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J2
i
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DIZIONARIO
DBLU
LINGUA ITALIANA
VOLUME TERZO
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DIZIONARIO
DELLA
LINGUA ITALIANA
GIÀ PI' MILITATO
DA FRANCESCO CARDINALI
/-/- j* WfìGj* ro
NAPOLI
PRESSO GAETANO NOBILE EDITORE-PROPRIETARIO
Vicoletto Salala a’ Ventaglia i Num. H,
1831
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,
DIZIONARIO
DELLA LINGUA ITALIANA
9 QUA QUA
Sosl. com. Lettera consonante, la d-*- talvolta Questa e quell'arra cosa. Simi- torsioni che f*ooo nelle loro adunanze
cimaquinta , che
deli' alfabeto italiano li cose. I Lat. et tali a , et hujutcemodi quando si credono ispirati dallo Spiri to
si articola allo stesso modo del C gut- alia )— 7. Parlandosi di tempo. Più qua Santo. Giorgio Fox nel 1617 ne fu U
turale. Può chiamarsi mezza lettera ,
«ale Verso il tempo nostro. —8. Dicesi fondatore. Egli pose per prima massi-
perchè ooo La da sé vibrazione che Qua giù, Qua sii. Qua entro ce. che seri- ma l’ eguaglianza generale fra gli uo-
possa rilevare elemento se non è se- vonsi anche Quaggiù , Quassù Quaen- mini , e però che si dovessero soppri-
, .
di uno spazio.
parla, e trovandosi talora accompagnato In questo e io quel luogo.— 24. In qua QUADERNETTO. Qua-der-nétto. Sm.
1
co verbi di stato, > alr la questo luogo, serve anche a dinotare (a quantità di dim. di Quaderno. ILat.Todiciliui.par-
e corrisponde al lat. hie. ( Seconda il più d'un tal nomerò. —
25. Dicesi In uut roder.)
Muratori ba potuto derivare dalla e-
,
qua a dietro. In qua dietro, ee. per Qui QUADERNO. Qua-dir-no. Sm. Si dice
spresslone latina hacee parti io questa a dietro. Per lo passato. Per Poco fa, In- d'Alquanti fogli di carta uniti insieme,
parte. Più veris'milmente viene da io- aino a poco fa. per iscrivervi dentro conti , memorie ,
et* equivale al q. 1 Napolitani dicono Si. M<>d- Lo stesso ebe Quacquero. priamente dagli stampatori si dice di
ca, e gli Spago, ocd dal lat. hoc per di QUAC'.CINO. (Quoe-ei-no. Sm. Ar. Mes. Alcuni fogli insieme piegati in mod i
quà. Dal pers. frigia che vai qni, sem- Nome che si dà volgarmente nel Fio- da fon; otto carie unite in un sol libret-
bra essersi tratto già nel senso mede- rentino alle piccole schiacciate che ran- to. [Lat. codex. Quaderno In su le pri-
simo. Za può esser veoulo da già ma nosi nelle cose della bassa gente il gior- me si disse l’unione d» quattro fogli di
secondo altri, vico dal frane, fa qua.)
;
no del pao fresco staccando una por- caria o sia di otto pagine. —
2. Per
— 2. Talora anche serve comunemente
,
Qua si prepone come Qua e là e vale lo QUACQUERO. Quà-eqne-ro. Add. e sm. ni.) — 3. Ar. Mes. Quaderno di fogli
questo e in quel luogo, Dall'una parte e St. Mud. In Inghilterra si dà questo diciamo a Venticinque fogli me*si l’un
dall'altra. (Lai. hoc ili oc, huc rllue.j — nome ad una Setta di Visionarli entu- nell'altro seoz* cucire; che ora diecsi
#
6. Qu«e là. postoassoluiam., ralcauchc siasti, a causa del tremore e delle con- piuttosto Quinterno, e si compone au -
Cabdwali, Fot. III. t
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— , ) ,
QUA 9 vi ODA
rhe
ventiquattro
di fogli. [Lai. scapui tiro presso i Romani, alluderne al mi* due regoli congiunti ad angolo retto
— 6 Coma). Quaderno di cassa: Quello
]
sero valore del quadrante. dal vertice del quale pende un piombi-
,
ni ec- —
6. Filo). V. L. Tagliere, e de doe archi, cd alzando il traguardo QUADRANTE. Add. Com. Che quadra ,
propriamente quello che usavano gli an- dell'altro arco, lido a che il raggio del- Conveniente , Acconcio , Appropriato ,
tichi ne' sagrifizii. l'arco venga a cadere sul traguardo del Accomodato.
QUADRA BILE. Qua-drà-bide. Adii. coni. centro e per conseguente sia visibile
, QUADRARE. Qua-drà-re. Att. Ridurre
Che può quadrare, Accomodi! hi le. 2. — all’ octhiu situato nell' altro traguardo. in forma quadra oggi più comune-
Che può ridursi in forma quadra. Questo è il Quadrarne inglese il quale
può essere ina uon io
, mente Riquadrare. [Lat.
;
quadrare.} —
QUADRAGENARIO. Qua-dra-ge-nà-ri-a, utile in terra , 2. Fig. Quadrare altrui il cervello, vale
Add. e sm. parlando di persona. Che mare, perchè richiede posizione coatta Metterglielo a partito. —3. Neut.is».
è in età di quarantanni. 2. Che im- — ed iuvatiabile ; onde si supplisce ad
e 'So coll’otlaute. Ditesi Quadrante mu-
Pace re, Soddisfare o Accomoda rat. [Lat.
porla numero di quaranta. arridere, quadrare, probari.] —4. Star
QUADRAGESIMA. Qua dra-gi! si-ma .St. rale quando è attaccato alla superficie molto bene alcuna cosa ad alcuno; e
Eccl. Altrimenti Quaresima. [Lat-qua- di un muro nel piano del meridiano. dicesi piùpropriamente di Soprannome
dragetima. ] —
2. Filol. Dritto di en- Dicesi Quadrante equinoziale Quello il o simili.— 5. Dicesi Quadrare a capello
trata che pagatasi per le mercanzie cui piano è parallelo all'equatore.- - 3. c vale Toroarc per l'appunto, Stare co-
oeU'aolica Roma agli appaltatori della Di riduztoue. Strumento che rappre- me un desidera. —
6. E n. pass. Retti-
repubblica e che fu abolito da Ne- senta il quarto delTorizzonte, e cun cui ficarsi, Dirizzarsi.
rone. si sciolgono prob'emi del pilotaggio
i
QUADR ARO. Qua drà-ro, Add. e sro. Àr.
QUADR AGESIMALE.Qua-r/ra ge-ii-mà- per mezzo di triangoli simili. 4. Sfe- — Me*. Mercatante. Venditore di quadri.
Add. coin. Di quadragesima. Altri-
le. rico.Strumento ebe rappresenta il quar- QUADRATACI EX TE. Qua-dra-ta-men- te.
menti Quaresimale. [ Lai. quadragesi- to d'uo astrolabio o d'uo meridiano » e Am . In maniera che quadri.
malù. ) serve a sciogliere meccanicamente al- QUADKATARIO. Qua-dra-tà-ri-o. Add.
QUADRAGESIMO. Qua-dra-gé-ti-mo. cuni problemi d’ astronomia che sono c sm. V. L. Filol.'Nome che devano i
Add. m. num. ordinativo di Qaaraota. necessari! neH’arte del pilotaggio co- , Romani all'operajo il quale riquadrava
[Lat. quadragetimut.) me trovare il luogo dèi sole , la sua a- le pietre. [Lat. quadratarìm.)
QUADRAGESJMOQIILYJO. Qua-dra-ge- sceosione rena, la sua amplitudine, la QUADRATl.No.Qua-dra-tt-no.Sm. dim.
ti- ma quia- lo. Add. ni numerale coni p. sua declinazione, l'ora del oascere e del
—
di Quadrato. —
2. Ar. Mes. Quadratini
ordinati) n di Quaramaonque- tramonto, l'azimut, ec. fi. Ar. Me». chiamano gli stampatori qua' Pezzetti
QUADRAGES1MO>ECONDO. Qua-dra- Nome abusivo ebo danno gli oriuolai quadrati, che servono per la formazio-
ge-si-mo-se-cùndo. Add. m. numeralo allaMostra dell'orivolo a ruote, la qua- ne de' voli delle linee.
comp. ordinativo di Quarantadue. le èun cerchio intero; e forae lo piglia- QUADRATIVI), Qua-dratì-to. Add. m.
QUADRAMELO. Qua-dra-mén-to. Sm. no da una sorta d'oriooto a sole , che ai Che quadra , Atto a quadrare. [Lat.
Il quadrare. Quadratura. fa uel quadrante. —
0. T. de* lapidarli. quadrane .
QL Al) RANGOLA RE. Qua dran-go-là re. Strumento a cui si adatta un pezzo di QUADRATO. Qua-drà-fo. Sm. Geom. Fi-
Add.com. Di figura di quadrangolo. legno , ove con islucco è incastrala la gura piana di quattro loti, che ha tulli
2. Boi. Agg. di qualunque parte di una pietra , e serve a tener!* ferma nell' i- e quattro gli angoli retti e lati ugna-
pianta che consti di quattro facce com- sfacccilarla o pubr’a. 7 Chiamasi — li. ,
[
Lai. quadratura» . 2. Ar. Mes. ]
—
i
prese da quattro angoli. Quadrante riportature lo Strumento de- T. degli stampaiori. Pezzo di metallo
QUADRANGOLATO. Qua- dran-go-là io. stinato a tracciare sulla carta degli an- deh'i> irs<a qualità de’ caratteri, di for-
Add. m. Ridotto io forma di quadran- goli di dota grandezza, o pure a misu- ma quadra , e più basso delle lettere
golo- rare gradarione di quelli formati da
la per formazione de’ voti delle linee.
la
QUADRANGOLO. Qua-dràn-go lo. Sm. due linee rtlle. Esso è di metallo, o Dicesi uuchc Quadratino. 3. Anal. —
Figura di quattro canti o lati c quattro pure di corco trasparite ,e gli si dà la Nome dato a molti muscoli per h loro
angoli. [Lai- quae/ranguliii*.] 2. Fu — figura di un circolo diviso io 180 ^ra- forma quadrilatera. Ditesi Quadrato
detto Quadrangolo del mondo per Più di. —
8. Numism. La piu piccola mo- delle labbra o del meoto, il Muscolo
remota parte del mondo. neta di rame, dopo U «citante , presso abbissatorc del labbro inferiore; Qua-
QUADRANGOLO. Add. m. Di quattro la- i Romani. Certo importata la quarta drato de' lombi , quel Muscolo pari
ti. Meglio Quadrangolare. [ Lat. qua- parte d'una moneta di maggior valore, spesso, schiacciato e quadnlatero che ,
drangoli/*.] ch'era I’ B8»e al tempo della Repobbli si estende dalla eretta iliaca, a dal le-
QUADR ANTALE. Qua drai» fd le. Sm. fa ma sotto gli ultimi Imperatori eb-
: gamento ileo lombare a quasi lotta la
Geom. Figura cuba, da ogni parte qua- bero nome di Quadrante varie piccole lunghezza del margine inferiore del-
dra ed equilatera, che consta di sci pia- monete di diverso peso e valore.- In l'ultima costa falsa che serve ad abbas-
ni, e di ulto angoli retti, siccome il da- principio il Quadranti pesava tre once,
1
sare; Quadrato pronatore» Quel museo-
do da giuoco, e che da ogni parte ba la ond’era dello anche Triuncc o Tcruncio; io pari, sottile, schiacciato e quadrila-
sua dimens
one. —
Arche. Misura 2. al tempo della prima guerra punirà , tero» posta alla parte ioferioro della
determinalo di un piede cubico presso pesava mezza onda oss a quattro dram- superficie palmare dell'aatl-bracrio» il
I Romani, detta anche Anfora capitoli- me: dopo le rotte di Annibale, un quar- qua e a traverso dei cubito vo al radir»
na la quale poteva contenere quanto
, to d'oncia, ossia due dramme; e final- ed opera la rotaziooe di quest'osso nel
vino abbisognava per fare il peso di ot- mente per la legge Papiria, noa dram- suo asse dall' infuori all' indentro, in
tanta libbre, mentre l'anfora ordinarla ma. Fu anche moneta antica dell'Egitto maniera di girar la mano ossia farla
era indeterminata. e dell'Asia. —
9. Filol. Misura di ca- eseguire il movimento di
,
pronazione;
QUADRANTARIO. Qua-dran tà-rio. pacità in uso presso i Romani. 10. — Quadrato della coscia ,
Quei muscolo
Add. e sin. V. L. Filo). Epiteto avvili- Milit, Strumento di metallo , fallo di I pari, sonile» schiacciate, quadrato, che
2
, , -
Q VA 0VA 9VA
si osserva nella parie superiore e po- bilmente nelle marce molestate da un zculurn w/reum.) — 3. Ar. Me*. Specie
steriore deila coscia , ove ai reca dalla nemico prepotente di cavalli, poiché of- di ferrareccia.
tuberosità ischiatica alla linea obliqua fre una piccola fronte, e lunghi lati è QUADRETTO. Qua-drSi-to. Sm. dim. di
che discende dai trocanteri per andare pur chiamato Quadrato d Egit to, perchè
;
il femore intorno al proprio asse ed .a valleria d-f' Mammalucchi e degli Ara- to altrimenti Quadrello. [Lat. iater.]
;
no . articolato col cran:o per diarir>si. QUADRATURE. Qua dra-tó-re. Vrrb. m. Quello rh'è composto di quattro caselle.
— fi. V. Quadralo adJ.,g.
Milit. 11. di Quadrare. Che quadra, Che riduce in QU A DR DENTATO.
I Quajri-den-làto.
— 7. Mario. Quadralo navale. È la fi- forma quadra. Add. m. comp. Zo.il. Che ha quattro
gura di un quadrato perfetto che si , QUADRA f RICE. Qua-dra trì-ce. Verh.f. denti. [Lai. q><arfrt</tfn(a'iff.)
descrive sopra il cassero di uoa nave diQuadrare. Che quadra; Che riduce in QUADRIENNIO. Qua-dri-én-nio. Sai.
che fa parte di ua'amiata navale, e ser- forma quadra; e si dice da'geometri ad comp. V. L. Lo spazio di quattro anni.
ve ai necessari! rilievi ed osservazioni una sorta di linea retta, t Lai. qua- [ Lat. quadrienntum. Da quatuor quat-
delle altre navi dell'annata. — 8. Mit. QUA DII ATUR A. Qua-dra-tu ra.Sf.Ueom. QUADRIFIDO. Qua-dri-fi-do. Add. rn.
Quadralo magico. Figura quadrala for- Il quadrare, Il ridurre io figura quadra Diviso o Tagliato io quattro parti. [Dal
mata da uoa serie di numeri in propor- 0 in quadrato ed anche II trovare un lat. quatuor quattro, e da fidi io fendei.)
zione aritmetica disposti in linee pa-
;
quadralo che abbia I* area uguale n — 2. Ansi. Aggiunto dato dagli anato-
rtitile
,
o in ordini eguali, di modo che quella di un altra figura. Onde Quadra- mici al coccige. —
3. Boi. Dicevi di parte
somme di lutti quelli che trovanti tura del circolo vuoi dire La costruzio- fatta io quattro per v in d'incisioni, che
le
sopra una stessa linea, sia Drizzatale, ne d’un quadrato uguale in superficie a armoni alla, metà soltanto della sua
verticale o diagonale , sono fra loro e- •
un dato circolo. [Lai. quadratura.] — lunghezza.
guali. Questi quadrati furouo impiegati 2. Si dice anche di Una delle facciate di QUADRITI LLO. Qua. dri- fit to. Add. ni
ne* tempi andati io certe operazioni su- no corpo solido quadrangolare , o Uno Bot. Lo stesso che Tclralìlio. [Dii lai.
de' lati d* uoa figura pi-ma di quattro quatuor quattro , e dal
gr. phylton fo-
perstiziose , come la fabbrica de* tali-
smani; appresto divennero un giuoco lati. —
3. Astr. Parlandosi di piauell glia.)
matematico di mera difficoltà. si dice dell' Apparire lontani tra loro QUADR1FL0R0. Quadri- flb-ro. Add.ro.
QUADRATO. Add. m. da Quadrare. Ri- novanta gradi ; onde Quadratura della Dot. Che porta quattro fiori, o i cui Uori
dotto in forma quadra ; Quadro, e più luna, a ragion d'esempio, si dice quan- s >no disposti a quattro a quattro.
comuDem. Riquadrato. [ Cai. quadro- do apparisce lontana novanta gradi dal QUADRIFORME. Qua drifór-mo. Add.
tta, quadriti.) —
2. Talora per Cubico, sole. —4. P.lt. Arte o Metodo di di- rom. comp. Ch'è di forma quadra.
cioè di sei facce uguali come sono i pingere o fresco irchitettura e gli or-
l' QUADRIFRONTE. Quo-dri fión-te. Add.
dadi. —
3. Traverso e Compresso. 4. — naim-n'i o anche la prospettiva. 5. — com. comp. Clic ha quattro facce. [Lai.
Dicesi Aspetto quadrato nel i'gn. di Mus Nel contrappunto cosi chiamasi qutdrifroni.]
Quadratura. —
8. Fig. Detto di Voce , Un numero somigliante de* membri del- QUADRIGA. Qua dri ga. Sf. V. L. Coc-
chio tirato da quattro cava Ili. [Lai qua-
vale Maschile, Forte, Sonora.—fi. Det- la misura di tre. quattro cinque ec.: i ,
to di Animo, Mente o simili , Q isdrato più aggradevoli sono quelli di quattro; drigi. Quadriga, dal lai. quatuor quat-
j
nella mente vale A**enoaio , Di mente ed a ciò d.-esi aver riguardo nella com- tro , e da jiKjum g-ogo , quasi voglia
soda , aggiustata. —
7. Aria. Numero posizione musicale. —
#- Ar, Me*. Ne- dirsi quadrijuga; perché questo cocchio
quadrato si dice il Namero ebe risalta gli orinoli si dà questo nome a quella era traltoa quatuor jujalìs equis. Altri
dalla moltiplicazione d’ un numero io parte dei meccanismo che è posta sotto da qiiafii'ir qintlro, c da ago io agisco,
sé medesimo. —
8. Radice quadrata o alla rao-tra, e serve a segnare le ore ed conduco.) —
2 Chir. Specie di falcia-
quadra. V. Quadro g 0.— 9. A’g. Qua- 1 minuti. tura adoperala per mantenere ridotte
QUADRELLA. Qua-dràMa. Sf. Ar.Mes. le fratture o le lo stazioni delle coste ,
dralo quadrato. Lostesvoche B quadra-
to.— 10. Vetcr. Quadrali si dicono an- Specie di lima grossa quadrangolare dello sterno, della clavicola, c dellevcr-^
che serve a sgrossare grandi pezzi. t brc. Si fi con uoa larga c lunga ben-*
che i Due denti dinanzi de' camalli, così i
di sotto come di sopra, che si inut.m la QUADRELLARE. Qua-drel-là-r*. Alt. c da a un solo o a due rotoli menando gi-
terza volta. —
11. Milit. Diresi d'Ordi- n. Lanciar quadretta. Saettare. ri Incrocicchiali in forma di
indietro al petto , sotto le ascelle, c so-
X avanti e
nanza,di Schiere, di Battaglione, o altro QUADRELLO. Quadrèl-lo. Sm. PI. Qua-
Corpo di soldati clic abbia forma quadra, drelli m. c Quadrelli f. Freccia, Saetta; pra la sommità delle spalle, e giri cir-
onde far fronte a un bisogno da* quattro ma più propriamente quella che si sca- colari che discendono dall'alto In lusso
lati. Per consenso degli storici )’ ordine gliava colla balestra , c così chiamata , intimo alle pareli del torace. Alcune
quadrato teone per la prima volta posio perchè il ferro di esso aveva quattro volte si supplisce con una semplice fa-
io uso da’ Romani nella b.ittag ia cauti o lati o ale ma in questo significato più
:
sciatura dei corpi.
Tarquinio, essendo consoli Krutu e Col- comunemente ucl Dina, del più dievsi QUADRIGLIA. Q'ia-dri-ga-mi-a. Sf.
lalino. Nel secolo XVII l'ordine qua- Quadretta. Lai. Jogitfa , t«i*m.] 2. — Filol. Qoarto matrimonio successivo.
dratosi parti con due denocn inazioni * E per metaf.
|
—
3. Arme o altro Fetro QUADRIGAR10. Qua dri gà-ri o. Add.
e ai chiamò Quadrato d'uomini Quello di punta., quadrangolare. 4. latra- — c sm. V. scherz. Uh* è da metter sotto
del quale tutti i lati erano uguali, c menlo di quattro lati. 5. Figura qua-— alla quadriga. E fig. Uomarcui. che non
—
Quadrato di terreno Quello che era due dra. —
8. Ar.,Mcs. Mattone. 7. Ago — »u»l sentir ragion**. 2. Arche. Qua
volle e un terzo più largo che lungo. grosso da cucire; con voce francese det- drigarii chiamavaosi io Roma i Con-
Queste denominazioni ed ordinanze so- ta Crarbetta. —
8. B it. Spezie d' erb» duttori di quadrighe.
paludate- iLat. qum/relium.j Ql* ADUIG.VIO. Qua-<lri-gà-to. Add. in.
no ite in disuso, ma si chiama sempli-
cemente Quadrato quell'ordine nel qua- QUADRERIA. Qua-dra-rì-a. Sf. T. col- Aggiunto a cocchio, valcCb'e a quattro
lettivo. Quantità d- quadri. cavalli.— 2. Arche. Nome dato bIIb pri-
le t soldati sono io pari numero da latti
quattro i lati, e Quadrato luogo Quello QUADRETTINO Qua-draMi-«o. Sin. ma moneta d'argento che si fabbricò iu
nel quale due sole divisioni serrano la dim. di Quadretto. Piccola pittura in Roma nel *83 dopo la sua fondazione :
protuberanze rotonde , disposte a paja xio-ne. Sf. couip. Divisione Ut qualche Mattone. — 10. Maria. Quadro da ran-
e collocate sulla midolla allungata, sotto cosa io quattro parti. cio. Nome di quatto pezzi di. legna-
Il corpo pineale, dietro i talami ottici QUADRlPETALA.Qoa-dri-pè la-la.Add. me assai grossi
, congegnati
insieme a
separati da due solchi che corrono in f. comp. Bot. Agg. Quelladi Corolla : foggia di quadrilungo, io cui a' intrec-
croce. Sono anche chiamali Natiche le
che conata di quatlio petali; altrimenti ciano alcune funicelle.— 11. DI poppa.
superiori e Testicoli le iofrriori. e meglio, Tctrapeiala. Cartella di poppa. Si chiama cosi nelle
QUADRlGEMlNi.Qua-drj-g4-fnt-ni.Add. QUaDHIKEUIO. Qua-dri-ri-gi-o. Sm. navi da guerra la parte piana superiore
m. pi. V. L. V. e di’ Quadrigcmelli. Leti. Titolo dato da Federico Fretti, della poppa , sopra il trndalelio della
QUADRIGLIA. Qua-dri-glta. Sf. Schiera poeta italiano del secolo ,
ad no nr galleria , c immediatamente setto alla
piccola d' uomini. (Lai. globui.) 2. — poema fatto ad imitazione di Dante e
1
forma di coronamento.
Milit. Piccola schiera che combatte o diviso io quattro libri, oc’ quali tratta QUADRO. Add. ro. D* figura qnsdra; al-
guerreggia staccata da ogni altro corpo, I
de quattro regni , cioè dell’ amore , di trimenti Quadrato. (Lat. quadrui-) 2. —
e di non determinato numero di uomi- !
Satanasso , de' vizi e dell.* virtù. Grosso, Tarchiato.— 3. Parlando di per-
ui altrimenti Squadriglia. ( In frane.
;
QUADRI REME. Quu-d> i-rt!-me. Sf.comp. soua , Sciocco Scimunito. (Lat. tnzul-
neodrill».] —3. Piccole schiere di ca- V. L. Mario. Galera da quattro bauebi
,
do sempre accoppiati senza confondersi QUADIUSACRAMENTALl. Quu-dri-ja- ciascuno de’suoi quattro lati sia di mi-
In frotta. —
4. Mus. Danza di carattere cra-men ta-li. Si. Eccl. Nome dato ai aura <] uu braccio.—8. A braccia quadre
mollo gajo , colla melodia io tempo di discepoli di Melantone; cosi appellati posto avtcrb. «ale A misura di braccio
2 per 4, eoo due riprese di otto battute perchè ammettevano soliamo quattro quadro e figura lamcote lo quaotità
,
,
per ciascheduna, e di movimento vivace. sacramenti, cioè il battesimo, la comu- Abbondantemente Largamente Mol-
,
,
QUADRIGLI!). Quadri-gito. Sm. Sorta nione, la penitenza e l’ordine. tissimo. (Lat. abunde affluenter
. de- ,
di giuoco d' ombre , che giuncasi fra QUADRISILLABO. Qua-drinl-la-bo. cimarla manlbus.] —
6. AriL Radice
quattro. Add. in. comp. Di quattro *illabe.[Lat. quadra d' alcun numero , si dice quel
QUADRI JUGÀTO.Qua-drt-jIu gà lo. Add. ,
quadriiyllabut.) Numero che muhiplicato io sè stesso
m. V. L. Dot. Foglia quadrijugata dl- QUADUITTONGU. Qua drit-tón-go. Sai. produce il numero dito. —7. Milit.
cesi quella eh' è composta di quattro comp. PI. Grtm. Quadrittooghi e Qna- Dicesi d’ Ordinanza , Schiera, Batta-
paja di f ‘gl ielle opposte. [Lat. quadri - driilungi. Unione di quattro vocali in glione ec. nello stesso modo che Qua-
tuga lui.) un sol suono. (Dal Ut. qualuor quattro, drato uel sign. del II. Dicesi —8.
QUADRILATERO. Qua -dri-là-te-ro. Add. e da phthongoi suono, voce.] Squadronequadrodigaote, e Squadrone
m. comp. Di quattro lati. Oode Figura QUADRI VALVE. Q»a-dr»-v<M~t>e. Add. quadro di terreno. V. Squadrone.— ».
quadrilatera altrimenti quadrangola-
.
com. comp. Agg. di Casella ebe si di- Mario. Vela quadra dicesi Ogni vela che
re, dicesi la Figura compresa da quat- vide in quattro parli delta Valvole. abbia la figura quadra a per sineddo-
,
tro lati.— 2. Boi. Foglia quadrilatera :
QUADRIVIO. Qua-drl-vi-o. Sm. comp. che dicesi Vela quadra un Bastimento
Quella «he ha quattro facce. V. L. Luogo dove rispondono quattro che abbia queste vele.
Ql'ADRILITTEIlALMENTE Qua dri Ut- strade. iLat. quodrivium. Da qualuor QUADRONE. Qua-dró-ne. Sm. KCr. di
te-ral-mén-te. Avr, Con termine qua- quattro, e da ria via. 2. Filo). Scienze
j — Quadro , in significato di Pittura e di
driliitero. del quadrivio cbiamtvaoo gli antichi
• Vano o Spazio quadrato. —
2. Ar. Mes.
QUADRI LI TTERO.Quo-dri-lU-fa-ro. Add. l'Aritmetica, la Geometria, la Mus e# e Sorta di tela «rossetta. —
3. Sorta di
m. comp. Filol.Che è compo-A» diquat- l’ Astronomia
, scienze che, a similitu- torcia di cera bianca. (Lat.
funale.]—4.
(Ut. lairagrammafon.]
tro lettere. dine delle strade, conducono alla cogni- Specie di mattone grande, di forma
QUADRI LOBATO. Qu/i-drj-fo-6à-|o. Add. zione del vero. quadra, per oso degli ammattonali.
m.V. L. Bui. Partito per incisioni
ottu-
QUADRO. Quó-(iro.Sm.Geom.Figura qua- QUADRUCÈINo. (jua-driu-ci-no, Su*.
se in quatir» lobi. (Lai. quadnlobatui.) drata, Clic ha gli angoli e le facce ugua- Ar. Me*, dim. di Quadracelo.
QUADRILOCULARE. Qua-dri-locu-là li (Lal.quadrulum.]— 2. In quadro, po- QUADRUCCIO. Qua -dr itc-cio. Sm. dim.
re. Add. cnm. V. L. Dot. Ch* è diviso eto avv« ri). vale Quadrato. -3 Piti. Rap- di Quadro. Ar. Mes. Lavoro di terra di
io quattro loculi , o cavità preseti Wziooe di un sobhieito che l' au- forma quadrangolare, e cotto in fornace,
; e dicesl di
frutto . di pericarpio ec. [Ut. auodri-
loeularii.)
tore racchiude iu uno spazio, ornato d'or-
dinario con una cornice. [Lat. tabulo pi-
cd e Sorta di mattone. —
2. T. di mago-
na. Ferrareccia della specie detta Mo-
QBADRILOGO. Quo drUo.go. Sm. Leti. tia. Cosi detto, perchè molte volte è di dello di diateodioo.
Compilazione fatta fareda Papa Grego- figura quadrata od almeno reilangolare QUADRUMAN'O. Qua-drù-mu-no. Add. e
ro II della vito di S. Tommaso che il popolo confonde con la quadrata.] *m. comp. Zoili. Che ha quattro mani,
Brckct,
traendola dulie quattro vite di cssoaau- — 4. Ar. Mes. Lavorar di quadro di-
, essendone I polliciseparati. e potendosi
to, eh' erano gà state scritte.
(Dal lat. cono legnajuoli, a differenza di Lavo-
i apporre di contro alle altre dila nei
qualuor onde quadri particella che io
,
rar d' intaglio ; onde Lavoro quadro , o membri pelvi ai del pari che ne' toraci
composizione indirà la quantità di quat di quadro, è quella sorta di lavoro, nel rbì.
tro. e dal gr. Ivgot discario.] quale si adopera la squadra e la sesta , QU ADRUPEDALE. Qua-dru-pe-dà -le.
QUADRILUNGO. Qua-dri-lùngo. Add. e che ha angoli o cantonale; e cosi ogni Add. com. Appartenente a qoadru-
m. comp. linaio anche io forza di sm. ordine di comico , o cosa che sia dritta pedo.
Dicesi di F gura di quattro lati più ,
o risaltata , ai dice Lavoro di quadro, QUADRUPEDE. Quo-drù pa-de.Add.com.
lunga rhe larga. o Lavoro quadro e qursto lavoro si fa
; usato anche io forza di sm. Zool.Che
QUADRILUSTRE. Qua dridù Add. alcune volte liscio , ed altre intagliato. ha quattro piedi, e dicesi soltanto degl i
com. comp. Di quattro lustri.
tire.
— 1). Ed Opera di quadro intagliato, lo aoimaliebe camminano io sa le quattro
QUADaiUEMBRE. Qua-dri-mhn-br,. stesso che Lavoro d'intaglio. fi. T. di — membra. [Lat. quadrupli.) —
2. Filol.
° ^ CWm ^' quattro incili-
magona. Ferrareccia delta Ordinario di Quadrupede alato: Fantasia degli anti-
ferriera, e di più grossezze, come Qua-
bri chi perpetoaiasi nel volgo: tali sono il
QUADRIMESTRE. Qua-dri mì-itre. Sm. dro grosso, Quadri da letti , Quadro di Grifone, il Dragone, Basilichi i le ,
Lo spazio di quattro mesi.lLat. soldo, di soldo e crazia, di quattro Lamie ed altre Tuie. Augello quadru-
mulrii.)
quadri-
quattrini, Quadro di disteodioo. ec. — pede chiamò Ariosto l'ippogrifb.
4
] -
QUA 9 VA QUA
QUADRUPEDI). Qua-diù p*-do. Add. e simo ;
preso da un dettato de’ Romani 2. E nel noni, del più. —
3. Per Qua-
md. Lo stesso che Quadrupede. che io tal significato dicono: Egli è una lunque, Ciccheasia; ma in questo signi-
QUADRUPLICARE. Quo^ru pli-cà-re. quaglia raflinata. —
3. Pruverb. Ci sono ficato è da leggere Qual che. (Lai. qui-
AU. Multi plica re per quadruplo. 2. — più sparvieri che quaglie: dicesi per eunqufl.]— 4. Per Qualunque, riferito a
K o. pass. MuliipUcar-si per quadruplo. Fare intendere che Più sdito coloro che cosa. —S. Seguito dalla voce Cosi per- ,
QUADRI PLICATAMKNTB.Qua-drupli ambiscono e cercano gli uffizi) che non dette talora il Che tinaie, e si strinse la
ca-ta-mén-te. Avv. Io modo quadrupli- souo gli uffizi!. —
4. Re delle quaglie o un solo vocabolo eoo la voce medesima.
calo. di quagli: Uccello furse cosi detto per- — 0. Unito ai nomi di numero si tdo ,
QUADRUPLICATO. Qua-dru-plt-càlo. ché supera tulle l'ailre io grandezza, o però airone volta per esprimere lo circe.
Add.m. da Q»:adruplicare. Raddoppialo perchè più della quaglia è dilicato a QUALCHEDUNO. Quoi-ehe-dù-no. Pro-
due mite. [Lai. quadruplicatut ,
mangiare. Egli è di peone rossiccia , e nome ra. comp. Qualcuno; cdicesl di
QUADRUPLICAZIONE, Civw-dru-pli-ea- frequenta prati piuttosto umidi.
i prrsona e di cosa.
siòne. Sf. Rlducirocot© della cosa al QL'AGLIABILE. Quo gliàhi-lt. Add.com. QUALCHESSÌA. Quat-rh«z-al-a. Pronome
quadruplo. Che può quagliarsi. Coagulabile. com. comp, iodecl. Cbe scrivesi anche
QUADRUPLICE* Qua drù-pli-et. Add. QUAGLI AMENTO. Qtia-qUaruin-lo. Sm. Qualrhe ala.
coro. Che è quattro volto lauto. Il quagliarsi ; altrimeoti Concrezione , QUALCHE UNO. Pron. ra. Lo stesso che
QUADRUPLICITÀ*. Qua-dru-pli ci tò. Sf. Assodamento, Rappigliameoto, Coagu- Qualcuno.
agl. di Quadruplice. lazione, Coagulo e Coagulo. QUALCOSA. Qual-cò-ia.Sf.comp. indecl.
QUADRUPLO. Qaà-dru-plo. Add.m Quat- QUAGLIARE. Qua-glià-rt. N.bss. e pass. che scrivesi anche Qual rosa. Qualche
tro volle lauto. [Lai. quadrupli».}— 2. Coagularsi, Spessirsi, Condensarsi, Rap- c^sa, Alcuna cosa , Un non so che.— 2.
Ed io fona di sm. pigliarsi ; ma forse Quagliare non si Adoperalo ancora avverbial. in senso di
QU AENTRO. Qva-en irò. Avr. comp. che uberebbe cosi genericameute come Rap- Alquanto, riferendosi a tempo. 3. Ed —
scriveai anche Qua entro. Dentro a que- pigliare. Lai. coagulavi. Dal lai. coa-
( u«ato a modo di sm.
I
sto luogo ; e talora si pone co* verbi di gular» e questo dal teli. gali, cean- QUALC05ELLINA. Qual-co-ttl-lì-na. Sf.
—
;
moto. I Lai. huc miro.] 2. Talora si gai U legare, unire. Altri dal lai. cogcrc comp. indecl. dim. di QusIcom. Una
pone co'vtrbi di stato . e vale lo stesso. stringere. In cbr. qalul compresa» ri- , i
piccioliasima cosa.
[Lai. Kic iiWui .)— 3. Dicesi Di quatotro stretto.)— 2. E io sigu. att.— 3. Aodare 'QUALCOSUCCIA. Qual -co-iùc-cio. Sf.
e vaia Di questo luogo. Di qui. a quaglie ; e io questo sigo.è solo o.ass. comp. iodecl. dim. di Qualcosa. Lu
QUAG61U'.QtM<7'9>ù.Avv.comp. che scri- QUAGLIATO. (Juag'ii-to. Add.m. da stesso che Quslcoselliua.
veai acche Quagiù.GInoge inferiorità di Quagliare. Lai. coagulali».]
[ QUALCUNO. QuaTcH-no. Pron. m. comu.
luogo al semplice Qua; onde vale lo que- QUAGLIATI' R A. Qua glta-lù-ra. Sf. Lo Iodecl. Fem. Qualcuna. Alcuoo , o Al-
sto luogo abbasso, e si usa cosi co* terbi stesso che QuaglUmmio. cuno tra molt>; Qualcheduno. iLat. ali-
di moto, come eoo quelli di stato. (Lai. QUAGLIERE. Qua-gJic-r#. Sm. Ar. Mes. quiz.) —2. Talora si po*c altresì dopo
hic deortum, huc dtartum.]— 2. Talora Strumento col qual si fischia, imitando le voci pi. de’pariicipii.
vale Io questa terra , lo questo mondo. il canto della quaglia per prenderla. QUALE. Quà-ie.Prouome relativo com. PI.
( Lat Aie deorium in fama/—
3. Talora QUAGLIERI. Qua-ijhh-ri. Sm. indecl. QuaU,Quai, Qua', Quagli. Si riferisce a
va e «oche 1/ Inferno rispetto a questa Ar. hles. Lo stesso che Quagliere. persona o a cosa antecedente; ed in questo
Terra , abilaston de' mortali. 4. Di — QUAGLIO. Quò-glio. Sm. Zool. Quarto significalo ooo si truova quasi mai sen-
quaggiù, Da questa parte ioferiore, Dal- ventricolo, oppure Ventricolo propria- za articolo o preposi!. (Lai. qui.] 2. —
ia terra. -5. lu quaggiù. Io queste par- mente detto de' ruminanti ; perché ivi 8 talora presso gli antichi e i moderni
ti g.ìi. trovasi ne’ giovani animali alcone volte trovasi senza articolo, ma uon è da se-
QU AGGI USO. Quag-giù-n). Avr. Lo stesso il presame che serve a quagliare il latte. guire seoza grande necessità. 3. —
che Quaggiù. Le atre pareti sono corrugate e molto Quando In un discorsosi pongono due
QUAGLIA. Quà-glia. Sf. Z.ol. Genere di spesse. E il più voluminoso de* quattro nomi di diverso genere, se dopo di quelli
uccelli dell' ordine do' gallinacci. Sooo ventricoli dopo il pansé o rumine co- : si collocaquesto relativo, esso suole ac-
più piccole della pernice, con becco più munica col tubo intestinale deU'oritiuo cordarsi nel genere col nome che più
minuto , con coda più corta senza so- piluriro. Finché l’animale è poppante , gli è vicino; ma alcuna rulla il relativo
pracciglio rosso. Li specie comune ha non vi è che questo ventricolo sviluppato medesimo si espressi in ambedue ge- i
il corpo gialliccio-griglo, e macchiato a e n<>n succede i« rumioazione. Dicasi neri, onde riehianme con più di esat-
strisce; sopraccigli bianchi, e le peone
i anche Abomaso. tezza l’idea degli antecedenti vocaboli.
della coda c >o una macchia ed un orlo QUAGLIO. Zool. Add. m. Agg. di te.V. — 4. E co' segni di casi diverti, ponesi
di color fe/ rigno. La macchia ouds.che Cfmiglia g 4. come relativo di ooo nome se-
stesso ,
4 situata dietro gli occhi , è piccola ; lo QUA1C0. Qua-i-eo. Sm. Mario. Piccolo condo i vari! sensi che col nome mede-
sperone del maschio è appena visibile. bastimento; altrimenti dcltoCsicco.[Dal simo si vrgliono esprimere. —
5. R ri-
Le quaglie sono uccelli di passaggio , turco q 'j'j'i spezie di navicella.) ferendosi a nomi diversi antecedente-
mutano le penne due volte I' anno, cioè QUAIRATE. Qua-ira-te. Sf. pi. Maria. mente posti, che chieggono vario reggi-
alla fioe dell* Inverno e dell’ Estate ed
,
Sono i primi corsi di tavole che tanno mento. —
6. Talvolta ai vede esserci
io quattro mesi »e ne rivestono com- dalla poppa alla prua della galea, dalla con la voce insieme il suo relativo; che
piutamente. Trattengoosi nelle campa* cbfglia in su le quali sono dentate
, e ,
se non fosse per una ionata proprietà
goe nei prati di rado ne* boschi , nè inchiodale negli staminali. Altrimenti di questa lingua , Tono de* due si sti-
, ,
mai sugli alberi. Vivono appena quattro e meglio Filari. [DaUVbr. qorolh travi, merebbe soverchio. —
7. Qusndo è do-
sooi. Aweoe multe specie siraoiere, lu turco keratle Ubulee, assere».] mandtiivo non ricerca articolo ; e par-
che nella granderza e nella maniera di QUALCHE. Quél-che. Pronome indefinito lando di persona oa persona sta in luo-
vivere souo simili alle nostrali. ( Lai. com.comp. indecl. che non isti mai sen- go di Chi. —
8. Nel num. del più dicasi
tafroo cofurnix. Credesi questa voce de- za appoggio di nome. A 'e J no; e talvolta Quali interrogativamente per esprimere
rivata dal lai. guuqmia clic trovasi si truuva aggiunto al numero del più, la famiglia cui altri appartiene. 9. —
presso Papia nel medesimo sensi', e che dinotando allora Quali che, come nel Quaodoè dubitativo nemmeno ricerca
secondo il Friich , ne* tempi di Carlo numero del meno accenna Quale che ; articolo. [Lai. i/iiaiù, so dimostra qua-
Magno dicessi quacara. Sembra poi che ma per la proprietà di nostra liogus,che lità; qua#, quid, se non la dimostra.}-
quaquila siasi Tatto per imilazitm della toglie Tuttala votole che a' incontra in IO. Posto co»l dubitativamente, prese
voce del maschio di qursta spezie ed : consonante al principio della parola se- talvoltaanche l'articolo.— 11. E talora
io fatti si ha in ar. qytqalsonare ut voi guente. è avvenuto che si dica e si seri* prese dopo di aè la voce Uno, per dare,
svia, ed in pers. kuka voi elala. Non è ta Qoalrhe cosi indeclinabile io amen- siccome sembra, più di energia alla fra-
però da lacere che Teofrasto trovava
similissima la quaglia alla pernice.- Ha
due numeri. ( Lai aliquii al fquo. Dal
i
•oi. bretl.Àoof, io frane. caillc in log!. , ti quiz aliq uiz ti qua aliqua ec. In
, con leggiadria senza la corrispondenza
quali.]— 2. Essere una quaglia sopraf- frane, diersi quctqut : ed una volta in di Tale. —
14. Anzi talvolta ancore non
fig. , vale Essere astuto , accorti*- ispsgn. si disse qualqur, ora aljuno.]— solamente espressa non ai ved •, ma ne
. ,
cuiio, Altri, Chi . e simili e non ricerca anche a Persona in riguardo a qualità numero del più Quali uuque, vale Qua I-
articolo. —
17. Per Colui che. Que- quantità , ed altre circostante che pos-
.
—
21. E talora fra Qual
—
esprime comunemente Tutte le note, Qualunque s e, e vale L'uno o l'altro che
e Che si |>oagoao altre voci. 22. Di- o caratteri, il cui compie*» fa che una sia, Chicchessia. [Lai. quicwnqu*, qui*-
resi Qual tu vuoi o Qual ti vuoi per cosa sia quale ella è, cittì* quella e non qui*.] —
7. Talora lo segue il relativo
Qualsivoglia.— 23. Difesi Qual $'é l’uon, un'altra. Gli ontologi chiamano Qualità Che siccome a Ciascuno. 8. Dicesi —
e vale lo stesso che Qualsivoglia. (Lai. ogni nota intrinseca che può conce- Qualunque ora, otta, volta ec. e vagiio-
quililet.) —
21- Dia si II tate e il qua- pirsi in sè atessa, e Quantità aaells uo Ogni volta che. [Lat. quotieicunque. j
le, e I.a tale c là quale, e co i scom- che non può concepirsi scota relax io- QUALVOLTA. Qual-ròl-ia. Avv. comp.
pagniti da’ segnaci- e valgono quan-. ne ad altra cosa; per esempio il peso. cioè Qualunque volta. Lo stesso che
to Questo e quello, Il tale o tal altro, Le qualità nel linguaggio si esprimo- Qutlora. [Lat. quotò*.]
La tale o La tale altra. 2L Dicesi — no cogli a-1 Alienivi. jLat. qutlilat. spe- QL’ANCI. Quùn-ei. Avv. dello per isclirr-
De' quali c de' colili per i»chern ire co- cie* , conditio ratio genul. Qualii e
,
,
zo io luogo di Quinci.
loro che si f mno discendenti d'illustri quaiilaM d<tl celi. gali, cnil qualità, con- QUANDANCUE. Quand àa-cht. Avv.
prosapie. —
26. Ditesi Tate quale per dizione, costituirne, disposizione, tem- comp. Quando anche.
La cerio. —
27. Fu detto Le quali per pra, Apparcoza. Nella stessa lingua col QUANDO. Avv. di tempo, e si usa per di-
Là dove avversativo. 23- Fu dato — disposizione del corpo. Altri cava quali- notare ed esprimere circostanza di tem-
l. a quale, Lo quale, o simile per La fai da quali*, e qu.ilit dal relativo qui, po che e'adatta ni passalo, al presente
qual cosa, Il che. —
29. E cosi Nel qttae. lnar. chacUet natura, proprietà, e
,
qualità non comparala, ina assoluta.] cosa, vale Trasmutarsi in quella. 3. — strong, qua», iu sass. huoenne, iu gali,
— 31. Talora si distacco dal suosost. In modo avverti. Di qualità che per Dj ed io irlaod. c’uin vagliono quando. In
—
|
tù di qualificare una cosa. 2. Quali- — po. —3. Talora fu fatto aervire a due
esso a guisa di so*l. 31. E por il — ficato. è dello in burla. sensi e a due tempi.— 4. Talora in sen-
Quid de' Latini. —
33. Ed in Torta QD ALITATO. Qua-Ii-ifi-lo. Add. m. V. timento quasi che avversativo. 5. Per —
d'an erh. prr Qual niente, A guisa che A. V. c di’ Qualificato. Ancorché, Sebbene o simile. — 6. Per
Lai. qualiler , qu-madmodum.] 36. — QUALMENTE. QuaUmfa-ft. Avv.Come, Da poi che. [Lat. poifquùm.] 7. Per —
—
I
cumque, ubi. rum primurn, umul ac.] pi. — 16. Dicesi Di quando c vale Del
QUALI. Quà-ii. Pron. siog. che fu talora QUaL8ISIA.QuuI-sì *ì-o. Pronome coro, tempo uel quale. — 17. Ditesi Di quan-
ani. usato per Qual *. comp. indecl. Chiunque sia, QuaUivo- do in quando e vale Alte vol'e. [Lat. a-
QUALIFICA. Quu-li-^-cu. Sr. Qualifica- glia. liquando, interdum.] — 18. Dicevi Sem-
• «ione, Ritrovamento e specifica tiooe QUALSIVOGLIA. Quai -ri- rò -glia. Prono- pre quando e vale Ogni volta che.— 19.
dell'altrui qualità. me com. comp. indecl. Qualunque, che Posto su?t*otivami'oie con l'articolo in-
QUALIFICANTE. Quali fican te. Pari, difesi anche Quii s'è l'uno. [Lat. quili- mnxi, vale Ora, Punto, Tempo. 20. —
di Qualificare. Chi qualifica. bet, quicumqu*.] — E con elegante
2. E talora ti aecompnguò pur co'prouomi
QUALIFICARE. Qua-li-fi cà-re. Alt.cn. trasposizione. — 3. Trovasi anche col e rosegni de Va si e con altri articoli.
Dar qualità, cioè Ilare u Attribuire ua Costrutto della seconda persona , cioè ,
QUANDOCHÉ. Quan-do-cM. Avv. che
titolo o una qualità ad alcuna persoua Qualiivogli. scrivesi anche Quando, che talora vale
o coso. —
2. Rendere eccellente o sin- QUàLUNCIIK. Qua-lùn-cha. Pronome lo stesso che il semplice Quando. [Lai.
—
golare. com. indecl. V. e di' Quoitmqu*. [Lat. dum quum.]
. 2 Per In qualuuqua
QUALIFICATISSIMO. Qua-l»-/Ie«-ll*-*i- quicunque.) tempo si voglia. [Lai. quandoeunqui.]
mo. AdJ. m. superi, di Qualilicato. [Lai. QUALE NO* Quat u-uo Pronome m. comp. —3 Per Quantunque, Benché.
firaeceUentitiimut.) Chiunque, Qualaisia, Qualunque. [Lai. QUANDO CHE FOSSE. Avv. Lo siesso che
QUALIFICATO. Qua-H-fi-cà-to. Add. quifiàet ]
Quando che si fosse, Quando che sia.
m. da Qualificare. Che ha quali!!. —2. QUALUNQUA. Qua-lùn-qua. Pronome QUANDO CHE SIA. Avv. In alcun tempo,
Aggiuntò di Uomo di qualità , cioè Di com. indecl. V. A. V. e di’ Qualun- A qualche tempo, Una volta. [Lat. ali-
gran condizione, Singolare , prenden- que. quando, tandem.)
dosi sempre lo buona parte. [Lai. prae- QUALUNQUE. Qua-Iùn-qu*. Prooom* QUANDO CHE SI FOSSE. Avv. usato allo
cipuut, tolert, egrtqiui.] 3. Piccai — j
*
com. indeterminato e per la uatura del stesso modo di Quando che sia.
aogle
' — —
,, ,
• VA • VA #®z
Il
Munii. Qt'ANDUNCUE. Quan-ditn-the. Avv- V. del r. Essere sottintese, gli si aggiugoe omiw» bài quod.]— 94. Aucbe nel mag-
>'Jf «ita A. V. e di' Quandunque. A o Al , urlio stesso stgmScato che col gior numero si usò per accennare gli
in litri 'ui QLaNDLNQUA. Quan- dttn qua. Att. V. detto verbo. —
17. E ritenendo la stessa anni del secolo e i giorni dei mese.
—
tu, nleQai. A. V. e di' Quandunque. aigmticaziooe, gli si fece seguire anche 59. Adoperato ancora come sui. vele
Ql AND U NQU E . Quon- dunque . A v t .Qua o- la particella Per. —
18. Cou la corri- Quantità.. ILat. quantum.]
• di libivi do, Ogni volta che, Quando che. ILat. spondenza di Tanto , iu diversi modi e QUANTOCUfi. Quan-Uhchi, Avv. comp.
l Ùl.fU- quoti eie umque.)
—
—
2. Per Qualunque,
uitiiudiui, potendo prenderlo e prima c
di. po di sé in un medi-sitno periodo.
che scrivevi anche Quanto che. l’reu-
n cd 6 nome. desi re» Quanto semplicemente e in
-
m 3. Oude Quandunque rol-
Mi ;«ir*
éf-j
4i
,
t sema corrispondenza simile espressi.
— dopo di sé anche l’ indicativo. 5. In —
21. E per che io se massi mameote
Umt,at tu grandi pretensioni maniera traila questo significatoti corrisponde ancora
» tp> Mi
;
dali'cofasi con cui questa voce Ialina si contenga quando egli quantità
tal voce,
con Nondimeno , Pure e aim»l'. 6. —
iwcut.0 pronunzia. [L*l. j, rima* tenere, iiM da- di tempo ue mostra (Lai. quamdiu.j Per Caso che, Posto che, inerbisi, u-
—
.
>rik»(k ce. J —
2. Favellare io sol quanquam. 22. E scoia il counotato ut coiai voce
f<r m. Di queutnà. —
Volgarmente io for- ralmente perLndu. —
30. Diccsi Quan- to, ed unquam
|
mai. j —
2. Per Quan-
Pet za di »in. e vale La quantità della cosa
t'egii e , Quauto e luogo, e vale
— Tulio to «i voglia. —
3. Per Quaoto. ( Lat.
Per di cui s> perla.
luterò. 37. Ditesi Quanto il per
— quantum.] — 4. E
gli si prepose Pio.
pii QUANTO. Quàn-to. Avv. di quaaiiià . e Quauto al. 38. Dicasi Quaoto per in — 9. Per Quanto tempo. ( Lat. quau-
Quale. —
91. Aggiungevi talora alla QUARANTA. Qua-ràn-ta- Add. nume-
in Lei. quidquid. ]
aigoif. oeolro. (
— parole Tutto, solo per ripieno , accor- ralecom. iodecl. Numero di quattro
13. S* prtcede ad altuoa voce del v. dandosi con essa nel numero e nel ge- decine. [ Lat. quodraqmfa. Quudra-
Essere, vale Per quanto appartiene. Per nere. —
92. Alcuna volta s'accordò cuo ginta errdesi formalo per parsgoge di
quello che spetta. Lat. quod attinti. ] I’ aggettivo posto dioaozi al come quatuor ‘quattro; ma é probabile che
—
le voci, A me. In me , o simili.
[
quella parta che. 10. E con le veci gli corrisponde Tanti © Tante. [ Lai. Saperne più di iui dette cosi perché è
:
. 1 j,
QUA QC A • Di
Dare il giuoco quasi vinto e il luogo nezia.— 2- Tribunsle di quaranta giu- Sacramento all'adoraziooe de’Frdeli per
più vantaggioso, qual è il tavolato od dici nella repobblica fiorentina. tre giorni di seguilo e per diverse ore
giuoco della pa Raccorda. —
3. Infuria QUARANTINA. Qua-ran-tigia. Sf. V. per giorno, secondo la diversità dedic-
di am. Libro del quaranta diocesi in L, Leg. Cautela e solennità che si ap- ai. Questa esposizione, che d'ordinario
modo basso le Carle do giuncare.
,
QUARANTADUE. Qua-ran-ta-dù-e. Add. Add. m. V. fuor d'uso. Leg. Assicurato rantotto. [Lat. quadragetimut octavui,]
numerale coro. eomp. indecl. Che com- eoo quarioilgia. — 2- Io forza di »m. La quaraolotlesi-
preodcUue sopra quaranta. QUARANTINA. Qua ran ti na. Sf. Spa- ma parte.
QUARANTAMILA. Qua-ran-ta-mt-Ia. zio di quaranta giorni, ovvero Serie di QUARANTOTTO. Qua-ran-iòt-to. Add.
Add. numerale com. eomp. indecl. Qua- quaranta cose. ( Lat. quarantena. ] — com. eomp. iodecl. Nome numerale che
ranta miglia ja, Quattro volte diecimila. 2. E più precisamente quello Spialo di esprime Due meno di cinquanta. [Lat.
QUARANTAMILLA. Qua^ran ta-mll-Ia. quaranta giorni, o più o meoo, durante duodequinquaginta, quadraginta otto.]
Add. numerale com. eomp. indeel. che il quale le persone sane o malate e le — 2. Avere ono a carte quarantotto ,
scriveai anche Quaranta milla. V. e di' robe giunte da qualche paese in cui do- io modo basso, vale Non averlo in gri-
Quarantamila. mina certa malattia riputata contagio- lla. — 3, Sv. Mod. Quarantotto ed an-
QUARANTANA. Qua-ran-fà-na. Sf. V. e sa,od aoebe supposte soltaato di tal* che io pi. Quarantotti si dicevano i Se-
di’Quarantina. provenienza, veugmotatte isolate dalie natori fiorentini dai numero loro che
QCARaNTANO. Qua ran-fà-no. Sm. presone e dalle robedel paese in coi ar- era di quarantotto. — 4. E
,
per situi!.
Mario. Specie di piccola corda , dalla rivano: che il Pare, Purgare
dicesi la Caporioni. Maicgioringbf.
grossezza del dito auricolare di cui ,
si quarantina ,
la coolomacia. La durata QUARANTUNESIMO. Qua-ran-tu-nési -
fa uso per acconciare le altre corde. I ne varia/ per le proveniente di mare se- mo. Add. m. oumerale ordinativo di
Veneziani la chiamano Merlino. condo cjbe la qiiieoie del bastimento è Quarantuno.
QUARANTANOVE. Qua-ran-to -nò -tir. netta , toccata , sospetta o sporca é Q «a-ran-tu-no. Add.
: QUARANTUNO.
Add. numerale coro, comp.iodcel. con- nrtta, quando numerile coro. romp. indecl. contraen-
nel paese d’onde procede
tenente nove sopra quaranta. il bastimento non regna malattia con- te uno sopra quaranta.
QUARANTAQUATTRO. Qua-ran-ta- tagiosa o vi cessò da oltre ottanta gior- Qua-ran-zè-t. Add. nu- QUARANZÈi.
quài-tro. Add. numerale com. eomp. ni; torcala, quando non avvi nel basti- merale com. romp. indecl. Lo stesso
indecl. che comprende quattro aopra mento malattia contagiosa ma esso che Quaransci e Quarantasei.
.
sei aopra quaranta. regna qua'cbe male maligno che si eo- QCARANZIA. Quaran-si-a. Sf. Leg. Lo
QUARANTASETTE. Qua ran ta sèi . te DJooica nelle famiglie o ri fu comuni- stesso che Quaraotigia. V. e di’ Gua-
Add. numerale com. romp. che contie- cazione con carovane , o la nave rice- rentigia.
ne selle sopra quaranta. vette merci d’infetta provenienza, o QUARE. Ah, V. in tatto latina. Perché.
QUAHANTASETI ESIMO. Qua-ran-ta - T infermità cessò da meno di 80 in 70 [Lat. guarà, eur. Dal lai. guarà per la
tet-tr ti-mo. Add. m. numerale ordina- giorni ; sporca quando infierisce il
.
I quale cosa.] —
2. Non line quare: ma-
tivo eomp. Uno, o L’ultimo di quarao- male contagioso nel luogo di prove- niera io tutto Ialina, che vale Non sen-
tasette [Lat. q ladragetimut teptimus.) oienza o ne sìa infetta parte delle robe, za cagione.
1
— Ed .
iu forza di sm. La quarantasei- o il morbo sia cessato da meno di ses- QUARBNTANA. Qua-ran-ta na. Sf. Y.
tesimi parie. santa giorni. Chiamasi Quarantina di A. V. e di Quarantena, Quarantina.
QUABANTATRÈ. Qua-ran-ta-tri. Add. osservazione quella alla quale si assog- QUARENTIGlA. Qua-ren-li-prò. Sf. V.
numerale com. eomp. indecl. che com- gettano le navi che comunicarono con A. Leg. Lo stesso che Quaraotigia. V.
prende ire sopra quaranta. corsari barbareschi ed europei , lo per- e di* Guaranftgrò.
QUARANTATREESIMO. Quz-ran-ta- sone provenienti per terra da qualche QUARANTINA. Qua-ren-lLno. Sf. V. A.
trt-é-si mo. Add. ni. ordinativo di Qua- luogo infetto quelle che ban patito il
,
V. e di’ Quarantina 2. Eccl. Spezie
rantairè. morbo contagioso , o che hanno avuto d’ indulgerli.
QU All ANTA UNO. Qua-ran-to-ù-no. Add. comunicazione con quelle che ne pali- QUARES£MEGGt\RE. Qua-rt-te-meg-
numerale com. eomp. iodecl. Lo atesso noti. —3. Onde Far quarantina vale ,
già-re.N. ass. V. sellerà. Far quaresi-
rhe Quarantuoo. Stare nel lazzaretto quaranta o più o ma. ed anche Mangiar poco e male.
QUARANTENA. Qu a-ran -ti -na. Sf. Lo meno giorni per purgare il sospetto QUARESIMA. Qua-rtf li-ma. Sf. Digiuno
stesso che Quarantina. — 2. Spazio di d' infezione. —
Sorta di sup-
4. Filul. di quaranta giorni e dicesi propriam.
;
qaaranta gi»rm. plizio presso gU Ebrei che consisteva . di quello osservato da’ Cristiani per
QUARANTESIMO. Qua-run-U-ti-mo. nel dare quaranta colpi di correggia prepararsi a celebrare la festa di Pa-
Add. m. oumerale ordinativo, che com- ovvero di nervo di bue , alla persona
>
ordinatilo di Quaraniaquattro. QUARANTORB. Qua-ran-ta-re. Sf. pi. religioni fuori della cristiooa. 5. Più —
QUARANTTA. Qua-rai-ti-a.Sf.St. Mod. com. che scrivesi anche Quarant’ ore. lungo che la quaresima ditesi d’ uno
:
Consiglio di quaranta patrizi giudica- Divozione universale nella Chiesa ro- che non risolve mai nulla perchè la;
lori di cause nella Repobblica di Ve- mana , che coosiste nell' esporre il SS. quaresima par lunga a chiunque spijce
0
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—
«HA QUA 9 ®*
il digiuno e l’ astinenza della carne. — QUARTARIO. Quar-fà-ri-o. Sm. Arche. quartiere , vale Ritirarsi la soldatesca
6. Proverb. Morir sempre ad alcuao il Piccola misura di capaciti da liquidi ne' luoghi assegnatile per quartiere. —
bue quaresima ditesi di cbi e sfor-
di : presso i Romani, che conteneva la quar- 10. Chiedere, Domandare o simile quar-
tunato, o di chi hi qualche bene in ta parte del sesiario. tiere, vale Domandar la vita salva dopo
tempo da non poterne godere. QUARTARUOLO Quor- la ruò-fo. Add. d'essersi reso. —
11. Chiudere i quar-
QUARESIMALE. Qua resi mù le. Sm. Il e sro. Maria. È il quarto uomodi quelli tieri , vale Accostare e Congiungere si
libro contenente le prediche che si fan- che vogano allo stesso remo. 2. Me- — fattamente quartieri , ne' quali sono
k
no per tutto il cono d' lina quaresima. tro!. Sm. Sorta di misura di biada ; al- alloggiati i vari! corpi d’uo esercito as-
QUARESIMALE. Add. coni. Di quaresi- trimenti Quarteruola. sediente che il nemico non trovi più
ma. Da quaresima. ( Lai. quadrageti- QUARTATO. Quar-tàto. Add. m. da adito fra essi né per allargarsi io cam-
malis. Quartate. Partilo in quarti ugoali , o pagna dalla piazza, nè per portarvi soc-
1
QUARN AGLIO. Quar-nà-glio. Sm. Mario. piuttosto Avente quarti , parti o pezzi. corso dal di inori. —
12. Compartire i
Attrezzo marinaresco spelliate al sar- — 2. Agg. di Animale grasso e mem- quartieri. Lo stesso che Distribuire i
—
ì
tiame. [Dall. ar. qam tutto ciò che ser- bruto. (Lai. saginatut, praepinguta.] quartieri. V.g 15. 13. Dar quartiere,
ve a legare una cosa con altra onde : QUARTERA. Quar-té-ra. Sf. Metrol. vaie Salvar la vita ai fiuti; ed amhe Da-
qyran, qttrn e qaren sono nomi di va- Misura di capacità da biade , usata in |
re alloggio ai soldati.— 11. Disegnare i
rie sporte di funi-) Genova : Quartcre cento quattordici e- quartieri : è Uoa delle prime e princi-
QCARQUONIA. Quar-quò-nv a. Sf. Cosi quivalgono a cento aisja di Veoezia. pali operazioni d’un esercito a ssedi an-
chiamasi in Firenze un conservatorio di QUARTERONE. Quar-f*-rd-ne.Sm. Aatr. te, che si fa dagTlogegneri e dai gene-
ragazzi mal costumati, che sou posti io Qonrto della luna. [Lat. luna oefaerz.] rali che riconoscono la fortezza iotorno
tal luogo per correggerli. [ Dalrar. qo- QUARTERUOLA. Qunr te-rulbla. Sf. Me- intorno, e ragguagliato il oumtro della
raiqon, che secondo il Godio, vale scuo- trol. Siria di misura a sinnliiudtne . ìor soldatesca , segnano luoghi che i
I
la, luogo dove si raion, ofRi'ioa.] del quarto dello staj». Altrimenti Quar- varia corpi di es*a debbono occupare
QUARTA. Quàr-la. Add. usato in forza temolo. durante l'assedio. —
15. Dislrib-iire i
di sf. La quarta parte di checchessia. QUARTERUOLO. Quar le-ruò- lo. Sm. quartieri , vale Assegnare ad ognuu »
2. Diresi Farla di quarta o di quarto e Pezzetto d’ottone ridotto a guisa di ma- de' torpi d' uo esercito io campagna il
vale Deludere con inganno artificioso. ncia simile al fìorin dell'om. Oggidì per luogo proprio ove dee alloggiare che
— 3. Astr. Uoa quarta parte di circon- trasposizione di lettere Qualtriuolo e , dicevi anche Cemparlire i quartieri.
;
—
ferenza di cerchio che contiene novanta più comunemente , franzeseggìaodo , 16. Fare il quartiere o quartieri : si
i
gradi; e pigliasi anche per quell Aspet- Gettone. dice de' forieri, uffizio proprio de’ quali
to o Raggio che comprende tre segni del QUARTETTO. Quar-tél-to. Sm. Mai. è di precedere i loro reggimenti nel luo-
Zodiaco.— 4. Parlandodetla Luna pren- Compoulmcnto musicale • quattro voci go dove debbooo alloggiare , a ricono-
desi per Quarto. —
5. Mctrol. Sorta di od a quattro strumenti obbligati. scer le case ed I bill più convenienti al
misura, che oggi più comunemente di- QCARTIATO. Quar-li-à-»'* Add. e Sm. numero della gente, segnandogli e no-
ciamo Quarto. —
6. Erri. Quarta fune- Si dice di Colui che è nobile da tutti i tandogli partitamente per rimetter po-
rale. Co«l chiamasi nel Dritto caoooico quarti. { Lai. zummo loco nini, prae- scia a ciascuna delle rompagnie che ar-
la porzione che si paga alla Chiesa iu nuh >lis riva un b ghetto coll'indicazione esatta
cui il parrocchiaoo defunto era solito
,
QUARTICELLO
)
Quar-ti -cèl-lo.Sm.dlm. del quartiere assegnatole. 17. For- —
ricevere sacramenti
i per la sepoltura di Quarto in significalo di Quarta mare un quartiere; I» stesso che Pianta-
che vi riceve. —
7. Mus. Intervallo di
,
parte.
,
re quartieri. V. § 19.
I —
18. Fortificare i
quattro gradi che comprende io sè tre QUARTICROMA. Quar-fi-crò ma.Sf.Mus. quartieri, vale Porgli in isiatodi dife-
specie: la Naturale, la Diminuita e l'Ec- Lo stesso che Quattricroma. sa, Assicurargli da ogni baoda 19.
cedente. Generalmente la Quarta é ri- QUARTIERE. Qmt tié re. Sm. La quar- Piantare i quartieri, Forame uo quar-
guardata come una consonanza tua , ta parte di checchessia. ( Lat. qua- tiere vale Porre i quartieri in luogo
,
sta, sia da altri intervalli. 8. Mario. — mente Rrgiaoe oggi chiamasi anche
,
quartieri cosi per (svernarvi come per ,
Diersi Quarta di ponente per lib-rcio , Riuoe. (In frane, quarti**, io isp. quar- riposare ec.; ma si adopera altresì par-
di ostro libeccio di scirocco levante, e
, te!, in ted. quartier, in bretl.. secondo lando delle prime operazioni d'un asse-
di libeccio per ovtro.Io generale Quarta il flulU'i, carter.] —
3. Parte di casa, dio, colle quali i vari! corpi di uo eser-
di vento è uoa delle treutadue divisioni Appartamento privato; ed in questo cito assediente occupano i siti stati lo-
che distinguonsi nella bussola o nella signilic. Chiedere o Dar quartiere vale ro assegnali intorno alla fortezza che
rosa de’ venti. Chiedere o Dare alloggio. [ Dello pur ai vuole assediare. —
21. Rivedere i
QUARTABUONO, (fuorvia- bub- no. Bra. da' Tedeschi quartier. 1 Gelti di Galles quartieri, vale Esaminare il numero
Ar. Mes. Strumento o SquaJra di lego» buono cairtea l io senso di alloggiamen- de* soldati ce. —
22. Rompere quar- i
di piò grandezze, che ha augolo retto, to e di quarta parte. ) 4. Astr. Una — tieri ; contrario di Dare o di Concedere
e due lati eguali che lo compongono ; drlle coiiellaziool in che è diviso lo zo- quartiere; Fare a mata guerra col ne-
da' punti delle due lince rette è tirata diaco. —
8. Aratd. Partr dello scudo gar la vita ai vinti , mandandogli a (il
la diagonale. Serve per lavorar di qua-
•
—
Cardi* vli, f ol . IH.
, ,, ,,.
QUA QUA 9 VA
Dice»! Quartier maggiore 11 Quartlre Aggiunto del filugello che fa quattro del cavallo. Oode dicesi Quarlo difettoso,
priocipale di dd esercito. che suol col- mute. debole, falso, ouovu , rovescialo ee. —
lacir>i nel meno degli «Uri quartieri, QUARTISTERNALE. Quar-iiilernà-l*. 29. Mario. Quarto: li tempo che impiega
e nel quale stanco gli ululali supremi Add. e sm. con». Ansi. Quarto pezzo vegliando una parte degli ufficiali e
di ceso. —
29. Dico nei Quartieri d* dello sterno. [Lai. quar Internali*. [
dell’equipaggio pel fermio e per la
stale, le Slaoze o Luoghi or’quali i sol- QUARTO. Quòr-fo. Sm. La quarta parte manovra della nave , mentre gli altri
dati passati^ la stagione della state. Io di checchessia. [Secondo! più, deriva dal dormono o riposano. —30. La quarta
questo significalo »' adopera ancora la lat.quatuor quattro, io celi. gali, ditesi parte della distanza da ua punto cardi-
voce Guaroigione. —
30. Dicooai Quar- calmai uvvecu euri.)— 2. Talora lascia nale. — 31. Dicesi Quarto di riduzione.
tieri d'ioveroo, le Stanze o Luoghi nei la particella Di con che regge il nome Quell'apparato che usano i pilati, io
quali ai tengono a svernare i soldati. seguente come fanno gli altri nomi di luogo delle tavole logaritmiche, per ri-
In questo sigo. si adopera anche la vo- aiuiil natura.
,
—
3. Assoluta mente nel- solvere diversi problemi spettanti alla
ce Guarnigione. [Lai. Aìòmvacula, co- r uso, parlando di tempo prendesi per navigazione. Consiste iu generale io
ltra hienvalta , itali©n«* hibemae ec. | Quarto d' ora. —
4. Parlando di Mesi
,
tiche. brani.— 7. Quarti diconsi anche le Parti renai Quarti della ruota del timone t
£ un «strumento d'astronomia nolo sul 10 che si dividono talvolta i cadaveri Quei pezzi curvi che formano la circon-
mare rosi chiamato perchè fu inveo-
;
de’ giustizia li. — 8. Dicasi Andarne il ferenza della ruota .—33. Vento di quar-
tato da un capitano laglese nominato quarto o Andar nel quarto e vale Non
to: Qoel vento che soffia da un lato.
più generalmente adottalo per osserva- non pagare un dazio oel giorno deter- QUARTO. Add. m. Nome numerale ordi-
re sul mare. —
33. Delle classi o dcl- minato , che si casca nella pena del nativo di quattro. [Lai. quartut. 1 2. —
l* iscrizione marittima : £ un piccolo quarto più ; e si dice iroakamente per Minuti quarti diconsi Quelli che sono
porto , dove si raccolgono dei marini mostrare eccesso di cosa che nun rilie- la rentoventesima parte da' secondi.
classificati e registrati f a dove lo Stato vi.— U. Dicevi Cercare il quarto di sette QUARTOBUONO. Quar-lo-òaò-no. firn.
tiene un Commissario, od altro ufficiale e vaie Voler troppo schisar la cosa , e Ar. M. Lo stesso che Quartabuono.
preposto all'Iscrizione marittima. 31. — ted cria troppo pel sottile. —
10. Dicesi QUARTODECIMAM. Qu<zr-(o-<f«-ci-mA-
,
della naie che è tra il aito del timonie- ne il quarto e denota Non volere aleuti seguente, passato l'equinozio del 21 di
ra e la traversa. premio, o partecipazione. K. Metrol. —
Marzo. Taluni li collocarono perciò oel
QUARTIERI- Quar-tii-ri. Sm. iodecl.Y. Misura che tiene la quarta parte dello catalogo degli Eretici.
e di’ Quartiere. slajo • —
15. Specie di misura di vino. QUA RTODECIMO. Quor-to-vfè-ei-mo. Add
QUARTI ERO. Qwar-hè-ro.Sm.È la quarta —16. Arald. La quarta parte dello scu- m. coinp. numerale ordinativo di Quat-
porzione della paga che si dà a’ soldati do; a dicesi pure d'ogui divisione dello tordici. Fém. Quartadecima. Lo stesso
e capitani, a • qualunque altra persona scudo coDteoen te più stemmi anche oltre che Dccimoquarto. [Lat. quartutdeci-
che diversamente open a servigio o a 11 numero di quattro. 17. Quarti — mui.)
conio di alcoou; che oggi in Lombardia parlandosi della oobilià d alcuna per- QUARTOGENITO. Quar-toqi ni-to. Add.
direni pih comunemente Quartale, [lo sona a io tendono le nuvttro famiglie
, zn. comp. usalo anche come sm. Gene-
ted. quartal è il pagamento di un tri- del padre, della madre, de Hai ola parerne rato oel quarto loogo. [Lat. qttartoge-
mestre che la quarta parte dell* anno.] e dell'avola materna: queste quattro nifu».
— 2. E nel sigo. di Quartiere, f. 3. costituiscono la nobiltà ereditaria , ma QUARTOTONDO. Quar-to~tAn-do. Sro.
|
QUARTIERMASTRO. Quar-tier-mò Uro. ae ne contano fino a sedici, ventiquattro comp. usato nel modo avverti. Archi. A
Add e «m. eomp. MiLt. che scrivevi ed anche treoladue. —
18. Ar. Me». T. qnartniondo, cioè Ad arco. ;
aorhe Quartier mastro. Colui che tra I de serti. Quarti della ca sacco , s'ioteo- QUARTUCC10. Qaar-tùe-cio. Sm. Misura
soldati sopri u ic ride propriamente alla douo Quelle parti che pendono dalla che contiene la ar**aniaquauresima par-
distribuzioo de'quartieri, o degli allog- cintola in giù. —
19. T. degli orluolai. te dello staio, cioè la quarta drlla sedi-
giamenti ed alla condotta del bagaglio Piccola leva de' quarti. V. Leva g 17. cesima. 2. Misura di terra che tieoe —
d uo reggimento.— 2. Con questo nome — 20. In quarto, dkooo gli stampato- l'ottava parte di un Gasro.osia la quarta
si distingue ancora io alcuni stali d‘ 1- ri e i librai a Quella forma di libri , I di una metà altrimenti Terzeruola. ;
talia Colui che ne’ reggimenti tiene cui fogli aouo piegali io quattro parti. QUARTULTIMO Quar-tid-tv-mo. Add.
conti delle paghe degli
uffiaiati e dei
i
soldati, e soda all'erario il deoaro asse- Pezzi di legno ad arco di circolo che QUARTUMVIRl. Quar-Zùev-tu-H. Add.
gnato a questo fine. È u (Duale gradua - furavano la circonferenza d‘ una ruota e sm. pi. V. L. Arche. Detti anche Qua-
lo.—-3. Dicasi Quartier mastro generale di carrozza, di carretta ec.: circonferen- tuorviri. Magistrati inferiori Romani
adì’ Ufficiale generate che sopramten- za che componendoti per lo più di sei alcuni de'qusli avevano la custodia del
eva alla distribuzione de* quartieri e quarti, ogouao di essi forma il sesto di tesoro de’ Pontefici . altri amministra-
degli alloggiameli d’ uu eierciio , fe- quella.— 22. Quarti o Quarto chiamano vano la giost'Zia, altri attendevano al e
condo gli ordini che venivano dati dal I macellai la Quarta parte di un % iteli», strade. Quelli delle città municipali era-
maestro di campo generale. Chiamossi di un agnello, d’uu castrato separala no una specie di Cibinl. Qoarturavlro
ancora Foriere generale. 4. Mano. — dall’animale.— 23. Di circolo. Cosi chia- appellatasi anche un quarlo uffiziale da
Ufficiale marino di manovra in secondo masi il Quadrante murale portatile, ci è Cesare aggiunto ai Triumviri monetarli.
al Capo al secondo Capo a al Coutro-
,
sostenuto da no piede. — 24. inglese. QUARZO. QuAr-zo. Sm. Min. Si distin-
quartiermastro nelle loro funzioni. Egli V. Quartieri § 32.-23. Astr. Pe- guono con questo norie tutti i minerali
è incaricato di chiamare gli uomini del- riodo lunare , diviso io quattro po- che , quasi totalmente
composti di sili-
l' equipaggio per fare il quarto , per ste di sette io otto giorui I* una. ce , Cwotengouo accidentalmente piccola
prendere o sciogliere i tener unii delle — 26. ,
QUARTINA. Quartina. 5f. Poca. Strofa simo. Dicesi pure, psrleodod’uua difet- ciarino; di essere infusibili al più forte
o Stanza di quattro versi; altrimenti tosa intuonauooe , che il iste cresce «* calore e riducibili io un vetro traspa-
Quadernario. cala d’uu quarto di tuono. 28. Veier. — rente , aggiuntivi de’ fondenti , come il
QUARTINO. QuaMi-no. Add. m. Zeni. Quarti dicucsi Le parti laterali del piede borace, la soda , la potassa. Altri carat-
10
e
,
dale, romboidale ec., prendono il nomo il Buliet ha il brett. eatqued in egoal pistillo, cioqoe capsule ovali, unilocu-
di Cristallo, o Gemma spuria. Il bianco ,
senso e questo egli cava dal celi, coi
: lari,
monosperme. —
2. La principale
è detto Distailo di monte. Il giallo Falso copertura e cead testa, voci lunedi non 1
il Quarzo verde; Rubigiooao, quello di o Poco meno che, Circa, Intorno. |Lat. braccio; lo stelo fruticoso; le foglie al-
color di ruggine; A svento rinato , il fere,prope.]—4. Anche io questo sign. terne, pennatu-dispari; le foglioline op-
Quarzo rosso semitrasparente, che con- dicesi Quasi che, Quasi che come, Quaai poste , scavili sul picciuolo articolato
tiene piccole pagliette di mica di color che non , Quasi come Quasi come se
, .
alato; i fiori ermafroditi, di uo bel ros-
giallo d' oro Giacinto di Compoetella ,
; Quasi se. per il semplice Quasi. —8. E so di corallo, a grappolo bratteati. È
il Rosso opaco cristallizzato; finalmente diesai anche Come quasi. —
6. Per Pres- indigena del Surinam. Adoperasi in me-
Quarzi lattei e grassi. quelli il cui aspet- soché. —7. Trovasi ancora aggiunto dicina il ano legno rivestilodi corteccia,
to giustifica tale deaominaiiooe.il Quar- coll' acc£. Assai. — 8. Talora si replicò e particolarmente quello della rad tee ,
zo jalioo più puro e perfeitaraeole lim- Quasi quasi per lo atesso Quasi ma ha ,
come tonico, antelmintico, entlsterico e
pido dicasi Cristallo di Rocca- [Dal Ud. alquanto più di forza.~9. Dicesi Quasi febbrifugo. Esso legno è di color bian-
quart che vale il medesimo.] dissi, Quaai che dissi. Quasi dica, e liu co-giallastro, leggiero, tenero, di sapore
QUARZOSO. Quar-zó-ao. Add. n. Min. linamente Qurtjf dirat , ed hanno in emaro mi privo di odore; la corteccia è
Che è della natura del quarzo , e perciò certo modo la stessa forza di Quasi qua- pure inodore , mi amarissima , poco
atto a vetrificare. si, o di Come, Presso ebr. Cioè e simili. grossa , liscia , di colore grigio-gialla-
QUA SCO. Qvà-teo. Sm. Milit. Mome par- —10. Dicasi Quasi e senta quasi e vale stro. [Lei. qualsia amara Lin.] 3. —
ticolare d'uoa coperta del capo fatta p ù 10 stesso che Quasi quasi , ma avvi al- Altre specie officinale è la Quassia si-
comunemente di feltro, venula da qual- ziuaoto piò di energia. —
li. Difesi maruha, o Qua-sia a foglie alile o Si-
che tempo io uso nevati! eserciti d'Bu- Quasi per poco, alia latina.— 18. Dicasi mnruhe della Gujana: Albero nativo
ropa cosi per le fanterie come per alcune Quasi più del tempo e vale Per lo più , della Carolina, della Giammaira, e del-
cavallerie leggieie. Fu dapprima, al dir 11 più del tempo. —
13. Difesi Quasi I Isola di S. Domingo; ama i luoghi sab-
di alcuni eruditi , tutta propria degli punto e vale Quasi niente, Neppure un bio»!, e cresce ad unahezza considere-
Usseri d’ Uogheria ,
che la chiamano —
minimo che. 14. Dicesi Senza quasi ,
vole. Ua foglie perniate , troncale , fo-
Csaki-, e venne poi imitata dagli Usseri in senso di Anzi certamente, o di Senza glloline alterne, quasi piccioiate pic- ,
d'altre nazioni, da cacciatori a cavallo , niun dubbie. — 18. Dicesi E quasi ; ed ciuoli nudi , fiori pannoecbiell. Se ne
e da altri cavalleggicri ; anche i fanti è maniera bassa responsiva o persua- adopera la corteccia come ionico nel le
l’ hanno presa più tardi io luogo del siva, che vale Sicuro. Senza dubbio. — dissenterie rauco*.
cappello che prima portavano. Talvolta 16. Mos- Questa parola adoprasi nel QUASSINa. Quat-tt-na. Sf. Chim. Prlo-
la forma del quasco ai va restringendo segnare il movimento: per es. Andante •ipio particolare trovato da Thomson
come un cono rcrio F estremiti supe- quasi allegretto ec. nella corteccia della quassia. É una so-
riore, e talvolta per lo contrario ai al- QUASICHÉ. Qua-ti-cU. Avv. comp. Lo stanza giellu-bruoestra , alquanto tra-
larga alla cima come un cono rovescio: stesso che Quasi che. sparente, amarissima , mollo ailubile
i fanti sogliono adornarlo nel mezzo QUASICI LIN DR CO.
I Qua-n-cv-Hit dr<- nell acqua e nell'alcool, le cui soluzione
delia sua parte anteriore d’ una piastra eo. Add. ai. corno. Usato per lo più nel non viene intorbidato nè dai sali ferrug-
di latta, od’ ottone, entro la quale un frm. come agg. di Foglia. Lo stesso che ginos>, né dalle fusione di noce di galla,
segno distintivo delia milizia, od il nu- Semicilindrico. ma produce un precipitato bianco ab-
mero del reggimento al quale appar- QU ASICONTR ATTO. Qua eieon-tràt-to. bondante oc* mirali di argento e di
tengono; sopra di questa ed all'estremità Sm. comp. Leg. Obbligazione recipro- piombi.
superiore vltn posto un ornamento, che ca fra due persone senza preventiva QUASSÙ). Ouai-tt o. Add. e «m. Bot. e
dalle sue varie fogge prende il nome di convenzione. Farm. V. (Quanta, §.. 2.
Rappa o Pennacchio e di Piumino; vien QCASIDEUTTO. Quasi- de -Ut io. Sm. QUASSÙ*. Quai-iù. Avv.di luogo. V.
pur guarnito di passamano cosi all'e- comp. Leg Danno cagionato n volontà - i
comp. che parimente si scrive. Qua su.
stremità inferiore, come alla superiore, riamente , ma che porla il rifacimento In questoluogo ad aito . e dicasi non
e di nappe e Nappini io varia guisa. del medesimo. mrn della terra che del cielo. (Let. hi e
Dalle parti davanti del quasco cd al- , QUASILLARIA. Quasil-lA-ri-a. Add. e su ium, hue turmm ] —
2. Di quassù,
l'estremità inferiore sporge io fuori un sf. V. L. Arche. La schiava a coi da va- vale Di questa parte superiore.
frontale di cuojo per difesa della fronte si una certa quantità di lino d* filare QUASSUSO. Q'Mi-eirto. Avv. di luogo.
e rlp*n» degli occhi , ed ella parte po- ciascun giorno in un panicredeltn Qua Lo stesso che Quassù , Dicesi Quasausi
steriore h» nna gronda tagliata al modo ailium. (Secondo Prisciano. quarillum per Quassù, come Soso invece di Sa.
—
,
stesso per lo scolo dell'acqua. Gli accre- è dim. di quolwm.] 2. Schiava che QUATERNARIO. Qua-»er-*ià-rf-o. Add.
scono ornamento due orecchione fer- accompagnava la padrona col paniere sm. Raccolte di quattro tosirme. —2
mate ai due lati della parte inferiore da per la spesa. Arche. Sacro Quaternario: Il numero
due chiodi di metallo in forma di ma- QUASIMENTE. Quasi-mén-tr. Àw. Lo quaternario ere venerato da' Piltagori-
scheroni, quali si portano variamente
le stesso che Quasi nel eigo. di Circa .In- r>, perché col tre formava il sette d'In-
disposti intorno al quasco. osi annodano torno ec.: ed anche In quello di Quasi finite virtù. - 3. Pocs. Stanza di quat-
sotto il mento per (merlo fermo sul capo quasi, per indicazione di Minima diffe- tro versi, che più comunemente dicasi e
ad un bisogno. Il piatto dell* testa del renza o distanza; rd è di quelli a' quali se ri resi Quadernario.
quadro al fa di cuojo el è chiamato, per proprietà di linguaggio, n s'agg bi- QU ATERNATO. (Jua Zrr-nà-to. Add. m.
militarmente Imperiale; la parte Interna gnè o si lieva la termloazione Meme ,
Bui. Cb'é disposto e quattro e quattro
o munita d'uue fodere di tela o di pelle come Insieme, I naie memento, e infiniti sullo stesso punto o sopra la stessa li-
eh» posa immediatamente sulla testa altri- [Lei. ferme, fere.] nea d'inserzione.
del soldato; eo' altra fodera di tela lo QUASIMODO. Quasi -mo- do. V. L.comp. QU ATBRNITA'. Quo-l«r-ni-/à. 5f. ast. dei
coopre al di fuori io occasione di pktg- 1
Ucci. Espressi io* usata per denotare le I
numero di Quattro.
11
— , -
ammettevano nell» divina essenza quat- risorto. mile al detto di Terenzio: pecuniali» in
tro persone, dividendo in due quella di QIÌATTRINA. Quat lr\-na. Sf. Bot. Erba loco negligere maximum interdum «it
Cristo. Ne’ secoli posteriori altri anc. ra quattrino, lo stesso ebe Quattrinaria. lucrum.
ammisero l’errore della divina Qua te r- QllATTRIN ACCIO. Qual iri-nàc-do.Sm. QU ATT R IN UCCIO. Quat/ri-nùecio.Sm.
nità. acrr. e avvilii, di Quattrino. dim. e avvilii, di Quattrloo. Lo stesso
QL'ATERNO. Qufl-lir.no. Add. m. Di QUATTRINARIA. QuaMr»-nd-ri a. SL che Quattrinello.
quattro. —
2 Boi. Ag*. di Foglia o sl- Bot. Pianta che ha gli steli angolosi QUATTRIOLO. Quat-iriò-lo. Sm. Lo stes-
mile in luogo di Qualernalo. serpeggianti, lunghi mezzo braccio in so ehe Quartiruolo.
QCATRICINiA. Qun-tri oì-ni-o. Sf.Mot. circa; le foglie opposte, rotonde, un po- QUATTRlTTONGO.Quat-trie lón-qo.Sm.
Nome di piccoli peni di musica a quat- co cuoriformi, appena picciolate; i fiori comp. Gram. Lo stesso che Qua d rii
tro corni o trombe. gialli, ascellari, solUarii, peduncolati. tango.
QUATRIDUANO. Qua-fri-du-A-no. Add. Fiorisce la Primavera. È comune intor- QCATTRICOLO. Quat-triuò lo. Sm. Lo
m. V. L. Di quattro di. [Lai. quatri- no ai fossi, e nc'luogbi umidi. Chiama- stesso che Quarteruolo.
duani. Dal lai. qualuor diti quat- si anche Centimorb a ed Erba qusttri- QUATTRO. UuòMro.Add. com. numerale
tro di.) na. [Lat. lyiimachia nummularia Lin.] indecl., contenente in ȏ due volto II ou-
QU ATRI REGIO. Qun-fn-rA-ji o.Sm.Lelt. QUATTRINATA. QuaMri-nà-(a. Sf.Por- mero due. [Lai. quatvor. Qwafuor dal
Lo stesso che Quadriregio, «iooe di checchessia ebe vaglia un quat- c 11 . gali. enfile thè vale il medesimo-
QUATROQL’E. Qua-lrò-^ui. Vocesehert. trino. — 2. Porzione o Parto assoluta- la da lm «lo rettri, io polacco cuori, in li-
che unita a vari! modi toglie significato mente. tuano kid uri, in russo rfumiri, io illir.
da essi. QUATTRINELLO. Quat-tri-nU-lo. Sin. attiri, io liogua grantamica e eanscri-
QUATTAMENTE. Qual-ta^nin-lr. Arv. diro, ed avvilit. di Quattrino e vale lo lica icfuitluarì. ] —
2. Talora usato anche
Da quatto, In maniera quatta. [Lai. stesso che Quattrino, ma ai dice per av- come sm. —
3. Difesi anche per dino-
occulte, cium.] vilimento. tare un Piccol numero di checchessia ,
QUATTO. Quàt-to. Add. m. Chinilo e bas- QUATTRIN1TA’. QiraMri-wi-f*. Sf. ast, come Par quattro passi. Mangiar quat-
so, per celai si e nascondersi all’altrui vi- del numero di Quattro. V. e di’ Qua- tro bocconi , e simili. —
4. E cosi Far
sta, cioè Stretto, Serrato, Raccolto in aè. t entità. quattro parole, cioè ilo breve discorso.
[Lai. oreulfui, fiumi deprettus. Traesi QUATTRINO. Qudf Sm. Moneto, — 5. Andare in quattro, vale Andare
acqvaltare daU’rbr. qatiar accorlarsi , minima di rame , ed è la quinta parte carponi. [Lai. repera , replare.J 6. —
stringersi , addensarci , impicciolirsi- della ernia, o sia la sessantesima parte Esser quattro e quaitr’oiio , in modo
Ma forse pili probabile origine può tro- della lira toscana ; forse detta cosi dal basso, vale Esser chiaro manifesto ,
varsi neH'arabo chalaa abscoodidit se valere quattro danari, o piccioli. Altro- fuori di dubbio. — ,
7. Firmarsi o Met-
M. Il Muratori inclina al ted. cachi o t ve il suo valore è diverso. Nel Regno di tersi io quattro , cioè Senza piegarsi.
trachter guardia, sentinella.) . 2. Di- — Napoli è la quarta parte del grano. (Lat. [Lat. perituri. 8. —
Mettersi tu quat-
ceai Quatto quatto; quasi superi, di quadroni. Io per. quaetrani e quadro- tro. V. g. 5. —
]
9. A quattro maniera :
Quatto, e però ha alquanto più di for- ni sano spezie di moueie 2. Quattri- — usata per eaprimere Quantità grande di
za. —3.Onde Andar qnatlo quatto e- ni e Quattrino d icesi anche io sentimen- quella materia di che si trilla. 10. A —
sprimo il Muoversi Irggermrole per to generico di Moneta , Danari- iLat. quattro» quattro, vale Quattro alla volta,
ispiare senza esser visto o sentito. pecunia.] —
3. Onde Essere o Non es- A quattro insieme, A quattro per volta;
QUATTONE. Quat tó ne. Add. m. Lo sere oc. in quattrini, vale Avere o Non ed anche io abbondanza. —
11. A quat-
stesso ebe Quatto. —
2. Dicasi Qualloo aver er. danaro. (Lat. numnuUum «ne, tr’occhi, va e Da solo asolo. 12. In —
quattone, quasi superi, di Quattone, e nummi* Parere.] —
Trappole da quat-
4. quattro doppi!, talora si usai significa-
però ha alquanto piti di forza. trini: forse dinotante cose che stono in re cosa soleune e fuor d’ogni credere.—
QU ATTOR DECIMO. Quat-tordè-ei-mo. mostra per venderai, vaghe all'occhio e 13. Proverò. Non dir quattro, ae tu uon
Add. ni. numerale ordinativo di Quat- di oiuna utilità. —
8. Dare nel quattri- l’hai nel siero, iste Tu non dèi far ca-
tordici. V.A. V. e di’ Quattordicesimo, no, vale Colpire per l’appuoto nello sco- pitale, nè far tua nna cosa assolutamen-
Decimoquarto. po; e tìg. Far checchessia con intera te iafincbè tu non l’hai in tua balia.
QUATTORDICESIMA M. Quot lor di-tt- puntualità. —
6. Fino ad un quattri -
,
i*-màni. Add. e sm. pi. V. L. Milit. no, posto avverbialm., vale Del tutto , non tonai.]— 11. Dnc o due hanno a far
I soldati della quattordicesima legione Interamente, Ptiotnalmenie. [Lai. uique quattro ovvero Quattro e quattro fio-
.
romana. (Lai. quartodecimani.] od ultimvjn qvadrantem.]— 7. A quat- u’otto, o simili, vale 11 conto ha da tor-
—
!
QUATTORDICESIMO. Qwit -i or- di ed- si- trino a quattrino, o A quattrini a quat- nare. 18. Eccl. Quattro tempora. V.
mo. Add. m. numerale ordioativo di trini si fa 'I soldo o la roba, vale Spes- Quattro tempora. —
Ifi. M»s. Quattro
Quattordici. Lo stesso che Decimoqusr- seggiando, col poro si fa l'assai. Simile mani. Chiamasi Sooata a quattro mani
lo. fLal. quarrtisdsctmws.) agli altri: A soldo a soldo»! fa la lira , uu Pezzo di musica composto per erse re
QUATTORDICI. Quai-tàr-di-ci. Add. nu- A lira a lira si fa lo scudo. Diceva*! al- eseguito da due persone sopra un me-
merale com. indecl. ebe vale Quattro e tre volte A quattrino a quattrino ai ft desimo pianoforte.
dieci. (Lat. quatuordeeim .) 2. Ami- — il fiorino: tutti modi proverbiali , che QUATTROCCHI.Qoal rròc-cbi.Sm.eomp.
camente usato per Quartodecimo. musicano Non esser da spregiare! pic- indecl. Zool. Specie di piccola auitra ,
QUATTORDICIMILA. Qual-lor-di-ci mi- coli guadagni, perchè quando sono piu la quale è bianca , eccetto la testa il ,
la.Add. numerale com. camp, indecl. e continuati accrescono grandemente dor»o e la coda che soo neri ; ha una
che vale Qua lordici volte nulle.
• l'avere.—-8. Proverò. Quattrino rispar- piccola macchia avanti all’occhio e d ne
QU ATTOR DISILLABO. Qtwl.for-d»-sU- miato due volte guadagnato, vale La piccola Uste bianche alle all, becco ne-
la-bo. Add. m. comp. Aggiunto dato a parsimonia equivale al guadagoo ; al rìccio. La femmina è cinerea con la le-
Verso di quattordici sillabe ; comune- qual proverbio corrisponde quel detto sta bruna. Viene a schiera oell’tn verno
mente Martelli* no. di Lucrezio divrliaa grondai homini
: dal Nord, e nidifica sugli stogai. Detta
QUA TTR AGIO. Quat-trà-gio. V. echeri- imnt vivere porca. —
9. Chi non isti uia anrbe Canone. (Lai. ano* clangula.)
contrapposta *a Doagio per dimostra re un quattria uon lo vale: si dice per di- QUATTRQCEND1CIANNOV E. Quat-tro-
una maggior finezza di panno. mostrare che Si debbe tener conto do- cendi-eian-nbtt. Add. n omerale com.
QUATTRALE. Quat-trà-le. Sm. Nume- gai cosa anche minima. —
10. Chi ma- iodeci. Che comprende diciannove ao-
ro di quattro unità , come Duale di le tratta un quattrino, fidar non gli si pra quattrocento.
debbe un fiorino: proverò, di chiaro si- QUATTROCBNNOVANTAQUATTRO. —
QUATTRICROMA. Quattri-crb ma. Sf. gnificato.— 11. Multi baci a pochi quat- Quat tro-cen-nv-van-ta quàt-tro. Add.
Mai. Croma, di cui ne «a sessantaqual trini, cioè Multe promesse e p><be ese- numerale com. comp. indecl. contenen-
tro a battuta; Il quarto di una croma , cuzioni. — 12 Nou over laati quattri-
. te qtiarantanove decine e quattro unità.
cioè uu sesaantaquatiresimo di bat- ni da far cantare un cieco: dicesia de- QUATTROCENTESlMO.QuaMro-crn té-
tuta. notare Che alcuno è miserabilissimo. ei-mo. Add. m. numerale ordinativo ,
QUATTRIDUANO.Qual-tri-du-à-no.Add. 13. Tristo a quel quattrino che peggio- che comprende quattro centinaia.
m. V. L. Lo stesso che Quatriduano. — I ra il fiorino.- si dira dello Speoder poco, QUATTROCENTO. Qual Iro-eta-to. Add.
..
deci, che vale Tre meno di cinquecento Donde. ( Ut. unde. 0. Dicesi don
;
di quelle. V. Quella, g 3.
migltaje. quel o simile, accompagnalo a nome, e QUELLE. Quit-le. Sf. pi. Lesi), Smorfie,
QUATTROCEXTRENTADCE. Quat tro- vale Con quel medesimo , Collo stesso. Inventa. Onde Far le quelle , vale Usar
cen-tren-tu-rfu-e. Add. numerale con. —6. Dicesi A quel che , e talora vale atti e parole soverchie e leziose : modo
comp. indeel. Contenente treoledue so- Quello per cui, indicando fioo o amile. basso e fuor d'uso. [Ut. illoetbrat.
pra quattrocento. — 7. Dicesi Per quel che invece di Per V. troncata da Quelle tmorfie.] 2. —
QUATTROMILA. Quat-tro-m\.la. Add. quanto. Ed in questo modo di dire vo- Fare di quelle pure si usò ma in altro
numeralo coni. comp. indeel. che vale Imiieri »’ accompagna col soggiuntivo. senso, e vi s'intese Cose, Burle o simi -
Quattro miglisi*. {Lat. quaiuor milita.] [Lat. quantum, ve! quod ] 8. E sen- — lo. — 3. Dare Je quelle , vale Burlare
QUATTRO TEMPORA. Sf. pi. V. L. Bcd. ra Per.
il —
9. L'aato eziandio in senso altrui.
Le digiune di tre giorni che si fdooo
,
dell'Ideo quod de' Utini. 10. E per — QUELLI. Qudl-Ji. Proo. m. siog. Colui
nelle quattro stagioni dell' anno ,‘ una Secondo che. Quanto che.— 11. Ed an- ma io questo sign. fu solamente in uso
volta per Stagione. (Lat. quatuor lem- che in forza del Quapropter, o dei Cur prese» a' più antichi. 2 E anche nei —
poca.] —2.
Ed usato anche senza Par- non interrogativo degli stessi Ulioi. — casi obbliqui del singolare. — 3. Nel
ticolo unito al uorae Digiuni o Digiune, 12. Dicesi Quel che per Quale cosa, Ciò numero del più è adoperato così nel
come II die giudichi o simili. che, nelle espressioni dubitative.— 13. primo caso come negli obbliqui. — 4.
QUATTUORVIRATO.Quat-tuor-t'i-rà-/o. E per Di quello che. —
14. Dicesi Quel Nel primo caso pi., riferendosi a uomi-
Sra. V. L. Arche. Ulizio e dignità dei che, accompagnalo per lo più col v. Es- »«. diresi anche Quellino.
qnattuorv iri. sere, e vale Qualunque star. Come che QUELLO. Quél-Io. Proo. m. siog. PI.
Qli ATTUORVIRI. Qital-fnòr-vi-rl. Add. la cosa e In qualunque modo che la cosa Quelli e Quellino o Queglioo, parlando
e sm. V. L. Arche. Lo stesso cbeQusr- sta, Che che Comunque.
, 13. Dicesi — di persona. Si dice riferendosi a cosa
tumviri. tatare Quel che io luogo del semplice inanimata noo prossima a chi parla. È
QL’EBRANTO. Qoe-òràn-Co. Sin. V. Por- Che. —
16. Dicesi Quel d‘ altri per La l'Intera voce di Quel con le medesime
l'ghetr. Filol. Male ebe si comunica roba d'altri. —
17. Dicesi Quel più e osservazioni. —
2. Parlando di alcuna
per gli sguardi, particolarmente ai ra- va le Maggiormente. Vie più.(Lat.t/tam, Città o Luogo, vale Contado o Termo-
geni ed ai cavalli ; I mal’ occhi. (Que- quatti etici».) —
18. Dicesi Quel e Quel rio circonvicino. —
3. Talora vale Ro-
branto è por voce spagnuola che vale io luogo di L* uno e l'altro Quegli e ba, o simili, di proprietà o d* apparte-
I aito del rompere, del fracassare , or- questi. —
19. Talora accenna anche la
,
nenia altrui. —
4. Talora indica Coo-
rero etflocbczre, debolezza, abbattimeli- natura e qualità altrui. 20. E così — dizione. Stato o simili. 5. Talora —
to. ed anche danno considerabile. Que ancora per significare il territorio ap- Quello che, ed aoche Quello assolutati,
òranfar vale altresì rompere , violare parteoente ad alcuna città o luogo. — usato al modo neutro valeCiò ebe. iLat.
profanare, indebolire, toglier le forze.]
,
—
vale Colai o Quella persona; altrimenti Accordato eoo nome di qualità si usò ,
Tatare >1 adoperò nelle citazioni senza
Quello, Quelli, Quei e Que*. [ Lai. ili*. talvolta iu cambio del nume proprio nel litro appoggio di nome , e vi si sottin-
Secood» il Muratori vi-ndal lat. qui
,
dirigere il discorso ad altrui. 21. — tese Libro, Trattalo o simile. 10. —
vita, onde gli Abruzzesi baa tratto qui!- Allorché gli precede il pronome accora- A quello, co’ v. Venire, Condurre e si-
ta «d Napolitani ràdio. Altri da ecet psgnato dal v. Essere, e che altro ver- miti, all» stesso modo che Quel, § 27.
i
(DE • VE JW
fjod'rgli è io luogo di Qik'llrt , Quell* , QCERCIOLETTO. Quer-eio-Ut-lo. Sm. metatarsi seco assai. —
5. Porre queri-
Quelle. —
20. Ed accordalo con nome Boi. dim. di Querciuolo. monia , vale Querelare , Accusare in
di qualità, usalo alla mentri di QUERCIONE. Quer-ciù «, Sm. Boi.arcr. giudizio.
Quel. di Quercia. QUERQUEDULA. Quer-qui-du-la. Sf.
QUEL PUNTO. Posto avrerb.ln quel può QUERCIUOLA. Quer ciuò la. Sf. Bot. Pic- Zool. Specie di anitra, grossa come una
lo. In quello suole. cola quercia ; altrimenti Querciuolo.— pernice; la sua piuma è di colori viva-
Ql’ERAIBA. Quc-ra i bi- Sf. Boi. Albero 2. E Far querciuola nello stesso siirn. ci; il davaulv del corpo è di un bel tes-
del Brasili*, la cui corteccia pesta , ed di Far quercia o querciuolo. V. Quercia suto di Aero sol grigio, come uo lavoro
applicata sulle piaghe, è riputata pro- £3. — 3. Nome che I contadini toscaai di maglia • piccoli quadrati tronchi
pria a sanarle. danno al camedri ». perchè ba ie foglie riacbiusi io più grandi molto leggia-
QUERCE. Qui r et. Sf. Boi. V. A. V. c di' limili a quelle della quercia. (I.at. eh i- dramente. Si trova sugli stagoi e sul
(guercia. mnednji , («urnum ehwnatdry i Liti. mare. [Lat. anat qnerqueduta Quer-
QUEUCETO. Qutrcé-io. Sm. Agr. Luogo QUERCIUOLO. Qutr-eiìtò-lo. Sm. Bot. qutdula secondo alcuni , vien dal lai.
.
pieo di querce. (Lai. qurrcrtoin-) Quercia piccola c giovaoe ; altrimenti quarqueru* assai fredJo; perchè questo
QUERCIA. Quir-eia SF. Boi. PI. Querce. Querciuola. lL*t. quercia» parva.] 2. — uccello comparisce in tempo invernale.
Genere di plaoudella monoccia polian- Far querciuolo: diersi nello stesso mo- In pers. Aeraka è anche una spezie di
dria, famiglia delle amentacee che ba, do che Far quercia. V. Quercia g 3/ nccello.)
per caratteri sessi racchiusi io (lori
; — 3. E Mandare alcuno a far querelo >- QCERQUERA. Quèr-que-ra. Add. f. V.
differenti, ma riuniti nello stesso indi- lo, vale Mandarlo colle gambe per aria, G. Med. Dicesi di febbre accompagoata
viduo làuri incompleti apetali; capsula
*, Ammanarlo. da forte freddo con rii ridere di’ denti ;
ovale o sferica non apribilr, monosper- 'QUERELA. Qut-rè-la. Sf. tameotaoia , altrimenti Tricode. (Lat. querquera. Da
ma ed iocaslrata colla sua base io una !
Doglienti, Richiamo, Querimooii, Ram- carello io fu suonare aspramente , rau-
capsula emisferica tubercolosa, prodot- marichio , Lamento ec. [ Lat. querela. camente.]
ta dall' involucro che ebbe ad accresce- Il lat. querela vico da quemr mi la-
,
QUERULISSIMO. Qw*-ru lia-ei-mo. Add.
re. (Lai. quercut. Querc tu. dal gr. cer- mento : e queror «rondo il Litlleion, è m. superi, di Querulo.
rhnot ovvero, secondo il Vosaio, da dal Cibi, charack dolersi , ovvero da QUERULO. Qui ru-io. Add. m. Lagnc-
,
cia comune o bianca , la Quercia verde riarail in senso di contesa.] 2. Leg. — d'ngni menoma cosa.
o leccio, la Quercia verdastra, la Ballo- Notificaxione de’ misfatti di alcuno alla QUERULOSO. Que ru-ló-so. Add. m. Che
ta, il Sughrro o Sovero, la Quercia ca corte ; oode Porre , Dare querela o sl- si querela ,
Che è solito a querelarsi
stagna, la Quercia carro, la Quercia dei mili ad alcuno , vale Notificare i mi- Lamentevole, Dolente. [Lat. queruiu*.]
tintori, la Quercia greca , la Velaoida, sfatti d* esso alla corte, Querelarlo. [Lat. QUESITO. Qu*-fi-(o. Sm. Domanda che
la Quercia a galla, la Quercia a coccini- divori die m
dìeere.] si propone da sciogliere ; altrimenti
glia e la Quercia marina. Ma le specie QUERF.I.Arci a. Que-re-làe-eia. Sf. pegg. Questione. [ Lat. quaetilum p oslula- ,
più celebrate sono le due prime , che di Querela. lum. Da quaeritom pari, di quaero io
fanno il migliore ornamento de' nostri QUERELANTE. Qu*-re-lèn-te. Pari, di cereo.]
boschi per l'aliena il maestoso porla
, Querelare. Che dà la querela. Che que- QUESITO. AdJ. m. V. L. Ricercato, Men-
meato, e la bellena del deuso loro fo- rela. (Lat. rxpoitulalor.' dicato. (Lat. quaasitoi. ] 2. Lag. —
gliame. Sem* adopera II legno per le QUERELANE A. Quere-Idn-ia. Sf. Que- Acquisito , Acquistalo , segnatamente
'‘ostruzioni navali e civili, pe' lavori di rimonia, Querela. col unsi. Gius o Diritto.
carri e per ardere. L* corteccia pestata QUERELARE. Que-re-là-re. Alt. Notifi- QUESNELLIANISTI. Que enei ari.
o polverina!* somministra la miglior care misfatti di alcuno alla corte
i
St. Eccl. Seguaci di Quesoel'o , Coloro
concia per la prrpararione delle pelli ; Porre o Dar querela contro di lol , eri- che professavano il quesoellismo.
dà un colore fulvi), e può fino a uo cer- mloalmeote accusarlo. [ILat. dbjeetare, QUESNELLISMO. Que-intl-li-tmo. Sm.
io srgoo sostituirsi site galle e cnpolet-
cappel-
poi talare. ] —
2. N. pass. Dolersi, Ram- St. Eccl. Dottrina d/Q'iesoellianisti .
t« nelle tintoria e narrarle del maricarsi , Lamentarsi Lagnarsi et. seguace del Dottor Quesnello, prete
laio. Il fruito della quercia chiamasi
Ghianda. La rorleecia e anche adopera-
[Lai. conquarf, la mentori.]
,
irftàu* drjicitur quere»».] Querela. |L*t. querimonia.] 2. Onde — questuare, Il limosinare. Sme. di Que-
QUERCINO. Qutr-ci -no. Ad d. m. di quer- Fare querimonia, una querimonia, vtlc
'
stua.
cia. (Lat. querntif.) Dolersi Rammaricarsi eoo alcuno. —
QUBSTESSO. Que «fdi-io.Pron. m. comp.
QUERCIOLA. Qver-riibla. Sf. Boi. Lo
.
li. Altrimenti oel caso retto del singo- sto termine, o simile. IO. Con que- dirotto Accattare; Vi tare o Reggersi d’ac-
lare si adopera Questo e Questa, Costui sto ,
cioè Nel medesimo tempo, luce- catto.
e Costei ; sebbene ooo manchino esem- rne ,Tuttavia, Oltracciò, Coni uttoc iòQUESIUARIO. Qut-ilu-à rito. Add. ni.
pli di Quesio nel primo caso sostantiva- Nondimeno, Pertanto, Frattanto, In tao Appartenente 8 questuatone.
mente parlando di uomo. [Lat. Ale, rei to, Con questa rondi rione Per questo QUESTI! AZIONE. Que-zlua-:i,l-ne. Sf.
late. Secondo i piti, «leu dal tat. qui i| patto. — ,
11. Con tutto questo per Tut- Accattamcotodi pane, o altro spettante
quale , ed tata questi o» vero da qui , tavia, Nondimeno. —
12. Da questo in- al vitto , per carità. Più italianamente
ii tue, sottinteso ett, chi è verso cos à. nanzi per Da ora innanzi. Nel successi- Accatto.
In pera, chyiten ipsemet. I Napolit. di- vo tempo 13. In questo, In questa, QUESTUOSISSIMO. Que-afuo-zU-ai-roo
cono chino per questi. ] 2. Trovasi — maniera dove si sottintende il ausi., e Add. m. superi, di Questnoso.
alcuna volta, tua sol tra gli amichi, io si usa cosi avverbiale), per dinotare lo QUESTUOSO. Que-aiu-d io. Add. m. Lu-
caso retto , benché non riferito ad uo- questo punto, In questo termina di co- crai ivo, Lucroso, Guadagnerò.
mo. —
3. Nel pi. vate Costoro. 4. E — se , Io questo mentre. Perciocché, lo QUESTURA. Que-itù-ra. St Arche. Di-
congiunto co' nomi mascolini coma pi. questo moda , Cosi. —
14, la questo gnità; Uffizio del questore presso i Ro-
di Questo. mentre , la questo meno , (o questo mani. Era il primo grado per gingnere
QOESTlONABILE.Qwa atfo nd'ài-ie.Add. stante e simili per Frattanto. 1B. Per — alle dignità maggiori. [Lat. qwactftira.]
com. Lo stesso che Qnisticaevole. queato, Per questo che. vale Per cagio- QUETAMENTB. Que-ta-mén-tc. Avv. Lo
QUESTIONALE. Que-ttio-nA-ls. Add. ne che. [Lai. ex quod.) —
lft. Per mi- Messo rba Quietamente. [Lai. tacita.]
com. V. A. Lo stesso che Quistiooale. to questo, dicesi al pari di Per tutto ciò, QUETANZA. Qu+ton-xo. Sf. V. e di*
V. t di' Quia* umerale. Con tulio ciò, Nondiroeoo, ec. —
17. In- Quitonzu. [Lat. accsptilatio , apocha j
QUESTION AMENTO. Que-iiio-na-tnén. terroga Inamente Può esser questo? si QUETARE. Qua-fò-ra. AU. Fermare 11
to. Sm. Lostesso che QuistionamcDio. usò per una espressione di maraviglia. moto Dar quiete. Lo stesso che Quie-
[Lai. concertano, conferai©.] — 18. Congiuuto Co’ ©orni tosi. accen- tare. — 2. Oode Q
,
nato. le ode va alla rtoofleiooe delle pubbliche tare. Lo strato che Quietato.
QUESTI ONCE L LA. Qus-ztton-céMo. Sf» rendite; e per mollo tempo invigilava QliETK. Qui te. Sf. V. e di’ Quiete.
dim. di Questione. Lo stesso che Qui- alle concussioni. Erano Questori di QUETISSIMO. Que-Oisi-tno. Add. ni.
i
stione. [Lat. quaestio. 2. Essere a — affidalo anche la custodia delle Irggi e Contento. —
4. Mettere io qtMo , vale
questione, alla questione, valeQuistio-
]
sUoqeggiare. miniare romano, il quale seguiva In aigo. non i* usò che qualche antico , ed
QC8STIONEVOLE. Qus-nio^- vo-h. guerra i consoli , i pretori , gl’ impera- è sconcio da evitarsi. (Lai. itfue.] 4. —
Add.comp. Lo stesso che Qaistiooe- tori per am min latrare le spese dell’ e- Talora si riferì anche a Tempo , con-
ole. terciioe soprintendere alle prede 0 ogni giunto ad altre peniceli*. 8. Talora —
QUESTO. Qué-tto. Pronome m. dimostra- cosa, e ad ogni cosa tolta al Deduco. —
soprabbooda nel concetto , o gli s' ag-
tivo di persona presente o prossima a 3. St. Mod. Cosi chiamasi in laghil- giogo* per maggior fona. Per— 6.
chi parla ; ma lo questo significato non lerra la persona scelta annualmente per Allora. [Lai. lune.}— 7. Per Quivi, In
potrebbe giustamente adoperarsi che eiascan Rione delle città, acciò Invigili quel luogo del quale altri parla e non
oe' cesi obbliqui , dovendosi nel caso sull'abuso de’ pesi e delle misure. In Vi è. (Lat. iilfe.l — 8. Per In questo
retto dire Questi o Costui; sebbene non Francia Ornatori chiamansl Qoegi af- caso, In questa materia, Intorno a ciò.
manchi presso gli aohrhi e ì moderni filiali che sono incaricali di quanto oc- (
Lat. da hac re, Me. |— 9. Per lo que-
qualche esempio contrario. 2. E per — corre al vr vizio della Camera de'Pari. sto mondo, Nel roondodove è ehi favil-
maggior enfasi gli si aggiunse altro QUESTORI A. Que-sto-rUa. Sf. V. A. Ar- la. — 10. per la questo stalo , In ul
pronome. —
3. Talora Questo e Quello che. V. e di’ Questura. contingenza , A questo termine. [Lat.
accenna moltitudine. 4 Talora è io— QUESTORIO. Qwafò-ri-o. Add. ra. Ar- Ma.)— 11. Per Or*. [ Lai. Rune ] 12. —
corrispondenza o opposizione di Quello che. Di questore. Oode Giuochi questo- Dicrai Fin qui , per Tutto ciò , ovvero
o di Colui. —
5. Sc»za appoggili di no- rii ehiamavansì quelli dati da'quesiori. luti uo a questo punto. —
13. Talora si
me . usato alla madera neutra de' La- — 2. In forza di am. La tenda dei que- pose in corrisponde oza di Qoa. (4, —
tini, vale Q lesta cosa. [Lat. hoc.] — 6. store negli eserciti romani, nella quale Ed io corrispondenza di Quivi. 18. —
Adoperato gel sensn di Per questo. Per- era depositata la cena militare. Diccal Qui prò quo. alla latina per
niò o Quindi. — 7. Accompagnalo da QUESTUA. Què-ito a. Sf. La stesso che Isbaglto , Errore. — 18. Dicesi Qui stesso
.
vide particelle, servi a sensi diversi; Qucsltiaxiooe. e vale In questo stesso luogo. 17, —
18
, , , .
gono alcune preposizioni o segai eoa , mente, Riposatamente ee. iLat. guide.] d' uso. ( Dall' ir. gytlcf tenuità , picco-
che diversi moti memi ne mostra; come QL’IETAMP.NTO. (ime ta-mén-to. Sm. lezza ovvero da guati! piccolo tenue , , ,
Di qui vale Di questo luogo , Da que- Acquietamento, Quieiaziooe. ritenuto e però cantarr in quilio par :
sto luogo, A questo luogo ; e segna QUIETANZA. Quit tàn-sa. Sf. Ricevuta che significhi il cantare con voce pic-
talora uistaoza da luogo a luugo. [Lai. di pagamento. [L«t. aere pillai io. Dal cola tenue , ritenuta, lo ebr. gol voi
Aine.] —
20. S’egli si dà al tempo vale bisco quitansa ovvero qu ito che, secon- concento strepito. 2. Ed anche col
,
,
—
Da quest' ora, Da questo punto. E però do il llullet, vale il medesimo. In breli. v. Fare. 3. Fu detto anche Quilo in —
Di qui domane , Di qui a otto di , Fra kuit dicesi quegli eh' è liberato da ciò vece di Quilio per la rima.
qui e otto di e simili, vale Ds questore che doveva: lo gali, rude, in ingl. quii, QL'ILISM A. Qai-li amo. Sf. Mus- Figura
fino al termine di domani ,
di otto di in is;>. quito , in frane, quitte vagliono musicale che nell' aulico canto grego-
c situili- — 21. Talora vale Da ciò o Per- il medesimo. Quii lance m francese ed riano vale Due note.
ciò.— 22. Per di qui e vale Di qui. ac- in ingl. , quitansa in iap. antiquato , QUINALtt. Qui-nd-U. Sm. Mario. Quella
cennando tempo e talora accenna an- quitluhq in ted. son lo stesso ebequi- fune che >1 mette sopra vento per teocr
che a luogo. — ;
altri pronunzia, ci, che vale percM.]— noce. M tigarsi, Sedar la passione. Ab- anche alle medaglie d'oro odi rame
2. Venire al quia, vale Venire al punto, bonaccimi, Placarsi ec. Lat. g «fescere.) della stessa grandezza del quinario d'ar-
[
a quel che importa alla ragione. —6. Acchetarsi.— 7. E dello di Vento- gento. 3. Poca. Detto di Verso di cio- —
QUICENTRO. Qui cè n- Irò. Avv. comp, Cessare di soffiare. qoe sillabe.
di Qu^ieEntro. Quidentro; ed importa QUIETATIVI). Quie-ln-ft-t'O. Add. m. QUI NATO. Q«-nà-fo. Add. m. But. Ag-
maggior vicin.tà di Quinceutro. Che quieta. giunto di qusluuque perle disposta a
.
QUICf. Qui-ci. Avv. Lo stesso che Qui; • QUIETATO. Qui e-tà lo. Add. m. da Quie- cinque a cioquc sopra lo stesso paolo o
la Ci » aggìugne per proprietà di Un— tare. [Lat. sedsitus.) piano d'inserzione.— 2. Foglie quinate
guaggio; ma oggi ai userebbe forse Bo- QU1ETAZIONE. Quie ta- tió-ne. Sf. V. A. Ohi diconsi le foglie composte , cha
lo nella poesia. |Lat. òic.] V. e di’ Quiete. hanno cinque f glioline su di peiiolo
QUID RITTA. Qui-ri-rlMa. Avv. comp. QUIETE. Qut-é-(e. Sf. Contrario di Moto, comune.
di Quid e Ritta. Lo stesso che Qui- il cessar del moto; e si dice di qoelle QUINAVALLE. OuMia-uàt-Ie. Avv.comp.
citta. cose che hanno faculià di muoversi, Laggiù basso, ma alquaoto lontano. V.
QCICL'NQCE. Qui eùn qu*. V, L. io forza [(.et. quies. Io ehr. zeeget corrisponda eootadiorsra.
di sui. in senso di Primo luogo, Prefe- al lat. quies, quieta.] —
2. Riposo. Cal- QUINCE. Quin-ce. Avv. V.A. ed usata per
renza. [In lai. guicuznqus chiunque , ma, Tranquillità, Pere, Requie, Il ces- conmdo della rima. V. e di' Quinci-
qualunque : guodcumgue qual ai sia sare delle fatiche, Sollievo, Ricreazione, QUlNCENTttO. Quin-eén-tro. Avv.comp.
cosa.] Sosia , Posa. [Mi. fraogutiti/a*.} 3. — di Quinci c Entro. Qui dentro; mi im-
QUID. V. L. Usalo io forza di »m. Il per- Mettere in quiete, vale Quietare. porta termini più larghi di Q.iiccmr».
ché, La aostanza.Scrivesianrhe Quidde. QUIETEZZA. <^ut#*f<x-*o. Sf. Lo stesso [Lai. bine miro, intruesum.)
(In celi. gali, eiod quid ? In per*, ku- che Quiete. QUINCI. (Quin ci. Aw . di luogo, che talora
dam quid? ki qui, quae, quod; ài quia? QUIETINO. Caie-li no. Add. e Sm. Ipo- esprime Movimento da luogo, e vale Di
ki est e per sino, kist qui» est?] critioo. V. drii u so. qui, Di qua. [Lai. bine.] 2. Talora —
QUIDDITÀ'. Quid-di-là. Sf. Essenza n QUIETISMO. Cuie-lì-*mo. Sm. Tool. Dot- esprime Aiolo per luogo, e vale Per que-
D. fiuiziondi ciascuna rosa. Lai. quid ( trina mìstica condannata dalla Chiesi sto luogo .(Lat.hac.l~3. Talora esprime
diias etsenlia. Quiddità» è voce sco- con cui i Quietisti intendono esprìmere Stato, e.yde Di questo luogo , Di qui .
,
lastica formata dal Ut. quid che.] una specie di quiete ed inazione eoa Stando io questo luogo. 4. Talora —
QUIDDITATIVO. QuW di-to ti vo. Add. cui l'aoima è supposta di essere in quel- espiline Dapoi.iLn.detnde.]— 5. Talora
ni. Che ha quidità Cho partecipa di lo stato di perfezione che io lor favella si riferisce a Cagione, evale Perciò. [Lai.
qnidité, Essenziale.
,
Ql'IDENTRO. Qui-dM-tro. Avv. comp. Mulino-Urna. arucelIsGiù.e vale Diqui a bi5*o (Lat
che scrivevi anche Qui dentro. D.-otro QUIETISSIMI AMF.NTB. Caia -lià si-ma- ine daoriinn.J— 7. S'occotnpagui colla
al luogo dov'è ehi ragiona. Altrimenti min-te Avv. superi, di Quietamente.
. particella Su e vale Diqui ad aito. [Lat.
Quicentro e Quincenlro. QUIETISSIMO. Quie-fli ii*no. Add. m. hinc zurzbin.]— 8. Per Quindi, nel sigo.
QL I DITA'. Qui di là. Sf. Lo stesso che superi, di Quieto. [Dal. gmefùJimu».] del §. 8.— 9. Dicesi Di quinci a dietro,
Quiddità. - QUIETISTA. Quietista. Add. e sost. I)a quinri indietro, c vale Da questo
QUID1TAT1V0. Qui-di-ta-tl-vo. Add.oi. eotn Si. Erri. Chi professa II quietismo. tempo a lutto il tempo precedente. —
Lo stesso che Quidditativo. QUIETITUDINE. Qui«-li-<u di ne. Sf. V. 10. Dicesi Da quinci ionaozi, e vale Da
QUlE. Qui-r. Avv. V. A. e conladioesra. A. V. e di' Quiete. questo tempo innanzi Da ora in la. ,
V. e di’ Qui. QUIETO. Qui-é-fo. Add. m. Che oon fa (Lat. poii hoc.) —
11. Dicesi Di quinti
QUIESCENTE. Qui-e-scin-te. Pari, di romore. Che tace. A trimenti Cheto.(Lat. allo stesso modo che Quinri , e quasi in
Quiracere. Che quiesce, Che giace, Che quieluS. lo ar. garfj/obriiiilc»Cros, gufali tutti i medesimi sentimenti ugual imo
posa- |Lat. guiezcmi.] muti. ] —
2. Fermo. | Lat. immolui.) te si adopera. —
12. Dicasi Quinci iu-
QU1ESCKRE. Qui -i -
tee ra. N. tss. Verbo — 3. Placido. Tranquillo, Riposato. toroo riferito a tempo , e vale Circa
,
io riposo. Lai. guieseare. Quiesctre Tempo , Mare e simili. 3. Detto di — di Quindi . dicesi Quinci e quindi e va-
[
sembra venuto per metastasi dall’ ebr. Persona pacifica, savia. 6. Star — le lo stesso che Qua e là. Di qua e di là.
sciaqat che vale il medesimo , onde quieto , vale Acquietarvi . Tacere ; ed [L«t. hinc Ulime, h*ne inde.l H* Ac- —
sriaqet quies , quieti». Altri cavano anche Stare in quiete. 7. Di quieto , — compagnato rou Oltre con Entro, cou ,
quiete re dal gr. hettjche quetameote, posto avveri). Quietamente. Bilia, e dicevi in una voce Qu ine io lire,
ed altri da ero iosou disteso.) QUIETUDINE. QuU-tu-di-na. Sf. V. A. Quincenlro, QuiociriUa. 13. Ed • —
QUIETA. Qui-4-fa, Sf. V. A- V. e di* V. e di' Quiete. guisa di nome.
Quiete. QUI LIO. Oui-li-o. V. usala nella frase QUINCIOLl RE- Quia ridi Ire. Avv. cctn[’.
10
. ,
desimo, e cbe tiene da quinque cinque, — 3. Ed in forza dì sf. per Le ore quin- ne’ quali gareggiavano poeti cd oratori.
lo fraoc. quinconee.] dici. QUINQUATRIO. Ouin-quà-tn’-o. Add.m.
QU1NCONCIALE. 4utn-eon-«id-Ie. Ad d. QUINDICIMILA. Quinci- ci ntila. Add. Arche. Appartenerne a quinquattro.
com. Ar. IKrs. Epiteto di piantagione numerale com. comp. indecl. dinotaote QUINQUATTRO. 0um-quàt-(ro. Sm.
od ordinamento d'alberi in quiocooce. Quindici migliaia. Arche. Giorno festivo di Minerva pres-
QU1NDAVALLE. Qum-da-vàf-l«. Avv. QUI N DICI COLDI. Quin-di-cUM-di. V. so gli antichi Romani.
cornp. V. Cootad. Lo stesso che Quina- comp. e de) dialetto Gorenlloo. Quin- QUINQUELUSTRE. 0«ìn que tù-itre-Add.
valle. dici soldi. com. comp. Di cinque lustri.
QU1NDE. fjuin-de. Avv. di luogo. V. A. QUIND'OLTRB. Avv. eomp. che sceltesi QUINQUENNALE. Qin-qutn^nà-le. Add.
V. e di* Quìniii- anche Quindi oltre, e anticamente Qui- com. comp. Che ricorre ogni cinque an-
QUINDECAGONO. Quùt-da-eà-go-no.Àdd. noltre- Di quivi intorno, Quivi intorno. ni. 2. Che dura lo spazio di cinque —
e sm. Grom. Figure piana, che consta QUINE. Qui ne. Avv. oggi rimaso sola- anoi. 3. Arche. Magistrato quinquen- —
di quindici angoli c di quindici lati. mente in contado. V. e di' Qui. [ Lai. nale: Magistrato delle Colooie e delle
I.o stesso cbe Deca pentagono. Sic. ] città municipali in tempo della Repub-
QCINDECEMVIRI. Quin-de-eim-vi-ri. QUINE. Add. f. ni. Dot. Aggiunto di Fo- blica romana ; cosi detto perchè era e-
Add. e srn. pi. V. L. Arche. Nome dei glie Quelle ette dal medesimo punto lello ogni cinque anni onde presedete
:
magistrati stabiliti in Roma per con- nascono in numero di cinque , e sono al loro censo. 4. Giuochi quinqueo- —
sultare i libri delle Sibille e celebrare comprese nella medesima guaina.
i nali cosi chiamavano quelli stabiliti :
giuochi secolari c gli Anollioari. Io QC1NGENTES1MO. Quin gen-ti tl-mo. da Augusto , cbe si celebravano ogni
origine Corono doe, creati aa Tarquinio; Add. m. numerale ordinativo. L. Lo cinque anni in onore degl Imperatori ; . 1
8. Preposto a voci dimo- dragtsimae, cosi cbiamossi TaUra, Do- nariamente cinque issi, ed aumentò in
strami tempo, forma avverbio di tem- menici de' cinquanta giorni, quinqua- appresso fino a valerne otto. [ Dal lat.
po, e vale Di |l. — 0. Coo le particelle gesimae, e cosi retrocedendo si è detto quinque cinque, ed aste asse. ]
Giù e Su , Quindi giù e Quindi sa Ta- la Sessagesima e la Settuageslmi. —
2. QUiNQUET. Quin- quèt. Sm. V. Frane.
glione Da quel luogo in giù , Da quel Co*! chiamavasi pure in altro tempo la Ar. Mes. Nome dato volgarmente io
luogo in su. Lat. inde deorsum inde Domenica della Pentecoste , perchè il Francia, e quindi in Italia, alla lampa-
rur sum. ] — [
sto alla particella Di, Di quindi innan- QUINQUANUOLO Ouin-quàn-go-Io.Sm. re la notte alla sicurezza de' cittadini
zi, ha significali medesimi che senza
i comp. Geom. Lo stesso che Pentagono. io luogo de’ magistrati superiori che
di essa. (Lat. illine, inde, illac. J 14. — QU1NQUATRIE. Qum-quà-tri-e. Add. e avevano tale incombenza dì giorno. Ma-
Posposto alfa particella Per, Per quin- sf. pi. V. L. Arche. Feste io onore di gistrati destinali a coodurre le colooie
di, valePer lo luogo accennilo. Lat. ( Minerva presso gli antichi Romani: ce- e distribuirò alle famiglie le terre dalle
CiawKALJ, Poi. HI. 17
, .,,.
ne e ani. Quiutaoi per la rima. Segno meritut* è d'ordinario composto per due
dovasi ai soldati che per rimprovero.
dove andavano a ferire I giostratori. Io a follai, due viole e uo violoncello.
[Lai. Evirile*.]
Toscana era una campanella soppesa in QUINTI. Quinti. Sm. pi. Maria. Sono le QUI RITTA. Qui-rit-ta. Avv. di luogo
aria, entro la quale »’ infilzava la lao- coste che risultano dal disegno della comp. e vale lo stesso che Qui ; e la vo-
cia; ma comunemente fuor di Toscana, costa maestra, e che insieme eoo detta ce Ritta c' è aggiunta per proprietà di
Quintana in Italia e Quiotaioe io Fran- maestra ai dispongono per tutta la lun- linguaggio, e ne risirignc il significato,
cia , onde forse tenne tal voce , era un ghezza del bastimento ad una certa di- e vale Qui appunto appunto, ed è voce
legno grosso ficcalo nella terra in for- sianza, nella quale si possono collocare coutadioesca che più comunemente si
ma d'uomo dall'imbusto io su con uno dell'altro coste, che si collocano di fatto dice Quiciritto. (Lai. Aie.)
scudo davanti, contro al quale correva- dopo di aver legali con diverse formo QUlSQUllìLIA.Qutj-qui-qlM.Sf. Lo stes-
no lo lance giostratori e perchè avea
i ;
e messi a segno i delti qoiuti. so che Quisquilia. 2. E fig. nel sigo. —
forma di saracmo, Saracino della piaz- QUINTILE. Quin ti-li. Add. e sm. Astr. di Quisquilia, § 2.
za appellavano iu Firenze noi mezza Aspetto de' pianeti, qusodo sono 72 gra- QUISQUILIA. Quie-qul-Ii-a. SL V. L.
statua armala con cinque aegoi. Il pri- di distanti Ì'udo dall'altro, o una quin- Iinmuudizia, Superfluità. (Lai. quiaqui-
mo dalla cima della celata agli occhi ta parte dello Zodiaco.
;
2. Arche. No- —
11 ai. DjH'ehr. qatc , che vale il mede-
il secondo dagli occhi alla b>cca; il ter- me che aveva il quiulo mese deli' anno simo. ]—
2. Fig. e per is vii intento.
zo dalla boera all' orlo dello scudo ; il romano, che fu poi dello Luglio. Quisquilie si dicono Pesciolini, e altri i
quarto dall'orlo alla metà delio scudo ; QUINTI LI ANI. Quin-fi-li-ò-nt. St. Eccl. minuti e sozzi animali.
il quinto dalla metà (inai fondo ; e Specie di Muutoniati che presero tal QU1STI0NA I. E. Qui-sfio-nà-U. Add.com.
chi* mossi Quintana da questi cmque nome da una de. le famose loro pretese Di quattone. Lo stesso che Questiona-
ergili, dove si giuocava a romperle lan- profetesse chiamata Quintina o Quin- le. V. e di' Quiifioneuole.
ce. Chi le rompeva nel segni più alti tina. Ammettevano le donne al sacer- QU ISTI ()N A MENTO, ^ui-itio^ia-mfvta
vinceva, chi nell' ultimo perdeva. Lo dozio ed al vescovato consideravano Sm. Il quistiooire. [ Lat. concertano ,
«tesso che Chintana. —
2. Essere una
,
confrnfio. ]
quintana, diersi di Persona vana e leg- delle più vaste cognizioni ; pretende- QUISTIONAN’TE. Qui-ilio nòn-te. Fari,
giera. — 3. Mrd. Dicesi di Febbre in- vano discendere dalle quadro figlie del di Quiationarc. Che qoiatiooa.
termittente , i cui accessi riiornauo il diacono S. Filippo ec. Cbiamarousi an- QUISTIONARE. Qui-jtìo-nù-re. N. ass.
qnioto giorno, trapassatine quattro d'a- cora Quiotilijnf. e pass. Far quiaiione, e per lo più di-
piretici. QUINTI SI ERN'ALE. Quia-li-iler-iià-le. cesi di parole altrimenti Contendere ;
QUINTANE. Qufn-là-n*- Add. r. pi. ?. L. Sm. comp. Aoat. Nome dato da Beclard Contrastare, Disputare. [ Lat. certare ,
Filol. Agg. di None. Cosi cbkamavansi al quinto pezzo dello sterno. pugnare , con fendere. ] 2. Ed usato —
presso Romani le none di que' mesi QUINTO. Quin-fo. Sin. La quinto parte.
i anche In forza di sm.
oc* quali esse cadevano il giorno quin- (Lai. quinta para.] QUI SUONATO. Qui-slio-nò-fo. Add. m.
to, quali erano quelli di Ueuoijo, Feb- QUINTO. Add. ni. numerale ordinativo da Quistionare.
bre jo, Aprile, Giugno, Agosto, Settem- di Cinque. [Lai. quintui.] QU ISTION A TOB E Qui-t io- na-f ó -re .
t
bre, Novembre e Dicembre; mcutic ne- QUINTO. Avv. In quioto luogo. [ Lat. Verb. m. di Quistionare. Che q ni suona
gli altri quattro mesi cadevano nel set- quinto, quinto loco.] Disputatore. [Lai. dizpufator.)
timo giorno , e Settimane perciò dice- QUINTODECIMO.Qutn-fo-dè-ci-mo. Add. QUIST10NATR1CE. Qui-itio-na-frl-ce.
va osi. m. comp. oumerale ordinativo di Quin- Vrrb. f. di Quitlionare.
Ql INTANI. Uuin-tà-ni. Add. sm.pl. dici. Lo Slesan che Quindicesimo c De-* QUISTIONCELLA. Quialioit-eéMa. Sf.
V. L. Mil. 1 soldati della quiWn legio-
^cmioqu nlo. [Lat. quintuzdecimua,] dmi.di Quist ione. (Lat. quaainuneubi.]
ne romana. [Lai. quintani.J QUINTOGENITO. Quin-to-pè-iu-fo. Add. QUiSTlONCINA.Qui-ation-ci-na.Sf.diin.
QUI N TABULÒ. Quin-fu-rò-lo. Add. e sm. e sm. comp. PI. Quìnligeuiti. Il figlio di Quiaiione. Lo stesso che QuistìoQ-
Marin. £ il quinto uomo di quelli che nato il qumlu io ordine. eelia.
vogano silo stesso remo nelle galee. QUINTULTIMO. Quin-tul- li-«vo. Add. e QU1STI0KE. Quì-ifv-ò *e. Sf. Dubbio o
QUIN TA V OLO. Quin - Iti co- lo- Add . C sin.
- sin. comp. Il quinto dcH’ullimo. Proposto intorno alla quale si dee di-
comp. Il padre del quarto avolo, o del- QUINTUPLICARE. Qui»tupU-eà-rt*kli. spiare: Punto , Quesito , Proposizio-
la quarta avola, cioè il Bisavolo del bis- e u. Moltiplicare per cinque. ne, oc'. Diccsi Quistiono di fatto, di ra-
avolo. (Lat. trita vmj.) QUINTUPLICATASI ENTE. Quin-tu-pli- gione di dritto ec. Dicesi Mettere io
,
18
1 . ,
qalstione, Muover questione, Cadere o cui si favella, ma dove non è chi favel- o continuo; e ai trova osato parlando di
Essere in quislione , Sciogliere la qui- la.( Lat. ibi . «lite. V. 1’ etim. di Qui febbri.
etone ec. [ Lai. quaestio , dubitatio. ed lei.) —
2. Si usa anche co’ verbi di QUOTIDIANISSIMO. Quo ti-dia-n\e-ti-
Quaestio, quasi quaesitio, da qmeiitum moto, e vale fu quel luogo, Colà. (Lat. mo. Add. m. superi, di Quotidiano.
pari, di quaero io ricerco.) 2. E sem- — illuc. ] —
3. Talora si trova usato da QUOTIDIANO. Quoti-diàno. Add. m.
plicemente Domanda Interroga rione. ,
alcuno per dinotar Cagiooe. nello stes- Lo stesso che CotidiaDO. (Lat. quotidia-
Proposi* . cui altri abbia a rispondere. so significato che Quiodi. ( Lat. bine tuie. Quotidianus dal lat. quot diee
— 3. Dubbio o Incertezza di giudizio hoc de causta. ] —
4. Per Allora , Io
—
,
ne, vale Contendere, Rissare. 10. Ea- sposto alla particella Da , Da quivi raddoppiamenti od aerassi tornano ogni
aere io quisliooe vale Quistionare. — vale Di là. Da quel luogo. 11. E si — giorno circa la medesima ora e con gii
,
11. Par quisliooe vale Muover dubbio, usò ancora parlando di numero. 12. —
stessi caratteri.
Proporre ulama domanda o simile, Ve Posposto alla particella Di. Di quivi QUOTITATIVO. Quo-h'-ta-ti-w. Add. m.
Dire alle mani, Cooieodere eoo parole. accenna moto aa luogo e vale Da quel Gbe determina a quota. E qui aggiunto
•—12. Ingrossare la quisliooe vale Di- ,
paese. Da quel luogo. [ Lat. ifline. j
,
—
dato a parte del feudo.
venir più forte, più viva.— 13. Mettere 13. E senza segno di moto congiunto QUOTO. Quò-fo. Sm. Ordine, Tassa nella
,
10 (mistione , vale Mettere io dubbio ad altre voci per lo atesso che Quindi. estimazione proporzionata delie cose;ma
parlando di proprietà di roba o denaro.
—
,
— 14. Talora esprime Quel luogo.— in questo senso è voce antica. [Lal.ordo.]
>14. E Mettere alcuno in quistiooe ,
18. Talora se gli fece corrispondere al- —2. Oggi s'usa nel sign. di Quot ente.
vale Fargli interrogazioni.— 18. Muo» er tro avv. di luogo, —
16. Dicesi Quivi QUOZIENTE. Quo-zi-èn-te. Sm. Mat. T.
quisliooe, vaie Proporre alcun dubbio. entro, e vale Dentro a quel luogo. [Lat. d’aritmetica e delie proporzioni e si
— 18- Porre in quistiooe alcuna cosa , itlic in tue. ) —
17. Dicesi Quivi giù o dice dei nomerò che risolta dal partire;
,
vale Muoverne dubbio , Fame discus- gioso , e vale Colaggiù. 18. Dicesi— cioè dalia divisione di un nomerò mag-
sione. —
17. Prender quisliooe , vale Quivi medesimo e vale Nello nesso giore per un più piccolo. (V. i'elim. di
— —
.
Entrare in disputa , io contesa. 18. luogo. [Lat. ibidem.] 19. Diresi Qui- Quota.
Trarre di qnistiooe, vale Farla cessare. vi oltre, Oltre quivi , e veglione Quivi
— —
19. Arche. Quistiooi perpetue: Pro-
cessi co«i detti in Roma perchè aveva-
intorno. 20. Dicesi Quivi su, e vale
Colassi). (Lat. iUue.) —
21. Dicesi Qui- R
no una forma prescritta ed invariabile, vi vicino, e vale Io quei contorno. [Lat.
e perché i Pretori li tenevano continua* illic prope.) R. Sf. Lettera consonante annoverata fra
mente durante l'anno del loro officio, e QUIVIRITTA. Qui-ci-riMo. Avv.comp. le liquide, o piuttosto fra le palatine.
11 popolo ooo nominava per essi altri di Quivi e Ritta, al pari di Quiriti!. V. Si proferisce accostando la punta della
commissari!, come per lo innanzi. Dap- del contado fiorentino, e vale Quivi ap- lingua al palato, come par la L, ma fa-
prima Quistinni perpetue non erano che punto. cendola tremolare nell'atto di mandar
le concussioni, i brogli» I delitti di lesa QlOCERE. Quò-ce-re. Alt. co. aoom.Y. fuori la voce, e spingendo questa con
maestà i furti
. del denaro pubblico. A. V. e di’ Cuocere. maggior forza. È la decimesesta dell'al-
Siila vi aggiunse la falsificazione delle QUOCO. Quò-co. Add. e sm. V. e di’ fabeto italiano. Chiamasi anche Semi-
monete, il parricidio, lo avveleniamolo; Cuoco. vocale, cominciando il suo nome da vo-
in appresso vi furono aggiunte la pre- QUOCO LO. Quò-co-Io. Sm. Mio. Sorta di cale.È di suono aspro, e nelle voci, do-
varicazione de’ giudici, le violenze pub- pietra che agevolmente si vetrifica nel ve è raddoppiata e frequentata , accre-
bliche e-private.il giudicare sopra tut- fuoco. (Dal lat. quoco io cuoco.) sce maggiore asprezza. Constate dopo
ti questi delitti apparteneva a quattro QUOGLIO. Quò-ylio. Sm K Forse Cuojo. di sé tutte le consonanti nel mezzo del-
de’ sei pretori di Roma. Pelle di animali rari. [Lat. pellis rara.] la parola in diversa sillaba, come Gar-
QUISTIONEGGIAMENTQ. Qui-tiio-neg. QUOJA JO. Quo-jà-jo. Add. e sm. V. e di bo, Barca, Perdono, Forfora , Organo,
gia-mtn-to. Sm. li quistioneggiare. Cuojojo, Cujajo. [Lat. continui.) Orlo Arme , Ornare Serpe , Serqua
, ,
(Lat. quaestio, concerta fio.) QCOJO. Qub-jo. Sm. V. e di’ Cuq;o-[Lat. Verso, Corte, Nervo , Sferza ; e io lotti
QUISTIONEGGIARE. Qui-» fio- neg-giò- eorium ]
questi luoghi ritiene li suo intero suo-
re. N. aas. e pass. Muover duhbil. Di- QUONDAM. Qvbn-da m. Y. L. Aggiunto no. Ammette avanti di sé nel principio
spaiare. (Lat. e erfors, contendere.) che dà a persona che mori. [Quondam
si e uri mezzo della parola , e nella silla-
Q L' 1STI0N EVOLE. Qui - lio-m'-w- i«. Add dal lai. quodum tempora in un certo ba, le consonanti B, C, D, F, G, P, T,
ceni. Di quistiooe Disputabile. I Lat.
,
tempo.) V, e fa perder loro alquanto di suooo ,
disjiutabiii*. ]
QUORE. Qud-re. Sm. Y. e di’ Cuore. come Braccio Ambra , Crusca, lucra*-
,
QUI STO. Qui-sto. Pronome m. V. A. V. QUORO. Qub-ro. Sm. V. A. Y. e di* spalo, Drago, Androne, Fragola, Refri-
e di’ Quatto. Cerno. gerio, Grato. Agro, Prato, Rappresaglia,
QUITANZA. Qui-tàn-sa. Sf. Fine . Ces- QUOTA. Què-to. Sf. Porzione che tocca a Trave, Intrecciato, Carretto, Sovrano;
sione, e propriamente Dichiarazione io ciascuno quando si dee tra motti pagare ma la V è quasi sempre, io mezzo dell*
iscritto ebe ai fa al debitore , per cui o ripartir qualche rota; altrimenti Rata, parola. Nel principio della parola rice-
apparisce ch'egli ha pagato , o soddi- Scotto. [Lnl. pori io, symbola. Dal celi, va ancora la S, come Sradicare, e allo-
sfatto in altro modo, al suo debito. Lo gali, eoi o cuid che vale il medesimo, ra la S si pronunzia nel suooo più ri-
stesso ebe Quietanza. [ Lat. decapit- lodi pure sembra derivato il lat. quot messo, quale nella voce Accusa, di che
iamo. } o quotai di qoel numero? In ar. qoet alla lettera Si Raddoppiasi nel mezzo
QUI TARE. Qui-tA-re. Alt. Far
nnitanza, tagliare, secare; e qyt-oet, volgarmente della parola frequente mente, come Car-
Saldar le partite , Liberare dati’ obbli- qyt-oe, segmento , porzione. In ebr.qo- ro, Marra, ec.— 2. A ragione della sua
gazion di pagare. (Lat. accappiare, ac- taf secare, troncare.) asprezza Toscani talvolta la mutano io
I
cepfum f‘erre , accento liberare .] QUOTARE. Qvo-tà-re. AU. e a. V. A. altra lettera di più moderato suooo. di-
QUI TATO. Qui-tà-to. Add. m. da Qui ta- Porre la cosa nel suo ordine, o giudica- cendo p. e. Pellegrino per Peregrino,
re. Liberato dall’obbligizione. [Lat.so- re in quale ordine la cosa aia. Muoja per Muore Rado per Raro ec.
lufus , accepto liberata». J 2. E Dg. — QUOTIDIANAMENTE. Qvo-ti- diana.
,
3. Farm. Nel-
QUIVI. Qui-ct. Avv. di luogo. In qoe| già-re. Alt. Fare checchessia quotidia- le ricette medicinali su per Recipe, cioè
luogo intendendosi di [quel luogo di
,
namente.— 2, N. a ss. Farsi quotidiano Prendi.
19
, ,.
fanciullo. LLat. puputu*. Dal celi, rab pi. Filol. Quelli fra I Giudei che hanno trimenti Arrabbiamento. (Lai. furor.
piccolo. Iodi il bretloue r ubati**, ov- adottalo la tradizione de’ Farisei, detti Rabiei dal celi. gali, buaireas fermen-
vero arubadiex puerilità, cose da bam- Rabbini. to, tumulto. L'Armstroog ha pure breas
boli. la ir> rvb^th camelo di recente RABBARUFFARE. Rab-ba -ruf-fà re io senso di rabbia, v. alla voce flnjc.J
nato capretto , e rebi crescere in età, Alt. e n. pass. Mettere in baruffa. Ab- 2. —
Spezie di malore, che anche si di-
,
e sm. V. bassa diiu. di Rabaccbio. Lo votare. J sicno soggetti , la quale inspira loro
stesso che Ribecchino. R AUBA BUFFATO. /iab-ba-ruf /A-IO.Add. un sommo orrore a tutti i liquori, e
RADALA. Jiu-bà-na. Sf. Mus. Specie di m.da Rabbaruffare. Abbaruffati’, Scom- spezialmente all* acqua gli rende in-
;
timpauo , di cui delie ludie si serve il piglia tu, Disordinato, Malconcio. [Lat. quieti e avidi di mordere tutti gli
,
sesso fcratniuilc per accompagnare il tnconeiunu*, tncomptue.J altri animali cb’e'truovano, che morsi
canto. RABBASSA MENTO. Rab-ba$-»a-m!n-to. aoch’esai di siinil malore s infettano .
RABARBARINA. iia-Òar-òa-ri-na. Sf. Sm. Abbassamento, Calo, Dimiauimen- e Qualmente in pochi giorni gli ucci-
China. Sostanza colorante gialla, di na- lo, Scemamento. de. —4. Io questo senso dicesi Rab-
tura particolare, insolubile nell'acqua RABBASSARE. Rab bae-eà-re. All, Riab- bia canina; e per simil. anche in quel-
fredda, solubile Della calda, nell'alcool bassare, che vale Di nuovo abbassare , lo del g. 1. —
5. Eccessiva cupidigia.
e rei l'etere; ad essa è attribuita la vir- perciocché le preposizioni Rie Re han- Appetito veemente, Concupiscenza. [Lat.
tù purgativa del rabarbaro nelqualc ai
trova.
no per lo più ne* composti fona di rei-
teraiioue. [Lai. iterum declinare de- ,
libido.] —
6. Per metaf. Smania
impeto, Violenza. —
7.
8. Talora si dice
—
RABARBARO. Ra-bàr-ba-ro. Sm. Boi. primere.) —
2. N. pass. Abbassarsi. per segno di dispetto o a modo d'im-
Genere di piante della enneandrta ingi- Rabbassato. /{aA-Wià-to. Add. m. precazione, come Canchero, Saetta e si-
oia, famiglia de' poligoni, che ba per da Rabb*8>arc. [ Lat. deprets uà.) — 2. mili. —
0. Onde Mi veoga la rabbia
caratteri: calice persistente a sei divi- Parlando del Sole, Decimato, Volto al- é giuramento imprecativo contro sè
sioni , alternativamente grandi e pic- l’occaso. stesso . a vale Giuro di voler fare la
cole; nova stami; germe con tre stim- RABBATTERE. Rab-bàl-te-n. N. pass. tal cosa, e so non la fo mi sottopon-
mi lessili; un seme nudo, triangola- Abbattersi nel sign. d'incontrarsi , o
, go a ogni maggior tormento.*— lo. a-
re, merlato di certa lamina membra- Abbattersi di nuovo, che anche die iamo vere rabbia in dosso , vale Essere
la
nacea. Se ne conoscono circa venti spe- RiabhaUcre. [Lai. tferum tumeuei.) — in collera. —
11. Entrar la rabbia in-
cie, tutte estranee all'Europa, ma col- 2. Per metaf. —
3. All. Socchiudere. dosso ad alcuno, vale Incollerirsi rab-
tivatevi quasi tolte con predillo. [Lat. [Dal frane, rabattre far discendere.) — biosamente. —
12. Fare rabbia, vale
rhabarbarum. Secondo alcuni, il gr. rha 4. Sottrarre. Arrabbiarsi. —
13. Dicesi La rabbia
barbatoti, vieti da rha nome antico del RABBATTUTO. Rab-bat-tù-to. Add. m. comincia a lavorare in chicchessia , e
Volga, alle cui rive questa radice na- da Rabbattere. —
2. Ribattuto, Riper- vale Comincia chicchessia ad Incolle-
sce in copia , e ds barbaro! barbaro., cosso. [Lat. repcrctoaua. J 3. Soc- — rirsi. [Lat. pliacit rata*.) —
14. Mon-
Secondo altri, vico da rha ebe presso chiuso. tare o Entrare in rabbia , Montare la
i medici Greci valso radice, e da bar- R ABBATUFFOLARE. Rab ba-tuf-fo-là- rabbia, vale Sdegnarsi, Incollerirsi,
barot.J— 2. Due sono le principali spe- re. Alt. Lo stesso ebe Abbatuffolare. Adirarsi, Stizzirsi. —
13. Morire di rab-
cie di questo genere: 1. il Rabarbaro di R ABBATUFFOLATO. Rabbatuf-fo-là- bia o simili , vale Essere da sì fatta
Moscovia : pianta che ba Ju stelo di to. Add. m. da Babbatuffolare. Avvol- passione grandemente agitato e com-
due braccia e meno; le foglie gran- to iosicmc confusamele , Ridotto in mosso.— 16. Scoppiar di rabbia, vale
di, cuoriformi alla bisc , appuntate , fascio, in batuffolo. Lo stesso che Ab- Estere oltremodo agitala dalla collera.
ondose, e come pieghettate no' bordi batuffolato. [Lai. glumeratui , conoolu- — 17. Proverò. La rabbia è o rimane
un poco pelose; il pez>olo piano al di tli*.] tra' cani, vale La discordia è tra gli
sopra, coi bordi angolati; i bori erba- RABBELLIRE, babbei -li-re. Alt. Di eguali, e tra persone del medesimo or-
cei, giallognoli , a pannocchia rada e nuovo abbellire. Lo slesao che Riabbel- dioe.
aperta. Fiorisce nel principio dell'esta- lire.[Lal.rwrjum ornar», txomare.\— R ABI) ICO. Ràb-bi-co. Add. m. Med.
te, ed e ijidigcna della China c della Si- 2. N. ass. e pass. Divenire o Farsi più Che appartiene alla rabbia. (Lat. ro-
beria. (Lai. rheum undulatum Lift.]; 2. bello. binie.]
il Rabarbaro di Persia che si distìn- RABBELLITO. Rab M-lì-to. Add. m. RABUINEGGIARE. Rab-bi-neg-già-re.
gue dal precedente per le foglie pal- da Rabbellire. Lo stesso ebe Riabbel- N. ass. Interpretare alla maniera dei
mate. (Lat. rheum palma lum Ain.) Le lito. Rabbini.
radici di queste piatite sono medicinali RABBERCIARE. Rab-ber-cià-re. All. Ag- RABBINICO. Rab-bi-ni-co. Add. m. Ap-
e purgative, di sostanza fungosa , e di giunger puzzi a cose rotte o guaste partenente a Rabbino.
color gialliccio; somministrano una pol- Rattoppare, Racconciare. [Lei. retar- RABBINISTA. Rab-bi-ni-tta. Add. e sm.
vere di color giallo puro , tingono la cire, uficere. Dal celi. gali, cearò strac- Filol. V. dell'uso. Colui che studia 1 li-
salita in giallo di zafferano, esalano cio, cencio, pexzodi panno odi tela.)— bri de' Rabbini , o
professa la loro dot •
odore penetrantissimo e lasciano nella
,
2. E u. pass. — 3. Belle Arti. Presso gli trina.
bocca sapore amaro e astringente. 3- — anelici, propriamente vale Racconciare RABBINO. ilnb-bi-no. Add. e sm. Filol.
ilianco. V. Mecioacun. —
4. De' mona- una cosa malandata affatto cosi come , Dottore nella legge ebraica. I Rabbi-
ci. V. Arpone irò. —8. Bastardo o sai- sipuò , c nou del tutto; che anche di- ni sono mollo rispettali presso gli E-
valico. Specie di Romice che si coltiva cesi Raffazzonare, Rinfrooiire. brei, tengono i primi posti nelle sina-
negli orti per lo rabarbaro, e perciò det- RABBERCIATI VO. Rab-bcr-cia-ti-w. goghe, decidono iu moteria di religio-
to .«oche Rabarbaro italiano. |Lat. ru- Add. m. Che rabbercia. ne, e talora anche nelle cose civili .
mo» alpimu-] RABBERCIATO. Rab-ber-età-lo. Add. celebrano i matrimoni, giudicano le
RAIIARBERO. Ra-bàr-be- ro. Sm. Fot. Lo m. da Rabberciare. cause di divorzio, predicano, ripren-
«tesso che llrobarhéro ,
c Rabarbaro. RABBI. Rabbi. Sta. Filol. Rab i V. ebrea dono e scomunicano i disobbed tenti.
S
Lot rhubarbarum.]
.
che vale Maestro. Oggidì si dice più vo- Sono essi divisi in molte sette; le prin-
R ABBALLINARE. Rab balli-nà-re. Alt. lentieri Rabbino, sebbene s' usi talvolta cipali sonu, de’ Cabalisti, Carditi, Tal-
Far balle di merci, Farne colli. Lo stes- aggiunto al nome di uu qualche dottore mudisti, Massorcli ec. (Dalì’ebr. rab
so che Abballinare. della legge ebrea, come Rabbi Mairno- dottore, maestro, onde il plurale rab-
KARBALLINATO. Rob-baÌdi-*à-lo. Add. nidr, ec. —
2. Ave Rabbi: Saluto che bini.)
ir. da RdbboiliooTo. Lo stesso che Ab- fece Giuda, secondo il Vaogelo a G. C. RABBIOLINA. Rob-bio-Vx-na. Sf. dim.di
ballinato. — 3. Onde Far ove rabbi vale Esser
l Rabbia.
ItABBAM. Add.esm. RARiUUSAME.NTE.
'
B1B R AB n AB
Avv. Arrabbiatamente, Coo rabbia.[Lat. RABBRI V1DATO. Rab bri-ei-dàtoMd. coli greci; cosi delti
da una frigi o
rnbiote. rabida.) m. da Rabbrividare. bacchetta cbe portavano io mano. [Lat.
RA BIOSETTO. Rabbìo-ttl-to.
13 Add. m. RABBRIVIDIRE, /iat-fcri-ci-di-re.
N. rabduphori. Da rhabdot verga, e Aero
p
diro, di Rabbioso. Arrabbalellò. [Lai. pass. Lo
che Ahbrividare.
s lesso io porlo.)
raòioioJu*.] RABBRISCAMBNTO. Rab- bru ica-mén- RABDOIDE. Ra-bdò-i-de. Sf. V. G. Ausi.
R A B BIOS SS I MO lì ab -b io *i*-*»-mo Add
1 .
. lo. Sm. Il rabbruscare , e per lo più si Nome dato aulicamente ella sutura sag-
ni. superi. di Rabbioso. dice dell* aria. [ Lai. turbotio , tur fra- ginale, per una certa analogia con una
RABBIOSO. Rab-biò-to. Add. in. Infoi' ni enfum.] v erga. [Lat. rabdoidet. Da rliabdot ver-
lato di rabbia, Arrabbialo. (Lai. rabio- RABBRUSCARE. Rab-bru-tcà-re. N. ga, e idoi forma.)
tut rufcùlu*.]
,
—
2. Per siroil. Adiralo ,
pass. Si dice propriamente del Turbarsi RABDOLOGIA. Rabdolo-aì-a. Sf. V.G.
Furioso. Sliuilo a guisa di bestia ar- iltempo. [Lai. obnubilar!.] Filol. Trattato delie verghe o bacchetti»
rabbiala, e non ebe delie persone, e RABBRUSCATO. /?ab-bru-«eà-to. Add. divinatorie ; Dottrina della rabdoman-
delle bestie, si dice ancora delle cose tn.da Rabbruscare. [Lai. turbatui, per- zia. [Lai. rafrdologta. Da rhabdot ver-
inanimate ebe impeneraanu , come turbata*.) —
2. Per siali. Fronte rab- ga, e logos discorso.)
Venli, Piogge dirotte, More in tempe- bruscala, cioè Raggrinzata , Increspata RABDOMANZIA. Ra-bdo-man-A-a. SI.
sta ec. [Lat. rubivi ut , furiosi** , furi- per isdeguo « altra forte passione. V. G. Filol. Antico metodo di divina-
bundus.) —
3. Ed io forra di ara., par- RABBR UZZA RE. 7?'jfr-frrux-.ià-r4.N. pass. zione, eseguito col mezzo di bacchette,
lando di persona. ~
4. Smoderalo, Ec- Oscurare-, Farsi bujo, e si dice del tem- mazze, o bastoni. Oggi si dice dell’ arte
cessivo. [Lai. tmmaniu*.] 3. Arden- — po. [ Lai. adveeveruaeere. lo frane, te vana di trovare acque o miniere con
tissimo, parlando di fuoco o simile. Iroubler , secondo T Alberti , dal pere. una becchetta, che chiamano Bacchetta
RABBI UZZA. Rab-biùi-ia. Sf. dim. di bihuiur ol turbarsi. In gali, buaireas divinatoria. ( Lai. rabdomanti. Da
Rabbia. turbamento , onde buaircatach turbo- rhabdot verga, c manfia divinezlooe.l
RABBOCCARE. Rab-boc-cà re. Alt. Di lento , tempestoso. Altri da buro , o da RABDON ALEREI. Ra-bdo-na lò-nti. Sf.
nuovo abboccare. —2. Dicesi Rabboc- bujo.) V. G. Arche. Feste soaus noli’ isola di
care fiaschi o simili e vale Riempirli
,
RABURLZZOLARE. /?u6-frruz-:o-l<ì-re. Coo, in cui portavano i sacerdoti solca-
sino alla bocca. N. ass. e pass. Lo stesso che Rabbruz- Demente un cipresso. [Lai. rabdonale-
RABBOCCATO. Rab-boc-cà-to. Add. m. lare. ptit. Da rhabdot ramo, e analeptit ri-
da Rabboccare. —
2. Agg. di Fiasco o RABBUFFAMENTO. Rab-buf-faménto. cevimento , che viene da ana presso , o
simili, e ai dire di Quel nasco ebe, già Sm. Il rabbuffare Scompigliamento ,
, leptit Tatto del prendere.)
ma Dimesso, è poi alalo ripieno. Disordinainmio , e per lo più si dice RABESCAME. Ra-be-tcà-me. Sin. Quan-
RABBONACCIARE. Rab-bonac-eià-rt. de’ capelli. [Lai. furframanlum, lurfrà- tità di rabeschi.
All., n. ass. e n. posa. Farsi bonaccia , lk> J — 2. E dello dell' aria ne' tempo RABESCARE. Ra-be-tcà-re. Alt. Far ra-
Divenir tranquillo; e ai dice propria- rali. beschi Ornar con rabeschi. Lo stesso
,
mente del mare. [Lai. ad tranquitlita- RABBUFFANTE. Rabbuffdn-le. Pari, che Arabescare. ( Lat. Phrygio opere
lem redire, imfuccre.] —2. Per simit. di Rabbuffare. Cbe rabbuffa. exornare.)
— 3. Per roetaf. Rappacificarsi. [Lai. RABBUFFA RE. Rabbuf-fà-re. Alt Scom- RABESCATO. Ra-be- icà-to. Add. m. da
in groliam redire.] pigliare. Avviluppare , Disordinare ; e Rabescare. Ornato con rabeschi. Lo
RABBONACCIATO. Rub-bo-nac-cià-to. si dice, più cbe d’altra cosa, di capelli, stesso che Arabescato. [Lat. Phrygio
Add. m. da Rabbooacciare. di peli e di penne e simili cose flessi- onere ornata». ] —
2. l’er simi!. Pic-
R ABBONDARE. Rab-bon-dà re. N. ass. bili quando si rivoltano coolro il verso chiettato , Asperso di piccole macchie.
V. poco usata. V. e di' Abbondare. [Lai. e piega loro. [Lst. turbare , confonde- RABESCO. Ra bt-teo. Sm. Lo stesso che
abundare.i re. ] —2. Dare un rabbuffo , Fare una Arabesco. [Lat. Phrygium opu*.]— 2.
R ABBONDATO. i?ab-6on-dò-to. Add. m. bravala , Rimproverare. 3. N. pass. — Per simil. dicesi anche di Que’piccoU e
da Rabbundare. V. e di’ Abbondala. Avvilupparsi, Impigliarsi; o anche nel spessi rialti o globelti che si veggono
RABBONIRE. Rab bo ni re. All. Placare, sigo. del g. 0. —
4. Parlando di Tem- talora sparsi sulla superficie di cnec-
Rappacificare. Lo stesso che Abbonire. porale, del Mare e simili Minacciar , ebessia.
(Lai. placare, lenire.) bufera. Disporsi a tempesta. [ Lat. ob- RABESCONE. Ra-be-tcb-ne. Sm. accr. di
RABBONITO. Rabbonito. Add. m. da nubilar!.] —
5. Azzuffarsi insieme, Ac- Rabesco.
Rabbonire. l.o slesso che Abbonilo. capigliarsi. [ Lat. se mutuo percutere.] RABICAXATO. Ra bi-ca-nà-to. Add. ni.
R ABBORDARE. Rab-bor-dà-rt. All. Ms- — 6. E per traslalo. Metterei in iscom- Veter. Dicesi della gamba del cavallo
rìn. Vcuire di nuovo all' abbordo In- ;
piglìo e pigliarsi molli fastidii. quando è interamente coverta dal gi-
vestire una seconda volta una nave per RABBUFFATO. Rab buf falo. Add. m. nocchio fino alla coroua di pelo grigio o
comballerla, o per predarla. da Rabbuffare. [Lai. inordìnatui, tur- bianco o seminato distiatamenie sopra
RABBORDATO. Rab-bor-dà-to. Add. m. batili, incompiuti —
2. Scompiglialo, la gamba ed è grande indizio della
da Rabbordare. Mario. Di nuovo ab- detto di Casa o simili. 3. Rimpro- — ,
Bufici alla V. Jiufeta. Io iogl. dicesi in cui \ peli bianchi eran misti a’rossi.
Di nuovo abbracciare. Lo stesso che rebuff.) — 2. Onde Fare , Dare o simili In ispagn. rabica» , io frane, rubìcan
Riabbracciare. [Lai. ìlerum ampleeti.] un rabbuffo , vale Riprendere con mi- vai cavallo che ha de'peli bianchi nella
—
2. N. pass. Abbracciarsi di nuovo nacce o Spaventare con asprezza di pa- coda.)
l'un l'altro. role. —
3. Ed Avere uo rabbuffo, vale RAPIDEZZA. Ra-bi-déxxa. Sf. Rabbia,
^ABBRACCIATO. Rab-brae-eià-to. Add. Essere rimproverato, sirapaziato. 4. — Rovello, Stizza.
da Rabbracciare.
ni. Insulto di malattia o di accidente ner- RABIDO. Ràbi-do. Add. m. V. L. Ar-
RABBRENCiARE. Rub-bren-eià-re. Alt. voso. rabbialo, Stizzoso, Rabbioso. [Lat. ra-
V. poco usala. Besiaurare , Risarcire RABBUIARE. Rabbu-jà-re. N. ass. e Wu.)
Rassettare. Lo slesso che Rabberciare. pass- Farsi bujo. iLat. Ienebre*c*re.)— SABINO. Ra b l-no. Add. e am. Filol. V.
[Lai. reiucr*. marcire.] 2. Att. Fare oscuro, onde Rabbujare lo A. V. e di’ Rabbino.
li ABBREVIARE. Rub-bre-vìà-re. All. e sguardo vale Abbassar gli occhi si cbe RABUFFATA. Ra-buf fàAa.St. Rabbuf-
Abbreviar di nuovo.
u. pass. quasi non si vegga nulla. fo, Scompigliamento, Rotta.
li ABBREVIATO. Rabbre-vi-à-to. Add. RABBUIATO. Rab bu jà-tu. Add. m. da RABULA. Rà-bu-la. Filol Nome che
da Rabbreviare.
ai. Rabbujare. (Lai. obtcuralui.) presso Latini indicava Quegli avvo-
i
RAUBRIV1DARE. Rab bri-vi-dà-re. N. RABDOFORl. Ra-bdò-fo ri. Add. e sm. cati , I quali , al dir di Cicerone , non
pass. Sentirsi de’ brividi. Lo slesso ebe pi. V. G. Arche. U (liliali preposti a credono di esser facondi , se schiamaz-
Abbnyidire. |
mantenere il buon ordine negli spetta- zando, non mettono ogni cosa a lumai-
si
— ,.
. — ,
R AC RA€ R AC
to. Dal ceh.
( gali, rabair garrito» RACCATTATO. Rac-cat tà-to. Add. m. aTIa palla; mcn comunemente Laccbet-
contendilo». Nella cima liogoi rabKd da Raccattare. —
2. Essere 11 malrac- ta. (Traesi Laocbeita, lo stesso rbe Rac-
discorso oii oso , robhdair verboso , ci- -cattato, vale Essere male arrivato, mal chetta, dal ted. roche ir che vale il me-
calone, c rabhan lunga aringa. Altri da rteevnto, mal capitato. [Lat. moie rum desimo. Ma pud sospettarsi che il ted.
rota* rabbia.) ali quo agi.) rackett, Tingi, racket , il franc.ro-
BACOAMARE. Rac ca-mà-re. All. V. e RACCENCIARE. Rac-e*n-etA-r». All. quette e lo spago, raqueta vengano dal-
di' Ricamare. Rattoppare i panni vecchi. 2. N. pass. — filai. racchetta , c questo da sioc. di
BACC AMATO. Rac-ta-mà-io. Add. m. Ristorarsi addosso i cenci. Raffazzonar- roltcoleria. lo ebr . raqid saltare. ] -»
da Racramarr. V. e di' Ricamalo. si co’ cenci. —3. Per metaf. Rabbellirsi 2. Legno da rarcbeUe. V. Legm,§. 13.
BACCAUO. Rae-cà-mo. So. V. edi'Aì- o piuttosto Ravvivarsi. RACCHETTIERB. Rac chef tii-re. Sm.
corno. RACCENCIATO. Rac cen-cià-to. Add. Milit. Soldato d’artiglieria , che mini-
BACCANTCOCIARE. Rac-ean- tuc-dà- m. da Raccenciare. atra i razzi alla Cougreve , chiamato
re. Rincantucciare.
N. pass. V. e di* RACCENDERE. Rac-cèn-de-rc. Alt. a- Raccbettiere dalla figura della racchet-
BACCANI UCCI ATO. Rac eanJuccià-to. nom. romp.Lo slesso che Riaccendere. ta che hanno questi razzi , quali si I
Add. m. da Raccintucciare. Y. a di' [Lat. itmim accendere.] 2. Per me- — poogonn sopra forche tte o cavai Ulti di
Rincantucciato. lai.Far riviver», Destare, Risvegliare, ferro, s'atiumaoo, e si lanciano pel ma-
B ACCAPEZZA RE. Rac-ca-pes-xà-re. Alt Eccitare. —
3. N. «ss. Per simil Rin- nico.
e o. pass- Ritrovare, Rinvenire. ( Lai. fiammare.— 4. N. pass. Accendersi di RACCHIAPPARE. Rae-chioppà-re. Alt.
anqutrero, investigare. Quasi raccoglie- nuovo, xosi nel proprio come nel flg\ Acchiappar di nuovo o Acc hiappata
—
,
Luce. —
5. Detto di Vento. 6. Detto —
BACCAPPELLATO. Rac-eap-pel-là-to. m. da Raccerchiare. di Fuoco.
Add. m. da Raccappellare. V. e di' RACCERTARE. Rac Cer-
cer-tà-re. AtL RACCIABATTARE. Rac-àa-bat-tàre.
Rincappellato. tificare. Lo stesso che Accertare. [ Lat. AH. Acciabattare di nuovo e Acciabat-
BACCA PRlCCEVOLE.i?ae-ca-pric-c^ -vo- rerftorem faccre.] —
2. N. pass. Certi- tare semplicemente, Propriamente Bau
la. Add. coin. Che infonde raccapriccio. ficarsi. Rassicurarsi. tacconare o Rattoppare le ciabatte; e
RACCAPRICCI AMENTO. Rac-ca-pric- RACCERTATO. Rac -cer -tà-to. Add. m. per traslato Racconciare Rstlop pare ,
cia-mrn-to. Sm. Il raccapricciare. Lo da Raccertare. Fatto certo. Rassicura- Rapprnarecbecchetsia grossolana men-
stesso che Raccapriccio. [Lai. horror.) to. Lo stesso che Accertalo. [Ut. car- te. iLat. refuara.)
RACCAPRICCIANTE, fìac-ca prie-cita- ftor faci ut.] RACCIABATTATO. 7?flc-cta-taMà.fo.
te. Pari, di Raccapricciare. Che racca- RACCESO. Rae-oé~to. Add. m. da Rac- Add. m. da Racciabattare. Malamente
priccia. cendere. Lo stesso che Riaccaso. [Lai. rattoppato, Rappezzato.
RACCAPRICCIARE. Rac-ca-pric-cià-ré. «ferum accentui. ) —
2. Per melai. RACCIARPARE. Rac-dar-pà-re. Alt.
Alt. Mettere orrore, Spaventare, Atter- Mosso da alcuno affetto dell’animo. comp. Reduplicativo di Acciarpare.
rire, Cagionare in altrui un certo com- RACCETTARE. Rac-eettà-re. Alt. Dar Acciarpar di nuovo; quasi lo stesso
movimento di sangue , con arriccia- ricetto, Albergare. Ricettare. (Lat. re- che Racciabattare.
mento di peli, che per lo più vicoedal cipcre, torci pere.) R ACCIARPATO, /?<ze-eiar-j>à-fo. Add.
vedere o dal sentire cose orribili e spa- RACCETTATO. Rac-cet-tà to. Add. m. m. da Racciarpare.
ventose. Ditesi Raccapricciare alta- da Racceltare. RACCOCCARE. Rac-coc-cà-re- Alt. e o.
mente . finamente , terribilmente ec. RACCETTATORB.Aac-eeda-fd-ro.Verb. ass. Reduplicativo di Accoccare cioè ,
[Lai. horroretn incùtere , Aorrwcere.) m. di Racceltare. Ricevitore, Alberga- Reiteratamente accoccare; e diccsi pro-
2. E detto dell'eletto de' venti solle tore. Ospite. (Lat. hospes recepì ator.] priamente di colpo d' armi da maoo.
nrqae In burrasca. —
3. N. pass, nel — 3. Per metal. Raccettator di vizii
,
urbanità*, ampkxui. ] 2. U- —
guisa di cartoccio. Lo stesso che Ac- cujus luctum complicare. ) 2. Quie- — oiooe.
< irtocciato. tare , Rappacificare , Porre in calma. RACCOGLI ENZI A. Rao-co-gìièn-xi-a Sf.
RACCATTARE. Rac-cat-tà-re. All. Ri- (Lat. ifdare.j —
3. N. pass. Acchetarsi V. e di’ Raccoglienxa.
trovare , Ricuperare , Riacquistare. di nuovo o sempiterni, Tacersi. 4. — RACCOGLIERE. Rac-cò-gUe-re. Att. a-
[Ut. recuperare. Dal lai. re particella Restar di piagnere, di lagnarsi o si- norn. Pigliare checchessia levandolo di
iterativa inseparabile che sta in luogo mili. —B. E nel sign. del $. 2. 6.
.
l'eterna salute. —
4. Detto di persona- RACCHETO. Rac-cké-to. Add. m. fine, Adunare, Mettere iosieme. [Lat. coili-
le qualità. —
5. Ragunarr, Mettere in- di Racchetato. gere, cogere.l —
3. Ricevere, Contene-
sieme , Acquistare. [ Lai. comparare , RACCHETTA, Rac<hél-ta. SI. Slromcn- re, Ragnoare. [Lat. recisero.)-— A. Ac-
vvnquirere.) to tessuto a rete col quale si gluoca
,
cogliere , Racceltare Ricevere ad al-
,
22
. . , •
.
AC li AC R AC
tergo. ( Lat. hospitari, recepiate ]
— rette che cadono in mare dalle galee stretto io sé. —
8. Ravvisato . Ricono-
5. Fare accoglienza ad alcuno. Ricever-
—
precedute. sciuto.— 4. Rnitralto. 5. Ammassalo, —
lo ron gentilezze. 6. Coire. 7. — RACCOGLIMENTO. Rac-cogli-ménlo. detto di, quantità. —6. Unito, Preso
Baite aere, Conteoere. 8- Adunarsi, — Sm. Il raccogliere; altrimenti Ricogli- insieme. — 7. Collegato, Congiunto.—
Ritrovarsi, e detto Gg. 9. Fermare , — mento. [Lai. collectio.] — 2. Aduna- 8. Sommato. Ridotto io uoa somma.—
ed è detto di fiume. 10. Ridurre.— — mene.— 3. Ritiramene Appartamen- 9. Detto dell’ Aoimo
vale Concentrato ,
11. Acquistarti, Guadagnarsi Procac- to dalla cose vane e dalle distrazioni. in sè.— 10. Detto di Danaro, vale Avuto
—
ciarsi. 12. Sommare , ed è termi. ie
,
Non larghi.
17. Detto di —
simile alia fede, e vale Guadagnarle RACCOGLITORE. Rac-ca gli-ló-re. Verb. Ventre vale Piccolo e
io sè ristretto.
alla fede. Renderle cattoliche. 17. Il — tu. di Raccogliere. Che raccoglie. [Lai.
,
(Lat. castigitus .} —
18. Detto di alcu-
conto , vale Calcolare. 18. Il Gaio , — colite tur.] —
2. Raccogliere del pare. ni dittonghi , come Ua , Ce , Ui , Lo , e
vale Riposarsi, Riaversi. 19. Il fra- — Y. Parto sm., g. 5. Ja , Je , Jo , Ju , vale pronunziati più
no , vale Tirare la briglia. 20. 11 — RACCOGLITRICE. Rac-co-gli-tri-ce. veloci e quasi dimezzati.
parto, vale Assistere alla donna parto- Verb. f. di Raccogliere. Cbe raccoglie ; RACCOLTONE. Rac-coltó-re. Verb. m.
riente. Far 1‘utìcio di levatrice. Lai. I e siprende comunemente per lo stesso di Raccogliere sioc. di Raccoglitore.
obstetr icari.]— 21. In breve, vale Epi- che Levatrice. [ Lat. oòiferrùc.] 2. E — [Lat. cotlector.]
logare. —
22. I passi , vale Fermarsi per me taf. V. Parto sm., §. 5. RACCOLTE ICE. Rac-col Irà -ce. Verb. f.
Arrestarsi. 23. I —
suffragi, i voti, rd RACCOLTA. Rac-còl la Sf. (I raccogliere, di Raccogliere.
anche semplicemente Raccogliere, vale e diccsi propriameoe
del frutto delle RACCOMAN RAGIONE. Rac-co-man-da-
Ricevere uel bossolo I vpli , quando b aile eemioate o dello frutta degli al- giù- ne. Sf. il raccomandare. V. A. Me-
nelle adunarne alcuna cosa ai mette a beri, alti linciati Raccolto, Ricolto, Ri- glio Raccomandazione. [Lat. commen-
partito. Lai. eolligere suffragio. ] — colta. —2. Onde Far raccolta, vale Rac- d’jfio.] —
2. Per Aceomandigia.
[
21. La gratta, vale Farla scaturire. — cogliere. —
3. Per metaL del I. sigmf. RACCOMANDAMBNTO. Rae-eo-man-da-
23. L'alito, lo apirilo o gli spiriti, vale — 4.Per Accnglimeolo. (Lat. comilaiis mén-to. Sm. Il raccomandare. Meglio
Rifiatare , Respirare. [ Lai. onAelitum o/pc iun».j —
3. La materia del dire.— 6. Raccomandazione.
acci per e.) —
26. Fig. Riaversi, Ritor- Chiamare a raccolta , vale Raccogliere. RACCOMANDANTE. Rac-co^nan-dàn-
nare iu forze, in buono auto, o simili. — Macinare a raccolta ai dica delle
7. le.Pari, di Raccomandare. Cbe racco-
— 27. La mente la D-o, o simili , vale Mulina, che nou avendo acqoa continua ma nda.
