimnner per alcuno o per qual- animo.] 52. Uo Zugo , vale Re-tare — RI.MASO. Add. m. da Rimanere. Lo stes-
che causa, che segua o non segua alcuna burlato n deluso nelle sue speranze. — so che Rimasto. —
2. Ed usato col v.
casa e «ale Non esser colui, o quella tal 53. N. pass, ocl primo sign. 54. — Essere, vale Stabilire , Rimaoer d’ ac-
cosa, ragione ch'ella non segua, o si la- Fermarsi a stare. 55. Astenersi, Di- — cludo a fare ec. alcuna cosa.
sci di Tare. [ Lat. per aliquem non tia- vezzarsi, Cessar di fare. [Lai. deiittire, RIMASTICARE. Ri-ma-eii-cà-re. Alt.
re .] —
li. lo questo aigo. diersi anche celiare.] 56. E nel sign. del g. 4, 9 — romp. e n. Masticar di nnovo. [Lat.
Non rimanere da uno. 15. Ed anche e 10. — '

37. Dicesi Rimanersi fuori di — remnndere. ] —


2. Per metaf. Rivolger
senza negazione. —
16 Dfcesi Far ri- ec. e vale Perdere ; Aver meno. 58. — più volte nella mente. —
3. Rilevare e
mai. ere per Far apparire. 17. Diersi —
Ditesi Rimanersi io scila e fig. vale Profferir le parole compitandole sotto

,

Rimani re a bocca dolce e vale Conso- Slardi sopra. Rimaner vincente. 39. voce, facendo con la bocca quel mede-
lato. — 18- A delti secchi o asciutti e Dicesi Rimanetevi in pace, Rimanti con simo gesto che Te uno che biascia.
ale Rimanere scura mangiare. 19. —
o e slmili; e sono modi di licenziarsi. D RIMASTICATO. Ri-ma »ti cà-to. Add.
A guardili, alla guardia di alcuno, vaie [Lat. vola, valete.] m. da Rimasticare.
Rimanere sotto la sua guardia e custo- RIMANGIARE Ri-man già-re. Alt. e n. RIMASTO. Ai-ffià-sto. Add. m. da Ri-
dia. —29. Al di sopra n al di sotto , ass. eomp. Di nuovo mangiare. [ La. manere. — 2. Scampato.
vale Ottener vittoria , o Riportar per- denuo e omettere. RIMASUGLIO. Ai-ma-iù-j/i'o. Sin. Avan-
dita. —21. Alla stiaccia, fig-, vale B«- RI ANI MENTO, Ai-ma-tit-mdn-fo. Sm. M zaticci». [Lai. reliquiae.) 2. L'ultima —
ser collo o Entrar nell ine die.
,
22. Il rimanere; —
meglio Residuo, Rima- parto, in senso peggiorativo.
Allo scoperto: Dicesi di ehi non pnA es- nente ec. BINATAMENTE Ri-ma ta-mtn-te. Avv.
ser pagato o per non esservi il pieno, o RIMANTE. Ri- màn te. Pari, di Rima- Con rimatore, In versi rimali. In rima.
per esservi credili privilegiati e ante-
riori. — 23. A niente vaie Ridursi al
re. Che rima. 2. lo forza di am. par- — RIMATETTO. As-ma-141-fo. Add. m.dim.
di Rimato. V. A.
lindo di persona. Che fa ver*', Verseg-
verde. —
21. Bianco vale Restar con ,
,

giatore, Poeta* [Ut, wraljfcaftr.l RIMATO, Ri mà-to. Add. m. da Rimare.


vergogna di non aver conseguila la co- RIMANTENERE. Ri mon-fe-rv re. Alt. 1 Che hn rima. Aggiunto di versi o di
sa >l*raU. —
25. Chiaro, vale Rima- • nom. romp. reduplicativo di Mantene- parole rhe rimano. —
2. E anticamente
ner certificalo. —
26. Col capi rollo, re. Mantener di nuovo. in forza di sm. per Rima.
fig. , vale Restar perdente. Andare RIMARCABILE. Ri mar-cà bi le. Add. RIMATORE. A»-ma-l.i-r*. Verb. m. di
eoli» peggio.— 27. Conforme, vale Re- com V. Frane, e da schivarsi. Rile- Rimare. Composi tor di versi rimali
stare di accordo. —
28. Confuso, va- vante, Importante, Notabile, [tu frane, Poeta. [Lai. poeta.]
le Essere sopraffatto da confusione. rrmarquabf*.) — RIMATRICe. Ai-ma-trì-c*. Verb. f. di
29. Coo un palmo di naso vale Ri- RIMARCARE. Ri-mar -cà-re. Kit. V.
. Rimare.
manere col daooo e colle beffe di cosa Frane, e da schivarsi. Rilevare , Mon- R1MATIIRA. Ai-mo-fù ra. Sf. Lo stesso
sperata e non consegnila. 30. D'ac- —
tare. Importare. che II ima mento.
cordo , vale , Convenire , Restar d'ac- RIMARCHEVOLE. Ri-mar-chévo-lt. (UMAZIONE. Ri-ma-ii-ó-ne. Sf. V. L.
cordo ; il clic dicesi altresì Rimaner Add. com. V. Frane, e da schivar*]. Lo Investigazione, Indagali. me Diligente .

conforme , io concordia, e anche as- stesa che Rimare «bile. ricerca. Dal lat. rimar io cerco dili-
solutimi Rimanere. 31. Dietro ad — RIMARCO. Ri-màr -eo. Sm. V. Frane, e
(

gentemente: e questo da rimor io apro,


uno , vale Sopravvivere a lui. 32. — da schivarsi. Rilievo, Importante, Pe- spacco, fondo , come fa colui che cerca
Grasso, vale Restare all* oscuro , «-enza *n. Ilo fr. ramorquaj ateunn casa che io altra crede nascosta.
cognizione di una rosa. 33. Il danno — RIMARE. Ri-màre. N. ass. Far rime; V. lVtim. Aima nel senso di fenditura.]
e le beffe. V. §. 49. 31. Il sacco pel — Terminare i versi con parole, le cui ul- RIMBALDANZIRE. Aim-fral-don-il-ra.
pellicini, dicesi di Chi ha perduto I* u- time sillabe si-no simili , e rendono il N. a ss. comp. Pigliar di ooovo baldan-
pera e il l-tnpo, e che qu»sl non gli ri- medesimo suono. —
2. Per estrns. Far za, Riassicurarsi. (Lat. animum «zu-
manga altro che fare. 35 In ArcelH. — versi, Versificare. (Lat. verri/lcare.] — merà.)
Proverbio fiorentino per dinotare la 3. Onde Rimar d’amore, vale Far versi RIMBALDANZITO. Rim-bal-dan-ei-to.
Dappocaggioe di aleuno che fa o dice
,

amorosi. —
4. Ed in sign. alt. 5. — Add. m da Rimbaldanzire.
coaa sciocca da oon dovergli riuscire. Cercar bene e con gran diligenza , In- RIMBALDERA. Mm-baldè-ra. SL Voce
CiBDUUU, Voi. III. 15
,,

bassa , che vale Accoglienza disusata e priam. Percuotere col becco; altrimenti terra , Precipitare. [Lat. proeefpvfora
strabocchevole , ma ami linU , che di Bezzico v re. [Lai. mitro ferir».] 2. Per — I jtraecipilem ferre.] 5. N. ass. Traboc- —
cuore. (Da RimbaULre io scuso di ral- aimil. Ripercuotere, Ribattere indietro; care. Vrr-ar fuori per troppa pienezza.
legrare.] C comunemente si dice della palla. (Lat. [Lat. tup-rfluere.] 6. E per meiaf. —
RIMBALDIRE. Rim-bal-dì-re. N. ass. repereutere.} — 3.
Per roelaf.— 4. Fig. Sopra bboodan». —
7.K n. pass, od slgn.
v. A. Lo stesso che Risbaldire; meglio Stare a tu per tu. [ Lat. ner&um verbo del §. 2.-6. Milit. Parlando delle trin-
Rallegrare. [ Lai. txMlarart. Dal reti, retpondere. lo brelt. reòccha rimprove- cee vale Percuoterne ,
Batterne coi Uri
baiti o baud io vecchio fra oc. baude e rare, biasimare, obbiettare a taluno ciò la borea.
,

bauli, cbe secondo il Bullet , vai pieoo che gli fa onta, lo iogl. lo rebuke sgri- RIMBOCCATO. Rimboc-cà-to. Add. m.
di gioja. lodi baldaciter che trovasi dare riprendere reprimere con delle
, , da Rimboccare. Volto sossopra Capo- ,

negli antichi mooumeoii io senso di riprensioni, lo frane, «a rebéquir rispon- volto Arrovesciato.
,
2. E detto nel —
lietameoie v eoo gioja. lo gali. butcDuae der con fierezza al superiore, fatta allu- sign. di Rimboccare 3 3- B per —
compiaciuto, soddisfatto contento. .
— sione, dice il Mcoagio, agli augelli che metili. — 4. Ammassalo
.

, Rincalzato ,

S. Alt. Dar baldanza, coraggio. si dtfendon col becco. In proveox. bs- Serrato.
RIMBALZARE. /?im-òal-id-re. N. IM. raru chi replica ad ogni parola. ] 5. — RIMBOCCATURA. Jtim-fac-ca-fù-ra. Sf.
Saltare io alto. ILal. raiilirf.]— 3. Per N. ass. Dclsign. del g. 2 e t. 6 N. — Il r. albicare, e La cosa rimboccala; e

ne taf. —
3. Risultare, Tornare. 4- — pass, nel primo sigo. c quello del §. 4. propriamente si dice di Quella parte del
Milit. Saltare e Risaltare io alto ; e di* — 7. Rimbeccarsela , assolutamente , lenzuolo cbe si rimbocca sopra le co-
cesi d’ogoi proiettile che venga riper- dicesi nel sign. stesso di Rimettersela, perte.
cosso dal corpo sul quale è lanciato. — Rimandarsela ec. R M BOCCI ETTO. Rim boc-ehét to. Sto. I I

5. Vetcr. Rimbalzare si dice anche del RIMBECCATO, /f.m -bec-có-fo. Add. m. LesWemiU borea d'alruua cosa. come >>

Mettere ilcavallo la gamba fuor della da R imbeccare. di sacca, o cimili arrovesciata.


tirella. — A. Dicesi anche Rimbalzare RIMBECCO. Rim-bic-co. V. usata avver- RIMBOCCO. Rhn-bòcco. Sm. Trabocca-
coma frequentativo di Balzare. to lai.Di rimbecco, e vale Rirobeccaodo, mento, Sopra bboudau za. (Lat. txuAiio-
RIMBALZATO. Rim-bal-ià to. Add. m. cioè RUpnudrndo a ogni mmlino cbe (io. I

RI MBOMB AMENTO. Rim bom ba-miiUo.


|

da Rimbalzare. nel quistionare. nel sign. di Rimbecca-


RIMBALZO. Rim-bitl-xo. Sin. Il risaltare re, g. t. —
2 Dar una stuccai* di rimbec- Sui. Suuoo romoroso , Il rimbombare.
di qualsivoglia cosa, che nel muoversi, co cioè Dar una staccata di risposta. [Lat. bombui, fragor.]— 2. Mcd. Sensa-
trovando intoppo , rimbalzi e faccia RIMBELLIRE. Rim bet-lì re. Alt. Far zioni.* ingaoiirvole chi* fa credere al l'am-
moto diverso dall' ordinario e dicesi piu bello. Lo stesso che Riabbellire c malato di sentir rumori cbe io vero non
propriamente de' proiettili quando ri*
;

Babbei Ire. —
2. N. ass. Divenir più sono o nei cranio o nel cuore. Talvolta
saltano dal corpo sul quale percuotono bello , u semplicemente Tornar bello. pare limitarsi all'orecchio e dicasi Rim-
senza ficcar viti dentro. 2. E per si* — [Lat. pufchriorem /ieri.] 3. E sempli- — Dombamruto d' orecchio, Sufolamento ,
mil. —
3. Di rimbalzo, posto avverb. cemente Rifarsi bello. Tmtioo*». Rombo, Burioameoto, Corna-
Diersi di qualsivoglia cosa che nel muo- RIMBELLITO. Rim-bel li -Ut. Add.ro. da meom. Murra irio d<*gli orecchi o negli
versi, trovando intoppo, rimbalzi; e lig. Rimbellire. Lo stesso che Rabbellito, i orecchi. Dc<*»i Rimbombameoto vero,
vale Per incidenza , ovvero I n J retta - i Riabbellito. quando la persona Sente il rumor delle
meute. —
4. Milit. Diersi Billrre di R1MBEKCIARE. Rim bcr-oià re. AU. e pulsazioni delle arterie vicioe all' orec-
rimbalzo o a rimbalzo, quando il pezzo n. Lo aie»»» cbe Rabberciare. (Lai. ri- chio interno; e falso, quando essa crede
è caricalo eoo poca polvere, ed è pun- fu re, marcire.} sentir rumori , la cui nozione proviene
tato a tanto d’ elevazione , quanto sia R1MBEBCIATO. Rim-borcià-to. Add.ro. da nna incognita condizione patologica
sufficiente per mandare la palla sul ter da Riinberciare. Lo stesso che Rabber- del nervo uditorio o del cervello stesso.
rapirmi o parapetto dell' opera che si mate. Grecamente Sirigaiu. [Lai. bombai
vuol battere ove arrivata la palla fa
,
RIMBERCIO. Rimbir-cio. Sm. V. Senese. murmur , lufurrui,]
diversi salti c ricadute lungo il terra- Quella tela lina increspala in cui so- , RIMBOMBANTE. Rim-bom bàn- le. Pari,
pieno o parapetto di quell'opera o den- gliono terminare le maniche della ca- di Rimbombare. Cbe rirab'-mba. [Lat.
tro la medesima. Dieesi pure Sparare di micia per ornamento. [ Lai. linea ma- reboun«, r non uni
rimbalzo. —
5. Dircsi Batteria di rim* nica. Dal celi. gali, cearb falda , lembo, RIMBOMBI MINIMO. RimJtom ban Ot-
balzo, quella nella quale si dispongono orlo che si fa alla veste » piegando io timo. Add. m .superi. di Rimbombante.
e si aggiustano i peni per modo da po- doppio il panno, la tela, la stoffa.] RIMBOMBARE. Rim-bom bà-re. S. ass.
terli tirare di riinbeltu. — 6. Tiro di RIMBIANCARE, fimi -biutl-rò-re. Alt. Far rimbombo. [Lat. reboare , ruonart.
rimbalzo. V. Tiro. comp. Imbiancar di nuovo. -—2. E attivamente.
RIMBAMBIRE. Rim ham-M-ra. N. ass. RIMBIANCATO. Rim bian-eà-to. Add m. RIMBOMBEVOLE. Rim bom-bt'-eo-le.
Tornar quasi bambini'. Perdere ilscodo da Rimbiancare. Imbiancato di nuovo- Add. coro. Che ha rimbombo. Rimbom-
c il giudizio vlrilp. (I.at. repueroiccra.j RIMHIONDIBE. Rim bion-dl-re- Atl. e n. bante. "Lai. monant, rrboant.)
— 2. Att. Far divenir* quasi bombino. pass. Farsi bmodi i capelli con arte. RIMBOMBIO. Rim-b’jm-bi-o. Sin. Il rim-
Togliere il senno e il giudizio. (Lai. flavicomum n reddere, flavetcerc.] bombare Rimbombo. [Lai. tonifua ,
RIMBAMBITO. Rimb/mbi-to. Add. m. — 2. |*er meiif. Ripulir**, Raffazzonare. fragor.)
,

da Rimbambir*. (Lai. Mirai.] — 3. E n. ass. Divenir biondo. RIMBOMBO. Rim-bóm-òo. Sai. Agitazione
RIMBARB0G1RE- Rim bar bo gì-re. N. RIM BIONDI TO. Rimbion-di-to. Add. Sonora die resta dopo qualche rumore ,
ass. Divenir barbogio « Di nuovo im- ,
m.da R imbiondire. ma si- imamente ne' luoghi concavi e ca-
barbogir*. Ri,VI BIUTA RE /fìm-òiu-fA-re-Au.comp. vernosi; ed anche talora Romorco Stre-
R IMBARBOGITO. Rint-bar-bo-gì -io. Add. Imbiutar di nuoto. pito semplicemente.— 2. E Bg. Fama ,
ni. da Rimbarbng>re. Barbogio o Im- RIMBIZZARBIRE. /iim-6i;-;ar-ri-re. N. Grido. — 3. Milit. Rumore , Strepito
barbogito di nuovo. [Lat. demtns de- ,
ass. Diventar bizzarro, cioè Fiero e bal- grande d'armi e d'artiglierie eoo echeg-
mentata f, delirili.] danzoso. g lamento.
RIMBARCARE. R»m bar-cri-rc. N RlMBIZZARlllTO. /{im-òiz-sar-ri-fo.
pass. RIMBOMBOSO. Rim-bom bii-io. Add. m.
Imbarcarsi di nuovo. Add. m. da Rimbizurrire. Cbe rimbomba , Rimbombante. [Lat.
RIMBARCATO, Rim bar-cà-to. Add. m. RI JUBOCC AMENTO. Rm-boc ca-mén-to. ranetti.]
da Rimbarcare. Sm. Arrovescia mento U imboccatura. RIMBORSAMELO. Rim bor-ia-mcn lo.
RIMUASriRE. Rim bu-ifl-r». Att. a nani, 2. Sopra bboodanza Rimbocco, Ri- — ,

Sto. Lo stes-o cbe Rimborso.


romp. Imbastire di nuovo. bocco. —
3. Inondazione, Piena, Strari-
,

RIMBORSANTE. Rim-bor-sàn te. Pari-


R IMBASTITO. /»’im-6u-lfì-fo. Add. m.da pamenio, e ditesi di fiume. di Rimborsare. Che rimborsa.
R imbastirò. RIMBOCCARE, /lim-boe-eà-ra. Alt. Met- RIMBORSARE, ilim-bor-aà-r». Alt. Ri-
BIMBATTO. Rim bài lo. Sm. Mario. Di- lerevasu.o simili, colla bocca allo'ugiù, metter nella borsa per catarsi a sorte.
ersi nimbati» o Ri rubati ime di vento, o a rovescio. I Lai. inceder» oi. \ 3. — — 2. Pagare o Restituire il danaro a chi
quello cbedA talvolta ad un tratto nelle Arrovesciare le estremità ovver la bocca T ha speso per le. [ Lat. impemarn vtl
vele dalla parte contrario facendo vela d "a le una cosa come di sacca, maniche,
,
prcunirtH» remi! fere.]
con vento ateso. ;D* bal/ere.J lenzuola, e simili- —
3. Rivoltare o Vol- RIMBORSATO. Rimborsa lo. Add. m.
RIMBECCARE- Rim-brc-cà-rg. Alt. Pro- ger sossopra —
4. Traboccare, Ciliare a I da Rimborsare.
. .. . 1 ; — ,,

R I HI R IHI min
R1MBORSAZIONE. R im -borsa- :ió-ne RI MB ROTTOLO. Rim bròl-to-lo. Sm. Lo Duca d'Austria, ed é l'antico nome del
Sf. L'alio dt rimborsare. stesso elio Rimbrotto. nitrato acidissimo di protossido di mer-
RIMBORSO. Rim-bórso. Sm. Il rimbor- RIMBROTTOSO. Rim-brot-tó »o. Add. D consi Rimedii refrigeranti,
curio.— 5.
sare. ni. Lo stesso che Rimbrotlevole. Sostanze e Misture atte ad abbassare
le

RIMBOSCARE. Rim-bo-scà re. N. pass. RIMBRUTTIRE. Rim bmt-ti-re. N. ass. la temperatura de’ corpi , ed a produrre

Nascondersi od bosco. [LlU *e occule- Divenir brutto. Lo stesso che Abbrutti- un freddo artificiale di varia intensità.
re, retare .] re.Imbruttire. [Lai. deturpar!. —6. Dicesi Fare rimedii, e vale Pigliare,
RIMBOSCATO. /?im òo-jrà-lo. Add. m. RIMBRUTTITO. Rimbrul-ti-to. Add. m. Adoperare rimedi!. 7. Dicesi Pigliar —
da Rimboscare. da Rimbruttire. Lo stesso che Abbrut- rimedio e vale Ingollare una medicina.
R1MBOTTARE. /tim òof-fà-re.Att .rorop.

tito.Imbruttito. — 8. Mezzo, Modo, Espediente, ec
Dicesi Rimedio dell'anima , nel senso
9. —
Mettere di nuovo orila botte. 2. Per RIMBl'CARE. Rim-bu-eà re. N. »»• «
simil. Dir nuore cagioni e per lo piò pass. Rientrar nella buca. Lo stesso che cristiano e vale Salute dell’anima. 10. —
Aggiugmr male a male 3. Rihere. Imbucare. —
2. E per simil. Appiattar- Dicesi Mettere e Mettersi rimedio e val-

4. N. ass. Parlando di fusiooe Ri* , ci. Nascondersi. (Lat. te oeculere.) gono Rimediare. —
11. Dicesi Porre ri-
mettere od ramajoolo a fondere. 5. — RIMBUCATO. Rim-bucà-lo. Add. m. da medio ad una rosa, e vate Rimediarvi ,
Prorerb. Rimbottar sulla feccia , vale li imbucare. Lo stesso che Imbucato. Ripararvi.
Aggiugncre al male nuora materia di [Lai. occultatila, occultua.] RIMEDI RE. Ri-medi-re. Alt. .
A. Ri-
peggiorare, Arroger danno a danno. RIVI BUFFARE. Rimbof-fà re. N. ass. scattare. [Lai. redimerà. Rimedire da ,

BIMBOTTATO. Rim bot ta lo. Add. m. comp. Buffare di nnovo e dipesi pro- ;
redimere e questo dalla particella ite-
,

da Rimbottare. priamente del Vento , che porta con rativa re e da «mera comprare.]
,
1.
RIMBRANCARE. Rim
bran-cà re. N. impeto la neve io faccia. Procacciare o Mettere insieme ragtioao-
ass, Rientrar nel branco detto pro- RI M BUONO. osata nel do; Il che di-iamo anche in modo basso
priamente delle» bestie 2. E per simil.
io modo avvilii. detto anche delle per-
— , /fim-fruò-no. V.
molo avverb. Di riinbuono ,
per dire Raggranellare. [Lat. eogere, coliijere.]
RIMEDITARE, /fi-ma di-ld- re. Alt. e o.
Di rio in buono.
sone. RI MBU RCIII ARE. Rim-bur-chià-re. All. O'S. cnmp. Meditare dt nuovo , Ricon-
R1MDRENCIOLO. /ftm-òrén-rt'o lo. Sm. Altrimenti Rimorchiare, o Rimor- siderare.
V. Aret. Pinuoto di caria di straccio, chiare. RIMEDITATO, fli-mc-di-fà-fo. Add. ro.
di carne, odi checché aia altro, [lo per-. RI MBURCHtO. tlim-bur chìo. Sm. Mario. da Rimeditare.
berchyn no poco una particella. Nelli
, Cavo mezzo del quale un ba-
forte, per RIMEGGIARE. Ai-ffuj-jià-rr. N. ass.
stessa lingna berrò poco. nonnulla: ber- atìmeoto. avendo una marcia superiore Far rime , Conipor versi io rima. [ Lat.
che alìqaanta pirs.In ted. bruckm bri- ad un altro rh'è piti tardo od è reso purtari.]
,
cioli, minuzzoli , da brecheti rompere, tale perché restò sguernito lo trascina ,
RIMEGGIATO. Ri-meggià-to. Add. m.
lo MsS- breeean rale anche rompere. In dietro di f>è. —
2. Dicesi Rimbocchi» del da Rimeggiare. Rimato.
iogl. io break rompere , brok-n rotto
, mirro, qurl Gherlino col quale si accoda RIMEMBRANTE. Ri-mnn -bràn-te. Pari.
speziato. In provenz. brugo briciola.] il caicro di poppa al vascello quando si <J( Rimembrare. Che rimembra ,
Che ai
R1MBRBKCIOLOSO. Rim-bren cio-ló u. naviga. ricorda. [Lai. reminiteent.]
Add. m. A'. Aret. Che ha rimbreuritili. RIMEDIABILE. Ri-me-diò bi-le. Add. RIMEMBRANZA. /?i-mem-bràn-ta. Sf.
Che ha molti pozzetti , o ciarpe, e bai com. Da potersi rimediare Capace di Memoria, Ricordanza. [ Lat. memoria,
tiratore.
rimedio. [Lat. sanabili*.
,

reeordatio .| —
2. Aver rimembranza ,
RI.MBM UNTANE. Rim-brén-ta-ne. Sm. RIMEDIALE. Ri-mc-di-à-le. Add.com. vale Rammentarsi, Rimembrare. 3. —
Bot- Frntici* da cui trasuda una resina Situante Rimeliativo. Fare rimembranza vale Rimembrare.
a rimedio. ,

simili* al ladano. Lo stesso che Imbren-


RIMEDIANTE. Ri me diun-te. Pari, di RIMEMBRARE. Rì-mem-brà-re. N. ass.
tine , Imbreni oa , Imbrentaoe, Ciglio. e pass. A» ere inmrmoria , Ricordarsi
Rimediare. Che rimedia.
(Lat. Inda, Ir don.) Rammemorarsi. [Lat. recor dori , me-
RIMEDIARE. Ri me di-à-re. N. ass. Dir
RIMBRENTANO. Rim-b én-ta-no. Sm. rimedio nel senso medico; ma il figu- miniaae. Dicesi in ingt. to remembtr ,

Boi. Ln siesso che Rirahrentane, Cisti». io provrnz. enembrar , e membrar


rato ha quasi tolto il luogo al proprio,
RlMBROCClO. Ain-òrM-rio. Sui. V. A. e dicesi io generale del Porre rimedio o in isp. rrmrmbrar.
Inceli, gali, mea-
V. e di' Aimfrowro. (Lai, exprobatio , riparo a qualunque male, a qualsivo- braich vale secondo l'Armstrong. com-
tmproperium , «mtiirìiin. Dal frane. glia inconveniente o disordine ; Prov- mettere alla mrmoria ; ma sembra de-
riproche, in frigi, rtprosieh.]
RIMBROGLIARE. Ilim-bro-glià rt. All.
vedere. Riparare. [Lai. med-rri.) 2. — rivato da meo* pensare , e bair pren-
F n. pass. dere portare, raggiungere, dare: e
Imbrogliare di nuovo. —2. E n. pass. RIMEDIATIVI). Rime diti tUo. Add.m.
,

però non solo esprime l’atto di prendere


RIM BRONTOLAR E. flimbron-to-l'i-re Attua prestar rimedio; Sanatorio. un pensiero, fermo
di tenerlo nell’ani-
N. asg. corti p. Brontolare di nuovo . RIMEDIATO, iii-mt-tliò-lo. Add. in. da mo, ma purd. raggiungerlo dopo averlo
Garrir brontolando. avuto altra volta. Nella stessa lingua
Rimediare.
RIMBROTTA Rim bròt to. Sf. V. A- V. RIMEDI ATORE. Ri-me dia-tó-re. Verb. m eobr/trh di buona memoria. In bretl.
e «I Rimbrotto.
'

RIMBROTTA MENTO. Rim


m. di Rimediare. Colui cbe rimedia. Rambréa taoeggiare. delirare.] 2. Ed —
broi -la mén- ILal. rettitutor, reparator.) in forza di sro. Il rimembrare per La
to. Sm. Il rimbrottare.
RIMEDI ATR ICE. Ri-me-dia-trUe. Verb. rimembranza. — 3. Alt. Rammentare.
R M B R OTTA N TE
I . Rim-brot-tàn-te Pa r t f. di Rimediare. Che rimedia. [Lat. re- [ Lat. in meriterà revocare.]
di Rimbrottare. Che rimbrotta. paratrim.] RIMEMBRATO. Ri m«m brà to. Add.m.
RIMBROTTARE. Rim-brot-tà-re. Alt. e RI MEDICA RE. /Ii-me-di*cò-re.Att.comp. da Rimembrare.
u. Rinfacciar borbottando. [Lat. objur- F.ire una seconda medicatura. 2. N. — RI MEMORARE. Ri-me-mo-rà-re.N. ass.
tare incrtpare .]
i , —
2 E col secondo caso pass. Medicarsi di nuovo, Prender nuova Ridurre a memoria. Lo stesso che Ram-
di persona. —3. E n. p«ss. memorare. ( Lat. memorare , in mema-
medicina.
RIMBROTTATO, /iim-érol-ld-lo. Add. RIMEDIO. Ri-mi-di-o. Sm. Quello che
è riam redigere.] 2. E n. pass. —
m. da Rimbrottare. atto, o s’adopera e s'applica per tor ria RIMEMORÀTO. /f.-tne-mo rà to. Add.
RIMBROTTA TORE. Rim-brot-tató-re qualunque cosa che abbia in sé del m. da Rimemorare. Lo stesso che Ram-
Vcrb. m. dr Rimbrottare. Che rimbrot- malvagio o del danno»» Riparo. [Lai. memorato.
;

erprobrator,]
ta. [Lat.
rtmedtum.'jaiuj. /tanedium, da re, e da RIMENANTE. Ri-me-nàn-te. Part. di
RIMBROTTA TRICE. Rim brat ta trise. —
medeor lo medico.] 2. Med. Qualunque Rimenare. Che rimena Cbe riconduce. .

Vi»rb. f. di Rimbrottare. Cbe rimbruttii. RIMENARE. Ri me-nò-re. Alt. comp.


mezzo adoperalo all* interno o all’ester-
RI M BROTTE VOLE. Rim-brot-t4-vo lr. no o Qualunque sostanza semplice o Menar di nuovo Ricondurre. [Lat. re-

. .

Add. coni. Pieno di rimbrotti. (Lai. composta di cui si fa uso in qualunque dueere. ] 2. liscila antica- Rinterrò
con funi elio tua.} siasi affezione morbosa. 3. Dicoosi — per Rimenerò. —
8. Fig. Ristabilire,
RIMBROTTO. Rim-bròt-to. Sm. Il rim-
brottare. (Lat. cxprobratio. Dal celi,
Rimedii officinali , Quelli che si prepa- Richiamare, Bivocare. 4. Dicesi an- —
rano aoticipaumrnte nelle farmacie ; e che delle cose che naturalmente ai
gali, ro mollo, e breath censura. Il magistrali , Ruelli che sì compoogooo succedono. —
0. Condor seco chìcches-
Muratori da rimproceto. Io gr. pipiamo in conseguenza «Luna prescriziooe.— 4. sii ritornando al luogo d'uod’altri si
Io rimbrotto.] *| Dicesi Rimedio del Cappuccino e del è partito. 6. Dimenare — Maneggia- ,

lfB
i . , —

RI* ri n BIH
re Tramenare. [Lai. Iractare.] — 7. mischia, nella battaglia. 10. Prender — tento o Interno. [Lat. esìlù, tenui* (
,

Menare semplicemente. 8. N. a». — rimescolamento, Impaurirsi; volendosi ramùsui.) —


6. Mansueto. 7. Dolce. —
Agitare , Muovere Dimenare. 9. N. — esprimere con tal voce quel terrore a — 8. Bum •, Piano. [Lat. humilit, exi-
paia, nel sigo. del g. 10. Rime-
,

— quell* agitazione o turbamento che pro- lit ]


—9. Ribandito.
narsi ditesi anche nel senso di Rime- duce nel sangue un' rmpruvvisa ragion RIMESTA. Ri-mé ita. Sf. Il rimestare.—
stare, g. 4. di spaveuto. [Lat. timore corrici.) 1|. — 2. Rimbrotto, Rimprovero. [I.at. oà; ur-
DIMENATO. 7?i-m«-nó-to. Add. m. da — 12. Onde dicesi che Una co-a rime- ge! io, erprobratio. Dal. ted. nveutam
Rirocaare , In tutti i suol significati. scoli li sangue, quaudo mette spavento, criticare, censurare.
[Lai. reduci ui. con Ir ecf afta.] agitazione, e simili.— 12- Dicesi Rime-: RIMESTARE. Ai-me-«(à-re. Alt. Manrg-
RIMENDARE. Ri-mendàre. Att. Ricu- scolarsi, nel senso stesso di Rimestarsi, 1

giare, Rimeoare. [Lai. permiteerg. Dal


cire io maniera le rotture de’ panni Ritornarsi cc. —
13. N. a**, nel sigo, lai. miztom pari, di misero io mesco-
quel mancamento.
eh' e' non si scorga de' §g. 1 e 2. Onde dicesi Chi ha buono lo.] — 2. E nel sigi), del §. 4.— 3.
Da emendare derivalo da e particella in ruau non rimescoli; ed è metaf. presa N. a-s. e pass, nel primo sigu. —4.
privativa e da menda diretto.]
, 2. la — dalle carte da giucare thè vale: Chi sla Non voler che si rimesti, o simile:
generale Raccomodare, Ra-settare, Rab- bene si coutenti , né cerchi che le cose, modo proverb- che vale Non voler che
berciare, Ricorreggere chicchessia. 3. — fei mutino. [Lat.

nca
fòr luna! ut domi ma- uoa cosa si ritratti o se oe favelli
Per metaf. Aggiustare , Rassettare un : ] più.
(Tare, un nrgoxio guasto, scuocerla lo. RIMESCOLATAMENTE, fli-me-ieo-la- RIMESTATO. Ai-me-itò-to. Add. m. dà
— 4. E n. a»s. nei primo slgn. la-mén-te Arv. Con rimescolanza , Me- Rimestare. C infuso insieme.
RIMENDATO. Ri-menda Ut. Add. m. da scolatamente. RI MESTATO RE. Rime-ita-tóre. Verb.
Rimediare. RIMESCOLATO. Ri-me-seo-là-to. Add. m. di Rimestare. Che rimesta.
RIMENDA TORE. Ri-men-da-tàre Vcrb. m. da Rimescolare. Mescolato, Confuso R1MESTATRICE. /?»' me-zta-tri-ca.Verb.

m. di Uimeudare. Che rimenda. insieme.— 2. Detto di Esercito , Rien- f. di Rimestare. Che rimesta.
RlMENl)ATlUCE.7?t-men^'i-fri-ce.Verb. tralo nella mischia, nella battaglia- RIMASTICARE. /?i-mt-*!i-ea-ra. AU.
f. di Rimettila re. Che rimenda. RIMESSA. Ri-mét-ta. Sf. Il rimettere. V. c di' Rimutarg.]
B1MKNDATCRA. Rimen-datura- Sf. — 2. Detto di qualunque altra cosa DIMESTICATO Ri-me-sli-cà-to. Add.
rimandare, e La parte nmcodaia.
Il altrui mandala o spedita in regalo, per m. dii Rimesiicare. Lo stesso che Ri-

R1MENDO. Ri-mrn-do. Sm. Lo stesso che ordine, ec. —


3. Uiliendimentn. 4. — mestai». [Lai. prrmi-rlt»#.]
Rinu ndntura. Parlando di Danari, si dice Quando si RIMESTI RE. Ri-mg «ti re. All. V.A. V.
RIMEMO. Vti-irie-nì o. Sm. Il rimenare. mandano o si fanno pagar danari per e di’ Rimestare.
DIMENO, /fi-tur- no. Sm. Ritorno. Onde lettera di cambio. —
5. Parlando della RIMETTERE. Ri-mét-te-re. Alt. anom.
Vettura, Cavalli dì rimeoo ec. [Lai. ra- Palla, si dice il Rimandarla o’| Ri-, comp. Metter di nuovo, Ricondur la
ditus.) — 2. menar di nuovu le mani.
Il percuoterla dopo che le ha dato lav- cosa ov'clla era prima, o dove sia stata
— 3. Ar. Me*. Strumento da rimenare ,
versano. —
0. Parlando di Motti osi-
,

qualche «ulta. [Lat. reporter*. Dalla


da tramestare. mili, vale Multi vicendevolmente delti. particella iterativa re. e da minere met-
RI.MENTIRE. /?i-me» tì-re.N. ass. aoom. — 7. Parlando di risole, va’e Rato
!

tere.] — 2.Uscita antica Rimesse per


• omp. Mentire di nuovo. pollo, Rirorssi liceo delle piante. (I ai. Rimise. —
3. Chiudere o Serrare al-
RIMENT1TA. Vu-men-ii-ia. Sf. comp. tobolet.] —
8. Parlando di Scrittura , i
cuna cosa per conservarla o nasconder-
Nuova mentila. Rimesse dieonsi le rose scritte dopo, la. [Lai. ronderò | —
4 Reprimere, Rin-
ItIMK.N TOVARE. 7?i-men-(o-t’à-re. Ati. per correzione, o perchè non avvertile tuzzare, o vero Deporre, Lasciare. (Lat.
comp. Di nuovo mentuvare. dallo scrittore. —9. Quella stanza do- rfemiuere.j —
3. Rispigucre. [Lat. repel-
RIMENTOVATO. Ri-men-lo-và-to. Add. ve ai ripone cocchio o carrozza. 10. — lere.]— 6. Perdonare. [Lai. rimitiert, di-
m. da Rimeulovare. Di nuovo mento- Ed anche Stalla che raccoglie le vac- mitierg, ignoteere.] —
7. Fareo Turnarea
vato. che. fare o dire alcuna cosa tralasciala o in-
RIMERITA MENTO. Ri -me-ri-la-mén-to. RIMESSAMENTE. Ai-mez-aa-tnàn te. terrotta.—8. Purre io arbitrio e volontà
Sm. Il rimeritare, Ristoro, Rendimento Avv. In modo rimesso, Con roromes- altrui alcuna cosa ,
Farad.) arbitro ,
di merito, Lat. remunerarlo.] sinoc, Con umiltà. (Lat. demitse, re- Commettergliela. (Lat. alicujut arbitrio
RIMERITARE.
f
Ri-mt-ri-là-rt Att. .
mine. ] — 2. Negligcptemente , Svo- commuterei.} —
9. Differire a uo altro
comp. Reoder merito , premio. [Lai. gliatamente, Freddamente. tempo un colloquio, un affare; accom-
remunerare, par pari referre.] R1MESSIRILE. Rimessi fti-le. Add.rom. pagnato coll’accusativo di persona- —
RIMERITATO. Ri-mt-ri-tà-to. Add. m. Da perdonarsi. (Lat. retnitzibifi*.] 10. Destinare ad altro tribunale, par-
da Rimeritare. [Lat. remuneratiti.} ì
RIMESSIONE. Ri-mes-ti-ó-ne. Sf. Il ri- lando di giudizi!, delinquenti ec.
RIMESCOLAMENTO. /ii-me-aeo-la-m4n- mettere le sue ragioni io altrui , che 11. Correggere, parlando dì Scrittura.
io. Sm. L’atto di mescolare insieme due
|

ne giudichi. —2. Perdono. Remissio- V. §. 50. —


12. Riguadagnare Ripi-
o più cose. —
2. li praticare e cui er- ne. {Lai. reiniiJio.] — 3. Med. Rimes- gliarsi io speso o il perduto. 13. E —
,

se re con persone di diversa condizione sione della febbre: Rinnovamento, Ri- riferito a tempo.— 14. Genrrare, Pro-
« di diverso pac*c. 3. Confusione , — torno, Attacco o Insulto nu-.vo d’essa durre di nuovo, e dicesi parlando d’Er-
Disordine che nasce da repentina riso- febbre. [Lat. frbrit redii ut.] 1"\ Pcooe, Denti e simili. [Lat. regi-
luzione o sventura in una città, in uno RIMESSITICCIO. /fi-me«-ii-iìc-cto. Sm. gntre . j —
15. Parlando di Cucchi , di
>tato. [Lat. con fusto. Iurta, tumulivi.] Dot. Ramo nuovo rimesso sul fusto vec- Cavalli e simili vale Ricondurli alla

4. Quel terrure che ci vico da subita chio. —
2. H per sitali. rimessa o alla stalla. —
16. Parlando dì
paura o dolore. [Lai. pavor.] RI MEsSI V AMENTE. Ri-met si-va-min- Danari o simile in termine mercantile,
H M ESCOL A NTB
I . Ri-me-sco-làn-te. Pa rt. ie. Avv. Lo stc>«o che Rimessamente. si dice del Mandare i danari per via
di Rimescolare. Che rimescola. RIMESSO. Ri-mit-to. Sm. Ar, M». Spe- di lettera di cambio io altro parse. --
RIMESCOLANZA. M-mt-tco làn-za. Sf. cie di tarsia eoa legni tinti e ombrali 17. E talora vaie anche Restituirli—
Il rimescolare insieme due o più cose ; a uso di pittura. Diceti anche Lavoro 18. Parlando di Eserciti o simili vale
— —
Rimescolati) iti o [Lat. rommixiio.]
2. Cunfosiouv dì più cose insieme.
RIMESCOLARE. Ri
.

me-tco-la-rt. AH.
di rimesso.
eoo pietre colorite e graniate
2.

Quelli [«arte che si mette dentro


Lo

stesso lavoro fatto
3.
gli
Rincacciare un corpo di truppe, che
ti hanno assalilo, sino al lungo donde

cominciarono l'assalto.— 19. Vale an-


comp. Di nuovo mescolare. Confondere orli quaudo
cuciono sii panni. 4. — che Mettere di bel uuovo in ordinanza
insieme. [Lai. confondere remiteere ,] Meli. Repetizione. — 5.
Piti- Ritocco , i soldati, Farli ritornare negli ordini
— semplicemente.
2. Mescolare 3. E
,

— j

Pennellata soprapposta di chi non si di prima. —


20. E ad sign. n. pass.
(ìg. —
I. Parlando di Scrittura o simile, è apposto alla prima uel dipingere a fre- V. g. 63. —
21. Parlandosi di Pecore,
Racconciarla riandandola tutta. 3. — ]

sco. Capre, Vacche e simili bestie che vanuo


Macchinare , Ordire alcun inganno. — RIMESSO. Add. m. da Rimettere. Me«so a branco, vale Metter nel branco. Fare
0. N. pass, ucl primo sigi), detto ai di di nuovo, Riposto. 2. — Troppo umile, entrare nel branco. — 22. Diceai Ri-
perdona e si coll'accusativo di eo«a.— 7. Dappoco, Pusillanime). [Lai. rfemtjxuj. mettere al taglio della spada e vale
E nel sign.del §. 2. 8. lotrarmltersi. — — 3. Rilassalo quanto nei parlare o Tagliare, Cincischiare colla spada. —
Impacciarsi. [Lai. tue immiscerg.}— 9. nel l'operare. —4. Tiepido, Difettoso. 23. 1 fossi o le fosse, vale Rimondar-
£ parlando dì guerra , Rientrare nella — 3. Debole Tenue contrario d'In-
, ; le, • Vuotarle di noovo , cavandone la
116
—— . .

RI IH in RI IH
lem, o altro che I* impedisca. (Let. RIME I TI MENTO. Ni mct li-mén-to. Sm. RIMODERNATO. Ri-mo-dcr-nà-to. Add.
purgare foveai/, — 24. Il cervello al* Ilrimettere. (Lai. remisi io.] ni- da Rimodernare. Nuovamente reu-

trui in capo, dlcesi del Ridurre altrui RIMETT1TICCI0. Ri mtt-li-tic-cio. Sm. dulo moderno
alle ragione c al dovere. — 13. Il conio, Rot. Lo stesso che Rimessiticcio. [Lat. RIMUGINA, /fi-mó-ji-na. SL V. A. V.
o conti, «ale Haider ragione all' am- iruiMium ] e di' Ltmozina.
mini-trazione. ILat. ralionit reddere.) rimettiti; HA. /fi-met-li-lù-ra. SLLo RIMOLA. Iti moda. Sf. dim. di Rima .

— 2C. In assetto vale Rassettare , stesso die Rinfltimenlo. nel sign. di Fessura, Fessolioo. Lo stes-
Riordinare. —27.
,

In giorno alcuno. RIMIAGOLARE. Ri-mia-go-là re. N, ass. so che Iti mula.


Fardi nuovo consapevole alcuno intor- corup. Miagolar di nuovo. RIMOLINARE. Ri-mo-li-nà re. N. ass. Il
no a qualche cosa. —
28. lo mano , RIMIULIORARE. Ri-mi glio rè-re. !f. rigirar dell'acqua o de’ «eoli.
nell** mani vale Dar libera podestà. a»s. comp. Migliorar di nuovo. RI MONDAMENTO. Ri-mon-da -mén-to.
— ,

29. In ordine, vale Riordinare, RI MIGLIOR ATO. Ai-im-gLo-rà-fo. Àdd. Sm. Lo aiesso ehe Rimondatura.
Rassettare. (Lai iterum concinnare. j m. da Rimigliorsrr. RIMONDANTE. Ri-mon-dàn-te. Pari. di
— 30. In piedi un esercito o simile , RIMIRAMENE. /?i-mi-ra-min-fo. Sm. Rimondare. Che rimonda.
vale Rifarlo. Riordinarlo. 31. In — Rimiro , Sguardo , Guardatacelo, Oc- RIMONDARE, iti-mon-da re. All. Tor
•nto, vale Ridurre lo, buono sialo clnnl*. via lo sporco e'I superfluo, Pulire, Net-
Riordinare. —
32 In luglio, vale Ras- RIMIRANTE. Rimi-ràn-te. Pari, di tare, Far mondo; e si dice propriamente
sottigliare il Ilio al ferro tagliente. Rimirare. Che rimira. di pozzi, fosse, fogne, e de’ramt degli
— 33. In tuono, fig. , vale RuneUrr

RIMIRAUE. Ri-mi-rà-re. Alt. Mirar di
— alberi. [Lat. purgare.] —
2. E per sl-
uno per la buona strada. 31. La nuo»o. 2. Mirare o Guardare con mil. Purgare da ogni macchia, da ogni
Battaglia , vale Ripigliare il vantag- attenzione. [Lat. contemplari, contpi- sozzura. — 3. E io sentimento equi-
Tornare —
3. Guardare semplicemente.
gio perduto nella
con uuove forze alla
battaglia

vale Ripercuoterla o di po-


.

battaglia. — 33.
cera.j
[Lai. inrueri. intpicere.)
mira, Aver riguardo a checchessia. •—
— i . Aver la
voco.
RIMONDATO. /?i-mon-dd fo.Add. in. da
Rimondare. (Lat. purgatiti.)
La palla,
sta o di balzo, quando l'avversario le 5. N. «ss. nel sigo. del g. 2. RIMONDATURA. Ri-mon-dadit ra. Sf.
ha dato. (I.at. remittere .] —
36. B lig. RIMIRATO. Ri-mi~rà-lo. Add. m. da RinelUtura, Purgatura, Mondiglia, Ri-
Rimetter la palla io maco , vale Ri- Rimirare. [ Lat. inzpacfuz contpe- ,
getto, Scarto ec.
metter le co?c io istato di facile u co- ctut.) RIMONDO. Ri-món-do. Add. m. sinc. di
modo aggiustamento. —
37. Le dotte, Rl.MIHAZIONE. /fr-mi-ra-zid-fw. Sf. Lo Rimondato.
vale Riacqu stare il tempo perduto. 8tes*o che Uimiramento. RIMONTA. Ri-món-ta.Sf. Somministra-
38. Le guardie, «ale Mutarle. 39. Le — RIMIRO. Ri mi ro. Sm. V. A. V. e di’ zlooc di un cavallo a un cavaliere rhe
ragioni, vale Esibire le partite, 40. — Sguardo. [Lat. intuitus J ne sia seni*. In frane, remonte, in Isp.
L’uscio ne’ gangheri , dicchi in modo RIM ISCHI » HE. /fi-mi-ir/iià-re.Alt.Con- remonta.)
proverb. per Rimettere la cosa nel suo fondere insieme. [Lai. confondere, re- RIMONTANTE, /fc-mon-tàn-fa. Part. di
stato. —41. Mano, «ale Cominciare di «licere, j Rimontare. Che rimonta.
nuovo.(Lat.itefuintncboarf.]— 42. Nel RIMISCill ATO. Ri-mi-ickiàdo. Add.m. RIMONTARE. Ri-mon-tàre. N. asa.
buon dì, vale Condonare il pregiudizio da Rim ist illare. comp. Moutar di uuovo. Risalire. [Lat.
incorso per dilazione di tempo. 43. — RlMI.-tSIMA. Ri -mìz -si-ma. Sf. su peri .di ilerum conicendere.) —
2. E flg. 3. —
Su, vale Rinvilire io uso. Far nuova- Rima. Rima perfetta. Riti mare indietro, acche lig 4. Ri- —
mente usare. (Lai. revocare.] 44. Co — RI MILIONE. Ri-mii-ti-ó-nt. Sf. Il ri- salire a cavallo; ed in questo senso di-
bandito, vale Farlo ripatriarc. 43. — mrliere, lu sign.di Perdonare. [Lal.re- cesi auebe Rimontare a cavallo , in aul
Un tallo sul cerchio, io modo proverb. vntssiu.l —
2. Il rimettersi alla volontà cavallo, in arcione, io sella ec. 5. —
si dice del Tornar vigoroso io vecchiaia. d*n tiri. C'iiformaziooe all'altrui volon- Ritornare a crescer di prezzo. — 6. Alt.
— 46. X. a**. ne’ significali di Repri-

tà. — 3. Soddisfai 'mento. Rimettere altrui scavallo. 7. Ar. —
mere, Rintuzzare, Porre in arbitrio. RI MISURARE. Ki-mi-tu-rà-re. Alt. comp. Me*. Dicesi del Guemire di nuovo,
47. Parlando di tose vegetabili ed ani- Misurar ili nuovo. (Lai. remtliri.) o Rimetter in sesto i pezzi d‘ una
mali vale Tornare e Sorger di u.iovo. RIMlSl'RATO. rò-lp Add. m. tnacchiua , Prepararli al moto. Onde
— 48. Parlando di Febbre, vale Itico- da Rimisurare. [Lai. rementut.) Rimontare un oriuolo , cioè Caricar-
minciarr, Tornar di nuovo, Venir nuo- RI M M A RG IN A RE IH m-mar-gi-nà -re. . lo.— 8. M.mioa da rimontare. V. Ma-
va acie-*ioue di febbre. —
49. Parlan- Alt. Lo stesso che Rimarginare Ram- , nina §. 4.-9. Milit. Dicesi della
,

do di Danari, dicesi nel §ig. del §. 12. ni irgi mire , Ainmarginare. (Lat. obdu- Cavalleria e vale Fornire o Rifornire di
— 50. l'urlando di Scritture vale Far cire. cavallo | soldati di questa milizia; Rin-
comi ioni ii cangiamenti. — ,

51. Diceai RI M M A RG 1 N ATO.


|

Rim-m or-gi-nà-to . carai la rii. [Frane, remcnler . spago,


Rimettere in carne e vale Ritornare iu Add. m. da Himmarginarc. Lo sles-o ramonlar.l —
10. Mario. Andare coo-
buijoo essere di carne. Ingrassare, lo clic Rimarginato, Rammnrginato, Am- tr’acqna , Navigare contro la corrente
questo scuso diceai più comunemente marginato. d'un fiume.
Rimettersi locarne* —
53. Dicesi Ri- RIMMATTONARE. /firn mat-to-nà-re. RIMONTATO. Ri-mon-tàdo. Add. m. da
mettere di riputazione ec, e vale Smi- All. e il. Lo stesso che Rammallu- Rimontare.
nuirne, Perderne una parte. 53. Di- —
na re. RIMONTATORE, fli-mon-ta-ld-re. Sm.
resi Rimettersi in forze e vate Ripi- RIMMQLLARE. Rim-mol-là-re. Alt. cu. Ar. Me*. Gli oriuolai danoo questo no-
gliarle , Rinforzarsi. —
54. N. pass. pass. comp. Di nuovo immollare. (Lat. me al quadralo che serve, mediante ima
Riporsi, Serrarsi alcuna cosa per con- i Irrum madefacere. chiave, a caricare, o, come rasi dicono,
servarla o nasconderla. —
35. Porsi io RIMODERA RE. Ri-mo-dt-rà-re. Alt. Bimomar Toriuolo. Così chiamano an-
arbitrio e vglonlà altrui. Io questo senso comp. Moderar di nuovo Correggere. . che la Molla per cui Toriuolo cootioua
diceai anche Rimettersi in mano, nelle [Lat. modcrarì emendare.) a camminare mentre lo ai carica.
mani, nelle braccia, alla mercè, ec. RIMODERATO. Ri mo-de ra to. Add. m. R1M0RBIDARE. Ri-mor-bi-dà rc. Alt.
66. Rapportarsi , Riferirsi. —
37. Ral- da Rimoderarc. Lo *le>sn Rammorbidare, Rammorbi-
lentarsi. Desistere Mettere in abban- RI MODERATORE. Ri mode ra-tà-re. dire, Ammorbidare.
dono. — ,

38. Dicesl Rimettersi alla di Verb. m. di Rimoderarc. Che ri muderà, RIMORCHIARE. /?i-mz>r-chià-r«. All.
«erezione d alcuno e vale Rassegnarsi Ch- corregge e riforma. Tirare una uave per mezzo d'altro oa-
ec. — 59. Diccsi Rimettersi in assetto RIMODERATE1CE. Ri -mo de radri-ce. ilio attaccato ad e»*a, e per lo più •
e vale Rimettersi io ordine. 60. Di- —Verb. f. di Himodcrare. Che rimo- forza di remi. [Lai. remulcara, remulco
fesi Rimettersi in gola le parole o ciò dera. Irritare. Remulcum t Rtmulcure dal ,

che ai è detto e vale Farlo tornare in go- RIMODERNANTE. Ri-mo-dermènde gr. rhyma fne , c da talco io traggo.
la. — 61. Oicesi Rimettersi nelle brac- Pari, di Rimorferuare. Che rimoderna. Quindi rrmuleare è trarre con la fune.
cia di alcooo. V.g. 55.-62. Dicesi Ri- RIMODERNARE. Ri mo der-od re. Alt. Secondo il iluilrt. vien dal celi, brclt.
mettersela, per roclaf. nello stesso sigto. Ridurre all'uso moderno; Riformare remar equa o remar cquein che vale , a
•li Rimandarsela Rimbeccarsela ec. co*? antiche —sol gusto moderno; c dice- suo dire, il medesimo. Altri da remo-]
,

63. Parlando di Kverciti o simile vale si di Case, di Suppellettili ec. [Lat. ad — 2. E n. «ss. —
3. Sgridare alcuno
innestarsi Rannodarsi, Riordinarsi.
, nooam /armari» rednnr*.] per amore, gelosi* o simile; ed in que-
, ,,

R IH H 1 91 mi
ito senso è voce contadinesca . [Dal celi, RIMOSTRANTE. Ri mo-ttròn-it. -Pari, RIM PANI ARE. Rim-pa-ni-à-re. N. ass.
gali, ro mollo, e da mi ehlui, io irl. di Rimostrare ; usato talora anche In Restar preso di nuovo nella pania.
muKuiiu. rimprovero, onde «nt-chliui- forza di sm. Che rimostra. RIMPAMATO. Rim-pa nia to. Add. m.
tich rimproverare.) RIMOSTRANTI. Ai-msitròs Ci.St. Eecl. da Rimpaniare.
RIMORCHIATO. /(iowr-chià-to.Add. m. Setta di eretiri. RIMPaNNCCCI ARE./(int-paTi-fiur-ctà-re.
de Rimorchiare. RIMOSTRANZA. Ri mo itràn-za. Sf. Il > pass. V. Bassa. Propriamente Ri-
RIMORCHIO. /?i-mòr-ch i-o. Sm. Il ri- rimostrare , Motivo e Ragione addotta mettere I pa omacci, Rimettere in arne-
morchiare; ed aocbe Quel battello che per far conoscere altrui ciò che si pre- se ; e flguratam. Migliorar le condizio-
a fona di remi si lira dietro altra bar- tende , o persuader 'o di checchessia. ni. Rifarsi di qualche disastro sofferto.
ca maggiore a cui è attaccato cou fooc. [Lai. (ndicium.) —
2. Doglianza, Rim- (Lat. dileuere, tplendidiorem vitomm-
Cosi può chiamarsi ancora la Fuue alea- provero fatto ron buon garbo per ren- ehoare. )
sa. Dicesi aocbe Rimorchio e Rirubur- dere altrui aeeorto di qualche fallo e RIMPARARE. Rim-pa-rà-re. All. comp.
chiù. [Lai. rcmuleut.) - E fig. — procacciare che seo corregga ; Riflessi
,

Imparar di nuovo. [Lai. (ferum dùcere.)


RIMORDENTE. Ri-mor din te. Fari, di esposti ad un superiore sulle ioeonve- RI M PARATO. Am-po-rè-to. Add. m. da
Rimordere. Che rimorde, l Lai. remor- nienze emergenti ad un ordine dato. Rimparare.
deru, cruciarli.) RIMOSTRARE. Ri mo-ttrà-re. Alt. Far RIMPASTARE. Rim-pa-ttà-re. Alt. e n.
RI MORDERE. Ri mòr-de- re. Att.anom. conoscere; Dimostrare, Mostrare. [Lat. comp. Impastare di nuovo; e tig. Rima-
comp. Morder di nuovo Sltiguere di ,
commonitrare . ] — 2. E o. as»., o an- neggiare ,
Ritoccare o Rifar chec-
,

nuoto co' desti. [Lai. rimorderà. j 2. — che io forza di sm. chessia.


Per simil. Pungere, detto degl'insetti.— R1M0TAMENTE. fli-mo-la mèn-te. Àvv. RIMPASTATO. Arm-po-stA-lo. Add. m.
3. Fig. Aflliggcre, Travagliare. — 4. 10 maniera rimota, Lontanamente. Lo da Rimpastare.
Rampognare. [Lai. }
objurgare. —
3. stesso che Remotamente- ( Lat. remo- RIMPATRIARE, /(im-pa-fri-ó-re. N. ass.
Far rtcoooscere i falli commessi e cau- te. e pass. Tornare alla patria. [Lat. In pa-

I

sarne peatimento o dolore, lo questo RI NOTISSIMO. /?i mo-lU-it-mo. Add. m. truvn regredì. ] 2. Alt. Ri band ire ,
senso si usa ancora in sign. o. asa. e superi, di Remoto. Lo stesso che Re- Richiamare in patria.
pass, evale Riconoscere i falli commes- motissimo. [Lai. remofùlimu#.] RIMPATRIATO. Atin-pa.trt-ó-fo.Add.ii).
si e provarne pentimento e dolore. [Lai. RIMOTO. Ri-mò-to. Add. m. Lo stesso da Rimpatriare
remtfrdere, sollicilurs.] — 6. Eccitare. che Remolo. [ Lat. remoluf Remoiu * .
RTMPaTRARK. Rim-pa-u-rà-re. N. ass-
RI MORDI MENTO. Ri tnOT-di-iUm-tQ.&m. da re particella iterativa e da motui , comp. Aver noovameote paura. [ Lat.
Lo stes«o che Rimorso. (Lat. conactan- mosso.] —
2. Parlando di Luogo, anche i rerum expaveeeere.

tia cruciatili,] per Poco frequentalo Solitario. 3. ,


— ]
RIMPAURATO. /?im pa u rà-to. Add m.
RIMORE. Ri-mò-r*. Sm. V. A. T. e di* Usato come pari p»sa. del v. Rimuo- da Rimpaurarc.
Remore. vere in luogo di Rimosso. RIMPAL’RIRF.. /(l'm-pa-u-ri-r#. N. »».
RIMOR1BE. Ri-ma-rWe. N. «ss. aooru. RIMOVENTE. Ri-mo-ièn-lt. Part. di Ri- comp. Lo stesso che Rimpaurare.
i-'Miip. Di ouovo morire. —
2. Per aimil. muovere. Che rimuove Che toglie via. RIMPAURITO. /l*m-pa-u-rt-/o. Add. m.
Ricader nella colpa. —
3. Per metaf. [
Lat. ramerei**. )
,

da Rimpaurire- Lo stesso che Rim


Mancare, Consumarsi, Venir metto. RIMOVERE. /fi-mò-ne-r*. All. Lo stesso pauratn.
RIMORMORARE. Ri-mor-mo-rà-re. N. che Rumini ere. RI M PAZZ A RE. N. ass.
a», comp. Di ouovo mormorare. ( Lat. RIMOVIBILE. Ri-mo-i’ì bi-le- Add. eom. comp. Aggiugiere pazzia sopra paziia.
m
tierum ur murar#. ] —
2. Reodere mor- Che può o Che dee esser rimosso. R1MPAZZATA. Rim-pa zzà-t a. Voce che
morto semplicemente. RIMOVI MENTO, fli-mo-m-mcn-lo. Sm. s'osa awerbtal. nel modo Alla ricnpiz-
B1MORSETTA. Rimar -Ȏt-ta. Sf. Ar. 11 rimuovere. Lat remorio, amolio. ]
zata, cioè senza considerazione'
Mcs. T. Arnese che serve
de' lanajuoli. — 2. Sena [
volgi mento. Sconquasso; qua- RIMPAZZATO. Rm-pa:-sa to. Add. Bt.

a ributtar giù pelo del panno cimato.


ii si reduplicatilo di Movimento. da Rlmpazzirc.
RIMORSICARE. Ri-mor-ii-cù-re. AU. e R1M0VIT0RE. Ri mo vi tó-re. Verb. m. RIMPECCIARE Rim-pee-cià-re. Alt. Dar
o. ass. di nuovo.
comp. Morsicare di Rimuovere. Che nmnove. [Lat.pru- di petto, Riutoppar uno. [ lat. inalt-
RIMORSICATO. Ri-mur-ti-cà-to. Add. puDofor.] quem impiu gere, offendere. Vlen da pte-
m. da Rimorsirare. RIM0V1TH1CE. Ri-mavl-tri-ee. Verb. cia, e questo dallo spago, pache petto.
RIMORSIONE. Ri-mor- gW-m. Sf. V. A. f. di Rimuovere. Che rimuove. Per altro pecct'a non vai petto, uti pan-
V. e di' Rimordhnenio, Rimono. RIMOZIONE. Ri-mo-rid-ne.Sf. Lo stesso cia. D'altra parie puq in ebr. vai preci-
RIMORSO. /(t-mòr-ao. Sm. II rimordere; che Remozione. [Lat. remorio, amolio.} samente Urtare, Incontrare , loloppire-
Riconosci mento d* errori , con dolore e RIMPADROMRE. Rim-pa-dro-m-re N. . ln celi. gali, puc ha pure il senso di
pentimento. Grido, Voce della coscienza pass. comp. Di nuovo impadronirsi. urtare. ]

rea. Conoscente vergognosa del fallo. [Lai. runum polir*.] RIMPECIARE. Rim pe-cià-re. Alt. comp-
[Lat. cofucientia.] RIMPADKOMTO.Rim-pa dro-nUo. Add. da Pere. Impeciare di nuovo , e Impe-
RIMORSO. Add. m da Rimordere. Ferito m. da Rimpadronire. ciare semplicemente. [ Lat. picare. )
co* denti. Rimorsicato. [Lat. r amor tu». J RI M PALM ARE. /(im-pal -ma re. Alt Rim- RIMPEClATO. R\m pe-cià-to. Add. in.
— 2. Fig. Ravveduto de' falli commessi. peccare le navi o secondo altri , Dar
; da H impeciare.
RIMORTO, /ti.mdr-fo. Add. m. da Ri-; loro, dopo che son rimpeciate, l'ultima RIMPRDUL ARE. Rim-pe-da là-re. Alt.
morire. Di nuovo morto o Morto due untori di sevo ; o piuttosto Restaurar Rifare il pad ole. —
2, SI dice per ischer-
volle. —
2. Più che morto. Secondo la
,

le navi, riunendo Tassi, o appiccandovi zo Avere o Dare II cervello, le cervella,

forza delia particella Ri, che aggiunta altra materia, per cui l'acqua non v'ab- gli orecchi, e simili, a riropedularc ; e

in principio ha virtù di reiterare, par bia a penetrare: più comunemente Spal- vale Quasi non gli avere appresso d I si,
che voglia dire Morto due volle . come mare. [Lai. pietre, pica iUiture, nectt- non averne T uso , come se si fossero
nel l.o sigu.; ma, per nostro avviso, di- ra, jungera, palmare, /(impalmare non mandati a racconciare. tratta la metafo-
tesi anche per aggrandiamolo , a di- vien da tpalmarc il cui derivato noo ra dalle calze. ( Lat. apud te non e»»r. ]
mostrar I’ tcceseo di qaella steuuaia avrebbe potuto essere che rùpalmare ,
RIMPEDULATO. /(»n*-pe-d«-Ià-to. Add.
insci lenta di alcuno, che pare quasi più m-v dal lat. palmare che trovasi In Co- m. da Rimpcdulare.
che di morto. lumraella nel senso di materia» alliga- R1MPP.LL0. Rimpèl~lo. Sm. Ar. Mes.
RIMOSINA. Ri-mò-ti-na. Sf. V. A. Y. e re , cioè commettere connettere con- , , Quel muro rbe si riprende da* fonda-
di' /.i tno lina. giungerc piu cose: e palmare secondo ,
menti per rimettere in piombo una vec-
R1M0S0. Ri-mó so. Add. m. V. L Scre- i più. è tropo dedotto daITnnir palma a chi muraglia che spiomba. [Quasi rem-
polato, Pie-nodi fossore. [Lat. rimonti, (ialina. Credesi con più fondamento dal parelio dal frane, rempar riparo, dife-
pltnut rimorum.) gr. polj|-homa molti insieme. ] sa, bastione.)
RIMOSSO. Ri mas so. Add.m. da Rimuove- RIM PALMATO, R im-pal -mà-to. Add. m. RIMPENNaRB. /Km-ptn-ftè re. Alt. Ri-
re. Tolti, via. [Lat. «utlaltu, remot ut.] da Rimpalmare. metter le penne a certi strnroeolL 3. —
— 2. B Tolto semplicemente. —3. Leva- RIMPAl.L'DARE. Rim-pa lu dà-re. N. E fig. Ridonar forza e vigore. 3. N. —
to pensiero di alcuna cosa.
il 4. Re- — as». Farsi palude. ass. e pass. Tornare o Sorger di nuovo
molo Lontano. —
5. Musso, Commos- B M P A LU D ATI). Rim-pa - lu- dàto. Add
I le penne agli uccelli o simili. [Lai. pen-
so. — ,

6. Ed in fòrza d' svv. Lontano. tu. da Rimpaludare. na» reiumerg.) —


4. Parlando di Cavai-
118
I-

Bin Il IH n i n
li, vile lonalbcrare, cioè Ritrarsi riilo oire. Impiccolire, Appiccinire, Appie- RIMPOZZATO. «tm-pozsd-to- Add. m.
io sa i piè di dietro, eoo pcricol di ar- ciolare Appiccolare. [ Lat. attenuare , da Rimpinzare.
rovesciir-i ; che più comunemente oggi extenuare min itera.
,

2. E n. pass. — RIMPOZZO. Rim-pAz-to. Sm. Idraul. Lo


dir ionio Impennar.-. 5. E tìg. — Divenir più piccolo-
, ]

stesso che Guazzo. nel slgo. del g» 6.


RI M PENSATO. Rim pen-nà-to. Add. m. RIMPICCIOLITO. «tm-pic-eva-II-fo.Add. RIMPREGNARE. Rim-prt-gnà-re- Alt.
da Rimpcnoare. m. da Rirnp ciolire. Lo stesso che cump. Di nuovo impregnare Ringra- ,

RIMPETTITO. «im pelino. Add. oj. Rappiccolato , Appiccolito , Impicco- vidare.— 2. E n. ass. Divcnirgrarida,
Che >i« pettoruto. intirizzito. lito. Cooeepire. (Lai. iltuuo gravidam /feri.
RIMPETTO. Rim-pèt to. Prep. che il ter- RIMPICCOLIRE. Rìm-pic-co-ll-re. Alt. RIM P ROCCE VOLB. «im -proc -c*- vo -le
zo e luche al secondo de' casi
tilor-> Lo stesso che Rimpicciolire.
e n. Add. coin. Di rimprovero.
»’ accompagna ; • vile lo ficcii. I Lei. RIMPICCOLITO. «im-pie-co-H-to. Add. RIM PROCCIA MENTO, Rim-proc-cia-
contro, ex adveno. e regione.] 2 Io — m. da Rimpicrolire. Lo stesso che Rim- mdn to. Sm. Il r improcciare. [Lai. ex-
paragone. Coo pa a t i v an.enie . r3. Dt — picciolito . Rappireolito ,
Impiccolito , probatio.] —2. Reti. Figura rettorira.
rimpelto, che scrive»! ancheDirimpelto, oc. I
Lat. daminutu*.} [Lat. reprehensio.)
va e lo siesso ed ha il medesimo ac- RlMPlNGERE. Rim- pìn-ge-re. N. pass. R 1 M PROCC ANTE. Rim-proc-riàn-te.
compagnamento. —
, I

Unito anche 4. col Ritirarsi, Riorulnre. [Par che non ven- Pari, di Rimproeciare. Che rimproccia.
setoodo cho. — Ed osato quarto 5. col ga come respingere da spingere , ma RIMPROCClARE. «im-proe-cid re. Alt.
modo avverb. — 0. Usalo indie
. ,

ed io dal lat. re invece di retro indietro , ed Rinfacciare, Rimproverare. ( Lai. ex-


io senso assolalo. impingere spiugrrr.] probrare % objicere-] —
2. Biasimare e ,

RIM PIAGARE. Rim-pio-gà-re. Alt.rorap. RIMPINGUARE, «im-pin gud-ra. Al», e Quasi rimproverando schernire, Ram-
Impiagare di nuovo, Far piaghe aopra n. comp. Impinguare di quoto ,
Bio- pognare.
piaghe. grafare. RIMPR0CC1AT0. Rim-proc-cià-to. Add.
RI M PI ACATO. «im-pio-gd-lo. Add. m. RIMPINGUATO. Rim-pin guà-to. Add. m.da Rimproccisre. Rinfacciato, Rim-
da Riropiagare. m. da Rimpinguare. proverato. —
2. Biasimalo Rampo- , ,
R1MPIAGNERE. «im-pió-gn» ra. Alt. RIMPINZAMENTO, «im p n-sa-mM lo. guato.
anoni. Ompiagoere, Rammentare con Sm. Il rimpinzare; Riempimento so- R1MPR0CC10. «im-pròo-cio. Sm. Il
rammarichio le cose perdute o mancate. verchio. (Lat. explaiio, [ottura.] rimproeciare. f Lat. exprobratio. In
(Lai. conqutri \ RIMPINZARE. Rim-pin-sà-re. Alt, Em- frane, rtprocht, in ingl. reproach, dalla
RIMPIASTR ARE. Rim-fia ttrà-rc. Alt. piere soverchiamente. [Lat. repfere.] paniceli* iterativa re, t dall’ illir. pr*«
ronop. Impiastrare di duuto. ( Lat. ila- RIMPINZATO. Rtm-pin-tà-to. Add. ra. kor rimprovero. Altri deduce con poca
rum Ulincrt. ) —
2. Fig. Racconciare. da Rimpinzare. Zeppo , Zeppato Ri- , veriaimigl iauza rtproeher dal lai. re-
— 3. N. pass. Rimpiaslrarsi con alcu- colmo. |Lat. [ardui, explelut.] probare. In gr. prorocoo vico da prò
no, fig.. vale Rappattumarsi eoo lui. RIMPOLPARE, «im-pof pd-re. AU. e n. pari, aumentali va, e da caeoo io accol-
RI MPJ ASTRATA, «im-pia-ilrci-ta. Sf. Il ass. Propriamente Rimetter la polpa. go-male, maltratto tormeoto. Inceli,
rimpiaslrare. Nuovo impiastrameou» e ;
—% Rimetter la carne assolutamen- gali, prie e prioe pungere.
]
,

2. Di- —
per metaf. Composizione sciocca e sci- te, che più comunemente diciamo Rin- spregio.
pita. r amare. RIMPROCCIOSO. Rim-proe-eió-io. Add.
RI SI PI ASTRATO, «im pia-ifrà-to. Add. RIMPOLPATO, «im-pol-pd-to. Add. m. m. Che fa rimproedo.
m. da Rimpìastrare. da Rimpolpare. RIMI’ROMESSO. Rimpro-mésto. Add.
RIMPIATTARE. Rim-pial-tà-r*. AU. R I M POLPETTA NTE. Rim-polpH -tòn-te. m. da Rimprtimeilere. V. A. V. e di*
/Lo stesso che Appiattare , Impiatiare. Pari, di Rimpoipettare. Che rimpol- Riprometto. [Lat. repromiatuf.)
(
Lat. oceultrt. J
— 2. E o. pass. Na- petta. RI.M PROMETTERE. Rimpromtt-te-re.
scondersi. R1MP0LPETTARB. «im-pol-pal-td-re. Att. moni. comp. Di nuovo irapromet-
RIMPIATTATO. Rim piai- tà to. Add. Alt. e a. pass. V. bassa. Propriamente trre. [Lat. rep romittcre ,
tteundo loco
m. da Rimpiattare. Lo stesso che Ap- Rispondere e Replicare contrastando promitiere.]
piattare, Impiatiare. [Lai. occImimj.) con parole detto forse dalla maniera
; RIMPRONTARE. «im-pron-td re. All. a
RIMPIATTINO. Jtim-pfel-ti-no. Sm. di farsi le polpette che si sansa raggi n. pass. comp. Improntare di doovo ,
Giuoco rancidii esco che consiste nel- ,
raodo per le mani ,
tinche orni hanno Replicare T impronta.
V sodarsi a rimpiattare separatamente prrao la loro figura. |
Lat. vrba tsiii RIMPRONTATO. «tm-proiHd-fo. Add.
in qualche nascondiglio lotti quelli cedere.] — 2. Dicesi Riropolpettarsela, in. da R improntare.
della brigata, fuori che un solo, il quale cioè Rimandarsela , Rimettersela I' uu U IMPROPERIO. Rim-pro-pi-ri-o. Sm.
dee ritrovarne qualcuno, per porlo io l'altro. [ Lai. appropri, confirmare.' V. A. V. e di' Improperio.
sua vrce. I Fiorentini diamo Fare a RIPOPOLARE. Rim po-po-lare. Alt. RIMPROTTARE. fìim prot-tà-re. AU.
capo a n scoudcre ; I Rumaci Fare a e n. pass. Popolar di nuovo. V. e di' e n. *s*. V. e di’ Rimbrottare.
nascondarrllo. Ripopolare. ( Lat. popolo frequenUm RIMPROTTO. Rim pret to. Sm. V. e di*
RIMPIATTO. «im-pidi-to. Add. ro. sinc. rtddtn.] Aimàrollo.
di Rimpiattato V. Poel. e non mollo RlMPOPOLATO. Rim-po-po-la-to. Add. RIMPROVERABILE «im-pro-ve-rd-fri-
10 uso. m.da R impopolare. V. e di' Ripopo- ie. Add. e«>m. Da rimproverarsi, UfgOO
RIMPIAZZARE. Rim-piax-xà+e. Alt. lato. di rimprovero. (Lat. txprobrolione di-
Metter una persona o una cosa io luogo RIMPOSSESSARE. Rim-pot-tet-eà-re. gnut .]
di uo' altra eh’ è mancata. V. Frane, e Alt. comp. Riconfermar il possesso. R1MPR0VER AMENTO. Rim pro-ve-ra-
da schivarsi. V. e di' .Surrogare. ( E il HIMPOSSBiiSATO. Rim-poi-set-tà-to. mén-to. Sm. Lo strsso che Rimprovero.
frane, remplacer. ] —
2. Milìt. Mettere Add. m. da R impossessare. RIMPROVERANTE, «tm-pro-ue ràm-te.
onora gente io luogo di quella che RIMPOsTEMIRE. «im-po-ita-mì-re. N. Pari, di Rimproverare. Che rimprove-
manca. E voce dell'uso ed ignobile, ma
|

im. comp. Fardi nuovo postema. ra. l Lai. exprobraior. } 2. Ed io —


necessaria io molli particolari della mi- R IMPOSTEMITO, Rim-po-tte-mì lo.Add. forza di sm. pi.
tili*. ni. da Rimpovtemire. RIMPROVERARE, «im-pfo-ve-rd-re.
RIMPIAZZATO, «im-pta:-sd-( 0 Add. . RIMPOTIO. Rim-po-ù c. Sm. Mario. È Att. e n. ass. Ricordare o Rinfacciare
m. da Rimpiaxsare. V. Frane, e da una piccola maretta molto frequeute altrui i benefici! fattigli, o per tacciarlo
schivarsi. V. e di' Surrogato. ed incomoda, che si fa sentire talvolta d’ ingratit udioe , o per propri* lode.
RlMPIAZZO.«im-pid:so.5ra. V. Frane. anche in porto. I più dieooo Risacca . (Lai. exprobrare. Dalla particella itera-
11 rimpiazzare ; e nella milizia. Il porre Ribollio. [Dalla particella iterativa re, tiva re, e dal lat. improperare rimpro-
soldati, guardie er. in luogo d altri sol- e doli' illi r. putitile andare.} verare.i— 2. Uscita antica: Rimprover-
dati. d'altre guardie ee. V. bassa e del- RIMPOVERIRE. «un-po-oe-ri-ra. N.ass. rà per Rimprovererà. — 3. Dire in fac-
l’uso. V. « Surrrogamento. [ 0*1 fr.
di’ comp. Impoverire di nuovo ,
Tornar cia altrui i suoi vizii o le sue imperfe-
r eoi place mt n t, che vale il medesimo.] povero. zioni , Rimproeciare Rimbrottare ee.
RIMPICCIOLIRE. Rim-pic rio-li-re.AU. RIMPOZZARE. flio-poi-jàTi, N- ass. (Lai. improperare. ]

,

3. Rinfacciare
corap. Ridurre in forma più piccola , o Fermarsi Tacque, o altri fluidi io al- ,
insultando.
io più piccola quantità. Lo stesso che eno luogo, non aveudo sfogo. Dkcsl UIMPROV ERAT1V0. Rim-pro-ve-ra-tì
Rimpiccolire, Rappiccolare, Rappicci- 1
anche Guazzare. vo. Add. m. Alto 1 rimprurerare.
119

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] ,

R IH DII BI»
RWrflOVERATORE. A«m-pro-t>e-ra-| RIMUNERAZIONE. comp. Di nuovo inasprire. Esacerba re
Aè-mu-ne-rti-sio ne.
tò-re.Vrrb. m. di Rimprocrart. Che Sf. Il rimunerare. |I-at. remunera (i».]
nuovo. (Lat. denuo esacerbare.] di
rimprovrr*. (Lat. exprobrator.) RIMUOVERE. Ri-muò vt-re. All. anoai.
Ri-naf-fià-re. All. comp. RINAFFIARE.
R1MPROV E R ATORlO. Aim jjro-vt-ra- comp. Di nuovo muotere, Di nuoto dar Lo stesso che R innaffiare.
tò-ri-o. Add. m. Appartenente a rim- moto. [Lat. denuo movere.] —
2. Muo- RIXALDESCA. Ri-nul-dé-sca. Add. esC
provero. Objurgatoriu. vere semplicemente. 3. Torre via , — ! Agr. Spezie di uva. e di vitigno ,
detto
RIMPROVERATRICE. Rim-pro-ve-ra- Letare, Allontanare. ( Lat. remonere.}: cou altro nome Vajano.
Verb. f. di Rimproverare. Che
tri-ce. — 4. D. storre, Dissuadere Far mutar , RINALDESS A. Ai-naf-rfdi za. Add. e sf,
rimprovera. (Lat. rxpnibrairix.) proponimento , 'Svolgere , Distornare , !
Agr. Lo che Rioaldesca.
«lecito
RIMPROVERAZIOXCELLA. Aùn-pro- Distogliere ec. [Lai. dissuadere, a zen-' RINA LG A Ri nul g\-a. Sf. V. G. Chlr.
I

ve-ra-zion-cHla. Sf. dim. di Rimpro- lentia dimovere. ) —


6. Fig. Fu detto Dolore che ha sede nel naso. (Lai. rhi-

i

v emione. [Lat. fczprobrafiunciilu.j Rimuover parole per Ridirle. 0. Di-: nnlgia. Di rhin naso, e afgoz dolore.)
RIMPROVBR AZIONE. Rim-pro-vt-ra- cesi Rimuover l'aolmo e vale Mutar RIN’ANCONE. Ai narwd-ne. Sm. V.G.
V. e di* Rimprovero.
ji'.-ne. Sf. pensiero. —
7. Dicesi Rimuovere pro- Med. Ristringi mento delle aarici. [ Lat.
EIMPnOVEBIO. lUm-pro ve-ri-o. Sm. posito e vale Cambiarlo. Mutarlo.— 8. r/imanehone. Da rhin naso e ambone
V. A. V. e di’ Rimprovero. N. ass. e pav. nel primo s gn. — 0. E strettura.]
,

RIMPROVERO. Aim-prò-ve-ro. Sm. nel sign. del $. 4. — 10. Dicesi Ri- RINANTACEH. Ri-nan tà-ee-e. Add. esf.
Partite di biasimo o d’ingiuria, Ripreu- muoversi da checchessia e vale Allon- pi. V. G. Bot. Lo stesso che Rinantoi-
«ione aspra, Oltraggio deito in Caccia. tanarsene, Lasciarlo. di. Lat. rhinanthacrae .)
I

RIMPIANTO. Rim-pun-to. Sra, Punii). RIMURARE. Ri-mu-rà-re. Alt, comp. RINANTCRA. A» non ti ra. Sf. V. G.
RIML'GGIUARE. Ri-mug-ghià-re. N. Di nuovo murare. [Lat. muro obilrue- Bot. Genere di piante proposto da Sta-
a ss. cnmp. Di nuovo mugghiare C ta- , re.] —
2. Ci g nere di nuore mura una me, prossimo alla famiglia delle rosa-
lora semplicemente Mugghiare. Lat. cittào fortezza, Ma rare un luogo aperto cei*,iodi definitiva mente collocato nell#
remugire.) —
2. E fig. Rimbombare.
[

per impedirne il passaggio. 3. Tu- — flacouritiauee. Sono co»! denominate a


RIMUGGIRE. fli*»uj-ji-r«. N. im. rar muraodo, e si dice per lo più d'usci ras ione delle loro antere terminate di
coro p. Muggire all' incontro, Rispon- o finestre. un' appendice a foggia di naso. [ Lai.
dere al muggito. RIMURATO. Ri-mu-rà-io. Add. m. da rhin-inthera. Da rhin naso , e tmlheroi
RIMUGINARE, Aimuji-nà-re. Alt. Ri- Rimurare. Chioso con muro. 2. Ri- — florido.)
cercare con esattezza, o con applica/io- fabbricato, Riedificato. BINANTI). Ai-ndn-lo. Sm. V. G. Boi.
ne intensa. (Lat. angnfrere, prnilioru RI MURCHIARE. Ri-mur-chià-re. Alt. Genere di piante a fiori polipetali, .della
restigore. Dal turco aramaq investiga- Mario. Tirare un bastimento col mezzo didiuamia angiospermu, e della fzmi-
re In illir. in uogoitka ti indagare, la di altro navillo minore ,
attaccato al glia delle rinanioidi; il coi fiore ha ooa
celi. gali, meurogun l'alto del molleg- primo e mosso per Io più n forza di re- corolla monopetala , irregolare , eoo
giare. In or. maruga e ire umsjiei il, con- mi. fLat. remulcfire, remufeo frahere.) F orificio disposto in modo che esatta-
tinuo iutuitus fuiL] — 2. E iig. Pensar RIMURCIIIATO. Ri-mur-chià-to. Add. mente rapprrteota Fincato delle nari-
molte» 5.1 pra una cosa , Riandarla colla m. da Rimorchiar-*. [Lat. rmalratHi.] ci. Si credono vulnerarie. (Lat. rhinan-
mente; eh-' anche diceai Ruminare. RI MU RCHIO. Ai-tnùr-cMo. Sm. Mario. thu*. Da rhin naso, e ani hot fiore.
RIMUGINATO. Ai-mu-gi-nd-ta. Add. m. Il rimorchiare.
[ Lat.
remulewt. ] 2. — R1NANTOIDI. Ai nan-(ò-Ì di. Add. t
|

sf.
da Rimuginare. Ricercato diligrnle- Onde A rimorchio posto avveri), vale ,
pi. V. G. Bot. Famiglia nata rate di
(

mente Im caligato. [Lat. vestigatut


, A forza di rimurchlu , Rimorchiando, piante dicotiledouie monopetale che ,

perlustrata#.) — 2. Lo schifo stesso 0 altro legoo che


j(
hanno nn calice più o meno profonda-
RI MULA. Ri mu j
V. I.. diin. di
la. Sf. serve n rimorchiare. mente diviso e d'ordmario tubulo»
Rima nel sign. di Pertugio. Fessolino, RI MUTAMENTO. Ai-mu-Ca-m/n fo. Sm. persistente; corolla quasi sempre irre-
Perlugello. Lat. rimuta.] !
Il rlmut-vrc Mutazione, Rivolgimento.
; golare; gli stami in numero determi-
RI MULTI PLICA RE. Ai-mell» pli-cà-re. [Lat. immutafio.) nato ovario semplice , monito di uoo
;

Alt. comp. Far moltiplico sopra multi* RIMUTANZa. Ri-mu- tàn- sa. Sf. V. A. stilo,sormontato da uno stimma sem-
plico; Multiplicar maggiormente. [Lat. V. e di* /^mutamento. plice rare «Mite bilubato ; il frutto è
,

magie magiegue multiplic/tre .] RIMUTANTE, ffi-mu-tón-tz. Part. di nna casella biluculare, polisperm*, bi-
RIMUNERAMENTO. Ri mu ne ra-mén- Rimutare. Che rimuta. valve; setti seminiferi, opposti e con-
i

10 . Sm. V. A. V. e di' Rimunera- RIMUTARE. Ai-mu-tA-re. Àtt. comp. Di tinui alle valiote , le quali si aprono
*ùme. * nuovo mutare, e talora semplicemente nc’margini; f semi hanno il perisperma

1

RIMUNERANTE. Ai-mu ne-ròn-le. Part. Mutare. Lat. immutare.]


[
2. E n. carnoso, I' embrione diritto, i cotiledoni
Rimunerare. Che rimunera.
di ass. c pass. semicilindrici; il fusto è d'ordinario
R1MUNERANZA. Ri-mu-nt-ràn-za. Sf. RI MUTATO. Ai mu-fò-lo. Add. zn. da erbaceo, e porli fogl e alierò# ed oppo-
V. A. V. e di’ Rimunera rione. Rimuiar*. [Lai. immutatuz.) ste ; fiori muniti di
brattee ,
qu Iche
RI MUNERARE. Ai mu-ne-rd-re. Alt. Dar RIMUT AZIONE. Ri mu-la sió-ne. Sf.Lo volu vii itarli , a acci larii o terminali,
guiderdone per servigio prestato. (Lai. stesso che Rimutaracnto. ma più spesso disposti in ispighe ter-
remunerare. Da mimua dooo, e munut RI MUTEVOLE. Ri-mu-tt-vo le. Add.com. minali.
dall’ebr. minhha che vale il medesi- Atto a rimutars», Mule bile. [Lat* mu- RIPARIA. Ai-nó-ri-a. SE V. G. Zal.
nio. —
2. Ristorare, Risa-ciré, Inden- latilù.] Genere d' insetti dell’ ordine de" coleot-
nizzare.
;


3. Ed. a&s. nel 1. sign. RINA. Ai-na. SL V. G. Zonl. Genere teri, della sezione de'teirameri , e della
RIML'NERATEZZA. Ri mu ne ra li. sa. d' insetti dell ordiue de’coleotterl, della famiglia de* rioofori, stabilito da .tir-
Sf. Lo stess* che Remunerate!». V. e sezione de* tetrameri , e del a famiglia bv , e distinti da una prominenza in
li’ /!imun<ritzionc. de' hocolun , stabilito da La tre» Ite a forma di naso di cui è provveduta la
RIMI NERA TiVO. Ai-mu-na rn-ll-w. scapito del genere fini* di Fabricio ; i loro tes a. [Lat. chinarti» •]
Add. ni. Atto a rimunerare. quali trassero tal nome dui prolunga- RINARRARE. Ai nar-rà-re. Alt. comp.
RIMUNERATO. Ri-mu ne-rà io. Add. m. mento «triforme
r< cui di è munito la Narrare di uuovo. [Lai. rurzuz enar-
da Rimnif rnre. [Lat. comprnsatut , loro testa; son caratterizzati dalle loro rare.)
proemio nfjertus.] antenne cadenti, |l cui ultimo articolo RINASCENTE. Ai-na-ec4n-le. Part. di
RI II ('NERA TORE. Ri.mu-ne-ra-tò-ee. forma una mascella fusiforme 0 cilin- Rinascere. Che rinasce. [ Lat. rena-
Verb. ni. di Rimuoerarc. Che rimune- drica. di cui radiale è in-
il primo 0 il arena.)
ra. [Lai. remunerati *. serito in mezzo alia tromba. [Lat. rhi- RINASCENZA. Ri-na-ecèn-xa. Sf. V. e
RIMUNERATORIO. Ri-enu-ne+a-tòri-o. t>a. Da rhù» naso.: 2. Sorta di pesce — di' Ainas<*fmenta.
Add. tu Lrg. Apparti nenie a rimune- che ha la pelle scabrosa a girsi di li* RINASCERE. Ri-nó-tce-re. N'.as«.anr*m.
rai ouc ; e dicevi per lo più di D-mazio* ma volgarmente detto Squadro.
; comp. Di nuovo nascere. [Lai. renatri.l
ne. quando $i fa per ricompensa di ser- B1NACCIAJARE. R,-nac cia-jà-re. ÀU. — 2 Fig. Dicesi del Su le, delle Anime
.

vigi prestati, della anche Correspcltiva Ar Mes. RoLire un pezzo d acciajn so- dopn il battesimi) ec. 3. Maravi- —
« Oo»ro*i. vra un p-zro di ferro destinato a fare gliarsi oltremodo, Slrab iliare. —4 . B
RIMUNERATRICE. Ai-mu-«e-ra-lr»-cP. uno strumento da taglio. n. pass, drtlo di Ramo 0 Piante nel 1.
Ve h. f. di Rimunerare. Che rimunera. RINA CERBI RE. Ri-na-cerdtì-re. Alt. *tgn.
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- . . ,,

RITV RI W II
RINASCIMENTO. R i-na-t e»- mtfn-to . Sin. RINCANATA. Rin-ca-nà-ta. Sf. Gridala RINCARTARE. Rin car-tà-re. Att.comp.
Il rinascere, Nuovo nascimento. eoo rimproveri e minacce che più co- . Rinnovare, Metter di nuov o caria au
RINASCITA. ZW-fià Sf. V. e di' rouoemeuie dioesi Rebuffo. Lo stesso checchessia e Racconciare con caria.
/iinoteimmlo. che Canata. — ;

2. Ar. Mcs. Rincartare si die e anehe


BI.N ASPRI HE. Ri-na-rpri-rt. N. pass, R1NCANNARE. Rin-cam-nà-re. Alt. re- de'panni, e vale Dare loro il car Ione.
comp. Inasprirsi di nuovo. duplicativo d Incannare, e trovasiauche RINCARTO. Rin-còr-to. Sm. T. de’ le-
RIXASPRITO. Ri-na-epri-to. Add. m. usato iu figo, dlncanuueciare, cioè Al- gatori di libri. Quinternioo che s'inse-
da Rìnasprire. lacciare o Fasciar checchessia per modo risce in un quinterno, come ?i fa quando
RINATO. Ri-nàto. Add. m. da Rina- che sua diritto •; saldo come una canoa. per correzione o per comodo non si è
scere. [Lai. rena (ut.) RINCARTARE. Rin-can-ta re. Att.comp. stampato che un mezzo foglio.
R I N A V I G A R E /fi-na -v i- aà -r e A tt .com p
. .
Iacamar di nuovo ,
Rimetiere ali’ io- RINCASARE. Rin-ea-tà-re. Alt. comp.
Navigar di nuovo. —1
Ed. ass. canto. Ridurre in casa, Rimettere in casa.
R1INCACAHE. Rin-ca-cà-re. All. e o. V. RIN CANTERA. Rin-can-ti-ra. Sf. V. G. R1NC ASTRARR. /Iin-ea-ifrà-re. Alt.
bassa. Saper mal grado. Lo stesso che Boi. Genere di piarne della famiglia comp. Nuovamente incastrare.
Incorare. delie meiastomee , e deità decandria RICATTIVI RE Rin-cat-tivi-re. N. ass.
RINCACCIARE, flin-eae-cià-re. All. Rl- mooogiuia di Linneo stabilito da De-
, comp. Diventar più cattivo.
sospigners indietro per forza , Dar la candolle, e cosi deoominate per le cio- R INCATTIVITO. Ain-aiMi-cl-fo. Add.
caccia Far fuggire. [ Lai. fugare , in
,
que antere de' loro siami piu luugbi m. da Riocattivire.
le quali termioaoo in punta di becco o RI NC AVALLARE. Aùt-ea-vaMà-re. All.
fugai* rom'ertere.)
RINCACCIATO. Jftn-coc-eià-to. Add. m. rostro. [Lai. rhineanthera. Da rhyneot Rimettere e cavallo.— 2. N. pass. Prov-
da Rincacciare. I Lai. rtpulsus.] rostro, e unthera aoiera.j vedersi di nuovo cavallo. [ Lat. equum
RINCAGNARB. Rin ca-gnà-re N. pase. RINCANTUCCI ARE. Rmcantuc-ciò-re. tibi denuQ parare |

3. E per me taf.
Atteggiare il volto a guisa del ceffo del N. pass. Ritirarsi ne' canti , Riporsi In Rimetterai in arnese o in buon sesto ;

cane che ringhia. un cauto, iu un cantuccio, per non es- Riordinare le cose sue.
RINCAGNATO. Rin-ca-gnà-to. Add. m. sere osserva lo; Nascondersi. RINCA VALLATO. Tfin-ca-val-lA-fo.Add.
da Rincagnare. Aggiunto di chi abbia RINCANTUCCIATO. Rm-can-tucdà-to. m. da Rincavallnra.
il naso io dentro a guisa di eagnuoio.
Add. m. da Rincantucciare. Nascoso in RINCEFFARE. Rin*<f fà+e. All. Ri-
E dicesi anche del viso che ha tal naso. n cantuccio. gettare io faccia ; più comunemente
[Lat. limai] R INCAPONÌ RE. Jttn-ea-iNHit-ra. N.is*. Rinfacciare. [ Io ar. qafaa riprese pa-
RINCA LCETTARB. Rin-cal-eet-là-re. comp. Di nuovo tocapouire.lLai. animo lesemente , accusò di un delitto cha- :

Alt. Rintuzzare. iterum oòzlinart.j fnta derise , ebbe a scherno ; kafaia


RINCACCIARE, /ftn-col-eià-ra. Alt. V. RINCA PUNITO. /Iin-ea-po-ni-to. Add.m. disputò e contrariò.]
e di’ Rincacciare. da Riurapouiie. R1NCEFFO. Rin-céf-fv. Sm. Il rioceffare.
RINCACCIATO. Rin-caUcià-U>. Add. m. R1NCAPPARE. Rin-cap-pà-re. N. ass. RINCERCONIRE. Rin cer-co-n\-re. N.
d» R.ncalciare. V. e di* Rincacciato. comp. Di nuovo iocappare. [Lai. ratn- ass. Divenir cercone. Guastarsi; prò.
cidere.]
RI INCALCINAR E. /?in cal-ci-nà-re. Att. priameote detto del Vino . e fig. del
comp. Ar. Me». Lo stesso che Rical- RINCA PPELL ARE. Rin-cap-pel-là-re . Sangue. (Lat. vappeicere. In eelt. gali.
cinare. Alt. e u.comp. Rimettere il cappello io coire agrezza , asprezza io gr. cercfio
:

RINCALCINATO. Rin ceLci-nà-to. Add. capo.— 2. Per trattato vale Rimetter di io •nna-'prisco.]
n>. Rincalcare.
d •
nuovo incapo, cioè Sopra, come quando niNCERCONITO. Ri^cer-comi-to. Add.
R INCALORIRE. Rin- ea -to ri-re. Alt. coloro che stringono (olive per cavarne m. da IlinoTconire.
comp. Riniiaramare , Riscaldare Ac- I’ olio o le vinacce per cavarne il vino INCRBA. J|in-cW-a. Sf. V. G. Zoo!.
,

cendere, Raccendere. (Lat. infiamma- dopo aver dato qualche stretta , allen- Genere di uccelli debordine de* tram-
re.) -
J. P r melar. Infervorare. tano lo streliojo mettono nuove olire
, poi 'eri nella famiglia delle beccacce.
RINCA LOh ITO. Rin-ca-lo-ri-to. Add. o nuova vioaccia sopra all'altra che Son distinti dalle due mandibole quasi
m. da Riocalorire. v' era prima. —
3. Rifar di nuovo e da eguali, leggermente arcuate in giù, ove
RINCALZA MENTO, flirj-eal-za-mcn lo. capo una eoa*. —
4. Aggiuguere o Ac- i solchi delle narici giungono lino al-
Sm. Agr. Il rincalzare. [Lei. fulcimm- crescerà c.4* sopra cosa. (Lat. cumu fo- I’ «tremiti del becco superiore ; hanno

fwm. futeimen.) ra.]— b.


Ripigliare qualche infermità l'aspetto delle baccaccini*, tranne il co-
RINCALZANTE. Rin-cal-xàn-ie. Pari, appena guantone. Io questo senso tro- lorito rheè più vivo, e per essere fomite
di Rincalzare. Che rincalza. vasi u.-ato anche Baccappellare. 6, — di liste ocellate sulle peone delle sii e
RINCALZARE. Agr. Rimettere il rio vecchio no' tini della coda. Si trovaoo nell'Africa e nelle
/ftn-cal-zà-r#. Att. Agr.
Mettere attorno a una cosa o terra
altro, per fortificarle o difenderla, ac-
, o con uva nuova. [Dal celi, cub o eap, che
secondo il Bulle*, ebbe il senso di rase,
Indie — 2 Genere d' iuaetii. Lo stesso
che Rincheno.
ciocché ai sostenga, o stia salda ; e per anzi di tutto ciò che contiene. Iu turco RIXCUEXO. Rin-chi no. Sm. V. G. Zool.
In più si dice dctrli alberi; contrario di kob barile, iu arm. Aovph botte; in pera. Genere d'insetii del l'ordine de’rlocofori,
Scalzare. [Lat. /wlcire.l 2. Per me- — cub vase; io lat. cupido rase da sacri- della tribù de' cureulioni di Laireille ,
Uf. Confermare, Afforzare, Avvalorare. fidi cu pel la picciola coppa in gali. e della terza sezione debordine de’ co-
— , ;

3. Sollecitare Strignere. ( Lat. «r- copan fiasco; in ebr. cof vase.] leotteri, stabilito da Clairville e da altri
gere , eoliritare. ]
,


4. Rincacciare. U1NC APPELLATO, /fin cop-peLlà-to. cosi denominandoli dalla proboscide
(Lat. depellere, fugare . in fugarti ver- Add. m. da Rincappellare. Aggiunto, lunga e sottile di cui sono muniti. Di-
tere.] —
B. F«g. e in modo basso , An- Accresciuto. —
2. Agr. Detto del Vino lunghezza della loro tromba
stinti dalla
dare a rincalzare i cavoli, il pino e si- nel s>gu. di Rincappellare, $. 6. in mezzo alla quale sono attaccato le
mili, vale Morire. jLat.wipremirmdwun RINCA PPELL AZIONE. /fin-cop-jwi-Ia- antenne. Dicesi anche Richea.
chiudere , obire. ] —
0. N. pese, nel xiòne. Sf. V. A. Greve riprensione, RIXCillNARB. Rin-chi- nà+t. AU. Pie-
figo, del g. 1.— 7. Impinguarsi, Farsi R incannata. gare. Lai. inclinar# /ledere. — 2.
più ricco, Fornirsi , Avvalorarsi. 8. — RINCARARE. Rin-ca-rà-re. N. ass. Cre-
[
Dichinare. Abbassare. —
,

3.
]

N. pass, e
E n. ass. scer di prezzo. [Lat- ingravetare ca- ,
fig. Umiliarsi.
RINCALZATA. Rin-cal-xà-ta. Sf. Rio- riorem fieri.] — 2. Bd io Ugo. Ac- alt. RINCHINATO. Rin-chi-nà-to. Add. m.
calm, Rinforzata. crescere il prezzo. — 3. Proverb. Rin- da Riochioare.
RINCALZATO, ffin-roi-zà-lo. Add. m. carare o Riacarire il litio vale Fare il
, R1NCH10MARB. /?in-efc»o-mà-r«. N,pass.
ita Rincarare. Sostenuto , Afforzato. peggio che ai può. Rimettere le chiome; • per metaf. par-
[Lai. /alèùti#.] —
2. Per mctaf. Forni- RINCARATO. Rin-ca-rà-to. Add. m. da landosi delle piante, Rivestirsi di nuore
to. Avvalorato. Rincarare. froodi, Rintontire.
RINCALZATURA. /?in-eal- 2 a-fu-ra. Sf. RINCARIRE. Rin-ca-ri-re. Alt. e o. Lo RINCUITE. Rin-cM-tt. Sm. V. G. Zool.
Agr. Lo stesso che Rioraliamento. stesso che Rincarare. Genere d'insetti dell'ordine de'coleutteri,
RINCALZO. /fin-càl-xo. Sm. L’eziooedel R INCARNA RE. Rin-car-nà-re . N. 883. della sezione de" tetrameri , e della fa-
rincalzare: ed anche Ciò che rincalza, Di nuovo incarnare. miglia de'riocofori, stabilito da Herbst,
Che sostiene n formica. (Lat. fulcimen- RINCARTATO. Rm-car-nàto. Add. m. a scapito del genere Corculio di Linneo,
tum —
2. Fig. Ajuto, Suv venirne ma-
) da Kiucarnare. con quelle specie provvedute d'uoa testa
Caboikali, Poi. III. 121

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. ,. .

BIM HII R1N


picroia terminila in forma di rostro te. (L*L rhynchophori. Da rhynchos pass. anom. comp. Di nuovo convertir-
mollo luogo e dilatalo all* estremiti. rostro, e phero io porlo.] si. V. e di’ Aùmtxrliri.
{Lai. rfcynehiU*.] RINCOGLOSSO. /fm-co V.
jtói-io. Sm. RINCOPPELLARB.flm-cop peHA-ra-Alt.
RINCHIUDENTE. Rin-chiu-din-te. Pari, G. Boi. Genere di piaote della famiglia e n. a ss. comp. Ar. Rimettere M«, piti

di Rinchiudere. Che rinchiude. delle rioaniacee, e delta didmamla an- volte nella coppella lo stesso metallo ,

RINCHIUDERE. /?»«-cliiù-da-re. All. giospcrmia di Lioneo stabilito da Blu- per raffinarlo.


aoom. Chiudere Serrar dentro o io
.
ine, e eoe] denominate dalla forma della RINCOPSO. 7?in-eò-p*o. Sm. V. G. Zool.
meno. [Lai. concludere.)— 2, Redupli* corolla del loro Gore , la quale presenta Genere di uccelli dell' ordine de’palmi-
pativo di Chiudere, Chiuder di nuovo , il labbro superiore io forma di rostro, prdi distinti da un becco più lungo
Richiudere. —
3. Finire , Terminare o e 1* inferiore sotto quella della lingua.
,

della testa e diritto, eoo mascella supe-


simili. —
I. Dicasi Rinchiudere il passo

È assai prossimo al genere (ìerardia e riore assai più corta dell’inferiore, e ta-
ad alcuno e «ale Impedirglielo. 3. E comprende ima sola specie. [Lai. rhyn- gliata alla cima. Comprende due spe-
o. pass, nel primo slgn. ehogUmum. Da rhynchos rosi ro,e gtoiaa cie: il A/uncupi niipu ed il Rhincops
RI NCHl UDÌ M ENTO./Kn-eAiu- di min-to. lingua.] fi av irostri.
(
Lat. rhyncopt Da rhyn-
Sm. Il rinchiudere. (Lai. indù* io.) RLNCOL1TO. fltiKÒ-li-fo. Sm. V. G. St. chos rostro, e copio fuL di copto io ta-
RINCHIUSO. Tiin-dviù-at*. Sm. Luogo Nat. Pietrificazioni prodotte da una glio. 1

rinchiuso. Chiusura. specie di riccio marino, le quali hanno RINCORAGGIARE. Rin-co-rag-già-re.


RINCHIUSO. Add. m. da Rinchiudere. la forma d un rostro ,
da Aldruvaudo All. e n. comp. Incoraggiare nuova-
(Lat. cunc/usus, rluuiu*.]— 2. In forza collocale frs i Glo*sopetri. ( Lai. rhun- mente.
di sm. parlando di persona , Rinchiusi cholithes. Da rhynchos rostro t e lichos R NCOR AM EN TO. Rin-co-ra
I
- m*«-lo.Sm.
e Rinchiuse per Claustrali. — 3. Boi. pietra.) Il rincorare. (Lai. incitatici, excitatio ,
Foglie rinchiuse: le alterne, che od RINCOLLARE, /fìn-col ld-re. Alt. Ar. adhortalio. ]

chiudersi s'accostauo allo stelo. Jkics. Rappiccar eoa eolia. Lo stesso che RINCORANTE. /lin-co-ràn-le. Pari, di
R INCIAMPARE, /fin-cium-pd re. N.aas. Incollare, i Lat. conglutinare.) Rincorare. Che rincora . Incoraggiante.

romp. Di nuovo inciampare. (Lat. re- RINCOLLATO, /fi»*eoMà-H>. Add. m. RINCORARE Rin-co-rà Alt. comp. re.
lafci. reincitUre ] da Rincollare. Lo stesso che Incollato. Dare animo Inanimire. Lo stesso che
,

RINOUNERE. Rinc\gne-re. N. M. RINCOLLO. Rin-còl-lo. Sm. Idraul. Ri- Incuorare Incorare. [ Lat. animare ,

aoom. cooip. Di nuovo Incignerà, Rio- gurgito d'acqua. Più comunemente dai animo* ad dere,
,

incitare.) — 2. Raccon-
prav idare, Rimpregnare. Toscani si die* Ringoi fa o Regurgito. solare. Confortare- — 3. N. pass. Ripi-
RINCIPRIGNIRE /fin-cf-pri-gni*r«. All. R1NCOLPAKE. flm-col pa re. Alt. In- gliar cuor-
; e per lo più Presumersi
n. pass, e ass.comp. Tornare a incipri* colpar di nuovo. Sperare di poter fare. [Lai. ammum su-
giure, a ionasprire. (Lat. rurrmn exa- RINCOMINCI A MENTO. Rin-co-min-cia- mere.]
sperare.) m4n-to. Sm. Lo stesso che Ricomincia- RINCORATO. Rin-co-rà-to. Add. m. da
R I NC 1 1' Il I U N TO
I . Iti n-ci-pri- gni-to .Add mento. Rincorare. Lo ales-o che locorato.
ni. da Rinciprignirc. [Lsl.rurium exa- RINCOMINCIANTE. Rin-comin dènte. RINGORATORE. Rin-co-ratò-rs. Verb.
speratut.) Pari, di Rincominciare. Lo stesso che m- di Rincorare. Che riacora.
RINCIKi UNIRE. Ri n-cir-co-nì-r*. N.asa. Ricomiuciante. RINCOR ATRICE. Rin-co ra-lri-ea.Verb
V. c di* /«inarconira. RINCOMINCIARE, /Im-eo-min-cd-re. f. di Rincorare. Che rincara.
RINCIVILI RE. /?wi-d-*f-B-ra. N. ass. e Alt. e n. comp. Lo stesso che Rico- RINCORO ARE Ain-cor-dà-re. Alt. comp.
pass. Divenir civile. Lo ale»» che Io minciare. Mus.Rimetier le corde a un (Strumento
ci vii ire. {Lai. uri. ano* more* induera.J RINCOMINCIATO. Rin-co-min-eià-lo. da suono. Lat. nova* /idee applicare .] I

RINCIVILITO. Rin-ci ti-li-lo. Add. m. Add. m. da Rincominciare. Lo strato RI N CORONARE. Rin-coro-na-re. Alt.
da Rincivilire. Lo stesso che Incivilito. che R cominciato. comp. Lo stesso che Ricoronare. 2. —
RINCOBDEI.LA. Rin-co-Ldil-ta. Sf. V. RINCONELLA. Rin-co-ntUa Sf. V. G. . E o. pass. lucorooarsl di nuovo , Ripo-
G. Zoo!. Genere di pesci della secooda Zool. Genere di conchiglie stabilito da ne! si la corona In capo.
tribù della numerosa famiglia degli Fischer a scapito delle lerebralule il , R1NCOROXATO. Rin-co-ro-nà-to. Add.
sraroberoidei nell* ordine degli acaniot- quale comprende le specie che si pro- K incoronare.
m. da
t erigi,caraMrrir/ali da un corpo ailun- lungano in appendice rostriforme. [Lai. RINCORPOR AMENTO. Rin-cor-po-ra-
gaio a foggia di sanguisuga, c terminato rhynchonella. I>a rhynchos rostro.] mén to. Sm. Il rincorporarc , e L entrar
da un muso lungo rostriforme. ( Lat. RINCONTRA. Rm-còn-tra. Voce usala di nuovo io qualche corpo ; o Ritorno
rhy>'Cobilrlla. Da rhynchos rostro , e avverb. Alla riocootra ciò* A rincon-
, della spirito al corpo. (Lai. transiiu* in
fiele II ci sanguisugi). | tro. alimi rorpu*.)
RINCOBOTRIDI. ftin-cj bò tri-eli. Sm. RINCONTRARE. Rìn-con-trè-re. Alt. •
RINCORPOR A HE. Rin-cor-po-rà re. Alt.
V. G. ZO"l. Sotto-genere di vermi del- Andare o Farsi incontro a chicchessia. f Lai. rur-
comp. Incorporar di nuovo,
l’ord o« de'ccstoidci, e del genere frofrio- [ubvtam irs i —
2. Intoppare in alcuna ali») adlegere, cooptare.) 2. E n. pass. —
crphalus, hi cui ai comprendono quelli c<sa. —
3. E n. pass. Abbattersi, Rio- Entrare di nuovo u«l corpo o lidia mas-
che presi-ulano sotto forma d‘ un
si lopparsj. —
I, Confrontare. si di prima.
grappolo, i cui acmi sono muniti d'uoa RINCONTRATO, /(in-coa-lró lo. Add.m. RINCORPOR .KTO. Rineor-po-rà-to. Add.
specie di rostro uncinato. [Lat. rhyn- da Rincontrare.— 2. Inorgoglito, Insu- m. da R incorporare. Di nuora incorpo-
cobotrydi. Da rhynchos rostro , e botry perbito; ina in questo seaso r fuor d'uso. ralo. Lat. ruma adlectut, covptatus.]
grappolo | RINCONTRO. Rin-cùn-tro. Sm. Il ria- RINCORRERE. Rin-cór-rs-re. Alt. «ooai
KINCODER1. Rineò-de-ri. Sin. pi. V. contrarr-, L'abbattersi a caso in persona Correre dietro. Inseguire , o piuttosto
U. Zool. Genero d‘ insetti dell' ordine o cosa. (Lai. occunu*.] - 2. Confronto, Tornar correndo sul mede- imo luogo ,
dc'oil rotteci, della sezione de'tetramcri, Paragone. —
3. Itipruova , Riscontro. oppure Correre innanzi e indietro, An-
e della famiglio de' rincufori , stabilito — 4. Agr. Il latore che si attacca alla dare e venire di corsa. [ Lat. inacqui. ]
da Schocnherr , i quali si distinguono vite. —
0. Cosi in Toscaoa chiamasi — 2. Fig Ripassare nella memoria .
per la pelle rug„.a del loro d'>rsO-[La(. Quel secondo palo posto alla vite per Riandare la stessa cosa. 3. E n. a$s. —
rhynchaUra. Da rhynchos rostro , e obbligarvi il capo ripiegato. nel primo sign. adoperato anche in for-
deras pelle, cuo)».) RINCONTRO. Prep. che si unisce al terzo za di sm. —
4. Dsr noja Molestare. ,

RINCUFORI. flm-cb fó-ri. Sm. pi. V. G. caso. Rimpetto. All’opposilo. [Lai. can- RINCORSA. Rin-cór-sa. Sf. V. delfoso.
Zool. Famiglia d insetti stabilita da tra.) —
2. In questo senso diresi anche Quel dare indietro ebe altri fa per sal-
(.ntrcille , che corrisponde a quella dei piii comunemente A rincontro. Al rin- tare o lanciarsi con maggior impelo e
rmuceri o rostricuroi di Dumrnl , del- contro. —
3. A rincontro, vale anche In leggerezza. Onde Prender la sua rin-
I' ordine de* coleotteri tetrameri , che confronto, A paragone, ed «oche Al con- corsa e simili.
comprende i generi Uruehut, /ittehbus, trario, Per l'opposto, c si usa aorbe av- RINCORSO. Rin-cór-so. Add.m. da Rin-
e Cureuliu di Lioneo. Questa famiglia verb. —
4. E per esima. In corrispon- correre. [Lat. rrpultua, aoercitus.]
è caratterizzala essrnzijlmrok- dalla denza o contraccambio. Per contrappo- RINCOSIA. Rin-cò-ei-a. Sf. V. G. Boi.
inserzione delle biro antenne, che sotto sto. —
5. Di rincontro. Dirimpetto; che Pianta della China eoo cui Loureiro ha.
poste sopra una specie di rostro, o naso scrivesi anche Dirincontro. nella famiglia delle leguminose e nella
prodotto dal prolungamento della fron- RlNCONVERTIRE. Ri neon -ver- li-re. N. diadclùa decaudria , stabilito un gene-
132

«le
. .

BIS RII BIS


re. È distinta da una carena monofil- Hi-ii-mo. Add. m. saperi, di Rincre- RINDOLCIRE. f?in dol-ci-re. Neut. ass.
b- romboide che termina in rostro a- scevate. e pass. Di onovo Indolcirsi , e 6g. Mi-
coto. Lat. rhynchosia. Da rhynchot
[ R1NCRESCEVOLMENTE. flin-rre-iee- tigarci, Temperarsi.
rostro. ] volmin-ie. A»v. Con riscrescimento. RINDOMOLO. /{iu-dò-mo-Io. Sm. Bot.
RINCOSPERMO. Ati'n co-ipèr-mo. Sm. V. Lo strsao che Increscevolraeote. [ Lat. Animi officinale, volgarmente detto da
G. Hot. Genere di piante stabilito nella moiette. ] alcuui Capo bianco, il qual nome viene
famiglia delle sinantcree , e nella ‘la- RINCRESCIMENTO, Rin-cre-tci-min-lo. ancora attribuito ad altre piante, come
gene* la poligamia superflua ; cosi de- Sm. Il rincrescere. [Lai. mobilia, toe- il Tordilio e la Pastinaca salvatici. Na-
nominale per la loro appendice o coro- dium.J
—-
— 2. Danno o Cosa rincresce- sce da per tatto , e si vede dorilo in
na che porta II seme (ormato di peli vole. 3. Scernimento ; contrario di Maggio. È simile nel seme e nel sapore
a foggia di amo. [Lat. rhynehosptr- Crescimeoto. — 4. Dicesi Rincresci- all' Animi vero. [Lat, ommt mojus.}
mum . Da rhynchot rostro , e sperma mento di vita, ed t frase di antico giu- RINDOSSARE. /»in-rJoi j/j-re. Neut. ass.
seme.) reconsulto ove tratta di quelli
, I quali Addogare di nuovo.
IUNCOSPORA. Rincb-tpora Sf. V. G. si uccidono da per sé medesimi. RINEGARE. Ri-ne gò re. Atl. Lo stesso
Bot. Sotto-divisione di piante del gene- RINCRESCIOSO. Àia-crt-irt'ii-io. Add. in. che Rinnegare. —
2. Dicchi Rloegar
re tchoenut. e della famiglia delle cipe- Cbe In rincrescimento, Pieno di rincre- Cristo , la Fede ec., c vale Rinunziare
racee. stabilita da Vabl.che comprende scimento. Lo stesso che Increscioso. alla religione cristiana , spezialmente
le specie le quali presentano il loro frut- [Lat. taedii pltnui.]
RINCRESCIUTO. JUncre-tciìt-lo. Add.
per abbracciare il maomettismo. 3. —
to che si considera come tra seme uudo N. ass. Bestemmiare. [ Lat. blatphe-
provveduto di an’appendicerostriforme, m. da Rincrescere. m<rre.)
prodotta dalla base dello stilo persi- HI.N CRESPARE. /fin-ere-ipà-re. Alt. RI NEGATO. Ri-nt-gàto. Add. ro. da
stente. ( Lat. rhynchotpora. Da rhyn- comp. Increspar di nuovo , e talvolta Rioegare. Lo stesso che Rinnegato. —
chot rostro, e spora seme. ) semplicemente Increspare. [Lat. cri- 2. E in forza di sm. Chi ha rinunziato
R1NCOSTKNI. Rin-cò ste-ni. Sin. pi. V. tpart , denuo crespare.) 2. N. pass.— la fede cristiana, spezialmente per ab-
G. Tool. Nome collettivo degli uccelli Ridursi In crespe. bracciare il maomettismo.
a becco sottile , volgarmente detti di RINGRESPATO. Rin-cre-tpà-to. Add.m. RI NEGATORE. /fi-n«-«ja-td-re. Verb. m
becco gentile. [ Lat. rhynehotteni. Da da illucrespare. di Rinegare. Lo stesso che Rlooega-
rhynchot rostro, e «tenue stretto. J RIN'CHOCIAKE. Rin-cro-cià-rc. Att.en. tore.
RINL'OSTILIDE. Rmco-ttì-li-dt. Sf. V. pi», reduplicativo d' Incrociare. Di RI NEGATRICE. Ri ne-ga-tri-ee. Verb. f.
G. Boi. Genere di piante della famiglia nuovo incrociare. di Rinegare. Cbe riorga.
delle orrhidee. e della ginandna dian- RINCRUDELIRE. Rin-cru-dc li-re. Alt. RINELLA. Ri-nil-la. Sr. V. G. Zool. Ge-
dri* di Linneo stabilito da Binine, e
,
Far divenir crudele. 2- E o. paas. —
nere di zooliti microscopici , della fami-
cosi denominate dal loro ginostemo o RINCRUDELITO, /fin-cru da li to. Add. glia delle orceolarie, e del prim’ordiue
piccolo stilo fatto a gulso di rostro. m. da Rincrudelire. dalle $tomoblef*re-,cn&i denominati dal-
(Lat. rhynrhotttjlii. Da rhynchot ro- RINCRUDIRE. Rin-cru-dì-re.AU . comp. la specie di rapeszolo rostriforme che
stro, e ttylot stilo. ) Esacerbar di nuovo, Di nuovo incrudi- presentano nel mozzo del loro corpo.
BlNCOSTCMl. Mn-cO-tto-mi. Sm. pi. V. re , Render più crudo. Lo ste-so che (
Lat rhmelbi. Da rhin naso. ]
G. Zool. Nome da Latrcille imposto alla Rincrudelire. [Lat.tlerum e Tacer bare.] RIN ENCEFALO, /fi-nen-eé- fa-lo. Sm.
quinta tribù della famiglia degli ste- — 2. E n. ass. e pass. Farsi più crudo, V.G. St. Nat. Mostro che ha nella te-
nelitri . nella quale si comprendono i Inna-prirsi. sta una tromba o naso ed un sol oc- .

generi d'insetti provveduti d* un muso RlNCRUDITO./?m-er«-rfl-lo.Add. m. da chio. [


Lat. rhinencephalum. Da rhin
preminente a foggia di rostro nella cui Rincrudire. Lo stesso che Riocrudelito. oas i, tromba, en in, e ctphale capo.]
t stremila e s tilata la borea. [Lat. rhyn- U NC UL A ME NTO.
I Rin-eu-la-mén-to. Sm RINENCIUSIA. Ri-nen ehi-ti n. Sf. V.
chottomi. Da rhynchot rostro , e tiuma Il rinculare. Il dare Indietro. Retroce- U. Cbir. Injeziirae di alcun fluido nel
bocca.] dimenio di chi rincula e di ciò che dà oasoperviadi siringa. (Lat. rhinen-
RINCOTfcCA. fìin-co-ti-ca. Sf. V. G. Bot. in dietro per qualsivoglia Cosa che lo chytia. Da rhin naso, ed enehyio fui. di
Arb< snello del Perù , che nella polian- spinga. enchyo io infondo.]
dria pentandria forma un genere , ta- RINCULARE. Rin-cu-là-re. Neut. ass. e R1NENUHITE. /fi-nan-cM-b. Sf. V. G.
rane rinato da un calice formato da pass. Arretrarsi, Farsi o Tirarsi Indie- Cbir. Siringa propria per le iniezioni
cinque foglioline oblunghe terminile tro senza voltarsi; Dicesi di cavalli e nel naso. [Lat. rhinenrhylu. Da rfun
io punta lesi ni forme, e cosi denominato giumenti, non che di eserciti rbe ripie- naso ed enchyteon verb. di enchyo io
.

dalle cinque caselle o ripostigli Conte- gano; ma è V. bassa. [Lat. retro-edere. infondo.)
nenti semi, e terminate in rostro. (Lat.
i reirogredi. In frane, riculer vale il me- RINEO. Ri-ne-o. Add. e sm. V. G. Anat.
rhyncholheca Da rhynchot rostro, e
• desimo, da cui parte deretana, lo gali, Muscolo detto .Vaiali*, che secondo Du-
th^cc ripostiglio.) che ba pur am he eul per eignilicarc il glia, esce carnoso dal l'estremità dell'os-
RIXCOTECO. ffin-co-tf-co. Sin. V.G. B..t. di dietro , culaich vale spingere in- so del naso dalla parie coatigua all'osso
Geni-re di piante della famiglia delle dietro. 1 . —
2. E per metaf. 3. Di- — ma ‘celiare, e s'iosertsce io tutte le car-
higiMMieee e della didinamia anglo- cesi anche del Cannone cbe dà indietro tilagini delle aledello stesso naso. (Lat.
.

sperma di Linneo; cosi denominate dai sello sparare. —


4. All. Respignere rhintteui muiredu*. Da rhin naso.)
lobi del loro calice , il quale cinge a ,
indietro. RINETTA MENTO. Ri-net-ta min to. Sm.
guisa di vagina o di fodero il frutto . RINCULATA. Rin-cu-là-ta. Sf. Lo stes- Lo alesso che Rioetiatura.
che C terminato da siilo ricurvo, ed in so cbe Rinctilamento. —
2. Il rincula- RI NETTARE. Ri-ntt-tà-re. Alt. comp.
forma di rostro. ( Lat. rhynchotecum. re. o Lo stornare del pezzo nel momento Di nuovo neltare. [Lat. purgan.l 2. —
Da rhynchot rostro e thcce vagina. ) , dello spam, a cagione detrazione della Ar. Mei. Rinvilire è termine molto u-
RINCRESCERE. Rin^ré-tce-rt. N. ass. polvere e della resistenza che prova
,
salo da ‘gettatori di metallo, ed é II ri-
e pass, auoni. Venir a noja, a fastidio, nel cacciar fuori la carica. pulire che fanno con ciappole, strozze ,
Aver rincrescimenio- Lo stesso che (n- RINCULATO. Ain-eu-ló-lo. Add. m. da reselli re., I loro lavori dalle superflui-

crescere. [Lat. tuedere. Dalla particella Rinculare. tà, scabrosità e bave, colk quali escono
iterativa re. e dal lat. tn^raceacere di- RINCUOCERE. Rincuò-ce-re. AU.anom. dalla forma.— 3. Parlando di panni lani,
venir grave, molesto. ]— 2. Aver dispia- Lo slrs*o che Ricuocere. R iuett re dicesi II tagliar eoo le forbici
.1

cerò , rammarico di alcuna cosa. 3. — RINCURVARE. Rin cur-và-rt. Att. comp. I luoghi peli che sopravvauzano gli orli
Crescer di nuovo Incurvare di nuovo, Rinchioare. de' vivagni a luttii tessuti di lana che
R INCRESCEVOLE. Rin-cre-tcé vo- la. RIKCURVATO. /fin-cur-uà-to. Add. m. gli banuo stretti. Questa operazione ,
Add. rum. Nojoso, Fastidioso. Che por- da Rincurvare. cbe d:cesi Rioeliatura si fa da giova-,

ta Irdio, Stucchevole. Lo stesso che In- RIN DI RIZZARE. Rin-di-riz-sà re. Neut. ni operaie.
crescevole. [Lat. tnoJcafuj.) pass. comp. lodirizsarti di nuovo. R1NETTATO. Rinet-iàto. Add. m. da
RINCRESCE VOLEZZA. /fin-cra-ice-to- RINDIRIZZAro. R
indi-rit-sà-to. Add. Umettare [Lai. repuryalut.)
Bm
.

a. Sf. ast. di Rincrescevole. Lo ra.da Uiudirizzare. RINETTA TORE. Ri-net ta-tó+t. Verb.
stesso che locrescevolezza. RIN DOLCI ARE. Rin dol-cià-re. N. asa. n. di Rioettare. Usalo in forza di sia.
RINCRESCEYOLISSIMO. Rin-crt-tet-vo- \
e pass. Lo slesso che Riodokirc. per Colui che rinetta i lavori di getto.
123

ale
—-. ,

min BIX IV
RI NETTATURA. Ri-netta-iù-ra. Sf. Ar., pass, nel primo sigo. —
5. E parlando pass. moni. comp. DI nuovo o di van-
Mes. Il rinfilare. (Lat. jpMfjamen.] — di Battaglia , Riaccendersi , Rinfor- taggio infondere, Mettere di nuovo o
2. 11 rinettare i lavori di Udì. zarsi. da» vantaggio della cosa cb’c venula
R INETTO. Ri-nét to. Add. aloe, di Ri- RINFIAMMATO. Rin-fiam-mà-to. Add. meno; « per lo pili dicesi de' liquidi
cettato. (Lai. purgo!»*.] m. da Rinfiammare. Riacceso; e diecsi o di cose che vi s'iofondaoo e strug-
RINFACCIAMELO. Rin-fac-cia-mén-to. tanto nel sign. proprio come nel meuf. gono. { Lat. rurtut infondere- ] 2. —
Sm. Il rinfacciare. (.Lai. txprobra- (
Lai. tn/Tammatitf.| Fare foado, folto. —
3. Veter. Cagio-
tio.] RIN'FI ANCA MENTO. Rin-fìan-ca^nén-to. ni re al cavallo la infermità detta Rio-
RINFACCIASTE. Rin-fac-ciàn-U. Pari, Sm. Il riofiancare, Rinforzala, lt mt ir- fbudlmeoto.
di Rinfacciare. Che rinfaccia. ta mento. (Lat. /ùicimenlum, corrobo- RIN FON DIMENTO. Rin-fvn-d i-mén- 1 o.
RINFACCIARE. Rin-fac-oià-re. Alt. Dire romanttrai.] Sm. Il r infondere Nuova o Maggioro
;

in faccia cose spiacevoli e odiose, Rim- RINFIAMMARE. Rin-fian-càrc. Att.Ag- infusione. ( Lai. nata infutio. — 2.
proverare aspramente. [Lat. txprobra- giugoer fortezza agli ediOcii o simili ,
, Per metaf. Noja, Fastidio. 3. Veter. — ]

re, objicer*.] —
3. Rammentare ad uno da'fianchi, o sia dalle bande. [Lat. te- Um sorta di malattia che viene a' ca-
i benefizi! fattigli , nell alio di rampo- iera folcire.] —
2. E per metaf. Favori- valli.
gnarlo. re, Sostenere, Soccorrere. BINFORMAGIONE. Rùi-far-ma-gió -ne.
RINFACCIATO. Rin-fae-àà-to. Add. m. RINFIAMMATO. Rin-fian-cà-to. Add. m. Sf. V. A. V. e di’ Riformajione.
da Rinfacciare. da Riofiancare. Fortificato da’ fianchi , RINFOftM ARE./fin -for-mà re. Alt comp.
RINFACCIATORIO. Rm-fac-da-tb-rfo. dalle bande ec. [Lai. lu/fuitui, corro tu- Mettere nuovamente in forma; Formare
Add. m. Appartenente a rinfaccia- rai uj.] —
2. Fig. Soccorso , Corrobo- o Informare di nuovo, cioè, Dar nuova
menlo. rato. forma ed essere a checchessia. [Lai. ri-
RIN FALCONARE. Rin-fal-co-nà-re. N. RIN'FI ANCHEGGIATO. Rin fian-cktg- formare.) —
2. E n. pass.
pass. V. A. Rallegrarsi a guisa del fal- già-to. Add. m. Nuovamente fiancheg- RIFORMATO. Rin- far nà to. Add. m.
cone, quando vede di che far preda , e giato. V. e di' Rinfrancato. da Riformare. [Lat. riformata!-]
tig. Rimettersi in asaetlo, in ordine. RINFIAMMO* Rin-jiàn-co. Sm. Archi. RINFOKMAZIONE. Rm-fur-ma-siA-ne.
(Lat. hilarezeere.] Nome generico di ogni opera di muro , Sf. comp. Nuova informazione.
R1NFAMARE. Rm-fa-mà re. Atl. Tor- costrutta di fianco ad un'altra per ac- RINFORNABE. Rin- for no-re Alt. comp.
nare in fama alcuno Render , la fama. eri scerne la soliditA o per farle soste- lufornar di nuovo. Metter di nuovo nel
(Lat. bona nomini raifiluar*.] gno. forno o nella fornace.
RlNKAMATO./fin-fa-mò-to. Add. m.da RINFILARE. Rin-jUà-re. Atl. Infilare RINFORZATO. Rin-for-nà-to. Add. ra.
Rinfuriare. di nuovo; opposto a Sfilare, e dicesi di da Riufornare-
RINFANCIULLIRE. Rin-fan<iul-li-re. Corone di perle, di margheritine da la- R1NFORZAMENTO. Aìn-^r-za-mdn-(o.
N. ass. Tornar faneinllo. vori donneschi ec. —
2. Rinfilar l'ago : Sm. Accrescimento di forre; anticamente
RINF ASTUCCI ARE. Rin- fan-toc-cìa-re. fig. idiotismo donnesco esprimente la Riuf-iruia. [Lat. tubtidium, corrobora-
N. ass. Tornar fanciullo e per estens. difficolti di far checchessia. mentum.)
Perdere il senno virile, più comunemen- RINFILATO. /finitelo. Add. m. da RINFORZANTE. Rin-for-zàn-te. Part.
te Rinfanciullire, Rimbambire. iLat. Rinfilare. di Rinforzare. Che rinforza.
rapueroarere.) —2. Atl. Rivestire, Ri- RINFIORARE. Rin-fio-rà-re. All. Lo RINFORZARE. Rin- for-zà-re. Atl .comp.
mettere in assetto. stesso che Rifiorire. 2. E— n. pass. Aggiuguert fora. Accrescer forze. Far
RlNFARClARE. Rin-far-cià re. All. V. R1NFLORARE. Rin /lo-rà-re. N. ass. e più forte. [ Lat. turai augerc , addere.)
A. Riempiere. |Lai. re farcir*.] pass. V. • di’ Rifiorire. [Lat. refloretce- — 2. di Terre, di Luoghi ai
Dicesi
RINFERRAJOLARE.
re. Alt.
Rin-fer-ra-jo-là- re. —
3. E fig. Rinvigorirsi. quali facciano o «.'aggiungano forti-
si
Coprire altrui col ferraioolu. RINFOCARB. Rin- fo-cò-re. Alt. comp. hraziooi, e dt soldatesche in pericolo
E u. (.ass. Coprirsi col ferraiuolo.
2.
en. pass. Reduplicativo d'Infucare. In- alle quali se ne aggiungano altre , che
RINFERRaJOI.ATO. Rin-fer-ra jo-la-to
Add. ni. da Uinferrajolare. Avvolto
fiammar grandemente. (Lat. concole- si chiamano di rinforzo. — 3. Dicesi
nel tetre.] Rinforzare 1' assedio.
Rinforzare l'as-
ferrajuolo. RIXFOCATO. Rin-fo-cà-to. Add. m. da salto, la battaglia ec. e vale Aumentare
BINFERRAJUOLARE. Rin-fer-ra-juo. Rinfiorare. la forza dell' assedio , Riaccendere (a
la re. Alt. e u. pass.
ferrajolarc.
Lo stesso che Rin RINFOCOLAMF.NTO. Rin fo-co-la-mén- battaglia ec. —
4. N. ass. e pass. Ri-
to. Sta. Il riofocolare.Accensione. [Lai. prender (orza e vigore. ( Lat. t irai re-
R1NFERR A J COLATO.
là-tu. Add. m. da Rinferrajuolarr. Lo
Rin-fer ra-juo- incenato, oeiiui.) sumere.] —
8. E nel sigo. del §. 3. —
RINFOCOLARE. Rin-fo-co-là-re. Alt. 6. Mus. Rinforzando: iodica ebe la nota
stesso che
RINTERRARE.
H inferra juìaio. Rinfocare. — 2. Per metaf. Ardente- cosi segnata debba essere eseguila con
Rin-fer-rà-re. AH. Ras- mente inanimire alle operazioni , In- un suono più intenso.
settare alcun ferro che sia rotto o con-
sumato.— 2. E fig. e in modo basso
i
ter forare. —
3. N. pasc. e ass. nel pri- RINFORZATA. Rm-for-zà ta. Sf. V. e
mo sign. [Lai. eoncaleieeri.'j—4. Com- di'Rin forzamento. Lat. eorroOoralio.]
(
Rimettere in ordine, lo forra, io danari muoversi con veemente ira. ( Lat. ex ar- RINFORZATO. Rin-for-sà-to. Add. m.
simili; e in questo scaso dicesi anche «fescere.] da Rinforzare. —
2. Corda o Cordicella
R infero mure.
RINTERRATO. Rin-fer-rà-to. Add. m.
RINFOCOLATO. Rin-fo-co-là-to.Add.m. rinforzala, cioè Ritorta. 3. Mus. —
da Rinfocolare. Infiammato, e fig. Ac- Rinforzato: fe rendere il suono più in-
da U Inferrare. ceso d'amore, di sdegno e simili. tenso e marcato.
R INTEREZZA RE. fiin-fe-ruz-za-re.Ml. RINFODERA. Rin-fìbde ro. Sf. Mario.il RlNl'OKZICARE. tiin-Jor-zi-cà-rt. Atl.
Rimettere altrui in danari, Riforniroe- rinfoderare, nel s<gn. del g. 2. e o. ass. Frequentativo di Rinforzare.
lo. che dicesi anche Rinterrare.
RINFODER ABILE. Rin-fo-dt-rà-H-lé. V. disusata. (Lai. turai Oddere , au-
RINFERt ORARE. Rin-fer-vo-rà-re. Add. com. Da potersi riporre nella va- gere.)
Ali. lufenorar di nuovo, e talora sem- gina Atto a rientrare nel fodero.
. RINFORZO. Rin-fbr-zo. Sm. Accresèi-
plicemente Infervorare.— 2. E o. pass. RINFODERARE. Rin-fo-de-rà-re.y.ptiS. mcolo di forze, Ajuto, Sussidio; e s’io-
R1NFERV ORATO. Rin-fcr-vo-rò-lo. Add. comp. Foderarsi di nuovo , Foderarsi tende anche della cosa la quale data o
m. da Uinfervorare. bene , Rientrare nel sigo. di Ristrin- agiriunta accresce le forze. [Lat. iub-
R NF A M Al A GiON E.
I I
Rin-fiam-ma-gió-
ne. Sf. couip. Red, Nuova io fiamma
gerà in sé, Raccertarsi, Ritirarsi. 2. — luiitrai.] —
2. Milit. Aggiunta, Sussi-
Mario. Alt. Rinfoderare una nave: È dio di soldatesca, di nuova geole per
«inue; e si preode anche assolutamente (operazione che si fa ad mia nave, la accrescer furia a quella colla quali ai
per IiiGammagionc. (Lat. in/lammalio,
urrfor.)
cui costruzione sia stata fallala e che congiunge. —
3. Ar. Me*. Rinforzo dei
non essendo abbastanza piena alla li- canuonc : Cosi chiamasi dai gettatori
RINFIAMMARE, Rin-flam-mà-re. All. nea d'acqua e sul davanti, non regge delle artiglierie la maggior grossezza
Di onnvo inliiiiuinure, c talora anche lu- alla vela. Questa rinfodera è un au- del metallo nella parte posteriore della
tramare semplicemente [ Lat. tn/7am-
ti.
ra calo di grossezza e larghezza , che canna. Il primo rinforzo comincia dal-
mnre.) —
2. Riscaldare, Infocar gran- si procura alla nave per mezzo di nuovo l'astragallo del focone, e va a iìoiro
demente.— 3. Per metaf. Eccitare, Ri- fasciame. alla fascia della prLrna cornice al dt
svegliare qualsivoglia affetto.— 4. E u. RIXFONDERE. Rm-lon-de-re. AU. e o. sotto delle maniglie e degli orecchio-
124
E
, —,, | —

RI % K IH» RI X
oh il secondo comincia da detta ra- di confetti ed altro; più comunemente nei sigo. del g. 7. —
5. Mario. Nuova
scia o cornice e termina in quella che Rinfresco. —
5. Mitit. Rinfurio di gen- provvisione di viveri o necessari! o di
sta immediatamente dopo gli orecchio- te; Il Rinfrescare nel sigo de) $ 12. piacere.
ni : questi due fioroni vauuo sempre 6. Riposo dato ai soliati; Il rinfrescare RINFRIGIDARE. Rin-fri-gi-dà-re. N.
diminuendo sino a la volata, che dimi-
. la gente nel sigo. del §. 3. — 7. Quan- pa»«. Rifrigerarsi. Farsi freddo.
nuisce ancor pili. —4.
Mus. Strumenti tità munizioni
di viveri e di da ristorare R1NFR1GNATO. Rm-fri-gnà to. Add.
di rioforto; Quegli strumenti che nelle e rifornire la soldatesca. m. Aggiunto di viso rugoso, che anche
musiche a grande orcbesiia si usano RINFRESCANTE. Rin-fre scàn te. Pari, dieesi In frigno. (Dal frauc. re/rognè cito
Sovente per rinfuriare i contrabassi. di Rinfrescare. Che rinfresca. vale il medesimo.
— 5. Marin. Ogni peno di tela che si RINFRESCARE, Rin-fre-scà-re» Atl.Far RINFRINZELLARE. Rin-frin-tel-là-re.
addoppia sulla vela si chiama Rin- . fresco quello ch e caldo. [Lai. re frige- Alt. e n. V. familiare del d,a letto fio-
forzo; come sono le biade de’ terzoruo- rare.] —2. Fig. Ricreare , Ristorare rentino. Fare no frinzello , cioè un rU
li, delle testate, le battkoffe, le patte Riprovvedere, Relìciarc; e diecsi per lo mendo o cuciture acciabattata.
delle vele, ec. —
6. Dicesi Rinforzo di più nel seoso militare. (Lat. recreare , RINFRONZARE. R in-fron-tà- re. All È
vele , quando se ne aumeuta il nn- reficere.) —
3. E per metaf. 4. Rin- — ter mi uc de* pittori, scultori e simili e
mero per aumentare la velucilA della novare, Rinnovellare. Riofoodere.(Lal. vale Rassettare, Racconciare e Racco-
corsa. innovara.] —5. Onde Rinfrescare le modare, al meglio che si può, cosa molto
RINFOSCARE. Rin-fo-tcà-re. N, pass. plaghe. V. Piaga. § 13. 6. Difetti— guasta e scassinata.
D' venir fosco. Rinfrescare nella memoria alcun che ad RINF RONZI RE. Rin-fran-t i-re. N. ass.
RINFOSCATO. Rin-fo-scà-to. Add. m. altri e vale Recarglielo a memoria. Ri- Di nuovo froniire. (Lai. refrondcsctre.
Ja Rinfoscare. cordarglielo se il dimenticò. 7. N. — Viene dal iat. front , /ronda.) 2. N. —
BINFRANCAMENTO. Rin-fran-ea-màn- ass. nel primo e quarto sign. 8. Par- — pass, e per metaf. Cosiamo anche per lo
to. Sm. Il rinfrancare. Rio vigor inumo. lando di male o buone Nuove, vale Ve- Rassettarsi e Azziniarsi che faano le
( Lai. cirtum instouratio usi refe- , Dime frequentemente-— 9- N. pesa, nel dooue, tolto dagli arbori, quando si ri-
dia-} primo e quarto sigo. — 10. Ristorarsi, veston di nuove froodi 3. Rassettarsi—
RI N FRA XC ANTE. Rin-fran-càn-te. Pari, Ricrearsi , Pigliar ristoro di di cibo o alquanto, e dicasi anche degli uomini.
di Rinfrancare. Che rinfranca, riposo. [ Lai. solari. 1 — 11. Riprovve- RINFRONZ1TO. Rin-fron-ti-io. Add. m.
RINFRANCARE- Rin-fran-cò^re. AU. dersi di viveri. —
12 Milit. AU. e n. da Rinfronzirc.
Rinvigorire, Affrancare, Avvalorare, pass. Mandar nuovi soldati , gente fre- niNl: l'OCARE. Rin-fuo-cà-rc. Alt. e n.
Corroborare. [Lai. virai adite ere, con- sca in rinforzo della stanca ed oppressa. pasv. Lo stesso che R infoca re.
firmare, corroborare. Dalla particella Onde Rinfrescar battaglia per Riac-
la R1NFUOCOLARB. /? in -/ùo-co-ld-ra. All.
Iterativa re, e dal celt. gali, frog un- cenderla . Rinforzarla. ( Lai. prarlium e o. pass. Lo stesso che Rinfocolare.
taehd vivacità, vigore.]— 2. Ricompe- instaurare reintegrare.}— 13. Ingros- 2. Infocarsi fortemente , Arroventarsi.
rare, Rassicurare o simili.—3. N.pass. sare. Rinforzare semplicemente , Ag- — 3. fi nel sign. del §. 4. di Rinfoco-
Rifarsi de’ danni sofferti. 4. Ripul- — giungere nuova gente a quella che già lare.
lulare. si ha. —
14. Rifornire, Sostituire nuo- RINFURIARE. Rin-fu+i-à-re. N. «ss.
RINFRANCATO. Rin-fran-và-to. Add. ve moniiioni alle consumate o distrut- comp. Infuriar di nuovo, ed anche Cre-
m. da Rinfrancare. Avvalorato, Contor- te. —
15. Dar riposo e ristoro ai soldati scere nella furia. — 2. fi fig.
talo. stanchi. —
16. Far fre-ca con acqua RINFCSAMENTB. Rin-fu-sa-min-te.Aee-
R1NFR ANCESCARE. Rtn-fran-ce-scà*t. una bocca da fuoco, riscaldata dal conti- A Ila rinfusa, Confusamente.
Alt. e u. pass. Ritornare sur uoa me- nuo tirare. —
17. Marin. Dicesi che II RINFL'SIOXB. Rin-fu-si-ò-ne. Sf. Nuova
desima cosa. [
I.at, repttere , replicare vento rinfresca, quando cresce la forza o Maggiore infusione. [Lat. rtfutio.]
iterare. 'Corrotto da Il o fresca re. 1
i di esso. RINFUSO. Rin-fù-to- Add. m. da Rio-
RIFRANGERE. Rin-fròn-ge-re. AU. RINFRESCATA. Rin-fra-tcà-ta. Sf, Rin- toodere. Che ha ripienezza , Ripieno.
*oom- comp. Di nuovo frangere; e ta- frescamrnto; e più propriamente dicesi [Lai. refertus.) —2. Confuso, Mescola-
lora semplicemente Frangere. Lo strs*» della Stagiooe in cui l'aria comincia a lo , Mi-to confusamente , Ammassato
rhe Rifrangere. [ Lat. ili tórre.] 2. — rinfrescarsi. |L«t. refrigerai*}.} senza distinzione. — 3. Dicasi in modo
u. ass. — 3. E detto del Mare quando RINFRESCATI VO. Rin-fre tea-U-vo. avveri». Alla rinfusa e vale Confusa-
lesue onde ripercosse si rompono. 4. — Add. e sm. Alto a rinfrescare. Che rin- mente. — ,

4. Veter. Agg. di cavallo che


Interrompere le parole. fresca; e ditesi parlando di rimedii.[Lat. abbia la malattia detta Riufoodimeoto.
RINFRANTO. Rin-fràn-to. Sm. Ar. Mes. refrigeraturius ] —
2. Sm. ast. di Ria-
j
RING AtìLlAK DAME.NTO. Rin-gagliar-
Opera di tela lina: più comunemente fresrarr. Ciò che rinfresca. damin-to. Sm. Riovigorimeuto, Rin-
direni Lavoro o simile alla rinfraota. RINFRESCATO. Rin-fre-scà-to. Add. ni. f ranca rncnto, Rinforzamene.
RINFRANTO. Add. ra. da Rinfraogerc. da Rinfrescare. Fatto fresco. Scemato di RINGAGLIARDIRE. Rw-ga-glior-di-re-
(Lat. iifisut calore. —
2. Ristorato con cibi e bc~ Far diteoir gagliardo. Lo stesso che

i
]

RIN FRATE CLARK. Rin-fra-tellà-re. vande. 3. Riprovveduto di vettova- Ingagliardire. —


2. N. ass. Ripigliar
N. pass. Riunirsi fratelle* Dimeni?, slret- glia. gagliardi* o vigore. [Lai. roòorari, fir-
tamenie: Tornare a inimicizia antica, Di RINFRESCATO!©. Rin-fre tea tò-jo- Sm. mari.]
nuovo affratellarsi. [Lat. naca fùudùwm Ar. Mes. Vaso di metallo, o di terra RINGAGLIARDITO. /lù»~ja-jUar-di-to.
frattmam mire.} dove ai mette arqua fresca e vino in bic- Add. m. da Ringagliardire. Lo stesso
BINFRATTARE. Rin-frattà-re. N.pass. chieri o guaslade per rinfrescarlo. [Lat. che Ingagliardito. [Lat. trinàia auc tua,
Rimirar nella fratta. frigida riunì.] vigoratus .]
BINFRBXARE. Rin-frs-nà-n. Alt. Ri- RINFRESCO. Rin-fré sco. Sm. Il rinfre- R1NGALLUZZARE. Rin-gal-lus-zà-re-
mettere il freon. (Lai. fraenum injiee- scare, e Ciò che ristora e ricrea ; Rin- N. pass. Mostrare una certa allegrezza
ra.i— 2. Fig. Tenere a freno; altrimenti frescamelo. (Lai. refrigerano,] 2. — con atti e con movimenti. Lo stesso che
Raffrenare. (Lat. refraenare, correva.] Ar. Mes. Apparecchiamento o di bevan- Ingilluzzare. [ Lat. gestire. Dall’ ebr.
— 3. Restringere, de congelate, o di confetti, o altri com- ghualaz gestire prae gaqdio . esultare.
B1NFRENAZIONE. Rin-fra-nn • tió -ne. mestibili, che si fa in orra-ionedi qual- Un da gallo , quasi voglia dirsi far
Sf. Il rinfrenare. Lo stesso che Rifre- che tosta o allegria fuor ddl'ore de' pa- per al'egmta atti simili a que’del gallo.)

.

naziooe. V. e di’ Raffrenamelo, Affi- sti ordinari!. 3. Cosi chiamasi ds'tor- RIX G ALLL'ZZ ATO. Rin-galluz-zu- lo.
namento. (Lai. rrfmentititi. |
nai 11 primo lievito che si t rinfrescalo; Add. m. da Ringalluzzare. Lo stesso
RINFRESCA MENTO. Rrn-fre-sca-min- che anche dicesi Ritocco. —
4. Milit. che Ingalluzzato. (Lat. gestiens, sttpv-
to. Sm. Il rinfrescare, e Ciò che rinfre- Riposo dato si soldati nella calda sta- bient. J
sca, f Lat. rf/rigeratio.) 2. Per me- — gione o dopo lunghe fatiche. Quindi RING ALLL'ZZOL ARE. R in -gai-lux -so-
taf. Nuovo provvedimento Rinnova- ,
cbiaraaoai Quartieri di rinfresco. Quei là-re. N. ass. frequentativo di Ringal-
mento o Rinfandimrnt.i di cosa che sia luoghi ne'quall ai alloggiano per alcun lursare, ed usalo anticamente anche
venuta o sia io sol venir meno. (Lai. tempo le soldatesche onde riposarle*— per Riogaliuzzare. [Lai. gestire.]
euppaditatio.) —
3. Ricreamenlo, Ri- 5. Nuova provvisione di vii eri o di mu- RING AM BARE. ìiin-gam bà-re. AU. Ar.
storo. [Lat . recreatio, solamen.] — 4. nizioni. —
6. Rinfurio, Nuovo ajutodi Mes. Far un gambo artifiziale a chec-
Apparecchiamento d( bevande gelale , soldati: Lo stesso che Riu Cresca rneu lo , come , per esempio Riogam-
chessia; ,

125
, 2 . ,, 1 |.

IV IV IN
bare uo Gore sgambalo per porlo nelj RINGIIIOTTIRE. Air» ghioMl-re. AU. e emìtteri, e da Pabriclo cosi denomioati
OMIIO. 0. anom. comp. Inghiottire di nuovo perchè la loro borea consiste io un ro-
d
INGANGHERARE. Ain-aon-ghe-rò-re. Ringojare. stro osiKcbiatojo ri vest ito 'una guatai
Att. Rimettere in gangheri o io cosa RINGHIOTTITO. Ain gAirf-iido. Add. articolala. [Lat. rhgngota. Di rhynehos
simile a gangheri ; contrario di Sgan- m. da Rioghiotlire. rostro.)
gherare. (Lai. cardine* ruriu* interert ]
RINGI. Ain-gt. Sm. sioc. di Eringio. Bot. RINGRANA. Rin-grà-no. Sf. Ar. Me*.
—2. Per meiaf. Ritrovare Riunire ; ,
Volgarmente detta Caltatreppolo. (Lat. Duca scavata in terra a forma di cono ,

ma é dello flit burlesco.— 3. Vale anche eryngtutn campestre Ain.| 10 cui si mette la vena di ferro mescolata
Accomodare. RINGIA. Ain-gi-a. Sf. V. G.Zool. Genere con carbone per incuocerla prima di
,

RING ANGUE RATO. Rin-gan-gKe-rà-to. d’ insetti dell' ordine de'ditterl della , passarla nel forno.
Add. rn. da Ringanghcrure. famiglia degli alericeri e della tribù , RINGRANARE. Ain -gra-nd -re. Att. Agr.
|

RINGARZULL1RK. Ain-gorsuMi-re. 1

de'sirlil. stabilitoda Scopoli, e caratte- DI nuovo srmiu.vre un terreno a grano.


N. «ss. e pass. Lo stesso che Ringal- rizzati dalle anieooe a paletta, guarnite — 2. Ar. ftfps. Ristringere un bnco al-
luzzire, e Ingalluz/are. I
dipeli laterali succhiatoio sporgente
, largato col mettervi un perno , a cui si
B 1 NT» A R/ ir LUTO. Rin-gar-sul-H-to. quasi orizzontalmente ricevuto e difeso è dato il bollore, e poscia trapanarlo a
Add. io. da R ingarzullire. Lo stesso da un prolungamento corneo della fac- giusta misura.
che Riogai lunato, Ingarzullito, Ingal- cia. Sono arri nella parte anteriore della RINGHANDIRE. Rin -gran «fi-re. Att.
luu alo. testa ; hanno lo scudo , T addomioe e comp. Far più grande. Ingrandire,
RINGAVAGNARE. Hin-ga-w-gnò-re. AU. piedi già Ilo- rossicci , si trovano sopra i Aggrandire. [Lat. fingere.]— 2. Inorgo-
V. A. Ripigliare , Riassumere. Lai. (
'

lìori.
[
Lai. rhyngia. Da rhynehos ro- glire, Render borio mi , superbo. 3. —
rttumtrt. yuasi Rùtgavignare, pigliare stro.)
E n. ass. Diventar più grande. Ricre-
alle gtvigoc, e fig. Pigliare, Ripigliare. RING INOCCHI ARE. Rin-gi-noc-chià-re.
Att. e n. pass, luginocchiare e Inginoc-
scere. —
4. E n. pass. Insuperbirsi. Inor-
Nrl lai. barb. si ha guuanu* tannila goglirsi. Dar»i grande aria.
per gianduia; d'onde il prorenx. gai a- chiarsi di nuovo. —
2. lo sigtt. su. coi RINGRANDITO. Rin gran-di-to. Add.m.
nhar usato da' trovatori in senso di ag- quarto caso, presso alcuui artisti, Rifar da Kìngrandire. Fatto più grande ,

gai-ignare. In celL irl. Coroni in gali. ,


l'iugim ccluatura, la piegatura a qual- Fatto maggiore.
gabh prendere , afferrare, aggrappare ,
i che &isa. RINGRASSAllE. Ain-gra*-*àre. N. ass.
ed in terminazione spesso superflua.) RINUIOIRE. Rin-gio-ì-re. N. ass. Hal- comp. Di nuovo ingrassare. Divenir più
RINGlNERANTE./iinge-ne-rur* -te.Part. I grarsi Divenir giojuM ; Cougioire
,
grosso. [Lat. denuo pinguescsrt.) 2. —
di Rlugcocrare. Che riogeaera. Gioire. (Lai. lattari oeztire.j— 2. Alt.
, E att.
INGENERARE. Rin-ge-ne-rà-re. AU. Rallegrare, Empiere ut gioja. RIN'GRASSATO. Rin-grae-sàto. Add. m.
comp. V. A. V. e di' ingenerare. RINGIOVANIRE. Rinvio oa-ni-r*. Att. da Ringraziare.
R INGENERATO. Rin-gt-ne-ràto. Add. Ridur giovane. Rinnovare; ma in que- RtNGRAVlD AMENTO. Rin-gra -vi-da-
m. da Ringi'tierare. V. e di' Rigenerato. sto senso e poco in uso. — 2- N. ss». mén-to. Sm. Nuovo iogravidam roto ;

INGENTE. Add. com. V.L.


Rin-gin t». Ritornar giovaoe. [Lai. repubescere , 11 ringravdare.
dotto di Gore. Lu strsao che Labiato, revirescere.}— 3. B per simii. detto delle INGRAVIDANTE. Rin-qravi-dàn-U
f Lat. rmgtnt.} piante. Rinverdire; dell’ aooo, Rinno- Fari, di Rmjjrwivare. Che ringra vlda.
RINGENTILIRE. Rm-gen-ti-li re. AU. vellarsi. di vizi! affetti e simili , R»o-
, RINGR AVIDARE. Rin-gra vì-dà-re. N.
Lo stesso che Rigentilirc, Raggentilire, v igor ire. ai», cmp. Ingravidar!- di nuovo. [Lat.
Ingentilire , Aggentilire. ‘ Lat. «a«èt(f- RINGIOVANITO. Ain-ijio-va-ni-to. Add. (tenne pr'irgnanfrm fieri.
tare .} —
2 N. ss». Divenir gentile. m. dn Ringiuvaoirt. RI NGR \ V I DATO Rin-gra vi-dà-to. Add
RINGENTILITO. Rin gen-tiU-to. Add. RI.NGlOV E.MRE. Rm-gio-ve-nì-re. Att. m. da Rlngravidare.
m. Ringentilire. Lo stesso Rigeottlito, r 0. Lo stesso che Ringiovanire- — 2. U1NGRAV0. Rin grà-et. Add. e sm. SU.
Ingentilito, Raggentilito, Aggentilito. E per s>mii. nel sìgo. di Ringiovanire , Mod. Nome che »i dava in Germania a
I Lat. nobilitata*.) — 2. Detto dì Sta- S-3 quei Siguorì di amiche sovrane case
gione. vn]e Addolcila, Mitigata. RINGlOV fcNlTO- Aiu-gio-ve-nl-lo. Add. che aveano po‘9ess oni al di qua e al
RINGHI ANTE. Ain-ghìòn-K. Pari, di ni. da Ringiovenirc. V. edi’Ainf/io- di là della Sarra. Chiamavansi incora
Ringhiare. Che ringhia. vaniio. Conti del R^no. (Dal ted. rhin Reno, e
RINGHIARE. Rin-ghìà-re. N. ass. D orsi RINGIOVIALIRB. Rin-gio-via li-re. N. graaf coale: Conio del Reno )

d alcuni animali, c particolarmente dei a-s. Divmir gioviale, Kiogioirc. [Lat. RI NG R AZI ABI LE. Ain -gra -: ii~bi-U.
cani . quindi) irritati , digrignando ì At'ùzreieere.) Ad*!. eoa. Che merita ringraz lamento.
denti e quasi brontolando , mostra o di RI NGIOVI ALITO. Aift-gio-uta-li-lo.Add. Atto a esser ringraziato.
voler mordere ; e figura la meute si dice in. da Kiogiovialire. RINGRAZIAMENTO. Rin-gra-xia-mén
anche degli uomini. (Lat. gannir r, rin- RINGHIARE. Rin-gi-rà-re. N. ass. c to. Sm. Il ringraziare, Rendimento di
gere. Ringert , in frane, jrincer In pass. comp. Girare attorno. Rivolgersi grazie, Riemoscimento di favori, bene
•lente, in ingl. to grin in ss»?, j/rnni- Cd ni odi m*-nte. [Lat. ee ciré umwtere , fliii ricevuti. [Lai. gratiarum aetio.ì —
non, io ted. kni'schrrn s<>n voci fall? circumire.) 2. Dicevi Passare con ringraziamenti
per onomatnpea. lu hrrlt. rinclum mug- RINGOJARE. Rin go-jà re. Alt. comp. alcun* casa , e vale Gradirla tenta ac-
gito )— ì. Fig. Lasci «ire. Ingoiare di nuovo. (Lat. rtsorbere,] cettarla.
RINGIilERA.Ain-9Aid-ra.Sr. Luogo dove RINGOIATO. Aùi-yo-jTMo. Add. m. da RING R AZI A M EN TONB. Ai" -gra- sia -
a'annga o si parla pubblicamente ao- ; Ringoiare. m-n-tj-ne. Sm. accr. di Ringrazia-
ticam. Arioghiera. ( Lai. rostro. Cosi RINGOLFO. Rìn-gól fo. Sm. ldraul. Al- mento.
detta dall' arringare.} 2. —
Pigliar la trimenti Ringorgamanlo , Riogorgo RINGRAZIASTE. Ain gra ziàn-te. Pari,
ringhiera, «ale Arringare. 3. Archi. — Rigurgito.
,

di Ringraziare. Che ringrazia.


Ringhiere dicoDsi Qui' parapetti trafo- R ! NGOHG A M E NTO. Aio gor ga mèn-fo. • RINGRAZIARE, Rin-gra-sià re. Att.
rati u serie di colonnette , pulì di ferro Sin Rigotilìamento dell' acque arrestale Render grazie. Reotlf-re merito Rico- ,

o di legoo e simili per riparo a finestre, perquaìrh impedimento nel loro corso.
1
noscere i benefitit con umili parole c
a logge, a terrazzi , a piazze re. [Dallo (Lai. rumor. | m*i«trarseno grato. [I41I. grafia* agere .
spago, ringlera serie, ordiur, bis, che RINGORGARE. Ain-jorjà-re. N- ssv. — 2. R a. ass. — 3. F. col terzo caso
vico dal celi, gali .reang di siimi senso. Rii.onli.vre e dicesi propriamente del- all’ usa latino. — 4. B io (orza di ?m.

;

In provrnz. dicevi ringwro.) I' acque trattenute nel loro corso da per Ringraziamento. 5 Sia ringrazia-
RINGHIO- Ringhio. Nm. Il riogbiaro. qualche ini pedi iub olo. [Lat. infutnrscs- lo Iddio: modo di dire che s’usa quando
[Lat. rwtuz.j —
2 La bocca de' cani. re. Da gorgo. \ altri è contento della riuscita d« alcuna
(I»al gr. rhynehos rostro.) RINGOIlGATO. Ringor-gà-to. Add. m. cosa.
RINGHIOSO. Ringhioso. Add. m. Che da Ilingorgare. Rigonfiato.— 2. Ingor- RINGR AZI ATI VO. Rin-gra-eia-(i-no.
ringhia. (Lat. ringens gunnien* ) ,
— gai*-, Raccolto. Uitt<-nato. Add. m. Atto a far ringra «'amento.
Proterb. Cau ringhioso c non fur/ so . RINGORGO. Rin-gùr-go. Sin. La stesso RINGRAZIATO. Ain-gra-zid-to. Add. m.
guai alla sua pelle, vale A chi minaci ia 1 he Ringorgaraeoto. da Ringraziare.
|

viua possanza di nuocere , ne incoglie RINGOTI. Ai» gb ti. Sm. pi. Zonl. Classe , RINGRAZI ATORE. Am-gra-zid-ttì r*.
male. d'iuietti che corrisponde a quella degli I
Veri», m. di Rtograziaro. Che ringrazi»
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, . « , ,

HIN RIIV R Ili


RINGRAZI ATORIO. Kw-gro-sìa-tò rx-v. RINN ARORATO. Rm rvi-mo rà-to. Add. rara.] — 2. Parlando di Piante, Fiori o
Add. m. Appartenente e rmgramuteuio. m. da Rinoamorarc. simili vaia Farli nuovamente germo-
RING R AZI ATR1CE. Rin-gra-:ia-tr i-ce. RINNASPRIRE. Rin-na-sprl-r». AU. gliare.— 3. Parlando di Nappi o slmili.
Vrrb. f. di Ringraziare. Che riogra- Innaspare di nuovo. Empirli di nuovo.—4. Parlando di Fe-
sia. RINNaVIGARK. /?in-na-tJÌ-gà-re. N.ass. rite Farle nuovamente.
, 5. Dicesi —
RINGRAZI AZIONE. Kin-gra-sia-xùJ-na. Lo stesso cbe Rinavigsre. Riooovare alcuna cosa nella mente e
Sf. V. A. V. e di' /tisi grattamento. RINNEGAMENTO. Rin-fk$-ga-mén4o. vale Rinfrescarne la memoria, Ridurla
RI.NGrINZIMF.NTO. Rin-grin-si-min-to. Sm. Il rinnegare; Abbandono
della vera di odoro alla mente.—8. Dicesi Rinno-
Sm. L’ atto di riugnoxirc , e Lo alato religione u d* un ordiae regolare nel var vista e vaio Mutare apparenza.—7.
della cosa ringrazila. quale era
si Greca-
fatta professione. Rinnovarsi d’ alcuna cosa o persona,
RINGliINZIRC. Rin-gr in -zi-re. Alt. da mente Apostasia. ( La», defedili , abne- vale Ri provvedersene Fornirsene ooo-
Griuza. Render grintoso. 2. N. ass— —
gano] 2. Rinunzia, Rifiuto. vameote , ponendola in luogo d’altra ,
e pass. Farsi grintoso. RINNEGANTE. Rin-ne-gàn-te. Pari, dì che si aveva della medesima specie. —
RINGRINZITO. Rin grin zUu. Add. n». Rinnegare. 8. Dicesi Rinnovar l'animo d'allegrezza,
da Ringriuzire. RINNEGARE. Rin-ne-gà-rt. All. Levarsi di sollazzo e simili e vale Confortarlo ,

RING HOSSANTE. Rin-gros-sàn-t$. Pari, dalt'obbedieoza e divozione , Ribellarsi Ricrearlo.


di Rin grossa re. Che ringrus*#. da uno per aderire a un altro ; e per lo RINNOVATA. Rin-no-và-ta. Sf. V. A. V.
RING ROSSA RE. fim-grol-iu-r». All. più si dice di Religione edi Sette. [Lai. e di’ /{rnnoram«n(o,/{tfmonazi(me.(l^t.
Comp. Di nuovo ingrossare u Fare più —
abnegar». | 2. Rinunziare. 3. Dicesi — renopafto, tnnocatio.)
grosso, ed anche sempliremeole ingros- Rinnegare Iddio per dinotare Grande RINNOVATI VO. Kinno-va-O-vo. Add.
sare. (Lai. augere.]—2. Riaccrewere ira e dispetto —
4. Dicesi Rinnegare il m. Atto a rinnovare-
R inforzare e si dice laoiu dì cose ma- cielo la fede ec. e vale Usar tutti gli RINNOVATO, flui-iio-tiò-lo. Add. in. da
teriali cui si
;

aggiuoga solidità c fona


,

scongiuri ,

gl* ingegni , ec. 5. picesi Rinnovare. Rifatto Riformato. [Lai.,

eoo nuovi lavori, come di eserciti cui Rinnegare mestiere e vale Hinuo-
il renatala*, instauratiti
si accresca il numero de' soldati. 3. — xiarvi. Cessare di farlo. — 6. Dicesi Rin- RINNOVATORE. Rin-no va-tó-re.Yerb.
)

E n. a ss. Crescere, Farsi maggiore. negar la pazienza e vale Perderla. 7. — ni. diRinnovare. Cbe rinnuova. [Lat.
RI SGROSSATO. Rin -gros-sà-to. Add. m. N. ass. nel primo sign. — 8. E o. pass. renooator, mitouratar.)
da Ringros>are. (Lai. auclui.) RINNEGATACCIO. Rin-ne-ga-iàc-cio. RINNOVATRICE. /lin-no-tia-fri-ee. Verb.
RINGUAINARE. Àin-gaa-i-nà-re. Att. Add. e sm. pegg. di Riuoegato. f. di Rinnovare. Cbe rinnuova. (Lat.
e n. Riporre, Porre di bel nuovo il (erro RINNEGATO. Ui'n-ne-gà’to. Add. in. da rvflovatrùe.]
nella guaina, Del fodero.(Da inguainare Rinnegare. Usato aoebe In forza di »m. RINNOVAZIONE. Rinno-va-sió-ne. Sf.
che vico da guaina. Io frane, rengainer parlando di persona. Che ba rinnegalo*, Ilrionovarc. ( Lat. renovatio , inifau-
vale il medesimo.] Quegli che ha rinunziato alla fede, per

raiio.ì —
2. Rrdintegrazione. Rifaci-
R1NGUAINATO. Rin-gua-i-nà-to. Add. abbracciare altra religione. 2. Per —
mento. 3. Rioascimeoto, detto de’pia-
m. d» Kioguainare. snuil. Cao rinnegalo. Rinnegalo tradi- ned.
K1NGUIGGIARE. Rin-guig-già-re. All. lorr.f simili sidifono # 'l rul P* r villania. RINNOVELL AMENTO. Kin-«o-wUa-
Harcouciar le guigge. R1NNEGATORE. Rin-n* ga-tb-re. Verb. »ne«-to. Sm. Lo stesso che Riuoovella-
RiNGURGlTAN l’E. Rin gur-gi-tànle m. di Rinnegare. zione.
Part. di Uingurgilare. Cbe nngurgila. RINNRGHERIA. Rin-ne-ghe-r\-a. Sr. >. R1NN0VELLANTE. K»n-«o eal-ton-fe.
Lo stesso che Rjgurgilante. A. V. e di’ /ftnnegamento* Part. dì Rinnovcllare. Che rinnovella.
RIGURGITARE. Rin-gur-gi fd-re. N. «INNESTAMENTO. Kfn-f»a-ato-«iA»-to. RIN NOVELLARE. Kin-ito-vaf-tò-re. AU.
as>. Ri -igor gare. Lo stesso che Rigur- Sm- Agr. Nuovo inOfsUmznl0 '®* anche Far di nuovo, Reiterare. [Lai. retiovare,
gitare. [Lai. gwrgii'j ritre, r/Jicere .
— Innestamento semplicemente. [Lat. M- rtnovellare.) — 2. Tornare a
dire, Ri-
2. E dello del baio.
j

firio.)— 2. E fig. d.rr. — 3. Ricordar di nuovo, Tornar a


RINIEGARE. Ri-nte-gà-r». Ali. V.A. V. RIN'NESTaNTE. Rin-ne-ttàn-u- Part. di metile; ed in questo senso ditesi anche
e di' Rinnegare. —
2. E u. pasv. Rinnevtare. Che rlnuesin. Rinnovo llar la memoria di alcuno.— 4.
RI NI TI OH. Ri-nitide. Sf. V. G. Cbir. «INNESTARE. Rin-n»-»tà re. Att. e n. R innovellare una cosa, talora vale Ri-
Infiammai une del naso. (Lai. r biniti t. Di nuovo ione-tare , e anche Innestare cordarla di nuovo . Tornarla a mente.
Da rAm naso.] assolutaci. ( Lai. Iwrrif». 1 2. Per — — 5. E n. ava. senza la particella Si
RINM1LLA Ri’.. R<n-tnil4à-re. N. pass. metaf. Rirtrigiugnere, Unire. [Laljun- vale Mutarsi di quando in quaudo.
Crescere a migliaia. gere. eopulora, reoptare.] RINNOVELLATO. Km-no-t*l-là-to.Add.
RINN AFFI ARE. Rin-nof-fià.re. Att. «INNESTATO. m. da Rmnovellare. [Lai. renovafu»
Rin-nettòio. Add. m.

comp. Di onoro ina filare. ( Lai. iterum
irrigare.] —
2. Aspergere.
d< Rinneslare.
RINNETTARE.

{Lai. inferito.]
/fin-nef-lò-re. AU. e n.
initauratui. *2. Dello di Tempo, Sta-
]

gione ec. vale La primavera.


RINNAFFIATO. Rin-naf-fià-to. Add. m. V, e Rinfilare.
di' RINNOVELLATOKB. Rin-no vsl-la-tó-
da Riunafiian-. RINNIEGARB. Afin-nw-gà-re. Att. V. A. re.Verb. m. di Rinnovcllare. Che rin-
RINNaLZAM EN rO. Rin-nal-sa-min-to. V. e di' /Rinnegare. novella. [Lat. initoiirator.j
Sm. comp. Nuovo intiiilzamcnlo. — 2. m
RIN NOCARE. /f •no'Cd-ra.N.ass. Passar RINNOV ELLATRICE. Rin no «eMa-lri-
Alzamento , lunaliamruto Elevazione , da an’oen nell’altra, per aver tratto il ce. Verb. f. di Riooovrllare. Cbe rin-
ecmplicemente. |Lat. riatto.] nove eo’doe dadi eoo eoi Si tfiuoca a tal novella.
RINN ALZANTE. /iiB-nal-iun-l». Pari, giuoco. —
2. Per si mil Replicare, Rifar.
RINNOVELL AZIONE. Rinnovella- tió-
di Rionalzare. Cue riuoalza. la medesima cosa. —
3. B n. pass. ne. Sf.

Il rtanovellare. [Lai.renocatio.j

RINN ALZARE. Rin-nal-zà-re. All. comp.
Innalzare di nuovo, e talora semplice-
RINNOVABILE. HI» «D A -I M ». Add.
mento.
2. Rifacimento. 3. Hìitabili-
com. Cbe si può o Cbe si ba da rinno- >

mente Alzare. |Lat. estoller*. } 2. N. — vare. RINNUMIDIRE. Rin -nu-tm'-dl-re. AU.


a». e pass. Sollevarsi. —
3. Crescere RINNOVABILE. /fin-no-oà-W la. Add. comp. Inumidire di nuovo ,
Rimmolla-
Farsi maggiore. [Lai. augeicrre ) 4. — ,

com. Che si può o Che si ba da riouo- rc, Ribagoare.


Pili. Parlandosi di pitture . v-*le Far vare. RINNUMIDITO. Rinnu-mi dì-to. Add.
loudeggiare 5. Ar. Me». D erti dei j

RINNOVATONE. /HaHW-ta-jiòfll. Sf. m. da Rinnnmidlre.


cesellatori , cbe fanno risaltar le ligure V. A. V. e di’ Ri «novazione. RINNUOVARE. Rin nuo-và-re. All. e
dal campo a colpi di martello, o d'altro. RINNOVAMENTO. Rin- no -va -min- to. o. V. e di' K innovare. — 2. Dicesi Rio-
RINN ALZATO- ixin-nal-zó-to. Add. m. Sm. l.o «tesso die Rinnova zi ine. nuovare la vista. V. Rinnovare §. 6.
da Rincalzare. RINNOVANTE. R in no -tan te. Pari, di R1N0IIAT0. Ri nò-ba-lo. V.G.Zool. Sta.
RINNAMORAMENTO. Rtn-rui-mora- Rinnovare. Cbe rinnuova. Che si rio- Cosi gli antichi denominarono una spe-
min-to. Sm. comp. Nuovo innamora- nuova. (Lai. renatimi*, reparan*.] cie di pesce . credulo generato dallo
mento RlNNOVANZA. /iin-no-càn-za. Sf. V. squadro e dalla razza ed i moderai no- ;

R1NNAMOHARE. Rin-na-mo-rà-re. Alt. A. V. e di' Rinnovazione. minano cosi una specie di razza più so-
comp. Di nuovo innamorare.— 2. E n. RINNOVARE. Rin-na-pà-re. Att. comp. migliante lo squadro che altre specie
ass. Di nuovo accendersi d'amore. [Lai. Tornare a far di nuovo, Ricominciare ,
dello stesso genere. Al presente è tipo
danno amora incarnii. J— 3. E n. pass. Ripigliare a fare. (Lai.renwore, sepa- di un sottogcocre o divisione del genera
127

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-
-, , 1

RII Riti
raja. (lat. rhmobatu*. Da rhine pesce essendo l’altro per qualche accidente da Fabricio a seapitodcl genere Antri-
squadro , e batti razza. ]

3. Geoere caduto o rotto. bui di Latreille, e così denominati dal
d* inviti dell ordine de 'coleotteri, della RINOCERONTI CO. /fi-no-ce-ròn-l»-co. loro muso rostriforme più lungo del
sezione de' tetrameri , e della famiglia Add. m. Zool. Di rinoceronte. loro corpo, ch'é ovale col corsaletto tra-
de* riocofori, stabilito da Gennari sono R1NOCEROT1DE. Ri m-ce-rò-ti-de. Sf. peiiforme , antenoe composte di corti
ersi deaomioati dall'avere sopra la V. G. Boi. Specie di piante a foglie ru- articoli in roaio a rovescio.( Lat. rhi
-
fronte una proroiocoia o naso ratto a vide, indigene dell'Affrica , del genere rumacer [V. retina. di Rinomaetridet.]
modo di'l frutto del rovo. Sloebe o sériphiu m, e della singenesia RINOMANZA. /Ji-no-tndn-xa. Sf. Fama,
RINOBIL1TARE. Ri+odri-li là re. AU. poligamia segregata stabilito con una
,
Celebrità. [Lat.fama nomini*, nomee»,
comp. Nuovamente aobilitare. pianta ruvida e spinosa e cosi deno- ; RINOMARE. «a nifi-re, Alt. e o. Par
/ii

RJNOBLENNORREA. Ri-no bUn-nor minata dall'essere riputata il principale menzione onorevole. (Lat. celebrare.)
rc-a. Sf. v. G. Chlr- Scolo di materia alimento del rinoceronte. [ Lat. rhino- RINOMATA. Ri -no mà-la. Sf. V. A. V.
mucosa dal naso. { Lat. rhinoMenttor- cerotii. Da rhinocerot, rhinocerolot ri- e di' Rinomnnia.
rhoea. Da rhin naso , Henna muco , e noceronte.! RINOMATISSIMO. /f«-no-ma-li*-*J«*o.
rfceo io scorro.] RINOCNESMO. /Zi-no-cnè-imo. Sm. V. Add. m. superi, di Riaomato. Famo-
BINOGARClKoMA. Tìi-no-cor <rl-no mn. G. Med. Prurito nel naso, e per lo più si-simo Celebratissimo ec.
.
( Lat. cela-
Sra. V. G. Cbir. Canchero nel naso. ne* ragazzi affetti da vermi. berrimut, clarittimut.]
[Lat. rhinuearcitiutna . Da rhin naso, e RINOCLBO. Ri -no-cù-ro. Sm. Y.G.Zool. RINOMATO. Ri-no-mà-to. Add. m. da
ratei Mima canchero.] Genere di conchiglie stabilito da Moot- R noma re e dicesi di persona odi c osa
i
;

llNOGilPOi Ri-no-càr-po. Sm. V, G. fort che comprende quelle polltalmi-


, celebre , lodata , applaudita.
famosa ,

Dot. Gcuere di piante della famiglia ebe microscopiche , le quali all'occhio |Lnt. eelebratut, famigeratui, ciani*.)
delle terebentiuacee , ebe comprende armato si presentano sotio forma di un RINOMBA. Ri-no-mè-a. Sf. V. A. V. e
uua sola specie, cioè il Rhinocarput ex- piccolo naso di fanciullo. [ Lat. rMuo- di’ Rinomanza.
etili, che ba molta somiglianza coH\*4- curut. Da rhin naso, c eurot fanciullo.] RINOM IA. Ri-no-mi-a. Sf. V. A. V. e
nacurdmm occidentale ; é cosi denomi- RINODO. Ri-nb-do. Sm. V. G. Zool. Ge- di' Rinomanza.
nata dalla forma del MO
frutto a fog- nere d'insetti dell’ordine de’ coleotteri RI NOMINANZA. /?. -no-mì-nòn-ia. Sf.
gia di naso. [Lat. r/unoearpu*. Da rhin della seziono de' tetrameri e della fa- , Fama Nome, Nominanza. Lo stesso
.

naso, e carpot frutto.] miglia de'rincofori , stabilito da Scboc- che Rinomanza. Lat. noma» fama [ ,

RJNOCELLO. Ri-no-cil-lo. Sm. V. G. nberr; sono cosi deoomiuati dal presen- nomini*.]
Zeni. Genere d* insetti dell'ordine dei tare Il loro naso a forma di dente. (Lai. RINOMINARE. Ri-no-mi-nà-re. AU.
coleotteri, della aemiie de' tetrameri e rhinodut. Da rhin naso, e odus dente.] Nominare con venerazione. ( Lai. lau-
I

•Iella famiglia de'rincoforl, stabilito da RiNOFLOGUSI. Ri-no- flò-go-ti. Sf. V. dare, celebrare, invocare. |
Gcrm' r e da Schoencberr ; ebbero uo G. Cbir. lolìammazione del naso. (Lai. RI NOMINATISSIMO, /fi-no-mi- iw-tll-
j

tal nome a cagione del loro piccolo ro- rhinophlugoiit. Di rfcùi naso, e hlogo-
p *i-mo. Add. m. superi, di Rinominato.
stro c naso. [Lat. rhinocejfu*. Daldim. tii inliammaiiooe.J Lo stesvo che Rinomatissimo. [ Lat.
di rhin naso.) RINOFONIA. Ri-no-fo-n't-a. Sf. V. G. n'immotùfimu*.]
RINOCERONTE, /ft'-no-ca-rón-fe. Sm.V, Fis. Difetto di voce che quasi tutta ri- RINOMINATO. Ri-no-mi-nàto. Add.m.
G. Z«ol. Genere di mammiferi, del. or- suona od esce dal naso. (Lai. rhittopho- da Rinominare. Che ba rinominanti ;
ditte de' pachidermi ; cosi denominati nva. Da rhin naso, e phone voce.] Celebre . Kamo-o. Lo stesso che Rioo-
dalia produzione cameadi cui è armato RINOLOFO. Ri-nò-lo-fo. Sm. V. G. Zool. rnato. ' Lai. durili, heljitui,]
il loro naso. Sono grandi animali che
1

Genere di mammiferi dell' o, dine dei RI NOMINAZIONE. /Jino-mi na-xió-ne.


hnono ciascun piede diviso iti tre dita carnivori, r della famiglia de' pipi- Sf. Lo stesso che Uinomauta.
e le (««a dei naso molto spesse e riu- strelli stab lito da Geoffrojf -Saint 111-
, RIN VMIZA. Ri no mi la. Sf. V.G. Zoo!.
nite in una specie di «otta; portano un laire. e distinti da membrane in forma Genere d’insetti dell'ordine de' ditteri
corno solido aderente alla pelle di so- di cresta sul naso. Hanno il naso guar- «della famiglia de'tanistoml, ricordato
sta u zafibrosa e cornea come se fosse nito di membrane c di croste mollo da Latreille; i quali sembrano cosi de-
composta di peli agglomerali; sono stu- complicate e (issate sulla testi, presen- nominali p>T la loro proboscide rostri-
pidi e feroci, amano i luoghi umidi, si tando figura
la di un camallo
ferro di , forme v compressa. ( Lat. rhinomysa.
l ibano di erbe e di rami di alberi, han- hanno la coda lunga c situata nella Da rhin naso, e myso io comprimo.J
no lo atonico semplice, le intestina membrana interfemorale, quattro demi RINOMO. Ri no mo. Sm. V. A. V. e di’
molto lunghe, ed il cieco mollo grande. incisivi fn giù e due picciolissimi iu Rinomanza. (Lat. nomea, fama.\
Questo genere è diviso in due sezioni : allo io un osso iotcrmasccllare cartila- RINUNZIARE, rti-non-si-à-re. Atl-V.L.
la orima comprende quelli che tnnno gineo. Comprende due specie che si tro- Riferire. [Il lat. ronuntiare ha questi»
due corna, cioè il Rhinocerot Africa- iano comuuissitne in Franc a, descritte senso.]
nuf di G. Cuvier , o Rhinocerot bicor- da Daubentoo. [ Lai. thinolophu*. Da RINOFL ASTIA. Ri no pia-di a. Sf. V.
ni* di Camper, ed il Rhinocero i stima- rhin uss , e lopho* cresta.) G. Chic. Lo stesso che Riaoplssltc a.
franiti di Ratllrs; e la seconda quelli RINOMAUILE. Ri-no-mà-bi-li. Add.com. RINOFL ASTICA. Ri-no-pla-sti ca. Sf.
ad un sol corno, eio4 il Rhinocerot in- Famoso, Memorabile, Degno di riuo- V. G. Chir. Arte di ricostruire il na?o
ilicut di Cuvier, il Rhinocerot unicor- maozs. a chi ii* è privo, mediaate incisione
na di Linneo, ed il Rhirvjccroi Javani RI NOVI ACERI DEE. R i-no-mn-c» - r i- de •«. della pelle del fronte, ed applicaz Ione
cui di Cuvier questi sono tuttora »(-
: Sf. pi. V. G. Zool. Nume di una divi- di «-*« alla regione nasale, colle conve-
venti; altri si ritrovano nello stato fos- sione d’insetti coleotteri dell* ordine nienti avvertenze e pratiche; argomento
sile. Lai. rhinocerot. Rhinocerot dal
ì degli ortoceri, stabilita da Scboenherr, di cui si occupò receoiemeutc con im-
gr. rhin naso, e cerai corno.]— 2. Spe- che ha per tipo il genere Rmomacero. pegno più di un medico di Francia.
cie di uccello del genere bucero* che [Lai. rhinomocertdaa*. Di rhin naso, e |Lat. rÀrnopIo*lica. Da rhin naso, e pia-
trovasi in varii luoghi dell’India, nota- morrò* lungo.] ilice arte di foggiare, che vien da pla-
bile pel suo becco lungo dieci pollici, e RINOM ACERO. Ri no-mà-ce- ro. Sm. V. stron verb. di filano io formo.]
per l’escrescenza cornea che apunta G. Zool. Eccello che ha il becco luogo RINOPOMA. Rt-nò-po-ma. Sm. V. G.
dalla ba-e della parte superiore di io proporzione del suo corpo detti* an- Zool. Genere di mammiieri dell' ordine
quello, la quale si sporge innanzi, e poi che Beccaccino. [V. i’itim. di i?inoma- de carnivori nella famiglia de'pi p strel-
* incurva a foggia di corno. 3. Di* — ceridee.] li, stabilito da Groffrov S. Hiiai re , di-
msi Rinoceronte o Lioncoroo di mare BiNOMACORlDEE. ffi-no-ma-co-ri-déa. ;
stinti da una fossetta meno inarcata, le
I.'na specie di cetaceo de'mnri del Nord, Sf.pl. Zool. Lo stesso che Rinoma '-endec. narici sono alla parte inferiore del mu-
che formi II genere hlonodone di Lio- BINOMACRIDEE. fli-no-ma-cri-dba. so con piccola membrana di sotto, orec-
tien, dalla cui mascella supcriore escono Add. e sf. pi. Zool. Lo steso» che Rl- chie ravvicinate, coda che oltrepassa di
due denti incidisi conici durissimi , . nomacerilcc. mollo la membrana; -e ne conosce una
b •lochi, assai d’ritll, lunghi sino a do- RINOM ACRO. Ri-nò-ma -ero. Sm. V. G. specie che si trova nelle piramidi di
dici piedi, e del diametro, alla loro ba- Z»ol. Genere il' inselli dell’ ordine dei Egitto. [Lat. rhwopoma. Da rhin naso,
se, di tre o quattro pollici. Ordioaria- coleotteri, della famiglia de* rino*f«ri, e poma opercolo.]
mentc ai trovano con un dente solo. e della tribù degli autribidei slab. lito , RINOFZIA. Ri no-psi-a. Sf. V.G. Oliti.
128
| ., ] .

RIM RI W RII
Deformiti che è l'effetto di no* melai' RINOTTO. Ri-nòt-io. Add. e sm. V. G. RINSANGUIGNARE. Rin-tan-gui-gnà-
ti# dell' angolo maggiore dell* occhio ,
Chir. Chi ha la rinotUa. re. AU. V. e di’ Ai'naanguiiuire.
la quale dopo d'aver distrutto la radice RINOVAGIONE. Aino-ra-jtó-iae. Sf. Lo RINSANGUINARE. Atn-ton-jut-nà-n.
del naso, permette «III luce di traver- stesso che Rinnovegiooe. Alt. comp. e .
ass. Di nuovo insan-
sare le narici prima di giungere all'oc- R1NOVALB. A. n le Sm. Dal Ut. dei
: . guinare. [Lat. rumi i cruentare.] 2. —
chio. Taluni intendono per questa voce tempi bassi Reoovale. Funerale, o piut- In sign. atl. e nent.af usa ma in modo
Il viiio ottico, per cui il losco sembra tosto Auniversario per un defunto. basso, per Riprovvedere o Ri provveder-
guardare a traverso il naso. [Lat. rhi- BINOVaNTE. Ai-sa-tàn-li. Pari, di Ri- si di danari chi sia rimatlo scura essi
noptia. Da rhm naso , ed ©paia ve- novare. Che nuova. V. e di' Rinno- affatto o con pochi.
duta.) vante. RINSACCARE. Rin sa-ni-cà-re. AU.
BIN'ORR AFIA. Rimar-ra-fUi. Sf. V.G. BINOVARE. Ri-no^à-re. Alt. V. A. V. Reodcr sano Render salubre. ( Lat.
,

Chir. Cucitura dei naso, operai Ione chi- e di' Rinnovare. —2. E o. asa. sonilatem impertire. ) —
2. E n. pass.
rurgica eseguila nel tentare la rinopta- RINOVATÀ. Ai-no-ua fu. Sf. V. A. Lo RINSANIRG. Ain-aa-ni-re. N. asa. Ria-
stiea. [ Lat. rhynorrhaphia. Da Wiin stesso che Riooovata. V. c ih' Amnc- versi. Ricuperare la sanità.
naso, e rhaphe cocitura, sutura. vnmenlo, Rinnovazione. RINSAVIRE. Rin-sa-vi-re. N. ass. Ri-
BINOR RAGIA. Ri-nor-ra-gì-a. Sf. V. RINOVATÒ. Ri-novà-to. Add. m. da tornar savio. [Lai. reatpùeere.]
G. Chir. Scolo di sangue pel naso. (Lat. Riuovare. V. e di’ Aùwvooafo. RINSAVITO, Aùwa-el-fo. Add. m. da
rhinorrhagia. Da rfcin naso , e rfiagoo RI.NOVAZIONE. Ri^io-ui-tiò-ne. Sf. V. Rinsavire.
io rompo.) A. V. e di' Ainnovuziona. R1NSEGNARE. Aiiwa-gnd-re. Alt. comp.
BINORRAtìlSCHBSI. Ri-nor-ra<j\-scht- RINOVELLAMBNTO. /?» iw-eel Ia-mM- e n. ass. Di nuovo insegnare. [Lai. Ife-
V. G. Chir. Ritenzione dell'e-
ai. Sf. to. Sm.V. A . V. e di' Ainnocrilamanto, rvm dovere. ] —
2. Additare , Dar co-
morragia del naso. [ Lat. rhòiorrha^i- Ammarila liane. gnizione. (Lat. indicare, demoni (rare.)
ccheaù. Da rhin naso, rhagoo io rompo, RINOVELLANTB. At-no-uatlàn-ts. Pari, RI NSELV ARE. Rm-selvò-rs. Neot. pass.
e sehesis ritenzione.] di Rinovellsre. V. e di' Ainnoeellcinta. Ritornar selva , Diventar di nuovo sel-
BINORREA. Ai-nor-r*-«. Sf.V.G. Chir. R1NOVELLAHE. Ri-no-vel-là-re. Alt. e va. (Lat. denuo avltieieere.) 2. Neut. —
Lo stesso che Rlaorragia. [Lat. r/itnor- u. pass. V. A. V.edi' Airowtrilara.— pass. Rimboscare, e Rientrar nella sel-
rhoea. Da rhin naso, e rheo lo scorro.) 2. E n. pasa. va. ( Lat. in aiivom se abdert. J —3.
B1NOS1. Ai-no-s>. Sf. V. G. Chir. Lo RINOVELLATO. Ai-vuwri-fà lo. Add. Fig. Tornare nel primo florido stato.
stesso che Ricoofi. ( Lat. rhinosis. Da m. da Rioovellare. V. A. V. e di' Rin- RINSELVATO. Rin-sel-vòto. Add. m.
rhinot pelle ovvero da rienoa rugoso.) novellato. da Rioselvare. Rientralo nella selva.
B1NOSIMO. Ri nò -stono. Sm. V. G.Zool. RINOVELLAZIONB. Ri-no vel la-tìA-ne. (Lat. in ailtwwn nòdirua.)
Genere d'insetti dell’ordine de'coleotleri, Sf. V. A. V. e di’ Rinnoveliaxione RINSBRENIBE. Rùt-se-rt-nUe. Alt. e
della sezione de' tetrameri e della fami- R INOZI A. Ri-no-ti-a. Sf. V. G. Zool. n. Fare o Diveoir sereno e chiaro più ;

glia de’ rincofori , e della tribù degli Genere d insetti dell’erdine de’coleotte- comunemente Rasserenare. ( Lat. sere-
aotrib'dei, stabilito da Latreille; e cosi ri. delia sezione de' tetrameri, delU fa- nare, aercniMi reddi.] —
2. B per mclef.
denominati dal loro naso fattoa tromba miglia de rincofori , e della tribù dei RINSEREN1T0. Rin-se re-nx to. Add.m.
compressa o schiacciata. Danno le an- brentidei , stabilito da Kirby , I quali da Rinsereolre meglio Rasserenato.
tenne e gli occhi simili, quattro articoli presentano il rostro alla base riunito al R1NSF.RRARB. Rin- ser rò re. Atl.comp.
a tutti i tarsi, di cui 11 penultimo bèlo— labbro , onde sembra come orecchiuto. Rinchiudere, Serrar di nuovo, ed anche
baio rientrante, ( Lai. rhinoitmua. Da (Lat. rhinot ta. Da rhm osso, e «a, otos semplicemente Rinchiudere.
rhin naso, c annoi schiaccialo.) orecchia.] RINSERRATO. Aù»-ssr-rà-h>. Add. m.
BINOSTEGNOSI. Ri-no-ite gno si. Sf. V.l R1NQDARTARE. Rin-quar-tà-re. All. da Rinserrare.
6. Mcd. Ostruzione delle fosse nasali Ripartire io quattro; ed anche Dividere [(INSIGNORIRE. Rin-si -gno-ri-re. ti.

0 Naso otturato. ( Lat. rhinosiegnosis. io quarti. —


2. N. pass. Dividersi, Spar- pass. Di nuovo insignorirai. Lat. do-
Da rhin nato, e stegnosis astnzlooe.) tirsi in quattro. —
3. N. asa- Ripetere tninium ruratn capere. ]
(

BINOSTENOSI. Ri-tw sU-no-si. Sf. V.G. quattro volte , Quadruplicare ; siccome RINSIGN0R1T0. Rin-si-gno-ri-lo. Add.
Filini. Accorciamento o Coartazione del Rinterrare è lo stesso che Triplicare. m. da Rmsignorire.
naso. (Lai. rhinotlenosit . Da rhin naso, RlNQtlARTATO. Rm-quar-tà-to. Add. RINSOLCARE. Rin-sol-cà-re. AU. comp.
e flenos stretto.) m. da Riuquartarc , Ripartito in quat- e ii. ass. Solcare di nuovo.
B1NOSTOMI. Ri-nò- sto mi. Sm. pi. V. tro o in quarti. —
2. Ripieno, o piut- RlNTAGLlARE.AM-ta-9Gd-ra.AU.c0mp.
G. Z-.ol. Fam glia d'ioacttl ; altrimenti tosto Quadruplicato. V. Rmquartare , Intagliar di nuovo.
delta de’ fronliroitri, stabilita nell'or- g- 3. [Lai. repletus.J RIMAGLIATO. Rin-ta-glià-to. Add. m.
dine degli emitieri da Dumrril nella RINSACCAMELO. Rin sae-ea-mén-to. da Riotagliare.
sua reologia analitica ; in essi sono Sm. Il rinsaccare, Il rimettere nel sacco; RIKTALLu. Ain fòt-to. Sm. Agr. Gettata
compresi i generi provveduti d' un ro- e in modo basto vale Scotimento, e prò- inutile di nuovi talli.
stro , terminato da un furo che serve a priamrntc quello che si soffnsce andando RINTAN AMENTO. Rin-ta-na-mento. Sm.
succhiare I' alimento , e (he coatitoisce a cavallo, che cammina di trotto, o con Il rintanarsi, e La tana stessa.
la loro bocca. [ Lat. rhynottoma. Dal isronioda andatura. ( Lat. svccuseio , RINTAN ARE. Rin-ta-nà-re. N. pass. Na-
sine. rhjpvrhoa rostro, e stoma bieca.] succussatura.] scondersi orila una. —
2. E per simil.
R1NOTRAGO. Ri-nò-tra-go. Sm. V. G. RINSACCARE. Rin-sac-eà-rt. Alt. a. Nascondersi semplicemente. ( Lat. se
Zool. Genere d’ insetti dell* ordine dei a ss. e pass. Di nuovo ioraecarc , e tal- oe cui tre. )
coleotteri , della sezione de' tetrameri , volta semplicemente loaaccare. [ Lat. RINTANATO. Ai* ta-nàto. Add. m. da
della famiglia de' longicorni , e della in taecum conjieere. 2. N. e u. pass, — Riutanare. Chiuso nella tana; e fig.
tribù dc'carambfci, stabilito da Gerrosr, vale Scuoterei andando a cavallo per la Rimpiattato, Nascoso.
1 quali preseotauo la bocca all’estremità scomoda andatura del medesimo. 3. — RINTASARE. Rin-ta-sà-rs. Att. comp. e
del rostro cilindrico , in qualche modo Dicesi anche di Chi trotta a caiallo dopo d. pass. Stoppare, Intasar di nuovo.
somigliante un corno di capro. [Lai • ver ben mangi» io. RINTASATO. Ain-ta-iò -lo. Add. m. di
rkinotragus. Da rhin naso, e tragos ca- RINSACCATO. Kin-sac-cà-to. Add. in- Rmtasare.
pro. I da Riosnccare. RINTEGRANTE. Ain-ta-jrdn-la. Pari,
R1NOTTERA. Ai-nbf-la ra. Sf. V. G. RINSALDAME.M'O. Ain-aaI-da-tn«»*ro di Riolegrare. Che rintegra. Lo stesso
Zool. Nuovo genere di pesci , stabilito Sm. comp. Saldameoto , Ritorno alla che Reintegrante.
da Vaa-llasscl a scapito de' cefalotteri ; primiera saldezza. [Lai. aotidatio.] RINTEGRARE. Rin-ls-grà-re. AU. Far
e cosi denominati dalle loro pinne che RINSALDARE. Rin-sol-dà-re. Alt. Ar. ritornare integro. Lo stesso che Rein-
presentano i raggi fatti a guisa di ro- Mes. Dar nuova salda al cappello o ai tegrare. ( Lat. redintagrare.J 2. Per —
stro. (Lat. rhinoplero. Da rhin naso, e pannilini. Soddisfare , Saldare. —
3. N. pass. Di-
pisron ala.) RISSA L VA riCHIRE. Rin-sal-va ti-chi- venire integro. Unirsi 4. Per Ria-—
HI NOTTI A. fli-not-lì-o. Sf. V. G. Mcd. ra. Neut. ass. comp. lusalvaticbire di versi, Ristorarsi. —
S. Dicesi Rinte-
Letàrgiche Rinomi». [Lat. rhinopiia. nuovo. grsrsl con alcuno, e vale Essere rimes-
Da rhin naso , rd opleo od opimo io RINSALVATICIIITO. Aiu-aul-ua-ti-ehl- so orila sua gratis , Ricuperare il eoo
vedo.) (o. Add. a. da R insalvatichire. affetto.
CatDOIALI, fot. Ili. 12» 17
. .

miv > i iv in
RINTEGRÀTO. Rinlegràlo. Àdd. m.da RINTONICA. /Mw-iò-vti-ca.Sf.FUol. Una Sm. Assordimeoto , Stordimento. Lo
Rinterrare. Lo steaao che Reintegrato. drammatiche degli antichi,
delle specie stesso che Intronamento.
RlNTEGR AZIONE. Rm-U^ra-xió^e. Sf.
Lo stesso che Reintegrazione. (Lai. ra-
imo molto dissimile dalla Tabernarla.
Cosi detta da Riotooe che na fa II pri-
RINTRONANTE.
Rintronare. Che rintrona.
AMNbR Pari, di

dùtre^ratfo.] mo Inventore. La Rintouiche chiama- RINTRONARE. Rm-lro-nà-re. Alt. • u.


BINTENDERE. Rtn-linde-r*. Alt. • a. vansi pure Hiolooie Tlaro- tragedie ,
, ass. Risoosar fortemente, f Lai. por-
noni. comp. Intendere di onoro. [Lat. Tragicomedie. li repere , perennare , reboart. Dal IaU
tferum audire.] RINTOPPAMENTO. Rin-lop-pa-ménto. tonìtru tuono. Altri da corruzione di
RINTENERIRE. Rin-te-n* ri-re. Alt. Sm. Il rintoppare, lncootrodi cosa in tuonare. ] —
2. Stordire, Assordare.
3. Parlando di pezzi di artiglieria, Scoo-

cotop. Intenerir ddoti mente, f Lat. fur- cui si rintoppa. [Lai. oecuriut.)
ata etnoiltre. ] —
2. Per aìmil. Raddol- RINTOPPARE. Rin-top-pà-n AU. Ri- lere. Crollare, Smuovere.
cire. —3. N. ass. oel primo e secondo scontrare , Incontrare coso o persona RINTRONATO. Rin-tro-nà-to. Add. m.
•Igo. che ponga ostacolo, oppoviiiooe ; altri- da Riiktroaare.
RINTENERITO. Add.m. menti Intoppare. [Lat. o/fendere, occ ur- RINTRONO. RkHrò-n», Sm. Rimbom-
da Rlnteoerire. Divenuto più tenero; e rà re, ncmciici. ) —
2. Incontrare sem- bo. [Lai- vehernene lonitul. 1

fip.Indotto a compassione. plicemente, Abbattersi.— 3. E n.pass. BI.NTROP1RE. Rmtro-pi-rt. N. aas. V.


R1NTFR AMENTO. Ain-Ze-ra-mM-to.Stn. oel sign. del §2.-4.
Urlarsi nell'in- A. Divenir idropico.
V. A. Ritorno allo sialo di prima. Rin- contro. [Lat. coiUdt] 5. Da Toppa, — RINTRUONARE. Rm-truo-nà-re. AU. e
terrali one. [Lat. redmie<7rafto,] io sign. alt. Rattoppare , Rappezzare, n. ass. Lo stesso che IRntrouare.
R1NTERRAMENTO. Rm-ter-ra-min- lo. [Lai. marcire.] RINTUONARE. Rin tuo-nù-r*. N. ass.
Sm. Deposirione di terra fatta dalle RINTOPPATO. Rin-top-pà-to. Add. m. Lo stesso che Rintonare.
acque. da Rintoppare. RIN TUONO, Rin tuòno. Sm. U riotoo-
RINTERRARE, «m-fer-rò-re. All. Col- RINTOPPO. Rin-tóp-po. Sm. Rlotoppa- oare; altrimenti Rintrono.
mar no fondo seminabile.
di terra menlo. Riscontro, Impedimento, Oppo- RIN TURARE. /?tn-t«-rà-re. Alt- comp.
RINTERRATO. Ain-ier.rà (o. Àdd. m. sizione.( Lai. offendiculum. 1 2. Di — V. e di' Riturare.
da Rinterrare. Colmato di ima; In- rintoppo, posto avvrrb.ed anche in for- RINTUZZAMENE. /fin-tux-xa-mdn lo.
terrato. za di prep. Con opposizione, Opportu- Sm. rioiuture. [ Lat. ooeretlio. ]
Il

B1NTERRIMENTO. J?i«-ter-r»-m*»-lo. namente. RINTUZZANTE. /fin-tux-xóin*. Pari,


Sm. Sabbione o Fango trasportato dal RI NTORCERE Rin-t òr-ee-re. Alt
. . a oom di Rintuzzare. Che rintuzza.
mare o dai Gami. Lo stesso che Ritorcere. RINTUZZARE. Rin-iuM-xà-ri. Att. Ri-
RINTERROG ARE. Rin-ur-ro-gà-r$ AU. RlNTORTt). Tiin-tòr-to. Add. m. da Rin- battere r Rivolgere la punta, o Ripie-
e n. romp. Interrogar di onoro. torecre. Attorcigliato- Lo stesso che Ri- gare il taglio; ed è più proprio de' ferri
RI ISTE EROGATO. /fin-ler-vo-jà-fo. Add. torto. [Lat. confortur.j che d'altro. (Lai.reltmdere, ubtondere.)
tn. da R interrogare. RINTOCCARE. Rin to-ecà-re. Neut. «ss. Dal lai. rtiuzvm pari, di retando io rin-
BINTERZAUE. Rin-ter -tà-re. Alt. e n. Divenir tossico. tuzzo.) —
2. Per metaf. Ributti re. Ri-
osa. e pasa. Replicare tre volte alcuna RINTRACCI AMENTO. Rin traedamin. muovere , Rispigoere forza con forza.
coaa; Moltiplicare per tre. [ Lat. frtpti- lo. Sm. Il rintracciare. Lat. perveiti- — 3. Abbattere. —
4. Tor via , Smi-
care. ] —
2. Parlando d* armi , come ;
tfalho. ]
[
nuire. —
5. Raffrenare. 6. D itesi —
scodi , elmi , loriche . vale Foggiarle a RINTR ACCI ANTE./Jin-Cra«c<àn-f«. Pari, Rintuzzar detti, e vale Reprimerli.
i

tre piastre, a tre falde: e preso io senso di Rintracciare. Che rintraccia. — 7. Dicesi Rintuzzar la ventura e vale
indeterminato, Foggiarle a più doppii. RINTRACCIARE, «in-rrac-eià-re. Att. Contrastarla. —
8. N. pass. Ripiegarsi
RINTERZATO. Rmtcr-ià-to. Add. m. Cercare, Trovare col seguire la traccia. nel taglio , Rivolgersi nella punta. —
da R interzare. Replicato tre volte. Tri- Intrecciare. [ Lat. pervertiti ari. j 2. — 9. Reprimersi. —
10. Umiliarsi , Mor-
plicato.-— 2. Aggiunto di sorte di com- Investigare. —
3. Tracciar di nuovo.— tificami, Rimettersi. li. Infiacchirsi. —
posizioni poetiche con rima {-interzata. 4. E o. ass. nel primo sign. — 12. Dicesi Rintuzzarsi l'animo di
— 3. Parlando di Armi e simili , Fog- RINTRACCIATO, Rmtrac-cià-lo. Add. fare alcuna cosa, e vale Esserne alienato
gisi» a più doppii. m. da Rintracciare. [Lat. pervettigatus, o rimosso.
RINTIEPIDARE. Rin-tiepi-dà-re. All. inveiligatus.] RINTUZZAE. Rin-tux-’.à io. Add. m.
Far tiepido. Lo stesso che Rintiepidi- RINTRACC1AT0RE. «in-frae-eia-td-re. da Rintuzzare. Spuoiato. 2. Per —
re. — 2. Pi. ass. Divenir tiepido. [ Lat. Verb. m. di Rintracciare. Che rintrac- metaf. Raffrenato, Abballato , Al iena -
ripescare. J [Lat. tnveen^a-
cia; lovesllgatore. to ee. —
3. Ed aggiunto d'ingegno.
RIMIEPIDATO. /Zin-tie-pi-rfà fo. Add. tor.] Stupido, Grossolano, Ottuso. [Lai. oò-
rn. da Rintiepidare. Lo siesso che Ria- RINTRACCIATRICE. JZifrlrae eia-fri-ee. tu$ui, htbti. ]
tepidito. Baltlepidsto, In tiepida to, In- Verb. f.di Rintracciare. Che rintraccia. RINUNCIARE. Ri-nun-ci-à re. Att. Lo
tiepidito. RINTRECCIARE. Rin-trec-eià-n. Atl. stesso che Rinunziare. 2. Riferire. —
RINT1EPIDIRB. /Kn-iie-pi-rfl re. Alt. Far l
comp. e o. pass. Di nuovo intrecciare. RINUNCIATO, /fi-mm-ci-à-to. Add. m.
tiepido. Ed anche o. ass. Divenir tiepi- RINTRECCIATO. Rin-lrec-cià-lo. Add. ds Rinunciare. Lo stesso che Rinun-
do. Lo alesso che Rintiepidare, Rattie- tn. da Rintrecciare. ziato.
pidire , Rattiepidire Intiepidire , In- RINTRINCIAMENTO. /fcn-fnn-eio-men- RINUNCI AZIONE. R inun-cia-tió-ne. Sf.
tiepidire. J Lat. tepefacere. ]
,

2. Per — lo.Sm. Milit. Nome particolare di quel- V. A. V. e di’ Aùwaiia.


rnelef Mitigare, Addolcire. fLal. leni- l’opera di difesa estrema che si fa dagli RINUNZIA. ffi-RDAzi-a. Sf. Il rinunzia-
re, emollire. ] assediali per opporre una nuova resi- re. [Lai. rn\unci alio, abdicatio.)
RIMI E PI DITO. Rin-lie-pt-dì-io. Add. stenza al nemico già alloggiato sulla R1NUNZ1 AG IONE Rinunzia ptó-fia.Sf.
tn. da Rioticpidire. Lo stesso che Rat- breccia , innalzando Intornu e rim peno V. A. Lo stesso che Kiounciaziooe. V.
tiepidito, intiepidito. ad essa una trincera c >n fosso e para- e di' Rinunzia.
RINTOCCARE. Rin-loc-cà-re. Nent. ass. petto , dalla quale si batte la breccia RINUNZIAMENTO. Rinun-zia-mèn-lo.
Sonar la campana a' tocchi separati. occupata, o si vieta al nemico di calare Sa. Il rinunziare Rifiuto. [ Lat. re-
RINTOCCATO. m.da
Rin-toc-càio. Add. nella fortetza; questa difesa vien per mine*alio, abdicata. 1
,

— 3. Ridici men-
Rintoccare. Ed anche aggiunto di Cam- lo più chiamata col vocabolo generico to, Il riferire , Il riportare: latinismo
pana che rintocca. di Trinceramento ma dobbiamo ci
;
fu»r d’oso. ( Lat. renunciatio, velario. ]
RINTOCCO. Rin-tòc-co, Sm. Il «nono che Montecuccoii d'averla distìnta con vo- RI NUNZI ANTE, /ii-mm-zi-ànn. Pari,
fa la campana rintoccando. cabolo proprio , dedotto dalla stessa o- di Rioanziare. Che rinunzia.
RINTONACARE. /Un-fo-m-cd-re. Alt. rigioe della trincera, e fatto più espres- RINUNZIARE. Rinun-zi-à-u. AU. che
comp. Di nuovo intonacare. [Lat. alba- sivo pel raddoppiamento che porta con siunisce anche al terzo caso. Cadere o
na òpere inltgere.) sé, quasi venisse a dire Sccond trince- > Rifiutare «pootaneameote la propria rn-
RINTONACATO. Rm-t+na-cà-io. Add. ramento o Trinceramento rientrante. giooe o ’l dominio sopra checchessia.
m. da Rintonacare. R1NTR0DURRE. Rin-tro-ilur-re. Alt. (
Lai. alicui rei renuneiare. repudiare.
R INTONA RE. Rin-to-nà-re. N. ass. For aoom. comp. Lo stesso che Reinlro- Renuneiare dalla particella spesso ne-
temente rimbombare, quasi a guisa di dnrre. gativa re , e da n «notare annunziare. ]
tuono. (Lai. pertlrepcre, reboare.) RINTRONAMENE. Rin-ire-namén-to. — 2. Amicamente e al modo latino ,

180
, ,

RIH BIX RII


Riferire. (Lei. «-enunciare, referti 0 — RINVERDIRE. Rin-ver-di re. Att. anom. ancorché noi debba nè rivelare nè co-
3. fi. pesa. Uinonriirsi ia mano di si- Far ritornar verde. Lat. viriditatem municare a persona. [Daii'ar. oascia
cono, vele Darti in suo poltre. restituire.! — 2. Fig. [
Rinnovare. (Lat. suàurroncm egit, oode vaie in delatore,
RINUNZIATARIO. /{i-»ttn-*ia-fò-ri-o. instaurare.] —3. N. ass. e pass. Ri- snsurrone. Altri da vescia peto senta
Add. e sm. Colai cui è falla la ri- tornar verde. [ Lai. revìrafcere. )
— 4. suono.)
nuozla. E fig. Rinnovarsi. RINVESTlMENTO /(in -v*-*ti-mé*- lo. So».
RINUNZIATO. JW-maa-ai-à-to. Add. m. RINVERDITO. Rin-ver-di-to. Add. m. Il rinvestire- Scambio di una cosa in
da Rionnziare. [Lei. repudiata*.) da Rinverdire, un’altra di diversa specie ma equiva-
BJNCNZIATORE./?i-nu»-*ia-id-re.VfTb. R IN' VERGARE. Rinverdire. Alt. Ri- lente
;
Cambio di una merce in altra
m. di Riouuiiare. Che rionoxia. Cbe scontrare. [ Dal lat. vergere tendere a simile , o io altra di diversa sorta mi
rifiuta. ( Lai. repudiarne. )
— 2. Colui qualche luogo. ) —
2. Rinvenire , Ri- di egual valore; Nuovo collocamento
,

cbe riferisce; e prendesi per lo pili io trovare. [ Lat. im*nire , investigare. fruttifero d'un capitale.
mala parie. [Lat. relator.] Molli cavano questa voce dal latiuo ver- RINVESTIRE. /fin-p«-*fì-r«. Att. anom.
BlNTNZIAZIONE./fi-nun-*ia*»d-»»#. SL gere tendere a qualche luogo, come in- comp. Di ouovo investire. Dare il pos-
V. A. V. e di' /finunria. venire da venire. In illir. virecb che sesso o il dominio.— 2. Per metaf. Ri-
RINCOCERE. Ri-miò ee-re. N .ass. comp. guarda dentro , da viriti introspiccre. caricare ,
detto scbertevolmeote. 3. —
Nuocere di nuovo. In led. toahrtagen iodov inare. In ebr. D cesi Rinvestire una cosa in un* altra
RINUOTANTE. /fi-nuo-làn-tt. Pari, di ghuar denudare, scoprire. In celi. gali. c vale Mutarla, Convertirla
«Scambiarla
Riouotare. Che rinuota. fairieh osservare, e foirghioll dichiara- con quella contrattandola.— 4. E fig.
RINUOTARE. /fi-nuo-là-re.N.ass. comp. re.]
—3. Investigare. —
4. Neut. ass. RINVESTITO. Atn-w-sH-*. Add. m.
reduplicatiro di Nuotare, ed anche as- nel 1. sign. da Riovealire. Permutato , Scambiato.
aoloiam. Nuotare. RIN VERGATO. /(in-ver-gd-lo. Add. m. RINVIARE. iiin-vs-d-ra. All. comp. da
RINCTR1RE. V?i-nu-fri-re. Alt. comp. da Kmvergare. —
2. Agg. di Panno o Via. Rimandare. (Lat. remitfere.)
Nutrire di nuovo, Ridonare il necessa- Drappo, vale Macchiato , Listato, Ver- RINVIATO. Rin-vi-à-to. Add. m. da Rin-
rio nulrimeoto. —
2. B o. pass. Pren- gato. [Lai. virgulti*.] viare.
der nuovo nutrimento. lUNVERGATORE./iin-ver-ga-fò-re.Verb. RINVIGORAMENTO. Rin-vÀ-go-ra-men-
RINVALIDAttE. Rmva-li-dà-re. AU. m. da Riuvergare. Cbe rmverga , Ri- tu. Sm. Il rinvigorare. V. A. V. e di’
comp. e n. pass. Render valido, o nuo- trovatore. [ Lat. inuffUor , investigo- /(invigorimento.
vamente valido. tor.J RINVIGORARE. Rin-ci-go-rà+e. Alt.
RINVANGARE. Rin-van-gà-re- AU. Ri- R1NVERGATRICE. Rinver-ga-tri-ee. Dar vigore ,
Rinvigorire. Lat. corro-
[

cercare, Investigare da capo. Vcrb. di Riov ergere. borare .]