Rivolgere pensieri a Dio. LeL men-
i [ a sufficienza per macinare, aspettano RACCOMANDARE. Rac-co-man-dà-re.
lem in Deum defigere.] 28. La paro- — che I' acqua s* raum e si accolga dentro Alt. Par pa™
* ad ano di favore , Pre-
1
la, vale Udire, Notare ciò che si dice. la colia.—8. Fig. in sentimento osceno, gare altrui cbe voglia avere a cuore e
— 29. Le molte io poche vale llistrì- . vaia Usar di rado, e perciò Con maggior proteggere quello rbe tu gli propooi ;
goere il discorso in poche parole, o Ve- veemenza, l'ano venereo. 9. Leti. — Dare io protezione , in cura e iu custo-
nire alla conchiusione ; il che dicesi Libro c imposto di opere di vani autori, dia. Io questo senso dicesi anche Farsi
«oche Trarre le molte iu poche. 39. — o Compilazione e collezione di varie raccomandalo. Tenersi raccomsodato
Le reti , vale Ritirarle , Ripiegarle. — scritture. — 10. Milil. Segno dato colle Essere raccomandato ec. [Lat. commen-
,
go, di Raccogliere le vele. V. §33. cogliersi sotto la propria ios'-gna, o per f'dei mandar*.} —
2. Dare o Mandar sa-
— 32. Lp trecce. I capelli o slmili, va-
—
ritirarsi dalla battaglia , dal
combatti- lute, Mandare a salutare. (Lat. aaiuftm
le Riunirli, Intrecciarli. 33. Le ve- mento per riunirsi quando sono sparsi
•> dicere.] —
3. Appiccare o Legare una
le flg. vale Far fine Conci) iudere. o sbandati. Diccii anche Ricolta. 11. — cosa a checché si sit, perch e' Is sostenga
—
,
, ,
(Lat. /barn /incera.} 34. Lo spirito. V. Onde Sonare a raccolta , Sonare raccol- e salvi. [Lai. religare.) 4. Per mctaf. —
$. 23.-33. N. a»s. Mietere, Raccorre ta , o la raccolta , vale Dare il segno ai Affidare, Commettere all'altrui cura. —
le biade! —
36. Osservare , Notare. — soldati di raccogliersi in luogo deter- 3. Ed iu altro sigu. —
6. Dicesi Racco-
37. Dedurre, Conoscere o Blinde. 38 — minalo , ed anche a' quartieri od alle mandare T anima , e vale Recitare In
N. pass. Dedurre Inferire. (Lai. ««/er- iusegoe. [Lat. recepii caliere.}— 13. Per ultime preci pe'moriboodi, Far la rac-
re.}— 39. Rifuggire, Ricoverarsi, Ri- timil. detto anche di animali irragio- comandazione dell'anima, (tei. mo-
pararsi. ( Lai. «e se reeiptre. ] 40. — nevoli, come capre, pecore ec. 13. E — anima»» Dto commendare, su-
ricnlie
Avvicinarsi. —
41. Riporsi a sederò ier melaf. Continuare a percuotere a prema morie»!» officia periolvere .]—!
con dignità e compostezza. 42. Ran- — ungo. —
11. bastonare fortemente. — K Raccomandar l'anima sua a Din, vale
nicchiarsi Ri* Tignerei quasi in un
. 15. Toccare a raccolta ; lo stesso che Prepararsi a morire. —
8. Dicesi Racco-
gruppo.— 43. Adunarsi, Ritrovar»!, in Sooare a raccolta. —
16. Mario. Unione mandar checchessia alla memoria dello
senso metaforico. 44. Termiae gram- — di varie mercanzie, delle quali caricano lettere, de’posleri ec. e va le Conserva me
maticale usato per significare uu certo nn bastimento diverse persone private. memoria per trasmetterla
negli scritti la
Pronunziare piu veloce e quasi dimez- Questo termine è solamente in uso nel- alla posterità.— 9. Dicesl Raccomandare
zato. —
43. Detto della Mente e vale l'Oceano.— 17. Caricare a raccolta, vale alle forche , e vale lo stesso cbe Man-
Recar lattenzione da molte cose ad uoa Collrgiar mercanzie. —
18. Raccolte di- dare alla malora. —
10. Dicesi io ter-
sola o Ritirarla dalle distrazioni.
,
— consi Quei due alzamenti o elevazioni mine legale Raccomandare alcuno e par
46. Dicesl Raccogliersi ad uu oggetto e eguali , divise dalia corsia , aopra cia- che valga Staggire, Sequestrare alcuno
vale Concentrarsi a luì colla mente scuna delle quali possono combattere fa prigione- —
11. N. pass. Implorare
47. Diccsi Raccoglier»! insieme a vale quattordici o quiudici persone. l'altrui protezione. Chiedere aiuto. —
Adunarvi, Mettersi Inaiane. [L-t. simul RACCOLTAMENTE. Rac colta-mén te. 12. Mettersi in guardia, Difendersi. —
convenire. j
—
48. Dice»! Raccogliersi Awerh.Con raccoglimento, Unitamente. 14. Dicesi Raccomandarsi della ragione
e' suol pensieri e tale Conceulrarvisi RACCOLTO. Rac-còl io. Sni. Raccolta, e e vale Esser pago della giustizia fatta.
Porsi seriosamente a pensare. 49. — dicesl propriamente delle biade e simili. — 15. Diccsi Raccomandarsi a braccia
Dicesi Raccogliersi in termine di scher- —2. E più generalmente per ogni sorta quadre, cioè Abboudaolemeote, Moltis-
ma, e vale Acconciarsi in imsitura atta di Raccolta. —
3. Risultandolo di un simo.
a guardarsi dall’avversario, Prtfatiril conto apparato.—4. Riunione, Groppo RACCOMANDATISSIMO. Rnc-eo m on-
alla difesa, Mettersi io guardia. 30. — o simili. da tis-si-mo. Add. m. superi, di Rac-
Mario. Raccogliere le gavette «si dice RACCOLTO. Add. m. da Raccogliere. comandalo. [Lat. comme/idatùiimua.]
per (scherno alle galee tarde, quasi che Masso insieme Ragunato. (Lat. rolla-
, Il ACCOMAN DATIVO. Rac-co- man-da-tlr
restino iotlielro per i accogliete le ga- ci M.}—2. Rannicchialo Ritirato, Ri- ,
vo. Add. m. Atto a raccomandare.
, . r
BAU * AC B AC
RACCOMANDATO. Rae-eo-man-dà-to. ch'era direnato particolare , o di parti- RACCONFORTARE. Rac-con-for-tà-re.
Add. m. da Raccomandare. Affidato , colari. [Lat. tierunt in rommune con- Att. Lo stesso che Riconfortare. 2. —
Commesso all' altra! cara. (Lat. com- ferve.)— 2. Accomunare semplicemente. B n. pesa. ILat. confermare te, talari.]
mendarci.]— 2. Dato In accomandi già ,
— 3. ComunicareFar comune. 4. — RACCON PORTATO. Rac-con- far -tà-to.
Posto sotto la protezione. 3. A ppie- — ,
Detto di più case reouteio comune pos- Add. m. da Rsceonfortare. Lo stesso ebe
rato, Legato Fermato da Raccoman- sesso di molti. —- 5. Unire , Mescolare. Riconfortato.
dare, 8- 3- — ,
Att.
Rac-con- te- gnò-r e.
eomp. V. A. V. e dP Riconsegnare.
RACCONSEGNATO. Rac-con- se -gnà-to.
[Lat. commendoritiuf.} lo. Sm. Il racconciare. [Lai. {nifaura- Add. ra.da Raccoosegnare. V. e di' Ri-
R A CCO.M A N D ATR ICE Rae-co-manJa- tio.) — 2. Detto de' costumi o simile ,
. consegnato.
fri-ce.Verb. f. di Raccomandare. Che —
Emendazione. 3. Detto del mare, Ab- RACCONSIGLIARE. Rac-con-ti-glià-re.
raccomanda. bonareiamento. Àtt. comp. V. e Ricontigliare.
di'
RACCOMANDAZIONCELLA. Rac-co- RACCONTANTE. Rac-con-ciàn-U. Pari, RACCONSIGLIATO. Rac-con-si-ghà-to.
mon-da-sion-cèl-ia. Sf. diro, di Racco- di Racconciare. Che racconcia. Add. m. da Raccoosigiiare. V. e di' Ri-
mandartene. RACCONCIARE, flue-fon-rià-rr. Alt. e consigliato.
RACCOMANDAZIONE. Rac-co-man da- o. pass. Ridurre c Rimettere in buono RACCONSOLARE. Rar-con-fo-tà ra- Alt.
rtd-na. Sf. Il raccomandare ed alcuno essere le cose guaste, Accomodare, Ras- Dare consolazione. Lo »tes?o che Con-
cosa o persona, o a bocca o per lettera. settare, Riaccendere, Riconciare. iLat. solare. (Lat.eoiuotafionam adAibere ,
[Lat. commendarlo.]-— 2. Lettera di rac- retarcire, instaurare-]—- 2. Fig. Rap- alicui animum relevare.] —2 N. pass.
comandazione , dicesi quella ebe si dà pacificare , Rappattumare.
[Lai. paci fi- Prender consolazione. [Lat. se consolari.]
per lo più aperta a chi viaggia per met- rare , corWravertùij componere.] 3. — R ACCONSOL ATO. Rac con-to-là-to.Add.
terlo sotto la protezione o procacciargli Concordare Conciliar cose contrarie o
. m. da Racconsolare. Consolato, Confor-
l'assistenza di qualche corrispondente; —
rhe pajooo tali. 4. Correggere, Emen- tato. (Lai. delinitut.}
altrimenti Commendatizia , Lettera di dare.—4L N. pass. Racconciarsi il tem- R A CCONSOL A TOR E. Rac-con so la to re.
raccomandigli.— 3. Fareo Mandar rac- po, vaie Rasserenarsi, Resiardi piovere. Verb. m. di Racconsolare. Che raccon-
comaudazioni vale Salutare , Mandar
,
—6. Nel slgn. del g. 2. 7. E oel sign. — sola. [Lat. consolator.]
salute.[Lat. salverà juòare, salute»» del g. 3.-8. D.xcsi Racconciarsi il capo RACCONSOLATRICE. Roc-con-ao-la-trt-
miMere.]—4. Preghiera.— B. Eecl. Rac- e vale Assettarselo. ce. Verb. f. di Racconsolare. Che rac-
comandazione dell' anima; coai dicousi RACCONCIATO. Rac-con-cià lo. Add. m. consola.
le Orazioni prescritte dalla Chiesa per da Racconciare. RACCONTABILE. Rac-con- tà-òi-le. Add.
pregare Iddio per I moribondi.— 0. E BACCONCIATORE. ^ae-con-ria-ldrt. com. Da esser raccontato, Degno d’esse
fig. Detto per l'ultima correiiooe che Verb. m.di Racconciare. Che ra crune a, raccontato. [Lai. narrabilie.)
suol darsi aHe opere. Riordinatore. ILat. reslaurator, imlau- RACCONTAMENTO. Rac-con ta-min-to.
B ACCOMANDICI A. Rae-co-man-di-gia. ralor.] Sm. Il raccontare. Il racconto , Narra-
Sf. Raccomandazione e per lo più si ; RACC0NC1ATRICE. Rac-con -eia tri -ce. zione. Lo stesso che Racconto. [Lat.nar-
dice delle lettere per cui altri 4 racco- Verb. f. di Racconciare. Che racconcia, ratio.)
mandato ad alcuno.— 2. Protezione ac- Riordinatrice. RACCONTANTE. Rac-con-tàn-le. Part.
cordala da una potenza maggiore ad RACCONCIATURA, Riic-con-eia-rù-ra. di Raccontare. Che racconta.
una minore , Diretto dominio , ebe ac- Sf. ResUuramento ,
Racconciamento , R ACCONTA NZ A. Rac-con »dn-*a. Sf. V.
cordare*] alla Chiesso ad un » «scoro Racconcio. A. V. Racconto.
e di*
per tutela de’ proprii beni. RACCONCI LI ARE. Roe*on-ei-li-à-re.AU. RACCONTARE. Rac-con-tà+t. Att. Nar-
RACCOMANDO. Rac-co-màn-do. Sm. V. V. A. V. e di’ /{{conciliare. 2. Placare, — rare , Riferire. (Lat. narrare rcftrre.]
A. Meglio Raccomandazione. Mitigare. —
3. N. pass. Riconciliarsi — 2. Menzionare, Enunciare, Ad no re-
,
RACCOM1ARE. Rac-co-mi-à-re. All. V. Rappacificarsi. (Lat. reeonciltari.l rare. —3. E coll'aire, di persona.
A. V. e di* Accomiatare. R ACCONCILI ATO. Rac-con-ci-U-à-to. RACCONTARE. N. pass. sinc. di Ris-
«ACCOMIATO. Rac-comiàto. Add. ro. Add. m. da Raccoociliare- V. e di’ Ri- contare , cioè Acconterei di
nuovo, Far
da Raccomiare , V. A. V. e di’ Acco- conciliato. novella acconlanza od acconto, cioè in-
miatato. RACCONCILIATORE. Rac-con*\-lÌ-a-tr>- trinsichezza. famigliarità, amicizia.
RACCOM ANDAMENTO. Rac-ca-mau-da- rc. Verb. m. di Raccoociliare. Che rac- R ACCONTATI VO. Rac-«on-ta-tÌ-vo. Add.
mén-to. Sm. Nuoro accomodamento. concitia , Colui che cerca di produrre m. Alto a raccontare.
RACCOMODARE. Rac-co-mo-dà re. Alt. riconciliazione. V. e di' Riconciliatore. RACCONTATO. Rae-con tà-to. Add. m.
e . pass. Accomodare aempllcemeote. R ACCONCILI ATRICE. Rac-eon-ci-lia- da Raccontare. Narrato. (Lat. enarra-
—2. Di onoro accomodare. Racconcia- lrì-c«. Verb. f. di Raccoociliare. Che mi.] —
2. Mentovato. —
3. Rappresen-
re. Rassettare, R accomodare. [Laure- racconcine. V. e di' R icone iliatr ice. tato, e dicesi di Drammi ec»
concinnare.) R ACCONCI LI A Z IONE. Rac conei-lia-zió- RACCONTATORERac-eon-ra-fd-re.Verb.
RACCOMODATO. Rac^o-mo-dà-to. Add. ne. Sf. V. e di' /{iconciiùixione. m. di Raccontare. Che racconta. [Lai.
m. da Raccomodare. Rassettalo Rac- , RACCONCIO. Rac-cón-cio. Sm. V. e di’ narrator.]
conciato. R tcconciamento. [Lat. inifaurafio.] RACCONTATRICE. Rae-eón-fa-fri-ee.
R ACCOMODATORE.ilac-co mo da-ló-re. RACCONCIO. Add. m. sino, di Raccon- Verb. f. di Raccontare. Che racconta.
Verb. m. di Raccomodare. Che racco- cialo. Rassettato. [Lat. instauratili.]— RACCONTAZIONE. Rac-eo»-faxid-ne.
moda. 2. Condito o Artifiziato con condimen- Sf. V. A. V. e di’ Racconto.
RACCOMODA TRICE. Rae-co-mo-da-trì- ti.— 3. Restaurato, parlando di pittura RACCONTO. Rac-eiJn-fo. Sm. Il raccon-
• re. Verb. f. di Raccomodare. Che rac- o simile. —
4. Corretto. Emendato. tare, Narrazione. [Lat. narratio. In celi,
comoda. RACCONPERMANTE. Rac-con-fer -món- gali, etmittoa ha il doppio senso di Nu-
R ACCOMPAGNARE. Rac-com-pa-$nà-re. te. Pari, di Raccoofermare. V. e di* Ri- merazione e di Narrazione.] 2. La cosa —
Alt. eemp. Accompagnare uno che si è confermante. raccontata, Novella, Storia, Caso. Fatto,
già accompagnato. [Lat. cernitori, de- RAOCONFERMARE. Rac-con- fer-mà-r$. Avvenimento, Successo ce. 3. Far rac- —
ducere.)— 2. Riunire. Alt. comp. V. e di’ /{ieonfennare. conto, un racconto, vaie Raccontare.
RACCOMPAGNATO. Rac com-pa-gnà io. RACCONFERMATO. Rac-con-fer-mà-to. RACCONTO. Add. m.sioc. di Raccontato.
Add. m. da R accompagnare. Add. m. da Raccoofermare. V. e di’ Narrato, Contato. —
2. Mentovato , No-
RACCOMUNAGIONE. Rac-eo-muno-jiiJ- Riconfermato. minato. —3. Annoverato.
ne. Sf. V. A. Il raecomnnarc. RACCON FORTANTE. Rac-con-for-tàn-te. RACCOPIARE. Rac-co pi-à-re Alt. V. e
RACCOMUNARE. Rac-co-mu -nà-rt.AU. Part. di Baccoofortare. V. c di’ .Ricon- di’Ricopiare.
comp Tornare a far comune quello fortante. I
i
RACC0PP1ARB. Rac-copiià+e. Att.
24
— .
2. — [Lat. rhachialgilit.)
RACCORCIATO. Rac cor-eià-to. Add. m. E parlando di eserciti , vsle Ridurre RACHIDE. Ra-chi de.Sf V.G.Bot. Nome
da Raccorciare. Fatto più corto, Accor- insieme le varie parti d’un esercito che dato da* botanici a divene parli della
ciato, Raccorcio. [Lat. decurtato*, con- sieno state per alcun tempo separate; o pianto: i. al picciuolo delle foglie com-
trarila.} —
3. Abbreviato. anche semplicemente Accozzarle. 8. — aliasse o peduocolo principia
(roste; 2.
RACCORCIO. Rac-cór-cio. Add. m.sioc. Detto di Due eserciti che incoolraosi delle spiche e de’grappoli; 3. al pedun-
di Raccorciato. [Lat. brevi».]
RACCORDAMENTO. Raorur-da mtn-lo.
insieme a battaglia
nirsi. —8. Rappacificarsi.
—
4. N. pass. Riu-
—
0. Ricon-
colo primario della pannocchia delle
palme 4. ai picciuolo generale dello
;
Sm. V. A. V. e di’ Ricardaenento , Ri- giungersi, dello de’ eoo j ugi ehe hao froodi delle felci , che Necker chiama
cordo. [Llt. mmumoiium.] fatto divorzio. —
7. Proverb. E‘ noo Peridroma; 3. alla costola, ossia nerva-
RACCORDARE. Rac-cor-dà-re. Alt. co. raccozzerebbe tre pallottole in un baci- tura primaria che ricorre luogo il metto
pass. comp. sioc. di Riaccordare. Ac- no: dicesi per dimostrare una estrema della foglia. [Lat. rhachii. Da ràuchi*
cordarceli onoro. Pacificare, Accordare. dappocaggine in chicchessia. spina dorsale.] — 2. Aoat. Nome greco
(Lat. reeoneiliore.] RACCOZZATO. iJoc-coz-zd-fo. Add. ra. della colonna vertebrale ospinn dorsale.
RACCORDARE. Att. e n. pass. V. A. V. da Raccozzare. Messo insieme, Riunito. RACHIDEO, Ra-chi-dé-v. Add. m. V.G.
e di’ Ricordare. [Lat. in mmoriam re- (Llt «Njefua.} Aoat. Ch’ è relativo o Che appartiene
—
,
ducire , memorati , rccordari ] 3. E RACCOZZONB. Rac-cox-xó-ne. Avv.Onl- alla spina del dorso. Altrimenti Verte-
col secondo caso —
8. Sovvenire, ovvero tamcule, Congiuntamente. brale. Di cesi di Canale Fiori , Lega-
,
Orcr.rrere alia memoria. RACCRESCERE. Rac crt-sce-re. Att. a- menti, Nervi, Arterie e Vene.(Lat. rha-
RACCORDATONE. Rac-cor-da-xió-ne. nocn. comp. Lo stesso che Riaccreecere. chideut. Da rhachii spina dorsale.)
Sf. V. A. V. e di' Ricordat one. (Lai. [Lat. iterunv OMffere.] RACI1IDICO. Rachi-di-co. Add. m. V.
rerordotio.] R ACCRESCI MENTO. /?oe-era-ici-m<n-to. G. Aoat. Lo stesso che Rachideo.
R.UXOHDEYOLE .Rac-ror-dc-vo le Add. Sm. Il rsccrcsccre, e la Cosa rate rese iu- RACHIFLOGOSI. Ra-chi-flò-go-ei. Sf. V.
com. V. e di’ Ricordevole. ta. [Lat. augmentum ] G. Med. lofiBmmazione delle midolla
RACCORGERE. Rac-cór -ge-re. N. pass, R ACCRESCIUTO. Rac-cre-»du-to. Add. o spina dorsale. (Lat. rhuchipMogo*i*.
quasi reduplicativo di Accorgersi. Rav- m. da Rarcreseere. Lo stesso che Riac- Da rhachii spina dorsale, c phlogotit
vedrai del Tallo , Riconoscer l' errore. cres'-iuto. [Lai. atte tu», adauetut.] Infiammazione.)
(Lai. errorim cognoiecre.] RACCRESPARE. /iae-crs-apd-re.N.pass. RACH (OPIMA. Raschi ò -fi-ma. Sm. V.
RACCORRB Rac-cór-re. Alt. aoom. V. e di’ Rineretpar». G. Cbir. Tumore alla spina dorsale.
sinc. di Raccogliere.— 3. Radunare. RACCRESPATO. Rac-ere-tpà-to. Add. (Lat. rhachiophyma. Da rhachi* spini
3. Far convenire, Riunire. 4. Dìcesi — m. da Raecrespsre. V. e di' Rmcre- dorsale, e phyma tumore.]
Raccòrrò il numero , il sommato o sl- spato. RACIIlOPARALISl. /?«-cAt-o pa-rà-li-ti.
mili e 'ale Sommare. — 8. Dicesi Rac- R ACCULARE. Rac-cu-là-r». N. ass. V. Sf. V. G. Med. Paralisi della spina dor-
corre il piede e vale Rifuggirsi , Rico- bassa e A. V. e di'/fr'ncvlare. sale. ILit. rhachioparalytit. D i rhachii
verarsi— 6. Dicesi Rtccorre gli spiriti RACCCLATO. Rac-co-là-to. Add. m. da spina dorsale, e paraliiyt paralisi.]
e vale Riaversi, Ritornare In forte. — Raccutare. V. e di’ Rnculato. RACHIOPLEGìa. Ra-chi-o-ple-gì-a. Sf.
7. DI cesi Raccurre la mente e vale Ri- RACCDSARE. Rac-cu-»à-r§. Alt. cemp. V.G. Med. Paralisi de' nervi spinali.
trarla dalle distrazioni , Fermarla at- Di nuovo accusare. (Lai. iterum accu- [Lat. rachioplegia. Da rhachii spina
rentameotc in qualche cosa. 8. Dicesi — sare. | dorsale, c piege colpo J
Raccòrrò le piume e vale Fermar il vo- RACCUSATO. Rao-cu-ià lo. Add. m. da RACHIOR REUMA, /fa-cbi-or-ré-tz-tna.
lo . Cessar di volere. —
9. Dicesi Rac- Raecusare. Sm. V. G. Med. Dolori reumatici nella
corre le vele, e vsle Ammainarle. IO. — R ACE. Sf. V. A. V. e di’ Ragia. spina dorsale. [Lat. rAacMorr/ieuma.
—
E Hg. Far fine. li. N. ass. nel sign. RACEMIFERO. Ra -eterni- fe-ro. Add.m. Da rhachii spina dorsale , e rhevma
di Raccogliere ,2- 2. —
13. Sommare. V. L. Che porto racimoli. [Lat. uno* reuma.)
— 13. E n. pass. Regimarsi, Riunirsi. feretti.) RACH IOTOMO. Ra-chi-ò-to-mo. Sm. V.
— 14. Dedurre , Inferire. 15. È nei — RACEMO. 7Ia-cè-mo. Sm. V. L- Grappolo G. Chlr. Strumento che serve alla se-
senso grammaticale. V. /(accogliere d’ uvs; altrimenti Racimolo. [Lat. ra- zione ed esplorazione della cavità dor-
fi. 41. cemua. Raeemui, secondo alcuni, vien sale. [Lat. rharhictoiwo*. Di rhachis
R ACCuRTARE. Rac-cor-tà-re. Alt. Far da rhax, rhagoi che ìu gr. vai acino. spina dorsale, e tome taglio.)
-piti corto. Lo stesso che Accoriate e Secondo altri , viro da ramus.] 2. E — RACHISAGRA. J?a-chi-*a-gra. Sf. V.G.
Raccorciare. (Lat decurtare.] par sìmil. Med. Dolore gottoso che si ft sentire
RACCORTATO. Raocor -tà-to. Add. m. RACEMOSO. Ra-ce-móio. Add. m. Y. lungo la spina dei dorso. [Lai. rhachi-
da Raccortare. Lo sleseo che AccorUto, L. Che ha raremi. 'Lat. racemotut ra - xagra. Da ràuchi* spina dorsale, e agra
—
,
e Raccorcialo. cemotuJ.] 2. Detto di Fiore Quello : presa.)— 2. Boi. Malattia che stucca
RACCOSCIARE. Rac-co-icià-re. N. pass. eh' è portolo da quella specie d'infiore- le midolla delle piante.
Lo stesso che Acconciare. (Lei. coxcn - scenza ehe chiamasi Grappolo. RACHITICO. Ra-cM-ti-co. Add. e sm.
dice * deflettere.] RACESB. Ra-ce-te. Add.esm.Agr. Sorta parlando di persona. V.G. Med. Infer-
RACCOSCIATO. Rac-co icià-to. Add. m. di vino piccante. mo per rachitide , Ch’ è affetto da ra-
da Raccosclare. Lo stesso che Acco- BACUIAGRA. Ra-chi-à-grm. Sf. V. G. chitide, o Ciò che la concerne. [LaLrha-
sciato. Med. Dolore alla eoloooa vertebrale ; chUicui.)
RACCOSTARE. Rac-co- ità -re. Att. • n. alcuni la credono einonimo di Rachial- RACHITIDE. Ra-cM-ti-de. Sf. V.G. Med.
pass. Di nuovo accostare altrimenti ;
gia, o secondo altri dell* Coliea delit- Propriamente Infiammazione della spi-
Riaccostare. (Lat. ruriwm admovere , tori. {Lxi.rhaehialgia. Da ràuchi* spina na dorsale, Racbìfiognsi ; ma comune-
accedere. Raccattare da accollare, poi- dorsale, e agra presa.] mente si dinota con tal nome la malat-
ché io celi. gali, an eoi», o come dice il RACHIALGIA. Ra-ehial-g'+a. Sf. V. G. tia nella quale le ossa
, e
specialmente
Boltel, ocoi ovvero noce vaglioao scco- Med. Propriamente Dolore della spio* la spina dorsale , si rammolliscono, si
Casdihali, Voi. fìl. 28 4
. , ,
BAC BAD n ad
* flint fanno
e si curvano in una maniera V. A. Lo Btessocbe Raeconciliire. V. e eli abbraccia nella minima scanalatura
viziosa malattia cho si manifesta co- |
RACOPILO. Ra-cò-pi-lo. Sm. V. G. Bot. vono • farvi passare delle manovre cor-
lis. Da rhachit spinadel dorso. | 2. — \
Grnere di molluschi a cuffia campani- renti, e fanno lo stesso ufficio che le ra-
Bot. Malattia delle piante graminacee , forme, fessa e corno lacerata da un lato, dance di ferro , alte quali si preferisco-
e io i specie del frumento, la quale toglie recentemente stabilito da Pallssot De no perchè sono più leggiere, e lo sfre-
loro il colore e la forma naturale; altri- Beauvats, e che ha per tipo I' hyonum gamento è meno forte pe'cavi che ri
menti Rachisagra. iommtotum di Uedwig. [Loì.rhaco- passano. Detta altrimenti Occhio di bue.
RACHITISMO. Ra-chi-t't-tmo. Sm. Med. piium. Da rtaco* veste lacera e pilo* (Dal led. rad ruota , ed hang attacco
,
e Bot. Lo stesso rhe Rachitide.
,
cappello.] legame.)
RACIMOLARE. Ra-ci-mo -lù-re. Alt.Co- RACOPLACA. /la-cò-pto-ea.Sf.V.G.Bot. RADAZZA. Ra-dàt-xa. Sf. Mario. Specie
glicre i racimoli , Spiecare I racimoli. di scopa fatta
Genere piante crittogame della fami- d'uo fascio di fili di vac-
fLat. raeemoi legere ) —
2. Per metcf.
di
glia de' licheni, stabilito da Frles, che cine corde, che formano uu lungo fioc-
Levare da alcuna cosa qualche piccola comprende la sola specie detta Rhaco- co, o nappa. Serve a raccogliere l'umi-
parte o qualche residuo. —
3. Mettere placa tublilittima, la quale si presenta dità, e ad asciugare i luoghi dove sia
insieme , Adunare , togliendo da varie sotto forma di crosta lacera nascente staU dell'acqua. [Da Radere.]
parti alcun poco; e però ditesi nel lin-
sulle fog) ledei theobroma it/Ivertre.[L»t. RADAZZARE. Ra-daz-sà-ro. All. Mario.
guaggio militare del Raccogliere gli rhacoplaca. Da rhacot panno lacero , e Nettare la nave con la radazza. Altri-
avanzi , rimasugli e d' ogni piccolo
i
pfojr, placo* crosta.] menti Rctazzare.
corpo per farne* poco a poco un grosso- RADDENSARE
RACOSI. Rà-eo-ti. Sf. V.G. Med. Rdte- Rad-din-tà-rt. A It.comp.
RACIMOLATO. /fa-ci-mo-id fo. Add. m. samenio della pelle dello scroto. [LaL Di nuovo far deoso. Condensare. (Lat.
da Racimolare.
Da
RAC MOLATI' R K.Ra-ci-mo-la-tù-ra .Sf. RACQC ATTA
I
rhaeotit. rhacot veste lacera.] lifrwm dentar*.] —
2. E o. pass. Farsi
RE. tfa-cqual-tà-re.N.pass. più denso-
Agr. Tutto ciò che si ricava dalla vlgaa Lo RADDENSATO. Rad-don
stesso che Acquattare. lò to. Add. m.
dopo fatta la vendemmia. RACQUETANTB. Ra-cque-tàn-tt. Pari. da Raddensare-
RACI MOLKTTO-/fa ci-mo-M-to.Sm.dira di Racquetare. Che racqueia. R ADDI A. Rad-di -a. Sf. V. G. Bot. Ge-
di Racimolo. (Lat. racemo* pori-m.) R ACQUETARE. Ra-cquc-tà-rt. All. e n. nere di piante della ouova famiglia del-
RACIMOLO. Ra-ci-mo lo. Sai. V. L.Grap-
i»>. Porre io calma le ereziacce, e della pentaodrla mooogi-
, Sedare , Quietare ;
olo d’ uva , e si dice più propriamente
altrimenti Racchetare. [ Lat. ndart nia di Liuoeo, stabilito da Martius; si
S i quelli che rimangono dopo la vem- compttccre.] —
2. E n. pass. distingue per molli rami semplici e ver-
drmtnia [Lat. racemi**.] 2. Fig. Re- — R ACQUETATO. Ra-cquo»tà-to. Add. m. gati. [Lai. rhabdia. Dj rhabdot verga.]
siduo. (Lat. rsriduum.]
RAC1MOLUZZO. Ra-ci-mo-lUi-io. Sm.
da Racquetare. Sedato , Calmato. [Lat. — 2. Altro genere di piante dal Lean-
ttdaiut, componiti*.]— 2. Cessalo- dri intitolato alla memoria del celebre
dim. di Racimolo. Lo stesso che Raci- RACQUETO. /fa-equiJ-fo. Add. m. line, botanico toscano G. Raddi perito nella
moletto. (Lat. paroum racemo*.]
di Raequetalo. spedizione di Egitto: il quale genere è
RAGIONE. Ra-ció-ne. Sf. V. A. V. ndf RACQUIETANTE. Ra-cquie tàn-fa.Part. stato dallo Spreogei riunito al genere
/Iasione.
di Racquietare. Che racquieta. Lo stes- Too'rit*.
RACK. Sm. Ar. Mes. sinc. di Arack, voce
so che Racquelante. RADDIMANDARE. Rad-di-man-dà re.
indiana che esprime Ogni maniera di
RACQUIETARE. Ra-cgodo-tà-ro. AU. e Alt. comp. V. A. Lo stesso che Raddo-
ma spezialmente l’ac-
liquori spiritosi,
o. Lo stesso che Racquetare. mandare. [Lat. tierum rogato, pe-
qusvitc che si cava dal riso.
RACQUIETATO. Ra-cquie-tà-to. Add. m. lar*-)
RACODIO. Ra-cb-di-o. Sm. V. 6. Bot.
da Racquietare. Lo stesso che Racque- RADDIM ANDATO. Rad di-man-dà-to.
Genere di funghi , della sezione delle
tato. Add. m. da Raddimandare. Lo stesao
mucidioee, stabilito da Pcrsooa a cui , R ACQCIST AGIONE. Ha-rqui-ita-gió-ne. che Raddomandaio.
servi di tipo il byttut cellari* che si , Sf. V. A. V. e di' Réicquisto. RADDI RI ZZAMENTO. Rad-di-rit-xa-
presenta sotto formo d'uo feltro o panno
qua e là sparso di celle o laceralo. [Lai.
R ACQUISTA MENTO. Ra-cqui-tia-min- itanfo.STn.il raddirizzare, Dirizzamene
Sm. Lo stesso rhe Kacquiato.
to. lo. (Lat. directio.]
rhacordium. Da rhacot veste lacera.} R ACQUISTANTE. Aa-efn-dàn-tt. Pari, RADDIRIZZANTE. Raddi-rio-zàn-U.
RACOFORO. Ra-cb-fo-ro. Sm. G. Zoo). di Racquietare. Pari, di Raddiritrare. Che raddirizza.
Genere di rettili ba Icariani proposto BACQUISTARB.
, Ra-cquittà-ro. Alt. e RADDIRIZZARE. /lad-dt-ns-sò-r*. Alt.
da Kuhl per separare dalle rane due
specie dell' isola di Java , cioè il Rha-
n. pass, reduplicatilo di Acquistare. e n. pass. Dinuovo dirizzare. 2. Di- —
R reoperar la cosa perduta o stata tol- rizzare e Mettere in iaquadra. (Lat.
cophorvi Reinuardlid, ed il Rhacopho- ta, Ritornar a possedere , Ricoverare dirigere.] —
3. Per metaf. Riordinare.
ru* muteatut, distiate de duo lobi en- Riavere, Riguadagnare ec. [Lat. recu-
,
che corrisponde al generi mygiada e , RACQUISTATRICE. /la-cqui-ata-tri-ne, legname e di fateiame che trovane! gua-
croMoperalum degli autori; cosi proba- Verb. f. di Racquietare. Che racqui- sti o viziati, sostituirne di più sani, ri-
bilmente denominale dal disco assai eta. mettere i chiodi e le cavicchie, e calafa-
grande situalo nel fondo del loro fiore RACQUISTAZION’E. /ta-cqui-sfa-zid-n*. tarlo di nuovo dopo che si è raddob-
profondamente lobato e come lacero al Sf. V. A. V. e df Racquieto. (Lat. a - bato.
punto dell'Inserzione degli stami. Adan- cquiiitio iterata.] RADDOBBO. Rad-dòb lo. Sm. Marta. H
soq dà il medesimo nome alla Centau- RACQUIETO. Ra-cquì-tto. Sm. II raequi- raddobbare, Riparazione, Racconcia-
rea amifera di Linneo. (Lat. rhacomo. stare; Recuperaztooe. [Lat. recvptra- mento dello scafo o guscio del basti-
Da rhacot panno lacero.]— 2. Chir. Di-
cesi cosi l’ Avvizzamenlo rugoso d‘ una
*io.| — 2. Fare racquieto, vale Raequi- mento.
stare. RADDOCLOA. Rad-dodb*. Sf. V.G.
parte p. e. dello scroto. [ Da ratta* RADAMENTE. Ra-da-mén^to. Àvv. Di
:
Bot. Genere di piatite della famiglia
ruga.] rado. Rade rolla. (Lat. raro.] 2. E — delle grifuioer, e della triandria digi-
RACOMITRA. Ra-comì-tra.
Boi. Geoere di pia aie criUog«rno, della
Sf. V. G. nel senso fisico. —
3. Negl igea lem co te. nia di Linneo, stabilita da Palissot De
(Lai. icgniter, negligenter.] Bcauvais per collocarvi i eynoiumajmo-
famiglia de' maschi: sono cosi denomi- RADANCIA. Ra-dàn-cia. Sf. Mario. È noitachyot , virgatut e doviigontit i
nate per la loro calittra o cu fila a foggia no anello di legno, il cui bordo esterio- quali si presentano sotto forma di ver-
di una mitra lacera. [Lat- rhacomitra. re è scavato a canale. Si mette io diver- ga di no bel verde.
Da rhacot panno lacero, e mitra mitra.] si punti delle manovre di una nave, ai BADDODI. Ràd-da-di. Add. e sm. pi. V.
RACONCILIARE. Ra-con-ci-lià-re Att. .
quali ai allaccia con ano stroppo , ebe G. Filol. Attori da Eusiazio delti anche
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, » 2 »
doppiarne. V. Raddoppiatile § 2 .
R ADDOLCARE. Rad-dol-cà-re. N. nss. e pere insieme due cose simili, Unirle, RADDRIZZARE. Rad-dri:sà-re. Alt.
pass. Render dolce , e propriamente si Accoppiarle. 4. Tornar di nuovo a — sine. di Raddirizzare. —2. E per metaf.
dice del temporale quando l’aria ,
di dire. Replicare, Ripetere. 5. Au- — Riordinare. —
3. Proverb. Raddrizzar
,
—
fredda e cruda, diviene placida e beni-
gna. Lo aiesso che Raddolcire, Addol-
—
3. Alt. per metaf.
mentare di dose. 6. Accrescere.— 7. N.
asa., e nelsigo. del g. 4
—
8. E n. pass.
9. Detto d* Argomenti , Prove, Op-
— le
bile.
RADDRIZZATO.
gambe ai cani, vale Tentar l'impossi-
Rad-drii-sà-to. Add.
care , Addolcire.
Addolcire, Mitigare. [Ut. edulcoro, posizioni ec. vale Aggiungente , Pro- m. da Raddrizzare, sinc. di Raddrizza-
molitrc-) — 3. E n. pass. durne altri. —
10. Mus. Raddoppiare to. — 2.
Bot. Stelo raddrizzato: quello
R ADDOLCATO, itad-dol-cò-fo. Add. m. le parti: Cosi dicesi il Moltiplicare le che si rialza dopo di essere stato curvo
da Raddobbare. copie di uba parte. 11. Miiit. Ad- — al suo nascere. —
3. Foglie raddrizza-
RADDOLCIARE. flad-dol-età re. A IL V. doppiare, e dicesi delle file, del passo, le , cosi chiamatisi le foglioline della
A. V. e di’ Raddolcire e Addolcire. delie sentinelle, delle gaardle ec. V. piante soggette al souoo raddrizzarne.
RADDOLCÌ MENTO. flad-daI-ci-md»*fo. •Sentinella. —
12. Maria. Mettere in RADDUCERE. Rad-dU-ce-r«. AU. aooro.
Sm. raddolcire. Addolcimento; e Gg.
Il mezzo tra le preprie le navi nemiche, comp. V. e di' Ridurre.
Mitigamento, Lenimento; dicesi del e passare da nn lato all'altro di esee, R ADDUCUI. Rad-du-chù Add. e sto. pi,
ehilo, del sangue, della linfa, del sugo per metterle fra due fuochi. 13. Di- — Filol. Lo
che stesso Raddodi. (La*, rad -
nerveo a di ogni altra maniera di sugo. cesi Raddoppiare una nave e vale Ve- duchi. Da rhabdo verga, ed echo io ho,
Lo stesso che Addolcimento. iLat. edul- stirla, Foderarla con tavole. 14 . Ve* — io tengo.l
m V. contadinesca. Lo stesso che Rai- comi Semplici gl'intervalli rhe trovati- RADENTE. fla dèn-Jf. Pari, di Radere.
.
dolcato. si ne’ limiti dell'ottava: Raddoppiati. Che rade, Rasente. — 2. Miiit. Dicesi
RADDO LOGIA. Rad- do- Io- g\-a.Sf. Ma t. Triplicali, ec. quelli che oltrepassano di Diresa. Fuoco. Linaa ec.
Metodo ritrovato dal celebre barone Ne- nna. due o pib ottave. RADERE, flà de-re. AU. e n. pass. anom.
per Scozzese, inventore de’ logaritmi RADDOPPIATURA. Rad-dop-pia-th ra. Nettare ,
Raschiare , Levar via. [Lat.
purgare Il lai. rado, va*», ra-
onde per mezzo di due ver ghette sa coi Sf. Doppiamene, Piegatore delle mem- ,
polire.
sono scritti numeri semplici si posso-
i brane o di altre simili parti. <um è dalVebr. ratzatx percuotere una
no eseguire tolte le operazioni aritmeti- RADDOPPI AZI ONE. cosa eoo un'altra strofinare. Io gr.
Raddop-pia-t iò- ,
che. ]Lat. rhobdologia. Da rhabdo» ver- ne. Sf. Radduplieexiooe, Raddoppia- rhasto percuoto Insieme , rompo. I
ga, e lo$o» diacorso.] mento. Bratl. hanno ratous In senso di reso,
RADDOMACUIA. Rad e secondo il Bullel, rata per radere
:
do-ma-chì-a. sr. RADDOPPIO. Rad-dàp-pio. Sm. Raddop-
V. G. Hot. Cosi è chiamato da Thuo- piamento ,
Doppio. —2. Velar. Sorta Ma non trovasi qnest’ullima voce io al-
berg V Ortoarrjm» integri foliut di Lin- di moto particolare del cavallo, eno*!- tri dizionari!. In gali, egrath
scortec- -
neo, desunto dall'uso che ne fanno I ciare. In illir. retati Ugliare. Altre
Selvaggi ne' loro combattimenti. (Lat.
stenle io innovare alternativamente am-
bidue i piè dinanzi insieme, o ambidue etimo!, dà il LUUaton. ] 2. Scao- —
rhahdomochia. Da rhabdo» verga, e ma- piè di dietro Insieme. rclUre raschiando. [Lat. delere.] 3. —
che pugna.]
\ i
,
Addoppiala. [Lat.
Rad-dót-to. Sm. Luogo do-
ve gli uomini ai adunano insieme per dar rasente, Raseotar», Strisciare.
—
eoncfirplieorò.] —
Ornamento
2. Rett. trattenersi. Meglio Ridotto. —3. Adu- 10. Strisciare sopra checchessia caden-
rrttorlco. detto eoo greca voce Anadi- nanza di persone. (Lat. coefuz, conven- do a basso. —
41. Parlando di misure.
ploai. —
3. Mas. liso eontemporsneo ficuium.] Radere diciamo anche il Levar via eel-
27
. , , J,
che del rasojo, per simil. al dice an- radici. [Lai. radicato.] 2- Onde per U radicare ; L’ abbarbicarsi delle pian-
che d'Arrne taglientissima. 11. Ma- — .meuf. Dlce-I di Ciò ch’è radice base , te ; La disposizione eia natura della
rio. Toglier via da no bastimento ciò od origioe di checchessia ; Principale , radice. [Lat. radicala.)
che tiene su le sue aliene ed opere espilale. [Lat. capitali*.] — 3. Fisiol. RADICO! IELLA. Ra-dio-eKiil-la£t.Bo\.
morte. —
15. Dicesi Radere il veoto Umido radicale Fluido ipotetico am-
: Nome volgare di varie piante le quali ,
quando ai solca a sei quarti di vento messo per molto tempo da' fisiologi, che mentre sono tenere ed accestite ai man.
vicino al rombo ore spira. lo consideravano come il principio della giano in insalata. Da' botanici sono an-
RADESIGE. Ra-de-tì-ge. Sm. Med. Ma- vita; ed al ano esaurimento attribuiva- noverate nella classe de’ Jeracii. — 2.
Nord, e mas-
lattia propria de'cliroi del no la morie. —
4. Mal. Attenente a ra- Chiamasi Radicrblcila salvatici quella
sime di quello delia Norvegia: pare che dice; Di radice; Quantità che ha forma pianta cbe ha gli tuli sottili , ramosi;
rassomigli alla elefantiasi, ed ha origine di radice di noa patema ed in questo le foglie pelose; le redicali runcinalo-
oe’ tempi freddi umidi e nebbiosi : I
, si n. ai usa anche in Torta di sm. 5.
;
— lirate , le cauloe lanceolate , intere ; i
sintomi oe sono assai terribili, né il Grani. Voci radicali: sono le primitive fiori piccoli, gialli, terminanti. Fiorisce
medico può allenarli gran Tatto. È uoa donde vengono la derivate. — 0. Med. oe! Loglio , ed è comune ella campa-
varietà della cosi della Sifilide, ma mol- Trattamento radicale: Quello che consi- gna. f Lat. rhagadiolu» HtlluUn Lin.
to più si avvicina alla pellagra, e più ste nel Tassa lire il male nel suo stesso Così detta per trasposizion di lettere da
ragionevolmente può tenersi per uoa principio, anzi che limitarsi a combat- rhagadiolut e questo da! gr. rhagat ,
RADETTO. Ra-dél-lo. Add. m. dim. di sm. Nome dato impropriamente alle So- foglie sono einuoae o solcate.]
Rado. stanzesemplici che formaoo un acido RADICCHIELLO. Ra-dic-chiil lo. Sta.
RADEZZA. Ra-ditto, Sf. ast. di Rado; combinandosi coll'oesigeno o con tuU Bot. Chiamasi volgarmente Radicchiel-
contrario di Densità o Spessezza; altri- t'aliro corpo semplice. lo selvatico te Lampsana.
menti Rarità. [Lei. rarità» .] 2. Uoa — RADICALMBHTB.Ra-di-cal-mén-fe.Arr. RADICCHIO. Ra dìc-chio. Sm. Bot. Lo
certa intermisaion di tempo. Poca fre- Colle radice Per mezzo de. la radice, si «vi che Cicoria. ( La*,
ctchorium in-
quenze. [Lai. paudloi, in frequentia, ra- r Lai.
,
radicaliter. —
2. Per metaf.
)
thybui Lin Dal
. gr. rhadix , rhadico»
rità».] Pr loci palme ale. Originai mente. [Lai. aò ramo : perchè i soci fusti , come dice
RADIALE. Ra-di-à-le. Add. com. Cbe origine.) Lemrrv, son folli di rimi.l
attiene a raggi, o deriva da raggi, Pie- RADICAMÉNTO. Ra-di-ca-mèn-to. Sm. RADICE'. Ra di ce. Sf. Bot. L'infima par-
no di raggi. [Lai. radto*u*.] 2.Aoat. — Bot. Il principio delle piante quando te d’un vegetale, che d’ordinario è im-
Aggiunto delle parti che appartengono cominciano a germinare. 2. E flg. Il — mersa o
e nascosta nella terra in uo al-
al radio, o raggio. —
3. Onde Arteria primo fondamento o stabilimento di al- tro corpo, d’ onde succhia 11 ano nutri-
radiale, il Ramo della brachiale cbe si cool cosa. mento. Le radici talora si profondino
e&trnde io fi no alla palma della mano ; RADICANTE. Ra-di-càn te. Boi. Part. di verticalmente ed ori zi «oulmeote nella
Margine radialedeil'soiibrsccio, quello Radicare nulo in forza di add. com.
,
terra, talora nuotano nell' acqua senza
1.
che goarda il radio; Nervo radiale , (1 Cbe radica. Che abbarbica. Dicesi pro- aderire al terreno ; ovvero ai attaccano
più voluminoso di tutti quelli che pro- priamente di Foglia che, essendo prov- ad altre piante o a corpi durissimi ec.;
cedono dal plesso brachiale; Regione ra- veduta di radici, si attacca alla terra o talora soltanto uoa parte di esse è get-
diale, quella che corrisponde al radio: sopra altri corpi ;-e di Fusto , se si at- tata nella terra, ed il rimanerne esposto
Vene radiali, le due vene cbe accora pa- tacca per mezzo di radici laterali o sul- all' aria. La radice è composta di epi-
gnano l'anuria radiale in tutte le sue la terra o sulla superficie de' corpi col dermide o cuticola , che iu alcune spe-
divisioni e suddivisioni; Muscoli radia- quali trovasi io cooutlo. cie è più o meno levigata ; sotto a que-
li, itre muscoli dell'anlibracco , che RADICARE. Ra-di-eà-re. N. ass. e pass. sta, la corteccia, iodi gli strati legnosi,
pigliaao più particolarmente i nomi di Appigliarsi alla terra colle radici, il che io coi stanno 1 vasi proprii e linfatici
Luogo esterno, o Primo radiale esterno, •i dice anche Abbarbicare e Appiccarsi, le trachee ed il parnicbima: finalmente
o Radiale grande o maggiore ; Radiale ed è proprio delle piante e dcll'erbc ; la midolla. Il colore delle radici è assai
breve esterno o Secondo radiale esterno, ma si dice anche di qualsivoglia cosa vario, cioè bianco, rosso, giallo , bruno
o Radiale piccolo o minore; Radiale in- infissa in altra, come i denti, e simili. e quasi nero. Si distinguono io esse il
terno o anteriore o palmare maggiore. [Lat. radicar » , radica tmittere, radice» Collare o colletto, cb'è la parte supcrio-
— 4. Geom. Corvè radiali: 'incile le agire.] —
2. Per metaf. Internarsi, re, quasi il limite tra la radice e il tron-
cui ordinate vanno come tanti raggi a Profondarsi. —
3. Radicarsi, parlando co; la parte media piu o meoo distinta
riunirsi in un sul punto.— 3. Filol. Co- di persona, talora vale fig. Aver prole , e voluminota , cbe d:cesi Corpo ; e la
rona radiale o radiata: Quella che datasi poderi , casa ec.,
—
4. Alt. anche per parte inferiore, d'ordinario allungata e
dgl' Impendori romani quando erano metaf. —5. Aver radice o Esser pro- divisa che nomasi Barbe o Radutane o
deificati. dotto da uoa cosa. Capigliatura , cbe con lo sue estremità
RADIANTE. Ra-di-àn-te. Part. di Radia- RADICATA. Ra-di-cà-ta. Sf. Mario. Ra- o spago ioli assorbe i succhi che occor-
re. V. L. Che radia; ed è aggiunto dei dicate di corsia chiamensi Que'lavoloni rono alla pianta. I botanici distinguono
corpi luminosi che tramandano raggi grossi dentati cbe stanno sotto il pnoo generalmente le radici in tre specie:
n Stesso che Raggiante. [Lai. radiarti.) della corsia , e vanno dalla poppa alla Bulbose, Tuberose , Fibrose. ( Lai. ra-
RADENTISSIMO. Radtan-lis-ei-m». prua nelle galee. dix. Radix, secondo il Vossio e più al-
Add. m. superi, di Radiarne. RADICATISSIMO. Ra-di-ca t'u-ti-mo. tri, vien dal gr. rhadix, rhadico» ramo.
RADIARE. Ra-fli-a-re. Ali. V. L. Lo Add. m. superi, di Radicato. In tbr. radad stender sotto, sottoporre:
(.tesso che Raggiare. [Lai. radiare .] — RADICATIVI). Ra-di-ca-H-vo. Add. m. Io dao. roed, in isved.rof, in ingl. ro«t
2. E n. ass. Med. Aggiunto di quel metodo di cura, radice. In illir.rodaàoa.rolàva, erette
RADI a RII. ifo-di-à-ri-i. Add. e sm. pi. di quel medicamento che risaoa da una rafano. ] —
2. Per metaf. Cagione. 0-
v. L.Zool. Nome d'una classe d'animali malattia senza lasciarne la minima rigine. Principio. [Lai. radia;.] 3. E —
o vermi marini cbe sembrano circondati traccia, cbe la guarisce radicalmente. parlando di persona, talora vale Stipi-
da raggi. (Lat. radiarli.) RADICATO. Ra-di-cà-lo. Add. m. da te, Progenitore, la persona prima e co-
RADIATO. Ra-di à-io. Add. m. da Ra- Radicare. Profondato colla radice. [Lat. mune, onde discendono le altre; talora
diare. Illuminato. (Lai. radiati!*.) defixu», infixufi ) —
2. Infisso, Confic- vale Genitore. —
4. Per simil. del pri-
RADIAZIONE. Ra-da-ti-ó-ne. Sf. Fif. cato; e fig Invecchialo. 3. Parlando — mo sign. dicesi anche fig. Radice dei
Trasmissione di raggi. ;Lat. radia- di deotl , Impiantato , Incassato. 4. = monti ec. —
5. Andare alla radice di
tili. | Per metaf. Invecchiato, o simile. •Icuoa cosa, Ug., vale Risalire all’ ori-
RADICA. Rii di-ca. ST. Radicete più prò- RADICATILA. Ra-di-ca tù-ra. Sf. Ve- gioe. —6. Avere buona radice al vo-
priamcuie Radicetta. —
2. Ar. Mes. Fi- trr. Il roeilere al petto del cavallo od lere; poeticamente e teologicamente di-
bre o Costole delie Toglie di tabacco ma- alla giogaja del bue uo pezzo di radice cesi di chi è in grazia di Dio, di chi ha
cinate e ridotte in pulvere. dell’elleboro o simile, collo scopo di ot- la grazia santificante. —
7. Dare alla
RADICALE. Ra-di cù-ie. Add. com. Bui. tenere un gonfiamento, no afflusso d'u- radice, fig., vale Levare ogni occasione
,. } -
. » —
più ampio Inalato per Provveder com- chè adopera vasi per lavorar la Una. l'orbita del sole. [ Dai lat. radia» rag-
mestibili. —
15. Troocar o Togliere la (Lai. jypiophiin i/rulbìum /.in.) gio, e dal gr. marioli misura.)
radice, dalla radice, ioflno alle radici , RADICI FORME. Ra-di-d-fór-me. Add. RADIUM (.'SCOLA RE. Ra dia-vw-sco la-
fig., vale Abbattere una cosa dalle fon- coni. coni p. tibe ba la figura di una bar- re. Add. com. comp. Anat. Epiteto dato
da meuta. —
ifl. Dice*! volgarmente a qualche «micelio dell'arteria radiale.
Radice di Sa o l* A p poi Ionia il Pilatro.— RAbìciSPbRMB. fta-di-ei-ipèr-ma.Àdd. (Lat, rodiomuieolarir-l
17. Cosi chiamasi ancor» Quella pianta f. pi. Boi. Cosi chiamassi quelle piante RAD10PALMARE. Ra-diopal-mà-rc.
che ba la radice caroosa , bianca , bis- io cui le pani della fruUtlicatione sono Add. com. comp. Aoat. Nome dato da
lunga , o rotonda ; lo stelo cilindrico , sopra le radici. Cbaussier al l'arteria snperlieiaie cster-
ramoso, che si eleva anco due braccia ; RADINONE. /fa-dt-ed-na. Sm. acce, di na della palma della mano.
le foglie alterne, lirate, per lo più quasi Radice. RADIOSO. Ru-di-ó-to. Add. m. V. L.
neonate; le radicali ptcdolate: le cao- RADICELA. Uà-di cu la. Sf. V. L. Boi. Pieno di raggi , Raggiante. [ Lat. ra-
lino sessi li; Uovi quasi violetti, a grap-
I La parte dell’embrione delle plaote, che diotus. ]
poli terminami. Fiorisce dal Maggio al più Ualiaoameole dicesi Radiceli*. RADJOSOPRA PALMARE. /fa-dto-*o-pra-
Giugno ed è iodigeaa delia China.
,
[Let. radicala.] —
2. Nome che ai dà poi-wtà ra Add. com. camp. Aoat. No-
[Lai. rophanut aotuuf Li».] 18. Ta- — anche ai iilameuti o barboliae di cui me dato da Cbaussirr ad una parte del-
ra p. Chiama osi Le cinque radici a pe- vengooo munite le radici priocipeli de- l'arteria radiale. [Lat. radioiuprapai-
ri enti o a periti ve quelle del rusco, del- gli alberi. rnari»
T aspa rogo ,
del finocchio , del preuc- RADIF1CANTE. Ra-di-fi cdn-fo. Part.dl R ADISSI M AMENTE. Ra dii-it-mo-mtn-
molo e del l'appio, quando si adoperano Radunare. Che radifica. Lo atesao che fe. Avv. saperi, di Radamente. Lo stes-
riunite. —
19. Dicesi Radice Lopez la- Rarificante. so che Rarissimameote.
na o di Giovanni Lopc*. quella che qoc- RARIFICARE. Ra-di-fi-tà re. AU. Far RADISSIMO. Ra-dit ti-mo. Add. m. su-
slo Portoghese portò II primo io Euro- divenir rado. Lo
stesso che Rarificare, peri. di Rad».— 2. Di radissimo, posto
pa dal Zanguebar : altri dicono che na- RARIFICATO. Ra-di-fi-cà-to. Add. m. av verb. Pochissime volte , Con moltis-
sce a Goa ed a Malacca. Non si conosce da Radìficare. Lo stesso che Rarificato. simo Intervallo.
la pianta che la produce sembra arbo- ;
RADIMADIA. AoHÌMnA-<f,-a.Sf.Ar.Hn. RADISSIMO. Avv. Rad issimamenle.
rea , e secondo alcuni è un mot»* o un Piccolo strumento di ferro , a guisa di RADITÀ. Ra-di-tà. Sf. ast. di Rado. Lo
santo! y«»m. Sono pezzi di un pollice zappa, col quale ai rade a raschia U pa- stesso che Rarità.
o due di groeseu*, lunghi olio in nove sta che rimane appiccata alla madia. RADITL'RA. /fa-<K-tù-ro.Sf. Quella ma-
pollici, legnosi di coloro di paglia al
, I Lai. radula. Radula, da Ut. rado lo teria che si spicca dalla cosa che si ra-
di dentre, porosi, leggieri, con midolla rado. ) de Raschiatura. [Lat. tcob».]
; 2. Ra- —
o centro piu duro e rossastro ; eterna- RADI MENTO. Ra~di mén-to. Sm. Ra- sura. Calvezza.
mente con (scorza dura, eoo fogne leg- schiamento, Radi tur». Rasar». RADIURGIA. Ra-di-ur- g\-a. Sf. V. G.
giere, spugno»», grossa quasi uoa linea, RADIO, /ia-di-o. Sm. V. L. Anat. Con Filol. Abitudine di trappolare, di pro-
senza odore e di sapore amarognolo. Si da' due ossi dell’ antibraccio , alla coi cacciarsi indi' bili profitti con alimi dan-
adopera nelle diarree de'tabidi e dei parte esterna è situato paralellameate no. [ Lai. rhadiurgia. Da rhadiurgeo io
bambini. —
20. Dktsi Radice d'ipeca- al cubilo; cosi dettoperchè venne pa- inganno e questo da rhadio facile, ed
:
cuana, la polvere dì delta radice che si ragonato al raggio d uoa ruota Altri- argon opera; poiché gl'ingannatori con-
dà per emetico. —
21. Aoat. Parte del menti Raggio. —
2 Otl. Raggio di lu- seguono facilmente con l'astuzia ciò che
dente ch'è rinchiusa nell’alveolo. Parte ce. —
3. Mal. Sorta di misura geome- naturalmente dovrebbe essere il fratto
dell’oogbia ch’è nascosta sotto la pelle. trica per le linee. [Lat. radiut.) di lungo e diffidi lavoro.]
Bulbo de’ peli , de' capelli. Origine di B A D OC AH P ICA R a -di o-eàr-pi-ea. Add
I . • RAD1CRGO. Ra-di-ùr-go. Add. ro. Filol.
un» parte ; onde Radice del polmone f. comp. Aoat. Nome dato all' articola- Ingannatore, Falsario, Adulteratore di
della lingua, del cuore de' oervi cc. zione dell'antibraccio col carpo, perchè documenti. [V. l'etlm. di ifadiuroia.]
— 22. Filol. Radici delle parole Eti-
.
:
,
la estremità inferiore del radio contri- RADO. Rà-do. Add. m. contrarlo di Fit-
mologia. —
23. In modo acri (tura lo buisce quasi esclusivamente u formar- to, e di Denso. fV. retini, di Raro.] —
—
,
Radice della parola è Parola radicata la,e l'ulna vi ha poca parte ; è un* Ar- 2. E detto di Pettine. 3. E detto di
nella mente, fermamente creduta.— 24. t radia. Canizie. —
4. Contrario di Spesso e di
Chir. Ridire dìcesi da'cerusici di al- radiocarpicotrasversalepal— Frequente ; ma io questo senso ,
sicco-
cool mali che sopraggìungooo al corpo MARE. Ru-dio-car-pi-co-trat-ver-ia- me io quello del g 5. fuorché io poesia,
umano, come CincheH, Polipi, Calli, e lè-pat-mà-r*. Add. com. comp. Anat. ditesi meglio Raro. Contrarlo di — 5.
simili. —
23. Me». Quella quantità che, Nome dato ad un ramo dell’ arteria ra- Folto. —
0. Poroso.— 7. Singolare. Ec-
moltiplicata uoa o più volte per «è stes- ti iste- cellente, Pregialo. —
8- Poco, Di picco!
sa, ne produce un'altra. Quando è mol- RADI OCU DITA LE. Ra-diowbi-tàlt. numero. —
9. Rade volle, posto awer-
tiplicata una volta sola, dicesi Radice Add com. comp. Anat.Nome comune bialm. vale Poche volte, Radamente, Di
quadra, o quadrata; quando è moltipll- alle due
articolazioni delle due ossa rado. (Lat. raro.]
cata pel suo quadrato, produce um> dell'antibraccio io Ire ossa. [ Lai. ra- RADO. Avv. Lo stesso che Rad amenta.
quantità ebe ditesi Cubo, e perciò pren- dttvevèiiaU*. 2. Suole in sua compagnia pigliare la
de il nome di Radice cuba, o cubica. RADIOFALANGETTIANO. Ra-dio-fn particellaDi , e vale lo stesso. 3. —
RADICELLA. Ila-di cil-la.Sf. Boi. dim. lan-gel-ti-à -no. Add. e sm. comp. Aoat. Molto di rado, vale Rarissimamcnle.
di Radice. Piccola radice; Rad ice ita. Nome dato da Chaossler al muscolo fles- RADOPLARE. /?a do-pld-ra. AU. V. A.
— 2. Fig. Piccolo resìduo della pro- sore del pollice. ( Lat. radwphal&ngei- Y. e di* Raddoppiare.
sapia, Ztanur pollici» mania, ) RADOPLATO. Ra-do plà-to. Add. m. da
RADICE 1 T A Ra . d t-ctff-(a. Sm Boi .d i a RADIOGRAFIA. Radio-gro-fUi. Sf. V. Rad optare , V. A. V. e di' Raddop-
di Radice. Piccola radice. 1 botanici G- Filai. Lo stesso cheStenogrtfia. [Lat. pialo.
cosi chiamano più propriamente la ra- rhadiojraphifl. Da rhadios facile , e R A DORÈ. Ra-dó-rt. Sm. asl. di Rado ;
dice ancora rinchiusa nel seme, il pri- grapho io scrivo.) l’opposto di Fitto, e dicesi più propria-
mo organo che si sviluppa nella germi- RADIOLITO. /to dfo-tv-fo. Sm. St, Nat. meule parlando deflessali delle maglie
29
RAF RAF RAF
lasciale più targhe nel battere l'ordito RAFANO. Rà-fa-no. Sm. V. G. Boi. Ge- cuci una pezza al lembo inferiore della
colta cassa, o di venule tali per ta rot- nere di piante delta tetrodi asm ia sili- veste per ampliarle. ) 2. Boi. Con —
tura di qualche filo della trama. quosa, e delta famiglia delie crucifere, questo nome indicasi da' botanici la
RADUNAMENTO. fla-du-na-mAv-to.Sm. stabilito da Lituano, e cosi denominate specie di Cucitura che si osserva io di-
11 radunare. Raccoglimento di più per- dalla facilità eoa cui germogliano. Ila versi semi, prodotta da'vasi del cordo-
sone o di quaoliUi d una stessa materia per caratteri : calice a quattro fogli ette ne ombelicale , che passano a nutrire
no luogo. Lo stesso che A duna men-
io diritte bislunghe e ravvicinale ai pe- l'embrione. Questa parte porla anche il
coacervalo]
to. [Lai. colUclio, tali ; silique carnose ineguali , gonne , nome di Vesedotto. 3. Zool. Specie —
RADUNANTE. Ra-du-nàn-te. Part. di articolale a molte cellette membrano- di pesce del genere Ciprino, che trovati
Radunare. Che raduna. Lo stesso che se ,
disposte longitudinalmente sopra In Germania nelle acque dotai, disli aio
Bagnatole. due ordini e contenenti alcuni piccoli da sedici raggi terminanti ad ago netta
RADUNANZA. Jia du-nòn ia. Sf. Lo semi rotondi; radice carnosa fusiforme pinna dorsale.
stesso che Adunanza e Adunameolo. o sferica. [Lai. rhaoKanut. Raphanot, RAFESINFISI. Raft-tin-fl-ei, Sf. V.G.
[Lat. eoe/us.] in tal. ropàonui dal pera, raft che io- Cbir. Concrezione delta sutura del cra-
RADUNARE. Radu-nòre. Alt. Lo stesso dica . se non 11 rafano , nna pianta ad nio. [Lei.rànpAeJympAym. Da rhapht
che Regimare e Adunare. [
Lat. colli - esso assai simile , come dice il Mcnin- sutura, e eumphgtit concrezione.]
ocra.] » 2. Parlandosi di cose immo- ski. Altri dal gr. rha per apocope io- RAFFA. V. Ruffa.
bili. vece di rhadiot facilmente , e pheno io R A FF ACCI A MENTO. Aà/'-/iie eia-m4is«.
RADUNATA. 7?a-du-nà-fa. Sf. Lo stesso apparisco. Taluno in fine può sospetta- Sm. V. A. V. e di' Itinfuceiamcnto.
che Regimata, Adunala e Adunameolo. re che le molte qualità medicinali at- RAFFACCI ARE. Raf-fao-ciàrt. Alt. V.
RADUNATO. Jla-du-nà to. Àdd. m. da tribuite al rafano , e che potrai vedere e di' Rinfacciare. — 2. E o. pass.
Radunare Messo insieme. Lo stesso nel Lemery lo ahbleoo ratto denomi- R AFFACCIATO. Raf-fac-eiàto. Add.m.
.
Rory de Saint-Vincent.il coi corpo rap- te piacevole , e ta soa corteccia riesce Arrappare. Lo stesso che Arraffare.
presenta quasi ta forma di una piccola più acre delta polpa. [ Lat. rapAanu* RAFFAZZONARE. Iiaffae-tonàre. Alt.
rapa. Le specie più osservabili sono la major, orbicularit tei rotundui , rha- Adornare e Rassattare eoa diligenza.
Rhaphanclla prolena, la quale vette phanut tativui Lin .)— 3. Nero, e più Lo stesso che Affazzonare. [ Lai. exor-
arie forme, e la Rhaphanclla urbico- comunemente Ravano nero: Specie già n are. ] —
2. Per simiL Illustrare , 0-
—
la , o la Cercaria tu ridii di Multar. confusa colta precederne, ora distinia ; aerare colla presenza. 3 N. ass. •
[Lat. rhaphanclla.] ba ta radice appunto nera estremamen- pass. Abbellirsi ,
Adornarsi .
Riofron-
RAFANIA. Ra-fa-ni a. SL V. G. Med. te, e bianca di dentro , con sapore arre zirai; quasi -come si volessedire Rifar-
Spade di malattia nenose accompa- piccantissimo , che ta reode ricercata si, Rimettersi io fazione, io abito, sulla
gnata da senso di formicolio sotto la nelle tavole ove fa la ved di senapa. bella foggia e maniera. — 4. Belle Arti.
cute, ta quale viene prodotta da quali- Sebbene sia stimolante ai massimo gra- Raffazzonare, presso I pittori, scultori
. là cattiva de' cereali , e del pane che do, « possegga grandemente le qualità e erchitetti , vale Raccomodare cosa
con essi si fa : o ne sien cagione talune che fecero noverare molte piante fra le molto guasta si meglio che si può. Lo
malattie del grano , come lo Sperone , scorbutiche, pure non viene adoperata stesso che Rabberciare e Riofroozire.
la Rubigine , la Muffa ovvero perchè ; io medicina. —
4. Selvatico, o radica- RAFFAZZONATO. Raf-fax-eo-nà-to.
i alano semi velenosi frammischiati , no; detto anche Barba forte, Armorac- Add. m. da Raffazzonare. Abbellito ,
come il Loglio tomolenio. Avendo Lin- cio. Specie che ha ta radice cilindrica , Adornato. Lo stesso che Affazzonato.
neo creduto esser tal malattia dipen- bislunga, biancastra; fresca, esita odo- [ Lai.
«cornatili ] 2. Rimbcrcialo ,
.
—
dente dai semi misti del Rhaphanue re penetrantissimo , il quale irrita il Rassettato.
rhaphanittrum ,
le diede perciò il Do- naso e gli occhi ha sapore acre , pic-
;
RAFFERMA. Raf-fér-ma.St.l l raffermare;
me di Rafania - [ Lat. eonoulato rha- cante e quasi ardente mi disseccata
, ;
Confermazione. (
Lat. confirmatio. )
p hania. Da rhaphanot rafano.) perde quasi al lotto queste due queli- R A FF ER M A M ENTO. Rnf f,r-ma-m4n- lo.
RAFAMDOZIA. Rafani-do-t\-a. SLV. ta che procedono da un principio assai Sm. Lo stesso che Rafferma.
G. Filol. Fena che infliggeva!! agli a- votatile. Adopraai nelle tavole alta fog- RAFFERMANTE. Raffer-màn-U. Péri.
dulteri colpiti io flagranti , battendo gia delta senapa. La sua infusione si di Raffermare. Che rafferma.
loro il deretano con rafani. [ Lat. rha- adopera nell' interno, e ta sua raschia- RAFFERMARE. Raf-fer-mà-re. Alt .Con-
phanidotia. Da rhaphanot rafano , e tura nell' esterno come rimedii ; entra fermare. Reoder fermo ciò che vacilla-
doieon *erb. di didomi lo do.] anche nella composizione delta pasta va. (Lat. confirmare .] 2. Confermare —
RAFANISMO. Ra-fa-ni-tmo. Sm. V. G. de'aenapismi. [ Lat. cocAiearia armo- alcuno oelF uffizio. 3. Confermare —
Filol. Specie di castigo degli adulteri rada Lin.) ciò che uno o altri ba affermato ciò
presso i Greci , il quale consisteva nel RAFE.JW-/'e.Sm. V.G. Anet. Line» spor- che fu scritto o cooveouto. 4. Ripe- — ,
corpo, o che sembri prodotta dallo riu- glie, Passioni . Appetiti ec. 7. Rei- —
RAFANISTRO. Ra fa ni -uro. Sm. Y.O. nione, dalla oucttnra di due metà late- terare, Confermare, detto di Premessa,
Dot. Genere di piante delta telradina- rali diqoalcbe organo. Più particolar- o simile. —
8. Dicesi Raffermar la cre-
mia siliquosa , e nella famiglia delta mente classi tal nume alta linea promi- denza di alcuno e vale Consolidarla.
crnrifere: quale,la trattine pochi , ha nente che dall' estremità delta verga al RAFFERMATO. Raf-fer-mà to. Add. m.
lotti i caratteri del rafano, e che perciò estende fino dinanzi all’ano, e divide lo da Raffermare. [Lat. confirmaiut.]
Linneo riunì al geoere raphanut. [V. scroto in doe parti rgueli. [ Lai. rha -
RAFFBRMATORB. Raf-fcr ma-tà-re.
Velini, di Rafania.) pht. Da rhapht cocitura. In or. ruffa Vetb. m. di Raffermare. Che rafferma.
*0
— . —--. . e A 1 - .
trata. perché fatta da qualche tempo- Civiltà. Lo stesso che Raffinatezza, Af- Di ouovo affondare. 2. Far piu pro-
RAFFIBBI ANTE. Raf-fibbiàn-tt. Pari, finamento. [Lat. perfeetio.) 2. E per — fondo. (Lat. aliiuz tffodsrg.
di Raffibbiare. Che raffibbia. metaf. —3. Ar. Mes* Il lavoro che si RAFFONDATO. Raf-fun-dà-to. Add. ni.
RAFFIBBIARE. flaf /fà &ia-re. Alt. Quasi fa per raffinare il salnitro, e che si di- da Raffondare.
reduplicatilo di Affibbiare, cioè Strin- stingue in Primoe Secondo raffinamen- RAFFONB. Raf- fù -ni. Sm. Agr. Lo
gere, Congiungere di nuovo con fìbbia; to, secondochè risulta dalla seconda o stesso che Raffaooc.
a In modo basso e per traslato, detto di dalla Imi cotta del medesimo. RAFF0RT1FICANTE. Raf-forti-fi-cùn-
Colpi, Parole ec. Raccoccaro, Reiterare, RAFFINARE. Raf fi-nà-re. Alt. Render te. Pari, di Raffurlificaxr. Che raffor-
Replicare, Ripetere. [Lai. iterar* .] — fino , perfetto. Dello da' metalli vale tifira.
2. E n. ass. Renderli più puri, Spogliarli delle RAFF0RT1FICARE. Raf-for-tUfi-oà-re.
RAFFIBBIATO. Raf fib bià-to. Add. m. parli spurie ; detto dello zucchero , del Att. comp. Di nuovo o Maggiormente
da Raffibbiare. sale ec. vale Sottoporlo a varie opera- fortificare ; Rifortificare.
RAFFICA. Ràf fica. Sf. Mario. Soffio di zioni per purificarlo e cristallizzarlo. E RAFFORTIFICATO. Raf-for-ti-ficàrto.
veoto impetuoso che cessa poco dopo. cosi nel fig. detto de’ costami vale Io Add. m. da RsffortiGcare.
Onde dicesi che II veoto viene a raffi- geotilirli ec. Lo stesso che Affinare. RAFFORZANTE. Raf-for-iàn-U. Pari,
che , allorché viene tatto ad un tratto, [Lai. perfori, purificaci.] 2. Dicesi — di Rafforzare. Che rafforza. Lo stess i
soffia con impeto maggiorea di poi man- del Salnitro e vale Purgarlo, onde ri- che Rinforzante.
ca. [Dallo spago. rafjga che vale 11 me- darlo alla qualità necessaria per far la RAFFORZARE. Raf- far-sà-reJLU.cotnp.
desimo , e che sembra venire dal celi. polvere. —
3. Per metaf. 4. Fig. — Lo stesso che Rinforzare.
raf, lo stesso r be craf forte, e da aieta Raffinare i lenzuoll vale Darai alle pol-
|
fetto.) —
2. Detto dell'Ingegno, Sotti- masi adopera altresì per Rimondare
,
R AFFIDATO* Raf fi da to. Add. m. da gliezza, Acutezza, Perspicacia. Rimettere il fosso io istato di difesa.
Raffidare. [Lai, confimi.) RAFFINATISSIMO. Raf-fina-tU ti-mo. RAFFOSSATO. Raf-fot-sà-to. Add. ni.
RAFFIETTO. Raf fiét-to. Sm. dira, di Add. m. mi peri, di Raffioato. da Raffossare.
Raffio. RAFFINATO. Rof-fi-nàrto. Add. m.da RAFFRANCANTB.flaffran-can-fo.Part.
RAFFIGURABILE. Rof-fiyu-ràbi-U. Raffinare. Parificato. Lo stesso che Af- di Raffrancare. Che raffrauea. Lo stesso
Add. com. Che pnò raffigurarsi. finato. [Lat. pttrificatui, perfeclut .] che Rinfrancante.
RAFFIGURAMENTO. Raf gu-ra-mtn- 2. Virtù raffinala, cioè Perfetta; Como RAFFRANCARE. Raf-fran-cà re.^Alt.
to. Sm* Il raffigurare,
fi
Riconoscimento. raffinato, cioè Accorto , Sagace. 3. — comp. Lo stesso che Rinfrancare.
(Lat. aanifio.) Delicato. — 4. Perspicace. — 8. Reto RAFFHANCATO. Raf-fran cà to. Add.
R A FF1GUR ANTE. Raf-fi-guràn-te. Pari accorto. — 8. Perfezionato. — 7. Per- m. da Raffrancare. Lo stesso che Rin-
di Raffigurare. Che raffigura. fetto. — 8. E per metaf. del 1. Signif. francalo.
RAFFIGURARE. Raf-fi-gu-rà-n. Att. RAFFINATORE. Raf-fi-na-tó-re. Verb. RAFFREDDAMENTO. Raffred-da-mén-
Riconoscere nno a‘ lineamenti della fac- va. di Raffinare. Che raffina. Lo stesso to. Sm. Il raffreddarsi , Lo scemar di
cia , o ad alcuno altro segaste ; altri- che Affinatore. calore; altrimenti Freddezza, Frigidi-
menti Ravvisare. Lo stesso che Afflgn- RAFFINATRICE* Raff-na-irU*. Verb. tà, Infreddamcuto. [ Lat. algor.) —2.
rare. [ Lat. agnoacere. ] 2. Ricono- — f. di Raffinare. Che raffina. Lo stesso Per metaf. dlcesi della Diminuzione o
scere a qualche segnale , o Veder me- che Affinatriee. Scernimento d’affetto , di fervore o si-
glio qualsivoglia obhietto. 3. Rasso- — RAFFINATURA. Raf-fi-natà-ra. Sf. Lo mili. —
3. Med. Freddezza, Frigidità;
migliare, Paragonare. [Lat. refnrt .) sleseo che Raffinatezza, Affinatura, Af- e fa dello dello stomaco. ( Lat. frigi
4. Dicesi Non raffigurar più una cosse fina mento. ditai.)
vale Perderla di vista. 8. Vedere — RAFFINERIA. Raf fi-nt-r\-a. Sf. Ar. RAFFREDDANTE. Raf-fred-dàn-te.
semplicemente. —
8. N. pass. Figurar- Mes. Fabbrica dove si raffina il salni- Pari, di Raffreddare. Che raffredda.
si , Immaginarsi. —
7. Ed io fona di tro.— 2. Cosi diceti «nthe la Fabbrica RAFFREDDARE. Raf-fred-dàre. All.
nome. ovesi raffina lo zucchero. Far divenir freddo. ( Lat. frigtfaeerg ,
RAFFIGURATO. Raf-fi-gu-rà-to. Add. RAFFINIMENE) Raf-fi-ni-ménto. Sm. refrigerare. ] —
2. Per melai- Minui-
m. da Raffigurare. Ravvisato. Lo stes- Il raffioire; Pulitura. Raffinamento. re, Rallentare, Divenir lento, Scemare
so che Affigurato. (Lat. armiti*.] RAFFITTIRE. Raf-fini-rt. N. ass. Farsi il fervore oeiroperatlouc o nell'affetto.
RAFFILARE. Raf-fi-là-re. Att. Dare il più fino Diventar più perfetto e per — 3. Sospendere. —
4. N. ass. Infred-
filo ad un rasojo, ad un coltello, ad una
,
dare. —
8. B fig. —
6. N. ass. e pass.
falce o altro strumento da taglio, altri- re, Raffinare. [Lai. perficere purifica Divenir freddo. [Lat. algtre.]
menti Arrolgre, Affilare. ( Lai. e^oeue- rt.\ — 2. E attivamente.
,
RAFFREDDATO. Roffred-dà-to . Add.
rs.] —
2. 1 1 pareggiar che fanno i sarti RAFPIMTO. Raffi-ni-to. Add. m. da m. da Raffreddare- Scemato di calore.
e calzolai colle forbici e col coltello I
i Raffioire. [Lai. frigefactui.) — 2. Per metaf. Di-
lor lavori. 3. li fig. —
4. Tagliare le — RAFFIO. Ràf fi*. Sm. Ar. Mes. Stru- minuito di fervore.
margini deTogli di un libro per aggua- mento di ferro «dauco; e sonne di va- RAFFBEDDATOJO. Raf-frid-da-tó-jo.
gliarli. rie maniere e a vari! usi. Altrimenti Sm. T. de’ vetrai. Ar. Mes. Truogolo o
RAFFILATO. Raf-fidà-to. Add. m. da Graffio.[ Lat. harpago. V. P etimo!, di Catino pieno d'acqua, io coi st pongo-
Raffilare. Tagliente, Affilato. Graffio. li Bullet ha il celi. gali, craf no le canne perchè si raffreddino. Di-
RAFFILATOI. Raf- fila- tó-jo. Sm. Ar. per rampone, la qual voce eoa trovasi in cesi anche Plloua e Raffreddatone.
Me». Strumento da raffilare ; nel sign. Trovasi
altri dizionari! dt quella lingua. RAFFREDDATORE. Raf fnd-da-tó-ti.
del §. 4., ed è di (òrme diverse. Il fab- bensì erap per forcone da smuovere il Verb. m. di Raffreddare. Che raffredda.
bricatore di carta, il legatore di libri , jelame, *1 io brett, krap per presa. In RAFFRF.DDATR1CE. Raf-fred-da-tri-
il cartkjo adoperano lo stesso utensile iogl. fo raff prender velicamente e sen- ce. Verb. f. di Raffreddare. Che raf-
da raffilare, ebe è ani specie di coltel- ta distinzione. In ted. rafftn rapire , fredda.
lo. Ma v’ba pura de’rsralatoi meccani- strappare, portar via.] RAFFREDDO. Raf-frtd-do.Kdà. Di. sinc.
ci ,
che sono macchinette e telai fatte RAFF1TTARE. Raf-fit-tà-n. Alt. comp. di Raffreddato.
,.• .
RAF ma RAO
RAFFREDDORE. Rof.fred-dó-re. Sto., •frinì*. Dn, rhaphis ago , e aneijfron
1
Mortificare e simili. [Lai. eohiòera,] — nere d'insetti dell'ordine de* nevrotici, piegatura delle ginocchia del cavallo.
3. Rallenere, Contenere. —
4. N. pass delta famiglia de’planipeooi e della Quando sono trasversali dicoosi Ruppe.
nel primo slgo. —
3. E Og. nel algn. tribù dello stesso nome , stabilito da
,
toppo. RAFIO. Rà-fi-o. Sm. V. G. Zool. Coai at pilla dell'occhio nera In un’iride rossic-
RAFFRONTARE. Raf-fron-tà-re. AtL dir di Plinio, chiaraavasi un tempo cia. [ Lat. callyonimus dracunrulus ,
comp. DI nuovo affrontare , Rimettersi nelleGallle la lince: quadrupede o mam- draco m
annui. Tratto per aferesi dal
ad affrontare , Di nuovo far testa , Ri- mifero del genere e della famiglia del lai. barb. dracasna che trovasi in qué-
voltar di nuovo la fronte al nemico ; ed gatti, edrliordioe de' carnivori.' V’ha sto senso medesimo, e sembra derivato
in questo sign. anche si usa come oeot. chi crede che cosi forse ancora dagli an- dal celi. gali, «frate dragone, ed an a-
o»s. e pa*s. (Lai. ruraum tnvadere.l — tichi fu denominata pel modo eoo cui cqua : e però corrisponde al draeo ma-
2. Riscontrare o Rinioppare.(Lal.nan- lacera la preda cogli acati suoi denti. rinila.
etiei, offendere.) —
3. K n. pass. 4. — [ Lat. rhaphium. Dal gr. rhaphis ago.
]
RAGANELLA. /fa-pa-nàMa.Sf.Zool.dtm.
Rinfacciare. —
3. Dicesi Raffrontare e Ma assai più verisimilmeote il rha- di Ragaoa. Piccola ragaoa. — 2. Spe-
Raffrontarsi anche dali'Accordairsi a di- phium di Plinionon è eh* Il roff lo cie di ranocchio di color verde , che ha
re io uno stesso modo due n più perso- stesso che er off de* Celti , voce che, se- il muso aguzzo; e quando è toccata ,
ne nel testimoniare o ragionare sopra condo il Bullet, significava Di arota vi- schizza subito l'orina, che dicono esser
una cosa ; che anche diciamo Confron- sta. Era questa una proprietà eminen- velenosa. Talvolta sale sopra gli arbu-
tare. (Lai. congruere.] temente attribuita alla lince.] acelli e I virgulti e te saggine e quivi
RAFFRONTATO. Raf-fron-tàto. Add. RAFI0LBP1DE. Ra fio -U-pi- de. Sr.V.G. si pone a cantare. —
3. Ar. Mes. Ra-
m. da Raffrontare. Dot. Genere di piante della famiglia ganella chiamano fanciulli uno stru-
i
RAFFLSCARB. Raf-fu-seàre. N. ass. e drlle rosacee , della tribù delle poma- mento fatto di canne con non girella ,
pass. Divenir fosco. V. e di’ /(info- ree, e dcll'kosandria diginia di Linneo, colla quale suonano in chiesa la Setti-
scare. stabilito da Lindlry con alcune specie mana saota , quando si fanno le tene-
RAFFUSCATO. Raffu-scà-to. Add. m. del genere Crataegus di Liooeo , sono bre. [Par voce fatta per oooraalope* da
da Raffoscarc. V e di' Rinfosealo. cosi denominate per la loro corteccia rag, rag , suono che imita quello dello
RAFFLSOLARE. Raffu-salàre. Att.Lo come sparsa di cucitore. Comprende ,
struménto in proposito. In ebr. ragan
stesso rhe Affosolare. [ Da Affusolate secondo il detto autore, quattro specie. sussurrare, mormorare, e rogate strepi-
r questo, nel senso di Abbellire , traevi Lat. rhaphiolepis. Da rhaphis ago , e tare congregarsi con (strepilo , onde
.
(
da fuso. Io realtà viene dal celt. gali. lepis, lepùio i corteccia.] rigida tumultuosa adunanza, tumulto.
failcosadh netto , pulito. Io balco fisa RAFIORRANFI. Ro-fior-ràn-fi. Sm. pi. In brett. rara far dello strepilo , come
vale ì! medesimo. ] V, G. Zool. Quinta famiglia degli uc- quando uo corpo doro e scabro si frega
R AFFUSOLATO- Ruffu-to-là-to. Add. celli proposta da Dnmeril nella soa zoo- con uu altro. In gali, ruean strepito.
m. da Raffuaolare. Lo stesso che Affu- logia analitica , che comprende quelli Io pera, regiaf suono del timpano, lo
solato. ebe hanno il becco a foggia di lesina , ar. rapii e reggtat cielo tuoniate. V.
RAFIA* Ra-fi-a. Sf. V. G. Boi. Specie e che volgarmente diroosi Del becco Rugghiart. Altri sospetta ebe raganel-
di palma . il eoi Trotto termina io nna gentile. (Lat. rhaphiorrhamph*. Da rha- la venga da marroeaiiella dim. dello
punta d'ago. [ Lai. rhaphia. Da rha- phis ago. e rhamphos becco.) spago, matraca che vale il medesimo.]
phìs ago. 1 RAF0SINF1SI. Ra fo-sin-fi-si. Sm. V. — 4. T. de' razzai. Razzo malto, o Sal-
RaFIANCISTRO. i?a-/ian-ei-»fro.SrM. V. G. Cbir. Lo stesso che Rafesinflsi. tarello.
fi.Chir. Cosi chiamasi lo strumento di RAGADA. Rà-ga-da. Sf. Cbir. che scri- RAGAZZA. Ragàs-sa. Add. e sf. Fan-
Kroden consistente io uo ago uncina-
, vasi anche Ragade. Più usato nel pi. ciulla.
to, e destinalo per la operaaione della Ragadi. RAGAZZACCI. Ra-ganuài-da. Add.
pupilla artificiale. ( Lai. rhaphia nei- | RAGADI. Rà ga di. Sf. V. G. Chir. No- e sf. pegg. di Ragarza.
33
1 ,
,
dim. di Ragazza. Lo stesso rhe R»gaz- RAGGENTILITO. Rag-gen-ti-Wto. Add. projeiiato in direzione determinata; al-
>e«a. —
2. i aulire- la Senioiuvla, , m. da Rsggentibre. Lo stesso rhe Ri- trimenti Radio. (Lat. radiuj. Radiut ,
Servetta. dal celi. gali, raidh, detto pure ruidhe
RAGAZZINO, ifa-gaz-zì-no. Add. e sm.
gentililn, Ingentilito. Aggentilito.
RAGGHIASTE. Rag ghiàn-te. Pari, di adh che vale 11 medesimo. )
— 2. Per
diin. di Ragazio. Lo stessu che Ragaz- Ragghiare. Che metaf. Dicesi di varie cose per mostra-
ragghia. Lo stesso che
zetto.
Raglia nte. re rhesse partecipano alquanto d'altra
RAGAZZO. Ra-gàx-to. Add. e sm. Servo RAGGHIARE. Rag gUih-re. N. ass. Lo cosa più eccellente, o per mostrare che
adoperato a vili esercirli, lo origine se ne trova o se ne scorge una qualche
cosi chiama vasi quel Giovanetto che fa-
stesso che Ragliare. (Lat. rudere. Voce
che par fatta per onomatopea. In ebr. parte. —
3. Indizio , Segno. 4. Per —
ceta primi passi nella professione di
i
da raghvam strepitare, strepito, si lese sìmil. —
5. Per metonimia , Il giorno ,
cavalleria, servendo un Principe od uu raghma nitrito: di più raghuotc vsl L'aurora. La luce, o simile. 6. Poe- —
cavaliere di scudo. Non è da confon- ticamente c lig. Rsi per Occhi. 7. —
dersi coi Damigello. La condizione dei
mugghiare. In gali, rame mugghio,
rnggito. In ar. rughoe II vociferar del Luce raggiante. —
8. Per Sole. 9. —
Ragazzi prggioih per altro in brevissi- cantei», della jena er. In pera, rtrghtrnd Aria , Soffio Influsso.
,
IO. Geora.—
mo tempo sia pi*' loro pravi costumi
,
voce del hr fiere rapaci. ) 2. In fona — Quella linea che, partendosi dal centro
sia r h è le usanze cangiarono, di mo-
> <•
d'un cerchio, arriva fino alla circonfe-
di sm.
—
•
1
do che. anche ai tempi della cavalleria RAGGIIIGNARE. Rag-ghi gnà-re. N.ass. renza. 11. Ar. Mei. Quella carrucola
la voce Rag zzo è g'à adoperata nel si-
Far viso arcigno , Guardare in ragoe- di metallo , che anche è detta Taglia ,
gnificato di Servitore e di 0»gsgl>one Orblculo, Troclea, Recamo e Puleggia.
e con questo s' incorporò nella lingua
aco. ( Dal frane, rechigner che vale il
,
medesimo, e che viene, secondo l'Hnet. — 12. Razzo d’ nua ruota. 13. Di- —
nostra nella qiiBle durò sin presso al
.
dal brett. re'ch cattivo omo re ; secondo ce#l Raggio pesatore a Quel ferro a tra-
fine del seco'-odecimosettimo come Ser- il Borei, dal lat. eanù. In frane, ehtan.
verso della bilancia da cui pendono i
vitore del soldato a cavallo , il quale In calt. gali, putrì torba mento, e secon- piatti o coppe. —
14. Cuspide , Punta.
perciò era chiamato Maestro. In que- do il Bullet, gir t/n trasporto, furore. Io — 15. Boi. La circonferenza od 11 con-
st ultimo significato fu pur chiamalo torno d« quella specie di fiori composti
ebr. roghuam. in ar. rygham adirarsi ;
Garzone, Palafreniere , a talvolta Pag- che *>i chiamano raggiati ; ossia i fio-
In per», reà Ira.)
gio ma trovavi pure negli altri s>gn. RAGGHIO. Ràg gh io. Sm. Lo retti della circonferenza d’un fiore com-
;
qui delti. ( Lai. servii*. Dal celi. gali. Raglio. (Lat. rudi tu», rudar.)
stesso cho
posto. —
16. Nome che danno anche al
tur priocipe, e gat servo militare, fan- RAGGI A FUOCO. Rag già fuòco Add. peduncolo d un’ombrella.— 17. Diconsi
ciullo. Meu propriamente il Bullet da com. eomp. indecl. Che spande fuoco. Raggi midollari quelle Lamine vertica-
rug p croio, vile , e «eoi servo. Il Me RAGGIANTE. Rag-giàn-te. Pari. di Rag- li e midollari che partono io ogoi
verso
nagio da verna.) —
5. Giovanetto sbar- giare. Che raggia. Che manda raggi o dalia circonferenza del midollo negli
bato, Pane uilo. 3. Marin. Ragazzo— Che si muove sotto forma di raggi. (Lat. steli delle piante dicoti ledonie arbore-
alia pece chiamano marinai un Gar- i
radiarli.) —
2. Fisi. Disposto s raggi ; scenti.
zone di calafato; e Ragazzo da scopa, ed è agg. de' eorpi naturali rompesti di RAGGIORNARE, Rag-gìor-nà-re. N.ess.
un Ragazzo che serve sulla nave a tutti fibre che partono o divertono da un comp. Farsi giorno di nuovo. (Lai. ila-
i ministerii più vili. centro comune a gui-a di raggi. Vege- rum luccicare.)
RAGAZZOLA. Ra-gax-xò-la. Sf. Zoo!. tazione, Spato calcario raggiaote. [AGGIOSO. Rag-gió-to. Add.m. V. poco
Sorta d uccello.Lo stesso che Velia. RAGGIARE. Rag gia re. N. ass. Giltarr, osata. Che ha raggi- [Lai. rodiolui.)
RAGAZZONA. Ra-gaz-zù-na. Add. e sf. Spargere raggi. Lai. radiot emittore , AGGIRAMENTO. Rag-gi-ra-m4n-to.
acer. di Ragazza e per lo più si dice ; jacere, radiare.]
(
—
2. Per metaf. Span- Sm. Il raggirare. [Lai. circumductio ,
per vezzi come Giov inolia.
RAGAZZONE. Ra-gax- zu-ne. Add. e sro.
—
da lume e chiarezza. 3. E per sìmil. ciVcumrfuctatiu.)
[AGGIRANTE. Rug-gùrànle. Pari, di
presa dalla velocità con cui il raggio
accr. di Ragazzo. diretto scende dal corpo Incido, e quello Raggirare. Che raggira.
RAG AZZOTTO./fa-gaz-xòMo. Add. e sm di riflessione riverbera , vale Uscire [AGGIRARE. /Juj-gi-rà-ra. N. ass. Di
accr. di Ragazzo. Ragazzo grandicello. checchessia eoo gran prestezza; ma non nuovo aggirare Rigirare , e fig. Aggi-
RAGAZZL'CCIO. Rti-guz xièc-cio. Add. e si direbbe, se non parlando di cose in
,
rare. [Lai. eireumcenire.) 2. E per —
sm. dim. e disprez. di Ragazzo. qualche maniera lucenti —
>4. E detto —
meuf. 3. N. ass.— 4. E n. pass. Muo-
—
KAGAZZl'OLO. /fa-gai *uò-ìo. Add. e sin.
diin. di Ragazzo. Piccolo ragazzo; ma
poetic. d'ima Pianta. —
5. All. Illumi- versi io giro. (Lat. errare, ofcrc.) 3.
—
nare, Render loreole,Perenotcr co' rag- Aggirarsi, Versarsi, Versare. 6. Alt.
importa una certa idea di disprezzo. gi- ( Lat. illuminare, raditi ìNuitrar* , Maneggiare ingannevolmente.
RAGELLARE./ia*gil-ld.ri. Alt. Ar.Mes. Iuc>t/um reddere, radiare.) —
6. E del- [AGGIRATO. Rag-gi rà-to. Add. m. da
— 2.
T« dei Irgoajuolì, e simili.
Uguagliare, lo, secondo i'opinion degli antichi, del- Raggirare. (Lat. circumdueìtu.)
Pareggiare. (DaU'ebr. gii simigliauza , rOperare de' corpi celesti ne' corpi infe-
uguaglianza.) riori ; ed è locazione assai viva. 7. — di Voce, Canto tc.
Cardinali, Voi. III. 33 5
— ,.
,
m. di Rigirare. Che raggira , e fig. Ingrandire e Aggrandire. sta grave e pensoso, Aggrottare.
Che ingenue. Oode prendesi comune- RAGGRANDITO. Rag-gran-ddto. Add. RAGGROTTATO. Rapgrot-tà-to. Add.
mente per Ingannatore, Bindolo. [Lat. m. da Raggrandire. Lo stesso che In- m.da RaggrolUre. Di uno voaggrot tato.
vaftr, cireumtenfor.] grandito e Aggrandito. — 2. Àgg. di Ciglio , Aggrottato ,
nei
R AGGI RATB ICE. /?ag-gi-ra-trt-ce.Verb. RAGGRANELLARE. Rag-gra-iullà-rt. sign. di Aggrottare, 8- 2. .
in. di Raggirare. Che raggiro. Att. corap. propriamente Raunare in- RAGGRUPPANTE. Rag-grvp-pàn-te.
R4GG1RKYOLE. Rag gi-ré-vo lt. Add. sieme le granella sparse. [Lat. eolligere, Pari, di Raggruppare. Che raggruppa.
coro. Che agevolmente raggira.— 2. Che
raggira, ai avvolge.
eogere .] —
2. Fig. Procacciare, Mettere RAGGRUPPARE. Rag
stesso che Aggruppare.
grup-pà-re. AU.
ai insieme ragunando.— 4. Mettere Insie- Far gruppo. Lo
RAGGIRO. Rag-giro. Sin. Avvolgimento, me soldati raccolti ed arruolati qua e là. fLat. implicare. }--2. N. pass. Torcersi,
Involgimento ,
non meno di parole che RAGGRANELLATO. Rag gra-nel là-to. Ripiegarsi in sé stesso.
di cose. Add. m. da Raggranellare. Radunato RAGGRUPPATO. Rag grup-và to. Add.
,
RAGGIUGNERE. Rag-giù-gne-re. Att. Messo Insieme, Procacciato. [Lai. ,coJ- m. Da Raggruppare. Avviluppato. Lo
anom. Arrivare ano nel camminargli e lectui, coacervai ut.l stesso che Aggruppalo.(Lat.MV»plicataa.l
corrergli dietro. [Lat. assegni.) —2. RAGGRAVANTE. Rag-gra oàn-le. Pari, 2 Per rotuf. Iolrij.lo, ImoroglUl».
Congiugnere. Ricongiugoere. [Lat. eo«- di Raggravare. Che raggrava. RAGGRUPPO- Raq-grbp- pò. Sm. li r»g-
junorre.] —
3. Aggnagliare. —
A. Par- RAGGRAVARE. Rag-gra-và-re. Att. |
gnipp.™. Riusi'»- -
lando di Ferite o simili, Raramargioa- comp. Di nuovo e grandemente aggra- «ÀGGRUZZARB. KaJ-jniJ-iA-M. Att.
re, Saldare. —
3. N. peas. Congiugnerti, vare, Accrescere, Far maggiore. [Lai. Rraolrchi.re. [UI.«nlroAtr,.D.I COI.
— R.
Unirai , detto di persone 6. Racco- aggr ovattare. 1—3. o. pass. iLaL oggra - hreit. Arila «ccort.re, riplfgire.]
gliersi, Riunirsi.
RAGGIUGNIMENTO. Rag-giu-gni-mén-
*
cori.] —
3. E n. ass. Farai più grave. N. pus. più anta. RtnniechUr»,
R.-
—4. Parlandosi di persone vale Peggio- stringersi in sé stesso.
to. Sm. Il raggiugnere , Rlcooglogoi- rare nella infermità. RAGG RUZZATO. Raggrux-xà-to. Add.
rnento. [Lat. conjururfio.] RAGGRAVATO. /fag-gra-rà-to.Add. m. m. da Raggrnztare.
RAGGIUNTO. Rag-giùn-to. Add. m. da da Raggravare. RAGGRUZZOLARE. Rag grux-to làrt.
Raggiugnere. Arrivalo.— 3. Congiunto. RAGGREPPARE. Raq-grep-pà-re. N. Att.Mettere insieme ,
Far gruzzolo ,
— 3. Raccolto.—4. Detto di animale eba pass. Raggrinza rs«.[Dai celi. gali, crup, Ammassare ; e ai dice ,
più che d' altra
ha ricoperti gli arnioni dal grasso.[Lat. crupag o eriopag roga. I Napolitani cosa, di moneta. (Lat. eolligere, eogere.ì
praepingut*
.J
—
0. Per simil. dallo di dicono rappa per ruga ] —2. E detto in genere. 3. B n. pass.—
Fiume o simili e vale ingrossato. RAGGRICCIJIAMENTO. Rag-gricchia- Raggrupparsi Rannicchiarsi. [Lat. aa
,
RAGGIUOLO. Raq-giuò-lo. Sm. dim. dì mifn-to. Sm. Il raggriechiarsi; Raggrl fi- eortfrohere.)
Raggio , cosi al proprio come al Qg. lamento Rattrappatura , Contrazione.
,
RAGGRUZZOLATO. Rag gru:-xo-là-to.
[Lat. retiuia radiua J (Lat. eonefroelto.] Add.ro. da Raggrazzolare. Ammassalo.
RAGGIUSTA 11 ENTO. Rag-giuxta-mtn-lo. RAGG RICCHI ARE. Rag-gric-ckià-re. Raccolto; ed anche Rannicchialo , Rag-
Sm. Il raggiustare; Aggiustamento Att. n. sai. e pasa. Rannicchiare , Rl- gruppato. [La». eoUectui , contrae Ivtf.J
Accomodamento. Acconciamento. atrìgnersi la sé stesso, come fa V uomo RAGGUAGLIAMENTO. /Jdg-gua-glia-
RAGGIUSTARE. Rag-giu-sta-re. Att. che raccoglie insieme le membra o per minto. Sm. Il ragguagliare; Pareggia-
camp. Ridarre al giusto, Emendare. freddo , o per simile accidente. [Lat. mento. Agguaglia mento. Uguagliamen-
2. Acconciare, Accomodare.— 3. Rim en- contratterà coarctare. Dal celi. gali. to ec. [Lat. e«oMMfto.]
dare. —
4. Allestire, Acconciare. 8. — ,
Ditesi Raggiustare, ed anche Rimanere, lingua fiorraleà »c corticc, abbreviare. Part. di Ragguagliare. Che ragguaglia.
e vale Riunire le fratture degli ossi si In iapago- agachorae accoccolarsi.] RAGG l AGLI A NZ a. Rag
T gua-gliàn xa.
che vengano poi a perfettamente ricon- RAGGRICCI! IATO. Rag-grìc-chià-tO- Sf. Parità, Pareggiaroeoto, Agguaallao-
giungersi. —Rappacificare, Riconci-
6. Add. m. da Raggriccbiare. [Lat. eour- za Ragguagliamento Ragguaglio ec.
liare. —
7. Purgare da colpa. eiotw.]
,
(Lai. exaaguatio.]
,
RAGG RACIMOLA RE. Rag-gra-ei-nto- pasa. Raggrupparsi. Ritorcere a caviglia la seta già torta e
là-re. Alt. comp. Raccattare gracimo- R AGGROTTANTE Rag groMòn-fa.Part. . spremuta, per far Incorporare quel poco
li dell' ove; e fig. tutte le piccole perti- di R aggrottare. Che reggi*) Ha. d'amido che possa essere restato in tutte
cete, RAGGROTTARE. Rag-grot tò-re. Att. le fila.
RAGGRANDIRE, Rag-gran-H-rt. All Aggrottar di nuovo; e dicesl anche nei HAGGDAGLIA TAMEKTE.
,,
, , -
n ac RAG RAG
ta-mtn-te. Avv. Con ragguaglio. Fatto RAGGUAZZARE. Rag-guas-sà-r*. Alt. — 7. Metter ragionamento , vale Inco-
il computo, Computalo l'un por l'altro. V. A. V. e di' Diguazzare. [Lat. agi- minciare il discorso. —
8. Pascersi di
RAGGUAGLI ATI XO. Rag-guagliat'i-vo. tare, permiscere.) ragionamenti, come il cavallo del Ciollo
Add. m. Atto a rn eguagliare. RAGGUAZZATO. Rag-guns-zàto. Add. dicasi proverbialmente di quelli che ai
RAGGUAGLIATO. Rag-gua-gHò-to.hòA. m. da Ragguazzare.V. Diguazzata. edi' lambiccano il cervello sperando vana-
m. da Ragguagliare. Pareggiato. [Lai. RAGIA. Rà-gia. Sm. PI. Rage e Ragie. mente che una qualche cosa debba loro
Mwguafuj.)— 2. Informato, Avvisato. Boi. e Ar. Mes. Succo resinoso ottenuto riuscire.— 9, Operazlooe dell'Intel letto,
[ Lai. etriior factut.) —
3. Dkeai Suro da incisioni praticate sul fusto di certi la quale ha luogo, allorché due idee
ragguagliato, e vale Stare sulle iotese. pioi, e particolarmente del pino marit- eccitano un giudizio , mediante una
— 4. Io modo avverb. Raggnagliata- timo. Quando questo aneto si prosciuga terza, eoo coi nc hanno già eccitali due
mcnte, Computato V un per l’altro. da sè stesso sull'albero, piglia 11 nome altri. [Lat. rafio.)
RAGGUAGLI ATORE. Rag-gua-glia-tó- di Catrame; lo ai chiama Pece, se dopo RAGIONAMENTUCCIO. Ra-gio-na-men-
re. Verb. m.di Ragguagliare. Che rag- averlo addensato con la cuocitora e fil- tue -ciò. Sm. dim. di Ragionamento. Lo
guaglia; e più propriamente Che iofor- trato, lo si eoli eotro forme ove si tra- stesso ebe Raginoamentioo.
ma, Che riferisce. (Lat. nunriator.] sforma io pani. [Lat. resina pini. D>|- RAGIONANTE. Ra-gio nàn-tt. Pari, di
RAGGU AGLI AT RICE. Ragguaglia-trì- l’ ar. ragmaton , o come scrive il Me- Ragionare. Che ragiona.
«. Verb. f. di Ragguagliare. Che rag- ninski , regimi, volgarmente regina, RAGIONARE, /fa-gio-nà-ra. Att. n. ss?,
guaglu. che vale appunto ragia. In ebr. raghuaf e pass. Discernero, Giudicare, Argomen-
RAGGUAGLIO. Rag-guà-glio. Sm. Rag- stillare, dar fuori delle gocce.]— 2. Di- tare , Filosofare. (Lat. raftoeinari.j —
guagliamento, Agguvglianza, Pareggia- tesi Ragia liquida la Trementina d'in- 2. Favellare, Parlare insieme. Discorrer
mento ; ed anche Comparatiooe , Pro- ferior qualità che ractoglitsi su molte parlando. (Lat. loqui.vsrbu kabere, ssr-
porzione. Anticamente Esimio. [ Lat. specie di pini : é io fatti od miscuglio mocinar*.]— 3. Narrare, Raccontare. —
earaagtiatio.]— 2. Notizia, Avviso. Onde di resine imbrattato da materie stranie- 4. Conferire. — 5. Ciarlare, Cianciare.
Dar -ragguaglio vaio Ragguagliare,
, re.— 3. Olio di ragia: Specie di essen- —6. Dimostrare. — 7. Convincere, Per-
Avvitare. [Lat. nuneium.] 3. Diconsi — za di terebentina « he al ottiene io Pro- suadere con ragioni.— 8. Confabulare
Lettere di ragguaglio le Lettere infor- venza distillando in grand# la ragia, Stare • crocchio. —
9. Tener ragiona-
,
mative.— f. Detto di Conti nel aign. di dalla quale distillazione traggono certo mento , Arringare, Sermoosre, Sermo-
Ragguagliare ,5.6, Oggi io com- liquido biancastro salmodi un* port o- neggiare. Predicare. [Lat. orare, concio-
mercio dicono Liquidazione. B. Arit. — ne appunto di olio essenziale della resi- — Dichiarare a
nar».] 10. via di ragioni.
Operazione aritmetica con coi ai eou- ni. Questa essenza * inferiore d'assai a — il. Divulgare Pubblicare ,
io modo
verte uo peto, una misura, una moneta quella che si trae dagli abeti, e non che ognuo dc parli.— 12. Fare ragione,
nel valore espresso io onitA della stessa giova che per le tinture comuni 4. Far conto. Stare a ragione Stimare , ,
RAGG CARDATO. Rog-guar-dà-lo. Add. sunta dalla specie di ferita o rottura 2. Dedotto con buooa ragione, Ra-
m da Raggoardare. che preaeota il loro corsaletto. Haooo gionevole. —
3. Dichiarato , Esposto a
RAGGUARDATORE. Rogguar-do-ttee. Il corsaletto spinoso , le antenne corte via dì ragioni. —
4. Nell'uso dicesi
Verb. m. di Raggoardare. Che ragguar- o media lunghezza.
di anche di Tatto ciò ehe rende regione
da. [Lat. speetator.] RAGIONACCIA./?a-gio-nòc-cta. Sf.pegg. delie cose di cui ai tratta, come Aritme-
RAGGUARDATRICE. Rag-guorda-tr\- di Ragione. Ragione di poco conto. tica ragionata , Grammatica ragionata
es.Verb. f. di Ragguardare. Che rag- RAGIONALE. Ra-gio-nà-le. Add. com. ec. cioè Aritmetica, Grammatica che ren-
guarda. [Lat. spectatrix.] V. A. V. e di' AaaioMoob. de ragione delie regole stabilite o pro-
RAGGUARDEVOLE. Rag- gnor- di-vo-U. RAGIONAMENTl.NO Ra-gio-na-men-tì- poste.— 5. Agg. di com, della qual si
Add. Degno di essere riguardalo,
coca. no. Sm. dim. di Ragionameolo. Discor- sia ragionalo e discorso. [ at. pertra-l
—
77. Render ragione, la ra-
,
ti Da alcool è deOoita per Facoltà di car ragione vale Domaodar conto. gione ec., Tale Dar quel'o che è di do-
—
.
Assegnarne il motivo. —
80. Ribattere
Conoscimento , Giudizio, Intelletto ec. debitore. — 43. Dar ragione, vale Ap- le ragioni, vale Confutarle, o Riprovar-
[Lat. rotto. Ratio. ral\oni$ , secondo i provare , Confessare che altri abbia ra- le. - 81. Richieder ragione, vale Do-
più, viro da ratum pari, di reor io sti- gione. — 44. Dar ragione o la ragione mandar coolo. — 82. Rimettere le ra-
mo: e reor può trarsi dal celi. gali, riar vale Assegnar la ragione. Render la ra-
,
51. Fare ragione, vale Stimare, Cre- vere a ragione d'uno, vale Notare sul li-
che gli è dovuto. [ Lat. juz.] 5. Te- — dere, A vere opinione. (Lai. vittimare, bro a conto d'uno. —
89. Stare a ragio-
rna, Soggetto. [Lat. argumanfom.) 6. — ziòi persuaderà.) —
52. Far ragione o ne. vale Essere secondo la ragione e le
Accordo, Partito.— 7. Discorso, Ragio- la ragione, vale Fare giustizia, Aggiu- convenienze- —
90. Teoere o Render
namento. —
8. Qualità. Sona Spezie dicare altrui quel che g i si convien per ragione vale Ascoltare e Giudicare le
Maniera, ec. [Lat. tpeciet , gema.]
,
—
,
e Scienza delie leggi. Dritto. [Lat. jmt .] le spese. Conoscere quanto sia il debito verb. A ragione; Ragionevolmente,
— 12. Onde Ragion civile , canonica , e il credito. [Lat. inire rat ionet .] 54. — Giustamente, Secondo <be porla la ra-
delle genti, cc. per Dritto civile , cano- Fare ragiooe , vale Regolarsi eoo un gione. Il ebe diresi anche Con rsgioue,
nico, Dritto delle genti ec. 13. E Ra-— presupposto. —
53 Fare ragione di al- _l)i ragione. Per ragiooe, Qnanto a ragio-
gion del Lazio pel Jais qut'rttium de llo- cuoo, vale Fame stima, Averlo in con- ne. [Lat. jure , nuriiù.) 93. A ra- —
—
!
mani. —
là. Conto di dare e avere, Cai- siderazione. 56. Fare la ragione del giooe, vale anche Secando il numero ,
colo, Partita, Aggiustamento di conto. compagno, vaie Aver riguardo. Mettersi A proporzione. —
94. Dicesi DI mala
(Io lat. ratio conto e ragonc. In gr. lo-
;
gDia di traffico. —
19. Luogo dove s’a ro- tratte le spese. —
59. Fare della mela- lieoe colui che sente aver ragione. [Lat.
miti latra ragiooe. (Lat. juz.J
la 20. — ne torlo e del torto ragionr, vaie Dare
,
ocrifer, lehemmter.) —
97. Io ragiooe,
Pretensione, Giurisdizione. Azione. [Lat. il torto a chi ha ragione, e ragione a chi vale Per rispetto.— 98. Per rsgione.vsle
j ut, actio.] —
21 . Proporzione. 22, — ha torto, Fare ilio e basso. 60. Fare — A dovere. Secondo che porta la ragione.
Cooveoicnza e propria natura di alcuna o Farsi ragione, vale Dedurre, Argomen- — 99. E Per ragione cbe, cioè In quanto
iosa qual ella sia. —
23. Prova , Argo- tare. —01. Farsi ragione, valefrare che. —
100. Quanto a ragiooe , cioè Se-
mento. —
24. Ordine, Condizione, o si- stima. — 62. P*rsi ragiooe alla grossa, condo ragione. Di ragione, ec. 101. —
mili —
25. Via. Me/io , Modo. 20. — vale Far giustizia grossamente. 63. — Senza ragione vaie il contrario di A ra-
Dicesi Ragion naturale, Quel lume che Dicesi Fallo ogni ragiooe, e vale Sotto- giooe. Ingiustamente. [Lat. immergo.)
più o meno perfetto , ciascun uomo ha sopra, Considerato tutto. 64. Gettare — — 102. Diccii anche arverb. Ragiooe
ottenuto dalla natura per vedere gli og- mala ragione , peggiore ragione vale come e vale Essempigrazia, ma è modo
getti che lo circondano, c poterne a pro- Costare più faro, Aver più danno. 63.
,
ché nella nostra mente. 100. Fisiol so di rete. Sembraci però voce propria. glia delle filatrici, e della sezione delle
Purga mestruale delle donne; qnasi La Botché I Persiani hanno reng per dolo, tuhitelee del regno animale di Cuvier ;
CO»a di ragione dovuta. Lai. mentfnra] I fraudo, perfidia : Celti di Galles racan
i da Lioneo e da molti altri naturalisti
B AG ION E V LE M EN T E- Ra- gio-nt-vi-le-
I per malizia, e ragair per ingannatore ; posti fra gl' inselli atteri; rd i quali
mén-te. Avv. V. A. V. e di' Ragione- gli ebrei roagh per malizia , perfidia : ebhero tal nome dallo sottigliezza delle
volmente. gl’inglesi ragù* per furfante ec,) 5, — loro gambe, o dal portarle in aria attac-
RAGIONEVOLE. Ra-gìo-né-vo-le. Add. Onde Dare o Appannar nella ragna, ol- cate alla loro tela , o infine , secondo i
cont. Che ha in sé ragiono Conforme , tre il seoao proprio, in modo proverb., mitologi , da Arsene cangiala da Mi-
alla ragione. (Lat. aequut .] 2. Di — vale Incorrere oell'agguato , Rimanere nerva in questo animaletto ; hanno i
giusta quantità c grandetta, Competen- ingannato; che aorbe diciamo Dar nella palpi in forma di pirroli piedi* Dicesi
te , Convenevole. [Lai. opini con ve- , rete. [Lai. in tugueum impiagare, in ri- anche Ragnolo , Ragouolo Ragna «
—
,
nicnt.j —3. Dicesi anche di Co-a che dere in cauti.) 6. Proverb. E’ dò ta- Regnatelo. ( Lat. araneut. Il gr. ara-
può essere accettata o considerata come lora tale urrel nella ragna che è fug- chnet, donde il lai. araneut , daH'cbr.
—
.
duo assoluta meote cattiva nella sua spe- gito di gabbia : ai dice di Chi, scampato arag tessere. ] 2. La tela che fanno
cie. — 4. E delio Pretto, Giusto, Non
di una volta da un pericolo . non è tanto i ragni altrimenti Ragnatela Ragna-
caro. — 5. E modo sm. a di accorto che non v'iocappi di nuovo. — ;
ratiocinio, ch*è lessema dcU'uomo; al- cagion di disgrazia , di rovina. 10. — chissima ab:iità. 8. A cagione di —
trimenti Razionalità. [Lai. ratio, eequi- Tendere le ragne «‘bufali . vale Accin- alcnoe somiglianze col ragno di terra
loa.ì gersi ad impresa inutile, Prendere a far si trovano co*ì denominati vorii animali:
RAGIONEVOLlSSlMAIUENTE.TZa-jio-ne- cosa ioutilissiina. 11. Mario. Ragne: — come de’pesciolini. de'crusiacei, e delle
vo-iii-at-ma-mta-la. Atv. superi, di sono mionte Tuoi del gueroimeoto delle conchiglie , e specialmente quelli del
*•§ ionevolmeute. navi , le quali , passando per diversi genere 5f roméni o Ptorocerut. 6. —
RAGIONEVOLISSIMO. Ra-gio-ne-volit- buchi aperti dinanzi alla facciata d'ogot Nome particolarmente dato anche a uq
ti mo. Add. m. superi, di Ragione- c ottao gabbia indi per quelli di una
,
]
P esce di mare di raroe assai delicata.
,
prima detti Procuratori di Cesare. 4. dice anche degli Uccelli quando volaoo sidim. di Ragno, ma che prendesi an-
Chiaroavesi Ragioniere de' vini, Quegli per la ragoaja in modo da dar nella ra- che per Bagnolo. [Lai. araneut.]
che teoeva il registro de* vini che arri- gna. —
4. Si dice altresì dell’ Aria, RAGODfA. Ra-gò-di-a. Sf. V.G. Boi. Ge-
vavano io Roma. quando, cominciando a rannuvolare, fa nere di piante della famiglia delle ebe-
RAGIOSO. Ra gii-to. Add. m. Che pro- i nuvoli a similitudloe della ragna. — nopodiarea od atrlplicee e de'la peo- ,
da pigliare uccelli. ( Lat. cattit , rete. regge nelle «ambe. perduto. [ Secondo il Bullei vien dal ,
Da ragna per tela di ragno: poiché que- RAGNATELUCCIO. Ragna-te-lùc- ciò. celi, brelt. ragoud che vale II medesi-
sta imprigiooa le mosche , siccome la Sai. dim. di Magnatelo. mo. In ar. roeghaib cose desiderate,
ragna gli uccelli, lo (spago, dicesi ara- RAGXATELUZZO. Ra-gna l«-lù«-*o.Sm. rvghb esser goloso , rughub voracità..
37
, , . .
RAI R AL lift
•ridili. Io ebr. rtgkmi pascolo : io un- valcare.] — 2. Modo avrerb. Alla rai- L. Filo!. Veste trasparente di tessuto
gb. rugai masticare. rodere.] tra, cioè Secondo l’ usanza , U maniera sassi raro, (/falium, secondo Noonio è
RAGCNAMENTO. Ra-gu-na.mén-to.Sm. de’Railri. Questo modo particolare d’ar- dim. di Raro.]
Aduaaoza di persone , Le persone rau- mare e di combattere divenne poscia R ALLEG A RE.Ral-le-gà re Atl. e n. pass
nate insieme per on particolare ogget- piò frequente nelle guerre civili di Collega re.
to. Altrimenti Ragliatoli, Rancamo, Francia. RALLEGGIARE. Ral-leg-giàre. AH. a
Adunarmelo. [Lat. conreniui, coatta, j RAJA. Rà ja. Sf Zoo!. Genere di pesci n. Alleggerire ,
Alleggiare. [ Lai. offe-
— 2. Accumulamento , Ammaramen- ebe comprende varie specie , quasi si- rare, lavare.]
to. [Lat. copia.] — 3. Posteme, Enfia- mile alla ferraccia ma con ale più ap-
.
RALLEGRAMENTO. Ral-le-gra -mén-to.
lura. puntate , e con coda sottilo come una Sm. Il rallegrarsi; Allegrezza. ( Lat.
BAGUNANTE. Ra gufan te. Pari, di frutta. laetitia, gaudium.l
Ragunare. Che raguoa. [ Lai. copti* Mod. Nome con cui s' Indicano RAJA. St. RA LLEGRANTE. Ral-le- grónde. Pa ri. di
congregarli.] 10 Turchia i sudditi turchi di religione Rallegrare. Che rallegra.
BAGINANZA. Ra-gu-nàn sa. Sf. Unio- diversa dalla maomettana. RALLEGRANZA. Ralle -gròn-ea. S f. V.
oe per lo più di persone. Altrimenli RAJAKE. Ra-jà-re- N. as§. V. A. V. e A. V. e di' /laliegramanfo.
Radunamento, Adunameolo. [Lat. cot- di' Raggiare, 2. Per melaf. — RALLEGRARE. Rii In-le -grò-re. AU.
tili.] —
2. Onde Fare ragunama vale RAJAS. SI. Mod. Principi indiaoi idolatri durre allegrezza e piacere in alimi; Al-
—
,
[Dal frane, rouler girare , onde rouleau tare, Rilassare. Lo stesso che Allenare.
ni. usato per lo piti nel fera. come Ag- pezzi rotondi di Irgno, su cui ai fan gi- [Lat. rifluiti.] — 2. E n. pass. Rimet-
giunto di gente per Io pih raccoglitic- rare i fardelli, lo celt. brett. raoulin ter Iena, Ripigliar forza.
cia e raccolta io fretta sema riguardo . pezzo di legno o di ferro che ai mette di RALLENTAMENTO, /fat te» ta-màn-to.
se buona o rea. Altrimenti Collettizio. traverso sa 1 apertura delle porle o delle Sm. Il rallentare. Lo stesso che Allen-
(Lat. roller fitiul.] finestre.] —
2. Spezie di augnatura cur- tamento. (Lat. remi saio.]
RAGl’NATO. Ra-au-nà-to. Add. m. da va , o a maodorla , dalle due parti del RALLENTARE. RaUentàrre. Alt.Ben-
Ragunare. Raccolto, Congregato, Adu- taglio di una lamina di coltello , o di der molle o lento. Lo stesso che Allen-
nali'. Lat. coltec/ue congregala!.]
|
. — quelsivoglia strumento. 3. Agr. Ba- — tare. [Lat. rtmiutrt.] 2. E coai nel —
E nel pi. a modo di sm. stone che da una punta ha un pungolo proprio come nel flg. dkesi Rallentare
2.
RAGIONATORE. Ragu-na-tó-re. York. che serve per (stimolare i booi , e dal- il freno , Rallentar le sarte e simili. —
m. di Ragunare Che ragona. [Lat. col- T altra un ferro con cui ai sgombra l’a- 3. Per meUf. Scemare, Diminuire, Ri-
Uctor, con pregai or.] ratro dal terreno che vi ai adatta aran- lassare. lLet. imminuere, larari.] 4. —
RAGIONATRICE. Ra-gu-na-tri.ce. Verb. do. [Lat. rafia, rallum. Ralla a raden- Detto del Corso o simile, Ritardarlo.—
f. di Ragunare. Che raguoa. (Lat. cu- do dice il Liuleloo quasi raduta. In fi. Detto dell’Animo , Sollevarlo. 6. —
vmWam. cotlectrix.]
,
frane, rouleau grosso bastone che serve Detto de’ Cani , Ammansarli. 7. B —
RAGONAZIONE. Ra gu-na-ti^ne. Sf.V. • diversi osi. Io iogl. roteai quella n. ass. nel l.« aigoif. — 8. E detto dei
A. V. e di’ Adunamenlo ,
Adunanza. parte dello sperone che punge.] Roggi del sole. — 9. E Bg. nel aigmf.
(Lat. rongregatio.J RALLARGAMENTO. Ral-lar-ga-min-to. del $ 2.
RAG UNO. /?a-gù-no. Sm. V. A. V. e di', Sm. Il allargare. [Lai. dilatano.] RALLENTATO. Ral-len-tè-to. Add. m.
Ragunammto ,
Roanamente Aduna - ,
RALLA RG ARE. Ral-lar-gò-re. Alt. Man- da Rallentare. Lo stesso che Allentato.
mento. (Lat. coatta.) gioni! ente allargare; contrario di Ri- (Lai. renatami.]
RAI. Sm. pi. di Raggia. V. Pori. sirignere. [Lat. dilatare, adampJùzrs.] BALLETTARE. RaUet-tà-re. AU. V. A.
RAIS. Sm. Ar. Mes. Nome del Direttore — 3- Per metaL— 3. N. ass. nel primo V. e di' Allettare.
della fabbricazione della tonnara, «della sigo. — 4. B o. pass. Maggiormente RALLEVARE, jtal-Ia-vfrra. AU. Educa-
pesca del toooo. f Dall'ar. reti prefetto, allargarsi, e fi g. Usar liberalità. Dive- re, Accostumare. Lo stesso che Alleva-
capo.] — 2. Capo rais. Bastimento che nir liberale. fi. —
Di scosta rei , Allon- re. ( Lat. altre ,
educare. ]
— 2. Alle-
sostiene la leva, ossia Camera di morte, tanarsi. [Dallo spago. Largo che vuol viare, Alleggerire.
e su sempre (isso, ossia ancorato ali’e- dir lungo. Onde allargane da ua luogo, RALLEVATO. Rai Irvà-to. Add. m. da
stremiiA della tonnara. vuol dire Allontanarsene , Discosiar- Rallevare. Lo stesso che Allevato. [Lai.
RAITARE. Ra-i tà-re. N. asa. Lamen- scoe.] alitue, eduealia.]
tarsi per dolore o per eollera. [Dal celi, RALLARGÀTO. Ral-lar-gà-to. Add. m. RALLEVI ARE. Ral-le-vi-àre. AU. V. e
gali, tuircadh lamento. In ar.ralyt cla- da Rallargare. Maggiormente allargalo. di’ Alleviare-
more. In ebr. rofRavn strepito.] [Lat. dilatatui.] —
2. Di scostato. RALLIEVARE. /tol-Iie eà re. AU. V. A.
RAITRO. Ra-i-tro. Add. e sm. Milit. RALLARGATORE. Ral-lar-ga-tó-re. V. e di’ Alleviare. (Lai. allevare .]
Soldato tedesco a cavallo, che armato di Verb. tn. di Rallargare. Che rallarga. RALLIGNARE. Rol li gnà-re. N. ass. e
scoppietto o di lunghe piatole militò (Lat. dilatane.] pass. Allignare di nuovo, e diceei cosi
gran tempo come ausiliario nelle guerre RALLARGATRICE. Rollar- ga-trì-ce. al proprio come al (ig. [ Lai. iterum in-
civili di Fiandra e di Francia. (Dal ted. Verb. f. di Rallargare. nasci, t accrescere. ]
reiter cavaliere , che vieo da rrifen ca- RALLATUMCA. Rol-la-tù-ni-ca. Sf. V. RALLOXE. /fa(-lò*ft#.Add.esm. ArJtfos.
38
, — —
RAI.L L MINATO. Ral-lu-mi nà to. Add. de-chiaro nella parte superiore del cor- quarto, il terzo io quello della teoacilà;
m. da Rallamioare. [Lat. iiluminatue.] po, gialla nell’ inferiore; più grossa del- meno fusibile dell'oro ed asaai più del
RALLUNGANTE. Ral-lun-gàn-te. Pari, la lueerta ordinaria, fogge rapidamente, ferro. Strofloato tramanda un odora tat-
di Rallungare. ai trova nelle siepi e nelle vigne meri- to proprio e nauseoso [ Lat. oca, rau-
.
RALLUNGARE, Ral-lun-gà-re. AU. Di dionali» compare neli'raialc solamente ; dum. Dal lat. barb. aerarne» , detto io
nuovo o maggiormente allungare, Far la sna carne é riputala eccellerne anti- luogo di aeramentum rase di rame.] —
più lungo ; contrario di Raccortara o scorbutico. [Lat. lucerla agilie. lueerta 2. Dicesi Rame brucialo oScaglie di ra-
d 'Abbreviare. [Lai. longiortm reddere.] tiridii. Dal pers.rob via, strada battu- me il Deutossido di rame, volgarmente
— 9. Parlando dì via, Rallnogar la via. ta : a mar serpente; Serpente delle stra- Ferretto di Spagna. —
3. Diconsi Fiori
vaia Andar per la via piò lunga. — 3. de. Poiché facil cosa è incontrar su le del rama, gli ossidi ed il solfato di ra-
Fig. Rallungar la memoria di alcuno strade questo rettile, qoando passa da una ma , come pare l’ idroclorato d’ ammo-
vale Estenderne la calrbriU Farne più
.
paia. Del rem diversi color, il che può alludere al rame. V. Nitrato g 21. —
B. Talvolta
primo sigo. doppio color del ramarro, lo ebr. reme* prendesi, siccome ì Latini, per Moneta.
BALL UST BARE. Rab-lutfrà-re. Att. Ri- rettile.] —
2. Bocca di ramarro, dicia- [Lat. cwa.] —
6. Onda diciamo , ma io
dare il laatro. Lo stesso che Bilu- mo, io modo proverb., a Colui eba pi- modo basso : Qnesia cosa sa di rame ;
airare. glia e non lascia le com prese. — 3. cioè Costa , o Costa assai. —
7. Assolu-
RAMA. Rù ma.
V. A. V. e dì* Ramo.
Sf. Avere l'occhio del ramarro, vaia Averlo tamente in pi. Rami prendonsi per Va-
— 2. Per metaf. Parte o Spezie del ge- bri lo e attrattivo, e che guarda volentieri si , Utensili fatti di tal metallo , come
nere. —3. Laude. [ Dal ted. rubo* glo- l’oomo. —
4. Proverb. Della mosca far ai dice anche Argenti, Stagni.— 8, Pro-
ria fama, la eelt. gali, urram onore
, ramarro t tale D‘ un piccolo disordine verb. Barattare l’oro col rame, vale Po-
lode : in otsnd. roem gloria in ar. re- farlo grandi» mo; altrimenti Far d’una sporre il ma la al bene , Sacrificare una
mix onorato io ebr. rum essere esal-
:
:
bolla un canchero. —
5. Per simil. io tranquilla ad nn’inqujela condizione.
talo. 1 senso osceno. —
6. Filol. Ramarri si 9. Belle Arti. Rame per intaglio: Rame
RAM ACCI A. Ramàc-cia. Sf. Ar. Mes. dicono in Toscana Coloro che hanno battuto in piastra, denso e sema falde,
Lo stesso ebe Ramaxza. cura che le proceasioui vadano con or- senza pori o buchi , sema mescolanza
RAM ACCIO. /Za - inde evo. Sa. Boi. pegg. dine. (Sembra che ramarro in sul prin- d’alcDoa materia, e pastoso: qualità che
di Bamo. —
2. Min. Rame di prima cipio siasi dello ogni capo di banda o siconoscono fregando col hronitojo ;
,
fusione, tal quale cola nella fusione del- compagnia , dal celi. gali, reim banda, perchè se saranno tali, Il rame non re-
la vena metallica,* non raffinato a por- compagnia, truppa ed ar conduttore.
, sisterà al tocco, ma il brunitoio vi cam-
galo. In brelt. renar conduttore. ] minerà sopra egualmente. Questo rame
RAM ACE. Ra-mà-ee. Add. com. Propria- RAMATA. Ra-màhta. Sf. Ar. Mes. Stru- poi eoo pietra dolce, pomice e carbone,
mente Errante di ramo in ramo. Ag- mento a guisa di pala , tessuto di vin- si piana e pulisce, di poi vi si calca so-
giorno ebe ai di propriamente a uccello chi , per uso di ammazzar gli uccelli a pra disegno dell’opera, e si fi rima-
il
di rapina. frugnuolo. [ Lai. pala viminea.} 2. — glio e se sarà ad acqna forte si terrà
;
RAMADAN. Ra-ma-dàn. Sm. Il gran di- A ramata , poato avverb. vale lo stesso un foglio sotto quella parte della roano
iuno o Quaresima de’ Maomettani ed ;
ehe In abbondanza. che posa su! rame verniciato, acciò non
f pure il Nome del nono loro mese, du- RAMATARE Ra-ma-iàre. Alt. e n. a ss. alteri la vernice; e intagliato che sarà,
rante il quale al fa
tal digiuno. Chiama- Ar. Mes. Lo 6le$ao che Arramatare. ad effetto che noo resti nel taglio qual-
ai anche Ramaian. 2. Per metaf. che porzioncella minuta della vernice
RAMAGGIO. /Za-inàtj-jio. Sm. V. A, Quan- RAMATATA. /Za-ma-fà-ta. Sf. Percos- rotta dal ferro , si spolvererà con pen-
tità di rami, frasche. sa. Colpo di ramata. nello o altra simile cosa. —
10. E nello
RAMAJA. Ra-mà-ja. Add. e sf. Zoo!. RAMATATO. Ra-ma-tà-to. Add. m. da stesso signif. Intagli in rame , Figure
Spezie di cicala. Rantolare. Ar. Mca. Lo stesso che Ar- intagliate io rame o simili.
RAMAJOLO. Ramajò-lo. Sm. Mario. ramalato. RAMELLA. Ra-tnil-la. Sf. dim. di Ra-
Caldaja di ferro , orila quale si fanno RAMATELLA. Ra-ma-tiUa. Sf. dim. di ma. V. A. V. e Ramieello.
di'
fondere e riscaldare la pece, il catrame, Rama . V. A. V. a di’ /Zomicri/o. RAMELLO. Ra-mil-lo. Sm. dim. di Ra-
ed altre materie ebe servono a spalmare RAMATELLO. /fama-IÙ-lo. Sm. dim. mo. V. A. V. e di’ /Znmicelio.
il bastimento dopo che è stato calafata- di Ramo. V. A. V. e di' Ramieello. RAMENTO. Ra-mén-io. Sm. V. L. Rudi-
to. [ Dal lat. berb. atramen cosa fatta RAMATO. Ra mò to. Add. m. da Ramo. mento, Rasura, Raschiatura. ( Lat. ra-
di rame: poiché di rame probabilmente Disteso io rami. —
2. Mus. Corde ra- mentum.l
furono io su T principio al falli vasi, mate cosi diconsi Le corde più basse
: RAMEO. Ra-mb-o. Add. m. BoL Agg. di
.-feromentum presso Plinio vale stru- di alcuni strumenti da arco o da pizzi- tutto ciò che ha aiiineoza coi rami. On-
mento, vaso di rame, campana ed ae- , co che sono di budello o di atta rive-
,
de dicasi Fiore o Peduncolo r etneo ,
rarius vi ai trova in senso di calderajo.] stile di Ali d’ottone o d'acciajo. Diconsi quello ebe nasco ed è portato da un ra-
— 8. Ar. Mes. Strumento di cucina
,
anche Corde fasciate. — 3. Milit. Agg. mo; Foglia ramea, quella che sta inse-
quasi io forma di cucchìajo, da cataro* Palla ramata. V. Palla g 43.
di Palla : rita sopra un ramo; Spina ramea, quel-
il brodo del pigoatto. [ Lai. eoehlear , RAMAZAN. /Zanna sà». Sai. Lo stesso la che nasce sopra 1 rami.
ludi cala. In celi. gali. rombai»» volto- che Ramadan. RAMER1A. iZu-me-rt-a. Sf. Ar. Mca.
lare. In ted. raumen evacuare.] RAMAZZA. Ra-màt-sa. Sf. Ar. Mes. Quantità di cose di rame lavorato.
H AM AJ LO LO. Ra-ma-jub-lo . Sm. Ar. Strumento tessuto di rami , col quale RAMERl.NO. Ra-me-rl-no. Sm. Boi. Lo
Mca. Lo stesso ebe Kamajolo. «'errarti accia. stesso che Rosmarino. [Lat.roamorin»*.]
RAMANZ1ERK. Ra-man-iii-re. AU. 0 RÀMAZZOTTA. Ra-max-xbt-ta. Sf. Ar. RAMETTO. Ra-mét-io. Sm. Bot. dim. di
am. V. A. V. Romanziere.a di’ Mes. Specie di cuffia o cuffiotio. [ Dal Ramo. Piccol ramo Ramieello. Lat.
RAMANZINA. Ra man-ti-na. Sf. V. A. ted. romiaeh romano , e bui cappello : ramuacu/ua.] — ,
Lo stesso che Rammsnio e Raromaozi- Cappel lo alla romana. In ar. Vernai ogui Rame. Piccola figura intagliala in rame-
oa, V. e di' Rabbuffo. [DaJI'ar. ramata j
cosa acuta. ] RAMICE. /fa mj-Cf. Sf. Chir. Lo stano
39
..
l'usto , è sinonimo di Ramoso. Si può sinc. di Rammarico. lora anche semplicemente Ammassare.
applicare anche al picciuolo comune e RAMM ARGINAMENTO. Ram-morgi- (Lat. collidere, eogere, congertre. ] 2. —
primario d'ile foglie composte, come «a-mèn-fo. Sm. Ricongiungimento delle Rifar la ma-sa dello genti Rimettere ,
pure al peduncolo primario c comune parti disgiunte per fer te. insieme soldati.
delle infiorescenze composte. RAMM ARGINARE, Ram-mar-ji-nà re. RAMMASSATO, Ram-mai-id-to Add.
RAMIFICARE. Ra mi-fi-cà-re. N. ass. e Alt. Ricongiugnere insieme le peni m. da Rammassare. (Lat. eongestui.]
pass. Produr rami, Spandersi in rami . disgiunte per ferite e tagli ne corpi de- R AMMATTONARE. Ram-mat-to-nù-re.
Diramarci; e dicesi propriamente degli gli animali e delle piante. Altrimenti Att.comp. Ammattonar di nuovo. (Lat.
alberi. [ Lai. ramo* j rodurere. ] 2 — Cicatrizzare. [Lat. reducere, obdueere.] no vii Riferibili slerntre. 2. E a. j —
Per simil. Usasi nello stesso senso co* , — 2. E n. ass. —
3. Ar. Mes. Ridurre ass.
me termine scientifico, particolarmente d’un peno tutta l'opera. 4. Saldare, — RAMMATTONATO. Ram-mat-to-nà-to.
10 anatomia. Unire aperture o Schianti di lavori di Add. m. da Rammalloaare.
RAMIFICAZIONE. Ra-mi-fi-ca-sitj-ne. getto, cesello ed altri; ed anche Appic- RAMMEMRRANZA. Ram-mem brànso.
Sf. Il ramificare. Diramazione. Divisio- care pezzo con pezzo di metallo , eh-* Ri Sf. V. e di’ Rimembranza.
ne o Distribuzione de’ rami. [ Lat. ro- fa con saldatura. RAMMEMORARE. Rammem ora re. All.
moriim l'ffuto .] —2. Per simil. usasi
< RAMM ARGINATO. Ram mar-gi-nà-to. e n. pass. V. A. V. e di' Rimembrare.
parlando specialmente de’ casi e de' ner- Add. m. da Rammarginarr. Cicatriz- [Lat. recordari, reminisci-
—
1
vi del (urpo umano. zato. 2. Per simil. Ricongiuoto. RAMMEMORATO. Ram mimbràfo. Add.
RAMIFICATO. Ra mi fi-cóto. Add. m.
- RAMMARICAMELO. 7?erm-ma-r»-«a- m. di Rammembrare. V. e di' Rimem-
da Ramificare. men-fo. Sm. Il rammaricarsi; Dogliro- brato.
RAMIGNO, Ru-mijno. Add. m. Min. za. Lamento per dolore di corpo o d'o- RAMMEMORABILE, Ramme-mo-rà-bi-
Di rame. Che t della natura del rame. nimo; che anche dicesi Rammart- bio, le. Add. coro. Degno di rammemora-
011 scrittori di rose naturali dicono an- e più comunemente Rammarico. Lat. [
zione, Che può rammemorarsi.
che latinamente Cupreo. conguetiio lamentatio, querimonia. ]
.
RAMMEMORANZA. Ram^me-moràn-
RAMINA. Ra-mi-«a. Sf. Ar.Mes. Scaglia RAMMARICANTE- Tlam-ma-r i-eòn-fi. sa. Sf. Memoria, Ricordanza. Lo sterno
che rade dai lavori di rame quando in- Pari, di Rammaricare. Che ai ramma- che Rammemorazioue.
focato vien battuto. [Lat. acrii ramen- rica. (Lat. conquerrni.] RAMMEMORANTE. Ram-memo ràn te.
mm.] — 2. E fig. RAMMARICARE. Ram-ma-ri-cà
N. re. Pari, di Rammemorare. Che ramme-
RAMINGANTE, Ra-mingàn-fe. Pari, di pass. Far doglieoze, Doterai, Querelar- mora.
Ramingare. Che raminga. si Lamentarsi ; e ai fa propriamente
,
RAMMEMORARE. Ranì-mt- morà-re
RAMINGARE, Ra min gà-re. V. nss. An- dalle persone amareggiate e disgustate Att. comp. Quasi reduplicativo di Me-
dar ramingo. Vagabondare Gironzare. , dell'altrui mal procedere. (Lai. conque- morare. Ridurre a memoria. Ricorda-
RAMINGO. Ramingo. Add. m. Che va ri. Comunemente questa voce ai cava re, Far menzione o ricordanza. Mento-
•li ramo in ramo. Aggiunto che propria- da amarezza in senso di afflizione, poi- vare, Menzionare. [Lat. commemorare.]
mente si dà agli uccelli di rapina che , ché questa è cagione del lamentar?!. — 2. Produrre. [Lai. arAibere.] 3. —
si pigliano giovani fuor del nidi». [Lat. Ma senza tropo può cavar*! dal celi, E n. pass. Ridursi a memoria, Rirnr-
iNii|Uf. ]
—
2. F. detto di altri animali. gali. fnairqa>rh lamentar*'! . gemere, darii. [Lat. recordari, reminùn.] 4. —
— 3. Per simil. Chi va per lo moodo deplorare, j —
2. Mandar fuori voci la- E col seroodo caso.
errando. (Lat.uaqul, profugut. In pera, mentevoli per dolore di corpo o d’ani- RAMMEMORATO. Ram-me-mo-ró lo.
rem un profugo.] —
4. Dicesi ambe di mo. —
3. Proverò. Rammaricarsi di Add. m. da Rammemorare. [Lai. me-
Colui, che se ne va erranti' ora incam- gamba sana, vale Dolersi senza cagio- morai ut.]
minandosi io un lungo, ora in un altro, ne. (Lat. r'frnnertto eonquert] RaMMEMORATORE. Ram-me-mo ta-
senza sapere positivamente dove egli RAMMARICATO. Ram-nui-ri-cà-to.Àdd. tù re. Verb. m. di Rammemorare. Che
vagli i andare. —
». Andar ramingo , m. da Rammaricare. rammemora.
vale Ramingare , Andar per lo mondo R A M M A R ICATOR E. Ram-ma-ri-ca-tó- R AMMEMOR ATRICE. Rom-ma-mo- ra-
errando. —
6. Stare ramingo , vale Es re. Veib.m. di Rammaricare. Che si tri-ce. Verb.Rammetnorarr. Che
f. di
-er fuori della patria, senza aver luogo rammarica. (Lai. conqMeren*.] rammemora. [Lat. memoratrix.]
fermo nè assegnamento fisso. E vale an- RAMMARICATILE. Ram-ma-ri-«a- RAMMEMORAZIONE. Ram-me-mo-ra-
che Star fuggiasco, o forse meglio Star fri-ce. Verb. f. di Rammaricare. Che si sió-ne. Sf. 11 rammemorare, Ricordan-
solitario. Star povero, afflitto, abbattu- rammarira. za. [Lat. recordaUo.]
to. — I. Ed in forza di aost. , detto di R A M M A R I f* A 7.1 0 NT. ELLA. Ram -ma ri- RAMMEMORARE. Ram-me ma-ri-à-re.
perdona. rs-tìòn-ctl-la. Sf. diin. di Rirouurì- N. |4?9. Ricordarsi, Richiamar alla
RAMINO. Aa-mi-no. Sm, Ar. Me*. Vaso CAtione. memoria.
di rame, per lo più a guisa d’orciuolo. R A M M A R C AZIONE /Jam-m a-r ras iò- RAMMENDANTE. Ram men
I . i -
dazi le Pari,
(Lat. caca bus.] ne. Sf. Lo stesso che Rn «mancamento. di Rammendare-
RAMISCELLO. Ra-mi tcél-lo Sm. dim. R A MM ARICHEVOLE.Ram-ma-ri-cAé-w- RAMMENDARE. Ram -menda -re. Att.
Il Rama. Hot. V. A. V.a di’ Ramictllo. le. Add. com. Pieno di rammarichio, e o. pass. Correggere, Emendare. (Lat.
R A.VITELLA Ru-mi fèlla. Sf. dim. di I amentevole. (Lat. querului.) emendare , corrigére ] 2. Flg. « per —
Rama. Hot. V. c di’ Ramicello. RAMMARICHIO. Ram-rmt ri-cMo. Sm. isrberzo. Medicar le ferite.
IlAMlTELLO. Rami-fèllo. Sm. dim. di Rammaricameoto Rimmaricazione.
, RAMMENDATO. Ram-men-dàto. Add.
Rimiri. Hot. V. A. V. e di' Ramicelh. ILat. querimonia, conquesto.] 2. Fare — m. da Rammendare. Emendato; altri-
RAMMANTARE. R>jm man-tà-re- All. rammarichio , vale Rammaricarsi con menti Ammendato.
Ricoprir col manto. — 2. N. ass. Fìg. parole c lamenti. —
3. Fare raromtri- RAMMENDATORE. Rom-men-da-tó-n.
40
,
fo.Sm. Il ramment*re.(Lal.r«cordatto.] All. e n. pass. Lo stesso che Raramor- RAMO.ilò mo.Sm.PI.Ramim eRnmoraf.
RAMMENTANTE. /I.im man-fàn-W.Part. vidare, Ammorbidare. Parie dell’albero che deriva dal peda-
Rammentare. Che rammenta.
di RAMMORZARE. Rum-mor-tà-re. Alt. le, e si dilata a guisa di braccio, sul
RAMMENTALA. Ram-men-tàn-ta. Sf. Lo stesso ehc Ammortare. quale nascoo le foglie e i fiori , e ti
Lo stesso che Rammenlameolo. RAM MI! (XIII ANTE. /forn-muc-cAiàn-ff. producono frutti. E però i rami sono
i
RAMMENTARE. .Ram-men-tò-ra. Alt. Part. di Rammucchiare. vere pisolicene ebe mettono radici nel
n. ass. e pass. Richiamare alla mente, RAMM OCCHIARE. Ram-muc-chià-re. tronco, e vengono alimentate dalia mi-
Ridarre alla memoria, Ricordarsi. [Lat. Att. Lo stesso che Ammucchiare. [Lat. dolla e dalle foglie. [Lat. ramai. Ramai,
tuggerere, memorare, reminùei. J
— 2. coacervare.] —
2. E n. pass. Ridarsi dal celi. gal), ramh che vale ram», re-
Far mentione. la mucchio. mo, albero e bosco. Altri dal gr. ora -
RAMMENTATO. Ram-mm-tà-to. Add. RAM MUCCHIATO. iZam-muc-rhià-Io. nrnoi ramo, froote, ovvero da rÀ«da-
m. da Rammentare. Add. m. da Rammucchiare. Lo stesso mnoa navicello tenero ] —
2. Nel pi.
RAMMENTATORE. Ram-men ia tó-re. che Ammucchiato. (Lai. coacervati».] talvolta fu usato Rami da qualche mo-
Verb. m. di Rammentare. Che rammen- RAMMARICARE. Ram-mu-ri-e à-rt. Alt. derno. —
3. Per sineddoche, Albero.—
ta, Che ridace alla mente. [Lat-mamo- Lo stesso che Ammuricsre. |Lst. coa- 4. Dicesi Rischiarare i rami e vale Di-
rnlor.)
RAMMENTATRICE. Rom men ca fri-ce.
cervare, collidere.]
RAMM UBICATO, /lam mu-ri-cd-to. Add.
radargli. — 3. Per siimi, si dice d'altre
coserbe si spartiscano e diramino in
Verb. f. dì Rammentare. Che rammen- n». da Rammaricare. Ammontalo, Am- più parli, a guisa de'rami degli alberi.
la. [Lat. memoralrix.] massalo. Lo stesso che Ammaricelo. —6. Parlando de' fiumi, dicesi di Qua-
RAMME.NTIO. Ram-man-ii-o. Sm, Il RAMNESI. Ra-mné-ii. Arche. Una delle lunque parte in cui ai divida l'alveo d i
rammentare rrcqaeotemente. [Lei. fre- tribù, in cui fu diviso s’tempi di Ro- no fiume, purché non perda il suo no-
quent rei iterala mamorolio.l molo il popolo romeno ; e prese nome me; cioè, quando esse parti de'maggìori
BAMMENTONE. Ram-men-ld-n*. Add. da Romolo stesso, mentre un'altra tri- fiumi spandonsi a guisa di rami d'albe-
* e sm. Rammentatore; ma più propria- bù fu della Tatùmù da Taxio , ed un ro. [Lat. corona.] —
7. E cosi, parlando
mente dicesi di Chi rammenta la parte altra J.uctntit da Incus bosco che ser- di Strada, quando diterge e si divide.
agli attori ne’ teatri, Suggeritore. viva di asilo, ovvero da un antico re — 8. E parlando di Progenie o Schiatta.
RAMMENZIOXE. ifam-mcn-st-d-ne. Sf. Lucerlo o Lucomooe. Con questi me- [Lai. tóòol», alirp».] —
8. Onde 1 rami
V. A. V. e di’ Rammentamela. desimi nomi vennero poi distinte tre assolutamente e poeti cani, per I discen-
R AMMEZZARE. Ram mei-tàre. All.Di- tribù di cavalieri roinaol. Talora pres- denti. —10. Parlando de’ certi. Homi
ridere e Spartir per metro. [Lat. divi- so i poeti sono cosi nominati lutti in- sono i Palchi deile corna. V. ibleo $.
dere, par tiri. | —
2. Dicesi Rammentar distintamente > Romani od i cavalieri 7. — 11. Per metaf. —
12. Parie o Si-
la eia ad alcuno e vale Incontrarlo a Romani. mile.— 13. Onde Avere un ramo di pat-
mena iii.~3.tn, ass. Spartire la RAMNO. Rà-mno. Sm. Boi. Lo io , di pania o simile , ai dice del Mo-
roba. Bsnno.
stesso che
strare lo qualche atione poco scudo. —
RAMMITIGARE. Rnm-mi-ti-gà-re. Alt. RAM.N01D1. Rfi-mnb-i-dì. Add. e sm. 14. Di ramo in ramo io modo avverb.
Lo stesso che Mitigare. Boi. Famiglia naturale di piaate vale Da un ramo all’altro. 1D. Di ra- —
RAMAIOLLARE. R im-mol-lù-re. All. Lo
pi.
dcoliledonl polipetale che haono un mo in ramo dicesi anche Per simil. —
stesso ehc Ammollare. (Lat. mollire , calice Ubero di no sol petto , spesse 16. Miu. Anticamente ed erroneamente
leni' « molle ter re.) — E per metaf.
2. volte guarnito alla base interna da un trovasi usato per Rame.
— 3. E n.
,
ass. e pass. Farsi molle, In- disco glaoduloso: nel lembo, è diviso RAMOGNA. Ra-mó-gna. Sf. V. A. e d'in-
tenerirai , Piegarsi. — 4. E per metaT. in tante parti quante sodo pelali della
i certo sigoif. Forse Augurio io occasion
RAMMOLLIRE. Ram-mol-U-rc. Alt. e n. corolla, la quale rare volte mence, ma di viaggio , e secondo altri , Felicità di
Lo stesso che RammnIUre, Ammollire, per l«* più è formata di cinque petali, viaggio, Ventura, Successo od altro si-
Ammollare. [Lai. mollire.) —
2. E per qualche volta da quattro o sei, alterni mile. [lo celtico gallese può spiegarsi
metaf. eolie divisioni del colica cd inseriti l’andar felicemente, da ra l‘ andare, e
RAMMOLLITO. ilam-mol-H-fo. Add.m. colla sommità di esso , ovvero sopra moigheanur felice ; ovvero augurio, de-
da Rammollire. Lo stesso che Ammol- il disco della sua base; essi petali so- alioo, aorte dell'andata, da ra l'andare,
lii». do unguicolali e squamiformi o dila- e da manad augurio, aurte, destino. In
R A M MONTANTE .Ram-mon tàn-te. Veri. tati e ritmiti nella loro parte inferio- ar. ranhameg itinerario , dal pers. ra-
di Rammentare. Che raromoota. re: stami in cgual numero de* pelali, tinarne che vale indicalor del liaggio:
B AMMONTARE. Ram-mon- tà-re. Alt. con la medesima inserzione , ma al- e si ss che II frane, tlinéraire vale non
Riunire insieme le cose spaile quasi , terni od opposti: ovario supero, attor- solo itioérario, ma preghiere per lo viag-
facendone monte. [Lat. congerere, acer- niato dal disco gianduiotto del calice; gio-)
vare coacervare.
, stilo e stimma unici o molliplici, ma RAMOGNARE. Ra-mo-gnà-rt. N. ass. V.
«AMMONTATO, /fam-mon-lò-fo. Add. io nomero determinalo: per frutto han- A. Far ramogoa , cioè Augurato buon
m. da Ram montare. [ Lai. coacerva - no bieche Internamente divise In di- viaggio.
lue. 1 verse foncameratloni monosperme, ov- R A Mt)L ACCETTO. /?a-nto-lac-crt-lo.Sra.
RA.MM0RD1DARE. Ram-mor-bi-dà-re.' vero rinchiudenti parecchi noccioli pa- Boi. diin. di Ramolaccio.
Alt. Far morbido. Lo stesso che Am- rimente monospermi; qualche volta bea- RAMOLACCIO. Ra mo -làc-cio. Sm. Bot.
morbidare. [Lai. mollire. 3. Per me- 1
— no una casella divisa in più logge con- Ridi» nota che dicesi auchc curMlti-
taf. Mitigare, Raddolcire. [Lai. lenire , tenente uno a due semi, ed spremisi ncu* Aanraecia , Armoraccù). [Lai.
mollire.] io più valvole settlfcro nel metto : i raphanut major cel orbicularii , ra-
,
R AMMORBIDATI VO. Ram-nwr bi-da- semi spesso alla base ombelicati con ,
ti hanul iati ni» Lin. Cosi dello da' suoi
fl-tio.Add. m. Che rsmtnorblda , Alto perisperma carnoso, embrione diritto, ramosi cd a grandi foglie.]
filati
a rammorbidire, Per uso di rammorbi- cotiledoni pisni e radichetla inferiore. RAMORUTO. Aa-mo-rù-to. Àdd. ui. Che
dire. (Lai. mollimi, molli/icativui.) Tutte le piante di questa famiglia han- è fornito di molti e spessi rami. [
Lat.
RAMMORBIDATO. Ram mor-ùidà-to. no fusto frutescente o arboreo guar- ramoso*.]
Add. m. da Rammorbidire. Lo stesso nito di rami alterni od opposti: le fo- RAMOSCELLO. Ra-mo-icèl-lo. Sm. Bit.
che Ammorbidito. |Lat. mollili».] glie sbucciano da' bot tool conici, rare Lo strido che Ramucelio, Ramoscello,
RAMMORBIDIRE. Ram-mor-bi-dì-re. volte nudi, ma sovente coperti da sca- Ramicello.
Alt. e o. pass. Lo stesso che Rammor- alia embricala ed in situasiono con- RAMOSITÀ. Ra-mn-si tà. Sf.esl. di Ra-
bidire, Ammorbidare. — 2. Per metaf. forme a quella dei rami e de* ramo- moso. Qualità di ciò eh* è ramoso.
Mitigare. Raddolcire. scelli sono (omunemeote semplici RAMOSO. Ra-mó-io. Add. m. Che ha
RAMMORBIDITO. Ram-mor-bi-dì-to.
;
AM RAM RAM
'Onde Finto ramoso chiomati Quello che Nome volgare di one piante che he gli untuz uncino ai fece ne' beasi tempi
ai suddivide io molli rami, per cui non cuorifor-
elell follili, volubili; le foglie obuncare per ingiuriare. Altri da Ram-
serohra più uo tronco ; Foglia rimo»* , mi, aguzze, aogolnse alla base ; I fiori pa.] — 2. B per roetaf. — 3. B o. pass,
la Sedata ; Radice remota quella che ,
nodali molti iosieme sul medesimo
,
nel 1. significato.— 4. Querelarsi , La-
•i divide in molli rami Spio e remote ; peduncolo. Fiorisce bell’estate, ed è mentarsi.
dkoosi quelle che si suddividono come originaria drllTodte occidentali; è detta RAMPOGNATO. Ram-po-gnà-to. Add.m.
io remi. —
3. Per timi). Di ceni di Ogni ancora Rampichino cremisi o Rampi- :
da Rampognare.
cote naturale od artiflzlalc , la quale ti chino sussi. Lai. ipomoea quamorlit RAMPOGNA TORE. Ram-po gna-tó-rt.
ptrlisce io molti rami. Ramose perciò Un. Ve ne sono altre sorte; cioè li Ram- Ver b. m. di Rampognare. Che rampo-
dkousi Le con» de’ cervi che abbiano pichino bianco, Val. eonvolvulue itpium, 1
erambaeh l'abbranca re. l'a {ferrare. Cosi ad afferrare e abbrancare qualche cosa RAMPOLLARE. Ram-pol là -re. N. asa.
pure i Francesi da a errar stringere ca- sott'acqua, ed a sollevare dal fondo Il Surgere e lo Scaturire che fa l'acqua
vano serra branca: e gli Spegnooli chia- uaàocore, od una gomena. — 3. E nel dalla terra. [Lat. scaturire, «caler*. (—
mano presa l'artiglio.] 3. Milit. Una — sigo. di Dardo, § 3. 2. E lig.— 3. P.r rael-f. Nascere , Deri-
dolce salila di terra Olita nella acarpa RAMPINARE. Ram-pi-nà-re. Alt. Affer- vare, Avere origine. ( Lat. oràri.] — 4.
de terrapieni per andare sopra I mede- rerà col rampino, Arramplgnsre. Ali. Fare scaturire, Produrre.
simi. RAM pi NETTO. /?am-pi-néHo.$m. dim RAMPOLLINO. Ram-pol-li.no. Sm. dim.
RAMPALE, /fam-pà-le. Sm. V. Frane. di Rampino. di Rampollo.
Lo stesso che Rampare. RAMPINO. jRdm-pi-no. Sm. Ar. Mes. RAMPOLLO. Ram-pól-to. Sin. Piccola
RAMPANTE. Ram pùn te. Pari, di Ram- Ferro uoeinato ; altrimenti Rampo ,
vena d' acqua sorgente dalla terra. Al-
pare. Che rampa. Si dtee nropriameote Graffio, Raffio. [ Lat.
uncinue.)-— 2. Per trimenti Polla Scaturiggioe
, Vena , ,
del liooe ritto io au’due pirdi di dietro simil Rampini diconsi anche i Rebbi Rampollamentoec.— 2. Per simil. dello
in etto di rampare ; e ai direbbe anche della Toicbetti , oggi più comunemente dello Schizzi d acqua per un argine.
d'altri animali che abbian la rampa. Punta. —3. Efig. parlando, ed esempio, 3. Bot. Pollone nato s ii fusto vecchio
Lat. eraetMS.] — E per siimi, e in
2. de' corni o simili che armano la testa di dell'albero , ossia Ramicello che parte
[
scherzo. — S. lo forca di sm. e nel pi. certi aoimeletll.— 4. Chic. Gambo per dal corpo dello atelo. (Lat. swroutus ,
Renili. [Dal frane, rampai che si tra- •olito di acciejo, la cui estremità ottusa germen. D<l lat. ramui pullularti ramo
scina so 'I ventre e rampar Francesi
: i
od acuta riesce pili o meao fortemente che germoglia, ovvero come altri opl-,
cavano dal lutino repere strascinarsi.) Incurvate verso il corpo dello stronco - n«. da re particella duplicativa, e pul-
RAMPARE. Ram pà-re. Alt. Ferire colla lo. S'adopera men che si può , ad at- lulo io germoglio.] —4. Per simil. Fi-
rampa. — 2. Arramplcare , Rampicele trarre
,
ranquear o renquear camminare come sopra quattro piedi. Dal celi. gali.| nemente più sottile nel mezzo che non
chi ha ratte le reni zoppicare. Nella
,
ronjui palo steccone, bastone grosso, s alle estremità, e che s’adopera per tor-
stesaa lingua diceai ranco chi ha rotte non pure da tiirt'ybeun pi. di tafrigA cere lacci, stringendo così io giro un
i
gnifica. In caoarioo dicesi «aringa, in cese randon, cui essi Irgan l’idea di no voce dal gr. rtampta* becco . ed altri
pers. narinq, in Isp. nanmju in por- ,
moto incerto e senza scopo, e che il dallo spago, garfio uncino. In fraoc.
toghese l or anta. Vero è che il color Bullet spiega per impetuosità forra. , agrafe libbiaglio; io led. krapfen ram-
rancio è simile a quello dell'oro , co- Pur ora I Francesi dicono rand»nnic il pino. Il Bullet ha il celi, eraff nel me-
siteli» dicesi anche Dorè o Doralo.] — giro che fa una bestia lanciata intorno desimo senso.]
43
J , j ,, ,
R AK AS RAS
RASPO. Ràn fo. Sm. V. G. Zool. Genere ipoglosso fra i muscoli miloioideo ed RANNO. Sm. Chim. e Ar. Mea. Acqua
d'insetti dell'ordine de' coleotteri ,
della io-glosso, a mette foce nella facciale. passala per la cenere, o bollita con essa;
seiione de’icir*>meri,c della famiglia de' RANNATA. Ran-nà.ia. Sf. Quell acqua ch è propriamente uoa dissoluzione con-
riocofurì, da Clairville stabilita; i quali che si trae de.la conca piena di panni tenente un eccesso di soda e di potassa
preseouoo uua testa quasi globosi , e sudici , gettatavi bollente sopra la ce- nell'acqua pura. E si adopera anche
provveduta d uo prolungamento rostri- nere ; lo stesso che Rauoo , uia di più per significare il risul lamento dell'ano-
forme, all'estrcm ti del quale è situata forza. [Lai. lixiuia, fixivtwm.) ne del liscivio sopra i paoni e le tele.
la boeca; piedi posteriori liaono grosse
I Il ANN A TACCI A. /fan na-tac-cia.Sf.pegg. (Lat; lìxivia. DalTar. ramadon lisi -
cosce e soo propri a succhiare- Lat. [
di Kaouata. vium.] —
2. Dicesi Reno» di mezzo, il
rhamphui. V. l'etim. di Ranfutto .) RANNENSI. Aan-nèn-iì. Add. e sm. Ar- Ranno passilo sopra calrioa vira del ,
hAMFOMIIA. Ran-fomi-i-a. Sf. V. G. che. Lo stesso che Remnensie Ramoesl. quale ci serviamo a indolcir I* ulive
, e
cura include ona qualche molestia. RANNIDI ARE. /fan-nf-tùd-re. N. pass. RANNOBILITO, Am-no M-ll-fo. Add.
Sembra però che questa voce derivi dal Fermare abitazioue. Stanziarsi. m. da Rannobilire.
basco arraneura che vale il medesimo. RANNIERE. /fan-mère. Sm. Ar. Mcs. R ANNODAMENTO. Ran-no-da-mén-to.
Io celt. gali, ro-ekurum gran cura, Vaso a similitudine di piccol doglio, Sm. Il rannodare, e Lo auto della cosa
grande sollecitudine. Nella stessi Uo- che riceve e tiene il ranno che passa dal rau nudala.
gut prochan cura ansietà , pruchail ,
colalojo. 'Lat. lohrllum J RANNODARE. Ran-no-dà-re, AU. Rifare
frastuono , rombano , e racan schia- RANNO. Ràn-no. Sm. V. G. Bot. Genere ilnodo sciolto o Fame il secondo. [Lat,
masio.) di piante della pentandria rooooginia ,
nexum duplicare.]— 2. E n. pass. 3. —
RANGOLA MENTO. Ran-go la-mèn-to. della famiglia delle raronoidi a cui pre- Rappezzare, Risarcire. [Lat. conj unge-
Sm. raDgolare o arrangolare , che si
Il sta il nome; è distinto dal calice aceam- re, udnectere J —
i. Riuuire, Ricongiu-
.
fa aprendo la gola e gridando sforzata- paoatodi viso in quattro ocinqoe lacinie, gurre. [Lat. vineufo conitring<re , con-
roenle per isliz/a. ed il frutto baccato con tre a quattro jungere, innoda re.) —
8. Milit. Racco-
RANGOLA LI E. Rango là-re. Alt. V. A. acmi: due ne sono le specie principali gliere uoa truppa dispersa, e rimetterla
Operare o Fare checchessia con rangola, li Ranno catartico o Spio cervino offi- oegii ordini; Ricongiungere, Rimettere
con sollecitudine [Lai. sofficità curare cinale , e il Ranno alnuuero. Questo è iosicme le schiere sperperale o disfalle.
— —
.
RAS RAS
Zool. dii», di Ranocchia ;
altrimenti acuto ,
capo , od atta! sonoro ; ma più po o salii superficie di qualche organo
Ranella. spesso nou si fa sentire che per brevis- interno , i ranuncoli vi cagionino irri-
RANOCCHIESCO. Ra-noc-chiè-tco. Àdd. simo tempo, e rassomiglia al grido dei tazione gravissima, infiammano la cote,
ni. Da ranocchia. piccoli uccelli , al rumore che produce ne stacca oo la epidermide, e finalmente
la separazione repentina di due dischi
RANOCCHIF.TTA. /fo-noc-eMé<-ta. Sf. producono profonde esulcerazioni. Sooo
din. di ranocchia. Zool. Lo stesso che di marmo iotouaeati d olio, od a quello adoperate in medicina Terbi e la radi-
Ranoc< biella. d'uoa piccola valvola od auimella.lLlt. ce, come vescicanti ordinarli. [Lat. ra-
RANOCCU1ETTO. Ra-noc-chiil-to. Sm. ronchu* tibilunt.) —
5. Sonoro secco : nuneufui. /lamine u fu* da rana, perchè
dim. di Raoocchio. Lo stesso che Ra- Suoqo più o meno grave, talvolta rumo- questa pianta prospera ne' luoghi umi-
miceli iella. rosissimo, che Lscnoec paragona al rus- di, e che abbondano di rane. Cosi pure
RANOCCHIO. Ranbc-chio. Sai. Zool. sod un individuo che dorma, od a quello batrachion th è il nome greco di questa
Animale che vite io terra ed io acqua ; che si produce fregando una corda di pilota, vien da batrachot rana.}— 2.
pili comunemente Rana. 2. Fere il— coolrabasso col duo » oppure al gemere Acre. Pianta assai comune in Europa
ranocchio ,
vale Nuotare in una certa d una tortora. —
6. Tracheale : Quello abita specialmente ne' boschi e oe'prati
:
fugala che imita il nuoto del ranocchio. che saccede nella laringe, nella trachea, e cresce all'altezza di un piede e più.
— 3. Proverb. Il ranocchio o la ranoc- e nel principio de’ bronchi. Olire i ca-
ratteri del raotolo mucoso , qualche
L'erba è adoperata, sebben raramente,
chia non mowlo perchè non ba denti: si come escarotico. Chiamasi anche Batra-
dice di Chi non fa malo perchè non ne volta ba del sonoro grave. Lsennec di- chio, Piede corvino. Piede di gallo.(Lat.
ha il modo. —
4. Promettere carpioni e ce che v’ ba casi ne* quali è cosi forte ranuneulu* acri* Z-m.) 3. Asiatico. —
dare ranocchi t vale Fare grandi pro- ebe imita il suono del tamburo , e che Pianta che ha la radice tuberosa , affa-
messo e nel fatto attener poco o nulla. allora si sente in tutta 1'estcDsione dello stellata, alquanto aera; lo stelo ramoso,
— 5. 1 ranocchi devono stare ne' panta- sterno , ed anche in quasi tutti i punti inferiormente rotondo, peloso; le foglie
ni, vale Ciascuno dee condursi a seconda del petto. (Lei. ronchut tracheali*.] inferiori semplici, o lobate, intagliate,
del suo stalo rimaner contento di tua
,
RANTOLOSO. Ran-to-li-to. Add. m. Di •cute, pelose si di sotto; le superiori
condixione.— 0. Pigliare elcuno al boc- rantolo, Accompagnato da rantolo, ov- tripartite, biternate; i fiori terminanti
cone come il ranocchio, vale Allettarlo vero Che ha rantolo. (Lat. raoianj.) rossi, bianchi gialli ec., inodori coi
, ,
per ingannarlo. RAMILA. iVà-nu-iu. Sf. Chir. Lo stesso calice non ricurvo. È originaria dell'A-
RAN OCCHIONE. Ra-noc-chiù-ne. Sm. che Ranella nel sigo. del $. 2. sia, donde fa introdotta me' giardini di
accr. di Ranocchio. RANUNCOLACBE. /?a-nuiwe-l<ì-c*-r. Maometto IV a Costantinopoli, dal qual
RANONCOIO. Ra-nón-co-lo. Sm. Boi. Add. e Boi. Famiglia naturale di
sf. pBese poi seu diffusero tante belle va-
V. e di' ifonunroio. piante dieoiiledoni polipetale che han- rietà per tutta l'Enropa. Fiorisce al
HANS. Sm. Mus. Rans delle vacche chia- no : calice di più peni , qualche volta principio di Primavera. (Lat. ranuncu-
masi certa Ceotooe de’ pastori, general- mancante, qualche altra colorato; corolla
regolare d'ordinario peniapetaia; stami
lus asiaticut /in.] 4. Bianco. V. A- —
mente nota nella Svinerà e che risve- nemone. 5. Bulboso: Nasco lungo le
glia nel cuore de' soldati di quella na- la numero indeterminato , con antere fosse delle strade cd è anche più comu-
ilon* , assoldali io terre straniere , tal bislunghe adone ai filamenti segnate , ne delTa5iitico.Ha calici rivolti indie-
rimembranza del a patria, cheli ha tal- de quattro linee longitudiuali, e che si tro, peodunroli solcati, caule dritto eou
volta, ai dice, eccitati alla diserzione ed aprono in due logge mediante due sol- molti fiori, foglia composte, radice bul-
anche ammalati emoni. [Dal celi. gali, chi laterali; ovari! per lo più numerosi, bose. Volgarmente chiamasi anche Stel-
rann canto, strofa, verso. Inebr. ranan sostenuti da uu ricettacolo comune e la d’oro, Margheritina Capo di turco
,
cantare , ron , rinna a renano canto.] con altrettanti stili semplici, persisten- Sedano selvatico. [Lat. ranuncoli** bttf-
RANTEB10. Ran tè-rio. Sm. V. G. Boi. ti, dordioario terminali , ma qualche
volta adoati alla parte esterne deU'ova-
botui Lin.) —
A. Palustre o scellerato:
Pianta caotica che forma un genere sta- Pianta annua, non mollo abbondante ,
bilito da Desfuntaioes nella sÌDgeoesia rio stesso e poco apparenti, sormontati che ama luoghi paludosi e trovasi nei
i
piumose, riunite ella base e disposte io mero agli ovarii ; ora monosperme cJ fino alla metà io tre lobi , d'un verde
forma aspersorio. evolvi, ora polisperme fd apr.utisi in- pallido. Lo stesso che Àppioriso, Chia-
d'
RANTICOSO. Ran-ti có- 10 . Àdd. m. Lo ternamente in due inezie valvole semi- masi anche Erba sardo, i, S«rdonia.[Lai.
stesso ebe Rantoloso. nifere sui loro margini: i semi hanno un ranun culi** tceleratw* Lin.\
RANTO. Rùn-to- Sm.Med. Lo stesso che embrione piccolissimo, ora collocato in RAM ZZA. Ra- nùj-xa. Sf. dim. di Rana.
Rantolo. una cavità sulla sommità dell' albume Lostessoche Ranocchiclla. [Lat. ranun-
RANTOLARE. J?o»-lo-fà-ra.N. iss.Med. di nature cornee, e a radicheita inferio- culu*.]
Avere II rantolo. re. Tutte queste piante sono erbacee e RANZONARE. /?an-so-nà-re. AH. V.
RANTOLO. Ràn-lo-lo. Sm. Med. Anse- perenni : ban fusto dordioario diritto, Frane, e da schivarsi. Riscattare , Re-
meato frequente e molesto , con riso- qualche volta strine nioso: .le foglie che dimere. [Dal frane, ranfonner che vale
nante stridore del petto; altri menti Ster- sbucciano da bottoni cooici e coperti di il medesimo.]
tore. Ma più propriamente Rantolo di- scaglie embriciate, sono di rado oppo- RANZONE. Ran-ió-ne. Sf. V. Frane, e
cesi loSterlore che si osserva principal- ste, ma più spesso alterne , per lo più da evitarsi. Liberazione , Ricompera .
mente neiragooia , quando i polmoni semplici palmate o lobate , e qualche Iti scali». [Dal frane, ranponelie vaia il
non possono più espellere le mucosità volta anche alale o digitate; la base non medesimo, e che credasi fatto per sin-
che gf ingombrano. [Lat. ravit. Dal celt. è mai accompagnata da stipula, ma in cope di redemplio, reti empi toni*.]
sali, rant strepilo confuso, stridore. In alcuni generi si allarga e torma mezze RAPA. Sf. Bot. Pianta che ba la radice
fngl. rant linguaggio altisonante.]— 2. gasine , ed eacbe guaine quasi Intere caroosa, rotonda, più larga che lunga ,
lo del sale che scoppia quando si getta RANUNCOLO. Ra-nim co-lo. Sm. Bot. superare il peso di 40 libbre; lo stelo
sol fuoco ha pure molte somigliarne
;
Genere di posole della poliandrie poli- alto più di uu braccio, ramoso; le fo-
con quello che si produce comprimendo ginia , che serve di tipo alla famiglia glie grandi, alterne, di un verde cu-
Il parenchima polmonare sano, suol es-
ad. e ranuocolacee , col seguenti carat- po, scabre; le radicali distese sul ter-
sere il segno del primo grado delia pot- teri : Calice a cinque foglieite ovali reno (irete ; le esuline integerrime,
monie. [Lat. ronchut crepitarti.] 3. — concave, cinque petali ottusi, ciascuno meno
,
scabre, appuntato, amplossicauli
Mucoso: Risulta dal passare l'aria a tra- mnuito di piccole squame alia base dcl- a metà; i fiori gialli , • pannocchie
verso agli sputi raccolti nella trachea ,
f unghietto; germi moltiplica riuniti a terminanti; le a lique lunghe, termi-
o oei bronchi, od attraverso la materia capolino, senta stilo , ma coronali da nate da uno stilo in forma di corno,
tubercolosa rammollita io un seno ul- stimmi ripiegati. Tulle le specie com- venose; i semi rotondi, alquanto rossi.
ceroso del polmone: è • (Tatto simile a prese in questo genere sono più o meno Fiorisce nd Giugno, c in altri mesi
quello degli agonizzanti. [Lat. ronchui notabili per (acredine del loro succo , ancora, secondo l'epoca della sementa.
mucofus.] —
4. Sibilante: È talora un ond e che sono generalmente caustiche È indigena Delle campagne dell Inghil-
piccolo fischio prolungato , grave ed ,
o velenose. Applicali «M'esterno del cor- terra, nelle Fiandre, tc. [Lei. brunirà
— e ] -
Ri P SAP BAP
rapa Lin.,rapvm satimm, rapa in- staura rione di pietre lavorale. (Da rapa questo minerale, fi quale trovasi nello
tróa. «apa dal gr. rhapyi • questo per simigliarne di figura.] 2. T. dei — miniere di ferro di Arandal In Norve-
dal celi, gali- raìb che vale il mede coltellinai. Ghiere. Cerchietto, o Specie gia . [Lat. rhaphidolitkes. De rkapis ver-
•Imo. lo ted. rute, io frane, fave.] di bottone che mettesi io capoti mani- ga, e Ut hot pietra.)
2. Animale da rape . detto ad alcuno co da’ coltelli, ed anche sotto le capoc- RAP1LL0. RapU-lo. Sm. Min. Piccole
per insulto, quasi Bue, poiché le rape chie delle viti o sotto I gitllelti , acciò scorie mescolate con ceneri o sabbie
aouo cibo de' buoi. —
3. Aver il cuor questi stringendo non premano sopra
.
uoo si può. [Lai. aquam e punica po- RAPE RONZO. Ra-pe ràn-so. Sm. Bot. levaiiooe dell'animo a Dio, Estasi.—
stulare, ab arino ionom.] Lo che Raperontolo.
stessi* 4. Volo pindarico , poetico come quel ,
RAPACCIONB. Ra-pne-e<ó-ne, Sm. Bot. RAPERONZOLO. R*-p*-rò*-*o-lo. Sm. di Orazio Quo mr. Bacche, rapis, dove
Lo stesso che Ravizzone. Bot. Pianta che ba la radice fusiforme, il poeta finge di credersi trasportato
RAPACE. Ra-pà-ce. Add. com. Che rapi- carnoM, bianca; gli steli angolosi, sem- fuori di sè edeH*umaoa natura.
sce ; ed è propriamente Aggiunto di plici, «Iti un braccio; le foglie radicali, RAPINA. Ru pi no. Sf. Il torre altrui
animali che vivono di rapina. [Lat-ra- lanceolate , ovali , seghettate ; le foglie violentemente e manifestamente la ro-
pax.) —
2. Dicesi anche degli uomini esuline appuntate, eeasilt , pelose, on- ba Rapimento. ( Lat. rapina. Io celi,
e vale Ingordo Rapitore delle cose al- dose; I fiori celesti, in pannocchia rada,
;
RAPACITÀ'. fla-pa-ei-là. Sf. ast.di Ra- ai d* pure alla radiee della detta pianta. permeila», vis. 1 —
9. Rabbia, Collera ,
pace. Avidità della fiera che ai giUa con RAPER LG IOLO. Ra-pe-rù-giolo. Sm. Stizza. [
Corrotto da raòòiivui dira, di
vioU ora o dell'uccello che si cala con Zool. Lo stesso che Raperino. Rabbia.]
fona alla preda; ed a quella rmilliudl- RAPlCtDA. «a-pici-do. Add. sost.com. RAPINA MENTO, «a-pi-isa-mdiv-lo. Sa».
oe dicesi dell’Avidità degli uomini che V. L, Chi ruba ed uccide nello stesso V. A. V. a di' «aptmanfo.
tolgono con violenza la roba altrui. [Lai. tempo ; o Chi uccide il ladro « il rapi- RAPINARE, «a-pi-n ù-re. Alt. V. A. f.
rapacità». tore. e di' Rapire. —
- 3. E n. ass.
RAPATA. Ra-pà-ta. Sf. Colpo scaglialo RAPIDAMENTE. Ra-pi-da-m4n-te. Avv. RAPINATO, «a pi-nà fo. Add. m. da
con una rapa. [Lat. rapae ictus.) Con rapidità ,
Velociasimamente [Ut. Rapinare. V. A. V. e di' Rapito.
RAPATEA. Ra pa l>-a. Sf. V. G. Bot. rapiti*.) RAPINATORE. Ra-pi m-tó+e. Varb. o.
Genere di piante che sembra apparte- RAPIDE. Rà pide- V. G. Hot. Geaere
Sf. di Rapinare. Che rapina. V. A. V.edi
nere alla famiglia delie bromel iacee ed di piante della famiglia della palme , e Rapitore.
alfesaodria monogiuia di Liooeo, sta- della poligamia dioecia di Liooro, sta- RAPINI A. Ra-pini-*. Sf. V. G. Bot. Ge-
bilita da Aublel con una pianta della bilito dal di lui figlio ; che ha per tipo nere di piante della famiglia delle sola-
Gujana. di singolare struttura , a cosi la Rkaphis arundinaeea la quale pre- oacee. e della peotandria mooogioia di
denominala dalla figura di canoa che senta uno stipite o pedi le corto coro-
, Liooeo, stabilita da Loureiro, che com-
ha il suo fusto. {Lai. rhapatea. Da rha- nilo di fraudi palmite, le cui divisioni mende uoa suia specie detta «Hnpvnw*
pate canoa.] sono munite di pungoli aghiformi. [Lai. her borea, provveduta d‘ on fusto ko-
RAPE «à-p*.Sm.Ar.Mea.Specirdi tabacco ròspi*. Da rhophij ago.) pl ictus imo a foggi* di verga. [Lai. rha-
•la naso ; cosi detto dalla voce fraoo-se RAPIDEZZA. Ra-pi-dés-ta . Sf. Lo stes- pinia. Da rhapi» verga.)
Rapè, che vale Grattugialo. [I Tedeschi so che Rapidità. RAPINOSAMENTE. « *-pMSO-#a-a»*»-4e.
da raspe o raspe! grattugi», formarono RAPIDISSIMA MENTE. Ra-pi-du-si- Avv. Con rapiue. Lat. raoaciter. )
—
ratpsln grattugiare con queirislruiueo- ma mén-te. Avv. superi, di Rapida- 2. Con violenza. — Rabbiosamente, [
3.
to. I Francesi hao convertito raspe io mente. Arrovellatamente. — 4. Rapidamente.
rope. e raspeln in raper. J RAPIDISSIMO Ra-pi-dis si mo.Add.tn. RAPINOSO, «o-pi-nd-ao. Add. m. V. A.
RAPENTICO. «a-pè»-ii©o. Add. ro. V. superi, di Rapido. Che rapisce. — Rapido. Lat. rapi
2.
dot.] — 3. Per Repentino, Violento.
(
la quali voci somministrano una radice lo fona di s®. Rapidità. 4. Inforza — rapito, o Esser rapito in bpirito. in pa-
più isofooa.]— 2. Tirare semplkc- d'avverbio. Rapidamente. radiso, io estasi o simili, e vogliono An-
BMltJ RAPID0L1T0. Ra-vi-do U-fo. So». G. dar in estasi. (Lat. in rxlavin rapi.] —
RAPCRELLA. ifo-p*-rè!-ia. Sf Ar.Mts. Min. Nome dato da Adilgsarl alla sca- 7. Fu dello Esser rapilo in morte evala
Pezzetto di pietra che serve agii sculto- polile di Werner, desunto dalla figura Morire quasi repen linamente. 8. Di- —
ri per turar* fori e per ai. ri usi di re- di verga che presentano i cristalli casi Rapire gli occhi, gli sguardi,* vaia
- - -.
RAPISSI A. Ra-p\-tmn. Sin V. G. Filo!. Quietare, Rimuovere la collera. [Lat. luche Chiamare seroplicemeote o Rivo-
Cosi chiamatasi l'ultimo schiaffo che il sedare. ] care. [Lai. rursum appellare revoca- ,
padrone dava alle schiaro oeir atto di RAPPACIATO. Rappa^ià-ta. Add. m. re.] — 8. Appellare, cioè Chiedere nuo-
concedergli la libertà. ( Lai. rapisma. da Rappaciare. vo giudizio. ( Lat. appellare ,
provo-
Rhapitma lo gr. Tal propriamente col- RAPPACI AZIONE. Rap-pa-cia-tió-ne. care.]
po di verga da rhasta ebe appunto
, Sf. V. • d«‘ Rappacificamento. RAPPEZZAMENTO. Rap pes-sa-mtn-lo.
verga significa. Ma da* Giaci fu tra- RAPPACIFICAMENTO. Rap pa ci- fi ca Sm. Il rappezzare. Lo stesso che Bi-
sferito a lignificar anche lo schiaffo.] mén-to. Sm II rappacificare o Rappa- prizameoto. [Lai. earrìmen.] 2. Per —
RAPITIVO. Ra pii \-vo. Add. m. A«o a cificarli ;
Riconciliazione , Pacifica- limil.
rapire. Rattiro. meoto. RAPPEZZANTE. Rip-pes-zàn-tt. Pari,
RAPITO. Ra-pi-to. Add. m. da Rapire. RAPPACIFICANTE. Rap pa cifi-càn te. di Rappezzare. Che rappezza. Lo stesso
Tolto per forra; altrimenti Ratto. |Lat. Pari, di Rappacificare. Che rappaci- ehe Ripeizaote.
raptus.] —
1. Trasportalo.— 8. Assor- fica. RAPPEZZARE. Rap-pes-sò-re. Att. Lo
to, Intento, Fisso nella contemplinone R APPACIFICA RE. Rap-na ci-/Leàre.Alt. stesso che Ripetrare. V. Rabberciare.
di checchessia. ( Lat. in oontemplatio Metter pece ^conciliare Pacificare , — 2. Dicesi anche di Quadri e altra o-
nem raptus.] —
4. Cd io fona di sm. Rappaciare.
,
Lat. pacificare
,
8. Quietare . Sedare ,
,
— 2. E neot.
li, Ravvivarsi —3. Dicesl Rappiccare
Il filo • fare alcuna cosa e vate Tornare
meno della teso sinistri, od ali* orlo pass. a farla. —
4. Ditesi Rappiccare il sonno
superiore del qoaaeo dalla parte davan- R APPARI RE. Rap-pa-rVre. N. ass. comp. e vale Addormentarsi di nuovo. [ Lat.
ti. t vari colori della rappa servono a
Di nuovo apparire. [ Lat. ttenm appa- itervm obdormiscere, dormitori ] 5. —
distinguere soldati d' una compagnia
i
rerà. |
DicasiRuppkcar la battaglia o simile
dall'altra e talvolta una qualità di mi- R APPARITO. Rap pa ri- to. Add. m. da o Rappiccarsi assolatamente e vale Ri-
liti! dall'altra, usandola rossa grana- i Rapparire. cominciare a combattere. —
6. Dittai
tieri e gli artiglieri, gialla I minatori o RAPPARTITO. Rap-par tì-to. Add. no. Rappiccarsi il fuoco e vale Nuovamente
zappatori verde i cacciatori e volteg-
, V. e di' Ripartito. accendersi. — 7. Dicrai Rappiecarsl a
giatori ec. La voce è toscana e credesi RAPPATTUMARE. Rap pat-tu-mà-re. dire, a ridire ec. e vale Ricominciare a
adoperata in questo s oso per la simili- Alt. Rappacificare, Riconciliare. Lo parlare, Aggtognere al già detto.
tudine dell'ornamento colla ciocca d'ai- stesso che AppaUurnare. [Lat. reconci- RAPPICCATO. Rap pic-cà-to. Add.m.
«une piante, chiamata particolarmente liare.] -l.Rn.
paia. Rappacificarsi. de Rappiccare.
lappa dal popolo di Toscana. [In celt. [Lat. reconeiliari.) R APPICCATURA. Rap-piccn-tk-ra. Sf.
srap , lo ftesso che cnap vai bottone , RAPPATTUMATO. Jtup-paf-lu-md-lo. Il rappiccare, Appiccatura, Congiugni-
] ,, 1
,
. ..
roenlo. { Lat. reaptatio . cullatilo. ) — latino per Riograiiare. [Lat. referre sé medesimo del torlo ricevalo da un'al-
2. Fig. Riparazi m». Rifacimento. gratium.] —
1B. Trasferire. [Lai. Irana- tra poteozs o da’sudditi di essa allor-
—
,
RAPPICCINIRE. Rap-pic ci-nì-re. AU. ferre.) 16. Rimettersi , Riferirsi a ché noo stagliai accordata alcuna sod-
Render piccino. Diminuire , Appiccoli- ciò che altri ha detto o fatto o è per disfazione.
re.Lo stesso che Appiccinire, [Lgt.tm- dire o per fare. —
17. Non volere in-
,
RAPPRESAGLIARE. Rap-pre-sa-glià-
m murre.) terporre il suo gindicto io alcuna coaa re. N.ass. Fara rappresaglia; altrimenti
RAPPICCINITO. Rup-pic-ci n'i to. Add- ma starsene a quel che sia vero, ben- Rappigliare , Soprappiglia re. 2. Ed —
ni. da Rappiccinire. Lo stesso che Ap- ché Incerto. [Lot. in medium rrlinque- anche attivamente.
piccinito. re. )— 18. Duplicatilo di Apportare. RAPPRESENTARILE. Rap-pre-ien-tà-
BAPPICCI0L1RB. Rap- pic-citU-re. A tt. Cagionare, Produrre. [Lat. afferre .1 — bi-le. Add. com. Che può rappresen-
Lo strsso che Rappiccinire, Appiccini- 19. Portare semplicemente.— 20. Belle tarsi.
re. Appicdolire, Appiccolare. Arti, Presso gli architetti e gli scultori RÀPPRESBNTAGIONE. Rap pre ten ta
BAPPlCClOLITO./fap-pje-cio-H-fo.Àdd. vale Aggiugnere alcun petto di pietra gió-ne. Sf. V. A. V. e ài’Rappretenta-
m. da Rappicciolire. Lo stessa che Àp- o legno che manchi a quello d'onde si sione.
piccìolito. cava la figura. e«. RAPPRESENTAMENTO. Rappre-em-
RAPPICCOLARE. Rap-pic -co là re. Att. RAPPORTATO. Rap^por-tà-to. Add. in. tamin-to. Sm. Il rap presenta re, altri-
Fer piccolo. Lo stesso che Appiccolare, manti Rapprescntauooe Rappresen-
Appirciolire. [Lai. imminuere.j
RAPPICCOLATÒ. Rap oic<o-là-(o. Add.
da Rapportare. Riferito. [Lai. velato*.]
— 2. Allegalo, Mentovalo
seguito, Ottenuto.
3. Con- — tanza. [Lai. repraestntatio.]
tamento Appli 'amento.
,
2. Adat-
3. Il rap-
,
—
—
m. da Rappiccolare. Lo slesso che Ap- RAPPORTATORE. Rap-por-tató-r». presentare , nel proprio suo sign. di
piccolato, Appieciolilo.
J Verb. m. di Rapportare. Che rapporta; Condurre alla prese# za.
RAPPICCOLIRE. ftap-pic-co-H re. All. e pigliasi per lo più in mala parte, qua- RAPPRESENTANTE. Rapare een- tón-
Lo stesso r he Impiccolire, Appiccici ire, !
si Spia. |Lat. delator.] te. Part. Rappresentare. Che rap-
di
Appiccolare. presenta. [ Lat. repraesentans espri-
R APPORTATRICE. 7?®p-por-fa-frì-ce. ,
HAPPIGLlAMEMO.Bap pi-jlifl méMe. Verb. f. di Rapportare. Che rapporta. mane.]— 2. Colui che rappresenta pub-
Sm. Il rappigliare; Coagolamento, Ras-
j
sodare, Rapprendere, Congelare. [Lai. guaglio, Avviso, Notificazione re. [Lai. ziooe. [Lat. repraetentatio. i 2. 11 —
coagulare cogere. Da Pigliare, poiché
,
retorio. 1—2. E cosi ora chiamasi l'Alto rappresentare nel alga, del $. 9.
quando un liquido si rappiglia o rap- composto per ordine dell' autorità o RAPPRESENTARE. Rap-presèn-tò-re.
prende, par che una parte pìgli opren- Att. Condurre alla presenza Recare in-
con coi qualsivoglia affinale
da — N. Far rappresa-
l'altra.] 2. ass.
d' uffizio
dal più basso al pifa alto, attesta, o av- nanzi, Presentare, Offerire, Esibire. Mo-
,
>o. [
—5. Veter.
Lat. irerum te dare ainplecri. )
Rappigliare o Rappigliarsi
,
,
da Rappigliare. V. Rappreso. artefici. Que’ pezzi ebe s’adattano par or- giare. —
7. Imitare negli spettacoli le
RAPFOGGIARE. Rap-pog-giò-re. Alt.
Lo slesso che Appoggiare.
namento a qualche lavoro. 7. Mas. — ezioni o le persone di qualche favola o
—
Rapporto degl' intervalli : è l'Esatta de- storia. 8. Onde Rappresentare o
RAPPORTAGIONE. Rap por-la gió-na. terminazioni* del grado di distanza fra Rappresentarsi le commedie. Recitar-
Sf. V. A*. V. e di’ Rapporto nel primo [Lai. eomaediam agire, exibere.j—
due suoni differenti , espressa con nu- le.
sign. meri. 9. Tener la vece c ’i luogo d’ un altro ,
RAPPORTÀMENTO. Tìap por-la -mén-to. RAPPORTO. Add. mslnc.di Rapportato. come Egli rappresenta il tale. ( Lat.
:
, e talora vale
tala.
dere, Ripigliare, Riprendere.— 2. Rap- Prcsedervi. — 11. E . ass. nel primo
RAPPORTANTE. Rap-por-tcm te. Part. pigliare. Coagularsi. [Lat. coagulare.) sign. — 12. E n. pass, nel primo figo
di Rapportare. Che rapporta. [Lat. re- R APPRENDIMENTO. Rap pre n -dimét- — 13. Rassembrare.
lator.)
to. Sm.Ripiglia mento, Confcrmamento. RAPPRESENTATIVA. Rip-pre-sen-io-
RAPPORTARE. linp-par-tà re. Att. en. [Lat. r ed mf agrario. ti-va. Sf. Il talento e L'efficacia dei rap-
ass. e pa>s. Da Rapporto nel 1 sign. .
RAPPRESAGLIA. Rap pre-tà-glia. Sf. preseti tara.
Tortore altrui nuora o avviso, Riferire, Termine che indica il Prendere o il Ri- RAPPRESENTATIVAMENTE. Rappre-
Riportare ciò che si è udito o veduto. tenere la roba altrui come per sicnrlà o jvn-to-ri-ca-méfl-t*. A»v. la rooaorap-
[Lai. referre. Da re particella Iterativa, caulinne, o come risarcimento di danno presrnlalivo.
r. da portare. J —
2. Ridire per legge- sofferto, quando il danneggiato non ba RAPPRESENTATIVO. Rap-prt-sen-ta-
rezza n a maliz a le male cose che si sono tribunale competente cui possa ricorre- fi-uo. Add. m. Aito a rappresentare: e
udite dire d altrui. 3. Divulgare,. — re. Cosi chiamasi poi dal volgo il Ripi- dicesi delle cose anziché delle persone.
Pubblicare. —
4. Accusare; onde Esser
gliarsi per forza ed illegittimamente la [Lai. repraeientane.)— 2. Agg. di Poe-
rapportalo per E«scre accusilo. B. — roba che alcuno si ha usurpato, o l’Ap- sia . detta anche assolutane Rappre-
Accagionare, Incolpare.— 6. Attribui- propriarsi altra cosa equivalente. Nel sentativa.
re, Assegnare, Riferire. 7. Dupliea- — senso militare è Ogni danno che 6i fa RAPPRESENTATO. Rap-pre-em-tà-to.
tivodi Portare. Riportare, Ricondurre, da’soldati ad un popoloneroico per ven- Add. ro. da Rappresentare. Condotto
Di nuovo portare. [Lat. reducere. J— 8. detta del danno fatto da qualche indi- innanzi, Presentalo. (Lat. ejrk'òiriti.]
E fig. —
9. Addurre, Citare. 10. Di- — viduo di esso popolo ad alcuno de’loro. — 2. Dimostrato. Significalo. [Lat. da-
lazionare , Indugiare. li. Narrare, — f Lat. repraesalia, reprneealiae. J 2. — mo nstratui, retato*.) 3. Recitato.— —
Raccontare. —
12. Rimandare , Rin- Far rappresaglia, vale Ritenere la roba 4. Figurato, Espresso. 5. Preseduto. —
viare —
13. Rappresentare. Mostrare, altrui per compensarsi. —
3. Leg. Dritto — 6. Mostrato. Fatto vedere.
Esprimere- [ Lat. referre , esprimere, j di rappresaglia ; Dritto che ba un So- RAPPRESENTATORE. Rap-pre-een-ia-
—14, Dicesi Rapportare grazia al modo vrano di vendicarsi « farsi giustizia da to-re. Verb. m. di Rapprc-eularo. Che
48
RAP BAR MAS
rappresenta. —
8. Chi fa le vecf, Chi altro scritto mendicalo qua e lèdagli Eccellenza. [Lai. tingularUas praettan-
lieoe 11 luogo di ao «lira. scritti altrui. [Rkaptodia . da rkapto
|
1
(io. ) —
4. E fórse in sigu. di Le olezza.
RAPPRESE NTATR1CE. Rap pre-ien-ta- fui. di rkapto io cacio , ed ode canto.] RARIFICARE. Ra H-/5-c4-r«. Alt. Far
tri-e».Ve rh. f. di Rappresentare. Che — 2. Tituki de' libri che formano le opere divenir rado, Diradare, Dilaterò. [ Lat.
rappresenta. [Lei. referen».) di Omero, quale
il ad fu esse attribuito rarefacere.} —
2. E a. pass. Div eoir
RAPPRESENTAZIONCELLA. Rap pre- perchè dopo essere siate lunga pena di- rado. [Lat. raraicrra.)
itn-ln- iion cèl4a. Sf. dim. di Rappre- sperse a confusamente cantate da' Ra- RARIFICATIVI). Aa-ri-JS-ca-tt-oo. Add.
seaUzioae. — 2. Piccole commedie o psodi , vennero quindi per opera di m. Che ha virtù di rarificare.
re ree. Pisisirato distribuite nell'ordine natu- RARIFICATO. Ra-ri-H-cà-to. Add. a.
RAPPRESENTAZIONE. Rap-pr»-ten-tà - rale eoo coi furono composte. da Rarificare. [Lai. rartfacius.]
sid-na. Sf. Il rappresentare o raffigu- RAPSODIA TORE. Raptodia tó-re. Add. RAR1PL0R0. Ra-ri-flò-ro. Add. m.
rare, cioè L’essere immagine o figura ,
esm.V.G Filol. Lo stesso che Rapsodo. comp. Bot. Che ha pochi fiori. (Lat.ro-
di elcooa cosa ; Rappresentaroento. RAPSODISTA. Ra pto-di ita. Add. e sm. riflonu.)
[Lei. memorici repraeeenta'io.)
, 2. — I
V. G. Filol. Lo stesso che Rapsodo. RA RIF0GL1AT0. Ra-ri-fo-glià-to.Add.
Leti. Quell’azione per coi ai rappresemi RAPSODiTA. Ra pio- dita. Add. e sm. m. comp. Bot. Che ha poche foglie.
od dramma una commedie ec. , eie V. G. Filol. Lo stesso che Rapsodo. ( Lat. rarifolùUux.)
—
,
commedie rappreseolat*.
elesse 3. RAPSODO. Rà-peo-do. Add. e sm. V. G. RARI PILO. Ra-rì-pi-lo. Add. m. V. L.
Leg. Rap prese milione si dice di Coloro Filol. Cantore errante presso i Greci . Filol. Agg. di Chi è poco peloso , di
I quali haooo giu» di succedere a un'e- il quale De’tempi remoti appoggiato ad Chi ha il pelo poco folto. [Lat. rartpà-
redità , come rappresentaci! qoelii ai un bastoni- di lauro, cantava per la vie, lua.]
quali ao tei diritto apparteneva. ne’ mercati, ne’ teatri, o alla mensa dei RARISSIMA MENTE. Ra- ritti ma-mén-
RAPPRESENTEVOI.E. Rap pre-ien-H- Grandi le aue o le altrui poesie ma ,
te. Avv. superi, di Raramente. [Lat.
vo- la. Add. com. Atto a rappresemare. principalmente quelle di Omero. Venne rarùatma.]
RAPPRESO. Rap-pré-to. Add. m. da poi applicato tal ause al Cantore .Adu- RARISSIMO, /fa-rir-ai-mo. Add. m. su-
Rapprendere. Rassodalo Congelato. , natole e Compositore di versi ed anche peri. di Raro. Altrimenti Arciraro,
(Lat. coagulato*.]— 2. loliriuato. [Lai. di altri scritti qua
,
considerava»! come un responso dona- RARO. Rà-ro. Sm. Rarezza; come dicesi
RAPPRESSARE. R i. pre» 1 1 re Alt. mi. Dice vasi anche Slicomsniia. [Lat. Il caldo. Il freddo, L' umido ec.
Di nuovo appressare, Ravvicinare. (Lai. rhapeodomantia.D* rhaptodo» chi cuce, RARO. Add.m.; contrario di Fitto, Spesso
ittrum accedere .) — 2- E q. pass. I
chi tesse canti, e da mantia divinazione.) e Denso. Altrimenti Rado. (Lat. rana,
RAPPRESSATO. R>f pret-tà-to. Add. RAPL'GLIO. Ra pù-glio. Sm. Agr. Queo- /torta , dal gr. areot che vale il mede-
m da Rappressare. I
li tà di rape. Voce u-ata per la rima nel simo. la celi, brelt. rotte» o rotar.] 2. —
BAPPROFONDARE. Rop-pro-fon dà-re. seguente modo proverbiale Chi vuole Poco, Scarso ec. [Lai. paueur modista.)
Att. Lo stesso che Riprofoudare. uu buon Mpugho Lu semiai
:
rhe Approssimato. Add. com. Soggetto a rarefazione , Che sarebbe la parola Radere ; ma ooo li
RAPPROVARE. Rap-pro và-re. All. Ap- può rarefarsi. usa per questa significazione nella ma-
provare di nuovo, o templi cernente Ap- RAREFATTO. Ra-re-fàMo. Add. m. da rina. (Dararum part. di rado.)
provare. Rarefare. Divenuto o Fatto raro; con- RASCEMARE. Ra-ece-mò-re. All. comp.
RAPPROVATO. Rap-pro-tà to. Add. m. trario di Spesso o Denso. [Lat. rarefa- Scemare di ouovo.
da Rapprovare. tta ».] —2. In forza di sm. Rarefa- BASCETTA. Ra-tcii ta. Sf. Ar. Mes.
R APPUN TARE. /top-pun-fà-r#. Alt. comp. zione. dim. di Rascia. — 2. Chirom. Nomo
Di nuovo appuntare. [Lat. ninum a- RAREFAZIONE. Jto-re fa-xiA-M. Sf.Fis. dato alla lioes, o alle lineo che sono al
euere.) L’atto di rarefare, o di rertfarai; L’tUo pugno , cioè dove la mano si unisce al
RAPPUNTATO. Rap-pun-tà-to. Add.m. per cui un corpo si dileta, e senza cre- braccio. La rascella ordina riamente è
da Rappuntare. scer di massa occupa uno spazio mag- composta di due o tre linee; ma qualche
RAPPURARE. Rap-pu-rà re. Alt. Puri- giore; opralo di Condenaazioue. volta ve ne sano sino e quattro cd an-
ficare. Apparare. RA RESO BILE. /fa-r*-fci-òi Ia.Add.com. che cinque. I chiromanti sostengono
RAPRENO. Ra-pri-no. Sm. Boi. V. A. Che pnò rarefarsi. che più ve ne sono, più le vita è lunga.
V. a di'Ramno. ( Lat. rhnmnua. Dal RARESC1 BIUTA. Ra re tei Indi tà. Sf. RASCHIA, Machia. Sf. V. A. Med. Sorta
aelt. gali, rat arboscello e preat pruno, Fls. Proprietà che hanno i corpi di ra- di malore, ricordato digli antichi me-
, alcuni Indicandolo come
rovo.) refarsi , di dilatarti. dici specie di
RAPSODIA. Ra-ptodi-a. SL V. 0. Filol. RARETTO. Ra-rit-to. Add- m. dim. di scabbia, altri come specie di tigna. [In
Unilura di canti , Poesia di varai ree- Raro. Alquanto raro , Poco fitto. (Lat. ingl. rhoa , dove tk ai pronunzia corno
«olii e postiinsieme Poesia composta
; perrarut, uliquanrum rana.) se lo scia bla , significa efflorescenza sa
di varii vera! qua e 14 raccolti ; cosi RAREZZA. Ra-réx-xa. Sf. ast. di Raro; la pelle , useitura. In celt. brelt. rhoo
detta dall'uso de’Greel . ne'giuochi e feste contrario di Densità e di Frequenta ; vale , secondo Le Gooidec , una spezia
de'quali ai recitavano peni delle poesie altrimenti Radazza , Rarità. [Lat. ra- di rogna che viso ani capo a’ fanciulli.
d’ Omero. E dicasi anche di qualunque rtlitdo.j— 2. Scarsezza .—3. Singolarità, In gali, tgraik tigna. In apag. ratear
Ci min ali, Vel. III. 42
, , t — ,
B A* RAS RAS
grattare.] —2. Ar. Mes. Strumento di —6. Proverà. Chi piscia rasciughi, vale polverizza. [
Lat, ratii. Ratit da rari
ferro tagliente , ed ino di raschiare i Chi ha fatto il male nc dee sentire il 10 rasi. ]
viali de' giardini ; altrimenti Rastia- danno. RASIERA. Aa-iié-ra. Sf. Ar. Mes. Stru-
tojo. RASCIUGATO. Aa-iau-gì (o. Add. m. mento slmile alla radimadia. (Lat. ra-
RASCHIABILE. fJa-acAià-W-la.Add.com. da Rasciugare. Rascioilo. Lo stesso che duto.] —
2. Pezto di legno cilindrico o
Da esser raschiato. Asciugalo. (Lat. afofarrus.] hi io a guisa di regolo il cui orlo a npe-
RASCHIAMENTO. Ra-tchia-mén4o.Sm. RASCIUGAI LIRA. Ra-tnu gatù-ra. Sf. riore è a piano inclinato , il quale si a-
Latlodel raschiare; altrimenti Raschia- Il rasciugare. dopera per misurare le biade, striscian-
tara, Raschiata. RASCIUGARE. Ra tctuMà re. Alt. Lo dolo sugli orli superiori della misura a
RASCHI ANTE. Ra-ockiàn-U. Part. di stesso che Rasciugare e Asciugare. — fine di far cadere tutto quello che ec-
Raschiare, Che raschia. 2. E n. pass. cede l'altezza di essa. (Lai. Aotfon'ama.]
RASCHIARE, /?a-zràià-re. Alt. Grattar R ASCIUTTATO, ila-zeiul-fà lo. Add. m. — 3. Cosi chiamasi anche il Raschiatoio
la superficie di checchessia eoo ferro , o da Rssriultarc. Altrimenti Rasciutto. de’ bottai. — 4. Mario. V. Raschietta.
altra cosa tagliente. fLat. raailore . ra- Lo stesso che Rasciugato, Asciugato. RASIONE. Ra ri ó-ne. Sf. V. A. Lo stes-
dere. Potrebbe crederai che siccome da RASCIUTTISSIMO. Rj-tciut-tìs-ti-mo. so che Rasgione. V. e di' Ragione.
rodere, rosi, si è formato rosecchiare , Add. m. saperi, di Rssciotto. RASMO. /to-amo. 5m. V. A. V.e di' Rab-
cosi da rari Rasecchtare , e per sioc. R ASCIUTTO. Ra-tóuito. Add. m. da bia. [Lat. rabici. Dal lod. ratcn arrab-
Raschiare. Ma si ha in gali, ruitg ra- Raaciuttarc , aloè, di Raaeioitato. Al- biare. lo pera, resm pugna : in illir.
dere, In frane, roder, che 11 Bnllet cara trimenti Asciutto Asciugato Rasciu- razmtrìa lite. Inimicizia.]
dal celt. brett. rada raschiare Secondo
,
ciegarchatti raschiare. In gr. rkaxo aecco persele. 4. Proverà. Non aver te. [Dal pera, ret che vale il medesimo.
fut. di rtazzo io percooto insieme. In rase lutti gG occhi vale Esser giovane, Anche in l«p. d orsi rato. ] 3. E per —
ebr. raqagh percuotere due cose Insie- Esser di poca sperieora.
,
melaf. —
4. Per simil. Detto delta Cor -
me. Nelle qasli voci molto entra lono- R.\ SCO. Rusco. Sm. Ar. Mcs. Strumento • leccia esterna delle mela e slmili.
raatopea.) —
2. Per aimil. Toccare ao- da raschiare altrimenti Raschiatoio.
;
RASO. Add. m. da Radere , ed è proprio
perficis Intente. RASENICO. Ra-tè-ni-co. Add. m. Filol. della barba e degli altri peli recisi col
RASCHIATA. Aa-zehiA- fa. Sf. Lo stesso Agg. di linguaggio. Il linguaggio rase- rseojo, ma dicesi pur de* Capelli morsi
che Raschiatura. nieoera osato in Roma unicamente per colle cesoje; e per metonimia, del Men-
RASCHIATO, Ra-tckià-to. Add. m. da gli oggetti di arcana religione. jCredeai to , del Capo donde aleno state tagliate
Raschiare. fLat. rato*.] -2. E tìg. chiamato rasenieo al fatto linguaggio ,
la barba, le chiome. [Lat. ratut.) — 2.
RASCHIATOIO. Ratehiató-jo. Sm. Ar. rebè insegnalo da' Risoni ma prò- . Onde Andar riso assoluiam., vale An-
Mcs. Strumento che serre a raschiare bilmcDte altro non significa che lin- dar colla barba, o co' capelli rasi. 3. —
Basco.
;
raschiando. (Lat. romanismi.] 2 E — to, principio.] hera o Vota. —6. Parlando di Fiume:
per simil. —
3. Luogo d'onde è stata RASENTARE. Rasen-tà-re. Alt. Acco- Raso raso , vale Quieti , Placido , Non
tolta la cosa raschiala. starsi. in passando, tanto alla cosa, che ondeggiante, e cosi raddoppiato ha for-
RASCHIETTA. Ra schiètta- Sf. Mario. quasi glia si tocchi. [ Lat. prope adte- za di superi. —
7. Parlando di Lettere,
Uno 'strumento di ferro con manico di qui consertare ]
,
—
2. Accostarsi
,
in
\
legno, col quale si rastlaoo le bordature passando, nella maggior vicinanza pos- letut.] —
8. Per simil. 9. E fig. Raso —
del bastimento quando si vogliono
,
sibile ad una cosa, Camminare accanto dal libro della vita , cioè Morto. IO. —
nettare per catramarle di nuovo. accanto ad essa. E coai parlaodo di oa- Parlando di Misura, vale Spianala, Pa-
RASCHIO. Ràschio. Sm. Ar. Mes. Qua- ve dicesi che rasenta la coila quando reggi ila. —
11. Onde A raso, posto
lità di cacio che si fabbrica nelle Cala- nel suo corso le si tiene vicinissima.
,
chiamano raez un Illirico.] 2. Cosi — Talora questa preposizione è adoperata cessitalo, s'appiglia a qualunque cosa ,
,
diconsi anche Quelle tele nere che ado- a significare cosa che sfa Inerente , at- o buona o rea, ch’e* pensi che possa aiu-
perarsi per paramenti di chiesa ue' fu- taccata ad un'altra. tarlo; Ricorrere per disperazione anche
nerali. RASGADO. Ra-tgà-do. Sm. T. Spago. a cose nocive e impossibili. 5. Menare —
RASCIERE. Ra tcii re. Add. e sm. Ar. Mus. Preludio che gli Spagonoli ese- 11 rasojo; modo proverà, e dicesi per lo
Mes. Colui che fabbrica o vende panni guono, toccando successivamente tutte pib di femmine di malo affare che eoo
di rascia. le corde della chitarra col pollice, e se- vezzi e moine carpiscono agl'incauti
R ASCI ONE. Ra-tció-ne. Sf. V. A. V. c guendo la misura ed il ritmo dai Bole- roba e danari tolta la metafora dal
:
di' Ragione. ro e delle Seguidilla/. Il Rasgado è il barbiere il quale quaoto più ha mae-
RASCIUGANTE. Ra-sciu-gàn-te. Part. i
Ritornello ordinario di siffatte specie atria, tanto più insensibilmente rade la
di Rasciugare. Che rasciuga. d’arie. barba. —
0. Portare o Avere il miele in
RASCIUGARE. Rosei u-gàre. Alt. Lo RASGIONARE. Ra-sgio-uà-re. Alt. V.A. bocca e il rasojo a cintola o simili : s>
stesso che Asciugare. (Uat. ticcare V. e di' Ragionare. dicono di Chi dh buone parole e cattivi
exticcore detergere.}
, 2. Far dima-— RASGIONE. Rasgió-n*. Sf. V. A. V. e hlli.
grare, Far divenire asciutto. — 3. E detto di' Ragion a. RASONE. Ra-tó-ne, Sf. V. A. Lo stesso
de*Fiumi , Paludi e simili.— 4 E o. .
RAS1DB. Rà-ti-de. Sf. St. Nat. Sorta di che Rasgione. V. e di* Ragione.
«*« nel figo, del §. 2. 5. E n. pass. — pece secca e dura , e che facilmente si : RASPA. Rà-tpa. Sf. Ar. Mes. Spezie di
$ , , -
per grattare: ed indi raspa malattia che Rappresentare Comparire, e dicesi an-
,
tori per levare i colpi dello scarpello. fa grattare. V. retimol. di Raspare §4. che fig. [Dal lat. resignare per ispiega-
Detta anche Lima raspa o Scuffina. — RASPOLLAMELO. Raspoi-la-mèn-to. re, aprire, addimostrare? ed è da re part.
4 Mario. Pinolo istromeoio di ferro
. Sre. Il raspollare. inseparabile iter, e signare notare, mar-
tagliente con un manico di legno che , RASPOLLARE. Ra-spol là-re. N. ass. care. Val dunque Replkaiamente no-
serve a grattare le oavi per tenerle net- Agr. Andar cercando i raspolli. [ Lat. tare.]— 3. Far preseute, Presentare;
te. Avvi la doppia, la grande e la pic- raetmari. } —
2. Alt. e fig. Portar via. Confessarsi obbligato ad oleario Di- ;
cola. RASPOLLATURA. Ro-sfhl la-tù ra. Sf. chiararsi tuo servitore. Onde i modi
RASPANTE, Ra-spàn te. Part. di Raspa- Agr. Lo stesso che Racimolatore. usati, principsl mente nel terminare le
re. Che raspa. — 2. Agg. di Vino, vale RASPOLLO. Raspól lo. Sm. Agr. Rad- lettere. Le rassegno il mio ossequio
Frizzarne, Piccante. — 3. Arald. Ram- molelto d’uva , e per lo più intendesi Le rassegno le ra>e obbligazioni la
,
parne. quello scampato dalle mani del vendem- mia osservanza esimili. 4. E n. pass. — ,
RASPARE. Raspà-re. All. e neiit. ass. miatore. Dim. di Raspo. Rappresentarsi , Comparire. — 5. Uni-
Adoperare la raspa , Levare colpi , e i RASPOLLUZZO. Ra-Spol-Iùsso. Sm. formarsi, Conformarsi. 6. Fu detto —
Polir con la raspa altrimenti Arraspa- dim. di Raspollo. Piccolo raspollo; Ra- Rassegnarsi in terra per Cadere. 7. —
re. — ;
Fig. Portar via. Rubare. [Lat. eimolnzzo. Milit. Dar la rassegna ai soldati, Ri.
furari. Dallo spago, raspar rubare, la R ASSAGGI ANTE. Ras -sag-g>àn-le. Part. scontrarne il numero, Esaminarne l’i-
celi. gali, ra affatto, del tutto, e spuinn di Rassagginre. Che rassaggia, Che as- struzione e rettitudine nelle mosse e
spogliare , rubare. In ungher. roblat saggia di nuovo. negli eaercizii militari. [Lat. rwanzere.]
rubamento: io illlr. razpariiii scarica- RASSAGGIA RE. Rassog-già-re. AU. — 8. E o. ass. —
9. Mario. Chiamata
re.} —
3. Per simi!. Qurl frizzare che rorap. Assaggiar di nuovo. [Lat.tfarum a rasaegnarsi Intimazione che si fa
:
provasi nella lingua per effetto del vi- degustare. ] da un vascello ad un bastimento, per-
no che perciò dicesi Raspante.
, 4. — R ASSAGGIATO. Rassaggiàto. Add.ro. chè venga aHobbcdienza.
Parlando di cavalli o simili , Raspare da Rassaggiare. RASSEGNATAMENTE. Ras se gna ta
dicesi Quel Percuotere che fanno ca- I RASS AURE. Russa-U-re. Alt. V. À.V. mén-te. Aw. Con rassegnazione Con ,
Il IS BA8
Fir chiaro « serano ; e ai die* propria- RÀSSIGNARE. Rat-ti-gnà-ri. All. V. 2. rastello; lo atesso che Menerò il
Far
mente dei cielo e dei l’aria , quando al Poet. dette per la rima in luogo di Ras- rastrello. V. Rastrello, 3. 3.— Mi-
partono nugoli. [Ut. tarmati, tran- segnare. lil.Rastrello nel sign. del $. 3.
—
i
quillare.] —
Fig. Illuminar*.
3. 3. BASSI MIGLI ANZA, Rat ti-mi-gUàn-ta. BASTIA. Ràiti-a. Sf. Agr. Lo stesso che
Rifar lino. Ricreare, Riconfortare.— Sf. V. a di’ JfajtomiriMmsa. Basta. [V. l’elim. di Rattian.]
4. fi. pass, ori primo rigo. 8. E fig. — RASSIM1GLIARE. Ros si mi glià-rt.Alt. RASTIAL1NGUA. Rastia-lin-gua. Sm.
Deporre la tristezza, Ricco fonerai, Ral- e o. pesa. ?. e di’ Rattomigiiart. comp. Ar. Mes. Umioelte d’avorio o di
legrarci. RASSODAMENTO. Rat to da mèrito. tartaruga, da taluno adoperata a polir
RASSERENATO. /faa-a**’*-*à-lo. Add.m. Sm. Lo sleseo che Assodamento. la liogna per levarle quello strato ma-
da Rasserenare. [Ut-jerfnafai.j-S.B fig. RASSODARE. Rat-to-dà-n. AU. Di te- coso che sovente le ricovre. [Ut. lin-
BASSERVARE. Ratur-và-r*. Ali. V. e nero far sodo e duro ; Render forti le guae scalpium ]
Sto. Lo stesso che Assetta meuto. 2. — ri, tolidum riddivi \ — 2. Per mctaf. R ASTI A P A V M BNT Il Ra-itia-pa-vi - .
Cor re rione di componimento. 3. Ar. — Confermare, Fortificare, Afforzare. [Ut. min-ti. Add. e soi. comp. indecl. Cbe
Mes. Rassettamento dicono gli stampa- con^rmar», /trmtrm ridditi.] 3. As- — raslia pavimenti , Saccardello ; e sf
I
Sf. Rastemigliameoto. [
Lat. zimtit- Mes. Lo stesso cbe Raschiatoio. 2. —
cesi Rassettar k' olive o simili e vale Ri- tudo] Cbir. Isirumeolo composto di un disco
corle di terra, ove sono cadute. — 3. E RASSOMIGLIARE. Rat-to-mi-glià-re. d acctajo temperato, di forma varia, ra-
per simil. si dice del Raccogliere o Met- N. ass. e pass. Aver somigliami, Esser gliate ne margini , e sostenulo nella
tere insieme qualche cosa. — 4. Pure simile; Rassembrare, Somigliare, Simi- sua parte media da uon stelo cbe ter-
per simil. Ricondurre con ordine le gliare, Assomigliare, Assimigliare/Lal. mina caso stesso tu un manico faccetta-
greggi o simili , ed anche Riordinarle riottlem «ae.J — 2. Alt. Far simile.— to. Il rastiatojo serve a raschiare la su-
nell'ovile. —
5. Ripulire mangiando. 3. Imitare. perficie delie ossa, a staccarne II perio-
— 6. Rabberciare. —
7. Riparare.— RASSUMIGMATIYO. Rat-to-mi-glia-ti- stio , a distruggere le carie superficiali.
8. Mettere in assetto parlando di e-
,
vo Add. e sm. Atto a somigliare, a di- [Lai. radula, tcalprum, runcicula.]
sereilo ,
di soldati ec. cioè Mettergli notare nssomigltenza. Lo atesso che RASTIATUR A. Ka-tiia (u-ra Sf. Lo stes-
in ordine per alcuna impresa— 9. N. Assomigliativo. so che Raschiatura. (Ut. ramenlum
ass. —
10. N. pass, nel primo sign. 1
RASSOMIGLIATO. Aas-fo-mt-^ltà-to ratura. 1—2. E per simil. e in (scherzo.
,
— 11. Raffazzonarsi. [Ut. za exorna- Add. m. da Rassomigliare. BASTIONE. Ra-tUÓ-nt, Sm. Ar. Mes.
rt.)— 12. Ricoverarsi, Adagiarsi.— 13. R ASSOMIGLI ATORB. Rat- to-mi-gUa tò- Strumento di ferro, eoi quale i gettatori
Accomodarsi, Adattarsi. 14. Dicesi — te. Verh. m. di Raisomigiiare. Che ras- di metallo puliscono il bronzo dopo :
Rassettarsi io mano , in pugno noa somiglia. cbe è fuso ori bagno della fornace , ne
spada o simile e vale Meglio impu- RASSOMIGLI ATRICE. flax-ao-mt-jlta- cerano la stummia, e lo cacciano verso
gnarla e più acconcia mente a colpire. tri-ea. Verb. f. di Rassomigliare. Che la spina , acciocché corra ad infondersi
— 15. Diceri Rassettarsi io «dia par rassomiglia. nella forma : il cbe dioooo Rastrellare.
Accomodarsi in sulla sella. 16. Porsi — RASSOTTIGLIARE. Rat tol-ti-gUà-re. Altrimenti Rastrello.
nuovamente a sedere , Tornare ad as- AU. Di ouovo asaotligliare e talora RASTRELLAMENTO.
; Ra-ttrtl-la-vtfn -
settarsi , o semplicemente Assettarsi semplicemente Assottigliare. (Ut. a- lo. Sm. Il rastrellare.
cioè Sedersi. cuers, attenuare.] —
2 E lìg. Rendere
. RASTRELLARE. Ra strel-là-rt. AU. e
RASSETTATO. Rat «ri-fd-fo. Add. m da perspicace. —
3. N. pass. Diminuire , n. Adoperare il rastrello; e fig- Ruba-
Rassettare, Raccomodato , Racconciato, Scemare. [Lai. tmmmuerr.] re. — 2. Fig. Rastrellare la mensa, vale
Riordinato. —
2. Raffazzonalo, Ador- RASSOTTIGLIATO. Ras-tot-ti-gliò-to. Far tavola nella. — 3. Ar. Mes. Ado-
nato. —
3. Tornato a sedere, o sempli- Add. m. da Rassottigliare. perar il o rasitene, per cavare
rastrello,
cemente Assetiate. » RASSUMERE. Rat- tu- mi-rt. Alt. anom. la stummia del bronzo, dopo che é fuso
RASSETTATORE Rat Ut-la td-re.Verb. comp. V. Poet. Lo stesso che Riassu- nel bagno della fornace, acciocché corra
m. di Rassettare. Che rassetta. mere. —
2. Ristrignere, Raccorre. 3. — ad infondersi nella forma.
RASSETTATA ICE. Rat-ut ta-tri-e*. Riepilogare, Ricapitolare. RASTRELLATA, /fci-airtl-lò la. Sf. Agr.
Verh. f. di Rassettare. Che rassetta. RASSUMMAUE. Rat tttm-mà-ri. AU. Quella quantità di fieno, di paglia o ri-
RASSETTATURA. Rat-tel-ta-tó ra. Sf. frequentativo di Sommare. Y. Poet. in mile cbe si mena in una volta col ra-
Assettatura, Assettamento, Conciatura. luogo del regolare Rasa tramare. Rifar strello.
[Ut. conctimofio.) la somma, o Sommar di ouovo. RASTRELLATO. Ra-strii-là-to. Add.
RASSETTO. /faa-teMo. Add. m. sinc.dl RASSUNTO. Rat-tón to. Add. in. da Ras- m. da Rastrellare.
Rassettato. sumere. V. Poet. Lo stesso che Rias- RASTRELLATURA- Ra-itrel-la-tù-ra.
RASSICURANTE. Aar-tì-euràiWe.Pirt. sunto. Sf.Lo stesso che Rastrellamento.
di Rassicurare. Che rassicura. BASTA. Rà-ita. Sf. Agr. Strumento di RASTRELLIERA. Ra- tini -liè ta. Sf.
RASSICURARE. Rat-ti<u-rà-ri. All. ferro ad aso di rsriiar l’erbe uguaglia-
, Ar. Mes. Questa parola ha diversi si-
Far sicuro, Dare animo , Incoraggiare. re e rineUare i viali. gnificati nelle arti indurirteli. Io gene-
[ Ut. antmos additi. ] —2. N. pass. RASTELLO- Raitil-lo. Sm. Agr. Lo stes- rale è una Serie di caviglie o strisce di
Prender animo, Incoraggiarsi. [Ut. eon- so che Rastrello. [Ut. rartrifuf. Ra- legno poste le une accanto le altra a di-
firmari.) ttrum e Rattellum dal celi, brell .raitil stanze quasi cenali di qualunque mate-
RASSICURATO, /fa i-si*cu-rà-to. Add.m. che vale 11 medesimo, lo gal leso nudai, i ria elea le caviglie. Nelle stalle cosi di-
da Rassicurare. [Ut. con/trinaiuf.] iu frsnc. rat*aw, io tep. raitriUo. — I cesi uuo Strumento di legno , fatte a
,,
2. Confermare ua’af-
armi.— 7. M&rin- Utensile di corderia. s'inchiodano sotto U mezzo di due peo- fazione, on sentimento proprio, maoife-
B un Pezzo di tavola gucruito di setto noni, o grandi antenne, cioè il pennon stato per diretto ooo già per media-
od otto caviglie di legno, che si dispone dì maestra e la penna di mezzana , a ttone altrui. — ,
3. Piccai Ratificare la
neU* officina, dove si commettono delle nella quali passano » coppielti che tea- pace e vale Confermare il trattato di
corde minute per tenete separate le ma- gono la testo della vela nel luogo dei pace già stabilito.— 4. Leg. Ratificare
tasse de fili o legouoli, i quali debbono comandi; perchè in questo sito non se si dice anche ne'giodizii criminali U
tri menti Basirò. (Lai. raiirum,] 2. Esultare di nuovo , o Esultare sempli- dare in traccia è il medesimo che Ri-
E fig. — 3. Oode Menare il rastrello ,
cernente, oel sign. di Aggrandire. cercare. Nella stessa lingua jarraidh il
flg., vale Predare, Saccheggiare. [ Lat. RASURA. Ru-tù-ra. Sf. li radere. [ Lat. ricercare, ovvero io ricercherò: e ruilh
dtpopulari. J —
4. Dice*! Egli mena ratura. J
—
2. La materia che sì leva correre. In irl. rodotrcal errante, vaga-
tati rastrello, e vale Egli dice mal di nel radere. [Lai. rornenfum.]— 3. Can- boodo , giusta il Bullet. In cbr. rol*
tulli , Dice conto’* lotti senza rispetto caliamento. [Lai. rasura, delctio .]— 4, correre, lo ar. radei donna che scorre
e senza guardare in faccia , non la ri- Tonsura. (Lat. tonsura.] qua e là; e radda venil et ivit , e rad-
sparala ad alcuno. —
8. Milit. Quello RATA. Ad (a. Add.f. V.L. Agg. di Parte, dai ultra cilroque ambularli.]
steccato che si fa dinanzi alle porle ctoèParteoPorziooccoaTenevoledicbec- RAT1RE. Aa-fl-re. N. tss. Tirare le re-
dei le fortezze, e che si apre e si chiude, rilessi*, che tocca ad alcuno. (Lat. rata cale , che sogliono precedere la morte
o si alza e s’abbassa per dare o impedir porr io, rata pare. Secondo j
più, viene cioè raccolte di fiato tardo , sottile e
l'adito a chi viene. (Lat. cataratta. Da dal lat. rata pari. fem. di reor io peo- leoto. [ Lat. rtngnlfara animarti. Sem-
rattrcUo nel primo sesso per somlgliao- so, lo credo, e da para o portio porxio* bri che il ratire più esprima lo strepilo
sa di figura. In top. dicesi rustrillo per ne porzione creduta pertinente a tela* della respirazione difficile del moribon-
—
:
la ragione medesima. ] 6. Dicesi di no. Ha$si In ebr. rais pezzo, frammen- do , che la lentma e sottigliezza della
Quei legni con mensole a viticcio, dove lo , che ?i«n da razzala frangere: io respirazione medesima. In ìllir. roictali
ti posano le armi in aste; il quale atro* corno», radivi, fa illir. ras itali divide- strepitare: il celi. gali, raehd strepi tor
mento si chiama anche Rastrelliera. — re : in gali, tonala diviso ec.] 2. — Ed io ingl. lo rollìi , in s*s$. (hraofan serio*
7. Arald. Rastrello, nelle armi o im- io forzi di sf. nel medesimo signif. — ehiolare, strepitare: in ar. rata damo-
prese, vale La figura dal rastrello o sia 3. Oode Per rata , posto av verb. o a rem edidit, e ryfan mormorare contrai
dentato. È termine de’ bla son isti. Di n- guisa di prep. Proporzionalmente , Se- alinm. In ebr. ratham strepito la gr.
tato da nna sola parto, come quello de- condo quella parte che tocca «novene- rathagoi. ] —
2. Morire di dolore. ( la
;
gli agricoltori . è proprio contrassegno volmrate a ciascuno. «r. rodi perirne, e redo perire.]
dc'eadeui o Minori delle case principe- RaTAPIA. Ra la fì-a. Sf. Àr. Me». Vino RATITO. Aa-ti-io, Add. m. da Ratire.
•che; dentato da ambedue a guisa di o Rosolio che si fabbrica colie cirlege, — 2. Nomism V. L. Nome che Ro- i
•carpe.— ». T. de’magnanì. Quel pezzo brandivi!» acquavite; la qual radice non l’impronto di un naviglio odella prora
della serratura , dove passa la orino» ja (spiega ponto la qualità dell' oggetto. di uua otre, in Ialino Rata. [Lat. ra-
par testo. —
10. T. da' legnaiuoli. In- Probabilmente è voce corrotto dal ted. filtra.]
53
j J , . j -
BAI B AT RAT
RATO. Rà-to. Add. m. Ratificato, Con- RATTBNlTOJO. Rat-te-ni tò-jo. Sm.' toodeggia più, e a’ assomiglia a qua Ila
fermalo, Approdalo. ( Lat. ratut c«m- Riparo o Serbatolo. della tutta, • perciò da' Genovesi detto
firmatu/. Ratut è particella di raor io RATTENTO. Rat-tèa io. Sm. V. A. stoc, |
Pesce rospo. (Lat. raja aquila.!
aliato , io giudico: e però rato vai giu- di Ratienimenio. RATTO. Add. m. Veloce , Presto. (Lat.
dicato buono, stimato conveniente.] RATTENUTA. Rat-te-nu-ta. Sf. Ratle- etler ,
velox. Da raptus pari, di rapio
BATTA. Archi. Ogni «stremo
/" •( : i
Sf. nimeoto o Ritegno. [Lat. retando.] ioconduco prestarne u te, io fretta onde :
della cotoooa; ed è vocabolo che Unto RATTENUTO. Rulte-nù-to. Add. m. da raptim io fretta , prestamente , veloce-
comprende imoscapo, 1* quanto il som- Rallenerc. Lo stesso che Rileonto. [Lat. mente. Altri da sioc.di rapidut rapido.
moscapo. L'Imoscapo si chiama Ratta retetitu».] —
2. Represso, Raffrenato. In ebr. rati iu brell. rat , secondo il
—
,
da p-odi; il sommo»' apo, Ratta di sopra. 3. Cauto, Guardiogo. -4. Piu rat- — Ifullet, corrente, che corre. In gall.nrilJ»
[Sembra che ralla in sul priucipiu ab- tenuto, in forza d'avv. Più difficilmen- correre.]—2. Andare ratto, Aod«r retti,
bia dinotate la sola estremità superio- Con maggior ripugnanza. [Lat-eun- vale Andar con prestezza. 3. Ripido. —
re , dati' iliir. rat apice , punta. Si ba
te,
etonliue.) (Lat. acclivi».] —
4. Rapito. [Lat, ra-
per altro in celt. gali, earradh per e- RATTEPIDIRE. Rat-te-pi-d\-re. Att. e ptus.]— S.B ripetuto per maggior forra,
strrm'tà, margine, limite. n. Lo stesso che Rattiepidire, Intiepi- nei 1. sigo. come l'avv.
R ATTACCAMENTO. Rat-tacca-mén-to. dire. RATTO. Avv. Velocemente, Prestamente.
Sm. Il rattaccar*. RATTESTARE. RaU(e-tià-re. Att. Ri- [Lat. velocittr ctleriler.) 2. Tosta- —
RATTACCARE. Tìul-toc-cù-re. All. At- mettere insieme. —
2. E n. pass. Ria-
,
gradi.] —
3. Dicesi Rattaccare il lilo, e to. Rapidità, Velocità, Prestezza. [Lai. dar oè pian oè ratto , fig. , vale Non
vale Intermettere un trattato d‘ un ne- eeUritai vtloeitas , rapidità». ] 2. — potere op -rare nè Con maturità nè eoa
gozio , ma non romperne del tulio la
,
RATTÀRPARE. Rut-tur-pà-rc. Att. For- R.ATT1NARE. Rat-ti-nà-re. Kit. Ar.Mes. 4 . Proverb. Rattoppare lo sdrucio ,
se lo atesso che Rallrappare, Rattrap- Arricciare il pelosi panno; altrimenti vale Der rimedio ad uoo sconcio Re- ,
Frenare. —
3. Detto del l’asso e vale fiammare, Accrescere. lotto . per occupare minore spazio. Da
Arrestarsi. —
4. Detto del Pianto e vale RATTO. Rut lo. Sm. Rapina, Furto. (Lat. torti perf. di torcere-’ e però vele Attor-
Contenerlo, Frenarli*. 5. N. pass. — raptum.j —
2. R*p ime alo , L' atto del ciglia rsi. la frane, tor» torto.]
Fermarsi. [Lat. morari, conciar». ]— 0. rapire, e per lo più s'intende di donne. RATTOSTILO. Rit là-tti-lo. Sm. V. G.
Frenarsi, Moderar»!, Ritenersi esimili. (Lat. ropfii».]— 3. Estasi. [Lat. menlit fiot. Genere di piante , analogo alla fa-
— 7. Consertarsi. alienati t?, tri ex r ettut.) 4. Velocità, — miglia delle celar>uioee , e detta decan-
R A TT EN M ENTO.
I Rat te-ni-min-to . Sm Prestezza. —0. Idraul. Quella parte del dria mooogioia di Linneo , le quali fra
Il rallcoere. Lo stesso che Kìlcaimeu- letto del fiume, dov'è pochissime acqua, gli altri caratteri presentano uo ovario
to. [Lai. relentùi.J c molta corrente.—0. Zool. Top». (Lat. supero sessi le- g rande-conico a tre loco-
KATTENITIVA. flal-le-ni-llw. Sf. La tnut. Dal Irta, rat cho vale il medesimo. li, e stimma sessile, ossia privo di alilo,
facoltà del ratteuere. Lo stesso che Ri- Anche lo spegli, ha rato e raion per ec. ctenomi nazhoe allusiva forse ella
teifliv», Retriitiia. sorcio.! —
7 . Ratto m
jscalo. V. Onda- moltiplica costruzione del suo ovario
RATTEN ITIVI). /fut-ie-ni-li co. Sm-Ri tra. —8. Pe^ce ratto. Ferraccia simile scasile , ed allo stimma pare sessile .
legno, Riparo. [Lat. rejHjgulum.) alla pastinaca ; se non che la stia testa cioè senza stilo. (Lat. rtapioafyiaun. Da
-
' e
e d. asa. Non poter distender le mem- RAUMILIATO. Rau-mi li-à-lo. Add. m. Secondo il Mcoagio, è voce corrotta da
bra per riiiromento di nervi. [Lst. tor- da Ranmiliare. laòruirum. In pera. rafc» via, e ree vite:
pore eorripi.] —
2. B n. pass. Rannic- R A UN A MENTO. /fau-na-m<?n-fo. Sm. Lo Vite delle vie, Vite che hi trova nelle
chiarsi t Raccoglierai. [Lai. contralti. stesso cheRadunamento, Adunameoto. siepi, le quali fiancheggiano le vie. )
RATTRAPPATO. Rai-trop-pà-to. Artd. — 2. AccumuTamenio, Ammassamento. RAVIGGIUÒLO. Ru-vig giuà-lo. Add. e
ni- da Rattrappire. ILst. torpore eor- BAGNANTE. /fa u-ndn-(e. Part. di Rau- sm. Ar. Mcs. Formaggella schiacciata
replua.}— 2. E fig. —
3. Tardo, Restio. nare- Che ratina. Lo stesso che Hagu- di cacio fresco , di latte di capra o di
RATTRAPPATURA. Rattrap-pa-tù ra. uante, Radunante. vacca, che si fa in maggio e nelUauiiiu-
Sf. 11 rattrappare! ,
Contrattura. [Lat. RAUNANZA. Ro-u-nàn- sa. Sf.Lo stesso no io Toscana. [ Secondo alcuni , vico
contractio- ] che Ragunanza , Adunanza , Raguoa- dal lat. barb. rabiolae spezie di vivan-
RATTRAPPEVOLE. Rattrap-p4-vo-lè. menlo Adunameoto.
,
2. Ammassa- —
da delicata, di cui trova»! menzione in
Add. com. Atto a rattrappare, nel signi- mento Acrumulamento , La materia
,
una lettera dell'arcivescovo Giraldo
ficato di Arrappare. regimata.—3. Fare rannanza. Lo stesso presso Matteo Parigino. Io turco reva-
RATTRAPPIMENTO. Rat-trapyi-mén- che Fare ragunata. glyk cosa desiderala e facilmente ven-
(o. Srn. Lo stesso che Raitreppaturi. RAUNARE. Ra-u-na-re. Att. e o. Lo dibile, dal per», revagche vale il me-
RATTRAPPIRE. Rat drap pire. N.ssa. stesso che Radunare Adunare. 2. — desimo.)
e pass. Lo stesso che Raiirappore. 2. — Accumulare.— 3. Raccogliere.
,
da Rattristare. Lo stesso che Contristato, rente, e che io tre giorni si seccano. Averne pentimento. Emenderai. ( Lat.
Attristato. Secondo Bollet, rao in crlt. vai pic- ad mentii sonitatemrcdire.J
reeipiscere,
BATTULO. Sm. Zoo). Nome
[
il
RATTURA. Rat-tu-ra. Sf. Rapimento, le faglie alterne, liratr, per lo piò quasi timento Emendazione- [ Lat. reaipi-
,
c per lo più s'intende di femmine. [Lat. annate; le radicali lucciolate ; le cau- iccnlia. ]
rapi uro, raptus ] —
2. Rapimento di rine sessili; i fiori quasi violetti, a grap- RAVVEDITORE. Rovve-di-tt-re. Verb.
preda in caccia, e dicesi deTalcooi, degli poli terminanti. Fiorisce dal Maggio al m. Ri veditore. Revisore.
sparvieri e simili. Giugno, ed è indigena della China. [Lat. RAVVEDUTO. ilav-oi-dti-to.Add. ro. da
RAUCAMENTE. Rau-oa-min-te. Att. rophanue lalivu* £,ró.) Ravvedere. [Lat. rettpisceiu, ad bonam
Con raucedine. Con ranca voce. RAVANESE. Ra-va-ni-te. Add. • am. frugem rediens.]—2. Ed a modo di sm.
RAUCEDINE. Rnu-cè-di ne. Sf. Med. Agr. Nome volgare del Grano grosso RAVVIAMENTO, /fav-ei-a-mdn-lo. Sm.
A Itera tiona della voce che diviene velata comune, o nastrale. 11 ano stelo, o pie- Il ravviare. —
2. Riordinamento.
• ranca, cioè piò grave, men pura e men de, è molto alto, ha la spiga lunga più RAVVIARE, /fanti à re. Att. Rimettere
chiara del solito. (Lat. rovella*.) d on palmo, comprese le reste, che sono nella buona via , Ricondurre sul buon
RAUCO. Rà-u-co. Add. m. Dicesi di voce assai ruvide, e che stagionate nereggia- sentiero e si dice tanto al proprio co-
;
e talvolta di tosse, quando appresenlano no siccome nereggio nti o cineree , e me al fig. Il tuo contrario è Sviare.
raucedine; e dicesi anche di Chi ha rao-
,
onoro avvicinare. (Lai. iferum accede- pera. 8. alla scorso ragionato. (Lat. racìocinium.]
re .1 - 3. E
n. pass.
}
al fig. Ravvolgimento, Complicazione- (Lat. etreumaore.) 3. N. ass. e paas. Quello cbe all’ esperienza aggiunge il
Lo stesso che Inviluppamene, Avvilup- Aggirarsi, Andare errando. (Lat. erra- raziocinio; e di cesi anche di Medicina,
pamento. [Lat. eompliealio.) re.) —
4. Avvolgersi io torno. 8. Di- — opposta a Empirico. Nal primo signifi-
RAVVILUPPANTE. TJan-ni Jup-pàn-to. cevi Ravvolgersi io voluta , in spira e cato osasi aocbe in forza di sm.
Pari, di Ravviluppare. Che ravviluppa. vale Avere quella forma, quella figura. RAZIONALE. Sm. Eccl. Pezzo di stoffa
RAYVlLUPPARE./?utr-e»-lup-pà-re. All. — fl. E per metaf. 7. Tener lungo — quadrato, di un tessuto assai ricco, cha
Avvolgere insieme disordina tameote. Lo ragionamento di alcuna cosa. portava sul petto il gran sacerdote degli
atesso che Inviluppare Avviluppare. RAVVOLGIMENTO. Rav-vol-gimén-to. Ebrei. Era ornato di quattro ordini di
(Lai. ine o/aere complicare.)
,
2. Per — Sm. Lo stesso che Avvolgimento. [Lai. pietre preziose, su ciascuna delle quali
melaf. Confondere.
,
—
3 E n. pass, nel involtato, romplicollo, circuirla.] — 2. era scolpito il nome di una tribù. Il gran
riroo e secondo slgn. —
4. Parlandosi Fascia. sacerdote indossava H razionale per prò-
S i pensieri. Affollarsi o Venir alla men- RAVVOLGITURA. Rav-vol-gi-tù ra. Sf. • nunziar giudizio in cose d' importanza.
te. — 5. Parlando di soldati , dicesi Tortuosità. [ Lat. compitcolio inno- ,
RAZIONALITÀ'. Ra mìo na li là. Sf. aat.
sodo combattendo a faria, si coofoo- lutto. ) di Razionale. Qualità di dò cb’à razio-
ooo dlsordinaiamente nella schia. m RAVVOLTA RE. A'iv-vol-tà re. AU, Rav- nale ; Ragiooe. (Lat. ratio.)
R AVVILUPPATISSIMO, i?ci« -ti-lup-pa- volgere, Involgere Inviluppare, Rin- RAZIONALMENTE, ila-zio nal-mén-U.
ria-ii-mo. Add. m. superi, di Ravvi- voltare. — 2. E n.
,
taccata al carro ed avvolta intorno ad cie di raspa. Titolo de' quattro libri dell'Antico Te-
nna delle razze dì essa ruota. [DalTar. RAZZOLARE. Raz-xo-là-re. N. «ss. Pro- stamento che contengono la storia del
rana firraus et stabilis fnit
: e però priaracote il Raspar de' polli o di altri popolo ebreo da Samuele fino alla cat-
Razzare una ruota è Fermarla, renderla uccelli che bau per u*o di scavar co’ piedi tività di Babilonia. —
9. Nella Scrit-
Iu pers. re;»» vai anche stabi*
stabile. la terra. [Lai. icalpere, scaturire-] — tura Santa questo titolo significa in
le , fermo. Altri da razza di tal che ,
2. Per simil. Cercare con curiosità, Fru- generale 11 capo di una nazione, qua-
razzare sia Io stesso ebe legar la cate- gare, Rovlgliare, Svolgere ogni cosa per lunque sia il grado di sua autorità ;
na alla razza. vedere ciò che v'è. —
3. Per metaf. In- talvolta iodica una guida, un condut-
RAZZARE. Razzò re. N. ass. Il raspare dagaxe Investigare. [Lat. penemtari.) tore, cosi fra gli uomini come fra gli
c zappo re, che il cavallo fa colle zampe — ,
cante. comp. Azzuffarsi di nuovo. quel vizio della vile , il quale fa che
RAZZERIA.
1
Rax-ze-rì-a. Sf. T. colletti- RAZZUFFATO. Raz xuf-fà-to. Add. m. facilmente ne cadano gli acini.] 2. —
vo. Lo stesso che Arazzerla.— 2. E fig. da Raztuffarr. Zool. Genere d’uocelli dell’ ordine dei
BAZZESE. Ras-zé'it. Add. e sm. Nome RAZZUMAGLIA. /?aa-xu-mà-glia. Sf. corridori, stabilito da BrissoD e dedi-
di vioocbe si fa nella riviera di Genova. Bruzzaglia, Bordaglia, Marmaglia. Ple- calo a Rea moglie di Saturno. 3. —
V. Razzente. baglia. [Pegg. detTar. razamon disgre- Genere di crostàcei stabilito da Edward*
BAZZIMARR. fìat-xi~mà-re. Nent. pass. gala homiotun turba. Io illir. ixaut con questo nome mitologico , il quale
Lo stesso che Azzimate. (Traesi^ssima- spaziatura.) comprende finora una aula specie, che
'
re dall'illirico. Ma ai trae meglio dallo RAZZUOLO. Raz-xuòlo. Sm. dim. di è la Rhoca LatrtiUii. —
4 . Anal. Di-
spago, antiquato asemar che vale il me- Razzo. Piccolo raggio. (Lat. rodiota!.) fetto della caruncola lagrimale , onde
desimo. Io ar. zana adornò : io celt. — 2. Ar. Mra. Razzuoli: Quei peni di deriva l'epìfora.
irlaod. iciamh, in gall.fgtamA, igeimi i legno, o d’altra materia , della ruota , READB. Rt-a-de. Sf. V. G. Boi. Ordine o
oroamento, abbellimento.] che si partono dal centro verso la cir- Famiglia di piante che corrisponde alle
RAZ7IMAT0. Ras- zi-ma- lo. Add. m. da conferenza. [Lat. radiola#.] pipai eracee. Sono forse così denomi-
Cardinali, Poi. III. »7
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,
. i | , ,-
;
più deboli ed esili. —
25. Parli reali. do , e roibneach puntuto, lo ar. rebaja
apecialmenle quelle sonante cui ef- i V. Pari» sf. g. 89. denti medi! fra que' davanti e canino. I
fetti essendo bene conosciuti, costanti REALE. Sm. Sorta di moneta di Spagna, In led. rito* costola. ]
— 2. E per slmil.
e comparativi, bastano a dimostrare la ora d’argento, già d'oro. È la ventesi- REBELLE. Ri-bèl-l». Add. asm. partsodo
presenza di un determinato corpo ele- ma parie della piastra spagnuoia. e vale di perenna. V. e di’ Ribalta, [ini ri-
mentare io qualsivoglia composto. Di- otto quarti e mezzo, corrispondenti a bali ii. Ribellix. in lat. dicessi propria-
cesi anche Reattivo. —
2. Fis. Aggiun- sei grana di Napoli, fin isp. reai ] mente colui che violo e ridotto a aog-
to di Corpo: Che reatitnUce reciproca- REaLGAR. Re-al-gàr. Sm. Chim. Varie--
geiion di taluno ,
rinnovava contro di
mente razione sopra l'agro te. lui la guerra; da re particella insepara-
tà rossa del solfuro d arsenico, che si
REALDIRE. Re-al di-re. Att. e o. Leg. e beilo io combatto. In
trova in natura.
bile iterativa ,
to, e dicesi di Opere, Libri ec. — IO, Io realtà, Effettivamente, Veracemen- perduto affatto 1’ uso io Italia Ga dal
Leti. Società reale. Accademia reale te, In effetto. f
Lat. ra nera.]— 3. Schiet- cadere del secolo tvu.
ec. Quelle fondate da alcun re.
: — 11. tamente, Senza Inganno. [Lai. aperte ,
RECADIA. Re-ca-di-a. Sf. V. A. Lo eletto
Milli. Aggiunto di diverse cose nella amarre.) che Ricadio.
milizia, le quali iodica come maggiori REALTA’, /fr-ol-fò. Sf. osi. di Reale, e RECALCITRANTE. Re-ca l-cilràn-te.
nella spezie loro quindi i modi di
: sloc. di Realità. —
1 In realtà, posto Pari, di Recalcitrare. Che recalcitra ,
dire usualissimi di Fortificazione reale, avverb. Realmente. Veramente. Restio. Lo stesso che Ricalcitrante.
Assedio reale, Artiglierie o Pezzi reali. REAME. Re-à ma. Sm. Stato governato RECALCITRARE. Re-cal-ei-trà-re. N.
Insegne reali, Piazza, Ponte, Strada, da no re; altrimenti Monarchia, Regno. ass. Lo steaso che Ricalcitrare.
Esercito reale e simili, fe voce tutta TLat. regimili. | RECAMHNTO. Re-ca-mén to. Sta. Il re-
scolastica e affatto fuor d oso a’noslri REAMENTE Re-a-mén te. Avv. Malva- care. (Lat. apportalo.
tempi. —
12. Mariti. Galera reale ed giamente, Tristamente, Iniquamente , RECAMO, /fe-tà-mo- Sm. Mecc. Specie
anche Reale assolutamente. Cosi cbia- Scelleratamente. (Lnt. iniqua, mala.] di taglia con due girelle che si volgono
. masi la galera principale di una flotta, REAS. Ri-m. Sm. Rot. Lo stesso che Ro- ne' loro pernuzsi altrimenti Ricamo ,
:
comandata ordinariamente dal Genera- solaccio. Lai. papa ver erroticum. V. Troclea. [Lai. rechamu». Trovasi ra-
[
le- —13. Chim. Acqua reale o regale. l’etim. di chnmut in Viiruv. 10. 11: e voolsi co*l
Lo stesso che Acqua regia. —
11. Boi. BEASI. Ri-a-ti. Sf. V. G. Med. Atrofia detto dal gr. rtocAme fessura, a motivo
Agg. di Nespolo; cosi detto persimil. od Assenta telala della caruncola lagri- delle fessure io cui si inseriscono le
essendo il nespolo cinto d una corona male. ( Lai. vàia». V. l'etim. di Rea. girelle.)
simile a quella de' re. —
15. Ar. Me* REASSALIRB. Re-aa-ta ti -re. Alt. Lo
1
io modo arverb. Alla reale vale Schiet- col rebbio; e per estens one, Bastonare,
:
RECARE. cà-re.AU.Condarre di luogo
tameure, Slnreiamente, Alla buona.—
23. Fedi le, Esatto. —
o slmile. —
2- N. e*«.— 3. B n. psss. • luogo; ma si dice più specialmente di
24. Mus. Suoni REBBIATA. Reb-bià-ta. Sf. Colpo dato quelle cose che da più lootauo luogo
reali: Osi dironsi quelli che vengono col rebbio, e per estensione dicesi anche a avvicinano dove noi slamo , o dove
prodotti mercè il registro del petto, e di qualsivoglia colpo dato con bastone, d'essere facciam ragione. Ed anche la
•pioti direttamente dalla piena forza o altro simile strumento senso più geacrale, Portare semplice-
58
—A
,, , —
—
R EC REC REC
mente. (Lat. offerte. D»l ted. reichen garlo lo pili termini ,
e volesse pagarlo notare d'Aver finito di farla.— 105. Di-
prescolare, fornire, offrire, consegnare, aotkipa ameote. —53 E Recare a uo cesi Recarti a contrarlo uno e vale Ri-
metter celle meni di alcuno.) 2. At- — di valeanche Consumareo Dissipzre in pourloai nemico. 106. A coscienza —
tribuire, Imputare.— 3. Riferire inter- breve tempo tutto quello che dorrebbe checchessia, vale Farsene scrupolo. Non
pretando. —
4. Togliere, Prendere, e bastare per lutto 'I corso della vita. — reputar colpa. —
107. Ad amaritudine
dicesi anche in senso flg.— 5. Disporre, 54. A vita vale Risuscitare.
, 55. A — checchessia; vale Prender dolore di una
Indurre. [Lai. impeller t, convertere ,] — volgare , al volgare , o lo volgare, vale cosa o Reputarla un gran dolore. —
6. Ridurre. (L»i. redigere.] 7. Torre — Volgarizzare. [Lat. in vernaculam tin-
,
fortare Rallegrare.— 13. Ad amaritu- lingua In un’altra, vale Traslatare, piccola quantità , vale Tener conto di
,
dine, vale Amareggiare. 14. Ad animo — Tradurre. [Lat. vertere.] 62. Gonfia- — tutto. —
113. Ad uno, vale Riunirsi. —
checchessia o piuttosto Recarsi ec.
,
mento o gravità vale Render gonfio o
, 114. A favore, vale Reputar favore. —
vale Averlo per male. 15 Addosso — grave lo siile. —
63. Il pregio della fa- 115. A frutto, Reputar fruttuoso, utile.
alcuna con o Recarsi ec., Vale Addos- tica v vale Metter conto. Tornar conto. —116. A gloria, vale Gloriarsi, Vantar-
sarsela, Pigliarsene beige, o cura. [Lai. — 64. Io buona o in cattiva parte al- si.— H7. A gravezza
vale Aver per
curarti euteiptre. 1—16. Ad effetto, vale cuoa cosa , vale Stimarla o Prenderla grave, per dispiacevole. 118. A gra-
,
—
Effettuare. [Lat. «/Sterra, t>er/Seere.J— 17. lo bene o in male. —65. In campo al- zia. vale Tenersi in conto di grazia. —
A’ denti checchessia, vale Avvicinarselo cuna cosa, lig., vale Produrla.—66. Io 119. Alrnno ad un luogo, vale Farlo
•'denti per trarne p iato. 18 Al in- — cenere tale Incenerire , Distruggere. colà venire. —120. Alla memoria , a
dustria di alcuno alcuna cosa , vale — ,
Ad ordine, vale Ordinare.— 21. Ad oro, solazione, vale Desolare. [Lai. de tata- — 122. A mente alla mente alla me-
.
Venire alla conclusione , Ridurla al re. — 71. lo (scrittura vale Mettere simili , vale Rammentarsi , Ridursi a
netto. —22. A fine vale Annientare — 72 mansuetu-
io carta, Scrivere.
,
dine, vale Mansuefare.— 73. memo- In — 123. A molestia vale Aver per mo-
Fare ricordo. — 74. Innanzi
,
ec., vale Dar fine, Finire , Terminare , ria vale lesto.— 124. A ohmico, a nimico alcuoa
Pe» fezioqare. [Lai. finem imponete .]
,
130. A —
vale Rallegrare. —
28. Allo mani sue vale Riserbare, Custodire.—80. Io ser- acorno, vale Vergognarsi. 131. A tl- —
ec. alcuna cosa flg. vaia Ridurla io
, ,
vitù o simili alcuno , vale Farlo servo. ranoi , vale Diveoir tiranni. 133. A' —
poter suo ec. (Lat. in pcieitaiem redi- Ridarlo in iscbtevitù.— 8t. Io Signoria ventura vale Reputare cosa avventu-
,
gere.]— 29. Al pubblico, vale Pubblica- sua ec. alcuna città o simile , vale Di- rosa. —
133. A vergogna , vale Vergo-
re. — 30. Al suo nome elcuoa cosa vale venirne signore, Impadronirsene.— 82. gnarii, Reputar vergognoso. 134. A —
Mcttrrvi il ano nome. 31. A luce, — In sul disperare o sul d sperato, vale villania, vale Aver per male. 135. A —
va'e Palesare Manifestare. (Lat. in Far disperare. —
83. Io un corpo, vale viltà checchessìa, vale Adontarsene
lucem mi fiere, «ulgara.)
,
32. Al vol- — Fare un composto, Incorporare. 81. — 136. Cortese , vale Starsi colle braccia
gare V. g 55. —
33. A male stato, vale Io uno o in una, vale Accomunare. [Lai. avvolte insieme appoggiate al petto. —
Rovinare, Porre a cattivo essere.— 31. tn medium confcrre.) 83. La colpa a— 137. Io Augurio checchessia, vale Pren-
memoria, alla memoria vale Rammen- aè, vaie Chiamarsi io colpa. 86. L'a- — derlo per segno di cattivo avvertire. —
—
,
tare. 33. A mente aleuna cosa , vale cqua al suo mulino : dicesi in mudo 138. lo baja alcuna cosa, vaia Noa cu-
Impararla a mente. Lo stesso che Recar- proverb. deir Aver più riguardo al pro- rarla. —
139. Io braccio , in mano , in
si a mente, alla roeole. 36. A morte, — prio interesse che all'altrui, 87. Lode, — grembo o simili, vale Pigliare io brac-
vale Uccidere. —
37. A niente, vale An- vale Render laudabile.— 88. Noja. vale cio, ec. [Lai. in ulnts tuteipere.] HO. —
nullare, Consumare. [Lat. ad nihilum Aanojare, Infastidire. 89. Novella — In collo , iu testa e*, alcuoa cosa , vale
redigere.] —
38. A paee, a concordia, va- nuova, vale Portar nuove. Dar relazio-
,
sia, vale Asserirla causata da prestigli. — 95. Pregiudizi, vale Pregiudicare tarsi. la d' al-
—
,
45. A santità , vate Santificare. 46. Nuocere.— 96. Sdegno di checchessia cuno vale Rammentarselo ,
Sovvenir-
, ,
A sé uno , vale Tirarlo dalla saa , Gua- vale Far ch'altri di checchessia si ade- sene. —147. In pazienza, vale Porterà
dagnarlo. [Lat. conciliare tibi.\ 47. A — gui. —
97. Tenzone sopra una cosa ,
con pazieoza alcun che.— 148. lo piedi,
vale Rizzarsi, Levarsi 149. In mila —
similitudine vale Assomigliare.— 48. vale Porla lo disputa, Disputarvi sopra.
,
A giretto, vale Uoire, Immedesimare. — 98. Una ingiuria o slmili da uno, o persona , vaie Levarsi , Rizzarsi , Star ,
— 49. A sla porr , vale Fare stupire , Recarsela asfolmimeole, vale Ricono- auHa persona; altri masti Recare' sopra
Renderà stupefatto. —
50. A suo animo scerla, Pigliarla , e Reputarla fatta da di »è. —
150. In ano , vale Somma re.
qualche persona, vale Tirarla oella pro- lui.— 99. N. pass, nel primo sìg. 100. — 151. lo oso, vale Prendere no' usanza.
—
pria sentenza o desiderio. 51. A suo — Trasportarsi, Portarsi da un luogo ad 152. La cattività io iseberzo , vale
vituperio o vitupero alcuna cosa , vale uo altro. [Lat. te conferre.]— 401 . Con- Voler ricoprire la malvagità coll'ombra
Reputarla tuo vituperio.— 52. A un dì: dursi.— 102. Disporsi, Indursi. 103 — dello scherzo Passar I* insolenza per
i dice del Fare il conto di tutto quello Ridursi. —
101. Fu detto Recarsi da
;
59
,, —
RBC REC R E C
1
d no* cosi come se si dovesse giudicar e s'userebbono talvolta par oggi nella Recidiva* , da recido io ricado. ]
— 2.
di sé stesso. —
154. L' amore o simili poesia. V. e di' Ricevere. [ Lai. raci- Leg. Il ricadere lo un delitto , Il com-
vale Procacciarselo , Trarlo a sè.— 155. pare.l metter uuovo reato dopo la condanna
Le maoi al petto , vale Porsele , Acco- RECEPITO. Re-ctpu-to. Add. m. da ricevala per un altro prima commesso.
starsele al petto.— 156. Le molle poroic Rceepere. V. A. V. e Ricevuto. di' RECIDIVARE Ai-ri-dt vèHV. N. ass. Ri-
io udì , vate Coocbludcre il discorso » BECERE, Ri-ce-re. V. difetti-
Alt. e n. cadere in una infermità , in ona col-
Dire in poco e breve.—-157. Per la me- vo. Mandar fuori per bocca il cibo , o pa, ec.
moria , lo stesso che Recarsi ella me- gli umori che sono nello stomaco. [Lai. RECIDIVO. /fo-ei-A-t*. Add. e sm. V.
moria. —
158. Sopra di sé vale Star nomerà. Dal lat. rejicere rigettare.] — L. Che torna di nuovo alle cose di pri-
sulla persona, senza ajuto, o appoggio.
,
stesso vale anche Raccorre il pensiero, tare Una soverchia nausea. dici). [Lai. recidrcus.]
Riconcentrarsi io sé stesso, Porsi a me- Becere le budella , c vale Rìdere smo- RECINTO. Rf-rin-to. Sta. Luogo chioso;
ditare. [Lai. aeeum
cogitare.] 160 E — datamente. —
5. Dicesi Esser un rece- ed anche Giro —
2. E tig.— 3. Milit.
Recarsi sopra di sé il debito d una cosa i
re, e vale Esser cosa spiacevolissima. Il giro delle mura o del terrapieno ebe
vale Soddisfarvi. —
101. Su le corca RECESSO. Re-cit-to. Sm. V. L. Il rece- circonda non piazza forte o una città.
alcuno, vale Recarselo io urta, io odio, dere, Riliramenlo; contrario di Acces- Quando ve n’ha due, il più vicino alla
io dispetto.— 162. Ubbia vale Prendere so. [Lat. recami*.) —
2. Luogo nasco- terra chiamasi Recioto primario o in-
ubbie. [Lei. abominari ] sto, Ritiro, Solitudine. 3. Med. Re- — terno l' altro verso la caropagoa , Se-
;
RECATA. Re-cà-ta. Sf. Il recare. [ Lat. cesso di febbre: Il venir meno della condo recinto o Recinto esteriore ; c la
apportano —
2. Dieoosi Recale della
. ’ febbre; rootrario d‘Acc*sso.— 4. Leg. ilila munita di due recioti chiamasi
morte, L'oltime recale. Gli ultimi re- Bando , Decreto; e sembra usato spc- f iazza di doppio recinto. Potendo il re-
spiri di morte, che vcogon su deboli e cialmeotc allurcbè si uarla di Diete. Si cioto esser fatto d' una semplice mora-
piglia eziandio, scranno che nota ilDu-
1
dsl recarsi , cioè portarsi su il Osto cange , net significalo di Codice delle muraglia vien rafforzala all’ indentro con
piccolo e lento, taoto che poi se ne va. deliberazioni di esse diete. [In ted. rei- terre, il recinto prende il nome di Ter-
Noi diciamo anche Gli ultimi tratti, ch/-getct:e legge, sta luto dell' impero, ripiegato. I nostri antichi dissero an-
(lo ted. roeheln avereil rantolo er ro- : reidu tache affare dell'impero, rticht- che Girone per Recinto e gli scrittori
,
chelt egli ba il rantolo, lo brelt. roc 7» act bando dell'impero, generalmente non militari dicono indifferentemente
rantolo: In qual voce alcuni cavano dal- atto dell’ im|»cro. In celi. gali, rcachd Recinto. Ridalo e Procinto: militari
—
i
T ouomalopea. ] —
3. Rapporto. 4. legge, statuto, decreto , ordinanza, co- usano più omunemeoie Recinto o Cin-
Doglianze, Lamento, Quercia. [Dal celi, mandamento.] ambita * mururum.]
ta. [Lat.
gali. rucM lamento.] RECETTACOLO. Re-oet-tà-co-lo. Sm. V. RECINTO. Add. m. Cinto intorno.
RECATO. Re-càto. Add. m. da Recare. e di' /lirtflacolo. RECIPE. Ri ci tte. V. L. Med. ed è la
Arrecato. ( Lat. ai/afur. ) 2. Conse- — RICETTARE. Re-cet-tà-re. Alt. Dare prima parola delle ricette, che vale Ri-
gnato o simile , detto di Lettera. 3. — ricetto. V. e di' Ricettare. ( Lat. rece- cevi; code si è formato nn sm- che Tale
Addotto, Prodotto. —
4. Dicesi Recata p lare ] lo ateiso che Ricetta. (Lai. rect'pe.]
io braccio in collo ec. alcuna persona
,
RECKTTIBILE. Re-ctt-ti- bi t*. Add. com. RECIPJ ANGOLO. Re-ci-pi àn go-lo. Sm.
o cosa, e vale Posta, Messa ec. in brac- V. L. Atto a recepere. i Lat. recepta- Geom. Strumento inserviente alla mi-
cio, io collo. bilit.) suri degli angoli salienti e rientranti.
RECATORE. Re-ca-tò-re. Verb. m. di RECETTIBILITA’. ««-crt-ti-òi-U-IÒ. Sf. RECIPIENTE. Re-ci-pi in-te. Sm. Ar.
Recare Che reca; Arrecatore. astr. di Recctiibile. Me*. lu generale ogni Vaso, o simile ,
RECATR1CE. Re-ea-tri-ce. Verb. f. di RECETTIVO. ReeeUi-vo. Add. m. Che alto a contenere o ricevere qualche cosa.
Recare. Che reca; Arrecatrice. recepì. — 2. Più propriamente chiamasi cosi
RECATURA- Re-catu ra. Sf. Mercede RECETTO. Re cit-to. Add. m. V. PocL La campana che si mette sopra il piano
che si perviene a chi reca; ebe oggi piò Lo stesso che Ricevuto. o piatto della macchina pneumatica e ,
comunemente si dicePortoo Nolo. (Lai. RECETTORE. Re-cet-tò-re. Add. e sm. serve a contenere i corpi che vaglioosi
por{orium, nolum, oecfura.] V. A. e L. Meglio Ricevitore, Ricetta- assoggettare alle prova del volo, e della
RAGGHIATA, /(er e/u'il-za. Sf. Colpo dato tore. !
Lat. receptor, receptatur .] rarefi» one dell'aria. —
3. Vaso da stil-
netl'orecchia. Lo stesso che Orecchiata. RECEZIONE. Re-te sid-ne. Sf. V. A. c L. lare. che riceve la materia stillata.
RECCtltONE. Rtc-chió-ne. Sm. Lo stesso Meglio Ricevimento. (Lai. recepito.) — RECIPIENTE. Pari, di Ricevere. Che ri-
che Rcccbiaia e Orecchiata. 2. Milit.— 2. Med. Ordinamento di medicina o si- ceve. [Lat. reeiptem.j —
2. Io forza di
Lo stesso ebe Oreccbione, t ulta per afe- mile; mrglio Ricci lamento. Ricetta. add. com. ma ora fuor d’oso. Orrevole,
resi Is prima lettera. RECUEDERE. Re chè-de-rt. Alt. anom. Di laudabili maniere , Convenevole.
RECEDENTE. Re-ce din-te. Pari, di Re- e o- ass. e pass. V. A. V. e di' Richie- Cioè, Alto a ricever l’uso che vuol far-
cedere. Che
recede. dere. sene.
RECEDERE. R«-cè-de-re. N. ass. anom. RECI1KRERE. Re-chi-re-re. Alt. anom. RECIPITORE. Re-ci-pi-tó-re. Add. m.
V. L. Ritirarsi da checchessia. Abban- V. A. V. e di’ Richieder*.— 2. E n. a?s. Ricevitore; ed In forza di sm. Sorta di
donare le pretensioni, le risoluzioni, le RECIDERE. Re-cì-de-re. All. anom. V. ufficio e dignità tra* cavalieri gerosoli-
istauze e simili. [ Lat. recedere. ] 2. — L. Tagliare. |Lat. tecare, retecare. re- mitani.
E n. pass. cidere Recidere, da re particella inse- RECIPROCAMENTE. Re-ci pro-ca mén-
RECEDIMENTO. Recediménto. Sm. 11 parabile iterativa , e caedere tagliare.] te. Avv. Con modo reciproco. Scambie-
recedere; Riti romeo lo. [Lat. recami*. — 2. Amputare e dicesi di membri o volmente. (l-ait. vie imm.]
RKCELLICLCNA. Recel-li duna. Add.
1
nodo ,
di Reciprocare. <ìbe reciproca.
RECENTE. Re-cìn-te. Add. com. V. L. vale Terminar la vita. Affrettarsi la RECIPROCARE. /le-ci-pro-cà-re. ÀU. e
Nuovo, Novello, Di poco tempo fa, Di morte. —
0. Togliere , Levare. 7. — n.pass. Alternare, Farea vicenda. Av-
/roseo. [Lai. recent. Recent quasi reci- Ferire. —
8. lo sigo. n. pass. Dicasi vicendare. ( Lat. reciprocare. Recipro-
dere , da recido io cado di nuovo. — del rompersi drappi o simili io sulle
i care. dal celi. gali, ria contro, di nuo-
•2.Dicesi Esser recente da una cosa e pieghe; più comunemente Ridderai. vo , una seconda volta , e ^>r#ad» pru-
vale Averla lasciata di poco. Ò. E n. ass. nel primo sign. dere. Pesto ed altri da re in vece di re-
Il ECLNTC MENTE. /(e-can-te-mènta.Àvv. RECIDI fOHE. Re-ci di ló-re. Verb. m. tro dietro, o rurtus di nuovo, e procara
NovéHimmlr, Di recente. Di fresco. di Recidere. Che recide. che anticamente valea chiedere e che ,
RECENTISSIMO. Re-cen-tù-*i-mo. Add. RECIDITR1CB. /fe-cidMri-ce. Verb. f. sembra identico all’ (Ili r. proteati di e-
m. superi, di Recente. di Recidere. gual scaso.] —
2. Geom. Aver propor-
RECEPIRE. Re-cè-pere. Alt. e o. pesa, RECIDIVA. Re ci-di-va. S f. Ricalata; sene reciproca , Essere in ragion reci-
auoin. V. difettivo. V. L. e A., della e si dice specialmente del Ricadere in proca.
quale solo alcune voci si trovano osate, una milattia. [
Lai. morbo* iterato*. RECIPROCAZIONE. /&-c»-pro-co-*ùJ-
60
,
,
RBC E€ RE(
ne. Sf. ast. di Reciproco. Scambie vo- recitato*,
«vemorùer narrato*. ] 2. — » Mettere o Arrotare nuovi soldati in
ltila. [ Lai. vicìmfudo.] Rappresentato favellando in iscena. luogo de’ mancati ; e figuratati!, si usa
RECIPROCO. Rt c\ pro-co. Add. m. Vi- RECITATORE. Re-ci-ta-ló re. Verb. m. d’ altre cose. (Lat. aupplenunfum seri-
cendevole. [Lai* tnutou*. ] 2. Geoin. — di Recitare. Che recita. [Lai. rectfa- bere.]
Proporzione reciproca: Due grandezze tor.]— 2. E dello di Chi recita o canta RECLUTATO. Re-clu-tà-to. Add. co. Mi-
direnai Essere reciprocamente propor- poemi alimi: grecamente Rapsodo. — lit.da Reclutare.
zionali adue altre, qoaodo uua delle 3. Relatore, Narratore Isterico. 4. ,
— RECOG1TAHE. Re-co-gi-tà-re. N. ass.
prime è ad una delle secoode come ta ,
Recitante, nel sign, del §. 2. V. A. e L. Peosar beue , Ripensare.
rimanente di queste è alla rimanente di REOITATRICE. Re-ci ta-tr i-ce. Verb. f. [Lat. reeogitare.]
quelle. di Recitare. Che recita. RECOGITATO. Re co-gi-là-lo. Add. in.
RECISAMENTE. Ri-citamén-te. Art. RECITATL'RA. Re-otta- tù-ra. Sf. Lo da Rerogitare. V. L. e poco usala. Ben
Io modo reciso. Per recisione. stesso che Redumeato e Recitazione. pensato. (Lai. recogifatut.)
RECISIONE. Reciti- fané. Sf. Taglio, Ta- RECITAZIONE. Re-ci ta-xiò-ne. Sf. Il RECOGITAZIONE. Re-co gi-ta-sùfau.Sr.
gl fomento, Troncamento. recitare; Narrazione, Racconto, o simile V. A. e L. recogitare. L'atto del ri-
Il
RECISO. Re-c\-»o. Add.m. da Recidere. pronunziato col solo ajuto della memo- pensare. [Lat. reeogilafio.]
Tagliato, Troncato. (Lai. rejecto*, re- ria. (Lat. recitata».] 2. Lettura fatta — RECOGMZIONE. Re^sa-gni-tióne. Sf. Il
cti»**.] —
2. Agg. di Teschio, Capelli, e ad alla voce. — 3. Il recitare nel sign. riconoscere. V. e di’ Ricognitìoiu. —
simili, valeMozzo. Taglialo.— 3. Agg. del $. 6. —
4. Declamazione, Il recitare 2. Ricompensa.
di Cammino,
vale Interrotto Impedito. nel sign. del $. 3. RECOLENDO. Re-co Un-do. Add. m. V.
— Per metaf. Agg. di Risposta
4.
,
,
RECITICCIO Re-ci-tic-cio. Sm. La ma- L. e poco usata. Degno di essere ram-
Quella che tronca ogoi di scossone, che teria che si manda fuora nel recere e ;
memorato o venerato; Reverendo Ve- ,
mette Gue al parlare in modo da Don flg. ti dice di Cosa fuor del suo stato, o nerando.
ammettere replica. imperfetta. RECOLLE ri. Re-col -U t i. St. Eccl. Frati
RECITA. Ri-eUa. Sf. L’atto di recitare RECLAMANTE. Re-da-mànte. Part. di minori della stretta osservai» « di 8an
in teatro nna commedia , tragedia, et. Reclamare. Che reclama. Francesco. Questa riforma di France-
RECITABILE. Re-ci là-bi le. Add. com. RECLAMARE. Re-cla-mà-re. Att. a o. scani posteriore a quella de’Cappuccini
Atto a recitarsi. Far lamento Richiamarsi. ( Lai. eon-
,
e a quella de'Religiosi del terzo ordine
REC1TAMENTO. Re-ci-ta-mén-to. Sro. queri. Dal lat. reclamare gridar con- o di Picpus, cominciò in Ispagna l’an-
Lo stesso che Recitazione. — 2. Il re- tro: e questo da re particella iterativa no USI, fu ammessa in Italia ori 1323.
citare nel sign. del £• 5. inseparabile , e da clamore esclamare e in Francia uel 1592 In Ispagna si
RECITANTE. Re-ci-tàn-te. ParL di Re- gridare. Clamare è poi di origine celti- chiamano Recoleteso Francescani scal-
citare. Che recita. [Lat. recti ani, odor.] ca. poiché por ora Gallesi hanno dam-
i zi , io Italia Francescani riformati o
— 2. Io forra di sm. Colai che recita mi per clamore , e glam o giara» per
,
mento di tempo e ad un ritmo uoifor- tare L’azione del far recinte. (Dallo
, RECONDITORIO. /fe-reit-di-tò-ri-o.Sm.
me, ma soltanto alle leggi della proso- •pago, recluta che molli cavano dal Eccl. Piccolo chiusino di marmo o di
dia ed alla maggiore o minor fori*, det- frane, ricrue di simil senso.: e questo, pietra , situato nel mezzo della mensa
tata dalle diverse passioni che si vanno secondo il Duchat , viene da récroilre dell’ altare ben fermato eoo istueco o
,
RECRIMINARE. Re cri -mi- nò-re. All. e Contraria o rinvia. Altri dalla particella !
torno. [Lai. redime.)
n. V. L. Leg. Linciare che fa il reo, Ialina inseparabile re di nuovo, contro, REDDITO. Red-d\ io. Add. m. da Reddi-
acciocché sìa coudanoato di calunnia e da cauiari scusarsi. r*. V. a. V. c di’ Ritornato.
chi lui accusò di delitto; e vale anche RICUSATO- Re-cu-tà-to. Add. m. da REDDIZIGNE. Red di-xifi-ne.St. Rispon-
L'imputare che fa il reo all'accusatore Recosare. V. e di’ Ricusalo. denza, Appartenenza , Reggimento, So-
qualsivoglia colpa. (Lai. recriminaci. RECISA ZIO.NE. fìe-ru -ta-iió-ne. 8f. T. stegno. Lat. accettio, reeyectut, coat-
Dalia panicela iterativa inseparabile e di’ Rìcutasione Rieuta.
|
BED ED li EF
dicasi di Alitine , di GiudixJo e simili. dini alle passioni o simili evale La- Add. m. Alto a reduplicare ; ed è per
TLat. rcdAiòiforiuz.) sciarle correre allo sfogo. lo p>ìi termine de* grammatici.
REDIBIZIONE. Re^i-bi-xió-ne. Sf. V. L. REDINE. Ré di ne. Sf. PI. Redini. Ar. REDUPLICATO, Re-du pli-eà-to. Add. ni.
Leg. Aziono ideatilo dal compratore Mea. V. e di* Redina. da Reduplicare. [Lat reduplicatila.)
contro dei venditore di mala fede , per BEDINTEG (LAMENTO. Re din-fe-gTo- REDI PLICAZIONE. Re-du pli-ca-sió nc.
costriguerio a ritorsi la cosa malamente mén-to. Sm. Lo stesso che Rciolegra- Sf. Raddoppiararnto , ed è per lo piò
venduta. [ UWAiàitio da rrdbiòilum
,
i>ooe. termine de’ grammatici.
part. di redhibeo io riprendo la coaa REINTEGRANTE. Re-din-tc-gràn-te. REDURRE. Re-dùr-re. Atl. e n. aioc. di
venduta : e questo da re per rurzua di Pari, di Redintfgrare. Che redlntegra. Reducere. V. A. y. e di’ Ridurre.
nuovo, e da habto io bo.) Lo stesso che Reintegrante. REDUTT1 DI LE Re -dut-t ì-bi-le Add .oom
. ,
REDICOLOSO. Re-di-co-ló io. Add. m. REDINTEGRARE. Re din te-grà-re. AU. V. A. V. e di* Riducibile.
V. e di' Ridieoloso, Ridicolo- Lo stesso che Reintegrare. 2, E n. — BEDUTTO. Re-dùl-to. Srt. V. A. V. e di*
RBDIF1CANTE. Rt-difi-eai%-f. Part. di paia. Redinl-grarsi per Rifarsi intero. Ridotto.
Red ili care. Che redifice. Lo stesso ebe — 3. Difesi Reintegrarsi o Reinte- REDUTTO. Add. m. da Reducere. V. L.
Riedificante. grare l'onore , la fama ee. e vale Can- e A. V. e di* Ridotto. [ Lat. reductus ,
desimo. ] inttauralio.)
Libe rsrsi, Pagare il riscatto. R EDITA. /?*-dl-ia. Sf. . A. ehc scri- REELEGGERE. Re e-lig-gc-re. Àtt. comp.
REDIMIBILE. Redimi bi le. Add. coro. vrsl sorbe Redditi. . e Ritorno.
di’ Elegger di nuovo.
Che può redimersi, ricomprarsi, riscat- [Lat. reditus.] BEF.ZZA. Re issa. Sf. V. A. V. e dr
tarsi. REDITA*. Re-didà. Sf. sloc. di Eredità. Reità.
REDIMIBILITÀ*. Sf. [La», heredtfaa.) REF AIUOLO. Re-fa juò-lo. Add. e sm.
ast. di Redimibile. REUITAGGIO. Re-di-làg già. Sm. Robe Ar. Mes. Che vende refe.
REDIMIBILMENTE. Re-di-mi bil-mén-te. e Facilità redata; altrimenti Redaggio, REFE. Ré fe. Srn. Ar. Mes. Accia ritorta
Avv. Io modo da potersi redimere. e meglio Retaggio. Lo stesso che Ere- insieme in piii doppii , per lo più per
SEDI MICU LO. i?e-dt-m*-eu-lo. Sm. V. L. dità. ( Lat. Screditai. ] —
2. General- so di cucire. [Lai. filum Dal leot. raf-
Arche. Particolare legacela o cinto che mente si prende anche per Fatuità , in fi» legame. Il Rollet ha pure il gali.
dal di dietro del eolio scendendo da-
, qnaluoque mudo ella si possegga. rkaf corda e rheffin cordicella. Il gr.
,
vanti tra le due spalle ed il petto tene- REDITARE. Re-di-tà-re. Alt. sioe. di rSaf/his ago da rucire , può , secondo
Ereditare. V. A. Y. e di* Ereditare
— ferma alcuni, aver fornito refe per filo da cu-
va la tattica. (Lai. redimiculum.)
2. Redimiceli della mitra dkevansi REDIT1ERE. Re di-tii re. Add. e sm. cire.) —
2. Proverb. Cucire a refe dop-
pure le beodelie pendenti sulle gnsnce, V. e di’ Erede. [Lat. kaeres.) pio, vale Ingannar con doppiezza l'ima
ebe servivano ad assicurare e tener fer- REDITIJRO. Re-di-tv-ro. Part. futuro di parte e l'altra. —
3 E Cucirai a suo
ma la mitra e berretto frigio. Redire. V. L. Che è per tornare. Lat. [
refe, vale Sgannare «è stesso.
REDIMIRE, Redimì re. All. V.L.Cln- radifurvu.] REFERENDARlO./fe-f« ren dd-ri-o.Add.
gere, Circoodare Ornare il capo Or-
. ; REDIVIVO. Re-di-vi-vo. Add. m. Y. L. e sm. Che referisce. 2. Nome di di- —
nare con corona. Incoronare. (Lai. redi- Ritornato in vita. (Lat. rsdicttiu*.] goità; e suol esser quella di chi ha la-
mire. Redimire, secondo alcuni, è dalle REDOLENTE. Re do-lin-te. Part. di Re- earieo di presentare al sovrano le sup-
particella iterativa inseparabile re, dal dolire. Che rende odore. (Lat. redolens.] pliche de* sudditi, riferendone il tenore,
d eufonico , e da amio che vuoisi aver REDOLIRE. Re-do-li-re. Y. L.
fi. iti. e facendo loro sapere ciò che nè risul-
significato presso gli antichi Latini io Ridolere, nel significalo di Render odo- ta. [ Lat. referendariui. } 3. Nella —
adorno. Ma più prubabilmrate sigoificò re, Olezzare. (Lai. redolere Dalla par- Curia romana si dice di quel Prelato a
10 circondo, dal reti, am ebe , secondo titella iterativa inseparabile re e da cui spelta li riferire avanti il Papa le
11 Btillel , valse intorno. In celi, gali, oltre odorare: ed olera dal celi, irland. liti e le cause in segnatura di giustizia
dum vai a oche circoodare, striogere in- aria odore. Altri cavano olere dal gr. e di grazia; onde vengono anche detti
torno, e dvmhnadh fascia. In gr. detmot gioii io odin per ozin di simil senso.) Refereodarii del Cuna e dell'altra segna-
vincolo. In illir. urediti pulire , rasset- REOOPPIO. Re- dóp pio. Sto. Y. A. V. e tura. —
4. Spia. [Lai. explorator.)
tare, ornare.] di’Raddoppiamento. REFERENTE. Re fe-rin-te. Part. di Re-
REDIMITO. Re-di-mi-to. Add. m. da Re- REDUCE. Rè du ce. Add. com. V. L. e ferire. Che referisce. V. e di' Riferente.
dimire. deH’aso. Ritornante. [Lat. redux.] REPERIMENTO. Re-fe-ri-mén-to. Sm. V.
REDINA. Ré-dima. Sf. PI. Redine. Ar. REDUCERB. Re-dù-ce-rt. Alt. anom. Y. e di’ Riferimento. [ Lat. retafio. ] 3. —
Mes. Quelle strisce di cuojo , o simili, L. Lo stesso che Ridoeere. Y. e di’ Ri- Dicesi Beferimentodi grazie e vale Rin-
attaccale al morso del cavallo , colle
quali si regge e guida. Anticam. Brat-
durre. [Lat. redueera , revocare.) 3. — graziamento , Rendimento di gritie.
[Lai. gratiarum actio.)
Far ritornare.
tine. (Lat. habena. Dal lat. retinoculum REDUCI MENTO. Re-du ci mén-to. Sm. REFERIRE. Re-fe rì-re. Att. V. e di’rti-
tutto ciò che serve a ritenere. In brett. V. A. V. e di* Rìducimento. fèrire. (Lai. referre.)
—
2. Attribuire. —
faren redine, e ranjen redini. In frane, REDUPLICA NTE.fie-dvi pli-còn-te. Pari, 3. Dicesi Referirs grazia o grazie, e
1
R EF REF REI
laiiooc che ti fa ti Iribootii di giosti- ha forza di refletterc. altrimenti Rifles- abbassare la temperatura de’corpi ed a
zia. Onde Fare il referlo, vale Riferire sivo. [Lai. rapereutieni.] produrre un freddo annidale di varia
Fare il rapporto , Denunziare e per lo ;
,
REFLESSO. Re-fiii to. Sm. Lo steso che intensità. — 3. Farm, e Chim. Disilo-*
più al magistrato del criminale lo cose Riflesso. — S. Riflessione ,
Considera- guonsf con questo nome diversi appa-
rubate o uu omicidio seguilo o simile. zione- rali che servono a condensare f vapori
[Lai. relat io, deialto.] REFLESSO. Add. m. da Reflettere. Lo e ad abbassare la temperatura dei li-
REFERTO. Àdd. ai. da Beferire; sioc. di stesso che Riflesso. [Lat. refle.ru*.) quidi; Onde io forza di sm. Refrige-
Refrrilo. REFLETTBRE. Re-pb-te-re. AU. anom. rante ai dice dagli stillatoci no Vaso
REFETTO. Re-fit-to. Sm. V. L. e A. Ri e n. pa»s. Ripercuotere, Ribattere; al- pieno d acqua fresca per cui passano
,
slriramenlo. 'Lai. refectut.) trimenti Riflettere. [Lat. riflettere, re- i liquori die si stillino.
REFETTO. Add. m. V. L. Ristorato. [Lai. pereulere.. R^fieetert , da re particella REFRIGERARE. Re-fri ge-rà-re. AU.
nMw.j iterativa inseparabile, e da fiectere pie- Rinfrescar leggiermente ; e quasi rin-
REFETTORIALE. Re fet-to-rià-le. Add. gare.] —2. Per meta f. Reflcttere in al- frescando confortare e tor via F arsione*
com. Spellarne al refettorio. Voce seber- trui i propri! pensieri, vale Comunicar- [Lat. refrigerare.]—2. E n. pass.
tarole. glieli , Rendercelo partecipe. 3. E — REFRIGERATIVO. Re fri-ge ra-tì-rso.
BEFF.TTORIERE. Re -Jet- io rière. Add. Ri-Ile iti-re la colpa io altrui, vale Ap- Add. m. Che ha virtù di refrigerare.
c sra. T. ramastieo. Colui che ha ufficio porgliela, Incolpamelo, Acculamelo.— Alto a refrigerare.[L«t.refrifjeratoriua.J.
e obbligo di amininstrarc il refettorio. 4. N'.ass. Considerare, Riflettere. REFRIGERATO. Re-fri-ge-rà-to • Add.
REFETTORIO. Re-frt-tò-ri-o. Sm. Luo- REFLBTTUTO. Re pet-tu-to. Add. m. ro. da Refrigerare. Rinfrescato. (Lai.
go dove I Relig'OM claustrali si riduco- da Rcflettcre. Lo flesso che Riflettalo. refrigerata.] — 2. Confortalo , Risto-
no insieme a mangiare. [
Lat. tricli- REFLUIRE. Rt-pui-r$, N. its. comp. rato.
nium. Dal lai. rcfictre r.stjrare , refi- Lo stesso he i Rifluire. REFRIGERATORE Re-fri-ge-ra-tó-re.
fiere. ]
— 2. E per binili, delio d'Ogni REFLUO. Ri pu ò. Add. m. V. L. Che Sm. Chim. e Farm. La parte superiore
altro luogo destinalo al maogiarc. — 3. fluisce indietro. [Da re che io comp. del capitello d’ un lambicco , per dò
Efig. spesso vale indietro, e da /Ino io scorro.] ch’essa serve a condensare i vapori che
BFFEZtONARE. Re- fe- rio-nò-re. N. iss. — 2. Chim. Che non si lascia fon Irri- si sollevano dalla cucurbita.
Prendere refezione, Mangiar qualche da fuoco, o ridurre alio stato metallico,
I
REFRIGER ATORIO. Re-fri-ge-ra-Uhric.
cosa pel necessario sostentamento. o simile. Add. m. V. A. V. e di' Refrigerativo.
ISPEZIONATO. Rc-fe-:io-nò-to. Add. REFLUSSO. Re-pùt-io. Sta. Lo stesso che lL.nl. refrigeratori*».] —2. Confortato-
m. da Ilcfeiionore. Ristoralo col cibo. R flusso.—2. Persiani. Di cesi di Ogni rio, Ricreativo.
REI EZIONE. Rc-fe-zió-ne, Sf. V. L. Ri altro movimento che vada e torni. REFRIGER ATORIO. Sin. Chim. e Farm.
atoro, c per lo più in senso di mangia- REFOCILLARE. Re-fo-eil-là-re. Alt. Lo Vaso empiuto d’acnoa fredda, collocato
re. —
2. E fig. —
3. Rcstituiioae > Rcin- stesso che Rifocillare. firfociUare, da
|
intorno alla testa u un lambicco , per
tcgnziooe, Rimborso. re partic. iter, inseparabile, e da /odi. rinfrescare e condensare i vapori alza-
REFIC.t AMENTO. Re-fi cia-mén-to. Sm. lare riscaldare, che viene da foeut fuo- tivi dal fuoco, e per convertirli in on
Refrziooc. Ristoramenlo. co.]— 2. E n. pass. Ristorarsi, Ricrear- liquore, da scaricarsene iodi pel becco.
REFICI ARE. Re-fi-ci-à-re- Alt. Lo stesso si. [Lat. re/ociflari.] ADrimeflti Refrigerante e Refrigera-
che Rrfiziarc. RF.FOLO. Ri fo-lo. Sm. Mario. V. Ven. tore.
REFICI ATO. Re-fi ci-àto. Add. m. da Altrimenti Raffica. [Dal frane, rufale REFRIGERAZIONE. Re-frige-ra-sió-ne.
Reliciare. Lo stesso che Retina lo. che vale II medesimo , e cho sembra ve- Sf. Il refrigerare, Riofrescamenlo. Re-
REFICIATORE. Re-fi-eia-tù-re. Vcrb. m. nuto dal celi, raf lo stesso che eraf
. frigerili. [Lei. refrigerano.]
di Reficiare. Che retici». Lo steso» che fòrte , ed atl vento. Altri dal lat. rt/lo, REFRIGERIO. Re- fri gè ri-o. Sm. Rio-
Refiliatore. repat io soffio contro.] frescamenlo. [Lai. refrigerano, refrige-
RRFICIATRICB. Re Terb.
fi-eia tri-re. REFORMA IORE, Re-for-ma-tó-re. Add. riamo —
2. Conforto Sollievo nelle po-
,
f. di Rciicinrc. Lo stesso che Relhia- e sm. V. e di’ Riformatore. ne.—3. Onde Dare, Porgere refrigerio,
trice. REFRANGERE. Re fràn ge-re. ÀU. e n. vale Confortare, Consolare, Sollevare.
REFINE. Ré -fi-ut. Add. c sm. Oimtn. pass. Lo stesso che Rifrangere. [Lat. REFR1VA. Rt-fri-va. Add. f. Arche.
Aggiunto d una specie di tabacco in refrati-jere.] Aggiunto di Fava , che riportavaai a
graoa. 'Dallo spago, refino che tal raf- REFRANGIlilLE. Rifran gi bi-l». Add. casa dopo aver seminalo o raccolto, per
finato. purgato di qual siasi mondiglia ] coni. Lo «tesso che Rifrangibile. farne uo’offrrta per la prosperità de' beni
—2. Seguo che si mette sulle balle per REFRATTARIO. Rc-frat-là ri-o. Add. campestri. (Lai. rtfriva. Refriva, q uasl
indicar la qualità delle lane di Spagna. e sm. Lcg. e Min. Contumace, D ssub- referiva dal lat. refero io riporto.]
REFI ZI A RE. Re-fi-zi-à-re. Alt. Ricrea- bid.entr; e dicesi nella moderna milizia REFI 'GG IO. Re-fùg-gio. Sm. V. A. V. c
re, lt invigorire spcci-ilraouic cui cibi. di Chi si salva colla fuga o col nascon- di' Rifugio.
(Dal lat. re. e da facere fare, quasi Ri- dersi dal dovere delle armi cui è chia- REFUGGillE. Re fug-gl-re. N. ass. V.
fare, Restaurare, Riparare.] mato colia leva.— 2. Med. Dicesi anche A. V. e di 'Rifuggire.
BEFIZIATO. Re-fi-xi-à-to. Add. m. da di Malattie che resistono a' rimedii. V. REFLGGITO. Re-fug-gi-to. Add. m. da
T
Rclìziare. dell'uso.—3. Chim. Detto di Qne’corpl, Refuggire. V. e di Rifuggito.
RF.FiZIATORE. Re fi sia- tù-re. Verb. m. che ri frangi- nel» in cerio modoilralore, REFUtilARE. Re-fu-già-roJi.pew. Aver
dì ReOzitre. Che refizin. reggono ad uo’as*ai alta temperatura, rifugio. Meglio Rifuggire io questo
REF1ZI ATRICE. Re-fi-;ia-tri-ee. Veri», ed o non si possono fondere o assai dif- •igo.
f. di lUfizijrc. Che relizia, Uicrealrice, fìcilmente si fondono. RIFUGIATO. Re-fu-già-to. Add. m. da
ffitionirica. REFU ATTIVO. Re-frat-H- co. Add. m. Rcfugiare. Maglio Rifuggilo, Riparato.
REFLESSARB. Re-pct tò-re. AU. Pili. Lo stesso che Rifratliro. REFUGIO. Re-fù-gi o. Sm. Lo stesso che
Lo stc«s > che RiflaMafl. REFRATTO. Re-frùt-to. Add. ro. da Rifugio. [Lai. rifugiai*, perfugium.]
REKLESSATO. Repet-tà-to. Add. m. da Refrangere. Lo stesso che Ritrailo. REFULCIRE. Re-ful-cì-re. N. ass.anom.
Urlltifare. Lo stesso che Riflessalo ,
(Lat. refractus.) Sostenere , Appoggiare . Reggere. Lo
Riflesso. REPRAZIONE. Re-fra-zió-ne. Sf. F|s. stesso che Folcire. [De re particella ite-
REFLCSSIBILE. Rc-fles-tì-bi-le. Add. Lo die Rifrazione.
-.tesso rativa inseparabile, e da folcire soste-
eoo. Li> stesso che Rifit ssibile. REFRENABE. Re -fr» uà-re. Alt. V. A. nere.]
REFLESSMILITÀ. Rcpei-tibi-li-là. Sf. V. e Raffrenare.
di' REFULCITO. Re-ful-ei-to. Add. m. da
ast. di Iteflcsjibile. La proprietà ebe REFRENATO. Re-fre-nàrlo. Add. m.da Refulcirc. Sostenuto, Appoggialo.
hanno certi corpi a poter riflettersi. Refrenare. V. L. e À. V, e di’ Raffre- REFULGENTB. Re-ful-gin-te. Pari, di
RF.FLESSIONE. Re pct-tiò-ne. Sf. Lo nato. Lai. coere-itua, cohibitui.]
I Rifulgere. Che refulge. Lo sleseo che
Stesso che Riflessione. lL.nl. rtfiexio.] REFRIGERAMENTO. Re-fri-ge-ra-min- Rifulgente.
— 2. Con * idi razione. [Lai. animati ter- to . Sm. Il refrigerare, Rifocillameaio. REFULGENZIA. /la-ful-gèn-zi-a. SL
iio.1 REFRIGERANTE. Re-frige-ràn-le. Pari, j
Splendore. Riiplmdìmeoto Sfolgora- .
RKG BEO re e
REFUSO. Re fuso Sui. T. degli stam- REGAL1STA. Re ga-h-ita. Add. c soli, strazione ; e per il tempo che duri un
Ar. Me*. Dicesi della forma ao-
patori. com. Colui rh- sostiene la ragione delle tal governo.
dala a male , onde tutte le lettere sono regalie. — 2. Colui che è provveduto REGGERE. Règ-ge-re. Àtt. zoom. Go-
io ronfino ; ed ex audio della tett-ra d' un eccfwa^ieo vacante
benefizi» in vernare, Regolare. Aulicamente Direg-
scambiala per uu’altra oel lo scomporre, regalia. — 3. Chi drl parlilo del re
é , gere. (Lai. regere. qubernare. Dall' ebr.
e posta nella cassetta di un altra lettera. più comunemente Realista. roghua reggere. Altri dal lai. rex, regis
(Dalla particella iterativa ioseparabile REGALMENTE. Re-gtl-mén-le. Avv. Lo re.} —
2. Sostenere, o in qualsivoglia
re, eda fusum pari, di fundo io spargo.] stesso che Realmente nel primo sign. modo Portare o Appoggiar checchessia.
REFCTANTE. Re-fu-iàn te- Pari. di Re- e Regiamente. [Lat. subuinere . fuleire. in ebr. ra-
fuiare. V. e di' fti/futante. REGALO. Re-gà-lo. Sm. Il regalare e La ghua vale anche associarsi offerirsi
REPUTANZA. Re-fu-tàn-ia. Sf. V. A. Lo cosa regalata; altrimenti Dono, Donativo, compagno, proteggere.) 3. Sostenere — ,
stesso che Rifiutante. V. ed>* Rifiuto. Presente. [Lai. nvunu*. In isp. d'ceai re- la forza e I impeto. Far resistenza. (Lat.
REFUTAHE. Refutà-re. All. V. A. V. golo, io logl. régai ec.J —
2. Far rega- obetare, assistere.)—*. Sofferire, Com-
e di' Rifiutar*. (Lai. refutare.) lo o regali , vale Regalare. portare. Lai. pati, sofferte.)
( 5. So- —
REFUTATARIO. Re-fu-la-tà’ri-o. Add. REGALUCCIO. Re-galuc-eio. Sin. dim. stentare, Mantenere. Nutrire. [Lat.auò-
e sm. Colui a cui ai e fatta la refuiaota. di Regalo. (Lai. munuteuium.) stentare , altre. Dall' ebr. raghua ali-
REFL'T AZIONE. Re-fu ta-iió na. Sf. V. RECAMO. Ri-ga-mo. Sm. Rat. Nome vol- mentare,] —
6. Diersi Reggere o galle
L. Lo stesso che Rifutarioue. (Lai. re- gare dellor'gano. Lo stesso che Conila, alcuna cosa e vaio Sostenerla io modo
fututlo.) Rigamo. che galleggi. Cassi anche io o. pass.—
RIGAGLIA. Re gà-glia. Sf. Avanzo. Re- REGATA. Re-gà-ta. Sf. V. Venez. Corsa 7. Dtcesi Reggere alcuno fra le roani
liquia. ( Da ll ar. m
jiul, pi. di riql parte,
porzione. lo ebr. ragagh o r agkuogk
oGara di barche per arrivare al trrmiae
prefisso , e dicasi particolarmente di
ed in modo tìg. vale Seguitare gli altra!
disegni . A j mare altrui.— 8. Il contra-
dividere , rompere minuzzare. lu gr. ,
quella che si suol fare sul canal grande sto, in termine di cavallerizza vale Su-
rhsigoo io rompo io eelt. brelt. regi
: di Venezia. -Scrivesi anche Regatta , e perare, Vincere losi inai ione del cavallo.
rompere, e rag rottura: io pers. rackne com ha il Bcrg. (Dal celi. gali, ruith, — U. Il freno di aletta luogo, vale Go-
e rtioc rottura. Io quest' ultima lingua in ir fard. notò corsa, lo ar. ryghan vernarlo Preaedervf. 10. Il l/zzo: —
rahkan e raikan cosa di picciol cooto , combattere. In illir. rat. ala combatti- Diresi in modo proverb. Doto si è retto
minuzia.] mento. In ispagnuolo regatear , e nel illazzo e vale l'amo sbbiaru durato io
REGALARLE. fìe-ga-là-bi-le. Add.com. dialetto della Galizia regalar prendevi una frode , Tanto abbiatu lavorato. —
Che può darsi in regalo. in generale per Contrastare , Azzuf- li. Il tormento. V. §. 22.-12. il volo,
REGALANTE. Tie-jjci-ton (a. Pari, di farsi. vaie Volare.— 13. La celia, vale Ajutare
Regalare. Che regala. REGE. Ri-ge. Add. e sin. V, A. e poet. altri o Accordarsi con altri a far celia.
REGALARE. Rt-ga-là re. All. Far pre- Lo stesso che Re. — 14. La Im-a, in termine di scrinar*,
senti o regali ; altrimenti Donare, Pre- REGENERARE. Ro go ne-rà-re. AU. V. vale Condurla diritta. 15. La spesa. —
sentare. I.at- donit donare, munera L. e A. V. e di' Rigenerare. (Lai. rege- Poter reggere la spesa , vale Poterla
mitiere. Regalare , da regalo : e regalo nerare.) fare. —
16. N. ass. nei figo, del S- 1 ©
dal Tir. roeghaib molti ed ampli doni, lo REGENERATO. Ae-ge-ne-rà-to. Add. m. 3. —
17. Durala semplicemente , Perse-
gr. or ego io porgo, ministro, do. lo led. da Regeoerare. V. L. e A. V. e di' Ri- verare. [Lat. manere.] 18. Accordarsi —
reichen , io brett. rei vai anche dare generalo. (Lai. rrganrratta] o Acconsentir di prestare o dare t chi
presentare, porgere. Il Rullet suppone, REGENERAZIONE. Re ge-ne-rasi &me. richiede e domanda alcuo» cosa.— 19.
ma senza foodameolo, che régai sia voce i
Sf. V. I.. e A. V. e di' ÀioeniraiioM. Dicesi Colore che regge e s' intende ,
primitiva brettone, da cui derivino il REGEZIONE. Re-gesi 6 ne. Sf. V. A. e quello che n»n si perde, ma si mantieni
frane, régai e lo spago, tegolo .] 2. — L. Lo stesso che Rejezioae. all' ing'uria del tempo; il suo contrario
Dicesi Regalar le vitande, I piatti e REGGE. Règ ge. Sf. V. A. V. e di’ Parta. è Smontare. —
20. Ditesi Reggere . o
simili , e vale Adornargli , Condirgli (Lai. janua , valvae. Regge in alcuni Regger fra mano e vale Corrispondere
con condimenti , sapori . et. 3. Per — luoghi si dicooo que le pietre bislun- a'nosiri d-siderii, utile nostre sperante.
metaf. del 1. sign.— 4. E o. pass. ghe, tagliate per solito a quattro canti, 21. Dicesi Reggere con alcuno e vale
REG ALATISSIMO. Re-ga la-tie-si-ma. le quali servono da soglia da stipiti e
,
Durare a star d' accordo sreo , Non si
Add. tn. superi, di Regalato nei sign. da architrave delle porte. Se la voce nmiirre ron esso ; ed anche non par-
del §. 3. Squisitissimo. (Lai. exquiii- deriva dal lai. regere si potrebbe con-
,
lando di prrsour. 22. Dicasi Reggere —
liittnw.] getturare che q «fi significalo f.>S9e il al tormento , o il tormento quando i ,
REGALATO. Rt-ga là-to. A id. m. da proprio , e che si dissa poi per ireslatn preirai rei non confessano il delitto ,
Regalare. 2. Condito. — 3. Cena — , Vi- il medi-* mo nome anche alle imposte benché tormentati. 23. Al danaro, —
vanda o Cosa regalata o simili, vagliooo con cui si chiude la porta. Però sembra vale Non lasciarsi corrompere per da-
Squisita, Eccellente. che regge provenga sia dall'ar. rigiam naro ocim danaro.— 21. Alla celia, vale
REGOLATORE. Re ga-la-ló-re . Verb.m. pietre grandi, s a piuito>to da regju che Non aver per male. 25. All» fatica , —
di Retala re. Che regala. orila »ie>sa lingua vai cani», lato, con- vale Poterla comportare. 26. Alla —
REGALE. Sf. Mus. Sorta di strumento torno di qual si aia cusa. Dui senso cor- prova Dicesi quando una cosa si con-
:
simile all* organo, ma minore. — 2. È rispondente a queste radici per la voce serva la medesima senza alterazione nel
anrbe il ptù antico registro di canne s trasferita al significato di pirla od altro faresperimeolodelia sua buona qualità.
lingua dell' organo , e che si trova an- simile- In Napoli rìggìola. rote di fuma — 27. Alla vela: Si dice di una nave o
cora negli antichi organi di sedici e diminutiva , vien da rigiam pietra. In bastimento che può sostenere seoza ,
otto piedi. ebr. ragam ammassar delle pietre. In sbandare soverchiamente » molla forza
REGALE. Re gà-le. Add. com. Di re. Da ar. ru^ium lapidare.] di vele spiegate il che dipende dalla
;
re , ec. Lo stesso che Reale oel primo REGGENTE. Re g gin- le. Par», di Reg- costruzione, dallo stivaggio, e dalla
sign.— % Cbim. Acqua regale o reale gere. Che regge , Che governa. (Lai. proporzione oell'altcrzae ampiezza delle
0 regie. V. Aequa regia. regens, praetidene.) —2.
Ed al rondo vele. —
28. Alle botte , vale Sostenere
REGALIA. Re-ga-U-a. Sf. Leg. Voce che lai. in forza di ablativo assoluto. 3. — con bravura colpi ; e fig. Non restar
i
bi diversi sensi. Regalie dinotano in in forra di sm. è Nome di dignità ; e vinto o depresso. 29. A martello,—
generale I supremi regii dritti , ovvero dicasi proprietà. cosi uri erog. come parlando de* metalli che col batterli si
1 dritti fiscali. Più propriamente oggi nel pi. di Chi è prep-ij-to al governo di distendono senza rompersi. 30. Ff. —
si comprende volto il nome di Regalia alcuna repubblica o di uno auto mo-
,
pass. Governarsi , e trovasi con varie
il Regio diritto di godere l’ mirate dei narchico nella minore età aa-tenza o , accompagnature. Ónde Reggersi a con-
benrfizii vacanti e di conferire di pieno malattia del re.— 4, E si dice anche di soli Reg-
cioè, coll'autorità de’eonsoli;
dritto tutti i benefizi! con curati, Sost- Chi ha sopra ti ic od cura nelle scuole , gersi a popolo governo po-
, cioè con
iamo rbe il nuovo beneficialo non abbia nelle accademie o simili. polare, ec.— 31. Sostenersi, Mantenersi.
prestalo (•giuramento di fedeltà e ri- REGGENZA. Reg-gin-sa. Sf. Reggimen- —32. Rattenersi Fermarsi. Lai. at-
— 33. Indorsi — 31. Tener modo,
i
REGALISSIMO. Regalie- timo. Add. no. Tribunale dellaggiudicalura e per jua- Guversarsi , Adoperare i mezzi oppor-
superi, dì Regale. V. e di’ Realissimo. luoqno governo ,
irei Ione o ammioi- tuni.— 35. Dicesi Reggersi a divozione
Caboinam, Fòt. III. 65
. — 1
REGICIDIO. Re-gi-cì-dl-o. Sm. Uccisioae riamo e che termina sll alteiu ove $i
li dipendenza di esso. di an re. formano le meteore; la media, quella
BEGG EREMO A.IUO. Rtg ge rtn-dà-rio. RBG1FUG10. Re-gi-fÙ-gio. Sm. V. L ;
delle nuvole e delle meteore sino alle
AdJ.csm. Arche. L {filiale cbs nei basso Arche. Festa che cetebravasi io Roma cime delle più aite montagne; la su-
impero teneva registro di tolte le sop- il sesto giorno avanti le ca'cnde di per ore
i quella che dalle cime delle
,
plicbe prrseotate al prefetto dei preto- Mirro , secondo alcuni , in memoria più alte montagne a' estende sino ai li-
rio;specie di protocolliate. della fuga presa iu lai giorno dal re miti dell'atmosfera. 4. Anat. Divi- —
REGGETTA. Ree- gètto. Sf. Ar. Mes. Tarquinlo, e secondo altri, perche II re sione del corpo ornane; Spazio deter-
Ferrareccia della apeeie della Modello de' swrifiiii dopo di aver sacrificate minato dalla superficie di uo corpo ro-
di distendioo , che adoperasi special- fuggiva. Ma tali due sentimenti si uni- tativamente alle parti vicina; Spazio o
mente per cerchi di ruote. [Da Reggere scono ia un Mio , vaia a dire, che il re Porzion di luogo sul corpo umano, e
10 senso di sostenere.) de'aacrifitii fuggiva per rammentare la ciò che vi risponde dentro. Gode Re-
REGGETTINA. /?#5 -p.MÌ-*a.Sf.Ar.Mea. foga del re Tarquinlo. [Lat-regifugium, gione lombare o de’ lombi Regieoe
dim. di Rrg getta renale o de* reni ee. ec. 5. Archi. — ,
Due reggimenti congiunti insieme fan- rizia. — 4. Chim. Acqua regia. V. zi- REGISTRATURA. Re-gi-itra-lù-ra. Sf.
no una brigata. [Trovasi in Arcadio rt- equa regia. Il registrare. Registro. 2. Mus. Re- —
gimenlum in questo aenso medesimo.] REGI01RE. Re gio-ì-re. N. aas. Gioire
1
e sosl.com. sfera. L atmosfera si divide in tre Re- — 7. Cosi chiamasi anche, (tarlando
Chi uccide un re. gioni; la bassa, quella ove noi respi- di foce, Certo numero di suoni , cbe
, ,
iriento d un orinolo. —
1»> T. de' get- lare eoi quale governava il popolo e- tloot.
Pialletto col suo ferrluo tagliente per la Corona papale , che anche fu detta gere Moderare , Temperare ec. [ Lat.
.
—
3. Prender norma e si ,
naturalisti hanno diviso tutti i corpi Cose c delle persone. Irregolari è il suo
deli'altra ; il che ai fa ed mezzo dt due
ponti nel maggiore od esterior limpa-
delia Natura, cioè, tniosale, vegetabile, cootrsrio. [Lat. canonie**.] 2. Eccl. —
no. —
12. Mario. Nari di registro.
minerale: divisione riconosciuta im-
propria e difettosa ; quella de’ corpi in
Clero regolare, ditesi Quello che è com-
posto degli Ordini religiosi.— 3. Ed ia
Così dice» ausi quelle navi cui era per-
all' America spa- sosisuie organiche e J inorganiche e più questo sign. usasi «oche io forza di sm.
messo recar mercanzie
reatta c più generalmente arguì tata. e dicesi di no Religioso, per opposizio-
gnuola, e riportarne lo lspagna oro. ar-
gento, cocciniglia ed altre materie pre*
REGOLA. Rigo-la. Sf. Norma ,
Modo , ne a Secolare. —
4- Confessore rrgula-
Ordine, e Di 'non tra mento della via del- ri ; Quelli ehe possono senza l'epprova-
riose; permissione cb’ert registrata, dal
l'opera re. [/ferula dal celi. gali, rwz- zioue de II’ ordì cario , udire soltanto te
che trassero il nome.
REGIUDICATA. We-jiu-di-cà-ra.Sf.comp. gh tii che vale il mrdetim». Altri da no confessioni di que'pochiseeoter», i quali
chaina apertura.] — 3. Porre regola, vale Raffrenare.— cipalmente del calice e della corolla
Rt(ì>AME. Regnà-me. Sm. V. A. V. e 4. Stare a regola Stare sulla regola , qualora constino di parli o divisioni tra
di’ Reame. vale Osservar la regola.
,
B. lo modo — •
REGNAMENTO. Re-gna-mén-to. Sm. t. avverb. Di buona regolo, vale Per buo- la loro disposizione è talmente situine-
Lat. rea tewv.l tità de'frati che militano sotto un me- ta, figura , proporzione ec. 6. Med. —
I
gnàn-te. Pari, di Regna- desimo ovdioe. [Lai. famiiia J 7- Il — Polso regolare Quello le coi battute
REGNANTE. Re
re. Che regna. [Ut. dommom.] 2. — convento a l Mona terio stesso de’frati.
. :
sente ed ha il dominio delfaria. 3. — ni , secondo le quali sono obbligali a corso non alteralo da verno accidente.
la fona di sui. Re, Monarca. (Lat. re- vivere i religiosi di una Casa odi uo — 8. Mns. Cadenza regolare! Quella
Ordine, e eh' eglino fao voto di osser- che cade sulle corde «Miniali del tuo-
jnofor, rex.)
vare. la questo senso La stola regola no. E cori diresi dì Modo, e di lutto
REGNARE. Re-gnà-re. N. ars a. Posseder
chiamano alcuni per antonomasia ia re- ciò rh è orile irg »te « ne' giusti limìlL
rego» o Stato grande, Dominare, Sigoo-
reggiare. [Lai. regnare , dominan.J
— gola dì S. Benedetto 9. Regola di — ». Mila. Dlresi di Soldati d'ordinan-
veriiò. Cosi i teologi chiamano «. C.— za per opponilo di quei soldati che
2. Ed accompagnato coll'ausiliario Es- ,
sere. —3. E parlando di Dio, vale Aver 10. Ar. Me*. Filo eoa ebeti possa ti-
rare uut linea dritta. 11. E per Re-—
combattano
come
e gui-rreggiaoo sroz’ordioe.
te squadriglie , te partile, le bao-
potere, autorità.— 1. Per mctaf. Domi-
nare, Predominare; o semplicemente Tro- golo io generale. —
It, Arit. Regola de pae*an<‘, corpi (ranchi e slmili. In
I
Regnante, Re, [Lat. regnator i gola d'aritmetica ba il auo u.itne parti- ii-ma-minrte. Avv. superi, di Rego-
REGNATRICE. Rt-gna-lri-ct- Verb. f. colare. —
15. Med. Ditesi Regola di vi- larmente.
di Regnare. Che regna , Che domina. vere, di vitto, di vita, della vita, ec. la REGOLARISSIMO. /?e-yo-!a-ri*-*»-nw>.
Norma , Maniera , Ragione da teoersi Add. m. soperi, di Regolare.
(Lat. regnalrix, dominimi.]
nel vitto. «— 16. Ftatol. Regole: Nome REGOLARITÀ’. Re go la-e«*tò.Sf. ast.di
REGNICOLO. Re gni-co lo. Add. « sro.
volgare della mestfoaziuoe. [Fallo per Regolare. Qualità di ciò eh* è regolare.
Di regno. Nato nel regno è comune- ;
REGOLO. Ri-go-lo. Add. era). V.L.dirn. Lucchesi , usalo dal Beccaria e da pa-
Persona o Cosa, prende svariate analo- di Re. Signora di minor p 'tema di re ; recchi modero! ma non buoni scrittori.
ghe acreiiooi, come Moderato. Tempe- ossia Re di piccolo auto. [ Lai. ragù-' (Dai fr. regretter che può trarsi dal iat.
rato, Ordinalo, Stabilito, Determinalo tua. — 2. Difendente di re. — 3. B ragradi cbe gli antichi dissero ragrade
«c. (Lai. temperane .] —
3. Med. Po|*a-
)
per simil. Basilisco, da alcuni detto Re ra, tornire indietro : poiché trattasi di
lioae o Polso regolato. V. folto , dr’serpenti. Animale favoloso. [Lat. ba tornare indietro col pensiero su cosa da
*.f. liliMw.) cui ci sorge dkspiaceou. Regradior vico
REGOLATORE. Re-go-la-tó-re. Verb.-n. REGOLO. Sm. Ar. Mes. Quello atrumen- poi da ra indietro , e gradior io cam-
di Regolare. Che regola, Cbe dà regola, to di legno, o metallo , col quale si ti- mino.]
iLat. director .] —
2. Per Maestro, Pre- rano le linee dritte; altrimenti Riga. BEG RETTO. Re-grél-to. Sm. V. Frane,
cettore. —
3. Idraul. Piccola macchina [ Lat. regala. Dal celi.
gali, riaghlair e da faggini. Rincrescimento , Dispia-
di muro, di pietra, o simili . col fondo che vaiali medesimo, e che inoreli. cere. Fraozesismo de’ Lucchesi intro-
orizzontale e colle aponde perpeodicu- diresi reol. Altri dal lat. rego io dirigo; dotto da mn'to tempo. [Dal fr. regrgt.]
lari, che si fabbrica uc'b'nmi per la mi- ed altri da regola in senso di norma , REGUARDARE. Re-guar-dà-re. All. e
nora delle acque correnti; e p-r essa direttone, precotto.) —
2. Onde Fare il o. V. A. V. e di' Riguardare.
scorre tutta l'acqua da misurarsi.-— 4. regolo, vale Tirar le righe col regolo in RBGUIDERDON ARK. Re-gui der-do-nà-
Ed anche Quella fabbrica di materiali au la carta p<-r iscriver diritto.— 3. Ed re. Alt. V. A. V. e di' Rt guidar donar a.
che serve a stabilire la anione di un è ambe termine *eo**rieo, usato da va- BEGULa. Ri-gu-la. Sf. V. L. V. a di’
fosso, canale o simile, onde regolare le ri i artisti per esprimere qualsivoglia Regola. Lai. rggttia.)
(
nel trlajo tra le. farce di stampa e gli la Lega di rame e di antimonio. 0. topterigi he vivono nell’ acqua dolce. i
estremi di esao, per tenerle separate e Filo). Nel giuoco dead vecchi vale Altrimenti Carpi na. (Lat. cyprinu*.}
—
.
beo assettale e strette- 5. Aslirduo- Quella fila di ofo caselle nel tavoliere, REINClDhNZA. Re-in -ci-dtn-xn. Sf.
la. Staggio, re. che altrimenti d»ee*i Filare. Comp. Nuova incideuxa. 2 Ricado- — .
REUOL1ZI A. Re-godi zi a. Sf. Boi. Ge- ILEGOLUZZA. Ri go lùz-ta. Sm. dim. la. Ricascai* in un fallo. Oggi pii* co-
oere di piante della diadelfia decaedri»-, di Regola. Lo stesso che Regoletta. munemente Recidiva.
famiglia delle leguminose , caratteriz- REGOLLZZO. Re-go lusso. Add. e sm. BEINO. /??-i-no. Add. e sm. dina, d» Re.
zato dal calice bilabiato, la curo la il dim. di Regolo. Piccolo re. REINTEGRANTE, /fo-wi-fe- 0ràn*te. Part.
cui vessillo copre le sii e la carena , ed REGRA VATORIO. /fe-gra-va-fò-ri-o. di Rrlutegrsre. Che reintegra.
un legume schiaccialo ovato con due Add. rn. Leg. Atto* raddoppiar l’ag- REINTEGRARE. Re -inie-grà-r*,. Alt.
semenze. I.e sue diverse specie hanno gravio. Rinnovare Ritornar la rosa ne’ primi ,
foglie alate e munite di stipulo diano l'- REGRESSO. Re-gria-td. Sm. V. L. Ri- trrmiai . Rimetterla nel primo essere ;
eia pestali , Bori disposti io ispiche od torno indietro. [Lat. regreasut. Regrat- e parlandosi di guerra , vale Riooovar
in capolini , radici v ivaci ec. Se ue di - ivi- da r« che in cump. spesso vale in- la battaglia , III furio a re le schiere già
stingimelo otto specie tutte indigene dietro, e grazili* passo.] 2. Kig. 3. —
rotte, Ripigliare il vantaggio; come —
della Francia, della Spagna edeiilulia. Luogo d‘ onde si esce. 4. Leg. Fa- —
pure Restaurare le mura e te fortifica-
La rad»ee, che ba pure iu stesso nome coltà di rivalersi contro altrui di chec- zioni dai danni sofferti , Rimetterle in
al pari del succo cbe se ne cava è la chessia.
, 5. Onde Aver regresso, vale —
buon paolo. [Lai. oliquid in prietinum
sola parte di questa pianta di rui si fa Aver azione di domandato cooiro a uno rcsiituere. Da re e da integer luterò. ]
—
.
uso io mediai»*, siccome zuccherai e per rifarsi de pagato ad uo altro. G. 2. Ristorare, Fare iudcooc di danno
1
—
, ,- .
BEL IL REI.
ricevuto ormile. —
3. N. p*s*. Rein- reerearo.) — 3. Talora vale anche Rila- dicesi nello etrasosign. cbe Ragione io
tegrarsi eoo alcuno, vale Rappacificar-, sciare. •rilmetiea ed in geometria , secondo il
fluì» RELASSATO. Relai-ià lo. Add. m. da figo, del§107.— 8. Mus. Rapporto che
REINTEGRATIVI). 72a- in (a- jra- li tw. Retassi re. hannn fra loro due suoni componenti un
Add. m. Alto a reiotegiare RELASSAZIONE. Re-lai-ea-tiS-ne. Sf. intervallo considerato ne’ snoni estre-
REINTEGRATO. Re-in-le grà to. Add. Il rclassare . Prose i“gl invento Remis- , mi. Questa Relazione dicesi Monodica,
m. da Reintegrare. ( Lai. rulilNtim in
sione, Scioglimento, ec. Ut. relux a- | quando l’ effetto proviene da una sola
pròlrnum.] —2. Allenta mento dalla tensione.
fio.) parte; Corodica , allorché l' intervallo
REINTEGRAZIONE. Rein-te-gra-tià-m. Rallentamento , Relassemeoto. 3 — trovasi fra due o più parti ;
Buona ,
pe: ed r (fendi, dice il Meoinaki, è voce Che fa relaziooe. 3. (:<>rrispoodeo4> altrimenti Rilegatura to.
traila dal greco. Veirà forse da ephiemi Rispondente , Che si riferisce , Cbe ha RELEGANTE. Re-le-gàn-te. Part. di Re-
10 mando spedisco . onde rp/timenoi
,
Corta di relaiione. legare. Cbe relega, Cbe manda io rele-
spedito, ed ep berma mandato, precetto. RELATORE. /{a-la-ld-re.Add. • sm. Che gazione. 4
72air effendi t dooque inviato incari- referisce altrimenti Riferitore , Rap- RELEGARE. Re-le-gà-re. Att. Mandare
C—
, ;
gio, quasi iter rapatura. Altri da ilem Relazione medica o chirurgica . Quella altrimenti Confitto. [Lai. raiepafto.) —
similmente. Io ar. itarat iterare.] 2. — scrittura in formativa ove ai notifica l'eia 2. Arche. Specie di esilio presto Ro- i
Vale snelle Dire quello cbe é gii noto del soggetto cbe soffre il male . il tem- mani cbe non privava drl dritto dì cit-
Narrare di Nuovo. — 3. E o. aia. — 4. peramento, l'abito di corpo , la qualità tadinanza, ma portava seco lalvolu eti-
E n. pass. del male, le cagioni esterne, o nianife- che la confisca de’ beni. Questa peoa
REITERATAMENTE. Re ite-ra^a-mén- stedel male medesimo, gli accidenti, od era di due sorte quella che costringe-
:
te. Ava. Cou reiterazione. (Lai. ilerwn effetti che ei produce, le ma a era di vi- va il colpevole a non uscire da una data
olona iterum.] vere precedente, le passate malattie , e isola, e quella che gli ordinava soltanto
REI rERATO. Re-i-le rà-to. Add. m. da lo stelo antecedente , la costituzione di uscire da Roma o dallTtalia o da una
Rriierare. [Lat. iteratiti.] delle viscere, i rimedii cbe attualmente determinala provincia.
REITERAZIONE. Re i-te-ra tió ne. Sf. si fanno, con ciò «b egli mangia di pre- RELIGIONE RIO. Re- li -già nà-ri-o. Add
11 reiterare, Replica. iLai. ilaratio, rai- sente e cbe e’ beve. Talora questa nar- e stu. Filtri. Chi professa alcuna reli-
farafio.) razione. questo rapponamento o riferto gione. per opposto a«i Ateista. Non di-
REI VENDICA ZIO.NE. 72a-t-t*n-di-ca- è un allo giuridico richiesto al medico cesi fuorché de’ Protestami.
xiò-na. Sf. V. e di* Rìvin/iicatnmt o al chirurgo daUsutorità competente, RELIGIONE. Re li-gi-ó ne. Sf. Legame
REIETTO. Re-jltto Add. m. V. L. V. e ed ha per i?copo si di accertare lo stalo tra l'uomo e Dio; Credenza,* Cullo delle
di* Rigettalo ( Lat. rfjeetue.) di una persona viva o morta come di ,
Divinità e modo di adorarla Venera- ;
REIEZIONE. Re je-iiò-ne. Sf. V. L. Ri- risolvere questa o quella qulstione. sic- zione ed amore cbe a lei ai tributano.
frenamento, Ributtamene. come perito dell’ arte. — 4. Dicesi Re- Sistema di dogmi e di pratiche relativi
REJL'DICATA. Re-judi-eà-ta. Sf.comp. lazione di graiie ai modo latino per alladonziuiM: della Divinità. [ Lai. re-
V. L. Leg. Coì« g à decisa , gii giudi- Rendimento di grazie, Ringraziamento; ligio. Rtligìo, secondo Servio, Lattan-
cala irrei oca bilpi'-n te. Onde dlcr-si cbe Il riferir graaie. 5. Rapporti) , Coo- — zio , D -sideriti Eraldo e Sani' Agostino
Una causa p issa in rejiidirale, o regiu- venicura o DiscoQvenieoza Ira due o nel libro da vera religione ce p. M. vico
dicata, o in giudicalo, quando è decita più cose, Dipenderne, Attenenza; e più da re particella iterative ioseparabile ,
clioita , per modo cbe nuo resta più i
genera lineine e 11 lo» dìcameule R-sui- , e da l>go lo lego; quasi voglia dirai Le-
luogo ad impugnar la senlcoza. tami-nto cbe si ha dal giudizio, se si game .Vincolo morale, Chb'igo. Cice-
RE LASSA MENTO. /2a /oa-iN-min lo.Sm. considera astrattamente daUopersii-ine rone A relegert rivedere poiché l‘ uo- :
stesso che Rilassare. |Lel. ro2uj:ura.] — Per.-una divina è riferita ad uo‘ altra, e gali, roileag tempio, oode riugh religio-
2. Ristorare, Ricreare. [Lat. relatore, da essa diatiuta- 7. Mal. Relazione — so.]— 2. Dkcsi Religioo naturale, io ep-
09
, ,
BEL at m REI
posizione tilt Rivelata ; e Violeode (*f U Reliquia è iacea, venerabile , scota , REMATISMO. Re ma-li imo. Sto. Med.
quella U cullo che la regione lasciata a preiima ec. (Lat. reliquia*.) 3. Ar- — V. e di' fllusiatùiM.
té stesse ed a' suoi propri) lumi
c'iose- che. Reliquie Ceneri de' cadaveri ab- REMATO.Wr-md-to.Add. in. dv Remare.
—
:
goa doterai rendere a Dio. 3. Dieeai bruciati , le quali erano dagli antichi Remigalo. —
2. Armato o Fornito di
Religiooe dominarne, Quella ch'e pro- raccolte e deposte in urne che poi si remi, o Cbe va • remi.
fetala dal maggior numero de cau- seppe! li»ano. REMATORE. We-matò-re. Yerb. m, di
dini d‘ una città o d'uno Staio. 4. — RELIQUIARIO. We-Ii-qui è-rs-o. Sm. Va- Remare. Che rema. Le stesso che Re-
Talvolta ai prende aaaoluUmeote per so, u altra custodia dove si tengono e ni g*t»re. (Ltl. remijafor, reme*.)
—
,
Credente, Fede. 8. Si prende anche conservano la reliquie. [ Lat. reliquia- REMATRICE. Wa-wa-fri ce. Verb. f. di
collettivamente per Tolti i rellaioal di ria»». Hpianol he c>i.\ Remare. Che rem*. Lo smesso cbe Re-
un ordine per Ordine e Regola di reli- RELiQLTfcRt. Rt-li qui^-rt. Sm. Lo ni gatriee.
giosi e d^eai cosi degli ordini mona-
;
stesso cbe Reliquiario. REMRASMO. Rcm-bà-tmo. Sm. V. G.
stici come deg i antichi Ordici eavalte- RELITTO. Re-lk-to. Add. m. da Relio- Med. Specie di paztia errabonda , ed
mchi, * specialmente del Gerosolimi- quere. V. L. e poet. Lasciato. anche Souoambolismo. Lvt. rbrmòa- [
ti nta-ménte. Atv. nopnrl. di Religlo- lui legata. ( Lat. rrmtmcipolio. Da re V. e di' Wimedio.
M men le. [Lui- rsligiotiuime] particella daplicativs , ed emancipare REM EDI RK. Wa-me-rfi-re. Ali. Lo stesso
RELIGIOSISSIMO. Rr-li mo-ti*-*i-uio. far libero , liberare, £mancipara vien cbe Rimedire, nel figo, del g. 2.
Add. nt. superi, di Religiuao. (Lai. poi da tx particella priv. f e da manci- REMEGGIO. Re-méa-gw.Sm. V. L.Goer-
nliffiofitstmuel pium dumm exira
o. quasi mancìpio m nimento de’ remi delta Dave; rbe socbe
RELIGIOSITÀ'. Re li giu ei-tà. Sf. a»t. jwntrt mettere fuori del suo dominio. si dice Palamento. (Lat. remigium.j' —
di Religiose. Qualità dt dò eh' è reli- A/imctpium finalmente è da manta mi 2. E oel otim. del pti Remeggi dkonsi
gione; Piai*. [ Lat. relig ioti lae. ] 2. — no, e copio io preodo.} gli Spatii tra un banco e l’ altro de' re-
sotto qualche particolare ordine u reli- re. Cbe rema. Lo stesso che Remi- celli, degli angeli ec.
gione ; che si consacra a Dio co' tuli di gante. RBHF.JO. Re-mè-jo. Sto. V. A. V. e di’
povertà ed ubbidienza. t. — REMARE. Re-mà-re. N. asa. Lo stesso Wì madio.
castità
Onde Renderai
,
sìs : e non che delle co*e, ai dice anche gante bisbetico, fantastico, lo pera.
, volgarmente Vogare. [Lat. remigare.)
delle pereoae ; Spoglia, Residuo. (Lei. rtmiden tal anche esser lontano dalla REMIGATO. Wd-mi-gà fo. Add. m. da
rtlìquiae- Da reliqui lo lasciai , onde consuetudine degli uomini.) 4. Stra- — Remigare.
reliquia rima Dente residuo. 2. ]— no, ma nel aign. di Nuovo, Inusitato REMIGATORE. Rt-mi-ga-tó-r*. Verb.
,
BEH EH KBI
REMIGIO. Re-mì-gio Sm. V. L. e A. mevati sulla frootc do’rei tg lettera K , mente: una serviva a contenere le e/nlè;
V. A di' Remeggio. e che fu abolita da Conta mino. (Cosi chiamata Remora delI'Sildano,
l'altra,
REMINISCENZA. Re-mi nt-erta-za. Sf. della dal nome del su» autore che il era per rassicurare la buona conforma-
Riproduzione di uà pernierò primitivo Cnjacio sospetta essere auto delia slessa zione delle membra listate o fratturate.
ia assenza della cagione che lo avea su- famiglia di Faooio Palemooe Remmìo, REMORI. Re-mo-rì. Add. e ano. pi. Fllol-
seitaio. Foieoxa ovvero forai per coi eran>matico.| Soprannome od Aggiontodi uccelli che
I' anima esegue questo allo; alinmeoli REMO. Ré wo. Sm. Mario. Strumento di ritardavano negli auguri! , col sinistro
Ricordanza , Rimembranza Memoria. ,
legno , col quale rematori spingono I loro presagio, l'esecuzione d’uni m presa
(Lai. rrminùctitlìa. Remtnùeenfta, dal per l' acqua I navigli. fe ua lungo pazzo REMOSSO. Re-mót-to. Aid. m. da Re-
lai. reminiseur mi ricordo; e questo
io di legno rotondo da un capo piatto , muovere. V A. V. e di* Rimono.
.
dal gr. mimnaaronu che vale il uiede- dall'altro, c che easeodo appoggiato nel REMOSTRANTE. Re-mo-itràn-te. St.
sitno. Nella stessa Unga a mimneecu io bordo del bastimento. serve a farlo an- Eeel. Eretico, che è specie di Calvinista.
fo ricordare.) dare. La parte cb'é fuori del oaviglio REMOTAMENTE. Re-mo-ta-mén t». Avv.
REMINISCENZIA. R«-im-n»-*ce*»-*i-a. che entra nell' acqua ai chiama Pala, e In luogo remoto.
V. A. V. o di' Reminiseeeeta.
sr. quella che rimane entro al naviglio t e REMOTISSIMO. Re-mo-tis-ti-mo. Add.
REMINISCITIVA. Re-vm-n» ici-lUca sulla quale poggiano i rematori la mano m. superi, di Remoto. [Lai. remotùii-
Sf. Lo stesso che Reminiscenza. per metterlo In molo , ai diea Manico «MM.) ;
REMISSIBILE, Re-mie tvòi le.Add. eoo). e ditesi Braccio quella che forma là REMOTO. Remò-io. Add. m. V. L. Lon-
Da rimeUersi Da perdonarsi; altrimenti
,
lunghezza del remo dal principio della tano, Distante e detto di Luogo , vale ;
Condonabile. Lo stesso eh RuneS'ib le. (vaia fino al paolo ov* è appoggiato, Solitario. [Lat. rtmolut. Da re particella
REMISSIBILMENTE. Re mia-ai hil-mdn- (tal. remili. Rtmui. dal celi, gali .romh itera Uva ioseparabile, e mofui mosso.]
la. Avv. da Rimeltere, io sigo. di Per- che vale il medesimo , q che vai pure REM0Z10NE. Re -mo-ti-óme. Sf. V. L.
donare. ramo, albero, bosco. Altri dal gr crei- Il rimuovere, Allontanamento. (Lat.
REMISSIONE, /fo-mù-fió-iw. Sf. Il ri- no! Io p*rs. rama* nocchiero.)- remotio.]
,
mettere . io sign. di Perdonare. Pervia 9. Dicesi Remo io piatto quando la RBMOZIORE. Re-mo-zi-d-r*. Add.coor.
nanza, Scancdlameoto d‘ errore o d’uf V. L. Lag. Che è il più remoto il più
p.i. offre nell' acqua il mioor lato. ,
propria
remi. —
Dar de* remi , Dar I remi
4.
a Proasimiore. [Lat. remotior.]
volontà. — 3. Uapporlamento ,
Hiterl-
in acqua o all' acqua, vale Cominciar
REMPIERE. Rém-pie-re. Att. anom. V.
mento. — 4. aitaselo ,
RDawationr, remare, e partirai dal lido. 8. E Dar — A. V. e Riempiere a Riempire.
di’
REMISSORM. /fo-mia-aò-ri-a.Sf.Patente rhe vale j| medesimo, e di eoi la radice nerare, dalla particella Iterativa Inse-
con cui si rimette ad alimi alcun atto è moRno macchina che ai muove in giro.
parabile re . e da muniti che vico dal-
giuridico. Indi remnfiourzfl volgersi in giro , e
r ebr. minhha deno.]
REM ISTORIALE. Re-m» »o riài*. Add. remolino In senso di attortigliamento REM L’NER A TEZZA. Re mo ne- ra-léi-
core. Appartenente a remiwocla. di capelli di turba che ai aggira e ai
ta. Sf. Lo stesso che Remuneramcnto,
.
REM ITO. Remilo. Add. e sm. V. A. V. dimena io istrada, odi vortice di acqua, R (numerazione.
e d*’ Romito. lo frane, retolii». in provenz. r«oulu« REMUNERATO. Re rm» ne-rd-fo. Add.
REMITORIO. Re-mi lò ri-o. Sm. V. A. è anche spezie di turbine : e sembra m. da Remunerare. V. e di’ Rimune-
V. n di' Romitorio. così detto da revolvere rivolgere , rav-
rato.
REMITTENTE Rt-mit lènte Add.com. volgere.]— 2. Veier. Remolini: Peli che REMUNERATORE. Re^wu-ne-ra-tò-re.
Med. Agg. di quelle malattie nelle quali Verb. f. di Remunerare. Che remunera.
nel cavallo stanno coricati gli uni io
I raddoppiamenti od scerasi sono pre- so gli altri a guisa di tegole: il più di V. A. V. e di’ Rimuneratore.
ceduti ila brivido, acromp*gn*U da frequente ai riscontrano al petto, alla R E M U N B R A TOR IO Re-m u-ne-ra-tò ri-o.
.
irea r otioo tulli i caratteri di un accesso mo, credono più. Il Bnllet ha l’irland.
i
REM UN E RAT RICE- Re mu-ne~ra-tr\-ee.
Jebbrile che tenga per cosi dire , ed
, rm per criniera di cavallo.] Terb. f. di Remunerare. Che remunera.
aggiugnersi alla malattia seoza che REMONTORIO. Re mon-tb-ri-o. Sta. Ar. y. e di’ Rimunero trite.
questa cesai. Me*. Pezzo composto di un rolion che REMUNERAZIONE Ra-mu-ne-ra-ztd-
REMITTENZA. Re-mit tin-xa. Sf. Med. Serve a regolar la forza degli orinoli da ne. Sf. V. A. e L. V. e di’ Rimunera-
Ilcorso di uot febbre remittente. tavolino. zione. (Lat.remimrralto.]
REMMA. Rèm-ma. Sm. Boi. Frutto for- REMORA. Rlmo-ra. Sf. Zoo). Pesciolino REMUOVERE. Re -muò-v c-rt. AH. eoo w.
mante ìi secondo genere del tert'ordine di mare disforma un geoare oell’ordloe
V. e di’ Rimuovere.
delie prima classe deR’artlfizlale classi- degli acanUipterigf, ed è rassomigliante RENA. Rs-na. Sf. Lo ateaao che Arena.
frcaiiooe dc'frutti di Michel , che lo de- all'aringa, famoso perchè s appiglia ai (Lat. arena.* —
2. Proverb. Fondare,
finisce: Quella specie di frutto diereailio fianchi delle navi , e perciò gli antichi Seminare o Zappare io rena o nell’ are-
< he per lo più in maturità si spoglia gl) attribuivano la forza dì arrestarle na , vate Operare intorno a nna cosa
della tua scorza esterna più o meno nel Wocorso a vrle gonfie. |Lat. remo- senza frollo. (Lat. in mori «minare.]
molle e che si divide In più cocchi a
, ra. Dal lai. remoror io ritardo )— 2. E — 3. Farm. Stillare a rena o a bagno
due valvole la separazione delle quali
, fig. Ostacolo, Impedimento. Rltarda- di rene, vale Stillare checchessia in vaso
si effettua con elasticità, ed ba luogo mroto. Lat. remora.]— 2. Chic. Nome tenuto immerso nella rena con fuoco
[
dalla autore posteriore. che davasi alle fasciatore destinate a sotto; che anche si dice Stillare a bagno
REMM1A. Rem mi-a. Sf. Si. Rom. Legge mantenere le parti scomposte nella loro secco.
contro la calunnia, per la quale imprl- sUoaziooe normale. Erano due special- RENACCIO. Re-ndc-cio. Sm. Terreno
,, . ,,
,, ,
a una piana alialo al fiume Arno, pres- strare. (Lat. repraetmtare, montirare.] Cagionar maraviglia.—88. Mercé, mer-
so al ponte a Rubaconie. — 13. Formare Ridurre, Fare. 11. ,
— cede vale Ringraziare ed auebe Rl-
, ;
RENAJO. Sm. V. di gergo o modo basso Usalo co* nomi add. denota il Far di- compeosaro. —66. Medio , i meriti, il
intere di Le reni. Onde Voliere ilrenajo ventare checchessia della qualità esprev mento, vale Rimeritare. [Lat. remune-
per Voltar le reni. nei nome. [Lat. rtddere.) 18. Dicesi — rare , rimunerar!'.] —
87. Odore , vale
RENAIOLO. /fa-no jò- lo. Add. « sin. della prona, e vale Gettar bene la penna Gettare odore. E fi*, somigliare io qual-
Quegli che porla la mia. Meglio Are- temprata l'ioch lustro ad effetto d scrì- i che modo. (Lai.rarfu/ara.juovtier edere.]
njuolo. |l.al. arenarli/*.] vere. Onde Render grosso o slmile — 88. Ombra ad alcuua cui#, fig. vale ,
RENAJl'OLO. TZe-na-juò-ió. Add. e sm. Render sottile , si dice della penna , Rassomigliarle.— 59. Ooore, vale Ono-
Lo stesso che Renaiolo. quando fa le linee 0 troppo grosse , o rare con dim >si razioni estrinseche, Ap-
RENALE, Rc-nà-le. Add- com. Aoal. e troppo sottili.— 18. Dicesi Rendere ap- portare o Cagionare onore. [Lat. hono-
Med. Di rene Appartenente elle reni. petito e vale Eccitare, Produrre appeti- rem reddere, konarare.)— 60. E Render
—
,
2. Diconsì Arterie renali Due rami to.— 17. ArU» vale Somigliare. (Lat. , l’onore, propriamente vale Dar le sod-
del l'aorta addominale, una per ciascun
,
oratmilort ) —
18. Arrìsalo , vale Far disfazioni uppori ne per risarcir l’ al-
rene; Calcoli o Pietre renali. Quelli che consapevole, A* «ertitene.— 19. Beo per trui offesa riputaiiooe. 61. Pan per —
si geoeraoo nel rene; Plessi renali, Qoei male , o di male bene , vale Giovare a Focaccia o eofaccia , pan fresco per fo-
due plessi che provengono dal filare r chi nuoce.— 20. Ca.do, vale Riscaldare, caccia , vale Corrìspoodere a cbi C ba
dal celiaco, dulia parte esterna de* gin- Tramandar calore. 21. Cambio o il — fatto male con altrettanto; il ebe ditesi
gili s-m-.luiiari, e dall’a Marcamento dei cambio vale Contraccambiare.
,
22. — anche Rispondere alle rime , Render
piccioli nervi splancnici ; Vene renali Cenno il renoo vale llisp rodere al frasche per foglie, colpo per colpo,
Quelle che in numero di due, una per
,
.
— coltelli per guaine, aoa per uoa ec.
ciascun rene si uniscono nella vene cava 23. Colpo per colpo, vale Corr. spandere (Lai. par pari referre . ) —62. Parere ,
inferiore.
(
a chi t ha fatto male con altrettanto. valr Darlo Opinare.
, 63. Parole. V.—
RENANI ERA. Re-nan-ii-ra. Sf. Dot. Lo stesso che Render pan per focaccia. g. 83. [Lai. r etpondera, r es poni um da-
Genere di piante della famiglia dePe V.J61 [Lat .parparireferrt.) 21. Col- — re. i —
64. Partito, i partiti, la fava, le
orchidee, e della ginai>dria mnnaodrta telli per guaine. Lo stesso che Rendere favo, civaja, voto o simili , vale Votare
di Linneo, stabilito da Laureiro; c cosi psn per focaccia. V.Jfll.—M.Coosiglio, ne’part Iti. ( Lat. tuffragia dare.) 65. —
denomina lodali» loro antera opercoli la, «ale Consigliare. 28. Conto , vale Far — Regione , vale Amministrar giustizia
a due tubi reniformi c divergenti. Que- vedere la soa amminislrazl me ; o sem- nella curia. [Lat. ju» dècere.]— 66. Di-
sto geuere non comprende che una sola plicemente Dar ordina. 27. Dicesi — casi Render la ragioue, ragione, ragioni,
specie detta RenaniKera (accinta. [Lai. Rendei* conto, Render buon conto, per e mie Assegnar la cagione , Dare i mo-
rennnl/tera. Dal lat. ren reo 5 , e anthera Gl usi idearsi; ed anche fìg- per Resistere. livi. (Lat. alieujut rei ratianem red-
antera.] — 28. Debito, vale Adempire l'obbligo dere.)— 67. Render ragiooe, la ragiona
RENARIO. Rc^ri^t. Add. m. Bot. Ag- suo. E Rendere a ciascuno il suo deb io, ec., vale Dar quello cb’ è di dovere, di
giunto che i bottinici danno a quelle vale Dare ad ognuno ciò i-be gli si con- dritto.— 68. Risposta la risposta, vaie
parti la cui circooferen/a rassomiglia a viene. —
27. Diletto, vale Arrecare di- Rispondere, Lat. reipondtre, retpon-
f
,
o in conscia; e in generale, Ridare fia# arjere.]— 39 E Render la grazia ad fidem facere. |— 78. Tre pan per coppia,
altrui ciò eh era suo, oche io qualunque alcuno, vale Riconciliarsi eoa esso lui. fig. . vale Render più del suo dovere.
siasi guisa gli appartiene. [Lat. radia- Perdonargli f ingiurie. [Lai. reconci- — 79. Tributo, vale Pagare il tributo ,
re- Reddere, da re per retro indietro, e liari. infuria» remi'tere.) —40. Guider- Tributare. —
80. Ubbidienza , vale Ub-
da dare.)— 2. Pagare Dare il contrac- done , Guiderdone . vale Guiderdonare. bidire. —
81. Uoa per una vale Dare
,
cambio o 1" equivalente, (Lai. loltera.] —41. 1 Coltellini, fig., vale Rispondere il contraccambio. —
82 . Vice nda , vale
,
— 3. Rimettere, Dare mano, Ricapi- in alle rime. [Lat. por pari referre.) — Dare il cambio , Con tracce cnb iare.— 83.
tare, edicesl di Lettera, Foglio o simile. 42. Il b«l!o , vale Far tornare in ballo Voce, vale Rispondere. [Lai. raaponda-
— 4. Consegnare, Dir dominio, i| il chi ha iovitato. —
43. Il compito , vale re, respon m*n date.] 81.] Voto , il—
possesso e dicesi parlando di fortezze Fare alcun lavoro o alcuna opera di volo. V. g. 61. —
83. N. asa. Dare l’e-
e simili. (Lat in monut dura.] —
,
— 7. Riflet-
re. Immagine; che Render figura.
lo stesso dinario. —87. Fruttare , • dicasi coti
tere , detto di Specchio , di Acqua , o V. § 33.— 46. Intera alcuna cosa, vale nel proprio carne nel fig.— 88. N. pass.
simile. — 8. Fruttare ; e si dice di po- Effettuarla, 47. La
Recarla ad effetto. — Renderai per Arrendersi. [Lai. et drde.
déri, di case, di censi, d'usure e simili. fata , le fave. Lo stesso che Render j
re, dediiiosum facere. J 89 E io questo — .
72
- ,, . .
Renderai a D.o , a «aia Volgersi a lui na pane del corpo, dalla spalla alla cin- ,
colpevole. (Lst. erimen luum fateti, Farsi la disciplina. 7. Dar le reni — parlando di persona. Med. Che è facile
crimini se oònotium fateti ) 98 L’o- — vale Fuggire. (Lat. in (ergo se vertere.] ad ea-ere affetto dalla renella. ( Lat.
noro leso, vale Rediolegrarselo. 99.
.
frate ha esiaodio un senso fig. 102. — reni simile alla reoa che cagiona il
,
nunzio.
V. • di’
Kagiooe vale Ammioiatrarsi giuatitia
, malore delio aoch'esao Renella. RENUNZIA. Renùn-si-a. Sf.
RENDEVOLE. Ren-dé-vo-U. Add. rem. reoa che si trova per lo più raccolta nunzio.
RENUIfZIANTB. fle-nun-zìàn-fi. Pari,
i
Che si piega a tolge per ogni verso intorno alle acque correnti e recidile.
—
;
meglio Arrendevole. 2. Per melaf. RENI COLO. Aa-ni-co-to. Add. m. Che di Renunziare. Che rtnuuzis. V. e di’
Pieghevole all' altrui volontà. 3. In — porla rena. /fin uni l'anta.
R'-nun-ti-à-fS. Alt. e
a gn. di Rendente, Produttivo. [Lai. RENIFORME. Reni-fór-me. Add. m. RENI NZIARE.
producete fera».] comp. Si. Nat. Che è a forma di rene. n. V. A. V. e d * Rinomiate. 2. Ri- —
RENDEVOSSE.
.
Rtn-de ròt se. Sm.comp. — 2. Hot. Aggiunto di Foglia eh’ è di eusare. Repngnare. (Lai. ra»vuere.l
«un-x» à-<o. Add. m.
V. Frane. Appuntamento dato a un figura rotonda per tatto, fuorché verso RENUNZI ATO. Rs
ossegnato luogo per trovarvisi a certo la fisse, dov e scavata iu figura di rene, da Renunziare. V. A. V. e di’ Rinun-
tempo ed ora; e si dice enrbe del luogo o di fagiuo'o. —
3. Ghiandole renifor- sialo.
rta-nuiv-iia-lò-ra.
stessei. È Is voce francese Rendes-vout, mi diroosi quelle che sooo rotonde ed R NUNZI A TORP..
V,
anche adoperata da qualcha moderno , locavate alla base; Seni reniformi, Verb. m. di Renunziare. V. A. V. e di’
e goffamente italianizzata in Rendevi* quelli che hanno figura di rene. Rinunziafore.
RENILLA. Re -mi -la. Sf. Zool. Nome di RIN UN ZI AZIONE. Ri-nun-sia-tiiine. Sf.
e Rende v ossa lotte parole da fuggirsi
.
raod> re. ( Lai. redilitio. 2. Dicevi largo disco reniforme che porta i polipi Lo «tesso che Renella nel primo sigo.
o. Add. m. che si uh ancora in
]
Rendimento di grane e vale Ringra- sopra I’ una delle sue facce , in luogo REO. Re
ziamento. (Lai. graliarum actio.\ 3. — della parte Ira le proprie pinuctte guar- forza di sm. |>arlaod*»di persona. Colui
a chiamato al giodicio ,
Dicesi Rendimento di conti e vale 11 nita di barbe. che e accusalo
render conto. RENI SCIItO. Re-nì-sehio. Sm. Lo slesso e con* Imo. | Lat. reoz. Rem
giusta il
RENDITA. Rèn di-ta. Sf. Entrala che si che limaccio. (Lai. arenula. rere de’ più ,
firn dal UL ree cosa ,
trae da’ terreni o da altri averi. ( Lat. . REN ISCHIO. Add. m. V. e di’ Renoto. K e, negozio ;
poiché reni dagli antichi
prwentus, eensus.] REM SITO. Re nt-sti-o. Add. m. V. e di’ fu dello colui , de eujus re agebatur.
RBNDtTIVO. Rm
didì-vo. Add. m.Agg. Renoso. Sembra però questa voce venuta dal piu
di Nome presso i grammatici. RENITENTE. Renitènte. Add. eom. lontano Oriente, poiché in per*. riuva
REND1TORE. Rtn-di-ló-r». Verb. m. di Che ba o fa rroitmza , Che contrasti ,
ha il *en>o di semplice accusato, e quel-
lo pure di punito con pubblica
infamia
Rendere. Che renda, Cha restituisce. Che »i ritira dal secondare o con-eutire
( Lai. rezlifufor.) •Imito, al volere altrui; altrimenti o supplizio; rusijah vai peccatore, mal-
RENDITRICB. Ren-di-trì-ce. Verb. f. di Repugnante, Resistente. Ritroso. [Lat. fattore, uotalo d‘ infamia e ras catti- ;
Rendere. Che rende. Che restituisce. repugnane, renitene. Renitene . da ri- vo, importuno. |— 2. Chi è chiamato in
RENDI ri’Z/.A. Rtn-di tuz-sa. Sf. dim. niior io resisto e renitor da re parti- giudizio s-mpliccmenic ; più propria-
mente detto Reo convenuto. —- 3. Col-
:
stra a molla profondità nel cavo del * quali noi adoperiamo i cavalli ed i Deforme . Rio.
,
basso ventre, e nella regioue de lombi. C ni. Alcuni dicono Renoo e Renoe oel Infelice, Calamitoso. — 10. Dicesi Ren-
dersi reo. Esser reo Saper reo a val-
(
Lai. rents. Secoodu i più , vieti dal mascolino . rn« e meno usato. Altri lo .
.
chiamano Rangifero. Renna dal nor- gono Rendersi. Essere ec. malefico, io-
gr. rhin scorrerà perché dai reni scor-
re I’ unni. Ma forse il r«tt , reni*
;
de’ Latini e I* arnione de’ Toscani , non RENOSICCIO. Reno-sie-cio. Add. m. Esser reo ad alcuno , vale Offeoderh» ,
sooo cha due varietà del celi. gali. Che ha delta rena. Fargli fallo.— 12. Dire reo, vale Avaca
airnean reni.]— 2. Nel numero dal pi i RENOSISSIMO. Re-no- ite- si- mo. Add. cattiva sorte, segoatameote oel giuoco.
si trova nata moto nei genere maschi- m. superi, di Rrnoso. — 13. Pare reo per Farsi reo. ciaé Es-
le,quanto nel femminile; onde fu dotto RENOSITÀ’. Re-no si- là. SL a»t. di Re- sere incolpa.— 14. Anticamente usata
egualmente 1 reni e La rem, a nel fri» ooso. Qualità renosa. Lai. orinoli - come sro. per Mate. (Lsl. mafvim.l
mtainu anche La rena. 3. Diconai — tas.)
(
REPANDIROSTRO. /ftf-pan-di-rò-etro. stante , momento; e però repsna vuol REPETITORE. Re-pe-ii tó-re. Verb. ni.
Add. m. V. L. Zool. Epiteto d*acceilo diro istantaneo , che si fa io no istan- di Repetere. Che rcpele. V. e di’ Ripe-
che ha il rostro adunco. Da rqimxlui *
te.) — 3. Rapido parlando di fiume. titore. ( Lai. iterator , ] 2. Colai che—
curvo, ritorta, e da roifrum becco.) — 4. Violento, Gagliardo.
,
parare. V. e di Riparante. no dalla radice principale, tramandan- A. V. e di’ Ripetision». [Lat. repetitio,
REPARARE. Re-pa rà-re. Alt. V. e di do piccole radicelle. [Dal lat. repo lo reiteralio .)
Riparare. [Lat. reparare , restaurare rampico, REPETUND A. Re -pe-tùn-da. V.L. Arche.
io mi strascino, io serpeggio.)
Dai Jat. re particella Iterativa insepara-
bile » e da parare apparecchiar* alle-
— 6. Dicesi Repente o Strisciante quel Delitto di concussione, di peculato, che
, tronco che si stende per terra , e butto commettevano I magistrali romani con-
stire.) tro I cittadini 0 gli alleati , obbligan-
sovente radici, formando altre piante.
REPARATO, Re-pa-rà-ta. Add. m. di REPENTE. Avv. V. L. Io un tratto. Lo
]
da ture, per mezzo di cui si possono facil- REPLICATA MENTE. Re pli-cata- mén-
alcuni A re pel Ione Dal repellone Avv. Con replicazione
.
da mente ritrovare le cose in esse conte-
, te. , Più volte.
altri Sbilancione, cd anche Falcata.
(Io nute. (Lai. repertorium index.] —- 2. ,
(Lat. iterato.]
frane, repolon i la volta che fa
il ca- Leg. Inventario sommario che notari i
REPLICATIVO. Ae-pli-ea-rt-vo. Add. m.
vallo In cinque tempi. In isp.
repelon debbon tenere di tulli gli atti e con- Allo a replicare, Che replica.
è no corto giro che si fa eseguire
al ca- tratti stipulali da e«si. I cancellieri, gli REPLICATO. Re-pli-cà-to . Add. m. da
vallo a briglia sciolta. Le quali voci
uscieri hao pure loro Repertori!. I
Replicare. (Lat. iteratile.)
dieonsi venute dal lat. repellere riso-
REPETERR. Re-yite-re. Att. anom. V. REPLICAZIONE. Re plica- sió -n e . Sr.
spingere , dar molte spinte poiché re
; L. V. e di’ Ripetere. [ Lat. repetere Il replicare.