RINVASELLARR. Rin-vatel-ìò r*. Alt. R1.NVERMIUL1ARE. Rùi-ver-mt-glià- RINVIGORIMENTO. Rin-vi-go-ri-mdn-to.
re. fi. pass. Di nuovo farsi vermiglio. Sm. Il rinvigorire. Lo stesso che Invi-
Lo
stesso che invasellare.
RINVELENIRE. /(m-i-e -le m-re. N. a», RINTERRARE. 7?in-uer-ad-re. Att. e n. gorimento. [Lat. corroborano.)
comp. Di ouovo invelenire Tornare a pass. Lo stesso che Riversare. RINVIGORIRE. Rin-vi-go-ri
, re. N. ass.
invelenire. RIN VERSO. Rin-vèr-so. Add. m. Rivol- e pass. Riprender vigore, Ringagliar-
RINVENIBILE. flin-w-ni-òMe. Add.com. talo, Abbattalo , Giuato. Pare sinc. di dire. Lo stesso cbe Invigorire. ( Lat.
Parile a ritrovarsi. Riaverselo pari, di Rinvenire.
RINVERT1RE. Rin-ver-ix re. Neut. asa.
eira* reiumere, ccrroòorari.] 2. AU. —
RINVEMBILISSIMO. JKn-t>#rt»f-WlU- Dar vigore; ma in questo senso meglio
*i-mo. Add. m. superi, di Rinveoibile. «noni. Propriamente Rovesciare , Ri- si userebbe Rinvigorare. Lat, pire*
[
Faciii'Stmoa rinvenirsi. voltare o lutertcre di nuovo; ma fu da- addire, corroborare.]
RINVENIMENTO. /(in-te-ni-m/n to.Sm. gli antichi adoperato nel senso di Dare RINVIGORITO, /fin-ti-go-ri-to. Add. m.
IlriDien'rr,Trovameoto t Ritrovamento. addietro. Rivoltarsi. [Lai. reverti.) — da Rinvigorire. Riofirtato . Ringa-
RINVENIRE. Rn-ve-ni-re. Alt. Trova- 2. Riuscir vero , Succedere. ( Lat. *ue- gliardito. Lo stesso che Invigorito [Lat.
re, Ritrovare. Lat. inwniri , reperi-
[
cedsre. ] —
3, Permutare e Coaverlire corroborati!*.)
re. Invertire il più degli eti-
secondo una cum in un'altra, Riuscire. RINVILIARE. /(in-vi-Ii-à-re. Alt. Sce-
,

mologi, vico da venire: poiché trovare RINVERTITO. /(ip-oer-ti-io. Add. m. da mare di pregio Far venire a miglior
,

Rinvenire. mercato
è giungere , venire a qualche cosa. Io ;
opporlo di Rincarare. [ Lat.
ebr. he&in che altri proonotia barin ,
RINVERZARE. Rtn-vgr-xà-re. Att. e n. pr et io levare.]— 2. E o. ass. e pass.
avvertire, percepire, Intendere, ban sen- ass. Ar. Me». Ritirare fessure di le- RINVILIRE. Rinvi-li re. Mi. Far dive-
gnami, cbe si fa con pezxelii di legno nir vile. Lo stesso che Ra vvilire Invi-
— 2. E o. pass —
tire, vedere. Io orli. gali,beai loccare.]
3. N. aas. Ricupe-
rare gli spiriti e T vigore. Ritornare in
che diconsi Sverze. —
2. Riempire con
i-c Legge di pietra il vaoo che resta tra
lire
2.
, Avvilire, [Lat. viltin r ràder e .]
N. ass. Diminuir di pregio.
,


se, Riaversi dopo uno svenimento. ILat. pietra e pietra nel murare. RINVILITO. /Iin-ci-Ii io. Add. m. da
rrvimeere. Rivenire è quasi venire al RlNVERZICARE. /iin-ver-aicà-re. All. Rinvilire- Lo stessi cbe Ravviliio , In-
pristino slato. V. il g 6 , e V. anche e n. Riioroar o Far ritoraar verde. V. vilito, Avvilito.
Svenire.]— 4. Dicesi anche dell* Am* e di* /{inverdire. [Lai. ridirete ere. ) — RINVILI PPaRE. Rin-ti-lup-pà-re. Att.
mul irsi e rigonfiare le cose secche e 2. Fig. Far tornare o Tornar vivo o vi- e n. pass. Avvolgere insieme disordina-
passe messe uell*acqua. [ Lat. remolia- goruso. [Lai. vivi/feurt.) Umeote. Lo stesso che Ravviluppare
aerre. J

5. Per simil. Divenir ceden- RlNVERZIRE. /Iin-vcr-si-re. N.ass. V.

Inviluppare. [Lat. inrolcare.]
,

te, Indebolirsi. [Dall'arabo tanni inde- A. Y. e di' Amt-ardire. 2 E per si- RINVILUPPATO. Rin-vi-lup pà to. Add.
bolì.) — 6. Maravigliarsi, Stordire. Te- imi. Tornar vivo e rigoroso. 3. B — m. da Kinvituppare. Lo stesso cbe
mere opiatiosto Confondersi, Turbarsi. per metaf. Rinnovarsi , Riprender vi- Ravviluppalo, Inviluppato.
[Dal celi. gali, ro mollo, ed uinich con- gore, Rifarsi vivo. RINVINCIDIRE. /fin-vin-ei-di-re. Ali.
fusione. disturbo.! RLNVESCARE. Nint*-*cà-re. Att. Di comp. e o.ass. Nuovameote invincidire.
RINVENUTO. Rin-ve- nù-to. Add. m. da nuovo invescare. [Lat. tur tut, inescare.) RINVlSCniARE. /?m-w-*cbià-re. Alt.
Rinvenire. Ritrovato. [V.retim. di/?«n- — 2. E per metaf. Invischiar di ouovo, ed oltre all’attivo
r mire,
$ l.J— 2. Riavuto dopo unosve- RINVESCATO. Rtn-ve-scà-to. Add. m. si usa anche oel o. pass.
nimeoto. —
3. Ammollito, Rigonfiato da Rinvescare. RIN VITA RE. Rin-vi-là-re. Alt. comp.
nell'acqua o altro liquido. BIXVEòGlARDA. Rinve-sciàr-da. Add. Di nuovo invilire. [ Lat. iterum invi-
BINVERBERARE.//»n-rer-6*-rà re. Alt. e ar. di Rmvesciardo. tare.!— 2. Scambievolmente invitare.—
e o. V. e di' Riverberare. RIN VESCIA RDINA. Rm-vt-tciardi-na. 3. Ar. Me». Invitar di onoro una cosa
RINVERBERATO. Rm-ver-be-rà-to Add. Add. e sf. dim. di Riovesciarda. svitata, eplù comunemente Rifari pani
m. da Rioverberare. V. e di* Riverbe- RIN VESC1 ARDO. Rin-ve -teiàr-do. Add. alle viti.
ralo. e sm. Colai che riovescia che ridice , RIN VITATO. Rin-vi-tàdo. Add. a. da
RINTERRO R\n-tèr-cio. Sm. V. A. V. tutto ciò cbe ha sentito, ocbegli è stato Rioviure.
di’ Rovescio. [Lat. pari averta.) cou fidato. RINVITI). Rin vi-io. Sra. Il riovilare.
RINVERDIMENTO. Rin-vtr -di mirteo. ROVESCIARE. Rm-ve-scià-re. Att. e RINVIVERE, Rm tA ve-re. Att. anom.
Sm. Nuovo vestimento di verde, Rlpl- n. ass. Ridire e Riferire ciò che uno ha comp. Far tornare a vita.
gliamento del verde. sentito dire, o cbe gli è stato detto, RINVIVIRE. Rinvi-vè-re. N. ass. e pass.

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. . . , , : ..

Ritornar rito. (Ut. rwfotMfff.) 2. — Io iap. rio Dame. In proveos. rimi ampio RIORDINATRICE. Ri-or-di-na-tri-eo
Far meUf. Ritornare nel primo alito o ruacelio. In ebr. rosa essere irrigato , Verb. f. di Riordinare.
H^ore. ri irrigameuto. In gr. rheo io «corro , RIORDINAZIONE. Ri or-di-na-zió-ne.
RIN VOGARE. JUn-oo-cà-re. AU. V. A. rhyax rivo, lo illir. vrug fonte. i 2. — Sf. Lo stesso che Riordinamento. 2- —
V. e Ritocare. Poetica mente Fiume, come fu pure E-cl. Atto di couferire gli ordini a chi
di'
RIN VOGLIA RE. Rin-vo- glifi-re AU. usato Rivo. [ lo isp. rio Dome. ] 3. — già li avee rirevnti , ma la cui ordina-
comp. Iodur nuota voglia , Aggiugoer Ed anche poeticam. per Fossa, Stagno. zione fu giudicala nulla.
desiderio. [ In celi. gali, riatg stagno, pantano. | RIORDIRE./Ii or-di re. Alt. comp. Ordir
BINVGGLIATO. Rin-vo-glià-lo. Ad«l. m. —4. Piccol canale; ma è V. Veneziana. di nuovo. Tornar su Ila stessa orditure,
da Riovogliare. rohre rohre canale.]
[Io ted. 5. Fig. — e lìg. Riordinare , detto di Scrittura ,
RIN VOLGERE. Rinvbl-gere. AU. «oom. Grande abbondanzadlqualsuogUa omo Progetti scomposti o a mile.
Mettere checchessia io invoglio fascian- re scorrente; allo steso modo di Rivo. RIORNARE. Ri'Or-na-re. Alt. comp.
dolo eoo esoo. (Ut. Involoera.J 2. N. — — 6. Reezza, Peccato ma io questa* go. Ornare di nuovo.
pass. Nuovamente involgersi, ed anche ed io quello del § seg* è V. disusata. RIOSSERVARE. /N-oa-aer-nà-re. All.
Semplicemente Involgerai, Invilupparsi. [Lat. aelictum 4 celata.) —
7. Male, Pena, comp. e u. pass. Osservar di quovo.
RIN VOLGOLO, fli»-eòl-go-lo. Sm. V. Tormento. Onde Saper rio, vale Dolere. RIOTTA. Riòt-ta. Sf. V. A. Contesa,
poco usata. Rinvolto, Fagotto. lUt. RIO. Add. m. Reo Cattivo, Sciagura-
, Quistiooe aldi fatti, al di parole. [Lat.
tartina.] to, ec.; dicesi delle persone e delle cose. rixa , lit conir over aia. Dai vecchio
,

RINVOLTARE, Ain-t»l-tA-re. Alt. Av- (Lat. muiua , wnproòu * , ueleitut nt- frane, notte onde illohoson cara Tingi.
volgere insieme. [Ut. ineoivara-) — 2. guam-) —
2. Agg. di Anno, Anno di ca- riot di almi senso. La prima origine
I

Voltar eossopra. restia, —


3. Deformato, Guasto.—A. Par- della voce è celtica, siccome sospettava
RINVOLTATO. Rin-vcUà to. Add. m. lando di persona si adopera anche in ilMura lori. Poiché trovasi io gall.rutdhte
da Rinvoltare. (Ut. tftoolutui.] forza di sin. per Delinquente, Reo. [Ut. per atto deJ ri olia re, raitWae per con-
RINVOLTISSlHO.f?in-tK>l-iD-4Ì-vno.Add. reua.] —
5. Di rio in buono, che gli an- tenzioso: in breit. riot contesa, disputa.)
m. superi, di Rinvolto, lnirigatis&imo. tichi dissero anche Di rimbnooo, posto — 2. FiUlterie, Filastrocca. (Dal celi,
(Ut. implicattanmia.] avverbiali», vale RagguagliaUmente gali, ratte con» esazione oziosa, verbo-
RINVOLTO. Ain-vòl-to. Sm. Gruppo o L'un anoo per l’altro. [Ut. atatim.] sità , filastrocca. In ar. reti praecipit»
Complesso di più robe avvolte insieme. RIOBARBARO. Ri-o-bàr ba-ro. Sm. Bot. linguaI>»q ui netaiat rid iculi sermone» )

Lo stesso che Ravvolto , Involto. (Lai. V. e di’ Reobarbaro, Rabarbaro. RIOTTA RE. Ri-ot-tà-re. N. «ss. V. A.
tartina.) RIOBBLIGARE. Ri-ob-bli-gà-re. AU. Contendere, Qnisliooare. [Lat. eertare,
RINVOLTO- Add. m. da Rivolgere ; comp. Di nuovo obbligare. pugnare.]
sinc. di Rinvoltato.—2. Ravviluppato. RIOBBL1GATO. Ri ob-bli-gà-to. Add. m. RIDICOLO, /f ì òt-to- lo. Sm. dim e pegg .

Intrigato. da Riobbligare. di Rio, in siga. di Rivo. Lo stesso che


RIN VOLTURA, fimnoi-tu ra. Sf. Il rio- RIOCCUPARE, /?»-oc-ei»-pAre. AU. camp. R tozzolo.
volgere , e 1» Cosa con che ai rinvolge. Occupare di nuovo. RIOTTOSAMENTE. Ri-ot-to ta-min-te.
(Lai. iiuiolurrum.]— 2. Fig. Seoovolgi- RIOFFENDERE. Ri-of-fln-de-r*. AU. Are. V. A. Con rinite , Io contrasto ,

mentoo simile. 3. Reti. Figura il cui comp. Offendere di nuovo. Contenzioni mente. (Lat. eonieniiose.]
uso è di ricoprir le cose disoneste e mi- RIOLANfSTO. Ri-o-ta-ni-ito. Add. e sm. RIOTTOSO. Ri-ot tùso. Add. ro. V.A.
tigar le cose spiacevoli agli uditori o Ansi. Uno de* muscoli curvetori della Litigioso , Contenzioso, Che facilmente
schifar le cose nocive el dicitore. coscia cosi detto da Gìovauoi Riolaoo viene alla mischia e al menar delle ma-
R1NZÀFF ARE. Jfin-xaf fà-re. Alt. Riem- che
,

il primo ne determinò la natura e ni. [Lat. litigiosità , ledttioiui.] 2. Ed —


piere il voto e le fessure con istnpppa , funzione. usato anche con grazia da qualche mo-
bambagia, calcina ,
pece o simili mate- :

BIONDELLA. Ri-on Sf. V. A.


dil la. derno.
rie. refercire. Dall'ar. saffata pice
lUt. Forse lo stesso ,
Bastone.
che Randello RIOZZOLO. /fi-òz-:o lo. Sm. dim. e di-
illlvlt picavit , che vieoe da ufi pece.
,
RIONE. Ri-ó-ne Sm. Quartiere io cui è spreg. di Rio. Rivoletlo. [Lat. rivu-
In ebr. tafan coprire- Altri dal lai. divisa una città; e fu detto primamente hu.i
farti io empii , imboltonai.] 2. Ar. — di Roma. [Lat. regio. Seeoodo i più , RIPA. Ri pa. Sf. V. L. Riva. (Lat. ripa.
Met. Dare alle muraglie il primo loto* vien da ragiona; ma eoo più fonda mea- Il lat. ripa è dal celi. breu. riài che
caco, detto Rinzaffatura to dal celi. gali, reann contrada. Nella vale il medesimo : e r ibi da riha che io
RINZAFFATURA. Rin-zoffa-iù-ra. Sf. stessa lingua rion strada. In ar. rebus gallese vale impedimento, e lia Game,
Ar.Mes. PrimoiotooBcoaiqaanto aspro, terra ampia, lo pera, rij terra sparsa di torrenti*. Io ted. rippe fianco : io iogl.
che si dà alle muraglie con calcina e collioette. In gr. rihon promontorio, nò costa : in illir. ruò orlo : io ebr.
rena di fosso e msttoui speziati. la ehr. rehhob luogo ampio nella città. riped sostenere , appoggiare. Ripa, se-
RINZAFFO. Rìn-sàf-fo. Sm. Lo stesso In ted rtvier quartiere.] condo Cicerone , vien dal lai. rupi io
che Riotaffalara. RIONORARE. Ri-o-no-rà-rt Alt. e u. ruppi, perché la ripe é rotta dalle onde,
RlNZEPPARE.//i«-*ep pà-ra. All. Metter pass. comp. Onorare di nuovo. o piuttosto perché rompe il loro impe-
teppe , Rincalzare eoo zeppe , biette o RIOPERAKE. Ri-o-pt-rà-re. All. comp. lo.]— 2. Per s>mil. Ogni tagliamento di
eooii per usodi serrare e stringere chec- Operar di nuovo , o io contrario. terreno che serva d‘ argine o di riparo.
chessia. Lo stesso che luseppare. (Ut. RIORDINAMENTO. Ri-or di-na -min -to. —3. Cima, Orlo. 4. Rupe, Dirupato, —
refercire]—2. N. pass, e flg. Empiersi Sm. Il riordinare; Rassettamento. Rac- Luogo scosceso. [Lai. mpea) 5. Io —
a ribocco. conciamento , Ravviamento. ( Lat. tn questo sigo. nel aum. del più antica-
BINZEPPATO. flin-zep-pà-fo. Add. m. ordinem r edaci ut.] mente fu detto anche Ripi. 6. A ri- —
da Rinzeppare. Stretto insieme, Stivato. RIORDINANTE. A*-or-dt4»dn-t«. Pari, pa . posto a» ver bial. per Io riva , ed
Lo stesso che Inzeppato. (Ut. mfartut. di Riordinare. Che riordina. anche a modo di prep.
inferme, rtfertili. j
RIORDINARE. Ri-vr -di-nò re. Alt. comp. RIPACIFICARE. Ri-pa-ci-fi-cà~re. AU.
RINZBPPATCRA. Rin-itp pa-tu-ro. Sf. e o. pass. Ordinar di nuovo. Rimettere e n. pass. comp. Di nuovo pacificare ,
Il rinzeppare, e Gg. Riempitura, Borra in assetto, Rassettare. [Lat. in ordinem e Pacificare assolutamente.
del discorso. redigere.] — 2. Milit. Ordinare di bei RIPADRURE. Ai pa-drt-A r«. N. «ss. •
R1NZOCCO. ifm-sòc-co. Sm. Nuovo tocco. nuovo un esercito, no corpo di soldati, e pas«. V. A. V, e di’ jRipalriara, Rim-
Zocco di rioforao attorno ad un altro. una milizia. — 3. Mettere di bel nuovo patriare.
RIO. Ri-o. Sra. Piccol fosso ove corra In ordinanza le schiere rotte e scompo- RIPAGARE. Ri pa gà-re. Alt. Pagar di
acqua, Fiumiccllo, Fossstello, e piut- ste; e n. pass. Rimettersi ia ordine, in nuovo.— 2. Ricompensare.
tosto Ruscello , Rigagnolo altrimenti ; i-chiera.— 4. Dicesi Riordinar la bat- RIPAGG10. Ri-pàg-gio. Sm. Mario.Cbia-
Rivo, Rivolo. [Ut. noia. In pers. rewan taglia e vale Rifare le schiere disordi- inasi D>rlliodi ripaggio, una Retriba-
flato*. revad aqua fluens el turbida. lo nale. ziooe che si dò ali' uomo incaricato di
ar. reby rivnlas ; rigel Qacolis aqoae RIORDINATO. Ri-or-di-nà-io. Add. m. fare la guardia, e impedire che non sia
ductus per vicnm meantes; rtoh valde da Riordinare. [Lai. tn ordinem iterum derubalo alcun effetto depositato sulla
fluentem ; riva dulcls et salubri aqua. dteetfua.) riva. Dicesi anche Diritto o Dazio di
lo celi. gali, ria» mare, riatg pantano, RIORDIN ATOUE.Ai-or-di-na-W-ra. Verb. ri paggio quello ebe si paga per la ma-

c «conilo il Ballet , rhiu e ri ruscello. . m. di Riordinare. Che riordiaa. nutenzione e riparazione delle ripa.
132
[ ,

RI PALPAR E. Ri-pal-pó-n. Alt. comp. I RIPARLARE. Ri-par -làr-r e. N. ass.comp. — 3. Dicesi Ripassare oella memoria
Di nuovo palpar*!, Rimaneggiare. Parlar di nuovo. [Lat. «fatuo ta/ui.J e vale Riandare. —
4. Dicesi Ripassa-
RIPARABILE, Ri-pa-rà-bi-U. Add.com. RIPARO, /ft-pò-ro. Sm. Il riparare , e re una pittare e vale Ritoccarla. 5. —
Cbe può ripararsi. (Lai. riparabili/.) propriamente Qual-ivoglia Difese; oo- Ar. Mea. Ripassare è auebe termioe
RIPARA MENTO. Ri-pa ra-mtn lo. Sia. d'è nome generico d’ogak furtiOcaiione generale degli artisti, e vale Dar l’ul-
Il riparare, e più coni «wioeote Riparo. a difesa, d ogni cosa che verve a difen- tima per fet ione ad uo lavoro. Dio si
[Lai. muniman.j —
2. Rimedio , Prov- dere coniro agii assalti del nemico. Ripassar la lima, la pialla , ec. 6. —
vedimento. [Lat. propugnaculum , definito.] —2. Milit. Ripassare il cannone , il peno
RIPARARE. Ri-parà-n. AU. Rifar©, Rimedio , Provvedimento. [ Lai. re- ec. vale Ripolirlo colla lanata dopo
Risiau rare. Risarcire. [Lai. reparare. medium. ] —
3. Code Far riparo , va- sparalo il cólpo, per liberar l’anima
—2. Per metaf. Ravvivare, Confuriare, le Riparare . Provvedere. 4. Con- — del petto da ogni rimasuglio di poivare
Ricreare, Rinfuriare, Rinfrancare

Rimettere. I. Vietare, Impedire, Op-
— 3. trasto , od Ostacolo.
riparo e vaie Riparar*-.

5. D cesi Dar

6. Dicesi Far
o di fumo prima di ricaricare.
RIPASSATA. Ri-pai - là- ta. Sf. 11 ripas-

porsi , Tenere indietro e quasi ('ararsi riparo in un luogo e vale Ridorvisi, sare. —2. Dare una ripassata , vale
davanti. In questo senso è raddoppia- Ricoverarvi»}. —
7. Dicevi Farsi riparo Tornare a passar nuovamente; e figu-
ti*odi Parare , negli stessi significati. d' ud luogo e vale Difendersene. 8. — ratali). Tornare a considerare o esami-
(Lai. arcare, impedir /.)—S Difendere, ldraul. Oggidì più comunemente è pro- nare alcuna cosa. —
3. Fare una ri-
Proteggere, Sostenere , Salvare chic- prio de’ lavori che si fanno intorno ai passata ad alcnuo, vale Correggrrlo ,
chessia dalle offese- [ Lai. deftnder* , numi per difrsa dalle rotture , che fa Ammonirlo con grida e minacce. [Lat.
tuerv.j— 6. Rimediare al male acciò non l' impeto dell’acqua negli argini e nelle aliquota objurgare , increpare. ) 4. —
accada di peggio. Porre riparo, Prender ripe dalla qoal voce si deriva. —9. A gr. Dicevi io modo basso Sudicia ripassata
riparo, Dar rimedio ec. ed io questo Il terreno che si ammassa intorno k e vale Solenne rimprovero o rabbuffo.
giga, per lo più si usa col terzo caso
;

ajuole e le prose. —
10. Milit. Trave RIPASSATO. Ri-pai-ià-to. Add. in do
dopo. |Lat. mtderi, proipiceri , contu- squadrala a spigoli vivi che pooesi
, Ripassare. —
2. Ar. Mes. Acqua ripas-
tore.) — 7, Impedire *— 8- Supplire.— 0. coatro il muro d' una balleria perpen- sala: Cosi chiamasi da'ditlillaiori Un'a-
Dicesi Riparare uo muro e vale Restau- dicularreeote alla linea direttrice delle cqua che si fa oo) distillar di nuovo Ta-
rarlo, Risarcirlo.— IO. Dicesi Riparare feritoje, acciò le ruote della carretta del cque fi»rtl che han servito a partire.
un campo, un paese ec. evale Difenderlo cannone non danneggino l'intonacatura R1PASSEGGI ARB./fi pai-seg-già-re. Att.
dalla invasione de'oemici, delle bestie ec. d>*l muro. —
11. Mario. Spatio trincerato e n. comp. Passeggiare di nuovo.
—11. N. a*s. Supplire, Prestarsi a tutto di canoe sull'orlo del mare o sui canali RIPASSO. Ri-pài -io. Sto. comp. Il ripas-
dò che può abbisognare. 12. Interi* — che comunicano mare con Magni
col sare; onde dicesi Dare il passo e ripas-
nersi, Ricoverarsi. (Lat. v/r/ari.] 13. — salsi, per prender pesce.— 12. Di bordo: so, cioè. Concedere la facoltA di passare
Ft. pass, nel sign. del g. 1 , 5 6 e 12. Peno di bordatura che s* incastra nei e ripassare per alcun luogo. —
2. Par-

,

14. Sostentarsi , Vivere o simile. — membri ©ulta parte superiore del navi- lando degli uccelli, rovi dicesi il ritorno
15. Soddisfare. Adempire. 16 Pruverb. — glio per impedire che l’acqua venga a nelle nostre contrade di aleno! uccelli
Riparerebbe a un comune dicesi di : cad-re fra essi membri. emigranti in certe stagioni.
Persona faccendiere che trova partiti RI P IROGRAFIA. Ri-pa-ro-gra-fi-a. RIPATICA. Ri-pà-ti-ca. Sf. Leg. Diritto
ne’ bisogni. Sf. V. G. igno-
Pili. Pittura di oggetti o Gius pubblico o privato sopra le ripe
RIPARATA. Rì-pa-rà-la. Sf. La meta,o bili, della qnate gli antichi ornavano le dei fiumi o de* laghi.
termine dove debbono arrivare i bar- pareti esterne delle case. V. Riparo- RI PATI RE. Ri-pati re. Att. e o. comp.
,

beri che corrono il palio. grafo. Di nuovo patire. (Lat. iicrum pali) —
RIPARATO. Ri-pa-rà-to. Add. m. da RIPAROGRAFO- Ri-pa rb-gra fo. Add. 2. Perdere.
Riparare. |LaL munìfui, imirudur.] m. V. G. Ftlol. Aggiunto di un pittore, R (PATITO. Ri-pa-tì-to. Add. m. d« Ri-
— 2. Rista urato, Rimesso, Rispiuto. il quale consegue maggior lucro nel ri- patire.
RIPARATORE. Ri-pu-ra-tó-re . Verb.m. trarre de' ciabattini, de' calmisi , degli R1PATRIARE. /?i-pa-Cri-à-r*. N. ass. e
di Riparare. Che ripara. aaini ed altri oggetti comuni, che non pass. Tornare alla patria dopo lunghi
RIPARATRICE. Ri-pa-ra-tr^e. Verb. f. fatti storici o mitologici. ILat. rhipnro- viaggi o lunghe assente. Lo stesso che
di Riparare. Cbe ripara. [Lui. repara» graphui. Da rhyparol sordido, e gra- Rimpatriare. (Lai. patriam ripetere, in
tri®.) ppo io dipingo, descrivo.) patriam regredi.) —
2. Att. Rimettere
RIPARATCRA Jtt-pa-ro-tù-ra.Sf. V. A. RIPARTIG10NE. Ri-par- tl-gió-no. Sf. in patria, Richiamar dall'esilio. [ Lat.
V. e Riparumento. [Lai. munimen
di'
]
Lo alluso che Riparli mento. in patriam raducsre, vel revocare.)
RIPARAZIONE. /fi-po-ro-:iA-»w. Sf. Re- RIPARTI MENTO. /ii-par-ti-vn/n-fo-Sm. RIPATRIATO. /fi-pa-frvà-to. Add. m.
suiiratione. Rimedio, Prov vedi mento, 1 1 ripartire; Distribuitane in parti, Scom- da Ripalriare. Lo stesso che Rimpa-
Difesa e fig. ai die© anche dell© cose
; partimento. (lat. diitributio, diviiio .] triato.
astratte. Riparo. [Lat. defem io, propu- RIPARTIRE. Ri-par tire. Add. Distri- RIPECCARE. jU-pec-cd-re. N. ass. comp.
gnamlum.) buire iu parti. (Lat. distribuirà, divide- Ricadere io peccato, IN ouovo peccare.
BIPARELLO Ai-po-réi-Io.Sm.Boi. Pilo- re.) — 2. Vale anche Partir di nuovo. (Lat. iferum peccare.)
ta che ha gli steli diritti
,
quadrango- BIPARTITAMENTE, iii-par-lì-fa-mè»- RIPENSAMENTO. Ri-pen ia-min-to.Sto.
lari oo poco pelosi
, le Toglie scssili
; fa. Avv. Con (scompartimento. (Lai. Il ripensare. [Lat. reputalo, cogita-
opposte , cuoriformi , le acculale , inte- diitribute ] tio. 1
gerrime. li scie, qualche volta (erotte , RIPARTITO. Ri-par-tl-to. Add. m. da RIPENSANTE. Ri pen-tàn te. Pari, di
quateroate; fiori porporini, numerosi,
i Ripartire. Distribuito, Diviso. [Lai. di* Ripensare. Che ripensa.
formanti una spiga luoga terminante; . «tributai, divirur.) RIPENSARE, fli-pen-iò-ra. N.ass. comp.
gli stami 12 o 14 più cori! della corolla. RIPARTIZIONE. Ri-par-ti-tiò-iu. Sf. Di nuovo e diligentemente pensare. [Lat.
Fiorisce nel Luglio, ed è comune iu- Lo stesso che Ripariimeoto. reputare recogìtare.) —
2. E n. pass.
torao ai fossi. Ila una ysrieik con lu RIPART0R1RE. fìi-par-to-rìri. Alt. — ,

3. Pensare a sè ed alle cose fatte ,


stelo esagono e te foglie ternate , come comp. Di nuovo partorire. [Lat. iterum da fare, Pensare «‘casi suoi. 4. Mu- —
pure no* altra con gli steli pubescenti. parere.) —
2. Per simil. tar pensiero. —
8. Pesare , Misurare o
[Lai. lylhrum taliearia /.in ) ripartorito, /Zi-piir-fo-rt-to. Add. Paragonare. —
6. Att. col 4. caso. Ri-
R1PARBTT0. Ri-pa-rtt-to. Sai. dim. di m. da Ripartorire. pensare una cosa , vale Riandarla con
di Riparo. Piccolo riparo. RIPASCERE. Ri-pà tee-ri. Alt. anom. la mente. Pensarvi sopra.
B IP ARIA. Ri-pò-ri-a. Add. f. V. L.ZooL romp. Pascer di ouovo. —
2- E fig. — RIPENSATO. Jli-psn-ró-lo. Add. m. da
Aggiunto di Koodme, cosi detta perchè 3. Agr. Far pascolare la seconda volta Ripensare.
cova oelle rapi. uo seminato per reprinffrlo. RIPENTAGLIO. Ri-pon-tà-glio. Sra. Ri-
RIPARIE. Ri-pà-ri-o. Sf. pi. V. G. Med. RIPASCIUTO. Ri pa-icu-tv. Add. ra. da schio. (Let. perieufum, dùcrttnen. Se-
Immoodineo Savorrc nelle prime vie. Ripasccre. condo Muratori, può trarsi da pentire
il

iLat. rhyparia Di rhyparoi sordido.] RIPASSARE. Ri-pai -aà-ra. Alt. e n.comp. o ripentirà : e vorrà dire tal pericolo ,
RI P A RL A il ENTO. Rrpar-lo-mén-to.Sm D< nuovo passare, e talora Passare as- che facilmente li colga il pentimento di
comp. Ridicimeoto, Il riparlare Il ri- ,
.

solatamente. [Lat. danno traiuirt.) — averlo affrontato. Il Meuagto da repen-


discorrere. 2. Rivedere, Rileggere , Ricorreggere. te. Altri forse da sincope di npmtino
133
] ,

«1» «IP IP
periglio, quasi repentini io.] — 2. A ri- diante nna speciedi astrlzione, l'a musso lor. ] — 2. In forza di sm. per lo più
pasto avverb. A rischio, A
peotaglio, di sangue da sopra una parie infiam- u 5 sto. Quegli cbe ripete privatamente
pericolo. Onde Andare,
Essere, Mettere mata. [Lai. reparculietu.] la lezione agli scolari.
ec.a ripentaglio, vale Correr rischio , RIPERCUSSO. /ft-per-eùr-ao. Add. m. da RIPETITURA. Ai pe li-tu ra. Sf. Ripe-
Mettere io pericolo. Ripercuotere. Y. A. V. e di* Riper- tizione, e L'eOTrtto della ripetizione; ma
RIPENTENZA. Ri-pm-ièn-ta. Sf. V. A. nel primo sign. é V.A. [Lat. repetìtìo.]
V. e Ripentimento.
di’ RIPERDERE. Ri-pir-de-re. Att. atvom. RIPETIZIONE. Ri pe ti tifine. Sf. Il ri-
B1PENTERE. Av-pta-fe-rt.N.psss.anum. comp. Raddoppiatilo di Perdere. Per- petere; ani. Ripetitori e Ripetimeoto.
comp. V. A. V. e di' /Ripentirà. der di nuovo , o Perdere dopo di avere
— ( Lat. repttitio. ]

2. Reti. Sorta di
RI PENTI MENTO. Ri pm-ti-mln-to. Sm. acquistato. (Lai. tterum ami nere. J colore o figura rettorici per eoi si ri-
li ripeatirsi. [Lai. poenitentia, poent- 2. N. ass. e pass. Rioettervi del suo pete la «tessa parola. —
3. Ar. Me».
tudo.) scapitare. Orinolo a ripetizione, ed anche assolu-
RIPENTIRÒ. Rvym-tUw. Add. co. V.A. R1PERDUTO. Ri pcr-du to. Add. m. da tamente Una ripetizione chiamisi quel-
V. e di’ Repentino. Riperdere. (Lst. ùerum amùzut, nei l' orinolo con soneria cbe suona le ore
RlPENTIRE-Ai-pen-fi-c#. N. pass. comp. perditi!*.] ed i quarti quando tirasi o spingisi no
Di nuovo pentire, e talora semplicemen- R1PEKELLA. Ai-pe-réllu. Sf. dim. di b iitoue a ciò destinato. Essi sono o da
te- Pentire. [Lai. poenifere.] 2. E — Ripa. iLat. riputo.] tavolino o da tasca. —
4. Dicesi Ripe-
scuri la particella Sì. RI l'EKTORlO. Ri-per-lò-ri-o. Sm. V. e tizione sorda o mula, quella che non ba
RIPENTITO. Ri penti to. Add. m. da di' Repertorio. campana.
Ripentirà. [Lai. poenitentia ductut.] RIPESARE. Ri-pe-tà-re. All. comp. Pe- RIPETUTO. Ai-pe-fù-fo. Add. m. da Ri-
B1PENTIT0RE. Ai-pen-fi-fd-re. Verb.cn. sar di nuovo. [Lai. llrrum txptndere.] petere. Replicato.
di Ripeotire. Cbe si ripente. — 2. Fig. Considerare di nuoto , Esa- RIPEZZAMENTO.At piz-za-mtfn-to. Sm.
RIPBNTITRICB- Ri-pen-ti-UÌ-ce. Verb. minar diligentemente. ( Lai. ptrpende- Il ripczzare; Racconciamento. [Lai. re-
f-di Hi pentire. re, ad trutinam revocare.] fectio, instaurarlo.)
RIPBNTCTO. Ri-pen tù-to. Add. m. da RIPESATO. Ri-pe-tà-to. Add. m. di Ri- RIPEZZANTE. Ri pet tón te.
Pari, di
Rip ntireeda Bipcntere. V. A. V.edi’ pesare. [Lai. tierum exptnsui .
Ripezzare. Cbe ripezza.
Ripentito. RIPESCAMENTO- Ai-pe-aca-iwe» lo- Sm. RIPEZZARE. Ai-pez-zà-re. Alt. e a.
RIPERCOSSA. Ai-par-eòi-ao. Sf. Riper- Il ripescare. ( Lat. expitcaijo, anqui- a ss. Rsccoaciare uos cosa rotta metten-
colimcnlo, Ripercussione. i
ailio-J dovi Il pezzo che vi msoca , e propria-
RIPERCOSSO. Ri-per<òt-to. Add. m.da RIPESCARE. Ri-pe-teà-re. Alt. e o. Ca- mente dicesi de’ panni. [ Lat. remare.]
Ripercuotere. Battuto inseme. (Lat. var dell' acqua alcuna cosa cbe vi sia
— — 2. Per simil. Racconciare una cosa.
repereuttiu.] —
2. Ribattuto, Riman- caduta deuiro. 2- Fig. Riotr«cciar — 3. E n. pass.
dato indietro. (Lat. repercuasu*.] 3. — qualche cosa con stgaciU , Ritrovar RIPEZZATO. Ai-pex-tà-io. Add. m. da
Riflesso, detto di raggi. (Lat. reflexui, checchessia con industria e fatica. [Lat. Ripczzare. [lat. mutui.]
reprrcastui.) expit cari, diligenier inquirtre, indaga- RIPKZZATORB. Af-pez aa-fd-r*. Verb.
RIPERCOTERE. Rì-percò-te-re. Alt. e re. ] —
3. Per simil. Ripescar le sac- m. di Ripezzare. Cbe ripezza. (Lat. sn-
n. Lo stesso che Ripercuotere. chiedale Racconciare con fatica gli al- terpciitvr. tartor.)
RIPERCOTIMENTO. Ri jxr-eo-ti-mèruto. trui errori, Cercar di ridurre oel primo RIPEZZATRICE. Ri-pex-ta trt-ce. Verb.
Sm. ripercuotere e II battere. (Lat.
1! auto una ro»a trasandata , e che abbia f. di Ripezzare.
rrpercuttio.) —
2. Parlando de' raggi , molte difficoltà. RI PEZZATURA. Ri-prx-sa-tùra. Sf. 11
Riflessione. [Lai. refltxio.] — 3. B detto RIPESCATO, Jtt-p*«eA4o. Add. m. da

2. Ed io fona di am. pi.
ripezzare , e La parte ripezzsta. Lo
di altre cose. Ripescare. stesso cbe Ripeziameoto. [Lat. ìnfer-
RIPERCUOTERE. Ri-per-cub-te-re. Att. parlando di Persone. polatio.]
aoom. comp. Di nuovo percuotere. [Lai. RIPESCATORE- Ri-pt*ca(ó-rt. Verb. RIIiA. Ai-pi-a. Sf. V. G. Chir. Speciedi
reptrmtere.] — 2. Vibrare da capo. — m. di Ripescare. Cbe ripesca. flitteoe coo sordide vescichette tra la
3- Rimandare indietro, Ribattere. (Lat. RI PESCAI RICE. Ri pe-tea-tri-ee. Verb. cute e l'epidermide, o specie d' impeti-
— . Sbattere, Agitare
repeJIare.J f. di Hip scare. Che ripesca. gine erpetica. [ Lat. rhypia. Da r hypot
— Percuotere sua qua
in
e in Jà. 5. alla volta, RIPESTAKE. Ri-pe-età-re. All. en.aas. sordidezza.]
nel di Battere. —
frigo, N- asa. nel 0. cump. Pestar Ut tmovu. ( Lai. itenm RI PIACERE. Rùpia-cé-re. N.sss.aoom.
primo sign.— Rendere 7, percosse le ptniefr.ì comp. Di nuovo piacere. [ Lat. tterum
vendicandosi. — N. pass, nel primo
8. RIPESTATO. Ri-pé’ttà-to. Add. m. da piacere.]
sigo.-— 0. Riflettere, detto de' raggi. Ripcstare. R1P1ACIMENTO. Ai pia -ei-mén lo Sm.
(Lat. repercutere.) — 10. E
reftectere, HI PESTO. Ri pé-tto. Add m. sioc. di comp. Il compiacersi di onoro Nuova
detto anche — 11. Ed
de' projellill. iu Ripestato. compiaceozt. [Lat. nova (Wectafvo.J
,

Torta di sm. Il ripercuotere per la Ri- RIPETENTE. Ai-p#-l<n-l«. Pari, di Ri- RlPIAtìARE. Ai-pia-gà-re. All. comp.
percussione. Cbe ripete.
petere. Piagar di nuoto.
RIPERCUSSIONE- /tt-per-cui-itò-n*. Sf. RIPETERE. AN-pè te-ra. Att. aaom. Tat- RIPIAGNERE. Ri-pià-gne-re. N. a§*.
Il ripercuotere, Il battersi insieme uare a dire o a lar di nuovo. Lai. re- aoom. comp. Lo stesso che Ripiangere.
due [

0 piu cose. [LaL repereuttio. rtpereus- pelare, j


— 2. Richiamare alla memo- RIPIANtiERE. Ri-piàn-ge-re. N. a»,
tm.]— 2. Tarlando de’ raggi, RiflesM - rio ,
R .andar col penetro , Ragionare anom comp. Di nuovo piangere. [Lat.
nc. (Lat. re ptreuttio, rejtexio.] 3. — fra se stesso come se si favellasse con fletum iterare .] —
2. N. pass. Ramma-
Ned. 11 ribattere. Il respignere indie- —
3. Dicesi Ripetere le orme o ricarsi, Querelarsi Dolersi. [ Lat. con-
,fc » e dicesi nel senso medico dell’ano-
altrui.
simili, per Ricalcare le orme, ec 4. — q «eri , lamenta ri. ]
,


3. Io sig. all.
nc de' ripercossivi, e dell effelto prodotto Dicesi Ripetere uos cosa da qualsivo- Compiangere.
ds qucst'aiiooe. —
4. Mus. Ripetiiione glia cagiooe , e vale Attribuirgliela : RIPIANO. Ai-ptÒ-wo- Sm. Archi. Quel
frequente degli stessi tuoni. — 3. Nella frase dell'oso. — 5. Leg. Domandare io nuovo placo che s'incontra io capo alla
Fuga c l'Ordine con cui il tema e la ri- giudizio ciò eh: si crede da altrui io- scala. Meglio Piaveruitolo. 2. Divi- —
sposta si fanno sentire nelle diverse vo- giusta mente occupato. sione tra gradi deUaaLco l'atro.
i

ci, il cbe dipende per lo pii» dalla divi- RIPETIMENTO. Ri-pe-ti-fnén-to. Sm.V. RIPIANTARE. Ai pian fà-re. Att. comp.
sione deH'otisvs. —6. Riguardo si tuo- A. Megli" Ripetizione. Di nuovo piantare- [Lai. reterere , ùc-
ni fcclcsiastici, anticamente sigoiGcava RIPETIO. Ai-pé-li o. Sm. Coutesa , Di- rum plantare.]— 2. Per simil. Collocar
1 suoni più usati e più ripetuti in un sputa , Replica alle altrui parole La- , di nuovo.
dato modo. mentoec. l-o stesso cbe Repctio- [ Lat. RIPIANTATO Ri-pian-tàto. Add. m.
R1PERCUSSIVO. di-prr-ttu-ik». Add. fontroearari, p*Dtatw.j
lit, di Ripiantare. (Lat. iferum piantai ut.
n*. Cbe ripercuote, Che rimaoda indie- BIPETITAMENTE. Ai-pe-li-fa-mdn-te. retatiti.]
tro, Che ribatte. Si adopera anche iu Avv. Coo ripetirocoto. RIPICCHIARE. Ai-pie-rhtd-re. Att.
forza di sm. nel senso medico per e- RIPETITO. At-p* *IW#. Add. m. V. A. comp. Picchiar di MlH> [
Lat. reper-
sprimere tutto ciò cb'è atto a respinge-
,

V. e /Apetalo.
di’ cutere ]

2. Detto assolutamente io
te da uua parte gli umori che affluisco- RIPETITORE- Ri-pe ti-tà-re. Verb. m. forza di n. ass. S* intende del Battere
no verso di essa, o di Ter cessare me- ,
di Ripetere- Che ripete- [ Lai. regali* alla porta per far»! aprire. 3. Fig- —
134
, —
, .

B1P HIP HIP


Ripercuotere, Render busse per busse. Soprapporre e Raddoppiare ordi nata- Grani, ParlieeHa non necessaria all’or-
— 4. Anche a. ns. e nello »til fami
|

mente io sé stessi paoni, drappi, caria, dine grammaticale ma che serve al*
filare, permeUf. Rifarsi de capo, Ri- o cosa simile. Lat. plieare.]
|
2. Di- — l'ornamento
,

la frase per proprietà di


tornare a quel che s' era frammesso. cesi Ripiegare uo libro , e vale Chiu- linguaggio. —
9 Mus. Ripieno. È uu
{Lai. repeter».] derlo dopo averlo aperto per leggerlo. passaggio di tuoni. che dal Manfrcdini
BACCHIATO. Ri-pie ehià-to. Add. m. — 3. Dicesi fig. Ripiegare le insegne ai chiama Catena armonica e fa buon ,

da Ripicchiare. o le bandiere e vale Torsi giù da chec- effetto sull'organo. Le


voci che compon-
RIPICCHIO. Ri picchio. Sm. Nuova chessia , Finire; e si prende anche per gono resaeoi it le dell organo si dicono
picchiata; eColp contro colpo. V. del-
< Morire. —
4. Dicesi io modo basso Ri- Ripieno. —
10. Quella parte che nei
l’oro. Meglio Ripicco. piegare alcuno e vale Cagionargli la peni di musica a grande orchestra vie-
RIPICCO. Ri pie -co. Sm. Rlpcreotimeoto morte. Ammanarlo. —
5. Per metaf. ne raddoppiata, cornei violini, le viole,
di colpo coatro colpo. — 2. Ribatti, Rintuzzare, Levare il taglio. N. —6. i bassi nelle sinfonie, oe’ melodrammi

mento di picca con picca. — 3. Fig. pass. Piegare semplicemenU-, Incurva- ec. a diff-reoxa della Parte obbligala, o
Vendetta. re. [ Lai. flettere. ] —
7. Detto del ri- concertata , eseguita da una persona
BIP1CERA . Ri-pi-ce-ra. Sf. V.G.Zool. fletter»! che fa la luce. 8. Per me- — sola.
Genere J’ insetti dell'ordine de' coleot- Uf. Vacillare o Indietreggiare. 8. — RIPIENO. Add. m. Di nuovo pieno; e ta-
teri . della sexiooe de’ penumcrt , della Rivolgersi. 10. —Mdit. Ditesi delia lora anche lo stesso che Pieoo sempli-
famiglia de'sarricoroi, e della tribù dei truppa che cede in battaglia, che dà In- cemente. ( Lat. repletut, plenus .] 2. —
eebriouiti, stabilito da LatreiUe, i quali dietro ; ma la questo senso dicesi me- Come add. f. Ripiena fu detto antica-
ai distinguono per le loro antenne a glio Piegare. —
11. Ripiegare le inse- mente per Pregna 3. Boi. Fusto ri-
foggia di ventaglio che hanno defini- gne dire»! nello stesso senso del § li pieno, dicesi quello che ba lutto l'Inter-
toli membranosi formati di due peni di Piegare. no occupato o dalla midolla o dal legoo;
Mito gli articoli iotermedii de' tarsi, e RIPIEGATAMENTE, Ri-pie-ga-la-mén- Pericarpio ripieno , quello cb è ripieno
1

le aolenne sooo a pennacchio. ( Lai. («. Avv. lo modo ripiegato, Con ripie- o di carne o di polpa più o meco consi-
rhipicera. Da rhipit ventaglio, e ceraj gatura. stente.
corno.] RIPIEGATO. Ri-pie-gà-to. Add. rn. da RIP1FORO. Ri-pV-fo-ro. Sm. V. G. Zoo!.
RIPIDEZZA. Ripi déz za. Sf. «si. di Ripiegare. Piegato eoo buon ordine in Genere d’ insetti dell’ ordine de’ coleot-
Ripido. Inclinaxioae troppo scoscesa di sé stesso. —
2. Incurvato. 3. Rifles- — teri, della sezione degli eteromeri, della
monte o di strada , per coi malagevole so Ribattuto , Ripercosso , parlando famiglia de’ trachelidi e della tribù

, ,

n’é l'ascesa e la discesa ; altrimenti Er- della luce. 4. Increspalo, detto della de’mordellonl di Latreille, indicato da
tela. (Lst. acci iettar, j
fronte. ‘Lai. contrada».) Uose, stabilito dsFabrkio, e poscia da
BIP1DIA. fli-pt-A-a. Sr. V.G. Zoo I. Ge- RIPIEGATURA. Ri-pie ga-tù-ra. Sf. tutti gli autori adottato. Questi insetti
nere d’ Insetti dell'ordine de ditieri comp. Doppia piegatura Piegamento
,
sooo particolarmente distinti per le
della famiglia de’nemoceri, della tribù replicalo. Ritorcitura. Lo stesso che loro antenne flabelliformi porgli ar- ,

delle riputarle , e della divisione delie Ri piega me*i lo. [Lat. infltxio, retorsio.) ticoli de' tarsi intieri , palpi pressoché
terricole, stabilito da JUeigeo
e carat- ,
RIPIEGO, /fi-pùf-go. Sm. Compenso, filiformi e le aolenne pettinate o o pen-
terixxali da ale a foggia di ventaglio. Provvedimento. ‘.Lai. consiituw. | nacchio nelle mascelle più semplici nel
(Lat. rhipiUia. Da rhipit ventaglio.] 2. Ricetto Ricovero.
,
— 3. Arit. Nu- maschi che nelle femmine. [Lat. rfcjpi-
RIPIDISSIMO. Ri-pi dìt-ti-mo. Add. m. meri di ripiego quelli :
I quali . sia nel phorus. Da rhipit ventaglio, e phero io
superi, di Ripido. moltiplicare, sia nel partire, eouo esat- porto.]
RIPIDO. Rì-pi-do. Add. m. Malagevole : tamente divisib li per qualche altro R1PIGIARE. Ri-pi-giò-r», Alt. comp. Pi-
a salire cd a discendere. [Lat. arduut, numero , senza avanzo di a sa alcuna ; giar di ouovo, ed anche semplicemente
ore lieti. Da ripire cioè salire con IV e da questo si dice Moltiplicare o Par- Pigiare.
,

juto delle mani , arrampicarsi e cosi : tire per ripiego. — 4. Mus. Ripiego RAGLIAMENTO. Ri-pi-gìia-min-to.
ripido è il luogo eoi ai sale arrampi- d’arco: Artificio per cui l’arcata che Sin. Il ricominciare. Il ripigliare.— 2.
candosi. I più credono che ripidu venga procedeva irregolarmente e fuori d’or- Ripetizione. —
3. Ri mordi mento. 4. —
da rupe e che equivalila a dirupato.
,
dine, ripiglia il tuo ordine naturale. Riprensione, Rimprovero.
La Crusca il cava da ripa » ed il Meoa- RIPIENEZZA. Ripienézza. Sf. ast. di RIPIGLI ANTE. Ri-pùgUàn-te. Pari, di
gio da rapido, lo iogl. upright che si Ripieno. Lo stato di ciò che non può Ripigliare. Che ripiglia.
pronunzia uprait, erto. Io illir. pobar- ricevere di vantaggio , e dicesi per lo RIPIGLIARE. Ri-pt-glià-rt. Alt. comp.
dii erto, rasbit rotto, e hridiv pieno di più dello stomaco , sopraccaricato di Di nuovo pi gliarr. Riprendere, Ricupe-
rapi. Io gr. rhìpto io precipito.] 2. — cibi e bfvaod**. [Lat. txplelio .] rare . Racquietare. [Lat. re ramar*. ) —
E in fona di »m. Ripidezza, Ertcxxa. RIPIENISTA. Ri-pie-n\-»ta. Add. e sm. 2. Prendere a fare o a dire alcuoa cosa
R1PIDODBNDRO. Ri pi- do-dèn-dro. Sm. Mus. Sonatore d’orchestra, il quale ese- da capo, di bel nuovo; Ricominciare.
V. G. Bot. Genere di piante deila fami- gue le parti raddoppiale. Altrimenti — 3- Pigliare assolutamente. [Lat. ra-
glia delle asfodelee, e deU'esaodria mo- So noti ir di ripieno. mare. acci per».] —
4 . Ammonire, Ri-
nogiuia di Lioaeo, desumendo tal no- RIPIENO. Ri-pie-no. Sm. Tutta quella prendere. Biasimare. [Lat. arguert, ra-
me o dalla iur forma di ventaglio, o materia ches-rve per riempiere qua- prehtndere. ] —
5. Ripetere. 8. Di- —
dall'essere utile alla rostruxìooe demen- lunque cosa vola, e Tutto quello che io cr»i Ripigliare alcuno e talora vale Ra
tagli: riunito dipoi al genere Aloe. [Lat. alcun luogo oun opera e ooo serve a cq distare la sua amicizia. 7. N. ass. —
rhipidodendrvm Da rhipta ventaglio
. Dulia; il che si dice Servir per ripieno. oel sigoif. del g. 2. 8. N. pass, nel—
e denti ron albero.]
,

— 2. E Bg. S iddisfaxiotie, Contentezza. signif. del J5- 2. —


9. Dicevi Ripigliarsi
RIP1DOSO. Ri-pi-dó-so. Add. m. V. e — 3. Archi. Quella parte del muro che eoo alcuno e vale Razzuffarsi Rico- ,

di'Ripido. si fa talvolta tra le due cortecce inte- minciare la battaglia, o la lite, o l'azio-
R1PIDCRA. Ri-pi-dU ra. Sf. V.G.Zool. riore ed esteriore, riempiendone il vaoo ne intermessa, qualunque sia.
Geoere d'uccelli nell' ordine de’passeri, con una calcina e pezxami alla rinfusa. RIPIGLIATO. Ri-pHlià-to. Add. m. da
proposto da Virgo» e da llorfield , che — 4. Ripieni dicono gli architetti quei Ripigliare.
ha per tipo la Muscicapa flabelli fera di pexxi di muraglia, che sono tra un va- RIPIGLINO. Ri-pi-gU-no. Sai. Giuoco
Gmelin, i quali rosi si denominano per cuo e l’altro. —
5. Ar. Me*. Quel filo fanciullesco , cosi detto dal ripigliar
la loro coda a forma di ventaglio. (Lai. col quale si riempia l’ordito della tela colla parte della mano opposta alla pal-
rhipidvra. Da rhipit ventaglio , e uro Intrecciandolo ad angolo retto colla ma i noccioli o sassuoli o monete che
coda.) spola. Da'laoajooli il Ripieno é anche ai sono tirali all’aria ; altrimenti Sbro-
RIPIEGAMENTO. Ri’pie-<ja-mén’to.Sm. detto Filo di stame. L’ insieme di que- scia.
Piegamento replicato. Ripiegatura; op- sti fili nel tessuto dicesi Trama. 6. — RIPIGLIO. Ri-pi-glio. Sm. V. A. V. e
posto di Spiegamento.— 2. Detto della E per «lenii. —
7. T. di cucina. Ripieno di’ Riprensione
Luce, Riflessione, Ripercussione. 3. — dicesi da’ cuochi a Cna mrscuLoze di RAGNE RE. Ri-pi-gno-re.Att. comp. Lo
stesso che Ripingere.
Ripiego, Provvedimento, Compenso. diverse carui, o solamente d'erbe, uova
RIPIEGANTE. Ri pie-gan-te. Pori, di ed altri ingredienti, minutamente tri- RIP1LOGARE. Ri-pi-i(^gà-re. AlL V. e
Ripiegare. Che ri piega. tati e condili , che si caccia in corpo di’ /fwpilogar*.
RIPIEGARE. Ri-pie- gà-rc. Alt. comp. de' volatili , o di altro carparne. —8. RIPINGERE. /li-pb»^w*. Alt. anom.
, —
. .

IP HIP HIP
comp. Propriamente Di onoro pignere; primi. [Lat. reponer*.]— 2. Uscite an- porto. —
2. Spetie di ricamo d‘ oro o
e talora «oche semplicemente Pignere , tiche o Tauri d’ oso Rlpogaa per Ri-
: d'argento, rbe si può rapportare a qtai-
Ribattere. Mandar indietro. Più comu- ponga, Riponi per Riponga . Ripoosc o altro.
sisia veste
nemente R it pignere o Ri spingere. [Lai. per Ripose, Ripuovaoo per Ri posero ec. RJPOSAMENTO. Ri-po ao-wdn-lo. Sm.
repellere. I
— lEo. pass. — 3- Porre semplicemente , Collocare. Il riposare, e più couiuoeinente Riposo.
DIPINTO. Ri-pm-to. Add. m. da Ripi- (Lat. ponera, collocare .] 4. Chiudere, — (Lai. requie».]
gnrre c Dipingere. Spinto indietro. Me- o Serrare alcuna cosa per conservarla e RIPOSANTE. Ri-po-iàn-te. Pari, di Ri-
glio Respinto. Lai. repulsaa. ]
|
2. — nasconderla. [Lat. ronderà.] 5. Na- — posare. Che riposa. [Lat. quiete**».}
Riposto, Ritirato. scondere Celare , Occultare. (Lat. oc-
, R1POSANZA. Ri po-sàn-ta. Sf. V. A. V.
RIPIOMBARE, fìi-piom-bò-re. PI. ass. cultar#.' —0. Ripiantare, Plantare di! e di’ Ripoto.
tomp. Di nuovo piombare ,
Ricadere a nuovo. [Lat. iterum «onera.] 7. Ri- — RIPOSARE. Ri-po-tà-rt. Sm. Lo stesso
piombo. mettere, parlandosi di pianta, o simile. che Quiete, Riposo. [Lat. guisa.] —>2.
RIPIOVERE. /li-piò-ve-r*. N. asa. anom. — 8. Fig. Rifare, Riedificare. [Lat.
;

Il luogo da riposare.
comp. Di nuovo piovere; e anche sem- denuo aedificare.) —
9. Metter nel nu- RIPOSARE. Ri-po-sà-re. N. ass. e pts*.
plicemente Piovere. [ Lit. piuer*, re- mero. (Lat. in numanun adrerihere.] Ossar dalla fatica e dall operare, Pren-
fluerv.]

2. Per aimil. Ricadere a 10. Dicevi Riporre m
maoo altrui cbec I
der riposo, quiete. [Lat. quieteere. ces-
modo di pioggia. chetala e vale Rimetterlo io altrui po- sare, desistere.) —
2. Fermare , Resta-
R1FIRE. /O-pì-c*. N. ass. V. A. Salire tere , ee. —11. Ditesi Riporre o RI- i
re, Cessare. [Lai. desistere, cassare.}—
coll' ajuto delle mani ; meglio Arram- porsi il corpo e vale Seppellirlo, e pro- 3. Dormire. (Lat. dormire , somno qtàt-
picarsi , ovvero Montare. [Lai. repere . priamente in decoroso monumento, teere.) — 4. Campare, Scampare. — 5.
ascendere. Repo dal gr. herpo che vale (Lai. tepelire humare. )
,
12. Dicesi —
j

Lasciare stare. —
6. Astenersi. —7.
il medesimo.] al giuoco dell'ombre Riporre il giuoco, Parlando di granaglie o altre grasce ,

BII'ISCI ARE. Ri-pi-scià-r». All. e n.aas. ogni qualvolta è perduta la partita ej


j

Mantenerci Stare ad un certo presso.


comp. Di nuovo pisciare. che v*é luogo ad una seconda, restando
,

!
— .

8. Dicesi Riposare in on luogo, e per


RIP1TARE. Ri-pUà-rt. Alt. V. A. Par Termo tutto il daoaro nel piatto. In aimil. del g 3., vale Esservi sepolto ,
ripilio. questo senso difesi anche assolutameli- i Giacervi morto. —
9. Onde Riposare io
R1P1TIO. Ri-pi-H-o. Sm. Disputa Con- , te Riporre ed Esser riposto. 13. Di- — pace, vate Morire, ed è frase «spoltrila
trasto di parole. Lo «tesso che Repello. cesi Riporre o Riporsi danaro, e vatei
j

cristiana. —10. Diccsi Riposarsi sopra


(Lat. jurgium altercatiti.)
, 2. Ram- — Mandar danaro in ona città per via di uno in alcun* co»* , e vale Starsene a
marico. Pentimento. 3. Oggi è voce — cambiali o simili. — 14. N. a»*. Met- Ini ioierameote. Lasciargliene tolta la
cooiadiotsca e vale in Toscana Ripeti- tere in serbo. Serbare. —
15. Dicesi Che cura e 'I pensiero. —
11. Dicesi Ripo-
zione importuna e noj»*a. una rosa è riposta oella tal altra per sare io alcuno , e vale Esser posta ogni
RIPITITORB. Ai-pi-ti-ld-re. Add. e am. dire Consistere, Stare. Esser composto. speratila in alcono. —
12. Dicesi Ri-
V. e di’/Iipelitore. — 16. N. pe*s. nel primo siirn. 17. — posarsi sopra alcuno, e vale Confidarsi
RIPITTERI. Ri-pìt-te-d. Sm. V. G. Zool. Celarsi. Nascondersi. —
IR. Dieesi Ri- contro di lui. È frase ebraica.— 13.
Ordine d insetti stabilito da Kirbjr sotto
porsi a far checchessia e vale Ricomin- Dicesi Riposarsi di far checchessia e ,

il notne di Stresiptera , e da Laireille ciare a fare , Rimettersi a fare. 19. — vale lotrometterlo , Lasciarlo start. —
cambiato nel presente , quali trassero i
Dicasi Andare a riporsi e vale Cadere ,
14. Far sedimento. V. Riposato, g.4.
tal nome dalla Torma di ventaglio delle
Darsi per tinto. Non potar più compa- — 15. Alt. Far riposare. (Lat.guietem
loro ale. ( Lat. rMpiptera. Da rhpis
rire al paratone. dare. ] — 16, Polare Opporre.,
17. —
ventaglio, a pAero lo porto.] RIPORTA M ENTO./?»-t»or-fa-m«ùs-fo.Sm Posar di nuovo. —
18. Dicesi Riposare
RI PLACARE. Ri-pla-cà-re. Alt. corap. Il riportare. ILat. relatio,] la cura sopra alcuno, e vale Rimetterla
Di nuovo placare; cd anche semplice- RIPORT ANOVELLE. Ripor-ta-m-ville. in Ini. —19. Proverb. Chi altrui tribo-
niente Placare. [ Lat. tìerum piocare Sost. rom. mmp. indrcl. Simile* Com- la, a* nou riposa, vale L'inquietare al-
demulcere.) —
2. Mitigare , Addolcire. mettimale. Rapportatore. trui arreca travaglio o ooja auebe al-
— 3. E n. pass.
RIPORTANTE. Ri-por tàn-te. Pari, di l'inquietante.
1IPOGONO. Ri-pò-go-no. Sm. V. G. Boi. Riportare. Che riporla. (Lai. mthena, RIPOSATA. Ri-po-sà-ta Sf. R poso, Fer-.

Genere di piante della famiglia delle reporfona.1 mai a, Pausa. —


2. Milit. Quello sparlo
i

amilacee e dell' esaurirla monogmia di RIPORTARE. Ri-por-tà-re. Alt. comp. di tpmpo che si lascia ai soldati cosi
Idoneo, stabilito da Poralcr ed adottato Di nuovo portare, o Ritornar le rose al nelle merco come negli esercirii per
.

da Brovn cosi denominate dalle loro


;
aoo Itmtn. f Lat. reportare, retfehere. ] riposargli dalla faliea, cd aoche II Suo*
brattee a foggia dì ventaglio, le quali
guarniscono il perigonio. Lat. rkipo-
— 2. Riferire cosa udita; ed è preso I
no col quale «‘invitano a riposare.
POSATAMENTE. At-po-sa-lo-mAH*.
I per più
lo in cattiva parte. [Lat. rtfrr- |B1
gonum. Da rhipi» ventaglio, e jone ge- re.’ —3. Acquistare. ( Lat. adipitei. | Avv. Con riposo Quietamente. Lat.

. |

nitura.]
RIPOGRAFIA. Ri-po-grct-fì-a. ST. V. G.
— 4. Attribuire nn effetto ad una ca-

I

i quiete.) 2 Adagio , Ad animo ripo-


gione, Recare. Riferire. Rapportare sato.
Piti. Pittura di piccioli o tenui oggetti, 5. Citare Allegare , Riferire e simili.
.
RI POSATISSIMA M ENTE, Ai-po-ia-tii-
come Trotta, Bori, aoimaleiti ec. o Pit- — 6. Dicesi Riportar grafie, e vale Bio- ji-ma-mdiv-te. Avv. superi, di Biposa-
tori di cose vili basse, comuni , ed
,
grafare. ! Lat. ngere, referre grafia». ' U m ente.
aochc di sudkiami.(Lal.rMpooraphw>. — 7. Dicasi Riportare il piede io on R POSATISSIMO. Ripo-ta-tìs -ti-mo. Add
I

Da rhipat ritaglio o rhgpos sud -citarne, luogo, e vale Ritornarvi. 8. N. tsi — m. saperi, di Riposalo.
e grapho io dipingo.] nel sign. del $ 2. —
9. N. pass. Rimet- RIPOSATO. Ri-po-»ònto. Add. m. da Ri-
B1POLIRE. Ri-po-ti-re. All. e o. pass. tersi , Starsene alla sentenza altrui , posare. Quieto, Che è in riposo , o Che
Lo Ripulire.
stesso ebe Rapportarsi ad altro o simile. 10. — ha avuto riposo. [ Lit. quiatua iran-
RI POLLARE. /fi-poi-JA-re. N.aas. comp. Ar. Me*. Rapportare Aggiognere al-
,
qutUus. I —
2. Ad animo riposalo, p».-
,

V. A. sioc. di Kipullalare. cuna c '«a ad un'altra; ed è termine de- stoawrrb. Senza perturbazione di men-
RIPONERE. i?i-pd-fta-re. Alt. e n. V. e gli architetti, scultori, ricamatoci ec,— te, la quiete di aniino. — 3. E nel pL
di’ Riporre. 11. Piu. Tirar la rete per copiare una parlando di persona , usalo io forra di
RIPOPOLARE. /fi-po-po-là-r*. Atl.comp. pittura n disegno piccolo in grande. sm. —
4. Detto de' Liquidi che fan se-
Di nuovo popolare. — 2. E o. pasa. RIPORTATO. /?i-por-lò-to. Add. m. da dimenta.
Popolarsi di nuovo. Riportare, f reportatut. retalo*. ]
Lai. RIPOSATORE. Ri-po-so-t‘~re. Verb. m.
RIPOPOLATO. flf-po-portó-lo. Add. tn. RIPORTATORE. Hi-por-ta-fd-ra. Verb. di Riposare. Che fa riposare , Che di
da Ripopolare. m. di Riportare. Che riporta. [Lat. re- riposo. (Lai. guitti» largitor.] 2. Co- —
RIPORGERE. Ri-p&r-gt-re. All. anom. lat or.) lui che ai riposa. che prende riposo.
romp. Di nuovo porgere. ( Lat. denuo RIPORTATRICE. rtipor Verb. RIPOSATBICB. Rirpo-sa-tù-re. Verb f.
porriger».)— 2. Ed aocbe Porgere sem- f. di Riportare.Che riporta. di Riposare.
plicemente. RIPORTATURA. Ri por-ta tù-ra. Sf. Il RIPOSEVOLB. Ri-po-si-vo-U. Add.com.
RIPORRE. Ri-pór-r». Att. anom. comp. 1

riportare copiando on disegno. » simile. V. A. Riposato Quieto, Pieno di ripo-


sino, di Riponere. Porre di nuoto. Ri- RIPORTO. Ri-pòr-to. Sm. Ciò ch>- ripor- so. (Lai. gittata*.]
mettere e Collocare ta cosa dov* eli' era 1

tato, La cosa riportata ;


altrimenti Rap- RIPOSlTQRIO. Ri-po-si-tb-ri-a. Sm. V.
13C
t — - . ,
, -

HIP IP «IP
A. Luogo di riporri le cose; più coma*
or tu rote Ripostiglio. [ Lat. eondifo-
RI PREGATO. Ri-pre-gè-to. Add. a. da Che riprende. Che corregge. — 2. Ap-
Ripragare. partenente a riprensione.
rium.] RIPREMERE. Ri-pre-mè-re. Att. anom. Ripresa. r> présa, st il ripigliar di
BI POSIZIONE. Ri-po-ii-tiA-iu. Sf.II ri- comp. Di noovo premero. [Lat. compri- nuovo a fare li rimettersi allo impre-
porre ; nel senso chirurgico prendesi mere. ) —
2. Per metaf. Rintuzzare , sa, qoasi Reiterazione.
,

Lat. reitera
per L'etto di riporre oel loro luogo ros- Reprimere. —
3. N. pass. Lasciar V o- Ho. — Ammonizione Riprensio-
2.
[

reprehsmùi. —
J ,

si dialogate. stioaiione , Non perseverare nel suo ne. Lat. Obbie- 3.


RIPOSO. Ri-pb-to. Sm. Quiete di corpo parere. zione.
(

—4 Motivo
Pretesto
]

— Guadagno o Dentro chespe-


. ,

e di mimo per cestitone di fatici o di RIPKEML'TO. lii-pre-mu-to. Add. m. da cioso. 5. ti


affanno , onde rinomar le forse affievo- Ripremere. Lat. prttsus, rrprtttut. ) ritrae dalla vendita di frotte , erbaggi
lite. tLat. quia*. Il Bulle! dal celi, broli, — (

2. Represso, Raffrenato, Rintuzzato. 0 co- e simili. —


6. Luogo dove termina
repoi ch’ei dice valere il medesimo , la RIPRENDENTE. Ri-pren-din-it. Pari, di la corsa de barberi; altrimenti Ripa-
quale etimologia sembra bea sospetta.] Riprendere. Che riprende , Che cor- rota. — 7. Coreogr. Ripresa dketi quan-
— 2. Poetica aito te Pausa. 3. Poet. — «M* do sì tornada capo
a far lo stesso bal-
•oche Soono.—4. Dicesi talora a persona RIPRENDERE. /fì-pren-drf-ra.Alt. anom. lo, come il Ritornello in musica. —
randemente amala —
5. Dicesi Giorno comp. Di nuovo prendere , Ripigliare,

Mut. Cosi chiamiti nn certo segno , il
8.

Si riposo , in opposisiooe a Giorno di i Lat. iterum capere, retumere. j 2. quale, posto prima e dopo una parte di
lavoro , di fatica ec. 6. Dar riposo ,— Nota uscita. Riprende per Riprese. composizione musicale , iodica che ciò
vale Conceder riposo. 7. Dare il ri- — 3. Ammonir biasimando ; altrimenti che compreso deve ripetersi,
è fra essi
poso, vale Dispensare altri da alcurn Ripigliare, Sgridare, Garrire, Biasima- come se fosse scritto due volte di se-
carica o officio conservandogli le omt- re, Mordere ec. (Lat. rtprehender » ar- . guito.— 9. Qualunque parte di un’aria
cedi. —
• 8. Gram. Quel luogo ove leg- guire corripere. /feprehendrre dalla che si ripete scora essere scritta due

,

gendo si fa alcuna pausa. 9. Archi. particella a versatila ra e da prehwdere, volle. —


10. Idraul. Sostegni di ripre-
Bipolo della mossa di un arco Cosi :
quasi prendere in contrario. ] 4. — sa. V. Sostegno. —
11. Archi. Ripresa
dicesi talvolta dagli architetti r impo- Biasimare alcuno io suo cuore Tac- di un muro, tetto . cisterna . o simile .
statura. —
10. Ar. M«. T. de’Magua- ciarlo di colpa. —
5- Per lo Ricevere
,

dicesi dagli Architetti o da' Muratori


ni. Carrozzieri, ec. Ferro a squadra, su che fanno i corpi le vibrazioni sonore ad una «peciedi rivestimento di mat-
cui si ripiega e posa il raaotice 11. destate nel l’aria e poi ripercosse indie- toni o pietre per ritto addosso a un mu-
M us. T. della frase sa cui riposa il ca alo tro da essi. —
0. Dicesi Riprendere i ro. —12. Ar. Mes. Cosi i magnani chia-
più o nn no perfettamente. nervi, evale Ritornare io vita. —7. mano eoo altro nome la Calettatura.
R1POSSEDERE. Ri-pot-ie-dr-re. Att. Dicesi Riprender ritorno e vale Ritor- — ,

13. Milit. Il riprendere, o Ripiglia-


,


,

annm. romp. Dì ouovo p «sedere. nare. 8. Diersi Riprender via, e vaie re una città, un luogo già preso e per-
BIPOSTA. fìi-pb-ita. Sf.II riporre. L'atto Mettersi di nuovo in cammino Rav- duto. —
14. Il ripigliar di ouovo a
del riporre. — 2. Per simil.— 3. Prov- viarsi. (Lat. iter rtiumere .] 9. Neut. —
,

combattere, ad offt-ndere, a battere.


visione ; onde Far la riposta , vale Far asa. Dicasi Riprendere a dire , a fare , RIPRESAGLI A. lli-pre-sà-glia. Sf. V. e
provvisione, Provvedere 4. Milit. ciò* Ricominciare a diro. Ricominciare di' Rippresaglia. [Lat. pignoratio.]
Provvisione di viveri, d'armi di vesti- a fare. —
10. N. pass. Correggersi , E- RIPREIENTARE. Ri-pre-sen-tà-re. Alt.
menta, di muniiioni, d'attrezzi do guer-
,

mendarsi. |Lat. eorrig», retipùcere j .


— comp. Di nuovo presentare. ( Lat. ile-
ra ed ogni altra cosa necessaria ad un 11. Milit. Prendere di bel nuovo , a si rum offerti. ) — 2. Rappresentare
esercito, la quale si ripone , in serbo, accompagna per lo più col v. Prendere, Chiaramente mostrare. ( Lat. repraa-
entro una piazza d' armi per valersene di cui raddoppia tutti i significati. sentarr , referre. ]

• I bisogoo. Onde Far la riposta


, vale RIPRENDEVO!. I-
.
/f.-pren-d4-w-fe.Add. RIPRESRNTATO. /?*-pre-aen-fò-(o.Add.
F*r provvisione , Far massa di cose. com. Lo stesso che ltipreoiibile. m. da Ripre^enUre.
RI POST AG LIA. Ri-po-stfrglia. Sf. V. A. RIPRENDE VOLMENTE. Ri-pren-de-vol- RI PRESENTATORE, /fi-pre-zen-lo-ld-re.
V. e di' Ripostiglio. mén-te. Aw. L>> stesso ebo Riprensi- Verb. m. di Ripresemare. Che ripre-
RIP05TAMENTE. Ri-po-ita-mén-ta.Air. bilmente. [Lat. turpitrr.) seoU. —
2. Imitatore, Simulatore. [Lat.
Di nascoso, Occul irniente. [Lat. clam, RIPRENDIMENE). Ri-pren-di-min-to ttmuiotor, itvuUtfor.j
ormili.] Sm. Ilriprendete, RipreusioDe. L Lat. niPRESEXTATRICE. Ri-pre-sen-ta-tr\-
RIPOSTIGLIO. /fi-po-rlt-glio. Sm. Luogo reprehenrio. ] e a. Vrrb f. di R (presentare
ritirato o aegreto uelle case, da riporvi RI PRENDITORE. /fi-pren-di-fò-re.Verb. RIPRESO. Ri-pré io. Add. m. da Ripren-
checchessia. [Lai. condi/orium, repoti- m. di Riprendere. Che riprende. ( Lai. dere. Prr«o di nuovo, f Lat. ilefum ca-
lortum.] -- 1
Detto delle Formiche reprehentor . pri**.] —
2. Detto del Pine. 3. Ammo- —
vale Furmicajo, Luogo dove si raduna-
. ]

KIPRENDlTRlCE.iIi-prrn-ifi-frvM.Verb. nito, Sgridato. (Lai. oò/urgaliu.) 4.Di- —


no. —
3. Mario. Co pirco'o comparti - f. di Riprendere. Che riprende. emisi Danari ripresi. Danari presia pre-
mento di tavole fatto contro il bordo RIPRENSIBILE. Ri-pren-ù-bide. Add. stanza, ovvero a conto di lavoroda fare.
della nave, o contro le pareti nelle ca- com. Degno di riprensione- {
Lat. ra- RI PRESSIONE. Ri-pres-ti-ó-ru. Sf. Il
mere, ebe serva a contenere diversi mi- prtfianaione dignus , vituper abiti» , re- reprimere , ed u«asi aocbo io termine
nuti effetti. irrthtnsibiUt.l —2. Ed in forza di sost. di mascalcia per Contusione o Ammac-
RIPOST1GNOLO //i-po-afi-^nu-lo. Sm. RIPRENSIBILMENTE. Ri-prep-ti-bil- catura re.
V. A. V. e di' Ripostiglio. minate. Con riprensione, In modo degoo RI PRESSO. Ri-près-to. Add. m. da Ri-
RIPOSTI ME. Ri-po-sii-ms- Sf. V. A. V. di riprensione. prendere. [Lat. rcpraraur.l
e di' Ripostìglio. RIPRENSIONE. Ri-prsn-si-ó-ne. Sf. Il RI PRESSORE. Ri-prtt-tb-rs. Varb. m.
RIPOSTO. Ri-pò-sto. Add. m. da Ripor- riprendere. ( Lat. reprchentio. ) 2. — di Ripremere. Cheripremc. V.e di’ fla-
Messo di nuovo. Rimesso, ed anche
re. Colpa d« riprendere. 3. Vftcr. In- — grimi (ore.
semplicemente Posto. 9. Nascoso. — fiammazione cagionata da aaogue pu- RI PRESTARE. fl»-pre-zlà-ra. Alt. comp.
[Lat. ronrfidif, reperitila.] — 3. Occul- trefatto nella parte interna dell' ugna Di noovo prestare. [ Lai. ilari»in Com-
te, Segreto, detto di Lnogo
, e più pro- presso al calcagno fra la suoli « '1 pie- modore. )
priamente Rr posto. — 4. Ripiantato col piede la quale fa zoppicare il ca- R1PREZZO. Ri-prit-:o. Sm. Lo stesso

detto di Pianta. —
S. Conservato.— 0.
.

vallo.
,

che Ribrezzo. (Lat. horror, lremor.1


D cesi Esser riposto in termine di giuo- RIPRENSIVA. Ri-pren-i\-va. SL L'azio- 2. Per simil. Subito tremore Orrore ,

co. V. Riporr g. 12.— 7. In riposto ,


ne del riprendere. Riprensione. Spavento. (Lai. horror.]
posto avverb. lo segreto. Ri posta niente. RIPRENSIVO. Ri*prtn-s\-vo. Add. m. RIPRIKGARE. Ri-prie-gà-ro. Alt. V. e
BIPOTERE. Ri-po-le-re.
N. ass. a noni. Alio a riprendere. Che eoDliene ripren- di' Ripregare.
Potere di nuovo, ed anche semplice- sione. —
2. Che sgrida Che biasima. ,
RIPRIE.MERE. fli-priè-ma-ra. Alt. V. A.
rate Potere.
tti RIPRENSORA. Ri-p'en tó-ra. Verb. f. di V. e di' Ripremerr.
BIPRECIPITARE. Ri-prs-ei-pi-tà re. N. Riprendere. V. e di’ Riprenditrics. RI PRINCIPI A MENTO, /fè-prm-ci-pia-
pass. Gittarsi di nuovo. RlPRENSORE. Rr-yrtn-sà-re. Verb. m. mrit-fo. Sm. Il ri principiare. Ricomin-

R1PREGAHE. Ri-pre-gà-re. Att. comp. di Riprendere. Lo stesso che Ripren- ciamento. ( Lat. redintegratio. ]
Di noovo prrgare. (Lai. Kerutn precari, ditore. RI PRINCIPI ANTE. Ri-prm-ei-piànde.
orerei iterare.) RIPRENSOBIO. /fi-prew-iò-ri-o. Add. m. Pari, di Riprioeipiare.
Caiouitti, Eoi. ///. 137
. , —.,

Bir ir HIP
«PRINCIPIARE. /ìi-fnin-ri-piA-r*. All. che cosa di più nè direbbe si die in RIPUDIO. Ripù-di-o. Sm. V. L. Leg. 11

comp. PrlociplAr di RUOTO. mala parte. — ,

4. Non approvare, Dis- ripudiare; c dicasi propriamente deil’al-


RIPR I N CI PI A TO Riprin-oi-pià~to. Add
. approvare. [Lat. reprobare.] 5. Ri- — lontamre da sè la moglie. Pres» 1 Ro-
m. da Riprincipiare. fiutare. [ Lat. n/icen-j —
6. Confata- mani il Ripudio era l'azione di rompere
R1PRISO. Ripri-io. Add. m. V. A. ed re, Dimostrar fai». [Lat. confutare.] leaponsaiizie. come il Divorzio era quel-
osala per rima. V. • di’ Ripreso.
ia — 7. Rimproverare, Ripigliare. 8. — la di romperò il matrimonio. [Lat. re-
RIPRISTINARE. Ripri-tti-nà^re. Alt. N. pesa. Provarti di ouovo , o Tentar pudium.l —
2. Per simil. dicesi anche

Rimettere, Ristabilire. di nuovo cosa che non riuscì la prima delle Dissensioni o Brighe cbe nascnoo
RI PROBARE. rti-pro-tò-re. Y.L. e A.V. olla. —9 . Teol. Condannare alla ri- Ira altre persone. —
3. Fig. Dar ripadio

e Riprovare.
di’ provazione, nel aen» teologico. ad alcuna cosa, vale Non farne conto ,

RJPROBATO. Ripro-bà-to. Add. m. da RIPROVATO. Ripro-và-to. Add. m. da Disprezzarla.


Riprobare. V. A. V. e di' Riprovalo. Riprovare. Provato di nuovo.— 2. Non RIPUGNANTE. Ripu-gnàn-te. Pari, di
(Lat. rejoetus, reprobalus.] approvato, Non accettato. — 3. Riget- Ripugnare. Che ripugna. [Lai. rapu-
B1PBOCCIARB. Riproc-ciò-re. Atl. Lo tato, Rifiutato. — 4. In forza sm.
di mvms, ohzfanz.] — 2. Ricalcitrante.

stesso che Rlmprocciare. parlando di persona , Reprobo, Dan- RIPUGNANTEMENTE. Rxpu-gnanri»-


RIPRODOTTO. Riprovi- lo. Add. m. nalo. mén-te. Aw.Con ripugnanza.
da Riprodorre. RIPROVATORE. .Ri-pro-tia-tó-ra. Verb. RIPUGNANTISSIMO. Ri-pu-gna*4i»*i~
RIPRODURRE, Ripro-dùr-re. Att.aoom. ra. di Riprovare. Che riprova; Cbe dis- nu. Add. m. saperi, di Ripugniate.
comp. Prodorre di nuovo. 2. Eo. — approva. RIPUGNANZA. Ri-ptt-gnàn-xa. Sf.

Il ri-

pass. Rigenerarsi. RIPROVaTRICE. Ri-pro-va-tri-ce.Verb. pugnare. [Lai. repuynanlia.] 2. Av-


RIPRODUTTORE. fli-pro-dut-tò-ro.Verb. f. di Riprovare. Che riprova. versione. Contrarietà. 3. Contraddi- —
m. di Riprodorre. Che riproduce.— 2. RIPROVAZIONE. Ri pro-va-iió-ne. Sf. zione , Opposizione al dire di nn al-
Boi. Organi riproduttori , Quelli cbe Il riprovare io senso di Disapprovare. tro.
danno origine al fratto ed alle gemme, (Lat.reprobatio, rejectio, eonfulalto.] RIPUGNARE. Ri-pu-gnò-rs. N.ass. Fare
perchè concorrono soltanto alla ripro- 2. Teol. Giudizio col quale Dio esclude resistenza, Contrastare, Far renitenza.
duzione della specie : gli altri si dicono dalla beatitudine eterna un peccatore , [Lat. rtpvgnare ] —
2. Fig. Opporsi.—
Coose rratori. e lo condanna all'Inferno; contrario di 3. Di onoro pugnare, Nuovamente com-
RIPRODUZIONE. Ripro-du-zi-b-ne. 5f. Predestinazione. battere.— 4. Att. Resistere combatten-
11 riprodurre. L’atto con cui una cosa è RIPROVEDERE. Ripro-ve-dé-re. Alt. e do ad alcuno. Far resistenza colle armi
nuovamente prodotta o cresce una se- n. pass. enmp. Lo stes» che Riprovve- io mano. —
5. Impedire.
conda rolla. —
2. La restaura rione di dere. RIPUGNATO. Ripu-gnà^o. Add. tu. da
una cosa prima esistente e poi distrutta. RIPROVEDOTO. J?i-pro-««-dù-to. Add. Ripngoare.
RI PROFON DARE. Ri-pro-forv-dirre. Alt, m. da Riprovedere. Lo stes» cbe Ri- RIPUGNATORE. Ripu-gna-ló-re. Verb.
e o. pass. Di ouovo profondare, Rien- provveduto. m. di Ripugnare. Che ripugna.
trar nel profondo. [ Lai. ilzrum svb- R1PR0VVEDERB. Ri-prov-vi-dd-re. Att RIPCGNATBICE.iJv-pu-jna-trì-ee.Verb.
mirgi. aoom. comp. Provveder di nuovo. (Lai. f. di Ripugnare. Che ripugna.
RIPROFONDATO.
)

/Jt-pro-foiwtó-to.Add. iterum eihi comparare.] — 2. Riveder RIPUGNAZIONE. Ri-ptr-gna-iiò-ne. SL


m. da Riprofondare. di nuovo, Riconsiderare. (Lat. rurjui V. e di’ /Jipu^rumea.
RIPROMESSO. Ripro-mis-so. Add. m. prozpicer a.] —
3. E o. pasa. nel primo RIPUGNBRB. fìipu-gne-'e. Att. aoom.
da Ri pronte nere. Di onoro promesso. rigo. comp. Di nuovo pagnere. ( Lat. drouo
[Lat. repromissus, ilerum promissus.] R I PROVVEDUTO. Ri-pnro-ve-di»4o. Add zltmuinre.]
RIPROMETTENTE. Ripro-mel-ien-le. m. da Rlprovvedere. R1PUL1MENT0. Ripa-li-mén-to. Sra. Il
Pari, di Ripromettere. RIPR UOVA. Ripruò^a. Sf. Lo stesso ripulire. [Lai. nitor, culti**.} 2. Reti. —
RIPROMETTERE. Ri-pro-mét-te-re. All. cbe Riprova. Sorta di colore rei tori» , cbe consiste
aoora.comp. Prometter di onoro. (Lat. RIPRUOVARB. Ri-pruo-và-re. Att.en. nel descrivere rettoricamcnte checches-
reprtmiutri, iterum promtHere.] 2. — V. e dP Riprovare. sia con frasi e modi diversi per mostrar-
N. pass. Sperare. [ Lat. sperare, confi- RIPSAL1DB. Ri-pià-U-de. Sf. V. 6. Boi. lo con maggior pienezza.
dare.] Genere di pianta della famiglia delle RIPULIRE. JM-paHli-rt. AtL comp. Di
RIPR0MISS10NE. Ri-pro-mis-siA-nc. eactee, e dell icosandria monoginia di onoro polire, ed anche semplicemente
Sf. V. L. Lo stesso che Repromis- Linneo, stabilito da Gaerlner ed adot- Pulire. (Lat. #*poiira.j 2. Dare l'ul- —
siooe. tato da Dorandone per una sezione del tima mano ad alcun lavoro, e detto dei
RIPROPONENTE. /?i-pro-po-nèn-<e.P»rt. genere Cactus di Linn», e cori deno- Componimenti vale Perfezionarli, mas-
di Riproporre. Che ripropone. minale dai loro fosti lunghi e pieghe- sime quanto alla lingua e allo stile. —
RIPROPORRE. Ripropórr*. klK. aoom. voli. [ Lat. rhipsalis. Da rhips vinco 3. Levar via, Fare il repolisti. V. ilcpu-
comp. Proporre di onoro, Ripresentare- flessibile, ramo di salice.] listi § 2. — 4. Fig. Dirozzare, Ingenti-
—2. B o. ass. RIPSAL1DEE. Ripsa-li-di -e. Add.esf. lire. — fi. T. della caccia. Richiamare
RIPROPORZION ARE. JJi-pro-por-xio-mì- pt. V. G. Bot. Nome applicato da De- 1bracchi per far loro cercare se siano
re. Alt. comp. Proporxionar di onoro randollead una tribù della famiglia dei rimasti addietro uccelli cbe non siano
Ristabilire la proporzione. cacti, la qnale ba per tipo il geoere rl- stati levati.
RIPROPOSTO. Ri-pro pó~ sio. Add. m. psalide. (Lat. rhipsaUdeas. Da rhips RIPULITA. Ri-pu-lUa. Sf. Il ripolire
da Riproporre. Proposto di nuovo. vinco.) nel sign. del g. fi. —
2. Onde diccsl
RIPROTESTARE. Rxpro-U-tXàre. Atl. R1PTIC0. Ripti-co. Add. m. V. G. Te- Bracco da ripalila quello cbe ripulisce
e n. ass. comp. Protestare di ouovo. rap. Lo stesso cbe Rittico. o mette a leva gli eccelli cbe non soao
RIPROVA. Ri-prò va. Sf. Nuova prova ; RIPUARIO. Ri-pu-b-ri-o. Add. m. Filo!. su ti levati.
ed anche semplicemente Esperienza , Titolo o epiteto del Codice delle leggi RIPULITO. Ri-p*4Uo. Add. m. da Ri-
Riscontro. (Lat. exfierimenZum, demon- degli aotiebi abitanti delle ripe del Re- pulire. Di onoro polito, e anche sem-
stratio.] —
2. Stare alla riprova, vale no e delia Mosa ed epiteto delle leggi plicemente Polito; e fig. Ornato, Attil-
Sottoporsi ad ogni più rigore» esame. medesime.
,

mundatus.)
lato. (Lat. perj/olitus, 2. —
Ri pr no va. RIPUDIABILE. Ri-pu-di-àbi le. Add. Corretto, Emendato, e dicesi de’ lavori
RIPROVAGIONE. Ripro-va-gió-ne. Sf. com. Che puh ripudiarsi , Che ò degno della mano e della mente ai qoali ai è
V. A. V. e di’ Rtprovatione. 2. Con-— di ripodio. Rifiutabile. dato l’olUma pali tara.
filiazione. RIPUDI ANTE. Ripu-diàse-te, Pari, di BIPULITORA. Ripw-li-tó-ra. Add. e sf.
RIPROVAMENE. Ri-pro-va-min-to. Ripndiare. Cbe ripudia. Ar. Mes. Colei che ripulisce le lane in
Sm. Lo stes» che Riprovazione. RIPUDIARE. i?Lpu-di-d-ra. Alt. Leg. sudicio.
RIPROVANTE. /tt-pro-cAn-fe. Pari, di Rifiutare o Rigettar da sè cosa cbe ci RIPUL1T0RE. Ri p m 14 Verb. zn .diHO.
Riprovare. Che riprora. appartenga, come la moglie, l'ereditò Ripulire. Che ripulisce. 2. Ar. Mes. —
RIPROVARE. Ripro-và-re. Alt. e n.ass. illegalo, e simili. (Lat. repudiare.] — Quegli che ripulisce le lana io sodi-
Di nooTo provare. [Lat. iterum expe- 2. E per eslens. detto di voci o altro.
rira.) — 2. Provare semplicemente. — RIPUDIATO, ili-pu-di-d-fo. Add. m. da
rio.
RIPULITRICE. /?t-pu-ÌMri-c*. Verb. f.
3. Dimostrare, Provare! ma con qual- Ripudiare. di Ripulire. Che ripulisce.
138
. 1 .

HIP RI8 BIS


RIPULITURA. Ri-pu-U-tìt-ra. Sf. Il ri- RtPCTAMBNTO. Ri-pu-ta-min-to. Sm. del mare eontro una spiaggia o scoglie-
pulire, ed anche Mao iera di ripulire. V. A. V. e di’ .Riputazione. (Lai. (*t- ra. [Dall’ar. sakka percosse. Nella stes-
(Lai. ni/or, cultut .' —
2. Per mele f. ItflMltO-) sa lingua sciachahha fregil tace ha ,

Ultima mano, Finimento o Raffina - RIPUTANTE. Ri-pu-tàn-le. Part. di Ri- vehemenlia sua perstrepuit: in gali.
metito di un'opera d'ingegno.— 3. Ar. pntare. Che riputa. iuch remore , e suehadh onda.] — 2.
Mes. Coti diresi anche da' Lanaiuoli il RIPUTANZA. Ri^pu-tàn-sa. Sf. V. A. V. Maretta leggiera, ma incomoda del ma-
pulimento delie lane io sudicio, cbe co- e Reputazione. [Lat. eariatimatta.]
di' re; altrimenti Rimpotio.
munemente si fa dalle donne , perciò — 2. Stima. Presunzione. RISACCIIEGG1ARE. Hi-tac-cheg-già-re.
dette Ripulitore. La ripulitura deile la- RIPUTARE. /Jt-pu-tà-re. Att. Giudicare, Alt. Saccheggiar di nuovo.
ne lavale diccsi Spianatura. Stimare , Credere , Tenere lo concetto. RISAETT ARE. Ri-sa-eltà-re. kit. comp.
HIPULIZIONE. /ti-pu-It-zta-ne. Sf. V. e [Lat. ezìttimarc, reputare. Reputare Saettare chi ha saettato prima, o Saet-
di* flipultmanto. dalla part. iterativa re e da putare sti- tare, scambievolmente, f Lai. rurjuvn
RI PULLULANTE. /fi-puWu-làn-fe. Pari, mare; e putare dsll'ebr. patkar conget- sagitla oeter» aliquam.] — 2. Riman-
di Ripullulare. Che ripullula. turare.] —
2. Atlriboire, Appropriare. dare indietro le saette. — 3. E fig. Ri-
RIPULLULARE. Ri-pul-lu-là-rt. N. ass. [Lat. imputare.]— 3. Riconoscere, Con- mordere. Rampognare.
comp. Pullular di nuovo. I Lai. repul- fessare di aver ricevuto ; e si adopera R1SAGALL0. Ri-sa-gàl-lo. Sm. Mio. Lo
lular t.ì —2. Per metaf. Rinnovarsi. col sesto caso. —
4. Incolpare . Impu- stesso che Risigallo , Realgar. [ Lat.
RIPULSA. jRi-pùl-ia. Sf. Esclusione, Ne - tare. —
5. N. pass, nel i.° sign. 6. — magai lum. In Ut. rutta calx calca
geliva, Esclusiva, Disdetta, Ricusa ccJ Tenersi da molto. [Riputarsi qui sem- rosseggiante. In (slavo rat rosso e klak
[Lat. repulsa. Repulsa da pulaum pari, bra detto per sincope di Riputar»! o calce. In ted. rote kalk calce color di
di pello io discaccio, spingo in fuori; e stimarsi da molto, stimarsi troppo, lo I rosa. Tal 4 in fatti il risagallo.]
pello dal celi. breu. pelino! allontana-! celi. gali, bassi ro baiteal grande pre- RISACI RE. Hisagì-re. All. comp. V.
re, che vieo dipeli luogi.]-2. Dar ripul- sunzione; io ar. baeter iu solco lem se A. Di nuovo sagire, Rimettere in pos-
sa o la ripulse, vale Rigettare, Negare. gerere. lo pera- bad superbia.) sesso.
RI PULSANTE. Ri-pul-són -!«. Part. di Ri- RIPUTATJSSIMO. Ri-pu-tatlJ-ai-mo. RISAGLITO. Risaglì-to. Add. m. V. A.
pulsare. Che ripulsa. Add. m. saperi, di Riputato. [Laulau- V. e di' Risalito.
RIPULSARE. Ri-pul-sà-rs. Att. Dar re- daiìssimus, in maximu existimatùmem RI5ÀJA. Ri sà ia. Sf. Agr. Luogo dove
pulsa, Far repulsa. (Lat. repellere, reji- habitus.) si semina il riso; e dicasi anche all’Bdi-

cere.J — 2. Far realstenu e Rispiagere RIPUTATO. Ri~pu-ta-to. Add. in. da Ri- fizio per battere e brillare il riso.
gli aggressori. putare. Creduto, Giudicalo. [Lai. mo- RISALD AMENTO. R»-aaI-da-fn4ivto.Sni.
RIPULSATO. /fv-jmLaà-Zo. Add. m. da gni habitué, exiitimatu#.)— 2. Stima- Il nsaldare. ( Lat. zoltdatta, conaolido-
Ripulsare. to. Accreditato, Ragguardevole. Ita.)
RIPULSIONE. RÌ-fuUi-4-ns. Sf. Fi». U1PUTAZI0NCELLA. Hi-pu-to-xion-cU- R1SALDARE. Ri-sai dà-re. Att. comp.
Forza in virtù della quale i corpi o le la. Sf. dim. di Riputazione. Saldar di nuovo, ed anche semplicemen-
loro molecole si respimiono scambievol- RIPUTAZIONE. R>-pu-ta-zió-ne. Sf Boo- te Saldare, cioè Riunire parti staccate
mente ; ed anche l’Effetto che risulta na opinione che si gode o che si ha di di metallo, legno, terraglia ec. con al-
detrazione di questa fona. [Lat. riput- taluno; Credilo, Buon nome ec. [Lat. tro metallo o amento atto a collegarle
avo.]— 2. Proprietà posseduta dai cor- e.rùtimatM> honor. In celi. gali, ro di nuovo. [Lat. aolìdora.) 2. Rimar- —
pi elastici, per la cui virtù essi ritor-
.

mollo e biuihai riputazione: grande ri- ginare piaghe o ferite. 3. Ar. Mes. —
nano sopra sé stessi con una certa for- putazione.) —
2. Stima e favore che ad Dar nuova salda o eolia; ma in questo
za, ogoi volta che cedettero alla pres- altri si accorda.— 3. Dicesi Sbattere la cas dicesi meglio Rinsaldare.
»

sione, qualora questa cessi di essere riputazione di alcuno, e vaie Diminuir- RISALDATO. Ri-sal-dà-to. Add. m. da
considerevole. la, Samarla. Risaldare. Rimarginato. [Lat.aoiida-
RIPULSIVO. Ri-pul-sl-vo. Add. m. Che RIQUADRA MENTO. Ri-gua-dra-mto- taj, refectus.) —
2. Rassettato, Racco-
fa repulsa. Che respigoe. —
2. Terap. to. Sm. Riduzione inquadro. Lo stesso modato, Racconciato.
Detto di Rimedii, è lo stesso che Riper- che Riquadratura. RISALDATURA. Risal-da-tù-ro. Sf.
cussivo. RIQUADRARE. Riquadrà-re. Att. Saldatura di ferita, Cicatrizzazione.
RIPULSO. Ri-pùlso. Add. m. Rigettato, Mettere o Ridurre io quadro. [Lat.qua- RISALIMENTO. /fi-aa-lMvtan-to. Sro. Il
Ributtato, sidc- di Ripulsalo. drare, in quadrum cantiniere vel con- risalire. (Lai. ti (rotata aienuui.]
RII’CNGERE. Ri-pùn-àe-re. All. anotn cinnare.) —
2. Fig. Rischiarare le idee; RISALIRE. /ti-aa-U-r«. N. iss. aoom.
comp. Lo stesso che Kipugnere. d'oode Riquadrare il capo, la testa ec. comp. Di noovo salire. [
Lat- denuo o-
RIPUNTO. Ri-pùn-lo. Add.m. da Ripu- RIQUADRATO. Ri-qua-dra-to. Add. ra- scendere. |— 2. Risaltare. [Lat. riii-
goere e da Ripungere. da Riquadrare. (Lat. quadrum con- m Itra.]
RIFU N ZECCHI ARE Ri-pun-iec-ckià-n structus tei concinnatus.) — 2. E lìg. RISALITO. Ristsdì to. Add. m. da Ri-

.

Alt. comp. Di nuovo punzecchiare. Capo riquadrato , cioè Che ha le idee salire. — 2. Povero rifatto. 3. Asino
RI PURGA. Ri-pùr-gu. Sf. comp. Terap. chiare e precise.— 3. Ed in forza di sui. risalilo, dicesi per ischeroo ad un vita
Purga replicata; ed anche semplicemen- Figura quadrata. salito io alto stato.
te Purga, Purgazione, Purgagk>o*.lLat. RIQUADRATURA. Ri-gua-dra-tu-ra RISALLITO. Ri-saUlì-to. Add. m. V.
tfera/n purgano.) Sf. Riduzione in qoadro, Il riquadrare. A. V. e di' /fiaafito.
RI PURGAMENTO Ri^pur-ga-mén-to .Sm [Lai. quadrotta.] RISALTARE. Ri-sal-tà-re. N.ass. comp.
Il ripurgare;
.

altrimenti Purga. 2. — RIQUADRO. Ri -quà-dro. Sm. Archi. Ri- Di noovo saltare. ( Lat. raailtra.] 2. —
Ripuliruento. — 3. Ricettacolo d'im- quadri dicunsi que’ compartimenti che Dieesi anche delle cose che rimbalzano

mondizie. —
4. Escremento, Soziura , ai fanno nelle pareli, ora rilevali , ora o che si riflettono. 3. Archi- Risal-
Lordura. —
5. Diconai Rlpurgamenti incassali, talvolta ancora con semplice tare si dia del Far risalto o Ricrescere
muliebri o mestruali o delle donne i pittura. in fuora i membri del l'edificio, dalle
Mestrui. RIQUISITO. Ri-qui-si-to. Add. m. Y. e bande, o nel mezzo della lor faccia ,
R1PURGARE. flì-pur-gà-re. Att. comp. di* Requisito senza uscire del lor diritto o modana-
Purgar di nuovo, rd aoche Purgar be- RIQUISIZIONB. Ri-quiti-zió-ne. Sf. Lo tura. —
4. E fig. Far risaltare , vale
ne. [Lat. repurgare.) —
2. E u. pass. stesso che Requisizione. Fare spiccare.
Add. m. da
Spogliarsi di parti viziose; e diasi pro- RlQUOVRIRE.Ri-quo-uri-re. Att. aoom. RISALTATO. Ri-eal-tà-to.
priamente del sangue e di altri li- V. A. V. e di' Ricoprirà. Risaltare.
quidi- RI RALLEGRA RE. RUal-le-grà-re. N. RISALTO. Ri~*àlrto. Sm. Ciò che risalta
1PURGATIV0. Ri~pur-go-ti-vo. Add. pass. comp. Rallegrarsi di nuovo. o esce di dirittura.— 2. La parte stessa
m. comp. Che ripurga, Atto a ripurga- «ROMPERE. Riróm-pe-re. Att. anom. che fa tale elTetio. — 3. Blcrescimeolo,
re. |Lai. repurgàndi %rim habent.] comp. e n. pass. Reduplicativo di Rom- Aumento. — 4. Prominenza qualunque.
BIPUROATO. /Iv-pivr-jà-to. Add. m. da pere. — 3. Archi. Aggetto, a si dia di quei

Ripurgare. —
2. E per metaf. RISA. Ri-ta. Sf. V. A. V. e di’ Risala.— membri delJ edincio, che dalle baooe, o
RIPIEGATURA, /fv-pur-qa-tù-ra. Sf. 2. E nel pi. Rise. nel mezzo delta lor faceta ricrescono in
Ar. Mes. La quarta colatura del ferro, RISACCA. Ri-sàe-ea. Sf. Maria. Riper- fuora saoxa uscire del loro diritto o
cussione o Riffa ngimen lo della onde
,


8. Milil. Quello aporto
che riduce I cotticci lo massello.
M modanatura.

Google
, . 1 ,
,.,

18 18 18
che si spicca dai fianchi deila monta* Ristorare ; Ricompensare da’ danni o RISCALDATELE Ri «eaI-<fo*lrt-«.Ve»b.
.

goa, e scende perpendicolarmente da mali palili. f. di Riscaldatore. Che riscalda.

essa inaino al basso. Questi risalti han- RISARCITO. Ri-tar-cr-ta. Add. m. da RISCALDA/.IO.NE. Ri tcal-da tió-ne. Sf.
no por essi la loro schiena, I loro fian- Kisarcirr. Il riscaldare . Riscaldamento ; e per lo
chi e le loro falde e radici : una gran RISATA. Ri~eà4a. Sf. Il ridere smode- più io sign. di Ribollimento di sangue.
montagna ne ha per io più molti cosi ratamente, e particolarmente per beffa.
,
|Lat. roJa/acfio.)
dall uno come dall’aUro de’suoi fianchi, (Lat. irritio, choefiinnui.] RISCALDO. Rìrtcàl-d*. Sm. V. bassa ,
e fra rasi si aprono le Talli. La natura RISATELLA Ri-sa-tèl-la. Sf. dim. di usala dagli Agricoltori, Merendanti, ec.
del risalto è la stessa della montagna Risaia. Piccola risata. Agr. e Ar. Mt-a. Riscaldamento che
dalla quale è prodotto. Chiamasi pure RISBAD1GLIARE. Risbo-di-glià-re. N. soffre qualunque materia per qualsivo-

Sporto. 7. Mario. Risalti, aono i luo- asa. comp. Sbadigliar di nuovo. —2. glia cagione. E però dicesi Lana che ha
ghi dorè le forme dell’alto della nave Sbadigliare dopo che ai i veduto sbadi- preso il riscaldo m
magazzini ; Il ri- i

sono tagliate sopra la cassa dell'opera gliare altri. scaldo del grano nel grsnsjo , del fieno
morta, e sopra il livello delle tavole di RISBALDIRE. Rirtbal-<li-re.Alt. e n. nel fienile, cc.; Riscaldo che prende il
bordatura dei castelli, a diverse distan- V. A. V. e di* Rallegrare. [Lat. Lattari. ferro , il legno re. per la confrleaziooe.
ze, sul davanti a all’ indietro de' passa- Dall'aiil. frane, òoud allegro, onde bai- RISC APPARE. Ri-teappà-r a. N. ass.
vanti. daciitr che negli ant. monumenti vale comp. Scappare nuovo e Scappare di
RISALUTARE. f?i-*a-iu-tà-r«. Alt. comp. alkgrameolej semplicemente.
Di nuovo salutare , Rendere il saluto. IUSBIRCIaRE. Ri-sbir-cià-re. N. ass. RI SC APPAIO. Ri-ecap-pà-to. Add. m.
C Lat. reialutare .] comp. Sbirciare di nuovo. de Riflcappsre.
RISALUTATO. Ri-talu-tà-1o. Add. ra. RISC AG LI A RE. 7?i-jca-jlio-rfl. All. comp. RlSCAPPi.NARE. /fi-icap-pi-nà-re. Alt.
da Risalutare. [Lat. reaalutotua.] Scagliare di nuovo. Ar. Mes. Rifare lo scappino ossia pe- ,

RI SALUTAZIONE, Ri-ta-lu-ta xió-ns. R1SCAGLIATO. Ri-ìca-glià-to. Add. m. dule e si dice , più che d’ altro , degli
:

Sf. Salolo reciproco, Restituzione di da Ktscaglura. stivali.


salato. RISC ALDA U EN IO. Riscaldi a-min-tu RISCATTARE. Ri-scat-tù re. AU. e o.
RISALVARE. /Zi-sal-vó-re. Alt. comp. Di Sm. Il riscaldare. [Lat. eaUfactio.j — 2. Ricomperare o Ricuperare per conven-
nuovo salvare. Ribollimento di fcaogur, ovvero L'effet- zione cosa stala tolta o predata ; e ai
RISALTATO. Ri-tal-và-to. Add. m. da to del «overchio moto che iuduce sudore; dice più comunemente degli schiavi , e
Itisalvarr. più comuneineote Raffreddore.— 3.Sti- de'prigioni di guerra. [Lat. recuperare,
RlS AMIN ARE. /?»ao-m»-nà-rfl.Ail.coiiip. molo delia carne.— I. Accendimenlo di redimere . Da ri partic. iter. e da accat-
Esaminar di nuovo. collera , Adiramento. 5. Impegno — tare in senso di comperare. In bp. re-
RISA MINATO. Ri-ta-mi-nùlo. Add. m. Ardore, Calore, Sollecitudine. 6.Med. — scalar, in fraoc. rarheter.]—2. Riscat-
da Riseminare. Riscaldamento diciamo anche a quelle tarsi , nel giuoco diciamo il Rivincer
RISANABILE- Ri-ta-nà-bi-le. Add. com. bollicine minute e rosse , che vengono quello che s’
,

era perduto. — 3. Vendi-


Di potersi risanare. (Lai. sanubilis.] nella pelle per troppo calore, e speclal- carti Rispondere alle rime , Ricattare
RISANAMENTO. Ri-ta-na-mén-io. Sm. meuie nei fanciulli grassi. — 7. Nome nel sign. di
,

Rendere la pariglia. [Lat.


Il risanare, Ricnperamcnlo della sani- volgare della Stitichezza a deli’ Uro* ulcùei , re pendere vicet. Io led. sf ra-
ti. (Lei tonarto.] trite. cket egli » end ira.)

RISANANTE, /fi-to-nàn-ft. Pari, di Ri- RISCALDANTE. Ri-ual-dàn-te. Pari, di RISCATTATO. Ai-seat là-lo. Add. m. da
sanare. Che rìsaoa. Riscaldare. Che riscalda. (LiL calefa- Riscattare. Releoto. [Lat. redemptus.]
RISANARE. 7li-ia-nà-rt. Alt. Render cien$.] — 2. Ed in forza di sm. parlando di
sano, Rimettere in sanità. (Lat. janare, RISCALDARE. Ri-»cal-dà+e. Alt. Ren- persona.
tannatevi rettituert.}— 2. Flg. Tornare dere a co»a raffreddala il calore. (Lat. RISCATTATORE. Ri ecat-ta-tò re. Verb.
T animo nello stato suo naturale 3 calefactre.) —
2. Fig. Dicesi Riscaldare m. di Riscattare. Che riscatta. (Lat.
Tornare qualsivoglia cosa nella interet* gli orecchi ad alcuno e vale Sgridarlo , red*mptor t Uberator .)
la di prima. —
4. N. asa. Ricuperare la Rimproverarlo. —
3. Dicasi Riscaldare RISC ATT AT RICE- Ri-icat-ta-t ri <«. Verh.
sanità, Riaversi, Guarire, Ritornar no folto e vale Metterlo iu buona ve- f. di Riscattare. Che riscatta Libera-

!

,
sano. dota, perchè altri se ne persuada. 4. trice, Redentrice.
RISANATO. «i-KMià-lo. Add. m. d. Ri- N. ass. nel primo aigo. 3. N. pass. — RISCATTO. Ri-icàt-to. Sm. Il riscattare.
sanare. Guarito. —
2. Ed in forza di am. Racquietare o Prender calore. [Lat. ca- (Lat. redemptio , recuperatili. 1 — 2. Il
RISANATORE. Ri-ta-na-ió-re. Verb. m. letcere .} —6 Sollevarsi. Adirarsi. [Lat. prezzo che si paga per la libertà di nn
da Risanare. Che risana. «ratei, indiziari. J

7. Inanimirsi , prigione di guerra ec. 3. li danaro —
RISANATRICE, fti-zo-no-frì-ee. Verb. f. Infervorimi, Invogliarsi. [Lat. infiam- che ai paga a fine di riscattarsi. 4. —
di ninnare. Che risana. mavi deiiterio incendi.]
, 8. Riscal- — Riscatto, Vendetta. [Lat. ullio.] 3. —
R1SANAZ10NE. Ri-sa-na-iiò-ne. Sf. Lo darsi, si dice anche del parlatore quando Ditesi Dar luogo di riscatto e vale Con-
stesso che Risanamento.
RISANCI ANO. fliWon-cià-no. Add. esm.
sistudia eoo fervere e forza a provar un
suo argomento.— 9. Riscaldarci, si dice
cederlo, Permetterlo 6. Leg. Riscatto —
di una nave predata: Contralto con cai,
Colui che ride beoe spesso e volentieri. degli animali che cominciano ad andare mediente un certo prezzo od un profitto
RISANGl’INE. Ri-tàn-gui-nt. Sm. Bot. io amore. —
IO. Agr. e Ar. Mes. Ri- determinalo e certo, il predatore rilascia
Lo stesso che bangninello. scaldare, io sign. n- a*s., parlandosi di e abbandona la preda trasferendone il ,

RISAPERE. /fi-za-pd-re. AU.anom.eoinp. gran e altre biade, vale Patire, Votarsi;


» dominio agli antichi proprietari , che
Saper le cose o per relazione o per fama. e parlandosi di farina, formaggio, frutte per questo mezzo vengono io certa guisa
(Lai. rescire resctavre.] 2. Uscite — e simili, vale Guastarsi . Corromperai ad acquistarla di nuovo-
antiche Risappiendo per
:
Risapendo, Putrefarsi.— 11 . Med. Crescere il calore RISCEGLIERE. ift-ted -plu-re. All- anon),
Riwpraggio per Risaprò. del sangue, rd anche Prendere raffred- comp. Sceglier con diligenza , Di nuovo
RISAPUTO. Ri-sa-pù-to. Add. m. da dore; contrario d’infreddare. scegliere , Sceglier fra lo scelto. ( Lat.
Risapere. RISCALDATIVI). /fi-acuI-do-lH-x). Add. praceligere.]
RlSARCfllARE. /fi-iar-cJiià-re. Alt. m. Atto e riscaldare Di naturai caldo. . Iti SCEGLI MENTO. Ri tcegli-men fo.Sm.
comp. Agr. Di nuovo sarchiare. [Lat. ealefacient, calidui .] Il rlseegliere. Scelta diligente. [Lat. de-
RISARCÌ BILE. Ri-tar-cì-òi-U. Add. com. RISCALDATO. Ri-tcal-dà-to. Add. ro. leelae.]
Che può risarcirsi. da Riscaldare. Che ha preso o racqui- R1SCELT0. Ri-xtéUo. Add- m. da Ri-
RISARCIMENTO. RUear-ci-mén-to. Sm. etato calore. (Lai. calefactns .] 2. Me- — scegliere. [Lat. ««tatui.;
Il risarcire. Restaurazione. (Lat. ruti- lar. Inanimato, Rinfocolalo, Infiamma- RISCEM ARE. Ri-tce-mà-re. Alt. Scemare
fufio.] —
2. Fig. Ristoro Compenso di to. [Lai. tn/lammalus.) 3. Rifatto — di nuovo ed è detto della Luna.
danni
RISARCIRE.
e simili.
,

Rimesso io buono alalo. 4. Guasto — ,


RLSCBNDERK. Ri-tcin^le-re. N. ass.
Ri-tar-cì-re. Alt. e . pass. Putrefatto ; e dicesi di frutte o slmili. anom. comp. Scender di nuovo, ed an-
V. L. Itistaurare, Racconciare, Ripa- — 8. Che patisce riscaldamento. 0. — che semplicemente Scendere.
rare, Rassettare Riordinare, Rimette-'
, Adirato. RISCERRB. //i-«cdr-r*. Att.anom. comp.
re , Raccomodare. [Lat. reaareire.J—• 2. RISCALDATORE. fli-ieai-da-fo-re.Verb. sinc. di Rbcegliere.
E fig. Rifare il danno altrui recato , !
ai • di Riscaldare. Che riscalda. RISCHIARAMENTO. Ri eckia-ra-mén to.
140
, , . 1 ) — ,

BIS BIS BIS


Sm. Il rischiarare. [Lai. ìUustrafto.]— RISC1ACQUAMENTO. Riscio-equa-mén- RISCONTRAI! ENTO. Riscon-tro-mtn-
2. Per melar. Gi<-ja , Allegretti .Coo- to. Sin. Leggicr bagoamenlo e leva- lo. Sm. Il ri«cootrare.
Torlo. [Lai. ladilia ,
volli piai, exhiia- mento. RISCONTRARE. Ri-scon-lrà-re. Att. In-
rat\o \— 3. Spiegazione di un'oscurità, RISCIACQUARE. Riscia-cq uà-re. All. contrare, A» vernisi in ciò che viene da Ila
di uoa difficoltà. —
4. Giustificazione. Leggiermente o meiziuam>-uie lavare e parte opposta. ( Lai. prendere.] 2. —
RISCHIARANTE. Ri-ichia-ràn-te. Pari, pulir Con acqua. [Lai. «Murre, «lucra.'. Confrontare , Riconoscere. 3. Dicesi —
di Rischiarare. Che rischiara. (LaLcta- — 2. Dicevi Risciacquare un bucato ad Riscontrare le scritture o simili e «ale
rificans , illuitram.) alcuno, e lìg. vale Correggerli!, Ammo- Legger la ropia a confronto dell' origi-
RISCHIARARE. Ri tchia-rà-re. AU. nirlo. Riprenderlo. 3. N. pass. Par-— nale. per veder a'ell'é ben copiata; che
Render chiaro, Illustrare. ‘Lui. cfari- lando della bocca , de' denti ec. Leg- anche diciamo Collazionare. [Lai. con-
ficare, clariorem reddtre .] —
3 Chiarire. giermente lavarsi o pulirsi la bocca con ferre, recognotcert.) —
4. Ditesi Riscon-
Cavar di dubbio, Far cerio.— 3. Dichia- acqua e simili. trare un autore e vale Cercare il luogo
rare , Spiegare. [Lai. declorare , expo- RISCIACQUATA. Ri-scia-rquó-ta. Sf. o le parole che di esso si citano. 5. —
rtere.] —
4. N. «ss. e pass, nel primo Propriamente Leggiere lavatura , e Gg. Diersi Riscontrare la moneta e vale Ri-
sigo. —
5. Divenir chiaro , Acquistar Aspra riprensione. Lavacapo, lncrepo- contarla per vedere se torna. 0. N. —
chiarezza. [Lai. chreicere .) —
6 Rass<- zioue. [Lat. oòjurjolio.]— 2. Onde Fare ass. nel primo sigo. —7.
Tornare ap-
renarsi nel viso, —
7. Delio della ione una rivciarqnata a uno, vale Fargli una punto la cosa come si diceva o pensava.
vale Divenir chiara; contrario di Alfio-
,

gridala locane. 1 si. congruere. 1 8. —


Risponderà ,
carr. RISCIACQUATO. Ri-lcia-cquà to. Add. R*g8 ua *l»»f* i -— 0- Mettere d accordo ,
R1SCUIARATISSIMO- /fi arAia-ra^ii-ai- ni. da Risciacquare. [Lai. «Mutua, de- Accomodare. — IO N. pass, nel piimo
mo. Add. m. superi, di RiBrbiarato. termi ) e nel settimo sign. -11. Dicasi Riscon-
RISCHIARATO, /l'ì-ichiu rù lo. Add. ru. RISC1 ACQUATOJO. /?i-icia-cqua-lò-jo. trarvi nel favellare »>pra alcuna cova ,
da Rischiarare. [Lai. clarificotus , cla- Sm. Ar. Mes. Canale. |»er lo quale i e vale Abbattersi a dirla a nn modo.
rior reddituS. mugnai danno la via all'acqua, quoudo (Lai. in re expofta convenire .
RISCHI ARAZIONE. AiicUa-ra-:iii-M, non voglio» macnare. RISCONTRATO, //i-iron-lri^o. Add.m.
Sf. Lo stesso che Rischiaramento. RISCI ACQUAI ORE. Ri-icia cqua-tó-re. da Riscontrare. Incontrato per via.
RISCHIARE. Ri-schià-re. Att. Lo stesso Add. e sin. Colui che lava nell'acqua 3. Confrontato, Riconosciuto. (Lat. col-
che Arrischiare. corrente la lana distinta. latus, recogniius.l
BlSCIiIAREYOLK./ii-«eAia-rtf-vo4e.Add. RIStiUCQUATURA. /li-icu-efua-lii ra. RISCONTRO. Riscóntro. Sm. L' abbat-
com. Sereno. Sf. Ar. Mes. Latto di risciacquar panni i tersi io camminando coo chicchessia.
RISCHIARI MENTO. Ri schiari minio. per purgarli. Fannusi due ri»<‘iacqua- [Lat. occurziu.] —
2. Ciafronlo. [Lai.
Sm. Lo stesso che Rischiaramento. lurc, c-oe quella de' panni sodali senza comparatio collaiio. Comunemente da
.

RISCQ1ARIRE. Ri-tehia-rt-re. All. e a. disngnere, o prima d esser purgati. incontro o da contro In celi. gali, ris
pass. Lo stesso che Rischiarare. RISCIÒ. Risciò. Sui. Ar. Mes. Specie di di nuovo , e coindeulg comparazione ,
RISCHIAR ITO./f i-tchiorilo. Add. m. da rasiera di legno con cui si tira iljwle
, confronto. J— 3. &>rri»ponden<a di parti;
Rischiarire. Lo stesso che Rischiarato. Condensato in cima alle cald«jc donde ,
e propriameote dicesi di due cose si-
RISCHIERÀ RE. Aie-rà-re.Alt.comp. si getta grondante sopra i gabbri. [Dal mili per dimensione e per aoalogia di
Rifar le schiere. Rimettere i soldati in celi. gali, ruisq radere. Altri forse dal lavoro, in ispczialltà parlandosi di qua-
ordinanza, in ischiera. lat. rasi.] dri , imagli , bassorilievi e simili. P, il
R1SCHIERAT0. rti-zchie-rà-to. Add. m. RISCIOGLIERE. Risciò -glie -re. Att. Pendoni de' Francesi. Il Vasari di*se
da R'Schierare. aoom. comp. Scioglier di nuovo, Disfare C. in poni mento.— 4. Ripruova, Pruova,
R1SCHIEVOLE. Ri-ichii-vo-le. Add. coui. I
ciò che si è annodato o tessuto; ed luche Conferma , Esemp io. [Lai. argumcntutn. 1

Pieno di rischio. Lo stesso che Arri- I


semplicemente S<'i<tgliere. —5. Sperimento. ,Lal. erperimenium.)
•chievole. (Lai. parinrioaus.] RISCIORRE. Ri-eriór-rt. All. e n. anom. —4. Notizia, lof 'filiazione, Ragguaglio,
RISCHIO /{i schio Sm.C'meplodi buooo
.
|
conij». sinc. di Risciogliere. Avviso. [D ii celi. gali, rie istoria no* ,

o Cattivo esito in un'impresa. 'Lai. pe- :


RISC IR E. Risrì-re. N. «ss. V. A. V. e liiia , e cunntas particolarità , istoria ,
ricuium , diterimen. Dal frane, rtsqua 1
di' Riuscire. notizia circostanziata , minuta. Nella
che vaie il medesimo; e questo, secondo .
R1SC1TA. Risci-ta. Sf. V. A. V. • di* stessa lingua ria di nuovo e eunntas
|

il Bnliet , vien dal celi, brelt. risqt di Riuicita. narrazione. In ted. kuiu/e cognizione.]
simil senso. i?uql poi ha potuto for- RISCLAHARE. fli-ielofò-ri. All. e o. — 7. Ostacolo , Intoppo 8. Nell'o-
marsi dal brett. ritka o riatta o rùqb» V. A. V. e di* Ritchiirare. so , Risposta a lettera. 9. Dicesi —
sdrucciolare : mentre pur noi abbiamo RISCO. Ri- ico. Sm. V. Poel. stoc. di Ri- Riscontro ili stanze e vate Ordine di
sdruccievole io senso di pericoloso. In schio. stime in Già Colle porte io dirittura.—
isp. rtisgo, ed ima volta arriico .) 2. — DISCOLO. Rlsco-lo. Sm. V. G. Zool. 10. Dicesi Riscontro di cassa , e così
Andare a rischio , tale Correr pericolo. Genere di crostacei dell'ordine de’bran- rhiamvno finanzieri il Confronto del
i

«—3. Correr rischio, vele Essere io pe- cbiopodi, della seziooe de’pelilopi, pro- danaro rsisteote coi libri de'cooU- 11. —
ricolo.—4. B Correr rischio dì alcuuo , ì
posto da Leach, i quali ebbero tal nome Dicesi Trovar riscontro o il riscontro c
vale Essere io pericolo che alcuuo Cin- dalla forma di paniere che presenta il vale Abbattersi in chi s' accordi a ciò
gano! e manchi agli obblighi che assumi loro guscio. Comprende soltanto la spe- che uoo vorrebbe. —
12. Trovar corri,
por lui o ch'egli ha teco contratti. 3. — cie detta Rhiv-ulut Molvae. [Lat. rhi- spoodeoia , parità , contraccambio ; e
Portar rischio . vale Correr pericolo zrulwj. Dioi di rhiscos paniere coperto dicesi così delle cose come delle perso-
Mancar poco che non accada un male. di pelle.]—2. Hot Pianta erbacea , gia- ne.— 13. Ricevere ospitalità, accoglien-
— 6. Starei rischio, vale Correr peri- cente , che ha le foglie lereti , crasse . za. — là- Trovare ostacolo, intoppo.—
nolo e Stare al rischio, vale Soilopnr-
; pungenti ; Il calice con margine nelle 13. A riscontro, posto avverb., vale A
visi.— 7. A rischio, posto avverb. Coo ascelle. La cenere di questa pianta serve
'

dirimpetto. — 16. Ar. Mes. Sorta di


rischio— 8. A rischio e ventura, postu a fare il vetro. ( Lai. sals’Ua hali ornamento ,
per lo più di ricamo , o si-
avverb. . vale A sorte. —
9. Lcg. Sotto Lin. | mili, per guarnitura di vesti. \Candys.
questo nome s’ intende nel commercio RISVOLTI RE. Ri-icol-pi re. Alt. e o. dice Laureot ,
indumenium persicum
marittimo qualunque azzardo o pericolo comp. Di nuovo scolpire, Rinnovare la purpureum prò diademate. Beo dice,
che possa cagionare o la perdita intera seni tura. puichè chan in pers. vai principe, e
o un danneggiamento ad una nave , ai R1SCOMUNICARE. Risco-mu~ni-cò-re. desta diadema.] —
17. Vetcr. La parte
suoi attrezzi ed elle merci su di essa Att. comp. Di nuovo sco«iuuicare.[Lai. anteriore del torace del cavallo che è
caricale. —
10. Boi. Fungo di rischio, itrrnm taerit interdicati.] ini mediatamente ai di sotto del lermioe
,

tiioesì al fungo pericoloso di veleno


; e RI SCOMUNICATO. Riscosnu-ni-còrlo. della gola; Petto. —
18. Onde Vene dei
fi*. dicesi di un uomo malvagio. Add. in. da Hiscomuotcare. riscontri dieoosi le duo vene cefaliche
RISCHIOSO. Rischiò io. Add. m. Pieno RISCONTARE. Riscon-là-rt. Att. e - che dalle parti anteriori ascendono alle
di rischio. (Lai. parieuioiui.; Lo slevsoche Scontare. (Lat. rependere, partì laterali del petto,
R1SCHIZZARE. Rischii-xàre. N. ess. ripensare.] RISCONTRO. Add. m. sioc. di Riscon-
corop. Schizzare di nuovo o Risaltare R1SCONT R ABI LE Riscon . trà-bidcJidd trato. — 2. CoUaitocuto.
indietro. [Lai. r aulire.] com. Che si può riscontrare. RISCONTROSO. Ri-scon tróso. Add. m.
141
. , J f

IS MIS BIS
Che ha io sé riscontri, cioè intoppi ; ed tera. —
3. Far risentii. [ Lat. raaeri- Stire di continuo e Stantiare In un
è aggiunto proprio di leganti?. 4«re.| —
6. Pari indo di antichi Coloni, luogo e si dice per lo più di persone
;
HI SCOITI ARE. Ri ecop-pià-re. N. ess. Trasferirli da un luogo all'altro. pubbliche. { Lai. retidere ] —
2. Ri-
comp. Scoppiare di nuovo, Rinascere ,
Riscuotere, rì-scuo t»-r$. ah. anom. mettersi a sedere. (Lat. iterum intide-
Ripullulare; edicesi propriamente delle
piarne. iLat. iterum extilire, erompere.]
Ricevere il pagamento; Esigere. [Lat.
exigere. I più dal lat. excuJere cavar
re.] —
3- Sedere in luogo onorifico. —

2, E fig. Risorgere, Riapparire. fuori. Altri da quota o da reotto. In
4. Farsesfione in tribunale, e dicesf
parlando di Magistrati e simili. 5. —
R1SCORBIAHB. Ri-scor-bià+e. AM. e gali, tgoi conto, parte di conto: e cosi Avere il suo seggio. Esser ben colloca-
o. ass. comp. Scorbiaredi ooovo. pure in irl. Io din. ikot tassa. Il Bul- lo; io questo slgo. dicesi anche Riseder
RISCORRENTE. Ri tcofrèn-U.
Riscorrere. Cbe riscorre.
Pari, di let ba il lat. barb. icotum per cootri-
buziooe. lo tiàupKt riscuotere.
beoe. —
fi. Per metaf. Riposarsi in no
illir. pensiero. —7. Ricader giuso e Posar
RINCORRERE. Ri-tcór-re-re. All. comp. — 2. Riscattare o Ricuperare in al-
]


Di nuovo scorrere. —
2. Rileggere più euti modo la co-B perduta o obbli-
nel luogo di prima.— 8. Convenire.
9. E u pess.
volle una cosa per rìducerlasi bene a gata ad altrui. [Lai. redimere J 3. E — R1SEDI0. Ri-tè-di-o. Sm. V. A. Resi-
memoria. [Let. percurrer».]—3. Rian- per metaf. —
4. Dicesi Riscuoter la
.

denza , Il risedere , 0 Luogo dove ai ri-


dar col pensiero o col discorso alcuoa

4 . Rivedere , o Riscontrare se
sete e valeEstinguerla. — 8. N. pass. arde. (Lai. ttdts. ] 2. Ed usalo an- —
cosa. Ricattarsi, cioè Rivincere perduto, o
il che da qualche moderno ma non è da ,
nell' avanza delia cosa cooanmala e ri- Rendere il contraccambio della ingiu-
ma so nulla di buono. —
0. N. aas. nel ria epuntura ricevuta. — 6. Liberarsi.
preferirai alia v. Resid nza.
RISEDUTO. 7?i.|*-dù-fo. Add. m. da
primo sigo. •7 7. Tremare , Commuoversi per lo , Risedere.
RINCORRI MENTO. /tt-teor-ri-mén-lo. più per subita ed improvvisa paura. RISEGA. Ri-té-ga. Sf. Qoella parte che
Sm. Il riscorrere. [Lat. eurnie.j [Lst. concuti.]— 8. Riavere gli spiriti, negli edittalisi sporge più aventi , al-
R1SCORT1CARE. Ri-tcor-Xi-cà-r». All. e Ritornare io se. (lo lat. excutert ccci- lorché si diminuisce la grosseria delie
n. comp. Di nuovo scorticare. — 9. N. ass. Cavar fuori , Libe- muraglia. Qoella risega 0 avanzamento
RISCOSSA. R <~i còì-jo Sf. Il riscuotere, rare, Salvare.
di muro del fondamento su di coi è ,
io signiGc. di Riacquistare. Ricupera- RISCU0T1BILE. Ri-tcuo tì-bi-l». Add. pisolata la pila di un ponte , è detta
meoto. ( Lai. rtdemptio , recuperati/). J Com. Che può riscuotersi. anche Banchina. 'Dalla pari. sup. H, e
— 2. Milit. Il ricuperare il campo. RISCUOTI TORE. Ri icuoti-tó-re. Verb. dall'ebr. sughiti sporto prominenti.
Chiamavasi con questo nome nel medio ro. di Riscuotere. Lo stesso cbe Rhco-
In gali, taigh punto, taglio.]
,

evo l‘ Azione di scorrere alle prime titore. RISEtìARE. Ri-te-ga-re. Alt. Troncare,
schiere piegale dall' inimico e di rista- R INCERARE, Ri-tcu-rà-re. Alt. comp. Riddare. Lo stesso che Bisecare. [Lat.
bilirvi la pugna ; e dicevansi Schiere di Far divenire piu scoro. resecare. |
riscossa Quelle geoti scelte poste addie- R1SCURATO. Ri-scu-rà-to. Add. m. da RISEGATO. Ri-te-qà-Xo. Add. m. da Ri-
tro alle altre, oude ajutarle ad un biso- Riscure re. segare. Ricuso. Lo stesso che Risecato.
gno. li voce adoperata nobilmente io
luogo di Riserva. —
3. Per simil. detto
RIsDALLERO. Ri-tdàl-le-ra. Sm. Si.
Mod. Mciueta d argento cbe >1 conia tu
[Lat. retecfut.J 2. Taglluztato. —
RISEG ATURA. Ri-ie-ga-Xù-ra. Sf. Il
del giuoco del calcio. Onde Giocare alle Germanie e vale ail'Jncirea due franchi rilegare , Intaccatura ; e propriamente
riscosse, Stare alle riscosse, cioè, dove e metto. [ Dal itd. reicht-iholer cbe Quel seguo che rimaoe nelle membra ,
si ribatte la palla ; e Gg. Rispondere vuoi dire alla lettera tallero 0 scudo di proredeute da uoa forte allacciatura.
«Ile rime , Ribadire il chiodo ; ovvero regno.] mcùura.l
[Lat.
Rispignere in guisa da non restar Ài- RISDEGNARE. Ri-tde-gnà-re. N. pass, RISEGGIO. Ri-sèggio. Sm. Y. A. altri—
;
p rifletto. Stare alle riscosse è talora il comp. Sdegnarsi di ouovo. [Lat. dmuo menti Risodio. V. e di'/torfertia. (Lat.
contrapposto di Stare alle mosse. tratei.) aedat.)
RISCOSSIONE. Ri-teoi-ti-ij-ne- Sf. II ri- BISECARE. Ri ee-cà-rt. AU. Tagliare RISKGN.V. Ri-tt-gna.
scuotere. [Lai. exactio.] Ricidrre. ( Lat. ratecara. J 2. Per — Cessione; e si
Sf. Il

dice di bcocfli>i, pensio-


rlsegnare ,

RISCOSSO. Ri-tcbt-to. Add. m. da Ri- metaf. Rimuovere, Allontanare, Por


scuotere. —
2. Riscattalo, Ricuperato. Goe.
ni, affidi, crediti, e simili.
[ Lat.
r eti-

— 3. Soprappreso da improvvisa pau- BISECATO. Ri-te-cà-to.


gnatio.)
Add. m. da Bi- DISEGNARE. Ri-te-gnàrt. Alt. Conse-
ra. Commosso da alcun impensato ac- secare. gnare, Rendere , Rinuntiare. [Lat. re-
cidente. —4.
Riavuto, Ricuperalo.— RISECATRICE. Ri se-ca-trì-ce. Verb. f. tignare , redJere. Retignare da re per
5. Dicesi Riscosso di oda una malattia di Bisecare. Che nseca. retro indietro , ovvero da re pari, di
e vale Risanato , Guarito da una ma- RISECAZIONE. Ri-tc-ca-ztóne. Sf. Il
contrarietà . e da tignar» segnare. ] —
lattia.
RISCOTERE, Ritcò-te-re. Alt. anom.
ri seca re.

RIBECCARE. Ri- tte co-re. All. Far di-


Cedere. —
3. Sottoscrivere con eppro-
vatiooc, Approvare, Autorìnare. (Lai.
Ricevere il pagameoto, Ricuperare da-
naro dato ec. Lo stesso che Riscuotere.
venir secco. [Lai. art facete.) 2. N. — ter iato comprobare, intignare.]
ass. e pass. Divenir lecco Perder I* u- RISEGNATO.
.
Ri-te-gnà-to. Add. m. da
2. Dicesi Riscotere dal sepolcro o si- mido. [ Lai. aretetre. ) —
3. Parlando Rtaegoare. Rmunzitre. Lat. retigna-
mile e vale Risuscitare. —
3. X. pass, delle pt-oooe, Ribeccarsi vale Promuo- tus. ) — [
2. Sottoscritto , Approvato ,
nel eign. di Riscuotere, S 7. vere soverchiamente l' espulsione dei Autorizzato. (Lai. tcripto cvmproòat ue,
RISCOTIBILE. ffì-reo-lUi-li. Add.com. fluidi del corpo. probalut, obtignatut.]
V. dell'uso. Lo stesso cbe Riscuoli- RIBECCATO. Ri-tec-eà to. Add. m. da R1SBGNAZI0NE. Ri te-gna-ziù-ne. Sr.
bile. Rileccare. Rasciutto, Inaridito. [ Lai. Rassegnazione , Conferai vriuoe al Ta-
RISCOTIMENTO. Ri-tco-ii-min-to. Sm. arefaetut, aridut.j lare altrui , e singolarmente al divino
Lo stesso che Riscossione. RISECCHIRE. Ri-tee -chi-re. Alt. e per beneplacito.
RISCOTITORE. Ri-teo-li- ló-rt. Yerb. m. lo più 0. ass. Lo su’Mu ebe Riseccare. RISEGUIRE. /fi-se-^ut-re. N. ass. anom.
di Riscotere. Che riscuote, Che fa esa- RISECCITANTE. Ri-tec-ei-tàn-te. Add. comp. Seguir di onoro. [
Lat. i forum
zione di danaro. [Lai. coaetor, exactor com. comp. Che recitai! riso, Cbe muo- toqui, prosegui .
pscun tortini.) —
2. Liberatore. ve a ridere. Lo stesso cbe Risiroovente RIMEMBRANZA. Ri-tem-bràn-za. Sf. V.
RISCOTITRICE. Ri-teo-ti-tn-ce. Verb. e Risifìco. e di' Ratiembranza. Somiglianza.
f. di Riscotere. RI SECCO. Ri-tic-co. Add. a. line, di RISEMBRARE. Ri-tem-brà-re. Alt. e n.
RISCRITTO, Ri-icrit-to. Sm. V. e di' Riseccato. Aver somiglianza. Meglio R assembra-
Rescritto. [Lat. retcriptum.) RISEDENTE Ri-te-din-te. Pari, di Ri- re. [Lai. limitari, comparar».]
RISCRITTO. Add. m. da Riscrivere. sedere. Cbe risiede, Ch'è posto 0 lima- RISEMINARE. fli-ee-mi-nA-rc. Alt. Di
RISCRIVERE, /fi-tcrì-ce-re. Alt. anom. to- Lo stesso cbe Residente. 2. Abi- — nuovo seminare. [Lai. reter ere.]
e .
usato per lo più assolutamente. Di tante o Sta nzi.ito. RISENSARE. /fi-Mn-rà-re N. pass. Ri- .

nnovo scrivere , o aggiugnere a ciò che RISEDENZA. Ri-se-dèn-za. Sf. li risede- seoMv, Risentir*». [Lai. tan-
pigliare
e già scritto. [Lai. reicribers.] —
2. Per re, Dimora, Fermala. tum recuperare.]
il

2 E n. ass. —
Copiare, Trascrivere. —
3. Rispondere
a lettere o ad altro. ( Lat. retptmtum
RISEDENZIA. Ri-te-ièn-zi-a. Sf. V. A. RISENTIMENTO. Ri ten-ii-mén^o. Sm.
V. e di'Risedenza. Doglianza, Lamento, Ri-
dure.) —4. Scrivere una secooda lel- RISEDERE. Ri-ee-dé-rt. N. aas. anom.
Il risentirsi
chiamo ,
;

Scalpore ec. —
2. Onde Per
142
—, ,, ,

Blfl BIS R18


riscotimento checchessia
di , «ale Ri- RISBRBATO. Rbur-bà-to. Add. m. da RISERVARE, fli-iar-oà-re. AU. Conser-
sentirsene , cioè Non sopportare le In- Riserbare. Lo stesso che Riservato. vare, Maoteo*re. [ Lat. «eroars , reaar-
giurie ricevuto. —
3. E detto in buona RISERBATOJO. Tfi-aer-òa-fii-jo. Sm. I- twe.] — 2. Salvare Scampare. Lat.
parte. — 4. Detto anche di un Reato draul. Luogo in cui l’ acqua si racco- liberare , eripere. I —
,

3. Aver riguar-
(


!

di male o di dolore. 5. Detto di E* glie e si riserva , per farla poi scorrere do. [Lat. mlionem habtre , respec twn
difilli, e vale Pelo, Crepatura. all'occasione ove si vuole per metro di haéerr.j —4.
N. pass, nel primo sìgo.
RISENTIRE. Ri ten-tbre. Att. Comp. docce, o simili. —
2. Luogo chiuso per — 8. Indugiare, Differire. [Lat. diffèr-
Seotire o Udir di nuovo. [ Lit. iterum riserva. re. procrastinate.] — 0. Eccettuare.
audire , iterum aut cultare. ] 2. N. — RISERBATORE. Ri-ter-bo-16-re. Verb. RISERVATAMENTE. Ri-ier-va-ta-mén-
aaa. e pass. Ricuperare il senso perdu- m. di Riserbsre. Lo stesso che Riser- te. Avv. Con risensziooe , Io modo ri-
4.
to. {Lai. «nium recuperare, recipere.) vatore. servato.
— 3. Acquistare nuove sensazioni più RISERO ATRICE. Rbter-bu-tri-ce. Verb. RISERVATEZZA. Ri-nr-voUx-sa. Sf.
eaquisile. —4. Svegghiar»i, Desiarsi f.di Riserbare. Che riserba. Lo stesso Moderazione Modestia Riguardo , e
, ,

Lasciare il sonno. [Lat. expergieei, ex- ebe Riservatrice. Circospezione conveniente al proprio
pergefieri.J — 3. E lìg. parlando del RISERBAZIONE. /.’.-yer ba-sib-ne. Sf. stalo.
fiori, Diriizarsi sopra lo stelo ed aprir- Lo stesso ebe Riservaziooe. 2. Enel — RISERVATISSIMO. Ri-ier-wiit-ti-mo.
si. — 6 . E detto delle piante Comin- ,
sign. di Riservinone, g.2. Add. m. superi, di Riservalo.
ciarsi a muovere. Andare in succhio. RISERBO. Ri sér-òo. Sm. Il riserbare , RISERVATO. Ri-ter-và-to. Add. m. da
7. Prender fona o vigore. —
8. Ravve- Il custodire Riserbazion». Lo stesso Riservare. [Lat. aervafut.) 2. Eccet- —
dersi.— 9. Riacquistare il sentimento che Riservo.
,


2. Onde Far riserbo tuato. —
3. Circospetto , Prudente. —
della meote.
re. —

10. Per mctaf. Risona-
11 . Dicesi Risentirai dell’ ingiu-
vsle Serbare. Custodire
— 4. Riguardo , Circoapesioue.

3. Gusrdia.
3. —
Eccl. Caso riservato , Peccato riser-
vato e simili . diconsi quando il supe-
rie o d' alcuna cosa e vale Non soppor- Ecceitua none. riore oe riserba a sé rassoluziooe.
tarle , Farne richiamo o vendetta ; che RISEKRAMENTO. Ri-ecr-ra-mén lo.Sm. RISERVATORE. Ri-ter va-ló-re. Verb.
anche diciamoFarue ri$entimcoio.;Lat. Il riscrrare; Ri tu romeo lo, e dicui pro- m. di Ritmare. Che riserva.
énjuriae ulciacù]— 12. Archi. Parlan- priamente de' meati del corpo. Costipa* RISEKVATRICE. 7ti-ier-va-frt.ee. Verb.
2.
dosi di Editili! , vale Dare indino di rione. (Lat. conitipatio, eonolusio.J f. di Riservare. (Lai. eervatrix.]
patimento. Far pelo. —
13. Belle Arti. RISERRANTE. Ri-ier-ràn-le. Pari, di RISERV AZIONE, Ri-ser-va-sió-ne. Sf.
Parlandosi di Scolmi* , dicasi dagli Riamare. Il riserbare, Il ritenersi , che oggi di-
Scultori quando dopo d’avere nella for- RISERUMIE. Riser-rà-re. Att. comp. ciamo più comunemente Riserva. [Lat.
ma , fatta sopra testa d' uomo morto , 3.
Di nuovo serrare. [Lai. denuo rlaudere, retenatio-i —
2. Dice»! a oche di quella
messa la cera , e dopo aver gettate fi- includere.] —
2 Serrare semplicemen- che fa il superiore di qualche colpa che
gure dentro a forme talvolta stracche e te, Strignere.— 3. Ar. Mes. Dicesi au- non possa essere assoluto da altri che
logore vanno con ittecchi affondando
, «he del Riunire le crepature , o gli da sé.
iu I fondi , e aliando le parti rilevate stianti che si (anno nel getto de' metal li. RISERVIRE. Ri-ter -td-re. Att. comp.
el getto, per ridurlo a freschezza
, co-
— 4. Contenere. —
5. E ti. pass, nel Servir di nuovo, Servire iu contraccam-
me sarebbe se pare allora fosse stato primo sign. —
0. Milit. Siriogcre da bio. —
2. E n. ass.
modellato dall'artefice; e questo Risen- vicino nna fortezza , un corpo di nemi- RISERVO. Ri tir-vo. Sm. Riserbazione,
tire dicono acche Ritrovare. ci; Ridurre io angustie. —
7. Serrare più comunemente Riserva. 2. Cu- —
RISENTITA M ENTE. /fi-rarMi-ia-mèn-H. di bel nuovo le schiere, cioè Riacco- stodia, Guardia. (Lat. aervafto, custo-
Avv. Coo risentimento. (Lai. irate, grò- starle, Ricongiungerle. dia.) — 3. Riguardo, Circospeiioue.—
utiar.J RISEKKATO. Ri-ter rà-to. Add. m. da 4.Onde Seni» riservo vale Senza ri-
RISENTITO. Add. m. da Riserrare. Di nuovo serrato , ed anche guardo.— 8. Eccezione di qualsivoglia
Risentire. Di nuovo udito o sentilo. Chiuso semplkcmeotc. ( Lat. iUntm contratto riservatasi da’ contraenti. —
Sveglialo. —
3. Vivo , Piccante. — claueus, cane lue ut.} —
2. Ristretto, Li- 0. fi Senza riservo vale anrheSeoza ec-

4. Aspro, Sdegnoso, Che si risente o è mitalo. cezione. —


7. Riserva , nel sign. della
facile a risentirsi. Vendicativo. — RISERVA. Ri tirava. Sf. Il riservare, Il legge canonica.
Ritornato ina*
o simili.— 7.
— S.
0. Archi. Sporgente conservare o custodire. [Lat. aer colio.]

RISETTO. Ri-tétto. Sm. dim. e vszzeg.
Riso dolce, soave ; Sorriso. Lo
Belle Arti. Agg. di Manie- 2. Leg. Eccezione di qualsivoglia di Riso.
ra: Maniera risentita diamo i Pittori e contrailo riserbatasi da' contraeoti. — stesso che Riamo.
Scultori alla maniera di quel l'artefice , Dicoosi Riserve papali e pontificie ; RISFORZO. Ri-sfòr zo. Sm. comp. Nuo-
che nel ritrovar de'muscoli delle figure Riserve vescovili ec. nel sign. di Ri- vo sforzo. —
2. Sforzo grande e raddop-
procede con molto ardire c gagliardi
,
servinone, §. 2. —
4. Dlcesi Riserva, pialo. Sforzo più intenso.
e nell'aria delle teste, negli scorci, nei Riserva berteli fiale, Drillo di riserva ,
RISGARARB. Ri-tga-rà-re. Alt. comp.
moti e nell' espressione degli affetti e- Quel drillo del Pontefice di provvedere Di nuovo agarare. Rivincere.
sempre ciò che
è più apparente e •d alcuni benefisi riservati alia Santa
i RISGUARDA MENTO. Rì-tguar-da-mén-
piu vivace. suo contrario e Maniera Sm. riguardare. [Lai. oòfufuj.)
languida — Il

8. Coal dicesi anche Dise-


gno risentito, Contorni risentiti. Forme
Sede, benché non ancora vacanti , colla
proibizione ad altri di procedere alla
elezione o collazione sotto pena di nul-
to.

di
Il
RIGUARDANTE. Ki-tguar
Riguardare. Lo stesso che Riguar-
t in te. Pari,

risentite ec. lità. Ora queste riservo riguardano un dante. [Lat. rrjpicùni. ]
— 2. Che ha
RISENTITO. Avv. Risentitamente. (Lai. cerio tempo convenuto, duraute il quale relazione. Appartenente.
jraniisr, irala.J I benefiiii vacanti sono riservali alla RISGUaRDARE. Ri tguar-dà-re. Àtt. e
RISEPPELLIRE. Ri-tep-pel-i^re. Att. provvisione del Pontefice. 5. Milii. — n. Lo strato che Riguardare. (Lei. re-
comp. Di nuovo seppellire. Nume che si dà a aue'corpi militari che tpicere.ì —
2. Guardare allentamenti*.
RISEPPELLITO. Ri-*ep-pel4i-to. Add. si tengono in serbo per rinforzare gli — 3. Aver riguardo , Osservare. 4. —
m. da Riseppellire. Uri ed accorrere dov’é maggiore il bi- Risparmiare , Perdonare. (Lai. pares-
RISERO A. Ri-eèr-ba. Sf. Lo stesso che sogno. Nelle battaglie le riserve fanno te.|

5. Dicesi Risguardsre alcuna
Riserva. per lo più una terza schiera dietro alle cosa e vale Avere con essa relazione
RISEKBAGIONE. Ri-ter- ba-gió-ne. Sf. altre due. I primi a valersi di questi Dipendere da essa. [ Lat. ad rem pat-
Lo stesso che Riservaziooe. V. e di' Ri- corpi di riserva furono Persiani , po-
i tinerà.]
tenta. scia gli Spartani, quindi i Cartaginesi RIGUARDATO. Ri-tguar-dà-to. Add.
RISERBANZA. Ri-ter-bàn-xa. Sf. Lo e più regolarmente di tutti i Romani. ro.da Risguardsre.
stesso che Riserbagione, Riserbi. [Lai. Ora sono in uso in lutti gli eserciti ag- RISGUAR DATORE. Ri-sguar-da-tó-rt.
owaertxW'o.l guerriti.— 6. Dicesi avverb. A riserva Verb. m. di Risguardsre. Che riguar-
RISKRBARE. Ri-ter-bà-re. AU. Lo ates- e vale Fuorché, Eccello, Salvochè, ee. da altrimenti Riguardatore. [ Lat.
so che Riservare. —
2. Salvare , Scam- RISERVAGIONE. Rbter-va-gi^ne. Sf.
;

ipectator.
pare. —
3. Avere riguardo. — 4. N. Lo stesso che Riserbazione. 2. E — nel R1SGUARDBVOLE.
)

Ri-sguar-(U-*o-le.
pass. Serbarsi. Add. cotn. Lo stesso che Riguardevole,
sign. di Riservatone, g 2.
RISBRBATEZZA. Ri-ter-ba-Ut-ta, SL RISERVAMELO. /fc-wr-tja-mdiHo.Sni. Ragguardevole.
Lo stesso che Riservatesi!. RISC CARDO. Jii-tguàr-do. Sm. Il ri-
Lo stesso che Riservatone.
143
. z ,, ,

BIS BIS nis


«guardare. [Lat. retpttlu»-] 2. Ri- — RISIPOLATOSO. fli-ai-fw-la-fd-eo. Add. Gli antichi chiamavano Riso sardonico,
spetto Considerazione , Avvertenza. e sm. Med. Lo stesso rbe Risipolato. Un riso sforzalo e dal cuore smentito ;
|
,

Lat. rM|)«rlwj. 3. Io riguardo


]
— ,
RISISTBNZA. Risislin-ta. V. A.
Sf. Riso di Aiace , Un rider meno esagera-
Per risguardo, usato ad esprimere cor- V* e di' Resistenza. [ Lat. oòjtactdum to; Riso fonico , Un rider lascivo , ef-
relazione, a modo di prep. per Io quan- rapii gnan Ho, ] femminato; Riso mrgsrico , Un rider
to, Per rispetto. RISISTENZIA. /fì-ai-itén-ii-a. Sf. V. A. fuor di proposito ed oltraggioso.
RISIBILE. RisiJn-le. Add. com. Atto al Lo stesso che Risislcou. V- e di’ Rcu- RISO. Riso. Sm. Bot. Pianta quasi a-
riso. [
Lat. rifiMftf. I stensa. cqualim della Mandria diginia, e della
RISIBILITÀ. RisMri-Mà. Sr. ast. di RISI STER E. J?t-az-eie-re. N'. a ss. anom. famiglia delle gramioec, la quale forma
Risibile. Proprietà estrinseca a ridere ,
V. A. V. e di' Rtiitlere da sé sies«a no genere carttterìzzato
appartenenti' all'uomo. RISISTO. Risi- tio. Sm. V. A. Lo «tesso dui calice di un sol fiore, la eorolls bi-
R1SICABP. Wi-ikà-rr. Alt. Lo stesso che Resisto. V.e di’ Rttitiensa. valve, coriacea, ratiera alta basiche ri-
cte Arrisicare. Lat. periciifart, part- RISMA. Ri-tma. Sf. Quantità grande in- veste la semenza. Il Riso comune , sola
etdum fucert. )
—2
I

E o. ess. Porsi a deiermioata di fogli. [Non dal gr. arith- specie di questo genere, In I colmi
rischio, Cimentarsi, Essere in pericolo, moi numero ,
ma da rÀùmoi serie di grossi, articolai! le foglie ramose , si-
;

e anche Mancar poro ebe una cosa noo cose. la celi. gali, aireamh numero, mili a quelle della canna; la pannocchia
sia. —
3. Proverò. Cbi noo risica noo reim banda. In brett. rai;
serie, stuolo, porporina. Fiorisce nella state , ed è
rosica vale Cbi non arrischia Don acqui- serie, disposin o-. Io pera, reami per- originario dell'India o dell’ Etiopia , e
sta. tinente alla scrimini, la sr. ream scri- adesso molto coltivato in Italia e nel
RISICATO, /ii-si-eà-lo. Add. m. da Ri- vere.] —
2. Fascio di vmti quaderni di Levante. Ha molte varietà, tra le quali
sicare. Lo stesso che Arrisicato. Lat. carta o Balletta di ciaqueceuto fogli. più notevole é quella detta Riso secco,

,

perveutoruj. 1
— 2. Colui che
(
*' arri- 3. Compagnia o Quantità di malvage perché può coltivarsi senza inondazio-
sica. persone. Setto. [ Dal gr rhisnot serie ne. Risi chiamanti ancora i grani di es-
RISICHEVOLE. /K-ai-c M-vo-Ia.Add.com. di uomini o di cose qualunque, lo iogl. sa pianta , i quali crescono io gruppi
Lo stesso che Arrisi che* ole e Arnschic- rath men uomini temerari!, Impruden- ognuno de’ quali finisce in una spiga o
vole. ti. Il Butlet ha il brett. rei seri», c barba, e stanno rinchiusi variamente in
RISICO. R*-ti-to. Sm. Lo stesso che Ri- man cb’el pretende esser voce de' Celli certe nicrbietieoscatoliiii ruvidi e gial-
schio , ma è Voce meni} nobile c meno nel senso di unmioi.] li. Quando sono spogliati della Inr pelle,

usata. [ Lat. pericultrm, dtacrtman. ) — RISO. Rìso. Sm. Pi. Risi ro., Risa e ,
il rhe diresi Brillare, appariscano quasi

2. Onde Andare a risico, vale Correre aolir. Ri -e f. ma il primo pi. m. noo é ovali , d*uo rolor bianco lucente e per
pericolo. —
3. Correre risico Portare . più io o*o che uel se uso botanico. Moto cosi dire trasparente. Questa spezie di
,

risico. Correr pericolo , Esser pericolo- de’ muscoli della faccia, particolarmen- biada forma il principale alimento dei
si. —4. Probabilità in favore. te delle labbra, che sì consocia ad una popoli abitami fra I Tropici ed è ri-
,

RISSOSISSIMO. Wi-iko-jìi-ii-mo, Add. respirazione sonora ed inlrrrolta ca- ,


guardata come II miglior nutrimento
m. superi, di Risicoso. gionato per lo più da piacere fisico od dell'uomo, poiché di cento parti oel ri-
RISICOSO. Risi-còso. Add. m.Ches’ar- intellettuale, principalmente dall' alle- so novanta-ri sono di ferola, e però noti
r sira, Che porta risico. Lo stesso che grezza e dalla bizzarria, talvolta da al- è acconcio alla pmitìcazione. ma in ogni
Arrislcoso. (Lat. pert'cu/oaw.] tre cause e perdo dal dolore. Questo modo che lo si prepari è sempre un a Ifc-
RISIDENZA. Ai-ii-den-za. SI. V. A. V. fenomeno fisiologico-mortle, che talora meoio sostanzioso, piacevole e sano, la
e Residenza.
di' si poò difficilmente reprimere, consìsta medicina si adopera il decotto di riso ,
RISiFICO Risi-fiso. Add. m. Che muo- in una modificazione de' movimenti e- massime nelle irritazioni del tubo di-
!

ve il riso. Lo stesso che Riaccettante , spira torli del torace. [ Lat. rùua. Risus gerente. [Lat.oryia satira Un. In celi,
Risi movente. da video. V.l’rlim. di Ridere .)—-2 Poe- gali, rea*, in ar. ruir ovvero orusx, in
RISIGALLO. Ri-ti-gàl-lo. Sm. Mio. Com- ticamente per Rocca rìdente. 3. Cosa —
iilir. orti, in ingl, rute, in tod. rris, in

binazione odorale dell' arsenico collo da ridere. Racconto ridicolo. 4. Pe- —


frane, rix, in isp. arrox ec.]
zolfo; volgarmente detta Sandracca mi-
nerale. Una preparazione poi di farina
mctaf. Allegrezza, Festa, Ginja
detto di Occhi esprimenti amore ed al-

5. E RISO. Add. m. da Ridare. Detto di cosa,
di novella, o altro, vale Di cui si è riso.
di arsenico sublimato colle piriti chia- legrezza. —
0. Dicesi Riso canino, Una 2. Deriso. Beffato. Schernito. —
masi Risigallo artificiale. [Lat. ritagal- contrazione spasmodica di una delle RISODARE. Riso-dòse. All. V. A. V.
Iwm araemcirm (ufpfiuratum.) commessure delle labbra. 7. Die invi —
e di’ Rassodare.
RISIGILLARE. /fi-i*-gil-ld-r«.Ait.corap. Risa grasse o scarrucolate, Le risa smo- RISOFFI A MENTO. Risofflt-tnén-toSni.
Sigillar di onoro. Lo stesao che Risug- date. Oode Far le risa grasse, vale Ri- Il risoffiare, Soffi 1 , Fiato; e per traslti»

gellare. dere smoderatamente. 8. Dicest Ri- —Com vana.


BtSlGILLATO. /fi-if-jil-là-fo. Add. m. so sardonico Quella spezie di convul- RISOFFIARE. Risof-flà-re. Alt. encul.
.

da Risigillare. Nuovamente sigillato. sione, che contrae dall’uria parte e dal- sss. comp. Soffiar di noovo. f Lat. ife-
Lo stesso che Risuggollato. l'altra i muscoli delle labbra; cosi chia- rum in/tare sufflare. ] 2. Soffiare . —
RISlMlGLlARt. /ii-ii-mì-jlùì-re. N.ass. mata perche somiglia all' effetto che
,
semplicemente.
e pass. V. e di' Tfaa «mugliare. produce un’erba ebe oasre in Sardegna. RtSOGGETTARE. Ri sog-getsàse. Alt.
RISI MOVENTE. R<-,i-miy-vin-le. Add. Quest’erba, simile alla Cedronella, con- comp. e n. pass. Di nuovo assoggettare.
com. comp. V. dell» stil piacevole. Che trae i muscoli della bocca di quelli che RISOUGltJUNERE. Rl-sog-giu-gnc-re. N.
muove a ridere, Che recita al riso. ne mangiano, e li fa morire a mudo di asi- comp. Soggiugner di nuovo.
RIS1.N0. Ri-iì-no. Sm. dim. di Riso. [Lat. ehi ride. Per similitudine poi chiamasi BISOGNARE. Riso-gnàse. Ncut. a ss.
parvut ri**ea.] Riso sirdoutco it Riso ironico , amaro, comp. Sognar di noovo.
RLSIPOLA. Ri-st-jw-ta. Sf. Med. Infiam- fatto a malincuore. ( Lai. rùua tardo- RISOLI RE. Riso-lése. Alt. comp. Ar.
mazione superficiale r parziale della nieue. ] —
9. Diepii Crcpare Morire Me*. Rimetter ooove suola
,
Solettare ,

rute , accompagnala quasi sempre da Scompisciarsi, Scoppiare, Sganasciarsi, nuovamente le scarpe. [ Lat. norav to-
febbre. [ Lat. tryiipelm. Si suol trarre Smascellarsi Sbellicarsi ec. dalia risa
, lta* tuppmyere.]
Il gr. erytipelat
, eryripelatot
da tryto o delle risa e vagirono Ridere smode- RISOLATURA. Ai-<o-fd-tù-ra. Sf.Ar.Mes.
fui. di eryo io traggo, e da ptlat pres- ratamente, o eccessivi mente (Lat. tu- L atto di risolare, e Lo stalo delia scar-
ro; etimologia che spiega ii suono, non pra motl tm ridere, eaeh innari ] 10. pa risolata. —
il seoso della voce. Tram però con Crepare delie risa dice»! in ischerzo RISOLO ARE. Ri-eolsà-re. Alt. comp.
più fondstU’ Dto dal celi- rut porpora, delle fabbriche quando crcpano.
,

il. Solcare di noovo.—


r peathid pelle; poiché io questa ma- Dar nelle ri -a a piene gaoasce, vale Pro- RI SOLCATO. Risolsà-lo. Add. m. da
lattia la pellevieo del color della por- rompere in un riso smoderalo Sgana- Rigirare.
pora, oppure dall’ cbr. ur fuoco c aci- sciarsi delle risa. — ,

12. Entrare nell* RISOLDARB. Rt-tol-dà-re. Atl. comp.


piut inlermità: infermità ignea. In rìsa, vale Mettersi a ridere. 13. Far —
Snidare di nuovo. Arri la re di ounvo.
effetto da alcuni dice*! ignù tueer. ) riso o r*sa vale ,
Ridere. 14. Risol- —
RISOLDATO. Risol da to. Add. m. da
R1SIP0LAT0. Ri-i i-po-là-to . AdJ. e sm. versi io riso o con riso. V. Risolvere Risoldarr. ,

parlando di persona. Mcd Che patisce . g. 19. —


18. Teorre o Ritener le risa , RISOLETTARE. 7?t-so-J*Mà-rv. Alt. Lo
di ri-ipola. [Lat. eryfipeloU laòórouj.] vale Raffrenare il riso 16. Filai. —
stesso che Risolare.
141
, - . . .

RII BIS BIS


RISOLINO. Ri-to li-no. Sm- dim. e m- aoppuraxione, l'esulcerazione e simili. I RISOMMINISTRARE.fi, -lom-mi-m-irrò-
zeg. di Riso. Lo stesso che Rigetto e Covi dicesianche La impossibilità di I re. Alt. comp. Di nuovo somministrare.
Risine. muovere uooo più membri. 8. Flit. — RISOM M NIST RATO. fii-zom-mi ni- ifrà-

I

RlSUL LUCI TARE. fii-«oI-I*-ct-là-rt.All. Morbidezza r Scioglimento. 9. Mus. lo. Add. in. da Risomministrare.
rontp. Sollecitare di nuoto. Atto io cui la dissonanza percossa di- RISONANTE. Ri-to-nàn-te. Part. di Ri-
RIS01.LETIC.VRK. fii-iol-ie-lt-có-ra. All. scende od ascende di grado congiunto sonare. Che rìsuoua. [ Lat. rezonani.
comp. Solleticare di nuovo, e Solleticar sulla vicina consonanza. — 2. Rimbombante.
)

semplicemente. RISOLVENTE. Rùtol-rin-te. Pari, di Ri- RISONANTISSIMO, Ri-to-nan-tit-ti-mo.


RISOLLEVARE. Ri to l le-và-re. Alt. solvere. Che risolve , Che scioglie ; e Add. m. superi, di Risonante.
comp. Sollevare di nuovo. più comuoemeute dicesi di Rimedio at- RISONANZA. Ri to-nàn-za. Sf. Il riso-
RISOLTARE. Ri uA tà-re. All. V. poet. to a favorire l'Allentamento di una par- nsre; e propriamente dicesi Qoel pro-
io grazia della rima invece di Risulta- te tumefatta ed inzuppala di umori , e luDgamento o riflessione del suono, sia
re. [ Lai. oriri, (ieri. )
— 3. Ed in vece però a far isvaoire un' infiammazione , dalle vibrazioni caniinnate delle corde
di Risaltare, cioè Rimbalzare indietro, uo tumore, lo questo senso può adope- d’uno strumento, sia dalle pareli d un
Ripercuotere. ( , reper ca-
Lai. retilire rarsi come sm. e dicesi anche Risolu- corno sonoro , sia dalla collisione del-
lere. tivo. l'aria rinchiusa in uno strumento da
RISOLTO. Ri
]
lòl-to. Adii. m. da Risol- RISOLVERE. 7Iì-<òl-oe-re. Alt. anorn. fiato. [Lat.eonui.] —
2. Per melaf. Si-
vere, sinc. di Rifiuto. Deliberalo, De- 1 Consumare. Disfare, Ridurre io niente. gnificazione. (Lat. lignificatio.]
terminato. [Lat. diltolcere amovere. 2. E — fig, RISONARE. Ri-ia-nà re. Atl. comp. Di
RISOLUBILE. Ri-to-lù-bi-le. Add. cam — 3. Chiarire —,

Trar di dubbio.
J

4. nuovo sonare aleno istromento. ( Lai.


Che può risolversi, A'to a risolversi.
.
j

Dicesi Risolver
,

provvisione o similela reionare. ] —


2. Far rimbombare, Far
RISOLUTAMENTE, fii-f -lu-m-men le. e vale Determinarla — 5. , Stabilirla. risonare, ed anche semplicemente Fare
Aw. Senio dubitazione, Asserti va nten- Dicesi Risolvere alcuna cote in un’altra echeggiare, Far rendere suono qualsi-
tc. (Lai. àmbio proemi e vale Consumarla trasmutandola in sia. [Lat. tvulgare, tonare, retonare. ]

RISOLUTEZZA. Ri tolu téz-m.


)

Sf. Ri- un'altra. —


6. Detto della Terra o si- — 3. E detto di Parole , Profferirle. —
soliiziunr. Deliberazione. mili, vale Stemperare. 7. Detto della — 4. N. ass. Mandar suono Render suo-
RlSOLUTISSlMAMENTE. Rito-lutit - Voce vale Sciogliere.
,
8. Neut. ass. — no; altrimenti Sonare ed anche Squil-
,

ii-ma-mén-tf. A»v. superi, di Risolu- Deliberare. Determinare, Statuire. [Ut lare, Tintinnare ec.— 3. Rimbombare.
tamente. Lai. promptisnmo animo. ] cene I il u ere.] —
9. Risciorre. 10. N. — (Lat. rtboare ] —
6. B per melaf. — 7.
1
|

R I SOLI 1 sii MO- Ri-to-lu -t ìi-ii-mo. Add pasa. nei primo sìgn. li. Determi- — Sonare, Significare, Valere.
m. saperi, di Risoluto. (Lai. prompiù
. j
nare, Statuire, Fermare il giudizio. — RISONE. Ri td-ne. Sm. Agr. Il grano
Mimmi, rertùsimus.) —
2. Ineluttabile, 12. Dichiarar»!, Chiarirai di alcuna par- della pianta detta comaDemeote Riso.
Inevitabile, Insuperabile. ( Lat. tnelu- te o simili. —
13. Restar persuaso. — RISONEVOLE. Ri-to-né-w-lt. Add.com.
eiabUit, inevitabili!, iniuperabilit.) 14. E nel sign. del § 4. 13. Distac- — Atto a risuonare.
RISOLUTIVO. fii-nv-Iu-li-ro. Add. m. carsi. —
16. Ridursi. r.Lat. redigere.] RISORBIRE. Ri-tur-bl-re. Alt. anom.
Alto a risolvere; e detto de' rimedil per — 17. Abbandonarsi, Lasciarsi andare comp. Sorbire di nuovo. Lo stesso che
Risolvente. senza ritegno. —
18. Dicesl Risolversi Riassorbire.
RISOLUTO. Ri-so-lu-to. Add. m. da Ri- per gli occhi e vale Satire e Pigliar e- RISORBITORE. Ri-ior-bi-tó-re. Verb. m.
solvere. — 2. Detto di Persona , vale sito per quelli. —
19. Dicesi Risolversi di Risorbire.Cbe risorbe.
Deliberato di fare , Pronto ad imprro- 1
in rìsi o con riso, e vale Ridere srno- RISOIUH VRICE. Ri-tor-bi tr\-ee. Verb.
derr, Che lìsao, trrmoal v 0 lrr Tare, Del detsroente. —
20. Mrd. Dissipare, Di- f. di Rlsorbire. Cbe risirhe.

tutto disposto, Che ba stabilito, ferma- sfare, Sciogliere. Disciogli<*re, Strugge- RISORESSO. Ri-to-rit-to.\ A. Lo stesso
lo seco stesso di voler fare, dire ec. non re . Consumare ec. Onde dicesi . come che Resurresai.
ostante gl'intoppi, le difficoltà. le con- nota il Pasta , Risolvere gli spirili , le RISORGENTE Ri tor-gin-te. Part. di
traddizioni ec. Che subito risolve ec. forze, gli umori. —
21. Ar. Mrs. Dicesi Risorgere. Che ri'Orge.lLat.reiurgene.)
ed in questo senso si adopera anche In
j

La bilancia non risolve, e vale che Sten- — 2. Boi. Fusto r sorgente; Quello che
Torto di sm. pi. —3. Determinalo, Sta- ta a tracollare. Cosi io questo come io nella sua bisc è curvato e giacente , e
bilito. —
4. Sciolto. 5. Allentato. — — altri simili usi adoperano in Toscana che poscia si raddrizza nella sua parte
6. Stemperato.— 7. Disfatto.— 8. Lique- neutralmente il v. Risolvere, applican- superiore; Rami risorgenti o declinati,
fatto , Strutto. —
9 Affannato, Spaesa- done con graziosa figura il sign. del g 7. Foglie risorgenti o ascendenti Quelle :

to. —IO. Disco'!'*, Libero. 11. Pri- — a cose materiali. —


22. Mus. nel senso cbe dopi d'es-ersl ripiegato all'ingiù ,
vo, Mancante diabuua cosa.— 12. Ab- musicale oon significa Passare da una risalgono poscia coll'apice.
bandonato Lasciato senza ritegno. — dissonanza ad uD'altra. ma bensì dalla RISORGERE, fii-eór-gc-re. N.ass.anom.
.

13. Detto del corpo quando è morto. — dissonanza alta ronsooanza. comp. Surger di nuovo. ( Lat. retvrgere.]
14. Pili. Morbido, Sciolto. 15. Mus. — RISOLVIBILE. Ri tol ui-6i-i<. Add. com. — 2. Risuscitare. —
3. Derivare, Pro-
Dice»! di Una esecuzione virile e od Che può o È atto a risolversi. Lo stesso venire. (Lai. (ieri, nasci.) 4. Emer- —
po viva cou nn* intonazione risentita che Risolubile. gere, Uscire, Venire a galla.— 5. Spun-
,

e staccala anzi ebe legata. 16. In — RISOLVIMENTO. Sai. tare. —


6. Ristorarsi, Sollevarsi.— ?.
fona d' avverti. Klsolutnnvole Asser- Il risolvere Scioglimento, Refluito- Rimettersi in buon essere di denari o
tivamente. [ Lai. atteveranter duino
, ;

ne. r Lat. reioiulio , dùaoiutio. ) — 2. di roba. —


8. Atl. Far risorgere , Ri-
prorul.f Decisione, Di finizione. Soluzione. mettere io mere.
RISOLUTORE. Ri-to-lu tó re. Verb. m. RISOLVITORE. Risol-ti-tó-rt. Verb.m. RISORGIMENTO. fii-eor-gi-mto-Co. Sm.
di Risolvere. Cbo risolve, Che scioglie, di Risolvere. Che risolve. Il risorgere. V. Riturrexione .
Che decompone ec* R1SOLVITRICE. fii-soLm-lri-ce. Verb. f. RISORRESSIO. Ri-tor-rèt-ti-o. V. A. Lo
RISOLUZIONE. Ri-to-lu-zióne. Sf. Il di Risolvere. Che risolve. stesso che Resurresai.
risolvere . cioè. Il consumare , disfare. RISONIGLI ANTE. fii-io-mi-gliàn-fe. RISORRESSO. fii-wr-rèi-w. V. A. Lo
(Lat. dmoluiio.) —
2. Disciogl intento, Part. di Risomiglisre. Lo stesso che stesso cbe Resurresai.
Soluzione (Lat. aolufio.) 3. Trarou- — Rassomiglia me. RISORTO, fii-iòr-lo. Sm. V. A. Giuris-
tazione di una cosa in uo a lira, Trapas- RISOMIGLIARE. fij-jo-mt-alià rs.Neul. dizione, Sovranità, Alto dominio. (Lat.
so. —
4. Ardire , Bravura. 3. Deli- — bbs. c pass. Lo stesso che Rassomiglia- tuprema potei tot. luprtmum domim'um.
berazione Determinazione. Onde Far
,
re. [Lat. reftrre.] Dall’ar. riaiet prefettura . principato ,
risoluzione, vale Risolvere, Deliberare. RISOMMARE. Ri tom mà-rt. Alt. comp. dominio. Io frane, reiiort dinota giu-
[Lat. decrelwm, ilalulnm.| 6. Dare — Sommar di nuovo. risdizione. In celi. gali, reinv potere ,
risoluzione difesi anche nello stesso RISOMMERGERE.fii lum-mèr-ga-re. Alt. autorità, e tori modo , specie, lo ted.
senso o io quello del g 2. 7. Med. Il — anom. comp. Sommergere di ouovo. reichs ori contrada del regno, cantone.
cessare di una malattia, e specialmente RISO il M BTTERE. Ri- lom-wft-ie-ra. Alt II Bullel ha il bretl- ret in seoso di di-

della Infiammazione , per la semplice anom. comp. sinc di Risottomettere. mora, ed ord che d»ce essere il medesi-
diminuzione e senza che sopraggiuoga RISOMMINISTRAMENTO./fi aom-mv-nL mo che ard per capo, principale, sovra-
veruna uuova modificazione morbosa atra-m^n-tr.. Sm. comp. Nuovo sommi- no io irlandese.— 2. Fio, Tributo.[Lat,
cella perir, qual sarebbe uno scolo , la nistrameoto. friòulum. Sembra che ritorto alasi io
Caidinali, Voi. III. 14» 19

ale
-

BIS BIS BIS


prima chiamalo il prezzo del riscatto, parsimonia. (Lat. pareimmua serva- lo; ma questa voce non trovasi in altri

ilcompenso della immanità di qualche ta/.] dizionari!: certo è di lega moderna.] —


gravezza, tributo offerto per preser-
il R SP A R M 1 ATO R E
I Ri-tpar-min-itj-n.
. 2. Onde Aver rispetto , vale Aver ri-
varsi dalle ingiurie del vincitore. Di poi Verb. m. di Risparmiare. Che rispar- guardo. —
3. Rivereuz*. ( Lat. obier-
la voce par che sia stata adattala ad al- mia. (Lat. illiberali/, parsimonia* stu- vantia. ]—4. Oode Perdere il ri-
tri modi di taglie. Cosi essa può cavarsi diotut.) aprilo ad alcuno vale Non aver per
,

dal celi. gali, reasart preservazione, sa- RISPARMI ATRICE. /fi-ipar-tnta-lrì-ce. lui il dorato riguardo, la dovuta sti-
lute.] Verb. f. di Risparmiare. ma , Offenderlo incivilmente eoo atti
RISORTO. Add. m. da Risorgere. Risu- RISPARMIO. Ri-tpàr-mi-o. Sm. L’nsare ocoo parole. —
B. Riguardo, Relazione.
scitato. (Lai. sutrtlafus.] con giusta moderazione di ciò che si ha, —>6. Riserva; come Armi, Cair^zia di
RI SOSPENDER E. Ri-to-tpin-de-re. Alt. acciocché ne avanzi per ialraordinari rispetto ec. V. $ 12. —
7. Motivo, Ca-
anom. comp. Sospendere di nuovo. bisogni; L'usare temperatamente la co- gione. Onde Per quel rispetto posto av-
RISOSPERME. Ri-sospìr-me. Add. e sf. sa familiare; Moderazione di spese. veri». io senso di Per quel motivo. 8. —
pi. Bot. Famiglia di piante monocolile- Parsimonia; c talora Ristrettezza nello Di risnelto o Da rispetto si dice di Quelle
dooic. introdotte nella Flora francese a spendere. Spi torcerla.'. Lai -cvmprntiium, cose che tengonsi a parte o in costo-
scapito di alcune felci. poriimonia, pare ita!.] dia , perchè sieri d'uso al tempo op-
R1SOSPESO. Ri-io-tpt-to. Add. m.da Ri RISP A R M1CCC10. Ri-spar-mi-itc-cio.Sm . portuno. Onde destriero, Bestie ec. di
sospendere. dim. di Risparmio. rispetto, Aocora da rispetto o di ri-
RISOSPIGNERE. Ili-to-tp\~gne-rc. Att. RISPAZZARE. /fi-rpas-ià-re.Atl.romp. spetto. V. g§. 12 e 15. 0. Anti-—
anom. cmnp. Di nuovo si spigoerc, e ta- Di nuovo spazzare. |Lai. iferum vsr- ca m. osato per Ri spi ito. Riposo e me-
lora Ributtare indietro. [Lat. repellere, rere.) glio ancora Ritardo , Indugio. ( Dal
impellere.] RlSl'È. Ri-spi. Sm. ioderl. V. straniera frane, répit dilazione, una volta reapit;
RISOSPINGERE. Riso-tpln-ge-re. Alt. c frane. Ar. Me». Specie di fazzoletto e questo dal celi. gali, ria contro e
auorn. eomp. Lo stesso che RUospigne- di scia o Velo bianco da collo. Srrivesi ipeid fretta, sollecitudine, progresso.
rc. — 2. Far Tona, Indurre. anche Rcspè. Io led. spot tardivo. Il Bullet ha il
RISOSPINGI M ENTO. Ri-to-spin-gi-min- RISPEDIRE. /It-ipe-di-re. Att. comp. brett. re/povan per rinfresco, riposo.)
fo. Sm. SDspi giumento, Sospinta. Spedir di nuovo. — 10. Eccl. Rispetto umano: cosi chia-
R1SOSPINTO. Ri-to-spìn-to. Add. m. di RISPEDITO. Ri-spe-di-to. Add. m. da mano i teologi e moralisti quella Con-

Riaospigncre c Risospingere. [Lai. ri- i


Rispedire. siderazione che ha il Cristiauo pe’giq-
pulii*!.} RISPEDIZIONE. Ri-spe-di-iió-ne. Sf. ditii degli nomini, la qua’e suole al-
RISOSPIKARE Riso -tpi-rà-rt. N. ass. comp. Nuova spedizione. lontanarlo dall’ ordinano servigio di
comp. Di nuovo sospirare. iRISPEGNERE. Rispé-gne-re. All. anom. Dio. —11. Filol. Rispetti si dicevano
R (SOTTERRA RE. Ri-eot-terrà-re. Alt. comp. Di nuovo spegnere. (Lai. retti» - in Firenze gli Arruoli. 12. Milit. —
c n. comp. Di nuovo metter sotterra.— guere.) |
Questa voce viene adoperata talvolta
2. Di nuoto seppellire. R1SPE.NDERE. Ri-spindt-re- All. anom. dagli scrittori militari in luogo di Ri-
R1SOTT ERRATO. Jtt-wMer-rfrfo. Add. comp. Di nuovo spendere. (Lat. ilerum serva, parlando di quelle cose che al
m. da Risolici rare. impendere, erogare pecuniam.] 2. E — conservano per porre ad un bisogno
RI SOTTOMETTER E. Ri-tot-to-mit-le-re. n. pats. io luogo d'altre simili zubsip e fuor
All. anom. comp. Di nuovo sottomette- RISPETTO. Ri-spin-to. Add. m. da Ri- d'oso; e dicesi anche de* cavalli e delle
re, Assoggettar di nuovo. [Lai. denuo speguere. [Lai- reitineltit.] bestie da tiro. —
13 Poes. Rispetti,
lubmitlere-) RISPERGERE. Ri-spér -ge-re. Alt. anom. diciamo oll'Oiuvc o Slaoze che si can-
RISOVVBGNÉNZA. /fi-mi-ve-jnin-za. Leggiermeute bagnare. 2. Sporgere , — tano dagl'innamorati. [Lat. amatoria
Sf. V. A. Il riso* vcuirc. Spandere, in sentimento figuralo. eanfto. Dal celi. gali, rii a, dì noovo ,

R1SOWENIRE. iK-iov-ve-ni-re. N. ass. RISPERSO. Ri-ipòr-io. Add. m. da Ri- verso, ovvero istoria; e peiteadb mu-
o pass. anom. comp. Di nuovo sovveni- spcrgerc. sica. Val dunque musica iodiritta ad
re > o semplicemente. Ricordarsi. [ Lat. RISPETTABILE. Ri-tpel-ià-bile. Add. alcuno, musica ripetuta, ovvero istoria
recordari. memuiiin.) com. Da Meritevole di ri-
rispettarsi. io musica.} —
14. Mario. Tutti gli og-
RISPACCIARn./?i-ipac-eȈ*re.Atl.comp. spetto. (Lai. reverentia dignus.i getti e munizioni che si tengono io ri-
Spacciar di ouovo. RISPETTANTE. /lì-tpel-tan-fe. Pari. di serbo pe' bisogni della navr. 13. Àn- —
RISPACCIATO. Ri-tpac-cià lo. Add. rn. Rispettare. Che rispetta, Riverente. cora da rispetto odi rispetto si dice
di Rispacciare. RISPETTARE. Ai-tpet-td-re. Att. Portar l'Ancora maggiore di ogni nave, di cui
R1SPALMARE. /Jì-epal-md-re. Alt. Mo- rispetto.Avere iu venerazione; Trattare ai fa uso ne' più gran pericoli.
ria. Lo stesso che Spalmare o Rimpal- con riverenza Usare o Avere riguardo
,
RISPETTO. Preposizione che esprime
mare. ad uno o verso di uno, Riguardare uoo, comparazione o confronto; osi accom-
RISPANDERE. Ri-spàn de re. N. paas. Onorare, Riverire. (Lai. waggj, co- pagna por l'ordinario col secondo e col
Di nuovo spandersi; cd anche assoluta- lere.] terzo caso. In comparizione, A para-
mente Spandersi. RISPETTATISSIMO. Ri-tpet-la-tìt -ti- gone. (Lat. prae.] —
2. Ed anticam.
RISPARMI AMENTO. Ri-spar-mia -min- mo. Add. m. superi, di Rispettato. trovisi anche col quarto caso.—>3. Ta-
to. Sui. V. A. V. e di' Risparmio. RISPETTATO. Ri-tpet-tà-to. Add. ni. do lora si adopera a Significare corre lai io -
RISPARMIALE, «i-jprir-mi-dn le. Pari, Rispettare. Venerato, Onorati, Rive- uè, iu vece di Relativamente. — 4. Io .

di Risparmiare. Che risparmia. [Lat. rito. forza di Por cagioae, Per «mure o simi-
pareimoniao jftidiorur.] RISPETTEVOLE. Ri-ij>et-té-vo-le. Add. li. -—5. Taiora prende innanzi a sé va-

RISPARMIARE. Ri-spar-mi-ò-re. Alt. com. Rivereoriale Ossequioso. [Lat. rie particelle, e ritiene medesimi si-
i

Astenersi in tutto da alcuna cosa, o dal- fSlttnnt.] — 2. Degno


,
di rispetto ,
Da gnificati. Onde A rispetto per In co Ri-
l'uso di essa, o usarla poco, o di rado ,
e-serc rispettalo. pa raziona, A paragona— 6. E seguita
neon gran riguardo. Osar risparmio. RISPETTIVAMENTE. Ri-spet-tira-mén da Che si usò pure in senso di Avve-
Far carestia d una cosa . Restrigncrsi. te. Avv. In rispetto, A rispetto , In ri- gnaché, Perciocché. —
7. Io rispetto
[Lat. parcere.J —
2. Per metal. Aver guardo; Comparativamente Relativa- anche stillo stesso sign. di A paragone.
rispetto, riguardo. —3-
Eccettuare. mente ec. [Lat. retatine,
,

compararono In rompar zioue. —


8. Per rispetto, va-
[Lat. M-cipere.] —
4. Dicesi Ili»|«ar- habita .) le Io comparazione, A paragone, Bc-
miarla ad alcuno e vale Perdonargli. RISPETTIVO. Ri-spet ti-vo. Add. ru .Che lattvamcuie, Per cagione, Peramore ,
iLat. partire, ignosctre.) — B. E cosi ha rispetto o riguardo- [Lai. rationem Per riguardo. —
0. Dicesi i’er buon rl-
per lo contrario Non risparmiarla ad al- habtnt.) —
2. Circospetto. 3. Che ha — apctto c vale Colla dovuta considerazio-
cuno per Non pcidouargli. 6. N.ass.— relazione , attenenza , rapporto. ne o riguardo. [Lat. ratioiu* gratta ,
Astenersi dalle soverchie spese, Far RISPETTO. Ri-spU-to. Sin. Gmsidera- hnòi.'a reti ione.) — IO. Dicesi Per rispet-
masserizia. —7. N. pass. Aversi ri- ziooe, Riguardo. (Lat. retpectui, ratio. to A motivo, A line che.
che odi e vale
guardo. [Lai. protpicert iil»i.[—8. Ri- Re/peotut da retpicio io considero ho ,
RISPETTOSAMENTE. Ri spet-to-ia-mén-
pararsi, Mettersi al coperto. riguardo, favorisco; e raptovodatta par- te. Avv. In maniera rispettosa, Reve-
RISPARMIATO, /li-rpnr-mi-à-lo. Add. tic. intens. re e da atpicio io riguardo. reotemenle, Vergognosamente. [Lat .re
m. da Risparmiare. Usato o Speso con Il Bullel ha il brett. rc/ped per rispet- verenter, verecunde.]
140
- .

ni» B I» RI»
RISPETTOSISSIMO. Hi-ip$t-to-sù-ii- (Lat. retpeefui. ]
— 3. Riguardo , Os- ilbreti. respont in scuso di rispondere;
mo. Add.m. superi, di Rispettoso. (Lai. servarne. voce che noo trovasi in altri diziooarfi
,
mar ime oórequioiui.ì RISPLENDENTE. Ri-splen-din-te. Pari, c che anche esistendo non si saprebbe ,

RISPETTOSO. Ri-sprt-tA-so. Aid. m. di Rispondere. Cbe risplende. Che tra- attribuire agli antichi Grill.) — 2. Uscite
Cbe ha rispetto; Ossequio»». [Lai. obse- manda raggi di luce; Splendente , Sfa- antiche. Rispoose per Rispose, Rispuo-
utoauf.) — 2. E col secondo ciao.
TETTUCCIO. /tizpMue-crò.Sra.dim.
villante, Scintillante, Raggiarne. (Lat.
resplendens.] —2.
lu forza di add. Lu-
sono per Risposero , ec 3. Parlare
semplicemente; secondo Tusodella Santa

di Rispetto, io aigniUc. di Comoderà - cido , Nitido , Puro ec., e tig. Chiaro , Bibbia. —
4. Per timil. Fare la stessa
rione. Osservazione. Luminoso. cosa cbe altri abbia fatta e di cui siasi
RISPETTI ZZO. Ri-spel-tisx-so. Sro.dim. RISPLENDEXTEMBNTE. Ri-sppn-den- convenuto oche sia di dovere.— 5. Ren-
di Rispetto. Lo stesso che Rispettile - U-min te. Avv. Coo grande apleodore. dere cambio o merito. 0. Riuscire o —
eio. [
Lat. nitide.) bene o male. —
7. Dire a dividere . a
RISPIANAUE. Ri-spia-nà-re. Att.cn. RISPLENDENTISSlMAMENTE./fi-rpfen. conoscere —
8. Render cenno. 0. Dare —
coaip. Di nuovo spianare, ed anche sem- dcn-tii-ri-ffia-mén-fe. Aw. superi, di ascolto Esaudire.
,
10. Per melar —
plicemente Spianare. [Lai. runut ac- Rispleodenteaiente. Lat. lucidis- Corrispondere , Esser conforme , corri- *
[
quare.]— 2. Fi|. D. chiarire. Interpre- sime .1 tpoodeotr, proporzionato. (Lui. respon-
tare. (Lai. exponere.) RISPLENDENTISSIMO. Ri-spUn-den- dere.] —
il. Rendere, Fruttare. 12. —
RISPIAN'ATO. Ri-spìa-nà-to. S<n. Lun- fls-af-mo. Add. m. superi, di Risplcu- Pagare. Soddisfare il debito. 13. Af- —
go rispiauato o piano. (Lai. plani- deole. frontarsi Aggiuntarsi o anche Accor-
.

rie*.] RISPLENDENZA. Ri-splen dènsa. Sf. darsi. —


14. Conformarsi. 13. Acca- —
RISPIAN'ATO. Add. m. da Ripianare. V. A. Risplendimento , Il rispondere. dere. Avvenire, Incontrare, ovvero Riu-
Pareggiato ,
Adeguato; e flg. Deh ia- [Lat. claritudo.) — 2. Ed in furia di scire, Conseguitare, e lutti i significati
to lo. titolo* dipendenti da Corrispondere.— 18. Te-
LISCIARE. Ri-spi-à-re All. Investi- RISPONDERE. Ri-sptèn-de-re. N. a», ner roano. Ajularc.— 17. Esser favore-
gare gli allrui segreti, ed averne no- anom. Avere splendore, Tramandar Iu- vole Aderire.
,

18. Opporsi , Tener
tizia. re. Render lume. (Lat. resplendere]— fronte, Far testa, Render ragione colle
RISPI ARMAMENTO. Ri spiar -ma -mr ri- 2. Per s'mil. Spiccare, e ditesi di virtù armi in mano è voce che ricorda le
:

to. Sm. V. A. Bassa o Contadinesca. Y. o di emineotf qualità morali. 3. Flg. — usanze cavalleresche e che si adopera
c di' Risparmio. Vivere eoo magnificenza e splendid - i più parlieolormcote da'poeli.— 19. Ren-
RISPlARtlARE. Ri-tpiar-mà-re. Alt. e mente.— 4. Dicesi Rispleodere in o di der colpo per colpo , Ragguagliare la
li. V. A. V. e di' JUsparmiare. difesa alToITesecon pari vivacità e forzo.
alcuna scienza o simile e vale Essere
RISPI ARMATO. Ri-tpivr-mà’to. Add. eccellente in quella. — 20. Ubbidire. (Lat. obedire, obiempo-
in. da Risplartnare. V. A- V. c di’ Ri- RISPLENDEVOLB. Ri-spltn-dé-vole. rare.] —
21. Impetrar grazia. 22. —
sparmiato. Add. com. V.jkjco usala. Risplendente; Rendere agli alti altrui il medesimo
RISPI ARMO. Ri spiar*no. Sm. V. A. e e fig. Onorevole, Nobile. (Lat. noti- alto di volto. —
23. Dicesi Rispondere
anche V. cuoiadia. V. e di' Rispar- li».) senza chiamata o simile per dinotare il
mio. 11SPLEN DEVOTISSIMO. /?i-»plen-</e-v*- Pretendere alcuna com coo fretta inoon-
BISTICCIARE. lii-spic-ria-re. AU.romp. l\s-si-mo. Add. m. superi, di Rispieo- tiderala e sciocca. —
21. Dicasi Rispon-
Spicciar fuori. Diorsi parlandosi anche derole. dere al pagamento al ceoso o simili e,

d' «lira cbe di cosa liqu-da Riuscir RISPLENDIBNTE. Ri-splen-di-in-te. vagirono Pagare al tempo debito c pat-
;
fuori. Add. Com. V. A. V. e di’ Risplen- tuito.— 23. Dicesi Rispondere alle rime
R1SPJGNERE. Ri- spi gne re. Alt. anom. dente. o per le rime , cioè in maniera da non
cnmp. Spigoare nuovo ed anche Spi-
di RISPLENDIMENTO. /fi-iplan-di-m^n -lo. restar sopraffatto. —
26. Dicasi che Un
^nere indietro , Par dare addietro ; e Sm. Il rispleodere: e Lo splendore stes- rampo o simili Risponde al padrone .

Spigoere semplicemente. Lat. repel- so; ant. Rispondenza. ( Lst. splen- e vale che Prudute per lai tatti i frutti.
(
lere.) dor.'] 27. Ne’giuochi di dau, Rispondere vale
RISTIGOLAMENTO. Ri-spi-go-lasnèn-to. R (SPLENDOR E fli-iplciwfó re. Sm. V. Giurare le carte del medesimo seme che
Sm. Agr. L’atto di rispigoìare. A. V. c di* Splendore. (Lat. splen- •Uri ha giuncato. —
28. Par lindo d’Usci.
BISTIGOLaRE. Ri-spi-go-là-re. Alt. e dor ] Finestre. Vice simili Rispondere in, ,

o. Lo stesso che Spigolare. — 2. E flg. RJSPLENDCTO. Ri splen-dù-lo. Add.m. sopra o ad un luogo diersi quando sono
RISPIGOLATO. Wi-ijii-jo-M-lo. Add.m. da Risplendere. volti inverso quell», o vi riescono.
da Rispigoìare. V. * di’ Spinolato. RISPOGUARE. Ri-spo-glià-re. Att. RISPONDEVOLE. Ri-spon-di • vo-le Add.
RISPIGOLATORE. Ri-spi-no-la-ló-re. comp. Di nuovo spogliare. (Lai. danuo com. Ri«p>indeote, Corrispondente.
Verb. m. di Rispigolare. V. e di* Spi- altiere.) RISPONDILI!!). Ri-svon-diè ro. Add. e
golatore. sm. Che risponde ad ogni parola e di-
RISPONDA. Ri-spòn-da. Sf. V. A. V. c ;

RISPIGOLATRICB. Ri-spi-go-la tn-ce. di’ Risposta. resi in modo familiare, par laodosi spe-
' rf b. (• di Riepigolare. V. e di’ Spigo- cialmente de'servilori.
RISPONDENTE Ri-spon-dèn-te. Pari, di
latrice.
Rispondere. Che risponde. Lat. respon- [ RISPONDI MENTO. Ri-spon-di-tnén-lo.
R (SPINGERE. Ri-spin-ge re. Alt. anom. devu.j —
2. Per raelaf. Che ha cocri- Sm. Rispondenza, Corrispondenza.
comp. Lo stesso che Rispiguere. apondeazn e proporzione. (Lat. ron- RISPONDITORE. /fi-ipon-di-ló-ra.Verb.
R1SPINTA. Ri-spin ta. Sf. ùicacciamen- gruens respondens.]
,
3. Che tiene — m. di Rispondere. Cbe risponde. (Lat.
lo. [Lai. iniecutio.ì somiglianza. reipoiuor.)
RISPINTO. Ri-spm-to. Add. m. da Ri- RISP0NDBNTISS1M0. Ri spon-den-tls - RI SPON DITRICB. Ri-spon-dt-iri<e. Verb.
apigocreeda Rispingere. iLat. repul- si-mo. Add. m. 4u peri. di Rispondente. f. di Rispondere.
sus.) Corrispondentissimo. RISPO.NSAIIILE. Ri-spm-sà bi-lt. Add.
RISPIRARE. Ri-spi rà-re. N. a j s. V. e RISPONDENZA. Ri spon-din-za. Sf. Il com. V. Frane. Ch'è io impegno di ren-
di' Respirare. (Lat. anAelitum ducere.) der ragione di alcuna cosa. (Io fr. re-
rispondere, Corrispoodeoza. (Lat. re-
— 2. Sfiatare. [
Lat. reipirore , af- speetut.) —
2. Carteggio. ipaniaUf.]
flare.) RISPONDERE. Ri-sn>m-de~re. N. ass. c R1SPONS ABILITA'. Ri-svonsadn-li-tà.
RISPIRAZIONE. Rispi-ra-sióru. Sf V. pass. anom. Favellare dopo d'essere in- Sf. V. Frane. Malkvaooria , Obbliga-
e di' /ferpiratione. [Lai. respiratio.] terrogato per soddisfare alla Interroga- zione. 'In fr. rcsponsabilite.]
HISPITTO. Ri-spit-to.Sm. V, A. Ripido, zione e domanda fatta, diceodo parole RISPONSIONE. Rispon-si-d-ne. Sf. V.
Agio, Comodo, Tempoda respirare. (Lat. a proposito di essa, e lo diciamo ancora L. Altrimenti Responsione; meglio Ri-
requie». Il Menagio trae il frane, repit, quando si fa per via di scrittura ; Fare sposta. [Lat. r esponi io.]—2. E tig. Cor-
u eia volta respit doode rispetto e ri
. o Dar risposta. Rendere risposta Re- ,
rispondenza, Pegno.
•pitto , dai lai. respectus rispetto, ri- licer* , Sogglogom , Render parole. RI8POXSIVO. Ri-spon-si-vo. Add. m.Cbe
guardo; radice poco tornita. Il Dn Can- risponde, Atto a rispondere. (Lai. re-
rLai. rispondere. Dalla pari. iter, re e
ge dal vrrbo respirare.}— 2. Anche aa- da spandere cbe di resi essere stato ado- spondens rtspvnaarius.)
,

licameute usato per Rispetto siccome . perato io senso di dire. V. il Vossio ed RISPOSO. Ri-ipón-so. Sm. V. L. Ri-
Rispetto per Rispitto nel primo sigu. Il Pratejo alla voce spandere. Il Rullai ha sposta; ma io questo senso è V.A. (Lai-
, , ;

R 19 Rie RI9
rw pernio.]— 2. Anche anticamente Ri- Ho. più traggono rixa dal gr. crii che
I RI3TAMPATURA. Risfam-pa-tu-ra. Sf.
sponsi per Respoosurii. —
3. Risposta vaio medesimo , ovvero da eriso fui.
il V. e di’ Ru lampa.
dell’ oraeoi'*. Lat. retponium.]
|
di trito io alterco, eunlcodo. Il Builet RISTANZA. Ri sian-ta. Sf. V. A. Il ri-
RISPOSA. Ri-spòsa. Sf. V. A. V. e di’ ha il celi, rhyt per guerra ; e siccome su re.
Risposta. genn aeh in gallese vate avido, cosi ris- RISTARE. /?wld-re N.ass. epass.Quasi
RISPOSARE. /?i-fpo-*à-r*. Alt. comp. geonaeh. che in quella lingaa vai bravo reduplicativo di Stare. Fermarsi , Ri-
Sposar di oqovo; e dicesi propriamente soldato , significherà avido di guerra. manere, Stare, Trattenersi. (Lat. ruti-
d' un matrimonio segreto . quando si In ar. rese dn»cordiam eicitare.] lare, remanere, murari.] —
2. Cessare,
pubblica sposando colle debite solenni- RISSALIRE. Rii sa-li-re. All. aoom. Restare , Ri minerai da fare , Finire.
tà. [ Lat. danno spossare uxorem du- comp. Assalir di nuovo. V. e di' Ras- [Lai. (farinai**, desistere.) 3. Resi- —
cer*. 1
,

salire. Riassalire. ster* , Tener rroute. 4 —


Dicesi av-
.

RISPOSTA. Rispósta. Sf. Il rispondere, RISSANTE. Rissòn-te. Pari, di Rissare. veri). Senza ri-tare e vale Senza in-
è Ciò che si dice o si scrive nel rispon- Che rissa Che fa rissa. (Lai. risona , dugio.
dere- (Lat. r esponilo.] —
2. Dices* Dare, contendevi.]
,

RISTATA- Aì-tfà la. Sf. Il ristare, L’ar-


Fare Rendere risposta o la risposta , RISSARE. Rissò re. N. aa». Contendere,
,
restarsi; più anticamente Resti*; meglio
Dar por risposta o io risposta e vagliooo Contrastare Far risia. [Lai. rimari Fermata. [Lat. moro, funerario.