Dieesi anche Replica , Re-
t particella iterativa , e pelfere «ale ,
IEP HE P IEP
REPLl'ERE. Ri flui re. N. ass. ed att. REPROBO. Rb-pro-bo. Add. e sm. Ma- far mandar via, congedare. Iu c«H. gali,
V. diteli, di cni non trovasi usata che ligno, Malvagio, ed anche Dannato, Ri- puf spingere , urtare. Le quali radici
la prima persona sin?, del preseute in- provato, Prese ito. I Lat. reproba» ne- , sono ben più proprie della comune e
dicativo. V. L. e A. V. e di Ripiovere.
4
quam. ] di molte altre riferite dal Vossio.) 2 — .
V. e di’ Riportare. Non approvare , Dannare come malva- re. ed è contrario di Adire.
REPOSITORIO. Re-po ti-tò-ri-o. Sm. V. gio ; altrimenti Riprovare. [Lat. repro - REPUDIATO. Re-pu-di à-to. Add. m.da
L. Luogo da riporre vesti, o altre cose. bure, Improbara, rejieere. ] 2. Pro- — Repudiare. V. L. V. e di’ Ripudiato.
[ Lai. repotitorium. ] —
2- Arche. Ta- vare. (Lat. repudt'afue.]
voletta portatile sulla quale venivano REPROVATO. Re-pro-vò to. Add. m. REPUDIO. Re-pù-di-o. Sm. V. L. Il re-
apprestali i cibi presso Romani. i da Reprovare. pudiare. V. e di’ Ripudio. ( Lat. repu-
ESPOSIZIONE. Re-po-ti -xiò ne.Sf. L'atto REPROVAZIONE. Jta-pro-wi-zùJ-«a. Sf. dilo». ]
di riporre una cosa rimossa dal suo Il reprovare Disapprovazione. [ Lat. REPUGNANTE. Re-pu-gnàn-tg. Pari, di
luogo. reprobano.]
;
—
2. Teol. Opposto di Pre- Repugnare. Lo stesso che Ripugnante.
REPOZIALE. Re-po- zià-le. Add. com. destinazione. [
Lai. reputinone, obiistens.) 2. Dis- —
V. L. Filol. Relativo alle repozie. [Lat. REPT1LE. Rè-pti-le. Add. e sm. V. e di’ amabile, Ributtante.
repotiaU.) Rutile. REPllGNANTRMENTE. Re puynan-te-
REPOZIE. .-Sf. pi. V. L. Arche. REPUBBLICA. Re-pùb bli-ca. Sf. V. L. m^n-le. Avv. Con repagoaoza. Lo stes-
Banchetto del giorno successivo a quel- Propriamente La cosa pubblica. Cosi so che Ripugnantemente. [ Lat. repu-
lo delle ooue presso i Romani. [
Lat. può denominarsi qualsivoglia Stato ci- onnnfer.)
repotia. Da re iterativo, e poto io bevo.] vile, nel quale, uon svendo inogo l'ar- RIPUGNANTISSIMO. /?e-pu-$nan-flz-«i-
REPREMERE. Re-prt-me-re. Alt. Rio- bitrio di uno o di pochi 1* utilità pub- ,
mo. Add. m. superi, dì Repugoaale. Lo
tuzzare. Reprimere- blica è il One unico di chi governa; ma stesso ebe Ripugnantissimo.
REPRENDERE. Re-prèn-de-re Att.enom. comunemente con questo nome si de- REPCGNANZA. Re-pu-gnòn sa. sr.V.L.
V. e di’ Riprendere. notano gli Stati in cui il potere supre- Coolraddiziooe, Coolroversia. Lo stes-
REPRENSIBILE- Re pren-iì-òi-ia. Add. mo risiede presso molli. Repubblica so che Ripuguaora. [Lat repugnantin.
com. V. e di’ Riprensibile. democratica è quel la dove coloro ebe go- — 2. Contrarietà, Renitenza. [ Lat. re-
REPRENSIONB. Re-pren-sii- ne.Sf. V. vernano eoo tratti a sorte, o eletti dalle nitenlia. |
A. V. e Riprensione.
di’ diverse condizioni del popolo; aristo- REPUGNARE. Repu-gnà-re. N. «ss. V.
REPRENSORlO. Re-prtn-so-ri o Add .m. cratica, quella ove governano suoi no- L. Ostare , Contrariare , Opporsi. Lo
—
i
Che repreode. V. A. V. e di’ Ripren- bili. [Lat. rttpublica.] 2. Dicesi Pon- stesso ebe Ripugnare- [Lat. repuynarr,
forio. do dello Repubblica la Somma delle refragore. Da re, e da pugnare. ] 2. —
REPRESSIONE. Re-pres-si-ó- ne. Sf. Lo cure e degli affari pubblici. 3. Per
,
— E in sigo. att.
stesso che Ripressione. estensione prendesi per Qualunque Sta- REPUGN AZIONE. /Z«-pu- jna-iió-ne. Sf.
REPRESSO. Re-prh io. Add. m. da Re- to anche governato da no principe. *— V. A. V. e di’ Ripugnanza.
primere. Raffrenilo, Rintuzza». [Lat. 4. Leti. Repubblica letteraria dicesi, in REPULISTI. Re-puM-sti. Latinismo del-
repreisus, cohiòtfu*.] modo collettivo L' intero corpo degli ,
la plebe , tratto dalle parole del Sal-
REPREZZO. Re-prés-:o. Sm. V. A. V. studiosi e de' letterati. mo 42. Quare me repulisti, e stravolto
• di’ Ribresso. REPL BBLICANO./?#-ptib-bIi-cà*no.Add.
T
a significato di Ripulire , Consumar
REPRIMENTE. Re-pri-mèn-te. Pari, di m. Di repubblica , Appartenente a re- ogni cosa. Volerne vedere il line. 2. —
Reprimere. Che reprime. pubblica. Dicesi non meno delle perso- Oode Fare repulisti o il repulisti , vale
REPR (MENTO. Re-pri-mén-to. Sm. Il ne che delle cose. Nel primo caso vale Privare, Spogliare , Tor via ogni cosa ,
reprimere altrimenti
: Repressione. Partigiano di repubblica CUudiuo di ,
Dar line. Consumare interamente e qua-
(Lat. eohibilio.] repubblica; altrimenti Repnhhlicaote, siLasciar pulita ogni cosa.
REPRIMERE. Rc-prt tne-re Alt. enom. Repubhliehista , e si adopera anche in REPULSA. Re-pùUta. Sf. V. L. Ributta-
Tener a segno o a freno Raffrenare , ;
forza di sm. mento alle dimande. Lo
stesso che Ri-
Rintuzzare. [Lat. reprimere, cohibere.) REPl'BBLICANTE. Re-pub-bli càn-te. pulsa. [Lai. reputai.]
— 2. E n. pass, —
3. Àgr. Impedire il Add. e srn. Oggi è più usato Repubbli- REPULSANTE. Re-pul-sàn te. Pari, di
rapido e celere rigoglio delle pleure cano. Che vive in repubblica , o in for- Reputare. Che repulsa. V. e di' Ri-
che si ottiene mandando nel campo le ma di repubblica. pu [fatile.
bestie e pastora. REPUHBLICUETTA. Re-puMU-chétta. REPULSARE. Re-pul-sà-re. Att. V. A. e
REPRIMI MENTO. Re-prì-mi-mén- to.Sm Sf. dim. di Repubblica. Piccola repub- L. V. e Afpuiiare. (Lat. reputava.)
di'
V. e di* Rrprimento. blica. REPULSA TO. Repul-ià-to. Add. m. da
REPRIMI! ORE. Re-primi- là- re. ’Verb. REPCRBL1CHISTA. Re-pvb-btiehì-ita. Reputare. V. e di’ Ripulsato.
m. di Reprimere. Che reprìme, Riprcs- Add e sost. com. Lo stesso che Repub- REPULS AZIONE-
. 7?«-puI-ja zid-ne. Sf.
sore. blicsnte. V. A. V. e di’ Ripulsa.
REPB M ITRICE. Tfe-pri-mi-tri-ee.Verb.
1 BEPCBB LICONE. Re-pub bli-eó-ne. Add. REPULSIONE. Aa-pui-ft-d-tta. Sf. Fi*.
f. di Reprimere. Che reprimi*. e sm. Idiotismo fiorentino. Sì dice di L'azione di ciò che respigoe , e Lo stato
REPRIMCTO. /fe-pri-mù-ro. Add. m.da Chi s affanna troppo, « prende soverchia di ciò eh’ è respinto. Lo stesso che Ri-
Reprimere. V. A. V. e d«' Represso. briga degli affari della repubblica; e si pulsione.
REPKOBABILF. Re pro-bàbi-le. Add. prende anrbe per Affannone assolutati!. REPULSIVO. Re-pul-sì-vo. Add. m. Che
com. Che può repronarst. [Lat. artiglio ] fa repulsa. Lo ate«so che Ripulsivo. —
REPROBARE. Re prò bò re. Alt. V. L. REDUPLICA Repùbli-ca. Sf. Lo stesso
.
2. Fis. Che respigne ; oode Forza re-
e A. Lo stesso che Reprovare. Lat. che Repubblica. pulsiva , che è lo stesso che Forza e-
[
reprobare. Da re che In compos. Inverle REPUDIANTE. Re pu-di ùn le. Pari, di spuUiva, opposto a Forza attrattiva.
alcune volte 11 senso e da probare ,
Repudiare. Lo stesso che Ripudiente. REPULSO, /te-pùt-ao. Add.m. da Repoi-
provare. 1 Che repudia. |Lat. repudiane.] sare Repellere
c ; e forse anche sinc. di
REPROBATI VO. Re-pro-ba-iivo. Add. REPUDIARE, Re-pu-di-à-re. All. V. L. Repulsato. Respinto, Rigettato, Ribut-
tn.Che riprova, Atto a riprovare. Lo stesso che Ripudiare. [Lat.
Rifiutare. tato. — 2. Discacciato.
REPROBATO. Re-pro b.ì-to. Add. m.da repudiare. Repudiare secondo I più, ,
REPURGAMENTO. Re-pur-ga-mén-to.
Reprobare. V. L. Meglio Riprovato. Lo vieu da repudium espulsori della mo- Sm. «purgare, e dicesi propriamente
Il
DigitizGd by CjOO^Ic
, —
Purgare- V. e dr Ripurgazìon*. ziooe francese è Ogni specie di doman- RBSECAZIONE. U-n-ta tit-m. Sf. T.
REPUTANTE. Re ptrtàn-U. ParUdi Re- da del pubblico mitnstrm, quando oon a di' Rineasiom.
putare. Che reputa. Lo tinto che Ri agisce che come parta aggi nota , allor- RESEDA. Ri-tè-da. Sf. V. L. BoL Spu-
palante. ché ia legge chiede ch'egli sia inteso io cledi pisola volgarmente Melardlna.
;
REPUTANZA. Rtpu tàn-za. Sf. V. A. un giudizio promesso da uno dei liti- (Lat. renda.)
Lo stesso che Ripnlanza. V. e di’ Ri- ganti. È voce venuta lo Italia col codici RESIDENTE. Re-te-dènM. Add. com-
putazioni. francesi. ( Dal frane, nquiiitotri che V. A. V. e di'Reiidmti.
REPUTARE. Ae-pu-tà-re. Alt. o. a», e vale il medesimo. ] RESERVARE. Aa-arr và-r«. Alt. Con-
pesa. Giudicare, Slimare, Credere, Te- REQUISIZIONE. Ae-gui *i-*tò-«*. Sf.V servare. V. e di' Riiervart. [
Lat. n-
nere io coocello. Lo etneo che Riputa- L. Ricercamento, Innanzi ; onde A re-
re. [Lai. exiltimari, judicart, censtre. quisizione. vale Per richiesta , A peti- RESER V^TARIO. Aa-aer-ua-td-rio. Add.
Autore, dall'ebr. palkar congetturare, zione. ( Lat. requie# io , petilio. 1 3. — e sm. Colai, cui si fa la reservaziooe.
onde pìlAnm congettura. Nella si essa Milii. Forzata soromiolstraziooeda far- RESERVATIYO. A#-«r tm-li-tw. Add.
lingua pithjam sentenza decreto. J — si da' proprietà rii delle cose che posso- m. Atto a reservare.
S. Mettere in eooto , Attribuire.
.
vantaggiosa di tè , lotoperbire- E. luogo forta; altrimenti Dedizione, Ar- RESI A. A*-*La.Sf. V. A. sioc. di Eresia.
Dicesi Reputare la vano alcuna cosa e rendimento. (Lat. dettato.) (Lai. fcatra*?*.] —
2. Discordia, Rottu-
vale Noo ne far capitale. —
7. Dicesi R ESARCI KB. ri. Att. V. L. V ra, Dissensione, Cornea». Scandalo; ma
Reputare a grado alcuna cosa ad uno e di’ Aiiareir*. (Lai. marcire. Ritor- io questo senso fu solo osato dagli an-
e «ale Chiamarcene grato come di favor citi, da re, e da tare in restaurare, rac- tichi Toscani. DtU'tr.rtit discreduta,
ricevuto. conciare. ) malum eicilare , e non già dsl gr. ba-
REPUTASSIMO. Re pu-fa-lU *i-mo RESARCITO. M‘-tar-ei-to. Add. m. da rasi* che mai non ebbe questo senso, lo
Add. m. superi, di Reputalo. Lo stes- R esame»*. V. e di’ oiiareito. quent' ultima lingua rhexi* vai rottura
so che Riputaliasimo. RESCINDENTE. Re-iein-din tl. Pari, di nel senso proprio.]
REPUTATO. R+putàto. Add. m. da Rescindere. Che rescinde. RESIDENTE. Ai-aì-d/u-fa. Add. com.
Reputare. Lo stesso che Riputai». RESCINDERE Re-icm di re. All. V. L. Cha Che «la. (Lai. rraìdrn*.]
risiede,
REPUTAZIONE. Aa-jm fa-xtò ne. Sf. Il Risecare. Tagliare, e fig. AbiLre, Ce» ?* £«• Ambascisdore vale Subila ,
di
reputare. Lo slesso che Riputaiione. sare. Annullare. ( Il lat. rescìndere, da Ordinario. —
3. lo furia di sm. Resi-
[Lat. srnfenfta.] —
3. Buona opinione, ri, e da icindrri segare. ) dente, si dire propriamente II Ministro
Stimo, Onore. (Lat. eosìsltmafto, fama, RESCISSIONE. *s-icii-ii ó-nt. Sf. V. L. d‘ alcun Potentato pressa no altro Po-
decui.) —
3. Metlere di riputazione in Tagli a memo , Troncamento . e fig. A- tentato; ed è dignità alquanto infe-
akana cosa , vale Compromettere la boliziooe. Annullinone, e dicesi pro- riore a quella dell’ Ambascisdore c del-
propria fama , il buoo nome. 4. E — priaroeole di convenziooi. [ Lat. rucii- I* Inviato, superiore a quella dell'A-
Mettere io reputatone, sale Accredita- mìo. gente.
re — 3. Stara io reputatone, sale So-
]
RESCISSO. Ae rei* io. Add. m. da Re- RESIDENZA. Re-ti-din io. Sf. Jl rise-
stenersi , Noo cedere. —
6. Stara io scindere. Tagliato, Tronco , e fig. Cas derceli luogo dove si risiede. Aotica m.
sulla reputazione, vale Noo ceder punto ssto. Resedenzi*. Rlaedio, Riaideozia, Rm-
nelle materie riguardanti la reputazio- RESCISSORIO, av-ectf-fò ri o. Add. m. denza. ( Lat. udet. 2. Onde A*er« —
ne. —
7. Venire io reputazione vsle .
V. L. Che appartiene a rescissione.
]
checchessia. [
AeguiiUum, pari, di ri \ icrìbm.) — .
sottoposta a qualche operazione. 3. composto naturale di resina e di asfalto nuare. Sur sodo. —
4. Diersi fig. Re-
Ani. Il resto d' una sottrazione o divi* o bitume. sistere alla coppella evale Reggere alla
sio ne aritmetica. RESINATO. Re-ti nà -lo. Sm. Chim. Com- pruova, al martello.
RESIDUO. Add. m. Y. A. e L. Agg. di posizione chimica di una resina con RESISTO. Restilo. Sm. V. A. V. e di’
cosa rimasta. (Lai. residuili.] qualche alcali o eoo qualche ossido. Resittcnsa-
RBS1GN ATO. Rs-ti-gnà-to. Add. a. V. RESINIFERO. Rs-si-ni-fe-ro. Add. ro. RES.MA. Rè- ima. Sf. Coll detto, secondo
e di' /tassapiaJo. St. Nat. Che produce resina. [Lai. reti- alcuni, per la rima in luogo di Riama.
RBSIGNaZIONB. Re-si^na-xiÓ-ne. Sf. wììii>.] RESNA. Rè-ma. Sf. Zool. Sona di pesce-
Consegna, Offerta , Dedizione Abban- ,
R ESIMIE, Via • si nl-to. Sf. Min. Varietà fi ESO. Riso. Add. di da Rendere. Lo
dono all'altrui volere o podestà. [ Dal di selce eoo fruitore concoide lucida ,
come quella delle resine. Quella sdee
stesso che Reodulo. (Lat. rfedifui.) —
lai. retigno io rendo e questo da re ; 2. Restituito. —3. E detto di Cri-
per relro indietro ed diligilo io asse- è facile a rompersi, e meo dura dell'al- si iere.
—
,
sughi densi e teoaei che floisrooo d»gli tir meglio che prima.] contralti dì compra e vendila il
vendi-
alberi, e s'iodurano all'aria. D'ordina- RESISTENTE. Re-ti- slin-te. Pari, di tore ai riserba il diritto di riscuoterei»
rio sono frangibili; il loro color domi- Resistere. Che resiste (Lai. pertinax , cosa alienata io on dato termine; e di-
na ole è il giallo ; il sapore diverso ; to- refractarius.ì cesi Resulntivo perché risolve, scioglie
no insolubili nell'acqua, solubili nello RESISTENZA. Re-ti-ttin-xa. Sf. Il resi- dall'ohbllgazloocV
spirito di vino nell'etere e negli olii stere; Potenza che opera in opposizione BES01.UT0. Re
, so-lù-to. Add. m. da
oblili; esposte al fuoco si fondano, e ad uo* altra , e che ne distrugge o ne Risolvere. V. e di' Risoluto
ae la lemperalora è rinforzata, s'infi-tni-
mano; hanno uo peso specifico superio-
;
diminuisce l'effetto; e ditesi cosi al
rio come al tig. (Lai. obtiaeulum )
di Luogo
litico,
—
3. Agg. di Persona. Para-
Scoza movimento. 4. Messo —
2. Agg-
uli. La più parte delle sostanze disiiote sione, energia , tuono, movimento e si- RESOLUZIONE. Reso-lusió-ne. Sf. Il
con questo nome contengono uo olio i
mili ; Togliere la resistenza al corso risolvere. In sign. di Consumare.
Scio-
volitile, un acido libero, una materia del sangue, della linfa , del sugo oer-
g (mento, Di se log li me alo, Risolvimen-
veo, delia bile, e vale Rimuovere gl'im-
colorante a no principio immadiBlo re-
ped lineo ti che
si frappongono ai natu-
to ec. [ Lai. reiolutio. - 2. Sciogli-
sinoso. Quelle che s'incontrano in co«n- mento, Soluzione; e lo usiamo tomu-
merc o. e che sonu fortemente odorosa, rai corso de* detti liquori.5. Archi. — oemeote parlando di dubbii o quesLo-
debbono questa qualità all’olio volatile
eoo cui sono unite. Ve a ha anche di
Resistenza delle fabbriche: La forza
che sostiene la parte che fa pressione.
ni. (Lat. toluiio.) —
3. Delibera ziouc.
Onde Fare una rrsolnziooc, Pigliare
quelle che coningooo tani'olio volatile Ond’è che una fabbrica ha tutta la ne- risoluzione, «ale D:liberare, Risolvere.
da rimaner sempre molli o fluide: que- cessaria solidità, se la resisterne supe- (Lat. statuire , d-cernere. Resuluzione
ste sostanze costituiscono una classe ra alquanto la pressione. —
A. Mila. In questo senso vico da ritoluxione
io
particolare di corpi distinti col nome Parlando di Eserciti , di Fortezze o si- senso di Scioglimento. Poiché quegli
generico di Trementine. Le resine sono mili, L'alto del resistere al nemico. — che delibera , scioglie i dubbii relativi
di rado pure e alcune di esse potreb-
,
7. E lig. si dice d' ogni cosa che faccia al da farsi. ) —
4. Rifinimento. 5. —
bero aoche spellare alle gororoeresine. revisiona o che giovi a far resistenza; Med. Dileguamento del tumore prodotto
Nod solo i vegetali ma anche alcuni,
Ostacolo , Riparo. —
8. Dicesi A resi- dal ritorno degli umori stagnanti per li
animali o prodotti di aoirnali fornisco- stenza di bumba parlando di edilizii proprii canali nella grande circolazione
no delle sostanze dotate di tutte le pro- militari fabbrirati o coperti in modo da del sangue. V. Risoluzione in questo
prietà che caralierizzaoo le reame* tali resistere agli effetti delie bombe. 9. — significato. —
. 6. Mai. Prepara mento e
sono il muschio, il castoreo, la bile, le Linea di miuore o di menoma resisten- Regole per arrivare allo scioglimento
cantaridi et. Le Resine sono usate nelle suppone condotta per-
za: Quella che si ai on problema più comunemente So-
;
arti non meno che nella medicina ; tra peodicolarmenledal centro del fornello luzione.
le prime si distinguono il Balsamo di alia superficie esterna più vicina. Chia- RESULYERE. Resbl-ve-r». Alt. e o. a-
eopaibe , la Rrsina copale , la Resina masi Di minore o Di menoma resisten- nom. V. e di’ Risolvere.
•leni, la Lacca, il Mastice . il Balsamo za perchè indicando la distanza più
,
RESOL VIRILE. Re-tol-vi-bi-le. Add.com.
della Mecca, la Smdracra, il Sangue di breve dal fornello alla parte esuma del V. e di' Aiioloiiiit,
drago ec.; tra le seconde, la Brama a- terreno nel quale è posto, Iodica altresì
nirne, la Resina biliosa, la Resiaa d’e- il luogo ove la polvere juconirs miuore L. V. e d.* Asperso. (Lat. rezparjta.}
dera, o Gaajaccios, la Resina di jalap- opposizione a 'suoi sforzi. SESTETTI Va MENTE. Re-ijtttti-va-
pa er. Si comprese tra le resine anco la RESIoTENZI A. Re si-iièn-xi-a. Sf. V. A. mén-te. Avv. V. e di' Rispettivamente.
Gomma elastica. Chiamasi anche Ragia. V. e di’/? juUnta. RE3PETTIVB. Re t pet ti -ve. Avv. Lo
[
Lai. retina. In celi, irlaod. roitin: io R ESISTERE. Re-tiMe re. N. enora. Sur «tetto che Rispettivamente.
gali, rotati e roiteid ; io ar. regine e forte coatto a Ila furia « violenza di chec- RESPETTIVO. Re-spet-tivo. Add. m.
meglio regina*.]— 2. Chini. Resina di chessia , sensJ lasciarsi superare né , Relativo, Ciò eba si riferisce a qualche
77
aogle
, — .
BES BE8 • E»
particolare oggetto — 2. Che ha rispet- RESPIRAZIONE. Rospi-ra-sid-ne. Sf. ardore, contenderla ad alimi.)— fi.
to ma in questo scaso dicesi meglio
,
Fisiol. Il respirare ,
Funzione che con- Talora Far calca intorno. —7. Talora
Rispettivo, Rispettoso. [Lai. timidu», siste nell* introdurre no’ polmoni una Opporsi, Contristare.
cautus rerrcundus.]
,
quantità d'aria atmosferica , per farla RESSI. Rissi. Sf. V. G. Chir. In genere
RESPETTO. Re-spèt-to. Sta. V. A. V. e ivi concorrere alla sanguificazione , a è Rottura di vena od Apertura sponta-
di' Rispetto. — 2. lo respcUo. V. /{»- poi con moto contrario espellerla. Essa nea di coliexlooe purulenta. Se ne fenoo
«petto. risalta da duo fandoni , l Inspirazione poi i composti Anghrressi , Rottura
:
RESITGNEBE. Rt-spignere. Alt.anom. no sono : I* lospirazione, per la quale le pera. ristek cord kella, cordoncino. Nella
Lo stesso che Rispiguerc e aoche asso piante assorbono i principi! gazasi; l'E- stessa lingua risto filo di lino o di seta.
latameote Spigoere. spirazione, per la quale vengono elimi- Altri dal gr. arto inaridisco: poiché la
RESPINGENTE. to-ipta-gèn-to. Pari, di nati I gas superflui. resta è la prima a seccare. Altri dal gr.
Respingere. Che respinge, Propulsa ole. RESPIRO. Re-spì-ro. Sra. Il respirare, nrùtot ottimo: poiché é la miglior parte
RESPINGERE. Respin ge re. AtLaoom. Respirazione, e talora Anelilo affanno- della spiga oc.] —
2. E per simil. 3. —
Lo stesso che Respigoere e Rispignere. —
2. E 6g. Libertà, Membrana sottilissima che ricopre la
RESPINTO. Respìnga. Add.
spingere e Respigoere.
tu. da Re-
so. [Lai. reipira( io.)
Comodo.— 3. Pausa, Riposo. [Lat.quùe
[intermfasio.]—4. Pigliar respiro , vale
cipolla, T aglio e simili agrumi
,
respirabile. 2. In cui si può respi- stesso ebe R«squillo , R ispido e Ri- Trutte iufilzate per seccato, oaltro. [Lat.
rare. squlito. [Trasposizione slmile s quella rsstù. Io pera, trovasi r«f , rette e
RESPIRABILITÀ'. Respi ra bi-U tà.St. di Despitto , per Dispetto.)—2. Respi- ris'te nel senso di serie : Il qual sen-
Fis. e Fisiol. Qualità di uo fluido di razione, Riposo, Agio o simile. so è ritenuto nello spago, ritira. )
poter essere respirato, o di essere respi- RESPONDERB. Re spón de-re- N. aaom. — 6. Milit. Quel ferro appiatto al
rabile. V. A. V. e di’ Rispondere. petto dell* arma fura del cavaliere , ove
RESP1RAMENTO. to-spi-ro-mln-to-So». RESPONSIONE. Re-spon si-ò-ne.Sf. V. A. s'accomoda il calce della laorfa per col-
Il respirare.— 2. Alito, Fiato, Respiro. e L. Meglio Risposta. (Lat. rerponrio.) pirà. [Detto in frane, arrtt da arreter
—3. Per melar. —2. Responsioni per Cose dovale, vol- arrestare: perchè • questo ferro ai arre-
RESPIRANTE. He-spi-ran-te. P»rt. di garmente Corrisposte. sta il calce della lancia. In ispagn. di-
Respirare. Che respira.[Lat.re#pirans.l RESPONSIVO, to-epon-ii-oo. Add. m. fesi ristre, ed è tradotto dal Gattel lon-
— 2. E usato aoche in forza di ani. pi. V. e di' Aieponjfeo. ctae relmarulum.) 7. L’Impugnatura —
per Animali. RESPONSO, to-apór»-». Sm. V. L. che della lancia.—fi. ZooL Lisca, (Lai. spina.
RESPIRARE. Re-spi-rà-re. N. ass. Pro- i usa propriamente quando si parla di Trovasi arista in questo senso presso
priameote ('Attrarre che fannogli ani- oracoli. Risposta. [Lat. reeponfum.] Persio ed Ausonio.) —9. Veter. Sorta
mali l'aria esterna, introducendola nei RESPONSO RIO. to zpon-Jò-rf-o. Sm. di tumoreilo che vieaea'piedl de'eavatll.
polmoni, e fuori di essi con molo con- Etcì. Parole ordinariamente tratte della (Dali'ar. retij et oresjot tumori de’piedt.
trario rimandandola; Raccoglier la spi- Mera Scrittura , che si dicono e si can- Altri forse dal frane, ante che credei
rito , Pigliar flato
;
Fiatare ,
Spirare , tano nell' Officio della Chiesa dopo le cosi detto da arri ter, perchè arresta io
Alitare, Rifiatare, «. [Lai. respirar», Lezioni e dopo i Capitoli, e che si ripa- certo modo i cavalli , Impedendo loro il
spirUvm ducere. Respirare da re , e tono o intere, o in parte. Chiamasi Re- cammino.]— IO. Reste chiamino anche
da spirare Boflìaro respirare, esalare.] sponsnrio luogo quello che ai canta dopo I veterinari! Qoelle croste dure e squa-
— 2. Vivere. [Lat. vitam ducere ]
,
3. — la lezioni, e Respousorio breve quello mose che vengono alle piegature del
Sfiatare. [Lai. respirare tfjlare .]
Fig. Ricrearsi, Prender ristoro, Cessare
4. ,
— che si canta dopo l capitoli.
,
m. Atto a reapirare. 2. Ricreativo , sia fatta altrui per ottener quello che si RESTAGNO. to-età-gno. Sra. V. e dl'Af-
Confortativo. desidera. Pressa, Calca. [Lat.fnefanfta. stagnammio.
RESPIRATORIO. Re spi ra-fò-ri-o.Add. Dali'ar. roes, che dicevi ancora rotta o RESTAMEN'TO. to-*ta mén-lo. Sin. Ces-
in. Anat, Aggiunto dato da Bell ai nervi rysa, e vale Chiedere, Pregare, Diman- sazione del moto ; altrimenti Restata,
diaframmatico, giosso-fariogeo, faccia* dare. Io gali, grios chiedere ioaianle- Ferma mento.
—
|
k poeumo-gastrico ed accessorio di
,
, mentc . strettamente pregare. ] 2. RESTANTE. Restàn te. Pari, di Restare.
WilLs , nonché ad uq ramo iuferlore Rissa, mi in questo senso è voce anche Che resta, Che rimane. — 2. E In forza
del pi sso cervicale , il qoalesi reca ai
t
piò inusitata. [ Lai. eontenlio.] 3, — di >m. Ciò che Residuo, Avanzo ,
resta,
limìcoli esterni dello costole; perchè Strazio, Crudeltà o piuttosto Calamità, II rimanerne. (Lat. qttoi super est, quod
qirer-ii nrni sono insieme uniti me- Infortunio, Accidente spiacevole od altro est reliquum.] —
3. Del restante, posto
diante io (imissimo connessioni simpa- di slmile, (lo ceti, hrei t. reo: calamità, avveri». Lo stesso che Del reite. 7. to-
tiche indispensabili « mantenere T ac- infortunio, accidente spiacevole. In ebr. sto.
cordo Ira numerosi nervi che concor-
I —
rollati opprimere.] 4.F«r ressa talora RESTARE. Restà-re. Pf. ass. e pt«.
rono ai movimenti d' inspirazione e di vale Importunare, Insistere.—3. Talora Rimanere, Avanzare, Sopra» vantare.
espiraxione , e che debbono agire di Affaccendarsi, Studiarsi. [E questo il [Lat. restare, tuperesse. Comunemente
concerto nelle respirazioni difficili , in senso del ted. eich reùeen , di tal che si cava restare dal lai. re per retro in-
particolare (tagli aiti che ne dipendono, ura etteas sieh reisttn Tale darsi pre- dietro , e da stare. Secondo il Balle!
come la tea* e lo starnuto. mura perqua'cb>* ensa , nericarli eoo vico dal celi, bretl.reii cb'ei dice av<r
—,.-
RCS B ES REI
•volo il muso di retto, lo led. rcrtew ,
uno il possibi’e . perchè avvenga.— 43. Da /{«sfora in senso di Fermarsi.]— 2.
io «ut. sass. rttum. in logl. torettf in Servito, vale Servirsi , Compiacersi . Per simil. si dice anche delle persone.
illir. otiati vogliono restare. In per*. 44. Sol tavoliere, vale Essere nel trat- — 3. In forza di sm. vale il Difetto so-
reiti spazzatura pattume.]— 2. Usato
. tato; e talora Essere in pericolo. praddetto. —
4 . Onde Aver del restio ,
co’n itniaild. dinota il Rimanere secondo RESTATA. ReHÒ-ta. Sf. da Restare. Il Dg. , vale Non correre a furia , Andare
la quali lA espresso dal nome , al pari restare, Fine. (Lat. finii.) a rilento.
ché si osserva nel v. Rendere. E però RESTATO. Re-ilà-to. Add. m. da Resta RESTI l’L'LARE. /Is-iii-pu-là-r». N. a§s.
Recare contento morto, maraviglialo re. Rimasto, Avanzato.— 2. Cessato.— Leg. Stipulare vicendevolmente.
—
,
cordo.— 8. Rimanere Scadere, e dicesi , R ESTÀ 0 RA MESTO. Re-itau-ra-mèn-to trimenti Rendere. |Lat. reitituere. Da
parlando dieredltà. © Fermarsi. [Lat. — Sm. Lo stesso che Restaurazione. re, eda itatuere che vai Porre, Colloca-
conjijfere.] —
10. E detto de' Gami che RESTAURANTE. R< ita-uràn-te. Pari. re.]— 2. Ristorare, Riparare. 3. Emen • —
fermano il lor corso. ( Lat. fiaterà. ] — di Restaurare. Che Restaura.
\
da Restituire.
resta re. per questo, vate Non manca , berciare. (Lat, restaurare \ instaurare. RESTITUTORE Reni-tutore. Verb.
Non rimane per ciò. 15, Star presente, — Restaurare , dalla particella iterativa m. di Restituire. Che restituisce. ( Lai.
Mostrarsi. [Lat. oòoerinri.] 16. Dicesì — re ,e dal gr. itavroo io Geco I pali in
'
memoria alcuna cosa, vale Essere notata (Lai. emendare, corrijer*.)— 5. Risto- — 2. Correzione ,
Emenda. 3. Astr. —
come memorabile. 20. A Martello. Lo — rare, Rimeritare. (Lai. indulgere -1—0. j
Restituzione , parlandovi del moto dei
stesso che Stare martello. V. Mar- E o. pass, nel sigoiL del $. 2. pianeti , vale il Ritorno che essi fanno
tella §. 22. —
21. A posta d’ uno. vale RESTAURATO. Re ita-u-rà-to. Add. m. al punto medesimo, dondeba principiato
Fermarsi a requisizione sua. 22. A- — da Restaurare. Rifatto, Riparato, ec. Il loro moto. [Lat. rcrtitulio, rei-olutio,
rere o Ad avere, vale Rimaner creditore. (l ai. tnelaurahif.] periodai.)— 4. Leg. Restituzione in tem-
—23. Bruito, cioè Burlato o defraudalo. RESTAURATORE. n--Uanrutóre. po Rescritto del Principe , per cui ai
:
— 24. Come mosra scoia capo, vale Verb. m. di Restaurare. Che restaura. concede altrui la facoltà di operare ,
Trovarsi io pronto eli' operazione , ma Che rimette in buono stato. (Lat. repa- tuttoché decaduto da tal privilegio per
senta alcun iodi rizzo. 23. Come uo- — rator, imtaurator.] essere passato il termioe. 8. Io intero; —
mini di Paglia, vale Rimanere sbalor- RESTAURATRICE. Re itoura-trì-ce. Secondo il dritto romano, è L' azione di
diti , senza senso. —
20. Con tanto di Verb. f. di Restaurare. Che restaura. reintegra di una cosa o di uoa causa ,
sperata e non conseguiti. —27. D'ac- rassettare una cova nel suo pristino loro assenza ,
l'età, il timore o la mata
cordo, vale Accordarsi. [Lat. convenire ] stato. (Lat tiufaurofio.] 2. Per me- — fede delle persone colle qoaliavevan
— 28. tn appuntamento di checché sia, lar. Redenzione —
3. Archi. Il riparare
—
contrattato, fosrer caduti nel laccio loro
vale Restarne d'accordo, Concordare. una fabbrica che minacci ruioa. 4. leso. Con essa il pretore soccorreva an-
— 29. In danno , vaio Rimaner con Leo. Risarcimento di danni , Inden- che coloro a coi un cangiamento di sta-
perdita. —
30, Indietro, vale Non pro- nità. to o un giusto errore avesse cagionalo
gredire, NVn avanzarsi, Non acquistare. RESTAURO. J?e-ftè-v*-ro. Sm. Rlstaura- pregiudizio. (Lai. rettitutio in ròte-
—31. In farsetto o in donna, vale Es- meglio Ristoro.— 2.
ziooe; altrimenti e jrum.J
sere Spogliato. —
32. Inferiore, vale Rimerito, Ricompensa. 3. Sollievo, — RESTO. Ri ita. Sm. Rimanente, Avanzo,
Rimanere «I dirotto degli altri. 33. — Conforto, Atteggiamento. (Lat. sola Residuo, Restante , Cosa rimasi. [Lat.
Iofra due, vaio Stare ambiguo, dubbio, man.] rcltquum,]— 2. Avere II suo resto, pro-
tra'l sì e ’l no,— 31. In sasso o in asso, RESTIAMENTE. At-fti-a-m'it-L*. Atv. priamente vale Avare quanto altri me-
valeRestire abbandonato , tenia ajti- In modo restio, Coo reluttanze. rita, T intero compimento di ciò che si
lo , senza consiglio. [ Lat. dettimi ,
RESTICCJUOLO. Re Hiciiuò lo. Sm àim. dee ricevere, e anco un po' più. Questa
ultra tir« non haòera. }— $3. tn Parala, di Reato. Piccolo avanzo o residuo; Lat. frase però s’usa per lo più ironicamente,
vale Fermarsi inguardia.—36. In piedi, reliquia*.] perché quando si dice; E* gli ha dato
in piede, ultra al proprio significato, RESTI PORMI. Re-iti f'ir-mi. Add. tn. il suo resto, »' intende dire B' gli ha :
vale figura ismeote Non rimanere op- pi. Anai. Corpi resiiformi dìcoosi i dato più di quello ch'e’meritava, ovvero
presso. —
37. Restare In un piede, va- Peduocoli del cervelletto che oascono Dovendogli faro uo servizio , e* gli ha
le Fermarsi. —
38. In preda a alcuno da ciascuna parte laterale della midolla fatto un'angheria; e parlandosi d'ingiu-
checchessia vale Esser da quello pre- spinate a lato del sito ove debbono dipoi rie o di percosse esprime Eccesso So-
—
,
,
data.— 39. Io sul Tarn mattonalo, osul comparire le prominenze olimi, e tanno vrabbondami» Più che di ragione.
. 3.
a produrre il cervelletto. Dare il resto, va le Com pire interamente.
lastrico , proverbialmente dicesi di Chi
rimane sema niente.—40. Nella pernia RESTLNGURRE. /?e-i!in-que-rr . Alt. — 4. Dare ad alcuno il resto o il *uo
o in penna , vale Tralasciar di scrivere aoom. rnrap. Esiiogucrc di nuovo. resto 6g. vale Fargli quel che merita,
—
,
o di dire alcuna cosa. 41. Nelle paste; RESTIO. Re rtì-o. Add. m. Aggiunto che Dargli il suo conto a puntino.— 8. Onde
lìg. dicesi di cosa che si rimanga im- ai dò alle bestie da cavalcare c da soma, E’ mi ha dato il mìo rcstu, dicesì quando
brogliata.— 42. Per alcuno che avvenga: quando hanno per vizio di non voler •Uri fa azione onde in lalnni si confermi
e si faccia una cosa vale Non farsi da pas are arsati. Lat. refroctariu#, rete#.
;
Topi Dione della sua malvagità.— 6. Fare
,
7»
, 2
Nel giunco delle minchlale Resto o Ses- del dottoralo. [Dal lat. retumptus naa- periore dell* rete tesa verticalmente di-
santa, dicesi II nomerodi sessanta pun- * torio.] reni La testa, che per lo più è guarnita
ti che si segna all' avversario o>a al-
. RESU PI NO ft-atr-pì-no. Add. m. V. L. di uua corda, chedicesì Maestra. Orlare
trettanti punti quanti sono i scasanti Lo riesso che R 'supino. 9. Rot. Detto — una rete, vele Cingerla duna specie di
che si contano. anche nel senso botanco invece di Ro- vivagno fatto di grandi maglie di spago,
MESTO. Add. m. V. A. V. e di* ftalato. vesciato. che servono a rafforzarla. Armare una
MESTONE. R-tló ne. Sm. V. Aret. Agr. RESUREZIONE. ft aw-re-zfó-Ae. SL V. rete, vele Cìngerla d*una fuoe che vi si
Lo stesso che Greto fra i Fiorentini A. V. e di’ftturraiione. ferma ad ogni tre pollici con filo ritor-
cioè .11 terreno ghlajoso che rimane sco- R ESC Rii E RE Re-tùr ge-re. N. ast.anom. to, e chiamasi Ralinga. Gola è L'im-
perto nel torno o intorno all' acque V. L. e poet. Lo atesso che Risorgerei boccatura d’uoa rete fatta ad imbuto, io
correnti od altre acque stagnanti. Risorgere. —
3 Risuscitare. .
cui I pesci entrano agevolmente né pos-
RESTOPPIO. ft ardf^yrio. Sm. Agr. La RBSURRBSSI . ft-aur-rèa- ti. V. A. e L. sono più uscirne. Le maglie soo«> a man-
paglia che si ottime ristoppiando. adoperato io luogo di Resnrretiooe e dorla o squadrate. [Lat. reta , catti».
RESTOSO, ft-ilo io. Add. m. P.eoodi come determinante di Pasqua. Dcnomi- Rete dallato. rtteeth che vale il mede-
reste; e dicesi delle spighe. oezioae date ella Pasqua di resurrrzlo- simo. Altri da retiner», perchè ritiene i
MESTO V {GLI ARE. ft-aco w-jlià-re.AU. ne. [Lat. returrectio. Popolare storpia- pesci.]— 2. Amicam. osilo anche in ge-
Agr. Latorare no terreno sostituendo tura del lat. reaurre»»* ritorse.) nere ni. per licenza pietica. 3. Persi- —
una coltivazione all’ altra , senza farlo RESURRESSIO. ft-aur rèi ti-o. V. A. Lo mi!. Qualunque Intrecciatura sidi fune,
riposare Rianimai. I stesso rhe Resurretsl. come sorbe di filo di ferro, di rame e si-
MESI REM AZIONE. Zittiremmo vù-nt. RESUR RESSI ONE Re-tur ret-tiA ita. SL mili , per lo più usata per riparo di
Sf. Art hi. L* assottigliamento della co-
lonna dal fondo , o dal terzo io to- La
V. A. V. e di'ft*»urre»io«e. 2. Pa- — checchessia; e per quel chiuso o recioto
squa di Resurrezione o di Resurrezio- fatto di corde, deatro al quale i pastori
re* tre mai ione de ve esser maggiore quan- ne ai dice la Solennità celebrata dalla custodiscono di notte a c elo aperto lo
do è più avelia la colonna; onde un Ol- Chiesa della resurreziooe di Cristo. pecore. —
t. Cosi anche dicesi Uo» sorta
iato pel dorico, un Settimo oeU'iooieo, RESURRESSIRE. Re-tur-rtt-tx re. N. di culi!* tessuta a maglia. [Lat. relicia-
un Se»to nel roriotio. T. .Stremerà. »*•. V. A. V. e di 'Ritorgere. iwm.] —
5. Dicesi Rete fitta a mandor-
RESTRIGNERE ft-j(ri pie re.Att.aoom. RESURRESSITO. Rinr-rei-il-to. Add. la quella a uso della frombo'a , dove si
Lo s'esso che Riatrignere. m. da Reaurre«-|re. V. A. V. e di’ *i- mette il sasso per iscagliarl », 0. Di- —
RESTRINGENTE. Re tirin-yènU. Pari, mietfafo. Ritorto. cesl Rete del barbiere ad Ogni lavorio
di Restringere. Che ristringe. Lo stesso RESURRESSO. Re-tur-rit-to. V. L. Lo che altri facci* qm
mio è d soccupato da
che R stringente. stesso che Resum^si. cose importanti. —
7. Fig. Inganno, In-
RESTRINGERE, ft-zirin-ge-re. Alt. RESURREZIONE. Ri-svr-rt-tió+o. Sf. sidie , Agguato. [Lat. wtidiae.) 8. —
aoom. Lo stesso che Ristringere, Ri- V. A. Lo stesso che Resurresslooe. V. Onde Esser preso o Rimanere «Ile sue
strignere.— 2. E n. pass. reti; si d>ce io modo proverbiale di Cbi
e àf Riturresion*.
RESTRI.NGIBILE. Re ttrin pì-6»4e. Add. RESUSCITANTE. ft-au-sri-fà»-fe. Part. rimane iogaonatu da'proprii consigli.
eoo». Che è soggetto a restrizione. di Resuscitare. Che resusciti. V. e di' [Lat. mafum comilium c unt ultori ptt-
RESTE i.NGlMENTO. ft atnn-ji mM lo. JU'autrrianfe. aifliMm.] —
9 Dar nella rete, ne le reti, 1
Sm. Il restringere; altrimenti Resin- RESUSCITARE. Re-tu tri là re. Alt. vale Esservi preso, e fig. Rimanere in-
imi e. Lo stesso che Rislrignimenlo. Render la vita. V. e di' aiiuacvfara. gannato IO. E lig. con altro verbo,
RESTRINGITIVO. ft-alrm-grtli-po.Add. [De re, e da exeifara ]
— 2. N. aas. Ri- ma preso io buona parte. 11. Dlcesi —
m. Lo stesso che Restrittivo , ed
usasi tornare la vita. fig. Che il sole fa la rete ad alcuno, per
anche in forza di sm. RESUSCITATO. ft-*u-»ci-là-fo. Add. significare che quel tale è io prig'one ,
RESTRITTIVO. Re HrU-tì-vo. Add. m. m. da Resuscitare. V. A. V. e di' *i- d-ive il sole mirando pe'caocrlli fa Het-
m Che ri-trigor. Atto a reslrigoere. [Lai. ivtcìinto. l'ombra loro una specie di rete. 12. —
rndinfou.l RETA, ft-ld. SL V. A. V. e di’ * kà. Dicati in gergo Ri te torta per Le fu»a
RESTRIZIONE. Ritiri- ti-ó+t. Sf. Il
[Lai. n equina, aerina. 2. E poeli- 1
— torte. — 13 A— rete ,
p-stoavveibA
rcstrignere. Latto di limitare una cosa cam. asalo anrhe da* moderni. guisa di rete. 11. T. de’ salinari.
a più stretti confini.—» 2. Correzione o RETAGGIO. Re tàg gio. Sm. Redilaggio, Rete ralda chiamano e»si II vaso più al-
Ridm ime a cosa |
ariicolare. — 3. Teol. Eredità, cori nel proprio come nel fig. to di tutto il corpo delle salior , io coi
Rrriritiuue mentale. Prnp-.isizioae ri- (Lat. hatreditai.] 2. Facoltà. P os- — si travasa eoo buglioli a mano l'acquo
—
stretta e non ioteramroie espressa ;
. sea* noe. (Lat. fortuna», iu&jtairiiue.
1 che ai tira au dal lagaccio. 15. Ma-
ossia Disrorso con coi alcuno asserisce Dal frane, herifags che vale il medesi- ria. Rete d'impagliettatu-a: Un'iotrec-
fallacemente alcuna cosa, e nello stesso mo.] —
3. Erede. cialura di folti, e slmili, che si fa attor-
tempo dice intimamente a sé stesi»© il RETARDtRE. Re-tar-dà-r». Alt. e D. V. no al vascello, sostenuta dalle balta-
vero -roso di es»a: il che è condannalo A V. e di* Ritardare. gl'o'e per riparo de’ combattenti.
.
—
dalla Chiesa. RETAR!. Re-tà-re. AU. Pit. Tirare la 16. Piti. Tirar la rete o Retare dicono!
RESIXITAZIONE. Re-tucito-t«d-na. rete sopra disegoi o pitture. pitturi quando volendo da qunlrhe pic-
Sf. V. A. V. e di* Tfiz urrà; ione. RETARE. N. ass. V. A. V. e di' Eredi- colo disegno fare un’opera grande, o vi-
RESUDARE. Re-tu dà-re. N. as». rnrap. tare. ceversa, o compire appunto nna pittura
V. L. V. e di’ Ritvdare |L*l. rrzud ire.]
RETATA. ft-fè-Cu. SL Una gettala di o disegno, tirano più linee per l'allena
RESU LTA M ENTO. Re tul-la-min lo. Sm. rete; e laPresa del pesce chioso nella del disegno o pittura eoa distanze egua-
Il resultare. V. e di* ftzuUotnen/o. rete ogni volte che si getta, o che si li , e coti coll’ intersecarsi d«Ue linee
RESULTANTE. Rt-tul iàn-ie. Pari, di trae. viene a riempiersi il disegno o pittura,
Resultare. Che traoda. Lo stesso che RETATO. ft-fè-fo. Add. m. Intrecciato che essi vogliono copiare di perfetti ,
Risu Ita ole. a guisa Hi rete. (Lat. refieiitafua.] —2. quadrati, ciaacun de' quali cadeodo so-
RESULTARE. ft.rut-fà-r«. N. ass- V- Piti. De Retare. Aggiunto dato a Dise- pra aksna parte delia pittura , rende
e di' /Invitare Lai. prewnirr , orir». gno o Pittura, cui aia tirata la rete. più facile l'imitare e proporzionare la
— 17. Aon.
i
83
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,
RET BEI R ET
{Lti. omenfum.] —
18. Boi. Testalo di a guisa di rete. [Lat. reticulatus. 2. , — la pietra diatingueei dalla ossidiana.
libbre intralciale a guisa delle maglie Archi. Parlando di maro antico, Quello E*sa è meno lucida della selce detta
d una rete. le eui pietre non erano posate orizzon- Resinile ed è molto più fusibile. Tro-
.
RETEARIO. flf-ic-à-ri-o. Add. e sm.Lo talmente, ulebè facevano colle lor com- vasi di tutti i colori come il diaspro ,
.
stesso che Retiario. messure come una rete. Detto anche non belli però e non lacidi , ed è quasi
RETECALDA. Re-te-càl-da- Sf. comp.Ar. Amigdala lo. opaca e solo alcun poco diafana sul
,
Mes. che tcrivesi anche Rete calda. RETICOLO. Re-tì-co-lo. Sm. Zool. Se- margini. [Dal gr. retine resina.]
RETENT1VA. Retcnlì-va. Sf. Lo stesso condo stomaco de* ruminanti , a destra RETIMTIDE. /ta-ri-ni-ft-de. SL Med.
cbe Rittenitiva, Ritenitiva. dell'estremità anteriore del ramine. Infiammazione della retina, membriM
RBTENTIVO. Re fan-li-to. Add. m. Lo RETICOLATO. Re-ti-cu-là-to. Sm. V. dell'occhio barbaramente da alcool
,
stesso che Ritenitivo. A. V. e di' Aftirolalo. chiamata io latino Aenitia. Il vero suo
BETENZIONE. R-ten-xi-ó-ne. Sf. V. c RETICOLAZIONE. Re-li -cu-la-ziò-tus Sf. nome scientifico è Anfìblesirite o Anfl-
di’ /tirsi) : ione. V. A. e L. V. e di’ Reticolato. blestritide od anche AnGblcstrodite o
,
lipaio trovasi nello stato fossile a Gri- non ewi alcuna connessione. É bianca, [Lat. rhefor.]
gnon. [Lai. rheteporitee. Dal lai. rete molle, sottile, omogenea priva di ogni
,
RETORE1MELICA. Re-to-re-imè li-ea.
reta, e dal gr. poro! poro.) traccia di fibre , dotala per tutto di e- Add. f. V. G. Filol. Aggiunto di Com-
RETIARIO. Rc-ti-à-rio. Add. e sm. V. guale grossezza eccetto io un solo pun- pagnia che si diletti di rappresentare
L. Arche. Specie di gladiatore , che to. È formata da due lamine, uua ester- opere teatrali io musica. [ Dal gr. rhe-
combàtterà sempre centro quello che na midollare, I altra iuteroa , composta torevoo declamo, e melai verso, cauto.]
aveva sull'elmo una figura di pesce e di tessuto cellulare e di vasi , la quale RETORICA. Re-lù-ri-ca. Sf. Lo stesso
cbiamavasi Mirroillooe. Per combatterlo separa la espansione nervosa del corpo rhe Rettorira.
serviva-»! d'una rete con cui l'avtilup- vitreo. [Lat. retina .) RETORICAMENTE. /fo-lo-n-ca-vnén-la
pava; dai che gli veooe il nome o Papi- RET1NACOLO. Re ti nà co-lo. Sm. V. G. Aw. Lo slesso rhe Reitoricanieoie.
teto di Retiario. [Lat. rafiarit.) Bot. Nome dato da Richard ad un pic- RETORICARE. Re to-ri-eà-rt. N. ass.
RETICELLA. Re ti rèi-la. Sf. dim. di colo corpo sovente glanduioso , resino- Lo stesso che Rrttnricare.
Rete. Piccola rete. [Lat. reticulum.] — so , di vana forma , che nella (amiglia RETORICASTRO. Re-to-ri-cà-etro. Add.
2. Lavoro traforato di refe, di seta od delle orchidee termina nella mas»! pol- e sm. avvilii, di Retore.
oro, fatto ron ago o con piombici. 3. — linica alla parte inferiore , e serve ad RETORICO. Ro-tò-ri-eo. Add. e sm. par-
Piccola cuffia tessuta a maglia.— 4. agglutinare il poliiae colla superficie lando di Persona. Lo stesso che Rello-
Astr. Anello aopra cui sono tesi i (ili dello stimma. [ Lat. retinaculum. Da rico.
cbe ai veggono ne' cannocchiali, ore è ratine resina.) —
2. Chir. latromento d i RETORIZZARE. /?e-(otÌa-tà-ra. N. ass.
posto ai punto in coi «‘incontrano i fo- cui si faceva nso nelle operazioni del- Lo stesso che Rettoricare.
chi dell' obiettivo e dell'oculare. 5. — l'ernia e della castrazione , onde impe- RETORTA. Re tòr-ta. Sf. Ar. Mes. Vaso
Anat. Intreccio di vasi sanguigni spe- dire agl’ intestini di nscirc dal ventre. di cui scfvoosi i chimici alla dlslllle-
cialmente venosi , di piccolissimo dia- RETIN ASF ALTO. Re-ti-na-efàl-to. Sm. ziooe degli spiriti e minerali. Più co-
metro, cbe si aoastumizuno di frequente V. G. Mio. Sostanza resinosa del gene- munemente Storte. Cosi detta per lo
fra sé medesimi. re de* bitumi , cbe differisca dall'asfalto collo ritorto.
BETICELLETTA. Reti-addétta. Sf. pel colore. [ Lat. rhvlinaaphaltum. Da RETRAENTE. /?e-rra-M-le. Part. di Re-
dim. di Reticella. [Lat. relfathim.] retine resina . e aiphaltos bitume. ] — traere. Che retrae.
RBTICELLO. i-cél-io. Sai. dim. di 2. Sostanza bituminosa resinosa , che RETRABRE. Re-trà~e-re. Alt. aoom. V.
Rete. Lo stesso che Reticella. ad una semplice luce facilmente ai ac- L. Lo ste-so che Ritraere , e Ritrarre.
RETICENZA. Re-ti-cin-xa. Sf. V. L. Il cende e spande un odor soave. RETRAIRB. Re tr&-i-re. Alt. inora. V.
tacere. Silenzio; OmUsioo volontaria di RBT1NENTB. Re-ti ntn-te. Add. com. A. T. e di’ Ritrarre.
alcuna cosa che si dovrebbe dire. [Lat. RaUeouio, Canto, Guardinga. È per RETHANDANTE. Re-tran-dàn4e. Add.
- Wicmtio. /Zatfeenfùi , da retieeo ; c trasposizione di lettere del v. Reui- com. romp. sioc. di Retroaodante.
questo da re, e da lacco io laccio.]— 2. leole. RETRATTO. /?s~lrà!-(o. Add. e sm. Si
Reti. Figura retorica, per cui foratore RETINENZA. Re-ti-nèn-xa. Sf. Il rite- dice del terreno che ona volta fu coper-
fa intendere alcuna cosa col far mostra nere. to dalle acque, e poi asciugalo e ridotto
di non dirla; grecamente Aposlopesi- RET1MFILLO. Re-ti-nùfillo. Sm. V. G. a coltura. I Toscani dicono Alluvione.
RETICINO. Rc-ti-ci-no. Sm. dim. di Rete. Bot. Geoere di piante della famiglia RETR ATTOR IO. Re-trat-tb-ri-o. Add.ro.
Lo stesso che Reticella. delle rubiacee , e della poliandria mo- St. Nat. Aggiunto di raioiers di ferro.
BBriCO. Ri ti-co. Add. e srrr, V. A. V. nogioia d Linneo , stabilito da Hum-
i Che si lascia attrarre dalla calamita
e di' Eretico. [Lai. haeretica pravitate bold t e Bomplaud, dallo Sprengcl r>U- come il ferro malleabile.
corruptus.) u-to alla Nonatelia di Aubkt. [Lat.ràe* RETRAZIONE. HMf-«l d RT. - ST. V. L.
RETICOLAMENE, fle-ti-co-la-wdn-lo. tmxphytlum. Da retine resina e phyl- ,
Fisiol. Stato di una parte che si ritira ,
Sm. Lo stesso rbe Reticolato sm. lon foglia. ] o che ò strascinata verso 11 centro del
RETICOLARE. Rt-ti-co là-re. Add. com. RETINITE. Re-ti-nì-te. Sf. Mio. Specie corpo.QusIche volta è sinonimo di Rac-
Lo stesso che Reticolalo add. di pietra dura, la eui frattura è lucida, corcia mento. Azione di restringerai in
RETICOLATO. Re-tico-là lo. Sm.Iolrec- ma di uo aspetto grasso , come quello sé stesso ; Ravvicinamento delle molfr
ciamento fatto a guisa di rete. della resina e di alcuni bitumi e solo , cole d’ un corpo che lo fa diminuire di
RETICOLATO. Add. m. V. L. Inlreccialo I imperfettamente concoide; nel che quel- volume. [Lai. relracléo.]
CAUDHAbl, Lei. III. li
. , ,
R ET REI BEI
BETBIBUBNTK. Ro-tri-buèn-te. Pari. di da Retrocedere. Tornato indietro , Ri- RETROT RATTI VO. Jb-fro-trctf-ft-tro.
Retribuir»-. Cbe retribuisce. tirato. Add. m. Allo a retrolrazione.
RETRI Bl'lMENTO. H»Jrt-b*-i-mén-to. RETRODARE. Re-tro-dà-re. Att. anom. RBTROTRAZIONK.We-Iro-lro-ztò^a.Sf.
Sm. Lo sterno cbe Ratribuziooe. Lai. .
comp. Dare indietro dò cbe fu dato ,
Il ritirare indietro meritamente unqual-
remuneravo, compensano.} Retrocedere. ebe avvenimento. —2. Errore di tem-
RETRIBUIRE. R*-tri-bu-Ì-re. Att. anom. RETRODATO. Re-tro-dà-to. Add. ra. da po, Anacronismo.
Y. L. Ricompratore, Rimeritare, Ren- Retrodare. RETROYENDITA. Re-tro vén-di-ta. Sf.
dere la mercede, il contraccambio, Gui- RETROD AZIONE. Retro-da-xió-ne. Sf. comp. Leg. Vendita della stessa cosa
derdona re. (Lai. retribuire, remunera- comp. Il retrodare; Retrocessione, Re- falla al venditore. —
2. Patto di retro-
ti. Da re particella iteratila insepara- stituzione. vendita: Patto di rivendere la cosa com-
bile, e da iributre attribuire.) RETRODONARE. Re-tro-do-nà-re. Att. prala al venditore deila medesima dopo
RETRIBUITO, /fa irt-òii-Mo. Add. ro. da comp. Tornare indietro il dono. un termine stabilito.
Retribuire. RETRODONAZIONE. Re-tro-do-na-z\ò~ RBTROVERGRNTE. Re-tro-ver-gèn-te.
RETRIBUTORE, fle-tri-bui-tó re. Verb. ne. Sf. comp. Il reirodonsre. Restitu- Add. Cora. Boi. Chiamasi da' botanici
m. di Retribuire. Che retribuisce. V. A. zione fatta alimi della donazione. Sonno retrorcrgenie Quello io cui le fo-
V. e di' Retributore. RETROGRADANTE. Re-tro gra-dàn-te. gliolioe della fogliacomposta si rico-
RETRIBLITRICE.Wfl-fri6ui-tri-ce.Verb. Pari, di Retrogradare. prono io scoso inverso da tolte le altre
1
f. di Retribuire. Lo stesso che Retri- RETROGRADARE. Re-tro-gra dò-re. N. specie di sanno, cioè coll apice diretto
butrice. ass. comp. Tornare addietro ; e dicesi verso la base del picciuolo.
RETRIBUTORE. We-fri 6u-tó-re. Verb. particolarmente del moto de* pianeti RETRO VERSIONE. Ws-fro-ver-ti-d-via.Sf.
m. di Retribuire. Che retribuisce. [Lai. quando sembra cbe si muoiano contro V. L. Chir. Rovesciamento , e si dice
retributori l'ordine de' segni c«le$ti.(Lst.rerrogradi.) quasi sempre parlando dell' utero per ,
f. di Retribuire. Che retribuisce. m. da Retrogradare. done il fondo alla concavità del sacro ,
RETRIBUZIONE. Wa-lri-òu *»^»»e. Sf. Il RETROGRADAZIONE. Re-tro- gra-da- ed il collo dietro la sinfisi del pube. Di -
retribuire, Ricompensa, Compensazio- tió-ne. Sf. Il retrogradare , Esser re- cesi altrimenti laterolosaia.
ne, Guiderdone. [Lai. rftriòuCìo.) — 2. trogrado. [Lai. retrocessasi —
2. Astr. RETTA. Rèt-ta. Sf. da Reggere, in slgo.
Castigo. Moto apparente de’ pianeti , pel quale di Resistere, Durare, e vale Resistenza
RETRIVO. Wfl-fri-vo. Add. m. Forse Ri- sembrano tornare addietro nell' eclitti- Durata. Onde Far retta, vale Far resi-
tardato, Tardivo : e (ig. Staotio. ( Pro- ca, e muoversi io un senso opposto al- stenza. —
2. Ditesi Dare retta e vale
babilmente da retro indietro.] l'ordine o alla successione de' segni, cioè Por meole, Abbadare; e per metaf. Vo-
RETRO. Rè tro. Avr. V. L. e da lasciarsi a dire Andar »erso l'occidente. Questa lersi accordare alle richieste altrui. [Dal
ai poeti. Dietro. [Lai. retro. Da sincope apparenza dipende dal moto e dalla po- lat. arrectum pari, di arrigo io drizzo:
del celi. gali, air dtirhealdb cbe rate il sizione della terra. onde arreda menta arreetis aurìbue,
medesimo. Altri da re , ovvero da rei- RETROGRADO. Re-trò-gra-do. Add. m. audire , fucert ali quid è lo stesso cbe
tero. ] Cbe torna o sembri tornare addietro. ascoltare, fare alcuna cosa con mento
BETROANDANTE.Wf-tro-on-dàn-tfl.Part.
[
Lai. retrogradar. ] —
2. Astr. Detto inteota, eoo orecchie tese.] 3. Anat. —
di Retroendare. Cbe va o toma in- de* pianeti nel senso astronomico di Re- Quella sutura del cranio cbe aocbe di-
dietro. trogradare. — 3. Talora è lo stesso che cesi Sagittale.
RETROANDARE. Re-tro-an-dà-re. Ti. Inverso. RETTA. Avv. V. A. V. e di’ Wflftamenre.
ass. anoro. comp. Andare indietro. — RETROGUARDIA. Re tro-guàr-di-a.Sr. RETTAMENTE. Rd ta-mén-te. Avr. Con
2. Att. Far tornare indietro. E Reiroao- comp. Milit L'ultima ed estrema parte ordine, Rene. [Lat. recto.] —
2. Gius la -
dare il filo per Disfare il tessuto, Stes- di no esercito o d’uo corpo di soldati ia meute , Convenevolmente. — 3. A di-
sere. cammino. [ Lai* earlremum agmen. ) — |
rittura.
RETROATTIVO. Wa-fro-ot-fl vo. Add. 2. Maria. Uaa delle tre parli o divisioni RETTANGIO. Wflf-tòn-jio. Sm. V. G. L.
m. comp. V. L. Leg. Cbe opera sopra il di un'armata navale, che va dopo le al- Bot. Genere di piante della famiglia
passato.Dicesi Eff ito retroattivo. Quello i
B ET BEI REI
RETTEZZA. Rn-tit-xa. Sf. Glassila ia questo senso meglio è de dire Betti- tovaglnale, Quello cb'è formalo dal co-
Booià. EeUilodioe. (Lat. ridimelo.)
,
lineo- —
8. Linea retta: Quella che è la mloeiamento dell'intestino retto e delta
BETT1FICAMKNTO. Rc(-U-fì-ca-mt!n-to. più breve di quante se oe paesano tira- vagina, e separa l'uno dall'altra.
Sm. Il rettificare; Miglioramento. Lo re da un puoto all'altro. Alcuni dicono BETTOVfiSClCALE. Ret-to-ve-/ei-cà-l/.
stesso che Rettificazione. — 3. Aggio- anche io forse di *f. Betta.— 9. Aoat. Add. com. comp. Aoat. e Med. Che ap-
stamento, Pareggiamento. Epiteto dato a qualunque parte posta paritene al retto ed alla vescica. Si die-
RETTIFICASTE. Rtt-ii-fi-eàiì-le. Part. d'alto in basso,stando il corpo ritto, od de questo nome al metodo di Samseu
di Rettificare. Che rettifica. io linea retta lungo un'altra parte pr n- per l'operaiione della litotomia , meto-
RETTIFICARE. Rei-ti fi eàre- Alt. e n. ripete, o, fioalmeate. che noo appreseo- do che venne modificato da Vacci Ber-
Purgare, Purificare, Migliorare , Depu- te nelle sua luoghezza nè curvatura nè lioghieri.
rare, Mondifirtre, Spurgare, Espurgare, flessione. —
IO. lotcstioo retloo Retto RETTBICE. Rel-irice. Verb. f. di Beg-
Correggere. ( Lat. espurgare, purifica- eempliceroeote. Tersa ed ultima parto gere. Altrimenti Rrggllrice. Che regge,
re.] —3. Astr. Aggiustare, Pareggiare. degl'intestini creasi, che iacomiocia al- [Lei. moderatrix.] —
%, Zool. Agg. di
[Lat. acquare.] —
3. Chim. Risultare. l’estremità inferiore del colon e ve a penna.
— 4. Mai. Rettificare le linee curve vale terminare all' ano. 11. Nome che si
dà ad alcuni muscoli del capo e del
— RETUNDERE. Re-tùn-de-re. Att.anom.e
Ridurle a lineo rette, per misurarle.— , o. pass. V. L. Lo stesso che Rintuzza-
li. Milit. Dicesi dell'allineamento, e vale ventre inferiore e si adopera aache co- re. (Lat. retundere.)
Ridurlo di bel nuovo « linea retta, «ne sm. — ;
drappelli alle guide. RETTOF1LLIDE. Rel-lo-fil-li-de.St. Boi. che ha srni ottusi , io mezzo de' quali
RETTIFICATISSIMO. ./2eMf-/i-ea-tìa-i»- Nome d un geoere di piante stabilito da suole spuntare un pcluzzo , o piccola
mo. Add. m. superi, di Rettificato. Da Petit Tbouars col bulbophyllum ere- punta.
RETTIFICATO. Rei ti-fl cà-to. Add. m. cium ; è desunto dalle loro foglie dirii- REUBARBARO. R/u-bàr 6a-ro. Sm.Bot.
da Rettificare. [ Lat. espurgai*/, puri- te. [
Lat. rectophyllit. Dal Ut. rectum e Farm. V. e di* Reobarbaro, Rubarbc-
ficalia.) diritto, e dal gr. phylton foglia.] ro , e Rabarbaro.
RETTIFICATORE. Ret-ti-fi-ca-tó-re. RETTORATO. Ret-to-rà-to. Sm.Lostcs- REUMA. Reu-ma. Sm. e aot. sf. V. 6.
Verb. m. di Rettificare. Cbe rettifica o fi ° f bc Rettoria. Mrd. Catarro; ma preodesi aochc tal-
purìfica. —
2. Astr. Che aggiusta o pi- RETTORE. Ret-tó-re. Verb. m. di Reg- volta per Reumatismo o simile. [ Lat.
[Lat. aequulor.) gere. Che regge; usato per lo più io pituita, rhtuma. la celi. gali, dicesi
RETTIFICATRICE. /frt-tl-£-ca-trl-ce. «orza di sm. ed in sigo. di Governatore. reum, in brelt. remin, io frane, ràume,
Verb. f. di Rettificare. [Lat. r/ctor. Dal lat. recium pari, di io iugl. rheum , io isp.reuma.il gr.
RETTIFICAZIONE. Ret-ti fi-ca-sióne. rigo io dirigo, lo gali. raocfaLur. ] — rhevma vai propriamente flussione , da
Sf. Il rettificare: Purilìcaiioue. [ Lai. 2. K nel senso ecclesiastico. 3. Chim. — rheo io scorro; ed ò poi sialo trasferito
purifuoiio. ] —
2. Chim. Distillatone Spirilo rettore : La parte aromatica di ad indicar questa spezie di malattia.)
reiterata nella quale si separa il liquido una pianta. —
4. Aoat. Rettore dell’oc- REUM \METRO. Re u ma-mè-fro. Sm. V.
da altre sostanze eterogenee. 3. Geom. — chio : Quel muscolo dell’occhio cbe lo G. Idraul. Strumento idraulico cbe ser-
Chiamasl ReltiUcazbo* di una curva , ritiene nel suo sito parallelo. ve a misurare e far conoscere la forza
Quel l'operazione per via di cui si trova RETTORIA. Ret-to-rl-a. Sf. Governo, dclU corrente de’ fiumi. Altrimenti Squa-
uoa linea retta ugnale alla curva cbe si Uficio dei rettore. [Lat. regimen.} 2. — dra reometrlea. V. Riometrica. Lat. [
vuol misurare. Dicesi auebe per Chiess parrocchiale o rheumametrum. Da chioma corso d’ •-
RETTILE- Rit-ti-le. Add. m. Appellarlo- benefiziale. equa, e marron misura.]
ne di animali vertebrali, a sangue fred- RETTORIANI. Ret-to-rià-ni. St. Eccl. REUMAPIRA. Reu-ma pì-ra. Sf. V. G.
do , respiranti co* polmoni. Essi forma- Sella di Eretici , cosi detti da Rettorio Med. Lo stesso cbe Reumalopirit.
no ooa classe divisa in varii ordini , loro capo. Sorsero io Egitto nel quarto REUMATALGIA. Reu-ma-tal-gi-a. Sf.
famiglie e generi, e comprendono le le- secolo; ammettevano tutte le eresie che V.G. Med. Dolore reumatico. [Lat.
staggio!, le lueerte, le rane, i serpenti. siuo allora si erano vedute, e preteude- rhe u mata l già. Da rhevma flussione , e
[ Lat. reptile. Reptile
da repio io mi vano cbe tutte si potessero egualmente algot dolore. 1
rampico, io mi trascino] 2. E usato — sostenere. REUM ATICO, ^eu-mà-ti-co. Add. osalo
anche in forza di sm. RETTORICA. /?«Wò-ri-ea. Sf. V.G.Filol. in forza di aro. parlando di persona.
RETTILINEO. Tfel-ti-H-ne-o. ÀdJ. m. Arte di dire acconciamente per istruire, Med. Infermo di reuma Allenente a
,
Geom. Compreso da linee rette. (Lat. persuadere, dilettare e commuovere. reuma; anticamente Rematico. [Lat.
reciilineut. ]
—
2. Ed osalo anche in [
Lat. rketorica. Rhetorica da rkeleon rheumalicut, piluito/ui. ]
forza di sm. per Figura rettilinea. verb. di rheo io parlo, dico.) REUMaTICOTATO. /{eu-ma-ti-eò-ta-to.
BETTISSIMAMENTB. Ret-ii/-/bma-mèn- RETTORICA MENTE. Rello-ri-ea-mén- Add. sm. V. G. Med. Epiteto di chi è
e
le. Avv. superi, di Rettamente. [ Lat. re. Avr. Con rettorie». (Ut. rAdoriee.j sommamente soggetto a reami o a flus-
reclietime. ) RETTORICARE. Rel-to-ri-cà-re. N. tas. sione di qualunque natura. [ Dal gr.
RETTISSIMO. Ad lll-li-m. Add. m. Parlare per reltorica. rhcvmaticoiato/ superi, di rhtxmalicot
•operi, di Retto. Dirittissimo. — 2. RETTORICUISSIMO. Rft-to-ri-chì/-/i- reumatico. )
Buonissimo, Giustissimo. (Lat. recti/- mo. Add. m. superi, di Rettorico. REUMATISM I LE. /fott-ma-ti-Mnd Je. Add.
itniui ]
RETTOR1CO. Ret-tò-ri-co. Add. usatola com. Med. Che appartiene a renmati-
RETTITUDINE. /fel-Ii-tù-di-ne. Sf. V. L. forza dism. parlando di persona. PI. smo. (Lat. rheumatirmalii.)
Giustizia, Bontà , Dirittura Rettezza. ,
Retlorichi r Rettorie i. Che sa o inse- | REUMATISMO. Reu-ma li- imo. Sm. V.
( Lat. reefiiurfo, aequiias, ju/tilia- ] — goa reltorica ovvero Cbe studia retto- C. Med. Geoere di malattia che consiste
2. Dirittezza , Dirittura lineare. 3. — rica ; Retore. [Lai. rhefor.)
,
l«gg«. J «• AgJ- di Prezzo vale Sta- frali». lia mento delle parli infiammate; il cro-
bilito. —
7. Geom. Angolo retto , prò- RETTOVAGINALE.
)
BET RE V REI
q nello nel quale il
dolore il fa sentire di vaniscono in altra parta del corpo revitor.1 — 2. Dicesi Revisore di una
orile BrticoUslooi o intorno ad esse ; qualche umore. [Lat. rttr aliene r svel- ,
scrittura , di un libro il Ceosore a coi
Interarticolara ,
quello in cui il dolore tene.] è commesso di permetterne o proibirne
viene riferito al ceotro de' muscoli : va REVELLERE. Re-ril4e re. Alt. anom. la stampa. — 3. Nell’ aso ditesi anche
spesso confuso colle oeuralgie; genera- V. L. Med. Divertire qualche umore da Colai che rivede le stampe per farne la
le, quello che invade ad un tratto tutte una parte del corpo ad uo’ altra; e ge- correzione tipografica.
o la maggior parte delle articolazioni , neralmente Ritrarre , Distogliere , De- REVIVIFICANTB. Re-vi-vi-fi-eàn. te.
o che si estende in brevissimo tempo al rivare gli umori o qualche irritazione Pari, di Revivifìcare. Che revivifica.
maggior numero di osar; laterale, quel- da una parte nobile in altra meno im- Lo stesso che Rivivificante.
lo che occupa uu solo lato del corpo ; portarne per gli uffizi della vita. [Lat. REVIVIFÌCARE. Re-vi vi-fl cà-re. Atl.
superiore, quello ebe risiede orile parti rei rahrre, de aliqteo loco dtdueere. Re- comp. Lo alesso che Rivivificare.
sopra-diaframmaiicbe; inferiore, quello veliere . da re. e da veliera svellere. REVIVIFICATO. Re-vi zi-fi-cà-to. Add.
che risiede nelle parti sotto-diaframma- REVELLINO. Re wl Ii no. Sm. Milit.T. m. da Barivificara. Lo stesso che Ri-
lirbe : partiate , quello ebe si estende e di' Rivellino. vivificato.
ad uoa sola od a più parti del corpo; REVERBERARE. /Ze-ter-òe-ràre. Àtt. REVIVISCENZA. fle-tif-tii-acM-aa. Sf.
geoale, quello che ha sede nelle gote; e a. a$«. V. di' /Hufrbtrar*.
A. V. e Lo stesso che Ravvivamento.
sciatico, quello che occupa la roscla;ec. REVERBERATO. Re-ter-be-rà-to. Add. REVIVISCERE. Re-vi -vi-tee-re. N. in.
— 3. 11 Reumatismo che risiede nei m. da Reverberare. V. A. V. edi'/ti- V. A. e L. Tornare In vita. V. e di’Ri-
muscoli iotercosiali nomasi Plearodi- verberato. suscitare. (Lat. revioù erra.]
aia, quello che s'appalesa nella regione REVER BER AZIONE. Re-ver-be-ra-sió- REVOCABILE. Re vo-cà -bi le. Add.com.
lombare, Lo ruba tino ; quello che ai li- nt. Sf. Y. A. V. e di’ /tiveràeraziowe. Lo stesso che Rivoeebile. (Lai. revoca-
mita ai muscoli del collo , Torcicollo. REVERBERO. Re-tèr-be-ro. Sm. V.e di’ bilie.)
Culleo Qoraavs Artrodiota il Reumati- Riverbero. REVOCABILITÀ*. Re-vo-ca-bi-U-tà. Sf.
smo cronico. REVERENDISSIMO. Re-ve rendili» mo. ast. di Revocabile.
REUMATIZZANTE. Reu-matiz-xàn-te. Add. ra. superi. di Reverendo ; ed è REVOCARE, /fc-vo-cd-re. Alt. V. A. e
Add. e sost. coni. Med. Chi è preso da luche titolo che si dà agli ecclesiastici L. V. e di* Aieocarz. ( Lat. revocare.
reumatismo. consiituiti io dignità. [Lat. reverendis- Da re per retro indietro, e votare chia-
REUMATOPIRA. rtruma-to-pì-ea. Sf. simus) mare.]— 2. E o. pass.
V. 6. Med. Lo stesso che Reuinalopiria. REVERENDO. Re-ve rin-d*. Add. m. REVOCATO. Re-vo-cà to. Add. m. di
REUMATOP1RLA. /?«u-ma-lo-pi-ri a. Degno di reverenza . Da esser riverito. Revocare. V. A. V.e di' Rtvacalo. [Lat.
Sf. V. G. Mrd' Febbre reumatica. (Lai. [Lat.rererendui.J— 2. Usato come titolo revocatili.)
rAeumafopyrta. Da rfuvnui reuma , e duo a perdona ecclesiastica. REVOCAZIONE. Re vo-ea-ziò-ne. Sf. V.
pyr fuoco.', REVERENTE. Re-ve-rin-ie. Part. <fi Re- L. V. e di' ilivocazione. ( Lai, rcvoea-
BEL' MITO. Riami -co. Sm. Chim. Nome verire. Che reverisce Che ba o porto tio.
— REVOLUTO.
]
REVELATORE. Re-re-la-tó re. Verb. m. REVERE.NZIONE. Re-ve ren-siò-ne. Sm. e si sa che Giorni molte volte conver-
I
di Revrlarr. V. A. V. e di' /ftoetotore. V. seberz. Reverenza strampalata. tivano il g in a: e però io vece di p hygo
RBVELATRICE. /to-tie-la-rrire. Verb. REVERIRE. /?«-v«*ri-re. Atl. e o. V. A. e di olygon direano phyro ed oiyson.J
f. di Rcvelare. V. e di’ Ritelairice. V. e di' /Riverire. (Lat. obiettare , co- — 2. Fresco d'ombra per oggetto qua-
REVELAZIO.VB. Rt-re la-z>óne. Sf. V. lere salutare.]
.
— * 2. Far reverenza , lunque opposto ai raggi del sole. Io
A. V. e di' Rii eh: ione. [Lai. rmlatio.] Inchinarsi. hrait. secondo il Bullet, rea valse
— 2. Maaifcsiaiiooc soprannaturale di REVERITO. 7?e-pf-ri-to. Add. za. da
,
m. da Riabbaltcre. Rabbattuto. comp. Mettere insieme più cose, ed noi diremmo Contrammiraglio.
RIABBELLIRE. Ri-ab-bet-lì-re. Att. anche Nuovamente accozzare. V. dell'u- RI ALE. Sm. V. A. Rigagnolo,
cooip. Di nuovo abbellire. [Lat.ilerum so. Altrimenti Accozzare. Piccol rivo, Fossatello. (Lat. rìcuiua.)
exorruire l —‘2. N. ass. e pass. Divenire RIACCOZZATO. Riac-cox-zà-to. Add. - 2. E lig.
più hello. m. da Raccozzare. RI ALI TARE. Ri-ali-tà-re. N. «ss. comp.
RIABBELLITO. Ri-ab-bel-li-lo. Add. di . RIACCRESCERE. Ri-ac-cré-tce-re. Alt. Alitare di nuoto.
da Riabbellire. annoi, comp. Accrescere di nuovo, ed RIALLOGARE. Ri-al-lo-gà-re. Atl.comp.
RIABBRACCIARE. /fi-afr-òrac-eià-rs.AU. Accrescere semplicemente. [Lai. adau- Allogar di nuoto. —
2. Rimaritare. 3. —
comp. Nuovamente abbracciare. gere, exaugtre.) Dar nuovamente uu lavoro da farsi a
RIABILITARE. Ri-a-bililà-re. All. RI ACCRESCIUTO. JK-ac-cre-aeiù-fo.Add. un artefice stabilendone il prezzo.
comp. Abilitare di nuovo. 2. Leg. — m. da Ri accrescere. RIALLOGATO. Ri-al-lo gà-to. Add. m.
Riabilitare , presso I legisti civili e ca- RIACQUISTANTE. Ai-a-cpii-itdn-te. da Riallogare. Nuovamente allogato.
nonici , è Render capace di benefìzi! e Pari, di Riacquistare. Altrimenti Ra- RIALLUMINARE. /lT-«iMu-tni-vtA-r s .AU.
degli ordini sagri quegli che è caduto (quietante. comp. Di nuoto alluminare. 2. E n. —
in eresia, o in altra irregoluritA. RIACQUISTARE. Ri-a-cqui-xià-re. All. ass. Fig. Ricuperar la vista.
RIABILITATO. Ri a bhli-/à lo. Add. m. comp. e n. pass, reduplicativo di Acqui- RIALLUMI NATO. Ri-al-lu-mi-nàto. Add.
da Riabilitare. stare.Recuperar la cosa perduta o stata m. da Rlallumìnare.
RIABILITAZIONE. Ai-a-frMi-la-atd-iM. tolta Acquistar di nuovo. Altrimenti
,
RI ALTERARE. Ri-al le-rà-rc. All. comp.
Sf. Leg. L' atto con cui il Papa o il So- Raequistare. c n. pass. Di nuovo alterare, e alterarsi.
vrano ristabilisce nn delinquente nella RIACQUISTATO. Ri-a-cqui-ilà-to. Add. RIALTERATO. Ri-al-te-rà-to. Add. m.
condisione io cui ai trovava prima del m. da Riacquistare. Altrimenti Racqui- da Rialtprare.
suo reato. etato. RIALTO. /fi-àl-to. Sm. Luogo rilevalo ;
B1ABITARE. Ri a bi-tà-re. Att. e n. RIACQUISTATORE. Ri-a-cqui-tia-tó re. e trovasi detto di quelle dolci promi-
comp. Ritornare ad abitare. La i rur- Verb. tn. di Riacquistare. Altrimenti
[ . nenze di terra che s* incontrano talvolta
rum calere , incoierà.) — 2. Rendere Racquietato™. nelle pianure- —
2. E detto di Sporto in
nuovamente abitabile. RIACQUISTO. Ri -'i-cquì-uc Sm. Lo genere.— 3. Greto, Renaio.
RIABITATO. Ri-a bi-tàto. Add. m. da stesso che Racquieto. RIALTO. Add. m. Rilevato. [Lai. emi-
Riabitare. RIADATTAMENTO. Ri-a dot ta min-io. nana.)
RIACCENDERE. Ri ac cèn-de-re. AU. Sm. L'azione e l'effetto di riadattare. RIALZAMENTO. Ri-al-xa-mén-to. Sm.
anom. comp. Di nuovo accendere. [Lat. RlADATTARE.Tii-a-rfaMà-re. Att. comp. Elevazione, Innalzamcalo , Alzamento.
ittrum accendere.) Adattar di ouovo una cosa ad un'altra, (Lai. agger , elrrario.)
RI ACCB.N DIM ENTO. R i-ac-cen-di-mén-to. da cui è stata staccala. RIALZANTE. Ai>aI-zàn-te.Parl. di Rial-
Sta. comp. Nuovo acce odi mento. RIADDOMAND ARE. Ri-ad do-man-dà - zare.
W
— , -,
J?«-a«-jÌ-eu-ra-
RIAMMETTERE. /?Mim-»m t la re. Att. l
tere. min-to. Sm. comp. Nuovo ass icari
anom. comp. Ammettere di nuovo. RI APPICCATO. /?i op-pie-eA-fo. Add. m.da mcnto.
RIAMMIRARE. Ai-am-mi-ró-r*. Att. Riappicrare. Lo stesso che Rappiccato. RIASSICURANTE. Ri-as-sUu-ràn-U.
comp. Di nuovo ammirare. RIAPPICCICARE. Ri-ap ‘jrie-ei-eà-re. Part. di Riassicurare.
RI AMMIRATO, Zii-am-mi-rà-lo. Add. Att. comp. Di nnovo appiccicare. RIASSICURANZA. Ai-ai-ii-eu-ràs-tii.
m. da Itiammirare. RIAPPlCCICATO./Zi-op-pie-ci-cà-to.Add. Sf. Leg. Contralto eoo cui 1 assicuratore,
RIAMMOGLIARE. Rì-am-mo-glià-re. m. da Riappiccicare. mediante uo certo premio stipulato, si
Att. comp. Dar moglie per la seconda RI APPLICARE. Ri ap pli cà-re. Alt. scarica sopra un altro de’ rischi marit-
volta. comp. Di nuovo applicare. 2. E n. — timi da' quali ai era reso mallevadore
RIAMMOGLIATO. Ri-am-mo-glià-lo. pa«s. ponendo in suo luogo il suo riassicura-
Add. m. da Riammogliare. RI APPLICATO. Ri-ap-pli-càto. Add. m. tore, benché per altro continui ad esser
RIAMMONIRE. /?i*em-Dio-fil-rr. Att. e dv Riapplicare. tenuto verso il primo assicurato.
n. comp. Ammonire di nuovo. RIAPPRESSARE. Ri-ap-pressà-re. Att. RIASSICURARE. Riatti -turà re. Alt.
RIAMMONII». Ri-ammo-ni-to. Add.m. e n. pass. comp. Appressare di ouovo. comp. Assicurar il nuovo. (Lat.ammoa
da Riammonire. Lo stesso che Rapprcssare. reaumere.] —
JL E n. pass. Assicurarsi
RfANDAMENTO. ifi-an-da-m/n-fo. Sm. RIAPRIMENTO. Ri-o-pri min-io. Sm. di nuovo. [Lat. eon/trmnri.] 3. Lag. —
comp. Il riandare , Nuovo andamento. Lo stesso che Riapertura. Riassicurare dicesi II Fare aienrtà al-
(Lai. redifio.) RIAPRIRE. fli-a-prt-re.Alt. anom. eomp. l' assicuratore , o Fare doppia sicurtà
RIANDANTE. Ri-an-dàn-te. Pari, di Aprir di nuovo. [Lai. iferum aperire.] alle stesse mercanzie, e tulio stesso ba-
Riandare.
RIANDARE.
— 2. Rinaegoare. 3 E — pass. . stimento.
Ri-an-dò-re. N. ass. anom. RIAPRITURA. Ri a pri-tù-ra. Sf. Lo RIASSICURATO. Ri-ae-iUu-rà-to. Add.
comp. Questo verbo non ricusa le voci stesso che Riapertura. m. da Riassicurare.
del v. Vedere, quando sia posto neutral- RIARARE. /li-a-rd-ra. Att. comp. Di RI ASSICURATORE. Ri-at-si-eo-ra-td*
mente, nè ai discosti dal significato pro- nuovo arare. (Lai. iterum orare.] re. Add. e sm. Lcg. il fideiussore del
prio de! »oo semplice; ma s'attiene stret- RIARDERE. Ri-àr-de-re. Alt. anom. Di- fideiussore.
tamente alle sole voci del r- Andare , seccare per troppo freddo, o per troppo RIASSORBENTE. /?i-a*-»or-Mn-ta. Part.
quando è posto attivamente ed in «rovo caldo, o per mordacità d'umori. Lai. [
di Riassorbire. Cbe riassorbe.
traslato; e cosi ne segue l'antica manie- torrere. adurera.J —
2. Per metaf. Es- RIASSORBIMENTO. Rias-eor-bi- min-
ra che schiva fin le sincopi introdotte sere riarso da invidia, da collera e si- to. Sm. romp. Il riassorbire.
dall'uso nel semplice. Lo stesso è del- mile. vale Esserne fieramente agitato. RIASSORBIRE. Ri-a»-»or-b\-re. Alt.
l'altro v. comp. Trasmodare. Di nuovo — 3. E n. ass. o coll’accusativo sottin- anom. comp. Assorbir di nuovo. [Lat,
andare; ma io questo sigo. oggi è poro teso nel primo sign. retorbers.}
io uso. 'Lai. fedire, profieiiei.] — 2. RIARDIMENTO. Ri-ar-di-mtn-io. Sm. Il RIASSORBITO. Ri-at eor bi-to. Add. m.
Oggi piti comunemente per Rimetter riardere. (Lat. adustio.] da Riassorbire.
nella memoria, Esaminare, Ritrattare RIARMARE. Ri-ar-mà re. Alt. comp. RIASSUMENTE. Ri-at eu-min te. Pert.
e Considerar di nuovo quel che s'é fatto. Armar dinuovo. [Lat. tteruni arma- di Riassumere. Cbe riassume.
In questo sign. si usa anche io forza di
— re.] — E fig. Munire, Rafforzare.
2. RIASSUMERE. «ù-nva-ra. Alt. anom.
Riprendere,
all. [Lat. rei ruotare, recognoecere. J 3. Dicesi Riarmar la cetra e vale Met- comp. Assumer di nuovo ,
3.Non voler riandarla , dicesi quando tervi le eorde per sonarla. —4. (V. ass. Ripigliare. [Lai. ripetere. ; 2. Nell'oao —
non si vuoto nuovamente trattare alcu- e pass, nel primo slgo. Epilogare. —
3. E u. pesa. nel primo
na cosa o favellarne più. RIARMATO. Ri-ar-mà-to. Add. m. da sign.
RIANDATO. RUan-dà-to. Add. m. da Riarmare. RIASSUNTO. Ai-oa-aùn-to. Add. m» da
Riaodare. — 2. Nuovamente conside- RI ARRECARE. /ii-nr-ra-eà-re.Atl.romp. Riassumere. Ripiglialo. [Lai. reaunv-
ralo- Riportare. [Lat. reportare, rereàere.) ptui, repellivi .’ —
2. E detto di Canta,
RIANIMARE, /fi-a-m-mò-re. Alt. comp. RI ARRICCHIRE. Ri ar-ric -cM-re. Att. Lite o simile per K'C> 'mine iata, Ripresa.
Di duovo animare. e n. comp. Dì nuovo arricchire. [Lai. RIASSUNZIONE. /Ji-ai-iuiwid-ne. Sf.
RIANIMATO, /fi-a-ni-mà-to. Add m. da vicenni di tari.] comp. Nuova assunzione.
Rianimare. RI ARRICCHITO. Ri-ar-rie-chì-to. Add. RIATTACCAMENTO. Ri at-tae-ea-min-
RIANNESTARE, Ri-an-ne-ttà-re. Att. m- da Riarriccbire. [Lat. iterum dita- to . Sm. comp. Nuovo attaccamento ,
comp. Di nuovo innestare. (Lai. rur- tus. loeuple e faetut.] Rap picca tura.
zum Mierere.] — 2. Per simll. Commet- RIARSO. Ri-àr-eo- Add. ra. da Riardere. RIATTACCARE. Ri-at-tac-eà-re. Alt.
tere insieme di onoro, Riunire. Diseccato, Arido. Adusto. [Lat. taitus comp. Attaccar di nuovo. [Lat. itemi»
R1ANNESTAT0. fli-an-ne-ifò-to. Add. adutiut.] —
2. Per metaf. 3. Tenuto— adnectere.)— 2. E per metaf.— 3. Riat-
<n. da Riannettere. Di nuovo innestalo. minore Bisognoso.
alato. taccare pratica o pratiche vaia Rias-
Lai. de mio ùvticua.]
|
—
2. E per simii.
in
RIASCIUGARE, /ft-a-aciu-gd-re. Alt. e sumere le trattative di un
.
negozio. —
Commesso insieme di nuovo o Riunito. | n. comp. Asciogare di nuovo. 4. E o. pass.
. , , i .
RIATTACCATO. Ri-attac-càio. Add. bettere. ) — 3. Per melaf. Ritorcere bui. Dal eelt. gali, ro oro molto, e
m. da Ristuccare. checchessia in sé. — 3. Approvare l'al- beni vizio. Io pere, bed, io sass. bad o
RIATTAMENTO. Ri-at-ta-min-to. Sm. tro! detto. Dal pere, bad lode enco- Ixtd secondo il Bailey , in inai. bad
Il riattare. mio.! —
4. E o. asa.
(
5. Rispondere —
,
cattivo.) —
5. Agg. di Cosa , nel figo,
RIATTARE. Ri-el-tà-n. Alt. eomp. Di alle rime, cioè in maniera da uoo restar del g. 4.
nuovo altare. Restaurare. sopraffatto.— 6. Ripetere altrui l’Istan- RIBALDONA. Ri-bal-dó-na. Add. e af.
RIATTATO. Ri ai-tà-io. Add. m. da za o slmili per conficcar lui meglio nella accr. di’ A'baida.
RiatUre. memoria, talché noo gli esca e noo gli RIBALDON ACCIO. Ai-fcil-do-nàc-eio.
RIAVERE. At-a-cd ra. All. anom. eomp. scappi. —
7. Dicosi Essersi ribadita in Add.
RIBALDONB.
e sm. pegg. di Rìbildoae.
Aver di nuovo nelle mani. Ricupera re. caponn’opioione, un’idea o simili e vale Ai-bai- dò-ne. Add. e sai.
(Lat. recuperare.) — 3. Uscite antiche, j
Essersela carrista in capo tenacemente. accr. di Ribaldo.
Riabbo per Riò, Ria remo per Riavre- RIBADITO. Ri badito. Add. m. da Ri- RIBALLARE. Ai-bot-IA-ra. Alt. e n. Di
mo. —
3. Ristorare Render il vigore ,
, badire. [Lat. re/fjru*.] 2. E per me- — nuovo ballare.
Riconfortare. —4. Far tornar ebeches- taf. Approvato. Coofermato. RIBALTA. Ai-bàMa. Sf. Strumento da
sia nella prima forma o qualità perduta. RIBADITURA. Ri ba-di-tùra. Sf. V. A. ribaltare o voltare la terra.
— 5. Sentir raccontare ua altrui ciò ebe V. e di' Ribadimento. La parte del chio- RIBALTARE. Ri bal-tàre. Att. Dar la
nou ascoltò colle orecchie.
si —
8. Dicesi do ribadito. Il ribadire. volta, Mandar sossopra. [Lai. evenire,
Riavere il fiato, gli spiriti o slmili. ejva- RIBADOCCHINO. Ri-ba-doc-chl-no- Sm. subvertere. Yieoe , secondo il Muratori
giiooo Rifiatare, Rioveoireda alcun de- dal lat. abalto, quasi muovere dall’alto
Milit. Pezzo d'artiglieria di ferro usato
liquio o smarrimento, e figuratamente anticamente da libbre una 10 basso la quale etimologia sembra
, che tirava
:
Riprender vigore, Quietami, Riposarsi. in libbre una e mezzo. Cosi è ch'amalo convenire si senso recato Dell'ultimo §.
(Lat. ae riciptre. 1 —
7. Dicesi Riavere •oche modernamente io Fiandra un Altri da Ribalzare. Io pere, òalidsn
il peto , io modo basso, e vale Pigliar pezzo di bronzo che lira come di sopra, voltare, rivoltare, sconvolgere.) 3. E —
forra, Rinvigorirsi.— 8. Dicesi Riavere
ed é luogo ordinariamente bocche tren- n. ass. L’andar sossopra de* cocchi o
le parole e vale Ricomiociare a parlare, tasei. Dii te. ribaudequin che vale il
f
simili.— 3. E n. pass, detto per sirai!,
Continuare il discorso; e fig. Tornare io medesimo.) anche di nari.
vigore. —
9. Detto assolutamente, par- RIBAGNARE. Ri- bagnà-rt. Alt. eump. RIBALTATO. Ribal-tàto. Add. m. da
landosi delle donne, vale Tornar loro le Di nuovo bagnare. ( Lat. mode- itmm Ribaltare.
purghe , I mestrui. —
10. N. pass. Pi- faeere. —
2. E n. ass. 3. N. pass. — RI BALZA MENTO. /Zi-àal-za-mén-to.Sm.
gliar vigore. [Lat. efrea smura.] 11. — )
Dicesi nell’oso, e vale Prendere un se- 11 ribalzare.
Ricoverare la sanità. —
13. Tornare io condo bagno. RIBALZANTE. Ri-bai -:àn-te. Pari, di
aè , Rinsavire. —
13. Liberarti , Uscire RIBAGNATO. Ri-ba gnìi-to. Add. m. da Ribalzare. Che ribalza.
da un luogo pericoloso o da un pericolo. Ribagnare. RIBALZARE, Ai-bol-xò-ra. N. ass. comp.
RIAVIME.Yro. Af.a-ui-màn-to. Sm. Ri- RIBALDACCTO. Ri-baUdàc-cio. Add. c Fare uno o più balzi o salti Balzar di ,
cuperameoto di salute, Risanamento. sm. pegg. di Ribaldo. nuovo; e dicesi propriamente dellajpalla,
Ri AVOLO. Ai-A-uu-fo. Sm. Ar. Mes. RIBALDAGGINE. Ri-baldòg-gi-ne. Sf. allorché caduta io terra , per effetto di
Strumento che consiste in una spranga Lo stesso che Ribalderia. elasticità si alza e ricade più volte. (Lat.
di ferro ricurva da un capo , e con un RIBALDAGLI A> Ribal-dàglia. Sf. Mol- ilerum resilire.] —
2. E persimil.— 3.
lungo manico: si adopera o per muo- titudine di ribaldi o Razza di ribaldi. Mario. L’azione di montare il biDco
,
vere le materie da ardere ne'fornelli , o ILal. t'mproòorum mulliludo
vogando ,
abbassando molto il girone,
]
attrarle fuori dopo ch'è spento il fuoco, RIBALDEGGIARK. Ri-bai deg-già re. N. e cadere con gran forza.
oa ravvicinare o dividere le materie •fa. Far cose da ribaldi , Fare sciagu- RIBALZATO. Ai-bal-xè-Co. Add. m. da
assoggettale all’ aziona del calore. In rataggini. fLat. abuti (laqilion.) Ribalzare.
alcune odierne, come nelle vetraje, nelle R1BALDELLO. Ri bal dèl-lo. Add. e sm. RIBALZO. Ai-bdl-xo. Sm. Il ribalzare ,
saline ec. si fa interamente di ferro. dim. di Ribaldo. Riha lamento.— 2. Riflessione, Riper-
I
ri. lo frane, rimila e rnòle.) Furfanteria Scellerataggine ec. [ Lat. Att. e o. comp. Banchettare di nuovo ,
,
RIBADIRE. Ai-ba-rfi-ra. Att. Ritorcere tù , eccellenza . ornamento mentale o RIBAROERO. Ai-bàr-ba-ro. Sm. V. A.
la punta del rblodo , e ribatterla verso corporeo qualificazione, lo ebr. r ab Bot. V. e di’ Rabarbaro.
,
ilsuo capo nella materia confitta , ac- inclito, grande.) —3. Povero, Meschi- RIBASSO. Ri-bài-eo. Sm. Comm. Quella
ciocché noo possa allentare, ma stringa no. (Lat. inopi. Dal celi. gali, ro o ra sorta di scernimento che si procede a
più forte. [ Lat. rt fatte , refrinir e. molto, e òrtid calamità , estremità, mi- fare nei conto , alloracbè il creditore e
Dalla particella iterativa re, e dall’ ar. seria, danno.) —
4. Scellerato, Sciagu- il debitore vengono a componimento.—
bedoeh percnoter con un legno è dun- :
rato; e solo In questo algo. ora è in 2. Sconto che il compratore pagando
que Il medesimo che ripercuotere, rl- uso. [Lat. «cettflua. /lajitìeiwr, impro- immediatamente , ottiene sai prezzo
87
] . , ,•
R1B rib IR
che avrebbe It mercanzia pagandola • piceiolissima arpa , spartito per luogo RIBENEFICANTE. Ribe-ne-fi^ànié.
respiro; Scernimento di perno dalle a* una linguetta o la Rimetta mobile o Pari, dì Ribeoeficare. Che ribeoefica.
j
grasce no' pubblici mercati. alaccata dall’ un da’ capi dalla quale RI BENEFICARE. Ri be-ne-fUà-re. AU.
.
RI BASTONARE. Ri-ba-eio-nà-re. Alt. stuzzicandola si trae suono, adattando e o. comp. Beneficare di nuovo. Benefi-
comp. Bastonar di nuovo ,
o Render trasversalmente lo strumento alla bocca care in contraccambio. { Lat, beneficio
bastonate. (Lat.niratu piagai inpigere.] e ritraeodooe il Aalo. vicem ««ulcera. ]
RI BASTONATO. Ili ba- no-nàto. Add.ro. RIBECCARE. R i- ivc-cà-rr . Alt. comp. RI BENEFICATO. Z?i-&e-iM-/l-cà-(o» Add.
da Rlbastooare. Di nuovo beccare. [Lat. remordtre.J —
ni. da Ribenefìcare.
RIBATTERE. Alt. aoom. 2, Fig. Mordere con parole colo! che RIBEBE. Ri- bé-re. Att. e n. ass. anom.
comp* Di nuovo battere. Ripercuotere. abbia voluto mordere altrui. —
3. Ri-J comp. ainc. di Ribevere. Di nuovo be-
V. Riptrewltre. (Lai. reperntlere.) — pigliare e Reiterare la cose dette, ebe re. (Lat. iterum bibere.]
3. Sconfiggere di bel nuoto il nemico. anche pili comunemente diciamo Rim- RIBES. Ri-bet. Sm. Bot. Genere di pia ole
— 3. Respingere Rispondere ai colpi beccare. della penlaudria monoginia , famiglia
deH'avvefsario stornandogli.
,
— 4. Rio- RIBECCATO. Ribee^à-to. Add. m. da delle assai fraghe, che ha per caratteri :
tnizarc, Ammortire. (Lai. contundere, Ribeccare. calice a cinque segmenti bislunghi e ri-
infrangere. ] — 8. B ipctere, Corrispondere RIBECDINO. /fi-fie-cfiUno. Sm. dim. di volli all'esterno, cinque pelali attaccati
o simili. —0. Riflettere , e In questo Ribeea. Piccola ribeea. •I calice cinque stami , bacca sferica
,
sigi)- si usa anche in n. pass. (Lat. re- RIBELLATONE. Ri bel la gióne. Sf. succosa a polisperma. Se oe distinguo-
flectere.] —
7. Insistere Ut Un argomento, V. A. V. e di' /fifietlione. no tre specie principali. Comune —2.
—
Ribadire il ponto. 8. Attutire, Render RIBELLAMENE 0. R -bel-la-ménto. Sm. o Rosso Pianta che ha I rami alterni
—
:
Muto. — 9. Umiliar*, Abbassare. 10. V. A. V. e di' Ribe liionu senza spine ; le foglie al terne, a cinque
Dicesi Ribatter la moneta e tale Coniar la RIBELLANTE. Ai-bel-IAnTe.Part. di Ri- lobi, dentale, emarginate alta base; i
di nuovo. [Lat. t'iemm aet eudere, feri - bellare. Che si ribella e dicesi delle fiori piccoli, erbacei, bratteati, io grap-
re.',— 11. Dicesi Ribattere le ragioni o
,
Ribattere assolutaci , e vale Confutarle 2. Fig. Discordante. di no acido piacevole. Fiorisce nell’ A-
e Riprovarle. [Lat. rationes ripercu- . RIBELLARE. Ri-bellà re. Alt. Sollevare prile.l suoi fratti, che portano io stesso
fere ] —12. Dieesi Ribatter le pareti o sudditi dalla obbedienza dovuta alle nome, sono bacche globose, lisce, rosse
aiuoli da urcelWre e vale Ricaricarle. leggi ed al principe. [ Lat. ad rebeUio- o rossastre e disposte e grappoli ; sono
RIBATTEZZAMENTO. Ri-bat-tex-ta- nem eccitare. ] — 2. Neul. ass. e pass. pieoe di succo acquoso, contenente zuc-
mén-to Sm. comp. Il ribattezzare. [Lat. Partirsi dalla ubbidienza. { Lat. dc/ira- chero, acido malico, acido citrico, molta
ninpiitaiia.l re, detciscere, ribellare.] —
3. Resiste- gelatina vegetale e certa materia colo-
RIBATTEZZANTE. Ri-bat-tet-sànte. re, Far contro. — 4. Lasciare una setta rante. Vi ha anche il Ribes bianco o
Pari, di Ribatterzare. Che ribatterla. o una parte e darsi a un'altra. [Lat. de- periato, il Ribes « foglie brizzolate , e
— 3. Si. Ectl. Nome che ai dava a que- tcUcere.) il Ribes nero. [Lat. ribes rubrvm Lin.,
gli Eretici de' primi secoli , i quali ri- RIBELLATO. Ri-btl-là-to. Add. m. da rifieatiim.)— 3. Spinoso: Cespuglio spi-
battezzavano coloro che erano già alati Ribellare. noso, che produce grosse bacche isola-
battezzati. niBELLAZlONE. Ri W-la-zW-M. SLT. te, che si mangiano nelle meose alle
RIBATTEZZARE. Ri -batte t-sà-re. Àtt. A. Lo fttcs'O che Ribellagtoae. V. e di* frotta, o ai adoperano per condire i pe-
comp. Di nuovo battezzare. [Lai. rafia- Aibclliotte. sci mentre sono ancor verdi ed acidule.
f laure.] RIBELLE. Ribil-le. Add. e sost. com. Se ne là pure una specie di vino che fe»
RIBATTEZZATO. /?» fiaX-tea-xà fo.Add. parlando di persona. Che si è ribellato. menta ed è assai grato. [Lat. rihai groo-
m. da Ribattezzare. Che sta in ribellione. (Lat. ribelli*.] —
tvlaria, ribes uro eriepa Lin. /fiera o
RIBATTI MENTO. Ri-bat-ti-min-to. Sm. 2. Fare ribelle , vaio Dichiarare alcano Ribetium dal pera, ribai che vale il me-
Il ribattere; Ripercotimento, Ribatti- per ribelle. desimo. Diccsi ancora io quella lingua
tura, Ribattuta. ILal. repercuetio. — R1BELLIMENT0. Ri-M li mén-to. Sm. riear ribag e rtuog. Queste voci »on8
2. Dibattimeoto. —3. Riflessione; e
]
V. A. V. e di’ /fiMfione.
,
f
Lai. reperevnio. )
;
— 2. [
Lat. r»fiellinm rebellio defeeiio. )
, ,
—
infusione a guisa di tè che riesce ag-
Ribaditura. 2. Cadere io ribellione, vale Rssere ri- gradevole. L' unico uso io cui ora s’ im-
RIBATTUTA, Hi-taf-fù-ra. Sf, Ribalti- putato o dichiarato ribelle. 3. Per — pieghi è per fare un rosolio chiamato
rneDto. — 2. Ripetizione di parole per ftimi). Contrarietà, Opposizione. cassi s. [Lat. rihai mora Z.in.]
imprimerle meglio nella memoria altrui. RIBELLO. Ri-bU-lo. Add. e sm. V. e di’ RIBEYERB. Jtt-M-«a**. N. sta. aoom.
BI BATTUTAMENTE- /U-fiaMu-ta-wdn- Ribelle. — 2. Contrario, Nimico. 3. —
comp. V. e di’ Ribere.
le. Avv. Con ribadimento , Gagliarda- Fare ribello, vale Dichiarare alcano per RIBEVUTO. Ri-be-vù-to. Add. m. da Ri-
mente. ribello. — 4. ZooJ. Pesce ribello, o bevere e Ribere
,
RIBATTUTO. fli-M-Hi-lo. Add. m. da come dice il volgo de* pescatori, rubelle RIBISOGNARB. Ri-bi-eo*gnà+$. N. in.
Ribattere. Ripercosso. (Lat. repereui- e rubello. Pesce di mare, ebe forma un comp. Bisognare da capo.
aue.] — 2, Detto di moneta, Coniata da geoere nell'ordine degli acaoiopterigi R1B0B0LARE. Ri-bo-bo-lé-re. tieni, ass.
capo. — 3. Fig. Riotoizato. distinto da’ seguenti caratteri : capo Dire riboboli, o da scherzo.
RIBATTUTO. Sm. Ar. Me». Ribattitura schiacciato che si proluaga da uoa par- RiBOBOLATO. Ri bo bo-lò-to. Add. zn.
nel sigo. di Parie ribattuta , ribadita , ie eoo un'aletta a fogxia di martello , da Riboholare.
ed è termine de’ sartori. alla cui estremità è collocato il suo oc- RIBOBOLI: I TO. Ri-bo fio-UUo. Sm. dhn.
RI BEARE. Ri-be-à re. Alt. comp. Nuo- chio. Da alcuoi è detto anche Pesce ba- di Ribobolo.
v.i mente brare.
;
e dagli Spago, rebel è istrumeuto dei •genti chimici. questo da bob in scovo di botta, la qoal
Persiani rfae II chiamano rebab orubab: RIBENEDETTO. Ri be ne-dét to. Add.m. voce sembra fatta per imitazion del
e da essi il tollero gli Arabi che lo in- da Ribenodire. suono che vien dal colpo. Nella steam
trodussero in Europa. RIBENEDIRE, Ri-be ne- dire. Att.aoom. lìngua babble discorso ozioso, lo ungi».
RI BEGA. Ri-bi-ca. Sf. Mas. Strumento comp. Benedir di nuoto. —
2. Assol- bibelodee discorso fruii li are balocco, .
musicale che precedette il violino e gli vere dalla maledizione cdal pregiudicio scherzo, trastullo. In frane, babil cica-
—
.
somigliava.Non area che tre corde, e ai ch'ella portava seco, 3. Per simil. leccio. lo ar. Jioefrroei discorso affretta-
sonava con un piccolo arco. Fu lo stru- Rimettere in grazia, Perdonare. [ Lat. to. In illi r bubboli mormorare.].
mento favorito de* Meneslrieri. ( Lat. ignotetre, in granoni revocare.] RIBOCCANTE. fié-Ue cón te. Pari, di ttt-
cittara-] — 2. Presto i Lombardi è uno RIBEN EDIZIONE. Mr-be-^di-s^ne. Sf. I
fioccare. Che riboeCt»
Strumento fatto di farro a guisa di una Il ribeeedire. RIBOCCARE. Ri-boc-eà rc. N. tu. Ter.
8B
e
c/are.) 2. Per s'mil. Abbondare. [Lai. volta ad un’ altra molando luogo o io Sm. Nuovo cacciaraeoto Risospingi-
effluire.] —
3. Piegarsi su di un fianco nn molo o in una rada. mento, Rispinta, Ricaccia.
,
RIBOCCO. Ri-bòc-co. Sm. Soprabbondan- ) bordatura di un vascello. Scacciar di nuovo. { Lat. rtpaiiera.) —
za , Trabocco , Traboccamento. ( Lat. RIBREZZARE. Ri-brez-zà-re. N. ass. e 2 Sospignere indietro per forza, Riman*
exundaiio. ] —
2. F. fig. 3. A riboc- — pass. Sentir ribrezzo, e per traslato di- dare. Lai. impellere. ) —
3. Ravviare o
co, posto avverb., vale Soprabboudan- cesi anche delle coso inanimate- simile. —4. Rificcare o Rimettere; e
temente. RIBREZZO. Ri-bris-xo. Sro. Tremito io questo sign. si usa aoehe al o. pass.
RIBOLA. Ri-bb-la. Sf. Agr. Sorta di vino delle membra cagionato dal freddo , — 8. Piti. Cacciar di scuri le fatte pit-
rezioso a* tempi di Boccaccio come il , dalla paura, o dalla febbre. [ L;»t. hor- ture, per dare ad esse maggior rilievo ,
rebbiano il Greco ,
, la Malvasia e la ror. Secondo 11 Muratori , vicue da ro le quali perciò si dicono Ricacciate.
Vernaccia. particella iterativa , c dal lat. obrigeo RICACCIATO. Ri-cac-ciìto. Add. m. da
RIBOLLA. RibóUa. Sf. Mario. Dicesi io m'indarisco per lo freddo. In gr. phri- Ricacciare. —
2. Piti. Dicesl Ricacciata
Ribolla del timone , Quel luogo pezzo ciao io soo preso dal freddo febbrile: io quella pittura che è fatta carica di scuri
di legno che da un lato entra in una leut. friiien, io sass. frùun, io oland. per suo maggior rilievo.
spaccatura fatta ad intestatura dei ti- vrteian, in iogl.da freeze agghiacciar- RICADENTE. Ri-ea dèn le. Part. di Ri-
mone, e di cni l'altrn estremiti è attac- si. In ar. ebred freddissimo. Tutte que- cadere. Che ricade, Peodeote. (Lat. pen-
cata con una caviglia di ferro a una ste voci toroaoo al medesimo scopo per dane.]
campanella o cerchio dello stesso me- lo facile cangiamento scambievole delle RICADERE. 7?i-ea-d<! re. N. ass. inora,
tallo. [Dal celi, ra che, secondo il Bul- lettere v , e di c, g z. Altri da comp. Cader di nuovo , e talora anche
, f , 6,
ini, tal grande , e da io! legno albero. brezza.) —2. Per sirnil. Subito tremo-
,
ogni albero grande e grosso. Cosi puro Contrassegno ec. 4. Fastidio , Tra- violenza. 4. Dicesi Ricader nel pec-
chiamasi una grande e grossa catena. In vaglio. cato e vale Tornar di nuovo a peccare.
per», reftel è pur nome di albero ] 2. — RIBUCARE. Ri-bu-cà-re. Àtt.eomp. re- — 5. Dicesi Riradere io alcun peosiero
Dicesi Rib-illa tutta bordo La situazio- duplicativo di Bucare. Rifare no buco. e vale lo stesso che Ritornare a pensa-
ne della ribolla del timone coatra il lato RIBUPFARB. Ri-buf-fà re. Alt. V. e di’ re. — 6. Diteti Ricadere altrui nella
o fianco del vascello più dilungata che Rabbuffare. mani e vale Tornar di nuovo sotto di
possa essere. Mula la ribolla Coman- : RIBl’FFO. Ri-bùffo. Sm. V. e di’ Rab- lui. Aver con lui nuove brighe. 7. —
damento di farla voltare dall’altro lato. buffo. Diccsi Ricader nel male , o Ricadere
Spingi ad arrivare
la ribolla Coman- : RIBULBO. /?i-6ul*io. Sm. Boi. Piccolo assolutamente, evalo Riammalarsi do-
damento timoniere di spingere la ri-
al bulbo prodotto da un altro bulbo già po d’esser guarito. [Lai. in moròutn re-
bolla al vento perchè il vento colpisca
,
,
formato, e che esce dalla sui base dopo cidere.) — 8. Ltg. Ricadere si dice nn-
più perpendicolarmente le vele per ar- 10 sviluppo delle foglie di qnesto. che del Pcrveuirc i beni livellarli, o fi-
rivare. —3. Dicesi Ribolla a venire al RIBUOI. Rbbub-i. V. usata uel modo prò- dcrommessi , o simili , io altrui , per
vento o sotto veoto, ed è Comandamen- verb. Essere da ribuoi, che nel Contado mancamento di lioea, o per inosservan-
to che si dà al timoniere di spingere la fiorentino, vale Essere sciocco , Quasi I
! za delle condizioni.
ribolla sotto vento affinchè il caviglio doppiamente bue. Lo stesso che Essere RICADI A. Rica-d\-a. Sf. V. A. Afflizio-
venga al largo. da rihuoja.
|
bollire. Che ribolle. pass. comp. Burlar di nuovo, ed anche Dii per», rocchi cordoglio, tristezza ,
RIBOLLIMENTO. /li-bol-Ii-mén-fo. Sm. Burlare con chi burla. ione. Nella stessa lingua roech mor-
affli/
Il ribollire, ma non si direbbe fuori del RtHUTTAMENTO./Zi-ftuM'i-fnfo-fo.Sm. bo, lamento dell'infermo; rtq indigna-
sangue, della bile, e del moto che scor- 11ributtare: altrimenti Ributto , Ri- zione, borbottamento per indignazione
gasi io alcuni liquidi nello immergervi getta meoto. [Lat. rejectio.] od altra molestia di animo. In ar. re-
e mescolarvi certe materie. [Lat. aestiu, RIBUTTANTE. Ri but-tàn-te. Part. di haket vessare, molestare. In celi. bret.
e^aeztuatio. ]
—
2. Quel molo di ebol- Ributtare. Che ributta. Ed in forza di rtc'h alllinonc,
inquietudine , pena di
lizione o di effervescenza che compari- add. eom. Disamabile. mal amore.)-— 2. Di-
spirito, tristezza,
sce talvolta io certi luoghi alla superfi- RIBUTTARE. /fi-òut-fA-re. Alt. comp. cesi anche quando un infermo già quasi
cie dell'acqua; altrimenti Gorgoglia- reduplicativo di Buttare. Far tornare o sanato, viene a riammalarsi; più comu-
mento. Rivoltare indietro per forza chi cerca nemente Ricaduta.
RI BOLLIO. /«i-M-lì o Sro. Romorequasl venire avanti ad assalire. iLat.re/ieera.) RICADIARE. Rica-di- ri-re. Alt. Dar ri-
di cosa che gorgoglia, che ribolle. 2. — — 2. Ditesi Ributtare uno e vale Far- calile,Molatore, Travagliare.
Mario. Piccola maretia che si fa sentire selo levar dinanzi, Non volere ascoltar- RICAD1MENTO. Ri-ca di men to. Sta. Il
talvolta anche io porto; altrimenti Rim- lo, nè compiacerlo. —
3. Gettare , Far ricadere; e propriamente dicesi del Ri-
potio. etto, Mandar fnora. Evacuare, Cacciare cadere io noe infermili, e per simil. in
RIBOLLIRE. Ribol-lì-re N. ass. anom. • et corpo. Oode dicesi Ributtar per una colpe o simile. (Lat. recidiva .]
Di nuovo bollire, e talora semplicemen- d abbasso, per le parti d* abbasso per RICA DIOSO. Ri-ca-di-6-io- Add. co. Di
te Bollire. (Lai. ae*(uar« eòuiitr*.] ,
— di sotto, per secesso per le parti iofe
,
do toltele sostante atte ad essere ridotte zione del cauto. Canto ripetalo.
in filo , per farvi ornamenti , Buri , fo- ;
RICAPARE. Rieapà-re. Alt. e o. Pi- scare. Ricaduto. [Lat. topina iteratus ,
gl itmi, auimali ed ogni sorta di figura. gliar fra parecchie cose quella che si laptut.] —
2. Ciò che si lascia ricadere
[Lai. acu pinzerà. DJI'ebr. raqam che giudica la migliora e che piace più. per ornamento più comunemente Ca-
vale il medesimo. ) 2. Proverb. Ri- — ,
me me RIO
caftan per vendicarsi, /fochi f hot vile rino inferiormente; le foglia sparse, bianche. Trasse lai nome perchè ai trova
la ted. aito di vendetta.] lanceolate, bordate nel contorno, molto ne'foodi del ma re, ed è simile alla scoria
RICATTATO. Ri-cal-tà-to. Add. ro. da numerose, più corte nella sommità dello •pinosa dalla castagoa. [Lat. «riiinua
Ricattare. Redento. [ Lai. redempfu*.] •capo; i fiori scarlatti, pendenti, pedun- eteulentut Lm. —
11. Milli. G rosta
•
— 3. Recuperato. colati, terminanti, cinque osci insieme, trave guarnita di punte .lunghissime di
RICATTATORE. /U-cat-ta-tó+i . Verb. co’ petali arricciati. Fiorisce nella stale; ferro che si poneva dagli amichi a mag-
m. di Ricattare. Che ricatta. ed è originaria del Levante. [LaL liiium gior sicurezza d’un passo, e che si ado-
RICATTATRICE. Ri oat-la trUt. Yerb. caleedonicum.}—4. Ar. Mes. Increspa- però da’moderoì per difesa delia breccia,
f. di Ricattare. mento o Ionanellamento di capelli. [Lat. facendola rotolar sul nemico onde im-
RICATTO. Rycàt*to. Sm. Redeaxiooe. eirrut. Dal cali. gali, roe, rose che vale pedirgliene la salila. —
12. Dicesi Riccio
[Lat. ruUmpiio.) — 2. Vendetta. (Lai. il medesimo. Altri dal lat. rirru* riccio.] fulminante , Una spezie di barile guar-
«tizio. J
— 3. Onde Far bandiera di ri- — 5. E fig. —6. Sorta di coltura di zuc- nito al di fuori di punte di ferro, e pieno
catto. vale Ricattarti, Vendicarsi. [Lat. chero. [Cosi detta, perchè acquista qual- di fuochi lavorali , che ai accende, e ai
«(rise*', par pari
rtftrrt .] che somiglianza alta copertura aspra fa rotolare giù par la breccia nel mo-
RICAVALCARE. Ri- ca-vai cà-r N. ass. della castagna.]—7. Dicesi anche Ricci mento dflTassalto. — 13. Mario. Ordine
coaip. Di nuovo cavalcare , o piuttosto le Piallatura delle asse che liransi in d’ occhielli eoo cappletti , che sono a
Fere noe nuova cavalcata. [Lai. iternm piano e che si levigano i quali ricci
;
traverso d’una vela, a una data altezza.
equatore.] escono dalla pialla parte innanellaii o 1cappietii servono a diminuire la vela
BIG AVALLARE. Ri-eaval-làrt- N. pass, io sé stessi ritorti , e parie a foggia di er la parte superiore, quando il tempo
comp. Rifornirsi di cavslcaiors. scaletto, su IP andare nel l'arricci a mento r cattivo;e questo ai dice Prendere un
RICAVARE. /f»-ea-vn-c*. Atl. comp. n. che praticasi alle colte e camici drgli riccio.
ass. e pass. Di nuovo cavare , ed aocbe ecclesiastici. Altrimenti Bruciolo, Bu- RICCIO. Add. m. Ricciuto, Crespo. [Lat.
semplicemente Cavar fuori. — 2. Ri- bola e Truciolo. —
8. Dicesi aocbe per eritput , rirrafu *.)— Ar. Mes. Òro o
trarre, Cavare, e dicasi per lo più delle simit. La cima del manico del violino Argento riccio si dice • differenza del
cose dalle quali è prodotto qualche ali- e d’altri strumenti da arco, appunto liscio, Quel filo di seta, su culai avvolta
le 3. Ricopiare disegnando o dipin- perchè a foggia de' ricci de' fj legnimi Urna d’ oro o d’ argento increspata o
gendo. ( Lat. rtftrrt. 4. Dicesi Ri- — estratti colla pialla, i ritorto io sé stesso. arricciala per uso di tessere , ricamare
,
ricca , Di ricco. [Lat. tpltndide.) 2. ed 1 loro due incisivi mezzani superiori ( Lat.
rincùinuiu*.] —
2. Parlando di
Dovitiosi mente , Abbondantemente ,
allontanati e cilindrici. La specie più Polpi, Ricciolini diconsi i Piedi o Bran-
Sontuosamente. [Lat. offluenter.) comune è il Riccio europeo, o terrestre, che del polpo.
RICCHEZZA. Ric-cklx-xa. Sf. Stata di che ha le orecchia corte; è comunissimo RICCIOTTO. Ric~ciò(to. Add. m. Al-
chi possiede ampli beni di fortuna ne’ boschi e nelle siepi , passa l'Inverno quanto ricciuto.
grandi rendile; e telora anche Sontuo- nella sua tana e o' asce nella primavera RICCI UTELLO. Ric-eiu- fèllo. Add. ro.
sità e Copia di checchessia. [Lat. divi- con leveaeichetle seminali grandemente dim. e vczxcgg. di Ricciuto. iLat. eri-
fi»», opet.] —
2. Onde Fare ricchezza, ampie; si nutrisce d* insetti; t»n tempo
vale Arricchirà. —
3. E anticamente per si osava la sua pelle per pettioare la RICCIUTEZZA. Rtc-eiu-lix-xa. SL aat.
Como ricco. canapa. In vari! luoghi dal Reguo di di Ricciuto. Arricciamento, Blcciaia.
RICCUISSlMAMENTB. /fic-chi* *i-ma- Napoli si mangia la sua urne; taluni RICCI LTINO. /&c-eiu-fi-no.|Add. ra.dim.
min-fa. Avverb. superi, di Riccsmeate. tengono nelle cucine questo animile per e vezzpg. di Ricciuto. Lo stesso che
(Lat. locupUtitiimi, tpiendidittimt.') far dare la caccia all insello comunissi- Ricci niello.
RICCHISSIMO. Ritrehii li-mo. Add. ro. mo delio Blatta orientale. [Lat. Aerina- RICCIUTO, /iic-ctù-fo. Add. m. Crespo
saperi, di Ricco. [Lai. dùuiimuj . io- eeus europaeui , tcKinui ferreitri*. Dii e loosoellato , ed è proprio de' espelli.
eupUtittimua] —2. Abbondantissimo. lat. trictut che vale li medesimo: e [Lei. eritpui , cirratu*.]— 2. Assolata-
RICCIA. Rie -eia. Sf. Agr. Ingrasso tritio questo dal pers. rikatt rìccio. Altri cara mente si dice anche di Chi ha i capelli
dalle coma ridotte in minutissimi pezzi. artriti* da area di simil senso che ere-
, riccioli. —
3. Bot. Puglia ricciuta: Quella
RlCCIAJA. Rie cià-ja. Sf. Luogo dove ai desi tratto per aferesi dal gr. ehirot il cnì margine è molto pieghettato e a
tengono ammassali i ricci, perch'e'rin- porco. Io fatti questo animale è detto onde , a guisa di falpalà.
vengano , e aieno piii agevoli a diriccia- porco spino dagl' Italiani porc-ipic dai RICCO. Rie-eo. Add. m. usalo anche In
re ; ed aorbe la massa de’ ricci o cardi Francesi , htdgi hog cioè titpt-porco forza di sost. parlando di persona. Che
serrati, che ai lasciano cosi ammontati daglToglest, tulditxno quasi txolodiszno ha ricchezza. [Lat. diva* , opulenti»* ,
finché si aprano, e le castagne abbiano cioè vigna-porco dagli Ungheresi ec ] incupiva. Dal sas». ryc che vale il me-
acquistata una certa maturità. 2. — 10. Genere di zoofili della prima classe desimo. In ted. reich , io iogl, rieh , in
Quantità di capelli ricciuti e Lo iona- degli echinodermi del primo ordine ola od. ryk ec.J —
2. Onde Fare il ricco ,
nel li mento d'essi. —
3. Detto anche dei detto de' pedicellati ; caratterizzati dal vale Ostentare ricchezza. 3. E Farsi —
capelli posticci. corpo rivestito di crosta calcarea com- ricco, vile Acquistar ricchezza e fig. ,
R1CCIARK. Rie-cià-rt. N. pass. Divenir posta di pezzi angolosi congiunti esat- Sovrabbondare di alcuna cosa.— 4. Ab-
riccio più eomuuem. Rizzar* , Arric- tamente, e traforati da più ordini rego- bondante, Copioso di checchessia. B. —
ciare.
;
aie me B IC
RICETTE. Avv. V. A. 7. e di’ Udente- i
Ricercare. [Lat. inquisitur, perquisi- Mcrolfo.) - 2. N. poi. Himenrei
mente. titi .] —
2. Squisito, Scello. —3.
Affet- R.fojgirsi. [Ul. cunf«jM, ,< „ raei-
B CESTE MhNTE. Ri-crnte-mén-te. A tv.
1
V. A. V. e di' Recentemente.
tato. —
3. All. d« Ricchi. Detenni-
[Lai. re- RICERCATORE. Ri-cer ca-tó-rt. Verb. care nella ricetta la con vene vile quan-
center, rteent.) ra. di R cercare. Che ricerca. [Lat. per tità di alcuna droga, Ordinar ricette,
RICENTINAUE. Ricen-ti-nà-re. All.
comp. Ar. Mes. Cenlinar di nuovo.
quisitor] Coropor ricette. —
4. £ n. ass. nello
RICERCATRICE. Ri-oer-ea-lrVce. Verb. stesso signif.
BICE.N FISSIMI). Ri-cen-lit-ji-mj. Add. f. di Ricercare. RICETTARIO. Pi-cat-tà-ri-o.Sm. Libro
in. «operi, di Riceoic. V. A. V. « di' RICERCHI ARE. Ri-eer-chià re. AH. dove sono scritte te ricette; grecamente
/Recenlizitmo. |Lat. recentitsimus.] comp. Cerchiar di nuovu. (Lai. «ferum Farmacopea. [ Lai. liber medicarum
RICEFERK. Ri-ci-pe-re. All. e n. V. I„
Verbo difettivo di cui
drcumdare, ambire.)
tiere, vraetcriptionum.] —
2. Per sim il. Li-
olire all' infinito RICERCHIATO. Ri-cer-chià-to. Add. m. bro dove si contengono descrizioni di
non trovali usalo che la terza persona da Rirerchiare. Cerchiato di oaovo.[LaL cibi composti, o simile.
aiog. del presente indicativo ed H reseptus.] RICETTATO,
ge- /Ri-eet-fà-fo. Add. ro. da
ruodio. Lo stesso che Recepcre. V. RICERCO. Ri-eér-co. Add. ro. sloc. di Ricettare. Accolto ad albergo, Hicovs*
c
di’ Ricever*.
RICERCA. Ri-cir-ca
Ricercato. —
2. Circondato per ogni rato. [Lat. hospitalUer exceptus, hotpi-
. Sf. Il ricercare parte. tio exerptue.]
L’alio di ricercare. [Lai. ingnillito. | 0 RICERN'ERE. Ri-eir-ne-r§. Att. aoom. RICETTATORE. Ri-cet ta-tó+e. Verb.
—2
frane, réchtrche in proveoi. recereo
, .]
comp. e n. pat». Di nuovo cernere. 2. — m. di Ricettare. Cbe ricetta. [L®t. re-
Mus. Lo stesso che Ricercala, nel Ridistinguere e Dichiarar meglio. [Lat. ceptor.)
sign. del g. 3. melina exponare.) RIGELI A TRICE. Ri-cet-ta-tri-ce. Verb.
R1CERC AMENTO. Rrcer-ca-mén-to. Sm. RICESELLARE. Ri ee-tel-là re. Att. e f. di Ricettare. Cbe ricetta. [Lat. re-
Il ricercare. [Lai. dijguiat(io,tiHw{iga- n. comp. Ar. Mes. Cesellare di nuovo. ceptatrix, reeeptrix.]
lio. R1CESSARE. Rices-eà-re. N. ass. Fer- RICETTAZIONE. /?i-cflt-fa-std-ns. Sf. Ri-
RICERCANTE. Ri-cer-càn te. Part. di marsi, Non venire piti innanzi. [Lat. cevimento, Accoglimento.
Ricercare. Che ricerca, Ferquirentc. consistere.] RICETTIVITÀ'. Ri-ctt ti-vi-tà. Sf- V.
RICERCARE. Ri-cer-cà re. All. Di nuovo RICESSO. Ri cis-so. Sm. V. A. V. e di' Frane. Med. Altitudine di alcuni or-
semplicemente Cercare.
cercare; c talora Receno. [Lat. rccezzua.] gani a dar ricetto agli agenti morbide!.
[Lai. perquirere irerum inquirere. la
, RICETTA. Ri-cit-ta. Sf. Regola e Modo [Dal frane, receptivite che vate il mede-
frane. rMiercArr, io provenzale rrcer- da compor le medicine e da usarle. Cosi simo.]
cor. ) —
2. Guardare, Squadrare. 3. — chiamasi aucora lo Scritto ove il ri- RICETTIVO. Rl cet-lì vo. Add. m. Che
Rivedere Andar rivedendo ed è pro-
r ; medio c la sua composizione si espon- riceve, Atto a riceverei ricettare. [Lat.
priamente T. di milizia. Lai. obi- [
gono. [Dalla parola recipe prendi, con recepforiua.]
ce. lustrare.]— 4. Penetrare scorren- fa quale incominciano le prescrizioni RICETTO. Ri-cit-to. Sta. Ospizio, Alber-
do, Circondare per ogni parie. [Lai. cur- de'medici.] —
2 Proverb. Ricette pro- go, Ricovero. [Lat. reeeptaculum.] —
verà. J— 5. Investigare, Indagare, Scru- vala e non riuscita: si dice delle Cose 2. Stanza particolare nelle case, ed è per
tare. [Lai. ineniijfoi’e, inquirere, inda- che non hanno avolo l'esito desideralo. lo più Quella cbe s interpone tra la scala
gare.)— 6. Esaminare, Perlustrare. [Lai. ret mote terza.] e la sala. —
3. Luogo dove si aduna, e
7. Addomaodarr, Richiedere. [Lat. pe- RICETTACOLO. /Ri-cer-fà-eo-lo. Sm. si conserva checchessia per farne traffi-
lare.] —
8. Chiedere , H chiedere. 9. — Luogo dove altri può ricoverorsi, o do- co, o per adoperarlo al bi»ogao. 4. —
Bisognare, Aver b. sogno , Far d' uopo. ve si raccoglie checchessia. — 2. Onde Dare ricetto, vate Ricettare. 5. Far —
[ Lat. opus esse,
uectise habere .} 10. Far ricettacolo, vale Ricettare. Alber- ricetto, vate Ricettare, Racceltare.
Dicesi Ricercare o simili la quiulessen- gare. —
3. Boi. Quella parte della pian- RICETTORE, /Ri-cef-tó-re. Add. usatolo
>a d'ale una rosa e vale Volerla sapere a ta che serve di base e sostegno alle di- forza di sm. V. dell'uso. V. e di' /Rice-
fondo, e quanto se ue può sapere.— 11. verse parti de'liori tanto semplici quan- vitore.
Dicesi Ricercarla per la puma e vale to composti; onde può essere precisa- RICETTORIA. Ri cet-to-rl-a. Sf. V. del-
Andarla guardando pel sonile. 12.
,
3. In- — to, quel ricettacolo proprio che porta cbe è appunto lo Excipere aliqaem da-
chiesta, Domanda, onde F«i re ricercale, e sostiene alcune delle parti della frut- pibus de Lattai. —
4. Ammettere, par-
vale Domandare. —
4. Mus. Specie di tificazione, cioè il fiore o il frollo; del lando di Ordini. Compagnie re. ebea-
preludio che si regola cu' tuoni essen- flote, quello che ausitene il fiore senza scrivoDo uoo nel loro corpo; e si usa col
strumento formato» fantasìa,
ziali dello germi; del frutto, quello cbe porta e terzo caso 5. Ricevere si dice anche
a che va spaziando a capriccio, passan- sostiene il frutto senza gli stami; dei per met. parlando d affetti, preghiere e
do e ripassando per lutti tuoni con i , semi, quello nel quale vengono inse- simili. -—6. Ricevere alcuno sotto la
un certo legame per altro di pensieri riti i semi. —
5. Ricettacolo punteg- fede vale Raccettarlo io propria casa
analoghi e di artificiosi tratti d'armo- giato. V. Punteggialo. §. 3. per tenerlo nascosto da cbi lo insegue.
aia. [Lat. tnfnurtlio.] —
3. Fig. Fare RICETTARLO. Ri-cet-tà-ea-lo. Sin. V. — •7- Ricevere si dice a oche dell’ Arc-
ona ricercata sulle spalle ad alcuno col A. V. e di’ Ricettacolo. [Lat. rewpfa- uo marito figliuoli dalla moglie.] 8. —
bastone o simile, vale Cominciare a per- cutum, profwgium.l Intendere, Capire. — 9. Detto de’ fratti
eooterlo. RICETTANE YTO. Ri-cetta-món-to. Sm. della campagna vale R cogliergli. 10. —
RICERCATAMENTE. Ri-ctr-ca-ta mén- li ricettare. [Lai. recapiio.) — 2. Ricet- Dicesi Ricevere ad albergo, e vate Rice-
te- Avv. A bella posta, Sludiosameoie.
to, Ricettacolo. (Lat. recepì acute m.) vere alcuno nella propria casa acciocché
[Lat, dedita opera.]— 2. In modo trop- RICETTARE. Ri-cet-tà-re. Att. Dar ri- si riposi. —
il. A discrezione , cioè A
po ricercato, cioè, affettato. cetto, Ricevere ad albergo; altrimenti volontà, A piacere; ed è corrispondente
RICERCATISSIMO. Ri-cerca-tlssi-mo. Ricoverare, Racceltare. [Lat. recepta- a Rendersi a discrezione. —
12. A fede,
Add. m. superi, di Ricercalo. r$, hospitari. Recepiate, da receptum vele Riconoscere alcuno per suo devo-
RICERCATO. Ri-cer-eà-ta. Add. m. da pari, di recipio io prendo , riprendo , to. — 13, Alcun cbe di buon patto, vale
. . —
R1C R1C li IO
Aditimi di buona fogli* a far* alcuna [Dal lat. requimache vale il medesimo, diconsi ancora gli uccelli che sono ado-
cosa o a desisterne. —
14. Alcuno ad e che viene dalla particella iterativa re, perati per chiamare quelli del a loro
amico o simile, vale Tenerlo. Slimarlo, e da quaerere cercare, dimandare. spec'e, nell* cerei* all’arboscello.—- 5 .
Reputarlo come amico ec. — 15. Danno, RICUEKI MENTO. Ri-ehe-ri-mén-to. Sm. Lrg. Il richiamare io gitotelo. [Lai. po-
ale Essere danneggiato. —1®. Del sacro V. A. V. e di' Riehiedimenlo. ilvltitio.)
fooie, vale Levare del sacro foota Te- , RICIIERISMO. «i-eto-rl-emo. Si. Etti. RIGHI ARIRE. JtkM(KÌ-r<. Atl. Comp.
nere a battesimo. —17. Di buon aere Sistema escogitato dal francese Edmon- Tornare a chiarire, a dichiarare.
alcuno, vale Mostrarsi manieroso, affa- do Ricberio intorno alla eeclesustica e RICHICGO. Ri-chìe-co. Sm. Agr. Malat-
bile seco. —
18. Dolore , vale Semi re , politica podestà. tia degli alh*ri di frutti da osso come
Provare, o simile, dolore. —
19. Pine di RICHERISTI Riche-ri-tti. SU Etcì. Par-
. Susini, Peschi perchè no tra-
,
Ciliegi,
,
•Icona cosa , vale Condurla a termine. tegiani del Ricberio , teologo francese suda gommi , la quale chiamasi eoa
— 20.11 gaggio della battaglia , vale del secolo xvn , ed tutore di uo si-te questo nome. [Dall'rbr. raqaq evacuare,
Accettarne l'iovito, la disfida. 21. In — ma aulta potestà politica ed ecclesiasti- spulare poiché la gomma che trasuda
:
bene, vale Pigliare in buona parta, Tro- ca, il quale rende il popolo padrone le- dall'albero, ne forma nn‘e>acuaziooe.
var conveniente. —
22 Inganno, gl'in- gittimo dell'una e deli altra autorità : In ar. roqqa tenuiler se dilTudit a qua.
ganni, vale Essere ingannato. 23. La — sistema condannalo dalla Chiesa. In per* rtfchien Onere.]
baia, vale Taccolareo piuttosto Essere KICHESTA. Ri chi ita. Sf. V. A. V. e RICHIEDENTE Ri-chie-dtn-te. Part.di
motteggiato, beffato, uccellalo. 21. — di’ R'chicsta Richiedere. Che richiede, Ricercante.
L'invito, vale Esser invitato.— 25. Me- RICHESTO. Ri chè-ito. Add. m. da Ri- RICHIEDERE. Ri chiè de re. Att. anom.
rito vale Esser guiderdonato. —20.
,
chiedere. V. A. V. e di’ Richieeto. c»mp-, n. ass. c pass. Chiedere di nuo-
Morie, vale Sostenere , Patir la morte. RICHIAMA MENTO. Ri-chia-ma-mén-to. vo, Ricercare. (Lai, r«pater*.} 2. Do- —
— 27. Nel cuore alcuno, vaia Invaghir- Sm. Richiamata, Richiamo. mandare o Chieder predando. (Lai. po-
sene. RICHIAMANTE. Rì-chia-màn-ie. Part.di
,
itulare, petere.obiecrarc. 3. È coll'ac- —
R1CEVEY0LB. Ri-ce-vé-to-le. Add.com. Richiamare. Che richiama. [Lat. revo- cusativo di persona. —
4. E coll’accusati-
Atto a ricevere. carli.] vo di persona e*l genitivo di cosa.— 5.
RICEVIMENTO. Ri-ce-vi-mén-to. Sm. RICU A M AR B
I 7f i-càto-mà-re. Alt .eomp
. Domandare semplicemente e §i adopera
L'atto del ricevere. [Lai. recapito, iu- Chiamar di nuovo. [Lat. revocare.] — anche eoi tei io caso.— 6. Domandaree
iceptio.] —
2. Accoglieva, Maniera di 2. Chiamare aemplrccmenle;e per lo più Chieder# che sia rendala alcuna cosa.
riceverà. —
8. Arnese da conservar chec- aidice del Chiamare ehi se oe va, quan- (Lat. repettre, potrer*.) 7. Interroga-—
chessia. tunqne non sia ancora stato chiamato. re. —
8. Citare , Chiamare in gindicio ,
RICE V ITI VO. Ai-ee-vt-lLvo. Add. m.Cbc — 3. Rivocare. Far ritornare da un luo- D*r querela. [Lat. tu jui vo<-ar«.| 9. —
ha virtù di ricevere. go colui che vi si era mandato per eser- Domandar ragione, conto. 10. Chiama- —
RICEVITORE. /2i-e*-v»-fd-r*. Yerb. ra. di citarvi qualche uffizio o per altra fac- ra semplicemente. [Lat. rocare, convo-
Ricevere. Che riceva. (Lai. acceptor.] cenda. —4. Far ritornare, Chiemare care.] —
11. Mandare a chiami re , Far
— 2. In fona di sm. Chi ha carico di indietro; come Richiamar le forze il venire. — 12. Stimolare , Destare. —
—
,
un pagamento; e La ennfeastone stessa Dar querela. Chiamare altrui in giudi- Richieder d’amore, ed anche Richie-
che si fa per «i* di scrittura d aver ri- rio. ( Lai. (n judteium votare in Ut. dere assolutamente, e vagltouo Ricer-
cevuto; Quitania; se non ebe, piu esat- reclamare gridar contro.) IO. Rap- — care alimi che condiscenda alle sue
tamente, la Quitani* (assi da chiaren- portarsi. —
11. Piu. Richiamare il lu- voglie disoneste. —
21. Ad ira . vale
do tutto ricevuto, non ha altro da pre- me, Richiamare di lume; dicesi quan- Provocare ad ira. — 22 . Ragione , la
tendere; la Ricevuta si può fare anche do ima massa principale di lume in coi ragione, vale Domandar conto.
di uoa porzione di ciò che si ha da ave- simettono le principali figure viene, co- niCHIEDIMENTO.Wi-càie-cIi-m^n-ro.Sni.
re- [Lai. spoeto.} —
2. Ricevimento ,
me per eco, richiamata su gli accessorii Il richiedere. [Lat. peiitio, poxlulafio.)
Accoglimi*. ( La t. crespi io, anacapMo.} in una maniera meno viva. RICII1EDITORE. Ri chie di- tà-re. Verb.
— 3. Onde Pare ricevuta, le ricevute RICHIAMATA. Ri-chia mà-ta. Sf. Ri- m. di Richiedere. Che richiede. [ Lat.
vale Accogliere. —
4. Fare buona rice-
,
Ramo rkhioaio : Quello che •' incurva maachi no calice a cinque divisioni ; condo le qualità delle muraglie.
o ai piega verso la superficie della ter- molti stami riuniti io varii fasci pe'loro RICINTO. Add. m
da Riclgnera e Ri-
ra; ovvero Torma angolo relto nella sua filamenti; uè' fiori femmine no calice cingere. Cinto intorno. Lo stesso che
inseraione sullo stelo , il che la sua divideotesi io tre parti; tra stili bifidi, Recioto. [Ut. rireumeitietwa.)
estremità supcriore è più bassa del sud- una capsula a tra oieehie, ed In ogouaa RIClONCARE./K-eion-ed-r*. N. ass. comp.
detto punto d' inserzione. 3. Foglia — di queste un seme liscio lucente, oblun- Di nuovo eioacare. [ {argina ài- UL
richloata o riflessa : Quella che pende o go , con l'ombelico alla eima. Questo bere. ]
a’ inchina sll'logiii , sebbene colla sua genere abbraccia diverse specie. •— 2. BICI PI ENTE. Ri ci-pi- èn te. Add. eoo.
inscrxione sullo stelo formi angolo ret- Una delle specie più importanti di que- Lo stesso che Recipiente. Ut. rari-
to. —
*. Fogliazione richinala dicesi sto genere è il Ricino comune , volgar- pism.j — 2. Comodo ,
(
Benestante, Or-
Quando la foglia del bottone è ripiegata mente Palma Chrùti. Pianta che ha le revole , Dì laudabili maniere ; ma in
in modo che il suo apice vada a toccare radici fibrate che al dividono in rami-
, questi significali non è più lo uso.
la biac, ed è disposizione rarissima. ficazioni poco numerose ; lo stelo dirit- RICIRCOLARE. Ai-cir-co-14-r*. N. ai»,
RICHIUDERE. Ri-ehtù-de-rt. AU. comp. to, vuoto, cilindrico, articolato, glauco, comp. Girare Intorno. (Ut. circuita («-
Chiudere quel che poco prima a’ era a- appena striato, ramoso; le foglie graci- etrare. ] —
2. Ritornare dopo aver gi-
perto. I Lat. claudere. ] 2. Chiudere — di, palmate, picciolate, peliate, alterne, rato.
semplicemente. [Lai- condudara.) 3. — eoa i pezioli lunghi, eillodriei, glaadu- RICIRCOLATONE. Ri-cir-co-la-tió-ne.
Per sitnil. Dicesi anche di cose inorili losi, stipulali ; i fiori a spighe; i frutti Sf. Il ricircolare. Nuova circolazione.
ed intellettuali. —
4. Terminare, Fini- coperti di punte, contenenti tre acmi li- [Ut. iterata eircuitio.l
re.— 5. Saldare, parlandosi di piaghe, sci, ceneriui , con islrie scura o aere. RICIRCONDARE. Ri-cir-con-dà-re. AU.
o simili. [Lat. obductri.] — 6. N. pass, Fiorisce dal luglio aU'agoslo, ed è ori- comp. Circondar di nuovo.
nel primo e quinto Biga. — 7. Racco- ginaria deli* Indie orientali, e della RICIRCOLARE. Rt-cir-eu-ià-re. N.ets.
gliersi, Ricoverarsi. Barbarla, ma coltivala ue'oostri climi comp. V. A. V. e di' Ricircolare.
R1CHIUDIMENTO. Ai-chiu-d^màis-to.
.
dove è una pisola annuale che fiorisce RICISA. Ri ci-ea. Sf. Mei lamento. Tron-
Sm. Il richiudere. [Lat. inguaio. e dà frutta nella stessa stagione. Il camruto. Tegumento. [Ut. inetauro.]
RICHIUSO. Ri-chiù-eo. Add. m. da Ri- frutto consiste io tre coccole coani ven- — 2. Trsgetto , Piccolo sentiero. 3. — »
chiudere. [Ut. ciao***, conciutua.] U, ovali, armate di punte tubolate. Ogni Per metaf. Recise di parole cioè Ab-
RICHIUSI! R A. A»-eAi*-*ù-ra. Sf. Chio- coccola contiene nn seme ombelicato breviamento Risparmio di paralo.
,
,
—
sar! Riebiudimento Pieeoi luogo da
, ,
alla cima, con sopra uoa caruncola pic- 4. A ricisa . Alla ricisa , pesti errar-
richiudersi. [Ut. eeptum, cluaura.] chiettata con macchie inuguali , l'em- biaim. , e usati più omonemeote coi
RIC1DERE. Ri-ci-de-re. Alt. aoom. Ta- brione essendo collocato io mezzo d'un verbi Aodare, Venire oslmili. vogliono
gliare Risicare , Troncare. Lo stesso
,
perisperma oleaginoso. Da questi semi Per la via più corta Attraverso alle ,
che Recidere. [UL recidere ecindere. cavasi uo olio eh' è multo usato in me- strade.— 8. Alla ricisa vaia anche Alla
—
,
Recidere da re particella iterativa . e dicina. Questa pianta è detta anche Fa- peggio, locoosldcratamenie. 8. Can-
—
.
da caldere tagliare.] 2. Fendere, Di- giuolu rumano, Fagiuolo d' India, Fico tare a ricisa io modo basso vale esa-
,
videre.— 3. Per sirai!, si dice del Tron- d‘ inferno,Mirasole Gaffe da olio. Ca-
, lare senza i o ter miss ione scoia ritma- ,
traversare passando. —
6. E n. ass. questa pianta. In ebr. heriq evacuare. repente. —
2. A rkisa. [ Ut. praerv-
nello stesso slgn. —
7. N. pass. Dicesi — 3. Farm. Olio di ricino: Olio che pte.ì — 3. Precisamente, Strettamente.
del Rompersi che fanno t drappi , o si- danno i semi del ricino comune ed , R1CISO. Ri-ci eo. Add. m. da Rieiderv.
mili, in sulle pieghe. il quale dee la sua qualità purgante ed Tagliato. Lo stesso che Reciso. ( Lat.
R1CIDIMENTO. A»*ei-di-min-*o. Sm. Il antelmintica ad un principio acre con- r«i***.] — 2. Per melaf. Troncalo.
riddare ; e ditesi al proprio e al fig. tenuto nell' embrione. —
4. Zool. Ge- Separato nel alga, di Recidere , §. 3.
(Ut. recis io.] nere d' inselli dell' ordine de parassiti — ;
loro agrezza. Recinto. [Lat. ambila*. Luogo ridalo , •ioue dicesi dei Prender checchessia le
91
Dy Google
, —
•odo di terra, da maro ee. Lai. col- conoscimento. — 3. Ricompensa. — S.| comp. Comandar di ooovo. — 2. Affi-
li gire. | —
2. Prendere dello io senso
I
,
(
Ravvedimento ,
Il confessare d'avere dare, ma in questo alga, è V. A. e di-
generale ed astrailo.— 3. Raima re e Mei- erralo. cesi Raccomandare.
lere insieme (rulli delle terra o altro.
i RICOLARE. Ri-co là-rt. AU. comp. Co- R1COMBATTERE. Ai-com-hàf-fe-re. Alt,
Io questo senso dicesi anche assoluta- lare di ooovo. (Lat. itsrum colare.) anom. comp. Di nuovo combattere.
mente Ricoglicre.al pandi Raccogliere. R (COLATO. Ai-oo-Ut-to. Add. m. di Ri- (Lat. ttrrum pugnare.) —
(Lat. eoUijare.l— 4. Fig 5. Ricevere
ad albergo, Raccettare, Albergare.—6.
— solare.
RICOLCÀRB. Ri-col-cà-re. AU. comp. V.
— 2. E n. ai».
3. Repognare, Contrastare, Opporsi.
(Lat. repugnare, refragari.]
Riscattare, Riscuotere, Ricuperare, e si A. V. e di’ Ricoricare. RICOMBATTUTO. Ri-com-bat-tù-to.kdd.
dice per lo pili di cose impegnale. (Lat. RICOLENDO. Ri-co-lèn-do. Add. ra. V. m. da Ricombattere.
recuperar#, (tiare. ] —
7. Comprendere, L. Lo stesso cbe Recolendo. RICOMINCIAMENTO, /fi-oo-miis-cia-
Intendere, Notare Osservare, Cavar R1COLBRB. Ri-cb-le-re. Atl. s n. anom. m^n-to. Sm. Il ricominciare. (Lat.e*or-
costrutto.
.
a sé, vale Ridursi iosè stesso, Medita- RICOLLOCARE. /Ti-eoMo-cà-re. Ali. nar da capo. Rendersi di nuovo a Care,
re da sé a sé. —
13. Il flato vale Ri* , comp. Collocar di nuovo. ( Lat. repo- a dire ec. , Ritornare lo sul punto in ,
Il ritogliere; altrimenti Raccogliamolo. RICOLTA. Ri-cbl-ta. Sf. Il ricogliere, e anom. comp. Di nuovo comparire.
(Lai. colite (io.} —
2. Raunamento. — la Com raccolta ; e in teodesi comune- RICOMPARII RE. Ri-com-par-il re. Alt.
3. Dkesi Ricoglimeoto di cuore parlan- mente delle rendile delle terre. ( Lei. anom. comp. Di nuovo compertire.
do del Ridarsi e Ritirarsi io sé stesso. «Malia.) —
2. Il tempo della ricolta RICOMPENSA. Ri-com-pin-ea. Sf. Il ri-
RICOGLITORE. Ri-co-glUÓ-re. Verb. ra. 3. Dicesi Far ricolta e vale Ritogliere. compensare. (Lat. compeniatio.n'vmma-
di Ricogliere. Cbe rlcoglle. Altrimenti — 4. B Far le ricolta, vele Mettere in- ralto.)— 2. Fig. Peoa dovota o meritala
Raccoglitore. —
2. Parlando di Paga- sieme le nuove grasce -5. Dicesi Ma- per uoa cattiva aziooe, Castigo.
mento o simile , Riscootitore. [ Lat. cinare ricolta nello stesso sigo. di RICOMPENSA MENTO. Ri-com-pen-ta-
txuctor evacior. ]
, 3. Compilatore— Mseinsre a raccolta.
,
rico noacerc. [Lat. agntìso.]— 2. Ricom- sempre Indietro due ricotte , vale Non ritata. [Lat. compensare, rotribvere.]—
pensa, Merito, Guiderdone. [ Lat. com- saper usare il danaro consumando le 2 Compensare, Scontare.
.
pensafto.] —
3. Il riconoscere, Il cono- entrate anticipatamente 9. Antica-
,
coveralo. —
4. Stretto, Scarso. Pigro o Il ricomprare.— 3. Redenzione, Riscat-
R1COGNOSCERB. Ri-co-gnó-ecere. AU. limile. { Lst. controctui. ] 5. Osser- — to. (Lat. radrenptio.)
n. a ss. e pass, inora. V. A. Ravvisare. vato , Notato. —
6, Commio di Di- RICOMPERAGIONE. Ri com-pe-ra-gió-
V. e di* Riconoscerà. Lat. agnoecert , [ atra Uo. na. Sf. V. A. V. e di' Ricompera.
RICOLTURÀ. Ri-cd-liera. Sf. V. A. V, RICOMPERA MENTO. Ricom-pe-ra stin-
1ICOGNOSCI MENTO. Ri-co- gno-ecì-min- e di' Ricolio. to. Sm. Y. a. V. a di’ Ricompera.
te. So». Ricognizione. V. A. V.adi* Ri- \
bicOManDARB. Ri-eo mas+dà-ro. AU. RICOMPERANTE. Ri-eem-pe-ràn-te,
95
1
B IG BIG BIG
Ptrt. di Ricomperare. Che Ricom- RICOMUNICATO. Ateo-vnu-ni-càfo. Add. comp. Agr. Concimar di nuovo. [Lai.
pera. ni. di Ricomunicare. Assolto dalla sco- «f«nuo stercorare.]
RICOMPERARE. Ai'-com-pa-rA-ra. Alt. munica. RICONCIMATO. Ri-con-ci-mà-lo. Add.
comp. co. pas*- Di nuovo comperare RICOMDNIC AZIONE. Ai-co-mi.-n.-ea- m. da Riconcimare.
«Icona cosa venduta , o Comperar una zid-«»e. Sf- Eccl. Lo alesso cbe Ricomu- BIGONCIO. Ai-cdn-cio- Add. m. Accon-
cosa in luogo di un’aUra. [Lal.rediiwer*.] nica. cio , e per lo pib ai dice delle vivande.
— 2. Per melaf. Scontare, Portar U RICONCEDERE. Ri-cun-cé-de-re. Alt. —2. Rappaciato.
pena. —
3. Riscattare, Liberare, Redi- ao»m. Concedere di nuovo. ILat.ilamm RICONDANNARE. Ai -con-dan-nd-r*. AlL
mere. [Lat. redimerà.]— 4. E col secon- concedere.] comp. Condannar di nuovo.[Ut.ii*rum
—
do caso. 5. Ricuperare. (Lat. recupe- RICONCENTRAMENTO. RÌ-con<en-tra- condemnare.)
rare.] —
6. Dice»! Ricomperare il bando tnrn-fo. Sm. Riducimento nel centro. RICONDAN NATO. Ai-oms-don-nd-to. Add.
per Farai rivocare dal bando, Farsi ri- Lo stesso cbe Cuoccutramenlo. m. da Rìcondaauarr.
baodire. —
7. Dicevi Ricomperare i pec- RICONCENTRARE. Ri-con-cm-trà-re. RICONDENSA RE. Ri oon-d«n sò-re. AlL
cati e valeOttenerne l'assoluzione. Alt. Ridurre nel centro. Lo stesso che comp. Condensar di nuovo; e anche Con-
RICOMPERATO. Ai-com-pa-rà-fo. Add. Concentrare. —
2. N. pass. Ridursi nel densare assolutamente. [Lat. t/eruo»
ai. da Ricomperare. Di nuovo compera- emiro, e tig. Rientrare io sé stesso. danzar*. conKipar*.)
lo. —
2. Riscattato, Redento. [Lai. re- RICONCENTRATO. Ri-eoa cen-lrà-to. R1CON DENS A TO. Ai-eon d*n-id-<o.Add.
—
demptut.] 3. E col secondo caso. Add. m. da Riconcentrare. Lo stesso m. da Ricondensare.
RICOMPERATOTI E. A» -com-pe-ra-tó-re. cbe Concentrato. R1CONDIRE. Rt-con di-re. Àtt. comp.
Vcrb. m. di Ricomperare. Cbe ricom- R ICONCE PI UE./?icon-ce-pl-ro. Att.anom. Condir nuovo. (Lai. iterum condirà.]
di
pera. ;Lat, redtmptar.] 2. Riscatta tore, — comp. Concepire di ouovo.[Lau ttrrum —2. Fig. Fornire o Provvedere.
Ricomperatone. (Lat. redemptor.) concipere.] — 2. E per simil. Riprodur- RI CON DITO. Rt-con-dx-to, Add. m. da
RICOMPP.RATRICB. Ri -com-pe-ra-irì- re— 3. E n. ass.
R1CONCEPITO. Ai-con-ee-pl-to. Add.m
Rieondire.
ce. Varb. f. di Ricomperare. B1CONDITO. Ri<bn-di-to. Add. m. V. e
RIOOM PER AZIONE. /ìi-com-pe-ra-sió - da Ricoacepire. Lo Stesso cbe Riooo- di' Recondito. (Lai. occulto*.}
ne. Sf. V, A. V. e di' /{«compera. — 2. ceputo. RICONDOTTA. Ri-con-dót-ta. Sf. comp.
Redenzione, Riscatto. RICONCEPCTO. Ai-con-ee-pù-to. Add. Nuova condotta. Il ricondurrr, e talora
RICOV1PEREVOLE. Ri-com-p$-r4 vo-Ie. m. da Ricoocepire. Nuovamente conce- Condotta semplicemente. [Lat. nova de-
Add. coni. Da potersi ricomperare ri- ,
puto. duetto.] —
2. Mila, il condurre di bel
scattare, ricuperare, ec. [Lat. riparabi- RICONCIIIUDERB. Ri-con-chiii-de-re. nuovo a' suoi stipendia una milizia, tu
li*.) Alt. e n. comp. Conchiudcre di nuovo, capitano ec.
RICOMPIERE. Ri-cdm-pie-re. Ait.snom. Concertare di nuovo. RICONDOTTO. Ri-con-dót to. Add. m.
comp. Di nuovo compiere . finire ,
per- RiCONClARE. Ri-con-cià-re. AlL Re- da Ricondurre. Nuotameote condotto.
fezionare.— 2- Ristorare. Ricompensare, staurare , Rassettare. (Lat. reeoncin- (Lat. redwerui.j— 2. Milil. Fermato di
Supplire. [Lat. ccrniperware.]- S.Bn.pas*. nan t
risarcire, ÙMtaurart.]— 2. Rifare uoovo al soldo.
RI (ROMPIMENTO. una viranda con aggiunta di nuovi con- RICONOSCERE. Ri-eon-dù-ce-re. All.
comp. Il ricompiere. (Lai. eomplemen- dimenti. —
3. Metter d'accordo, Pacifi- anom. comp. V. e di' Ricondurre.
lum.} —
2. Supplemento. 3. Sovvcui- — care. (Lat. reooneiltara , controvento! RICONDUCI MENTO. Ri-con-du-ci-min-
ineuto, Ristoro. componete.} — 4. E u. pass, nello stesso to. Sm. Il ricondurre.
RICOMPORRE. Rì-com-pór-n. Att.anom. alga. — Rifondarsi il tempo
5. Dicevi RICONDURRE. Aa-con-dirr-re.Att.aoom.
«’omp. usato anche nela. pass. Comporre e vale Rasserenarsi, Restar di piovere. comp. usato anche tsiora come pass.
di nuovo. —
2. Rimettere instarne. 3. — RICONCIATO. Ri-con-cià-to. Add. m. DÌ nuovo condurre , Hi menare o Ri-
Moderare. —
4 Raggiustarsi. .5. Ri- — da Riconciare.
,
RICOMPR AMENTO. Ri com-pra-mto-fo. si, Tornare amico. (Lat. reconeiliorì, in nuova condotta. [Lat. i(*rum contcrt-
Sm. sinc. di Ricompera mento. V.edi' pratiam restituì.] —
8. B col sacoodo bere in zft'pendia]
Ricompera. s caso. —6. Ed anche col terzo caso. 7. — R (CONDUZIONE. Ri-conda-si-ó-ne. Sf.
RICOMPRARE Ai-com-pró r«. Alt. e n. 1
Dicesi Ricomprare iJ bando. V. propriameate si dice della confessione Lo flesso cbe Riconfermazione.
/Ricomperare, §. 6. !
de peccali leggieri. EICON F ER M AN TB . Ai- con fer-màn-te.
RICOMPRATO. Ri-eom-pràto. Add. m. RICONC1LIATAMENTO. Ai-ecm-ci-lùi- Part. di Riconfermare. Che conferma.
da Ricomprare. Lo stesso che Ricom- ta-mèn-to. Sm. V. a. e probabilmente RICONFERMARE. A»-eo» far-nvó-re.AU.
comp. Confermar di nuovo; e
j
re, reddere.] —
2. Rendere quello che
rarsi , Rassicurarsi. — 7. Ristorarsi altri g* ovvede che la tal cosa, li ul s'è perduto.
Ricrearsi. persona è per I* appunto quella che si RICONSEGNATO. Ai-con-zs-onà-to.Àdd.
RICONFORTATO. Hi-confar tà-to. Add. aveva io mente. —
8. Osservare Con- m. da Ricoosegoare.
m- da Riconfortare. Rincoralo , Rassi- sidersre. —
9. Dicesi Riconoscere al-
,
RICONSIDERARE. Ai-eim-zMe-rà-ra.
curalo. ( Lai. animo r elevai us. ] 2 — cuoo e vale Mostrarsi grato della fa- Att. comp. Di nuovo considerare. [Lat.
Ristoralo. Ricreato. tica o dell’ opera sua con qualche pre- iterum per pendere.)
RICONFORTATORE. Ri con-for-tató re. mio , Contraccambiarlo . Rimunerar- RICONSIDERATO. Ri-eon-ei- dc-rà-lo.
Verb. m. di Ricooforiare. Che ricon-
forta.
lo. [Lai. remunerar».] —
10. Ditesi Ri- Add. m. da Riconsiderare. ( Lat. ila-
coao»<rre alcuno per signore o simili e rum perpeniut. ]
RICON PORTATRICE. Ri-confor-ta |ri- vale Accettarlo, Sottoporgli sì.— 11- N. RICONSIGLIARE. Ai-eon-zi-glià-ra.Alt.
ee. Verb. f. di Ricooforiare. Che ricon- pasa. Riconoscere sé stesso.— 12. Rav- comp. Consigliar di nuovo. [ Lat. rur-
forta. vedersi degli errori , Pentirsi.
[ Lat. «wf coneilium dare. ] —
2. Neul. pass.
—
I
BICONFRON'TARE. Ri-eon-fron tà-re. retipìteere. ) 13. Protestarsi , De- Prender nuovo consiglio Pigliar parti- ,
Au. comp. Confrontare di nuovo, e sem- dicarci. — 14. E nel sign. del to. (Lai. conililuare, eoneilium capere.)
§. 2.
plicemente Confrontare. (Lai. conferve — 15. Dicesi Riconoscersi d’ uo be- R1CONSIGLIATO. Ai-ccwi-ai-gltò-fo.Add.
comperare.] —
2. Osservare, Esaminare. neficio per Mostrarsi grato. — 16. Mi- m. da Riconsigliare.
RICONuEGNaMENTO.
:
’ftfi f
.
, , ,,
ciano, acciò i tagli si tocchino in tutta RI CORCARE. Ri-cor-cà-re. AU. comp. e — 2. Tradizione o Memoria trasmessa
n. pass. sinc. di Ricoricare.— 2. E llg. o conservata in voce o io iscritto di
la loro lunghezza.
RICONVENZ IONE, /ti-con-ven- sid-n« .Sf. Detto del Tramoolere del sole, chicchessia. —
3. Ricordanza. Pegno;
Impugnazione del detto altrui. 2. — RICORDABILE. Jlnw-dà-tirà. Add.com. onde difesi Anello o Anrllello da ricor-
di, oggidì Ricordino, ad anello gentile,
i
Leg. Dimanda che si oppone dal Con- Che può ricordarsi, Bicnrdetole.
venuto ad altra domanda formata dal- RICORDABILMENTE. J?i-cor-da-6it-ni èn- sebben di poco valore , dato altrui per
Avv. In ricordabile guisa Ricorde- amorevolezza, ed io pegno d'affetto, per
l'Attore davanti allo stesso giudice.
RICONVERTIRE. JK-eon-nar-fl-r». All.
1
te.
volmente.
,
memoria del donatore. —
4. Avverti-
anom. comp. Convertir di nuovo. [Lat. RICORDAGIONE. Ri-cor-da-gió-ne. Sf. mento, Ammaestramento. ( Lai. moni-
«terum miti are. J —
2. B o. pass. 3. — V. A. Meglio Ricordameoto. Lo stesso lui». ] —
fi. Dicrsl Libro de’ ricordi
che Ricordarlone. Un registro ove i letterati raccolgono
Tramutarsi.
ordinatamente quanto nella lettura oc-
RICONVERTITO. Ricon-ver-tUo. Add. RICORD A MENTO. i?f-cor-do-twéz»-fo.Sm.
Il ricordare. ( Lat. monumentum
me- rorre ad essi di meritevole d* esser no-
m. da Riconvertire. [ Lat. confarmi. J ,
EICON VITATO.ili-con-ci-tò-fo. Add.m. 3. Oode Far ricordanza, vale Mentova- Ammonire. —9.
Far ricordo, vale Far
re, Ricordare.— 4. Dicoosl Ricordante menzione.
da Riconvitare.
antiche per Memorie, Storie, Monumen- RICORICARE. /N-co-ri-cà-re. Alt. comp.
R ICOPE BCU A RE. Ri- co -per-chià-re. Alt
I
RICOPIARE. Ri-co-pì-à-re. Alt. comp. celi. gali,eacdhair ricordatocc. 5. 1 — RICORREGGER E. Ri-eor-rig-ge-re. AtL
di nuovo, e
Di nuovo copiare, ed anche Copiare sem- Ed uaaU» impersonalmente, massime in zoom. comp. Correggere
— talora semplicemente Correggere. [L* 1 -
RICOPIATURA. Ri-co-pia tu-ra. Sf. Co- corda.] Ricorrere. Che ricorre. Che corre <*»
pia , Espressione , o Rappresentazione RICORDATO. Ri-cor-dà-to. Add, m. da nuovo. —
2. Med. Parlando di
malattia
quando
o sintomi e simili, vale Che di
di cosa che sia d'invenzione altrui.
RICOPRENTE. Ri-co-prèn-te. Part. di Ri-
Ricordare.
(Lat. memoratili.)
Rammemorato, Mentovato.
—
2. Provcrb.CoM in quando ritorna e si fa seolire-
->• —
coprire. Che ricopre. Copriate. ricordala per via va si dice Quando al-
:
Anat. Aggiunto delle propagazioni do
0
nervi vocali delle anche Ri venivi
RICOPRIBILE. Ri-co-prì W-le.Add.com. cuna com succede, o quando taluno so-
Che può ricoprirsi. praggi ugne mentre ch'e' se oe ragiona. Ricorsivr. — ,
4. Dicesi Arteria ricor-
radiale
RICOPRIBILE. i7i-co-pn-6i-ii-ld. Sf. Lai. lupus esf in fabula Ter.; lupus rente radiale , Quel ramo della
( ,
supinatori
ast. di Ricopribile. in sermone. ] che nasconde tra i muscoli
RICOPRIMENTO. Ri co pH-mén-fo. Sra. RICORDATORE. Ri-cor-da-tó-re. Verb. luogo e breve , e bracchilo anteriore;
Arteria ricorrente cubitale anteriore,
Il ricoprire. [Lat. opeiimanlum.) m. di Ricordare. Che ricorda. [Lat.ma-
RICOPRIRE. Ri-eo-pri re. AU. anom. mor, memorator. 1
Quel ramo della cubitale che riasceoda
ed bracciale
ira il pronator rotondo
il
comp. Di nuovo coprire ; ed anche Co- RICORDATRlCE.fli-cor-da-trl-ef.Verb. cubitale
prire semplicemente. Lat. eooperire. ) di Ricordare.
anteriore; Arteria ricorrente
f. re_
— 2. Chiudere. — 3. posteriore , Quella che uasce dalla P
[
sare. [Lai. excuiarc.j 5. Emendate, — Mi nzione Narrazione che ricorda al- l' olecraoo e la tuberosità interna
del-
Correggere. —
6. Palliare , Dissimula- trai alcuna cosa.
,
mili. —
8. Dicesi Ricoprire o Fasciare di Ricordo. Piccolo ricordo. steriore che riascende tra i muscoli
ao-
—
anteriore che riascende nel tibiale
Ul-
Laringeo
mi mante) a altri o smili e vale Sca- corda, che ri lieti bene nella mente. teriore ; Nervo ricorrente , Il
d'egii non veda e non offenda. min-te. Avv. Con rieordaziooe. dere ajuto o difesa ad alcuno o ad
98
, ,,>
da Ricostruire. Ricoverare.
una terra, una provlocia o simili e vale RICOTON ARE. 7?i-co-ro-nà-r«. Alt. Ar. RICOVRATO. Ri co-vrà to. Add. m. da
Correrla di nuovo nel significato dì Cor- Me*». Arroti. nar dì nuovo. Ricovrare. Lo stesso che Ricoverato.
rere, § 38. —
8. Archi. Ricorrere dagli RICOTONATURA. Ri-co-to-na-tù-ra. Sf. RICOVRATORE. JK-M-vra-lò-ra. Verb.
architetti si dice il Circondare che fa Ar. Mes. Il rirolooarr. m. di Ricovrare. Lo stesso che Ricove-
una cornice , o un altro membro d’ar- RICOTTA. Ri-còtta. Sf. Ar. Mes. Fior ra tore.
chi lettoni, tutto o parte dell' edificio; e di latte cavalo dal siero per mezzo del RICOVRIMBNTO. /tt-eo-t>r»-m* n -lo.Sra.
eo. [
Lat. recursus. )
— 2. Ritorno di in un fornello da saggio per privarle ,
RICREAMENTO. Ri-cre-a-mén
Conforto, Ristoro. [Lat. recreai io
to. Sm.
ra-
un male ebe di quando in quando al fa di qualunque umidità. ,
R1COKR1TORE. Ri-cor -ri-ió-re. Verb. Pianta che ha la radice poco tuberosa ; RICREANTE. /7i-era-àn-(a. Pari, di Ri-
ni. di Ricorrere. Che ricorre. le foglie spadiformi, striale, di un ver- creare. Che ricrea.
RJCOR MITRILE. de pieno; scape con no augolo late- RICREARE. Ri-ere àre. Att. comp. Di
di Ricorrere. Che
/fi-cor-ri-tri-ee. Verb.
rale con
lo
fiori piccoli bruni f capsole nuovo creare. Lat. «(arum creare.) —
f.
RICORS1YO. /li-eor-ii-uo.
ricorre.
Add.m.Anat.
,
onde estinguere il cambio da esso lui RICOTTO. Ri-còl -lo. Add. m. da Ri- storo ec. Ristorarsi, Riconfortarsi, Ri-
donno; ovvero quando debitore im- cuocere. Colio di nuovo. [ Lat. recoc- focillarsi.
possibilitato ad estinguere
il
la tratta ,
tu$,] —
2. Orno delle piante. 3. — RICREATIVO. RLcre-a-lbvo. Add. ro.
ricorre allo stessi creditore Detto delio stabbio , Beo ricotto vale Alto a ricreare. (Lai. recreana.)
paghi a s* stesso l‘ importante della
, affinchè
Putrefatto. —
4. Detto di ue«lli o si- RICREATO. Ri-cre-à-lo. Add. m. da Ri-
cambiale, e la riramhi per conio dello mile . eioè Ricuciti. 5. Per metaf. — creare.
slesso debiinre, in estinzione del primo Detto di Perdona, vale Avanzata mollo RICREATORE. Ri-cre-a-lóre. Verb. m.
cambio, che creditore fa io aè mede- negli anni. —6.
Beo pesato. Esami- di Rlcrearr. Che ricrea ,
efig. Che ri-
simo, pagando
il
a nome
proprio del suo nato. (Lai. reete perpensus.) stora. — 2. Che redime , Redentore.
debitore. In questi cani il ricambio di- R1CO VE R A M EN TO. Ri-co ve-ra mio-to. (Lai. reparaior.)
cesi Di ricorsa o Odia ricorsa. Sm. Il ricoverate, li racquisiare. (Lat. RlCREATRICE./?i-cre-a-trl-ca.Verb.f.di
RICORSO Ri-eòr-so. Sm. Il ricorrere, e recuperano.) Ricreare. Che ricrea. (Lat. recreatrix.)
si dice de' fiumi , de" pianeti , ec. non RICOVERARE. #K-eo*wrà-r». Alt. Ria. RICREAZIONCELLA. Ri-cre-a-tion-cèl-
che di cose immateriali. Rfcorrimento. cquislareil perduto. Rimettere io buon la. Sf. dim. di Ricreazione.
[ Lat. recuraua. | 2 Secondo corso , — grado. (Lai. recuperare re ripere. Re- RICREAZIONE, rti-cre-a-aid-ne. Sf. Il
nuovo. —
Il correr di 3. Il rifinire della cuperare da raeiprrfl prender di nuo-
,
ricreare , ma non trovasi che nei sign.
— 4. Rifugio; e costruisce
marea. si vo!Aolic. si disse recipero per recu- di Conforto che prende dopo gli af-
si
eripere ) —
3. Andare. ( Lat. pargera , fortare Ristorare e simili. 3. Far —
rierla, o ano l'ha olleouta da altro giu- in.) — 6. Far ricoverare. 7. N. ass. —
,
giudizio che ai fa al magistrato della Biesso slgn. opinione. [Lat. alicujus errorem au fer-
mercataotia, eletti i giudici mercatanti. RICOVERATO. ili-eo-M-ro-to. Add. m. ro.) — 3. Fare ricredente alcuno di er-
—
— 8. Borsa de' ricorsi chiamasi in Fi- da Ricoverare. rore o slmile
4. Io forza di
vale Farnelo pentire.
,
RIC MIC
^CRESCENZA. Ai-er*-*eto-xci. Sf. Ri* anchein sign. o. pass.— 4. Per metaf. ale Escluderlo per moti vi legali dal
crescimento; e dicesi per Io più delie Molestare, Travagliare, Affliggere l'a- giudicare, dal testimoniare. B. Ma- —
carni false o callose, f Lat. ezcreiein- nimo. —
8. Concnocere: operazione che ria. Dicesi che Un navìglio ha ricusato,
tia.J fa lo stomaco in digerire l cibi. [ Lat. quando non ha preso il vento d avanti.
RICRESCERE. rce-re. Alt. anom. concoquere.) —
6. Esaminare. {Lai. RICUSATO. Ri cu-sà-to. Add. m. da
comp. Accrescere, Aumentar di nuovo- per pender e ad trvtinam revocare .)
, Ricusare.
—
2. N. ass. Crescer di R1CUOPRIBE. Ri-cuo-pri-re. Att.anom. RICUSATOBE. Ri-cu-aa -tó-re. Verb. n.
[Lat. attere.)
nuoto , Moltipllcare , Farsi maggiore. comp. Lo stesso che Ricoprire. 2. — di Ricusare. Che ricusa.
[Lat. rtcTti cere.) Scusare. —
3. Emeodsre , Correggere. RICUSATRICE. Atcw-*a-fri-c«. Verb.
R1CRBSCIMENTO. Ri-cre-tci-mén-io. —4. Sorpassare, Oscurare. di Ricusare. Che ricusa.
f.
criare. V. A. V. e di* Ricrealo. RICUPERATORE. Ri-cu pe-ru-ló-rt. cosa già posseduti! da colui a cui vlen
R1CRIATORB. Ri-cri-a-tò-re. Verb. m. Verb. m. di Ricuperare. Lue ricupera.