,

Rispondere. 3. Difesi Scrivere a ri- ronteWerr.]— 2. E n. pass. Aziutfarai RISTATO, /ti-ità-to. Add. muda Ristare.
sposta e vale Rispondere appeua rice- Abbaruffarsi.— 3. Adirarsi, Crucciarsi. Cessato.
vuta la lettera.— 4. Dicesi Botta rispo- (Dal ted. raion arrabbiarsi.] RISTAURAMENTO. Ri-stau-raminso.
sta , e vale Replica fatta prontlssima- R13SEMI. Ris si mi. Sm. pi. V. {J. Fi- Sm. Lo stes-o che Restaurazione.
tuenie a qualsisia proposta. 5. Mus. — siui. Rughe o Deformità che veggooai RISTAURANTE. Pari, di
Risposta. E quando una parte dice un iu un volto senile. [Lat. rhyiiemafa. Rhiaurare. Lo stesso che (lista o ante.
sentimento analogo ad una che prima Da rhyi* ruga, che suol trarsi da r/»yi- RISTAURARE. Ri-iUtu-rà-re. Alt. Lo
si fa sentire.— 6. Nella fuga , Risposta soo io ini corrugo, io invecchio.] stesiorbc Restaura e. (Lat. restaurare,
o Conseguente dicesi la Ripetizione del RISSOSO. Rii só so. Add. e sm. parlando
|
imi aurore.' — 2. Ristorare.
tema mediante no' altra voce a norma di persali*. Che fa spesso rissa. [Lat. ri- RISTAURATO. /fi-itau-rà-fo. Add. m,
della regola che prescrive di far la ri- font, /tliqioraj.) da Ri-taorare. Lostesaoche Restaurato.
sposta alta Dominante, allorché il Tema RISTABILIMENTO. Ri-stabi-limén-to. BISTA L R ATORE./f i-stau ra-tc -r». Vcrb.
comincia colla Tonica, e cosi viceversa. Sro. comp. Il ristabilire. Nuovo stabi- m- di Ristaurare. Che ristaura-Lo stesso
— 7. M ili t L'azione di rispondere colle
.
limento, Rimettimeoto.
RISTAR ILI RE, /Ii-i(a-6i-lt-rt. All.comp.
che Re-laurot -re. [Lat. imtaurator.]
armi, nel sign. di Rispondere, g. 19. RISTA rRATRICE./fw'au-ra-frì-ce.Verb.
I)i nuovo stabilire, cioè Rimettere cusa
R 1SPOSTACCI A . /fi-ape -atàc-cio.S f. pegg. f. di Ristaurare. Lo slcs9o che Restau-

di Risposta. o prrsooa oello auto in cui era prima. ratrice.


RISPOSTO. Rispó sto. Add. m. da RU (Lai. iterum jlatusre.] RESTAURO. Ri-ttà-u-ro. Sm. Lo atesso
spondere. RISTABILITO. Risia -bi-li-to. Add. m. che Resiauro. [Lai. solamtn.)
RISPRANGARE. Risprangàn. Alt. da Ristabilire. RISTECClllRE. Hi-tltc-rlìi re. N. ass.
Propriamente Mettere le spranghe. 2- — RISTAGLI ARE. Ai-atae-cià «.A», comp.
seconda stac-
Divenir secco. Rasciugare ,
Stecchire.
Per siimi. Riunire vasi rotti con (Il di Slacciare di nuovo, Far la
(Lst. artscere. Onvinfinenie da stecco
Rabberciare.
ferro; sltrimenti 3. Ed — ciatura della farina. [Lat. tUmvo cri- ramoscello sfrondato. In illir. siscati
io scherzo. Racconciar checchessia.
i
brare, purgare .] venir secco: in lat. exiccatus seccato.]
R1SPREMERE. /f»-fp»à-m«-r*.Atl.iaom. RISTAGNAMENTO, /fi-ifa-qno-mèn-fo. RlSTECCUITO. Ri stecchi-to. Add. m.
comp. Spremer di nuovo. Sm. Il ristagnare. Lo stesso che Ri- da RUteechire. Secco, Arido. [Lai. ari-
RlSl’REMi.TO. Ri sprs-mù-to. Add. tn. stagno. dui.]
da Hispremere. RISTAGNANTE. TK-ata-ynànl*. Pari, di RISTEMPERARE. Ri stempe-rà re. Alt.
RIPRENDENTE. «i-apran-dèH-ia. Pari, Ristagnare. Che ristagna. comp. Temperare di nuovo , Dar una
di Risprendere. V. A. V. «di’ Risplen- RISTAGNARE. Rista-gnà-re. Att. Sal- nuova tempera.
dente. dare eoo «augno. (Lai. stanno obduetre, RIST1LLARE. Risiil-là-n. Att. e u.as*.
RISPRENDERE. Jli-ajwèn-da-re. N. tss. oblegere.J —
2. Far cessare di gemere o comp. Di nuovo stillare, (lat. iiirum
aoom. V. A. V. e di Risplmdtr a. [
Lai. cohtbere. ]
di versare. 3. Fig. stillare .]

RISPRENDI ENTE. /Ìi-ipre»-di-àn-fe. Add. Ristagnare barili secchi vale Supplire RIS LIMARE- Risii -mà-ri. Att. Siimare
d>m. V. A. V. e di' «ùplendenf*. a’ bisogni altrui.— 4. Dicesi Ristagnare di nuovo.
RISPRONARE. Ri-epro-nà re. Att. e n. la sete e vale Estinguerla , Spegner- R IST1NG U ERE ./b-i(in-gu« re. Atl.Eslio-

comp. Sprunar di nuovo. Raddoppiar le la, Riscuoterla. 5. N. ass. e (*ess. —


guere, Smorzare.
spronate. Ce-sar di gemere o versare. [ Lei. ri- RISTIO. Ai-sti-o. Sm. Idiotismo fioren-
RISPRONATO. Rispro nà to. Add. m. siera.] tino. Lo siesso che Rischio e Risico.
da Risprooare. RISTAGNATA 0. /b-ztayna-li-oo. Add. ILat. j.aricufum, ditcrimen.)
RISPUTARE.Wi-rpu-td-re.Alt. en.cooip. m. Alto a ristagnare. RISTIO- Add. m. V. e di' Restio.
Spulare di ouovo. RISTAGNATO. Risla-gnà-to. Add. m. —2* B fig. Indomabile.
RISQLADRARB. /fi-iqua-dró-re. Alt., da Ristagnare. RISTITU1RE. /fi ali tu i ra. All. V. A.
comp. Squadrar di nuovo , Osservar di RISTAGNO. Ristà-gno. Sm. Il ristagna-
?.e di’ Restituire. 2. Rimettere, Rein- —
nuovo con attenzione. re. [Lat. ristagnano.] 2. E iig. Ri- —
tegrare.— 3. Ristorare.— 4. N. as». nel
RISQUITTIRE. Ri tquit tì re. All. e n. tardameoto, Arrenameoto di faccenda primo sign.
ass. T. della caccia. Rmnestare le peone o simili; onde Seoza ristagno per Seuie RISTITUTORE. /ri-rii-tu-tó-re. Verb.m.
agli uccelli di l' hanno
rapina quando indugio ec. di Rivtituire. Lo stesso che Restitutore.
nuovo e eleit RISTAMPA. Ristàm-pa. S f. comp.N uova RISTITUTRICE. Risii-tu-tri ce. Verb.
rotte. [Dal celt.gall. ria di
penna ; oode risquittire è impennar di stampa Replicata stampa , Nuova ©di-
, f. di RlsUtuire. V. e di' /festii u<ric*.

ouovo, lo iogl, qu ili penna.] —2. Per zione di un libro. R ISTOLOGI. Ri stbdo-gi. Sm. Bot.None
simil. ed in beberzo. RlSTAMPARE./fi afam-pà-ra. AU.comp. che si dà a diverse specie di Aristolo-
RISQUITTO. Ai-iqsii-to. Sm. V. A. ri- Di ouovo stampare, Di nuo<o imprime- cbie, e segnatamente alle A. ritmatiti* t
masta in bocca della plebe fiorentina , re . Effigiare Formare. [Lai. ruriuz A. long a. A rotonda. V. Aristologia.
,

ni pari di Respiit» e Rispillo , per imprimere.]— 2. Pubblicare nuovamen- RISTOPPARE. Ristop-pà-re. Alt. comp.
,

Riposo Sollievo. [Lat. requie*. Dalla te con le stampe alcun' opera , alcun Riturar le fessure colla stoppa, o simili
,

pari, superf. rs ori e dall* tbr. sceqet libro. [Lat. tgpis dcnuo cumm Uteri,
3. Dicesi Ristampare le
materie. [Lst. otturare)
— 2. Per simil. —
requie». Io ar. «ufcut quies. Altri dal rursui edere.] Riturare in qualunque modo si voglia.
lat. qutelua.] orme di alcuuo e vale Seguitarne le or- RISTOPPATO. fli-atop pà-fo. Add. no.
KlSQl’OTiBILE. Risquo-il-bi-U. Add. me , Occupare il luogo che i piedi di da Ristoppare.
com. V. e di' Riscuolibili. quello occupavano. RISTOPPIARE. Ristop-pià-re. Alt. e
RISSA. /iU-ta. Sf. Privala battaglia tra RISTAMPATO. Ristam-pà-to. Add. m. n. Agr. Raccoglier le spighe sfuggite
due o più persone che vengono a vie di da Ristampare. [ Lai. diruto «cu- alla falce o cadute di mano al mietitore;
fatto. [Lai. ruta, controversa, conten- 1
altrimenti Rispigolare, Spigolare. [Lat.

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| — ,. — 1 ,,

I» I s IN 1S
spicilegium facete, tpicat Ugert.) 2 — . RISTRETTISSIMO. /li-rtret-lir-fi-mo. volere, Eseguirei comaodi altrui.—*
Tra gli Aretini Tale Semini r di nuovo Add. ni. superi, di Ristretto. 21. Ristrfgoersi nelle «palle , e Ristri-
il camporbe ha la doppia , scora la- RISTRETTIVA. Ri-nret-ti va. Sf. La gnersi assolutamente, vale Mettersi io
ssarlo ripo-are. rosa che è atta arislrignwc. anodi commiserazioni, odi sofferenza.
BIS! OPPIATO. Hiiioppià-io. Add. m. RISTA ETTI VO. Ri-Urrt-tl-ta. Add. ro. *“ 2». R-tngncrsi li-ile spade vale
A*r. da Ristoppiar!.-. Atto a nstrignere. Lo stesso che Be- anche Mostrare o rrpignama, u forzato
BI5T0K AMENTO. Ri sto ra mén-to. Sa. atretuvo.
RISTRETTO. Ri tir et -io. Sm. Comperi-
arroiiiieutimento a far checchessia. —
Il rifare o rlslaurare. [Lai. tmlauroim.) 2». Ristrignerd nello speod^re, che
di-
— 2. li r dorare e ricompensare. (Lat. dio, Suolo Sommario. Lat. lumma , [ ,
cevi a oche Ristrigoer la vitao slmili

remunerarlo.] 3. Rifocillameli lo. compendiari*. [— 2. Luogo angusto dove vale Moderarsi . Spcn J -r poco.
[ Lat.
RISTORARE. Hi t to-rà-re. All Hislan- molte cose si uniscono Insieme. —3. parcere sumpliùia.)— 27. Ristrigoersi
rare, Rinnovare, Rifare. (Lai. irulau- Parlando di perirne vale Pìccol nume- ad alcuna cosa vale Non voler altro
,

ra re refirtre. Reti aurore dalla pari, ro. Ed anche Stretta unione di persone, che quella; ma prende un coiai atto
,

iter, re e dal gr. ararmi palo, siecralo, Calca Gruppo. —4. Cuochiusione o secondo il valore di essa. 28. Ri- —
baloard-i . riparo. Quindi restaurare è
,

Difficoltà. — 5. A ristretto , posto av- stringerei , detto del termometro , vale


far di nuovo lo steccato , rimettere i verb. vale A solo a solo, lo luogo sepa- Citare.
pali consumali o mancanti : td ludi è rato. — ». Al ristretto , posto avverb.
1

R ISTRIONI MENTO. Ri-strigni-min-to.


reslturare in senso generico. Altri da vale lo conrhiusiooe Sm. Il ristrigoere. Lat. refraenatio.]
re e dal verbo disusato slatrare cb« di- RISTRETTO. Add. m. da Rislrlgoere e 2. Unione. — [
3. Raffrenamento.
cesi e?er avuto lo stesso senso.] 2. — HI Iringere. Raccolto , R tirato io Sé RISTRINGERE. Ri-etrin-ge-re. Alt. e n.
Dar ristoro, contraccambio guide rdone stesso o in alcuo luogo. 2. Ritenu- — aoom. comp. Lo stesso che Ristrigocre,
{Lai. remunerare.]—3. Onde Ristorare to. —3. Rinchiuso. 4. Ridotto. — — cui serve di supplemento.
o Ristorarsi il danno . vale Ri-artirlo. ». Cauto, Provveduto. 6. Serrato. — RISTRINGI.MENTO. Ri strin-gi-mrn-to.
— 4. Rimettere nello stalo di prima.— 7. Racchiuso- Circoscritto. 8. Con- — Sm. Lo stevso eh** Ristrignimrnto.
5. Riconfortare. Rinvigorire. Ricreare, centralo. —
9. Dicesi Ristretto coo al- RISTRINGITIVO. Ri ttr\n gi-U vo. Add.
Sollevare, Alleggiare c simili. (Lat. le- cuno e vale Coito c<-o esso a consiglio m. Lo stesso che Ristretlivo.
vare.] —
6. Dicesi Risi-rare il tempo e o a parlamento. —
10. Dicesi Ristretto RISTRINZIONE. Ri strin-si-é-ne. Sf.Lo
vale Riacquistarlo. —
7. Dicesi Ristorare nelle spalle e vale Recatosi io alio di stesso che Restrizioni-. (Lai. eohihitio.
la battaglia, la zuffa ec. e vale Rinvi- commiserazione, o di sofferenza; o vero rrstrictio.)
gorirle di nuove genti , di nuovi ajuti nel senso di Ristagnerà , S 25. 11. — RISI ROPICCIARE. Ai-ilro-pir-eiè-n.
Rimetterle in buono stato. [Lai. proa- Ditesi Averlo ristretto, ed e espressione Alt. e o. comp. Stropicciare di nuovo
lium instaurare vel reihtuere , tnlliim contadinesca, adoperati quando si vuol Fregare di ouovo.
renopare.]— 8. Dicesi Ristorare la gente dire che le galline oou Tanno più uova. RISTRO l'ICCl ATO. Ri-etro-pie-eiò-to.
e vale Rinnovarne il numero. 9 Dicchi .
— 12. Mrd. Alvo ristretto ,
cioè Costi- Add. m. da Ristropicciare.
Ristorare fortificazioni , bastioni ec. e pato. RISTROZZARE. Ri stros-sàre. Alt. Ar.
vale Rimetterli in bona punto. Risar- RISTRIGNENTE. Tli-rtri-jnia-te. Part. Mes. Fare una seconda strozzatura.
cirli. —
10. N. a». Supplire. li. N. — di Riatrignere. Che rUtngoe. Usuo per RISTUCCARE. Ri- 1 tue cé re. Alt. comp.
pass, nel primo e secondo sign. 12 — lo più io forza d'add. com. a oel senso Stuccar di nuovo; e talora semplice-
Ricrearsi, Ripigliar conforto , Befocil- medie»» per C strettivo. mente Stuccare ; cioè. Turar con torn-
larsi. [Lai. refocillari . RISTRIGNERE. Ri-strì-gne^re. All. a- eo. (Lat. opere plastico oel marmorato
RISTORATIVO, /ft-jfo-ra-tì «o. Add.m. nom comp- Strignere maggiormente o rursum txornare. — 2. Nauseare o
Che ha virtù e forza di ristorare e di più forte. {Lai. eoereere.] 2. Coire, — )
Saziare fioo alla nausea. [Lat. itoma-
confortare; e diersi per io più delle cose Mettere insieme, e quasi Striglierà in- ckum movere Dall* lllir. ifuj^ch sto-
che corroborano il corpo. Grecamente sieme. —
3. Riserrare , Rinchiudere. machevole. Nella stessa lingua zfujrm-
Analettico. [ Lai. reficùndi «»m ha- [
Lat. occluder*. ] —
4. Obbligare . Co- je nausea, e rtuxen chi ha nausee.} —
bfns.] strignerc Sottoporre. Lai. oùiigora. 3. Ed io questo aigo. si adopera anche
RISTORATO. /?i-zto-rà- lo. Add. m. da — 5.
,

Diminuire, Scemare, Rappiccini-


( )
come o. e*e. e pass.
Ristorare. Rinnovato, Rifatto.— 2. Ri- re, Abbreviare, Serrare, Permare.Coar- RISTUCCATO. Ri-stuc-cà-to. Add. m.
crea lo. Confortalo. 3. Supplito. — t»re; e particolarmente parlandosi d» da Ristuccare; ma nel suo secondo
RISTORATORE. Ri-sto-ra-tó re. Verb. larghezza. I Lat. coartare.) ». Ri- — sign. meglio dicesi Ristucco.
m. di Ristorare. Che ristora. (Lai. re- durre. —
7. Per raelaf. Ridurre io e- B (STUCCHEVOLE. R'-stuc-cM-vo-le.
stauratoti stretmlà. —
8. Raffrenare, Affreuare , Add. com. Fastidioso, Nojoso, Tedioso.
RISTORATRICE. Ri-ito-ra-lrl ce. Verb. Rintuzzare- (Lai. eohibere, refrenare, RISTUCCO. Ri-stvc-co. Add. m. aioe. di
f. di Ristorare. Che ristora. [Lei. instau- — 9. Dicesi Riatrignere la vita nello ,
j

Ristuccato. Infastidito. [Lat. taedio af-


rar ir,] stesso senso di Ristrigoersi nello spen- fectus.]— 2. Sazio, Pieoo di soverchio.
RISTORAZIONCELLÀ. Ri-eto-ra-tion- dere. —
10. Dicesi Riatrignere la bri- (Lai. aarirr.]
eil-la. SI. dim. di Ristorazione. (Lai. glia e vale Ritirarla. 11. Dicesi Ri-— RISTUDIARE. Ai-ilv-di-àer. Alt. comp.
m&dicum tolamen.] strignere il venire e vale Indurrà stiti- Studiar di nuovo. —2. Studiare sem-
RISTORAZIONE. Ri slo-ra-tió-ne. 8f. chezza. — 12. Uicesi Ri-itrigoerc il (ia- plicemente.
Il ristorare. )Lat. sol amen ) to, o «tali! e vale Ritenerlo. —
13. N. RISTUDIATO. Ri-etu di-à-to. Add. m.
RISTORO, fli-atò • ro. Sm. Rifacimento, asv Rientrare in aè stessa alcuna cosa. da Ristudiare.
Rinnovai one. (Lai. faaiavnzrio.) 2. — Occupare no minore spazio. —
14. Di- RISTUZZICARE. Ri stus-:i-cà-re. AU.
Rimerito, Ricompensa. Rimuucraziooe. cesi La piazza rlstrigoeo allarga, quan- comp. Stuzzicar di nuovo.
(Lai. remunerai io. ] —3. Contraccambio, do soo pochi o molti i danari da cam- R1STUZZICAT0. Ri-stus-ticà-to. Add.
Risarcimento. — 4. Conforto, Ricrea- biarsi. —
1». Diersi Stare ristretto e m. de RtolU’licare-
zione , Sollievo. (Lai. solarne*.) ». — vale Star raccolto, ritirato in sè stesso. RISUCCHIO. Ai-sùe-chio. Sm. Mario. I)
Onde Dare, Porgere ristoro, vale Risto- — 1». N. p«»§. Unirsi insieme. 17. —
ritorno del l'onda che ha percosso in uno
rare, Ricreare. Accostarsi ad alcuno. 18. Diminuirsi.— scoglio , o che ripassa eoo forza sotto
RISTRASCIN ÀRE./fi-ifra-m -nà-re. AU. Scemarsi. —
19. Ridursi. 20. Dicesi — un grosso bastimento.
comp. Di nuovo strascinare. Ristrigoersi coo alcuno e vale Far seco RISUCCIARE. Ri-suc-ciè-re. Alt. comp.
RI STRASCI NAT O./f *-#lr Add. grande e stretta amicizia, Unirsi con Attrarre a sé I* umore e il sugo. ( Lat.
m. da Rislraacinare. esso Ini. [Lat. alieni adhaerere } 21. — ertugere j

2. Riassorbire.
RISTRETTAMENTE. Ri-stret-ta-mén- Ristrlgneni eoo alcuno o slmili , vale R1SUCITAMENTO. Ai-w-<i*la-«Wn-re,
ta. Aw. Coo modo ristretto. [Lat. pau- aocha Unirsi a consiglio o a parlamen- Sm. V. A. V. e di’ /lùwrreaiofta.
cis, ruminane.] to coo persone confidenti. [ Lat. simul R1SUCITARE. Ri-eu-ei tò re. AU. V. A.
RlSf RETTEZZA. Ri-siret-Ux-sa. SL convenire, coire.) —
22. Ristrigoersi a Render V. e di’ /finucttore.
la vita.
Ristriguimeoto Restrizione , Coarta- dire o fare checchessia vale Non voler RISUCITATO. Ri-eu-ei-tà-to. Add. m-da
BlMM*
,
fare o dire altro che quello. 23. Ri-
,

— Risueitare. V. A. V. e di' Risuscitalo.


RISTRBTTINO. Jfi-rtrM-U-iw. Sm.dim. atrigaersi alla volontà, ai tomanda- RISUCITAZIONE. Ri eu-ei ta-uó-ne. Sf.
di Ristretto. flieoli ec. altrui , vale Rassegnarai al V. A. V. e di' Risurree ione.
, —
,

min BIT HIT


BISL’DAMBNTO. 7?i-*tt-do-«^n-lo. Sm. RISURRESSIONE. /li-zNr-raz-aid-ru.Sf. |
nere di piante della famiglia delle gra-
cnmp. Il rJsudare ; Sudore replicalo. V. A. v, « di' fliiurrezione. mioee , e della triaodria monogioia di
[ Le», sudar, ileralus sudar. ] 2. U — RISURRESSO. lur-réi ao. V. A. e L.
iti
|

Linneo, stabilito da Desvaui , e carat-


more che trasuda dalla (erra. Lo stesi» che Re-urrrssi. terizzalo di uni gluma , le coi valve
RISUDANTE. Ri-su «tóma. Pari, di RI- RISURREZIONE, fli-iur-rt-ttó ne. Sf. sono rugose e trasversalmente «risiale.
sudare. Che riauda. Sudante. Il risurgere. Risorgimento a nuova vi- Contiene una s >la specie, indigena delle
RJSUDARE. Ri-lu-dàre. N. ass. Comp. ta. — 2. Teol. Rigurreiione generile o Antille. (Lat. rAt/tarime. Da rhytis ru-
V. L. Di nativo sudare [Ut. desud'ire. de' morti: Dogma della fede cattolica , ga, e achne gluma, ago.]
ifrrum uniate. ] —
2. Gemere e Uscir pei qualeè s'aMlitoche tutti gli nomini RITAGLIARE, /fì-ta glià-re. All. e n.
fuor l'umore. ILat. resudare.] nei giorno del giudizio tinaie debbono comp. Di nuovo tagliare, e talora sem-
RISUGGELLARE. Ri-sug-gcUa- re. Alt. risorgere. —
3. Risurrezione di Cristo: plicemente Tagliare, f Lat. resecare. )
comp. Suggellar di nuovo. |Lat. denuo è il fondamento massimo della religio- — 2. Per roelaf. Toglier via Rimuo- ,

obiignare eri tigillum imprimere.) — ne cristiana ed il quinto articolo del vere.


2. Suggellare semplicemente. Simbolo. RITAGLIATO. Ri-ta-glià-tO' Add. m. da
RISUGGF.LLATO. Ri sug-gel-là-to. Add. RISI SCI TAMENTO. Ri su scila-mèn- Ritagliare.
m. da Risoggetlare. to. Sm. Lo stesso che Risuscitaziooe R1TAGLIAT0RR. Tit-la-jlki-lò-re.Verb.
RISULTAMBNTO. /ft-zul-fo-mèn-to. Sm. Risurrezione. ro. di Ritagliare. Che ritaglia. — 2,
Il risultare ; Ciò che risulta. I Lat. de- RISUSCITANTE. Ri-su-sei-tàn-te. Pari. Ar. Mrs. E in furia di sm. Colui che
rivano.) di Ristfcitore. Che risuscita. vende il panno a ritaglio. 3. Qoegli —
RISULTANTE, Ri sul-tàn-ie. Pari, di RISUSCITARE, /fi-fu-fei-td-re. Alt. che fa ritagli secondo uo dato disegno
Risaltare. Che risulta. [Lat, enascens, Render la Rivocare « vita. ( Lat.
vita io te.'a o carta, o per trasportarli sopra
rontequenf ]
— 2. Mecc. Io fona di sf. in viiam revocare. ]
,

2. Per melsf. — un fondo diverso, o per lasciare il foo-


Quando varie forze producono con ari- me Far riiivcre Far ritornare nel primo do d'onde si trassero traforato,
Rirnul tanca lo stesso efTetto che darebbe alato alcuna cosa.
,


3. Per simii- Ri- RITAGLI ATR ICE. Ri-ta-glio-tri-ee.
un’altra forra, questa che sola potrebbe svegliare. Lai. exeitara. ] 4. Fig. — Verb. f. di Ritagliare.
fare le veci delle altre dicasi La risul- Dare vigore. 5. Rimettere su , Ri
[

— RITAGLIO. Ri-fa glio. Sm. l'arte taglia-


tante. mettere in u»o. [ Lai. revocare. ] 6 — ta di checchessia- In frane. rrtai/le. io
RISULTANZA. /?»'-aul-lòn-*a. Sf. Lo N. ass Ritornare in vita , Sorgere da isp. retai, io provent. retai/. Il Culle t

stesso che Risuliamcnio. morie in vita , Risorgere Rivivere. Ita il breit. retaiUrn che iu questo sen-
RISULTARE. Ri-sul-tà-re. N. asa. Pro- [ Lai, ad viiam redire resurgere. ] .
,

— so non trovasi in altri dizionari», e ebe


venire, Derivare, Venire perconsegoen- 7. E lìg. Prender v igore. io ogni caso parrrhbe ansi tigli» che pa-
za; ma dicesi solo di cose Inanimate. RISUSCITATO. /K-au-fct-fà-ro. Add. dre del frane, rétaith. -—2 Petto di
|Lat. orirf, fieri. Dal lat. resultimi pari, m. da Riso-citare. Richiamato in vita. panno, drappo o simile levato dalla pez-
di rrailio io rimbalzo : poiché il derivar [Lai. in ri/am rerorolwr, redir ir ui.] za. (Lat. reiegmen . frustum. )
— 3. A
da ooa rosa è quasi balzar fuori di es- 2. Fig. Rkooforlato , Rassicuralo. — ritaglio, posto avveri»., vale A minuto.
sa.]— 2. Onde Risultare una cosa lo 3. Tornato nel primo stato o forma. — 4. E Vendere a ritaglio , vale Ven-
danuo, in male di olcuoo rate Ritor- RISUSCITATO RE. Ri-su-sri-ta-lù-re. dere a minuto, che oggi dicesi anche
nargli iti danno, Seguirne il danno. —
Verb. m. di Risuscitare. Che risuscita. Vendere a taglio. S'intende propriamen-
3. Risaltare, Sporgere.—*. Risul- ( Lat. ab in ferir excitator. 2. Fig. )
— te di Paoni di qualunque sorte non a
tare; ma si io questo come uri prece- Rinnovatore, Restaurati ire. pezze iole re ma in pezzi da tagliarsi; c
dente sigolf. sono V. A. e da non imi- R (SUSCITATRICE. /ii-iu-fri-to-tri-e*. per traslvio e in Iscbeno fu detto anche
tarsi. —B. Risultare si dice anche del- Verb. f. di Risuscitare. di Cose da mangiare.
l'Esito, della Conseguenza di certi av- RISI.' SC IT AZI ONU. Ri-tu-scita-siónt. RITARDA MENTO. Ri-tar-da-mén-to.
venimenti, deirEiTcìlo di certe cause. Sf. Lo stesso che Risurrezione. Sm. Il ritardare. [Lai. mora , funera-
RISULTATO. Ri-svl-tà-to. Add. m. da RISVEGGIIIARE. Ri-sveg-ghià-re. Alt. rio.

1

Risultare. Derivato , Dedotto. 2. E Lo stesso che Risvegliare. [Lat. exper- RITARDANTE. Ri-tar-dàn-tc. Pari, di
in forzo di sm. Conseguenza . Effetto . gtfarert.] Ritardare. Che ritarda.
Sucresao. In questo senso Risultato e RISVEGLI AMENTO. /?i-zre-gfia-i»u‘n-ta. RITARDANZA. Ri tar-dàn-sa. Sf.Lo
Resultato sfuggili per io più come
, Sm. Il risvegliarsi. |Lal. excitatio.J — stesso che Ritardaraento. ILat. mora ,
neologismi . non mancano per altro di 2. Dicesi Risvegl lamento d'ingegno o Cunctatiu, dil'ilio.)
es. dimoderni , nè ai possono dire ri- simile per Vivezza, Vivacità. RITARD ARE. Ri-tar-dà-re. Alt. Iniet-
pugnanti a II' indole di nostri lingua . RISVEGLIALE. Ri-sve-gliàn-te. Pari, tenere. Fare indugiare. [Lai. retarda-
laquale ammette pura L' attestalo Il , di Riavegliare. Che risveglia. [Lal.ez- re.]— 2. E a. ass. e pass. Trattenersi,
concertato, Il composto. Il prodotto, Il eifffiu.] Indugiare.
trattato e simili che tante volte spie-
, RISVEGLIARE. Ai-ana-gliò-ra. Alt. Di RITARDATI VO. Ri-tur-da-tì-vo. Add.
gano meglio l'arioo finita o l'effetto nuovo «vegliare : e talora semplice- m. Che ritarda , Atto a ritardare. [Lat.
della medesima. Ad ogni modo V. e di' mente Svegliare. [Lat. txcifare.] 2. — relardant.

I

/litultafneHlo. Per rnetaf. Sollevare Suscitare. 3.


,
RITARDATO. Ri-tar-dà-to. Add. in. da
RISLONAMENTO. Ri fuo-na-méfMo.Sm.
1

Diersi Risvegliare il gusto e vale Pro- Ritardare. Trattenuto, Indugialo.


Strepilo, Rimbombo. vocar l'appetito. Aguzzarlo. 4. N. — RITARDATORE. Ri-tar-da-lo-re. Verb.
RISONANZA. Ri-suo nàn-xa. Sf. V, c pass. Destarai Passare dal soano allo
,
ni. di Ritardare. Che ritarda. [Lat. re-
di' fì lionati sa. alato di veglia. fenfor.)
RISE PI NO. Ri-su-pi-no. Add. m. Che RISVEGLIATO. Ri-sve-gtià-to. Add. m. R1TARDATRICE. Tii-tar-da-lri-ce. Verb.
giace in sulle reni colla pancia all'insù. da Risvegliare. Ridesto, Destalo. [Lat. f. dì R tardare.

ltr*iipiuo.[Lat.*upintu.5upinuf dal lai. ex tritata#.] RITARDAZIONE. ffi-tar-da-zió-ne. Sf.


«uprr spinarsi sopra la spina dorsale.] R (SVEGLI ATOREAi’-wr-glia-zd-ri. Verb. Lo stesso rbe Ritardaoia , Ritarda-
RISURGENTE. Ri-tvr-gèn-ie. Pari, di m. di Risvegliare. Che risveglia. nvento.
Risorgere. Che risorge. V. e di' Risor- RISVEGLIATI! ICE. fli-zw-jlia-lrl-w, RITARDO. Ri-tàr-do. Sm. Tardanza, In-
gente. Verb. f. di Risvegliare. Che risveglia. dugio. Lo stesso che Ritardaraento. —
RISL'RGERE. Ri-sur-ge-re. N. ass. a- RISVIARE. Ri-svi-à-re. Alt. comp. Sviar 2. Mu<. Ritardo o Sospensione: Pro-
nom. V. L. e poel. Di nuovo surgere. di nuovo. [ Lat. abducere, seducere, a- iuogameoto di uno o più suooi di on
Lo stesso che Risorgere. 2. Risusci- —
movere] accordo sopra quello che segue imme-
tare. (Lai. ad viiam radire, mI revoea- RISVIATO. Ri-svi-à-io. Add. ro. da Ri- diatamente.
rt.J — 3. Derivare, Nascere. [Lat. fieri, avere. R1TEGERE. /fi-fi-ja-ra. Alt. V A. e L.
i<ain.i RITA. Ri-ta. Sf. V. L. Arche. Specie di V. e di’ /Neoprire. [Dal lai. reltgere.)
RIM RGIMENTO. R-tur-gi-mén-U). Sm. velo con cui coprìvansi .il eapo le sa- HITEGNENTISSIMO. /ti-le-jnzn-lvz-ai-
Il r^urgere. V. e di'/fizor^imento, Ri- cerdotessa nell'atto di sacrificare. ino. Add. m. superi. Lo stcseo che Ri-
surresionc. RITACCARE. Ri-iac-ca re. Alt. comp. teacntissimo.
RISUR RESSI. Ri-svr-ris-tì. V. A, e L. V. e di' /baltoecort. RITEGNO. Ri-U-gno. Sm. Il ritenere , e
Lo stesso che Reaur ressi. RITACNE. Ri-ta-cne. Sm. V. G. Boi. Ge- La cosa che ritiene , che impedisce il

150

ale
-

KIT I V BIT
moto; altrimenti Impaccili. [Lat-otola- mrnte ; couturi» di Vomitare. 13. — ralisi della vescica ec. —
4. Cosi pure
culum, fYiinarutum.J 2- Onde Senza — Dicesi Ritenere il dono, e vale Accet- chiamasi io generale Ogni malattia pro-
ritegno, «ale Senza orlacelo. 3. Senza — tarlo. {Lai. accipere. )—
11. Dicesi Ri- dotta da accumulazione di sostanza so-
ritegno, vale anche Senza modo , Senza tenere l'invilo, e vale Accettarlo.— 15. lida o liquida nella cavità degli organi.
misura. [Lai. extra modum.) 4. Nel — Dlcesi Ritener la battaglia, e vale Man- [Lat. rerando-J —
8. Milit. Quella parte
iignif. di Ritenere g§. 7 e 20.
,
3. — tenerla , So»teuerla. —
Iti. Fa detto del soldo che non si paga al soldato e si
Mantenimento , Iiefug o. [Lat. praesi- Rilruere di spendere alcuua cova, e vale ritiene dai consigli amministrativi dei
dium, rifugi uri.] —
0. Rii* nin»a, Me- Serbarla, Astenersi dallo spendi rU. — corpi per essere impiegata utilmente in
moria. [Lai. memoria —7. Milit. Di- 17. Neut. pas». Contenersi, RalTr.i arsi. quelle cose cbe tornano a bene di esso,
fci Od Oiianltl >
]

ra» chismaroiisi —
Astcneisi. (Lai. abilinere.} 18. Con- ed alle qaali lo stato nou provvede.
p<
Dticameuii' Squadroni «li ritegno quelli servarsi , MauUuersi.— 19. Serbarsi. RITERMlNAHE. Ri-ter-mi-na-re. Alt. e
che durame la battaglia ai lem-vano in- — —
20. Arrestarsi, Fermarsi. 21. Di- n. curnp. Terminare Porre di nuovo i
morare. Fare situa. — 22. Dicesi
,
dietro e m
aerilo, per accorrere in aoc- Ri termini.
corso r rincacciar I' mimico. 8. Ma- — tenersi eoa alcuno e vale Conversar
, RII ESO. Ri- ili -so. Add. m. da Ren-
rio. Paranco di ritegno. £ un paranco seco, Tener sua annasa, Mantenerselo dere.
ebe serve a ritenere in certa posizione amico. RITESSERE. Ri-lii-te-re. All. aooiu.Di
un oggetto qualunque , come una nave RITENEVOLE. Ri-te-né-vo-le. Add.com. nuovo tessere. (Lat. refrxera.] — 2. Per
abbattuta io carena, rC. 9. Chiamasi — Ali» a ritenere* «nciaf. Ridire. ( Lai- iterare.) — 3. Fig.
Paranco di ritegno nella uian»vra delle RITEMMENTO. Ri-te-ni-mén lo. Sm Im- al modo de' Latini, Ritenere la Via, il
tele amiche uu paranco, il quale aorte pedimento Ostacolo
,
Kitegu >. 2. ,
— corso e simili, vale Rifare, Ricomincia-
di scotta ad una vela aurica o ad uu Riparo, Difesa. —
3. Luogo in cui ha re il cammino. — 4. Rifare, Ricom-
ghisso negli sl»p. nei brigantini, oc. stanza alcuuo. porre.
BITEUIIKTO. ita' tei min- io. Sm. V. G. RITENITIVA. Ai-ls-ni-fi-va. Sf. La fa- nilESSUTO. Add. m. da
Ri-les-»it-to,
Zool. Genere di vermi intesimi , da al- coltà di ritenere a memoria. (Lai. me- Kitrssere. Di nuovo tessuto. (Lai. r*-
cuni confuso col genere lamia, stabili- moria. | —
2. Dello ambe della facoltà foxfuO.)
to da Zeder , il quale assegna ad etti di tenere il c>b«» entro il corpo. RITI DE. Ri-ti-de. Sf. V. G. Boi. Arbo-
per carattere no corpo appianata, ioai- RITENITIVO, /fi-te-ni-ii-ro. Add. m. scello della Cocbincbina di famiglia
licolato e rugoso ; dal quale Uudolpbi Che la virtù di ritenere, o di far rite- iocert», il qua le, secondo Loureiro. for-
costituì il genere Botriocefalo. ( Lai. nere- — 2. Ed to forza di sm. Rileui- mi un genere nella poligamia dioccia ,
rhythelmynthut. Da r/iyfia roga, e h*l- lnju. Il cui fruito è una barca
«vale, c impres'
mini, helminthot verme.) RITEN1TOJO. /it-ta-wi-iò-jo. 5m. Ciò sa e rugosa. [Lat. rhytii. Da rhytis ro-
RITKMENZA. Jti-te-mén-sa. Sf. Il rite- cbe serve a ritenere checchessia onde ga.) —
2. Zool. Nome generico appli-
merc. —2. Temenza, Timore assoluta- non iscurra. (Lai. re(inurulum.| cato da Leder ai vermi intestinali indi-
mente. [Lai. timor.) RI TENITORE. /(i-ie-ni-ió-ra. Verb. ni di cati da Rndolphi eoo quello di Botrio-
RITENERE. Ri-le-rné-re. Alt. comp. Di Ritenere. Cbe ritieue, Che rocce il», Cbe cefali, e dalprimo così denominati a ca-
nuovo temere , e talora semplicemente conserva. (Lai- delinens, servata.] gione del loro corpo ricoperto di rughe.
Temere. |L«t. pertimeicera.) 2 E u. — RITENITRICE. Ri-le-ni-tn-ce. Verb. f. RITI DOSI. Ri-li- do -ti. sr. V. G. Med.
ass. —
3. N. pass. Temere seuiplice- di Ritenere. Che rutene. (Lat. deli- Malattia degli occhi, per cui la cornea,
mcnte. nca».) naturalmente all'esterno convesso e li-
RITEMPERARE. Ri-ttm-pe-rà-re. Alt. RITENTARE. Ri-lendà-re. Alt. comp. Di scia, si abbassa e s'increspo. ILat. rhy-
comp. Di nuovo temperare e talora .
nuovo tentare, Di nuovo cimentare o tidoii».]
aemplicemeote Temperare. I Lai. rur- sperimentare. [Lai. relmlare , ittrum R1T1FLBA. Ri-ti-fiè-a. Sf. V. G. Boi.
tum temperar», moderari.] esperirti —
2. Di nuovo importunare, Genere di piante della famiglia degli
RITEMPERATO. Ri-tcm-pe-rà io. Add. Insttgare. idratiti, stabilitoda Agarolt fra leron-
da Ritemperare. RITEN TATO. Ri-ten-tà-do. Add. m. da fervoider, le quali presentano una fron-
BITENDF.HE. Ri-tin-dsre. anom. Alt. Ritentare. da appianala, distica trasversalmente
,

comp. Di nuovo tendere, e talora sem- RITENTIVA. Ri-ten-li-va. Sf. sinc. di rugosa e fruttificazione a caselle o sili-
plicemente Tendere , Distendere. [ Lai. Ritenitiva. que rhc si rompono all'epoca della ma-
estendere. ]
RITENUTA. Ri t»-nù-ta. Sf 11 ritenere, turità. [
Lai. rhytiiphloea. Da rhytis
RITENENTE. Ri-te-nin-te. Pari, di Ri- e trovasi dello propiiamcule della so- ruga, e phlio» corteccia.)
tenere. Cbe ritiene. (Lai. arreni.) spensione de' mestrui. RIT1GNERE. Ri-ll-gne-re. Alt. anom.
R1TENENTISSIMO. Ri-le-nen-tissi-mo. RITENUTAMENTE. Ri-t»-nuta-mdn-te. comp. Di nuovo Dgncre. [Lat. Uerum
Add m. superi. di Ritenerne. Avv. Con nlennlezza. inficere.]
RITENENZA. Ri-le-nèrt-xa. Sf. Il ritene- BITBNUTEZZA. Ri-t+nuUz-ia. Sf. Il RI muco. Ri li-mico. Add. m. V.A.V.
re. (Lai. detantio.) —
2. Cosa a cui altri ritenersi; Prudenza uel parlare e nel r di' Ritmico.
s’ appigli per attaccarvi»!. 3. Fig. — l'operare. RITIMO. R\-U-mo. Sm. V. A. V. e di*
nel signif. di Ritenere, $ tl. R1TEN DIISSIMO. /?i-(a-nu-(Uii-mo. Ritmo.
RITENERE. Ri-tenére. Alt. anom. Di Add. in. superi, di Ritenuto. RITiNA. Ri tl-na.SC.V. G. Zool. Genere
nu»vo tenere, e per lo più Teoere asso- RITENU IO. Ri la-nodo. Add. m. da Ri- di mammiferi dell'ordine do' cetacei,
lutamente, cioè Impedire ad akunn co- tenere. Ini pedi tu, Arrestatii , Fermalo. stabilito da lleller con una varietà del
sa il molo cominciato. Lai. cohifcra ,
(Lat. retentus.] —
2. Trattenuto dal genere trichechui manatui boreali» , e
compeicerc, retincre.)
(
2. Mantenere.— corrrre o sgorgare, detto dell'acqua e così nomiusti per la rugo*a Ioni pelle.
Conservare Sostenere. [Lai. servare.) simili.— 3. Trattenuta dal fare alcuna Soo caratterizzati da un sol mascella-
— ,

3. Carcerare, Mettere io carcere, cosa. —


4. Carcerato, Deteinato. 5. — re composto eoo corona piatta arric-
Arrestare. ( Lai. in pineali» del inere. j Riguardoso, o piuttosto Scarso, Stretto, ciata da lamina di tmalio. Le nr.tatojo
— 4. Serbare, Tener per a*. |Lat. eon- Parco. —
0. Oudc Andar riteuuto in al- sono sfornite de’ piccioli angoli che
aemirs. ) —
8. Tenere a mente. Lai. cuna cosa, vale Andare o Procedere in osserransi sui vivipari. Secondo Stel-
menta tenere. ) —
fi. Racce tiare
[

Dare essa adagio, e con avvertenza e riguar- ler, che fu il primo a descriverli, il
raccelto. [ Lat. reripere, accipere. |
,

— do. (Lai. caute progredì.] 7. E Star — loro stomaco è molto più semplice.
7. Trattenere. [Lat. morari, delinero.] ritenuto, vale Essere riguardalo, Usare [Lat. rbyltrur.)
— 8. Reggei e. Governare. I Lat. vaga- avvertenza o rileoutezro. 8. Milit. — RITINGERE Ri-tìn-yere. All. anom.
re. ) —9. Dlcesl Ritenere ambii con Battaglia ritenuta: fu detta per Bea comp. Lo stesso cbe Kitlgoere.
alcuno , e vale Essergli amico. 10. — combattuta. Ben sostenuta. RITINTO. Ri-tin-to. Add.m. da Ritin-
Dtcesi Ritenere i costumi d' alcuno e ,
RITENZIONE. Aden-:i-ó-ne. Sf. Il rite- gere e da Ritlgoere.
vale Praticare o Imitare le maniere di nere: Diffalco, Sbattimento io generale. RITIO. yjv-ti o. Sm. V. G. Filol. Sorta di
quello. —
11. Dicesi Ritenere alcuna [Lat. ifarentto.]— 2. Trattenimento.— vaso angusto nel fondo largo In aito,
,

cosa odila dire, e vale Non la palesare, 3. Med. Ritenzione dorine: Malattia c ricurvo a foggia di corno. Altri menti
e tenerla segreta. —
12. Dicesl Ritene- prodotta per accumulazione di sostanza ditone. [Lai. rhylhium. Da rytont se-
re alcuna cosa in corpo , nello stomaco solida o liquida nella cavità degli organi condo altri ruta vaso. In pera, ryfl
o simili , ed anche Ritenere assoluta serbatori o escretori delToriua.o da pa- 1 bicchier di vino.]
151
— ,. s

BIT I T BIT
Ri TI RAM EMO. /?»-(»- ra -ita* -lo. Sai. Il rar le schiere dalla tanaglia, da] com- vimento al tempo d'un altro movimen-
ritirare, oli ritirarsi. iLsi.iwenio.’ battimento. —
9. E fig. Andarsene. — to —
3. Cadenza o Consonanza del ver-
2 Ritiro. (Lst. raffilili, «canni. 10. Ritiro. [Lai. rzrtirui tl.Fig. — so. [Lat. numerur.; 4. Ed 11 verso —

RITIRANTE. Ai-ti.rÒJi fa. Pari, di R>li-
|

Difesa, Giustificazione. 12. Mario. — stesso, f Lat. carme/».] 5- Reti. Ca-


rare. Che ritira. Specie di cambra presa io uo sito del denza ed Armonia de'membri de! perio-
RITIRARE. /?i-(»-rà re. Alt. Di nuovo bastimento, oltre le camere ordinarie. do, singolarmente Delle orazioni d'ap-
tirare: e talora semplicemente Tirare. RITIRATAMENTE, fìi-ti-ra-ta-mèn-te parati» ossia ordine e struttura delle
;

10 molti sigo. aidice aqche Ritrarre. Avv. Con ritiratezza, Appartatamente. parole sì accoociamentc tra loro con-
|Lat. (rotare.; — Tirare dentro. 2. io [Lai. aeortum, leparciftm.) giunte , che
anche senta canto e seoza
Fare rientrare io aè stessa alcuna cosa. RITIRATEZZA. Ri-ti-radit sa. Sf.ast. la misura e quantità del nutro, rendo-
|Lat.vetrata™.] — 3 Ridurre o vero di Ritirato. Qualità e Stato di ciò ch'è no una consonanza e melodia che cagio-
Allontanare. — Liberare. — Far 4. 3. ritirato; Allontanamento dal tumulto e na negli ascoltanti una dilettevole sed-
desistere. Distogliere da quello che l'oo- dal commercio del mondo [Lat. rteet- uzione. —
6. Me»J. Proporzione trn le
nio ha comincialo o promesso. — 6. sio . seeessut.] battute <f un'arteria, e simili. —7. Ma*.
Ricondurre. — 7. Pari -odo di Danari RITIRATISSIMO. Ri ti r a-iù-ti-mo. Proporzione delle parti don medesimo
o siili li ,
vale Riscuoterli o Metterli Adii. m. superi, di Ritirato. tulio onero Rapporto determinato
,

in cassa. —8. Parlando de‘ Nervi, »a* RITIRATO. Rìti-rà-to. Add. m. da Ri- delle successioni de' suoni. Rispetto al
le Raccorciare. 9. N. aas. Rientrare— tirare. Tiralo iodielro o indentro. —2. rapporto aclla durila delle singole parti
in se 5te*«o. (Lai. contrahere te. I
— Appartalo, Ristretto a colloquio nu fra loro il Ritmo chiamati interno; ri-
f 0. N. pa^. uel primo sigu.— li. Ri- altri. —
3. Rientralo, Ristretto. —4. spetto al rapporto d'uo'inlera succes-
coverarti, Ridursi. [Lai. scredere, ob- Dice»! Vita ritirala e vale Vita solitaria sione di suoni con altre intere succes-
sreiltre.] —
12. Tiranti indietro. 13. — e appartata. —
5, Dicesi Uomo ritirato sioni di suoni, ditesi esterno. Altri cbia*
Desistere da quello rhe l'uomo ba co- e vale Uomo che conversa e usa poco mani» Ritmo interno Quello della melo-
minciato o promesso. 11. Ricove- — cogli «Uri. —
6. Dicesi Natura ritirata, dia, ed esterno Quello della misura.
rarsi io chiesa o altro luogo immune, parlando di Persona , c vale ladole ri- RITMOLOGIA. Ri-tmo-lo-gì-a. Sf. V. G.
per timor della giustizia. 18. Di- — messa. mmsueia. pacifica. Titolo di una dissertazione diOberlino,
teti Ritirarsi indietro e vale Farsi nei RIFRAZIONE. AMf-ra-aùtata. Sf. Ar. che tratta de' versi rimali detti Leonini.
tempi andati, iotcrromoeDdo il ragio- Mes. T. degli Stampatori. Stampa della [Lai. rythmologia Da rhylhmot ritmo,
namento, a parlare delie cose amiche. carta volta , ossia della seconda faccia e loijoi discorso-]
— 16. Ar. Me». T. degli Stampatori. di un foglio. RITMÓM ACHIA . Ri-luto -ma- chi-*. Sf.
Tirar di nuoto no foglio male stam- RITIRO, «i-ti-ro. Sm. Luogo solitario e Y. G. Filol. Nome di un antico giooco
pato. —
17. Milit. Far tirare indietro appartato. — 2. Onde Sacro ritiro dicesi piltagorico, che era una guerra di con-
la genie dal loogo dove ella è. —18. Uo chiostro, Un monastero e slmili. — sonanze di numeri. ( La t.f titanomachia.
11 u. pass. Tirarsi indietro. Far riti- 3. Ritiratezza. — 4. fatto di ritogliere Da rhythmot misura . numero, e maehe
rata. —
19. Parlandosi di caoooni, pi- checchessia di uo luogo ov'rri stato de- battaglia.)
stole, o altre arme da fuoco, vale As- posto, odi mano a coloro a cui era staio RITMOMETRO. Ri-tmb me-tro. Sm. V.
sottigliarle o di fuori, o di deolro. consegniti». G. Mu*. Lo stesso che Metronomo. (Dal
20. Adoperato come raddoppialo di R1TIRRIN0. Ri-tir-ri-n*. Sm. V. G. rhythmot ritmo e m-iron misura.)
gr.
Tirare, parlandosi d'armi o di boccbe Zoul. Genere d'insetti delPocdue de’co- RITMOPEA. Ri tmo-pè-u. Sf. V. G. Mus.
da fuoco, cioè Tirare eoa esse uu'al- leotteri e della Tamigi a de' rìocofori Pene della musica la quale prescrive le
tra tolta ,
Spararle di nuovo; ma m stabilito da Scboeohcrr, i quali trassero regole del ritmo. [Lai. rhylhmopota-
questo significalo non sembra di buon tal nome dal loro rostro rugoso. [Lai. Di rhythmot ritmo, e pieo io fo.)
uso , se oon io quache caso affatto rhytirrhinut. Da rhytit ruga , e rtan RITO. Ri-io. Sai. Usanza, Costume; e più
particolare, io cui IV v ideala della fra- naso.] comunemente dicevi d :l modo di trat-
se tolgi ogni dubbleiza alla parola. RITISM A. Ri-ù-tma. Sf. V. G Boi. Ge- tare esternamente le rose della religio-
RITIRATA. Riti -rà-ta. Sf. Il ritirarsi; uere di piante crittogame della fami- ne. [Lai. rifu*, /litui, secondo Le Pel-
e dice propriamente degli eserciti
si , glia de’ funghi, e della sezione degli leitier , è dal celi, brett. raia o rei
quando si ritirano dalla battaglia. ‘Lai. ipostili, stabilito da Fries e da parecchi ch'egli dice potersi anche scrivere rilt
recepivi. Comunemente da ritirare, oel botanici confusi col genere xyloma. c rette , e che vaie ordine, buona dispo-
scuso di tirare indietro. Il Ballai cava Sembra aver desunto tal nome dalle sizione, regola, legge. Il Bulleldal celi.
il frane, ritraile che vale il medesimo fmdnure rugose che presentano le sue . brett. raith che secondo lui valse puf .

dal bruii, rei reti; voce che non trova- specie. (Lai. rhyiitma ]
legge. In gali. ri'dA regolare, ordinato,
si in altri diiionarii, e che esistendo , RITMATO Ri imo-io. Add. m. V. e di' reile acconci intento. aggiustamento.)
potrebbe esser derivili da ritraila. Jtltmiro. RITOCCAMENTO. Ri-toc-ea-mtn-io.Sm.
Similmente il gali, rutreut potrebbe RITMICO, /tt-tmi-eo. Add.tn. V. L. Ap- Il ritoccare. — 2. Pnrlaodo del Grano .

esser temilo dall'iogl. retreat di sunti partenente al ritmo. —


2. Ed in forza dicesi quando rincara. — 3. Detto di
senso. Io isp. dicesi ratirada; io prov. di sm. Quegli II quale comp me versi Scritture, Pitture o altri lavori, vale
retirado io trd. rwkzug, ebe vai die- con ritmo, cioè attende al numero delle Correggerli dandovi l’ultima mano.
;

troiirata io illir. ubtlupaj da /tasto ,


; sillabe. [ Lat. rylksiÙMi,] 3. Med. — RITOCCANTE. Ri-toe-cànte. Pirl. di
dietro- pasto.] 2. Chiamasi pure con — Aggiunto di Morbo. Quello ebe tiene Ritorcarr. Che ritocca.
q ut sto nome II luogo dote l’esercito può uo corso regolare e d eterni inalo.— 4. RITOCCARE. Ri-loe-cà-re. Alt. comp.
sicuramente ritirarsi. — 3. Opera di Mus. Musica ritmici: Quella cb’e dispo- Di nuovo toccare. iLat. iterum tangert.]
forlilìcszione la quale si fa sll'iodeo- sta con una perfetta simmetria uc'rnem- —2 Tocrare la prima volu semplice-
Irò (l'un altra opera che si voglia con- bri di eui compoogoosi i suoi periodi. mente, ed anche Toccare chi ci ha toc-
tendere acremente al nemico. In csm- 8. Accompagnamento ritmico: Quello cato.— 3. Importa*»*™ replicaado.[Lat.
pagaa si l'anno le ritirate di fascine, in cui il compositore fa costantemente ottundere.', —
4. Dicesi Ritoccare al-
di gabbioui o di botti. — 4. Segno dato sentire il gruppo Uniforme arpeggio ,
I cuoa opera, come scrittura, pittura, o
ai soldati colle trombe e coi tamburi adottato, mentre l'armonia varia i suoi simili . e vale Aggiugner»! qualche
di raccogliersi ai loro quartieri o di accordi. C'-8 t;
Lavorarvi sopra di nuovo, o Rt-
,
ritirarsi da una fattone. 8. Dicesi — RITMO. /?i-tmo. Sm. V. L. Ordine o Pro- eorrcggerls. (LaLruritu caitigore, wn-
Eccentrica la Ritirata quando un eser- porzione che regna tra le diverse parti nui operi admovere. j 5. D»cesi Ri- —
cito per lo più battuto , si ritira io di un tutto o tra i fenomeni dipendenti toccare uni corda, e fig. vale Tornar
luoghi sicuri alia spircioUta e per vie dilla medesima causa- (Lat rhythmur. sullo stesso affare. —
6. Die est Ritoc-
diverse. —6. Dicesi Batter la ritirsla Rhythmut dal gr. rhythmot misura: c care un motto di qualche cosa e vale
e vale Ritirarsi, ma per lo più si ado- rhythmot p*r di origine celtica. Poiché Parlarne di nuovo con poche parole ,

pera in ischerzo. 7. Diasi Fare la — i Gallesi hanno reitich e reidieh per ac- Racccnnarla. —- 7, Dicesi Ritoccare il
ritirata e vale Ritirarsi. 8. Dicesi — conciare. aggiustare, di-lrigare . sbro- zimbello e vsle Toccare, Zimbellare.
Sonar la ritirata o la ritratta , Sonare gliare, da reile arconnamenlo aggiu- — 8. N. asa. Ritornare. Ri per- —9
alla ritirata o alla r.tratta, e vale Di- stamento; e reìdh regolar# ordinato.) ,
,

cuotere. — 1®. Detto del Grano o si-


re il seguo a' soldati di ritirarsi, Riti- — 2. Proporzione del tempo d uo mo- mili e vale Rioeanre. —
li. Dirmi Ri*
IT BKI
toccare a secco, ed è quel lavoro che BITONDATO. Add. m. da Ritondare. Lo 12. Bene, vale Giovare, Esser otite. —
faooo l pittori dopo aver finita la lor stesso che Rotondato. 3. Tagliato — 13. Io buono conosci me o tu, vale Ricu-
lltura a fresco, allorché già è secca nell'estremità, e dlcesi di Paoni, Libri perare Il senno Rinsavire. , 14r la —
E calcina, dando nuovo colore, e fa- e simili. rapo o sopra il eapo vale Tornare in ,

cendo tratti, o punteggiando ec., per RI TONNEGGIARE. Ri-lon-deg-già-re. danno. [Lat. in pemieitm ali cuj ut etti,
dar più viverla o rilievo alle figaro. N. ass. Lo stesso che Rotondeggiare.— verli.] —
15. In gangheri
— 12. Dice»! Ritoccare a Mino ed è 2. N. pass. Ritondare. Tornare in cervello o in aè.
fig. , vale
10. In
,


Quel lavoro che ai fa dagl'intagliatori RITONDBTTO. Riton-dét-to. Add. m. sul suo vale Rispondere per le rime.
,

quando, dopo aver data l'acqua forte dim. di Ritondo. [Lat. tubrotwnciu«.[— (Lat. por pari referti.) 17. In uno, —
eoi rame verniciato e intagliai», e le-
vatane via la vernice, si ripassano col
2. Detto di Peraooa ,
in modo veuegg. vale Significar la stessa rosa. 18. Nel —

Grassetto. ano cuore, vale Ravvederai. (Lai. reri-
bulloo q ne' tratti dell'intaglio ebe nou RITONDEZZA. Ri-ton-déssa. Sf. Lo pitei.] —
19. N. pass, nel primo aìgo.
eoo venati perfetti. —
13. N. pass. Ras- stesso che Ritoodità, Rotondezza, Ro- —
20. Riaieltersi, Riporti. 21. A«. —
settarsi, Ripulirsi. tondità. Restituire, Rimettere. (Lat. restituire .)
RITOCCATO. Ritoc-oàto. Àdd. m. da RITOND1TA*. Ri4on-di-tà. Sf. ast. di —
22. Ridare Tesser primiero, ed è bel
Ritoccare Ritood». Lo stesa» che RotoodiM. modo, usato come Del alga, del g 3, 2.
RITOCCATURA. Ritor-ca-tù-ra. Sf. L'a- RITONDO. Ri-tón-do. Sm. Forma o Fi- —
23. Rifare mutando. 21. Ricon- —
zione di ritoccar colla peana le lettere gura n tonda. Lo stesso che Rotondo. durre. —
25. Dicesi Ritornare a memo-
mal formate o simili. (Lat. rotunditas t orbi».) ria alcnna cosa, e vale Farla tornare a
RITOCCO. RITONDO. Add. m. Lo stesso che Roton- —
Ri-tóe-eo. Sai. Il ritoccare ;
altrimenti RitoceameDto —
2. Il cor-
reggere aleno» opera e La correzione
do.
nora.

2. Detto di Voce, vale Piena, So-

3. Detto di Numero, vale Nu-
mente, Ridurla a memoria.

le Tornar iodietro.
26. Di-
tesi Ritornare il piede o il passo, e va-
27. Dicesi Ritor- —
stessa. —3. Ditesi Ritocco del testa- mero che contieoe soltanto diecine. nar sano o simili e vate Ricuperar la
mento e rete Aggiogoicnento di qual- RITONE. Ri-tò-ne- Sai. Arche. Vaso per Molli. —
28. Diteti Ritornare uno io
,

che cosa per frisarlo. —


4, Ditesi Ri- bere, in forma di corno, che trovasi so- ce con no altro, e vale Rappacifica r-
tocco del grano . delle biade e simili e vente sopra I monumenti bacchici. C— 29. Dicesi Ritornare un racconto,
vale Anniento di prezzo. [Lai. «ietto RITORCERE. /K-lòr-ee-r». Alt. inoro, una storia ec. ad alcuna persona già

C li.i 5. Press.* I Porosi, Il primo
ito che si è rinfrescato.
RITOtXO. Àdd. m. sioc. di Ritoccalo. Di
comp. Di nuovo torcere


,
Rivoltare iu
altra parte. (Lat. retorgurre, refleetere.]
Ritorcere un argomento ,
2. Dicesi
nominata , e vale Ricominciarla da
quella.
RITORNATA. /It-tor-nA-ta. Sf. Lo atesso
nuovo o Reciprocamente toccalo, o Toc- e vale Preva-
una proposizione o simili che Ritorno. ( Lat,
redituz. ] 2. Via —
cato semplicemente. —
2. Detto di Scrit- lersene per confutare e convincere il donde si pub tornare. 3. Far ritor- —
to o altra opera. Ricorretto. contraddittore. —
9. N. pass, nel primo nata, vale Ritornare. 4. B Far la ri- —
RITOGLIERE. Ri-tb-glie-re. Alt. com. e secondo alga. tornata ditesi del tornar le spose dopo
coinp. Dì nuovo torre o pigliare quel RITORCIMENE). Ri-tor-oi-mén-to. Fm. le loro nozze alla casa paterna.
ch'è stato tuo. [Lat. aufèrrt.) 2. E — Il ritorcere. ( Lai. veeurrofio. ] 2. — RITORNATO. Ri-tor-nà-to. Add. m. da
per semplicemente Pigliare un' altra EOg. Ritornare. [Lat, regreziu».) 2. Con- —
volta. —3. Deviare. A. N. pass. — RITORCITURA. Ri-tor-ei-tù ra. Sf. Rl- vertito, Rivolto dal male al bene. 3. —
Scioglier*;, Liberarsi. toreimento, e la Parte ritorta. [Lai. re- Dicesi Ritornato in sé o simili , e vale
RITOGLI MENTO. Ri- to-gli-min-to. Sm. farsafi».] Ravveduto o Fatto accorto.
li ritogliere. RITORICA. ifi-ld-rt-ca. Sf. V. A. V. e RITORNATORE. Ri-tor-no-tó+e. Verb.
RITOGLITORE. Verb.m.
Ri-to-gli-tó-re. di' fìetloriea. in. di Ritornare. Che ritorna. iLaU ra-
di Ritogliere. Cbe ritoglie. (Lat «index . RHORMENTARE./fr fov rowWà.ve.AU. diane.]
ripetitori comp. Tormentare di nuovo. — 2. E n. RITOR NATRICE. Ri-tor-na-tri-ce. Verb.
RITOGL1TRICE. Ri-Io- gtì-tri*». Verb. pass. Darsi nuovi tornenti. f. di Ritornare.
f. di Ritogliere. RlTORMENTATO./ti-tor-tne*-tóto.Àdd. RITORNBLLETTO. Ri tor-nel létto.Sm.
RITOLLERARE. Ri-tol-lo-rà-rt. Atl. m. da Ritormenlare. dim. di Ritornello.
comp. Scambievolmente tollerare, Con- RlTtJRN ABILE, fìi-tor nà-bi-l» Add. RITORNELLO. Ri-tor-nil-lo. Sta. Sorta
traccambiare di tolleranza. cnm. Cbe pub ritornare, o Pel quale si di ripetizione. Verso intercalare. [ Lai.
RITOLLERATO. /tt-to!-ie-rd-to. Add.m. pub tornare. Lo stesso che Ritoroeiola. intercalari» cavtuz.] 2. Coda di so- —
da Ritollersre. RITORNA MENTO. ^i-ior-na-nién-lo.Sm. netto. —
3. Mu». Segno dinotante che
RITOLTO. Ai^vl-fo. Add. m. da Rito- V. e di' Aifomo. ai deve ripetere ona parte dell'aria.
gliere. Lat. iterum ablalut]
( RITORNANTE. Riior-nàn-te. Part. di Esso è doppio quando divida il peno di
SUONANTE. Ri-to-nàn-te. Part. di Ri- Ritornare- Che ritorna. [Lai. redime ] musica in due parli ed obbliga alla re-
tonare. Che riluona. RITORNANZA. Ri-tor-nansa. Sf. V. A. plica d’amhedue semplice quando fa
; ,

BITONALE. iì»-fo-nà-r». N. m.
comp. V. e di* Ritorno. ripetere solo quella parte verso cui so-
reduplicativo di Tonare. Tuonar di RITORNARE, /fì-mr-nò-rt. N.ass.comp. no segoni I punti. 4. Dicesi aoche —
anovo. Usato per lo più con la prep. In o col , a quella sonata o preludioche gli stru-
RITONDA. Fi-tón da. Sf. Archi. Ediflzfo terzo t» sesto caso. Di nuovo tornare; e menti musicali cominciano dopo che un
rotondo Edilìzio circolare; detto oggi
, talora anche semplicemente Tornare. attore o uo’attriee ha finito il recitati-
propriamente del Panteon in Ruma e
del sepolcro del re Teodorico io Ra-
. |Lat. redire. Il Bulla ha il brett. retor- vo. — 5. Specie d'iotroduziooe alle ca-
nein r reitournar nel seoao medesimo : vatine , arie , cooeerti ec. Ne’ cuocerli
venna. voci che difficilmente trovatisi io al- perb il Ritornello è oramai una specie
RITONDAMENTE. Ri-ton-da-mén-tt. tri diiiooarii, eehe e» stendo, non po- di sinfonia formale, talvolta in relazio-
A vv. Lo stesso che Rotonda mente. [Lat. trebbero esser derivate cbe dal frane. ne eolia prima parte del concerto ed
rotonde.] ritouner lo isp. ritornar, io provenz. altre volte anche staccato del tutto.
,


H1TO.NDAMBNTU. /ii-fcm.da-wAwo.Sai. retournar rd entoumar, in iogl. lora- 0. Ritornelli chiaroaosi pure I Tratti
Il ritondare. Tonditura. tum.) —2. Ridursi, Veoire. 3. Ri- — d'orchestra fra un solo c I altro f od in
RITONDANTE. Ri-ton-dàn-te. Part. di dursi uell'csser primiero , Diventar co- mesto ed aoche io fine d’nn'aria, d’ ua
Ritondare. Lo stesso che Rotondante- me sera prima. —
4. Risolversi, Con- duetto ec. —
7. Ne’ rostri di ripieno,
RITONDARE. Ri-ton- dù-re. All. comp. vertirsi. —5. Riuscire. 0. Tornare — i Ritornelli consistono nella eooUnna
Lo stesso che Tondire Rotondare. — a dire. — 7. Rappacificarsi. Tranquil- ripetizione di una data ottava.
2. E per melar. —
2. Tosare.
,

4. Ar. — larsi. — 8. Dicesi Ritornare scasa e RJTORNEVOLE. /fi-tov-»*-w>-le. Add.


Me». Bi tonda re vale anche Tagliare l’e- fìg. , vale Ripigliar il discorso inter- com. Atto a ritornare, o Per cui ai pos-
stremi li dskooa c»S4 per pareggiarla; rotto 9. A coscienza, vile Rivolger sa ritornare. iLai. vtmaabilù ]
e si dice di paoni, libri e aitnili. ls mente dai male al bene. [Lat ridire . RITORNO, /ti-tòv-no. Sm. Il ritornare ;

RlTONDASTbO./fi-ton-dà-f(ro. Add.m. ad bonam frugem.) —


10. A sé 0 iosè, altrimenti alla latina Regresso. [
Lai.
Teodenie'J ritoodo.Che ha del rilondo.
RITONDA TO. Ri ton da-to. Sin. V. A.
vale Ravvedersi, Ricuperar la ragione. vedùiu. ]
— 2. Onde Aver

ritorno, Far
(Lat. ad u
redire.] —11. Ritornare io ritorno, vale Ritornare. 3. Fallir ri-
CiFcuoferenn. [Ut. «veuitw, orbi».) se, vale aoche Ricuncrare gli spirili. — torno o il ritorno ad alcuno ,
tale Ba-
CaaoiuxLi Voi. ///.,
Itti 20

jOoqIc
. .

MIY BIV Bit


aerg li tolto o impedito di ritornare. — RlTRAJMRPfTO. Ri-tra-i^to. Sm. Il RITRATTA BILE. Tri-frol-tè-W-le. Add.
4, Giro o Girata intorno. —
B. Figur. ritrarre. Riuramento. (Ut. «trattario.) eoa. Cbe può ritrallarai.
Morie. — 6. Comm. Ritorno termine ,
R1TRANG0LA. Ri-iràn-go-la. Sf. Lo RUBATI-AMENTO. Ri-lratta-min-to.
de' Mercanti, e dice»! di ciò che fri rica- atasso che Ritraogolo. Sm. ftilrailaxioDe.
va dalle cambiali mandale io qualche R1TRANG0L0. Ri-tràn-jo lo. Sm. Spa- RITRATTANTE. Ritrat-làn-te. Part.di
luogo per ritornare qualche olile. 7. — ile di
uaura che coosiate in ricomprare Ritrattare. Che ritratta.
Ri torno e Ritorni dicoosi Quelle ner- per minor preuo ciò che alasi ad altri RITRATTARE. Tfi-Crat-lè-ra. Alt. comp.
cernie, le quali noe nate carica io por- venduto. (Lat. faernu. Par voce corrot- Tratlar di nuovo, Rvsndar le con trat-
to , dure ha smerciate le sue , nel far ta dal lai. r uro dietro, e dal gr. agora tata a stabilite. [Lai. tterum tt acuire. )
ritorco el luogo donde è alata spedila. compra. Altri forse da ritraggtr a ri - — 2. Stornare. ( Lai. retractan, revo-
— 8. Ar. Mea. Ritoroi dicooo I Fab- Iroera o ritrarrà.)
,

care. ) —
3. Disdire, Dir cooiro a quel
bricanti di galloni alla stanghette di RlTR APiQ U 1 LL A RE . ili-lran-quii - Id ra cbe si è delio prima, Mutar voglia, opi-
legno imperniate alle gabbia , le quali Alt. comp. Far di nuovo tranquillo. nione , sentenza , Prender nuovo, altro
senooo a far l'opera al gattona coll'al- (Lai. ruraua placar*.] 2. Neut. pa*s. — consiglio ec. (Ut. raproòora.) 4. la —
aarle cd ibbasaarle. —
I». Mus. Specie Ritornar tranquillo. ILat. tnuqtuUain questo sign. si adopera ancora la nani,
di modula itone; ed è quando procedono fitri.) pass.
la parti dall'acuto al grave. —
10. Ma* RI TRANQUILLATO. Ri-tran-qu.il-là~to. RITRATTATO, T^lral-tò-to. Add. m.
rio. Bozzello di ritorno Bottello nel
:
Add. m. da Rilrsoqui ilare. ( Lat. rur-
au* placaiui ]
da Ritrattare. —
2. Riprovato, Disdet-
quale passa il tirante di qualche pa- to. (Ut. refroctatua.)
1

raocbtoa o manovra, ad oggetto di fa- RITraRB. Ri- irà re. AU. a n. V. A. e RITRATTAT0RIO. Ritrai- ta-tò-ri-o.
cilitare l' operazione. —
li. Dicrai Ri- della per la rima. Y.a di' Ritrarrò. Add. ni. Appartenente a ri trattai ione,
torno dimarea, il Ritorno del riflusso; ed RITRARRE. Ri-iràr-re. Alt. annui, sinc. Fall Dedico.
anche quel luogo di terra che forma del le di Riiraere e Rilraggere, oggi voci an- RITRATTA ZI ON E. /ri-rial -fo-e»d-ne.Sf.
correnti cagionate da una terra vicina. tiquata, e di Ritirare, in luogo del qua- Il trattare una seconda volta la sieaea
RITORNO. Trilòr-no. Add. m. aìnc. di le ai adatta a diverse proprietà di ni - materia. V.L. iu uso specialmente par-
Ritornato. Onde Essere ritorno, fu det- gnificaiioni e a varie mauiere di frasi. landosi dello Ritrattazioni di S. Ago-
to eolicamente per Riioroere. — 2. Trarre o Cavare semplicemente. stino: rassodo composta da re a tru-
RITORRE. Rùiór-re. All. camp. sinc. di — 3. Cavare di nuovo. — 4. Far dire. ci», cioè Di nuoro io tratto e maneggio.
Ritogliere. Cavar di bocca alcuua cosa. 5. — Com- — 2. Più comunemente usato nel sign.
RITORTA. TW-lòr-la. Sf. Ar. Me». Ver- prendere, Venire io cogoitiooe. ( Lat. di Ritraitemento. cioè il Ritrattare eiò
mena verde, la quale attorcigliata sene mltUigno. ] —
6. Togliere, Levare. — cbe ai è detto o scritto ; gn-caroeeie Pa-
per Irgame di Castella, e di cose simili; 7. Distogliere. —
8. Stornare.— 9. In- linodia. ( Ut. rttraeialio, palinodia. ]
a talvolta ai piemie per Levarne assolu- durre. —
10. Ridurre , Coot enire. — RITRATTINO. Ritrat-ti-no. Sm. dim.
tamente. —
2. Prr ainulit. Legame li. Dipignrre, Scòlpire o in qualunque di Ritrailo. Ritrailo dipinto in piccolo
Collegamento. —
3. £ fig. Ritorcitura,
,

altro modo Imitare l'effigie di qualche- spazio.


Ripiegatura. —
4. Mario. Corda di na- duno, rapprcsenlaadula ai naturale. RITRATTISTA. Ri-trat-tì eta. Add. e
ve; altrimenti Ssrte nel pi.— B. Farm, (
Lat. exprimere. 1 11. E per estro»,— am. Pittore di ritraili.— 2. Per melar.
a Chini. Vaso di terra o di vetro con dicesi di Ogni altra ceta. 13. Copia- — RJTRATT1VO. ri-in.t ,i v Add. m.
becco piii o meno ricurvo per cooginn. , Imitare in generale.
re 14 Dicesi — . Atto a ritrarre.
gerai al recipiente. [Lat. retorta.] Ritrarre alla macchia , a vate Ritrarre RITRATTO. Tri-tròt to. Sm. Figura u-
R1TORT1GLIO. Ri ter ti glio. Sm. Filo arma il naturala a forra di memoria
. mioa dipinta o scolpita, somigliante
attortigliato di checché aia. dell'artefice. —
15. E per mriaf. Dimo- alcuna partlcolar persona. [ Lat. icon,
RITORTO. f?i-iòr-lo. Sm. Mas. Chiamassi strare, Descrivere Rapprcscnure, Ri-
, imago, efflgiet.) — 2, Oode Fare un ri-
volgarmente Ritorti nei corni da caccia ferirà. (Lai. damonitrar*.)— J6. Onde trailo. il ritratto, I ritratti, vale Ritrar-
quei corpi di ricambio o lui» mobili che Ritrarre iu volgare, vaio Volgaciiiare. re l'effigie di qualcheduno. 3- E Fara —
sono ritorti io cerchio. — 17. N. ass. ucl figo, del
g 2°, 5° e ritrailo di alcuna con oda alcuna con
RITORTO. Add. m. Torto, Attorcigliato. 11 *. 1

18. Dicrai Ritrarre da alcool o ad a Icona con vaia Mostrartele so-
,

ILat. retortui.] —
2. Rivoltalo contro; con e vaia Somigliarla , Imitarla.
, — migliante , Non degenerare da quella;
o piuttosto Reciproco, Mutuo. 8.
19. E vale anche Avere origine. 20. — il che dicesi anche Ritrarre. 4. Im- —
RITORTOLA, Tfi-tòr-to-la. Sf. Fasctllo Fu detto Ritrarre dell loferno per Aver propriamente dicasi anche d'Ogoi altra
di giunchi, salci o simili . con cui av- co-ore o sembianze di dannato. 21. — figura che rappresenti a Icona cosa al
volgendoli insieme i contadini legauo N. pa». Mutarsi di pensiero, Pentirsi.
— 22. naturale. —
8. Fig. ai dice della somi-
fasulla di legna, paglia o altro, per Partirsi. 23. Liberarsi— Di- glianza fra due cose immateriali. 8- —
più agevolmente trasportarle. —
2. Per storsi da alcuna con. li. Ricove- — ,

Descrizione. —7. Copia.— 8. E Tavola


limi). — 3. Fig. Sotterfugio, Ritirata, rarsi, Ridarai.— 23. Raccoglierai, Con- di ritratto per Copia, trovasi usato da
Scappata, Riparo. —
4. Onde proverb. gregarsi. —
20. Congregarsi nel senso Varar!. —
9. Resu Uro en io , E reo lo ,
I

Aver più fasci che nn altro ritortole, e di Essere addetto ad un parlilo. 27. — Esito, Ri uscita, Riuscimeoto. Successo,
Aver più ritortola che fisicità, va le Tro- Disanimarsi. 28. Cavarsi — Riscuo- Coosrgaenza. [Lat. exitui, lucceenu.)
var aubilo riparo a tutte l'accose, ori- terai. —
29. Ruiiraocarsi , Rifarai.
.

— — 10. Trattatili Negoziato; ma in

—— 31.
,

medio a qualunque ìncoaveoieote. 30. Comprendere , Capirai. Ri- questo sroso oggi èdisnraio.— ll.Leg.
RITORTURA. Ri-tvr-tù ra. Sf. Lo atesso levarsi, Ricavarsi, Dedursi 32. La- Prezzo di cosa venduta.-— 12. Oode Far
— 33. ritratto, vale Veodere, Procaccierai da-
che Riiorcimeuto, Ritorcitura. ILat.
ctmtortio . )
RITOSARE. Ri-to-ià-re. ÀU. eomp. To- RI
sciar di fare alcuua
Ritirarsi.
TRASCORRERE. Ri-tra~t«ór- re-re.
con. Milli.
nari vendendo —
13. Ritratto pren-
desi anche per Riscatto di fondi intro-
sar di nuovo. [Lai. rotonderà.} Alt. saom. comp. Trascorrer di nuovo. dotto per legge o per patto; a ai distin-
RI TOSATO. Rilo-ià-lo. Addata, da Ri- (Lat. ùsrum praetergredi.) gua in legittimo che molli chiamino
tosare. RITRASFORMARE. Ri-ira-ifar-vlà re. gentilizio, ed in convenzionale.
RITRADURRE. i2i-tra-dùr-rs.AU.aoom. AU. comp. Trasformar di nuovo. E o. RITRATTO. Add. in. da Ritrarre, Rima-
corap. Tradurre di nuovo. pass. Nuovamente trasformarvi. re e Rilraggere. —
2. Dipinto o Scol-
RITRAENTE. Ri-ira-en-ti. Pari, di Ri- RITRASPORRE. Ri-tra-*pàr-r«. All. pilo al usuraie. —
3. Copiato. 4. —
traera e Ritrarre. Cbe trae. — 2. Che anom. comp. Trapiantare, Trasportare Esente.
ritrae, Cba copia l'effigie di alcuno. — di nuovo. RITRATTORE. Ri trai - Id re. Verb. tn.
3. Cbe somiglia. Che reodo immagine, RITRATTA. Ri-tratta. Sf. sinc. di Ri di Ritrarre. Che ritrae, Cba fa ritratti.
e ai adopera col sesto caso. tirale.Oggi Voce poetica. Lo stesso cbe V. e di' /ritrattista.
RITRARRE, Tri-trà-a r*. Alt. anom. To- Rivirata. —
2. Oode Suonare a ritratta, RITRECINE. Ri tri ci-ne. Sf. Ar. Me».
gliere, Levare. Oggi meglio Ritrarre, alla ritraila, la ritraila, « )0 stesso che Sorta di rete da pescare , detta anche
— 2. E o. pass. Suonare alla ritirala ac. V. Triti rara §. Giacchio. (Corrotto da ratietna dim. di
R1TRAGGHR8. Ri-tràg-ge-re. Att.lnom — 8. Luogo ttcITediUzioiu cui il muro rete.] —
2. Sorta di macchina io alcuni
V. A. Lo stesso che Kuraere 2. E — lascia qualche vuoto esperio iolerrom- mulini a acqua , per uso di facilitarne
netti. pam. Ritirarsi. p« adosi. il molo ;
cd è un cilindro pcrpeadico-
104
. -
,. — —,

BIT III BIT


lare een cappello a basso a pih incavi RITROSELLO Ri-troeil-lo. Àdd.m.dlm. a le linee accennate, o non bene espressa,
ne' quali battendo l'acqua , li mette in di Ritroao. Lo eletto ebe Ritrosetlo. d'aleun disegno; Ripassarvi sopra colla
moto e fa (tirar la meeloa. IDal lai. fa- R1TROSETTO. Ai-(ro-<d(-lo.Add- m.dim. matita.(Lat.per/teera delineatum opai.)
rro c ieo dietro muovo.] — 3. lo modo di Ritroso. —12. Ed in forra di name. 13. N.ass. —
basso e proverò. Andare a ritrecine, RITROSIA. Ai-lro-*i-a. Sf. asl. di Ri- Veolre la cognizione, Scoprire 14. N. —
vale Andare precipitosa mente io rovi* troso. Il ritroeire. Viiiodicolui al quale pe«s. Esser presente. [Lat. tntar«aa«.]
oa. [Lai. m
perniciem mera.] nè altri , nè con che ad altri piaccia RITROVATA. Ri trosa. la. Sf. Il ritro-
RITREMARE. Ri-tremà-re. NeoL ass. suoi piacere; Ripugnanza a f.ir ciò che vare ,
Ritrovamento. 2. Ritrovo. —
eomp. Tremar di nuovo. ( Lai. farmi ad altri piace . e per effetto di selvati- RITROVATO. Ri-tro-và-lo. Sra. Congres-
fremùeera, roefremùrera.] chezza o di naturale pudore. [Lat. re- so, Combrìccola, Ritrovo. [Lat. congres-
RITRF.PPIO. Ri trép-pi o. Sin. Ar. Mes. pugnontia , moroiifa».] 2. E detto — si
Imbastitura fatta con punteggiatura lar- delle bexlie restie. RITROVATO. Add.tn. da Ritrovare. Rio-
ga. Lo stesso che Sessi tura Dal gr.evr y t
.| , RITROSI RE. Ri-tro-eVre. N. asa. Divenir venato. [Lat. repertut.]—2. Ravvisato.
In cotnp. arry largo, e rAapto io cacio.] ritroso. [Lat. rtfractarium fieri.] —3. Ritoccato ne'cootorni ec. nel sigo.
ATTRIBUIRE. Ri tti bu-v-ra. Att.anom. RITROSISSIMO. Ri-tro-iit-ti-mo. Add. di Ritoccare, g. 11.
V. e di' Retribuire. (Lat. retribuire. | m. superi, di Ritroso. RITROVATORE. Ri-trova-tó-re. Verb.
RITRIBUITO. Ai fri-*u.l-(o. Add. m. di RITROSITÀ'. Ai-fro-ti-fò. Sf. Lo stesso m. di Ritrovare. Cbe ritrova. (Lat. re-
Ri tribù ire. V. e di' Aalribuilo. rhe Ritrosia. [Lai- repugnantia.] pertori—2. loveutore.
R1TRIBUZIONE. /?i-iri-òu-stó-«e. Sf. V. RITROSO. Ri-trò-eo. Sm. Ar. Mes. Quel RITROV ATRICE. Ri-trehva fri-oe. Verb.
e di' Attribuitone. raddoppiandolo che ha la bocca della f.di Ritrovare. Che ritrova. [Lat. ùa-
RJTR1NCI A RE.Ai-frìn-eià-ra. Att.eemp. rete o restella ridotto ad un* entratura eantrùr.)
Trinciare di nuovo. —
2. Pig. Ritaglia- 1

strettissima , per la quale entrali gli RITROVBVOLB. A.' trouà-no^a. Add.


re. Toglier via. Troncar*. uccelli o i pesci , non trovan la via di com. V. e di’ Ritrovabile.
1ITRINC1ER AMENTO. /N frin-eii-ra- tornare indietro e prendesi anche per UlTROVTO.Ai o.Sm.V. poco usata.
fro-ei
mén-to. Sai. Lo stesso che Rintrittcia- la Rete o Cestella stessa.
,

2. Idra ni. — Il ritrovarsi insieme. (Lat. conorntus.]


taaoto. Aggiramento, Rigiro di acque. 3. — RITROVO. Ri trò-vo. Sm. Conversazione
RII KINCIERARE. Ai-lrin-rie-rà-ra.Àlt. Peter. Parlando di cavallo o simile. Mo- di più persone cbe si riducono per sol-
Aitar nuova trincierà a difesa ; Rifar vimento in giro, Giravolta. lezzo in un medesimo luogo. (Lat. con-
le trincee guaste e rotte. 2. N. pass, — RITROSO. Add. m. Contrarlo , Opposto. grettut. Da rilrourzrt: e vai luogo io coi
e fig. Ripararsi, Difendersi. (Lat. opposilut contrariai. Dal lat. più persone si ritrovano per aa dato
RII KlNClEKATO./G-fnn-cie-rà-to.Add. retrortus volto indietro. ] 2.
,

— Av- oggetto]
m. Milit. Da Ritrincierare. verso, detto di Fortuna o simili. — 3. RITRUOPICO. Ri-trub-pi-eo. Add. m.V.
RITRITARE. Ai-tn-fà-re. Att. comp. Queglichesetnprevnoleogaieosa alcon- A. V. a di' Idropico. (Lai. hydropt.]
Tritar di nuovo. [Lat. «(tram ferere.) trario degli altri. ( Lai. refroeiariut.
RITTAMENTE. Aù-to-mCn-te. Avv. Lo
RITRITATO. Ri-tri-tà-to. Add. m. da Trovasi in Tertnlliino retroaior eomp. lesso che Dirittamente. [Lat. recto ,

Ritritare. di rvfrovu» ritroso, refrattario : e vuol recte, recto via. J


R1THOGRADAGIONE. Ri-tro-gra-da- dir persona che si fi Indietro, quando si RITTA SMO. Rit tà-rmo. Sm. V.G. Med.
gi6~ne. Sf. V. A. V. e di’ Retrograda vorrebbe che andasse ionaaii. ] 4. — Specie di convulsione, altrimenti detta
sione. [Lat. retrogradatio.) Onde Far vale Non render*.
il ritroso Balliamo. (Lat.rAipfarmur. Dtrhiptaxo
,
AITROGRADARE. Ri-tro-gra-dà-re. N. famigliare. Star sol le sue. come ae si di-
|

10 getto qua e là.)


aa». V. A. V. e di' Retrogradar*. (Lat. cesse: Ritirarsi dall'altrui cooversazio- RITT1CO. Rit-ti-co. Add. e sm. Terap.
rairoflradi.] ne. — 5. Re pugnante semplicemente. — Lo stesso che Riptlco.
RITROGHADO. Ai fro-yràdo. Add. m. 6. Agg. di Gabbia Unto come arnese da RITTO. Rìt-to. Sm. La principale della
V. A. V. e di' Retrogrado. [Lat. retro- rinchiudere uccelli, rhe cutne sorta di doe facce d'uoa cesa, che sta di sopra ,
grado!.} rete, vale Che ha la ritrosa. V. Ritrosa dicendoti Rovescio alla meo principato
RI f ROGUARDO. Ai-fro-guàr-do. Sm. i e 2.-7. Detto dalle Bestie. — e cbe ata di sotto. Cosi delle medaglie
Milit.V. e di' Rtiroguardo , Retro- S . Per metaf. ai dke dell’acqua del e «Inaili il Ritto è Quella parte ove sta
guardia. Bum! , che aggirandosi torna indietro. T effigie del personaggio rappresentato
RITROMBARE. Ri-trom bà-re. N. ass. (Lat. retroreut.) —
9. A ritroso posto ,
nella medaglia. [Sottintendi lato od al-
comp. Di nuovo trombare. ( Lat. elan- avverò. Al contrarlo, Capovolto, Capo- tro che di simile-] —2. Da ritto e da
gorem iterare. ]
RITROMBATO. Ri-trom-hà-io. Add. m.
pfé , A rovescio. (Lat. inceri#.] 10. — rovescio, posto awerb. Per tutti versi.

i

Onde Andare , Camminare Cavalcare ,


3. Proverò. Ogni ritto bs il soo ro-
da Ritrombare. Navigare, Stare a ritroso, vale Andare, vescio , vale Tenie le cose hanno il tur
R 1 TRONCARE. Ritron-cà-re. Alt. comp. Camminare, re. al contrarlo. contrario. (Lai. omnium forum vicini-
Troncare, Tagliare di nuovo. RITROVABILE. Ri- trombi-li. Add. ludo taf.) —
4. Ar. Mes. Ritti dicoosi
RITRONCATO. iii-lrv«Ka-l». Add- m. rem. Che pnò ritrovarsi. dagli Artetici tulli i peni di ferro, le-
de Rilroocar*. RII ROV AMENTO. Ai-fro-na-mdfr-fo. Sm. gname, o altro , posti per ritto ad nso
RITROPICO. Ri trò-pi-eo Add. e sm. Il ritrovi re. In vrniionr/ Lai .rnf-nfum.i di reggere ecolWgare altre parli. Onde
Med. ?. e di' Idropico. [ Lat. hgdropi- RITROVANTE. Ri-tro-vA* te. Pari. d. Ritti delle casse, dell^xarrozze ; Ritti
eut, hydropt. ) Ritrovar'1 . GM ritmi». pel parsfomio, ec.
RITBOPISIA. Ri tro pi-sì-a. Sf. V. A. RITROVARE. Ri-tro vàre. Alt. Abbu- RITTO. Add. m. da Rizzare. Levalo su ,
Med. V. e di' Idropiiia. [Lat. hydropt.] ierai a caso o nel farne ricerca in chec- Che sta sopra di sé. (Lat. erectur. Ere-
RITROSA. Ri-tròta. Sf adoperato aoche chessia. (Lat reperire , <ncenire.| — 2. crui da erigo che comunemente si cava
come add. fem.
prendere uccelli
Sorta di gabbia per Trovar cose smarrite.
le 3. Ravvisare. — dal lai. a, e da re go. In celi. gali, eirich
che latori e ameba
; —4. Di nuoto scavare. Onde i magnani leverai , ascendere , eirid che ai leva ,
detta Gabbia ritrosi. (Lai. deripula.Vs e simili dicono Ritrovar le vili e vale che monta, ovvero il levarsi, il montare.
retro dietro, quasi gabbia volta iudlelro Rientrar col ferro ne’ pani e femmine 11 Bnllet ha pure l’agg. gallese rheith
oritorta j— 2. Dicesi anche di nete da delle viti per incavarli quando aono diritto. Trovasi in questa lingua reidh
pigliar pesci che abbia il ritroso. 3. — c nsumaiMLat. Berare.]— 8. Ricercare per ordinato, regolare, bendisposto.]
Tortuosità o Cosa che ritira in sé me- minai unente e con diligenti. [Lai. ptr- —2. E Ritto ritto , coni
replicato , vale
desima. — i. Vortice dove laequa rigira reitigivre.]— 6. Riaodar col pensiero. lo stesso, ma ha alquanto più di forza.
e rivolge» i. 7. Ripigliare. —
8. Allegare, Pensare o — 3. Diritto ;
contrario di Torlo. (Lat.
R1TROSACCK). Ri-tro-sàc-cio. Add. m. simili. 9. Dice*! Ritrovar le costure , Destro; contrarlo di Sini-
pegg. di Ritroso. elìg. vale Porrnoterà o Ferire eoo iapes- stro. (Lat. dexttr.] — 5. Parlandosi di
RITROSAGGINE. Ri-troeàg-gi-ne. Sf si colpi; il ebe dicesi anche Ritrovare Legname , vale Neo tagliato , ma viva
Ritrosie. semplicemente. [Lat. caedtre.} 10. Di- — ancora sol ano pedale. —6. Metaf. Rid-
RITROSAMENTE. Ili-tro ta mén te. Ar\ cesi Ritrovar Torme, il cammino, e vale ialo. —
7. Rizzato. —
8. Io piedi. Onde
Con ritrosia. Ripigliar lo -'rada fatta. Tornare indie- Levarsi ritto, Star ritto ec. per Rizzarsi,
R1TROSAIU . Ri-tro-tà-re. N. asa. V. tro. —11. Dicesi Ritrovare un disegno Stare in piedi ; opposto a Sedere o Gia-
A. V. a di’ Ritroeire. o simili e Ysgliono Ritoccare I contorni cere.— 9. Ditesi Tenere ritto e vaia
i -, ,, .

IV IV IV
F are ch'iltri stia riito.— 10. Aggiunto Faida riunitiva : Faaciaiara adoperata fitto, Avanzamento. ( Lat. progrestue 9
•I Qui è proprietà e reato di lingua e , per la riunione delle labbra delle ferite. profatua.]
serre ancora a determinare la direiiooe. RIUNITO. Ri-u-M-lo. Add. m- da Riu- RIUSCITO. Ri-u-tei-lo. Add. m.da Riu-
— 11. Anticamente per Setto, io aigD. nire. scirà.
di Giusto. —
12. Dicesi Esser fatto ritto RIURTARE. Ri-ur-ià-re. AU. comp.Ur. RIVA. /?i-ca. Sf. Estrrma perle della
e vaie Esser verticale. lar di nuovo. (Lat. ruraum urgere, re - terra, che termina e soprani al Tacque.
Ri TTO.Kii-lo.Avv. Di ritta mente, Per linea percolare .] — 2. Render l'urto. Confine della terra coll'acqua dei mare

retta , A dirittura. ( Lai. recto racle , RIURTATO. Ri-ur-tà-to. Add. m. da e di un fiume. (Lat. ripa.] 2. Di cesi
recto ti'cul— 2. Ed io font di prep. Riurtare. Ripercosso, Risoapinlo. (Lat. Riva alta quella che trattiene ie mas-
RITTOROVESCIO./? tfto-ro-fè-aeto.Àvv. repar cut avi*.) sime escrescenze di un fiume e bassa ,

cotnp. V. inusitata che vale A rovescio, RIUSARE. Riu-ià-re. AU. comp. Osare quella ebe contiene l' acqua ordinaria
Facendo del ritto rovescio. di nuovo. del medesimo. —
3. Uscire a riva o alla
RITUALE. JK-ttt'ò le. Sm. Becl. Titolo RIUSCÌ BILE. Ri*-tri-bi-lt- Add. com. riva, vale Condursi alla riva. Terminar
d*UD libro ebe insegna i riti, le cerimo- Facile a riuscire. Alto a riuscire. (Lat. la navigazione. —
4. E Riva riva, po-
nie, preghiere e istruzioni , e altra cose focili* «vanto.! sto avverb. vaie Luogo la riva. ( Lat.
spettanti f ammioistratiooe de’ Sagra- RIIJ SCIBILISSIMO. Rio^ci-bi'lit-ti mo. tema ltlu«.) —
8. Fig. Esser sull'altra
rne oli, e le funtloni de' Parrocbi. Add. m. saperi, di Riaac>bile. riva, vale Esser nell' altro mondo , Es-
RITUALE. Add.com. Appartenente a'rili. RIUsaMENTO. Ri-u-eci-mto-to. Sm. Il ser morto. —
6. Estremità delle acque
RITUALISTA. fli-to-alwta. Add. e sin. riuscire. (Lai. exifur, iuec«*at»*.] che terminano colla terra. 7. Luogo —
Etcì. Compilatore di riti. RIUSCIRE. Ri-u-*c\ re. N. sta. anom. semplicemente. (Lai. loew*.] 8. Per —
RITUFFARE. Ri-iuf-fàrrt. Alt. comp. !
comp. che in alcune dalle sue voci, forse melar. Fiue o Termine. (Lat. fai*.) —
Di nuovo tuffare. (Lai. tlrrum «nerbare, usa te aulica mente, e rimase oggi lu con- 9. Agr. Quel terreno che si alza a bella
immergere.) tado , si supplisce eoa quelle del verbo posta , e si pone a pendio luogo qual-
RITUFFATa Ri-tuf-fà-to. Add. m. da Ricscire; siccome pure il primitivo U- che muro esposto a mezzogiorno ac- ,

Rituffare. idre si vale di alcuna del verbo Escire. ciocché le piante vengano primaticce.
H1TURAMEKT0. Ri-ia-ra-mén-lo. Sm. Uscir di nuovo, e talora semplicemente RI V AGGIO. Ri-vàglio. Sm. V. A. V. e
Il riturare , e Lo stato della cosa ritu- Uscire. (Lat. amnvprre.] 2. Appari- — di' Riva.
rata ; per lo più ai dice de'vasi del cor- re, Spuntar fuori. (Lai. tatuare , pro- Ri VAGHEGGI ARE. Ri-va-ghtg-già-re.
po. [Lat. oàiuralio ) di-re.] —3. E detto anche di persona AU. comp. Tornare a vagheggiare.
RITIRANTE. /K-tu-ròn-ia. Pari, di Ri- che esca e sborra d uo luogo io un al- RIVALE. Ri-và-U. Add. esost.com. par-
tarare. Che ritura. tro. — 4. Venire alla condottone. — landosi di persona. Propriamente Con-
RITURARE, Ri-tu-ràre. All. romp. Di tl. Sbrigarsi, Spedirsi. (Lat. te a*p«di- corrente d’amore nello stesso abbietto.
nuovo

turare. [ -Lai. r«r*u* obturare. J ra. | — A. Sortire, Avere effetto. ( Lat. Competitore in amore; e talora si esten-
2. Turare semplicrineote. [ Lat. ab- tuecedtrt.] —
7. Risultare. 8. Aver — de a persone che h.aoo la medesima
iurare. ] —
3. Fig. Riturare i bachi compimento, Ottener felice riuscita.— pretensione ed aocbe ad altre cose, nel
vale Pagare i debiti.— 4. N. pass. Tu- — quale senso dice»i aocbe Emulo, Com-
rarsi di
si.
nuovo o semplicemente Turar-
Rietopparai.
9. Divenire. fLat. scadere.)
sere utile, Recar giovamento
Soddisfare , Contentare.
il.
12. Tener —

10. Es-
petitore Contenditore
, Gareggiatore.
(Lat. rivolte. Rivali» dal cali. gali, ed
,

RITURATO, /fr-fe-rd-lo. Add. m. da per vero, Credere, Entrare. 13. Di- — irland. nohiarh, lo stesso cherwdaeÀ
Silurare. (Lai. oàtoratoa, obetructut.) ce*! Riuscire io un luogo e vale Avervi rivale; e riobiach da ri contro eUachd,
RITURRARE. Ri-tur -bà-r*. Alt. comp. Tedio, Rispondervi. —
li. Dicesi Riu- parola quasi voglia dirsi contro-par-
;

Di nuovo turbare. [
Lai. ilarum tur- scire altrui buono , o cattivo o altro e lante. Nell* stessa lingua rì-aillean
bare.] vale Esser trovalo o sperimentalo tale; contro-zerbino rigati contro-amore.
,

RI TURBATO. Ri-iur-bàto. Add. m. da Divenir tale o Mostrarsi tale. Sembrare Io frane. rivai , In iogl. rivai , io isp.
Ri turbare. o Apparir tale; e diceai anche d’una rivai. Il Bullel ha il brett. rivali aoa
RllDIRE. Riu-di-re. Alt. anom. comp- persona o d' una cosa che si trova altra io senso di rivale ma di ribelle, di

.

e u. ass. Di nuovo udire. (Lat. danno d» quella che si credea. 18. Dicesi scellerato, lo ar. ribai inìquo ladrone;
audire.) Riuscir bene o male, Riuscire a bene , rabula zelolypia in hoinioe-, laboravit.J
RII DITO. Ili-u-di-to. Add. m. da Riu- Riuscire a buono o lieto fine o simili — 2. Mario. Aggiunto d'uov surta di
nuovo udito.
dire. Di e veglione) Incoglierne altrui bene o rete da pigliar pesci cosi delia dal pe-
;

R1UMILIARB. Jh-u-mi-U-à-re. AU. male Aver prospero o contrario «ilo scar con essa intorno alla riva. 3. —
comp. Umiliar di nuovo, e anche sem- o fine. (Lai.
.

bene aui male vertere.) — Agr. la forza solo di sm. dagli agrono-
plicemente Umiliare, Far diventare u- 16. Dicesi Riuscire sventura tattico le e mi, agrimensori er. Ridale è impiegato
tnilf. (Lat. deprimere. vale Avere una cattiva riuscita. 17. — ad indicare la ripa di uu fosso guernita
RITMILI ATO. /ti-M-mi-iì-à-to. Add.m. Dicesi Riuscire o Non riuscirò alle for- di alberi.
da Hiumiliare. bici « vale Avere o Nona vere esito cor- RIVALEUE. Ri-va-lire. N. pass. Va-
R (UNGERE. Ri-ùn ge-re. Atl.en. anom. rispondente alla speranza. 18. Di- — imi di nuovo. Rilevarsi, Rifarsi, Va-
i iiinp. Ugnerò di nuovo. (
Lat. raunga- cesi Riuscire a parole ec. « vale Pro- ierai di ricambio. Aver regresso. — 2.
rc. iferurn untare.] rompere in parole ec. 12. Dicesi in— Servirsi. —
3. N. ass. Ricuperare la
BIUMMENTO. Ri u nì min to. Sm. Lo modo proverii. Riuscire in altro paese salate. Risanare.
stesso rhe Riunione. e vale Ritirarsi. —
20. N. pass, nel RtV ACESCENZA. /li-ra-Ja eein-sa. Sf.
RIUNIONE. ih u ni sr. Il riooire; sign. dei $ 4. e 8. —
21. Dice»! Riu- Risauamento, Umanazione, Ritorno io
Cfiigiugiuincnto. —
2. Unione, Coo- scirsi d on» cosa o vale Alienarla da se salute.
cordia, re. (Lai. unto , concordia , re controllandola, Disfarsene. HIV ALIGARE. Hi-faii-có-ra. AU. e a.
conciliano. 1 —
3. RammsrgiDsmeato, RIUSCITA. Rim-eci-la. Sf. Passaggio ass. comp. Di quoto valicare Trapas- ,

e dicesi delle ferite ; grecamente Sin- pel quale da uu luogo si mette o si rie- sar di nuovo. (Lai. ùerum trajieere-]
tesi. sce in uu altro. Uscita, Esito. Rispon- RI VALICATO. Ri-va-li-eà-to. Add. a.
RIUNIRE, /li-u-nì-ra. Alt. comp. Di denza ec. ,

2. Oode Aver la riuscita de Bivalirare.
nuovo unire, e parlandosi di persone in alcuo luogo, vaie Avervi l'esito. Ri- RIVALIDARE. /?i-eo4»-dè-ra. AU .comp
vaio Riconciliare. — LEn.
pass. 3. — spondervi, Riuscirvi. Lat. «pectore, Lo stesso che Rinvalidare.
Cbir. Parlandosi di Piaghe o simili va- vergere.] —
3. E fig. — (

4. Dice»! Tro- RIVALIDATORIO. /ìi-ta-ii-do-lb-rv-o.


le Rsmmargiuare. — 4. Valer. Riuoir vare una riuscita ed alcuno e vale Pro- Add. m. Appartenente a rivalida-
un cavallo, vale Far che il cavallo si cacciargli modo di ascire d' impaccio zione.
ristringa , e , per cosi dire, ai accorci ; dì venire • capo del suo intento. 8. — RIVALIDAZIONE. Ri-va-li-da-zió-ne.
il ebe si ottiene stringendo fortemente Il riuscire, altrimenti Successo , Even- Sf. render nuovamente valido.
Il
le rosee e la briglia. to. R iusd mento. [Lat. succetati*, even- RIVALITÀ. Ri-va-li tà. Sf. ast. di Ri-
RIUSI TIYO. Ni-u-ni-li-vo. Add. m. Te- tus. ) —
6. Far buona o mala riuscita vale. Concorrenza di più (tersone* pre-
rap. Aggiutao di que’ rimedi! che han- o simili, vale Manifestarsi Culla pruovn tendere il possessodello stesso obbietlo
no forza di rammargioare o ricongiu- buono o malvagio. [ Lat. in ùonum tei amato e per catena. della stessa cosa
goere lo parti disgiunte. 2. Cbir. — maJvm hominem evadere. J 7. Pro- — ,

agognati. [Lat. limitila*.]


IV BIV 81 V
RIVALSA. Ri-oàl-$a. Sf. V. dell’oso. RIVELARE. Ri-ve-là-re AU. e n. Ma- RIVENDANOLA. Ri-ven-daiuò- la. Add.
Meglio Regresso, Compensazione. nifestare rosa ignota o segreta. ( Lat. j
e sf. T. romanesco. V. e di* Rivenda-
B1 VALUTO. Ri xa-Urto. Add. m. di Ri- rewlare. Revelare, secondo i più. vien gl iota.
valere. — 8. Risanato. dare negati va come inrenuo, reeludo.
. RIVENDERE. Ri-vén-dere. Alt. anora.
RIVANGARE. Rivangare. Alt. ranp. e da velum velo; quasi togliere il velo. comp. Di nuovo vendere, e talora sem-
Vangar di nuovo. —
2. Per metaf. Ri- Si può dubitarne, mentre Celti di Gal- i plicemente Vendere. (Lat. rurtut ren-
cercare, Riandare, Ritrattare. la que- les hanno òaul che facilmente mutasi in i
dere , rendere. ) —
2 Condannare in
sto senso dicesi anche Rinvenga re. reni, nel s*Q<o di bocca gli Arabi he- pena pecnoiaria 3. Fig. Rivendere
1

[Lai. rurtui veUigart, pervadere.] lae per manifestimi lacere e gl' Illirii ,
'
alcuno, va le Sopraffarlo, sapendone più
RIVANGATO, /ii-wn-jd-io. Add. m. da javljati per manifestare rivelare , e . I
di lui.
Rivangare. javien per rivelalo, da j’acan manifesto, RIVENDERIA. Ri-vor^de-rì a. Sf. L'arte
RìVARGARE. Ri-var-cà re. AU. comp. lo ebr. balagh nascondere-] 2. Fare — '
del rivendoglioto. —
2. Baratteria, ma
Varcar di nuovo. Rivai icara. rivelazione, oel sign. del § 2. di Rive- in questo senso è V. A.
R1VARCATO. Ri-var-eàio. Add. m. da latine. RIVENDIBILE. Jtt- HI Add.
Rivarcare. RIVELATIVI), fli-tje-la-li-t». Add. m. comp. Che può rivenderai.
RI VEDERE. i?it>e-d4-cf . A tt.aDom.comp. Atto a rivelare. RIVENDICANTE. /Jncen-di-eàn-te. Pari,
Di nuovo vedere- (Lai. raoùfara.) 1. — RIVELATO. Ri-vo-là-to. Add. m. da di Rivendicare. Che rivendica.
Esaminar di nuovo Riconsiderare. Rivelare. Manifestato , Palesato. (Lat. RIVENDICARE, fli-wn-di-cà-rg. Àtt.
(Lat. mrsus per pender e. ]
,


S. Dicesi ravvia fui.) comp. Di nuovo vendicare. 2. Ven- —
Rivedere il conto, i coati, la ragioni o RIVELATORE. /fi-ea-la-M-ra. Verb. m. dicare semplicemente. [Lat. utriiei.)—
le partile e vale Riscontrare e Vedere di Rivelare. Che rivela. Lat. reefia- 3. E n. pass. Recider la pariglia del-
M i conti stanno bene. —
4. E Kg. — tar. ]
(

l’ ingiuria , Ricattarsi. —
4. Leg. Ri-
8. Dicesi Rivedere i conti acche per RIVELATRICE. /W-ce-Ia-tri-M. Verb. vendicare presso I giurisperiti vale E-
Riconoscere lo stato d alcun negozio. fem. dt Bive'ere. Che riveli. sereitar l’ aziona con coi si richiede
,

— 6. Dicesi Rivedere noe scrittura, un RIVELAZIONE. Riveta-xió-ne. Sf. Ma Dna cosa , di cui si pretende esser pro-
libro ec. e vale Considerarlo per la cor- mfestazioae di e»sa occulta. ( LBt. ra- prietario. (Lat. rem vinificare. yindico
rasione. —7. Dicesi Rivedere il Klo , tieiaiio.] —
2. Ispirazione soprannatu- dal lat. vim dico io annunzio la forra ,
parlando di (erri taglienti , e vale Esa- rale con cui Iddio manifesta la sna vo- 10 dico cbe per forza mi è stata teli*
minare o Tentare come che sia se il lontà I divini
, mi Meri le cose Tutore ,
alcuna cosa. Al pari i Greci da ec fuori
loro taglio è bene affilato.— 8. la modo ec. In questo senso dicesi più propria- e dice giustizia, formano ted»ceo io teo-
•vverb. A Dio rlveggio, A Dio riveggo, mente Rivelazione divina celeste , ce. .
dico. Altri dallo stesso gr. eedieeo.]
A babboriveggoli e slmili, vaie lo pre- -- 3. Talvolta si prende anrhe per Le RIVENDICATO. Ri-vcn dl^cà to. Add.
cipiiio, In malora, lo luogo donde non cose rivelate , grecamente Apocalisse ;
m. da Rivendicare.
ai possa ritornare. [ Lat. in praecept. J come; Le rivelazioni di S. Giovanni. RI VENDICI! IE$A. Ri-vcn di-ckU-$a.
— 0. Ar. Mes. T. de' lanajuoli. Levar RIVELLINO. /?f-rel-n-»w. Sm. Millt. 0- Add. e tosi. cum. comp. indecl. Simo-
colle mollette la borra che si trova nel per» esteriore di fortificazione steccata niaco.
panno tessuto e purgato. —
10. Onde
|I

dall' altre , didue farce ,


e talvolta di RIVBNDITORA. Ri-ven-di-tò ra. Add. e
tig. Rivedere il pelo, vale Sindacare se- due facce e due fianchi, oltre alla scar- sf. Lo stesso che Rivenduglioli.
verissimaraenie le azioni altrui, o vero pa interna, che colloca innanzi ad no
si RIVENDITORE. Rivm-di-td-n. Verb.
Dargli delle busse. —
li. Milfl. Esa- fronte di m. di Rivendere. Che rivende; ma co-
forti Beati ooe. Si distingue
minare, Riscontrare il ouiuero de' sol- dalla mezzaluna pel lungo che occupa e munemente si usa io forza di sm. e di-
dati, il loro armamento le vestimenti
, I
per la forma; poiché
il Rivellino sta cesi di Chi rivende rose vecchie o nuo-
loro; ed anche assicurarsi delta dili- vanti e la metraluna avanti
fa cortina, ve , girando qua e là colle sue merci,
genza de' corpi di guardia, delle poste, l'angolo fiaocheggisto del bastione ; la senza butterà siabile. (Lat. propoli».]
delle guarnigioni er. Esaminare le for- scarpa interna del Rivellino e composta RI VENDITRICE. Riven-di-tri^e. Verb.
tificazioni d' una piazza ec. f Lat. lu- di due linee cha fknno un angolo sa - f. di Rivendere. Cbe rivende; più co-
strare.] glieote verso ta cortina o d’ una line» munemente usato in forza di sf. al pari
RI VEDI MENTO. Ri-ve-di-min lo. Sm. Il retta soltanto, e la scarpa interna della di Rivenditore. iLai. vendi mix.]
rivedere. Lo stesso che Revisione. (Lai. mezraluna è futa io arco . che rivolge RIVENDUGLIOLA. /f»-wn-di.-jfio-l<i.
remato. ) —2. Milit. Il rivedere nel In due corna all’angolo del bastione Add. esf R (venditrice di cose minute.
.

sign. del $. 7 . (Lat. perluttratio ] ed ha perciò il nome di Mezzaluna. U RIVENDUGLIOLO. Ri-ven-dù-glio-lo.


R1VE01NA. Ri- ru di-na. Sf. Ar. Mes. rivellino che ha solunto due facce, vie» Add. e sm. Colui che riveode cose mi-
Rivedilure o Molletlature del panno chiamate Rivellino semplice . per di- nute. 'Lai. propola.]
dupo lavato e purgato. stinguerlo da quello che ha i Banchi, ! RIVENDUTO. Ri-ven-dù to. Add.m. da
RIVEDITORA. R-vedi-lò-ra. Add. esf. qnale vien detto Rirellioo co'6tnchi. Rivendere. Venduto di nuovo o piu
Ar. Mes. Nume che si dà a quelle don- Quello entro cui s'Ionalia un altro pic- volte.
ne «-he colle molle ite ievaoo tolta la colo rivellino, chiamasi Rivellino dop- RIVENIRE. f?i-ve-ni-re. N. ass. inora,
borra dal paooo tessuto. pio: il tato del rivellino, o I due lati! comp. Di ti novo venire , Ritornare.
RI V EDITOR B. Ri-te-di-tó-re. Verb. m. ehc guardano la cortina, dieonsi Semi- (Lat. rerenire, redire.)— 2. Provenire,
di Rivedere. Colui che rivede. Lo stesso gole. [Lai. pvrtnwfa. In frane, in ted. Derivare. 3. Rinvenire, Ricuperare —
che Revisore. (Lat. ramjor, cwMor.j ed In ingl. rondùi, in isp. rtbtUin. dal 11 sentimento; e in qurtto sign. dicesi

Ri VEDI T RICE. /ft-ta-di-lri-ea. Verb. f. lat. re pari, iterativa e da valium ba- anrhe Rivenire in sé. 4. Riconoscer- —
di Rivedere. stione, balosrdo, riparo; il tutto ridotto ai, Ravvedersi. 5. Ridondare, Con- —
RIVEDI Tl'RA. Ri ve-di-tù rn. Sf. Ope- a forma diminutiva, f'altum poi è dal vertirsi.
razione delie rivedilure; che anche di- ee t. gali, balta che vale il mrdesimo , RIVENUTO. Ri ve-nà-to. Add. m. da
cesi MoilrlUlurs. e che dlceai in ted. «all. Io ar. rtbon Rivenire. Ritornato. 2. Riavuto, —
RIVEDUTO, fli-w-dù-lo. Add. m. da muro della eliti bastione.! 2. Dire Rinfrancalo. —
Rivedere. —
2. Riconsiderato, Esami- o Tocrare no rivellino, vale Dare o Toc- RIVENTILARE. J?i-ren-fi-tó-re. Alt.
nato di nuovo. —
3. Ricorretto, nel car delle bastonale; modoproverb. ani. c imp. Nuovamente ventilare.
sign. di Rivedere, g. 6. 4. E nel — (I.at. eatdere crudi. Non da rivellino
,
RI VERBEK AMENTO. Ri-ver-be-ra-mén-
senso militare parlando di Gente o si- In senso di fortificazione ma dal celi, . to. Sm. Il ntrrberare. [
Lat. reveròa-
mili, nel sign. di Rivedere, g. 7. gali. ra o ro molto , e burnì battere. In raiio.]
R1VEGGENTE. Ri-veg-gèn-te. Add.com. ar. rebs percuotere con ambe le mani.] RIVERBERANTE. /?i-eer-fee-ràn-fe.Part.
Cbe rivede. Veggente di nuovo. — 3. Fare un rivellino ad alcuno. Tale di Riverberare.

Che riverbera. [ Lat.
RIVELABILE. Ri ra-là-bMe. Add. eoo. Fargli una bravata, un rabbuffi»; modo reraròeram.] 2, Cbim. Fornello ri-
Uba può rivelarsi. proverh. ani. [ Lat. erliquam arcuare ,
verberante. V. Riverberatojo.
RIVELAMELO. Rive-hì-ménto. Sm. Il increpare. Dal celi. gali, roba I strepi- RIVERBERARE. Ri-ver- bc-rà-re. Alt. e
rivelare. (Lai. revoluto.] to, fraetsso. V. pure feti m. del § prec.; n. ass. Ripercuotere : e si dke io par-
RIVELANTE. Ri-ve-làn te. Pari, di Ri- RIVENDAGNOLA. Ri-vm-dà-gno-la. ticolare del Ripercuotere indietro gli
velare. Cbe rivelo, Rivelatore. Add. e sf. Y. e di' RAmdugliola. splendori, specialmente del Soie. [Lat.
157
, . .

ai v BIT IT
riverberare, rtp ercultre .] — 2. Per me- Ilcapo et.— 7. Fare riverenza vaia an- RI VERSOIO, Rivir-tcio. Add. u. V. «
ta f. Offuscare , Abbuj.vrt. — 3. Dello che Onorare, Riverire; ed è anche for- di* Rovescio.
delle vibrazioni dell’ aria ripercossa da moli d’otaequio usala nelle Iettare. — RIVERSO. Ri-vir-eo. Sa. Il riversare-—
corpo opposto. — 4. Ar. Mes. Struggere 8. Dicesi Con riverenza. Con reverenza; — 2- Rovina.— 3. Rovescio.—4. B flg.
lo fornire a fuoco di riverbero. ed è maniera colla quale si prende li- — 8. Colpo dato di rovescio. 6. Ed a —
RIVERBERATO. Ri-vtr-be-rà-to. Add. cenza di dire ciò che non sarebbe dice- modo d aw. Di riverso, cioè Con colpo
m. da Riverberare. —2. Riscaldalo a voli; per onestà, per rispetto , o simile. menato colla mano rovescia.
fuoco di riverbero. [Lat. ail venia ditto. 1—9. Diersi Pren- RIVERSO. Add. m. da Rivertere. Rivol-
RIVERBERATO^. Ri-ter-bt-ra-tó-jo. dere la riverenza, di Principe o Gran tato. (Lai. inpersuf. prcupoiterui.j— 2.
Sm. Chini Sorta di fornello beo chiuso personaggio che riceve i sudditi od altri Ritornato nel pristino stato. 3. Con- —
tutto all' intorno, e coperto in sulla a f irgli riverenza, omaggio e simili.— trario, Opposto. 4. —
riverso, AltaA
cima con una trsta o corona di mattoni 10. Mus. Riverenze chiamsvaosi le ro- riversa, posti avverb. A rovescio.
o tegoli, di modoche non si lasci alcuno salie in numero di tre , covi dette per RIVERTERE. Ri-vir.te-re. AU. aoom.
svaporamento al calore o Gamma ma , le tre ri>ereoze le quali ne’ tempi pas- V. L. Roreaciare , Rimboccare. Rivol-
che si determini questa , e si costringa sati erano chieste a rigore. tare. [Lat. co» por» aro.)
a riverberare , o volgersi addietro dal- RIVERENZIA. /i»-ta rin-s i o. Sf. V. adì' RIVERTIRE. Ri-ver-tì-re. AU. a n. pane.
l'opera di mattoni con nuova fona, so- Riiertnsa. V. A. V. e di’ Convenire
pra le materie collocate nel fondo. S'a- RIVERENZIALE. /Zi-»e-rm-*ià-l«. Add. RI V ESCI ARE. Ri-ve-icià-n. Att. V. A.
dopera specialmente per la fusione e eom. Di riverenza ; ed è per lo più ag- Voltar sottosopra. V. e di’ Rovi sciare.
calcinazione de'metalli, e chiamasi an- giunto di Timore. [Lat. t’neerfare.l—2. R per metaf. 3. —
che Puntello riverberante , o di river- RI VER ENZI ARE. At-va-rvn-stò-r*. Att. Versare. (Lat. effondere. i. Por metaf. —
bero. V. poro usala. Far riverenza. Riverire. Rivesciare una cosa in alenilo , vale
RIVERBERAZIONE. f?i«*r-à«-ra-s{iJ»e. — 2. N. pass. Farai reciproche riverenze Dargliene la cura, Pome il carico sopra
Sf. V. L. Il riverberare, e L’alto di on e ccimonic. di lui.— 8. N. pass. Prostrarsi. [Lat.
corpo che respigne o riflette un altro R1VEBENZIONE. Ri-ve nm-sió ne. Sra. proilmwre.)
da coi è percosso; più comunemente accr. di Riverenza ; e ai &uul dire io Ili VESCIA TO. Ri-ve-tciàto. Add. m. da
dicesi della Luce, e in questo senso ischerzo. Rivrsciare. V. A. V. e di antidato. '
R
chiamasi anche Riflessione. ILat.ro- RIVERGOGNARE. Ri-vtr-go-gnà-re. N. [Lat. tffusus , dtjtcì ui.) 2. Detto di —
verberatio, repercussio. | —2. Rimbalzo, pass. Vergognarsi. Campo o simile «aito ani. Rivoluto,
Ri percolimeli io. — 3.Chim. Lecitola- RIVERIRE. ffWrbn. Alt. Salutare con Aralo.—3. Ed in forza di sm- parlando
alone della Gamma nèl fornello di ri- rispetto. Onorare. Ossequiare. Rispet- di persona.
verbero. tare. [Lai. uvereri, venerati. Rewreri RIVESCIO. Ri vi-teio. Sm. V. odi’ Ro-
RIVERBERO. Ri-vèr-be+o. Sm. Riper- dalla pari. iter, re e da oireri temere.) vescio.] —
2. In forza di add. m- o anche
cussione de’ raggi. [Lai. reverber alio — 2. E o. ass. anche io forza di nome. avverb- trovasi Riveacio per A riveaclv.
rtpercuuio.] —3. Chim. Fuoco di ri- RIVERITlSSIMO.ffi-ve-ri-it» ii-mo. Add. — 3. A riveacio posto avverb. par A
.

verbero: Fuoco gagliardo, che eoo esala, zn. superi, di Riverito. [LaL oòsorazn- ritroso. Al contrario. Alla supina.
ma riverbera il suo calore-— 3. Fornello dizrimtti.) RIVESTIMENTO. Ri-vi-sli-ménto. Sm.
di riverbero. V. Riverbgralojo.— 4. Ar. RIVERITO. Ri-ve-ri-to. Add. m. da Ri- Miiit. Quella croata di mattoni, di piote
Mes. Disco metallico od altro irne-* a verire. Inchinalo ,
Onorato , Rispetta- o d’ altro, colla quale ai coprono alcune
macchina che si adatta alle lampade • lo ee. opere di brtiflcazione. È voce affatto
lucerne e simili perchè riflettano mag- RIVERITORE. Ri~ve-ri-l&-re. Verb. m. ondarne, e gli scrittori nobili ed eaatti
gior lume. — 5. II pezzo superiore d' un di Riverire. Che riverisce. preferiranno quelle d’ Incamiciatura
fornello di riverbero ; che ha la forma RIVERITRICE. fli-w-ri-tri-ca. Verb. f. o di Camicia che vengono a dire lo
d' un barreltino emisferico , trapassalo di Riverire- Che riverisce. stesso.
al centro da un'apertura circolare, alla RIVERSAMENTO. «i-v«r-iaHj»dn-to.Sm. RIVESTIRE. Ri ve-etì-re. Att. anom.
a ricevere un tubo dei cammino, quando Mus. Lo stesso che Rivolto, nel sigoif. comp. Di nuovo vestire. [ Lai- danno
si desidera di rendere la correote del- del 5- 3. vestire. ]— 2. Vestir di panni migliori
l'aria più rapida, onde attivare la com- RIVERSARE. Ri-vir tà-re. N. ass. e pass. e più orrevoli. —
3. E per metaf. 4. —
bustione. Versar di nuovo; e talora semplicemente Fig. Coprire. —
8. Dicesi pocticam- Ri-
RI VER DIRE. Ri-ver-dì-re. N. ass. aoom. Versare. [Lat, effundere .] —
2. Per me- vestirò le membra e vale Risorger da
comp. Lo stesso che Rinverdire. taf. Abbondare, Traboccare.— 3- Farsi morte.—6. N. pass. Vestirsi di nuovo.
BIVERDITO. Ri-ver-dito. Add. m. da di nuovo addosso aH'avver»ario. Ritor- — 7.B prr metaf. Abbellirsi 8. Mvftlt. —
Rinverdire. V. e di' ilinwrdiio. nare con maggior impeto ad assalirlo : Incamiciare di mattoni, di piolo «d’al-
RIVERENDO. Ri ve-rinvìo. Add. in. Lo io questo senso è voce poetica , e non tro un’opera di fortiGcazione.
stesso che Reverendo. osala che nel n. pass.— 4. Alt. Voltare RIVESTITO. Ri-ve-sti-to. Add. m. da
RIVERENTE. /?i-«e-r4n-ft. Part. di Ri- a rovescioo sottosopra.— 8. E per meiaf. Rivestire. Di nuovo vestito. — 2. Per
verire. Che riverisce , Che ba o porta Rovesciare-— 6. Dispergere, Sbaraglia- metaf. Dotato, Fornito. 3. Rinfroo- —
riverenza. |Lat. còierronz.j re ,
ScnoGggere. — 7. Dicasi in modo zilo, detto diArboscello o simile. 4. —
RIVERENTEMENTE. Ri-ve-ren-te-mén- bisso Riversare la broda addosso ad Vestito, Coperto.
te. Avv. Cou riverenza. [Lai. revertn- alcuno e vale Incolparlo di qoello che RIVETTA. R'-vét-ia. Sf. dim. di Riva.
ler.l forse altri ha commesso. [Lai. /uòam in RIVETTO. Ri-vit-fo. Sm. dim. di Rivo.
RIVERENTISSIMAME.NTE. Jfi-ia-rt»- aliquo cadere.] V. A. V. eRivolo. [Lat. riouUs.)
di’
tit ti-ma-mén-ie. Avv. saperi, di R«- RIVERSATO. Ai-oer-ià-fo. Add. m. da RIVIAGGIARE. fli-ui-aj-già-ra. N.aas.
vereutemente. Riversare.— 2. Voltato a rovescio o sot- o pass. Rimettersi lo viaggio. 2. Ri- —
RIVERENTISSIMO. /?. vs ren-tii-ii mo. tosopra. —
3. Detto delle Mani, cioè mettersi io vìa. Camminar di nuovo.
Add. m. superi, di Riverente. [Lai. Rivolte in guisa che la palma sia oriz- RIVICELLO. ìli Sm. dim. di
vi-cil-h.
rewrentitjtmuf.J zontalmente spiegata. —
4. Ucsupino , Rivo. V. A. V. e di’ /fittolo.

RIVERENZA. Ri-ve-rin-za. Sf. Si-gno Colla faccia volta all’ insù. RIVIERA. Ri-vii ra. Sf. Sponda ,
Riva.
d’onore che ai fa «limi inchinando il RIVERSIBILE, /Zi-vor-ii-bi le. Add.com. [Lai. ripa.) — 2. Paese o Regine con-
capo, piegando il ginocchio, o movendo Leg. Si dice de' beni , delle terre, e si- tigua alta riviera. [Lat. oro., 3. Cam- —
in altro modo la persona.— 2. Ossequio, mili , eba debbono in alcuni casi ritor- pagna ,
Contrada. iLat. vietnium. Dot
Rispetto, Onore in generale. -3- Quella nare al proprietario , ancorché se ne celi. gali, ra segno di grandezza , ed
preponderanza che hanno su’minuri gli fosse spogliato. uzr terra, paese, contrada.] 4. Fiume- —
uomioi meritevoli e disilo affare. —
4. RIVERSI BIUTA’. Ri-ver-ei-bi-li^à. Sf. [Lat. /lumen In frane- riwèra , in pro-
Dicesi Rendere , Portare , Dimostrare, ast. di Riversibile. Leg. Qualità di ciò venz. riòieso , io basco rabia e riviere ,
Serbare ec. riverenza e vale Riverire. che è riversibile. in ingi. nvcr. Il Bullet ha pare in brtrtl.
— 5. Dicesi Aver riverenza , Avere io RIVERSIVI). /ii-wr-a)-eo. Add. m.AnaL riuer che non trovasi in altri dizionari!
riverenza e vale Riverire, Onorare.— 6. Ricorrente. La prima radice è in gali, ra molto , e
Dicesi Far riverenza ola riverenza e vale RIVERSCIARE. Ri vene, a re. N. pass- àior acqua. 1—8. F**sa ,
Stagno. (Se-
'

Inchinate alcuno, Onotarlo inchinando V. e di’ Rovtieiar*. J coodo il Bollai , il cali, ra vai graude
188
, , i

IV BIV BIT
• bor «Ugno , Tomi. In
tbr. bor fossi RIVOCAGIONE. Ki-w-ea -jidna. Sf. V. — 24. Ditesi Rivolgersi assolutamente
pozzo.) —
6. Uomo da bosco e da riviera, e di’ /frrocaztona. e ai ose talora per Difendersi , anche
ai dice di Persona da Adattarsi ad ogni R1VOCAMBNTO. ili vo ea-mén-to. Sm. col l'offender I* avversario; Rivoltarsi a
Il rivocare. Lo almo che RI vocazione. chi tenta d' offendere. 23. Ar, Mea. —
REIFICARE. Ri-9ificò-r$. Neut. pass. RIVOGANTE. rti-ro-cdn-M. Pari, di Ri- Rivolgere e Rivolgerei fu dello per lo
Tornerò io vita. V. e di' Rrnvifl- vocare. Che rivoca. Inccrconirsi del vioo.
oare. RIVOGARE. Ri-vo^à re. Att. Richiama- RIVOLGIMENTO. Ri-vol-gi min to. Sai.
B1VIL1CARE. JfroUi eè All. e o.
V. poco usata. Ricercar con diligenza e
f . re, Far ritornare.Lat. revocare. Re-
I

vocare da re part. spesso negativa, co-


Il rivolgere e II rivolgerei.— 2. Rivolge-
re rivolgiraenli.V.gS. 3. Fig. Turba- —
minutamente. [Lat. pergiurare.) me in renuo, reeludo, e da vocare chia- rione di liquidi, Gonfiamento io tempe-
RIVINCERE. Jìi - et- r«. Att. «nona,
< mare. Focate vien poi da «or , vocis sta. —
4. Mutazione , Sconvolgimento,
comp. Di quoto vioerre. | Lai. denuo voce.)— 2. Mutare, Stornare, Annullare e per lo piò diceai degli Stali.(Lat. im-
«incera. ] —
2. Fig. Ricuperare. 3. — il fatto, Ritrattare ordini. Cassar leg- mutafio.) —
5. Giro, Circuito, Periodo,
Ritornare pnr fona d armi io possesso gi ec. [ Ut. irritimi [tetre. ) 3. Di- — cioè di astri o di avvenimenti naturali.
di uoa cosa perduta. 4. Mario. Ri- — ceai Rivocare in forse per Mettere in — 6. Mu«. E per Rivolto nel significa-
vincer l'acqua colla tromba. V. Tromba. dubbio. —
4. N. pts». Scostarsi , Ri- to del $ 3.
RIVINCITA. J&vin-et-la. sr. Il ricupe- muoversi. [Lau recedere.) RIVOLI. ARE. Ri-vol-là-re. Nent. pesa.
rare ciò eba a‘è perduto ,
propriamente RIVOGATO. Ai-oo-cd-lo. Add. m. da Volgerai indietro. Da avvoltare.
nel giuoco. Rivecare. Richiamalo. iLaL revoca tua.] RIVOLO. J7l-vo-Io. Sm. dim. di Rivo.
RIV1NIA. Zìi eì-m’-a. Sf. Boi. Genere di — 2. Annullato. Piccolo rivo. [ Lat. rivulue. )
piarne della tetraodria monogioia della RIVOCATORIO. Ri vo-ea—tb-ri-o. Add. RIVOLTA. i?i-«òl-fa. Sf. Il rivolgere o
famiglia delle Cheoopodec , caretlerlz- re. Cfae rivoca. [Ut. revocatortus .] Rivolgersi. — 2. La parte che si volge
zato dalla corolla nuda d< quattro pe- RI VOCAZIONE. Ri-vo-ca-sió-nc. Sf. Il odo* e si volta. — Mutazione.3. lUt.
tali,ed una bacca con uoa sola semen- rivocare. Ut. recoeatio. — 2. Ug. miliario.] —
4. Per metef. Vicissitudi-
za lentiforme scabri ; rootieoe molte
[

L'alto di innullare una faeolti, uo pri-


J

ne di cose umane. 3. Ribellione. — —


specie di pisolo erbacee che ai eolliva- vilegio o concessione qualunque prima 6. Diceai Ad una rivolta d’occhi, e vale
do per 1' eleganza de’ loro Qoci. [ Lai. accordata. la uo batter d'occhi. 7. Diceai Anda- —
rivina. J RIVOGARE. Ri-vo -là-re. N. afa. comp. re In rivolta, cioè loconquasso, lo ro-
RIVINTA. Ri-vìn-ia. Sf. V. A. Il rii io- Dì nuovo volare. (Ut. rerotare, volare.] vina, In precipizio. 8. Diceai Mette-—
cere, Il riconquistare la cosa perduti; RIVOLERE. Ri-vo M-re.AU.anom comp. re io rivolta e vale Mettere sossopra ,
altrimenti Ricuperazione. I Ut. rem- Di nuovo volere. [Lai. dinuo vetta.) — Distruggere, Annichilare
,

9. Ar Me». .
— .

2. Volere che’ li aia rcoduta cosa che Quella piccola parte di panno o tela
nfMNTO.ViiInto.A4d. m. 4. R i
.in ala o aia stata tua. —
3. Voler ripren- che si ripirga all'estremità della canna,
,

cera. Vinto di oboto. (


Lai. Uerum dere cosa venduta restituendo il dana- o braccio, con che si misura.
eiefuj. ] ro avutone. RIVOLTAMENTO.jfti-t'oI-ia-mfa-Io.Sm.
RIVISCBLLO. Ri vi-teil lo. Sm. V. A. RIVOLETTO. Aivo-tét t». Sm. dim. di Il rivoltare. Il rivolgere. ( Ut. revo-
V. e di' Rute» Ilo. Rivolo. (LaU rii: nJ uj, | luto. )

RIVISITA. Ri-v\ sita. Sf. Il rivisitare , ;


RIVOLGENTE. Ri volgili le. Part. di RIVOLT ANCIA. Ri-volt ància. Sf. V.A.
Rendimento di visita, Nu><*a visita. Rivolgere- Che rivolge. Tornala indietro. Gode Dar rivollancio,
(
Lat. regalila mitatio , invieendi offi- RIVOLGERE. Ri-vòlgere Alt. anom. vale Ritornare, Far ritorno.
ci ut* repelitum. comp. Piegare io altra banda. [ Ut. RIVOLTANTE. Ri-vol-tànlt. Pari, di
RIVISITARE.
J
Ri-vi-ti tò-ra. Alt. comp. verterà.) — Rimatore, Convertire in
2. Rivoltare. Che rivolta.
Visitar di nuovo. Lat. invizendì vffi- altro. Ut. immulori, con vertere. \ — RIVOLTARE, /fi-vol-fà-re. Alt. Arrove-
cium iterare. —
[

2. Render la «iella.
[

3. Distogliere, Distornare. 4 Fig. — sciare. Rivolgere. [Lat. invertere.) — 2.


— ]

3. Fig. Riconsiderare nel scuso che Cavare. —


5. Trarre nel ano avvito Fig. Volger soasopro, Confondere. 3. —
por dicesi Riandare.
,

Trarre dalia sua. —


6. Esaminare colla Correre. Girare. —
4. Dicesi in modo
RIVISITATO. Ri-vueità-to. Add. m. da mente e discorrere seco medesimo, che basso Rivoltar frittata, e fig-, vale Can-
Rivisitare. anche diciamo, ma in modo piò bisso, giar sentimento. —
5. Dicesi Rivoltar
RIVISTA, fll-el-zia. Sr, Il rivedere. [Ut. Mulinare. ( Ut. perpendere , animad- il dado o I dadi nello stesso senso di
luztrutio, perluttratio. ) 2. Hilit. 11 — vertere. J— 7. Rovesciare, dello di Bar- Rivolgere e Scambiare i dadi. !f. —6.
rivedere nel sign. del g 7. ca e simili. — 8. Tramestare Metter Mas. Rivolgerei. —
7. Tradurre da una
RIVISTO. Ri vetto. Add. m. stesso U soaaopra , Rimescolare ec. » Diccsi — ,

lingua all'altra. —
8. Diceai Rivoltarsi
ebe Riveduto. Rivolgere il dado o i dadi, e tig., vale ad alcuno, e vale R spondere con parole
RIVIVA. /N-tti-va. Voce di applauso che Ridirò In altro modu ciò che si è detto o con fatti a chi t’abble provocalo. —9.
ripete Viva. altra volta per ricoprirsi. 10. Dicesi — Dicasi Rivoltarsi da uno, e lig. vale Of-
BIVIVARE. rti-ti-oà-re. AU. V. A. V. e Rivolger l'animo ad alcuno, evale Ap- fènderlo, Lasciarlo. —
10. N. ass. Tor-
di' Ravvivati. [
Lai. ad tritam revo- plicarlo a lui Pensare a lui.
, 11. E — nite indietro. —
11. Ar. Mes. Rivoltar-
care. ) Rivolger l'animo da altana coso per si si dice aocbe di qua' ferri e'qualì per
RIVIVERE. JH-vl-ve-re. N. ass. anom. Cambiar pensiero. —
12. B slmilmente cattiva tempera s'arrovescia II taglio.
comp. Torture a vivere Risorgere. Rivolger remore io alcuno, vale Amar- RI VOLT AT1N A Ri- voi- ta-t )na. Sf d m.

.
, i

Ut. eevivizoere. ] lo. 13. Ditesi Rivolger l’orecchio o di Rivolta. Piccola o Leggiera rivolta.
RIVIVIFICANTE. rti-«i-vi-)5 càn-(«. Pari, simili da alcuna cosa e vale Non vo- ,
[Lat. ievie invizio.]
di RivfriBcare. Che rititiBca. lerla ascoltare 14. Dicesi Rivolger RIVOLTATO. JK-wl-fà-fo. Add. m. da
RIVIVIFICARE. Rirvi-vi-fi-eà-re. Att. fra sé alcuna cosa, e vale Riandarvi col Rivoltare. Tramutato, Cambiato. (Lat.
comp. ViviOear di nuovo, Ravvisare. pensiero. Ruminarla. —15. Ditesi Ri- revoluta , inversi**.] 2. Boi. Foglia —
[Lai. ad vizam revocare.] volgere il cielo molti soni, e lig. vale rivoltata o ravvolta: Quella ch'è arroto-
RIVIVIFICATO. Add. Trapassare molti anni. 16. N. pass. — ,

lata tutta in fuori o che soltanto ai ar-


m. da Rivi* iiicare. Voltarsi indietro, o ad alcuna persona. riccia oe' margini all' indietro. 3 —
RIVIVIRE. Wi-ii rl-re. N. pass. Rinve- — 17. Fig. Aderirà ad alcuuo. |B. — Fogliazione rivoltata , dicesi quando le
nire nel eigo. del £ 4. Ri mutarsi, Convertirai io altro. 19. — due metà delle foglie hanno i due mar-
RIVI VISCERE, /fi-vi-pì-jee-re. N. su. Avvolgere, Inviluppare; altrimenti e gini laterali arrotolati e ravvolti all'iu-
V. A. Rivivere. meglio Rio volgere. [Ut. involvere.) — dirtro. —
4. Stimma rivoltalo, dicesi
RIVO. Ri-vo. Sm. Acqua piccola ebe esce 20. Mutarsi di parere Rimuoversi da , quando è ripiegato all'infuon.
di vena, poeti rem. Rio. [Lat. muu.J— alcuna cose. [ Lat. mutare sententiam RIVOLTATORE. Rt-tol ta tù-re. Verb.
2. Fiume 3. E per melar. — 4. La- aito za concerterà. ) —
21. Mularei ,
,

m. di Rivoltare. Che rivolta.


grime, Pisolo. — 5. Grande abbondan- Convertirai , Diventare. 22. Dicesi — RIVOLTATRICE. Ri-vol-ta-tri-c*. Verb.
za di qualsivoglia umore scorrente. Rivolgerai contro ad alcuno, e vale Di- f. di Rivoltare- Che rivolta.
BÌVOCABILE. Ri vo cà bi-la. Add. con». chiararaegli nimico. —
23. Dicevi Ri- [RIVOLTELLA,
1

1
rti-tol lil-la. Sf. dim. di
Darivocarsi.Ailo a esser rimetto. lUt. volgerai d’ addosso ad alcuuo , e vaia Rivolta. \ toltola ch'esce della strada
rtvocabUis ) Scostarsene, Lasciarlo, Non molestarlo. comune.
159
| , ,

IV MIX BIX
RIVOLTO. Ri vòl to. Sm. Milit. Lo limo- Secondo la vecchia senola diceva»! licheni, proposto da Ramoa e adottato
so che Svoli*. —
3. Estremità della li* tirarsi degli umori da un punto all'al-
Il ri-

da D-caodolle. che ha per tipo il Lichen


nea p*ralc!la , o della trincea ritirata tro del corpo. Secondo la acnola moder- script us di Linneo: è cosi detto dalia
verso il campo, per nasconderla all'ini- na, essa e un Cangiamento di sede del- ana fruttificazione radicale.
mico, c liberarla dai colpi d'inli'-ata. — l'irritazione. RIZODE. Ri-tb-de. Sm. V. G. Zoo!. Ge-
3. Mos. fregiamento d'ordine ne’suo- RIVULSIVO. /?i-vul-ii-fo. Add. e am. nere d'insetti dell'ordine de' coleotteri
ni che compongono l'accordo e nelle Terap. Rivalsivi ehiantansi I mezzi va-
, della sezione de* pentameri, della fami-
parti(he compoogono l'armonia. Dicesi levoli • cagionare rivolaiooe ; e perciò glia de* serricorni, cosi denominati dal-
anche Riversamento e Rivolglmcoto. secondo la scuola moderna tali sodo gli l'addentare o rodere che feooo a prefe-
RIVOLTO. Add. m. da Rivolgere. Volto ecciianti, gl'irritanti , i flogosaoii e gli renza le radici. (Lat. rhiiodu. Da riu-
ad alcuna baoda. fLat. mvolutus con- caca rotici. sa radice, e odus dente.]
verzui, tarjui.) — 2. Mescolato
,

3. RIVULSO. Ri-vùl- so, Add. m.V. L. Spic- RIZOFAGO. Ri-tb-fa-yo. Sm. V.G. Zool.
Messo sossopra. —4 . Passato, Trascor* cato, Staccato. (Lat. retiuùua.] Genere d'ioaeui dell' ordine de’ coleot-
SO. (Lai. profferì fui.] IUZAGH a . Ri-sa gra. Sf. V. G. Chir. An- teri tetrameri ,della famiglia dei stio-
RIVOLTOLAMELO, fli-rol-fo-lo-mén- t'co strumento per estrarre la radice f«gi, della tribù de' boelrichiani, ricor-
to. Sm. Volgimento io giro, Girartene, dei denti. [ Lat. rhyzrtyrum. Da rhisa dato da Latratile. Cosi detto dal pascmi
li girare. Il rivolgerai. (Lai. convento, radice, e agra presa. J che fanno tali insetti di radici. ( Lei.
ctrcumt'olufto.l R1ZANTEREE. Ri-san-te-ri-e. Add. a rhisophagus. Dal gr. rhràa radice, e
R VOLTO AN TE. Ri-vol-to-lànde. Pari,
I l. sf. pi. V. G. Hot. Famiglia poco nome- phago io mangio. )
di Rivoltolare. rosa di piante, che ha per tipo il gene- HIZOFILLO. M-xo-fU4a. Sm. V. O. Bot.
RIVOLTOLARE. Ri-vol-to-là-rt. AU. re rofjlesia, le quali presentano il dorè Genere di piante critiogame dalle fami-
Rivoltare io giro. [Lai. oòvolpere, cir- Immediatamente inserito sopra una ra- lia delle epatiche stabilito da Palisaot
eunit’oitere.j —
2. N. {tasi. Kiovulger- dice orizzontale e parassitica. [ Lai. Se Bcauvois a cui servi di tipo la Mar-
fi. — 3. E per metaf. rhuanfhereaa. Da rhisa radice , e <m- tiica del Micheli, nella quale le foglie
RIVOLTOLATO. Ri-vol-to-là-to. Add. thtra antera. ] portano le radici. ( Lat. rhìxophyllon.
m. da Rivoltolare. R1Z1NA. fli-zv-tu». Sf. V. G. Boi. Genere Del gr. rhisa radice, e phyllon foglia.]
RIVOLTCOSO. Ri-wl-tu-ù-so. Add. e di piante crittogame stabilito de Fries RIZOFISA. Ri-xo-ftsa. Sf. V. G. Zool.
sm. Che cagiona rivoluzione, Sedizioso. • scapito delle pelile a delle elvelle, in Nome di un genere di zoofiti dell'ordine
RIVOLTERÀ. cui vengono comprese quelle che sono
/?i-tol-fù-ra. Sf. Il rivol- drgli •caliti liberi , diatiati del carpo
ersi in aé medesimo; e dicesi parlando prive di gambo e specialmente prov- verticale superiormente terminato da
cose ioanimate.
i —
2. Rivoluzione ,
,

v^dme di radichetle. (Lat. rhisista. Da


,

vescica aerifera molti lobuli laterali


,

Rivolgimento, Mutazioo di stalo. (Lat. riuso radice.] allungati o folliform', dispoeti in rosa,
defectio. I più traggono qoesia voce da RIZIO. Rl-si-o. Sm. V. L. Filo!. Nome od io doppia serie ; al di sotto uno o
rivoltura io senso di rivolgimento : e dato dagli antichi ad una specie parti- più tentacolari penduti taluni ceniei
,

per simil tropo credoo formate le parole colare di radice rossa che traeva»! dalla ed altri filiformi privi di vesciche la-
;
di rivoluzione soli evasione , insurre-
, Siria, e di coi servinosi le donne gre- terali ma con luogo stelo ove son so-
,
sione, sommossa, ec. Cosi pare in isp. che per imbellettarsi. ( Lai. rhixium. spesi detti teoticoli. (Lei. rhixophysa.
levantamiento vai sollevazione in senso Secondo i piii.rhizium o rhttioi dal gr. Ita ritiia ridice, e phy sa vescica.]
proprio e ribellione : coai pure io ted.
I# ribellione dicesi aufruhr da auf ao-
rhizo radice. In relt. brett.
RIZOA. Ri-sò a. Sf. V. G. Dot. Geoeredi
roaso.) m RIZOF1ZA. Ri so-fi sa. Sf. V. G. Zool.
Genere di acaleti distinti da tentacoli
ra e ruhren muovere, agitare. Il Bullet
piante della famiglia delle labiale, e laterali radiciforral, e che, per lo muo-
a il brett. revolt per ribellione
, e Ta- della didioamia gioooapermia di Lro- versi con celerità nelle onde .‘•fuggooo
voliti per disubbidiente, da re contro e
neo. stabilita da Ca vani lles colla rhisoa alle indagini dell' osserva tore. ( Lnt.
voi per bai principe. Non trovanti però
ovatifoUa. Sono erbacee con numerose rhixophysa. Dal gr. rhisa radice , e
ne favoli , nè m-oliel in altri dizio- radiel, che crescono spontanee nelle re- physa fuga. ]
nari!. J—
3. Ariifixinsa rappresenta q- gioni montuose. [Lat. rivùoa.] RlZoFORA. Rixb-fo-ra. Sf. V.G. Boi.
za. Aggiramento,
[ Lat. ctreumvanlio» RIZOBOLEE. Riso-bo-U». Add.esf. pi. Genere di piante della otundria mono-
fedina. V. G. Bot. Nome di una famiglia dì
| gioia, e tipo della famiglia dello stesso
RIVOLUTO. Ri-vo tù to.Add. m. da Ri- piante stabilita da Decandolle , il coi nome, caratterizzato dal calice semisu-
volsero. — 2. Da Rivolere. Voluto di tipo è il genere Rùobolo. ( Lat. rhito- pero diviso io quattro parti la corolla .

nuovo. bolens. V. l'etim. di /Iizoàoio] di quattro petali le antere biloeutari


,
RIVOLUZIONE, y/t-vo-iu-iiò-ne. Sf. Vol- RIZOROLO. Rixà-bo-lo. Sm. V. G. Bot. lo stimma diviso io due parti . ed il
gimento in giro. FLat. etreutlua am- Cosi da Gaertuber viro chiamalo il ga- frutto legnoso monospermo coll’embrio-
bilut.) —
2. Ribellione o Sollevazione
,

nere di piaote pekea d'Aublet. atleti la ne che germoglia anche sull'albero. Fu


di popolo o qualunque mutazioni?. [Lai. ( sua maniera di germogliare. Schreber e fondato con la Rhisophora Mangi* di
ssditio, tumultuo.] —
3. Aste. Giro che

Wllldrnow l'btono minilo ai Caryitear Lioneo : albero indigeno delle Iodio O-


fa un piaaeu intorno ai sole , e Durata di Lioneo. Contiene alcune piaute uti- rientali, dal cui tronco e dai rami infe-
del tempo ebe « impiega. Diconsi Rivo- lissime. Decandolle indica rno questo riori nasce uno moltitudine di rampolli
luzioni sinodiche le rivoluzioni dei pia-
nome un ordine nuovo di piaote che cilindrici e flessibili , che giungendo
neti considerati relativamente alla loro
ha per tipo l' melica lo genere. (Lai. rhi- sino a terra vi aimmergono e pigliano
congiuniiooe col sole. sobol us. Da rhisa radice, e da boi» l'atto radici, onde sorge onintricaie ed impe-
RISOLVERE. Ri-vài ve-re. Alt. aoom. del gettare. netrabile foresta. (Lei. rhizoplvora. Dal
usato pec lo più poeticam. per Rivol-
RIZOCARPA. Ri-xo-ear-pa. Sf. V. G Bot. gr. rhisa radice, e phero io porto.]
gere. —
2. Distogliere , Distornare. — Famiglia di piante dell* crittogamia ,
.

BIZOFORBE. Ri so-fo-ré s. Add. e sf.


3. N. pass, nel pr>mo sign.
stabilita da Rotta , altre volte riunita a pi. V.G. Boi. Famiglia di piante che
R1VOLVITORE. Ri-vot-ii-tò-re. Verb. quella delle fé cl , e che corrisponde a ha per tipo il genere rirofora.(Lat. rhà-
m. di Risolvere. Che rivolve. quella delle R<zo«permc di Decandolle sophoreat. De rhizo radice , e phero io
RIVOLVITRICE. Ri vai ci-fri-c*. Verb. o Pilulcriedi lluffimmo. e cosi denomi- porto. )
f. di Rivolvere. Che rivolve.
nata dal portare la sua fruttificazione RIZOUTI. Riso-Mi. Sm. pi. V. G.St.
RI VOMITA RE. 7?i-vo mt-tu-re.All.comp. vicino alla radice. Lat rhytocarpa. Nat Nome grtcochesidè elle rodici
Di nuovo vomitare. (Lat. revomare.] — (

Da rhisa radice, e carpos frutto.] Lat. rhisolithes. Da rhisa


2. Vomitare semplicemente. — 3. Fig. RIZOCARPICHE. Ri-totàr-pi-che'. Add.
pietrificate. (

radice, e liihoe pietra.]


RIVOMITATO. Ri-io mi là-to. Add. e sf. pi. V. G. Bot. Nome dato da De-
ni.
RIZOMA. Hi-td-wa. Sm. V.G. Boi. Nu-
da Rivomititre.
RI VOTARE. Ri-vo-tà- re.
csndolle alle piante che fnittiHcaoo una me applicato da Gavrler ai fusti soilen-
Alt. romp. Vo- volta l'anno iodi muore il fasto , ma iridi e delle felci, quali git-
, rooei delle i
tare di nuovo; contrario di Riempiere.
vive la rad ce , le quale produce nuovi ;
Ibdo da vari! paoli della loro superficie
(Lat. ittrum evacuare.]
getti annaelmente fruttiferi. [V. l'etim. radici vere. [Leu rhixovna. De rhicoma
RI VOTATO. Ai-vo-là-lo. Add. m. da di Risoearpa.) elò ebe he preso radice.)
Rivotvrc. RIZOCARPO. Ri to-càr-p o. Sro. V. G. RIZOMORFA. Ri-xo-mòr-fa. Sf. V. G.
RIPULSIONE. Ri-vul-sió-ne. Sf. Med.l Bot. Genere di pùnte della famiglia dei <
Bot. Genere di piante crittogame della
, ,,

RII BOA BOB


famiglia delle mncidiuee stabilito da ,
erba e radici per gli usi medicinali. ruota che gira ;
ma oggi è affatto fuor
Willdeoovr,cbe presentano una sostan- (Lat. rhixoiomms- V. l'elim. di Risoto- d’ uso.
za ramosa radici forine , rampicante c mi.]— 2. Nome dato da Plinio all'Iride, BOB. Sm. ludrcl.V. Araba- Farm. Sugo di
cornea. Questo genere serri di tipo ad perché presenta la soa radice sparsa di frulli, 0 simili, purgato, e mila cottura
una tribù delle bissacee di Fries. [Lat. tagli o cicatrici. ridotto alla Consistenza del mele, prima
rkizomorpha. Dal gr. rhisa radice , e RIZOTOMIMENI. Riso-to-mù-me-ni. che sia soggiaciuto alla fermenta rione.
morphe forma.] Add. m. pi. Filol. Aggiunto di libri che Diceva?! anche Apochilisma. [Da ridi ,
B1ZOMORFEE. Riso mor-fis. Add. e trattano di medicamenti estratti da ra- voce di siroil senso che gli Arabi tulscr
sf. pi. V. G. Dot. Tribù di piante crit- dici. [ Lat. rhirotomumnia. Da rhisa da' Persiani, e che volgarmente dicesi
togame lùtaett le
della famiglia delle ,
radice, e ìemnn io taglio, sottinteso (a anche roò.]— 2. Dicesi Kob di sambuco
quali presentano sotto forma di ra-
si Mtia i libri.) o di ginepro, l'Estratto delle fruita ma-
dici. (Lai. rhizomorphaea. V. lati in. RIZOTilOGO. Risero#». Sm. V. G. ture di sambuco 0 di ginepro con zuc-
di Ri somorfa.] Zoul. Genere d’insetti proposto de La- chero. —
3. D ersi Rob ambili litico ,

RIZONICIIIO. Ri-zo-n\-chi-o. Sm. V.G. ma non ancora compiutamente


tro ili e. Quello composto dal fraocese Laffccteur
Zool. Nome imposto da Illiger all' ulti- descritto, che Comprende e>seri che si prr combattere la sifilide.
mo falange delle dita degli uccelli, os- nutriscono di radici. [Lat. rhizotrogus. ROBA. Rò-ba. Sf. Nome generalissimo
sia alla radice delle loro unghie. [ Lat. Da rhisa radice, e trago io mangio.) che comprende beni mobili c immobili,
rhisom/rhium. Da rhisa rad ice, c onyx, RIZOTTONIA. Ri xot-tb-nl-a. Sf. V. G. merci, grasce, viveri e simili. [Lat.rez.
onychoi unghia. ] Rot. Genere di piaotc crittogame, della In ar. roba copia di beni , ruW»un tutto
RlZÒPO. Rizb-po. Sm. V. G. Bot. Gene- famiglia de* funghi stabilito da iteran- le cove , rtbah lucro. Il Bullel ba il
re di piante crittogame della famiglia done a scapito del genere Sclerotium brett. roè in senso di beni facoltà , ,

delle mueidinee, le quali si presentano di Persoon ec. [ Lat. rhi:or(onùi. Da pcssrwo: uè Le Pelletier, nò Le Godinec
sotto forma di uua estrrmitA di radice. rhisa radice, e crino io uccido. ) hanno questa voce. In gali, reufainn
(Lat. rhi/zophus. Da rhisa radice, e da RIZZA. Rissa. Sf. Mario. Rizza della ruba , ruberia: In ted. rnub bottino
flit piede.) bocca del cannone chiamasi la corda spoglia. In isp. ropa ogni sorla di tela
IllZOIOGONE. Ris<yfb-go-no. Sm. V. G. per legare la bocca de’ cannoni quando 0 stoffa per uso di casmtappcto. tappez-
Dot. Geoere di piante crittogame della sono tirati all lndentro. [Io per», reste veria.) —
2. Dicesi fig. Mala roba per
famiglia de’ funghi gasteromicle an- re*o», in ar. reseti fané.) Peccati.— 3. Dicesl Buona o bella roba
giogasiri, stabilito da Fries , i quali sì RIZZ AFFARE. Rissa- fà-re. Alt. V. A. in sentim, osceuo di femmina bella ,

presentano sotto forma de' tuberi de* po- V. e di' RinsafTare . aoziebé no, ma disonesta 0 di partilo.
mi dì terra eolia base guarnita di bar- AIZZAMENTO. liissa-mén-to. Sm. Il —4 E per simili!. — 5. Dicesi Roba
.
,

be radiciforml. ( Lat. rhysopogtm. Da rizzare. [Lat. erre rio — 2. Detto della Un monte di roba 0 simili per esprimer
rhisa radice, e pogon barba. ) verga, Erezione.
J

— 3. Fig. Elevazione. Moltitudine di checchessia. 6. Dicesi —


BIZOPOBA. Ri-sò po ra. Sf. V. G. Boi. RIZZANTE Rissante. Pari, di Rizza- Roba digerita e propriamente vale Ster-
N<>me eoa cui Ehremberg iodica la base re. Ebe rizza. co ; ma per cstens. prendesi anche per
bissoidra che proviene dal primo svol- RIZZARE. Ris-sà-rc. Alt. Levar su, Er- Pessimi cibi, Robaccia. 7. Andare a —
gersi delle spore de' funghi da' quali gere. [Let. Dal sass- ruba o alla roba vale Cercare di occu-
partono varii filamenti che fanno ruffi-
,

ritan
fittoli ere,

, in Ingl. to rise levarsi rangiar


erigere.
pare la roba. — ,

8. Fare roba vale Cre-



,
,

cio di radice, cosicché costituiscono la la positura orizzontale in perpcndicola- scere il patrimonio. 9. Far roba sul-
base nd II piede della radice delle pian- rr. In brett. rei: ordine. 2. Dirizza- — l'acqua. fig., vale Essere industriosissi-

te crittogame. (Lat. rhizopora. (V. re- re contrario di Torcere. [ Lat. diri- mo. 10. Prov- Chi non rubi non ha
,

tini. di Ri topo.]
RIZOSFERA! E. Ri-sotpèr-me. Add. e sf.
gerà.] —
3. Dicesl Rizzare una bottega,
roba serve a dimostrare quanto sia
:

c«n giusti meni; ed


difficile l'arricchire
un negozio 0 slmili e vale Cominciare
pi. V.G. Hot. Piante crittogama che]
portano gli sporldii od
a tenere aperta uoa bottega, ec.
.

d. — é simile al detto latino : Diva aut int-


quui est, aut iniqui hatrres. 11. Ar. —
I semi sopra le Difesi Rizzare la cresta, e fig. vale Pren-
radici. Con altro nome dicono Marsi- der baldanza. —
8. Dicesi Rizzare la
M- «. Abito da uomu 0 da donna Veste ,

learee. ( Lai. rhisoipermae. Da rhisa punta, e vaia Stizza rsl. Incollerirsi. — in generale. [Lai. vesti*. Io basco atro-
sperma seme. )
radice, c fi. Dicevi Rizzare alcuno a fede, e rate pa io isp. ropa In frane, robe ; e se-
, ,

RIZOSTOMA. Risb-sto-ma. Sm. V. G. Tener nella fede. —


7. Dieesi Rizzare condo il Bullel rape in sass. antico ,
,

reip in islaod. robad io irland. eraub


Zool. Genero di inoliti dell'ordine degli gli occhi , e vale Aliar gli occhi Io .
,

arami liberi radiarli stabilito da Cu- sguardo. —


8. Nent. »*s. nel primo sl-
in teut. hanno il roedrsimo senso. In
tter I quali si distinguono per appen- go. —
9. E n. pass. Alzarsi. 10. E _ ingl. robe spezie di v<ste.]—- i'i.Fu detto
dici emirati fogliarmi o dendroidi ,
munite di numerosi pori, simili alle
. detto del Membro. —
11. Dicesl Rizzar- Roba lunga
ROBACCIA.
per Toga.
Ro-bàc-cia. Sf. peggiora t. di
si a panca, in m<>do basso, quando uno
papille succhiatoi* delle radici di molto si rimette in buono essere e in buono —
Bob». 2. Per melof. Agg. a Femmina,
piente, p che fanno io essi l'ufficio di stato. —
12. Marin. Servirsi delle rif- vale Brutta, Disonesta.
bocca. Son caraiierirzali da quattro n- fe. V. Risse. ROBARB. Ho ba re. Alt. V. A. V. e di'
vari in caviti coverte con un pedicello RIZZATO. Rissa to. Add. m. de Riz-
Rubare.
io mezzo più " meno ramificato secon- zare. Levato, Aiuto. Rilto.[Lat.recfur, ROBBA. Ròb ba. Sf. V. e di’ Roba.
do le specie. (Lai. rhisoifoma. Da rhi- credili.] BORRA DORÈ. ReMa-dó-r*. Verb. m. di
sa radice, e i(»ma bocca.] BIZZE. Risse. Sf. pi- Marin. Snoo cavi I
Rohare. V. A. V. e di’ Rubatore.
U1ZOTOAII. Rizò-to-mi. Sm. pi. V. G. che servono ppr ritenere nel loro posto ROBRIA. Rbbbi-a. Sf. Bot. Genere di
Filol. Titolo diuoa delle perdute tra- le scialuppe 0 lance dentro del vascello piante della letrandria monogiuia , fa-
gedie di Sofocle, cosi intitolala perché in tempo navigazione. Dironsi
della miglia delle robbiacre , che ba per ca-
vi era rappresentata Mede» che tronca- anche Barbette della lancia. 2. Cosi — ratteri un calice a qooltrodenti. corolla
va l' erbe velenoso con falce di rame. dironsi ancora alcuni cavi raddoppiati, monopetala a mia priva di lui» ed a,

[Lat. rhùotomL Da rhisa radice, e to- allacciati alle parasarrliie , al quali si quattro o cinque divisioni , quattro o
me lagfn.] assicurano le estremità degli amanti- cinque slami, frutto formato da due
BIZOTOMIa. Ri zo-to-mi-a. Sf. V. G celli. bacche monosperme, congiunte insieme.
Farm. Cosi chiamavano gli antichi la B1ZZONE. Rissb-ne. Sm. Maria. Ferro Contiene quindici specie.— 2. La specie
Farmacia o Farmacopea, litri dicono con quattro osei branche uncinate, il più importante di questo genere e la
Kizolomira. [Lai. rhisotomia. V. Ce- quale, legato ad ima catena di ferro, ai Robbia de' notori. Pisola che ba la ra-
tim. di Risotomi.) scaglia a bordo di un vascello nemico dice grossa lunga , serpeggiarne, ra-
,

aiZOTOMICO. Ri xo-tò-mi co. Sm. V.G. per afferrarlo , quando si vuole andare mosi», alquanto rossa all’esterno, giallo
Titolo di un' «pera salta natura delle all' arrembaggi". Altrimenti Grappino. al di dentro; gli steli lunghi un braccia
erba composta da Cratrus, contempora- [In ted. rfiiitn tirare. In per», rese n due, angolosi, ramosi, scabri; te foglie
neo ed amico d’Ippocrate. [ Lat. rhiao- fune ed ahen ferro ; onde rese ahen
.
lanceolate, verticillate in 4 o 0: i fiori ^
lomicon. (V. C elmi, di /fcoiomL] fané di ferro.] piccoli, pallidi,
peduncolati, ascellari.
RIZOTOMO. Ri-éò-tosno. Add. rstn.V. BOATO. Ro-à-to. V. usalo avverh. nel Fior sce nell'Estate, ed e comune fra le
G. Filol. Erbolaio , o Raccoglitore di modo In rollo per In giro ,
A modo di siepi e nei luoghi incolti.La tua radica
Cabduuli, Fot. ///. lfil

‘1
Diaitized
,,, ,.

KOB HOC ROC


si adopera a tlgoere panai in più co-
i ROBORATIYO. /?o-òo-ra-fìtio. Add. m. ROCCAFUOCO.floc-eo-f»<l-<o. Sm. MliU.
lori , e spezialmente in rosso. Grecam. Farm, osalo anche io forza di sm. par- Composizione varia, e per lo più disolfo,
Eriirodano; francescani. Garanu. [Lai. lando di Rimedii. allo stesso modo che salaltro, polverino e polvere, della qua-
rufeifl Cinefonim. Rubia , dal lat. rubar Corroborante, Roborante, ec. le si fa uso in pressoché lutti i fuochi
rosso.) —
2. Ar. Mes. Dicesi da' tintori ROBORATO. Ho-bo rà-to. Add. m. da lavorati, luminosi cd incendiarli.
Dar di rabbia per Arrobbiare. Roborare. Y. L. Corroboralo. [Lai. cor- BOCCATA. Roe-cò’ta. Sf. Quella quan-
ROBBIACEE. Robbtdcee. Add. e sf. roboratile .) tità di lino, lana, ec. che si mette sulla
Boi. Famiglia naturale di piante dicoti- ROBl'STA MENTE ./fabuiia-mén-te. Avv. Rocca perfilare; altrimenti Pennecchio,
ledoni monopetale , della quale è tipo Gagliardamente , Fortemente ; e si dice Conocchia. [Lai. penai**». 2. Colpo di —
il genere Robbia. io particolare del corpo, ma talora ac- rocca.
BOBBIO. Bòb-bt-o. Add. m. V. A. V. « che si trasferisce allanimo. [Lat. vthe- ROCCELLA. Roe-ctl-la. Sf. Bit. Pianta
di'Rotto- [Lai. rubar. Dal lat. rubar ,
menter, r alle.) licbeotcea molto in uso nelle tintorie;
che vico dal celi. gali, robùar roseo. In ROBUSTEZZA. Ro bu-stéz sa. Sf. For- Doge in color porporino, che chiamano
per?, rui/ffi.) tezza di membra. [Lat. robur.) — 2. E Colombino, ed è ingrediente dcll'Orcel-
BOBBO. Rbb-bo. Sm. Farm. Y. A. V. e fìg. detto anche di altre cusc. lu. Essa è detta anche Orcelladai Bota-
di’ Rob. ROBUSTISSIMO. Ro bu-zlii-ii-mo. Add. nici , e da' tintori Orclglia. È cornane
BOBBONE. Robbóne. Sm. V. A. V. e di* m. superi, di Robusto. [Lat. valiti iz*i- sugli scogli dell’ Isole dell' Arcipelago
Robme. —
2. E per similit. vnu», n^ui fiizimu*.] - 2.Fig. Vivissimo, dell' Elba , e d' Ischia ec. [Lai. licAen
BOBEA. Rò-be-a. Add. f. Voler. Aggiunto
di Gotta, ed è una specie di reuma nel
Animatissimo — 3. V olentissimo.— 4.
E detto della Fortuna, Favorevolissima.
i roccella Linn. Roccella ed Or cella dal
gali, eorcwlr purpureo. In pera, ergiw-
capode’buoi, che avviene per soverchio ROBUSTO. Ro bu tto. Add. m. Forte tan purpureo, ed erchanda polvere con
mangiare e bere . e propriamente del- Gagliardo, Poderoso, Vigoroso; e dicesl coi si tinge in rosso la coda de' cavalli.
l'erbe troppo umide e per troppo ri- . propriamente di persona; nel quale senso Altri cava la v. da roccia , poiché que-
poso e superflua umiditi di aria. {Dal- si adopera anche io forza di sm. [Lat. sta pianta s'Incootra sii gii scogli.]
l’ar. re&o eccesso , e però gotta ratea è robustut, raliduj.)— 2. E detto di cose. ROCCETTO. Roc-C*t to. Sm. Veste cleri-
gotta derivante da eccesso. Nella stessa — 3. Detto di Pianta , Che resiste lun- cale di tela bianca , che scende a metà
lingua rtb abbondare di pascola, lnebr. ga mente alle iogiurle del tempo e delle della persona e copre tutto il braccio
rob copia, abbondanza.) stagioni.—i.DcttodTogegno, Intelletto fino al polso; oggi più comuncm. Roc-
BOBERTA. Ro-bèr ta. Sf. Bot. Sorta di o simili Allo , Perspicace. 5. Detto — chetto. [ Dal celt. brett. roktden , che
geraaio bienne che nasce fra cassi e nei de’
,

Raggi solari o simile, Cocente. 6. — L. Pelletlier ed il Bai lei scrivono roket


mori rovinosi. Le sue foglie sono divise Detto della Forza di gravità , Violente. e roquet, spezie di casacca o cimicìuola
in tre lobi pcnoatifidi, Bori rossi; fio- i —7. Detto del Vino. Generoso.— 8. Di- che i Brettoni portano sa la loro giubba.
risce nella aiate ed invecchiando ai fa
,
cesi Componimento Stile ec. robusto
, In gali, rocan maatello , io ted. rock
cosi fetido, che infranto acaccia le cimi- e vale Grave di sentimenti ; opposto a veste abito , toga. In ilUr. ratta sajo.
,

ci. (Lai. geranium robcrlianum Liti». Snervato n Esangue. In gr. racot veste lacera. Io isp. roquete,
In gali, ro-breurm mollo fetido.) R OCAGGINE. Ro-càj-gine. Sf. Med. Lo 10 frane, ed in ingl. rochet equivalgono
BOBETTA. Robét-ta. Sf. dim. di Roba stesso che Fiocaggine, Raucedine. [Lat. a1 nostro roccetto.]

nel algnif. di Veste , e dicesi di Quella raucitar.) ROCCUELLA. Roc-chèlla. Sf. Ar. Mes.
che per lo più non arriva cùe a mezza ROCCA. Rbc-ca. Sf. Milit. Fortezza pro- Strumento per iocannare ; altrimenti
la coscia.—2. Roba ordinaria o grosso- priamente posta sull' alto di una mon- Rocchetto.— 2. Onde Fare a girar colle
lana di panno. Nel discorso familiare tagna. (Lat. arx. In pera, erk castello , rocchelle fig. dicesi de’ grandi aggira-
dicesi tutto di, specialmente parlandosi cittadella. In ar.ruàn praesidium, fui tori.
di paoni : È robetla ordinaria , è una cimeutum , columna rukh casa posta ; ROCCHETTA. Roe-ehét-ta. Sf. Milit. Dim.
buona robetla. nel mezzo di un’ aja angolo estremo ,: di Rocca, in significato di Cittadella, o
BOBICCIA. Ilo bic-cia. Sf. dim. di Roba. parte più forte del monte: fondamento.] Piccolo forte. —
2. Ar. Mes. Rocchetta
[Lat. renda.) — 2. Cittadella o Fortezza alzala in dicono Vetrai a una cenere portata dt
i

ROBICCIUOLA. Ro-bic-ciuà-h.sr. dim. di mezzo di una cittì o a cavaliere di Levante, della quale si servooo per fare
Boblccia. [Lat.rrcula.) - 2. Piccola veste. essa. —3. Qualunque edificio ove si 11 vetri*.
ROSIGLI,V, Ro-bi-glia. Sf. Bot. Lo stesso custodisca chicchessia. 4. Cannone — ROCCHETTA. Roc-chét-ta. Sf. Ar. Me*.
che Erro. di rocca per Cannone grossissimo. — Dim. di Rocca nel signif. di Conocchia.
ROBINIA, /fo-òt-ru'-a. Sf. Bot. Nome dato 5. E detto del Cielo.— 6. Prov. Far — 2. Milit. Canna lunga come la rocca
alla pseudoaracia in onore del botanico del cuor rocca , Far rocca del cuore da filare c fatta alla stessa foggia , alla
Robio, che fu il primo a recarne il seme vale Farsi animo. Armarsi di fortezza. quale si avvolgeva da capo stoppa od
dai Can&dà fa Parigi nel secolo irti ; Arrischiarsi. [Lat. autiere animo.} 7. — altra materia accendibile, che si lan-
essa ha servito di tipo si genere dello Mia. Roccia , c per cvtens. Balza sco- ciava con maoo o con le balestre «alle
stesso uomc ricco di molte specie. Ap- scesa. [Lat. rupe*. Dal celt. gali, roc case o negli alloggiamenti del nemico
partiene alla diadeltia decandria ed alU che vale il medesimo. In hrelt. roc k perdervi fuoco. Era strumento da guerra
famiglia delle leguminose; è caratteriz- roccia , macigno : ed eur roc’h una roc- adoperato nel medio evo; ed il vocabolo
zata dal calice quadrifido colla lacinia cia , un macigno. Da eur roc’ù è il lat. rimase quindi nella milizia moderna
superiure smarginata ed il legume , verruca luogo montuoso. In ebr. re- per indicare una spezie di razzi che
schiaccia lo polispermo.Volgarm. Albero chaeie monte» cxcelsi. salebrae, colles. servono per uso di segnali. I Toscani Ja
de* piselli. In pere, ragh vertice del monte. In ar. chiamano Conocchia.
ROB1NUZZO. yZo-bi-nùz-zo. Sm. V. e di' rycìiam macigno, ruchatn sasso bianco, ROCCUETTI.NO. J?oe-ckeMi-fio. Sm. Ar.
Rubinutso. rekin monte di alti fianchi. In gr. rhox, Mes. Dim. di Rocchetto nel signif. del
ROSONE. Robóne. Sm. Ar. Mes. Veste rhogot rupe c rechit rupes in mare prò- SM
signorile . usata già da' cava Iteri , dot- currens. la frane, roc, in iagt. rock, in ROCCHETTO. Roc chil-to. So». Ar. Me*.
tori e simili. top. rara ec. ec.] —
8. Allume di rocca. Strumento piccolo di legno , forato per
ROBORANTE. Ro-bo rànfie. Pari, di Ro- V. .4! lume. 8 1.— 9. Ar. Mes. Rocca dei lo luogo, di figura cilindrica, a uso per
borare.— 2. Farm. Dello di rimedii per cammino: La parte superiore del me- lo più d' incannare. [Dal ted. r olitene*
Fortificante Corroborante Roborati- desimo onde immediatamente esce il
, caunoocello, piccola canna. Io illir. obra-
vo ,
,

ec. [Lat. roborant.]


,
fumo. — 10.Anat. Per similit. Rocca chatti voltare.)— 2. T. di varii artefici
ROBORARE. Rrbo-rà-rt. All. V. A. e L. e più comunemente Roccia dicesi La Specie di rotodina cilindrica, ioni denti
Corroborare , Fortificare Comprovare. porzione dura , prominente ed iuterna imboccano in quelli di una ruota mag-
[Il lai. robarare da roóur robustezza,
,

dell'osso temporale. giore — 3. Per Roccetto. —


1. Nel giuoco
lo gr. rhoo io corroboro. In celi. gali. ROCCA. Róc ca. Sf. Ar. Mes. Strumento ac' Rolli, Quel pezzo che chiamasi anche
ro-baraìg molto ristorare da ro multo , di canna, o simile, sopra ! quale le donne Rollo.
c barai/] ristorare.] pongono lana, o lino, o altra materia da ROCCUIETTO. Roc-chièt-to. Sm. dim. di
ROBORARIO. Ro-bo-rà-ri-o. Sm. V. L. filare. [Lat. colo». Dall’ungher. rolla Rocchio.
Filo!. Parco destinato a rinchiudervi le che vale il medesimo. In ted. roche , in ROCCHIO. /Zòe-cAio. Sm. Pezzo di legno,
bestie selvagge. [Lat. robvranum] io turco orde, in top. rucca.] o di sasso ,
o di simil materia , il quale
162
, .

HOC OD OD
non ecceda una certa grandezza , spic- co. [Ahoneor , rhonckos e rhotjmos soo questo senso ansi talora ,
secondo la
cato dal tronco , e di figura che tiri al voci che io greco esprimono il suono proprietà del nostro linguaggio , anche
cilindrico. [Dall' illir. hrek tronco, cep- del russare; e lonomatopea vi ha molta colle particelle sottintese. [Lat. in fer-
po. In ar. rukn colonna ,
ryckom maci- parte. In brettone il rossa re dicesi roc'h.) menfo forum era#.] —21. Dicesi Roderai
gno. In brctt. roe'h massa di pietre dure ROCO. Uà-co. Add. m. Aggiunto che si i basti fan Dire il peggio
l’altro, e vale
eb« «I radica nella terra. 2. Detto — dà a chi per catarro . o altro impedi- che si può. Perseguitarsi a vicenda collo
della Colonna. —
3. Cosi diciamo anche mento ha perduto la chiarezza della
,
ronrmoraxioai. —
22. Io forza di boi.
la Salsiccia contenuta e legata In una voce. E si dice della voce, e anche delle Rodimento.
porzione di budello di porco.—4. Onde parole ; Fioco. ( Lat. rancia. Ranetti è RODIACO. Ro-dì-a-co. Add. , ed anche
per metaf. Far rocchi di alcnno vale , voce venuta da' Celti. Poiché I Gallesi in fona di sa. Peristilio delle case
Tagliarlo a pezzi. (Dal gr. racoo ora- hmno roc voce rauca , rocarh e rocair antiche de* Greci , che aveva le colon-
ehoo io lacero , rompo , scindo, risego. chi ha voce rauca , rocairtachd I* esser ne della facciata a mezzodì più alte
Nella stessa lingua rogln> io brett. rog rauca la voce ec. ec. Io brett. roc' ha delie altre che adornavano le tra rima-
rottura. In ebr. ragagh scindere , smi-
,

vai russare.] —
2. Per simil. Detto del nenti facciate del cortile; cosi detto per-
nuzzare, dividere. Lai. in frustra cae suono di strumeoti di corda o di fiato, ché fatto alla foggia di quelli di
<tars.] —
5. Detto de' Fichi secchi, o si- anche nel senso fig. —
3. E parlando di Rodi.
mili vale Una certa quantità di essi Acqua dolcemente scorrente. Morato - RODIMENTO. Ro-di-mén-to. Sm. Il rode-
tavellata a forma di rocchio. [In ebr. note.—4. Per metaf. parlando di Versi. re. [Lat. roaio.] —
2. Per metaf. Tra-

I

raehna legare. In gr. rade ramo. ) 9. In forza di avv. Con voce, con vaglio, Croccio interno.
ROCCHIO?* E. Hoc-chiane. Sm. accr. di modo rauco. RODIO. Rò-di-o. Add.m. Leg. Diritto ro-
Rocchio. RODAZIONE. Ro-da-xiòne. SL Med. Di- dio , Leggi rodle ; Codice delle leggi
ROCCIA. Ròccia. Sf. Balza scoscesa. Ru minuzione della lunghezza delle ciglia. dell'Isola di Rodi intorno ai naufragi ed
pe Luog» dirupato , e dicesi anche di
,
(Lat. rodu/io.] •gli altri avvenimenti fortuiti della na-
Masso nudo, prominente verso il mare, RODENTE. Ro-din-te. Part. di Rodere. vigazione, lo quali furono nel Mediter-
e lo generale di aeoglio.(Lat. rupte. |— Che rode. [Lai. roden».]-—2. E per me- raneo generalmente o«ervate.
3. Ogoi superfluità, immondizia e sud- taf. — 3. Detto del vino. Piccante.— 4. RODIO. Sm. V. G. Mio. Metallo scoperto
dame che sia sopra qualunque si voglia Detto di Rimedio o simili, vale Cor- da Wollaston nel 1801 nella miniera
eona [Lat. oordes. Dalcelt.gail.ro molto, rosivo. del platino, e cosi denominato dal roseo
o cac sporco , sudicio, sporcizia .sudi- RODERE, Ró-do-rt. Alt. e n. anom. Ta- coloro d’nna delle sue combinazioni col-
ciume. Io pera. rtechg turpe sordido.] gliare e Stritolar co' denti checchessia ; l'ossigeno. Esso è di colore bianco splen-
— 3. E detto di quella del Mastice o
,

ed è proprio de' topi, tarli , tignuole e dente friabile, non fusibile al Fuoco
Mastico. —
4. La peluria , e quella se- simili. [Lat. rodere. Nella V. rodere la
,

sebbene alimentato da una corrente di


conda scorza che hanno le Doccinole. eombinaziooe delle lettere B e D sem- ossigeno; non se ne conosce ancora alcun
BOCCIO. RòC’tio. Sm. usato per lo piti bra ioventata ad esprimere il suono del oso. [Da rhodon rosa.)
nel pi. Bocci. Quella paglia avvolta in rodere una cosa dura. Cosi io celi. gali. RODIOLA. RtbdMa. Sf. V. G. Bot.
foggia di grosso canapo , che si mette raehd suono della lacerazione,
strepito, Pianta vivace a radici carnose, la quale
intorno al le fosse sotterranee nelle quali ruchd fare un suooo rauco , e readh forma un genere nella famiglia delle
si ripone il grano. [Dal celt. gali, ruchd duro. Nella stessa lingua crei’mta roso. crassalacee e nella dioacia «mandria , o
mucchio dilieooodi paglia. Nella stessa Io illir. mètri, in ungh. ragodni rodere. cosi denominata dal fortissimo odore di
liogua rucan , io ingl. rick , io nngh. Altri da radere e da altre orìgini. 2. — rosa di col è fornita la sua radice, e che
rakat mucchio. Indi Tingi, hay-rick E fig. — 3. Mangiare a morsi, ed anche si comunica anche all'acqna ebe se ne
mucchio di fieno
, etraw-rick mucchio aasolutam. Mangiare. [Lat. comoderò. distilla. ( Lat. rAodiota. Da rhodon
di paglia.) — 4. Detto anco di animali che non
J

rosa.]
ROCCO. Ròcco. Sm. Bastooc ritorto in
cima , che si porta davanti a* Vescovi.
hanno denti invece di Beccare.
,
5. — RODITE. Rc-dl-te. Sf. V. G. Mio. Noma
Mordere, Dar di morso. [Lat. morderà.] registrato da Plinio , e riprodotto da
[Lat. podum pastorali» baculue. Dal
,
—6. Consumare a poco a poco, Distrug Forster per iodicare il Quarzo jalino
r. rachos palo spinoso, e par che venga gere ; e ditesi del Consumare che fanno roseo. (Lai. rhoditee. Da rhodon rosa.]
S a rachoo io riseco poiché il palo si
: i fiumi le piagge a gli edifizii
, scorren-
— 2. Madrepora fossile trovata ne’ Pi-
tronca dall'albero. In illìr. hrek sterpo.) dovi sotto.—7. Corrompere, Consumare; renei.
— 2. Una di quelle flgore colle quali si e dicesi di veleno, gangrena od altro RODITORE. Ro-di-tó-re . Verb. m. di Ro-
giuoea a scacchi , e credesi detto cosi malore che coai operi uelle iotcroe parti dere. Che rode. [Lat. arroior.) 2. —
percb'è fatto • guisa di rocca , e sta in del corpo.— 8. E fig. trasportato all' a- Fig. Verme roditore della coscienza: Il
•alla frontiera dello scacchiere, quasi a ziooe degli affetti dell' animo. 9. Per — rimorso.
difesa degli altri scacchi. [ L’ Herbelot metaf., Pungere , Offendere, Nuocere. RODITRICE. Ro-di-tri-co. Verb. f. di
dice che derivi dal pera, rokh ch’egli — 10. Accendere, Stimolare. 11. Di- — Rodere. (Lat. rodena.]
spiega per eroe. In realtà viene dal pera. cesi Rodere o Rodersi il freno o le mani, RODI! IRA. Ro-di-tù-ra. Sf. Lo stesso
ruch che ha il senso del nostro rocco.] e fig. vale Avere una grand’ ira , e non che Rodimento.
— 3. Flg. Trovarsi il rocco a petto al potere sfogarla a suo mudo che anche ;
RODOCLENA. Ko-do-eli-na. Sf. V. G.
cavallo o al cavaliere , vale Trovarsi in diciamo, ma in modo basso, Schiaccia- Bot. Genere di piante stabilito dt An-
grado di essere offeso senza potere of- re. [Lst. frenum mordere.} —
12. Dicesi bert da Petit-Thoaars nella famiglia
fendere; modo tolto dal giuoco degli Rodere il basto e vale Dire il peggio
. dello cleoscee con un arbusto rampi-
,

scacchi , perchè quando II rocco sta a che si poò.— 13. Dicesi Rodere chia- I cante indigeno del Madagascar eba ,

netto al cavallo non può estere preso da vistelli e fig. vale Pensar fra sé di vo- porta fiori bellissimi di color roseo cd .

lai , che va saltando, ma egli poò ben


,

ler, quando che sia , vendicarsi. 14. — è caratterizzato dal calice di tre sepali
pigliare lui, perché va per diritto e può Dicesl Rodere o Roderai T ugna e vale glutinosi carnosi, sorretto da due brat-
fare lungo cammino. Lambiccarsi il cervello, Meditare chec- tee, sci petali, e l'ovario trllocutare pò-
ROCHEZZA. /ìo-chi z- : a. Sf. ast. di Ro- chessia ; essendoché pensando seria- lispermo. [Lat. rhodoehlaena Da rho-
co. Lat. raucedo, ranci fai.]
[ mente ad alcuna cosa noi sitm solili don rose, e dia gloria.)
ROCLO*. Ro-clò. Sm. iodecl. V. Fr. Ar. sopra peosiere o grattarci ]a testa , o RODOCRIMTO. Ro-do-cri-ni-to. Sm. V.
Mes. Fa detto Frrrajooln a rodò , o roderci l’ugna ec.— 13. Dicesi Prendere G. L. Zool. Genere di zoofiti echinoder-
anche assolutamente Rodò e Rocior 0 Togliere a rodere un osso duro e vale mi, delTordiue dei crinodei , stabilito
Una specie di calandrano alquanto più Porsi a un impegno difficile. Accingerai da Muller, e cosi denominati dal rosea
stretto delTordinario, cioè fatto con due a malagevole impresa.— 16- Dicesi Cosa colore della loro criniera. Han per tipo
costure, per lo più colle minlche, e ab- che non rode tarlo e vale Che noo è sog- il rhodoorinitos venie. [Lat. rAodoeri-
bottouato davanti. [Dal fr. roquelaure getta ad alterazione.— 17. Dicesl prov. nitta. Da rhodon rosa, e dal lat. ermi*
che vale il medesimo , e che venne cosi Rodere e Scappare evale Nuocere e pro- crine.)
detto dal duca di Roquelaore che ai
tempi di Luigi ziv l'introdusse.)
curare di salvarti. —
18. Dicesi Rodere RODOCROSITO. Ro-do-cro-eì-to. Sm. V.
1 catenacci e vale quanto Rodere il freoo G. Mio. Nome dato da flausmaon a ana
ROCMO. Rò-cmo. Sm. V. G. Med, Suono V. g. II. —19. N. pass, nel sign. del miniera di manganese che sembra esse-
russa torio tra le fa od. Altri dicono Ron- $. 7.— 20. Consumarsi di rabbia; ed io | re manganese carbonato compatte, desu-

Google
. . » , ,

IOG non lon


solennità del rogare; sot. Rogo. [ Lai. ROGCMARE. Ro-gu-mà-re. Att. V. A.
1

ROMANO. Sro. Ar. M«-s. Quel con trop-


tubtcriptio.\ —
2. La cosa rogata. V. e di' Rugumare e /tuminore.(/?ogu- pe»! ch'è infilato nell'ago della stadera.
ROG.UK Rògme.
. Sf. V. G. Chlr. Frat- mare credasi corrotto da ruminare. In (Lai. arquipondium. Seroodo II Meua-
tura apparente del cranio o d’altr' osso, celi. gali. ro-cnom molto masticare.] gio, viene, come ramijolo , dal lat. at-
cagionala da strumento conto nd rate. — 2. Per nn-taf. Considerare. (Lai. ramen utensile di rame: poiché di rame
Se la fessura è capillare, dicesi Tricbi- ptrftmd re. In celt. gali, ro molto e soleansi fare simili contrappesi, lu il-

sma. ( Lat. rhogme. Da rhegnymi io runnlnirli considerare, ricordare.] llr.ro maiii» ratinacelo.]
frango.] ROGUMATO. Ro-gu-mà-to. Add. m. da RO M A NTICISMO. Ro-in <tn- ti-ci-mo.
Sm.
ROGNA, Ró-gna. Sf. Med.Mnle cutaneo, Rngomare. V. e di' /luminato. j
Lclt. Neologismo de' nostri giorni non
consi. tento in molti-simc piccole bolli- ROITK. Ro-Ì.te. Sm. V. G. Farm. Con- ancora ben definito.
cane, che cagionano altrui prurito e piz- fezione in cui entra rame principale io -
:
ROMANTICO. Ro màn-ti-co. Add. e sm.
zicore grandissimo. ( Lai. xeabitt. Dal gredicnle il sugo di melagrano. [ Lai. Leu. Oppostoa Classico.
frane- rogne che vale il medesimo : c rhoites. Il gr. rhoitai da rKoa mela- ROMANI I. A. Ro-m/ì-nu- la. Arche. An-
questo dal celL brett. fonia o rougn grano.] tica porta di Roma sotto il monte Pa-
•rabbia, lo irai), ro mollo e gturb scab- RULLANDO. tfoUòn-do. Mus. V. /{al- latino.
bia. In isp. fono. in ongh. ruh, in ted. lo,8.2 ROMANZA. Ro-món-za. Sf. Mus. Aria
rande. ) —
2. Chiamasi miliare la Ro- ROLLETTO. JM-PM». Sm. V. Fr. Ar. di un semplice,
carattere ingenuo, toc-
gna caratterizzala da prurito gagliardo Mes. Fuso d coi smunsi cappellai
i peri cante , cantala sopra on picciolo com-
e da piccolissime pustolette c miche ; follare il feltro; dicasi anche Bastone. poni mcot-i dello stessi nume . il coi
botloDoM quella nella quale il prurito (Dal frane, roulet che vale il medesimo.] soggetto é ordinariamente qualche sto-
e atra forte , ed i bottoni più grossi di ROLLO. Rótto. Sm. V. ed,’ Ruolo. (Dal ria amorosa e sovente tragica. 2.
,

un grano di miglio; pustolosa quella frane, role che vale lo stesso, lo brett. Peno di musica strumentale , il quale
in cui il pizzicore e poco incomodo c la ed io iogl. roti , in erlt. gali, rd in riguardo alla sua forma s-imiglia al
infiammazione alla base delle pustole Isp.roL io ted. rotte. Il Menalo vuol Roadò, ma ha d'ordiuario un carattere
più greve; scrofolosa, scorbutica , sili- detto role dal lai. rotulu*. ] 2. Mus. — romanzesco e si esegue eoo un movi-
,

litica, erpetica, la Rogna che si palesa Dicesi Rollo o Rollando da* moderni mento lento.
io individui che patirono o patiscono di compositori di musica per indicare una ROMANZA. Add. f. Filo!. Agg. di Lin-
que' morbi. —
3. Dicesi Grattar in ro- particolare maniera del suono del tam- gua , che crederi venata dalla laiiaa
gna e (ig. vale Offendere, Percuotere.— buro o de' timpani, consistente nel ce nel decadimento dell’ Impero Romano,
4. E ancora flg. collo stesso verbo o al- lere movimento alternativo delle due a che sia madre a molti idiomi parlati
tri, ma
in altro senso iodica lo Stato , bacchette , battendo due colpi con ca- oggi in Europa.
dell'animo di chi sente rimorso, crucio dauna. !D«I fr. rouiemenf.] ROMANZATORE. Roman-xa-tò-n. Sm.
Interno, o simile. —
4. Per melar. Ro- BOLO. Rò-lo. Sm. Ar. Me;. Nome che Lo stesso che Romanziere.
gna è delta di Affetti e Passioni. 6. — si dà alle vacchette che ci vengono dalla ROMANZEGGIARB. Ro-man-zeg-già-rc-
Taccolo , Piato. —
7. Prov. Chi cerea Russia legate insieme in numero di
,
N. ass. Comporre romanzi. *
rogna, rogna trova, vaie Chi cerca quel cioque o sei , e veotidue di questi roli ROMAN/. BUGIATO. Ro-man-ieg-già-to.
die non dovrebbe trova quel che non formano il Pacco. Add. m. da Romaozeggiare.
vorrebbe — ,

8. Agr. Rogna dell'ulivo;


Cori dicoosi Certe protuberanze che na-
ROM AG N DOLO. /fo-nw-gm/ò-lo.Sm. Ar.
Me*. Sorta di panoo grosso di lana
ROSI A.N'ZER A. Ro man te-ri-a. Sf. Ms-
I

uìcra di comporre che ba del romanzo.


scono giù giù per il tronco e per i rami uon tinta che serve per uso dei con-
,
ROMANZESCO. Ro-man-xi-teo. Add.m.
dell’olivo, cagionate da vermi nati den- tadini, fatto ad* uso di Romagna. — Di romanm.
tro alla sostauza del legno, quali ro- i 2. Ed anche a guisa di add. 3. Agr. — ROMANZETTO. Ro^nan-titAo. Sm. dim.
dendolo viiiano il moto de' liquidi e Specie di castagno , il cui frutto è pic- di Romanzo.
fanno ammalare pianta. l i colo e di color nericcio; cd anche ma ROMANZEVOLB. /fo-mon-s<-oo-Ie. Add.
ROGN ACCIA. Ro-gnàeda. 5f. pegg. di turo, si darà fatica nel diricciarlo. coni. V. e di* /fonumzetro.
Rogna. Rogna di pessima qualità. ROMAICI, /fc>~mà-«-ci. Add. e am. pi. ROMANZIERE, /fo-man-ztè-re. Add. e
ROGNETTÀ. Ro-<fn?t-ta. Sf. dim. di Filai. Titolo di un libro odi una rac- sin. Che compone romanzo. Autore di
Rogna. e magistrali
colta di editti de’ patrizii romanzi. (Lai. fnbulamm teriptor.]
ROGNONATA. R<bgno~nò-ta. Sf. T. dei dell' Impero costantinopolitano. ROMANZISI A. Ro-man zitta. Add. e
mscellai. Tutta quella parte che con- RO M A JOL AT A . Ro-mu-jo-là-ta .S f Q ne I- .
tosi. com. V. e di’/fomaruierr.
tiene il rognone; e diersi per lo più la quantità di checchessia ebesi preode ROMANZO. Ro-màn-so. Sta. Favolosa
qnaod’ è staccala dal corpo dell' ani- 10 una volta col romajuolo. narrazione in versi ovvero la presa ,
male. ROMAJOLO. Ro ma jò-lo. Sm. Ar. Mrs. fondala sopra incidenti d'ogni maniera,
ROGNONE. Ro-gnA-ne. Sm. V. dell' uso. V. e di' Romajitolo. ma per lo più straordinari! e miravi-
V. e di’ Arnione. —
1. Aver grosso ro- ROMAJL'OLO. Ro-ma-juò-lo. Sm. Ar. ghoai. [Lat. fabula. Coai detti credoori
,
one, (ig., vale Esser potente, formi- Me». Strumento da cucina, che si fa di i romanzi perché io origine furooo
S bile.
ROGNOSO. Rognoso. Add.
ferro stagnato o di legno, fatto a guisa
,

scritti io lingua remami. Sembra però


e sm. so di mena palla vota, con manico stretto con più vensimigliatiza che questa vo-
detto di persona. Pieno di rogoa, Infet- e sottile. Lat. rudicvlu.] ce derivi dal celi. gali, ramat che vai
tato di rogna. (Lai. aruàtofui.) RO MA X A M R N T B R o-ma -na-mé n~i« A v v
. rima e romanzo, e che pare tratta da
ROGNOZZA. Ro-gnùz-xa. Sf. dim. di In modo romano, Alla romana. —2. ri istoria , e mas eccellente: Istoria
Rogna. Lo stesso che Rogneita. Latinamente. di eccellenti nomini, ovvero istoria ec-
ROGO. Rò-go. Sta. V. L. Catasta di la- ROMANBUGIARE. Ro-ma neg-già-rt. N. cellente. Nella stessa lingua ru-mas
gne su cui meltevansi I cadaveri per ri- •ss. Usare
il linguaggio e la maniere molto eccellente, lo Iogl. dicesi roman-
durli in cenere. (Lai. roghiti. In mi- che usano in Roma.
si ce, io ted. ed in frane, roman.]— 2. Di-
glior. rachoMf Id ceti. gali, eruaeh , in ROMANERB. Ro-ma-né-n. N. «ss. Y. A. cesi di tutti i Volgari antichi-
iogl. rxek mucchio. In pers.rrje serie.] V. e di’ /Rimanere. ROM ANZUCCIO. /io-man- twc-cio. Sai.
— 2. Poeto più as-toluiauirate per di- ROMANESCAMENTE. /?©-n*a-nfl-»ea- dim. di Romaaro. Lo stesso che Ro-
notare Il tempo della morte, Funerale. mrfn-fe. Avv. Romanamente, Lalioa- manzetto.
— 8, Per meuf. Ruine, Estri-rum io.— menie. ROMBA, RAm-ba. Sf. Funicella da sca-
4. Nel pi. gli antichi dissero anche Ro- ROMANO. Ro-mà-no. Add. Agg. ebe si gliar sassi. Lat. fonda. ] (
2. Suono —
gi— 0. Leg. Antica mente fu osato per dà stia Chiesa, cioè Quella di cui ècapo prolungalo della campana , del tuono
Rogito. 11 Sommo Pontefice, io opposizione alle o di altro lontaoo strepito.
ROGO. Rò-go. Sm. Boi. Spezie di pruno, chiese riformate. —
2. Porpora romana ROMBANTE. Rom-bàn-tt. Pari, di Rom-
del quale si vagliooo i contadini per diresi La dignità di cardinale. 3. — bare. Che romba.
fortificare le siepi ; altrimenti Bovo e Numeri o caratteri romani dieonsi Le ROMBARE. Rom-bò+t. N.aw. Far rom-
Rubo, f Lat. rvlui , Rubut frutieotut cifre e numeri comprati di lettere nu- bo o ronzo. ( Lat. mmrmmare. In lat,
Lin. Secondo più f viro da rovo. In
i merali. —
4. Beltà romana Og. pren- rrboart rimbombare; io ted. rum ptln
cali. gali. droighion n ov vero droighta ri n desi per Maestosa. —
3. Boi. Lattuga romorrggiare; io iogl. lo n*mòle rom-
vale il medesimo.] romana. Y. Lattuga, §. 1. bare; in pera, chaaremòcu tumulto- Io

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ROH Bon non


gali. ro molto , e borbhan mormorio , rd • quella imitazione da' miliardi mo> m. di Rombolare. V. A. V. e di’From-
auono sordo. In ar. rema tuono della derni; e sembra easere stato ani specie bolatort.(Ut. faiwfr'tor.]
pietra scalini dilla fionda: nelle quoti di trottola che faceaai girare con cor- ROMBOTTAEDRO. Rom-bot-ta-è dro.
soci ha molti parte l'ooomalopea.] 2. — regge intrecciate dalle quali era clrcon- Sm. V. G. Geom. Corpo o Cristallo a
Per simil. Fare strepito, ronzio, remo- dato. [l>al gr. rkembo io giro intorno.] otto facce in forma di rombo. [Lat.
re , o grave sibilo qual è quello che
, — 12. Mario. Rombo di vento. Linea rhomboclahtdrum. Da rhomboi rombo,
fanno le vespe, le pecchie, i calabroni , sulle earte idrografiche, che termina ad octo otto e hedra lato.]
ed anche le cose lanciate e tratte per un punto dell’ orizzonte. Dicesi anche ROMEA. Ra-mia. Add. e sf. Donna che
l'aere con violenta. [ Lai. peritrepere , del vento indicato da quella parie, cb*è va in romeaggio, Pellegrina.
murmurore. 1 la trentaduesima parte della bussola. ROMEAGGIO- Ro-meàg-ffio. Sm. V. A.
ROMBAZZO. Rom bùs-xo. Sm. Strepito, ROMBODODECAEDRO. Rom-bo-do-de- V. e di’ PilUgrinagyio. [ Lat. ptrejri-
Fracasso , Frastuono. [
Lai. etrepitui , ca-è-dro. Sin. V. G. Geom. Corpo o Cri- natio.]— 2. Ónde Andare io romeaggio,
«nurmur. V. l'etiro. di rombare). — stallo a dodici facce in forma di rombo. valeAndar pellegrino, Peregrinare.
2.0ode Far rombano. Fare un rombai- [Lat. rhom&ododecahedrum. Da rhom- ROMEO. Ro-mi-o. Add. e sm. Propri* -
io, Far rombali!, vale Romoreggiare, boi rombo, dedica dodici , ed hedra mente Pellegrino che va a Roma ma
Strepitare. —
3. Prov. Gran rombano lato.] comunemente si prende per ogni Pelle-
;

epoca lana; simile a quell' altro: Assai ROMBOIDALE. Rom-bo-i-dà-h. Add. grioo. [
Lat. peregrinai. Io celi. gali,
pampaoi e poca uva. V. C’va. con». Geom. DI figura di romboide. ramlair vagabondo. In pers. ram che
ROMBEA. Rom-bi-a, Sf. V. G. Boi. No- ROMBOIDE. /fom-bò-ì-d*. Sm. Geom. passa, lo ar. ramai camminar eoo fret-
me che sì applica alle foglie cd alle Parallelogrammo non equilatero, nè la. In gr. rhemboi vagabondo, lo iogl.
brattee di figura romboidale , che serre rettangolo. [ Lat. rhomboidet. ] 3. — to rumble vagare.]
talvolta di nome specifico alle piaote Zool. Nome di alcune specie di pesci ROMICE. Rómici. Sf. Boi. Genere di
che ne sono provvedute. [Lat. rhombea. che han la forma d' un rombi , delle piaote della esandria triginia, famiglia
Da rhomboi rombo.] pinna de'pesti di questa , e di una ape- delle poligooee, coi cera iteri sono: ca-
i

ROMBETTO./tam-Wi-fo.Sm.Zool.Dini.di eie di serpente con triplice fila loogitu- lice diviso in sei segmenti ottusi e ri-
Rorobo in signif. di Pesce. Zool. Oode
dicesi Rombelto di scoglio, di rena.ee.
dinaie di macchie quasi romboidali. — piegali tre esterni
,
tre interni piò
,

3. ^gr. Maniera di esprimere quella grandi e ravvicinati, niuna corolla, sci


BOMBICE. Ròm-bi-ce. Sf. V. A. Boi. V. piantagione , In cui cinque piante ab- stami, tre stimmi, semi trigoni, nudi o
e di’ /fornirà. biaoo la disposinone dei cinque ponti coverti di calice glandulaao, a valve io-
ROMBI 1 E. Rom-bi te. Sf. St. Nat. Retri-
sul dado ; ed è quella che i Latini di- lece o dentale. A» vene molte specie; le
ficatione del rombo , che trovasi fre- covano Quìncuiwc ; più comnnemenla più conosciate sono l'Acetosa, l'Aceto-
queote nella Svizzera presso il lago di Quineooce. iella, il Lapazio ec. [Lat. rumex. Vuoisi
Costanza 2. Presso gli antichi oa- ROMBOIDE. Add. e gm. Anat. Dicesl cosi detta dal verbo aotiq. rumo io soc-
turalisti Trance*! , cosi chiamansi le Romboide 0 Boro boideo Quel muscolo chio; perchè le foglie di quest’ erba
conchiglie fossili da’ generi voluta e peri, largo e romboidale, che del lega- succhiavansi per moderare la sete. Al*
con ut. mento cervicale posteriore dell* ipofisi tri dal lai. atruma scrofola; perché
ROMBO. Róm-bo Sm. Romorc e Suono spinosa ultima vertebra cervicale
dell’ questa pianta in tal malattia è olile. ]
che fanno le pecchie, calabroni, e simili e dalle ipofisi delle quattro 0 cinque — 3. Dicesi Romice de’giardinl ovvero
animali, ed ancora gli uccelli colle all; prime dorsali, si porta el margine spi- Carolacelo. Carolaselo, Lapazio. Lapa-
altrimenli Ronzo, Ronzio, Ronzamen- naie della scapola , che trae indietro ed to. Pazienza, Rabarbaro de’moaaci, una
to. Mormorio, ec. [Lat. murmur.]— 2. Pianta orleoac la coi radice è usata io
io alto. Il eoa! detto dalla sua figari.
Flg. Qualsivoglia ronzio 0 romorc.— 3. Altri lo chiamano Dorso-scapolare. fLat. medicina. [Lai. Rumex patientia Li*.]
E parlando deH’Armi, Quel fischio o si.
talo 0 ronzio che le armi scaraventate
rkomboideui . rhomboidti.) —
2. Delie —3. Dicesi Romicecrespa on’ahra ape-
sue fibre carnose superiori , quelle che eie di detto genere: Piaote che ba la ra-
d'alto in bafc*oo girate a tondo c prò- i si attaccano sopra la faccetta triango- dice grossa, fibrosa; lo stelo diritto, sca-
jetti uscenti dalle canne ignivome de- lare della scapola, formano nn fascicolo nalato; le foglie larghe, cuoriformi,
stano Dell’aria. —
4. Quel remore che distinto, detto da molti anatomici Rom- bislunghe, appuntate; le valvole denta-
si sente talvolta dentro l’orecchio.
Quel suono decrescente che ai ode
— boide del collo o minore; mentre la te, seminifere; i fiori di un bianco-sndi-
B. porzione Inferiore fa nominala Rom- do, in iapitbe ramose. Fiorisce nei-
per l’aria dopo il tuono, lo sparo delle boide del dorso 0 maggiore. —
3. Bot. l’estate ed è comune lungo i fossi e
,

artiglierie, il suono delle csmpane, ec. Dicesi Foglia romboide 0 romboidea , intorno ai fiumi. [Lat. /fumar empi**
— C. Geom. Figura rettilinea quadri- Quella chi ha quattro lati 0 coste p«- IÀnn .] —
4. Dicesi Romice aquatica o
latera e equilatera. m> non rettangola. rallele uguali , per cui forma quattro Erbe britannica 0 Tabacco di padule,
(Lat. rhomiua.) —
7. Milil. Nome d’or- angoli, i due esterni acuti, e i due late* un' altra specie di romice la coi radice
dinaora militare greca e propria della modo che prende la fìgu*
rati ottusi, di polverizzata è buooa per polire ideoti,
cavalleria fatta di due cunei insieme
, radi un rombo. —
4. Dicesi Legume e i contadini ne mangiano le foglie,
congiunti dalle parti opposte alle pun- romboide, Quello di quattro facce e con [Lat, Rumex aoutui Lin. ]
le ,e però il corpo ordinato io rombo gli angoli opposti uguali. ROMIO. /fo-mi-o* Sm. V. A. 7. edi'Ao-
veoiva ad essere quadrilatero. Questa BOMBOLA. Rómbo-la. Sf. V. A. V. e more.
ordina ma venne revocata io uso e ado- di’Fromòola. [Lat. fnuda. Dei gr. rhem- ROMIRE. /fa-mi-re, N.ass. V. A. Romo-
perata dagl’ Italiani ne’ secoli xv e xvi. bon che vale il medesimo e che viene da reggere per ira, spavento osimili; Pre-
— 8. Zool. Genere di pesci, della divi- rhembo io volgo io giro. Altri forse dal mire. Fremere. [Lai. fremere, peritro-
siooe de’ toracìdi, cosi denominati per* gr. rhoma impeto , e ballo io getto . io pera.]
ché da qualunque parte essi minasi scaglio,onde bolo vibra mento, scaglia- ROMITA. Ro-m\-ta. Add. e Sf. detto di
rappresentano la figura del rombo.— mento: Che scaglia con impeto. Io pers. Donna eremitica.
9. Specie del detto genere: Pesce che rantrahens, impelleos, e òetaehan Don- ROMI T ACCIO. /fo-mi-tòc -ciò. Add. e sm.
ba la testa piccola c larga , l' apertura da. In ebr. romab scagliare, e roma a- pegg. di Romito.
della bocca in forma d’arco, la mascella sta lancia , dardo ec* Io ar. remi sea-
,
ROMITAGGIO. /ta>mt-IÒ0*gìo. Sm. Lo
inferiore che sopravvanza d' alquanto gliare, e rema suon di pietra scagliala. stesso ebe Eremitaggio. [Lai. eremui.)
la superiore, amendue armate di parec- In brett. fromm suono della pietra vi- — 2. Vita eremitica.
ebie file di piccoli denti acuti, tra i quali bratg dalla fionda. Gelilo cava da Ennio ROMITaNO. /fo-mi-iò-no. Add. m. Lo
gli anteriori sono i pio grandi. Fu som- la voce rumpia dardo osalo da’ Tra- stesso che Eremitano, Eremitico. ( Lat.
inamente pregiato da’ Romani quello r|,] eremiliciii.]