— data. ( Lai. ildam dare. ] 2. Ed. —
V.e di’
di Ricriare. /beffatore. 2. Filol. Ricuperatori. Cosi cbiama- ass. — 3. Dice»! Ridare iu fuori e vale
RIGHI AZIONCELLA. Ai-eri-<z*sion-cèI- vansi in Homa alcuni Giudici nominati! Riprodursi , Venir fuori di nuovo. —
la. Sf. dim. di Rtcriaxiooe. V. e di’ Ri- per commissione , a tìn di decidere le 4. N. pass. Dirsi un'altra volta, o Sot-
crea siane ella. cause nelle quali si trattava della ricu- torin tlcrsi di nuovo.
RICR1AZIONE. Ai-cr»-a-x»ó-«e. Sf. V. A. perazione e restituzione de' denari ed' RIDASSa. Ri-dàa-aa. Sf. Mario. Lo
V. e Ricreazione.
di’ cifriti de’privati. «tesso che K «dazia.
RICRIO. Ai-erLo. Sm. V. A. V. e di’Ai- RICUPERAI RICE. Ri-cu-pe-ra-tri ce. RIDDA. Ai<i.da.Sf.Coregr.BaUo di molte
ertamente. [Lat. revmJtio animi, rela- Verb. f. di Ricuperare. Che recupera. persone fatto io giro, accompagna io dal
xatio.) RICUPERAZIONE. A»-eu-p*ra-i v.-ne. canto; che anche diciamo Ri go letto ,
R1CROCIATO. Ri-crocia to. Add. m. Sf. Il ricuperare. [Lat. recuperano, re- Ballo tondo a Riddon». Lat. corea
Arald. Ditesi delle croci, le coi braccia ciperatio. ] —
2. Corpo di ricuperazioue, restii. Dal celi. gali, ruidhil voltare ,
[
san terminale da altre croci. k>ates>o eoe Corpo u Schiera di riser- girare int<>ro->. Nella stessa lingua
RICROCI FIGGERE. Ai-ero cifig-ge-rt. va, cioè Corpo di soldati scelti e tenuti rtidh corda fune: e ai sa che in lat.
.
Alt. anom. comp. Nuovamente crocitig- gli ultimi m serbo per terminar la bat- reetia ha il doppio senso di fune a di ,
gere. taglia o ricuperar la vittoria aollentrau- ridda. Altri cava questa voce dallo stes-
RI CROCIFISSO. Ai-ero-cv-fi*-eo. Add. do alle prime schiere io pencolo. so latino rettie ; ed altri da riedere, da
m. da RicroclDggere. DI nuovo croci- R1CURONE.
Ai-cu-rò-ne. Sm. Ar. Me*. ridursi ec.)
fìsso. [Lat. denuo cruei/ixaa.) Specie di lima a piramide , con doppia RIDDARE. Rid-dà-re. N. ass. Coeegr.
RICRCCIFIGGERB. Ri on-ci dentatura , per limar il pettine dalla
fig gi re. Menar la ridda. Danzare. [Lai. «allora,
Alt. anom. comp. V. A. V. cdi'Aùiro- parte del fino.
RICURVO. Ri-cùr-vo. Add. m. Piegato io
(ripudiar*.) —
2. Per simil. Andar ri-
ci figger e. girando a go>sa che si fa nella ridda.
RICUCI MENTO. Ai-eu-cì mén-to. Sm. Il arco. .Lui. reeurtm*.)— 2. Boi. Epiteto R1DD0NE. Riddane. Sm. Ridda; e ts-
ricucire. Ricucitura. [ Lat. nora a«tu- che ai applica a qualunque parte di una lora si piglia per lo Ridotto, nel quale
ro. ) —
2. Per simil. dicevi anche par pianta che pieghi aU'iugiu; altrimenti si fa ridda,
l.i
landò di alcune cose che «lari abbia Ricurvalo. Quando la curvatura è me- RIDDONB o RIDDONl. Avi. aulico, e
unite insieme, come sarebbe tarli braui no estesa e non ha luogo che nella e- '
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R1D 1 D Il I D
• ridere, e vale Radere smodatamen- RIDICOLOSO. RiJi-co-ló-ao. Add. ro. R1DITTA. Ri-dU-ta. Sf. Mus. Cosi fu
te. —15. Detto di Pitture o simili , Allo • muovere il riso. [Lei. ridica- una volta chiamala Fuga. la
vale Aver belle vista. 16. Dicesi — lua.) RIDIVIDERE. Ri-di- vi de re Alt.anom.
Dar da ridere o di che ridere, o che RID1CUL0. Ridi-cu-lo. Add. m. V. e di' comp., n. ass. e pass. Di» ider di nuovo.
ridere, cioè
.
lungo aodare sempre sono scoperte le m. da Itidiminuìre. dolore. (Lai. ifrrum doler#.] 2. Do- —
tristizie e gBstigate. —
21. Ar. Mre. RIDINT ORNARE. Ri-din-lor-nà-re. Alt. lersi semplicemente, Lagnars
, Far la-
Ridere diciamo anche il Versare dei rntiip. D.nt ruare di nuovo. gnanze. f Lat. dolore conqutri.\
vasi, quando per troppa piroetta co- RIDINTORNATO. Ri-dm-tor-nà-to. Add. RI DOLERE. Att. e n. a»s. V. difettivo di
minciano a traboccare. |D>! p ri. riki- m. da Hidniluruare. cui ono trovasi usati che la terza per-
den cadere, elDuere curu susirro a- RIDIPlGNEItE. Ri di-pi gne-re. Att. sona singolare del presente indicativo ,
—
quam ex vase.J 23. Onde Far ridere Ditoni, comp. Dipigner di nuovo una o il part. att. V. L. e p»et. Giltare •
una botte o simili, vale Riempirla fin- pittura abbruniate , o iu altro m»do Rendere odore; più siveote Olire. V. e
ché versi.*— 26. lo Torta di sm. per guasta. di’ Redolere. [Lai. redoiere.]
Riso. RIDIPINTO. Ri-di-pin-fo. Add. m. da RI DOLI. Ri-dodi. Sm. pi. Ar. Mes. 1 lati
RIDESTARE. Ri-dt-atà-re. Alt. comp. Ridipingere u Rnllpigncre. del carri» allorché son fatti a rastrellie-
Destar di nuovo. ( Lat rurtum exci- RIDIRE. Ri- dt re. Att. aaom. comp. Dir ra. ( lui celt. gali, rad legno. In ebr.
tare. ] —
2. N. pas». e fig. Di uuovo ec- di nuovo , Dir più d’ una volta. Repli- rahit tavola sbarra stanga. In ar.
citare, Ravvivare. care , Ripetere. [ Lat. repelerà. J 2. — ,
del
RIDESTATO. Ri deità-to. Add. ro. da Raccontare, Riferire, Riportare. [Lat. carro: ridd appoggio, sostegno.]
Ridestare, referre, narrare.] — 3. R Cardare. 4. — !
usato in astratto , siccome 11 bello , Il Riparlare. onore, in vantaggio ec. di alcuno e vale
sublime. Il patetico ec. RIDISKGNARE. Ri-di-ie-gnà re. Att. Tornare iu pregiudizio, onore ec. di lui.
RIDICOLO. Add. m. Atto a muovere il comp. Disegnar di uooto. [Lat. iterili» — 4. Dittai Ridondare la grnndezra, la
riso. Che fa ridere. [Lat. ridimlua.] — delincare.) g'oria ec. di un'impresa in alcuno e vale
2. Porre io ridicolo alcuni», vale Scher- RlDISPliTARE Ri-di- apu tà-re. AU. Ri llcttersi, Attribuirei a lui.
nirlo, Porlo in canzona. comp., n. ass. e pass. Disputar di nuovo. RIDONDATO. Ri-dondàto. Add. m. da
RIDICOLOS AGGINE. Ri-di co-lo sii g gi- [Lai. iferuw» disputai lonem habere .J Hidood-re.
ne. Sf. Lo stesso che Rldieolosilà. RIDISTENDEHE. Ridi-stin-de-re. AU.
RI DUNE. Ri-dA-ne. Add.esm. usatocomo
R1DIC0L0SA MENTE. yii-di-co-lo-ja-iner» anum. cump. e anche u, pass. Disten-
N. pr. rn. Che ride spesso e voleoticri ;
le. Arv. Con modo ridicolo. [Lei. ridi * altrimenti Ricuciano , e più comune-
dere o Distendersi di nuovo.
cult.] RIDISTINGUERE. fìi-di-ttìn-gue re. AU. mente Riditore.
RIDIC0L0SISS1M AMENTE, Ai-di-co- auom. comp. Distinguere di nuovo , RIDOSSO. Ai-dòr-ao.Sm. T. generale sot-
lo-aia-si-ma-mdn-la. Avv. superi, di Dichiarar meglio. [ Lat. tneiiur espo- to cui sicompreodono I Greti e Renai. i
C
.
RI DOTTA RE. Ri dot-tà-re. All. V. A. Riduttore. nel aigo. del g. 40. 8. Chim. Cosi —
e Franr.Tfrorre grandemente. Lo sleali RIDUCITRICR. Ni-du-ei-iri-ei. Verb.f. chiamasi nel senso piùestesoQaalunquo
rbe Dottare. (
Lat. formìdare timore. , di Ridonare. operazione chimica mediante la quale
Dal frane, redouter rbe vale ilmedesim», RIDURRE. Ri-dùr-re. Alt. aoom. Far si ripristina una sostanza nel suo stato
e che Tiro dal celi. gali, ro particella ritornare. Ricondurre. [Lat. reducere.} naturale. Si è nondimeno limitate que-
intensiva , e da atkadh timore Gran : — 2. Anticamente Ridure invece di sta espressione agli ossidi metallici che
timore.]— 2. È usato anche da qualche Ridurre per larima. —
3. Mutare. Con- si fanno passare allo stato metallico.
moderni', siccome vocabolo che esprime vertire. fLal. commutare. 1 4. Dimi- — Indi la distinzione degli ossidi metal-
qua'cbe cosa più che Temere , al pari nuire.— 5. Restringere, Compendiare , lici io Reducibili o Red ut Ub U e Ir- ,
che il latino Formidabili a esprime più Riepilogare.— 0. Introdurre. 7. Pren- — reducibili o lrrcdullibili. 6. Chir. —
che semplicemente Temibile. 3. An- — der ragione- —
8. Di‘titgliere, Distorna- Operazione con la quale si rimettono
ticamente par che fosse adoperato anche caso.— V. Ditesi Ridurre a
re. col aes'n nella situazione naturale le parti smosse
io sign. di Avere iu riverenza ed m Dio o Ridurre semplicemente e vale da essa per qualunque causa. Rida'»
pregio. Dal celi. gali, «iridò merito,
( Convertire, — 10. Ad effetto, vale F.nire, consi le ernie , le lussazioni , le frattu-
pregio, valore, e tAoir dare, concedere; Compiere , re.
—
11. Alla memoria , a re ec.
e vai dunque Dire , Attribuir pregio , memori*, a niente ad alcuno alcuna cosi, RIEDERB. Rii de-re. N.ass. V. difettivo.
valore. Si Doli però cheil frase, redouter vale Ricordargliela. I Lnt. altrui in V. poet. Questo verbo fu ideato d* 'gram-
vale , secondo Girard , Temere per un vnmtem redigere.] —
12. Al poco , vale matici e da' lessicografi per uao stra-
movimento di stima verso l'avversario, Impoverire. — 13 A sanità, vale Sanare. volgimento del v. Redire o Reddire,
citisi attribuisce una certa superiorità.! — 14. A un con*11 o s mila , vale Fare roosimile a quello di Fifd‘*re per Fedire
RI DOTTATO. Hi dot tó to. Add. m- da un Cu Riposto , Incorporare. 15. In — e simili. (Lat. redire. din dalla par- R
Ridonare. V. A. (Lai. formidatui,] — essere , vale Preparare, Approntare. — ticella iterativa re, e da ire andare.)
2. Rilento, Pregiai », Stimato ; da Ri* 1«. In isperanra , vale Melt-re in ispe- RIEDIFICAMENE. Ri e-di-f\-ca-mt+4o.
di ttare nel sigi), del $. 3. ranz», Dar cenino di sperare. [ Lat. in Sm. Lo stesso che Itiedificaziooe.
RIDOTTI: VOLE. /K-dtiMii-vo-fe. Add. ape m redigerà.) —
17. In polvere, vale RIEDIFICANTE. Ri-edifi-càn-te. Pari,
coni- V. A. e Fratte. Lo stesso ebe Ri- Polverizzare. —
18. Insieme, vale Racco- di Riedificare, Che riedifica.
dotta bile. gliere, R stringare in poco.— 10, In vi- RIEDIFICARE. Riedi-fi-cà-rt. Alt.
RIDOTTO. Sm. Luogo dove romp. Di uuovo edificare; Rifabbricare.
Ri-dót-to.
più persone si riducono; ed anche sem-
plicemente Ricetto , Ricettacolo. [Lat.
s« anche lig —
ta, vale Far risorgere. Ravvivare; ed»ce-
20. La podestà o simile
in uon, vale Dare la potestà, che era di-
Ricostruire.
core.)
( Lai. rep ir are , reaedt/v-
—
recrpturulum.] 2. La raguaala stessa, visa fra molti , ad un solo. 21. Le — RIEDIFICATO. Ri-e- di-fi-rato. Add. m.
Le per* me riunite insieme per tratte- molte in uni, vale Restrignere le molte da Riedificare.
nimento o per qualche negozio. 3. — cose o condizioni in una sola.— 22. Un RIEDIFICATORE. Rie-di-fi-ca-tó-re
Cn*c:ccbio. —
Millt. Nome generico cavallo, vale Renderlo docile , maneg- Verb. m. di Riedificare. Che riedifica.
che si dà a varie opere di fortificazione, gevole. —23. U u’ il indir m
un guscio . RIEDIFICATE! ICK. R-t di-fi-ca-tnet-
usile tanto negli atv-cdii, che in rampo, vale Dir mollo in poche parole. 21. N. — Vi*rb. f. di Riedificare. Che riedifica.
nelle quali si r duerni» roroh tt-nli I pesa. Ridarsi per Ragunais*. (Lat. con- RIEDIFICAZIONE. Ri-e-di-fi eo-sió nt.
dopo una prima dif.s . 3 F «le di— venire.) —
23. Ricoverarsi. (Lat. «e redi- Sf. comp. Il riedificare. (Lai. reatdifi-
forma varia colla sola difesa di fronte , gere, redire.]— 2fi. Giugnere, Arrivare, ealio, reparatio.]
onde coprire e difendere un corpo di detlodi perdona. (Lat* pervenire.]—27. RIELEGGERE. Ric-lèg-ge-re. Alt. romp-
guardia, le linee di cirronvaltaziune e E in altro senso, dello di cosa,— 28, Ri- Eleggere di nuovo
de'rivo ti delle trincee. Sovente s'alzano condursi . Tornare >n un luogo. 29. — RIELETTO. Ri t lét-to. Add. inda Rie-
Ridotti in campagna o per fortificare P egarsi, Indorsi a fare una rosa 3>). — leggere.
la fronte cd i fianchi di un campo u per Kistriguers*. (Lat. redigi.) 31. Con- — RIFAI V.NARE. R -e-mu-na-re. All. comp.
arrestare le scorrerie o per coprire rd vertirsi. — 32. Indugiar*' ad cstrem-tà Di nuiivri emanare.
assicura re il ponte, una venuta, un posto di tempo. —33. D.ce*i Ridursi al poco R EMA N A Z iON E. Ri-e-vvi-rui-: i»-iw Sf.
'
—
.
importante , il c *r»o di un fiume. 6. e vale Impoverire.— 31. Dicesi Ridursi Il rirmsnarc. Emanazione rinnovcllata.
differenza dlquelli che veogono Costrutti redigere.) - 33 D'C-**i RI lurai in danari gere.
stabilmente nelle rorlilicazinui regolari. e vate Fender le cose sue , e faroe da- RIEMENDATO. Ri-t-men-dà-to. Add.
— 7. Dicasi R dotto quadrato , Rutilo naro; che anco si dice Arrecarsi io con- m. da Kiemendare. Nuovamente etnea-
che prende il so» aggiunto dalla forma
della sua costruzione.
tanti. —35. Dicesi Ridursi in uso alcuna daln, Ricorri* ito.
cosa , e vale Divenir usuale . solita , RI EMPI RI LE. Ri-cm.pt -bi-t*. Add. com.
RIDOTTO. Add. m. da Ridurre. Lai. ( comune. — 37. Ditesi Ridursi la mente Che »i può riempiere.
retfurrur. addurtut } al petto, e vale Pensare in buona co- RIEMPIENTE. 7?»-ero-p»4u-ff. Pari* di
iti DOYF.lt E. Rì-do-vt re. fi. ass. moiri, scienti osimile. —38. N. «ss. Ritornare. Riempiere. Che riempie.
couvp. Dovere d.« capo. — 39. Chini. Pel senso chimico di Ri- RIEMPIERE. Ri-ém-pie-re. Alt. aootn.
RI DRIZZA RE. Ri-drit zà-re. Alt. anorn. durre, V. Riduzione, 8. 40. Mus. — comp. Di nuovo empiere. [Lai. replore.\
sinr.di Ridiruzare.— 2. E per mrtaf. Adattare uii componimento , in cui en- —2. Empiere semplicemente; ma denota
KlDUUiTANTE. Ri-dn-biià/t-te. Pari. di trino uno o più strumenti , ad uno o per le pi b Empiere abboudan temente.
Ridubitarr. Che ridubita. più strumenti di natura differente , (Lat. compier*, repiere.] 3. Per metaf. —
R1DUBITARE. ifi-du òi-ra-rr. N. a ss. come Uo concerto di violino ad un con- Saziare o simile.—4. Dce-ì Riempiere
comp. Ouliitar di nuovo, o in contrario. certo di piano forte , una e ufonia a lepiazze.il popolo o sìmili die hrerhes-
RIDUCENTE. Ri du cen te. Pari, di Rl- gra od orchestra, a sinfonia per solistru- aia e vale Pubblicarlo per tutto. [Lat.
dncrre, r di Ridurre. Che ridace. mroti da fiato ; ovvero Restringere il ubiq uv fulgore.) —
B. Dicesi Riempier
Ri DUCERE. Ri-da-ee-re. Alt. mora. Lo disegno armonico nelle sue forme e nei la tri j o simili c «ale Tesserla. [Lat
stesso che Rrducere , Radducerc. V. e suoi mezzi come p. e. Una sinfonia a conierera.) —
0. Dice»! Riempiere uaa
di' Ridurre. —
2. Fu detto Riducere in
,
grande orchestra ridotta i n sestetti, qoar- carice o simile e vale Esercitarla galli-
servitù o simile per Sottomettere • ser- triti ec. o per cembalo, per chitarra ac. cismo antico e non da imitarsi.— 7. N»
|
, 1 —
RIE nr RIE
pus. ai dice del Concepire delle fem- miera. Rientrare vale: Dopo avere scar- roosoo essere. Fargli riscqnistare la
mine degli animali.— 8. E nel sign. del tato tutte le carte, tornare a giuncare la sembianza perduta. 8. Abbellire , —
$.2 — 9. Dicesi Riempiersi dì sperarne, stessa posta , mentre la giuochino gli Allegrare. —
0. Diccsi Rifar cisa , la
di «more ec. e vele Sperare, Amare ec. altri. [Lai. alearum htdttm ptierum au- risa e vale Riaprirla e Rifornirla di
— 10. Afilli- Mrtter nuovi soldati io lire. ] —
8. Ar. Me» Detto de' Paoui quanto occorre. —
10. E (ig. Rifar la
luogo de* mancami ; Fornire le compa- cbe bagnali scemano di lunghezza c c»sa dicesi di Chi prende moglie
gnie. i battaglioni, i reggimenti, l'eser- larghezza. 11. Certo, ville Di nuovo accertare. (Lat.
numero uomini prefisso. RIENTRATA. Ri en-lrò-ta. Sf. Marin. iterum certiorem facete , confirmare. ]
cito del
RIEMPIMENTO.
d'
Ri-em-pi-mén-to. Sm. Rientrala del bordo, o delle opere morte — 12. I danni o simile , vale Risarcir
Il riempiere. ( Lai. replelt'o. ) 2. La — È la curvatura rientrante
di una nave: le perdite. (Lat. damna farcire. ]— 13.
soldati. —
4. Marin. Riempimenti fra lando di persona macilente o sparuta. tarlo , Contraffarlo. —
16. Le carni o
peni di lega» che si dispongono nc- 4. Rientrali , in forza di sm, pi. par- quando soo vicine a patire , perché si
,
gnatervellifra membri
delle navi p-r lando di persone. conservino : che corauo. diciamo Fer-
I
formare un ripieno ed uo latto dello RIEPILOGARE. Ai-a-pi-to-gà-re. Au. e marlo. —17. Le spese, vslr Risarcirle.
sperone della nave. 5. Riempimenti — n. Ripigliare o Ricapitolar covi brevità — 18. Le vivaode , vale Riconciarle»
le cose dette- [Lat. epilogo perstringe- aggingnendovi nuovi condimenti.— 19.
0 Riempitori t Cosi chiamanti general-
mente nella costruzione delle nati Quei rfl.j —
2. Ili resi Riepilogarsi tra sé un Penitenia , vale Tornare a far peniten-
legni collocati per occopare rinterrano discorso o sita Di e vale Ripensarvi so- za. — 20. Sano , vale Rimettere in sa-
tra i membri principali; pere-empio, pra facendone come un epilogo nella lute, Sanare. —
21. Sicuro , vale Ras-
mente. sicurare. (Lai. securum reddtrrf.)— 22.
1 legni posti tra il bracciuolo della ruota
di poppa, e gli aitimi fbrcaeei di poppa, RIEPILOGATO. Ri-e-pi-lo-gà-to. Add. Testa vaie Raccogliersi di bel nuovo
riempimen- m. da Riepilogare. nell’
,
ordine. —
23. N. ass. nel primo
ed
ti'.
II
— 4.
paratnezialc. sono di
Riempimenti, V. Tramili. RIEPILOGO. Ri-e-pi-lo-go. Sin. Ricapi- sign. — 21. Replicar l’atto carnale. —
RIEMPIRE. Wi-«m-pì-ra. Alt. anom.e u. tolazione , Nuovo epilogo; ed anche 23. Dicesi A rifar del mio o simili ; ed
pass. V. e di' Riempiere. semplicemente Epilogo. è modo di chi afferma alcuna cosa , co-
RIEMPITIVAMENTE. Ri-em-pi-ti-va- RIESAMINARE. Ai e-*a-m»-nà r«. Au. stituendosene mallevsdore. — 26. N.
nuovo. Tornare ed pass. Ripigliar le forze. ( Lat. revire-
(
RIEMPITIVO, ili-am-pi- ti -oo. Add. m. RIESCI RE. Aw-ieì-r». N. ass. comp. Lo rare alcuna cosa perduta o Ristorarsi
Omuneraeote è voce grammaticale stesso che Riuscire coi serve di sup- d'alcon danno sofferto. (Lai. recupera-
Atto a riempiere, Cbe riempie. plemento.
.
piene. ] —
2. Marin. Riempitori. Detti M i. V. e di' Retroguardia.
V. A. ili più bello. 32. Dritto, vale Drizzar la
—
anche Compensi , Riempimenti , Tra- R1BVACUARE. Ai-a-wz-cu-à-ra. All. persona. 33. Santo o simili , vale
misi. comp. Evacuar di nuovo. Purgare la colpa per santificarsi.— 34.
RIEMPITRICE. Ri-em-pi-trioe. Vérb. RIEVACUATO. Ai-a-uo-cu-à-lo. Add. m. Sapra alcuno, vale Tornare ad assalir-
f. di Riempiere. Che riempie. da Rievacuare .'Evacualo di nuovo. (Lat. lo. —35. Piti. Dicono i pittori Rifare,
RIEMPITURA. Ri-em-pi iù-ra. Sf. Il dentro eraeuolui.j quando avendo già colorito una figura,
riempiere. Riempimento. 2. Borra , — R1EZZA. Ri-éz-za. Sf. ast. di Rio. Lo tornano di nuovo a colorirla perchè ,
Superfluità di parole. 3, Trama. — stesso chi* R pc fra. V. e di' Reità. resti piu coperta di colore e sia piudn-
che nelTapice o estremità superiore ter- di Rifare. Che rifa. — 4. Eletto luogo d'un
io Sosti- altro.
mina con un seno ottuso, in metto al RIFACITRICE. Ri-fa-citri-ce. Verb. f. tuito. — Talora vale Pio cbe
5. fatto ,
RIENTRARE. Ai-en trd-ra.N. ass. comp. fallo. Lui. erratum iterum commù- 6. Rassettato. — 7. Divenuto di nuovo
Entrar di nuovo, f Lai. derma intrare.) ni ni.] —(
n. pass. Abboccarsi
LbI. Tur-
Dicesi Rientrar deotroa se, in sé stesso RIFARE. Ri-fà-re. All. anom. comp. ava loqui-l
o simili e vagtiono Pentirsi , Mutar co- Far di nuoto. (Lai. re/Scere.;— 2. Rie- di onovo a parlare.
Rientrare io uni R1FAVORIRB. Ri fa-voM-re. Alt.comp.
slumi.— 4. Dicesi dificare. (Lai. reaedificare , reparare.)
— Tornare a favorire Favorir di ouovo.
peosiere o simile, e vale Tornare a star
pensieroso dopo essere stato alquanto
distratto da checchessia. 5. D cesi —
3. Ristorare de’ sofferti danni . Ri-
sarcire, Compensare e simili
mettere nello stalo di
4. Ri- —
prima , Risto-
(Lat.
RIFAVORITO.
denuo (avere.)
Ri-fa-vo-rido. Add. m.
.
Rientrare nell'animo di alcuno e vale rare. — 5- Dar bellezza o simili. On- da Rifavorire.
rifare
Ritornargli in gratia, Racquistarne la de in modo proverb. I panni rifanno RI FAZIONE. Ri- fa- stòma. Sf. Il ,
pliccmeoiff. —
7. T. del giuoco di pri- cato. —
7. Far ritornare alcaao al pti- Riedificazione.
103
. - — j
IIP HI F 1IF
RI FECONDANTE, Ri-fecon dàn-tt. Part.
di Rifecoodarc. Che rifecooda.
Rimettere I denti posticci : * ceome re, Rifedire. —
2. B per roelaf. Ferirà
Bocca sferrata si dice a Chi abbia meno ad una cosa, Tendere e Mirare ad uoo
RIFECONDARE. Ri-fecon -dà-re. All. identi dinanzi; dal ferrare le bestie e scopo.
comp. Fecondar di nuovo. 2. E n. - rimettere loro i eh odi al piedi quando RlFlERERE. Ri-fi re-re. N. pass. anom.
pBM. sono «ferrate. osalo antieam. in qualche terminazione
RIFECONDATO. Ri-fe-con-dà-to. Add.
ni. da Ri fecondare.
RIFFRRATO. Ri-fer-rà-to Add. m. da per Riferire —
2. Rifedire.
Riferrare. R1FIGGERE. Ri-f'g-ge-re. Alt. anom.
BIFEDIRE. Ri-fe di-re. Àtt. eorop. V. RIFERTO. Ri-fir to. Sm. Lo stesso che eonip. Raddoppialo di Figgere. Fig-
A V. e di' Riferire , nel sigu. di Ferir
Raferto. (Lai. relutio, delaiio.) ger di nuovo- — 2. Affissare «li nuovo.
di nuovo. [Lai. rurtus ferire, referire.] RIFERTO. Add. m. da RIPIGLIARE. Ri- f -glia -re.
— 2. Fig. Rifedir nel molle, vale Forai so che Referto.
Riferire. Lo stes-
anche talora tu sign. u. Di nuovo figlia-
Alt. usato
Io rifiato |»cr non morirò t’osi talora : Atto a rifinire. Che rifinisce.
rire.
sirisponde per «scherzo a chi ci doman- RIFINÌ IO. Ri-f-ni-lo. Add. ni. da RiG-
RIFERITO- Ri Add. m. da Ri-
ferire.
fe-ri lo. da che com farciamo. nirr. Condotto a Due. 2. Malcuncio.—
RIFIATATA. Ri fh-tàta. Sf. L'alto di Itidotio iu cattivo stato. [Lat. labtfa-
RIFERITO. Add. m. da Riferire oel
riliaUrr, di r-aver I* alito dorn la fa- rtatui. 1
sigi», di Ferir di nuovo.
RIFRRIToite. Ri-fe ri tó-re. V.rb. m.
tica. RIFIORENTE. Ri-fio tinte. Pari, di Ri-
RIFIATATONE. Ri fia-ta-tó-na. Sf.accr. fiorire. Cita rifioriste Lai. re/lo-
di R ferire. €h- nfèrlKC. . [
i
«fi Rifiatata. rens.
R] FERITRICE. Ri fe ri tr\-ee. Verb. f. ]
per a legona. 3. —
in ojiera, e si usa pretto gli iirteib i. — Rificrarc.
RlFlDA&E. Ri-fi-dà-re. N. «ss. Aver fi-
Per s:mil. Ritornar di nuovo tu florido,
—
A. Aulicamente Riformare. — 7. N. dama, fui tic in . più comunemaute Con-
cioè in buono e fiorilo stato. 4. Rim-
pnlpet tararli', R mcticrs la e simili.
«ss. n< I 1. sign.
fidare. [Lat fiere, confidere.) 2. E — 5. Alt. Hi'Dd<-r più vago o leggiadro ,
RIFLRMATO.
Rilennari*.
Ri-fer-mà-to. Add.
l-ai. confirmatus.]
m. da n. p«s>. — 3. E col terzo caso, Rifi- Ingentilire, Adornare. -6. E per metaf.
[
darsi ad ali ano, vale Rimettersi all'al- Di nuovo ri fermare, Tornare iu memo-
RIE ERMO. Ri-fvr-mo. Add. m.
R fermalo.
sino, di trui fad-*. ria. —7. N. pass. Dotto per i^cherto
RIFc.lt RARE. Ji-fcr-rà- re. Alt. comp.
R1F1DATO Ri-fi-dà-to. Add. ra. da Ri- dello Avvinazzarsi. 8. Mus. Abbel-—
Ferrar di nuovo le bestie sferrate.— 2
lì dar**. lire. — 0. Put. Far ricoprire di nuovu
RIFIEDERE. Ri-fii de re. Alt. V. difet- colore qualche pittura ebe aia alquanto
Chido per mctaf. Rifarmi* bocca, vale
tivo comp. V. Poct. Nuovamente Gede-
10 »
annerita, o il Farla lavare. iu. Mar. —
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j -
RKF Bir RI F
com misure, vile Ripassare
Rifiorire le nella sponda de' canali regolati per tra- .della loce ,
si dice ancora dei ribadi-
leggermente la spalmatura sopra le mandare altrove 'acque soprabbondan-
l mento de’ solidi oell' urlarci ; più pro-
romrutesure o giunture del naviglio- ti,e trattenere nell’ alveo quella che è priamente Rimbalzare. 3. Pilos. N. —
RIFIORITO. Ri- fio ralo. Add. m. da Ri- necessaria. asa. Recar l'attenzione a disegno da
fiorire. Tornalo a fiorire; a fig. Tornalo RIFLESSAMENTE. Ri-flee-ea-mén-te. una in altra eoa* , Considerare diligeo-
in florido stalo. —
2. Ingentilito, Fre- Aw. Con riflessione. [L«t. reflexim.) lerarnic. [Lat. pzrpemiere.]
giato. RIFLESSARE. Ri-flei-sà-re. Alt. Pili. RIFLETTUTO. Ri-flet-tù-to. Add. m. da
RIFIORITURA. Rìfio-ri-tù-ra. Sf. St. Far riflesso alle pitture , Lumeggiar le Riflettere; e dicesi propriamente di cosa
Nat, Decotnposlzloue della superficie pitture. riguardata col pensiero.
de’ cristalli di un sale per la loro espo- RIFLESSATO. Ri-fltt-iù-to. Add. rn. da RIFLUENTE, tìi-flu- it.-lti Pari, .li Ri-
sizione all' aria. Tale è quella del Vi- Riflessa re. fluire. Che rifluisce. Che è
io riflusso.
triolo marziale, della Sonare, ec. RIFLESSI BILE. Ri-fle+eì-bi-U. Add.com. RIFLUIRE. Ri-flu-i-re. Netti, ass. corti p.
R risso. Ri-fie-eo. Add. m. da Rifìgge-
l Che può riflettersi. Scorrere in dietro , Scorrere di nuove»
,
re. DI nuovo fisso. [Lai. iltrum /uro*.] RIFLESSIBILITÀ. Riflesei-bUi-ià. Sf. Fluir di nuovo. (Lat. refluirti.]
R1FITTO. Ri-fit-to. Add. m. da Rlligge- Fis. Proprietà di riflettersi. RIFLUSSO. Ri-flui-to. Sra. Fis.
re. Lo stesso ebe Rilìsso. 2. Scota — RIFLESSIONE. Ri-flee-si-ò-ne. Sf. Fis. rarsi del mare da terra in certe ore de-
Il riti-
rifitto, poeto avvtrb., vale Senza lardare Il riflettere; Ripercotimento o Ribatti* terminate ; contrario del Flusso. Dai
sema replicare.
e meoio diun corpo rimandalo indietro marinari toscani è detto volgarmente
S1F IUTA BILE. /ò'-/ù*-fà-bi-U.Add. rom. per l’ ioeonlro e resistenza di uu altro Fmpifoudo della luna. [ Lat. marie re
Degno di rifiuto, o Ch'è da rifiatarsi. corpo che gl'impedisce di proseguire la fltxue, reccetus. ]
RIFUÌTAGIONE. Ri-flu-la-gió-ne. Sf. V. sua prima direzione ; dello della luce , RIFO. Ri-fo.Sm. V. G. Zool. Genere d’in-
A. V. e di’ Riflutamento. Riverbero, Riverberameoto , Riverbe- setti dell’ordine de’ di iteri
, delia fami-’
RIFIUTAMELO. Ri-flu-ta-mtn-to. Sm. razione. ee. [Lat. reflrxio, repercutsio.] glia de’ oemoceri «della tribù dello
Il rifiutare. [Lai. refutatio , mutatici ,
— 2. Dicesi Angolo il incidenza, L'an-
,
Non volere, Nou accrttare. ( Lai. refa- li. 3. Filo». L* applicazione dell'ani- R 1 FOCI L LAME N TO. Rv-fo-àlAa-mtn-to.
tare. recutare. Refutarr, dal relt. gali. ma a render più vivo uo pensiero dicesi Sin. Il rifocillare; Ciò che dà ristora ,
fuath avversione, onde futiiKaic abbor- Attenzione. Una serie di attenzioni , le mnfi rto. (L«l. refocillatio.)
di»-. Quindi refutare è mostrar deb’av- qaah sieno dirette ad un medesimo li- RIFOCILLANTE. Rt-fo-cil-làn-te. Pari,
Ter»iooe per ciò che si oltre. Confutare ne, secondo il Lailebvsque. [Lat. consi- di Rifocillare. Che rifocilla.
t mostrarla per ciò che da altri si dice, derntio , animadvereio. J 4. Dieonsi — RIFOCILLARE. Ri-fo-àl-là-re. All. V.
redarguendolo. Altri da futare preteso ancora Riflessioni, i Peosier , le Cuusi- L. Dar rifoullameuio. [Lat. rifocillare.
verbo, cui Fi'Sto di il smso di Arguire deraròni che procedono da tale opera- Rifocillare , da re particella iterativa ,
c che il Vossio cava da futura spezie di zinne della mente. e da focillare riscaldare , che vien da
vaso poiché l'effervescenza dell'acqua RIFLESSIVAMENTE. Ri flei-ti-va-min- focue fuoco. )
ebe vi bolle , è un' immagine del bollor te. Avv. In iU"du riflessivo. RIFOCILLATO. Ri-fo-cil-là-lo. Add. m.
del discorso. Altri da faium pari, di RIFLESSIVO. Ri-flee ai-co. Add. m. Che da Rifocillare.
fari dire.) —
2. E detto di cosa inanimala. riflette, o Che si riflette. — 2. Che con- RIFOLGORAKK. Ri-fol-go-rà-re. N. ass.
— 3. R>nunziare, Lasciare , De porre. sidera diligentemente, Che fa riflessio- Lo stesso che Rifulgere, Fulgorare.
(Lat. drponert, abdicare.) 4. Confu- — ne. —3. Ar. Mcs. Orinolo riflessivo : RIFONDARE. Ri-fon-dà-re. Alt. comp.
tare. —3. Spregiare, Sdegnare. Abor- Specchio debitamente collocato io una Di nuovo findaie. Rifabbricare da’ fon-
rire. [ V. l etii». dei $1.1 0. Dicesi — stanza per gettare raggi del Sole al
i damenti. [
Lat. denuo fondare. ] 2. —
Rifiutare il padre o simili e vale Rin- cielo della medesima ( ote sono segnate Rifare, Ristabilire le fondamenta degli
negarlo. —
7. Leg. Rifiutare l’erediti, le linee delle «re. ed ilici i. —
3. N. a».— 4. E neut. paia.
vale Ricusarlo; contrari di Adire. [Lai. RIFLESSO. Ri flèe-eo. Sm. Riverbera- Affondare. [Lat. ejjcai'nro.j
htrrditatem repudiare. ) memo. Ribollimento quan-
della luce RIFONDERE. Ri-fón-de-re. AU. comp.
RIFIUTATO. Rt-flu-tàto. Add. m. da do rotta da no corpo deu*' torna indie- > Di nuoto fondere; e si dice di campane,
Rifiutare. Ricusato. [ Lat. refutatue , tro. Lai. rtfltxio, reprreutiut. — 2. artiglierie e altri lavori di metallo ebe
rrrutaiut.) —
1. Rigettato , Ributtato.
f
Fondare o simile.
]
4. Di- —
f.di Rifiatare. Che rifiuta. Lat. Tifa- sentalo nell' islessa tavola. — 4. Filo*. cesi Rifondere la cagioue , e vale Acca-
tone, reipumt. )
[
Considera rione , Riflessione ;
ma non e g:ooare , Attribuire. — 0. Restituire ,
Onde Fare rifiuto , il nel proprio tragitto cerio cangiamento Rifondere. Di nuovo (ondulo*
rifiuto, vale Rifiutare. —3. Dare rifiu- di direzione determinato dalla presenza RIFORARE. Ri-fo-rà-re. All. comp. Fo-
to, ud rifiuto , vale Rifiutare. 4. La — di un organo che ha per uso di frangere rare di nuovo.
cosa rifiutata, — 0. Ripudio, Divorzio- il movimento primitivo della curda len- RI FORBIRE./?!- for-b\- re. Alt. a noni. comp.
[Lat. repudilo»», ditortium.] 6. Presao — dinosa, dimprimerglieoe uoodiffcrenle. Forbir di ouovo, Ripulire , Rioetiare.
i giuratori di carte , è il oon rispon- RIFLETTERE. Rt-flit-ie-re. Alt. modi. I Lat. expoiira, txtergere. )
— 2. E o.
dere del seme giuncato , tuttoché se Fis. Ribattere, Ripercuotere, Rimanda- pass. Ripulirsi.
o'abhia io mano. —
7. Idraot. Rifiuto re io dietro ; e si dice propriamente dei RIFU R RITO. Ri-for-bi-to. Add. m Da
chiamasi generalmente dagl'idraulici in raggi, quando, ribattuti da’ corpi , ri- Ri forbire.
Toscana ciò che i Lombardi dicono Di- tornano o anno rimandati io dietro. [Lat. RIFORMA. Ri-fór ma. Sf. 11 riformare
—
,
vertivo. ed «oche Sfioratore, cioè Qtiel- reflettere, repercnt or e. ) 2, N. aia. e II ridurre io miglior forma, o II rista-
|
I* emissario superiore che ai costruisce pass. Ritornare io dietro , e ooo che bilire uellantic* forma. ( Lat. riforma-
Caioivau, Voi. III. li
. , ,
HIP IF RI P
Ito. — 2- Emenda Correttone degli questi gradi, fatto chiaro per segnalate RIFRAZIONE. Ri-frasi-d-ni. St. Il rt-
abusi
)
,
de' disordini e simili.
,
tra pili rigida. Cosi la Cougregaiiooe di per eli o per altra cagione non fa più fracto.)
S. Mauro è una Riforma dell'Ordine Be- parte della milisia attiva. RIFREDDAMBNTO. Ri-fsd-daménto.
nedettino; i Foglienti e i Religiosi della RIFORMATORE. Ri-for-ma-ló-rt. Verb. Sin. Il rifreddare ,
Il raffreddare. — 2.
Truppa sono due Riforme de' Cister- m. di Riformare. Che riforma. [ Ut. Per metaf. Scema mento di fervore o si-
ciensi.— 5. Questo nome diedero anche reformator. ] —
2. Eccl. Noma assunto mili.
al loro scisma tutte le Sette che si se- nel principio del secolo XVI ds coloro RIFREDDARE. Ri-frtd-dà-ri. Ali. oeut.
pararono dalla Chiesa Romana nel che predicarono la riforma della Chiesa asa. e pass. Far divenir freddo. Uu
XVI. —
,
Nuova forma nella quale si riduce un de' Protestanti. RIFREDDATO. Ri-frt<Ldà-to. Add. m.
corpo di soldati , sia coll* accrescerne il RlFORMATRICE./?»./br-««-trÌ «.Verb. di Rifreddare.
f. di Riformare. Cbe riforma. [Ut. r«- RIFREDDO.
numero con altri ootnioi presi ne 'cor pi Ri-fréd‘do. Sa. Avanzo di
licenziati sia col diminuirlo con licen- formatri*. J cibo, vivanda, o simile.
— 7. Commiato, Congedo, Licenzia-
,
ze. RIFORMAZIONE. R»for -masti -n*. Sf. RIFREDDO Add. m. sior. di Rifreddalo.
mento d* un esercito o d’ un corpo di,
L’atto di riformare , o li correggere uu [Lai. frigidaì.]
esso Diminuitone degli uomini e dei errore, un abuso ec. (Lai. riformato.] R1FREDDUME. Rt fred-dù-mo. Sta. Al-
:
cavalli d’un esercito finita la guerra. — 2. Il dar nuova forma. trimenti «raffreddore.
RIFORMABILE. Riformà-òi-h. Add. RIFORNIRE. Ri-for-ni-re. Alt. comp. Di RIFREGARE. Ri-fri-gà-n. AU. comp.
com. Soggetto a riforma Che è da ri- nuovo fornire . cio4 Provvedere, i Ut. Fregare d> duo >> Histropicclare.
formarsi.
,
initruere. ] —
2. Milli. Provvedere una R FRENA MENTO. /?r/r«-na-mdiv-lo. Sm.
l
RIFORMATONE. Ri-forma-gió-m. Sf. altra volta di vettovaglie , di munizio- Lo alea so cbe Ha (frenamento , AlEr eoa -
Il riformare. [ Ut. riformato. ) — 2. ni, di armi una città, un forte ec. — 3. mento.
St. Mod. Riformsgioni chiamatasi un B o. pass. RIFRENANTE. Ri-frt-nàn-u. Pari, di
amico Magistrato della eliti diFireoie. RIFORNITO, Ri-for-nl-to. Add. m. da Rifteoare. Che rifrena. U atesao che
— 3. Fu detto aoche Riformagiooe per Rifornire. Di nuovo formio, provvedu- RaiTrrosntr.
10 Libro o Decreto di quel magistrato. to. (Ut. tlerum imtructo.] RIFRENARE, ftt-frt-nà-ri. AU. e neut.
RI FOR M AM ENTO. Ri-furmamén- lo .Srn RIFORTlFiCARK. Ri-for-ti-jt^à-re. Alt. pass. Ritener ean freno il cavallo o si-
11 riformare- comp. Di nuovo o maggiormente forti- mili. Lo stesso che Rrfrenare , Raffre-
RIFORMANDO, fìi-for-màn-do. Add. m. ficare, Rafforzare. (Ut. deivuo munirà.] nare, Affreuare. ( Ut. refrattari , oo-
Che è da riformarsi , Che vuol riforma. R I FORTIFICATO. Ri for-tìfi- co io. Add. h'bere, coercen. ] — 2. Per metaf- Re-
RIFORMANTE. Rifor-màn-te. Pari, di m. da Rifortillcare. primere, Moderare Tenere a segno.
Riformare. Che riforma. — 2. E Rifor- RIFOSSO. Ri-fùi-so. Sm. Milil. Fosso RIFRENATO. Ri fri-nà-to. Add. m. da
,
manti in forza di sin. pi. che cingele mura della città, o piutto- Rifreoare. Lo stesso che Refrenato,
RIFORMARE. M-for- mà-rt. Alt. Dare sto Controfosso Antifosso o piu pro-
, ; Raffrenato, Affreoato. [Ut. Tifiamo-
nuota forma; Ridurre in mi-
e miglior babilmente esprime uo Red e fosso sca- ti*. coircitua. ]
glior forma, Rimettere in assetto. [Ut. vato intorno a certa parte delle mura di RIFKEN AZIONE. Ri-fr+na-ztimi.St. Lo
reformare, ad meliorem ttatum redige- Milano; e sarebbe voce locale milanese »tr>so che Raffrena m roto. Affrenamento.
re.]— 2 Ed io senso morale, Riformare alterata dal Guicciardini. RIFRIGERANTE. Rt-fri-go-ràn te. Pari,
no pensiero , vale Formarlo di nuovo. RIFRAGNERE. Ri-frà-gnt-fi. Alt. anom di Rifrigerare. V. e di’ Refrigeranti.
—3. Dicesi Riformar i'animo, il cuore e Lo stesso che Rifrangere. -3. Bn. RIFRIGERARE. Ri-fri ge-rà-n. AU. e
— —
vale Ridurlo da vixio a virtù.
chiarare, Eleggere —
4. Di-
Add. e sin. Colui a cui spetta ricever la RIFRANGALI! A. Ri-fran-gi-bi-li-tà. RIFRIGGER ARE. Ri frig-ge rà-re. Alt.
riforma. Sf. avi. di Rifrangibile. U
disposizione e n. pass. V. A. v. e di' Rifrigera ri.
RIFORMATIVO. Ri for-ma tì-vo. Add. de' raggi o del suono ad esser rifritti. RIFRIGGER ATO. Ri-frig-ge-rà-to. Add.
m. Atto a riformare Atto a dar la ri- ,
R1FRANGIBILMENTE. Ri-frangi-bil- m. da Rifriggerare. V. A. V. e di’ Re-
forma. min-te. Awerb. In modo nfraogibile frigeralo.
RIFORMATO. Ri-for-mà-to. Add. iti. da Con rifraogibiliià. R 1 F R 1 GG ER AZION E. Ri-frig-gt-ra-ziò-
Riformare. Riordinato- ( Lai. in alterni RI FRANGI MENTO. Ri-fran-gi-mén-to. ne. Sf. V. A. V. e di' Refrigerazioni.
fvrmum redaclui riformato. ] 2, — Sm. Lo stesso cbe Rifrazione- [Ut. refrigerium, joloman.)
Scemalo. — ,
3. Eccl. Detto di Religioso RIFRANTO. Ri-fràn-to. Add. m. da Ri- RIFRIGGERE. Ri-frìg-g»-ri. A U. anom.
appartenente ad nrdioe che abbia rice- frangere; altrimenti Rifratto, Rafratto. comp. Di nuovo friggere e talvolta ;
vuto riforma. Cosi in questo come nel RIFRATTIVO. Ri-frat-ii-vo. A.Jd m. ambe semplicemeote Friggere. ( Ut.
seguente slguific. si adopera anche come Atto a rifrangere. tfaruin frigiri .
J —
2. Piti. Togliere o
sm. —
4. Milit. Uffizlale riformato. Ca- RIFRATTO. Ri-frài-to. Sm. Il rifranger- Aggiugucre, e Ritoccar molto una pit-
pitano o Alfiere riformalo Cosi ne* se- : si. V. e di’ Ji (fraziona. tura.
toli XV| e XVII chiamatasi nella mi- RIFRATTO. Add m. da Rifrangere, e da RIFRIGGBRIO. Ri-frig-gi-rio. Sm. T.
lizia italiana Quel soldato che dopo un Rifragnere. [Ut. nfraetut J 2. E per .
— A. V. e di’ Rifrigerio- ( Ut. rifrige-
luogo esercisti) deli anni in alcuno di me taf. I rivi*, aoloman.l
106
—, —
BIF RIO me
RIFRIGGERÒ. Ri-frig g* ro. So». V. A.
|
cbe torooltoarla che serve di ricovero finzioni prima cbe io Italia vi fosse
sioc. di Rifriggerlo. Lo stesso cbe Ri- |
al aoldato nel ritirarsi. I’ uso degli organi : e si conserva, dice
RIFRITTO. Ri-fr\t-to. Add. ro. da Ri- Rifulgere. Che rifulge. [Lai. rifulgane.) faele in Venezia.
friggere. Di nuovo Trillo. Lai. iterum RIFULGERE. Rifui 9* N.aas. suoni. " BIGACAMP1. Ri-ga-càm-pi. Add. com.
/Wdiu.j — [
2. Prillo e rifallo, cioè, Co- V. L. Rivendere, Rifolgorare. [Lat. comp. iodeel. Cbe riga , cioè insila i
perto da salsa per rendere più appeti- rifulgere.) campi.
tosa ia rosa già cucina la. 3. Per tras- — RI FUSA RE. Ri-fu-tà-rt. Alt. V. A. e RIGADON. Ri ga-dòn. Sm. V. Frane.
laio ,
Tritissimo , Volgarissimo. —. Frane. V. e di' Rifiutar e. [Lat. ricusa- Ma». T. e di' Rigodone.
molto ritorcala.
Piti. Diresi di pittura re, refutar*. lo frane, rifustr. Io celi, RIGAGLIA. Ri ga-glia. Sf. Più comune-
R1FRONDIRB. Ri-fron4i-ra. N. au. Il gali, ris-foisgich coolw-av vicinare , o mente tifato nel pi. e nel senso di A-
rimetter nuove froodi; altrimenti Rio- sia allontanare, respingere.] vauzuml. Robe diversa di poco prezzo,
fronslre. RIFUSATO. Ri fu sa lo. Add. m. da Ri- Cose varie e di poco momeoto unite In-
RI FRO>Z! RE. Rifron-si-ra. N. aaa. fusale. V. A. V. e di’ Rifiutato. sieme. (Lst. reiiqua peri, reliquia, quis-
eomp. Lo stesso che Riufronzire. — 2. RIFUSIONE. Ri-fu-ri-ó-ne. Sf. comp. quilia*. In proveoz. triaiU» rifiuta ,
Alt. e flg. Infrascare , Adornare sover- Ar. Me*. Nuova fuairoeo liquefazioue pattume, che io frane, ditesi triage. la
chiamente. de'me talli. •r. rig-oet reliquie tsmelorum qua e
R1F BUCARE. Ri-fru-cà-ra. Alt. comp. RIFUSO. Rl-fU-to. Add. m. da Rifonde- a foro, .-eu Quadrala reducuulur.j 2.
,
—
V. e di' Ri frugar». re. — 2. A rifuso, posto avverb. Copio- Rilievo, Reliquia e avanzo del desina-
RIFRUGARE. Ri-fru-gà-r». Alt. comp. samente. re. —3- Nel sing. Quello che si guada-
Frugar di nuovo. RIFUTARE. Ri-fu tà-r». All. V. A. V. e gna oltre alla pattovita provvisione o ,
R1FRUUATO. Add. m. da
Jìi-fru-;ia-i(>. di’ Rifiutare. Quel più cbe si cava delle possessioni ,
Rifragare. Ricercato minatamente. RIFUTATIVO. Ri-fuia-tì-vo. Add. m. oltre alla raccolta principale. [Lat. sfre-
BIFRUSCOLARB. Ri-fru-tco-là re. Alt. Lo stesso che Confnlalivo. na. Dsll'ar. rea utilità, provento, pro-
Cercare eoo diligenza. Lo stesso che RIPUTAZIONE. Ri-fu-ta-sió-ne.S(. Coo- fitto.)
Frugolare. futaziooe ; ed è anche il Nome di quella RIGAGLI ARE. Ri-ga-gtiàro. Att. e n
RIFRUSTA. Rifrù-Ha. Sf. Il rifmsta- Agr. Reccoglier ciò che rimaue dopo
parte di un dUeorvo io col I’ oratore ri-
re. [
Lai. «nqu tritio invasi iguf io. j ,
—
sponde alle obbiezioni. [Lai. refutalio.] la raccolte.
2. Andare alla rifruata vale Cercare RIGA. Riga. Sf. Linea, Fila; e diresi RIGAGLIGOLA. fli-m-oliuò-ta. Sf. dim.
,
minutamente c cod diligenza. d'ogni rosa fatta a foggia d' una lima. di Rigaglia.
RI FRUSTA RE. Ri-fru-atà-r e. AU. Per- [Lai. linea. Dal pera, rag* ordine, serie, RIGAG.NA. Ri-gà-gna. Sf. V. A. V. e di’
cuotere propriamente con frusta offer- vestigio. Cosi una serie di punii com- Rigagno.
ta. e per estensione, con altro stromen- pone uoa linea , la quale può anrhe ri- RIGAGNO. Ri-gà-gno. Sm. Piccolo rivo;
to rh erbesaia. —
2. Ricercare. Inve- tardarsi come un' orma che lascia su e particolarmente Quel basso del mezzo
stigare minutamente. [Lai. attqtiirsre , ui# superficie la matita, la penna, il delle strade ciottolale , per cui scorre
i
[Dai lai. fusluarium grosso numero di quella qualità Bsstre di quella ugua- che corre per la parte più bassa delle
colpi di bastone. Il BuDet ha il celi. glianza. —
.
salvezza. [Lai. confugere.] 2. Fug- all’altro. L'antica milizia Italiana la regalis, dslphinium consolida Li».)
gire, Ritirarsi. —
3. Fuggire di bel chiamava Ordinanza ,
Ordine, e di poi RIGAMO. Jft-g« -ino. Sm. Bui. Lo alesao
nuovo; raddoppiatilo di Ruggire. Fila ; ma
si generava confusione d'idee ehe Segamo. V. e di’ Origano. [LaL
4 . Schivare, Scansare.— 5 All. Ricn- per ladiversità de* significali di tali vo- origtmum.)
Fuggire. ci. Laonde i tattici Italiani del sedilo RIGANTE. Rigàn-te. Pari, di Rigare.
RIFUGGITA. Ri gi-ta. Sf. rifug- xvti chiamarono Fila di fronte il Pri- Che riga.
—fug
Il
gire. Ritirala. 2. Luogo dove si poò mo ordine, Ranq de* Francesi, e Fila di RIGARE. jRi-gà-ra. Att. e o. pass V. L.
rifuggire, ricoverarsi. fondo o d'altezza il Secondo ordine. Fi- Bagnare, Annaffiare. [Lat. irrigare- Ri-
RIFUGGITO. Ri-fug-gl-to. Add. m. da lèdei Franerai. Questa dialioi Ione per gar», secondo il Bullet vien dal celi,
Rifuggire. —
2. Devertore; ed in que- altro riuscendo Incomoda ne' comandi, gali, rig fiume. In ar. rag
,
acqua rigol ,
sto senso si adopera nel pi. anche in «comparve a poco a poco dalle ordinanze fluenti» aqnaeduclus per vicuin incau-
fori» di sm. (Lst. transfuga, dasertor.] del secolo svili, nel quale le milizie te», regiuz msre. Secondo altri , rigo è
— 3. Riposto. italiane diedero alla voce Riga il si- lo tlraso cbe ritmai ago io conduco il
RIFUGI ARB. Ri-f+già-r». N. pass. Me- gnificato del frane. Rang , e lasciarono ruscello. —2.
Tirar linee; altrimenti
glio Rifuggire. alla Filail suo proprio e solenne d’Or- Lineare. —
3. E per simil.
RIFUGIO. Ri fu gio. Sm. Luogo e Perso- dioedi soldati posti l'uno dietro all'al- RIGATO. Ri-gà-to. Add. ra. da Rigare.
na dove e a chi si può rifuggire. Lat. tro. V.Ordinanza, Ordine , Fila. V. L. Bagnato. ( Lat. rigatisi , irriga-
refugium, ptrfugium.] 2. Milli. No- —
(
alenai e chiamata Gammogra fica. Così RIGETTATO. Ri-get-tà-to. Add. m. da — 3. Dicesi Rigirare altrui e vale Ag-
chiamasi ancora Lo strumento usato a Rigettare. Ributtalo. [Lat. rejcctus .] girarlo, Ingannarlo. (Lai. fallere, deci-
tale ufficio. 2. Vomitalo.— 3. Gettato di nuovo. Ri- pere.] —
4. Ditesi Rigirar danari o si-
RIGATTATO. Ri-gatdàdo. Add. m. V. fondato. mili, e vale Dar danari a cambio, ec.—
fuor d'oso. Di mela vite» quasi ricattato RICETTATORE. Rì-get-ta-tò-re. Verb. 5. Dicesi Ririgare un negozio e Tale
dalle pena a cui ere stalo condannato m.di Rigettare. Che rigetta, Che ribotta Trattarlo, Maneggiarlo. (Lat. frodare.]
pe'saoi misfatti. (Lai. supplicio excm- da se. — -6. N. ass. e pass, nel primo sign. —
plw-l RIGETTATRICE. Ri-get-ta- frl-ea. Verb. 7. Marin. Voltare il naviglio per fargli
BIGATTIERE. Ri-gnt-iii-re. Add. e sm. f. di Rigettare. Che rigetta, Che ributta mutare seutiero. —
8. Ditesi Rigirare
Rivenditore di vestimenti c di tnasse- da sé. nelle acque d'uo naviglio e vale Mutare
riiic usile. [ Lai. propala Dal frane. RIGETTO. /fr-géc-ro. Sm. Ripudio, Scar- di bordo dietro a un oavilio , di modo
régratier io ingl. rejratcr che vale II to. Rifiuto. che seguendolo si corra lo stesso rombo
medesimo» c che vico dal celi. gal. rei- RIGEZZION'E. Ri-gee-tió-ne. Sf. Il riget- di veoto. —
9. D ersi Rigirare di bordo
eeadair , in irlandese reacadàr di si- tare. Lo stesso che Regezione. Reiezio- nell'acqua di un naviglio, e vale Mutare
mil senso. Qui sto poi vieo dal celi. r$ic ne. (Lai. rejVtto.] di bordo nel luogo la cui dee passato
vendere. I RIGHETTA. Ri-ghét ta. Sf. diro. di Riga. un altro naviglio.
RIGENERARE. Ri-gt-ne-rà-re. Alt. RIGHETTARE. tfi-gHef-tàre. Alt. Fre- RIGIRATO. Ri-gi rà-fo. Add. m. da Ri-
comp. Di nuovo generare , c diresi co*l quentativo di Rigare. girare.
nel tisico come nel morale. I Lat. rege- RIGHETTATO. Ri-ghet-tà-to. Add. m. R (GIRATORE. Ri-giratóre. Verb. m.
nerare.] — 2. E n. p»ss. da Righettare. Segnato di spesse linee di Rigirare. Che rigir-', Che maneggia
RIGENERATIVO. /?*-<!» ne-ra f i co. Add. sonili e talvolta di color diverso. un negozio. —
2. Più comunemente si
m. Atto e rigenerare. RIGIACERE. Ri-qia-cé-re. N. ass. inora, prende in cattiva parte e dicesi di Chi ,
RIGENERATO. Ri-ge-ne-ràdo. Add. m. comp. Giacere di nuovo. 2. E o. pass. — rigira altrui per ingannarlo-
de Rigenerare. (Lei. regeneratut.] Tornarsi a giacere. RIGIR ATORELLO. 7?i-gi-rez-fo-r«-lo.
RIGENERATORE, Ri-ge-ne-ra-tó-re. RIGIDAMENTE. Ri-gi-damén te Avv. Add. e sm. dim. di Rigiralo». Mali-
Verb. m. di Rigeocrarc. Che rigenera. Con rigore Severamente
, . Aspramente. zio* etto. Furfantel lo-
RIGENERAI' RICE. Ri-gc-nc-ra tri-ce. (Lai- man, acritar.]— 2. Esattamente, RIGIR ATR1CE. Ri-pi ra tri-ee. Verb. f.
Verb- f. di Rigenerare. Scrupolosamente. di Rigirare. Che rigira.
RIGENERAZIONE. i?i-jB-ne-ra-z»d-ne RIGIDE no. Ri-gi-ditdo. Add. m. dim. RIGIR AZIONE. Ri-gi ra :>ó-ne. SL Il
Sf. Il rigenerare. ( Lat. regeneralio. ] di Rigido. Alquanto rigido. rigirare, Circolaziooe , e dicesi per lo
— 2. Fisiol. Rinnovamenlo, Riprodu- RIGIDEZZA. Ri gi-déz-ta. Sf. Doreria. più de' fluidi. (LaL etretiiiio.]
zione di alcuna parte distrutta o levata. Inflessibilità. —
2. Severità, Asp rena , RIGIRE. Ri gire. N. comp. V. difhtt.
— 3. Eccl. La nascita spiritoale che Austerità. (Lat. severità*, «perito*.]
3.
Di nuovo gire. (Lat. runue ire.]
l'uomo riceve nel battesimo e che lo fa RIGIDISSIMAMENTE. Ri-gi-dit- ri-ma - RlGIItEVOLE. Ri-gi ré-vo-le. Add. coni.
risorgere dal pecrnto alla grazia. Così mdn-le. Avv. saperi, di Rigidamente. Che facilmente rigira.
chiamasi ancora La nuova vita a cui (Lat. rigidi! rima.] RIGIRO. /?i-g»-ru. Sm. Propriamente
rinasceranno giusti nel giorno del
i
RIGIDISSIMO. Ri gi-iiis-ii-mo. Add. ra. Movimento in giro, e II giro stesso;
giudiiio , detto perciò ancora Giorno superi, di Rigalo. (Lat. severittimnt Avvolgimento, Rivolta, Ravvolgimen-
della rigenerazioue. SMWVimsi.) —2- Freddissimo.
, i
KIGENT1LIRE. /?»-ge*-fMì-re. Att. Far RIGIDITÀ. Rigidi- fà.Sf. «si. di Rigido. usa anche particolarmente in significato
gentile. Lo stesso che Rigentilire Rag- Mancanza di piegbevolexra e di flessi- di Pratica segreta amorosa, ed aochedi
gentilire, Ingentilire, Aggentilire. bilità; Condizione di una cosa che resiste Negoziato coperto, a line di checchessia.
R1U ENTI I.1TU. fli-jM-li-tt-IO. Add. tn efficacemente agli sforzi per piegarla ; — 3. Qualsivoglia ord goo. — 4. solitilo.
da II igniti lire. Lo stesso che Raggen- L'essere Inflessibile. Lo stesso che Ri- Passatempo.—4L Ar. Mcs. Rigiro delle
tilito. Ingentilito. Aggentilito. gidezza. [Lat.duritief, asperitot. rigor.] carrozze : L’azione del girare delie car-
KIGEU.MOGLI ANTE. Hi^er-mo-gl làude. — 2. Piti comunemente Asprezza. Au- rozze.
Pari, di Higermogliarc. Che rigermo- sterità, Severità. (Lat. aeeerifa*. atpe- RIGITTAMBNTO. Ri-gilta méndo. Sin.
glia. rilat rigor. 1 —3.
Dicesi Rigidità del Il rigiitare.Lostcsioche Rigettameoto.
R1GERMOGLIARE. /?i-ger-mo-glià re. freddo, stagione e simili , cioè.
'della — 2. Vomitarocolo. (Lat. vomirio.)
N. ass. comp. Germogliar di nuoto. L'asprezza ec. —
4. D cesi Rigidità ca- RIGETTANTE. Rigit-tànde. Pari, di
|Lat. regtmninarr , repullulare. ] 2. — daverica, quella che dopi morte acqui- Rlgittnrr. Che rigiita. Lo stesso che
Per melaf. —
3. Rigenerarsi. Rinasce- stano i corpi degli ammali.— 5. Par- Rigettante.—2. Che vomita. (Lat. rep-
re , e dicesi di membri di animale ta- lando di Materia, Scabrosità, Ruvidez- rime. ccofisenf.]
gliali u altrimenti perduti. 4. E — |
za; contrario di Levigatezza, Duttilità , RIGITTARE. Ri-gitdà-re. AU. comp.
detto dell.» ossa. Malleabilità ec. Di nuovo gitiare. Lo stevso che Riget-
RIGERMOGLIATO. Ri ger-mo-glià-to. RIGIDO. Rì-gi-do. Add. m. Che ha in sé tare. (Lat. reiicere, rejectare.\ 2. Scac- —
Add. m. da R {germoglia re. rigidezza . Doro. (Lat. tuper , rigìdus . ciar da sé. [Lat. rejicere , repellere 1 —
RIGETTATILE. Ri-get-tà-bi-U. Add.com. durui. Rigìdut , dal gr. rigiot di simil Vomitare, Recere. (Lat. vomere, w*
Da rigettare. arn«o. In celi. gali, rnigead durezza.; milarv.J
niGETTAMENTO./Ii gtt-ta*né»-lo. Sm. — 2. Detto di Cibo Duro , Difficile a
: RIG1TTATO. Ri-gitdà-lo. Add. m. da
Il rigettare. (Lai. rejectio, rejecrua.)— digerire. —
3 Freddo; detto di luogo o Rigiture. Lo stesso che Rigettalo.— 2.
1. Rifiuto. Ricusamene. di tempo.— 4, Aspro, Austero. Severo, Vile. Abbietto, Volgare.
RIGETTANTE. Ri-getdàn te. Pari, di Inflessibile: e dicesi delle persone e RIGITTATORE. Ri-gil-ta-tò-e*. Verb.
Rigettare. Che rigetta. delle cose. (Lat. severus . asper.] 3. — m. di Rigitlare. Che rigiita. Lo tl»w
RIGETTARE. Ri-get-tà-re. All. Ribut- Onde Star rigido , vale Usar rigidezza. che Rigctutore. —2. Colui che vomita.
tare. Rifiutare. (Lat. rejicere. Dal lat. — 6. Bot. Fusto rigido: Qoello che re- (Lat. eointlor.]
rqaffum pari, di recido io rigetto.) — siste a piegar-d ma forzandolo rischia
.
RIG1TTATRIGE. Ri-gitdadri-ce. Verb.
2. Recete, Rullar fuori; e non che delle di rompersi. Foglia rigida: Quella che f. di Rigitlare. Lo stesso ebe Rigetla-
per-one , si dice anche del mare l Lat. difficilmente si lascia piegare, ma che Ir ice.
tornare, vomitare.] —
3. Di nuovo get- pintlostiisi rompe. RIGIOCARE. 7?i-giu-cà-re. N. ass. comp.
tare ditesi di metalli t gessi c simili
. RIGIR AMENTO. Ri-gi-ra-méndo. Sta. Giocar di nuovo. ( Lai. tferum liniere ,
uel sign. di Gettare , g. 18. 4. Par* — Il rigirare. (Ut. ctrcuìiìo.] ludo se iterum commUtere.]
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- i .
BIG RIC me
RIGIUDICARE. Jii giu-di eà-ra. Ail.corop. che viro da goil bollimento ; od anche RIGORE. /ti-gó-re. Sm. Durezza, Sodezza.
Di Quoto giud-c-irr , Rifare il g.udizto. meglio dall'ar. ghuiuvv eccesso, ovvero (Lat. rigor, duritiet. Dal gr. rhigot che
BIGIUGNERE- Ih-giù-gne-re. All. «dodi. da ghotfg'cra mudimi elidere esorbi- vale i I medeatmo. In celi. gali, raigend
comp. Lo stessette Raggiug nere. (Lai. tare, che vico pure da ghaUjan bullirc
,
durezza, saldezza.) —
2. Freddo grande
assvjui.] —
2. E o. art* Tornare a giu- ollam ) —
3. Il soverchio vigore delle con tremito, Trcmor frigoriiìco. [Lai
gnrre o Uiugnerc di nuovo. piante , che spesse volte impedisce loro rigor frigut. Rhigot dall'obr. roghtx
BIG UNTO. Ri-giunto. Add. m. da Ri- il fruttificare, (Lai. luxuriet.) — 4. Onde
,
tremito, orrore.) —
3. Severità, Asprez-
giuguere. Lo sle»&o che Ragginolo. Andarsene in rigoglio, vale Crescere za, Rigidezza. [Lai. rigor, teverùai.
R1G1LÌRARE. Ri-giu rà-r e. N. cump. m. senza far frutto. —
5. Lo sfogo delle Rigor in questo scuso vico da rigor in
Giurare di nuovo. volte , degli archi o simili. —
6. Orgo- senso di durezza. Così pura in sa**.
RIGNaRE. Ri-gnà-re. IN. ass. Ditesi glio, Superbia, Alterigia. [La l. superbiti. hruhge, io ingl. rotigli aspro nella su-
propriamente de* cani. Lo siesso che Far voce fatta per traspo»ixiooc delta R perficie, vai anche rozzo, aspro nello
Ringhiare. (Dal lai. rtnpor io ringhio. in orgoglio. In turco garuriyh vai pure maniere, non dolce non piacevole.)
. —
In frane, grincer Ut denti in mgl. lo .
superbia.] —
7. Ardire cagiuuatoda con- 4. Dicesi acir usu Rigore della stagio-
r»n, in sa»a. prinùm: nelle quali voci fidenza propria o da autorità data da ne , dell' Inverno cc. per Asprezza, Ri-
? sensibile ronoraaiopea.]— 2.1'craimil. altrui.(Lat. audacia, fati ut.) gidezza. —
S. Di rigore, posto avverti-
detto de' cavalli , per Aouiirire. [Lai. RIGOGLIOSAMENTE. Ri-go glio-ta-mèn- va le Rigorosamente Con rigore.
,
hinnire, nitrire, irringere .] 3. E an- — ie.Aw. Cuu rigoglio, Con multo vigore. RIGORISMO, /fi-jo-n-zmo. Sm. Teol. e
cora del Verso del gallo quando è in — 2. Orgogl usamente , Superbamente.
t Leti. A [Tetta zi uni- di abbracciare le opi-
furore. [Lai. iufieròe.] nioni più ri goruse . e le sentenze più
BIG.NO. /ti gno. Sm. Il rignare; e dicevi RIGOGLIOSISSIMO. R i-go-glio-tit-ti-mo. austere , o nel dogma o nella morale o
propnam. de' cani. —
2. E delio de’ca- Add. tu superi, di Rigoglioso, anche nelle cose di lingua. la qaest'ul-
valli, (Lai. nilrtìus , Amnit**.) — 3. E RIGOGLIOSO. Ri-go-glió-to. Add. m. Che tiuio senso si adopera meglio Rigorosi-
delio anche dell nomo.
flg. ba rigoglio, vigore, furia., Lai. iiimiiu*. tà nel sig. del §. 3.
RIGO- Ri-go. $m. Segno per tener diritto —
2. Dello di donna. 3. E detto di —
]
Coregr. e Mus. Danza di carattere gajo, Danza In tondo con assai persone prese RIGOVERNARE. Ri-go-ver-nà-re. Att.
che si balla con prestezza e con una. per mano e cantando. ( Dim- del ted. e n. ass. Propriamente si dice del La-
melodia che porta lo stesso nome. Cre- ring, in sas». A ring, in clan, rinjh in vare e Nettare le stoviglie imbrattate.
deri cosi detta dal nome del suo inven- Illir. rink cerchio.) 2. Zool. Ed in —
,
—
2. Riposto, Messo
chyrgkylyk mormorio. lu illir .gtogojati Rigonfiare. Che rigonfia. [Lat. iiUume- io serboo in custodia.
gorgogliare. Si coti però che in celi, *een*. 1 RIGOVERNATURA. Rt-go-otr-nalù-ra.
gali, ro-poil vai grosso bollimento; ed RIGONFIARE. Ri-gon-fià-re. N. ass. e Sf. Lavatura di stoviglie, L’acqua con
In ar. ghwltjan bui lire ollam.) 2. — pass Crescere c Rilevare ingrossando. che si sono lavate. (Lai. lofura.)
Gonfiezza . Rilievo di alcuna cosa che Lo slesso che Gonfiare. (Lai. lum«M«ra, RIGR ADARE. fl*-flra-dà-r«.N.a».epise.
si alzi fuor della sua dirittura o del t ur q tirerà ] —2. Ed in forza di »m. V A. Digradare. Distinguersi per gradi.
suo ordine. [ Dalla particella ri spes- RIGONFIATO. Ri-gon-fià-to. Add. m.da RIGRATTARE. Ri grat-tà re. Alt. comp.
so superflua , e dall ebr. ghuala sa- Rigonfiare. (Lat. tumefactut.) Grattar da capo.
lire, andar su, crescere. Altri forse dal RIGONFIO. Ri-gón-fio. Add. ni. sinc. di RIGRESSARE. Ri-gres-tà-re. Alt. e n.
celi. gali. goiUadh ribocco, trabocco Rigonfiato. Leg. Avere rigresso.
109
)gle
— \ —
BIG I« RII
RIGRESSàTO. Ri-gres-aà-to. Àdd. n. da Preservarsi, Andar con riguardo.— 17. RIGUARDOSO. Ri guar-dó-ao. Add. m.
Rigres&are. Stare in guardia, Star sull’avviso. Ro- Che si riguarda Cauto, Circospetto , ;
DIGRESSIONE. Ri-gret ai-d-ne. Sf. V. L. dare, Attendere o simile. 18. Aste- — Guardinao. [Lai. eoutut.l
Tornata, Ritornala, Ritorno. 2. Reti. — nersi geoeralrnente da checchessia. RIGUARIRE. /fi-joa-ri-ra. N. ass .comp.
Figura ret lorica rhe Tatti coll’sdopers- RIGUaRDATaMENTE. Ri-quar-do-la- Guarir di nuovo. [Lat. tfsnim convala-
renuovamente le perule g<à usale ma io mén-u. Avv. Lo stesso che Riguardosa- aoera.)
un senso differente. [Dal Ut. rtgrtdior mente. RIGUASTARE. Ri gua-atà-re. AU. comp.
io ritorno.] BIG CARICATISSIMO. R'-guar-da-Ue-ti- Guastar di nuovo.
RIBRESSO. Ri-grèa-ao. Sm. V. A. V. e •no. Add. m. superi, di Riguardato. HIGU ASTATO. Ri-gua-atà to. Add. co.
di' Regnato. Circospettissimo. d* Riguaslare.
RlGRIDAti E. Ri-gri-dà-re.H. ass. comp. RIGUARDATO. Ri-guar-dà-to. Add.ro. R (GUASTO. Ri-guà-ato. Add. m. aioc.
Di nuovo gridare. [Lai. ifcrum clama- da Riguardare. Guardato. Veduto, Os- di «'guastato psrt. pass, di Rigua-
re. conclamare.} servato. [ Lat. epectatua.] 2. Costo- — alsre.
,
RIGUADAGNARE. Ri-gua-da-gnà-re. d'to. Tenutone conto. 3. Cauto, Guar- — RIGUATARE. /Jìjvm-fd-re Alt. comp.
AU. comp. Di nuoto guadagnare. Ria* dingo. [Lat. etium*.) 4 . Ragguar- — reduplicativo di Guatare. Guardar di
equìslare, Ricuperare. |Lat. recupera- devole. [ Lai. zpectaàilù apec tatua , nuovo.
—
,
re.] 2. Tornar di nuovo nel luogo conepimua.) RIGlMDBRDONAMENTO. Ri gai der do-
da rui s è partito. 3. Diersi Rigua-— RIGU A B DATORE Ri guar da -tó-re. namén-to. Sm. Il rigaid'-rdonnre; me-
dagnare o Riguadagnarsi alcuno e vale Verb. m. di Riguardare. Che riguarda. glio Gu derdooe. (Lat. rtmw«ratio.]
Tornargli in grazia , Rifarselo amico. Lat. tpertator. —2. Conoscitore.— 3. RIGUIDERDONARE. Ri-gui der-do-nà-
—
1
4. Diersi Riguadagnare alcuna per- Guardature, Custode. [Lat. cuttot ] re. All. Lo stesso che Guiderdonare.
dita e vale Compensarla, Risarcirla. RIGUARDAI RICE, fli-juor da-trì-ct. (Lai. remunerare , pareva gratta»* re*
RIGUADAGNATO. fii-gua-da-gna-to. Verb. f. di Riguardare. Che riguarda, ferre.]
Add. m. da Riguadagnare. Ricuperato. f Lai. ipdatrij.1 RIGUIDEBDONATO. Ri-gui der-do-nà-
[Lai. recuperatila.) RIGUARDKVOLE.fli-juor-de eo-Ia.Add. to. Add.m.d* Hignidcrdonore. Lo stes-
RI C»l' ALCA RE. Ri-guai- cà-r a. N. ess. coni. Da esser riguardato, Degno d’rs- so che GaiderdoaHto.
Maria Andare rontr acque. Andare con-
. ser riguardato. Singolare Eccellerne. , RIGURGITAMENTO. Ri-gvr-gi-ta-mén-
tro la marra. Si dice che La marra ri- [ Lat. anipicuva,
praecellena.] —2. Ed i
to. Sm. rigurgitare.
Il
gualca. quando [Dalla particella
cala. in fona di »m. RIGURGITANTE. ft-gur-gi.fòn-te.Part.
re ori ebe spesso iod ca contrarietà o R1UUARDF.V0I.EZ7A. Ri-guar-de-vo- di Rigurgitare. Che rigurgita.
ripetizione, e daU’ingl. lo toaU cam- Mx-ta. Sf. asl. di Riguarde*ole. RIGURGITARE. Ri-gur-gUà+e. N. ass.
minare. Quindi rijuafeare è cammina- RIGUARDEVOLISSIMO. Ri guar d»-vo- Ringorgare, Riboccare , a dittai pro-
camminar di nuovo.)
re contro, o lìa-ai-mo. Add. m. superi, di Riguar- priamente delle acque allorché sono
RIGIIALCATOJO. Ri-gual-ca tó-jo. Sm. devole. |Lal. ivuixime contpcuut, prae trattenute nel loro coreo da qualche
Idilli. Lungo bastone gueroiio di ud , rellmtitaimut.] impedimento. (
Dal lat. re particella
grutto bullone appianato, di cui aer* RIGUARDEVOLMENTE. Ri-quar-de- Iterative ins-parahile . e da gorgia ,
vonsi per ricalcare o battere la carica vol-men te. Avv. Io maniera riguarde- gurgiti» gorgo. Quindi Rigurgitare è
del raonuoe. [Dal led. vcalfcen battere.) vole. Con riguardo. (Lai. compiate uscir dal gorgo , ove l' acqua era en-
— 2. Mario. Rigualcalojo di corde: Ri- — 2. Cautamente. Riservatamente.
]
che Stare a riguardo, nel primo sigo. Allentare, Rimettere, Rallentare. (Lat.
ser o'tualn. ( I ai. tpeelare , vergere.} — 15. Teoere io rigoardo. vale Custo- rimi'lart.] —
2. Liberare. [Lat, dimtl-
— 10. Guardare indietro. [Lai. reipi- dire. (lo ud. »corteo custodire. ) —in. lere.j —
3. Dispensare. 4. Sfrenare, —
— 11, E nel slgn. del g. 3.
eere.i Tenere in su riguardi uoa cosa, vale Del senso fig. — 5. Concedere. Rinun-
12. Preservare, Difendere. — 13. Di- — 6.
i
BIL IL «IL
le circostanze. Diresi RiUscisre capo ,
dalia
pare mandare.) —,
e da U-
partirella iterativa re
Per sitnìl. Raf-
sto senso assoluta mente Rilevare. 11. —
r capo e vate Lasciare scorrere tutta 2- Diceai Rilevare uno e vale Liberarlo per
C gomeoa, abbandonarla, lasciarla an- forzare o simile. — 3.
Confidare, mu- Obbligo da qoalche danno o molestia
dare mare, quando ooo
al aia tempo di dare io esili» io luogo particolare. Lai. | ch'egli riceva nell'avere. —12. N. ass.
Ieri r l'àncora. relegare .] —
4. Proibire, Vietare, lco- nel primo sigo. ( Lat. iterum exeurge-
R1LASCIAT1VO. ffi lz»-#e*a-lv-i>o. Add. pedire. [Lai. prohitwe. Comunemente re, adiurgere. J —
13. B fig. Compren-
m. Aito a rilasciare. da legare lu sento di suiogere de le* dere. Raccogliere, Scorgere. 14. Im- —
RILASCIATO. Ri la scià to. Add. m. da gami, vincolare. Per altro io celi. gali. portare, Montare, Giovare. (Lat. refer-
Rilasriare. me vai precisamente impedire; ed io ar. j
re,inferme.) —
13. Sollevarsi, Sorge-
RILASCIO. Ai-ld-ieta. Sm. Il rilasciare. laghd retine™ aliquem ac cohlbere io re Sportare infuori le cose dal piaoo
(Lai. dtmiiaio. —
2. Mi hi. Piccolo oegolio soo.]
,
spaiio fra il piede del recioto, o di eltra RILEGATO. Ri- le- gà lo. Add. m. da Ri- levarsi. 17. Fig. nel sigo. del S 10.—
opera, ed il (Uao; Coti chiamalo perche legare. Stranamente legato. |Lal. vtn-
—
— 18. N. pesa, nel primo rigo. 12. —
lofaili è no terreno lasciato di sca- ctw.| 2. Posto. Collocato. —3. Con- Fig. Riaversi Riacquistar forza o po-
—
.
si. Sollevarsi 9. Parlando di Pietà, Verb. A rilento vaie Pianamente, Ada- baoda. —
28. Dieesl Rilevar l'àncora e
dì di Costami o simili ,
Disciplina, gioec. vale Mutare l'àucora di luogo o metter-
Rattiepidmi nel fervore, Discostarai RILENTO. Avv. Col v. Andare. Onde Ao- la io altra situazione. Rilevare il quar-
dalPooeslà. —
10. Parlando di Terreoo, dare rilento è lo stesso che Andare a tl- to. V. Quarto. 5 29. Di ersi Rilevare le
Stritolarsi, Risolversi. [Lai. raaoJnz.) Iruto, cioè Pianameote. altalene , e vale Attaccare i letti pen-
RILASSATEZZA. Ili-lai- ta-lii- sa, Sf. RILESsAttE. Ih- Iti -sà-re. Alt. comp. Di sili verso il mezzo vicino al ponte
ni ec .
RI LEI' 0- Ridillo. Add. m. da Rileg-
1
RILEVATISSIMO. Ai-Ie-ea-fia-#i-mo.
RI LASSATI iSIMO- RUut-sa-tis-iMno. §m. (Lai. ralaeiua.) Add. ni. superi, di Rilevato.
Add. m. saperi, di Rilassalo. RILEVAMENTO. Ri-le-va-mén-to. Sm. Il RILEVATO. Ai-ie-tri-fo. Sm. Altezza so-
RI LASSATIVO. Ri-lai-ea-l*~vo. Add. co. rilevare. (Lui. erediti. j —2. Maria. La prastante. ( Lai.
rumor, eraetiliee. ] —
Lotterà» rhe R lateialivo. dilTereuia che vi ha io linea retta o in 2. Fosso o simile senza rilevato, cioè
RILASSATO. Rilm-ià-io. Add. m. da altezza dal (levaoli del pool e al suo di Senza argine che rilievi. 3. Ciò che —
Rilassare. Allentato, Che non ba le sue dietro. si rileva.
forze, il suo vigore. —
2. Fig. Rattie- RILEVANTE. Ai-ie-eòn-t*. Pari, di Ri- RILEVATO. Add. m. da Rilevare. Di
iid no nel fervore, od anche Molle, Ef- levar*. Che rileva. —
2. la forza di ouovo alzato, Rialzato. —
2. Sporgente
Jemmioato. add. com. Prominente. [Lai. exitam.} in fuori, o Gonfio. [ Lat. tnlumaicenf.]
RILASSAZIONE. Hi-las i(i-xiò-nt. Sf. In- — 3. E fig. Importante. [Lat. gravis , — 3. Sollevato, Rinnalzato. Allo* —4.
debolimenlo Snervamento. Lo stesao magnai.} — 3. Rigonfio.— 6. Ornalo coo rilievo
,
—
che Rilassatezze. 2. E lig. Tiepidezza RILEVANTISSIMO, iii-if-ewn-t ia-ai-mo. d'opere, Ricamato, Abbellito di ricamo.
nella pietà, nella disciplina, nei costa- Add. m. superi, di Rilrvsnte. (Dal celi. l/yvcy che. secondo il Bullet,
me o sim-li. (Lai. relaxatio.] RILEVANZA. Ri-le-vàn-sa. Sf. Rilievo, valse bello, brillante.) 7. Grande — —
RILASSO. Ri-làl-so. Add. m. sino, di Importanza. 8. Ingrandito. —
9. Segaalato. 10. —
Rilavato. Stanco, Debole. Pigro, Infer- RILEVARE. /fWe-eà-r*. All. Levare e Importante. —
11. Cresciuto, Nutrito.
ino. [Lai. infirmai, debili#. J Alzar di noovo, e talora semplicemente [Dal celt. Ilewt/g che, secondo il Bullet
RILASTRICARE. /2t-fa-s(r*-eò-re. Alt Levar su, Rizzare. ( Lai. rurium tri. valse nutrimento. Nella stessa lingua
comp. Lastricar di nuovo. gere, elevare. — 2. E fig. — 3. Solle- Uyie viveri.) —
12. Allevalo. Educato.
RILAVARE- Ri-la-vù-re. AlL comp. e a.
]
BILEGANTE. Ri-le gàn-te. Pari, di Ri- varr. Educare. [Lat. altre, educar#.]— piramidale e trasversale riuniti; Rileva-
legare. Che rilega. 10. Diceai Rilevar percosse, bravate, in- tore del la bbro inferiore , Il triangolare
RILEGARE, /ft-la-yà-rs. AU. comp. Di
1
giurie, pregiudizi) e simili e vale Rica- del mento; Rilevatore dell ano , Quel
miti vo legar*. [Lat. reiijare. Relegare vede, Toccarne; ebeauebe si dice io que- mascolo per), largo, schiacciato e qua-
lli
1 ,
R I li ri n in
drato che si attacca alla superficie po- 10 sa»s. Aaitira» rimanere , secondo il vocale della pennliima sillaba , p. e.
steriore del corpo del pube . alla parte Baiiry. 1 —
14. Oode Far rilievo , Tale Spegna e Lucerna, si nelle poesie spa-
superiore del foro sottopubico , ed alla Lasciar qualche cosa della mensa ; e glinole. come più gran parte de’
nella
spina dell'ischio, e termina al coccige , Non far rilievo, vale Mangiar tutta l'im- proverbi! e delle canzoni popolari. (Lai.
alle parti laterali del retto, e forma col bandigione. In questo senso fu detto homacote laufon. Secondo i più , il gr.
suo ciiogeoere una specie d‘ iotermezz » pure anticamente Far liceo. 13. E — rhythmos ornamento, convenevolezza,
che chiude lo stretto inferiore della pel- per inetaf. —
16. Ai il. Rilievo d'abbi- tutto ciò che si fa con uoa certa legge .
si: Rilevatore del coccige. L'ischio coc- co Il ricavar numero da' piti ligure di
: ha fornito il lat. rhy(/tmua cadenza del
cigeo : del mento , li triangolare del esso 17. Milit. D segno che rappre- verso, armonia, e rhythmus ha fornito
mento; dell'omoplata , L’angolare dcl- senta l'altezza delle opere di fortifica - rima. In celi. gali, dicesi rumai, io
I omoplata; dell'ugola , Il pala tosta li li- zmne dal loro pirde sino alla sommità. frane, rima ,
in isp ritnq, in iogl. rhy -
no. Rilegatore della prostata : Nome RIL1GIONE. Hi li-yi-ó-ne. Sf. V. A. V. me, in ted. retm. Nello stesso celi. gali,
dato da Santorioi Obhre aulertari
alle |* di’ Religione. ri come , del pari che, e meaj misura.
del muscolo rilevatore deli* anu ; delle RILIG IOSA MENTE. 7?i-li-yio-rei-m*»-l«. Quindi rimai potrebbe inter petrar*i per
roste: Nome dato da qualche anatomico Ave. V. A. V. e di' Aeligioiaminfe. simil misura. Rimh poi vale namero.Io
ai muscoli flopraocoatali ; dell' uretra: RILIGlOSO. Ri-li- gi-à- SO. Add. m. V. A. Ili ir.romon armonia.] —
2. Pereslens.
Nome dato da Maritarmi ad una parte V. e di' RrHqioto. Verso o Composizione in versi. ILai. ear-
del muscolo trasverso del perineo. BILIMARE. Ri-li mà-re. Att. comp. Li- m«n.) —
3. Onde Dicitore in rima o per
RI LEVATRICE. Ri-le va trt-ce. Verb. f. mar di nuovo o Ripassar la lima. — 2. rima vale Poeta. —
4. E per simil. det-
di Rilevare. Che rileva. E lig. Perfezionare. Ripulire. to poeticamente per Canta. 8. Dicesi —
RILEVAZIONE, Rileva-già-ne. Sf. Lo RILIMATO. Ai- li- fitti IO. Add. m. da Ri- La r<ma sforza e vale Esser costretto a
stesso eba Rilevamento limnre. —
2. Per simil. Ricorretto, Re- dir qualche cosa no po' ardita. 6. DL —
RILEVO, Ai-lè-to. Sin. V. e di' Jìilievo. pulito. cesi Andare per rima e vale Rimare. —
—
|
2. Tulio quello ebe s’alza dal suo RI LI.VGA. Ai-Gn-ga. Sf. Mario. V. e di’ 7 Dicesl Rispondere alle rime o per le
piano. Ralinga. rime evale Rispondere a quanto occorre,
RI LICER ARE. Ai-ii-be-rù-re. All. coup. RILLa. Rii la. Sf. detta in seoso osceno. e in maniera rhe uno non resti sopraf-
Lilwrar di nuuvo. [Lai. iterum liberare.; i»all‘ar. rù le t praepntium.] fatto. —
8. Filol. Deito alla latina per
UILIKVaRE. Ri-li e-va-re. Att. V. e di’ RILODARE, Ri- lo-dà-rt. Alt. comp. Lo- Fesso, Piccola spaccatura. Incavo. «Lat.
Allevare. —
2. N. pass. Riaversi, Ria- dar di nuovo. rima. Aima. dal g r.rhegma rottura, lo
cqnttar forza o potere. 3. N. — R LOG A R E
I . Ri-lo-gà-re. Att. comp. che ebr. raghuagh rompere. |
te per Tutto quello che s' alza dal suo stesso che Riallogare. ( Lai. tferum lo- Macinar di nuovo. [Lat.itsrum molere.]
piano. —
2. Diersi di rilievo per lo stes- care. 1
RIMAGNENTE. At-ma gnén-i*. Sm. V.
so clic Ti'itdegginnic. Rinoaltante; ed RILUCCICANTE. Ai-lue-ri-enn-le. P*rt. A. V. e di' Aiu'anvnte.
é termine de’ professori del disegno , e di Riluccicnre. Che riluccica. Lo stesso R1MAMEXTO. Ai-ma-mén-to. Sm. Ma-
dassr come per aggiunto a Figure, Ope- rhe Luccicante. niera di rimare o Desinenza del terso
re e simili. —
3. Onde Rilievo o vero RILUCCICARE. Ai-luc-ei-eò-re. N. ass. in rima.
,
di getto, i lavori di cesello, e sìmili, ed R1LLT.ENTE. Ri-lu-cèn-te Pari, di Rilo- nelli) rbe si sia avoto da esso matt- .
e opposto a quello che si dice Opera di eere. Che riluee Risplendente. [ Lai. S andoglielo (Lat. reddere rcitituere.J
—
.
,
bitiurn , o dipinta. —
4. Figure di ri ntbrfua.
,
di gesta, della quale si servono pittori i RI LUCENTI SSI MO. Ri - fu em-Cii-zt-mo. zum faeere.] 4. Repudiare. (Lat. di-
per imitare quandi) fanno lor disegni i Add. m. superi, di Rilucente. [ Lat. mùfere.j —
5. Recere, Vomitare. [Lat.
pitture.— C. E Ilas-o rilievo o Basso-
1
rmcnnfizzimui. } «ornare.) —
6. Dicesi in modo proverb.
rilievi-. Opere o Figure di basta rilievo, RILUCERE. Al lu ce-re. R, ass. anom. Non esserne rimandato per mutolo evale
si dicono Le ligure che or>ns- sollevino A»ere in demandar fuori luce; Ri- Cicalare assai. —
7. Dicesi Rimandar
interamente dal loro piano. 7. Mezzo — spondere. ( Lai. rei arare , splendere. ] per uno. ed è lo stesso che Mandar per
rilievo. Quella sorta di scultura che non — 2. Dicesi li*. Rilucere il pelo, e vale uno semplicemente. —
8. Dicesi io T.
contiene alcuna figura intic n mente ton- Comparire I cnestante Esser grasso e del giuoco della palla. V. Rimando 5
ila, in» in qualche parte soiamml-* , ri- fresco, e in buono stato.
,
vigore. Termine per lo piu de’ pitturi . monia procedente dalla medesima desi- percuotere chi ci ha percosso.
•» simili. —
11. Diresi Far di rilievo e nenza o terminazione di parole nella fi- RIMANEGGIARE. Ri+no-neg giò-re. Att.
vale Scolpire. —
12. Diccsi Cosa di ri- ne de’ versi o anche nel mezzo usata comp. Maneggiar di nuovo. ( Lat. re-
lievo ii limile, e vale Cosa d’importanza già nella lingua latina, ma specialmen-
;
frodare. ] —
2. Maneggiare frequente-
e di ci-nsiderarione. Lai. res magni te nella italiana, nella francese e nella mente. —
3. Fig. Racconciare, Riordi-
[
ponderigli— 13. Qoelto dia avanza alla maggior parie delle moderne. Ma oltre nare certe cose. —
4. N. pa»s. Di nuovo
mensa. Lui. menine reliquia*, lo isp.
I questa maniera di Rime roownaoti maneggiarsi , Darsi di nuovo le mani
dui celi. rKafyw >’ ban
rei».- r-, io frane, rd pure quel e che dicono assonan- attorno.
« rfvyfjyir che, secondo il Bullct, vai re- ti. le quali non hanno la medesima de- RIMANEGGIATO. Ri-ma-negyià-to. Add.
sti, reliquie. In iogl. to leaw, lasciare. sinenza, ma bensì accento sulla atessa I m. da Rimaneggiare.
112
Digii
1 ,
RIDI B I HI BIHI
RIMANENTE. At-ma-nta-le. Pari, di Ri-
'
[
Lat. fa porfu impinzare. ] 36. Io — dagare; onde Rimozione. [Dal lat. ri-
manere. Che rimane. Usato per lo più Asso in Nasm vale Restare abban-
, . mar che ha qaesto significalo e questo :
in Torta di am. Quel che rimane, Lat. donato senza ajuio o senza consiglio. suol dedursi da Aima fenditura spac-
—
f , ,
Il
; •
manga , Rimagno per Rimango , Ri- vale Gvrcggiare contr’a voglia. -11. — 2. E per rstens. Vocabolario semplice-
manesse per Rimanessi, Rimasoro per In piede, vale Mantenersi, Rimanere io mente. [Lai. dicfionum liber.]
Rimasero, Rimestino per Rimasero, essere. —
43. Nel chiappolo , vale Es- RIMARITARE. Aì-ma-ri-fà-rt. Àtt.
Rimannoper Rimangono ec. 3. Fer- — sere posto in dimenticanza. 16. Nella — comp. Dar di nuovo marito. ( Lat. Ua-
marsi a stare. 4. Convenire —
Restar pesta , nelle peste , vale Rimaner nel rum nuptui tradire. ] —
2. Per metaf.
d'accordo. —
5. Cessare acidulamente.
,
pericolo. —
47. Nelle secche o sulle Ricongiugnere. —
3. N. pass. Ritor ma-
Mancare. [Lat. dannare, defieere .] 0. — secche . fig. , vale Essere Impedito in rito. ( Lai. tfsrum nubere. ] 1. E in —
Dicesi Rimaner poco o simili nello stes- sul più bel del fare checchessia , e non senso di Ripigliar donna. 5. E fig. —
so sign. di Mancare, $. 20. [Lat. fo- poter procedere più avanti. [ Lat. hae- Ricoogiuogersi, e dicesi di persone e di
rum
Restare.
obtste
—
. quin ,
Rimani re a bocca dolce e vale Conso- Slardi sopra. Rimaner vincente. 39. voce, facendo con la bocca quel mede-
lato. — 18- A delti secchi o asciutti e Dicesi Rimanetevi in pace, Rimanti con simo gesto che Te uno che biascia.
ale Rimanere scura mangiare. 19. —
o e slmili; e sono modi di licenziarsi. D RIMASTICATO. Ri-ma »ti cà-to. Add.
A guardili, alla guardia di alcuno, vaie [Lat. vola, valete.] m. da Rimasticare.
Rimanere sotto la sua guardia e custo- RIMANGIARE Ri-man già-re. Alt. e n. RIMASTO. Ai-ffià-sto. Add. m. da Ri-
dia. —29. Al di sopra n al di sotto , ass. eomp. Di nuovo mangiare. [ La. manere. — 2. Scampato.
vale Ottener vittoria , o Riportar per- denuo e omettere. RIMASUGLIO. Ai-ma-iù-j/i'o. Sin. Avan-
dita. —21. Alla stiaccia, fig-, vale B«- RI ANI MENTO, Ai-ma-tit-mdn-fo. Sm. M zaticci». [Lai. reliquiae.) 2. L'ultima —
ser collo o Entrar nell ine die.
,
22. Il rimanere; —
meglio Residuo, Rima- parto, in senso peggiorativo.
Allo scoperto: Dicesi di ehi non pnA es- nente ec. BINATAMENTE Ri-ma ta-mtn-te. Avv.
ser pagato o per non esservi il pieno, o RIMANTE. Ri- màn te. Pari, di Rima- Con rimatore, In versi rimali. In rima.
per esservi credili privilegiati e ante-
riori. — 23. A niente vaie Ridursi al
re. Che rima. 2. lo forza di am. par- — RIMATETTO. As-ma-141-fo. Add. m.dim.
di Rimato. V. A.
lindo di persona. Che fa ver*', Verseg-
verde. —
21. Bianco vale Restar con ,
,
conforme , io concordia, e anche as- stesa che Rimare «bile. ricerca. Dal lat. rimar io cerco dili-
solutimi Rimanere. 31. Dietro ad — RIMARCO. Ri-màr -eo. Sm. V. Frane, e
(
amorosi. —
4. Ed in sign. alt. 5. — Add. m da Rimbaldanzire.
coaa sciocca da oon dovergli riuscire. Cercar bene e con gran diligenza , In- RIMBALDERA. Mm-baldè-ra. SL Voce
CiBDUUU, Voi. III. 15
,,
bassa , che vale Accoglienza disusata e priam. Percuotere col becco; altrimenti terra , Precipitare. [Lat. proeefpvfora
strabocchevole , ma ami linU , che di Bezzico v re. [Lai. mitro ferir».] 2. Per — I jtraecipilem ferre.] 5. N. ass. Traboc- —
cuore. (Da RimbaULre io scuso di ral- aimil. Ripercuotere, Ribattere indietro; care. Vrr-ar fuori per troppa pienezza.
legrare.] C comunemente si dice della palla. (Lat. [Lat. tup-rfluere.] 6. E per meiaf. —
RIMBALDIRE. Rim-bal-dì-re. N. ass. repereutere.} — 3.
Per roelaf.— 4. Fig. Sopra bboodan». —
7.K n. pass, od slgn.
v. A. Lo stesso che Risbaldire; meglio Stare a tu per tu. [ Lat. ner&um verbo del §. 2.-6. Milit. Parlando delle trin-
Rallegrare. [ Lai. txMlarart. Dal reti, retpondere. lo brelt. reòccha rimprove- cee vale Percuoterne ,
Batterne coi Uri
baiti o baud io vecchio fra oc. baude e rare, biasimare, obbiettare a taluno ciò la borea.
,
bauli, cbe secondo il Bullet , vai pieoo che gli fa onta, lo iogl. lo rebuke sgri- RIMBOCCATO. Rimboc-cà-to. Add. m.
di gioja. lodi baldaciter che trovasi dare riprendere reprimere con delle
, , da Rimboccare. Volto sossopra Capo- ,
negli antichi mooumeoii io senso di riprensioni, lo frane, «a rebéquir rispon- volto Arrovesciato.
,
2. E detto nel —
lietameoie v eoo gioja. lo gali. butcDuae der con fierezza al superiore, fatta allu- sign. di Rimboccare 3 3- B per —
compiaciuto, soddisfatto contento. .
— sione, dice il Mcoagio, agli augelli che metili. — 4. Ammassalo
.
, Rincalzato ,
S. Alt. Dar baldanza, coraggio. si dtfendon col becco. In proveox. bs- Serrato.
RIMBALZARE. /?im-òal-id-re. N. IM. raru chi replica ad ogni parola. ] 5. — RIMBOCCATURA. Jtim-fac-ca-fù-ra. Sf.
Saltare io alto. ILal. raiilirf.]— 3. Per N. ass. Dclsign. del g. 2 e t. 6 N. — Il r. albicare, e La cosa rimboccala; e
ne taf. —
3. Risultare, Tornare. 4- — pass, nel primo sigo. c quello del §. 4. propriamente si dice di Quella parte del
Milit. Saltare e Risaltare io alto ; e di* — 7. Rimbeccarsela , assolutamente , lenzuolo cbe si rimbocca sopra le co-
cesi d’ogoi proiettile che venga riper- dicesi nel sign. stesso di Rimettersela, perte.
cosso dal corpo sul quale è lanciato. — Rimandarsela ec. R M BOCCI ETTO. Rim boc-ehét to. Sto. I I
5. Vetcr. Rimbalzare si dice anche del RIMBECCATO, /f.m -bec-có-fo. Add. m. LesWemiU borea d'alruua cosa. come >>
Babbei Ire. —
2. N. ass. Divenir più sono o nei cranio o nel cuore. Talvolta
saltano dal corpo sul quale percuotono bello , u semplicemente Tornar bello. pare limitarsi all'orecchio e dicasi Rim-
senza ficcar viti dentro. 2. E per si* — [Lat. pufchriorem /ieri.] 3. E sempli- — Dombamruto d' orecchio, Sufolamento ,
mil. —
3. Di rimbalzo, posto avverb. cemente Rifarsi bello. Tmtioo*». Rombo, Burioameoto, Corna-
Diersi di qualsivoglia cosa che nel muo- RIMBELLITO. Rim-bel li -Ut. Add.ro. da meom. Murra irio d<*gli orecchi o negli
versi, trovando intoppo, rimbalzi; e lig. Rimbellire. Lo stesso che Rabbellito, i orecchi. Dc<*»i Rimbombameoto vero,
vale Per incidenza , ovvero I n J retta - i Riabbellito. quando la persona Sente il rumor delle
meute. —
4. Milit. Diersi Billrre di R1MBEKCIARE. Rim bcr-oià re. AU. e pulsazioni delle arterie vicioe all' orec-
rimbalzo o a rimbalzo, quando il pezzo n. Lo aie»»» cbe Rabberciare. (Lai. ri- chio interno; e falso, quando essa crede
è caricalo eoo poca polvere, ed è pun- fu re, marcire.} sentir rumori , la cui nozione proviene
tato a tanto d’ elevazione , quanto sia R1MBEBCIATO. Rim-borcià-to. Add.ro. da nna incognita condizione patologica
sufficiente per mandare la palla sul ter da Riinberciare. Lo stesso che Rabber- del nervo uditorio o del cervello stesso.
rapirmi o parapetto dell' opera che si mate. Grecamente Sirigaiu. [Lai. bombai
vuol battere ove arrivata la palla fa
,
RIMBERCIO. Rimbir-cio. Sm. V. Senese. murmur , lufurrui,]
diversi salti c ricadute lungo il terra- Quella tela lina increspala in cui so- , RIMBOMBANTE. Rim-bom bàn- le. Pari,
pieno o parapetto di quell'opera o den- gliono terminare le maniche della ca- di Rimbombare. Cbe rirab'-mba. [Lat.
tro la medesima. Dieesi pure Sparare di micia per ornamento. [ Lai. linea ma- reboun«, r non uni
rimbalzo. —
5. Dircsi Batteria di rim* nica. Dal celi. gali, cearb falda , lembo, RIMBOMBI MINIMO. RimJtom ban Ot-
balzo, quella nella quale si dispongono orlo che si fa alla veste » piegando io timo. Add. m .superi. di Rimbombante.
e si aggiustano i peni per modo da po- doppio il panno, la tela, la stoffa.] RIMBOMBARE. Rim-bom bà-re. S. ass.
terli tirare di riinbeltu. — 6. Tiro di RIMBIANCARE, fimi -biutl-rò-re. Alt. Far rimbombo. [Lat. reboare , ruonart.
rimbalzo. V. Tiro. comp. Imbiancar di nuovo. -—2. E attivamente.
RIMBAMBIRE. Rim ham-M-ra. N. ass. RIMBIANCATO. Rim bian-eà-to. Add m. RIMBOMBEVOLE. Rim bom-bt'-eo-le.
Tornar quasi bambini'. Perdere ilscodo da Rimbiancare. Imbiancato di nuovo- Add. coro. Che ha rimbombo. Rimbom-
c il giudizio vlrilp. (I.at. repueroiccra.j RIMHIONDIBE. Rim bion-dl-re- Atl. e n. bante. "Lai. monant, rrboant.)
— 2. Att. Far divenir* quasi bombino. pass. Farsi bmodi i capelli con arte. RIMBOMBIO. Rim-b’jm-bi-o. Sin. Il rim-
Togliere il senno e il giudizio. (Lai. flavicomum n reddere, flavetcerc.] bombare Rimbombo. [Lai. tonifua ,
RIMBAMBITO. Rimb/mbi-to. Add. m. — 2. |*er meiif. Ripulir**, Raffazzonare. fragor.)
,
da Rimbambir*. (Lai. Mirai.] — 3. E n. ass. Divenir biondo. RIMBOMBO. Rim-bóm-òo. Sai. Agitazione
RIMBARB0G1RE- Rim bar bo gì-re. N. RIM BIONDI TO. Rimbion-di-to. Add. Sonora die resta dopo qualche rumore ,
ass. Divenir barbogio « Di nuovo im- ,
m.da R imbiondire. ma si- imamente ne' luoghi concavi e ca-
barbogir*. Ri,VI BIUTA RE /fìm-òiu-fA-re-Au.comp. vernosi; ed anche talora Romorco Stre-
R IMBARBOGITO. Rint-bar-bo-gì -io. Add. Imbiutar di nuoto. pito semplicemente.— 2. E Bg. Fama ,
ni. da Rimbarbng>re. Barbogio o Im- RIMBIZZARBIRE. /iim-6i;-;ar-ri-re. N. Grido. — 3. Milit. Rumore , Strepito
barbogito di nuovo. [Lat. demtns de- ,
ass. Diventar bizzarro, cioè Fiero e bal- grande d'armi e d'artiglierie eoo echeg-
mentata f, delirili.] danzoso. g lamento.
RIMBARCARE. R»m bar-cri-rc. N RlMBIZZARlllTO. /{im-òiz-sar-ri-fo.
pass. RIMBOMBOSO. Rim-bom bii-io. Add. m.
Imbarcarsi di nuovo. Add. m. da Rimbizurrire. Cbe rimbomba , Rimbombante. [Lat.
RIMBARCATO, Rim bar-cà-to. Add. m. RI JUBOCC AMENTO. Rm-boc ca-mén-to. ranetti.]
da Rimbarcare. Sm. Arrovescia mento U imboccatura. RIMBORSAMELO. Rim bor-ia-mcn lo.
RIMUASriRE. Rim bu-ifl-r». Att. a nani, 2. Sopra bboodanza Rimbocco, Ri- — ,
R I HI R IHI min
R1MBORSAZIONE. R im -borsa- :ió-ne RI MB ROTTOLO. Rim bròl-to-lo. Sm. Lo Duca d'Austria, ed é l'antico nome del
Sf. L'alio dt rimborsare. stesso elio Rimbrotto. nitrato acidissimo di protossido di mer-
RIMBORSO. Rim-bórso. Sm. Il rimbor- RIMBROTTOSO. Rim-brot-tó »o. Add. D consi Rimedii refrigeranti,
curio.— 5.
sare. ni. Lo stesso che Rimbrotlevole. Sostanze e Misture atte ad abbassare
le
RIMBOSCARE. Rim-bo-scà re. N. pass. RIMBRUTTIRE. Rim bmt-ti-re. N. ass. la temperatura de’ corpi , ed a produrre
Nascondersi od bosco. [LlU *e occule- Divenir brutto. Lo stesso che Abbrutti- un freddo artificiale di varia intensità.
re, retare .] re.Imbruttire. [Lai. deturpar!. —6. Dicesi Fare rimedii, e vale Pigliare,
RIMBOSCATO. /?im òo-jrà-lo. Add. m. RIMBRUTTITO. Rimbrul-ti-to. Add. m. Adoperare rimedi!. 7. Dicesi Pigliar —
da Rimboscare. da Rimbruttire. Lo stesso che Abbrut- rimedio e vale Ingollare una medicina.
R1MBOTTARE. /tim òof-fà-re.Att .rorop.
—
tito.Imbruttito. — 8. Mezzo, Modo, Espediente, ec
Dicesi Rimedio dell'anima , nel senso
9. —
Mettere di nuovo orila botte. 2. Per RIMBl'CARE. Rim-bu-eà re. N. »»• «
simil. Dir nuore cagioni e per lo piò pass. Rientrar nella buca. Lo stesso che cristiano e vale Salute dell’anima. 10. —
Aggiugmr male a male 3. Rihere. Imbucare. —
2. E per simil. Appiattar- Dicesi Mettere e Mettersi rimedio e val-
—
4. N. ass. Parlando di fusiooe Ri* , ci. Nascondersi. (Lat. te oeculere.) gono Rimediare. —
11. Dicesi Porre ri-
mettere od ramajoolo a fondere. 5. — RIMBUCATO. Rim-bucà-lo. Add. m. da medio ad una rosa, e vate Rimediarvi ,
Prorerb. Rimbottar sulla feccia , vale li imbucare. Lo stesso che Imbucato. Ripararvi.
Aggiugncre al male nuora materia di [Lai. occultatila, occultua.] RIMEDI RE. Ri-medi-re. Alt. .
A. Ri-
peggiorare, Arroger danno a danno. RIVI BUFFARE. Rimbof-fà re. N. ass. scattare. [Lai. redimerà. Rimedire da ,
BIMBOTTATO. Rim bot ta lo. Add. m. comp. Buffare di nnovo e dipesi pro- ;
redimere e questo dalla particella ite-
,
da Rimbottare. priamente del Vento , che porta con rativa re e da «mera comprare.]
,
1.
RIMBRANCARE. Rim
bran-cà re. N. impeto la neve io faccia. Procacciare o Mettere insieme ragtioao-
ass, Rientrar nel branco detto pro- RI M BUONO. osata nel do; Il che di-iamo anche in modo basso
priamente delle» bestie 2. E per simil.
io modo avvilii. detto anche delle per-
— , /fim-fruò-no. V.
molo avverb. Di riinbuono ,
per dire Raggranellare. [Lat. eogere, coliijere.]
RIMEDITARE, /fi-ma di-ld- re. Alt. e o.
Di rio in buono.
sone. RI MBU RCIII ARE. Rim-bur-chià-re. All. O'S. cnmp. Meditare dt nuovo , Ricon-
R1MDRENCIOLO. /ftm-òrén-rt'o lo. Sm. Altrimenti Rimorchiare, o Rimor- siderare.
V. Aret. Pinuoto di caria di straccio, chiare. RIMEDITATO, fli-mc-di-fà-fo. Add. ro.
di carne, odi checché aia altro, [lo per-. RI MBURCHtO. tlim-bur chìo. Sm. Mario. da Rimeditare.
berchyn no poco una particella. Nelli
, Cavo mezzo del quale un ba-
forte, per RIMEGGIARE. Ai-ffuj-jià-rr. N. ass.
stessa lingna berrò poco. nonnulla: ber- atìmeoto. avendo una marcia superiore Far rime , Conipor versi io rima. [ Lat.
che alìqaanta pirs.In ted. bruckm bri- ad un altro rh'è piti tardo od è reso purtari.]
,
cioli, minuzzoli , da brecheti rompere, tale perché restò sguernito lo trascina ,
RIMEGGIATO. Ri-meggià-to. Add. m.
lo MsS- breeean rale anche rompere. In dietro di f>è. —
2. Dicesi Rimbocchi» del da Rimeggiare. Rimato.
iogl. io break rompere , brok-n rotto
, mirro, qurl Gherlino col quale si accoda RIMEMBRANTE. Ri-mnn -bràn-te. Pari.
speziato. In provenz. brugo briciola.] il caicro di poppa al vascello quando si <J( Rimembrare. Che rimembra ,
Che ai
R1MBRBKCIOLOSO. Rim-bren cio-ló u. naviga. ricorda. [Lai. reminiteent.]
Add. m. A'. Aret. Che ha rimbreuritili. RIMEDIABILE. Ri-me-diò bi-le. Add. RIMEMBRANZA. /?i-mem-bràn-ta. Sf.
Che ha molti pozzetti , o ciarpe, e bai com. Da potersi rimediare Capace di Memoria, Ricordanza. [ Lat. memoria,
tiratore.
rimedio. [Lat. sanabili*.
,
reeordatio .| —
2. Aver rimembranza ,
RI.MBM UNTANE. Rim-brén-ta-ne. Sm. RIMEDIALE. Ri-mc-di-à-le. Add.com. vale Rammentarsi, Rimembrare. 3. —
Bot- Frntici* da cui trasuda una resina Situante Rimeliativo. Fare rimembranza vale Rimembrare.
a rimedio. ,
erprobrator,]
ta. [Lat.
rtmedtum.'jaiuj. /tanedium, da re, e da RIMENANTE. Ri-me-nàn-te. Part. di
RIMBROTTA TRICE. Rim brat ta trise. —
medeor lo medico.] 2. Med. Qualunque Rimenare. Che rimena Cbe riconduce. .
Add. coni. Pieno di rimbrotti. (Lai. composta di cui si fa uso in qualunque dueere. ] 2. liscila antica- Rinterrò
con funi elio tua.} siasi affezione morbosa. 3. Dicoosi — per Rimenerò. —
8. Fig. Ristabilire,
RIMBROTTO. Rim-bròt-to. Sm. Il rim-
brottare. (Lat. cxprobratio. Dal celi,
Rimedii officinali , Quelli che si prepa- Richiamare, Bivocare. 4. Dicesi an- —
rano aoticipaumrnte nelle farmacie ; e che delle cose che naturalmente ai
gali, ro mollo, e breath censura. Il magistrali , Ruelli che sì compoogooo succedono. —
0. Condor seco chìcches-
Muratori da rimproceto. Io gr. pipiamo in conseguenza «Luna prescriziooe.— 4. sii ritornando al luogo d'uod’altri si
Io rimbrotto.] *| Dicesi Rimedio del Cappuccino e del è partito. 6. Dimenare — Maneggia- ,
lfB
i . , —
RI* ri n BIH
re Tramenare. [Lai. Iractare.] — 7. mischia, nella battaglia. 10. Prender — tento o Interno. [Lat. esìlù, tenui* (
,
nca
fòr luna! ut domi ma- uoa cosa si ritratti o se oe favelli
Per metaf. Aggiustare , Rassettare un : ] più.
(Tare, un nrgoxio guasto, scuocerla lo. RIMESCOLATAMENTE, fli-me-ieo-la- RIMESTATO. Ai-me-itò-to. Add. m. dà
— 4. E n. a»s. nei primo slgn. la-mén-te Arv. Con rimescolanza , Me- Rimestare. C infuso insieme.
RIMENDATO. Ri-menda Ut. Add. m. da scolatamente. RI MESTATO RE. Rime-ita-tóre. Verb.
Rimediare. RIMESCOLATO. Ri-me-seo-là-to. Add. m. di Rimestare. Che rimesta.
RIMENDA TORE. Ri-men-da-tàre Vcrb. m. da Rimescolare. Mescolato, Confuso R1MESTATRICE. /?»' me-zta-tri-ca.Verb.
m. di Uimeudare. Che rimenda. insieme.— 2. Detto di Esercito , Rien- f. di Rimestare. Che rimesta.
RlMENl)ATlUCE.7?t-men^'i-fri-ce.Verb. tralo nella mischia, nella battaglia- RIMASTICARE. /?i-mt-*!i-ea-ra. AU.
f. di Rimettila re. Che rimenda. RIMESSA. Ri-mét-ta. Sf. Il rimettere. V. c di' Rimutarg.]
B1MKNDATCRA. Rimen-datura- Sf. — 2. Detto di qualunque altra cosa DIMESTICATO Ri-me-sli-cà-to. Add.
rimandare, e La parte nmcodaia.
Il altrui mandala o spedita in regalo, per m. dii Rimesiicare. Lo stesso che Ri-
se re con persone di diversa condizione sione della febbre: Rinnovamento, Ri- riferito a tempo.— 14. Genrrare, Pro-
« di diverso pac*c. 3. Confusione , — torno, Attacco o Insulto nu-.vo d’essa durre di nuovo, e dicesi parlando d’Er-
Disordine che nasce da repentina riso- febbre. [Lat. frbrit redii ut.] 1"\ Pcooe, Denti e simili. [Lat. regi-
luzione o sventura in una città, in uno RIMESSITICCIO. /fi-me«-ii-iìc-cto. Sm. gntre . j —
15. Parlando di Cucchi , di
>tato. [Lat. con fusto. Iurta, tumulivi.] Dot. Ramo nuovo rimesso sul fusto vec- Cavalli e simili vale Ricondurli alla
—
4. Quel terrure che ci vico da subita chio. —
2. H per sitali. rimessa o alla stalla. —
16. Parlando dì
paura o dolore. [Lai. pavor.] RI MEsSI V AMENTE. Ri-met si-va-min- Danari o simile in termine mercantile,
H M ESCOL A NTB
I . Ri-me-sco-làn-te. Pa rt. ie. Avv. Lo stc>«o che Rimessamente. si dice del Mandare i danari per via
di Rimescolare. Che rimescola. RIMESSO. Ri-mit-to. Sm. Ar, M». Spe- di lettera di cambio io altro parse. --
RIMESCOLANZA. M-mt-tco làn-za. Sf. cie di tarsia eoa legni tinti e ombrali 17. E talora vaie anche Restituirli—
Il rimescolare insieme due o più cose ; a uso di pittura. Diceti anche Lavoro 18. Parlando di Eserciti o simili vale
— —
Rimescolati) iti o [Lat. rommixiio.]
2. Cunfosiouv dì più cose insieme.
RIMESCOLARE. Ri
.
me-tco-la-rt. AH.
di rimesso.
eoo pietre colorite e graniate
2.
— j
RI IH in RI IH
lem, o altro che I* impedisca. (Let. RIME I TI MENTO. Ni mct li-mén-to. Sm. RIMODERNATO. Ri-mo-dcr-nà-to. Add.
purgare foveai/, — 24. Il cervello al* Ilrimettere. (Lai. remisi io.] ni- da Rimodernare. Nuovamente reu-
trui in capo, dlcesi del Ridurre altrui RIMETT1TICCI0. Ri mtt-li-tic-cio. Sm. dulo moderno
alle ragione c al dovere. — 13. Il conio, Rot. Lo stesso che Rimessiticcio. [Lat. RIMUGINA, /fi-mó-ji-na. SL V. A. V.
o conti, «ale Haider ragione all' am- iruiMium ] e di' Ltmozina.
mini-trazione. ILat. ralionit reddere.) rimettiti; HA. /fi-met-li-lù-ra. SLLo RIMOLA. Iti moda. Sf. dim. di Rima .
— 2C. In assetto vale Rassettare , stesso die Rinfltimenlo. nel sign. di Fessura, Fessolioo. Lo stes-
Riordinare. —27.
,
29. In ordine, vale Riordinare, RI MIGLIOR ATO. Ai-im-gLo-rà-fo. Àdd. Sm. Lo aiesso ehe Rimondatura.
Rassettare. (Lai iterum concinnare. j m. da Rimigliorsrr. RIMONDANTE. Ri-mon-dàn-te. Pari. di
— 30. In piedi un esercito o simile , RIMIRAMENE. /?i-mi-ra-min-fo. Sm. Rimondare. Che rimonda.
vale Rifarlo. Riordinarlo. 31. In — Rimiro , Sguardo , Guardatacelo, Oc- RIMONDARE, iti-mon-da re. All. Tor
•nto, vale Ridurre lo, buono sialo clnnl*. via lo sporco e'I superfluo, Pulire, Net-
Riordinare. —
32 In luglio, vale Ras- RIMIRANTE. Rimi-ràn-te. Pari, di tare, Far mondo; e si dice propriamente
sottigliare il Ilio al ferro tagliente. Rimirare. Che rimira. di pozzi, fosse, fogne, e de’ramt degli
— 33. In tuono, fig. , vale RuneUrr
—
RIMIRAUE. Ri-mi-rà-re. Alt. Mirar di
— alberi. [Lat. purgare.] —
2. E per sl-
uno per la buona strada. 31. La nuo»o. 2. Mirare o Guardare con mil. Purgare da ogni macchia, da ogni
Battaglia , vale Ripigliare il vantag- attenzione. [Lat. contemplari, contpi- sozzura. — 3. E io sentimento equi-
Tornare —
3. Guardare semplicemente.
gio perduto nella
con uuove forze alla
battaglia
battaglia. — 33.
cera.j
[Lai. inrueri. intpicere.)
mira, Aver riguardo a checchessia. •—
— i . Aver la
voco.
RIMONDATO. /?i-mon-dd fo.Add. in. da
Rimondare. (Lat. purgatiti.)
La palla,
sta o di balzo, quando l'avversario le 5. N. «ss. nel sigo. del g. 2. RIMONDATURA. Ri-mon-dadit ra. Sf.
ha dato. (I.at. remittere .] —
36. B lig. RIMIRATO. Ri-mi~rà-lo. Add. m. da RinelUtura, Purgatura, Mondiglia, Ri-
Rimetter la palla io maco , vale Ri- Rimirare. [ Lat. inzpacfuz contpe- ,
getto, Scarto ec.
metter le co?c io istato di facile u co- ctut.) RIMONDO. Ri-món-do. Add. m. sinc. di
modo aggiustamento. —
37. Le dotte, Rl.MIHAZIONE. /fr-mi-ra-zid-fw. Sf. Lo Rimondato.
vale Riacqu stare il tempo perduto. 8tes*o che Uimiramento. RIMONTA. Ri-món-ta.Sf. Somministra-
38. Le guardie, «ale Mutarle. 39. Le — RIMIRO. Ri mi ro. Sm. V. A. V. e di’ zlooc di un cavallo a un cavaliere rhe
ragioni, vale Esibire le partite, 40. — Sguardo. [Lat. intuitus J ne sia seni*. In frane, remonte, in Isp.
L’uscio ne’ gangheri , dicchi in modo RIM ISCHI » HE. /fi-mi-ir/iià-re.Alt.Con- remonta.)
proverb. per Rimettere la cosa nel suo fondere insieme. [Lai. confondere, re- RIMONTANTE, /fc-mon-tàn-fa. Part. di
stato. —41. Mano, «ale Cominciare di «licere, j Rimontare. Che rimonta.
nuovo.(Lat.itefuintncboarf.]— 42. Nel RIMISCill ATO. Ri-mi-ickiàdo. Add.m. RIMONTARE. Ri-mon-tàre. N. asa.
buon dì, vale Condonare il pregiudizio da Rim ist illare. comp. Moutar di uuovo. Risalire. [Lat.
incorso per dilazione di tempo. 43. — RlMI.-tSIMA. Ri -mìz -si-ma. Sf. su peri .di ilerum conicendere.) —
2. E flg. 3. —
Su, vale Rinvilire io uso. Far nuova- Rima. Rima perfetta. Riti mare indietro, acche lig 4. Ri- —
mente usare. (Lai. revocare.] 44. Co — RI MILIONE. Ri-mii-ti-ó-nt. Sf. Il ri- salire a cavallo; ed in questo senso di-
bandito, vale Farlo ripatriarc. 43. — mrliere, lu sign.di Perdonare. [Lal.re- cesi auebe Rimontare a cavallo , in aul
Un tallo sul cerchio, io modo proverb. vntssiu.l —
2. Il rimettersi alla volontà cavallo, in arcione, io sella ec. 5. —
si dice del Tornar vigoroso io vecchiaia. d*n tiri. C'iiformaziooe all'altrui volon- Ritornare a crescer di prezzo. — 6. Alt.
— 46. X. a**. ne’ significali di Repri-
—
tà. — 3. Soddisfai 'mento. Rimettere altrui scavallo. 7. Ar. —
mere, Rintuzzare, Porre in arbitrio. RI MISURARE. Ki-mi-tu-rà-re. Alt. comp. Me*. Dicesi del Guemire di nuovo,
47. Parlando di tose vegetabili ed ani- Misurar ili nuovo. (Lai. remtliri.) o Rimetter in sesto i pezzi d‘ una
mali vale Tornare e Sorger di u.iovo. RIMlSl'RATO. rò-lp Add. m. tnacchiua , Prepararli al moto. Onde
— 48. Parlando di Febbre, vale Itico- da Rimisurare. [Lai. rementut.) Rimontare un oriuolo , cioè Caricar-
minciarr, Tornar di nuovo, Venir nuo- RI M M A RG IN A RE IH m-mar-gi-nà -re. . lo.— 8. M.mioa da rimontare. V. Ma-
va acie-*ioue di febbre. —
49. Parlan- Alt. Lo stesso che Rimarginare Ram- , nina §. 4.-9. Milit. Dicesi della
,
do di Danari, dicesi nel §ig. del §. 12. ni irgi mire , Ainmarginare. (Lat. obdu- Cavalleria e vale Fornire o Rifornire di
— 50. l'urlando di Scritture vale Far cire. cavallo | soldati di questa milizia; Rin-
comi ioni ii cangiamenti. — ,
38. Dicesl Rimettersi alla di Verb. m. di Rimoderarc. Che ri muderà, RIMORCHIARE. /?i-mz>r-chià-r«. All.
«erezione d alcuno e vale Rassegnarsi Ch- corregge e riforma. Tirare una uave per mezzo d'altro oa-
ec. — 59. Diccsi Rimettersi in assetto RIMODERATE1CE. Ri -mo de radri-ce. ilio attaccato ad e»*a, e per lo più •
e vale Rimettersi io ordine. 60. Di- —Verb. f. di Himodcrare. Che rimo- forza di remi. [Lai. remulcara, remulco
fesi Rimettersi in gola le parole o ciò dera. Irritare. Remulcum t Rtmulcure dal ,
che ai è detto e vale Farlo tornare in go- RIMODERNANTE. Ri-mo-dermènde gr. rhyma fne , c da talco io traggo.
la. — 61. Oicesi Rimettersi nelle brac- Pari, di Rimorferuare. Che rimoderna. Quindi rrmuleare è trarre con la fune.
cia di alcooo. V.g. 55.-62. Dicesi Ri- RIMODERNARE. Ri mo der-od re. Alt. Secondo il iluilrt. vien dal celi, brclt.
mettersela, per roclaf. nello stesso sigto. Ridurre all'uso moderno; Riformare remar equa o remar cquein che vale , a
•li Rimandarsela Rimbeccarsela ec. co*? antiche —sol gusto moderno; c dice- suo dire, il medesimo. Altri da remo-]
,
63. Parlando di Kverciti o simile vale si di Case, di Suppellettili ec. [Lat. ad — 2. E n. «ss. —
3. Sgridare alcuno
innestarsi Rannodarsi, Riordinarsi.
, nooam /armari» rednnr*.] per amore, gelosi* o simile; ed in que-
, ,,
R IH H 1 91 mi
ito senso è voce contadinesca . [Dal celi, RIMOSTRANTE. Ri mo-ttròn-it. -Pari, RIM PANI ARE. Rim-pa-ni-à-re. N. ass.
gali, ro mollo, e da mi ehlui, io irl. di Rimostrare ; usato talora anche In Restar preso di nuovo nella pania.
muKuiiu. rimprovero, onde «nt-chliui- forza di sm. Che rimostra. RIMPAMATO. Rim-pa nia to. Add. m.
tich rimproverare.) RIMOSTRANTI. Ai-msitròs Ci.St. Eecl. da Rimpaniare.
RIMORCHIATO. /(iowr-chià-to.Add. m. Setta di eretiri. RIMPaNNCCCI ARE./(int-paTi-fiur-ctà-re.
de Rimorchiare. RIMOSTRANZA. Ri mo itràn-za. Sf. Il > pass. V. Bassa. Propriamente Ri-
RIMORCHIO. /?i-mòr-ch i-o. Sm. Il ri- rimostrare , Motivo e Ragione addotta mettere I pa omacci, Rimettere in arne-
morchiare; ed aocbe Quel battello che per far conoscere altrui ciò che si pre- se ; e flguratam. Migliorar le condizio-
a fona di remi si lira dietro altra bar- tende , o persuader 'o di checchessia. ni. Rifarsi di qualche disastro sofferto.
ca maggiore a cui è attaccato cou fooc. [Lai. (ndicium.) —
2. Doglianza, Rim- (Lat. dileuere, tplendidiorem vitomm-
Cosi può chiamarsi ancora la Fuue alea- provero fatto ron buon garbo per ren- ehoare. )
sa. Dicesi aocbe Rimorchio e Rirubur- dere altrui aeeorto di qualche fallo e RIMPARARE. Rim-pa-rà-re. All. comp.
chiù. [Lai. rcmuleut.) - E fig. — procacciare che seo corregga ; Riflessi
,
sarne peatimento o dolore, lo questo RI NOTISSIMO. /?i mo-lU-it-mo. Add. m. truvn regredì. ] 2. Alt. Ri band ire ,
senso si usa ancora in sign. o. asa. e superi, di Remoto. Lo stesso che Re- Richiamare in patria.
pass, evale Riconoscere i falli commes- motissimo. [Lai. remofùlimu#.] RIMPATRIATO. Atin-pa.trt-ó-fo.Add.ii).
si e provarne pentimento e dolore. [Lai. RIMOTO. Ri-mò-to. Add. m. Lo stesso da Rimpatriare
remtfrdere, sollicilurs.] — 6. Eccitare. che Remolo. [ Lat. remoluf Remoiu * .
RTMPaTRARK. Rim-pa-u-rà-re. N. ass-
RI MORDI MENTO. Ri tnOT-di-iUm-tQ.&m. da re particella iterativa e da motui , comp. Aver noovameote paura. [ Lat.
Lo stes«o che Rimorso. (Lat. conactan- mosso.] —
2. Parlando di Luogo, anche i rerum expaveeeere.
rea. Conoscente vergognosa del fallo. [Lai. runum polir*.] RIMPECIARE. Rim pe-cià-re. Alt. comp-
[Lat. cofucientia.] RIMPADKOMTO.Rim-pa dro-nUo. Add. da Pere. Impeciare di nuovo , e Impe-
RIMORSO. Add. m da Rimordere. Ferito m. da Rimpadronire. ciare semplicemente. [ Lat. picare. )
co* denti. Rimorsicato. [Lat. r amor tu». J RI M PALM ARE. /(im-pal -ma re. Alt Rim- RIMPEClATO. R\m pe-cià-to. Add. in.
— 2. Fig. Ravveduto de' falli commessi. peccare le navi o secondo altri , Dar
; da H impeciare.
RIMORTO, /ti.mdr-fo. Add. m. da Ri-; loro, dopo che son rimpeciate, l'ultima RIMPRDUL ARE. Rim-pe-da là-re. Alt.
morire. Di nuovo morto o Morto due untori di sevo ; o piuttosto Restaurar Rifare il pad ole. —
2, SI dice per ischer-
volle. —
2. Più che morto. Secondo la
,
forza delia particella Ri, che aggiunta altra materia, per cui l'acqua non v'ab- gli orecchi, e simili, a riropedularc ; e
in principio ha virtù di reiterare, par bia a penetrare: più comunemente Spal- vale Quasi non gli avere appresso d I si,
che voglia dire Morto due volle . come mare. [Lai. pietre, pica iUiture, nectt- non averne T uso , come se si fossero
nel l.o sigu.; ma, per nostro avviso, di- ra, jungera, palmare, /(impalmare non mandati a racconciare. tratta la metafo-
tesi anche per aggrandiamolo , a di- vien da tpalmarc il cui derivato noo ra dalle calze. ( Lat. apud te non e»»r. ]
mostrar I’ tcceseo di qaella steuuaia avrebbe potuto essere che rùpalmare ,
RIMPEDULATO. /(»n*-pe-d«-Ià-to. Add.
insci lenta di alcuno, che pare quasi più m-v dal lat. palmare che trovasi In Co- m. da Rimpcdulare.
che di morto. lumraella nel senso di materia» alliga- R1MPP.LL0. Rimpèl~lo. Sm. Ar. Mes.
RIMOSINA. Ri-mò-ti-na. Sf. V. A. Y. e re , cioè commettere connettere con- , , Quel muro rbe si riprende da* fonda-
di' /.i tno lina. giungerc piu cose: e palmare secondo ,
menti per rimettere in piombo una vec-
R1M0S0. Ri-mó so. Add. m. V. L Scre- i più. è tropo dedotto daITnnir palma a chi muraglia che spiomba. [Quasi rem-
polato, Pie-nodi fossore. [Lat. rimonti, (ialina. Credesi con più fondamento dal parelio dal frane, rempar riparo, dife-
pltnut rimorum.) gr. polj|-homa molti insieme. ] sa, bastione.)
RIMOSSO. Ri mas so. Add.m. da Rimuove- RIM PALMATO, R im-pal -mà-to. Add. m. RIMPENNaRB. /Km-ptn-ftè re. Alt. Ri-
re. Tolti, via. [Lat. «utlaltu, remot ut.] da Rimpalmare. metter le penne a certi strnroeolL 3. —
— 2. B Tolto semplicemente. —3. Leva- RIMPAl.L'DARE. Rim-pa lu dà-re. N. E fig. Ridonar forza e vigore. 3. N. —
to pensiero di alcuna cosa.
il 4. Re- — as». Farsi palude. ass. e pass. Tornare o Sorger di nuovo
molo Lontano. —
5. Musso, Commos- B M P A LU D ATI). Rim-pa - lu- dàto. Add
I le penne agli uccelli o simili. [Lai. pen-
so. — ,
Bin Il IH n i n
li, vile lonalbcrare, cioè Ritrarsi riilo oire. Impiccolire, Appiccinire, Appie- RIMPOZZATO. «tm-pozsd-to- Add. m.
io sa i piè di dietro, eoo pcricol di ar- ciolare Appiccolare. [ Lat. attenuare , da Rimpinzare.
rovesciir-i ; che più comunemente oggi extenuare min itera.
,
RIMPETTITO. «im pelino. Add. oj. Rappiccolato , Appiccolito , Impicco- vidare.— 2. E n. ass. Divcnirgrarida,
Che >i« pettoruto. intirizzito. lito. Cooeepire. (Lai. iltuuo gravidam /feri.
RIMPETTO. Rim-pèt to. Prep. che il ter- RIMPICCOLIRE. Rìm-pic-co-ll-re. Alt. RIM P ROCCE VOLB. «im -proc -c*- vo -le
zo e luche al secondo de' casi
tilor-> Lo stesso che Rimpicciolire.
e n. Add. coin. Di rimprovero.
»’ accompagna ; • vile lo ficcii. I Lei. RIMPICCOLITO. «im-pie-co-H-to. Add. RIM PROCCIA MENTO, Rim-proc-cia-
contro, ex adveno. e regione.] 2 Io — m. da Rimpicrolire. Lo stesso che Rim- mdn to. Sm. Il r improcciare. [Lai. ex-
paragone. Coo pa a t i v an.enie . r3. Dt — picciolito . Rappireolito ,
Impiccolito , probatio.] —2. Reti. Figura rettorira.
rimpelto, che scrive»! ancheDirimpelto, oc. I
Lat. daminutu*.} [Lat. reprehensio.)
va e lo siesso ed ha il medesimo ac- RlMPlNGERE. Rim- pìn-ge-re. N. pass. R 1 M PROCC ANTE. Rim-proc-riàn-te.
compagnamento. —
, I
Unito anche 4. col Ritirarsi, Riorulnre. [Par che non ven- Pari, di Rimproeciare. Che rimproccia.
setoodo cho. — Ed osato quarto 5. col ga come respingere da spingere , ma RIMPROCClARE. «im-proe-cid re. Alt.
modo avverb. — 0. Usalo indie
. ,
RIM PIAGARE. Rim-pio-gà-re. Alt.rorap. RIMPINGUARE, «im-pin gud-ra. Al», e Quasi rimproverando schernire, Ram-
Impiagare di nuovo, Far piaghe aopra n. comp. Impinguare di quoto ,
Bio- pognare.
piaghe. grafare. RIMPR0CC1AT0. Rim-proc-cià-to. Add.
RI M PI ACATO. «im-pio-gd-lo. Add. m. RIMPINGUATO. Rim-pin guà-to. Add. m.da Rimproccisre. Rinfacciato, Rim-
da Riropiagare. m. da Rimpinguare. proverato. —
2. Biasimalo Rampo- , ,
R1MPIAGNERE. «im-pió-gn» ra. Alt. RIMPINZAMENTO, «im p n-sa-mM lo. guato.
anoni. Ompiagoere, Rammentare con Sm. Il rimpinzare; Riempimento so- R1MPR0CC10. «im-pròo-cio. Sm. Il
rammarichio le cose perdute o mancate. verchio. (Lat. explaiio, [ottura.] rimproeciare. f Lat. exprobratio. In
(Lai. conqutri \ RIMPINZARE. Rim-pin-sà-re. Alt, Em- frane, rtprocht, in ingl. reproach, dalla
RIMPIASTR ARE. Rim-fia ttrà-rc. Alt. piere soverchiamente. [Lat. repfere.] paniceli* iterativa re, t dall’ illir. pr*«
ronop. Impiastrare di duuto. ( Lat. ila- RIMPINZATO. Rtm-pin-tà-to. Add. ra. kor rimprovero. Altri deduce con poca
rum Ulincrt. ) —
2. Fig. Racconciare. da Rimpinzare. Zeppo , Zeppato Ri- , veriaimigl iauza rtproeher dal lai. re-
— 3. N. pass. Rimpiaslrarsi con alcu- colmo. |Lat. [ardui, explelut.] probare. In gr. prorocoo vico da prò
no, fig.. vale Rappattumarsi eoo lui. RIMPOLPARE, «im-pof pd-re. AU. e n. pari, aumentali va, e da caeoo io accol-
RI MPJ ASTRATA, «im-pia-ilrci-ta. Sf. Il ass. Propriamente Rimetter la polpa. go-male, maltratto tormeoto. Inceli,
rimpiaslrare. Nuovo impiastrameou» e ;
—% Rimetter la carne assolutamen- gali, prie e prioe pungere.
]
,
2. Di- —
per metaf. Composizione sciocca e sci- te, che più comunemente diciamo Rin- spregio.
pita. r amare. RIMPROCCIOSO. Rim-proe-eió-io. Add.
RI SI PI ASTRATO, «im pia-ifrà-to. Add. RIMPOLPATO, «im-pol-pd-to. Add. m. m. Che fa rimproedo.
m. da Rimpìastrare. da Rimpolpare. RIMI’ROMESSO. Rimpro-mésto. Add.
RIMPIATTARE. Rim-pial-tà-r*. AU. R I M POLPETTA NTE. Rim-polpH -tòn-te. m. da Rimprtimeilere. V. A. V. e di*
/Lo stesso che Appiattare , Impiatiare. Pari, di Rimpoipettare. Che rimpol- Riprometto. [Lat. repromiatuf.)
(
Lat. oceultrt. J
— 2. E o. pass. Na- petta. RI.M PROMETTERE. Rimpromtt-te-re.
scondersi. R1MP0LPETTARB. «im-pol-pal-td-re. Att. moni. comp. Di nuovo irapromet-
RIMPIATTATO. Rim piai- tà to. Add. Alt. e a. pass. V. bassa. Propriamente trre. [Lat. rep romittcre ,
tteundo loco
m. da Rimpiattare. Lo stesso che Ap- Rispondere e Replicare contrastando promitiere.]
piattare, Impiatiare. [Lai. occImimj.) con parole detto forse dalla maniera
; RIMPRONTARE. «im-pron-td re. All. a
RIMPIATTINO. Jtim-pfel-ti-no. Sm. di farsi le polpette che si sansa raggi n. pass. comp. Improntare di doovo ,
Giuoco rancidii esco che consiste nel- ,
raodo per le mani ,
tinche orni hanno Replicare T impronta.
V sodarsi a rimpiattare separatamente prrao la loro figura. |
Lat. vrba tsiii RIMPRONTATO. «tm-proiHd-fo. Add.
in qualche nascondiglio lotti quelli cedere.] — 2. Dicesi Riropolpettarsela, in. da R improntare.
della brigata, fuori che un solo, il quale cioè Rimandarsela , Rimettersela I' uu U IMPROPERIO. Rim-pro-pi-ri-o. Sm.
dee ritrovarne qualcuno, per porlo io l'altro. [ Lai. appropri, confirmare.' V. A. V. e di' Improperio.
sua vrce. I Fiorentini diamo Fare a RIPOPOLARE. Rim po-po-lare. Alt. RIMPROTTARE. fìim prot-tà-re. AU.
capo a n scoudcre ; I Rumaci Fare a e n. pass. Popolar di nuovo. V. e di' e n. *s*. V. e di’ Rimbrottare.
nascondarrllo. Ripopolare. ( Lat. popolo frequenUm RIMPROTTO. Rim pret to. Sm. V. e di*
RIMPIATTO. «im-pidi-to. Add. ro. sinc. rtddtn.] Aimàrollo.
di Rimpiattato V. Poel. e non mollo RlMPOPOLATO. Rim-po-po-la-to. Add. RIMPROVERABILE «im-pro-ve-rd-fri-
10 uso. m.da R impopolare. V. e di' Ripopo- ie. Add. e«>m. Da rimproverarsi, UfgOO
RIMPIAZZARE. Rim-piax-xà+e. Alt. lato. di rimprovero. (Lat. txprobrolione di-
Metter una persona o una cosa io luogo RIMPOSSESSARE. Rim-pot-tet-eà-re. gnut .]
di uo' altra eh’ è mancata. V. Frane, e Alt. comp. Riconfermar il possesso. R1MPR0VER AMENTO. Rim pro-ve-ra-
da schivarsi. V. e di' .Surrogare. ( E il HIMPOSSBiiSATO. Rim-poi-set-tà-to. mén-to. Sm. Lo strsso che Rimprovero.
frane, remplacer. ] —
2. Milìt. Mettere Add. m. da R impossessare. RIMPROVERANTE, «tm-pro-ue ràm-te.
onora gente io luogo di quella che RIMPOsTEMIRE. «im-po-ita-mì-re. N. Pari, di Rimproverare. Che rimprove-
manca. E voce dell'uso ed ignobile, ma
|
3. Rinfacciare
corap. Ridurre in forma più piccola , o Fermarsi Tacque, o altri fluidi io al- ,
insultando.
io più piccola quantità. Lo stesso che eno luogo, non aveudo sfogo. Dkcsl UIMPROV ERAT1V0. Rim-pro-ve-ra-tì
Rimpiccolire, Rappiccolare, Rappicci- 1
anche Guazzare. vo. Add. m. Alto 1 rimprurerare.
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] ,
R IH DII BI»
RWrflOVERATORE. A«m-pro-t>e-ra-| RIMUNERAZIONE. comp. Di nuovo inasprire. Esacerba re
Aè-mu-ne-rti-sio ne.
tò-re.Vrrb. m. di Rimprocrart. Che Sf. Il rimunerare. |I-at. remunera (i».]
nuovo. (Lat. denuo esacerbare.] di
rimprovrr*. (Lat. exprobrator.) RIMUOVERE. Ri-muò vt-re. All. anoai.
Ri-naf-fià-re. All. comp. RINAFFIARE.
R1MPROV E R ATORlO. Aim jjro-vt-ra- comp. Di nuovo muotere, Di nuoto dar Lo stesso che R innaffiare.
tò-ri-o. Add. m. Appartenente a rim- moto. [Lat. denuo movere.] —
2. Muo- RIXALDESCA. Ri-nul-dé-sca. Add. esC
provero. Objurgatoriu. vere semplicemente. 3. Torre via , — ! Agr. Spezie di uva. e di vitigno ,
detto
RIMPROVERATRICE. Rim-pro-ve-ra- Letare, Allontanare. ( Lat. remonere.}: cou altro nome Vajano.
Verb. f. di Rimproverare. Che
tri-ce. — 4. D. storre, Dissuadere Far mutar , RINALDESS A. Ai-naf-rfdi za. Add. e sf,
rimprovera. (Lat. rxpnibrairix.) proponimento , 'Svolgere , Distornare , !
Agr. Lo che Rioaldesca.
«lecito
RIMPROVERAZIOXCELLA. Aùn-pro- Distogliere ec. [Lai. dissuadere, a zen-' RINA LG A Ri nul g\-a. Sf. V. G. Chlr.
I
v emione. [Lat. fczprobrafiunciilu.j Rimuover parole per Ridirle. 0. Di-: nnlgia. Di rhin naso, e afgoz dolore.)
RIMPROVBR AZIONE. Rim-pro-vt-ra- cesi Rimuover l'aolmo e vale Mutar RIN’ANCONE. Ai narwd-ne. Sm. V.G.
V. e di* Rimprovero.
ji'.-ne. Sf. pensiero. —
7. Dicesi Rimuovere pro- Med. Ristringi mento delle aarici. [ Lat.
EIMPnOVEBIO. lUm-pro ve-ri-o. Sm. posito e vale Cambiarlo. Mutarlo.— 8. r/imanehone. Da rhin naso e ambone
V. A. V. e di’ Rimprovero. N. ass. e pav. nel primo s gn. — 0. E strettura.]
,
RIMPROVERO. Aim-prò-ve-ro. Sm. nel sign. del $. 4. — 10. Dicesi Ri- RINANTACEH. Ri-nan tà-ee-e. Add. esf.
Partite di biasimo o d’ingiuria, Ripreu- muoversi da checchessia e vale Allon- pi. V. G. Bot. Lo stesso che Rinantoi-
«ione aspra, Oltraggio deito in Caccia. tanarsene, Lasciarlo. di. Lat. rhinanthacrae .)
I
RIMPIANTO. Rim-pun-to. Sra, Punii). RIMURARE. Ri-mu-rà-re. Alt, comp. RINANTCRA. A» non ti ra. Sf. V. G.
RIML'GGIUARE. Ri-mug-ghià-re. N. Di nuovo murare. [Lat. muro obilrue- Bot. Genere di piante proposto da Sta-
a ss. cnmp. Di nuovo mugghiare C ta- , re.] —
2. Ci g nere di nuore mura una me, prossimo alla famiglia delle rosa-
lora semplicemente Mugghiare. Lat. cittào fortezza, Ma rare un luogo aperto cei*,iodi definitiva mente collocato nell#
remugire.) —
2. E fig. Rimbombare.
[
sf.
da Rimuginare. Ricercato diligrnle- Onde A rimorchio posto avveri), vale ,
pi. V. G. Bot. Famiglia nata rate di
(
Alt. comp. Far moltiplico sopra multi* RIMUTANZa. Ri-mu- tàn- sa. Sf. V. A. stilo,sormontato da uno stimma sem-
plico; Multiplicar maggiormente. [Lat. V. e di* /^mutamento. plice rare «Mite bilubato ; il frutto è
,
magie magiegue multiplic/tre .] RIMUTANTE, ffi-mu-tón-tz. Part. di nna casella biluculare, polisperm*, bi-
RIMUNERAMENTO. Ri mu ne ra-mén- Rimutare. Che rimuta. valve; setti seminiferi, opposti e con-
i
10 . Sm. V. A. V. e di' Rimunera- RIMUTARE. Ai-mu-tA-re. Àtt. comp. Di tinui alle valiote , le quali si aprono
*ùme. * nuovo mutare, e talora semplicemente nc’margini; f semi hanno il perisperma
—
1
—
3. Ed. a&s. nel 1. sign. RINA. Ai-na. SL V. G. Zonl. Genere teri, della sezione de'teirameri , e della
RIML'NERATEZZA. Ri mu ne ra li. sa. d' insetti dell ordiue de’coleotterl, della famiglia de* rioofori, stabilito da .tir-
Sf. Lo stess* che Remunerate!». V. e sezione de* tetrameri , e del a famiglia bv , e distinti da una prominenza in
li’ /!imun<ritzionc. de' hocolun , stabilito da La tre» Ite a forma di naso di cui è provveduta la
RIMI NERA TiVO. Ai-mu-na rn-ll-w. scapito del genere fini* di Fabricio ; i loro tes a. [Lat. chinarti» •]
Add. ni. Atto a rimunerare. quali trassero tal nome dui prolunga- RINARRARE. Ai nar-rà-re. Alt. comp.
RIMUNERATO. Ri-mu ne-rà io. Add. m. mento «triforme
r< cui di è munito la Narrare di uuovo. [Lai. rurzuz enar-
da Rimnif rnre. [Lat. comprnsatut , loro testa; son caratterizzati dalle loro rare.)
proemio nfjertus.] antenne cadenti, |l cui ultimo articolo RINASCENTE. Ai-na-ec4n-le. Part. di
RI II ('NERA TORE. Ri.mu-ne-ra-tò-ee. forma una mascella fusiforme 0 cilin- Rinascere. Che rinasce. [ Lat. rena-
Verb. ni. di Rimuoerarc. Che rimune- drica. di cui radiale è in-
il primo 0 il arena.)
ra. [Lai. remunerati *. serito in mezzo alia tromba. [Lat. rhi- RINASCENZA. Ri-na-ecèn-xa. Sf. V. e
RIMUNERATORIO. Ri-enu-ne+a-tòri-o. t>a. Da rhù» naso.: 2. Sorta di pesce — di' Ainas<*fmenta.
Add. tu Lrg. Apparti nenie a rimune- che ha la pelle scabrosa a girsi di li* RINASCERE. Ri-nó-tce-re. N'.as«.anr*m.
rai ouc ; e dicevi per lo più di D-mazio* ma volgarmente detto Squadro.
; comp. Di nuovo nascere. [Lai. renatri.l
ne. quando $i fa per ricompensa di ser- B1NACCIAJARE. R,-nac cia-jà-re. ÀU. — 2 Fig. Dicesi del Su le, delle Anime
.
vigi prestati, della anche Correspcltiva Ar Mes. RoLire un pezzo d acciajn so- dopn il battesimi) ec. 3. Maravi- —
« Oo»ro*i. vra un p-zro di ferro destinato a fare gliarsi oltremodo, Slrab iliare. —4 . B
RIMUNERATRICE. Ai-mu-«e-ra-lr»-cP. uno strumento da taglio. n. pass, drtlo di Ramo 0 Piante nel 1.
Ve h. f. di Rimunerare. Che rimunera. RINA CERBI RE. Ri-na-cerdtì-re. Alt. *tgn.
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- . . ,,
RITV RI W II
RINASCIMENTO. R i-na-t e»- mtfn-to . Sin. RINCANATA. Rin-ca-nà-ta. Sf. Gridala RINCARTARE. Rin car-tà-re. Att.comp.
Il rinascere, Nuovo nascimento. eoo rimproveri e minacce che più co- . Rinnovare, Metter di nuov o caria au
RINASCITA. ZW-fià Sf. V. e di' rouoemeuie dioesi Rebuffo. Lo stesso checchessia e Racconciare con caria.
/iinoteimmlo. che Canata. — ;
cane che ringhia. un cauto, iu un cantuccio, per non es- Riordinare le cose sue.
RINCAGNATO. Rin-ca-gnà-to. Add. m. sere osserva lo; Nascondersi. RINCA VALLATO. Tfin-ca-val-lA-fo.Add.
da Rincagnare. Aggiunto di chi abbia RINCANTUCCIATO. Rm-can-tucdà-to. m. da Rincavallnra.
il naso io dentro a guisa di eagnuoio.
Add. m. da Rincantucciare. Nascoso in RINCEFFARE. Rin*<f fà+e. All. Ri-
E dicesi anche del viso che ha tal naso. n cantuccio. gettare io faccia ; più comunemente
[Lat. limai] R INCAPONÌ RE. Jttn-ea-iNHit-ra. N.is*. Rinfacciare. [ Io ar. qafaa riprese pa-
RINCA LCETTARB. Rin-cal-eet-là-re. comp. Di nuovo tocapouire.lLai. animo lesemente , accusò di un delitto cha- :
RINCALCINATO. Rin ceLci-nà-to. Add. capo.— 2. Per trattato vale Rimetter di io •nna-'prisco.]
n>. Rincalcare.
d •
nuovo incapo, cioè Sopra, come quando niNCERCONITO. Ri^cer-comi-to. Add.
R INCALORIRE. Rin- ea -to ri-re. Alt. coloro che stringono (olive per cavarne m. da IlinoTconire.
comp. Riniiaramare , Riscaldare Ac- I’ olio o le vinacce per cavarne il vino INCRBA. J|in-cW-a. Sf. V. G. Zoo!.
,
cendere, Raccendere. (Lat. infiamma- dopo aver dato qualche stretta , allen- Genere di uccelli debordine de* tram-
re.) -
J. P r melar. Infervorare. tano lo streliojo mettono nuove olire
, poi 'eri nella famiglia delle beccacce.
RINCA LOh ITO. Rin-ca-lo-ri-to. Add. o nuova vioaccia sopra all'altra che Son distinti dalle due mandibole quasi
m. da Riocalorire. v' era prima. —
3. Rifar di nuovo e da eguali, leggermente arcuate in giù, ove
RINCALZA MENTO, flirj-eal-za-mcn lo. capo una eoa*. —
4. Aggiuguere o Ac- i solchi delle narici giungono lino al-
Sm. Agr. Il rincalzare. [Lei. fulcimm- crescerà c.4* sopra cosa. (Lat. cumu fo- I’ «tremiti del becco superiore ; hanno
3. Sollecitare Strignere. ( Lat. «r- copan fiasco; in ebr. cof vase.] leotteri, stabilito da Clairville e da altri
gere , eoliritare. ]
,
—
4. Rincacciare. U1NC APPELLATO, /fin cop-peLlà-to. cosi denominandoli dalla proboscide
(Lat. depellere, fugare . in fugarti ver- Add. m. da Rincappellare. Aggiunto, lunga e sottile di cui sono muniti. Di-
tere.] —
B. F«g. e in modo basso , An- Accresciuto. —
2. Agr. Detto del Vino lunghezza della loro tromba
stinti dalla
dare a rincalzare i cavoli, il pino e si- nel s>gu. di Rincappellare, $. 6. in mezzo alla quale sono attaccato le
mili, vale Morire. jLat.wipremirmdwun RINCA PPELL AZIONE. /fin-cop-jwi-Ia- antenne. Dicesi anche Richea.
chiudere , obire. ] —
0. N. pese, nel xiòne. Sf. V. A. Greve riprensione, RIXCillNARB. Rin-chi- nà+t. AU. Pie-
figo, del g. 1.— 7. Impinguarsi, Farsi R incannata. gare. Lai. inclinar# /ledere. — 2.
più ricco, Fornirsi , Avvalorarsi. 8. — RINCARARE. Rin-ca-rà-re. N. ass. Cre-
[
Dichinare. Abbassare. —
,
3.
]
N. pass, e
E n. ass. scer di prezzo. [Lat- ingravetare ca- ,
fig. Umiliarsi.
RINCALZATA. Rin-cal-xà-ta. Sf. Rio- riorem fieri.] — 2. Bd io Ugo. Ac- alt. RINCHINATO. Rin-chi-nà-to. Add. m.
calm, Rinforzata. crescere il prezzo. — 3. Proverb. Rin- da Riochioare.
RINCALZATO, ffin-roi-zà-lo. Add. m. carare o Riacarire il litio vale Fare il
, R1NCH10MARB. /?in-efc»o-mà-r«. N,pass.
ita Rincarare. Sostenuto , Afforzato. peggio che ai può. Rimettere le chiome; • per metaf. par-
[Lai. /alèùti#.] —
2. Per mctaf. Forni- RINCARATO. Rin-ca-rà-to. Add. m. da landosi delle piante, Rivestirsi di nuore
to. Avvalorato. Rincarare. froodi, Rintontire.
RINCALZATURA. /?in-eal- 2 a-fu-ra. Sf. RINCARIRE. Rin-ca-ri-re. Alt. e o. Lo RINCUITE. Rin-cM-tt. Sm. V. G. Zool.
Agr. Lo stesso che Rioraliamento. stesso che Rincarare. Genere d'insetti dell'ordine de'coleutteri,
RINCALZO. /fin-càl-xo. Sm. L’eziooedel R INCARNA RE. Rin-car-nà-re . N. 883. della sezione de" tetrameri , e della fa-
rincalzare: ed anche Ciò che rincalza, Di nuovo incarnare. miglia de'riocofori, stabilito da Herbst,
Che sostiene n formica. (Lat. fulcimen- RINCARTATO. Rm-car-nàto. Add. m. a scapito del genere Corculio di Linneo,
tum —
2. Fig. Ajuto, Suv venirne ma-
) da Kiucarnare. con quelle specie provvedute d'uoa testa
Caboikali, Poi. III. 121
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. ,. .
di Rinchiudere. Che rinchiude. delle rioaniacee, e delta didmamla an- volte nella coppella lo stesso metallo ,
chiudersi s'accostauo allo stelo. Jkics. Rappiccar eoa eolia. Lo stesso che RINCORANTE. /lin-co-ràn-le. Pari, di
R INCIAMPARE, /fin-cium-pd re. N.aas. Incollare, i Lat. conglutinare.) Rincorare. Che rincora . Incoraggiante.
romp. Di nuovo inciampare. (Lat. re- RINCOLLATO, /fi»*eoMà-H>. Add. m. RINCORARE Rin-co-rà Alt. comp. re.
lafci. reincitUre ] da Rincollare. Lo stesso che Incollato. Dare animo Inanimire. Lo stesso che
,
RINOUNERE. Rinc\gne-re. N. M. RINCOLLO. Rin-còl-lo. Sm. Idraul. Ri- Incuorare Incorare. [ Lat. animare ,
aoom. cooip. Di nuovo Incignerà, Rio- gurgito d'acqua. Più comunemente dai animo* ad dere,
,
incitare.) — 2. Raccon-
prav idare, Rimpregnare. Toscani si die* Ringoi fa o Regurgito. solare. Confortare- — 3. N. pass. Ripi-
RINCIPRIGNIRE /fin-cf-pri-gni*r«. All. R1NCOLPAKE. flm-col pa re. Alt. In- gliar cuor-
; e per lo più Presumersi
n. pass, e ass.comp. Tornare a incipri* colpar di nuovo. Sperare di poter fare. [Lai. ammum su-
giure, a ionasprire. (Lat. rurrmn exa- RINCOMINCI A MENTO. Rin-co-min-cia- mere.]
sperare.) m4n-to. Sm. Lo stesso che Ricomincia- RINCORATO. Rin-co-rà-to. Add. m. da
R I NC 1 1' Il I U N TO
I . Iti n-ci-pri- gni-to .Add mento. Rincorare. Lo ales-o che locorato.
ni. da Rinciprignirc. [Lsl.rurium exa- RINCOMINCIANTE. Rin-comin dènte. RINGORATORE. Rin-co-ratò-rs. Verb.
speratut.) Pari, di Rincominciare. Lo stesso che m- di Rincorare. Che riacora.
RINCIKi UNIRE. Ri n-cir-co-nì-r*. N.asa. Ricomiuciante. RINCOR ATRICE. Rin-co ra-lri-ea.Verb
V. c di* /«inarconira. RINCOMINCIARE, /Im-eo-min-cd-re. f. di Rincorare. Che rincara.
RINCIVILI RE. /?wi-d-*f-B-ra. N. ass. e Alt. e n. comp. Lo stesso che Rico- RINCORO ARE Ain-cor-dà-re. Alt. comp.
pass. Divenir civile. Lo ale»» che Io minciare. Mus.Rimetier le corde a un (Strumento
ci vii ire. {Lai. uri. ano* more* induera.J RINCOMINCIATO. Rin-co-min-eià-lo. da suono. Lat. nova* /idee applicare .] I
RINCIVILITO. Rin-ci ti-li-lo. Add. m. Add. m. da Rincominciare. Lo strato RI N CORONARE. Rin-coro-na-re. Alt.
da Rincivilire. Lo stesso che Incivilito. che R cominciato. comp. Lo stesso che Ricoronare. 2. —
RINCOBDEI.LA. Rin-co-Ldil-ta. Sf. V. RINCONELLA. Rin-co-ntUa Sf. V. G. . E o. pass. lucorooarsl di nuovo , Ripo-
G. Zoo!. Genere di pesci della secooda Zool. Genere di conchiglie stabilito da ne! si la corona In capo.
tribù della numerosa famiglia degli Fischer a scapito delle lerebralule il , R1NCOROXATO. Rin-co-ro-nà-to. Add.
sraroberoidei nell* ordine degli acaniot- quale comprende le specie che si pro- K incoronare.
m. da
t erigi,caraMrrir/ali da un corpo ailun- lungano in appendice rostriforme. [Lai. RINCORPOR AMENTO. Rin-cor-po-ra-
gaio a foggia di sanguisuga, c terminato rhynchonella. I>a rhynchos rostro.] mén to. Sm. Il rincorporarc , e L entrar
da un muso lungo rostriforme. ( Lat. RINCONTRA. Rm-còn-tra. Voce usala di nuovo io qualche corpo ; o Ritorno
rhy>'Cobilrlla. Da rhynchos rostro , e avverb. Alla riocootra ciò* A rincon-
, della spirito al corpo. (Lai. transiiu* in
fiele II ci sanguisugi). | tro. alimi rorpu*.)
RINCOBOTRIDI. ftin-cj bò tri-eli. Sm. RINCONTRARE. Rìn-con-trè-re. Alt. •
RINCORPOR A HE. Rin-cor-po-rà re. Alt.
V. G. ZO"l. Sotto-genere di vermi del- Andare o Farsi incontro a chicchessia. f Lai. rur-
comp. Incorporar di nuovo,
l’ord o« de'ccstoidci, e del genere frofrio- [ubvtam irs i —
2. Intoppare in alcuna ali») adlegere, cooptare.) 2. E n. pass. —
crphalus, hi cui ai comprendono quelli c<sa. —
3. E n. pass. Abbattersi, Rio- Entrare di nuovo u«l corpo o lidia mas-
che presi-ulano sotto forma d‘ un
si lopparsj. —
I, Confrontare. si di prima.
grappolo, i cui acmi sono muniti d'uoa RINCONTRATO, /(in-coa-lró lo. Add.m. RINCORPOR .KTO. Rineor-po-rà-to. Add.
specie di rostro uncinato. [Lat. rhyn- da Rincontrare.— 2. Inorgoglito, Insu- m. da R incorporare. Di nuora incorpo-
cobotrydi. Da rhynchos rostro , e botry perbito; ina in questo seaso r fuor d'uso. ralo. Lat. ruma adlectut, covptatus.]
grappolo | RINCONTRO. Rin-cùn-tro. Sm. Il ria- RINCORRERE. Rin-cór-rs-re. Alt. «ooai
KINCODER1. Rineò-de-ri. Sin. pi. V. contrarr-, L'abbattersi a caso in persona Correre dietro. Inseguire , o piuttosto
U. Zool. Genero d‘ insetti dell' ordine o cosa. (Lai. occunu*.] - 2. Confronto, Tornar correndo sul mede- imo luogo ,
dc'oil rotteci, della sezione de'tetramcri, Paragone. —
3. Itipruova , Riscontro. oppure Correre innanzi e indietro, An-
e della famiglio de' rincufori , stabilito — 4. Agr. Il latore che si attacca alla dare e venire di corsa. [ Lat. inacqui. ]
da Schocnherr , i quali si distinguono vite. —
0. Cosi in Toscaoa chiamasi — 2. Fig Ripassare nella memoria .
per la pelle rug„.a del loro d'>rsO-[La(. Quel secondo palo posto alla vite per Riandare la stessa cosa. 3. E n. a$s. —
rhynchaUra. Da rhynchos rostro , e obbligarvi il capo ripiegato. nel primo sign. adoperato anche in for-
deras pelle, cuo)».) RINCONTRO. Prep. che si unisce al terzo za di sm. —
4. Dsr noja Molestare. ,
RINCUFORI. flm-cb fó-ri. Sm. pi. V. G. caso. Rimpetto. All’opposilo. [Lai. can- RINCORSA. Rin-cór-sa. Sf. V. delfoso.
Zool. Famiglia d insetti stabilita da tra.) —
2. In questo senso diresi anche Quel dare indietro ebe altri fa per sal-
(.ntrcille , che corrisponde a quella dei piii comunemente A rincontro. Al rin- tare o lanciarsi con maggior impelo e
rmuceri o rostricuroi di Dumrnl , del- contro. —
3. A rincontro, vale anche In leggerezza. Onde Prender la sua rin-
I' ordine de* coleotteri tetrameri , che confronto, A paragone, ed «oche Al con- corsa e simili.
comprende i generi Uruehut, /ittehbus, trario, Per l'opposto, c si usa aorbe av- RINCORSO. Rin-cór-so. Add.m. da Rin-
e Cureuliu di Lioneo. Questa famiglia verb. —
4. E per esima. In corrispon- correre. [Lat. rrpultua, aoercitus.]
è caratterizzala essrnzijlmrok- dalla denza o contraccambio. Per contrappo- RINCOSIA. Rin-cò-ei-a. Sf. V. G. Boi.
inserzione delle biro antenne, che sotto sto. —
5. Di rincontro. Dirimpetto; che Pianta della China eoo cui Loureiro ha.
poste sopra una specie di rostro, o naso scrivesi anche Dirincontro. nella famiglia delle leguminose e nella
prodotto dal prolungamento della fron- RlNCONVERTIRE. Ri neon -ver- li-re. N. diadclùa decaudria , stabilito un gene-
132
«le
. .
dalle cinque caselle o ripostigli Conte- gano; ma è V. bassa. [Lat. retro-edere. infondo.)
nenti semi, e terminate in rostro. (Lat.
i reirogredi. In frane, riculer vale il me- RINEO. Ri-ne-o. Add. e sm. V. G. Anat.
rhyncholheca Da rhynchot rostro, e
• desimo, da cui parte deretana, lo gali, Muscolo detto .Vaiali*, che secondo Du-
th^cc ripostiglio.) che ba pur am he eul per eignilicarc il glia, esce carnoso dal l'estremità dell'os-
RIXCOTECO. ffin-co-tf-co. Sin. V.G. B..t. di dietro , culaich vale spingere in- so del naso dalla parie coatigua all'osso
Geni-re di piante della famiglia delle dietro. 1 . —
2. E per metaf. 3. Di- — ma ‘celiare, e s'iosertsce io tutte le car-
higiMMieee e della didinamia anglo- cesi anche del Cannone cbe dà indietro tilagini delle aledello stesso naso. (Lat.
.
crescere. [Lat. tuedere. Dalla particella Rinculare. tà, scabrosità e bave, colk quali escono
iterativa re. e dal lat. tn^raceacere di- RINCUOCERE. Rincuò-ce-re. AU.anom. dalla forma.— 3. Parlando di panni lani,
venir grave, molesto. ]— 2. Aver dispia- Lo slrs*o che Ricuocere. R iuett re dicesi II tagliar eoo le forbici
.1
cerò , rammarico di alcuna cosa. 3. — RINCURVARE. Rin cur-và-rt. Att. comp. I luoghi peli che sopravvauzano gli orli
Crescer di nuovo Incurvare di nuovo, Rinchioare. de' vivagni a luttii tessuti di lana che
R INCRESCEVOLE. Rin-cre-tcé vo- la. RIKCURVATO. /fin-cur-uà-to. Add. m. gli banuo stretti. Questa operazione ,
Add. rum. Nojoso, Fastidioso. Che por- da Rincurvare. cbe d:cesi Rioeliatura si fa da giova-,
ta Irdio, Stucchevole. Lo stesso che In- RIN DI RIZZARE. Rin-di-riz-sà re. Neut. ni operaie.
crescevole. [Lat. tnoJcafuj.) pass. comp. lodirizsarti di nuovo. R1NETTATO. Rinet-iàto. Add. m. da
RINCRESCE VOLEZZA. /fin-cra-ice-to- RINDIRIZZAro. R
indi-rit-sà-to. Add. Umettare [Lai. repuryalut.)
Bm
.
a. Sf. ast. di Rincrescevole. Lo ra.da Uiudirizzare. RINETTA TORE. Ri-net ta-tó+t. Verb.
stesso che locrescevolezza. RIN DOLCI ARE. Rin dol-cià-re. N. asa. n. di Rioettare. Usalo in forza di sia.
RINCRESCEYOLISSIMO. Rin-crt-tet-vo- \
e pass. Lo slesso che Riodokirc. per Colui che rinetta i lavori di getto.
123
ale
—-. ,
min BIX IV
RI NETTATURA. Ri-netta-iù-ra. Sf. Ar., pass, nel primo sigo. —
5. E parlando pass. moni. comp. DI nuovo o di van-
Mes. Il rinfilare. (Lat. jpMfjamen.] — di Battaglia , Riaccendersi , Rinfor- taggio infondere, Mettere di nuovo o
2. 11 rinettare i lavori di Udì. zarsi. da» vantaggio della cosa cb’c venula
R INETTO. Ri-nét to. Add. aloe, di Ri- RINFIAMMATO. Rin-fiam-mà-to. Add. meno; « per lo pili dicesi de' liquidi
cettato. (Lai. purgo!»*.] m. da Rinfiammare. Riacceso; e diecsi o di cose che vi s'iofondaoo e strug-
RINFACCIAMELO. Rin-fac-cia-mén-to. tanto nel sign. proprio come nel meuf. gono. { Lat. rurtut infondere- ] 2. —
Sm. Il rinfacciare. (.Lai. txprobra- (
Lai. tn/Tammatitf.| Fare foado, folto. —
3. Veter. Cagio-
tio.] RIN'FI ANCA MENTO. Rin-fìan-ca^nén-to. ni re al cavallo la infermità detta Rio-
RINFACCIASTE. Rin-fac-ciàn-U. Pari, Sm. Il riofiancare, Rinforzala, lt mt ir- fbudlmeoto.
di Rinfacciare. Che rinfaccia. ta mento. (Lat. /ùicimenlum, corrobo- RIN FON DIMENTO. Rin-fvn-d i-mén- 1 o.
RINFACCIARE. Rin-fac-oià-re. Alt. Dire romanttrai.] Sm. Il r infondere Nuova o Maggioro
;
in faccia cose spiacevoli e odiose, Rim- RINFIAMMARE. Rin-fian-càrc. Att.Ag- infusione. ( Lai. nata infutio. — 2.
proverare aspramente. [Lat. txprobra- giugoer fortezza agli ediOcii o simili ,
, Per metaf. Noja, Fastidio. 3. Veter. — ]
re, objicer*.] —
3. Rammentare ad uno da'fianchi, o sia dalle bande. [Lat. te- Um sorta di malattia che viene a' ca-
i benefizi! fattigli , nell alio di rampo- iera folcire.] —
2. E per metaf. Favori- valli.
gnarlo. re, Sostenere, Soccorrere. BINFORMAGIONE. Rùi-far-ma-gió -ne.
RINFACCIATO. Rin-fae-àà-to. Add. m. RINFIAMMATO. Rin-fian-cà-to. Add. m. Sf. V. A. V. e di’ Riformajione.
da Rinfacciare. da Riofiancare. Fortificato da’ fianchi , RINFOftM ARE./fin -for-mà re. Alt comp.
RINFACCIATORIO. Rm-fac-da-tb-rfo. dalle bande ec. [Lai. lu/fuitui, corro tu- Mettere nuovamente in forma; Formare
Add. m. Appartenente a rinfaccia- rai uj.] —
2. Fig. Soccorso , Corrobo- o Informare di nuovo, cioè, Dar nuova
menlo. rato. forma ed essere a checchessia. [Lai. ri-
RIN FALCONARE. Rin-fal-co-nà-re. N. RIN'FI ANCHEGGIATO. Rin fian-cktg- formare.) —
2. E n. pass.
pass. V. A. Rallegrarsi a guisa del fal- già-to. Add. m. Nuovamente fiancheg- RIFORMATO. Rin- far nà to. Add. m.
cone, quando vede di che far preda , e giato. V. e di' Rinfrancato. da Riformare. [Lat. riformata!-]
tig. Rimettersi in asaetlo, in ordine. RINFIAMMO* Rin-jiàn-co. Sm. Archi. RINFOKMAZIONE. Rm-fur-ma-siA-ne.
(Lat. hilarezeere.] Nome generico di ogni opera di muro , Sf. comp. Nuova informazione.
R1NFAMARE. Rm-fa-mà re. Atl. Tor- costrutta di fianco ad un'altra per ac- RINFORNABE. Rin- for no-re Alt. comp.
nare in fama alcuno Render , la fama. eri scerne la soliditA o per farle soste- lufornar di nuovo. Metter di nuovo nel
(Lat. bona nomini raifiluar*.] gno. forno o nella fornace.
RlNKAMATO./fin-fa-mò-to. Add. m.da RINFILARE. Rin-jUà-re. Atl. Infilare RINFORZATO. Rin-for-nà-to. Add. ra.
Rinfuriare. di nuovo; opposto a Sfilare, e dicesi di da Riufornare-
RINFANCIULLIRE. Rin-fan<iul-li-re. Corone di perle, di margheritine da la- R1NFORZAMENTO. Aìn-^r-za-mdn-(o.
N. ass. Tornar faneinllo. vori donneschi ec. —
2. Rinfilar l'ago : Sm. Accrescimento di forre; anticamente
RINF ASTUCCI ARE. Rin- fan-toc-cìa-re. fig. idiotismo donnesco esprimente la Riuf-iruia. [Lat. tubtidium, corrobora-
N. ass. Tornar fanciullo e per estens. difficolti di far checchessia. mentum.)
Perdere il senno virile, più comunemen- RINFILATO. /finitelo. Add. m. da RINFORZANTE. Rin-for-zàn-te. Part.
te Rinfanciullire, Rimbambire. iLat. Rinfilare. di Rinforzare. Che rinforza.
rapueroarere.) —2. Atl. Rivestire, Ri- RINFIORARE. Rin-fio-rà-re. All. Lo RINFORZARE. Rin- for-zà-re. Atl .comp.
mettere in assetto. stesso che Rifiorire. 2. E— n. pass. Aggiuguert fora. Accrescer forze. Far
RlNFARClARE. Rin-far-cià re. All. V. R1NFLORARE. Rin /lo-rà-re. N. ass. e più forte. [ Lat. turai augerc , addere.)
A. Riempiere. |Lai. re farcir*.] pass. V. • di’ Rifiorire. [Lat. refloretce- — 2. di Terre, di Luoghi ai
Dicesi
RINFERRAJOLARE.
re. Alt.
Rin-fer-ra-jo-là- re. —
3. E fig. Rinvigorirsi. quali facciano o «.'aggiungano forti-
si
Coprire altrui col ferraioolu. RINFOCARB. Rin- fo-cò-re. Alt. comp. hraziooi, e dt soldatesche in pericolo
E u. (.ass. Coprirsi col ferraiuolo.
2.
en. pass. Reduplicativo d'Infucare. In- alle quali se ne aggiungano altre , che
RINFERRaJOI.ATO. Rin-fer-ra jo-la-to
Add. ni. da Uinferrajolare. Avvolto
fiammar grandemente. (Lat. concole- si chiamano di rinforzo. — 3. Dicesi
nel tetre.] Rinforzare 1' assedio.
Rinforzare l'as-
ferrajuolo. RIXFOCATO. Rin-fo-cà-to. Add. m. da salto, la battaglia ec. e vale Aumentare
BINFERRAJUOLARE. Rin-fer-ra-juo. Rinfiorare. la forza dell' assedio , Riaccendere (a
la re. Alt. e u. pass.
ferrajolarc.
Lo stesso che Rin RINFOCOLAMF.NTO. Rin fo-co-la-mén- battaglia ec. —
4. N. ass. e pass. Ri-
to. Sta. Il riofocolare.Accensione. [Lai. prender (orza e vigore. ( Lat. t irai re-
R1NFERR A J COLATO.
là-tu. Add. m. da Rinferrajuolarr. Lo
Rin-fer ra-juo- incenato, oeiiui.) sumere.] —
8. E nel sigo. del §. 3. —
RINFOCOLARE. Rin-fo-co-là-re. Alt. 6. Mus. Rinforzando: iodica ebe la nota
stesso che
RINTERRARE.
H inferra juìaio. Rinfocare. — 2. Per metaf. Ardente- cosi segnata debba essere eseguila con
Rin-fer-rà-re. AH. Ras- mente inanimire alle operazioni , In- un suono più intenso.
settare alcun ferro che sia rotto o con-
sumato.— 2. E fig. e in modo basso
i
ter forare. —
3. N. pasc. e ass. nel pri- RINFORZATA. Rm-for-zà ta. Sf. V. e
mo sign. [Lai. eoncaleieeri.'j—4. Com- di'Rin forzamento. Lat. eorroOoralio.]
(
Rimettere in ordine, lo forra, io danari muoversi con veemente ira. ( Lat. ex ar- RINFORZATO. Rin-for-sà-to. Add. m.
simili; e in questo scaso dicesi anche «fescere.] da Rinforzare. —
2. Corda o Cordicella
R infero mure.
RINTERRATO. Rin-fer-rà-to. Add. m.
RINFOCOLATO. Rin-fo-co-là-to.Add.m. rinforzala, cioè Ritorta. 3. Mus. —
da Rinfocolare. Infiammato, e fig. Ac- Rinforzato: fe rendere il suono più in-
da U Inferrare. ceso d'amore, di sdegno e simili. tenso e marcato.
R INTEREZZA RE. fiin-fe-ruz-za-re.Ml. RINFODERA. Rin-fìbde ro. Sf. Mario.il RlNl'OKZICARE. tiin-Jor-zi-cà-rt. Atl.
Rimettere altrui in danari, Riforniroe- rinfoderare, nel s<gn. del g. 2. e o. ass. Frequentativo di Rinforzare.
lo. che dicesi anche Rinterrare.