2. St. Eccl. Nome pav -
che prendeva^ nell’ Adriatico : tale fn ROMBOLARE. Rom bo-là-re. AU. e 0. licolare de’ Religiosi deU'ordioe di saa-
qaello di Domiziano. [Lai. pfeurouectM ass. V. A. V. e di’ Frombolare. [ Lat. l’Agostino.

rhombut Finn.] - IO. Rombo o Rom- funda dimieare.] ROMITELLO. Rv-mt-iil-lo. Sm. parlando
bello di rena , detto anche Passerina. ROMBOLATO. Rom-Mà-to. Add. ro. di persona dim. di Romito. — 2. Ed lo
Pesce di mare, la cui struttura è molto da Rombolare. V. A. V. e di’ l'rom- forza di add. ra.
simile a quella del Rombo. li. Fi- — botato. ROM1TESCO. Ro-mi-U-eco. Add. m. ÌLI*
Ini. Strumento usato da’ maghi greci , ROMBOLATORE. Rnnv-bo-1a-ló-rt. Verb. |
tenente a romito.
1Ù6
,, ,, — ,

BOI B OSI r o in
ROMITICO. Ro-mìU-co. Add. m. V. A. ROMOREGGIANTE. Ro-mo-reg-giàn-te. glicre. Discutere, Scacciare I flati , le
V. e di' £r«niii«i. ILat. remiti»!.] Pari, di Romoreggiare. Che romoreg- flatuosità, le ventosità , il renio chioso

ROMITO. /fo-mi-to. Sm. parlando di per- gia. [Lat. oòsfrepsns.] nelle budella. [Lat. ftatum discutere ]
sona. Lo stesso che Eremita. [Lai. ere- ROMOREGGIARE. Ro-mo-reg-già-re. N. — 31. Il campo, vale Superare gli ac-
mita, anachorela. Eremita. da eremo# ass. Far remore o strepito. — 2. Rus- campamenti combattendo. — 32. Il
deserto , solitudine. Io ar. erma terra sare. —3. Ragliare, parlando dell'asi- canto, vale Interromperlo , Cessar di
deserta e desolata.] no.— 4. Far tumulto. Far confuaiooe. cantare.— 33. Il capo o la lesta altrui,
ROMITO. Add. m. Solitario, Sollngo, Solo — 5. Milit. Far remore cosi colle sca- sale Percuoterglielo in maniera che se
soletto detto di persona. (Lai. solita ,
, riche d armi da fuoco e culle artiglierie, gli rompa, e fig. Infastidirlo, Nojarlo ,
sottrarrà#.] —3. Raecolto, Concentrato come collo strepito degli strumenti mi- Importunarlo. [Lat. ottundere.] — 34.
la sè stesso. —
3. Ritirato. 4. Non — litari e colle grida. —
6. E Gg. Mo- Il collo, vide Cadere e Rimanere subi-
frequentato; detto di Luogo, Via o sl- strarsi con soldati io qualche luogo tamente oppresso. E fig. Perdere la re-
mili.— 5. E fig. —
6. Eremitico, Da per insospettire con questa dimostra- putazione , la roba e simili. — 33. Il
eremita. zione il nemico, Dar segno da lontano costume, i costumi, vale Non osservar-
R0M1TUJ0. Ro-mi-tó-jo. Sm. V. e di' della venma. Far dimostrazione o mos- li.— 36. Il digiuno , vale Guastarlo ,
Romitorio, Eremitaggio. sa rumorosa. Mangiare. (Lat. jr/untum frangere.] —
ROM ITONE. Tfo-mi- 16 -n*. Sm. accr. di ROMORIO. /lo-mo-ri-o. Sm. Romore fre- 37. Il favellare, Il sermone e simili, va-
Romito. quente e prolungato. (Lat. atrepifu# , le Interromperlo, Sospendere on discor-
ROMITONZOLO. Ro-mi-tòn-xo-lo. Sm. nurmur.] so incominciato. — 3S. il filo, fig., vale
spreg. di Romito ; ma è detto cosi per ROMOROSO. Ro-mo-ró »o. Add. m. Pieno lulerrompere la continuazione delle co-
dispreizo, poiché questi nomi che ter- di romore. (Lat. obitrepent , tumulino- se.— 39. Il ruscellino , vale Adirarsi
minano in untolo, oltre aU esser dimi- si!#.] —
2. Pubblicato per fama. Cessar l'amicizia. —
40. ]l ghiaccio, Il
nutivi, sooo per io più anche disprez- ROMPENTE. Rom-pén-te. Part. di Rom- diaccio, o’I guado d'uni cosa, vale Co-
zativi, come Mcdicomolo, e slmili. pere. Che rompe. minciare a impiegarsi e ad operare in-
ROMITORIO. Ro-mi-tb-ri-o. Sm. Lo stes- ROMPERE, ifdm-pe-re. Alt. anom. Fare torno di ess>, ed anche Essere il primo
so che E remilorio, Eremitaggio. [Lai. più parti di una cosa intera guastando- a farla. — 41. E Rompere il ghiaccio
la, Ridurre in pezzi, Far pezzi o io pez- innanzi ad alcuno, fig., vate Prevenirlo
eremus-]
ROMITOHO. Ro-mi-tìM’o. Sm. Lo stesso zi, Far minuzzoli ec. (Lat. rompere , In checchessia. —42. Il prezzo alla
che Romitorio, Eremitaggio. teindere. Rompere dal cclt. gali, roinn mercanzia: si dice del Fermare e Sta-
ROM MA. Róm-ma. Sm. V. G. Terap. |

separare e pairt parte: Separar le parti. bilire quel ch’ella dee vendersi. — 43.
Cosi ditesi lotto ciò che viene sorbito. Secondo il Rullet, vico da rum che spie- Il silenzio , vale Cominciare a parlare.
(Lat. rhomma. Da ropho io sorbo.] ga per parte di numero, ma che secondo — 43. Il sonno, vale Far destare. Gua-
ROMORE. Ro-mb-re. Sm. Suono disordi- Le Gonidee vai numero, quantità, mol- stare il sonno. [Lat. erettore, lomnum
nato e lacomposto, indistinto e proluo- titudine parte,
parlando di nomini
. ohrumnere.] —44 . Il tempo , vale To-
to. Sasurro, Strepito. (Lat. etrepitus .
sorta, spezie.]— 2. Amie, e poetica men- glier il tempo; ed è T. del giuoco della
gali, ramluir uomo che fa strepilo te Rompre sinc. io vece di Rompere. palla. — 43. Il timore, vale Dar animo.
e ran alto grido. In oiaod. rommelen
,

— 3. Infragnere alcuno con percosse o — 40. Il traffico, vaio Impedirlo , Io-


rombare. In ar. rema suono della pietra simili. (Lai. rendere, incingere.] —4. tcrrompere il commercio. —47. Il trat-
scagliata. In ebr. rana strepitare. In Fiaccare, Iodurre stracchezza. |Lal. tato, vale Mancare alle pattuite conven-
led. rumor , io iog). mmour, in isp. debilitare, viree frangere.]— 5- Fen- zioni, Annullarle. —
48. Il volere, vaio
rumor rumore. L'incontro delta R e dere, cioè l'aria, il suolo, l'acqua ec.— Negare la propria volontà. — 49. Il
della M è imitativo.] 9. Tumulto dì — 0. Interrompere, Dividere.
— 7. Strap- voto, vale Infrangerlo, Esser infedele
popolo. Sollevazione. Confusione. [Lat. pare, Sdrucire. — 8. Ferire Lacerare , al voto, alla promessa. —50. La calca,
tumultui , Iurta.] —
3. Fama, Grido. ec. alcuna parte del corpo. — 9. Fra- vale Farsi lnogo nella calca. —51. La
(Lat. rumor, fama.) —
4. Essere a ru- stornare, Attraversare. — 10. Crollare, eallaja, detto da' poeti melaf. in senso
more, vale Sollevarsi, Tumultuare. — Far cadere. — 11. Impedire, Togliere. osceno. — 52. Laccio. Dicesi fig. Rom-
5. Fare romorc vale Rumoreggiare ,
, —12. Disturbare. — 13. Reprimere.— pere ogni laccio e vate Togliere ogni
Strepitare; e dicesi nel proprio come nel 14. Forare.— 18. Far cessare. Dissipa- impedimento.—33. La forza di alcuno,
fig. —6. E detto dal fracasso che fanno re. — 10. Far cessare violeutement» al- vale Fiaccarla. —54. La gola , vale
lemine scoppiando, le artiglierie spa- cun Troncarlo.—
affetto. Reciderlo, 17. Strozzare. — 83. La intenzione , vale
rando. —
7. Indurre a sollevazione e a Far naufragare; e diceei di nave cc. — Impedire che abbia effetto. —56. La
tumulto, o Porre in confusione. 8. — 18. Fugare, Vincere, Sconfiggere; e di- malia. Dicesi fig. quando, passala lun-
Aver grido. Dar materia di discorso cesi di Eserciti, Nimici, Popolo, Capi- ga disdetta, incontrasi in qualche cosa
Celebrare. — 9. Proromperà io isdegoo. tano e simili. (Lat. profligare.] 19. — conforme al desiderio. —
57. La mente,
Alterarsi. (Lat. efcandezctre, iraabri- Scompigliare, Spartire, e dicesi di Calca vale Turbarla, Agitarla. —
58. Lancia,
pL] —
10. Inquietare , Tormentare. — o simile. —
20. Dieesi Far romper al- una landa, vale Combattere. —
59. L’a-
il. Far remore di checchessia , vale enai tra loro e vale Inimicarli. 21. — nimo di alcun», vale Contrariarlo, In-
Risentirsene, Farne caso, Farne richia- Diersi Romperla, e vale Terminar l'ami- nasparlo. — CO. La palla, vale Impe-
mo, ec. —
12. Far remore o un gran cizia, Venir a rottura, cioè a nimistà dire Il datore , sicché non possa dare
remore in capo o in testa ad alcuao. con alcuno. —
22. Dicasi Romper cre- alla palla; ed è T. del giuoco del calcio.
vale Gridare io lesta. —
13. Levar re- denza c vale Abbandonare un divisa- — 61. La pernia, le parole, vale Inter-
more o il remore, vale Commuovere.
— meato- —
23. Dicesi Rompere un dise- rompere il parlare. [Lat. oratìonem ex
14. Levarea remore, vale Sollevare, gno , I disegni
e vale Renderli vani ore eripere , zermonem inferrumper#.]
Far sollevare. —
15. Levar lo remore , inutili. —
24. E Romper ano disegno — 02. E Rompere la parola o le parole
vale Far sollevamento, stormo. 10. — vale Deporre il proprio divisamente.— in bocca vale lo stesso. —
03. La scopa,
Levarsi a remore vale Commuoversi 25. Fede vale Non osservarla , Essere fig., vale Saltar la granata. Rompere il
Far tumulto, sollevazione.
,

17. Met- — ,

Infedele. ( Lai. fidtm frangere.] 20. — fréno, Liberarsi della soggezione. 64 .


tere a remore . vale Far sollevazione , Dieesi Rompere ria o rea fortuna o sl- La strada, le strade, fig., vale Infestar-
tumulto. —
18. Mettere remore , vale mile e vale Cessarla. Cangiarla lo buo- le. — 05. La terra o Rompere assolu-
Far remore. Rumoreggiare. — 19. Met- na. —27. Guerra, La guerra, vale Co- tam., vale Lavorare II terreno la prima
tere il campo a remore , vale Indurre a minciare a far guerra; il che dicesi an- volta, Dar la prima aratura. [Lat. pre-
sollevazione, e Gg. Porre in confusione. che Rompere assolutamente e Rompersi scindere.] — 66. La testa o simili, vale
— 20. Sonare a remore è lo stesa* che guerra. (Lat. bellum inchoore.) 28. I — Percuotere con colpi la testa, — 67. La
Sonare a stormo. —
21. Trarre al remo- colori. Dice»! del mescolarli insieme on- via, fig.. vale Interrompere il viaggio.
re, vale Accorrere al remore. Seguire lo de non abbiano più il tono che srevaoo — 08. E Romper la via ad alcuno, fig.,
stormo. — 22. A remore, posto avverb. orila tavolozza. —
29. 1 cootìoi, Il con- vale Essergli d’ostacolo. Attraversarlo.
vale Con remore. Strepitosamente. fine. vale Partirsi dal luogo, In cui odo — 69. La vita , fig.. vale Uccidere. —
ROMOREGGIAMEMO. Ro-mo-rtg-gia- è eoo Boato, prima che ala terminato il 70. L'editto, la legge ec. talora vale Ri-
mén-to. Sm, il romoreggiare Strepito-
, tempo , per il quale fuvvi condannato. voce ria. — 71. Legge, patto ec. Le leg-
[Lat. iirtpttu#.) —30. 1 flati, vale Dissipare i flati, Scio* 1 gi , Le promesse , Il patto, Il voto , Il
. , , ,

BOI ROM ROM


eoa» odiatolo e simili, refe Boa os- — 118. Milìt. Entrare per meno ai ne- dalla pari, iterai, ra, e da uncua adun-
servare ec. — 72. Oude Rompere ogni mici e guastar gli ordini loco. Sconfig- co.) — 2. Agr. Strumento rurale ad oso
legge, vale Sconvolgere ogni ordine.—
j

gerli Cacciargli in fuga.


,
119. in — di divegliere e recidere le piante danno-
73. Le vesti ad alcuno lig., vale Dir sign. n. as«. vale Gimiociar la guerra se od inutili. (Lat.
ranco.)
ovvie d’aldino. Lacerarlo rou molli.
,

— |

Dir principio alle ostilità contro alcuno; RONCARE. Ron ca re. Att. e o. «ss. e
74. 1.o sciliuguagoolo. Dicesi Aver rotto che si dice anche Romper guerra o la
Il pass. Lo stesso che Arroocsre.
[ Lat.

10 scilinguagnolo , c fig.. vale Tarlare guerra. —


120. Adoperasi anche nei runcare. Roncare da ronco. In celi,
as>ai c arditimcnle. —
75. L'uovo ad sign. del lai. irrompere ed «rumparr. gali, rine cavare , tirare , svellere, la-
uno. «ale Impedirgli checchessia —76. Onde Rompere io qualche luogo vale cerare. In pera, reng berba suceresceus.
Pirrsi Romper l'uovo in bocca ad alcu- G.ttarvisi, Andarvi con violenza. 121. — |
Il Bullet sospetta che i Celti abbiano

no c fig. vale Togliergli le parole di L'assedio vaie Obbligare con qualche


, !
avuto roneia io senso di spino , e che
bocca. Dire quello che altri direbbe, operazione di guerra l' esercito assedia- di là sia venuto il ronco de' Francesi.
Guastare altrui i disegni. Prevenirlo.— tolo a torsi dall'assedio, ovvero aprirsi In gr. rhacoa palo spino»*.] —2. Ben-
77. Pare. La pace, vale Non osservarla. una strada per mezzo dei suoi quartieri fare , Rancheggiare. ( Dal lai. r honcue
Porsi in osti liti. E Romper pace ad al- oude arrivare alla città assediata per il russare che in gr. dicesi rhoncoc e
,

cuno, vale Dichiarategli contro. (Lat. soccorrerla. —


122. La tregua. V. 7ra- rhonchos, in Isp. ronco io celi. gali.
jxirfm dirimcre.) —
Proponimento, vaio guu. —
123. Le strade. V. Strada. — «Irozwirairh , in brett. roc’h. Io que-
,

n aiutar pensiero. [Lat. immutar# tcnlm- 121, Le vettovaglia. V. l'ettovaglu,— st'ultima lingua ro c’ha , iu illir. hrop-
fiam.J —
78. Rispetto, vale Abbindo- 123. Un quartiere o i quartieri. V. chetli, io Isp. roncar , io led. schnar-
lare, Trascurare il rispetto, riguardi. i Quartiere, g. 22. chen rusvare. In tutte questa voci è
— 79. l'uà laocia eoo alcuuu, vale Gio- RQMPEVOLB. Rom-pè-vo-lc Add. com. sensibile l'oaoraatopea.j
strare e Gom batter eoo esso. 80. E — Facile a rompersi, Frangibile. [Lat. RONCASI). Ron-cà-so. Sm. Zool. Uccello
per simil. Prendere a fare qualrhe im- fragili».) che ha i piedi pelusi , e vive ne* luoghi
presa. —
81. Romper lance, di gran ROMPICAPO. Rom-picà-po. Sm. comp. alpestri, per lo più coperti di nave. Nel-
lance, lig., vale Contrastare a«sai, Com- Si dice di persona o di cosa che giunga l'intero» è tutto bianco, c nell’ estate
battere lungamente. —82. Una tempe- altrui molesta. [ Lai. «tolt ti ut homo. diventa di color bianco variato di «curo,
sta, vale Causarla. —
83. Vergola# , — 2. Fi lui. Sorta di giuoco, d«tto anche
]

o gialliccio. Il maschio si distingue per


vale Farsi coraggio. —
84. N. ss», nei Giooro Chi orse. una striscia nera , che dalla base del
1. signif. —
85. Detto dell’Aurora del . ROMPICOLLO. Rom-pi-còl-ta. Sm. comp. becco sì distende sopra gli occhi verso
Giorno, dell’Alba e simili, Sorgere. Spun- Si dice di persooa o di co»a atta a far le orecchie. Volgarmente dicesi Giorno.
tare Apparire; e si adopera anche in
, altrui capitar male, [ Lat. perdilut ho- [ Dai nell. gali, ronach irsuto, ispido. )

modo awerb. Sul romper dell’aurora , mo.] —


2. Persona di poco buon affare. RONCATO. Ilon-eà-io. Add. n. da Ron-
dell'alba cc. [Lai. orir». «urgere )— 86. — 3. A rompicollo, p»sto awerb. vale care. I.o stesso che Arroccalo. I Lat.
D.cesi Rompere io mare o Rompere as- Precipitosamente , Scoia considerar la runcaltii. )
solutamente, e vale Far naufragi", Nau- strada burnii o cattiva. [Lat. prateipiii RONCIIEGGIARE. /fon-cfuy-^iàfe.Neul.
fragare. [Lai. naufragium facere.) 87. — rurtu.j —
2. In fretta in fretta. as$. V. e di' Russare.
Ditesi Rompere iu qualche luogo, e vale ROMPIMENTO. i?om-pi-tn4»-lo. Sm. Il RONCHETTO Ron-r hit-io. Sm. dim. di
GiUarviti, Andarvi con violenza. Lat. !
rompere Spezzamento. [ Lat. (radio , Ronco nel primo aignlf.

erompere.] 88. N. pass, nel 1. signif. rupùo. J
,


2. Naufragio. 3. Fig. — RONClilO. Rùi\~ch\-o. Sa. Bernoccolo ,
— 89. Interrompersi. 90. Adirarsi. — Interruzione. Divisione. 4. Inosser- — Ritorto. (In gr. onco« mucchio, massa,
[Lai. amicùiam dìrimere.J 91. Di- — vanza, Mancamento. [Lat. fiolo/io.] — mule, tumore, eraiuenza.In cbr. recha-
sfarsi, scoppiando , a guisa de' sonagli 5. Nimistà, Disunione. 6. Dicesi Rom- — sisluoghi aspri , tortuosi , difficili. In
dell'acqua. [Lat. «tanfi «cere. ] — 92. pimento di capo , c vale Importunità , isp. roncha pustola.)
Trascorrere. —93.
Indebolirsi, Infra- Rompicapo, Improntitudine. RONCHI ONE. Ron-chió-n*. Sm. Quasi
lirsi. —
91. Fiaccarsi. 93. 'Lasciarsi — ROMPINOCCIUOLE. R-'m-pi-noc-ciuò-le. Rocchioue , Ro'rhio grande. ( lo isp.
abbattere, a (frangere dalle disgrazie. Sm. coni p. indecl. Strutucuiu che serve rinron angolo di muro, luogo stretto. ]
(Lat. rumpi mafia.] —
DicesI Rom-
9ti. a romperà Ir nocciuole. RONCHIOSO. /f<m chió-*o. Add. m. Bi-
persi ad ira e vale Adirarsi. 97. A — ROMPINOCI. /forzi -pi-nó-ci. Sm. comp. torzoluto, Bernoccoluto, Che oon ba la
piangere, vaio Metterai a piangere. 98. — indecl. Ar. Mes. Strumento di varie sor- superficie piana , ne pari . ma rilevata
A ridere, vale Ridere sui od e rata ai cote. te che serve a rompere le noci. in molle parli. { Lat. asper tutrro-
[ Lat. ri«u dirompi.) —
99. Con uno , BOMPISCHIERE. Rom-tnsr.Kiire. Add. «««. lo celi. gali, roinneach rozzo, sca-
vale Troncar con lui l'amicizia. 100. — cibi. «anp. indecl. Che rompe, disfa bro aspro puntuto
. ,
ronach irsuto ,
.

Da checchessia vale Rimanersene, Ces- o sbaraglia le schiere; ed èagg. dato ispido, rocach (Meno di rocce e di «co-

.

sarne. 101, Gli occhiali ad alcuno , da Omero ad Achille. gl.. In gr. rhccttdcs aspro , scosceso
fig., vale Non vederci. 102. Guerra,— ROMPITORE. Rom-pi-ió-re. Verb. m. di pieno di luoghi difficili rhoaas sasso
vale Farsela scambievolmente- 103. — Rompere. Che rompe. [ Lai. fraetor , corroso rupe. Io iogl. rough e rocky
,
,

I denti fig., vale Crepar d’ira, di rab- rupfòr.] —


2. Memi. Trasgredire, Non aspro, scabro, sassoso. Iu lat. rugoeus

.

b a. 101. Il cervello, fig., vale Lam- osservante. [ Lat. violai oc. j 3. Anni. — aggrinzato. ]
biccarsi o Stillarsi il cervello. 105. — In forza di sm. pi. Rompitori dirnusi i RON'GHIUTO. Ron chiù-to. Add. tu. Lo
11 collo, vale Fiaccarsi il collo , Munre denti di prospetto, destinati a rompere stesso che Roochioso.
per fiaccatura del collo. 106. Per — e miliare. BONCUIZARE. Ron-chi-sà-re. N. *ss.
esleus., dello di più persone, vale Nuo- ROM PlTItlCE. /lorn-pi-lrì-ce. Verb. f. di Ln stesso che Rancheggiare. V. c di’
cersi mortalmente. —
107. limare, 1 Rompere. Che rompe. Ruttare.
mari, vale Far fortuna di mire Dive- , ROMPITURA. Rm-pi-tù ra. Sf. Rom- RONCIGLI ARE. Ron-ci glià-re. AU. Lo
nir burrascosi i mari. 108. Il nodo— pimento e Il luogo lutto. [ Lat. fradio, stesso che Arroneigliarc. Pigliarn eoo
della vergogne, vale Andarsene via la rupi io. ronciglio, i Lat- «neo arripere. ]
vergogna , Sotterrare il coraggio. — ROMULEA.
|

Ilo-m u -Ir -a. Sf. V. G. Boi. RONCIGLI ATI). Ru» ci-glia-to. Add. m.
109. Il sangue a urie, vale Uscirgli il Genere piante della famiglia delle
di da Rotte igliare. Lo stesso che Arrooci-
•angue. —
110. Il sonno, vale Destar- iridec e della triaodria monoginia di gliato.
si. — 111. Il tempo, vale Voltarsi alla Liuneo stabilito da Maralti sull* ùria RONCIGLIO. Ferro
Ron-c\-glio. Sm. a-
pioggia. —
112. In parole, vale Prorom-
.

bulbocotlium. [Lat. romulea.] d anco a guisa d'uncino , Graffio. [ Lai.


pere o Cominciare a [variare. 113. La — RONCA. ROn-ra. Sf. Milit. Arme in aste uncus. V. l’eliniol. di ronca )
nulla , cioè il suggello, vale Palesarsi. adunca « tagliente iMtta nel medio evo. UONClGLlONE.^on-ci-giià-ne.Sro. Milit.
— ili. La schiena, lig , vale Durar gran Lat. epura#. Dall'tllir. ronAa asta. In ocrrcsc. di Ronciglio . u anche Roncl-
fatica, Essere troppo aggravato. 115. — t

rbr. romach asta, lancia. In frane. ran- gliu semplicemente ; cd era una sorto
L» stomaco a uno, vale Vomitare. — cori o roncoi» era. secondo il Bullet, una d'arme rusticale da lanciare, che par
110. Prov. Il soperchio rompe il coper- spezie di arma a punta , ed era forse rho fosse un'asta o un bastone guarnito
chia, vale Ogni troppo è troppo. — ft 17. covi detta da rotnnrarh che io celi, fiali, in punta di uu uncino ferreo, tagliente,
Rompere peosicri o simile io uu In-
i i
vai puntuto. In quest' ultima lingua a immagine della ronca.
rilc ,
vale Esilarare lo spirito bevendo, j
corrai* asta. Altri forse caverà ronca BONCIONE. Won-cid-na. Sm. V. A. V. e
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1 .

VI O IV BOX li ON
di* /tondone. [ Lai. rminnuj.] — 2. Sul* considerevole delle loro ali e dalla ra- dulazione ne’ prriodi successivi.
[ In
loop. pidità del loro volo. Questo genere com- fiane. rondeau, da rond cerchio.
)
RONCO. Rón-eo. Sm. Strumento ritirale prende varie sperie. La piu comune è RONDONE- Ron-dó-ne. Sm. Zool. Spezie
di f.-rro ri' a guisa di falce e con
1
-
.
la Rondine domestica di Linuco,hirun- di Ronditi'', ma più grossa e più forte,
manico di legno, ad uw di potare. [Lai. do minor urbica, volgarmente detta Ba- che frequenta le torri, e per esser quasi
falx i-tnilocio. Altri forse dalla pari, lestruccio m note: uccello di passo, rh* priva dell’uso de* piedi non si posa mai
iter, re e da «man* adunco supplendo a noi viene di Primavera, e fa il suo ni- negli alberi, e altrove, come fanno le
ferrum. lo per*. r«n;7ift vomero.J 2.
,

— do nelle case, o sotto a' tetti ; è nera dì alire rondini; fa la guerra all'api, e
ad
Vicolo scora riuscita , Siradclla circa. sopra , bianca di sotto e sul groppone ; alcuni insetti. Altrimenti CipseJo; gre-
(Io ingl. irruny torlo, onde tcrung lane
forma il mdo di faugo spd/o alcuna cam. Apus, Apodo.
, (Lat. hirundo ma-
vicolo tor«o. lo isp. meco ogni cosa mescolanza di paglia, sotto le finestre e jor /.in. —
2. Dicesi Rondone marino
torta. —3 Oode Emr nel ronco, Tro- i tetti dello case, il quale nido e affatto
J

la Pernice di inare; altrimenti Già reo la.


j

varsi nel ronco, vale Non trovar né via coperto al di aopra, con un sul foro ro- — 3. Dicesi in lindo basso Andar di
né verso do spicciarsi d * alcun negozio, tondo io un lato di-ud' esce ed eulra
, rondone , quando le cose succedono al-
Non poter riuscire nell' intento. — 4. faci. elio. La Rondine riparia , hirundo trui prospere senza aver briga.— 4. Boi.
Stor. Mod. Nome che da«asi io Fireme riparia, è volgarmente detta Halr&lruc- Rondone pisano : Nome rho si dà ad
ad Biconi uomini stipendiati dal magi- ciò ripario, o selvatico, perchè scava il una specie di Ero settembrino.
strato dell’arto della lana per invigila- suo nido nelle ripe de Lumi. Ve un'al- RONDA. Rón-fa- $f. Giuoco o piuttosto
re che i fondachi non avessero in bot-
tra Rami me riparia, Hirundo svieniti, Serie , Disposizione di carte come Pri- ,

tega o altrove pannine forestiere. ( In ed è un uccelletto che fa il uido negli miera, e simili. [Dal gr. raphe giuntu-
ar.raqyb osservatore, lo celi, gall.ran* scogli, componendolo di certa materia ra, connessione. In ar. raphaa accontò,
ntuieh investigare , ro-coimhtad mollo glutinosa e tra* urente, di cui i Chinesi po>c dappresso. In isp. ranfia qnanti-
invigilare. 1
tanno una delie loro più preziose vi- à, moltitudine. In ingl. ro r uff piglia-
RONCOLA. lìón-ro-la. Sf. Ar. Me*. Col- vande. iLal. hirurulj. Secondo alcuni , re una carta col trionfo ocon altra su-
tello adonto per uso dell'agrieoltura, o hirunilu vtendfilo per h-lundo , dal gr. periore.!— 2. Onde per simil. Accusare
della milizia, al pari della hi oca. [Lai. chelidon che vale il medesimo. Io celi, o Confc3«are la ronfa giusta, vale Dir la
trirpicula.) gali, uir-ruon Sopra girare.) 2. Dicevi — per l'appunt» , o rom’ (|l| sta.
l'Oia —
RONCOLONE. Ron-co-ló-no. Sm.Ar.Mcs. Fare u simili come le rondini , e vale 3. Prov. La ronfa del Vallerà , o Nc fa
Lo stesso che Roncone. Audarc e venire senza posi re. 8. l*ro> — ne : si dice quando altri In ’mpatta.
fa
RONCONE. TTon-cò-ne. Sm. Ar. Mos. Una rondine non fa primavera, vale Un ROXPAL. Rbn-faì. Sm. V. G. Dot. Nome
Strumento rustlcale di ferro maggiore caso nou fa regala. Lai. una hirundo imposto da Znnoni alIVfrum pcntaphyl-

•,
,

della ruota detto anche


,
c senz'asta ;
non facit far. ] 4. Chiamasi Pesce lum a cagione della struttura del suo
,

Itoucolooe e Falcione. ( Lat, falx vini- rondine a Rondine di mare uo pesce il fusto a foggia di un ferro tagliente.
toria. In turco oraq falce da mietere. J quale ha la i*»u> che trae al eotur vio- |L u. rhumphal. Da rhotnphaca coltello,
HONDA. Rim-da. SF. Milit. Giro che ai letto; il tronco rossiccio; la prima na- spada. ]

tempo di notte da’ sotiuflìriaU ed tatoia del dorso e quella della coda d uo RONFARE.
fa in Ron-fà-re. Neut. ass- V. e di’
cilealro chiaro; la seconda dormale ver-
u finta li o aoli o con un drappello di
, Russare. [ In frane, ronfler, in provenz.
soldati, espressamente a ciò comandali, diccia; le nataroje pettorali di color
rounflar voci , in cui ha molta parte
;

intorno al recinto d una piazza cd a tutti d’ uliva, eseguale di macchie rotonde l'iiiiitaziune del suono che vkn trasmes-
i corpi di guordia d’una piazza o d on
turchine, [ Lai. trigia cofitan». ] 5. — so da chi rusaa. Io lai. re/lare se filar
campo per visitare le sentinelle e vede- Ar. Me». A coda di rondine , si dicuuo Contro.
|

]
re se vegliano. [Lai. lustrarlo excubia- certi lavori di ferro, legno. > simili, clic RO.NKEA .Ron-p-a. Sf. Milit. Arme io
in una delle estremità si dilatano, a si*
rum. In frane, rotule, in isp. ronda, in asta di lama tagliente d'ambe le parti e
ingl. round, in Ifd. rune! e , io dialetto ingiùnta della coda della rondine. lunga quanto il legno adoperata par- .

na poi. ronfia, da rondare, che i Napo- RONDINELLA. Ron-dinit la. Sf. Zool. ticolarmente dagli antichi popoli della
lit. dicami ronniare: <• questo da) celi, diin. diRondiuc o poeiicametiie pren- Trarii , e da quelli altresì d' una gran
gali, raon girare. In ingl- fo in nm desi auebe per Rondine. iLat. hiruu- parte dell'Asia, trorandascn" frequento
sas*. rynow, io led.reyruri correre.]
,

— do.J memoria nelle sacre carte. Altri voglio-


2. L’olfiziole stesso o il sottuifuiale che RON DI NETTA. Ron-dinitta. Sf. Zool. che cuti questo nome sia indicata una
la la ronda. [ let. circitor , fraxator. ) Dtin. di Rondine. Lui. parva hirundo.] lunga spada pure tagliente d’ambo i la-
— 3. I)n:esi Audarc in rouda c vale rondinino. Ron-di-m-no. sm. Zool. Lat. rhomjdsaea romphaea. fra-
Rondare. —
4. E per simil. Andare in
,

Pulcino delia roudiuc.


rundinit.
[ Lai. pulita hi-
ti. (

mes. I
,

Gr. hanno anche rtamj)* per


ronda vale Andare io volta . Andar ] ispida, ribello.]
gironi.
,


5. Difesi Cammino delle roo- RONDININO. Add. m. Zool. Aggiunto di RONFF.I. Ron-fìi. Add. e sm. V. G. Fi-
de, e vale lo stesso che RondeSlo. Pesce. Pasee rondinino ditesi un pesce lol. Guardie che armate di spada sta-
ROND ACCIA. Ron-dàc-da. sr. V. Fr. nobile, gentilissimo a mangiare , rondo vano intorno aglimpcralori bizantini e
Milii. Scudo rotondo e leggiero che si di sopra, e spianato di corpo, con testa gli accompagna vano nelle pubbliche
portava da alcuni soldati scelti e che piccola, coda larga, ed uoa sola lisca io funzioni c negli eserciti. ( Lat. rhom-
poi andò in disuso, fc la stessa arma mezzo. —
2. Hot. Sorta di fico. phaeae. Di rhomphea che lo gr. è sorta
che I* Rotflln. Il Cinuzzi scrive Roo- rondino. Uon.dvno, Add. e sin. mìiìi. di spada.

d uccio Ib-al fr. rondac/ie.] Caporale 0 Soldato semplice che veglia RON FEOC R ATORI . Ron-feo-crà to-ri.
RONDARE. Ron-dà-re. fteut. ava. Milit. di notte le sentinelle d' uu corpo di Add. c un. pi. V. G. Filo!. Così nella
Girare attorno Tacendo lo ronda. Ora guardia. corte di Cnstaotinopnli si chiamarono i
dicesi più comunemente Far la ronda, RONDINOTTO, Rondi-nbt-to. Sm. Zool. comandanti dei Pretoriani; perché que-
f Lat. orcwmir#, circuii e, fraxare. ]
— Pulcino della rondine; altrimenti Ron- sti erano armati di grandi scuri e di
2. All. dinino. clave, pari a quelli che o<ii chiamiamo
RONDELLA. Ron dilla Sf. Ar. Mes. RONDÒ. Rondò. Sm. indeel. V.Fr.Pors Alabardieri. (Lat. rompheoerafera*. Da
Sorta di strumento rustico. e M us. Piccolo componimento del a poe- rhomphata spada, bastone, e eroico io
BONDELLO. Ron d'l-lo. Sm. Milit. Quel sia francese originariamente di caratte- domino.)
piccolo spazio lascialo pel passaggio re semplice, con 13 versi su due rime , RONFIARE. Ron fiàre. N. ass. V. e di’
delle r. nde fra la scarpa esterna del pa- diviso in tre strofe, in cui ripetevasi il /Tuffare.
rapetto ed un piccolo muro costruito principio dopo il 3" 8’ e 13° verro , BONGO. Rdn-go. Sm. Mns. Specie di cor-
hj 11> stremi tà superiore del terrapieno; sempre eoo sentimento diverso. La for- no dì caccia io uso nell'Africa , spe-
,

e però detto aucora Cammino delle ma e 'I Carattere di tal componimento , cialmente nel Regno di Loango. il dia-
ronde. rispetto alta sua un iene culla melodia , metro del suo padiglione è disoli due
RONDI NA. Rón-di-na. Sf. V. A. Zool. diedero origine a quella specie di mti- pollici. Se ne fanno di differenti tuoni,
V. e Rondine.
di’ aica vocali- od ist ni me ola le, oggidì chia- più o meno acuti ; tulli fono d’ avorio.
RONDINE. Rùn-di-ne. Sf. Zool. Genere mata Rondo, e che cousisic pure in un RONNE. Rim ne. Sm. iadecl, Filol. Ab-
di uccelli dell’ordioe de' passeri, distinti dato sentimento semplice che si ripete breviatura della sillaba latina Rum. una
dalle piume compatte , dalla lunghezza in giro, osservando però una certa mo- delle Ire abbreviature che si pongono
Ciiamiu, Fot. 11L 22

Diaitizec
, 1 ) 5

BOP non KOS


io fine della tavola dell’Alfabeto . dopo teaeee e della tetrandria monoginia ,
, |
US di suonosottile. Genere di arboscelli
l'iiliiaia lettera; e aooo : A , Rf ,
cioè danno stilo terminato,
cara iter irta le ordinariamente spinosi dell’ icusaodria
Et, Coo, Rum onde Dall'A al
; Roane è da uoo stimma ligonBo che lo presenta poliginia tipo della famiglia delle ro-
.

lo stesso che Dall'A alla Z. soilo forma di clava. [Lat. rhopala, risa- sacee. I suoi caratteri sono: calice orcio-
RONZA MENTO. Ronsa-mén-io. Sm. Il nala. Da rhophalon clava.] laio. carnoso, ristretto nella sommità ,
ronzare, De' suoi diversi siguif., sebbe- ROPAL1CI. /fo-pò-li-ci. Add. e sm. pi. • cinque divisioni persistenti, a cinque
ne parlandosi di romore più cornane- V. G.Filol. Aggiunto di versi, il primo pelali, semi quasi ossei , coperti di
mente si dica Rontio o Boaro. [ Lai. de’ quali è monosillabo, bisillabo il se- asprezze e contenuti entro una bacca
àrcuitio.) condo, trisillabo il terzo e cosi progre- secca e colorila formata dal calice che
RONZANTE, Am-zon-le. Part. di Ron- dendo , in guisa che scritti hanno la crebbe. Questo geoere contiene nume-
ure. Che ronza. forma di clava. (Lat. r Aopatici. Da rho- rosissime specie, e varietà infinite, eoa
RONZARE. Ran-sA-re. N. ass. Far per palon clava. ] isvariato colore ne’ loro Bori, ma per lo
aria, movendosi, il romore proprio delle ROP A LOM E R A. Ro pa-ló me ra. Sf. V. più rossi: sono l'ornamento de'giardioi;
sanare, vespe , mosconi . api e simili. G. Zool. Genere d’ insetti dell’ ordine e da quelli che mandano odora cavasi
( Lat. circumitrepire. Dal gr. rhoiseo , de’ ditieri. della famiglia degli aterigeri un olio od essenza, che fa la delizia do-
che si pronuuzia rhiivo io strido. Altri e della tribù della mnscidee, cosi deno- gli Orientali, ed c la base principale del
forse da semplice ooomatopea. ] 2. — minati pe* loro palpi o piedi conformali trafficode’profumicri. Tre specie oe aooo
Per simili!, si dice del Rotnoreggiare a foggia di clava. [ Lai. rhopalnmira. adoperale in medicioa: la Rosa di cen-
che fanno le cose tratte o agitate con Da rhopalim clava, e meros gamba.) I tufoglie o doppia o incarnala , da’ coi
fora per aria ; ed anche poeticamente ROPALOS1. Ro-pà~lo-ii. Sf. V. G. Mrd. bottoni si fa uua conserva astringente
del Rumoreggiare che fanno nella loro Malattia de' capelli, non guari dissimile c carminativa, la Bus» gallica o dome-
ssala le palle lanciate dalle armi da dalla plica pulooese , in cui i capelli ai stica o russa, che dà l'acqua stillata, fa-
K oco. — 3. Detto altresì di soldati che confondono e gli uni agli altri ai at- ccio rosato, l'unguento, l’olio, il stroppo,
vadano velocemente da un luogo all'al- taccano. [ Lai. rhopalotis. Rhopalotis il mele rosilo ec. e la Rosa canina.
Lo
tro, cosi ner guardia e difesa, come per da rhopolon verga bastone ; poiché
,
i stesso nome ha il Fiore ordina riamente
soprav vedere e molestare il nemico. capcgll ai stringono in masse longitu- odoroso e vermiglio , Hi questi arbusti.
[Lat. rircutn volitati , discorrere. Dal- dinali che pajon verghe.) (Lat. rota. Rasa dal celi. gali, ed friaod.
l'ebr. rati currere, discurrere, eicurrc- ROPIO. Rb-pi-o. Sta. V. G. Boi. Nuovo roache vale il medesimo. In ted. rote, in
re , festina re. | —
4. E del romore che nome da Scbreber dato alla Meborea , illir. ruzae ruja.iu olnnd. root, in qq.
fa il Paleo raggirando intorno a sé. — che forma nn genere nella ginandria glicr. ruzza, iniugl. ed in frane, rote,
io
—- 3. Aoda re a ronzo. [Lai. vapori, d«- trisndria. a castone che i Bori di questo isp.roja.!— 2.0ndeLa stagioo delle rose
zeurrere, errare. J —
6. Ed a modo di arbusto della Gujana sono disposti luo- dicesi la Primavera, perchè allora sboc-
sm. L'atto del ronzare. Ronumpnto. go suoi ramoscelli e formano cosi dei
i ci*» le rose. —
3. Flg. Il vermiglio delle
RONZATORE. Jìou-ia-tò-re. Verb. re. di grappoli o virgulti assai allungati. [Lat. gote o del labbro, —
1. Per metaf. Rose
Ronzare. Quello che ronza. rhopium. Da rbops rophot virgulto. ],
espine ai prendono simbolicamente per
RONZINA. Ron-ti-na. Sf. di Ronzino. ROPOGRAFO. Ro-pò-qra-fo. Add. e sm. le g'oje e gli affanni della vita.— 5.Delto
RONZINAZZO. Am-xinòz-zo. Sm.pegg. V. G. Filol. Cosi chiamavasi dagli an- simhtlicam. della Verginità delle fan-
di Ronzino. tichi Il pittore di tenui soggetti , come ciulle. — 6. Ed allegor. per La Vergine
RONZINO. Ron-zì-no. Sm. Spezie di ca- animali, piante . paeselli e simili ; al- SS. — 7. Dicesi Cor la rosa , e fig. vale
vallo di poca grandezza , ovvero magro
o vecchio o di cattiva conformazione.
trimenti Riparagrafo. [ Lai. ropogra- Pigliare il tempo o l'occasione. 8. —
phus. Da rhops, rophot merci* di poco Dicesi Cor la rosa e lasciare star la spi-
[ Lat. mnnnuluf. Dal celi, brell. ronzi valore, e grapho io scrivo o dipiogo. J na , e lig. vaio Appigliarsi al buono ,
cavallo. In ted. roti, in sass hors io — 2. Si chiamavano anche Ropograli lasciando da parte il cattivo.— 9. Pror.
iogl. horse vagliono il medesimo. In coloro che ne' giardini tagliavano i bos- Scila è rosa, ella fiorirà; s'clta è «pina,
frane, rozza cavallo debole ; roustin ca- si. i lassi e gli altri arboscelli fronzuti ella pugnerà, vale Dall’esito ai conosce-
vallo intero da viaggio e da guerra. In in figure di uomini , di animali , ec. rà In cosa. —
10. Dicesi Rosa canina u
isp. rocin cattivo cavallo , ovvero ca- Dal gr. rhopi virgulto. )
del cane o silvestre, altrimenti Buse li-
f
vallo intero, robusto e proprio al lavo- ROPOPOLIO. Ro-po pò-li-o. Sm. V. G. ne selvatiche , una Pianta che ha gli
ro. Io ebr. rasati magra, macilente , e Filol. Bottega di minntierc, volgar- steli lisci , con pungiglioni ricurvi
,
roti correre. ]— 2. Milit. Cavallo ro- mente chincagliere. [Da rhopos piccola luoghi spesso opposti le foglie com-
. ;

busto che il vassallo forniva al suo si- merce, e paleo vendo. ) poste di sette f •glioline ovate acute, .

gnore ne’ tempi feudali e che era mon- RORANTE. Ro-ràn-te. Part. di Dorare, di un verde lucido, lisce;! Bori bianchi,
tato dallo scudiero o portava il baga- v. L. Che rora , o Che s' irrora. [ Lat. poco odorosi , scempi. Fiorisce in pri-
glio. Ne’ tempi posteriori fu sempre irrorimi. mavera ed è comune in Europa. [Lat.
) ,

rousideraio nella milizia come bestia RORARE. Ro-rà-re. Alt. V. L. Legger- rora canina Un. , rota rylrulrù.] —
da bagaglio o cavalcatura di garzooi e mente bagnare. Lo stesso che Arrosare, 11. Dicesi Rosad'Olaoda I na specie di
servitori: l’usanza di condor ronzini pel Arrorare, Irrorare , Arrugiadare, Irrn- viola. —12. Dicesi Legno di rosa Uoa
servizio degli nfliiiali di cavalleria ed *r iati re , Inrugiadare. [ Lat. irrorare.
.i specie di legno che vien dalle A oli Ite.
anche dei maestri che potevano mante- Irrorare, da roi, rorit rugiada ; e roz — 13. Eccl. Rosn d’oro si dice quel Fior
nerlo del proprio, durò negli eserciti dal gr. hrrsa ovvero ifroioz che pur vale d'oro che beoedice il Papa per mandare
tino al Boa del secolo ivii. 1 dragoni al ragiada. In «r. ret't’ pauea et irrorans a' Principi la quarta Domeuica di Qua-
tempo della loro istituzione facevano le aqua. resima. —
14. Pasqua delle rose n rosata.
loro fazioni di cavalleria sopra ronzini. RORA RIO. Jb-rA-ri-o. Add. e sm. V.L. Lo stesso che Pentecoste. 15. St.Mod. —
RONZIO. Ron-zi-o. Sin. Romore che si Milit. Sorta di soldati eoo leggiera ar- Fratelli Rosa Croce, Fratelli della croce
fa nel ronzare e li ronzare stesso. Di- madura, che erano de’ primi a combat- delle rose. Nome di una Soe-eiA segreta,
cesi anche di quel rumore che mettono tere. [Lat. rorarius.} specie di Liberi Muratori fundata io
le armi da mano e da tiro quando sono RORASTRO. /fo-rà- Uro. Sm. Bot. Vile Germania nel secolo xvi. , c cosi detta
scagliale o agitate con forza. [Lat. stre- bianca, altrimenti Brionia o Zucca sal- dal segreto a cui erao obbligati e dal
pitai, murvnur,] —
2. E lig. vatici. ( Lat. vtfiz alba, bryonia alba costume che aveano que' socii di tener
RONZO. R^n-zo. Sm. Ronza mento. Ron- Un. Rorastro, quasi Rovaatro, poiché fra le Uzze e bicchieri le loro assem-
i

zio. ( Lat. strepitìi ! murmur obmur-


, , questa pianta è simile al rovo, e cresce blee è noto che in Germania sopra le
:

muralio. J con esso nelle siepi. ) mense delle osterie pende uoa corona
RONZONE. Ron-:i>-n<, Sm. Anticamente BORATO. 7?o-ro-fo. Add. m. da Rorare. di rose, e che ivi , dire alcun che sotto
fa detto per Corsiere nobile da cavalca- RORIDO. Ròri-do. Add.m. V. L. Umido la rosa , vale quanto dirla in segreto ;
re e da guerra, ed in generale per Ca- di rugiada. [Lat. roridus.] costume e motto preso da Latini- 16. —
vallo. [Lat. equ uz.J —
2. Stallile. [Lat. ROSA. Àd-za. Sf. coifO stretto e coll' Fisbl. Rosa diciamo anche quel sangue
admistarius. J —2. Specie di tafano o di suono aspro. Luogo corroso da im- che viene in pelle , c che rosseggia a
moscone. peto d'acqua, o simili; altrimenti Cor- guisa di rosa, tiratovi da bacio, da mor-
BORALA. Rò-po-la. Sf. V. G. Boi. Gene- rosione o Lunata. sicatura, o da cosa simile; che luche il
re di piante della famiglia delle prò- ROSA. Rb-ta. Sf. Bot. Coll'O largo e col- diciamo Succio. —
17. Mu*. Apertura
170

, , ,-, , ,

HO* OH KOS
tonda oella «vola di alcuni strumenti di panno o drappo di color rosato.— 2. no; le intestine lunghe, il cieco ampio ;
di corde, con varii rabeschi. Corrisponde Arche. Bevanda composta di mele, vino infrangono co’deuti materie durissime
all'Echro degli antichi. (Lai. eràeum.l e foglie di rosa, usualissima presso gli e spesso si nutriscono di legoi e cortec-
— 18. Archi. Rose di con si «oche I Ro- antichi. [Lat. roztrfum.) ce. A quest'ordine appartengono i sorci,
soni— 19. Filol. Segno di fazione e di ROSATO. Add. m. DI rosa . ed è per lo il castoro, i ghiri ec.

parte politica ed anche Segno onorevole


. più agg. di Calore. |Lal. roieu*.] 2. — ROSICARE. Ro-ti-cà-re. Alt. e n. Leg-
semplicemente , ora detto con termine Oode Labbra rosale, cioè Vermiglie. 3. — germente rodere. V. e di' dolicchiare.
in. uiu Coccarda.—20. Mario. Rosa di-i Fig. Rosati giorni per Giorni sereni — 2. E fig. —
3. Ed io senso equi voci-
venti. È un cartoncino circolare, che si felici- —
4. Agg. di tutte le preparazioni ci e ole osceno. —
4. Pro v. Chi non risico,
adatta ferma sopra l'ago della bus-
e si farmaceutiche nella quali eotrounrose. non rosica, vale Chi non tenta , non hi
sola , nel quale sono segnale alla cir- Onde Acqua rosata , ebe più comuoe- furlana. [Lat. uudacet fortuna juvat.]
conferenza le lettere iniziali dei nomi meute si dice Acqua rosa: Acqua tratta ROSICATO. Ro-ti-cà-to. Add. m. da Ro-
de' venti. —21. Ro-a del li mone. V. Fem- per distillazione delle rose. [Lat. aqua sicare. V. e di' dolicchiato.
minella, §. 6.-22. Astr. Nome antico macca.) —
6. Aceto rosato: Aceto aro- ROSI LATI.' LI A. Ro-tUa-tù-ra. Sf. Il ro-
di una cometa. —
23. Farm. Rosa mi- matizzato dai petali di rose. 6. Olio — sicare.
nerale d'antimonio: Polveri d’ Algarotli rosalo; Olio dove sieoo state rose in in- ROSICCHIARE. Ro-tic-ehià-re. Alt. e o.
impregnate di tintura di sandulo rosso. fusione. —
7. Eccl. Pasqua rosata: Cosi Leggermente rodere. (Lai. tubrodere.
ROS A.Fò-rn.Add.f.Agr. Agg.di una specie chiamasi la Pentecoste. Dal lat- fori pret- perf. di rodo io rodo.j
di mela; pili comunemente Melarosa. ROSCANO. Rb-tcu- no. Sm. Bot. Specie ROSICCHIATO. Ilo'tic-chià-lo. Add. B.
2. Farm. Agg. di Acqua: dicesi Acqua d' erba Kali , che mangiasi in insalala. da Rosicchiare.
rosa o rosata Quella tratta per distilla- [Lat. toltola Kali toltola soda Lia.) ROS1CIIIERO. do-fi-rMi-ro.Sm. Ar.Mes.
zione dalle rose. ROSCIDO. Rò’tci do. Add. m. V. L.Umi- Smallo di color di rosa.
ROSACEE. Ro-$à~ce+. Add. e sf. pi. Boi. do. Rugiadoso. [Lai. roicidus.) ROSI FERO. d0 *sÌ-f6 -ro.Add . m. Che rende
Famiglia naturale di piante dicotiledo- ROSCIOLA. Ub-tcio-la. Sf. Bot. Nome rose. Ferace di rose. [la lat. rosai fero
ni e. polipetale , di cui la rosa è il tipo. volgare del Getlajooe. (Dal celi, gali- io porto rose.]
Le foro radici sono generalmente ra- lui ole erba cattiva cosi detta, perchè
; ROSIGNOLUZZO. Ro-ti-gno-lus-zo. Sm.
mose e fibrosa; rami alterni talvolta
i , inflitta i grani. V. l' etimologia di reni dim. di Rosiguuolo. Zool. Piccolo ro-
muniti di aculei uncinati; le foglie d'or- gnuoln.) slgouolo.
dinario conduplicate avanti il loro svi- ROSCOMENO. i?o-*cò-m«-no. Add. esm. ROSIG NCOLO. Ro-ti-ynuò-lo. Sm. Zool.
luppo, alterne, guarnite di stipole sem- V. G. Filol. Chi gode buona saluto. Da Specie di uccello dell ordine de' passeri,
plici o composte, sostenute da picciuoli rpnnymi io corroboro.] che nella superior parte del corpo èd’un
cilindrici, seguati al di sopra di un pic- ROSECI. HIARE. Fo-ase-chià-re. Alt. e color bruno, che tiene del rosso. Ili la
colo solco ; per lo più ermafroditi
i fiori n. Lo stesso ebe Rosicchiare. 2. Per — gola , il netto ed il ventre di un bigio
e completi , soggetti a divenir doppi : melar, in sign. n. pass. Censurarsi bianco; il davanti del collo di uo bigio
colla colturs, a prendere diverse dispo I scambievolmente. carico; il becco bruno a lesina; la lingua
Bilioni , ed in alcuni generi a comparir R05ECCHIAT0. Fo-zac-ehtò-to. Add. m. locisa , smarginata ; I’ unghia del dito
prima delle foglie. da Rosicchiare. Lo stesso che Rosic- posteriore mediocre. Canta con molta
ROSACEO. Ra-tà-ce-o. Add. ra. DÌ rose. chiato. varietà e soavità , e segnatamente nelle
|Lat. roxeuf.J —
2. Boi. Fiori rosacei. ROSELLA. Rotèl la. Sf. Bot. Il frullo del notti di primavera. Il suo caoto è sim-
Corolla rosacea, dieesl parlando di fiori Corbezzolo, cosi detto dal suo color rosso bolo d‘ una languida tenerezza. Secondo
(he banoo la corolla regolare e per lo pendente al giallo piu comunemente I mitologi, fu in questo uccello elogiala
;

più composta di IS petali eguali disposti Corbezzola. (Lai. imedo ,


arèufua une- Filomela. [Lai. luzemùs p hilomcla,
.

ed inseriti simmetricamente sul calice. motaciUa lutcinia Lin. Da linciatola


ROSACICO. Ro-tà-ci-co. Add. esm.Cbim. ROSELLIA. Ro-sel-li-a. Sf. V. A. Med. diminuì, del lat. (lacinia rosignuulo. la
Acido polveroso di color rosso , da cui V. e di’ Rosolia. frane, roiei^noi, io provenz. routsigttuu,
ba preso il nome , molto solubile nel- ROSELLINA. /ro-tal-ll-na. Sf. Bot. Sorta io isp. ruìienor. Lutcinia , secando
l'alcool e nell'acqua, anzi deliquesccutc. di rosa piccola,
scempia e doppia , che molti f vico poi da Lucia bosco , e da
Si depooc dalle orine nel corso delle anche dicesi Dommaschina o da Dom- cono io canto- Cantar de boschi.
malattie febbrili e nella loro crisi , e inalo. [Lat. rota simplex, rota piena.) ROSINO. /foai-no. Add. m. Di color di
durante gii accessi della gotta sotto for- —2. Dieesl Dar roselline e fig. vale

Adu- rosa. Alquanto roseo. —
2, Ar. Mes. In
ma di sedimento roseo polveroso. Par lare. (Lat. palpar! aliquem.] 3. Il fona di sm. Sorta di tabacco il cui
che debba tal colore alla materia colo- fiore di ranuncolo semplice o di seme. principale ingrediente prendesi dallo
rante deH‘orioa ebe trascina seco. —4. Col nome di Roselline o di Rosel- rose.
ROSAJO. Ro-sà-jo. Sm. Boi. Pianta che line salvaticbs s' intende aoche la Rosa ROS1SEGA. Ro ti sé-qa. Add. esf.eomp.
produce la rosa. [Lat rororium.J 2- — canina. Zool. Sorta di mosca che sta iotorno
Eccl. Rosario. ROSEO. Rò te-o. Add. m. V. L. Di color a'rosai. (Dal lat. rotai tequor io seguo,
ROSAJONE. Ro-ta-jó-ne. Sin. Boi. ac- di rose. [Lat. mieta.}—2. Fig. Vermi- i<> ricerco le rose.]
cresc. di Rosajo.— 2. Fig. Rosajooi da glio. ROSMARINO. Ro-tma-H-no. Sm. Bot,
Damasco furou Coloro che detti promet- ROSETO. Ro-té-to. Sm. Boi. Luogo pie- Genere di piante della diandri! mono-
tono mollo e nnlla attengooo o poco. no di rosai. [Lat. rozefuro.] gioia, famiglia delle labiate, che ha per
ROSALIA. Ao-Mlta.Sf. M us. Immediata ROSETTE. Ro-itl-te. Sf. Bot. Diro, di caratteri il labbro superiore della co-
ripetizione d’ una medesima frase di Rosa. —
2. Rosa che sboccia. 3. Ar. — ;

rolla incurvalo e smarginato alla som-


canto ascendente colla modulazione d uo Mes. Per simiUt. Sorta d' aoello , cosi mità, due stami con tanghi filamenti,
grado. Altre volte sene ficea uo grande detto per estere i diamanti disposti io armati di un dente uella propria base.
abuso, ma il buoo gusto le ba sbandite, giro • foggia di rosa . 1 —
Ditesi anche • Contiene una sola specir, il Rosmarino
ed oggi se ne soffrono due tutto al più. di ogni altro lavoro in forma di rosa.— officinale o coronario, pianta che ha lo
Le stesse Rosalie , in numero di tre 5. Ferro da tagliar l' unghie a' cavalli. stelo con molli rami muniti di gran ou-
cfaismavaosi anche Riverenze , espres- — 6. Lastra di ferro tooda e traforata mero di foglie opposte, lioeari, erosili,
sione che alludeva alle tre riverenze le che -ai mette sotto l'occhio delle chia- coll'orlo rivolto, biancastre si di sotto ;

queli ne' tempi passali erano di rigore. vette , e vi si ferma colla zeppa delle ba fiori io racemi piccioli , cilestrini
R(PARIANTE. Ro-ia-ri-èn-tt. Add. e —
chiavette medesime. 7. Sorla di stru- quasi verticillati nell' estremità de' ra-
sast. corei. Eccl. Che frequenta la divo- mento di penitenza. —
8. Veler. Segno mi, co'prduocoli pubescenti, le brattee
zione del rosario. che vedesi talvolta salii fronte de' ca- molto piccole. Questo arbusto, general-
ROSARIO. Ro-ta-ri-o. Sm. Eccl. Serie valli. —
9. Muì. Il foro de' liuti ; dim. mente noto pel suo odore aromatico ,
ordinata di paternostri e avemmarie che di Rosa, nel sign. del fi. 17. penetrante e piacevole , ba sapore aere
si recitano ad onore della SS. Vergine. ROSICANTE. Ro-ti-còn-tc. Part. di Ro- ed alquanto amaro; e però viene ado-
—2. Lislrumeolo che si tiene per con- sicare. Che rosica.— 2. Zoo!. Nome dato peralo come stimolante , e se ne cava
tare i paternostri e le avemmarie, detto da Cuvier si quarto ordine de’ mammi- un olio essenziale assai in uso. [ Lat.
più romnnemente Corona. feri. Hanuo due denti incisivi, co'quali roimarinuz officina Ut Lin. Rosmari-
ROSATO. /fo-M-lo. Sm. Ar. Mes, Spezie tagliano le sostanze di che si uudriaco- nuz. dal celt. gali. roi-màair» che vale
171
- —

BOI ROS KOS


il medesimo , e che viene do tot dilet- ROSOLIDA. Ro sò li-da. Sf. Bot. Genere sipola o altro male cutaneo che faecia
toso e m/iatri durevole ; perciocché que- di piante della pemandris peaiagmiae rossa la pelle.
ste pisola è odorifera e sempre venir. tipo della famiglia che ne prende il no- RnSSICANTE. Ros si-càn-te. Pari, di
In iugl. roiemory in frane, romano , ,
me; è caratterizzato dal calice doqueli- Rossicarc. V. A. V. e di Rosseggiante.
in isp. ramerò, in ted. rovinar in, io i- do,la corolla di cmque petali, una capto- RUSSIE AR E. Rossisà-re. N. •*». V.A.
slavo rwmarin.]— 2. Difesi Rosmarino la uniloculare divisa nell'apice in tre V. e di’ Rosseggiare.
silvestreUna pianta che nasce ne* luo- o quattro valve, e molti semi; contiene ROSSICCIO. Ros-ttesio. Add. in. Al-
ghi paludosi dell Europa settentrionale; molle speco tutte erbacce e notevoli quanto ro»*o [Lai. subrufus.]
ha odore non iapiacevok, sapore amaro; per le foglie orlate di peli glandulusi. ROSSIGNO. Rossi gno. Add. ni. Che
è mortale a molli insetti e però se ne ,
(Lat. drosera Un.] tende al rosso. (Lat. zu&ru/uJ.]
usa il decotto per uccidere I pidocchi ROSOLINO. Ro-so-H-no. Sin. dim. di RUSSINO. Rossi-no. Add. ni. dim. di

de' buoi e delle pecore , e per Scacciar Rosolio. Ar. Mes. Rosolio poro forte , e Rosso, Alquanto rosso. [Lat. subruber,
le tignuole e le cimici. È usato anche talora Rosolio semplice nenie. rufulus.)
in mrdicina. Lai ledum palustre IJn,]
( . ROSOLIO. Rosò-li-o. Sm. Ar. He*. Li- ROSSISSIMO. Ro j-iu si -mo. Add. m.
ROSO. Róso. Ad J. m. da Rodere. Rosic- quore composto di acquavite, zucchero superi, di Rosso.
chiato. [Lat. roana, carrosus.]— 2. Lo- e droghe, dalla diversità delle quali pi- ROSSO. Rósso. Add. m. Aggiunto di
gorato, Consumato. 3. Guaito. 4. — — glia sapore e nome. colore simile a quello del Mugue «della
Detto degli effetti del fuoco , per Con- ROSONE. Rasò ne. Sm. Bot. accr. di Ro- porpora. (Lat. rubar. Dal lol. runuz o
«unto. Abbruciato. sa. —2. Ardi. Rosoni o Rose ci dicono russeus rosseggiante e questo dal gr. :

ROSOLA. i?ò-ao-la. SU Ar. Mcs. Stru- anche alcuni Ornamenti d’ architettura rujioz o rutstos che vale il medesimo.
mento di ferro lagUentc , usalo per pa- fatta a foggia di fiori; banuo luogo per La radice prima è il celi. gali, m# por-
reggiare le unghie delle b- stic da soma; lo più nelle soffitte, c sotto i gocciolatoi pora.]— 2. Parlando di cose materiali,
ami carneo le Curasnetta più comune- del® cornici. —
3. Ar. Mes. Rosoni o indica che sono di quel rotore, o soiam.
mente Rotella, Incastro. lUall'illir. re:
;

Fioroni dicono gli stampatori a quegli di color acceso, sanguigno e simili. —


taglio. Altri forse dal lat. roai , o da ornamenti a foggia di Gore che metti. osi 3. Agg. di Pelo vale Chè di colore tra'l
mai.] ue’librl. g>allo e'I rosso. —4. Agg. di Ferro
ROSOLACCIO. /Zo-ao-lòe-tfio. Sm. Dot. RO SPACCIO. Ro-spàc-cio. Sm. pegg. di vale Arroventato. —
5. Agg. di Vino :
Pianta che ha la radice a Gitone; lo Rospo. Cosi è chiamalo dal suo colore il vino
atelo scabro, diritto, ramoso, alio circa ROSPO. Ròspo. Sm. ZooI.Speze di raoa più comuue che ci sia. 6. E detto di—
un braccio; le foglie alterne, pennatiti- di un colore cinorino gialliccio. Ha le Perso od. vale Che ha il volto iuliamma-
de, lunghe, pelose, incise; i dori gran- zampe posteriori lunghe quaulo il cor- -
to, la pelle accesa. —
7. Onde Divenir
di, di un bel rosso cremisi ; la cop-ula po , o più ; il corpo grosso Corto e , , j
rosso, vale Farsi nella pelle di quel co-
piccola, ovoide, liscia. Fiorisce nei Giu- spesso bitorzoluto; le dii* de piedi po- lore. —
8. Diventar rosso dicesi anche
gno, ed è comune nei campi. Ila molte steriori corte, e mezzo palmate. Fu cre- di chi per vergogna, o per altro, arros-
varietà , a motivo de' diversi colori dei duto velenoso. Ora s'usa in medicina sisce , o si mostra più rosso dell' osato
fiori, i quali farilmeutc divengono dop- unito al grasso in firma d‘ unguento, c nel volto. (Lai. mòereere.] 9. Med. —
pi o arradoppi per la coltivatone. Que- giova a far cadere le croste e purilicare I Febbre rossa : cosi alcuni chiamano la
st" erba sabatica è medicinale, ed i le piaghe. Detto anche Botta B ifooe. .
• Scarlattina. —
10. Collera rossa. Pu-
suoi petali ribeccati s’usano come un [Lat. bufo vulvari/ Un. Dal lat. bvrb. stole rosse. V. Rossetta, § 2.— 11. In
cnlmnntc della tosar. Fu cosi detta per- grostut grosso , grande , e pes piede.
|

forza di sin. Il colore stesso. 12. On- —


chè fa il suo Gore di color simile all* Altri da corruzione di rubala che Vale de Mutare io rosso alcuna cosa , vale
rosa vermiglia. Gli Aretini la chiamano anche rospo; ed altri dal lai. rutpari Cangiarla io color ro.^ao. —- 13. E Tin-
Politila, il Mattjolo Papavero selvatico. ricercare. ] —
2. Per timilit. ed ingiù- I gere io rosso, detto di Mare, Fiume ec.
I Lat. papaver rhoeas Un, papa ver ria, detto ad uomo. —
3. Pesce rospo : vale Insanguinarlo, Farlo di color san-
— —
,

erraticum. ] 2. Filol. Divisa o Con- c.»sl fu chiamato da alcuni la Dormi- guigno. 11. Nome dato a parecchie
trassegnu in figura di rosa, che uoi di- gliosa. sostanze e composizioui perche hanno
remmo Coccarda. ROSSASTRO- Rossastro. Add. m. Che Lui colore. Onde Rosso d'uovo si dice il
ROSOLAJO. Ro-sa-là jo. Sm. Dot. Nome tende al rosso, Che rosseggia. [Lat. sub- Tuorlo dell’ uovo. [
Lai, vifeiium. ] —
volgare del Cislus villosus, graiioso ar- rubens.] 13. Ed anche Rosso assolutalo, purché
boscello che abbonda ne'lidi tra te mac- ROSSEGGIANTE. Ros scg-jiàn te . Pari.
]
si parli dell' uovo. — 16. Ar. Me*. Si
chie cd è notevole pe’ suoi numerosi
; I
di Remeggiare. Ch: rosseggia. ( Lat. dà il uomo di Rosm da pulire , altri-
Dori grandi e rosei. rid'icmt.] menti indiano, prussiano iuglese , di ,

ROSOLARE. Ro so là-re. Att. e n. pass.


I

ROSSEGGIARE. Rosseg-già-re. N. ass. I colcotar , ad alcuni perossidi rossi di


Ar. Mcs. Fare che le vivande p*r fona i
Tend’-re al color rosso. Divenir rosso. I
ferro uaturale ed arlitiziali che si ado-
di fuoco prendano quella crosta che [Lat. rubere . rulieieere.J 2. E detto — j
perano per pulire i metalli , l’ accia jo,
tende al rosso. (Lat. torrere.amburere.] del volto per effetto di vergogna o si- i le pietre dure, gli specchi, ee.; e ven-
ROSOLATO. Roso-lòdo. Add. m. Ar. milc. — 3. EJ a modo di ani. L'atto del gono ancora adoperati nella pittura.
Alcs. da Rosolare. [Lat. am&ualuj.] rus-eggiare. 17. Dkesi Rosso d’Adriaoopoti, ovvero
ROSOLI'. Ro-soli. Sin. indecl. Ar. Mes. ROSSELI.I.NO. Rotsel-lì-no. Adi. m . 1 turco, o indiano, una t intura durevo-
V. e di* Rosolio. Rosolio e Rosoti da dim. di Rossetto. —
2. Agr. Spezie di lissima che si ottiene colla rohbia sul
I


I

rosa ed olio; poiché l’ olio di ro*a fu su Ulivo di foglie alquanto larghe , frutto i cotone. 18. Min. Rosso di Caldana.
le prime adoperato più che altra c-scn- bislungo, alquanto storto, nero, espes- Pietra tenera di odor ro*so-scuro , si-
a nell# formazion di questo liquore. so ancora rosseggiante al tempo della
j
mile al rosso di Cipri, e ancora di color
Altri dal color ros^-o.) maturila. —
3. Di cesi Rossellinodi Lu- rosso più chiaro. Questa riceve bel pu-
ROSOLIA. Roso (i-o. Sf- Med. Inliani- oigiana, l'na specie di Fico settembri- limento, c quella mollo abbaglialo.
mozione generale della prllc, che si ri
nasce a aiedoh maschi* rosse, al-
no. —
4. Ed è anche agg. di una specie Serve per lavorare di commesso e di
»
di uva, cosi detta pel su colore. . i qoadro pavimenti e simili. Yieuc dallo
quanto rialzale, simili alle morsicature UOSiELLO. Rossll-lo. Add. m. Alqnan- Stato di Siena verso Montale! no dove ,
I

delle pulci, ma più largite , le quali si lo rosso; e trovasi detto di Fico come si trova in piccoli pezzi d uo braccio in
mi Ara uu al volto, all'addonie, al petto j

in Rossoliino, $. 3.
,

circa. —
Iti. Di Cipri. Pietra di color
ed alle m> rubra, Questa eruzione , ac-
|

ROSSETTO. Ilos-sit-to. Add. in. dim. di ros-o-senro. —


20. Di Corliano. Pietra
compagnala da febbre di corizza , da , Rosso. Alquanto rosavi, o Che tira e noo molto dora , di color rosso sudicio
tosse, da lacrimazione re. termina colia pende a quel colore. [Lai. subrufus.}— più o ineu» chiaro eoo molte macchie
di: quamazioueivell'ottavu o nono giorno 2. Ar. Me*, in forza di sio. Materia io forma d’onde, comporto di venotxe
della malattia. Quando le bollicine sono roMa quale le donoe si danno il color nere mescolate
. alcuuc d’ piccole mac-
«•sii rilevate sulla superficie della pel- roseo. chiuzze bianche, e d’altre rosse. Servo
le ,
!.v Rosolìa chiamasi pustolosa. V. ROSSEZZA. /?oi-**z-za.Sf.ast. di Rosso. per fare stipiti di portee pavimenti.
.1 fui fallo. Rosolia da rosso. In fran r . L esser rosso. Qualità di c<ò <h’e russo. Riceve d'ordinario pulimento. Si cava
rotzjeuk da rouge rosso. In Icd. rothe { Lat. rufror. j —
2. Med. Con questo nel Genovese. —
21. Di Francia. Pietra
da roth rosso.] nome par che vogliasi indicare la Ri- dora pel doppio del Marmo, cioè quanto
172

y Googlc
KOS B OS ROT
il Paragone, tinta d'un color rosso mollo mata.]—6. Dicesi Far rosta e vale Fer- della cosa rosa. — 2. Cosi dicono i con-
vivo, eoo macchie biaachc alquanto li- marsi più persone in giro per Impedir tadini alla Paglia o fieno che avanza di-
vide. Vale a far colonne rd altri orna- checchessia. nanzi alle bestie che uno biono buona
menti. Trovati io gran peni . e riceve ROSTAJO. Ro-ilàjo. Add .e sm.Àr.Mes bocca. —
3. Onde dicesi che Le bestie
maraviglio&o pulimento. — 22. 0' In- Colui che fa e vende le roste o ventole. non Tanno rosomi-, quando loro n >o a-
ghilterra. Tritmssido di Terrò. Si crede ROSTELLO. Ro-ttUdo. Sm. Agr. Lara* v»oti niente dinnuzi; ed al contrario
uo o-sido naturale di ferro rosso ocra- dicula allor eh' e sviluppata. Fan roMirae, quando avanza molta ro-
ceo. Serre a pulire i metalli. 23. D< — ROSTICCI. /fo-alìe-ei. Sm. pi. Ar. Mes. ba.— 4. Ar. Mcs. Ch orna risi Uomini
Prussia. Ocra giaha calcinala . e por- Scoria ; Materia che si separa dal ferro tutte le parli che Si levano da alcuni
tala co»i al COllir rosso —
21 Di Sie:ra. allorché si ribulle nelle fucine. [ Lat. oggetti che essendo troppo grandi ab-
Pietra dura quanto il Paragone, di color teoria. Co al delti io luogo di raifirci bisognano d’essere sminuiti.
rotto focato, che piglia bellissimo puli- da rettore ] ROSL'RA. Ro sii ni. Sf. Il rnjt-rc. Lat.

[

mento. Trovatene maculata con vene , ROSTIGIOSO. Ro-tli-fió-to. Add. m. V. rotto.] 2 Rimasugli o Reliquie che
orni macchie turchine , e qualcheduna A. Ruvido, Scaglioso. [Lat. tcober, tea • restano dalla cosa rosi. 3. Onde si —
gialla, nel nominato luogo di Caldana. brotut. Par veriaianle che m*t siasi dice,ma in modo basso, di gran man-
—23. Di terra. Sarta di color naturale , usalo in celi, brelt. nel senso di sca- gia ture, e che mangi le cose alla Ito: B*
die serve a'piuori per dipignerc a olio, broso, ronchioso, come dice il Uullet di non fa rasura. —4. Luogo roso dallo
a Tresco, e a tempera. —
20. Indiano. aver trovato io alcuni d.zionarii di acque.
Ferro ossidato rosso ocraceo che tiene . quella lingua: mculre Le Uooidec ha ROTA. Rò-ta. Sf. Propriam. Strumento
da Ormili Del GolTo Persico c «'he si ruat od senso morale di brusio , seve- ritoodo rhe volgeri in giro. Lo stesso
adopera nella pittura. 27 . F.irrn. —
.

ro, senso cui spesso si trasferisce il fi- che Ruota. —


2. Detto allegorica ni. dì
Rosso vegetale. Miscuglio di cartamite 1
sico. lo pers. duruaf duro , aspro, sca- quella della Fortuito. Onde Esser oel
e di talco, ridotto in polvere finissima. broso. Io led. reiitt lacera, rompe. Ten- colmo dell» rota , fig. vale Esser nel-
Specie di belletto. —
28. Zool. Rosso
!

de, fa delle screpolature. In lat. rujfum auge della fortuna


I"
,

3. Giro , Cir- . —
d'America. Specie di Regolo omerica- : spezie di rovo.] 1

conferenza. —
4. Nel mini, del più,
no di color roseo con ale nere.
, ROSTRALE. Ro-strà-le. Add. coro. Che Qne'giri che fanno gli uccelli per l'aria,
rossola. Rót-to-ia. sr. boi. spurie di ha rostro ; altrimenti Sostrato. — 2. e panie darai, quelli di rapina. fi. —
Tuugo mangiabile, del genere agarico , Agg. di Aave. Nome dell’antica nave Que cerchi o giri che fanun le serpi; al-
rbc ha un largo cappello rosso di sopra. romana, la cui prora era armata di ro- trimenti Spire. —
6. 1 vortici del fumo.
[Lai. Agaricui rottola Liti.] stro di bronzo o falla in forma di rostro — 7. Que’ cerchi che descrive io aria la
BUSSOLO- Rùt-to-lo. Add. e sin. Agr.
Specie di castagoo , il cui Trotto rasso-
e coperta di bronzo o di rame. 3. — spada rotando la inanodi alcuno. 8. —
Agg. di Corona. Cosi chiamatasi dai Leg. Tribunale o Collegio di giudici.
miglia al Marrone, ma è più piccolo, c Romani quella che davano a chi primo Cosi detto perché g udiri seggono in
i -

di color rossiccio. unr inaia una oave nemica o vi saltava giro. Di questa costumanza fa locuzio-
ROSSORE. Rot-ió-re. Sm. Color rosso ; dentro ; cosi detta perché ornata di ro- ne anche Ornerò.
altrimenti Ros-ezza. iLat. ruòor.]— 2. stri navali. Dice vasi anche Rostrata e ROTACEO. Ro-tà-ee-o. Add. m. Boi. Di-
Verecoodia , Vergogna , o L’ indizio di Navale. —
4. Agg. di Colonna. Quella cesi d* una corolla a forma di ruota.
tesa, spargendosi per lo tolto di chi si che s'erge in memoria d'ima vittoria [Lat. rotar eut.)
vergogna una certa rossezza. V. Pudore. navale, e che s'orna perciò d’ immagini ROTACISMO. Ru-ta-d-imo. Sm. V. G,
[ Lai. pudor , verecondia. 1 3. Onde — di prore e poppe rostrate. Fiakil. Viziosa pronunzia della lettera R.
Ater rossore, tale Vergognarsi. 4. — ROSTRATO. Ro-itrà-to. Add. ro. Che ha f Lat. rofacùmua. Da rho nome della
Dar rossore, vale Recar vergogua. 5. — il rostro, e dicesi propriamente degli lettera ern*.]
E Gettar rossore, vale Fare arrossire. necci li. (Lat. rostrata!.) 2. Per si- — ROTAIA- Il segno che fa in
Ro-tà-ja. Sf.
— 6. Med. Rossori Macchie russe o: mil. detto di ogni rosa che ra-somiglia terra la —
Ar. Mes. La via
ruota. 2.
Lievi infiammazioni della pelle. nella figura ad un rostro. 3. Arche. — che dee trascorrer ruota; nude Strada
la
ROSSORETTO. Rot-to-rél-lu, Sm. dim. Aggiunto dato da' Romani alle navi che a roloja di ferro ditesi ora quella Stra-
di Rossore, nel signiL del
§ 6. erano monile io prua d’ un rostro di da ove si adattami |-cr unta sua lun- I »

ROSTA. Rò-tla. Sf. Ra mucello d'albero, bronzo , e Aggiorno puro dato alla Co- ghezza parai lelameute due lastre di
c spezialmente Ogni ramucellu con fra- rona, appellata anche Navale.— 4. Boi. ferro sopra le quali passano rapidamen-
sche. ( Dal pers. rusleni ogni cosi che Agg. di qualunque norie d‘ una pianta te le ruote.
pullula, onde rezfaà pollone. In iliir. che sia provveduta d'uoa punta allun- ROTALE. Ro tà-lc. Add. rora. Di rota.
rrufuiaiv virgulto , raafovùui quercia ,
gata in forma di becco; e s' indirà il ROTAUTE. Ro-lu-li-te. SCSi. Nat. Con-
curi selvetta, ruttj moltitudine di albe- numero di tali punte aggiungendo a rh'glia focile , orbiculare , depressa ,
retti In tcd. ruttar olmo ed a«f ramo : Rostrato i monosillabi hi, tri. ec. discoide, liscia al di sotto, striata e ra-
in brelt. brouital pollone di albero po- ROSTRI. Rihttri. Sm. pi. Arche. Lnogo diala al di sopra, eoo punte tub«rculo*e
tato c brousl siepagiia. Il Muratori
, nel Foro di Roma dal quale orringavasi ed ineguali versi il centro. [Dal Ut.
vuole che rotta significhi impedimento al popolo ; cosi detto perche decoralo rota, e dal gr. Hi ho % pietra.]
dal lat. re-ohtt are. 2. Strumento
j
— '

co' rostri de’ navigli presi agli Auziati ROTAMEXTO. Ro-ta-mèn-to. Sm. Lo
noto da Tarsi vento, Tatto in varie fogge da' Romani l'anno 416 di Rumi. Di là stesso rhe Rotazione.
e di tarie materie. Più romunem. passò tal nome ad indicare la Tribuna ROTANTE. Ro tàn-te. Pari, di Rotare.
Ventola, Ventaglio. [ Lat. flnbtllum. delle arringhe generale, la Ringhiera, Che ruota Che gira a guisa di ruota.
Da rotta lo scuso di ramo; poiché spes- ff-at. rostro, rostrorum.) — 2.
,

A oai. Mug olo che muove l'occhio


so io campagna di piccoli rami feon- ROSTRO, ild-iira. Sro. V. L. Becco d*gli in giro e perchè questo movimento è
ioti si T# ventaglio. 3. Quantità di— j

j
uccelli. [Lat. rostrum. ftoitrum dal lat.
;

da amanti, perciò da' nolomisti è detto


bericuocoli o ioafeltial attaccati io- I ret tiro io rompo , trito le cose. Altri Aaa torlo*
sieznc ; più propriam. Piccia. ( In
1
di rotut fuso. Io gr. roller martello, ROTARE. Ro tà-re. All. Far girorea gui-
per», rute Ufo, serie; e rotta è serie di ciò che agi-we con impeto. J 2. Per — sa di ruota. [ Lat. rotare , eireumago-
ber icoocoli legati insieme per mezzo
|

csteos. e not. La proboscide dell'elefan- re.] —2. Dice»! Rotar le Trombe e va-
di no filo o cordicella. In Ut. rifili te.— 3. E detto della Bocca di altri le Scagliarle. —
3. E per melar. Vol-
Tune.J —
4. Ar. Mcs. Rosta d'un man- animali. —
4. Per aimilit. dello della gere . Muovere . Aggirare. 4. Ucci- —
tice. Nomo che si dà a quella riunio- Putita di alcuna cosa che assomigli ad dere col supplizio della ruota ; meglio
ne dj quattro piccoli pezzi di Terru uo rostro.— fi. Arche. Rostro, che ooi Arrotare.— 5. N. a-s Girare a guisa di
attardili insieme con vi tool o brace mo- diremmo Sprone , dicevano gli antichi ruota; altrimenti Roteare. 6. Girare —
li. ebe aon Termali alla cassa. fi. Agr. — a quella punta della nave, con cui col- —
facendo vortice. 7. Girare in se stesso.
Fossetta a guisa di semicircolo, che si pivano nel combattimento i vascelli ni- — 8. E per metal. 9. Di cesi Andar—
Ta al piede de' castagni acciò Tacque nrci per danneggiarli e farli calare a rotando, c vale Andare qua e In senza
plorine vi ai adunino e si Termino, per
,

fondo. —
6. Boi. Rostro di cicogoa. ordine stabilito , ma dove T occasione
macerare le Toglie c reti ivi sotterra-
i Nome volgare di quella pianta che di- tira , Andare «Uomo , Ronzare. 10. —
ti ebe servono di governo. ( Sembra
, cesi ancora Ago de'pastori. Ancora fu detto Andar rotando per Es-
corrotta da r«fa in senso di posa o Tar- ROSLME. Ro-tu-me. Sin. Rimasuglio sere incostante. —
11. E n. pass. nel
173
— ,

HOT hot ROT


aignif. del g. 4.—-11. Avventarsi.— 13. vallo; e però detta anche Stella. —9. modoehè si approssimano alla figura
Ed a modo di *m. Milit. Specie di scodo di forma rotonda circolare.
BOTATO. RoAÒAj. Add. m. da Rotare. che teneva al braccio manco. (Lat.
si ROTONDEGGIARE. Ro-ton-dtgyià-n.*.
Aggirato a guisa di ruota. (Lat. e*r- pelfa . clyptui.] —
10. E fig. ass. Inclinare al rotondo , Dar nel ro-
euntaciu».]— 2. Fornito di mote. 3. — ROTELLETTA. /?o-l«WéMa.Sr. diro, di toodo. — 2. Alt. Diceai
Rotondeggiare
Detto di Roba, nelsignif. di V«us. vale Rotella. Piccola ruota. —
2. Ar. Mca. i corpi delle lettere a vale Dare al corpo
Roba dipinta di rotelle o cerchietti. Detto di una specie di polpettine. 3. — della lettera quella rotondità regolata
4. Detto di Froroba : Frombe rotate ; Milit. Piccola roteila. che richiede il carattere.
cioè Scagliale, Vaote di pietra. B. — ROTELLINA. Ro-telli-na. Sf. dira, di ROTONDEZZA. RoAtm-dés-ta. Sf. ast. di
Veler. Leardo rotato: Sorta di colore dì Rotella. Lo stesso cbe Rotella. [Lat. Rotondo. Lo stesso che Rotondità.
mantello de' cavalli o moli.— 6. Bot. rotula.) ROTONDISSIMO. RoAon-dls-ti-mo. Add.
Corolla rotata o a stella o rolaeea, dicesi ROTELLONE. Ro-td-ló-ne. Sm. accr. di m. superi, di Rotoodo.
la Corolla regolare di oo solo pezzo man- Rotella.— 2. Ar. Mes. Roteiloni delle ROTONDITÀ*. Ro-ton-di-tà. Sf. ast. di
cante di tubo ovvero con tubo cortis-
, carrozze ,
diconsi dai Carrozzieri quei Rotondo. L* esser rotoodo , Qualità di
simo ma eoi lembo molto disteso ed ferri o iugtgai a guisa di stella , che ciò ch’è rotondo. (Lat. rolunditai.}— 2.
appianato.
,

— 7. Piaote rotate. Picco- son congegnali alla braccia di dietro Detto delia forma rotonda de' caratteri.
la famiglia di piante stabilita da L»o- delle carrozze, e cbe fermano i cignoni. —3. Fig. detto del Periodo.
dcq , ebe Ira gli altri caratteri hanno ROTI FERI. RoAi-fe-ri. Add. e sm. pi. ROTONDO. Ro-tón-do. Add. m. Compo-
quello d una corolla fatta a ruota o a Zool. Nome del primo ordine di animali sto in giro aenza angolo alenDo ; Circo-
stella. della classe degTIofusorit, i quali hanno lare, Sferico. [Lat. rofumto. Rtfimdtts
BOTATORB. Ro-ta-tó-re. Verb. m. di il corpo orale e gelatinoso , ed hanno da rota mola Altri da retando io rin-
.

Rotare. Che rota, Che fa rotare e girare una bocca , uno stomaco un intestino , tuzzo , poiché della cosa rotonda 6on
altrui. (Lat. rofafor.J — 2. Ansi. Nome ed nn ano posteriormente terminato in rintuzzati tutti gli angoli.) 2. Detto —
dato a qualunque muscolo che fa girare coda , vicino alla bocca o nei suo mar • di Voce, di Pronunzia , di Suono oc. —
iotoruo al proprio asse la parto a cui gioe dei cilil rotatori o degli organi ce- 3. Detto del Periodo.— 4. Mus. Rotondo
e' inserisci* ; altrimenti Rotatorio. [Lai. liati e rotatori , che agendo producono diceai il Bemolle per la soa Agorà . a
rofator.) un vortice nell' acqua in cui trovaoaì. differenza del Bequadro. 5. Boi. Di- —
ROTATORIO. /Zo-la-fò-rt-o. Add. e sin. (Dal lai. rotai fero io porto ruote.) cesi Tronco rotondo , il cilindrico ; Fo-
Aoat. Specie di muscolo appartenente ROTISMO. Ro D-mo. Sa». Ar- Mes. L'in- glia rotonda o sferica , Quella che nel
all’occhio, e Specie di muscolo spettante sieme di latte le ruote che compongono contorno va priva di angoli , Glandolo
al femore , e in generale ogni muscolo nn oriuolo, separato dalle cartelle. rotonde Quelle che sono perfettamente
,

rotatoreo rhc serve a far girare alcuna ROTOLAMENTO. RoAola-mén-to. Sm. sferiche. B cosi diceai qualunque altra
parte ; e però meglio dello Rotaiore o Giltamenio e modo dato sul suolo a un parte delle piante cbe sia di figura sfe-
Rotante. corpo solido e rotondo. rica .—6. Anat. Legamento rotondo, U
BOTATRICE. Ilo-la IrUe. Verb. f. di ROTOLANTE, «o-to-lòn-ti. Pari, di Ro- fascette fibroso del l'articolazione radio-
Rotare. Che rota. tolare. Che rotola. cubitale media; Legamenti rotondi del-
ROTAZIONE, /to-ra-xv-ó-ns. Sf. Il rotare, ROTOLARE. Ro-to-là-rt. Alt. Spignora 1* utero, Duo cordooi che nascono dalie

Volgimento in giro. Molo circolare d’u- una cosa per terra facendola girare.
,
parti superiori e laterali dell'utero, pas-
na parte od’ un corpo qualunque che (Lat. rotan . circumaqtre.] 2. B n. — sano per gli anelli inguinali , e vanoo
gira ano
iotoruo al asse detto perciò a>s. —3. Girare assolutamente. 4. N. — a perdersi nel tessuto cellulare dai pube.
Asse di rotazione. |Lau rofotio
,

,
rota- pass, nel primo aignif.— 3. Voltolarsi. — 7. Mario. Rotoodo di poppa: Si dico
titi.] ROTOLATO. Ro-to là-to. Add. m. da della parte bassa posteriore del la poppa,
BOTEAMENTO. Ro-ti-a-mén-to. Sm. Il; Rotolare. (Lat. rotatisi , ctrcumacfui.J da amendue i lati , sotto il dragante.
roteare , e II rotare ,
ma io questo se- ! — 2. E per metaf. Volgarmente Cai di monnioo di poppa.
condo è V. A. (Lat. rotatiti.]
aignif. ROTOLETTO. RoAo-UtAo. Sm. dim. di — 8. lo forza dì sm. Forma o Figura
ROTEANTE, Ro-teAm-te. Pari, di Rotea-
|

Rotolo. Volumetto. — 2. Ar. Me». Vi- rotooda. —


2. B fig. Detto di Lingua ,
1
re. Che rotea ; ed anche Cbe ruota ; ma luppo fatto di cintoli di pelone, o simil Pronunzia ec.
iu questo secondo aignif. non direbbcsl panno, ad uso di stampar le carte. ROTONE. RoAó-nt, Sm. accr. di Buda.
cbe io poesia. ROTOLO. Rò4o-lo. Sm. Volume ches'av- Granaiola.— 2.Zool.Sm- Sorta di pesce.
ROTEARE, Ro-te-ù-re. N. bis. V. A. ma volge insieme egualmente da' due capi. ROTTA. /frMa.Sf. Il rompere, e La parte
usata anche oggi dal poeti. Girare a Io questo senso meglio dicesi Rnotoio. rotta; altrimenti Rompimento o Rottu-
guisa di ruota Far ruote in girando. Cosi detto dal volgersi della ruota.] — ra. Lat. rupfio.) —
2. Ditesi A rotta ,
(Lat. rotare, eireumajjere.j
,

2. Far la — 2. Agr. Qnel cilindro che serve ad ap-


(

Alla rotta . la rotta , modi arverb. cui


ruota colla coda , e di cesi propriamente pianare il terreno dopo che ri si è se- anno uniti per lo più i v. Aodare o Pat-
di pavoni. — 3. E n. pa»s. nel primo minato. —
S. Mctr. Sorta di peso, ado- tire , e valgono Andarsene, Partirsi oon
aignif. perato in Napoli , Sicilia c Malta , ed è rottura e scioglimento del discorso, dcL
ROTEAZIONE. Ro-te-a-sìó-n*. SI. Il ro- per lo più di once 33 e un terzo. 1 amistà , o rimile ; ed anche Partirsi
teare. (Lat. rotatìo, rotolar.) ROTOLONE. Ro-to-ló-ne. Avv. Rotolando. adirato o Senza convenire.— 3. Andare
ROTEGG1ARE. fìo-Ug-giò-ra. N. ass.Far Diersi meglio Rotoloni. •Ila rotta vale anche Esservi discordia,
ruote girando. Girare. ROTOLONI. /bMo-iò-ni. Sm. pi. Mann. scompiglio ec.— 4. Dicesi Venire o Es-
ROTELLA. Ro-ièl-la. Sf. dim. di Ruota. S<>nomasse o pezzi di sevo, cbe si fan- sere alle rotte o simili e vagliono Adi-
ILat. rotula.)— 2. Peraimil. dicesi an- no mentre si stcode il sevo quando si rarsi, Restar con alterazione. 5. Dicesi —
che di cosa tagliata a modo di piccola spalma. Piovere a rotta e vale Piovere dirottn-
ruota; altrimenti? Girelletta. Fasullo , e ROTOLONI. Avv. Rotolando. roeoie. —
6. E detto di Mura di città, o
grecamente Troclibco. 3. E di varie — ROTONDAMENTE. /?o-f<m-da-ntfn-te. simili. Breccia. —
7. Idraul. Apertnra
altre cose come Cerchietti , Macchio Avv. Con rotondità. fatta negli argini a ripe de' fiumi dal
,

tonde.—4. Ansi. Quel piccolo osso ro- ROTONDANTE. Ro-Um-dànAo. Pari, di corso impetuoso delle acque. 8. Onda —
tondo , che è soprapposto all' articola- Rotondare. Che rotonda. Presa di una rotta, dagl Idraulici diceai
zione del ginocchio. (Lat. rotula, mola, ROTONDARE. ito-ioii-dò-r*. Alt. Far di- quella parte d'oode a' incomincia il ri-
patella.) — 5. Ar. Mes. Quel tondo cbe
— venir rotoodo. Ridurre in ligure roton- paro. —0. Il traboccamento stesso dei
serve a tener arrosto il tìlo sul fuso. da. ILat. rotundart.]— 2. Ar. Me9. Mac- fiumi. —
10. Milit. Sconfitta , Disfaci-

R. Rotelle chiamausi quelle piccole ruo- china da rotondare la dentature : mac- mento dì esercito; altrimenti Disfatta.
te di legno , ottone o ferro, che si pon- china che serve noa solo a rotondare (Lat. dada. Rotta o rompimento del-
gono sotto i quattro piedi di ua letto , denti delle mote adoperate da II ori uo- T esercito. Io fraoe. «Mroufe, lo tep.der-

I

c debbono girare per ogni verso. 7. lajo , ma anche ad eguagliarle e fi- rofa.) —
11. Fig. Costerna z ione. 12. —
Piccolo cilindro di metallo cbe si frap- nirle. Aodare in rolla vale Esser poeto io
pone fra due superficie che debbono ROTONDATO. RoAon-dà-to . Add. ra. da fuga io disordine.
,
.


13. Cartiera in
sfregare l'ima sull' altra per (scemarne Rotondare. [Lat. rotundatui.J 2. Bot. — rotta, Dar
rotta, la rolla. Mettere in rot-
l'attrito. — 8.
Quella specie di stella Foglie rotondate: Quelle cbe ne'contoroi ta ec., valgono Sconfiggere. [Lai. pro-
degli sproni cbe serve a puguere il ca- hanno gli angoli quasi insensibili , di- fumare, c ladra» in fono.] 14. Fuggirsi —
17 *
] |

BOX IOT no v
io rotta, vale Fuggirai violo. [Lai. >e in • Capo. Oode il modo avverb. A capo Aoat. Che appartiene alla rotula. Onde
fugam eonjittn.] —
15. Partirei a rotta, rotto che unito al v. Andare, fig. vale
, Legamento rotuliaoo dicesi il Legaraeu-
vale Partir colla peggio , Partire «con- Rimanere al disotto. — 19. Agar, a Cielo, lo della rotula, il anale è una coatinua-
vale Voltato alla pioggia. — 20. Aeg. a
militare —
fillo; e dicesi propriamente nel «oso
15. Mario. Corsa. È prò-
priameote la direzione della nave , se-
Guerra vale Palese Aperta. — 21. A
, ,

guerra rotta, vale A lutto potere. — 22.


rione del trodiue de' muscoli estensori
della gamba, e dalla parte interiore
della rotula va alla parte anteriore e
condo oa certo rombo di vento. S' in- Agg. a Minaccia o simile, vale Feroce , superiore dello tibia,
teode anatra con la voce di Rotta il Risoluta.— 23. Agg. a Monte, vale Fra* ROVAGLIONE. Ro-va-gliò-nt. Sm. Med.
Cammino Tatto dal bastimento, e la sua nato. —
21. Agg. a Naviglio o simile ,
Vajuolo selvatico. Lo stesso che .Moni-
velocità. [Dal frane, fonte in isp. rota , vale Sdrucito.— 25. Agg. a Nodo, Lue- gitone. Rubigliene, Ravaglione.
via , cammino queste voci soa di ori-
: ciò ec., vale Disciollo.—26. E fig.— 27. ROVAJACCIO. /?o-oa -jàe-cio. Sm. peg-
gioe celtica. Poiché in gali, ha ssi reni Agg. a Occhio , vale Lvgrimame. 28. — gior. di Rovajo.
atrada , e raithinn eamram largo. In Agg. a Onda: dicoosi Quelle che so- ROVAJO. Sto. Vento srtteotrio-
brett. rouden, che il Bullet scrive rotti. do agitale dalla tempesta. —29. Agg. naie. [Lai. Aquila. Mortai. Dill'ar.
linea, traccia . vestigio. Io iogl. road a Ordine ec. , vale Scomposto, Dia- ret?eeh venti, lo ebr. rualth pur vento
via larga.] —
17. Oode Far rotta, vale ordinato. —
30. Agg. a Parola. Sospiro, significa. Altri cava la parola da fcoreaz
Tener un cammino. Navigare, Far vela Parlare, ec. vale Interrotto Non conti- corrotto in robeai ] —2. Dir de" calci al
verso qualche parte. —
18. Far più rotte, nuato. [Lai. intarrupfut.] SI. Agg. —
.

rovajo, cioè al vento, v.le Essere impic-


vale Dirigere il cammino verso più rum- a Ponte, Maro, ostinile, vale Rovinato, calo.— 3. Tirar de'calci al rovajo, vale
bi bordeggiando. Diroccalo. —
32. Agg. a Pratica osimi- lo stesso. -4.Usato anche in forza diadd.
ROTTAME. /frrf-td-m*. Sm. Quantità di le, Iolerrolta , Sospesa. 33. Dicesi — ROVAJONACCIO. Ro-ta-jo-nàc-cio. Sm.
rimatagli e perniali di cose rotte. [Lat. Prato , Campo ec. rotto da rivi e simili peggiorativo di Rovajo. Lo stesso che
fraymet».}— 2. La parie rotta , Il rotto. e vale Intramezzato , Solcato qua e là Rovajaecio. —
2. E detto altrui per In-
— 3. Ar. Mes. Agg. di una spezie di da esse acque. —
34. Agg. a Ritmo o giuria.
zucchero dioferior qualità. simile , vale Tronco. —
35. Agg. a Spe- BOVANO. Rovò-no. Add. e sm. Velar.
ROTT.\MBNTE.i?of-to-ntf»-f#.Avv.Pfeet- ranza o simile, vale Perduta.-38. Agg. Dicesi di cavallo di mantello grigio, che
pilnaamente, Strabocchevolmente, Smo- a Strada , Via ec. vate Guasta, Impra- ha il crine e tutte le estremità nere ,


,

deratamente. Sterri perviamente, Srego- tieahile. 37. Agg. a Tempesta, Fortuna tranne la lesta. Se aoch' essa è nera ,
latamente, Dirottamente, ec. (Lai. #/fu- di mare ec. . vale Furiosa. 38. Ar. — chiamasi Rovano testa di Moro; c Ro-
te, immodirr.) Mes. Liaea rolla. V.J.mca. S IL—M, vaoo vinato, o bajo, se è misto di sauro
ROTTENSTONE. AoMvn-itd-ne.Sm.Min. Arit. Numero rotto : Dicesi di ciascuna e di bajo. [ Dall* ar. retia-y primordi!
Nomedi ona specie di tri polo. V. Pie- delle parti aliquote o acquante di un della canizie, stato in coi sono i capelli,
tra, §. 46. [Io iogl. vale alla lettera numero.—40. Mas. Cadenza rotta. Lo quando vengono grigi. In brett. retiti,
pietra fradicia , da rottm fradicio , e stesso che Finta o d'inganno. àl.Nota — io gali, rumnna crine; in led. grau gri-
ffone pietra. I rotta.- cosi chiamasi nel canto gregoria- Rio e braun bruno.
ROTTEZZA. Rot-tét-ta. Sf. V. A. Hot- no la nota formata senza l’angolo destro ROVELLA. Ro-vil-la. Sf. Rabbiosa stil-
lerà. (Lai. rupfio, [radura.) della parte superiore , a coi supplisce za. [Lat. furor ira. Dal celi. gali, ro
,

ROTTO. Rót-to. Sm. Apertura, Frattura, una specie di semicircolo, e finisce col- par», aceretcitiva , e da botta che facil-
Rottura. [Lai. frattura.] 2. Prov. — I' asta sotto l'angolo destro della parte mente tramutavi in voile, furore. V.
Ella è tra ‘1 rollo e lo stracciato , cioè Inferiore. Porta seco una o più note aol- l'etim. di munta e di rovert. Altri forse
Tra simili e senza vantaggio; che si to. che si sottiotendono e si cantano troverà in rovello un diminut. dell’ebr.
dice anche Tra Bajante e Ferrante, Tra benché non vi sieoo. rvuhh furore, ed altri una corruzione di
barcaiuolo e marinaro ; ma pigliasi in ROTTORIO. JtoMà-ri-o» Sm. Chir. Nome raòòieJlu.) —
2. Come la rovella , Della
mala parte, f Lat. fìithut eum Batch io, poco esatto dato al Canlerio: eoa! detto rovella, e simile : maniere basse invece
Crctsmiicum Arginila .] — 3. Uscirsene perchè macerando e rompendo produce di queste altre Come la rabbia , Come
o Passarsela pel rotto della enfila , si soluzldoedicootiouità.[Lat.cauferium.] il canchero ec., e tulle servono per esprb

dice dell’ Aver commesso qualche erro- — 2. Dot. Per similit. Taglio che si fa mere quantità grande owerooperazione
re, o dell’Aver qualche obbligo, e lihe- alle piante per (sgravarle del soverchio violenta in Superlativo grado; come per
farsene senta danno o spesa. [Lat. im- umore. esempio : il tale corre come la rovella ,
pune abire. —
4. Arit. Rotti si dicono ROTTURA. Rot-tù-ra. Sf. asl. di Rotto; rabbia o canchero , cioè Corre fortissi-
dngli Aritmetici quelle parti o aliquote e più precisamente significa Apertura , mo ; egli percuote come la rovella, cioè
e aliquante che avanzano nel partire un Fessura , o Parte ov'è rotto. [Lat. fra- Gagliardamente; egli tira frecciate come
numero per un altro; altrimenti Fratti efwro.] —
2. Semplice crepatura. 3. — la rovella cioè Tira frecce iu nasalità,
o Frazioni. [Lat. Mgmm.j 3. Fisici.— Fig. Nimistà ira persone o Stati, o Prin- — ,

3. Dicesi Mettere in rovelle e vale


Rutto. cipiodi nimistà, Disunione fra doe parti Stizzire.
ROTTO. Add. m. da Rompere. Spezzato, strette da patti comuni od io pace fra ROVELLO. R<ht)il~lo. Sta . Lo stesso che
Franto. (Lat. ruptui.]— 2. Sebiamato , sè e che per lo più si manifesta colle Rovella.
delio di Ramo osimi le.— 3. Squarciato,
,

— ROVENTARE. /fo-tert-là-re. Att. Far di-


La cerato , detto di Drappo ec 4. Per
simil. detto di Persona, infranto e mal-
— ostilità. 4. Si usa altresì a significare

]e Prime ostilità colle quali si rompe la


guerra o ai cessa da noa sospensione
ventare rovente come di fuoco. Infocare,
Lo stesso che Arroventare. (Lat. eanda-
coocio. [Lai. plagi i maU aeeepfuj.) — d'armi; e però dicesi anche Rottura di forare, tipottum ratiere.]
5. Abbattuto d'animo, Fiaccato, Spos- guerra. —
5. 1 (tesser vanta. —
6. Milit. ROVENTATO, /fo-oen-fò-fo. Add. m. da
Mio, Affievolito. [Lai. fraetui , frodi» Quella rovina che si fa per forza di poi- Roventare. Lo stesso che Arroventato ,

wrihua.j— 6. Ferito, Dilacerato. 7. — »ere, o d’altri stromeoli da guerra, nelle Arroventilo.


Allentato, Crepalo. —
8. Derelitto, Ab- mura nemiche; più propriamente Uree- ROVENTE, /io-oèn-ia. Add. com. Usato
bandonaiu, Vilipeso. —9. Guasto, Gir- eia. —
7. Sfera di rottura della mina. anticamente io significato di Color ros-
rotto, detto anche di Città o simile tra- V. Mina , §.23. —
8. Chir. Soluzione so. [Dal lai. rubeoz ruàenti» rosseg-
vsgiiata da Sette ec. —
10. Sconfitto. di continuità di unoo più tessuti, letti ghiaie.) —
,

2. Divenuto rosso come di


(Lai. profligatui , clad» affedut.) 11. — margini sono frangiati ineguali prò- , ;
fuoco; e propriamente dicefi di ferro o
Precipitoso e subito nell'ira. [Lat. ira- dotta spontaoeameote oda contrazione simile; altrimenti Infocato. (Lai. ean-
ovndut.)— 12. Avventato , Che procede muscolare violenta. (Lat. ruptura.] 9. — denz. Dal lat. rutena, ruteni»# rosaeg-

senza considerazione. —
13. Dicesi Rotto Crepatura, Allentatura; più propria- giante.] —
3. Ardente. 4. Fig. Cal-

ad alctraa com e vale Dedito, Inclinato mente Ernia. —
10. Leti. Quella specie aissimo. —
5. Bollente. 0. Che ar-
graodemeo le. ( Lat. proctteiz, add ictus.) di spezzatura che si osserva talora nel reca gran caldo. —7- Detto di panno,
— 14. Dicesi Rotto dagli anni e vale ritorno d’uo verso. vale beo bene riscaldato a! fum o.
Invecchiato. — 15. Botto dalle
Dicasi ROTULA. Rò-tu-la. Sf. Anat. Osso a p- ROVENTEMENTE. /{o-«an-<«*men*tt.Avv.
tempeste o simili e vaia Naufragato. — pianato, posto nella parte anteriore del- Coo rovente zza.
16. Agg. ad Ago o altro strumento ap- articolazione del ginocchio Ira
|* il fe- ROVENTEZZA. Ro-vttu4és-sa. Sf. ast.
puntato.vale8puntato.-17.Agg. a Calca | more e la tibia. (Lat. rotula.] di Rovente. Stale d'iufoameoto. (Lai.
o limili ,A pria, Ballatala.— 18.Agg. j RQTUL1ANO. Ho-tu-tf-à-no. Add. m. tgnifio.}
, ——

ro ir ROV ROV
ROVENTINO. /fo-wwM»©. Sm. Ar.Me*. ROVESCIATO. Ro-ve-icià-to. Add. m. stimento, come certi all nogatori. ce rii
Miglierò » Speda di loru , ed è cosi da Rovesciare.— 2. Versato. 3. Git- — ginocchi ec. —
29. Diciamo Rovesci
dei in dal venir in tavola rovente. lato. — I. Aberrato, Rovinato. (Lat. da poppa, Quella porzione di volti di
R0VF.NTI5-SI M ASIEN TE. Jfc fu Ili il* <wnm .) legno latta orila volta d'un oavigtio,
ma-mén ti Ave. sup. di Roveotemen- ROVESC1NA. Ro-ve-sci-na. Sf. Specie di o |>er «ottenere un balcone, o per sem-
ie. Accesi&slmamenie, Con somma ro- giuoco che si fa con le carte da gioca- plice ornamento, o per guadagnare
vente»/». re, cori detto dal farsi ogni cosa a ro- dello spaiio. —
30. Dicesi Rovescio
ROVENTISSIMO, /fo-ven-tia-ti-mo. Add. vescio degli altri giuochi, perche vince dello sperone, La parte dello somme
m. sup. di Roteale. [Lei. can<i«-n(ij«i- meno punti, e ricever»*.
chi fa Compresa dal dorso del l'organo lino al-
tniii.) ROVESCINO, /fo-t-s-acì-no. Sm. T. fami- l'estremità della volata. 31. Dirotti —
ROVERE. Ró-rc-re. Sosl. com. Boi. Spe- liare delle donne e de’ calzettai. Quelle Manovre di rovescio, Le scotte, le bu-
cie di quercia, Pani» ebe ha il (ronco maglie die formano la
falle a rovrscuj, line ed i bracci che sono soitoveoio ,

che ai eleva a molta aliena , e che di- costura delle calie.— 2. Cosi dicesi oggi e eh* rsseodosi allargate non sino piò
viene assoi grò*.?©, ma non riesce beo comuni- mente quel giuoco che dal Redi d' usu lino a che il bastimento non
diritto; le rughe ovaio li slunghe , c oi e detto Rovescino. muti di bordo o rigiri. 32. Archi. —
divisioni poco rotonde, di un verde non ROVESCIO. Ro-vi-tcio. Sm. La parte Membro d'ornamento di architettura.
mollo cupo, caduche; i frutti o ghiande contraria , o sia la Faccia che sta al di — 33. Mas. Rovescio di armonia. fe
molto grosse, corte, scasili, o quasi ses- sotto d -lla principale; opposto e contra- quando una propala o una risposta
tili . solitàrie. Fiorisce dal Giugno al rio al Ritto, e dicesi proprlam. di pan- non si ripete qual è da uoa parte di-
Luglio ed é indigena nella maggior
, ni , vesti ed altre rose che hanno due versa, ma beusi nello scriverla al ro-
parie dei paesi d'Europa. Molle sono le facce, la rum bella delle quali sta al di vcsc'o . ed in modo totalmente con-
varietà di questa speri* , il* (tendenti sotto; (Lai. }<trt mena, poiterior, po- trario ; per esempio: sol, mi, re, ri-
dalla differenza delle foglie e dalla qua- stica.) — 2. Per simll. 11 contrario , voltandola si scrive: re, mi, ani.— 34.
lità del legno. Alcune di esse però me- L'oppisto. —3. Onde A rovescio, posto T. del giuoco della palla. V. Rovescia-
riterebbero uu'olunrione più sena, per avverb. ed anche in fona di preposìsio* ne. §. 2-
«'Servarvi certi caratteri che potrebbero ne, vale Dalla parte contraria alla pane ROVESCIO. Add. m. Opposto di Ritto
piuttosto costituirle per specie distinte. priocipa’-e, detta Parte ritta. 4. Al — add.; e dicesi propriamente di Panni.
[L»t. r.rfcur, tjutrrut robur Lìn. Sicco- contrario, Per l ‘opposto. 5. Erronea- — Vesti e simili. —
2. Detto di Persona,
me rotar in l»t. vai rovere e robustez- mente. —
6. Capovolto. 7. Sottoso- — vale Supino, Cui ventre aH’iosù.—3.0n.
za; co-i in ebr. elah vai rovere ed el for- pra. —
8 Andare a rovescio, vale Ave-
• de Stare o Dormire rovescio, vale Sta-
tezze. In frane, difesi rota re r roble ; re oppo-to esito, Andare tuo iraria men- re o Dormire supino. 4. Fig. Di-—
in isp rofd c r rof. re. Il llullelha il hrett. te. — fl. Fare a rovescio, vale Opera- verso, Differente.
rnre in » gì liticato di quercia , e di la re a contrario. —
IO. tiiucare a rove- ROVESCIONE. Rovr sció-ne. Sm. Colpo
cava il frane. rouvre clic sembra peral- scio, vale Fare, Operare al contrario. grande dato culla p irte convessa della
tro una trasformazione del lai. ro- — 11. Mandare a rovescio le cose, va'c mano, ovvero con altra coca che s'ab-
tar.' Farle andare contro l'ordine, la regola bia in mano volgendo il braccio. —
ROVERETO. Ro-te-ré-to. Sm. Àgr. Luo- e simili. —
12. Stare a rovescio ; lo
,

2. T. del giunco della palla , e ri usa


go pta; di ruvrri. (Lai. roboretum, loeut stesso che Stare a ritroso- 13. E Da — quando se le dà voltando al contrario
rob"ribut co u%itut .J ritto e da rovescio, vale Per igni ver- la mino; che anche si dice Rovescio
ROVERI A. /iu-ce-rì-a. Sf.Agr. V. A. V* so. — 14. Parlando di Medaglie. La ,
e Manrovescio.
e di' Roveto. [ Lai. dunttlum.) parte opposta a quella dov e il riiratlo. ROVESCIONE. A»v. A rove-cio. Supino,

;

HO VE RO. /ta-vero. Sin. Dot. Lo stesso 15. E lig. Rovescio della medaglia cioè Col venire all'iosù ; contrario di
che Rovere.
j

si dice per Accennare un esito coutra- Roccoor e Bocconi-


ROVERSATO. Ro ver-ià to. Add. ro. V. rio di quel ebe si è nominai» sopra,
|

ROVESCIONI. Ro-tt-tcià-ni. Avv. Lo


A. V. e di' R'ivetciato. o che ali-uno si aspettava. 10, Par- — !
sic*-*» eh* Rovescione.
ROVF.RSCiO. fio-tèr-scio. Sm. V. e di' landò di Perdona, prende! in generale ROVETO. Ri-vito. Sm. Agr. Luogo pie-
|

Rovescio. per Aspetto, Faccia,— 17. Prov. Ogni no di rovi. [Lat. vepretum, sentict-
ROV £KH). Ro-vér-so. Sm. V. e di' Rove- ritto ha il suo rovescio. V. Ritto sui. <MHé|
scio. g. 3. —
18. Dello di Subita e vee- DOVIGLI AMENTO. Ro-ti^lia-mén-to.
ROVESCIAMENTO. Ro ve tri». men to. mente caduta di pioggia , grandine e Sm. Il rovigliare. (Lat. prrturàatio.]
Sm. Il rovesciare , L'atto deli’arrove- simili. (Lat. imber rcpentinus. I più ROV (GLI ARE. re. All. V. e
Ro-vi-gUù
sriarc , e del riversare. cavano questa voce da roreietara in di’ Rovistare. [Lat. turbare, loco mo-
ROVESCIARE. Ro-to-tcià-rr. Ait.Trn- senso di traboccare. In ingl. rough vere. Di II' inni, io ravel imbrogliare .

bocrare. Versare, (ha re pari. iterativa, tempestoso e statere pioggia , onde confondere. In nland. ruvtlen vale il
e da renare.) —
2. Voltar sossopra . roujh short er che si proouoiia rofteia- medesimo; ed il medesimo pnr vale
Capovolgere. (Lat. in certe re. sul, verte- urr pioggia tempestosi. Il Bnllet cava il cclt. gali, riollaich che faci: m. mu-
re. Dalla (vari. iter, re, e da versare m la frase de' Francesi pìtuvoir à verse tasi in riorfairh.] — 2. Andar frugan-
senso di voltare, rivoltare, volgere. Al- dalla supposta parola celtica beras ab- do, esam nando in libri o simile. [D*l-
tri forse da terium pari, di terbi io bondante, grande lo pera, vurzk gran- l’ar.revijet che ira gli altri sensi ha
volto, gin,] —
3. E per melar. 4. — de. In brett. rcrersy grande maria.) pur quello di ponderare, esamina re.]
Volger la cosa al contrario del suo di- 10. Per simibt. Detto de' Cavalloni. ROVIGLIATO. Ro vi fflià-to. Add. m. da

— Abbattere, —
ritto, Arrovesciare. — 3. Gettare. 0. — 20. D ito di
Bastonale, dè Sassi o Rovigliare. V. e di' Rovistato.— 2 Fig.
Precipitare. 7. Atterrare, altro che anche si dice Diluvio. — detto di Terreno, vale -Scavato.
Rovinare. —
,

N. 8. —9. aas. Versar*. 21. Detto della Fortuna Gian rove- ROVIGLIETO. Ro-vi-olit to. Sm.Romo-
— N.
:

marra
hi ra re. IO. pass, nel rigo, scio di fortuna dicesl nel l’uso per Di- rc tra* rovi; altrimenti Frascheggio.
del §. t.— andare rove-
il. lasciarsi sgrafia. Caduta da allo in basso stalo. ROVIGLIOSE. /fo-ri-gtió-ne. Sm. Agr.
scili.— —
12. Oscurarsi. 13. Dlce-ù
Ro- — 22. Fig. Riprensione, Inrrepazione. Lo stesso che RuhigUone.
vesciarsi alcuna rosa, e vale Metterla |Lat. oòjurgolio-l —
23. Onde Fare un ROVINA. Jfo-vt-na. Sf. Il rovinare , e la
rovescio. Rivoltarla. —
li. Milli. Ab- rovescio, vale Fare uoa forte ripren- Materia rovinata. [Lat. rutmz , excv-
battere » Disfare le schiere unniche sione. —
21. Ar. Me-. Rovesci» dicia- diurrr, eversio. Ruina lat. da esso io
Mandane » terra. Romperle. —13. Di. mo anche a specie di panno (ano che cado: e quest» dal gr. rhoo che vale
cesi Rove*ciar l'arme, e ralc Capovolger
orme con
ha il pelo lungo da rovescio. 23. — il medesimo. In logl. min, In frane,
I la birra indi nata verso ter- Mìlit. La parte di dietro d un'opera di mine, io isp. mino. Il llollct ha nello
ra, ed ilcalcio aH'iosù, In v-gou di lui- fortifica zioue duo luogo, d'un po-to; stesso senso rainaff e ruyn; veri che
tu. — 16. Difesi Rovesciare il mortajo,
,

La pari* opposta a quella che fron- non trovanti io altri dizjonarii. ] 2. —


e vale Porre il roortajo uri suo s'.ato di teggia il nemico. —
26. Colpo d'arme La cosa rovinala. —
3. Rupe o Terra
riposo Colla borea in allo , e vertiral- «la taglio dato colla mano rovescia. scoscesa e franata. —
4. Per metaf.
nieutc. —
17. Difesi Rovesciar l'ordioc 27. Tiro di rovcsi io. V. Uro. 28. — Danno, Disfacimento , Sirrmioio . Di-
o la fronte , e vale Fare della lesta Murin. Nome generico di tatti I mem- sordine, Desolazione. Distruttone, cosi
coda. bri che sporgono al di fuori dei ba- di gente come di luogo. [Lat. tladot.

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i ,

ROV ROZ 1TB


jactura, desoiatio.) 5. Pregiudizio— R0V1SRV0LE. Ro-vi-n^vo-le. Add.com. conversare. Imperiti», Idiotaggine. (Ut.

Nocumento. 6. Furia, Violenza. |Lat.
,

Farile a rovinare ed anche Rovinoso. rutHcitat. imperiiia.] —


3. Ruvidezza
faprtuf.) —
7. Sconfitta. 8. Diceai — (Lai. praerept,
.

nriaani.) di gu|ierficie; opposto di Levigatezza.


Hot Idi di alcuno o di alcuna cosa e ROVI NE VOLM ENTE. Ro-vi no-vol-mén- ROZZISSIMA MENTE. Rozsit-ti-mo-
vale Cagione o Apportalor di rovina. te. Avv. lo guisa rovloevole. Rovino- mén-te. Avv. superi, di Rozzamente.
—9. Andare io rovina, vale Rovinare samente. [Lat. praeeipitonter.] (Ut. impidilisiime , ineultissime.)
o Esser mul ridotto , Soffrir danno , ROVINIO. Ho-ci-al-o. Sm. Rovina, Sfra- ROZZISSIMO /foi-jij-et-mo. Add. m.
Ridurci a pessimo stalo ec. 10. Bat- — cel lamento.— 2. Precipizio. (Lat.praa- superi, di Rozzo. (Ut. ineuUittimue ,
tere m
rovina, vale Sfondare muraglie, rtpiftum.] — Gran romore prodotto
3. impoUtisiimue.}
ripari, magazzini, case ee. co'tiri delle dalla rovina o precipizio di qualche mo- ROZZITA*. Roxsi-tà. Sf. V. A. V. e di*
artiglierie. —
11. Mettere a rovina, io le; ma fu preso aoche per Romorio as- Rozzezza. [Lai. rudìtat, ruttieilas.]
rovini, vale Rovinare. 13. E Met- — solutamente. Lai. tirepitue, fragor.] ROZZO. Rósso. Sm. Cosi chiamano Pe- i

tere io ultima rovina alcuno vale , ROVINOSAMENTE. Ro-vi-no-ta-mén-te. scatori un certo Bagliore o Chiarore che
Renderlo poverissimo, miserabilissimo. Avv. Con gra n rovina . Lat. ( furiose, im- si scorge io certi luoghi sul mare al
—13. Porre in rovina, vale Rovina- petuose.) — 2. Dirottamente. tempo del passo deU'acciughe. il quale
re , Far capitar male. 14. Trarre — ROVINOSISSIMO. R<> t i mwla-n-mo. è stimato indizio favorevole per la pe-
rovina, vale Rovinare. 15. A rovi- — Add- m. saperi, di Roviuoso. sca di inli pesci.
na, Con rovina, posti svverbial.. Pre- ROVINOSO. Ro-vi-nóso. Add. m. Im- ROZZO. Rósso. Add. m. Non ripulito.
cipitosamente, Rovinosamente. A pre- petuoso , Furioso , Precipitoso; e dice»! Ruvido, Che non ha avuta la sua perfe-
cipizio. —
16. Prov. La rovina non vuol delle cose. [Lat. tmpeluoeur, furiotut.) zione; e si dice di legno, pietra e simili.
miserie, vale È inutile il risparmio , — 2. E fig. — 3. Che apporta ruioa .
(Ut. rudtf. 1 pib credono derivalo roz-
quio lo taluno C cosi povero ebe non ,
ri»* , gran Documento. Detto di — 4, zo dal r udii o piuttosto da rudiua
lat.
può sperar di risorgere. Persona, Precipitoso oall'iia, altrimenti romp. neutro di rudis rozzo: e ciò come
ROVIN AMENTO. /fo-ei-mi-mdrt-lo. Sm. Rotto. —
3. Troppo arrisicato uè' suoi ancate, verzurs, mezzo ec. derivano da
Il rovinare, Disfacimruto, Distruzione, affari, detto pur di Persona. ardente, verdura, medium. In gr. rki-
Rovina. [Lai. rumo , eteriio , «xei- ROVISTARE. Ro-vi-ità-re. AU. Andar sode insoave, aspro, acerbo, e rkyeioo
efium.] per la rasa trascinando e moveodo le io corrugo. In led. rauh , io ingl. rough,
ROVINANTE. flj-in-nàn-le.Part.di Ro- masserizie da luogo a luogo, qoaodosi in sa>s. hruge rozzo. V. roda.] 2. —
vinare. Cbe rovina. (Lai. roana , cor- cerca di checchessia. (Lat. turbare, loco Agi», di Tela. Tela rozza, vale Tela oon
rtiena.J movere, periti* trarr.] a. a ss. —LE curala, uè imbiancata. 3. Agg. di —
ROVINARE. /to-ci-nà-re. Alt. Atterrare, ROVISTATO. Ao-ri-alà-lo. Add. m. da Lettera, parlando di pronunzia , vaie
Far cadere, Mandar a terra : e dicesi Rovistare. D'aspro suono. —
4. Agg. a Rame, va-
propriam. di fabbriche od edifiiii d'ogui ROVISTIARE. Ro-vi-iti à-r*. AU. V. e le. secondo il Borghini, Seoza conio —
maniera. (Lai. dimere.] 2. E fig. — — di’ Rovistare. 3. Fig. Zotico , Ignorante Semplice
3. Precipitare pili alcuno. 4. Ridur- — ROVISTILO, ifo-rì -ari'-co Sm. Boi. Pianta Inesperto, Scortese, Rustico, Selvatico,
, ,

re io umile condizione. 6. Far deca- — salvatira sempre verde fruticosa che fa Aspro Agreste , Ritroso Malcreato
. , ,

dere, Perdere o simile.— ®. Mandarci per le siepi; con foglie opposte lanceo- Tanghero, ec. [Lat. rudxt impoi il ut.
male, Dissipare. —
7. Guastare, Dar late intatte, e fiori bianchi disposti in V. rosso nel primo scoso, la ar. ricatti
raitivo esito. — 8. Mandare in precipi- racemi terminali. [Lat. Iijuiirum vol- vir durus ac difficili*; rejjy: non am-
zio o in estrrminio , Mettere a soqqua- pare Lin. Cosi detto , perchè sta fra i mansito. In pers. mi duru.-.j —6. Sen-
dro. Far capitar male ec. [Lat. evertere, rovi.) za gusto. — 7. Ignaro.
i» exilium adducete. ]— 9. Impoverire. ROVISTIO. Jfo-ui-iG-o. Sm- Il rovistare; BOZZONE. Rox-xó-ne. Sm. accr. di Roz-
— IO. N. asa. Cadere io rovino, Preci- Ri voltolamento. Sconvolgimento. 2. — za. — 2. Ed io senso equivoco ed o-
pitar»-; detto propriam. di fabbriche.— Per similit. Frastuono, Confusione. sreno.
11. Cadere precipiiosameote o con im- ROVISTO. Ro-vi-elo. Add. m. V. A. Ro- ROZZORE. Rossó-r». Sm. V. A. V. e
peto d'alto io basso ; detto di comi e di busto, Rubizzo. Roxxesxa.
di'
persona. (Lai. mere, eonetdere.] 13. — ROVISTOLARB. Ro-vi-eto-là-re. Alt. ROZZUME. Roz-sù me. Sm. Ruvidezza,
Cadere semplicemente. — 13. Cadere in Frequeotcmeole rovistare. (Lai. vertere, Rozzezza. [Lat. rudìtat. atpertiax.]
a lentia parte con danno e rovina. 14. — turbare, perlustrare. |
— 2. Fig. Rovi- RUMA. Ru bi. Sf. L'atto del rubare.
Andare «o precipizio o io estcrmlnlo.— violar la mente . vale Audar vagando (Ut. rapina, furtum. In celi, gall.ro-
13. Corrompersi. Guastarsi. 16. De- — col l'immaginazione. Fantasticare. bail, roiairm r reubaùm io iagl. rob -

.

cadere. —17. Pericolare. 18. Nuo- ROVO. Rò-vo. i*ra. Ilot. Lo stesso che Rò- bery, in tcd. raub in isp. robo.J — 2.

,

cere, Pregiudicare. 19. Diersi Rovi- go. [Laiinam. Rubo e Rubro, Lat. ro- Onde il modoavverb. A ruba cbe s'u- ,

nare add- sso ad alcuno, e fig. vale Ag- hui. Rubui che noi Italiani cangiammo niice a diversi verbi; e principalmente
gravarlo. A flliggerlo. 20. N. pas*.— io rovo, viene da ewber russo. Poiché i col v. Andare , vale Esser rubato. —
nel sign. del §. 3. 21. E fig. — 22. — frutti del rovo uou maturi , essendo 3. Dtcesi anche Aodar via a ruba ed a
Fallire , Esser fallito. —23. Prov. Se rossi, fanno parer tutto rosso l'arboscel- sacco , e vile Esser rubato e saccheg-
Il cielo rovina, tutti vi rimanlam sotto; lo, quando il miriamo iu certa dislaoia.'i giato. —
4. Andar via a ruba, Spacciar-
o piti comunemente: Se rovina il cielo, ROZZA. Róssa. Sf. Carogna. (D I
led. li a ruba , parlando di merci o simili,

ammazza tutte le passere, vale Nessuno roarca vallo. In frane, rotte cavallo sen- dicesi dello Spacciarsi le merci a gran
può scampare da' mali inevitabili; e so- za forza.) —
2. E fig. Donna audiria o coocorso e toslamente. —
5. Dare a ru-
gliamo dirlo a coloro die veggono sem- sporca , singolarmcute per sozzi costu- ba alcun luogo , vale Abbandonarlo al
pre impossibilità nelle cose. mi. —3. Pettegola, Saputella. Meco , alle ruberie de' soldati. 6. —
ROVINA T ICC IO. rto-ei «o-tic-eto. Add. ROZZACCIA. Roxsaesia. Sf. pegg. di Metterei ruba, va'-e Rubare, Saccheg-
m. Alquanto rovinato. (Lai. aewiro- Rozza. giare.
lui.)
0 ROZZAMENTE. /loz-xo-mrfn-te. Avv. Con RUBA BRICIOLI. Ru-ba-brisio-li. Filol.
ROVINATO. Ro vi- nd-lo. Add. m. da Ro- rozzezza, Grossamente, Senza squisitez- Soprannome dato da Omero ad un Topo.
vinare. Abbattuto. Atterrato. (Lat. col- za. (Lat. fmpolita. iiwulfe. craaae.]— 2. RUBACCHI AMENTO. Ru-bac chia-mén-
I«id*iis.) —
2. Rotto, Fracassato. 3. — Ruvidamente , Zoticamente Rustica- to. Sm. Il rubacchiare.

,

Abbattuto. Indebolito. 4. Perdalo — mente, Scortesemente. 3. Imperita- RUBACCHIARE. Ru-bac-chià-r*. AU.


Ridolfo lo cattivo stato. 5. Povero — ,

mente. Rubare di quando io quando, poco per


Spiantalo. (Lat. inopia prettu*.] 8. — ,

ROZZETTA. Roz-tit-la. Sf. dim. di Roz- volta. (Lat. elepert, io (furari j 2. — E


Mal concio, Mal ridotto. 7. Fallito. — za. — 2. E dt similit. n. a*>s. —
3. E nel s gn. di Rubare, §3.
—8 Disperato. ROZZETTO. Rox-xéi-to. Add. m. dim-di RUBACCHIATO. Ra-bac<kià-to. Àdd.m.
ROVINATORR. /to-oi-na-tó-re. Verb. m. Rozzo. —
2. In forza di sost. parlando da Rubacchiare. [Lat. euppiUttut, rur-
di Rovinare. Che rovina. (Lat.raarior.) di Persona. reptue.) —
2. Agg. di Tempo , Quello
— 2. E fig. ROZZEZZA. Rotsixsa. Sf. ast. di Roz- eh' è tolto ad alcuna occupazione per
ROV1NATRICE. /?o-t>i-wa-ld et. Verb. zo. Stato di cosa imperfetta , di primo darsi ad altra mcn grave.
f. di Rovinare. Cbe rovina. (Lat. abbozzo. (Lat- rodirai.] 2. Zotichez- — RUBACELI. 0. Ruba-eèl-lo. Sm. Min. Si
(Vttf . perdane.] za, Ignoranza, Ruvidezza nel trattare o è dato talvolta questo nome nel com-
CaaoiNALi, Voi. HI. 177 23

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, , ,,

RCB DB DB
mercio
sempre
ai topati del Brasile,
ai Fauno diventar
aporli ad oo calore assai forte. (Dal l*t-
rossi
che quasi
eoire-
battaglia. Dicasi pure Furare, Prendere
0 Pigliar di furto lS.Neut asa. nel
primo o nei terzo signif. 17. E fig.
— —
RUBBLLAGIONE.
V. A. V. e
RU BELL AMENTO, /fa
di*
/fa W-fo-jfa-ne. ST.
Ribellione. [Lai. defectie.l
bel-la-min-to. Sm.
ruber rosso. ) — 18. Dieesi Rubare , nel giuoco delle V. A. V. e di* Ribellione.
RUBACUORI. Ru-ba-cwLri. Add. com. miochlatf, ed è il Pigliare o appropriar- RIBELLANTE. Ru-bel-làn-te. Pari, di
comp. indeci Che ruba . i eoeci, Lusin- si alcune carte di quelle che s'alzano, o Rubellare. V. e di' /KtaUonle.
ghevole, Attraente. [ la pera, dii ruta ebe rimangono, dopo essersi distribuite RUftP.LI.ARE. /fa-tal-tò-r*. Alt. Indur-
cor ripiena, da dii cor, e ruta» ripiena.] a ciascuno de* giuocatoci le sue privi- re a ribellione. V. A. V. e di’ /fitallar».
— 3. Ed in fona di af. detto di donna. legio di quel gioocatore che atra le car-
:

— 3. N. ass. e pass. Partirei dall 'obbe-


Che uccella amanti. te. —19. Neut. pass. Dicesi Ruberei i dienza. [Lai. dtfxere, deecieeere, rebel-
RCBADORE. Ru-ba-dó~re. Verb. tn. di cammini , le strade , e vale Assassinar lare .J —3. Ed accompegoato collami-
Rubare. V. A. V. e di’ Rubatore. chi vi paese. —
20. E fig. detto del Pa- fa rio A 'ere. —
4. E col sesto caso.
RUBAGIONE. Ru-ba-gió-ne. Sf. V. A. V. radiso. —
21. Involarsi , Togliersi. — RUDELLATO. Ru-bel la-to. Add. m. da
/Momento.
«di’ 22. Prov. Andare a rubare a casa del Rubellare. V. A. V. e dP Ribrilato. —
BUBAJOLO. Ru-ba-jb-Ut. Add. m. Che ladro . vale Mettersi a ingannare ehi è 2. Antic. usato per Rioto rosso; da m
riguarda rubare.
il pi ii tristo di sé. (Lat. in Ciliea» mirali- Rabbia.
RIBALDA. Ribal da. Sf. Milit. Arma- cam exereere.) — 23. Chi non ruba oon RUBELL AZIONE, /fa-tai-ta-ai-d-fu. Sf.
dura della testa adoperata nel medio
, ha roba: si dice per dinotar la difficoltà V. a. V. e di' Ribellione.
evo , e da molti
credesi cosi chiamata di acquistar giustamente. 24. Rubar — RUBELLI. /fa-àèf-U. Sai. Boi. Lo stesso
per esser propria de' Ribaldi. La parola l'oca e lasciar le penne: Dicesi quando che Rubigli*.
e l'arme sono ite in disuso. [ Lai. cas- altri procuratisi grossi vantaggi, tra- RUBELLIONE. Rubel-li-à-ne. Sf. V. A.
robalda vico dal celi. gali.
ati. la realtà scuri i minori che pur potrebbe conse- V. e di’/litaUiom.
earr vestire, abbigliare, corredare, e guire. —
25. Chi ruba pecca uno, e chi RUBELLITE, /fu-tal li te. Sf. Min. Va-
ball cranio. la ar. reby-eei elmo di perde, o chi è rubato, pecca cento; per- rietà di Tormalina, però io Fusibile , di
ferro. ché sospetta di molti e fa giudizi! te- no color roseo più o meno virato , che
]
RIBALDAGLI A. Ru-bal-dà-olia. Sf. V. merari o fallaci.i —
26. A modo di sm. è stata trovata in Siberia in una mon-
A. V. e di’ Ribaldatila. — £ Oste mal Il rubare invece di Rubemeoto, Furto. tagna granitica delia catena degli Urali.
armata. RUBARIA. Ru-ba-r\ra. Sf. V. A. V. odi' RIBELLO. /fa-taH». Add. e sm. parlan-
RCBALDERIA. Ru-bal-de-ri-a. Sf. V. e Ruberia. do di persoci. Pi. Rubelli e Robegli.
di' Ribalderia. RUBATO. Ru bà-to. Add. m. da Ruba- V. A . e che oggi è in uso presso i poeti.
BCBALDO. Ru-bàl-do. Add. e sm. par- re. Dicesi tento di persona cui aia stata V. e di’ Ribelle e Ribello. [Lai. rrtaifa.)
lando di persona. V. e di’ Ribaldo. tolta ingiustamente alcuna cose sua — 3. Per si mi Ut. Contrario, Nimico.—
BUBÀLDO.NE. /Fu-W-dd-n*. Add. e sm. quanto della cosa stessa. ( Lat. furto 3. Far rubello, vaia Pubblicare, Dichia-
accr. di Rubaldo.V. e di' Ribaldone. lurreptus ) —
2. Saccheggialo, Preda- rare ribelle. —
4. Per Rubellato.— 5.
RUBAMENTO. Ru-ba-min-to. Sm. Il ru- to , detto di Paese e simili. 3. Detto — Zoo!, li volgo de’ pescatori dice anche
llare. (Lat. furtum. rapina.) di Tempo. V. Tempo. 4. Detto di — oggidì Pesce rubello invece di Pesce
BUBAPARTI. Ru-ba-pàr-ti. Filo!. So- Carta nel giooco delle mlochiate e sl- ribello.
prannome dato da Omero ad un ranoc- mile. Carta rubata, o rubata in foia. T. RUBERIA. Ru-be-rì-a. Sf. Bubamento ,
chio. Rubare g. 18. —
5. Io Fori* di sm. Ladroneccio, Rapina. [Lai. rapina, fur-
RUBARE. Ru-bà-re. Àtt. Propriamente parlando di persona. tum. latroeinium.] —
Per simil. detto
Torre ingiustamente altrui roba mobi- RUBATORE. Ru-ba-Ure. Verb. m. di uccelli di rapina , è L'atto di ra-
le per cagione di lucro , Far suo iogiu- Rubare. Che ruba. [Lat. far, raptor. In ir checchessia con violenza.— 3. Milit.

stameote ciò che appartiene ad stiri. celi. gali, reubair e robair , fa (riend. 'occupai ione di no sito follo con gran
[Lat. furari, ivrripàt, raperà. In pera. roboir, in ted. mutar, fa iogl. robber ,
celerità per aorpeesa ; dal v. Rubare
rubudtn e rubajuUn, in led. ratièra, In in dan. roffuer , in olaod. roomer , in preso pure in questo militar significato.
frane, dèrober, in isp. robar, in tugl. io isp. rebodor. ]

2. Dtconsi Ruba lori Dicesi anche Rubammo e Furto.
rob, in illir. grabili, io aaas. rywiran, delle strade o di strada gli Assassini RUBESCENZA. Ru-be-ecèn-za. Sf. V. e
in olaod. rooven, vaglion anche rubare. che sulla pubblica via assaltano e spo- di' Ervbescmsa.
In pera, ruba chi rapisce, e rahban la- gliano i ptssaggieri. 3. Per sirail. — RUBESTEZZA. /fata * lez zo. Sf. V. A.
dro di strada pubblica: rahban vieti poi detto di Chi toglie altrui le tovenzioof, Fieretza. Lai. rutur.)
da rah strada e ban custode ed Ippoeri 1 pensieri ec.

4. Detto degli Uccelli. RIVESTISSIMO. Ru-beslii-ti-mo. Add.
la. Nella stessa lingua rahbend ladro — 8. E per melaf. 6. E nel sigo. di — m. superi, di Rubesio. [ Lat. fsroeia-
di strada pubblica significa alla lettera Rubare, §8.-7.
Disturbatore. 8. — limai. ]
? tana ligio*. Ei pare che la Persia fu la Rapitore* RUBESTO. Ru-bè-eto. Add. m. Forte.
prima origine della voce, e che di là i RUBATRICE. /fa-bo-lrì-ce. Verb. f. di Robusto. ( In ebr. rahab render forte
Celti la diffusero per tutu Europa. V. Rubare. Che ruba. fortezze. In tr. nòatat di ferma strut-
Ruba e Rubatore.) —
2. Saccheggiare, RUBATURA. Ru-bo-tù-ra. Sf. V. A. V. tura ; e retai forte. ) —
2. Arrogante

Predare, Mettere a ruba ed a sacco , e edì’ Ruberia. (Lai. rapiitra.) Superbo. (Dall'ebr. rahab superbo.)
diccsi di Luogo, di Stato e simili.— 8. RUBRI A. /fù&-W -a. Sf. Boi. V. e di’ 3. Feroce, Fiero. ( Lei. ferox. Dai celi,
E eoa la eosa espressa in secondo caso. Robbia. gali, ro-baotk mollo fiero, molto selvag-
— 4. Spogliare rubando; e dicesi di ca- RUBBIO. Riibbi-O. Sm. Metrol. Sorta di gio.! —4. Pungente, Aspro. Frizzante.
sa. -*• 6. Assalire alcuno a fina di ruba- misura delle bisde. 2. E per metef. — Dal celi. gali, ro-bioradh mollo pun-
re. —8. Onde Rubare o Rubarsi cam- i
BUBBOLARE. Rubbo-là-re. Neut. ass. gente. ] —
5. Spaventevole, Tremendo-
mini. V. g 19. —
7. Per esteos. Ser- Dicesi del rumoreggiameoto che Fa la [ Dal celi. pii.
r o-baoth molto orrido ,
virsi per sue dell'altrui invenzioni o si- marina quando si vuol sollevare la tem- molto terribile.] —6. Rigoglioso, Tu-
mili, Appropriarsi i pensieri, le frasi ec. pesta. Dal celt. gali, rabal strepito. mido, detto di Torrente. [Io ebr. rohab
altrui. — 9. Per melaf. Alienare lo spi-
[

RUBECCHIO. Ru-bic-chio. Add. m. V.


]

ricrescere , copioaum esse. } 7. lo —


rito. — 9. Sottrarre, Meoomare. —10. A. V. e di' Rosseggiaste. [ Lat. m- forza d'avv. Con rubestezza.
E detto del Tempo.— 11. Estrarre, Ca- tar.I / RIBETA. /fa-ta-W. Sf. V. L.Filol. Ro-
vare alcuna cosa con malizia , con sot- RUBEFACENTE. /fa ta-fa-cL/n-f*. Add. spo a rana velenosa. [Lai. natalo, /fia-
terfugi ec. —
12. Dicesi Rubar le mos- e sm. Tei*p. V. L. Lo stesso che nu- tala dal lat. ruta* rovo; perché il rospo
se, e vale Prevenire io dire o fare coca llificante e Hubificalivo. [ Lai. rubefa- dimora tra i rovi.]
ebe altri prima avesse io peasicr di fa- cient. RUBICANTE. Ru ki oón-ft. Add. m. Ch«
re. —13. Dicesi Raber la volta , ed è
]

RCBEF ATTO. Ru-b«-fàt-tm. Add.». Bfted. rosseggia. V. A. V. e di’ Rotsery-


quando i cavalli nel maneggiarli volta- V. L. Che prova la Tubefazione. V. e giante.
no prima che il cavalirr non vorrebbe. di’Rubifirato. [Lat. rubefactm») RUBI CELLO. Ru-bi-cH-lo. So. Mio. Lo
— 14. Dicesi Rubare il cuore, cuori e i RUBEFAZIONE. Ru ho- fa- ti-à-ne. Sf. stesso che Rubacello.
vale Costringere ad amare.— 15. Detto Med. .
L. Azione di render rossi i tra- RUBICONDISSIMO. /fu-ta-con-dia-ai-nao.
di Sito forte, vale Sorprenderlo ed Im- salì ebe non hanno comunemente questo Add. m. superi, di Rubicondo.
padronirsene con corta ed improvvisa e ©fave. [Lat. rubefaetio. J RUBICONDO. Ru-bbcór+do. Add. ra- V.
178

BVB HUB BIC


L. Vermiglio, Rosseggiante. ( Lit. fu- 1
mante, il primo posto tra le pietre pre- riied altri libri di chiesa per distia-
,

òieunduj.] ziose. Ila diverse gradazioni di rosso. guerle dal resto delle preghiere. 3. —
RUDI DETTO. Ru-bi-dM-to. Add. m. dim. La sua cristallizzazione è di diverse for- Diconsi Precettive le Rubriche che ob-
di Rabido. me, ma la più frequente è l'ottaedro re- bligano sotto pena di peccato ad osser-
RUBTDO. Rùbi-da. Add. m. V. contadi- golare. È completo d'ossido d' allumi- vare i riti in esse prescritte; e Direttive
nesca. V. e di’ lurido. [ Trovasi nel nio quasi puro, colorato dall' ossido di quelle che propongono semplicemente
Laurent e nel Littleton rufcfdua in que- ferro. I più pregevoli Rubini vengono ciò che debba farsi o no, io via di con-
sto medesimo senso. In celi. gali, ro- dal Perù, dall'Isola di Ceylan, dall'In- sìglio o d'istruzione.
bach ravido, aspro, irsuto , peloso. lu dia e da altri luoghi d' Oriente , il per- RUBRICA, /fù-èri-ea. Sf. Min. Nome di
ted. rouh rotto, aspro, duro.) 2. Op- — chè soo detti Orientali, ed anche di roc- un'argilla ocracea rossa , detta anche
posto a Morbido. ca vecchia per distinguerli da quelli Terra rubrica Matita rossa o sangui-
BIJBIFICANTE. Hu-bi-fi càn-te. Pari, di
,

di Germania che dkoosi di rocca nuo-


,

gna, Sinopia. [Dal Ut. rubar rosso.] —


Ruhificare. Adoperato come add. e sm. va. Sono molto adoperati per ornamen- 2. T. di Magona. Rubrica fabrilr. Ferro
nel senso medico è lu stesso che Rubi- to, e da ultimo negli orologi per le aste terrestre di color rosso , mescolato con
flcstivo. del tempo ed iovece delle piastrine di parti pietrose, duro, che macchia lo
RCBIFICARE. Ru bi -fi-cà re. Att. Indur- ottone. Non sono io uso per l'intaglio, mani.
re a rossetta. Far divenir rosso. ( Lat. meo per la loro durezza che per la lor RUBRICATORE. Ru-bri-ca-tó-ro. Add.
rubo far. ere. Dal lat. rufcratn fa rere fare picciolezza. Bisogna distinguere il Ru- e sm. Che forma le rubriche.
rosso.] -S. E o. pass. bino dalla Spinella e dal Baiaselo. I RUBRICAZIONE. /?u-bri-ca-ii-d-n«. Sf.
BUBIFICATIVO. /tu-ò|.^-ea-*ì-fo.Add. Rubini di Ponente sodo di color rosso V. A. V. e di* Routiza. (La*, rubar.)
e sm. Terap. Che apporla rossetta. Di- che peade nel ptvooatzo crudo, e quelli RUBRICUISTA. Ru-bri rh\-sta. Add. c
cesi da' rimedii che producono la robe- j
di Settentrione sono di color più crudo sm. Eccl. Colai che fa I prescritti delle
fazione della pelle. [Lat. ruèorem indu- di questi. 1 Rubini del Mezzogiorno rubriche, e che invigila perla loro os-
cem. rubtfacion».} non hanno gran colore , come quelli di servanza.
RUBRICATO. Ru-bi-fi ra to. Add. m. Levanteo orientali, ma somigliano piut- RUBRICO. Rù-bri-co. Add. usato solo nel
da Rubilicare. [Lai, rubefactui.] tosto il color del Balascio.il Rubino di femm. come agg. di T^rra. Terra ru-
R URICA LE. Ru-ti-gà lo. Add. e sf. V. Ceylan dicesi Oilante. [Lat. carbunc li- brica è lo stesso che la Rubrica.
L. Filol. Feste romane celebrate in cul- tui , pyropus. Dii Ut. rubrr rosso. In RUBRO. Jtù-frro. Sin. Boi. V. L. e A.
to dei loro Dei, per allontanare dai cam- celi- gali, rubai* rubino e roèhar rosso ] V. e di’ Rogo Rovo. [Lat. ruèua.] 2. —
pi la rubigine; dette anche Bobigaliee — 2. Dicesi Rubino di rocca ad una Roveto.
,

Rohignlie. specie di Granaio assai duro, e dì color RUBRO. Add. m. V. L. Lo stesso che
RUBIGINE. Ru-bi fi no. Sf. T. I. Agr. russo molto scoro, e turchiniccio. 3. — Rosso. [Lat. ru ber. Rubar dal celi. gali.
Morivo delle piante più comunemente
*. A ire altre pietre ai dà ini propriamente robhar rosso.)
Rurgio?. [ Lat. rubigo. Dal lat. ruèer questo Dome: il Rubino del Brasile o BUCA. Rù-ca. Sf. Bot. Pianta che ha gli
rosso ; perché è distinto da questo co- Topazio roseo, colorito naturalmente o steli ramosi un poco pelosi; le foglie
,

lore. ]
artificialmente; il Rubino di Boemia o picchiate , lirale , con un lobo termi-
RUBIGLI A. Ru-bì-glia. Sf. Bot. Specie Granato piropo ; ed il Rubino di Sibe- nante più grande; fiori di un bianco
i

di cicerchia che ba gli steli alati, ram- ria, detto Tormalina rossa o Si beri te. aodicio venati di violetto
, , a grappoli
picanti; Ir foglie spadiformi, appunta- 4. Fig. e poetic. detto di Fiori di color terminanti le silique liscie. Fiorisce
te; i caprioli bitìdi ; i fiori grandi , ro- rosso. —5. E detto per le Labbra od
;

dal Maggio al Giugno, ed è indigena


sei, a 4 o 6 in grappolo ascellare , pe- il Vermìglio di esse. —
6. E per Vino della Svizzera, dell'Italia e di altri luo-
duncolato. Fiorisce verso la fine dell'E- smagliante. —
7. Cbim. Nome dato a ghi. Dislinguesi io Domestica e Salva-
state, ed e comuoe nei prati montuosi. varie preparazioni di corpi naturali , a tici. Gli antichi usavano mangiarle fo-
(Lat. tarbyrui ailoattria Lin , ] 2. — ragion del color rosso, come Rubino di sieme , onde temperare la frigidezza
Cosi chiamosi ancora il Legume che arsenico ec. dell' una col calore dell'altro. Medici e
produce essa pianta ed il quale è di sa- RUBINOSO. R* bi-nó-to. Add. m.Di ru- poeti ban decantato la proprietà afro-
por meo piacevole, e di color quasi ne- bino, Di color di rubino. disiaca di questa pianta.- Poetic. e lall-
ro. [Lat. «Tribuni, rubilium,pituat ayl- RUBINUZZO. Rubi-nut~za. Sm. dim. nam. Eruca , volgami. RucoU e Ru-
ceifre.] di Rubino. chetta. [Lat. eruca, br attica eruca Lin.
BUBIGLIONE. /fe-M-glM-ne. Sm. Bot. RUBIOLA. Ra-biò-la. Add. e sf. Agr., Eruca , secondo a (cuoi . dal gr. erefAo
Altra specie di cicerchia a larghe e Sorta d'uva, detta aocbe Zitiga. lo irrito. Altri da erodo lo rodo o da
grand i foglie e fiori rossi che nasce nelle RUBIZZO, /fu-èts-io. Add. m. Che è ia !
uro io brucio. In ingl. rocket, in frane.
siepi. [Lai. lathgrut latifoliu» Lin.] buono stato di salute, Fresco, Florido, roquetle , in isp. ruqueta , in ar.
RL'BINa. Ru-bt-na. Add. e sf. Agr. No- Prosperoso; e per 1° più ai dice dtf vec- ejquhan. ] — 2. Zool. Aoimaletto che
me d'una specie di pera d estale. Rubi- chi. [Dall'ar. rtbio furie.] rode l'erto. Altrimenti Eruca e Ruga.
ne a ciocche. RUBLO. Ru-blo. Sm. St. Mod. Moneta RUCHETTA. Ruchétta. Sf. Bot. Erba
RUBINETTO. /ftiiinél-fo. Sm. Min.Dim. d'argento dell'impero Boss», la quale è di sapore acuto, ebe mangiasi in insa-
di Bubloo. —
2. E per slmilit. dello di quattro franchi all’incirca. lata; detta auehe latioam. Eruca , vol-
delle Labbra. —
3. Ar. Me*. Nel lin- RUBO. Rù-bo. Sm. V. L. Bot. Lo stesso gami. Racola eda'botanici Buca.
guaggio tecnologico si è generalmente che Rogo e Bovo- [Lai. rvbui. Dsl lai. RÙCOLA. ffì-co-la. Sf. Bot- Lo stesso
adottala questa voce nel wn-o francese raèer rosso. Poiché fruiti di questa
I che Ruchetta.
a dinotare un Ingegno che serre a per- piatita fanno ch'ella sembri lotta rossa RUCOLARE. Ru-co-là-ro. N. ass. V. ri-
mettere o impedire il passaggio d'un a chi la mira io distanza.]— 2. Roveto. masta io Contado, e derivata , secondo
fluido in un luh) secondo la posizione RUBOBE. Ru bù-n. Sm. V. L. e A. V. e alcuni, dal provenzale Regolar che vale
io cui si gira nna parte dell'ordigno. di’ Rossore. [Lat. rufror. Rubar d ii Ut. appunto Ruzzolare; e dicesi di checché
Gl* Italiani dicono Chiave; ma Chiave rubcr rosso ; e questo dal celi. gali. sia che si rivolga per terra. (Io gr. fro-
più propriamente chiamasi il pezzo che robhar die vale il medesimo. ] 2. — chao lo ruoto, e trochot, in lat. trochut,
gira.eCa*sa il pezzo stabile in cui quel- Agg. di Legge, e fu quella che slahili trottola , paté) onde trochulas picciota
lo eotra. La Chiave essendo forata di l'eguale ripartiziooe'delie terre conqui- trottola. Indi per aferesi rocolare , cioè
un canale questo lasciasi nella dire-
,
state io Africa da' Romani. far girare alcuna cosa. In illir. botar -
zione del tubo quando si vuole che pas- RUBRICA. Ru-bn-ca. Sf. Filol. Brevissi- ìjati ruzzolare: in turco leèerlanmeq
si Il liquido; e quando si vuote impe- mo compendio o sunto di libro o di , essere girato : io celi. gali, ro-euùlhtl
dirne il passaggio , si gira quella sul capitoli di libro, al quale dicono comu- molto girare.]
proprio asse in modo da presentare al nemente io Lat. rwòrìca, forse dall’es- RUCOLO. Hu-codo. Sm. Bot. Specie di
fluido una parete chiusa. [Dal fr. rovi- ser per lo più scritto con tinta rossa. [In gramigna di color verde glauco, il cui
nai che vale il medesimo.] lat. rubtr russo.] —2. Eccl. Rnbriche fasto t allo circa due piedi, e la radice
RUBINO. Ru-b'i-nu. Sm. Min. Pietra pre- diconsi le Regole secondo le quali si dee articolata e repente. Trovasi io fior e nel
ziosa di color rosso, dal che ha preso il celebrare U liturgia e l‘ Officio divino , mese di Loglio sul lllloralc arenoso
nome. Così chiamasi ora generalmente perchè comunemente si serlvooo a let- della Toscana. Altrimenti Grano cuoc-
una gemma che occupa , dopo il dia- tere rosse ns’ Messali, Rituali, Brevia- io. [Lat. triticum juncevm.J
179
, 1 ]

RCDBECHIA. Rud-bi-chia. Sf. Bot. Ge- vai anche arraffare, tirare » »è. Io ingl. avverò. A ruffola raffola , che vaio
nere di piante erbacee delia singeoesia, lo roff prender velocemente e senza di- quanto A roffa raffa. V. Ruffa g 2.
famigli» delle composte distinto dal- , stiozioae. In ar. rtf togliere.] 2. In- — RUFFOLA RE. Ruf fo-ìà-rt. N. aas. Lo
l'antodio eoa doppia serie di fogliaste, di I modi avverò. A ruffa rada , Alla stesso che Uufolare.
I fiori raggiati il ricettacolo palraceo
, ruffa aHa raffa , Di ruffa in rafia ,
RDFOLaRE. Ru- fo-là-r». N. ass. Man-
conico ed ,
semi col roargioc dentalo.
i
ed anche A ruffola raffila, che valgono giare col muso chino; ed è proprio delle
Contiene molle specie indigene dell'A- Con forza. Con violenta prestezza.— 3. bestie. (Dal lai. re piirt. iter.. a da (la-
re soffiare : evi è quel mandar fuor» cho
merica che si coltivano per V eleganza E Fare a ruffa raffa si dice quando soo
de’ioeo fiori. [Lat. Rudbeckìa.] molti intorno a una medesima cosa ,
fauno le bestie il litio grosso, ed il ri-
BDDDO. Rbd-do. Add. m. V. A. V. e di' che ognun cerca con gran presici za , e tirarlo , quando maugiano col muso
Rude. Rotto. —
2. Aspro, Severo, Ri- senza ordine e modo, di pigliarne il chino. In brett. ruffa e inghiottir cose
goroso. *
più che ai può. liquide nell' atto di ritirare il (iato : e
RUDE. Rù-de. Add.com. V. L. Rino, BUFFATA. Ruf-fà-ta. Sf. V. A. Sgraf- vai pure respirar l'aria, il vento ec.)
Aspro, Rigoroso , Lat. rudit. In
[ fiarne, S pellicciati)'!. [V. IVtim. di graf- RUGA. Rù-ga. Sf. . e
Grinza della pelle
iogl. dicasi rough. in led- rauA, in ua- specialmente della farcia. ( Lat. ruga.
fiare. In celi, brett. Aro/' graffiatura.)
gb. (iurta e rekedt , in olsnd. rute; RUFFIANA. Ruf fia na. Add. e sf. Mez- Ruga dal celi. gali, mg che vale il me-
Delle quali voci la R, specialmente unita zana prezzolata di cose tenere*. [V. Te- desimo. Nella Stessa lingua rosari pic-
al D , esprime l' impressione delle co*e tta. di Ruffiano.] cala ruga.] —
2. Per simil. detto delle
rozze. In ar. redo lapidea duri redhet , RUFFIANA. Sf. Ar. Me». T. delle saline. Perle. —
3. E fig. Macchia, Colpa del-
colle sassoso, aspro. Io «all. ruodh, io Vaso poco più basso della Retecalda l'anima.
pera, rad, io ar. redih forte- Di più iu circa quattro pollici. Se ne rontano RUGA. Sf. V. A. che per altro vive an-

gali, rtadk duro.) quattro, cinque ed anche sei per corpo


.
cora in Venezia ed in altri dialetti d’I-
RUDERALE. Ru-de-ràle. Add. coro. Bot. di Saline. SI riempiono d' acqua della
talia. V. e dì* l’ia , Strada.
[
Lat. via.
Aggiunto di pianta che nasce ed abita Reiecalda per metro di canali che la In pcffl* reh o rah . iu celi. gali, rito
io suolo abbandona to duro, pieno di f conducono al suo destino. Io er. rifd [
strada. In brett. ru,in isp. , in ma
ruderi, e travoltami di fabbriche rovi- ampio catino, rtfr.l luogo del pozzo dove frane, rue strada di una città. In Napoli
nate. (Lat. ruderali ! .) «I aduna l'acqua, refgh piccini otre.)
diersi rua catalana , e rua francetca
RUDERAZIONE. Ru de- ra- zi ó-ne. Sf. RI FFIANACCIA. Ruf fiamàe-cia. Add. quelle die una volta abitarono gli arte-
V. L. Arche. Pavimento fatto con ciot- fici catalani e francesi, chiamati da Gio-
e «f. pegg. di Ruffiana.
toli o pieiruzze. Questa voce è pur usata RUFFIAN AMENTO. Ruf fiti-na-min-to. vanna I. In altri luoghi del regno rua
da Yiiruvio per iodicare qualunque Sm. Ln stesso che Buffi «oe&iroo. significa un vico.) —
2. Zool. Verme
grossolana operazione di muratore e RUFFIANARE. Ri- di color verde, che divora i caroli: fors>e
Ruffia-nà-re. All.
specialmente quella de* muri. [Lat. ru- chieder* una femmioa dell’onore per lo stesso che Ruca ed Eruca. Onde di-
deratio.] altrui. Lo «tesso che Arruffianare. ]Lat. cesi d’ iiuo che sia malsaoo e di color
RUDIARJO. Ru-di-à-rio. Add. e sm. V. lenoe inori. verdiccio : È più verde che una ruga,
L. Arche. Nome che davasi al Gladia- BUFFI ANECCIO Ruf-fin-née-cio. Sm. fl.al. eruca.]

tore coogedato con ooore dopo di aver V. A. V. e di* Ru (fiw timo. RUGALE. Ru-gà-le. Add. com. V. A. V.
dato moltiptici pruove di f>rza e di RUFFIANEGGIARE. Ruf-fia-neg-già-re. e di* Rurale.
sveltezza negli spettacoli romaui : cosi N. ass. Fare il ruffiano. RIGARE. Ru-gà-re. N. pass. Formare le
detto perché se gli dava per onorevole RUFFIANE LLA. Ruffia-nil-la. Add. e rughe. Arrogere, Corrugarsi.
distinzione una apeda di legno appel- sf.dim. di Ruffiana. RUGGENTE. Rug-gin-le. Pari, di Bug-
lata Rudit . [Rudit da rudù ernia roz- RUFFIANELt.A. Sf. dim. di Ruffiana. gere e di Ruggire. Che ru gge.
za spada. Altri sospetterà forse che ru- Ar. Mas. T. delle Saline. Vaso minore BUGGERE. Rùg-go-re. >• ass. annm. V.
di! sta dal celi. gali, reudan canna , della ruffiana. A. V. e di' Ruggire. 2. Per simil.—
perchè di canoa in su le prime era la RUFFIANERIA. Ruf-fia ne-rl-a. Sf Lo Far rumore.
spada che davasi in premio al gladia- st*sso che Rufflvnrsimo. RUGGHIAMO' TQ. /lug-rjlim-mèn-to.
tore.) RUFFIANESCO. Ruf-fia-né-tco. Add. m. Sin. Il rugghiare. (Lai. rugitut.) 2. —
RUDIMENTO. Ru-di mén-to. Sm. Primo Dicesi dell' srie, modi e parole di ruf- Per melai. Quel romore che talora per
principio di qualunque cosa. Rudi- [ fiano. ventosità si seole nel ventre e arai in-
menf um , q nasi erudinientum dal lai. RUFFIANESCO. Ruf-fia-ni ti-mo. Sm. testini; detto anche Borborigmo, G or—
eruditi erudisco: ed erutto da e* pari, L’arruffianare, Il fare il ruffiano , Arte enghamenio.
negativa, e da rudi! rono. Equivale a- e maniera da ruffiano. Lai. Unoei- RUGGHI ANTE. Rug-ghiàn-te. Pari, di
dunque a dirorzamentn.) fitum.) — 2. E fig. Artifizio.
[

Rugghiare. Lo stesso che Ruggente.


RUDIT A*. Rudi-tà. Sf. V. L. Lo stesso RUFFIAN PSMO. Ruf-fia-ni-tmo. Sm. [ Lui. rugiem .
r he Rozzità, Rozzezza. [Lai. ruttore) aecorc. d« R"ffi*ne*iroo. V. Poet. Lo RUGGHIARE. Rug ghià-re. N. a». Pro-
BUE. Rù-e. Sm. Lo ste?si che Roone. E stes«o che Rnflhne-imo. priamente il maodar fuori la voce ebe
perchè questa Abbreviatura sta infine BUFFI \NEZZA Ruf-fia-niz-za- Sf. Lo fa il lione. Lo stesso che Ruggire. 2. —
dell* alfabeto , Essere o simile al Rue 8tes«o clic Rnffiancsimo. Impropriamente delio anche deCinghia-
vale Essere alla fine. BUFFI ANIA. R»ffia-nì-a. Sf V. A. V. |>. —3. E detto dell' Uomo. i. Per —
RUELLIA. /fu-èl-li-a Sf. Boi. Genere di e Ru(fian*simo.
di’ similit. detto del Romore che fa il fuoco
piante erbacee della didinamio angio- RUFFIANO. Ruf fia no. Add. e sm. Mez- ardendo in gran fiamma , il tuouo ru-
spcrmia, famiglia delle Acantee, distin- zano prezzolato delleeose veneree. (Lat. moreggiando nelle nuvole, e simili. —
to dal calice diviso in cinque lacinie fervo. Dal ted. rufen chiamare, far ve- B. E detto della Chiave allorché stride
eguali, la corolla imbutiforme rol lem- nire qualcheduno e veramente è que- negl'ingegni della serratura. 6. la —
bo diviso in cinque lacinie eguali pa- gli ehe chiama gli avventori . e li fa forza di »m. per Ruggito.
tenti, le antere bilcculari, e la capsula venire alle bagasce. In ar. ruf (in avvi- RUGGHIO. Rug-ghio. Sin. Lo stesso ebe
polisperroa col sepimento adeso. Coo- cinare. metter dappresso, e rufut coito. Ruggito. —
2- Per simil. Il romorrg-
tieoe molte spedi* tulle esotiche che si Il Bullet ha il brett. ru^an, e l'irlaod. giare del vento. del mare, del tuonare.
coltivano per ornamento de* giardini rufineach impudico. S >n voci ebe non RUGGHIO. Sm. Metro!. Sorta di misura
specialmente la R. bellissima. R. for- trovaosi io altri dizioonrii. Inisp.ru/ian antica delle biade , che anche fu detta
mosa Liti., la R. distesa, R. orale Lin. ruffiano: in franr. ruficn bordelliere.) Rubbio. (Rugghio par derivalo per in-
e la R. elegante, II. oinum /.in. — 2. Vcter. Ruffiano delle cavalle: Di- versione di sillabe ila ghari, come for -
RCERE. Ru-e-re. N. ass. V. L. Correre cesl di quel Cavallo che s'impiega per ma dal gr. uiorpAa: e ghari io alcune
>n troppa fretta ,
o con impeto. [ Lai. riconoscere se le giumrnie sono in cal- contrada di Oriente per e», nella Per-
,

ruere. Ruo dal gr. rhoo ruo. Nella stes- do, o per cominciare ad eccitarle. piccolo moggio, piccolo stajo.}
sia, vai
sa liogita rhoo impctu fcrof. In celi. RUFFIANO. Add. m. Appartenente a RUGG1ADELLA. Rug-gia-di l-la.Sf. Bai.
ruith correre.)
troll , rtiffianrsimo. Nome volgare di una specie di Cheno-
Hl'FFA, /)ùf-/a. Sf.Farii o Calca con- RUFFO. Rùf fo. Add. m. V. L. Di color podio erbaceo, comune ne' calcinacci, c
fusa «li molti nel prendere alcuna cosa. rn«s>) che tira al fulvo. [Lat. rufut.) distinto dal soo fetido odore. (LaUcAe-
[Ruffa ed arruffale dal tcd. raffen che RUFFOLA. Rvf-fo-la. V. usata nel modo nepodium foetidum.)
ISO
| \ i ,

Rie BUG n li B
RUGGINE. Rùggi ne. Sf. Fi». Quella stridore. In latte queste voci l'incontro RUGOSITÀ . Ru ga-ti-là. Sf. ast. di Ru-
materia di color giuggiolino, che ni gr- della R col G o col K è fatto per artifi- goso. —
2. Nume dato alle ioi-gnaglian-
oera in sul ferro , e che lo contila» ; è zio di ooomatopea. )

2- Impropria- zc o rilievi o incavi che si os-ervano
oo tritoss do di ferro, 1» cui i*olvere, di mente si dt-»se talora anche de'Cignali. sulle parti la cui superficie nun i ii«cia
color gitilo brano, ricopre la superficie — 3. Per similit. Detto d’ uomo incol- nfr unita.

del ferro quando è esposta all' axiooc lerito, di «eoli rinchiusi, di acque sot- RUGOSO. Rv-g<i-to. Add. m. Pieno di
dell' aria e dell umidità. [ Lai. rubigo. terranee. e simili. —
4. E detto del ro- rughe; altrimenti Gnor», Grinzoso.
Ruggini dal lai. rubilo * rubigini» : e more fi» tuono del ventre ;
più propria - [ Lat. ru?oiur]

questo dal lai. ruber rMM: poiché rossa men'f Gorgogliare, Borbottare. RUGOTTATO. Rugot-tà-to. Ad i. ni. V.
è la ruggine. | —
2. Or sraillii. dello RUGGITO. Rug-gì-to. Sm. li ruggire. La A. e prohabilm. falsa in luogo di Ru-
anticam. anche per gli ossidi idrati o voce che m -od» fuori il liooe. Lat. ru- go*». Pare frequentativo dell’ iisliann
rar bouali di altri metalli , al pari del gitus. ] —
2. Per simili. Gorgoglia-
I (

rugalo, voce che marna alla nostra lin.


f*rro capaci di alterarsi n) mulatto del- mento, Rorhogl iamento, d'acque sotter- gua ma che rivpomie al ht. rugatu». ]
I' aria e dell'acqua , come il rame, il ranee. de dali nel corpo, e simili. — 3. — 2 Parlando di Capelli sigoilicA Cre-
.

piombo, er. ; onde Ruggine di rame fu E detto dell' Uomo spo per le molte rughe.
detto il Verderame. Ruggine di piombi RUGGITORB. Rug-gi-tó-re. Verb. m. di RUGUMANTE. Ru gu-màn-te. Pari, di
il Carbonaio di piombo. 3. E per ai- — Ruggire. Che rugge. Rugumare. Che rugami Lo *les**n che
utili!. detto poelir. d’ Immondizie for- RUGGITR1CE, Rug-gi-lri et. Verb. f. di Itum inani e. —
2. E fig. dello dell'Ani-
male sul corpo umano.— 4 E fig. Im- Ruggire. mo, Che ripensa fra sé Riandante rol ,

mondezza o Impurità morale. 5. So- — RUGHETTA. R'i-ghet-ta- Sf. dim. di Ro o Riconcrnirato in so stesso.
pensieri»,
spetto di utile. —
6. Odio Sdegno o . g«. Piccola grinza. RUGUMARE. Ru -gu-ma-r r. Alt. Rima-
Mal animo. Lai. odtum indignano. ] RUGHETTIIfA. Ru ghet-tì-na. Sf. dira, sticare il cib» masticato, facendolo ri-
— [

7. Min. Raggine nativa i chiamasi


,

di Rughetta. Ruga piccola, Grinza pic- tornare alla bocca. Lo stesso che Ru-
da' Naturalisti il Verde montano. 8. — cola. minare. —
2. lYr similit. Riconside-
Boi. Morbo delie piante : sono Min hi« RUGIADA. Ru-già-da. Sf. Umore che ca- rare o Riandar col pensiero; che anche
di un rosso cupo somigliarne alla rug- de la ootte e sull’alba dal cielo ne tempi diciamo Dìsgrumare. Lat. rrcogifure,
gine dei ferro, che vengono sopra Ir fo- sereni nell» stagioo temperata e nella
, menta rfooleere.) — [

3. Biascinre o Bi-
glie di alcune piante , ed in ispecic su calda. ( Lat. ro#. Rugiada dallo spago. menar lungamente alcun cibo per la
quelle delle graminacee quando intri- ,
roeiada che vale il medesimo , e che si bocca; detto scherzevolmente anche de-
stiscono. Altrimenti Rubigine. [ Lai. pronunzia rosiorfa; questo poi è dal Ut. gli uomini. — 4 N< as*. nel 1. signlf.
urtilo, rubigo tatorum] rot. come il roti» de'FraacrsL Altri da i
— E fig. nel
8. signif. del §. 2.
RUGGINE. Add. cono. Agr. Nome che si rot rugiada, e da rodo io rado. Ro» poi, RUGUM AZIONE. Ru gu-nva-sid-ne. Sf,
dà ad non sorta di pera, macchiata del aeeoodo più, deriva dal gr. drotot che
i
Lo stesso che Rumioazi jne. [Lai- rumi-
color della ruggine, che oggi più comu- vale il medesimo. In ar. reti aqua pau- ,
nali o.|
nemente «i dice Pera roggia. ca et irrorai)* , rurorijk aqua tenuiler RUIGL1E. /?u-i gii#. Sm. Dot. Nome vol-
RUGGINENTE. Rug-gi-nèa-te. Pari, di ei pausa.) —
2. Fig. Pianto , Lagrime. gare del Pisello spontaneo. [Lai. Pi som
Rugginire. Che rugginisce o Che s' ir- — 3. Per metif. Sollievo , Refrigerio. direna Lin. Come piiwm viene dal gr.
rugioisce. — 4. Prov. Pascersi di rngisda . come pese cadde; cosi ruiglis dal lai. ruif die
RUGG INETTA. Rug-gi-nét-ta. Sf. dim. le starne di Munte Morello. V. Patee- quello cadde; poiché questa piani» non
di Ruggine. Raggine leggiera. re , §.14 —
5 Boi. Rugiada del sole. sostenuta facilmente rade per terra.]
RUGGINIRE. Rug-gi-n i-re. Alt. Far rug- Specie d* erba che nasce per le prstene RUINA. Ru-i-na. Sf. Lo aic»*u che Ro-
ginoso; e N. ass. e pes». Essere imbrat- umide, le foglie della quale hanoo l’e- vina.— 2. Rupe o Terra scoscesa e fra-
tato di ruggine, e fig. Indebolir»), Ve- stremità circondata di luoghi peli, so- nata.— 3. Fig. Causa di rovina. 4. —
nir meno. V. e di' Irrugginire, Arrug- pra de quali sul levar del Sole si ferma- Per metsf. Danno, Disfacimento, Ster-
ginire. no le gocciole della rugiada. [ Lai. ro minio. Disordine.— 8. Furia, Violenza,
RUGGINOSO. Rug-gi-nó-to. Add. m. Che Solii, Drottra Lin. — 6. Med. Nome Rapina. [Dal gr. rkoo cuin impetu fe-
ha ruggine , Di ruggine. [ Lai. ruiigi- già dato ad una delle parti del sangue.
1

ror.] —
8. Stato di desolazione e abbat-
— Ruma di vita e
noitu.)
ruggine.
2. Che è di colore simile alla

3. Per simili. Denti ruggi-
rne» si dicono Denti coperti di materia
i
7. Eccl. Pasqua rugiada: Cosi antica-
mente fu detta la Pasqua rosata.
RCGlADATO. Ru-gvi dà-lo. Add.m. V.
timento.—7.
Mortalità —
Dicevi
8. Calcare
vale
mina vale
Mal capitare. Finir male ; ed è pleona-
m ,

putrida di rotore simile alla ruggine. A. V. e di’ Ragia doto. smo, come « hi dicesse ruara fn ruìnam.
— 4. Fig. e in sentimento osceno.— 8. RUG1A DELL A. Ru-giadèUa. Sf. dim. — 9. Dar mina, vale Procurar danno
Zool. Cucule rugginoso : C«aì chiamasi di Rugiada. —
Nuocere. 10. Menar rumo, vale Porre
volgarmente in Toscana uoa specie di RUGIADBZZA Ru gìa-déx-ta. Sf. Mor- a rovina, Cagionare rovine. 11. Met- —
Cuculo rossiccio e biauco fregialo di bidezza , Freschezza edicesi delle fo- tere io ruina, vale Rovinare, Disertare,
nero. glie e dell'erhe.
;

Guastare. —
12. Sommergere in ruina,
RUGGINOSO. Sm. Zoo]. Ucrelletto fora- RUGIADOSO. Ru-gia di to. Add. m. A- vale Procacciar ruina , Rumare.
•liere del genere delle passere, cosi sperso, Intriso di rugiada. ( Lat. rosei- RUINA MENTO. Ru-i-na-mén-lo. Sm. Lo
chiamalo a ragione del suo color di rug- dwz-] —
2. Per melar. Bagnalo, Molle. stesso che Rovlnamenio.
gine. —
2. Nome che si dà in alcuni [Lat. madidui. —
3. Fresco , Florido. RUIN ANTE. 7<u-i nan-te. Pari, di Rui-
luoghi della Toscana all’Anatra d' io- — 4. Detto di Pianta, vale Rigogliusa, nare. Lo stesso che Ro»ioanle.
verno, delta altrimenti Gobbo. Morbida ,
Fresca. — 8- Detto di Frutti RUINAUR- Ra-i-nà-re. All- Loslcssocbe
RUGGINUZZA. Sf. dim. nel senso medesimo.— 0. E dello delle —
Rovinare. 2. Fig. Sciupare. Guastare.
di Ruggine. Lo stesso che Rugginetu. Stelle. — quasi
7. Detto de' Bicchieri — 3. Perdere. —4. Dicasi Ruinar del
— 2. Fig. Co po'di sdegno, nel sìgoif. che inrugiadioo il corpo. 8. Boi. Fu- — ,

mondo , in senso di Far fallire , Impo-


di Ruggiuc , § ti [
Lat. indignai iun- sto, Tronco o Ramo rugiadoso Quello : verire. —
5. N. asa. Cadere d'alto io
Olila. che é coperto di rugiada, o polvere per basso.
ROGGIO. Rùg-gio. Sm. V. A. V. e di* Io piti alquanto bianca. 0 Foglia — RUINATO. Ru-i nà-lo. Add. in. da Rni-
Rugghio, /fuggito. rugiadosa; altrimeuti farinosa Quella : nare. Lo stesso che Rovinato.
RL’GGIOLO. Rùg-gio-lo- Sm. Boi. Nume che superficialmente è coperta d’ una RUtN AZIONE. Au-4-na-sid-na.Sf. V. A.
die io alcuni luoghi della Toscana si dà sostanza bianchiccia somigliante alla V. c di' /fuvìnanwnlo. Rovina.
alla Ginestra. [ Lai. •S'parn'mn tcopa- farina o alla rugiada, e qualche volta è RUIN OSAMENTE, Zla-i-no-za-mdis-ff.
nium Luì.] anche granellose. Avv. Lo stesso che Rovinosamente.
RUGGIRE. Rug-gì-re. N. ass. anom. Man- RUG (OLONE. Ru-gio-ló-ne. Sm. V. poco RU1NOSO. /fu-v-nd io. Add. ro. Lo stesso
dar fuori il ruggito , Mandar fuori la usata. Pugno. [ Dall' ULr. ruA maoo che Rov inoso. ILat.praarepr, rumoau*.]
voce che fa il liooe o per fame a par ira Ijuljunje mossa, movimento.]
,
— 2 Rapidissimo.
.

o per dolore. ;Lat. rugare, in pers.ghg- RUGLIONE. Ru-gliù-nt. Sm. Boi. Nome RUIRE Ru - i ra. N. ass. V. difrtt. V. L.
ridm, in celt. gali, roichd, in illir. ri- volgare di skuue specie di cicerchie, Rovinare ,
Precipito amento gitlarsi.
kuli taglioni» Il medesimo. In ebr. ra- come il Lothyrus lalifoliu* Lin,, il L. [Lat. rutto. Rito dal gr. rhoo rbe vale
ghuam strepito; io turco ghgrghyrdy lylvettrii Lin. il medesimo.]
181
» , —

RUM RIO RUO


RUSCHI ANA. Rii-i tchià-na. Add. taf. per rimasticarlo: ed è proprio di alcuni di nomi d'uomini descritti per usodelU
Ami. .Nome dato da qualche anatomici) animali a piede fesso erbivori , i quali milizia o per altro servigio di Principi.
allalamina interna della Coroide, io dicoosi perciò Ruminami : tali sono il — 3. Mario. Lista o Catalogo di aomi,
memoria del celebre Ruiachlo. caramello , la giraffa , il cervo. Il bue , gradi, olflcii degli uomini impiegali
RCISCHIO. Ru-i-tchi-o. Sm. Boi. Nome la capra, la pecora ed altri. (Lat. rumi-
nare. Ruminar dal celi. gali, raon vol-
sopra un bastimento.
me che
I. Ar. Me». No-—
che ìq alcuni luoghi di Toacaua daono si di in commercio alle vacchet-
al Ligustro volgare. [Lai. iiguilrom tare , e mona cibo : Voltare odia bocca te che vengono dalla Russia; altrimenti
fulgore il cibo.] —
2. Per metaf.Riandar col pen- Bolo. ( Co»! detta , perché piegala in
RUSTICO. Boi. Nome
flu-i-etLco. Sm. siero Riconsiderare. [ Lat. reputare gfro.l
riferito dal Toecaoi al Ligustro volgare
,

mente revolvero , ruminavi.) 3. N. — ,

RUOTA.
ed alla Fusaria volgare. a», nel 1. sign.—4. E Gg
fra sé.
3. Pensare — Ruà-ta. Sf. Strumento
di piò e varie sorte e materie, che sene
ri tondo

RULLA. Rùl-la. Sf. Lo stesso che Rullo. a diversi osi, girando , o volgendosi In
RULLANTE. Part.di Rullare. RUMINATO. Au-mi-iió-ro. Add. m. da giro. Prende diversi aggiunti secondo
Che rolla, Che gira. Ruminare.— 2. Fig. Considerato bene. la diversità degli usi e degli artefici ai
[Lat. reputalur.)
RULLARE. Bui là-re. N. tu. Fare ai quali serve. [Lai. rota. Rota dal celi,
rulli. Ruzzolare.— 2. Girare. Muoverci. RUMINA TURE. i{u-m»-na-t4-re. Verb.m. gali, roth che vàie il medesimo. Nella

(Dal frane, roularche sigulOea rololare, di Ruminare. Che rumina. — 2. E Gg. stessa lingua ruidhil, ed io altri dialetti
voltolare, e questo dal celi. gali, roi di Che pensa fra sé. celticirhod , rot e rhotha , in led. in
eimil senso. In iogl. Io roti, inted.ro!- RUMINaTRICG. /iu-mi-na-lri-ce. Verb. bclg.e nel dialetto della Fra atonia rad.]
Ifu nelle leggi sassoni roller» vaglionu f. di Ruminare. Che rumina. —2. Allegoricam. detto di quella attri-
,

il medesimo. In brett. rolla piegare lo


RUMINAZIONE. Ra-mi-nu-zi-ó-nc. Sf. buita all» Fortuoa , ed anche a Nemesi,
Il ruminare Azione di masticare una come Immagine della vita e delle umane
giro. Altri cara la voce dal In. rotula :

picciola ruota.)— 3. Barcollare, Ondeg- seconda volta gli alimenti già inghiotti- vicissitudini, o come Sìmbolo dinotante
giare da banda a banda; e dicesi di Na- ti, facendoli tornare dallo stomaco nella la potenza che ai estende sa tutto P o-
viglio . iu opposizione a Boccheggiare. bócca ; é
propria d’ un ordioe di mam- ai verso. —
3. Di ruota in ruota
,
posto
RULLATO. Rul-là to, Add. m. da Rulla- miferi , rara nella specie umana. [Lai. awerb., vale Da una ruota all’altra.
re. Fatto girare attorno. [Lai. circum-
ruminai io] 4 . Prov. La piò cattiva mola dei carro
toluruf , circumajt fatua.} 2. Agr. — RUMORE. Ru-mò-re. Sm. Lo stesso che
— — •empre cig lia o scricchiola , vale Chi
Agg. di una Sorta di vino. Rumore. 2. Fig. Fama, Grido. 3. ha più difetti è sempre quel che più
RULLIO. AuMi-o. Sm. Mario. Il barcol- Aver rumore, vale Patir ooje, fastidii parla. (Lat. semper deterior
lar delia oave da banda a banda Il o simili. —
4. Far rumore, vale Rorao- rota perttrepii.]— 5. Per aimillt. Giro.
r ehiruli

che vale
,

me- reggiare. — 5. Farai rumore flg., vale Volta. —


0. Circonferenza. (Lat. orò»*.)
rullare. [Dal fr. rotili*
desimo.) Tumultuare.
il
6. Levare il rumore, — ,

— 7. Ondo Stellate ruote, Ruote ma-


flg., vale Far sollevazione.— 7. Mettere gne ec. per le Sfere celesti , i Cieli se-
RULLO. Rul lo. 5 ni. Sorta di giooco, ove .
a rumore vale Indurre a sollevazione. condo l’antica opinione che I Cieli si
eoo pel toltole al dà io
certi pezzi di
legno ritti, che al fanno cascare, e que-

8. Sentire il rumore di alcuua cose ,
,

movessero eoo rapido giro.— 8. E Ruota


talvolta par che valga Averne sentore. del Sole per Globo, Disco del Sole.—»,
sti pure chiamaosi Rulli , o Bocchelli.
[Dal frane, rouleau baatooe inserviente
RUMOREGGIAMENTO. Jlu-mo-rt^jia- Ruote diconsl anche que'Giri che fanno
con mén-to. Sm. Lo stesso che fioraoreggia- g|i Uccelli volando, specialmente quelli
a varii usi. Io illir. ralj pertica .

meulo.
cui si stende la brada nel forno e ru lj di rapini. E per simllit. detto di qua-
limone.) —
2. Dare oe’ rulli fig. vale RUMOREGGIANTE. Bwmo reg-gidn-te. lunque Volatore. —
10 Onde Andare a
Saltare, Ruzzare
mero ne’rulH vale Esser inatto.

3. Esser senza no
4.
,

Pari, di Rumoreggiare. Che rumoreg-



gia. Lo stesso che Rumoreggiante.
ruota ,

gli uccelli per Farla e particolarmente


.

Far ruota , è il Girar che fanno


,

Fare a' rulli, vale Rullare.— 5. Prov. RUMOREGGIARE. Ru-mo-rog-gia-re. N. quelli di rapina. — .

41. E per simili!.


Fare oGinocarea'rullt edare nei matto, a ss. Far rumore o tumulto. Lo stesso Ballare • tondo. —
12. Far ruota eoo
vale Operar pazzamente. 0. Ar. Me». —
che Rumoreggiare.— 2. Detto di Vento.
— checchessia, vale Girarla in aria rotan-
Rulli dicono gli Stampatori i Carri o 3. E detto del Gorgogliare degnate- do.— 13. Ruote dicoosi anche i Girl che
Cilindri del lorcolo da stampa. 7. Di- —
sliui per flato o altra cagione. fa la spada meoata a tondo io aria , la
RUMOROSO. Bu-mo-rv-so. Add. m. Lo
]

cesi Rullo Quel pezzo di legno tondo , Serpe strisciando , il Fumo elevandosi
sopra del quale ai posano le gran pietre «freso che Rumoroso. in globi ec. — 14. Ed anche della detto
o travi , per muoverle più feci traente , RONCIGLIO. Bun-ci-gtio. Sm. Lo stesso coda de p«voni, — 15. Cosi
galli ec. di-
col molarlo. —
8. Agr. Pezzo di legno che Ronciglio-
RUNCINATo. Bun-ci-na-lo. Add. m.
cesi anche uoo Strumento a guisa d’uni
rotondo, ad uso di spianar I viali e rom- cassetta rotouda e che , girandosi sor
,

per zolle. Boi. Aggiunto per lo paia di Foglia in- un perno apertura del muro, serve
nell’
RUM. Ar. Mes.Srn. Liquore alroolico che taccata, e divisa io pezzi ineguali trian- a dare e ricevere robe da persone rin-
si ottiene colli fermentazione del succo
golari e volti indietro.
RUNICO. Bu-ni co. Add.m. Leti. Dicoosi
chiuse. —
16. Sorta di supplizio , osato
di cannamele , aggingneadovi quantità già presso i Greci, ed socne da moderni
differenti di progne di raschiatura di Runici, Rannido Buoi alcuni caratteri Europei. Consisteva nell’ attaccare ad
,

cuojo connato, di bullette di garofano, affatto diversi da tutti quelli siuore co- una ruota il condannato, facendola gi-
di catrame e di laccherò. nosciuti e ebe credo usi appartenere
, rare con molta rapidità, per cui egli vi
RUMARE. Ru-mà-re. Att. e n. Lo stesso alla lingua celtica. Trovansi intagliati perde# lentamente la vita tra dolori atro,
che Riitf ornare, Ruminare. [Probabil- au piclrre, rupi e bastioni oe paesi set- cissimi. L’azione di questa giustizia
mente da sincope di mgumarr. In ar. tentrionali d Europa e deila Tartaria. dicessi Rotare, Arrotare. 17. Ar. Mos. —
remm comedere.) 2. Fig. Riandar col — A buon conto non soo altro che gero-
gliflci del setlea trioue. [Dal celi. gali,
i
Ruote da carri, cocchi o simili, e Ruota
pensiero. assolutali), dicoosi quelle Ruote di le-
RUMAPIRA. ffu-fflà-pi-ra. Add. f. V. G. run segreto , mistero. Iu coraov. ed in goo, composte di pezzi di legno Incur-
Med Lo stesso che Rcamatopirle.
.
got. runa , io vecchio sa ss. gironi» vo- vali ad arco e riuniti insieme capo a
RUMENTO. Ru-mén-to. Sm. V. L. Ar- gliono il medesimo.) capo con calettature in modo da formare
che. Inlerruziooeche provava un augure ALNO. /Zu-no. Add. m. Leu. Lo stesso no anello circolare sostenuto da spran-
nell’esercizio della sua scienza pel canto che Runico. ghe egualmente di legno a guisa di ,

d’uu uccello. [Lai. rumentum. Secondo RUOLO, /toò-lo. Sm. Catalogo di nomi raggi , che lo coogiungono al ceoiro ,
Pesto, rumenfum è da rumpo io rompo. d’uomini. (Lat. album. In Irauc. ròte , spezie di cilindro assoli igl iato o cono ,

Secondo altri, è da remaneo io rimango, in isp. rol ,


in iogl. roi! , tu teJ. ralle irooco ai due capi esterni, e foralo d uo
resto. Sembra però derivato dall* tur. soo voci, di cui credesi prima radice il canale alla direzione dell'esse. Que'pezxt
ron canto e da manogh impedire , in-
,
Ut. barb. rotula* o rutuiur che valse di legno «Ikon si Quarti, quelle spranghe
terdire: Canto che impedisce.) un cilindro di carta o di pergamena e ; Raggi , Razzi o Razze , quel cilindro
RUMINANTE, rtu-vni-ndn-le. Pari, di rotulut si trae da rotula diniio. di rota, Mozzo. Quando nel foro cilindrico del
Rnmioare. Che rumina. perchè la carta o pergamena avvolge- Mozzo »* introduce uo tubo di ghisa, di
RUMINARE. Hu-mi-nà re. Att. Far ri- vasi io giro. Altri dal celi. gali, roi che ferro o di rame montato soli' asse, che
tornare dallo stomaco alia bocca il cibo vale volume « lista.] —
2. Mila. Catalogo gira In esso, questo tubo si chiama
— ,

RIO Bl’O RIO


Bronzina. Finalmente le circunfereoia ticali ad asse orizzontale ; ma ve n* ha nello no bastone più luogo di ire o quat-
dell'anello è coperta d una grossa fascia pure di orizzontali, cioè orizzontalmeo- tro palmi, che, teouto io maoo, soslieoe
di ferro, per lo più d‘ uo sol pezzo, che te ai tua te. la generale vi ha Ruote idrau- ilcerchio in modo che giri sopra il pa-
si corra e vi si salda arroventando il liche di più manieree denominazioni. vimento , sicché mentre corrono a gora
metallo, e si ferina con chiavarde a vite V. Turbine , Volante idraulico. Vi- i portatori dello strumento, si aggira il

che attraversano i quarti.— 18. Dieonsi te d' Archimede , ec. —


29. A casset- cerchio , e suooano i campanelli. 37. —
Ruote a cavallo. Quelle macchine a coi te : Boote idrauliche che girano tra- Milit. Piccola mota d’ acciajo ia quale ,

la forza motrice é comunicata da cavalli scinate dal peso dell’acqua che empie caricata eoa una chiave e trattenuta ,

o simili animali attaccali ad uno o più le cassette ond*è cinto il tamburo , e le per forza di molla, scoccava ad un toc-
bracci di leva piantati in on asse verti- uali si vuotano a mano a maoo che co, e girando sulla pietra del cane man-
cale , per lo più di legno , che gira in iscendooo. Talvolta , lo vece di coprir dava scintille, onde accendere la polvere
una bronzina e in un collare solidamente di cassette la saperficie del tamburo ci- posta per ioescalura nello scodellino di
fermati, 1' una sul suolo, l' altra contro lindrico, vi si stuccano con funi da' vasi tutte le armi da fuoco ; le quali perciò
una trave del palco superiore: quest'al- che ne fanno la veci. Queste Ruote da prendevano il nome di Arrhibusi , Mo-
bero tiene alla parte superiore una gran attigner acqua dieonsi anche Timpsoi. schetti , ruota. È andata io
Pistole a
mota che dà moto a tutto l’ ingegno, e V. Timpano. —30. A ciottoli. Sono una disuso dopo la metà del secolo zvii ,
che conduce un rocchetto conico di ghi- specie ai norie. V. A aria. —
31. A forze quando prese in sua vece la Martel-
si

sa , U cui asse comunica il moto agli centrifuga. Rnote composte di un certo lina. —38. Cerchione guarnito di pnote
altri ordigni ,
quali essa
a far girare i o umero d i tubi d isposti orizzon ta mea te I di ferro e di fuochi lavorati , che »i fa-
macchina è stabilita. Talora la ruota su i raggi d‘ un cerchio y al centro del ceva rotolar giù dal parapetto o dalla
ed il rocchetto souo a basso, e l asse in quale sorge no tubo verticale; tutti que- breccia d' una muraglia , per teoeroe
alto; e queste dlconsi Ruote scavallo sti tubi comunicano insieme liberamen- lontani gli assalitori. —
39. Ponte sopra
di campagna o portatili, essendo facilis- te, e ini limo maatiensi pieoo d acqua ; moto. V. Ponte , g. 15. 40. Maria. —
simo il collocarle.— IR. Acorona. Ruote Il tatto gin Intorno a questo tubo ver- Ruote dieonsi Certi pezzi dì legoo. che
dentale in coi le cavicchie che fanno l'uf- ticale poggialo sopra un pernio a rite- formaoo una parte dei castello . sia di
fìzio di deuti, e dette Piuoli, sono pian- nuto in allo in un collare; ciascaa tubo poppa, sia di prora.—41. Dicasi Ruota
tate in giro perpendicolarmente sul pia- orizzontale è forato verso la cima d' u- di poppa . Quel pezzo di legno diritto
no stesso dells ruoti; e quindi paralleli n‘ apertun latenle per cni scorre T •- che termina la parto posteriore delle
•II' assedì rotazione. Ruota a corona equa facendo una pressione sulla parete navi , ponesi quasi verticalmente solla
dicesipure negli orinoli da tasca una opposta alTapertun, la quale i la forza chiglia, e sostiene il timone ; le borda-
Serpentina I cui denti sono a sega. — motrice che fa girare il tatto , e la fona ture che coprono Y ossatura della nave
SO. Ad angolo. Quelle i denti delle quali Centrifuga accresce questa polenta. •I di dietro finiscono su di esse. Se ne
non sono ani piano della ruota. Si. — A 32. A pale. Ruote idrauliche nelle divide T altezza io decimetri per cono-
sega. Quelle i coi denti sono disposti qnali l'acqua agisce al basso colla sua scere fac meme Taluna cui si mantiene
1 1

obliquamente sulla circonferenza della massa cadendo da un piano inclinato T acqua al di dietro. É largo quanto ia
ruota. —
Si. A stella. Quelle le cui ca- sopra le pale o assicelle rettangolari chiglia. —
42. Dicesi Roto di puleggia
vicchie sono piantata sul contorno della attaccate sulla superficie del tamburo di scialuppe. La puleggia di getto odi
circonferenza, e vanno verso il centro ; nella direzione del pmluogamento dei ferro che si pone nel davanu e oel di
tal che la ruota può allora ingranare raggi. Talvolta le pala soa corvè; il dietro della scialuppa grande per levar
eoo io cavìcchie a uo rocchetto. 22. — meccanismo è allora alquanto diverso , l’àncora afforcala o un'altra àncora che
A tamburo. Grandi cilindri ne* quali ai e le macchine cbiamausi Rnote s pale Don si voglia levare col vascello. 43. —
fanno girare gli animali, die , attaccati enrve.— 33. A reazione. Ruote che gi- Ansi. Cosi alcuni dicono la Rotala o
ad un punto fisso per cui passa la ver- rano orizzontalmente per T urto della Roteila, detta anche Palella, Epigooato,
ticale della ruota, agiscono col loro peso corrente d acqua che entra per un’aper- Scodo ec. —
44. Leg. Ruota diciamo

e la forza muscolare. 23. A volta. Ruote tura del tamburo e scappa battendo un’adunanza di Dottori legati che giu-
da cani costruite per modo che le razze contro diaframmi inclinati , posti di dicano le cause eoo ordine vicendevole.
le quali sostengono i quarti , tagliate a contro agli orifizi! d’ uscita.— 34. Di — 45. Nome di Tribunale supremo in
forma di cuneo la cui cima poggia con- fianco. Ruote ove lacinia agisce pel suo Roma, il primo che cosi fosse appellato,
tro la colonna centrale , sono disposte peso e la sua velocità urtando la pale o perché io giro ardevano giudici in- i

circolarmente Intorno ad essa, io modo della mola alquanto al di sotto del pia- torno ad una tavola tonda, o perché con
da atrigoersi runa coll’altra, tenendosi no orizzontale condotto per Tasca di ordine vicendevole giudicano. Detto più
legate fra loro come le pietre d' nna rotazione; le pale ondè guarnita la cir- particolarmente Sacra Rota Rota Ro-
volta. —21. Dentate. Ruote la cui cir- cooferenza sono solidamente incavi- mana o di Roma. —
46. Onde Auditore
,

conferenza è guarnita di solchi paralleli gliate nella direzione de' reggi, o sotto o Uditore di Ruota, dicesi uno de' giu-
all’asse di rotazione , essendo esse nel nn angolo di 23 a 30 gradi ed in tal dici di esso tribunale , e io Roma è ca-
medesimo piano: le parli rilevate di guisa coprooo tutto il contorno della
,

rica eminente. —
47. Agr. V. Vicenda.
onesti solchi dieonsi Denti. Quando si ruota.— 35. Persiane. La mota persiana RUOTAMENTO. Ruo-ta-mtn-to. Sm. V.
fissano stabilmente salto stesso asse due consiste in un grso cerchio di legno so- e di’ Rotamento.
ruote o puleggie che si cingono di corde stenuto da razza sull* asse centrale di RUOTANTE. Ruo-tàn-te. Pari, di Ruota-
eterne o di coregge di cuojo mantenute rotazione; sul fianco deila ruota, e verso re. V. e di’ Rotante.
sempre lese, la più piccola si dice Roc- la circonfereoza , sono piantate cavic- RUOTARE. Ruo tà rt. Alt. e n. V. e di'
chetto, e i suol denti cbiamsosl Alette. chie parallele all'asse, che servono a Rotare.
— 23. Dicesi Ruota da arrotino, del sospendere alcuni secchi , i quali, gi- RUOTATO. Ruo M-to. Add. m. da Ruo-
fabbro, e Ruota assolutam. Quella che rando su queste caviglie , restano sem- tare. V. e dF /forato.
«erre ad arrotare gli strumenti da ta- pre verticali pel loro peso in qualunque RUOTATORE. Ruo-ta-tó-re. Verb. m. di
lio. —
26. Dicesi Ruota da lavorar pietre posizione della ruota. Può essa girare a Ruotare. V. e di' /foratore.
Jare , la Ruota del d»amantajo. 27. — forza di braccia , o d* animali , o anche RCOTEGGIO. Ruo-lig-gio. Sm. Quella
D*cesi Oriuolo a ruote , Quello che va della corrente stessa ove prende Tacque. pesta o impronto che si lasciano dietro
per via di ruote. —
28. Idraul. Ruote —.36. Mas. Ruota fiamminga. Nella le ruote della carrozze, carri e simili*
idrauliche: Quelle a cui il molo rotato- Fiandria per trastullo dei fanciulli si RUOT1NA. Ruo-ti-na. Sf. dim. di Ruota.
rio è comunicato da una caduta d'acqua osa uno strumento strepitoso , detto ia Piccioni ruota.
o dalla corrente d' un fiume , e servono oelli lingua Het upeliel, ebe significa RUOTINO. Ruo fì-no. Sai. dim. di Ruota.
a far girsre una macina, a muovere una fuoco di cerchio. Si compooe di nn Lo stesso che Ruotine.
sega, ad innalzare debraccinoli, a pas- cerchio di legoo , attoroo a cui si ap- RCOTOLARE. Ruo- to la-re. Alt. e n.Pro-
sare il ferro per trafila ad innalzar
. pendono molti campanelli o sonagli; nel priam. Girar come ruota, ed anche Av-
f acqua o a qualsivoglia altro effetto centro di esso vi è on cannello luogo volgersi in giro entro una cavità o si-
,

meccanico. Cosi chiamatisi ancora le circa mezzo palmo, il quale è sostenuto mile. V. e di’ Rotolare. — 2. Cadere
marchine che servono ad attigner Ta- da alcune cordicelle unite alla circonfe- rotolando. — 3. E fig.-4.En. paas.
cque , ancorché essa non ne sia la fona renza del cerchio, onde rappresala una 1
• (Lat- vertere le.j
motrice. Per lo più (ali Ruote sono ver- ruota di carro; s’inserisce nel detto can- >
' RUOTOLO. Rwi-to-lo. Sm. Volarne che
183
, , L .