RINFODER ABILE. Rin-fo-dt-rà-H-lé. V. disusata. (Lai. turai Oddere , au-
RINFERt ORARE. Rin-fer-vo-rà-re. Add. com. Da potersi riporre nella va- gere.)
Ali. lufenorar di nuovo, e talora sem- gina Atto a rientrare nel fodero.
. RINFORZO. Rin-fbr-zo. Sm. Accresèi-
plicemente Infervorare.— 2. E o. pass. RINFODERARE. Rin-fo-de-rà-re.y.ptiS. mcolo di forze, Ajuto, Sussidio; e s’io-
R1NFERV ORATO. Rin-fcr-vo-rò-lo. Add. comp. Foderarsi di nuovo , Foderarsi tende anche della cosa la quale data o
m. da Uinfervorare. bene , Rientrare nel sigo. di Ristrin- agiriunta accresce le forze. [Lat. iub-
R NF A M Al A GiON E.
I I
Rin-fiam-ma-gió-
ne. Sf. couip. Red, Nuova io fiamma
gerà in sé, Raccertarsi, Ritirarsi. 2. — luiitrai.] —
2. Milit. Aggiunta, Sussi-
Mario. Alt. Rinfoderare una nave: È dio di soldatesca, di nuova geole per
«inue; e si preode anche assolutamente (operazione che si fa ad mia nave, la accrescer furia a quella colla quali ai
per IiiGammagionc. (Lat. in/lammalio,
urrfor.)
cui costruzione sia stata fallala e che congiunge. —
3. Ar. Me*. Rinforzo dei
non essendo abbastanza piena alla li- canuonc : Cosi chiamasi dai gettatori
RINFIAMMARE, Rin-flam-mà-re. All. nea d'acqua e sul davanti, non regge delle artiglierie la maggior grossezza
Di onnvo inliiiiuinure, c talora anche lu- alla vela. Questa rinfodera è un au- del metallo nella parte posteriore della
tramare semplicemente [ Lat. tn/7am-
ti.
ra calo di grossezza e larghezza , che canna. Il primo rinforzo comincia dal-
mnre.) —
2. Riscaldare, Infocar gran- si procura alla nave per mezzo di nuovo l'astragallo del focone, e va a iìoiro
demente.— 3. Per metaf. Eccitare, Ri- fasciame. alla fascia della prLrna cornice al dt
svegliare qualsivoglia affetto.— 4. E u. RIXFONDERE. Rm-lon-de-re. AU. e o. sotto delle maniglie e degli orecchio-
124
E
, —,, | —
RI % K IH» RI X
oh il secondo comincia da detta ra- di confetti ed altro; più comunemente nei sigo. del g. 7. —
5. Mario. Nuova
scia o cornice e termina in quella che Rinfresco. —
5. Mitit. Rinfurio di gen- provvisione di viveri o necessari! o di
sta immediatamente dopo gli orecchio- te; Il Rinfrescare nel sigo de) $ 12. piacere.
ni : questi due fioroni vauuo sempre 6. Riposo dato ai soliati; Il rinfrescare RINFRIGIDARE. Rin-fri-gi-dà-re. N.
diminuendo sino a la volata, che dimi-
. la gente nel sigo. del §. 3. — 7. Quan- pa»«. Rifrigerarsi. Farsi freddo.
nuisce ancor pili. —4.
Mus. Strumenti tità munizioni
di viveri e di da ristorare R1NFR1GNATO. Rm-fri-gnà to. Add.
di rioforto; Quegli strumenti che nelle e rifornire la soldatesca. m. Aggiunto di viso rugoso, che anche
musiche a grande orcbesiia si usano RINFRESCANTE. Rin-fre scàn te. Pari, dieesi In frigno. (Dal frauc. re/rognè cito
Sovente per rinfuriare i contrabassi. di Rinfrescare. Che rinfresca. vale il medesimo.
— 5. Marin. Ogni peno di tela che si RINFRESCARE, Rin-fre-scà-re» Atl.Far RINFRINZELLARE. Rin-frin-tel-là-re.
addoppia sulla vela si chiama Rin- . fresco quello ch e caldo. [Lai. re frige- Alt. e n. V. familiare del d,a letto fio-
forzo; come sono le biade de’ terzoruo- rare.] —2. Fig. Ricreare , Ristorare rentino. Fare no frinzello , cioè un rU
li, delle testate, le battkoffe, le patte Riprovvedere, Relìciarc; e diecsi per lo mendo o cuciture acciabattata.
delle vele, ec. —
6. Dicesi Rinforzo di più nel seoso militare. (Lat. recreare , RINFRONZARE. R in-fron-tà- re. All È
vele , quando se ne aumeuta il nn- reficere.) —
3. E per metaf. 4. Rin- — ter mi uc de* pittori, scultori e simili e
mero per aumentare la velucilA della novare, Rinnovellare. Riofoodere.(Lal. vale Rassettare, Racconciare e Racco-
corsa. innovara.] —5. Onde Rinfrescare le modare, al meglio che si può, cosa molto
RINFOSCARE. Rin-fo-tcà-re. N, pass. plaghe. V. Piaga. § 13. 6. Difetti— guasta e scassinata.
D' venir fosco. Rinfrescare nella memoria alcun che ad RINF RONZI RE. Rin-fran-t i-re. N. ass.
RINFOSCATO. Rin-fo-scà-to. Add. m. altri e vale Recarglielo a memoria. Ri- Di nuovo froniire. (Lai. refrondcsctre.
Ja Rinfoscare. cordarglielo se il dimenticò. 7. N. — Viene dal iat. front , /ronda.) 2. N. —
BINFRANCAMENTO. Rin-fran-ea-màn- ass. nel primo e quarto sign. 8. Par- — pass, e per metaf. Cosiamo anche per lo
to. Sm. Il rinfrancare. Rio vigor inumo. lando di male o buone Nuove, vale Ve- Rassettarsi e Azziniarsi che faano le
( Lai. cirtum instouratio usi refe- , Dime frequentemente-— 9- N. pesa, nel dooue, tolto dagli arbori, quando si ri-
dia-} primo e quarto sigo. — 10. Ristorarsi, veston di nuove froodi 3. Rassettarsi—
RI N FRA XC ANTE. Rin-fran-càn-te. Pari, Ricrearsi , Pigliar ristoro di di cibo o alquanto, e dicasi anche degli uomini.
di Rinfrancare. Che rinfranca, riposo. [ Lai. solari. 1 — 11. Riprovve- RINFRONZ1TO. Rin-fron-ti-io. Add. m.
RINFRANCARE- Rin-fran-cò^re. AU. dersi di viveri. —
12 Milit. AU. e n. da Rinfronzirc.
Rinvigorire, Affrancare, Avvalorare, pass. Mandar nuovi soldati , gente fre- niNl: l'OCARE. Rin-fuo-cà-rc. Alt. e n.
Corroborare. [Lai. virai adite ere, con- sca in rinforzo della stanca ed oppressa. pasv. Lo stesso che R infoca re.
firmare, corroborare. Dalla particella Onde Rinfrescar battaglia per Riac-
la R1NFUOCOLARB. /? in -/ùo-co-ld-ra. All.
Iterativa re, e dal celt. gali, frog un- cenderla . Rinforzarla. ( Lai. prarlium e o. pass. Lo stesso che Rinfocolare.
taehd vivacità, vigore.]— 2. Ricompe- instaurare reintegrare.}— 13. Ingros- 2. Infocarsi fortemente , Arroventarsi.
rare, Rassicurare o simili.—3. N.pass. sare. Rinforzare semplicemente , Ag- — 3. fi nel sign. del §. 4. di Rinfoco-
Rifarsi de’ danni sofferti. 4. Ripul- — giungere nuova gente a quella che già lare.
lulare. si ha. —
14. Rifornire, Sostituire nuo- RINFURIARE. Rin-fu+i-à-re. N. «ss.
RINFRANCATO. Rin-fran-và-to. Add. ve moniiioni alle consumate o distrut- comp. Infuriar di nuovo, ed anche Cre-
m. da Rinfrancare. Avvalorato, Contor- te. —
15. Dar riposo e ristoro ai soldati scere nella furia. — 2. fi fig.
talo. stanchi. —
16. Far fre-ca con acqua RINFCSAMENTB. Rin-fu-sa-min-te.Aee-
R1NFR ANCESCARE. Rtn-fran-ce-scà*t. una bocca da fuoco, riscaldata dal conti- A Ila rinfusa, Confusamente.
Alt. e u. pass. Ritornare sur uoa me- nuo tirare. —
17. Marin. Dicesi che II RINFL'SIOXB. Rin-fu-si-ò-ne. Sf. Nuova
desima cosa. [
I.at, repttere , replicare vento rinfresca, quando cresce la forza o Maggiore infusione. [Lat. rtfutio.]
iterare. 'Corrotto da Il o fresca re. 1
i di esso. RINFUSO. Rin-fù-to- Add. m. da Rio-
RIFRANGERE. Rin-fròn-ge-re. AU. RINFRESCATA. Rin-fra-tcà-ta. Sf, Rin- toodere. Che ha ripienezza , Ripieno.
*oom- comp. Di nuovo frangere; e ta- frescamrnto; e più propriamente dicesi [Lai. refertus.) —2. Confuso, Mescola-
lora semplicemente Frangere. Lo strs*» della Stagiooe in cui l'aria comincia a lo , Mi-to confusamente , Ammassato
rhe Rifrangere. [ Lat. ili tórre.] 2. — rinfrescarsi. |L«t. refrigerai*}.} senza distinzione. — 3. Dicasi in modo
u. ass. — 3. E detto del Mare quando RINFRESCATI VO. Rin-fre tea-U-vo. avveri». Alla rinfusa e vale Confusa-
lesue onde ripercosse si rompono. 4. — Add. e sm. Alto a rinfrescare. Che rin- mente. — ,
naziooe. V. e di’ Raffrenamelo, Affi- sti ordinari!. 3. Cosi chiamasi ds'tor- RIX G ALLL'ZZ ATO. Rin-galluz-zu- lo.
namento. (Lai. rrfmentititi. |
nai 11 primo lievito che si t rinfrescalo; Add. m. da Ringalluzzare. Lo stesso
RINFRESCA MENTO. Rrn-fre-sca-min- che anche dicesi Ritocco. —
4. Milit. che Ingalluzzato. (Lat. gestiens, sttpv-
to. Sm. Il rinfrescare, e Ciò che rinfre- Riposo dato si soldati nella calda sta- bient. J
sca, f Lat. rf/rigeratio.) 2. Per me- — gione o dopo lunghe fatiche. Quindi RING ALLL'ZZOL ARE. R in -gai-lux -so-
taf. Nuovo provvedimento Rinnova- ,
cbiaraaoai Quartieri di rinfresco. Quei là-re. N. ass. frequentativo di Ringal-
mento o Rinfandimrnt.i di cosa che sia luoghi ne'quall ai alloggiano per alcun lursare, ed usalo anticamente anche
venuta o sia io sol venir meno. (Lai. tempo le soldatesche onde riposarle*— per Riogaliuzzare. [Lai. gestire.]
euppaditatio.) —
3. Ricreamenlo, Ri- 5. Nuova provvisione di vii eri o di mu- RING AM BARE. ìiin-gam bà-re. AU. Ar.
storo. [Lat . recreatio, solamen.] — 4. nizioni. —
6. Rinfurio, Nuovo ajutodi Mes. Far un gambo artifiziale a chec-
Apparecchiamento d( bevande gelale , soldati: Lo stesso che Riu Cresca rneu lo , come , per esempio Riogam-
chessia; ,
125
, 2 . ,, 1 |.
IV IV IN
bare uo Gore sgambalo per porlo nelj RINGIIIOTTIRE. Air» ghioMl-re. AU. e emìtteri, e da Pabriclo cosi denomioati
OMIIO. 0. anom. comp. Inghiottire di nuovo perchè la loro borea consiste io un ro-
d
INGANGHERARE. Ain-aon-ghe-rò-re. Ringojare. stro osiKcbiatojo ri vest ito 'una guatai
Att. Rimettere in gangheri o io cosa RINGHIOTTITO. Ain gAirf-iido. Add. articolala. [Lat. rhgngota. Di rhynehos
simile a gangheri ; contrario di Sgan- m. da Rioghiotlire. rostro.)
gherare. (Lai. cardine* ruriu* interert ]
RINGI. Ain-gt. Sm. sioc. di Eringio. Bot. RINGRANA. Rin-grà-no. Sf. Ar. Me*.
—2. Per meiaf. Ritrovare Riunire ; ,
Volgarmente detta Caltatreppolo. (Lat. Duca scavata in terra a forma di cono ,
ma é dello flit burlesco.— 3. Vale anche eryngtutn campestre Ain.| 10 cui si mette la vena di ferro mescolata
Accomodare. RINGIA. Ain-gi-a. Sf. V. G.Zool. Genere con carbone per incuocerla prima di
,
RING ANGUE RATO. Rin-gan-gKe-rà-to. d’ insetti dell' ordine de'ditterl della , passarla nel forno.
Add. rn. da Ringanghcrure. famiglia degli alericeri e della tribù , RINGRANARE. Ain -gra-nd -re. Att. Agr.
|
RINGARZULL1RK. Ain-gorsuMi-re. 1
lìori.
[
Lai. rhyngia. Da rhynehos ro- glire, Render borio mi , superbo. 3. —
rttumtrt. yuasi Rùtgavignare, pigliare stro.)
E n. ass. Diventar più grande. Ricre-
alle gtvigoc, e fig. Pigliare, Ripigliare. RING INOCCHI ARE. Rin-gi-noc-chià-re.
Att. e n. pass, luginocchiare e Inginoc-
scere. —
4. E n. pass. Insuperbirsi. Inor-
Nrl lai. barb. si ha guuanu* tannila goglirsi. Dar»i grande aria.
per gianduia; d'onde il prorenx. gai a- chiarsi di nuovo. —
2. lo sigtt. su. coi RINGRANDITO. Rin gran-di-to. Add.m.
nhar usato da' trovatori in senso di ag- quarto caso, presso alcuui artisti, Rifar da Kìngrandire. Fatto più grande ,
d alcuni animali, c particolarmente dei a-s. Divmir gioviale, Kiogioirc. [Lat. RI NG R AZI ABI LE. Ain -gra -: ii~bi-U.
cani . quindi) irritati , digrignando ì At'ùzreieere.) Ad*!. eoa. Che merita ringraz lamento.
denti e quasi brontolando , mostra o di RI NGIOVI ALITO. Aift-gio-uta-li-lo.Add. Atto a esser ringraziato.
voler mordere ; e figura la meute si dice in. da Kiogiovialire. RINGRAZIAMENTO. Rin-gra-xia-mén
anche degli uomini. (Lat. gannir r, rin- RINGHIARE. Rin-gi-rà-re. N. ass. c to. Sm. Il ringraziare, Rendimento di
gere. Ringert , in frane, jrincer In pass. comp. Girare attorno. Rivolgersi grazie, Riemoscimento di favori, bene
•lente, in ingl. to grin in ss»?, j/rnni- Cd ni odi m*-nte. [Lat. ee ciré umwtere , fliii ricevuti. [Lai. gratiarum aetio.ì —
non, io ted. kni'schrrn s<>n voci fall? circumire.) 2. Dicevi Passare con ringraziamenti
per onomatnpea. lu hrrlt. rinclum mug- RINGOJARE. Rin go-jà re. Alt. comp. alcun* casa , e vale Gradirla tenta ac-
gito )— ì. Fig. Lasci «ire. Ingoiare di nuovo. (Lat. rtsorbere,] cettarla.
RINGIilERA.Ain-9Aid-ra.Sr. Luogo dove RINGOIATO. Aùi-yo-jTMo. Add. m. da RING R AZI A M EN TONB. Ai" -gra- sia -
a'annga o si parla pubblicamente ao- ; Ringoiare. m-n-tj-ne. Sm. accr. di Ringrazia-
ticam. Arioghiera. ( Lai. rostro. Cosi RINGOLFO. Rìn-gól fo. Sm. ldraul. Al- mento.
detta dall' arringare.} 2. —
Pigliar la trimenti Ringorgamanlo , Riogorgo RINGRAZIASTE. Ain gra ziàn-te. Pari,
ringhiera, «ale Arringare. 3. Archi. — Rigurgito.
,
o di legoo e simili per riparo a finestre, perquaìrh impedimento nel loro corso.
1
noscere i benefitit con umili parole c
a logge, a terrazzi , a piazze re. [Dallo (Lai. rumor. | m*i«trarseno grato. [I41I. grafia* agere .
spago, ringlera serie, ordiur, bis, che RINGORGARE. Ain-jorjà-re. N- ssv. — 2. R a. ass. — 3. F. col terzo caso
vico dal celi, gali .reang di siimi senso. Rii.onli.vre e dicesi propriamente del- all’ usa latino. — 4. B io (orza di ?m.
—
;
In provrnz. dicevi ringwro.) I' acque trattenute nel loro corso da per Ringraziamento. 5 Sia ringrazia-
RINGHIO- Ringhio. Nm. Il riogbiaro. qualche ini pedi iub olo. [Lat. infutnrscs- lo Iddio: modo di dire che s’usa quando
[Lat. rwtuz.j —
2 La bocca de' cani. re. Da gorgo. \ altri è contento della riuscita d« alcuna
(I»al gr. rhynehos rostro.) RINGOIlGATO. Ringor-gà-to. Add. m. cosa.
RINGHIOSO. Ringhioso. Add. m. Che da Ilingorgare. Rigonfiato.— 2. Ingor- RINGR AZI ATI VO. Rin-gra-eia-(i-no.
ringhia. (Lat. ringens gunnien* ) ,
— gai*-, Raccolto. Uitt<-nato. Add. m. Atto a far ringra «'amento.
Proterb. Cau ringhioso c non fur/ so . RINGORGO. Rin-gùr-go. Sin. La stesso RINGRAZIATO. Ain-gra-zid-to. Add. m.
guai alla sua pelle, vale A chi minaci ia 1 he Ringorgaraeoto. da Ringraziare.
|
viua possanza di nuocere , ne incoglie RINGOTI. Ai» gb ti. Sm. pi. Zonl. Classe , RINGRAZI ATORE. Am-gra-zid-ttì r*.
male. d'iuietti che corrisponde a quella degli I
Veri», m. di Rtograziaro. Che ringrazi»
126
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, . « , ,
scongiuri ,
—
gl* ingegni , ec. 5. picesi Rinnovare. Rifatto Riformato. [Lai.,
eoo nuovi lavori, come di eserciti cui Rinnegare mestiere e vale Hinuo-
il renatala*, instauratiti
si accresca il numero de' soldati. 3. — xiarvi. Cessare di farlo. — 6. Dicesi Rin- RINNOVATORE. Rin-no va-tó-re.Yerb.
)
E n. a ss. Crescere, Farsi maggiore. negar la pazienza e vale Perderla. 7. — ni. diRinnovare. Cbe rinnuova. [Lat.
RI SGROSSATO. Rin -gros-sà-to. Add. m. N. ass. nel primo sign. — 8. E o. pass. renooator, mitouratar.)
da Ringros>are. (Lai. auclui.) RINNEGATACCIO. Rin-ne-ga-iàc-cio. RINNOVATRICE. /lin-no-tia-fri-ee. Verb.
RINGUAINARE. Àin-gaa-i-nà-re. Att. Add. e sm. pegg. di Riuoegato. f. di Rinnovare. Cbe rinnuova. (Lat.
e n. Riporre, Porre di bel nuovo il (erro RINNEGATO. Ui'n-ne-gà’to. Add. in. da rvflovatrùe.]
nella guaina, Del fodero.(Da inguainare Rinnegare. Usato aoebe In forza di »m. RINNOVAZIONE. Rinno-va-sió-ne. Sf.
che vico da guaina. Io frane, rengainer parlando di persona. Che ba rinnegalo*, Ilrionovarc. ( Lat. renovatio , inifau-
vale il medesimo.] Quegli che ha rinunziato alla fede, per
—
raiio.ì —
2. Rrdintegrazione. Rifaci-
R1NGUAINATO. Rin-gua-i-nà-to. Add. abbracciare altra religione. 2. Per —
mento. 3. Rioascimeoto, detto de’pia-
m. d» Kioguainare. snuil. Cao rinnegalo. Rinnegalo tradi- ned.
K1NGUIGGIARE. Rin-guig-già-re. All. lorr.f simili sidifono # 'l rul P* r villania. RINNOVELL AMENTO. Kin-«o-wUa-
Harcouciar le guigge. R1NNEGATORE. Rin-n* ga-tb-re. Verb. »ne«-to. Sm. Lo stesso che Riuoovella-
RiNGURGlTAN l’E. Rin gur-gi-tànle m. di Rinnegare. zione.
Part. di Uingurgilare. Cbe nngurgila. RINNRGHERIA. Rin-ne-ghe-r\-a. Sr. >. R1NN0VELLANTE. K»n-«o eal-ton-fe.
Lo stesso che Rjgurgilante. A. V. e di’ /ftnnegamento* Part. dì Rinnovcllare. Che rinnovella.
RIGURGITARE. Rin-gur-gi fd-re. N. «INNESTAMENTO. Kfn-f»a-ato-«iA»-to. RIN NOVELLARE. Kin-ito-vaf-tò-re. AU.
as>. Ri -igor gare. Lo stesso che Rigur- Sm- Agr. Nuovo inOfsUmznl0 '®* anche Far di nuovo, Reiterare. [Lai. retiovare,
gitare. [Lai. gwrgii'j ritre, r/Jicere .
— Innestamento semplicemente. [Lat. M- rtnovellare.) — 2. Tornare a
dire, Ri-
2. E dello del baio.
j
R1NNAMOHARE. Rin-na-mo-rà-re. Alt. A. V. e di' Rinnovazione. minano cosi una specie di razza più so-
comp. Di nuovo innamorare.— 2. E n. RINNOVARE. Rin-na-pà-re. Att. comp. migliante lo squadro che altre specie
ass. Di nuovo accendersi d'amore. [Lai. Tornare a far di nuovo, Ricominciare ,
dello stesso genere. Al presente è tipo
danno amora incarnii. J— 3. E n. pass. Ripigliare a fare. (Lai.renwore, sepa- di un sottogcocre o divisione del genera
127
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-
-, , 1
RII Riti
raja. (lat. rhmobatu*. Da rhine pesce essendo l’altro per qualche accidente da Fabricio a seapitodcl genere Antri-
squadro , e batti razza. ]
—
3. Geoere caduto o rotto. bui di Latreille, e così denominati dal
d* inviti dell ordine de 'coleotteri, della RINOCERONTI CO. /fi-no-ce-ròn-l»-co. loro muso rostriforme più lungo del
sezione de' tetrameri , e della famiglia Add. m. Zool. Di rinoceronte. loro corpo, ch'é ovale col corsaletto tra-
de* riocofori, stabilito da Gennari sono R1NOCEROT1DE. Ri m-ce-rò-ti-de. Sf. peiiforme , antenoe composte di corti
ersi deaomioati dall'avere sopra la V. G. Boi. Specie di piante a foglie ru- articoli in roaio a rovescio.( Lat. rhi
-
fronte una proroiocoia o naso ratto a vide, indigene dell'Affrica , del genere rumacer [V. retina. di Rinomaetridet.]
modo di'l frutto del rovo. Sloebe o sériphiu m, e della singenesia RINOMANZA. /Ji-no-tndn-xa. Sf. Fama,
RINOBIL1TARE. Ri+odri-li là re. AU. poligamia segregata stabilito con una
,
Celebrità. [Lat.fama nomini*, nomee»,
comp. Nuovamente aobilitare. pianta ruvida e spinosa e cosi deno- ; RINOMARE. «a nifi-re, Alt. e o. Par
/ii
RJNOBLENNORREA. Ri-no bUn-nor minata dall'essere riputata il principale menzione onorevole. (Lat. celebrare.)
rc-a. Sf. v. G. Chlr- Scolo di materia alimento del rinoceronte. [ Lat. rhino- RINOMATA. Ri -no mà-la. Sf. V. A. V.
mucosa dal naso. { Lat. rhinoMenttor- cerotii. Da rhinocerot, rhinocerolot ri- e di' Rinomnnia.
rhoea. Da rhin naso , Henna muco , e noceronte.! RINOMATISSIMO. /f«-no-ma-li*-*J«*o.
rfceo io scorro.] RINOCNESMO. /Zi-no-cnè-imo. Sm. V. Add. m. superi, di Riaomato. Famo-
BINOGARClKoMA. Tìi-no-cor <rl-no mn. G. Med. Prurito nel naso, e per lo più si-simo Celebratissimo ec.
.
( Lat. cela-
Sra. V. G. Cbir. Canchero nel naso. ne* ragazzi affetti da vermi. berrimut, clarittimut.]
[Lat. rhinuearcitiutna . Da rhin naso, e RINOCLBO. Ri -no-cù-ro. Sm. Y.G.Zool. RINOMATO. Ri-no-mà-to. Add. m. da
ratei Mima canchero.] Genere di conchiglie stabilito da Moot- R noma re e dicesi di persona odi c osa
i
;
Dot. Gcuere di piante della famiglia ebe microscopiche , le quali all'occhio |Lnt. eelebratut, famigeratui, ciani*.)
delle terebentiuacee , ebe comprende armato si presentano sotio forma di un RINOMBA. Ri-no-mè-a. Sf. V. A. V. e
uua sola specie, cioè il Rhinocarput ex- piccolo naso di fanciullo. [ Lat. rMuo- di’ Rinomanza.
etili, che ba molta somiglianza coH\*4- curut. Da rhin naso, c eurot fanciullo.] RINOM IA. Ri-no-mi-a. Sf. V. A. V. e
nacurdmm occidentale ; é cosi denomi- RINODO. Ri-nb-do. Sm. V. G. Zool. Ge- di' Rinomanza.
nata dalla forma del MO
frutto a fog- nere d'insetti dell’ordine de’ coleotteri RI NOMINANZA. /?. -no-mì-nòn-ia. Sf.
gia di naso. [Lat. r/unoearpu*. Da rhin della seziono de' tetrameri e della fa- , Fama Nome, Nominanza. Lo stesso
.
naso, e carpot frutto.] miglia de'rincofori , stabilito da Scboc- che Rinomanza. Lat. noma» fama [ ,
RJNOCELLO. Ri-no-cil-lo. Sm. V. G. nberr; sono cosi deoomiuati dal presen- nomini*.]
Zeni. Genere d* insetti dell'ordine dei tare Il loro naso a forma di dente. (Lai. RINOMINARE. Ri-no-mi-nà-re. AU.
coleotteri, della aemiie de' tetrameri e rhinodut. Da rhin naso, e odus dente.] Nominare con venerazione. ( Lai. lau-
I
•Iella famiglia de'rincoforl, stabilito da RiNOFLOGUSI. Ri-no- flò-go-ti. Sf. V. dare, celebrare, invocare. |
Gcrm' r e da Schoencberr ; ebbero uo G. Cbir. lolìammazione del naso. (Lai. RI NOMINATISSIMO, /fi-no-mi- iw-tll-
j
tal nome a cagione del loro piccolo ro- rhinophlugoiit. Di rfcùi naso, e hlogo-
p *i-mo. Add. m. superi, di Rinominato.
stro c naso. [Lat. rhinocejfu*. Daldim. tii inliammaiiooe.J Lo stesvo che Rinomatissimo. [ Lat.
di rhin naso.) RINOFONIA. Ri-no-fo-n't-a. Sf. V. G. n'immotùfimu*.]
RINOCERONTE, /ft'-no-ca-rón-fe. Sm.V, Fis. Difetto di voce che quasi tutta ri- RINOMINATO. Ri-no-mi-nàto. Add.m.
G. Z«ol. Genere di mammiferi, del. or- suona od esce dal naso. (Lai. rhittopho- da Rinominare. Che ba rinominanti ;
ditte de' pachidermi ; cosi denominati nva. Da rhin naso, e phone voce.] Celebre . Kamo-o. Lo stesso che Rioo-
dalia produzione cameadi cui è armato RINOLOFO. Ri-nò-lo-fo. Sm. V. G. Zool. rnato. ' Lai. durili, heljitui,]
il loro naso. Sono grandi animali che
1
RIM RI W RII
Deformiti che è l'effetto di no* melai' RINOTTO. Ri-nòt-io. Add. e sm. V. G. RINSANGUIGNARE. Rin-tan-gui-gnà-
ti# dell' angolo maggiore dell* occhio ,
Chir. Chi ha la rinotUa. re. AU. V. e di’ Ai'naanguiiuire.
la quale dopo d'aver distrutto la radice RINOVAGIONE. Aino-ra-jtó-iae. Sf. Lo RINSANGUINARE. Atn-ton-jut-nà-n.
del naso, permette «III luce di traver- stesso che Rinnovegiooe. Alt. comp. e .
ass. Di nuovo insan-
sare le narici prima di giungere all'oc- R1NOVALB. A. n le Sm. Dal Ut. dei
: . guinare. [Lat. rumi i cruentare.] 2. —
chio. Taluni intendono per questa voce tempi bassi Reoovale. Funerale, o piut- In sign. atl. e nent.af usa ma in modo
Il viiio ottico, per cui il losco sembra tosto Auniversario per un defunto. basso, per Riprovvedere o Ri provveder-
guardare a traverso il naso. [Lat. rhi- BINOVaNTE. Ai-sa-tàn-li. Pari, di Ri- si di danari chi sia rimatlo scura essi
noptia. Da rhm naso , ed ©paia ve- novare. Che nuova. V. e di' Rinno- affatto o con pochi.
duta.) vante. RINSACCARE. Rin sa-ni-cà-re. AU.
BIN'ORR AFIA. Rimar-ra-fUi. Sf. V.G. BINOVARE. Ri-no^à-re. Alt. V. A. V. Reodcr sano Render salubre. ( Lat.
,
Chir. Cucitura dei naso, operai Ione chi- e di' Rinnovare. —2. E o. asa. sonilatem impertire. ) —
2. E n. pass.
rurgica eseguila nel tentare la rinopta- RINOVATÀ. Ai-no-ua fu. Sf. V. A. Lo RINSANIRG. Ain-aa-ni-re. N. asa. Ria-
stiea. [ Lat. rhynorrhaphia. Da Wiin stesso che Riooovata. V. c ih' Amnc- versi. Ricuperare la sanità.
naso, e rhaphe cocitura, sutura. vnmenlo, Rinnovazione. RINSAVIRE. Rin-sa-vi-re. N. ass. Ri-
BINOR RAGIA. Ri-nor-ra-gì-a. Sf. V. RINOVATÒ. Ri-novà-to. Add. m. da tornar savio. [Lai. reatpùeere.]
G. Chir. Scolo di sangue pel naso. (Lat. Riuovare. V. e di’ Aùwvooafo. RINSAVITO, Aùwa-el-fo. Add. m. da
rhinorrhagia. Da rfcin naso , e rfiagoo RI.NOVAZIONE. Ri^io-ui-tiò-ne. Sf. V. Rinsavire.
io rompo.) A. V. e di' Ainnovuziona. R1NSEGNARE. Aiiwa-gnd-re. Alt. comp.
BINORRAtìlSCHBSI. Ri-nor-ra<j\-scht- RINOVELLAMBNTO. /?» iw-eel Ia-mM- e n. ass. Di nuovo insegnare. [Lai. Ife-
V. G. Chir. Ritenzione dell'e-
ai. Sf. to. Sm.V. A . V. e di' Ainnocrilamanto, rvm dovere. ] —
2. Additare , Dar co-
morragia del naso. [ Lat. rhòiorrha^i- Ammarila liane. gnizione. (Lat. indicare, demoni (rare.)
ccheaù. Da rhin naso, rhagoo io rompo, RINOVELLANTB. At-no-uatlàn-ts. Pari, RI NSELV ARE. Rm-selvò-rs. Neot. pass.
e sehesis ritenzione.] di Rinovellsre. V. e di' Ainnoeellcinta. Ritornar selva , Diventar di nuovo sel-
BINORREA. Ai-nor-r*-«. Sf.V.G. Chir. R1NOVELLAHE. Ri-no-vel-là-re. Alt. e va. (Lat. denuo avltieieere.) 2. Neut. —
Lo stesso che Rlaorragia. [Lat. r/itnor- u. pass. V. A. V.edi' Airowtrilara.— pass. Rimboscare, e Rientrar nella sel-
rhoea. Da rhin naso, e rheo lo scorro.) 2. E n. pasa. va. ( Lat. in aiivom se abdert. J —3.
B1NOS1. Ai-no-s>. Sf. V. G. Chir. Lo RINOVELLATO. Ai-vuwri-fà lo. Add. Fig. Tornare nel primo florido stato.
stesso che Ricoofi. ( Lat. rhinosis. Da m. da Rioovellare. V. A. V. e di' Rin- RINSELVATO. Rin-sel-vòto. Add. m.
rhinot pelle ovvero da rienoa rugoso.) novellato. da Rioselvare. Rientralo nella selva.
B1NOSIMO. Ri nò -stono. Sm. V. G.Zool. RINOVELLAZIONB. Ri-no vel la-tìA-ne. (Lat. in ailtwwn nòdirua.)
Genere d'insetti dell’ordine de'coleotleri, Sf. V. A. V. e di’ Rinnoveliaxione RINSBRENIBE. Rùt-se-rt-nUe. Alt. e
della sezione de' tetrameri e della fami- R INOZI A. Ri-no-ti-a. Sf. V. G. Zool. n. Fare o Diveoir sereno e chiaro più ;
glia de’ rincofori , e della tribù degli Genere d insetti dell’erdine de’coleotte- comunemente Rasserenare. ( Lat. sere-
aotrib'dei, stabilito da Latreille; e cosi ri. delia sezione de' tetrameri, delU fa- nare, aercniMi reddi.] —
2. B per mclef.
denominati dal loro naso fattoa tromba miglia de rincofori , e della tribù dei RINSEREN1T0. Rin-se re-nx to. Add.m.
compressa o schiacciata. Danno le an- brentidei , stabilito da Kirby , I quali da Rinsereolre meglio Rasserenato.
tenne e gli occhi simili, quattro articoli presentano il rostro alla base riunito al R1NSF.RRARB. Rin- ser rò re. Atl.comp.
a tutti i tarsi, di cui 11 penultimo bèlo— labbro , onde sembra come orecchiuto. Rinchiudere, Serrar di nuovo, ed anche
baio rientrante, ( Lai. rhinoitmua. Da (Lat. rhinot ta. Da rhm osso, e «a, otos semplicemente Rinchiudere.
rhin naso, c annoi schiaccialo.) orecchia.] RINSERRATO. Aù»-ssr-rà-h>. Add. m.
BINOSTEGNOSI. Ri-no-ite gno si. Sf. V.l R1NQDARTARE. Rin-quar-tà-re. All. da Rinserrare.
6. Mcd. Ostruzione delle fosse nasali Ripartire io quattro; ed anche Dividere [(INSIGNORIRE. Rin-si -gno-ri-re. ti.
BINOSTENOSI. Ri-tw sU-no-si. Sf. V.G. quattro volte , Quadruplicare ; siccome RINSIGN0R1T0. Rin-si-gno-ri-lo. Add.
Filini. Accorciamento o Coartazione del Rinterrare è lo stesso che Triplicare. m. da Rmsignorire.
naso. (Lai. rhinotlenosit . Da rhin naso, RlNQtlARTATO. Rm-quar-tà-to. Add. RINSOLCARE. Rin-sol-cà-re. AU. comp.
e flenos stretto.) m. da Riuquartarc , Ripartito in quat- e ii. ass. Solcare di nuovo.
B1NOSTOMI. Ri-nò- sto mi. Sm. pi. V. tro o in quarti. —
2. Ripieno, o piut- RlNTAGLlARE.AM-ta-9Gd-ra.AU.c0mp.
G. Z-.ol. Fam glia d'ioacttl ; altrimenti tosto Quadruplicato. V. Rmquartare , Intagliar di nuovo.
delta de’ fronliroitri, stabilita nell'or- g- 3. [Lai. repletus.J RIMAGLIATO. Rin-ta-glià-to. Add. m.
dine degli emitieri da Dumrril nella RINSACCAMELO. Rin sae-ea-mén-to. da Riotagliare.
sua reologia analitica ; in essi sono Sm. Il rinsaccare, Il rimettere nel sacco; RIKTALLu. Ain fòt-to. Sm. Agr. Gettata
compresi i generi provveduti d' un ro- e in modo basto vale Scotimento, e prò- inutile di nuovi talli.
stro , terminato da un furo che serve a priamrntc quello che si soffnsce andando RINTAN AMENTO. Rin-ta-na-mento. Sm.
succhiare I' alimento , e (he coatitoisce a cavallo, che cammina di trotto, o con Il rintanarsi, e La tana stessa.
la loro bocca. [ Lat. rhynottoma. Dal isronioda andatura. ( Lat. svccuseio , RINTAN ARE. Rin-ta-nà-re. N. pass. Na-
sine. rhjpvrhoa rostro, e stoma bieca.] succussatura.] scondersi orila una. —
2. E per simil.
R1NOTRAGO. Ri-nò-tra-go. Sm. V. G. RINSACCARE. Rin-sac-eà-rt. Alt. a. Nascondersi semplicemente. ( Lat. se
Zool. Genere d’ insetti dell* ordine dei a ss. e pass. Di nuovo ioraecarc , e tal- oe cui tre. )
coleotteri , della sezione de' tetrameri , volta semplicemente loaaccare. [ Lat. RINTANATO. Ai* ta-nàto. Add. m. da
della famiglia de' longicorni , e della in taecum conjieere. 2. N. e u. pass, — Riutanare. Chiuso nella tana; e fig.
tribù dc'carambfci, stabilito da Gerrosr, vale Scuoterei andando a cavallo per la Rimpiattato, Nascoso.
1 quali preseotauo la bocca all’estremità scomoda andatura del medesimo. 3. — RINTASARE. Rin-ta-sà-rs. Att. comp. e
del rostro cilindrico , in qualche modo Dicesi anche di Chi trotta a caiallo dopo d. pass. Stoppare, Intasar di nuovo.
somigliante un corno di capro. [Lai • ver ben mangi» io. RINTASATO. Ain-ta-iò -lo. Add. m. di
rkinotragus. Da rhin naso, e tragos ca- RINSACCATO. Kin-sac-cà-to. Add. in- Rmtasare.
pro. I da Riosnccare. RINTEGRANTE. Ain-ta-jrdn-la. Pari,
R1NOTTERA. Ai-nbf-la ra. Sf. V. G. RINSALDAME.M'O. Ain-aaI-da-tn«»*ro di Riolegrare. Che rintegra. Lo stesso
Zool. Nuovo genere di pesci , stabilito Sm. comp. Saldameoto , Ritorno alla che Reintegrante.
da Vaa-llasscl a scapito de' cefalotteri ; primiera saldezza. [Lai. aotidatio.] RINTEGRARE. Rin-ls-grà-re. AU. Far
e cosi denominati dalle loro pinne che RINSALDARE. Rin-sol-dà-re. Alt. Ar. ritornare integro. Lo stesso che Rein-
presentano i raggi fatti a guisa di ro- Mes. Dar nuova salda al cappello o ai tegrare. ( Lat. redintagrare.J 2. Per —
stro. (Lat. rhinoplero. Da rhin naso, e pannilini. Soddisfare , Saldare. —
3. N. pass. Di-
pisron ala.) RISSA L VA riCHIRE. Rin-sal-va ti-chi- venire integro. Unirsi 4. Per Ria-—
HI NOTTI A. fli-not-lì-o. Sf. V. G. Mcd. ra. Neut. ass. comp. lusalvaticbire di versi, Ristorarsi. —
S. Dicesi Rinte-
Letàrgiche Rinomi». [Lat. rhinopiia. nuovo. grsrsl con alcuno, e vale Essere rimes-
Da rhin naso , rd opleo od opimo io RINSALVATICIIITO. Aiu-aul-ua-ti-ehl- so orila sua gratis , Ricuperare il eoo
vedo.) (o. Add. a. da R insalvatichire. affetto.
CatDOIALI, fot. Ili. 12» 17
. .
miv > i iv in
RINTEGRÀTO. Rinlegràlo. Àdd. m.da RINTONICA. /Mw-iò-vti-ca.Sf.FUol. Una Sm. Assordimeoto , Stordimento. Lo
Rinterrare. Lo steaao che Reintegrato. drammatiche degli antichi,
delle specie stesso che Intronamento.
RlNTEGR AZIONE. Rm-U^ra-xió^e. Sf.
Lo stesso che Reintegrazione. (Lai. ra-
imo molto dissimile dalla Tabernarla.
Cosi detta da Riotooe che na fa II pri-
RINTRONANTE.
Rintronare. Che rintrona.
AMNbR Pari, di
tre piastre, a tre falde: e preso io senso di Rintracciare. Che rintraccia. — 7. Dicesi Rintuzzar la ventura e vale
indeterminato, Foggiarle a più doppii. RINTRACCIARE, «in-rrac-eià-re. Att. Contrastarla. —
8. N. pass. Ripiegarsi
RINTERZATO. Rmtcr-ià-to. Add. m. Cercare, Trovare col seguire la traccia. nel taglio , Rivolgersi nella punta. —
da R interzare. Replicato tre volte. Tri- Intrecciare. [ Lat. pervertiti ari. j 2. — 9. Reprimersi. —
10. Umiliarsi , Mor-
plicato.-— 2. Aggiunto di sorte di com- Investigare. —
3. Tracciar di nuovo.— tificami, Rimettersi. li. Infiacchirsi. —
posizioni poetiche con rima {-interzata. 4. E o. ass. nel primo sign. — 12. Dicesi Rintuzzarsi l'animo di
— 3. Parlando di Armi e simili , Fog- RINTRACCIATO, Rmtrac-cià-lo. Add. fare alcuna cosa, e vale Esserne alienato
gisi» a più doppii. m. da Rintracciare. [Lat. pervettigatus, o rimosso.
RINTIEPIDARE. Rin-tiepi-dà-re. All. inveiligatus.] RINTUZZAE. Rin-tux-’.à io. Add. m.
Far tiepido. Lo stesso che Rintiepidi- RINTRACC1AT0RE. «in-frae-eia-td-re. da Rintuzzare. Spuoiato. 2. Per —
re. — 2. Pi. ass. Divenir tiepido. [ Lat. Verb. m. di Rintracciare. Che rintrac- metaf. Raffrenato, Abballato , Al iena -
ripescare. J [Lat. tnveen^a-
cia; lovesllgatore. to ee. —
3. Ed aggiunto d'ingegno.
RIMIEPIDATO. /Zin-tie-pi-rfà fo. Add. tor.] Stupido, Grossolano, Ottuso. [Lai. oò-
rn. da Rintiepidare. Lo siesso che Ria- RINTRACCIATRICE. JZifrlrae eia-fri-ee. tu$ui, htbti. ]
tepidito. Baltlepidsto, In tiepida to, In- Verb. f.di Rintracciare. Che rintraccia. RINUNCIARE. Ri-nun-ci-à re. Att. Lo
tiepidito. RINTRECCIARE. Rin-trec-eià-n. Atl. stesso che Rinunziare. 2. Riferire. —
RINT1EPIDIRB. /Kn-iie-pi-rfl re. Alt. Far l
comp. e o. pass. Di nuovo intrecciare. RINUNCIATO, /fi-mm-ci-à-to. Add. m.
tiepido. Ed anche o. ass. Divenir tiepi- RINTRECCIATO. Rin-lrec-cià-lo. Add. ds Rinunciare. Lo stesso che Rinun-
do. Lo alesso che Rintiepidare, Rattie- tn. da Rintrecciare. ziato.
pidire , Rattiepidire Intiepidire , In- RINTRINCIAMENTO. /fcn-fnn-eio-men- RINUNCI AZIONE. R inun-cia-tió-ne. Sf.
tiepidire. J Lat. tepefacere. ]
,
— 3. Ridici men-
Rintoccare. Ed anche aggiunto di Cam- lo più chiamata col vocabolo generico to, Il riferire , Il riportare: latinismo
pana che rintocca. di Trinceramento ma dobbiamo ci
;
fu»r d’oso. ( Lat. renunciatio, velario. ]
RINTOCCO. Rin-tòc-co, Sm. Il «nono che Montecuccoii d'averla distìnta con vo- RI NUNZI ANTE, /ii-mm-zi-ànn. Pari,
fa la campana rintoccando. cabolo proprio , dedotto dalla stessa o- di Rioanziare. Che rinunzia.
RINTONACARE. /Un-fo-m-cd-re. Alt. rigioe della trincera, e fatto più espres- RINUNZIARE. Rinun-zi-à-u. AU. che
comp. Di nuovo intonacare. [Lat. alba- sivo pel raddoppiamento che porta con siunisce anche al terzo caso. Cadere o
na òpere inltgere.) sé, quasi venisse a dire Sccond trince- > Rifiutare «pootaneameote la propria rn-
RINTONACATO. Rm-t+na-cà-io. Add. ramento o Trinceramento rientrante. giooe o ’l dominio sopra checchessia.
m. da Rintonacare. R1NTR0DURRE. Rin-tro-ilur-re. Alt. (
Lai. alicui rei renuneiare. repudiare.
R INTONA RE. Rin-to-nà-re. N. ass. For aoom. comp. Lo stesso che Reinlro- Renuneiare dalla particella spesso ne-
temente rimbombare, quasi a guisa di dnrre. gativa re , e da n «notare annunziare. ]
tuono. (Lai. pertlrepcre, reboare.) RINTRONAMENE. Rin-ire-namén-to. — 2. Amicamente e al modo latino ,
180
, ,
cbe riferisce; e prendesi per lo pili io trovare. [ Lat. im*nire , investigare. fruttifero d'un capitale.
mala parie. [Lat. relator.] Molli cavano questa voce dal latiuo ver- RINVESTIRE. /fin-p«-*fì-r«. Att. anom.
BlNTNZIAZIONE./fi-nun-*ia*»d-»»#. SL gere tendere a qualche luogo, come in- comp. Di ouovo investire. Dare il pos-
V. A. V. e di' /finunria. venire da venire. In illir. virecb che sesso o il dominio.— 2. Per metaf. Ri-
RINCOCERE. Ri-miò ee-re. N .ass. comp. guarda dentro , da viriti introspiccre. caricare ,
detto scbertevolmeote. 3. —
Nuocere di nuovo. In led. toahrtagen iodov inare. In ebr. D cesi Rinvestire una cosa in un* altra
RINUOTANTE. /fi-nuo-làn-tt. Pari, di ghuar denudare, scoprire. In celi. gali. c vale Mutarla, Convertirla
«Scambiarla
Riouotare. Che rinuota. fairieh osservare, e foirghioll dichiara- con quella contrattandola.— 4. E fig.
RINUOTARE. /fi-nuo-là-re.N.ass. comp. re.]
—3. Investigare. —
4. Neut. ass. RINVESTITO. Atn-w-sH-*. Add. m.
reduplicatiro di Nuotare, ed anche as- nel 1. sign. da Riovealire. Permutato , Scambiato.
aoloiam. Nuotare. RIN VERGATO. /(in-ver-gd-lo. Add. m. RINVIARE. iiin-vs-d-ra. All. comp. da
RINCTR1RE. V?i-nu-fri-re. Alt. comp. da Kmvergare. —
2. Agg. di Panno o Via. Rimandare. (Lat. remitfere.)
Nutrire di nuovo, Ridonare il necessa- Drappo, vale Macchiato , Listato, Ver- RINVIATO. Rin-vi-à-to. Add. m. da Rin-
rio nulrimeoto. —
2. B o. pass. Pren- gato. [Lai. virgulti*.] viare.
der nuovo nutrimento. lUNVERGATORE./iin-ver-ga-fò-re.Verb. RINVIGORAMENTO. Rin-vÀ-go-ra-men-
RINVALIDAttE. Rmva-li-dà-re. AU. m. da Riuvergare. Cbe rmverga , Ri- tu. Sm. Il rinvigorare. V. A. V. e di’
comp. e n. pass. Render valido, o nuo- trovatore. [ Lat. inuffUor , investigo- /(invigorimento.
vamente valido. tor.J RINVIGORARE. Rin-ci-go-rà+e. Alt.
RINVANGARE. Rin-van-gà-re- AU. Ri- R1NVERGATRICE. Rinver-ga-tri-ee. Dar vigore ,
Rinvigorire. Lat. corro-
[
mologi, vico da venire: poiché trovare RINVERTITO. /(ip-oer-ti-io. Add. m. da mare di pregio Far venire a miglior
,
Rinvenire. mercato
è giungere , venire a qualche cosa. Io ;
opporlo di Rincarare. [ Lat.
ebr. he&in che altri proonotia barin ,
RINVERZARE. Rtn-vgr-xà-re. Att. e n. pr et io levare.]— 2. E o. ass. e pass.
avvertire, percepire, Intendere, ban sen- ass. Ar. Me». Ritirare fessure di le- RINVILIRE. Rinvi-li re. Mi. Far dive-
gnami, cbe si fa con pezxelii di legno nir vile. Lo stesso che Ra vvilire Invi-
— 2. E o. pass —
tire, vedere. Io orli. gali,beai loccare.]
3. N. aas. Ricupe-
rare gli spiriti e T vigore. Ritornare in
che diconsi Sverze. —
2. Riempire con
i-c Legge di pietra il vaoo che resta tra
lire
2.
, Avvilire, [Lat. viltin r ràder e .]
N. ass. Diminuir di pregio.
,
—
se, Riaversi dopo uno svenimento. ILat. pietra e pietra nel murare. RINVILITO. /Iin-ci-Ii io. Add. m. da
rrvimeere. Rivenire è quasi venire al RlNVERZICARE. /iin-ver-aicà-re. All. Rinvilire- Lo stessi cbe Ravviliio , In-
pristino slato. V. il g 6 , e V. anche e n. Riioroar o Far ritoraar verde. V. vilito, Avvilito.
Svenire.]— 4. Dicesi anche dell* Am* e di* /{inverdire. [Lai. ridirete ere. ) — RINVILI PPaRE. Rin-ti-lup-pà-re. Att.
mul irsi e rigonfiare le cose secche e 2. Fig. Far tornare o Tornar vivo o vi- e n. pass. Avvolgere insieme disordina-
passe messe uell*acqua. [ Lat. remolia- goruso. [Lai. vivi/feurt.) Umeote. Lo stesso che Ravviluppare
aerre. J
—
5. Per simil. Divenir ceden- RlNVERZIRE. /Iin-vcr-si-re. N.ass. V.
—
Inviluppare. [Lat. inrolcare.]
,
te, Indebolirsi. [Dall'arabo tanni inde- A. Y. e di' Amt-ardire. 2 E per si- RINVILUPPATO. Rin-vi-lup pà to. Add.
bolì.) — 6. Maravigliarsi, Stordire. Te- imi. Tornar vivo e rigoroso. 3. B — m. da Kinvituppare. Lo stesso cbe
mere opiatiosto Confondersi, Turbarsi. per metaf. Rinnovarsi , Riprender vi- Ravviluppalo, Inviluppato.
[Dal celi. gali, ro mollo, ed uinich con- gore, Rifarsi vivo. RINVINCIDIRE. /fin-vin-ei-di-re. Ali.
fusione. disturbo.! RLNVESCARE. Nint*-*cà-re. Att. Di comp. e o.ass. Nuovameote invincidire.
RINVENUTO. Rin-ve- nù-to. Add. m. da nuovo invescare. [Lat. tur tut, inescare.) RINVlSCniARE. /?m-w-*cbià-re. Alt.
Rinvenire. Ritrovato. [V.retim. di/?«n- — 2. E per metaf. Invischiar di ouovo, ed oltre all’attivo
r mire,
$ l.J— 2. Riavuto dopo unosve- RINVESCATO. Rtn-ve-scà-to. Add. m. si usa anche oel o. pass.
nimeoto. —
3. Ammollito, Rigonfiato da Rinvescare. RIN VITA RE. Rin-vi-là-re. Alt. comp.
nell'acqua o altro liquido. BIXVEòGlARDA. Rinve-sciàr-da. Add. Di nuovo invilire. [ Lat. iterum invi-
BINVERBERARE.//»n-rer-6*-rà re. Alt. e ar. di Rmvesciardo. tare.!— 2. Scambievolmente invitare.—
e o. V. e di' Riverberare. RIN VESCIA RDINA. Rm-vt-tciardi-na. 3. Ar. Me». Invitar di onoro una cosa
RINVERBERATO. Rm-ver-be-rà-to Add. Add. e sf. dim. di Riovesciarda. svitata, eplù comunemente Rifari pani
m. da Rioverberare. V. e di* Riverbe- RIN VESC1 ARDO. Rin-ve -teiàr-do. Add. alle viti.
ralo. e sm. Colai che riovescia che ridice , RIN VITATO. Rin-vi-tàdo. Add. a. da
RINTERRO R\n-tèr-cio. Sm. V. A. V. tutto ciò cbe ha sentito, ocbegli è stato Rioviure.
di’ Rovescio. [Lat. pari averta.) cou fidato. RINVITI). Rin vi-io. Sra. Il riovilare.
RINVERDIMENTO. Rin-vtr -di mirteo. ROVESCIARE. Rm-ve-scià-re. Att. e RINVIVERE, Rm tA ve-re. Att. anom.
Sm. Nuovo vestimento di verde, Rlpl- n. ass. Ridire e Riferire ciò che uno ha comp. Far tornare a vita.
gliamento del verde. sentito dire, o cbe gli è stato detto, RINVIVIRE. Rinvi-vè-re. N. ass. e pass.
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. . . , , : ..
Ritornar rito. (Ut. rwfotMfff.) 2. — Io iap. rio Dame. In proveos. rimi ampio RIORDINATRICE. Ri-or-di-na-tri-eo
Far meUf. Ritornare nel primo alito o ruacelio. In ebr. rosa essere irrigato , Verb. f. di Riordinare.
H^ore. ri irrigameuto. In gr. rheo io «corro , RIORDINAZIONE. Ri or-di-na-zió-ne.
RIN VOGARE. JUn-oo-cà-re. AU. V. A. rhyax rivo, lo illir. vrug fonte. i 2. — Sf. Lo stesso che Riordinamento. 2- —
V. e Ritocare. Poetica mente Fiume, come fu pure E-cl. Atto di couferire gli ordini a chi
di'
RIN VOGLIA RE. Rin-vo- glifi-re AU. usato Rivo. [ lo isp. rio Dome. ] 3. — già li avee rirevnti , ma la cui ordina-
comp. Iodur nuota voglia , Aggiugoer Ed anche poeticam. per Fossa, Stagno. zione fu giudicala nulla.
desiderio. [ In celi. gali, riatg stagno, pantano. | RIORDIRE./Ii or-di re. Alt. comp. Ordir
BINVGGLIATO. Rin-vo-glià-lo. Ad«l. m. —4. Piccol canale; ma è V. Veneziana. di nuovo. Tornar su Ila stessa orditure,
da Riovogliare. rohre rohre canale.]
[Io ted. 5. Fig. — e lìg. Riordinare , detto di Scrittura ,
RIN VOLGERE. Rinvbl-gere. AU. «oom. Grande abbondanzadlqualsuogUa omo Progetti scomposti o a mile.
Mettere checchessia io invoglio fascian- re scorrente; allo steso modo di Rivo. RIORNARE. Ri'Or-na-re. Alt. comp.
dolo eoo esoo. (Ut. Involoera.J 2. N. — — 6. Reezza, Peccato ma io questa* go. Ornare di nuovo.
pass. Nuovamente involgersi, ed anche ed io quello del § seg* è V. disusata. RIOSSERVARE. /N-oa-aer-nà-re. All.
Semplicemente Involgerai, Invilupparsi. [Lat. aelictum 4 celata.) —
7. Male, Pena, comp. e u. pass. Osservar di quovo.
RIN VOLGOLO, fli»-eòl-go-lo. Sm. V. Tormento. Onde Saper rio, vale Dolere. RIOTTA. Riòt-ta. Sf. V. A. Contesa,
poco usata. Rinvolto, Fagotto. lUt. RIO. Add. m. Reo Cattivo, Sciagura-
, Quistiooe aldi fatti, al di parole. [Lat.
tartina.] to, ec.; dicesi delle persone e delle cose. rixa , lit conir over aia. Dai vecchio
,
RINVOLTARE, Ain-t»l-tA-re. Alt. Av- (Lat. muiua , wnproòu * , ueleitut nt- frane, notte onde illohoson cara Tingi.
volgere insieme. [Ut. ineoivara-) — 2. guam-) —
2. Agg. di Anno, Anno di ca- riot di almi senso. La prima origine
I
Lo stesso che Ravvolto , Involto. (Lai. V. e di’ Reobarbaro, Rabarbaro. RIOTTA RE. Ri-ot-tà-re. N. «ss. V. A.
tartina.) RIOBBLIGARE. Ri-ob-bli-gà-re. AU. Contendere, Qnisliooare. [Lat. eertare,
RINVOLTO- Add. m. da Rivolgere ; comp. Di nuovo obbligare. pugnare.]
sinc. di Rinvoltato.—2. Ravviluppato. RIOBBL1GATO. Ri ob-bli-gà-to. Add. m. RIDICOLO, /f ì òt-to- lo. Sm. dim e pegg .
c «conilo il Ballet , rhiu e ri ruscello. . m. di Riordinare. Che riordiaa. nutenzione e riparazione delle ripa.
132
[ ,
RI PALPAR E. Ri-pal-pó-n. Alt. comp. I RIPARLARE. Ri-par -làr-r e. N. ass.comp. — 3. Dicesi Ripassare oella memoria
Di nuovo palpar*!, Rimaneggiare. Parlar di nuovo. [Lat. «fatuo ta/ui.J e vale Riandare. —
4. Dicesi Ripassa-
RIPARABILE, Ri-pa-rà-bi-U. Add.com. RIPARO, /ft-pò-ro. Sm. Il riparare , e re una pittare e vale Ritoccarla. 5. —
Cbe può ripararsi. (Lai. riparabili/.) propriamente Qual-ivoglia Difese; oo- Ar. Mea. Ripassare è auebe termioe
RIPARA MENTO. Ri-pa ra-mtn lo. Sia. d'è nome generico d’ogak furtiOcaiione generale degli artisti, e vale Dar l’ul-
Il riparare, e più coni «wioeote Riparo. a difesa, d ogni cosa che verve a difen- tima per fet ione ad uo lavoro. Dio si
[Lai. muniman.j —
2. Rimedio , Prov- dere coniro agii assalti del nemico. Ripassar la lima, la pialla , ec. 6. —
vedimento. [Lat. propugnaculum , definito.] —2. Milit. Ripassare il cannone , il peno
RIPARARE. Ri-parà-n. AU. Rifar©, Rimedio , Provvedimento. [ Lai. re- ec. vale Ripolirlo colla lanata dopo
Risiau rare. Risarcire. [Lai. reparare. medium. ] —
3. Code Far riparo , va- sparalo il cólpo, per liberar l’anima
—2. Per metaf. Ravvivare, Confuriare, le Riparare . Provvedere. 4. Con- — del petto da ogni rimasuglio di poivare
Ricreare, Rinfuriare, Rinfrancare
—
Rimettere. I. Vietare, Impedire, Op-
— 3. trasto , od Ostacolo.
riparo e vaie Riparar*-.
—
5. D cesi Dar
—
6. Dicesi Far
o di fumo prima di ricaricare.
RIPASSATA. Ri-pai - là- ta. Sf. 11 ripas-
porsi , Tenere indietro e quasi ('ararsi riparo in un luogo e vale Ridorvisi, sare. —2. Dare una ripassata , vale
davanti. In questo senso è raddoppia- Ricoverarvi»}. —
7. Dicevi Farsi riparo Tornare a passar nuovamente; e figu-
ti*odi Parare , negli stessi significati. d' ud luogo e vale Difendersene. 8. — ratali). Tornare a considerare o esami-
(Lai. arcare, impedir /.)—S Difendere, ldraul. Oggidì più comunemente è pro- nare alcuna cosa. —
3. Fare una ri-
Proteggere, Sostenere , Salvare chic- prio de’ lavori che si fanno intorno ai passata ad alcnuo, vale Correggrrlo ,
chessia dalle offese- [ Lai. deftnder* , numi per difrsa dalle rotture , che fa Ammonirlo con grida e minacce. [Lat.
tuerv.j— 6. Rimediare al male acciò non l' impeto dell’acqua negli argini e nelle aliquota objurgare , increpare. ) 4. —
accada di peggio. Porre riparo, Prender ripe dalla qoal voce si deriva. —9. A gr. Dicevi io modo basso Sudicia ripassata
riparo, Dar rimedio ec. ed io questo Il terreno che si ammassa intorno k e vale Solenne rimprovero o rabbuffo.
giga, per lo più si usa col terzo caso
;
ajuole e le prose. —
10. Milit. Trave RIPASSATO. Ri-pai-ià-to. Add. in do
dopo. |Lat. mtderi, proipiceri , contu- squadrala a spigoli vivi che pooesi
, Ripassare. —
2. Ar. Mes. Acqua ripas-
tore.) — 7, Impedire *— 8- Supplire.— 0. coatro il muro d' una balleria perpen- sala: Cosi chiamasi da'ditlillaiori Un'a-
Dicesi Riparare uo muro e vale Restau- dicularreeote alla linea direttrice delle cqua che si fa oo) distillar di nuovo Ta-
rarlo, Risarcirlo.— IO. Dicesi Riparare feritoje, acciò le ruote della carretta del cque fi»rtl che han servito a partire.
un campo, un paese ec. evale Difenderlo cannone non danneggino l'intonacatura R1PASSEGGI ARB./fi pai-seg-già-re. Att.
dalla invasione de'oemici, delle bestie ec. d>*l muro. —
11. Mario. Spatio trincerato e n. comp. Passeggiare di nuovo.
—11. N. a*s. Supplire, Prestarsi a tutto di canoe sull'orlo del mare o sui canali RIPASSO. Ri-pài -io. Sto. comp. Il ripas-
dò che può abbisognare. 12. Interi* — che comunicano mare con Magni
col sare; onde dicesi Dare il passo e ripas-
nersi, Ricoverarsi. (Lat. v/r/ari.] 13. — salsi, per prender pesce.— 12. Di bordo: so, cioè. Concedere la facoltA di passare
Ft. pass, nel sign. del g. 1 , 5 6 e 12. Peno di bordatura che s* incastra nei e ripassare per alcun luogo. —
2. Par-
—
,
14. Sostentarsi , Vivere o simile. — membri ©ulta parte superiore del navi- lando degli uccelli, rovi dicesi il ritorno
15. Soddisfare. Adempire. 16 Pruverb. — glio per impedire che l’acqua venga a nelle nostre contrade di aleno! uccelli
Riparerebbe a un comune dicesi di : cad-re fra essi membri. emigranti in certe stagioni.
Persona faccendiere che trova partiti RI P IROGRAFIA. Ri-pa-ro-gra-fi-a. RIPATICA. Ri-pà-ti-ca. Sf. Leg. Diritto
ne’ bisogni. Sf. V. G. igno-
Pili. Pittura di oggetti o Gius pubblico o privato sopra le ripe
RIPARATA. Rì-pa-rà-la. Sf. La meta,o bili, della qnate gli antichi ornavano le dei fiumi o de* laghi.
termine dove debbono arrivare i bar- pareti esterne delle case. V. Riparo- RI PATI RE. Ri-pati re. Att. e o. comp.
,
beri che corrono il palio. grafo. Di nuovo patire. (Lat. iicrum pali) —
RIPARATO. Ri-pa-rà-to. Add. m. da RIPAROGRAFO- Ri-pa rb-gra fo. Add. 2. Perdere.
Riparare. |LaL munìfui, imirudur.] m. V. G. Ftlol. Aggiunto di un pittore, R (PATITO. Ri-pa-tì-to. Add. m. d« Ri-
— 2. Rista urato, Rimesso, Rispiuto. il quale consegue maggior lucro nel ri- patire.
RIPARATORE. Ri-pu-ra-tó-re . Verb.m. trarre de' ciabattini, de' calmisi , degli R1PATRIARE. /?i-pa-Cri-à-r*. N. ass. e
di Riparare. Che ripara. aaini ed altri oggetti comuni, che non pass. Tornare alla patria dopo lunghi
RIPARATRICE. Ri-pa-ra-tr^e. Verb. f. fatti storici o mitologici. ILat. rhipnro- viaggi o lunghe assente. Lo stesso che
di Riparare. Cbe ripara. [Lui. repara» graphui. Da rhyparol sordido, e gra- Rimpatriare. (Lai. patriam ripetere, in
tri®.) ppo io dipingo, descrivo.) patriam regredi.) —
2. Att. Rimettere
RIPARATCRA Jtt-pa-ro-tù-ra.Sf. V. A. RIPARTIG10NE. Ri-par- tl-gió-no. Sf. in patria, Richiamar dall'esilio. [ Lat.
V. e Riparumento. [Lai. munimen
di'
]
Lo alluso che Riparli mento. in patriam raducsre, vel revocare.)
RIPARAZIONE. /fi-po-ro-:iA-»w. Sf. Re- RIPARTI MENTO. /ii-par-ti-vn/n-fo-Sm. RIPATRIATO. /fi-pa-frvà-to. Add. m.
suiiratione. Rimedio, Prov vedi mento, 1 1 ripartire; Distribuitane in parti, Scom- da Ripalriare. Lo stesso che Rimpa-
Difesa e fig. ai die© anche dell© cose
; partimento. (lat. diitributio, diviiio .] triato.
astratte. Riparo. [Lat. defem io, propu- RIPARTIRE. Ri-par tire. Add. Distri- RIPECCARE. jU-pec-cd-re. N. ass. comp.
gnamlum.) buire iu parti. (Lat. distribuirà, divide- Ricadere io peccato, IN ouovo peccare.
BIPARELLO Ai-po-réi-Io.Sm.Boi. Pilo- re.) — 2. Vale anche Partir di nuovo. (Lat. iferum peccare.)
ta che ha gli steli diritti
,
quadrango- BIPARTITAMENTE, iii-par-lì-fa-mè»- RIPENSAMENTO. Ri-pen ia-min-to.Sto.
lari oo poco pelosi
, le Toglie scssili
; fa. Avv. Con (scompartimento. (Lai. Il ripensare. [Lat. reputalo, cogita-
opposte , cuoriformi , le acculale , inte- diitribute ] tio. 1
gerrime. li scie, qualche volta (erotte , RIPARTITO. Ri-par-tl-to. Add. m. da RIPENSANTE. Ri pen-tàn te. Pari, di
quateroate; fiori porporini, numerosi,
i Ripartire. Distribuito, Diviso. [Lai. di* Ripensare. Che ripensa.
formanti una spiga luoga terminante; . «tributai, divirur.) RIPENSARE, fli-pen-iò-ra. N.ass. comp.
gli stami 12 o 14 più cori! della corolla. RIPARTIZIONE. Ri-par-ti-tiò-iu. Sf. Di nuovo e diligentemente pensare. [Lat.
Fiorisce nel Luglio, ed è comune iu- Lo stesso che Ripariimeoto. reputare recogìtare.) —
2. E n. pass.
torao ai fossi. Ila una ysrieik con lu RIPART0R1RE. fìi-par-to-rìri. Alt. — ,
iLat. rhyparia Di rhyparoi sordido.] RIPASSARE. Ri-pai -aà-ra. Alt. e n.comp. o ripentirà : e vorrà dire tal pericolo ,
RI P A RL A il ENTO. Rrpar-lo-mén-to.Sm D< nuovo passare, e talora Passare as- che facilmente li colga il pentimento di
comp. Ridicimeoto, Il riparlare Il ri- ,
.
«1» «IP IP
periglio, quasi repentini io.] — 2. A ri- diante nna speciedi astrlzione, l'a musso lor. ] — 2. In forza di sm. per lo più
pasto avverb. A rischio, A
peotaglio, di sangue da sopra una parie infiam- u 5 sto. Quegli cbe ripete privatamente
pericolo. Onde Andare,
Essere, Mettere mata. [Lai. reparculietu.] la lezione agli scolari.
ec.a ripentaglio, vale Correr rischio , RIPERCUSSO. /ft-per-eùr-ao. Add. m. da RIPETITURA. Ai pe li-tu ra. Sf. Ripe-
Mettere io pericolo. Ripercuotere. Y. A. V. e di* Riper- tizione, e L'eOTrtto della ripetizione; ma
RIPENTENZA. Ri-pm-ièn-ta. Sf. V. A. nel primo sign. é V.A. [Lat. repetìtìo.]
V. e Ripentimento.
di’ RIPERDERE. Ri-pir-de-re. Att. atvom. RIPETIZIONE. Ri pe ti tifine. Sf. Il ri-
B1PENTERE. Av-pta-fe-rt.N.psss.anum. comp. Raddoppiatilo di Perdere. Per- petere; ani. Ripetitori e Ripetimeoto.
comp. V. A. V. e di' /Ripentirà. der di nuovo , o Perdere dopo di avere
— ( Lat. repttitio. ]
—
2. Reti. Sorta di
RI PENTI MENTO. Ri pm-ti-mln-to. Sm. acquistato. (Lai. tterum ami nere. J colore o figura rettorici per eoi si ri-
li ripeatirsi. [Lai. poenitentia, poent- 2. N. ass. e pass. Rioettervi del suo pete la «tessa parola. —
3. Ar. Me».
tudo.) scapitare. Orinolo a ripetizione, ed anche assolu-
RIPENTIRÒ. Rvym-tUw. Add. co. V.A. R1PERDUTO. Ri pcr-du to. Add. m. da tamente Una ripetizione chiamisi quel-
V. e di’ Repentino. Riperdere. (Lst. ùerum amùzut, nei l' orinolo con soneria cbe suona le ore
RlPENTIRE-Ai-pen-fi-c#. N. pass. comp. perditi!*.] ed i quarti quando tirasi o spingisi no
Di nuovo pentire, e talora semplicemen- R1PEKELLA. Ai-pe-réllu. Sf. dim. di b iitoue a ciò destinato. Essi sono o da
te- Pentire. [Lai. poenifere.] 2. E — Ripa. iLat. riputo.] tavolino o da tasca. —
4. Dicesi Ripe-
scuri la particella Sì. RI l'EKTORlO. Ri-per-lò-ri-o. Sm. V. e tizione sorda o mula, quella che non ba
RIPENTITO. Ri penti to. Add. m. da di' Repertorio. campana.
Ripentirà. [Lai. poenitentia ductut.] RIPESARE. Ri-pe-tà-re. All. comp. Pe- RIPETUTO. Ai-pe-fù-fo. Add. m. da Ri-
B1PENTIT0RE. Ai-pen-fi-fd-re. Verb.cn. sar di nuovo. [Lai. llrrum txptndere.] petere. Replicato.
di Ripeotire. Cbe si ripente. — 2. Fig. Considerare di nuoto , Esa- RIPEZZAMENTO.At piz-za-mtfn-to. Sm.
RIPBNTITRICB- Ri-pen-ti-UÌ-ce. Verb. minar diligentemente. ( Lai. ptrpende- Il ripczzare; Racconciamento. [Lai. re-
f-di Hi pentire. re, ad trutinam revocare.] fectio, instaurarlo.)
RIPBNTCTO. Ri-pen tù-to. Add. m. da RIPESATO. Ri-pe-tà-to. Add. m. di Ri- RIPEZZANTE. Ri pet tón te.
Pari, di
Rip ntireeda Bipcntere. V. A. V.edi’ pesare. [Lai. tierum exptnsui .
Ripezzare. Cbe ripezza.
Ripentito. RIPESCAMENTO- Ai-pe-aca-iwe» lo- Sm. RIPEZZARE. Ai-pez-zà-re. Alt. e a.
RIPERCOSSA. Ai-par-eòi-ao. Sf. Riper- Il ripescare. ( Lat. expitcaijo, anqui- a ss. Rsccoaciare uos cosa rotta metten-
colimcnlo, Ripercussione. i
ailio-J dovi Il pezzo che vi msoca , e propria-
RIPERCOSSO. Ri-per<òt-to. Add. m.da RIPESCARE. Ri-pe-teà-re. Alt. e o. Ca- mente dicesi de’ panni. [ Lat. remare.]
Ripercuotere. Battuto inseme. (Lat. var dell' acqua alcuna cosa cbe vi sia
— — 2. Per simil. Racconciare una cosa.
repereuttiu.] —
2. Ribattuto, Riman- caduta deuiro. 2- Fig. Riotr«cciar — 3. E n. pass.
dato indietro. (Lat. repercuasu*.] 3. — qualche cosa con stgaciU , Ritrovar RIPEZZATO. Ai-pex-tà-io. Add. m. da
Riflesso, detto di raggi. (Lat. reflexui, checchessia con industria e fatica. [Lat. Ripczzare. [lat. mutui.]
reprrcastui.) expit cari, diligenier inquirtre, indaga- RIPKZZATORB. Af-pez aa-fd-r*. Verb.
RIPERCOTERE. Rì-percò-te-re. Alt. e re. ] —
3. Per simil. Ripescar le sac- m. di Ripezzare. Cbe ripezza. (Lat. sn-
n. Lo stesso che Ripercuotere. chiedale Racconciare con fatica gli al- terpciitvr. tartor.)
RIPERCOTIMENTO. Ri jxr-eo-ti-mèruto. trui errori, Cercar di ridurre oel primo RIPEZZATRICE. Ri-pex-ta trt-ce. Verb.
Sm. ripercuotere e II battere. (Lat.
1! auto una ro»a trasandata , e che abbia f. di Ripezzare.
rrpercuttio.) —
2. Parlando de' raggi , molte difficoltà. RI PEZZATURA. Ri-prx-sa-tùra. Sf. 11
Riflessione. [Lai. refltxio.] — 3. B detto RIPESCATO, Jtt-p*«eA4o. Add. m. da
—
2. Ed io fona di am. pi.
ripezzare , e La parte ripezzsta. Lo
di altre cose. Ripescare. stesso cbe Ripeziameoto. [Lat. ìnfer-
RIPERCUOTERE. Ri-per-cub-te-re. Att. parlando di Persone. polatio.]
aoom. comp. Di nuovo percuotere. [Lai. RIPESCATORE- Ri-pt*ca(ó-rt. Verb. RIIiA. Ai-pi-a. Sf. V. G. Chir. Speciedi
reptrmtere.] — 2. Vibrare da capo. — m. di Ripescare. Cbe ripesca. flitteoe coo sordide vescichette tra la
3- Rimandare indietro, Ribattere. (Lat. RI PESCAI RICE. Ri pe-tea-tri-ee. Verb. cute e l'epidermide, o specie d' impeti-
— . Sbattere, Agitare
repeJIare.J f. di Hip scare. Che ripesca. gine erpetica. [ Lat. rhypia. Da r hypot
— Percuotere sua qua
in
e in Jà. 5. alla volta, RIPESTAKE. Ri-pe-età-re. All. en.aas. sordidezza.]
nel di Battere. —
frigo, N- asa. nel 0. cump. Pestar Ut tmovu. ( Lai. itenm RI PIACERE. Rùpia-cé-re. N.sss.aoom.
primo sign.— Rendere 7, percosse le ptniefr.ì comp. Di nuovo piacere. [ Lat. tterum
vendicandosi. — N. pass, nel primo
8. RIPESTATO. Ri-pé’ttà-to. Add. m. da piacere.]
sigo.-— 0. Riflettere, detto de' raggi. Ripcstare. R1P1ACIMENTO. Ai pia -ei-mén lo Sm.
(Lat. repercutere.) — 10. E
reftectere, HI PESTO. Ri pé-tto. Add m. sioc. di comp. Il compiacersi di onoro Nuova
detto anche — 11. Ed
de' projellill. iu Ripestato. compiaceozt. [Lat. nova (Wectafvo.J
,
Torta di sm. Il ripercuotere per la Ri- RIPETENTE. Ai-p#-l<n-l«. Pari, di Ri- RlPIAtìARE. Ai-pia-gà-re. All. comp.
percussione. Cbe ripete.
petere. Piagar di nuoto.
RIPERCUSSIONE- /tt-per-cui-itò-n*. Sf. RIPETERE. AN-pè te-ra. Att. aaom. Tat- RIPIAGNERE. Ri-pià-gne-re. N. a§*.
Il ripercuotere, Il battersi insieme uare a dire o a lar di nuovo. Lai. re- aoom. comp. Lo stesso che Ripiangere.
due [
—
3. Io sig. all.
nc de' ripercossivi, e dell effelto prodotto Dicesi Ripetere uos cosa da qualsivo- Compiangere.
ds qucst'aiiooe. —
4. Mus. Ripetiiione glia cagiooe , e vale Attribuirgliela : RIPIANO. Ai-ptÒ-wo- Sm. Archi. Quel
frequente degli stessi tuoni. — 3. Nella frase dell'oso. — 5. Leg. Domandare io nuovo placo che s'incontra io capo alla
Fuga c l'Ordine con cui il tema e la ri- giudizio ciò eh: si crede da altrui io- scala. Meglio Piaveruitolo. 2. Divi- —
sposta si fanno sentire nelle diverse vo- giusta mente occupato. sione tra gradi deUaaLco l'atro.
i
ci, il cbe dipende per lo pii» dalla divi- RIPETIMENTO. Ri-pe-ti-fnén-to. Sm.V. RIPIANTARE. Ai pian fà-re. Att. comp.
sione deH'otisvs. —6. Riguardo si tuo- A. Megli" Ripetizione. Di nuovo piantare- [Lai. reterere , ùc-
ni fcclcsiastici, anticamente sigoiGcava RIPETIO. Ai-pé-li o. Sm. Coutesa , Di- rum plantare.]— 2. Per simil. Collocar
1 suoni più usati e più ripetuti in un sputa , Replica alle altrui parole La- , di nuovo.
dato modo. mentoec. l-o stesso cbe Repctio- [ Lat. RIPIANTATO Ri-pian-tàto. Add. m.
R1PERCUSSIVO. di-prr-ttu-ik». Add. fontroearari, p*Dtatw.j
lit, di Ripiantare. (Lat. iferum piantai ut.
n*. Cbe ripercuote, Che rimaoda indie- BIPETITAMENTE. Ai-pe-li-fa-mdn-te. retatiti.]
tro, Che ribatte. Si adopera anche iu Avv. Coo ripetirocoto. RIPICCHIARE. Ai-pie-rhtd-re. Att.
forza di sm. nel senso medico per e- RIPETITO. At-p* *IW#. Add. m. V. A. comp. Picchiar di MlH> [
Lat. reper-
sprimere tutto ciò cb'è atto a respinge-
,
V. e /Apetalo.
di’ cutere ]
—
2. Detto assolutamente io
te da uua parte gli umori che affluisco- RIPETITORE- Ri-pe ti-tà-re. Verb. m. forza di n. ass. S* intende del Battere
no verso di essa, o di Ter cessare me- ,
di Ripetere- Che ripete- [ Lai. regali* alla porta per far»! aprire. 3. Fig- —
134
, —
, .
mente io sé stessi paoni, drappi, caria, dine grammaticale ma che serve al*
filare, permeUf. Rifarsi de capo, Ri- o cosa simile. Lat. plieare.]
|
2. Di- — l'ornamento
,
mento di picca con picca. — 3. Fig. pass. Piegare semplicemenU-, Incurva- ec. a diff-reoxa della Parte obbligala, o
Vendetta. re. [ Lai. flettere. ] —
7. Detto del ri- concertata , eseguita da una persona
BIP1CERA . Ri-pi-ce-ra. Sf. V.G.Zool. fletter»! che fa la luce. 8. Per me- — sola.
Genere J’ insetti dell'ordine de' coleot- Uf. Vacillare o Indietreggiare. 8. — RIPIENO. Add. m. Di nuovo pieno; e ta-
teri . della sexiooe de’ penumcrt , della Rivolgersi. 10. —Mdit. Ditesi delia lora anche lo stesso che Pieoo sempli-
famiglia de'sarricoroi, e della tribù dei truppa che cede in battaglia, che dà In- cemente. ( Lat. repletut, plenus .] 2. —
eebriouiti, stabilito da LatreiUe, i quali dietro ; ma la questo senso dicesi me- Come add. f. Ripiena fu detto antica-
ai distinguono per le loro antenne a glio Piegare. —
11. Ripiegare le inse- mente per Pregna 3. Boi. Fusto ri-
foggia di ventaglio che hanno defini- gne dire»! nello stesso senso del § li pieno, dicesi quello che ba lutto l'Inter-
toli membranosi formati di due peni di Piegare. no occupato o dalla midolla o dal legoo;
Mito gli articoli iotermedii de' tarsi, e RIPIEGATAMENTE, Ri-pie-ga-la-mén- Pericarpio ripieno , quello cb è ripieno
1
le aolenne sooo a pennacchio. ( Lai. («. Avv. lo modo ripiegato, Con ripie- o di carne o di polpa più o meco consi-
rhipicera. Da rhipit ventaglio, e ceraj gatura. stente.
corno.] RIPIEGATO. Ri-pie-gà-to. Add. rn. da RIP1FORO. Ri-pV-fo-ro. Sm. V. G. Zoo!.
RIPIDEZZA. Ripi déz za. Sf. «si. di Ripiegare. Piegato eoo buon ordine in Genere d’ insetti dell’ ordine de’ coleot-
Ripido. Inclinaxioae troppo scoscesa di sé stesso. —
2. Incurvato. 3. Rifles- — teri, della sezione degli eteromeri, della
monte o di strada , per coi malagevole so Ribattuto , Ripercosso , parlando famiglia de’ trachelidi e della tribù
—
, ,
n’é l'ascesa e la discesa ; altrimenti Er- della luce. 4. Increspalo, detto della de’mordellonl di Latreille, indicato da
tela. (Lst. acci iettar, j
fronte. ‘Lai. contrada».) Uose, stabilito dsFabrkio, e poscia da
BIP1DIA. fli-pt-A-a. Sr. V.G. Zoo I. Ge- RIPIEGATURA. Ri-pie ga-tù-ra. Sf. tutti gli autori adottato. Questi insetti
nere d’ Insetti dell'ordine de ditieri comp. Doppia piegatura Piegamento
,
sooo particolarmente distinti per le
della famiglia de’nemoceri, della tribù replicalo. Ritorcitura. Lo stesso che loro antenne flabelliformi porgli ar- ,
delle riputarle , e della divisione delie Ri piega me*i lo. [Lat. infltxio, retorsio.) ticoli de' tarsi intieri , palpi pressoché
terricole, stabilito da JUeigeo
e carat- ,
RIPIEGO, /fi-pùf-go. Sm. Compenso, filiformi e le aolenne pettinate o o pen-
terixxali da ale a foggia di ventaglio. Provvedimento. ‘.Lai. consiituw. | nacchio nelle mascelle più semplici nel
(Lat. rhipiUia. Da rhipit ventaglio.] 2. Ricetto Ricovero.
,
— 3. Arit. Nu- maschi che nelle femmine. [Lat. rfcjpi-
RIPIDISSIMO. Ri-pi dìt-ti-mo. Add. m. meri di ripiego quelli :
I quali . sia nel phorus. Da rhipit ventaglio, e phero io
superi, di Ripido. moltiplicare, sia nel partire, eouo esat- porto.]
RIPIDO. Rì-pi-do. Add. m. Malagevole : tamente divisib li per qualche altro R1PIGIARE. Ri-pi-giò-r», Alt. comp. Pi-
a salire cd a discendere. [Lat. arduut, numero , senza avanzo di a sa alcuna ; giar di ouovo, ed anche semplicemente
ore lieti. Da ripire cioè salire con IV e da questo si dice Moltiplicare o Par- Pigiare.
,
juto delle mani , arrampicarsi e cosi : tire per ripiego. — 4. Mus. Ripiego RAGLIAMENTO. Ri-pi-gìia-min-to.
ripido è il luogo eoi ai sale arrampi- d’arco: Artificio per cui l’arcata che Sin. Il ricominciare. Il ripigliare.— 2.
candosi. I più credono che ripidu venga procedeva irregolarmente e fuori d’or- Ripetizione. —
3. Ri mordi mento. 4. —
da rupe e che equivalila a dirupato.
,
dine, ripiglia il tuo ordine naturale. Riprensione, Rimprovero.
La Crusca il cava da ripa » ed il Meoa- RIPIENEZZA. Ripienézza. Sf. ast. di RIPIGLI ANTE. Ri-pùgUàn-te. Pari, di
gio da rapido, lo iogl. upright che si Ripieno. Lo stato di ciò che non può Ripigliare. Che ripiglia.
pronunzia uprait, erto. Io illir. pobar- ricevere di vantaggio , e dicesi per lo RIPIGLIARE. Ri-pt-glià-rt. Alt. comp.
dii erto, rasbit rotto, e hridiv pieno di più dello stomaco , sopraccaricato di Di nuovo pi gliarr. Riprendere, Ricupe-
rapi. Io gr. rhìpto io precipito.] 2. — cibi e bfvaod**. [Lat. txplelio .] rare . Racquietare. [Lat. re ramar*. ) —
E in fona di »m. Ripidezza, Ertcxxa. RIPIENISTA. Ri-pie-n\-»ta. Add. e sm. 2. Prendere a fare o a dire alcuoa cosa
R1PIDODBNDRO. Ri pi- do-dèn-dro. Sm. Mus. Sonatore d’orchestra, il quale ese- da capo, di bel nuovo; Ricominciare.
V. G. Bot. Genere di piante deila fami- gue le parti raddoppiale. Altrimenti — 3- Pigliare assolutamente. [Lat. ra-
glia delle asfodelee, e deU'esaodria mo- So noti ir di ripieno. mare. acci per».] —
4 . Ammonire, Ri-
nogiuia di Lioaeo, desumendo tal no- RIPIENO. Ri-pie-no. Sm. Tutta quella prendere. Biasimare. [Lat. arguert, ra-
me o dalla iur forma di ventaglio, o materia ches-rve per riempiere qua- prehtndere. ] —
5. Ripetere. 8. Di- —
dall'essere utile alla rostruxìooe demen- lunque cosa vola, e Tutto quello che io cr»i Ripigliare alcuno e talora vale Ra
tagli: riunito dipoi al genere Aloe. [Lat. alcun luogo oun opera e ooo serve a cq distare la sua amicizia. 7. N. ass. —
rhipidodendrvm Da rhipta ventaglio
. Dulia; il che si dice Servir per ripieno. oel sigoif. del g. 2. 8. N. pass, nel—
e denti ron albero.]
,
di'Ripido. si fa talvolta tra le due cortecce inte- minciare la battaglia, o la lite, o l'azio-
R1PIDCRA. Ri-pi-dU ra. Sf. V.G.Zool. riore ed esteriore, riempiendone il vaoo ne intermessa, qualunque sia.
Geoere d'uccelli nell' ordine de’passeri, con una calcina e pezxami alla rinfusa. RIPIGLIATO. Ri-pHlià-to. Add. m. da
proposto da Virgo» e da llorfield , che — 4. Ripieni dicono gli architetti quei Ripigliare.
ha per tipo la Muscicapa flabelli fera di pexxi di muraglia, che sono tra un va- RIPIGLINO. Ri-pi-gU-no. Sai. Giuoco
Gmelin, i quali rosi si denominano per cuo e l’altro. —
5. Ar. Me*. Quel filo fanciullesco , cosi detto dal ripigliar
la loro coda a forma di ventaglio. (Lai. col quale si riempia l’ordito della tela colla parte della mano opposta alla pal-
rhipidvra. Da rhipit ventaglio , e uro Intrecciandolo ad angolo retto colla ma i noccioli o sassuoli o monete che
coda.) spola. Da'laoajooli il Ripieno é anche ai sono tirali all’aria ; altrimenti Sbro-
RIPIEGAMENTO. Ri’pie-<ja-mén’to.Sm. detto Filo di stame. L’ insieme di que- scia.
Piegamento replicato. Ripiegatura; op- sti fili nel tessuto dicesi Trama. 6. — RIPIGLIO. Ri-pi-glio. Sm. V. A. V. e
posto di Spiegamento.— 2. Detto della E per «lenii. —
7. T. di cucina. Ripieno di’ Riprensione
Luce, Riflessione, Ripercussione. 3. — dicesi da’ cuochi a Cna mrscuLoze di RAGNE RE. Ri-pi-gno-re.Att. comp. Lo
stesso che Ripingere.
Ripiego, Provvedimento, Compenso. diverse carui, o solamente d'erbe, uova
RIPIEGANTE. Ri pie-gan-te. Pori, di ed altri ingredienti, minutamente tri- RIP1LOGARE. Ri-pi-i(^gà-re. AlL V. e
Ripiegare. Che ri piega. tati e condili , che si caccia in corpo di’ /fwpilogar*.
RIPIEGARE. Ri-pie- gà-rc. Alt. comp. de' volatili , o di altro carparne. —8. RIPINGERE. /li-pb»^w*. Alt. anom.
, —
. .
IP HIP HIP
comp. Propriamente Di onoro pignere; primi. [Lat. reponer*.]— 2. Uscite an- porto. —
2. Spetie di ricamo d‘ oro o
e talora «oche semplicemente Pignere , tiche o Tauri d’ oso Rlpogaa per Ri-
: d'argento, rbe si può rapportare a qtai-
Ribattere. Mandar indietro. Più comu- ponga, Riponi per Riponga . Ripoosc o altro.
sisia veste
nemente R it pignere o Ri spingere. [Lai. per Ripose, Ripuovaoo per Ri posero ec. RJPOSAMENTO. Ri-po ao-wdn-lo. Sm.
repellere. I
— lEo. pass. — 3- Porre semplicemente , Collocare. Il riposare, e più couiuoeinente Riposo.
DIPINTO. Ri-pm-to. Add. m. da Ripi- (Lat. ponera, collocare .] 4. Chiudere, — (Lai. requie».]
gnrre c Dipingere. Spinto indietro. Me- o Serrare alcuna cosa per conservarla e RIPOSANTE. Ri-po-iàn-te. Pari, di Ri-
glio Respinto. Lai. repulsaa. ]
|
2. — nasconderla. [Lat. ronderà.] 5. Na- — posare. Che riposa. [Lat. quiete**».}
Riposto, Ritirato. scondere Celare , Occultare. (Lat. oc-
, R1POSANZA. Ri po-sàn-ta. Sf. V. A. V.
RIPIOMBARE, fìi-piom-bò-re. PI. ass. cultar#.' —0. Ripiantare, Plantare di! e di’ Ripoto.
tomp. Di nuovo piombare ,
Ricadere a nuovo. [Lat. iterum «onera.] 7. Ri- — RIPOSARE. Ri-po-tà-rt. Sm. Lo stesso
piombo. mettere, parlandosi di pianta, o simile. che Quiete, Riposo. [Lat. guisa.] —>2.
RIPIOVERE. /li-piò-ve-r*. N. asa. anom. — 8. Fig. Rifare, Riedificare. [Lat.
;
Il luogo da riposare.
comp. Di nuovo piovere; e anche sem- denuo aedificare.) —
9. Metter nel nu- RIPOSARE. Ri-po-sà-re. N. ass. e pts*.
plicemente Piovere. [ Lit. piuer*, re- mero. (Lat. in numanun adrerihere.] Ossar dalla fatica e dall operare, Pren-
fluerv.]
—
2. Per aimil. Ricadere a 10. Dicevi Riporre m
maoo altrui cbec I
der riposo, quiete. [Lat. quieteere. ces-
modo di pioggia. chetala e vale Rimetterlo io altrui po- sare, desistere.) —
2. Fermare , Resta-
R1FIRE. /O-pì-c*. N. ass. V. A. Salire tere , ee. —11. Ditesi Riporre o RI- i
re, Cessare. [Lai. desistere, cassare.}—
coll' ajuto delle mani ; meglio Arram- porsi il corpo e vale Seppellirlo, e pro- 3. Dormire. (Lat. dormire , somno qtàt-
picarsi , ovvero Montare. [Lai. repere . priamente in decoroso monumento, teere.) — 4. Campare, Scampare. — 5.
ascendere. Repo dal gr. herpo che vale (Lai. tepelire humare. )
,
12. Dicesi —
j
Lasciare stare. —
6. Astenersi. —7.
il medesimo.] al giuoco dell'ombre Riporre il giuoco, Parlando di granaglie o altre grasce ,
!
— .
il notne di Stresiptera , e da Laireille ciare a fare , Rimettersi a fare. 19. — vale lotrometterlo , Lasciarlo start. —
cambiato nel presente , quali trassero i
Dicasi Andare a riporsi e vale Cadere ,
14. Far sedimento. V. Riposato, g.4.
tal nome dalla Torma di ventaglio delle
Darsi per tinto. Non potar più compa- — 15. Alt. Far riposare. (Lat.guietem
loro ale. ( Lat. rMpiptera. Da rhpis
rire al paratone. dare. ] — 16, Polare Opporre.,
17. —
ventaglio, a pAero lo porto.] RIPORTA M ENTO./?»-t»or-fa-m«ùs-fo.Sm Posar di nuovo. —
18. Dicesi Riposare
RI PLACARE. Ri-pla-cà-re. Alt. corap. Il riportare. ILat. relatio,] la cura sopra alcuno, e vale Rimetterla
Di nuovo placare; cd anche semplice- RIPORT ANOVELLE. Ripor-ta-m-ville. in Ini. —19. Proverb. Chi altrui tribo-
niente Placare. [ Lat. tìerum piocare Sost. rom. mmp. indrcl. Simile* Com- la, a* nou riposa, vale L'inquietare al-
demulcere.) —
2. Mitigare , Addolcire. mettimale. Rapportatore. trui arreca travaglio o ooja auebe al-
— 3. E n. pass.
RIPORTANTE. Ri-por tàn-te. Pari, di l'inquietante.
1IPOGONO. Ri-pò-go-no. Sm. V. G. Boi. Riportare. Che riporla. (Lai. mthena, RIPOSATA. Ri-po-sà-ta Sf. R poso, Fer-.
amilacee e dell' esaurirla monogmia di RIPORTARE. Ri-por-tà-re. Alt. comp. di tpmpo che si lascia ai soldati cosi
Idoneo, stabilito da Poralcr ed adottato Di nuovo portare, o Ritornar le rose al nelle merco come negli esercirii per
.
nitura.]
RIPOGRAFIA. Ri-po-grct-fì-a. ST. V. G.
— 4. Attribuire nn effetto ad una ca-
—
I
Da rhipat ritaglio o rhgpos sud -citarne, luogo, e vale Ritornarvi. 8. N. tsi — m. saperi, di Riposalo.
e grapho io dipingo.] nel sign. del $ 2. —
9. N. pass. Rimet- RIPOSATO. Ri-po-»ònto. Add. m. da Ri-
B1POLIRE. Ri-po-ti-re. All. e o. pass. tersi , Starsene alla sentenza altrui , posare. Quieto, Che è in riposo , o Che
Lo Ripulire.
stesso ebe Rapportarsi ad altro o simile. 10. — ha avuto riposo. [ Lit. quiatua iran-
RI POLLARE. /fi-poi-JA-re. N.aas. comp. Ar. Me*. Rapportare Aggiognere al-
,
qutUus. I —
2. Ad animo riposalo, p».-
,
V. A. sioc. di Kipullalare. cuna c '«a ad un'altra; ed è termine de- stoawrrb. Senza perturbazione di men-
RIPONERE. i?i-pd-fta-re. Alt. e n. V. e gli architetti, scultori, ricamatoci ec,— te, la quiete di aniino. — 3. E nel pL
di’ Riporre. 11. Piu. Tirar la rete per copiare una parlando di persona , usalo io forra di
RIPOPOLARE. /fi-po-po-là-r*. Atl.comp. pittura n disegno piccolo in grande. sm. —
4. Detto de' Liquidi che fan se-
Di nuovo popolare. — 2. E o. pasa. RIPORTATO. /?i-por-lò-to. Add. m. da dimenta.
Popolarsi di nuovo. Riportare, f reportatut. retalo*. ]
Lai. RIPOSATORE. Ri-po-so-t‘~re. Verb. m.
RIPOPOLATO. flf-po-portó-lo. Add. tn. RIPORTATORE. Hi-por-ta-fd-ra. Verb. di Riposare. Che fa riposare , Che di
da Ripopolare. m. di Riportare. Che riporta. [Lat. re- riposo. (Lai. guitti» largitor.] 2. Co- —
RIPORGERE. Ri-p&r-gt-re. All. anom. lat or.) lui che ai riposa. che prende riposo.
romp. Di nuovo porgere. ( Lat. denuo RIPORTATRICE. rtipor Verb. RIPOSATBICB. Rirpo-sa-tù-re. Verb f.
porriger».)— 2. Ed aocbe Porgere sem- f. di Riportare.Che riporta. di Riposare.
plicemente. RIPORTATURA. Ri por-ta tù-ra. Sf. Il RIPOSEVOLB. Ri-po-si-vo-U. Add.com.
RIPORRE. Ri-pór-r». Att. anom. comp. 1
HIP IP «IP
A. Luogo di riporri le cose; più coma*
or tu rote Ripostiglio. [ Lat. eondifo-
RI PREGATO. Ri-pre-gè-to. Add. a. da Che riprende. Che corregge. — 2. Ap-
Ripragare. partenente a riprensione.
rium.] RIPREMERE. Ri-pre-mè-re. Att. anom. Ripresa. r> présa, st il ripigliar di
BI POSIZIONE. Ri-po-ii-tiA-iu. Sf.II ri- comp. Di noovo premero. [Lat. compri- nuovo a fare li rimettersi allo impre-
porre ; nel senso chirurgico prendesi mere. ) —
2. Per metaf. Rintuzzare , sa, qoasi Reiterazione.
,
Lat. reitera
per L'etto di riporre oel loro luogo ros- Reprimere. —
3. N. pass. Lasciar V o- Ho. — Ammonizione Riprensio-
2.
[
reprehsmùi. —
J ,
—4 Motivo
Pretesto
]
Si riposo , in opposisiooe a Giorno di i Lat. iterum capere, retumere. j 2. quale, posto prima e dopo una parte di
lavoro , di fatica ec. 6. Dar riposo ,— Nota uscita. Riprende per Riprese. composizione musicale , iodica che ciò
vale Conceder riposo. 7. Dare il ri- — 3. Ammonir biasimando ; altrimenti che compreso deve ripetersi,
è fra essi
poso, vale Dispensare altri da alcurn Ripigliare, Sgridare, Garrire, Biasima- come se fosse scritto due volte di se-
carica o officio conservandogli le omt- re, Mordere ec. (Lat. rtprehender » ar- . guito.— 9. Qualunque parte di un’aria
cedi. —
• 8. Gram. Quel luogo ove leg- guire corripere. /feprehendrre dalla che si ripete scora essere scritta due
—
,
—
,
annm. romp. Dì ouovo p «sedere. nare. 8. Diersi Riprender via, e vaie re una città, un luogo già preso e per-
BIPOSTA. fìi-pb-ita. Sf.II riporre. L'atto Mettersi di nuovo in cammino Rav- duto. —
14. Il ripigliar di ouovo a
del riporre. — 2. Per simil.— 3. Prov- viarsi. (Lat. iter rtiumere .] 9. Neut. —
,
vallo.
,
R1PREGAHE. Ri-pre-gà-re. Att. comp. di Riprendere. Lo stesso che Ripren- ciamento. ( Lat. redintegratio. ]
Di noovo prrgare. (Lai. Kerutn precari, ditore. RI PRINCIPI ANTE. Ri-prm-ei-piànde.
orerei iterare.) RIPRENSOBIO. /fi-prew-iò-ri-o. Add. m. Pari, di Riprioeipiare.
Caiouitti, Eoi. ///. 137
. , —.,
Bir ir HIP
«PRINCIPIARE. /ìi-fnin-ri-piA-r*. All. che cosa di più nè direbbe si die in RIPUDIO. Ripù-di-o. Sm. V. L. Leg. 11
Rimettere, Ristabilire. di nuovo cosa che non riuscì la prima delle Dissensioni o Brighe cbe nascnoo
RI PROBARE. rti-pro-tò-re. Y.L. e A.V. olla. —9 . Teol. Condannare alla ri- Ira altre persone. —
3. Fig. Dar ripadio
e Riprovare.
di’ provazione, nel aen» teologico. ad alcuna cosa, vale Non farne conto ,
mundatus.)
lato. (Lat. perj/olitus, 2. —
Ri pr no va. RIPUDIABILE. Ri-pu-di-àbi le. Add. Corretto, Emendato, e dicesi de’ lavori
RIPROVAGIONE. Ripro-va-gió-ne. Sf. com. Che puh ripudiarsi , Che ò degno della mano e della mente ai qoali ai è
V. A. V. e di’ Rtprovatione. 2. Con-— di ripodio. Rifiutabile. dato l’olUma pali tara.
filiazione. RIPUDI ANTE. Ripu-diàse-te, Pari, di BIPULITORA. Ripw-li-tó-ra. Add. e sf.
RIPROVAMENE. Ri-pro-va-min-to. Ripndiare. Cbe ripudia. Ar. Mes. Colei che ripulisce le lane in
Sm. Lo stes» che Riprovazione. RIPUDIARE. i?Lpu-di-d-ra. Alt. Leg. sudicio.
RIPROVANTE. /tt-pro-cAn-fe. Pari, di Rifiutare o Rigettar da sè cosa cbe ci RIPUL1T0RE. Ri p m 14 Verb. zn .diHO.
Riprovare. Che riprora. appartenga, come la moglie, l'ereditò Ripulire. Che ripulisce. 2. Ar. Mes. —
RIPROVARE. Ripro-và-re. Alt. e n.ass. illegalo, e simili. (Lat. repudiare.] — Quegli che ripulisce le lana io sodi-
Di nooTo provare. [Lat. iterum expe- 2. E per eslens. detto di voci o altro.
rira.) — 2. Provare semplicemente. — RIPUDIATO, ili-pu-di-d-fo. Add. m. da
rio.
RIPULITRICE. /?t-pu-ÌMri-c*. Verb. f.
3. Dimostrare, Provare! ma con qual- Ripudiare. di Ripulire. Che ripulisce.
138
. 1 .
Ultima mano, Finimento o Raffina - RIPUTANTE. Ri-pu-tàn-le. Part. di Ri- vehemenlia sua perstrepuit: in gali.
metito di un'opera d'ingegno.— 3. Ar. pntare. Che riputa. iuch remore , e suehadh onda.] — 2.
Mes. Coti diresi anche da' Lanaiuoli il RIPUTANZA. Ri^pu-tàn-sa. Sf. V. A. V. Maretta leggiera, ma incomoda del ma-
pulimento delie lane io sudicio, cbe co- e Reputazione. [Lat. eariatimatta.]
di' re; altrimenti Rimpotio.
munemente si fa dalle donne , perciò — 2. Stima. Presunzione. RISACCIIEGG1ARE. Hi-tac-cheg-già-re.
dette Ripulitore. La ripulitura deile la- RIPUTARE. /Jt-pu-tà-re. Att. Giudicare, Alt. Saccheggiar di nuovo.
ne lavale diccsi Spianatura. Stimare , Credere , Tenere lo concetto. RISAETT ARE. Ri-sa-eltà-re. kit. comp.
HIPULIZIONE. /ti-pu-It-zta-ne. Sf. V. e [Lat. ezìttimarc, reputare. Reputare Saettare chi ha saettato prima, o Saet-
di* flipultmanto. dalla part. iterativa re e da putare sti- tare, scambievolmente, f Lai. rurjuvn
RI PULLULANTE. /fi-puWu-làn-fe. Pari, mare; e putare dsll'ebr. patkar conget- sagitla oeter» aliquam.] — 2. Riman-
di Ripullulare. Che ripullula. turare.] —
2. Atlriboire, Appropriare. dare indietro le saette. — 3. E fig. Ri-
RIPULLULARE. Ri-pul-lu-là-rt. N. ass. [Lat. imputare.]— 3. Riconoscere, Con- mordere. Rampognare.
comp. Pullular di nuovo. I Lai. repul- fessare di aver ricevuto ; e si adopera R1SAGALL0. Ri-sa-gàl-lo. Sm. Mio. Lo
lular t.ì —2. Per metaf. Rinnovarsi. col sesto caso. —
4. Incolpare . Impu- stesso che Risigallo , Realgar. [ Lat.
RIPULSA. jRi-pùl-ia. Sf. Esclusione, Ne - tare. —
5. N. pass, nel i.° sign. 6. — magai lum. In Ut. rutta calx calca
geliva, Esclusiva, Disdetta, Ricusa ccJ Tenersi da molto. [Riputarsi qui sem- rosseggiante. In (slavo rat rosso e klak
[Lat. repulsa. Repulsa da pulaum pari, bra detto per sincope di Riputar»! o calce. In ted. rote kalk calce color di
di pello io discaccio, spingo in fuori; e stimarsi da molto, stimarsi troppo, lo I rosa. Tal 4 in fatti il risagallo.]
pello dal celi. breu. pelino! allontana-! celi. gali, bassi ro baiteal grande pre- RISACI RE. Hisagì-re. All. comp. V.
re, che vieo dipeli luogi.]-2. Dar ripul- sunzione; io ar. baeter iu solco lem se A. Di nuovo sagire, Rimettere in pos-
sa o la ripulse, vale Rigettare, Negare. gerere. lo pera- bad superbia.) sesso.
RI PULSANTE. Ri-pul-són -!«. Part. di Ri- RIPUTATJSSIMO. Ri-pu-tatlJ-ai-mo. RISAGLITO. Risaglì-to. Add. m. V. A.
pulsare. Che ripulsa. Add. m. saperi, di Riputato. [Laulau- V. e di' Risalito.
RIPULSARE. Ri-pul-sà-rs. Att. Dar re- daiìssimus, in maximu existimatùmem RI5ÀJA. Ri sà ia. Sf. Agr. Luogo dove
pulsa, Far repulsa. (Lat. repellere, reji- habitus.) si semina il riso; e dicasi anche all’Bdi-
cere.J — 2. Far realstenu e Rispiagere RIPUTATO. Ri~pu-ta-to. Add. in. da Ri- fizio per battere e brillare il riso.
gli aggressori. putare. Creduto, Giudicalo. [Lai. mo- RISALD AMENTO. R»-aaI-da-fn4ivto.Sni.
RIPULSATO. /fv-jmLaà-Zo. Add. m. da gni habitué, exiitimatu#.)— 2. Stima- Il nsaldare. ( Lat. zoltdatta, conaolido-
Ripulsare. to. Accreditato, Ragguardevole. Ita.)
RIPULSIONE. RÌ-fuUi-4-ns. Sf. Fi». U1PUTAZI0NCELLA. Hi-pu-to-xion-cU- R1SALDARE. Ri-sai dà-re. Att. comp.
Forza in virtù della quale i corpi o le la. Sf. dim. di Riputazione. Saldar di nuovo, ed anche semplicemen-
loro molecole si respimiono scambievol- RIPUTAZIONE. R>-pu-ta-zió-ne. Sf Boo- te Saldare, cioè Riunire parti staccate
mente ; ed anche l’Effetto che risulta na opinione che si gode o che si ha di di metallo, legno, terraglia ec. con al-
detrazione di questa fona. [Lat. riput- taluno; Credilo, Buon nome ec. [Lat. tro metallo o amento atto a collegarle
avo.]— 2. Proprietà posseduta dai cor- e.rùtimatM> honor. In celi. gali, ro di nuovo. [Lat. aolìdora.) 2. Rimar- —
pi elastici, per la cui virtù essi ritor-
.
mollo e biuihai riputazione: grande ri- ginare piaghe o ferite. 3. Ar. Mes. —
nano sopra sé stessi con una certa for- putazione.) —
2. Stima e favore che ad Dar nuova salda o eolia; ma in questo
za, ogoi volta che cedettero alla pres- altri si accorda.— 3. Dicesi Sbattere la cas dicesi meglio Rinsaldare.
»
sione, qualora questa cessi di essere riputazione di alcuno, e vaie Diminuir- RISALDATO. Ri-sal-dà-to. Add. m. da
considerevole. la, Samarla. Risaldare. Rimarginato. [Lat.aoiida-
RIPULSIVO. Ri-pul-sl-vo. Add. m. Che RIQUADRA MENTO. Ri-gua-dra-mto- taj, refectus.) —
2. Rassettato, Racco-
fa repulsa. Che respigoe. —
2. Terap. to. Sm. Riduzione inquadro. Lo stesso modato, Racconciato.
Detto di Rimedii, è lo stesso che Riper- che Riquadratura. RISALDATURA. Risal-da-tù-ro. Sf.
cussivo. RIQUADRARE. Riquadrà-re. Att. Saldatura di ferita, Cicatrizzazione.
RIPULSO. Ri-pùlso. Add. m. Rigettato, Mettere o Ridurre io quadro. [Lat.qua- RISALIMENTO. /fi-aa-lMvtan-to. Sro. Il
Ributtato, sidc- di Ripulsalo. drare, in quadrum cantiniere vel con- risalire. (Lai. ti (rotata aienuui.]
RII’CNGERE. Ri-pùn-àe-re. All. anotn cinnare.) —
2. Fig. Rischiarare le idee; RISALIRE. /ti-aa-U-r«. N. iss. aoom.
comp. Lo stesso che Kipugnere. d'oode Riquadrare il capo, la testa ec. comp. Di noovo salire. [
Lat- denuo o-
RIPUNTO. Ri-pùn-lo. Add.m. da Ripu- RIQUADRATO. Ri-qua-dra-to. Add. ra- scendere. |— 2. Risaltare. [Lat. riii-
goere e da Ripungere. da Riquadrare. (Lat. quadrum con- m Itra.]
RIFU N ZECCHI ARE Ri-pun-iec-ckià-n structus tei concinnatus.) — 2. E lìg. RISALITO. Ristsdì to. Add. m. da Ri-
—
.
Alt. comp. Di nuovo punzecchiare. Capo riquadrato , cioè Che ha le idee salire. — 2. Povero rifatto. 3. Asino
RI PURGA. Ri-pùr-gu. Sf. comp. Terap. chiare e precise.— 3. Ed in forza di sui. risalilo, dicesi per ischeroo ad un vita
Purga replicata; ed anche semplicemen- Figura quadrata. salito io alto stato.
te Purga, Purgazione, Purgagk>o*.lLat. RIQUADRATURA. Ri-gua-dra-tu-ra RISALLITO. Ri-saUlì-to. Add. m. V.
tfera/n purgano.) Sf. Riduzione in qoadro, Il riquadrare. A. V. e di' /fiaafito.
RI PURGAMENTO Ri^pur-ga-mén-to .Sm [Lai. quadrotta.] RISALTARE. Ri-sal-tà-re. N.ass. comp.
Il ripurgare;
.
altrimenti Purga. 2. — RIQUADRO. Ri -quà-dro. Sm. Archi. Ri- Di noovo saltare. ( Lat. raailtra.] 2. —
Ripuliruento. — 3. Ricettacolo d'im- quadri dicunsi que’ compartimenti che Dieesi anche delle cose che rimbalzano
—
mondizie. —
4. Escremento, Soziura , ai fanno nelle pareli, ora rilevali , ora o che si riflettono. 3. Archi- Risal-
Lordura. —
5. Diconai Rlpurgamenti incassali, talvolta ancora con semplice tare si dia del Far risalto o Ricrescere
muliebri o mestruali o delle donne i pittura. in fuora i membri del l'edificio, dalle
Mestrui. RIQUISITO. Ri-qui-si-to. Add. m. Y. e bande, o nel mezzo della lor faccia ,
R1PURGARE. flì-pur-gà-re. Att. comp. di* Requisito senza uscire del lor diritto o modana-
Purgar di nuovo, rd aoche Purgar be- RIQUISIZIONB. Ri-quiti-zió-ne. Sf. Lo tura. —
4. E fig. Far risaltare , vale
ne. [Lat. repurgare.) —
2. E u. pass. stesso che Requisizione. Fare spiccare.
Add. m. da
Spogliarsi di parti viziose; e diasi pro- RlQUOVRIRE.Ri-quo-uri-re. Att. aoom. RISALTATO. Ri-eal-tà-to.
priamente del sangue e di altri li- V. A. V. e di' Ricoprirà. Risaltare.
quidi- RI RALLEGRA RE. RUal-le-grà-re. N. RISALTO. Ri~*àlrto. Sm. Ciò che risalta
1PURGATIV0. Ri~pur-go-ti-vo. Add. pass. comp. Rallegrarsi di nuovo. o esce di dirittura.— 2. La parte stessa
m. comp. Che ripurga, Atto a ripurga- «ROMPERE. Riróm-pe-re. Att. anom. che fa tale elTetio. — 3. Blcrescimeolo,
re. |Lai. repurgàndi %rim habent.] comp. e n. pass. Reduplicativo di Rom- Aumento. — 4. Prominenza qualunque.
BIPUROATO. /Iv-pivr-jà-to. Add. m. da pere. — 3. Archi. Aggetto, a si dia di quei
Ripurgare. —
2. E per metaf. RISA. Ri-ta. Sf. V. A. V. e di’ Risala.— membri delJ edincio, che dalle baooe, o
RIPIEGATURA, /fv-pur-qa-tù-ra. Sf. 2. E nel pi. Rise. nel mezzo delta lor faceta ricrescono in
Ar. Mes. La quarta colatura del ferro, RISACCA. Ri-sàe-ea. Sf. Maria. Riper- fuora saoxa uscire del loro diritto o
cussione o Riffa ngimen lo della onde
,
—
8. Milil. Quello aporto
che riduce I cotticci lo massello.
M modanatura.
Google
, . 1 ,
,.,
18 18 18
che si spicca dai fianchi deila monta* Ristorare ; Ricompensare da’ danni o RISCALDATELE Ri «eaI-<fo*lrt-«.Ve»b.
.
essa inaino al basso. Questi risalti han- RISARCITO. Ri-tar-cr-ta. Add. m. da RISCALDA/.IO.NE. Ri tcal-da tió-ne. Sf.
no por essi la loro schiena, I loro fian- Kisarcirr. Il riscaldare . Riscaldamento ; e per lo
chi e le loro falde e radici : una gran RISATA. Ri~eà4a. Sf. Il ridere smode- più io sign. di Ribollimento di sangue.
montagna ne ha per io più molti cosi ratamente, e particolarmente per beffa.
,
|Lat. roJa/acfio.)
dall uno come dall’aUro de’suoi fianchi, (Lat. irritio, choefiinnui.] RISCALDO. Rìrtcàl-d*. Sm. V. bassa ,
e fra rasi si aprono le Talli. La natura RISATELLA Ri-sa-tèl-la. Sf. dim. di usala dagli Agricoltori, Merendanti, ec.
del risalto è la stessa della montagna Risaia. Piccola risata. Agr. e Ar. Mt-a. Riscaldamento che
dalla quale è prodotto. Chiamasi pure RISBAD1GLIARE. Risbo-di-glià-re. N. soffre qualunque materia per qualsivo-
—
Sporto. 7. Mario. Risalti, aono i luo- asa. comp. Sbadigliar di nuovo. —2. glia cagione. E però dicesi Lana che ha
ghi dorè le forme dell’alto della nave Sbadigliare dopo che ai i veduto sbadi- preso il riscaldo m
magazzini ; Il ri- i
sono tagliate sopra la cassa dell'opera gliare altri. scaldo del grano nel grsnsjo , del fieno
morta, e sopra il livello delle tavole di RISBALDIRE. Rirtbal-<li-re.Alt. e n. nel fienile, cc.; Riscaldo che prende il
bordatura dei castelli, a diverse distan- V. A. V. e di* Rallegrare. [Lat. Lattari. ferro , il legno re. per la confrleaziooe.
ze, sul davanti a all’ indietro de' passa- Dall'aiil. frane, òoud allegro, onde bai- RISC APPARE. Ri-teappà-r a. N. ass.
vanti. daciitr che negli ant. monumenti vale comp. Scappare nuovo e Scappare di
RISALUTARE. f?i-*a-iu-tà-r«. Alt. comp. alkgrameolej semplicemente.
Di nuovo salutare , Rendere il saluto. IUSBIRCIaRE. Ri-sbir-cià-re. N. ass. RI SC APPAIO. Ri-ecap-pà-to. Add. m.
C Lat. reialutare .] comp. Sbirciare di nuovo. de Riflcappsre.
RISALUTATO. Ri-talu-tà-1o. Add. ra. RISC AG LI A RE. 7?i-jca-jlio-rfl. All. comp. RlSCAPPi.NARE. /fi-icap-pi-nà-re. Alt.
da Risalutare. [Lat. reaalutotua.] Scagliare di nuovo. Ar. Mes. Rifare lo scappino ossia pe- ,
RI SALUTAZIONE, Ri-ta-lu-ta xió-ns. R1SCAGLIATO. Ri-ìca-glià-to. Add. m. dule e si dice , più che d’ altro , degli
:
RISANANTE, /fi-to-nàn-ft. Pari, di Ri- RISCALDANTE. Ri-ual-dàn-te. Pari, di RISCATTATO. Ai-seat là-lo. Add. m. da
sanare. Che rìsaoa. Riscaldare. Che riscalda. (LiL calefa- Riscattare. Releoto. [Lat. redemptus.]
RISANARE. 7li-ia-nà-rt. Alt. Render cien$.] — 2. Ed in forza di sm. parlando di
sano, Rimettere in sanità. (Lat. janare, RISCALDARE. Ri-»cal-dà+e. Alt. Ren- persona.
tannatevi rettituert.}— 2. Flg. Tornare dere a co»a raffreddala il calore. (Lat. RISCATTATORE. Ri ecat-ta-tò re. Verb.
T animo nello stato suo naturale 3 calefactre.) —
2. Fig. Dicesi Riscaldare m. di Riscattare. Che riscatta. (Lat.
Tornare qualsivoglia cosa nella interet* gli orecchi ad alcuno e vale Sgridarlo , red*mptor t Uberator .)
la di prima. —
4. N. asa. Ricuperare la Rimproverarlo. —
3. Dicasi Riscaldare RISC ATT AT RICE- Ri-icat-ta-t ri <«. Verh.
sanità, Riaversi, Guarire, Ritornar no folto e vale Metterlo iu buona ve- f. di Riscattare. Che riscatta Libera-
—
!
,
sano. dota, perchè altri se ne persuada. 4. trice, Redentrice.
RISANATO. «i-KMià-lo. Add. m. d. Ri- N. ass. nel primo aigo. 3. N. pass. — RISCATTO. Ri-icàt-to. Sm. Il riscattare.
sanare. Guarito. —
2. Ed in forza di am. Racquietare o Prender calore. [Lat. ca- (Lat. redemptio , recuperatili. 1 — 2. Il
RISANATORE. Ri-ta-na-ió-re. Verb. m. letcere .} —6 Sollevarsi. Adirarsi. [Lat. prezzo che si paga per la libertà di nn
da Risanare. Che risana. «ratei, indiziari. J
—
7. Inanimirsi , prigione di guerra ec. 3. li danaro —
RISANATRICE, fti-zo-no-frì-ee. Verb. f. Infervorimi, Invogliarsi. [Lat. infiam- che ai paga a fine di riscattarsi. 4. —
di ninnare. Che risana. mavi deiiterio incendi.]
, 8. Riscal- — Riscatto, Vendetta. [Lat. ullio.] 3. —
R1SANAZ10NE. Ri-sa-na-iiò-ne. Sf. Lo darsi, si dice anche del parlatore quando Ditesi Dar luogo di riscatto e vale Con-
stesso che Risanamento.
RISANCI ANO. fliWon-cià-no. Add. esm.
sistudia eoo fervere e forza a provar un
suo argomento.— 9. Riscaldarci, si dice
cederlo, Permetterlo 6. Leg. Riscatto —
di una nave predata: Contralto con cai,
Colui che ride beoe spesso e volentieri. degli animali che cominciano ad andare mediente un certo prezzo od un profitto
RISANGl’INE. Ri-tàn-gui-nt. Sm. Bot. io amore. —
IO. Agr. e Ar. Mes. Ri- determinalo e certo, il predatore rilascia
Lo stesso che bangninello. scaldare, io sign. n- a*s., parlandosi di e abbandona la preda trasferendone il ,
RISCQ1ARIRE. Ri-tehia-rt-re. All. e a. disngnere, o prima d esser purgati. incontro o da contro In celi. gali, ris
pass. Lo stesso che Rischiarare. RISCIÒ. Risciò. Sui. Ar. Mes. Specie di di nuovo , e coindeulg comparazione ,
RISCHIAR ITO./f i-tchiorilo. Add. m. da rasiera di legno con cui si tira iljwle
, confronto. J— 3. &>rri»ponden<a di parti;
Rischiarire. Lo stesso che Rischiarato. Condensato in cima alle cald«jc donde ,
e propriameote dicesi di due cose si-
RISCHIERÀ RE. Aie-rà-re.Alt.comp. si getta grondante sopra i gabbri. [Dal mili per dimensione e per aoalogia di
Rifar le schiere. Rimettere i soldati in celi. gali, ruisq radere. Altri forse dal lavoro, in ispczialltà parlandosi di qua-
ordinanza, in ischiera. lat. rasi.] dri , imagli , bassorilievi e simili. P, il
R1SCHIERAT0. rti-zchie-rà-to. Add. m. RISCIOGLIERE. Risciò -glie -re. Att. Pendoni de' Francesi. Il Vasari di*se
da R'Schierare. aoom. comp. Scioglier di nuovo, Disfare C. in poni mento.— 4. Ripruova, Pruova,
R1SCHIEVOLE. Ri-ichii-vo-le. Add. coui. I
ciò che si è annodato o tessuto; ed luche Conferma , Esemp io. [Lai. argumcntutn. 1
il Bnliet , vien dal celi, brelt. risqt di Riuicita. narrazione. In ted. kuiu/e cognizione.]
simil senso. i?uql poi ha potuto for- RISCLAHARE. fli-ielofò-ri. All. e o. — 7. Ostacolo , Intoppo 8. Nell'o-
marsi dal brett. ritka o riatta o rùqb» V. A. V. e di* Ritchiirare. so , Risposta a lettera. 9. Dicesi —
sdrucciolare : mentre pur noi abbiamo RISCO. Ri- ico. Sm. V. Poel. stoc. di Ri- Riscontro ili stanze e vate Ordine di
sdruccievole io senso di pericoloso. In schio. stime in Già Colle porte io dirittura.—
isp. rtisgo, ed ima volta arriico .) 2. — DISCOLO. Rlsco-lo. Sm. V. G. Zool. 10. Dicesi Riscontro di cassa , e così
Andare a rischio , tale Correr pericolo. Genere di crostacei dell'ordine de’bran- rhiamvno finanzieri il Confronto del
i
«—3. Correr rischio, vele Essere io pe- cbiopodi, della seziooe de’pelilopi, pro- danaro rsisteote coi libri de'cooU- 11. —
ricolo.—4. B Correr rischio dì alcuuo , ì
posto da Leach, i quali ebbero tal nome Dicesi Trovar riscontro o il riscontro c
vale Essere io pericolo che alcuuo Cin- dalla forma di paniere che presenta il vale Abbattersi in chi s' accordi a ciò
gano! e manchi agli obblighi che assumi loro guscio. Comprende soltanto la spe- che uoo vorrebbe. —
12. Trovar corri,
por lui o ch'egli ha teco contratti. 3. — cie detta Rhiv-ulut Molvae. [Lat. rhi- spoodeoia , parità , contraccambio ; e
Portar rischio . vale Correr pericolo zrulwj. Dioi di rhiscos paniere coperto dicesi così delle cose come delle perso-
Mancar poco che non accada un male. di pelle.]—2. Hot Pianta erbacea , gia- ne.— 13. Ricevere ospitalità, accoglien-
— 6. Starei rischio, vale Correr peri- cente , che ha le foglie lereti , crasse . za. — là- Trovare ostacolo, intoppo.—
nolo e Stare al rischio, vale Soilopnr-
; pungenti ; Il calice con margine nelle 13. A riscontro, posto avverb., vale A
visi.— 7. A rischio, posto avverb. Coo ascelle. La cenere di questa pianta serve
'
IS MIS BIS
Che ha io sé riscontri, cioè intoppi ; ed tera. —
3. Far risentii. [ Lat. raaeri- Stire di continuo e Stantiare In un
è aggiunto proprio di leganti?. 4«re.| —
6. Pari indo di antichi Coloni, luogo e si dice per lo più di persone
;
HI SCOITI ARE. Ri ecop-pià-re. N. ess. Trasferirli da un luogo all'altro. pubbliche. { Lai. retidere ] —
2. Ri-
comp. Scoppiare di nuovo, Rinascere ,
Riscuotere, rì-scuo t»-r$. ah. anom. mettersi a sedere. (Lat. iterum intide-
Ripullulare; edicesi propriamente delle
piarne. iLat. iterum extilire, erompere.]
Ricevere il pagamento; Esigere. [Lat.
exigere. I più dal lat. excuJere cavar
re.] —
3- Sedere in luogo onorifico. —
—
2, E fig. Risorgere, Riapparire. fuori. Altri da quota o da reotto. In
4. Farsesfione in tribunale, e dicesf
parlando di Magistrati e simili. 5. —
R1SCORBIAHB. Ri-scor-bià+e. AM. e gali, tgoi conto, parte di conto: e cosi Avere il suo seggio. Esser ben colloca-
o. ass. comp. Scorbiaredi ooovo. pure in irl. Io din. ikot tassa. Il Bul- lo; io questo slgo. dicesi anche Riseder
RISCORRENTE. Ri tcofrèn-U.
Riscorrere. Cbe riscorre.
Pari, di let ba il lat. barb. icotum per cootri-
buziooe. lo tiàupKt riscuotere.
beoe. —
fi. Per metaf. Riposarsi in no
illir. pensiero. —7. Ricader giuso e Posar
RINCORRERE. Ri-tcór-re-re. All. comp. — 2. Riscattare o Ricuperare in al-
]
—
Di nuovo scorrere. —
2. Rileggere più euti modo la co-B perduta o obbli-
nel luogo di prima.— 8. Convenire.
9. E u pess.
volle una cosa per rìducerlasi bene a gata ad altrui. [Lai. redimere J 3. E — R1SEDI0. Ri-tè-di-o. Sm. V. A. Resi-
memoria. [Let. percurrer».]—3. Rian- per metaf. —
4. Dicesi Riscuoter la
.
evo l‘ Azione di scorrere alle prime titore. RISEtìARE. Ri-te-ga-re. Alt. Troncare,
schiere piegale dall' inimico e di rista- R INCERARE, Ri-tcu-rà-re. Alt. comp. Riddare. Lo stesso che Bisecare. [Lat.
bilirvi la pugna ; e dicevansi Schiere di Far divenire piu scoro. resecare. |
riscossa Quelle geoti scelte poste addie- R1SCURATO. Ri-scu-rà-to. Add. m. da RISEGATO. Ri-te-qà-Xo. Add. m. da Ri-
tro alle altre, oude ajutarle ad un biso- Riscure re. segare. Ricuso. Lo stesso che Risecato.
gno. li voce adoperata nobilmente io
luogo di Riserva. —
3. Per simil. detto
RIsDALLERO. Ri-tdàl-le-ra. Sm. Si.
Mod. Mciueta d argento cbe >1 conia tu
[Lat. retecfut.J 2. Taglluztato. —
RISEG ATURA. Ri-ie-ga-Xù-ra. Sf. Il
del giuoco del calcio. Onde Giocare alle Germanie e vale ail'Jncirea due franchi rilegare , Intaccatura ; e propriamente
riscosse, Stare alle riscosse, cioè, dove e metto. [ Dal itd. reicht-iholer cbe Quel seguo che rimaoe nelle membra ,
si ribatte la palla ; e Gg. Rispondere vuoi dire alla lettera tallero 0 scudo di proredeute da uoa forte allacciatura.
«Ile rime , Ribadire il chiodo ; ovvero regno.] mcùura.l
[Lat.
Rispignere in guisa da non restar Ài- RISDEGNARE. Ri-tde-gnà-re. N. pass, RISEGGIO. Ri-sèggio. Sm. Y. A. altri—
;
p rifletto. Stare alle riscosse è talora il comp. Sdegnarsi di ouovo. [Lat. dmuo menti Risodio. V. e di'/torfertia. (Lat.
contrapposto di Stare alle mosse. tratei.) aedat.)
RISCOSSIONE. Ri-teoi-ti-ij-ne- Sf. II ri- BISECARE. Ri ee-cà-rt. AU. Tagliare RISKGN.V. Ri-tt-gna.
scuotere. [Lai. exactio.] Ricidrre. ( Lat. ratecara. J 2. Per — Cessione; e si
Sf. Il
nnovo scrivere , o aggiugnere a ciò che RISEDENZA. Ri-se-dèn-za. Sf. li risede- seoMv, Risentir*». [Lai. tan-
pigliare
e già scritto. [Lai. reicribers.] —
2. Per re, Dimora, Fermala. tum recuperare.]
il
2 E n. ass. —
Copiare, Trascrivere. —
3. Rispondere
a lettere o ad altro. ( Lat. retptmtum
RISEDENZIA. Ri-te-ièn-zi-a. Sf. V. A. RISENTIMENTO. Ri ten-ii-mén^o. Sm.
V. e di'Risedenza. Doglianza, Lamento, Ri-
dure.) —4. Scrivere una secooda lel- RISEDERE. Ri-ee-dé-rt. N. aas. anom.
Il risentirsi
chiamo ,
;
Scalpore ec. —
2. Onde Per
142
—, ,, ,
3. Aver riguar-
(
—
!
di male o di dolore. 5. Detto di E* glie e si riserva , per farla poi scorrere do. [Lat. mlionem habtre , respec twn
difilli, e vale Pelo, Crepatura. all'occasione ove si vuole per metro di haéerr.j —4.
N. pass, nel primo sìgo.
RISENTIRE. Ri ten-tbre. Att. Comp. docce, o simili. —
2. Luogo chiuso per — 8. Indugiare, Differire. [Lat. diffèr-
Seotire o Udir di nuovo. [ Lit. iterum riserva. re. procrastinate.] — 0. Eccettuare.
audire , iterum aut cultare. ] 2. N. — RISERBATORE. Ri-ter-bo-16-re. Verb. RISERVATAMENTE. Ri-ier-va-ta-mén-
aaa. e pass. Ricuperare il senso perdu- m. di Riserbsre. Lo stesso che Riser- te. Avv. Con risensziooe , Io modo ri-
4.
to. {Lai. «nium recuperare, recipere.) vatore. servato.
— 3. Acquistare nuove sensazioni più RISERO ATRICE. Rbter-bu-tri-ce. Verb. RISERVATEZZA. Ri-nr-voUx-sa. Sf.
eaquisile. —4. Svegghiar»i, Desiarsi f.di Riserbare. Che riserba. Lo stesso Moderazione Modestia Riguardo , e
, ,
Lasciare il sonno. [Lat. expergieei, ex- ebe Riservatrice. Circospezione conveniente al proprio
pergefieri.J — 3. E lìg. parlando del RISERBAZIONE. /.’.-yer ba-sib-ne. Sf. stalo.
fiori, Diriizarsi sopra lo stelo ed aprir- Lo stesso ebe Riservaziooe. 2. Enel — RISERVATISSIMO. Ri-ier-wiit-ti-mo.
si. — 6 . E detto delle piante Comin- ,
sign. di Riservinone, g.2. Add. m. superi, di Riservalo.
ciarsi a muovere. Andare in succhio. RISERBO. Ri sér-òo. Sm. Il riserbare , RISERVATO. Ri-ter-và-to. Add. m. da
7. Prender fona o vigore. —
8. Ravve- Il custodire Riserbazion». Lo stesso Riservare. [Lat. aervafut.) 2. Eccet- —
dersi.— 9. Riacquistare il sentimento che Riservo.
,
—
2. Onde Far riserbo tuato. —
3. Circospetto , Prudente. —
della meote.
re. —
—
10. Per mctaf. Risona-
11 . Dicesi Risentirai dell’ ingiu-
vsle Serbare. Custodire
— 4. Riguardo , Circoapesioue.
—
3. Gusrdia.
3. —
Eccl. Caso riservato , Peccato riser-
vato e simili . diconsi quando il supe-
rie o d' alcuna cosa e vale Non soppor- Ecceitua none. riore oe riserba a sé rassoluziooe.
tarle , Farne richiamo o vendetta ; che RISEKRAMENTO. Ri-ecr-ra-mén lo.Sm. RISERVATORE. Ri-ter va-ló-re. Verb.
anche diciamoFarue ri$entimcoio.;Lat. Il riscrrare; Ri tu romeo lo, e dicui pro- m. di Ritmare. Che riserva.
énjuriae ulciacù]— 12. Archi. Parlan- priamente de' meati del corpo. Costipa* RISEKVATRICE. 7ti-ier-va-frt.ee. Verb.
2.
dosi di Editili! , vale Dare indino di rione. (Lat. conitipatio, eonolusio.J f. di Riservare. (Lai. eervatrix.]
patimento. Far pelo. —
13. Belle Arti. RISERRANTE. Ri-ier-ràn-le. Pari, di RISERV AZIONE, Ri-ser-va-sió-ne. Sf.
Parlandosi di Scolmi* , dicasi dagli Riamare. Il riserbare, Il ritenersi , che oggi di-
Scultori quando dopo d’avere nella for- RISERUMIE. Riser-rà-re. Att. comp. ciamo più comunemente Riserva. [Lat.
ma , fatta sopra testa d' uomo morto , 3.
Di nuovo serrare. [Lai. denuo rlaudere, retenatio-i —
2. Dice»! a oche di quella
messa la cera , e dopo aver gettate fi- includere.] —
2 Serrare semplicemen- che fa il superiore di qualche colpa che
gure dentro a forme talvolta stracche e te, Strignere.— 3. Ar. Mes. Dicesi au- non possa essere assoluto da altri che
logore vanno con ittecchi affondando
, «he del Riunire le crepature , o gli da sé.
iu I fondi , e aliando le parti rilevate stianti che si (anno nel getto de' metal li. RISERVIRE. Ri-ter -td-re. Att. comp.
el getto, per ridurlo a freschezza
, co-
— 4. Contenere. —
5. E ti. pass, nel Servir di nuovo, Servire iu contraccam-
me sarebbe se pare allora fosse stato primo sign. —
0. Milit. Siriogcre da bio. —
2. E n. ass.
modellato dall'artefice; e questo Risen- vicino nna fortezza , un corpo di nemi- RISERVO. Ri tir-vo. Sm. Riserbazione,
tire dicono acche Ritrovare. ci; Ridurre io angustie. —
7. Serrare più comunemente Riserva. 2. Cu- —
RISENTITA M ENTE. /fi-rarMi-ia-mèn-H. di bel nuovo le schiere, cioè Riacco- stodia, Guardia. (Lat. aervafto, custo-
Avv. Coo risentimento. (Lai. irate, grò- starle, Ricongiungerle. dia.) — 3. Riguardo, Circospeiioue.—
utiar.J RISEKKATO. Ri-ter rà-to. Add. m. da 4.Onde Seni» riservo vale Senza ri-
RISENTITO. Add. m. da Riserrare. Di nuovo serrato , ed anche guardo.— 8. Eccezione di qualsivoglia
Risentire. Di nuovo udito o sentilo. Chiuso semplkcmeotc. ( Lat. iUntm contratto riservatasi da’ contraenti. —
Sveglialo. —
3. Vivo , Piccante. — claueus, cane lue ut.} —
2. Ristretto, Li- 0. fi Senza riservo vale anrheSeoza ec-
di
Il
RIGUARDANTE. Ki-tguar
Riguardare. Lo stesso che Riguar-
t in te. Pari,
risentite ec. lità. Ora queste riservo riguardano un dante. [Lat. rrjpicùni. ]
— 2. Che ha
RISENTITO. Avv. Risentitamente. (Lai. cerio tempo convenuto, duraute il quale relazione. Appartenente.
jraniisr, irala.J I benefiiii vacanti sono riservali alla RISGUaRDARE. Ri tguar-dà-re. Àtt. e
RISEPPELLIRE. Ri-tep-pel-i^re. Att. provvisione del Pontefice. 5. Milii. — n. Lo strato che Riguardare. (Lei. re-
comp. Di nuovo seppellire. Nume che si dà a aue'corpi militari che tpicere.ì —
2. Guardare allentamenti*.
RISEPPELLITO. Ri-*ep-pel4i-to. Add. si tengono in serbo per rinforzare gli — 3. Aver riguardo , Osservare. 4. —
m. da Riseppellire. Uri ed accorrere dov’é maggiore il bi- Risparmiare , Perdonare. (Lai. pares-
RISERO A. Ri-eèr-ba. Sf. Lo stesso che sogno. Nelle battaglie le riserve fanno te.|
—
5. Dicesi Risguardsre alcuna
Riserva. per lo più una terza schiera dietro alle cosa e vale Avere con essa relazione
RISEKBAGIONE. Ri-ter- ba-gió-ne. Sf. altre due. I primi a valersi di questi Dipendere da essa. [ Lat. ad rem pat-
Lo stesso che Riservaziooe. V. e di' Ri- corpi di riserva furono Persiani , po-
i tinerà.]
tenta. scia gli Spartani, quindi i Cartaginesi RIGUARDATO. Ri-tguar-dà-to. Add.
RISERBANZA. Ri-ter-bàn-xa. Sf. Lo e più regolarmente di tutti i Romani. ro.da Risguardsre.
stesso che Riserbagione, Riserbi. [Lai. Ora sono in uso in lutti gli eserciti ag- RISGUAR DATORE. Ri-sguar-da-tó-rt.
owaertxW'o.l guerriti.— 6. Dicesi avverb. A riserva Verb. m. di Risguardsre. Che riguar-
RISKRBARE. Ri-ter-bà-re. AU. Lo ates- e vale Fuorché, Eccello, Salvochè, ee. da altrimenti Riguardatore. [ Lat.
so che Riservare. —
2. Salvare , Scam- RISERVAGIONE. Rbter-va-gi^ne. Sf.
;
ipectator.
pare. —
3. Avere riguardo. — 4. N. Lo stesso che Riserbazione. 2. E — nel R1SGUARDBVOLE.
)
Ri-sguar-(U-*o-le.
pass. Serbarsi. Add. cotn. Lo stesso che Riguardevole,
sign. di Riservatone, g 2.
RISBRBATEZZA. Ri-ter-ba-Ut-ta, SL RISERVAMELO. /fc-wr-tja-mdiHo.Sni. Ragguardevole.
Lo stesso che Riservatesi!. RISC CARDO. Jii-tguàr-do. Sm. Il ri-
Lo stesso che Riservatone.
143
. z ,, ,
E o. ess. Porsi a deiermioata di fogli. [Non dal gr. arith- specie di questo genere, In I colmi
rischio, Cimentarsi, Essere in pericolo, moi numero ,
ma da rÀùmoi serie di grossi, articolai! le foglie ramose , si-
;
e anche Mancar poro ebe una cosa noo cose. la celi. gali, aireamh numero, mili a quelle della canna; la pannocchia
sia. —
3. Proverò. Cbi noo risica noo reim banda. In brett. rai;
serie, stuolo, porporina. Fiorisce nella state , ed è
rosica vale Cbi non arrischia Don acqui- serie, disposin o-. Io pera, reami per- originario dell'India o dell’ Etiopia , e
sta. tinente alla scrimini, la sr. ream scri- adesso molto coltivato in Italia e nel
RISICATO, /ii-si-eà-lo. Add. m. da Ri- vere.] —
2. Fascio di vmti quaderni di Levante. Ha molte varietà, tra le quali
sicare. Lo stesso che Arrisicato. Lat. carta o Balletta di ciaqueceuto fogli. più notevole é quella detta Riso secco,
—
,
perveutoruj. 1
— 2. Colui che
(
*' arri- 3. Compagnia o Quantità di malvage perché può coltivarsi senza inondazio-
sica. persone. Setto. [ Dal gr rhisnot serie ne. Risi chiamanti ancora i grani di es-
RISICHEVOLE. /K-ai-c M-vo-Ia.Add.com. di uomini o di cose qualunque, lo iogl. sa pianta , i quali crescono io gruppi
Lo stesso che Arrisi che* ole e Arnschic- rath men uomini temerari!, Impruden- ognuno de’ quali finisce in una spiga o
vole. ti. Il Butlet ha il brett. rei seri», c barba, e stanno rinchiusi variamente in
RISICO. R*-ti-to. Sm. Lo stesso che Ri- man cb’el pretende esser voce de' Celli certe nicrbietieoscatoliiii ruvidi e gial-
schio , ma è Voce meni} nobile c meno nel senso di unmioi.] li. Quando sono spogliati della Inr pelle,
usata. [ Lat. pericultrm, dtacrtman. ) — RISO. Rìso. Sm. Pi. Risi ro., Risa e ,
il rhe diresi Brillare, appariscano quasi
2. Onde Andare a risico, vale Correre aolir. Ri -e f. ma il primo pi. m. noo é ovali , d*uo rolor bianco lucente e per
pericolo. —
3. Correre risico Portare . più io o*o che uel se uso botanico. Moto cosi dire trasparente. Questa spezie di
,
risico. Correr pericolo , Esser pericolo- de’ muscoli della faccia, particolarmen- biada forma il principale alimento dei
si. —4. Probabilità in favore. te delle labbra, che sì consocia ad una popoli abitami fra I Tropici ed è ri-
,
ve il riso. Lo stesso che Riaccettante , spira torli del torace. [ Lat. rùua. Risus gerente. [Lat.oryia satira Un. In celi,
Risi movente. da video. V.l’rlim. di Ridere .)—-2 Poe- gali, rea*, in ar. ruir ovvero orusx, in
RISIGALLO. Ri-ti-gàl-lo. Sm. Mio. Com- ticamente per Rocca rìdente. 3. Cosa —
iilir. orti, in ingl, rute, in tod. rris, in
da Risigillare. Nuovamente sigillato. sione, che contrae dall’uria parte e dal- sss. comp. Soffiar di noovo. f Lat. ife-
Lo stesso che Risuggollato. l'altra i muscoli delle labbra; cosi chia- rum in/tare sufflare. ] 2. Soffiare . —
RISlMlGLlARt. /ii-ii-mì-jlùì-re. N.ass. mata perche somiglia all' effetto che
,
semplicemente.
e pass. V. e di' Tfaa «mugliare. produce un’erba ebe oasre in Sardegna. RtSOGGETTARE. Ri sog-getsàse. Alt.
RISI MOVENTE. R<-,i-miy-vin-le. Add. Quest’erba, simile alla Cedronella, con- comp. e n. pass. Di nuovo assoggettare.
com. comp. V. dell» stil piacevole. Che trae i muscoli della bocca di quelli che RISOUGltJUNERE. Rl-sog-giu-gnc-re. N.
muove a ridere, Che recita al riso. ne mangiano, e li fa morire a mudo di asi- comp. Soggiugner di nuovo.
RIS1.N0. Ri-iì-no. Sm. dim. di Riso. [Lat. ehi ride. Per similitudine poi chiamasi BISOGNARE. Riso-gnàse. Ncut. a ss.
parvut ri**ea.] Riso sirdoutco it Riso ironico , amaro, comp. Sognar di noovo.
RLSIPOLA. Ri-st-jw-ta. Sf. Med. Infiam- fatto a malincuore. ( Lai. rùua tardo- RISOLI RE. Riso-lése. Alt. comp. Ar.
mazione superficiale r parziale della nieue. ] —
9. Diepii Crcpare Morire Me*. Rimetter ooove suola
,
Solettare ,
rute , accompagnala quasi sempre da Scompisciarsi, Scoppiare, Sganasciarsi, nuovamente le scarpe. [ Lat. norav to-
febbre. [ Lat. tryiipelm. Si suol trarre Smascellarsi Sbellicarsi ec. dalia risa
, lta* tuppmyere.]
Il gr. erytipelat
, eryripelatot
da tryto o delle risa e vagirono Ridere smode- RISOLATURA. Ai-<o-fd-tù-ra. Sf.Ar.Mes.
fui. di eryo io traggo, e da ptlat pres- ratamente, o eccessivi mente (Lat. tu- L atto di risolare, e Lo stalo delia scar-
ro; etimologia che spiega ii suono, non pra motl tm ridere, eaeh innari ] 10. pa risolata. —
il seoso della voce. Tram però con Crepare delie risa dice»! in ischerzo RISOLO ARE. Ri-eolsà-re. Alt. comp.
più fondstU’ Dto dal celi- rut porpora, delle fabbriche quando crcpano.
,
RlSUL LUCI TARE. fii-«oI-I*-ct-là-rt.All. Morbidezza r Scioglimento. 9. Mus. lo. Add. in. da Risomministrare.
rontp. Sollecitare di nuoto. Atto io cui la dissonanza percossa di- RISONANTE. Ri-to-nàn-te. Part. di Ri-
RIS01.LETIC.VRK. fii-iol-ie-lt-có-ra. All. scende od ascende di grado congiunto sonare. Che rìsuoua. [ Lat. rezonani.
comp. Solleticare di nuovo, e Solleticar sulla vicina consonanza. — 2. Rimbombante.
)
Trar di dubbio.
J
Dicesi Risolver
,
ii-ma-mén-tf. A»v. superi, di Risolu- Deliberare. Determinare, Statuire. [Ut lare, Tintinnare ec.— 3. Rimbombare.
tamente. Lai. promptisnmo animo. ] cene I il u ere.] —
9. Risciorre. 10. N. — (Lat. rtboare ] —
6. B per melaf. — 7.
1
|
R I SOLI 1 sii MO- Ri-to-lu -t ìi-ii-mo. Add pasa. nei primo sìgn. li. Determi- — Sonare, Significare, Valere.
m. saperi, di Risoluto. (Lai. prompiù
. j
nare, Statuire, Fermare il giudizio. — RISONE. Ri td-ne. Sm. Agr. Il grano
Mimmi, rertùsimus.) —
2. Ineluttabile, 12. Dichiarar»!, Chiarirai di alcuna par- della pianta detta comaDemeote Riso.
Inevitabile, Insuperabile. ( Lat. tnelu- te o simili. —
13. Restar persuaso. — RISONEVOLE. Ri-to-né-w-lt. Add.com.
eiabUit, inevitabili!, iniuperabilit.) 14. E nel sign. del § 4. 13. Distac- — Atto a risuonare.
RISOLUTIVO. fii-nv-Iu-li-ro. Add. m. carsi. —
16. Ridursi. r.Lat. redigere.] RISORBIRE. Ri-tur-bl-re. Alt. anom.
Alto a risolvere; e detto de' rimedil per — 17. Abbandonarsi, Lasciarsi andare comp. Sorbire di nuovo. Lo stesso che
Risolvente. senza ritegno. —
18. Dicesl Risolversi Riassorbire.
RISOLUTO. Ri-so-lu-to. Add. m. da Ri- per gli occhi e vale Satire e Pigliar e- RISORBITORE. Ri-ior-bi-tó-re. Verb. m.
solvere. — 2. Detto di Persona , vale sito per quelli. —
19. Dicesi Risolversi di Risorbire.Cbe risorbe.
Deliberato di fare , Pronto ad imprro- 1
in rìsi o con riso, e vale Ridere srno- RISOIUH VRICE. Ri-tor-bi tr\-ee. Verb.
derr, Che lìsao, trrmoal v 0 lrr Tare, Del detsroente. —
20. Mrd. Dissipare, Di- f. di Rlsorbire. Cbe risirhe.
tutto disposto, Che ba stabilito, ferma- sfare, Sciogliere. Disciogli<*re, Strugge- RISORESSO. Ri-to-rit-to.\ A. Lo stesso
lo seco stesso di voler fare, dire ec. non re . Consumare ec. Onde dicesi . come che Resurresai.
ostante gl'intoppi, le difficoltà. le con- nota il Pasta , Risolvere gli spirili , le RISORGENTE Ri tor-gin-te. Part. di
traddizioni ec. Che subito risolve ec. forze, gli umori. —
21. Ar. Mrs. Dicesi Risorgere. Che ri'Orge.lLat.reiurgene.)
ed in questo senso si adopera anche In
j
La bilancia non risolve, e vale che Sten- — 2. Boi. Fusto r sorgente; Quello che
Torto di sm. pi. —3. Determinalo, Sta- ta a tracollare. Cosi io questo come io nella sua bisc è curvato e giacente , e
bilito. —
4. Sciolto. 5. Allentato. — — altri simili usi adoperano in Toscana che poscia si raddrizza nella sua parte
6. Stemperato.— 7. Disfatto.— 8. Lique- neutralmente il v. Risolvere, applican- superiore; Rami risorgenti o declinati,
fatto , Strutto. —
9 Affannato, Spaesa- done con graziosa figura il sign. del g 7. Foglie risorgenti o ascendenti Quelle :
13. Detto del corpo quando è morto. — dissonanza alta ronsooanza. comp. Surger di nuovo. ( Lat. retvrgere.]
14. Pili. Morbido, Sciolto. 15. Mus. — RISOLVIBILE. Ri tol ui-6i-i<. Add. com. — 2. Risuscitare. —
3. Derivare, Pro-
Dice»! di Una esecuzione virile e od Che può o È atto a risolversi. Lo stesso venire. (Lai. (ieri, nasci.) 4. Emer- —
po viva cou nn* intonazione risentita che Risolubile. gere, Uscire, Venire a galla.— 5. Spun-
,
della Infiammazione , per la semplice anom. comp. sinc di Risottomettere. mora, ed ord che d»ce essere il medesi-
diminuzione e senza che sopraggiuoga RISOMMINISTRAMENTO./fi aom-mv-nL mo che ard per capo, principale, sovra-
veruna uuova modificazione morbosa atra-m^n-tr.. Sm. comp. Nuovo sommi- no io irlandese.— 2. Fio, Tributo.[Lat,
cella perir, qual sarebbe uno scolo , la nistrameoto. friòulum. Sembra che ritorto alasi io
Caidinali, Voi. III. 14» 19
ale
-
dal celi. gali, reasart preservazione, sa- RISPARMI ATRICE. /fi-ipar-tnta-lrì-ce. lui il dorato riguardo, la dovuta sti-
lute.] Verb. f. di Risparmiare. ma , Offenderlo incivilmente eoo atti
RISORTO. Add. m. da Risorgere. Risu- RISPARMIO. Ri-tpàr-mi-o. Sm. L’nsare ocoo parole. —
B. Riguardo, Relazione.
scitato. (Lai. sutrtlafus.] con giusta moderazione di ciò che si ha, —>6. Riserva; come Armi, Cair^zia di
RI SOSPENDER E. Ri-to-tpin-de-re. Alt. acciocché ne avanzi per ialraordinari rispetto ec. V. $ 12. —
7. Motivo, Ca-
anom. comp. Sospendere di nuovo. bisogni; L'usare temperatamente la co- gione. Onde Per quel rispetto posto av-
RISOSPERME. Ri-sospìr-me. Add. e sf. sa familiare; Moderazione di spese. veri». io senso di Per quel motivo. 8. —
pi. Bot. Famiglia di piante monocolile- Parsimonia; c talora Ristrettezza nello Di risnelto o Da rispetto si dice di Quelle
dooic. introdotte nella Flora francese a spendere. Spi torcerla.'. Lai -cvmprntiium, cose che tengonsi a parte o in costo-
scapito di alcune felci. poriimonia, pare ita!.] dia , perchè sieri d'uso al tempo op-
R1SOSPESO. Ri-io-tpt-to. Add. m.da Ri RISP A R M1CCC10. Ri-spar-mi-itc-cio.Sm . portuno. Onde destriero, Bestie ec. di
sospendere. dim. di Risparmio. rispetto, Aocora da rispetto o di ri-
RISOSPIGNERE. Ili-to-tp\~gne-rc. Att. RISPAZZARE. /fi-rpas-ià-re.Atl.romp. spetto. V. g§. 12 e 15. 0. Anti-—
anom. cmnp. Di nuovo si spigoerc, e ta- Di nuovo spazzare. |Lai. iferum vsr- ca m. osato per Ri spi ito. Riposo e me-
lora Ributtare indietro. [Lat. repellere, rere.) glio ancora Ritardo , Indugio. ( Dal
impellere.] RlSl'È. Ri-spi. Sm. ioderl. V. straniera frane, répit dilazione, una volta reapit;
RISOSPINGERE. Riso-tpln-ge-re. Alt. c frane. Ar. Me». Specie di fazzoletto e questo dal celi. gali, ria contro e
auorn. eomp. Lo stesso che RUospigne- di scia o Velo bianco da collo. Srrivesi ipeid fretta, sollecitudine, progresso.
rc. — 2. Far Tona, Indurre. anche Rcspè. Io led. spot tardivo. Il Bullet ha il
RISOSPINGI M ENTO. Ri-to-spin-gi-min- RISPEDIRE. /It-ipe-di-re. Att. comp. brett. re/povan per rinfresco, riposo.)
fo. Sm. SDspi giumento, Sospinta. Spedir di nuovo. — 10. Eccl. Rispetto umano: cosi chia-
R1SOSPINTO. Ri-to-spìn-to. Add. m. di RISPEDITO. Ri-spe-di-to. Add. m. da mano i teologi e moralisti quella Con-
R1SOWENIRE. iK-iov-ve-ni-re. N. ass. RISPERSO. Ri-ipòr-io. Add. m. da Ri- verso, ovvero istoria; e peiteadb mu-
o pass. anom. comp. Di nuovo sovveni- spcrgerc. sica. Val dunque musica iodiritta ad
re > o semplicemente. Ricordarsi. [ Lat. RISPETTABILE. Ri-tpel-ià-bile. Add. alcuno, musica ripetuta, ovvero istoria
recordari. memuiiin.) com. Da Meritevole di ri-
rispettarsi. io musica.} —
14. Mario. Tutti gli og-
RISPACCIARn./?i-ipac-eȈ*re.Atl.comp. spetto. (Lai. reverentia dignus.i getti e munizioni che si tengono io ri-
Spacciar di ouovo. RISPETTANTE. /lì-tpel-tan-fe. Pari. di serbo pe' bisogni della navr. 13. Àn- —
RISPACCIATO. Ri-tpac-cià lo. Add. rn. Rispettare. Che rispetta, Riverente. cora da rispetto odi rispetto si dice
di Rispacciare. RISPETTARE. Ai-tpet-td-re. Att. Portar l'Ancora maggiore di ogni nave, di cui
R1SPALMARE. /Jì-epal-md-re. Alt. Mo- rispetto.Avere iu venerazione; Trattare ai fa uso ne' più gran pericoli.
ria. Lo stesso che Spalmare o Rimpal- con riverenza Usare o Avere riguardo
,
RISPETTO. Preposizione che esprime
mare. ad uno o verso di uno, Riguardare uoo, comparazione o confronto; osi accom-
RISPANDERE. Ri-spàn de re. N. paas. Onorare, Riverire. (Lai. waggj, co- pagna por l'ordinario col secondo e col
Di nuovo spandersi; cd anche assoluta- lere.] terzo caso. In comparizione, A para-
mente Spandersi. RISPETTATISSIMO. Ri-tpet-la-tìt -ti- gone. (Lat. prae.] —
2. Ed anticam.
RISPARMI AMENTO. Ri-spar-mia -min- mo. Add. m. superi, di Rispettato. trovisi anche col quarto caso.—>3. Ta-
to. Sui. V. A. V. e di' Risparmio. RISPETTATO. Ri-tpet-tà-to. Add. ni. do lora si adopera a Significare corre lai io -
RISPARMIALE, «i-jprir-mi-dn le. Pari, Rispettare. Venerato, Onorati, Rive- uè, iu vece di Relativamente. — 4. Io .
di Risparmiare. Che risparmia. [Lat. rito. forza di Por cagioae, Per «mure o simi-
pareimoniao jftidiorur.] RISPETTEVOLE. Ri-ij>et-té-vo-le. Add. li. -—5. Taiora prende innanzi a sé va-
RISPARMIARE. Ri-spar-mi-ò-re. Alt. com. Rivereoriale Ossequioso. [Lat. rie particelle, e ritiene medesimi si-
i
ni» B I» RI»
RISPETTOSISSIMO. Hi-ip$t-to-sù-ii- (Lat. retpeefui. ]
— 3. Riguardo , Os- ilbreti. respont in scuso di rispondere;
mo. Add.m. superi, di Rispettoso. (Lai. servarne. voce che noo trovasi in altri diziooarfi
,
mar ime oórequioiui.ì RISPLENDENTE. Ri-splen-din-te. Pari, c che anche esistendo non si saprebbe ,
RISPETTOSO. Ri-sprt-tA-so. Aid. m. di Rispondere. Cbe risplende. Che tra- attribuire agli antichi Grill.) — 2. Uscite
Cbe ha rispetto; Ossequio»». [Lai. obse- manda raggi di luce; Splendente , Sfa- antiche. Rispoose per Rispose, Rispuo-
utoauf.) — 2. E col secondo ciao.
TETTUCCIO. /tizpMue-crò.Sra.dim.
villante, Scintillante, Raggiarne. (Lat.
resplendens.] —2.
lu forza di add. Lu-
sono per Risposero , ec 3. Parlare
semplicemente; secondo Tusodella Santa
—
di Rispetto, io aigniUc. di Comoderà - cido , Nitido , Puro ec., e tig. Chiaro , Bibbia. —
4. Per timil. Fare la stessa
rione. Osservazione. Luminoso. cosa cbe altri abbia fatta e di cui siasi
RISPETTI ZZO. Ri-spel-tisx-so. Sro.dim. RISPLENDEXTEMBNTE. Ri-sppn-den- convenuto oche sia di dovere.— 5. Ren-
di Rispetto. Lo stesso che Rispettile - U-min te. Avv. Coo grande apleodore. dere cambio o merito. 0. Riuscire o —
eio. [
Lat. nitide.) bene o male. —
7. Dire a dividere . a
RISPIANAUE. Ri-spia-nà-re. Att.cn. RISPLENDENTISSlMAMENTE./fi-rpfen. conoscere —
8. Render cenno. 0. Dare —
coaip. Di nuovo spianare, ed anche sem- dcn-tii-ri-ffia-mén-fe. Aw. superi, di ascolto Esaudire.
,
10. Per melar —
plicemente Spianare. [Lai. runut ac- Rispleodenteaiente. Lat. lucidis- Corrispondere , Esser conforme , corri- *
[
quare.]— 2. Fi|. D. chiarire. Interpre- sime .1 tpoodeotr, proporzionato. (Lui. respon-
tare. (Lai. exponere.) RISPLENDENTISSIMO. Ri-spUn-den- dere.] —
il. Rendere, Fruttare. 12. —
RISPIAN'ATO. Ri-spìa-nà-to. S<n. Lun- fls-af-mo. Add. m. superi, di Risplcu- Pagare. Soddisfare il debito. 13. Af- —
go rispiauato o piano. (Lai. plani- deole. frontarsi Aggiuntarsi o anche Accor-
.
to. Sm. V. A. Bassa o Contadinesca. Y. o di emineotf qualità morali. 3. Flg. — usanze cavalleresche e che si adopera
c di' Risparmio. Vivere eoo magnificenza e splendid - i più parlieolormcote da'poeli.— 19. Ren-
RISPlARtlARE. Ri-tpiar-mà-re. Alt. e mente.— 4. Dicesi Rispleodere in o di der colpo per colpo , Ragguagliare la
li. V. A. V. e di' JUsparmiare. difesa alToITesecon pari vivacità e forzo.
alcuna scienza o simile e vale Essere
RISPI ARMATO. Ri-tpivr-mà’to. Add. eccellente in quella. — 20. Ubbidire. (Lat. obedire, obiempo-
in. da Risplartnare. V. A- V. c di’ Ri- RISPLENDEVOLB. Ri-spltn-dé-vole. rare.] —
21. Impetrar grazia. 22. —
sparmiato. Add. com. V.jkjco usala. Risplendente; Rendere agli alti altrui il medesimo
RISPI ARMO. Ri spiar*no. Sm. V. A. e e fig. Onorevole, Nobile. (Lat. noti- alto di volto. —
23. Dicesi Rispondere
anche V. cuoiadia. V. e di' Rispar- li».) senza chiamata o simile per dinotare il
mio. 11SPLEN DEVOTISSIMO. /?i-»plen-</e-v*- Pretendere alcuna com coo fretta inoon-
BISTICCIARE. lii-spic-ria-re. AU.romp. l\s-si-mo. Add. m. superi, di Rispieo- tiderala e sciocca. —
21. Dicasi Rispon-
Spicciar fuori. Diorsi parlandosi anche derole. dere al pagamento al ceoso o simili e,
d' «lira cbe di cosa liqu-da Riuscir RISPLENDIBNTE. Ri-splen-di-in-te. vagirono Pagare al tempo debito c pat-
;
fuori. Add. Com. V. A. V. e di’ Risplen- tuito.— 23. Dicesi Rispondere alle rime
R1SPJGNERE. Ri- spi gne re. Alt. anom. dente. o per le rime , cioè in maniera da non
cnmp. Spigoare nuovo ed anche Spi-
di RISPLENDIMENTO. /fi-iplan-di-m^n -lo. restar sopraffatto. —
26. Dicasi che Un
^nere indietro , Par dare addietro ; e Sm. Il rispleodere: e Lo splendore stes- rampo o simili Risponde al padrone .
Spigoere semplicemente. Lat. repel- so; ant. Rispondenza. ( Lst. splen- e vale che Prudute per lai tatti i frutti.
(
lere.) dor.'] 27. Ne’giuochi di dau, Rispondere vale
RISTIGOLAMENTO. Ri-spi-go-lasnèn-to. R (SPLENDOR E fli-iplciwfó re. Sm. V. Giurare le carte del medesimo seme che
Sm. Agr. L’atto di rispigoìare. A. V. c di* Splendore. (Lat. splen- •Uri ha giuncato. —
28. Par lindo d’Usci.
BISTIGOLaRE. Ri-spi-go-là-re. Alt. e dor ] Finestre. Vice simili Rispondere in, ,
o. Lo stesso che Spigolare. — 2. E flg. RJSPLENDCTO. Ri splen-dù-lo. Add.m. sopra o ad un luogo diersi quando sono
RISPIGOLATO. Wi-ijii-jo-M-lo. Add.m. da Risplendere. volti inverso quell», o vi riescono.
da Rispigoìare. V. * di’ Spinolato. RISPOGUARE. Ri-spo-glià-re. Att. RISPONDEVOLE. Ri-spon-di • vo-le Add.
RISPIGOLATORE. Ri-spi-no-la-ló-re. comp. Di nuovo spogliare. (Lai. danuo com. Ri«p>indeote, Corrispondente.
Verb. m. di Rispigolare. V. e di* Spi- altiere.) RISPONDILI!!). Ri-svon-diè ro. Add. e
golatore. sm. Che risponde ad ogni parola e di-
RISPONDA. Ri-spòn-da. Sf. V. A. V. c ;
RISPIGOLATRICB. Ri-spi-go-la tn-ce. di’ Risposta. resi in modo familiare, par laodosi spe-
' rf b. (• di Riepigolare. V. e di’ Spigo- cialmente de'servilori.
RISPONDENTE Ri-spon-dèn-te. Pari, di
latrice.
Rispondere. Che risponde. Lat. respon- [ RISPONDI MENTO. Ri-spon-di-tnén-lo.
R (SPINGERE. Ri-spin-ge re. Alt. anom. devu.j —
2. Per raelaf. Che ha cocri- Sm. Rispondenza, Corrispondenza.
comp. Lo stesso che Rispiguere. apondeazn e proporzione. (Lat. ron- RISPONDITORE. /fi-ipon-di-ló-ra.Verb.
R1SPINTA. Ri-spin ta. Sf. ùicacciamen- gruens respondens.]
,
3. Che tiene — m. di Rispondere. Cbe risponde. (Lat.
lo. [Lai. iniecutio.ì somiglianza. reipoiuor.)
RISPINTO. Ri-spm-to. Add. m. da Ri- RISP0NDBNTISS1M0. Ri spon-den-tls - RI SPON DITRICB. Ri-spon-dt-iri<e. Verb.
apigocreeda Rispingere. iLat. repul- si-mo. Add. m. 4u peri. di Rispondente. f. di Rispondere.
sus.) Corrispondentissimo. RISPO.NSAIIILE. Ri-spm-sà bi-lt. Add.
RISPIRARE. Ri-spi rà-re. N. a j s. V. e RISPONDENZA. Ri spon-din-za. Sf. Il com. V. Frane. Ch'è io impegno di ren-
di' Respirare. (Lat. anAelitum ducere.) der ragione di alcuna cosa. (Io fr. re-
rispondere, Corrispoodeoza. (Lat. re-
— 2. Sfiatare. [
Lat. reipirore , af- speetut.) —
2. Carteggio. ipaniaUf.]
flare.) RISPONDERE. Ri-sn>m-de~re. N. ass. c R1SPONS ABILITA'. Ri-svonsadn-li-tà.
RISPIRAZIONE. Rispi-ra-sióru. Sf V. pass. anom. Favellare dopo d'essere in- Sf. V. Frane. Malkvaooria , Obbliga-
e di' /ferpiratione. [Lai. respiratio.] terrogato per soddisfare alla Interroga- zione. 'In fr. rcsponsabilite.]
HISPITTO. Ri-spit-to.Sm. V, A. Ripido, zione e domanda fatta, diceodo parole RISPONSIONE. Rispon-si-d-ne. Sf. V.
Agio, Comodo, Tempoda respirare. (Lat. a proposito di essa, e lo diciamo ancora L. Altrimenti Responsione; meglio Ri-
requie». Il Menagio trae il frane, repit, quando si fa per via di scrittura ; Fare sposta. [Lat. r esponi io.]—2. E tig. Cor-
u eia volta respit doode rispetto e ri
. o Dar risposta. Rendere risposta Re- ,
rispondenza, Pegno.
•pitto , dai lai. respectus rispetto, ri- licer* , Sogglogom , Render parole. RI8POXSIVO. Ri-spon-si-vo. Add. m.Cbe
guardo; radice poco tornita. Il Dn Can- risponde, Atto a rispondere. (Lai. re-
rLai. rispondere. Dalla pari. iter, re e
ge dal vrrbo respirare.}— 2. Anche aa- da spandere cbe di resi essere stato ado- spondens rtspvnaarius.)
,
licameute usato per Rispetto siccome . perato io senso di dire. V. il Vossio ed RISPOSO. Ri-ipón-so. Sm. V. L. Ri-
Rispetto per Rispitto nel primo sigu. Il Pratejo alla voce spandere. Il Rullai ha sposta; ma io questo senso è V.A. (Lai-
, , ;
R 19 Rie RI9
rw pernio.]— 2. Anche anticamente Ri- Ho. più traggono rixa dal gr. crii che
I RI3TAMPATURA. Risfam-pa-tu-ra. Sf.
sponsi per Respoosurii. —
3. Risposta vaio medesimo , ovvero da eriso fui.
il V. e di’ Ru lampa.
dell’ oraeoi'*. Lat. retponium.]
|
di trito io alterco, eunlcodo. Il Builet RISTANZA. Ri sian-ta. Sf. V. A. Il ri-
RISPOSA. Ri-spòsa. Sf. V. A. V. e di’ ha il celi, rhyt per guerra ; e siccome su re.
Risposta. genn aeh in gallese vate avido, cosi ris- RISTARE. /?wld-re N.ass. epass.Quasi
RISPOSARE. /?i-fpo-*à-r*. Alt. comp. geonaeh. che in quella lingaa vai bravo reduplicativo di Stare. Fermarsi , Ri-
Sposar di oqovo; e dicesi propriamente soldato , significherà avido di guerra. manere, Stare, Trattenersi. (Lat. ruti-
d' un matrimonio segreto . quando si In ar. rese dn»cordiam eicitare.] lare, remanere, murari.] —
2. Cessare,
pubblica sposando colle debite solenni- RISSALIRE. Rii sa-li-re. All. aoom. Restare , Ri minerai da fare , Finire.
tà. [ Lat. danno spossare uxorem du- comp. Assalir di nuovo. V. e di' Ras- [Lai. (farinai**, desistere.) 3. Resi- —
cer*. 1
,
RISPOSTA. Rispósta. Sf. Il rispondere, RISSANTE. Rissòn-te. Pari, di Rissare. veri). Senza ri-tare e vale Senza in-
è Ciò che si dice o si scrive nel rispon- Che rissa Che fa rissa. (Lai. risona , dugio.
dere- (Lat. r esponilo.] —
2. Dices* Dare, contendevi.]
,
Rispondere. 3. Difesi Scrivere a ri- ronteWerr.]— 2. E n. pass. Aziutfarai RISTATO, /ti-ità-to. Add. muda Ristare.
sposta e vale Rispondere appeua rice- Abbaruffarsi.— 3. Adirarsi, Crucciarsi. Cessato.
vuta la lettera.— 4. Dicesi Botta rispo- (Dal ted. raion arrabbiarsi.] RISTAURAMENTO. Ri-stau-raminso.
sta , e vale Replica fatta prontlssima- R13SEMI. Ris si mi. Sm. pi. V. {J. Fi- Sm. Lo stes-o che Restaurazione.
tuenie a qualsisia proposta. 5. Mus. — siui. Rughe o Deformità che veggooai RISTAURANTE. Pari, di
Risposta. E quando una parte dice un iu un volto senile. [Lat. rhyiiemafa. Rhiaurare. Lo stesso che (lista o ante.
sentimento analogo ad una che prima Da rhyi* ruga, che suol trarsi da r/»yi- RISTAURARE. Ri-iUtu-rà-re. Alt. Lo
si fa sentire.— 6. Nella fuga , Risposta soo io ini corrugo, io invecchio.] stesiorbc Restaura e. (Lat. restaurare,
o Conseguente dicesi la Ripetizione del RISSOSO. Rii só so. Add. e sm. parlando
|
imi aurore.' — 2. Ristorare.
tema mediante no' altra voce a norma di persali*. Che fa spesso rissa. [Lat. ri- RISTAURATO. /fi-itau-rà-fo. Add. m,
della regola che prescrive di far la ri- font, /tliqioraj.) da Ri-taorare. Lostesaoche Restaurato.
sposta alta Dominante, allorché il Tema RISTABILIMENTO. Ri-stabi-limén-to. BISTA L R ATORE./f i-stau ra-tc -r». Vcrb.
comincia colla Tonica, e cosi viceversa. Sro. comp. Il ristabilire. Nuovo stabi- m- di Ristaurare. Che ristaura-Lo stesso
— 7. M ili t L'azione di rispondere colle
.
limento, Rimettimeoto.
RISTAR ILI RE, /Ii-i(a-6i-lt-rt. All.comp.
che Re-laurot -re. [Lat. imtaurator.]
armi, nel sign. di Rispondere, g. 19. RISTA rRATRICE./fw'au-ra-frì-ce.Verb.
I)i nuovo stabilire, cioè Rimettere cusa
R 1SPOSTACCI A . /fi-ape -atàc-cio.S f. pegg. f. di Ristaurare. Lo slcs9o che Restau-
ouovo, lo iogl, qu ili penna.] —2. Per zione di un libro. R ISTOLOGI. Ri stbdo-gi. Sm. Bot.None
simil. ed in beberzo. RlSTAMPARE./fi afam-pà-ra. AU.comp. che si dà a diverse specie di Aristolo-
RISQUITTO. Ai-iqsii-to. Sm. V. A. ri- Di ouovo stampare, Di nuo<o imprime- cbie, e segnatamente alle A. ritmatiti* t
masta in bocca della plebe fiorentina , re . Effigiare Formare. [Lai. ruriuz A. long a. A rotonda. V. Aristologia.
,
ni pari di Respiit» e Rispillo , per imprimere.]— 2. Pubblicare nuovamen- RISTOPPARE. Ristop-pà-re. Alt. comp.
,
Riposo Sollievo. [Lat. requie*. Dalla te con le stampe alcun' opera , alcun Riturar le fessure colla stoppa, o simili
,
pari, superf. rs ori e dall* tbr. sceqet libro. [Lat. tgpis dcnuo cumm Uteri,
3. Dicesi Ristampare le
materie. [Lst. otturare)
— 2. Per simil. —
requie». Io ar. «ufcut quies. Altri dal rursui edere.] Riturare in qualunque modo si voglia.
lat. qutelua.] orme di alcuuo e vale Seguitarne le or- RISTOPPATO. fli-atop pà-fo. Add. no.
KlSQl’OTiBILE. Risquo-il-bi-U. Add. me , Occupare il luogo che i piedi di da Ristoppare.
com. V. e di' Riscuolibili. quello occupavano. RISTOPPIARE. Ristop-pià-re. Alt. e
RISSA. /iU-ta. Sf. Privala battaglia tra RISTAMPATO. Ristam-pà-to. Add. m. n. Agr. Raccoglier le spighe sfuggite
due o più persone che vengono a vie di da Ristampare. [ Lai. diruto «cu- alla falce o cadute di mano al mietitore;
fatto. [Lai. ruta, controversa, conten- 1
altrimenti Rispigolare, Spigolare. [Lat.
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I» I s IN 1S
spicilegium facete, tpicat Ugert.) 2 — . RISTRETTISSIMO. /li-rtret-lir-fi-mo. volere, Eseguirei comaodi altrui.—*
Tra gli Aretini Tale Semini r di nuovo Add. ni. superi, di Ristretto. 21. Ristrfgoersi nelle «palle , e Ristri-
il camporbe ha la doppia , scora la- RISTRETTIVA. Ri-nret-ti va. Sf. La gnersi assolutamente, vale Mettersi io
ssarlo ripo-are. rosa che è atta arislrignwc. anodi commiserazioni, odi sofferenza.
BIS! OPPIATO. Hiiioppià-io. Add. m. RISTA ETTI VO. Ri-Urrt-tl-ta. Add. ro. *“ 2». R-tngncrsi li-ile spade vale
A*r. da Ristoppiar!.-. Atto a nstrignere. Lo stesso che Be- anche Mostrare o rrpignama, u forzato
BI5T0K AMENTO. Ri sto ra mén-to. Sa. atretuvo.
RISTRETTO. Ri tir et -io. Sm. Comperi-
arroiiiieutimento a far checchessia. —
Il rifare o rlslaurare. [Lai. tmlauroim.) 2». Ristrignerd nello speod^re, che
di-
— 2. li r dorare e ricompensare. (Lat. dio, Suolo Sommario. Lat. lumma , [ ,
cevi a oche Ristrigoer la vitao slmili
—
remunerarlo.] 3. Rifocillameli lo. compendiari*. [— 2. Luogo angusto dove vale Moderarsi . Spcn J -r poco.
[ Lat.
RISTORARE. Hi t to-rà-re. All Hislan- molte cose si uniscono Insieme. —3. parcere sumpliùia.)— 27. Ristrigoersi
rare, Rinnovare, Rifare. (Lai. irulau- Parlando di perirne vale Pìccol nume- ad alcuna cosa vale Non voler altro
,
ra re refirtre. Reti aurore dalla pari, ro. Ed anche Stretta unione di persone, che quella; ma prende un coiai atto
,
iter, re e dal gr. ararmi palo, siecralo, Calca Gruppo. —4. Cuochiusione o secondo il valore di essa. 28. Ri- —
baloard-i . riparo. Quindi restaurare è
,
—
3. Per simii- Ri- RITAGLI ATR ICE. Ri-ta-glio-tri-ee.
un’altra forra, questa che sola potrebbe svegliare. Lai. exeitara. ] 4. Fig. — Verb. f. di Ritagliare.
fare le veci delle altre dicasi La risul- Dare vigore. 5. Rimettere su , Ri
[
stesso che Risuliamcnio. morie in vita , Risorgere Rivivere. Ita il breit. retaiUrn che iu questo sen-
RISULTARE. Ri-sul-tà-re. N. asa. Pro- [ Lai, ad viiam redire resurgere. ] .
,
Risultare. Derivato , Dedotto. 2. E Lo stesso che Risvegliare. [Lat. exper- RITARDANTE. Ri-tar-dàn-tc. Pari, di
in forzo di sm. Conseguenza . Effetto . gtfarert.] Ritardare. Che ritarda.
Sucresao. In questo senso Risultato e RISVEGLI AMENTO. /?i-zre-gfia-i»u‘n-ta. RITARDANZA. Ri tar-dàn-sa. Sf.Lo
Resultato sfuggili per io più come
, Sm. Il risvegliarsi. |Lal. excitatio.J — stesso che Ritardaraento. ILat. mora ,
neologismi . non mancano per altro di 2. Dicesi Risvegl lamento d'ingegno o Cunctatiu, dil'ilio.)
es. dimoderni , nè ai possono dire ri- simile per Vivezza, Vivacità. RITARD ARE. Ri-tar-dà-re. Alt. Iniet-
pugnanti a II' indole di nostri lingua . RISVEGLIALE. Ri-sve-gliàn-te. Pari, tenere. Fare indugiare. [Lai. retarda-
laquale ammette pura L' attestalo Il , di Riavegliare. Che risveglia. [Lal.ez- re.]— 2. E a. ass. e pass. Trattenersi,
concertato, Il composto. Il prodotto, Il eifffiu.] Indugiare.
trattato e simili che tante volte spie-
, RISVEGLIARE. Ai-ana-gliò-ra. Alt. Di RITARDATI VO. Ri-tur-da-tì-vo. Add.
gano meglio l'arioo finita o l'effetto nuovo «vegliare : e talora semplice- m. Che ritarda , Atto a ritardare. [Lat.
della medesima. Ad ogni modo V. e di' mente Svegliare. [Lat. txcifare.] 2. — relardant.
—
I
150
ale
-
KIT I V BIT
moto; altrimenti Impaccili. [Lat-otola- mrnte ; couturi» di Vomitare. 13. — ralisi della vescica ec. —
4. Cosi pure
culum, fYiinarutum.J 2- Onde Senza — Dicesi Ritenere il dono, e vale Accet- chiamasi io generale Ogni malattia pro-
ritegno, «ale Senza orlacelo. 3. Senza — tarlo. {Lai. accipere. )—
11. Dicesi Ri- dotta da accumulazione di sostanza so-
ritegno, vale anche Senza modo , Senza tenere l'invilo, e vale Accettarlo.— 15. lida o liquida nella cavità degli organi.
misura. [Lai. extra modum.) 4. Nel — Dlcesi Ritener la battaglia, e vale Man- [Lat. rerando-J —
8. Milit. Quella parte
iignif. di Ritenere g§. 7 e 20.