BIS VB BUS
s' a* volge inaiente egualmente da’ due le della dleela raonadelfia. famiglia delle RUSSARE. /?u*-*à-r*. N. ass. Romoreg-
rapi; «li» era* perciò dal Cartoccio che amilacee . caratteri rato dal perigonio giare che si fanell’nlitare i n dormendo
si avvolga a guisa di cono. [Lai. vcjìm- di 0 fogliux/e, un nettario centrale ova- (Lai. zlertere, ronchi** or*. Da sinc. del
ma«. i

2. Dicasi Andare a ruololi , e to perforato, ed una bacca triloculare lai. ronchiilare che vale il medesimo.
vali* Andare in rovina. 3. Volerne un — con due acmi nel fiore femmineo. Con- Altri forse dal gr.rhoeso fui. di rhiso io
ruotalo, ai dice in modo basso per Mo- tiene molle specie , delle quali alcune strido ] —
2. Per estro». vale Dormire.
strar desiderio d' azzuffarsi, o d'esporsi indigene. Tra queste, il ruaeua aculeo- BUSSATO. Ruisà-to. Add. m.V.L. Ver-
a qualche cimento. —
I. Arche. Ruololi (ui, fu un tempo adoperalo in medici- mìglio, d'ito propriam. parla odo della
chUmnvaosi dagli antichi le loro scrii- na, perchè la sua radice ebbe fama di fazione de' Rossi in Roma , da I colora
ture in pergamena, le quali avvolgevano attenuante, incisiva, aperiente e diure- delle loro assise ne’gmochi del circo.
e quii ripirgavansi. Ma quelli che veg- tica ed era annoverata ira le cinque
, (Lat, rustatui.]
gunsi nella medaglie romane in mano radici aperitivo maggiori; detta sorbe RUSSBT. Rut-tét. Sf. Agr. Sorta di mela.
di consoli e iroperadori credi si signiti- Rumo. Raschia, Brusco, Bruscolo, Ipo- (Par voce di conio francese. Parnoo
rare altra cosa , e piti proba bil mente Ali», Camemirsior, Picca sorci. Pungi- trovasi in quell* lingua rou**ft. ma rcru#-
quella mappa che il primo magistrato topo, Pugoltopo. ;Lat.ru*ru*. Secondo telet in senso di pera di estate.]
alzata in aria per seguo di dover*! prin- ilL*mery, » uirut e sincope di ru*fieu*. RUSSO. Rut-so. Sm. Il russare.
cipiare i giuochi.—3. Ar. Mes. Tabacco perche molto di questa pianta conta- i RUSTICAGGINE. /?u-fti-eà]-gi-M. Sf. Lo
10 ruololi: Quello in barioni per fumare dini si valgono per coprirne gli oggetti stesso che Rustichezza. [Lat. rustici-

o per anuaesare. 6. Metrol. Usalo an- che veglino preservare da' topi. Con pili tà*.)
tie. in signif. di Rotolo, §. 3. fondamento però crederi derivare dai RUSTICA LE. Ru-tti-c.à-le. Add. com. Di
BllOTONE./fuo-tó-ne.Sm. accr. di Raota. celi. gali, ruìiij lacerare
, stracciare ,
villa. Di mntadino.
Lo stesso che Boloae. scorticare: e dò • motivo delle sue fo- RUSTICALMENTE. Rusti-cal-mén-U.
BUFALA. Ru-pa-la. Sf. Bot. Lo slesso glie dure, agirne e pungenti.) Aw. In falsa radicale.
che Rapalo. RUSIGNUOLO. Ru-ti-gnub-lo. Sm. Zool. RUSTICAMENTE. Ru-iti ca-mén-te. Avv.
RUTE. Ru p*. Sf. Alletta scoscesa e di- Lo stesso che Roaignuolo. 2. In — (aio modo rustico, Villanamcote. iLat.
roccata di monte, o di scoglio, o simili. ischerto R usignuolo di Maggio vale rut lire, barbare.}
(Lai. rup**. Rupet che Virgilio disse Asino. — 3. Prov. Conoscer l'asino dal RUSTICANO. R<i-tii-rà-no. Add. m. Lo
moni praeruptut, da rupi pari, di rum- ruaignuolo lo stesso che Conoscere il stesso che Rustirale.— 2. Cuntrario di

,

alo io rompo.) pao ila' sassi. V. Pan», g H3. 4. Dicesi Delicato, detto di Senso.
RUPESTRALK. /lu-pe-tlrà-le. Add. com. R usignuolo di pedule. Un ucrellrtlo RUSTICA fVTE. Ru-Hi-càn-f. Pari, di
Boi Agg. di pianta. Che nasce sopra le volgarm. chiamato anche Cannerone, il Rustirare. Che rustica. Che fa sua vita
rapi. (Lai. rupestralii.) quale frequenta i pattuii , sebbene fac- in campagna, t'ill-ggiaute.
RUPICELLA. /tw-pi-céi-fa. Sf. dim. di ciasi vedere anche lungi dalle acque RLSTICARE. Rusiisà-re. N. ass. V.
Rupe. net meae di Aprile. (Lat. lu*cmta pa- L. Villeggiare, Vivere in campagna.
RU PINOSO. Uu-pi nó io. Add. m. Erto o latfHr.] (Lai. rtuficari. IIinno Persiani rullo
i

Chino, Scorerai* , Diroccato. V. A. V. e RI SMA. Rii-tma. Sm. Ar. Mes. Varietà io sen**n di paga», regio , *alum: ed han-
di' Ruinoto o Rovinoio. [Lai. proertt- di vitriolo che misto con la calce viva no anche ruttar per invola pagi, e ru-
pfui.l formava presso gli antichi un depilato- itajiper agricola, Probabil mente queste
RURALE. Ru-rà-le. Add. com. V. L. Di rio dello stesso nome. voci sjou state trapiantate Italia dai m
villa, o Dell' agricoltura. (Dal lat. ru* RUSPA. Ruspa, St. L'esercizio dell» gal- Celli: poiché quei di Galles hanno ru-
«uri* «illa,) lina c dei polli per procacciarsi il cibo llar^ e rattach in senso di contadino ,
R13RICOLA. /fu-ri-co-la. Add. e sm.Col-| grattando eoi piedi. villano. Indi il lai. ni* e ruitieue e rt*-
11valore della campagna Agricoltore. RUSPARE. Ru-ipà-re. N. a**. Lo stesso
,

aUmvL] —
2. N. pesa. Divenir rustico,
[Dal lat. rut , rurù campo, e colo io che Razzolare. Ruspare è probabil- I
e fìg. si dire d'uno che è Onestante, e
coltivo.) mente ona varietà di ratpare, di cui nondimeno pigila sempre e si duole
BUS. Sm. B»t. Genere di piante della pen* vedi l'etimo!. Altri stima che dal lai. dello stato suo zoticamente e senza ra-
taodria ingioia, famiglia delle terebin- rurpori sia sorto raspare io senso di an- gione; altrimenti Ruzzare in briglia.
tinarce. caratterizzalo dal calice diviso dar cercando, e quindi ruspar* nel sen- RUSTICHF.LLO. Ru-tii-ehclla. Add. za.
in 5 parli, la rorolla ipogina di 5 petali so di razzolare r simili.) — 2. Andar dim. di Rustico. Lo stesso che Rusti-
ed una bacca con un sol seme alcune . j
cercando al tasto checché sia.— 3. Prov. che! lo.
delle cui specie benché venefiche , si
, Cantar bene c ruspar male lo stesso ,
RUSTICHE TTO. /?u-i(t-chr MQ. Add. cn-
l

adoperano in medicina, altre nelle arti. |


che Cantar bene e razzolar male. V. dim. di Rustico.
(Lai. rhut. Il gr. rhu* arboscello da Cantare § 10. RUsriCllBVOLE. /fu-sli-ehd-twl*. Add.
riklli flusso ; perché quella pianta ripu- RUSPATO. /?u-*r»à-fo. Add. io. da Ru- c*<m. L-i aii-sso che Ruslirate.
tavasi alia a frenare i flussi di veutre.j ! spare. V. e di' Razzolato. RUSTICHEZZA. Ru sti-chSz- za. Sf.ast.
RUSCELLKTTINO. Rir-icel-let-ftno.Sm. RUSPEZZA. /fw-ipés-za.Sr. ast.di Raspo. di Rustie*». Qualità rustica e villana,
dnit. di Ruscelletto (La», ripulii*.] L 'esser ru«po, e diesi de'le monete. fi at, ruilirita*.]
RUSCELLETTO. Ruscellétto. Sm.dim. RUSPO. Rù-tpo. Sm. Il ruspare. RUSTICIIISSlMO. /Tu-ifi-chu-at-mo. Add.
di RiiS'-rlio. [Lai. ripulii*.] RUSPO. 8t. Mod. Siicele di moneta fio- m. sup. di Rustico.
RUSCELLINO. Ru-trel-li-no. Sm. dim. rentina: altrim<>nii detta Gigliato e Zec- RUSTICISSIMO. Ruiti-ciisisno. Add.
di Kusrello. Lo stesso che Ruscelletto. chino. (Lai. auretif fior en finn*. Rutti ui. Lo stesso che Ruslichivsrmo.
- 2.
I

E tig. c rutpi è una monetR In corso presso i RUSTICITÀ’. À’u-*t«'-ei-zà. Sf. a*t. di
RU*v(,ELLO. 7?u-fré[-lo. Sn>. PI. Ruscelli Persiani ed i Turchi-1 Ru>tico. Lo stesso che Rustichezza.
c poti. KumH. Pieni lo rivo d'acqua. RUSPO. Add. m. Ruvido, Rozzo; e detto RUSTICO. Rit tti-co. Add . m- PI. Rustici
(Lat. rioui. Rutc'llo dal frane, rui*- di Pietra, s'intende Quella eh’è di grana e Rusticbi. Da contadino. Da vi Ha. (Lat.
sea u che vale il medesimo e che deriva gro*sa o reooM. con poca terra frammi- msztcui.] —
2 E perche l villani s«oo
.

dal basco mino di simil «coso. Altri il schiata. (V. corrotta da as/tro che in al- natnralinente rozzi ed Incolti, pi r simi-
credono cosi detto, quasi rivutcrUo da cuni luoghi d’Italia II volgo dice rospo. lit. prendesi, anche parlaudo di (osa ,

rtvufrului d imiti, barb. di ritma. come In turco merp aspro, ruvido, rozzo.] — per Rozzo, Zotico e simili. (Lai. rwhi.\
ramoscello da rumua. In gr. rhyax , 2. Aggiunti! delle monete, allora che co- — 3- Irragionevole, Scoli* eue»«jle. —
rhyaeot ruscello, r Leena flusso, scorri- niate di frcsci». oon hanno perduta nel Vituperevole. —5. All* rustica, p>sto
mento. in per*, rea’, dove la a’ si pro- maneggiarle la prima lor ruvidezza. avveib. Rusticamente e diresi anche
nunzia come quella di scialba , e Ira-
. !l-al. aspre, rudi*.) d'una maniera di legare libri. G.
;

i —
dot m «lai M-mnski per aqua, quae etili- RUSPONE. Ruspó-ne. Sm. St- Mod. Mo- Archi. Ordine rustico: Ordine partico-
*»w-« in campii contpicitur. In ar. rea* nna d’oro fiorentina , del valore di tre lare di architettura. -—7. Apparecchio
paura et irrorati* a«|na. In ebr. reaia* ruspi; ma prendesi più comunemente di pietre ruvide e grezze, che si dicono
gocce, stille.) 2. E per mriaf.— per Rospo. Bugne o Borze, le quali in alcuni ediG-
RL'Si'UlA. Raschia. Sf. Boi. Lo stesso RUSSANTE. Rui sàn-te. Pari, di Rana- di convengono. —
8. In forza dism.
Rumo.
«dir re. Che ru»*, Che romoraggia nell'ali- parlando di persona. Conta di»*). Villa-
RUnCO. Rusco. Sm. Boi. Genere di pian- to re in dormcudi*. no, Villico.
1M

D
,

vv RC V Hl'Z
BUSTICONE. /fu-iUcd-na. Add.m.zeer. RUTENIO. Ru-ti-ni-o. Sm. Min. Nome RUVIDEZZA. Ru-vi-dUz-sa. Sf. alt. di
di Rustico. dato da O^ano ad no nuovo metallo da Ruvido. Qualità di ciò cb'è rnvido, cioè
RUTA. Ruta. Genere di piente
Sf. Boi. lui riovrnuto nel platino greggio del scabro alla superfìcie; opposto di Levi-
della decaodria mooogìoia , tipo della Monti Urali nella Russia o Uutenia, dal gatezza. [Lat. aiperitae.\ — 2. Per me-
famigl'u delle rulacre I cui caratteri ,
rbe trasse il nome. taf. Asprezza di siile, di perole e simili;

sono: calice persistente a 4 o 5 divisio- RI! ETTA. Ru-tri-la. Sf. dim. di Ruta.
I opposto di Eleganza. (Lat. ruzticitat.)
ni; 4 o 5 petali uuguicolali; 8 o 40 sta- Bui. Ruta piccola e bassa. — 3. Zotichezza di tratto opposto di ;

mi; germe munito nella propria base di RUTICARE. Ru-ù-cà-re. N. paas. Piana- Corte-.!».

,
8 a 10 pori neilarifcrl ; capsula a 4 o 5 mente e con muoversi e dimenar-
fatici RUVIDISSIMO, ffu-m-du-av-mu. Add.
cellette polispeTme. Da queste piante si si. [Dal celi. gali, utharruick girare , m. superi, di Ruvido. [Lat. atjwrri-
estrae un olio acre e riscaldante, ma rbe traslocare, cambiare, muoversi, lo ar. mus.] —
2. Per me taf. Rozzissimo, Zo-
si adopera in medicina, massime ester- haerehtt moto <d hatreket muoversi.
, licbì»<imo.
namente sulle parti affette da paralisi Il Ut. ruo non ebbe mai seosu analogo RUVIDITA’. Ru-vi-di-tà. Sf.ast. di Ru-
osol ventre nelle coliche ventose. Tras- a quello di rutieore.] vido. Lo stesso che Ruvidezza.
sero il uome da’loro salubri effetti me- R UTIDEA. Ru-ti-dè-a. Sf. V. G. Boi. Ge- RUVIDO. Rù-vi-do. Add. m. Che non ha
dicinali. (In gr. ruo vale io conservo.] oere di pUote della peoiandria m«mogì- superfìcie polita o liscia. [ Lat. rudi*
— 2. Dicesi Kota comuoe o selvatica , oia, famiglia delle rubiacee. stabilito da impofituz. Lo la od. ruw , e l'italiano
ed anche Rata ssaololamenta , la più Decandolle, e cosi deuomiuaie pel loro ruvido sodo una variazione del ted. ra uh
comune specie di questo genere: pianta rugoso perisperma. (Lat. rotùlea. Da che vale il medesimo. Gli Ungheresi di-
che ha gli steli ramosi ,
lisci, alquanto rhytidoe o come altri pronunzia rhu- , cono nello stesso senso durva. Io oland.
grigi, a cespuglio, ma che possooo ele- Udot geo. di rftyfii o r/iuM ruga.] ruechtid ed io ted. rauAiyftetf ruvidez-
varsi anche tre braccia; le foglie piccio- RUTILANTE. Ruti-làn-te. Pari, di Ru- za.) —2 Per metaf. Scortese, Villaoo,
late, arcicompoate; le fuglioline un poco tilare. V. L. Che rutila. [Lat. ruti- Zotico. —
3. Rozzo , Non requisito
Carnose, lisce, bislunghe, ovate, inca- lali*.) Non gentile. —
4. Non amabile, Cru-
vate alla base; Mori di un giallo chia-
i RUTILABE. Au-li-ló-re. N. ass. V. L. do. —5. Rozzo, Zotico. 6. Aapro.—
ro, peduncolati , con quattro pelali , Rifulgere, Luccicare, Scintillare. [Lat. — 7. Ed a modo di un. Ruvidezza.
fuori drl terminante, che ne ha ciuaue. rutilare. In per*. ruderi color rosso; in RUV1STARE. Ru-ri-stà-re. AH. V. e di’
Fiorisce oeH'eslate, rd è indigena della celi. gali, ruadh rosso, ruaidh divenire Rovistare. —
2. Per metaf. Riconside-
Spagna e di altri luoghi di Europa. Esala o render rosso; iu Jogl. rd io sass. red, rare.
acutissimo odore, ed ha sapore acre ed io ted. roth rosso, lodi ruiitui senso m RUVISTICO. Ru-vì-eti-co. Sm. Boi. Pian-
amaro. Le parti di aita piu adoperate di rosseggiante, risplendente, e rutilare ta selvatica,che fa perle siepi, ed ha il
10 medicina aooo le foglie che ai danno per rosseggiare, rispondere.) fiorbianco a simililudioe di pina. [Lat.
singolarmente in Infusione. Se ne pre- RUTILITI). Ru-ti li to. Sm. V. G. Mio- liguitrum. Cosi detto , perchè stanzia
scrive talvolta l'acqua distillata. Questa Nome indicativo di uua specie d> mine- tra i rovi.]
pianta e uno degl" ingredienti dell’aceto rale di Titano , che è di uo color rosso AIZZAMENTO, «us-xa-méw-lo. Sm. Il
de'quattro ladri, ed ha qualità eccitan- assai vivace, fe questo l'Ossido di Tita- mirare. [Lai. fuaua, baio.)
te, rmmrnagoga ec. [Lat. ruta graveo- no, che altre volte dicessi Sclirrlo ros- RUZZANTE. Ros-sàn-tt. Peri, di Ruz-
leni Lin. Rhyte che molti pronunziano so. [Lat. rutilitkee. Da rutta ruga , e zare. Che ruzza.
rhute , onde ricavano il lat. ruta , è a lìfhoi pietra.] RUZZARE. Ruì tà re.N. ass. Far baje.
loro parere dal gr. rhyfira o rfcufrra RUTILO. Ru-ti-lo. Add. m. V. L. Lo Scherzare con altra o più persoae , con
conservatrice, poiché conserva la salu- stesso che Rutilarne. [Lai. ruftlua. V. parole o eoa mani. [Lat. latcivire, lati-
te. lo ted. dice»! ruote, io oland. ruyf l'ctim. di rutilare ] tare .] —
2. Dicevi Ituxzare in briglia
o uryaruif, in illir. rutta, io cclt. gali. RUTTANTE. Rut-tàn-te. Part. di Ruttare. e vale Scherzare abbondantemente e
rugh, in isp rudo, io iogl.rut, io frane, Che rutta. come a briglia sciolta. —
3. Dicasi
rhue. Il Bulle! ba il gali, rhui io que- RUTTARE. Rut tó re. N. asa. V. L. Mao- proveib. La mula vuole un paoe.che
sto senso medesimo, ma è voce che non dar fuori per la bocca il vento chè nel- razza e scherza in briglia, o sempli-
trovasi io altri dizionari!. ] 3. Dicesi — lo stomaco , con uno strepito ingrato. cemente Rimare in briglia quando .

Ruta capraria la Capraggine. (Lat. melare. ]


— 2.
tig. E
3. Per — uno eh’ è benestante, noodimeoo pi-
RUTaBAGA- Ru-ta-bà-ga Sf. Bot. Specie situilil. Mandar semplicemente.
fuori gola e si duole dello stato suo.
di cavolo che si coltiva per pastura e [Lat. «melar*, ejicere.) —
4. Ed anche RIZZO. Rus so. Sm. Il ruzzare, Scherzo
per esitarne folio da semi. [Lat. Brat- i attivato. di hzrea odi mano. [Lat. (usua. Dal
tila Xapobrastica Lin.] RUTTATO. Rut-tà to. Add. m. da Rut- pers. kerte baia, ciancia, parole vana ,

RUTABOLO Ru-ià-bo-lo. Sm. V. L. Ar- tare. futili.) —


2. Cavare il ruzzo, Cavare il
che. Strumento per ordinare il fnoco nel RUTTATORE. Rut-la-tò-r?. Vcrb. m. di ruzzo del capo ad aleno* , vale Farlo
furti r-. [ Lat. rutaòufum. Rutabulum da Rullare. Che rutta. stare a sego» e io cervello . Tenerlo in
rutuni pari, di ruo io agito, spingo con RUTTEGGIAMBNTO. /?uM«y-yia-méi»- timore col gasiigo. —
3. B nello stesao
forza. Sm. Sfogo di rotti Frequenza dì modo dicesi Levare, Trarre e simili il
RUTACEE.
]
fìu-ià ce- 0 . Add. esf- pi. Boi.
Famiglio naturale di piante dicotiledo-
to.
rutti.
RUTTEGGlARE. Rut-teg-yià-rc. N. ass.
,

ruzzo
lare.

4. Bssera in ruzzo, vale Rol-

8. Uscir# il ruzzo , Uscire il
nie polipetale, della quale la Ruta è il |
frrqueotativo di Ruttare. Esalar spessi nino dei capo, vale Noa aver più vo-
tipo. Queste piante snoo erbacee o fru- rulli. Ruttare frequentemente , ed an- glia di ruzzare; e Bgurawra. Perder la
1

licose di rado arborescenti : hanno le


. che Scmplicem. Ruttare. voglia Lasciare il gusto.
.
6* Agr.
fogle semplici o comporle, ora alterne RUTTO. Rutto. Sm. L'uscita frequente Strumento di Irgoo a forma di cilindro,
e sprrmedate di stipule, ora munite di dell'aria dalle prime vie per la bucea ; ad uso di splaoara i viali e rompere
slipule e per lo più opposte; i fiori esco- altrimenti Eruttazione. E cosi pur chia- le zolle. [Dall’ebr. ratiagh frangere ,
no dalle ascelle delle foglie, o pure ven- masi quel Vento che dallo stomacosi rompere . opprimere , o piuttosto da
gono alla sommità del fusto o de'rami- manda fuori per bocca. [Lat. ructus. ratsuf allertare, uguagliare, ripianerà,
RITALE. /fa-rò-1*. Add. com. Boi. D> Ruc.us dal celi. gali, ruehd di aimil ordinare.]
ruta. Appartenente alla ruta. senso. Nella stese* lingua moie rutto, RUZZOLA. jRùs~so4a. Sf. Strumento ton-
RUTATO. Ru-tà-to. Add. m. Farm. D» e raoichd ruttare. In pers. rugh vale do» modo di girella, che con gran forza
ruta. Onde Olto rulato l’Olio estratto anche rullo.) di braccia si spinge e si fa rotolar per
da' semi della ruta. [Lai. rututui.) RUTUMENIA. Ru tu mà-m-a. Arche. No- le strade. (Lai. rotula , troebiu*. Dal
RL'TELA. Ru-tì-la. Sf. Zoo!. Genere me d'oo’aDtira porta di Roma delta ,
eelt. ruithlean che vale il medesimo,
d'insetti dell'ordine de’ coleotteri, delia anche Rotumeua e Raiumcn». mutalo il ( In a, come qu»odo dlceai
sezione de’ penta meri . della famiglia RUVIDAMENTE. Ru vi da mèn-ta Àvv. aberro per abelo, vizio per viftvmv ec.
de lamellirorni , e della divisione dei Con modo ruvido. Zoticamente, Scorte- Altri forse dal ted. Arsisti ruzzola , a
silotagi. stabilito da Latreille: trassero semente. (Lai. rwalica, inurbana.] —2. dall’ehr. ritxed saltare.]
11 nom» da una specie di redine o freno Aspramente. RUZZOLANTE. Ruz zo l*z-U. Feti, di
ebe vedesi nel loro muso. ; D » I gr. ryta RUV1DETTO. J?u-i»-d<f-to.Add.m.dim. Ruzzolare. Che ruzzola , Che si vol-
redioe.] di Ruvido. Alquanto rozzo. tale.
Cai di mali Fai ,
. ///. 185 RI
,

9 S AB I AB
RUZZOLANTI SSIMO. rt»u-*o-lan-lU*i- SABADATO. Sa-ba-dò-foSm.Chlrn.Sale SABA TISICO. Sa-to-ti-imo. Sm. Fllol.
mn. Add. Ruzzolante.
io. superi, di formato dalla combinazione dell'acido Lo stesso cb« Sabatesimo.
RUZZOLARE. Ruz zo- Iò-r«- Àtt. Gettar sabatico eolie basi salificabili. (Lat.ee- SABATO. Sà-ba-to. Sm. V. Ebr- Nome
per terra la ruzzola, facendola girare; vada*.) del settimo dì della settimana, celebra-
e per simili!, si dice di checchessia SABAD1C0. Sa-òà-di-eo Add. m. Chim. to dagli Ebrei in memoria del settimo
che si rivolga per terra. [Lat. rircum- Nome d'un nuovo acido che Pelleticr e dì della creazione , e che fu loro impo-
polt-era, etrcumMrlere.] 2. Scendere — Cavendon hanno scriverlo nella Sabadi- sto da Dio di osservare sotto pena di
a precipizio. —
3. Indietreggiare in glia. [Lat.ceuadteus.) morte; Cristiani gli han sostituito la
i

modo sdrucciolo. Rinculare. 4. N. — SABADIGLIA. Sa-to-dl-$lia. Sf. Bot. Domenica ; gli Etoici lo appellavano
aas. Girare per terra , e direni della Pianta che ha il racemo o spiga sempli- Giorno di Satnroo. ( Lat. MÒtotum ,

rossola , e per similit. anche di altre ce; Bori di sei pelali ovali, tulli vol-
i die» Saturni. Dall* ebr. sabbath cessa-
cose. —
5. N. pass. 6. Marin. Met- — tali per una parte , gambettati quasi ,
tone, quiete.] —
2. Dicesi Sabato san-
ter io acqua una nave, tirare una na- pendenti. E indigena della China dei ,
to, e serondo i Greci , Sabato grande ,
ve dalla terra nell'acqua; più pruprlam. Messico e delle Anlillc. [Lat. cerntrwm Sabato de* lumi, per eccellenza a quello
Varare , quando si trasporta uua nave tabatilla.]— 2. Sotto questo nome vengo- avanti la Domenica di Resurrezione. —
dal cantiere nel mare. no pure io commercio ( i semi di detta 3. Prov. Non aver pan po’ sabati: si di-
RUZZOLATO, /luj-to-ià-lo. Add. m. da pianta, che sono acri, scottanti , e pro- ce quando vogliamo descrivere uoo che
Ruzzolare. muovono forile reiterali starnuti. Àdo- abbia da vivere varsameute Tolto dal :

RUZZOLONE, /iuz-xe-tó-nt. Sm.aecresc. pravansi come eccitanti il vomito e co- costume di pagare le mercedi agli ope-
di Ruzzola. Pietra grande da ruzzolare. me vermifughi; e principalmente per rai il sabato. Ime del lopert della setti-
RUZZOLONI. /iux-so-ió-ni. Avv. Ruz- ammazzare gl’ inatti che a' annidano mana. [Lai. friun» dierum commentimi
zolando. nei capcgli.ma furonoabbaodonati per- habere ]

4. Domeoeddio o Cristo non
chè prodocevano del bruciore alla cute. paga il sabato: dettalo esprimerne, che
(Delta dagli Spaguuoli che recamela di Il gaMigo può differirai ma noa ti to-
s America ctbadilla, che si pronunzia glie. — 5.
Esser più lungo o maggiore
,

ervadiglici la qual vece sembra uo di-


: del Sabato santo: ai dice del Noo veni-
3. Sf. Lettera consonante linguale, che minutivo di cebada orzo , e credesi a- re, o In favellare o in operare, mal alla
si pronunzia Esse. R la decimasetlima doltata per relazione a' semi di questa fine. [ Lat. orbita tardior. ] 6. Ecel. —
dell'alfabeto italiano ultima delle se- , pianta. Propriamente «òodilla in isp. Nella Sacra Scrittura iodica anche altre
mivocali. NeHartieolarla si appressala vai polvere di elleboro . ed è voce che cose : il riposo eterno o la felicità del
punta della lingua si denti inferiori , e il Bullet registra col senso medesimo cielo ; ogni specie di festa ; la settima-
trs questi e I denti superiori che teo- fra le antiche basruensl nel suo dizio- na ec.
gousi vicinissimi gli uoi egli altri , si nario celtico pubblicalo nel 1759. In SABAZIA. Sa-bàti-a. Sf. Bot. Genere di
ra uscire la voce s maniera di ischio o ebr. tritume
tab'-ib znftar tritare. In
,
piante della tingeoesia poligamia su-
di sibilo; perciò detto snelle Fischiarne celt. gall.iaòladA unguento. da sabhail perflua , famiglia delle ainanieree sta- ,

o Sibilante. Essa ba due varii suoni: il preservare, lo illir. «aòfjudtfelj conser- bilito da Cassini con questo nome mi-
primo più gagliardo, e a noi più fami- vatore.) tologico , dedicandolo a Bacco Sabazio.
liare, come Casa, Asse, Spirilo ; l'altro SABAJA. Sa-bà-ja. Sf. Filo). Bevanda (
Lat. Sabaudia. ]
iù sottile o rimesso, usato più di ra- cavata dal frumento; specie di birra , SABBATINO. Sob-ba lì no. Add. m. V.
o, come Sposa, Resa. Accusa. Sdenta- di cui farerasi grandissimo uso nellTI- e di* .Sabotino.
to Svenato. In questo secondo suono
, liria. ( Lat. tnbjia. Dall’ ebr. o fenicio S ABBATI ZZARE. .Sah-to-lù-sà-r». N.
non si raddoppia giammai, nè anche si iota vino, lu ar. zoetah vinum , qnod ass. Festeggiare il giorno del Sabbilo ,

pone io principio della parola , so non mane bibilur; tebiet vimini. In pers. giusta il rito ebraico. [ Lai. tabbau-
quando immediatamente ne segue una tetbjare mosto , tcebiru bevanda rima- xare. )
consonante , come Smeraldo, Sdentato. sta da banchetto notturno.) BARBATO. Sab bà-lo. Sm. V. A. V. e di*
Posta in composizione co' suoi primiti- SABA NO. Sà-ba-tw. Sm. V. L. Arche. Sabato. —
2. Filo!. Congresso nottur-
vi ba forza molte volte di privativo
, , Specie di paunolino linissimo, nel quale no di streghe; altrimenti Tregenda.
come Calzare, Scalzare; Montare. Smon- avvolgevansi gl’ infermi che non pote- [
Forse rosi detto dall' esser il giorno di
tare. Alle volte d'accrescitivo, come vano sopportare altre vesti. [ Lat. sa - Sabato quello destinato a celebrare sì
Porco , Sporco ; Munto , Smunto. Alle tonimi. ] fatte adunanze. )
volta di frequentativo , come Battere . SABAOT. Sù-to-ol.Fitol.Y. Ebr. che si SABBELLIANI3M0. Sab fel-lbo-itl-mo.
Sbattere. Alle volte non opera nulla , use unicamente parlando di Dio. [I-at. Sm. Si. Enel. Setta cd Eresia dei Sab-
valendo lo stesso Campare e Scampare, sabìoth. lo ebr. txebaoih eserciti, onde bellianl.
Bandito e Sbandito, Beffare e Sbeffare. Iehova tsebaoth Dio degli eserciti: e SAROELLI ANO. Sab-ò*l-li-à no. Add. e
Consente dopo di se nel principio della per eserciti alcuni interpetri intendono sm. St. Ecel. V. e di' Sabelliano.
parola tutte le consonanti , salvo la Z Ir gerarchie d gli angeli, altri le stelle SABBIA. 5ùò'6i-<i. Sf. Sotto qnesto nome
Nel mezzo della parola, e in direna sil- che talvolta nella Bibbia «od designate intendono propriamente i mineralogisti
laba quando peraltro questa fa e im-
,
i
con questo nome , ed altri le milizie quell'aggregato di sostanre minerali gra-
posizione colla rimanente parola, riceve ebree. nelli formi o polverose ebe trovanti alla
)
dopo di aè le medesime consonanti, ma SABAOTH. Sà-baoth. Fllol. V. Ebr. Lo sapcrBcie della terra, talvolta in i>lrati
più malagevolmente e per lo più in , stesso rhr Ssbaol. di diversa profondità, talvolta sotterra-
composizione, colla prepusizione Bis o SAUATESIMO. Sa-ba-U-ti-mo. Sm.Pilol. te nel suolo, o costituenti il letto delle
Mis, come Disdetta , Misleale ; ma col Il rito e la religione del sabato presso ncque de' fiumi e del mare, che le tra-
C, P, T s’accoppia frequentemente sen- gli Ebrei. Onde Fare il sabatrslmo, vaio sportano continuamente e le de pongono
za difficoltà come Tasca , Cespuglio , Festeggiare il giorno drl sabato sulle rive. [ Lai. lotolum, tabulo. Sa-
,
]
, Sab-
Presto. Quando è posta avanti al C, V, '
baiizzare. Lat. laòtofismu». ) b«fuDi dall’ebr. tiiòurim aroma ssameo-
[
P, T, si dee pronunziare nel primo mo- SABATICO. Sa-bà-ti-co. Add. in. Aggiun- ti, aduna menti, aggregati. Nella stessa
do, cioè col suono più gagliardo, come to dato dagli Ebrei ad uno de' più no- lingua scintoli frammento, teiabor fran-
Scala . Sforzo, Vespa , Studio , Ce*to :
ma avanti al B, D. G. L, M. N, R, V si
bili periodi aouuali , ed era quello che gere. ] —
2 Dimmi Sabbie cristalline
constava di sette anni. quelle che sembrano risaltare da una
pronunzia col suono più sottile o rimes- SABATIGLIA. Sa-ba-ti-glia. Sf. BjI. Lo eristallizztzione confusa, e sono abbon-
so, come Sbarrare Sdegno, Sguardo , , stesso che Sabadiglia. dantemente spar-e ne’ deserti , nelle
Slegare, Smania Snello, Sradicare, SABATINA. sirppe, nelle lande, nel letto delTOcea-
. Sa-èu-fi-tia. Sf. D’cesi Far
Sventura. Avanti di sé ammette la L la sabatina , e vale aspettar a renare oo ec. secondo che sono pure od im pu-
:
,
-N, R in mezzo della dizione e in dhor- subito dopo la mezza notte del sabato re , servono a differenti osi nelle arti.
come Falso Mensa , Orso.
«a sillaba, , prr poter maogiar carne, o slmile. Diersi Sabbia aurifera, ferrifera, plati-
Raddoppia-i nel mezz. della parola SABATINO. «Sa-to-fi-no. Add. m. Di sa- nifera, stagnifera, titanifera, la Sabbia
,

come l'altro coosinauti, dove lo ricerca bato: e anche Nato in giorno di sabato; in cui si trovano sparse particelle di oro,
il bisogno.—1. S* coll* apostrofo
sta in- oChVuso di far qualche cosa nel sa- ferro, rame, platino , stagno , titano :
vece di Se e di S :
. bato. I queste sabbie -ouo ricce quarzose , atri-
l«0
. a

» AB sic SA C
lolite o granitiche, micacee, metalliche, Chim. e lini Nome dato da Desvaut ad
tari ebe si formano all'azione digestiva .

prodotte dall' azione dello acque preci- del ventricolo, umori alterati on genere di prìaripii immediati de've-
in nna ,

pitante*) io torrenti, oda li 'urto de* Tram- in-labili , che comprende In rosnnite , c
parole, materie morbose, che si suppo-
memi di roccia tra loro 3. Poeticarn. nevano raccolte nel ventricolo o negli le varie specie di zncraro- [Lat. lacha -
per Lido. —
4. Pro*. Seminare io sab- intestini ed a cui attribuitasi una mol- rinìtrt. Da Satthor zucchero ]
Operar scura frutto. Perdere il titudine di malattie. Detta anche Sa- SACCARINO. .Sac-ca- rì-no. Add. ra. Che
bia. vale
tempo e la fatica. ( Lai. olitili il opa-
vorra, Zavorra. [Lat. ntanv. Sabtmra lieoe delta natura dello rtiecaro. [ Lat.
rom perderà.) —
B. Ar. Uri. Sabbia o- 10 lat. è la sabbia grossa che si mi lle Mrekanaai. ] 2. Farro. Aggiunto —
raria. Orologio fallo eoo due ampolle , in fondo del naviglio perche non bar- ,
dato a sorta di cerotto. 3. Chim. Ag- —
oelluna delie quali passa la sabbia con- colli. Indi i medici bnn detto inòurru giunto dell'acido cavato dallo zucchero.
tenuta oel/alira io uo dato spazio di
nel senso di questo articolo. [ V. pu- SACCA RO. Sàc-ca-ro. Sin. V. G. Bot. Ge-
tempo e però detto anche Ampolletta. ni-re di piante originarie dell' Indie o-
,
re l'etim. di 5dforra.]
S Alt li [A LE- Sab-bià-rt. Alt. Coprire o SABURRALE. Sa bur-rà-le. Add. eom. rfentall, della trlund ria diginia , fami-
Ritmare eoo sabbia. Med.Che indica l'esistenza delle gabar- glia delle graminre. ad no solo cotile-
SA BBION CELLO. Sab bion-cèl-lo. Sm. re. Che è prodotto o formato da esse. done, che ha per U'po Vanendo taccha-
dim. di Sabbione.
Onde Lingua saburrale, Lingua coperta rifera, da cui si estrae lo zucchero , cd
SABBIONE. Sab bió ne. Sm. Terra are-
di crosta bianca o gialliccia. Lat. »a- è caratterizzato dal calice bit aire invol-
[
nosa che dicasi anche Sabbia.
, Lai. [ lurrnlti. | to In denta peluria, e la corolla di nna
aoiuiutn. tabulo. J —
2. Dimi Sabbio- SACATO. Sà-ca-to. Sm.V. G, Boi. Specie o due valve con re-la o senza. [ Lat.
ne maschio Uoa qualità di terra ebe di rosmarino infruttuoso, mentovato da taeeharum. In pers. ed in ted. teeker o
pende io rosso.— 3. Più particolarmen-
Apuleo. (Lat. stirolo».) teekker, in ar. tukker , tacar in lingua
te co»l cbiaroaiM) alcool quegli strati di
SACCA. Sàc-ca. Sf. Sorta di sacco, cpro- inalava, incoro io ksciariooec. ) — 2.
aabbia quarzosa finissima che trovanti Ar. Mes. Lo zucchero stesso. [Lat.sae-
priameote quella Bis»crla a due tasche
10 alcune rocce di gres friabilissime, e rharum.)
che (Kirtano sulle spalle frali mendi- i

si adopera per In sua estrema finezza a SACCAROI DE. •5ac-ca-rò-i-de. Sf. V. G.


canti, quando vanno accattando, Lat.
pulire i rasi di metallo e di marmo. pera. 1 —
2. E per s mllit. Curvatura.
[
Min. Aggiunto del marmo bianco di
SABPIONOSO- .Soò-bio-nó-io. Add. m
Di qualità di sabbione, o Pieno di sab-
— Quella parte dell» reti, dove s’ia-
3. Carrara ,
perchè simile allo toccherò
Tiluppano gii uccelli , restandovi pen- purificalo e cristallizzato minutamente.
bione. Lat. tabtdniue. [Lai. taeeharoidtt. Da taechar zucche-
(
) denti. Onde difesi , quando s* è tesa la
SABBIOSO. tSoò-bìò «o. Add. m. DI qua- ragna, che si debbono far le sacche; al- ro. e Idèa forma.)
lità o Pieno di sabbia. [Lat. znàulozu*.] trimenti, stando la ragna distesa e tira- SACCA KOITE. £ac-ca-rodde. Sm. Chim.
SABEGA. Sa-U gn. Sf. Mario. Strumento te. nnrorchè gli ncrelli vi prrcotes^ero, e Bot. Nome imposto da Delcus ad al-
composto di molti rampiconi di ferro, jion vi s’intrigherebbero. 4. T. delle — 1
cuni principii organizzati che parteci-
col quale si trascorre il fondo del mare ferrlrre.La parie di drntro della forna- pano alquanto del sapore dell» zucche-
per rintracciarti de pezzi c be ? | foSW. r opposta alla parete. ro, e costituiscono i principi! dolci de-
ce.
caduti. [ Dall' ebr. teihghua molti ed SACCACCIO. Sat-ràc-cio- Sra. pegg. di gli olii ; il picromele, il zucchero di lat-
,

khahk uncino. Nella stessa lingua io- Sacco. te, la rainoite . la olivi)* , la glicirriz-
baci» opera intrecciata. tina e la strcolina.
] SACCAJA. Sae-rà~ja. Sf. Sorta di sacco
SABELLIANO. Sa-bel-li-à-no. Add. e sm.
St. Eccl. Eretto seguace di Sabellic», I
o di bisaccia. [Lat. prrn.l — 2. Far sac- SÀCCATO. Sac-eà-to. Add.
Aggiunto per
m. Mcd. Che
lo più d* idro-
ca]"#, sacro n borsa . si dice delle ferite fa sacco ;

Sabelliaui furono eretici del ut secolo. quando saldate e non guari-


infistolite, pisia. Idropisia sacrata.
j

La loro eresia nacque nella Cirenaica , te rifannomarcia, che non si vede. [Lai. SACCELLIFORME. Azc-cel
IL/br.me.Add.
doude si sparse nell’ Asia e nell’ Italia. tn imo «imi tubtidere . eritum non ha- com. V. L. Bot. Epiteto c-n cui Mlrbel
Ne! ir secolo fu rinoovala da Pillino,
ed anche
bere.] —
3. E per metaf. Far sacra J indica la radiceìla che involge IVmbrio-
al presente è la dottrina dei
difesi anche dell* Accumular nell’iuler- tie delle piante, la quale pre-entasi nel-
Sociniani. Credevano essi rbe il Padre, la forma d'un piccolo sacco, f Lat. tac-
nn Ira sopra ìra.o sdegno sopra sdegno,
11 Figliuolo e lo Spirito Santo non sono relli [ormi i. Da jaceelivl usai > da Pe-
f Lat. icrnn irne addere. ]
che attributi, emanazioni urterò opero-
SACCALATTATO. Sar-ca-lai-tà io. Sm. tronio in luogo di MCrulNZ sacchetto, e
Diu , nel quale odo riconosce-
fiorii di
Chiù». V. e di’ JfvM(0> da forma figura, somiglianza.)
vano che una sola persona. SACCA!. ATTICO. Sac ra lài-iyco. Add. SARCELL10. 5oe-eéi-l«-o. Sm. V. L. Bob
SABINA. Sa-bi na. Sf. Bot. Specie di Gi- e *rn. Chim. V. e di’ Murila’. Gru-re di piante della famiglia delle ,

nepro , che ha il fusto diritto, molto SACCABDRLLO. Sor -rat -dìl-lo. Add. e borraggine?, ‘I quale comprende la 8«la
ramoso , che ai riera Ire e anche sei e sm. dim. di Saccardo; e si prenderò- specie detta «cirerfltum (onerulfitum ,
braccia; le foglie picdolisalmc , ovate, munrmcnte per Como vile. [Lat. aftUi albero con fiore provveduto d* un calice
appuntate, opposte, nummi. congiun- m
homo, ufi fa, abj eri t Aontuneto.l persistente, membranoso, rigonfio, sae-
te, embricate a guisi di quelle del ci- SACCARDO. Snr ràr-tlo. Add.esm. Mi- chifirme e quasi chiuso da cinque den-
presso. di un odore penetrante, amaro; lit. Quegl» che rondureva diet'o ag-l e- ti. [Lat, sarceiiium.)
le bacche di un torchino alquanto nero, scrciti le vrl tovaglie; dello uni he Ila- SACCF.LLO. Sac-ctl-lo. Sm. Boi. Con que-
é indigena dell'Italia, ed e sempre ver- giglione e Saccomanni : veci che pre- sto nume viene indicato d>» M ir bel il
de- Uà uoa varietà detta Tanta rie'a se :
sero origine dall* uso de’ tempi feudali frullo coperto d'un pericarpio uiembra-
ne trae una resina rd un olio volatile di condurre in guerra un certo numeri» nuso ,
fatto a modo di piccole sacco.
abbondante. R irritante rrnmenacuga, di gentaglia a piede tanto per le fati-
, [
Lai. sar cella I. )
anche
ratrretica er. Diresi volg. Pianta che del campo. alle quali i cavalieri non ;
SACCENTE. .Sne-cèn-fa.Add. esost.com.
dannata. Cipresso de' maghi. (Lai. *a- erano assuefatti quanto per portare le Cbe sa. [ Lat, pentii», sciarli, gnomi. )
bina , junijierur in bina Un. Sabina vettovaglie tu-'
.

socchi. [La», rato. lira. — 2. Astuto, Sag ice, Accorto, Prostro-


dal red. g*l|.satò/iiu o mniAna che vale
,

11 Tassoni vuole che sareardo ahhra il tuo*-o. (Lat. $a<jax astufur. vafer-t
.

Il medesimo. Altri forse daH*rb r aeìofar .
il senso di saccheggiatore. 1 2. Per- — 3. Chi presame di sapere, Chi sfrata di
consumare logorare, essendoché le fo- sona vile e povera. [ Vuoisi cn*l detto sapere; cd In questo signif. oggi e più
,

glie di questa pianta si adoperano (ter per similitudine. Per altro ha‘8' In Ir. in um; altrimenti Seeeluto , Sciolo. —
eonanmare la carne morbosa. 1
mktjt ignohilior. sakytiPt ignobilicires ;
4. Gode Fare il saccente odel saccente,
BAROLO. Sd ito- lo. Sm. V. !.. Rena, Sab- ed iti lat. irquior nell'» «-tesso senso.) vale Mostrar prusunziooc , AOTctur di
bia. Sabbione. (Liti, tabulo, tabularti.] SACCARELLO. Sae-ca-rif-fo. Sm. diro. sapere,
SABORDO- Sa-bór-do. Sm. Ilarin. Fi.ro di Sarco. (I.at. «armiti*.] SACCENTEMENTE. Sac-cen-temén-te.
o cannoniera nella bordatura d'un va- SACCARH. Sac-ra-rid. Add. e sm. pi. Avv. Con saviezza ma
questo sign. in
scello, (ter cui passa un cannone. ( Di Arche. Corpo d» facchini privilegiati ,’ è V. A. [Lat. japianter.]
;

2. Prosuo- —
* e da bordo. } istituito in Roma sotto gli ultimi Ca- toosamente, Arrogantemente Astuta- ,

SABULO. Sa-bu-lo. Sm. V. L. Lo stesso sari, e seni» ano al trasporto delle mer- mente. [Lat. vufre. callide, petufunfer.)
(he Saboto. ci arrivate in porto. (Lat. laccarti. Da SACCENTERIA. 5ac-cenien-«. Sf. ast.
SABDB RA. ^ò-àirr-ru SL V. L. Med. Ma- aarrul sacco.) di Saccente nel signlf. del § 3. Sapere
terie crude, residui di sostanze alimen- SACCA RINITE. 5ae-ca-ei'nl fr. Sf. V.G. affettato a senta fondamento , Preauo-
187

Digiti zed t
,

BIG IAC .
* AC
rione di sapere , e più e-ie*ameote Ar- carica della polvere oel servizio de'pe- gua tagala sako , io mvdagascara ao- .

roganza , Pre-unluosita . Presunzione , p oeali pe/tl da campagna.


trieri e de' bnk io celi, gali., in basco io irlaud. ,

Sfacciateli*. |L*l. petulantia.) Indi i modi Caricare a tacchetti, Tirare ni in sass. arie, io brett. sae'h, io altri
SACCENTI NO. Sac-een fi-no. Add. asm a sacchetti. In questo signif. ia V. è dialetti celtici tach e :»h. io gotico, io
dim . di Saccente. [Lai. ardelio, eriolus.] andata in dUnso e nella milizia mo-
. led. in iwed. ed in belgico iark t io ar.
SACCEXTONE..Var-e*i»-ld-ne. Add. asm. derna la carica iolera a mitraglia, cioè seiakeraet, io dan. tate in i*r (navone ,

acrr. di Saccente ; e si prende per lo il sarchetto colla polvere e col tubo nel thukel, in uogber. zsak. io ingl. tack.
più io mala parie .dot per Chi presu. quale sono ordinate le palline, ha preso io fraoc. sac, in isp. loca et. lo base»
me sapere assai- [Lat. mogani* urdelio.) il nome generico di Cartoccio , tascata sagà saccoda donna io pers. $r$kit :

SACCENTUZZU. Sac-cen-tux so. Add. e alla sola lasca della polvere il suo par racco di giunchi in copto pitok panie-
:

sm. dim. di Sacceote. Lo stesso che ticolare di Sacchetto. — 4. Farm. Pezzi re.) — 2 Ed io sena» nvetaf.— 3. Spe-
Sa trentino. di paonolino io cui ai rinchiude . me- cie di panno rozzo e grossolano del ,

SACCHEGGI A MENTO.Scie-eJwg-gia-inA» diante un (Ho allacciato . quale he so- quale più comunemente si fanno sac- i

lo. Sin. L'aziooe del saccheggiare; Il stanza dalla quale vuo'si estrarre il elli — 4 Per similit. Borsa, ove ti po-
mettere, maodare a sacco una città, uo principio medlramentoso coti la infu- aranai le polizze od numi de cittadini
campo, uo villaggio, una provincia ec. sione u la decozione senta eh’ essa si
,

per trarne magistrati.


i 3. Ed aocbe —
[Lai. direptio.) — 2. E per oietaf.
,

»s*a atemperare oel liquido. Talvolta Sarco dello stomaco n Sacro assolutati?,
SACCHEGGI ANTE-Sae cheg-gt'dA-fe.Part. r unic scopo di tale disposizione con-
• fu detto per lo Stomaco il Ventre. .

di Saccheggiare. Che saccheggia. ( Lat. siste uel permettere di ritirare facil- 0. Andarne eoo le trombe oel sacco ,
devopululor, depopulans .] mente il corpo dopo che II fluido sol- vale Andarsene senza che l'impresa sia
SACCHEGGIARE. Sac-cheg-gtà-re. Alt. vente esaurì la propria azione sovra di riuscita. Partirsi senza conclusione. —
Rub-ire e mandar a male tutte le robe esso.— 5. Talora pongonsi le medicine 7. Aver oel sacco; Noo riaver le corde
d'una città, d*un luogo, che ditesi an- in Sacchetti che si applicano sulle parti dei sacro. V. §. 23 8. Colmare il —
che Dare il sacco. Porre 0 Mettere a sac- inferme; e prendesi pure U contenente sacco , Aver colmo il sacro fig. vale . .

co, Fare il sacco. Far preda. Mettere a pel contenuto. In questo senso medico Fare io checchessia tatto il possibile
bollino , Depredare , Manomettere ec. si adopera pure Sacchetta e Saceuccio. eoo ogni s»prabbondanz«, Essere arri-
[
Lat. pruedari , depopulari. In frane, SACCHETTO* E. Sae-ehrt tó-ne. Sm acer. vato al sommo ec. —
9. Comprar gatta
sorcager, da tae sacco, saccheggi» in ; di Sacchetto. Sacchetto grande. iu sarco vale Comperar checche sia
.

isp. logorar; io mgl. (0 tack; in ungb. SACCIIIEL. Sae-chi-él. Sm. Dot. Nome senza vederlo : ed anche per metaf. di-
ziu&manycdm. ] —
2. E per ntrlaf. oggi ignoto d' una sorta d' erba. Forse re»! di per.«ooa a eoi è detta ima cosa
SACCHEGGIATO. Sac-ckeg già- In Add. l'iteri* Lm. [Trovavi nel dizionario te- per uo’ altra. —
10. Dare io no sacco
m. da Saccheggiare. [Ut. direpias, de-
'
desco franrese stampato in Strasburgo rifilo, v. g. 3|. —
11 . Dire ad akuoo
populoluf nel 1782 un’erba aucàri.che i Tedeschi rol sacco, vale Far di molto male a un»,
SACCHEGGIATORE. Sac -eheggin -tó re. dicono sarkel kraal e che vedasi In- e mostrar di farglieoe poco. 12. Es- —
Verb. ro. di Saccheggiare, dir sarcheg- doli* In frane, per talapsis Vorrà dire sere al fondo del sacco, fig. vale Essere
gia. ( Lnl. depopulalor, jiraedator, </e- I alatpis, erba chr, secando il Ricbelel, in fine. —
13. Esser due volpi io un
praeilalor. | produce un fiore a forma di ombrella o sacco , si dice del Bisticciarsi doe osti-
SACCHEGGI ATR ICE. Soc-theg gia-Uì- bianco o gridellino.] natamente 11. Fare
di continuo. —
et. Verb. f. di Saccheggiare. SACCHIBRE. Sar-chii-u. Add. e sm. Ma Bacon, vale Empiere >1 sarco, e figura-

SACCHEGGIO. Sm. Depre-


Sac-ehég-gio. rio. Covi chiamaci m
certi porti di ma- tamente Accumulare. ( Lat.
corrodere
una città, d'una ter-
•lattone Intiera di re colui al quale per essere destinato
. Oltre, corrodere pecuniatm. J 13. Far —
ra fatta per lo più da gente armata.
, a caricare 0 scaricare il sa<e ed I grani sacco 0 sacca ja, ti dice anche delle fe-
Meglio Saccbeggiameoln, Sarco. ne'sarchi. si c dato tal nome. Dicevi an- rite, quando addate c non guarite, ri-
SACCHETTA. Sac ehrt la. Sf. dim. di che Saei-hiero e meglio Insaccature. fanno nrcullamenle marci*. 18. E —
Sacca. [Lai. inccului.] S ACUENTE. .Vde cvén te. Add. e «osi. fig. sidice deli'Aceumular orli' interno
BACCHETTARE. Suc-chtt-tà re. Alt. com. V. A. V. e di Saccente. ira o sdegno sopra sdegno. [ Lat. tram
Percuotere alcun» con sacchetti pieni SACCI LLAR II. Sac-cil-là-ri i. Add. r irne addere.) —
17. Far sacco 0 il sac-
di rena. Lat- saccaia arena f demi
; sm. pi. V. L- Fitol. Cosi chiamar»nti co, vale Fare qualche notabile errore, o
contundere.' certi giuntatori, che fac.-an vista di ser- lucappare in qualche agnato : presa la
BACCHETTATO. Sac-chct-là-to. Add. ni. virsi di magia e di malelitii per appro- mriafora dall'uccello , che dando nella
da Sarchettarr. priarsi il danaro altrui. [La*, medila ragua, rimane come in no sacco 18. —
SACCHETTI. Sac-chSt-ti. SL ErcL Fra- rii. Di lucecllu* hor»a.] Fare socco del corpo, vale Mangiare so-
telli sacchetti o del «acro . d«-ttl anche SACCI PKRIO. Szc-ei-pà ri-o. Sm. V. G. verchiamente. —
19. Fare on sacco di
Fratelli della penitenza. Congregazione Fi'ol. Sacco 0 borsa grande che ne con- gatte » di gatti, fig., vaie Stare io coo-
di religiosi Agostiniani, cominciata in tiene un' altra minore. [ Lai. soccipe- tiuue discordie Andarne alla rinfusa.
,

Ispagna nel eccolo xm. Erano a -sai ri- ritrm. Da sacco» sacco. 0 para sac- In questo senso ditesi anche a-solula-
gidi. si astenevano dalla rarocedal vi- chetto.) menlr Come on sacco di gatti »e»iza il
no, vestivano abito assai grossolano ed SACCIUTELLO. 5ac-ct‘u tèWo. Add. e verbo Fare , o con altro verbo. 20. —
a foggia di sacco, doride trassero il no- »m. dim. di Sarciuto. Lo stesso che Far sarco, parlando di Tempo, è In
me. Vi fumo» parimente alcune reli- Sareeniuzro. (Lat. iciolui.] stesso che Far culaja , ciò* Minacciar
giose Sacchette che imitavano la vita SACCìUTEZZA. Sarciu-Ux-xa. Sf. Lo acqua. —
21. Mangiar col capo nel Me-
de' Fratelli della penitenza , ed ebbero che Siccrnterìa.[Lat.|iafuianfia.
siess'i j
ro , si dice di chi ha tutto ciò che gli
una casa in Paiigi, nella strada cui la- SACCIL'TO. Sric-dù-io. Add. adoperot» bisogna . venta darti vrrun pensiero 0
sciarono il proprio mime. n fona di sm. parlando di persona e ,
briga.— 22. Mettere in sacro, fig., vale
SACCHETTI NA. Sac-chet-tl-na. Sf.dlm. vale propriamente Siputo Letterato; Mngnere o Convincere altrui con gli
di Sacchetta. ma in questo senso è fuor d'uso 2.
,

— argomenti in forma, eh' e' non abbia o


SACCHE TTlNo. Sae-eAel ii-no. Sm. dim. Che alTi-Ua di sapere. Saccente, Saputo, non sappia che rispondere. Mudo basso.
di Sacchetto. [Lat. saccutus J manna preso in buona parte; ed in — 23. Non riavere, Noo vedere esimi fi
SACCHETTO. Sac-chct lo. Sm. dim. d» questo senso è alquanto più in avo del sacro le corde, vale Non avere della

.

Sacco. (Lai. saeculus.] 2. Mdii. Ta- «ridirne I più preferiscano, parlando di cosa, che gli saspetla, il suo dovere a
sca di forma cilindrica di tela odi la- , persona, Saccente. [Lai. ardelio, scia- uo gran pezzo. —
21. Sciogliere , o
na orila quale si racthiud- la polvere
. la». ]
Sciorre. Votareo Scuotere il aacco.Scior
per la rarica d uu peno d' artiglieria . SACCO. Sàc-eo. Sm. PI. Socchi m. e Sac- la bocca al sacro. Pigliare, Prendere o
esso adoperasi n so’o 0 congiunto col ca f. Strumento per lo più faito di due Scuotere il sacco pe' peli inni, maniere
tubo delia mrtraglia , o colle palle che pezzi di tela cucili interne da' due lati figurale , che vaglino» Dire ad altrui
legate ad un lacco gli si «oprappougo- e da uoa delle lette. Adoprasi comune- senza rispetto o ritegno quel ehe l'uom
00 . —
3. Involto o recipieule di l*la mente per mettervi dentro cose da tra- sa; e talora Dire tutto quel male che li
adoperato aoticamcntr per racchiudervi sportarsi da luogu a luogo. ( Lat. loc- può dire.— 28. Servir uno col capo nel
ie pollo della mrtraglia le scaglie e In , eut. In rbr. sa<] . in etiopico taka , io sacco, vale Fornirgli ogol sua comodi-
gragnnola e che si soprappouera alla
, |
giorgiaao sakuh, io egizio 10A. io lin- tà. — 26. Tenere il sacco , fig , vale
, E

8 AC • AG 8AC
Aiutare ad alcool a rubare , o a fare parte più o meno allungata ,
qualche secchi, e però anche appellati Saccofo-
I

qualunque altra rea "per* che altri- ;


volta ristretta in molti puoll della sua ri, romegli Encratìt*, i Manichei ec.
menti si dice Tener di matto o Tener lungheria, che chiamasi il Collo, e che SACCOFOKO. Sac-cò-fo-ro. Sm. V. G.
n si. (roderà opera» mutua».] — è la sede assai comune degli strozza- Hot. tienere di piente crittogame, dell*

i

27. Turnarc con le trombe nel Meco , meoti, od incarceramenti. 48. Anat. famiglia de' muse Iti , stabilito da Polis-
tale Tornare da «Icona impresa arnia Sacco lacrimale. V. Lagrim la, $. 10 sol De Beauvota, e cosi denotai ua te dal
proti! lo. r Lai. infetta re redire , Input — 46. Zool. G-oere di molluarhi. prò sacchetto contenente la polvere semi-
miat.l — 28. Traboccare il sacco . tig., poeto da Klciu por alcune «pece de ge- nale, scoperto nell'urna d una delle sua
neri turbo e paludi» desumendone il
1

vale Soprabhoudere , Non capirne più , ; specie. [ l.al. taceophorut. V. I’ clini,


e ditesi cori delle passioni come delle nome dalla turo forma a foggia di sac- di Sacco fora.}

i

» Irti». —
28. Trovarsi in un sacco, 6*., co. 47. Metro). Misura che vale tre SACCOGOMMITE. .S'ur-ro-qom-mi I*. Sf.
siaja in Toscana, ma che varia ne' di-
'

vale Essere impigliato io maniera da V. G. Chini. Principio zuccherino della


non poterai distrigare. SO. Vendere — versi Stati, ansi nelle diverse città d'I- liquirizia;
altrimenti detto Giinrrina.
gatta in sacco, lìg., vale Dare o dire al- talia. (Lat. taccofjommite. Da tacchctr zuc-
trui tra» cosa per un'altra , sema che SACCO. Sm. Miiit. Depredazione intera chero, e coirmi gomma.)
ei possa prima chiarirsi di quel che aia. d'uoa città, d'uoa terra ec. fatta per lo SACCOLA. Sac-co-la. Sf. But. Quella
— 31. Venirne ne trombe rami le nel più da gente armata ; a lirimeotl Sac- pianta che comunemeuie dicesi Carda-
e riesco
lo Tornare V.
chi-27. ce. g. cheggio, Saccheggia meato. [Lei. depo- momo.
— 32. Vestire sacco vale Indolireil
,

latto, direptio. Dal frane, zac che vale SACCOLATTATO. £ac-co-lu<-fà-fo. Sm.
abito di penitente. 33. Prov. Tanto — .

r medesimo: e zac è voce antica dei V. G. L. Cbim. Combinazione dell'aci-


ne va a chi ruba, che a chi tiene il sac- Celti. Poiché io gali, trovasi eoe in sen- do Mceolattico colle diverse basi saliti-
co. ( Lai. agente» et contentienlet pari so di saccheggiare, e cosi pure in irlan- rabili. tDsl gr. tacciar zucchero, e dal
fuma puniuntwr. ] SA- Egli è come — dese cd io alcuni altri dialetti celtici. lai. lae loti".
dare in un saccu rotto, vale Affamarsi Io pera- ecikar preda, bottino: In migli. SACCOLATTICO. Sac co làt-ti-co. Add.
senza prò ed è lo ales*o che Durar fa-
; ttàhmàni preda: io breti. saetta tirare e sm. V. G. Chini. Acido scoperto da
tica per impoverire. [Lai. fruttra la- a sé : io ebr. eciachal consumare , dis- Scheele nel 1781. mediante la reazione
borar* oleum «I operam perdere.
. |
— sipare, e tsaghuan avelli» deipari: io dell’acido nitrico sopra lo zucchero di
33. Non dir quattro, se tu uon l'hai nei ar. te ioga rendè povero, e togata re- latte ; altrimenti detto Acido mucico.
Meco , vale L* uomo non dee fare asse- movil, abalrazil, eostulil. Il tìullet ha [Lai. taccolaelicum. V. l'etim. di Sac-
giumento di alcuna cosa, infimbèe'nou pure il brett. «acqua p-r saccheggiare: colattato.)
I* ha in sua balia.
[
Lai. multa caduta ma non trovasi in altri dizionari!.}— 2. SACCOLEVA. Sac-co-lè-va. Sf. Maria. È
«Mar calie tm, tupremaque labro tuum ; Andare a sacco, vale Essere saccheggia- la sterra specie di vela cui si dà il no-
n* dicerie , quoti marnili* non Irne*. ] to. -• 3. Dare il sacco. Dar sacco, vale me di Tarcbia.
— 36. Ar. Mes. Specie di veste d« uo- Saccheggiare ; e dicesi aou meo di città saccolina. Sac-co n-m. sr. v.g. M.
mo o da donna, altre volte osata.— 37. che di rara o simili. [Lai. predari, de- Geoere di polipi che si presentsoo sotto
Dkesi Sacco della ragna , Quella parte popolari, diripere.] —
4. Inceri anche forma d'un sacchetto. Uicesi anche Ti-
del tuono, dove rimane preso l'uccello. Dare a sacco, Dare a sacco e a ruba e biana. Lat. «acculino. Dtroiu. di
— (
,

38, Eccl. Abito semplice e grosso ,


valgono Concedere che si dia il sacco ; «acro.)
ed aocbe Cilicio di che usavano peni- i ed all’accus. di cosa aggiugoesi d' ordi- SACCOLO. Sàe-co-lo. Sm. diin. diSacco.
tenti, cori presso gli Ebrei, come pre-so nario il dal. di perawo* cioè , a chi si V. L. Lo stesso che Sacchetto. [Lat.

,

I Cristiani. Lo prendevano quelli in concede il Meco. 8. Dire io sveco toeculue.)


tempo di corruccio, di afflizione di pub- vahe il medesimo —
6. Essere alla peg- SACCOLOMA. Sac-cò-lo-ma. Sf. V. G.
Boi. Geoeredi piatile crittogame della
blica calamità , di penitenza; e talora gio o alle peggiori del sacco , vale Es-
vi aggiungevano lo spargimento de la sere oeleolmodel contendere, o Venire famiglia delle felci , cori denominato a
reaere o della polvere sul capo. Ora si al maggior seguo di discurdia e di rot- cagione della loro frotiiticezioae invol-
usa dalle Congregazioni. 39 Onde — tura ; detto cosi perchè nelle guerre ii ta in una vpecie di cappuce o a sacco
prendesi la bolla per Contrassegno di peggi or grado che sia é quando la città eoli’ orlo frangiato. Ha p>-r tipo la toc-
penitenza e dolore. 40. Filol. Palio — o le armate soo messe a sacco. 7. — celoma degan» , indigena del Brasile.
de'racrhi: Dicesi d una corsa, la quale Fare il sacco, Mandar a sacco. Mettere (Lat. «accotona. Da tacco» sacco, e to-
consiste nel mettere un uomo io un a sacco, Porre a tacco, vale Far preda, ma frangia.)
sacco, del quale rimau fuori eoo un Saccheggiare. —
8. Dicesi aoche Forre SACCOMANNARE.Sae co-man-nà-ra.All.
«alo braccia e le spalle e coai saltel- , a sacco ed a ruba, a vale il medesimo. e n. «ss. Mettere a saccomanno. V. A.
lando corre lutto lo spazio destiuato , — 9. Venire alle peggiori del sacco V. e di' Saccheggiare. [ lu ungher.
bene spesso cadendo e andando a lom- vale Venire io discordi». —
10. Dicesi ««aàmanyoini.)
boioni. —4i. Mila. Dicesi Sacco o Sac- Sacco Meco, ed èUriiiudc'soldati quan- SACCOMANNATO. Sar-ciHnan-nà-to.
co di terra, Cna tasra di tela di medio- do inferociti domandano di saccheggia- Add. m. da Setcomanoare. V. A. V. e
cre capacità, rbe si empie di terra o di re una terra. di* Saccheggiato.
sabbia e serve ad innalzare un para-
, SACCOCCIA. Sac-còe-cia. Sf. Tasca del SACCOMANNO. .Sac-co-màn-no. Add. e
petto tumultuario od a racconciare alla vestito. [Lai. «nan<ica. Dimio.di Meco, am. Miiit. Nome che datasi nell' antica
meglio ona rottura fatta dal cannone lo frane, «aeocha bisaccia che si ap- milizia al servitore dal cavaliere; poi
nemico. Chiamasi poi Sarto di lana una pende all' arcion della sella. In lingua ad ogni soldato che rubava e dispoglia-
Crossa balla di lana la quale serve a , spagn. furbesca tacocha saccoccia.] va il nemico. Saccomanni infine si dis-
riparo ed a forliOcaziooc d'uo luogo.-— SACCOCHILO. Sac-cò-oki-lo. Sm. V. G. sero que' pedoni che erano mandati a
42. Maria. Sarchi delle cubie Sono : Boi. Genere di piante , della famiglia foraggiare sul territorio nemico; altri-
sarchi o fagotti di stoppa per turare le delle orchidee, così denominale dal loro menti Foraggiere oSaccardo. (Lai. ca-
cubie. —
43. Secchi di metraglta: Sono labbro a foggia di sacco. Altri io chia- la, lixa. Nel primo senso vien dal ted.
secchi della misura rbe convieoe per mano Sacrolabio. (Lat. taceochilu». Di tack mann uomo del racco. Negli altri
caricare a roetraglia i pezzi di grossa torco» rare», e chilo* labhro.J aeosi V. la voce seguente.)
artiglieria.— 41. Cbir. Sacco erniario: SACCOFORA. Sac-oò-fo-ra. Sf. V. G. SACCOMANNO. Sm. Il Mccooianoarr, più

Inviluppo immediato che nella maggior Zool. Nome d'uoa classe di molluschi, comunemente detto Serro boccheggia-
,

parte delle erme vico fatto urgli orga- che corrisponde ai tuaiceri di Lama re k mento. (Lat. dirupilo, depopulntio. Dal-
ni smossi dalla membrana sierosa della ed agli acefali nudi di Cuvier ; c co»! T ungher. stalcmany che vale il mede-
cavità da cui escono e che spinsero in- datti perrbe provveduti d una specie di simo. ) —
2. Onde Fare Andare, Met-
nanzi a sé. Ogni Sacco erniario ba uo sacco. ( Da tacco « sacco , e pttero io tere, Porre aseccume non, vale Saccheg-
orificio che lo fa Comunicare colia grau giare.
cavità della detta membrana; un fondo SACCOFORI. Sac-cò-fo-rL Si. Bcel. Ere- SA CCOM AZZON .Sac-eo-ma x-zó ne. Sm.
opposto al »uo orificio; un corpo, che é tici della setta di Taziano , quali , o-i Sorta di giuoco usato per lo più da'coo-
cilindroide, sferoide, piriforme, biloba- strniandu d'aver rinunziato ai piaceri tadiui, che ai fa tra due , rbe cogli or-
to, unito o molti lobo la re; finalmente
, mondani ,
andavano vestiti di racco. ! chi bendati, e tenendosi vicini, cercano
tra questo corpo e l'orificio v' ba una Molti altri eretici Turano portatori di I di percuotersi a vicènda con uu panno
189

. —
, -.

S AC 8 AG 8AC
annodalo, per dare allegrezza alla bri- va legge, Quegli che ha ricevuto l’or- — 2. La ffl9ia della coostcrazionedelle
gala. dine ed il carattere del sacerdozio io ,
— 3.
chiese. Nel a. drl più Sacre per
SACCOMESSO. Sac-co-méi io. Add. m. virtù del quale può celebrare la messa, Le cose sacre, Tolto ciò che appartie-
da Sa re» «netterò. V. c di' Saccheggiato. ed amministrare i sagratami eccetto
i , ne ai culto divioo. (Lat. «acro.]— 4. E
SACCOMETTERB. Sac-co-mtl-te-re. All. la Cresima a l'Ordine. —
3. sommo Sa- per Feste religiose.
anom. e a. c»mp. Mettere a sacco. V. e cerdote: così prrs-i. gli Ebrei, i Romani SACRAMENTALE. Sa-cra men-iò-U
di' Succbaijgiara. re. è appellalo il Pontefice massimo. Add. ram. Di sacramento, Alt eneo te a
SACCONI. Sòo-co-mi. Sm. V. G. Zoo!. 6. IV r Sao-rdotesaa. sacramento. (Lai. «oerammlaii*.] 2. —
Genere di mammiferi ordine dei , dell' SACERDOTESSA. Sa-cer-do-U+aa. Add. Misterioso. —3. Agg. di Grazia.
rosicanti , siabililo da Cuvier Con un esf. Donna consacrata al ministero del- SACRAMENTALMENTE. Sa-era-men-
animalclto dell’ America , della figura le cose sagre presso Pagani, gl'Idnla-
i ial-mén-u. Aw. A forma o Per mezzo
d’ un topo e proceduto di secchi alle tri.ee. ìLat. licer dolina.] di «acrameuto. [ Lat. tacrawienuili-
nta ornile. Saj chiamò questo genere SACERDOTO. Sa-etr-dò-io. Add. asm. (er.)
(Noud.i-toma. ( Lai. saccomyt. Da «ac- V. A. V. e di' Sacerdote. SACRAMENTARE. .<?a-cra men-tà-re.
ro! sacro, e myt lupo.) SACERDOZIO. Sa-esr^db.si-a. Sm. Uno AU. Ammimsirare «aera menti. lai. I

SACCONACCIO.Nue-co-nàe-cvo.Sni. pegg. drgli ordini aagri presso i Cristiani, io lacrammia impartir!, minittrare; ta-
di Saccone. virtù del quale ehi n'è rivestilo può ce- crammto munire; tacra myi feria tra-
SÀCCONCELLO. Sae-con-citlo.Sm. dim. lebrar la messa ed amministrare tutti I dire.] —
2 N. pass. Riceverei sacra-
di Succine, alirmirnli Sareouciao. — 2. angramenti . toltone quello dell'Ordine menti e particolarmente l'Eucaristia.—
Guancialetto. (Lat. yuJviUui.] r della Cresima. (Lat. in cerdo f tum. ] — 3. li. aas. Far giuramento , Giurare.
RACCONCINO. Sac-ron-c\-no. Sm. dim. di 2. Ulicin e Dignità del Sacerdote , cosi [Lat. jurart.)
Saccone. Sa cc once Ilo. presso i Cristiani, rame presso gli Ebrei, SACRAMENTARIO. Sa-era-me»-rà-ri-o.
SACCONE. Srjc-c't-nc. Sin. Ar. Mcs. Spe- i Pagani et. Gli Ebrei avevano quattro Sm. Eecl. Antico ritaale, rauieoeoie le
cie di sacco grande , cucito per ogni specie di Sacerdozio.’ quello de’ He, dei oraziooi e I riti apperteoentl alla cele-
parie , a pieno di paglia, in forma di Capi delie famiglia . de’ primogeniti e brazione ed amministrazione de’ sagra-
materassa, e liensi io sul letto sotto le de’ patriarchi, «'quali spettava il dirit- menti. (Lat. .Sacr a men (or iui*.] 2. —
materasse. ]Lal. etile tira. trammtitia.] ta dì offrirei sacrifizi! a Dio Qoellodi- St. Eecl. Sacramenti rii oggidì diconsi
— 2. E semplicrm. accr. di Sacco. Melchittdech ehba la prerogativa di da’ Teologi gH Eretici che hanno pub-
SACCO! ERIGE. Sac-to-tè-ri-ge. Sm.V.G. rappresentare il sacerdozio di Gesù Cri- plicato e sostenuto dottrine erronee cir-
Zoo). Genere di pipistrelli cosi denomi- sto. Quello di Aroooe e della sua fami- ca l'Eucaristia. Tali sooo i Calvinisti e
nati dalle loro membrane a guisa di sac- glia , che durò per tatto il tempo della I Luterani. —
3. Sacra meotarii chia-
co, le quali costituiscono le loro ale. religione giudaica. Finalmente il sacer- mano i Luterani i settari! di Cartola -
(Lai. Soccoptcryx Da «arcui sacco , e dozi» di Gesù Cristo e d-Ua nuova leg- dio, Zuioglio e Calvino, i quali rigetta-

pttryx peno » . ala.] ge, la cui eternità è fondata sul giura- no la presenza reale . e sostengono che
SACCUCClA. Sac-cuc-cia. Sf. Lo slesso mento inviolabile della sua verità.— 3. l'Eucaristia è solo figura, segno , sim-
che Saccoccia, Trovasi aoche usalo per Vescovato, Be- bolo del corpo e del sangue di G. C.
SACCICCIO. Sac-ehc-do. Sm. dim. di nefìcio. SACRAMENTATO. Sacra-moe-tà-to.
Sacro. Lo st«*s*o clic Sacchetto. SACERDOZIO. Add. ro. Di sacerdote Add. m. da Sacramentare. Che ba rice-
SACCl.’LARII. iSar-cw-lu-rt-i. Àdd. e sm. De’ sacerdoti. Lat. tacerdotalit, eoclt- vuto i sacramenti e particolarmente
p], V. I,. Fiiol. Ciarlatani che guada- tiaiiicvt.)
(
l'Eucaristia. — 2.
,

Parlandosi di Gesù
gnavano il vitto colle loro
gherminel- SACIDfO. Sa-ci-di-o. Sm. V.G. Bot Ge- Cristo , vals Che i nell' calia consa-
le, cd erano pure borsaiuoli. (Lat. «ac- nere di piani» crittogame, delle fami- crata.
ati farti.] glia d»' funghi, e della seziona delle li- SACRAMENTO. Sa-era-iudo-fo. Sm. Pi.
SACCI LO. Sàe-cu-lo. Sm. dim. di Sar- coprrd iacee, caratterizzai» da toberco- Serramenti m. e Sacramenta f. lo geoc-
co. V. L. Lo stesso che Sacralo , Sac- Ictii biuci iformi. neri, emisferici . che relè denota Segno d'uoa cosa santa o
chetto. sotto nn’epldermide ripiegata contengo- sacra; cd è anche l'Aziooe per cui oca
SAGENA. Sa-ci-ro. Sf. V. L. Arche. Bi- no degli sporidi! numerosi. [Lat. «oci- rosa è resa «aera. [Lat. ascramastaon.
penne oscure pe'sacrilizii , cosi chia- rfttim. Dim. di tocco* sacca.) Dal lat. taeer sagro.] —
2. Nella Chiesa
mala in linguaggio sacerdotale, [focena SACODIO. Sa cò dùo. Sm. V. G. Min. Cattolica Romana è un Seguo sensibile
dal celi. gali, «rùm colletlu. In ar. Specie d’amatista. di color violetto ten- della grazia santificante, Sostituito da
sikkm se/dnet vai pure coltrilo.]
•<
dente al giallo. (Lat. «tfcocfiui. Questa Gesù Cristo. —
3. Per ecceltrata L Eo-
SACERDOTALE. So-cer-do-fà-la. Add. V. crede»! derivata da «ora* voce in- c* ristia. (Lai. tacrum tnyvlrrvum , «u-
eom. Di aarrrduie, App riunente al sa- i
diana che significa colore del giacinto.
,

charittia.) —
4. Il luogo dove
si con-
cerdozio. Lat. sacerdotali!.]
|
2. On- — In ebr. tohhoreth che molti pronunzia- serva I* Eucaristia. —
8. Cosa secreta
de Abili, Ornamenti sacerdotali diconsi no incererà giacinto pietra, e fabhciic o mostrata da Dio, Miracolo o altro Sa-
Quelli di cui si riveste il Sacerdote per tacaic giacinto fiore.] cro segoo. —
6 Giuramento : ed in
celebrare In messa.ee. — 3. Leg. Beor- SAGOMA. Sà-co-ma. Sf. Archi. V. edi’ questo senso gli sntii hi dissero anche
Gcit sacerdotali diconsi da' Canonisti Sagoma. Saramcnto. [Lat. jutjurandum, tacra
qur' benefìzi! che non possono easrre le- SACONDRO. 5*-còo-rfr». Sm. V. G.Zool. menlvoi.l —
7. Onde Fare sacramento,
gsìmettie posseduti se non da chi è ne- Gcnrre di scalfii liberi, quali presen-
i vale Giurare. —8. Velaziooc o Vela-
gli tird’iil sacri.— 4. Arche. Giuochi tano una specie di Meco c**rtilngiooso. mento delle Mooache io occasione deila
sacerdotali; Giuochi che i sacerdoti ro- [Lat. «ucàondrut. Da «accor sacco , e Inro professione nella religione.
mani davano ai popolo nelle provin- chondrot cartilagine.] SACRARE. Sa-rròre. Att.V. L. Propria-
cia. SACONITE Sa-co-n\ te. Sf. V. G. Zool. mente Dedicare a deità Far siero ; e ,

SACERDOTALMENTE. Si-eer-do-azl- Genere di animali fossili, proposto da ditesi di luogo, di persona, ec. (Lai.
métv-te. Aw. Da tareidote. (Lai. more Rsfìnrsehi, che egli erede prossimi ai «orrore. ] —
2- Coniacrare il corpo e
tei rifuraeerdotum 2. Vestito m- -
1
— Molluschi Aseidiani, ma che sembra- il «angue di Gesù Cristo. 3. Rico- —
ccrddtalmeuie vale Vestito degli abiti no essere niente altro che l asse dun noscere e Venerare per santo Cano- ,

sacerdo'ali. polipo, e cosi denominali dalla loro nizzare.—4. Ditesi Sacrarla e vale Di-
SACEH DO TATICO, .«Su-rrr-dtMA-ti-eo-Sm torma a foggia di sacco. [LaLtacontfet. re sconce parole per istizza, Bestera-
V. A. V. e Sacerdozio.
di' Da ioccoi sareo.] nilarr. —
8. N. pass. Consacrarsi. De-
SACERDOTE. Saetr-dò-te. Add. e sin. SACOPODIO. Sa co- pi». di- o. Sn». V. G. dicarsi. —
6. Dare II sacerdozio o ’l ve-
Quegli ch'è dedicalo a Dìo per ammini- I

Boi. Nome della p anta detta anche ba- scovado.


strare le cose Mere. (Lat. tacer dot. Sa gapeno, desunto dal sacco «he forma ls SACRARIO. 5a-erd-n‘-o. Sm. V. L. Lno-
cerdot da «urer sacro, ovvero da tacrum base delle sue foglie, ed il quale invol- go sacro In generale. Presso gli antirbi
tempio, lo celi. gali, dicevi tacair ov- ge il gambo della pianta che produce la romani aveva per altro questa voce tre
vero logori.) —
2. Quegli che, secondo gommo- resina di questo nome. (Lat. particolari significati: Cappella di fami-
lalegge ebrea, esercitava il sacerdozio. «oeopodtirm. Da aoccoi sacco, e da pus, glia consacrata a qualche particolare di-
— 3. Quegli che era od c destinalo al podot piede.] vinità;luogo oe templi io eoi venivano
culto de' falsi Dai.— 4. Secondo la ouo- SACRA. 5à cra. Sf. Lo stesso che Sagra. 1
' deposti e custoditi sacri arredi; loogo
i

180
,, —

BAV SAC S AC
«girlo ed otturo de templi nel quale consiste in qualche offerta fatta a Dio civile denoti principalmente quello in
non pule vino entrare che sacerdoti, i per onorarlo , Mario , ringraziarlo o cui una pmon.i morta 6 «.tata sotterra-
e donde prudevano talora gli oracoli. placarlo. —2La vittimi stessa del ta. —IO. Agg. di Ordine Ordini sacri

:

2. Presso moderni, e specialmen-


i sacrificio,Le vittime di animali, o altre dimori il Sacerdirxio , il Diaconato, il
te presso i Cristiani, prendesi per Luo- cute, che si offerivano da' Gentili, o che Suddiaconato a differenza degli Ordini
go annesso alte chiese, dove si ripoo- dagli stregoni si offeriscono a* demonii. minori. — ,

11. Agg. di Poema : Poema


o i sacri arredi ed acche talora — 3. Per similit. Volo. 4. Dirni — sacro, chiamò Dante la sua Divina Com-
r
(Lat. Merari»***.] —
,

carte riguardami qoel tale luogo.


3. Piii particolar-
Sacrificio mentale, Quello che si fa in.
teri< «unente colla sola volontà. 5. Di- —
media , e potrebbe dirsi di Ogni nitro
poema contenente rose sacre.— 12. Arg.
inente cosi Cattolici chiamano U Luo- tesi Sacrificio dell'altare. La santa mes- di Q internarlo. V, (Juatcrnario §. 2.
i

go dorè sì buttano e versano ie lavatu- sa. — 6. E nell'antica legge, Sacrificio 13. Agg. di Speco. Sacro speco poetica-
re de’ vasi , paoni e simili che servono di propiziazione. V. Propiziazione, g. mente per l’Antro delle Muse. 14. —
,

immediatameota al sacrifizio. [Lai. sa- 4. — 7. Dicesi Fare sacrificio e vate Agg. di Vergine per antonomasia e
:

crar ù/m .] Sacrificare. —8.


Per similit. F.ire un poeticamente , La santis«ima Vergine
SACRATINA. Sa-era -tl-fw.Àdd. f.Detto sacrificio d' a laioa cosa , vale Rinun- Maria.— 13. Diretti Sacra Maestà, ed e
per antifrasi per Grande, Solenne, Ec- zia rei, Cedere alcuna cosa che ti aia ca- aggiunto di titolo che si dà all'impera-
cessivo; ed è per lo pili plebeismo usato ra per amore altrui. — 9. Talora in tore ed al re , come persone che hanno
per aggiunto di Fame. senso di punizione. ricevuto , o che si presume abhhno ri-
SACRATISSIMO. .9a-rra-(w-ii-mo. Add. SACRIFICO. AWi-ff-eo. Add. m. V. L. cevuto la sacra unzione. —
16. Ditesi
ro. superi, di Sacralo. [Lat. tacratit- Attenente a sacrificio. [ Lat. tacrifi- Sacro santo cd è lo stesso che Sacro-

,

timut.\ ruz. ] santo. 17. Anat. Os«osnero: Quell'osso


SACRATO. Sa-crà-to. Sm. Luogo sacro SACRIFIZIO. Sa-cri-fì-ii o Sm. Lo stesso che sta nella pane Inferiore della spina
Luogo che per ragiooe sacra gode im- che Sacrificio. e le serve qua*! da base. Detto anche
munità e serve d'asilo. Onde Ritirarsi SACRILEGAMENTE. So-cr< lega-ménte. assolutamente Sacro. (Lai. oi zoerton.)
Stare ec. lo sacrato, lo sul sacrato, vale Avv. Con sacrilegio. (Lat. tacrilege.)
18. Med. Morbo sacro, l'epilessia.— —
Suro io franchigia. SACRILEGIO. Sa 19. Arche. Via azero Una delle strade
eri-U-qi-o. Sto. Viola- .-

SACRATO. Add. m. da Sacrare. Fatto sa- di Roma, cosi chiamala, perchè in essa
zione od Usurpazione di ciò ch’è sacro
cro, Consacrato, Dedicato. —
1. Sacro Delitto che ai commette circa le perso-
,

crasi giurata l'alleanza fra Romolo c


semplicemente. (Lai. tacer.] —
3. Agir, ne, i luoghi e le com Mere. (Lai. $acri-
Tazio. 20. Anno stero : Cosi le città —
di Ostia: Ostia sacrata si dice l'Ostia legium. Da tacra cose sacre , e legete d' Oriente chiamavano l'anno dell’ im-
dopo le parole della consacrazione, per che fra gli altri sensi ha quello di ra- pero di eiascuu Imperatore, a cagione
esserti la sostanza del pane convertita pire, spogliare. Altri malamente trae orila solennità de’s.'icrificii e de'giuochi
in quella del Moratissimo Corpo di questa voce da tacrum cosa Mera e da onde celebravano il loro avvenimento
Cristo- — 4. Agg. di Sacerdote. 5. —
laido io offendo.] al trono, e quindi ogni anniversario di
Agg. di Monaca: Monaca sacrata, vale SACRILEGO. Sa-cri le-go. Add. osato qoel giorno.
Che ha fatto professione. 6. Per— anche in forza di sm. parlando di per- SACROCOOCIGEO. Sa-cro-coe-cì-gè-v.
estens. Grande, Solenne. Immenso.— sona. Che commette Mcrilegio, Chi pro- Add. m. comp. V. G. L. Anat. Che è
7. Canonizzato. fana ie cose serre. [Lat. lacrilegut.] —
relativo al sacro ed al coccige , e dicesi
SACRESTIA. Sa-en ifwi. Sf. Lo stesso 2. Empio; e die est delle cote.— 3. E col di muscoli, vene, ligameoli cc. che ap-
che Sagrestia. secondo caso. partengono «d entrambi questi os»i.;Lat.
SÀCRETO. Sa-trUo. Sm. V. A. ?. e di’ SACRISTIA. 5d-rri-zli-a. Sf. V. A. V. zaerocoeet/jruz.] 2. Articolazione sa- —
Segreto. e di* Sagrtrtia. croeoccigen chiamasi quella che risulta
SACRIFICAMELO. &»-cri fi-ca-min-to. SACRO. Sò-cro. Sin. Rito Cerimonia e dall' unione dell'osso sarro col coccige.
Sta. Lo stesso che Seerifieaiioae. tuttoeiò che spetta alla religione.
,


2. SACROCOSSAI.GIÀ. Sa-cro-cofsal-gi-a.
SACRIFICANTE. Sa-cn-jt-oàn-te. Pari, Tener tra ’I sacro e’I sesso: motto preso Sf. V. G. L. Med. Costalgia con dolori
di Sacrificare. Che Mcrifiea Sacrifica- da'Latini, inler tacrum et jaxum. e vele •enti Dell'osso sacro. [Dj tacrum sacro,
tore. [Lat. Meri/tonu.)
,

Tener in gran pericolo. 8. Mllit. Lo —


coxa coscia, e dal gr. algol dolore.]
SACRIFICARE. Sa-tri-fircà-re. Att. Offe- alea» che Sagro. —
4. Aoat. Nome di SACROFEMORALE. Sa-cro-fe mo-rà-le.
rire In sacrificio, Fare olocaosto. (Lat. un osso impari , che tira dietro alte co- Add. e sm. comp. Anat. Nome dato da
utcri/lcari, immolati. Dal lat. laerum lonne vertebrale e chiude posterior- , Cbaussier al muscolo gluteo maggiore
facete render sacro.] —
3, Dedicare, mente il bccino. Dicesi anche Osso sacro. che al estende dal sacro al femore .[Lai.
Consacrare; ma in questo senso è ao- (Lat. taerutn.) tacTofetnoralit.)
liqoato. [Lat. sacrare.)— 3. Per metef. SACRO. Add. m. Dedicato a deità Ap- SACROILIACO. Sacro-i- li a-co. Add.m.
,

Togliere, Rimuovere , Reprimere e si- partenente alla divinità , Dedicalo al comp. Anat. Che t relativo il sacro ni
mili. — 4. Fa detto eut. Sacrificare culto divino, Contenente cose di religio- alle ossa Iliache; ma diedri in (artico-
alcun Dio col quarto caso invece del ne, Consacrato dalla religione re.; op- lare dfil’ArltcoldZione o sinfisi che uni-
terzo. — 5. Dicesi Sacrificare alcuna posto a Profano. [Lat. tacer. Sacre dal sce insieme gli ossi sacro e eo»aa e , e
cosa a qualcheduno, e vale Rinuoziar- gr. teeot tempio. Secondo alcuni , vira del Legamento interposto tra detti ossi.
vi, Privarsene. —
6. Dicesl Sacrificare dai gr. taot sano, intero, illibeto, ecer sacroiliotrocanteiua.no. Sa cro-
il suo tempo, la sua vita ec. V. Tem- cuore. Inebr. tugar luogo chiuso iu- i-fi-o-lro-can-le-ri-à-no. Add. e sm.
,

po e Vita. —
7. N. ass. Far sacrifi- ckaehh casetta, tabernacolo spelonca. comp. Nome dato da Dumas al muscolo

,
0
cio. [Lai. sacrificare.] 8. E coli Presso gli Arabi zoeArel è nome d’idolo: piramidale della cosila , da Cbaussier
caso di cosa, o il 3° di persona, mai tccchrct da zac Ar vai pietra e tachre- chiamato Sarrotrorantcriano. [Lat. zo-
:

antiquato. — 9. Celebrare, Dir la mes- lullah è nome di ona pietra nel tempio crot'Iifrochanfarianuz.]
sa. — 10. Io questo senso ancora fu di Salomone, lo per», tcegerf buono , SACROlSClll AT1C0. Ao cro-i-zchi à-ii-ew.
detto Sacrificare il sacrifizio dell’ al- venerabile egregio. Iu celi. gali, ziztr
. Add. m. comp. Anat. Agginoto di d un
tare. prudente, fermo, sagace; facair e togati legamenti membraniformi che raffer-
SACRIFICATO. So-cri-fi-eà-to. Add. m. sacerdote. Iu ar. tagùi pronus adorans.] mano I* articolazione sacrniliara , c rbe
da Sacrificare. (Lat. immolata*.] —
2. Augusto, Venerabile. 3. Grande, —
ai distinguono in due: Maggiore*» Po-
SACRIFlCAT0RE.5a-crì /f-ea t<J-f*.Ver- Solenne, Immenso. 4. Esecrabile, detto — steriore che si estende dall' estremità ,

bal. m. di Sacrifica re.CbeMcrifica. [Lat. alla maniera de'Lslini. (Lat. tacer, exe- posteriore della creala ilìaca , dalle co-
tacrìfictu.) —
erandut.} 5. Agg. di Collegio: il col- ste, ed un po’ dalla parte posteriore del
SACRIFICATRICB. Sa-er*-£-ca-lri-c*. legio de' cardinali.— 0. Agg. di Fibra sacro, e del coccige, alla tuberosità del-
:

Veri», f. di Sacrificare. Sacre fibre per Sacre vittime.— 7. Agg. l' ischio ; Minore od Anteriore , che si
SACRI FICA Z IONE. Sortir fi- co- zi-ó-ne. di Fonte o di Lavacro Quello ove ai porta dai lombi del sacro e del coccige
Sf. Il sacrificare , L’atto di sacrificare. prende H sacramento del battrtimo.
:


alla epioa ischiatica. (Lat. tacroitchia-
(Lat. taerifraiio, tacrificium.J 8. Agg. di Libro ee. : Libri sacri, Let- ticut .)
SACRIFICIO. Sa-cri-fi-ci o. Sm. Attoso- tere sacre, Sacre carte, diersi per eccel- SACROL0MBARE.5b-ero-I«mv-6à-rr.Add.
leooe di religioni», con cui si manifesta lenza te Sacra scrittura. 9. Agg. di —
e sm. comp. Aoat. Musco'o pari eri al-
I

l'adorazione propriamente detta , e che Luogo Luogo consacrato , nella legge


: lungato eba dalla superficie posteriore ,

191
- —
,

SAC fl A E R A E
del Mero , e dalla parte corrispondente SAD1RLANDA. Sa-dir-làn^ia. Sf. comp nel legno altri fori alquanto maggiori
della cresta Iliaca, portali al vertice delle V. A. Ar. Mes. S.ja d'irlanda. d< quelli che posta n fare i succhielli
ipofisi tra» ver» delle vertebra lombari, SAD1SFARE. Sa-du fò-re. All. ts. V, comuni. —
11. Eccl. Quel caodrlliere ,
all'angolo deH’aodici ultime coaie, alla e di Saliiftire, òoddufare. dove si pongono te quindici candele nel
tuberosità della prima , ed al tubercolo SA DISFATTO. Sa dri-fat-lo. Add. ro. da tempo degli Uffleii della settimana san-
posteriore delle ipofisi traaverae delle SadUfare. V. e di’ Satisfatto , Soddii-
ta; altrimenti Saetti e. —12. Aslr.N.mo
cinque vertebre cervicali inferiori. [Lai. faito. d'ima costellazione dell'emisfero boreale.
tncrolombut. tacroUmlnlii .] sa datazione. Sa-du fa «ió-na. sr. v. — 18. Boi. Pianta che ba le foglie radi-
SACROLUMBIO. 5a-croriùm-W-o. Add. • di’ Sai rifai urne. Soddisfattone. cali, Mettiformf. acute, lucide, eoo lun-
e »m. comp- Aoat. Lo stesso che Sacro- SA DUCEI. So-du-ci-i. Add. e sm. pi. St. ghi pezioli; fiori bianchi , a verticilli.
i

lombare. Ebr. Discepoli di Sadoc, che formavano Fiorisce nel Giugno, ed e comune nei
SACROSANTO. Saero-sàn-to. Add. m una delle principali Mite tra gli Ebrei. fusai, nei peduli, ec. Chiamasi con altro
comp. Sacro e santo. [Lat. uurotan- Essi negavano l'immortalità dell’ ani- nome Birba silvana. ILat. tagiitaria
etua.]— 2. Arche. 1 Romani davaoo que- ma, le pene e le ricompense dell'altra tagittifolia Lèn.J
sto epiteto soltanto alle persooe ed alle vita, resistenza degli Angeli e la risur- SAETTAME. Sa-cMÒ-ma. Sin. Quantità
rose dichiarate Mere ed inviolabili, lai rtiiooe de' Corpi. Erano inesorabili di saette. Armi da aaeuare. [Lat. zagit-
che incorreva la pena di morte chi le quanta alle punizioni da infliggerai al larum mùtilia tela, «izzilia.)
vie.
vilipendesse o profanasse. Tali erano I colpevoli, e facevano osservare le leggi SAETT AMENTO. 5a-el fa-mèn-lo. Sai.
tribuni del popolo , i suoi edili , i suoi colla maxima severità. Stavano al puro L‘ alto del saettare , Scagliamento di
decreti ec. testo de la legge, «sostenevano ooo do- saette. —
Quantità di Mette. [Lat. mta-
SACBOSClATICO.5a-ero.sev-d-ti-eo.Add. v ersi osservare c he
q tie lo che vi è scritto.
I ailia, «agiifarum «ii.J
m. comp. Aoat. Aggiunto dato a due SAEPPOLA. So-dp-po-la. Sf- Boi. Nome SAETTANTE. 5a-*t-tón-fe. Pari, di Sset.
legamenti. Chiamasi l'uno Posteriore o volgare dell'fHyecon canademe; pianta tare. Che saetta.
Grati legamento .sacrosciatico , ed è si- annua alta circa un braccio eoo foglie SAETTARE. Sael-tà-re. All. Ferir con
tuato nella parte Inferiore e posteriore strette e pelose e molti fioretti bianchi; Metta o freccia. (Lai. tagiuore) 2. —
del bacino; l'altro dicesi Anteriore o nativa dell' America e fatta comune in Gettare. Scagliare e Tirare saette. [Lat.
Picroio legamento , ed è situato avanti Europa, «midere, /oculari.)— 3. Per si mil. Sca-
al precedete . ma è più piccolo , largo SAEPPOLARR. 5a-ep-po-IA-r«. Alt. e n. gliar checchessia con forza; est può
nell'interno ecoufuso in parte con esao. Agr. Tagliare alle viti, per ringiovanir- adoperare eoo bella proprietà nelle cose
Questi legamenti servono a compiere il le, il pedale sopra II Meppolo. moderne.
militari 4. Battere co'tiri —
bacino nel davanti , ove esso mance di SAEPI'OLATO. Sii-tp-po-Ùi-to. Add. m. Dominare uo luogo.—fi. Per metaf. Fe-
pareti ossee. Agr. da Saepp«lare. rire acutamente, detto di fuoco, di rag-
5ACR0SPINALE. Sa-cro-epi- nd-le. Add. SAEPPOLO. Sa-éfi-po-lo. Sm. Agr. Tral- gio solare e simili, ed anche detrazione
e sm. Cump. Anni. Muscolo , il quale cio.nato sul pedale della vite, lasciatovi ratta aulì animo da coccola passione.—
riempie quari affetto il solco incavato dagli agricoltori a fine di rinvigorirla , 6. Dic«-»> Saettar la Luna e vate Darsi
fra le «potisi spinose deile vertebre e le segando il pedale sopra detto tralcio. ad opera sciocca e frustranea.— 7. Diresi
apolìsi spinose e le roste : forma un fa- [Da sinc. del lat. tupra pullulane che Saettar saette per lacoccar Mette. 8. —
scicolo carnoso mollo grosso , alquanto pullula toyra. Altri da taeilolo quasi N. Ba*. nel t. sigoif.- 9. Folgorare.
.

appianalo, ristretto a bisso , più largo che il germoglio s-a vibrato dal tronco.] IO. E n. pass nel 1. sigoif.
iti alto . che occupa lo sparlo compreso — 2. Milit. Arco da Mrttare; ma fu pre- SAETTATA. Sa-et-tà-ta. Sf. Colpo di
fra la parte superiore deli’ osso sacro e so anticamente per Arco da pallottole saetta. [Lai. «agiiiaa ictus. J— 2. Lun-
la duodecima rosta , al'a coi aliena al
j

per Mettere gli uccelli. [ Lai. arcua. ghezza della via che fa la «netta, o ch'el-
divide in due ventri , dei quali si com- 5>zep;<oio dal celi, breti. aerei saetta , e la può fare .
quando è tirata. (Lai. za-
posero due muscoli distinti coi nomi di p<Ua allontanare, mandar lungi. Altri gitiat j acita )
Lungo del collo e Sacro-lombare. 2. — da taeiiolo , e questo da aastra.) — 3. SAETTATO. So-et-lò-to. Add. m. da Saet-
Nome daio da Chaussier ai muscoli sa- E fig. tare. Colpito o Ferito con saetta. [Lat.
rrolombare. lungo-dorsBle , trasversale SAETTA. Sa-4t fa. Sf. Arme da ferir da raglila ieluz ,
ingiuri confostut.) 2. —
spinoso , ed intertrasversarii riuniti. loota no, r he si tira coll'arco, fatta d una
j

Scagliato . Gettato ,
Tirato. (Lat. mia-
(Lai. eacrotpinalri.) becchi-ila sottile di legou leggiero, lun- aut.) —3. Per metaf. detto de' Raggi
SACROSPINOSO- «Sa-ero-ipi-nd-io. AJd. ga uo beacelo, detto Canoa, guarnita in tutori, degli Sguardi e simili. 4. — E
m romp. Anat. Aggiunto dato a due cima d'un Ferro aeutoe amato, con uoa detto delle Parole. V. Parola §.26.
legameli, delti l'uno Superiore, l'altro cocca pennata io fondo, rolla quale s'a- SAETTATORE. 5a-«f-fa-tù-r«. Verb. m.
Inferiore. Il primo e un fortissimo fa- dalla suda corda dell' arco. Quest'arme di Saettare. Che saetta , Pento di Met-
scetta fibroso che si estende dalla spina comunissima Delia milizia antica non ,
tere. [Lat. sopii larìui, jarulafor.j
p» -tenore e euperiort dellVso ileo alle è più io uso nella moderna. (Lai. «agir- SAETTATRICE. Sa-eMa-t»><«. Verb. f.
psrti laterali della superficie posteriore la. Sagittn dal celi. gali, ed ir ini! i.
di Sai-ttare. Donna che Metta , o che è
del sacro all'allerta del terso foro sacro. l'ri'jhmd dardo , da saigh tutto ciò che perita di Meliate. [Lai. /aculatri*.)—
Il secondo è uo fa -.celio di libre ebe si ha punta acut-i. lo altri dialetti celtici 2 E come add. di cova.
attacca da una parie alla spina poste- diresi tati, lueth e «*lh. io pers. teat- SAETTE IOLE. Saetti-vo-le. Add. com.
riore ed inferiore delle osta iliache, e ghta faretra.) —
2. Per simfl. Folgore, Di saetta. Appartenente a Metta. [Lat.
dall'altra alla parte posteriore del Mero. Fulmine, aut. detto anche Saetta folgore sagittari ut ,
musi iti. ]
— 2. Oode Arte
I L»t, taerotf.inoius.1 o di folgore o di fuoco. (Lai. fulmen.) Mrttrvole. Arte ds gettar saette.
SACROTROCtN TEKIANO. Sa-erotro- — 3 Per mrtaf. Saetta pe' Raggi più SAETTI A. Sa-tMì-a. Sf. Mario- Spezie di
m# l«-r»-ò-no. A id. e »m. comp. Aoat. caldi del Soie. [Lat. lurida tela diei.J natili*» veloc mudo al corso, come Met-
l.o «tesso die Sacrni'iotrocautcriaoo. — i. Poetic. ditesi La saetta d" Amore , ta, dal che trasse il nume. [Lat. vslox 9
(Lit. sacrMroehanlerianuS.l L'amornse sanie e simili; perchè i poeti nutrii rila. curzoria nani*.)
S A C RO V E R T EB R A LE .5a-«ro cer- te-hrd- ed i pittori sogliono rappresentar A- SAETT1ERE. &J-«-<iè-re. Add. e sa.
fe. Add. com. comp. Aoat Che appar- more armato d' arco e di s«i-Ue. 5. — Abile iratar d'arco. ILat. jaculaior »
tiene al sacro ed alle veriebee. Onde di- Nell'uso difesi per Una specie d'impre- sui/iifariui.) — 2- fig-
fesi ArticolazioneMcrovertebrak, quel-
che congiunge l'osso sacro all'ultima
cazione —
fi. Grimi. Quella linea che dal SAETTIFORMB. Sa-et-li-f&r-me. Add.
la punto di mezzo della Corda si parte , com. comp. Boi. Lo stesi*» che Sagittale.
vertebra I- rubare; Angolo « Promonto- lasciandoci dalle bande angoli uguali ,
SAETTILE. 5o-af-fi-l«. Sm. E-ci. Quel
rio McroverUbrale quello chi* il sacro
,

forma anlerlo-m-nte con 1* ultima ver-


e va fino all'arco. —
7. Ar. Mcs. Lancetta candellicre che sostiene quindici candele
da trar sangue.—8. Indice, ovvero quel- accese oc’ maitntini dilla «citi mane
tebra lombare; Legamento s* rro * erle‘ la freccia dell* ori unto , che mostra le vanti.— 2. Ar. Me*. Trave che corre da
brale, quello il quale dalla *> JM dpl ore. —
9. Cosi chiamano Legnaiuoli un i uo capo all* altro d' un tetto , e su cut
sacro S porta alla parte ao ,rr! °f« di
j

ciascuna d> Ile ipofisi spinose de **


Ferro rul quale
alle cornici. —
bm
il minor membro

10- Chiamasi Saetta o


poggiano tutte
cavalletti.
le cime superiori dei
,

ma vertebra tomba e. Lat. *« r ow»’-


[
Santuzza da trainano I' Ulcerile d'ac-
, SAE l'TOLARE. Su el io la-re AU. Agr.
tfb r alii.\ cajo che serve per forare muri o fare i Lo stesso che Sacppolsrc.
192
, ,

a ag a ag a ag
SARTTOLATO. Sa-et-to- l<ì-fo. Adii, io fagocita», aafutta, caUidifaa.]— 2. Per- SAGENARIA. Sa-ge-nà-ri a. Sf. V. G.
da Saettolare. Agr. Lo stesso Sarppo- pica na. Acutezza di vista. St. Nat. Nome eoo cui Brogniart
> indica
Icto. SAGA NO. ò'a-grt no. Si. Ebr.Nome che i fosti fossili appartenenti alla famiglia
SAETTOLO. &z-é(-(o-lo.Sm. Agr. Lo stesso davano Ebrei al vicario o luogote-
gli delle (elei, desunto dalla loro forma re-
che Saeppolo. nrntedel sommo sacerdote, che suppliva ticolare* Lat. sagcnaria. Da sagene
[
SAETTONE. Sa-et tò-ne. Sm. Zool. Lo al suo uBlclo e ne faceva le funzioni rete. ]
stesso che Acoozia. quand' era assente o quando per qual- SAGGETTO. &ig-gtft-to. Sm. dim. di
SAETTINE. Sa-et-tù-me. Sm. Lo stesso siasi accidente od altro motivo ooo po- Saggio.
che Saettarne. [Lai. miuilia u la.] teva egli farle io persone, [ Jogan è voce SAGGEZZA. Sag-gés sa. Sf. ast. di Sag-
SARTTGZZA. Sa ei-tù:-za. Sf. dim. di passata <j «Caldei agli Ebrei in senso di gi». Lo stesso che Saviezza.
Saetta. Milil. Piccola saetta. ( La t.parva SAGGIAMENTE. Sag.gio-mdn-te. Avv. Lo
fagitta.) —
2.Ar. Me». Per slmilit. Lan-
principi , roBgnali ec. Presso Rabbini
tagan è il vicario del sommo sicerdote.]
i

stesso cheSvviamrnte.
cetta o simile stromento: gallicamente SAGA PENO. pè-no.Sm.Bot.eFarm. SAGGIANTE. Sag giàn-le. Part. di Sag-
Foretn.— 3. Saettitele si dicono anche le Gomma medicinale rosaigna che stilla giare. Che saggia.
,
punte de'irapanf, co'quali si fora o pie- da unaspeciedi Pernia, cbealligna nella SAGGIARE. .Vug-già-ra. All. Pareli sag-
tra, o metallo o Irgoo de’ larori geo - Media provincia dell'Asia; la quale gom-
,
gi», la pruoia ; e si dice proprismeote
fili. ma trae il suo nome dal somigliarsi II dell'oro e d'altri metalli. [ Lat. pericu-
SAFENA. Sa- fi na. Add.esf. V.Q.Aoit. suo odore a quello del Pino. Il sapore lum farere , ad examen revocar e ad ,

Nome dato a due rene delle membrj di questa gommoresina i sere ed ama frufinam esiger*. Secondo il Muratori,
grande, od interna,
inferiori, distinte in ro, l'odore ariste d’aglio, si ammollisce vien dal lst. eriger» che fra gli altri
che passa aranti al malleolo interno , fra le dita, e si fonde al calorico. Essa sensi ba quello di esaminare , pesare ,
percorre la parte interna della coscia , ci viene da Ale-mandria io piccoli pezzi misurare, lo celi, brett. rena ovvero
etermina nella rena crurale; ed in pic- agglutinati di un giallo bianchiccio , efaal, in Isp. ensagar in frane, aaaa- ,
cola , od esterna , che trovasi dietro ii misti con piccoli grani bianchi e semi yer in log', fo eteay vagliano anche
malleolo esterno, era a terminare nella trasparenti. [Ut. aagapanum. Sagape- saggiare. Gli Ebrei dicono hitgkiahh
poplitea. Diconsi aoebe Crurali. (Lai. non «agaprnbm
e dal pere, tikbineg , o per riguardare , considerare , teiaghua
aaphaena. Da eaphenes manifesto; per- aiftòtn* o tribbine che vagllooo il mede- per riguardare attendere , teiaghuar
,
chè ai rende visibile sul malleolo in- sime. Altri da aai^re acute sentire , e per isiimare, congetturare. Io gol. vaiar
terno 1 da pinu, come se questa sostanza facesse
1

vale esplorar le mrrci. la ir., in pere,


SAFENO. Sa-fè-no. Add. m. V. G.Anat.
Nome di due nervi delle gambe che
sentire —
un forte odor di pino.] 2.Nome ed lo turco giazui esploratore. ) 2. —
,
•oche della Ferola che dà tale gomma. Assaggiare, Cominciare a gustar chec-
dicoosi anche Poplilei. (Lat. ferula pertica Roemer.) chessia; ma io questo significa io è im-
SAFFI RO. Saf-fi
Zaffiro. [Io rbf. lojipir. la ,r.
ro. Sm. Mio. V.edi* SAGA REI. LI ANI. Sa-qa-rel tì ó-ni. St. proprio. ( Lat. praeguitar». ] 3. Mi- —
upfU- Erri. Lo stesso che Segarelliaoi. surare n simile.
rot, io celi. gali, sapair ovvero eaifeur, SAGaRIO. Sa gà-ri-o. Add. e sm. V. L. SAGGIATO. Sag-già-to. Add. ro.da Sag-
io pere, ttfir, io lai. lopAiruj, in islaro Filol. Nome generico di venditore di giare. Provato Sperimentato, ed impro-
aofl», in led. taphir ec.] vesti, e specialmente di vesti osale.[Lat. priamente Assaggiato.
SAGA. Sà-ga. Add. e sf. V. L. FiloLStre- Sagariuf. Ulpiaoo adopera tagaria per SAGGIATORE. Sog-gia-lò-re. Verb. a.
ga. locaotatricr. Maliarda. [Lat. Saga. 10 mestiere di vender saj<»ni, e tagariui di Saggiare ; ma comunemente dicesi
Questa voce suol trarsi dal verbo Ut. per attinente a sajooi. Queste voci co- io forza di sm. per Colui che saggia
aajire, sentire aruUmeote. Ma In ebr. munemente si traggooo dal lat. tagum l’oro, o altri metalli. [Lat. vonderaior,
trovasi hiighiahh nel preciso senso di
presagire, prevedere, e teiaghuar io
sajo. sajoop, veste militare de' Romani: exammalor ] —
2. Per similit. Saggia-
tagum credesi poi derivato dal gr tagot lor d'uomini, chi fa saggio o sperimen-
quello conpel di
SAGACE. Sagà-ce. Add. coro.
turar*.] che vale il medesimo, e che vien da sa- to degli uomini. — 3. Le bilancie stes-
V. L. Che ghe integumento , copertura e qurslo * se colle quali si saggia. [ Lat. auri/leii
sente acutamente,' e dire»! propriamente potrebbe lr»rsi dall'ebr. taeharh cnpri- afarara. ]
degli animai che hanno acuto l'odorato re , onde tochech copertura. V. l'etim. SAGGINA. Sag-gì-na Sf. Bot. Pianta che
e l’ udito, come le orbe sono ed i cani dì £njo.| ba I culmi alti quattro o cinque braccia
massime venatori i. [Cicerone, De Divio. SAGASI. Sà-qa-ti. Sf. V. G. Filai. Sorta midoliosi, grossi e articolati; le foglie
1. i.: Sagire, acuì» sentir» est, tx quo di spada o pugnale usilato in Persia. soor» grandi , simili a quelle del For-
. • . fugace» dirti tum cane a. In celi, Dello anche Sagsside. [Trovasi io greco mentone; ha i fiori a pannocchia termi-
gali, taigh punta , estremità aglina. fagarit nel sei so di scure delle amaz- nante, diritta, ovoide, ramosi, a verti-
Nella stessa lingua tuìghsearh vai aa- zoni: io celi', t ìian achlait pugnale. V. cillo; leglume pelose, barbute, i semi
gax. lo ebr. teiaghua riguardare at-
, l'etim. di 5cwrs. I pera, dicono tergh rotondi un poco appuntati. Fiorisce
,

tendere. ed httghiahh, rigo rd re, con- nel Loglio; è originaria dell'lndic orien-
i
ogni cosa lunga e non larga, e teiughar
siderare. ponderare prevedere, presa- 5or-
. 11 corno del bue.) tali t ed è annua. Corrisponde al
gire. 1 Turchi chiamano sachar li brac-
SÀGAZ10NB. Sa go-zi-d-ne. Sf. V. L. ghum vulgate Per toun. Volgarmente
co.] —2. Per simil. Acuto d togrgno
, Filo!. Trabalzamento. cosi detto perchè detta Meli» a in più luoghi d'Italia, e ve
Che ha sagaciii , Aaiuto, Considerilo mettevansi sopra un mantello quelli che ne sono di due sorte: uoa che fa la spaz-
,
Avveduto; e dicesi anche non di perdo- si volevano trabalzare, (Il lat. angario zola, l’a tra la pannocchia. (Lai. miliom
na. [ Lat. sagax, atlulut.]
cemente premuroso.
3. Saga- — dn tagum sajo , specie di mantello mi- arundinaeeum mitica milium Indi- . ,

litare.] curo holeut torghum Lin. Secoodo


;

SAGACEMENTE. Sa-ga re-mén te. Arr. SAGDA. Sà-gda. Min. Sf, Gemma del color alcuni, vien dal lai. arare biada. Di
Con s* pania. Lat. tagaciler. a»tut».
[ drl porro, menzionata da Plinto. fatti in frane, dicesi bléd de Turqui t
]
SAGACE ZZA. Sa-ga-cii xa. Sf. V. A. V. SAGBDIA. Sa-qè-di-o.Sf. V. G. Boi. Ge- biada d» Turchia. Il Tanara vuole che
e di' N'agaritù. nere di piante crittogame, stabilito di sia così delta da saginare ingrassare :
SAGACIA. ->u gà-ci a. Sf. Lo stesso che Acharius nella famiglia dei licheni, che poiché le sue fronde iograssan le be-
Sagaci»*. si presentano sono forma di Doccinoli stie.)
SAGACISSIMA,MENTE. Sa qa-rù- ri-ma- - lenticolari, Il cui talli» forma una speri* SAGGINALE. Sag-gi-nà-le Sm. Boi. Gam-
mén-t». Avr. sui», di Sagacemente. [Ut. d
a
intrgumenlosD di eresia aderente, bo o Fusto della saggine- [Lai- mi lira*
tagncitii me. cnUiditiime.]
SAGACISSIMO.
f Lat. Sagedia. Da saghe ioiegurotuto, culmut, vel calamai. 2. Zool. Uc- ]

Sa-i/n cia-it-mo. Add.m. e irfoa specie, forma. ] cello del genere de' Beccaccini ; e sua
sup. di Sagace. (Lai. tagacisiimut.cal-
SAGENA. NVgè-na. SE V. G. Ar. Me‘. di due specie, rosggiure e minore.
lidittimu» }
Sorta di rete grande da csrcia e da pe- SAGGINARE. Sag gi-nà re. Al». V. L.
SAGACITA'. Sa-ga-ci-tù. Sf. ast. di Sa- sca rasente il lido. [Lst. vogano.] *2.
— V. e di' Saginare.
gace. Abito o D spodiioue virtuosi, Metro'. Misura lineare russa , equiva- SAGGINATO. NVig-rji-nd-fo. Add. m. da
colla quale si si di-ceroere il vero dal lente a metri l, 13 Cinquecento Sagene Sagginare. V. e di' $agin<zto. [Lat. va*
falso, e giudicar b*oe e eoo prudenza
delle umane operazioni , c operare al-
fanno una Versta ; • la Sagena dividasi ginatwv.] —
2. Agg. di Pelame di be-
io tre Arecine, l’Arscioa io 10 Ver- stie, e vale di Di color simile alla sag-
tresì. Lineila d» cono-cimento. [ Lat. | selck. gina. [ La', badius. \ 3. Per Ingras- —
Cardinali, fol III . . 193 23

• AG S AG SA G
Mio. Affi- di Grano . vale Mescolato SAGINITE. St-gi-nWe. SL V. G. Chim. . di’ Salire. — 2. E per metaf.— 3. Sal-
COO Mh’giua. Nome dato alla varie-à del manico os- tare. Balzare.
sagginf.i.i.a. Bf. Hot. sidai*», r s-o ,
reticolare. [
Lat. «ugini SAGO. 54-ao. Add. m. V. L. V. e di' Sa-
Specie di saggina trotina « tardiva o tu. fu tagine relè. )
gace. —
2. Onde Donna saga e Saga •»-
spiii inala più lardi. [Lai. rnifium Indi- SAG IRE. Su gì -re. Alt. V. A. Dare il pos* «otiilameuti-. V. Saga.
eum strati num-1 ses* ,
M-liere in poweaon O rupare. , SAGO. Sin. Farm. Fecola che si rioviene
SAGGIO. Sag gio. Sin. Uso che ai fa di [Lai. postetsionrm Ir mirre, ladre Dtl . uri fusto di molte palme. Raccoglie»!
noa cosa per giudicare »e aia o no di lat. barb. Madre prendere, che lo Spri- nelle Indie egiunge a noi in piccoli
buona qualità; e propriamente cosi di- nta trae d« saeire io senso di unire grani rotondi e irregolari che s imbian-
resi la riunione di (ulteoprratlooi le uaa cosa alla propria . e Colesto «acira cb'Scooo col tempo; mancano di odore,
che ai praticano prr determinar* il ti- dal lat.aoeiar# accoro cagnare, cunxiun- sono in-ipidi, dur ss imi e quasi cornei,
tolo reale delle m»leric d oro e d'argro- g ere. Altri dal gr. iaA<»« scudo, perchè •peci» Intente nel centro ma immersi ,

lo. lodi le voci Saggiare e Saggiatore i Feudatari! a;*pendavao In scudo eoo nelTarqua si gonfiano e si rammollisco-
io queatn proprio ^unificato. [Io frane, le toro armi scolpile o dipinte a con- no. Il liquido che ae ne «tempra acqui-

diceai enay , in i»p. ensaye io iogl. trassegno de* lor feudi. Sembra che dal sta convUtrnxa di gelatina e et rio co-

. ,

essay. in profanai.} 2. L'atto del celi. gali, sas aggrappare, preoderesia lore oscuro. Nelle Multici he intere po-
aaggiare. Il sagg are. Prova Cimento, . derivato il lai. barb. sadre prr sasirc, polai cm vivono di questa ferola. Io
e propriamrote dicesi della bontà e fl- il frane, saiiir. e lo spago, ai ir. ) Europa serve a molti usi di cucina alla
o made' metalli, «ebbene per traslaio SAGITTALE. Sa-gii-tn le. Add.com. V. guisa delle pelate. Le sue proprietà •-
dicasi anche di altre cose. [Lai. sxprri L. Ansi. Cbe ra»som>gtia a saetta. [Lat. o« leu ir he lo fanno spesso prescriver
mcfi/um , cxomen . txagium. )
— 3. E sagittali*. | Onde Fossa «agitiate dicesi da' medici in tutti ea«i ne’ quali con-
i

per aimllit. o per roctaf. E-prrirnia. quell* incavatura poco profonda cbe è viene un cibo molto ristorante e di fa-
4. Piccola parte che ai leva dallo inte- scavata alla superficie interna del cra- cile d gestione. Le specie di palma dalle
ro, per firoe pruova o mostra. [Lai. nio, io sul coronale, I parietali, e l’oc- quali »r or trae maggiore copia sono il
ipecimm. —
5. Una certa quantità cipitale e cbe ai estende dalla eresia Cyeas rreolufo,!! ( ycas cireinalis, ed
determinata.
)

6. Operatone del tin- coronale alla
,
protuberann occipitale il Sogni far ini fera.
tore con cui esamina ae ti colore da lui interna. —
2. Suturi sagittale: Sutura SAGOCLAMIDE. .Sri-go-clù-im-da. Sf. V.
applicato ad un tessuto è o non è soli- del cranio, per cui ai connettono fra si G. Ar« he. Sona di veste militare roma-
do. —7. Quel pirciol liasrbrtlo . nel le due os«a del sbicipite. na , della forma del sajo , aperta , affi,
quale si putta altrui il vino, perche' ne SAGI TTARIO. 6’i-giMò-ri-o. Add. osi- biantesi. pelosa, più luogo della tuni-
facci » il saggio ; che am be si dice S^g. lo io torta di sm. e sempre parlando di ca, fotta di grossa Inni, e cbe porfavaat
giuolo. — 8. Le bilancelle , con cui si persona. Milit. Armato di saetta. Iti su tutte le altre vtalimenia cosi della

;

pesano le morirle. 9. Darr il saggio. questo sensu dicrai meglio Snettiere . perchè ouo era diversa gran fatto dalla
Dar per saggio. Dare saggio ouu sag- Saettatore, Arciere. [Lat. «aglftortnt.) clamide greca. Lat. sagochlamya. Da
gio . vaie Dimostrare o cominciare a — 2. Fu detto Sagittario a cavallo nel- sagos ssjo, e ehUimy*.)
[

dimostrare. —
10. Dare a saggio , vale l'antica milizia greca un soldato leggie- SAGGINO. 5«-go-i-no. Sm. Zool. Specie
Dar a saggiare. —
11. Dar buon sag- ro uso a combattere da cavallo culle di semi a. detta anche Scimi» leone.
gio di »e , vale Farsi conoscere ec. — sartie : differiva dall' Arciere a cavallo SAGOLA. Sà go-la. Sf. Marln. Funicella
12. Far saggio, vale Assaggiare, Far io questo , cbe il Sagittario traeva il incatramala, io capo alla quale è attac-
la credeoia. —
13. Far Mggio . Far I saetlume con mano, poi si scagliava cato un peso per iscaudagltare il fondo
saggi, vale Saggiare ; e dicevi dei me- contro il nron co ; mentre I' Arciere a dell' acqua ; e d cesi per lo più Sagola
talli e delle gemme. —
14. Levare il cavallo usava l’arco. e combatteva sem- da scandaglio. [Dal celi. gali, suag cor-
saggio , i saggi, lig. , vale Avere cape- pre con esso da lontano.— 3. Ed usato da. fune. Gli Spagnuoli hanno *©g*, e
r ir ora. nel fein. Sagittaria per Arciera. 4. E — gli Abruzzesi ioga per fuor.) 2. Di- —
SAGGIO- Add m. Lo stesso che Savio, io fona di add. —
5. Aslr. Uno de* do- ce»» Sagola da lacr ore, ad uua fune an-
f Lai.
aapieni. Dello da' Napolitani sa- dici segni del Zodiaco; rostellariooe che nodata a maglie, che serve ad allacciare
pio, è v ceche si trae comunemente dal costituisce il noao di tai segni. Rappre- I coltellacci. —
J. Dicasi Sagola della
lai. «opima sapiente, o direttamente da sentasi con un centauro cbe tiene un barchetta ad una piccola corda misu-
,

sapio io so. 1» celi. gali, aaagJàa inge- arco letto e in allo di scoccarlo, per di- rai a e scanala con nodi esprimenti le
gnoso, «rango! saggio.)— 2. Ed io fur- notare la violrnia del freddo e la rapi- diverse distanze, attaccata alla barchet-
ia di sm- parlando di persona , Lodi dità de' venti che regnano nel mese di ta per misurare il camioo della nave.—
saggio. — 3. D cesi Far saggio alcuno, novembre. Credei da' poeti e^ser Croio I. In generale per Sartiame.
Far saggi a tenui di qualche cosa, e vale che soggiornava sul P.vroBso facendo SAGOMA. Sà-go-ma. Sf. Ar. Mes. 11 con-
Beodrrneli consapevoli. —
4. Far sag- suo diletto ed occupatone della caccia, trappeso della atadera , che scorre di
gio , vale anche Fare altrui divenir sag per cui dopo morto fu cangiato in astro qua c di là dalla misura , e per cui si
gio. — 5 Farsi saggio, vale Imparare. ad intcrcessian delle Muse. [Lat. sagii- ragguagliano i pesi, quando sta fermo.
SAGGINOLO. Sag-giuA-lo. Sm. dim. di larius , ardttnms. 1 [Ilgr. «rigma vico da salto io Impongo
Saggio. Piccolo saggio. Saggrtlo. Gode SAGITTATO. Sa-ghHà-to. Add. m. Dot. un peso, io carico; ma più propriamente
Finir una osa in sagginoli, vale Finir- Aggiunto delle foglie o forma di Metta, indica il carico imposto a giumenti ed
la a poco per volta, scura ricavarne oli- cioè triangolari, r scavate alla base. in questo senso trovasi pure illal.«agma
le alruno. —
2 Ar. Nrs. Pirciol fia- SAGITT1KRE. 5u-gi(-lié-r«. Add. e sm. prrsso Vegrzto. lodi sugrna per contrap-
s •'beilo , nel quale si porla il vino per V. e di* Suettiere. peso. I Brettoni hanno samm nel preci-
furne il saggio. —
3. Quelle bilancelle SAGITTIFERO. Sa-git-ti /e ro. Add. m. so senso del gr. «agma : gli Ebrei sa-
con cui si pesano le monete ; delle an- Co- redato di Mette. mu'h per imporre.) —
2. Archi. Il viro
che Saggio e Saggiatore. [Lai. aurifieit SAGLIENTE. Sa-glii* te. Pari, di Saglle- profilo d ogui membro o modanatura
staterò. ) re e Saglire. Che sigile. Lo stesso che d'arcbiteltara. Alcuni le prendono an-
SaGI.NA. Sa-gì-na. Sf. V. A. Possesso. Salente. [Lat. aeeendene t con ire ridetti.) cora per la medesima modanatura; al-
(Lat. possetsio, detentio.) — 2. M lit. Nella Forlifieazioue »' io di- trimenti Modano, [lo isp. stigma ditesi
SAGINARE. Sa-gi-nà-rs. Alt. V. L. In- ra con questo aggiunto l'Angolo d’ogni la misura presa sa di ua modano, in
grassare ben bene, e propriamente di- opera , che abbia il aun vertice rivolto coi sono s- guati molti membri di ar-
ce»! delle b*6lic.cume buoi, vitelli e si- verao la campagna. 3. Arald. Diresi — chitettura, per esempio tutti quelli di
mili. Parlando del pollame si dice Si la- di una capra o d’uo capro che sia ritto una cornice, lo pera «amali mensola ,
re. [ luti, sogniate. Saginare dall’ ebr. au' due piedi. quantità», quae in opere adhibetur :
saga accrescere, amplificare , ingrandi- SaGI.IEHE. Sà-glit-rt. All. e o. V. A. • mussi» «rchilecleruro In celi. gali.
re. lo ar. zoerhoem crasso, corpulento.] V. e d»' 5»iire. so-iomuijh buono oda tuia , comoda
,

— 2. Fig. Darsi bel tempo vinosamen- SAGLIMEMO. Sa-glimén-to. Sm. V. A. imaginc, da so cbe in comp. vai bene ,
te oliando. V. e di' .S'alimenta. adattamente , e da ioiwiigh imagkoc ,
SAGINATO. Aa -gì- nò-io. Add. m.da.Sa- SAG LIONE. Sa-gliò-ne. Sm. accr. diSajo. modello, figura. Ne! dialetto veneziano
ginare. V. L. Ingrassato. (Lat. sagina- V. e di’ Sajone. sagoma modello , forma. ) 3. Milit. —
I «»-] — 2. E lig. Immerso oe‘ piaceri. SAGLIRE. Sagli-rs. A», a n. V. A. V. e Regolo di metallo, sul quale vengono
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RAG RAG Ili


eoo linee e cifre rappresentili e deter- nesso immediatamente alle Chiese net pitigrosso fra quelli da campo ne’ se-
minati i diametri esalti dogai proietto quale si ripongono e guardano le cose coli in « x*n; portava da 8 fino a 12
sferico o cilindrico per servire di mi-
,
sagre e gli arredi della Chiesa , e dove libbre di palla di f rr.» , come I* Aspido,
sura io* arabile nell’ esame dei diversi ai parano i Sacerdoti, f Lat. odytum , ma era più lungo di caona. Nel secolo
loro calibri. Venne aoiirameote eh a- sacrarmi*! .]
— 2. E p* ri mJo di tempio acorso ai chiamavano ancora Sagri talli
roala Marco, e confu-a col l’assa pai le , de’ Gentili. » 3 Per similil. Sagrestia i pezzi da campo da 8 libbre di palla io

e eoo ioni gli altri sirumeul' misura- della Trinità fu detta da* teologi Men- la gii). C -si detto, per somiglianza, da un
tori de* ealihri , come pure colla Squa- te umana. — 4. Fig. Co -e sagre. Santi- animale di rapina e di graa voto cosi
dra de' minatori, col Modello de* foudi- tà. — B. Io modo basso Entrare in sa- denomia«lo. —
4. Mezzo sagro: Cosi fu
tori, e col Quartabuono de’ muratori.—» grestia, tale Ragionare di cose sagre in detto ne* passati tempi il Falcone.
A. Sagoma de* minatori. V. Squadra. mezzo a discorsi profani. [Lai. mi tetre SAGRO Add. m. Lo stesso che Sacro. —
SAGRA. Sà-gra. Sf- Karl. De licaziooe o sacra profanis } 2. Consacrato, Sagrato.
Cooacgrat'oite di Chiese, Cam pane, Sta- SAGHETA MENTE Sa- $re-ia-i»4n-l«.Àvv. SACROSANTO. Sa-yro-iàu-fo. Add. m.
ine e s mili cose allenenti al cullo. V. A. V. e di' Sardamente. c*NDp, Lo stesso ebe Sacrosanto,
(Lai. dedteatio. contecratio.) 2. Fe- — SAGRETO. Sagri lo. Sin. V. e di’ Se- SAGÙ*. Sa gù. Sa». Farm. Lo stesso clic
sta della consacrazione delle Chiese; ed greta. Sago.
io questo senso oggi e piò io uso. [Lai. SAGRETO. Add. m. V. A. V. e di’ Se- SAICA. Sa- t-ea. Sf. Mario. Lo stesso che
encoania.] —
3. Gode Parere che »n al- greto. —
2. Remoto, Appartato. Siieea.
cun luogo aia la sagra A«er la t-agra o .
SAGÙ!'. Sa gri. Sm. Ar- M -s Pelle di . S AICC A. Sa-le-ea.Sf. Mario. Sorta di ba-
simili, si dieoon per dinotare numeroso pesce che conciata e raffinata serve per ttimento greco » turco , il cui corpo è
concorso di gente. —.
Direai anche formar buste, coperte di libri e simili. molto carico di legname , e porta a nn
per Consacrazione d uo re, d* un impe- I Dal turco joeghri cuoi» tulio dal dorso dipresso 1'albrraturs a l'attrezzatura di
ratore. —
6. Milit. Spezie d'arme da di uo giumento. In frane, dicasi cha- una cbrccbia, cioè uo bompresso , una
fuoco; altrimenti Sagro. grin. ) piemia mezzana, e un albero di maestra
SACRAMENTALE. Sa-gra-mtn-là-le. SACRIFICA MENTO Sagri fi-ca-mfn (o. molto ridato con gabbia. Questa spezie
Add. Loste<«o rbe Sacramentale.
coro.
|
Sm. Lo «te-fo che Sacrificio. di piemia galera eh - si regge a vela ed
SAGRA MENI''Al.MF.NTE. Sa-jra-nw»- Sacrificante. Sa-gri fi càn-t*.
Part. a rem», ed e armata da 2 sino a 12 pezzi
Avr. Lo stesso che Sacra di Sagnficare. Lo aiesso che Sacrifi- di cannone era m»lt« ad -persia sul Da-
mentalmente. cante. nubio, sulla Sava e sulla Theiss contro
SAGR A MBNT ARB.So-gco-men-tà-re Alt. SACRIFICARE. Sa gri-fi-cà re. Att. e a. I Turchi. [
Dal turco teiajka spezie di
Ammluistrare aagrameuli. Lo busso
i Offerire in sagrifìzio, linaio. are. Lo stes- barra. ]
che Sacramentare. —
i N. asa. Far « so che Sacrificare. SÀlcr.HlSTI. Sa ie-cALali. Add. esm.pl.
gramento. Giurare. [Lai. jurnre.) SACRIFICATO. Sa gri fi-eà-to. Add. m. Milit. Uomini ebe governano la saicca.
SACRAMENTATO, ^a-pru-man-tà-to. daSagrili^are. Lo stesso che Sacrificato. L’Austria se oe aerviva raccolti io nna
Add. m. da Sagrameaure. Li* stesso SACRIFICATORE. Sa-yr»-/!-ca-!d-re. armatetta »>Uo gli ordini di uo capo, a
che Sacramentato. Verb m. di Sacrificare. L<» stesso che dtf-*a della tua frontiera verso la Tur-
SACRAMENTINO. .So -grò- mm- li no Sm. Sacrificatore. chie. Es*i seguivano talvolta gli eserciti
dim. di Sagramemo , nel significalo di SAGRI FILATRICE. Sa-gri fi-ca-tri-ce. aortriaei come poutooieri.
Giuramento. Verb. f. di Sagrificare. Lo stesso che SAI ME. Sa i ma. Sm.V. a. Lardo, Gras-
SAGR AMENTO. Sa-jra-nuHa-lo. Sm. Pi. Sacrifici! I ree. so strutto. [Lai. aumsn.Suman dallebr.
Sagreroeuti m. e Magramente f. Segno SACRIFICIO. S i gri-fi ci o- Sm. Lo stes- icemera pinguedine. Io ar. lamtn pin-
di cosa sagra. I o stesso che Saera men- so clv Sacrifizio. gue, e eimen esser pingue. Io turco te-
to. —3. Eucaristia. Lai. «dinriilia.J I
SACRIFIZIO. Sa gri fì-ti-a. Sm. Loslw- mi* grasso , e temizlyk II grasso. Io
— 3. Giuramento. (Lai. sacramentum. ao che Sacrifizio.— 2. Onde Fare sagri- ted. seim lìquido glutinoso. In celi,
jutjurandum. )

4. Co*a sagra dei fi/io, vale Sacrificare. —
3. Per simili!. g II. «a»m ricco. )
»

Gentili. Cessione gratuita , o quasi gratuita di SA ITILO. So-i-ii-m. Add. m. Carla sai-
SAGRARE. Sa-gròrt. AH. Dedicare al cliecchrseta. —
4. Dicesi Sagriflzio del- tira : Carta d'infima qualità , che face-
colto di Dio. Lo stesa» che Sacrare. l’altare per la Santa Mes«a. vasi in Saie delle più grossolane parli e
SAGRATILA. «Sa-ora-fì-no. Add. osato SACRILEGIO. Sa-grUi gi-e. Sm. V. e deila corteccia del papiro.
lo forza di »f. Plebeismo osato parlando di' Sacrilegio. SAJA. Sàja. Sf. Ar. M-». Specie di pan-
di fame , e vale per aotifrasi Grande, SAG RINATO. Sa gri nà-fo. Add. m.Bot. no lano sottile e leggiero, f Dal frane.
Solenoe, Eccessiva. Co*I chiamati qualunque parte di una saie che vale il med sirno, e che il Bul-
SACRATISSIMO. Sa-gro-tU-ii-mo. Add. pianta, e precisamente le faglie, I futi! let reputi di origine celtica, al pari che
m. aup. di Sagrato. Lo stesso che Sa- ed i frutti allora quando siano gnerniti aaia in *enso di veste. Altri crede che
cratissimo. Lai. aaerurisiimua.| di punte luholate allargate alla base e taja abbia preso direttamente nome da
SAGRATO. 5a-fiWo. Add.m. da Sagra- non pungenti nè piccanti , ma aoltaot» sojo veste, eoi serve di materia. Io ili.
re. Lo stesso che Sacrato. ( Lai. sacra- rendenti la parte su cui sono rozza ed taja equivale al nostro taja.) 2. Di- —
titi, tacer .J —3. Sagr» semplicemente. aspra al tatto. Dai celi. gali, saigh pan cesi Saja rovescia Quella specie di pan-
— 3. Consegnato , Dedicai ». — 4. In la
I

In er.taqaru rapii saxa ma Ileo acu- nina detta anche assolutam. Rovescio.
forza di am. Luogo d'immunità per ra minato. — 3. Dicrsi Saja arcimperiale, Un'altra
gitine sagra. Asilo. — 5. Onde Ritirar- SACRISTA. Si
]
Add. e sin. Erri.
grì-tra. aorta di saja.
ti,Stare ec. in sagrato o io sul sagrato, Quel Prelato ebe sostiene le veci di Sa- SAJACCIO. Sa-jòc -rio. Sm. pegg.di Sajo.
vale Ritirarsi, Stare, o simili, in chie- grestano nel Palazzo pontificio. SAJETTA. Sa jit ta. Sf. dim. di Saja.
sa, eimiteno, luogo sacro, o sagrato , o SAGRO. Sa-gro. Sm. Zuol. Spez e di fal- Sorta di leggiera saja rbe anche da al-
Immune. cone , ottimo p**r la c-iccia ma che a ,
cuni dicesi Scotio. ( lo frane, fateli#. ]
SAGRATOVI. Sa-gra lù-nu. Add. osato grao pena ai agevola. È questo il Mitrai SAJETTA. Sf. V. A. V. e di* Sartia. [Sa-
in forza di sf. nello stesso modo e senso de' Latini e de’ Greci, rosi delio dal gr. lita è voce del dialetto napolitano.)
di Sagratine. hirros sacro e vai dunque falcone sa-
, SA J ETTO. Sa j't-to. Sm. dim. di Sajo.
SAGRAZiONE. Sa-gra-ii d-ne. Sf. Il sa- cro; nome che gli ani eh* Egiziani da- (Lat. so^uium.]
grare ; altrimenti Sagra. { La t. eonte- vano a’gmsst uccelli di prrda. Cuvier SAJO. Sà-jo. Sin. Milit. Veste militare di
cralio. dedicatici, ) oe ha formato il genere hierofalco. Que- molti antichi popoli, e particolarmente
SAGRESTANA. Sa gre stà-na. Add. e sf. «ti falconi tono per Ir penne ed inclina- de* R»mani ; più lunga della tonaca ,
Colei che in un moa«stero dì doone ha sioal simili agli altri uccelli nobili, ma aperta sai davanti ove si congiungeva
cur* de la sagrestia. il loro becco non ha che un f alone co- talvolta eoo una fibbia, di paono gros-
SAGRESTANO. Sa-gre-ità no. Add. e sm. me quell» degl'ignobili , coda lunga so, che si soprappuneva alle armi e ad
Ch'è preposto alla cura della sagrestia, molto p'b delle alt che sono lunghissi- ogoi altra vr»te. Si usava non solamente
Colui al quale è afflisi* la custodia del- me, tarsi corti e reticolati guarniti di ,
dalla plebe io tempo di tumulto civile
la Sagrestia. [Lai. editunj, oadibnuif. piume al terzo superiore, [lo ar. sakron e dai soldati |q tempo di guerra , ma
himipfcjflax.] sparviere.] — 2- Ed lo forza di add. — d*i capitani supremi altresì, dai tribu-
SAGRESTIA. Sa-gre-stì-a. Sf. Luogo an- 3. Milìt. Sorta di pezzo d'artiglieria, il ni e dai centoriooi. Il Sajo era ai tempi
1VS

Di»iymz.cu uy vju OQlC


1
) ,, | , 1 D ,

S Ali SAI. SAI


di Roma lotica indino e segno di guer- i
simo alle seeiugbe, ma ne differisce pel SALAMANDRA .Sa-fo-màn-dri. Filol. Un»
ventre dentellato, e pei gran prolunga- delle quattro nazioni elementari alle
ra, come la ioga di pace. Questa voce
viene anche adoperata da alcuni scrit-
mento do‘ loro mascellari. Preude nome quali i Cabalisti assegnano per soggior-
tori ad esprimere genericamente ogni dal sale. V. .Sola. —
2 . Nome che i Pe- no l'elemento del fuoco.
Soprabito militare moderno per simili- scatori danno ad uo pesce di mare si- SALAME. So-là-m». Sm. Ar. Mes. Nome
tudine dell’uso antico. (Lai. tagum. In
mile al ragoo, ma pia compresso nella generico di earoe salata ; per lo più di
brett. ia« veste. In per*, taijde
schiena. [Lai. thriua.] porco, sottoqualunque figura e con qua-
celi,
veste logora, e «ititi veste di bambagia, SALACE. Sa-là-ce. Add. coro. Y. L. Che lunque preparazione, acciò si conservi
lo ar. «09 copertura di color verde 0
eccita libidine- [Lat.ialoz. lo celi. gali. lungo tempo . come Prwcioilo , Salsic-
tughail equivale al !»t. roLn e salarli ciotto, Mortadella , e simili. [ Lai. aaL-
neroche vadalcapoallespalle. lo prov.
tojo mantello da pastore.] 2 Ar. — .
vai turpe, immondo, violalo, lo gr. co- aamentum.]
Un, Vestimento dei busto co' quarti lago io stupro, agito.] SALAMKLECCHE. &-Ia.me-Jfc-eha. Lo
lunghi, ma serve ad nom solamente.
SALACETEBBOLCO Sa la-ce-ter-bò-te-o. stesso che Sa lama lecebe. Quest* orto-
SAlONACClO. Ha-jthnàc-eh. Sm. pegg. Sm. V. scherz. per dinotare la Insalata. grafia é la più io oso.
di Sajooe.
SALACI A. 5o-tó-ci a. Sf. V. G. Zovl. Ge- SALAMISTRA. Sa-la-mi-ftra. Add. e sf.

Sm. Milit. e Ar. Mes. nere di polipi dell’ordine delle sertula- Donna saccente Cbe fa la sapoU la
SAJONE. Sa-jó-nt. , ,

accr. di Sajo ma preodesi anche per


;
rie.e della divisione de nessi bili, l quali dottoressa; e per derisiooe Madonna sa-
amano del mare. lamistra. (Lat. prave soler t, otunlatrie.
Sa ]o semplicemente. [Lai. *agum.) Lai. talacia.
I lidi

SAJORNA. .Sa-jùr-na. Sf. Milit. e Ar. Mes. Da talo» mare. ] —


2 Boi. Genere di .
[

Dal lat. tota magiatra sola maestra , ;

pisola della gmandria iriandria cbe preleode di poter sola far da mae-
Veste militare antica ed anche Spezie ,
fami-
glia delle ippocrateacee stabilito eoa un stra.
di veste lungi. V. e di' Sojo. ]

SAJOTTO. Ss-jdMo» Sm. duo. di Sajo , arboscello detto talacia chinentit da SALA MISTR ARE. Sa-la-mi ttrà-rt. ti.
Liuneo , e cosi denominate perche cre- Fare
ma prendesi anche per Sajooe , nel si- • ss. 11 saccente. [Lat. actlaimM
scono sulle cotte marittime della Chioa. attendere, ostentare •
gnif. di Vestimento cittadinesco. [ Lat. }

taguan.
SALADINA. 5o-k»-di-na. Sf. Milit. Nei SALAMlSTBERiA. 5a-la-mi-ftre~ri-a.Sf.
)

sincopata di Sal- tempi di mezzo (lavasi da' Francesi e V. comicamente formala da Salamistra,
8AL. V. corrottamente
per dire Salvo dagl' Italiani questo nome alla maglia e vale Presunzione di sapere
vo , e diccsi Sai mi sia , più co- ;

che i guerrieri ponevansi sotto le


arma- munemente
mi sia. V. Sul mi sìa. Saccenteria.
SALA. Sà ia. Sf. Archi. Stanza princi- ture, il cui uso fu adoluto da’Cristiani SALAM 1 STRO Sa la-mi-$tro. Add.com.
pale la maggiore della casa e la più
.
in Palestina, pigliandolo da' Torchi, dei Uomo saccente. Presontuosello.
comune, dove per lo più s’appareccbia- quali eascado allora capo Saladino
, fu
SALAMOIA. Sa-la-mò-ja. Sf. Ar. Mes.
00 le mense. Lat. aula , aamaeulum.
I
perciò dato ad essa maglia tal nome. Acqua insalata, per uso di conservarvi
Dal celi, brett. io! sala. In led. auol
SALAGIONE. .S'j-to-ytd-ne. Sf. Ar. Mes. entro pesci, funghi, olive, e simili. [Lat.
io oland. zaoi, io frane, falle , in iap-
Operazione che ha per fine di conserva- mwrìa. Io isp. talmuero , in frane. iot>-
talai e dello stesso tal sembrano modi- re diverse sostanze alimentari, special- murr, dal celi. gali, sol acqua salsa, e

ficazioni il gr. a vie ed il lat. aula. Io


mente i pesci e le carni degli animati tnttirmare. } 2 £ fig. — 3 . E acche
. —
torco telamlyk sala di udienza. J 2. — per mezzo del sale. fig.Senza sa lamoja, detto di persona per
Milit. Sale d'arme 0 dell' armi, della
SALAJLOLO. Sa-la-juó lo. Add. e sm. Senta Mie, ciò* senza giudìzio. 4. — *
Ar. Me*. Caoovajo del tale. Boi. Salamojs Erba salamoja nomi
anche più particolarmente Armeria, fi- -

& la-ma-tóMhi. Vo-


,

di fi zb nel quale si serbano riposte le


SALAMaLECCHB. Volgari dell'Acetosella.
armi portatili e da tiro d’ugni maniera* ce bar sa , usala per lo più in iteberzo , SÀLAMONE. Sa-la-mó-nt. Sto. Àr.Mes.
— 3 . Ar. Me». Parte importante dei e formata dall'Arabo, talam Uk« , che
vale Au
acer. di Salame. Grasso salame. 2. —
t tibi, se non direttamente dal Zool. Sorta di pesce, più comunemente
carri, carrozse e slmil', sulla quale pog-
gia tatto il carico , e le coi estremità turco «forniamo? salutare. detto Salmone, Serra ooe. (In Ut. animo,
servono d' as*c alle ruote. Se ne fanno SALÀMANDKA. Ab-ia -màn-dra. Sf. Zoo). io led. aalm. In frane, «jumon. in •ugl.

di legno, di ferro ed anche talvolta d'ac Spezie di lucertola simile al ramarro, od 10 iap. aalmon, io illir. som ovvero
ciajo. Compone»! di due petti coniti tutta pezzau di nero e di giallo , alla zaiamiin. Secondo Plinio , salmo vien
alle estremità quali giraoo le ruo- quale gli antichi attribuirono la pro- dal lat. aalio io salto : poiché q orato
, su’

te,e de! Corpo di sala , di forma retta prietà di vivere io mezzo alle fiamme , pesce oel saltare è agile. Altri dal tale.]
angolare, su cui poggiano le stanghe. cui essa ansi , secondo alcuni , estin- SALAPEZIO. Sa-la-pè-ii-o. Sm. V. L.
Le cime della sala sono attraversate da gueva coll'eccessiva sua frigidezza , e Filol. Buffoneria; rovi detta da
cavicchie di ferro che dicoosi Chiavi 0 però ne fecero I* emblema del fuoco , e eia guanciaU, perché i buffoni se ne fa-
Acciarini, 0 pure sono guarnite di dadi, gli Egizii il geroglifico di uo uomo con- ce v an dare sulle guancie enfiandole, per
invitati l'uno a destra, l’altro s sinistra sumalo dal freddo. L'esperienza ba fatto divertire II popolo. (Lat. talapilium ,
per impedire che i miai escano dal conoscere che tali proprietà suo favolo- aaiapuiium , talapictium. Sataptcto
pernio. (Ut. axtj.J —
4 . Sale dicoosi se. [Lat. salamandra. .Salamandra dal secondo alcuoi , vico dal let. aiopaa
da' Banderai le cinque traverse disposte pera. * amender, tementi' r stmendel 0 ictus colpo di schiaffo. In celi. gali.
lo figura di una scala nella parte di tumender che vagliono il medesimo.]
,

— sgealp schiaffo, colpo eoo la palma della


metto Tonacela , due davanti e
della 2 Pretto moderni zoologi la Salaman-
. i mano, pLuie guancia e put spingere. Al-
tre di dietro. —
5 . Bot. Sorta d'erba ,
dra è un geoere di rettili Dalrseiaoi, fa-
,

tri vuole cbe talapic la sia V. corrotta

della quale miglia delle urodole, quali presentano dal gr. rtapisma
, secca che sia ,
»' intcssono i schiaffo.]
leseggiole , e si fanno le reste a' (la- le forme della lucertola. GU serve di ti- SALARE. 5a-Iò-r*. Alt. e n. Aspergrr
schi. Lo stesso che Buda. [ Lat. cypa- po la Lucerla salamandra sorta di ret- ,
checchessia di Mie per dargli sapore, o
roidft latifolium , typha latifoliu Lin tile che ha la coda rotonda e orla , le per cooaervarl 0. [Lat. aatltra, sala con-
Da mulilazione del celi. irl. liolastar, dita senza unghie, il corpo nudo e po- dire.
io gali, leiliidsir che vale M medesimo.} roso. Può sostenere la fame per più me- Salariare. Sa-lm-ri-è-re. ah. ar m-
— 6. Filol. Crede»! da' più cosi detto si. Tramanda tanta umidità dalla bocca lario, Stabilire noe stipendio perioderò
eorrottsmeote, io vece della voce turca e dai pori, ch'è capace di estinguere «0 a chi presta sen iglò; 0 Prendere aJcsno
Allah <be significa Iddio. [ Giova però piccol fuoco. Vive neir Europa tempera- •I servizio con salario. [Lai. solarium
sapere che «cium io ir. vai misericor- ta. L Lai. lueerta «alamari (Ira IÀn.
) — dor#.] —
2. Fig. Ricompensare comuo-
dia , e si nomina in ottantasettesimo J Dio si Sa la mani rt acquatica lin’altra que aia.
luogo fra gli attributi di Dio nella co- specie di rettile che ba la roda piatta , SALARIATO. «Sa-ia-rj-à-fo. Ad d. aa. da
rona di preci che (Maomettani chiama- compressa; una ere.- la membranosa luo- Salariare. Che ba Miario o provvisione.
no tttbgh. In somma 6 spezie di saluto go il dorar, la quale nel maschio è den- (
Lat. stipendio o«( mercede tonehtclui.]
sacro. tellata ; il corpo bruno, varialo di nero SALARIO. 5o-fà-rt-o. Sm. Mercede pat-
SALACCA. &a-làc-ea. Sf. Zoo!. Pesce po- 0 ceruleo; il ventre giallo , 0 rossiccio. tuita chesi dà a chi serve. [Lat. «aUi-
co dissimile dell' aringa . che ci viene È comune nei luoghi paludosi. [Lat. lu- rtum. Solarium, non da Mie. siccome
insalato dall'Olanda 0 dalla Svezia. Co- cerla palustri» IÀn, ipiù credono, ma dal pera, saltjoat sti-
stituisce un genere neU'ordiae degli a- SALAMANDBATO. Sa-la- man-dm- io. pendio annuo; e talijan da sol anno. Il
Add. m. Di 0 Da Salamandra.
isntopterigi stabilito da Cariar; è pros-
m 1
Bulla ha il brett. «alar per Miario : la
, -

IAI< S AL All
rami, o simili, che serve site fortifì- [Dal ted. aowar kraul che vale alla let-
qual voce non trovasi io tliridizionarii.)
— 2. Mercede lo generale. 3. Stare — canoni militari, [la pera, sciaskrk ra- tera acida erba.)

• palane, tale Operare eoo mercede pat-


miceli» da acueÀ ramo, lu ebr. socha SALDA. S>il-da. SL Ar. Mes. Acqua in
raoi", siepe.) cui »ia aula diafana gomma . o altre
tuita d’uo tanto a mese.
SALARO. Sa-Iàro. Sto. V. A. V. e di SALC1CCI AJO. .Sai-cie-cià jo. Add. c sm. materie viscose e tenaci, con che si ba-
Ar. Mes. V. e di’ Salsicciajo. gnano i drappi e simili per farli stare
Salario.
SALASSARE. 5a-lai-«à-re. Alt. e o.Cbir. SALCICCIONB. Sal-cic-ció ne. Saa. Ar. incartati e distesi. [Lat. ferrumtn. V.

l'opera itone del Mlssso.Cavsr aaa Mes. V. corrotta. V. e di' £alcireione.] I etim. di .Snidare-—
-2. Acqua io cuisìa
Fare
gar, Toccar la vena. Aprir la veoa.lLat. SALCIGNO. Sal-ci-jw. Add. m. di Sal- staio disfatto amido, e serve per tener
cio. Ciòche oeil'iodole » nelle qualità
ionyuinem minerà. Dallar. aceUedua- distesi e ioraruii panni
teif coglie. Nella aletta lingua Balla è simile al Micio. —
2. Aggiunti! di
i

trine, esimili. Onde Dar la salda alla


lini fini , le

eduxil. ritraili rem. onde JuIaUlquod


Legname di mala qualità e o»n facile a biancheria, vale Inamidarla, Darle l'a-
ed oci tur, extrahiiur. lo ebr. talaf c-
esser lavorato, e a pigliar pulimento. —
mido. 3. E per mrUf.— 4. Agr. Cam-
atrarre. lo ted. «dar lazze» talas-
SALCIO, Sàl cio. Sm. Bui. Genere di piao- po lasciato a erba nell’ inverno , io cui
te della diaccia diandri*, famiglia delle s'introduce a pascere il bestiame.
aare.l
SAL ASSIDE. Solài- ti-de. Sf. V. G. Boi. ameolacee, che ha per caratteri: gattioi SALDAMENTE. Aai-do-mén-ta.Arv. Fer-
cilindrici,composti di squame, ognuna mamente, Stabilmente. [Lat. firme,
Genere di piante dell’otiaodriB cnono-
delle quali copre due stami ed una gian-
gioia, famiglia delle ericinre, caratte- firmi ter.]
rizzato dal calice irregolare di quattro
duia uetiarilcra, Degl'Individui maschi: SALDAMENTO. Sal-da-mén-to. Sm. Il
fogliozic, la corolla monopetala qua-
ua germe a stilo bifido, negl'iodividui saldare, L'operazione e l'effetto del sal-
femminili, che diventa una capsula uni- dare. ( Lat. consoli dolio, ferruminano.]
drifida, gli atarni ioaeriti sul ricetta-
colo eoo le antere bifide rd una ca-
loculare, biiahr, polis per ma. [Ut. sa- —2. Pareggiamento di coati; altrimenti
lse. Sali x dal celi. gali. sailleuc, sci - Saldo. (Lat. traequatio.)
psola quadrllocolare; forse cosi deoo-
mioaie dal loro loaanrrggia ole aspet- leac, soilleag o semplicemente sail che SALDARE. Sal-dii-re. All. Rioni re, Risp-
to, o dall'agilarai ed ondeggiare al aof-
vagliouo il medesimo, .Satisag oeila piccare e Ricaoglugnere le aperture e
come fa il mare. (Lai. sa- stessa lingua vai giovine salcio. In fessure; e dice più propriamente, che
flar de* venti si

muovo, empio lar- brett. haltli Miti. 1 pili da salio sal- d'altro, di cose di meUllo , di ferite e
lari! Da talao io io
gamente, o da aofoz mare.) to, atteso il suo rspidu incremento.] di piaghe; e Uiora vale semplicemente
SALASSO. Sa-làs-to. Sta. Chir. Evacui- — 2. Dicesi più comuDcmeole Salcio Unire e Appiccarele cose che erano per
liooe artificiale d’uoa certa quaoltlé d 0 Salce quella ipecie di detto geoere lu innanzi disgiunte. [Lat. frrrvmina-
nogue. Se falla per le arterie , prende che e il saiù? amygdulìna di Linoeo: ra. solidare. Comunemente ai trae que-

il oome di Arteriotomia; se pe'


vasi ca- Pianta che ha gli steli diritti, di me- sta voce dal lat. solidare che vale il me-

pillari, chiamasi Salasso locale o capil-


dioere allena ; 1 rami alterni, mollo desimo. In Ut. bassi anche solidari per
lare; se per le vene, diersi più pro- flessibili, eoo la scoria liscia, alquan- saldarsi , riuoirsi , parUndo delle pia-
priamente Salasso e grecamente Fle- to nera o porporina, o di un verde ghe, lo frane, dkesi sovder, io provenz.
botomia. [Ut. sanguini* miri».] —2. chiaro; le foglie alterne, picciolo le, ap- saoudar, In Isp. snidar, in illir. latta-
Veler. Salasso oggidì è anche termine prossimate, simili a quella del Man- titi. Il Bullet u
il brett. sonda nel scu-

de’ Maniscalchi , ed è nome dello stru-


dorlo; le stipula sessil i, amplessicau- so medesimo: in vano si è cercata questa
mento con lancetta da cavar sangue li, piccole , trapeiiformi dentate. P
,
voce in altri dizionari!. In ar. aaeid du-
indigena ne boschi umidì dell Europa.
ai cavalli, ed altre bestie. [In ar. salii
spada sguainata.)
SALATA. Sa-là-to, Sf. V. Lombarda. V.
Ve n ha di molt« specie
Salcio bianco, Salcio da pertiche o Sa*

3. Dkesi
ro; ysal coojaoctum esse alleai. Io il-
lir. sdrot vigoroso ,
fermo
Saldo.]— 2. Ditesi Saldare a calore, ed
, mMo. V.

e di’ insalata. licone , Uoa specie di Salcio comune è il primo mudo di saldare metalli.— 3.
SALATAMENTE. Sa-to-fa-wta «a. ÀW. nelle praterie ove produce no effetto Fig. Detto anche di cose morali. —4.
Con sale. In modo salalo. pittoresco. Coltivasi ne' piani bassi per Ultimare, Terminare. [Lai. rem eonfi-
SALATO. Sa-ià-to. Sra. Salame , Carne- sostegno delle vili, e peT ricavarne per- cere , perfette.} —
B. Dicesi Saldare ra-
secca. {Ut. jalaamenlum.] 2. Salso. — tiche, legname, catini, scodelle, taglie- gioni o conti o vale Vedere il debito e
SALATO. Add. m. da Salare. Asperso di ri, arnie, ec. Possiede in tutte le sue credito e pareggiarlo. [Lat. «itòdueare ,

sale. Condito e«n Mie. (Ut. «alifui.; parli una certa amarena mista ad al- exaeq tiare rationet, palar* rationes ,
— 2. Selso, Salino, Salmastro, Salsug- cun ebe di aromatico , massime nella paria facete, transigere. Trovasi presso
ginoso. [Ut. zaleua.J —
3. Costar Mis- corteccia, che s' avvicina per le sue Ascanio solidare ratùmei per saldar le
to, si dice di Com che si compri a proz- proprietà a quella della china , ed è partite.J —
6. B per siroilil. 7. N. —
io carissimo. [Ut. plurimi libi «mere ] perciò adoperata da' medici siccome to- ass. Detto de’ metalli e delle ferite.
SALAVO. Sa là- vo. Add. m. V. A. Sudi- nico o in polvere o In decotto o io e- SALDATO. 5al-dà-io. Add. m. da Salda-
cio, Bianco macchiato e sudicio; contra- sirallo o la infusione vinosa. Lat. sa- re. Ricongiunto, Riunito. [Lat. ferra
rio del Bianco candido. [Ut. sordidus. lta alta Lin.l — t.
[
Dicesi Selcio da le- mutuiti#. ]
— 2. Pareggiato, detto di
Dal celi. gali, sai aporco ed au che il gare o Salcio bianco, lioa specie di sal- conti e ragioni. — 3. Insaldato, Cbe ba
BuJiel dice essere stelo impiegato dei cio ebe si pisola lungo le fosse vici- avolo la salda.
Celli in luogo di af rbe in line delle no all'acqua e si coltiva a capitozza,
, SALDATOJO. Sal dalo. Sm. Ar. Mes.
parole iodica il superlativo. Db ia( tagliando i virgulti che produce, i quali Strumento per Mldare. Ferro da salda-
viso pare il fr. sali ebe snelle signi- si fendooi', e servono per legar le viti, re; Strumento composto di una bacchet-
fica sporco.) 1 cerchi delle bolli ed altro, e per far- ta di ferro, fiseata da un capo io un ma-
SALAVOSO Sa-la-vó-to. Add. m. V. A. ne ceste, graticci, t«. [Lai. «aita vitel- nico di legno e che ha dall allro un pez-
Sporco, Sudicio. Lo stesso che Sa- lina.] — 5. Dkesi Salcio davidico. Sal- zo di metallo assottigliato alla cima ,
lavo. cio di Babilonia, e volgarmente Salcio cbe serve propriamente a saldare.
SALCE. Sàl-ee. Sm. ainr. di Salice. che piove, o piangente Una specie di
,
SALDATURA. Sal-da-tù-ra. Sf. Il salda-
SALCETO. Aoi-cé lo. Sm. Agr. Luogo salcio <be prestissimo cresce, cui lun- ì re, e 'I Luogo Midato; e dicasi propria-
pieno di Mici, Luogo pisolato a salii. ghi e sottili rami sooo pendenti e fra- mente del riunire due pezzi separati di
[Lat. la/irfum.J —
2. Per meuf. Intri- gilissimi. [Lai. salir baliloniea. 6. — metallo. [Ut. pmimùsatio, eompaysz.]
go, Viluppo, Ginepraio. Ditesi Far mazzo de' suoi salci e fig.
[

— 2. La materia con che ai Mld»; altri-


SALCIAIA. Sal-eiàja. Sf. Idraol. Siepe vaie Aadar pe' fatti suoi, Badarea sé, menti Lega, più fusibile de’ due pezzi
assai ha»M. formata wr lo più di pic- o simili. (Lai. rem ni am agerr, siti at- che eoo essa si uniscono. ILat. ferra-
coli salci intrecciati per riparo degli ar- tendere. È il motto latino eoliiysrs for- man.) —3. Di cesi Saldatura di terzo ,
gioi o delle ripe del fiume, e per larvi cina o earcinuia di Giovenale.) Un composto di due ouce d’argento e
deporre le torbide. SALCIOLO. Sol-ciò-lo. Sm. Agr. Verme- una di rame; serve per Mldare , sopra
SALCICCIA. A'al-cie-eta. Sf. Ar. Mes. V. na di salcio o simile, con cui si legano piastre d'argento, ogni sorta di lavoro
e di' Salsiccia. (Delta io lai. barb.aol- le viti, le innestature. od altro. di filo, e per rammaegiuare. 4. Di- —
iwium. dal cel>. brett. silsik che vale SALCRAUT. 5fll-rrà-u«. Sra. comp. in- cesi Saldatura di oliavo , Un compost *
il medesimo. In fr. soucissc, io Up. decl. Ar. Me*. V. ted. Maniera di ca- d'un'oocia d'argento coll'ottava parte di
salchicha. J —
2. Milil. Fastelloue di rolo cappuccio confettato con aceto. uo’ oncia di rame , eoa cui si saldano i
191
. , , i «

8 AL SAI, SAI
pezzi delle flgnre e vasi d'argento, fatti fermare, comporsi ] 9. In questo si- — pacciami con persone di giudizio. —
di cewllu. —
5 Dn'esi Saldatura di rame gnif. si usa aocbe «--Mutamcnt* Saldo 13- D »iee di saie vale Sciocco Scimu-
arso. L'uà va Matura per ligure di nir- o Saldi C“l verbo sottinteso-, ed è voce nito. (Lat. maufaua.] 14. Dicasi — ,

Pi-
tilli, però debbile assai e di poco dura- di comando o d'avvertimento per far gi are il sale , e Hg. vale Acquistar sa-
ta. È
adoperala a saldare in argento;
guasta il lavoro, perche vi lancia ima
animo a sur
SALDO. Avv. Saldamente. Con
forte. pienza o perizia di checchessia. — 15.
saldezza. Dicasi Acconciarla senza sale e vale Dir
certa quali A di con amroet'ere, quel m [Lai. fi
mitir, nobilitar.] maldicenze s-ozi fonda inculo. — 16.
luogo dove è stalo il rame arso, saldi' SALE, ò'a-fe. Sm. Nome he la chimica < D cesi Apporre «I sale, « vale Biasima-
tura d altra aorte.— 6. Dicesi Saldatura dà a certi corpi naturali o artificiali ,
,
re qualunque eoa a per ottima che ella,

augno, Quella cbe compungi di due formati da un acido combinato Con un aia che sorbe ai die* Apporre al sole
;
,
piombo uniti a un terzo di sta-
tersi di alcali o con una terra o con un metallo. osile pandette. —
17. Dicesi Manicarsi
gno. Se la proponilo* dello stagno è Sono iocombustibili, e per lo più solu- l'un l'altru col sale, e vale Volersi mal
alquanto maggior*, pi diceche la salda- bili e sapidi.
[Lat. «al. Io celi. gali. di m rt*. Odiarci scambievolmente. —
tura è grassa . e in tal caso è pii) fu^i tail, taiUat e tabmn. In brett. «all sa- 18. Di Prestarsi il sale l'un l’altro,
esi
bile a di miglior uao; se al Toppo ito ai è lato, ditali' d sfalsare, lo altri dialetti e valeAjutar^i l'un l'altro, Fare a giova
aumrniiita la proporzione dei piombo , relt. boleri, ha lem e holan sale: in il ir. I giova.— 19 Dicesi Saper di sale e vale
ai dice eh* la saldatura è magra : allora «o ovvero ioU , io teul. talli , in ted. Saper d'amaro ; e si usa anche figura-
è piò tarda a fondersi, ma resiste me- « ah , in iogl. talt io sau. «eoli , io tam. per D spiacere. 20. Metter im- —
glio agli acidi ed in generale ai divrrai frane, tei, in isp. tal )
,
2. I Sail di- — pedimento tra l'uovo e il sale dicesi
effetti di contrazioni, dilatazioni, ec. — cousi Acidi, Aciduli o.Soprassali, quan- del Turbar la cosa sul più belio del
:

7. Dicesi Saldatura forte. Una Irga di do contengono un eccelso di addo; Sot- coochiudersi. —
2i. Non bisognar ad
rame, zinco e stagno in varie propor- , tesali . se la ha -e salificabile vi sta in una cosa ne sai nè ol*o, vale Non man-
zioni, più o meuo fu» b le per saldare eccesso; Neutri, se la base e l'addo ai carvi p'ù nulla , Non bi -ugnarvi altri
gli oggetti di rame di f.-rro ed
Comune onde
ottone. neutralizzano perfettamente fra loro. addobbi né altri condimenti. 23. Non —
La saldatura forte piti si Dieous» Sali semplici gli alcali e gli a- mettervi au nè sai né aceto , vale Non
servono gli operai , compooesi di 16 cidi ; Sali composti quelli risultanti da importare. Non faro* conto.-— 23. Sco-
parti d'ottone rd una di zinco. diffi- uo acido combinato eoo una bt've sali- ra mettervi su aé sai aé olio, o simili ;
cilissimi a fonderai; la si rende piti fu* ficabile ; Sali medii quelli cbe beano ra di baisi, co* vaglino Presto Subi- ,

sibila . crescendo la proporzione dello per base uno terra. Dicoosi aocbe Sali to Senza replica , o difficoltà. [ Lat.

,

lineo. 8. Detto delle Ferite. [Lat. et- eoo base alcalina, terrea, metallica, se- nullo interpolila mora.) 24. In que- —
eofn'x.) condo cbe hanno per base un alcali, una sto paese ci farebbe il sale : »i dice per
SALDEZZA. Snl-dég-xa. Sf. est. di Sal- terra , un ossidu metallico. In.. lire es- esprimere la fertilità. 25. Dkesi Né —
do. Sub li là di Cosa in iteriate, per eui senziale d ceiasi ugni sale cbe si rin- anche tale per Ne meno un epica, no
difficilmente può radere abbattuta, rot- viene formolo nelle materie vegetabili iota la più pfcciola particella. I B il
.

ta o schiacciala. { Lai. atohilifaa, «oli- ed animali ; naturale è quello cbe o si manco tale de'Napolit.)
dito# t firmimi. ] 2. Per meuf. Ov- — cava dalla terra o si trova generalo dal- SALEGG1A. Sa-lég-gia. Sf. Bot. la al-
ata oz a. (Lai. firmila « . conitanlia. ) — l’acque del mare, de'laghi salsi ec.; fat- cuni luoghi della T»scana eoi) chia-
S. Serietà. — 4
linguaggio delle
. »! tizio, quello che si ottiene merce qual- masi la Salariano u h torio Lin., specie
arti così dicesi Uo gran pezzo di marmo che op*r «ione eh mica. 3. E Sole o — di erba annuale cbe mangiasi iu iosa-
non ancor lavorato , ovvero La mossa Sali ai dicono anche quelle Particelle lata.
d'uo pe/ro di pietra o simile. saporite e acri , cbe si cavano lo varie SALEGGIARE. So-lej-giù re. Alt. Asper-
SALDI. .Sal-dt. V. awe«b. che insinua ad guise da lutti i corpi. Tali Sali cavati i ger di sale, ln-a|are. [ Lai. ieuiter sola
•Unii e fa animo di Star forte. dalle ceneri de’ vegetabili, il Sale d’as- aspergere, tal ir» J

SALDISSIMA 11 ENTE. Sol-dia-ai-ma- senzio, d«’mod*rui chimici detto Sol lo- .PALEGGIATO, Sa-lcg già-lo. Add. m. da
mén-ti. Ai v. sup.di Saldamente. [Lai. car fona lo di potassa, ec. ec. |Ltt. ««il.) Saleggiare.
firmiiiimt. cunstantiisima .] — 4. Salisi dissero anche da' Medici SALEGGIOLA. Sa -Ug-gio-la. Sf. Bot.
SALDISSIMO. Sal-dit- ti-mo. Add. m. certe affe« ioni morbose cbe per lo più Cosi chiamaoo
T»ac«ua diverse spe-
io
sop. di Saldo. Lai. firmùtimui, #oli- veugooo alla cute, delle quali opinavasi cie di Acetoselle del geoereRomice.

|

ditiimut.) 2. Stabilissimo, Fortissi- essere rsgiooe una sostanza salina pre- SALENTE. St-Un-ie. Pari, di Salire. Che
mo. —- 3. Sanissimo. Savissimo. 4. — valente, aparsa u*l sangue e mescolata sale. Lo stesso be Saglteoie. Lat. a-

«

Fermissimo. 5. Ed io forza d‘ avv. cogli umori animali. • 5. Pigna di sa- — eeendmt.) —


(

2. Ani. nel oum. del più


Profond «i ma me o l*
i le. T. de Mojalurt . Mozzo di »ale rap- Salenti per A -rendenti.
SALDO. S<ìl-da. Sm. Il saldare delle re- preso, e formalo dalle sgocciolature dei SALEP. Sa ltp. Sm. Farm. Specie di fe-
ioni e de’ conti. 1 Lat. trnntoctlo. J — Gabbe!, condensalo o dal freddo, o da cola cbe si raccoglie dalle radici di di-
f Onde Far
. saldo , vale Saldare e Pa- nuovo calor di fuoco. Se ne formano va- verse specie di
p anie orebidie, molto
reggiare i conti. ( Lat. contolidare Ta- si , statue e mattoni-ile. 6. Più co- — nutritiva e medicinale . di cui fanno
llone t putare r adonti rxarquara, munemente dicasi Sale a ssol ulani cote grande uso Turchi cbe la chiamaoo

, , i
,

transigere. |
3. Anche in siguif. di o Sai comune, Sai marmo , Sai di cuci- anche Sa lab, Su lab, Salop [Dal l'ar. safc-
Fermezza. Costanza. — 4. Serietà, Gra- na, Quello che i chimici chiamaoo Clo- Irb orrbidt-.}
vità. —
5. Sul saldo. In sul saldo, po- ruro di soJio o Muriato di aoda, che si SALBTTA. So-Vt-la. Sf. dim. di Seia.
sti avverbislm. per Da senno. 6. E — caia in particolare dall'acqua marma, —2 Sorta di sale mf.-riore o di cattiva
Stare io sul salilo, vale Fondarsi in per condimento de'cib , e per preservar 1
qualità.
buone ragioni. —
7. Recarci sul saldo; le cose dalla putrdazloae. 7. Per — SALGAMAlllO. I-qo-mò -ri-o. Add. e
vale Recarsi ossia Porsi sul grave , sul traslato diersi S«le , e si prende talora am. V. L. Arche. Colui cbe condiva a
serio, sia nel parlare , sia nell’opi rare. per lo Mare, dall esser salso . siccome preparava le conserve di frutti dette
— 8. Porre lo saldo , vale Assodare anche i Greci e i Latioi ; onde Virgilio salgami C-Mifeltiere , Confetturiere. È
Consolidare. disse tpumat «olia. 8. Onde Porre — ;

anche titolo di un'opera dit'.ajo Marzio



:

SALDO. Add. ut. Intero Senza rottura. . io sale vale Annegare in mare. 9. in coi trattasi del modo di (are tali
[Lat. tolidui, fiileqer.)—- 2. Palpabile, Fig dal sap>>r salso del Sale , Arguzia, converve. (Lai. tzìgimariut.)
Sodo. (Lai. compactut solidi*#.] 3. — Detto g'azms * leggiadro Motto spi-
> SALGAMI. Sàl-ga-mi. Add. e sm. pi. V.

,

Massiccio, Immobile, Inconcusso. Fer- ritoso. (Lai. «alea.] 10. Senno , Sa- L. Arche. Ogni -orla di frutti, noci, fi-
mo ec. (Lat. «oiidua.] — I. Fermo, Co- viezza : ed è delio per lo piti io ischer- chi , pere pumi et. che i Romani con-
,

sta ole. Sub Lat. stabilir, constarla,


le. |
zo: co-i si trova presso i Latioi tal io servavano in tesi cilindrici e larga boc-
firmut. lo ebr. liiled reofori* ri , rubo- sigoif. di Sjpieora; onde Marziale dis- ca, e confettavano U'-l loro sacco. ILst.
rari, ronfirntsri.J 5. Sano. [Lat. so- — se Nulla in (firn magno corport mica salga ma Sembra cbe qoesis aie »UU
— — —
:

nni.) 6. Ardito , Senza paura. 7. la lis. 11 Onde Aver sale. Aver tale in su le prime una preparazione di ra-
Saidato , Pareggiato. 8. Dicesi Star — io zucca , Aver sa:e iu dogana : modi pe, e eh.- abbia dato quindi il nome ed
saldo e vale Star f erro ». [lat. quia «ce- pcovrrb. che e»primouo Aver senno. Sa- altre preparar uni di c«»*e commestibili,
re. In ebr. tdalah quiesccre. In celi, pere. Valero ec.; e così i loro contrari!. e spazialmente «Ile couser ve di fruite.
gali. sioladJ* tranquillare, stabilire, — 12. E Cercar saie in zucca , vale Im- Poiché in pcr§. scialgkotm vele rapo, e
108
6 ,

MAL SAI SAI


ffitìlj|Aoe»vn riho, polla filanda dì ,
loro verde. Le specie dette herbaeoa e SALINA. Sn-fì-uo Sf. Luogo dove si cava
.

rape, da leialghoem e da va cib- , put-


,
I
f>
vtiei*ta danno, abbruciandole, una e ra fiina il »air;drlia anche M-.ja e
ta, vitanda. Anrltr in ar. itlgrm rapa. soda naturale di ottima qualità, yuan-
[

:
ani. Saliera. [Lai. ini nu. 2. Sale—
Altri da aula, o dal gr almto» salso ]
doa< confetta n serto prrnde il uome assolute olente. [Lat. tal ]
— 3. Luogo
]

SALGEMMA. Sol-gim ma. Sui. comp. di Bacicci. [ Lai. talieornio. Da tatui sterile.
Cliim. Covi fb arnesi <1 Sai marmo nello mare, e coreo io orno, io satollo. Il Le- <
SALINAI'.! DO. Sa li ruì<i-do. Add. m.
staio fossile. Questo sale minerale, lu- mery da tale poiché molto sale fi»»o
,
:

c mp. Salino rbr ha dell'acido.


cido e trasparente , ai trova in diversi fatale io questa pisnU ; eri io copia <i SALINA BOLO. Sa li-na-'ò lo. Add. e sm.
paesi europei ed asiatici e serve agli ,
grande se ne raccoglie d>*1le aue ceneri, Ar. M>». Colui che ai tende alla fabbri-
tinsi usi del seie di cucina. I chimici che ve ne f-rrra pietra prr li caulerii. cazione del sale nelle saline , come ril-
lo chiamano idrucloraio o cloruro di ao- Altri forse dal gr. hall kalot vale e , evasi Mojtluri gii operai delle moje.
,

dio nativo. I Lai. tal fattilo , tal gem- da corto io satol o.] [Lat. taltnalor.)
mevm.\ SALIR, .Sa-Ii-c Add. e sf. pi. Arche. Ver-
. SAUN AIUOLO. Su-li-na-ruólo. Add. e
SALGEMMO. Sal-g/m-mo. Sm. cotnp. V. gini dumelie romane che ai pagavano , sm. Ar. Me». Lo si<SS'> rh>- Salinarolo.
A. Chiù». V. c di' Salgemma. perche «4-rv lasero il pontefice all* altare SALINCERHIO. 5u- It-t-vf '-bì-o. Sm.Giuo-
SALIAZIONE. Sa-li i-u-ó-ne. Sf. Filol. unitamente a Salii, e potavano al pari b> d* esercizio , usa'o <Ja' fanciulli.
Specie di divina/ione che f*ccvasi nel di rs 1 l'apice e il paludamento di por- SA UNGER V IO. .Sa-Iin-cèr-tu-c. Sm. Lo
medio evo da'Salisalarl. pora. (Lai Saltai.] ales'o che Satincerbio.
SALIBILE. Sa-lt bi-U. Add. coro. Obesi SALI hit A. Sa-l c-ra.Sf. Vasetto nel quale SALINDIA. &j-im-<fi-a. Sf. Bot. Nome
può aalire, ascendere. ai mette il sale , che si (ione in tavola. volgare di un alberello ovvio ne’boschi,
SALICA. Sà-li-ca. Add. f. St. Mod. Ag- [Lai. aalmum ) —
2 Servir d< salu-ra. e che si coltiva per ornamento de* giar-
giunto di aulica legge ebe dice»i suo- Parere una saliera * modi fiorentini ebe dini; ha fogli cova li lucidi e fiori bianchi
lionata nell'anno lerio del regno di Ea- volgono Esser gobbo. 3. Lungo dove — odorosi. Dello più romunem. Fior an-
ra mondo per li suoi sudditi, i quali ve- sifanno evaporare le acque sa Ne per gelo Gelsomino della Marinimi. (Lai.
,

nuti di Germania r passato il Reno, estr*rne il sale. Salina. [Lai. «ilina.l pkylad’tphui coronariut Lin. Dal gr.
conquistaron le Gallie , e furoo p'irna SALIFICABILE. Sa-lt fi-c à bi le. Add. altoi boM O ed endgo io vesto; Che veste
delti Si carri li n , e poscia Salici o Salii com. Cttun. Epiteto dato ad ogni so- { boschi.)
|

dal fiume Sala. Un paragrafi di questa stanza che ha la proprietà di combi- SALINGA. Sa lin-go. Sf. Bot. Lo stesso
legge portata, ebe le donne non succe- narsi cogli acidi , di saturarli , e pro- che Saiindia.
derebbero alla e>,sl detta terra salirà , durre rosi qua' comporti «hunici che si SALINO. Sa- li -no. Add. m. Di sale, Ap-
la quali verrebbe ereditata da' maschi. chiamano Sali. Oode Basi sa litica bili partenente al sale. Che ha del saie, Ch'è
j

Quindi ora Legge salica drresi quella d entisi gli ossidi metallici , ogni alcali della natura de’ tali. (Lat. aufinanua.]
ebe esclude le donne d*l rrgoare. Cbc organica e I ammoniaca. SA LI NOG R ADO. .Sa li-nò •gru-dò. Sin. Ar.
cosa fosse questa Terra salica è coutrav - SALIFICANTE. Sa ti-fi-eàn-to. Pari, di Mec. I strumento invernato da INssen-
verlito fra 'dotti. Salificare. Che salifica. fraiz ani line dello scorso secolo, col cui
SALiCALE. Sa-li-cà-le. Sm. Agr. Luogo SALIFICARE. Sa-li-fi cà ri. Atl. Ridur- ajulo si può riconoscrre per merco del
pieno di salici. Lo stesso ebe Saltato. re in sale. Devo specifico la proporzione io cui un
SALICARIA. Sa li-cA-ri a. Sf. Boi. Ge- SALIFICATO. Sa li-fi cà-to. Add. m. da dato sale trovasi sriollo in un liquido.
nere di piente delle dodetaodria mono- Sa li Tirare. SALINOSCLFliREO. S'i-li-no-tul-fu-re-o.
ginia, famiglia delie litree , che ha per SA LIG ASTRO. S'i-li-yà-tiro. Boi. Boi. Lo Add. m. comp. Salmo che ha dei suN
caratteri : calice cilindrico
, strisciata ,
Steven che Salmastro. [Lai. lalix.J furen.
munito nrll'orlo di 12 denti, dequali SALIGNO. /Mi-li-gno. Add. m. Che ha SALI NOTERRESTRE. So-li-no-lar-ri-
altero! più corti , e tal* otta mancanti , qualità di saie, Che tieoe particelle va- itre. Add. com. comp. Salino che ha
6 petali Inseriti sul c*| ce. insieme con line , Di sa por di aale re. 2. Min. — del terrestre.
gli stami che vi slaono d aposti in due Specie di marmo. jCusi drlto , secondo SA LINO VOLATI LE. 5a-l»-no-vo-ld-lifc.
file ee.La Salicari# comune, altrimenti il Vasari, per easervi que'lu-trl che ap- Add. com. comp. Seliuo che ha del vo-
Ridarello, Sa Ica rei lo. Vrrga iocarnaU. pariscono nel sale , e traspaiono al- latile.
Lisimachia, è sprcie comuois-ima di quanto.) SALIRE. Sa-li-rt. Att. annui, usato anche
detto genere, la quale fa lunghi umi-« SA LI M BACCA. 5a-ltm bàc-cu. Sf. Filai. nel sigoif. n. col 3* cax> o culle prep-
di e aul margine de' rivi. Le tue foglie Suri/ di vaso, forse mi le al 'at. bucar.
si In, Sopra e slmili, e nel o. pass. Andare
hanno sapore erbace» , alquanto muci- (Dsll’ar. «cium salute e da bufoli sofo- ad allo. [Lat. azccndtre, ic anden m-
lagiuoso , e leggermente astringente ; ra : Anfora della salute vese con cui ,
teendtre. DalTebr. talal estollere, oode
moo adoperate da'mrdici contro ia diar- ai augura la salute, con cui si fanno dri suliam scala. Nella su sm lingua telah
rea e la dimeoteria (Co»| detta dal Tour- brindisi. L* ehr. «ciuiom baqbad ha il —
o tela elevazione.) 2 Detto auche. non
nefort, perchè nasce sovente ne Miceli, medesimo senso. Altri forse d*ll‘ar. ai di persone o d’altro che vada su, ma di
o sia fra i salici.) bukal il boccale.) —
2. Curo. Piccolo le- Cova che tieoe da ba»so in su. 3 E — .

SALIC ASTRO. Sa-licà-ttro. Sm. Boi. gm ito riUmdo e incavalo, dove si mette pei mrtaf. —
4. Asceodrre a qualche
Salice selvatico. [Lai. talicatirum.] erra, e con esso ai suggella il sacco del s mina, Fare la somma. Sommare.— 5.
SALICCHIO. .Sa-lìcchio. Sm. Boi. Nome sale, e altre mercao/ie. In celi- gali. Offerire maggior somma. 0. Venire io —
volgare d una specie di Alga ebe usare talann sole, e pur pacchetto. Anche lo
[

(stalo, in grandezza. 7. Ed iu questo—


ne’ luoghi paludosi, vicino al mare. [Da trd. tattx pack pacchetto di aale.) 3. — •euso dicesi anche Salire in altezza o
iato* mare che vien dal celi. gali, tal Ar. Mea. Quell'anice: rifondo a guisa Simili. —
8. Sa,Ure, Balzare. (Dal lat.
,
di siimi sento.] di scatoletta , fatto di diverse materie, tolto , il che vale il medesimo.! fi. —
SALICE. Sm. Bot. Lo atesso cbc
.Sù-ii-ca. che si pone pendente da una cordile» la Uscire. | Salir in hpagouolo vale ap-
1
Salcio. Lat. tali#,)
[ a privilegi! e alle patemi per conser- , p utu Uscre.)— 10. Fu detioaut. Salire
SALICINA. «Sct-li-ei na. Sf. Cbim. Alca- varvi il suggello scolpito in cera di rbi io greco per Salire in orgoglio, loorgo-
loide trovala oella orlerei* del salire le concede. ,ln celi. pali, i tal suggello, gi re-— li. Difesi Satire moscbcrioo m
biaar.), e cb’è il principio attivo di quel t pae pacchetto. Io ingl. savi pack, io e lig. vale Subitamente adirarsi. 12. —
rimedio. led. tltgel pack vsglion pure pacchetto Dicesi Salire iu cuore e vale Venire in
SALtCONB. Sa-li cò «e. Sm. Boi. Spaile del suggello.) mente, Pensare.— 13 . Diresi Salire io
di salcio, e propriamente quello detto SAUMBECCO. Sa-lim-Uc-co. Sm. V. di irae vale Adirarsi. —
14. Dicevi poelie.
Salcio bianco o da peri che. [Lai. tahz perduto sigoif. [ Per cooperare al tro- Salire da carne a spirito e vale Pa-sar
pittiteli* , tali* albi Lii.\ v amento di questo significalo perduto, da stato mortale ad immortale.— 1 5. E
SALICOHMA. Sa U-còr-ni-a. SL V. G. si noli ehe in celi. gali, rati vai salamoja per Acciog' rsi; anche modo antico e da
Bot. Genere di piante della monandri! e trwiig specie di vase. V. pure l'elirn. schivare.— 15. All. nel 1" s gnif.
monoginio, famiglia d. Ile chmop>>dee ; di Sui imbacca.) SALIRE. Sin. Salita- iLat. atctntui.]
caratleriirato dal calice panciuto u»em- SALIREMO. &t-ii-md>Mo. Sm. Il Mlire. SALISATOlil. 5a-lt-aa tri-ri Add. e aro,
branaceo intero, nessuna corolla ed una [Lai. attonito , ateemm. ) 2. E per — pi. F>lol. lodovioi del medioevo che
semema emù dal C«lite; cast denomi- melaf. —
3. A»sal*raeoio , Affronto. iraevaoo le loro predizioni dal
,

primo
nato dall’ornare i litUiraii marittimi del movimento un membra qualunque
(Lai. aggrettio tniuitiu.)
m di
\ , 1 ,,

S AL 8AL SAI
del loro corpo , desumendo de questo ne. — 3. Tumori salivari: Tumori che sì
[
bestie da soma cariche di hagaglie ,
buoni o tettivi auguri!. Il loro amie formano sulla gota io conseguenza o Moltitudine di some. (Ut. mpedimen-
|

viene del let. «alio io «elio. Le loro


. de'detti calcoli o de’corpi estranei pene - I
ta, aaremae.]
erte ere delie Saliaziooe. irati dalla bocca nel canale parotidico , SAL MI SIA. Posto avverbialmente, quasi
SALISCENDI. Sa li-tcen-di. Sm. comp. o de’ tumori atti a comprimere questo Salvo mi sia. Parole di buono augurio
indecl. Ar. Mes.LostesracbeSalisceudo. canale dall'esterno all’interno. 6. Fi- — che ai dicono nel ragionare di qualche
SALISCENDO. Sadi-sein do. Sai. comp.. stola salivari: Quelle che ammorbano il mala avventura.
Ar. Mes. L'ne delle eerreture delluscio condotto escretore delie glaadule paro- SALMISTA. .Sal-mWla. Add. e sm. Com-
che t una lama di ferro grassetta che ,
tidi. pandor di salmi; altrimenti Salmografo
imperaste de un capo nella ’m posta e ,
SALIVATORIO. So-ii-ca-fò-ri-o. Add, e e Salariata. (Lat. «nlmùta.] 2. E —
in furcu odo mouerbetli dall altro, serre sre.Terap. Ciò che serve a promuovere per eccellenza Salmista s'iotende del
—il
i

uscio o Gorstra ; detto cosi del salire e vieppiù la separazione della saliva ; al- profeta David 3. Recitator di salmi
scendere eh" e’ fa nel serrare e nell’ a- trimenti ScieUgogo. e propriamente Ecclesiastico tenuto a
prire. —
2. Per me taf. e proverò, di cesi: SALIVAZIONE. Sa li-ua-zi-d-ne. Sf. Fi- recitar l’utìzlo con altri. I. Cosi dicesi —
La fortuna fa de’aalisceodi e tale Ch'ella siol. eMed. L' azione nel salivare ; ed •oche H Volume de’ salmi più comu-
,
è sottoposta a mutazioni. anche Flusso abbondante di saliva.LLat. nem. Salterio. [Lat. piaUerium volu-
,
SALIMI!.». Sa U «ri-o. Sm. Boi. Nome salioatio.] men pialmorum.]— 5. Saccente, e. corno
volgare di diverse specie di carici, p<an* SALLUTO. «Saf-Iù-to. Add. m. da Stallire. oggi più romun'm. si dice, parlando di
te palustri ciperoidi . a targhe fuglie V. A. e detta per la runa. V. e di’ Sa- dono», Saimialra, di cui sembra accoro.
che si adoperano per impagliare seggiole lito. SALMO. Sàt-mo. Sm. V.G. Eccl. Canzone
e deschi. [Lai. earax maxima curai ;
SALMA. jS&t-ma. Sf. Carieo, Soma, Peso. sacra di origine ebraica, che accompa-
ogatacbgs, earax pendala Lin.j [Lat. «ardita , urna , lagma. Dal gr. gnavasi eoo uno atrumentu di corda
;
SALITA. iSa-Iì ia- Sf. Il salire, e'I Luogo sagmu che vale il medesimo , e che se- pare che il re Divide abbia introdotto

per io qual si sale.[Let. asesnsus, eli - condo i Grecisti, vene da «aito io carico. il primo nel sacro colto della sua nazio-
vut.] — 2. Oode Far salita, vale Salire, In ebr. lamacfv imporre. In celi, brett. ne il canto de’ aalmi ed è attribuito a
Ascendere. — 3. Ed Aver raeu salita «ami» soma, disamina toglier la soma. S. Ignazio martire, che visse sotto
;

Tra-
vale E^rpiù basso.—I. Per me taf.— In ar. hymal peso.] —
2. Poetic. Corpo jano, il modo tramo poi da'Cristiaoi
di
5. Dicesi Dolce la Salita, quando è poco mortale Spoglia. ,

3. Metro!. Misura cantarli alternativamente. (Lat. p«ai-
ripida. di quantità determinata, o piuttosto di mua. Il gr.
p tal mot viva da piallo io
SALITO. 5a-U-fo. Add. m. da Salire. capacità usata io Sicilia pel frumeuto , caoto: e forse piallo dall' ebr, pe modo,
Asceso. (Lai. «uprr<;reiiui.] — 2. lottai* pct vini e per le terre. La salma è com- misura , e t sa hai alzar la voce: quindi
saio. posta di sedici tomoli, e la salma grossa piallo vale io alzo la voce eoa misura ,
SAL1TQJO. Sa-IHd-jo Sm. Qualsiasi cosa di veoti. o aia con metro. Nella stessa lingua te-
acconcia al salire. [Lat srantormm in- SALMACIDE. Salmà ci d*. Sf. Zool. Con mir, il gali. ralm salmo.]— 2. Dicotili
strumentum, ateeneoria muchina. J questo nome mitologico Boryde Saini- Salmi vespertini , Quelli che ai caqtano
SAUTORE. Sa li-ld-re. Verb. ni. di Sa- Vincrat stabbi un genere di zoofiti, eba nel vespro; e questi dironsi Dorai Girali
lire. Che sale. Lat. inscensor aeeen- collocò nella classe de’ pstcodiarii , e se si caotao<» oe'vesperi della Domeoica;
[ ,

sor.) nella fomiglia dei conjugaii nell'ordine Festivi, se per le feste dettami; Feriali,
SALITRICE. Sò-li fri-ce. Verb. f. di Sa delle srtrodìe. 1 suoi caratteri eoo? istono che si cantano con voce dimessa. Vi
lire. in filamenti semplici, cilindrici, spirali, sooo pure Stimi per defunti I Gra-
i i
,

9AL1UNCA. .Sa- li un -cu. Sf. Bot. Sorta leggermente mucosi: al momento In cui duali i Doppi) , I
, Solenni , I Solenni
d'erba persone di spesse radici, che ha h« luogo I' accoppiamento de’ due fila- doppii i Salmi di terza ee.
, 3. Salmi —
un soavissimo odore e vieoe su più i menti le due spirali eleganti che pre-
, penitenziali. V. Penitenziale, §. 2.-4.
alti mooti. Lal. valeriana laiiunca /.m.| sentavano si obliterano . passmdo le Libro de'S*lmi: Uno de’iibri dell'antico
SALIVA. JWìm. Sf. FUiol. Umore scoia articolazioni d’ un filamento in quelle Testamento che comprende Cencio- i

odore , »ema sapore , trasparente e vi- dell'altro, per formare una sola propag- quanta salmi attrib uti a Davide. 5. —
scoso, che viro separato dalle glandola gine ed essere vivente; come avvenne di Prov. Ogni salmo toma in gloria : ai
della bocca e delle fauci , specialmente Ermafrodito e della ninfa Salmace. dice quando alcuno spesso ripiglia il
durame la masticazione , e serve a ba- SALMASTRARE. .Sdl-mo-ifrà-re. All. ragiooamramdi quelle cose che gli pre-
gnare il cibo, a farne Is prima digestione Marin. Dicesi Sslmaatrare la gomone e mono: giaci he alla fine di ogui salmo i
e a tener sempre umida La lingua e le vaia Legare la gomitila con le salmastre Cattoliciaggiungono il Gloria Patri, la
fauci. [Lat. «oliva. Salivi gr. dal celi, al vlrsdore , o cavo piano. questo sraso diciamo anche La lioguta :

gali, ielle o «il che vagliono il mede- SALMASTRE. Sol-rod-etre. Sf. pi. Mario. batte dove il dente duole. —fi. L'antifona
simo.] Chiamane! cosi alcune trecce fatte di t più lunga del »a!mo. V. Antifona §.2.
SALIVALE. Sa-li-và le. Add. com. Ansi. filo divecchie corde , che servono a di. — 7.Mua. In riguardo alla composizione
Lo c|,e Sali» are. [Lai. talivarìui.] versi osi , e tra
gli altri a stringere e musicale duonsi Salmi a cappella, cioè
SALIVANTE. .&»-I*-t>à»» te. Pari, di Sa- legare le vele si peoooni, [Dai ted. ««il asole voci cantanti, accompagnati talora
livare. Che salita, o Che prudore la m- fune, e meu ter ma estro. ) dall’organo e dai contrabasso; Salmi
questo srcotid slgmf. di-
livaiii ne; io i SALMASTRO. .Sul mà-alro. Add. m. Che concertali , vale a dire con (strumenti
cesi meglio Scalagng.i, Salivatorio. tiene del salso. (Lai. saline , sulma r i- e questi Ripieni o Divisi versetti. Al- m
SALIVARE. Sa-li-và-re. N. *ss. Render dui. Dal lat «ole mixtui mescolalo col cuni ve ne sono di obbligati , per qual-
saliva. Scaricarsi della saliva. sale.] — 2. la forza di sm. allo stesso che voce determinata ocon accompagna-
SALIVARE, com. Auat. Che ha rela- modo che Salso. meuto di qualche tiramento; alcuni aitai
zione colla saliva. (Lat. salivari!. ]
SALAI EGG I A M F.NTO..&I Lmep-gia-mAv-lo. vengono composti sul canto fermo ec-
— 2. Oode Glandi!'* salivari dicousi Sm. Il salmeggiare. [Lat. pialmodia )
clesiastico, monastico.
Quelle che son destinate a s parar la SALMEGGIANE. Sol m'g giàn-le. Pari, SALMODIA. .Val-mo-dv-a. Sf. V. G.CjoIo
saliva e sono le Parotidi le Si. trama-
; ,
diSalmeggiare. Che salmeggia. di siimi , La maniera ,
l'ordine di can-
—3. Condotto
scellari e le Sublinguali. SALMEGGIARE. Salme g-già-re. N. ass. tarli. [Lat. «salmodìa. Dal gr. ptalmos
il condotto escretore delle glau-
salir are: Leggere o Cantar salmi. Lat. piallere I
i
Mimo eJ ode canto, sfrondo alcuni. Ma
dule parolidi.— I. Chir. Calrol- salivari: —2. Per simiht. ed alt. Celebrarr, Can- secoodo altri, pialmodia oooèchean’in-
Concrezioni fermate di fosfuro calcareo tar Ir lodi di alcuno. flessione di psaimos.]
che si rinvengono taliolta ori canale SALMEGGIATO. Sal-meg-già-to. AJd.m. SALMODI). Sal-mó-do. Add. etra. comp.
dello Stellione, nelle sue radicene, nella da Salmeggiare. V. G. (Untore di salmi ; più comunem.
stessa grossezza della parot>de, nei con- SALMEGGI AI ORE. Sal-meg-gia-tó-re. Salmista.
dotti della glandola sublinguale ma ,
Verbal. m. di Salmeggiare. Che salmeg- SALMOGRAFO. Sal-mb-grafo. Add. e
più spesso nei condotti della gianduia gia. (Lat. paaitea.] sm. V.G. Aggiunto deali scrittori di
mascellare. Son» per I' ordinario grossi SALMEGGIATI! ICE. &l mtg-giaAri-oe. salmi , e, per antonomasia , di Davide ,
quanto o menu che un grano di miglio, Verbal. f. di Salmeggiare. Che salmeg- più comunem. detto il Salmista. [Lai.
ma talvolta pervennero volume di un
al gi** ptalmographus. D pialmoa Mimo
i , a
miccio odi oliva, di un coro di piccio- SALMERIA. 5al-m«-vi-a. Sf. Quantità di grapho io scrivo.]
290
| , ,

«AL in SAI
SALMONE. Sm. Zool. Sorta di
Sof-ird-via. e Lagasca. [Lat. anlptanluz. Da talpinx suuza. In iliir. otlactica mostarda, lo
prati', Sermone o S ilamone.
dello anche canna, e rmt&o* fiore.) pers. ed in ar. efsar coodinientu di cibi.
SALMONI. .Val-mv-ni. Sm. pi. Mario. SALPIGLOSSIDB. Sal-pt-glòt-ii ds. Sf. Altri da «rde,| > 2.
—Pena o Tormento.
Ma>s>* dì ferro u di piombo che servono V. G. Boi. Genere di piante del Perù , [Lat. crueiufuj. la ar. telasti ad versa,
• fare la zavorra. [lo frane, «mimor».] della didioamia angiospermia, famiglia gravia mala tcetayi adversilates. In
;

SALMTRATO. Sal-ni-trà-to. Add. m. delle bignomscee , distinte da no fiore pers. «iis pcrturbitus animo. In celi,
Chim. Di Salnitro, Che ha del salnitro. ilcui alilo ha la forma d' una linguetta gali. «u« turbamento, calamità estre- ,

SALNITRO. Aftl-nLlro. Sm. Comp. Chini, tubolata. [Lot. talpglottil. Dj talpinx mità . difficoltà. Si noli che in unghrr.
e M n. Sai Dentro composti* da uo acido ranna, e gioita lingua.) tsalattag vale altezza rmwmiza.;— 3.
,

particolare, che si chiama acido nitrito, SALPINGE!. Saltpin-eià. Sm. V. G.Zool. ! Prov. Appetito non vuoi salsa , vale
combinato con no alcali Osto. Chiamaci Famiglia di molluschi elerobranchi Quaudo lo volontà brama una cosa, non
anche da’ Chimici Mirato di potassa. È
j

proposta da B'ainville
, cui tipo è il il vi bisogna stimolo che Violiamoti. 4. —
il primo e principale ingrediente nella genere Salpa.
[Lat. salpm'-ra.] Essere più la saì-a che la lampreda, vale
fabbrica della polvere da guerra. [Lai. SALPINO A. Sal-pin-ga. Sf. V. G. Bot. Essere più l'accessorio che il principale.
mirai».] Genere di piante della fomiglia delle —5. Farm. Salsapariglia.
SALOMARE. Sa-lo-màrt. N. «ss. V. melastomee. le quali si distinguono pel SALSAME.N VARIO. Sai sa-mtn-là-ri-o,
Spago. Mario. Dare il voce. [Volontà'* loro calice formato a guisa di tromba. Add. m. V. L. e dell'uso. Chi vende sa-
presso gii Spagnuoli è cantare , come [Lat. talpinx. Da talpinx , talpingot lame, cacio e simili; piu roiuunem. Piz-
fanno marinai, ncll'oUodella manorra.
i tromba | zicagnolo. [Lai. taltamentariut.\
lo ebr. tiahal alzar la voce ,
mandar SALP1NGENPRASSI. Sai pin-gen- frèisi. SALSA MENTO. Salsa-ménSo. Sm. V. A.
fuori la voce lieta, ejam mare.] Sf. V, G. Mcd. Lo stesso che Sai piego- Spezie di salsa.
SALONE. Sa -là -ne. Sm. ater. di Sala. atenia. [Lat. aolpin^evnphrnxis. Da sal- SALSAPARIGLIA. Sal-ta-po-ri-glia. Sf.
Sila grande;* più particolarmente quella pi nx tromba , ed in anat. (romba eui Ut- comp. B**i. Specie di pianta della dioi-
che nccupa due p<eoi nella tua altezza. chiana, e p bratto io chiudo.) 3. Mus. — ci a esandria e del genere .S'milajr , il

SA LON1CCUI. Salo-nìc-chi. Sm. Ar.Mes. Antica tromba greca, della anche Trom- quale ha per caratteri sessi separati
:

Specie di «ette cosi della perchè veniva ba argiva, rbe nvea la forma d'uo tubo sopra due individui differenti : i fiori
da Salonicco. conico , luogo circa doe piedi » eoo un inanelli muniti di un calice a campana,
SALOPIGIO. Sa-lo-pl gi-o. Sm. V. G.Zool. padiglione che tramanda il «mjooo. coloralo, diviso assai profoodnmeote in
Uccello che ha abitudine di scuotere
I* ì
SA I. P I N OOP A R I NG EO- Sal-pin-go-fn^rin- 6 segmenti e contenente 0 stami,
continuamenle la parte posteriore del gè-o. Add. e sm. comp. V. G. Anat. privi di corolla fiori femminei dotati
,

eoo corpc, e far tremolare la coda. Più Nome dato da qualche anatomico ad di calice uoosimile caduco, che circon-
italianamente Coditremola , Culretta , uoa parte del muscolo costrittore supe- da ou germe ovale, a cui «mattano tre
Catreltola , Codizinzola. (Lai. galop y- riore della faringe ; cosi delta perchè è piccoli stili, con gli stimmi bislunghi e
gium Da talao io scuoto, e pygt natica.] situala alla estremità della parte ossea ripiegati ; bacca rotonda disperma. Le
SA LOTTINO. Sb-iel-fi-no. Sm. d.m. di della tromba di Eustachio. [Lit.ta/pin- sue radici Sono mollo adoperate in me-
Salotto. Piccolo salotto. gnpharingrut. D* talpinx . talpingot dicina, come rimcdii sudoriferi ed anl>-
SALOTTO. Sa-lòt-to. Sm. Piccola sola , o tromba, e pharinx faringe.] *eo* rei. (éSoriu c partila son due voci
Antisala. —
2. Detto anche di Ogni altra SA LP1NGOM A R TULLIANO. Salpin-ga- {odiane che significano rovo e piccola
starna dove ai mangi o si stia a far chec- mar-teUli-à-no. Add. e sm. comp. Anat. vite ; poiché la salsapariglia ha somi-
chessia, fuori che n dormire. Nome dato da qualche anatomico al mu- glianza eoa queste duo pitale.] 2. —
SALPA. Sal pa. Sf. V, G. Zool. Geoere scolo interno del martello. [Lal.fa/p'*- La Salsapariglia cornane o delle offici-
di molluschi stabilito da BleinvUe, che gomalleut. Dal gr. talpinx talpingot ,
ne , è una varietà della detta specie:
comprende esteri col corpo oblungo canna, e dall’il. martello. I
pisu a che ha le radici lunghe stria- ,

Cilìndrico , tronco alle due e-lrrmità , S A L PI NG OST A FI LI NO. Sai - p in-gosta- te, farinose, alquanto rosse; gli steli an-
una delle quali è terminata da un lab- fi-ll-no. Add. e sm. comp. V. G. Anat. golati. pungiglionait; le foglie cuorifor-
bro mobile e l'altra è più « meno tubi- Muscolo dell'iigola, che serve ad alzarla mi alla base, ovate, ottuse, mucronate,
forme. Hanno questi esseri la «proprietà ed a riiirarla.fLat.zalpimpwfapAylinut. molto grandi, a tre nervi; i bori picco-
di assorbire la luce e di emetterla nel- Da talpinx, tal ringoi ranna. e Kaphyle li, a grappoli ascellari. Fiorisce dal Lu-

l’oscurità. cosicché producono nel mare ugola. ) —


2. Nome dato da alcuni al glio alVAgosto; è indigena nella Virgi-
come zone o nastri di fuoco. La talpa mugolo pemtafilino. nia, ed è sempre verde. |Lit. imiiax
maxima è la più oolcvnle , ed abita il SALP1NGOSTEN1A. Sal-pm-goste-n\-a. taltaparilla Un.) —
3. Dicesi Salsa-
Mediterraneo e l'Atlantico. (Lat. talpa. Sf. comp. V. G. Mcd. Stringimento od pariglia di Portogallo Una delle va-
,

Da talpinx tromba. ]— 2. Pesce ignobile Ostruzione della tuba eustaehìaoa.fLat. rietà di Saltapariglia che si conoscono
di mare, di Colore tendente al pavonaz- salpin ;ostcnia. Da talpinx tuba e «le- ,
io commercio: c la più cara e pregia-
su, con alcune righette gialle più vivaci nta angustia.) la. e ci viene dagli stabilimenti Por-
di quelle dell' Orala , a cui nel resto è 8ALPRUNELLA. SdLprtt'nèMa.Sf.eomp. toghesi di Sora e di Marantica io pic-
mollo inferiore. Costituisce oggi un ge- Chim. che fcrivrsi anche Sai prunella. coli Tas etti formali di radici intrec-
nere nell' ordine degli acantoplerigi. Sorti di sale artificiato; altrimenti detto ciale, grosse quanto la penna da scri-
[Lat. spartiti, talpa Lin . Cristallo minerale, e da'moderoi chimici vere, pieghevoli , scanalale nella laro
SALPARE. Sal'pà-n. N. a*s. Mario. Le- Kiirato.di potassa pura, e più moderna- lunghezza, di sottile corteccia , e spo-
var l'àncora dal more e tirarla nella nave meot» Deutnnitralo di potassio. glie per solilo di pedale e di radichel-
per mettere all* ve>a. [Lai. tolleri an- SALPLGA. Sol-pù-ga. Sf. V. L. Zool. tc capelluto ; è rossastra e di color
ekoram, tolvere anehoram, tolvere. Dal- Sorte di formica velenosa , menzionata bruno nerastro all'esterno , e sembra
Par. taleb ad se perlrabere. In ingl. lo da Lucrezio. [Lat. salpuga. Detta anche bianca e farinosa nelVioteroo quando
taxi far vela , ed up lalvulla indica il - tolipuga dal lat- sol. tolit sole, e pupugi la si taglia longitudinalmente; manca

componimento dell' a/ione, e talvolta è 10 punsi ; poiché quando il sole è più di odore, ma 11 suo sapore è alquan-
interjez. con coi si dà coraggio. .Sui/ vip ardente, più acrementa punge.)
.

to amaro. —
4. La SaWapariglia di
fa vela.au. Altri fors« da talos alto ma- SALSA. £ai-«u. Sf. Condimento di più Honduras, la Rossa, la Grigia o Falsa,
re, e da paroiho io caccio: Caccio in alio maniere , che si fa alle vivande pcrag- la Germanica officinale, sono altre va-
mare. In frane, serper ,
in isp. tarpar giogner loro sapore. (Lat. axyporum. rietà di salsaparigliao altre specie di
vaglino anche salpare.) In celi, irlaod. tobhia, lo gali, tabhas, A'miiax o di piaote affini e eoa essa
SALPATO. Sol-pà-to. Add. m. da Salpare. in isp. salta, in frane, ed io iogl. tante. confuse, usate in medicina, e più o me-
8ALPIANTO. Sat-pi-an-lo. Sm. V. G.Bot. 11 Ballci ha nello stesso senso il basco no pregiate.
Genere di piante della triaodria mono- salta che potrebbe esser venuto dallo SAt.SAP \RIGL1NA. Saf-iff-pa-ri-^li-na.
giuia , famiglia delle nitiaginee ; cosi spegnuolo, ed il brctl. tanta ed il gali. Sf. Cimo. I» stesso ebe Pariglia*.
denominate dall' inviluppo esterno del tato che rum si rinviene in altri di- SALSAKIO. .Vai-aù-ri-O. Add. r sm. V.L.
loro tiore . o calice , fello e foggia di zionari!. Li sembra che il coll. sabbia, Operajo delle salìoe; ovvero Mercantedi
canoa , ossi * tuboloso , che involge il mutato H b in v od in l,
abbia fornito carni salale. (Lat. taltariut )
frutto dopo la m* turai ione. Questo ge- il lai. barb. «ausa , lo spago, salsa , il SALSE. &ói-«e. Sf. pi. St. Nat. Specie di
nere fur risponde «I ftnldoa di Cavanilles fraoc. sauce , l‘ ital. rafio, ed il oapol. piccoli vulcani, quali non vomitano se
i

Cardinali, fai. III. 201


» Ali A A li BAI.
non fango o ringhigli! e gì* idrogeno.
SALSUME. Sol-iù-me.Sm. Ar. Mes. Tulli re. Io ar. tarli eailus equi.] —2* Bal-
(D-tll'ar. tae/tal fingo semplice o me- i temaogiaricbesi conservano col sale,- zare , Lanciarsi d'alto io basso. — 3.
che più comunemente diciamo Salume. Trapassare da uo luogo o lato ad un al-
scoli io ad areui.l
SALSEDINE. .Sai lè-di-n*. Sf. ili. di «li-
[Lat. zalaamenium.] —
2. Sapore salso, tro con gran prestezza ; il che si dice

so. Salse»!. [Lai. aaltedo — 2. Acqua Salsedine, Saldezza. [Lai. salsedo.j anche degli animali. [Lai. Iran» lire.)
salsa.— 3. E detto
]

di quella de marmi, SALTA. 5al-ta. Add. e sm. St. Mod. Fa- — 4. E fig. Trapassare , Vagare. 5. —
miglio dell'ufficio deU'uofeià, che in Fi Rappresentare cu' gesti , secondo lorl-
muri e slmili.
SALSKTTO. Sal-iit-to. Add. m. dim. di: re uic era
sottoposte
il magistrato al quale crauo

le uiereuicL [Dall ar. eultaet


grnario sigoif. della V.,L. Saltare. 6.
Ballare. [Lat. saltare, tripudiare, pedi-

Salso. Alqnaoto salso.
SALSEZZA- SaUit-sa. Sf. ast. di Salso.
dominio, potestà, potenza, la ebr. scia- bus chortas plaudere 7. Ed In forza
lai prevedere aeiaUiz chi ha potestà di em. saltare per il ballo. —8. Ve-
Qualità di ciò ch'e salso. [Lai. aaiiitu- , , Il

dot salsrdo.] chi presiede.) nire, Sorgere ,


d improvviso. —
0. Ri-
SALSICCIA. Sal-ik-cia. Sf. Ar. Mes. saltabecca. sai-io-Wc-oa. sf. zooi. flettersi, detto di Raggio.— 10. Lasciar
battuta , e Specie di cavalletta , detta dal vulgo di mezzo, Omettere alcuna cosa leggen-
Carne minntisvimameote
messa eoo sale e altri ingredienti nelle Cervo volante, o Mangiapere, e da'Fiu- do, scrivendo ec. (Lai. mtermUiere
budella del porco, e divisa in rocchi ; rcntiui Bucapere. Da saltabecca si è praeurire.l —
11. Dicesi Sciare a ca-
,

fa tu la voce Saltabeccate. [Da zollar a e vallo o sul cavallo o destriere vale lo


in alcuni luoghi d'Italia è detta alla
lat.Lucanica. [Lai. lueanùa, ilicium, beccare.) stesso che Montare in sella. Salire a ca-
tnztctum, suillum farcirnen, tomucuia, SALTABECCARE. Sal-ta-btc-oà-re. N. vallo. ILat. equum ascendere.] i2. B —
fomaetna ]
— 2. Fig. Far salsiccia di
usa. Fare spessi salii e non molto gran-
di; altrimenti Salubellare. V. adì \SuI-
Saltare a cavallo, si dice anche del Far
checchessia, si dice del Ridurlo in mi- talli sopra certo legno figurante un ca-
nutissimi pmi. ILat. mimrtim conci- tereUurt. [Da aallaòecca.J vallo; il quale esercizio da Vegczio è
dere.) —
3. Legarsi la vigne colle sal- SALTA BBLCUIO. Sal ta- bec-chio. Scu.Y.
e di’ Sali ertilo.
delio io Lai. «quorum salitio. 13. —
sicce io alcun luogo ai dice del Vi-
.
Diersi Saltare In collera e vale Entrare
servisi con gran dovizia , e in empia
;

SALTARELLA HE. SaJ-to-W-là-r#. N. incollerà, Adirarsi. (Lat. ira corripi.)


fortuna. —
4. Milit. Tasca lunga e tao. V. e di' Salterellare. — 44- Ditesi Saltare II grillo. Saltar la
stretta di tela o di euojo, la quale si Sii. LACCHI ONE. ,SoHae-ehid-i*e. Usato mosca , Saltare il tnoschrrioo, modi bas-
getta piena di polvere no' luoghi che avverbialmente A saltaccbwoe, dottai* ti,che parimente vagirono Entrare la
si vogliono abbruciare
re

B. Chiami osi
militarmente con questo nome di
tarellaodo.
SALTALEONE. Sal-ta-le-ó-ne. Sm. Ar.
collera, Stizzirti. [Lat. indignari, eom-
mweri excandezeera.] —
13. Diceti
t

Islcce le Fascine che s adoperano per souiiiwimo dottooe,


M«*s. Sorta di Ilio Saltare di palo lo frasca o d’Arno in
le fortificazioni. —
6. Dicesi Salsiccia che serve a diversi usi , ed anche per Baccbillooe, vale Passar da una cosa in
della Mina. V. Mino, g. 30. corde di mandolino, chitarra, ec. un'altra. [Lat. de calcaria in earbona-
SALSICCIAIO. Jvai-iic-ciO-jo. Add. e sm. SALTAMARTINO. 5al-to-mort.-no.Sm. riam, proci tr institutum termonem va-
Ar. Mes. Quegli che fa le salsicce. Milit. Nume particolare d’uo pezzo d ar- gari ] —
16. Dicesi Saltar la granata ,
SALSICCIONE. So 1 aie -rióne. Sm. aecr.
-
tiglieria minuta, da una libbra di palla e vale in modo basso, Uscir di sotto la
di Salacele. Ar. Mes. SalBiccia grossa; sino a quattro. Era io uso ne’ secoli ivi custodia del pedante. —
17. Dicesi Sal-
ed anche particolare Spezie di selaic- e ivii, e posto nella classe de’ Falconi. tar io aria, di tutte quelle cote che per
cia, o di Salame: io quest’ ultime ai- —
Persona avenula. 2. E
3. tig. — forza di polvere accesa si smagliane, sì
gmf. dicesi piu comunemente Salsic- Uomo piccolo con abiti corti. sfracellano , e si disperdono in molte
ciotto. —
2. Milit. Fastellono di rami SALTAMBAKCO. SaLlam-òòr-co. Sm.Ar. parti.
verdi, diritti e di varia lunghe»! , che Me», vestimento rustico da nomo, forse SALTARELLO. Sal-ta-rll-lo. Sm. dim.
si usa per rivestire opere di fortifica- simile al lai. bardocucullut. [Dallo spa- di Salto. Piccalo salto; meglio Salte-
zione. Ilo tep. haceciio fascetto, hai fa- go. taltatnbarca che vale il medesimo, rello.
scio.] e che deriva dal celi. gali, tati custodia SALTAHIZZO. &)j-(o-ri*-«o. Add. m.
SALSICCIOTTO. .SiUie-etòf-fo. Sm. Ar. e balach o bodach malico, come chi di- Ve ter. Aggiunto di cavallo addestrato»
Mei. Specie di aalaroc pica grosso della cesse natica euifodia del corpo, o cosa saltan*.
salsiccia. che custodisce »1 corpo degustici.) SALTATIVI). Sttl-to-lì-tro. Add. ra. Atto
SALS1CC1UOLO. Sof-aic-ciiid-lo. Sm.Ar. SALTAMENTO. SaL-ia-mèn-eo. Sm. Il al tallo, Ditpoato a saltare. Attinente •
Mes. Peno di salsiccia, che si dice an- sature. [Lat. zaitu#.) 2. Per simil. — salto , e per cttens. a ballo , a panto-
che Rocchio. (Lat. hotuhia, boteUu*.) Digressione, Il lasciar di mezzo. [Lai. mima.
SALSI LAGNINE. SaltUag-gi-ne. Sf. Lo dtgrresut, ifllermùzua.] SALTATO. 5al-ià'to. Add. m. da Stila-
stesso che Salauggioe. SALTAM IN DOSSO. Sal-ta min-dòs-so. re. Trapassato. — 2. Fig. Lasciato in-
SALSISSIMO. Sal-eit-st-mo. Add.m.sup. Sm.comp. Ar. Mes. Voce fatta io iseber- dietro, Omesso.
di Salso. to, per siguificare un Vestimento mise- SALTATOLA. SoLta-ld-jo. Sf. Ar. Mes.
SALSO. Shl-eo. Sm. Salsezza ,
Salsedine. ro e scarso per ogni verso , che quasi Rete che si stende aopra l'acqua dietro
(Lat. taltilago, salsugo.) — 2. Per me- sparisca di dosso alla persona prr non ad nn'atira, dentro cui saltando reetano
taf. Concetto arguto, Facezia. potersi facilmente accomodare. inviluppati i muggini.
SALSO. Add. m. Di qualità e tapor di sa- SàLTANSECCIA.Soi-C<m-a^c-c»a.Sf.Zool. SALTATORA. Sal-la-tó-ra. Yerbal. f. di
le. (Lai- aaiaua.) —
2. Per sitnilil. A- Uccelletto di quelli che vlvooodi buc- Saltare. V. e di* Saltnlriee.
equa salsa dicessi II mare.— 8. Per me- cherozioli; appresso Aldrovaudo detto
I SALTATORE. Sal4o-tò-re. Yerbal. m.]di
taf. Arguto, Frizzante, Mordace. 4. — Stoparola dalle stoppie , come da noi Saltare. Che salta. [Lat. rabaior.] 2. —
Mcd. Agg. ad ogni cosa che nel corpo Seltanseccla dalle secce. 2. Per me- — Giocolatore, Quello che fa salti e simili
umano abbia sali. taf. Persona volubile o leggiera; e dicesi destrezze ginnastiche. —
3. Onde Sal-
SALSOLA. Sal-io-la. Sf. Boi. Genere di cosi nel gen.m. come oca f. [Lai. leuìa, tatori mortali , dicooai da' glocalatori

,

piante delle peuundria digioia, fami- incanitane.] Quelli che C&ouo il salto mortale. 4.
glia delle chenopodee che rinchiude SALTANTE. 5al-tò»-Ce. Pari, di Saltare. E presso I Rumeni Saltatori dicevaofi
quantità di tpecie, dalle cui ceneri si Che sella. —
2. Flaiol. Ponto saltante. quelli che saltavano correndo da uo ca-
estrae la soda dei commercio. [Lat. eal- Piccola macchia rosta in cima all'uovo. vallo all'altro e che menando quattro e
•etfl.l II punto della generazione del pulcino , sei cavalli di fronte, sbalzavano dal pri-
SÀLSUGG1NE. Sateiy-gi-nt. Sf. est. di rbe Lombardi dicono logaliamentu.
I mo sul quarto e sul sesto. [Lat. dazal-
Salso. Salsezza. (Loi. salsugo, tolti- [Lat. fu*cium aaltertf.) —
lorea.J 5. Ballerino. [Lat. saltator .]
lago,] SALTARE. 5al-td-re. Att. e o. ass. Le- — 6. Ar. Mes. Il saltatore: cosi chia-
SALSUGGINOSO. Sal-svg-gi-nfi*o. Add. varsi con tutta la vita da terra, ricaden- masi Quel meccanismo che si u>», mas-
m. Che ha salauggioe. [Lai. saltilagi- do nel luogo stesso, o gettandosi di net- sime negli orinoli, quando si vuole che
neu*,) to da una parte all'altra senza toccare una ruota dentala sia a vicenda io Ista-
SAUSl’GINE.SoI-au ji-ne. Sf. Y. e di'SflL lo spazio di mezzo. |Lat. ernltrt, sal- lo di quiete e di moto, in guisa che cia-
fUJliM. tare, trantiUrt. Saltare da ealitum pari, scun dente passi alla sua volta con un
SALsLGINOSO. iW-ncjwxl^o. Add. tu. di salò» lo salto : e «alio dal celi, brett. salto rapido dopo intervalli regolari sta-
V. a di' Salsugginoso. sala saltare, lo vaoneae salour aaltato- biliti. Cosi p.e. l'indice de giorni d on
202
.

S AL 8 Ali »AA
arinolo rimine immobile per 24 ore e , 8. Mira. Sorta di antico atrnmenlo mu- di quarta 16. hfed. Salto di S.
fi un passo ogni tolta che giunge la sicale di dieci corde, perciò detto an- Vito. Nome volgare della Corea.— 17.
mena notte. che Deeacordo. Il Salterio d' oggidì é Valer. L istante io cui lo stallooe co-
SALTATOMI). SaUa-tb-ri o. Add. ra. tzoo strumento piano in forma d nn pre la cavalla. —
18. Dicevi Salto di
V. L. Da tallire. Code Arte saltatori! triangolo troncato in cima ed ha tren- montone, quando il cavallo s’alza da-
tale la Dania. ta corde d'ottone, ordinate all’uoiso- vanti, e quindi subito anche di dietro
SÀLTÀTBICE. .Soi-M-lrì-ee. Verb. f. di do, o oliava. Si suona colle due ma- piegando i reni. —
19. Bosco. [Ut.
Saltare. Che salta.— 2. Ballerina. [Lai. ni armale di anelli piani alle puote
, saltai. In chr. sceluhhoth rami-]
sali[tetri*-] delle dita , da’ quali esce un pome- SALTUARIAMENTE. Sal-tua-ria-min-
SALTaZIONE. SaI-lo-*W-*«. Sf. Il Mi- ruolo a guisa di no forte rannuolo di te.Avv. Di tempo io tempo, loierrot-
tare; e propriamente Quel saltar rego- penna appuntata. Vi hanno pure di si- lameute, Interpolatamente.
lato che noi diciamo Dani* Ballo, e che , mili salteri! armali di corde di budello SALTUARIO. Sal-tu-à-ri o. Add. e sm.
j Romani estende' ano ancora alla
Pan- od lo forma di arpe distesa. (Ul.paol- V. L. Arche. Proso I Romani era lo
tomima. [Lai. udiatio, saltatoi.) /erta rn.] —
6. Diesi Salterio persia- schiavo che avea cura d‘ una casa di
SALTEGUIARE. Scil-Uf-gìÀ-re. N. ass. no, Q nell '{strumento a corda, io for- campagna, d’usa terra, che ne custo-
Saltare con regolata misura nel dao- ma d'arpa triangolare , che si usa in diva i termini, che vegliava alla con-
sare.
'
Persia. —
7. Dicesi Salterio tedesco ,
servazione delle frutta ac. Presso i Lon-
SALTELLANTE. .SaLraWàn-te. Pari, di Quell* isirumeoto da parrossa, che in gobardi d’Italia , era il comandante
Saltellare. Che saltelli. varil paesi e particolarmente nell'Un- delle frontiere. [Il lai. saltuaria!, era
SALTELLARE. 5aMeM*-re. Saltare spes- gheria , usasi nella dante del b»s*o propriamente il custode de’ bocchi, se-
samente e a piccioli salti. [Ut. euAii- popolo. Ua la forma d'uni cornice condo i più accreditati lessicografi: ed
lire.l non del tutto quadrata, con un fondo avea nome da satius bosco. Nel senso
SALTELLINO. Sal-Ul-H-no. Sm. dim. di e coperchio; in quest' ultimo trovanti de'Longobardi bassi io celi. gali. taU
Salto o piuttosto di Saltello. (Ut. salta- le corde metalliche, poste per lo più guardia, custodia, rutr sigaore, tir re-
tiuncula] io gruppi di tre, che riposano eopra gione, contrada, spiaggia, coaia; di tal
SALTELLO. Sal-tèHo. Sro. dim. dì ponticelli, e si suonano con dne batti- che saltuario può significare signore
Salto. toi di legno. —8. Anat. Cosi per ana- preposto ella custodia o custodie della
SALTELLONE. SaMU-m. A» v. A sal- logia dicesi il Terso stomaco degli a- terra , della spiaggia. In ted. halter
ti. A salti a salti Per salti. [Ut. #a(-
,
niinali ruminanti cenlipeltei, ed torbe tenitore, custode. In ebr. scialai pre-
tatim.] la parte inferiore del Pornùc csrtbri. sedere , se tallii chi presiede , seilton
SALTELLONI. Sal-Ul-ló ni. A»». Lostcs- —
9. Arche. Cosi fu detto anche un autorità. In ar. sultan principe, «ulutri
•oche Saltellone.— 2. Persimillt. Detto librilo famoso di Paolo Giureconsulto. dominazione.]
anche di Suono frequentemente inter- SALTERISTA. Sal-te-n-sta. Add. e sm. SALTL'ZZO. .Sbi lùs-xo. Sm. dim. di Sal-
rotto. Etcì. Compositore di Mimi, scodo che to. Piccolo salto.
SALTERECCIO. .Sdt-te-rde-eto. Add. m. Salterio è le collezione de' Mimi. SALUBERRIMAMENTE. Sa-lu-Ur-ri-
Spettante a salto. SALTERÒ. Sai-ti ro. Sm. V. A. V. e di’ ma-mén-te. Avv. tup. di Salahcemeotc.
SALTERELLANTE. SoI-l« •reMAt*!*. Salterio nel 1. sfgnlf. 2. Velo o — (Lat. «aluòerrima.'
Part. di Salterellare. Che salterella. Acconciatura di veliche portino inca- SALUBERRIMO. Sa-lu-bir-ri-mo. Add.
SALTERELLA RE. .Sol-re rtWA-fi N.ass. po le monache. [Dalfiagl. shelter co- m. sup. di Salubre. [Ut. «ajuherri-
frrquem. di Saltellare. perture. Io ted. schleyer velo delle mo- mue.]
SALTERELLO. SalU-ril-lo. Sm. dira di nache.] —
3. Oode Viso a Itero, cioè m SALUBRE. Sa-lu-bri. Add. com. Che ha,
Salto. Piccolo salto. [Ut- aoliortuneu- grìotoeo, a similitudine delle crespe apporta o indica MlubritAj e più pro-
lo.] —2-
Sorta di ballo. Per sl-—3. del salterò o velo delle monache. priamente Che non è contrario alla m-
mili!. Petto di etna avvolta, e legata SALTETTO. Sal-til-to. Sro. dim. di mtà o alla Minte, Che coulribuiace s
atrocissima, dentro la quale aie rin- Salto. conservarla. (Lai. laluW.j
chiusa polvere d'arehibuso; detto ro-l, SALTICCHIARE. Sol-tic- ehià-n. N.aas. SALUBRE MEN l'K.Sa-lu òra-mln U.Avv
parchi pigliando fuoco, e scoppiando, frequent. di Saltare. Lo stesso che Sal- Con salobriià. (Lai. aaluòri'er-J
saltella. I Salterelli ordinari) si fanno tellare. SALUBRITÀ*. Sa-lubri-4ù. Sf. ast. di
con polverino carbone e salnitro av-
,
SALTIMBANCA. Sal-tim ton-co. Add. e Salubre. Qualità di ciò che giova a
volti in carta e po-ti aopra no fon- sf. Lo «tesso ebe Ca la m banca. conservar la snlute ; Temperamento
dello di legno seni’ asta ; rvrgll altri SALTIMBANCO. Sul-tim-òàn-eo. Add. e buono. Buona deposizione. [Lst. aoiu-
a’innasta la cartuccia ad un'asticciuo- sm- Lo «testo che Cantambanco. bntas)
la di ferro. —4. Salterei) dirousi au- SALTIMBARCA. Sat-tim bitr-ea. Sm. Lo SALUMAIO. Sa-lu-mà jo. Add. e sm. Ar.
ebe que' leganti che negli strumenti stesso che Saltambarro. Mes. Vendi tur di Mlumi.
di tasto fanno sonare le corde. 5. — SALTO. Sài-la. Sm. Il Mltare; altrimenti SALUME. Ad-lù-ma. Sm. Tutti i carnea-
A aaitrrelli , posto avverb. vale Sel- Lancio , Sballo. —
2. Onde Dare un gierl che si conservano colMie. [ Lat.
teltaodo. — 6. Bot. Salterelli dicoosl «alto, Preodere , Spiccare un Mito, «aianmenlum.}
alcune specie di piaute er facce annuali vale Saltare. — 3.È Pare Mito o un SALUTATILE. Sa-lu-là-bi-U. Add. com.
rbe crescono su i muri; somigliano alla Mito vale anche Sature.—4. Fare nn Degno di saluto.
ruchetta , ed hanno le silique le coi Mito per rallegretta vale Esultare. SALUTA B1L1SS1MO. Sd-Iu-fa èi-lU-a»-
valve giunte a maturi lA scattano con — 5. Dicesi Salto
,

morUle il SalUre mo. Add. in. sup. di Salalabile.


elasticità lanciando i semi nell' aria. voltando persona sottosopra, srata
la SALUTAMENTO. Sa lu ta-mén-to. Sm.
[Lai. Sisymbrium murai » Un., fras- toccar terra colle mani o con altro. Lo stesso che Salutazione.
tica murali t fV-, Cor damino /tir tuta — 6, Tra passa mento o simile. 7.
,

— SALUTANTE. Sa-lu-tàn-te. Part. di Sa-


Un.) Ballo. [ Ut. «allatto.] 8. Per me- — lutare. Che saluta.
SALTBRETTO. Sal-ts-rit-to. Sai. dim. taf. Velocità. —
9. Dicesi li primo Mi- SALUTANZA. .S'<i-lu- tón-io. Sf. U stes-
disellerò. Piccolo Salterio , Libro dei to per Le prime mosse. 10. Cascala — so che Salutazione.
salmi. o Scogliera da cui cade l'acqua per SALUTARE. A'j-lu-fd-ra. AH. Pregar
SALTERIO. Sal-tb-ri-o. Su. propriamen- salto francesismo inusitato.
: 11. — felicità e Mia te ad alimi , facendogli
te Il Volume e
l'Opera de* aalmi di Da- Modi avverb. A asili, Per salto, vale motto. Modi di salutare sono Baciar la
vide; aot. Salterò. (Ut. psalterium.)— Saiundo. — 12. Ditesi Di salto e vale mano. Dire addio. Accomandare a Dio*
2. Onde Dire il salterio, tale Recitare Di laoclo. —
13. Dicesi Di
,

salto in Dare il beo venato, il bentrovato. [Ut.


t salmi contenuti nel salterio davidi- Mito, e vale Con continui selli.— li. salutare, comptllart. Solutore dal celi,
co. —
3. Piccolo libretto su coi i fan- Eccl. Ordinarsi per salto, dicono i Ca- gali, sail che vale il medesimo, lo ebr.
ciulli imparavano a leggere; cosi detto nonisti del Venir promosso all'ordioe «eialam , iu turco selamlamoq in ar. ,

perchè conteneva alcuni salmi.— 4. superiore, avanti di essere ammesso acini» veglione il medesimo. Il Bullet.
L'intero rosari»; cosi detto altre vol- all'ordioe inferiore. [ Lai. per saltus ha il brell.iaiudi per salolo, c «aluam
te, perché contiene 150 Avemmarie e promotori.] — 15. Mus. Il pasuggio per Miniare.) —2. Dar salute , Salva-
15 Paternostri , ad imitazione de' 150 da un tuono ad un altro per gradi dis- re ; oggidì inusitato. —
3. Per simili!.
salmi di che si compone il salterio.— giunti ;
oode vi sono Salti di terza ,
— 4. Dicevi Salutare alcuno in Re , a

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8 AI* SAI SAI


Re, per Re, Be o simile, e vale Accla- vasi dopo il Proaulio 0 Anticamera, ed traodane altre , 0 passando innanzi ad
marli) per He 0 simile. Lai. eoaaalu- 1
era la camera uve forestieri ai acco- i un* foltezze, ad un porlo , ad uu san-
rare.J —
5. N. pass. nel l.sigolf.—- fi. glievano e trattenevano prima di pas- tuario.
Mila. Dar segno di ooore, Ben lire ono- sare al Triclinio. Rispondi* a quella che SALUTO. Add. m. V. A. V. e di’.Sblita.
re a persona posta io gran dignità, sia ora direbbeii Sala di ricevimento. ( Sa- SALVA. .Val -va. Sm. Milit. Lo scaricare
con Uri e salve d'armi da fuoco, aia eoo lutatorio , perchè iu e* so luogo sa luta di multe armi da fuoco nello stesso
l'inclinar verso terra le bandiere, sia v«usi gli amici ed ospiti ricevuti a de- tempo o continuatamente che si fa a ,

coll abbasaarc la pnnta d'ogni arme in


sinare od altro.) vóto , a dimostrazione d nuore , 0 per
asta, e quella delle spade, eciahle ec.— SAI.UTATK1CE. Sa-lu-ta-trì-cc. Verbal. segni) di gioja c di festa. Viene dal sa-

7. Per figura d'ironia viene altre»! ado- f. di Salutare. luto latino «alca. —
2. Si adopera al-
peralo io Mgnif. militare di Fare pri- SALUTAZIONE. .Sa-Iu-Ia-:i-d-ne. Sf. Il tresi per ogni scarica che si faccia in
mi colpi contro il nemico nel l’ appres-
i

salutare. (Lat. «aiutarlo.) — 2. licci. guerra da ugni spezie d'armi da fuoco


sarsi di questo o nel comparirgli di- Salutazione angelica: l'Avemmaria; sparate ad un tempo e contro lo stesso
ttanti. —
8. Maria. Onore ebe si rende cosi detta dalleprime parole cou che obbietta. —
3. Dicesi Salva generale
alla bandiera d'»na catione, inalberata T Angelo Gabriele salutò Maria In an- Quella salva o scarica che ai fa ad un
e spiegata sopra le sue navi a nelle sue nunziarle mistero della Incarnazione.
il tempo di tutte le armi e bocche di fuoco
fortezze, eoo
un certo numero di can- SALUTE. Sa-lu-te. Sf. Assicuramento 0 di un campo, di una fortezza, 0 di tutta
nonate ad intervalli di tempo eguali.— Liberazione da ogui danno e pericolo. la frante di un esercito.

9. Colla inoscheUfria. È quando ai Tan- (Lai. salui , incolumità 1 Io ebr. zeiu- . SA LV ACUTA'. Sai-va-;it là. Add. com.
no tre salve di moschettone, che prece- lorn io ar. «cium 0 selamet , in iogl.
, comp. indrci. Che salva le duà, Propu-
dono il saluto col cannone e questo si Iirolih, in aaas. h'iel in tcd. heil ec.] gnatore della ritià.

pratica all'occasione di qualche festivi-


;

— E detto di quella dell' Anima ,


2.
,

SA L V àCGM A.NDI Sal-va-co-màn-di. Sm.


.

tà. — 10. Cou la voce. Consiste in un cioè



II salvarsi, Il meritare il Paradiso. pi. Maria. Anelli di corda che ai pon-
certo numero, però ea IT-, di gradi, adot- Onde Essere a salute fu detto per
3. gono vicino a ciascuna punta delle an-
tato da ciascuna nazione , come d' uno, Procacciar la salvezza. à. Ditesi Le- — tenne 0 pennoni di maestra per im- ,

tre. cinque. Si fa da una quantità d'uo- tama salute e vale La gloria de'Brati, il pedire «Ite comandi uon sieoo tagliati
i

mini equipaggio che ascendano


dell' Paradiso. —5. Dicevi L'ultima salute e dalle sfotte di gabbia.
sulle sartie a questo oggetto, i quali ad
,

vale Iddio. —
6. Ditesi Anuo della sa- SALVADANAIO. Sal-oa da-nà-jo. Sto.
ogni grido che fanno insieme secondo ,
lute per indicare I Rra cristiana, quella comp. Vasetto di terra cotta, nei quale
l'ordine che loro vlen dato eoi fischiet- che comincia dalla nascita del Salvato- i fanciulli mettono per un picciol per-
to, agitano per l'aria i loro cappelli e re. —7. Beo e , Buono staio. — 8. Aju- tugio, eh’ egli ha , i loro daoari per
le loro berrette, in contrassegno di gio- lo. Grazia, Conforto. — 9. Effetto buo- salvargli, non ne gli potendo poi cava-
,

ja. — 11. Cou le vele. Il salolo con le no. — 10. àled. Senili. — 11. Bot. Sa- re, m* non rompendolo.
vele consiste nellammaioare pappafi- nità delle piante; meief. da uon im tar- SALVADOR E. Sal-va-dò-re. Verbal. m.
chi o le gabbie. *e quelli non vi »«oo. o
i

si. — 12 Saluto. Lai. «atufotio.j ( di Salvare. Lo


stesso che Salvatore. —
non sono spiegati , sino alla varea del- SALUTEVILE. Saia tc-vi-le. Add. com. 2. Per antonomasia, Sali adoresloteode
l'albero, per alquanti minuti. Se la oa- V. A. V. e di'.Saiufmde. propriamente Gesù Cristo.
ve che si saluta e all'àncora, 0 incrocia SALUTEVOLE. Sa-lu-tt-vo-U. Add.com- SALVAFIASClll. Sal-V'i-fià-echì. Sm.
la strada del tascello die saluta, si ten- Che appurle salute. Che conferisce alle comp. lodaci. Ar. Me». Custodia de bu-
gono le vele ammainate aincbà quella saoilà. (Lai. «aiutar, «aiutarti «aJvUi- schi e forse è propriamente quell' Ar-
abbia oltrepassalo, Questo saluto è piti fer.] —
2. Di (saluto.
,

matura
;

di vimini o d'altro legno, che si


umile di quello che «I fa col cannone e SALUTEVOLISSIMO. Sa-l u-t e* oo-lu-s i- fa intorno a* fiaschi, bocce e simili vasi
dinota un rispetto d'inferiore al supe- tno. Add. m. sup. di Salutevole. (Leu di vetro, da conservar liquori per loro
riore . il quale non rende il saluto. — saluberrima!. difesa.
,

13. Con la bandiera. Consiste nell' am- SALUTEVOLMENTE. Salu-ievvI-nun- SALV AGGINA. Sùl-taw-jl-na. Sf. Game
mainare la bandiera di poppa, k il sa- tt. Avv. Con salute. (Lai. laiaàritar.] d'animale selvatico, buona smangiare;
luto della più grande umiltà, e non si SALUTIFERAMENTE. Sa-lu-ti-fe-ra- e si dice anche degli soimali stessi,
rende dal cuperiore. Il salolo colla ban- m'n-te. Avv. Con apportemeoto di sa- f Lai. ferina.]
diera si fa in due guise: una * di ser- lute. Lai. salubri ter. j
; SALVAGGIU. .Valtàj-jù). Sm. Mario.
rarla contro la sua asin , seehè non SALUTIFERO. Sa-lu-ti-fe-ro. Add. tu. Mancia dovuta a chi ricupera àncore ,
isventoli o pure di ammainarla e te- Che apporta salute. [Lat. s aiuti fer, sa- lance o oltre cose perdute da una nave
;

nerla in modo che resti nascosta. Que-


,

lutar is. ]
— 2. E 1 in forza di sui*. Com
,

iu tempo cattivo, 0 in alirc occasioni.


sto è il maggiore di tutti i saluti.— 13- salutifera, Salvezza. SALV AGGIO. Add. m. V. c d> Selvaggio.
A palla: Sparare il cannone carico di SALUTIGERULI. Sa !u-(i -gi-ru-li. Add. — 2. Per melar. Loutaoo, Diverso.
palle, onore rise>b4io ai Sovrani.— là. e sm. V. L. Filol. Schiavi che man-
pi- SALVAGGIUME. Sal-vag-giu-tne. oro.
Col cannone Tirare il numero di can-
: tenevano ricchi Romani, per mandarli
i Tutte le spezie d'animali che si piglia-
nonale 3 , 5 , 7 ,
, ec, a palla 0 senza a portar Mimi al prodigioso numero no io cateto buone a mangiare. ( Lat.
,

palla secondo il grado dii saluto che si dr'loro aderenti e conoscenti. [Lai. sa- ferae, ferina.]
vuoi fare. Il naviglio cbè sotto vento luhgeruli.] SAI.VAGlO.VB. Salvagió-ne. Sf. V. e
di un altro dee salutare primo. 15. — SALUTO. So-tù-fo. Sm. Il salutare. (Lat. di’ .Salvazione.
Col padiglione. Lo etesao che Salutare saltdaiio. Suluiatio dal lai. salus, salu- SALVAGUARDIA. .Salca-guàr-efi-a. Sf.
con la bandiera. ti!. In èr.stlam siluloeMlule.V.I'clim. comp. Guardia che ba per uffizio pro-
SALUTARE. .So-lu-fà-re. Sm. L‘ allo del di Suturare.]— 2.D.cesl Dar Mioto e vale prio di proteggere e difendere i citta-
salutare, Saluto. (Lai. satulatio.] 2. — Salutare, Render il salolo. Rispondere dini disarmati , o I lavoratori e i forag-

Ani. per Salvatore. al saluto , cvalgouo Salutare chi ci ha gieri del campo dagl* insulti del nemi-
SALI1 i ARB. Add. rum. Utile alla sanità, salutalo. — 3. Ani. Salute nel pi.
per co. — 2. Oode eoe! chiamasi lo Prote-
o alla salvezza dell'anima. ( Lai. salu- Saluti. — 4. Eccl. Benedizione data al stane e la sicurtà che
Principe od il il

tur il.] popolo rol SS. Sacramento io occasione Generale delle sue aro» concede ad un
SALUTATO. Sa-lu-tà-to. Add. m. da di qualche particolare divozione; la si popolo nemico , ai prigioni ai tnessag*
Salutare. [Lai- aaiu/atur.) faper ordinario la sera dopo Compieta. glori, ec. —
3. E più generalmente Cu-
,

SALUTATORE. A-hHo-lil-rt. Verbal. — 5. Dicesi Saluto a secco ,.ci«è Sem- stodia, Sicuraosa. [Lai. antodio, ««cu-
m. di Salutare. Che saluta. (Lat. «uu- plice e nudo. —
6. In T. di scherme. riia*.) —
4. Difesa, Schermo Riparo,
—2
,

fatar. ]
Filol. Salutatori o Salu- Quell'atto che gli schermitori fanno —fi. Marin- Corda amarrata nella parte
tanti dicevano i Romani
coloro che pri- entrarmi prima d'iocomiuciare C as- inferiore bompresso e che ascenden-
d«*l
mi andavano a corteggiare qualche allo salto. —
7. Miiil. La salva o altra mi- do alla gabbia di mezzana ne cala per
personaggio prrsso cui rccavansi di
,
litare dimostrazione che ai fa la segno amarrarsi alle stelle della gabbia di
buon mattino. d'onore 0 di gioja. L* atto del salutare bompresso. Serve ai marinari che fanno
SALUTATORIO. &-Iu ta-là-n'-o. Sm. nel signif. del 7. 8. Mario. Sa- — certemaoovre delia civada e del tor-
Archi. Specie di sala cosi detta negli luto di mare. Quello che si fa dalle navi mentino per camminare eoo sicurezza
antichi palagi italiani , la quale trota- col cannone a cagione d' ooore iocon-
,

albero del buompre&so.


tuli' 0. Sai- —
204
, . ,

9 A li 9 A li SU
Yaguardia del limone: Capo di corda more cercano nella fuga salvezza.— 14. SALVATICON ACCIO. N«/-ra-fi-eo-nùc-
cbe attraversa la miccia del timone , e Dicesi Salvando la vostra pace o simili eio. Add. m. sup. di Soltalicone.
eh' è fermata odia poppa del vascello. e vale Con vostra pace. SALVATICONE. iSui-ea-li-rò ne. Add. Iti.
— 7. Salvaguardie Due corde dall' e-
:
SALVARIPA. Nùi-va-ri-pa. V. usai» av- arrr. di Sabatico.
suemilà dello sperone lino alle sotto- veri*. A salvaripa. Uuesi Lavoro a sal- SALVAT1COTTO. Sal-ta-lì-cbl-to. Add.
barbe della grue , le quali servono ad varipa quello che si la ue' liutai con in. dim. di Selvatico.
impedireehe I marinari trovnnlisi nello gahbioui , aa»si sonili , o a fondo per- 5ALV ATIC UCCIO..Sai-t'O-ri-cùccio. Add.
sperone, in corso di tempesta, piombino duto, (mi izza te, materiali in calcina ©e.,
I
m. dirti, di Salvutico. Lo stesso i he 5a|-
in mare. a seconda precisamente della ripa cor- vatichetto.
SALVAMANO. .Sol-ro-mà-fio. V. usato rosa. SALVATICUME. Sal-vcrti-cù-me. Sm. Lo
avieri*. A salvamaoo. Sema pericolo. SALVAKOBA. Svl-vo-ró-la. Sf. comp. stesso cbp Salvatìrhezza.
SALVAMENTE. Sal va- min-la. Avv.Con Lo alesso che Guardaroba. SALVATICUZZO. Sa l-ca li cùz-zo. Add.
sai veri*. Senza danno. [Lat. (uro. <
SALVASTRELLA. Nui-ca-atrri4a.Sf.Djt. m. dim. di Selvatico. Lo stesso che
SALVAMENTO. Sal-va-mén-tv. Sm. Il Lo stesso cbe Pimpinella. [Lai. poia- Salvatichctto.
salvarsi, Salvezza. [Lai. aalua.] — 2. A rium sanguisorba Lin. 2. Dicesi ]
— SALVATO. Sat-và to. Add. m. da Salva-
salvamento , posto avverb. vale Senza Sal*a«lrclla maggiore, Un'aliru pianta
c« bacca che nasce nelle praterie degli
re. [ Lat. servatili. J
— 2. Ed in forza
danno, Sano e salvo; e si usa comune- di sui.parlando di persona; oppoato a
mente co’ verbi di moto. [ Lai. incolu- alti monti setieul rionali e differisce di Dannato.
mi#.!— 3. Ed Andare a salvamento, genere dalla prece lente, cui somigliasi SALVATORA. Sal-va-tó-ra. Yerbal. f. di
detto dell’ anima vale Salvarsi , nel resto, salvo arili* dimensioni. t Lat. Sa Imre. V. e di Salvatrice.
Anda-
re in luogo di eterna salute- — 4.
(UHjuiiorta officinali! Lin. J
SALVATELLA. Salava lòl-la. Sf. Ami.
SALVATORE. $al-va~tó-re. Verbal. ro.di
Comm. Fare il salvamento, vale À- Salvare. Cbe sdvo. [Lat. salvator, «r-
doperarsi a ricoverare le mercanzie per- Nume dato ad uo ramo della veoa cu- wfor , hbrratur.] —
2. Posto astuta-
dute in un naufragio o geliate in ma- bitale, collocato fra il dito medio e l'au- mente Il Salvatore s’ intende propria-
,

re. —5. Spese del salvamento: il pa- ricolare, sul dot*o della mauu ; cosi mente Gesù Cristo.— 3. St. Eccl. Con-
gamento cbe si dà a coloro che sal- delta perché si credeva essere il salas- gregazione del Salvatore nostro. Istituto
so, praticalo sudi essa, valevolea gua-
vano alcuna cosa o la parte eh' rgliuo
,
di Canonici regolari di S. Agostino, ri-
hanno in quello cbe salvano.— 0. Mus. rire dalla mri incuoia. [Lai. aaloafriia.j forma:! dal B. Pietro Founcr Lorenese
Salvamento della dissonanza risolta :
S AL V ATIC ACCIO. .Sol—cu-ti-aac—cù>. nri secolo xvij, e cbe hanno in mira
dalla risoluzione cbe si fa della medesi- Add. in. pegg. di Salvatico. <f istruire la gioveutù e gli abitanti
ma in una consonanza dell' accordo se- SAL VALGAMENTE. Sul-va-ti-ca-mén- della campagna. —
4. Congregazione
guente, ma tutto questo però effettualo tc. Avv. Alla salvatici , Co a modo e del Santo Saltatore, Coiign-gaziooe di
nel tempo debole, ed lo quello precisa- costume sabatico , Zoticamente. [Lat. Canonici regolari , insinuiti nel 1408
mente cbe segue al dato tempo forte , rustico, mòumeme.) dal B. Stefano religioso dell’ordine di
cbe include la dissonanza. SALY AT1CARK. Sal-va-ti-cà-re. N. asa. S. Agostino. Il loro primo stabilimento
SALVANTE, Sal-tàn-te. Pari, di Salva- Usar modi salvatici, duri, aspri. si fece nella Chiesa di S. Salvatore pres-
re. Che salva. SA L V AT I C A SINO. .Sol-va-tk ò-#i no. Sto sa Sito», dal che trassero il nomc.Cbia-
SALVANZA. 5al-t*àn-*a. Sf. V. A. V. e comp. ZoqL Asino salvaiico grecam. , mansi anche ScopetJni , dall* Chiesa di
di' Salvezza. Onagro. S. Donato di Scopeia che ottennero in
SALVARE. Sal-tà-ri. Att. e n. Conser- SàLVATICIlELL0.5ol-w2-ticWMo.Add. Firenze sotto il pontificato di Martino. V.
vare, Difendere, Guardare. [Lai. linie- m. dim. di Salvaiico. Lo stesso che — 5. Ordina di Santo Salvatore. Ordi-
Saivaticheilo. ne di religiosi c religiose fondato da
ri, tutti, talvure. In cclt. gali, rd ir-
land. tabhail, in brrtt. miri e fattiti, SALVATICHETTO.&if-ua-fi-cWf-to.Add. S. Brigida ori xiv secolo e però le re- ;

la lllir. auciuraft', in franr. sauver, in


m. dim. di Salvaiico. [Lat. ruifieuhi#, ligiose di que-t’ordine chiaroansi aocbe
Jogl. lo isvi, in isp. lattar. V. £aÌoo. subrvsticu».]
SaLVATICIIEZZA.
• Originine. —
8. St. Mod. Salvatori di-
In a r. saliti rimedio di tristezza o di Sal-va-ti-chéz-ta. filla : Ciarlatani cbe si vaniavano pa-
amore, tranquillità, prosperità , solaz- Sf. ast. di Salvaiico. La qualità di ciò renti di S. Paolo , portavano impressa
ch e salvaiico, incolto. [Lat. aiperifa#.] sulla carne una figura di serpeute che
zo; «oriepei implorar misericordia da
Dio-] —
3. Custodire. 3. Trar di pe- — — 2. Per melaf. Rozzezza, Zotichezza. dicevano esser naturale , e pretendano
ricolo, Dar salale, Liberare; e d'ordi- I
Lai. ruificifaa. J —
3. Mal animo. di noo poter essere avveleniti da' ser-
nario dkesi delle anime nel sigoif. del Ruggine. penti ec.
$. 3. [Lat. servare, salutem afferri.] — SALVATiCHISSIMO. SALVATORIO. Sal-vo-tò-ri o. Sm. Sa-
4. N. pass. Scampare. 8. E si usa — mo. Add. m. sup. di Salvaiico, crario, Luogo dove alcuni, fuggendola
tomuoi-mente anche per 1 scampa re dalle SALVATIClNA. Sal-va-ti-ci-na. Sf. V. e corte, per tema di esser presi, si ritira-
pene infernali. Andarne ('anime in luo- di'Aoleajjma. vano e vi statano ; quasi Franchigia.
go di eterna salute. —
4. E nel signif, SALVATICI). Sal-và-ti-co. Sm. Luogo SALVATRICE. Sal-wz frbee. V er b. f. di
del g 2 detto di daoajo o altro.
, 7. — pieno d'alberi da far ombra; opposto a Salvare. Cbr salvo. (Lat. aervafrtr.]
Dfcesl Far a salvare io T. di giuoco ,
Domestico. [Lat. nemuz.} SALVAMELE. Sal-xa rii le. Add. com.
e vale Pattuire con tm altro del giuoco SALVATIOO. Add. m. PI. Salvatici c Sal- Indecl. La stesso cbe Sai vacillò.
di non esigere scambievolmente il da- vatiehi. Di selva, Non domestico. [Lat. SALVAVOCR- Sul va-vd-ca.Sm. Lo stesso
naro della vincita ; il che dicesi anche sylvuteT, syivaticus. ] 2. Aggiunto —
che Echeo. (Lat. tcAaa.]
Pare a salvo. —
8 Dicesi Dio ti salvi di Luogo, Via o simile, vaia Aspro, SALVAZIONE. Sal-va-ti-ù-ne. Sf. Il sal-
D o vi salvi o simili modo di salutare Noo frequentato. Disabitato, Solitario. vare , e per lo più si dice della salale
:

altrui, spezie di saluto. [Lat. laica, vo- Romito. — 3. Aggiunto a Uomo , vale eterna dell'anima. [ Lat. jaiui, incolu-
la, laivaia, mina.] — l>. Dicesi A Mi- Scortese , Rozzo, Zotico
; contrario di mità#. sospitas. ] —
2. Andare in sal-
vare, flg. a chi favellando dice tal cosa Affabile, Gentile ec. (Lat. durus, atptr, vazione, Vanire a salvazione , vale Sal-
che par ti desideri alcun male ,
quasi ruttimi. J —
4. Ed Esser salvatici ad varsi.
se gii dica Ti desidero il contraccam- alcuna cosa, vale Esserne alieno, stra- SALVE. Sàl-ve. Voce pretta latina, usata
bio —
10. Dicesi Salvare la pelle e vale
Scampare, Salvare, Liberare, Liberare
niero, diMffeziooato.
Costume Maniera
— 8. Aggiunto
Affetto vale ec.
a nel numero del meno per lo più poeti-
cameni/-, par lo stesso che Dìu ti salvi,

, ,

da pericolo di morte. 11. Diresi Sal- Scortese , Rozzo Inumano. —


, Ag- 6. Tu sii il beo venato. Falli con Dio, Ben
var la paocia ai fichi e fig. vale Campar giunto a Ftera, Bestia osimile vale Che possa stare o Bcoe stia il tale, Buondì,
la morte. —
12. Dkcsl Salvar la capra vive in selva , o alla foresta. [ Lat. fe- Buongiorno Buona sera Ti saluto
• cavoli ed è prov. che vale Far bene
i ruti —7. Boi. Aggiuoto ad Albero , Addio.
, ,

a odo senza noe omento dell’altro. [Lat. Pianta ec. vale Spontaneo Non inne- , S A L V E R EG IN A Sal-va-re-^i-na Sf.comp.
.

(duri prode.ut , alteri non oòuia; ] e stalo. Onde Lattuga sai valica, Cirlrgie V. L. Eccl. Orazione che si recita alla
talora si dice dell'Aecoociare alcun suo salvaticbe ,
Ulivo salvaiico ec. — 8. nostra Donna cosi della dalle parole
.

fatto, schivando più pericoli.— 13. Di- Nardo aalvatico. V. Asaro. 9. Med, — eoa cui comincia. —
2. Mus. Lo stesso
oesi Salva aalvs, ed è grido di popolo o Fuoco salvaiico: Spezie di malattia In- nome porta anche la Composizione tau-
di soldati, quando per aleno subito ti- 1 fiammatoria. I sleale di quest’ antifona od inno cbe ai
208
; e
| , . ,

SAI# S AH S AH
eanU nella Chiesa cattolica io Goe del annesse a’ patti. (Lai. paefum eowen- rico di Samara chiama Linneo tatti
Vespro dal Sabato dopo Pentecoste si- !nm.] —8. E per Eccezione o simile.— semi o pericarpi! provveduti di ali Dal
no all* Avvento. 3. Luogo di sicarezta. Onde Mettere o ebr. sciamar conservare. ]
l' 2. Lo : —
SALVETE. £ai-ré-f«. Lo Messo ebe Selve, Forre io salvo, vale Mettere o Porre io Samare si dicono nwmopterc quando
ma nel numer» del più. sicuro. ( lai. tn fulum redigere. ) 4. — vengono attorniale da oua sola ala o
SALVEZZA. Sal-vii ta. Sf. Assicura Fare a salvo o a salvare , vale Pattuire membrana ;
triptere sa da tre; tetraple-
mento o Liberazione da ogni danno o con un altro del giuoco di non esigere rs se da quattro ec.
pericolo. (Lat. min», incoi u mito*. scambievolmente il danaro della viocila. SAMARITANI. Sa-ma-rUè-nù Lett. Et-
SALVIA. Ài-us-a. Sf. Boi. Geocre di SALVO. Add. m. Fuor di patitolo . Sicu- cì. Caratteri Samaritani : Caratteri e-
piante della diandri.» mooogioia. fami- ro , Salvalo. ( Lat. salviti , incolumis. brsiri, co' quali erano scritti i libri d el
glia delle labiate, co' seguenti caratteri: In eelt. gali. saòKaiirs salvato: e presso Pentateuco e di cui I SamariUni , ebe
calice campaniforme . striscialo a due Ì Celti il b facilmente mutasi io v. lo sono settari! giudei, ti servooo anche al
labbri, il superiore tridentato, l'inferio- brelt. salve! salvato : e sa ber salvado- presente.
re bifido, la corolla a tubo largo presso ra: le quali voci LeGonidec non reputa SAM BECCO.
Sam-béc-co. Sm. Mario. Lo
Ventrata, coll'orlo bilabiato, col labbro aatiebe. la gr. foca. io turco saffi , in stesso ebe Stambecco.
superiore rivolto e smarginato , il lab- mgi. safe, iu frane, sauf. in isp. salvo. SAMBRA. Sàm bra. Sf. V. A. Lo stesso
bro inferiore diviso in tre lobi, de’qoali V. pure l'elio), di falcare.] —2. Ag- che Za m bra. V. e di' Camera. [ Dal
il medio grande e rotondo filamenti giunto di Luogo, vale Ben custodito , fr. ckambrs che si pronunzia aevamòr,
degli stami pediceilati articolali per
;

Ben riparato, Sicuro. —


3. Dicesi Sano camera. ]
traverso, versatili, recanti da un lato a salvo, e vale Libero o esenta da ogni SAMBUCA. Sam bu ca. Sf. V. G. Mus.
nn'antera fertile, e dall'altra uo‘ antera danno o pericolo. —
4. Per salvo modo, Strumento musicale da corda degli ao-
abortita. Molte specie Indigene di que- quasi a voce d'avvetbio, vale Con sica- tichi Greci, che molti credono essere lo
sto genere vengono adoperate quali ec- rena, Sicuramente. Lai. fui*. ]
[ 6. —
stesso Barbi ton. ( Lat. somàtica. .Sam-
citanti. [ Lst. salvia, la basco satòia Diccsl Salva tua grazia, evale Con tua buca dal crii, gall.'mmh piacere, e batch
10 turco ssibijs, io tllir. slavlja, io led. pace. toccare Che turca piacevolmente, la
;

salbey, io ongh. s talya , in oUnd. sa- SALVO. Avv. che talora si adopera in for- molte lingue una voce assai umile a
lta , iu isp. salvia , in frane, savg in za di Prep. e vale Eccettualo Fuorché, sambura è nome d'istrummto da fiato.]
ingl. ioga, in celi. gali, taiidt. Secondo
,

Se non. I Lai. jiraelcr, praeterquam.


,


2. Milii- Scala eba si ammaoolva
11 Lemery , salvia sita dal Ut. snfvus — 2. E seguito dal seguo del secondo
]

olla navi per Iscalare le mura delta


per le sue virtù aaluteroli. A lui forse raso. —
3. E con nomi d ogai genere e città manti ime. Chiama vasi con questo
dal gr. saos salvo e bios vita.] 8. Di- — d'ogni numero.— 4. Variasi per generi nome, perché la scala alzata colle funi
cesi Salvia officinale ed aneba Salvia e nu torri io sigoif. del lat. salsus , in- rappresentava la figure dello strumento
assoluta mente, la specie più comune di columi#; ed allora preode forma di add. musicale dello stesso nome. [Lai. sam-
detto genere è un piccolo arbusto in-
: —8. Riceve dopo di sé le prep. Dove , buca.] —
3. Macchina colla quale dalle
digeno del mezzogiorno dell’ Europa , Mentre, Quando e al fatte. 8. Diceai — torri si abbassa il porne sulle mura
che ha gli steli legnosi, con molti rami, Salvo che, Salvo sa, e valgono il mede- dalla città combattuta.
quasi quadrangolari, pelosi, alquanto simo che Salvo. —
7. E scrive»! anche SAMBCCATO. Nam-òu-cà-lo. Add. m.
bianchi; le foglie opposte lanceolate ,
. Salvochè. —
8. Dieesi Salvo che, e vale Aggiunto di Cosa dove sieno mescolati
ovate, griozosc , un poco intaccate nel anche talvolta lo stesso che Purché. Gori di sambuco.
contorno, pubesceut', lunghe quasi co- (Lai. dummodo.J —
9. Ditesi Salvo che, SAMBOCHBLLO, Som-òw - che Mo.Sf.BoL
me i pezioi*, specie Imeo te a basso delia e sta ancora per Se non che, Sa non se. Lo stesso che Sambuco ebbio.
lenta i fiori verticillati, a spiga, con
;
{
— 10. Dicesi Salvo che non per Se già SAM BUCHI NO. Sam-bu-cht-no. Add. m.
E raltee ovali spuntonate. Fiorisce nel-
» non. (Lai. mai /urte.]— li. Dicesi Sal- Di sambuco. |L«l. laiwàuceuf .]
j

l'estate e nel l'autunno. [Lat. salvia of- vo il vero , nel rarcooUr checchessia SAMBUCINO. Sam-bv-ci-M. Add. m. Lo
ficinali jLin.\ — 3. Si conoscono eleo-
j
quaodo si può dubitare che il fatto poe-
,

stesso che Sambuchiuo.


oc varietà di questa specie, fra le quali ta sur altramente ; e vale II vero alia SAMBUCO. San» òù-eo. Sm. Boi. Genere
principalmente la Salvia di Spagna , sempre in piede, o abbia sempre il suo di piante della peutandria trigioia , fa-
salvia minor angusti folta la Salvia cre- lungo. (Lat. sii veniali loeus , nifi fal- miglia delle caprifogliacee. Hanno ca-
spa salvia serrata crisma la Salvia lor. ]— 18. Fu detto anche Salvando in lice a cinque divisioni, corolla a ruota
4
, ,

della China, salvia fem.ior, Is qualche cambio di Salvo. ed a cinque lobi tre stimmi lessili ,

le foglie più piccole della varietà. SA VOCON DOTTO -Sai vo-con-dól-to.Sm


I . bacca trisprrma, infiorazione cimosa ec.
SALVI AT1CO. &l-tii-ó-lko. Add. m. V. comp. Sicurtà che danno Principi, le I [Lat. aambueui. Dal gr. sambyet sam-
A. V. e di’ .Salinaro. Repubbliche ec. perché altri ne’ loro buca, strumento musicale, che sai prin-
SALVIATO. Sal-vi à-to. Add- m. Fatto Sull non sia molesUto o nella persona cipio si fece con tale pianta. Altri da
con salvia , Che ha odore o sapore di o nella ruba. [Lat. fides pvblica .] 8. —
Sambyx uomo dell' inventore di questo
salvia. iLat. salvia amdifvs.] 8. Di- — Facoltà daU da uo capitana supremo istrumealo.) —
2. Diceal Sambuco co-
cesi anche Color saiviato, Il color verde d on esercito ad no capo dell'esercito mune od anche semplicemente Sambu-
sbiancato. nemico o ad un corpo di soldati di an- co,Una specie di detto geuere , comu-
SALVIETTA. Sal-viét-ta. Sf. V. Fr. Àr. dare, di ritirarsi o di sUre per un tem- nissima ne* nostri climi e cooosciut «sal-
Mes. Toragliolioo che a mensa si tie-
. po determinato nei luoghi occupati dal- ma. Questa piauta ha la rsdire legnosa,
ne dinami per nettarsi Ir mani eia boc- reserti lo al qoale comanda, con sicurtà alquanto bianca; il tronco arboreo, pie-
ca. [Lat. mappwla.ln led. ditesi sai refe della persona. —
3. La stessa Facoltà ghevole , e midolioso nella gioventù ,
io frane. sert trUa, io olaod.rd in isved. conceduta ad un reo o ad no accusalo eoo la scorza grigia le foglie opposte,
;

ssrvct , io isp. servilleta : delle quali contumace per ridarai, ulva la persona, pennate-d: spari senza siipule , eoo 8
.

voci la prima radice è per avventurai! a far le sue difese.— 4. Leg. Promessa o 7 foglioline ovato-lanceolate appun- .

verbo servirà. Io molli luoghi d' Italia fatta dai creditori d' un negoziante fal- tile, seghettate, scorili ; i Suri bianchi,
ditesi servizio di tavola tutto ciò ebe lito di non mobstarlo ne' suoi affari , e io cime; le bacche alquanto rosse, quin-
serve ad imbandirla, e servito per muta di lasciarlo liberamente sgire senza far- di nere. Fiorisce nel Maggio , ed e co-
di vivaode. il Buffet ha il brett. salvye- lo arrestare, pendente un certo tempo , mune nei luoghi paludosi e ombrosi.
den c belo vano ricercasi io altri dizio- ebe sogliono accordargli, per ordinare i Notissime sono in medicina le virth
nari!. ] di lui interessi, e porsi in grado di sod- delle sue Toglie, della scorza, delle bac-
SALIFICANTE. Sal-vi-fi-càn-U. Pari, disfarli , oppure per trature con esso che, e specialmente de’ Gori che ai usa-
di Salvificarc. Che salvifica Che fa loro l'amichevole accordo. no come diaforetici, emollienti ed ano-
salvo.
,

SAMARA. Sà ma-ra. Sf. Boi. Non» e dato dini. (Lat. sambucus nigro Li»A 3. —
S A L V 1 F ICAR E Sal-ri-fieu-re. All. cotnp. a quella specie di pericarpio o casella Dicasi Sambuco ebulo, o anche Ebulo,
Far svlvo. di uno o due logge ,
curiacco-membra- Ebbio, Sambuchelle e Sambuco sempli-
SALVICI A. Sal-vì-gia. Sf. Asilo Rifu- ,
dom , compressa, la quale non si apre ceraeni-, Un’altra specie di sambuco,
gii', Franchigia. i ebe eoo difficoltà e a‘ lati o alla sommi- che ha i fusti scansia ti, angolosi, nodosi
SALVO. Sàl-oo. Sm. Convenzione eoo va- I
tà va guarniU di uo'ala membranosa. e pieoi di midollo , che periscono ogni
ni patti e risene, o piuttosto riserve Dicesi anche Scrutola. Col trame gene- anno. Cresce la Europa sul margine
., J % —

9 Al¥ 9 All 9 Ali


delle vie e luogo le Fotte. Esala de ogni SAMPOGNARE. 5am-po-jnàre. N. a ss. gioite , Goariroento ,
Sanità. [
Lat. cu-
sua parie uu odore fetido ributtante, e Sooar la sampogua. [ lo ungh. stpoini rato. ]

•pecialneenle dalle fuglie .che hanno suonare il fisulo.) SANBENITO. Sm. comp. V.
.San frvni-io.
sapore amaro e sono assai mucilaglno- SAMPUG.NElTA.Aam-po-jndt-ta.Sr.dim. spago. Si. Mod. Nome che davssi alla
se; la radice quasi priva di odore ,
ha di Sampogna. veste che faceva indossare agi infeli-
si

pare sapore amaro e dispiacevole, al SAMPSEAN1. Sam-pai-d-ni. St. Eccl. ci condannali nelle solenni processioni
riche la corteccia io verna de' Fosti, Sellarli orientali, i cui dogmi eraoo uu degli Aulo-da-fè. Era essa ima specie
oe adoperano io medicina la radice ,
miscuglio di quelli de' Giudei, de' Pa- di sacro di tela gialla
, che
veniva be-
le tortecele della radice e de' Fusti ,
le gani e de' Cristiani. Delti anche Scam- nedetto prima di vestirne la vittima ;
foglie, I bacche ed i semi.
fiori, le sefbi. (DiUebr.iehemeich, io ar. «cerna era fatto in forma di scapolare, compo-
SAMIDE. Sd-mv-de. Sf. V.G. Hot. Genere sole, perché pretendesi che abbiano •- sto di un largo pezzo di tela che pendea
di piante caotiche a fiori incompleti dorato qnest astro.) sai davanti, ed un altro che cadeva die-
della decaodria monogioia famiglia ,
SANSCRITO. Sam*orUo. Sm. FUol. Lo tro le spalle a guisa di pianeta ; su ca-
delle Mmidi ; cosi dette perché nelle stesso che Sanscrito. dauno del due pezzi era figurata trai
loro Foglie banco qualche somiglianza SAMSI A. Som ti-o. Mus. Specie di
sf. croce di S. Andrea, e vi erano poi rap-
eoo la betulla. [ Lai. lamffda. Di ia~ chitarra a tre corde, usata nel Giappo- presentate figure di demonii e fiamme,
ntjfda samida o betulla. ]
ne, e che viene abitualmente sonata da colla differenza che queste erano volte
SAMIDEE. Sa-mi-<Jè e. Add. e sf. pi. Bot. quella specie di douoe pubbliche le qua- airinvù per quelli rlt'esser doveano ab-
Famiglia di piante stabilita da Venta- li si fan venir nelle case da té per diver- bruciati , ed aU'iogiù pe'meno rei che
nti, Il coi tipo è il genere Samide. [Ut. tir gli astanti colla musica e colla danza. erano dannati a piu miti pene. Alenai
tamydeae.) SAN. Prep. separativa , tronco , siccome pensano che il Sanbcoilo fosse no' imi-
SAM10. Sà mi-o.Àdd.Min.e Terap. Ter- alcuni credono, da Santa ; e nato , se- tazione di qnella specie di sacco onde
ra Samia. Terra che viene dall’ Isola di condo altri, dal fraoc. «aiu, modo an- coprivinsi i penitenti oei primordii del
Samo. Sono di due specie, ed entrambe tico. ( Lat. «uva. Il fraoc. tana dai sul cristianesimo. [Aan-éenifo cioè «oco fre-
adoperate coinè astringenti oelle ferite. le condonanti si pronunzia *an. J nilo, voci spagnuole che vogliono Sacco
Avvi pure una Pietra samia che cavasi SAN. Add. e sm. accotc. dì Santo, quan- benedetto.)
dalie miniere di detta isola ; è bianca , do indica alcun Beato e dalla Chieaa te- SANCIRE. &m-et-r 0 Alt. V.L. Statuire,
.

•'attacca alla lingua , è astringente e nuto • canonizzato per tale, e ponsi in- Determinare, Decretare. [ In pera, san
rinfrescante, e gli orefìci se ne servono nanzi ai nomi mascolini cha comincia- prescrizione, legge : nnk autorità. In
per hruuir l oro e renderlo più lucente. no per consonante scempia. celL gali, tonraich determinare , de-
|Lat. (erro tamia; lapis lumnu.j SAN. Add. m. accorr, di Sano. cretare. 1
SAMIOLO. Sa-mìo-b. Sui. Filai. Erba SANABILE. £a-»à-fri-i«. Add. com. Alto SANCITO. Asn-ei-fo. Add. m. da San-
che gli antichi Galli credevano ch'aves- a sanarsi. [Lat. sanoéitts.) cire.
se grandi virtù contro le malattie delle SANAMENTE. Sa-na-mén te. Avv. Con SANCOLOMBANÀ. San-co-lom -bà-na.
bestie e specialmente de’buui e de' ma- sanità. [ Lat. salubriter.
2. 1— Bene , Add. e sf. Agr, Sorta d'uva.
jali. Gli speciali la chiamano pulsatil- Perfetta meute e seoza passione. Lai. SÀNCOLOMBANO. San-cv-bm-bà-no.
la. £ tu frane, aamola , dal celi. *»« recla. )
—3 Sjggianieule,
[
Con giudi- Add. e sm. Agr. Vitigno che produce
toin salutifero, e mul moltitudine: Sa- zio. (Lat, tapisnUr . l’uva dello stesso nome.
lutifero a molti. Altri forse da «ain e SANANTE. Sa-nàn-tc. ParL di Sanare. SANCTA SANCTORCM. Sm. V.L. Eccl.
da muc porco. Nella stessa lingua laimA Che sana. Quella parte del Tabernacolo presso gii
calmare, sedare, e mutati dolore.) SANARE. Sa-nà-re. AU. Far sano. Ren- Ebrei, nella quale, secondo la irgge an-
SAMORO. 5a-tnò ro. Sm. Mario. Nave der sanità a chi era malato. [Lat. sana- tica non entrava altri che il sommo
molto lunga e piatta, che porla uu solo re, «anitati reitilucre.) 2. E col no- — ,

sacerdote, e solo una volta Tanno.— 2.


albero, e d' ordinario serve al trasporto me della malattia iu quarto caso. 3. — Per similit. luogo più santo della
de' legnami sui Reno, e nelle acque in- E coll' accus. sottinteso. 4. Per st- — Chiesa, presso
Il

i Cristiani.

teriori d'Olanda, [Dal ted. saumtr vet- anili. Rimettere io regola dò ch'è fatto SANCTIFiCETUR. San-cli-fi-ck tur. Sm.
turale. )
contro di quella. —
5. E detto di ter- indecl. V. L. e seberz. Simulatore di
SAMOSATEM. Sa-wto-ioiòni. St. Eccl. reno. Sanare un terreoo , vale Prosciu- divozione. Ipocrita.
Discepoli e partigiani di Paolo di Sa- garlo dalle acqua stagnanti. 6. Ca- — SANCTIO. Sàncti-o. Voce composta per
mosata vescovo di Antiochia nel iti se- strare ; ma è voce del dialetto fiorenti- isrberto, per contraffare nn Senese.
colo, che sparse alcool errori iotoroo ai no. iLat .castrar *, evirare, axecara.J SANDALAR10. San-da-là ri-a. Sm. V.L.
mistero della Trinità, e negava la divi- 7. N. ass, Risanare, Guarire , Ricupe- Fi lol. Quartiere e strada dell » mira cit-
nili di G. C- Furooo ancora appellati rare la sanità. [Lai. convalttcere , con- tà di Roma, cosi detta perchè vi dimo-
Faolioiani , Paolloianisti , PaolinUni- taneseere.] — 8. Ed io forza di sm. ravano i manifattori di sandali. I Ut.
sani. SANATIVO. Sa-no-fi-vo- Add. m. Che «andaliarium. )
SAMPIERO.&im-piè-ro. Add. e sm.comp. ha virtù di sanare. [ Ut. «anarutv eim SANDALIGERULI. San-da-li-gi-ru-li.
Agr. Sorta di fico e di susino ; e si dice habant. ] Add. e sm. pi. Schiavi che portavano e
tanto dell'albero, quanto del fruito. SANATO. Sh-nA-lo. Sm. V. A. Y. o di' custodivano i sandali de* loro padroni.
SAM FOGNA. Sam-pó-gna. Sf. Mus. Stru- Amato. (Ut. «andaiigtrutaf. [Dal lat. sandalim
mento rusticano di Italo ; ed è propria- SANATO. Add. a. da Sanare. [
Ut. «o- sandali, e pero iu porlo.l
mente Quella specie di pifferi , che i naiui.j SANDALINA. San do lina. Sf. Cbim.
contadini soglion formare la primavera SANAI ORE. 5a-na-td-ra. Add. e sm. V. Materia colorante del sandulo rosso,
di scorie di pioppi o di castagni. Ma A. V. e Avnalore.
di' sostanza quasi insolubile nell’ acqua ,
talora impropriamente si confonde an- SANATORE. Verbil. in. di Sanare. Che ma solubilissima nell alcool , nell ete-
che con la Pislula e colla Cornamusa sana. (Uu carolar.)— E per meiaf. re, nell'aceto e negli alcali.
[Lat. (bivio Dall’ ungb. tipoknak dat.
. SANATORIO. Aa-na-tò-ri-o. Add. m. Ap- SANDALO. AJn-da-(o. Sm. Boi. Noma
plur. di «ip ssmpogoa. Altri forse dal partenente a sanazione, Rimedia tiro; e dato da’ farmacisti a tre specie di legno
pera, tcwhen sampogna, e sla da ptnj vale anche Abilitativo, Dispensativo. che ne provengono dalle Indie e distia-
cinque, sia da penge danza : Sampogna SANATORIO. Add. m. V. A. V. a di’ Al- guoosi dal colore in rosso, bianeo e ci-
• cinque canoe , o che accompagna le no torio. trino. Questi tra legni si riputavano
danze boscherecce, lo gali, autm frinì» SANATRICE. Aa-no-tri-ce. Verhtl. f. di preziosi aleseifarmachi e cordiali: i due
ricco di melodia ; team h punitori gentil Sanare. Che sana. ultimi sono alquanta tonici : il primo
fiato, «ioti frinn fiato armonioso, lu tsp. SANAVIVARIA. An-na-v»-«è-n-a. Add. è inoltre astringente. Hanno un odore
tacabucht, in fraoc. aaquefrut, io logi. e sf. V. !.. Arche. Quelle porta dell'an- simile a quel della rosa , il sapore aro-
taekbut, io g«U. «acéti! sono pur nomi fiteatro io Roma, per la quale uscivano matico ed amarognolo. (Lat. tanlalwn.
di un istrumeato da fiato che crederi il gladiatori rimaati vincitori . diversa In ar. «oenr/ai e «enadifr, in turco son-
serpentone o II trombone. Il Mensgio
i

della Libitioense, eh era quella per cui dai. 1 —


2. Ar. Mes. Sorta di calzare, o
propone «amfrvcìna diminuì, di «amfru- trasportavamo! cadaveri de' vinti. (D«l
i pianella mollo ricca
, fatta dì
seta , di
ca, la qua le perù e iatrumeolo da Cordi, lat. icmui sauo, e vivai vivo. ] tessuti d‘oro o d’altre stoffe pretiose, lo
non giù di fiato. ] SANAZIONE. Sd-fla-zi-d-f*. Sf. Gaari- uso presso le donne Greche e Romane :
207
.

SA IV 911 SIN
ronsb'cva io una snoJa la cui poslerio- Avicenna dice essere o giallo o rosso o che penetrando nella sua circolazione
re estremità rra incavala per ricevere il verde. Taluno lo credette una specie di per tutti gli organi, distribuisce gli cle-
Ullooc rimanendo scoperta la parte
. cerussa del colore del‘a Sandracca e ; menti eia vita n tutti tessati organici, i

supcriore del piede. Ora è usalo da' Ve- fuvvi anche chi lo suppone un frutice conduce il calore animale ed è la prits-
scovi c altri Prelati, quando portano gli od un erba il cui fiore era filmile al coc- cipal sorgente delle escrezioni. Essi A
abiti pontificali. (Lai. tondalium. San* co. [Lai. tandyx. In molti le-*irl greci bianco ne' molluschi e negli «filmati
,

dalkm e inndalium dal per» rendei , trovasi lanr/yx tradotto per mM


emu- degli ordini inferiori; è rosso negli altri,
vulgo fondai calrcamenti grnus: dicesl la. Il Mciiiuski traduce tandfjt in ar. cine no' mammiferi negli uccelli , nei
.

aoche r endelek.) —
3. Specie di calme ferrai;, in ital. minio. In isp. l'intha è pesci, nc rettili ec. [Lit. tanguis.cruor.
consistente iu puro suo » di cuojo allac- il popone, il quale é russo.
] Sanguit dal pere, teittghtr , «angui»
ciato al piede con una striscia di pelle, SANDRACCA. .Van-Wràc-eo. Sf. Dot. e Ar. concfetns. Altri dall’ehr. fctrmi purpu-
ed usato per lo più da' Frali mendican-
ti. — 4. Zoo). Nome dato alle conchi-
Me*, arcorc. di Sandaraca , Oggi è più
in uso Sandracca.
reo.; —
2. Dicesi Sangue venoso o nero .
Quello che scorre per le vene e ai trova
glie del genere erepidola, a motivo del- SA NI! A. Sa-nè-a. Sf. V. A. Pare che si- nel lato destro del cuore e nell' arteria
ia forma delle loro valve. 5. Marin. — gnifichi Costa , o Spiaggia. Nel qual
[ polmonare; arterioso. Quello ebe riem-
Specie di barca che serve t trasporti senso non è già voce erroneamente sera- pio le arterie, il lato sinistro del cuore
d’uomiin o di robe pesa poco , ond' è :
la, ma esatta e vegnente dalt'ar. tentijn e le vene polmonari.— .1. L'eni'ssione o
usala uè' bassi frodi. Dal turco tonfai I traciu.fi, plaga. Più altre voci analoghe Cavata del sangue. Lat. sanguini t mit-
spezie di .barca e questo dal p*rs. un-
; *ono nellosli-ssa lingua, e nella gallese | ilo. phlrho tamia. ] —
4. Dicesl i’i-r tornea-
titi novigiuin minus , quod majoribu* SANEDRIM .Va-ne-drim. Sm. St. Ebr. lo di «angue e vale Evacuazione eeogus-
navi bus alligatimi pracsto est. ] ,
6. — Nome che divano gli antichi 0 Iti M nelcnta per via dell’ orina. 5. Dicesi —
Specie di bastimento del Levante che loro tribunali di prima riarse. V. e di* Uomo di «aogue e vale Sanguinolento.
serve d'alleggeritore de' navigli grossi. Sinedrio. ( Dal gr. tynedria ovvero ty- — fl* E per estrai. Dedito a guerra , o
SANDAPILA. San-dà-pi la. Sf. V. L.
Arche. Specie di cataletto , con cui da
nedrion Consesso , che vien da tyn con, piuttosto Implicato in guerre. 7. Di- —
e hedra sede. ] cesi Sangue grosso, e vale propriamen-
quattro uomini cran portati alla sepol- SANGALLA. Son gài-la. Add. e sf. Ar. te Tenace; ma fu detto anche per Ab-
tura cadaveri de' plebei. [Lat. tanda-
i Me*. Specie di tela, C<>»1 detta dal parse bondevole, Copioso. —
8. Diersi poetic.
pila. Sa oda pi le, o Cataletti. .Sandapita di S. Gallo donde prima cl è venuta. Sangue riarso di alcuna passione, adat-
dal gr. vanii tavo'a, e pyelot tiara.- Ba- SANGERMANA. San-ger-tnà-fi'i. Add. e tando ad esso quell' affetto dell' •minio.
ra di tavole. ]

SANO A FILARI A. San-fla-pi-là-ri-a. Add.


sf. Agr. Nome volgare d’ una specie di 1

—0. Per Ferire IO. Per simili!. San-
pera assai dllicata. gue dell* uve , Sangue della vile dicesi
f. V. L. Arche. Epiteto di quelle porte SANGIACCATO. .San-yt'ac-cò-lo. Sm. St. il Vino. —
11. Fig. La vivezza colorila
de' circhi degli antichi, per te quali e-
strae vansi i cadaveri di coloro ch'eraov
Ottona. Ufficio, podestà e giurisdiziooe della eloquenza o del dire. 12. Per —
i
del Snngiaccn. metaf. Stirpe. Progenie. [Lat. tanguit,
periti. Altrimenti Libilinrnse. ( Lai. SANGlACCO. San-giàe-eo. Add. e sm. toiolet.] —13. Oodc Picciol sangue Cu
tandapilnria. )
SANDARACA.
St. Ottoni. Titolo di una delle primarie detto per Vile stirpe. 14. E Signorie—
Snn-dd-ra-ca. Sf. Hot. e dignità dell'impero ottomano, del quale di sangue par che voglia significare
Ar. Me« !i<s na ebe fluisce dalla rAuya erano investiti I governatori supremi
,

Signorie as«oftite o di Stirpe Reale. —


art fruitila, sulle rovtc settentrionali delle principali provinole , ma elio in 15. Tempera, Indole; trallvodo di «iav
dell'Africa. Trovaci in logr^mc rot<<ode processo di tempo divenne Inferiore a patla o antipatia.— 16. Agghiacciare il
od allungate , biancastro , d' un giallo quello di Bassi ed altri istituti dappoi, «angue nelle vene, vale Arreslarlo.Fer-
duino pallido
lucenti e trasparenti .
, ed 6 ora dignità che tanto nelle provin- marlo Raffreddarlo. [Lat. fonyutneaa
che si frangono tolto il drnt# . ardono
con fiamma chiara esalando un odore
ce quanto negli eserciti non viene altri- heòrrs.'
,


17. Agghiacciarsi il sangue
.
.
menti distinta che da uno stendardo . nelle vene, vale Restare esangue.— 18.
balsamico ed aggradevole- Una volta i
di cui postomi far uso coloniche nc van- Andare a sangue alcun luogo si dice
medici l'adoperavano quale .limolante
« diuretico ; oggi le arti se ne valgono
no insigniti per differenziarli dalle
.
dell' Enervi fatta grande uccisione. —
Code di cavallo, insegna principale dei 18. Andare <> Andarne il sangue a cati-
per molte belle vernici. (Lai. fondura- Bassa e de' Visir!. La voce è (nrehesca, nelle. valeScorrere il sangue in grande
cAu. Sond racha de' tircci t dal pere.
i
e vale nel snn primitivo slgniflc. Sten- abbondanza ; e fìg. Esser* in grado
tender che vale il medesimo e da rk che .
dardo. f Questa voce é venula a' Turchi disperalo. Aver bi-ogno di 'prontisrimo
io quella lingua distingue «I diminuti-
vo. la celi. gali, dicesi fonare. 1 2. — dal pere, f engiavf vessillo.) —
2. E per —
«occorso ec. 20. Andare a «angne.vakc
la Provincia siesta da lui governata, più Piacere, Sentirei l'uomo inclinato a porre
Resina del ginepro t chiamata anche comunemente Sangiacraln. amore a quello di ebe si tratta. [Lat.
dagli Arabi Sandnrack o Sandarax e SANGlMIGNANO.&m-yi mi-ynì
,
no. Add. piacere, arridere, eong ruert, per gratum
da’ loro intcrpelri Snidarne* degli Ara-
bi, per distinguerla da quella de' Greci.
e firn. Agr. Sorta di vino di Toscana ,
ette.) —*21. Avere più di saague, par-

— 3. Sostanza che tiene il meno tra il


cn-i detto dal
che In
luogo dove nasrnn le viti
predarono.
landosi di battaglia, valeEs-er più san-
guinosa. —
22. Averea «angue , vale
micie e la cera , c che trovasi sovtnie SANGIOGHETO. Avere a cuore o in considerazione, Gra-
San-gio-ghé-to. Add. e
. nelle cave vuole delle arnie; e il nutri-
Agr. Sorta d’uva, ed anche il viti-
srn. dire. (Lai. cordi ette, eurae effe.)— 23.
mento delle api allorché lavorano. 4. — gno che la produce. Avere il «angue guasto con alctmo.valc
Min. Gomp< aizionc minerale, detta an-
che Risigallo o Rubino minerale-, e dai
SANGIOVANNL 5an-/jvo-rào-ni. Add. c Odiarlo, Essergli nemico. 21. Bollire —
sm. Agr. Nome volgare d'una specie di il «angue o i «angui locuzione colla :

mineralogisti moderni , Solfuro rosso Ciricgia e di Fico primaticcio. qnale dinotiamo Avere l'i«iinto del con-
d’trscniro. (Lai. fonduracha.) SANG IO V A N NI T A . San-gio-ra n -ni-f a cupiscibile o dell’ irascibile appetito.
BARBARESCO. Am da rd-JAO, Sm. Min. Add. e sm. St. Mod. Della setta e drl- (Lat. efferveteert .) —
25. Bruttarsi le
Specie di gemma delflnilh r dell’ Ara- fnrdine equestre di S. Giovanni. ( Lai. roani del «angue di alcuno , vale Ucci-
bia meridionale, di Color di fuoco . con hatpi talari m
S. Joannit .] derlo. —26. Cavar sangue, vale Bucar la
piccole gocce d'oro. [Lai. fundoreiuf .|
SAM)ARR.'iO..Srm dn-ri-to. Sm. Mio. Lo
SANGIOVETO. San~gin-x>i-to. Add. e sm. vena per trame il sangue. 27. Ditesi —
Agr. Li stesso che Sangiogliet •. Correr di sangue, Correr sangue una
«lesso che Sandarcsco.
SANGUI A San-gri-a. Sf.V. Spago. Chir. via, un fiume, quando per grande ucci-
SANDASKI. Sun-dò-tel. Snst.com. Min. Cavata o emissione di «angue. V. e di' sione fuvvi versato molto sangue.— 28.
Nome arabo di una gemma indiana. Salano. (Lo spagn. fanyria è da fon- E-sere latte e sangue dicesl familiar- •

[Lai. fOA'iajc/.j
SANDICE. Sàn-di-ef.
erà sangue.) mente di persona di Irei colore. 29. —
Sr-st. com. Fi'ol. SANGUACCIO. San-guàe-eio. Sm. peg.-. Essere «cosa «angue; dicesl nello stesso
Sostanza che presogli antichi indica- Sangue. Sangue
di di pessima qnalitA. «en«o che Restare o Rimaoerc scota
va, secondo alcuni, un co'or rus» funi-
tneggtontr di cui facevasiuso nella pit-
SANGUE. NdA-yuc. Sm. e nntie. o«vto nel sangue. —
30. Far «angue, vale Gettar
pi. anche come sf. Liquido contenuto sangue. Onde Far «angue per le nartri,
tura ; sfondo altri, un color verde ten- nelle arterie e nelle vene; vermiglio r di sotto o simili, si dire dell' uscire
dente all'azzurrognolo. Si crede che cor-
risponda allo zarnicA d«gli Arabi , che
nelle prime, rosso carico nelle démodé. r «angue per quelle parti. [Lai, tan-
prodotto dall' elaborazione del chilo, e gxtinen fondere tariyuinrm nmlfere.)
,

208
— ,. .

8A.\ S A3V SAI


.
— 31. F«r sangue vile am he L'or ulrfi*. di Sa ri gui fica re. Che sangui (i ca , Che SANGUINATO. San guinà lo. Add- m.
—32. E Far Milane per Aver giurisdi- forma il saugue. da Saoguiuare. V. A. V. e di'/nzan-
zione di punire rei di pena capi tale.
i SA NG L* FIO ARE. .SKzn-ju»-/i-cj-re.
I N.*ss. guinato.
33. Filar sangui', vaie Non a gocciole , Generar sangue. SANGUINE. .Sm-gut-ne. Sm. V. A. V. e
ma dir- lesamente e sottilmente versare SANGMFIC AZIONE. Sm-guifica-:i-4- di' Sangue.
il saogue. —
34 Lavarsi m-l sangue .
. ne. Sf. Il cnnveriirsi che fa il chilo in SANGUINE. Sm. che
Bot. Arboscello pren-
delio per espressione dHl oliiina ferocia sangue. Il saaguitieare. de il suo nome dal color ro*»«che acqui-

nelle uccisioni.— 33 Morire in sangue, SANGUIGNA. .Sanguigna. Sf. Min. No- stano i rami dalla parte che è battuta
vale Essere ammazzalo. 30 Perdere — . me dato iu commercio ad una or irta di v dal Sole. Il legno è duro e buono pel
il sangue. licitar sema sangue o simili, ferro o-Biduo ro-so , a
cagione del suo tornio; le sue vermene si adoperano per
vale Rimanere esangue; e figurataci. colora ru?so carico la^onuglìante il gabbie, vergelli e canestri. Le bacche
Predar* I sentimenti , Abbattersi , Ac- sangue, o pure per la proprietà ebe ha. tmgouo di color porporino, (Lat. r irga
corarsi. [Lai. rursoNgwam fi-ri, exrmi- ridotta iu polvere , di arrestare il san- sanguinea, comus sanguinea /-««•)
ttrri.J —37. lticavar sangue , vale Sa- gue. —
2. Si dà pure questo nome al Sanguinella. Nau-guv-nèi-fa. sr. Bot.
lassar di nuovo. —
38. Non rimane s-in- U a*pro elitropio. Piaota che ha gli steli diritti, ramosi ,

guc addosso si dice Di chi ha grandis- SANGUIGNO. Nuia-jMi-gno. Add. n». Di pelosi, un poco grinzosi; fiori alquanto i

sima paura. (Lai. exumgpem /lari.] — ssogue.Ualaiivo al spugne, Che contiene (ossi, venali, co* peduncoli luoghi, pen-
39. Sparger sangue. Sparger torrenti di sangue. Onde Vaso, Sistema sanguigno; denti. Fiorisce nell'estate, ed è indi-
sangue, vale Fare uccisione. 11). Sce- — .M ionia , Emi-sioue
< Emanazione san- , gena ne' luoghi umidi de' paesi setten-
mar sangue , vale Cavar sangue. 41. — guigna, ec. [ Lai. sanguineus.)— 2. Che trionali. Comunemente confusa eolio
Stagnare il sangue, vale Frenarne l'u- ulbooJa di sangue. Oude Complessione Sanguinaria. ( Lat. garannim jwluifre
scita. — 12. Tur sangue, vale Cavar san- vanguigua, Temperamento sanguiguo Lin
gue. — 43. Versar sangue, vale Celiar Abituili corpo sanguigno. 3. Asperso — )
SANGUI N e L lo $an-gui-r^i-io.Sin.Do t
. 1

«•angue o vero Uccidere. 14. A sangue — di sangue, sanguinoso. [Lai. cruento!.]



Lo sso che Saoguioe.
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caldo, A sangue freddo po»ii •? verMal. I. Cupido di sangue, Sanguinolente. SàNGUINENTE. Nun-giiv-nén-lc. Add.
valgono Nel calore della passione , o [Lai. ninguinarius.l 3. Di color del — com. V. A. Imbrattalo di aangoe, Sau-
dopo che la passione e calmala. 45. — sangue. —
6. Poclic. Canto sanguigno guin so. [Lat. tangutnobnlua cruen- ,

Prov. I danari sono il serondo sangue per Canto clic narla di fatti sauguiaosi. tai.] 2.— Micidiale. —3. Cupido di
si dice per mostrare che II danaro e ne-
:

— 7. Tingere di sanguigno il mondo o sangue, Sangaioolente, Sanguinarlo.—


cessarissimo per li comodi della vita. alenile, dit esi poetic. di Chi muor di feri- 4. F. per melaf.
[Lat. vita et languii hominiius eit pe- ta perchè sparge il suo sangue.— 8. Min
. SANGUINEO. San-guì-no-o. Add. ra. V.
cunia.]— 46. Bjo «ino fa buon san- i
Diaspro sanguigno cosi ditesi il Dia- : L. Di Sangue; piu comuoem. Sengui-
gue, vale II bnon vino apporta ami gio- spro verde, macchiatodi gocce rosse san- goo.i Lai. sanguinella.]-—'2. Sanguinoso.
vamento, che nocumento. 47. Trarre — guigne; chiamato altrimenti Elitropta. — 3. Cupido di saogoe. Sanguinoleote.
« Cavare della rapa sangue. Tirar san- SANGUINACCIO. 5ari-gui-nàe-eio. Sm. —4. Detto dì Trmperameuto, Comples-
gue da un sasso o simili: Si dice quando Ar. Mes. Vivanda (Sita di sangue di sione e simili. — 8. E«| io forza di sm.
si vuol da uuo quel chVnon ha, uch‘eì animale; e piu comunemente di uiajsle. pi. Sanguinei per Coloro che sono di
farcia quel ch'e’ non può. (Lai. aguam [Lai. «anguicwlui.] temperamento saoguigno.—6. Consan-
e punire postulare.) 48. Fislol. —
Saugui SANGUINANTE. Nfm-gtri-nàn-M- Part.di guineo. (I.at. coutangnineus , offini*.)
per Mestrui. [Lat. mem/rua.] 49. — Sanguinare. Che sanguina. SANGUI NETTO. Nau-gui ndt-to- sm. Bot.
Ecd. Nella Scrittura santa, Sangue spes- SANGUINARE. S’trv-j'ii nu-re. Att. Im- Lo stesso che Ligustro.
so significa l'omicidio; Lavare il proprio brattar di sangue, Insanguinare. [ Lat. SANGUÌNTTA'. San-gui-ni-tà. Sf- Paren-
piede , le mani, o gli abili nel sangue è cruentar*.] —%
N. ass. Versare il san- tela, Consanguineità. [Lat. comangwi-
Faro una fiera strage de' suoi urinici; gue, Far sangue Gettar sangue. [Lai., nifaj, eognalio, affinila!.]— 2. E collet-
Uomo di sangue è Un uomo sanguina- Htngiiinim emiltere, sanguinare .] tivamente. Tutti I parenti. —3. Sangue
rio ; Sposo di sangue è Uno sposo cru- SANGUINARIA. Aim-gui-nu-ri-a. Sf. Bot. o C- impiccione.
dele; Portare sopra qualcuno il sangue Specie di piauta erbacea del genere ge- SANGUINO. .Vuri-guì no. Sa». Zool. Specie
di un altro egli è Caricarlo o renderlo ranio, che ha gli steli numerosi, pelosi, di topo silvestre di America.
debitore di un omicidio. Il sangue sarà alquanto russi; le foglie opposte, circo- SANGUINOLENTE. Aan-gui-no-iàn-fe.
sopra di essi significa Che nessuno ri- lari , pelose ,
a 5 o i lobi triUdi , con Add. com. Vago di far sangue. [Lat.
sponderà della loro morto. Sangue pren- luoghi peiioli; prandi, di un rosso
i fiori sanguinolenta*.}— 2. Iiubrallatoo Gron-
desi ancora per parentela o alleama. La violetto, ascellari . solitàri!, sopra lunghi danti' di sangue. %
t
carne e il sangue significano le incliua- peiioli ; i fiori graadi , di un rosso vio- SA NI. LINO LENTE MENTE. San gai-no-
zioui naturali e le passioui della uma- letto, ascellari , solitari! , sopra lunghi Un-te-mén-le. Avv. Cou ispargiinent»
nità. Fabbricare una città nel sangue peduncoli. Fiorisce nell'estate, ed è co- di saugue. (Lai. cruente.)
vale Fabbricarla opprimendo gl'infelici. mune nei boschi montuosi fra gli sco- SANGUI NOLENTISSIMO. .Sa n-gui-no-len
Liberare dal sangue, cioè dalle pene peti. Ila una varietà Con gli steli d atasi. lif-ai-mo. Add. ro. superi, di Sangui-
meritale pel sangue sparso , ec. 50. — Comunemente confusa colla Sanguinella; nolente e Sanguinolento. ,
Bot.e Farm. Sangue di drago, Sangue entrambe cosi delle perchè le loro spi- SANGUINOLENTO. San-giu-no-Ièn-to.
di dragone nome colltltivo di tutte le
;
ghe introdotte nelle narici promuovono Add. in. Lo stesso che Sanguinolente.
rts'ne di colar rosso , qualunque sia il I*emorragia. [Lat. geranium sangui- —2. E detto di Usura.
fig. 3. Imbrat- —
vegetabile che lo somministri. Trovatisi
io forma o di piccioli pani schiacciati e
rteum Lin.\—2. Altra specie di pianta tato di sangue. —
4. Fisiol.e Med. Misto
erbacea del genere poligono, che ha fusti a qualche piccula quantità di sangue ,

friabili, o in masse pesanti firn» a 30 distesi , piccole foglie e fiori bianchi Che si rassomiglia al sangue pel coloro
libbre le quali si rompono io pezzi più o ascellari cd t comunissima per le strade o che oe colit ene. Onde Spulo, Pus
meno grandi, o iu peni rotondi, grossi di campagna. [Lat. polyganum acicu- sanguinolrnto; Sierosità, Marcia, Orino
circa una noce ravvolti In foglie di
. lare.] —
3. don lo stesso uome chiamasi
v
sanguinolenta.
canoa annodare sopra di essi e quest* , una specie di panico che hi colmi pe- ,
SANGUINOLENZA. San-gui-Po-lin-xa.
specie è la più stimata. Più comune- losi di color ro?ao- violetto e fiori in ,
Sf. att. di Sanguiuolcute. Brama di
mente si ottiene dai dracaenn Jraco, e ispighe digitate e nasce ne* campi ste-
,
spargere l’allroi sangue.
dal f/teroairpui druco, piante iodiaue, rili. (Lai. panicum sanguinale Lin.\ SANG U N OSAMENTE. San
I gui-no-sa -
chiamate sno.r esse Sangue di drago. SANGUINARIO. Ndn-pai-iiO ri-a. Add m. fun-te. Avv. Con (spargi menu» di san-
[Lai. junguifiij tlrugonil.i—M. Sangue Dedito al delitti atroci, Cupido di sau- gue; e diresi cosi nel proprio come nel
di Ercole : cesa alcuni chiamano il zaf- gue. [Lai. aanaUMwn'w.] 2 Ed in — lig. [Lai. cruente.]
ferano. furia di sm. —
3. St. Ecd. Sanguinarli. SANGUINOSISSIMO. Sa a- gui - no- lia-i % -
SANGUIFERO. San-gui-f+ro. àdd. ra. Eretici che formavano una sella di Ana- mo. Add. m. sup. di Sanguinoso.
Aggiunto dito aque vasi, per cui scorri? battisti , e cosi denominati perchè non SANGUINOSO. Nan-gui-nd-io. Add. n».
e propagasi il sangue. Piu comunemente cercavano che spargere il sangue di co- Imbrattato di sangue. [Lat. cruenta*.]
ai die
Sanguigno. loro i quali erano contrarii alle credenze —2. Agg. a Battaglia, Vittoria o simili,
fiANGUIFICANTE.&m-ouM càn (e. Pari. ili essi. dinoti Che vi si è sparso , Che ha co-
Canniseli, Tol. III. 209 27
, , ,,

III RAS III


fUlo mollo sangue.
*- I* Pf r

3. Saogoioario. ed a schivare i contagi, mi sa ima mente 14. V» «ano:

talora è
13. Dicesi Pian piano si va
modo di licenziare
iimll. Vermiglio , Del colore la peste, facendo eseguire le consoetu- altrui.
simile si siDgoe. dini generalmente ricevute e le pratiche sano ovvero Chi va piano va sano. Lo
,

SANGl'ISORBA. .Sait-juì-iòr-ba. Sf. Boi. solita ad osservarti intorno tali mate- atesso che A passo a passo si va a Roma.
Mome
boia Dico dello Pimplocila cumu- terie. — 16. Esser più sano che pesce séno ,

oo. [Lai. tan guuor ita ofieinalii lÀ n.J SANITARIO. Add. m. DI come una lasca , o simili al dicono di
SANGUISUGA. San-gui tu-ga. Sf. Zool.
.Sfl-ni-tò-ci
sanità , Relativo alla sanità.
o
( Lai. sa- Chi gode sanità perfetta 17. Sii saoo: — ,

Verme cosi dello perché adoperilo a nitari uà.] dieesi pure desiderativamente per con-
•oggereilsaogue. Dice»! anche Mignal- SANNA. gedare altrui. —
18. Far sano , vale Ri-
ti. [Lai. tavguiiuga hirudo.] 2. Ed
, —
Sàn-na. Sf.
e più propriamente quel Dente curvo ,
V. L. Deote grande;
mettere in saniti o Mantener sano. —
in forza di aad. f. una parte del qua’e eaee fuori delle lab- 19. Far sano e Farsi sano, tale Divenir
SANG L'1 VORO..Sun- jul-w-ro .Add. m. Che bra d alcuni animali . come del porco ,
'
sano. -20. Mandar uoo altrui, vale
divori il sangue. dell’ elefante , e slmili. I Lat- aanna , Liceo ila rio Abbandonarlo, Non {sti-
,

SANICAMENTO. iSa-m-ea-tn^n-fo. Sm. dirti extertut. Sanna e tanna vengono marlo, Mandarlo con Dio Mandarlo a ,

V. A. Il gaaicire. [Lai. zanario.] non dal Ut. aanna che non rlovleosi spasso. (Lat. vali dicere vale jubcre.]

,

SAN ICA RE. .Sa-m-oà-re. Alt. Bender la in scaso di dente , come suppone In il. Sto uoo . state uoo modi di :

MDilà, Ridurre» sanità. Risanare. [Lit. Crusca, ma .come beodice il Mura- salutare attrai , decollandosi o licen- ,

tanitatnn rollìi aere, «mare.]— 2. Dello tori, dal led. tahn dente. Aggiungi che ziandolo ; il che dicesi aecbe Ve sano
di Campo Terreno o simile, Migllo-
, io ar. finn in ebr. acro veglieoo pur Sii sano, [Lat. pala, valete.]
, ,
rarlo agevolando Io scolo dell* acqua deole. V. Scana.]— 2. E per simi I. detto SANOFI ENO Sa-no-ftt-no Sm. comp Agr. .

Renderlo salubre ; il che dicesi meglio de’ Mostri, Diavoli, o anche di Uomini. i
Lo stesso che Lupinella. (Da uno in
Sanificare
— , Rinsauicarc. — 3. E per me- SANNICOLA. Son-ni-co-U». Sf. Boi. Ge- Joogo di salubre, e da fleuo. In frane.
ta f. 4. N. ass. Ricuperar la sanità nere di piante della pentandria diginia, lainfoìn vale il medesimo, ed ha simile
;
ma in questo senso è V. A. [Lat. tani- famiglia delle ombrellifere , ebe ha per origine.]
tatem recuperare , tannare, convale- caratteri : ombrelleite raccolte a capo- SAN'Q Li ALIDE. S<m-<juà-U-dt. Sf. V. L.
aesrc.)— 3. e a. pass. lino; fiori quasi aessilì; quelli del centro Zool. Nome di uaa specie di aquila
SANlCATO. Su-ni-eò-io. Àdd. m. da Sa- mascolini; Il calice quasi intiero; 3 pe- oasìfrag», menzionata da Plinio. E una
nieare. V. A. Libero dal male, Che ha tali intieri; 2 semi ovali , acuti, acumi- specie di falcone che ne' primi anni
ricoverata la sanità. ILat. annotta.] — nati , arricciali e riuniti. [£anicula, ha il becco nero, la coda nerìccia con
B per metaf. secondo il Lcmery, a tonando, attese le macchie biaocbiccie; col crescere degli
SANICELA. 5a-ni-cu-ln.Sf. Bot. Lo stesso virtù medicinali queste piaote. ]— 2.
di anni si fa di color grigio, uniforme
che Sa onicuia. Dicesi Sannicola di Europa volgami. ,
la coda tutta bianca, e becco giallo;
SAPIDE. Sà-ni-de. Sf. Sl.Gr. Esposizione Erba fragoiiDa, Una specie di detto ge- onde è distinto con f nomi di Falco
di no delinquente attaccato ad un paio. nere, comunissima oe’ boschi, Is quale oi ti[ragus, F. albi rii la, F. albicandut.
[Dal gr. fonia, tanidot tavola.] ha sapore amaro, austero, misto sd al- SI trova nel nord ; si ciba di pesci.
SANIE. Aa-ni-a. Sf. V. L. Med. Pus di quanta scredine che si fa specialmente [Lat. a annuali*. Dal celi, brett. tanka
callita natura che esala odor fetido, e sentire nelle fauci. Una volte era ripu- picchiare, forare, onde aanàer chi pio-
,
cheé pili o meno alterato a cagione della tata come nna panacea e specialmente chi». Altri crede che questo uccello
,
sua mescolanza col sangue. [LaL romei. usala come vulnerarla , or» forma uoo ahbà avuto nome dal dìo Sacco, cui era
Sanici dall' illir. iagnijenje lufracida- de’ principali ingredienti del vulnerario dedicato.)
znento , corruzione. Nella stessa lingua svinerò. [Lei. tanicula ntropaea Lift.] SANSA. Sàn-ta. Sf. Ar. Mes. Ulto in-
$agnjio ovvero tagnjen putrido, corrot- — 3. Altra specie di esso genere è la frante ,
trattone l’ olio.[ Lat. tanta ,

to, tagnjeiti marcire ec.ec. In ar. am Sannicole delta de Linneo taxifraga tempro ,
fracet. Saapta dallo slavo
cor rupi» et foeleos aqoa; ei«n foelorem colyUdcm. Questa pianta ha le foglie tam solo , e picsieca dimin. di picca
baorìre et ootam pati.] radicali , distese in giro sul terreoo ooccio'o: Solo nocciolo, o sia nocciolo
SANIFICARE. Sa-ni-fi-cà-r». Alt. comp. ca ro ose, liegniformi, contornale da denti
,

disgiunto dall'olio.] — Così ehiamansi


V. A. Render sano, Sanicare. [Lai. ta- anche da’ castagnai i frantumi delle
cartilaginosi; lo stelo diritto, alto circa
nnali rati tucre.) —
2, Render salubre due palmi ; i fiori bianchi , disposti In scorze delle castagne ripulite.
un paese purgandolo da tutto ciò che
, gran numero a pannocchia nella som- SANSCRITO. San-aeri-lo. Sa. Filo?. Lin-
ne fa I* aria mai sana ; nel qual senso mità dello stelo ; i peli glandolo»! nel gua sacra de' Bramini, nella quale so-
per lo più l’ usarono gli antichi. calice. Fiorisce dalMaggio al Luglio no composti I libri della religione e
PANIFICATO. Sa-ni-fi-cà-to. Add. m. da ed è indigena del monti. delle leggi degl' Indiani e le principali
i
' baolficare. SANNUTO. San-nù-to. Add. m. Che ha opere della loro letteratura: lingua che
SANIODE. Sa ni-ó-di. Add. com. V. G. saune. |Lat. dentaius.] 2. E per aimil. — ha 30 caratteri nel suo alfabeto, 17 de-
Fisiol. Detto di persona il cui petto è dice»! di Chi ba grossi denti.*—3. Fatto clinazionl una prosodia ottimamente
,

angusto come una tavola. [Lat. tanio- contrassegnala ec. Noo è stala nota a-
a guisa di sanoe.
daa. Da fonia tavola, e idot forma.] SANO. Sà-*o. Che ha sanità , Senza ma- gll Europei che oel secolo xnu 15am-
SANIOSO. .Sa-m-O-ao. Add. m. V. A. e lattia. [Lat. annua. .Sanità dal celt.gail. ikrii è v. indiana che significa per-
L. Pieno di saoie. [Lat. taniotus.l aton o iain che vogliono il medesimo. fetto.)

SANISSIMO. Sa-triaii-mo. Add. m. su- Nella stessa lingua faina sanila*. Io SANSENA. Santi-na. Sf. V. A. Àr.Mes.
peri. di Sano. turco eaen sanus.j —2. Ed io forza di Lo stesso che Sansa.
SANITÀ’. Sa-ni tà. Sf. Stato io coi tutte sm. detto di persona.— 3. Sanato. 4. — SÀNSEVERINA. .$<m ae-ee-ri-im. Sf.Bot.
esaodria mono-
le funzioni necessarie alla vita ese- a’ Salutifero , Che conferisce alle sanità. Geoere di piante dell'

guono regolarmente; ovvero Perfeziono [Let. lalutiftr, taluber .) 5. E detto di — genia, famiglie delle asfodelee, carat-
delle funzioai , da cui riaulta la vita. Aere , di Luogo ec. vsle Salubre. 6. — terizzato dalla corolla ouda tubulo»»
Stato opposto a Malattia. [Lat. atmitoa.] Per metaf. Intero, Senza magagna. Sen- col lembo tagliato in G lacinie rivolte
— 2. Assistere alla saoilA di alcuno : za difetto^enza rottura oepertura. [Lat. io fuori . i filamenti filiformi Inseriti
detto dol medico che ha cara della sa- intajer,] — 7. E detto di Numero in sulla gola della corolla, una bacca trl-
lute de’suoi elicali.—3. Dare io cattiva luogo di lotero; contrario Rotto. 8. —
,

loculare con le eeUetle monosperme.


o in mala sanità, vale Cominciare a non Retto, Giualo.— 9. Giovevole. UUle.[Let. Fu fondato dal professore di botanica
godere buona sanità. —
4. Essere con- comieniana, «trilla.]— 10. Ditesi Sano di napolitano Vincenzo Pctagna, ed Inti-
sumilo o cadalo di sanità , vale Esecro mente, o della mente e vale Savio, Sag- tolato alla chiarissima stirpe de’ San-
infermo. —6. Dicesi Sanità dell'aria, gio, Giudizioso.— li. Dicesi Sa noe salvo severineschi Principi di Bisigoano, ze-
deifaequa re. e vale Salubrità.— 6. Di- e vale Libero o Esente da ogni danno o lanti promotori dello studio di delta
cesi la sanità e vale Nel tempo della pericolo. [ Lat. ìncoluimz , sale uà. ] scienza. [Lat. &mj aterina.)
sanità. — 7. E Rere io sanità di alcuno — 12. Andare , Tornare e simili sa- SANSUC1N0. San-*u-ci-no. Add. m.Firm.

per Fargli brindisi. 8. Leg. Magistrato no e aelvo vale Andare , Tornare ec.
,
Di ssosuco
aamprucàmuz.]
, Tratto dal sensuco. [Lei.
ai sanità. Magistrato stabilito ne’ porti eoa intera salute e libero . o esente da
di alcuni Stati d’Europa per provvedere ogni danno o pericolo. — l3.Aodar sano, SAN SUGO. San-aù-eo. Sm. Bot. Lo stesso
al mantenimento delle pubblica salute, fig. vale Procedere cautelatamenle.
,
— I
che Pera», Majorana, o Amaraoo. [Ut,
, ,

SAX SAI SAI


Miuptuchnm, amareno. 5«vnifq, li- Ipocrita, False devote; altrimenti Spi- SANTTT UDINE. San-titii-dì-ne. Sf.V.L.
•uyq e lumiuck nomi arabi della majo- golisira, GrafliaMQti. Y. e di’ 5anfità. [Lat. jandilurfo.)
raoa.] SAN TI FICA MENTO. San-H-f-ca-mén-to. SANTO. Sàn-lo. Sm. Chiesa. (Lat. aedet
SANSUGA. San-iù-ga. Sf. Zool. ICCOrc.di Sf. Lo stesso che Santificatone. sacra, templum.} —
2. Onde Andare a
Sanguisuga. SANTIFICANTE. San-ti-R còlMi. Pari, santo. Tornare al santo, vale Andare
SANTA'. Am-tà. Sf. ancore. di Sanità. Y. Cbe Mntifica.
di Santificare.
Aggiunto delle Grafia Divina.
— 3. Teol. Tornare in chiesa; ed Uscir di santo.
A. V. e di' .Sanità [Lai. fonila*, bona Tornar dal santo, vale Uscire, Tornar
vaUtudo, valetud»: 3. Dicesi A sanlà— SANTIFICARE. San-ti fUà-rt. Alt. Far
Moto o com udii; Moodir l'anima dal-
di chiesa —
3. Andare, Entrare o Rien-
a vale Io o Con saoilà, Quando altri è
sa do
bioi

3. Fare aaolà, si dice de’bam-
,
quando per far molto , toccano
le coinè, dalle macchie del peccato
cbe aicesi anche Giustificare. { Lat.
; il
trare in santo, Menare in santo, si di-
ce dell’Andare o Esser condotte le par-
torienti la prima volta dopo il parto in
Ja mano altrui ; e per simili!, dicesi sanciificare. Sanciificare da uaclum chiesa per la benedizione del sacerdo-
anche di piccoli cagnolini e d'altri a- faterà f*r santo. —
1. Ascriver nel Da-
j te. —- 4. Pittura o Stampa io cui sia
nimali domestici. —
4. Ditesi Farneti- merò de' Senti. [Lei. Sanctorum m effigiato alcun santo o altro. [Lsl.imo-
care a sanlà e vaie Fare o Dire panie , numerum adscribere.]— 3. parlando di ginss eacrae. ] —5.
Zool. Genere di
sena avere offeso il cervello. Feste di precetto, secondo la Chiesa ,
enelidi d ricordine degli sbranchi, che
SANTABARBARA. San-tabòr ba-ra. Sf. Santificare la festa è lo stesso che Guar- ba per tipo ia nait digitata di .Muller,
comp. Mario. Camera o ricello nella darla. Osservarle. —
4. N. ass. nel i. e cosi denominato dal loro color gial-
parte posteriore della Dare, destinata signif. —
B. N. 86s. e pai». Diveoir lo. xantho. Dal yr. xkantos gial-
[Lat.
ai cannonieri , che le diedero acuta- santo. lo.] — 6.
Genere di crostacei dell’or-
mente questo nome per devozione alla SAN TIFICATI VO .San-ti^-ca-ti-vo. Add. dine de’ decapali bradi uri , stabilito i

loro Senta protettrice. Serve al depo- m. Atto a santificare. da Leacb con tal nome, desunto dal loro
sito della polvere e degli utensili del SANTIFICATO. San-tifieà-to. Add. m. color giallo.
capo cannoniere: dicesi pure Guardia. da Santificare. Fatto Moto. 3. Ed ìd — SANTO. Add. m. Quegli il qnaleè eletto
Scriresianche Santa Barbara e Santa forra di sm. parlando di persona. da Dio nel numero de' Beati, e dalle
Barbera. SANTIFICATORE. 5un-ti-^-ca-tó-r«.Ver- Chiesa tenuto e canonizzato per tale.
SANTAGIO. San-tàgio. Add. com. Y. bal. io. di Santificare. Che Beatifica. In questo senso dicesi auche in modo
beate che si dice a persona agiate e
,
(Lai. sanctificator.] accore. San innanzi a voce che da con-
tarde nell'operare. (Da santo, e da a- SANTI F ICA TRICE. San~ti-fi-ca-trì-ce. sonante cominci sebbene gli antichi
;

' erbai, f. di Santificare. Che beatifica. cosi adoperassero talora anche innanzi
fffaO
SANT A UN A. San ta-lì-na. Chim. Lo SANTIFICAZIONE. San-U-fi-eu-ti-ó-ne. ad S impura ed a vocale. (Lat. *on-
stesso che Sandalina. Sf. Il santificare. ( Lat. foncti/Icaiio-] cfui- Sanctus dal celi. gali, san ov-
SANTAMARIA. San-tQ-no-rì-a. Add. e SANTIFICO. San li-fi-co. Add. e sai. V. vero ranci che Taglioni» il medesimo:
sf. Bot. Sorta <T erba amara e odorosa , A.Uomo di santa vite. ed il medesimo vai pure il pers. ssn.
che è una specie di Menta detta con ;
SANTIMONIA. San-ti-mò ni-a. Sf. V. L. Anche i Brettoni hanno sant per san-
altri nomi Balsamite. Erba amara. Erba Santità. [ Lat. fondita* , sanctimo- to: ma dice l' Armstrong , che non lo
costa o costina , Menu greca del Mat- nia.J abbiano avuto se non dopo Tintrodu-
tiolo. (Lai. fanacetum bnUamita Lm.) SANTINA. S'an-ri-na. Add. e sf. dito, di zlooe della fede cristiana. Altri da san-
— 2. Zoot. Uccello Metameria : cosi Sante. citilidecretato, stabilito.] 2. Dello —
chiamasi volgarmente un uccelletto di SANTINFIZZA. San- un- fissa. Add. e triplicatamente, dessi tale epiteto an-
penne verdi, che file per lo più nell'a- sost. com. comp. iodecl. Y. plebee
poco osata. Graffiamoti, Ipocrita, Bac-
e che a Dio stesso. —
3. Detto di noelle
no. c°s* che riguardano Dio, o che da lui
TAMBARCO. 5an-lam-6àr-co. Sm. rhcltooe. Picchiapetto, ec. [Lat. piera- derivano ; ent. Santuario 4. Det-
Àr. Mes. Lo stesso ebe Seltsmbtreo. ri* t imulalcr. Da sanctus santo to di Chi in questo mondo vive Mu-
, e da

SANTAMENTE. San-ta-m/n-te. Arr, Con fielio finzione.] tamente, o mena una vita multo esem-
santità, A guisa di Mnto. [Lai. irm- SANTINO. 5an-ri-wo. Sm. Immaginetta plare. —B. Detto di Membra, Luogo e
eli.] di Santo stampata io legno, io rameee. simili cose , che attengono a Santo. —
SANTA RELLO. San-ta-rèl-lo. Add. asm. c per lo più miniale. 3. Santina di- — fi. Detto di Anima eh’ è iu luogo di
dim. di Santo, io signif. di Persona pie, consi anche quelle figure che rappre- salvazione. —
7. Dicevi Santo Padre ,
molto religiosa e devota. (Lai. lonrfu- sentano fatti della Bibbia.
i ed è maniera con coi comunemente s'ap-
Im.J —
3. E cosi detto nel f. Saouiellt. SANTIO. 5itn-li-o. Sm.V. G. Bot. Gene- pella il Papa. —
8. Pio, Religioso.
SANTASANTORUM. San-ra-fan-lò-rum. re di piante della famiglia delle sioan- (
Lat. piu* , ianefu*. ] 9. Grande, —
Sui. comp. V. L. Bccl. che scritesi lu- terte , della tribù deile ambra$iee , e Co pii -so Soleoor, Compialo, Intero ,
,

che Santa Motorino. Lo stesso che San- della monoecia pentandria di Linneo Pieno , ec. Cosi detto perchè le cose
,

cii Sanctorum. cosi denominate dal giallo colore do- sente sono grandi e solenni. 10. —
SANTASSANCTORUM. San-tn*-tan-etò- minante ne' loro fiori. 3. Min. Mi- — Onde Di santa ragione D’ una santa ,

rum. Sm. comp. Eccl. Lo stesso che nerale indicato da Teofrasto , di color ragione , posti avverbiale), vagliooo
Sancii Sanctorum. gialle, che sembra essere una miniera Grandemente, Copiosamente, In abbon-
SANTELENA. Sun-ti-le-na. Sf. Si. Mod. di ferro carbonato, capace di prende- danza. ( Lat. orriter, vebementer, ma-
Specie di moneta io oso ai tempi di re un rosso d'ematite colia calcinazione. gnopere.] —
il. Evi Avere una santa
Dente, e da lui ineoiiooata. [Lai. xantAton.) pazienza, vale Acquietarsi, Soffrir con
SANTELMO. San-Ul-mo. V. comp. Ma- SANTÌSSIMAMENTE. 5anlM-ri-fna.nvn- pazienza grande, esemplare. 12. Ed —
rio. ebe scriveei anche Saot‘Elmo. V. te. Avv. sup. di Santamente. [Lai. san- aggiunto a Capestro iu signif. di Ga-
Elmo g. 4. ctissime.] gliardo, Teoace, Forte, Robusto. 13. —
SANTE RELLO. San- Io-ri l- lo. Add. e sm. SANTISSIMO. 5an-tu-*i-mo. Add. m. Perfetto, o simile. —
14. Aver quslche
dim. di Santo. Lo stesso che Sauté - sup. di Santo. (Lat. «anctif*»mu*.|— 2. Santo o buon Santo in Paradiso, vale
rello. Io forra di sm. Uomo di gran saatità. Aver buoni ajuti, o gagliardi protet-
SANTERMO. SaeHir-nw. V. comp. Ma- — 3. Ed assolutamente nell'uso, Il tori, per conseguir checchessia. (Lat.
ria. Lo stesso che Seotelmo. V. Elmo Santissimo per La santissima Eucari- validi* i imiti ptaesidiis .) 15. Qual- —
fi. 4. Scrivasi pore Sant' Ermo. In (
stia. —
4. Dìcesi Saulissimo Padre ed che Santo ci ajoterà o simili: Dicesi a
epir. tiarm fuoco. In ebr. uhm plur. di anche assolutamente il Sanliseimn, ed chi vool pensare in negozio da Tarsia
vr fuoco: oròn pi. di or luce, fiamma è titolo cbe si dà al Sommo Pontefice. troppe sottigliezze; ed è lo stesso che
splendore.] fLat. fanctiuùnu*.] dire: Il tempo ci darà consiglio, o Co-
SANTESE. San-ti-n. Add. e sm. Y. A. SANTITÀ’. 5<m-{i-ià. di Santo. Sf. est. sa fatta capo ha. [Lat. Dtus provide -
Cbe ha cura del Molo, cioè delle chiese. Qualità di ciò cb’é santo, Intera moo- bit. ] —
16. Scherza co' fanti e lascia
[Lat. otditmu, itunutonariua.] 2. E — deita da peccato. [Lat. «anelito*.] — stare i Santi, vale Non porre in deri-
per estensione, Chi frequenta le chiese, 2. Titolo che Si dà al Sommo Ponte- sione le cose Mere. —
17. Rivolere i
Cbl vi pasaa le vite, ma dtcesl io mala fice. (Lai. bealitudo , tanctitas.\ — 3. santi suoi quando è guastata la festa:
parte. Virtù in concreto, Buona qualità, Eccel- ai dice del Rivolere alcuna cosa dona-
SANTESSA. iSan-fei sa. Add. e sf. Donna lenza d animo. ta. — 18. Il Santo talora s'iQtende Id-
211
, , ,. ,

HJLK SA \ SAI
«iiu stesso o la finalissima Eucaristia. ,
penbaghen indica un miscuglio di po- fidano contro i venni priucipalmentc
— 19. Onde dicesi 11 tale è uo santo, tassa , di carbonio e di zolfo il quale lombricali , cd anche Mite febbri in-
,

per dire Egli è un uomo che mena uoa unito all'Idrogeno dà I acido santogeni- termittenti.
>iia nota. —
20. Sancito. Ratificato, co, cosi detto pel color giallo, che pro- SANTOREGGIA. San-4o-rrg già. Sf. Boi.
Confermato, Approvato. Statuito.— 21. duce nelle sue varie combinumni. Lai. Genere di piante della duiiuumia gino-
Filol. Giucca re a saali e cappelletto, arrmthoycnium. Dal gr. xanthoa giallo, i nosprrrnia famiglia delle labiate, di-
,

vale Gluocare n quel giuoco che si fa ,


e gena» genera /ione ) stinto dal calice cinquefido . la corolla
gettando io alto una morirla, ed ap- ,
SANTOLINA. San-to-li-na. Sf. V. G. Boi. con cinque lobi quasi eguali e gli sta-
porsi a dire da qual parte resterà vol- Genere di piante della singenesia poli- mi rimuti. Se nc conoscono e se ne col-
tata : il che dicesi enrhe io Toscana gamia, famiglia delle corimbiferc , che tivano molle specie, delle quali la più
Palle e santi. —
22. Erri. Lettere san- lii per caratteri: calice emisferico, im- comune è la Sjnturcggia ortense, pian-
te: così dicesi per eccellenza la Sacra brlcato , fatto di squame bislunghe ta annuale che ha lo atelo romo>o, alio
Scrittura. —
23. Acqua saula : Quel- dentato, ineguale; ricettacolo fornit i di appena un palmo; le figlie lanceolate,
l' acqua che si tiene nelle pile delle pagliette, carico di fiosculitulli uni- pi. co le ; i fiori piccoli, alquanto rossi «»
,

chiese.— 24. E Pila dell’Acqua «ama, formi ed ermafroditi ; seminudi ( Lat. bianche , ascellari , due insieme sullo
Quel vaso che pone nelle chiese no-
»i xanlholina. Dal gr. xanthot giallo, e ale**" peduncolo. Fiorito: per tutta
atre coll’acqua santa. 23. — san- Cam holot tutto. — 2. Specie di detto ge- l'estate, ed è indigena in molli luoghi
te, Il corpo di un Moto. 20. OLo — nere, delta
]

anche Citronrlla o Abrotano dell'Italia nella Germania , ec. Que-


,

«auto. È l’olio cornac rato dal vescovo femmina : pianta che ha Io itelo mollo st'erba odorifera ed appetitosa, agevola
(ter ammloistrare agl'infermi I* Estre- ramoso; le foglie lineari, piccole, den- la digestione ed è perciò molto usata
ma uiuroDe.— 27. A r. Mcs. Dicesi Pa- tate per i 4 lati ; i fiori gialli, solitari!, negl' intingoli. Volgimi. Cunei la. (Lat.
ne unto, più romuocn. lansinto . il peduncolati, terminanti. Fiorisce nel* taturtja hor leniti. Lin. Da Maturare ,
Paoc unto o doralo uova. ma 28. — reetale, ed è roraune nei munti de'persi dice il Lemcrj , viene il lat. latureja ,
Boi. Giallo santo, Legno santo. V. Le- meridionali. Il suo sapore a mangiato, onde Filai, santoreggia: poiché di que-
jnc, §. 31. —
2iL Mario. Santa Bar- ed il suo forte odore annunziano in e««a sta pimia si fs uso negli alimenti. In
bara. V. Santabarbara. varie proprietà toniche energiche; ma frane, larrielte , in iugl- tavjury , in
SANTOCCHIERIA. .Son-Zoc-chia-fi-a. Sf. sebbene gli antichi mollo la usassero ,
|

led. future y ec-J


Simulata pietà. Ipocrisia. è poco ricercata presentemente. [ Lat. SANTORNO. Sm-iàr-no. Sm. V.G. Zool.
SANI OCCHIO. 5o» ibe-chio. Add. e sin. ao’ifoima ehamax-cg fiorititi t IAn.\ Nome dato da Brisson ad un geoere di
Dedito alla santocchieria. SANTOLLNO. «Sun-fo-ii-no. Sm. V. G. uccelli dell'ordine de’passeri che venne
SANTOCCIO. San- toc-rio. Add. usato in Zool. Genere d'insetti dell'ordine dei riunito al genere icterui , desunto dal
fona di sin. pegg- di Santo in signif. coleotteri , che comprende alcuna spe- color giallo ebe io essi domina. È pros-
di Simulacro, Statua Figura. .2. E cie del g< nere itaphylinus , osservabili simo all' icturui da cui differisce pel
delio di Uomo sciocco, scimunito. (Lai. pel color giallo in essi dominante. (Lat. becco tutto diritto. Lat. xanthomuf. (

I«ini us. faluut simplex. I)a santoccio


, !
xanthoiinut. Dal gr. xanthot giallo, e Dal gr. xanthot giallo» e omit uc-
'

in senso di statua suol chiamarsi rosi holot tatto.) cello.)


un uomo che ha poca destrezza , poco SANTOLI NOI DE. San-to-U-nò-ù<U. Sf. SANTORREA. Sun-Ior-rè-a. Sf. V. G.
movimento.) V. G. Boi. Genere di piante della aio- Boi. Genere di piante esotiche dell’e-
S AUTOCEFALO. San-to-cè-fa-lo. Sm. V. 1
genesia poligamia superflua famiglia ,
1

sandria monoginia, famiglia delle asfo-


tì. Dot. Genere di piante della fami- delle sinanteree , stabilito da Vaillaal delee, stabilito da Smith , o cosi deno-
glia delle sinanteree e della singenesia perchè presentano qualche somiglianza minalo a cagione della resina gialla che
poligamia frustranea di Linneo, stabi- con quelle del genere santolina. Questo cola dal loro tronco. [Lat. xanthorroea.
lito da WiWenow, e distinto prr la di- genere corrisponde alIVfnaryriuj. (Lat. Dal gr. xanthot giallo, c rheo scorro.]
siMieizione in capolino dei loro fiori di xantholinoidei. Dal gr. xanthot giallo, SANTOBR1ZA. San-tov-ri-xo. Sf. V. G.
color giallo. (Lai. xunthoerphalum. Dal e idei somiglianza.] Boi. Genere di piante della peutandria
gr. xanthot giallo, e cephale capo.) SANTOLMA. San tòi-ma. Sf. Boi. Lo poligamia, famiglia delle ranuncolacce
S A NTOClllMO. Son-tò*hi-mo. Sm. V. G. stesso che Santolina. stabilito da Uerilier; il cui legno, e
Boi. Genere di piante poco noto della
,
SANTOLO. Sàn-to-lo. Add. e sm. V. ve- specialmente quello della radice . è di
poliadeliia monoginia di Linneo, siabi- ne*. Con tal nome chiamasi dal figline color giallo. Comprende una sola spe-
(ito da Roxburg con nn albero tintorio ciò colui che Tba levato al sacro fonie, cie. eh' è la xanthorrhita apiifoiia.
detin xunthochymut tinetorius, ridon- o presentato alla creai ma. B cosi nel ( Lat. xanthorrhita.
Dal gr. xanthot
dante di sugo giallo. [Lat. xanthochy- fera. Santola. [Da tanto. In ingl. dicesi giallo, e riuso radice.)
mus. Dal gr xanthot giallo, e chymot god father che vale «IU lettera padre SANTOSACRO. San-lo-tà-ero. Add. tu.
sugo.] In Dio.] comp. V. A. V. e di’ .Sacrosirolo.
SANTOCOMA. Sun-tb-co-ma. Sf. V. G. SANTONE. .SofUd-nc. Add. e sm. eccr. SANTO SANTORUM. Sm. V. L. Ecd.
Boi. Genere di piante della singenesia di Sento, ma si usa per lo più ne' com- fallo io questo modo italiano. Lo stesso
poligamia famiglia delle sinanteree
. ponimenti piacevoli o per Irooia. 2. — che S anelo Saactorum.
stabilito da Kunlh, e che trasve tal no- St. Mod. Santoni dicoosl volgami, i SANTOSI. Sàn- tosi. Sf. V. G. kled. Lo
me dalla specie di chioma gialla , sotto Dervfs. stesso che Itterizia. [Lat. xanthotii.
In quale presentanti loro Cori. ( Lat.
i SANTON1A. San-tb+ii-a. Sf. Boi. Nome Dal gr. xanthot giallo.]
xartthaama. Dal gr. xanthot giallo, c che In alcuni luoghi di Toscana dissi SANTOSIA. San-tò-tia. Sf. V.G. Hot.
<utne chioma.) all* Agrimonia Eupatori!. V. Agrimo- Genere di piante della peoiaodrta dìgl-
SANTOFILLO. San-tofU-lo. Sm. V. G. 1

nia, $ 1. nla , Stabilito da Rudge io cui è com-


Boi. Genere di piante dell’uitandria mo- SANTONICO. •Scm-lò-ni-co-Sm. Bot. Pian- presa uoa sola specie, cioè la xanthoaia
uogiiija, famiglia delle rapparider, sta- ta che ha gli steli legnosi, per metà di- pilota , distinta da fiori gialli. [ Lai.
bilito da Rudgo, e che desunse tal no- stesi ; i rami lunghi raddrizzali le . ;
xonlhoaia. Del gf. xanthot giallo.)
me dal color g>allo che domina nel loro !
faglie molto- fesse, con le divisioni sot- SANT OSSI LO. San tóssi-io. Sin. V. tì.
fogliame. [Lai. ranthophyUum. Dal tili e lineari i fiori piccoli, in grappoli
;
Boi. Genere dì piaule esotiche della
gr. xanthot giallo, e phyllon foglia ) filiformi. Fiorisce dall'Agosto al No- dìoecia pentaodria, famiglia delle tere-
> \STOFlTO. San-tb-fito. Sm. V. G.Bot. vembre, ed è originaria della Persia. binlacee , col calice diviso in cioque
Genere di piante della peutandria nw>- [Lat. orfamizia janiontca Lin. lo per*. parti, tre a cioque stami ed altrettanti
unginia, famiglia delle rubiacee, stabi- ten santo, tuchm ovvero turhum seme :
pistilli e eapsole monosperme. Sono di-
lito da Rlumc con un arbusto detto Seme santo, a motivo delle sue virtù.] stinte dal color giallo del loro legname
runthophytum frutieotum in coi do- — 2. Farm. Nome che
dà oel'e spc- si e dalla loro scoria, particolarmente d'u-
mina il color gin Ilo
, specialmente nel- zierie ai semi minuti ed alle squame na delle soc specie chiamata boit Cpt-
l' epidermide del fusto. Lat. xtmfbo-
[
«leicalice dell’ artemisia judaica , del- neux jaunt la quale viene a S. Do-
phylum. Dal gr. xanthot giallo, e phy- l'arfrwtùia contro, e del i’arfemùtaaa pi- mingo adoperala per tingere io giaMo.
ton pianta.] tonica; altrimenti Seraeseoio. Hanno Si reputa anche uo eccellente febbrifu-
SANTOGKNIO, Sdn-to-gé-nio. Chim. Con sapore amaro, nausea ole. ed odore bal- go. Lat. xanlhoxylum. Dal gf. xan-
[

questo nome il professore Zeise di Co- samico: sono alquanto deprimenti. Si thot giallo, e xylon leguo J

212
. -, , 1 -.

IAP SAP SAP


SANTU ARI A. S<m-1u-à-ri a. Sf. V. A. V. con varia terminaziooi. Aver certa co- meglio Saper migliore per Esser più
e di' .Santuario. gnizione d* alcuna cos» per via di ra-
,

grato. [Lai. piacere.} *25. Buono


,
di —
SANTUARI A MENTE. .Son-tua-ria-mdi»- gion**, o di esperienza, o d' altrui rela- buono, vale Aver buon odore o sapore ;
te. Avv. V. A. V. f di' Santamente. zione. (Lat, tetre , sapere. Sapere se- e (ig. Parer bunoo. ( Lai. piacere, per-
SANTUARIO. .V>in-Zu-à-ri-o. Sai. Reli- condo molli eroditi, è dii lai. tot. lu- p lacere. ] —
20. Che n" è di una cosa ,
quia di Moti <> Arasse «acro: ma in que- pus vegoentedal gr. tophot saggio, on - vale Saperne quel che se ne può sapere.
sti tifoif. e fuor d’uso. 9. Il Tibet» — de s ophoo io rendo saggio. Anche in ar. I — 27. Che si dire, che dirsi, che si fa-
aaeolo dove pii Ebrei tenevano l'Arra ; trfij vai Mggio, religioso: e prende no- re, vale Aver presa la sua risoluzioni' ,

ed «orbe qupl luogo del Tempio di Sa- me da lof lana ; poiché di lana e non Essere deliberato. E cosi il suo contra-
lomone io cui il solo sommo sacerdote di seta vestono i SoG tra gli Arabi.] — rio. — 28. Di geometria , di gramaticu
polca entrare. —
3. La Chiesa o il Luo- 9. Uscite antiche o fuor d'uso. Sacci per e slmili , vale Esser dotto in quelle
go do* e si conserrano le reliquie o si- Sappi. Sacciate per Sappiate. Sacrio per sciente , o facoltà. —
29. Di lettera ,
mili. (Lat. «ane(uarium.| 4. Per si — So. (È v. del dialetto uapul.] Sano per lettera vale Essere addottrinato , Sa-
,

mllit. Ssuno. Sapevate p«» Sapevate. Sape per pere scrivere o anche Saper di latino
,

SANTUARIO. Add. m. V. A. V.edi’&n Sa usato poeticamente. Sapemo per


. ec.— 30. Di libro, vale Esser dotto as-
lo nel slgnif. del §. 3 e seg. Sappiamo. Saperrebbe per Saprebbe. solutamente. Modo basso. 31. Di —
SANTULA. Sàn-tu-la. Add. e sf. di San- Saperrete per Saprete. Seppie per Sap- mucido: Detto della carne, quando vi-
tolo. Mattina, Comare. (Lai eomma- pi. Sappleudo per Sa pomi u. Sappo per cina a putrefarsi acquista cattivo odora.
lar.l So. Salsi per Se lo sa ; Sassi per Si sa .
— 32. Di muffa vale Muffare , e lig.
SANTUR. Sàie-tur. Mus. Slrumeoto di e queste due ultime composizioni di
.

Parer molesto. Tornar dispiacevole. —


corde torco che somiglia al salte- voci sono tuttora permesse. 3. Cono- — 33. Dire, come Ti so dire , VI so dire ,
ri'». scere per esperienza , dello di cooi ini -
« sono modi di asseverare. 31. D’uno —
SANTURA- .Sur» fù-ra. Sf. V. A. Lo stesso olmata.—4. Provarsi, Trovar via, Ten- » uno, vale Sapere che sia di lui.— 33.
che Santuria. tare, Prorcurarc, Veder modo re. — 5. Fare, si dice dcil'Usar modi industriosi
SANTURIA. 6'an-fù-ri-a. Sf. V. A. Cosa Dicati Sappi . e posto col ss*olula- per arrivare a’suoi Uni. (Lat. eallidUa-
santa o sacra. {Lat. rei sancta , la- zneute senza altro caso, Mgodica Vera- te ufi, callidum esse, attuto contendere
era.] mente , Al certo , Per mia fedo. 6. — — 36. Fare il suo cauto , Gg. , vale O-
.)

SANTURO. Son-tù-ro. Sm. V. G. Zoo). Dicesi Sapere alcuoa cosa di buon lm>- perare con ogni avvedutezza. 37. —
Nome specifico d' uo pesre del genere go e vale Averne certa e chiara noti- Grado di checchessia . vale Averne ob-
Uwitwnut desunto dal color giallo
,
zia. —7.
Dicasi Saper chiedere o si- bligazione. [ Lat. A abere gratiam.
)

della sua coda. ( Lai. xanthurui. Dal mile alcuna cosa e vale Volerla ra- 38. E Saper grado a’ birri , vale Andar
gr. sonito* giallo, e tira coda.J gionevolmente. —
8. Dicesi Saperne po- debitore a gente vile, o di mala oatura.
SANTUSSE. San-tùs-ee. Sm. V. seberz. ca e vale Saper poche cose del pro- — 39. L’intrinseco, vale Sapere che
ed ant. usata nella frase Parere o si- prio mestiere, Non saper mezze le mes- cosa voglia farsi. —
10. Male, reo e si-
,

mile il Matu«e; e si dice di Chi mo- se. —9. Dicesi Saperne un ponto più mili e Saperne male ec. . vale Parere
stra di fuori gran pietà. d' un altro e vale Essere più attuto di strano, Dispiacere. [Lat. duplicare.] —
SANZA. 5òn-ao. Prep. V. o di' Senza.— quello. —
10. Dicesi Sapersela o si- 41. Mentire, vale Saper dare apparenza
9. E detto per la rima. 3. Talora vale — mile e vale Saper il (atto suo, Esser ac- di verità alla menzogna. 12. Per —
Oltre. —
4. Dicesi Santa piò po»to av- corto. —
li. Dicesi Dare a sapere, vai? conto , vale Conoscere minutamente.
verti. e vale Solamente, Senz'ai ira com- Far conoscere, Mani! -etare. 19. Di- — 43. Per lo senno a mente checchessia ,

pagnia, Senz'altro. cesi Dovete sapere, Dobbiamo sapere, e vale Averne intera scienza , minutissi-
SANZlAItE. San-xi-à-re. N. ats. V. A. sono frasi dello slil familiare con cui , ma notizia. [Lat. exploratum, perire
V. e di' Statuire. s' introduce qualche parte del discorso, clumque h ubere; probe caliere.] 14. —
SANZIONE. Sun-xi-ó-m. Rati- Sf. Leg. e per lo più una narrazione o dichiara- Sapere in qual acqua pescare, Sapere iu
ficazione, Coofer mozione Forma auto- zione. —
13. Dicesi Far sapere per Ri- qual aequa si peschi , Sapere in quan-
revole, |ier cui un Biiu diventa legale ed
.

ferire , Anouoziare , Informare. 14. — t'acqaa uno si peschi vale Saper cosa
,

autentico. I legisti cosi chiamanoquella Dicesi Esser reputo, d una novella o si- debhssi fare, come regolarsi. 15 Reo — .

parie della Irgge ebe contieoe la mi- mili*, quando è sparsa io modo che tutti Lo stesso che Saper male. V. g IO. —
naccia della prua ai trasgressori
,

o la ,
la conoscano. (Lat. rueire.) 15. Di- — 46. Tanto fare vale Fare (a maniera
,
,

promessa di ricompensa agli osserva- cesi Esser saputo , in siguifìc. pass, e Adoperarsi o Ingegnarsi in guisa. Modo
tori di essa legge, ovvero II bene o il vale Esser nominato lodato o riputato basso. Lai. tffieere , per/icere. ]
I 47. —
— —
,

male che conseguono per effetto di essa savio. 10. Dicasi Mettersi a sapere e Vivere, vale Aver prudenza. 48. Di-
legge dalla osservanza o trasgressione valeMettersi a cercare. Spiare, Rintrac- cesi Non sapere accozzare in nn anno u
delia medesima. — Prammatica san-
2. ciare. —
- 17. Dkesi Venire a non si sa- simili tre mani di nocciuoli, vale Esser
zione : eosl i Pubblicisti chiamano un pere alcuoa cosa e vate Venire io di- dappoco, Non esser buono a niente. —
Regolamento ut maleria ecclesiastica , menticanza. —
18. Dicesi Ei sa molto, 49. Non sapere accozzare tre pallottole
ad esempio della legge di Carlo vii re lo so molto. Che so io? Che Mi tu ? e in nn bacino o simili , vale Non saper
di Francia, che porta tal titolo, e per la sooo maniere particolari del popolo fio- fare aoche le cose facilissime. 50. —
quale fu regolala la disciplina ecclesia- rentino e romano, che vagliooo lo non : Noo saper bene l'abaco, vale Non essere
stira gallicana secondo canoni del so, Ei non sa. (Lai. bene novi! tal scio, beoe informato d una cose , Essere io

, i ,

Concilio di Rasilca. qui acùnn? nereio. ] 19. Dkesi Non errore; e cosi il suo contrario. 31. —
SAPA. Sà-pa. Sf. Ar. Mes. Mosto cotto , so , Non so che , Non so s chi Non so , Non saper che si fare , Non saper che
e alquanto condensato nel bollire, ebe coi, Non so come Non so donde , Non
,
si dire . vale Essere irresoluto.
[ Lai.
serve per condimento. Lat. tapa In so quando, Non so dove. Non so se, ec. incertum animi ette , rei exitum non
uriti, eafft , in sa»s. eaepe , in ingl. ed
(

V. JVoi» io. — 20 . Dicesi in forza di incanire , quid quii agut neicire. ) —


in oland. iitp, in turco «t* , in gr. opus nome , Un noo so che , Un non sapea 39. Non saper di buooo, vale Aver cat-
socco. In ar. sorbi* indir# pure il suc- che per Un certo che, Alcuna cosi d'in- tivo odore; e figuratala. Dare indizio
co di varie piante e taf è il vino che : distinto ec. —
21 Dicesi Se tu Mi, sog-
. di malvagità. [ Lat. pracita/em redole-
si ricava dalle uve contuse e fermenta- giunto a modo di confermazione all'an- re.] — 53. Non saper fare altro o Non
te.— 9. Dicesi Dare la sapa e vale Dare tecedente detto; v. g. Fa se tu sai ; . sapere altro eba gridare o simili vaie ,

l'unguento. Fate par, se sapete cc., e vate lo stesso Non far mai altro che gridare, o simili.
SAPECA. Sapt-ca. Sf. Metro). Moneta che Guanto tu puoi. Per quaol' è dalla [ Lat. niAi't nliud velie , aut potrà. ] —
chinese del vai- re di circa due franchi. vostra parte , dal canto vostro. [Lat. 51. Non sapere l'abbiccì, tale Al a non re
Altri scrivono Sapequa. quanium i*i*.| —
22. Dicesi Sapere a dell’ intelligenza de' principe.
55. —
SAPERDE. Sa-pir de. Sm. Zool. Sorta di mente e vale Avere impressa alcuna Nod saper mezze le me-se
vale Esser ,

pesce fluviale. Lai. saperda. 1 Greci


( cosa nella memoria in maniera che si poco informato di alcuna cosa. (Lai.
secondo il Vossio, presero questo nome possa ridire. (Lat. memoria «nera.] — malta ignorare. J —
56. Noo saper nè
dal Ponto fiussioo.j 93. Appena dr pappa » simile, vale cbè , oè perche , ab come , vale Essere
SAPERE. Sa-pe-re. Alt. anom. ti. ass. e Cominciar appeoa a parlare. 21. Be- — affatto ali oscuro dei motivo di qualche
piu. che io diversi suoi modi fu usato ne , vale Esser gradito. E cosi Saper occorso accidente. 57. Non saper —
, — , ,

SAP SAP SAP


quante d ia si ha nelle mani , vale Non [Lat. iciene , consciut gnarvt. ] 2. ,
— nome alla famiglia delle sapiodee, ed è
saper quello che dorrebbe saper ognu- Esser sapevole a sé medesimo di aleno caratterizzato dal calice di quattro fo-
no. — 58. Nou sapere quanti piedi s'en- che vsle Aver# 1* iotimo senso d' aver
, gliane colorate, la corolla di quattro a
trino in uno sdraie prove rb. ditesi , fatta o ottenuta alcuna cosa. cinque petali ipogiui turbali o glando-
per sigoiGcare un' ignoranza massi -eia. SAPEVOI.MENTE Sa-pevotmin fe.Avv. li ed una capsola incocca. La specie
,

—09. Non saper quel ch'uom si peschi Con sapienza. Sapientemente. più nota ed usi ut a è il tapindut sapo-
o quel che si voglia, cioè Quel eh ei si SA PI DEZZA. Sa-pi-déx-sa. Sf. Fis. Pro naria: Albero dell' America australe ,
faccia. —
60. Non sapere in quaot’ a- prielà che hanno certi corpi di far na- che ha il fusto diritto, senza spina, ra-
cqua uno si peschi, vale Noa saper io scere la sensazione di qualche sapore moso nella sommità le foglie dispari
eoo termini uno si ritrovi. 61. Noo — quando sten posti • cootatto eoo 1* or- pennate, col peziolo alato e membrano-
; ,

saper più là vile Saper poche cose, gano del gusto. so; la fogiiolme lanceolate appuntate
,

Appagarsi della prima apparenza. — SAPIDO. Sà-pido. Add. m. Lo stesso nelle due estremità integerrime. Il ,

62. Non sapere s’eV è carne o pesce o ebe Saporito. (LaL raptdus.] fiore di questa pianta esotica è compo-
simili , vale Non saper quel eh’ un si SAPIENTE. Sa-pt-èn-ts. Add.com. asalo sto di un calice , e corolla di quattro
sia. —
63. Noa sapere s'ri s'è in poggio in forza di sm. parlando di persona. pezzi uguali , eoo tre casaule carnoso
0 s ei s'e in piatto, vale Non sapere quel Che ha sapienza Che sa. | Lai. sa- delle quali per lo più una sola matura,
che un si faccia, ovvero Essere uno sto- piens.] — ,

2. Chim. Acqua de' sapienti e contiene un solo seme sferico duro , ,

lido.— 64. Non ne saper grado, Non ne o de’ filosofi è il Mercurio ermetico o , nero come l'ebano , e adoperato per co-
saper uè grado nè grazia , vale Non si filosofale, che anche è chiamalo con al- rone a rosarii. La corteccia , o parte
riconoscere obbligato, Noo ateme gra-

tri nomi. — 8. Sapido.— 4. Ed a modo caroosa del frutto, serve come il sapone
titudine. ILat. grattar» non /tatare.] di ITT. per pulire argenti e biancherie. Dicesi
65. Non ne saper parola, vale Ignorare SAPIENTEMENTE. So-ptan-ta-mdn-ra. anche Saponaria indiana. V. Sapona-
ogni notizia. — 66. Noo voler saper Avv. Con sapienza. [Lat. zopwnfrr.J cee. [Lat. tapindut taponaria Lm.)
niente de’ fatti di alcuno , vile Ripu- 2.Con saggezza, Saviamente. SAPINO. Sa-p ì-no. Sm. Min. Specie d* a-
diarlo, Abbonirli). —
67. Prov. Chi di SAPIBNTISSIMAMEN'TE. matista di color di rosa chiaro. ( Lat.
venti non sa , di trenta non ha , vale t\-ma-men te. Avv. superi, di Sapien- raptnw«.|
Quando non ai è acquistalo il senno a temente. [Lat. «apienlùfime] SAPIO. Sapi-o. Add. m. V. A. V. e di*
una certa età, è impossibile acquistarlo
SAFlENTlSSIM0.5a-ften-lis-si-mo.Add. Savio.
10 avvenire. —
68. E’sa megli» il pazzo m. saperi, di Sapiente. [ Lai. tapien- SAPONACEE. .Su-po-nà-ct-e. Add. e sf.
1 fatti su»! che il savio quelli degli al- tinimut.} pi. Boi. Famiglie naturale di piante dl-
tri. V. Pano. g. M, —
69. Tanto sa SAPIENTONE. Sa-pien-td ne. Add. c sin. coulrdooie polipetale, che sono latte
altri quanto altri: Detto che accenna acrr. di Sapieote. esotiche e di rado erbacee; il fusto loro
che Talora rimane ingannato chi vuole SAPIENZA. So-pi-èn-za. Sf. Scienza delle è qualche volta rampicante o sarmento-
Ingannare alimi. 70. Saper levar le— cagioni Cognizione profonda delle co- so, ordiosrismente diritto, a cima ra-
pecore dal sale , vale E-ser saputo. — :

ae, spezialmente di quelle che alleo* mosa o folta; porta foglie altero», nna
71. Saper alcuna co«a inaino i pescioli- gonsi «Ila morale. [ Lat. saptenfta.] — o due volte composte: fiori general-
ni, vale Esser notissima.— 72. Saperne 2. E nel numero del più. 3. Fig. La — mente piccoli e di colorito poco vivace,
più cbe’l notajo del vicario: dicesi io somma, L'infinita, L’increata, L’eterna nascenti o nelle ascelle dello foglie o
modo contadinesco per dinotare Grande sapienza , La sapienza assolutamente, alla sommità o de' rami , ove
de* fusti
scieozo, grande dottrina. 73. Saper — talora dinota Iddio , essendo resa ano stanno disposti in grappolo e qualche
di barca menare: dicesi in modo basso, da’ suoi primi attributi ; e più partico- volta in corimbo o in pannocchia. Di-
e vale Avere astuzie per arrivare a'snoi larmente il Verbo eterno. 4. Luogo — eno'i anche Sapindi o Saputigli?.
fini. —74. Sapere a quanti di è San dove pubblicamente si leggono le scien- SAPONACEO. .Sa-po-nd-ee-o.Add. m- Che
Biagio, vale t's-er accorto e pratico di
— ze. —8. Prov. E' vai più o È meglio partecipa delta natura e proprietà del
checchessìa. E cosi il 6oo contrario. no' oncia di fortuna che ooa libbra di sapone.
75. Saper dove il diavolo lien la coda sapienza. V. Oncia g. 6. 6. Eccl.
,
— SAPONATA. Sa-po-nà-ja. Sf. Bot. Lo
vale Avere esperienza e notizia anche Libro delia sapienza, o La sapienza as- stesso che Saponaria , nel sigoif. del
delle cose meno Dote, e non avvertite solutamente, parlando della S >cra Scrit- $. 2.
comunemente; Conoscere gl’inganni; tura, è nno de’ Libri canonici dell'An- SAPONAIO. Sapo-nà-jo. Add. e sm. Ar.
Essere astuto, sagace. [Lai. calltdnm , tico Testamento, attribuito a Salomone. Mes. Che fabbrica o vende sapone. [Lai.
veteratortm ette. 76.Saperedi mille
| — — 7. Nella Scrittura Mota quella voce tapanariut)
odori si dice di Checchessia che spiri
:
indiea: le opere divine del Creatore; SA PON A RI A Àa-po-nA-ri-a. Sf
. Boi Ge- . .

gran fragranza. [Lat. forum tpìrare A- l' abilità in una qualche arte ; la pru- nere di piante della dersndria digioia ,
rabiam. ) —
77. Sapavamceto , disson denza nella condotta della vita; la spa- famiglia delle cariofillee. 1 caratteri di
quei da Capra ja Si dice quando alcuno
:
ritola negli affari; il complesso di questo geoere sono calice persistente
ci narra cosa nota. 78. Aver sapore. — tutte la virtù; la prudenza presuntuosa tuboloso, nudo
base, e tagliato in
ella
;

[ Lat. sapere. Pene» molti che sapere degli uomini del mondo, soprattutto dei cinque parti ad unghiette strette, dalla
In questo senso venga doll'cbr. tofu filosofi ec. —
8. Fisiof. Dente della sa- lunghezza dal calice, di lame larghe ed
labbro, lingua poiché la bocca è l’ or-
; pienza : I’ altimo de’ molari cosi chia- ottuse; capsula uniloculare a cinque
gano eoo coi si appura.] 79. Avere — mato perché per lo più nasce da' 28
;

cellette che si apre per la sommità ,


odore; onde Saper di muschio, Saper di a' 30 anni, cioè quando l’ingegoo è ma- perisperma. —
2. Dice*' Saponaria offi-
rose e simili. (Lat. redolere, ohre.) — turo. cinali*, o Saponaria assolutamente. Sa-
80. E per slmili!. —81. E per mctaf. SAP1ENZIA. So-pi-èn V.
si-a. Sf. V. A. ponata , Saponella , la più comune spe-
Parere o Far certa vista, A»ere un certo e di’ Sapienta. —
2. E fig. Iddio , o cie di questo genere : pianta che ha la
che di checchessia. (Lat. sapere, oltre , piuttosto il Verbo , la Seconda Persona radice serpeggiante , nodosa , fibrosa ;
redolere. ) della SS. Trinità. gli steli erbacei ,
consistenti , lisci ,

SAPERE. 5a-p^-r«.Sm. Certa cognizione; SAPIENZIALE. Sa-pirn-si-A-l*. Add. articolati ; le foglie ovate , lanceola-
Sapienza. Dottrina, Senno, Conoscimen- com. Di sapieoca. —
2. Più comune- te, sessili , opposte ,
congiunte ; i fiori

to, Notizia, S> ieijza.[Lat.rognifìo,tei«n- mente aggiunto di que 'Libri della Scrii- di nn rosso pallido odoro*» , a ciocca.

,

f to 1
.
2. Onde al contrario Non sapere tara sama che sono specialmente desti- Fiorisce nel Loglio e nell' Agosto. ed è
detto rosi sostantivamente per Nescien- nati a dare agli uomini delle lezioni dì comune lungo le strade intorno ai fossi.
za, Ignoranza. —
3. Far sapere, vale 0- morale e di sapienza, e conciò si distin- Ha due varietà: una a (ìor doppio; e
perar saviamente. 4. Passardi sapere, — guono da' Libri storici e da' profetici. I l’altra, che è detta da Miller Ibrida, ha
vale Avanzare, Superare nel sapere. — Libri sapientiali sono i Proverbi!, l' Ec- le foglie concave. Tutte le perii di que-
8. Prov. Vale più un'oocia di fortuna che clesiaste, il Cantico de’Caotici, il Libro sta pianta hanno sapore dokigoo ed al-
una libbra di sapere; dicesi per deno- della Sapienza e l'Ecclesiastico. Alcuni quanto amaro; facendole bollire nel-
tare che la fortuna talora giova più che vi aggiungono i Salmi e il Libro di rarqua , le comunicano la proprietà di
11 senno. Giobbe. spumeggiare, agitandola , quanto ac- I

6APEVOLE. Sa-pé-vo- le. Adii. com. Che SAPINDO. Sa-pìn-do. Sm. Bot, Genere di qua di sapone, e di ripoltre i panatimi
sa ; più comunemente Consapevole. piante della oltandria ingioia che dà il ' che con essa si lavino. Per tale proprie-
211
, » -,

SAP SAP SAP


là li saponaria fu da gran tempo u«U j
narii officinale , donde prese il no- SAPOROSISSIMO. 5rz*po-w-tU-#t-mo.
in medici»! e riposta fra i fondenti e me. Add. m. superi, di Saporoso,
gli aperitivi; la sua azione emolliente la SÀPONOLITO. Sa-po-no-U-to. Sro. V. 0. SAPOROSITÀ. 5a-po-ro-*t.|à. Sr. est. di
rende utile nelle irritazioni del tubo Min. Nome dato da Fischer ad una va- Saporoso. Qualità di ciò eh’ è saporoso,
alimentare. [Leu taponaria officinali rietà di talco o steatite, che si presenta (Lat. #opor.)
Lin.)— 3. Saponaria indiana. Lo stesso alUlto come saponacea; detto anche SAPOROSO. «Sfo-po-rd-ao. Add. m. Che
che Sapindo. Sapone di monte. [ Lat. saponoliihes. ha sapore, Cb'è di buon sapore. Lai.
SAPONATA 5o-po*nà4a.Sf.Qaella sebiu- Da zapo, zapon»» sapone,! I»f Aos pietre. J
sapidus. ) —
2. Per meta f. Giocondo
ma che fa l'acqua dove sia disfattoli SAPONL'LO. .Sa-pò-nu-lo. Sm. diro. di Dilettevole.[ Lat. dulcit, mtllitus , ju-
sapone. —
2. E per similit. 3. E per — Sapooe. Cbim. Con questo nome l’indi- eundui. )

metaf. Lode impropria o indebita o a- cano le combinazioni saponacee , risai- 8AP0TB. Sa-pó-te. Add. e sf. Bot. Fami-
dulatoria. tanti dall* unione degli olii volatili t i glia di piante , dette anche Ilo* penne.
8ÀP0NAT0.5<r-f»-nàfo.Sra.Chlm. Com- quali presentano sapooi imperfetti. SAP0T1GLIE. 5a-po-ti-jIia.Add.esf.pl.
binazione degli o'ii volatili o eaeenziali SAPORARB. 5u-po-rd-ra. AU. Sentire il Bot. Famiglia di piante, dette anche
con differenti basi. sapore , altrimenti Assaggiare. [ Lat. Saponacee.
SAPONE. 5a pd-tia. Sm.Chim.e
Ar. Mes. gustare, degustare, libare. ] —
3. E n. SAFPA. Sàp-pa. Sf. Farm. Vino cotto a
Composto d olio o di altre materie gres- ass. o anche in forza di nome. uso di medicina. V. Sapa.
se, nacque e di alcali , usato nelle arti SAPORATO. Sa-po~rà~to. Add, m. da SAPPIENTB. Sap pièn-te. Pari, di Sa-
e neiPeconomia domestica a molti osi. Saporire. [Lat. guifafu», libata!.] pere. Che si. (Lat. aei«u.)
S* adopera massimamente per lavare e SAPORE. 5a-pd-r a. Sro. Sensazione par- SAPP1BNTE. Add. coro. Che ha troppo
purgare I panni , e per bagnar la barba titolare che certi corpi risvegliano a- acuto sapore, e diceai di Olio » di Cacio
innanzi di raderla, e ancora a uso ester- gendo snU orgino del gusto ; e comu- e simili. (Lai. tapidiu.)
no e interno di medicina, adoperandosi Demente Quella speciale proprietA io SAPPO. Sàp po. Milit. Soldato turco, o
per detergere f canali e per dissipare i virtù della quale essi producono tale piuttosto Persiano, forse lo stesso ebe
ristagni e le oppilazioui. [ Lat. topo. Impressione. Sono infiniti di numero
e Asappo o Assappo o Asapo. [ la pers.
Sabun io pers., come la ar. ed io tur- variano secondo gl’individui. 3. Di- — sipah vai soldati, e spezialmente quelli
co, vale precisamente sapone : e aaiun cesi Di mezzo sspore . e vale Che non è s cavallo «poh» vai militare. 1
;

è contrazione di nesabul Duni invenit né agro nè dolce. —3.


Dicasi Sapore SAPBOFAGO. Sa-prò-fa-go. Add. e sto/
Boni: poiché a«èur-raeAmamul-òuru ottuso, e vale Smaccato. —
4. Difesi V. G. Filol. Soprannome od epiteto di
chiamava»! il suo inventore. In gali. Sapore pieoo, e vale Migliore. 5. Di-— chi mangia cibi guasti e malsani. (Lat.
«iohrn o riapimn. in brett. soaven la cesi Sapore potente e vale Forte , Spi- saprophagtu. Da sapros putrido, e p ba-
iati. serpe, in iogl. zoap. m
led . nife . ritoso. —
fi. Gusto. (Lat. eoi uptat, gu- go io mangio.]
in oland. setp, in isved. eapa, io frane. ri»! jueunditas. )
.

7. Per melar. E- SAPBOLEGNIA. Sa-pro-le-gni-a. SL V.
furori, io Isp. aabon, in basco salbana, sperienza fatta di checchessia da coi si G. St. Nat. Geoere di produzioni erga-
lo nngh. stappa ec. vaglino anche sa- ritrae daooo o vantaggio. —
8. Quel di- niebe d'incerta sede, al presente posta
pone. — saponi si distinguono io
3. I letto che arrecano le cose vaghe e gra- fra le artrodiee stabilito da Nèese e
]

alcalini e metallici. I saponi alcalini ziose. —


3. E parlaodo di Pittura, Seni-
,

Wiegmano, ebe sembra lo stesso eba il


sono solidi o molli. Fra isolidi si di- tura o simile. Quella grazia, quella va- genere tiresias di Bory de Seiot-Vio-
illogoe il sapooe medicinale, nel quale gbezza che si scorge nell# maniera dei ceol. Queste si presentano sotto forma
entrano la soda e l'olio di mandorle doi- buooi artefici»— 10. Parole di buon sa- di filamenti a piccoli tubi, i quali, tne*-

ci, ed il sapone del commercio o comu- pore , fig. vagliono Parole di sostanzia diente la pntrefazione si rompono in
oe, ebeti fa con lo stesso alcali e l'olio e concludenti. —
tl. Dicesi A sapor tante piccole divisioni di frangia che
,

di oliva . e non si adopera in medicina d'troa cosa, e vale Per ragion di quella poi riproducono la specie. [ Lat. sapro
che all'esterno, come stimolante, f molli tal cosa. legnia. Dal gr. sapros putrido, e legncm
non ai possono ottenere che co' grassi 8AP0RETT0. Sa-po-rét-to. Sm. dim. di frangia. ]
con gli olii disseccativi e eoo quelli ebe
,

Sapore. (Lai. icftaa aapor.j —


3. Salsa, SA PROM A. Sà-pro-ma. Sf. V. G. Bot.
si congelano a varie temperature. I se- Condimento gustoao. { Lat. condùnen- Genere di piante crittogame, della fa-
noni molli ammoniacali nomanti anche tatn. ] miglia de* muschi, stabilito da Mougeot
linimenti volatili. I sapool terrosi non SAPORIFICO. Sa-po-ri-/f-co. Add.ro. Che e N ester, I coi semi escono mediante la
interessano che I chimici e finora poco ha sapore, Che dà sapore. disorganizzazione o pntrefazione della
se oe fa conto. I saponi meta Ilei eh ia- SAPORITAMENTE. Sa-po-ri-ta-mén-te. loro casella. [Lai. f aproma Dal gr. sa-
mansi anche empiami. —
3. DkesiSa- Avv. Coo sapore. [ Lai. sapide. ) 3. — pros putrido.]
pone acido, la combina rione d' nn olio G ostoaa mente, Con gusto. [Lai. quadam SAPR0M1IA. Sa-pro-mi i-o. Sf. V. G.
giallo con on addo; duro, il sapooe a guttus junmlitate.] Zool. Genere d*iasetti della tribù delie
base di soda; di Starkey, composizione SAP0R1TIN0. Sa-po-ri-ii-no. Add. m. museidee nell' ordine de' dàtteri stabi-

.

dl potassa e d'olio eeaeoaiale di tere- dim. di Saporito. (Lat. feliciti!.] 3. Ilio da Filler colli tephritis /loca di
ben ti o« ; calca rio il linimento per le
. Fig. Graziosino, nel significato di Sapo- Laudile, desumendo nome dalla
tal
scottature de* vetrai, il perossido o man- rito, J. 4. loro somiglianza colle moschee dal vi-
ganese nativo; veoeto, il sapone medi- SAPORITISSIMAMBNTK.&i-po-n' tif-*»- vere nella putredine. ( Lai. zapromyia.
duale composto di sotiocarbonato di so- «na-n*4n-fa. Avv. superi, di Saporita- Dal gr. sapros putrido, e myìa mosca.]
da, calcerecente ed acqua, adoperato mente. — 3. Gustosi ^imamente. SAPROSMA. Saprò-sma. Sf. V.G. Boi.
per le ostruzioni del basso ventre, la re- SAPORITISSIMO Sa-po-rMà fi-mo.Add. Geoere di piarne del la letrandria mo-
chitide ec. —
4. Diceai Gg. Pigliare il m. sap. di Saporito. — 2. Gusloaissi- noginia, famiglia delle robiacee, atabi-
sapone o simili , e vale Lascierai cor- mo. — 8. Facetissimo, —4. Aggiunto Ilio da Diurne e cosi denominalo dal—
,

rompere co' donativi ; lo stesso ebe Pi- di Bacio. l'odore putrido che emanano te due spa-
gliare il boccone. SAPORITO. 5d-po-ri-f<i. Add. m. Che ha eie che lo compongono, cioè la saprosma
SAPONELLA. Sa-po-nil la. 8f. Bot. Lo lepore, Di buon sapore. [Lat. sapidus .] arborea e la fruticosa. [Leu saprosma.
stesso che Saponaria officinale. — 2. Gustoso, Che dà gusto Che si fa Dal gr. sapros putrido e ohm odore. ]
SAPONERIA. 5o-po-na-ri-a. Sf. Ar. Mes. con gusto. [Lai. gushttu jucordus.]
,

— SAPR0PIR0.5d-pr0-pi.ro. Add. m. V.G.


,

Luogo dove si fabbrica il sapooe. 3. Fig. Che arreca diletto. —


4. Diceai Med. Febbre saprupira ditesi la febbre
SAPONETTO. Sm. dim. di
5<»-po-ii^t-(o. Uomo saporito di Persona graziosa e di putrida ; che chiamasi anche Sellorre-
Sapone ; a si prende comunemente per spirito, e per ironia, di Persona mali- pira, Seltopira ed Aiaseica. [Lat. fopro-
Sapone più gentile e odoro«o. ziosa. (Lai. eallidus, emunctae naris . J pymz. Da «apro# putrido, e j
yr fuoco.]
SAPONIFICAZIONE. 5«-po ni-^-ca-*»-d- SAPORITO. Avr. Saporitamente, Dilette- SAPROSTOMO. Sa-prò- storno. Add. e
n«. Sf. Cbim. Formatimi» di un sapone; volraente. Squisitamente. (Lai. sapide, sm. V. G. Med. Diersi cosi di persona
Conversione in sapone; Fabbricazione delectabUiler, juevnde, errquisUim.l cui pozzi la bocca. [Lat. saprostomus.

di sapone. SAPOROSAMENTE. Sa-po-ro-sa-mén-te. Dal gr. sapros puzzJeuto, e itoma


SAPONINA. So-po-nl-na. Sf. Chi m. Pria- Avv. Coo tei ore, Saporitamente.
[ Lat. bocca.)
Cipio immediato vegetale, scopertosi per sapida.]— 3 Gustosa mente. [ Lat. ju- 8APR0TE. So-prù-fe. Sf. V. G. Med.
Il prima volta nella radice della sapo- cwuie.j —
3. Per metaf.—» 4. Di cuore. Cattivo odore ebe si tramanda col fiato
. ,, , s

9 AM 8 AB SA II
dell* bocca. (Lai. saprote. Da sapro tu Litorali. ( Lat. ottundo ampelodssmon vennero a torlo designali come una oa-
marciume, putrescenza.] Cyrìili. ] zione della Senegarabia.
SAPUTA. Napu-ta. Sr. Il sapere, Noti- SA UACC .VICO. 5'i-rci-cè-nv-ro. Add.Agr. SAR ACORI. «Sa-ra-eò-ri. Sai. pi. Arche.
zia. [Lai. mentici, eonatlium.] 2. Di — Aggiunto di frumento minuto, triango- Popoli che facevano la guerra montali
saputa, In saputa cioè , Con saputa , lare c nero , che anche dieesi Formeuto sopra asini. [Dal pcrs.aer comandante, e
,

Con notili*. acro. Fagopiro, [lo frane, «arr ai in. Son chocr asino: Comandanti di asini.]
SAPUTAMENTE. Sa-^u-tn-mén-te. Ah. Voci derivate dal color nero de'Saraci- SARAFFI. Sa-ròf fi. Sm. pi. Nnmìsm.
Coo sapere, Scientemente. iLat. icien- oi , come altri dice, dall'essere iudigc- Monete macine di Alessandria. Lo stes-
ter, consulto.] no della ior terra. ] so che SerafD.
SAPUTELLO. Sa pu-tìl-lo. Add. e sin. SARACINAUE. Su-ra-ci nò-re. N. ass. SAR ALO. Sà-ra-go. Sm. Zool. Pesce oc!
Saccente. Sciolo. Cominciare a nereggiare , e dieesi del- mare di Egitto, molto simile al Mcla-
SAPUTISSIMO. Na-pu-tu-ai-mo. Add. tn. l’uva quando, maturando, comincia ad nuro. Costi tatsce un genere nell ordine
Mi peri, di Saputo. annerire; presa la metafora dai Mori degli acaotoplcrigi. (Lat. «arjju*. Sor-
SAPUTO. 5o-pù*to. Sm. V. A. V. e di' ovvero Saracioi. go! dal gr. sarchm carne ; poiché, dire
.Saputa. SARACINESCA. Sa-ra-ci-nó tea. Sf. Mi- >
Litlleton , questo pesce è carnoso. Il
SAPUTO. Add. m. da Sapere. Lat. eo- lil. Porla di tavoloni, u Cancello di tra- Vasaio dallar. sirag sole, lume, lucer-
gnitus. —
2. Strio , Accorto. ( Lat.
(

vi insieme congiunte , collocalo sulle na poiché questo pesce corre alla luce.
]
sapiens, coutue. ] —
3. Avente intelli- porle delle fortezze e sostenuto da corde
;

SARAMENTARE. Sa-ra-moi-lò-re. Alt.


genza. —
4. Esser saputo , vale E**rr o ca'eoe avvolte ad uo subbio in modo V. A. Obbligare o Costrigocre cou giu-
nominato, lodilo o riputato savio. E che svolto il subbio o tagliate le corde, ramento. Lo che Sacramentare
stesso ,

cosi il suo contrario Non esser saputo. venga a cader con impelo abbasso c Sagramentare nel signif. del 2. [Lai.
— 5. Dìcesi Essere saputo di alcuna chiuda allatto 1 entrata della porta , jusjurandum adigere .] —2 .
$
Neut. ass.
cosa, e vale Esserne istruito , ammae- scorrendo entro due incastri laterali Giurare.
stralo. —
6. Dieesi Fare saputo, e vale incavatinelle spallette di essa porta. SAHAMENTO. Sa-ra milito. Sm. V. A.
Avvisare, Rendere consapevole alcuno. Alcuui ne riferiscono l'Invenzione ai e L. Lo stesso che Sacramento e Sagra-
SAPUTO.\'A.,Sfl pu-td-na. Add.esf. Detto Saraceni a cagioue del uomo, ma e fuor mento nel tignif. del §. 3. Meglio Giu-
di doona. Salamistra , Dottoressa , Ar- di dubbio che ('adoperavano amicameli- ramento. ( Lat. jusjurandum , tacra-
cinfanfana. le i Romani. Le Saracinesche tulle d un mmium. } —
2. Onde Far «tramenio o
SARA. Sà-ra. Sf. Zool. Speda di pesce pezzo sono ite in disuso, ed in luogo di il saramento, vale Giurare.
di cui parla Brunetto Latini. (Lai. «er- esse sì adopera l'Organo. (Dal celi. gali. SARANGUSTI. Su-ra»-gu-«li. Sm. Marin.
ra piscia. Dal lat. serra ebe nel suo sarack che oppone, che mette ostacolo, Una specie di mastica usato nell' Indie
senso primitivo vai Sega.] impedimento. Altri dal aera, chiu- lai. per coprire commenti deile navi , dw>
i

SARA BAITI. Sa-ra-baMi. St. Ere I. No- sura di stanga o di catena : questa ra- sì riguarda come migliore di tulli gli
me dato a certi monaci errami e vaga- dice, cb'e pur quella di serrar a c d'ogni altri che sono noti.
bondi che disgustati della vita cenobi- «errarne o serraglio, erodasi confermata SARANO. .Sa-rò-no. Sm. Mas. Specie di
tica , non seguivano più alcuna regola dall'uso promiscuo di queste voci ge- flauto antico , il cui nome , secondo al-

e andavano di città io città vivendo a neriche eoo quella di saracinesca e ae- cuni, viene dal suo proprio suono simi-
discrezione. (Dall’cbr. sarab ribelle.] ra*; inesca che » iucoair* nelle auliche le a quello d'uoa sega , (Dal lai. serra ,
SARABANDA. Sa-ra-bàn-da. Sf. Coregr Crooacbe. V. il —- 2. Ar. Mes. secondo altri dall* add. tarranus , ilei.
Danza grave « graziosa d* invenzioni’ Sorta di toppa ; altrimenti Toppa sara- Tirio. V. l'etim. di .Sirena.)
spagnuola, somigliante al minoetle , e cinesca, Serrarne. [V. il § 1. Io ungber. SARAPO. Sà-ra-po. Sm. V. G. Fisiol.
che altre volte ai ballava colle casta- taraesha plcciola toppa. ] 3. Duella — Piede piatto; difetto per cui si va quasi
gnette o nacchere. Era forse il Fandan- serratura ili legname , o simile, rbe si scopando la terra o strisciando. I Lat.
go una cosa stessa od almeno una parte fa calare da allo a basso per impedire , sarapus. Dal gr. aero io scopo , e pus .
della Sarabanda, la quale una volta fu il passaggio alle acque, agli animali, u podot piede. ]
proibita dall' Inquisizione. Con questa simil'. SAHCANTEMO. .Sar ran-lè-mo. Sm. V.
voce s'indica pure la musica con cui si SARACINESCO. Sa-raci-né-sev. Add. G Bui. Geuere di piante della Siogenc-
accompagna roteata danza. [È lo spagu. coni. Aggiunto di Toppa. Toppa sara- sia poligamia superflua , famiglia dell**
sarai, onda che potrebbe esser venula cinesca vaie lo ate»*o che Saracinesca sin nule ree, stabiliti» da Cassini , e cosi
dal basco sarabanda danza lasciva. Io
,

nel signif. del §. 2. —


2. E detto asso- denominate dalla carnose Corolle dei
Tranc. au rotonda. ] lutamente io forza di bui. baraciuesco Bori del loro rag a io. [ Lat. sarcanthc-
SA R A B AR A Sa-ró-ba-ra. Sf.Y. L. Filo!.
. vale Liogua de' Saracioi. mum. Dal gr. sur x surcos carne, c un-
Secondo i piò, è sorta di veste aulica , SARACINO. Sa-ro-ev-no. Sm. Ar. Mes. ito bore-]
specie di casacca , gencralmeDte usata Statua di legno a similituiliue d, uomo SARCANTO-. Sar-cón-fo. Sm. V. G. Bot.
presso tutti popoli d'Or lente, compresi
i saracino, nella quale cavalieri corren-i
Genere della gioaodria monandri*, fa-
gli Scili , che la comunicarono ai Sar- do rompoa la leocia. Tale statua o fan- miglia delle orchidee , stabilito da L»o-
mati da’ quali poi fu probabilmente
, toccio figura talora uo cavaliere arma- dley, il cui perianzio od inviluppo flo-
introdotta presso alcune nazioni d’ Eu- to; tal altra è una mena figura che nel- rale , è consistente pingue e «amo»*».
,

ropa. ( Lai. sarabara. Il Laurent dice la sinistra tiene lo scudo , nella destra [ Lat. sareanihus. Dai gr. sarx turco
che «arabaMum é vesta Parthorum Qu- la spada o bastone ,
la quale se non è carne, eaiethos fiore.]
lior; e che sarabara i veste portala colpita nel petto ,
girando si rivolta e SARCASMO. Sar-cà-smo. Sm. Reti. Spe-
presso i Medi ed i Persiani a viris illu- percuote colui che falli in questo se-
: cie diamara Ironia, Derisione fatta mot-
atribos. Viro da rara che propriamente condo caso la chiamano p>u propria- teggiando. [ Dal gr. sarcazo io beffo ,
è una Muta di veste Indiana, ma ebe in mente Buratto- Questa specie di giuoco, derido: e questo da i«rx ,tareas carne;
pere, vale in genere velo, copertura , e di origine moresca, come l'iodica la vo- quasi voglia dirsi beffa , che puugc la
da baio eccelso, supremo- Copertura ce Saracino, si appella Chiotaua. [ Lat. rame, il vivo della persona, ]
degli eccelsi personaggi. Altri forse dal pota*. | —
2. Onde Correre al saraciau, SARCHlAGIONE..W-eAia- 0 Ìó-m.Sf.A4rr.
celi. gali, sar uom degno, eccellente, e vaieFare il giuoco della quintana. [Lat. Il sarchiare. Lat. «arritto, larculabo.
da balia n copertura, lo ar. sfratiti in- ad polum se txeresre. ] 3. B per si- — jarnturrj. )
[

dusium, tunica. milil. detto di Persona leggiera e volu- SARCIIIAME. Sor-ehià-me. Sin. Mar o.
SAR ACCUIU.
]
$cj-rde-chio. Sm. Bot. Spe- bile. —
4. Essere il aaracino di piazza, V. dell'ufo. V. e di* .Sorfiam*.
cie di pianta graminacea del genere A- provrrb., vaio Essere actoocio a sop- SARCU1AMENTO. Sar-ehio-mén-fo. Sm.
ruodo, ebe fa un denso cespuglio con , portare ogni cosa. —
3. Agr. Saracioi Agr. Lo stesso che Sarcbiagiune.
foglie lineari e colmi alti sci piedi. Le diciamo anche gli Acini dell'uva, quan- SARCHIARE. Sar-chià-re. Alt. e o. pas*.
foglie sono adoperate per iotesserne do cominciano a divenir vai. (Dal color Agr. Nettar col sarchio le sementi . Ri-
Muore, ed i fusti per farne cannucce di nero de' Saracioi. Onde il v. saraeinare. pulire dalIVrbe sabatiche, tagbandule
roi si servono le donne rbo rassettano i lo pera, trovasi scoeehru: mora ocra*] col sarchio. |
Lai. snrrire , sarchiare.
pauollioi per tenere tesi i c* orinoli del- SARACOLETI. .Sa-ru-co-lé-<i. Sm. pi. Sarcvlare crede»! frequentativo di «ar-
ie gullere. Cresce copiosamente presso Si.Mod. Mercaoti ebe appartengano ad r ir* e «arrire, secondo il Vcssio, e dal
:

Napoli al Mente Nuovo, ed in tutti i alcune tribù vicine al Senegal e che ,


gr. «aroo io spazzo ; poiché sarchiare è
2 t«
I t $ t .

SAIl SAK S AR
spanar In terra, togliendone Perle inu- SARCOBASI. Sar-cb òa-ii.Sf. V.G. Bot. ti» di Wallicb. [ Lai. tarcoeocca - Da
tili. In brelt. tkana «citare , purgare, Nome imposto da Dècandolleal fruito tarx, tareot carne, e cocco cocco.)
toglier » in. In mss. scearnn o sciran . delle piante ocnacee e simaroubee. per- SARCOCOLLA. Sar-co- eàl-la. Sf. V. G.
in ingl. to ihare. io gol. tkare, io rbr. chè composto delCaggrcgato di piccole Bot. Specie di piante del'gcoere penata,
tarai tagliare. Io quest' ultima lingua carpelle inserite sopra una specie di originaria della Persia e dell’ Arabia
tered pialla. Io or. tcerch lamina di lla piatto, o disco carnoso. ( Lat. tarcoba- Felice , a fiori monopetali . e della te-
spada, tcrr lavorare.) —
2. E neut. ass. tit Da tara: , tareot carne , e boiù irandria monogioia. Da’rami della pae-
SARCHIATO. Sar-chià-to. Adii. m. Agr. base. )
n aea tarcocolla trasuda, durante il cal-
Da Sarchiare. (Lat. tarcutntut.l SARCÒCAPNO. S»r-eo~eà~pno. Sm. V.G. do. la gomma -rcsiua dello stesso nome.
SARCHIATURA . Sar-chio-fw-ra. Sf. Agr. Bot. Genere di piante della diadelfii e* (Lat. tarcocolla. Da tarx carne, c colta
Lo stesso che Sarchiamento ,
Sarchia- sandria, famiglia delle fumariacee, sta- colla.) —
2. Gomma resina che stilla da
Rione. [Lai. farri! uro-] bilito da Decandolle a scapito delle fu- una pianta esotica di questo nome. Si
SARCHI E. Sarchi-e. Sf. pi. Mario. V. e marie di Linneo, e specialmente di quel- raccoglie in granelli simili alla rena, di
di’ Sortì*. Sarte. le provvedute di foglie carnose , donde color giallo , croceo , ovvero in p»rzi
SARCHIELLA. Aar-chièUa. Sf. Ar. Mm. derivò il nome. [ Lat. tarcocu/wioj. Da solidi granulati nell' interno. Stimasi
Lo stesso che Sarchiello. lari, tareot carne, e capnot fumo. ] vulneraria e consolidante, come accenna
SARCHIELLARE. Sdr-rhieMà-re. Alt. SARCOCARPI. Sor- co-càr pi. Add. m. il suo nume. [Lat. tarcocolla.]

Agr. Leggiermeote sarchiare, cioè Net- pi. V. G. Bot. Aggiunto de' funghi car- SARCOCOLLINA. Sar-ciKoMì-na. Sf.
tare dalle erbe l’aja che dee prepararsi nosi che nel metodo di Persona costi- V. G. Chim. Sostanza da Thompson
per la trebbia; che anche comunemente tuiscono il secondo ordine della prima scoperta nella sarcocolla. [Lat. tarco-
i contadini toscani dicono Radere u Chi*
clas-e. [ Lai. tarcocarpi. Da tarx, tar- collina. Da *arx, tareot carne, c calla
adare. (Lai. aarrulare.] rot carne, e carpo* frutto.] colla.)
SARCHIELLINO. Aar-ehiaWi-no. Sm. SARCOCARPO. Sar-co càr-po. Sm. V.G. SARCODATT1LIDE, Sar-co-dat-li-li-de.
Ar. Mes. Dim. di Sarchiello. Bot. Genere di piante della monoecia Sf. V. G. Bot. Nome d’ una specie di
SARCHIELLO. Sar-chièl-lo.Sm. Ar. Mcs. poliandria il qnale pel suoi rapporti frutto d'ignota pianta descritta daGacrt*
Dim. di Sarrb-o. [Lat. aorruluj.) naturali sembra costituire una famiglia ner il tìglio, cdC una bacca carnosa rossa
S ARCHI ETTO. Sur-chiét-to. Sm. Ar Mes. intermedia tra quelle delle monosper- sormontata da prolungamenti cilindrici
Dim. di Sarchio. Lo nesso che Sar- mic e delle annonacee, stabilito da Blu- simili alle dila d'uoa mano. [Lai. tar-
chiello. tne. Sono cosi denominile dal loro frut- codactylit. Da tarx , tareot carne , e
SARCHIO. Sòr-ehiò. Stn. Ar. Mes. Pic- to. che è formato di varie carpelle bac- dactylot dito.)
cola oiorra di ferro con lungo manico
. ci formi carnose, contenenti semi prov- SARCODENDRO. Sar-co-din-dro. Sra.V.
di legno , con cui i contadini nettano veduti d' albume parimente carnoso. G. Zoo!. Nome dal Donati imposto ad
dall’ erbe salvifiche le sementi, e smuo- Comprende la sola specie detta torco- un polipo del Mare Adriatico, che sem-
vemo leggermente il terreno aitomo alla earpon teandens. ( Lai. tarcocarpon. bra essere un alcione e presentasi sotto
ianta per agevolarne la radicazione , e V. l'etim. di Sarcocarpi. ) 2. Nome — forma d’ un arboscello carnoso. [Lat.
P assorbimento dell' umidità c delle che dà Peraoon ai funghi, costituendo il tarcodtndrot. Da tar», tareot carne, e
gitane. (Lat. tarculnm.) secondo ordine della prima classe nel dendron albero.)
SARCflIOLlNO. Sar-chìo-lì no. Sm. Ar. suo metodo. Soo tutti carnosi e formano SARCODERMA. Sor-co-dèr-ma. Sf. V.
Mes. Dim. di Sarchio. Lo stesso ebe Sar- cinque generi. —3. Anat. Cosi chiama G. Bot. Dicesi covi il primo inviluppo
chici* o. Richard la parte media del pericarpio , sono l’epidermide de’setnl, formato del
SARCI1IONCELLO. $ar-cJiion-eèf-io.Sm. formata del lessuto cellnlsrr, c dei vasi parenchima sparto da’ vasi. [ Lat. sor -
Ar. Mes. Dim. di Sarchio. Lo stesso che che nei frulli carnosi prende un grande Da tarx, torco» carne, e der-
c od erma.
Sarchiello. sviluppo, «costituisce la carne del suo ma pelle.)
SARC1DIO. 5ar-rl-di-<J.Sm. T.G. Anat. fruito. SARÒ ‘DERMI DE. Sar-eo-dir-mi-de. Sm.
Carm cola lacrimale, Lat. aorridium. SARC.nCAfTLO.
[ Sar-co-«4-u-lo. Sra. V. V. G. Bot. Nome da qualche botanico
Sur ci ri icn è dim. del gr. tarx , tareot G. Bot. Sezione di piante del genere datosi parenchima de' fratti. [Lat. tar-
carne. ] monionìa. stabilita da Dècaodolle. nella codermit V. l'etim. di Sarcodernva.)
SARCINA. Sòr- ex no. Sf. V. L. Carico , quale collocò le specie provvedale di SAKCOOIO. Sar-cò-di-o. Sm. V.G. Bot.
Pesi». Soma.
{ Sorcina
dal gr. largane fusto carnoso: divisione da alcuni bo- Genere di piante della dindclfi* decaa-
sporta preso il continente per lo conte- tanici eretta io genere. [Lat. tarcocaxt- dria, famiglia delleleguminose stabi- ,

nuto. I Turchi dicono toerghy la tela , fon. Da tarx , rarcc-j carne e cacio* da Lourciro, il coi legume o bac-
lito
che s* avvolge a' fardelli.] gvmbr.l cello è carnoso, cilindrico e polispermo.
MARCINOLA. Sor ci no-la. Sf. Zool. Ge- SARCOCELE. Sar-co-cide. Sm. V. G. (Lai. tareodtum , tarcodum. Da tarx ,

nere di ronfili, dell'ordine degli attinie- Chir. Propriameote sbirro o cancro de) tareot carne, e idoa forma.)
formi soprabi tanti. Polipajo pietroso, testicolo. Affezione cancerosa del testi- SARCODO. Sar-cb-do. Sm. Bot. Lo stesso
costituente un ammasso solido, formato colo , nella qnale lo scroto diviroc in- che Si cord io.
de molti tubetti cilindrici parafili ver- ternamente di color rosso cornicino. SARCOEPIPLOCELE. Sar-co-e-pi-plo-cè-
ticali, con delle divisioni intermrdìe e Qualunque tumore sarcnmatoso entro le. Sni. V. G. Chir. Ernia completa ,
trasversali, che li riuniscono a fascio , lu scroto, il (reticolo. I vasi spermatici formata dalla caduta dell’cpiplou nello
e con lamelle dispostevi a sulla entro a o entro amendue insieme chiamasi con scroto, ed accompagnala d.» escrescenza
ciascun tu Iv». questo nome. (Lai. tarcocele. Da tarx, carnosa- [Lat. tarcoepiplocete. Da tarx,
SARCITE. AVir-ci-fe. Sf. V. G. Min. Gem- torco carne, e cele ernia.) tareot rarne , epiploon epiploo , e cele
ma del colore della rarne del bue, tucn- SARGOCUILO. Sar-cb-chi lo. Sm. V. G. tumore.}
tov ala da Plinio, e la qnale altro non è Bot. Genere di .piantp della gmandria SARCOEPIPLONFALO. Sar-eu-e-pi-pfòn-
che una specie di corniola , od agata , dinndri'i famiglia delle orchidee, sta-
.
fa-lo. Sm. V. G. Cbir. Ernia , formata
rosi de Dominata dal suo colore che va- bilito do B'owue, e così denominate dal dall’ uscita dell' epiploo per l’ombellico
ria dal rosso di clri egli a quello dì car- lobo medio del labbro carnoso. B un con escrescenza camusa. [Lai- tarcoe-
ne, e *'apprn«*>im più o meno alla lima genere intermedio tra il rymbidium ed piplomphalut. Da tarx , aarcoi carne ,
propria del Sardonico. Thomson dà que- il dendrobium. Comprende la so’a spe- ed epiploon epiploo.)
sto n<>mc ad un aoalcuno rossastro. cie detta tarcochilut falcatiti. \ Lei. far- SARCOFAUI. Sur-eò-ja-gi. Add. a am. pi
[Lat. tarditi. Da tari tareot carne.) cachila». Da *arx, tareot carne, e chi- V. G. Zool. Aggiunto degli animali che

,

2. Med. Voce ebe prendesi general- lo labbro]. si alimentano di carne; altrimeuti Car-
mente per Obesità, rn« che talvolia si- SARCOCOCCA. Sar-co-ebc-ca. Sf. V. G. nivori. [Lat. tarcophagi. Da aarx, >ar-
gnilica pure uu’ruflsima universale o Bot. Genere di piante della monorcia cot carne, ephago mangio.)— 2. Terap.
«ma-are*. e tal altra un'nlropeanasarra. telrandri* famiglia delle eqforbiacee ,
.
Così diconsi ancora rimedii acconci a
i

SAKCITIDE. Sor-d-ti-de. Sf. V. G. Med. stabilito da Lindley. il cui frutto è una confutare la carne soprabbondante , i
loHammai.otie della carne muscolare o drupa contenente un cocco o noccluolo quali diCuDSi ancora Cateretici.
d'nuwo più museo.i', e talvolta anche carnoso con un seme pendente. (Com-
.
SARCOFAGO. Sur-cb-fa-go. Sro. V. G.
Filol. V. destinata lo origine a signifi-
j

ri-unni lismo acuto, aritmie. Lat- far- prende la sola specie delta tarcoeocca
[
citi!. V. « lim(ili Sortile.
I
pruni formi t che r la trincera nepalm- care una pietra dotata di virtù corrosiva
CaRDINAM, Fot. III. 28

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. x . .

SAR S1K SAR


c diseccante , entro la quale risposi! I SA RCOM ATOSO. ,Sar-eo-»»fl-tfJ-*o. Add. carnosa bieca del loro giooslemo. (Lat.
cadaveri, ne venivano tosto distrutte le m. Cbir. È l'aggiunto delle escrescenze larmttoma. Di tarx carne , e stoma
[

carni e ritingilo l'umore e I fradicia- , di Carne, Ji adipe, ili fissa oc. bocca.)
me- Venne poi adoperata od indicare 8ARC0MELA. Sar-cò me la. Add. f. V. SARCOSTOMI. Sar-còtto-mi. Add. e sm.
imi'Siitilam -me qualunque s> poi rò in i
G. Bot. Epiteto d‘ una delle sette specie pi. V. G. Zool. Famìglia d inselli dit-
j

cui gli antichi riponevano cadaveri i di piante tubmrcre ebe compongono il Ieri, proposta da D imèni, ea rat ter izza ti
i

interi senta abbruciarli ; ed era per lo 1 genere ottaviaoio ; così nominate pel dalla bocca formata a foggia di probo-
più tassa fitlile o marmorea, d’ ordino- colore nereggiante desimi tubercoli car- scide caroo-a e contrattile. Lo stesso
j

r.o o^lorua all'est' rno di srulturf. [Lai. nosi. [Lat. taramela. Da tarx carne, e autore di poi la divise in due altre fa-
jernifrfkMM. v. iVdai, dì Simwii] |
mrbif nero.) miglie, sotto i nomi di aploctret e ehe-
SARCOFILI.O. Sar-co-ft i lo. Sm. V. <i. SA II CO M F.OMO R FO. Sar~eo me o-mhr-fo ioloxet. (Lat. aurcoitomi. V. retini, di
Boi. Genere di piante della famìglia delle Add. e sin. V. G. Bccl. Effigie che rap- Sareot toma.]
leguminose, a stani» munadclfi, stabilito presola qual veramente apparve in car- SARCOSTOSI. Sar^ò-tto-ti. Sf. V. G.
da Thunb rg , le quali ai distinguono ne mortalo il Figliuolo di Dio Gesù Chir. Oaiifiraiione d’ una parte molle ,
,

pi r le loro foglie coca stenti e carnose. Cristo. (Lai. larameomorphot. Da tarx cioè de' mugoli. Lat. lurcottotii. Da [

(Lai. «arcojj/ii/t/um. Da tarx tareot ,


carne, homioi siiutlr, e morphe furma.j tarx, carne, e osi con osso.)
carne, e pfcyliun fogli.».] SARCONEMO. Sar-cbne -mo. Sin. V. G. SA Itterico. Sar-cò-ti co. Add. esm.V.
SARf.OFI.UA. Òar-cò ft ma Sm. V. G. Boi. Genere di funghi, stabilito du Ro* G. Terap. Aggiunto di quei rimedii che
Cbir. Tumore sviluppato nelle pirli fìnrsrhi fra generi byttum oderineum,
i si credono valevoli a III riproduzione
molli , o Corno fungosa che nasce sulle i quali si presentano ftottu forma di fili delle parti molli. (Lai. tareoticut. Da
piaghe. (Lai. larruphynin. Da aurx , caroosi. [Lat. Jarronetnu*. Da tarx tarx carne.)
taf tot rorne, e phyma tumore.) carne, e nema filo.) SARCUTLASIA. Sar-co-fld-ii-a. Sf. V.
SARCOf.lt AFA. Sdr-rò gru-fa. SL V. G. SABCONFALO. Sar-còn-fa-to. Sm. V. G G. Trrap. Rimedio sopporto idoneo a
Boi. Genere di piante crittogame della Cbir. Così dicesi l'escrescenza carnosa far rivenire la carne nelle ulceri e nelle
famiglia de’licheni, tribù delle graGdee, deirombclliCo. (Lai. t trmmphnlui. Da piaghe: comtincm-nle d scesi vulnerario,
che prenotano un t -ilio inserito in una tarx carne . c ompholos ombelico.) — cicatrizzante, detersivo e corroborante.
base bianca e carnosa. Nascono sulle 2. Bot. Genere di piante della penian- [Lai. tarmi fdatia. Da tarx carne, c da
cortecce delle altre piante culla forma dria moni ginia, famiglia dei ranni, sta- lieto fui. di ffao io sostengo. Altri da
di segni scritti. Fet che lo hi stabilito bilito da (trovine C"l r/wmmu larrom- iarr, ««reo* carne, e da f Alati* frittura.)
gli dà due specie: la tarcograpka eia- phnlut di Linneo. Sun Co-i denominale SAREI.) l'I.ASMA. Sor-co -tlrì-f ma. Sm. V.
1
»

chonyrum, eia tarcographa catcarillae. dalla specie d' nQ bellico carnoso di coi G. Terap. Lo stesso che Hareotlasia. Da
[Lai. rorfo-jrapA/i. Da iar.2 tarcoi car-
. è provveduto il loro frutto. turx , tareot carne, c da thiasma frat-
ne. e graphe scrittura.) SARCOPIOIDE. Sar-ca-pi b-ide. Add. tura.)
S ARCO IDE. Snr-cb-i-de. Sf. V. G. Boi. com. V. G. Med. Aggiunto degli spuli SARCOTTERA. Sar-eòt-te-ra. Sf. V. G.
Specie di piante crittogame del genere denteici che sembrano »»n misto di carne Zo«l. G» nere di ra illuscbi proposto da
Lichen , le quali , fovee di essere co- e di pur. [Lat. tarerptjoidei Da tarx Rrfinr srhi , che corrisponde al grttero-
.

riacee c gelatinose, si prcM*niano sotto carne, rn« ed idot -nmiglianza)


,
pierà dì « bel. cosi denominali a ca- M
forma consistente, e rassomigliano be- SARC0P1RAMIDE. Sar-co-pi-rà-mi-dt. gii»nc delle loto pinne carnose. iLat.
nissimo ad un periodi carne. [Lai. tur- Sf. V. G. B»»t. Grnerc di piante dell’ ol- tarroptera. D tarx carne, cpleron ala.)

eoi dei. D>» CO rx . tareos <arue , c tdw* t.indria monoglnia famiglia delle me-
.
SAKCOTTT). Sor-còt to. Sin. V. G. Zool.
somiglianza.) laslnmec, stabilito da Walli»h. ragguar- Genere d'aracuidee, slabililo da Lairei-
SARCOlDRtX'.ELE^Sar-co-idro-rè/a^m. devoli pel loro frutto piramidale e car- le a srapito del genere acarut le quali
,

V. G. Cbir. Malattia , Conseguenza so- noso. (Lat. tarcopijrttmit Da tur car- sembrano la principal ragione delle ma -
vente del tararcele , e sempre • (Tetto ne. o pinomi* piramide.) In tt ioni laure, per l'insinuarsi che fanno
dcU’oMncido ebe ?i*n poeto »l«l tuunre SARCOPODIO. Sar-eo-jtà-di-c. Sta. V. G. nella enrne e produrvi un importunissi-
alla circolazione della linfa. È propria -
! Boi. Genere di piante crittogame della mo pruiito. [Lai. tur copte t. Di tarx
mente un sarcncele accompagnato da famiglia dei funghi c della tribù delle carne; e da ptou inns* per pipto, Bollen-
idrocele. Lat. tareohydrocrle. Da inrx,
[
muridinee , stabilito da P.brrnherg , le te». ]— 2. Filai. Tilolo del libro secondo
curcoi carne , hgdor acqua e ette tu- , quali si presen’an > sotto forma di fili o di Apirio, iu cui si tratta del modo di
more.; librelunghe ciliodricbc, nasrrnti sopra
|

tagliar le carni , c di condirle tagliale.


SARCOLENA. Sor-OO-Mna.Sf.V. G. Bot. un» base comune carnosa che ne costi- IDj turj- carne, e copto ingiù).)
Genere di piante , i cui Gori sono com- tuisce il piede. [Lat. tarcopodium. Da SARCRACT. &rr-crà-nt. Sm. Ar. Iles.
posti d*uo Involucro o veste carnosa
tarx carne, e put patos piede.) Lo 'tesso che Salcraut.
c coperta di peli lanosi stabilito da
.
SA RCOR BANFI, $ur-cor ràn-fi. Add. e SARCHI. A. 5dr-cu-(a. Add. e sf. Agr.
A uberi Du Petit Thotiars. [Lat. tareo- sm. pi. V. G. Zonl. Nome d»toda Dn- Specie d'uva del B-iIngne-m.
laena. Da lurx , tarrot carne , e lena luérll ad nna divisione degli avoltoi , SARDA. Sàr-da. Sf. V. G. M»n. Nome che
veste militare irsuta.) j
dnvasi ad una varietà di cab edoma rea-
distinti dal becco provveduto d ona ca-
SARCOLITO Sar-co-lita. Sm. V. G.Min. runcola carnosa. [Lat. tarcorrhamphi. nastra . diverga nel odore da quella che
Pietra di cubile canteo , non confondi- Da tarx rame , e rhamphot becco.) chiamavano Sardonico; altrimenti Cor-
hib» coir Asbesto; detto anche fame niola. (Lat. tarda , enmtola. Da snr>
SARC0S1. Sitr-eo-ti. S f. V. G. Fisbl. e
fossile. [Lat. tur cola he». Da tarx, tar- Cbir. Genesi della carne, o degem-razlo- dot, noma greco di una ri uà della Li-
mi carne, e Iti hot pietra.) ne carnosi. [Lai. tarcotìt. Da tarx , cia , in coi questa gemma fj scoperta.)
SAR COLOBO. Sar-colò-bo. Sm.V.G.Bol. tareot carne.) — 2. Zool. Cosi oggi diccsi comunemente
Genere di pianto della famiglia delle SARC0SPERM1. Sar-eo-tpìr-tni. Add. e da'pc -calori la Sardella o Sardina.
asclcpiadcc stabilito dn Bruwne
, di- , sm. pi. V. G. Rot. Funghi che portano SARDAGATA. Sir-dà-ga-ta. Sf. Min.
stìnte dal loro frutto, eh* è una specie N'om»! dato dagli antichi ad un'agata
frutti lucenti carnosi e formano nn ge-
di baccello carnoso. [I.at. sarculobut Da ne-*, secoodo il metodo di Persoon |L»t. mischiata di cornalina u piuttosto di
tnrx, tareot carne, e lobot baccello.) tareotperma. Da tarx carne , e sperma sardonico era biancastra c spari* di
:

SAKCOLOGIA. Sar-co-lo gi-a. Sf. V. G. seme.) vene c di nmrhie gialle o rosàigne. Al-
Anat. Quella parte dell Anatomia che SARCOSTE VII A. Sar-eo-ttim-ma Sro.V, tri scriviino Sardacalc.
tratta delle carni o delle parti molli del G. Bot. Genere di piante della polian- SAUDANAPALESCO. Sar-da-na pa-li-
corj o. [Lat. MlVOioyia, Da tarx carne, dria diginia, famiglia dell.- aselmiadi-e. tco. Add. per Simili!, Parasitico, Epu-
e lognt discorso.) stabilito da Brovrnc , fa corolla dei cui iontsco , co.- ì dello da Sardanapilo re
SARCOMA. AVir-eò-ma. Sm. V. G. Cbir. fiori è circondata alla ha«e da una corona crapulone.
Sorto d» tumore composto dall' «sere- carnosa. (Lot. tareotiemma. Da tarx SARDELLA. Sor -del la. Sf. Zool. Specie
scema delle parti molli, avente la c«q- carne, e stemma corona.) di pe.-ce del genere clupea rhe ha la
siMenza carnosi ed essendo scuza do-
, SARCOSTOMA. Sar-eb tto-ma. Sf. V. G. lesta pilotata . la fronte nericcia , gli
lore. t vera ledo iudctrrmioato
, usalo Bot. Genere di piante della ginandri-i opercoli delle branchie rigati c argenti-
mollo dagli antichi. [Lat. tarcome. Da monoginia, famiglia delie orchidee, sta- ni, gli occhi grandi pupilla nero, e
. la
tarx carne.) bilito da Blume, e così denominale dalli alquanto gialla,
l’iride mula di bianco.
218

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, - -
.

S4R 8 1 R BAR
Abili d< 1 mire del Nord , nel Baltico ,
gli antichi Patologi, questo ac-
condo a quello de' petali inseriti sopra un ,

ed anche nella più parie de' porli del •


rompagnava l’infiammazione e le ferita disco ipogino co’ filamenti disilo i. op-
Mediterraneo. Forse cosi deus dall'Isola del diaframma. Detto anche Riso sar- posti ai pelali ; ovarm semplice a sti-
di Sardegna dove altre volte abbondava. donio. e da' medici Sardiasi. 2. Per — lo unico o nudo , ed a stimma pur
(Lai. aordima, /terital d, elu/ma sprat- aimil. Ironico, Amaro, Fatto a malin- semplice frutto consistente iu una
;

tuS Lin. In turco srrdel, in tèd. sardel- cuore. bocca ad una o più logge, contenente
le, iu illir. sardjeUa io fran. sardine,
, SARDONIO. Sar-dù nio. Add. e sm Med. uno o più s iniks-e*. quali mancami *

io oland. tardyn iu isved. sardell, in


, Lo stesso che Sardun co. detto di Riso. di perisperma ina hanno l'embrione
.