,
3. — tenerla , So»teuerla. —
Iti. Fa detto del soldo che non si paga al soldato e si
Mantenimento , Iiefug o. [Lat. praesi- Rilruere di spendere alcuua cova, e vale ritiene dai consigli amministrativi dei
dium, rifugi uri.] —
0. Rii* nin»a, Me- Serbarla, Astenersi dallo spendi rU. — corpi per essere impiegata utilmente in
moria. [Lai. memoria —7. Milit. Di- 17. Neut. pas». Contenersi, RalTr.i arsi. quelle cose cbe tornano a bene di esso,
fci Od Oiianltl >
]
ra» chismaroiisi —
Astcneisi. (Lai. abilinere.} 18. Con- ed alle qaali lo stato nou provvede.
p<
Dticameuii' Squadroni «li ritegno quelli servarsi , MauUuersi.— 19. Serbarsi. RITERMlNAHE. Ri-ter-mi-na-re. Alt. e
che durame la battaglia ai lem-vano in- — —
20. Arrestarsi, Fermarsi. 21. Di- n. curnp. Terminare Porre di nuovo i
morare. Fare situa. — 22. Dicesi
,
dietro e m
aerilo, per accorrere in aoc- Ri termini.
corso r rincacciar I' mimico. 8. Ma- — tenersi eoa alcuno e vale Conversar
, RII ESO. Ri- ili -so. Add. m. da Ren-
rio. Paranco di ritegno. £ un paranco seco, Tener sua annasa, Mantenerselo dere.
ebe serve a ritenere in certa posizione amico. RITESSERE. Ri-lii-te-re. All. aooiu.Di
un oggetto qualunque , come una nave RITENEVOLE. Ri-te-né-vo-le. Add.com. nuovo tessere. (Lat. refrxera.] — 2. Per
abbattuta io carena, rC. 9. Chiamasi — Ali» a ritenere* «nciaf. Ridire. ( Lai- iterare.) — 3. Fig.
Paranco di ritegno nella uian»vra delle RITEMMENTO. Ri-te-ni-mén lo. Sm Im- al modo de' Latini, Ritenere la Via, il
tele amiche uu paranco, il quale aorte pedimento Ostacolo
,
Kitegu >. 2. ,
— corso e simili, vale Rifare, Ricomincia-
di scotta ad una vela aurica o ad uu Riparo, Difesa. —
3. Luogo in cui ha re il cammino. — 4. Rifare, Ricom-
ghisso negli sl»p. nei brigantini, oc. stanza alcuuo. porre.
BITEUIIKTO. ita' tei min- io. Sm. V. G. RITENITIVA. Ai-ls-ni-fi-va. Sf. La fa- nilESSUTO. Add. m. da
Ri-les-»it-to,
Zool. Genere di vermi intesimi , da al- coltà di ritenere a memoria. (Lai. me- Kitrssere. Di nuovo tessuto. (Lai. r*-
cuni confuso col genere lamia, stabili- moria. | —
2. Dello ambe della facoltà foxfuO.)
to da Zeder , il quale assegna ad etti di tenere il c>b«» entro il corpo. RITI DE. Ri-ti-de. Sf. V. G. Boi. Arbo-
per carattere no corpo appianata, ioai- RITENITIVO, /fi-te-ni-ii-ro. Add. m. scello della Cocbincbina di famiglia
licolato e rugoso ; dal quale Uudolpbi Che la virtù di ritenere, o di far rite- iocert», il qua le, secondo Loureiro. for-
costituì il genere Botriocefalo. ( Lai. nere- — 2. Ed to forza di sm. Rileui- mi un genere nella poligamia dioccia ,
rhythelmynthut. Da r/iyfia roga, e h*l- lnju. Il cui fruito è una barca
«vale, c impres'
mini, helminthot verme.) RITEN1TOJO. /it-ta-wi-iò-jo. 5m. Ciò sa e rugosa. [Lat. rhytii. Da rhytis ro-
RITKMENZA. Jti-te-mén-sa. Sf. Il rite- cbe serve a ritenere checchessia onde ga.) —
2. Zool. Nome generico appli-
merc. —2. Temenza, Timore assoluta- non iscurra. (Lai. re(inurulum.| cato da Leder ai vermi intestinali indi-
mente. [Lai. timor.) RI TENITORE. /(i-ie-ni-ió-ra. Verb. ni di cati da Rndolphi eoo quello di Botrio-
RITENERE. Ri-le-rné-re. Alt. comp. Di Ritenere. Cbe ritieue, Che rocce il», Cbe cefali, e dalprimo così denominati a ca-
nuovo temere , e talora semplicemente conserva. (Lai- delinens, servata.] gione del loro corpo ricoperto di rughe.
Temere. |L«t. pertimeicera.) 2 E u. — RITENITRICE. Ri-le-ni-tn-ce. Verb. f. RITI DOSI. Ri-li- do -ti. sr. V. G. Med.
ass. —
3. N. pass. Temere seuiplice- di Ritenere. Che rutene. (Lat. deli- Malattia degli occhi, per cui la cornea,
mcnte. nca».) naturalmente all'esterno convesso e li-
RITEMPERARE. Ri-ttm-pe-rà-re. Alt. RITENTARE. Ri-lendà-re. Alt. comp. Di scia, si abbassa e s'increspo. ILat. rhy-
comp. Di nuovo temperare e talora .
nuovo tentare, Di nuovo cimentare o tidoii».]
aemplicemeote Temperare. I Lai. rur- sperimentare. [Lai. relmlare , ittrum R1T1FLBA. Ri-ti-fiè-a. Sf. V. G. Boi.
tum temperar», moderari.] esperirti —
2. Di nuovo importunare, Genere di piante della famiglia degli
RITEMPERATO. Ri-tcm-pe-rà io. Add. Insttgare. idratiti, stabilitoda Agarolt fra leron-
da Ritemperare. RITEN TATO. Ri-ten-tà-do. Add. m. da fervoider, le quali presentano una fron-
BITENDF.HE. Ri-tin-dsre. anom. Alt. Ritentare. da appianala, distica trasversalmente
,
comp. Di nuovo tendere, e talora sem- RITENTIVA. Ri-ten-li-va. Sf. sinc. di rugosa e fruttificazione a caselle o sili-
plicemente Tendere , Distendere. [ Lai. Ritenitiva. que rhc si rompono all'epoca della ma-
estendere. ]
RITENUTA. Ri t»-nù-ta. Sf 11 ritenere, turità. [
Lai. rhytiiphloea. Da rhytis
RITENENTE. Ri-te-nin-te. Pari, di Ri- e trovasi dello propiiamcule della so- ruga, e phlio» corteccia.)
tenere. Cbe ritiene. (Lai. arreni.) spensione de' mestrui. RIT1GNERE. Ri-ll-gne-re. Alt. anom.
R1TENENTISSIMO. Ri-le-nen-tissi-mo. RITENUTAMENTE. Ri-t»-nuta-mdn-te. comp. Di nuovo Dgncre. [Lat. Uerum
Add m. superi. di Ritenerne. Avv. Con nlennlezza. inficere.]
RITENENZA. Ri-le-nèrt-xa. Sf. Il ritene- BITBNUTEZZA. Ri-t+nuUz-ia. Sf. Il RI muco. Ri li-mico. Add. m. V.A.V.
re. (Lai. detantio.) —
2. Cosa a cui altri ritenersi; Prudenza uel parlare e nel r di' Ritmico.
s’ appigli per attaccarvi»!. 3. Fig. — l'operare. RITIMO. R\-U-mo. Sm. V. A. V. e di*
nel signif. di Ritenere, $ tl. R1TEN DIISSIMO. /?i-(a-nu-(Uii-mo. Ritmo.
RITENERE. Ri-tenére. Alt. anom. Di Add. in. superi, di Ritenuto. RITiNA. Ri tl-na.SC.V. G. Zool. Genere
nu»vo tenere, e per lo più Teoere asso- RITENU IO. Ri la-nodo. Add. m. da Ri- di mammiferi dell'ordine do' cetacei,
lutamente, cioè Impedire ad akunn co- tenere. Ini pedi tu, Arrestatii , Fermalo. stabilito da lleller con una varietà del
sa il molo cominciato. Lai. cohifcra ,
(Lat. retentus.] —
2. Trattenuto dal genere trichechui manatui boreali» , e
compeicerc, retincre.)
(
2. Mantenere.— corrrre o sgorgare, detto dell'acqua e così nomiusti per la rugo*a Ioni pelle.
Conservare Sostenere. [Lai. servare.) simili.— 3. Trattenuta dal fare alcuna Soo caratterizzati da un sol mascella-
— ,
Dare essa adagio, e con avvertenza e riguar- ler, che fu il primo a descriverli, il
raccelto. [ Lat. reripere, accipere. |
,
— do. (Lai. caute progredì.] 7. E Star — loro stomaco è molto più semplice.
7. Trattenere. [Lat. morari, delinero.] ritenuto, vale Essere riguardalo, Usare [Lat. rbyltrur.)
— 8. Reggei e. Governare. I Lat. vaga- avvertenza o rileoutezro. 8. Milit. — RITINGERE Ri-tìn-yere. All. anom.
re. ) —9. Dlcesl Ritenere ambii con Battaglia ritenuta: fu detta per Bea comp. Lo stesso cbe Kitlgoere.
alcuno , e vale Essergli amico. 10. — combattuta. Ben sostenuta. RITINTO. Ri-tin-to. Add.m. da Ritin-
Dtcesi Ritenere i costumi d' alcuno e ,
RITENZIONE. Aden-:i-ó-ne. Sf. Il rite- gere e da Ritlgoere.
vale Praticare o Imitare le maniere di nere: Diffalco, Sbattimento io generale. RITIO. yjv-ti o. Sm. V. G. Filol. Sorta di
quello. —
11. Dicesi Ritenere alcuna [Lat. ifarentto.]— 2. Trattenimento.— vaso angusto nel fondo largo In aito,
,
cosa odila dire, e vale Non la palesare, 3. Med. Ritenzione dorine: Malattia c ricurvo a foggia di corno. Altri menti
e tenerla segreta. —
12. Dicesl Ritene- prodotta per accumulazione di sostanza ditone. [Lai. rhylhium. Da rytont se-
re alcuna cosa in corpo , nello stomaco solida o liquida nella cavità degli organi condo altri ruta vaso. In pera, ryfl
o simili , ed anche Ritenere assoluta serbatori o escretori delToriua.o da pa- 1 bicchier di vino.]
151
— ,. s
BIT I T BIT
Ri TI RAM EMO. /?»-(»- ra -ita* -lo. Sai. Il rar le schiere dalla tanaglia, da] com- vimento al tempo d'un altro movimen-
ritirare, oli ritirarsi. iLsi.iwenio.’ battimento. —
9. E fig. Andarsene. — to —
3. Cadenza o Consonanza del ver-
2 Ritiro. (Lst. raffilili, «canni. 10. Ritiro. [Lai. rzrtirui tl.Fig. — so. [Lat. numerur.; 4. Ed 11 verso —
—
RITIRANTE. Ai-ti.rÒJi fa. Pari, di R>li-
|
10 molti sigo. aidice aqche Ritrarre. Avv. Con ritiratezza, Appartatamente. parole sì accoociamentc tra loro con-
|Lat. (rotare.; — Tirare dentro. 2. io [Lai. aeortum, leparciftm.) giunte , che
anche senta canto e seoza
Fare rientrare io aè stessa alcuna cosa. RITIRATEZZA. Ri-ti-radit sa. Sf.ast. la misura e quantità del nutro, rendo-
|Lat.vetrata™.] — 3 Ridurre o vero di Ritirato. Qualità e Stato di ciò ch'è no una consonanza e melodia che cagio-
Allontanare. — Liberare. — Far 4. 3. ritirato; Allontanamento dal tumulto e na negli ascoltanti una dilettevole sed-
desistere. Distogliere da quello che l'oo- dal commercio del mondo [Lat. rteet- uzione. —
6. Me»J. Proporzione trn le
nio ha comincialo o promesso. — 6. sio . seeessut.] battute <f un'arteria, e simili. —7. Ma*.
Ricondurre. — 7. Pari -odo di Danari RITIRATISSIMO. Ri ti r a-iù-ti-mo. Proporzione delle parti don medesimo
o siili li ,
vale Riscuoterli o Metterli Adii. m. superi, di Ritirato. tulio onero Rapporto determinato
,
in cassa. —8. Parlando de‘ Nervi, »a* RITIRATO. Rìti-rà-to. Add. m. da Ri- delle successioni de' suoni. Rispetto al
le Raccorciare. 9. N. aas. Rientrare— tirare. Tiralo iodielro o indentro. —2. rapporto aclla durila delle singole parti
in se 5te*«o. (Lai. contrahere te. I
— Appartalo, Ristretto a colloquio nu fra loro il Ritmo chiamati interno; ri-
f 0. N. pa^. uel primo sigu.— li. Ri- altri. —
3. Rientralo, Ristretto. —4. spetto al rapporto d'uo'inlera succes-
coverarti, Ridursi. [Lai. scredere, ob- Dice»! Vita ritirala e vale Vita solitaria sione di suoni con altre intere succes-
sreiltre.] —
12. Tiranti indietro. 13. — e appartata. —
5, Dicesi Uomo ritirato sioni di suoni, ditesi esterno. Altri cbia*
Desistere da quello rhe l'uomo ba co- e vale Uomo che conversa e usa poco mani» Ritmo interno Quello della melo-
minciato o promesso. 11. Ricove- — cogli «Uri. —
6. Dicesi Natura ritirata, dia, ed esterno Quello della misura.
rarsi io chiesa o altro luogo immune, parlando di Persona , c vale ladole ri- RITMOLOGIA. Ri-tmo-lo-gì-a. Sf. V. G.
per timor della giustizia. 18. Di- — messa. mmsueia. pacifica. Titolo di una dissertazione diOberlino,
teti Ritirarsi indietro e vale Farsi nei RIFRAZIONE. AMf-ra-aùtata. Sf. Ar. che tratta de' versi rimali detti Leonini.
tempi andati, iotcrromoeDdo il ragio- Mes. T. degli Stampatori. Stampa della [Lai. rythmologia Da rhylhmot ritmo,
namento, a parlare delie cose amiche. carta volta , ossia della seconda faccia e loijoi discorso-]
— 16. Ar. Me». T. degli Stampatori. di un foglio. RITMÓM ACHIA . Ri-luto -ma- chi-*. Sf.
Tirar di nuoto no foglio male stam- RITIRO, «i-ti-ro. Sm. Luogo solitario e Y. G. Filol. Nome di un antico giooco
pato. —
17. Milit. Far tirare indietro appartato. — 2. Onde Sacro ritiro dicesi piltagorico, che era una guerra di con-
la genie dal loogo dove ella è. —18. Uo chiostro, Un monastero e slmili. — sonanze di numeri. ( La t.f titanomachia.
11 u. pass. Tirarsi indietro. Far riti- 3. Ritiratezza. — 4. fatto di ritogliere Da rhythmot misura . numero, e maehe
rata. —
19. Parlandosi di caoooni, pi- checchessia di uo luogo ov'rri stato de- battaglia.)
stole, o altre arme da fuoco, vale As- posto, odi mano a coloro a cui era staio RITMOMETRO. Ri-tmb me-tro. Sm. V.
sottigliarle o di fuori, o di deolro. consegniti». G. Mu*. Lo stesso che Metronomo. (Dal
20. Adoperato come raddoppialo di R1TIRRIN0. Ri-tir-ri-n*. Sm. V. G. rhythmot ritmo e m-iron misura.)
gr.
Tirare, parlandosi d'armi o di boccbe Zoul. Genere d'insetti delPocdue de’co- RITMOPEA. Ri tmo-pè-u. Sf. V. G. Mus.
da fuoco, cioè Tirare eoa esse uu'al- leotteri e della Tamigi a de' rìocofori Pene della musica la quale prescrive le
tra tolta ,
Spararle di nuovo; ma m stabilito da Scboeohcrr, i quali trassero regole del ritmo. [Lai. rhylhmopota-
questo significalo non sembra di buon tal nome dal loro rostro rugoso. [Lai. Di rhythmot ritmo, e pieo io fo.)
uso , se oon io quache caso affatto rhytirrhinut. Da rhytit ruga , e rtan RITO. Ri-io. Sai. Usanza, Costume; e più
particolare, io cui IV v ideala della fra- naso.] comunemente dicevi d :l modo di trat-
se tolgi ogni dubbleiza alla parola. RITISM A. Ri-ù-tma. Sf. V. G Boi. Ge- tare esternamente le rose della religio-
RITIRATA. Riti -rà-ta. Sf. Il ritirarsi; uere di piante crittogame della fami- ne. [Lai. rifu*, /litui, secondo Le Pel-
e dice propriamente degli eserciti
si , glia de’ funghi, e della sezione degli leitier , è dal celi, brett. raia o rei
quando si ritirano dalla battaglia. ‘Lai. ipostili, stabilito da Fries e da parecchi ch'egli dice potersi anche scrivere rilt
recepivi. Comunemente da ritirare, oel botanici confusi col genere xyloma. c rette , e che vaie ordine, buona dispo-
scuso di tirare indietro. Il Ballai cava Sembra aver desunto tal nome dalle sizione, regola, legge. Il Bulleldal celi.
il frane, ritraile che vale il medesimo fmdnure rugose che presentano le sue . brett. raith che secondo lui valse puf .
dal bruii, rei reti; voce che non trova- specie. (Lai. rhyiitma ]
legge. In gali. ri'dA regolare, ordinato,
si in altri diiionarii, e che esistendo , RITMATO Ri imo-io. Add. m. V. e di' reile acconci intento. aggiustamento.)
potrebbe esser derivili da ritraila. Jtltmiro. RITOCCAMENTO. Ri-toc-ea-mtn-io.Sm.
Similmente il gali, rutreut potrebbe RITMICO, /tt-tmi-eo. Add.tn. V. L. Ap- Il ritoccare. — 2. Pnrlaodo del Grano .
pera in ischerzo. 7. Diasi Fare la — i Gallesi hanno reitich e reidieh per ac- Racccnnarla. —- 7, Dicesi Ritoccare il
ritirata e vale Ritirarsi. 8. Dicesi — conciare. aggiustare, di-lrigare . sbro- zimbello e vsle Toccare, Zimbellare.
Sonar la ritirata o la ritratta , Sonare gliare, da reile arconnamenlo aggiu- — 8. N. asa. Ritornare. Ri per- —9
alla ritirata o alla r.tratta, e vale Di- stamento; e reìdh regolar# ordinato.) ,
,
cendo tratti, o punteggiando ec., per RI TONNEGGIARE. Ri-lon-deg-già-re. danno. [Lat. in pemieitm ali cuj ut etti,
dar più viverla o rilievo alle figaro. N. ass. Lo stesso che Rotondeggiare.— verli.] —
15. In gangheri
— 12. Dice»! Ritoccare a Mino ed è 2. N. pass. Ritondare. Tornare in cervello o in aè.
fig. , vale
10. In
,
—
Quel lavoro che ai fa dagl'intagliatori RITONDBTTO. Riton-dét-to. Add. m. sul suo vale Rispondere per le rime.
,
quando, dopo aver data l'acqua forte dim. di Ritondo. [Lat. tubrotwnciu«.[— (Lat. por pari referti.) 17. In uno, —
eoi rame verniciato e intagliai», e le-
vatane via la vernice, si ripassano col
2. Detto di Peraooa ,
in modo veuegg. vale Significar la stessa rosa. 18. Nel —
•
Grassetto. ano cuore, vale Ravvederai. (Lai. reri-
bulloo q ne' tratti dell'intaglio ebe nou RITONDEZZA. Ri-ton-déssa. Sf. Lo pitei.] —
19. N. pass, nel primo aìgo.
eoo venati perfetti. —
13. N. pass. Ras- stesso che Ritoodità, Rotondezza, Ro- —
20. Riaieltersi, Riporti. 21. A«. —
settarsi, Ripulirsi. tondità. Restituire, Rimettere. (Lat. restituire .)
RITOCCATO. Ritoc-oàto. Àdd. m. da RITOND1TA*. Ri4on-di-tà. Sf. ast. di —
22. Ridare Tesser primiero, ed è bel
Ritoccare Ritood». Lo stesa» che RotoodiM. modo, usato come Del alga, del g 3, 2.
RITOCCATURA. Ritor-ca-tù-ra. Sf. L'a- RITONDO. Ri-tón-do. Sm. Forma o Fi- —
23. Rifare mutando. 21. Ricon- —
zione di ritoccar colla peana le lettere gura n tonda. Lo stesso che Rotondo. durre. —
25. Dicesi Ritornare a memo-
mal formate o simili. (Lat. rotunditas t orbi».) ria alcnna cosa, e vale Farla tornare a
RITOCCO. RITONDO. Add. m. Lo stesso che Roton- —
Ri-tóe-eo. Sai. Il ritoccare ;
altrimenti RitoceameDto —
2. Il cor-
reggere aleno» opera e La correzione
do.
nora.
—
2. Detto di Voce, vale Piena, So-
—
3. Detto di Numero, vale Nu-
mente, Ridurla a memoria.
le Tornar iodietro.
26. Di-
tesi Ritornare il piede o il passo, e va-
27. Dicesi Ritor- —
stessa. —3. Ditesi Ritocco del testa- mero che contieoe soltanto diecine. nar sano o simili e vate Ricuperar la
mento e rete Aggiogoicnento di qual- RITONE. Ri-tò-ne- Sai. Arche. Vaso per Molli. —
28. Diteti Ritornare uno io
,
—
,
Rivoltare iu
altra parte. (Lat. retorgurre, refleetere.]
Ritorcere un argomento ,
2. Dicesi
nominata , e vale Ricominciarla da
quella.
RITORNATA. /It-tor-nA-ta. Sf. Lo atesso
nuovo o Reciprocamente toccalo, o Toc- e vale Preva-
una proposizione o simili che Ritorno. ( Lat,
redituz. ] 2. Via —
cato semplicemente. —
2. Detto di Scrit- lersene per confutare e convincere il donde si pub tornare. 3. Far ritor- —
to o altra opera. Ricorretto. contraddittore. —
9. N. pass, nel primo nata, vale Ritornare. 4. B Far la ri- —
RITOGLIERE. Ri-tb-glie-re. Alt. com. e secondo alga. tornata ditesi del tornar le spose dopo
coinp. Dì nuovo torre o pigliare quel RITORCIMENE). Ri-tor-oi-mén-to. Fm. le loro nozze alla casa paterna.
ch'è stato tuo. [Lat. aufèrrt.) 2. E — Il ritorcere. ( Lai. veeurrofio. ] 2. — RITORNATO. Ri-tor-nà-to. Add. m. da
per semplicemente Pigliare un' altra EOg. Ritornare. [Lat, regreziu».) 2. Con- —
volta. —3. Deviare. A. N. pass. — RITORCITURA. Ri-tor-ei-tù ra. Sf. Rl- vertito, Rivolto dal male al bene. 3. —
Scioglier*;, Liberarsi. toreimento, e la Parte ritorta. [Lai. re- Dicesi Ritornato in sé o simili , e vale
RITOGLI MENTO. Ri- to-gli-min-to. Sm. farsafi».] Ravveduto o Fatto accorto.
li ritogliere. RITORICA. ifi-ld-rt-ca. Sf. V. A. V. e RITORNATORE. Ri-tor-no-tó+e. Verb.
RITOGLITORE. Verb.m.
Ri-to-gli-tó-re. di' fìetloriea. in. di Ritornare. Che ritorna. iLaU ra-
di Ritogliere. Cbe ritoglie. (Lat «index . RHORMENTARE./fr fov rowWà.ve.AU. diane.]
ripetitori comp. Tormentare di nuovo. — 2. E n. RITOR NATRICE. Ri-tor-na-tri-ce. Verb.
RITOGL1TRICE. Ri-Io- gtì-tri*». Verb. pass. Darsi nuovi tornenti. f. di Ritornare.
f. di Ritogliere. RlTORMENTATO./ti-tor-tne*-tóto.Àdd. RITORNBLLETTO. Ri tor-nel létto.Sm.
RITOLLERARE. Ri-tol-lo-rà-rt. Atl. m. da Ritormenlare. dim. di Ritornello.
comp. Scambievolmente tollerare, Con- RlTtJRN ABILE, fìi-tor nà-bi-l» Add. RITORNELLO. Ri-tor-nil-lo. Sta. Sorta
traccambiare di tolleranza. cnm. Cbe pub ritornare, o Pel quale si di ripetizione. Verso intercalare. [ Lai.
RITOLLERATO. /tt-to!-ie-rd-to. Add.m. pub tornare. Lo stesso che Ritoroeiola. intercalari» cavtuz.] 2. Coda di so- —
da Ritollersre. RITORNA MENTO. ^i-ior-na-nién-lo.Sm. netto. —
3. Mu». Segno dinotante che
RITOLTO. Ai^vl-fo. Add. m. da Rito- V. e di' Aifomo. ai deve ripetere ona parte dell'aria.
gliere. Lat. iterum ablalut]
( RITORNANTE. Riior-nàn-te. Part. di Esso è doppio quando divida il peno di
SUONANTE. Ri-to-nàn-te. Part. di Ri- Ritornare- Che ritorna. [Lai. redime ] musica in due parli ed obbliga alla re-
tonare. Che riluona. RITORNANZA. Ri-tor-nansa. Sf. V. A. plica d’amhedue semplice quando fa
; ,
BITONALE. iì»-fo-nà-r». N. m.
comp. V. e di* Ritorno. ripetere solo quella parte verso cui so-
reduplicativo di Tonare. Tuonar di RITORNARE, /fì-mr-nò-rt. N.ass.comp. no segoni I punti. 4. Dicesi aoche —
anovo. Usato per lo più con la prep. In o col , a quella sonata o preludioche gli stru-
RITONDA. Fi-tón da. Sf. Archi. Ediflzfo terzo t» sesto caso. Di nuovo tornare; e menti musicali cominciano dopo che un
rotondo Edilìzio circolare; detto oggi
, talora anche semplicemente Tornare. attore o uo’attriee ha finito il recitati-
propriamente del Panteon in Ruma e
del sepolcro del re Teodorico io Ra-
. |Lat. redire. Il Bulla ha il brett. retor- vo. — 5. Specie d'iotroduziooe alle ca-
nein r reitournar nel seoao medesimo : vatine , arie , cooeerti ec. Ne’ cuocerli
venna. voci che difficilmente trovatisi io al- perb il Ritornello è oramai una specie
RITONDAMENTE. Ri-ton-da-mén-tt. tri diiiooarii, eehe e» stendo, non po- di sinfonia formale, talvolta in relazio-
A vv. Lo stesso che Rotonda mente. [Lat. trebbero esser derivate cbe dal frane. ne eolia prima parte del concerto ed
rotonde.] ritouner lo isp. ritornar, io provenz. altre volte anche staccato del tutto.
,
—
H1TO.NDAMBNTU. /ii-fcm.da-wAwo.Sai. retournar rd entoumar, in iogl. lora- 0. Ritornelli chiaroaosi pure I Tratti
Il ritondare. Tonditura. tum.) —2. Ridursi, Veoire. 3. Ri- — d'orchestra fra un solo c I altro f od in
RITONDANTE. Ri-ton-dàn-te. Part. di dursi uell'csser primiero , Diventar co- mesto ed aoche io fine d’nn'aria, d’ ua
Ritondare. Lo stesso che Rotondante- me sera prima. —
4. Risolversi, Con- duetto ec. —
7. Ne’ rostri di ripieno,
RITONDARE. Ri-ton- dù-re. All. comp. vertirsi. —5. Riuscire. 0. Tornare — i Ritornelli consistono nella eooUnna
Lo stesso che Tondire Rotondare. — a dire. — 7. Rappacificarsi. Tranquil- ripetizione di una data ottava.
2. E per melar. —
2. Tosare.
,
jOoqIc
. .
care. ) —
3. Disdire, Dir cooiro a quel
bricanti di galloni alla stanghette di RlTR APiQ U 1 LL A RE . ili-lran-quii - Id ra cbe si è delio prima, Mutar voglia, opi-
legno imperniate alle gabbia , le quali Alt. comp. Far di nuovo tranquillo. nione , sentenza , Prender nuovo, altro
senooo a far l'opera al gattona coll'al- (Lai. ruraua placar*.] 2. Neut. pa*s. — consiglio ec. (Ut. raproòora.) 4. la —
aarle cd ibbasaarle. —
I». Mus. Specie Ritornar tranquillo. ILat. tnuqtuUain questo sign. si adopera ancora la nani,
di modula itone; ed è quando procedono fitri.) pass.
la parti dall'acuto al grave. —
10. Ma* RI TRANQUILLATO. Ri-tran-qu.il-là~to. RITRATTATO, T^lral-tò-to. Add. m.
rio. Bozzello di ritorno Bottello nel
:
Add. m. da Rilrsoqui ilare. ( Lat. rur-
au* placaiui ]
da Ritrattare. —
2. Riprovato, Disdet-
quale passa il tirante di qualche pa- to. (Ut. refroctatua.)
1
raocbtoa o manovra, ad oggetto di fa- RITraRB. Ri- irà re. AU. a n. V. A. e RITRATTAT0RIO. Ritrai- ta-tò-ri-o.
cilitare l' operazione. —
li. Dicrai Ri- della per la rima. Y.a di' Ritrarrò. Add. ni. Appartenente a ri trattai ione,
torno dimarea, il Ritorno del riflusso; ed RITRARRE. Ri-iràr-re. Alt. annui, sinc. Fall Dedico.
anche quel luogo di terra che forma del le di Riiraere e Rilraggere, oggi voci an- RITRATTA ZI ON E. /ri-rial -fo-e»d-ne.Sf.
correnti cagionate da una terra vicina. tiquata, e di Ritirare, in luogo del qua- Il trattare una seconda volta la sieaea
RITORNO. Trilòr-no. Add. m. aìnc. di le ai adatta a diverse proprietà di ni - materia. V.L. iu uso specialmente par-
Ritornato. Onde Essere ritorno, fu det- gnificaiioni e a varie mauiere di frasi. landosi dello Ritrattazioni di S. Ago-
to eolicamente per Riioroere. — 2. Trarre o Cavare semplicemente. stino: rassodo composta da re a tru-
RITORRE. Rùiór-re. All. camp. sinc. di — 3. Cavare di nuovo. — 4. Far dire. ci», cioè Di nuoro io tratto e maneggio.
Ritogliere. Cavar di bocca alcuua cosa. 5. — Com- — 2. Più comunemente usato nel sign.
RITORTA. TW-lòr-la. Sf. Ar. Me». Ver- prendere, Venire io cogoitiooe. ( Lat. di Ritraitemento. cioè il Ritrattare eiò
mena verde, la quale attorcigliata sene mltUigno. ] —
6. Togliere, Levare. — cbe ai è detto o scritto ; gn-caroeeie Pa-
per Irgame di Castella, e di cose simili; 7. Distogliere. —
8. Stornare.— 9. In- linodia. ( Ut. rttraeialio, palinodia. ]
a talvolta ai piemie per Levarne assolu- durre. —
10. Ridurre , Coot enire. — RITRATTINO. Ritrat-ti-no. Sm. dim.
tamente. —
2. Prr ainulit. Legame li. Dipignrre, Scòlpire o in qualunque di Ritrailo. Ritrailo dipinto in piccolo
Collegamento. —
3. £ fig. Ritorcitura,
,
ILat. retortui.] —
2. Rivoltalo contro; con e vaia Somigliarla , Imitarla.
, — migliante , Non degenerare da quella;
o piuttosto Reciproco, Mutuo. 8.
19. E vale anche Avere origine. 20. — il che dicesi anche Ritrarre. 4. Im- —
RITORTOLA, Tfi-tòr-to-la. Sf. Fasctllo Fu detto Ritrarre dell loferno per Aver propriamente dicasi anche d'Ogoi altra
di giunchi, salci o simili . con cui av- co-ore o sembianze di dannato. 21. — figura che rappresenti a Icona cosa al
volgendoli insieme i contadini legauo N. pa». Mutarsi di pensiero, Pentirsi.
— 22. naturale. —
8. Fig. ai dice della somi-
fasulla di legna, paglia o altro, per Partirsi. 23. Liberarsi— Di- glianza fra due cose immateriali. 8- —
più agevolmente trasportarle. —
2. Per storsi da alcuna con. li. Ricove- — ,
Aver più fasci che nn altro ritortole, e di Essere addetto ad un parlilo. 27. — Esito, Ri uscita, Riuscimeoto. Successo,
Aver più ritortola che fisicità, va le Tro- Disanimarsi. 28. Cavarsi — Riscuo- Coosrgaenza. [Lat. exitui, lucceenu.)
var aubilo riparo a tutte l'accose, ori- terai. —
29. Ruiiraocarsi , Rifarai.
.
—— 31.
,
medio a qualunque ìncoaveoieote. 30. Comprendere , Capirai. Ri- questo sroso oggi èdisnraio.— ll.Leg.
RITORTURA. Ri-tvr-tù ra. Sf. Lo atesso levarsi, Ricavarsi, Dedursi 32. La- Prezzo di cosa venduta.-— 12. Oode Far
— 33. ritratto, vale Veodere, Procaccierai da-
che Riiorcimeuto, Ritorcitura. ILat.
ctmtortio . )
RITOSARE. Ri-to-ià-re. ÀU. eomp. To- RI
sciar di fare alcuua
Ritirarsi.
TRASCORRERE. Ri-tra~t«ór- re-re.
con. Milli.
nari vendendo —
13. Ritratto pren-
desi anche per Riscatto di fondi intro-
sar di nuovo. [Lai. rotonderà.} Alt. saom. comp. Trascorrer di nuovo. dotto per legge o per patto; a ai distin-
RI TOSATO. Rilo-ià-lo. Addata, da Ri- (Lat. ùsrum praetergredi.) gua in legittimo che molli chiamino
tosare. RITRASFORMARE. Ri-ira-ifar-vlà re. gentilizio, ed in convenzionale.
RITRADURRE. i2i-tra-dùr-rs.AU.aoom. AU. comp. Trasformar di nuovo. E o. RITRATTO. Add. in. da Ritrarre, Rima-
corap. Tradurre di nuovo. pass. Nuovamente trasformarvi. re e Rilraggere. —
2. Dipinto o Scol-
RITRAENTE. Ri-ira-en-ti. Pari, di Ri- RITRASPORRE. Ri-tra-*pàr-r«. All. pilo al usuraie. —
3. Copiato. 4. —
traera e Ritrarre. Cbe trae. — 2. Che anom. comp. Trapiantare, Trasportare Esente.
ritrae, Cba copia l'effigie di alcuno. — di nuovo. RITRATTORE. Ri trai - Id re. Verb. tn.
3. Cbe somiglia. Che reodo immagine, RITRATTA. Ri-tratta. Sf. sinc. di Ri di Ritrarre. Che ritrae, Cba fa ritratti.
e ai adopera col sesto caso. tirale.Oggi Voce poetica. Lo stesso cbe V. e di' /ritrattista.
RITRARRE, Tri-trà-a r*. Alt. anom. To- Rivirata. —
2. Oode Suonare a ritratta, RITRECINE. Ri tri ci-ne. Sf. Ar. Me».
gliere, Levare. Oggi meglio Ritrarre, alla ritraila, la ritraila, « )0 stesso che Sorta di rete da pescare , detta anche
— 2. E o. pass. Suonare alla ritirala ac. V. Triti rara §. Giacchio. (Corrotto da ratietna dim. di
R1TRAGGHR8. Ri-tràg-ge-re. Att.lnom — 8. Luogo ttcITediUzioiu cui il muro rete.] —
2. Sorta di macchina io alcuni
V. A. Lo stesso che Kuraere 2. E — lascia qualche vuoto esperio iolerrom- mulini a acqua , per uso di facilitarne
netti. pam. Ritirarsi. p« adosi. il molo ;
cd è un cilindro pcrpeadico-
104
. -
,. — —,
— Av- oggetto]
m. Milit. Da Ritrincierare. verso, detto di Fortuna o simili. — 3. RITRUOPICO. Ri-trub-pi-eo. Add. m.V.
RITRITARE. Ai-tn-fà-re. Att. comp. Queglichesetnprevnoleogaieosa alcon- A. V. a di' Idropico. (Lai. hydropt.]
Tritar di nuovo. [Lat. «(tram ferere.) trario degli altri. ( Lai. refroeiariut.
RITTAMENTE. Aù-to-mCn-te. Avv. Lo
RITRITATO. Ri-tri-tà-to. Add. m. da Trovasi in Tertnlliino retroaior eomp. lesso che Dirittamente. [Lat. recto ,
IV IV IV
F are ch'iltri stia riito.— 10. Aggiunto Faida riunitiva : Faaciaiara adoperata fitto, Avanzamento. ( Lat. progrestue 9
•I Qui è proprietà e reato di lingua e , per la riunione delle labbra delle ferite. profatua.]
serre ancora a determinare la direiiooe. RIUNITO. Ri-u-M-lo. Add. m- da Riu- RIUSCITO. Ri-u-tei-lo. Add. m.da Riu-
— 11. Anticamente per Setto, io aigD. nire. scirà.
di Giusto. —
12. Dicesi Esser fatto ritto RIURTARE. Ri-ur-ià-re. AU. comp.Ur. RIVA. /?i-ca. Sf. Estrrma perle della
e vaie Esser verticale. lar di nuovo. (Lat. ruraum urgere, re - terra, che termina e soprani al Tacque.
Ri TTO.Kii-lo.Avv. Di ritta mente, Per linea percolare .] — 2. Render l'urto. Confine della terra coll'acqua dei mare
—
retta , A dirittura. ( Lai. recto racle , RIURTATO. Ri-ur-tà-to. Add. m. da e di un fiume. (Lat. ripa.] 2. Di cesi
recto ti'cul— 2. Ed io font di prep. Riurtare. Ripercosso, Risoapinlo. (Lat. Riva alta quella che trattiene ie mas-
RITTOROVESCIO./? tfto-ro-fè-aeto.Àvv. repar cut avi*.) sime escrescenze di un fiume e bassa ,
cotnp. V. inusitata che vale A rovescio, RIUSARE. Riu-ià-re. AU. comp. Osare quella ebe contiene l' acqua ordinaria
Facendo del ritto rovescio. di nuovo. del medesimo. —
3. Uscire a riva o alla
RITUALE. JK-ttt'ò le. Sm. Becl. Titolo RIUSCÌ BILE. Ri*-tri-bi-lt- Add. com. riva, vale Condursi alla riva. Terminar
d*UD libro ebe insegna i riti, le cerimo- Facile a riuscire. Alto a riuscire. (Lat. la navigazione. —
4. E Riva riva, po-
nie, preghiere e istruzioni , e altra cose focili* «vanto.! sto avverb. vaie Luogo la riva. ( Lat.
spettanti f ammioistratiooe de’ Sagra- RIIJ SCIBILISSIMO. Rio^ci-bi'lit-ti mo. tema ltlu«.) —
8. Fig. Esser sull'altra
rne oli, e le funtloni de' Parrocbi. Add. m. saperi, di Riaac>bile. riva, vale Esser nell' altro mondo , Es-
RITUALE. Add.com. Appartenente a'rili. RIUsaMENTO. Ri-u-eci-mto-to. Sm. Il ser morto. —
6. Estremità delle acque
RITUALISTA. fli-to-alwta. Add. e sin. riuscire. (Lai. exifur, iuec«*at»*.] che terminano colla terra. 7. Luogo —
Etcì. Compilatore di riti. RIUSCIRE. Ri-u-*c\ re. N. sta. anom. semplicemente. (Lai. loew*.] 8. Per —
RITUFFARE. Ri-iuf-fàrrt. Alt. comp. !
comp. che in alcune dalle sue voci, forse melar. Fiue o Termine. (Lat. fai*.) —
Di nuovo tuffare. (Lai. tlrrum «nerbare, usa te aulica mente, e rimase oggi lu con- 9. Agr. Quel terreno che si alza a bella
immergere.) tado , si supplisce eoa quelle del verbo posta , e si pone a pendio luogo qual-
RITUFFATa Ri-tuf-fà-to. Add. m. da Ricscire; siccome pure il primitivo U- che muro esposto a mezzogiorno ac- ,
Rituffare. idre si vale di alcuna del verbo Escire. ciocché le piante vengano primaticce.
H1TURAMEKT0. Ri-ia-ra-mén-lo. Sm. Uscir di nuovo, e talora semplicemente RI V AGGIO. Ri-vàglio. Sm. V. A. V. e
Il riturare , e Lo stato della cosa ritu- Uscire. (Lat. amnvprre.] 2. Appari- — di' Riva.
rata ; per lo più ai dice de'vasi del cor- re, Spuntar fuori. (Lai. tatuare , pro- Ri VAGHEGGI ARE. Ri-va-ghtg-già-re.
po. [Lat. oàiuralio ) di-re.] —3. E detto anche di persona AU. comp. Tornare a vagheggiare.
RITIRANTE. /K-tu-ròn-ia. Pari, di Ri- che esca e sborra d uo luogo io un al- RIVALE. Ri-và-U. Add. esost.com. par-
tarare. Che ritura. tro. — 4. Venire alla condottone. — landosi di persona. Propriamente Con-
RITURARE, Ri-tu-ràre. All. romp. Di tl. Sbrigarsi, Spedirsi. (Lat. te a*p«di- corrente d’amore nello stesso abbietto.
nuovo
—
turare. [ -Lai. r«r*u* obturare. J ra. | — A. Sortire, Avere effetto. ( Lat. Competitore in amore; e talora si esten-
2. Turare semplicrineote. [ Lat. ab- tuecedtrt.] —
7. Risultare. 8. Aver — de a persone che h.aoo la medesima
iurare. ] —
3. Fig. Riturare i bachi compimento, Ottener felice riuscita.— pretensione ed aocbe ad altre cose, nel
vale Pagare i debiti.— 4. N. pass. Tu- — quale senso dice»i aocbe Emulo, Com-
rarsi di
si.
nuovo o semplicemente Turar-
Rietopparai.
9. Divenire. fLat. scadere.)
sere utile, Recar giovamento
Soddisfare , Contentare.
il.
12. Tener —
—
10. Es-
petitore Contenditore
, Gareggiatore.
(Lat. rivolte. Rivali» dal cali. gali, ed
,
RITURATO, /fr-fe-rd-lo. Add. m. da per vero, Credere, Entrare. 13. Di- — irland. nohiarh, lo stesso cherwdaeÀ
Silurare. (Lai. oàtoratoa, obetructut.) ce*! Riuscire io un luogo e vale Avervi rivale; e riobiach da ri contro eUachd,
RITURRARE. Ri-tur -bà-r*. Alt. comp. Tedio, Rispondervi. —
li. Dicesi Riu- parola quasi voglia dirsi contro-par-
;
Di nuovo turbare. [
Lai. ilarum tur- scire altrui buono , o cattivo o altro e lante. Nell* stessa lingua rì-aillean
bare.] vale Esser trovalo o sperimentalo tale; contro-zerbino rigati contro-amore.
,
RI TURBATO. Ri-iur-bàto. Add. m. da Divenir tale o Mostrarsi tale. Sembrare Io frane. rivai , In iogl. rivai , io isp.
Ri turbare. o Apparir tale; e diceai anche d’una rivai. Il Bullel ha il brett. rivali aoa
RllDIRE. Riu-di-re. Alt. anom. comp- persona o d' una cosa che si trova altra io senso di rivale ma di ribelle, di
—
.
e u. ass. Di nuovo udire. (Lat. danno d» quella che si credea. 18. Dicesi scellerato, lo ar. ribai inìquo ladrone;
audire.) Riuscir bene o male, Riuscire a bene , rabula zelolypia in hoinioe-, laboravit.J
RII DITO. Ili-u-di-to. Add. m. da Riu- Riuscire a buono o lieto fine o simili — 2. Mario. Aggiunto d'uov surta di
nuovo udito.
dire. Di e veglione) Incoglierne altrui bene o rete da pigliar pesci cosi delia dal pe-
;
R1UMILIARB. Jh-u-mi-U-à-re. AU. male Aver prospero o contrario «ilo scar con essa intorno alla riva. 3. —
comp. Umiliar di nuovo, e anche sem- o fine. (Lai.
.
bene aui male vertere.) — Agr. la forza solo di sm. dagli agrono-
plicemente Umiliare, Far diventare u- 16. Dicesi Riuscire sventura tattico le e mi, agrimensori er. Ridale è impiegato
tnilf. (Lat. deprimere. vale Avere una cattiva riuscita. 17. — ad indicare la ripa di uu fosso guernita
RITMILI ATO. /ti-M-mi-iì-à-to. Add.m. Dicesi Riuscire o Non riuscirò alle for- di alberi.
da Hiumiliare. bici « vale Avere o Nona vere esito cor- RIVALEUE. Ri-va-lire. N. pass. Va-
R (UNGERE. Ri-ùn ge-re. Atl.en. anom. rispondente alla speranza. 18. Di- — imi di nuovo. Rilevarsi, Rifarsi, Va-
i iiinp. Ugnerò di nuovo. (
Lat. raunga- cesi Riuscire a parole ec. « vale Pro- ierai di ricambio. Aver regresso. — 2.
rc. iferurn untare.] rompere in parole ec. 12. Dicesi in— Servirsi. —
3. N. ass. Ricuperare la
BIUMMENTO. Ri u nì min to. Sm. Lo modo proverii. Riuscire in altro paese salate. Risanare.
stesso rhe Riunione. e vale Ritirarsi. —
20. N. pass, nel RtV ACESCENZA. /li-ra-Ja eein-sa. Sf.
RIUNIONE. ih u ni sr. Il riooire; sign. dei $ 4. e 8. —
21. Dice»! Riu- Risauamento, Umanazione, Ritorno io
Cfiigiugiuincnto. —
2. Unione, Coo- scirsi d on» cosa o vale Alienarla da se salute.
cordia, re. (Lai. unto , concordia , re controllandola, Disfarsene. HIV ALIGARE. Hi-faii-có-ra. AU. e a.
conciliano. 1 —
3. RammsrgiDsmeato, RIUSCITA. Rim-eci-la. Sf. Passaggio ass. comp. Di quoto valicare Trapas- ,
e dicesi delle ferite ; grecamente Sin- pel quale da uu luogo si mette o si rie- sar di nuovo. (Lai. ùerum trajieere-]
tesi. sce in uu altro. Uscita, Esito. Rispon- RI VALICATO. Ri-va-li-eà-to. Add. a.
RIUNIRE, /li-u-nì-ra. Alt. comp. Di denza ec. ,
—
2. Oode Aver la riuscita de Bivalirare.
nuovo unire, e parlandosi di persone in alcuo luogo, vaie Avervi l'esito. Ri- RIVALIDARE. /?i-eo4»-dè-ra. AU .comp
vaio Riconciliare. — LEn.
pass. 3. — spondervi, Riuscirvi. Lat. «pectore, Lo stesso che Rinvalidare.
Cbir. Parlandosi di Piaghe o simili va- vergere.] —
3. E fig. — (
[Lai. rurtui veUigart, pervadere.] lae per manifestimi lacere e gl' Illirii ,
'
alcuno, va le Sopraffarlo, sapendone più
RIVANGATO, /ii-wn-jd-io. Add. m. da javljati per manifestare rivelare , e . I
di lui.
Rivangare. javien per rivelalo, da j’acan manifesto, RIVENDERIA. Ri-vor^de-rì a. Sf. L'arte
RìVARGARE. Ri-var-cà re. AU. comp. lo ebr. balagh nascondere-] 2. Fare — '
del rivendoglioto. —
2. Baratteria, ma
Varcar di nuovo. Rivai icara. rivelazione, oel sign. del § 2. di Rive- in questo senso è V. A.
R1VARCATO. Ri-var-eàio. Add. m. da latine. RIVENDIBILE. Jtt- HI Add.
Rivarcare. RIVELATIVI), fli-tje-la-li-t». Add. m. comp. Che può rivenderai.
RI VEDERE. i?it>e-d4-cf . A tt.aDom.comp. Atto a rivelare. RIVENDICANTE. /Jncen-di-eàn-te. Pari,
Di nuovo vedere- (Lai. raoùfara.) 1. — RIVELATO. Ri-vo-là-to. Add. m. da di Rivendicare. Che rivendica.
Esaminar di nuovo Riconsiderare. Rivelare. Manifestato , Palesato. (Lat. RIVENDICARE, fli-wn-di-cà-rg. Àtt.
(Lat. mrsus per pender e. ]
,
—
S. Dicesi ravvia fui.) comp. Di nuovo vendicare. 2. Ven- —
Rivedere il conto, i coati, la ragioni o RIVELATORE. /fi-ea-la-M-ra. Verb. m. dicare semplicemente. [Lat. utriiei.)—
le partile e vale Riscontrare e Vedere di Rivelare. Che rivela. Lat. reefia- 3. E n. pass. Recider la pariglia del-
M i conti stanno bene. —
4. E Kg. — tar. ]
(
l’ ingiuria , Ricattarsi. —
4. Leg. Ri-
8. Dicesi Rivedere i conti acche per RIVELATRICE. /W-ce-Ia-tri-M. Verb. vendicare presso I giurisperiti vale E-
Riconoscere lo stato d alcun negozio. fem. dt Bive'ere. Che riveli. sereitar l’ aziona con coi si richiede
,
— 6. Dicesi Rivedere noe scrittura, un RIVELAZIONE. Riveta-xió-ne. Sf. Ma Dna cosa , di cui si pretende esser pro-
libro ec. e vale Considerarlo per la cor- mfestazioae di e»sa occulta. ( LBt. ra- prietario. (Lat. rem vinificare. yindico
rasione. —7. Dicesi Rivedere il Klo , tieiaiio.] —
2. Ispirazione soprannatu- dal lat. vim dico io annunzio la forra ,
parlando di (erri taglienti , e vale Esa- rale con cui Iddio manifesta la sna vo- 10 dico cbe per forza mi è stata teli*
minare o Tentare come che sia se il lontà I divini
, mi Meri le cose Tutore ,
alcuna cosa. Al pari i Greci da ec fuori
loro taglio è bene affilato.— 8. la modo ec. In questo senso dicesi più propria- e dice giustizia, formano ted»ceo io teo-
•vverb. A Dio rlveggio, A Dio riveggo, mente Rivelazione divina celeste , ce. .
dico. Altri dallo stesso gr. eedieeo.]
A babboriveggoli e slmili, vaie lo pre- -- 3. Talvolta si prende anrhe per Le RIVENDICATO. Ri-vcn dl^cà to. Add.
cipiiio, In malora, lo luogo donde non cose rivelate , grecamente Apocalisse ;
m. da Rivendicare.
ai possa ritornare. [ Lat. in praecept. J come; Le rivelazioni di S. Giovanni. RI VENDICI! IE$A. Ri-vcn di-ckU-$a.
— 0. Ar. Mes. T. de' lanajuoli. Levar RIVELLINO. /?f-rel-n-»w. Sm. Millt. 0- Add. e tosi. cum. comp. indecl. Simo-
colle mollette la borra che si trova nel per» esteriore di fortificazione steccata niaco.
panno tessuto e purgato. —
10. Onde
|I
Ri VEDI T RICE. /ft-ta-di-lri-ea. Verb. f. lat. re pari, iterativa e da valium ba- anrhe Rivenire in sé. 4. Riconoscer- —
di Rivedere. stione, balosrdo, riparo; il tutto ridotto ai, Ravvedersi. 5. Ridondare, Con- —
RIVEDI Tl'RA. Ri ve-di-tù rn. Sf. Ope- a forma diminutiva, f'altum poi è dal vertirsi.
razione delie rivedilure; che anche di- ee t. gali, balta che vale il mrdesimo , RIVENUTO. Ri ve-nà-to. Add. m. da
cesi MoilrlUlurs. e che dlceai in ted. «all. Io ar. rtbon Rivenire. Ritornato. 2. Riavuto, —
RIVEDUTO, fli-w-dù-lo. Add. m. da muro della eliti bastione.! 2. Dire Rinfrancalo. —
Rivedere. —
2. Riconsiderato, Esami- o Tocrare no rivellino, vale Dare o Toc- RIVENTILARE. J?i-ren-fi-tó-re. Alt.
nato di nuovo. —
3. Ricorretto, nel car delle bastonale; modoproverb. ani. c imp. Nuovamente ventilare.
sign. di Rivedere, g. 6. 4. E nel — (I.at. eatdere crudi. Non da rivellino
,
RI VERBEK AMENTO. Ri-ver-be-ra-mén-
senso militare parlando di Gente o si- In senso di fortificazione ma dal celi, . to. Sm. Il ntrrberare. [
Lat. reveròa-
mili, nel sign. di Rivedere, g. 7. gali. ra o ro molto , e burnì battere. In raiio.]
R1VEGGENTE. Ri-veg-gèn-te. Add.com. ar. rebs percuotere con ambe le mani.] RIVERBERANTE. /?i-eer-fee-ràn-fe.Part.
Cbe rivede. Veggente di nuovo. — 3. Fare un rivellino ad alcuno. Tale di Riverberare.
—
Che riverbera. [ Lat.
RIVELABILE. Ri ra-là-bMe. Add. eoo. Fargli una bravata, un rabbuffi»; modo reraròeram.] 2, Cbim. Fornello ri-
Uba può rivelarsi. proverh. ani. [ Lat. erliquam arcuare ,
verberante. V. Riverberatojo.
RIVELAMELO. Rive-hì-ménto. Sm. Il increpare. Dal celi. gali, roba I strepi- RIVERBERARE. Ri-ver- bc-rà-re. Alt. e
rivelare. (Lai. revoluto.] to, fraetsso. V. pure feti m. del § prec.; n. ass. Ripercuotere : e si dke io par-
RIVELANTE. Ri-ve-làn te. Pari, di Ri- RIVENDAGNOLA. Ri-vm-dà-gno-la. ticolare del Ripercuotere indietro gli
velare. Cbe rivelo, Rivelatore. Add. e sf. Y. e di' RAmdugliola. splendori, specialmente del Soie. [Lat.
157
, . .
ai v BIT IT
riverberare, rtp ercultre .] — 2. Per me- Ilcapo et.— 7. Fare riverenza vaia an- RI VERSOIO, Rivir-tcio. Add. u. V. «
ta f. Offuscare , Abbuj.vrt. — 3. Dello che Onorare, Riverire; ed è anche for- di* Rovescio.
delle vibrazioni dell’ aria ripercossa da moli d’otaequio usala nelle Iettare. — RIVERSO. Ri-vir-eo. Sa. Il riversare-—
corpo opposto. — 4. Ar. Mes. Struggere 8. Dicesi Con riverenza. Con reverenza; — 2- Rovina.— 3. Rovescio.—4. B flg.
lo fornire a fuoco di riverbero. ed è maniera colla quale si prende li- — 8. Colpo dato di rovescio. 6. Ed a —
RIVERBERATO. Ri-vtr-be-rà-to. Add. cenza di dire ciò che non sarebbe dice- modo d aw. Di riverso, cioè Con colpo
m. da Riverberare. —2. Riscaldalo a voli; per onestà, per rispetto , o simile. menato colla mano rovescia.
fuoco di riverbero. [Lat. ail venia ditto. 1—9. Diersi Pren- RIVERSO. Add. m. da Rivertere. Rivol-
RIVERBERATO^. Ri-ter-bt-ra-tó-jo. dere la riverenza, di Principe o Gran tato. (Lai. inpersuf. prcupoiterui.j— 2.
Sm. Chini Sorta di fornello beo chiuso personaggio che riceve i sudditi od altri Ritornato nel pristino stato. 3. Con- —
tutto all' intorno, e coperto in sulla a f irgli riverenza, omaggio e simili.— trario, Opposto. 4. —
riverso, AltaA
cima con una trsta o corona di mattoni 10. Mus. Riverenze chiamsvaosi le ro- riversa, posti avverb. A rovescio.
o tegoli, di modoche non si lasci alcuno salie in numero di tre , covi dette per RIVERTERE. Ri-vir.te-re. AU. aoom.
svaporamento al calore o Gamma ma , le tre ri>ereoze le quali ne’ tempi pas- V. L. Roreaciare , Rimboccare. Rivol-
che si determini questa , e si costringa sati erano chieste a rigore. tare. [Lat. co» por» aro.)
a riverberare , o volgersi addietro dal- RIVERENZIA. /i»-ta rin-s i o. Sf. V. adì' RIVERTIRE. Ri-ver-tì-re. AU. a n. pane.
l'opera di mattoni con nuova fona, so- Riiertnsa. V. A. V. e di’ Convenire
pra le materie collocate nel fondo. S'a- RIVERENZIALE. /Zi-»e-rm-*ià-l«. Add. RI V ESCI ARE. Ri-ve-icià-n. Att. V. A.
dopera specialmente per la fusione e eom. Di riverenza ; ed è per lo più ag- Voltar sottosopra. V. e di’ Rovi sciare.
calcinazione de'metalli, e chiamasi an- giunto di Timore. [Lat. t’neerfare.l—2. R per metaf. 3. —
che Puntello riverberante , o di river- RI VER ENZI ARE. At-va-rvn-stò-r*. Att. Versare. (Lat. effondere. i. Por metaf. —
bero. V. poro usala. Far riverenza. Riverire. Rivesciare una cosa in alenilo , vale
RIVERBERAZIONE. f?i«*r-à«-ra-s{iJ»e. — 2. N. pass. Farai reciproche riverenze Dargliene la cura, Pome il carico sopra
Sf. V. L. Il riverberare, e L’alto di on e ccimonic. di lui.— 8. N. pass. Prostrarsi. [Lat.
corpo che respigne o riflette un altro R1VEBENZIONE. Ri-ve nm-sió ne. Sra. proilmwre.)
da coi è percosso; più comunemente accr. di Riverenza ; e ai &uul dire io Ili VESCIA TO. Ri-ve-tciàto. Add. m. da
dicesi della Luce, e in questo senso ischerzo. Rivrsciare. V. A. V. e di antidato. '
R
chiamasi anche Riflessione. ILat.ro- RIVERGOGNARE. Ri-vtr-go-gnà-re. N. [Lat. tffusus , dtjtcì ui.) 2. Detto di —
verberatio, repercussio. | —2. Rimbalzo, pass. Vergognarsi. Campo o simile «aito ani. Rivoluto,
Ri percolimeli io. — 3.Chim. Lecitola- RIVERIRE. ffWrbn. Alt. Salutare con Aralo.—3. Ed in forza di sm- parlando
alone della Gamma nèl fornello di ri- rispetto. Onorare. Ossequiare. Rispet- di persona.
verbero. tare. [Lai. uvereri, venerati. Rewreri RIVESCIO. Ri vi-teio. Sm. V. odi’ Ro-
RIVERBERO. Ri-vèr-be+o. Sm. Riper- dalla pari. iter, re e da oireri temere.) vescio.] —
2. In forza di add. m- o anche
cussione de’ raggi. [Lai. reverber alio — 2. E o. ass. anche io forza di nome. avverb- trovasi Riveacio per A riveaclv.
rtpercuuio.] —3. Chim. Fuoco di ri- RIVERITlSSIMO.ffi-ve-ri-it» ii-mo. Add. — 3. A riveacio posto avverb. par A
.
verbero: Fuoco gagliardo, che eoo esala, zn. superi, di Riverito. [LaL oòsorazn- ritroso. Al contrario. Alla supina.
ma riverbera il suo calore-— 3. Fornello dizrimtti.) RIVESTIMENTO. Ri-vi-sli-ménto. Sm.
di riverbero. V. Riverbgralojo.— 4. Ar. RIVERITO. Ri-ve-ri-to. Add. m. da Ri- Miiit. Quella croata di mattoni, di piote
Mes. Disco metallico od altro irne-* a verire. Inchinalo ,
Onorato , Rispetta- o d’ altro, colla quale ai coprono alcune
macchina che si adatta alle lampade • lo ee. opere di brtiflcazione. È voce affatto
lucerne e simili perchè riflettano mag- RIVERITORE. Ri~ve-ri-l&-re. Verb. m. ondarne, e gli scrittori nobili ed eaatti
gior lume. — 5. II pezzo superiore d' un di Riverire. Che riverisce. preferiranno quelle d’ Incamiciatura
fornello di riverbero ; che ha la forma RIVERITRICE. fli-w-ri-tri-ca. Verb. f. o di Camicia che vengono a dire lo
d' un barreltino emisferico , trapassalo di Riverire- Che riverisce. stesso.
al centro da un'apertura circolare, alla RIVERSAMENTO. «i-v«r-iaHj»dn-to.Sm. RIVESTIRE. Ri ve-etì-re. Att. anom.
a ricevere un tubo dei cammino, quando Mus. Lo stesso che Rivolto, nel sigoif. comp. Di nuovo vestire. [ Lai- danno
si desidera di rendere la correote del- del 5- 3. vestire. ]— 2. Vestir di panni migliori
l'aria più rapida, onde attivare la com- RIVERSARE. Ri-vir tà-re. N. ass. e pass. e più orrevoli. —
3. E per metaf. 4. —
bustione. Versar di nuovo; e talora semplicemente Fig. Coprire. —
8. Dicesi pocticam- Ri-
RI VER DIRE. Ri-ver-dì-re. N. ass. aoom. Versare. [Lat, effundere .] —
2. Per me- vestirò le membra e vale Risorger da
comp. Lo stesso che Rinverdire. taf. Abbondare, Traboccare.— 3- Farsi morte.—6. N. pass. Vestirsi di nuovo.
BIVERDITO. Ri-ver-dito. Add. m. da di nuovo addosso aH'avver»ario. Ritor- — 7.B prr metaf. Abbellirsi 8. Mvftlt. —
Rinverdire. V. e di' ilinwrdiio. nare con maggior impeto ad assalirlo : Incamiciare di mattoni, di piolo «d’al-
RIVERENDO. Ri ve-rinvìo. Add. in. Lo io questo senso è voce poetica , e non tro un’opera di fortiGcazione.
stesso che Reverendo. osala che nel n. pass.— 4. Alt. Voltare RIVESTITO. Ri-ve-sti-to. Add. m. da
RIVERENTE. /?i-«e-r4n-ft. Part. di Ri- a rovescioo sottosopra.— 8. E per meiaf. Rivestire. Di nuovo vestito. — 2. Per
verire. Che riverisce , Che ba o porta Rovesciare-— 6. Dispergere, Sbaraglia- metaf. Dotato, Fornito. 3. Rinfroo- —
riverenza. |Lat. còierronz.j re ,
ScnoGggere. — 7. Dicasi in modo zilo, detto diArboscello o simile. 4. —
RIVERENTEMENTE. Ri-ve-ren-te-mén- bisso Riversare la broda addosso ad Vestito, Coperto.
te. Avv. Cou riverenza. [Lai. revertn- alcuno e vale Incolparlo di qoello che RIVETTA. R'-vét-ia. Sf. dim. di Riva.
ler.l forse altri ha commesso. [Lai. /uòam in RIVETTO. Ri-vit-fo. Sm. dim. di Rivo.
RIVERENTISSIMAME.NTE. Jfi-ia-rt»- aliquo cadere.] V. A. V. eRivolo. [Lat. riouUs.)
di’
tit ti-ma-mén-ie. Avv. saperi, di R«- RIVERSATO. Ai-oer-ià-fo. Add. m. da RIVIAGGIARE. fli-ui-aj-già-ra. N.aas.
vereutemente. Riversare.— 2. Voltato a rovescio o sot- o pass. Rimettersi lo viaggio. 2. Ri- —
RIVERENTISSIMO. /?. vs ren-tii-ii mo. tosopra. —
3. Detto delle Mani, cioè mettersi io vìa. Camminar di nuovo.
Add. m. superi, di Riverente. [Lai. Rivolte in guisa che la palma sia oriz- RIVICELLO. ìli Sm. dim. di
vi-cil-h.
rewrentitjtmuf.J zontalmente spiegata. —
4. Ucsupino , Rivo. V. A. V. e di’ /fittolo.
RIVERENZA. Ri-ve-rin-za. Sf. Si-gno Colla faccia volta all’ insù. RIVIERA. Ri-vii ra. Sf. Sponda ,
Riva.
d’onore che ai fa «limi inchinando il RIVERSIBILE, /Zi-vor-ii-bi le. Add.com. [Lai. ripa.) — 2. Paese o Regine con-
capo, piegando il ginocchio, o movendo Leg. Si dice de' beni , delle terre, e si- tigua alta riviera. [Lat. oro., 3. Cam- —
in altro modo la persona.— 2. Ossequio, mili , eba debbono in alcuni casi ritor- pagna ,
Contrada. iLat. vietnium. Dot
Rispetto, Onore in generale. -3- Quella nare al proprietario , ancorché se ne celi. gali, ra segno di grandezza , ed
preponderanza che hanno su’minuri gli fosse spogliato. uzr terra, paese, contrada.] 4. Fiume- —
uomioi meritevoli e disilo affare. —
4. RIVERSI BIUTA’. Ri-ver-ei-bi-li^à. Sf. [Lat. /lumen In frane- riwèra , in pro-
Dicesi Rendere , Portare , Dimostrare, ast. di Riversibile. Leg. Qualità di ciò venz. riòieso , io basco rabia e riviere ,
Serbare ec. riverenza e vale Riverire. che è riversibile. in ingi. nvcr. Il Bullet ha pare in brtrtl.
— 5. Dicesi Aver riverenza , Avere io RIVERSIVI). /ii-wr-a)-eo. Add. m.AnaL riuer che non trovasi in altri dizionari!
riverenza e vale Riverire, Onorare.— 6. Ricorrente. La prima radice è in gali, ra molto , e
Dicesi Far riverenza ola riverenza e vale RIVERSCIARE. Ri vene, a re. N. pass- àior acqua. 1—8. F**sa ,
Stagno. (Se-
'
Inchinate alcuno, Onotarlo inchinando V. e di’ Rovtieiar*. J coodo il Bollai , il cali, ra vai graude
188
, , i
IV BIV BIT
• bor «Ugno , Tomi. In
tbr. bor fossi RIVOCAGIONE. Ki-w-ea -jidna. Sf. V. — 24. Ditesi Rivolgersi assolutamente
pozzo.) —
6. Uomo da bosco e da riviera, e di’ /frrocaztona. e ai ose talora per Difendersi , anche
ai dice di Persona da Adattarsi ad ogni R1VOCAMBNTO. ili vo ea-mén-to. Sm. col l'offender I* avversario; Rivoltarsi a
Il rivocare. Lo almo che RI vocazione. chi tenta d' offendere. 23. Ar, Mea. —
REIFICARE. Ri-9ificò-r$. Neut. pass. RIVOGANTE. rti-ro-cdn-M. Pari, di Ri- Rivolgere e Rivolgerei fu dello per lo
Tornerò io vita. V. e di' Rrnvifl- vocare. Che rivoca. Inccrconirsi del vioo.
oare. RIVOGARE. Ri-vo^à re. Att. Richiama- RIVOLGIMENTO. Ri-vol-gi min to. Sai.
B1VIL1CARE. JfroUi eè All. e o.
V. poco usata. Ricercar con diligenza e
f . re, Far ritornare.Lat. revocare. Re-
I
9. Ar Me». .
— .
2. Volere che’ li aia rcoduta cosa che Quella piccola parte di panno o tela
nfMNTO.ViiInto.A4d. m. 4. R i
.in ala o aia stata tua. —
3. Voler ripren- che si ripirga all'estremità della canna,
,
2. Render la «iella.
[
lingua all'altra. —
8. Diceai Rivoltarsi
ebe Riveduto. Rivolgere il dado o i dadi, e tig., vale ad alcuno, e vale R spondere con parole
RIVIVA. /N-tti-va. Voce di applauso che Ridirò In altro modu ciò che si è detto o con fatti a chi t’abble provocalo. —9.
ripete Viva. altra volta per ricoprirsi. 10. Dicesi — Dicasi Rivoltarsi da uno, e lig. vale Of-
BIVIVARE. rti-ti-oà-re. AU. V. A. V. e Rivolger l'animo ad alcuno, evale Ap- fènderlo, Lasciarlo. —
10. N. ass. Tor-
di' Ravvivati. [
Lai. ad tritam revo- plicarlo a lui Pensare a lui.
, 11. E — nite indietro. —
11. Ar. Mes. Rivoltar-
care. ) Rivolger l'animo da altana coso per si si dice aocbe di qua' ferri e'qualì per
RIVIVERE. JH-vl-ve-re. N. ass. anom. Cambiar pensiero. —
12. B slmilmente cattiva tempera s'arrovescia II taglio.
comp. Torture a vivere Risorgere. Rivolger remore io alcuno, vale Amar- RI VOLT AT1N A Ri- voi- ta-t )na. Sf d m.
—
.
, i
Ut. eevivizoere. ] lo. 13. Ditesi Rivolger l’orecchio o di Rivolta. Piccola o Leggiera rivolta.
RIVIVIFICANTE. rti-«i-vi-)5 càn-(«. Pari, simili da alcuna cosa e vale Non vo- ,
[Lat. ievie invizio.]
di RivfriBcare. Che rititiBca. lerla ascoltare 14. Dicesi Rivolger RIVOLTATO. JK-wl-fà-fo. Add. m. da
RIVIVIFICARE. Rirvi-vi-fi-eà-re. Att. fra sé alcuna cosa, e vale Riandarvi col Rivoltare. Tramutato, Cambiato. (Lat.
comp. ViviOear di nuovo, Ravvisare. pensiero. Ruminarla. —15. Ditesi Ri- revoluta , inversi**.] 2. Boi. Foglia —
[Lai. ad vizam revocare.] volgere il cielo molti soni, e lig. vale rivoltata o ravvolta: Quella ch'è arroto-
RIVIVIFICATO. Add. Trapassare molti anni. 16. N. pass. — ,
1
rti-tol lil-la. Sf. dim. di
Darivocarsi.Ailo a esser rimetto. lUt. volgerai d’ addosso ad alcuuo , e vaia Rivolta. \ toltola ch'esce della strada
rtvocabUis ) Scostarsene, Lasciarlo, Non molestarlo. comune.
159
| , ,
IV MIX BIX
RIVOLTO. Ri vòl to. Sm. Milit. Lo limo- Secondo la vecchia senola diceva»! licheni, proposto da Ramoa e adottato
so che Svoli*. —
3. Estremità della li* tirarsi degli umori da un punto all'al-
Il ri-
3. RIVULSO. Ri-vùl- so, Add. m.V. L. Spic- RIZOFAGO. Ri-tb-fa-yo. Sm. V.G. Zool.
Messo sossopra. —4 . Passato, Trascor* cato, Staccato. (Lat. retiuùua.] Genere d'ioaeui dell' ordine de’ coleot-
SO. (Lai. profferì fui.] IUZAGH a . Ri-sa gra. Sf. V. G. Chir. An- teri tetrameri ,della famiglia dei stio-
RIVOLTOLAMELO, fli-rol-fo-lo-mén- t'co strumento per estrarre la radice f«gi, della tribù de' boelrichiani, ricor-
to. Sm. Volgimento io giro, Girartene, dei denti. [ Lat. rhyzrtyrum. Da rhisa dato da Latratile. Cosi detto dal pascmi
li girare. Il rivolgerai. (Lai. convento, radice, e agra presa. J che fanno tali insetti di radici. ( Lei.
ctrcumt'olufto.l R1ZANTEREE. Ri-san-te-ri-e. Add. a rhisophagus. Dal gr. rhràa radice, e
R VOLTO AN TE. Ri-vol-to-lànde. Pari,
I l. sf. pi. V. G. Hot. Famiglia poco nome- phago io mangio. )
di Rivoltolare. rosa di piante, che ha per tipo il gene- HIZOFILLO. M-xo-fU4a. Sm. V. O. Bot.
RIVOLTOLARE. Ri-vol-to-là-rt. AU. re rofjlesia, le quali presentano il dorè Genere di piante critiogame dalle fami-
Rivoltare io giro. [Lai. oòvolpere, cir- Immediatamente inserito sopra una ra- lia delle epatiche stabilito da Palisaot
eunit’oitere.j —
2. N. {tasi. Kiovulger- dice orizzontale e parassitica. [ Lai. Se Bcauvois a cui servi di tipo la Mar-
fi. — 3. E per metaf. rhuanfhereaa. Da rhisa radice , e <m- tiica del Micheli, nella quale le foglie
RIVOLTOLATO. Ri-vol-to-là-to. Add. thtra antera. ] portano le radici. ( Lat. rhìxophyllon.
m. da Rivoltolare. R1Z1NA. fli-zv-tu». Sf. V. G. Boi. Genere Del gr. rhisa radice, e phyllon foglia.]
RIVOLTCOSO. Ri-wl-tu-ù-so. Add. e di piante crittogame stabilito de Fries RIZOFISA. Ri-xo-ftsa. Sf. V. G. Zool.
sm. Che cagiona rivoluzione, Sedizioso. • scapito delle pelile a delle elvelle, in Nome di un genere di zoofiti dell'ordine
RIVOLTERÀ. cui vengono comprese quelle che sono
/?i-tol-fù-ra. Sf. Il rivol- drgli •caliti liberi , diatiati del carpo
ersi in aé medesimo; e dicesi parlando prive di gambo e specialmente prov- verticale superiormente terminato da
cose ioanimate.
i —
2. Rivoluzione ,
,
Rivolgimento, Mutazioo di stalo. (Lat. riuso radice.] allungati o folliform', dispoeti in rosa,
defectio. I più traggono qoesia voce da RIZIO. Rl-si-o. Sm. V. L. Filo!. Nome od io doppia serie ; al di sotto uno o
rivoltura io senso di rivolgimento : e dato dagli antichi ad una specie parti- più tentacolari penduti taluni ceniei
,
per simil tropo credoo formate le parole colare di radice rossa che traeva»! dalla ed altri filiformi privi di vesciche la-
;
di rivoluzione soli evasione , insurre-
, Siria, e di coi servinosi le donne gre- terali ma con luogo stelo ove son so-
,
sione, sommossa, ec. Cosi pare in isp. che per imbellettarsi. ( Lai. rhixium. spesi detti teoticoli. (Lei. rhixophysa.
levantamiento vai sollevazione in senso Secondo i piii.rhizium o rhttioi dal gr. Ita ritiia ridice, e phy sa vescica.]
proprio e ribellione : coai pure io ted.
I# ribellione dicesi aufruhr da auf ao-
rhizo radice. In relt. brett.
RIZOA. Ri-sò a. Sf. V. G. Dot. Geoeredi
roaso.) m RIZOF1ZA. Ri so-fi sa. Sf. V. G. Zool.
Genere di acaleti distinti da tentacoli
ra e ruhren muovere, agitare. Il Bullet
piante della famiglia delle labiale, e laterali radiciforral, e che, per lo muo-
a il brett. revolt per ribellione
, e Ta- della didioamia gioooapermia di Lro- versi con celerità nelle onde .‘•fuggooo
voliti per disubbidiente, da re contro e
neo. stabilita da Ca vani lles colla rhisoa alle indagini dell' osserva tore. ( Lnt.
voi per bai principe. Non trovanti però
ovatifoUa. Sono erbacee con numerose rhixophysa. Dal gr. rhisa radice , e
ne favoli , nè m-oliel in altri dizio- radiel, che crescono spontanee nelle re- physa fuga. ]
nari!. J—
3. Ariifixinsa rappresenta q- gioni montuose. [Lat. rivùoa.] RlZoFORA. Rixb-fo-ra. Sf. V.G. Boi.
za. Aggiramento,
[ Lat. ctreumvanlio» RIZOBOLEE. Riso-bo-U». Add.esf. pi. Genere di piante della otundria mono-
fedina. V. G. Bot. Nome di una famiglia dì
| gioia, e tipo della famiglia dello stesso
RIVOLUTO. Ri-vo tù to.Add. m. da Ri- piante stabilita da Decandolle , il coi nome, caratterizzato dal calice semisu-
volsero. — 2. Da Rivolere. Voluto di tipo è il genere Rùobolo. ( Lat. rhito- pero diviso io quattro parti la corolla .
delle mueidinee, le quali si presentano di Persoon ec. [ Lat. rhi:or(onùi. Da pcssrwo: uè Le Pelletier, nò Le Godinec
sotto forma di uua estrrmitA di radice. rhisa radice, e crino io uccido. ) hanno questa voce. In gali, reufainn
(Lat. rhi/zophus. Da rhisa radice, e da RIZZA. Rissa. Sf. Mario. Rizza della ruba , ruberia: In ted. rnub bottino
flit piede.) bocca del cannone chiamasi la corda spoglia. In isp. ropa ogni sorla di tela
IllZOIOGONE. Ris<yfb-go-no. Sm. V. G. per legare la bocca de’ cannoni quando 0 stoffa per uso di casmtappcto. tappez-
Dot. Geoere di piante crittogame della sono tirati all lndentro. [Io per», reste veria.) —
2. Dicesi fig. Mala roba per
famiglia de’ funghi gasteromicle an- re*o», in ar. reseti fané.) Peccati.— 3. Dicesl Buona o bella roba
giogasiri, stabilito da Fries , i quali sì RIZZ AFFARE. Rissa- fà-re. Alt. V. A. in sentim, osceuo di femmina bella ,
presentano sotto forma de' tuberi de* po- V. e di' RinsafTare . aoziebé no, ma disonesta 0 di partilo.
mi dì terra eolia base guarnita di bar- AIZZAMENTO. liissa-mén-to. Sm. Il —4 E per simili!. — 5. Dicesi Roba
.
,
be radiciforml. ( Lat. rhysopogtm. Da rizzare. [Lat. erre rio — 2. Detto della Un monte di roba 0 simili per esprimer
rhisa radice, e pogon barba. ) verga, Erezione.
J
ritan
fittoli ere,
cio di radice, cosicché costituiscono la la positura orizzontale in perpcndicola- scere il patrimonio. 9. Far roba sul-
base nd II piede della radice delle pian- rr. In brett. rei: ordine. 2. Dirizza- — l'acqua. fig., vale Essere industriosissi-
—
te crittogame. (Lat. rhizopora. (V. re- re contrario di Torcere. [ Lat. diri- mo. 10. Prov- Chi non rubi non ha
,
tini. di Ri topo.]
RIZOSFERA! E. Ri-sotpèr-me. Add. e sf.
gerà.] —
3. Dicesl Rizzare una bottega,
roba serve a dimostrare quanto sia
:
learee. ( Lai. rhisoipermae. Da rhisa punta, e vaia Stizza rsl. Incollerirsi. — in generale. [Lai. vesti*. Io basco atro-
sperma seme. )
radice, c fi. Dicevi Rizzare alcuno a fede, e rate pa io isp. ropa In frane, robe ; e se-
, ,
[Lat. rhùotomL Da rhisa radice, e to- allacciati alle parasarrliie , al quali si quattro o cinque divisioni , quattro o
me lagfn.] assicurano le estremità degli amanti- cinque slami, frutto formato da due
BIZOTOMIa. Ri zo-to-mi-a. Sf. V. G celli. bacche monosperme, congiunte insieme.
Farm. Cosi chiamavano gli antichi la B1ZZONE. Rissb-ne. Sm. Maria. Ferro Contiene quindici specie.— 2. La specie
Farmacia o Farmacopea, litri dicono con quattro osei branche uncinate, il più importante di questo genere e la
Kizolomira. [Lai. rhisotomia. V. Ce- quale, legato ad ima catena di ferro, ai Robbia de' notori. Pisola che ba la ra-
tim. di Risotomi.) scaglia a bordo di un vascello nemico dice grossa lunga , serpeggiarne, ra-
,
aiZOTOMICO. Ri xo-tò-mi co. Sm. V.G. per afferrarlo , quando si vuole andare mosi», alquanto rossa all’esterno, giallo
Titolo di un' «pera salta natura delle all' arrembaggi". Altrimenti Grappino. al di dentro; gli steli lunghi un braccia
erba composta da Cratrus, contempora- [In ted. rfiiitn tirare. In per», rese n due, angolosi, ramosi, scabri; te foglie
neo ed amico d’Ippocrate. [ Lat. rhiao- fune ed ahen ferro ; onde rese ahen
.
lanceolate, verticillate in 4 o 0: i fiori ^
lomicon. (V. C elmi, di /fcoiomL] fané di ferro.] piccoli, pallidi,
peduncolati, ascellari.
RIZOTOMO. Ri-éò-tosno. Add. rstn.V. BOATO. Ro-à-to. V. usalo avverh. nel Fior sce nell'Estate, ed e comune fra le
G. Filol. Erbolaio , o Raccoglitore di modo In rollo per In giro ,
A modo di siepi e nei luoghi incolti.La tua radica
Cabduuli, Fot. ///. lfil
‘1
Diaitized
,,, ,.
ci. (Lai. geranium robcrlianum Liti». Snervato n Esangue. In gr. racot veste lacera. Io isp. roquete,
In gali, ro-breurm mollo fetido.) R OCAGGINE. Ro-càj-gine. Sf. Med. Lo 10 frane, ed in ingl. rochet equivalgono
BOBETTA. Robét-ta. Sf. dim. di Roba stesso che Fiocaggine, Raucedine. [Lat. a1 nostro roccetto.]
nel algnif. di Veste , e dicesi di Quella raucitar.) ROCCUELLA. Roc-chèlla. Sf. Ar. Mes.
che per lo più non arriva cùe a mezza ROCCA. Rbc-ca. Sf. Milit. Fortezza pro- Strumento per iocannare ; altrimenti
la coscia.—2. Roba ordinaria o grosso- priamente posta sull' alto di una mon- Rocchetto.— 2. Onde Fare a girar colle
lana di panno. Nel discorso familiare tagna. (Lat. arx. In pera, erk castello , rocchelle fig. dicesi de’ grandi aggira-
dicesi tutto di, specialmente parlandosi cittadella. In ar.ruàn praesidium, fui tori.
di paoni : È robetla ordinaria , è una cimeutum , columna rukh casa posta ; ROCCHETTA. Roe-ehét-ta. Sf. Milit. Dim.
buona robetla. nel mezzo di un’ aja angolo estremo ,: di Rocca, in significato di Cittadella, o
BOBICCIA. Ilo bic-cia. Sf. dim. di Roba. parte più forte del monte: fondamento.] Piccolo forte. —
2. Ar. Mes. Rocchetta
[Lat. renda.) — 2. Cittadella o Fortezza alzala in dicono Vetrai a una cenere portata dt
i
ROBICCIUOLA. Ro-bic-ciuà-h.sr. dim. di mezzo di una cittì o a cavaliere di Levante, della quale si servooo per fare
Boblccia. [Lat.rrcula.) - 2. Piccola veste. essa. —3. Qualunque edificio ove si 11 vetri*.
ROSIGLI,V, Ro-bi-glia. Sf. Bot. Lo stesso custodisca chicchessia. 4. Cannone — ROCCHETTA. Roc-chét-ta. Sf. Ar. Me*.
che Erro. di rocca per Cannone grossissimo. — Dim. di Rocca nel signif. di Conocchia.
ROBINIA, /fo-òt-ru'-a. Sf. Bot. Nome dato 5. E detto del Cielo.— 6. Prov. Far — 2. Milit. Canna lunga come la rocca
alla pseudoaracia in onore del botanico del cuor rocca , Far rocca del cuore da filare c fatta alla stessa foggia , alla
Robio, che fu il primo a recarne il seme vale Farsi animo. Armarsi di fortezza. quale si avvolgeva da capo stoppa od
dai Can&dà fa Parigi nel secolo irti ; Arrischiarsi. [Lat. autiere animo.} 7. — altra materia accendibile, che si lan-
essa ha servito di tipo si genere dello Mia. Roccia , c per cvtens. Balza sco- ciava con maoo o con le balestre «alle
stesso uomc ricco di molte specie. Ap- scesa. [Lat. rupe*. Dal celt. gali, roc case o negli alloggiamenti del nemico
partiene alla diadeltia decandria ed alU che vale il medesimo. In hrelt. roc k perdervi fuoco. Era strumento da guerra
famiglia delle leguminose; è caratteriz- roccia , macigno : ed eur roc’h una roc- adoperato nel medio evo; ed il vocabolo
zata dal calice quadrifido colla lacinia cia , un macigno. Da eur roc’ù è il lat. rimase quindi nella milizia moderna
superiure smarginata ed il legume , verruca luogo montuoso. In ebr. re- per indicare una spezie di razzi che
schiaccia lo polispermo.Volgarm. Albero chaeie monte» cxcelsi. salebrae, colles. servono per uso di segnali. I Toscani Ja
de* piselli. In pere, ragh vertice del monte. In ar. chiamano Conocchia.
ROB1NUZZO. yZo-bi-nùz-zo. Sm. V. e di' rycìiam macigno, ruchatn sasso bianco, ROCCUETTI.NO. J?oe-ckeMi-fio. Sm. Ar.
Rubinutso. rekin monte di alti fianchi. In gr. rhox, Mes. Dim. di Rocchetto nel signif. del
ROSONE. Robóne. Sm. Ar. Mes. Veste rhogot rupe c rechit rupes in mare prò- SM
signorile . usata già da' cava Iteri , dot- currens. la frane, roc, in iagt. rock, in ROCCHETTO. Roc chil-to. So». Ar. Me*.
tori e simili. top. rara ec. ec.] —
8. Allume di rocca. Strumento piccolo di legno , forato per
ROBORANTE. Ro-bo rànfie. Pari, di Ro- V. .4! lume. 8 1.— 9. Ar. Mes. Rocca dei lo luogo, di figura cilindrica, a uso per
borare.— 2. Farm. Dello di rimedii per cammino: La parte superiore del me- lo più d' incannare. [Dal ted. r olitene*
Fortificante Corroborante Roborati- desimo onde immediatamente esce il
, caunoocello, piccola canna. Io illir. obra-
vo ,
,
HOC OD OD
non ecceda una certa grandezza , spic- co. [Ahoneor , rhonckos e rhotjmos soo questo senso ansi talora ,
secondo la
cato dal tronco , e di figura che tiri al voci che io greco esprimono il suono proprietà del nostro linguaggio , anche
cilindrico. [Dall' illir. hrek tronco, cep- del russare; e lonomatopea vi ha molta colle particelle sottintese. [Lat. in fer-
po. In ar. rukn colonna ,
ryckom maci- parte. In brettone il rossa re dicesi roc'h.) menfo forum era#.] —21. Dicesi Roderai
gno. In brctt. roe'h massa di pietre dure ROCO. Uà-co. Add. m. Aggiunto che si i basti fan Dire il peggio
l’altro, e vale
eb« «I radica nella terra. 2. Detto — dà a chi per catarro . o altro impedi- che si può. Perseguitarsi a vicenda collo
della Colonna. —
3. Cosi diciamo anche mento ha perduto la chiarezza della
,
ronrmoraxioai. —
22. Io forza di boi.
la Salsiccia contenuta e legata In una voce. E si dice della voce, e anche delle Rodimento.
porzione di budello di porco.—4. Onde parole ; Fioco. ( Lat. rancia. Ranetti è RODIACO. Ro-dì-a-co. Add. , ed anche
per metaf. Far rocchi di alcnno vale , voce venuta da' Celti. Poiché I Gallesi in fona di sa. Peristilio delle case
Tagliarlo a pezzi. (Dal gr. racoo ora- hmno roc voce rauca , rocarh e rocair antiche de* Greci , che aveva le colon-
ehoo io lacero , rompo , scindo, risego. chi ha voce rauca , rocairtachd I* esser ne della facciata a mezzodì più alte
Nella stessa lingua rogln> io brett. rog rauca la voce ec. ec. Io brett. roc' ha delie altre che adornavano le tra rima-
rottura. In ebr. ragagh scindere , smi-
,
vai russare.] —
2. Per simil. Detto del nenti facciate del cortile; cosi detto per-
nuzzare, dividere. Lai. in frustra cae suono di strumeoti di corda o di fiato, ché fatto alla foggia di quelli di
<tars.] —
5. Detto de' Fichi secchi, o si- anche nel senso fig. —
3. E parlando di Rodi.
mili vale Una certa quantità di essi Acqua dolcemente scorrente. Morato - RODIMENTO. Ro-di-mén-to. Sm. Il rode-
tavellata a forma di rocchio. [In ebr. note.—4. Per metaf. parlando di Versi. re. [Lat. roaio.] —
2. Per metaf. Tra-
—
I
raehna legare. In gr. rade ramo. ) 9. In forza di avv. Con voce, con vaglio, Croccio interno.
ROCCHIO?* E. Hoc-chiane. Sm. accr. di modo rauco. RODIO. Rò-di-o. Add.m. Leg. Diritto ro-
Rocchio. RODAZIONE. Ro-da-xiòne. SL Med. Di- dio , Leggi rodle ; Codice delle leggi
ROCCIA. Ròccia. Sf. Balza scoscesa. Ru minuzione della lunghezza delle ciglia. dell'Isola di Rodi intorno ai naufragi ed
pe Luog» dirupato , e dicesi anche di
,
(Lat. rodu/io.] •gli altri avvenimenti fortuiti della na-
Masso nudo, prominente verso il mare, RODENTE. Ro-din-te. Part. di Rodere. vigazione, lo quali furono nel Mediter-
e lo generale di aeoglio.(Lat. rupte. |— Che rode. [Lai. roden».]-—2. E per me- raneo generalmente o«ervate.
3. Ogoi superfluità, immondizia e sud- taf. — 3. Detto del vino. Piccante.— 4. RODIO. Sm. V. G. Mio. Metallo scoperto
dame che sia sopra qualunque si voglia Detto di Rimedio o simili, vale Cor- da Wollaston nel 1801 nella miniera
eona [Lat. oordes. Dalcelt.gail.ro molto, rosivo. del platino, e cosi denominato dal roseo
o cac sporco , sudicio, sporcizia .sudi- RODERE, Ró-do-rt. Alt. e n. anom. Ta- coloro d’nna delle sue combinazioni col-
ciume. Io pera. rtechg turpe sordido.] gliare e Stritolar co' denti checchessia ; l'ossigeno. Esso è di colore bianco splen-
— 3. E detto di quella del Mastice o
,
ed è proprio de' topi, tarli , tignuole e dente friabile, non fusibile al Fuoco
Mastico. —
4. La peluria , e quella se- simili. [Lat. rodere. Nella V. rodere la
,
rosa.]
ROCCO. Ròcco. Sm. Bastooc ritorto in
cima , che si porta davanti a* Vescovi.
hanno denti invece di Beccare.
,
5. — RODITE. Rc-dl-te. Sf. V. G. Mio. Noma
Mordere, Dar di morso. [Lat. morderà.] registrato da Plinio , e riprodotto da
[Lat. podum pastorali» baculue. Dal
,
—6. Consumare a poco a poco, Distrug Forster per iodicare il Quarzo jalino
r. rachos palo spinoso, e par che venga gere ; e ditesi del Consumare che fanno roseo. (Lai. rhoditee. Da rhodon rosa.]
S a rachoo io riseco poiché il palo si
: i fiumi le piagge a gli edifizii
, scorren-
— 2. Madrepora fossile trovata ne’ Pi-
tronca dall'albero. In illìr. hrek sterpo.) dovi sotto.—7. Corrompere, Consumare; renei.
— 2. Una di quelle flgore colle quali si e dicesi di veleno, gangrena od altro RODITORE. Ro-di-tó-re . Verb. m. di Ro-
giuoea a scacchi , e credesi detto cosi malore che coai operi uelle iotcroe parti dere. Che rode. [Lat. arroior.) 2. —
percb'è fatto • guisa di rocca , e sta in del corpo.— 8. E fig. trasportato all' a- Fig. Verme roditore della coscienza: Il
•alla frontiera dello scacchiere, quasi a ziooe degli affetti dell' animo. 9. Per — rimorso.
difesa degli altri scacchi. [ L’ Herbelot metaf., Pungere , Offendere, Nuocere. RODITRICE. Ro-di-tri-co. Verb. f. di
dice che derivi dal pera, rokh ch’egli — 10. Accendere, Stimolare. 11. Di- — Rodere. (Lat. rodena.]
spiega per eroe. In realtà viene dal pera. cesi Rodere o Rodersi il freno o le mani, RODI! IRA. Ro-di-tù-ra. Sf. Lo stesso
ruch che ha il senso del nostro rocco.] e fig. vale Avere una grand’ ira , e non che Rodimento.
— 3. Flg. Trovarsi il rocco a petto al potere sfogarla a suo mudo che anche ;
RODOCLENA. Ko-do-eli-na. Sf. V. G.
cavallo o al cavaliere , vale Trovarsi in diciamo, ma in modo basso, Schiaccia- Bot. Genere di piante stabilito dt An-
grado di essere offeso senza potere of- re. [Lst. frenum mordere.} —
12. Dicesi bert da Petit-Thoaars nella famiglia
fendere; modo tolto dal giuoco degli Rodere il basto e vale Dire il peggio
. dello cleoscee con un arbusto rampi-
,
scacchi , perchè quando II rocco sta a che si poò.— 13. Dicesi Rodere chia- I cante indigeno del Madagascar eba ,
netto al cavallo non può estere preso da vistelli e fig. vale Pensar fra sé di vo- porta fiori bellissimi di color roseo cd .
ler, quando che sia , vendicarsi. 14. — è caratterizzato dal calice di tre sepali
pigliare lui, perché va per diritto e può Dicesl Rodere o Roderai T ugna e vale glutinosi carnosi, sorretto da due brat-
fare lungo cammino. Lambiccarsi il cervello, Meditare chec- tee, sci petali, e l'ovario trllocutare pò-
ROCHEZZA. /ìo-chi z- : a. Sf. ast. di Ro- chessia ; essendoché pensando seria- lispermo. [Lat. rhodoehlaena Da rho-
co. Lat. raucedo, ranci fai.]
[ mente ad alcuna cosa noi sitm solili don rose, e dia gloria.)
ROCLO*. Ro-clò. Sm. iodecl. V. Fr. Ar. sopra peosiere o grattarci ]a testa , o RODOCRIMTO. Ro-do-cri-ni-to. Sm. V.
Mes. Fa detto Frrrajooln a rodò , o roderci l’ugna ec.— 13. Dicesi Prendere G. L. Zool. Genere di zoofiti echinoder-
anche assolutamente Rodò e Rocior 0 Togliere a rodere un osso duro e vale mi, delTordiue dei crinodei , stabilito
Una specie di calandrano alquanto più Porsi a un impegno difficile. Accingerai da Muller, e cosi denominati dal rosea
stretto delTordinario, cioè fatto con due a malagevole impresa.— 16- Dicesi Cosa colore della loro criniera. Han per tipo
costure, per lo più colle minlche, e ab- che non rode tarlo e vale Che noo è sog- il rhodoorinitos venie. [Lat. rAodoeri-
bottouato davanti. [Dal fr. roquelaure getta ad alterazione.— 17. Dicesl prov. nitta. Da rhodon rosa, e dal lat. ermi*
che vale il medesimo , e che venne cosi Rodere e Scappare evale Nuocere e pro- crine.)
detto dal duca di Roquelaore che ai
tempi di Luigi ziv l'introdusse.)
curare di salvarti. —
18. Dicesi Rodere RODOCROSITO. Ro-do-cro-eì-to. Sm. V.
1 catenacci e vale quanto Rodere il freoo G. Mio. Nome dato da flausmaon a ana
ROCMO. Rò-cmo. Sm. V. G. Med, Suono V. g. II. —19. N. pass, nel sign. del miniera di manganese che sembra esse-
russa torio tra le fa od. Altri dicono Ron- $. 7.— 20. Consumarsi di rabbia; ed io | re manganese carbonato compatte, desu-
Google
. . » , ,
sma. ( Lat. rhogme. Da rhegnymi io runnlnirli considerare, ricordare.] llr.ro maiii» ratinacelo.]
frango.] ROGUMATO. Ro-gu-mà-to. Add. m. da RO M A NTICISMO. Ro-in <tn- ti-ci-mo.
Sm.
ROGNA, Ró-gna. Sf. Med.Mnle cutaneo, Rngomare. V. e di' /luminato. j
Lclt. Neologismo de' nostri giorni non
consi. tento in molti-simc piccole bolli- ROITK. Ro-Ì.te. Sm. V. G. Farm. Con- ancora ben definito.
cane, che cagionano altrui prurito e piz- fezione in cui entra rame principale io -
:
ROMANTICO. Ro màn-ti-co. Add. e sm.
zicore grandissimo. ( Lai. xeabitt. Dal gredicnle il sugo di melagrano. [ Lai. Leu. Oppostoa Classico.
frane- rogne che vale il medesimo : c rhoites. Il gr. rhoitai da rKoa mela- ROMANI I. A. Ro-m/ì-nu- la. Arche. An-
questo dal celL brett. fonia o rougn grano.] tica porta di Roma sotto il monte Pa-
•rabbia, lo irai), ro mollo e gturb scab- RULLANDO. tfoUòn-do. Mus. V. /{al- latino.
bia. In isp. fono. in ongh. ruh, in ted. lo,8.2 ROMANZA. Ro-món-za. Sf. Mus. Aria
rande. ) —
2. Chiamasi miliare la Ro- ROLLETTO. JM-PM». Sm. V. Fr. Ar. di un semplice,
carattere ingenuo, toc-
gna caratterizzala da prurito gagliardo Mes. Fuso d coi smunsi cappellai
i peri cante , cantala sopra on picciolo com-
e da piccolissime pustolette c miche ; follare il feltro; dicasi anche Bastone. poni mcot-i dello stessi nume . il coi
botloDoM quella nella quale il prurito (Dal frane, roulet che vale il medesimo.] soggetto é ordinariamente qualche sto-
e atra forte , ed i bottoni più grossi di ROLLO. Rótto. Sm. V. ed,’ Ruolo. (Dal ria amorosa e sovente tragica. 2.
,
—
un grano di miglio; pustolosa quella frane, role che vale lo stesso, lo brett. Peno di musica strumentale , il quale
in cui il pizzicore e poco incomodo c la ed io iogl. roti , in erlt. gali, rd in riguardo alla sua forma s-imiglia al
infiammazione alla base delle pustole Isp.roL io ted. rotte. Il Menalo vuol Roadò, ma ha d'ordiuario un carattere
più greve; scrofolosa, scorbutica , sili- detto role dal lai. rotulu*. ] 2. Mus. — romanzesco e si esegue eoo un movi-
,
litica, erpetica, la Rogna che si palesa Dicesi Rollo o Rollando da* moderni mento lento.
io individui che patirono o patiscono di compositori di musica per indicare una ROMANZA. Add. f. Filo!. Agg. di Lin-
que' morbi. —
3. Dicesi Grattar in ro- particolare maniera del suono del tam- gua , che crederi venata dalla laiiaa
gna e (ig. vale Offendere, Percuotere.— buro o de' timpani, consistente nel ce nel decadimento dell’ Impero Romano,
4. E ancora flg. collo stesso verbo o al- lere movimento alternativo delle due a che sia madre a molti idiomi parlati
tri, ma
in altro senso iodica lo Stato , bacchette , battendo due colpi con ca- oggi in Europa.
dell'animo di chi sente rimorso, crucio dauna. !D«I fr. rouiemenf.] ROMANZATORE. Roman-xa-tò-n. Sm.
Interno, o simile. —
4. Per melar. Ro- BOLO. Rò-lo. Sm. Ar. Me;. Nome che Lo stesso che Romanziere.
gna è delta di Affetti e Passioni. 6. — si dà alle vacchette che ci vengono dalla ROMANZEGGIARB. Ro-man-zeg-già-rc-
Taccolo , Piato. —
7. Prov. Chi cerea Russia legate insieme in numero di
,
N. ass. Comporre romanzi. *
rogna, rogna trova, vaie Chi cerca quel cioque o sei , e veotidue di questi roli ROMAN/. BUGIATO. Ro-man-ieg-già-to.
die non dovrebbe trova quel che non formano il Pacco. Add. m. da Romaozeggiare.
vorrebbe — ,
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—
epoca lana; simile a quell' altro: Assai ROMBOIDALE. Rom-bo-i-dà-h. Add. grioo. [
Lat. peregrinai. Io celi. gali,
pampaoi e poca uva. V. C’va. con». Geom. DI figura di romboide. ramlair vagabondo. In pers. ram che
ROMBEA. Rom-bi-a, Sf. V. G. Boi. No- ROMBOIDE. /fom-bò-ì-d*. Sm. Geom. passa, lo ar. ramai camminar eoo fret-
me che sì applica alle foglie cd alle Parallelogrammo non equilatero, nè la. In gr. rhemboi vagabondo, lo iogl.
brattee di figura romboidale , che serre rettangolo. [ Lat. rhomboidet. ] 3. — to rumble vagare.]
talvolta di nome specifico alle piaote Zool. Nome di alcune specie di pesci ROMICE. Rómici. Sf. Boi. Genere di
che ne sono provvedute. [Lat. rhombea. che han la forma d' un rombi , delle piaote della esandria triginia, famiglia
Da rhomboi rombo.] pinna de'pesti di questa , e di una ape- delle poligooee, coi cera iteri sono: ca-
i
ROMBETTO./tam-Wi-fo.Sm.Zool.Dini.di eie di serpente con triplice fila loogitu- lice diviso in sei segmenti ottusi e ri-
Rorobo in signif. di Pesce. Zool. Oode
dicesi Rombelto di scoglio, di rena.ee.
dinaie di macchie quasi romboidali. — piegali tre esterni
,
tre interni piò
,
artiglierie, il suono delle csmpane, ec. Dicesi Foglia romboide 0 romboidea , intorno ai fiumi. [Lat. /fumar empi**
— C. Geom. Figura rettilinea quadri- Quella chi ha quattro lati 0 coste p«- IÀnn .] —
4. Dicesi Romice aquatica o
latera e equilatera. m> non rettangola. rallele uguali , per cui forma quattro Erbe britannica 0 Tabacco di padule,
(Lat. rhomiua.) —
7. Milil. Nome d’or- angoli, i due esterni acuti, e i due late* un' altra specie di romice la coi radice
dinaora militare greca e propria della modo che prende la fìgu*
rati ottusi, di polverizzata è buooa per polire ideoti,
cavalleria fatta di due cunei insieme
, radi un rombo. —
4. Dicesi Legume e i contadini ne mangiano le foglie,
congiunti dalle parti opposte alle pun- romboide, Quello di quattro facce e con [Lat, Rumex aoutui Lin. ]
le ,e però il corpo ordinato io rombo gli angoli opposti uguali. ROMIO. /fo-mi-o* Sm. V. A. 7. edi'Ao-
veoiva ad essere quadrilatero. Questa BOMBOLA. Rómbo-la. Sf. V. A. V. e more.
ordina ma venne revocata io uso e ado- di’Fromòola. [Lat. fnuda. Dei gr. rhem- ROMIRE. /fa-mi-re, N.ass. V. A. Romo-
perata dagl’ Italiani ne’ secoli xv e xvi. bon che vale il medesimo e che viene da reggere per ira, spavento osimili; Pre-
— 8. Zool. Genere di pesci, della divi- rhembo io volgo io giro. Altri forse dal mire. Fremere. [Lai. fremere, peritro-
siooe de’ toracìdi, cosi denominati per* gr. rhoma impeto , e ballo io getto . io pera.]
ché da qualunque parte essi minasi scaglio,onde bolo vibra mento, scaglia- ROMITA. Ro-m\-ta. Add. e Sf. detto di
rappresentano la figura del rombo.— mento: Che scaglia con impeto. Io pers. Donna eremitica.
9. Specie del detto genere: Pesce che rantrahens, impelleos, e òetaehan Don- ROMI T ACCIO. /fo-mi-tòc -ciò. Add. e sm.
ba la testa piccola c larga , l' apertura da. In ebr. romab scagliare, e roma a- pegg. di Romito.
della bocca in forma d’arco, la mascella sta lancia , dardo ec* Io ar. remi sea-
,
ROMITAGGIO. /ta>mt-IÒ0*gìo. Sm. Lo
inferiore che sopravvanza d' alquanto gliare, e rema suon di pietra scagliala. stesso ebe Eremitaggio. [Lai. eremui.)
la superiore, amendue armate di parec- In brett. fromm suono della pietra vi- — 2. Vita eremitica.
ebie file di piccoli denti acuti, tra i quali bratg dalla fionda. Gelilo cava da Ennio ROMITaNO. /fo-mi-iò-no. Add. m. Lo
gli anteriori sono i pio grandi. Fu som- la voce rumpia dardo osalo da’ Tra- stesso che Eremitano, Eremitico. ( Lat.
inamente pregiato da’ Romani quello r|,] eremiliciii.]
—
2. St. Eccl. Nome pav -
che prendeva^ nell’ Adriatico : tale fn ROMBOLARE. Rom bo-là-re. AU. e 0. licolare de’ Religiosi deU'ordioe di saa-
qaello di Domiziano. [Lai. pfeurouectM ass. V. A. V. e di’ Frombolare. [ Lat. l’Agostino.
—
rhombut Finn.] - IO. Rombo o Rom- funda dimieare.] ROMITELLO. Rv-mt-iil-lo. Sm. parlando
bello di rena , detto anche Passerina. ROMBOLATO. Rom-Mà-to. Add. ro. di persona dim. di Romito. — 2. Ed lo
Pesce di mare, la cui struttura è molto da Rombolare. V. A. V. e di’ l'rom- forza di add. ra.
simile a quella del Rombo. li. Fi- — botato. ROM1TESCO. Ro-mi-U-eco. Add. m. ÌLI*
Ini. Strumento usato da’ maghi greci , ROMBOLATORE. Rnnv-bo-1a-ló-rt. Verb. |
tenente a romito.
1Ù6
,, ,, — ,
BOI B OSI r o in
ROMITICO. Ro-mìU-co. Add. m. V. A. ROMOREGGIANTE. Ro-mo-reg-giàn-te. glicre. Discutere, Scacciare I flati , le
V. e di' £r«niii«i. ILat. remiti»!.] Pari, di Romoreggiare. Che romoreg- flatuosità, le ventosità , il renio chioso
ROMITO. /fo-mi-to. Sm. parlando di per- gia. [Lat. oòsfrepsns.] nelle budella. [Lat. ftatum discutere ]
sona. Lo stesso che Eremita. [Lai. ere- ROMOREGGIARE. Ro-mo-reg-già-re. N. — 31. Il campo, vale Superare gli ac-
mita, anachorela. Eremita. da eremo# ass. Far remore o strepito. — 2. Rus- campamenti combattendo. — 32. Il
deserto , solitudine. Io ar. erma terra sare. —3. Ragliare, parlando dell'asi- canto, vale Interromperlo , Cessar di
deserta e desolata.] no.— 4. Far tumulto. Far confuaiooe. cantare.— 33. Il capo o la lesta altrui,
ROMITO. Add. m. Solitario, Sollngo, Solo — 5. Milit. Far remore cosi colle sca- sale Percuoterglielo in maniera che se
soletto detto di persona. (Lai. solita ,
, riche d armi da fuoco e culle artiglierie, gli rompa, e fig. Infastidirlo, Nojarlo ,
sottrarrà#.] —3. Raecolto, Concentrato come collo strepito degli strumenti mi- Importunarlo. [Lat. ottundere.] — 34.
la sè stesso. —
3. Ritirato. 4. Non — litari e colle grida. —
6. E Gg. Mo- Il collo, vide Cadere e Rimanere subi-
frequentato; detto di Luogo, Via o sl- strarsi con soldati io qualche luogo tamente oppresso. E fig. Perdere la re-
mili.— 5. E fig. —
6. Eremitico, Da per insospettire con questa dimostra- putazione , la roba e simili. — 33. Il
eremita. zione il nemico, Dar segno da lontano costume, i costumi, vale Non osservar-
R0M1TUJ0. Ro-mi-tó-jo. Sm. V. e di' della venma. Far dimostrazione o mos- li.— 36. Il digiuno , vale Guastarlo ,
Romitorio, Eremitaggio. sa rumorosa. Mangiare. (Lat. jr/untum frangere.] —
ROM ITONE. Tfo-mi- 16 -n*. Sm. accr. di ROMORIO. /lo-mo-ri-o. Sm. Romore fre- 37. Il favellare, Il sermone e simili, va-
Romito. quente e prolungato. (Lat. atrepifu# , le Interromperlo, Sospendere on discor-
ROMITONZOLO. Ro-mi-tòn-xo-lo. Sm. nurmur.] so incominciato. — 3S. il filo, fig., vale
spreg. di Romito ; ma è detto cosi per ROMOROSO. Ro-mo-ró »o. Add. m. Pieno lulerrompere la continuazione delle co-
dispreizo, poiché questi nomi che ter- di romore. (Lat. obitrepent , tumulino- se.— 39. Il ruscellino , vale Adirarsi
minano in untolo, oltre aU esser dimi- si!#.] —
2. Pubblicato per fama. Cessar l'amicizia. —
40. ]l ghiaccio, Il
nutivi, sooo per io più anche disprez- ROMPENTE. Rom-pén-te. Part. di Rom- diaccio, o’I guado d'uni cosa, vale Co-
zativi, come Mcdicomolo, e slmili. pere. Che rompe. minciare a impiegarsi e ad operare in-
ROMITORIO. Ro-mi-tb-ri-o. Sm. Lo stes- ROMPERE, ifdm-pe-re. Alt. anom. Fare torno di ess>, ed anche Essere il primo
so che E remilorio, Eremitaggio. [Lai. più parti di una cosa intera guastando- a farla. — 41. E Rompere il ghiaccio
la, Ridurre in pezzi, Far pezzi o io pez- innanzi ad alcuno, fig., vate Prevenirlo
eremus-]
ROMITOHO. Ro-mi-tìM’o. Sm. Lo stesso zi, Far minuzzoli ec. (Lat. rompere , In checchessia. —42. Il prezzo alla
che Romitorio, Eremitaggio. teindere. Rompere dal cclt. gali, roinn mercanzia: si dice del Fermare e Sta-
ROM MA. Róm-ma. Sm. V. G. Terap. |
separare e pairt parte: Separar le parti. bilire quel ch’ella dee vendersi. — 43.
Cosi ditesi lotto ciò che viene sorbito. Secondo il Rullet, vico da rum che spie- Il silenzio , vale Cominciare a parlare.
(Lat. rhomma. Da ropho io sorbo.] ga per parte di numero, ma che secondo — 43. Il sonno, vale Far destare. Gua-
ROMORE. Ro-mb-re. Sm. Suono disordi- Le Gonidee vai numero, quantità, mol- stare il sonno. [Lat. erettore, lomnum
nato e lacomposto, indistinto e proluo- titudine parte,
parlando di nomini
. ohrumnere.] —44 . Il tempo , vale To-
to. Sasurro, Strepito. (Lat. etrepitus .
sorta, spezie.]— 2. Amie, e poetica men- glier il tempo; ed è T. del giuoco della
gali, ramluir uomo che fa strepilo te Rompre sinc. io vece di Rompere. palla. — 43. Il timore, vale Dar animo.
e ran alto grido. In oiaod. rommelen
,
17. Met- — ,
— |
Dir principio alle ostilità contro alcuno; RONCARE. Ron ca re. Att. e o. «ss. e
74. 1.o sciliuguagoolo. Dicesi Aver rotto che si dice anche Romper guerra o la
Il pass. Lo stesso che Arroocsre.
[ Lat.
n aiutar pensiero. [Lat. immutar# tcnlm- 121, Le vettovaglia. V. l'ettovaglu,— st'ultima lingua ro c’ha , iu illir. hrop-
fiam.J —
78. Rispetto, vale Abbindo- 123. Un quartiere o i quartieri. V. chetli, io Isp. roncar , io led. schnar-
lare, Trascurare il rispetto, riguardi. i Quartiere, g. 22. chen rusvare. In tutte questa voci è
— 79. l'uà laocia eoo alcuuu, vale Gio- RQMPEVOLB. Rom-pè-vo-lc Add. com. sensibile l'oaoraatopea.j
strare e Gom batter eoo esso. 80. E — Facile a rompersi, Frangibile. [Lat. RONCASI). Ron-cà-so. Sm. Zool. Uccello
per simil. Prendere a fare qualrhe im- fragili».) che ha i piedi pelusi , e vive ne* luoghi
presa. —
81. Romper lance, di gran ROMPICAPO. Rom-picà-po. Sm. comp. alpestri, per lo più coperti di nave. Nel-
lance, lig., vale Contrastare a«sai, Com- Si dice di persona o di cosa che giunga l'intero» è tutto bianco, c nell’ estate
battere lungamente. —82. Una tempe- altrui molesta. [ Lai. «tolt ti ut homo. diventa di color bianco variato di «curo,
sta, vale Causarla. —
83. Vergola# , — 2. Fi lui. Sorta di giuoco, d«tto anche
]
—
2. Naufragio. 3. Fig. — RONClilO. Rùi\~ch\-o. Sa. Bernoccolo ,
— 89. Interrompersi. 90. Adirarsi. — Interruzione. Divisione. 4. Inosser- — Ritorto. (In gr. onco« mucchio, massa,
[Lai. amicùiam dìrimere.J 91. Di- — vanza, Mancamento. [Lat. fiolo/io.] — mule, tumore, eraiuenza.In cbr. recha-
sfarsi, scoppiando , a guisa de' sonagli 5. Nimistà, Disunione. 6. Dicesi Rom- — sisluoghi aspri , tortuosi , difficili. In
dell'acqua. [Lat. «tanfi «cere. ] — 92. pimento di capo , c vale Importunità , isp. roncha pustola.)
Trascorrere. —93.
Indebolirsi, Infra- Rompicapo, Improntitudine. RONCHI ONE. Ron-chió-n*. Sm. Quasi
lirsi. —
91. Fiaccarsi. 93. 'Lasciarsi — ROMPINOCCIUOLE. R-'m-pi-noc-ciuò-le. Rocchioue , Ro'rhio grande. ( lo isp.
abbattere, a (frangere dalle disgrazie. Sm. coni p. indecl. Strutucuiu che serve rinron angolo di muro, luogo stretto. ]
(Lat. rumpi mafia.] —
DicesI Rom-
9ti. a romperà Ir nocciuole. RONCHIOSO. /f<m chió-*o. Add. m. Bi-
persi ad ira e vale Adirarsi. 97. A — ROMPINOCI. /forzi -pi-nó-ci. Sm. comp. torzoluto, Bernoccoluto, Che oon ba la
piangere, vaio Metterai a piangere. 98. — indecl. Ar. Mes. Strumento di varie sor- superficie piana , ne pari . ma rilevata
A ridere, vale Ridere sui od e rata ai cote. te che serve a rompere le noci. in molle parli. { Lat. asper tutrro-
[ Lat. ri«u dirompi.) —
99. Con uno , BOMPISCHIERE. Rom-tnsr.Kiire. Add. «««. lo celi. gali, roinneach rozzo, sca-
vale Troncar con lui l'amicizia. 100. — cibi. «anp. indecl. Che rompe, disfa bro aspro puntuto
. ,
ronach irsuto ,
.
Da checchessia vale Rimanersene, Ces- o sbaraglia le schiere; ed èagg. dato ispido, rocach (Meno di rocce e di «co-
—
.
sarne. 101, Gli occhiali ad alcuno , da Omero ad Achille. gl.. In gr. rhccttdcs aspro , scosceso
fig., vale Non vederci. 102. Guerra,— ROMPITORE. Rom-pi-ió-re. Verb. m. di pieno di luoghi difficili rhoaas sasso
vale Farsela scambievolmente- 103. — Rompere. Che rompe. [ Lai. fraetor , corroso rupe. Io iogl. rough e rocky
,
,
b a. 101. Il cervello, fig., vale Lam- osservante. [ Lat. violai oc. j 3. Anni. — aggrinzato. ]
biccarsi o Stillarsi il cervello. 105. — In forza di sm. pi. Rompitori dirnusi i RON'GHIUTO. Ron chiù-to. Add. tu. Lo
11 collo, vale Fiaccarsi il collo , Munre denti di prospetto, destinati a rompere stesso che Roochioso.
per fiaccatura del collo. 106. Per — e miliare. BONCUIZARE. Ron-chi-sà-re. N. *ss.
esleus., dello di più persone, vale Nuo- ROM PlTItlCE. /lorn-pi-lrì-ce. Verb. f. di Ln stesso che Rancheggiare. V. c di’
cersi mortalmente. —
107. limare, 1 Rompere. Che rompe. Ruttare.
mari, vale Far fortuna di mire Dive- , ROMPITURA. Rm-pi-tù ra. Sf. Rom- RONCIGLI ARE. Ron-ci glià-re. AU. Lo
nir burrascosi i mari. 108. Il nodo— pimento e Il luogo lutto. [ Lat. fradio, stesso che Arroneigliarc. Pigliarn eoo
della vergogne, vale Andarsene via la rupi io. ronciglio, i Lat- «neo arripere. ]
vergogna , Sotterrare il coraggio. — ROMULEA.
|
Ilo-m u -Ir -a. Sf. V. G. Boi. RONCIGLI ATI). Ru» ci-glia-to. Add. m.
109. Il sangue a urie, vale Uscirgli il Genere piante della famiglia delle
di da Rotte igliare. Lo stesso che Arrooci-
•angue. —
110. Il sonno, vale Destar- iridec e della triaodria monoginia di gliato.
si. — 111. Il tempo, vale Voltarsi alla Liuneo stabilito da Maralti sull* ùria RONCIGLIO. Ferro
Ron-c\-glio. Sm. a-
pioggia. —
112. In parole, vale Prorom-
.
rbr. romach asta, lancia. In frane. ran- gliu semplicemente ; cd era una sorto
L» stomaco a uno, vale Vomitare. — cori o roncoi» era. secondo il Bullet, una d'arme rusticale da lanciare, che par
110. Prov. Il soperchio rompe il coper- spezie di arma a punta , ed era forse rho fosse un'asta o un bastone guarnito
chia, vale Ogni troppo è troppo. — ft 17. covi detta da rotnnrarh che io celi, fiali, in punta di uu uncino ferreo, tagliente,
Rompere peosicri o simile io uu In-
i i
vai puntuto. In quest' ultima lingua a immagine della ronca.
rilc ,
vale Esilarare lo spirito bevendo, j
corrai* asta. Altri forse caverà ronca BONCIONE. Won-cid-na. Sm. V. A. V. e
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1 .
VI O IV BOX li ON
di* /tondone. [ Lai. rminnuj.] — 2. Sul* considerevole delle loro ali e dalla ra- dulazione ne’ prriodi successivi.
[ In
loop. pidità del loro volo. Questo genere com- fiane. rondeau, da rond cerchio.
)
RONCO. Rón-eo. Sm. Strumento ritirale prende varie sperie. La piu comune è RONDONE- Ron-dó-ne. Sm. Zool. Spezie
di f.-rro ri' a guisa di falce e con
1
-
.
la Rondine domestica di Linuco,hirun- di Ronditi'', ma più grossa e più forte,
manico di legno, ad uw di potare. [Lai. do minor urbica, volgarmente detta Ba- che frequenta le torri, e per esser quasi
falx i-tnilocio. Altri forse dalla pari, lestruccio m note: uccello di passo, rh* priva dell’uso de* piedi non si posa mai
iter, re e da «man* adunco supplendo a noi viene di Primavera, e fa il suo ni- negli alberi, e altrove, come fanno le
ferrum. lo per*. r«n;7ift vomero.J 2.
,
— do nelle case, o sotto a' tetti ; è nera dì alire rondini; fa la guerra all'api, e
ad
Vicolo scora riuscita , Siradclla circa. sopra , bianca di sotto e sul groppone ; alcuni insetti. Altrimenti CipseJo; gre-
(Io ingl. irruny torlo, onde tcrung lane
forma il mdo di faugo spd/o alcuna cam. Apus, Apodo.
, (Lat. hirundo ma-
vicolo tor«o. lo isp. meco ogni cosa mescolanza di paglia, sotto le finestre e jor /.in. —
2. Dicesi Rondone marino
torta. —3 Oode Emr nel ronco, Tro- i tetti dello case, il quale nido e affatto
J
varsi nel ronco, vale Non trovar né via coperto al di aopra, con un sul foro ro- — 3. Dicesi in lindo basso Andar di
né verso do spicciarsi d * alcun negozio, tondo io un lato di-ud' esce ed eulra
, rondone , quando le cose succedono al-
Non poter riuscire nell' intento. — 4. faci. elio. La Rondine riparia , hirundo trui prospere senza aver briga.— 4. Boi.
Stor. Mod. Nome che da«asi io Fireme riparia, è volgarmente detta Halr&lruc- Rondone pisano : Nome rho si dà ad
ad Biconi uomini stipendiati dal magi- ciò ripario, o selvatico, perchè scava il una specie di Ero settembrino.
strato dell’arto della lana per invigila- suo nido nelle ripe de Lumi. Ve un'al- RONDA. Rón-fa- $f. Giuoco o piuttosto
re che i fondachi non avessero in bot-
tra Rami me riparia, Hirundo svieniti, Serie , Disposizione di carte come Pri- ,
tega o altrove pannine forestiere. ( In ed è un uccelletto che fa il uido negli miera, e simili. [Dal gr. raphe giuntu-
ar.raqyb osservatore, lo celi, gall.ran* scogli, componendolo di certa materia ra, connessione. In ar. raphaa accontò,
ntuieh investigare , ro-coimhtad mollo glutinosa e tra* urente, di cui i Chinesi po>c dappresso. In isp. ranfia qnanti-
invigilare. 1
tanno una delie loro più preziose vi- à, moltitudine. In ingl. ro r uff piglia-
RONCOLA. lìón-ro-la. Sf. Ar. Me*. Col- vande. iLal. hirurulj. Secondo alcuni , re una carta col trionfo ocon altra su-
tello adonto per uso dell'agrieoltura, o hirunilu vtendfilo per h-lundo , dal gr. periore.!— 2. Onde per simil. Accusare
della milizia, al pari della hi oca. [Lai. chelidon che vale il medesimo. Io celi, o Confc3«are la ronfa giusta, vale Dir la
trirpicula.) gali, uir-ruon Sopra girare.) 2. Dicevi — per l'appunt» , o rom’ (|l| sta.
l'Oia —
RONCOLONE. Ron-co-ló-no. Sm.Ar.Mcs. Fare u simili come le rondini , e vale 3. Prov. La ronfa del Vallerà , o Nc fa
Lo stesso che Roncone. Audarc e venire senza posi re. 8. l*ro> — ne : si dice quando altri In ’mpatta.
fa
RONCONE. TTon-cò-ne. Sm. Ar. Mos. Una rondine non fa primavera, vale Un ROXPAL. Rbn-faì. Sm. V. G. Dot. Nome
Strumento rustlcale di ferro maggiore caso nou fa regala. Lai. una hirundo imposto da Znnoni alIVfrum pcntaphyl-
—
•,
,
Itoucolooe e Falcione. ( Lat, falx vini- rondine a Rondine di mare uo pesce il fusto a foggia di un ferro tagliente.
toria. In turco oraq falce da mietere. J quale ha la i*»u> che trae al eotur vio- |L u. rhumphal. Da rhotnphaca coltello,
HONDA. Rim-da. SF. Milit. Giro che ai letto; il tronco rossiccio; la prima na- spada. ]
tempo di notte da’ sotiuflìriaU ed tatoia del dorso e quella della coda d uo RONFARE.
fa in Ron-fà-re. Neut. ass- V. e di’
cilealro chiaro; la seconda dormale ver-
u finta li o aoli o con un drappello di
, Russare. [ In frane, ronfler, in provenz.
soldati, espressamente a ciò comandali, diccia; le nataroje pettorali di color
rounflar voci , in cui ha molta parte
;
intorno al recinto d una piazza cd a tutti d’ uliva, eseguale di macchie rotonde l'iiiiitaziune del suono che vkn trasmes-
i corpi di guordia d’una piazza o d on
turchine, [ Lai. trigia cofitan». ] 5. — so da chi rusaa. Io lai. re/lare se filar
campo per visitare le sentinelle e vede- Ar. Me». A coda di rondine , si dicuuo Contro.
|
]
re se vegliano. [Lai. lustrarlo excubia- certi lavori di ferro, legno. > simili, clic RO.NKEA .Ron-p-a. Sf. Milit. Arme io
in una delle estremità si dilatano, a si*
rum. In frane, rotule, in isp. ronda, in asta di lama tagliente d'ambe le parti e
ingl. round, in Ifd. rune! e , io dialetto ingiùnta della coda della rondine. lunga quanto il legno adoperata par- .
na poi. ronfia, da rondare, che i Napo- RONDINELLA. Ron-dinit la. Sf. Zool. ticolarmente dagli antichi popoli della
lit. dicami ronniare: <• questo da) celi, diin. diRondiuc o poeiicametiie pren- Trarii , e da quelli altresì d' una gran
gali, raon girare. In ingl- fo in nm desi auebe per Rondine. iLat. hiruu- parte dell'Asia, trorandascn" frequento
sas*. rynow, io led.reyruri correre.]
,
mes. I
,
—
5. Difesi Cammino delle roo- RONDININO. Add. m. Zool. Aggiunto di RONFF.I. Ron-fìi. Add. e sm. V. G. Fi-
de, e vale lo stesso che RondeSlo. Pesce. Pasee rondinino ditesi un pesce lol. Guardie che armate di spada sta-
ROND ACCIA. Ron-dàc-da. sr. V. Fr. nobile, gentilissimo a mangiare , rondo vano intorno aglimpcralori bizantini e
Milii. Scudo rotondo e leggiero che si di sopra, e spianato di corpo, con testa gli accompagna vano nelle pubbliche
portava da alcuni soldati scelti e che piccola, coda larga, ed uoa sola lisca io funzioni c negli eserciti. ( Lat. rhom-
poi andò in disuso, fc la stessa arma mezzo. —
2. Hot. Sorta di fico. phaeae. Di rhomphea che lo gr. è sorta
che I* Rotflln. Il Cinuzzi scrive Roo- rondino. Uon.dvno, Add. e sin. mìiìi. di spada.
’
d uccio Ib-al fr. rondac/ie.] Caporale 0 Soldato semplice che veglia RON FEOC R ATORI . Ron-feo-crà to-ri.
RONDARE. Ron-dà-re. fteut. ava. Milit. di notte le sentinelle d' uu corpo di Add. c un. pi. V. G. Filo!. Così nella
Girare attorno Tacendo lo ronda. Ora guardia. corte di Cnstaotinopnli si chiamarono i
dicesi più comunemente Far la ronda, RONDINOTTO, Rondi-nbt-to. Sm. Zool. comandanti dei Pretoriani; perché que-
f Lat. orcwmir#, circuii e, fraxare. ]
— Pulcino della rondine; altrimenti Ron- sti erano armati di grandi scuri e di
2. All. dinino. clave, pari a quelli che o<ii chiamiamo
RONDELLA. Ron dilla Sf. Ar. Mes. RONDÒ. Rondò. Sm. indeel. V.Fr.Pors Alabardieri. (Lat. rompheoerafera*. Da
Sorta di strumento rustico. e M us. Piccolo componimento del a poe- rhomphata spada, bastone, e eroico io
BONDELLO. Ron d'l-lo. Sm. Milit. Quel sia francese originariamente di caratte- domino.)
piccolo spazio lascialo pel passaggio re semplice, con 13 versi su due rime , RONFIARE. Ron fiàre. N. ass. V. e di’
delle r. nde fra la scarpa esterna del pa- diviso in tre strofe, in cui ripetevasi il /Tuffare.
rapetto ed un piccolo muro costruito principio dopo il 3" 8’ e 13° verro , BONGO. Rdn-go. Sm. Mns. Specie di cor-
hj 11> stremi tà superiore del terrapieno; sempre eoo sentimento diverso. La for- no dì caccia io uso nell'Africa , spe-
,
e però detto aucora Cammino delle ma e 'I Carattere di tal componimento , cialmente nel Regno di Loango. il dia-
ronde. rispetto alta sua un iene culla melodia , metro del suo padiglione è disoli due
RONDI NA. Rón-di-na. Sf. V. A. Zool. diedero origine a quella specie di mti- pollici. Se ne fanno di differenti tuoni,
V. e Rondine.
di’ aica vocali- od ist ni me ola le, oggidì chia- più o meno acuti ; tulli fono d’ avorio.
RONDINE. Rùn-di-ne. Sf. Zool. Genere mata Rondo, e che cousisic pure in un RONNE. Rim ne. Sm. iadecl, Filol. Ab-
di uccelli dell’ordioe de' passeri, distinti dato sentimento semplice che si ripete breviatura della sillaba latina Rum. una
dalle piume compatte , dalla lunghezza in giro, osservando però una certa mo- delle Ire abbreviature che si pongono
Ciiamiu, Fot. 11L 22
Diaitizec
, 1 ) 5
lo stesso che Dall'A alla Z. soilo forma di clava. [Lat. rhopala, risa- sacee. I suoi caratteri sono: calice orcio-
RONZA MENTO. Ronsa-mén-io. Sm. Il nala. Da rhophalon clava.] laio. carnoso, ristretto nella sommità ,
ronzare, De' suoi diversi siguif., sebbe- ROPAL1CI. /fo-pò-li-ci. Add. e sm. pi. • cinque divisioni persistenti, a cinque
ne parlandosi di romore più cornane- V. G.Filol. Aggiunto di versi, il primo pelali, semi quasi ossei , coperti di
mente si dica Rontio o Boaro. [ Lai. de’ quali è monosillabo, bisillabo il se- asprezze e contenuti entro una bacca
àrcuitio.) condo, trisillabo il terzo e cosi progre- secca e colorila formata dal calice che
RONZANTE, Am-zon-le. Part. di Ron- dendo , in guisa che scritti hanno la crebbe. Questo geoere contiene nume-
ure. Che ronza. forma di clava. (Lat. r Aopatici. Da rho- rosissime specie, e varietà infinite, eoa
RONZARE. Ran-sA-re. N. ass. Far per palon clava. ] isvariato colore ne’ loro Bori, ma per lo
aria, movendosi, il romore proprio delle ROP A LOM E R A. Ro pa-ló me ra. Sf. V. più rossi: sono l'ornamento de'giardioi;
sanare, vespe , mosconi . api e simili. G. Zool. Genere d’ insetti dell’ ordine e da quelli che mandano odora cavasi
( Lat. circumitrepire. Dal gr. rhoiseo , de’ ditieri. della famiglia degli aterigeri un olio od essenza, che fa la delizia do-
che si pronuuzia rhiivo io strido. Altri e della tribù della mnscidee, cosi deno- gli Orientali, ed c la base principale del
forse da semplice ooomatopea. ] 2. — minati pe* loro palpi o piedi conformali trafficode’profumicri. Tre specie oe aooo
Per simili!, si dice del Rotnoreggiare a foggia di clava. [ Lai. rhopalnmira. adoperale in medicioa: la Rosa di cen-
che fanno le cose tratte o agitate con Da rhopalim clava, e meros gamba.) I tufoglie o doppia o incarnala , da’ coi
fora per aria ; ed anche poeticamente ROPALOS1. Ro-pà~lo-ii. Sf. V. G. Mrd. bottoni si fa uua conserva astringente
del Rumoreggiare che fanno nella loro Malattia de' capelli, non guari dissimile c carminativa, la Bus» gallica o dome-
ssala le palle lanciate dalle armi da dalla plica pulooese , in cui i capelli ai stica o russa, che dà l'acqua stillata, fa-
K oco. — 3. Detto altresì di soldati che confondono e gli uni agli altri ai at- ccio rosato, l'unguento, l’olio, il stroppo,
vadano velocemente da un luogo all'al- taccano. [ Lai. rhopalotis. Rhopalotis il mele rosilo ec. e la Rosa canina.
Lo
tro, cosi ner guardia e difesa, come per da rhopolon verga bastone ; poiché
,
i stesso nome ha il Fiore ordina riamente
soprav vedere e molestare il nemico. capcgll ai stringono in masse longitu- odoroso e vermiglio , Hi questi arbusti.
[Lat. rircutn volitati , discorrere. Dal- dinali che pajon verghe.) (Lat. rota. Rasa dal celi. gali, ed friaod.
l'ebr. rati currere, discurrere, eicurrc- ROPIO. Rb-pi-o. Sta. V. G. Boi. Nuovo roache vale il medesimo. In ted. rote, in
re , festina re. | —
4. E del romore che nome da Scbreber dato alla Meborea , illir. ruzae ruja.iu olnnd. root, in qq.
fa il Paleo raggirando intorno a sé. — che forma nn genere nella ginandria glicr. ruzza, iniugl. ed in frane, rote,
io
—- 3. Aoda re a ronzo. [Lai. vapori, d«- trisndria. a castone che i Bori di questo isp.roja.!— 2.0ndeLa stagioo delle rose
zeurrere, errare. J —
6. Ed a modo di arbusto della Gujana sono disposti luo- dicesi la Primavera, perchè allora sboc-
sm. L'atto del ronzare. Ronumpnto. go suoi ramoscelli e formano cosi dei
i ci*» le rose. —
3. Flg. Il vermiglio delle
RONZATORE. Jìou-ia-tò-re. Verb. re. di grappoli o virgulti assai allungati. [Lat. gote o del labbro, —
1. Per metaf. Rose
Ronzare. Quello che ronza. rhopium. Da rbops rophot virgulto. ],
espine ai prendono simbolicamente per
RONZINA. Ron-ti-na. Sf. di Ronzino. ROPOGRAFO. Ro-pò-qra-fo. Add. e sm. le g'oje e gli affanni della vita.— 5.Delto
RONZINAZZO. Am-xinòz-zo. Sm.pegg. V. G. Filol. Cosi chiamavasi dagli an- simhtlicam. della Verginità delle fan-
di Ronzino. tichi Il pittore di tenui soggetti , come ciulle. — 6. Ed allegor. per La Vergine
RONZINO. Ron-zì-no. Sm. Spezie di ca- animali, piante . paeselli e simili ; al- SS. — 7. Dicesi Cor la rosa , e fig. vale
vallo di poca grandezza , ovvero magro
o vecchio o di cattiva conformazione.
trimenti Riparagrafo. [ Lai. ropogra- Pigliare il tempo o l'occasione. 8. —
phus. Da rhops, rophot merci* di poco Dicesi Cor la rosa e lasciare star la spi-
[ Lat. mnnnuluf. Dal celi, brell. ronzi valore, e grapho io scrivo o dipiogo. J na , e lig. vaio Appigliarsi al buono ,
cavallo. In ted. roti, in sass hors io — 2. Si chiamavano anche Ropograli lasciando da parte il cattivo.— 9. Pror.
iogl. horse vagliono il medesimo. In coloro che ne' giardini tagliavano i bos- Scila è rosa, ella fiorirà; s'clta è «pina,
frane, rozza cavallo debole ; roustin ca- si. i lassi e gli altri arboscelli fronzuti ella pugnerà, vale Dall’esito ai conosce-
vallo intero da viaggio e da guerra. In in figure di uomini , di animali , ec. rà In cosa. —
10. Dicesi Rosa canina u
isp. rocin cattivo cavallo , ovvero ca- Dal gr. rhopi virgulto. )
del cane o silvestre, altrimenti Buse li-
f
vallo intero, robusto e proprio al lavo- ROPOPOLIO. Ro-po pò-li-o. Sm. V. G. ne selvatiche , una Pianta che ha gli
ro. Io ebr. rasati magra, macilente , e Filol. Bottega di minntierc, volgar- steli lisci , con pungiglioni ricurvi
,
roti correre. ]— 2. Milit. Cavallo ro- mente chincagliere. [Da rhopos piccola luoghi spesso opposti le foglie com-
. ;
busto che il vassallo forniva al suo si- merce, e paleo vendo. ) poste di sette f •glioline ovate acute, .
gnore ne’ tempi feudali e che era mon- RORANTE. Ro-ràn-te. Part. di Dorare, di un verde lucido, lisce;! Bori bianchi,
tato dallo scudiero o portava il baga- v. L. Che rora , o Che s' irrora. [ Lat. poco odorosi , scempi. Fiorisce in pri-
glio. Ne’ tempi posteriori fu sempre irrorimi. mavera ed è comune in Europa. [Lat.
) ,
rousideraio nella milizia come bestia RORARE. Ro-rà-re. Alt. V. L. Legger- rora canina Un. , rota rylrulrù.] —
da bagaglio o cavalcatura di garzooi e mente bagnare. Lo stesso che Arrosare, 11. Dicesi Rosad'Olaoda I na specie di
servitori: l’usanza di condor ronzini pel Arrorare, Irrorare , Arrugiadare, Irrn- viola. —12. Dicesi Legno di rosa Uoa
servizio degli nfliiiali di cavalleria ed *r iati re , Inrugiadare. [ Lat. irrorare.
.i specie di legno che vien dalle A oli Ite.
anche dei maestri che potevano mante- Irrorare, da roi, rorit rugiada ; e roz — 13. Eccl. Rosn d’oro si dice quel Fior
nerlo del proprio, durò negli eserciti dal gr. hrrsa ovvero ifroioz che pur vale d'oro che beoedice il Papa per mandare
tino al Boa del secolo ivii. 1 dragoni al ragiada. In «r. ret't’ pauea et irrorans a' Principi la quarta Domeuica di Qua-
tempo della loro istituzione facevano le aqua. resima. —
14. Pasqua delle rose n rosata.
loro fazioni di cavalleria sopra ronzini. RORA RIO. Jb-rA-ri-o. Add. e sm. V.L. Lo stesso che Pentecoste. 15. St.Mod. —
RONZIO. Ron-zi-o. Sin. Romore che si Milit. Sorta di soldati eoo leggiera ar- Fratelli Rosa Croce, Fratelli della croce
fa nel ronzare e li ronzare stesso. Di- madura, che erano de’ primi a combat- delle rose. Nome di una Soe-eiA segreta,
cesi anche di quel rumore che mettono tere. [Lat. rorarius.} specie di Liberi Muratori fundata io
le armi da mano e da tiro quando sono RORASTRO. /fo-rà- Uro. Sm. Bot. Vile Germania nel secolo xvi. , c cosi detta
scagliale o agitate con forza. [Lat. stre- bianca, altrimenti Brionia o Zucca sal- dal segreto a cui erao obbligati e dal
pitai, murvnur,] —
2. E lig. vatici. ( Lat. vtfiz alba, bryonia alba costume che aveano que' socii di tener
RONZO. R^n-zo. Sm. Ronza mento. Ron- Un. Rorastro, quasi Rovaatro, poiché fra le Uzze e bicchieri le loro assem-
i
muralio. J con esso nelle siepi. ) mense delle osterie pende uoa corona
RONZONE. Ron-:i>-n<, Sm. Anticamente BORATO. 7?o-ro-fo. Add. m. da Rorare. di rose, e che ivi , dire alcun che sotto
fa detto per Corsiere nobile da cavalca- RORIDO. Ròri-do. Add.m. V. L. Umido la rosa , vale quanto dirla in segreto ;
re e da guerra, ed in generale per Ca- di rugiada. [Lat. roridus.] costume e motto preso da Latini- 16. —
vallo. [Lat. equ uz.J —
2. Stallile. [Lat. ROSA. Àd-za. Sf. coifO stretto e coll' Fisbl. Rosa diciamo anche quel sangue
admistarius. J —2. Specie di tafano o di suono aspro. Luogo corroso da im- che viene in pelle , c che rosseggia a
moscone. peto d'acqua, o simili; altrimenti Cor- guisa di rosa, tiratovi da bacio, da mor-
BORALA. Rò-po-la. Sf. V. G. Boi. Gene- rosione o Lunata. sicatura, o da cosa simile; che luche il
re di piante della famiglia delle prò- ROSA. Rb-ta. Sf. Bot. Coll'O largo e col- diciamo Succio. —
17. Mu*. Apertura
170
—
, , ,-, , ,
HO* OH KOS
tonda oella «vola di alcuni strumenti di panno o drappo di color rosato.— 2. no; le intestine lunghe, il cieco ampio ;
di corde, con varii rabeschi. Corrisponde Arche. Bevanda composta di mele, vino infrangono co’deuti materie durissime
all'Echro degli antichi. (Lai. eràeum.l e foglie di rosa, usualissima presso gli e spesso si nutriscono di legoi e cortec-
— 18. Archi. Rose di con si «oche I Ro- antichi. [Lat. roztrfum.) ce. A quest'ordine appartengono i sorci,
soni— 19. Filol. Segno di fazione e di ROSATO. Add. m. DI rosa . ed è per lo il castoro, i ghiri ec.
queli ne' tempi passali erano di rigore. vette , e vi si ferma colla zeppa delle ba fiori io racemi piccioli , cilestrini
R(PARIANTE. Ro-ia-ri-èn-tt. Add. e —
chiavette medesime. 7. Sorla di stru- quasi verticillati nell' estremità de' ra-
sast. corei. Eccl. Che frequenta la divo- mento di penitenza. —
8. Veler. Segno mi, co'prduocoli pubescenti, le brattee
zione del rosario. che vedesi talvolta salii fronte de' ca- molto piccole. Questo arbusto, general-
ROSARIO. Ro-ta-ri-o. Sm. Eccl. Serie valli. —
9. Muì. Il foro de' liuti ; dim. mente noto pel suo odore aromatico ,
ordinata di paternostri e avemmarie che di Rosa, nel sign. del fi. 17. penetrante e piacevole , ba sapore aere
si recitano ad onore della SS. Vergine. ROSICANTE. Ro-ti-còn-tc. Part. di Ro- ed alquanto amaro; e però viene ado-
—2. Lislrumeolo che si tiene per con- sicare. Che rosica.— 2. Zoo!. Nome dato peralo come stimolante , e se ne cava
tare i paternostri e le avemmarie, detto da Cuvier si quarto ordine de’ mammi- un olio essenziale assai in uso. [ Lat.
più romnnemente Corona. feri. Hanuo due denti incisivi, co'quali roimarinuz officina Ut Lin. Rosmari-
ROSATO. /fo-M-lo. Sm. Ar. Mes, Spezie tagliano le sostanze di che si uudriaco- nuz. dal celt. gali. roi-màair» che vale
171
- —
de' buoi e delle pecore , e per Scacciar Rosolio. Ar. Mes. Rosolio poro forte , e Rosso, Alquanto rosso. [Lat. subruber,
le tignuole e le cimici. È usato anche talora Rosolio semplice nenie. rufulus.)
in mrdicina. Lai ledum palustre IJn,]
( . ROSOLIO. Rosò-li-o. Sm. Ar. He*. Li- ROSSISSIMO. Ro j-iu si -mo. Add. m.
ROSO. Róso. Ad J. m. da Rodere. Rosic- quore composto di acquavite, zucchero superi, di Rosso.
chiato. [Lat. roana, carrosus.]— 2. Lo- e droghe, dalla diversità delle quali pi- ROSSO. Rósso. Add. m. Aggiunto di
gorato, Consumato. 3. Guaito. 4. — — glia sapore e nome. colore simile a quello del Mugue «della
Detto degli effetti del fuoco , per Con- ROSONE. Rasò ne. Sm. Bot. accr. di Ro- porpora. (Lat. rubar. Dal lol. runuz o
«unto. Abbruciato. sa. —2. Ardi. Rosoni o Rose ci dicono russeus rosseggiante e questo dal gr. :
ROSOLA. i?ò-ao-la. SU Ar. Mcs. Stru- anche alcuni Ornamenti d’ architettura rujioz o rutstos che vale il medesimo.
mento di ferro lagUentc , usalo per pa- fatta a foggia di fiori; banuo luogo per La radice prima è il celi. gali, m# por-
reggiare le unghie delle b- stic da soma; lo più nelle soffitte, c sotto i gocciolatoi pora.]— 2. Parlando di cose materiali,
ami carneo le Curasnetta più comune- del® cornici. —
3. Ar. Mes. Rosoni o indica che sono di quel rotore, o soiam.
mente Rotella, Incastro. lUall'illir. re:
;
erraticum. ] 2. Filol. Divisa o Con- c.»sl fu chiamato da alcuni la Dormi- guigno. 11. Nome dato a parecchie
trassegnu in figura di rosa, che uoi di- gliosa. sostanze e composizioui perche hanno
remmo Coccarda. ROSSASTRO- Rossastro. Add. m. Che Lui colore. Onde Rosso d'uovo si dice il
ROSOLAJO. Ro-sa-là jo. Sm. Dot. Nome tende al rosso, Che rosseggia. [Lat. sub- Tuorlo dell’ uovo. [
Lai, vifeiium. ] —
volgare del Cislus villosus, graiioso ar- rubens.] 13. Ed anche Rosso assolutalo, purché
boscello che abbonda ne'lidi tra te mac- ROSSEGGIANTE. Ros scg-jiàn te . Pari.
]
si parli dell' uovo. — 16. Ar. Me*. Si
chie cd è notevole pe’ suoi numerosi
; I
di Remeggiare. Ch: rosseggia. ( Lat. dà il uomo di Rosm da pulire , altri-
Dori grandi e rosei. rid'icmt.] menti indiano, prussiano iuglese , di ,
—
I
rosa ed olio; poiché l’ olio di ro*a fu su Ulivo di foglie alquanto larghe , frutto i cotone. 18. Min. Rosso di Caldana.
le prime adoperato più che altra c-scn- bislungo, alquanto storto, nero, espes- Pietra tenera di odor ro*so-scuro , si-
a nell# formazion di questo liquore. so ancora rosseggiante al tempo della
j
mile al rosso di Cipri, e ancora di color
Altri dal color ros^-o.) maturila. —
3. Di cesi Rossellinodi Lu- rosso più chiaro. Questa riceve bel pu-
ROSOLIA. Roso (i-o. Sf- Med. Inliani- oigiana, l'na specie di Fico settembri- limento, c quella mollo abbaglialo.
mozione generale della prllc, che si ri
nasce a aiedoh maschi* rosse, al-
no. —
4. Ed è anche agg. di una specie Serve per lavorare di commesso e di
»
di uva, cosi detta pel su colore. . i qoadro pavimenti e simili. Yieuc dallo
quanto rialzale, simili alle morsicature UOSiELLO. Rossll-lo. Add. m. Alqnan- Stato di Siena verso Montale! no dove ,
I
delle pulci, ma più largite , le quali si lo rosso; e trovasi detto di Fico come si trova in piccoli pezzi d uo braccio in
mi Ara uu al volto, all'addonie, al petto j
in Rossoliino, $. 3.
,
circa. —
Iti. Di Cipri. Pietra di color
ed alle m> rubra, Questa eruzione , ac-
|
y Googlc
KOS B OS ROT
il Paragone, tinta d'un color rosso mollo mata.]—6. Dicesi Far rosta e vale Fer- della cosa rosa. — 2. Cosi dicono i con-
vivo, eoo macchie biaachc alquanto li- marsi più persone in giro per Impedir tadini alla Paglia o fieno che avanza di-
vide. Vale a far colonne rd altri orna- checchessia. nanzi alle bestie che uno biono buona
menti. Trovati io gran peni . e riceve ROSTAJO. Ro-ilàjo. Add .e sm.Àr.Mes bocca. —
3. Onde dicesi che Le bestie
maraviglio&o pulimento. — 22. 0' In- Colui che fa e vende le roste o ventole. non Tanno rosomi-, quando loro n >o a-
ghilterra. Tritmssido di Terrò. Si crede ROSTELLO. Ro-ttUdo. Sm. Agr. Lara* v»oti niente dinnuzi; ed al contrario
uo o-sido naturale di ferro rosso ocra- dicula allor eh' e sviluppata. Fan roMirae, quando avanza molta ro-
ceo. Serre a pulire i metalli. 23. D< — ROSTICCI. /fo-alìe-ei. Sm. pi. Ar. Mes. ba.— 4. Ar. Mcs. Ch orna risi Uomini
Prussia. Ocra giaha calcinala . e por- Scoria ; Materia che si separa dal ferro tutte le parli che Si levano da alcuni
tala co»i al COllir rosso —
21 Di Sie:ra. allorché si ribulle nelle fucine. [ Lat. oggetti che essendo troppo grandi ab-
Pietra dura quanto il Paragone, di color teoria. Co al delti io luogo di raifirci bisognano d’essere sminuiti.
rotto focato, che piglia bellissimo puli- da rettore ] ROSL'RA. Ro sii ni. Sf. Il rnjt-rc. Lat.
—
[
mento. Trovatene maculata con vene , ROSTIGIOSO. Ro-tli-fió-to. Add. m. V. rotto.] 2 Rimasugli o Reliquie che
orni macchie turchine , e qualcheduna A. Ruvido, Scaglioso. [Lat. tcober, tea • restano dalla cosa rosi. 3. Onde si —
gialla, nel nominato luogo di Caldana. brotut. Par veriaianle che m*t siasi dice,ma in modo basso, di gran man-
—23. Di terra. Sarta di color naturale , usalo in celi, brelt. nel senso di sca- gia ture, e che mangi le cose alla Ito: B*
die serve a'piuori per dipignerc a olio, broso, ronchioso, come dice il Uullet di non fa rasura. —4. Luogo roso dallo
a Tresco, e a tempera. —
20. Indiano. aver trovato io alcuni d.zionarii di acque.
Ferro ossidato rosso ocraceo che tiene . quella lingua: mculre Le Uooidec ha ROTA. Rò-ta. Sf. Propriam. Strumento
da Ormili Del GolTo Persico c «'he si ruat od senso morale di brusio , seve- ritoodo rhe volgeri in giro. Lo stesso
adopera nella pittura. 27 . F.irrn. —
.
3. Giro , Cir- . —
d'America. Specie di Regolo omerica- : spezie di rovo.] 1
conferenza. —
4. Nel mini, del più,
no di color roseo con ale nere.
, ROSTRALE. Ro-strà-le. Add. coro. Che Qne'giri che fanno gli uccelli per l'aria,
rossola. Rót-to-ia. sr. boi. spurie di ha rostro ; altrimenti Sostrato. — 2. e panie darai, quelli di rapina. fi. —
Tuugo mangiabile, del genere agarico , Agg. di Aave. Nome dell’antica nave Que cerchi o giri che fanun le serpi; al-
rbc ha un largo cappello rosso di sopra. romana, la cui prora era armata di ro- trimenti Spire. —
6. 1 vortici del fumo.
[Lai. Agaricui rottola Liti.] stro di bronzo o falla in forma di rostro — 7. Que’ cerchi che descrive io aria la
BUSSOLO- Rùt-to-lo. Add. e sin. Agr.
Specie di castagoo , il cui Trotto rasso-
e coperta di bronzo o di rame. 3. — spada rotando la inanodi alcuno. 8. —
Agg. di Corona. Cosi chiamatasi dai Leg. Tribunale o Collegio di giudici.
miglia al Marrone, ma è più piccolo, c Romani quella che davano a chi primo Cosi detto perché g udiri seggono in
i -
di color rossiccio. unr inaia una oave nemica o vi saltava giro. Di questa costumanza fa locuzio-
ROSSORE. Rot-ió-re. Sm. Color rosso ; dentro ; cosi detta perché ornata di ro- ne anche Ornerò.
altrimenti Ros-ezza. iLat. ruòor.]— 2. stri navali. Dice vasi anche Rostrata e ROTACEO. Ro-tà-ee-o. Add. m. Boi. Di-
Verecoodia , Vergogna , o L’ indizio di Navale. —
4. Agg. di Colonna. Quella cesi d* una corolla a forma di ruota.
tesa, spargendosi per lo tolto di chi si che s'erge in memoria d'ima vittoria [Lat. rotar eut.)
vergogna una certa rossezza. V. Pudore. navale, e che s'orna perciò d’ immagini ROTACISMO. Ru-ta-d-imo. Sm. V. G,
[ Lai. pudor , verecondia. 1 3. Onde — di prore e poppe rostrate. Fiakil. Viziosa pronunzia della lettera R.
Ater rossore, tale Vergognarsi. 4. — ROSTRATO. Ro-itrà-to. Add. ro. Che ha f Lat. rofacùmua. Da rho nome della
Dar rossore, vale Recar vergogua. 5. — il rostro, e dicesi propriamente degli lettera ern*.]
E Gettar rossore, vale Fare arrossire. necci li. (Lat. rostrata!.) 2. Per si- — ROTAIA- Il segno che fa in
Ro-tà-ja. Sf.
— 6. Med. Rossori Macchie russe o: mil. detto di ogni rosa che ra-somiglia terra la —
Ar. Mes. La via
ruota. 2.
Lievi infiammazioni della pelle. nella figura ad un rostro. 3. Arche. — che dee trascorrer ruota; nude Strada
la
ROSSORETTO. Rot-to-rél-lu, Sm. dim. Aggiunto dato da' Romani alle navi che a roloja di ferro ditesi ora quella Stra-
di Rossore, nel signiL del
§ 6. erano monile io prua d’ un rostro di da ove si adattami |-cr unta sua lun- I »
ROSTA. Rò-tla. Sf. Ra mucello d'albero, bronzo , e Aggiorno puro dato alla Co- ghezza parai lelameute due lastre di
c spezialmente Ogni ramucellu con fra- rona, appellata anche Navale.— 4. Boi. ferro sopra le quali passano rapidamen-
sche. ( Dal pers. rusleni ogni cosi che Agg. di qualunque norie d‘ una pianta te le ruote.
pullula, onde rezfaà pollone. In iliir. che sia provveduta d'uoa punta allun- ROTALE. Ro tà-lc. Add. rora. Di rota.
rrufuiaiv virgulto , raafovùui quercia ,
gata in forma di becco; e s' indirà il ROTAUTE. Ro-lu-li-te. SCSi. Nat. Con-
curi selvetta, ruttj moltitudine di albe- numero di tali punte aggiungendo a rh'glia focile , orbiculare , depressa ,
retti In tcd. ruttar olmo ed a«f ramo : Rostrato i monosillabi hi, tri. ec. discoide, liscia al di sotto, striata e ra-
in brelt. brouital pollone di albero po- ROSTRI. Rihttri. Sm. pi. Arche. Lnogo diala al di sopra, eoo punte tub«rculo*e
tato c brousl siepagiia. Il Muratori
, nel Foro di Roma dal quale orringavasi ed ineguali versi il centro. [Dal Ut.
vuole che rotta significhi impedimento al popolo ; cosi detto perche decoralo rota, e dal gr. Hi ho % pietra.]
dal lat. re-ohtt are. 2. Strumento
j
— '
co' rostri de’ navigli presi agli Auziati ROTAMEXTO. Ro-ta-mèn-to. Sm. Lo
noto da Tarsi vento, Tatto in varie fogge da' Romani l'anno 416 di Rumi. Di là stesso rhe Rotazione.
e di tarie materie. Più romunem. passò tal nome ad indicare la Tribuna ROTANTE. Ro tàn-te. Pari, di Rotare.
Ventola, Ventaglio. [ Lat. flnbtllum. delle arringhe generale, la Ringhiera, Che ruota Che gira a guisa di ruota.
Da rotta lo scuso di ramo; poiché spes- ff-at. rostro, rostrorum.) — 2.
,
j
uccelli. [Lat. rostrum. ftoitrum dal lat.
;
csteos. e not. La proboscide dell'elefan- re.] —2. Dice»! Rotar le Trombe e va-
di no filo o cordicella. In Ut. rifili te.— 3. E detto della Bocca di altri le Scagliarle. —
3. E per melar. Vol-
Tune.J —
4. Ar. Mcs. Rosta d'un man- animali. —
4. Per aimilit. dello della gere . Muovere . Aggirare. 4. Ucci- —
tice. Nomo che si dà a quella riunio- Putita di alcuna cosa che assomigli ad dere col supplizio della ruota ; meglio
ne dj quattro piccoli pezzi di Terru uo rostro.— fi. Arche. Rostro, che ooi Arrotare.— 5. N. a-s Girare a guisa di
attardili insieme con vi tool o brace mo- diremmo Sprone , dicevano gli antichi ruota; altrimenti Roteare. 6. Girare —
li. ebe aon Termali alla cassa. fi. Agr. — a quella punta della nave, con cui col- —
facendo vortice. 7. Girare in se stesso.
Fossetta a guisa di semicircolo, che si pivano nel combattimento i vascelli ni- — 8. E per metal. 9. Di cesi Andar—
Ta al piede de' castagni acciò Tacque nrci per danneggiarli e farli calare a rotando, c vale Andare qua e In senza
plorine vi ai adunino e si Termino, per
,
fondo. —
6. Boi. Rostro di cicogoa. ordine stabilito , ma dove T occasione
macerare le Toglie c reti ivi sotterra-
i Nome volgare di quella pianta che di- tira , Andare «Uomo , Ronzare. 10. —
ti ebe servono di governo. ( Sembra
, cesi ancora Ago de'pastori. Ancora fu detto Andar rotando per Es-
corrotta da r«fa in senso di posa o Tar- ROSLME. Ro-tu-me. Sin. Rimasuglio sere incostante. —
11. E n. pass. nel
173
— ,
— 7. Piaote rotate. Picco- son congegnali alla braccia di dietro Detto delia forma rotonda de' caratteri.
la famiglia di piante stabilita da L»o- delle carrozze, e cbe fermano i cignoni. —3. Fig. detto del Periodo.
dcq , ebe Ira gli altri caratteri hanno ROTI FERI. RoAi-fe-ri. Add. e sm. pi. ROTONDO. Ro-tón-do. Add. m. Compo-
quello d una corolla fatta a ruota o a Zool. Nome del primo ordine di animali sto in giro aenza angolo alenDo ; Circo-
stella. della classe degTIofusorit, i quali hanno lare, Sferico. [Lat. rofumto. Rtfimdtts
BOTATORB. Ro-ta-tó-re. Verb. m. di il corpo orale e gelatinoso , ed hanno da rota mola Altri da retando io rin-
.
Rotare. Che rota, Che fa rotare e girare una bocca , uno stomaco un intestino , tuzzo , poiché della cosa rotonda 6on
altrui. (Lat. rofafor.J — 2. Ansi. Nome ed nn ano posteriormente terminato in rintuzzati tutti gli angoli.) 2. Detto —
dato a qualunque muscolo che fa girare coda , vicino alla bocca o nei suo mar • di Voce, di Pronunzia , di Suono oc. —
iotoruo al proprio asse la parto a cui gioe dei cilil rotatori o degli organi ce- 3. Detto del Periodo.— 4. Mus. Rotondo
e' inserisci* ; altrimenti Rotatorio. [Lai. liati e rotatori , che agendo producono diceai il Bemolle per la soa Agorà . a
rofator.) un vortice nell' acqua in cui trovaoaì. differenza del Bequadro. 5. Boi. Di- —
ROTATORIO. /Zo-la-fò-rt-o. Add. e sin. (Dal lai. rotai fero io porto ruote.) cesi Tronco rotondo , il cilindrico ; Fo-
Aoat. Specie di muscolo appartenente ROTISMO. Ro D-mo. Sa». Ar- Mes. L'in- glia rotonda o sferica , Quella che nel
all’occhio, e Specie di muscolo spettante sieme di latte le ruote che compongono contorno va priva di angoli , Glandolo
al femore , e in generale ogni muscolo nn oriuolo, separato dalle cartelle. rotonde Quelle che sono perfettamente
,
rotatoreo rhc serve a far girare alcuna ROTOLAMENTO. RoAola-mén-to. Sm. sferiche. B cosi diceai qualunque altra
parte ; e però meglio dello Rotaiore o Giltamenio e modo dato sul suolo a un parte delle piante cbe sia di figura sfe-
Rotante. corpo solido e rotondo. rica .—6. Anat. Legamento rotondo, U
BOTATRICE. Ilo-la IrUe. Verb. f. di ROTOLANTE, «o-to-lòn-ti. Pari, di Ro- fascette fibroso del l'articolazione radio-
Rotare. Che rota. tolare. Che rotola. cubitale media; Legamenti rotondi del-
ROTAZIONE, /to-ra-xv-ó-ns. Sf. Il rotare, ROTOLARE. Ro-to-là-rt. Alt. Spignora 1* utero, Duo cordooi che nascono dalie
Volgimento in giro. Molo circolare d’u- una cosa per terra facendola girare.
,
parti superiori e laterali dell'utero, pas-
na parte od’ un corpo qualunque che (Lat. rotan . circumaqtre.] 2. B n. — sano per gli anelli inguinali , e vanoo
gira ano
iotoruo al asse detto perciò a>s. —3. Girare assolutamente. 4. N. — a perdersi nel tessuto cellulare dai pube.
Asse di rotazione. |Lau rofotio
,
,
rota- pass, nel primo aignif.— 3. Voltolarsi. — 7. Mario. Rotoodo di poppa: Si dico
titi.] ROTOLATO. Ro-to là-to. Add. m. da della parte bassa posteriore del la poppa,
BOTEAMENTO. Ro-ti-a-mén-to. Sm. Il; Rotolare. (Lat. rotatisi , ctrcumacfui.J da amendue i lati , sotto il dragante.
roteare , e II rotare ,
ma io questo se- ! — 2. E per metaf. Volgarmente Cai di monnioo di poppa.
condo è V. A. (Lat. rotatiti.]
aignif. ROTOLETTO. RoAo-UtAo. Sm. dim. di — 8. lo forza dì sm. Forma o Figura
ROTEANTE, Ro-teAm-te. Pari, di Rotea-
|
tonde.—4. Ansi. Quel piccolo osso ro- ROTONDANTE. Ro-Um-dànAo. Pari, di corso impetuoso delle acque. 8. Onda —
tondo , che è soprapposto all' articola- Rotondare. Che rotonda. Presa di una rotta, dagl Idraulici diceai
zione del ginocchio. (Lat. rotula, mola, ROTONDARE. ito-ioii-dò-r*. Alt. Far di- quella parte d'oode a' incomincia il ri-
patella.) — 5. Ar. Mes. Quel tondo cbe
— venir rotoodo. Ridurre in ligure roton- paro. —0. Il traboccamento stesso dei
serve a tener arrosto il tìlo sul fuso. da. ILat. rotundart.]— 2. Ar. Me9. Mac- fiumi. —
10. Milit. Sconfitta , Disfaci-
•
R. Rotelle chiamausi quelle piccole ruo- china da rotondare la dentature : mac- mento dì esercito; altrimenti Disfatta.
te di legno , ottone o ferro, che si pon- china che serve noa solo a rotondare (Lat. dada. Rotta o rompimento del-
gono sotto i quattro piedi di ua letto , denti delle mote adoperate da II ori uo- T esercito. Io fraoe. «Mroufe, lo tep.der-
—
I
c debbono girare per ogni verso. 7. lajo , ma anche ad eguagliarle e fi- rofa.) —
11. Fig. Costerna z ione. 12. —
Piccolo cilindro di metallo cbe si frap- nirle. Aodare in rolla vale Esser poeto io
pone fra due superficie che debbono ROTONDATO. RoAon-dà-to . Add. ra. da fuga io disordine.
,
.
—
13. Cartiera in
sfregare l'ima sull' altra per (scemarne Rotondare. [Lat. rotundatui.J 2. Bot. — rotta, Dar
rotta, la rolla. Mettere in rot-
l'attrito. — 8.
Quella specie di stella Foglie rotondate: Quelle cbe ne'contoroi ta ec., valgono Sconfiggere. [Lai. pro-
degli sproni cbe serve a puguere il ca- hanno gli angoli quasi insensibili , di- fumare, c ladra» in fono.] 14. Fuggirsi —
17 *
] |
BOX IOT no v
io rotta, vale Fuggirai violo. [Lai. >e in • Capo. Oode il modo avverb. A capo Aoat. Che appartiene alla rotula. Onde
fugam eonjittn.] —
15. Partirei a rotta, rotto che unito al v. Andare, fig. vale
, Legamento rotuliaoo dicesi il Legaraeu-
vale Partir colla peggio , Partire «con- Rimanere al disotto. — 19. Agar, a Cielo, lo della rotula, il anale è una coatinua-
vale Voltato alla pioggia. — 20. Aeg. a
militare —
fillo; e dicesi propriamente nel «oso
15. Mario. Corsa. È prò-
priameote la direzione della nave , se-
Guerra vale Palese Aperta. — 21. A
, ,
—
,
deratamente. Sterri perviamente, Srego- tieahile. 37. Agg. a Tempesta, Fortuna tranne la lesta. Se aoch' essa è nera ,
latamente, Dirottamente, ec. (Lai. #/fu- di mare ec. . vale Furiosa. 38. Ar. — chiamasi Rovano testa di Moro; c Ro-
te, immodirr.) Mes. Liaea rolla. V.J.mca. S IL—M, vaoo vinato, o bajo, se è misto di sauro
ROTTENSTONE. AoMvn-itd-ne.Sm.Min. Arit. Numero rotto : Dicesi di ciascuna e di bajo. [ Dall* ar. retia-y primordi!
Nomedi ona specie di tri polo. V. Pie- delle parti aliquote o acquante di un della canizie, stato in coi sono i capelli,
tra, §. 46. [Io iogl. vale alla lettera numero.—40. Mas. Cadenza rotta. Lo quando vengono grigi. In brett. retiti,
pietra fradicia , da rottm fradicio , e stesso che Finta o d'inganno. àl.Nota — io gali, rumnna crine; in led. grau gri-
ffone pietra. I rotta.- cosi chiamasi nel canto gregoria- Rio e braun bruno.
ROTTEZZA. Rot-tét-ta. Sf. V. A. Hot- no la nota formata senza l’angolo destro ROVELLA. Ro-vil-la. Sf. Rabbiosa stil-
lerà. (Lai. rupfio, [radura.) della parte superiore , a coi supplisce za. [Lat. furor ira. Dal celi. gali, ro
,
ROTTO. Rót-to. Sm. Apertura, Frattura, una specie di semicircolo, e finisce col- par», aceretcitiva , e da botta che facil-
Rottura. [Lai. frattura.] 2. Prov. — I' asta sotto l'angolo destro della parte mente tramutavi in voile, furore. V.
Ella è tra ‘1 rollo e lo stracciato , cioè Inferiore. Porta seco una o più note aol- l'etim. di munta e di rovert. Altri forse
Tra simili e senza vantaggio; che si to. che si sottiotendono e si cantano troverà in rovello un diminut. dell’ebr.
dice anche Tra Bajante e Ferrante, Tra benché non vi sieoo. rvuhh furore, ed altri una corruzione di
barcaiuolo e marinaro ; ma pigliasi in ROTTORIO. JtoMà-ri-o» Sm. Chir. Nome raòòieJlu.) —
2. Come la rovella , Della
mala parte, f Lat. fìithut eum Batch io, poco esatto dato al Canlerio: eoa! detto rovella, e simile : maniere basse invece
Crctsmiicum Arginila .] — 3. Uscirsene perchè macerando e rompendo produce di queste altre Come la rabbia , Come
o Passarsela pel rotto della enfila , si soluzldoedicootiouità.[Lat.cauferium.] il canchero ec., e tulle servono per esprb
dice dell’ Aver commesso qualche erro- — 2. Dot. Per similit. Taglio che si fa mere quantità grande owerooperazione
re, o dell’Aver qualche obbligo, e lihe- alle piante per (sgravarle del soverchio violenta in Superlativo grado; come per
farsene senta danno o spesa. [Lat. im- umore. esempio : il tale corre come la rovella ,
pune abire. —
4. Arit. Rotti si dicono ROTTURA. Rot-tù-ra. Sf. asl. di Rotto; rabbia o canchero , cioè Corre fortissi-
dngli Aritmetici quelle parti o aliquote e più precisamente significa Apertura , mo ; egli percuote come la rovella, cioè
e aliquante che avanzano nel partire un Fessura , o Parte ov'è rotto. [Lat. fra- Gagliardamente; egli tira frecciate come
numero per un altro; altrimenti Fratti efwro.] —
2. Semplice crepatura. 3. — la rovella cioè Tira frecce iu nasalità,
o Frazioni. [Lat. Mgmm.j 3. Fisici.— Fig. Nimistà ira persone o Stati, o Prin- — ,
ro ir ROV ROV
ROVENTINO. /fo-wwM»©. Sm. Ar.Me*. ROVESCIATO. Ro-ve-icià-to. Add. m. stimento, come certi all nogatori. ce rii
Miglierò » Speda di loru , ed è cosi da Rovesciare.— 2. Versato. 3. Git- — ginocchi ec. —
29. Diciamo Rovesci
dei in dal venir in tavola rovente. lato. — I. Aberrato, Rovinato. (Lat. da poppa, Quella porzione di volti di
R0VF.NTI5-SI M ASIEN TE. Jfc fu Ili il* <wnm .) legno latta orila volta d'un oavigtio,
ma-mén ti Ave. sup. di Roveotemen- ROVESC1NA. Ro-ve-sci-na. Sf. Specie di o |>er «ottenere un balcone, o per sem-
ie. Accesi&slmamenie, Con somma ro- giuoco che si fa con le carte da gioca- plice ornamento, o per guadagnare
vente»/». re, cori detto dal farsi ogni cosa a ro- dello spaiio. —
30. Dicesi Rovescio
ROVENTISSIMO, /fo-ven-tia-ti-mo. Add. vescio degli altri giuochi, perche vince dello sperone, La parte dello somme
m. sup. di Roteale. [Lei. can<i«-n(ij«i- meno punti, e ricever»*.
chi fa Compresa dal dorso del l'organo lino al-
tniii.) ROVESCINO, /fo-t-s-acì-no. Sm. T. fami- l'estremità della volata. 31. Dirotti —
ROVERE. Ró-rc-re. Sosl. com. Boi. Spe- liare delle donne e de’ calzettai. Quelle Manovre di rovescio, Le scotte, le bu-
cie di quercia, Pani» ebe ha il (ronco maglie die formano la
falle a rovrscuj, line ed i bracci che sono soitoveoio ,
che ai eleva a molta aliena , e che di- costura delle calie.— 2. Cosi dicesi oggi e eh* rsseodosi allargate non sino piò
viene assoi grò*.?©, ma non riesce beo comuni- mente quel giuoco che dal Redi d' usu lino a che il bastimento non
diritto; le rughe ovaio li slunghe , c oi e detto Rovescino. muti di bordo o rigiri. 32. Archi. —
divisioni poco rotonde, di un verde non ROVESCIO. Ro-vi-tcio. Sm. La parte Membro d'ornamento di architettura.
mollo cupo, caduche; i frutti o ghiande contraria , o sia la Faccia che sta al di — 33. Mas. Rovescio di armonia. fe
molto grosse, corte, scasili, o quasi ses- sotto d -lla principale; opposto e contra- quando una propala o una risposta
tili . solitàrie. Fiorisce dal Giugno al rio al Ritto, e dicesi proprlam. di pan- non si ripete qual è da uoa parte di-
Luglio ed é indigena nella maggior
, ni , vesti ed altre rose che hanno due versa, ma beusi nello scriverla al ro-
parie dei paesi d'Europa. Molle sono le facce, la rum bella delle quali sta al di vcsc'o . ed in modo totalmente con-
varietà di questa speri* , il* (tendenti sotto; (Lai. }<trt mena, poiterior, po- trario ; per esempio: sol, mi, re, ri-
dalla differenza delle foglie e dalla qua- stica.) — 2. Per simll. 11 contrario , voltandola si scrive: re, mi, ani.— 34.
lità del legno. Alcune di esse però me- L'oppisto. —3. Onde A rovescio, posto T. del giuoco della palla. V. Rovescia-
riterebbero uu'olunrione più sena, per avverb. ed anche in fona di preposìsio* ne. §. 2-
«'Servarvi certi caratteri che potrebbero ne, vale Dalla parte contraria alla pane ROVESCIO. Add. m. Opposto di Ritto
piuttosto costituirle per specie distinte. priocipa’-e, detta Parte ritta. 4. Al — add.; e dicesi propriamente di Panni.
[L»t. r.rfcur, tjutrrut robur Lìn. Sicco- contrario, Per l ‘opposto. 5. Erronea- — Vesti e simili. —
2. Detto di Persona,
me rotar in l»t. vai rovere e robustez- mente. —
6. Capovolto. 7. Sottoso- — vale Supino, Cui ventre aH’iosù.—3.0n.
za; co-i in ebr. elah vai rovere ed el for- pra. —
8 Andare a rovescio, vale Ave-
• de Stare o Dormire rovescio, vale Sta-
tezze. In frane, difesi rota re r roble ; re oppo-to esito, Andare tuo iraria men- re o Dormire supino. 4. Fig. Di-—
in isp rofd c r rof. re. Il llullelha il hrett. te. — fl. Fare a rovescio, vale Opera- verso, Differente.
rnre in » gì liticato di quercia , e di la re a contrario. —
IO. tiiucare a rove- ROVESCIONE. Rovr sció-ne. Sm. Colpo
cava il frane. rouvre clic sembra peral- scio, vale Fare, Operare al contrario. grande dato culla p irte convessa della
tro una trasformazione del lai. ro- — 11. Mandare a rovescio le cose, va'c mano, ovvero con altra coca che s'ab-
tar.' Farle andare contro l'ordine, la regola bia in mano volgendo il braccio. —
ROVERETO. Ro-te-ré-to. Sm. Àgr. Luo- e simili. —
12. Stare a rovescio ; lo
,
HO VE RO. /ta-vero. Sin. Dot. Lo stesso 15. E lig. Rovescio della medaglia cioè Col venire all'iosù ; contrario di
che Rovere.
j
Rovescio. per Aspetto, Faccia,— 17. Prov. Ogni no di rovi. [Lat. vepretum, sentict-
ROV £KH). Ro-vér-so. Sm. V. e di' Rove- ritto ha il suo rovescio. V. Ritto sui. <MHé|
scio. g. 3. —
18. Dello di Subita e vee- DOVIGLI AMENTO. Ro-ti^lia-mén-to.
ROVESCIAMENTO. Ro ve tri». men to. mente caduta di pioggia , grandine e Sm. Il rovigliare. (Lat. prrturàatio.]
Sm. Il rovesciare , L'atto deli’arrove- simili. (Lat. imber rcpentinus. I più ROV (GLI ARE. re. All. V. e
Ro-vi-gUù
sriarc , e del riversare. cavano questa voce da roreietara in di’ Rovistare. [Lat. turbare, loco mo-
ROVESCIARE. Ro-to-tcià-rr. Ait.Trn- senso di traboccare. In ingl. rough vere. Di II' inni, io ravel imbrogliare .
bocrare. Versare, (ha re pari. iterativa, tempestoso e statere pioggia , onde confondere. In nland. ruvtlen vale il
e da renare.) —
2. Voltar sossopra . roujh short er che si proouoiia rofteia- medesimo; ed il medesimo pnr vale
Capovolgere. (Lat. in certe re. sul, verte- urr pioggia tempestosi. Il Bnllet cava il cclt. gali, riollaich che faci: m. mu-
re. Dalla (vari. iter, re, e da versare m la frase de' Francesi pìtuvoir à verse tasi in riorfairh.] — 2. Andar frugan-
senso di voltare, rivoltare, volgere. Al- dalla supposta parola celtica beras ab- do, esam nando in libri o simile. [D*l-
tri forse da terium pari, di terbi io bondante, grande lo pera, vurzk gran- l’ar.revijet che ira gli altri sensi ha
volto, gin,] —
3. E per melar. 4. — de. In brett. rcrersy grande maria.) pur quello di ponderare, esamina re.]
Volger la cosa al contrario del suo di- 10. Per simibt. Detto de' Cavalloni. ROVIGLIATO. Ro vi fflià-to. Add. m. da
— Abbattere, —
ritto, Arrovesciare. — 3. Gettare. 0. — 20. D ito di
Bastonale, dè Sassi o Rovigliare. V. e di' Rovistato.— 2 Fig.
Precipitare. 7. Atterrare, altro che anche si dice Diluvio. — detto di Terreno, vale -Scavato.
Rovinare. —
,
N. 8. —9. aas. Versar*. 21. Detto della Fortuna Gian rove- ROVIGLIETO. Ro-vi-olit to. Sm.Romo-
— N.
:
marra
hi ra re. IO. pass, nel rigo, scio di fortuna dicesl nel l’uso per Di- rc tra* rovi; altrimenti Frascheggio.
del §. t.— andare rove-
il. lasciarsi sgrafia. Caduta da allo in basso stalo. ROVIGLIOSE. /fo-ri-gtió-ne. Sm. Agr.
scili.— —
12. Oscurarsi. 13. Dlce-ù
Ro- — 22. Fig. Riprensione, Inrrepazione. Lo stesso che RuhigUone.
vesciarsi alcuna rosa, e vale Metterla |Lat. oòjurgolio-l —
23. Onde Fare un ROVINA. Jfo-vt-na. Sf. Il rovinare , e la
rovescio. Rivoltarla. —
li. Milli. Ab- rovescio, vale Fare uoa forte ripren- Materia rovinata. [Lat. rutmz , excv-
battere » Disfare le schiere unniche sione. —
21. Ar. Me-. Rovesci» dicia- diurrr, eversio. Ruina lat. da esso io
Mandane » terra. Romperle. —13. Di. mo anche a specie di panno (ano che cado: e quest» dal gr. rhoo che vale
cesi Rove*ciar l'arme, e ralc Capovolger
orme con
ha il pelo lungo da rovescio. 23. — il medesimo. In logl. min, In frane,
I la birra indi nata verso ter- Mìlit. La parte di dietro d un'opera di mine, io isp. mino. Il llollct ha nello
ra, ed ilcalcio aH'iosù, In v-gou di lui- fortifica zioue duo luogo, d'un po-to; stesso senso rainaff e ruyn; veri che
tu. — 16. Difesi Rovesciare il mortajo,
,
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i ,
tere io ultima rovina alcuno vale , ROVINOSAMENTE. Ro-vi-no-ta-mén-te. scatori un certo Bagliore o Chiarore che
Renderlo poverissimo, miserabilissimo. Avv. Con gra n rovina . Lat. ( furiose, im- si scorge io certi luoghi sul mare al
—13. Porre in rovina, vale Rovina- petuose.) — 2. Dirottamente. tempo del passo deU'acciughe. il quale
re , Far capitar male. 14. Trarre — ROVINOSISSIMO. R<> t i mwla-n-mo. è stimato indizio favorevole per la pe-
rovina, vale Rovinare. 15. A rovi- — Add- m. saperi, di Roviuoso. sca di inli pesci.
na, Con rovina, posti svverbial.. Pre- ROVINOSO. Ro-vi-nóso. Add. m. Im- ROZZO. Rósso. Add. m. Non ripulito.
cipitosamente, Rovinosamente. A pre- petuoso , Furioso , Precipitoso; e dice»! Ruvido, Che non ha avuta la sua perfe-
cipizio. —
16. Prov. La rovina non vuol delle cose. [Lat. tmpeluoeur, furiotut.) zione; e si dice di legno, pietra e simili.
miserie, vale È inutile il risparmio , — 2. E fig. — 3. Che apporta ruioa .