(spago, sardina. 1 Gallesi chiamano SARE. Sà re. Sosi. com. Cron. Spazio di diritto, ì cotiledoni pani e h radi-
aatrdeai una sprsie di sardina.) tempo nella Cronologia Caldea, di 3600 chella inferiore. Le piante di questa
SARDI ASI Sar. di-n-si. Sf. V. G. Med. anni. famiglia hanno f sto legnoso, sa rm fo-
Riso pa?-Mg*cro mendace e stonato
, ;
SÀRL'POLLARE. Sa-re-poi là re. Alt. ioso e nodoso , di rado arboreo: s'in-
effettonon d’animo lielo , ma del di- Agr. Lo stesso che Saettolare ,
Saeppo- nalza spesso ad altezza considerevolis-
sprezzo e dell'ira, o lampo talvolta pre- larr. sima mediante viticci di cui vanno
cursore di natte»* vendetta. È realmente SARGA. Sàr-ga. Sf. Ar. Mes. Specie di muniti i tool rami ; le foglie escono
tino spasimo de' muscoli della faccia e panno lano annoverato fra' sottigliumi, da botioui conici nudi o sprovvisti di
della boera, onde obbliqaa mente si con- come la lentiuclla e la ronzatane; forse scaglie alterne e guarnite di stipale;
torcono. Detto più comunemente Riso che Sargia. |In basco targa ,
lo ste«so ed i fiori nascono sopra peduncoli ra-
sardonico o sardonia. Lat. sardiasis. [ in teut. serge, in ted. lanche, io isvrd. mosi opposti alle foglie.
Da tardoa o sardoniot sardonio , erba zara, io oland. sargie. in isp. sorga, in SARMENTO. Abr-mta-to. Sin. Dol.Nome
indigena della Sardegna , piacevole al frane, ed in ingl. serge. L'illir. sargast dato al legno ebe ogni anno getta la
palato, ma che fa contrarre i Dervi della vale listato, vergato, e dicesi de’ panni: che ad es-
vite dall’occhio o ditali occhi
bocca e riesce mortale.] si sa che la sarga era di vari! colori.] sa vengono lasciati dalla potatura. Cosi
•SARDIGNA. Sar-di-gna. Sf. St. Mod. SARGANO. Sar-gà-tw. St. Ar. Mes. Spe- chiamasi ancora il Ramo secco della vi-
Scor ticatojo o sia Luogo dove sono por- zie di piano da coverte di carri, muli e te. ed aocbe il Tralcio semplicemente.
tate a scorticare le bestie che muojooo slmili. [In ar- zaermart ramo, verga. Io celi,
dentro Firenze; forse derivato tal nome SARGIA. Sàr-gia. Sf. Ar. Mes. Spezie di gali, sar eccellente, e maoihan pollone:
dalla cattiv’aria di alcuni luoghi dell'i- panno lino o lano di varil colori , e co- j
inooltre sturg secco, e meang rami cel-
sola di Sardegna. [V'ha chi trae sardi- Rionalmente dipinto, che era già in uso; lo. Io gr. aoromu spazzatura, minuta-
gna da sordes sozzura. Altri potrà so- per cortinaggi e simili. In qualche Ino- 1
glie. Altri cava acrrmenlum da sarrire
spettare ,
che sia voce araba composta go d'Italia dicono tuttavia Sargia ad un purgare, spazzare, o da serere semina-
di aire sepolcro, e sia di dena vitiorem, panno di grossa fattura , ma tutto di i
re; quasi sarrimenlum o acrimentam.
sequioreniqueesse, sia di dana v ilio ra, lana; che se c’entra lino o canapa, il- | In frane, dicesi sarment, in isp. a«zr-
atque loutklia qoae lanio rejicit ma-
, , lori lo distinguono col nome di Mena- vn tento. Il Bullel ha il brett. sermant
ctans camelum. Nella stessa lingua a<rr- lana. [Lai. Iodi*.) nello stesso senso: ma non tr-va-i in al-
dteh locus acquatoli». —
2. Lu><go coti
|
SARGIAJO. Sar-già-jo. Add.esm. Ar. tri ditionarii di quella lingua.; 2. —
detto nello spedale di S. Maria Nuova Me». Nome che si dava a colai che di- Nome dato anche ai fasti rampicanti e
di Firenze e dove si tengono quegl* in- pignra Ir sarge da letto. deboli che ai allungano e «aggrappano
fermi che sono oppressi da lunghe ed SARGIERE. Sar-gii-rt. Add.esm. Ar. per tutti i versi, come quelli della vite.
incurabili malattie ed in particolare da Mes. Colui che fabbrica o vende sar- — 3. Nome che crilluga misti danno
i
piaghe sordide e fetenti. gie. ad una specie di corno che osservasi in
SARDINA. .Sfar-di-na. Sf. Zool. Lo stesso SARGINA. Sar-g\-na. Sf. Ar. Mes. Lo alcune felci, e che viene prodotto dalla
che Sardella. [Lui. sarda minor, sardi’ stesso che Sarga no. radice o dal candire. É giacente, filifor-
staff.] SARGO. Sàr-go. Sm. Zool. Pesce del ma- me, barbicante sull apice, e produttore
SARDIO. Sàr-di-o. Sm. Mio. Nome che re di Egitio, molto simile al Mrlanuro. di novelle piante.
davano Ciroalioa, e più
gli antichi alla È sinc. di Sar«gn.— 2. Cosi aocbe chia- SARMENTQSO. Sar-men tóso- Add. ro.
probabilmente al Sardone. masi un genere d'insetti, dell'ordine Bit. Che ha del sarmento. Onde pianta
SARDONE. Sar-dA-ne. Sm. Mio. Lo stesso de'ditteri, famiglia de* noucanti , sta- sarmeniosa dicesi quella che ha ramo-
che Sardio. bilito con questo nome preso da Aristo- scelli teneri eolie s'avviticchia ai soste-
SARDONIA. .Sor-dfr-fii a. Sf. Dot. Sorla tile, forse pel suo colore lucente di ra-
j

gni he incontra.
' —
2. Fusto sarmonto-
di pianta che ammazza gli uom-oi in me, ch e pur proprio delle squame del so: quello ch’è serpeggiante, quasi ?po-
modo che, convulsi nella borea, sembra pe^c* *argo. glio di foglie, c che da ciascun nodo
ebe ridano. Appartiene al genere Ra- SARI. Sò-r». Sni. Boi. Sorta di sterpo, di manda radici.
j

nunrulut ed e piccola erba annuale eoi parla Plinio, alto dne braccia, gros- |
SARNACCH10. Sar-nt'tcchio. Sm. V. A.
glabra e Incida in tutte le sue parti con so come il dito pollice, con foghe simili V. e di' Afomarcbto.
foglie reniformi picciuolain intagliate a quelle del papiro, e con radici *1 du- SARNACCHIOSO. Sar-nac-chiÓ+o. Add.
in molti lobi , piccoli fiori gialli termi- reche se ne tacevano carboni per le
,
m. V. bassa e A. Che ha sarr.acrhi.
nali, e miouti s •mi raccolti in capolino. fucine fabbrili. Che cagiona aarn scelti. [Lat. pifutfo-
[Cosi detta dal perchè questa pianta fu SA RISSA. Sa- rissa. Sf. Millt. Specie laf, 1

scoperta io Sardegna. Lat. ranunculua d'asta antica, lunga quattordici cubiti, SA RONI DI. Sa-rbsti di. Filol. Nome cd
sreleratus Lin.] osata partieoi armento da’ Macedoni. epiteto che Dloiloro Siculo dà ai Druidi,
SARDONlASl. .W d(Mti a-ii. Sf. V. G. (Lat. sarissa. Iu turco direni saryg e e che prciendrxi derivato da un Sarone,
Med. Lo slessn ebe Sardiasi. syry h, in illir. Jta’orttcht. Io ebr. izor re Cello , celebre pel suo sapere. [In
SARDONICO. Sar dihni-ro. Sm. V. G. coltello agosto, anrat tagliare.) lar eccellente, degno, incom-
celi. gali,
Min. Nome dato ad una specie di pietra SARISSOFORO. Sn-rissb-f't-ro. Add. e parabile.)
tarda, acconcia ad essere incisa in cam- Milit. Soldeiod Infanterie macedo- SAROPODA.5a-rò-j>o-da.Sm.V.G. Zool
Sm.
mei, perche formata di due strali, l'uno ne che portava la sarissa. [Lai. aorta Genere d'tnseiti dell’ordine degl’ ime-
rossastro e l'altro bianco. I primi sar- Da sarissa sarissa, e fero io
sophorus. notteri, che ha per tipo VApis rotali
donici furono, come preteodes*, trovati porto.) data, e cosi denominato dalla struttura
vicino a Sardi, donde derivarono il no- SARMENlA. Sar-mi-ni-u. Add. f. V. L. de* loro piedi a foggia di scopa. Danno
me. Presenterm-nic non rhlnmensi con Filol. Agg. di Pietra, ed era una specie i palpi mascellari di cinque articoli ed
questo nome che le agate di colore leo- ili pietrificaziaue a cui gli antichi attri- i labiali terminano in continuità ed in
nino. (Lat. snrdonix. Dal gr. lardici buivano la facoltà di prevenire gl (abor- un puuto formato da* due ultimi artico-
nome di città, e da onyz unghia: e ciò ti. [Lai. l ipis sarmenius.] li. (Lat. suropoda. D.t zarot scopa e ,

• motivo della stia figuta , e del luogo SARMENTACEB. Sar-men-tà ee-e. Add. pui, potici piede.)
ove diecsi scoperta.) c sf. pi. Rot. Famiglia naturale di SAROS. Sà roa. Sm. Cron. Periodo della
SARDONICO. Add.m. Med. Agg. di Riso. piante dlcotilcdnnic, che hanno: calice durata di diciott anni circi, ant. usato
Dicesi Riso sardonico, una Spezie di d'un solo pezzo, corto, quasi intero ; da' Caldei.
convulsione, che contrae dall'ima e dal- corolla di quattro o sei pelali allar- SAROTRA. Sa-'b-tra. Sf. V.G. B't.Pian-
l'altra parte muscoli delle 'obbra. Se-
I gati alla Lise, stami in numero eguale ta esotica, la quale nella p'otandria di-
,

219
I - ,

8 AK HA*
gioia c nella famiglia delle geoziaoee genti alTin fuori due tavolooi di legoo antere, le foglie intere « lob ate. Sotto
formo un genere; è distinta da una sco- chiamali parasarchie* panchette, assi- una corteccia assù grossa . sabbioou-
petta guarnita di iiori gialli che spun- curati con mensole e bracci u**li sopra e sa. ferruginosa e sparsa di tubercoli
tano da ciascun fusto diffuso e da'rami sotto . sul bordo dei quali sono fermali nerastri, »i rinviene il leirno che porta
sottili. [Lai. sarothra. Da tarothron dei ferramenti che chiamatisi le Laude. lo stesso nome, ed é usato come su-
*copa, e quello da sero scopo. — $ Di buompresso. Cosi dicami due dorifero. Esso è leggiero , poco com-
SARTA. Sar-pa. Sf. Zool. l'esce litiorale, specie di bilancini o bracci che afferra- patto, grigiastro, rossigon, gialliccio,
che si prende rolla rexzuola; il suo cor- no la penna di civada per mezzo , dove segnalo di vene concentriche, di po-
po è alquanto piano e grigiolato , o ri- per lo contrario i br.ic. i le afferrano per chissimo sapore alquanto acre, di odo-
ghettato di nero per lungo. le estremiti: sono ritenute da due capi re aromatico tendente a quello del fi-
SARPaRE. Sar-jià-re. Alt. e n. Mario. di becco, uuo attaccato al buompre^o, nocchio e degli auici. Viene a noi in
V. e di' Salpare, [Lai. (oliare anehoram, l'altro alla penna di civada: si che que- pezzi grossi, e si preferisce quello del-
folcire. In fraoc. aerper. In isp. tar- ste manovre, invece di teucre gli albe- la Florida e delle provicele meridio-
par .} —
2. Per aimillt. Accingersi a ri, come altre sarte . sono attaccate nali della Unione, perché l'aroma n'n
qualche impresa. —
3. Scappare o Fug- ai loro alberi e ajuuino a sostenere le più manifesto: in raedicioa si antepone
gir prestamente. loco penne. —
6. Di scialuppa. Le cor- quello della radice o prossimo alla ra-
SARPEDOMA- Sor-pe-rfò-m a. Sf. V.G. 1

de delle quali uno si serve per afferrare dice. Gl'Indiani chiamano Pararne l'al-
Hot. .Nome di una specie di ranuncolo , la scialuppa quando é sul ponte della tiero che lo produce. [Lat. sastafrat
il mi fiore credeva?! tinto dal sangue I
nave. —
7. False o di fortuna o con- laurus tassa fras /.in. Sosia frat, nome
di Sarpedone ucciso da Patroclo. È pro- tro sarte o sartie. Due pnj i di sarte che dato da' Francesi a questa pianta e ri-
babile che la sarpedonia degli aotiebi servono in qualche occasione, come di tenuto dagli Spaglinoli , crede»! cor-
sia una S|*cic di adonide. tempo burrascoso, a secondare lo sforzo rotto da taxifraga, poiché nelle qua-
SARRACO. Sur-rà-eo. Sm. V. !.. Arche. ;
delle sartie, tanto per l’albero di mae- lità è somigliante a quest'ultimo ve-
farro antico che serviva a portare gli stra quanto per quello di trinchetto. getabile.]
equipaggi in guerra , ovvero materiali SARTIAME. Sm. Maria. No-
Sar-tid-tna. SASSAIA. Sas-sà-ja. Sf. Riparo di sassi
da costruzione , come pietre legnami me generico di tutte funi che si ado-
, le fatto ne' fiumi a similitudine di pigno-
ec. [Lat. tarracum. Quella spezie di perano nella navi. ne. (Lat. cumuliti lapiJum.)
carro era spesso Impiegata a trasportar SARTI ARE. SaMi-ò-rz.Alt. e n. Mario. SASSAIUOLA. Sat-su-juò-la. Sf. Batta-
le spellatili degl'istrioni-- e fu detto Mollar un avo che passa per de' bot-
< glia fatta co sassi. [Lat. lHhomachia.}
rarraeum dal gr. torucos vaie, in cui telli; onde dicesi. io termine di coman- — 2- Grandinala di sassi tirati da più
esse chiudevano. Soracot è poi da torot
cumolo. mucchio.'
j
do Sartia, e vale lo stessei che Molla. persone per offendere alcuno. — 3. E
SARTIE. .Sar-f l-a. Sf. pi. Mario. Lo stes- lìg. nel «ignif. del §. 1.
SARROCCHINO. Sar-roc-chl-no. Sm.Ar. I

so che Sarte. —
1. Mecc. Sartie chta- SASSAJUOI.O. Sat-s i-jn>y-h. Add. c sm.
Mes. Mamclletio di cuojo che si porla
da' pellegrini per coprir le spalle, buo-
niansl ancora la Aolarie. Chi scaglia sassi a nuda mano. 2. —
SARTO. Sàr-to. Add. e sm. Ar. Mes. Que- Zool. Aggiunto che si dà o uoa specie
na parte delle braccia, e dei petto, cosi che taglia i vestimenti e gli cuce. 1 di colombi. [Lat. tax liiiz.'
gli
detto. Sfrondo alcuni, da S. Hocco . il
suoi strumenti sono: Ago. Agora jo, A- SASSATA. 5<u-fù-ta. Sf. Colpo di sasso.
quale portava for-e
mento quando andò peregrinando
tal foggia di vesti-
pel
nello, Forbki, Riga, Pietra per segna- (Lai. taxi vai Lipidi* ir (uà.] 2. Onde —
re, Regolo, Forma ec. (Lat. tareinator, Fare allo sassate vale Percuotersi coi
,
mondo. [ In realtà questa nife deriva vfiiiarius. Da fortore-, e sartore dal lat. —
sassi. 3. Balza scoscesa. Dirupo.
dal ted. aràfrer pesante, e rocà veste.
fartor cucitore, che vien da sartum pari, SASSATELLO. Sas-ta til lo. Sm. dim.
In frane, dicesi tarrau dal ted. tehr
di sorcio io ristauro , rappezzi). ) 2. — di Sasso. V. e di' A'ufioU'no.
molti), e rauA ruvido.]
SARROTRIO. Sar-rb-tri o. Sro. V. G.
Uom da sarti per Fantoccio. 3. Mio. — SASSAT1LE. Sas-sàti-le. Add. coro. V.
Pietra da sarti: Cosi chiamasi volgar- L. Che vive sopra i sassi. ( Lat. taxa-
Zool. Genere d'insetti dclfordine de’co-
leottcri, delia sez one degli eteromeri
mente la Lardile. —
4. Zool. Aggiunto tìlis.] —
2. Bit. Radice tassatile: Quella
, che si dì al Picchio vario. che vegeta sopra sassi o fra le fessure
i
famiglia de* melinomi, stabilito da La-
SARTOAA. Sar-tó-ra Add. e sf. di Sar- de* muri.
treillc: rosi denominali dalle loro an-
tore. Ar. Mes- V, dell'uso. Lo stesso che SASSEFRICA. Sa» le-fri-ca. Sf. Boi.
tenne fatte a modo di scopa. (Lat. tar
Sarta. Pianta che ha In radice fusiforme ,
ro thrium. Da sarrhotrion piccola sco-
SARTORE. Sar-ió-re. Add. e sm.Ar.Mes. lunga, tenera, lattiginosa; lo stelo vo-
pa.)
Lo stesso che Sarto. to, ramoso, alto anco più di un brac-
SARTA. Sàr-la. Add. e sf. V. dell'uso. SARTORE LLO. Sar-to-riHo. Add. cani, cio; le foglie alterne, intere, amples-
Mtiglic di sartore o Colei che taglia e
,
dim. di Sartore. si' aulì; i fiori gialli, soli tarli, termi-
«Ce vestimenti da donna. SARTORIO. Sar-tò-ri-o. Add. e sm.Auat. nanti. Fiorisce dal Maggio al Luglio,
SARTAGINE. Sar-là-gi-ne. Sf. V. L. Pa- Muscolo della coscia, cosi dell» perché ed è comuni: nei prati tuoninosi. Que-
della. (Lat. sartugo. Anche lo sp. ha
piega cou la sui contrazione la gamba st’ erba é di grandezza e colore uoo
sarten nello stesso significato.)
indentro, positura abituale de' Sartori; mollo dissimile dalla Pastinaca , e le
SARTE. Sàr-le. Sf. pi. Mario. V. osata
e però detto anche Sutorio. da Chans- sue barbe colle a' usano nell' inverno
dagli scrii tori io luogo di Sarchi* o Sar-
•ier Ilio pretibiale. S'inserisce da una por insalati. Volgano. Barba di becco.
tie che dicono i marinai; ed è il Nome parte alla spina anteriore e superiore [Lat. tragopogon, tragopogon pratensi»
generale di tutti i cordami che servooo
a sostenere gli alberi della nave. Sono
dell'osso cosale dall’altra alla parte
, Lin.} —
2. un'altra specie annuale cou
interna della estremità superiore della fiori azzurri è quella che cresce fra le
•ittaccaie nella parte superiore degli al- tibia. È il più Ionico di lutti i muscoli biade. [Lat.tragopoyon porrifoiiuro Lin.
beri ,
nel luogo delle crocette di gab- del corpo. [Lat. tariorius.] Coni delia o perché si è supposto che
bia. e tirate abbasso bordo SAHZlA. Sor-sì-o. Sf. Maria. Serie di
di contro il
avesse forza dì spezzare la pietra della
della nave per meno de’ capi di becco;
libani in due parti al '•estremità dei , vescica o perchè talvolta sorgendo dalle
picciole corde, che dicousi Scaline, le
quali è raccomandala la rete delle tar- fenditure delle rocce par che le abbia
,
attraversano c ne formano delle scale,
lane da popi» e da prua della barca spezzale.]
per le quali si muoia alle gabbie. (Lat.
sino al fondo del mare. V. - Spun SASSELLI). Sas- sello. Sm. dim. di Sas-
rurfmfea. bai far. teeryt fune formata '
fiero. so. Lo stesso che Sassola» , Sassuolo.
<1* foghe di palma attortigliate. In ehr.

tseror legame.] — SA SSACCIO. Sasiàc-cio. Sm. pegg. di — 2. Zool. Spezie di lordo, alquanto
2. Corde delle vele Sasso, [Lai. fili* topi*.) più piccolo, e più astuto del Bottac-
del naviglio, con cui esse suno racco-
SASSAFRAS. Sas-ta-fràt. Sm. Dot. Lo cio; e però qtiaodo la notte col fru-
mandale alle antenne: io questo senso stesso che Sassafrasso. gnuolo si scuoprooo , si dice : Digli
Ir io tesero gli antichi seguiti in ciò dai SASSAF BASSO. Sut-ta-fràt-so . Sm- Dot. colla ranista rbò questo é sacello,
poeti moderni. —
3. E lìg. 4. Del- — Specie di lauro che cresce nell* America cioè, che aspetta poco. Jo celi. gali,
i albero dimaesirn. Sono incappellale settentrionale, rd ha la corolla divisa aaù scallrimeuto, astuzia; sttsetl pia-
nella testata di esso, ed loro rami di-
scendono ai fianchi della nave. Fuori del
i
io sci parti, i filaroruti interni corre- cevole. J —
3. E fig. dall'astutezza di
dati di corpi glandolo*!, l'ovario cin- quella specie di tordi, si dice Sassel-
bordo sodo posti orizzoutalmcote e spor-
to di filamenti glandulosi mancanti di J
li) a un Uomo che sa il conio tuo ,
220
, 1 , ,

SAH 8 AT 8 AT
Che è avido di guadagnare, e leoaco SASSIFRAG1A. Sat-ti-fra g\-a. Sf. V. A. lecito, diligenteintorno a qualche cosa,
più del conveniente. Hot. V. e di’ Sotti fraga. lo ar. iciurelyi proeloriaous sa te) Ics. j
SASSEO. Sài te-o. Add. m. Di s*s*o. — SASSINARE. ,S<w-ri-nu-ra. All. sinc. di — 2. Blrro. Z*ffo. 3. Astr. Sm. No-—
2. Convertito in sasso. — 3. Simile a Assassinare. me che si dà ad alcuni pianeti minori,
SBSSO. — 4. E lìg. SASSI NATO. JSiUti-nà-fo. Add. m. da che girano attorno a un maggiore. Se
SASSETO» Am^o. Sm. Tratto di ter- Sassioare. V, e di’ Anatrinolo. ne conoscono diciotta.
fioo coperto di sassi rotolati dall'a- SASSO. Sàt-to. Sin. Nome generico di o- SATELLIZIO. Sù-iel-li-si-o. Sm. Uffizio
cqua. gni sorta di pietra e siasi qu into si vuol del satellite; e vale anche Compagnia
BASSETTI NO. Ato-sai-li-no. Sm. dim.di grand'. (Lai. jarum, rupe*. .Vuum , di satelliti.
Saaaettu. secondo il Vossio, e dal gr. taxo fui. SATIRA. Sa ti—fa. Sf. V.
G. Poesia mor-
SASSETTO- Sas-tét lo. Sm. dim. di Saa- di tallo io impongo un peso ; e ciò dace che propone di riprendere i vi»
si

M>. Lo stesso che Sass'ihuo. dall' esser le pietre di motto pesanti. zìi. I Greci ne ubarono, ma incompoui-
SASSIGELLO. Sat-ti-còl lo. Sm. dim. di In ar. tuechr e taechaer, in turco la* meoto drammatico , prr rallegrare gli
Sasso. |.o -tesso che Sabotino. vogliono ancor aasso.1 —
2. Pietra co- animi dopo la rapprrsimUzione delle
SASSIFICARE. Sai ti-ficà-re. All. Can- muni-mente di graudciza da poterla tragedia Romani Colite Sermone per
;
t

giare in sasso. trarre e maneggiar con ma' o. (Lai. sa- censurare deprava li Costumi. (Lat. sa-
i

SASSI F1CAT0. Sai-ii-faà-to. Add. in. jrum, lapif-l —


3. Oude Fare a* sassi tira. DaU’cbr- teioter censore. In celi,
da Sasaificsrc. Divenuto sasso, Lapide- vale Tirar sassi. Percuotersi vicende- gali, taf mirati assai spregiarne , che
ratto. volmente co'sass ; e lìg. Fare all-t peg- rimproicra as-ai. In ar. scartare! mo-
SASSI Fi CO. Sai-iì- fi-co. Add.m. Che ha gio. —I. Pigliar' a sassi uno, vale Ti- lestum, ndicrsuin esse.]
virtù di cangiar in sas»o. rargli sassate. — 3. Monte di nnda pie- SATIRA. Add. e sf. di Satiro.
SASSIFRAGA. ^aJ-ri-frò fffl.Sr. Bol.Ge- tra ed isolalo, che dicesi anche Pietra. SATIRACCIA. Sa-ti-rae cia. Sf. pegg. di
ere di piante della decaodrh digioia, !
V. j$. 1. —
0. Marmo, Pietra, o simile , Satira.
famiglia delle sassifragee, che ha per lavoralo o da lavorarsi per rappresenta- SATIRACCIO. Sa-li-ròe-cw. Add. e sm.
cara Ueri : calice a cinque divisioni ; re alcun simulacro. [Lai l/jpìj.] 7. — P'itg. di Satiro.
cinque petali; dieci stami; capsula ter - Fig. e pori. Sepolcm di pietra, i Lat. SATIRALE. ^u-li-rà-ic. Add. com. Di
minata da due punte ricurve e divisa (opti *epulcr«li».l —
M Proverb. Trarre Satiro.
in due cellette polispermr; cosi detta o Gitlar H »a*ao e nasconder la mono , SATIREGGI ANTE.
1

Sa-ti-reg -giàn te.


perchè nasce tra i sassi e io lunghi vale Fare il male e mostrar di nou es- Pari- di Satireggiare. Che satireggia.
aridissimi. fLat. laxifrajum, taxi fra-
j

serne stato l'autore. —


0. Fare a sassi SATIREGGIARE. St-ti-reg-gia-rc. Alt.
ga.) —
2. Dicesi Sassifraga craasifolia, pe* forni; diccsi quando ai vuol mosfare <

e n. as*. Far salire; e fig. Riprendere,



!

ed anche astutamente Sassifraga, Una ad alcuno la sua aciocchezra ec. 10. Biasimare. [Lat taiyram srribtrt.)
j

Specie di detto gouere; rd C Pianta che |


Essere alla porta co' sassi vale Essere . SATIREGGIATO. Sa-ti-reg-già-to. Add.
h» lu stelo nodo; le foglie ovate, duc- all'ultimo punto del fioir checchessia , m. da Satireggiare.
ute, smussate, pirclolate. lisce; i fiori cacciato dalia necessiti. 11. Cooo- — |
SATIRELLO. Si-ti-ril-lo. Add. e am.
grandi, campaniformi, color di rosa , acere il paa da' sassi. Tale Conoscere il dim. di Satiro. Piccolo Satiro . Satiro

!

a pannocchia. Fiorisce sul principio bene dal male. 12. Tirare o Cavar giovine. [Lat. inryrtouJ.]
della primavera, ed è indigena nella sangue da un sasso, vale Far cosa im- SATIRESCAMENTE. Sa-ti-re-ica-mèn*<t.
Siberia e nelle Alpi della Svinerà.
, possibile. —
13. Sasso che non isti fer- 1

Arv. A maniera di satira. (Lai. aali-


[Lai. tn rifraga crauifolia Un.] 3. — mo non fa muschio: Lo stesso che Pie- rto.)
Dicesi Sassifraga cotiledone la Sax i
fra- tra mossa non fa mu»chio.V.PiefraS6l. SATIRESCO. So-ti-ré-tco. Add. m. Lo
ga aizoon Un. Pianta della decandria SASSOFRASSO. Sat-to-fràt-to. Sm. B»t. stesso che Satirico.
diginii», la quale disliognesi per le fo- Lu stesso che Sas^afrasso. SATIRBTTA. Sa ti-rit-ta. Sf. din», di
gli.- radicali disposte a rosetta, fatte a SASSOLlNETTO.&ii-fo-it net-fo.Sm-dim. ,
Satira ,
in significato di Poesia mor-
a p* loia, ottuse, ciliate alla base, c con di Sassolino. dace.
denti bianco-cartilaginosi nel reato del SASSOLINO. Soi-ao-Ji-no. Sm. dim. di SATIRETTO. Sa-Ci-rrt-fo. Add. e sm.
msrgior; il fusto è pannaceli luto , ed Sasso. Picciolo sasso. (Lai- lapìllut.] dira, di Satiro. Lo 6tesso che Sati-
i calici sono sparsi di p-li ghiandolo- SASSONE. Soi-id-ne. Sm. accr. di Sasso. rello.
sì. Nasce nelle montagne del Lucche- SASSOSA. Sat-tò-ta. Add. usalo tu forra SATIRI ASI. Sa li ri-a-tl. Sf. V.G. Med.
se e nelle Alpi Apuane. 4. Dicesi — di sf., supplendovi Via. Tensione morbosa del membro virile,
Sassifraga maggiore la Sarifraga Un- SASSOSISSIMO. Sat-to-tu-ti-mo. Add. sccompagoata da ardente ineiumento
gulata Iteli Pianta delia dccandna di- m. superi. di Sassoso. all’atto veoereo. Presso Ippocrate
que-
ginia, la quale ha per rarattere distin- SASSOSO. 5«J-td io. Add. m. Pieno di sta parola si trova nel senso stesso di
tivo le foglie radicali lineari allunga- sassi. (Lat- taxotut, lapìdotut.) — 2. Satiriasmo. [Lat. taUjriatit.]
te, contornale nel margine da piccole Di sasso. — 3. Simigliamo a sasso , SATIRIASMO. Sa-ti-rùà-rmo. Sm. V.
croste rotonde e bianche ; il fusto è Che ha forma di sasso. —
4. Di qua- G. Med. Nome che Ippocrate dava ai
panooccbiuto; tutta La pianta è liscia. lità di pietra composta di diversi co- tumori glandolar*, bislunghi, collocati
Na-ce nelle muntague del Piemonte, goli. presso le orecchie, che si osservano nei
nelle Alpi Apuane negli Appennini. SASSUOLO. Sat -tuo -lo. Sm. dim. di Sas- fanciulli ; tumori che li rendono sino
ec. —
5. Dicesi Sa-s. fraga granulata, so. Lo stesso che Sassoliuo. ad uo certo segno simili ai Sstiri.
Duella specie che rresce nei pascoli c SATANASSO. Sa ta-nàl-io. In fon* di SATIRICA. Sa-H.ri-ca. Sf. Leti. La fa-
so margini de' boschi. I tuberi ro-
i sm. Diavolo semplicemente. — 2. E fig. vola satirica de*Greci , impropriamente
tondi, esternamente rossastri, interna- Uomo crudele feroce pessimo.
.
,
3. — detta Satini.
mente bianchi, che compongono le sue Detto anche di Fanciulli» fiero c vivace. SATIRICAMENTE. Sa-li-r«-ea m'n (e.
radici hanno sapore amaro si cre- SATANISMO. .Su-fo-ne-i amo. Sm. Fac-
, : Aw. lo modo satirico Per via di sa- ,

dettero per molto tempi litontriilici cenda svi vii ira, Diavoleria- tira.
aperitivi, diuretici ed emmeoagoghi. SATELLITE. Sa-iil-li-U. Add. e sm. V. SATIR lenissi MO. Sa-ti-ri-cMa-ai-mo.
SASSIFRAGHE. Sat-ti-fra-gè-e Add. e L. Soldato che accumpagna altrui , che
. Add. m. superi, di Satirico.
sf. Famiglia naturale di pian-
pi. Boi. sta a lato del suo signore; ed io origine SATIRICO. .Sa-li-ri-co. Add. usato in
te dicotiledoni? polipetale, che ha per era preso in buona porte, quasi nel sen- forza di sm. parlando di persona Com-
tipo il genere sassifraga. Queste piarne so stesso di Guardia ; oggidì più comu- positore di satire. (Lai. talyrnrum
hanno le radici ramose o fibrose e qual- nemente non prendesi che in quello di tcriplof. 1
— 2. Lelt. Satirici io fbrxa
che volta tuberose ; foglie ordinaria- Cagnotto. ( Lat. «licito. SaltlUt dal di sni. pi- fumo detti i Drammi satirici
mente semplici carnose e sugose in
, sir. zafur lato: e però significa colui de' Greci. — 3. E Satirico per Titolo
ricurve spreie sono radicali quando
; che va a lato di uo nitro , onde assi- d'un libro di Petronio Arbitro. (
Lat.
portano per fusto uno scapo, ed alter- sterlo, difenderlo od eseguirei suoi or- jalìriron.]
ne e più di rado opposte quando il fu- dini. In ted. itile , io sa ss. ed in iogl. SATIRICO. Add. m. Da satira, Mordace,
sto è caulescente. i fiori quasi sempre lidi ,
in d*u. tydt , in otand. :yd« , in cioè Che pugne e offende altrui o io pa-
ermafroditi prendono differenti disposi- isved. tida taglioni) oucor lato. Altri role. o in iscriltura. [Lat. arer male-
zioni. I cara satelki dal lat. satagert esser sol- dicut ,
aertyrictu. )
— 2. Arche. Dania
221

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HAT SAT SAT
«lirica: Era presso gli amichi quella Sm. Lo stesa© che Sstisfazione, Soddis- SATRAPICO. Sa-trà’pi co. Add. m. Da
che consisteva io salti ridicoli, in posi- fazione. |
satrapo.
ture indecenti e lubriche , piò proprie SATISFARE. Satis-fà-re. A», e o. ass. SATR APO. Ad i. esm. V.Pers.
Sà-tra-po.
a divertire la canaglia che a conciliare aoom. comp. V. e di' Soddisfare. ( Lai. Si. Aot. Goveroator di provincia o di
l'attenzione delle oneste persone. 3. — satitficere alieiijut voluntatem ex-
.
eserciti presso I Persiani da’qunlt l’eb-
,

Giuochi satirici: Specie di cnmmediole plere.] —F n. pass, bero ancora altri popoli orientali. (Lat.
o farse che si rappresentavano in Roma SATISFATTISSlMO..Sr-/tf-^j|-Ci*-i»-mo. satrapi, satrapa. Satrapi dtli'ant.
per divertile il popolo: era un’ imita- Add. ni. superi, di Satisfatto. V. e di* pers. sitreb che vale il medesimo. ] —
zione della Satirica de’Greci. Soddisfattissimo. 2. E nel verso Satràpo per Sàtrapo. —
SATIRICOMJCAMENTE. Sa li-ri-co-mi- SATISFATTIVI). Sa-lii-fal-li-K. Add. 3. E fig. Sacrante, Dottore , Che presu-
ca-mén-te. A»», romp. Satiricamente m. Atto a satisfare. me di sè. —
4. Onde Fare il satrapo ,
insieme c cumicamente. SATISFATTO. Sa-tis-fàt-to. AdJ. m. da vale Fare del grande dell'autorevole ,
,

SATIRICO! ICO. 5u-li-ri-cà mi-co. Add. Satisfare. V. c di' Soddisfatto.— 2, Di-


1

del saccente.
m comp. Satirico insieme e comico.
.
cesi Tenersi bene ornai satisfaltod'uoo SATRAPONB. Sa tra-pó-ne. Add. e sm.
SATIR1NA. £a-(t-ri-na. Add. e sf. dim. c vale Esserne bene re. accr. di Satrapo io significato di Sac-
.

di Satira. SATISFATE ORlO.^ fù./ot-fò ri-o.Add. cente, e per lo piò detto ironicamente.
SATIRI NO. i^i-li-rl-no. Add. e sm. dim. m. V. e di’ Soddisfattone. SATURARE. Sa-tu-rà-re. Att. Cbim. Fa-
di Satiro, nel sign. del §. 5. SATISFAZIONK. Sa-tis-fa-si-ó-n$. Sf. re sciogliere ioun liquido una tal quan-
SAT1RIO. iSei-ti-ri-o. Sm. V. G. Hot. c i
V. c Soddisfazione.
di' 2. Far sali»- — tità dichecchessia che più non vi se
,

Farm. Genere di piante a lìori polipe- |


fazione fu detto per Fir penitenza. ne possa disci^gliere.
tali della gioaodria diaodria e della SATIVO. .Sa-tì-vo. Add. m. V. L. Boi. SATURATO. Sa tu-rà-lo. Add. m. Chim.
famiglia delle orchidee; una delle cui Aggiunto delle piante che per eoliiva- da Saturare.
specie ha il volpar nome di Testicolo di meotù ai dimesticano o di campi che ,
SATURAZIONE. Sa-tu-ra-aàne. Sf.
cane , ed un insoffribile odor di becco. sono acconci a acme. [Lat. satirui. Da Chim. Il saturare, e Lo stato d' un li-
Le sue radici rappresentano duo testi- zafum pari, di sero lo semino, la ar. quido saturato.
coli a cui si attribuirono grandi pro-
, f cr-at seme, ter seminare.] SATUREIA. Ss tu-rè-ja. SL V. L. Dot.
prietà afrodisiache, e di cui Tassi la ba- SATOLLA. .feidt-la. Sf. Tanta quantità Lo ste-ao che Santoreggia.
se del famoso elcUuario diasatirio , o di cibo che satolli. 2. Onde Torre — SATURITI. .Sa-ru ri-tà. Sf. V. L. Sazie-
diasalirione. [Lat. aafyrton, sntyrium, una satolla, Prendere una buona satol- tà. (Lat.
orchis , testiculu* sutyrium hircinum
,

Un. Satyrion. in lat. «nfyrium dalgr.


la. vale Saziarsi. —
3. Per metaf. Detto SATURNALE. Sa-tur nòrie. Add.com. Fi-
che
anche di altre enee. lol. Aggiunto de 'giorni e delle feste
sathe membro virile.] —
2. Pilol. Sati- SATOLLA MENTO. Ai-toMa-mdiWo.Sm. nei medesimi si fare vano in onore di Sa-
ma odo
ra, è da imitare. Il satollarsi. (Lat. saturila !.] — 2. Ec- turno. (Lai. saturnali!.} — 2. E detto
SATIRICHE. Sa-ti-ri-A-m. Sm. Rot. Lo cedenza nel mangiare. anche assolutamente in forza di am. pi.
stesso che Salirio. — 2. Farm. Specie SATOLLANTE. Satollàn-te. Part. di 1 Saturnali per Quella festa celebre del
, di lattovaro , la cui base era il sati- Satollare. Che satolla. Romani, stabbila da Tutlo Ostilio, co-
rio. SATOLLANZA. Sa-tollàn-za. Sf. Lo me si crede , per commemorazione del
SATIRISTA. 5d-(t-rt-v(a. Add. e sm. stessa che Sa tolte mento. ( Lat. aafuri- regno e del secol d’ oro di Saturno ; e
Colui che nelle antiche danze sacre rap- faa.] —
2. Sazietà. [Lat. *a(Mta«.| però era ron-acrata alla gioja ed al pia-
presentava un Satiro. SATOLLARE. Sa-tol-lA-re.An, e n. pass. cere, e gli «oh avi fareano da padroni.
SATIRIZZARE. £a-fi-rìz-*à-re. All. e Saziar col cibo, Cavar la fame. Conten- Era sulle prime di un giorno, poi durò
o. ass. Lo stesso ebe Satireggiare. tar l’appetito. [Lat. saturare satulla- sino a sette giorni . cioè dal 18 al 21
SATIRIZZATO. Sa-Zi-ris-iò-lo. Add. m. ra. .Suturar* da aatur satollo: e salar
.

Dicembre. —
2. Saturnino, Maligno.
«la Satirizzare. V. e di’ .Sat»ri</<j»ato. dal celi. gali, talh ovvero sathar sa- SATURNALIZIO. Si-tur-na-ll-ti-o. Add.
SATIRO. Sati-ro. Sm. Fllol. Dramma sa- zietà, abbondanza, sufficienza. Altri dal m. Fllol. Lo stesso che Saturnale.
tirico usalo da’Greci. e che sole vasi rap- gr. satto io carico.]— 2. Fig. detto del SATURNI ANI. Sa-tar-ni-ò^u. St. Eccl.
presentare dopo la Tragedia. 2. Cosi — Terreno. —
3. Per metaf. e in sigo. o. Eretici det il secolo, discepoli di Sa-
pure chiamavasi una specie di Dama pass. Prender piena soddisfazione di turnino , il quale ammetteva no Dio
presso i Lacedemoni, nella quale gli at- checchessia , Contentar pienamente il supremo, intelligente, potente, buooo,
tori roprrti d' una pelle di becco e con sao desiderio. Cavarsi la voglia ; il che ma ignoto agli uomini, ed uni materia
peli irsuti sai capo, facevano mille aalti ditesi anche Appagarsi, Sbramarsi, Sa- eterna cui presedeva uno spirito altresì
ridicoli e positure indecenti cd oscene. ziarsi , Soddisfarsi . Sbizzarrirsi , Sca- eterno, malvagio e mali-fico di sua na-
— 3. Satira, poesia mordace.— 4. Per pricciarsi, Sfogarsi. (Lat. saturare, ex* tura. Egli aggiungeva che sette spiriti
metaL Persona rozza e sabatica. I Lai. I— 4. E n. as*. Saziarsi col cibo. inferiori emanati da Dio governano il
rtwiù.) — 8. Leu. Compmitor di satire: —8. Pro ver b. Chi per man d'altri s’im- mondo, cd altri errori riprovati dalla
altrimenti Satirografo. Lai. jaZyrorum bocca tardi si satolla vale A chi non Chiesa. I Saturniaol aveano delle re-
mtìjjIot.] —
, ,

Zool. Specie di mam-


6. fa i fatti suoi da sè stesso rare volte gole rigidissime di morale per mortifi-
,
mifero dell'ordine del quadrumani, del sucredoo bene.
gli care l’ Intemperanza ; ma si davano in
gcuere Siutia, sdraia cornuta c libidino- SATOLLATO. &z-foMà-to. Add. m. da preda a ture le immondezze della
sissima, la quale prò h u (dimenio ha da- Satollare. Sazialo, Saturo, Saiollo.[Lai. carne.
to origine all'aulico cullo de' Satiri. B tallir, saturata!.} SATURNINO. So-tunni -no. Add. Oggi
questo il celebre uraug-oulaug che mol- SATOLLF.ZZA prendevi in aignif. di Manioconieo, Fan-
.«z-tol-Ux-sa. Sf. V. A.
to avvicina all'uomo. Abita inMalac
si V, e di’ Satollamente. [Lai. zafuriiai.] tastico; perche supponrvan gli Bio-
t i. nellaCochinchma. nell'isola di Bor- SATOLLITA'. .Sd-foMi-fà. Sf. V. A. V. logi che tali persone fossero nate men-
opo. . .s'tmtu taiyrut.J
[I«at e di’ Satollamelo. tre Saturno era ascendente , c però fos.
Satirografo. sa-ti-rà-gra~fo. Add. e SATOLLO. Add. m. sinc. di
Sa-ttU-lo. sero sempre sotto la dominazione di
sm. V. G. Scrittore u compositore di sa- Satollato ed usato anche io forza di quel pianeta , al quale attribuivano in-
tire. [ Da satyra satira e grapho io , sm. parlando
,

di persooa. Satollato, Sa- flussi maligni. —


2. Fitol. Ep telo di
scrivo-] zrifur.J— 2. Per metaf. Stan-
zio. (Lai. versi di coi f-ce menzione Orazio, e che
SATIRO.'! A. 5a-li-rii-ma. Sm. Leti Cosi Annoialo per soverchia
co, Infastidito, si pretende f issero lo stesso ebe i fe-
da Elpidio fu nominata la satira. (Lat. ahhoodama di checchessia. 3. E — scennini ; forse così chiamati da Satur-
tatyroma.} detto anche di cose nel 1° signif. 4. — nia, città etrusca le cui rovine portano
SAI I HOPA.STO R ALE. Sn-lt-ro-piw to- Proverb. Il satollo non crede al digiu- ancoro il nome di Sitcrnia. Detti anche
rà-ie. Sf. comp. Poca. Sorta di poe- no, vale Chi gode, o è io buono stato, Satnrnii.
sia in cui baoou azione Satiri e Pa-
, non erede le miserie di chi stenta. SATURNITA’. .S’u-tur-ni tà. Sf. Qualità
stori. SA TORO. Sà-to-ro. Add. m. V. L. delta di chi è saturnino, in significato di Lu-
SATISDAZIONE. Sa-tis-da- xi-<5-n*. Sf. per la rima io luogo di Saturo. [ Lat. notìrn o Malinconico.
V. L. Leg. Assicuramento. (Lai. lataz- za tur.] SATURNO. Sa-lùr-no. Fllol. Colonne di
dalto.] SATRAPI A. 5u-fra-pl-a. Sf. St. Aot. Li Saturno: Cosi chismavansi anticamente
SATISF ALIMENTO. 5fl-tà-/a-«» o^r» -lo. dignità di satrapo. i due munti d'Africa e di Spagna che ,

222

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| , — .

SAI SA V SA V
poi ai dissero Co'nnne di I5r»arlo, e più certole. ( Lat. «aurophajtti. Da «at ra SAVIO. Sà-vi-o. Add. m. Propriam. Chi
tardi Colonne d'Èrcole. —
2. Aste. No- lucertola, e phago io mangio.) ha saviezza, cioè l’ integrila del senno;
me di uno degli undici Pianati princi- SAUROPO. Sau-rò-po. Sm. V. G. Boi. e per esteos. Quegli .he ordina bene
pali, «inora scoperti, il qua le. dopo U- Genere di piante della monoecia Dian- •ulte la cose al fine. |Lat. sapiens pru-
rano, è il più luutauo dal Sole. Attorno dri*, famiglia dcile euforblacee , stabi- dens t cautus. Dello da' Napoli!, «apio,
a Saturno girino setta lune o satelliti. lito da Riunir, le quali trassero tal no- e vieti dal lat. tapio io so.j 2. Peri- —
A Saturno e dato talora raggiunto di me dalla forma del loro calice a foggia to, Esperto di alcuna scienza o arto. —
Incorporeo. per Certa sua forma , pro- d'un piede di lucertola. Lat. Sauro- (
3. Esatto, Io sesto, Ben regolato, detto
dotta qua Ielle lotta da qi.cl maraviglio- pus. Da sacra lucertola, e pus piede.) raetaf. di en*a materiale. 4. Far sa- —
so Ani’ Ilo, da coi è circondalo. Fu co*) SAUROTECA. Sau-ro-tè-ca. Sm. V. G. vio alcuno , fu detto ant. per Farlo ac-
chiamato dal nome del Dio che ai cre- Zool. Genere d’uccelli dell’ordine dc'zb corto , •don le. —
3. Aggiunto di Don-
dette precedervi. —3.
Ah bini. Nume goda Itili, stai» liloda Vìeìllot: sono cosi na; fu detto aot. Savia donna per Le-
dato digli alchimisti al Piombo, perche denominati dal conservare nel luogo vatrice. ( Lai. obitetrij;. È il fr. sage
lo ponevano sotto la influenza del pia- loro becco, come in un ripostiglio , le femme.) —
6. Dello aot. di Cavallo per
neta Saturno, o perche generata gli al- lucertole , delle quali si nutriscono. Addentralo. —- 7. In forza di un., par-
tri metalli. —
4. eh m. Sale di Satur- Comprende finora una sola specie co- lando di persona, Uo mo dotto e sapien-
no : Aolico nome dell' Acetato di piom- mune all’isola di San Domiogo , della te. Lat. magister, doctar, sapiens. \
| —
bo. —
3. Farm. Magnesia di Saturno. Tacco. [ Lat. «rorotheca. Da «ocra lu- fi-E [ter eccellenza , Salomone, l'autore
V. Magnesia , §. 3. —
6. Arabi. Color certola. e thece ripostiglio.) de' santi libri sapienziali. 9. E per —
nero nelle cotte d armi de' principi so- SAUBURO. Sau-rù ro. Sai. V. G. Dot. simil. —
10. Dicesi Savio di ragione e
vrani. Pianta erotica, la qaale forma un gene- Savio assolutamente per Giureconsulto,
SATI RO. Sà-tu-ro. Add. m. V. L. Sa- re nell’ellandrìa letragioia,! cui fii>rctll Legista , Avvocato. Lat. juriaconauf-
[

tollo, Sazio. (Lai. satur Dal celi. gali. disposti <o ispighe allungale hanno ri- Im«.; 11. Dicesi Fare del savio e vab*
sathur o tnth sazietà. Altri dal gr. ant- spetto di una coda di lucertola. [ Lat. Darsi aria di saggezza.
ro io carico. ] —
2. Chini. Che t nello saururus. Da taira lucertola , e tira SÀVIOLINO. Su-vio-U-no. Add. e sm.
alato di saturazione; più cotuBnemenle coda.} dim. di Savio.
Saturato. I
SAUSSURITB- .Sttua-iu-ri-le. Sf. Min. SAVIONK. Sa-riù-ne. Add. e sin. aeer.
SAURAS. Sà u-ras. Sosl. com. V. india- Sostanza pietrosa , cosi chiamala dal di Savio.
na, Zool. Specie di gru di grandezza mone del celebre naturalista Saussure SAVISSIMAMENTB. A’a-tii-si-ma -mén-
straordinaria, che frequenta a branchi che fu il primo ad osservarla. È detta ta. Av v. superi, di Saviamente'
(
Lat.
di quantità prodigiosa il lago Bomlsciù, anrbc Jadt* e Feldspato tenace. cautissime, sapientissime.)
nel Tibet, appiè dell' llunalay.» , «d i SAUVAGEMA. Sau va-gisi-a. Sf. Dot.; SAVISSIMO. .Va rù-ii-mo. Add. m. su-
cui novi vengono raccolti e mangiati Genere di piante indigene di Cajeona , peri. di Savio. [Lai. aapientùatmia.)
dai circonvicini abitanti. stabilito da l.ioneo io onore del medi- SÀVO.NKA. Sa-to-ni-a. Sf. Farm. Mi di-
1

SAURIV.NI. Auu-ri-à-ni. Sai. pi. V. G. co Francesco Sauvage»; appartiene alia caaiento di consistenza simile al mele,
Zool- È una delle quattro divisioni dei pcmaodria nmoogiuia ed alla famiglia solito osarsi nella tosse, ne'catarri, e io
rettili , stabilita da Brugniarl . in cui delle violarle ; è distinto dal calice di altre infermità de'polmuni e deH’aspera
comprrudrai la famiglia delle lucerto- cinque rughe la corolla di cinque pe-
,
arteria grecam. Edemma. Lat. eele- ;

le, ed il genere Lucerla di Liunco. [Lat. tali sfrangiati, il nettario di cinque fo- gma. Da sapone ; poiché ha la consi-
sauriani. Da sacra lucerlo. a. glioline. ed una rap-ola Iriloculare tri- stenza di alcune spezie di sapone.)
SAL'HITK Sau-m-tc. SL V. ti. Zool. valve. Sono piante del Messico del SAVONINA. AVvo-m-na. Sf. Bot. Specie
,

Specie di rettile del genere (’oluber , Brasile e di altri paesi equinoziali. di pianta erbacea del genere Valeriana
nell’ ordine degli nlìJiaui ossia serpen- SAVERE. Sa- tè-re. Sm. V. A. V. e di’ di Linneo, quindi riferita al genere
ti che trovasi alla Carolina sotto la
,
•Supere. C<vu>a«(huj che nasce lo copia su i ,

scorza degli alberi . cosi denominati SAVERE. All. e o. V. A. V. c di'Sopere. muri, ed ha foghe opposte ovate camo-
dalla sua somiglianza colla lucertola. — 2 Ed usato anche da qualche mo- scile e fiori rosai in larghe pannocchie
(Lai. saurites.] derno.— 3. Ani. usato anche per Sem- terminanti. (Lai. valeriana rubra /.in.)
SACRITI DB. òaurì-ii-de. Sf. V. G. St. brare. SAVORARE. «Sa-vo-rà-re. All. V. A- V. e
Nat. Coo questo nome si conosceva dal- SAVIA. Ao-ci-a. V. A. V. e di’ Ora. (Dal di' Superare, > tssaporart [Lai. «jwata-
l'empirica medicina una concrezione celi. gali, oo questo , ed unir ora In re, degustare.)
:

pietrosa che ai ritrova qualche volta quest’ora.J SAVORATO. Sa-vo-rà-lo. Add. m. da


nell* addome delle lucertole, alti quale SAVIAMENTE. Sa -via-min-te. Avv.Con Saporire. V- A. V. e di’ .Superato, As-
ai attribuivano virtù maravigbose si- saviezza, Cautamente. (Lat. caute, pru- saporato.
mili a quelle de'Bezoardiei. (Lat. «du- denter. sapknter.}— 2. Far saviamen- SAVORE. .Sà-vd re. Sm. V. A. meglio Sa-
riti#.) te, vale Operare con seouo o con pru- pore. (Lai. saper.) 2. Si preode ta- —
SAURO. .Sà-u-ro. Sm. V.G. Zool. Genere denza. lora semplicemente per Salsa o Condi-
di pesci dell'ordine de' mabrottcrigi SAVIEGGIARE. So-vieg-già-re. N. ass. mento assoluta mente. (Lai radiammo.
addominali, la cui conformazione non è Addottrina e, loslruire. Da Sapore rh> l'effetto della salsa. Se-
guari differente da quella delle lueer- SAVIE/.ZA. Sa-viéi-:n, Sf. Propriam. condo altri , viro da sapa. In pera. ed
tole , distinti da musso corto, bordo par che sia l'Integrità del senno, con- in ar. si ha sabani dolriirum quod-
della mascella inferiore formala intera- trario di Pazzia , come Savio chi hn dam. ] 3. Salsa fatta di Dori potè .—
mente dalle inlerm-isceiliri con molti l'intelletto sano in opposizione a Paz- pane rinvenuto agresto premalo , ed
denti puntali nelle mascella, -triglie sol zo. — 2. Accortezza , Prudenza Avve- «bri ingredienti. [ Lai. emlximma ]
,
.


corpo ec. Sun pesci di mare voracissi- dimento, Sapieoza. (Lat. supientia 4 Per simil. detto anche d'altre me-
.

mi. [Lat. tuurut.) prud ulta.] stare liquide che abbiano qualche simi-
SAURO. Add. ro. Voler. Aggiunto che si SAV1LL0 Su-vil-lo. Sm. V. L. Arche. litudine colla Salsa. 5. E scherzevol- —
dà a mantello di cavallo , di colore tra Specie di ghiacciata che Romani fa-
i mente , CUpa. [ Da Autore in senso di
bigio e tanè. (Secondo lo Scalìgero, vicn remo di farina , cacio , uova e mele. salsa e cosi pure i Tedeschi dicon la:

da tour, antica parola gotica , che vai (Lai. soviifum, zuot'ifium.) cispa augen butter butirro degli oc-
rossa alTumato. In ingl. tarmi , in SAVINA. Sa Ra a. Sf. Boi. Lo stesso chi. ]
frane, laura. (Turchi biuuo sarymtrik che Sabina. (Lat. satina. la celi. gali. SA VOREGGI A. Snorég-gia. Sf. Bot. Lo
per rossiccio tara c ssry per biondo;
,
tamhan , da aamh piacere: poiché que- stesso che Santoreggia.
gliUogheri targa per giallo.) 2. Di- — sta pianta sempre verde è piacevole a SAVOREVOLB. Aa-ro ri-vodz. Add. coni.
tesiSauro chiaro Sauro abbruciato e
,
vedere. Indi il led. icrer» baum , tade V. A, So» a r o?o. (I.tt. tajàdut.}
simili, ed accennano diverse spezie, in. baum e taben buum, dove fcaum signifi- SAVORNAItE. .$a-vor-nà-re. Alt. V. A.
che si divide il color «auro. ca albero; lo tved. sabina Mogi, sa-, Marin. V. e di’ Suwrtare .
SAUROFaGO. .Sou rò fa-yo. Add. esro. tin ; il frane, sabine ; lo spago. lati- SÀVOROSO. ,9n-ro-rd-«o. Add. n». V. A.
V. G. Zool. Specie d' uccello, cui diede na, ec. Il Bui. et ha pure in questo sen- V. e di' .Saporito. 2. E fig. —
talnome l'abitudine di nutrirsi di ret- to il brctl. sa ring che con trovasi in al- SA VORRÀ. Sa-tór-ra. Sf Mario. Deno-
tili e d'itmtli, ma singolarmente di lu- tri diziooarii.] minazione generale delle materie pesnn-
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, - h . ,,

SAI IBA NBA


ti, come «rena, ghirba e simili, fhc pon- stidito. —
4. E per metaf. pa riandò di apertura. Altri dizionari! non hanno
ironsi nel fondo della sentina del basti- rose tute ad impregnar-! di omidìtà lad, so nnn in se** so di stordimento. V.
mento |ht farlo afTondar nell' acqua e Ben bene imbevuto. Sbadacchiare. IFrancesi dicono hailler
procurargli «un solida situatone, Ser- SBACCANEGGIARE. Sbac-ca-neg-già-re. per (‘sbadigliare. i Provenzali badati lar.
vi* principal mente di contrappeso alle N. *t§. Fare il barrano. Questi ultimi ban pure badar guardare
anici ue ed agli alberi, i quali essendo SBACCELLARE. Sbnrcel là- re. All. Ca- a boera aperta. )
elevati fuori della nave gli farebbero var dal battello. Sgranare. SBADIGLIO. .Vhu di-glio. Sm. L'otto dello
far capotto al meoom» rolaroento. I Ve- SBACCELLATO. Sbae-eH l<i-k). Add. m. sbagliare. |Lat. oicitatio.)
neziani la « hiamano Sai urna c Scorna. da Sliacrellare. Ovato dal baccello ,
SBADIRE, Sba-di-re. Alt. Ar. Mes. Rom-
(Lai. tabumt. Derivi ,
tu' rondo i più . Sgranalo. [Lai. e zibqiu'z rrfucfuz.) pere o Disfare la ribaditura.
dal lai. io fmi ri m
sabbia. Altri potrà ca- SBACCHETTATUR A.Sone-chet-ta-lù-ra. SBADITOJO. Sba-di-tà jo. Sm. Ar. Mes.
var questa vore dall ebr. label peso. B Sf. Ar. Me». Canale della cassa drll'ar- Utensile di che si servono gli oriuolai
però uopo sapere, die ;u ar. lubirel In rhibusn, pistola, o similr, in cui ai cac- per isbadire i rocchetti delle ruote senza
turco sabina, in illir. zocoroja, vaglino cia la barchetta. guastarli. È una specie di punzone ta-
anrlic savorra.) — 2. Difesi Savorra dei SBACCIIIARK. Sbac-ehià-re. Alt. Percuo- ratalo in modo da ricevere liberamente
tofTetori . Quella «-orla di pietra ebe i tere col bacchio, nicchiare. (V. l'etim. Tasse del rocchetto.
tuffatori . che fanno la pesca del coral- di Macchiare. In celt. gali, burhull. in ^RAGLIAMENTO. Sba-glia-tnen-U). Sro.
lo. * altercami cotto il venire , per non irl. bachol in rornov. bagl in brelt. Lo sbagliare. (Lat. e rror.)
.

esser partili via dal moto dell acqua. bac'h bastone.) —


2. E lig. Percuotere SBAGLIASTE. Sba gliàn-te. Pari, di Sba-
SAVORHARb. Sa-vor rà-re, All. Mario. con checchessia, quasi slanciandolo. —
gliare. Che sbaglia.
Mettere la eavorra in un vascello. 3. Percunt-rc eberebes-ia sbaUeodoTo SBAGLIARE. Sba-glìà-re. N. asa. Pren-
SAVOHRATORl. .Sa-wr-rn-td-r». Add. e sopra qualche parta. dere sbaglio. Dare m fallo. ( Lat. fedii,
sm. pi. Marin. Epiteto ebe si dà ai bat- S BACCO. V. usua nel rondo avverbiale A aberrar i, allucinar!. ]

telli delti Gabarre, che portano ea- U sbarro che vale lo grande abbondanza. SBAGLIATO. Sba-ghà-to . Add. m. da
vorra. fDall'tbr. inbayh abbondanza. Lo stesso Sbagliare.
SAZIABILE. Sa-ti-à-bi-le. Add. coro. vale il celt. gali, laibhirraeh. lo ar. SBAGLIETTO. Sbu-gliét-to. Sm. dim. di
Che Si salii o Atto a saziarsi ; usato tabyij ampia et profusa re«.| Sbaglio. Piccoli' sbaglio, Erruretta.
per lo più colla nrgeiiva- Non saziabi- SBaDACCHIAKE. Sba-dar-ehia re. Neot. SBAGÙO.Nftù-jIto.Sm. (.©sbagliare. (Lai.
le. cine Insaziabile. [Lat. zafiabiliz] asa. Aprire la bocca scompostamente. irror. V.Tetim. di Abbaglio. In turco
SAZI Alili. ITA. Sa-iia-b, li-Uì. Sf. ast. [Dal.'ehr. paihnhh che comunemente ai bojigilib ballucmatio , fascinano, pnu>-
di Sariabile. Lo ateneo che Sazievolezza. pronunzia palliar aprire se una pare ,
stigiae. In ingl. àuit'jfz errore. In celt.
SAZI ABILMENTE. Aocia-bii tmf» ta.Aw. da bahih ebe nella stetta lingua vale gali, ai fuori, e baile succcaS", risulta-
Con variabilità, Coo saiiamento. > Lat. aprir la bocca.) —
2. Star» a badalucco. incoio, conseguenza. In gr. ballo io do
lutiate. | SBADATAGGINE, Sba-da-làg gi-ne. Sf. nel segno: onde Sbaglio potrebbe signi-
SAZI AMENTO. Su sia-mén-to. Sm. Il sa- Mancante delle dovuta a Urti rione nel ficare il non dar nel segno. V. SbaU-
ziare. [Lat. zafvtriZaz.] —2. Onde Dare fare alcuna cosa per cui ella non riesca itrare , g. 2
saziatocelo . vale Saziare. 3. Sazie- — i
f
ben feti* o accada qualche neon venien- SBAIilE. .S'òo-t-ri. N. »v*. A A. Lo stes-
]

volezza Noja, Tedio , Riocrescimenlo.


, te, che avrebbe»! dovuto evitare. ( Lai. so che Allibire, Maire. (Lat. obttupete»-
(Lai. laticiui.) inconiid-*nnfia. incuria. 1 re, stupore per celli. V. Tel un. di llaire.
SAZIARE. ,Sa-«i-Arz. Alt. Soddisfare in- SBADATA MENTE. 5^a da-lavnrfn-te. Avv. 10 sr. oochr attonHom esse prie terro-
teramente; e si dire per lo più ddl'ap- Inconsideratamente. Con disattenzione. re. In ebr. òche! disanimare , turbare.
pelilo o desunsi. [Lat. lattare, ex pii - [Lat. inconsiderate, incuriose.) In brelt. badar stordito, da bnd stordi-
re. Satiare, miiiiai, iatur dal celi. gali. SBADATEI. LO. Sbo-da-lèl-lo. Add. e tm. mento. lo pera, biraj constili ex per* ,
talli sazietà. ) —
2. Per aimil. Bastare. d m. di Sbadato. latuus.
— 3. E o. pass, nel primo sigo.— 4. E SBADATO. Sbo-dà-to. Add. e «m. parlan- SBA1T0. Sba-i-to. Add. m. da Sbaire.
)

nt'ui. tu. do di persona. Disattento. Spensierato, SBAJAFFARE. Sba-fa f fà-re. Neot. »s*.
SAZIATO. .Sa-ai-à-io- Add. m. da Sazia- f Lai. ncij/rijenz , tiirurioruz. Che non V. inusitata. Mostrarsi petulime u for-
re. |
Lat. aaftiroiuj.) bada. Il balano penetravi!
Grtlin Ita se Ciarlar troppo e fuor di prnpo-ito.
SAZIETÀ. Sa-sie-tà. Sf. Intero soddisfa negotinm. intime pcr^pertum habuit. ] [Dal pera, bei molto, e jafe scrino futi-
rimesto; e ai osa propriamente par- — 2. Non osservato. Iocit«t> dito. li». Nella Stessa lingua baffi rualed ito.
lando deli' appetito o de' sensi. ( Lat. SBADIGLI ACCI ARE. Sbadi-gliac-cià-rr. 11 Bullet ba il breu. baffard nel senso
zatirtoz. ] —
2. Dierai Dare satietà , e N. a**. fórse pegg. o frequentativo di del frane, binarci : ma nnn si rinvie-
vale Saziare. Sbadigbare. Sbadigliare alquanto, An- ne questa voce in altri dlzion arii bret-
SAZI EVOL AGGINE. Sa-tie-vo-làg-gi-ne. dare sbadigliando. toni.)
Sf. Lo stesso che Sazievolezza nel tign. SBADIGLIAMENTO. Sha-di-gUa.m^-to. SBAJATFaTORE- Sba-jaf-fa-tó-n.Xetb.
del §. 2. Sm. Ln sbadigliare, I.’uto di sbadiglia- m. di Sbajaffare.
SAZIEVOLE. .Sa-ziV-vo ta. Add.com. Che re; alirimcoti Sbadiglio. Lai. otciia- SBAJAFFONE. Sba-jaf-fó ne. Add. rsm.
sazia. (Lat. zatirznz.) — Che si sazia,
2. —
E per aimil.
tio. 1 2-
(

Goff e petulante o piuttosto Ciarlone ,


*

Saziabile usato per io più eolia nega- SBADIGLIAVATE. .S'ào-di'-yfión-ra. Pari, Cicalone. [V. l'etim. di Sbajaffare.)

;

tira, e risponde Insaziabile. 3. Fa-' di Sbadigliare. Che sbadiglia. Lat. SU Ai A RE. Sba-ja-re.fi, ass. V. di gergo.
(
Mldin») , Rmrrrscevole Importano . , oieitani. ] Lo stesso che bbajaffare. [Io celt. gali.
Stucchevole. Nojoso. Spiacevole. ( Lat. SBADIGLIARE. N. MS.
À’Im-di-gliA-re. abair parlare. )
imporfuNiiz, grot'iz. «noiezluz ) Azione che coesiste in una inspirazione SBALDANZ1RB. Stal-don-si re. N. a 5 s.
SAZlhN OLEZZA. Na-*ia-tio-tóz-zo. Sf. lunga, profonda rapida ed in qualche Perder la baldnoza , Sbigottirsi.
ast. di Sazievole. Sa zirli. 2. Figur. — ,

maniera con ispos^n , doratile la quale dezponrfere animum, esanimari


(

C on-
KincresC'mroto, Noja Fastidio, Stuc* , si aprp largamente la bocca abbassar!- . zlcrnurt.) —2 Alt. Toglier baldanza.
,

rbevulezza ; ed in questo aeoso e più dou la mas ••Ila inferiore , cui succede SBAt.DANZlTO. •S6af-dan-si-ro. Add.tn.
usvto. un'ispirazione prolungata dopo di che , da Shalduncire. [Lat. exanimatwz, ire-
SAZIEVOLISSIMO. Na-xiz-vo-fiz-av-mo. il mento si rialza, e la borea si chiude. pi dui.)
Add. in. superi, di Sarievole. Proviene da molte e svariate cagioni SBALDjlGGIARE. SbaUdeg -già-re N .ass.
SAZIEVOLMENTE. altre tìsiche . altre morali. Talora non Fare «baldore, Itnbaldauzire.
Avv. Con sazici olezza , In modo sa- basta nel corso dell'atto una sola inspi- SBA LIVORE. Sbal-dò-re. Sm. V. A. Av-
zievole. razione , ma se ne fanno parecchie suc- dliriM. Baldanza. Baidorc ; o piuttosto
SAZIO. 5ù-sio. Add. m. sioc. di Sazia- cessive e precipitate. Quest'alto è misto, Baldoria. (Lat. ulaeritai , audacia
to. Che ha contento Tappetilo, qualoo- cioè imolontarinlinoad on certo segno, SBaLESTR a MENTO..!!* ha le-stra-mén-lo.
que c aitai Satollo Soddi'Cailo Pa- potendo noi signoreggiarne in gran par- Sm. Lo sbalestrare Il non corre nel
go re. [
;

Lai. titur.
,

)
— 2. Onde ,
Esser te i movimenti, ma non reprimerlo per
.

segno; e Lg. dteesi di Chi c-ce d ordiue


sazio assolutamente , E*«er sazio t» Far lo intero. In fine esso è Contagioso. (Lai. nel vivere.
sazio di a’cuua rosa, vale Esser soddis- oidi are. Dal celi, lire t. badalein che SBALESTRANTE. Sba le-iirùn le. Pan.
falle o Soddisfare. —
3. Nojato, Infa- vale il medesimo. Il Bullet ba bad per di Sbalestrare, Che sbalestra.

Digitized t
à

SBi SIA RBA


SBALESTRARE. Sba-le~ilra re. N. ass. Sbalordire. Stordito. [Lai. animo con* tS.Lei sre il biodo, coalrsrlo di Bandi-
Tira r fuor d«-l segno rolla balestra per fumi, esternatile .] —
2. Stupefallo. re;ma io questo senso non si vuole odo-
errore o per ignoranza. [Lat.jaculant/o SBALZAMENTO. Sbal-za-men-to. Sm. perire, e dicevi Ribandire. ( Lat. artlif
non collimare. —
3. Fig. Non dar nel
i
Salto di giù in su , o di un fianco in gmiiam facere, patriot razitfuare.]
segno proposto in favellando di cbee- l’altro. SBANDITA. S’óan-di-fa. Sf. Contrario di
chéssia. Dilungarsi dal vero. (Lat. aber- SBALZANTE. 5ba|-sàiW«. Pari, di Sbai- Bandita.
rara.J —3. Alt. Semplicemente Tirare zare. Che sbalza. SBANDITO. Sl>arwii-fo. Add. e »m. par-
fi Scagliare. [Lat. maculari.] 4. Per — SBALZARE. Sbalsà-^e. Alt. Far saltare, landò di persona. Quegli che è stalo
roetaf. Gettar fuori alla peggio. 3. — Gettare Lanciare. [Lai. ejieere. projfi- mandato in esilio o che è in bando.
Mandar via Allontanare. , 6. Vaiar. — ,

cere.]— 3. E fig. —3. Levar altrui d'una


,

(Lai. exul, extorris.]—2. Proverb. Lo


Sbalestrar le gambe. Dìceai del cavallo carica, d on posto.—4. N. ass. Saltare, sbandito corre dietro al condannato; si
quando va mancino , e manda In fuori Lanciarsi. si dice di Chi condanna in altri i suoi
le gambe dinanzi. SBALZATA. Sbal-ià-ta. Sf. Sbalzo. difetti medesimi. (Lat. Ctodius accusat
SBALESTRATAMENTE. Sba-le-stra-ta- SBALZATO. .S'fai-zà-to. Add. m. da Sbai- moechot, Catilina Celegum.]
«nén-fe. Avv. da Sbalestrare; ma si usa zare. [Lat. tjeclua, dqeetus.] SBANDITO. Add. m. da Sbandire. Esi-
per lo più in senso tìg. e vale locoosi- SBALZO. Sbùl-so.Sm. Lo sbalzare. (Lat. listo, Cacciato, Allontanalo, e dicesi di
deraumentc, Scompostamente , e Scura emacilo.]— 3. Darlo sbalzo, vale Mandar persone e di cose. (Lai. faexiiium mis-
oiono ordine o considerazione. [Lai. in- via,Scacciare.—3. Med. Termine vago, sue, relegatus .] —
2. Dicesi A redine
inconditi, incortinilo ]
considerate , osato da tatuai nel senso di Ansietà e sbandile e vale A briglia sciolta.
SBALESTRATO. Sba-lc-strà-lo. Add.m. di Dimenamento , e da altri per espri- SBANDO. Sbàn-do. Sm. Milit. Scompooi-
da Sbalestrare; detto per lo più io senso mere mia Specie di palpitazione o di mento d* un esercito col disfare i corni
fig. Portato a caso.— 2. Per mctaf. Coo- tremore di qoalcbe parte dei corpo o di che lo formano e mondare i soldati alle
dotto a varie vicende. 3. Chi opera — tutto. case loro.
senz’ ordine o considerazione, Colici che SBANDAMENTO. Sban-da-mén-to. Sm. SBANDONARE. Sbando-nàre. All. V.
fa le cose sbalestratamente. [Lai. in- Disperdimento. Scomponimento, Dissi- A. V. e di' Abbandonare,
canditili, ineomnozitu*. inconauliui.]— panatolo.— 2. Bando. SBANDONATO. Sban-do-nà-to. Add. m.
4. Dello di Occhi: Occhi sbalestrati vale SBANDARE.Sòan-tlà re. Att. Disperdere, da Sbaudooare. V. A. V. e di’ Abban-
Mossi senza ordine e senza modo. [Lat. Dissipare Disciogliere , Scomporre
. e ; donalo.
errane, circumvagans.] diccsi propriamt-nte di Schiere o Bande SBARAGLIAMENTO. i&a-ra-jlia-mén-
SBALISCIARE. Sba li tcià-re. Alt. Vuo- nemiche. [Lat. ditjicere, dissipare, dii- lo. Sui. Lo sbaragliare. Il disperdere le
tare o sbottare come sembra [Sbuli-
, solvere. Da Banda, secondo alcuni. Se- soldatesche nemiche; ma trovasi aache
sciare e Svalisciare dicono i Napolitani rondo il Muratori, deriva dal lat. barb. in significato non militare. [Lai. disper-
per togliere altrui tutto quello eh’ egli bandura bandiera, vegnente dal ted. iìo,fuga.)
ba, da valigia eh’ e’ dicono fraiòcia.] band nastro.) —
2. Staccare dal grosso SBAR AGLI ANTE. Sbara-gliàn-te. Pari.
SBALLARE. Sbal-là-rt. AU. Aprire e piccoli corpi di soldati per allargarsi di Sbaragliare. Che sbaraglia.
disfar le balle ; contrario d’imballare. sparsamente.— 3. E n. ass. e ras». Di- SBARAGLIARE. Sba-ra-glià-re. Att.
[ Lat. a larcinit esplicare. ] 2. Fig. — sperdersi , Dissiparsi , Abbandonar gii Mettere in rotto, in iscompiglio. in con-
ia modo basso. Raccontar cose lontane ordini , le bandiere. —
4. Maria. Sbao- a ai «.so. [Lai. diiperdere, diuioare, fun-
. dal vero. [Se questa voce nou fosse ado- dare, dice>l della nave, quando la forra dere. Dal celi. gali, spreigl mie sparpa-
perata che in senso attivo, potrebbe del vento la fa piegare sopra una banda. giiare. disperdere ogoi cosa, ovvero da
credersi formata da iballare nel primo —5. D cesi anche La nave è sbandita , spretati gu leir disperdere interamente,
significato, e varrebbe il disfar le bilie quando il carico o la zavorra nou è di- lo lai. barb. apanilia cu.-e sparse. In
delle ciauce, delle fole, il cavarle fuori. atribuita ugualmente in maniera che
,
ar. barata popolo faragia separò I' un
;

Si noti nondimeno che in celi. gali, bei- una banda e più aott' acqua che l’altra. dall’ altro fu separato
,
disseminato , ,

lean vai ciarla beulais cicaleccio, cica-


, SBANDATAMENTE. Sban-da-ia-mén-te. sparso ; faraqa separò disseminò , di- ,

looe, boilbie discorso ozioso millanta- Avv. Cogli ordini scomposti, rotti, o sprrsc. In provenz. etcarailtar sba ra-
ri».]— 3. Dar fuori Mandare alla luce.
,

per dir meglio Senza ordine, Qua e là; giiare.] — 2. E n. ass. — 3. E n. pass.
— .

à. In T. di giuoco, e Dell'oso, Fallire,


,

e ai dice di soldati , di milizie che fug- Disperdersi, Darsi alla fuga.


Perdere tutto il suo al giuoco; altrimen- gono. SBARAGLlATO.SÒa-ra-plià-Io. Add.m.
ti Spallare. —5. Dimettere il bailo; coo- SBANDATO.A&an-dà-Io.Add. m. da Sbaa- da Sbaragliare. [Lat. fusai, fugatut.)
trario il Ballare. Voce inusitata. dare. Posto in rotta o in disordine. Di- SBARAGLINO. S&a-ra-gUno.Sm.Giuoco
SBALLATO. .SfaMò lo. Add. m. da Sbai- sperso. [Lat, vagus, disjecius t dissipa- di tavole ebe si fa con due dadi. Àliri-
larc. lui, paloni.]— 2. Mario. Navesbindati. menti Tavola reale ,cheiFraDceaidi-
SBALL0.5&àJ-!o.Sm.Lo*tcfisoebeSpallo. V. .Sbandare, g. 4. cono 7>iefracecbeinalcnoi luoghi d’I-
BBALLONE. Sbal ló ne. Add. e sm. Colui SBANDEGG AM ENT0..9Òa n-d*g già
I mén- talia si chiama con v. spago. Giacchetto
che sballa, nel significato di Raccontare lo. Sm. Lo sbandeggiare. [Lat. exilium, (cfcaqueta) e al giuoca con due o coo tre
cose lontane dal vero. raUgatìo.] dadi. —
2. Lo strumento sul quale ai
SBALORDÌ M ENT0.5òalor d» mAv-lo.Stn S BAN DEGNANTE. Sban-deg-giàn-te.
.
giuoca.
Lo sbalordire. [Lai. animi confano, Pari, di Sbandeggiare. Che sbandeggia. SBARAGLIO. 5òo-rà-glio. Sm. Lo sbara-
stupor.]— 3. A ramini looe, Stupore che SBANDEGGIARE. Sban-deg-giò-r e. All. gliaree La Confusione ebe ne segue,
rende come smemorato. Mandare io bando o io esilio. ( Lat. in [Lat. disperato, fuga.]— 2. A sbaraglio.
SBALOBDIRE. 56a-lor-dì-re. Alt. Ftr exilium mittere, relegare.] posto avverò. In conquasso, In diaordi-
perdere il sentimento. (Lat. esternare. SBANDEGGIATO. 56an-d«g-già-lo Add. oe. Onde Mettere e Mettersi a sbaraglio.
Da balordo e simil tropo a* incontra in. da Sbandeggiare. Cacciato in bando. vale Porre, Esporre' a certo e manifesto
nella v. istupidire. Altri forse dall'ebr. (Lat. relegati**, in extlium mima.) pericolo; Porsi ia grave repentaglio.
balahah costernazione, ovvero da baiai SBANDELLARE. 56an-4«l là-rs. Alt.en. (Lai. pericolo oijicere.]—3. E Mandare
turbare confondere. In frane, abaiourdir ass. Levar le bandelle. a sbaraglio, vale Mandare in precipizio,
sbalordire; in provenz. eibaiotti sbalor- SBANDELLATO. Sfron-tlfll-lÀ-lo. Add.m. Mettere in confusione.— 4. E Volgere in
dito.] —2. Ed anche attivamente , ma da Sbandellare. Che i senza bandelle. sbaraglio, vale Sbaragliarsi. 5. T. di —
senza il 4.° caso.— 3. Par rimanere atto- SBANDINONE. Sban-di-gió-ne. Sf. Lo giuoco. Cosi chiamasi ancora lo Sbara-
nito e come stupefatto per la maravi- stesso ebe Sbandimento. glioo, quando si fa Con tre dadi,
glia.—I. N. ass. e pass. Perdere il sen- SBANDIMENTO. Sban-di-min-to. Sm. Lo SBARATTA. Sba- r l-lo. Sf. V. A. Lo
timeoto Rimanere attooito stordito sbandire. [Lai. axiliuro ]
, ,
sbarattare, Confusione,
,

stupido. [Lat. confundi animo , exter- SBANDIRE. Sban-dt-re. Att. Dar bando, SBARATTARE. Sbarut-ib-re. AU. Diau-
nari.J Mandare io esilio. iLat. in exitium mit- nife motte odo io confusione, io fuga
, ,

SBALORDlTIVÀMENTE.S&o-lor-di-ti-va- ieri )— 2. Rilegare io alcun luogo. Con- in rotta.( Lat. disperdere ,


dissipare ,

mèn-te. Avv. lo modo da sbalordire. finare.— 3. E per metaf. si usa più fre- fondere , fugare. Dall’ebr. parati di-
SBALORDIT1VO. Sba-lor-di li vo. Add. quentemeote per Cacciare, Rimuovere,
-
sperdere, dividere , distruggere, ovvero
m. Atto a sbalordire Che sbalordisce. ,
Tor via.—4. Fu detto Sbandire uno in da farad separare, dissipare, spandere.
SBALORDITO. SbaAor-d\-to. Add. m. da avere, neUaverc per Confiscargli i beni. —2. E Q. pa»s Disperdersi, Disunirai.
Caai>iKALf, Voi. III. 225 29
,, .

SBA ADA SBA


SBA R ATTÀTO. Sba-rat-tà-to. Add m da già l'avesse. —2. Fig. Palesare, Esporre — B. E n. pass, nel 1 ° sigo.— 6. Dice»

. .

Starature. 8- Disgregato Sparpa- alla vista di tutti. Sbarrarsi nelle braccia e vale Allargar-
,

gliato, detto di cosa. SBAR DEL L AMEN TE.56ar-<ifll4a-mdn-(« le. Distenderle. [Lat. braehia pandere.)

SBARAZZARE. Sba-raz-ih-re. Att. e n. Avv. V. bassa. Fuor di misura, Smisu- SBARRATO. Sbar-rà-to. Add. m. da Sbar-
pass. Toglier via gl'imbarazzi, gl'impe- ratamente. (Lat. immense , immodice t rare. Chiuso con isbarra. [Lu. septut ,
dimenti. (Lai. impedimento (oliere.] immoniler.j occlusiti.) —
2. Attraversato da sbarre.

SBARAZZATO. Sba-rai-zà-to. Add. m. SBAKDELLAT1SS1MO. $bar-del-l»4ia- — 3. Arai. Divise aberrate: Quelle che
da Sbarazzare. rv-mo. Add. m. superi, dì Sbardellato. hanno sbarre , che dalla sinistra dello
SBARBAGLI ARE. Sbor-òa-gKà-re.N.ass. — 2. Fiero c Scapestrato, come un pu- scudo vanno in basso « terminarsi verso
Fare il diavolo. Darla a traverso, o piut- ledro che si doma.— 3. Detto anche delle la destra. —
4. Milit. Sbaragliato , Di-
tosto per lo eccesaivo sdegno soffrir tur- cose grandi del che alcuni danno a ra-
: sperso , Posto in rotta; e dicesi di eser-
bamento di vista, Abharbagliamento. gione, che i puledri sono per ordinario cito; ma in questo senso è ito io disuso.
SBARBARE. Sòor-to-re. Att. Svegliar meglio in carne che i cavalli vceehl.Altri (Dall'ebr. parod dissipare.]
dalle barde, Svellere dalle radici. [Lat. sospetta che ciò sia , perchè a' cavalli SBARRO. Sbàr-ro. Sm. Impedimento, Ri-
ertllere.exilirpare, eradicare }—2. Per molto grassi è più acconcia la bardella tegno; ma io questo senso dicesi meglio
mctaf. Staccar eoo violenza, Divellere; che la «ella. Sbarra. [Lat. obex.] —2. Fig. Ostacolo,
e dicesi di affetti, opinioni ec.— 3. Sgan-
SBARDELLATO. Sbar-del-UHo. Add. m. Impaccio.
gherare , Scommettere. — da Sbardellare. V. bassa.— 2. Fig. Detto
4. Privare a SBASIRE. Sòa-«i re-N. ass. Morire, Scom-
forza.— 8. Abbattere, Avvi Ire. 6. Ri- —
delle persone. Fiero e Scapestrato, come
un puledro che ai doma; detto covi, per-
parire. Dileguarsi. Lo stesso che Basire.
muovere da una eo?a, Distaccare, Allon- (Dal celi. gali, bas morte, distruzione.
tanare. —7. Ottenere da cbkcbes»ia chè m
quell atto per non esser assuefatti
puledri a tale esercizio sogliono da
Secondo questa etimologia, correggati
alcuna cosa o per arte o per forza che ;
i , l'altra di ifaitre.]

anrlie diciamo Spuntarla. principio eccessi vameo te imperversare. SB ASOFFIARE. Sba-sof-fià-rt. ti. «sa. e
SBARBATELLO. 5b*r-òa-(èl-lo. Add. e —
3. Disorbitante , Grandissimo , im- pass. V. bassa. Mangiare smoderatamen-
sm. dim. di Sbarbato, nel sign. del menso. (Lat. immensus. Dal pera, bertel te. [Dallospago, basoffia resti di cibi
grande.] insieme confusi.]
§. 3. [Lat. imòeròù.)
SBARBATO. Sbar-bà-io. Add. da Sbar- SBaRDELLATURA. 5òar-de(-la-fù-ra.
m SBASSAME.NTO. 5òai-fa-nvn-fo. Sm. Lo
Sf. Diroszamento o Primi rudimenti di sbassare. Lo stesso che Dibaasamento.
bare. Sradicalo. [Lat.etuUuv, auuleuj.]
—2. Per roetaf. Spiccato, Staccato. 3. —
un'arte o scienza. [Lat. depr «ilio, immmutio.)
Parlando di pcrsoaa. Mancante o Privo sbaRLEFFARB. Sbardef-fà-rt. Alt. V. SBASSANZA. Sbas-iàn-za. 5f. V. A. Lo
di barba; ed in questo senso può usarsi e di' Sber Uffare. stesso che Dibassane, Dibassamelo.
anche in forra di sm. (Lat. tmòrròù.) SBARLEFFB. Sbar-lèf-fe. Sm. V. e di’ [Lat. hinmittae.]
SBARBAZZARE. 56ar-òax-zA-re. Att. Sberleffe. SBASSARE. Sbas-sà-re. Alt. V. A. V. e
Dare una strappata di briglia a cavalli; SBARRA. Sbàr-ra. Sf. Tramezzo che si di' Abbassare. —
3. Avvilire, Deprime-

e lig. Bravare, Riprendere. (Lat. «crc- mette per separare o per impedire il re. — 3. E n. ass.
pare vtrbitcaedtre. Da barba per mu- passo; e anche si prende per Qualunque SBASSATO. Sbas-sò-to. Add.m. da Sbas-
,

so.}
ritrgoo messo attraverso, acciocché una sare. Lo stesso che Abbassato.
S B A R B A ZZ AT A . S&ar-òax-sA-ta . Sf.Slra p- co» duo rovini k o non si riebiugga , o SBASSO. Sbàs-to. Sm. Diminuzione che
paia di briglia. [Lat. fraeni adducilo.] per chiodare un' entrata a chicchessia. si fa nel saldare un cooto, o nel prezzo
— 2. Fig. Forte riprensione. Onde Dare Ve n’ha di varie forme e uiaoierc. (Lat.
arptum, repajuium. In celi. gali. barra
di ciò che si compra. Più comunemente
o Fare una sbarbazrau , vale Fare una Ribasso.
buona riprensione ; lotta la metafora sbarra; òarrod/i impedimento, ostacolo, SBASTAR DAR E. 56a-Kar-da-re.AU.Agr.
dal Dare strappate di briglia a'cavalli in brett. barro», in isp. barra, in frane. Fare qoell* opera che chiamasi anche
quando «'ammaestrano. [Lai, $raviur barre , in iogl. bar. I Tedeschi hanno Sciccbiare.
revrthendert.] sporteti per travicello.) —2. Onde Far SBASTARE. Sba-stibre. Att. Cau.e il

SBARBA ZZATO. Sbarbai -zà-to. Add. le sbarre, vale Sbarrare.—3. E per me- basto. Lo stesso che Dibaatare. Lat.

m. da Sbarbarzarc. 2. lu forza d’avv. taf. — 4. Quello strumento che ai pone eiìMIie exuere.]
[

Con grandissima libertà o arroganza. altrui io bocca ad effetto d’impedirgli la SBASTATO. Sba-s(à-to. Add. m. da Sba-
(Lai. Ifòe crime.] favella. — 6. Quell' Uacetio
o Imposta sire. Lo stesso che Dibastatu.
SBARBICAMENTO. Sbar-bi-ca-in4n •(« che serra l'ovile.— 6. Ar. Me». T. degli SBATACCHIARE. Sba-tac-chià-re.
Alt.
Sm. Sradicamento, Estirpamento. oriuolai. Nome che ai dà a diversi pezzi Battere altrui violentemente in terra, o
SBARBICANTE. Sbar-li- càn- te. Pari, di dell' orinolo.Tale é qdello che regge la contra T muro. [Lat. elùdere, affUgere.]
Sbarbicare. Che sbarbica. molla del tamburo. —
7. T. da’ carrai. —2 Fig. Tribolare.— 3. Sbattere, Di-
SBARBICARE. Sbar-bi-cà-re. Alt. e n. SUrra di no carro. Pezzi di legno posti battere.— 4. Dimenare, Agitare, detto
pass. Sverrò dalle radici , e difesi pro- al fianchi de’carri, per fare che il carico dicampanello o simile.
priamente di Piante, e per almi), di non impedisca il girar delle ruote,.— 8. SBATACCHIATO. Sba-tae-chià-to. Add.
Denti e simili. iLat. evellerc, evertere , T. de’ ianajaoli. Pezzo di legno assai m. da Sbatacchiare. Battuto violente-
eradicare ] —
2. Per metaf. Dissipare forte , situato sul davanti del telajo e ,
mente. iLet. allisus.] —
2. E fig. Tri-
Distruggere. spaccato io tutta la tua lunghezza per- bolato, Afflitto. (Lat. offlictus.]
,

SBARCARE. Sbar-cà-re. Alt. Cavar della ché vi possa passare la parte già tessuta SBATACCHIO. Sba-tàc-chio. Sm. Lo sba-
ha rea. 'Lat. navi efferre. «ducere.] 2. — del panno. —
9. T. de'beccai. Pezzo di tacchiare.
N- oss. pass. Uscir della barca, Scender legno che ai mette per tra verso spettra- SBATTAGLIARE. 56a(-fo-^(td-re. N. ass.
di nave , Smontar di nave o in terra e
T
poeticamente l :dr del lido. [Lat.exeeen-
,
li , per accomodar la rete
Ditesi di un pezzo ddl'eroie, che dalla

10. Arald. Detto delie campane
Sonare.
, per lo stesso che

dcrt, appellare .] —
3. Scendere , Smon- sinistra dello scudo va lo basso a ter- SBATTERE. SbAMe-re. AU. aoom. Spes-
tare, Venire In qualche luogo. minarsi verso la destra. Onde Divise samente battere. (Lat. concutera.)— 2.
SBARCATO. «Sbar-cò-fo.Add. m.da Sbar- sbarrate spiega la Crusca Divise a sbar- Scuotere, Agitare. (Ut. agitare, jacta-
care. Sceso dì nove. —
2. Per sìmll. Sceso ra. —11. Mus. Sbarra doppia. Nome re.J — 3. Declinare, Sviare, Voltare un
di cocchio, Smuntalo. delle due linee verticali che attraversano arme od un colpo. —4.
Per roetaf. Af-
SBARCATOIO. Sbar-ea-tó-jo. Sm. Mario. il rigo , ed indicano per lo pib il fioe fliggere. — 5.
• Confutare Ribitlere.
Luogo atto a sbarcare gli uomini.— 2. del pezzo musicale. (Lat. repellere.) —
6- lu modo basso.
,

Luogo atto a sbarcare le mercanzie, gli SBARRARE. Sbar-rà-re. Att. Tramezzar Sbattere, ai diee del Muovere della
arnesi ec. ebe sono nel bastimento. con {sbarra, Mettere sbarre ad on luogo bocca per mangiare; che anche si dice
SBARCO. Sbàr-co. Sm. Lo sbarcare. per impedirne l' ingresso. [Lat. tep&e , Sbattere il dente. (Lat. manducare.]
SBARDELLARE. Sbor-del-tà-re. Alt. Do- occluderà.] —
2. Larga mente aprire (Lat. — 7. Detrarre, Diffalcare somma da
mare un puledro cavalcandolo col bar- patefacere, aperire, dissecare. Da pri- S somma. (Lat. demere, detrahere, dedu-
dellooe; Cavalcare i puledri con bardel- vativo , e da barra.] —
3. Fendere la cere.]— 8. Diminuire, Scemare in sen-
loor, altrimenti Scozzonare; ms con pib pancia per cavarne le interiora. Da Sbar- so morale. —9. N. ass. e pa*s. Agi-
ragione par che dovrebbe aocbe signifi- rare io senso di aprire. Io ebr. para# tarsi , Dimenarti. —
10. E detto dei
care Levar la bardella ad una bestia che dividere.]—4. Disperdere , Sbaragliare. pesci, cosi quando so a vivi nel l'acqua,
1 —, . e .

NBA SBB SII


che quando danno i fratti fuor di es- e ebe questi abbatta di tratto in tratto etimologia correggasi quella d’ Imber-
tà. •— il. Agitarsi,
Commuoversi vee- eoo tra ferro triangolare a spigolo assai ciare.
meotemcDie p«r passion d' animo , o vivo. Abbassando le sbavatore, i segni SBERGA. Sbir-ga. Sf. V. A. Milit. Lo
per dolore di corpo. ( Lai. conculi fatti riescono mollo piti netti. flesso che Sbergo- V. e di’ Lzberjo.tLat.
jactari .] —
12. Mario. La tela 6baite:
,
SBAVAZZATURA. Sbà-Maz-sa-tù-ra. Sf. thorax.}
Dicesi quando per n>ancauza dì veolo Bagnamento di bava. SBERGO. Sbèr-go. Sm. V. A. Milit. V . e
io mar grosso, o perché lo preode io SBA VIGLIA MENTO Sbu-v i - glia-min to. di’ [.'stergo di cui t SÌOC.
filo, la vela è agitata e oon serve. Sm. V. e di’ Sbadigliamento. SBERLEFFARE. Sber-lef-fà-re N. ass.
13. In fona di nome. Lo sbattere per SBA VIGLI ANTE. Sba-vi-gliàn-te. ParUdi Dare degli sberleffi. [Lat. caedere.]— 2.
Lo sbattimento. Sbavigliare. V. e di’ Sbadigliatiti. Burlare o Schernire o Fare sberleffi nel
SBATTEZZARE. St>al-te:-xà-rc, Àtt.Co- SBAVIGLIARE. Sba-vi-glià-re. N. as». sigo. del §. 2.
a trigono altro! a lasciare la religione V. e di’ Sbadigliati. •SBERLEFFATO. Sber-lef-fà-to. Add. m.
cristiana. — 2. Per siroil. Mutar il no- SBA VIGLIO. Sba-ci-glio. Sm. V.edi* Sba- da Sherlrffare.
me.->3. N. pass. Mutar religione. [Lai. diglio. SBBRLEFFE. Sber-Uf-ft. Sm.TagHo, Sfre-
baptismo renimeràre.j SBEFFAMENTO. Sbef-fa-mèn-to. Sm. gio sul viso. [Lat. ictus. In frane, ba-
SBATTEZZATO. Sbat-liZ-xà-to. Add. m. Beffa. iafre staffilata in sul viso, cicatrice che
da Sbattezzare. SBEFFANTE. Sbef-fàn-ti. Pari, di Sbef- vi resta, lo ar. vera quel ch’è d'ionan-
SBATTIMESTATO. fare. Che abeffa. zi, e lef percuotere con la verga o con
Add. m. Piti. Aggiuoto che si dà al SBBFFÀRE. Sbtf-fà-re. AU. Far beffe. la frusta. |

2. Certo Atto o Gesto che
corpo che riceve la I uce riOesaa e om- [Lat. irridere , ludi ficari, ludibrio ha - si fa per ischernire altro!.
breggiata e anche , alla medesima bere. Sbuffare e Beffare vengono dal fran. SBERLEFFO. Sber-Uf-fo. Sm. Lo stesso
luce. bafouer che vale il mrdesfmo : e bafo- che Sberleffi.
SBATTIMENTO. .SbuMi-mèrt-io. Sm. Lo u«r viene, secondo il Bullet , dal celi, SBERLINGACCIARE. Sber-Un-gac -fió-
•battere; e Lo sbattersi. Lai. concustio, brett. baffoua che vale anche H mede- re. N. ass. A od arai sollazzando, e par-

|

ijuassatio.j 2. Piu. Cosi dicono an- simo: e questo da baf per bab stupido. ticolarmente il giorno di berlingaccio.
che i pittori all’Ombra che gettano l Non trovasi però nè baf, nè baffoua io SBERMA. Sbèr-ni-a. Sf. V. se beri. Lo
corpi percossi dal lume , ombra che altridizionarii brel tuoi. Trovasi in pera. »ies»<> che Bernia.
vieo ragionata sui piano o altrove dal- bafel idiota, stupido, maledicono iogl. SBERNOCCOLUTO. Sàer-noc-co-lu-to.
ia cosa dipinta, e corrisponde a quella tobaffle beffire. Scendo queste nozioni, Add. in. V. e di’ Bernoccoluto.
oscurità ebe gettano fuori di aè ì corpi correggasi fotta. di Beffare.] SBERRETTA RE. Sber-ral là-re. Alt. Sa-
nella parie opposta a quella ch'è il- SBEFFATO. Sbtf-fbdo. Add. ni.da Sbef- lutare altrui col trarsi la berretta. [Lat.
luminata. [Lai. timbrai projectus.) fare. [Lai. irrijuz, ludibrio habitus.} caput honoris eausso diligere.]— 2. N.
SBATTITO. Sbài -li-io, Sin. Scuotimento, SBEFFEGGEVOI.E. Sbtffeg gi-vo-U Add. pass. Trarsi la berretta.
Sbattimento. (Lat. concuii'o, quii ss li- com. Schernevole, Derisibile. SBERRETTATA. Sber-ret-tà-ta. Sf. Il
tio.} —
2. Per me taf. Travaglio, Pascio- SBEFFEGGI AMENTO. Sbef-feggia-min- cavarsi p<r riverenza la berretta di ca-
ne. (Lai. offlictio.) to. Sm. Altrimenti Beffeggiamento. po a chi che sia.
SBATTUTA. Sbal-tu-ta. Sf. Sbattimento. SBEFFEGGIARE. SUf-feqgià-re. Alt. SBERTA RE. Sber-tà-re. All. Dar la ber-
Agitazione. Far beffe; altrimenti Beffeggiare, Sbef- ta, Sbeffare, Beffare. Burlare. [Lai. de-
SBATTUTO. Sbal-tu-to. Add. m. da Sbat- fare , Beffare. [ Lat. fradueere , irri- rìdere. In oland. boerten burlare. In
tere. Scpsso, Agitato. (Lai. conciante, dere.] pera, berdi derisi». Iu ar. bcrtanet lodi,
agiiatus, jaciatus.] —
2. E dello di na- SBEFFEGGIATO. Sbef-feg-già-io. Add. rrs ludicrae.]— 2. Nell'usa, Dichiarare,
ve. —
3. Per EOrlaf. Languido. [Lai.of- ra. da Sbeffeggiarc. Manifestare una cosa segreta. [Dal celt.
flictut.) —
4. Abbattuta, Perduto di a- SBEFFEGGI ATOR E. Sbef-feg-gia-tó-re. gali, doari hi a ,
pari, di dearbh dimo-
nimo, Agitalo, Affannalo, Sbigottito,— Verb. ra. di S befferà iart. Che sbef- strare, accertare, affermare.)
5. Impaurito. — 6. Difalcato. Detrailo. feggia. SBESTERIO. Sbe-stè-ri-o. Add. m. V. G.
(Lai. rfeduflui.) — 7. Dicesi Sbattuto SBEFFEGGI ATR1CB. Sbtf feg-gia-tri-ce. Filol. Epiteto di ciò che ha forza di e-
a terra in senso lig. per Rigettato, Cac- Verb. f. di SbelTrggiarc. Che sbeffeg- stinguere il fuoco; quindi Macchine sba-
cialo via. gl». sirne sono le pompo e gli altri attrezzi
SBAULAKE.56a-u-là-re. AU. Cavar fuo- SBELLETTARE. Sbel-kl-fà-r*. AtL Lo che servono per 1'esiioziooe drgl’ioeen-
ri del baule. Disfare il baule. stesso che Imbellettare. dii. (Dal gr. tic neon verb. di ibernilo io
SBAVAGLIARE. -
. - u-ijlià-re. Alt. SBELLETTATO. Sbri-let-tà- to. Add. m. estinguo.)
Torre il bavaglio; contrario d’imba- da Sbellettare. Lo stesso che Imbellet- SBEVAZZAMELO. Sbc-vas-sa-enénto.
vagliare. [
Lat. eopuf oàroiulMm date- talo. Sm. Lo sbevazzare. [Lat. polatio, com-
pera.] SBELLICARE. 56eM*^àT«.N.aas.epaM. pòtallo.)
SBA VAGLIATO. 5éo-va-pitò-lo. Add. m. Rompersi o Sciogliersi il bellico. —2. SBEVAZZARE. Sbranai- zà-re. N. ass.
da Sba vagliare. Dicesi in modo basso Sbellicare o Sbel- Bere spesso ma non io grao quantità
,

SCAVAMENTO. Sba-vamdn-lo. Stn. L’o- licarsi dalle o delle rba e «ale Ridere per volta. [Lai. poitlore ]
sci mento della bava, (1 tramandar della smoderatamente, o eccessivamente; che SBE VERE. SM-ca-ra. Att.anom. e n.pass.
bava. anche diciamo Smaacellarsi delie risa o Consumare bevendo, o strabévendo.
SBAVARE. Sba-tò-re. N. asa. Mandar be- tupra modo ridere, cachiti-
simili. (Lat. SBEZZICARE. Sbez ei-cà re. AU. V. e di'
va. —2. Rimanere o Essere senza ba- nari.] Bit sicari.
va. —3. Ar. Me». T. de' fonditori. Le- SBELLICATO. 5bel-l»-cà-lo. Add. ro. da SBEZZICATO. Sbet-si-cà to. Add. m. da
var via le bave, cioè quegli orli o pro- Sbellicare. Sbeuicare. Lo stesso ebe Bezzicato.
fili che risaltano in fuori ne'metalli ca- SBENDARE. Sbm-dà-re. AU. Toglier la SBIADATELLO. 5Ma-da-féWo. Add. m.
vati dalla fornace. benda ; contrario di Bendare , e dicesi dim. di Sbiadato. Alquanto sbiadato.
SBAVATO. Sba-vò-to. Add. m. da Sbava- cosi nel proprio come nel fig. [Lat. «ti- SBIADATO- Abia-dò-lo. Add. m. Aggiun-
re Imbrattato di beta. Senza ba- —2. tani deirahà-c.) — 2. N. pass. Torsi la to di Color cilestro o azzurro, e, secondo
va, nel sign. di Sbavare, §. 3, benda. altri, azzuolo. Ma più comunemente si-

SBAVATURA. 5bo-ecHw-ra. Sf. Bava*— SBERCIA. Sbir-cia. Add. m. V. bassa , gnifica Azzurro o Rosso smontato e sco-
2. Per aimil. Quella peluria che circon- derivata da Sberciare, e dicesi di Colui lorilo. (Lai. caerulciu. Da Sbiavalo.)—
da esternamente i bozzoli de' vermi da che è poco pratico del giuoco, che pren- 2. Io senso equivoco parlandosi di be-
seta.— 3. Ar. Mcs. La peluria della de degli sbagli. Ed «oche di Chi è mal stie, vale Tenute senza biada.
lana mal filala. —
4. Quel difetto nelle /aperto io qualunque cosa che impren- SBIADITO, sbia dì lo. Add. m. Agg. di
opere di getto , ebe non riescono lisce . da a fare senza bea conoscerne le re- Color# ebe ba perduto molto della sua
ma con bave e superfluità provegoeoli gole. prima vivacità; Smorto, Indebolito.
dalla forma. 5. E fig,— 6. t. de- — SBERCIARE. Sber-cià-n. N. ass. Non SBIANCARE. Sbian-càn. N. ass. Dive-
gl'incisori. Sbavature dicoosi Que' pic- imberciare, Noo dar nel segno. [Da im- nir di color eba tenda al bianco. [Lat.
coli rialti ebe formaosi sulla lamina del berciare. ed imberciare dall ar. bufata* oibezeera.)— 2. Pcrdereil color biaoco.
rame da cadaun lato del disegno , ad scopus sagiltae, che vien dal pera, bar- SBIANCATO. .Sbian-ca-to. Add. m. da
ogni colpo di bulino che dà l'incisore gias scopo, bersaglio. Secondo questa > Sbiapcare. [Lat. alben», palimi.}
— J - m-,

«B1 IBI 8BO


SBIAN'CIDO. Sbiàn-ri-do. Add.m. Sbian- SBIETTATE RA. SbUt-ta-iù-ra. Sf. Quel- corpo insieme de' birri o famigli. [Lai.
cato. la forma ebe lascia la sbietta uscendo He forum tei tal eliti um vnultifudo.]
SBIaSCIATURA. Sbia-teia-tù ra. Sf.Af. del legno o d'altro corpo che ha spac- SBIRRER1A. Sbir-re ri-a. Sf. Atti e Me-
M«. Difetto di cimatura allorché le for- calo. stiere di sbirro; e dicati anche per le
bici , io cambio di tagliare il pelo lo SBIGOTTIMENTO. SW-goMi-mM-to. Sm. Abitazioni o Luoghi propri! degli sbir-
stringono ira i due coltelli.
,

Lo sbigottire;o piuttosto Lo sbigottirsi, ri; lo etneo che Birreria. —


2. Sbirra-
SBIASMARE. Sòia mà-re. Att. V. A. V. cioè Quello stato di coeternaziooe in glia. [Lat. liclorum vel falelliCum mul-
e di' Biasimare. coi si rimane per eccessiva paura; al- t lindo.)

SBJAVATO. Sbia-tà-to. Add. m. V. e di' trimenti Sbalordimento. (Lat. animi SBIRRESCO. Sbìr-ré-tco. Add. m. Ap-
Sbiadato. [Dalla a privativa, e dal led. conelematio, pavor trepidila».
,
partenente a sbirro. Lo stesso che Bir-
blau azzurro. Altri forse dalfar. abituo SBIGOTTIRE. Afù-goMt-re. Alt. Atter- resco.
o dal btjax bianco o da bava poiché: rire, Metter paura. [Lat. perterrtface- SBIRRO. 5bir-ro. Add. e sm. Lo stesso
diccsi sbiadato il cile&tro che va ai bian- re, timor em incutere, remi tantiemi exi- ebe Birro. (Lai. licior, tattile». V. Bir-
co. lo gali, Mar color verde. Ma campo tnere , exterrtre.) —
2. E n. ass. Per- ro. In pera, btrid cursor tabe llarius
verde, io sa»*, bitte, in frane. 6 leu ver- dersi d’animo, Impaurire. [Lai. animo regius.] —
2. Dir le sue
,

ragioni agli
de. Il Bulle! , non altri lessicografi, han- cadere, pavere. Datl'lllir. ùguòifùa av- •birri , vale Dir le sue ragioni a chi e-
no il brett. òlav nel medesimo ai-oso.]— vilirsi, perderai d’animo.] —
3. E ». spresaamcnie t’è contrario e non può,

2. Panno sbiavato c Sbinvaio assoluta- pas*. •juurll. [Lai. apud novercam queri.)
mente per Panno di quel colore. SBIGOTTITAMENTE. Sbi-got-ti -talmén- — 3. Ar. Mcs. Sbirro dicrai da’ pesca-
SBIAVIBE. sbia-vt-re. Ti. ai». Agr. Il te. Ah. Con isbigottimcnio. (Lat.pavi- tori e marinai a un pezzo di canapo im-
maturare delle biade. de, trepide, anxw.J piombato nelle due estremità, che acne
SBIAV1TO. Sbia-v\-io. Add. m.da Sbia- SBIGOTTITO. Sbi-qol-rWo. Add. m. d* ad imbracare qualunque cosa per tra-
vire. E prendesi anche per Sbiadito. Sbigottire. Sbalordito, Atterrito. [Lat. sportarsi altrove, o levarla in alto.
SBIECAMrNTE. Sbie-ca min te. Aw. Io perierrefactui, trepiditi, pauidui, ex ter SBIS ACCI ARE. Sbi-»ac-ciò-re, N. ass.Ca-
isbicco, Stortamente. rilu#.] var le robe dalla bisaccia ; contrario
SBIECARE. Sbit-cà re. All. Storcere, Fa- SBIGOTTITUCCIO. Sbi-got-tè-tùe-€Ìo. d’Imbracciare. ( Lat. e pera edu-
re in modo che checchessia si trovi po- Add. m. dim. di Sbigottito. Alquanto cer».]
sto in isbieco. —
2. Pareggiare, Render sbigottito. SBRACCIATO. Sbi-sac-cià-to. Add. m.
diritta e uguale una cosa bieca.— 3. SBILANCIAMENTO. SbUan-cia-mén-to. da Sbocciare. Senza bisacce ; e flg.
Guardare a sbieco per vedere se alcuna Sm. Lo stesso che Sbilsncie. [Lai. ac- Sprovvedalo.
cosa sia a dirittura, a filo. 4. N. ss-.— qziilièrii luèiatio.] SBITTARE. Sbit-tà-r». Alt. Mario. Svol-
Andare a sbieco o stortamente Storce- ,
SBILANCIANTE. Sòi-Uwwiàn-te. Part. ger alquanto la gomona della bitta.
re, Stravolgere. [Lai. obliqiiore.] — fi. di Sbilauciare. Che sbilancia. SBIZZARRIRE. SWwor-ri-r». All. Sea-
N. pass. Parlaudo degli occhi o simile, SBILANCIARE. Sbi-lan-cià-re. A ti. Ti- priccire. [Lai. genio iruiuljere, genia
Divenir losco. rar giù la bilancia , Levar d equilibrio. txpUrt .) — 2. Dicesi Sbizzarrire le car-
SBIECATO. Sèi«-cò4o. Add. tn. da Sbie- (Lat. aequilibrtum tollera.] —
2. E 6g. te. il giuoco e vale Piccarti al giuoco
care. Storto, Stravolto. —
2. Pareggia- Dissestare. contro la fortuna.—-3. N. pass. Cavarsi
to, Rendalo diritto ed eguale, oel sigo. SBILANCIATO. 5èi- fan-ciò- io. Add. m. i capricci.
di Sbiecare, g. 2. da Sbilanciare. SBIZZARRITO. ,SK»Mr*Ho. Add. m.
SBIECO. Sbiè-co. Add. m. sinc. di Sbie- SBILANCIO. 5H4An-cio. Sm. Lo sbilan- da Sbizzarrire.
calo; ma si usa anche in forza di sm. ciare. [Lat.aequGièru amofio, tubla- SBOCC ACCI ATO. Sboo-cac-àà-to. Add.
Storto, Stravolto. [Lat. obliquai. V. Bie- tio.) m. Lo stesso che Sboccato ,» nel sign.
e
co. In celi, brett. bethtl linea obbllqua, SBILANCIONE. 56i-Ian-dd-ne. Sm. Ve- del g. 2 .

bnktllek obliquo, storto.] 2. A abie-— lar.Lo stesso ebe Repellono. SBOCCAMENTO. Sboc-oa-mén-to. Sm.
co, Io isbicco posti avverb. vagliono SBILENCO. Sbi-lén-co. Add. e »m. parlan- Lattane dello sboccare e II luogo stes-
,

Stortamente. [Lai. ob/ique.) 3. Guar-— do di persona; Storto, Malfatto. Lo so da cui si sbocca.— 2. E Sboccamenti
dare a abieeo. Lo stesso che Sbiecare , stesso che Bilenco. [Lat. dittarla», va- dice talora la plebe per Parole disone-
oel sign. del §. 3. —
4. Archi. È l'ob- rili. valgus, distorti» cruribu*. Dal celt. ste, oscene o irreligiose
, Discorso di
bliquità de' muri delle fabbriche oe'altl brett. òeaàefleà che vale fi medesimo.] persona sboccala. —
3. Med. Sbocca
obbligati. — 2. Veter. Agg. del Cavallo che ba la «culo di sangue : dicrai quaudo per
SD1ESC10. Sbii-tcio, Add. m. Lo stesso pianta de* piedi rivolta io dentro. rottura d'atcuo vaso interno, si vomita
che Sbieco. [Trae»! A
fucino dal led. SBIRBARE. Sbir-bà-re. N. ass. e pass. molto «angue dalla bocca.
viti teief molto obbliquo. Meglio dal Andare Passare il tempo in
alla birba, SBOCCANTE. Sboc-càn-te. Part. di Sboc-
celi, brett. bttktl linea obbliqoa , be- ozio o in divertimenti. —
2. E att. care. Che sbocca.
tktllek obbliquo , di traverso. In pro- SBIRBATO. iSbir-M-lo. Add. m. da Ser- SBOCCARE. Sboc^eà-r». N. ass. col terzo
venzale etbiai a bloscio. In frane, biait bare. V. bassa. Ingannato , Truffato caso o colla prep. Io. Far capo, Andare
obbliquki.) —
2. Ed in forza di »m. con birba. (Lat. doli t circumventu».} a fioire, e dicrai propriamente del Met-
3. A sbiesclo, posto avverb. è lo atesso SBIRBONARB. Àbtr-òo-ftd-ra. N.ara. An- ter foce i Gumi od altre acque slmili io
che A sbieco, In iaWeco, cioè Obliqua- dare alla birba, Birbmeggiare. mare o lo altro fiume. [Lat. se egtrere,
rti ente. SBIRCIARE. Sbir-cià-r». Alt. e n. Soc- egeri,maria subire, s» esonerare.}— 2.
SBIETOLARB. Sbic-to-là-re. PC. a ss. V. chiudere gli occhi per vedere eoa più Per simil. dicrai anche di Strada 3.
bassa. Piagnere sommessamente, Inte- facilità le cose minute ; proprio di chi Detto deirUvcire che fauno J fiumi o si-
nerirsi. —
2. N. pass. Struggerai per ba la visU corta. [Lat. htrquìa oeufia mili del loro letto. —
4. Detto di perso-
tener erxa. infurri. Quasi occheggisre, dall'ar. ber- na. Uscir fuori con Impeto. [Lai. irrise-
SBIETTARE. Sbiet-tà-re. Att. Cavar la cila occhio.] —2. Guardar per banda re, violenter egredi, evadere .) — B.Svol-
biella; contrario d'imbiettare. (Lai. cu- a One di non essere osservati; come fan- tare o Svoltando riuscire. 6. Fig. —
«eum Da
bietta, e questo dal
(veliere. no gli amanti movendo la pupilla alla ParUresboccatameote, cioè poco one-
celi, brett. boutein che il Bullet ha io volta dell'occhio, con quel muscolo che stamente. —
7. Prorompere. 8. Alt. —
senso di ficcar dentro. I Gallesi dicono per tal cagione da’ medici ai chiama A- Dicrai Sboccar bugie o simili e vale
puf spingere: i Francesi bouter per met- matorio. [Dal lai. zuè sotto , ed hirqut Dirle, Profferirle. —
9. Dicesi Sbiecare
tere: gli Arabi baet per fendere. Secon- cantone dell'occhio : e però significa il i vasi ed è il Gettar via, o Trarre, quan-

do queste nozioni, correggasi l’etim. di guardare sotto i caotonl degli occhi.] do e'son pieni, un po’ po'di quel liquo-
Bietta.) —
2. In sigo. o. sss. e in modo SBIRCIO. S&tr-eìo. Add. m. Lo stesso ohe re cb’è di sopra per purgarli affatto dal-
basso. Partirsi eoo prestezza e nascosi- Bircio. l'olio o altro. —
10. Rompere la bocce
mente quasi fuggendo e scappando via; SBIRLEFFE. Sbir-Uf f». Sm. V. e di’ •’ vasi. (Lai. vomì orificium frangere.)
ilebe dicesi aocbe Sprezzare , Arran- Sberleffi, — li. Milit. Uscire fuori da una piaz-
care, Calcagnare. —
3. Maria. Sbiettare SBIRRACCH1COLO. S&ir-rac-ebiuò-Io. za, da una trincea o altro loogo stretto
la gomena Staccare la gomena voluta Add. e sm. dim. ed tvvilit. di Sbirro. per entrare risolutamente lo un altro ad
intorno alle biette, o bitte. Meglio Sbit-
ure.
Lo stesso che Birrsccbiolo. assaltarvi il nemico. —
12. Arrivare
SBIRRAGLIA. Sbirràglia. Sf. Tatto il Riuscire colle trincee e coi Urori dalla
228
, ,, , )

«IO §10 suo


zappa id un'opera del nemico.— 13. Il re, romm onere, incendere, fervefaeere.] Lo stesso che Bordeliare. Lai. scorta-
rompere Il guadare le artiglierie alla
|

— 2. N. ass. uri primo sigo. 3. Per — ri. ] — 2. Fare il bidello


[

Fare
borea. — 14.
,

Dicrai Sboccar la trincea simil. Gorgogliare il corpo per io vento chiasso.


, il

e vale Aprir ta trincea per procedere che si raggira entro le budella.— 4. N. S BORR ALIAR E. Sbor-rac -ciò re. Alt. Ar.
•nomili cogli approcci o per andare al- I
ass. Accendi- isi , Sfogarvi. [ Lat. gii- M<s. Purgare dalla borace.
I' assalto di qualche opera di forlifics- tare, exardere, infiammar i.) SBORRACI ATO. Sborra-cià-to. Add.m.
rione. — 15. Mario. Diceai anche dai SBOtiLlENTATO,Aòó-glien là-to. Add. m. Ar. Mes. da Sborraci» re. Cavato dalla
marinai L’uscir fuori daU'imboccotura da Sboglieotare- barrare. Purgato dalla borrace.
di un golfo o di un canale. SBOLLARE, .StoMè-r*. N. pesa. Guarirsi SBORRARE. Sbor-ràre. Alt. e n. pass.
SBOCCATA, òboe cà-ta. Sf. Lo sboccare dallo bolle o pustole del mai frantese Cavar la borra. [ Lat. fonMntu>n educa-
delle acque. o altro. re. J 2. Fig. Dar fuori o Dir chec- —
SBOCCATA MENTE- Sboc-ra-ta-min-te. SBOLZONARE. 5W-*o-nà-ra. All. Dare chessia liberamente. (Lat. oromere. Dal
Avv. Sfrenatameole , Sema verno rite- delle boltuuate, Rompere col bolcione ceti. gali, beir dar fuori, aare origine
;

gno, a guisa di cavallo sborrati». 2. — altrimenti Bulctoosre Lai. anelare. ]


i
produrre. 1
— 3. Agr. Il fiorire che fa — ,

Big. Con discinesia. Onde Parlare sboc- — 2. Per simil. Ferire o simile. 3. una pianta contro tempo.
catamente, vale Parlare eoo distoeslÀ. Guastare ti conio delle monete- [Perche SBORRATO. Sbor-rà-to. Add. m. da Sbor-
[Lai. ubicene logui.] Bolzoni si dice io alcuni luoghi a quei rare ; detto di cosa , onde fu cavata la
SBOCCATO. Sboc cà-to. Add.m. da ferri co* quali si fanno gl'impronti e le —
care —
non cura
2. Detto di
il morso ;
Cavallo, Quell che
che aorhe il dicia-
Sboc-
»
stampe
ture ,
perciò Sbottonar la moneta per
borra.
delie monete o d altre simili fat-
2. E per metaf.
SBORSAMENTO. Sborsa-mén-to. Sm. Lo
stessa che Sborso.
mo Doro di bocca. [ Lat. duri orii.J — Disi m pronta ria.) SBORSARE. Sbor-sà-re. N. ass. e pass.
3. Detto de* Cani, Quelli che per istan- SUOL ZONATO. Sboi- io- nàto. Add. m. Cavar della borsa, e comunemente Pa-
r bena o per altro non addentano. —4. da Sbolzonare. gar di contanti. (Lat. pecunìum nume-
Detto di Fiasco, vale Manomesso, e ta- SBOHBAHDAHF.. .S&otn-òar-dà-re. All. e rar#. J —2. E attivamente Sborsar da-
lora anche Rotto nella bocca; contrario n. asa. Scaricar le bombarde. — 2. Per nari o simile , vale Pagarli.
d'Abbocraio. —
8. Per melar. Dello di metaf. Tirar coregge. [Lat. pedere, cre- SBORSATO. Sbor-#d-io. Add.m. da Sbor-
Persona, Disonesto o Sovercbiaraen fé li- pilmn veniria (mutare.] 3. Sballare, — sare. [Lat. «olufu#, numerati»#.
bero o Incauto oel parlare. [Lat. obice Narrar checchessia con enfasi e strepito. SBORSATURA. Sbor-sa-tù-ra. Sf. Lo
na fogliane ora infranti.) SlIOM HA BOATO. Sbom-bar-dà-lo. Add. stoso che Sborso.
SBOCCATURA ..9boc-ca-tw-ra.Sf. Lo sboc- m. da Sbombardare. 2. Per metaf. — SBORSO. Sbòr-to. Sm. Lo sborsare , Pa-
care e il loogo ove un fiume o simili si Sballato. gamento in contanti. (Lat. solatio.)
perde lo uno maggiore o od mare. [Lat. SBOMBETTARK. Sòom bet-ló-re. N. ass. SBOSCARE. Sbo-seà re. Alt. Levare il
fauces.] —2. Luogo d' onde si sbocca ; Bere spesso. [ Lat. se l'ino ingurgitare. bosco , Diradare il bosco e per estens.
o dicesi anche di Strade. 3. Per si — Dall' illir. òumòifi , v»ce fanciullesca Sbarazzare campi , orti c simili dalle
;

mil. detto anche di altre parti. 4. — chetai bere. V. Bombola, lo Abruzzo piarne che gl' Ingombrano. Meglio Dis-
L’atto di sboccare, cioè di manimettere ed in altri luoghi dicesi da’ fanciulli boscare , Diboscare. —
a. Neut. ass. e
un fiasco o altro vaso pieno di liquore. bumba per ciò che si bee. j pass. Uscire del bosco, e fig. Uscir dal-
— 5. Onde E>scre alla prima , alla se- SDONDOLATO. .Sòon-do-la-fo. Add. ni. I' eguau> e da ogni altro luogo ormilo
conda ec. aboccatnra, vale Aver mano- V. A. Povero , Sciagurato. Dal ceit. . ed insidioso, Scuoprirsi.
messo il primo, il secondo fiasco, Avere gali taoòh che vai cieco, e che meomp. SBOSCATO. £òo-*cà-(o. Add. m. da Sbo-
sboccato uno o nifi fiaschi.— 6. lo mo- è peggiorativo, e da dibhii povero. Al- scare.
do plebeo La sboccatura è II Bere per tri farse ds sventurato.) SBOTTARE. Sbot-tà-re. Att. Propri# me ole
rinfrescarsi all'osteria. —
7. Fig. Pul- SfiONTADIATO. Shon-fa-di-à-to.Àdd.m. Levar dalla botte , e più generalmente
sinola giovanile Scostumslciza della V. A. Che ha perduto la sua booih, Che Volare. —2.
N. aie. Sgonfiarsi, o piut-
prima gioventù. —
,

8. Milit. Sboccatu- noQ è quasi più buono a nulla, Inutile. tosto Prorompere.
ra della trincea. T. Trincea. [Lat. inutili*.] SBOTTONARE. N'6ci/-to-nà-re. Att. Dis-
SBOCCIARE. Sboc-cià-re. N. ass. Si d ee SBONZOLANTB. Sòon-so tón-ta. Pari, di giugo ere i bottoni messi negli occhiel-
drU'Uscire il fiore fuor dalia sua boc- Sbozzolare. Che sbonzola , Che pen- li; contrario d’AbboUonare. [Lat. glo-
cia. — 2. Per simil. dicesi delle acque de , Che è cascante per abbondanza dì bulo» laxare, tal mollerà.] 2. Neut. —
sotterranee che a’ aprono uno via ed e- umore. ass. Fig. D. re alcun molto contro a chic-
econo fuor della terra. SBONZOLARE. Sbon so là-re. Neut. asa. chessia ; che anche diciamo Sbottourg-
SBOCCIATO. 5bor-ciò-lo. Add m. da Sboc- . Penzolare Esser pendente e come ca-
, giere ; forse detto da' bottoni di fuooo
care. Uscito dalla boeda o calice , e scante per abbondanza di amore. 2. — co* quali si fanno i caulerii e che laacia-
dicesi propriamente di fiore. II cadere interamente grioleslioi nella no il segno e la margine della scottatu-
SBOCCO. Sbóc-co. Sto. Lo sboccare delle coglia. [ Lat. intestina in scrolum deci- ra: il ebe diresi anche Affibbiar botto-
arqne e 11 loogo dove sboccano. ( Lai. derà.) —
3- Per metaf. Crepare , Scop- ni. ( Lat. confida wgerere , contume-
e/Jluvium, fauces .] —
2. Milit. Passag- piare per soverchio cibo. [ Dai torco lia» infbrre,dicieria jacere , dicleriù seu
gio, Uscita delle schiere da no luogo òozit' rottura. Nella stessa lingua bos- aculeatis verbi» lacessire.}
stretto ad uno più largo. È usato dagli maq distruggere, bulini distruttore.] — SBOTTONATO. Sbot to nA-(o. Add. m. da
scrittori militari per figura tratta Ja! 4. Per tàmil. Aprirsi le muraglie o si- Sbottonare.

,

metafora dallo sbocco delle acque. mili, Rovinare. B. Alt. Far cadere SBOTTONEGG1ARB. Sbot-to-neg-gi^re.
SBOCCONCELLARE. Sboc -con-cel-là-re. detto di pertooa. Att. e neut. ass. Dire alcun motto con-
AU. e n. ass. Mangiar leggermente SBOZZOLATO. Sbon-so-làto. Add. m. da tro a chicchessia. (Lat. convicùz tngere-
Mangiar pochi bocconi, Andanti tratte- Sboozolare. re , dt eieria /arerà, die ferii# lacsssi-
nendo col mangiare, Mettere intervallo SDORACI ARE. Sbo-ra-dà-re. A it.Ar. Mes. ?)
fra un boccoae e l'altro. (Lai. arrodere.] V. e di’ Sborraciare. ( Lai. chrysocolla SB0TT0NEGG1AT0. Sbot-to-neg gtó-#o.
SBOCCONCELLATO. Sboc-con-cel là- lo. purgare. ] Add. m. da Sbottoocggiare.
Add. m. da Sboccoo celiare. SBORACI ATO. Sbo-ra-cià-U). Ad d. m. Ar, SBOZZACCHIRE. Sboz-sae-chì-re. Nent.
S BOGGETT ARE. A'bog-gaMà-re.AU. Dicesi Mes. da Sbocciare. V. e di' Sb'jrraciato. ass. Uscir dei tisicnme. Uscir di stento;
SboggetUr sentenze nello stesso senso SBORBOTTARF.. Sòor-bol-lA-re. Alt. Ri proprio delle piante e degli aaimali ,
ebe Spotar semenze. [Dal Ut. ittb sotto i
prendere borbottando. [
Lai. tncrepi- che dopo essere stali alquanto auU'im-
e jactars spargere.) fare. ] bozraccbire, si son riavuti. [ Lat. revi-
SBOGLIENTAMENTO. Sbo glien ta-min- SBORBOTTATO. Sbor-Òot là-to. Add. m. rescare, reviviscert , v»r»# rcaper a.]
to. Sm. T. A. Quasi bollimento; Lo da Sborbottare. SBOZZACCHITO. 5bo*-zac-eM-to. Add.
sboglieotare, e fig. Agitazione, Pertur- SBO acni A RE. Sbor-c/udre. AU. Levar m. da Sbozzacchire-
bazione. [ Lat. moto# , agifatto, ftrvor, le borchie. SBOZZARE. Sbos-tà-re. Alt. e nent. ass.
aetfvt. } SBORDEL L AMEN T0.5bor-deWa-men-to. Dar una prima forma a ciò che si vuoi
SDOGLIENTARB. Sbo-glien-tò-re. AU. V. Sm. Lo sbordellare. I Lat. corruptela ,
mettere in opera. —
2. Marta. Scioglie-
A. Quasi bollire; e per metaf. Agitare, merelricium. )
re la gooona o svolgerla dalla grua del-
Perturbare, Commuovere. [ Ut. agita- SBORDELLARE. 5bor daUà-re. N. a» ia di cappone.
222
] .
, - , J --

IBI IBI 8BR


SBOZZATO. Sbox-ià-lo. Adii, m.da Sbol- SBRAITARE. 5fera-i-tó re. N. ass. V. Lo auto della cosa sbranata. [
Lat. la-
lare. bona. Far gran remore gran fracassa ,
cerano, catdet.]
SBOZZATURA. Sboi sa-lii-ru. Sf. Lo gridando. (Dal frane, feruti rumore, che SBRATTARE. SbraMà-re. Alt. Levar la
atear-o cbe sbollo Abbono Abbona- vini dal celi. gali, bruidhinn discorso bruttura; contrario d Imbrattare; Net-
mento.
, ,

biabiglio, fama, convoclo]


,

tare.(
Lai. purgare , perpolire. ] 2. —
SBOZZIMARE. Sbot-xi-mà-rt. Alt» Ar. SBRAMARE. Sfera -mà-re. Alt. Cavar la Per metaf. Levare gl" impedì manti ,
Mes. Cavar la bozzima. ( Lai. empia- brama. [ Lat. xatiare explere. 1 2. — Sbrigare, Spedire. iLat. «spedire , ex-
ti rum furfureum exeutere. 1
N. pass. Cavarsi la voglia, Saziami-
,

fricare.] —
3. Dicesi in modo bisso :

SBOZZIMATO. Sbox-xi-mà-to. Add. a. SBRAMATO. SferamA-to. Add. m. da Sbrattare il paese o simile e vale An-
Ar. Mes. da Sbozzimare. Purgato dalla Sbramare. darsene. (Lai. aolum vertere. Dal na po-
bozzima. SBRANAMENTO. Sfera -na-mén-fo. Sm. lli. afr altare che vale il medesimo , e

SBOZZO. Sbòx-xo. Sm. Forma Imperfetta Lo sbranare. questo dall* ar. furtet exilos per regio-
di checchessia. Lo stesso cbe Abbozzo, SBRANANTE. Sfero-nòn-te. Part.di Sbra- nera.] —
4. N. pass. Nettarsi, Pulirsi.
Bozzo, Sbozzatura, Abbozzamento. nare. Che sbrana. — 5. E nel sign. del g. 2.— 6. N. ass.
SBOZZOLARE. Sbox-xo-làre. Alt. e o. SBRANARE. Sbra-nà-re. Alt- Rompere Sbraitare di alcun luogo , vale Andar
afa. Ar. Mes. Pigliar col bozzolo parte in brani o pezzi e dieesi parlando di
,
seoa.
delia molenda, ossia materia macinata; fiere,d’animali ec. Parlandosi di panni SBRATTATO. Sbrat-iàto. Add. m.da
Io che fa il mugnajo, per mercede della diciamo anche Sirambellare. Lat. di- [
Sbrattare. Netto , Libero . Sciolto , A •

sua opera. —
2. Lettre bozzoli della laniare, di/cerpere, lacerare, lo celi, perto, Sbrigalo, Spedito, Ripulito, Mon-

i

seia di sulla frasca. 3. P<r metaf. gali, feruan boccone , pezzo , scheggia , di ficaio.
Dir male di alcuno, Torgli credito e ri- frammento, fertuin fare in pezzi, lo per». SBRAVATA. Sbra-và-ta. Sf. Smargiasso
putazione. buriden scindere.]— 2. E Og- Separare, ris, Rodomontata.
SBOZZOLATO. Sbox xo là-to. Add. m. da Togliere; ed anche assolami». Partire, SBRAVAZZONE. Sbraca x-xó-ne. Add.
Sbozzolare. Dividere, detto di paese , territorio e e sm. Lo stesso cbe Bratauooe.
SBRACARE. Sbra-eà rt. H. pass. Catarsi aimi li. V. Sbranamento. SBRAVO. Sbrà-vo. Add. e sm. V. e di*
le brache. — 2. E fig. Sforzarsi , Fare SBRANATO. Sbra-nà-to. Add. m. da Bravo.
ogni diligente per checchessia. (Lat. Sbranare. Fatto in pezzi. (Lai. dilania- SBRESCIA. Sbré-tcia. Sf. Specie di giuo-
abititi, eniti. tux, dixeerptut , lacrr.] — 2. Lacero di co fanciullesco usato io Firenze , ed è
SBRACATAMENTE. Slxa ca-ta-min-te. paoni. lo stesso cbe il Ripiglino , se ooo che
Art. Spensieratamente. |Lat. otfofe.] SBRANATORE. Sbra-na-tó-re. Verb. m. nella terza ripigliata si aJevouo ripi-
SRR AC ATISSI MO. Sbra-ea-tle-ti-mo. Add di Sbranare. Che sbrana, Lareralore. gliare lutti a uu tratto i noccioli ca-
m. saperi, di Sbracato. 2. Grandi», — SORA NATRICE. Sbra-nn-trì-ee. Verb. scati io terra la secooda volta ; lo cbe
simo, Sberdellato. [Lat. tminmtui.J f. di Sbranare. Che sbrana , Lacera si dice Fare sbroscia.
SBRACATO. Sbra-cà-to. Add. m. da trite. SBKICCARIA. .Vértc-ea-rì-a. Sf. Cosa da
Sbracare. Senza brache. 2. Fig. e io— SBRANCAMENTO. 5ferfln.eo-iw4iv-to.Sin. «bricco, Bricconeria. [Lat. mquùia.]
modo basso. Grande, Magni lico. Ricco. Lo sbrancare Separazione del branco. SBRIGCUETTO. Sferze chél-to. Add. e sm.
— 3. Vita sbracata per Feliee Spen- ,
,

[Lat. tegrtgatio.] dim. di Sbricco.


sierata, Senza brighe. SBRANCARE. Sfera» ed-ra. Alt. Cavar di SBRICCHI. Sbric-rhi. Sm. pi. iodecl.
SBRACCIARE. Sbrac-eià-re. Alt. Cerar branco alcun animale, ed è proprio Nome popolare lìorenlioo d‘ una specie
del braccio contrario d* Imbracciare.
; della bestie, comedi pecore. capre, vac- di giuoco fanciullesco, cbe si fa occul-
— 2. N. pass. Scoprir le braccia , nu- che, cavalle e simili, che vanno a bran- tando dentro al pugno quella quantità
dandole d'ogni vesta, o anche solamen- chi ; ma parlando di Greggia , Maudra di noccioli o d‘ altro che si vuole , do-
te rimboccandola per esser più pronto ec. Sbrancarla vale Disfare il branco, mandando ad altri che ne indovinino il

e spedilo. (Lat. brachìa nudare.] 4. — Disperdere , Sparpagliare ec. ( Lat. se- numero, dicendo : Sbriccbi quanti.
*

E tig. Adoperare io checchessia ogni gregare, abigere, dieiicere. Da 5 priva- SB RICCO. Sbric-co. Add. e un. Uomo fi-
forza e sapere. Modo basso. [Lei. omne» tiva, e da branco. Vien poi branco dal- le; Masnadiere, Cagnotto, Briccone.
nervo/ intendere , monibux pedibu/que Tar. feoruton cbe il Gelilo spiega ag- [Lai. aieartui, perdita/. Scrive il fiut-
contendere.] —
4. Cavarsi fuora da uu men eameUrrum. Secondo quesia radi- ici cbe il brieoi inganno abbia
brett.
affare, Disimpegoarsi. ce ,
correggasi retina, di Branco .) 2. — fornito l’aot. frane, aferìcon per ciarla-
SBRACCIATO. Sbrao-eià-to. Add.m. da Dicesi Sbrancare una congiura e vale tano ,
seduttore : e quindi può esser
Sbracciare. Cbe ha rimboccalo le mani- Disaijttrla. —
3. E n. ass. e pass. L- sorto F ilal. briccona e sbricco. Io celi,
che fino al gomito, e nudato quella par- seir di branco. (Lat. divertirà.)— 4. E gali, irriga falsità,menzogna, ferauga»
te del braccio. |Lat. nudatui brachia.] nel senso militare , per traslato , Uscir bugie, breupach ingannatore, la turco,
SBRACIA. Sfera-ria. Add. e sm. Diersi dal grosso dell' esercito , Allontanarsi feuru eh ynltan briccone. Iota! maniera
per ischerzo, o scherno a chi fa sbra- dal drappello, dalla schiera di cui si fa deesi correggere retino, di Briccone, la
ciate c mostra di soler far gran cose. parte, per viltà , per tardezza o per vo- quale fu tolta dal Mnratori.]— 2. Onde
SBRACIA MEMO. A'fera-rta-mcn-to. Sm. glia di preda; Fuggire alla rinfusa. — Alla sbricca per Alla sgberra , o Da
Lo stesso che Sbraciata, 8. Attivamente da Branca. Troncare , sgherro.
SBRACIARE. Sbra-ciàre. Alt. Allargar Rompere Polare Tagliar via le bran-
, ,
SBRICCONEGGIARE. Sbric-co-ntg-già-
Ja brace acceso, perch' ella renda mag- che o i rami. [Lat. amputare. 6. ]— »«. li. ass.Fare il briccone , Viver da
gior caldo.— 2. E fig. — 3. Per metaf. Mario. Distaccare dal fondo ic branche briccooe. (Lat. ncguiiiinte viveri.
Largheggiare o in fatti o io parole dcU'àncora, Salpare. SBRICIO. SbH-cio. Add. m. V. bassa.
Scialacquare prodigameote; detto cosi SBRANCATO. 5frran-«à-t©. Add. m. da Abbietto Meschino, , Vile. ( Dal
pers.
perche quando si sbracia ai consuma Sbrancare. Uscito di branco, Separato, berchoeg sozzo, brullo , deforme. Nella
più legna. (Lai. targiri , prodigete.] — Segregato. [LaL legregalut, dùjeclut.) stessa lingua pergioh cosa vile.)
4. E o. ass. —
5. Dicesi Sbraciare a — % Per aimil. detto di Persone vale SBRICIOLAMENTO. Sbri-cioAa-m6n-to.
uscita e vale Consumare senza rispar- Sm. Lo sbriciolare*
Disperse, Sparpagliale.— 3. Ed in for-
mio o riservo. za di sm. pi. SBRICIOLARE. 5feri-«o-!à-r«. All. Ri-
SBRACIATA. Sbra-tià-ta. Sf. Lo allar- SBRANDELLARE. 5fera»-rfeMà-ra. AU. durre in bricioli ; e dicesi per lo piu
gamento della brace accesa, perché ren- Spiccare un brandello. ( Lat. fnutum del pane. [Lat. conterere.comminuere.]
da caldo maggiore. —
2. Per metaf. dee arpera.}— 2. Fig. Separare, Distac- 2. E detto de’Panni. 3. E fig. — —
Mostra di voler fare gran cosa. care checchessia da ciò eoo coi sta be- SBRICIOLATO. Sbri-cio-tà-to. Add. m.
SBRACIO. 5fera-cì-o. Sm. Pomposa mo ne insieme. 3. N. pass. Dividersi in — da Sbriciolare. Ridotto io bricioli. [Lat.
sira o Apparenza di voler fare o dire brandelli.— 4. E fig. Fare ogni aforzo, conir itm, comminutui-l
gran cose. Detto dallo sbraciare che Sbracciarsi. SBRIGAMBNTO. 5fer»-ja-m4n-to. Sm.
collo paletto si fa del fuoco, con far ve- SBRANDELLATO. Sbran dcl-là-4o. Add. Speditezza nell' operare. Lo sbrigare.
nir fuora e scintillare la brace. m.da Sbrandellare. Spiccalo. 2. E — Lat. fettinalio , expeditio celerilà!.)
SBRACULATO. Sbra-cu-là-to. Add. m. Gg. — 3. Bot. Foglia sbrandellata ; lo —
[
2. E dello di Ornamento rettoria).
Senza brache o calzoni. 2. Facile a— stesso che Laciniata. V. Laciniato. SBRIGARE. Sbri-gà-re. Att. Dar fine con
calar le brachi-. SBRANO. 5ferd-ro>. Sm. Lo sbranare , e prestezza e speditamente ad operazione
230
, , ,

SUR SRI» IBI


elie-nl-ba Tra mano -.Strigar pretto in minutissimi pezzi. [
Lat. conterete ( Lat. liquorem insufflare t aspergere. ,

uoa faccenda, un negozio, Menare, Re- discindere ,


cemiNinuere- ] Dal frane. Par voce fatta per "nomatnpea , o sia
rare a fine. Spedire , Terminale Con- briser rompere, che vien dal celi. gali. per imitazione nel suono ebe fa l'acqua

,
J

chiudere. Spacciare ec. [Lai. maturare, brìi speziare , rompere.) 2. Minuta- cacciata insieme col listo dalla bocca,
«rudere, expedire, transigere. Dal celi, mente schizzare. in par», bnfuiriden e pus-sciriden spar-
gali, brisg pronto, tinca nel movimen- SBR1Z/.ATO. Sbris-zà-io. Add. m. da gere, puf soffio befe saliva qnae ei
, ,

to. spedito. Nella slessa lingua as fuo- Sbrinare. ore spargilur. Io Ingl. lo puff gonfiarle
ri, e grib impedimento. Grib vale an- SBROBHIARE. Sbrob-bi-à-re . Alt. V. gote c soffiare, lo basco bufa guancia.)
che veloce, lo ìllir. prik addito . pre- ba?sa e popolare , da Urobbio. Dir vii- — 2. Detto anche dello Spruzzare per
sto. In Ut. ex i parli- ella spesso su- Itola, Svillaneggiare. [ In lai. expro-

2. E o. ass.
,

!
le nari. — 3. As, tergere.
perflua. e perage re vai condurre a line ] brars.ì SBRUFFATO. Sbruffato. Add. m. da
— 2. Difesi Sbrigare alcuno di qualche SBHOCCARE. Sbroc cà-re. Alt. e n. ass. Sbruffare. i

luogo e vale Par che si sbrighi che Lo staccar delle foglie che fanno colla SBRUFFO. Sbrùf-fo. Sm. Lo sbruffare.
parta. — 3. N. pa*s. Uscir presto da
,

bocca le bestie dagli alberi. [Da sbroc- [Lai. effusio.) — 2. Il mandar fuori per
una cosa. Spacciarti, Spedirti. (Lat. st co. Altri da brucare. } 2. Mandar — labocca il vento cagionato io corpo da
liberare.'— 4. Uscir di briga o di fasti fuori tutto ad un tratto e con impeto; e troppo bere . ma con meno strepito del
dio. Levarsi d* intorno qualche briga lìg. Parlare per iifogo ovvero inconsi-
, mito, e accompagnato da spruno d’u-
qualche impaccio che tiene occupato deratamente. (In gr. prora in uà subi-
o mido.
che dà fastidio; opposto di Brigarti. to.) —
3- Ar. Me». Ripulir la seta con 5BRUTTARK. iShruf-fò-re. AIL Tor via e
SBRIGATAMENTE. 56ri-ga-fa-mdn-fe. un ago, o altro fcrruzzo appuntato, da- Levare il bratto, Nettare. [Lat. purga-
Aw. Spscciaiaraente , Con prestrtza. gli sbrocchi e sudiciumi ebe nel Urla li re, nilidare.J — 2. N. pass. Nettarsi
f Lat. celeriter, ocyuz, exjfciùe.J vi si sono attaccati. 4. Agr. Arare — Mondarsi ,
Ripulirsi , Tor da sé ogni
SBRIGATIVO. Sbn-ao-t*-vo. Add. m. quel terreno ove sieoo state coltivate brottora.
Che facilmente si sbriga. [Lat. erpedt- piante puoicolate. SBUC. AMENTO. Sbuca-mén-to. Sm. A-
fu*.] — 2. Detto delie persone Che si SBROCCATO. A'6roe-cà-lo. Add. m. da
,
zinne di sbucare, cioè di usrire dalle
sbriga. Sbrocca re. buche, da' canali che sono fra le terre ;
SBRIGATO. Sbri-gà-io. Add. m. da Sbri- SBROCC ATURA. A’ftroc-eo-lù-ra Sf. Ar. e Tu detto propriamente parlando di
gare. Spedito, Facile; ediccti delle co- Mes. L* operazione dello sbreccare la Navi americane.
se e delle persone. (Lai. expedìtui, ca- seia sul guindolo, ed anche lo Sbrocco SBUCANTE. Sbu-càn-ie. Pari, di Sbu-
ler, /aditi.) —
2. Sciolto, Libero. 3. —
che re ne cava. care.
Dicesi Ella è sbrigata, cioè. Ella è fini- SBROCCO. Sbròc-co. Sm. Bit. Rampollo SBUCARE. Sbu-eà-re. Alt. Cavare o Fare
ta, spedita. [Lat. <ir(um eil.J— 4. Ter- che rimette dal bosco tagliato; altri- uscir della baca.— 2. Cavar fuori sem-
minato. —
S. Non impedito, Pronto. menti Brocco e Spvocco. V. Brocco c plicemente. (Lat. educare.]— 8. Dicesi
SBRIGLIAMENTO. Sbri-glianén-to Sm Sprocco.— 2. Ar. Mei. Quella seia che Sbucare il grano, le grasce e vale Ca-
Chir. Operazione di chirurgia per la si cava dal guindolo nel ripulirla dopo varle dalla baca ; opposto a Imbucare o
quale si toglie lo strangolamento d. che è tratta altrimenti Sproccatura. ; Infossare. —
4. Dicesi Sbucar la volpe
certe parti ; e consiste nel dividere i SBROCCOLARE. Sbroc co la-re. All. e n. dalla tana e vale Accertarsi di cosa dub-
tessuti che ne rinserrano e comprimono ass. Roder le foglie dc'rami. biosa ed equivoca. —
5. N. ass. Uscir
altri. Le ernie, la Diradinoti, l'antrace, SBROCCOLATO, Sbroc-co lù-to. Add. m. della buca ; contri rio d'imbucare; ed
le inGammatiooi del tessuto cellulare da Sbrocco’are. anche semplicemente Uscir fuori. [Lat.
del cranio ec. sono i rasi che richiedono SBRGDKTTARE. Sbro-det-tà-re. N. ass. ad auras evadere. ) —
6. Prorompere
il più sovente questa operazione. [ Lai. Struggersi Liquefimi , Scorrere come con violenza da un agnato , e d eesi di

,

fraenorvm rolulio.] brodo o brodetto. 2. Alt. Qg. e in truppa in guerra; preso la similitudine
SBRIGLIARE, 5fcri-ylià-re Att. Tor la modo ba-»j. Manifestare indiscreta- dall' ascila delle navi fuor de* canali
briglia, Levare o Cavar la briglia; con- mente falli altrui. i
nelle isole Americane , che dicesi Sbu-
trario d‘ Imbrigliare. [ Lat. fraenum SBROGLIARE. A'ftro-jliò-re. Alt. Levar ca mento.
rollerà. ) —2. Per simil. Sciorre, Sle- gl' imbrogli; contrario d’imbrogliare- SBGCATO. Sbu-cà-to. Add. m. da Sbu-
gare. ( Lat. solvere. ] —
3. Dare uoa [Lat. expedire. V.l’etim. d’ Imbroglia- care.
strappala di briglia, Sbarazzare. 4. —
re. Io celi. gali, brionglaid broilich e
— , SBUCCIIIARE. Sbuc-chià rt. Att. e n.
Chir. Fare quella operazione che dicesi bruaillevn cunfusionr. ) 2. N. pass. pass. Lo stesso ebe Sbucciare.
Sbrigliamento, Lat. fraena Polvere.)
l
Levarsi doll'imbroglio. Sbrigarsi, Sca- SBUCCH1ATO. Sbue-chià-to. Add.m. da
SBRIGLIATA. Sbriglia ta. Sf. Strappata pecchiami. [Lat. st expedire.] Sboccbiare- Lo stesso che Sbucciato.
di briglia che si dà ai cavalli , massi* SBROGLIATO. Sbro-glia-to. Add. ro. da [Lat. decorticarvi*.) —
2. E per metaf.
Riamente quando s’ammaestrano. [Lat. Sbrogliare. Strigato, Sbrigato. [ Lai. SBUCCIARE. Sbuccià-re. Att. Levar la
fraeni vthemens udduclio. ] 2. Per— expeditus, purgatus .] buccia. [Lai. decorticare eorficem da-,

meisf. Ripassata Riprensione , Ram- SBRONCONARB. Sbron-co-nàere. Alt. trahere.]— 2. E o. pass. Deporre o La-

,

manzma ; onde Dare una sbrigliata , Agr. Purgar la terra da bronconi, di ve- sciar la buccia o la pelle. 8. E per
vale Riprendere. ( Lai. altquem repre- gllcndo e scassando. rnetaL
btndere, obfuraare.] SBRONCONATO. Abron-co-nd-fo. Add. SBUCCIATO. Sbue-cià-to. Add. m. da
sbriglia? ella. Sbrigliatila, Sf. m. Agr. da Sbronconare. Sbucciare. Scortecciato, Scorticato, Di-
diro, di Sbrigliata. SBROTARE. Sbro-tà re. All. Idraol. Fa- pellaio. [Lat. ercoriatus, daeorlfcafu*.]
SBRIGLIATISSIMO. Sbri-gliaiis-ti-mo. re sbrotatura. SBUDELLAMENTO. £<*u-d«Ma mdn-to.
Add. m. superi, di Sbrigliato. SBttOT AT L R A .Sbro-t a-tit-ra Sf. Idraol. Sm. Lo sbudellare.
.

SBRIGLIATO. Sbri-glià-to. Add. m. da Grao corrosione fatta da nn torrente o SBUDELLARE. Sbv-del-làrt. Att. Pro-
Sbagliare Che non ba briglia , Che è da un botro nelle sue ripe e nel suo priamente Trarre le budella di corpo a
senza briglia, Sciolto, Libero. (Lat. in- fendo io virtù della soverchia caduta. uno. [Lat. ezenterare.) —
2. Ferire io
fromis, sululus.}—' 2. Fig. Delio delle [Dal gr. hr&reon Terb. di brosco depa- guisa che escano le budella. 3. Am- —
persone. Scapestrato, Licenzioso, Dis- sco, consumo] mazzare semplicemente. —
4. Dicesi
soluto. —3. Per metaf. Detto di cose , SBRUCARE. Sbru-cà-re. Alt. Levar via Sbudellare le pernici o starne e vale
Furioso, Impetuoso, Smoderato, Ecce- le foglie a' lami ; Brucare. ( Lat. folta Trarre loro le imeriora dopo a verle am-
dente. detrahere, pampinare. frondare, coUu- mazzate, acciocché si cooserv ino. 5. —
SBRIGLIATILA. Sbriglia fu ra. Sf. Lo cart. V. felini, di Brucare. Io pere. E n. pass. Ammazzarsi.
steso che Sbarbarala. — 2. E per me- berchoengiu abscissio ramoruov super-
— SBUDELLATO. S&u-del-Ià-lo. Add.m. da
taf. Ripassala. [Lat. objurgcUio.] 3- — fluorum. ) 2. E per simil.— 3. Agr.
Levare* bruchi e distruggerne
Sbudellare. [Lat. exm*era(«j.)
Onde Dare una sbrigliatura è lo stesso i oidi. SBUFFAMENTO. Sbuf-fa-min-to. Sin. Lo
ebe Dare una sbrigliala. SBRUCATO. Sbru-cù-to. Add.m. da Sbru- sbuffare.
SBRISClABE. ^òri-ició-re-N.ass. Sdroc- care. SBUFFANTE. Sbuffiti- te. Pari, di Sbuf-
Holare , Strusciare. V. probabilmente SBRUFFARE. Sbruf fóne. Alt. Spruzzar fare. Che sbuffa. (
Lat. onhelans /ri- ,
[
fetta per onomatopea.) colla bocca; Mandar fuori di becca con mana.)
SPRIZZARE Sbrix-xàrt. Att. Spezzare violenza II Iìuqì^o che visi tieo dentro. SBUFFARE. Sbuf fà-rt. Sm. Lo abuffa-
231
, .

»CA SCI 8€A


re; e diresi propriamente de' risalii. SCaBBIARE. Scab-bià-re. Alt. Nettare dal celi. gali, tar molto, e ga*bh aspro,
(Lat. fremititi. V. l’elim. di Sbruffar.) dalla scabbia. (Lat. teabie purgare.)— rozio, scabro, ovvero da ignbhinn pen-
SBUFFARE. N. a**. Difesi del Soffiare 2- Per metaf. Piallare, Ripulire. [ Lat. dice espra, spiaggia scabra. 2. Bot. J—
che fa il cavallo quaodo se gli para di- laeuioare.] Dicesi Cabra o Ruvida, Qualunque parte
sami alcuna cosa cheto sparenti.— 2. SGABBIATO. Scab-biù-to. Add. m. da di una pianta superficialmente coperta
Per timil. Mandar fuora l'alilo eoa im- Stabbiare. da prominente che la readooo roiia ed
lo e a scosse , per lo più a cagiona SCABBIOSA. Scab-bió-ta. Sf. Boi. Genere aspre al tatto.
ira. [Lai. anhetarr fremere.) ,
3. — di piante della tetrandria monoginia , SUjkBROSETTO. Sea-bro-*ét-to. Add. m.
Parlare sdegnosamente con impeto e famiglia delle dipsacee , coi seguenti dim. di Scabroso. Aspretto, Bozzetto.
— —
.

come a scosse. 4. Sbruffare. 5. caratteri: calice comune formato di fo SCABROSISSIMO. Sca-Aro-zta-ri-mo. Add
Alt. Profferire o Dire eoo isdegno. gliettc disposte sopra una o molte file tu. superi, di Scabroso. (Lai. arperri-
SBUFFATO. Sbuf fà-io. Add. m. da Sbuf- e raoliiflorc; fiori portati da un ricet- fflui, maxima zcaòrotuz.]
fare. tacolo convesso e spesso pagiiaresco ; SCABROSITÀ'. .Sco-òro-zi-tà. Sf. «si. di
SBUFFO. SbLf-fo. Sm. Lo sbuffare del calice proprio, doppio, aderente, persi- Scabroso. Qualità di ciò ch'è scabroso ;
cavallo nel veder cosa che lo sparenti. stente; l'esterno corto membranoso o oppostodi Levigatezza. (Lat.icoòrieiea,
— 3. Spruzzo (articolarmente gettalo scabbioso cd increspato ; T interno di ic/ibritia, tcabrtdo.\—ì. Fig. Difficoltà
per bocca, oppure dall’ armeggiamento raro piumoso, (ter solito eoo cinque re- grande. —
3. Boi. Nome obesi dà gene-
di chi cuoia. ste; corolla lubulala ad orlo quadriiobo ralmente a certi lubercoletti o peli duri,
SBUFONCIllARE. Sbu-fon-chià-re. N. o quioquelobo ; semi bislunghi , coro- rigidi , t quali trovandosi sopra uoa
•ss. Borbottare , Broutoiare. Lo atesso nati dai calice proprio. Cosi dette per- pianta o qualche parte di essa , le me-
die Bufonchiare. ' chè credute buone per la scabbia. (Lat. ritano l'aggiunto di Scabro.
SBUGIARDARE. Sbu-ginr-dà-re. Alt. acaètota.]— 2. Specie di detto genere, SCABROSO. Sea~bró-»o. Add. m. Scabro.
j

Convincere di bugia. [ Lat. mendacii chiamata più particolarmente Art cose (


Lat. «coòroiuj.]-2. Per metaf. Diffi-
eoarguere.) perchè nasce ne' campi , la quale colti- cile, lotrìgalo. (Lat. aiper, duro i.j
SBUGIARDATO. Sba-giar-dà-to. Add. vasi ne* giardini e trovasi fiorila fra
, SUACAPUZZA. Sca-ca-pui-ia. Sf. Boi.
m. da Sbogiardare. le biade oel mesa di Giugno- Fu già Lo stesso che Catapuzia.
SBULIMO. SLu-li-mo. Add. ra. Veter. creduta specifica per la scabbia e le ,
SCACA BIGLIA. Sca ca-r^glia. Sf. Bot.
Aggiunto del cavallo quaodo è roto furono anche attribuite maravigliose Lo stesso che Cascariglia.
scarico. virtù. Questa e la specie seguente sono SCACAZZAMELO. Sca-cai *a-min-lo.
SBULLETTARE. Sbul let tò -re. N. ass. ora riposte fra i touici e se ne sommi- Sta. V. bissa. Lo sraeazzare.
Ar. Me». Gettar fuori le bullette; e di> nistrano le foglie io decozione. Lat. | SCACAZZARE. Sca-cax-xà-re. All. e n.
cesi propriamente ad un cerio gettar icabioia arvemii Lin. ] 3. Dicesi — pesi. V. bassa. Maodar fuora gli escre-
che faoDo gl'intonachi di calcina d una Scabbiosa comune o Vedo* ina salvatici menti , che si avrebbero a mandare io
poriiooceUa di ior superfìcie per lo più un'altra specie usata come amara ed un tratto e io un luogo in più tratti e.

di figura tonda, simile alla testa o cap- •stringente già assai accreditata per
,
io parecchi luoghi. —
2. Per meiaf.Speo-
pello di una bulletta, lasciando un buco 1

sanare le blenorragie. Lat. icabioia dere e tìitlar via danari in cose frivole
— 1
i

limile a quello che fa la bulletta o lucrila Lin.) 4. Desi Scabbiosa a e vane. iL-.t pecunia*! in rei minutai
.

chiodo nella muraglia nel cavamelo stella uo altra specie di Scabbiosa , che prodigere.)
fuori. —
2. Levar le bullette. si coltiva anch essa oe’ giardini , non SCACAZZATO. Sca-caz-ià-tv. Add. ni.
SBl'LLETT ATURA 56uM«f-(a-fù-ra.. pel fiore, che 4 piccolo, ma per cagione di Scacazzare.
Sf. Ar. Me». Lo sbullettare, detto pro- del frutto, il quale è rotondo, composta SC vCAZZIO. Sca-ca :-ìv-o. Sm. Lo atesso
priamente degl* intonachi. di semi coronati , e adorni di un altro che Scacazzamene.
SBURRATO. Sbur-rò-to. Add. n. Ar. calice fatto a stella. [Lai . icabioia ite l- SCACCAFAVA. Seacea-fà-oa. V. usata
Me». Privo di burro, cioè della parte lata Lift.] awrrb. A scaccafava , e dicesi di uoa
butirrosa, e dicesi propriamente del ca- SCABBIOSO. Scah-biò- 10 . Add. tn Che ha Foggia antica di zoccoli.
cio.— 2. Fig. detto di persooa, Debole, scabbia. (Lai. acoàiofui 2. Per si-
. ,
— SCACCATA. Scac-eà-ta. Sf. Colpo dato
Fiacco. imi. si dice delie piante ed' altro , e eoo uno scacco.
SBUSARE. Sbu-ià ra. Alt. V.
A. Vincere vale talora lo stesso che Scabroso. SCàCCATO. Scae-eà-to. Add. m. Fatto a
altrui lutti i suoi danari. ( Da buia per SCABELLA. Sco-Wf-ta. Sf. V. L. Mas. scacchi. [Lat. teuellatui.] 2. £ detto —
buco quasi voglia dirsi bucar la bor- Pezzo di legai» o di ferro iu forme di delle Armi. —3. Bot. Foglia scoccata o

,

sa si che ne scappi il dauajo. ]


, 2. pedale da organo, di coi Romani sole i domata: Quella che è colorita a piccioli
Pi. ass. vano armare i piedi per battere la mi- quadretti di color diverso, a guisa d on
SBCS ATO. Sbu ià to. Add. m. da Sbu- sura del tempo ; detto anche Scabello. abito d’arleccbioo, o come uno scacchie-
care. [Lat. /cabrila scabeilum
, tcubiUum. . re.—4. Alberi staccati: Alberi piatitati
SCABBIA. Scàb bia. Sf. Mcd. Malattia Detto anche rromeUum e teamneUum , a scacchi oe’ boschetti, perché presentino
cutanea, pruriginosa, crostosa e conta- e credesi da'Latiuisti un dim. di zeam- sempre un viale diritto io qualunque
giosa, che si mostra a foggia di pusto- nnm scanno. In ted. ichemel , iu frane, direzione.
le sulle gambe, sulle cosce e sulla parte escavati. In brelt. ikabel è una piccola SCACCHEGGlATO.&oc-chef-giò-to.Add,
interna degli arti , le quali soq piene seggiola scoia bracciuoli e sciita spal- ra. Lo stesso ebe Scaccilo.
di un liquido icoroso , talvolta puru- liera, ed ordiasriameotc a tre pie- SCACCHI ARE. Scac-chià-re. Alt. Levai*
lento e sono di diversa grossezza. Si di.] tutti i onori capi d' uo magliuolo sen-
crede generalmente prodotta da un in- SCABELI.ETTO. Sea-bel-Ut-to. Sm. dim. 1

z’uve a riserva di anello venuto dal-


,

setto che trovasi io dette pustule. Gre- di Scabello. V. e di’ Sgabellino- l'occhio lasciato su alto vidoo all'estre-
camente P?ora; comunemente Rogna. SGABELLO. Sca-béblo. Sm. V. e di» Sga- mità; e dicasi enche Sbaslardare. 2. —
I Lat. tcabiei. Scabiet dal celi. gali. bello. N. ass. e io modo basso. Morire. ILat.
sereab , tcriabach , tgreab , e igreabag SCABINO. Sca bi-no. Add. e sm. Sl.Mod. abire ad plurez.]— 3. Fuggire.
che vogliono scabbia. ) 2. Dicesi — Nome un
di affiliale destinato nel medio SCACCH1ATO. Scac-chià-to. Add. m. da
Scabbia migliare o canina, Qaclla nella evo io Germania e nell’ Occidente a vi- Scacehiare.
quale le pustole sono piceiolissime ; gilare sul buon ordine di una città, ed SCACCHIERE. Seac<Hii-re. Sm. Quella
istolosa, umida, grossa, Quella io cui anche a render giustizia; altrimenti tavola scacctta e quadra, cioè composta
fe pustule sono voluminosissime , con- Schiavino. (Detto ancora iciaffino , in di settantaquatlro quadretti chiamati
fluenti ed accompagnate da grandissi- lat. tciaffinui, dal ted. leheffia fornire, Scacchi , sopra la quale si giucca colie
mo prurito. Dicesi Scabbia scrofolosa , provvedere, comandare, lo celi. gali, o» figure dette Scacchi. Serve ancora per
sifilitica , scorbutica erpetica , Quella aopra, superiore e gabh possedere, te-
, giuorare a dama; e siccome vi sono due
,

che viene negl' individui ammalali di nere.] giuochi di dama , l'uno alla francese,
scrofole, di sifìlide, di scorbuto e di er- SCABBEZZA. Sca-òréx-sa. Sf. Lo stesso che giuocesi con dodici pedine per cia-
pete. —
3. Veter. Scabbia equini : Af- che Scabrosità. scuno de'due calori, e l’altro alla polac-
fezione de’gaoglii I io fatici , riputata SCABRO. Scò-bro. Add. m. Che ha la ca che si giuoce con venti pedine per
,

pari icolarmeu te del cavallo, deir Mino superficie aspra, ineguale, DI superfìcie colore , co*l vi sono anche due scac-
e del mulo. roti'. [Lat. ecaber teobromi. Scuter
,
j
chieri il numero da’ cui quadrelli è di-
232

Digitized t
, —, . . , ,

SC A SO A SO A
verso, lo quello alle polacca, ogni lato di Scacciare. Che acaecia. [Lat. txpnl- tgeigeach derisore. Io ted. icKaktrn
è diviso hi dieci parli uguali, «1 che i or . depulsor.) — 2. Chir. Strumento scherzare.] —2- Onde Rimanere scacia-
ha duo cento quadrelli alternati bianchi chirurgico ebe serve a svellere le radici io, vale Rimanere escluso da ciò che
e Beri. (Lai. nfcoeui, aiurui, aiueoiur.] de denti. altri ai credeva ottenere infallibilmente.
—2. Per simil. Luogo dove il sole fa lo SCACCI ATRIC8. Scae-cia-fri-ee. Verb. [Lai. epe fruttrari ; re , quom quia epe
•earchiere , dicesi io modo basso La f. di Scacciare. Che scaccia. devoracerat, «arci deré ]
prigione, perchè il sole vi penetra pei SCACCO. Scàc-co. Sm. Doo di qne' qua- SCADDA. Sròd-da.Sf. Hot. Spec redi piso-
cancelli di ferro che gitlando l'ombra drelli che per lo più si vedono dipinti la palustre, Lo stesso che Buda.
faooo sul pavimenta come ano scac- l'uno accanto all'altro negli scacchieri SCADENTE, fra dèn-te. Part.di Scadere.
chiere.—3- A scacchiere, posto svverb. nelle insegne, nelle divise ec. con diffe- Che scade. (Lat. inferiar, deterior, mi-
A modo di scacchiere; e nel linguaggio renti colori. Adoperasi per lo più nel nor.]
militare d cesi di Colonne « Schiere di- plurale. [Lat. tenera, lattila. Dal pers. SCADENZA, fra-din- xa. Sf. Lo scadere.
sposte in qoel modo stesso nel quale teiah che significa re, monarca signo- ,
—2. Comm. Il termine tu col scade uo
sono disposti gli stocchi oeri e bianchi re, e che quindi è alalo volto ad iodicar pagamento che si dee fare.
sullo scacchiere , considerando i oeri questo giuoco, ausai giuoco del re.] — SCADERE. Scu di-re. N. ass. aoom. Ve-
come intervalli e i bilichi come corpi. 2. Dicesi Scacchi nel nnm. dei pih e nire io peggiore stato, Declinare. [Lat.
SCACCHI ERO. .Seae-ebiè-ro. Sin. Lo stesso prendesi più comunemente per lo Giuoco decracere, tmmt'nu», in peiut labi, tub-
che Scacchiere. che si fa sullo scacchiere; giuoco d' ori blabi, retro referri.) —
2, Perdere tl cre-
SCACCHINO. Scoe-cM-no. Sm. Ar, Me*. giod indiana , passate poi oella Cioa dito. Noo trovare credenza, e simili, —
Difetto del panno io que' luoghi dove il nella Persia, e di là nelle altre contrade:
,

3. Essere inferiore.


4. Passare ,Veoir
tratto del ripicoo passa sotto o sopra il quale consiste in una specie di batta- meno. 5. Occorrere, Accadere, ma io
certi fili dell* ordito. Chiamasi anche glia che lealmente si fa da duegiuoea to- questo senso è impropriamente osato.
Trapassetto. ri, con egua Inumerò di pesti. 16 per par- —6. Ricadere o Venir per vie d’eredità,
SCACCIAMONE. Stae-e<a gió-ne. Sf. Lo te. disposti sulle quattro prime lincee ed usasi col 3.° caso. [Lat. lege venire,
stesso che Scacciamento. mo ventisi pe'fit scacchi dello scacchie- devolvi, cadere.) —7. Provenire, Deri-
SCACCIAMENTO. Scac-cia-mén-to Sm. re, e son di ael ordini, ciascun de'quali vare.— 8. Parlando di monete , Scadere
Lo «cacciare. L'alio di scacciare. [Lai. ha nome, andamento e valore diverso. ai dice enrhe dell' Essere scarse le mo-
er pulì io cftiiinn. ]
— 2. E Mandare in nomi sono Pedina , Rocco , Cavallo
:
I

,
nete.— 9. B generalmente per Iscemare
iscacciamento ,
usato dagli antichi più Alfieri Regina e Re. Dada conserva-
,
di peso, Calare. — 10. Comm. Dice*) del
propriamente per Mandare io esilio. zione o dalla perdita di quest’ ultimo tempo prefisso io cui si ha da fare uo
SCACClAM0SCUE.5toe cin-md «“AaJiost. dipende la sorte del giuoco. 3- Anche — pagamento, e di certe cose che si hanno
com. eomp. indecl. Ar. Mes. Strumento in pi. Scacchi dieooai la Piccole ligure da fare fra uo dato termine.
da cacciar le mosche, dello anche Para- di esso giuoco, fatto per lo più di legno, SCADIMENTO, fra-di-mén-to. Sta. Lo
mosche. rappresentanti più cose diverse, divise •cadere ; Il venir meco , e dicesi delta

SC ACCI ANTE. Scac-ciàn-H. Pari. di Scac- in due parti sedici per parte , I' una
,
forze, de' beai ec. (Lat. d*cr«meru U n»
ciare. Che scaccia, Espulsivo. d'uu colore, e l'altra d'un altro. [Lat. tmm'ftulto.)
SCACCIAPENSIERI, ^ac-cm-pm-itè-r». lotrunculi. teacrhia ]— 4. Dicesi Avere. SCADUTO. Sca dù fo.Add.m. da Scadere.
Sm. comp. indecl. Mus. Strumento da Ricevere , o Dare scacco o lo scacco o Declinato, Venuto meno. [Lat. depres-
fanciulli, che ai suona applicandolo fra scaccoroatto.e per srmiliiodoe vagliono siir, focene. abieetne.) —
2. Vile, Dap-
le labbra , e perrotmdo la linguetta, o Levare o Esser levalo di posto e figu- ,
poco.
grilletto,che molleggiando rende tuono. ratamente Avere. Ricevere o Cagionare SCAFA. Scò-fa. Sf. V. G. Mario. Spezie
SCACCIARE. 5cac cia-r*. Alt. Rimuovere rovina , danno o perdita. [Lat. perat- di pìccolo navilio pel servizio di un ba-
da un luogo, Allontanare alcuna cosa- cirm vel damnum afferre 5. E Dire stimento maggiore. [Lat. teapha. In
fLat. espellere, dtp elitre, repellere. V. ad alcuno uno scacco matto di pedina celt. gali, eeafa, io brett. ekaf, io ir-
l'ciim. di Cacciare. In ar. qaicvou dis- Del meno del tavoliere, iig. , vale Gua- land. ecaff vagliono il medesimo. V.
gregò , acsiciò in diverse parti , qoteia stargli i suoi disegni, Rompergli, come Schifo.] —2 Zool. Nome di una piccola
rimorse, rigettò dal suo affare, kaeciaa diccal l'uovo io bocce. 6. A scacchi,— specie di Dentina , cosi detta dall’ abi-
separò disperse rimosse , Aazaa per-
, , posto avverò. In forma di acacchiere. tudine dell'animale di rovesciare la sui
seguitò, e percosse il dorso con la spa- 7. Vedere il sole a scacchi , proverb. , conchiglia quando vuol notare , il che
da. la ebr. tciahhnh che altri legge vale Essere io prigione , perchè i raggi dà allora a questa l’apparenza d' ima
sciucah abjicere , scìncoiA dissipare , dei sole fanno la figura dello scacchiere navicella.— 3. Aoat. La caviti «ca fobie
disperdere. In led. jcheuchcn ovvero nel luogo dove termina II loro ebolli- dell'orecchio. [Dicasi iu gr. seaphoz.)—
autehitsten scacciare.]— 2. Ar. Mei. T. mento o ombra de' ferri delle lìoestre 4. Cbir. Specie di fasciatura descritta da
degli uccellatori. Gettare terra e sassi ferrate.— 8. Ar. Mes. T. de' legoajuoll. Gaieoo , adoperala iu conseguenza del
sopra la ragnaja per discacciare e man- Difetto del panno che nasce da man-, salasso alla vena frontale.
dare ad appannare nelle lese reti im- carne di fili dell'ordito. 0. Manu. Si — SCAFA JUOLO. Sca fa jub-lo. Add. e sm.
pauriti gli uccelli che vi soggiornano. dice dell'ordine obliquo di marcia di Mafia. Guidatore della scafa col remo.
Dicesi anche Ru>sare e Par la scacciata. una squadra u armala navale , le oavi SCAFANDRO. Sca fàn-dro. Sm. Ar.Met.
SCACCIATA. Scac-cia-ta. Sf. Lo scaccia della quale seguendo le alessa rutta o
. Arnese qualunque fatto con sughero o
re. Scaccia mento. [Lai. erpuliio,*j4ctìo.) direiiooe , si dispongono In una linea , con vesciche gonfie d‘ aria o con altra
—2. Prr simil. Dare una scacciata, vale la quale passando pel meno di ciascuna qualaisia cosa di gran volume a di poco
Scacciare; e fig. Far checché sia super- nave, fa un angolo con la loro chiglia , peso , oon penetrabile dall’acqua , col
ficialmente. — 3. Fare una rivista cun ottuso da una parte, e acuto dall'altra. quale arnese . applicalo al petto o alle
sollecitudine. —
4. Fare ricerca o invito SCACCOLO. Scùc-co-io. Sm. Sched ila ,
spalle , T uomo sta a galla e può muo-
o simile.— fi. Ar. Mes. T. degli uccel- Sceda, o piuttosto Pezzo, spezialmente versi nell'acqua come una scafa. Quando
Lo scacciare co* sassi o con altro
la ieri. di carte. iDall'er. tciaqqon metà di una ti edoperaao le lacche secche e vuole
nelle ragnaje gli uccelli intimoriti ac- cosa , ovvero da iciaqtqon parte . che di dentro, la Scafandro prende nome di
ciocché diano nella ragna. 6. T. dei — vico da sciala lacerò. In napoletana Zucca da notare, Zocca rota, o sempli-
battilori. Cartapecora , In cui si mette dicesi uno schiocco di carta per ud pez- cemente Zucca. (Lai. icupòander. Da
Toro per batterlo. zetto di carta.] icaphe navicella, e aner, andrai uomo.)
SCACCIATELI^. Seae-cia-lil la. Sf.dim. SCACCOHATTO. Scac-co-màt-to. Sm. — 2. Zool. Geoere di m<illmchi che si
di Scacciata. comp. Lo stesso che Scatto malto. (Dal presentano a >tto forma di navicella.
SCACCIATO. Scac-cià-to. Add. m. da pers. teiuh mal il re è morto ] SCAFARDa. Seafàr-da. Sf. V. Senese.
Scacciare Rimorso, Allontanato, Espul- SCACCO ROCCO. .Scae-eo-ròe-eo Sm .coro p Catinella n Catino ; cosi detta per aver

.

so, Sbandilo. (Lat. expulsut.} 2. Co- Ditesi nel giuuco degli scacchi Scacco- qualche similitudine colla scafa.
rego Pa*so scaccialo: l’asso cosi detto rocco lo Scacco dato col rocco. SCAFARE. Sea-fà-re. Sm, Mario. Con-
erchè io esso un de' piedi percotendo SCACI ATO. Scudato. Add. m. Burlato. durre e Fare andare una scafa moren-
faltro quasi lo scaccia via, e gli fa fare Deluso. [Dall'rbr. tahhaq, o come altri done il remo perdi dietro.
un passo naturale. pronunzia , tacaq illudere ,
deludere ,
SCAFASSO. Sce^fàt-so. Sm. Ar. Mes.
SCAGLIATORE- Scac-cia-tó-re. Yerb. m. deridere. Io celt. gali, tgeìg deridere , [
Sorta d’involto fatto di palle, eoo o&ta-
Cabmnali, ìol. III. 233 30
, —

HCA 9CA 9CA


tara di raazia o costola «li palma , che |
navieolare. (Lat. «caphitei. F. l’etim. neamento da Kfrby sotto quanto nome
forma come una cassa, co irò cui si ehlo- di Scafio.] desunto dall’ appendice navieolare del-
dono le gomme, ed in specie gnocco*!
i SCAFO. Seà-fo. Sa. Mario. Il Corpo d'un I* ovidutto che forma la coda, a da La-

che si spediscono di Levante, (lo gr. bastimento senta armamento di veruna treille con qoallo di F#MN«on»ui, tratto
teapke spezie di vose luogo , tcaphmn sorto. I marinai il dicooo anche Guado. dalle loro antenna. ;Lat. tcaphvra. Da
qualunque speiie di rase.] SCAFO FORO. 9«a-fb-fo-ro. Sm. V. G. teapht barchetta, e uro coda.)
SCAPE. Scà-fe. 9f. Aatr. Sorto d'orologio Bot. Genere di funghi della sezione da- SC AGGI ALE. Scaj-già- la. Sm. V. A. V.
solare a foggia di berebelta; cd era tra li agarici, stabilito da Ehreoberg col- e di’ Scheggiale.
vaso rotondo di rame che coll’ombra f agaricut abitua di Lianeo, a eoa! de- SCAGIONARE. Scagio-nàre. All. Scol-
dello slMo collocatovi nel foudo indicava nominati dalle laminatici che formano pare, Scusare; contrario d Accagionare.
le ore. (Lat. teaphe.) colle loro divisioni dicotome alcune pro- [Lat. purgare. excuaare.) 2. N. pass. —
SCAFKPORI . Add. • am. pi.
Sca-ft-fb-rì. fonde fossette. ( Lat. aeapfwphoru*. Da Scolparsi. Scusarsi.
V. 6. Arche. Nome od Aggiunto che tcophoi fosas, e phtro lo porto.) SCAGIONATO. Sca-gio-nà-to. Add. m.da
dava») agli Ateniesi , perchè nelle feste SCAFOIDB. Sca fò-i-de. Add. com. V. G. Scagionare.
panatene* portavano solamente delle Anat. Ossa scafoidi dicoosl due ossa , SCAGLIA. Scà glia Sf. Chiamansl Sca-
acafe;mentre le loro mogli e figlie por- uno al piede ove occupa la parta ioteroa glie Quelle plastsettc dure per lo più
,

tavano urne ed ombrelle, echiamavaosi del tarso; l'altro alla mano, ove fa parte lisce e trasparenti, le quali quasi a mo-
Idrofore. ILèt. tcaphtfhori. Da tea)) he dalla prima linea de) carpo di cui è
,
do di embrici ,
euoprono la pelle della
schifo, e phero io porto.) l'osso primo e maggiore. L’osso scafo idi* più parte de' rettili e de’ potei. [ Lat.
SCAFFALE. Scaf-fa- le. Sm. Ar. Mes. del Arpo diresi anche Navlcolarr ; e tqaamat. In celi. gali. tgiUian, in frane.
Strumento per lo piò di legno , che ha quello del tarso, Gira hi forme. Si adope- icaillt, in ingl. trai», in ted. tchalt, in
varie capacità e sparliamoti , ne’ quali rano anche in fona di sm. [Lat. tea- gol. ikalyo-j —
2. Per simii. dicasi an-
si pongono scrittura o libri ; altrimenti phoìdet. Da icaphe navicella, e idai ras- che di checchessia che rassomigli nella
Scansia. [Lat. piale** aerinium, loeu- somiglianza Che ha la forma di una
* forma o altrimenti alle squame da' pe-
,

lamenlum. Dal aass. tcylf, lo ingl.ahelf navicella.)— 2. Ditesi Fo«s» «cafoide la sci. — 3. Ar. Mes. Scaglia diciamo an-
che si premunita teelf , io «lood. teelf, Fossa navieolare. V. .Va nicol are, che a Quel piccolo pelinolo che si leva
10 celt. gali. tgeilp scaffale.] SCAFOIDEO. Sca-fo-i-di-o. Sm. V. G. da' marmi o da altre pietra , io lavo-
,

SCAFFARB. Scaf-fà-re. N. ass. T. del St. Nel. Nome di purificazione appar- rando Collo scarpello. [Lat. attuine.
glooco di sbaraglia t di sbaraglino , e tenente a pesci , che sembra essere un Io iliir. tkritjha scaglia scheggia
vale Farla di calla pari ; contrarlo di bwffonUet. Trasse tal nome dalla sua tkriljica schegginola. — ,

4. E tìg. —
,

Caff^re.—>2. Giuocare n pari o caffo. — forma di navlci’lla. f Lai. tcaphoidemt. 3. Boxi», Embrione di
]

scrittura o si-
3. Traboccare, Cadere. .DalIVbr. ehafaf V. l'etim. di Scafoide ) mile. — 6. Diconsi Scaglie de' metalli
curverai , piegarti. Nella stessa lingua SCAFOIDOASTR AG ALICO. Sca-fod-do- Quelle particelleche cadono da essi
teiafai esser depresso , umilialo , teiuf a-ttra-gà -li-co. Add. m. comp. V. G. |
quando sono percossi col mar-
affocali
tello. [Lat. squama.) —7. Min. Scaglia
j
1
conculcare.] Anat. Ciò ch'è relativo alleossv scafiidr
SCAFFETTA. Scaf-fét-t «. sr. Maria. Ri- ed astragalo. Onde Articolazione scafai - di ferro. —8. Chim. Dicesi Scaglia di
postiglio. [Del gr. teaphai v-sc lungo, doastragalica, Quella che unisce queste rame, il Rame bruriato o Protossido di
ovvero de icaphion vese.l due ossa insieme; Legamento seRfaidoe- rame.— 0. Milit. Schegge o Rottami di
SCAFiDB. Sca fi de. Sf. V. G. Bot. Genere stragalico, Quello che rassoda tali ossa pietra o di ferro , chiodi e passatoi cho
di piante crittogame, della famiglia dei ne' loro mutai attaccamenti. (Lai. tea- si ponevano in un sacchetto per cari-
licheni , stabilito da E*ch welter a sca- phoùioatlragalianut. Da fttzphotdet sca- carne il cannone ; quindi modi di di- i

pito dell' opegrapha di Acharius le . foide, ed ottragalot astr*g*lo.) re: Caricare a scaglia. Tirare a scaglia
qoali eoe! si denominarono a cagione dei SCAFOIDOCALCANF.O. Sta-fo i do-cal- esimili. Ora peraltro in luogo di quel-
loro apoteci falli a guisa di naticella cd-na-o. Add. e sm. comp. Anat- Nome le scaglie si adoperano palline di fer-
(Lai. a chaphit. Da «capha navicella.] di due legamenti che uniscono il calca* ro di numero e grassetta determina-
SCAFIDIO. Sca -f't-di-o. Sm. V. G. Zool. gnu allo acafoide; il superiore nasce dal- ta, la «oca Scaglia non ha più tecnica-
Geoere d'insetti dell’ordine de’coltoltcri, l'orlo anteriore della toherosità spet- mente la stessa esattezza di significato,
della sei ione de' peatameri, della fami- tante al primo di que'due ossi, e si at- e però lasciandola agli fiorici , la gente
glia declavkoroi, e della tribù de' pel- tacca all’ estremità esterna del dorso dell'arte adopera la voce Mei raglia.
toidei, da Olivier stabilito a sca pilo dei dell'altro; l'inferiore, assai più forte, si 10. F romba colla qual si Urano i sassi.
genere tUpha di Linneo, cioè colle spe- estende dall'orlo anteriore della tube- (Lai. ftmda.l —
11. Zool. Testuggine.
cie distinte da un corpo a foggia di na- rosità del calcagno sino alla parte ester- [Dainilir. awlàa che vale il medesimo.
vicella. (Lat. tcaphidium.J na della faccia Inferiore dello srafoida. Altri forse da a superflua, e dal gr. che-
SCAPIGLIO. .Sca- finito. Sui. Metrol. Spe- SC AFOIDOCLBOIDEO. Scafoi-do-eu-bo * Igt testuggine. lo ted. dicesi aeMldìtro-
cie dimisura antica di grano. In alcune i-dè-o. Add. m. comp. V. G. Aoat. No- « che vale alla lettera se odo- rospo.] —
proviocie del Regno vi è una misura me di due legamenti che untarono lo 12. Bot. Scaglie o Squame dicooai Quel-
detta cnfito. Può venire dal gr. aeaphe srafoida al cuboidc, e si distinguono la le produzioni o lami nette molto sottili
vaso luogo.) Untare e borsata il primo si estende membranose, spesso coriacee o secche o
SCAFIO. Scà-fi-o. Sm. V. G. Arche. Sorta all' orlo interno del cuboidc al mezzo scarione, le quali per la loro picriotem
di vaso coi lati piegati a guisa di scafa; della faccia inferiore dello scafoide; cd aridità vengono facilmente distinte
tali erano I vasi eoo cui le Vestali rac- filtro si reca dall' orlo esterno di qtie- dalle foglie propriamente dette.
coglievano i raggi solari per accendere sl’ukimo verso il mezzo della faccia su- SCAGL1ABILE. 5ea-pitd-à*-Ia. Add. com.
11 fnoco. (Lat. aeophium. Da teaphot periore del cuboidc. [Lat. araphoidoeu* Che si pah scagliare , Atto a lanciarsi.
vate lungo ovvero da teaphion ra-
, fcndtanuf .Da Htj/htUu scafoide, eybot SCAGLI AMENTO. Sea-glia-men-ia. Sm.
se.) cubo, e idot somiglianza.) Lo scagliare. (Lai. jaeluz.)
SCAFISMO. Sca-fit-pvi. Sm. V. G. Arche. SCAFO! DOClf NEO. Sea-fo-i-do-cù-ne o. SCAGLIANTB. Sca-ptiAiHe. Pari, disca-
Supplirlo usato in Persia col quale no Add. e aro. comp. Anat. Nome imposto gliare. Che scaglia.
reo, unto le membra di miele e di latte, a cinque osci legamenti dorsali ioterni SCAGLIARE. Sea-glià-re. Alt. Levar le
e nudo, chiude* asi in un tronco, scavato e plantari . che uniscono lo seafbide ai scaglie a* pesci. [ Lat. desquamare. ] —
della lunghezza di quello con cinque
, Ire ossi cunei formi. 2. Tirare, Lanciare , Gettar via ; e nel
soli buchi , da cui uscivano la testa i SCAFOlDOSOPRAFALANGlANO..Sco-/’o- linguaggio militare diceel d' ogni pro-
,
piedi e le braccia. In tal posizione pe- i-do-n-pra-fa-lan-già no. Add. csm. ietto che si getti con maoo, con Tromba
riva per l'inedia e singolarmente per le comp. Aoat. Nome dato da Dumas al o con qualunque macchina o arma da
punture delle vespe e mosche. [ Lat. muscolo breve abduttore del pollice. tiro per far colpo o percossa. [Lat. proji-
seaphiemur. V. l'etim. di Scafio.] [Lat. tcaph-ndosupraphalangianui pol- cera, eordutera. Dal celi. gali, «rii lan-
SCAFITE. Sca-fi-te. Sf. V. G. Zao). Ge- luii manw.] cia. e però é la alesso che lanciare. In
nere di conchiglie fossili stabilito da SCAFCRA. Sca-pt-ra. Sf. V. «. Zool. ebr. Kit'lig scagliare tedahh o irelac
Sowerby, e da Pertisaac collocate nella Genere d'iaeetti del Forili ne degli ortot- arme miasilla.] — 3.
,

E fìg. Buttar via,


famiglia degli Ammoniti. Sono cosi de- teri saltatori, e della famiglia delle lo- Lasciar da parte. —4 . Agitare, Vibra-
nominate dalla lor forma ellissoide o custarie; stabilito quasi contempora- j
re, detto delie bracci*. — 5. Scuotere ,

234
-. . — , .,

8C A JCA MCA
dello di Giogo o simile. — 6. Ditesi minala, quasi come gli scaglioni d’ona le, come Veni, Porti ec. uscite amiche
Stigliar te parole al vento, e vale Par- grossa scala, possono a vicenda aiutar- da non imitarsi. —
3. Dicooai Scale di-
1 are inconsideratamente, o inutilmente. si, edisfatto il primo riparar dietro al slese, Quelle che non poste tra due mu-
(Lai. verba effutir*.) —
7. Ma a ss. Dire secondi) e va dicendo. —
8. Zool. Sca- ri. Scale a cassetta senz'anima
, Quelle
d’aver veduto adito o fatto cose non
, glioni chiamatisi i quattro denti canioi vuole oel centro e stabilite in ano spa-
vere, nè verisimili. [Lai. tana (nudità del cavallo, i quali sporgono, due per zio rettangolare o quadrato; Scale a cas-
re.J —8. scappar via. Sguizzare. 9. — mascella e uno per lato, tn quello spa- setta coll anima, Le scale distesa soste-
N. pass. Sbatterai, Dibatterai, Agitarsi.

tio eh’ è tra gl'incisivi e i mascellari. nute da archi a rampe, ce. 4. Dicesi —
[Lai. concuti, commottri j 10. Adi- Da
scaglia per similitudine Scala a chiocciola o a lumaca , ia Scala
rarsi, Sdegnarsi —
11. Avventarsi, Gel
tarsi addosso ad alcuno; nel quale senso
.


(

9. K Scaglione dicesi ona Specie di


pesce d'acqua dolca; forse quella che
di figura.'
futa in giro, a somiglianza della parte
interiore di alcuoeehiocciolette marine.
dicesi anche Scagliarsi addosso o simile; volgarmente è della Reina. —
5. Diceai Scala a piuoli o Scala sem-
e nel linguaggio militare Parai addosso SCAGLIOSO. Add. m Che
.Vca-jlio-io. plkementf, Quello strumento portatile
al nemico, Gina rei con impeto contro di ha scaglia. [Lat. squamami.) — 2. Che di legno ch’o co in pus tu di due «Uggì o
lui. ( Lat. m
altqucm tavolare aggre- si scaglia, nel sigo. di Scagliare g li. correnti , oe’ furi de’ quali aono ficcati
dì. | — 12. Inveire, Fare invettiva.
,

— SCAGLINOLA. Sea-gliuò-la. Sf. dun. di


,
di disuma io disuma I piuoli che ser-
13. Fig. Scagliarti, diciamo dell' Impe- Scaglia.! lat. «quamuio, iramlulae. ) vono di scaglioni. —
6. Dicesi Scala
gnarsi olire ai ronreoevoJe ad alcuna —- 2. Min.Dicni Scagliola o Scaglino- doppia , Quella che si compone di dae
cosa, o di Chi volendo apparire d' offe- lo, volgarmente Specchio d'asino , Una scale a mano, riunite io alto con due
rirti gran cose, Co ferisce poco o nulla. spezie di pietra leocra, della quale si fa solide cerniere : essa si «etilene da sé
— 14. Dividersi in «scaglie od in la- il gesso da doratori, o piuttosto il gesso senza appoggio e può collocarsi Dolan
stre. — 15. Marin. Far tornare a galla medesimo col quale si fa la corti posi ito- dove rarglio coov iene. In rata gli staggi
no bastimento incagliato, llilevarr un ne o mestura della scaglinola. [Lai. la non sono paralleli ma inclinati, tal che
bastimento incagliato.— 16. Direai Sca- pii speculari», aiumen acalvobie.) 3. — iquattro staggi delle scale accoppiate
gliare un bastimento dal cantiere in Ar. Mes. Oggi più comunemente «•$) presentano i quattro spigoli d'noa pira-
acqua; più propriamente Varare. chiamasi ona Composizione o Mestare ,
mide, due facce opposte della quale so-
SCAGLIATO. Sca-glià-lo. Add. rii. da che si (a col gesso speculare trasparen- no guernite di acagliooi da un capo al-
Scagliare. Lanciato eoa forte , Giusto te, calcinalo e ridotto in polvere , me- l'altro. Talora ad una di queste scala si
con impeto. |l.at. rjnculaiua.j scolala alcuna volta eoo polvere di mar- sostituisce un legno che serve all' altra
SCAGLIATORE. Sca-glia-tó-rt. Verb.m. mo o altre sostante calcaree ed alcun di appoggio. —7.
Dicesi Scala del tnu-
di Scagliare. Cita scaglie Che lancia , . poco di vino e acato. Serve a diversi la- guajo, Una acala simile a quella dalle
Lanciatore. — 2. Frombolare , Prora vori, e quando è secca e indurata, si pu- case, al cui staggi so oo sosti tu iti larghi
baio re. liste coma il marmo. Su di essi può an- fianchi di legno posti in piano col’ quali
SCAGLIATALE. jse-fliHH-M. Verb f. cora di pigoersi qualunque subbieilo. sono incallitale alcune tavole che for-
di Scagliare. Che scaglia , Lancia irle. 4. Boi. Genere di pisoli erbacee della mano gradini larghi e piatti. In tal mo-
SCAGLIETTA. Sea-gl'éi-ta. Sf. dim. di triandria diginia, famiglia delle grami- do sono costruite le scale delie bibliote-
Scaglia. Piccola scaglia. Lat. iquumu- nacee; i cui carattrri sono: un caUre che. —
8. Dicesi Scala di corda o di se-

|

fa.) 3 Ar. Mes. T.de’ manifatturieri unifloro bivalve con le valve eguali ca- ta, Quella che di taU malarie si com-
di tabacco. Sorta di farina di tabacco renate membranacee striale, una corolla pone in luogo di legno , a somiglianza
SCAGLIETTO. Sca-gliét-4o. Sm. Ar. Mes. anche bivalve , ed un seme rinchiuso della Scala a piuoli, se non che ha nel-
Quelle due s> risele di rete . che peparo- dentro di essa. La specie più comune è l'estremità due rampini dì ferro per ag-
no le gole dalla man ira della reninola , la Scagliola cosi propriamente detta, la grapparsi. —
9. Dicesi Scala murale ,
o della eriabka. —
2. Dicesi Scaglictio quale ha il culmo articolalo diritto; le Quella che si appoggia al muro. 10. —
di piombo. Quella striscia che raschia foglie lisce, con la guaina lunga, fornita Diconsi Scale da incendi!. Quelle mac-
il fondo del more, e serve a dar il corpo di una membrana verso l'estremità su- chine più o meno ingegnose adatte ad
alla rete; eScagliello da sughero, Quel- periore; la spiga terminante, ovale, nu- applicarsi all'esterno delle case, quando
la che resi» al disopra delle gole. da, briiiolau dì verde e di b anco ; le v anno a fuoco, per «occorrere le persone

SCAG DETTONE. Sca-glieHó-ne. Sm glume lisce esternamente , pelose uei- che vi si trovano dentro e che drbbono
acce, di Scaglietta. Ar. Me*. Sorta di i'inierno. Fiorisce Mirratale, ed è co- uscire per le finestre. —
11. Monlatojo.
farioa di tabacco più grossa che la sca- mune Da i grani, fa la spigo in cui si — 12 Dicesi Fare scala ad alcuno nel
glietta. racchiude il seme del quale si nutrisco- senso proprio, e vaie Servirgli di «cala.
SCAGLIOLA, «ro-gliè la. Sf. dim. disca- no le passere di Canaria; e questo seme — 13 Diersi Prendere la scala, e vale
glia. Min. Lo Messo che Scaglinola nel è detto parimente Scaglinola. [Lat piso- Cominciarla a salire. —
14. Per simil.
sign. del g 2. larti, piallarli Canarimsis Lin. j Ordine di checchessia che vada grada-
SCAGLIONCINO. Sin. SCAGLI COLO. Sea-cjliuò-lo. Add. e sm. tamente crescendo o tremando. Onde A
dim. di Scaglione- Piccolo scaglione. Min. Lo atesso che Scagliuola , nel si- •cala posto avverb. . vaie Per gradi
SCAGLIONE. iSca-jjli'Vfi**. Sm. Propria- go ili rato del § 2.
,

Gradatamente. —
15. Dicesi Parer corte
mente Grosso e rotto scalino, ma pren- SCAGNAR DO. Sco-gnàr-do. Alt. m. usato le scale, e vale Durar poca fatica a mon-

desi sorbe generalmeote per ogni Gra- per più nel fem. Aggiunto dato al-
lo tar su. —
16. Per metal. Tutto quello
do, Scalino. [Lat. gradui. Da scala . In trui per villania, l&agnurda da empia, che da una cuea oe conduce nd un altra
ebr. a cieiabbim scalino e scala. ] 2. — e significa propriamente . secondo il ( Lat. {Tradirà. )

17. Onde Fare sosia
E detto anche di quelli delle scale a Meizoieni la Baldracca o Scrofa dei ad alcuna cosa, fig., vale Guidare ad
mano , più propriamente Pinoli. 3. — cani. ]
,

easa. (Lai. durare, «ducere.] 18. E —


Fig. Tutto ciò che serve a salire a un SCAGNO. Srà-gno. Sm. V. usata in luogo Farsi scala, vale Condursi ad alcuna
grado superiore. —
4. Proverb. A sca- di Scranna, Scanno.— 2. Ar. Mes. Cosi cosa per turno di no’ altra. 19. Di- —
glione a scaglioni? chiamano l'Unione di
gli artisti di seta cesi Alzar le Male ad odo ad una carica
si «ale su la acala ,

vale A poeo a poco viene alta cogni- cinque matasse di seta greggia. e vale Fargli la strada perchè l’ottenga.
si
zione delle cose alte e non a un tratto. SCÀJ A. Scù-ja. Sf. Specie di piaga. (Dal- — 20. Milit. Salita di fiaoeo fatta di
— 5. Arald. Quello che chiamasi anco- C ebr. icehArn ulcera , infiammazione.] mattoni o di pietra, a scalini o cordoni,
ra Cavalletto d’ arme. fi. —
Milit. Per SCALA. Scà-la. Sf. La parie d'ufi edilizio e talvolta a chiocciola per la quale al ,

•troll . del precedente significato. Due che serve per salire e scendere per pas- sale su terrapieni o si scendo nelle o-
I

liste di passamano unite insieme da no sare da un piano all'ailro. [ Lai. arata. pere basse. —
21. .Strumento di legno
11 lat. arata è dai celi. breu. tktu l aca- portatile, alto d'ordinario quaoto l'ope-
capo, poste sul braccio destro del sol-
dato, colla punta rivolta verso la spai- la. lo ebr. ict'alabbiro c taltom scala, in ra di fertifieasione nemica che si vuole

ar. twUem. in copto piskalla io illir. scalare, sol quale il soldato monta al-
4a. Gli scaglioni indicanogli anni della .

milizia. — 7. Fig. Si «doperà ora que- sballa ; e secondo dice il Rullai, tirala l’assalto. In questo senso dicasi accon-
ciamente Scala murale. [Lat. «caia.] —
sta voce per iodicare il Modo col quale io basco, e tehaUu in Tartaro, Calmuc-
aono disposti varii corpi di soWati, va- co c Mogolto. Egli ha pure il celi, tal 22. A scala vista Modo avverb., che si
:

rie parti di un esercito, che alando gli r elevazione, ad il brelt. tcalyar per congiuoge co' verbi Assaltare, Dar l'as-

uni dietro agli altri in dtalaoaa deter- C sala ] —


2. Ani. nel pi. Scali per Set* salto, Andar alle mora, e vale Di fior-
, , -.

SCI SCA 9G A
uo, Sem* sorpresa Sotto gli octhi del
, che Calcabrina, nome di diavolo presso calcagno della scarpa, andandogli ap-
nemico, tentando di acalar la piana per Dante. In celi. gali, cvitbheaft astuzia, presso. |Lat. colcem calca premere.)
forra. —
23. Dicevi Scala della mina. cuilàAeartarA astuto. SCALCAGNATO. Seal-ca-gnè-to. Add.m.

V. Mina, § 14. 31. Piu. Scala de* co- SCALABRONE.
]
Sca-la-bró-n a- Sm. V. A. da Scalcagnare. —
2. E dicesi anche di
lorì ai dico il Digradamento de' colori Zeol. V. e di’ Calabrone. Chi ha calcagni fuor di lle scarpe.
I

dal piti chiaro al più «curo, procedendo SCALACCIA. Sca-làc-cia. Sf. pegg. di SCALCARE. Scal~cè re. All. Calpes'are ;

aetnpre per li più simili. —25. Mus. Scala. ma in questo tento è V. A. e dicesi me-
Socceasiooe di tuoni disporti io modo, SCALA II ATI. 5ea-!a-md ti. Sm. Veter. glio Calcare. (Lat. calcare, conculcare.]
che seguono gradatamente il loro sonno Sorta di malattia de' cavalli. (Lat. ac a- — 2 . Oggi nell uao vale Far da scalco.
fondamentale. Dicesi Scala perchè la lamatus. Dal celi. gali, eaol magro SCALCATO. ScaUeà-io. Add. m. da Scal-
Rote vi sono ordinata metile diepoate sol sonile, e mare cavallo.] car*.
rigo a goisa di scalini, e ai monta e ai SCALAMENTO. Scn-Ia-mèn-fo. Sm. Lo SCA ECHEGGIARE. Seal- cheg già-re. A4 1
discende con esse. —
26. Mal. Linea scaltre. Lat. acato* appubur , a- e n. a*e. Tirar calci. (Lat. calcitrare. J
divisa per lo più In parti eguali , una teéntue.
{

]
,
— 2. Per mctaf. C' Otrastare, Repngna-
delle quali talora pure è coai suddivi- SCALANTE. Sea-làn-te Pari, di Scalare. re. |Lat. obliare, ad ter tari, r «calcitra-
sa, per servir di comune misura a tutte Che scala.
.

re.) — 3. Maltrattare,
Conculcare.
le pani d’uo disegno architettonico a SCALAPPIARE. Sca-lop piò-re. N. pass. SCALCHERÀ. Scal-cke-rlo. SL L'Arte e
lotte le distante d'una carta geografìe*, Uscir del calappio. [ Lat. effugere. ) — U lido dello scalco. (Lai. arcMtricftnt
idrografica e c. Si adoperano nelle carte 2. Per mctaf. Uscir dalle insidie nelle officium.)
o libri di geografia e simili per com- quali l'uomo « incorso. SCALCIARE. &al-eià re. sss. Tirar
prender con essa la dhitaoza de' looghi. SCALARE. Sea tó-re. Alt. MonUre con calci. — 2. Menar le gambe o le zampe
Si osano pure nei disegni per indicare l scale, Salire lo alcun luogo con iscale nuotando.
la proporzione che il disegno io piccolo appoggiate al muro esterno. [Lat. tea - SCALCINARE. VJ-rt-nè-rs. A.U. Ar.
ha col nalnrale. —
27. Diersi Scala in- lie udmotut aecmdm. 1— 2. E nel lin- Mea. Levar la calcina da' muri , gua-
glese uo Regolo inventato dagl' logicai guaggio militare. Salir colle scale per stando lo'nlooico. [Lai. tecterium de -
so cui sono tirate parecchie linee le , sorpresa o di viva forza sulle mora ai- radere.]
quali eoo le loro divisioni rappresenta- miche, snl paro petto d* un forte ee. [Lat. SCALCINATO. Scal-ci-nd lo. Add. ro. da
no le tavole ordinarie de' logaritmi ; e reali* aggredì.] —
3. E neut. ass. 4. — Scalcinare; e diceai propriamente di ma-
però detta anche Scala de' logaritmi o Mancare, Menomare o anche Scapitare. ro a cui sia stata tolta via la covcrtura
proporzionale odi Guoter, dal nome — 5. Comm. Scalare e Intere*** a sca- di calcina.
dell'Inventore. Serve per moltiplicare , lare chiamasi II pagare che U debitore ;
SCALCO. .ScóJ-eo. Add. e sni. Quegli che
e per risolvere de’ triangoli, pónendo so fa di uo capiule in varie rate io diversi ordina il convito, c mette in (avola la
tre linee i logaritmi de' nomrri , quelli tempi, restando ad ogni pagamento di- vivanda, e anche Quegli che la irincia .

de’ aeoi e delle ungenti. —28. Di consi minuito il debito e la tnmma drgl'inte-
(Lat. arckiUicltnus itructor. Il celi,
.

Scale di latitudine crescente , le Scale ressi. Il P. Soave nella sua Aritmetica gali- teulag servo, che oc' dialetti ger-
nelle quali sono distinti i termini delle ne fa no aggettivo, chiamando ciò Con- manici trovasi convertito io ekalk, icha-
parti contenute io ciancilo grado di la- to scalare. luA e scalo ha tornito scalco in senso
titudine delia carta ridotta , cioè nei SCALATA. Sra-là-ta. Sf. Il salire rolla di servo addetto a partir le vivande.)
gradi che aumentano secondo che uno scala. I.Bt. tcalae appulevl, airentue .] SCALDALETTO. Seal da lit-to. Add. e
sidilunga dall'equatore. —
29. Marin. — 3. Miti!.
|

Assalto dato ad un’opera sm. comp. Ar. Me». Vaso di rame, o si-
Io generale «-'indicano eoo questa voce tonificala dell'inimico tentando di sa- ,
mile, in torma di padella, con coperchio
Le scale di legno, per le quali ai ascen- lirvisopra e d' impadronirsene o colle ,
traforato, dentro al quale si mette fuo-
de e discende per comunicare tra di- scale di legno, che gli asfaltanti porta- co, «con esso si scalda il letto. [Lat

i

versi piani della nave. SO. Dicesi no a questo fine con sé, o passando eolie thermoclinvuin.]
Scaladi poppa, Quella che sta sospesa rovine fatte dalla breccia. 3. Onde — SCALDA MAN E .SCol-damò-raSmcomp.
nella poppa della nave per comodo del- Dar la scalata, valeSalir aulì* muraglia Sorta di giuoco fanciullesco, che ai fa
le persone della scialuppa. — 31. Di- del luogo assediato o colle scale, osuHe accordandosi più a porre le raaoi a vi-
coosi Scale di Levante, Scale di Bar- rovine fatte dalla breccia. [Lai. «colti* cenda uua «opra l'altra, posata la pri-
berie , Le città di commercio, i porti
e le isole dell' Arci pelago, del Levante
aggreteianem faeere.] 4. Fitol. Sca- — ma «opra un piano e traendo di poi ,

lata dicesi anche Quel giuoco che suol quella di tolto, posta sopra (ulte le al-
ed anche dell’Egitto e di Bartoria , ove fare Arlecchino io commedia con una tre. battendo torte per riscaldarsele.
le nailon! marittime dell'Europa fanno scala a pinoli , sopra alla quale affati- SCALDAMENTO. Seal da-min-lo. Stn.
un gran commercio, e vi tengono dei candosi di voler salire, casca in diverse Lo «caldere; Uiscaidameoto. [Lai. cale-
Consoli. —
32. Più generalmente pren- maniere. —
8. Zool. Nome che i natu- fottio.)
desi Scala per Porto. [Dal celi. gali. cala ralisti danno a due specie di Turbini ,
SCALDANTE. Seal-dàn-te. Peri, di Scal-
porlo. In ani. brrt. cale , in brut. A»ffe uno dello Scalata vera, turbo tealarù dar*. Che acalda.
e Aitila.) —
33. Onde Fare scala , vale e I' altro Falsa scalata [ turbo chla-
|

,
)

SCALDARE. Scoi- dò -re. Alt, Indurre il


Pigliare porlo. ( Lai. perlum co pere p tmt.ì caldo in checchessia. [Lai. cale faeere. ]
appellare.) —
34. Dicesi Scala fraoca , I
SCALATO. Sea-là lo. Add. m. da Scala- %—Per meiaf. Accender l’animo, Muo-
e vale Franchigia , Libertà d'andare o re. Salito, Montalo. |Lat. comceneue vere, Eccitare qualche passione. (Lat.
stare, Passo libero. Oggi prendesi più macerati*.] — 2. Ripartito, Diviso.
,

accendere, infiammare.] — 8. N. ass. e


comunemente per Porto franco. 33.— SCALATORE. .Sca-la-FUrt. Verb. m. di pass. Parti caldo 4. E per metef.
Zoo). Nome che si dà ad alcuoe specie
— Scalare. Che sale o monta con iscale. nei sign. del §. 2. 8. — K detto dei
di murici. 36. Ar. Mei. T. de' cima- SCA LATRICI!. Sc<a4u-M-ca. Verb. f. di TEffervesceoza d'ingegno.
tori. Colpi di forbice, o eokhi fatti sei Scalare Che scala. SCAL DATIVO. Seal <to-ti*o. Add. m. At-
peli del panno per soverchia fretta, o SCALBATRA. Seal bà-tra. Sf. Zool. Pe- to a scaldare, CalebUivo.
perchè le forbici stringono troppo nel sce d’acqua dolce mollo scaglioso, pie- SCALDATO. &cal-dà-fo.Add. m. da Scal-
taglio. —
37. Ansi. Nome cheti dà Ut- no di lische, schiacciato, bianco, con un dare. Che ha preso calore. [Lat. calefa-
volta alle due circonvoloaioni ossee del-
la coclea dell’ orecchio interno. Dicesi
po' di scuretto sulla sebieoa. Quando è etitf.] —2. E detta dà Chi ha la testa
giovane e minuto prende il nome di riscaldata dai soverchio vino bevuto.
Esterna o Vestibolare Quella che si apre Brogiiola. (Lat. cyprmu* Òrema. Dal SCAL DATO JO. Sral-da-téjo. Sm. Stanza
el vestibolo; interna o timpanica Quel- eeh. gali, egillian scaglie, e srat coper- comune ne’ conventi e monasteri dov’ è
la che comanieberebbe eoi timpano per tura; Coperto di scaglie; o vero dalle v. il cammino e dove »< va per iscal-
la finestra rotonda se non fosse la mem- lai. alba ed atra unite alla voce Sraglia
, darsi.
brana che altura quest'ultima. in composizione sincopa a.) SCALDATORE. Scal-da-ló-re. Verb. m.
SCA LAURINO. Sta la bri-no. Add. e sm. SCALCAGNARE. -Seal-ea-ynd re. Att. Ab- di Scaldare. Che scalda. (Lat. cale fa -
Uomo scaltro. aca tirilo. [Forse lo stesso bassare 1 quartieri delle acarpe dalla ctor.]
che Calabrino, cioè, secondo I più pen- porte del caleagoo; o vero Porre il piede SCALDATRICE. Scol-da-lri-ea. Verb. f.
sano, della Calabria, che produce uomi- eolie calcagno a uno oolfandargli die- di Scaldare.
ni ingegnosi ed accorti, o torse lo stesso tro; ed attese Pestare o Calcare alimi il SCALDAVIVANDE. «Scol-do-vi cèn-da.
236
- ]

SC A ICA se a
Sm. comp. iodecl. Ar. Me». Vasetto per SCAMATILO. Sca-Ii-d-fi-eo. Sm. V. L. elo)capo e nasce a cespi lo Àsealona ,
k> più traforalo, destro al quale ai mette Arche. Diritto di porlo, cioè Tassa che donde trasse il nome. (Lat. allium axea-
fuoco per leuer calde le vitande ne'piat- si riscuoteva presso Romani da coloro
i
torùcum Lin.) —
2. Agr. Add. e sm.
tclli; e fessene di più fogge, [Lai. focu che volevano far dimora entro il porto, Sorta di fico.

!**.) f La seafialiewav. V.l'etim. dì Scala ,


t . SCALONA. Sra-W-na. Sf. accr. di Sala.
SCALDEGGIARE. Scal-drg-già-re. Alt. 8 32.) Scala grande.
Riscaldare, Accalorar^, Caldeggiare. SCALINA.5ea-n-na.Sr. dim. di Scala. SCALONE. Sea-ld-na. Sm. accr. di Sala;
8CALDEGGIAT0. Seal- deg- già- lo. Add. Piccola scala. e ditesipropriamente di una Sala lar-
m. da Sca>deggiare. SCALINATA. Sca-li-nà la. Sf. Lo stesso ga nella sua estremità e stretta nella
SCALEA. Sea- U-a. Sf. Ordine di gradi che Scalea. cimo, con un rampante movibile al di
avanti a chiese , o altro edificio. [ Lai. SCALINO. 5ca-H-*u>- Sm. Grado di cui è dietro che le sene di appoggio; più prò-
tcalarum gradua ) —
2. Provefb. Far composta una scala stabile o di pietra priameoie Sala doppia. 2. Antica- —
le acalee di S. Ambrogio: modo tiorro- o di Irgoo; nelle scale mobili è pure a- mente usato come ainc. di Scaglione.
tioo ebe vale Caratare alcuno e dirne dopersto ,
al pari di Grado , Gradino ,
(Lat. gracha.]
male , parlilo che si è dalla con versa Scaglione, ma direbbe*! piuttosto Piuo- SCÀLOPO. Scà-lo-po. Sin. V. G. Zool.
tione perché aoticameate nelle scalee
;
lo, e nelle sontuose o di chiesa Gradino. Genere mammiferi dell'ordine de'ar-
di
di quella chiesa adunavano a crocchio [Lat. gradui.] Divori insettnori, stabilito da Cuvier, i
gli sfaccendati , e partito alcuno della SCALMANA. 5cal-mà-na. Sf. Med. Lo quali vennero confasi colle talpe. Sono
compagnia, veniva caratalo da quei che stesso cha Scami»na. gli scalopi aaimaleitl dell'America Set-

rimanevano. SCALMANA RL. Seal-manà-re. Att. e tentrionale in apparente privi di occhi,


SCALELLA. Sca-lH-ln. Sf. Piccolo lac- . pass. Med. Lo stesso che Sce Mai- e divisi io due aperte: cioè, la -Scaiops
ciuolo da preodcr coloro bi. nare. Canademìi, eh' è la Talpa virgiliana
SCALENO. Sca -lè -no. Add. m. V. G. SCALMANATO. Scal-ma-nà-to. Add.m. ntyradi Scbe, o Sorexoquoticui di Lin-
Geom. Aggiunto di triaogo'o, I lati del da Scalmana». Med. Lo stesso che Scar- neo, e la Scalopt pcmilvaniea di Har-
quale sono disuguali tra loro. [Lai. sca- ma nato. lan. (Lat. «calopur. Da scalopt talpa.)

lami*.] —
2. Ansi. Aggiunti» di tre mu- SCALMARE. 5cal mà-ra. N. pass. sioc. SCALPELLARE. Scal ptl-là-re. Att. Lo
piega il eolio
scoli. de' quali l'anteriore di Scalmanare. stesso che Srarpellarc.
in avanti; il medio lo piega pure In a- SCALMATO. ScaUmà-to. Add. in. da SCÀLPELLETTO. Scal-pellit-io. Sai.

vanti ras meno del primo; ed il poste- Scalmare; slnc. di Scalmanato.— 2. Vo- dim. di Scalpello. Lo stesso che Scer-
riore concorre in uoiooedd medio a far ler. Morbo scalmalo: Lo stesso che Seal- pellone.
fare al collui medesimi movimenti io matura. SCALPELLINO. 5eal-p«l-n»*o. Add. o-
avanti o lateralmente. Ebbero tale de- SCALMATCRA. 5eal-ma4ù-ra.Sf. Veter. sato in forza di sm. Lo stesso che Scal-
notnloaiione dall’essere inegualmente Quel flusso che da’ medici è delio Pas- pellino.
triangolari. sione celiaca, ossia Esercitone di mate- SCALPELLIFORME. Seal pel-li- ftr-me.

SCALEO. 5ea-W-o. Sm. V. A. V. e di' rie bianche, quasi chilo»; dicesi anche Add. coro. comp. Bot. Dicesi da trillo-

Scala. Morbo acaimato. gamisti Seal pel liforme o A lancetta la


SCALERÀ. Sca-U-ra. Sf. V. e di’ Scali- SCALMIERA. 5eal-miè-ra. Sf. Mario. È Foglia o qualunque altra parte della
nata, Scalca. I Dallo spago, cicalerà uno spazio quadrato che si lascia sul pianta che in qualche maniera si rasso-
che vale il medesimo.) capo di banda di certi bastimenti per migli ad una lancetta da chirurgo.
,

SCALETTA. Sca-htta. Sf. dim. di Scala. collocarvi il remo invece della scalmo SCALPELLO. Seal pil lo. Sm. Lo stesso
,

(Lat. brevit scala.]— 2. Ar. Mcs. Quel cha in questo caso non vi è; ma per Ciré che Sarpello. [Dai lat. tcaJptre taglia-
pesio di un orinolo a ripelitiooe. che lo strseo ufficio vi sooo due peni di le- re. incidere, scolpire- lo gr. icaplo sca-

ai spigoe col pulsante . o che ai lira gno piatti, stabiliti ad angolo retto sul- vare. Altri da i cui pere scolpire.)
rol cordone. —
3. Specie di tanaglia la banda del bastimento che baciano SCALPICCI AMENTO. 5»«{ - pie c io-nubi
,
-

di cui ai servono i magnani per dar fra luro l'intervallo necessario nel moto to. Sm. Lo salpicela», Calpcstameo-
1

la forma a vasi nel bollirli.—-4. Sorta del ramo, il col maelco è quadrato , e lo. [Lat. pedum tirepllue , conculca-

di lima stiacciata- —
5. Milit. Piccola trovasi perciò sa Ole lente mente contenu- no.]
to dai due lati , senza scalmo e senza SCALPICCI ANTE
Scal-pic-ciàn-te. Pirt.
macchina da sollevar pe»i . compoeta
diScalpicciere. Che scalpiccia.
di due peni di legoo parallelepipedi freoello.
5còl-mo. Sm. Mario. Peno di SCALPICCIARE. 5w>l-ptc-cid re. Att. e
piantati verticalmente sopra un tavo- SCALMO.
lone forati da tarli buchi, entro i quali legno che serve ad allungarne un altro. o. pass. Calpestare, ma con (stropiccio

ai adattaa vario allei» una grvasa — 2. Caviglia che acne per legare il di piedi iofragnendo. iDal celi, irlaod.
chiavarda di ferro . la quale aerte di remo. —
3. Legno forato nel quale pas- tcealp, io gali- igeali rompere, e da co*
che io ambi dialetti vai piede: Speziar
punto di appoggio ad una grossa e sa il remo , cd io tal maniera sta con i

funga leva sottoposta al peso che si sicurezza. —


4. Tool. Nome che I pe- co* piedi. Altri da caireu* scarpa 2. ] —
scatori danno ad un pesce di mare si- Calpestare semplicemente. [Lat. concul-
vuole aliare. Vico deus anche Gran
leva. mile al luccio, ma con una bocca più care.)
appuntata. [Lat. rtoor ephylaena ] SCALPICCIATO. Scal-pie-ciò-lo. Add. m.
SCALFARETTO. Sm. Sor-
ta
Scal-fà-fit
calia. (Voce prò bah Intente cor-
di i
te.
SCALO. Scà-la. Sro. Mario- Terreno pre- da Scalpicciare. —
2. Agr. Si dice del-

rato in pendio dolce , per servire di l’albero maltrattato dal dente delle be-
rotta da ealzarelto.)
se nel luogo della costruzione delle stie.
SCALFICCARB Sealfic-cà-rt. Att. e o.
navi. (Da calare: ed è dunque no luogo SCALPICCIO. Scal-pic-cl-o. Sm. Stroplc-
•ss. Staccare a poco a poco qualche par- -

opportuno a far calare le navi nell'a- ciaroeDto di piedi in andando; o piutto-


ie di checché aia; quasi lo stesso che
cqua-)— 2. Nave nello scalo o scavo sto Lo strepito o remore che da tale
[Frequentativo di scalfire.]
Scalfire.
B tnteode quell# che non è ancora messa
stroppicciamento proviene. (Lat. pedum
SCALFIRE. Seal fl-re. Alt. e u. •«. Le-
la mare, ed è tuttavia nel luogo dova è ttrepUvt.]
vare alquanto di pelle, penetrando leg-
germente nel vivo. [Lai. scoierà. I evi- stata costruita. —
3. Ar. Mes. Scalo di- SCALFIRE. Scal-pi-re. Alt. e o. ass. V. e
tesi luche di più travi disposte in guisa di’ Scolpir».
ter incidere , scarificare. Dal celi, brell.
lingua da potervi far voltolar aopra le botti che SCALPISI RARE. 5cal-j>t-atrè-re. ÀU.V.
skilfa graffiare. Nella stessa
ccalfa screpolarsi. Io ar. gylf cute e . sisbarcano. —
4. T. de' funajuoli. Le A. V. e di’ Calp«*fare.
SCALPITAMENT0.5cat pvto mén-to.Sm.
qatlf scortecciare.]— 2. Fu detto Scal- stesso che Andana.
SCALOGNO. Sca-ló gno. Sta. Boi. Pianta Lo scalpitare. [Lat. conculcatiti.
fir la vita per Toglierla, Decidere.
SCALFÌ ITO. Seal-f't-to. Sm. V. e di’ che ha la radice composta di molti Dic- SCALPITANTE. 5cai-pv-fàn-ta. Pari, di
celi bulbi a pacchetti ; lo scapo nudo , Scalpitare. Che salpila.
Scalfittura.
sottile, volo; le foglie IrsJnfformi, vote; SCALPITARE. Scal pi tà-rc. Att. Pestare
SCALFITTO. Add. m. da Scalfire. [ Lst.
lenir r tetti*.) —
2. E per raeUf. t fiori porporini, in ombrila serrata ,
• Calar co’ piedi hi endaodtf. [Lai. con-
culcare, colcare. Dii lat. car superfluo,
SCALFITTURA. Scal-fit-iù-ra. Sf.La le- globosa; gli stami con tra punte, lunghi
quanto i petali. Fiorisce nel Luglio, ed e da calcare pcdibui calare co' piedi.)
sione che fa lo scalfire , Incisione leg-
giera o superficiale , Scsrificaiiooe al- è originaria della Palestina. Questo a- — 2. Fig. Avere a vile, Spregiare.—3.
grume è simile alla cipolla, ma di pic- Ed io forza di nome.
la pelle. [Lai. levi* incùto, acari/icotio.)
, ,

»C A SCI se A
SCALPITATO. Acni jri-tò-(o. Àdd. m.da SCALLCCIA. Sea-lùc-cio. Sf. Ar. Uh. tal cosa procedere accuratamente, come
Scalpitare. Pestai*, Calcalo. [Lai. eal- Arnese formato di pertiche congegnate quegli che camminando scalzo, per non
cntui. coneulcatw.1 —
2. Delio di Via, Insieme, su di cui st distende l' ordito guastarsi, pungersi o fri irsi i piedi, os-
Clic Frequentala Battuta.
,
— 3. E fig. per farlo asciugare dopo ch'è imbozzi- ami attentamente dove gli pone. (Lat.
Aver a vile, Spregiare. mato. pipar, bubae.)— 7. Difesi Mandare al-
SCALPITIO- Acal-pi-li-o. Sm. Lo stesso SCALVARE. Acal-t>ò-re. Alt. Quasi ren- cuno scalzo • letto, ed è frase familiare
che Sratpitameoto. der calvo e detto di alberi , Svettare.
: con cui ai risponde a' fanciulli per dar
SCALPORE. Aeal-pù-r*. Sm. Rammari- [Da calne, quasi render calvo, recidendo loro ad intendere che si voglia gaatiga-
chio , Risentimento grande che si fa la parte ioutile de' rami come rei'idooai re alcuno del quale casi dicano di aver
d'alcuna cosa; Stirpi!», Contesa. Onde icapelli. Io brirtt. kalvtin tagliare il le- •voto ragion di doler**. 8. Eccl. In —
Fare scalpore, Fare scalpori, vate Sire*. gname, fare il mestiere di legnaiuolo. ] forza di ara. pi. Monaci Francescani o
Contendere aliando la vocr.fLat.
I>iiare. SCALZACANE. Araf-xa-eà «a. Add.e sin. altri che vano*» scalai.

questui, rumor. Dal teli. gali, tgcil di- comp. Forno vile, Mascalrone. Lo atesvo •SCAMATARE. Ara- ma -là re. Alt. Ar.
sastro, e fruire lamento, clamore. In led. che Scalzagalto. Mes. Percuotere a Battere con carnaio
schatl suono | SCALZACANI. Aeaf-sa-cà-ati. Add . e sin. lana o panni per trarne la polvere.
.

SCAIPRO. Scal-pro. Sm. V. L. Lo «tesso comp. indecl. Lo stesso che Scalracane. (Lat. redimii* curare.]— 2. E fig. Cor-
che Scarpello. 'Lat. icafprum.] Scaliagatto. reggere, Emendare. (In ar. «eiaraufa l-
SCALTERIMENTO. .Swl ra-ri-nufr» to.Sm. SC A LZ AG ATTI. Seal-ta-gaMi. Add. e nomioia tificeli; icemit conviriutn.]—
V. A. V. e di' Scaltri mento. am. comp, indecl. Lo «tesso che Scatta- . N. asa. nel primo sign. — 4. Ed in
SCALTER1RE. .Scol-le-rt-ra. All. e n.ass. rlo. forza di nome.
A', e di’ Scaltrire. SCALZÀGATTO. ScaLia-gòt-to. Add. e SCAMATATO. Sca-ma-tà-to. Add. ro. da
SCALTER1TAMEMTE. Scal-te ri fa mén- sin. comp. V. Bassa- Uomo vile. ( Lat. Scamatare. (Lat. virgul<t crcustut.]
te. Avv. V. A. V. e di' 5cal/riio- ver biro, mattigiu. ] SCAMATINO. VH-mn-lfi». Add. e am.
mente. SCALZAMENTO. lo. Sm. Lo Ar. Me». Quegli che scamata la lana o
SCALTJJRITO. 5eofr(eeHo. Add. m. da scalzare. —
2. Il cavare altrui di bocca ipanai, per trame la polvere.
S< allei ire
,
adoperato anche in fona di alcuna cosa.— 3. Chir. Operazione col- SCAMATO. Scamà-to. Sm.V.A. Bacchet-
t-m. parlando di persona. V. A. V. e di' la quale si spacca la gengiva dal dente ta Verga anche ant. Canuto. ( Dal
Scaltrito. —
2. Pratico , Dolio , Inten- che ai vuole strappare. [ Lai. denftum
, ;

torco qamei verga aferra, aggi nota la


dente. —
3. Limato , Direnalo e si- leaiptura. ] S iniziale superflua, la ar. «anima fu-
,

mili. SCALZANTE. Ae«l-aàii-t*. Pari, di Seal si- permasi t.]


SCALTRAMENTE. AeaMra-mdn-t*. Avr. tare. Che scalta. SCAMBIAMENTO. Aeam-frio-mèn-to.'S m.
In modo scaltro. SCALZARE, fral-zà-re. Alt. Trarre i Lo scambiare. ( Lai. vici» , concertiti ,
SCALTREZZA. .Scal tri* -sa. Sf. ast. HI tal rari di gamba o di piede- f Lat. di- mulatto.)
Scaltro. Acconcila, SagacHA. [Lat. «a- tcalrenre, calete • d*frob*r«.‘ —2. On SCAMUIAME. Scam biàn-te. Pari, di
gacitat, astutia.] de io modo proverò. Non eavere atto a Scambiare. Che scambia.
SCaLTRIMENTO. Sral-Jri-mèn-fo. Sm. scalzare chicclie-sia vale Essergli di SCAMBIARE. Acam-frta-re. All. Dare o
ast. di Scaltriio. Lo scaltrire; e nel liu- grtn long* Inferiore.
,

3. Levar la — Pigliare una cosa in cambio d'un'a lira.


gatggio militare Artilicio immaginato terra intorno alle barbe degli alberi e (Lai permutare, tmmuiara , unum prò
con «ottiglicm per ingannare il nemi- delle piante; contrario di Rincalzare. altero attumcre vel dare. In proieoi.
ro. [La*, callidità*. fagocita», periria.] (Lai. oblaqueare. ] —
4. Onde fig. Di- cambiar.) —
,

2, E detto di persona. —
—2. Onde posto a» v erb. A scaltri mento, cesi Scalzare alcuno e vale Sottrarre e 3. Tramutare, —
4. Cangiare, C**over-
sale Astutamente, n «'tritamente. 3. — Guarirli di bocca alcuoa coso. [ Lit. tire Trasformare.
,
8. Dicevi Scam- —
Nel cium, del più , Artefici! Ingegni , ,
rem sermocinando erpiteari.)— 3. Per biare alcuno e vale Entrare in luogo
I.e materie ingomma delio scaltrimento simil. Levar d'attorno materia od ogni ano, Sur cedergli. Lat. ««cordare ali-
militare. altra qunlunque cosa. 0. \. a ss e — cui, aliquem in officio exeipere.]
[

6. —
SCALTRIRE. Aeol-lrì-re. All. Di rorzn e pes«. Nudarsi i piedi de’ calzari. 7. — Dicesi scambiare I dadi Scambiare le .

inesperto, fare altrui astuto e sagace, o E Abbracciare la vita religiosa ,


fig. carte in mano e proverb. valgooo Ri-
,

Tener avvertilo seroptieemenie. [Lat. cioè monastica detto di quelle reli- dire io altro modo quel che si era detto
callidum ridderà. ] — 2. Lasciar la pol- gioni ove
,

si va senza calieri. 8. Mi- — altra volta ; e far comparire una eiisa


troneria. Spoltrirai. — 3. N. ass. Dive- lit. Levar con zappa e pala la terra dai diversa da quella di' è.— 7. Scambiare
nire scaltro. piedi delle mura per farle rovinare ; o- * dadi o Scambiare i termini valgono

SCALTRISSIMO. Seal irì*-*i-mo. Add.m. perazione militare molto io uso prima anche P.gliar le cose a ritroso. 8. —
superi, di Scaltro. [Lat. catlidierimu» dell' invenzione delle mine. Diretti Lo scambiare usato sostantiva-
perin'tiimut.;—2. E nel signif. di Scal- SCALZATO. Scalzò to Add. m. da Scal- mente e vale 11 fare il cambio de' pri-
trito, g. 4. zare. Senza calzari. [Lat. rfiiraievatv*.} gionieri.
SCALTRITAMENTE. Scal-trita-mén-te. — 2 Detto di Piante , opposto di Rin- SCAMBIATO. Aram Add. m. da biàto.
Avv. Con iscalirimcnto e accorlczia.(Lat. calzalo, nel slgn. di Scalzare, $ 3. Scambiare. Dato in cambio , Tramuta-
callide.] SCALZATO*). Scal-ta-tó-jo. Sta. Chir, to. [Lat. eommuta/uf, permutata».
SCALTRIT1SSIMO. SeaUri-fa-iùmo. Strumento chirurgico da scalzare i den- SCAMBIETTARE. Aram -è iet -ta re. Alt.
Add. m. superi, di Scaltrito. [Lat. tal- ti. R una lamina spessa di acciajo, cur- Scambiare frequentemente, Spesso mu-
(idiajimus, tagacitsimu».) va, e che al margine concavo appraten- tare. —
2. Alt. e a. a 59. F*re scam-
SCALTRITO. AtaHri-fo? Add. m. da ti!un tagliente non molto filalo. ( Lat, bietti. [ Lai. aaltftare.]
Scaltrire. Rene istruito
Fatto astuto
, denti» tealpium.) SCAMBIETTO. £ram-*ie(-ro. Sm. Spessa
sagace, avveduto. Lat eallidu» , »a-
[ SCALZATORE. Scat-sa-tó-r». Verb. m. mutazione. [Lat. frequen» murario.] —
gax, cautuf, cxercitatu*, teient) 2 — . di Scalzare.Che «calz«. 2. lo furia — 2. Salto che si fs in ballaodu e Salto
E eco qualche accompagnamento an- di sm. per metaf. difesi di Chi scalza o assolutamente. [Lat. «aliti*.}

,

che non riferendo a persona. 3- Pra- scava scaltritamente gli altrui segreti- SCAMBIEVOLE. Acam frìe-wl*. Add.
tico, D ito , Intendente. Dicesi —4. SCALZATURA. Acal-sa-fu ra. Sf. Lu scal- coro. Vicendevole, Reciproco. [Lai. mu
Scaltrito di alcuna arte, e vale Perito io fire. —
Buco o Luogo scalzato.
2. tuut.)
quella. —
3. Oudc Scaltrito di guerra SCALZO. Aedi *o. Add. sorbe usalo SCAMBIEVOLEZZA. Seam
per Agguerrito
parlando di persona.

6. Ed io forra di sm. forza di sai. parlando di persona. Senza
calzari ; Scalzato. I Lat. ditcalctatvt.
iu bia-v^lis-ta.
Sf. ast. di Scambievole. Il fare più cose
alternandone una alla velia; o Fare una
SCALTRO. Scal tro. Add.m. detto di per- Da scalzare. ]— 2- Per simil. Nudo . ste?»a cosa in più persone a vicenda.
sona c vale Astuto, Sagaci* Avveduto. Disarmalo. —
3. Secco Magro anche (Lai. vici** il fido.)
detto di Mano. — 4. Per metaf.
, ,

[Lat.caUùiu*. tngax, prudera, caulut. si dire SC AMBfEVOLMENTB.Aeam-èia-rol-mè is-


Dal led. tchalfccit astuzia, lo pers.quel- di Persona abbietta o povera in caunn. te. Avv. Con (scambievolezza. Lai.
!as‘ astuto. Altri dall'ant. verbo caute -

— B. Dice** Andare scalzo e vale An- mutuo, r idtrina.]
(

rir e per render cauto.] Onde Fare lo dare co'piedi nodi.— 6. Dicesi in modo SCAMBIO. Scàm-bi o. Sin. Lo scambiare.
scaltro , vale Presumere io astnzia. — basso O vacci scalzo ed è maniera che
? (Lat. permutarlo, murario.} 2. Onde —

:

3. E detto pure di cosa. li osa per denotare, doversi in quella Dire lo scambio ,
vale Ricambiare.
233

Digit
— . . — I .
] -
.

ICA 8C A SC A
3. Io isearoblo, In quello scambio, po- Terap. Aggiunto di qua' medicamenti Dice*! Mettere insieme a scamuzzolo e
ol! awerhialra,, ebe anche si dire asso- dove entra la scamonea. vale Metter insieme a forza di rispar-
lutamente Scambio, valgono lo stesso SCAMOSCIARE. Sca-mo-iclà-re. Att. Ar. mio, a piccola porzioni.
che lo vece. [Lai. pro.J 4. Oode Co- — Mes. Dar la conria al camoscio. SCANA. .Srà-na. V. A. V. e di' Zanna o
gliere o Pigliare io iscambio , vale Pi- SCAMOSCIATO. .Sea-mo-seiA-Cdt Add m. . S trina. [Dall'cbr. seen deole.]— 2. Tu Ila
gliare una persona o uoa cosa per un Ar. Mes. da Srsmoseiare. la mascella , nel qual senso sembra al-
altra. [Lai. aberrare.] 5. Li Persona — SCaMOSCIATORE. Sea-mo-scia-tó~re. rOttouelli che abbialo pur adoperato
o la Osa presa o messa in iscambio. Add. e sai. Ar. Mes. Conciatore di pelli Dante-
6. Milii. Cambiamento d' uoa persona in olio. SCANALARE. 5ca-na-Iò-re. Att. Incavare
con un'altra nel servizio della milizia. SCAMPA. Scàtn-pa. Sf. V. A. V. e di' legno, o pietra, o siimi cosa, per ridurla
— 7. Cambiamento de' prigioni d' uno Scampo. a guisa di piccolo canale- Lo stesso che
Slato roti quelli del nemico, regolalo da SCAMPAFORCA. Scam-va-fór-ca. Add. e Accanalarc. [Lat. striare.)
convenirmi reciproche. 8. La perso- — sm. eomp. Atanzo di forra , Furfanto- SCANALATO. Sca-na-là-to Add. m. da
na slessa messa in iscambin, secondo il ne. Scopreste. [Lat. farei for. dierectuM.] Scanalare. Lo «tesso ebe Semellaio, Ac-
sign.dei $ 5. Onde Dare scambio, Darsi SCAMPAMENTO. 5cam-pa-mdn-(o. Sm. caoalato. [Lai. striato!.] —
2. Bot. Dicesi
lo scambio , tale Cambiare , Sostituir Lo scampare. [Lai. effugium, loluz.) Picciuolo scanalato, Quello che trovasi
una persona ad on'altra in ogni batate SCAMPANARE. Scam po-nd-re. N. a*s. longitudinalmente scavalo da un solco
o uffizio militare ; Dar la muta alle Fate un gran sonar di rampane. 2. — nrofoodo. Dieeai Foglia scanalata o In-
guardie, alla guarnigione ec. Nell'uso ditesi anche II sonare di diver- fossata, Quella che in tutta h sua lun-
SCAMBIO. Usato avverb. in luogo di In sistrumenti che si fa in occasione di ghezza ó incavala da uo solco profondo
(«cambio. alcun vecchio o vecchia che passi a se- a musa di doccia.
SCAMK. Scà-me. Soi. V. A. Stoppia. [Dal conde nozze. SCANALATURA. Sca-na-la-tù-ra. Sf.
fr. ctoume che vale II medesimo; e SCAMPANATA.5cam-pa-nA-ta.Sf. L'et- L'HTetto delie scanalare ; Incavo fitto di
chaume dal lat. calumili in gr. cala to dello scampanare Scampanio.
, 2. ;
— legno ,
pietra o aitnil cosa a guisa di
mot fusto delle biade.] Pubblicazione fatu • voce scoia alcun picroi canale.— 2. Archi. Cavità perpen-
SCAMF.RARB. 5ca-me-rò-re. Al», e a. riguardo. dicolare tagliata ori fustodi'lla colonna;
pass. Levar dalia camera, cioè dall'era- SCAMPANELLARE. Seam-pa-noWà-re. altrimenti Stria.— 3. Anat. Cavità oblun-
rio pubblico. (Lat. oororio au forre.) Att. e n. ss*. Suonare II campanello. ga, più o mcuo profonda che si osserva
SCAMBRATO. Sea-mo-rà-to. Add. m. da SCAMPANIO. Scam-pa-nVa. Sna. 11 ru- alla superficie dalle ossa; o Quell* inca-
Scsmerare. mori* che nasce dallo scampanare. vo meato profondo che rinvieosi alla su-
SO A MERITA. 5ea-me-rl-|a. Sf. Osella SCA MPANTE. 5ram-p-m-te. Pari, di Scam- perficie di un osso , e nel quale può
parte della schiena del porco, che è più pare. Che scampa , Che si libera. [Lat. ricorrere un lendine. —
I. Dot. Solchi o
vicina alia coscia. Dal gr. echedon
[ evadine, effugìene.] Rughe nei gambi o fusti di certe pian-
presso, e menu coscia. Nella stessa lin- SCAMPARE. Scam-pà-ro. Att. Difendere, te.
gua irriti è la coscia del porco eoo la Salvare e Liberar dal pericolo. [Lai. li- SCANCELLA MENTO. 5«m-«Ma-mà».fo.
polpa che va dal basso ventre alla berare. fervore, de fendere, tutori. Scam- Sm. Lo scancellare e L'effetto di tele
schiena. ) pare da campo , quasi uscir salvo dal azione; Commento, Abolimenlo. Lo
SCAMICIANE. Sea-mi-eiA-re. Att. Levar campo di battaglia. In ingl. «camper.] «tesso che Cecie*) lamento. Cancellazione.
la cimici i di dosso ad aitooo. E n. pass. — 2. E coll' ablativo. —9. Rimuovere ,
(Lai. tUletio, ubiiteralio.]
Spogliarsi di camicia , o in camicia o Risparmiare. [Lai. par cere, auferre .) SCANCELLANTE. Scoa-eel-lòn^te. Pari,
Porsi <0 camicia. 4. Nell'uso dicesi Scamparla e vale Sal- di Scancellale. Che scancella.
SCAMICIATO. Sca-mi-dà-to. Add. ni. da varsi, Liberarsi dalia morte. 5. Evi- — SCANCELLARE. Sean-eel-tó-rf. All .Cas-
Scamiciare. Spogliato di camicia , o iu tare. Scansare.-—0. N. a»*. Liberarsi da sa re le scrittura fregandola. Lo Messo
camicia. pericolo. Salvarsi. [Lat. erodere, effuse- che Cancellare- [Lai. dolere, obliterare.]
SCAMMA. Scemi -ma. Arche. Spazio nel - re.] —7. Uscir di mano. Scappare. 8. — —2. E fig.— 3. Far dimen Ucare, Man-
J'srrua o nello stadio chiuso da una , Pmverb.Chi scampa di un punto, scam- dar in obblio.
fossa o da uoa linea, altre la quale oon pa di cento o simili. .
P«nfo$.84.— 9. SCANCELLATICCIO. .Sdm-cel-la-tic-cio.
era permesso ai contendenti di passare. Kd in forza di nome invece di Scampo.
,
Add. m. Che ai può scancellare , Che
Alenai dauoo questo nome al'a foasa SCAMPAT1CC10. Scompa-fic-cio. Add. redimentesi scancella, o Che è alquanto
stessa che cirroscritea lo spazio. [Lat. m. Convalescente, Fresco di malattie. scancellalo.
irontoia. li gr. icoiwma fossa o spazio SCAMPATO. Scam-pà-to. Add. m. da SCANCELLATO. Soan-cel-là-to. Add. m.
rinchiuso dalla fot**, vico da icapto io Scampare. Liberato, Salvato. 2 Evi- — da Scancella re. Lo strabo che Cancellato-
scavo.
SCAMMONEA.
|

Scam-mo-nb-a. Sf. Boi.


tato Scansato
,

parlando di persona.

3. Ed In forza di am. [Lat. deletus. obliteratiti.
SCANCELLATURA. Scan-cel-la-tù-ra.Sr.
Lo stesso che S'-amonea. SCAMPATORE. Scam-pa-tó-rt. Verb. m. Il seguo che apparisce sulle cose can-
SCAMMONIO. 5eam-mò-ni-o. Sm. V. 0. d! Scampare. Che scampa. cellate.
Boi. Nome dato da'Greda quella pian- SCAMPATILE. Seam-pa-tri*c«. Verb. f. SCANCELLAZIONE. Scan-cel-Ux-zió-ne
ta che i botanici appellano Scamo- diScampare. Sf. Lo
stesso die CaaceiJazione.
nea. SCAM 1*0. Scàm-po. Sto. Saluta, Salvezza SCANCELLO. Sean-eil- lo. Sin. Specie di
SCAJMOJARK. Sca-mo-jà-rt. Reul. ass. da pericolo Incorso o che minacciava. armadio proprio a eoa tenera scritta
V. A. Fuggir via con prestezza. ( Lat. [Lai. aalua, e^uquan.]— 2. Sotterfugio.
aoivm vertere. Dall'or tciamwùa si af-. SC A MPOLETTo.5<**m-po-fd<-m.Sm dim. . SC ANCE RIA. .Scan-e» ria. H. V. A. Si
frettò. la edl. gali, seachain evitare , di Scampolo.(Lat.frii*tuIuin t reliquia*. dire ad alcuni palchetti d'asse , che per
Sfuagirr. ]
— 2. Per raetaf. Pochette. lo più ai tengono nelle cucine. [V.;Scon-
SCAMONEA. Sca ntoni a. Sf.Bot. Pian- SCAM POUNO. Seam-po-lì-n*. Sm. dim. cia e Stanzia. In iogl. ekingle che ai
ta erbacea perenne che ha la radtee car- di Scampolo. stesso cha Scomputato.
Lo pronunzia «eiapl assicella.]
nosa ;
gli steli volubili, pelosi; le foglie SCAMPOLO. Scdm-po-lo. Sm. Avanzo , SGANCIA. 5con-ci-a. SL Lo stesso che
alterne, sagittale, troncate; sopra i pe- Rimasuglio. (Ut. reliquia». Dall' iugl. Scansia.
troli cilindrici , sottili , i Bori grandi zompi mostra: e qui vnol dir nostra del SGANCIO. 5c«*-ei-o. Sm. Noo di ritto.] Dal
porporini, due o tre per peduncolo. Fio- tutto, di cui ai è venduta una parte. Al- led. eehankoln dondolare, cioè non an-
risce nell'esule, ed è indigena della Si- tri forse dal lat. ecevnplum che sta pure dar dritto, ma pendere or da questo, or
ria. Grecamente 5e«n»monio. [Lst-iram per mostra. In pers.rhór para reliqolae.) da quel lato. Altri forse da oekrmg ob-
swttfast Syrt a i wm
eiAniiochenum. con- — 2. Pezzo di panno che rimane l’ultimo bliquo, Inserita la n, ovvero da «ràion-
witwlm feamatonte Li», la ar. toq- della pezza. —
3. Oode Mantello di cauto i auortigfitrai ovvero dal gr. acato
r
.

muntj'a.} —
3. Terep. Sacco concreto , scampoli vale Mastello tutto rappezzato. zoppico. Anche io gr. oeeot mancino,
unni ita iti! che si estrae dalla ra- SCAMCFPATO. Sca-muf-fAAo. Add. ro. teamboi qui obliquai in litns procedit.j
dice della detta pianta, e serva a pur- Lo stesso che Cmnoffatu. —
2. A sconci.*, Per beando, posti av-
gar gagliardamente la bile e le sierosi- SCAM UZZOLO. Scamùs-so~Ìa. Sm. f. A traverso.
verb.
là per d abbasso. nassa. Minima parte di checchessia 1'
SCANDAGLI. Sean-dà-qlL Sin. pi. Mario.

,

SCAMONEATO. Sc<**iu>-ne-à-(o. Add. m. J


I quasi Minuzzolo. [Lat. frusto»*.] 2. I
|
Sono le profondità osmi rata noi mare ,

239
nc a ICA ICA
Dotate Delle carte marine, e d'ordinario SCANDALEZZÀTISSIM0.5«m-d<Hfs-za- fig., vaieCsgion di scindalo.— 8. Dire

espresse per braccia o pass*. tia-st-mo. Add. m. Superi, di Scauda- scandalo. Essere in (scandalo di alcuna
SCANDAGLIARE. Sean-da-$Nò-ra. All. lezxato. cosa. Fare scandalo, vale Scandalizzare.
Mario. Propriamente Gettar lo scanda- SCANDALEZZATO. Sean-da-ltx xà-to. — 7. Mettere scandalo, vale Cagionar-
glio, Misurarr rollo scandaglio l’allena Add. ni! da Scaodalezzare. Lo stesto che lo, Produrlo. —
8. Prendere scandalo ,
del marr. —
2. Dicesi Scandagliare la Scandalizzato.— 2. 1 acni Irrito. vale Scandalìzzarsi. 9, Recare io I- —
tromba e vale Vedere nella (romba quan- SCANDALBZZATORE. Scan-dadex-xa- scandalo alcuni, vale scandalizzarli , o
ti pirdi od once d'acqua ai trovino in tó-rt. Verb. m. di Scandatezure. Lo piuttosto Farli andare in collori.— IO.
una nave.— 3. Per me taf. Calcolare esal- s'esso che Scaodaliziaiore. Arche. Pietra di scandalo dicevasla Ro-
tamenti’, minuta. Fare
Esaminar per la SCANDALEZZO. Scan-da-lix-xo. Sm. V. ma una Pietra innalzata nella gran por-
lo scandaglio. (Lai. exacte aestimarc.) A. V. e di’ Scandalo. [Ltl. icandolum, ta del Campidoglio, aulii quale era in-
SCANDAGLIATO. Scanda-gliàto. Add. offerta.] cisa la figura d’un leone : sodavano su
SCANDALIDA. .Sfcan-dò-Ii-da. Sf. Boi. di essa a sedere colon» che a velo fatto
m. da Scandagliare.
SCANDAGLIO. Sean-dà glio. Sin. Mario. Pianta erbacea annuale leguminosa, del fallimento ed abbandonavano
,
loro i

Corda raricatad'un grosso piombo, nella genere lotux , eoo piccoli Bori gialli e beni ai creditori. Eran essi obbligati a
coi punta è un iocavo pleuo di sego ; foglia qninata peloselie, che nasce nelle gridare Cedo bona : e di battere colle ,

che ai fa calare nel mare, non meao per praterie marittime, ed cui baccelli i natiche la pietra ; nè più era permesso
riconoscerne il colore e U qualità dei manginosi colli come quelli de'fsgiooli d inquietsrli pe’ loro debiti. ChiamavasI
fondo che per sapere la profondità del
.
teneri. (Lat. lolite «dtquoiul List.) Pietra di scaodalo odi vituperio . per-
sito io coi uno si trova. |I.at. boto, ea- SCANDALITICO. Sean da-U-ii-eo. Add. chè fallili erano diffamati e dichiarati
i

fapi ratei. Dall' ir. isqendil che vale il m. V. A. Di scandalo ,


Generativo di iuabili a testare, portar testimonian-
medesimo. Io ted. dicasi stnckley , In scandalo. za ec.
frane, tonde. In Ispagn. etcandallo j — SCANDALIZIOSO- Scan-da li-xió-to. Add. SCANDALOSAMENTE. Scan-da-lo-ea -
2. Ed allegorica mente.— 3. E per metaf. m. V. A. V. e di' Scandaloso. mén-te. Aw. In maniera se a oda Iosa ,

Calcolo Riprova , Esperimento. Onde


,
SCANDALIZZANTE. Scan-da-to-sàn-fa. Con 'scandalo.
Far lo scandaglio, vale Esaminar per la Pari. di Scandalizzare. Che scandalizza. SCANDALOSISSIMO. Sean-do-Io-aiz-ai-
minuta. Calcolare esattamente. Scanda- SCANDALIZZARE. Sean-da- to-ià-re. tno. Add. m. super), di Scandaloso.
gliare. (Lat. esaminare, esplorare , ae- All- Dare scaodalo ; Dare ad altri ca- SCANDALOSO. Scan-da-ló-so. Add. ni.
«ftmare.i —
4. Presso marioi Scanda- I gion di peccato, Spigne re al male; Aprir Che cominelle e dà scandalo. (
Lai. fa -
glio è acche il Nome che ai dà alle corde la strada a peccare, al precipizio; Recar etiotu*. fncinorotut, xceleetws. ]

che sono della grossezza di quella che danno, rovina all'anima; Indurre, Trar- SCAN DE LIZZA R E..SVai»-<la-Iis-«à-re. All.
serve a scandagliare. —
B. Ditesi Scan- re a peccare; Istigare, Animare a com- e n. «ss. V. e di' .Scandali; sare.
daglio di tromba , Quella varga di ferro metter male; Mettere, Trae fuori della SCANDELIZZATO. Scan-dedix-tà-io.
usila, che ne’ suoi lati è segnala a pol- buona strada ; Disviare, Sviare. Scdur- Add. ni. da Sraodeliizare. V. A. V. e

fle! , la etti estremiti superiore si può re, Corrompere ì buoni, i semplici; Sov- di' Scandali stalo.
allattare a una corda, mediante la quale vertire, Depravare, Diminuire, Guasta- SCANOELLA. Scan-dil la. Sf. Boi. Spe-
essa al cala per uo buco che corrisponde re T (nuocerne i buoni costumi altrui
,
zie di orzo, detto anche Orzo galatico o
•1 pozzo della tromba aperto nel ponte, con isconci parlari, con perversi consi- di Galla ria. Orzoola e Orsola. [L*t. hor-
sino al findo della semina , onde cono-
,

gli, mali esempli ec. ; Adoperarsi nella dewn diatieàum, tea. ) 2 Nel noni, —
acere 11 numero di pollici d'acqua ebe rovina spirituale del prossimo. ( Lat. del più Scamicia diciamo anche a Mi-
vi è , tanto per sapere ebe la oave noo tcanclalixare, offendere .] 2. N. pass. — nutissime gocciole d'olio o dì grasso .
faccia acqua , quanto per sapere quii Pigliare scaodalo. ( Lat. offendi, tean- galleggianti io forma di piccola maglia
effetto facciano le trombe a confronto d/ilisari .) —
3. Impazientirsi , Adirar- sopr'scqua, o altro liquore.
delle falle o vie d’acqua. 6. Dicesi An- — j
ti. [Lat. excantUicere.] SCANCELLO. Sr dil lo. Sm. Gocciola. m
dare allo scandaglio e vale Navigare in SCANDALIZZATO. Scan-da-lix-xà-to. [ Dal celi. gali, tgann particella , ed
mari o sopra spiagge pericolose ed ignote Add. m. da Scandalizzare. [ Lat.
acan- onadh acqua ; ovvero ola oho. J
, onda
'
•1 eh' è fona andarvi colla scorta dello dalixalut. scandnlum pattuì. J SCANDENTE. te. Pari, di Scao-
Scita-din
scandaglio.— 7. Ditesi Eesereallo scan- SCANDALIZZA TORE. Acan-da-lù-ttHd- dera. Che grande, Che
sale; e dicasi più
daglio, e vale Esacre io un luogo in coi rt. Verb. m. dì Scende lizza re. Che scin- propriamente della Vite dell' Ellera e ,

si può trovare il fondo collo scandaglio. dei izza, Che dà scandalo. mootan su attaccandosi eoa
simili, che
— 8. Milil. Scandaglio ne' cannoni o SCANDALO. «Seàn-da-Jo. Sro. Propell- viticci, uncini e barbe; altrimenti Ram-
Gallo: È un islrumenlo u artiglieria , anole Inciampo, Ostacolo, Qualsia im- picante.
composto d un lungo manico , e d‘ una pedimento; Tutto ciò che può far intop- SCANDERE. Scàn-de-re. Atl. anom. V. L.
patta che si fa scorrere per l'interno del pare e cadere. Onde per slmilit. e pm Salire. [Lat. teandere.) 2. Ed. a&s. —
Cifinooe, onde coooscrre *c vi siano fes- comunemente cosi dicesl Ciò che può — 3. Poe». Misurare versi. (Lai. nu- i

sure, buchi, peli o altri ditelli nel me- essere altrui occasione di errore o di mero r rrzrmmujn metiri. J
tallo. —9. Comm. Scandaglio ai dice peccato. [Lat. itandaivm. offcndieulum. SCANDERONA. Stande-ró na. Sf. Boi.
anche a Porzione di grano o d’altra ro- 1 Grecisti cavano teandalon dal gr. lear- Lo stesso rheSclarea e Scarlei.
ba stala caricata alla rinfusa la quale , da fut. di tcaxo io zoppico, per la faci- SCANDESCENZIA. .SVan-de-icén-zv-o. Sf.
si trasmette da chi carica al rioevit tre lità de’ zoppi ed incespicare e cadere. V. e di' Escandescenza. ( Lai. excan-
di essocariro beo custodita in uo io- Nel senso più comune della voce italia- descentia. J
volto sigillato, per fare il riscontro col- ne, tcandalum è dal celi. gali, luminal scandio:. Seàn-di-ce. Sf. V. G. Dot. Ge-
riotero carico. o egainntal che vele il medesimo,* che oere di piante a (lori polipetali dalla
SCANDAI.ARO.&an-da-hvro.Sm.Marin. vai pure caluooia. ed equivale al oapo- poliandria dipinta , e della famiglia
La stenta vicina alla camera di poppa litaoo scannalo. In ebr. teiadad deve delle ombrellifere il cui fruito consta -,

nelle galee. stare, predare- Io ted. tchaden danneg- di due semi riuniti, spinosi e terminanti
SCANDALEGGIARE. .Sconca Ug-giò-re. giare , far torlo , da achnde danno, lo io una lunga puata. [ Lat. iw«-
All. e n. ass V. e di'brando tosar*. brett. sbandai rimprovero, querela , dix. |

SCAN'DALEZZA MENTO. .Seon-da-tes-sa. mormorio, la qual voce Le Gonidec sii* SCANDICOPOLA.$c<m-di-cò-p©-io.Add.


mén-to. Lo stesso che Scandalo.
Siti. ma vernila dal lat. dedecui. ) 2. I — e sf.V. G. Filai. Veoditor di seaodici.
SCANDAI-EZZANTE. S&in-da teologi chiamano Scaodalo attivo o da- Soprannome che a titolo d'ingiuria ven-
Pari, di Scandaleizare. V. A. V. e di’ to, L’aziooe di chi scandalizza; e Scan- ne dato ad Euripide ed anche a sua ma-
Scandali ssante. dalo passivo o ricevuto, Il cattivo effet- dre perchè esercitarono I' uno a l'altra
SCANDALEZZARE. Scan-da-lez-zò-re. 1

tu ebe ne risentono quelli quali si tro- I tale mestiere. Lat. tcaradtcopoùi. Da


Alt. Dare scandalo. Lo stesso che Scan- vano cosi eccitati al peccalo. 3. Dan- — teoNfiig? «.candire.
(

)
dalizzare. — 2. Conturbare Spaventa- no, Infamie, Disonore. [ Lat. dedecue- SCANAGLIARE. Sean-di-ghà-re. Att.
re. — 3. N. — 4. N. pas>. Pigliare
»aa.
,

lo ted. echade onte, infàmia, disonore, Ar. Mns. Trovare collo scandaglio la
scaodalo. —
5. Impazientirsi, Adirarsi. ignominia. ) —
4. Discordia , Disunio- dirittura.— 2. Onde Scaadìglisre sassi i

— 6. Dicesi Seanda leuarsi contro a uno ne. (Lai. din din m , dùcidium , offen-
i
dicono muratori, e vale Ridurli a scen-
i

e vaia Sctndalezxarsi di lui. fio.) —


5. Dicesi Pietra di scandalo , e digli. —
3. Cercar bene minutamente
, , J
, .

SC A se a se a
delle misure de' pesi di checchessia. — SCANNA MENTO. Scan -na-mtn-to. Sm. re. ( Lat. rertnfum. — ] 3. T. de’ car-
4 Ltg. Prendere» pigione. Lo sranuarr, L'uccidere. rozzieri, Nome di due perii di legno
SCAN DIO LI ATO. Sr an dt-glià-lo. Add. SCA.ANAMI.MìSTBE S'totMifl-mi ai-ilr». d'olmo . situali I' uno al di aopra della
m. «In Seandigliare. Add. e ausi. coro. comi», iodecl. V. sala, e Tallro sotto. 4. T. de' macel- —
SCA N D1G LtO. .Sran-d t-glio. Sm. A r. ftfet. albera. Mangiapatlooa , Maugiafagiuo- lai. Qu ri
taglio del culaccio , ebaè più
Miss.i di M»»i ridalla io quadro , per
determinare il loro prrizo. V. Scanda-
li, Dippoco.
SCANNAPAGNOTTE. Scan-na
viciuo aita coscia. 3. Pezzetto di le- —
pa-gnùt- gno a cui sono attaccate le corde degli
gliare. g 3 —
2. Leg. Pigione o Tassa le. Add. e vosi. coro, comp, indi ci. Uo- strumenti musicali.
che si pBga dai macellai e da' canovai. mo dicotile, buono solo a mangiare pa- SCAN NETTO. Scan-nél-to. Sa. dim. di
[Dal ted. tehand ingiuria, e gtld mone- gnotte. Dicesi per lo più de' ami, come Scanno. Piccolo scanno.
ta, rii è moneta esali» per ing uri» CiJ a Scannapane de' soldati. SCANNO. Scàn-no. Sm. Panra da sedere,
torlo. V. Gradita. Ora tehand ,
geli! SCANNAPANE. Scan na pò ne. Add. e Seggio di legno. (Lat. teamnum, tedee
vale vii previo.] sin. coqap. inderl. V. dispregiativa che Scamnum dal celi, brell. tkaon o tkanv
SCANDIMENTO. 5'<in-rfi-rm'n-tij. Sm. Lo ha alquanto più di forza di M.ingiapa- banco. [ Latinisti dn teandere salire.)
stesso rhr Scansione. oc, e più propriamente usasi come ap- — 2. Casarlta o Stipo per riporvi cose
SCANDIRE. Scan di-re. Alt. Po». Lo
stesso che Scandere, nel S‘gn. del <§. 3.
pellazione disprezzativa di ratti v o sol- preziose. — 3. Sede in generale. — 4.
dato, di Sffcromannr». ( Dal ted. tehena- Per simil. del g. 1. Banco di rena, De-
SCANDOLEZZANTE. Scaldo- le i-xàn te. pano, chenapnn che ha lo »tc*«<» senso.)
I
Oiizione di rena fatta oc* numi , o io
Pari, di Scaodolezzare. V. e di' Stando* SCANNA PI DOCCH1. Scan-na-pi-dbc-chi. riva al mare.
listanti. Add e so-t.cnm. comp. indici. Abbiet- SCANNONEZZARB. 5eon-iw-naz-sà-r».
SCAN DOLEZZ ARE. Scan-do~ltx-xà-ro. to, P-izrnle, Pidocchio-o. Att. Scagliar col cannone , Abbattere
Alt. Lo slesso che Scandi lem re. V. a SCANNARE. Scan-nà-re. Alt. Tagliare col cannone; più comunemente Caono-
e di' Scandali t zar e. —
2. Nani. pass. la canna della gola. [Lai. jugulan.) — negg are. [Lai. tormeh/o bellico dirue-
Pigliare scandalo ed aochc Impazien-
; 2. E n. pass. —
3. Por melai. Rovinare re.j— 2. E Dg. Esprimere con ampollo-
tirsi, Adirerai, alimi. —
4. In modo scherzevoli'. Le- si LA.
SCANDOLEZZATIS.SIMO Sean-do-f, s . to . vare d in sull» canna.— 5. Milli, Scan- SCANONIZZARE. .Sea-no-nù-zd-re. Att.
lìs-si-mo. Add. m. superi, di S-ando- nare il f(>s»o:Prire un'apertura nel fosso Togliere da! numero de' Santi ; contra-
iecraio. Lo stesso che Sranda lezzatii- del nemico, onde deviare l'acqua, c ren- rio di Canonizzare. (Lat. e numero San-
aimo. derne più agevole il pareggio. ctorum espungere.]
se A N DOLEZZ A TO. Scan-do-lex- sà-to. .SCANNATO. Scan-nà-to. Add. m. da SCANONIZZATO. .Seu-no-ntasò-fo. Add.
A«1d. m. da Srandolezzare. Lo stesso Scaonare. Cui è stata t«vli.iia la canna m. da Scanonizzare.
che S< and alenato. V. e di' Scandalix- dalia fola. [L»t. jugulatut.) SCANOSCENTE- Sca-no-srin-te. Add.com.
xato. SCANNATOIO. Scan na-tó-jo. Sm. Luogo V. A. V. e di’ Sconoscente.
SCAN DOLEZZ ATOR E. 5ean-do-lf*-«a- dove si scannino gli animali perla bec- SCANSAMELO. Scan-ia-mén-to. Sm.
m. di Scaodoliiiare. V. e
tó-re. Veri», cheria. —
2. Persimi!. Luogo ove si Levitare , Lo sfuggire. [Lat. declina-
di’Scandali xxatore.
SC KStìOLO. Scan-do-Ui.Sm. Y. e di'.Sean-
usino disonestà n soperchicele. 3 — .
Ito.)
Fig. Dicesi Scannatoi o Strangolami I SCANSANTE. Scan-iòn-te. Part. di Scan-
dolo. vicoli e altri luoghi stretti e ritirati sare. Che scansa.
SCAN DOLOSAMENTE. San-do-lo-ta- perché ivi le persone di mal afTare pos- SCANSA RDO. Scan tàr-do. Add. e sm.Cbe
mén-ie. Al». V.e di' Scandalosamente. sono più agevolmente condurre altrui scansa; Schivo, Fuggifatica.
| Lai. offendicula. malo txemplo. ) per fraudarli o assassinarli. SCANSARE. S:an-ià-re. Alt. Discostare
SCAN DOLOSISSIMO. Scan-do-lo-iu-ti- SCANNaTORE. .Sran-na-ld-re. Verb. m. alquanto la cosa del suo luogo. [Lat.
mo Add. m. superi, di Scaodoloso V. di Scannare. Che scanna. {Lai. iugula- amoerre. In ar. chinata rigettò , re-
e di’SeandoUuitiimo. to-, victimariut .) spinse. Nella stes-a lingua acne decli-
SCA^i DOLOSO. Scan-do ló-so. Add. m. SCARNATRICE. ,5c/in -no-frì -e*. Verb. f. nare, deflettere ab co.) 2. Sfuggire, —
V. r di' Scandaloso. di Scannare. Che scanna. Evitare, |Lat. evitare decimare , vira-
SGABELLATO. Sen-neMà-lo. Add. m. SCARNATURA. Scan-na tu ra. Sf. Milit, re. Dall'ar. chinata sesubduzii, fami!,
L-» s'essn rhc Scanalalo, Accanalaio. La terra «cavata dal fo*so ed alzala so- rercssit. In celi. gali, ecachnaich scan-
SCAPPELLATI'!! A. Sra-nel-lu-tù ra.
Lo ‘lesso rhe Scanalatura.
Sf. pra una delle sponde adiacenti. sare. |
— 3. N. ass. e pass. Dtscoslarsi
SC tN NEL LAMENTI l. .^an-neMa-mln- AMontanarsL [Lat. recedere.)
SCANFAROO. Scan fàr do. Add. m. Epi- lo. Sm. Lo scannellar*', ma prendesi an- SCANSATO. Scan-tà-to, A Id. m. da Srao-
trio dato altrui per ingiuria, come Bir- che per Scanalatura. avre.
bone, Briccone e simili; e dato a donna SCANNELLARE. Scan nei -là -re. All. da SCANSATORE. Scon ta tó-re. Verb.
ro.
varrebbe quanto Meretrice, Cantoniera. Cannello. Ar. Me-, Svolgere il filo di ani di Scansare. Che scansa. [Lai. eu ita tor.
(Dal ted. trandS infama, furth car- cannello.
<•

2. Da Cannella. Versare e SCANSAI RICE. Scan ta-trì-ce. Verb. f.
retta : Carretta d' Infumia. Altri dal Schizzare lontano agimad’una can- di Scansare.
frane, cu fard ma in questo caso var-
; nella sturata, che sia mes-n ad un vaso SCANSIA. Sutn-sì-a. Sf. Ar. Mes. StrQ-
rebbe piuttosto Baech «i ne, Picchia- ben pieno. Lat. ejaculari, evomere. ] mentn per io più di legno, ad uso di te-
petto. J — [

3. T. degli argentieri, ottonai e si- nere scritture, o simili. { Lat. ptufeuj


SCANGÈ. Scan-gè. Sm Ar. Me». Sorta dì mili. Fare lo scannellato, cioè scanala- tcrinium. Da scansili* che si può facil-
,

drappo di «et» d< color cangiarne. tara o locati sottili per lungo , che
. mente ascendere , onde il latino barb.
SCANICARE. Sca-ni-cà-r«. Alt. c n. ass. s'usa fare per ornamento de* lavori doro, tran alia ]
V. A. Si dice propriamente dello Spic- argento, o altro metallo. 4. Agr. Di- — SCANSIONE. .SVan-si.ó-ne. Sf. Poes. Lo
car*! dalle mura e cadere a terra gl'in- radare i canneti , tagliando le cannucce srnndire vcral. Misura de' versi.
i
( Da
lonicali. [ Dal ted. auttrhicken distac- sottili rbe non profitterebbero , c sa-
, scateiiere m furare 1 versi.)
care , mandar fuori. In ingl. to match rebbero di pregiudizio all altre. SCANSO. Seàn to. Sm. da Scansare. V.
trasporterò subitamente.] 2. Per n*- — SCANNELLATO. Sron-arl ld-lo. Sm. Ar. comunemente in oso. Il causare o Evi-
taf. Spiccare, Staccar ch-rcbessia.
SCANNA RECCO. 5caii-fta-4>tfe-C0. Su. Ar.
Mr*. Lavoro che si fa s ai metalli, scan- tare. —
2. A scanso, p- aio awerb. an-
nellandoli col p'atMiojo. che nell' uso , vale A fine di scao-are a
Me». Specie di coltello colla punta ri- SCANNELLATO. Add. m. da Scannellare. sfuggire.
torta c n cui I macellai scannano bec- SC ANN ELI. A TUR A. Neon nel la lu-ra..vf. SCANTONAMELO, .fron-fo-na-mt'n-to.
chi e montoni.
SCANNAFOSSO. Scan-na-fòtio. Sro. Mi-
Scanalatura. Scannai lamento. 2 Anat. — Sin. Lo scantonare.
Scannellatura lacrimate. V. L-tgrima- SCANTONARE. 5con-fo-»»à-ra. All. Le-
lit. Sorta di fortificazione militare , an- le, 8- li- vare iranti, i caot«»BÌ a checchessia.
tica, e probabilmente un Condotto mu- se A N NELLO. S OB-aèWo. Sm* dim. di |Lvi. in angulot extteare. 2. Ed at- |—
rato , pel quale si potei» dare adito ai
soldati nrl Co -so della furtrrza. — 2.
Scanno. (
Lat. sramnellum. |
— 2*. Più tivamente aocora dkesi di Chi volta II
romunemeote si prende p r una certa primo canto, che trova per istrado, per
Oggi ro-l chiamasi Ogni taglio e con- Ca-sctta quadra , da capo più alta che non incontrare un creditore o altra per-
dotto pel quale ai da acolo alle acque da piè, per u :0 di scrivervi sopra como- sona molesta Andar per una strada
;
del fosvo.
CjtfttMHÀll, Col. ili.
damente, e per riporvi entro la scrillu- traversa. —3
E fig. Sfuggire. 4. E —
241

le
] — , 1 ,

SC A fi CA S€ A
d. «ss. nel tigo. del g. 2.-6. N. pass, I priamenle Colpo che si dà nel capo a polare , cuculio. ]
— 2. Oggi comune-
nel primo sìgn. 6. N. «ss. e pass. — '

mano aperta. [Lai. eolaphwa.) 2. E — mente s'intende ancora per Quella parte
Andartene nascosamente e alla sfuggi- !
delio per contrapposto di buffetto io dell'abito di alcuni religiosi, che consi-
la. [Lai. declinar*, tUvilare ste io due liste di stoffa, una delle quali
, tulttrfu- equivoco scherzoso.
gtre. ]
— 7. Udii. Scantonare uq cava-
\

SCAPIGLIARE. Sca-pi-ylià ra.Att Scom- passa sullo stomaco e l'altra sulle sca-
liere o tioiile , vale Abbatterlo dalla pigliare i capelli , sparpagliandoli. pu le, d'onde trasse il nome; e calano
Uh. [ Lat. eapilloi conturbare. \ 2. B o. — amo a' piedi ne* professi, sino a’ ginoc-
SCANTONATO. Sean-(o-«à-<o. Add. m. pass. —
3. E flg. Darsi alla scapiglia- chi ne' laici. —
3. Seguo di divozione
da Scantonare. Taglialo Degli angoli o tura, Vivere scapestratamente o disso- vrr$o la Santa Vergine, osato tra’ laici
cantoni. [Lat. in angu/oa extectui.) lutamente [Lai. napolari.) a somiglianza dello scapolare de' reli-
SCANTONATCRA. 5ran-to-na-/ù-ra. Sf. SC A PIGLI ATA Sca-pi-glià-ta. Boi . Pia n
.
- giosi. e che condiste io d ue piccioli pez-
Il luogo o La parte scantonata. ta annua che si trova Dorila ne' campi zi di stoffa o panno su cui è ricamato ,

SCAPARE. Sea-pà-re. Alt. Ar. Mes. T. io Giugno. L’ involucro de* tuoi Dori le il nome della Vergine o è posta la sua

de’ pescatori. Levar la testa alle acciu- fa prendere il nome di Scapigliata. Lo effigie: pezzi attaccali a due nastri da
ghe prima di salarle. [Da capo.) slesso che Anigella. potersi portare appesi al petto ed alle
SCAPECCHIARE. Sca-pec-ch'à-re. Alt. SCAPIGLIATO. .Sed-pt-gliò-fo. Add. m. spalle. Fu introdotto presso i Fedeli
Ar. Mes. Nettare il lino dal capecchio. da Scapigliare. Che ha i capelli scom- verso la metà del secolo ini da Simone
— 2. N. pesa, per metaf. Svilupparsi pigliatio sparsi. (Lat. patiti rrmibua.] Stock inglese, generale dell'ordine car-
Spastoiarsi. — 2- Fu detto Scapiglialo a pianto e a melitano. Dicesi anche Abitino.
SCAPECCHIATO. 5ca-pee-d>ià-fo. Add. dolore per esprimere Eccesso di coster- SCAPOLATO. Sca-po-là-to. Add. tn. di
m. da Scapecchiare. nazione. —
3. Fig. Che si è dato alla Scapolare. Liberato.— 2. Fuggito. [Lai.
5CAPECCHIATOJO. Sca-pec-chia-tó^jo. scapigliatura, alla dissolutezza Disso- ;
qui front-
Sm. Ar. Mes. Strumento col quale si se- luto, Licenzioso; e talora si asa In for- SCAPOLI. Scà-po-li. Sm. pi. Mario. Co-
para il lino dal capecchio- za di sust. [Lat. MMB.1 loro che servono nelle galere senza ca-
SCAPE^TARE. .Seo-pe-itò-re. Alt. e neut. SCAPIGLIATURA. Scapi-glia-tù-ra. Sf. tena ai piedi , come sono i marinari ed
ass- V. A. e corrotta- V.edi' Colpi- L’alto dello scapigliarsi, nell'ultimo si- i soldati. [V.l'etim.di Scapolare verbo.)

ti are. gnificalo. Vita o Maniera di vìvere dis- SCAPOLITO. Sca-po-lì -fo Sm.V. G. Min.
SCAPESTRARE. Sea-p e-strà-re. N. pass. soluta e scapestrata. [ Lai. Uucivia, U- Minerale che trovasi nelle miniere di
Levarsi il capestro , Sciorlo. | Lai. td- c enfia. ) —
2. Compagnia di giovani ferro in Arandal io Norvegia, i cui cri-
x ere. ]— 2. E Gg. Liberarsi da qua- scapigliati, cioè libertini. stalli sono allungati in forma di fusti,
lunque impaccio. —
3. N. ass. Vivere SCAPPAMENTO. .fca-pi-fa-TOan-lo. Sm. o confusamente intralciati a guisa di
ecapeelraiamentr, disordinatamente. Lo scapitare. ( Lat. datnnum , detri- rami. (Lat. aeapoltihea. Da teapos per
4. All. Guastare, Disordinare. Corrom- m*nltm,jaetura. ]
eeepot gambo, fusto, e lilhoi pietra.)
pere. Indurre licenza o dissoluteti!. SCAPITANTE. 5ca-pi-(àn-f«. Part. di SCAPOLO. Seà-po-lu. Add. e sm. Libero,
SCAPESTRATAMENTE. Sca-pe tira ta - Scapitare. Che scapila. Senza sopraccapo, Ubero da soggezio-
min- te. A w. Dissolutamente, Sfrenata- SCAPITARE. A'ca-pi-fà-ra. N. ass. Per- ne. |Lat. aolufua, libar.) 2. Smorba- —
mente Licenziosamente. Como scora
, dere e Metter del capitale. Metterci del to. Lat. coeleb». ]
j
3. Diceai anche —
capestro ; che anche dicesi Alla scape- auo, Andarne col peggio. [Lat. lummam nell uso a Quel cavallo, ebe sciolto pre-
strata. (Lat. tffrutnaie.) imminuere, jacluram facete.] 2. Di- — cede gli altri che tirano uoa carrozza.
SCAPESTRATISSIMO. Scrt-pe-Kra-tUn- esai Scapitare di alcuna eosa, e vale SCAPONIRE. *Sco-po-»»4-re. Att. Vincer
ma. Add. in. superi, di Scapestrato. Perder parte di essa , Menomarsene la l'altrui oatioaziooe. [Lai. alicuju» per-
SCAPESTRATO. 5co-pe-itrà lo. Add. m. virtù, l'efficacia. tinaciom infingere. Da capo.) 2. E —
da Scapestrare. Cui è stato levato il ca- SCAPITATO. Sco.pi-tà-to. Add. m. da per me taf. Sca poni re un libro, vale Stu-
pestro, Rimesso in libertà. [Lat- effrae- Srapita re. diarlo molto per intenderlo a fondo.
natut. j

Per metaf. Dissoluto ,
2. SCAPITO. Seà-pi io. Sm. Lo stesso che SCAPONITO. dfea-po-m-fo. Add. m. da
Sfrenalo, Licenzioso, Che ha rotto il fre- Scapitaraento. —
2. Dicasi Dare scapilo
1

Scaponire.
no della verecondia u simile. [ Lat. vo- e vale Fare scapitare; Dare a scapito e SCAPPAMENTO. Scap-pa-mén to. Sm.

;

lutila, affranti». 3. E detto di cose, vale Vendere con Ucapìto. V. Frane. Ar. Me». Quel meccanismo ,
Disordinale, Scompiglio te. 4. Alla — SCAPITOZZARE. Sea-pi tos-sà re. Alt. |
per cui il regolatore riceve II moto del-
scapestrata, posto avverb. Scapestrata- Agr. Far capitozze. Tagliare gli alberi r ottima ruota , o lo ralleota , perchè
mente, Licenziosamente. amputare J
a corona. Scapezzare. [Lat. forinolo si muova a dovere. — 2. Diresi
SCAPEZZACI ENTO. .SVa-pes-ra-mèn-fo. SCAPITOZZATO. Sca-pi-loz-ià-to. Add. Scappamento a ritroeedimeolo. Quello
Sm. Lo scapezzare, T rane linealo , Ta m. da Scapitozzare. in cui la ruota eh* è il motore fa girare
irliameoto. SCAPO. Scà-po. Sta. V. G. Archi. Nome e spinge il regolatore io guisa da co-
SCAPEZZARE. Se a ptz-tà re. Alt. e o. da Vitruviu dato alla grossezza del has- municargli un movimento maggiore del
Tagliare il capo attrai. [ Lat. capila so della coloona, desumendolo dsi fusti bisogno; quindi allorché il regolatore
Ir untare, delruncare. Da a privativa, e degli alberi , o dal gambo delle erbe. riede allo stalo di prima questa ruota
da capo. ) —
2. Per simil. Abbattere, ILal. icapua . Da /capo» per acapoi ver- è obbligata a cedere, e dare un po’ ad-
,

Tagliare la sommità di checchessia. — ga, bastone.) —


2, Bot. Nome applica- dietro, prima di potere spignere da ca-
3. Tagliare i rami agli alberi inaino in to da’ botanici al peduncolo radicale, po e rinnovar il moto ; ad ogni vibra-
sul tronco, ed anche il trooco stesso fino ovvero a quel fusto privo di foglie che tiune vi è no momento Io cui retroce-
ad uoa cena altezza; che altrimenti di- nasce direttamente dalla radice « parta de, e quindi vi è perdita di forza e di
ciamo Tagliare a corona , Scapitozzare. i fiori. —
3. Cosi dicesl dai eritlogami- tempo. Dìcrai Scappamento a riposi
[Lat. amputare. Da a superflua , e dal ati Quella specie di tronco o corra» che Quello io cui il reggitore ritornando
gr. copio fui. di copto io taglio. Altri non porla foglia ma bensì la sola frut- alla posizione di prima , invece di tro-
da tcapexuire nel primo senso. ] 4. — tificazione , come io alcuni equiseti , o vare un dente che se gli opponga, come
Dare scapezzonl , vale Percuotere il code di cavallo. nella precedente, Incanirà solo un arco
capo. SCAPOLA. Scd-po-la. Sf. Àoat. V. e di’ concentrico alle sue corse, in coi muo-
SCAPEZZATO. Sca-pez-zà-to. Add. m.da Scapala. vevi senta renistenza.fino a che trova il
Scapezzare. Tagliato, Reciso; e dicesi SCAPOLARE. 5ca-po-ia-rs. Alt. Libera dente che lo dee spingere per restituir-
propriamente di persona cui sia trooco re. Lai. liberare. Da » privativa , e gli la forza perduta. V’ha pure lo Scap-
(
il capo c per *imil. di cose alla quale
, dall ebr. eròe! vincolo , catena , ceppi. pamento ad asta, a serpentina, a palet-
sia abbattuta la sommità. [Lai. ampu- Altri forse dal lai. barb. caplum fune, ta, ad àncora, a cavicchie, a cilindro, a
tatili. ] —
2. Dello di Albero o simile. che Isidoro cava da copio io prendo, vibrazioni libere a forzi costante a
Tagliato sino al trooco. Potalo a corona. ovvero da teappart .] —
2. N. ass. Fug- coma ec. .
, ,

SCAPEZ20NATA. Sca-pts so-nà-ia. Sf. -


gire Scappare, Sottrarsi inosservato. SCAPPANTE. Scap-oòn te. Pari, di Scap-

Voler. Botta di mano too tutta la forza


,

[Lat. effagere, evadere.) — 3. Uscire o pi re. Che scappa. (Lat. avadma^xiena.)


del cavalcatore , e con tutto qncl molo Venir fuori. SCAPPARE. Scap-pà-re. N. ass. Fuggire.
che può Tare il braccio. SCAPOLARE. Sm. Etti. Quel cappuccio Uscire o Andar via con velocità, con a-
SCAPEZZONE. Sca prz-zó ne. Sm. Tro- che tengono iu capo i frali. [ Lat. toa- itoiia o eoo violenza ; e si dice prò-
,

242
,

SCA 9G A S€ A
pria mente di cosa che sia ritenuta [Lai. me scoppola per colpo che fa cadere la
. Osso pari di forma irregolare che fa ,

erompere, effugere, evadere , txcide re. coppola u sia berretta , a tfi poi per parte della spalla , od è collocato nella
Io ispaga. ed la provetti, t scopar , io tcappdlolio. Ciò conferma la spiegazio- regione superiore e posteriore del petto.
frane. écKapper, io ingl. to escupe, dai ne di quest'ultima voce.] 2. Pigliare —
[Il lat. «copula è dsllVbr. aciobel ome-
celi. gali, ifap scappare. Nella stessa a scappellotti ano, vale Dargliene. ro. In celi. «il. «cabali set pu lare.]
lingua ascoich scappare sgiap passar SCAPPF.K UCCIO. Scap pe-rùc-cio. Sm. SCAPULARE. .Sea-pu-lò-re. Sm. Eccl.
,

sopra velocemente. Il Bullet ha il brett. Pòrte della cappa che cuopriva il capo. Lo stesso che Scapolare. [Lat. cuculio,
achop per fuggire , e icapai per scap- V, e di’ Cappcruccio. [ Lat. emctilto. )
SCAPPINARE .Scap-pi-nà-ra. Alt. Fare
cuculi mi.] 2. Cbir. Renda di tela di- —
pata; voci che non trovatisi In altri di- visa In due capi per quasi tutta la sua
llonarii. Alcuni cavano Scappare da lo acappioo, etoò il pedule; e dicesi più lunghezza, fessa Del mezzo per passarvi
acerplia. quasi voglia dirsi fuggire sodi degli stivali ebe d'altro. la testa, e che si appoggia sopra le spal-
uno schifo, allorché affonda la nave. Se- SCAPPINO. Scap -
pi-no. Sra. Quella parte le mentre le due estremità , fermale ,

condo altri, scappare forse fu detto sul- delle calte che cuopre il piede; più co- una nel davanti, una all indietro ad una
le prime scopare , quasi cavare o sot- munemente Pedale. ( Lai. peduli. V. fasciatura da corpo , servono ad impe-
trarre il capo , come fanno le bestie . corrotta da «carpino. ) dirle di discendere e la mantengono io
dalla caverza , da giogo o simile , per SCAPPONÀTA. Seap-po-nà-ta. Sf. Festa silo.
fuggirsene via. ] —
2. Dicesi Scappare de' eooiadioi, fatta ncr la nascita da' lor SCAPULARE. Add. com. Aoat. Che ap-
a dire o a fare alcuna cosa , e vale La- figliuoli detta dal mangiarsi io essa . partiene o Che è relativo alla scapala.
sciarsi andare a Tarla oa dirla quasi de* capponi. Oode dicesi Arteria superiore scapole-
non i olendo, o dopo essersene ritenuto. SCAPPONEARE. Scap-po-ne-à-re. All. re, Arteria inferiore o comune scapolare
— 3. Dicesi Scappare alcuna cosa ad V. contadinesca e poco usata. Fare uno
scappooeo. una rammanzina.
o sottoscapulare , Vene scapolari , Apo-
alcuno e per simil., vale Riescirgli di neurosi scapulareec. [Lat. seapuluris.)
furia, Venirgli fatta. [ Lat. excidere a- SCAPPONEO. Scap-po-ni-c. Sm. V. bassa SCAPCLARO. Sca-pu-iò-ro. Sm. V. e di
5

liquid ] —
4. Dicevi Scappar la puien- e poco usata. Rampogna mento, li ram- Scapolare.
za . la rabhia o s mila e vagliano L'scir pognare , Riprensione, Rammaozina. SCAPI' LOCORACOIDALE. 5éa-pu-io-co-
di flemma, Entrar in collera, in furia e [Lai. convienimi, objurgatio.) ra co-i da-le. Add. e sm. comp. Anat.
eimi 1. ( Lai. paftanrtam abrumpere. ] SCAPPUCCIARE. Scap-ouc-cià-re. Alt. Nome dato da Dumas al muscolo bicipi-
— 5. Dicesi Scappati la mano, ed è mo Togliere il cappuccio del capo, Scoprir- te brachiale.
do riempitivo non più in uso. 0. E —
lo; e dicesi per simil. aoche di altra SCAPCLOIOIDEO. Sca-pu-lo-i-o-i-di-o.
• It. Cavar foori. —
7. Ar. Mes. Scap-
• parte del corpo. [ Lat. sparire caput. ] Add. c sm. comp. Aoat. Nome dato da
pare dicono i razzai per Mandar via il —
2. Pi. pass. Cavarsi il cappuccio. Cbaussier al muscolo omoplato-ioideo. —
razzo. 3. Pi. ass. Errare, mi io modo basso.— [Lat. «capuioiAoìdeuc.l
SCAPPATA. «Srappà-fa. Sf. L’atto dello 4. Inciampare. [ Lat. capitare. ] SCAPULOOMERALB. Sea-pu-U*Miw-
scappare; e dicesi propriamente della SCAPPUCCIATO. &ap-puc-ci<HO‘ Add. rà-l». Add. eom. comp. Aoat. CVè re-
Primi mossa con nel correre del
furia m. da Scappucciare. Senza cappuccio. lativo alla spalla ed «ll'omero-Onde di-
cane e del cavallo, liberati dal ritegno SCAPPUCCINO. Aeap-puc-cl no. Add. e cesiMuscolo scapuloomerale il Gran ro-
che gl impediva. •
—%
Oude Fare scap- sm. Pare che cosi in origine aia stato tondo; Arterie scapuloomerali le Cir-
ats, per l scappa re, ed anche nel senso comunemente denominato Quel frate di conflesse del braccio; Articolazione sca-
S Dare
i prima mossa con furia nel
la 5. Francesco che poi si disse Cappucci- uloomerale , Quella della scapala col-
correre il raoe e il cavallo.— 3. E Pren- no: cosi detto non dello scapolare o cap- Fomero.
dere la scippata, vale Scappare , Fug- puccio , in que’ tempi foggia comune SCAPULOOMEBOOLECRANIANO. Sca-
gire. —
4. Per melaf. Slancio di finta- anche a' laici di coprirsi la testa , ma al pu-lo-o-me-ro o le cra-nià-no. Add. a
aia. —
5. Error grave e poco considera- contrario dal portare la testa «coverta sm. comp. Nome dato da Chaussier al
to io fatto o io netto. 6. Onde Fare— in «agno di umiltà e riverenza
;
quasi muscolo tricipite brachiale. [ Lat. tea-
scappata , una scappata , vale Commet- Scappucciato. pulohumerooìecranianut. ]
tere alcuno errore o leggerezza. SCAPPUCCINO. Sm. V. A. V. e di’ Cap- SCAPULORADIALB. .&a-pu-Io-ra-di-à-
SCAPPATELLA. Scap-pa Ut-la Sf.dim. puccino. le. Add. e sm. comp. Anat. Nome dato

di 5cappaU. Seorserrlla.Gitarella.— 2. SCAPPUCCIO. Aeap-pùc-cto.Sm. Lo scap- da Chauasier al muscolo bicipite bra-


E flg. nel sign. di Scappata, $. 4. pucciare. —
2. Fig. e io modo l>a*>o chiale. [Lat. t copular odiali».)
SCAPPATINA. Scap- pati- sta. Sf. dim. L* errare Errore , Sbaglio , Svista. In
, -SCARABATTOLA. Sca rabàt-to-la Sf. .

di Scappata. Lo stesso che Scappatella. questo senso dicesi ambe Scappuccio V. Spago. Studiolo trasparente dove si
SCAPPATO. Scop-pd-fo. Add. m. da d'errore. [Lai. rrratum, deliclum.) rouseriaoo a vista reliquie o cose mi-
Scappare. Fuggito via, Partilo con vio- SCAPRESTARE. Sca-pre-stà-rt. Alt. V. nute per lo più donnesche. [Lat. etme-
lenia. [ Lat- qui effugil qui exceisit ,,
e di’ .Scapestrare. lium. lo isp. eteaparate. ]
rei eloptus taf.) —
2. Per simil. tacito SCAPRESTATO. Sca-pre-slà-to. Add. m. SCARABATTOLO. Sca-ra bàl-to-lo. Sm.
fuori del suo sesto, detto di cosa. 3. — da Scapreatare. V. e di’ <!éaptjira(o. Lo strato che Scarabattola-
E nel sign. di Scappare, $- 4 , dicesi SCAPRICCIARE. &a
prtc-ctd-r«. Alt. Lo SCARABEIDI. Sca ra-bè-i-di. Sm. pi. V.
* Scappato di pazienza per Impazientilo, Strtso ebe Scapriccire. 2. N. pass. — G. Zool. Tribù d'insetti coleotteri delta
SCAPPATOJA. Seap-pa-tó’ja. Sf. Scuso Covarsi I capricci. famiglia da' lamallicoroi stabilita da
. ,

«(Tettala. Sutterfugio. SCAPRICCIATO. iSca-prte-cià-lo. Add. Latrcillr, che corrisponde al gran gene-
SCAPPATURA. .Scop pa-rù ra. Sf. Scap- m. da Scapricc are. Lo stesso ebe Sca- re icarabueu» di Lino»). ( Lat. teara-
pata. Fuga. priccilo- beidet. Da «charaòor scarafaggio, e ido»
SCAPPELLARE. Scap-pel- là-re. Alt. Ca- SCAPRICCIRE. Sca-pric-ci-re. Att. Ca- aspetto. )

vare il cappello. [Lat. pileum detrar- vare alimi di testa i capricci . Vloerre SCARABEO- Sca raM-o. Sm.V.G. Zool.
re. — 2. Salutare alcuno semplice- l'ostinazione altrui, quasi Scaponire.
— Genere d inselli dell' ordine da’ coleot-
mente.
]
— 3. N. pass. Cavarsi il cappel- |Lel. aitrnui perfinaciam vincere.] teri, della sezione de’ pentameri , della
lo per Mimare alcuno. [ Lat. aperire 2. N. pass. Cavarsi i capricci. [ Lat. cu- famiglia de" lamelllcoroi , e della tribù
caput. ] pidtfafem, liòidùiem expler « , lieenliae de'srarabefdi, stabilito da Linneo con
SCAPPELLATA. Scap pel /Afa. Sf. Il ca- indulgere. ] questo nome latino tratto dal greco.
var»! Il capitello per salutare. SCAPRICCITO. .Sfca-pric-cl-to. Add. m. Hanno deircmloenze in forma di corna,
SCAPPELLATO. Scap-pel ió-fo. Add. m. da Scaprkcire. di tubercoli, che ne’ maschi presentano
da Scappellare.Cui e stalo levato il cap- SCAPTERO. Scà-ftc-ro. Sin. V. G. Zool. la testa, il corsaletto o queste due parti
pello; o che si è tratto il cappello di Genere d'ioeetti del l'ordine de* coleotte- simultaneamente Il loro corpo i ovale
testa. — 2. E nello alile burlesco, Pri- ri della sezione de' peolaroeri , della
,
,

od ovoidale, antenne ordinariamente


vato duo» cappella o cappe Mania. famiglia de' carnivori e della tribù dei composte di nove o dieci articoli inse-
SCAPPELLOTTO. Scap pel-lòt to Sm. cambici, stabilito da Deieia : cuti de- rite in uoa cavita sotto i bordi della te-
Colpo dato nella parte deretana del capo nominati dalle fosse che faono per di- sta. (Lat. tearabaea». Dal gr. tearabo»
colla mano aperta; forse co>l detto dal morarvi. [
Lat. acupterur. Da ecapto io scarafaggio.]— 2. La specie più comu-
far cadere il cappello. [Lai. capiti» ictus, scavo. ]
ne di detto genere è lo Scaro beo ordina-
alapa. 1 napolitani dissero in su la pri- SCAPUtÀ. Scà-pv-lo. Sf. V. L. Aoat. rio dello anche Scarafaggio e dagli an-
243
, ,

ncA SCI * «! A
tiebi Scarabone. (Lat. icarafca<ui.]“S. SCARA PALDONE«Sca-ra fai ddne.Add. r rea cooitimeo» ;
che vien da eacoi cat-
Filai Scarabei, ton dette Quelle pietre
. e sm. V. A. Famiglio o Satellite della tivo. r tehole ozio.]
ebe della parte convessa rappresentano sinagoga. (Lai. taiellet ,
mito. Dall'io- SCARCALASINO. Srar-ca lù-ii-no. Sm.
imo scarabeo o scarafaggio, e dalia par- gi. therif *orto di ufi/iale destinato alla comp. V. p'iet. »inc. di Scarlcalasioo.
ie piane una divinità egiziana locai ala esccui oue de. le leggi , e boleto arre- Seri tesi ancora Searca l'asino.
o de' geroglifici. statore. far dunque eh’ el sia Malo un SCARCARE. Scur-eò-rt. All. a nani. V.
SCABABILLARE. Sco-ra-bil là-rc. Alt. uliziale destinato alla csecuziun degli poel. sinc. di Scaricare.
V. bassa. Sminuire. Arpeggiare. [Lai. arresti. ) SCARCERAMENTO. Scarct-ra min-to.
alriiiulwm instrumentum pulsare. Pai SC AH AFFARE. Sca-raf-fà-re. All. Ar- Sm. Lo stesso che Scarcerazione.
lai. scafare graffiare. )
raffare, Rapire a ruffi raffa ,
Levar via SCARCERARE. Scar-ct-rà-n. All. Levar
SCARABO. .YcA-ra-bo. Sm. V. G. Zon|. con furia e affollatamente come si fa di carcere. [Lai. a t’inrulii tducere, car-
Genere di molluschi stabilito da Moni- delle caraffe quando vanno attorno
,

i cere liberare . ) —
2. E per simil.
tori coWHelix icarabati.il di Linneo, la rinfreschi. Voce forse non li rentìna , SCARCERATO. A’eor-ea-rà-lo. Add. m.
coi conchig'ia presenta una somiglian- ma piuttosto finta per bizzarria , e che da Scarcerare.
za col dorso di un scarafaggio. ( Lai. secondo l’uso do>rehhe dirsi Sgonfiare. SCARCERAZIONE. Scar ce-rn-tii ne. Sf.
ecorafas.] [ Lat. abripere. Dilla particella lai. ex Liberazione dal carcere.
SCARABOCCHIARE. 5ea-ra-boe-chià-re. che spesso è super Una, e dal ted. raffica SCaRCO. Saìr -co. Sm. V. pori. aine. di
All. e o. ass. Fare scarabocchi o «for- rapire. Anche in ted. tcharf aspro, se- Scarico. [Lat. exontralio.', 2. Quella —
bì , Imbrattar fogli scrivendo o diae vero. crudele, e rufftr rapitore. J aco-cend intento che fa la terra t mol- ,

gnando. Lat. corner ibillare. Dallo


(
SCAKAFFONE. Sca-raf-fó-ne. Add. e la (ito, ne' luoghi a pendio; ed socbc La
spago, ncarabajear scrivere a traver- sm. Che * staffa. raabria stessa smottata. [ Dall ebr. qa-
so scriver male. Io crii. gali, agrui-
,
SCA RAM AZZA. .s’ea-ra-mà:-:a. Sf. Gib- rug A scindere rompere, aprire, onde
,

bleachan ,
io iogl. tcribbler scarahoo bosità, e dicesi parlando delle perle. qeraghuim rotture, scissure, apri meati,
chiarire. Altri forse dal lai. scafare SCARAMAZZO. Sca-ra-móx-zo. Add. m porzioni. Io brett. tearfu metter I’ una
graffiare: di fatti i Napolitani chiama- Che non è beu Lodo, Bernoccoluto: e ai su I altra le pietre,! legni od altri corpi
no talvolta gli scarabocchi graffiature dire delle perle. [ Lai. mole rotondili . solidi. ]

di gal ti. ]
gihboius. Dalla particella privativa a, e SCARCO. Add. m. sinr. discarico. Y.
SCARABOUCUIATO. Sea-ra-hocrhio-fo. dal celi. gali, cuimeir proporiionulo , poet. Lo strato che Scarico.
AdJ m. da Scarabocchiare. Imbrattato
.
ben fatto. |
SCARDA- Scar-da. Sf. Boi. Lo stesso ebo
d’inchiostru. —
2. Per roetaf. Malamen- SC A R A M UCCI A Scarta -mùc-cia.
Lieve tuffa e combattimento fatto
. Sf. Mi- Ulta. Dal crii. gali, ayail velo, e ad
(

te formalo o addentralo. Iil. acqua Velo dell'acqu*. Poiché questa


:

SCARABOCCHIATURE. Sca-ra-boc-chia per lo più fuori delle ordinante da’ sol- pianta nuota su di essa e la vela.]
ló-re. Yerb. m. di Scarabocchiare. Che dati leggieri. ( Lat. velitotio velUurit , SCARDACCIONE. Scar-dac-cià-ne. Sm.
scarabocchia. pugna. Dal frane. eicarmouchi che vien Bot. Nome comune a diverse specie dì
SCARABOCCHINO. $ca-ra boc chi no. dal celi. gali, teàrnuit iu iogl. tkir- . piante erbacee notevoli per la qualità
Add. e sm. V. dell' uso. Colui ebe im- mith scaramuccia. V. lelim. uì Scher- apio* sa di alrune loro parli c segnata - ;

bratta molta carta per cose da nulla. mo. Altri dalla particella superflua y i, medie «I Cardo de* lanaiuoli di cui ai fa
SCARABOCCHIO. Sca-ra-bbc-cbio. Stn. e da gairm grido; qua»! Grido di guer- uso per Ueordacsare tessuti di Una. i

Quel segno che rimane nello scaraboc- ra.) Dic> al anche Dips iro e D issa co. ( Lat.
chiare ; Segno d'imperfetto scrivere o di- SCARAMUCCI ANTE. Sca ra-muc-ciàn- dipiociu fullonum Lin. ]

segnare la-ciato sulla carta per lo più te. Milit. Pari, di Scaramucciare. Che SC A il DAMITI' A. Scjr-da-mìt-la. Sm.
da uu principiatile. [Dallo spago, cica- scaramuccia. [Lai. vehtani. procuriam, V. G. Fisiol. Cosi diceai persona che
rabnjot lettere mal formate. V. retini, leni proelio laceitenj.l sovente chiude ed apre gli occhi. { Lai.
di .Scarabocchiare.) SCARAMUCCIA RE. Sea-rn-muf-cià re. jearr/amteiei. Dii gr.icardamgeteo sa -
SCARABONE -Sca rabó-na.Sm.V.A.Zool. N. ass. Mila. Combattere fuori delie or- lirntibus oculia crebro conniveo: e que-
V. e di’ .Yrnrufao. (Lat. tearabaent .] dinanza e con pochi soldati contro po- st» da serro o come altri pronunzie
SCARACCHIARE. Sra-rac-ehià-re. Alt. chi dcll’iuiuiico ,
quasi ad assaggiarne schiero -o saltello , e mycleon verb. di
V. bai-a. Beffare. (Lai. irrieiones ì ngc- le furze, v-ura venire a ballagli! giusta myo io chiudo gli occhi. )

rere . irridere. Dal celi. gali, tgeiigci- c campale. Dtcrsi anche dette armate SCARDARE. Scur du-M. Alt. Eatrarrele
rtnchd derisane.) navali. (Lat. vrltlnri.] - 2. Neut. pass castagne del cardo, o riccio; che anche
SCARACCIIIaTO. Sca rae-rhùì lo. Add. e lig. Schermirsi, Difendersi da qualche d cesi Diacciare. —
2. Stigliare, Levar
in. da Scaracchiare. pericolo. la scaglia. [Da scorda che presso Na- t

SCARACCHIO. .Sra-zdc-ehi©. Sm. Spulo SCARAMUCCIATO. Ao-ra-miie-cìà-lo. politani vale scaglia ed anche pezzo che
ratarioso. V. dell uso. V. e di’ Svrnac- Add. ni da Scaramucciare. si ha dalla rutlura di uu corpo solido.

chio n Santocchio. [ Dall'ebr. raqaq SC A RAM UCCI ATORE Sca- ra mue-ria- . - Iu celi. gali. icaradU che separa che ,

-putare. |
ló-re. Yerb. m. di Scaramucciare. Che divide, che frode, igaradh separazione.
SCAKAFAGGETTO.Sro-ru'/aj-jiMo.Sni. scaramuccia. Soldato che fa scaramuc- In ar. kardu frammento, m tngl-zhofti
dim. di Scarafaggio. Lo siesso che Sca- cia,che combatte in Uiaramucria. che si prnnuoz a teiard prato di vaso
ra faggino. SCARAMUCCIO. £ra-ra-n>iie-eio. Stn. V. rullo, iu ted. ichurt rottura, icharricht
RCARAF AGGINO. Sra-ra-faj-gl-no. Sm. A. Milil. V. e di’ Scaramuccia. ciò che si ha dal raschiare, j
dim. di Scarnaggio. Scarafaggio osto SCARAMUGIO. Sca ra-mu-gio. Sm. V. SCARDASSARE. Scar-dat-ià-re. N. a«.
di p080a A. Milil. V. e di’ Scaramuccia. e pass. Ar. Mi-s. Raffinar U lana Cogli
SCARAFAGGIO. Sca-ra- fag-gio. Sm. SCARAMUZZA, £ea-ra-mux-ta. Sf. Mi- scardassi. (Lai. carminare.] In iap. cor-
Zoo). Voraboto Collettivo d’ m-eili co- la. V. e di’ Scaramuccia. d ir, iu frane, cardcr in isp. lo card,
leollcii d> l genere searabio. L’uso co- SCARAVENTARE. Sca-ra un-tà-re. Alt. in gali, card, in ted. kardtttchen in
mune -c*na
tu T«
piirtieularmeute dò Scagliar con violenza. Lanciare ; quasi oloud. kaurden in iliir. gardaicaili
questo nome allo Scarabeo stercorario, •cercaci i ivo di Avventare; ma è dello ec.) — ,

2. Ed in sign. alt. detto di La-


insetto che depone l’uova urlio sterco di st fam gliare. ( Lai magna vi vibra-
I na, Stame e simili: nel qual modo esso
cavallo o di vacca e tu riduce iu forma re J

2. E n. pat*. Avventarsi. verbo pr<nde per lo più un senso alle-
di palio rotolandolo per terra, e cndu- SCA II A VENTATO..feu-ra-rm-M-to. Add. 1

gorico o proverbiale. 3 E per metaf. —


ceudolo dove vu«l tenere e cmsrrvare m. da Scaraveutire. Scagliato con forza, Dir male di alcuno ebe sia (untano; il
le sue uova. È scuteilul», mulico , ne- Vibralo. (Lat. multo vi ejacuio flit.) che difesi anche Cardare. 4. Dicosi —
riccio, con «litri solcale. D<gH Egiziani SCA RfiOM'.ll A H E. .Vca r- boa- eh ià-re. Alt.
I Scardassare il pelo ad alcuno ed è lo
era consacralo al sole. Verso la sera svo- Levare il fungo alla luceroa. Tur via la atesso che Rivedergli il pelo, cioè Dar-
larla con mi surra c*l annumia la sere- smoccolatura più comunemente Smoc- ;
gli delle busse.
nità del tempo. Lat ecarabarut aereo |
. colare. I Da; Ut. carbuncoli! carbon- SCARDASSATO. Scar-dai aà-fo.Add.in.
rarins I*»n.\ —2 Pe«re, vo'garmente cello. Ar. Me». Da Scardassare.
detto Tenuta. —
3. Aslr. Segno celeste
]

SCA RCAG LIOSO. Sear-ca-gliA-io. Add. SCARDASSATURA.&ar-daa-za-fù-ra.Sf.


ina detto in i scherzo, io luogo di Scor- m. Scioperato, Spensierato. Proba bi!- Ar. Mcs. Superazione dt sordassare la (

pione. I
mente dal gr. cacoicolot olium io inalai Una o il cotone; lo stesso ebe Cardatura.
2*4
1 — •

se a s ea 9C A
SC ARDASSI E RE. Sc*r dat-iH-re. A id. SCARDI A. Scàr-gi-a. Sf. B .t. Specie di '
liscoccare. —
19. Parlando di Mazza,
e sm. Ar. Mrs. Che scardassa . Che e- pianta erbicea perenne della d torci a Sp»da esimili, valr semplicemente Vi-
sere ita 1* arie dello scardassare. I Lai. dudccandru, Tanaglia delle idrocaritler. brarle. — 20. Mario. Scaricar
l.i nave,

earminator. J con fiori g'gliacei e foglie lanceolate vale la mercanzia. — 21. Di-
Levarne
SCARDASSO. Scar-dài-io. Sm. Ar. Mes. taglienti p<*r le spine d; cui suno armali cevi Scaricare una vela rd è quando si
frumento eoo denti di Gl di Terrò » un- i lo io bord
,
f di li il nome ha inno. Il fa prendere del vento ad «m* vela ac-
cinati ,io una pelle disie->a sopra
fìlli Targioni U i hiiiin i Cura. [Lai. itralio- culi ‘la allalbero, cioè le si fa ricevere
due tavolette uua stabile e I altra io
,
tei aioidei Un. lu celi. gali, igarach d' vento nel »uo interno, o dalla parta
I

maoo , col quale s> taflina la l'io* eil che ferisce. J a cui è orientati, o dsHwnpnsla.— 22.
altre so -la me G abili die. ai ai. che Car- ;
SCARICA. Scà-ri-ra. Sf. Milit. Sparata Med. Sc aricar la te-ta, vale Trame per
do; ma bisogna distinguerlo dal cardo di più anni da fuoco ad un terop» ; rd le narici , o altronde i soverchi untori.
propriamente detto dui cui ai pettino e •ncbe semplicemente Lo rcaricare le ;
— 23. Vrter. B detto del cavallo. 21. —
ravvia il pelo de’ pannilani ; il die di- armi da fuoco, mediante l'azione di-ila '
Fisiol. Scardare il ventre, vale Cacare.
cesi Garzare- (Lai. perle» fonarmi. Dal —
pubere. * 2. C»mm. L’ aiion di le ar • ;
[Lai. cacare , venlrem exonrrare. j —
tcd. k'jrdctifhe che vale il medesimo, e le merci rbe fanu-i il carico, o parte del 23. P>it. Sroricare parlandosi di colore
che sembra aver radice uel celtico. V. cariro, di un bastimento. vale Fargli perdere alquanto della sua
l'etim. di Sfa?dettar e. Altri più coiti i.- SCARICABARILI. Scu-ri cu bu-ri-It.Sm. I vivai'ita.
remcuie da cru do. ]
Cump. iodici. Giuuc» lanciullcsco , che !

SCARICATO. Sca-ricà to. Add. m. da


SCARDATO. Scar-dà to. Add. m. da si fa da due si>:i I idindui
, che si voi- ! Scaricare. Sgravato del peso o carico.
Scardare. gono le spalle 1'
uu l' altro c intrigate [Lui. exnueratu* ] —
2. Sciolto dal ri-
SCARDICCI. Scvr-dkxi. Sm. Boi. Specie scambi*» (doicntc le braccia , s' alzano
,

tegno, Statuto. —
3. E detto di Arme
di pianta fruticoso leguminosa, che fa a vicenda l’un l'altro. 2. Fare a scari- — da fuoco.
un cespuglio spinosissimo di cui si r<- cabarili , Ug. divisi II rimuovere che SCA R IO aTOJO. .Sea-ri ca-tójo. Sm. Luo-
ciogooo i campi. ( Lat. ulex «uro- faun» due persone ciascun* da aè la col- go dove si sraric*. 2. Ar. Mes. Cosi—
paeui /.in. ] pa di alcun errore , gettandola I' uua Quel
chinila»! da’ fabbricatori di vetri
SCARDia:lO.NE.Scordic«ii>-ne.S.u.Bot. sopra dell a ira lungo donde si buttano le h-gne nella
Lo stesso clic Acauli». SCARICA L ASINO. 5ra-ri.ca-IA-si-»o.Sn). Tornare. —
3. Tub» che serve a lasciar
SCARD1GLI0NE. Senr-di gl ii-ne. Sm. romp. indici. S»rt* dì guoc» che si fa c»Ur l'acqua superflua d’un bacino o ,

Boi Lo stesso che Scardaccione. sul tavoliere. —


2 Fara a scaricalasi- altro v*»e rd è posto al fondo o in alto
SCARDINALO IOLI. Sear-di-nac-dò-li. no: dato slmile a. l’altro, Fare a scari- secuudo che serve a vuotarlo o a man-
Sm. Hot. Lo stesso rbe Scsrdacòoue. cabarili se non che quello significa
, tenerlo pl<no ad un livello citante
SCARDINARE. Scar di-*>à-re. All. Svel- Sfinplicemeote Rimuovere da la col- senza chi trabucchi.
ler dai cardini. Sgangherare. pa di atcuon errore, laddove l'altro di- SCA II ICATORE. Acci- ri ra-ld-re. Verb.m.
SCARDINE. .Scar di ne. Sm. Zool. Spezie nas che l'nuu incolpa l'altro, come Tu di Scaricare. Che scarica. 2. Ar.Mes. —
di piccol pesce d’acqua dolce. ame ed io a te. —3 Io senso osceno Scaricatori dicuosi in alcuni luoghi
SCARDONÀ1U-. Scar-donà-rr. Alt. e n. dicrsi Giuncare a scaricalasino. que' Facchini che attendono le barche
ass. Agr. Svellere i cardi ebe ingom- SCARICAMENTO. .Sea-ri ea-mifn-lo. Sro. carichi, le zatla di legnami rd altro per
brano i campi , quelli principalmente Lo scaiivare. [ Lai. etoneraho. ]
— 2. (scaricarne Ir min aulir a terra o su i
ne’ quali oon si alternano i raccolti di Scoscendimento che la I* teria , smot- carri. —
3. Mus. Scaricatori o Soratori
grani con altri di piante rincalzate e tando d«' luoghi a pendio. dicon-i quei Canaletti praticali nella
aarrhiate. SCARICA MIRACOLI. Sea-ri ca nvi-rà- tavola superiore ed inferiore del somie-
SCARDONATOJO. 5ear-do-na-t(5-jo. Sra. co-li. Sui. cump. mdecf. Che narra cose re, acciò il vento compresso dai mantici
Ar. Mes. Sirumemo di frrro auociont» raaravigliosc e incredibili; Parabolano, passando ni mezzo alle medesime min
e tagliente cor» cui recidoiisi sotterra Ir Carotaio. s’inoltri a far atrasooare le canne vi*
radivi de' raidi ne' campi. Adoprasi pu- SCARICANTE. 5eu-ri còn-Ce. Pari, di dne.
re allo ste>so fine no* ruocola o meglio Scaricare. Che s arica. SCAlllCAZlONE. Sea-ri- ea-zió-rn. Sf.
una tanaglia di legno con cui prende»! SCARICARE. Seo-ri-cà re. Att. Levareo Lo scaricare. |
Lat. exoneratio , oneri*
la radice più abbasso che ai può e la si P- sarc il earicu da do*so ; e più gene- Ir vati 2. Per inctif. e ael auro, del
strappa in gran parte . es-emJo essa le- ralmente Di»gruv*re d’uo pe**o; contra- più Spanile.
gnosa e resistente. rio di Carivare. [Lat. esonerare.) 2. — SCARICO. .Ved-rf eo Sm. Scaricamento
SCARDANE. Scar-dó-nt. Sm. Zo»l. Spezie Ed in Bi-n-o di-o. usto che non gioia

Sgravio. [ Lat. exun erotto ì 2. Luo- — ,

di piccol pesce d'acqua dolce , Torse lo spi'gare. 3. Separare, Sciogliere. — go , lo cui si caricano i rteipienti di
alesso che Scardine. 4. Mamfestxre altrui qualche cosa, co- terra scavala o di calcinacci. 3. Le —
SCARDOVA. Scàr-do ca. ST- ZnoI.Spccie me sgravandosi del ;»••>(> di quella a materie stesse che si porta n fuori nel
di pesce dell'ordine degli acnuiupterigi. scarico di coscienza. — 5. Percuotere ,

,
fare uuo scav i. —
4. Evacuazione ,
del georre ci|irùio che ha le nautuji- od Avventare colpi. Vibrare, Sbagliare. Sgravamento, Purga, Purgazione. [Lai.
nericce, e venti nove raggi a quella del- — 6. E per aielif. — Van-
7. Riferire, et-fjcua/io.j — 8. Per inctaf. Giustifica-
l'ano; la bocca piccola; la mascella su- tare ; il (he diccsi .anche Scagliare — zione. Scusa. [Lat. purgai io } 0. Di- —
periore un po' «vanxatu ; lo fronte di un 8. Detto delle acque correnti quand» si cesi Scarico d'ani u». nel sign- di Scari-
turchiun nericcio; Ir guance di un turchi- versano io altri, come nel sigu. del $.

care, g. 14. —
7. Dicest: Searle» di co-
no giallo; la pupille dell'occhio aera; l’i. 13 0. Pierai Scaricar la roavienza , scienza per Ibagrav amento di un obbli-
ride giallo-pallida, ed udb macchia Drra e vale Uscire di qualche obbligazione « go. —
8. Diersi Scarico di pioggia , e
•I di aopra a metta Iqna. [Lai. cypriniut simile. —
10. B n. ass. oel sign. del vale Subita caduta di pioggia, Acquaz-
brama Un. V. l'elio). d> Scardare In g. 4. —
11. N. pus». nel primo .vignili- X‘>ne. —
9. N-l unni, del più Scarichi
acnso di Sragl-are. 2. Frovrrb. Bui — calo. [Lat. exonerari.] 12. Per me- — diconsi dagli scrittori naturali Tulle
lare una scardova per pigliare un luc- taf. Soddisfare e sgravar la coscienza. quelle materie che rovinano giù dai
ci», vate Dar poco prr avere assai. — 13. Dicasi Scaricarsi sopra alcuno di monti.
SCAREZZO. Sca rni to. Sm. V. inusita- qualche rosa, e vale Addossare a lui il SCARICO. Add. m. da Scaricare, fine, di
ta ; contrario di Carnzamroto. carico di qualche faccenda. 14. Smot- — Scaricalo. Sgravato del peso. [I.at.rxo-
SCAKFERONE. Scur fe-rù ne. Sm. Y. tare.— 18. Parlandosi di Gumi e simi- neratui, onere levai ui. ] — - 2. Per me-
basaa e del dialetto fiorentino. Ar. Mes. li, si dice del Metti-re o Sboccare le a- lar. Cuotrnto. Se ulto , Libero da ogoi
Arm> e da vestire la gamba, Stivaletto. ique loro in altro fiume o si vero nel dubbia, Franco, Sicuro. (Lai. tolului t
[Lai. ocraa. Quasi icarperonr, da arar -
mare. { Lai. extmeruri, egrri. ] 16 — . : hilarii ] .

3. Diersi Ad animo o Cou
i. lo lat. oereaa fero .o porto stiva- M t. Sparare ugni sorta di armi da
I animo scarico, e vale Ad animo riposa-
Cui. fuoco, Fare uscire la carica col dar loro lo, ovvero C»n animo non prevenuto t
|

ACARO aGLIARR. Scar-guglià r*. Att. fuoco. {Lat. e-Xftlodtre', diiplodere.] — non appassionato.— 4. Parlando di Li-
V. inusitata. Far palese, Pubblicare. 17. Togliere col cavastrarci la carica quor', dire»! Scarico di colore . Scarico
I Dal
lai- gurgulio canna della gola , dalle armi da fuoco.— 18. Si dis*e pa- assolutamente e vagliooo Chiara, Lim-
strozza « però Scargag ilare è Cavar
: re d'erchi, di balestre e d'altri ìngrgoi pido. [Lat. diluitu, clarui \ 8. Par- —
dalla strozza. )
da guerra, e vele Fargli scattare, Far- lando di Cavallo o d'altri aoimali , di-

ìoogle
. . .-

S€ A SC A §CA
ersi Scarico di collo, di panata o simili iati!
,
iu teut. ichaerlatt io is'and. , ruffatf, Disordinati, Incotnposti. Lat.
[
e vale Che ha rollo o la gamba e<*.
il <
icharlat iu torco itkerlrt in ungh. ed , turbatiti.
sottile , Lat. flrirMw* ]
svrlis. t fl. — io illir. ibarlat, io tcd. scharlach , in SCAR MIGLIATILA.
]

5car-mi-gli'a-lù-ra.
Parlando di Traino , vale Rasserenato , olaod. scharlachm, in ing'. ic'irlet , in Sf. Lo ste*»n rhe Scarmigliata.
Che ooo minaccia pili pioggia. ( l.at. isp. escoriata io frane Scartale. Se SCARMIGLIONE. Searmi-glióne. Sm.

,

tranquillai, «ina nube.] 7.Milil. Che coodo Peiruo , la v< ce e critica. J 2 — adoperato nel mudo avverb. A scarmi-
oon ha la carica drotrn , e diersi delle Co-i dice»! accora II panno laoo tinto glione che vale Scora pigliatamente.
armi da fuoco. —
8. K dello di Arco di colore scarlatto, cioè rosso per lo pii» SCARMO. Scàr-mo. Sm. Mario. Caviglia
Disteso. A Ileo tato.
,

[Lst. pannus purpureui.] 3. Fu dello — di legoo o di ferro, piantata a bordo di


SCARIFICARE. Sra ri fi-eà-re. Alt. V. Scarlatto verdebruno il l’anno di color on battello a rem , per servire dappog- ;

L. Intaccare la patte con ispesai tagli violaceo. 4. Ed —


add. m. io forca di gio e di pouto fisso al remo che vi è al-
Operare le s< arilicaiioni. f Lai. ttar id- iLit. coccinem.) larciato lasram ole con uno stroppo.
eare. Dalla particella hit. tr,( da caro SCaRLEA. Scar-lè-a. Sf. Bot. Nome vol- [La’, tc-almui \
carne. In celi. gali, arar separare fe- ,
gare botanico d' uoa specie di salvia , SC A R MOTTI Sear-mòi . - li. Sm.pl. Mario.

rire.! —
2. Per sitn>i. detto delle piante. detta con altri nomi Erta moscadella , I pezzi superiori che terminano il con-
SCARIFICATO. Sra ri-fi-rà-to. Add. n». Erta S. Giovanni, Trippa madama, dal torno dr|le coste.
da Scarificare, [lat. searìjicafus.) Matiiolo Sclarea nelle ufficine Gastri- , SCARNAMENE). Srar-fid-mta-fo. Sm.
SCARIFICATORE. /»ra-H-/i-<a-ld re. Sm. co, da' Francesi I onte bovine; ed e pianta Lo scarnare. [Lat. icari/Scafio.)
Chir. Strumento des-t inalo a praticare biennale, che ba odore molto acuto rd SCARNA lt E. Srar -nò-re. All. Levare al-
sopra la pelle Incisioni piutti sto mol- iofbbriaoir, ma non ingrato, quando è quanto di rame
superficialmente. (Lat.
tiplicate che profonde , che chiamanti odorato leggermente. Le sua foglie sec- icarifieare.) — 2.
Per tirali, dieesi di
Scarificatlooi. [Lat. icarificalor, icari- cate servono a dare un odore di mosca- qualunque a cosa, cui si levi al-
tra
fìcatoritm.' delio al vmo ed ai gelati; e piò delle quanto della superficie. —3. N. pass,
SCARIFICAZIONB. Sco ri fi-co-giù-nt. foglie ae ne usano i fiori. ( Lat. salma pure per S'mil. Dimagrare, Consumarsi.
Sf. V. L. Chir. Lo acaiificare . Picciola sciami Lin. Da sclarea , e questo del (Lat. labeicere. contabile! re.)— 4 Ar. .

incisione praticata solle parte molli cui gr. icleroi duro : e ciò a motivo della Mes. Consumar le pelli dalla (arte delle
bislorino. le lancetta o qualunque altro d u rena de* suoi fusti. ] rami.
slmile strumento. [Lst. icarificalio.] SCAR LEGGI A. Sear-liggia. Sf. BoL Lo SCARNASCIALARE. $car-na-ieia-fà-ra.
SCARIOLA. Sco-ri-ò-la. Sf. Dot. Nome stesso che Scarica. X. a«». Darsi alla crapula e a' passa-
volgare dell' Indivia minore. [ Dall'ar. SCARMANA. N’car-mó na. Sf. Med. In- tempi del carnasciale. Lo stesso che
AofV indivi». ] fermità cagionata dal raffreddarsi Im- Scarnovalare , Camoscia lare , Cerneva
SCARITE. &a
-ri-fa. Sm. V. G. Zoql. Ge- med latamente dopo d'essersi r scaldalo. foggiare. Lat. baeehanalibua indulge-
|

nere d’insetti dell'ordine de* coleotteri Nel lioguaggio medico Pleumia Pteu , re, barch malia vivere. )

della sezione de’ prntameri, delle fami- ritide, Poeomoma. (Lai. vleuritii. Dal- SCARNATI NO. 5rar-na-(}-no. Sm. Sorta
glia de' carnivori, e della Ir.bù de’cirs- la * privativa , e dall'ebr. càimririm di cofor vermiglio. Lo stesso ebe Incar-
bici,da Linneo ronfuai coi Tenebrioni e forte caldura, infocamento. Il Muratori natino. ( Lat. ex albo rubati, albo ru-
coi CarabiFu da O ivirr stabilito, traen-
.
non tenia vcrlsimigllanza dal gr. catma beoque mixlut. ]

do tal oome dalla grande celerilà eoo calore poiché spesso av eoo» ertesi io
;
SCARNATO. Scarpà tu. da Scar- io. Add.
cui si muovono. [ Lat. ichoritei. Da al, ed al in or. In celi. gali, par scal- nare. Intaccato nella carne. Lat. ita-
tchtro io saltello. ] 3- Min. Nome — dare, gara il caldo.] ripentiti. —
(

2. Per sim'l. Dìmiooilo,


dato da Plino ad una pietra che pre- SCARMANARR. .Sear-ma-rvà-r». Alt. e a.
\

Scemato, Consumato. 3. Scarno, Ma- —


senta il colore del prsce scaro. ss*, e pass. Med. Incorrere nella infer- gro. — 4. Del color della carne ; altri-
SCARLATTEA. SearlaMè-a. Sf. Bot. mità delia scarmaoa. [ Lat. pleuritide menti Incarnatino, Incarnato, Scamati-
Pianta che ha g>i sie'i diritti, sempl ci, compì, j no. — 5. Detto di Deale, vale Mancante
pelo-i. arabri*, le foglie opposte, fessi- SCAUMANATO. Seat -ma nò-io. Add. m. lo tutto o in parte della geugia.
li, lanceolate. o*atr, scabre, st-ghellatc; Med. Da Scarmenare. Che ha presa la SCARNATOJO. Scar-na-lójo. Sta. Ac.
i fiori di uno scarlatto vivace, a maz- scarmana. ( Lat. pieurificle corre- Mes. Utensile drl cuojaj-i. ed è una la-
zetto terminanti. Fiorisce nell'estate, ed ptut.} ma d acciajo talvolta tagliente, tal altra
è indigena della Russia e della Torchia SCARMATURA. .5rar-ma-fù ra. Sf. V. smussata, simile quasi ad un coltello a
asiatica. Si conoscono da' fioristi le se- Vrnei. Maria. Lo stesso che Scarmo. due manichi o da pelare se quo che f ,

guenti varietà 1. quella a fiori bian-


: cara giro, rivolgimento,
[Dai celi. gali, due manichi dello scaroatojo non sono
chi 2. quella a fiori carnicini; 3. quel-
;
ed amò acqua, mare: Rivolgimento nel- curvi. Serve a nettare le pelli dalla car-
la a liori color di zaffrona; 4. quella a l'acqua.) ne che vi avesse latrino il controre.
fiori doppi!. Questa pianta coltivasi nei SCARM1. 5cdr-mi. Sm. pi. Mario. Quei Qusod-i è '«giunte dicasi propriamente
giard-ui per la vivrua del bel rofor di pezzi di legno. coi quali, sorgendo dalle Coltello da scarnare, e quando è smos-
scarlatto, d onde trae il nome, ed è delta cappezzell* , si viene a conformare la sati» diersi Coltello soni '.
anche dalla sua formi Croce da cavalle rosta Dal led. ichirm appoirg o.]
. |
SCARNATURA. Scor-no-lù-ra. Sf. Ar.
re. [Lat. It/rhnii ealredonica Lin .) SCARMIGLIARE. Nèor-mi glià-re. Att. Me*. Diconsi Scarnature le Raschiature
SCARLATTINA. Seor-loMi na Sf.Med. e n. ass. Propriamente Dare il cardo di coojo Concio, levateci col coltello da
F Icmm» si. della cute, caratterizzata da alla lana pettinarla. [Lai. turbare. Dal scarnare dalle pelli dal fato della carne.
larghe march e di colore scarlatto in- lai.carminare che vale appunto Scar- Servono ai cuoja» per asciugare le pelli
fluenti, d' ordinario accompagnate dal- da-sare , d* onde fecesl .Srarmioare e dopo lavate e stropicciate e pel concio
l'snp.ns, spesso della gasirilidr. Secon- Scarmigni re , v. cc del dialetto Moda- degli ulivi.
do molli autori è contagiata. [Lai. arar- nese. —
2. Sc ompigliare, Avviluppa- SC A RNIFICANTB. Scar m-/Uàn-te.Part.
lat>na. ) —
2, Bot. Specie di pianta er-
;

re , Arruffare , detto de’ capelli. [ Da t di Scarailfoare.


bacea annuale con fiori a tuta gialli , e super fl a, dal celi. gali, gunite capello,
-
SCARNIFICARE. Sear-ni fi-eà-re. Att.
cou foglie macchiate di pustole b anche ed uìmlisg confusione, disordine. Nella Levare altrui la carne- [Lat. excarni fi-
con piccola spina pere ò detta ancora stessa lingua aimreadh confusione.) — care,
,

Erba vajola. (Lat. carili f he minor Lin.] 3. B per m>Uf. 4. E n. pa«s. Rab- — i

SCA R N FICATO.Scaf -ni-fi-<à-to Add


I . m
SCAhLAlTI.NO 5car-ioMi-no. Add. e baruffarsi, Azzuffarsi. quasi graffiando- da Scarnificare. [ Lai. dilcmtalua , ex-
sm. alirimeoti Scarlatto. [ Lai. coe- si. guastaodisi gli abbi, e disordinan- carnificatut.)
crnum. ] dosi i capelli. Lai. «imam turbare , SCARNI RE. Sear-ni-re. Alt. Levar la car-
SCARLATTO. Sear-lòt-to. Sta. Colore crine s ir Iter e.
[

ne. — Impic-
3. Per metaf. Diminuire,
rosso vivissimo e risplendente, che si SCARMIGLIATA. Scar-mi-glUHa.
]

Sf. Lo colire, Scemare. —


3. E detto anche di
ottiene adoperando la cocciniglia; e per- scarmigliare nel sign. del §. 4. ; Pie Qualutiqoe altra cosa cui si levi alquan-
chè questa (iota facciasi sulle prime chtaia. R frusto. to della superficie.
solo iu Olanda, fu detto Scarlatto di O- SCARMIGLIATO. «Scar-mi-gtui-fo. Add. SCARNITO. Sear-nl-lo. Add. m.di Scsr-
I auda. Confonde*» per lo più col co ore m. da Scarmigliare. Scompigliato, Av- nire. Intaccato nella carne. 2. Per —
di porpora. Altrimenti Scarlattine. [Lst. viluppato, edicesi piò comunemente dei simil. detto di Qualunque altra cosa
i pvrpura, ccccùium. Io celi. gali, «car- capelli, quasi Non iscard assali, cioè Ar- cui ai levi alquanto della superficie. —
240
]

MCA 8CA SCI


3. Per mcliif. Smunto , Sreco ec. detto pieno, per il quale viene • sporgere io acche da' magnani, Scarpello da banco,
di Verso o simile. —
4. Magro, Gracile, laura più da pie, che da rapo. La scarpa ed è L’ ni specie di tagliuolo più luogo.
Affilato, Scarnato, Asciutto, Segaligno; che chiude il fosso dalla parte della cani- ebe ser* e a tagl ar il ferro a schegge, e
più comunemente Scarno. pagna chiamasi Cunirascarpa. [Da acarpo a* adopera solamrntr a freddo. 3. —
SCABNO. Scàr-no. Adii. m. fior, di Scar- per simiglianra di figura e ciò risulta : Strumento da pigliare uccelli. 6. —
nato. Che ha poca carne; Scarnalo, Af- dagli aliri senti metaforici della voce Chir. Strumento a lamina tagliente a
filalo, Migro re. [Lai. «tacer, gracilis.) acarpa. In gol \.njenlb f io irland. «ceni;» uno o due fili, la quale svaria nella
SCARNOVALARE. Sear no-va-là-re. X. rupe.) —
12. Onde A scerpa, posto a»- grandezza, ed è assicurala a un manico,
•ss. Lo stesso ebe Srarnascialore , Car- verb. A pendio; e si d<ce propriamente Se ne fa uso c miliarmente per le serio*
nasci* le re, Carnevaleggiare. [Lat. bue- delle muraglie, che non si tiraoo io ni anatomiche; onde meglio tbcrsiCol-
chanalibui indulgere.) piombi, ma che sono più larghe nella lello anitomico. —
7. Strumeoto d' ac-
SCARO. Seà-ro. Sm. V. G. Zool. Genere pianta, che nell'estremità, ed é proprio ciaju tagliente a un capo e che si fa
, .

di pesci della famiglia de’ labro idei , di baluardi , muraglie di fortezze ec. operare battendovi sopra dallaiooppo-
della divisione digli acanloiierigi di Dicesi anche di Trrrato taglialo a foggia sloconunmariellodilegnoodipioni-
Cuvier , e degli olonraochi de' toracici tale ebe nella parte più bassa occupi bo. Si adopera per le osta , qua odo si
osteostomi di Domerii. stabilitu da Lin- molto spazio e nel procedere in alto
, vuole letame qualche parte ammalata,
oro con caratteri particolari, e con quel- vada sempre rialrignendosi.— 13. E Da- o t"glkrne quali he esostosi ec.
lo comune d una singolare agilità. È re la scarpa per Dare il pendio ec. —
14. SCARl'ELLONE. Sear-pel-lò-ne. Sm.accr.
diverso del genere Scaro d’Arlstoiile e Mario. Scarpa o Scarpa dell' àncora di- di Scarpello. Scarpello grande,
degli antichi, che faceva parte de’ labri cesi Quel pezzo di legno tagliato a co- SCARPETTA- Scar-péua. Sf. dim. di

di Linneo, da I.arèpCde collocato nel nio, con un buco nell' estremità più a- Scarpa. [Lat. ealceolut J 2. Proverb. —
genere Cbeiline. [Lat. tearut. Da icero cuta, onde passarvi una corda, per mez- Il mondo è come le scarpette Chi le
lo saltello, io tripudio.] —
2. La specie zo della quale resta sospeso fuori del cava e rhi le mette, cioè Vana,
,

più comune di detto genere detta an- .


bordo verso prua. Il suo uso è di rire- SCARPETTACCI A S-ar-pit-tàc-oia. Sf. .

che assolutamente Scaro, è un Pesce che vere il berco deiràocora, onde non dan- Ar. Mes. pegg. di Scarpetta. 2. Zool. —
ha la natatoia dorsale senza puntiglio- oeggi il bordo con lo sfregamento Spezie di pesce vilissimo di lago
. che ,

ni, la membrana delle branchie con quando è al suo posto, pei moti che può dicesi ancora Scarpa. [Lai. Galleria.]
quattro raggi, la nataioja del petto rou ricevere , o quando si dà foodo. —
15. SCARPETTIERE. Scar-pei-iii-r$. Add. e
sedici, quella del ventre eoo sei, quella Zool. Spezie di pesce vittimo di lago, sm. Ar. Mes. V. del dialetto fiorentino,
dell'ano con undici, quella della codn che dicesi ancora Scar pellaccia. [ Lai. V.edi' Cd:olajo.
Con diciolto, e la dorsale con venti. Ua ballerai, ) SCARPBTTiNA» Scur-prt-tì na. Sf. dim.
la testa grande, declinante io pendio, e SCARPACCIA. Sear-pàc-tia. Sf. pegg.di di Scarpetta. [Lat. euiceolus.)
tutta coperta di scaglie. [ Lai. icaru* Scarpa. [Lat. caUeut d tiutui. maini.] SCARPETTONA. 5car-pel-ió-na. Sf.accr.
Cretetuii. ) SCARPELLARE. 5ear-p*l-là-re.Atl.P»o- di Scarpelli.
SCARPA. Scàr.pn. Sf. Ar. Mes. 11 calzar priameote Lavorar le pietre collo scar- SCARPBTT0NE.5car-pef-r4-ne.Sm.accr.
dei piede, fitto per lo più di euojo, alla pello. — 2. Intagliare in pietra. Lat. di Scarpa, o piuttosto di Scarpetta, per
parte di sopra del quale dieiam Toma- cociore, incidere.] —
8. Intaccare sera-
[

uno di qoe’capricei, non rari nella lin-


a quella ebe sta sotto la pianta Suo- plicemente collo scarneltoalcuna pietra gua, di accrescere il dimioulivo; il che
K ,
,

e a quella ebe gira intorno al calca- per ischcggiarla. —


4. Dare di scarpe! non è sempre senza vezzo,
goo Quartieri. [ Lai. calcene , caleea- lo. Guastare, e lor via colio scarpello SCARPICCIO. 5ear-pic-ci-o. Sm. Il fre-
mencum. Dal lat. carpai che , secondo sculture c simili. —
5. Neut. pass. Per queote pestare co' piedi.
Celio Rodigino, indirò presso ia plebe. siimi. Levarsi i peninoli della pelle col SCARPINARE. 5ear-pi-n<i-re. N ass. V.
Romana una spezie di calzari: e corpus l'un,ghie, a guisa che della pietra fa lo bassa e fvmigliare. Dar di gamba, Cam-
vicn dal gr. cripta sandalo. Altri f <rae scarpello. (Lat. «catara.] minare io fretta,
direttamente da crrpù per trasloca rooe SCARPP.LLATA. 5car-pel-(à-f«. Sf. Col- SCARPINO. 5cor-pi-no.Sm.dim. di Scar*
di lettere.] —
2. Dicoosl Scarpe a pian- po di scarpello. pa. Lo stesso che Scarpetta. (Lat. cal-
la, Quando mandala
giù la porte di die- SCARPELLATO. 5ear-p*l-là-fo. Add. m. cuoi ut.]
Uo della scarpariducono alla foggia
si da Scarpellare. Lavorato con lo scarpai- SC ARPIONE. Scar-pi-d-ne. Sm. Zool.
di piaoelle. — Scarpe a ea-
3. Dicoasi lo, Sculto. Specie d'insetto, che meglio dtccsi Scor-
cajuola quelle oon affibb ale o a lise- SCAHPELLATORE. Sear-pel-la-tó-re. pione. [Lat- teorpiut.) — 2. Fig. Guar-
date. —.

4. Dicesi Scarpa di fcltrelli Vcrb. ni. di Scarpellare. Che lavora pie- dare ae io un luogo ri dorma lo scar-
Quelcalzare che suole usarsi nelle stao- tre collo scarpello. [Lat. lapicida , la- pione , vale Guardare se vi aia nascoso
ze, ed « fatto con vivagni di patini laoì tomuz, lapidoriut.) ingenuo. —
3. Spezie di pesce di mare
o con trecce di lana o di cotone. 8. — SCA ROLLATRICE. 5ear-pella-tri-ce. motto spinoso. [Lat. «carpio pi«ci«.
Fig. Spronar le scarpe, dicesi io isch*-r- Verb. f. di Scarpellare. SCARPONE. Scar-pó- ne. Sm. acce, di
io di Chi va a piede.— 6. A scarpa, di- SCA II PELLETTO. Sear-ptUlél-to. Sm. Scarpa. Scarpa formata con maggior
cono vari! artefici, di quegli strumenti, dim. di Scarpello. [Lai. icarpellum.)— consistenza per resistere all'acqua ec.
ordegni, o opere che s-.oo tagliatea 2. Dicevi Scarpe licito augnato, Uno scar- SCARRIER a. Scar-rii-ra. Sf. Par che
sdrucciolo, cioè che da una base si- pello piccolo che si usa utlParie di Ij- valga Cootrabando. Onde Comperare o
quanto larga vanno diminuendo da una vorardifilo, ed è simile a quello che Vendere per iscamera. si dice del Com-
bauda fino io cima. —
7. Cosi chiamasi adoperano i legnaiuoli , ma la sna asta perire e Vendere fuori del traffico co-
aocora quel ferro Incurvato, rhe si adat- è simile a quella de' bulini , e serve o mune, e quasi occultamente. [Da a pri-
ta eolio le ruote di una carrozza o tirai- tagliare i fili. vativa e da carriera
, Quasi fuor di :

le, perchè oon girino precipitosamente SCARPBLLlNARE.Srar-pai-li-nd-ra. Alt. carriera.]— 2. E Uomini, Gente o simili
alta discesa. Chiamasi Òcchio quel Foro V. dell’uso. Meglio Scarpellare. di scarriera si dice d’Uomioi vagabondi
dove passa la catena o cintura che tiene SCARPELLlNATO.5car-pcl-lf-nd-fo.Add. e presti a ogni mal fare,
la acarpa salda alla stanga; ed Alie del- in. da Scarpell.nare. V. dell’uso. Meglio SCARROZZARE. 5car-roz-z0-re.Alt.Far
la acarpa Lati di essa che abbraccino
i
Scervellato. trotute io carrozza , Farsi portare in
ilcerchio della ruota. —
8. T. de' f«b- SCARPELLINO. 5car - pel -tWno, Add. e carrozza ed auchc Correre io carrozze
;

bri. Quella perle del collo , che p-egata sm. Ar. Mes. Quegli che lavora le pie- eoo qualche velocità,
a squadra vico fermata con viti nello ire collo scarpello. [Lei. lapicida, lapi- SCaRRUCOLAMBNTO. Scar ru-co-la-
scanncllo di dietro, prrrbè il carro non daritu.) min-to. Sm. Lo scarrucolare; ed anche
possa girare. —
9. T. de' magnani. SCARPELLO. Sear-pèl-lo. Sm. Strumento Tratto di carrucola, Tratto preso colla
Quello stampo che ha il piano obliquo di ferro tagliente in cima , col quale si carrucola.
per entrar negli angoli delle riprese ebe lavorano le pietre, i legni, i metalli ec. SCARRUCOLANTE. Scar-ru-co-làn- ie.
ai fanno nel ferro. —
10. Pruverh. La [
Lat. eoelum, tea'prum. ] 1. E fig. — Pari, di Scarrucolare. Che scarrucola.—
scarpa troppo stretta fa male il piede ,
-
— 3. Dlcesi da’ magnani , Scarpello a 2. Per metaf.
vale La troppa dora servitù travaglia scarpa con taglio, e vale Che è tozzo, e SCARRUCOLARE. Scar-ru-eo-là-ri. N.
l'animo. —
11. Archi, e Milit. Quel pen- da dar forza ; e Berve principalmente a ass. Lo scorrer del canapo sulla girella
dioche si dò ad un muro o ad no terra- far buchi per le riprese. 4. Dice»! — della carrucola liberamente e eoa rio-
. i | ,

SC A 8 C A SCI
lenza; contrario d'Incarrucolare.— 2. E SCARSETTO. Scar-tit-lo. Add. m. dim. chiamasi quel libro lennto da ogni ban-
deli»» deità carda dell' orinolo da lasca. I di Scarso. [Lai. porcai, parcior.) 2. — chiere concorso alla fiera nel quale ai ,

— 3. Al'. Rimetti re il ran»pn nel a ra- i


Non troppo grosso. notantlulir le negoziazioni chea! tanno
rucola quando a' è incirriiculalo. 4. — SCARSEZZA. 5rar-j/:-za Sf. Strettezza, facendo alla giornata , spettanti allo
Uui. Dice»! anche de'Cantnnli che gor- I (Parsimonia. Lo stecche SrarsitA.ILat. stesso Banchiere, per interesse proprio,
gheggiano con gran velocità. !
parcitai, worcimoma.) 3. Pochezza — , o come procuratore o per c-nto di altri.
SCAftttr COLATO. Scar-ru-colà fo Add. l'arma. I
SCARTAMENTO. 5-ar-ia-vnén-fo. Sm. Lo
m. da Scarrucolar»; contrario d locar- Sr.ARMSSIMAMRNTF.. .Srar-ih.ii-ma- scartare, e Ciò che si scarta. (Lat. njo-
ruco’alo. —
3. Per sirtiil. Aggiunto di mén-te. Avv. superi, di Sciitamente. clio ]

Voce, D» racile gorgheggio. 3. Agg. —


(Lai. parcifitm».)
I

SCARTARE. Scar-tà-re. AH. e n. a*e.


SCARS1SMM0. Scar-iiiii «no. Add. m
)

di RUo. Sgangheralo ,
Gettare in giucaitdo a monte Ir carte
SCARSAMENTE. S ar-ia mia-te. Àvv. slip» ri. di Scarso. I Lat. purrizzifiiuz. ] che altri non mole o che si hanno di
CH l-carsiin. (lM« parer.] Teiu cissimo Avarissimo.
I

I —2
3. ,
— più. (Dal frane, écarttr
,

che vele il me-


SCARSAPEPE. .S'eur*ia-pd-p«. Sm. com p Pochissimo, In pochissima quantità.{
desimo , e che tiene dal celi, ir land.
iodec Bot. Sorta d'erba che fa il Bore SCARSI A. 5car-ai-là. Sf. asl. di Scarso.
1

.
l icari ha , in gali, icaradh separai otte.
siaiile »U’origino. Il Manipolo la disse Miseria , Tenacità , Strrttrzza; opposto Nella sle»>a lingua gali, irarihanaich
in lai. morum. (Lat. origanum omitee di Larghezza. [Lai. par e ir ri». | 3. La — aurora, da trar «rpaiare.ed oirht notte:
Lm J
rcitocbe di mancanza, Pochezza; oppo- di più irarbndaich c car-thuinnich met-
SCA RSARE. Scar-tà-rf. A». Fare scarso, sto di Abbondanza. ;Lat. inopia, defe- tere io disporle. In ar. zcefr troncare ,
Menomare, D minoire. dai.] 3. Parlando di Moneta , Man- — lertit eicrrptus. In ebr. tata declinare,

SCAHsl.GGlANTE.5car itg-giàn If.Part. canza di giusto peso. drfiectere, divrrlere.) 2. E in senti- —


di Sctrsegniere.
SCARSO. Scw-io. Sm. V. A. detto per mento allegorica.— 3. Per metaf. Rica-
SCARSEGGIARE. Srur-teggtà-rt. Alt. Scarsezza, Scarsità. (Lai. inopia defe- , sa re , Rigettare, Rifiutare. (Lat. risi-
Audare a ril< nle Collo »j*« odere . o col rta#.] care J

donare o con simili cose. [Lat. pare# SCARSO Add. m. Alquanto menebevolr.
,
SCARTATA. 5car-fà-te. Sf. Ciò che ai
eroga".) —
3. N. a**. Essere o Avera (Lat. parruz inopt, mnnrut, exijuut. , scene; altrimenti Scarto. Scartamento.
scarsità d akuna cosa. Dal celi, brett. tkar: piccolo, minuto. — 3 Dare nello scartalo, ai dice del
SCARSEGGIATO. Scar itg-già-lo. Add. 2. Tenace, Misero, Che spende a ri-

— Valersi di quel che è gii stalo ricusato,
ni da Scarseggiar*. leole. (Lat. parcu», avanti, miier, ari-
[
o Dire cose già dette o «pule da altri :

SCARSELLA. Sfar-til-ia. Sf. Spere di da «, reatrictMf.j— 3. Cani. i, Circospetto, metafora tolta dal giuoco delle carte.
taschrlla o borsa di cuoio, cucita a una Non corrivo. —
4. Detto di Moneta Mo- : — 3 E si prende anche più comooe-
ÌDilnicnlura di ferro, o d'altro metallo, neta scarsi , d eismo Quella che non è mrnte per Dar nelle furie. En'rar gran-
per portarvi dentro danari. Volgarmente di giunto peso. — 5. Detto di Colpo vale demrote in collera, Uscir quasi fuor di
prendici in generile per Tasca delle ve- Dato obbliquainente o co. li parie più sé. | Dalla s privativa, e dal lat. chari-
sti. {I.at. meoptra montica. Dall' «r.
,
debole dell’ arme da taglio.— 6. E rife- >az amore, benevolente' lo celi. «•a.
chory.at «eco, in cui si ripone il libro ritoancora ad un artificio delia scher- carthan è lo stesso che charitiu. Comu-
de'cooti. Inceli, gali, rtiir mettere, « ma. —
7. Ditesi Audare scarso e vale nemente da caria quasi uscir dallo
Sdii custodia; oi de enir-aoil mettere in Usare scarsezza in fare checchessia. — ,

scritto e (tarlare all' improvvisa.) 4. — -

custodia. Altri forse dal Ist. zaeerliuz 8. Dicesi Cdpire o Cogliere scarso, Dare nelle scartate valr ancora Venire
diin. d« laccalui sacrili Ito.] — 3. Per
j

I
quando colpo, o Minile, feriate obi qua- al meoo, Andare in malora.
aìntll Quelleperlura che ha il granchio !
meute u colla parte più debole dcll ar- SCARTATO. 5car td-fo. Add. m. de
nella pancia.— 3. Avere il granchi alla me.— 9 Diasi Non essere altrui scarso Scartare nel primo e proprio srn«o di
scarsella, d cesi dello Spendere mal vo- e vale Non ricusar di operare , di dare, Scartare, § 1. —
2. Rigettalo, Rifiu-
lentieri ed is*er lenti» a cavarne i de- |
di concedere e aimili. tato. ( Lui. rejrctul.) 3 Ed in forM —
nari.— 4. Archi. Per lindi, delti figura, ’
SC A R T A BELL V B I LE . Srar ta-b- l là-bi- di sm. detto di persona -sceltone.— . M
cosi chiamai la Tribuni agg. unta al ! le. Add. com. Che può scarta he darsi. 4. Io ischerzo per Senza carta, e dtceai
tempio di S. Giovanni Battisi j in Eireu- SCARTABELLANTE. Scar-ta-bel-lan-ie. d' Impannata, o simile.

«e dietro all altor naggiore per farvi il Pari, di Srarti» ballare. Che scartabella. SCARTO. Sm. T. del giuoco. Lo scartare
coro. SCARTA BELLA RE. 5ear-ra6e(-(à-re. Alt. che si fi delle carte. —
2. Per sltnil. ai
SC ARSE LL ACCIO. Sear-nl-làc-cio. Sm. Legger presto per lo più roo poca ap- d ce di Qualunque avanzo di un tutto
armatura fatta di
Ufiit. l’o* palle dell’
,

plicazione ; o piuttosto Carteggiare, da cn *i »ia «c Ito il meglio. 3. Ar. —


paono c gucrniia d cuoj» a botta a gasa
1
Scorrere uo libro. [Lai. libro cenare.] Mes. Specie di co)arne che si reca da
di un largii calzane che copriva il sol-
,
— 2. Passar sotto si leozlo, Pretermet- Alessindria d'Egitto. 4. Oggetti di —
dato dalla cintura al ginocchio: •ilten- tere. scarto , dic. nsi nelle orti Quelli che
trò ai codiali di ferro nelle ut-lue di SC \R TABELLATA. 5car hr-freMó-ta.Sf. nell' ultimi mano rimasero imperfetti

pii del » colo xvi e xvii , e i Franre-i Latto dello scartabellare.


l come 'tnviglic. Cristalli e simili.
la chiamarono ILut-tle-rhautie. Gt| SC ART A BELL A TO. Scar-ta-bel - là-to SCARTOCCIO. jKur-tAr-cio. Sm. detto

.

scrii ori italiani no.» nuli lari m-arnoo Add. m. dn Srar al «Ilare. 1
volgarmente in luogo di Cartoccio. 3.
altresì la voce S cartel Ione. SC A RTABE I. LA TOR E Sear-la-bd |<Mò- . Appi» care *c.»rt.>cci, vale Burlare.— 3.
SCARSELLA AIE.. àVowrWà-air. Sm.Ma- re. Verb. m.di Scartabellare. Che Mar- Ar. Me^. Specie di guaina , con cui ai
riti Fasci-aura ulk* gomene di uu'ta- ta bella. rase»* checché sia.
scrllu perché non si corrodano le ime SCtRTABELLATRtCE. Scarda teMa- SCARZA. Scàr-sa. Sf. Zool. Sorta di pe-
Colle altre. »r| ee. Verb. f. di scartabellare. Che
|
sce. — 2. Bot. Nome volgare della
SCARSELLETTA. Srar-id-lét-ta. Sfdtrn. scartabella. |
Tir*.
di 5c»rsell*. Lo » testo che Scarsellioa. SCARTABELLO. Srar ta-Ul-lo. Sm. Li- SCARZO. Scàr-xo. Add. ra. Di membra
SCAR5ELLINA. Scar tcl li na. Sf. dim. bri , Leggenda o Scrittura di poco pre- leggiadre e agili , Anzi magro che no.
di Se r-el’e. (Lai. loculi»#.] gio. [La 1
. I òeiiuz. Da earlu per para- Contrario di Allicciato, Traversato,
SCARSELLlNo. 5iar-z«Mi-f*o Sm. Milit. goni*. Altri forse dal lai. thartat expi- Massiccio. [ Lat. ajijti. Dal celi, brett.
Piccolo borsa di patino o «li pelle, at- ìara spogliar le carte.]—2. td anche io than p'i'colo, minato, netta, paro.)
ta. cata «111 basca del soldato di fanteria, seiiiiinrtt:o di Libro pregevole , al pari SCASARE. 5ea-za-rz. Att. Obbligare al-
entro cui riponeva le palle di piombo di Cartabello —
3. Cartello di disfida , trui a lasciar la casa dote abita. 3. —
per la carica dei suo moschetto o archi- ma detto vulcudo deridere e dire ingiu- Per simil. — 3. Fig. Mandare in disu-
blISCi ria. so. — 4. E n. ass. Mutar di casa.
SCARSFLLONA. Srar lel-ló Ha. Sf.accr. SCARTA FACCI ACCIO. Srarta-faedàc- SCASATO. Sca- Id-to. Add. m. da Sca-
Scarse Ila. Scarsella grande. (Lai. eni- do. Sin. prgg. di Scartarceli. sa e.
tnrnrz major, iwarzupiNm.] SCARTAFACT.lARE Scarda- fac-dà-fi. SCAMMODDEO. . Seo-ri-marf-dt-o. Add.
SCAIISELLONE. Srar idló-ne. Sm.arcr. N. i ss. Metter matto negli Maria farri. e *ra. Lo stesso che Squasunodea.
di Scarsella. Lo stesso che Scoraci luna. SCARTAFACCIO. Srar-ta fàc-cio. Sm. Lo SCASI MODEO. Sca-ii-mo-di o. Add. a
— 2. Milit Usalo anche nel senso dt
. striai» che Scartabella, nel primo sign. sm. Lo stesso che Squarmodeo. 2- —
? cartellacelo. (L«t libr'lur ] — 2. Scartafaccio di fiera Ed osato ani. come voce riempitiva.
248
, , ,

ICA BOA SCA


SC A SIONE. Sca-tM+e. Sf. V. Contadi- SCATARRARE. Sca- tar-cà-re. N. ass. schaehtel o schatulle che tale II mede-
nesca. V. e di' Oeeuitmi. Spurgare catarro, Far forza per man-
il simo. ) —
2. Arnese tascabile di più
SCASSA. .Seal- ia. Sf. Mario. Peno di le- dar fuori catarro dal petto.
il 2. F g. — forme per contener tabacco. Comune-
gno che mettrsi appiè degli alberi della In modo basso. Sputare sentenze. mente Tabi echi era.— 3. Dicasi Scatola
nave. SCATARRATA. Sea-tar-rà-ta. Sf. Spur- stoppata, da'meccanici, Una capaciti in
SCASSARE. Scas-sà-re. Alt. SI dice pro- go di catarro. una macchina destinata • contener cuo-
priamente del Cavar della casta le mer- SCATARRATO. Sca-tar-rà-to. Add. m. io , grassi o stoppie inzuppate di- sego
canzie e simili. Caotrario d Incassare. da Scatarrare. poste intorno ad un' asta ebe gin o a
(Lai. ex area depromeri.}— 2. Aprire SCATARZO. Sca-tàr-so. Sm. Ar. Me*. un moto di va e viene . per impedire
clonando eùompeodo, per lo p il a ca- V. corrotta di Catarzo. Seta grossa ed che entrino o escen vapori oel vaso cui
gione di furto. —
3. Conquassare o inferiore. questa scatola è applicata.— 4. Dirousi
Sconquassare , che più comunemente SCATELLATO. Sea-tsUà-to. Add. m. Lettere di scatola le Lettere grandi. —
diciamo Scassinar*. (Lat. agitare, con- Fiorentinismo che s’ usa per lo stesso 5- Ed A lettere di seatole, posio avverò,
culere. Dal lat. quastare scrollare, agi- che Smaccato, Scornato, Scornacchiato; col r. Dire o simili per Dire ad Alcuno
tire, sbattere.] —
4. Divegliere, Sbroo- onde Rimanere scatenalo vale Essere , Il suo parere chiaramente elle libera
,

conare ,
trattandosi di terra. (
Lat. pa- alato egaralo da un altro , e rimanere e, come altramente si dice, fuor decen-

stinare. |— 5. Per simil. Scassare i fos- con danno e con vergogna. (Lat. proòro ti ;
perché nelle scatole degli speziali è
si , vale Guastare o Rovinare le laro notatisi Dal ted. sche Ite» ingiuriare . scritto a lettere grandi quel che v* è
sponde. offendere, biasimare.] dentro. [Lat. libere loqui, nudo capite
SCASSATO. Seas tà-to. Add. m. da Scas- SCATENAMENTO Sca-te-na-min-lo,Sm. dicere. ]
sare. Scioglimento della catena. SC.VTOLAJO. Sea-toJà-jo. Add. e sm.
SCALATORE. 5cae-a«-l<3-ra. Verb. m.di SCATENANTE. Sca-to-nàn-is. Pari, di Ar. Mrs. Colui che fa o vende le scato-
Scassare. Colui che scassa. Scaleoare. Che scatena. le, ed altri minuti lavori di legno come
SCASSATaiCE. Scas-sa-tri-ce. Verb. f. SCATENARE. Sca-ta-ndre. Alt. Trardi stacci, misure, soffietti esimili.
di Scassare. catena Sciorre altrui lacatene. ( Lat. SCATOLETTA. Sca-to Ut-ta. Sf. dim. di
SCASSATILA. Seas aa-fu-ea.Sf. Lo scas-
,

ex colenti lohrre ]
— 2. Torre , Spo- ,
Scatola. Scatola piccola. [Ut. capsula ,
sare ; ed anche Laziooe di cavare delle gliare altrui delle catene che si portano orceli a.)
casse (a mercanzia , o altra cosa incas- per ornamento. —
3. N. pass. Sciorsi o SCATOLIERB. Aca-fo-ité-rc. Add. e sm.
satavi. Uscire dalla catena. —
4. Per metaf. Ar. Mes. Lo stesso che Scetolajo.
SCASSINARE. Seat ei-nà-rt. Att. Rom- Scappar fuori , Sollevarsi con furia cd m: .molino Sca to-lì no. Sm. dim. di
pere Guastare , Sconquassare , Soooi-
,
impeto; e dicesi per lo più de' venti e Scatola. Lo stesso che Scatoletta.
porre , Scuocerla!*. [ Lai. franger a e- , delle tempeste. [ Lat. erompere , «n- SCATOLONA. Sca-to-lò-na. Sf. accr. di
rrrtera, corrumpera.) gnten.) Scatola. Lo stesso ebe Scatolone-
SCASSINATO. Scas-si-nà-to. Add. in da SCATENATO. Seatenà-to. Add. m. da SCATOLoNE. Sca-to-ló-ne. Sm. accr. di
Scassinare. Sconquassato, Scassato. Scatenare. Libero e Sciolto dalla cate- Scatola. Scatola grande. [Lai. magna
(Lat. fraetus, raptus , eorruptut.] 2. — na. [ Lai. riflettiti liberatiti ] 2. Di- — capsula, theca.j
E fig. Ma landa lo, Rovinato. cesi Diavolo scatenato per Persona be- SCATOM1ZA. Sca-fo-mi-M. Sf. V. G.
SCASSO. Seàs-so Sm. Apertura fatta con
. stiale, perverse. Zool. Genere d’insetti dell’ordine dei
isirnmento, e propriamente La frattura SCATINIA. Add. Legge Sca-
iSra-ti-ni-a. ditteri, stabilito da Falleo colla Musco
di cassa o porta per cagìooe di furto lini! fu dellaLa Legge romane decre- scybilaria di Fabricio , la quale suc-
che allora si dice qualificato- 2. Di- — Tribuno Sce-
tala sotto gli auspicii del chia gli escrementi. [ Lat. scatomysa.
n-Ilo, La terra divelta a L’alto au-sso, ltolo coulro I sodomiti. Detta anche Da scoto» escrementi , e muso io suc-
del diveg'iere. [ Lat. pastinam ,
pasti- Scantioia. da un certo Scantioioche fu chio.)
natio.] il primo ad esser panilo per un tal de- SCATOMIZIDEE. Sca-io-mi-a»-<tó-e. Sf.
SCASTAGNARE. Sca-sta gnà-rt. N. ass. litto. V. G. Zool. Famiglie d' insetti dell'or-
Tergiversare Sfuggire la difficolti.
, SCÀTOFAGO. Sco-tò-fa-go. Sm. V. G. dine de'dltleri, stabilito da Fallen.che
(
Comunemente da castagna , con cui Zool. Genere d’ insetti dell' ordine dei comprende una parte della tribù delle
per altro non sembra che questa voce dlllrri, della famiglia degli aterieari, e muscidee di.Laireille e specialmente i
abbia nulla a far*. Meglio da s priva- della tribù delle muscidre. stabilito da generi che hanno l'abitudine di vivere
tiva .e dal celt. gali, etisie -n quist io- Melogro a scapito del genere Mosca di succhiando gli escrementi. [Lat. seato-
ne Uscir dalla quistiooe. Uscir dal pro- Llonro, e cosi denominati dalla loro my zideae. V. retini. jicaZomtzo.)
posito. Dilagare.] abitudine di pascersi di escrementi o- SCATOPSO. Sea-tb-p so. Sm. V. G. Zool.
SCASTERIA. Sea-alA-n-a- Sf. Mario. maoi. Hanno l'aspetto delle monche, Genere d'insetti dell’ ordine de’ditterl,
Luogo delle lotiche navi , oie ripone- ma il corpo più allungato le ali cre- , della famiglia delle nemocere e della ,

vansi remi e gii altri attrezzi. [ Dal sciute sul corpo, o appena sparso; dif- tribù de’tipulani di Lalreille, stabilito
gr. schaserion porlo , ricovero delle feriscono dalle oseioe per le loro aotco- da GeofTroj , e cosi denominati dal vi-
navi.] ne quasi contigue alle loro base, incli- vere nelle immondezze. [ Lai. seaptos.
SCASTERIO. Sca-stiri-o Sm. V. G- nate , la coi paletta è lunga • prisma- Da scoto» escrementi, c opsis vista.)
Chir. Strumento per operare la scarifi- tica. La testa è pressoché globosa o e- SCATrANTE- Scai-tòn-te. Perl, di Scat-
cazione. (Lei. sctvisterton. Di sebaste on mlsferica. —
2. Filol. Soprannome dato tare. Che scatta.
verh. di sckaxo io scarifico.)’ scherzevolmente da Aristofane ad Esco- SCATTARE. Scat-tà re. N. asa. Lo scap-
SCATACRASIA. era- rt-a. Sf. V. lapio, comi* Dio della medicioa. pare che fanoo le cose tese da quella
G. Med. Incontinenze del ventre. (Let. SCAT0F1LE. Sca-iò/Me. Sm. pi. V.G. che le ritengono , a epecialmcnta delle
scatacrasia. Da scoto» escrementi , e Zool. Nome imposto da Lstireille ad molte quando sono lasciate Ubere de ciò
aerasia incontinenza.) una delle divisioni, della tribù delle che le riteneva. Nel iioguaggio milita-
SCATAFASaO. Sca-la-fà-scio. V. usata mu»cidee , che comprende alcuni ge- re s’ intende Lo scappare che fa lo
nel modo ai verb. A scatafascio, cioè A neri d'insetti che amano abitare negli scatto nelle armi da tuoeo portatili
rovina. Alla | aggio, A precipizio, Seo- eacremenii. ( Lei. scatophilas. Da sco- dall' incastro ebe lo ritiene, onde II ca-
l’ ordine, v. e di' catafascio. A to» escrementi, e ph i'os amico.) ne viene e cedere solla martellina e ,

SCITA WLFFO. Seo-ta-lùf-fo. Sm. Sem- SCATOGLISCROSI. Sca-to- gli- tcro-si. rovesciandola accende la poivare posta
bra lo stesso che Scapezzuoe, o altre sl- Sm. Med. Lo stesso che Scelogliscrote. nello scudetto. Si disse pure delle armi
mile percossa. SCATOGLISCROTE. Sca-to gii sero-te lese come Archi , Balestre e simili
,

SCATAPOCCHIO. Sea-to-pòc chio. Sm. Sm. G. Med.


V. ViscosrU degli escre- qtiaodo scoccano ; altrimenti Scoccare.
V. Scberr. Il membro vizile. ( Lai. menti alvini. (Lat. scatogliscrote. Da (Molti cavee questa voce dal lat. scata-
muro.] aeafoi escrementi, e glischm viscoso.) ra uscir con forza , saltar fuori. Altri
SCATAPUZIA. Sca-ta pùrsùa. Sf. Bot. SCATOLA. iSoà-lo- lo. Sf. Ar. Mes. Arne- dal let. ex che esprìme il contrario, e
Lo stesso che Scalapuxza a Catapuzza. se a somiglianza di vaso fatto di legno da espiare prendere.) —
2. Onde Scat-
SCATAPCZZA. Oca ta-pu*-;o. Sf. Boi. sottile, o anche d‘ altre materie , per tare a voto dicasi delle armi da fuoco
Lo stesso che Catapuzza. [ Lai. lathy- uso di riponi entro checché si sia. portatili quaodo scattano senza che le
rii.] (Lat. pyzii , capsula thtea. Dal led.
, |
polvere dello scudetto »’ accenda, onde
C4ADJV4U, F©L III.
,, ,, . ] ,

• Ci BOA • GB
U colpo viene a nuotar*.— S- P sua re. praneome dato da Omero al topo , cioè, SCAVEZZARE. .Vea ue« tà-rt. Alt. Ta-
Scorrere, de* lo di tempo. [ Lai. «loti. ] Che rode, Che «cava il cado. gliar via le cime de’ rami degli alberi
— 4. Per atmil- Scattare od pelo , oo SCAVALCANTE. Sca-val<àn-t*. Pari, di acciò facciano rimesse più vigorosa.
minimo che a simili tale Sforare o U- Scavature. Che scavalca. Spezzare io tronco; aHrimenti Scapez-
Kire uo minimo che dell’ (ostruzione SCAVALCARE. Sca-valcà-rt. Alt. Fare zare; e per estens. Rompere , Spezzare.
etoie da ciò th è prescritto.— 5. Cor- scendere o Gius re da cavallo. (Lai. «quo (Lat. discredere, ditrumpcrt, troncar*.

,

rere q tu Ir he divario , Mancare assai o isjicar*.) 2. Per aimll. Lavare noa la »ap. dttcabtxar tagliar la cima di
poco. —6. Cerea re , Schivare , Sfag- cosa di sopra l’altra.—9. Fig. Scaval- un albero , da cobaia cima , eommiU ,
li™. care altrui, vale Farlo cader di graiia o test*. Io ar. scialata palò l'albero, ri-
SCATTATO. Scoi -là lo. Add. m. da di grado d’ alcuno, aotieotrendo in suo •ecò.j —2 . E n. pere. -*3. Per meuf.
Scattare. Scappato, Scoccalo. luogo.—4. N. il?. Scender da cavallo [Lai. praocipiiarn. —
4. En.iw. Det-
SCATTATOJO. Scal lató-jo. Sai. Ar. Smontare. ( Lai. ac «quo dttctndere , to ancore de' cavalli —
B. Provrrb. Chi
.

Me*. Quello s Ini mento adunco , per lo mum dmnitltre.) —


B. Ar. Mes. Far troppo a assottiglia, ai scavezza osimi-
piò di ferro, dorè a’atlacea la oorda S • una maglia entri Dell’altra. 0. — le, vale Chi troppo sofistica ooo eoo- ,

dell'arco, o aimili. Milli. Levar colla upra o con altri or- chiude e non conduce Diente a fine.
SCATTINO. Scat tilo. Ar. Me*. Piccolo degni no petto d'artiglieria dalla cassa; (Lai. obmatptf ur tansus funicolo#.] —
•callo delle re pela Ioni, il qua le è me*- contrario d focavalcare.— 7. Rompere 6. Ar. Me*. Scavezzare il ferro , vale
so lo liberti dalla stella del aoooo. Speziare le cassa sulle quali posano le Romperlo pel mezzo.
Tagliarlo,
SCATTO. £edf-to. Sm. L’atto dello scat- artiglierie, e soffocare cosi il loro fuoco. SCAVEZZATO. Sco-ws-zò-fo. Add. m.
tare; e si dice delle armi da fuoco por- SCAVALCATO. Sea tal ea lo. Add. m. da Scavezzare. Rutto, Spezzalo, Fracas-
tatili,
quando la molla del eane messa da Scavalcare. Smontato da uvaJlo. —
salo. [Lai- ampulatut, delruncalut.)
in moto dal grilletto scappi del i sua 2. Fig. Scavalcato di grafia, cioè Deca- SCAVEZZO. Sca-vit-io. Add. m. aloe, di
tenitura e pressione , per coi II caos duto. Scavezzato.
batte eoo fona contro la (accia della SC A V ALCATORB.&a-aaLoa-fd-re. Verb. SCAVEZZONE. 5ta-u0(-3d-fla.Sm.Conim.
martellina e procura l' accensione della m. di Scavalcare. Che scavalca. 2. —
Rottami. Polvere, Stacciature, ed altri
polrere nello scodellino. —
1. Cosi pure Fig. Chi fa cadere altrui di grado o di avanzi di materie fragili, come ia Can-
chiamasi dagli arnujuoli Quell'ordigno grafia per sutteuiraro io ano luogo. , la China
nella e aimili. [Da Scavtt-
.

interno dell' acciarino d'ogol arma da SCAVALCATE ICE. -Seo-ool-re-fri-e*. tart per rompere: quindi equivale •
fnoeo, eba appuntandosi dall’uno dei Verb. f. di Scavalcare. V Rottura.]
tuoi capi oelle tacche dilla noce vieo SCAVALLARE. Seo-oal-to-re.Àtt. Gettar SCA VIGLI A RE. Sea-av-gliò-ra. N. pesa.
coll'altro ad incontrarti col grilletto h da «vallo. (Lai. equo dtjiccre, equo Liberarsi dalla «viglia , Scapestrarsi.
che lo mette iu moto. —
9- Dicrei della £(urtar*.) — 2. Fig. Scavallare alcuno SCAVIGLI ATO. Sca-vi-glià-to. Add. m.
molla quando ella scappa dilla sua te- vale Farlo cadere di grilla o di grado da Scavallare.
nitura eprereione.— 4. Coti chiamano altrui sottro traodo in suo luogo. [Lat. SCAVO. Scà-to. Sm. La Parte scavata di
gli orinola! Quel pecco degli oriuoU aliquam apud aliquem criminando, w- qualche core. (Lat. eavum, part $wca-
che libere il meccanismo della soneria. i»n in tlltuz attimo anltict.) 3. N. — —
vato .] 2. Idraul. Esca 'azione.
— 9. Fig- Diaerepansa , Divario , Sba- are. nel I. alga —4. Scapigliare!, Sbor- SCAZZELLARE. Scat-ttl-iò-re. N. ass.
glio ; quasi 11 tirar lontano dal ecgoo dellare. Darsi alla srepigliatora, a me- V. bassa. Trastullarsi. [Lat* collude-
che sorbe io senso fig. dìcesi Salto. — nar vita dissoluta. Vivere scapestrata- rà. Quasi scòer ultore frequentali vo di
6. Anche Gg. Dar lo acallo agli starnu- mente. (Lai. lascivin.] —5. Ed in forza Scberiare.)
ti, vale Provocarli. di nome. SCAZZO.NTE. Scax-són-te. Sm. V. G.
SCATURENTE. Seo-lu-rt-èv*-/#. Part. di SCAVALLATO. Sra-ooMd lo. Add. m. Poca. Verso usato da Greci e ds'Laiini,
Scaturire. Che scaturisce. ( Lai. da Scavallare. Gii tato giù da «vallo. simile allo lambirò, fuori che oell' ulti-
lire#, scaturirei.) (Lai. equo dehtrhatus , dtjtclat.] 2. — mo p ede. che è spondeo. [Lat. zeazou.]
SCATURIGINE. Sca-lu-rWji n«. Sf. V. Fig. Decaduto dalli grazia di alcuno. SCAZZONI ICO. Soat-tón-l^co. Add. m.
L. Sorgente propriamente dell’ acque. SCAVA MENTO. •Sco-t'a-mta-fo Sm. L’aito Poes. Aggiunto di Verso ; detto Scaz-
[Let. scaturito.) —
2. Fig. Origine. Onde di scavare, e Lo auto del la cosa scosta. zante.
Avere sci tur >g ine per Originare. (Lat. e fottio, cxcatatio ] SCBA. Sci -a- Sf. Ar. Mes. Quella massa
SCATURIGINE. Sca-fu-ri-giò-n*. Sf V. SCAVAMORTI. Seu-ro-mòr-fi. Add. e di ferro fuso ch’esce della fornace . e si
e di' .Seat urtami. sm.romp in deeLBecchino, Beccamorio, rappiglia io un lungo ristretto appiè
SCATURÌ MENTO. 5ea-tu-ri-mdn-*o.Sm. Pizzica morto. della fornace medesima. 2. Dtcesi —
Lo scaturire. (Lai. «j^neui.) SCAVANTE. Soa-oèn- la. Pari, di S«vare. Tozzo della seca Quel pozzetto o vasca
SCATURIRE. Sra-iu-rt-r*. N. ss*. Pro- Che «cava. quadrala in cui mette a temperare la
ai
priamente Il primo scoppiare o uscir SCAVARE. Sca-và*t. Alt. Cavare sotto , sera per renderla più facile a spe zzare
dell acque dalla terra oda' massi. Lai. ] Affondare, Far buca, Far freso; ed an- e ridurla io pani ; U che si dice Far la
restare, rea tur ira, ftuara. .Scaturire, da che Cavar fuori, Estrarre. (Lat. cavare, scinge.
«calere che vale il mede-imo. In ebr. t/fodtrt.)—l. Incavare.— 3. Fig. Dicesi SCERRAN. Srè-bran. Sf. Bot. La Scebran
scialar ridondare, bagnare: ia ar. «ciotta nello stesso aign. di S«lcare, g. 4. maggiore di Mensueè Quell’erba che
ridondò.)— 2. Per simil. detto delle La- SCAVATO. Sca-oà-to. Add. m. da Sca- altrimenti vieo delta Esule maggiore,
grime, Sgorgare, Grondare, e per metaf. vare. Affondai'', Cavalo. [LeL axcaca- da Dioacoride Pitiusa.iLat. ttfhymatoz.
Trarre origiue. Derivare. 3. All. per — (u«.|-2. Detto di cadavere, vale Cavalo In ar. «eioòromon , io pera, ictobra-
simil. Mandar fuori. dalla torre dovere sepolto. 3. Inca-— mon.J
SCATURITO. Sco ftt-rWo. Add. m. da valo. SCEDA. Sci-da. Sf. Scritture abbozzata
Scaturire. SCAVATORE. Sca-va-ió-n. Verb. m. di Prima scriuura ; e per lo più ai dice a
SCADRÒ. iSeó-u-ro. Sm. V. G. Zoo!. Ge- Scavare Che scava. quelle de’ notai. (Lai. scheda.) 2. Beffe,—
nere d'insetti dell'ordine de’ coleotteri SCAVATRICE. Sco-oa-rrvc*. Verb. f. di Scherno che si fa strazieggiando e ooo-
della sezione degli eteromeri . della fa- Srevare. Che scava. tra (Faccenda gli atti o il parlare altrui.
miglia de’melasomi e dell* tribù delle SCAVATURA-Sea-aa-torn. Sf. Lo stesso (Lat. irritio luta/ , ludus. Dal cali,
piroeliarie, fttabliitod* Fabricio. la piò che Scavamento. gali. ryriyidh befferà , deriderà. Iu ar.
parte delle cui *pecie hanno le cosce e SCA V AZIONE. tea-va-xió vu.Sf, Lo stesso malora detrai il, oblreclzvit, cgptume-
le gamb* anteriori curvate lo arco e co- che Scavamento. [Lat. fottio ) lia affecit. iu ted. zehada danno , torto,
me nodose e gonfie. Biodo i treo quat- i SCAVEZZACOLLO 5ca ee«-fa^òt-la.Sm. schedavi ingiuria.] -3. Lezio, Smorba.
tro articoli prima degli ultimi delleao- comp. Caduta a rompicollo. 2. Fig. — 1 Lat. delicioe. Dal celi, ighead orna-
teone quisi globo tosi e quello dell’ e-
. —
Imbrogli, Pericolo. 3. Domo di scan- mento , abbellimento , che di poi sarà
fttrrmiià conico allungato , ed il corsa- dalosa vita. (Lat. in omne fatino* pro- stato applicato agli abbellimenti cari-
letto aurei quadrato le co^ce anteriori
;
jtetus.) —
4. A scavezzacollo , posto av- reti , coo cui per troppa voglia di pia-
sono rigonfie oem esibì. [Lai. «ctzurtu. veri». Precipitosa mente, Coo pericolo di cere si «piace.
Da sruurot scauro, cioè che ha ì talloni scavezzarsi il collo. [Lat. re proaoep#.] SCEDA TO. Sce-dò-to. Add. m. Dato alla
molto grossi e gonfi.] — B. Io forza d’ avv. Sca rare collo per acede.
SCAVACACIQ. iSco-vo-cd-cto. Filol. So- A xateziacoJJo- SCEDER1A. Scr-da-ri-a, Sf. Scada. V.
2B0
. -

BCR BOB BCR


Scurrilità. [L*l. seurrilis joeut.] —2 delle setta* de’ lerebraol . della Cani- SCELTA. Scél-la. Sf. Lo sceglierà , Eie-
Delicate*» e<cweiva e malia. glia de’ popi» ori. e della tribù degli os- stae. (Lai. «lecito, driectus.) 3. On- —
SCEDONE. Soo-éó ne. Sm. Figo» scber- sturi, stabilito da Latreille , e cosi de- de Dare «celia. Dare a scelte, vale Coo-
nevole che suole servire da mensola o
, nominati per la struttura della loro cedere lo scegliere. —
3. E P are scelta
da capitello. [De schrda io ee oso di gambe. [Lai. «eelium. De fedo* gambe. J o la scelta, vale Scegliere. 4. La par- —
scherno beffa. Io ingl. shodow appa-
,
SCELLE RAGGINE. Seri It-ràggi-ns. Sf. la pili squisita e piò eccellente dicaec-
reoia» imperfetta e finta rapreseoUiio- Lo stesso che Stellerà tetta. cbeaaia;a però dicasi oel linguaggio
oe. lo gr. schedion opera fatta lomul- SCELLBRANZA. .Seri- Ic-ràn-xa. Sf. Lo militare, di esercito, di milizia ac. [Ut.
Diariamente.] —
2. Per Ucbidooe. V. stesso che Scellerato». flos, robur .)
corrotta. SCELLERAHE. SciUt-rà-ri. AU. Beo- SCELTEZZA. Seri-fétta. Sf. ast. di
SCEGLIUENTO. Sct-glimfn-to. Sm. Lo dere scellerato. —
2. N. ats. Commet- Scallo. Qualità di ciò eh’ è scelto. [Lai.
scegliere. [Lat. drleetus ] tere soellrraggio*. deUctus ]

SCEGLIERE. Sci-glir-re. Alt. anom. Se- SC8LLERATAUG1NE. Sed-lo-ratòg-gi- SCELTISSIMO. SeeHU-ri-mo. Add. m.
parare, o Mettere di per cose di qua- ne. Sf. ast. di Scellerato. Lo sterno che saperi, di Scelto. [Lai. leetorimar.}
liti diversa, per diatiogoerle, o per eleg- Scelleraterxa. SCELTO. Scél to. Add. m. da Scegliere,
geme la migliore. [Lai. saliere, recar- SCELLERATA MENTB 5eai le ra-ta-min- |Lat.ttUcUu, rioetui.]— 2. Ed io for-
tiere. Del lat. Misere che vien da eeor- re.Avv. Con bee 1 le ra lesta, Flagitiosa- ta di am. pi. parlando di penosa.— 3.
etm se para la (Dente, c da Irpere cogliere.] niente. [Lat. tceltratc, tcrieste.) Boodo. Squisito. —
4. Agg. di Soldati,
— 2. Distinguere.— 3. Eleggere templi- SCELLERATEZZA. Scet-ie ro-lé : -ta. Sf. di Compagnie , di Soldatésche Chiare
cernente. (Lat. elitra.} —
I. Disegnare, Fatto pieno di eccessiva malvagità e a distiate fra l'altra per praovedl va»
,

Appostare. —3. Ed io forte di nome .


brottura. [Lai. tceltritat , reflui, faci- tae.
Lo scegliere per La ecelta. nur , improbità*. Set lui r oeleriur ec.
,
SCBLTCME. Sotbfm-mt. Sm. L‘ avanto
SCEGLITÌCCIO. Sea-fii-dc-cio. Sm. La derivano dal gr. *ehoiìci che oel senso della eoa* cattive separate dalle buone.
Perle peggiore e piò vile delle cose scel- proprio vai torto, e per tropo vai catti- Marame. [ Lat. purgamtntum purga- ,

te. [Lai. fwrgamenium.l »o, astuto. Nella stessa lingua ce Ito io- man.]
SCEGLITORE. Sce-gli-id-re. Vrrb. m.di gmoo. la ar. teiatir treleit u». Il Boi- SCEMAMENTO. Set-ma-mén-to. Sm. Lo
Scegliere. CJ»e sceglie. ( Lat. ttlector ) lei ha il gali, yigtler nel medeeimo acemere. [ Lat. trnmìnuiio , detroctio ,
SCEGLIT RICE. Sca gli tri-ca. Ter b. f. di senso: aia non trovasi io altri disio- deereirienrum dcrrimentum dtftclio.]
Scegliere. — 2. Ar. Mes. Cosi chiama- narii.) — ,

2. Astr. Dicasi Scemamente di lana


,

do I cartai Colai che sceglie le carte ta- SCELLERATISSIMAMBNTK. &eM«-r<t~ Qoel tempo oel quale l'emisfero riachie-
gliele e oecompone i matti. lir-ri ma rnan te. Aw. saperi, di Scel- rato della looa va sempre dimoendoai ;
SCEIK. Scé-ik. Si. Mod. Cosà chiamano lersUmeoie. [Lat. rcelrriùrima.l è il contea rio di Accrescimento,
io Oriente I capi delle comunità reli- SCELLBRATlSSIMO.Seel-ta-o-riMi-mo. SCEMANTE. See-mòn-f*. Pari, di See-
giose e secolari , i dottori e i predica- Add. m. saperi, di Scellerato. ( Lai. mare. Che scema. [ LaL mmoons da-
tori. «ederotùiimut , tctleiliuimut. ]
ereacena.] —
2- Diesai Lana scemante,
,

SC8LALGIA. Set lal-gi-a. Sf.V. G.Chlr. SCELLERATO. ScebU-rà-to. Add. m. e vale lo stesso che Luna scema.
Dolore della cose a. (Lat. Mialgia. Da Pieno di scclleratexia. [ Lat. nefarius , SCEMANZA. ,$e*-màft-*a. Sf. Lo stesso
ocelot gamba, coscia, e algot dolore.] iccleratus , ac eleitus. ] —
2, Malaga- che Serrai mento.
SCELE RAGGINE. Scelt-ràg-gi-ne. Sf. Lo rato grandemente. Infaustissimo 3. SCEMARE. Sct-màrt. AU. Ridarre •
«lesso che Scelleregginc, Sce Itera tetta. Arche. Campo scellerato : cosi fu detto meno, Diminuire. ( Lat. mtnuere , de-

SGELERÀ RE. Sct-U-rà-rs. Alt. e n. est. in Roma Qnel campo vicino alla Porta crescer*. Dal tcd. acAeulam scemare.
Lo sterno che Scellerare. Collina, nel quale tu sepolta viva la ve. Jo celL gali, nudaick diminuire in vo-
SCELE RATAMENTE. Sco-lo-ca-ia-mén- stale Miouxia, per aver violalo il voto lume, lo ebr. accinti* particella, poco,
fa. Aw. Lo stesso c he Scel levate mente. di castità; Porta scellerata. Quella por- Miemvd consumare, dissiperò. Io breti.
SCELERATEZZA. Sce It-ra-tis-ta. Sf. la di Roma per la quale uscirono tre- i templaat indebolirà o indebolirsi, e ae-
Ln stesso che Scellerate*». cento Fabii Strada o Via scellerata ,
; mal, secondo il Bulle!, togliere. Ma in
SCELE RATISSIMO. Sce-U-ra-iit ti mo. Quella ove Tullia rece passare il suo quesio senso non trovasi *««*«1 io al-
Add. n>. superi, di Scderato, Lo stesso carro sul corpo del padre. tridittaseli.} 2. —
B cal genitivo lu-
che Sce Mera ti sai ma. SGELI. BIUTA'. Seel-U-ri-tà. Sf. ast. di vece dell' accusativo. 3. N. asa. e —
SCELERATO. Scc-le-rà-to. Add. m. Lo Scellerato. Lo stesso che Scellerate!». pass. Ridursi anieoo, Di mina irsi. (Lat.
stesso che Scellerato. —
2. E detto non SCELLKROSO. Seel-lt-ró-so. Add. m. V. iimnòtaere minai.] 4. Scontare. — —
di persona ma fig. di cote relative a A. V. e di’ Scellerato.
,

5. Cavare, perleodo di taogne. 8. —


persona, ed anche allo atesso delitto. SCELLlNO.Ac*Mi-no.Sm.Numis.V.ingle- Ditesi Scemare per bollire e vale Sce-
SCELEREZZA. Sct-lo-rés-M. Sf. V. A. ae e de' mercanti. Mooeta inglese d' ar- marea poco e poco.
v, e di’Scrileruteiiu. genio, del valore di circa venti soldi. SCEMATO. Sot-mò-co. Add. m. da Sce-
SCELBR1TA’. Set le-ri-là. Sf. est. di Sce- SCELLOMA. Scèl-lrma. Si. Y. 0. Cbir. mare Ridotto a meno , Calalo , Dimi-
lerato. Lo stesso che Srellerità, Scelte- Lo stesso che Scheiluma.
,

unito. [Lai. imminuio*.] 2, Conta —


ratezta. SCELO. Sci-Io. Sm. V. L. e poet. V. e di’ malo, Indebolito.
SCELESTO. Se« »-*ro. Add. m.V. L.V. .Sc«U*ra M
int, SctUecatttza. lUt. tot- SCEMATORE. .Sw-iiui-tò-re. Verb. m.
e di' Scellerato. iLat. «caletto*.] la*. ]
di Scemare. Che scema. ( Lat. immi-
SCELETKllSl, Sce-le-ti-u-si. Sm. V. G. SCELOCOSS ALG l A . .Sct-lo-cos-tobgì-a. numi.)
Med. a Aoat. Diceai cosi la Preparazio- Sf. V. 0. L. Med. Cosse Jgia con dolori SCBMATRICB. See-mo-tri-c*. Verb. f. di
ne delle mummie o degli ichrletri. della gamba. ( Lat. icelocotralgia. Dal Scemare.
(Lai. ictUuttsit. Da teeletevo io diesec- gr. teelo* gamba, dal lat. eoxa, coscia, SCEMLSSIMO. m. se-
5ce-o*ii-t»-m®- Add.
co, lo imballa tuo.] e dal gr. algot dolore.) peri, di Scemo. Scioccblisimo , Di po-
SCBLETOPOEIA. .Sre-U-fo-po-a-à-a Sf. SCELOFLOGOSI. Sco-lo-flò go ti. Sf. V. cb<ssimo aeooo.
V. G. Med. e Aoat. Lo stesso che Sce- G. Chir. in ria ramar ione della gambe. SCEMO. Scd*mo. So». Dimioulmento, Scf-
letopoesi e Sceletensi. [Lai. tccltlopoe- Lat. tcelopHlogoti». Da tctlot gamba, mameoto. [Lat, diminutio, tmmmalw,
ia. Da leeieton scheletro essiccalo, e
l
e pklogotit inlrammeitae.] docrementmn. ) —
2. Diretto, Igno-
piro io compongo. 1 SCEI-ONCO. Srt lòn-co. Sm. V. G. Chlr. rama.
SCELETOPOESi. Se«-le-to-poè-ti. Sm. Gooflei» delle estremità inferiori- [Ut. >CEMO. Add. m. Che mence io qualche
V. G. Med. e Aoat. Lo stesso che Sce- tctloncut. D* leeio* gamba, e oncot tn- parte della plrneua e grandetta di prl-
letensi. (Lat. ictletopoetit Da scrittoti more.] ma. (Lai. immmutuJ 2. Mancante,

i

ecbrlrtro, e da pie*t* axiuoe.) SCKLOTIRBE. Sce lo tir-bc. Sm. V. G. Privo al tallo dell* cosa indicata. 3*
SCE LEZI A. Set-Usi a. Sf. V. G. FisM. Med. Vocabolo che dinota II vacillar Di poco »enno, Sciocco. (Ut. simplex ,
U acce bei» o magrezza estrema del deile gambe, dipendentemente dalla fatua*, menfecaptat irnminufa arali, ,

corpo. ( Ut. scrittici. Da tedio io dls- Chorta S. Piti, o da paralisi , o da de- Dall* ebr. ic»'tnmaa*oia stupidità. 1 piò
secco.) boletia scorbutica, (Lat. sctloigrbe. Da eottintendooo alla parola teama le altre
SCEMO. Sci-li-c. Sm. V. G. Zool. Gene- scelos gambe , e lyròe InmuUo , Iusm- di lenno.]— 4. Avere, Seotir dello see-
rc d' inselli drU’ordiw degl imeootieri, alooe.J n»o, Mie Avere poco ernao. Dar a divs-
Qira •

A •
} , —
,j ,

B€K ICE • CE
deredi non esser mollo savio. 5. — paese e II luogu finto «ni palco da' co- scendere; Lo strato che Di scendi mento.
Sentire di scemo nelle fede o simili mici. — 3. Il teatro. —
4. La tela con- [Lat.detcensmt.)
dicesk di Ch abbia qualche mancamen- fitta sopra telai di legno e dipinta per SCENDISALE. Scen di-sà-U. Sm. comp.
to o difetto nella frde ec. — A. Luna rappresentare parte del luogo fiato dai iodici. Dello cosi forse per la rima. V.

nio fino al novilunio


no , vale Guasto.

scema, scemante ec. dicesi dal plenilu-
7. Agg. a Vi-

8. Dicasi poetica-
comici, lo questo senso si adopera per
lo più nel pi. —
B. La commedia
tragedia ec. rappresentata da'eotnici.
La ,
e di'

ta.
Saliscendi.
SCENEGGI AMENTO. Sce-neg -già- mén-
Sm. Lo sceneggiare, Rappresenian-
mente Far chicchessia scemo di alcun A. Una deile parli in cui sono divisi gli « in isccna. Uso della acena.
desiderio o simile, e vale Torgli tal de- atti della commedia, tragedia ec. 7. — SCENEGGIALA.
siderio.
si dice
ConteoUrlo —
0. Fare scemo,
anche di Chi non può riscuotere
Fig. Apparenta poco durevole.
Comparire o Vcuire in iscena, fig., vale
8. — di Sceneggiare.
SCENEGGIARE.
Sce-ncg-giàn-U. Pari,

Ste-ncg-già-re. N. aw.
l' credito.— 10. Scemato, Spen-
intiero Venire al pubblico, Apparire.— 9. Le- Recitare tulle scene.
to, Tolto via detto di Debito o slmile.
, vare i panni dalla scena, proverò.. vale SCENETTA. .Sea-i»4i-l«. Sf. Mus. Dim. di
SCEMPIAGGINE. Scem-piòg-gi-ne. Sf. Scoprir alcun segreto, e far aperta men- Scena. Scena breve , e dicasi nel senio
ast. di Scempio , io sign- di Sciocco. te vedere alcuna cosa. Cosi detto dalle musicale, io opposi* oue a Grande
Balordaggine, Scimunitaggine. Uessvg- corlioe con cui si teneva coperia la sce- •cena.
cine. (Lat. simplicirai, fatuità». na e che si citavano al principio della SCBNICAMENTE.Sm w.-ea m**-<a. Att.
SCEMPIARE. Seemvià re. Alt. Sdoppia- rappresentazione. —
10. Molarsi la Io modo sceoico, Con rappreseti la ma in
re; contrario d Aadoppiare. 3. Ri- — scens, fig., vale Mutarsi la faccia delle {scena.
durre a chiara semplicità, Scempiare; co»e,o degli affari. —
11. Rifare io SCENICO. Sci*si-co. Add. m. Di scena ,
contrario d* Abbreviare. [Lai. explica- isccna, io sulle scene, vale Imitare, Appartenente a teatro. (Lai. icenicua.J
ra , amplificare. ) —
3. Straziare con Contraffare. —
12. Mus. Nel linguag- — 2. Arche. Ludi o Ginocbi scenici
•scempio, Tormentare a spremente. [Lat. gio musicale s'inteode questa parola lu chiamavano gli aotichi Quelli che arca-
dùcrucfara.) senso di Recitativo obbligalo, sia que- no per oggetto il cauto, la musica Istro-
SCEMPI ATAGGINE. Scem-pia-tdg-ji-n*. sto un aoliloauio o dialoghinolo. Ag- meoialf, ia poesia, le rappresenta tioni
Sf. Lo stesso che Scempiaggine. giogarsi rapitelo grande, è di qual- drammatiche , ia danza la panlomioa
SCEMPIATAMENTE. Sccm-pia-ta-mén- che estensione o di una situazione no- ec. — ,

3. Scenici chiamareali ancora


le. Aw.lo maniera scempiata. (Lai. tevole ed appassionata- Talvolta una Coloro che servi vano alle rappresenta-
ptrperam, stolide, «Mondila.] Gran scena viene intersecata da un co- zioni teatrali oai ginnici combattimen-
SCEMPIATEZZA. Scem yia-lés-za. Sf. i
ro. da una cavatina, preghiera ec. ti ; ed erano riuniti in collegi
, che a-
ast. di Scempiato, nel sign. di Sciocco- SCENACCIA. Sce-nòc-cia. Sf. pegg. di veano sacerdoti e sacrifica particolari
Lo stesso ebo Scem piwza Scempiag- , Scena. con nn gran sacerdote che vi preeede-
gine. SCENARIO. 5ce-nd-ri-o. Sm. Foglio in va, ed una specie di magistrati eh'esai
SCEMPIATISSIMO. Scem pia-tis-si-mo. cui sono descritti i recitanti , le scene, comica vanii pure da sé e che prende-
Add. m. superi, di Scempiato. e i luughi pe quali volta per volta deono vano il titolo di Arconti. 4. Ed io—
SCEMPIATO. .Scem più-io. Add. m. da uscire io palco i comici e altre simili ,
forza di sm. parlando di persona G io-
Scempiare. Sdoppiato , Fatto scempio. cose concernenti le commedie, te trage- colatore. Giullare.
— 2. Semplice , Sciocco, Scimunito, die ec.; ed è per lo piò appiccato al SCBNOBATE. Set-nò -ba te. Add. e am.
Sgangherato. [Lai. tnttpidus faluus.l , moro dietro alle scene, affinchè ciascun V. G. Arche. Cosi eh ama vasi presso i
SCEMPIETÀ'. 5cem-pìa-ió. Sf. Lo stesso recitante lu possa da sè stesso vedere Greci chi ballivi salii corda , meglio
che Scempie»*, Scempiaggine. o è tenuto in mano da colui che Invigi- Schenobaie , e da' Roma dì Funambolo.
SCEMPIE ZZA. Scem-piex-ia. Sf. est. di la sulla recita. ( Lai. tumma comoe- (Detto per abuso in vece di Scbcoobale,
Scempio, io sign. di Sciocco. Lo stesso diat .) — 2. Cosi chiamasi ancora Tutto da «chine* fune di giunchi , e bateon
che Scempiaggine. [
Lai. simpiteitoj , lo spaiio occupato dalie scene, e le sce- verb. di be no io cammino.)
tnepliu, ree inopia, «toiidila» .] ne stesse dipinte, e rappresentanti cose SCENOGRAFIA. Sce-no ara-fi a. Sf. V.
SCEMPIO. .Scém-pio. Sm. Crude! tormen- relative alle commedia, o simile, ette si G. Prospell. L'arte di di pigoere le sce-
to, Strazio crudele e tormentoso- f Lai. recita. ne o decorazioni teatrali ; e più estesa-
croctafwj. Dal celi. gali, superfluo w , SCENDENTE. Scen-dìn-U. Part. di Scen- mente L'arte di rappresentare uo edilì-
c da ctap'jll vessazione tormento che
, ;
:

dere. Che scende. —


2. Fis. In forza zio, una c«llA, uo paese in prospettive,
vico da ciap tormentare. In led. < chimpf di em- Lo scendente chiamasi il Corpo cioè come appsjooo alla vista; dicrai
oltraggio , aUrouto.) —
2 Conquasso . |
che scende. ancora Prospettiva. (Lat. zeenographia.
Rovina.— 3. Dicesi Fare scempio e vale SCENDERE. Scén dere. N. asa. e pass, Da scena» corpo, e gropho io descrivo.)
Uccidere crudelmente, Fere strage sen- •noni- Andare in basso , Calare ; con- — 2. La Rappresentazione in rilievo,
ta pietà. —
4. Dicesi Patire »ce<up o e :
trario di Salire. [ Lat. descendere, in o Alzata, che si chiama aoche Mo-
vale Soffrire, Avere, Ricevere gran dan- broli . diskenni. ) —
2. Dicesi Scendere dello.
no. —
5. Creg. Specie di passo nel dal cavallo o del cavallo e vale Smon- SCENOGRAFICO. Sct-Mfrà-fi<o. Add.
bailo. tare da cavallo. —
3. Dicesi Scendere m. Appartenente alle scenografia,
SCEMPIO. Add. m. Contrario di Doppio. per un fiume, e vsle Andare a seconda SCENOGRAFO. Sca-nb gra-fo. Add. e sm.
(Lai. tintpfar.]— 2 Dice»! Dita scem-
. 4. Diorsi Scender sopra e di esso. — Cbi si applica alla sceoografia.
pie per Dits aperte. —
3. Gole scempie vale Andare addosso » Assalire. Lat. I SCENOLAGURO. Scano-là-gn-ro.Sm. ?.
fu detto da Danto per Lisce e piane, da aggredì. ] 5. Scendere a pendio , e — G. Boi. Goal anticamente chiamatasi
simplex checché abbia diversamente dicasi de'corpi quando sono obbligati a Kriophorum vaginattan, vlesuoto dalla
,

spiegato il Buti. —
4 . Volo. Privo- —
strisciare sopra altri corpi poeti io pen-
I*

oa somiglianza col giuoco, e dilunghi


5. Scempiato, cioè Sciocco Scimunito , dio. 6. Detto di cosa che tieo d allo
, — fili ipogioi scabri e disposti in forma
,

Di poco senoo ; ed in questo senso si in basso; come per lo contrario Salire, di coda di lepre.( Lat. schenolagurus.
adopera anche in fona di sm. ( Lai di cosa che tiene da basso lo eu. 7. — Da echino» giuoco, lagoos lepre, e ura
aimplcx, fatuus, stoltdut.lu iogi.simpl Discendere cioè Venir per generazio- , coda.) *

non composto, e timpl non saggio, non ne. (Lat. orijpnam ducere, descendere. SCENOPEA. Sce-noyi-a. Sf. V.G. Fiiol.
accorto, seni’ arto, senta disegun.) 6. —
8. Rinviliate. 9. Terminare, Fi- — — Lo stesso che Sceoopegia. ( Dal gr. «ce-
Onde Fare da scempio, vsle Fara con nire. 10. Dipartirsi dsl primo pro- — na scena, e pito io fo.J
poco seono. con poca ari ed uteri a. posito ma noo si direbbe che di som- SCE.NOPEGIA. Scc-no-ps-gia. Sf. V. G.
SCEMPITA.’ Scem-pila Sf. V. e di' ma di danaro. 11. Indursi, Accomo-
,

— Fiiol. Arto di for tende, esercitata an-


.Scmnpiagpin*. darsi all'altrui volere.
|

12. Att. nel — che da S. Paolo. ( Lat. teenopegia. Da


SCENA. Scé-na. Sf. Cosi chiamasi per 1. sigoif. indicando nel 4. caso il luogo •cene tenda, e pegnyo io ficco.)— 2. St.
antonomasia La parte del teatro posta della discesa. 13. Far discendere , — Eccl. Cosi cbiamavasi ancora la Festa
in faccia agli spettatori, che si estendi- Porre giù, indicando nel 4. caso la per- celebra la dagli Ebrei in memoria della
lo lioea retta alle corna delia sua cavi- sona che si discende. peregrinazione del popolo di Dio nel
tà, e sulla quale gli attori rapprcseula- SCENDIBILE. .Scendi bidè. Add. com. deserto detta ancora La festa de' Ta-
;

no. A' nostri di comunemente chiamasi Che può scendersi, Agevole alla scesi. bernacoli.
Palco scenico. (Lat. acena. ] —
2. 11 SCENDIMELO. Sron-di-mdn-fo, Sia. Lo SCEN0P1.M. Sce-nb-pi-ni. Sm. pi. ?. G.
232
, , , J .

SCE ICE S (E
Zoo). Nome dato da Fallen ad una fa- I SCERNITO. Seer-ni-fo. Add. m
da Scer- te dicasi di quegli sotlrhi filosofi disce-
miglia di ditieri. elle ba par tipo il ge- nire , in sigu. di Schernire. V. A. V. poli di Pirroae, la setta de' quali stabi-
nere Sctnoyyut e che comprende sol* e di* ibernilo. lita per principio, t hè non v’ò nulla di
tanto ilgcpere Chrysontgsa, cosi deno- SCERNITORE. .Scrr-ni-ld-re. Verb. m. di certo c che si ha da dubitar d ogai co-
minati dal far dimora nella immondez- Scernere. —
2. Verb. m. di Scernire, io * sa. Dii gr. sceptieos che vale il mede-
[

ze- [Lai. icmopini. Da leena tenda , o eigo. di Sclieraire. V. A. V. e dt' Scher. simo , e che «irne da sceptieos ccnside-

pinot immond ] ma nitore. - 3. —


Ar. Mes. L' opere jo inca- ratore. Sceptieos in quest' ultimo senso
SCENOI’INO Nee-nò-pi-no.Sra. V.G Zoo!. ricato dello scernimento della tana. vico poi da iception verb. di serpiamo
Genere d'insetti dell'crdiae de'diileri SCERPA RE. Scer-pó-rt. AH. Rompere , io roost itero. J
e della famiglia degli antericeri, stabi- Guastare , Schiantare. ( Lat. divellere , SC.BTTRATO. .Scet- fra lo. Add. m. Che
lito da Latreille.che ba per tipo la Mu- ex stirpa re. Dal lat. ««rrpert tar vi» , ha scettro. —2 Ed in forza di sm.
sco fenestrati* di Linneo , quali ven- i levare: e questo dalla particella inten- SCETTRI FERO. Scel tri-fe-ro. Add. ra.
ooo co?l denominati per U loro a txtu- sità ex e da carperà prendere , consu-
. Che impugna lo seeltro.
ìoe di stare nella immondezze. ( Lai. mare a poco a pòco.] 2. Ed. pass. — SCETTRI POTENTE. Scet-tri-po-len-te.
scenofinut V. l'etim. di Sctnopini ) Essere schiantalo. Add. coro. comp. Che ba autorità per
SCE.NO bCU IDE. Sca-nòr-chi-d*. Sm. V.G. SCERPASOLKA. Scer-pa-so-li-a. Sto. lo scettro-
Boi. Genere di piante delia famiglia del- Zool. Sor la di uccello ignoto ai roologi. SCETTRO. 5niMro. Sm. V. G. Bacchetta
ie orchidee , stabilito da Bluiue ; e cosi SCERPATO. Sear-pè-fo. Add.m. da Scer- che io seguo d'autorità, doni io io od alta
denominale dalla loro somiglianza Cui pere. dignità portavano anticamente i re , I
giuoco , e dall' appartenere alle orchi- SCERPELLATO. Scer-pel-Urto. Add. m. capitani , i saceiduli ec., ed era sulle
ti ee. [Lai. schoeno’chis. Da «dimoi giun- Aggiuoto d’occhio che a tibia arrovescia- prime un semplice bastone per appog-
co, a ordiii testicolo. I te le palpebre. [Del lat. super latue so- giarsi; dipoi fu di materia più o meno
SCENTRE. Scèn-tre. Sm. indecl. V. A. pra portalo, perché abbassandosi l'orlo preziosa e più o meno ornato , e varie
V. e di' Sapula. I Dal latino «eimzer della palpebra, la parte interne di mez- figure io punta vi aggiunsero. Fu dato
eba vaia il medesimo. ]
— 2. Onda A zo va io su.] anche alle immagini della Divinità e di
scentre, A ino sten tre, A mio svenire e SCERPELLINO. Seer-pel-tt no. Add. a. qoalrhe poeta insigne. Presso I moder-
timi li posti avverb. vagì tono Sciente- Lo stesso che ScerpeIJato. ni, serbalo solo ai monarchi, non è più
mente, De I beri u mente, Con tua o mia
i SCERPELLONE. Scer-pel ló-n*. Sm. fer- che segno e simbolo del regio potere.
saputa, o cognixiooe.iLat. Ce ve! ma con- rar Solenne commesso nei parlare o nel- !
Detto ànehe Verga, Verga reale. [ Lat.
scio.} l'operare. [Lat. allucinati». Quasi snro- sctplrum. Scrptron nel primo suo sen-
SCECA SUA. 5ca-pA-ama. Sm. V. G. Boi. vesi iameoto dell' intelligenza , dedotto so vai bastone e, secondo
: Grecisti i

Genere di piante della famiglia delie il tropo da «eerpelitno. ] vien da triplo io appoggio. In ebr. sce-
enforbiacee, e della sezione dalle fiden- SCE R RE. Scér-re. Alt. sino, di Scegliere. àel o sciar bit scettro. In basco , dice il
te*, stabilitoda Blume con no arbusto Lo stesso che Scegliere. Bullei, edvai bastone, o piuttosto le-
che cresce nei luoghi coperti o boschivi SCERVELLATO. Scer «eHA-fo. Add. m. gno. e rou re. ) —
2. Per metonimia,
delle moDiagae di Swlak nell' isola dì Quegli s cui è uscito il cervello. Lo L'autorità regia. La dignità reale, lisu-
Giara. { Lst. «capanna. Da scopaio io stesso che Diecervellslo , Dicervellato. premo comando, ed auebe impero, Do-
copro.] — 2. Per mmf. Stolido. Pazzesco. minio, Signoria, Comaodo Autorità
SCEPASTRO. Sco-pà-ttro. Sm. V.G. Chir. SCERVOLA. Scèr-vo-la. Sf. Boi. Nome Superiorità, ec. —
3. Onde Avere ecet-
, ,

Specie di fasciatura della testa. I Lai. che io ekuoi luoghi di Toscaoa dassl tru d' alcuno , vale Esserne signore. —
scepastra. Da scepasiru che vale il me- V. .Scariola.
alla Cicoria. 4. Boi. Seeltro di re Piente che ba le
:

desimo. ) SCESA. 5c<-«a. o Luogo , per lo


Sf. Via ,
radici carnose , affastellate gialle ; io
,

SCEPSI. Sei-pi. Sf. V. G. Med. Opera- qual si cala da alto a basso ; cunirtrio stelo semplice, frondoso, allo quasi due
zione minuta. [Lat. sctpsis. Scepsi* da di Salila e d'Ert*. China, f Lai. drire*- braccia; le foglie trilatere . striate , i
scopicene io asserto. ) iwr , declive , deci intuì. j 2. L'alto — fiori gialli , che si aproou gli uni dopo
SCERIFFO. Sce-rtf-fo. Add.e am. SLMod. dello scendere. Scodi mento, Diseeodi- gli altri per lungo tempo , in lunghe
Nella storia araba è Nome che si dà ai meoto. t Lai. desetntus. ) 3. Med. — spighe. Fiorisce dalla Primavera fino
discendenti di Maometto per via di Fa- Scesa , dicesi si Catarro , che , secondo all'Estate. È originarie dr ll'ltalia e co-
tino» , di lui figliuola. Nella monarchia Popi mone degli antichi medici , discen- mune nella Sicilie. Detto da' botani-
Inglese è Nome di un uffiziale civile , de del capo nelle membra. (Lat. dùltl- ci Aafodillo. Lat. oipAodelu* (uleui
capo di protiocia . destinato all’ tsecu- lalio. rke umo. ]
— 4. Onde Preodere o Un.)
(

tione delle leggi. [Io ar. seioruf nobile, simili checchessia a scesa di trita o SCBTVERT. Scel-féri. Sm. Metro!. Mi-
eminente «ode lo spago, xerife. In
; piuttosto per (scesa di Usta, vale Impe- aura di capacità da grano usata io O-
ingl. scheriffcbe si pronunzia «cen/f, del gnarsi ostinatamente in alcuna cosa , dessa ed in luna la Crimea. Quarsnta-
sass. tcyrcy'Ttfa che vale il medesimo] Mettervi ogni forza, studio, applicazio- trè scriverti equivalg .no a cento staja
SCERNENl'K N'cer-nèrWe. Pori, di Scer- ne e diligenza, ad oggetto di conseguir- venete.
oere. Che sceme. ne l’intento. [ Lst. (olia «tribù* inniti SCEVER AMENTO. Set- ve ra mtn-to. Sm.
SCERNERE. .Séèr-ne-re. Alt. anoro. a n. ovnniòui n*rE«i intendere.] Lo scekerare, Separazione. (Lai. discre-
pas-i. Distinguere cogli occhi o colla SCESO. Scé-so. Add. m. da Scendere. Ve- do, «eparaivo.] —
2. Reti. Quella figo-
meote, Diélintamente conoscere. ( Lst. nato a basso. — 2. Originario, Discen- re reitorira , eh' è delta anche Disgìuo-
discanterà, distincte cognosctre. Dal lst. dente. (Lai. prognato*.] «lone. (Lat. di*;' «mef io.
sa par sronim separatamente, e cernere SCESOSO. Sct-sóto. Add. m. Agg. di SCEVERANTE. Sca-ua-rànte. Pari, di
vedere, —
2 Mostrare a dito. Addita- Occhio. Forse Cisposo. Caccoloso. ( Dii Sceverare. Che scevera.

i

re. 3. Scegliere. Eleggere. [ Lat. se- frane, ehassic umor viscoso che esce da- SCEVERARE. Sce ve rè-re. Att. Sceglie-
cernere seligtre.
. —
4. Differenziare,
}
gli occhi infermi. Altri forse del gr. re, Separare, Spartire, Dipartire ec.
Segregare. setos sinistro; e ciòper la opinictte in- [Lai. scernere separare
,
dissociare.
,

SCERNIMENTO. Scer-m-mCn-fo. Sm. Lo valso fra il popolo che gli occhi cisposi Dal led. sche uen n-ttare, purgare, il che
scernere. [Lat. diicreiio, separati».] — esercitino uu* maligna influenza. In ar. •i fa, separando il buono dal cattivo.

2. Ar. Mea. Primo lat oro che ai fa alle sciavesa e sdasa limi* ocolis intuito» Altri da separare, volto il P. in V. ]
lane prima di pettinarla . e contista io fuit. ] 2. N. pass, nel primo alga. 3. Andar —
separare le une dalle altre le tarie parli SCETERARK. Scede-rà+e. N. asa. Sonar disgiunto, Separarsi.
della lana per formarne tre o quattro li celerà. Lo stesso ebe Ceterare , Cete-
SCEVERATA. Sce-vc-rà-ta. Sf. Lo stesso
d iverae qua I i tè. Ciò ai fa svolgendo ogni ri zzi re. che Sceveramento.
vello e stendendolo sopra tavola poste SCBTRO. Scé tro. Sm. V. Poet. detta per SCEVERATAMELE- Sce-ve ro ta min-
In fcUoxe bene illuminale. la rima invece di Scettro. ia- Avv. Sepa ratamente. [ Lat. separa-
SCERMRE. Scer-iri-r«. Alt. e n. pass. V. SCETTA. Sdi ta. Sf. V. A- V. edr Setta. tilo, seorsum. ]

A. osata io vece di Scernere. V. Scor- SCETTICISMO. &sf-(i-ct imo.Sm. Filos. SCEVERATO, anturio. Add. m. da
nare. [Lat. dìsctrnere, distincte cogno- Setta e Dottrina degli Sceltici. Sceverare. Separato. | Lat. separatus. ]
leere.j —2. BJ anche In vece di Scher- SCETTICO. SeU-ti-c o. Add. e sm. Filos. —2. Diradato, Fatto raro. Scemalo.
nire, Dispregiare. Che dubita dogo! rosa ; e propriamea- SCEYBRATOBE Sce-W-ra-ld-r*. Verb.m
233
. , ,. m J

RCH SCI S(H


di SttwnM. Che scevera. f
Ut. »rp«- vairii ut filiui foriti crtanlur forti- scori.duloroa e poco o mo llo infiamma-
1

tv i.] — ,

8. Ar. Mea. Sottile tirisele di


|
ti. [Lai. acatamo. Da scollo io dissecco.]

SCEVERATRlCE. Sct-va+a-tri-ct. Verh. legname, per oso di far corbelli, panieri SCHELOTIRBE Sehe-ta-tir-ba. Sin. V .G.
f. di Sceverare. Che aceraia. e altri vati timi li. ( Lai. «caoduta. ] — M*d. Lo stesso che Seetotirbe. ( Ut.
SCEVERO. Scé v ro. Add. in. Separalo ,
9. A nel. Piemia particella dosso elet- ickilotyrbe. Da «calo* gamba , efyròo
Sceverato. (Lei. inorutui.} tala per frattura per ne a rosi o per ca- tumulto, vessazione. ]
SCEVOFILACIO. S«a-t>o/WA-«Lo.Sav. V. rie dal corpo principale deil’oavo. J-CIIELTRO SeM-trn. Sm. Milil. Nomo
0. Eccl. Loogo Delle chiese grechi- , we SCHEGGIALE. Srheg.j.ó te. Sm. Ar.Mes. particolare di quello spiede che nel se-
eicustodiscono I tati ed arredi «acri , Sorte di cinto di cuojn eoo Abbia. (Lst. colo zvii ai portava dagli Alfieri, l'inse-
dello da Qui Secrielie. ILal. utvophg- cmguium. Del per». «t/eheihil fascia, lo gna de’ quali era affidata al loro baode-
laeion. Da «ceto* tata, uleoaile, e phy- Cdt. gali, i» superfluo , e erari gal rin- rajo. ( Dal l’io gl ihiher rhe ai pronun-
Iax. phyloeai custode.) goio. 1
— 8. Cintura di nobile orna- zia aeriiar difesa, ripa».]
SCEVOFILATTO. 5«a t«HI-làMo. Add. e mento. SCHEMA. Sch*-ma. Sm. V. G. Rei». No-
*m. V. G. Eccl. Dignitario nella chieaa SCHEGGI A M EN T0.5c fc«y-jfo-n»M-lo.Sm me geoeri» di qualuoque figura for-
g-rrca, corrispondente al dosi» Sacrista scheggiare. U ma, modo, beltà, abito, ornamento, as-
,

0 Custode, il quale tenera II ter» posto SCHEGGIARE. Schtg già^re. Alt. Pare condo chiede la materia di col si traila.
nel privo ordine de* chetici. Leu m>
schegge. Levare le schegge. [Ut. aerà- Ut. scherno. Da sehso fnua., per acAo io
K’cvhylax. Da «canoa taao, uleoaile, ar- dert , di/findert.)
(

5 N. et», e pass. — bo, in tengo.) —


8. Grora. Figura che
redo e phiioaao o phylatto io cuslo- Rompersi in ischegge, e fig. Derivarsi. serve di soggetto di una proposizione
dlaco.
,

]
— S. Scoscendere o Essere scosceso. — per dimostrare qualche verità matema-
SCBVRARE. Soo-vràrt. All. ainc.di Sce- 4. Ed in furia di nome. Quel romore che tica. — 3. Aslr. Disegno d’un corpo ce-
verare. fanno le pietre nel fenderai. lere— 4. Mas. Varietà risultami dalla
5CEV RATAMENTE. Scevro la-mén-ts. SCHEGGIATO. .fchfy-yià-to. Add. m. da diversa posizione de’ tool , e semitoni
Art. sioe. di Scevera uro» te. Scheggiare. Rotto, Spenato in scheg- DeHarmooie. i

SCEVRATO. Sra-urò-lo Add. m. da Sco- ge. [Lat. «ciirui, dtieùnu.} 2. Sco- SCIIBMATOGRAPIA. Schè ma — io-cro-
rrerà. V. poti. aine. di Scererato. sceso. f\ a. Sf. V. G. Attr. Descrizione degli
SCEVRO. Seé-vro. Add. m. . poti. aloe, SCHEGGIO. ScKég gio. Sm. V. A. Scheg- astri. [Ut. schamntoyrophta. Da sche-
di Scemo. gia, nel s go. di Scoglio scosceso. [Ut. ma figura, e grapho io draerivo.)
SCREDA. Sehà-da. Sf. T.G. Ta solette da rumi praerupta.] SCHEMATURGIA. Scia mo tvr-gì-a. Sf.
aeri retri ; oggi Cari* acrilla. [ Ut. SC MEGGIONE. Scheg gìó-M. Sm. acce, V. G. Aatr Lo stesso che Schema logra-
scheda. di Scheggia. fìa. f Ut. ichematurgin. Da schema fi-
]

SCHEDO.NB. Scha-dó-ne. Sa. V. A. V. e SCHEGGIOSO. Schig-g* io. Add.m. Par- gura, «d argon opera.
di’ Schidioni tite o Tagliato a schegge; e dallo di SCHEMI ). Sehè-mo. Sm. Mus. Lo eteeeo
SCHEDO [fOBO. Schedo-nò-ro. Sa V G. Luogo, Sconce», Dirupato. [Ut. praa- che Schema, uel alga, del %. 4.

. .

Bot. Geoere di piante della famiglia ntptuj. ]


1. Detto di Sesti o simile , SCIIBNA. Schè-na. Sf. V. posi, nata .
delle gramioee.e della iriaodria digioia Mal pari, Disuguali. forse elle lombarde, in vece di Schiena.
di Liooeo, subii Ho da Paliaaot De Beoo- SCHEGGI LOLA. Schcg-gìuò ta. Sf. dim. SCHIANTO. Sche-odn-io. Sm. V.G. Bot.
vai», che comprende alcune apode che di Scheggia. [Ut. parvum segmentimi.) Specie di piente del genere Andropogoa
face rami perle de' generi Fettuca tko- SCHEGGIUZZA. Scheg-giùs sa. Sf. dim. di Lino», della poligamia moooecia, a
awj e Poa, le quali tuUe allignano nel- di Scbrggia Lo stesso « he Schegginola. della famiglia delle gramoe* , rosi do-
le colline o presso I monti. [ Ut. arhe- SCHELETRAME.ieAa-lurà ma Sm.Riu* nomloatedal loro fiore simile a quello
donorut. Da schadon ricino , fl oro» oiooe, QoaotiU di aebelelri. del giunco. [ Ut. lehoenrmihut. Da
monte. ]
SCHE LEI RIZZA RE. Sche U- tris xà re. «chino* giunco, e anthoi fiore.)
SCHEDI: LA Schi du- lo. Sf. diro, di Sche- Alt. Ridurre allo auto di scheletro. SCHRNANZI A. SdH-nan tl-a. Sf. Med.
—9
.

de . Cartaccia . [
Lag.
Lat ichidula.]
. . SCHEI. STRIZZATO. Schi-li-lris xà lo. Lo stesso che Schienaozia.
Ruolo di carU o di pergamena annesso Add. m. da Scheletrirla re. Patto sche- SC11ENCIRE. Sche ci-re. N. a». V. A.
ad un testamento, afflilo, od altro atrn- letro, Ridotto a alate di scheletro. Andare a svinando. —
8. Att. Per ma-
memo , che contiene un in ventarlo di SCHELETRO. 5chd-if-<ro. Sm.V.G Aoat. . taf. Scaosarr, Schivare.
( Ut.
evitare,
beai o qualche altra coaa omessa nel
,
il complesso delle osm del corpo nel- devilar t, coviti. ] *»

corpo dello atrumeoto. l’uomo e negli aoiroall vertebrati, di- 5CIIBNELLA. Sche-nil la. Sf. Valer. Lo
SCUEELIO. Seh#-à-lv-e. Sm. Min. Nome sposte ed unite nella loro palarti posi- stesso rhe Schiarila, Schieoella.
dato da’ eh (mici Tedeschi al Tuncateoo. tura dopo il diarccamento delle carni. SCHEMCLO. Schèni-elo. Sm V G. Zoot.
. .

SCHEGGETTA. Seheg géhla. Sf. dim. di [


Ut. acetato*. ] —
8 Dicesi Scheletro Nome greco da alcuni ornitologi ,dopo
Scheggia. Lo «tesso che Scbeggiuola. naturala, Quello le cui oaaa tono ancora Aristuiile, dato alla Lodota di mare,
SCHEGGIA. Schig-aia. Sf. Propriamente riunite da' In» propri! legamenti ; e atleta la sua abitudine di starsene tra i

Quel pendio di legno che nel tagliare Scheletro artificiale , Quello le cui ossa giuochi delle paludi. (Ut- achoantrloa.
1 legnami o altrimenti si rieoe a spic- anno riunite con memo
legamenti mec- Da «chino* gmo» )
care ; ed è per lo p ò toltile ed tento canici. —
3. Boi. Per aimilit. dtetaì au- SCIIENJO. Scki ni o. Sm.V. G. Mu«. Sov-
onde facilmente caccia odia s peate t-
ai che delle piente, o simili. —4. Ar.Mea. ta di cauto languido e pieghevole, di cui
ra della pelle e vi produce dolore ga- Cosi dieeai anche per elmil. ossatu- U fa nirqzionr Casa a boa o. [ Ut. ichoe-
gliardo, e forte irritazione. (Lat. astuta, ra , Il fusto d’ una macchina che vada nium. ]
tchidia , ««ondula. Comunemente de poi vestilo o riempiuto con altra parti. SCHHNO. Schi no. Sm. V. G. Bel. Gene»
jehidia , come meriggio da endici , m Plb comunemente Armature. di piante della triiodria monogini» e ,

raggio da radiai, «eggio da video ec. Il SCHELE IROLOGI A. ,Vehe-i*-<ro-lo yi a. dcl a famiglia delle ciperoidi ; distinto
Rultel ha il brett. tkigtn per tagliare io Sf. V.G. Aoet. Trattato delle oasi e dalle spighette cilindraceo avvoltalo,
minuti peni. J —
8. Detto poeticamen- de' loro legamenti. (Lat. tcheUirologia. composte di «quaiqe rsccolie io falcetti,
te del Tronco di otta pisnu. — 3. Ed Da acetato» scheletro, c logoi discorso.] n.Ude a turili , e di semi
lo esteriori
anche nel pi. per Petti di legno. 4. — SCHEI ETROPEA. Sche ta-l ro-pd-o. Sf. quasi rotondi e vordi. Attesa la loro
Per tirati. Schegge d icona» Que’ paletti V. G. Ansi, e Chir. Arte di preparare le piegbevolesia ai fecero con esse le pri-
che ai spiccano nel rompere qualsivo- ossa , e di costruire gii scheletri artifi- me corde. (Ut. achoanua. Da srhtnos.)
glia altro corpo, » nel battere fortemen- ciali.(Ut. «celetopoea. Da jeaiaton sche- — 3. Filo). Misura itineraria pret-
te tu qualche corpo solido. S. Sco- — letro, epilo io fo.) to i Paraiaoi , che era di trema stadi!
glio scheggialo o scosceso. Ut. rapa» SCHF.LLOM A. ScheWò-«a. Sm. V. G. maggiori, o di »essaoU minori. Noo era
praerupto. In uogh. istilla rupe. ]
[

— Chir. Fluseo palpebrale e puri forme, o parò si esclusiva di Persia , che non si
6. Proverb. Chi ha de’ ceppi può far ,
Malattia degli occhi, doo mai disgiunta Uovi usata anche in Egitto ed in Gra-
delle schegge, vale Dall’ tasti può trar- da uiia cispa spessa crostosa ed acre da , a forse altrove; dal che probabil-
seoe il poco [Lat. cui multimi »«l pipe- nella quale per cessezione o dimiuutio- mente procedeva la differenza di vaio-
ria, ariani oleriòusimmisrei.] 7. — U ne delle lagrime, che in poca quantità o Uziooe , già data a une»ta misura , al-
scheggia ritrae dal ceppo; Diteti di Chi niente effetto si separano dai lo» organi cuni facendola di aladii (rentaduo, altri
doo traligna da’ tuoi progenitori. LUI. secretori rimangono gli occhi aridi , o- di quaranta ec. . 'TI'tlfT ! ‘"T
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SCHENOBATE. Seht-nò baie. Add. e fin. priamente Difesa, Combattimento a di- eom. Di scherno. Da schernire , Degne
Fllol. Lo stesso che Scemi baie. tesi;ma fu adoperalo altre-l dagli an- di scherno. ( Lat. contismeUoivi ,
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SCHENOBATICA. Schedo ba-ii-ca. Sf. tichi scrittori per ogni spetie di batta- riotaj.l
V. G. Ptlol. Arie di ballare stilla cor- glia fra due o più combattenti. (Lat. SCHERNEVOLMENTE Scher-nevol-mén-
da , presso Romani eserciiata per lo
I pugna, rtoa, certamcn-1— 3. Bertesca 0 te. Avv. G.o iseberno. [Lat. confuma-
più dagli schiavi che divenivano così il altra qualsisiamacchina di legno, posta lioee, injuriote. I
pubblico, ri traendone però il lacroi lo- a difesa intorno alle mure d’ una città SCHERNI A. òcMr-vu-a.Sf, V. A. Lo stesso
ro padroni. [ Lai. tchoenobalca. V. o lungo la fronte d uo campo, lo questo che Schema. V, e di* Scherno.
retini, di .Screoòafa.) senso, nota il Muratori , fu pure usata SCHERNI ANO. Schvr-ui-à-no.Add. esco.
SCHENQDIO. »ScAr-fid-t/i-o. Sin . V G
. - Boi. tal «oc* nelle Cronache delle cose ila- V. A. Che schernisce. V. e di’ -Schemi-
Genere di piarne della famiglia delle re- liane del mrdio evo. tare. (Lat. irritar, coitlumeliotui.]
stiaeee, slab'lìlo da Labitlardiére , eoo SCHERMARE. Schir-mà-re. All. T. A. SCHER.NIBILB. Scher-Mbi le. Add.com.
uoa pianta dilla Nuova Olanda ebo nel- Lo stesso che Schermire, nel primo sigu. Lo stesso che Schernevole,
la sua forma è assai simile allo sdieno- fl.al.de/irnderv, virar*.] SCHERNIDORE. Scher-oi-dó re.Verb- m.
[Lat. fdioenodium. Da tchinot giuoco, SCIIERMID0RA.5cher-m» dó-ra. Verb, f. Hi Scheroirr. Lo atesao che Schernitore.
« riot somiglianza.) di Schermire. Lo stesati che Schermi- SCHERME. ScMr-ni « Sf. V. A.Lo stesso
SCH EN OTRASO.

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