(Ut. rudtf. 1 pib credono derivalo roz-
quio lo taluno C cosi povero ebe non ,
ri»* , gran Documento. Detto di — 4, zo dal r udii o piuttosto da rudiua
lat.
può sperar di risorgere. Persona, Precipitoso oall'iia, altrimenti romp. neutro di rudis rozzo: e ciò come
ROVIN AMENTO. /fo-ei-mi-mdrt-lo. Sm. Rotto. —
3. Troppo arrisicato uè' suoi ancate, verzurs, mezzo ec. derivano da
Il rovinare, Disfacimruto, Distruzione, affari, detto pur di Persona. ardente, verdura, medium. In gr. rki-
Rovina. [Lai. rumo , eteriio , «xei- ROVISTARE. Ro-vi-ità-re. AU. Andar sode insoave, aspro, acerbo, e rkyeioo
efium.] per la rasa trascinando e moveodo le io corrugo. In led. rauh , io ingl. rough,
ROVINANTE. flj-in-nàn-le.Part.di Ro- masserizie da luogo a luogo, qoaodosi in sa>s. hruge rozzo. V. roda.] 2. —
vinare. Cbe rovina. (Lai. roana , cor- cerca di checchessia. (Lat. turbare, loco Agi», di Tela. Tela rozza, vale Tela oon
rtiena.J movere, periti* trarr.] a. a ss. —LE curala, uè imbiancata. 3. Agg. di —
ROVINARE. /to-ci-nà-re. Alt. Atterrare, ROVISTATO. Ao-ri-alà-lo. Add. m. da Lettera, parlando di pronunzia , vaie
Far cadere, Mandar a terra : e dicesi Rovistare. D'aspro suono. —
4. Agg. a Rame, va-
propriam. di fabbriche od edifiiii d'ogui ROVISTIARE. Ro-vi-iti à-r*. AU. V. e le. secondo il Borghini, Seoza conio —
maniera. (Lai. dimere.] 2. E fig. — — di’ Rovistare. 3. Fig. Zotico , Ignorante Semplice
3. Precipitare pili alcuno. 4. Ridur- — ROVISTILO, ifo-rì -ari'-co Sm. Boi. Pianta Inesperto, Scortese, Rustico, Selvatico,
, ,
re io umile condizione. 6. Far deca- — salvatira sempre verde fruticosa che fa Aspro Agreste , Ritroso Malcreato
. , ,
dere, Perdere o simile.— ®. Mandarci per le siepi; con foglie opposte lanceo- Tanghero, ec. [Lat. rudxt impoi il ut.
male, Dissipare. —
7. Guastare, Dar late intatte, e fiori bianchi disposti in V. rosso nel primo scoso, la ar. ricatti
raitivo esito. — 8. Mandare in precipi- racemi terminali. [Lat. Iijuiirum vol- vir durus ac difficili*; rejjy: non am-
zio o in estrrminio , Mettere a soqqua- pare Lin. Cosi detto , perchè sta fra i mansito. In pers. mi duru.-.j —6. Sen-
dro. Far capitar male ec. [Lat. evertere, rovi.) za gusto. — 7. Ignaro.
i» exilium adducete. ]— 9. Impoverire. ROVISTIO. Jfo-ui-iG-o. Sm- Il rovistare; BOZZONE. Rox-xó-ne. Sm. accr. di Roz-
— IO. N. asa. Cadere io rovino, Preci- Ri voltolamento. Sconvolgimento. 2. — za. — 2. Ed io senso equivoco ed o-
pitar»-; detto propriam. di fabbriche.— Per similit. Frastuono, Confusione. sreno.
11. Cadere precipiiosameote o con im- ROVISTO. Ro-vi-elo. Add. m. V. A. Ro- ROZZORE. Rossó-r». Sm. V. A. V. e
peto d'alto io basso ; detto di comi e di busto, Rubizzo. Roxxesxa.
di'
persona. (Lai. mere, eonetdere.] 13. — ROVISTOLARB. Ro-vi-eto-là-re. Alt. ROZZUME. Roz-sù me. Sm. Ruvidezza,
Cadere semplicemente. — 13. Cadere in Frequeotcmeole rovistare. (Lai. vertere, Rozzezza. [Lat. rudìtat. atpertiax.]
a lentia parte con danno e rovina. 14. — turbare, perlustrare. |
— 2. Fig. Rovi- RUMA. Ru bi. Sf. L'atto del rubare.
Andare «o precipizio o io estcrmlnlo.— violar la mente . vale Audar vagando (Ut. rapina, furtum. In celi, gall.ro-
13. Corrompersi. Guastarsi. 16. De- — col l'immaginazione. Fantasticare. bail, roiairm r reubaùm io iagl. rob -
—
.
cadere. —17. Pericolare. 18. Nuo- ROVO. Rò-vo. i*ra. Ilot. Lo stesso che Rò- bery, in tcd. raub in isp. robo.J — 2.
—
,
cere, Pregiudicare. 19. Diersi Rovi- go. [Laiinam. Rubo e Rubro, Lat. ro- Onde il modoavverb. A ruba cbe s'u- ,
nare add- sso ad alcuno, e fig. vale Ag- hui. Rubui che noi Italiani cangiammo niice a diversi verbi; e principalmente
gravarlo. A flliggerlo. 20. N. pas*.— io rovo, viene da ewber russo. Poiché i col v. Andare , vale Esser rubato. —
nel sign. del §. 3. 21. E fig. — 22. — frutti del rovo uou maturi , essendo 3. Dtcesi anche Aodar via a ruba ed a
Fallire , Esser fallito. —23. Prov. Se rossi, fanno parer tutto rosso l'arboscel- sacco , e vile Esser rubato e saccheg-
Il cielo rovina, tutti vi rimanlam sotto; lo, quando il miriamo iu certa dislaoia.'i giato. —
4. Andar via a ruba, Spacciar-
o piti comunemente: Se rovina il cielo, ROZZA. Róssa. Sf. Carogna. (D I
led. li a ruba , parlando di merci o simili,
ammazza tutte le passere, vale Nessuno roarca vallo. In frane, rotte cavallo sen- dicesi dello Spacciarsi le merci a gran
può scampare da' mali inevitabili; e so- za forza.) —
2. E fig. Donna audiria o coocorso e toslamente. —
5. Dare a ru-
gliamo dirlo a coloro die veggono sem- sporca , singolarmcute per sozzi costu- ba alcun luogo , vale Abbandonarlo al
pre impossibilità nelle cose. mi. —3. Pettegola, Saputella. Meco , alle ruberie de' soldati. 6. —
ROVINA T ICC IO. rto-ei «o-tic-eto. Add. ROZZACCIA. Roxsaesia. Sf. pegg. di Metterei ruba, va'-e Rubare, Saccheg-
m. Alquanto rovinato. (Lai. aewiro- Rozza. giare.
lui.)
0 ROZZAMENTE. /loz-xo-mrfn-te. Avv. Con RUBA BRICIOLI. Ru-ba-brisio-li. Filol.
ROVINATO. Ro vi- nd-lo. Add. m. da Ro- rozzezza, Grossamente, Senza squisitez- Soprannome dato da Omero ad un Topo.
vinare. Abbattuto. Atterrato. (Lat. col- za. (Lat. fmpolita. iiwulfe. craaae.]— 2. RUBACCHI AMENTO. Ru-bac chia-mén-
I«id*iis.) —
2. Rotto, Fracassato. 3. — Ruvidamente , Zoticamente Rustica- to. Sm. Il rubacchiare.
—
,
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, , ,,
RCB DB DB
mercio
sempre
ai topati del Brasile,
ai Fauno diventar
aporli ad oo calore assai forte. (Dal l*t-
rossi
che quasi
eoire-
battaglia. Dicasi pure Furare, Prendere
0 Pigliar di furto lS.Neut asa. nel
primo o nei terzo signif. 17. E fig.
— —
RUBBLLAGIONE.
V. A. V. e
RU BELL AMENTO, /fa
di*
/fa W-fo-jfa-ne. ST.
Ribellione. [Lai. defectie.l
bel-la-min-to. Sm.
ruber rosso. ) — 18. Dieesi Rubare , nel giuoco delle V. A. V. e di* Ribellione.
RUBACUORI. Ru-ba-cwLri. Add. com. miochlatf, ed è il Pigliare o appropriar- RIBELLANTE. Ru-bel-làn-te. Pari, di
comp. indeci Che ruba . i eoeci, Lusin- si alcune carte di quelle che s'alzano, o Rubellare. V. e di' /KtaUonle.
ghevole, Attraente. [ la pera, dii ruta ebe rimangono, dopo essersi distribuite RUftP.LI.ARE. /fa-tal-tò-r*. Alt. Indur-
cor ripiena, da dii cor, e ruta» ripiena.] a ciascuno de* giuocatoci le sue privi- re a ribellione. V. A. V. e di’ /fitallar».
— 3. Ed in fona di af. detto di donna. legio di quel gioocatore che atra le car-
:
stameote ciò che appartiene ad stiri. celi. gali, reubair e robair , fa (riend. 'occupai ione di no sito follo con gran
[Lat. furari, ivrripàt, raperà. In pera. roboir, in ted. mutar, fa iogl. robber ,
celerità per aorpeesa ; dal v. Rubare
rubudtn e rubajuUn, in led. ratièra, In in dan. roffuer , in olaod. roomer , in preso pure in questo militar significato.
frane, dèrober, in isp. robar, in tugl. io isp. rebodor. ]
—
2. Dtconsi Ruba lori Dicesi anche Rubammo e Furto.
rob, in illir. grabili, io aaas. rywiran, delle strade o di strada gli Assassini RUBESCENZA. Ru-be-ecèn-za. Sf. V. e
in olaod. rooven, vaglion anche rubare. che sulla pubblica via assaltano e spo- di' Ervbescmsa.
In pera, ruba chi rapisce, e rahban la- gliano i ptssaggieri. 3. Per sirail. — RUBESTEZZA. /fata * lez zo. Sf. V. A.
dro di strada pubblica: rahban vieti poi detto di Chi toglie altrui le tovenzioof, Fieretza. Lai. rutur.)
da rah strada e ban custode ed Ippoeri 1 pensieri ec.
—
4. Detto degli Uccelli. RIVESTISSIMO. Ru-beslii-ti-mo. Add.
la. Nella stessa lingua rahbend ladro — 8. E per melaf. 6. E nel sigo. di — m. superi, di Rubesio. [ Lat. fsroeia-
di strada pubblica significa alla lettera Rubare, §8.-7.
Disturbatore. 8. — limai. ]
? tana ligio*. Ei pare che la Persia fu la Rapitore* RUBESTO. Ru-bè-eto. Add. m. Forte.
prima origine della voce, e che di là i RUBATRICE. /fa-bo-lrì-ce. Verb. f. di Robusto. ( In ebr. rahab render forte
Celti la diffusero per tutu Europa. V. Rubare. Che ruba. fortezze. In tr. nòatat di ferma strut-
Ruba e Rubatore.) —
2. Saccheggiare, RUBATURA. Ru-bo-tù-ra. Sf. V. A. V. tura ; e retai forte. ) —
2. Arrogante
—
Predare, Mettere a ruba ed a sacco , e edì’ Ruberia. (Lai. rapiitra.) Superbo. (Dall'ebr. rahab superbo.)
diccsi di Luogo, di Stato e simili.— 8. RUBRI A. /fù&-W -a. Sf. Boi. V. e di’ 3. Feroce, Fiero. ( Lei. ferox. Dai celi,
E eoa la eosa espressa in secondo caso. Robbia. gali, ro-baotk mollo fiero, molto selvag-
— 4. Spogliare rubando; e dicesi di ca- RUBBIO. Riibbi-O. Sm. Metrol. Sorta di gio.! —4. Pungente, Aspro. Frizzante.
sa. -*• 6. Assalire alcuno a fina di ruba- misura delle bisde. 2. E per metef. — Dal celi. gali, ro-bioradh mollo pun-
re. —8. Onde Rubare o Rubarsi cam- i
BUBBOLARE. Rubbo-là-re. Neut. ass. gente. ] —
5. Spaventevole, Tremendo-
mini. V. g 19. —
7. Per esteos. Ser- Dicesi del rumoreggiameoto che Fa la [ Dal celi. pii.
r o-baoth molto orrido ,
virsi per sue dell'altrui invenzioni o si- marina quando si vuol sollevare la tem- molto terribile.] —6. Rigoglioso, Tu-
mili, Appropriarsi i pensieri, le frasi ec. pesta. Dal celt. gali, rabal strepito. mido, detto di Torrente. [Io ebr. rohab
altrui. — 9. Per melaf. Alienare lo spi-
[
òieunduj.] ziose. Ila diverse gradazioni di rosso. guerle dal resto delle preghiere. 3. —
RUDI DETTO. Ru-bi-dM-to. Add. m. dim. La sua cristallizzazione è di diverse for- Diconsi Precettive le Rubriche che ob-
di Rabido. me, ma la più frequente è l'ottaedro re- bligano sotto pena di peccato ad osser-
RUBTDO. Rùbi-da. Add. m. V. contadi- golare. È completo d'ossido d' allumi- vare i riti in esse prescritte; e Direttive
nesca. V. e di’ lurido. [ Trovasi nel nio quasi puro, colorato dall' ossido di quelle che propongono semplicemente
Laurent e nel Littleton rufcfdua in que- ferro. I più pregevoli Rubini vengono ciò che debba farsi o no, io via di con-
sto medesimo senso. In celi. gali, ro- dal Perù, dall'Isola di Ceylan, dall'In- sìglio o d'istruzione.
bach ravido, aspro, irsuto , peloso. lu dia e da altri luoghi d' Oriente , il per- RUBRICA, /fù-èri-ea. Sf. Min. Nome di
ted. rouh rotto, aspro, duro.) 2. Op- — chè soo detti Orientali, ed anche di roc- un'argilla ocracea rossa , detta anche
posto a Morbido. ca vecchia per distinguerli da quelli Terra rubrica Matita rossa o sangui-
BIJBIFICANTE. Hu-bi-fi càn-te. Pari, di
,
Rohignlie. specie di Granaio assai duro, e dì color RUBRO. Add. m. V. L. Lo stesso che
RUBIGINE. Ru-bi fi no. Sf. T. I. Agr. russo molto scoro, e turchiniccio. 3. — Rosso. [Lat. ru ber. Rubar dal celi. gali.
Morivo delle piante più comunemente
*. A ire altre pietre ai dà ini propriamente robhar rosso.)
Rurgio?. [ Lat. rubigo. Dal lat. ruèer questo Dome: il Rubino del Brasile o BUCA. Rù-ca. Sf. Bot. Pianta che ha gli
rosso ; perché è distinto da questo co- Topazio roseo, colorito naturalmente o steli ramosi un poco pelosi; le foglie
,
lore. ]
artificialmente; il Rubino di Boemia o picchiate , lirale , con un lobo termi-
RUBIGLI A. Ru-bì-glia. Sf. Bot. Specie Granato piropo ; ed il Rubino di Sibe- nante più grande; fiori di un bianco
i
di cicerchia che ba gli steli alati, ram- ria, detto Tormalina rossa o Si beri te. aodicio venati di violetto
, , a grappoli
picanti; Ir foglie spadiformi, appunta- 4. Fig. e poetic. detto di Fiori di color terminanti le silique liscie. Fiorisce
te; i caprioli bitìdi ; i fiori grandi , ro- rosso. —5. E detto per le Labbra od
;
RCDBECHIA. Rud-bi-chia. Sf. Bot. Ge- vai anche arraffare, tirare » »è. Io ingl. avverò. A ruffola raffola , che vaio
nere di piante erbacee delia singeoesia, lo roff prender velocemente e senza di- quanto A roffa raffa. V. Ruffa g 2.
famigli» delle composte distinto dal- , stiozioae. In ar. rtf togliere.] 2. In- — RUFFOLA RE. Ruf fo-ìà-rt. N. aas. Lo
l'antodio eoa doppia serie di fogliaste, di I modi avverò. A ruffa rada , Alla stesso che Uufolare.
I fiori raggiati il ricettacolo palraceo
, ruffa aHa raffa , Di ruffa in rafia ,
RDFOLaRE. Ru- fo-là-r». N. ass. Man-
conico ed ,
semi col roargioc dentalo.
i
ed anche A ruffola raffila, che valgono giare col muso chino; ed è proprio delle
Contiene molle specie indigene dell'A- Con forza. Con violenta prestezza.— 3. bestie. (Dal lai. re piirt. iter.. a da (la-
re soffiare : evi è quel mandar fuor» cho
merica che si coltivano per V eleganza E Fare a ruffa raffa si dice quando soo
de’ioeo fiori. [Lat. Rudbeckìa.] molti intorno a una medesima cosa ,
fauno le bestie il litio grosso, ed il ri-
BDDDO. Rbd-do. Add. m. V. A. V. e di' che ognun cerca con gran presici za , e tirarlo , quando maugiano col muso
Rude. Rotto. —
2. Aspro, Severo, Ri- senza ordine e modo, di pigliarne il chino. In brett. ruffa e inghiottir cose
goroso. *
più che ai può. liquide nell' atto di ritirare il (iato : e
RUDE. Rù-de. Add.com. V. L. Rino, BUFFATA. Ruf-fà-ta. Sf. V. A. Sgraf- vai pure respirar l'aria, il vento ec.)
Aspro, Rigoroso , Lat. rudit. In
[ fiarne, S pellicciati)'!. [V. IVtim. di graf- RUGA. Rù-ga. Sf. . e
Grinza della pelle
iogl. dicasi rough. in led- rauA, in ua- specialmente della farcia. ( Lat. ruga.
fiare. In celi, brett. Aro/' graffiatura.)
gb. (iurta e rekedt , in olsnd. rute; RUFFIANA. Ruf fia na. Add. e sf. Mez- Ruga dal celi. gali, mg che vale il me-
Delle quali voci la R, specialmente unita zana prezzolata di cose tenere*. [V. Te- desimo. Nella Stessa lingua rosari pic-
al D , esprime l' impressione delle co*e tta. di Ruffiano.] cala ruga.] —
2. Per simil. detto delle
rozze. In ar. redo lapidea duri redhet , RUFFIANA. Sf. Ar. Me». T. delle saline. Perle. —
3. E fig. Macchia, Colpa del-
colle sassoso, aspro. Io «all. ruodh, io Vaso poco più basso della Retecalda l'anima.
pera, rad, io ar. redih forte- Di più iu circa quattro pollici. Se ne rontano RUGA. Sf. V. A. che per altro vive an-
tore coogedato con ooore dopo di aver V. A. V. e di* Ru (fiw timo. RUGALE. Ru-gà-le. Add. com. V. A. V.
dato moltiptici pruove di f>rza e di RUFFIANEGGIARE. Ruf-fia-neg-già-re. e di* Rurale.
sveltezza negli spettacoli romaui : cosi N. ass. Fare il ruffiano. RIGARE. Ru-gà-re. N. pass. Formare le
detto perché se gli dava per onorevole RUFFIANE LLA. Ruffia-nil-la. Add. e rughe. Arrogere, Corrugarsi.
distinzione una apeda di legno appel- sf.dim. di Ruffiana. RUGGENTE. Rug-gin-le. Pari, di Bug-
lata Rudit . [Rudit da rudù ernia roz- RUFFIANELt.A. Sf. dim. di Ruffiana. gere e di Ruggire. Che ru gge.
za spada. Altri sospetterà forse che ru- Ar. Mas. T. delle Saline. Vaso minore BUGGERE. Rùg-go-re. >• ass. annm. V.
di! sta dal celi. gali, reudan canna , della ruffiana. A. V. e di' Ruggire. 2. Per simil.—
perchè di canoa in su le prime era la RUFFIANERIA. Ruf-fia ne-rl-a. Sf Lo Far rumore.
spada che davasi in premio al gladia- st*sso che Rufflvnrsimo. RUGGHIAMO' TQ. /lug-rjlim-mèn-to.
tore.) RUFFIANESCO. Ruf-fia-né-tco. Add. m. Sin. Il rugghiare. (Lai. rugitut.) 2. —
RUDIMENTO. Ru-di mén-to. Sm. Primo Dicesi dell' srie, modi e parole di ruf- Per melai. Quel romore che talora per
principio di qualunque cosa. Rudi- [ fiano. ventosità si seole nel ventre e arai in-
menf um , q nasi erudinientum dal lai. RUFFIANESCO. Ruf-fia-ni ti-mo. Sm. testini; detto anche Borborigmo, G or—
eruditi erudisco: ed erutto da e* pari, L’arruffianare, Il fare il ruffiano , Arte enghamenio.
negativa, e da rudi! rono. Equivale a- e maniera da ruffiano. Lai. Unoei- RUGGHI ANTE. Rug-ghiàn-te. Pari, di
dunque a dirorzamentn.) fitum.) — 2. E fig. Artifizio.
[
ruere. Ruo dal gr. rhoo ruo. Nella stes- do, o per cominciare ad eccitarle. piccolo moggio, piccolo stajo.}
sia, vai
sa liogita rhoo impctu fcrof. In celi. RUFFIANO. Add. m. Appartenente a RUGG1ADELLA. Rug-gia-di l-la.Sf. Bai.
ruith correre.)
troll , rtiffianrsimo. Nome volgare di una specie di Cheno-
Hl'FFA, /)ùf-/a. Sf.Farii o Calca con- RUFFO. Rùf fo. Add. m. V. L. Di color podio erbaceo, comune ne' calcinacci, c
fusa «li molti nel prendere alcuna cosa. rn«s>) che tira al fulvo. [Lat. rufut.) distinto dal soo fetido odore. (LaUcAe-
[Ruffa ed arruffale dal tcd. raffen che RUFFOLA. Rvf-fo-la. V. usata nel modo nepodium foetidum.)
ISO
| \ i ,
Rie BUG n li B
RUGGINE. Rùggi ne. Sf. Fi». Quella stridore. In latte queste voci l'incontro RUGOSITÀ . Ru ga-ti-là. Sf. ast. di Ru-
materia di color giuggiolino, che ni gr- della R col G o col K è fatto per artifi- goso. —
2. Nume dato alle ioi-gnaglian-
oera in sul ferro , e che lo contila» ; è zio di ooomatopea. )
—
2- Impropria- zc o rilievi o incavi che si os-ervano
oo tritoss do di ferro, 1» cui i*olvere, di mente si dt-»se talora anche de'Cignali. sulle parti la cui superficie nun i ii«cia
color gitilo brano, ricopre la superficie — 3. Per similit. Detto d’ uomo incol- nfr unita.
del ferro quando è esposta all' axiooc lerito, di «eoli rinchiusi, di acque sot- RUGOSO. Rv-g<i-to. Add. m. Pieno di
dell' aria e dell umidità. [ Lai. rubigo. terranee. e simili. —
4. E detto del ro- rughe; altrimenti Gnor», Grinzoso.
Ruggini dal lai. rubilo * rubigini» : e more fi» tuono del ventre ;
più propria - [ Lat. ru?oiur]
questo dal lai. ruber rMM: poiché rossa men'f Gorgogliare, Borbottare. RUGOTTATO. Rugot-tà-to. Ad i. ni. V.
è la ruggine. | —
2. Or sraillii. dello RUGGITO. Rug-gì-to. Sm. li ruggire. La A. e prohabilm. falsa in luogo di Ru-
anticam. anche per gli ossidi idrati o voce che m -od» fuori il liooe. Lat. ru- go*». Pare frequentativo dell’ iisliann
rar bouali di altri metalli , al pari del gitus. ] —
2. Per simili. Gorgoglia-
I (
piombo, er. ; onde Ruggine di rame fu E detto dell' Uomo spo per le molte rughe.
detto il Verderame. Ruggine di piombi RUGGITORB. Rug-gi-tó-re. Verb. m. di RUGUMANTE. Ru gu-màn-te. Pari, di
il Carbonaio di piombo. 3. E per ai- — Ruggire. Che rugge. Rugumare. Che rugami Lo *les**n che
utili!. detto poelir. d’ Immondizie for- RUGGITR1CE, Rug-gi-lri et. Verb. f. di Itum inani e. —
2. E fig. dello dell'Ani-
male sul corpo umano.— 4 E fig. Im- Ruggire. mo, Che ripensa fra sé Riandante rol ,
mondezza o Impurità morale. 5. So- — RUGHETTA. R'i-ghet-ta- Sf. dim. di Ro o Riconcrnirato in so stesso.
pensieri»,
spetto di utile. —
6. Odio Sdegno o . g«. Piccola grinza. RUGUMARE. Ru -gu-ma-r r. Alt. Rima-
Mal animo. Lai. odtum indignano. ] RUGHETTIIfA. Ru ghet-tì-na. Sf. dira, sticare il cib» masticato, facendolo ri-
— [
di Rughetta. Ruga piccola, Grinza pic- tornare alla bocca. Lo stesso che Ru-
da' Naturalisti il Verde montano. 8. — cola. minare. —
2. lYr similit. Riconside-
Boi. Morbo delie piante : sono Min hi« RUGIADA. Ru-già-da. Sf. Umore che ca- rare o Riandar col pensiero; che anche
di un rosso cupo somigliarne alla rug- de la ootte e sull’alba dal cielo ne tempi diciamo Dìsgrumare. Lat. rrcogifure,
gine dei ferro, che vengono sopra Ir fo- sereni nell» stagioo temperata e nella
, menta rfooleere.) — [
3. Biascinre o Bi-
glie di alcune piante , ed in ispecic su calda. ( Lat. ro#. Rugiada dallo spago. menar lungamente alcun cibo per la
quelle delle graminacee quando intri- ,
roeiada che vale il medesimo , e che si bocca; detto scherzevolmente anche de-
stiscono. Altrimenti Rubigine. [ Lai. pronunzia rosiorfa; questo poi è dal Ut. gli uomini. — 4 N< as*. nel 1. signlf.
urtilo, rubigo tatorum] rot. come il roti» de'FraacrsL Altri da i
— E fig. nel
8. signif. del §. 2.
RUGGINE. Add. cono. Agr. Nome che si rot rugiada, e da rodo io rado. Ro» poi, RUGUM AZIONE. Ru gu-nva-sid-ne. Sf,
dà ad non sorta di pera, macchiata del aeeoodo più, deriva dal gr. drotot che
i
Lo stesso che Rumioazi jne. [Lai- rumi-
color della ruggine, che oggi più comu- vale il medesimo. In ar. reti aqua pau- ,
nali o.|
nemente «i dice Pera roggia. ca et irrorai)* , rurorijk aqua tenuiler RUIGL1E. /?u-i gii#. Sm. Dot. Nome vol-
RUGGINENTE. Rug-gi-nèa-te. Pari, di ei pausa.) —
2. Fig. Pianto , Lagrime. gare del Pisello spontaneo. [Lai. Pi som
Rugginire. Che rugginisce o Che s' ir- — 3. Per metif. Sollievo , Refrigerio. direna Lin. Come piiwm viene dal gr.
rugioisce. — 4. Prov. Pascersi di rngisda . come pese cadde; cosi ruiglis dal lai. ruif die
RUGG INETTA. Rug-gi-nét-ta. Sf. dim. le starne di Munte Morello. V. Patee- quello cadde; poiché questa piani» non
di Ruggine. Raggine leggiera. re , §.14 —
5 Boi. Rugiada del sole. sostenuta facilmente rade per terra.]
RUGGINIRE. Rug-gi-n i-re. Alt. Far rug- Specie d* erba che nasce per le prstene RUINA. Ru-i-na. Sf. Lo aic»*u che Ro-
ginoso; e N. ass. e pes». Essere imbrat- umide, le foglie della quale hanoo l’e- vina.— 2. Rupe o Terra scoscesa e fra-
tato di ruggine, e fig. Indebolir»), Ve- stremità circondata di luoghi peli, so- nata.— 3. Fig. Causa di rovina. 4. —
nir meno. V. e di' Irrugginire, Arrug- pra de quali sul levar del Sole si ferma- Per metsf. Danno, Disfacimento, Ster-
ginire. no le gocciole della rugiada. [ Lai. ro minio. Disordine.— 8. Furia, Violenza,
RUGGINOSO. Rug-gi-nó-to. Add. m. Che Solii, Drottra Lin. — 6. Med. Nome Rapina. [Dal gr. rkoo cuin impetu fe-
ha ruggine , Di ruggine. [ Lai. ruiigi- già dato ad una delle parti del sangue.
1
ror.] —
8. Stato di desolazione e abbat-
— Ruma di vita e
noitu.)
ruggine.
2. Che è di colore simile alla
—
3. Per simili. Denti ruggi-
rne» si dicono Denti coperti di materia
i
7. Eccl. Pasqua rugiada: Cosi antica-
mente fu detta la Pasqua rosata.
RCGlADATO. Ru-gvi dà-lo. Add.m. V.
timento.—7.
Mortalità —
Dicevi
8. Calcare
vale
mina vale
Mal capitare. Finir male ; ed è pleona-
m ,
putrida di rotore simile alla ruggine. A. V. e di’ Ragia doto. smo, come « hi dicesse ruara fn ruìnam.
— 4. Fig. e in sentimento osceno.— 8. RUG1A DELL A. Ru-giadèUa. Sf. dim. — 9. Dar mina, vale Procurar danno
Zool. Cucule rugginoso : C«aì chiamasi di Rugiada. —
Nuocere. 10. Menar rumo, vale Porre
volgarmente in Toscana uoa specie di RUGIADBZZA Ru gìa-déx-ta. Sf. Mor- a rovina, Cagionare rovine. 11. Met- —
Cuculo rossiccio e biauco fregialo di bidezza , Freschezza edicesi delle fo- tere io ruina, vale Rovinare, Disertare,
nero. glie e dell'erhe.
;
Guastare. —
12. Sommergere in ruina,
RUGGINOSO. Sm. Zoo]. Ucrelletto fora- RUGIADOSO. Ru-gia di to. Add. m. A- vale Procacciar ruina , Rumare.
•liere del genere delle passere, cosi sperso, Intriso di rugiada. ( Lat. rosei- RUINA MENTO. Ru-i-na-mén-lo. Sm. Lo
chiamalo a ragione del suo color di rug- dwz-] —
2. Per melar. Bagnalo, Molle. stesso che Rovlnamenio.
gine. —
2. Nome che si dà in alcuni [Lat. madidui. —
3. Fresco , Florido. RUIN ANTE. 7<u-i nan-te. Pari, di Rui-
luoghi della Toscana all’Anatra d' io- — 4. Detto di Pianta, vale Rigogliusa, nare. Lo stesso che Ro»ioanle.
verno, delta altrimenti Gobbo. Morbida ,
Fresca. — 8- Detto di Frutti RUINAUR- Ra-i-nà-re. All- Loslcssocbe
RUGGINUZZA. Sf. dim. nel senso medesimo.— 0. E dello delle —
Rovinare. 2. Fig. Sciupare. Guastare.
di Ruggine. Lo stesso che Rugginetu. Stelle. — quasi
7. Detto de' Bicchieri — 3. Perdere. —4. Dicasi Ruinar del
— 2. Fig. Co po'di sdegno, nel sìgoif. che inrugiadioo il corpo. 8. Boi. Fu- — ,
o per dolore. ;Lat. rugare, in pers.ghg- RUGLIONE. Ru-gliù-nt. Sm. Boi. Nome RUIRE Ru - i ra. N. ass. V. difrtt. V. L.
ridm, in celt. gali, roichd, in illir. ri- volgare di skuue specie di cicerchie, Rovinare ,
Precipito amento gitlarsi.
kuli taglioni» Il medesimo. In ebr. ra- come il Lothyrus lalifoliu* Lin,, il L. [Lat. rutto. Rito dal gr. rhoo rbe vale
ghuam strepito; io turco ghgrghyrdy lylvettrii Lin. il medesimo.]
181
» , —
RUOTA.
ed alla Fusaria volgare. a», nel 1. sign.—4. E Gg
fra sé.
3. Pensare — Ruà-ta. Sf. Strumento
di piò e varie sorte e materie, che sene
ri tondo
RULLA. Rùl-la. Sf. Lo stesso che Rullo. a diversi osi, girando , o volgendosi In
RULLANTE. Part.di Rullare. RUMINATO. Au-mi-iió-ro. Add. m. da giro. Prende diversi aggiunti secondo
Che rolla, Che gira. Ruminare.— 2. Fig. Considerato bene. la diversità degli usi e degli artefici ai
[Lat. reputalur.)
RULLARE. Bui là-re. N. tu. Fare ai quali serve. [Lai. rota. Rota dal celi,
rulli. Ruzzolare.— 2. Girare. Muoverci. RUMINA TURE. i{u-m»-na-t4-re. Verb.m. gali, roth che vàie il medesimo. Nella
(Dal frane, roularche sigulOea rololare, di Ruminare. Che rumina. — 2. E Gg. stessa lingua ruidhil, ed io altri dialetti
voltolare, e questo dal celi. gali, roi di Che pensa fra sé. celticirhod , rot e rhotha , in led. in
eimil senso. In iogl. Io roti, inted.ro!- RUMINaTRICG. /iu-mi-na-lri-ce. Verb. bclg.e nel dialetto della Fra atonia rad.]
Ifu nelle leggi sassoni roller» vaglionu f. di Ruminare. Che rumina. —2. Allegoricam. detto di quella attri-
,
picciola ruota.)— 3. Barcollare, Ondeg- seconda volta gli alimenti già inghiotti- vicissitudini, o come Sìmbolo dinotante
giare da banda a banda; e dicesi di Na- ti, facendoli tornare dallo stomaco nella la potenza che ai estende sa tutto P o-
viglio . iu opposizione a Boccheggiare. bócca ; é
propria d’ un ordioe di mam- ai verso. —
3. Di ruota in ruota
,
posto
RULLATO. Rul-là to, Add. m. da Rulla- miferi , rara nella specie umana. [Lai. awerb., vale Da una ruota all’altra.
re. Fatto girare attorno. [Lai. circum-
ruminai io] 4 . Prov. La piò cattiva mola dei carro
toluruf , circumajt fatua.} 2. Agr. — RUMORE. Ru-mò-re. Sm. Lo stesso che
— — •empre cig lia o scricchiola , vale Chi
Agg. di una Sorta di vino. Rumore. 2. Fig. Fama, Grido. 3. ha più difetti è sempre quel che più
RULLIO. AuMi-o. Sm. Mario. Il barcol- Aver rumore, vale Patir ooje, fastidii parla. (Lat. semper deterior
lar delia oave da banda a banda Il o simili. —
4. Far rumore, vale Rorao- rota perttrepii.]— 5. Per aimillt. Giro.
r ehiruli
che vale
,
meulo.
cui si stende la brada nel forno e ru lj di rapini. E per simllit. detto di qua-
limone.) —
2. Dare oe’ rulli fig. vale RUMOREGGIANTE. Bwmo reg-gidn-te. lunque Volatore. —
10 Onde Andare a
Saltare, Ruzzare
mero ne’rulH vale Esser inatto.
—
3. Esser senza no
4.
,
Fare a' rulli, vale Rullare.— 5. Prov. RUMOREGGIARE. Ru-mo-rog-gia-re. N. quelli di rapina. — .
cesi Rullo Quel pezzo di legno tondo , Serpe strisciando , il Fumo elevandosi
sopra del quale ai posano le gran pietre «freso che Rumoroso. in globi ec. — 14. Ed anche della detto
o travi , per muoverle più feci traente , RONCIGLIO. Bun-ci-gtio. Sm. Lo stesso coda de p«voni, — 15. Cosi
galli ec. di-
col molarlo. —
8. Agr. Pezzo di legno che Ronciglio-
RUNCINATo. Bun-ci-na-lo. Add. m.
cesi anche uoo Strumento a guisa d’uni
rotondo, ad uso di spianar I viali e rom- cassetta rotouda e che , girandosi sor
,
per zolle. Boi. Aggiunto per lo paia di Foglia in- un perno apertura del muro, serve
nell’
RUM. Ar. Mes.Srn. Liquore alroolico che taccata, e divisa io pezzi ineguali trian- a dare e ricevere robe da persone rin-
si ottiene colli fermentazione del succo
golari e volti indietro.
RUNICO. Bu-ni co. Add.m. Leti. Dicoosi
chiuse. —
16. Sorta di supplizio , osato
di cannamele , aggingneadovi quantità già presso i Greci, ed socne da moderni
differenti di progne di raschiatura di Runici, Rannido Buoi alcuni caratteri Europei. Consisteva nell’ attaccare ad
,
cuojo connato, di bullette di garofano, affatto diversi da tutti quelli siuore co- una ruota il condannato, facendola gi-
di catrame e di laccherò. nosciuti e ebe credo usi appartenere
, rare con molta rapidità, per cui egli vi
RUMARE. Ru-mà-re. Att. e n. Lo stesso alla lingua celtica. Trovansi intagliati perde# lentamente la vita tra dolori atro,
che Riitf ornare, Ruminare. [Probabil- au piclrre, rupi e bastioni oe paesi set- cissimi. L’azione di questa giustizia
mente da sincope di mgumarr. In ar. tentrionali d Europa e deila Tartaria. dicessi Rotare, Arrotare. 17. Ar. Mos. —
remm comedere.) 2. Fig. Riandar col — A buon conto non soo altro che gero-
gliflci del setlea trioue. [Dal celi. gali,
i
Ruote da carri, cocchi o simili, e Ruota
pensiero. assolutali), dicoosi quelle Ruote di le-
RUMAPIRA. ffu-fflà-pi-ra. Add. f. V. G. run segreto , mistero. Iu coraov. ed in goo, composte di pezzi di legno Incur-
Med Lo stesso che Rcamatopirle.
.
got. runa , io vecchio sa ss. gironi» vo- vali ad arco e riuniti insieme capo a
RUMENTO. Ru-mén-to. Sm. V. L. Ar- gliono il medesimo.) capo con calettature in modo da formare
che. Inlerruziooeche provava un augure ALNO. /Zu-no. Add. m. Leu. Lo stesso no anello circolare sostenuto da spran-
nell’esercizio della sua scienza pel canto che Runico. ghe egualmente di legno a guisa di ,
d’uu uccello. [Lai. rumentum. Secondo RUOLO, /toò-lo. Sm. Catalogo di nomi raggi , che lo coogiungono al ceoiro ,
Pesto, rumenfum è da rumpo io rompo. d’uomini. (Lat. album. In Irauc. ròte , spezie di cilindro assoli igl iato o cono ,
la forza motrice é comunicata da cavalli scinate dal peso dell’acqua che empie caricata eoa una chiave e trattenuta ,
o simili animali attaccali ad uno o più le cassette ond*è cinto il tamburo , e le per forza di molla, scoccava ad un toc-
bracci di leva piantati in on asse verti- uali si vuotano a mano a maoo che co, e girando sulla pietra del cane man-
cale , per lo più di legno , che gira in iscendooo. Talvolta , lo vece di coprir dava scintille, onde accendere la polvere
una bronzina e in un collare solidamente di cassette la saperficie del tamburo ci- posta per ioescalura nello scodellino di
fermati, 1' una sul suolo, l' altra contro lindrico, vi si stuccano con funi da' vasi tutte le armi da fuoco ; le quali perciò
una trave del palco superiore: quest'al- che ne fanno la veci. Queste Ruote da prendevano il nome di Arrhibusi , Mo-
bero tiene alla parte superiore una gran attigner acqua dieonsi anche Timpsoi. schetti , ruota. È andata io
Pistole a
mota che dà moto a tutto l’ ingegno, e V. Timpano. —30. A ciottoli. Sono una disuso dopo la metà del secolo zvii ,
che conduce un rocchetto conico di ghi- specie ai norie. V. A aria. —
31. A forze quando prese in sua vece la Martel-
si
sa , U cui asse comunica il moto agli centrifuga. Rnote composte di un certo lina. —38. Cerchione guarnito di pnote
altri ordigni ,
quali essa
a far girare i o umero d i tubi d isposti orizzon ta mea te I di ferro e di fuochi lavorati , che »i fa-
macchina è stabilita. Talora la ruota su i raggi d‘ un cerchio y al centro del ceva rotolar giù dal parapetto o dalla
ed il rocchetto souo a basso, e l asse in quale sorge no tubo verticale; tutti que- breccia d' una muraglia , per teoeroe
alto; e queste dlconsi Ruote scavallo sti tubi comunicano insieme liberamen- lontani gli assalitori. —
39. Ponte sopra
di campagna o portatili, essendo facilis- te, e ini limo maatiensi pieoo d acqua ; moto. V. Ponte , g. 15. 40. Maria. —
simo il collocarle.— IR. Acorona. Ruote Il tatto gin Intorno a questo tubo ver- Ruote dieonsi Certi pezzi dì legoo. che
dentale in coi le cavicchie che fanno l'uf- ticale poggialo sopra un pernio a rite- formaoo una parte dei castello . sia di
fìzio di deuti, e dette Piuoli, sono pian- nuto in allo in un collare; ciascaa tubo poppa, sia di prora.—41. Dicasi Ruota
tate in giro perpendicolarmente sul pia- orizzontale è forato verso la cima d' u- di poppa . Quel pezzo di legno diritto
no stesso dells ruoti; e quindi paralleli n‘ apertun latenle per cni scorre T •- che termina la parto posteriore delle
•II' assedì rotazione. Ruota a corona equa facendo una pressione sulla parete navi , ponesi quasi verticalmente solla
dicesipure negli orinoli da tasca una opposta alTapertun, la quale i la forza chiglia, e sostiene il timone ; le borda-
Serpentina I cui denti sono a sega. — motrice che fa girare il tatto , e la fona ture che coprono Y ossatura della nave
SO. Ad angolo. Quelle i denti delle quali Centrifuga accresce questa polenta. •I di dietro finiscono su di esse. Se ne
non sono ani piano della ruota. Si. — A 32. A pale. Ruote idrauliche nelle divide T altezza io decimetri per cono-
sega. Quelle i coi denti sono disposti qnali l'acqua agisce al basso colla sua scere fac meme Taluna cui si mantiene
1 1
obliquamente sulla circonferenza della massa cadendo da un piano inclinato T acqua al di dietro. É largo quanto ia
ruota. —
Si. A stella. Quelle le cui ca- sopra le pale o assicelle rettangolari chiglia. —
42. Dicesi Roto di puleggia
vicchie sono piantata sul contorno della attaccate sulla superficie del tamburo di scialuppe. La puleggia di getto odi
circonferenza, e vanno verso il centro ; nella direzione del pmluogamento dei ferro che si pone nel davanu e oel di
tal che la ruota può allora ingranare raggi. Talvolta le pala soa corvè; il dietro della scialuppa grande per levar
eoo io cavìcchie a uo rocchetto. 22. — meccanismo è allora alquanto diverso , l’àncora afforcala o un'altra àncora che
A tamburo. Grandi cilindri ne* quali ai e le macchine cbiamausi Rnote s pale Don si voglia levare col vascello. 43. —
fanno girare gli animali, die , attaccati enrve.— 33. A reazione. Ruote che gi- Ansi. Cosi alcuni dicono la Rotala o
ad un punto fisso per cui passa la ver- rano orizzontalmente per T urto della Roteila, detta anche Palella, Epigooato,
ticale della ruota, agiscono col loro peso corrente d acqua che entra per un’aper- Scodo ec. —
44. Leg. Ruota diciamo
—
e la forza muscolare. 23. A volta. Ruote tura del tamburo e scappa battendo un’adunanza di Dottori legati che giu-
da cani costruite per modo che le razze contro diaframmi inclinati , posti di dicano le cause eoo ordine vicendevole.
le quali sostengono i quarti , tagliate a contro agli orifizi! d’ uscita.— 34. Di — 45. Nome di Tribunale supremo in
forma di cuneo la cui cima poggia con- fianco. Ruote ove lacinia agisce pel suo Roma, il primo che cosi fosse appellato,
tro la colonna centrale , sono disposte peso e la sua velocità urtando la pale o perché io giro ardevano giudici in- i
circolarmente Intorno ad essa, io modo della mola alquanto al di sotto del pia- torno ad una tavola tonda, o perché con
da atrigoersi runa coll’altra, tenendosi no orizzontale condotto per Tasca di ordine vicendevole giudicano. Detto più
legate fra loro come le pietre d' nna rotazione; le pale ondè guarnita la cir- particolarmente Sacra Rota Rota Ro-
volta. —21. Dentate. Ruote la cui cir- cooferenza sono solidamente incavi- mana o di Roma. —
46. Onde Auditore
,
conferenza è guarnita di solchi paralleli gliate nella direzione de' reggi, o sotto o Uditore di Ruota, dicesi uno de' giu-
all’asse di rotazione , essendo esse nel nn angolo di 23 a 30 gradi ed in tal dici di esso tribunale , e io Roma è ca-
medesimo piano: le parli rilevate di guisa coprooo tutto il contorno della
,
rica eminente. —
47. Agr. V. Vicenda.
onesti solchi dieonsi Denti. Quando si ruota.— 35. Persiane. La mota persiana RUOTAMENTO. Ruo-ta-mtn-to. Sm. V.
fissano stabilmente salto stesso asse due consiste in un grso cerchio di legno so- e di’ Rotamento.
ruote o puleggie che si cingono di corde stenuto da razza sull* asse centrale di RUOTANTE. Ruo-tàn-te. Pari, di Ruota-
eterne o di coregge di cuojo mantenute rotazione; sul fianco deila ruota, e verso re. V. e di’ Rotante.
sempre lese, la più piccola si dice Roc- la circonfereoza , sono piantate cavic- RUOTARE. Ruo tà rt. Alt. e n. V. e di'
chetto, e i suol denti cbiamsosl Alette. chie parallele all'asse, che servono a Rotare.
— 23. Dicesi Ruota da arrotino, del sospendere alcuni secchi , i quali, gi- RUOTATO. Ruo M-to. Add. m. da Ruo-
fabbro, e Ruota assolutam. Quella che rando su queste caviglie , restano sem- tare. V. e dF /forato.
«erre ad arrotare gli strumenti da ta- pre verticali pel loro peso in qualunque RUOTATORE. Ruo-ta-tó-re. Verb. m. di
lio. —
26. Dicesi Ruota da lavorar pietre posizione della ruota. Può essa girare a Ruotare. V. e di' /foratore.
Jare , la Ruota del d»amantajo. 27. — forza di braccia , o d* animali , o anche RCOTEGGIO. Ruo-lig-gio. Sm. Quella
D*cesi Oriuolo a ruote , Quello che va della corrente stessa ove prende Tacque. pesta o impronto che si lasciano dietro
per via di ruote. —
28. Idraul. Ruote —.36. Mas. Ruota fiamminga. Nella le ruote della carrozze, carri e simili*
idrauliche: Quelle a cui il molo rotato- Fiandria per trastullo dei fanciulli si RUOT1NA. Ruo-ti-na. Sf. dim. di Ruota.
rio è comunicato da una caduta d'acqua osa uno strumento strepitoso , detto ia Piccioni ruota.
o dalla corrente d' un fiume , e servono oelli lingua Het upeliel, ebe significa RUOTINO. Ruo fì-no. Sai. dim. di Ruota.
a far girsre una macina, a muovere una fuoco di cerchio. Si compooe di nn Lo stesso che Ruotine.
sega, ad innalzare debraccinoli, a pas- cerchio di legoo , attoroo a cui si ap- RCOTOLARE. Ruo- to la-re. Alt. e n.Pro-
sare il ferro per trafila ad innalzar
. pendono molti campanelli o sonagli; nel priam. Girar come ruota, ed anche Av-
f acqua o a qualsivoglia altro effetto centro di esso vi è on cannello luogo volgersi in giro entro una cavità o si-
,
meccanico. Cosi chiamatisi ancora le circa mezzo palmo, il quale è sostenuto mile. V. e di’ Rotolare. — 2. Cadere
marchine che servono ad attigner Ta- da alcune cordicelle unite alla circonfe- rotolando. — 3. E fig.-4.En. paas.
cque , ancorché essa non ne sia la fona renza del cerchio, onde rappresala una 1
• (Lat- vertere le.j
motrice. Per lo più (ali Ruote sono ver- ruota di carro; s’inserisce nel detto can- >
' RUOTOLO. Rwi-to-lo. Sm. Volarne che
183
, , L .
BIS VB BUS
s' a* volge inaiente egualmente da’ due le della dleela raonadelfia. famiglia delle RUSSARE. /?u*-*à-r*. N. ass. Romoreg-
rapi; «li» era* perciò dal Cartoccio che amilacee . caratteri rato dal perigonio giare che si fanell’nlitare i n dormendo
si avvolga a guisa di cono. [Lai. vcjìm- di 0 fogliux/e, un nettario centrale ova- (Lai. zlertere, ronchi** or*. Da sinc. del
ma«. i
—
2. Dicasi Andare a ruololi , e to perforato, ed una bacca triloculare lai. ronchiilare che vale il medesimo.
vali* Andare in rovina. 3. Volerne un — con due acmi nel fiore femmineo. Con- Altri forse dal gr.rhoeso fui. di rhiso io
ruotalo, ai dice in modo basso per Mo- tiene molle specie , delle quali alcune strido ] —
2. Per estro». vale Dormire.
strar desiderio d' azzuffarsi, o d'esporsi indigene. Tra queste, il ruaeua aculeo- BUSSATO. Ruisà-to. Add. m.V.L. Ver-
a qualche cimento. —
I. Arche. Ruololi (ui, fu un tempo adoperalo in medici- mìglio, d'ito propriam. parla odo della
chUmnvaosi dagli antichi le loro scrii- na, perchè la sua radice ebbe fama di fazione de' Rossi in Roma , da I colora
ture in pergamena, le quali avvolgevano attenuante, incisiva, aperiente e diure- delle loro assise ne’gmochi del circo.
e quii ripirgavansi. Ma quelli che veg- tica ed era annoverata ira le cinque
, (Lat, rustatui.]
gunsi nella medaglie romane in mano radici aperitivo maggiori; detta sorbe RUSSBT. Rut-tét. Sf. Agr. Sorta di mela.
di consoli e iroperadori credi si signiti- Rumo. Raschia, Brusco, Bruscolo, Ipo- (Par voce di conio francese. Parnoo
rare altra cosa , e piti proba bil mente Ali», Camemirsior, Picca sorci. Pungi- trovasi in quell* lingua rou**ft. ma rcru#-
quella mappa che il primo magistrato topo, Pugoltopo. ;Lat.ru*ru*. Secondo telet in senso di pera di estate.]
alzata in aria per seguo di dover*! prin- ilL*mery, » uirut e sincope di ru*fieu*. RUSSO. Rut-so. Sm. Il russare.
cipiare i giuochi.—3. Ar. Mes. Tabacco perche molto di questa pianta conta- i RUSTICAGGINE. /?u-fti-eà]-gi-M. Sf. Lo
10 ruololi: Quello in barioni per fumare dini si valgono per coprirne gli oggetti stesso che Rustichezza. [Lat. rustici-
—
o per anuaesare. 6. Metrol. Usalo an- che veglino preservare da' topi. Con pili tà*.)
tie. in signif. di Rotolo, §. 3. fondamento però crederi derivare dai RUSTICA LE. Ru-tti-c.à-le. Add. com. Di
BllOTONE./fuo-tó-ne.Sm. accr. di Raota. celi. gali, ruìiij lacerare
, stracciare ,
villa. Di mntadino.
Lo stesso che Boloae. scorticare: e dò • motivo delle sue fo- RUSTICALMENTE. Rusti-cal-mén-U.
BUFALA. Ru-pa-la. Sf. Bot. Lo slesso glie dure, agirne e pungenti.) Aw. In falsa radicale.
che Rapalo. RUSIGNUOLO. Ru-ti-gnub-lo. Sm. Zool. RUSTICAMENTE. Ru-iti ca-mén-te. Avv.
RUTE. Ru p*. Sf. Alletta scoscesa e di- Lo stesso che Roaignuolo. 2. In — (aio modo rustico, Villanamcote. iLat.
roccata di monte, o di scoglio, o simili. ischerto R usignuolo di Maggio vale rut lire, barbare.}
(Lai. rup**. Rupet che Virgilio disse Asino. — 3. Prov. Conoscer l'asino dal RUSTICANO. R<i-tii-rà-no. Add. m. Lo
moni praeruptut, da rupi pari, di rum- ruaignuolo lo stesso che Conoscere il stesso che Rustirale.— 2. Cuntrario di
—
,
alo io rompo.) pao ila' sassi. V. Pan», g H3. 4. Dicesi Delicato, detto di Senso.
RUPESTRALK. /lu-pe-tlrà-le. Add. com. R usignuolo di pedule. Un ucrellrtlo RUSTICA fVTE. Ru-Hi-càn-f. Pari, di
Boi Agg. di pianta. Che nasce sopra le volgarm. chiamato anche Cannerone, il Rustirare. Che rustica. Che fa sua vita
rapi. (Lai. rupestralii.) quale frequenta i pattuii , sebbene fac- in campagna, t'ill-ggiaute.
RUPICELLA. /tw-pi-céi-fa. Sf. dim. di ciasi vedere anche lungi dalle acque RLSTICARE. Rusiisà-re. N. ass. V.
Rupe. net meae di Aprile. (Lat. lu*cmta pa- L. Villeggiare, Vivere in campagna.
RU PINOSO. Uu-pi nó io. Add. m. Erto o latfHr.] (Lai. rtuficari. IIinno Persiani rullo
i
Chino, Scorerai* , Diroccato. V. A. V. e RI SMA. Rii-tma. Sm. Ar. Mes. Varietà io sen**n di paga», regio , *alum: ed han-
di' Ruinoto o Rovinoio. [Lai. proertt- di vitriolo che misto con la calce viva no anche ruttar per invola pagi, e ru-
pfui.l formava presso gli antichi un depilato- itajiper agricola, Probabil mente queste
RURALE. Ru-rà-le. Add. com. V. L. Di rio dello stesso nome. voci sjou state trapiantate Italia dai m
villa, o Dell' agricoltura. (Dal lat. ru* RUSPA. Ruspa, St. L'esercizio dell» gal- Celli: poiché quei di Galles hanno ru-
«uri* «illa,) lina c dei polli per procacciarsi il cibo llar^ e rattach in senso di contadino ,
R13RICOLA. /fu-ri-co-la. Add. e sm.Col-| grattando eoi piedi. villano. Indi il lai. ni* e ruitieue e rt*-
11valore della campagna Agricoltore. RUSPARE. Ru-ipà-re. N. a**. Lo stesso
,
‘
aUmvL] —
2. N. pesa. Divenir rustico,
[Dal lat. rut , rurù campo, e colo io che Razzolare. Ruspare è probabil- I
e fìg. si dire d'uno che è Onestante, e
coltivo.) mente ona varietà di ratpare, di cui nondimeno pigila sempre e si duole
BUS. Sm. B»t. Genere di piante della pen* vedi l'etimo!. Altri stima che dal lai. dello stato suo zoticamente e senza ra-
taodria ingioia, famiglia delle terebin- rurpori sia sorto raspare io senso di an- gione; altrimenti Ruzzare in briglia.
tinarce. caratterizzalo dal calice diviso dar cercando, e quindi ruspar* nel sen- RUSTICHF.LLO. Ru-tii-ehclla. Add. za.
in 5 parli, la rorolla ipogina di 5 petali so di razzolare r simili.) — 2. Andar dim. di Rustico. Lo stesso che Rusti-
ed una bacca con un sol seme alcune . j
cercando al tasto checché sia.— 3. Prov. che! lo.
delle cui specie benché venefiche , si
, Cantar bene c ruspar male lo stesso ,
RUSTICHE TTO. /?u-i(t-chr MQ. Add. cn-
l
E tig. c rutpi è una monetR In corso presso i RUSTICITÀ’. À’u-*t«'-ei-zà. Sf. a*t. di
RU*v(,ELLO. 7?u-fré[-lo. Sn>. PI. Ruscelli Persiani ed i Turchi-1 Ru>tico. Lo stesso che Rustichezza.
c poti. KumH. Pieni lo rivo d'acqua. RUSPO. Add. m. Ruvido, Rozzo; e detto RUSTICO. Rit tti-co. Add . m- PI. Rustici
(Lat. rioui. Rutc'llo dal frane, rui*- di Pietra, s'intende Quella eh’è di grana e Rusticbi. Da contadino. Da vi Ha. (Lat.
sea u che vale il medesimo e che deriva gro*sa o reooM. con poca terra frammi- msztcui.] —
2 E perche l villani s«oo
.
dal basco mino di simil «coso. Altri il schiata. (V. corrotta da as/tro che in al- natnralinente rozzi ed Incolti, pi r simi-
credono cosi detto, quasi rivutcrUo da cuni luoghi d’Italia II volgo dice rospo. lit. prendesi, anche parlaudo di (osa ,
rtvufrului d imiti, barb. di ritma. come In turco merp aspro, ruvido, rozzo.] — per Rozzo, Zotico e simili. (Lai. rwhi.\
ramoscello da rumua. In gr. rhyax , 2. Aggiunti! delle monete, allora che co- — 3- Irragionevole, Scoli* eue»«jle. —
rhyaeot ruscello, r Leena flusso, scorri- niate di frcsci». oon hanno perduta nel Vituperevole. —5. All* rustica, p>sto
mento. in per*, rea’, dove la a’ si pro- maneggiarle la prima lor ruvidezza. avveib. Rusticamente e diresi anche
nunzia come quella di scialba , e Ira-
. !l-al. aspre, rudi*.) d'una maniera di legare libri. G.
;
i —
dot m «lai M-mnski per aqua, quae etili- RUSPONE. Ruspó-ne. Sm. St- Mod. Mo- Archi. Ordine rustico: Ordine partico-
*»w-« in campii contpicitur. In ar. rea* nna d’oro fiorentina , del valore di tre lare di architettura. -—7. Apparecchio
paura et irrorati* a«|na. In ebr. reaia* ruspi; ma prendesi più comunemente di pietre ruvide e grezze, che si dicono
gocce, stille.) 2. E per mriaf.— per Rospo. Bugne o Borze, le quali in alcuni ediG-
RL'Si'UlA. Raschia. Sf. Boi. Lo stesso RUSSANTE. Rui sàn-te. Pari, di Rana- di convengono. —
8. In forza dism.
Rumo.
«dir re. Che ru»*, Che romoraggia nell'ali- parlando di persona. Conta di»*). Villa-
RUnCO. Rusco. Sm. Boi. Genere di pian- to re in dormcudi*. no, Villico.
1M
D
,
vv RC V Hl'Z
BUSTICONE. /fu-iUcd-na. Add.m.zeer. RUTENIO. Ru-ti-ni-o. Sm. Min. Nome RUVIDEZZA. Ru-vi-dUz-sa. Sf. alt. di
di Rustico. dato da O^ano ad no nuovo metallo da Ruvido. Qualità di ciò cb'è rnvido, cioè
RUTA. Ruta. Genere di piente
Sf. Boi. lui riovrnuto nel platino greggio del scabro alla superfìcie; opposto di Levi-
della decaodria mooogìoia , tipo della Monti Urali nella Russia o Uutenia, dal gatezza. [Lat. aiperitae.\ — 2. Per me-
famigl'u delle rulacre I cui caratteri ,
rbe trasse il nome. taf. Asprezza di siile, di perole e simili;
sono: calice persistente a 4 o 5 divisio- RI! ETTA. Ru-tri-la. Sf. dim. di Ruta.
I opposto di Eleganza. (Lat. ruzticitat.)
ni; 4 o 5 petali uuguicolali; 8 o 40 sta- Bui. Ruta piccola e bassa. — 3. Zotichezza di tratto opposto di ;
mi; germe munito nella propria base di RUTICARE. Ru-ù-cà-re. N. paas. Piana- Corte-.!».
,
8 a 10 pori neilarifcrl ; capsula a 4 o 5 mente e con muoversi e dimenar-
fatici RUVIDISSIMO, ffu-m-du-av-mu. Add.
cellette polispeTme. Da queste piante si si. [Dal celi. gali, utharruick girare , m. superi, di Ruvido. [Lat. atjwrri-
estrae un olio acre e riscaldante, ma rbe traslocare, cambiare, muoversi, lo ar. mus.] —
2. Per me taf. Rozzissimo, Zo-
si adopera in medicina, massime ester- haerehtt moto <d hatreket muoversi.
, licbì»<imo.
namente sulle parti affette da paralisi Il Ut. ruo non ebbe mai seosu analogo RUVIDITA’. Ru-vi-di-tà. Sf.ast. di Ru-
osol ventre nelle coliche ventose. Tras- a quello di rutieore.] vido. Lo stesso che Ruvidezza.
sero il uome da’loro salubri effetti me- R UTIDEA. Ru-ti-dè-a. Sf. V. G. Boi. Ge- RUVIDO. Rù-vi-do. Add. m. Che non ha
dicinali. (In gr. ruo vale io conservo.] oere di pUote della peoiandria m«mogì- superfìcie polita o liscia. [ Lat. rudi*
— 2. Dicesi Kota comuoe o selvatica , oia, famiglia delle rubiacee. stabilito da impofituz. Lo la od. ruw , e l'italiano
ed anche Rata ssaololamenta , la più Decandolle, e cosi deuomiuaie pel loro ruvido sodo una variazione del ted. ra uh
comune specie di questo genere: pianta rugoso perisperma. (Lat. rotùlea. Da che vale il medesimo. Gli Ungheresi di-
che ha gli steli ramosi ,
lisci, alquanto rhytidoe o come altri pronunzia rhu- , cono nello stesso senso durva. Io oland.
grigi, a cespuglio, ma che possooo ele- Udot geo. di rftyfii o r/iuM ruga.] ruechtid ed io ted. rauAiyftetf ruvidez-
varsi anche tre braccia; le foglie piccio- RUTILANTE. Ruti-làn-te. Pari, di Ru- za.) —2 Per metaf. Scortese, Villaoo,
late, arcicompoate; le fuglioline un poco tilare. V. L. Che rutila. [Lat. ruti- Zotico. —
3. Rozzo , Non requisito
Carnose, lisce, bislunghe, ovate, inca- lali*.) Non gentile. —
4. Non amabile, Cru-
vate alla base; Mori di un giallo chia-
i RUTILABE. Au-li-ló-re. N. ass. V. L. do. —5. Rozzo, Zotico. 6. Aapro.—
ro, peduncolati , con quattro pelali , Rifulgere, Luccicare, Scintillare. [Lat. — 7. Ed a modo di un. Ruvidezza.
fuori drl terminante, che ne ha ciuaue. rutilare. In per*. ruderi color rosso; in RUV1STARE. Ru-ri-stà-re. AH. V. e di’
Fiorisce oeH'eslate, rd è indigena della celi. gali, ruadh rosso, ruaidh divenire Rovistare. —
2. Per metaf. Riconside-
Spagna e di altri luoghi di Europa. Esala o render rosso; iu Jogl. rd io sass. red, rare.
acutissimo odore, ed ha sapore acre ed io ted. roth rosso, lodi ruiitui senso m RUVISTICO. Ru-vì-eti-co. Sm. Boi. Pian-
amaro. Le parti di aita piu adoperate di rosseggiante, risplendente, e rutilare ta selvatica,che fa perle siepi, ed ha il
10 medicina aooo le foglie che ai danno per rosseggiare, rispondere.) fiorbianco a simililudioe di pina. [Lat.
singolarmente in Infusione. Se ne pre- RUTILITI). Ru-ti li to. Sm. V. G. Mio- liguitrum. Cosi detto , perchè stanzia
scrive talvolta l'acqua distillata. Questa Nome indicativo di uua specie d> mine- tra i rovi.]
pianta e uno degl" ingredienti dell’aceto rale di Titano , che è di uo color rosso AIZZAMENTO, «us-xa-méw-lo. Sm. Il
de'quattro ladri, ed ha qualità eccitan- assai vivace, fe questo l'Ossido di Tita- mirare. [Lai. fuaua, baio.)
te, rmmrnagoga ec. [Lat. ruta graveo- no, che altre volte dicessi Sclirrlo ros- RUZZANTE. Ros-sàn-tt. Peri, di Ruz-
leni Lin. Rhyte che molti pronunziano so. [Lat. rutilitkee. Da rutta ruga , e zare. Che ruzza.
rhute , onde ricavano il lat. ruta , è a lìfhoi pietra.] RUZZARE. Ruì tà re.N. ass. Far baje.
loro parere dal gr. rhyfira o rfcufrra RUTILO. Ru-ti-lo. Add. m. V. L. Lo Scherzare con altra o più persoae , con
conservatrice, poiché conserva la salu- stesso che Rutilarne. [Lai. ruftlua. V. parole o eoa mani. [Lat. latcivire, lati-
te. lo ted. dice»! ruote, io oland. ruyf l'ctim. di rutilare ] tare .] —
2. Dicevi Ituxzare in briglia
o uryaruif, in illir. rutta, io cclt. gali. RUTTANTE. Rut-tàn-te. Part. di Ruttare. e vale Scherzare abbondantemente e
rugh, in isp rudo, io iogl.rut, io frane, Che rutta. come a briglia sciolta. —
3. Dicasi
rhue. Il Bulle! ba il gali, rhui io que- RUTTARE. Rut tó re. N. asa. V. L. Mao- proveib. La mula vuole un paoe.che
sto senso medesimo, ma è voce che non dar fuori per la bocca il vento chè nel- razza e scherza in briglia, o sempli-
trovasi io altri dizionari!. ] 3. Dicesi — lo stomaco , con uno strepito ingrato. cemente Rimare in briglia quando .
ruzzo
lare.
—
4. Bssera in ruzzo, vale Rol-
—
8. Uscir# il ruzzo , Uscire il
nie polipetale, della quale la Ruta è il |
frrqueotativo di Ruttare. Esalar spessi nino dei capo, vale Noa aver più vo-
tipo. Queste piante snoo erbacee o fru- rulli. Ruttare frequentemente , ed an- glia di ruzzare; e Bgurawra. Perder la
1
9 S AB I AB
RUZZOLANTI SSIMO. rt»u-*o-lan-lU*i- SABADATO. Sa-ba-dò-foSm.Chlrn.Sale SABA TISICO. Sa-to-ti-imo. Sm. Fllol.
mn. Add. Ruzzolante.
io. superi, di formato dalla combinazione dell'acido Lo stesso cb« Sabatesimo.
RUZZOLARE. Ruz zo- Iò-r«- Àtt. Gettar sabatico eolie basi salificabili. (Lat.ee- SABATO. Sà-ba-to. Sm. V. Ebr- Nome
per terra la ruzzola, facendola girare; vada*.) del settimo dì della settimana, celebra-
e per simili!, si dice di checchessia SABAD1C0. Sa-òà-di-eo Add. m. Chim. to dagli Ebrei in memoria del settimo
che si rivolga per terra. [Lat. rircum- Nome d'un nuovo acido che Pelleticr e dì della creazione , e che fu loro impo-
polt-era, etrcumMrlere.] 2. Scendere — Cavendon hanno scriverlo nella Sabadi- sto da Dio di osservare sotto pena di
a precipizio. —
3. Indietreggiare in glia. [Lat.ceuadteus.) morte; Cristiani gli han sostituito la
i
modo sdrucciolo. Rinculare. 4. N. — SABADIGLIA. Sa-to-dl-$lia. Sf. Bot. Domenica ; gli Etoici lo appellavano
aas. Girare per terra , e direni della Pianta che ha il racemo o spiga sempli- Giorno di Satnroo. ( Lat. MÒtotum ,
rossola , e per similit. anche di altre ce; Bori di sei pelali ovali, tulli vol-
i die» Saturni. Dall* ebr. sabbath cessa-
cose. —
5. N. pass. 6. Marin. Met- — tali per una parte , gambettati quasi ,
tone, quiete.] —
2. Dicesi Sabato san-
ter io acqua una nave, tirare una na- pendenti. E indigena della China dei ,
to, e serondo i Greci , Sabato grande ,
ve dalla terra nell'acqua; più pruprlam. Messico e delle Anlillc. [Lat. cerntrwm Sabato de* lumi, per eccellenza a quello
Varare , quando si trasporta uua nave tabatilla.]— 2. Sotto questo nome vengo- avanti la Domenica di Resurrezione. —
dal cantiere nel mare. no pure io commercio ( i semi di detta 3. Prov. Non aver pan po’ sabati: si di-
RUZZOLATO, /luj-to-ià-lo. Add. m. da pianta, che sono acri, scottanti , e pro- ce quando vogliamo descrivere uoo che
Ruzzolare. muovono forile reiterali starnuti. Àdo- abbia da vivere varsameute Tolto dal :
RUZZOLONE, /iuz-xe-tó-nt. Sm.aecresc. pravansi come eccitanti il vomito e co- costume di pagare le mercedi agli ope-
di Ruzzola. Pietra grande da ruzzolare. me vermifughi; e principalmente per rai il sabato. Ime del lopert della setti-
RUZZOLONI. /iux-so-ió-ni. Avv. Ruz- ammazzare gl’ inatti che a' annidano mana. [Lai. friun» dierum commentimi
zolando. nei capcgli.ma furonoabbaodonati per- habere ]
—
4. Domeoeddio o Cristo non
chè prodocevano del bruciore alla cute. paga il sabato: dettalo esprimerne, che
(Delta dagli Spaguuoli che recamela di Il gaMigo può differirai ma noa ti to-
s America ctbadilla, che si pronunzia glie. — 5.
Esser più lungo o maggiore
,
o Sibilante. Essa ba due varii suoni: il preservare, lo illir. «aòfjudtfelj conser- bilito da Cassini con questo nome mi-
primo più gagliardo, e a noi più fami- vatore.) tologico , dedicandolo a Bacco Sabazio.
liare, come Casa, Asse, Spirilo ; l'altro SABAJA. Sa-bà-ja. Sf. Filo). Bevanda (
Lat. Sabaudia. ]
iù sottile o rimesso, usato più di ra- cavata dal frumento; specie di birra , SABBATINO. Sob-ba lì no. Add. m. V.
o, come Sposa, Resa. Accusa. Sdenta- di cui farerasi grandissimo uso nellTI- e di* .Sabotino.
to Svenato. In questo secondo suono
, liria. ( Lat. tnbjia. Dall’ ebr. o fenicio S ABBATI ZZARE. .Sah-to-lù-sà-r». N.
non si raddoppia giammai, nè anche si iota vino, lu ar. zoetah vinum , qnod ass. Festeggiare il giorno del Sabbilo ,
pone io principio della parola , so non mane bibilur; tebiet vimini. In pers. giusta il rito ebraico. [ Lai. tabbau-
quando immediatamente ne segue una tetbjare mosto , tcebiru bevanda rima- xare. )
consonante , come Smeraldo, Sdentato. sta da banchetto notturno.) BARBATO. Sab bà-lo. Sm. V. A. V. e di*
Posta in composizione co' suoi primiti- SABA NO. Sà-ba-tw. Sm. V. L. Arche. Sabato. —
2. Filo!. Congresso nottur-
vi ba forza molte volte di privativo
, , Specie di paunolino linissimo, nel quale no di streghe; altrimenti Tregenda.
come Calzare, Scalzare; Montare. Smon- avvolgevansi gl’ infermi che non pote- [
Forse rosi detto dall' esser il giorno di
tare. Alle volte d'accrescitivo, come vano sopportare altre vesti. [ Lat. sa - Sabato quello destinato a celebrare sì
Porco , Sporco ; Munto , Smunto. Alle tonimi. ] fatte adunanze. )
volta di frequentativo , come Battere . SABAOT. Sù-to-ol.Fitol.Y. Ebr. che si SABBELLIANI3M0. Sab fel-lbo-itl-mo.
Sbattere. Alle volte non opera nulla , use unicamente parlando di Dio. [I-at. Sm. Si. Enel. Setta cd Eresia dei Sab-
valendo lo stesso Campare e Scampare, sabìoth. lo ebr. txebaoih eserciti, onde bellianl.
Bandito e Sbandito, Beffare e Sbeffare. Iehova tsebaoth Dio degli eserciti: e SAROELLI ANO. Sab-ò*l-li-à no. Add. e
Consente dopo di se nel principio della per eserciti alcuni interpetri intendono sm. St. Ecel. V. e di' Sabelliano.
parola tutte le consonanti , salvo la Z Ir gerarchie d gli angeli, altri le stelle SABBIA. 5ùò'6i-<i. Sf. Sotto qnesto nome
Nel mezzo della parola, e in direna sil- che talvolta nella Bibbia «od designate intendono propriamente i mineralogisti
laba quando peraltro questa fa e im-
,
i
con questo nome , ed altri le milizie quell'aggregato di sostanre minerali gra-
posizione colla rimanente parola, riceve ebree. nelli formi o polverose ebe trovanti alla
)
dopo di aè le medesime consonanti, ma SABAOTH. Sà-baoth. Fllol. V. Ebr. Lo sapcrBcie della terra, talvolta in i>lrati
più malagevolmente e per lo più in , stesso rhr Ssbaol. di diversa profondità, talvolta sotterra-
composizione, colla prepusizione Bis o SAUATESIMO. Sa-ba-U-ti-mo. Sm.Pilol. te nel suolo, o costituenti il letto delle
Mis, come Disdetta , Misleale ; ma col Il rito e la religione del sabato presso ncque de' fiumi e del mare, che le tra-
C, P, T s’accoppia frequentemente sen- gli Ebrei. Onde Fare il sabatrslmo, vaio sportano continuamente e le de pongono
za difficoltà come Tasca , Cespuglio , Festeggiare il giorno drl sabato sulle rive. [ Lai. lotolum, tabulo. Sa-
,
]
, Sab-
Presto. Quando è posta avanti al C, V, '
baiizzare. Lat. laòtofismu». ) b«fuDi dall’ebr. tiiòurim aroma ssameo-
[
P, T, si dee pronunziare nel primo mo- SABATICO. Sa-bà-ti-co. Add. in. Aggiun- ti, aduna menti, aggregati. Nella stessa
do, cioè col suono più gagliardo, come to dato dagli Ebrei ad uno de' più no- lingua scintoli frammento, teiabor fran-
Scala . Sforzo, Vespa , Studio , Ce*to :
ma avanti al B, D. G. L, M. N, R, V si
bili periodi aouuali , ed era quello che gere. ] —
2 Dimmi Sabbie cristalline
constava di sette anni. quelle che sembrano risaltare da una
pronunzia col suono più sottile o rimes- SABATIGLIA. Sa-ba-ti-glia. Sf. BjI. Lo eristallizztzione confusa, e sono abbon-
so, come Sbarrare Sdegno, Sguardo , , stesso che Sabadiglia. dantemente spar-e ne’ deserti , nelle
Slegare, Smania Snello, Sradicare, SABATINA. sirppe, nelle lande, nel letto delTOcea-
. Sa-èu-fi-tia. Sf. D’cesi Far
Sventura. Avanti di sé ammette la L la sabatina , e vale aspettar a renare oo ec. secondo che sono pure od im pu-
:
,
-N, R in mezzo della dizione e in dhor- subito dopo la mezza notte del sabato re , servono a differenti osi nelle arti.
come Falso Mensa , Orso.
«a sillaba, , prr poter maogiar carne, o slmile. Diersi Sabbia aurifera, ferrifera, plati-
Raddoppia-i nel mezz. della parola SABATINO. «Sa-to-fi-no. Add. m. Di sa- nifera, stagnifera, titanifera, la Sabbia
,
come l'altro coosinauti, dove lo ricerca bato: e anche Nato in giorno di sabato; in cui si trovano sparse particelle di oro,
il bisogno.—1. S* coll* apostrofo
sta in- oChVuso di far qualche cosa nel sa- ferro, rame, platino , stagno , titano :
vece di Se e di S :
. bato. I queste sabbie -ouo ricce quarzose , atri-
l«0
. a
» AB sic SA C
lolite o granitiche, micacee, metalliche, Chim. e lini Nome dato da Desvaut ad
tari ebe si formano all'azione digestiva .
prodotte dall' azione dello acque preci- del ventricolo, umori alterati on genere di prìaripii immediati de've-
in nna ,
pitante*) io torrenti, oda li 'urto de* Tram- in-labili , che comprende In rosnnite , c
parole, materie morbose, che si suppo-
memi di roccia tra loro 3. Poeticarn. nevano raccolte nel ventricolo o negli le varie specie di zncraro- [Lat. lacha -
per Lido. —
4. Pro*. Seminare io sab- intestini ed a cui attribuitasi una mol- rinìtrt. Da Satthor zucchero ]
Operar scura frutto. Perdere il titudine di malattie. Detta anche Sa- SACCARINO. .Sac-ca- rì-no. Add. ra. Che
bia. vale
tempo e la fatica. ( Lai. olitili il opa-
vorra, Zavorra. [Lat. ntanv. Sabtmra lieoe delta natura dello rtiecaro. [ Lat.
rom perderà.) —
B. Ar. Uri. Sabbia o- 10 lat. è la sabbia grossa che si mi lle Mrekanaai. ] 2. Farro. Aggiunto —
raria. Orologio fallo eoo due ampolle , in fondo del naviglio perche non bar- ,
dato a sorta di cerotto. 3. Chim. Ag- —
oelluna delie quali passa la sabbia con- colli. Indi i medici bnn detto inòurru giunto dell'acido cavato dallo zucchero.
tenuta oel/alira io uo dato spazio di
nel senso di questo articolo. [ V. pu- SACCA RO. Sàc-ca-ro. Sin. V. G. Bot. Ge-
tempo e però detto anche Ampolletta. ni-re di piante originarie dell' Indie o-
,
re l'etim. di 5dforra.]
S Alt li [A LE- Sab-bià-rt. Alt. Coprire o SABURRALE. Sa bur-rà-le. Add. eom. rfentall, della trlund ria diginia , fami-
Ritmare eoo sabbia. Med.Che indica l'esistenza delle gabar- glia delle graminre. ad no solo cotile-
SA BBION CELLO. Sab bion-cèl-lo. Sm. re. Che è prodotto o formato da esse. done, che ha per U'po Vanendo taccha-
dim. di Sabbione.
Onde Lingua saburrale, Lingua coperta rifera, da cui si estrae lo zucchero , cd
SABBIONE. Sab bió ne. Sm. Terra are-
di crosta bianca o gialliccia. Lat. »a- è caratterizzato dal calice bit aire invol-
[
nosa che dicasi anche Sabbia.
, Lai. [ lurrnlti. | to In denta peluria, e la corolla di nna
aoiuiutn. tabulo. J —
2. Dimi Sabbio- SACATO. Sà-ca-to. Sm.V. G, Boi. Specie o due valve con re-la o senza. [ Lat.
ne maschio Uoa qualità di terra ebe di rosmarino infruttuoso, mentovato da taeeharum. In pers. ed in ted. teeker o
pende io rosso.— 3. Più particolarmen-
Apuleo. (Lat. stirolo».) teekker, in ar. tukker , tacar in lingua
te co»l cbiaroaiM) alcool quegli strati di
SACCA. Sàc-ca. Sf. Sorta di sacco, cpro- inalava, incoro io ksciariooec. ) — 2.
aabbia quarzosa finissima che trovanti Ar. Mes. Lo zucchero stesso. [Lat.sae-
priameote quella Bis»crla a due tasche
10 alcune rocce di gres friabilissime, e rharum.)
che (Kirtano sulle spalle frali mendi- i
khahk uncino. Nella stessa lingua io- Sacco. te, la rainoite . la olivi)* , la glicirriz-
baci» opera intrecciata. tina e la strcolina.
] SACCAJA. Sae-rà~ja. Sf. Sorta di sacco
SABELLIANO. Sa-bel-li-à-no. Add. e sm.
St. Eccl. Eretto seguace di Sabellic», I
o di bisaccia. [Lat. prrn.l — 2. Far sac- SÀCCATO. Sac-eà-to. Add.
Aggiunto per
m. Mcd. Che
lo più d* idro-
ca]"#, sacro n borsa . si dice delle ferite fa sacco ;
La loro eresia nacque nella Cirenaica , te rifannomarcia, che non si vede. [Lai. SACCELLIFORME. Azc-cel
IL/br.me.Add.
doude si sparse nell’ Asia e nell’ Italia. tn imo «imi tubtidere . eritum non ha- com. V. L. Bot. Epiteto c-n cui Mlrbel
Ne! ir secolo fu rinoovala da Pillino,
ed anche
bere.] —
3. E per metaf. Far sacra J indica la radiceìla che involge IVmbrio-
al presente è la dottrina dei
difesi anche dell* Accumular nell’iuler- tie delle piante, la quale pre-entasi nel-
Sociniani. Credevano essi rbe il Padre, la forma d'un piccolo sacco, f Lat. tac-
nn Ira sopra ìra.o sdegno sopra sdegno,
11 Figliuolo e lo Spirito Santo non sono relli [ormi i. Da jaceelivl usai > da Pe-
f Lat. icrnn irne addere. ]
che attributi, emanazioni urterò opero-
SACCALATTATO. Sar-ca-lai-tà io. Sm. tronio in luogo di MCrulNZ sacchetto, e
Diu , nel quale odo riconosce-
fiorii di
Chiù». V. e di’ JfvM(0> da forma figura, somiglianza.)
vano che una sola persona. SACCA!. ATTICO. Sac ra lài-iyco. Add. SARCELL10. 5oe-eéi-l«-o. Sm. V. L. Bob
SABINA. Sa-bi na. Sf. Bot. Specie di Gi- e *rn. Chim. V. e di’ Murila’. Gru-re di piante della famiglia delle ,
nepro , che ha il fusto diritto, molto SACCABDRLLO. Sor -rat -dìl-lo. Add. e borraggine?, ‘I quale comprende la 8«la
ramoso , che ai riera Ire e anche sei e sm. dim. di Saccardo; e si prenderò- specie detta «cirerfltum (onerulfitum ,
braccia; le foglie picdolisalmc , ovate, munrmcnte per Como vile. [Lat. aftUi albero con fiore provveduto d* un calice
appuntate, opposte, nummi. congiun- m
homo, ufi fa, abj eri t Aontuneto.l persistente, membranoso, rigonfio, sae-
te, embricate a guisi di quelle del ci- SACCARDO. Snr ràr-tlo. Add.esm. Mi- chifirme e quasi chiuso da cinque den-
presso. di un odore penetrante, amaro; lit. Quegl» che rondureva diet'o ag-l e- ti. [Lat, sarceiiium.)
le bacche di un torchino alquanto nero, scrciti le vrl tovaglie; dello uni he Ila- SACCF.LLO. Sac-ctl-lo. Sm. Boi. Con que-
é indigena dell'Italia, ed e sempre ver- giglione e Saccomanni : veci che pre- sto nume viene indicato d>» M ir bel il
de- Uà uoa varietà detta Tanta rie'a se :
sero origine dall* uso de’ tempi feudali frullo coperto d'un pericarpio uiembra-
ne trae una resina rd un olio volatile di condurre in guerra un certo numeri» nuso ,
fatto a modo di piccole sacco.
abbondante. R irritante rrnmenacuga, di gentaglia a piede tanto per le fati-
, [
Lai. sar cella I. )
anche
ratrretica er. Diresi volg. Pianta che del campo. alle quali i cavalieri non ;
SACCENTE. .Sne-cèn-fa.Add. esost.com.
dannata. Cipresso de' maghi. (Lai. *a- erano assuefatti quanto per portare le Cbe sa. [ Lat, pentii», sciarli, gnomi. )
bina , junijierur in bina Un. Sabina vettovaglie tu-'
.
11 Tassoni vuole che sareardo ahhra il tuo*-o. (Lat. $a<jax astufur. vafer-t
.
—
Il medesimo. Altri forse daH*rb r aeìofar .
il senso di saccheggiatore. 1 2. Per- — 3. Chi presame di sapere, Chi sfrata di
consumare logorare, essendoché le fo- sona vile e povera. [ Vuoisi cn*l detto sapere; cd In questo signif. oggi e più
,
glie di questa pianta si adoperano (ter per similitudine. Per altro ha‘8' In Ir. in um; altrimenti Seeeluto , Sciolo. —
eonanmare la carne morbosa. 1
mktjt ignohilior. sakytiPt ignobilicires ;
4. Gode Fare il saccente odel saccente,
BAROLO. Sd ito- lo. Sm. V. !.. Rena, Sab- ed iti lat. irquior nell'» «-tesso senso.) vale Mostrar prusunziooc , AOTctur di
bia. Sabbione. (Liti, tabulo, tabularti.] SACCARELLO. Sae-ca-rif-fo. Sm. diro. sapere,
SABORDO- Sa-bór-do. Sm. Ilarin. Fi.ro di Sarco. (I.at. «armiti*.] SACCENTEMENTE. Sac-cen-temén-te.
o cannoniera nella bordatura d'un va- SACCARH. Sac-ra-rid. Add. e sm. pi. Avv. Con saviezza ma
questo sign. in
scello, (ter cui passa un cannone. ( Di Arche. Corpo d» facchini privilegiati ,’ è V. A. [Lat. japianter.]
;
2. Prosuo- —
* e da bordo. } istituito in Roma sotto gli ultimi Ca- toosamente, Arrogantemente Astuta- ,
SABULO. Sa-bu-lo. Sm. V. L. Lo stesso sari, e seni» ano al trasporto delle mer- mente. [Lat. vufre. callide, petufunfer.)
(he Saboto. ci arrivate in porto. (Lat. laccarti. Da SACCENTERIA. 5ac-cenien-«. Sf. ast.
SABDB RA. ^ò-àirr-ru SL V. L. Med. Ma- aarrul sacco.) di Saccente nel signlf. del § 3. Sapere
terie crude, residui di sostanze alimen- SACCA RINITE. 5ae-ca-ei'nl fr. Sf. V.G. affettato a senta fondamento , Preauo-
187
Digiti zed t
,
BIG IAC .
* AC
rione di sapere , e più e-ie*ameote Ar- carica della polvere oel servizio de'pe- gua tagala sako , io mvdagascara ao- .
Sfacciateli*. |L*l. petulantia.) Indi i modi Caricare a tacchetti, Tirare ni in sass. arie, io brett. sae'h, io altri
SACCENTI NO. Sac-een fi-no. Add. asm a sacchetti. In questo signif. ia V. è dialetti celtici tach e :»h. io gotico, io
dim . di Saccente. [Lai. ardelio, eriolus.] andata in dUnso e nella milizia mo-
. led. in iwed. ed in belgico iark t io ar.
SACCEXTONE..Var-e*i»-ld-ne. Add. asm. derna la carica iolera a mitraglia, cioè seiakeraet, io dan. tate in i*r (navone ,
acrr. di Saccente ; e si prende per lo il sarchetto colla polvere e col tubo nel thukel, in uogber. zsak. io ingl. tack.
più io mala parie .dot per Chi presu. quale sono ordinate le palline, ha preso io fraoc. sac, in isp. loca et. lo base»
me sapere assai- [Lat. mogani* urdelio.) il nome generico di Cartoccio , tascata sagà saccoda donna io pers. $r$kit :
SACCENTUZZU. Sac-cen-tux so. Add. e alla sola lasca della polvere il suo par racco di giunchi in copto pitok panie-
:
sm. dim. di Sacceote. Lo stesso che ticolare di Sacchetto. — 4. Farm. Pezzi re.) — 2 Ed io sena» nvetaf.— 3. Spe-
Sa trentino. di paonolino io cui ai rinchiude . me- cie di panno rozzo e grossolano del ,
SACCHEGGI A MENTO.Scie-eJwg-gia-inA» diante un (Ho allacciato . quale he so- quale più comunemente si fanno sac- i
lo. Sin. L'aziooe del saccheggiare; Il stanza dalla quale vuo'si estrarre il elli — 4 Per similit. Borsa, ove ti po-
mettere, maodare a sacco una città, uo principio medlramentoso coti la infu- aranai le polizze od numi de cittadini
campo, uo villaggio, una provincia ec. sione u la decozione senta eh’ essa si
,
»s*a atemperare oel liquido. Talvolta Sarco dello stomaco n Sacro assolutati?,
SACCHEGGI ANTE-Sae cheg-gt'dA-fe.Part. r unic scopo di tale disposizione con-
• fu detto per lo Stomaco il Ventre. .
—
di Saccheggiare. Che saccheggia. ( Lat. siste uel permettere di ritirare facil- 0. Andarne eoo le trombe oel sacco ,
devopululor, depopulans .] mente il corpo dopo che II fluido sol- vale Andarsene senza che l'impresa sia
SACCHEGGIARE. Sac-cheg-gtà-re. Alt. vente esaurì la propria azione sovra di riuscita. Partirsi senza conclusione. —
Rub-ire e mandar a male tutte le robe esso.— 5. Talora pongonsi le medicine 7. Aver oel sacco; Noo riaver le corde
d'una città, d*un luogo, che ditesi an- in Sacchetti che si applicano sulle parti dei sacro. V. §. 23 8. Colmare il —
che Dare il sacco. Porre 0 Mettere a sac- inferme; e prendesi pure U contenente sacco , Aver colmo il sacro fig. vale . .
co, Fare il sacco. Far preda. Mettere a pel contenuto. In questo senso medico Fare io checchessia tatto il possibile
bollino , Depredare , Manomettere ec. si adopera pure Sacchetta e Saceuccio. eoo ogni s»prabbondanz«, Essere arri-
[
Lat. pruedari , depopulari. In frane, SACCHETTO* E. Sae-ehrt tó-ne. Sm acer. vato al sommo ec. —
9. Comprar gatta
sorcager, da tae sacco, saccheggi» in ; di Sacchetto. Sacchetto grande. iu sarco vale Comperar checche sia
.
isp. logorar; io mgl. (0 tack; in ungb. SACCIIIEL. Sae-chi-él. Sm. Dot. Nome senza vederlo : ed anche per metaf. di-
ziu&manycdm. ] —
2. E per ntrlaf. oggi ignoto d' una sorta d' erba. Forse re»! di per.«ooa a eoi è detta ima cosa
SACCHEGGIATO. Sac-ckeg già- In Add. l'iteri* Lm. [Trovavi nel dizionario te- per uo’ altra. —
10. Dare io no sacco
m. da Saccheggiare. [Ut. direpias, de-
'
desco franrese stampato in Strasburgo rifilo, v. g. 3|. —
11 . Dire ad akuoo
populoluf nel 1782 un’erba aucàri.che i Tedeschi rol sacco, vale Far di molto male a un»,
SACCHEGGIATORE. Sac -eheggin -tó re. dicono sarkel kraal e che vedasi In- e mostrar di farglieoe poco. 12. Es- —
Verb. ro. di Saccheggiare, dir sarcheg- doli* In frane, per talapsis Vorrà dire sere al fondo del sacco, fig. vale Essere
gia. ( Lnl. depopulalor, jiraedator, </e- I alatpis, erba chr, secando il Ricbelel, in fine. —
13. Esser due volpi io un
praeilalor. | produce un fiore a forma di ombrella o sacco , si dice del Bisticciarsi doe osti-
SACCHEGGI ATR ICE. Soc-theg gia-Uì- bianco o gridellino.] natamente 11. Fare
di continuo. —
et. Verb. f. di Saccheggiare. SACCHIBRE. Sar-chii-u. Add. e sm. Ma Bacon, vale Empiere >1 sarco, e figura-
Ispagna nel eccolo xm. Erano a -sai ri- ritrm. Da sacco» sacco. 0 para sac- In questo senso ditesi anche a-solula-
gidi. si astenevano dalla rarocedal vi- chetto.) menlr Come on sacco di gatti »e»iza il
no, vestivano abito assai grossolano ed SACCIUTELLO. 5ac-ct‘u tèWo. Add. e verbo Fare , o con altro verbo. 20. —
a foggia di sacco, doride trassero il no- »m. dim. di Sarciuto. Lo stesso che Far sarco, parlando di Tempo, è In
me. Vi fumo» parimente alcune reli- Sareeniuzro. (Lat. iciolui.] stesso che Far culaja , ciò* Minacciar
giose Sacchette che imitavano la vita SACCìUTEZZA. Sarciu-Ux-xa. Sf. Lo acqua. —
21. Mangiar col capo nel Me-
de' Fratelli della penitenza , ed ebbero che Siccrnterìa.[Lat.|iafuianfia.
siess'i j
ro , si dice di chi ha tutto ciò che gli
una casa in Paiigi, nella strada cui la- SACCIL'TO. Sric-dù-io. Add. adoperot» bisogna . venta darti vrrun pensiero 0
sciarono il proprio mime. n fona di sm. parlando di persona e ,
briga.— 22. Mettere in sacro, fig., vale
SACCHETTI NA. Sac-chet-tl-na. Sf.dlm. vale propriamente Siputo Letterato; Mngnere o Convincere altrui con gli
di Sacchetta. ma in questo senso è fuor d'uso 2.
,
Sacco. (Lai. saeculus.] 2. Mdii. Ta- «ridirne I più preferiscano, parlando di cosa, che gli saspetla, il suo dovere a
sca di forma cilindrica di tela odi la- , persona, Saccente. [Lai. ardelio, scia- uo gran pezzo. —
21. Sciogliere , o
na orila quale si racthiud- la polvere
. la». ]
Sciorre. Votareo Scuotere il aacco.Scior
per la rarica d uu peno d' artiglieria . SACCO. Sàc-eo. Sm. PI. Socchi m. e Sac- la bocca al sacro. Pigliare, Prendere o
esso adoperasi n so’o 0 congiunto col ca f. Strumento per lo più faito di due Scuotere il sacco pe' peli inni, maniere
tubo delia mrtraglia , o colle palle che pezzi di tela cucili interne da' due lati figurale , che vaglino» Dire ad altrui
legate ad un lacco gli si «oprappougo- e da uoa delle lette. Adoprasi comune- senza rispetto o ritegno quel ehe l'uom
00 . —
3. Involto o recipieule di l*la mente per mettervi dentro cose da tra- sa; e talora Dire tutto quel male che li
adoperato aoticamcntr per racchiudervi sportarsi da luogu a luogo. ( Lat. loc- può dire.— 28. Servir uno col capo nel
ie pollo della mrtraglia le scaglie e In , eut. In rbr. sa<] . in etiopico taka , io sacco, vale Fornirgli ogol sua comodi-
gragnnola e che si soprappouera alla
, |
giorgiaao sakuh, io egizio 10A. io lin- tà. — 26. Tenere il sacco , fig , vale
, E
8 AC • AG 8AC
Aiutare ad alcool a rubare , o a fare parte più o meno allungata ,
qualche secchi, e però anche appellati Saccofo-
I
27. Turnarc con le trombe nel Meco , meoti, od incarceramenti. 48. Anat. famiglia de' muse Iti , stabilito da Polis-
tale Tornare da «Icona impresa arnia Sacco lacrimale. V. Lagrim la, $. 10 sol De Beauvota, e cosi denotai ua te dal
proti! lo. r Lai. infetta re redire , Input — 46. Zool. G-oere di molluarhi. prò sacchetto contenente la polvere semi-
miat.l — 28. Traboccare il sacco . tig., poeto da Klciu por alcune «pece de ge- nale, scoperto nell'urna d una delle sua
neri turbo e paludi» desumendone il
1
» Irti». —
28. Trovarsi in un sacco, 6*., co. 47. Metro). Misura che vale tre SACCOGOMMITE. .S'ur-ro-qom-mi I*. Sf.
siaja in Toscana, ma che varia ne' di-
'
latto, direptio. Dal frane, zac che vale SACCOLATTATO. £ac-co-lu<-fà-fo. Sm.
abito di penitente. 33. Prov. Tanto — .
Inviluppo immediato che nella maggior Zool. Nome d'uoa classe di molluschi, comunemente detto Serro boccheggia-
,
parte delle erme vico fatto urgli orga- che corrisponde ai tuaiceri di Lama re k mento. (Lat. dirupilo, depopulntio. Dal-
ni smossi dalla membrana sierosa della ed agli acefali nudi di Cuvier ; c co»! T ungher. stalcmany che vale il mede-
cavità da cui escono e che spinsero in- datti perrbe provveduti d una specie di simo. ) —
2. Onde Fare Andare, Met-
nanzi a sé. Ogni Sacco erniario ba uo sacco. ( Da tacco « sacco , e pttero io tere, Porre aseccume non, vale Saccheg-
orificio che lo fa Comunicare colia grau giare.
cavità della detta membrana; un fondo SACCOFORI. Sac-cò-fo-rL Si. Bcel. Ere- SA CCOM AZZON .Sac-eo-ma x-zó ne. Sm.
opposto al »uo orificio; un corpo, che é tici della setta di Taziano , quali , o-i Sorta di giuoco usato per lo più da'coo-
cilindroide, sferoide, piriforme, biloba- strniandu d'aver rinunziato ai piaceri tadiui, che ai fa tra due , rbe cogli or-
to, unito o molti lobo la re; finalmente
, mondani ,
andavano vestiti di racco. ! chi bendati, e tenendosi vicini, cercano
tra questo corpo e l'orificio v' ba una Molti altri eretici Turano portatori di I di percuotersi a vicènda con uu panno
189
•
. —
, -.
S AC 8 AG 8AC
annodalo, per dare allegrezza alla bri- va legge, Quegli che ha ricevuto l’or- — 2. La ffl9ia della coostcrazionedelle
gala. dine ed il carattere del sacerdozio io ,
— 3.
chiese. Nel a. drl più Sacre per
SACCOMESSO. Sac-co-méi io. Add. m. virtù del quale può celebrare la messa, Le cose sacre, Tolto ciò che appartie-
da Sa re» «netterò. V. c di' Saccheggiato. ed amministrare i sagratami eccetto
i , ne ai culto divioo. (Lat. «acro.]— 4. E
SACCOMETTERB. Sac-co-mtl-te-re. All. la Cresima a l'Ordine. —
3. sommo Sa- per Feste religiose.
anom. e a. c»mp. Mettere a sacco. V. e cerdote: così prrs-i. gli Ebrei, i Romani SACRAMENTALE. Sa-cra men-iò-U
di' Succbaijgiara. re. è appellalo il Pontefice massimo. Add. ram. Di sacramento, Alt eneo te a
SACCONI. Sòo-co-mi. Sm. V. G. Zoo!. 6. IV r Sao-rdotesaa. sacramento. (Lai. «oerammlaii*.] 2. —
Genere di mammiferi ordine dei , dell' SACERDOTESSA. Sa-cer-do-U+aa. Add. Misterioso. —3. Agg. di Grazia.
rosicanti , siabililo da Cuvier Con un esf. Donna consacrata al ministero del- SACRAMENTALMENTE. Sa-era-men-
animalclto dell’ America , della figura le cose sagre presso Pagani, gl'Idnla-
i ial-mén-u. Aw. A forma o Per mezzo
d’ un topo e proceduto di secchi alle tri.ee. ìLat. licer dolina.] di «acrameuto. [ Lat. tacrawienuili-
nta ornile. Saj chiamò questo genere SACERDOTO. Sa-etr-dò-io. Add. asm. (er.)
(Noud.i-toma. ( Lai. saccomyt. Da «ac- V. A. V. e di' Sacerdote. SACRAMENTARE. .<?a-cra men-tà-re.
ro! sacro, e myt lupo.) SACERDOZIO. Sa-esr^db.si-a. Sm. Uno AU. Ammimsirare «aera menti. lai. I
SACCONACCIO.Nue-co-nàe-cvo.Sni. pegg. drgli ordini aagri presso i Cristiani, io lacrammia impartir!, minittrare; ta-
di Saccone. virtù del quale ehi n'è rivestilo può ce- crammto munire; tacra myi feria tra-
SÀCCONCELLO. Sae-con-citlo.Sm. dim. lebrar la messa ed amministrare tutti I dire.] —
2 N. pass. Riceverei sacra-
di Succine, alirmirnli Sareouciao. — 2. angramenti . toltone quello dell'Ordine menti e particolarmente l'Eucaristia.—
Guancialetto. (Lat. yuJviUui.] r della Cresima. (Lat. in cerdo f tum. ] — 3. li. aas. Far giuramento , Giurare.
RACCONCINO. Sac-ron-c\-no. Sm. dim. di 2. Ulicin e Dignità del Sacerdote , cosi [Lat. jurart.)
Saccone. Sa cc once Ilo. presso i Cristiani, rame presso gli Ebrei, SACRAMENTARIO. Sa-era-me»-rà-ri-o.
SACCONE. Srjc-c't-nc. Sin. Ar. Mcs. Spe- i Pagani et. Gli Ebrei avevano quattro Sm. Eecl. Antico ritaale, rauieoeoie le
cie di sacco grande , cucito per ogni specie di Sacerdozio.’ quello de’ He, dei oraziooi e I riti apperteoentl alla cele-
parie , a pieno di paglia, in forma di Capi delie famiglia . de’ primogeniti e brazione ed amministrazione de’ sagra-
materassa, e liensi io sul letto sotto le de’ patriarchi, «'quali spettava il dirit- menti. (Lat. .Sacr a men (or iui*.] 2. —
materasse. ]Lal. etile tira. trammtitia.] ta dì offrirei sacrifizi! a Dio Qoellodi- St. Eecl. Sacramenti rii oggidì diconsi
— 2. E semplicrm. accr. di Sacco. Melchittdech ehba la prerogativa di da’ Teologi gH Eretici che hanno pub-
SACCO! ERIGE. Sac-to-tè-ri-ge. Sm.V.G. rappresentare il sacerdozio di Gesù Cri- plicato e sostenuto dottrine erronee cir-
Zoo). Genere di pipistrelli cosi denomi- sto. Quello di Aroooe e della sua fami- ca l'Eucaristia. Tali sooo i Calvinisti e
nati dalle loro membrane a guisa di sac- glia , che durò per tatto il tempo della I Luterani. —
3. Sacra meotarii chia-
co, le quali costituiscono le loro ale. religione giudaica. Finalmente il sacer- mano i Luterani i settari! di Cartola -
(Lai. Soccoptcryx Da «arcui sacco , e dozi» di Gesù Cristo e d-Ua nuova leg- dio, Zuioglio e Calvino, i quali rigetta-
pttryx peno » . ala.] ge, la cui eternità è fondata sul giura- no la presenza reale . e sostengono che
SACCUCClA. Sac-cuc-cia. Sf. Lo slesso mento inviolabile della sua verità.— 3. l'Eucaristia è solo figura, segno , sim-
che Saccoccia, Trovasi aoche usalo per Vescovato, Be- bolo del corpo e del sangue di G. C.
SACCICCIO. Sac-ehc-do. Sm. dim. di nefìcio. SACRAMENTATO. Sacra-moe-tà-to.
Sacro. Lo st«*s*o clic Sacchetto. SACERDOZIO. Add. ro. Di sacerdote Add. m. da Sacramentare. Che ba rice-
SACCl.’LARII. iSar-cw-lu-rt-i. Àdd. e sm. De’ sacerdoti. Lat. tacerdotalit, eoclt- vuto i sacramenti e particolarmente
p], V. I,. Fiiol. Ciarlatani che guada- tiaiiicvt.)
(
l'Eucaristia. — 2.
,
Parlandosi di Gesù
gnavano il vitto colle loro
gherminel- SACIDfO. Sa-ci-di-o. Sm. V.G. Bot Ge- Cristo , vals Che i nell' calia consa-
le, cd erano pure borsaiuoli. (Lat. «ac- nere di piani» crittogame, delle fami- crata.
ati farti.] glia d»' funghi, e della seziona delle li- SACRAMENTO. Sa-era-iudo-fo. Sm. Pi.
SACCI LO. Sàe-cu-lo. Sm. dim. di Sar- coprrd iacee, caratterizzai» da toberco- Serramenti m. e Sacramenta f. lo geoc-
co. V. L. Lo stesso che Sacralo , Sac- Ictii biuci iformi. neri, emisferici . che relè denota Segno d'uoa cosa santa o
chetto. sotto nn’epldermide ripiegata contengo- sacra; cd è anche l'Aziooe per cui oca
SAGENA. Sa-ci-ro. Sf. V. L. Arche. Bi- no degli sporidi! numerosi. [Lat. «oci- rosa è resa «aera. [Lat. ascramastaon.
penne oscure pe'sacrilizii , cosi chia- rfttim. Dim. di tocco* sacca.) Dal lat. taeer sagro.] —
2. Nella Chiesa
mala in linguaggio sacerdotale, [focena SACODIO. Sa cò dùo. Sm. V. G. Min. Cattolica Romana è un Seguo sensibile
dal celi. gali, «rùm colletlu. In ar. Specie d’amatista. di color violetto ten- della grazia santificante, Sostituito da
sikkm se/dnet vai pure coltrilo.]
•<
dente al giallo. (Lat. «tfcocfiui. Questa Gesù Cristo. —
3. Per ecceltrata L Eo-
SACERDOTALE. So-cer-do-fà-la. Add. V. crede»! derivata da «ora* voce in- c* ristia. (Lai. tacrum tnyvlrrvum , «u-
eom. Di aarrrduie, App riunente al sa- i
diana che significa colore del giacinto.
,
charittia.) —
4. Il luogo dove
si con-
cerdozio. Lat. sacerdotali!.]
|
2. On- — In ebr. tohhoreth che molti pronunzia- serva I* Eucaristia. —
8. Cosa secreta
de Abili, Ornamenti sacerdotali diconsi no incererà giacinto pietra, e fabhciic o mostrata da Dio, Miracolo o altro Sa-
Quelli di cui si riveste il Sacerdote per tacaic giacinto fiore.] cro segoo. —
6 Giuramento : ed in
celebrare In messa.ee. — 3. Leg. Beor- SAGOMA. Sà-co-ma. Sf. Archi. V. edi’ questo senso gli sntii hi dissero anche
Gcit sacerdotali diconsi da' Canonisti Sagoma. Saramcnto. [Lat. jutjurandum, tacra
qur' benefìzi! che non possono easrre le- SACONDRO. 5*-còo-rfr». Sm. V. G.Zool. menlvoi.l —
7. Onde Fare sacramento,
gsìmettie posseduti se non da chi è ne- Gcnrre di scalfii liberi, quali presen-
i vale Giurare. —8. Velaziooc o Vela-
gli tird’iil sacri.— 4. Arche. Giuochi tano una specie di Meco c**rtilngiooso. mento delle Mooache io occasione deila
sacerdotali; Giuochi che i sacerdoti ro- [Lat. «ucàondrut. Da «accor sacco , e Inro professione nella religione.
mani davano ai popolo nelle provin- chondrot cartilagine.] SACRARE. Sa-rròre. Att.V. L. Propria-
cia. SACONITE Sa-co-n\ te. Sf. V. G. Zool. mente Dedicare a deità Far siero ; e ,
SACERDOTALMENTE. Si-eer-do-azl- Genere di animali fossili, proposto da ditesi di luogo, di persona, ec. (Lai.
métv-te. Aw. Da tareidote. (Lai. more Rsfìnrsehi, che egli erede prossimi ai «orrore. ] —
2- Coniacrare il corpo e
tei rifuraeerdotum 2. Vestito m- -
1
— Molluschi Aseidiani, ma che sembra- il «angue di Gesù Cristo. 3. Rico- —
ccrddtalmeuie vale Vestito degli abiti no essere niente altro che l asse dun noscere e Venerare per santo Cano- ,
sacerdo'ali. polipo, e cosi denominali dalla loro nizzare.—4. Ditesi Sacrarla e vale Di-
SACEH DO TATICO, .«Su-rrr-dtMA-ti-eo-Sm torma a foggia di sacco. [LaLtacontfet. re sconce parole per istizza, Bestera-
V. A. V. e Sacerdozio.
di' Da ioccoi sareo.] nilarr. —
8. N. pass. Consacrarsi. De-
SACERDOTE. Saetr-dò-te. Add. e sin. SACOPODIO. Sa co- pi». di- o. Sn». V. G. dicarsi. —
6. Dare II sacerdozio o ’l ve-
Quegli ch'è dedicalo a Dìo per ammini- I
180
,, —
BAV SAC S AC
«girlo ed otturo de templi nel quale consiste in qualche offerta fatta a Dio civile denoti principalmente quello in
non pule vino entrare che sacerdoti, i per onorarlo , Mario , ringraziarlo o cui una pmon.i morta 6 «.tata sotterra-
e donde prudevano talora gli oracoli. placarlo. —2La vittimi stessa del ta. —IO. Agg. di Ordine Ordini sacri
—
:
go dorè sì buttano e versano ie lavatu- sa. — 6. E nell'antica legge, Sacrificio 13. Agg. di Speco. Sacro speco poetica-
re de’ vasi , paoni e simili che servono di propiziazione. V. Propiziazione, g. mente per l’Antro delle Muse. 14. —
,
immediatameota al sacrifizio. [Lai. sa- 4. — 7. Dicesi Fare sacrificio e vate Agg. di Vergine per antonomasia e
:
SACRATO. Add. m. da Sacrare. Fatto sa- di Roma, cosi chiamala, perchè in essa
zione od Usurpazione di ciò ch’è sacro
cro, Consacrato, Dedicato. —
1. Sacro Delitto che ai commette circa le perso-
,
—
2. SACROCOSSAI.GIÀ. Sa-cro-cofsal-gi-a.
SACRIFICANTE. Sa-cn-jt-oàn-te. Pari, Tener tra ’I sacro e’I sesso: motto preso Sf. V. G. L. Med. Costalgia con dolori
di Sacrificare. Che Mcrifiea Sacrifica- da'Latini, inler tacrum et jaxum. e vele •enti Dell'osso sacro. [Dj tacrum sacro,
tore. [Lat. Meri/tonu.)
,
Togliere, Rimuovere , Reprimere e si- partenente alla divinità , Dedicalo al comp. Anat. Che t relativo il sacro ni
mili. — 4. Fa detto eut. Sacrificare culto divino, Contenente cose di religio- alle ossa Iliache; ma diedri in (artico-
alcun Dio col quarto caso invece del ne, Consacrato dalla religione re.; op- lare dfil’ArltcoldZione o sinfisi che uni-
terzo. — 5. Dicesi Sacrificare alcuna posto a Profano. [Lat. tacer. Sacre dal sce insieme gli ossi sacro e eo»aa e , e
cosa a qualcheduno, e vale Rinuoziar- gr. teeot tempio. Secondo alcuni , vira del Legamento interposto tra detti ossi.
vi, Privarsene. —
6. Dicesl Sacrificare dai gr. taot sano, intero, illibeto, ecer sacroiliotrocanteiua.no. Sa cro-
il suo tempo, la sua vita ec. V. Tem- cuore. Inebr. tugar luogo chiuso iu- i-fi-o-lro-can-le-ri-à-no. Add. e sm.
,
po e Vita. —
7. N. ass. Far sacrifi- ckaehh casetta, tabernacolo spelonca. comp. Nome dato da Dumas al muscolo
—
,
0
cio. [Lai. sacrificare.] 8. E coli Presso gli Arabi zoeArel è nome d’idolo: piramidale della cosila , da Cbaussier
caso di cosa, o il 3° di persona, mai tccchrct da zac Ar vai pietra e tachre- chiamato Sarrotrorantcriano. [Lat. zo-
:
antiquato. — 9. Celebrare, Dir la mes- lullah è nome di ona pietra nel tempio crot'Iifrochanfarianuz.]
sa. — 10. Io questo senso ancora fu di Salomone, lo per», tcegerf buono , SACROlSClll AT1C0. Ao cro-i-zchi à-ii-ew.
detto Sacrificare il sacrifizio dell’ al- venerabile egregio. Iu celi. gali, ziztr
. Add. m. comp. Anat. Agginoto di d un
tare. prudente, fermo, sagace; facair e togati legamenti membraniformi che raffer-
SACRIFICATO. So-cri-fi-eà-to. Add. m. sacerdote. Iu ar. tagùi pronus adorans.] mano I* articolazione sacrniliara , c rbe
da Sacrificare. (Lat. immolata*.] —
2. Augusto, Venerabile. 3. Grande, —
ai distinguono in due: Maggiore*» Po-
SACRIFlCAT0RE.5a-crì /f-ea t<J-f*.Ver- Solenne, Immenso. 4. Esecrabile, detto — steriore che si estende dall' estremità ,
bal. m. di Sacrifica re.CbeMcrifica. [Lat. alla maniera de'Lslini. (Lat. tacer, exe- posteriore della creala ilìaca , dalle co-
tacrìfictu.) —
erandut.} 5. Agg. di Collegio: il col- ste, ed un po’ dalla parte posteriore del
SACRIFICATRICB. Sa-er*-£-ca-lri-c*. legio de' cardinali.— 0. Agg. di Fibra sacro, e del coccige, alla tuberosità del-
:
Veri», f. di Sacrificare. Sacre fibre per Sacre vittime.— 7. Agg. l' ischio ; Minore od Anteriore , che si
SACRI FICA Z IONE. Sortir fi- co- zi-ó-ne. di Fonte o di Lavacro Quello ove ai porta dai lombi del sacro e del coccige
Sf. Il sacrificare , L’atto di sacrificare. prende H sacramento del battrtimo.
:
—
alla epioa ischiatica. (Lat. tacroitchia-
(Lat. taerifraiio, tacrificium.J 8. Agg. di Libro ee. : Libri sacri, Let- ticut .)
SACRIFICIO. Sa-cri-fi-ci o. Sm. Attoso- tere sacre, Sacre carte, diersi per eccel- SACROL0MBARE.5b-ero-I«mv-6à-rr.Add.
leooe di religioni», con cui si manifesta lenza te Sacra scrittura. 9. Agg. di —
e sm. comp. Aoat. Musco'o pari eri al-
I
191
- —
,
SAC fl A E R A E
del Mero , e dalla parte corrispondente SAD1RLANDA. Sa-dir-làn^ia. Sf. comp nel legno altri fori alquanto maggiori
della cresta Iliaca, portali al vertice delle V. A. Ar. Mes. S.ja d'irlanda. d< quelli che posta n fare i succhielli
ipofisi tra» ver» delle vertebra lombari, SAD1SFARE. Sa-du fò-re. All. ts. V, comuni. —
11. Eccl. Quel caodrlliere ,
all'angolo deH’aodici ultime coaie, alla e di Saliiftire, òoddufare. dove si pongono te quindici candele nel
tuberosità della prima , ed al tubercolo SA DISFATTO. Sa dri-fat-lo. Add. ro. da tempo degli Uffleii della settimana san-
posteriore delle ipofisi traaverae delle SadUfare. V. e di’ Satisfatto , Soddii-
ta; altrimenti Saetti e. —12. Aslr.N.mo
cinque vertebre cervicali inferiori. [Lai. faito. d'ima costellazione dell'emisfero boreale.
tncrolombut. tacroUmlnlii .] sa datazione. Sa-du fa «ió-na. sr. v. — 18. Boi. Pianta che ba le foglie radi-
SACROLUMBIO. 5a-croriùm-W-o. Add. • di’ Sai rifai urne. Soddisfattone. cali, Mettiformf. acute, lucide, eoo lun-
e »m. comp- Aoat. Lo stesso che Sacro- SA DUCEI. So-du-ci-i. Add. e sm. pi. St. ghi pezioli; fiori bianchi , a verticilli.
i
lombare. Ebr. Discepoli di Sadoc, che formavano Fiorisce nel Giugno, ed e comune nei
SACROSANTO. Saero-sàn-to. Add. m una delle principali Mite tra gli Ebrei. fusai, nei peduli, ec. Chiamasi con altro
comp. Sacro e santo. [Lat. uurotan- Essi negavano l'immortalità dell’ ani- nome Birba silvana. ILat. tagiitaria
etua.]— 2. Arche. 1 Romani davaoo que- ma, le pene e le ricompense dell'altra tagittifolia Lèn.J
sto epiteto soltanto alle persooe ed alle vita, resistenza degli Angeli e la risur- SAETTAME. Sa-cMÒ-ma. Sin. Quantità
rose dichiarate Mere ed inviolabili, lai rtiiooe de' Corpi. Erano inesorabili di saette. Armi da aaeuare. [Lat. zagit-
che incorreva la pena di morte chi le quanta alle punizioni da infliggerai al larum mùtilia tela, «izzilia.)
vie.
vilipendesse o profanasse. Tali erano I colpevoli, e facevano osservare le leggi SAETT AMENTO. 5a-el fa-mèn-lo. Sai.
tribuni del popolo , i suoi edili , i suoi colla maxima severità. Stavano al puro L‘ alto del saettare , Scagliamento di
decreti ec. testo de la legge, «sostenevano ooo do- saette. —
Quantità di Mette. [Lat. mta-
SACBOSClATICO.5a-ero.sev-d-ti-eo.Add. v ersi osservare c he
q tie lo che vi è scritto.
I ailia, «agiifarum «ii.J
m. comp. Aoat. Aggiunto dato a due SAEPPOLA. So-dp-po-la. Sf- Boi. Nome SAETTANTE. 5a-*t-tón-fe. Pari, di Sset.
legamenti. Chiamasi l'uno Posteriore o volgare dell'fHyecon canademe; pianta tare. Che saetta.
Grati legamento .sacrosciatico , ed è si- annua alta circa un braccio eoo foglie SAETTARE. Sael-tà-re. All. Ferir con
tuato nella parte Inferiore e posteriore strette e pelose e molti fioretti bianchi; Metta o freccia. (Lai. tagiuore) 2. —
del bacino; l'altro dicesi Anteriore o nativa dell' America e fatta comune in Gettare. Scagliare e Tirare saette. [Lat.
Picroio legamento , ed è situato avanti Europa, «midere, /oculari.)— 3. Per si mil. Sca-
al precedete . ma è più piccolo , largo SAEPPOLARR. 5a-ep-po-IA-r«. Alt. e n. gliar checchessia con forza; est può
nell'interno ecoufuso in parte con esao. Agr. Tagliare alle viti, per ringiovanir- adoperare eoo bella proprietà nelle cose
Questi legamenti servono a compiere il le, il pedale sopra II Meppolo. moderne.
militari 4. Battere co'tiri —
bacino nel davanti , ove esso mance di SAEPI'OLATO. Sii-tp-po-Ùi-to. Add. m. Dominare uo luogo.—fi. Per metaf. Fe-
pareti ossee. Agr. da Saepp«lare. rire acutamente, detto di fuoco, di rag-
5ACR0SPINALE. Sa-cro-epi- nd-le. Add. SAEPPOLO. Sa-éfi-po-lo. Sm. Agr. Tral- gio solare e simili, ed anche detrazione
e sm. Cump. Anni. Muscolo , il quale cio.nato sul pedale della vite, lasciatovi ratta aulì animo da coccola passione.—
riempie quari affetto il solco incavato dagli agricoltori a fine di rinvigorirla , 6. Dic«-»> Saettar la Luna e vate Darsi
fra le «potisi spinose deile vertebre e le segando il pedale sopra detto tralcio. ad opera sciocca e frustranea.— 7. Diresi
apolìsi spinose e le roste : forma un fa- [Da sinc. del lat. tupra pullulane che Saettar saette per lacoccar Mette. 8. —
scicolo carnoso mollo grosso , alquanto pullula toyra. Altri da taeilolo quasi N. Ba*. nel t. sigoif.- 9. Folgorare.
.
appianalo, ristretto a bisso , più largo che il germoglio s-a vibrato dal tronco.] IO. E n. pass nel 1. sigoif.
iti alto . che occupa lo sparlo compreso — 2. Milit. Arco da Mrttare; ma fu pre- SAETTATA. Sa-et-tà-ta. Sf. Colpo di
fra la parte superiore deli’ osso sacro e so anticamente per Arco da pallottole saetta. [Lai. «agiiiaa ictus. J— 2. Lun-
la duodecima rosta , al'a coi aliena al
j
per Mettere gli uccelli. [ Lai. arcua. ghezza della via che fa la «netta, o ch'el-
divide in due ventri , dei quali si com- 5>zep;<oio dal celi, breti. aerei saetta , e la può fare .
quando è tirata. (Lai. za-
posero due muscoli distinti coi nomi di p<Ua allontanare, mandar lungi. Altri gitiat j acita )
Lungo del collo e Sacro-lombare. 2. — da taeiiolo , e questo da aastra.) — 3. SAETTATO. So-et-lò-to. Add. m. da Saet-
Nome daio da Chaussier ai muscoli sa- E fig. tare. Colpito o Ferito con saetta. [Lat.
rrolombare. lungo-dorsBle , trasversale SAETTA. Sa-4t fa. Sf. Arme da ferir da raglila ieluz ,
ingiuri confostut.) 2. —
spinoso , ed intertrasversarii riuniti. loota no, r he si tira coll'arco, fatta d una
j
Scagliato . Gettato ,
Tirato. (Lat. mia-
(Lai. eacrotpinalri.) becchi-ila sottile di legou leggiero, lun- aut.) —3. Per metaf. detto de' Raggi
SACROSPINOSO- «Sa-ero-ipi-nd-io. AJd. ga uo beacelo, detto Canoa, guarnita in tutori, degli Sguardi e simili. 4. — E
m romp. Anat. Aggiunto dato a due cima d'un Ferro aeutoe amato, con uoa detto delle Parole. V. Parola §.26.
legameli, delti l'uno Superiore, l'altro cocca pennata io fondo, rolla quale s'a- SAETTATORE. 5a-«f-fa-tù-r«. Verb. m.
Inferiore. Il primo e un fortissimo fa- dalla suda corda dell' arco. Quest'arme di Saettare. Che saetta , Pento di Met-
scetta fibroso che si estende dalla spina comunissima Delia milizia antica non ,
tere. [Lat. sopii larìui, jarulafor.j
p» -tenore e euperiort dellVso ileo alle è più io uso nella moderna. (Lai. «agir- SAETTATRICE. Sa-eMa-t»><«. Verb. f.
psrti laterali della superficie posteriore la. Sagittn dal celi. gali, ed ir ini! i.
di Sai-ttare. Donna che Metta , o che è
del sacro all'allerta del terso foro sacro. l'ri'jhmd dardo , da saigh tutto ciò che perita di Meliate. [Lai. /aculatri*.)—
Il secondo è uo fa -.celio di libre ebe si ha punta acut-i. lo altri dialetti celtici 2 E come add. di cova.
attacca da una parie alla spina poste- diresi tati, lueth e «*lh. io pers. teat- SAETTE IOLE. Saetti-vo-le. Add. com.
riore ed inferiore delle osta iliache, e ghta faretra.) —
2. Per simfl. Folgore, Di saetta. Appartenente a Metta. [Lat.
dall'altra alla parte posteriore del Mero. Fulmine, aut. detto anche Saetta folgore sagittari ut ,
musi iti. ]
— 2. Oode Arte
I L»t, taerotf.inoius.1 o di folgore o di fuoco. (Lai. fulmen.) Mrttrvole. Arte ds gettar saette.
SACROTROCtN TEKIANO. Sa-erotro- — 3 Per mrtaf. Saetta pe' Raggi più SAETTI A. Sa-tMì-a. Sf. Mario- Spezie di
m# l«-r»-ò-no. A id. e »m. comp. Aoat. caldi del Soie. [Lat. lurida tela diei.J natili*» veloc mudo al corso, come Met-
l.o «tesso die Sacrni'iotrocautcriaoo. — i. Poetic. ditesi La saetta d" Amore , ta, dal che trasse il nume. [Lat. vslox 9
(Lit. sacrMroehanlerianuS.l L'amornse sanie e simili; perchè i poeti nutrii rila. curzoria nani*.)
S A C RO V E R T EB R A LE .5a-«ro cer- te-hrd- ed i pittori sogliono rappresentar A- SAETT1ERE. &J-«-<iè-re. Add. e sa.
fe. Add. com. comp. Aoat Che appar- more armato d' arco e di s«i-Ue. 5. — Abile iratar d'arco. ILat. jaculaior »
tiene al sacro ed alle veriebee. Onde di- Nell'uso difesi per Una specie d'impre- sui/iifariui.) — 2- fig-
fesi ArticolazioneMcrovertebrak, quel-
che congiunge l'osso sacro all'ultima
cazione —
fi. Grimi. Quella linea che dal SAETTIFORMB. Sa-et-li-f&r-me. Add.
la punto di mezzo della Corda si parte , com. comp. Boi. Lo stesi*» che Sagittale.
vertebra I- rubare; Angolo « Promonto- lasciandoci dalle bande angoli uguali ,
SAETTILE. 5o-af-fi-l«. Sm. E-ci. Quel
rio McroverUbrale quello chi* il sacro
,
a ag a ag a ag
SARTTOLATO. Sa-et-to- l<ì-fo. Adii, io fagocita», aafutta, caUidifaa.]— 2. Per- SAGENARIA. Sa-ge-nà-ri a. Sf. V. G.
da Saettolare. Agr. Lo stesso Sarppo- pica na. Acutezza di vista. St. Nat. Nome eoo cui Brogniart
> indica
Icto. SAGA NO. ò'a-grt no. Si. Ebr.Nome che i fosti fossili appartenenti alla famiglia
SAETTOLO. &z-é(-(o-lo.Sm. Agr. Lo stesso davano Ebrei al vicario o luogote-
gli delle (elei, desunto dalla loro forma re-
che Saeppolo. nrntedel sommo sacerdote, che suppliva ticolare* Lat. sagcnaria. Da sagene
[
SAETTONE. Sa-et tò-ne. Sm. Zool. Lo al suo uBlclo e ne faceva le funzioni rete. ]
stesso che Acoozia. quand' era assente o quando per qual- SAGGETTO. &ig-gtft-to. Sm. dim. di
SAETTINE. Sa-et-tù-me. Sm. Lo stesso siasi accidente od altro motivo ooo po- Saggio.
che Saettarne. [Lai. miuilia u la.] teva egli farle io persone, [ Jogan è voce SAGGEZZA. Sag-gés sa. Sf. ast. di Sag-
SARTTGZZA. Sa ei-tù:-za. Sf. dim. di passata <j «Caldei agli Ebrei in senso di gi». Lo stesso che Saviezza.
Saetta. Milil. Piccola saetta. ( La t.parva SAGGIAMENTE. Sag.gio-mdn-te. Avv. Lo
fagitta.) —
2.Ar. Me». Per slmilit. Lan-
principi , roBgnali ec. Presso Rabbini
tagan è il vicario del sommo sicerdote.]
i
stesso cheSvviamrnte.
cetta o simile stromento: gallicamente SAGA PENO. pè-no.Sm.Bot.eFarm. SAGGIANTE. Sag giàn-le. Part. di Sag-
Foretn.— 3. Saettitele si dicono anche le Gomma medicinale rosaigna che stilla giare. Che saggia.
,
punte de'irapanf, co'quali si fora o pie- da unaspeciedi Pernia, cbealligna nella SAGGIARE. .Vug-già-ra. All. Pareli sag-
tra, o metallo o Irgoo de’ larori geo - Media provincia dell'Asia; la quale gom-
,
gi», la pruoia ; e si dice proprismeote
fili. ma trae il suo nome dal somigliarsi II dell'oro e d'altri metalli. [ Lat. pericu-
SAFENA. Sa- fi na. Add.esf. V.Q.Aoit. suo odore a quello del Pino. Il sapore lum farere , ad examen revocar e ad ,
Nome dato a due rene delle membrj di questa gommoresina i sere ed ama frufinam esiger*. Secondo il Muratori,
grande, od interna,
inferiori, distinte in ro, l'odore ariste d’aglio, si ammollisce vien dal lst. eriger» che fra gli altri
che passa aranti al malleolo interno , fra le dita, e si fonde al calorico. Essa sensi ba quello di esaminare , pesare ,
percorre la parte interna della coscia , ci viene da Ale-mandria io piccoli pezzi misurare, lo celi, brett. rena ovvero
etermina nella rena crurale; ed in pic- agglutinati di un giallo bianchiccio , efaal, in Isp. ensagar in frane, aaaa- ,
cola , od esterna , che trovasi dietro ii misti con piccoli grani bianchi e semi yer in log', fo eteay vagliano anche
malleolo esterno, era a terminare nella trasparenti. [Ut. aagapanum. Sagape- saggiare. Gli Ebrei dicono hitgkiahh
poplitea. Diconsi aoebe Crurali. (Lai. non «agaprnbm
e dal pere, tikbineg , o per riguardare , considerare , teiaghua
aaphaena. Da eaphenes manifesto; per- aiftòtn* o tribbine che vagllooo il mede- per riguardare attendere , teiaghuar
,
chè ai rende visibile sul malleolo in- sime. Altri da aai^re acute sentire , e per isiimare, congetturare. Io gol. vaiar
terno 1 da pinu, come se questa sostanza facesse
1
tendere. ed httghiahh, rigo rd re, con- nel Loglio; è originaria dell'lndic orien-
i
ogni cosa lunga e non larga, e teiughar
siderare. ponderare prevedere, presa- 5or-
. 11 corno del bue.) tali t ed è annua. Corrisponde al
gire. 1 Turchi chiamano sachar li brac-
SÀGAZ10NB. Sa go-zi-d-ne. Sf. V. L. ghum vulgate Per toun. Volgarmente
co.] —2. Per simil. Acuto d togrgno
, Filo!. Trabalzamento. cosi detto perchè detta Meli» a in più luoghi d'Italia, e ve
Che ha sagaciii , Aaiuto, Considerilo mettevansi sopra un mantello quelli che ne sono di due sorte: uoa che fa la spaz-
,
Avveduto; e dicesi anche non di perdo- si volevano trabalzare, (Il lat. angario zola, l’a tra la pannocchia. (Lai. miliom
na. [ Lat. sagax, atlulut.]
cemente premuroso.
3. Saga- — dn tagum sajo , specie di mantello mi- arundinaeeum mitica milium Indi- . ,
SAGACEMENTE. Sa-ga re-mén te. Arr. SAGDA. Sà-gda. Min. Sf, Gemma del color alcuni, vien dal lai. arare biada. Di
Con s* pania. Lat. tagaciler. a»tut».
[ drl porro, menzionata da Plinto. fatti in frane, dicesi bléd de Turqui t
]
SAGACE ZZA. Sa-ga-cii xa. Sf. V. A. V. SAGBDIA. Sa-qè-di-o.Sf. V. G. Boi. Ge- biada d» Turchia. Il Tanara vuole che
e di' N'agaritù. nere di piante crittogame, stabilito di sia così delta da saginare ingrassare :
SAGACIA. ->u gà-ci a. Sf. Lo stesso che Acharius nella famiglia dei licheni, che poiché le sue fronde iograssan le be-
Sagaci»*. si presentano sono forma di Doccinoli stie.)
SAGACISSIMA,MENTE. Sa qa-rù- ri-ma- - lenticolari, Il cui talli» forma una speri* SAGGINALE. Sag-gi-nà-le Sm. Boi. Gam-
mén-t». Avr. sui», di Sagacemente. [Ut. d
a
intrgumenlosD di eresia aderente, bo o Fusto della saggine- [Lai- mi lira*
tagncitii me. cnUiditiime.]
SAGACISSIMO.
f Lat. Sagedia. Da saghe ioiegurotuto, culmut, vel calamai. 2. Zool. Uc- ]
—
Sa-i/n cia-it-mo. Add.m. e irfoa specie, forma. ] cello del genere de' Beccaccini ; e sua
sup. di Sagace. (Lai. tagacisiimut.cal-
SAGENA. NVgè-na. SE V. G. Ar. Me‘. di due specie, rosggiure e minore.
lidittimu» }
Sorta di rete grande da csrcia e da pe- SAGGINARE. Sag gi-nà re. Al». V. L.
SAGACITA'. Sa-ga-ci-tù. Sf. ast. di Sa- sca rasente il lido. [Lst. vogano.] *2.
— V. e di' Saginare.
gace. Abito o D spodiioue virtuosi, Metro'. Misura lineare russa , equiva- SAGGINATO. NVig-rji-nd-fo. Add. m. da
colla quale si si di-ceroere il vero dal lente a metri l, 13 Cinquecento Sagene Sagginare. V. e di' $agin<zto. [Lat. va*
falso, e giudicar b*oe e eoo prudenza
delle umane operazioni , c operare al-
fanno una Versta ; • la Sagena dividasi ginatwv.] —
2. Agg. di Pelame di be-
io tre Arecine, l’Arscioa io 10 Ver- stie, e vale di Di color simile alla sag-
tresì. Lineila d» cono-cimento. [ Lat. | selck. gina. [ La', badius. \ 3. Per Ingras- —
Cardinali, fol III . . 193 23
—
• AG S AG SA G
Mio. Affi- di Grano . vale Mescolato SAGINITE. St-gi-nWe. SL V. G. Chim. . di’ Salire. — 2. E per metaf.— 3. Sal-
COO Mh’giua. Nome dato alla varie-à del manico os- tare. Balzare.
sagginf.i.i.a. Bf. Hot. sidai*», r s-o ,
reticolare. [
Lat. «ugini SAGO. 54-ao. Add. m. V. L. V. e di' Sa-
Specie di saggina trotina « tardiva o tu. fu tagine relè. )
gace. —
2. Onde Donna saga e Saga •»-
spiii inala più lardi. [Lai. rnifium Indi- SAG IRE. Su gì -re. Alt. V. A. Dare il pos* «otiilameuti-. V. Saga.
eum strati num-1 ses* ,
M-liere in poweaon O rupare. , SAGO. Sin. Farm. Fecola che si rioviene
SAGGIO. Sag gio. Sin. Uso che ai fa di [Lai. postetsionrm Ir mirre, ladre Dtl . uri fusto di molte palme. Raccoglie»!
noa cosa per giudicare »e aia o no di lat. barb. Madre prendere, che lo Spri- nelle Indie egiunge a noi in piccoli
buona qualità; e propriamente cosi di- nta trae d« saeire io senso di unire grani rotondi e irregolari che s imbian-
resi la riunione di (ulteoprratlooi le uaa cosa alla propria . e Colesto «acira cb'Scooo col tempo; mancano di odore,
che ai praticano prr determinar* il ti- dal lat.aoeiar# accoro cagnare, cunxiun- sono in-ipidi, dur ss imi e quasi cornei,
tolo reale delle m»leric d oro e d'argro- g ere. Altri dal gr. iaA<»« scudo, perchè •peci» Intente nel centro ma immersi ,
lo. lodi le voci Saggiare e Saggiatore i Feudatari! a;*pendavao In scudo eoo nelTarqua si gonfiano e si rammollisco-
io queatn proprio ^unificato. [Io frane, le toro armi scolpile o dipinte a con- no. Il liquido che ae ne «tempra acqui-
diceai enay , in i»p. ensaye io iogl. trassegno de* lor feudi. Sembra che dal sta convUtrnxa di gelatina e et rio co-
—
. ,
essay. in profanai.} 2. L'atto del celi. gali, sas aggrappare, preoderesia lore oscuro. Nelle Multici he intere po-
aaggiare. Il sagg are. Prova Cimento, . derivato il lai. barb. sadre prr sasirc, polai cm vivono di questa ferola. Io
e propriamrote dicesi della bontà e fl- il frane, saiiir. e lo spago, ai ir. ) Europa serve a molti usi di cucina alla
o made' metalli, «ebbene per traslaio SAGITTALE. Sa-gii-tn le. Add.com. V. guisa delle pelate. Le sue proprietà •-
dicasi anche di altre cose. [Lai. sxprri L. Ansi. Cbe ra»som>gtia a saetta. [Lat. o« leu ir he lo fanno spesso prescriver
mcfi/um , cxomen . txagium. )
— 3. E sagittali*. | Onde Fossa «agitiate dicesi da' medici in tutti ea«i ne’ quali con-
i
per aimllit. o per roctaf. E-prrirnia. quell* incavatura poco profonda cbe è viene un cibo molto ristorante e di fa-
4. Piccola parte che ai leva dallo inte- scavata alla superficie interna del cra- cile d gestione. Le specie di palma dalle
ro, per firoe pruova o mostra. [Lai. nio, io sul coronale, I parietali, e l’oc- quali »r or trae maggiore copia sono il
ipecimm. —
5. Una certa quantità cipitale e cbe ai estende dalla eresia Cyeas rreolufo,!! ( ycas cireinalis, ed
determinata.
)
—
6. Operatone del tin- coronale alla
,
protuberann occipitale il Sogni far ini fera.
tore con cui esamina ae ti colore da lui interna. —
2. Suturi sagittale: Sutura SAGOCLAMIDE. .Sri-go-clù-im-da. Sf. V.
applicato ad un tessuto è o non è soli- del cranio, per cui ai connettono fra si G. Ar« he. Sona di veste militare roma-
do. —7. Quel pirciol liasrbrtlo . nel le due os«a del sbicipite. na , della forma del sajo , aperta , affi,
quale si putta altrui il vino, perche' ne SAGI TTARIO. 6’i-giMò-ri-o. Add. osi- biantesi. pelosa, più luogo della tuni-
facci » il saggio ; che am be si dice S^g. lo io torta di sm. e sempre parlando di ca, fotta di grossa Inni, e cbe porfavaat
giuolo. — 8. Le bilancelle , con cui si persona. Milit. Armato di saetta. Iti su tutte le altre vtalimenia cosi della
—
;
pesano le morirle. 9. Darr il saggio. questo sensu dicrai meglio Snettiere . perchè ouo era diversa gran fatto dalla
Dar per saggio. Dare saggio ouu sag- Saettatore, Arciere. [Lat. «aglftortnt.) clamide greca. Lat. sagochlamya. Da
gio . vaie Dimostrare o cominciare a — 2. Fu detto Sagittario a cavallo nel- sagos ssjo, e ehUimy*.)
[
dimostrare. —
10. Dare a saggio , vale l'antica milizia greca un soldato leggie- SAGGINO. 5«-go-i-no. Sm. Zool. Specie
Dar a saggiare. —
11. Dar buon sag- ro uso a combattere da cavallo culle di semi a. detta anche Scimi» leone.
gio di »e , vale Farsi conoscere ec. — sartie : differiva dall' Arciere a cavallo SAGOLA. Sà go-la. Sf. Marln. Funicella
12. Far saggio, vale Assaggiare, Far io questo , cbe il Sagittario traeva il incatramala, io capo alla quale è attac-
la credeoia. —
13. Far Mggio . Far I saetlume con mano, poi si scagliava cato un peso per iscaudagltare il fondo
saggi, vale Saggiare ; e dicevi dei me- contro il nron co ; mentre I' Arciere a dell' acqua ; e d cesi per lo più Sagola
talli e delle gemme. —
14. Levare il cavallo usava l’arco. e combatteva sem- da scandaglio. [Dal celi. gali, suag cor-
saggio , i saggi, lig. , vale Avere cape- pre con esso da lontano.— 3. Ed usato da. fune. Gli Spagnuoli hanno *©g*, e
r ir ora. nel fein. Sagittaria per Arciera. 4. E — gli Abruzzesi ioga per fuor.) 2. Di- —
SAGGIO- Add m. Lo stesso che Savio, io fona di add. —
5. Aslr. Uno de* do- ce»» Sagola da lacr ore, ad uua fune an-
f Lai.
aapieni. Dello da' Napolitani sa- dici segni del Zodiaco; rostellariooe che nodata a maglie, che serve ad allacciare
pio, è v ceche si trae comunemente dal costituisce il noao di tai segni. Rappre- I coltellacci. —
J. Dicasi Sagola della
lai. «opima sapiente, o direttamente da sentasi con un centauro cbe tiene un barchetta ad una piccola corda misu-
,
sapio io so. 1» celi. gali, aaagJàa inge- arco letto e in allo di scoccarlo, per di- rai a e scanala con nodi esprimenti le
gnoso, «rango! saggio.)— 2. Ed io fur- notare la violrnia del freddo e la rapi- diverse distanze, attaccata alla barchet-
ia di sm- parlando di persona , Lodi dità de' venti che regnano nel mese di ta per misurare il camioo della nave.—
saggio. — 3. D cesi Far saggio alcuno, novembre. Credei da' poeti e^ser Croio I. In generale per Sartiame.
Far saggi a tenui di qualche cosa, e vale che soggiornava sul P.vroBso facendo SAGOMA. Sà-go-ma. Sf. Ar. Mes. 11 con-
Beodrrneli consapevoli. —
4. Far sag- suo diletto ed occupatone della caccia, trappeso della atadera , che scorre di
gio , vale anche Fare altrui divenir sag per cui dopo morto fu cangiato in astro qua c di là dalla misura , e per cui si
gio. — 5 Farsi saggio, vale Imparare. ad intcrcessian delle Muse. [Lat. sagii- ragguagliano i pesi, quando sta fermo.
SAGGINOLO. Sag-giuA-lo. Sm. dim. di larius , ardttnms. 1 [Ilgr. «rigma vico da salto io Impongo
Saggio. Piccolo saggio. Saggrtlo. Gode SAGITTATO. Sa-ghHà-to. Add. m. Dot. un peso, io carico; ma più propriamente
Finir una osa in sagginoli, vale Finir- Aggiunto delle foglie o forma di Metta, indica il carico imposto a giumenti ed
la a poco per volta, scura ricavarne oli- cioè triangolari, r scavate alla base. in questo senso trovasi pure illal.«agma
le alruno. —
2 Ar. Nrs. Pirciol fia- SAGITT1KRE. 5u-gi(-lié-r«. Add. e sm. prrsso Vegrzto. lodi sugrna per contrap-
s •'beilo , nel quale si porla il vino per V. e di* Suettiere. peso. I Brettoni hanno samm nel preci-
furne il saggio. —
3. Quelle bilancelle SAGITTIFERO. Sa-git-ti /e ro. Add. m. so senso del gr. «agma : gli Ebrei sa-
con cui si pesano le monete ; delle an- Co- redato di Mette. mu'h per imporre.) —
2. Archi. Il viro
che Saggio e Saggiatore. [Lai. aurifieit SAGLIENTE. Sa-glii* te. Pari, di Saglle- profilo d ogui membro o modanatura
staterò. ) re e Saglire. Che sigile. Lo stesso che d'arcbiteltara. Alcuni le prendono an-
SaGI.NA. Sa-gì-na. Sf. V. A. Possesso. Salente. [Lat. aeeendene t con ire ridetti.) cora per la medesima modanatura; al-
(Lat. possetsio, detentio.) — 2. M lit. Nella Forlifieazioue »' io di- trimenti Modano, [lo isp. stigma ditesi
SAGINARE. Sa-gi-nà-rs. Alt. V. L. In- ra con questo aggiunto l'Angolo d’ogni la misura presa sa di ua modano, in
grassare ben bene, e propriamente di- opera , che abbia il aun vertice rivolto coi sono s- guati molti membri di ar-
ce»! delle b*6lic.cume buoi, vitelli e si- verao la campagna. 3. Arald. Diresi — chitettura, per esempio tutti quelli di
mili. Parlando del pollame si dice Si la- di una capra o d’uo capro che sia ritto una cornice, lo pera «amali mensola ,
re. [ luti, sogniate. Saginare dall’ ebr. au' due piedi. quantità», quae in opere adhibetur :
saga accrescere, amplificare , ingrandi- SaGI.IEHE. Sà-glit-rt. All. e o. V. A. • mussi» «rchilecleruro In celi. gali.
re. lo ar. zoerhoem crasso, corpulento.] V. e d»' 5»iire. so-iomuijh buono oda tuia , comoda
,
— 2. Fig. Darsi bel tempo vinosamen- SAGLIMEMO. Sa-glimén-to. Sm. V. A. imaginc, da so cbe in comp. vai bene ,
te oliando. V. e di' .S'alimenta. adattamente , e da ioiwiigh imagkoc ,
SAGINATO. Aa -gì- nò-io. Add. m.da.Sa- SAG LIONE. Sa-gliò-ne. Sm. accr. diSajo. modello, figura. Ne! dialetto veneziano
ginare. V. L. Ingrassato. (Lat. sagina- V. e di’ Sajone. sagoma modello , forma. ) 3. Milit. —
I «»-] — 2. E lig. Immerso oe‘ piaceri. SAGLIRE. Sagli-rs. A», a n. V. A. V. e Regolo di metallo, sul quale vengono
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e eoo ioni gli altri sirumeul' misura- della Trinità fu detta da* teologi Men- la gii). C -si detto, per somiglianza, da un
tori de* ealihri , come pure colla Squa- te umana. — 4. Fig. Co -e sagre. Santi- animale di rapina e di graa voto cosi
dra de' minatori, col Modello de* foudi- tà. — B. Io modo basso Entrare in sa- denomia«lo. —
4. Mezzo sagro: Cosi fu
tori, e col Quartabuono de’ muratori.—» grestia, tale Ragionare di cose sagre in detto ne* passati tempi il Falcone.
A. Sagoma de* minatori. V. Squadra. mezzo a discorsi profani. [Lai. mi tetre SAGRO Add. m. Lo stesso che Sacro. —
SAGRA. Sà-gra. Sf- Karl. De licaziooe o sacra profanis } 2. Consacrato, Sagrato.
Cooacgrat'oite di Chiese, Cam pane, Sta- SAGHETA MENTE Sa- $re-ia-i»4n-l«.Àvv. SACROSANTO. Sa-yro-iàu-fo. Add. m.
ine e s mili cose allenenti al cullo. V. A. V. e di' Sardamente. c*NDp, Lo stesso ebe Sacrosanto,
(Lai. dedteatio. contecratio.) 2. Fe- — SAGRETO. Sagri lo. Sin. V. e di’ Se- SAGÙ*. Sa gù. Sa». Farm. Lo stesso clic
sta della consacrazione delle Chiese; ed greta. Sago.
io questo senso oggi e piò io uso. [Lai. SAGRETO. Add. m. V. A. V. e di’ Se- SAICA. Sa- t-ea. Sf. Mario. Lo stesso che
encoania.] —
3. Gode Parere che »n al- greto. —
2. Remoto, Appartato. Siieea.
cun luogo aia la sagra A«er la t-agra o .
SAGÙ!'. Sa gri. Sm. Ar- M -s Pelle di . S AICC A. Sa-le-ea.Sf. Mario. Sorta di ba-
simili, si dieoon per dinotare numeroso pesce che conciata e raffinata serve per ttimento greco » turco , il cui corpo è
concorso di gente. —.
Direai anche formar buste, coperte di libri e simili. molto carico di legname , e porta a nn
per Consacrazione d uo re, d* un impe- I Dal turco joeghri cuoi» tulio dal dorso dipresso 1'albrraturs a l'attrezzatura di
ratore. —
6. Milit. Spezie d'arme da di uo giumento. In frane, dicasi cha- una cbrccbia, cioè uo bompresso , una
fuoco; altrimenti Sagro. grin. ) piemia mezzana, e un albero di maestra
SACRAMENTALE. Sa-gra-mtn-là-le. SACRIFICA MENTO Sagri fi-ca-mfn (o. molto ridato con gabbia. Questa spezie
Add. Loste<«o rbe Sacramentale.
coro.
|
Sm. Lo «te-fo che Sacrificio. di piemia galera eh - si regge a vela ed
SAGRA MENI''Al.MF.NTE. Sa-jra-nw»- Sacrificante. Sa-gri fi càn-t*.
Part. a rem», ed e armata da 2 sino a 12 pezzi
Avr. Lo stesso che Sacra di Sagnficare. Lo aiesso che Sacrifi- di cannone era m»lt« ad -persia sul Da-
mentalmente. cante. nubio, sulla Sava e sulla Theiss contro
SAGR A MBNT ARB.So-gco-men-tà-re Alt. SACRIFICARE. Sa gri-fi-cà re. Att. e a. I Turchi. [
Dal turco teiajka spezie di
Ammluistrare aagrameuli. Lo busso
i Offerire in sagrifìzio, linaio. are. Lo stes- barra. ]
che Sacramentare. —
i N. asa. Far « so che Sacrificare. SÀlcr.HlSTI. Sa ie-cALali. Add. esm.pl.
gramento. Giurare. [Lai. jurnre.) SACRIFICATO. Sa gri fi-eà-to. Add. m. Milit. Uomini ebe governano la saicca.
SACRAMENTATO, ^a-pru-man-tà-to. daSagrili^are. Lo stesso che Sacrificato. L’Austria se oe aerviva raccolti io nna
Add. m. da Sagrameaure. Li* stesso SACRIFICATORE. Sa-yr»-/!-ca-!d-re. armatetta »>Uo gli ordini di uo capo, a
che Sacramentato. Verb m. di Sacrificare. L<» stesso che dtf-*a della tua frontiera verso la Tur-
SACRAMENTINO. .So -grò- mm- li no Sm. Sacrificatore. chie. Es*i seguivano talvolta gli eserciti
dim. di Sagramemo , nel significalo di SAGRI FILATRICE. Sa-gri fi-ca-tri-ce. aortriaei come poutooieri.
Giuramento. Verb. f. di Sagrificare. Lo stesso che SAI ME. Sa i ma. Sm.V. a. Lardo, Gras-
SAGR AMENTO. Sa-jra-nuHa-lo. Sm. Pi. Sacrifici! I ree. so strutto. [Lai. aumsn.Suman dallebr.
Sagreroeuti m. e Magramente f. Segno SACRIFICIO. S i gri-fi ci o- Sm. Lo stes- icemera pinguedine. Io ar. lamtn pin-
di cosa sagra. I o stesso che Saera men- so clv Sacrifizio. gue, e eimen esser pingue. Io turco te-
to. —3. Eucaristia. Lai. «dinriilia.J I
SACRIFIZIO. Sa gri fì-ti-a. Sm. Loslw- mi* grasso , e temizlyk II grasso. Io
— 3. Giuramento. (Lai. sacramentum. ao che Sacrifizio.— 2. Onde Fare sagri- ted. seim lìquido glutinoso. In celi,
jutjurandum. )
—
4. Co*a sagra dei fi/io, vale Sacrificare. —
3. Per simili!. g II. «a»m ricco. )
»
Gentili. Cessione gratuita , o quasi gratuita di SA ITILO. So-i-ii-m. Add. m. Carla sai-
SAGRARE. Sa-gròrt. AH. Dedicare al cliecchrseta. —
4. Dicesi Sagriflzio del- tira : Carta d'infima qualità , che face-
colto di Dio. Lo stesa» che Sacrare. l’altare per la Santa Mes«a. vasi in Saie delle più grossolane parli e
SAGRATILA. «Sa-ora-fì-no. Add. osato SACRILEGIO. Sa-grUi gi-e. Sm. V. e deila corteccia del papiro.
lo forza di »f. Plebeismo osato parlando di' Sacrilegio. SAJA. Sàja. Sf. Ar. M-». Specie di pan-
di fame , e vale per aotifrasi Grande, SAG RINATO. Sa gri nà-fo. Add. m.Bot. no lano sottile e leggiero, f Dal frane.
Solenoe, Eccessiva. Co*I chiamati qualunque parte di una saie che vale il med sirno, e che il Bul-
SACRATISSIMO. Sa-gro-tU-ii-mo. Add. pianta, e precisamente le faglie, I futi! let reputi di origine celtica, al pari che
m. aup. di Sagrato. Lo stesso che Sa- ed i frutti allora quando siano gnerniti aaia in *enso di veste. Altri crede che
cratissimo. Lai. aaerurisiimua.| di punte luholate allargate alla base e taja abbia preso direttamente nome da
SAGRATO. 5a-fiWo. Add.m. da Sagra- non pungenti nè piccanti , ma aoltaot» sojo veste, eoi serve di materia. Io ili.
re. Lo stesso che Sacrato. ( Lai. sacra- rendenti la parte su cui sono rozza ed taja equivale al nostro taja.) 2. Di- —
titi, tacer .J —3. Sagr» semplicemente. aspra al tatto. Dai celi. gali, saigh pan cesi Saja rovescia Quella specie di pan-
— 3. Consegnato , Dedicai ». — 4. In la
I
In er.taqaru rapii saxa ma Ileo acu- nina detta anche assolutam. Rovescio.
forza di am. Luogo d'immunità per ra minato. — 3. Dicrsi Saja arcimperiale, Un'altra
gitine sagra. Asilo. — 5. Onde Ritirar- SACRISTA. Si
]
Add. e sin. Erri.
grì-tra. aorta di saja.
ti,Stare ec. in sagrato o io sul sagrato, Quel Prelato ebe sostiene le veci di Sa- SAJACCIO. Sa-jòc -rio. Sm. pegg.di Sajo.
vale Ritirarsi, Stare, o simili, in chie- grestano nel Palazzo pontificio. SAJETTA. Sa jit ta. Sf. dim. di Saja.
sa, eimiteno, luogo sacro, o sagrato , o SAGRO. Sa-gro. Sm. Zuol. Spez e di fal- Sorta di leggiera saja rbe anche da al-
Immune. cone , ottimo p**r la c-iccia ma che a ,
cuni dicesi Scotio. ( lo frane, fateli#. ]
SAGRATOVI. Sa-gra lù-nu. Add. osato grao pena ai agevola. È questo il Mitrai SAJETTA. Sf. V. A. V. e di* Sartia. [Sa-
in forza di sf. nello stesso modo e senso de' Latini e de’ Greci, rosi delio dal gr. lita è voce del dialetto napolitano.)
di Sagratine. hirros sacro e vai dunque falcone sa-
, SA J ETTO. Sa j't-to. Sm. dim. di Sajo.
SAGRAZiONE. Sa-gra-ii d-ne. Sf. Il sa- cro; nome che gli ani eh* Egiziani da- (Lat. so^uium.]
grare ; altrimenti Sagra. { La t. eonte- vano a’gmsst uccelli di prrda. Cuvier SAJO. Sà-jo. Sin. Milit. Veste militare di
cralio. dedicatici, ) oe ha formato il genere hierofalco. Que- molti antichi popoli, e particolarmente
SAGRESTANA. Sa gre stà-na. Add. e sf. «ti falconi tono per Ir penne ed inclina- de* R»mani ; più lunga della tonaca ,
Colei che in un moa«stero dì doone ha sioal simili agli altri uccelli nobili, ma aperta sai davanti ove si congiungeva
cur* de la sagrestia. il loro becco non ha che un f alone co- talvolta eoo una fibbia, di paono gros-
SAGRESTANO. Sa-gre-ità no. Add. e sm. me quell» degl'ignobili , coda lunga so, che si soprappuneva alle armi e ad
Ch'è preposto alla cura della sagrestia, molto p'b delle alt che sono lunghissi- ogoi altra vr»te. Si usava non solamente
Colui al quale è afflisi* la custodia del- me, tarsi corti e reticolati guarniti di ,
dalla plebe io tempo di tumulto civile
la Sagrestia. [Lai. editunj, oadibnuif. piume al terzo superiore, [lo ar. sakron e dai soldati |q tempo di guerra , ma
himipfcjflax.] sparviere.] — 2- Ed lo forza di add. — d*i capitani supremi altresì, dai tribu-
SAGRESTIA. Sa-gre-stì-a. Sf. Luogo an- 3. Milìt. Sorta di pezzo d'artiglieria, il ni e dai centoriooi. Il Sajo era ai tempi
1VS
Sm. Milit. e Ar. Mes. nere di polipi dell’ordine delle sertula- Donna saccente Cbe fa la sapoU la
SAJONE. Sa-jó-nt. , ,
pisola della gmandria iriandria cbe preleode di poter sola far da mae-
Veste militare antica ed anche Spezie ,
fami-
glia delle ippocrateacee stabilito eoa un stra.
di veste lungi. V. e di' Sojo. ]
SAJOTTO. Ss-jdMo» Sm. duo. di Sajo , arboscello detto talacia chinentit da SALA MISTR ARE. Sa-la-mi ttrà-rt. ti.
Liuneo , e cosi denominate perche cre- Fare
ma prendesi anche per Sajooe , nel si- • ss. 11 saccente. [Lat. actlaimM
scono sulle cotte marittime della Chioa. attendere, ostentare •
gnif. di Vestimento cittadinesco. [ Lat. }
taguan.
SALADINA. 5o-k»-di-na. Sf. Milit. Nei SALAMlSTBERiA. 5a-la-mi-ftre~ri-a.Sf.
)
sincopata di Sal- tempi di mezzo (lavasi da' Francesi e V. comicamente formala da Salamistra,
8AL. V. corrottamente
per dire Salvo dagl' Italiani questo nome alla maglia e vale Presunzione di sapere
vo , e diccsi Sai mi sia , più co- ;
di legno, di ferro ed anche talvolta d'ac Spezie di lucertola simile al ramarro, od 10 iap. aalmon, io illir. som ovvero
ciajo. Compone»! di due petti coniti tutta pezzau di nero e di giallo , alla zaiamiin. Secondo Plinio , salmo vien
alle estremità quali giraoo le ruo- quale gli antichi attribuirono la pro- dal lat. aalio io salto : poiché q orato
, su’
te,e de! Corpo di sala , di forma retta prietà di vivere io mezzo alle fiamme , pesce oel saltare è agile. Altri dal tale.]
angolare, su cui poggiano le stanghe. cui essa ansi , secondo alcuni , estin- SALAPEZIO. Sa-la-pè-ii-o. Sm. V. L.
Le cime della sala sono attraversate da gueva coll'eccessiva sua frigidezza , e Filol. Buffoneria; rovi detta da
cavicchie di ferro che dicoosi Chiavi 0 però ne fecero I* emblema del fuoco , e eia guanciaU, perché i buffoni se ne fa-
Acciarini, 0 pure sono guarnite di dadi, gli Egizii il geroglifico di uo uomo con- ce v an dare sulle guancie enfiandole, per
invitati l'uno a destra, l’altro s sinistra sumalo dal freddo. L'esperienza ba fatto divertire II popolo. (Lat. talapilium ,
per impedire che i miai escano dal conoscere che tali proprietà suo favolo- aaiapuiium , talapictium. Sataptcto
pernio. (Ut. axtj.J —
4 . Sale dicoosi se. [Lat. salamandra. .Salamandra dal secondo alcuoi , vico dal let. aiopaa
da' Banderai le cinque traverse disposte pera. * amender, tementi' r stmendel 0 ictus colpo di schiaffo. In celi. gali.
lo figura di una scala nella parte di tumender che vagliono il medesimo.]
,
della quale miglia delle urodole, quali presentano dal gr. rtapisma
, secca che sia ,
»' intcssono i schiaffo.]
leseggiole , e si fanno le reste a' (la- le forme della lucertola. GU serve di ti- SALARE. 5a-Iò-r*. Alt. e n. Aspergrr
schi. Lo stesso che Buda. [ Lat. cypa- po la Lucerla salamandra sorta di ret- ,
checchessia di Mie per dargli sapore, o
roidft latifolium , typha latifoliu Lin tile che ha la coda rotonda e orla , le per cooaervarl 0. [Lat. aatltra, sala con-
Da mulilazione del celi. irl. liolastar, dita senza unghie, il corpo nudo e po- dire.
io gali, leiliidsir che vale M medesimo.} roso. Può sostenere la fame per più me- Salariare. Sa-lm-ri-è-re. ah. ar m-
— 6. Filol. Crede»! da' più cosi detto si. Tramanda tanta umidità dalla bocca lario, Stabilire noe stipendio perioderò
eorrottsmeote, io vece della voce turca e dai pori, ch'è capace di estinguere «0 a chi presta sen iglò; 0 Prendere aJcsno
Allah <be significa Iddio. [ Giova però piccol fuoco. Vive neir Europa tempera- •I servizio con salario. [Lai. solarium
sapere che «cium io ir. vai misericor- ta. L Lai. lueerta «alamari (Ira IÀn.
) — dor#.] —
2. Fig. Ricompensare comuo-
dia , e si nomina in ottantasettesimo J Dio si Sa la mani rt acquatica lin’altra que aia.
luogo fra gli attributi di Dio nella co- specie di rettile che ba la roda piatta , SALARIATO. «Sa-ia-rj-à-fo. Ad d. aa. da
rona di preci che (Maomettani chiama- compressa; una ere.- la membranosa luo- Salariare. Che ba Miario o provvisione.
no tttbgh. In somma 6 spezie di saluto go il dorar, la quale nel maschio è den- (
Lat. stipendio o«( mercede tonehtclui.]
sacro. tellata ; il corpo bruno, varialo di nero SALARIO. 5o-fà-rt-o. Sm. Mercede pat-
SALACCA. &a-làc-ea. Sf. Zoo!. Pesce po- 0 ceruleo; il ventre giallo , 0 rossiccio. tuita chesi dà a chi serve. [Lat. «aUi-
co dissimile dell' aringa . che ci viene È comune nei luoghi paludosi. [Lat. lu- rtum. Solarium, non da Mie. siccome
insalato dall'Olanda 0 dalla Svezia. Co- cerla palustri» IÀn, ipiù credono, ma dal pera, saltjoat sti-
stituisce un genere neU'ordiae degli a- SALAMANDBATO. Sa-la- man-dm- io. pendio annuo; e talijan da sol anno. Il
Add. m. Di 0 Da Salamandra.
isntopterigi stabilito da Cariar; è pros-
m 1
Bulla ha il brett. «alar per Miario : la
, -
IAI< S AL All
rami, o simili, che serve site fortifì- [Dal ted. aowar kraul che vale alla let-
qual voce non trovasi io tliridizionarii.)
— 2. Mercede lo generale. 3. Stare — canoni militari, [la pera, sciaskrk ra- tera acida erba.)
l'opera itone del Mlssso.Cavsr aaa Mes. V. corrotta. V. e di' £alcireione.] I etim. di .Snidare-—
-2. Acqua io cuisìa
Fare
gar, Toccar la vena. Aprir la veoa.lLat. SALCIGNO. Sal-ci-jw. Add. m. di Sal- staio disfatto amido, e serve per tener
cio. Ciòche oeil'iodole » nelle qualità
ionyuinem minerà. Dallar. aceUedua- distesi e ioraruii panni
teif coglie. Nella aletta lingua Balla è simile al Micio. —
2. Aggiunti! di
i
muovo, empio lar- brett. haltli Miti. 1 pili da salio sal- d'altro, di cose di meUllo , di ferite e
lari! Da talao io io
gamente, o da aofoz mare.) to, atteso il suo rspidu incremento.] di piaghe; e Uiora vale semplicemente
SALASSO. Sa-làs-to. Sta. Chir. Evacui- — 2. Dicesi più comuDcmeole Salcio Unire e Appiccarele cose che erano per
liooe artificiale d’uoa certa quaoltlé d 0 Salce quella ipecie di detto geoere lu innanzi disgiunte. [Lat. frrrvmina-
nogue. Se falla per le arterie , prende che e il saiù? amygdulìna di Linoeo: ra. solidare. Comunemente ai trae que-
e di’ insalata. licone , Uoa specie di Salcio comune è il primo mudo di saldare metalli.— 3.
SALATAMENTE. Sa-to-fa-wta «a. ÀW. nelle praterie ove produce no effetto Fig. Detto anche di cose morali. —4.
Con sale. In modo salalo. pittoresco. Coltivasi ne' piani bassi per Ultimare, Terminare. [Lai. rem eonfi-
SALATO. Sa-ià-to. Sra. Salame , Carne- sostegno delle vili, e peT ricavarne per- cere , perfette.} —
B. Dicesi Saldare ra-
secca. {Ut. jalaamenlum.] 2. Salso. — tiche, legname, catini, scodelle, taglie- gioni o conti o vale Vedere il debito e
SALATO. Add. m. da Salare. Asperso di ri, arnie, ec. Possiede in tutte le sue credito e pareggiarlo. [Lat. «itòdueare ,
sale. Condito e«n Mie. (Ut. «alifui.; parli una certa amarena mista ad al- exaeq tiare rationet, palar* rationes ,
— 2. Selso, Salino, Salmastro, Salsug- cun ebe di aromatico , massime nella paria facete, transigere. Trovasi presso
ginoso. [Ut. zaleua.J —
3. Costar Mis- corteccia, che s' avvicina per le sue Ascanio solidare ratùmei per saldar le
to, si dice di Com che si compri a proz- proprietà a quella della china , ed è partite.J —
6. B per siroilil. 7. N. —
io carissimo. [Ut. plurimi libi «mere ] perciò adoperata da' medici siccome to- ass. Detto de’ metalli e delle ferite.
SALAVO. Sa là- vo. Add. m. V. A. Sudi- nico o in polvere o In decotto o io e- SALDATO. 5al-dà-io. Add. m. da Salda-
cio, Bianco macchiato e sudicio; contra- sirallo o la infusione vinosa. Lat. sa- re. Ricongiunto, Riunito. [Lat. ferra
rio del Bianco candido. [Ut. sordidus. lta alta Lin.l — t.
[
Dicesi Selcio da le- mutuiti#. ]
— 2. Pareggiato, detto di
Dal celi. gali, sai aporco ed au che il gare o Salcio bianco, lioa specie di sal- conti e ragioni. — 3. Insaldato, Cbe ba
BuJiel dice essere stelo impiegato dei cio ebe si pisola lungo le fosse vici- avolo la salda.
Celli in luogo di af rbe in line delle no all'acqua e si coltiva a capitozza,
, SALDATOJO. Sal dalo. Sm. Ar. Mes.
parole iodica il superlativo. Db ia( tagliando i virgulti che produce, i quali Strumento per Mldare. Ferro da salda-
viso pare il fr. sali ebe snelle signi- si fendooi', e servono per legar le viti, re; Strumento composto di una bacchet-
fica sporco.) 1 cerchi delle bolli ed altro, e per far- ta di ferro, fiseata da un capo io un ma-
SALAVOSO Sa-la-vó-to. Add. m. V. A. ne ceste, graticci, t«. [Lai. «aita vitel- nico di legno e che ha dall allro un pez-
Sporco, Sudicio. Lo stesso che Sa- lina.] — 5. Dkesi Salcio davidico. Sal- zo di metallo assottigliato alla cima ,
lavo. cio di Babilonia, e volgarmente Salcio cbe serve propriamente a saldare.
SALCE. Sàl-ee. Sm. ainr. di Salice. che piove, o piangente Una specie di
,
SALDATURA. Sal-da-tù-ra. Sf. Il salda-
SALCETO. Aoi-cé lo. Sm. Agr. Luogo salcio <be prestissimo cresce, cui lun- ì re, e 'I Luogo Midato; e dicasi propria-
pieno di Mici, Luogo pisolato a salii. ghi e sottili rami sooo pendenti e fra- mente del riunire due pezzi separati di
[Lat. la/irfum.J —
2. Per meuf. Intri- gilissimi. [Lai. salir baliloniea. 6. — metallo. [Ut. pmimùsatio, eompaysz.]
go, Viluppo, Ginepraio. Ditesi Far mazzo de' suoi salci e fig.
[
8 AL SAI, SAI
pezzi delle flgnre e vasi d'argento, fatti fermare, comporsi ] 9. In questo si- — pacciami con persone di giudizio. —
di cewllu. —
5 Dn'esi Saldatura di rame gnif. si usa aocbe «--Mutamcnt* Saldo 13- D »iee di saie vale Sciocco Scimu-
arso. L'uà va Matura per ligure di nir- o Saldi C“l verbo sottinteso-, ed è voce nito. (Lat. maufaua.] 14. Dicasi — ,
Pi-
tilli, però debbile assai e di poco dura- di comando o d'avvertimento per far gi are il sale , e Hg. vale Acquistar sa-
ta. È
adoperala a saldare in argento;
guasta il lavoro, perche vi lancia ima
animo a sur
SALDO. Avv. Saldamente. Con
forte. pienza o perizia di checchessia. — 15.
saldezza. Dicasi Acconciarla senza sale e vale Dir
certa quali A di con amroet'ere, quel m [Lai. fi
mitir, nobilitar.] maldicenze s-ozi fonda inculo. — 16.
luogo dove è stalo il rame arso, saldi' SALE, ò'a-fe. Sm. Nome he la chimica < D cesi Apporre «I sale, « vale Biasima-
tura d altra aorte.— 6. Dicesi Saldatura dà a certi corpi naturali o artificiali ,
,
re qualunque eoa a per ottima che ella,
augno, Quella cbe compungi di due formati da un acido combinato Con un aia che sorbe ai die* Apporre al sole
;
,
piombo uniti a un terzo di sta-
tersi di alcali o con una terra o con un metallo. osile pandette. —
17. Dicesi Manicarsi
gno. Se la proponilo* dello stagno è Sono iocombustibili, e per lo più solu- l'un l'altru col sale, e vale Volersi mal
alquanto maggior*, pi diceche la salda- bili e sapidi.
[Lat. «al. Io celi. gali. di m rt*. Odiarci scambievolmente. —
tura è grassa . e in tal caso è pii) fu^i tail, taiUat e tabmn. In brett. «all sa- 18. Di Prestarsi il sale l'un l’altro,
esi
bile a di miglior uao; se al Toppo ito ai è lato, ditali' d sfalsare, lo altri dialetti e valeAjutar^i l'un l'altro, Fare a giova
aumrniiita la proporzione dei piombo , relt. boleri, ha lem e holan sale: in il ir. I giova.— 19 Dicesi Saper di sale e vale
ai dice eh* la saldatura è magra : allora «o ovvero ioU , io teul. talli , in ted. Saper d'amaro ; e si usa anche figura-
è piò tarda a fondersi, ma resiste me- « ah , in iogl. talt io sau. «eoli , io tam. per D spiacere. 20. Metter im- —
glio agli acidi ed in generale ai divrrai frane, tei, in isp. tal )
,
2. I Sail di- — pedimento tra l'uovo e il sale dicesi
effetti di contrazioni, dilatazioni, ec. — cousi Acidi, Aciduli o.Soprassali, quan- del Turbar la cosa sul più belio del
:
7. Dicesi Saldatura forte. Una Irga di do contengono un eccelso di addo; Sot- coochiudersi. —
2i. Non bisognar ad
rame, zinco e stagno in varie propor- , tesali . se la ha -e salificabile vi sta in una cosa ne sai nè ol*o, vale Non man-
zioni, più o meuo fu» b le per saldare eccesso; Neutri, se la base e l'addo ai carvi p'ù nulla , Non bi -ugnarvi altri
gli oggetti di rame di f.-rro ed
Comune onde
ottone. neutralizzano perfettamente fra loro. addobbi né altri condimenti. 23. Non —
La saldatura forte piti si Dieous» Sali semplici gli alcali e gli a- mettervi au nè sai né aceto , vale Non
servono gli operai , compooesi di 16 cidi ; Sali composti quelli risultanti da importare. Non faro* conto.-— 23. Sco-
parti d'ottone rd una di zinco. diffi- uo acido combinato eoo una bt've sali- ra mettervi su aé sai aé olio, o simili ;
cilissimi a fonderai; la si rende piti fu* ficabile ; Sali medii quelli cbe beano ra di baisi, co* vaglino Presto Subi- ,
sibila . crescendo la proporzione dello per base uno terra. Dicoosi aocbe Sali to Senza replica , o difficoltà. [ Lat.
—
,
lineo. 8. Detto delle Ferite. [Lat. et- eoo base alcalina, terrea, metallica, se- nullo interpolila mora.) 24. In que- —
eofn'x.) condo cbe hanno per base un alcali, una sto paese ci farebbe il sale : »i dice per
SALDEZZA. Snl-dég-xa. Sf. est. di Sal- terra , un ossidu metallico. In.. lire es- esprimere la fertilità. 25. Dkesi Né —
do. Sub li là di Cosa in iteriate, per eui senziale d ceiasi ugni sale cbe si rin- anche tale per Ne meno un epica, no
difficilmente può radere abbattuta, rot- viene formolo nelle materie vegetabili iota la più pfcciola particella. I B il
.
ta o schiacciala. { Lai. atohilifaa, «oli- ed animali ; naturale è quello cbe o si manco tale de'Napolit.)
dito# t firmimi. ] 2. Per meuf. Ov- — cava dalla terra o si trova generalo dal- SALEGG1A. Sa-lég-gia. Sf. Bot. la al-
ata oz a. (Lai. firmila « . conitanlia. ) — l’acque del mare, de'laghi salsi ec.; fat- cuni luoghi della T»scana eoi) chia-
S. Serietà. — 4
linguaggio delle
. »! tizio, quello che si ottiene merce qual- masi la Salariano u h torio Lin., specie
arti così dicesi Uo gran pezzo di marmo che op*r «ione eh mica. 3. E Sole o — di erba annuale cbe mangiasi iu iosa-
non ancor lavorato , ovvero La mossa Sali ai dicono anche quelle Particelle lata.
d'uo pe/ro di pietra o simile. saporite e acri , cbe si cavano lo varie SALEGGIARE. So-lej-giù re. Alt. Asper-
SALDI. .Sal-dt. V. awe«b. che insinua ad guise da lutti i corpi. Tali Sali cavati i ger di sale, ln-a|are. [ Lai. ieuiter sola
•Unii e fa animo di Star forte. dalle ceneri de’ vegetabili, il Sale d’as- aspergere, tal ir» J
SALDISSIMA 11 ENTE. Sol-dia-ai-ma- senzio, d«’mod*rui chimici detto Sol lo- .PALEGGIATO, Sa-lcg già-lo. Add. m. da
mén-ti. Ai v. sup.di Saldamente. [Lai. car fona lo di potassa, ec. ec. |Ltt. ««il.) Saleggiare.
firmiiiimt. cunstantiisima .] — 4. Salisi dissero anche da' Medici SALEGGIOLA. Sa -Ug-gio-la. Sf. Bot.
SALDISSIMO. Sal-dit- ti-mo. Add. m. certe affe« ioni morbose cbe per lo più Cosi chiamaoo
T»ac«ua diverse spe-
io
sop. di Saldo. Lai. firmùtimui, #oli- veugooo alla cute, delle quali opinavasi cie di Acetoselle del geoereRomice.
—
|
ditiimut.) 2. Stabilissimo, Fortissi- essere rsgiooe una sostanza salina pre- SALENTE. St-Un-ie. Pari, di Salire. Che
mo. —- 3. Sanissimo. Savissimo. 4. — valente, aparsa u*l sangue e mescolata sale. Lo stesso be Saglteoie. Lat. a-
—
«
transigere. |
3. Anche in siguif. di o Sai comune, Sai marmo , Sai di cuci- anche Sa lab, Su lab, Salop [Dal l'ar. safc-
Fermezza. Costanza. — 4. Serietà, Gra- na, Quello che i chimici chiamaoo Clo- Irb orrbidt-.}
vità. —
5. Sul saldo. In sul saldo, po- ruro di soJio o Muriato di aoda, che si SALBTTA. So-Vt-la. Sf. dim. di Seia.
sti avverbislm. per Da senno. 6. E — caia in particolare dall'acqua marma, —2 Sorta di sale mf.-riore o di cattiva
Stare io sul salilo, vale Fondarsi in per condimento de'cib , e per preservar 1
qualità.
buone ragioni. —
7. Recarci sul saldo; le cose dalla putrdazloae. 7. Per — SALGAMAlllO. I-qo-mò -ri-o. Add. e
vale Recarsi ossia Porsi sul grave , sul traslato diersi S«le , e si prende talora am. V. L. Arche. Colui cbe condiva a
serio, sia nel parlare , sia nell’opi rare. per lo Mare, dall esser salso . siccome preparava le conserve di frutti dette
— 8. Porre lo saldo , vale Assodare anche i Greci e i Latioi ; onde Virgilio salgami C-Mifeltiere , Confetturiere. È
Consolidare. disse tpumat «olia. 8. Onde Porre — ;
SALDO. Add. ut. Intero Senza rottura. . io sale vale Annegare in mare. 9. in coi trattasi del modo di (are tali
[Lat. tolidui, fiileqer.)—- 2. Palpabile, Fig dal sap>>r salso del Sale , Arguzia, converve. (Lai. tzìgimariut.)
Sodo. (Lai. compactut solidi*#.] 3. — Detto g'azms * leggiadro Motto spi-
> SALGAMI. Sàl-ga-mi. Add. e sm. pi. V.
—
,
Massiccio, Immobile, Inconcusso. Fer- ritoso. (Lai. «alea.] 10. Senno , Sa- L. Arche. Ogni -orla di frutti, noci, fi-
mo ec. (Lat. «oiidua.] — I. Fermo, Co- viezza : ed è delio per lo piti io ischer- chi , pere pumi et. che i Romani con-
,
nni.) 6. Ardito , Senza paura. 7. la lis. 11 Onde Aver sale. Aver tale in su le prime una preparazione di ra-
Saidato , Pareggiato. 8. Dicesi Star — io zucca , Aver sa:e iu dogana : modi pe, e eh.- abbia dato quindi il nome ed
saldo e vale Star f erro ». [lat. quia «ce- pcovrrb. che e»primouo Aver senno. Sa- altre preparar uni di c«»*e commestibili,
re. In ebr. tdalah quiesccre. In celi, pere. Valero ec.; e così i loro contrari!. e spazialmente «Ile couser ve di fruite.
gali. sioladJ* tranquillare, stabilire, — 12. E Cercar saie in zucca , vale Im- Poiché in pcr§. scialgkotm vele rapo, e
108
6 ,
:
ani. Saliera. [Lai. ini nu. 2. Sale—
Altri da aula, o dal gr almto» salso ]
doa< confetta n serto prrnde il uome assolute olente. [Lat. tal ]
— 3. Luogo
]
SALGEMMA. Sol-gim ma. Sui. comp. di Bacicci. [ Lai. talieornio. Da tatui sterile.
Cliim. Covi fb arnesi <1 Sai marmo nello mare, e coreo io orno, io satollo. Il Le- <
SALINAI'.! DO. Sa li ruì<i-do. Add. m.
staio fossile. Questo sale minerale, lu- mery da tale poiché molto sale fi»»o
,
:
dio nativo. I Lai. tal fattilo , tal gem- da corto io satol o.] [Lat. taltnalor.)
mevm.\ SALIR, .Sa-Ii-c Add. e sf. pi. Arche. Ver-
. SAUN AIUOLO. Su-li-na-ruólo. Add. e
SALGEMMO. Sal-g/m-mo. Sm. cotnp. V. gini dumelie romane che ai pagavano , sm. Ar. Me». Lo si<SS'> rh>- Salinarolo.
A. Chiù». V. c di' Salgemma. perche «4-rv lasero il pontefice all* altare SALINCERHIO. 5u- It-t-vf '-bì-o. Sm.Giuo-
SALIAZIONE. Sa-li i-u-ó-ne. Sf. Filol. unitamente a Salii, e potavano al pari b> d* esercizio , usa'o <Ja' fanciulli.
Specie di divina/ione che f*ccvasi nel di rs 1 l'apice e il paludamento di por- SA UNGER V IO. .Sa-Iin-cèr-tu-c. Sm. Lo
medio evo da'Salisalarl. pora. (Lai Saltai.] ales'o che Satincerbio.
SALIBILE. Sa-lt bi-U. Add. coro. Obesi SALI hit A. Sa-l c-ra.Sf. Vasetto nel quale SALINDIA. &j-im-<fi-a. Sf. Bot. Nome
può aalire, ascendere. ai mette il sale , che si (ione in tavola. volgare di un alberello ovvio ne’boschi,
SALICA. Sà-li-ca. Add. f. St. Mod. Ag- [Lai. aalmum ) —
2 Servir d< salu-ra. e che si coltiva per ornamento de* giar-
giunto di aulica legge ebe dice»i suo- Parere una saliera * modi fiorentini ebe dini; ha fogli cova li lucidi e fiori bianchi
lionata nell'anno lerio del regno di Ea- volgono Esser gobbo. 3. Lungo dove — odorosi. Dello più romunem. Fior an-
ra mondo per li suoi sudditi, i quali ve- sifanno evaporare le acque sa Ne per gelo Gelsomino della Marinimi. (Lai.
,
nuti di Germania r passato il Reno, estr*rne il sale. Salina. [Lai. «ilina.l pkylad’tphui coronariut Lin. Dal gr.
conquistaron le Gallie , e furoo p'irna SALIFICABILE. Sa-lt fi-c à bi le. Add. altoi boM O ed endgo io vesto; Che veste
delti Si carri li n , e poscia Salici o Salii com. Cttun. Epiteto dato ad ogni so- { boschi.)
|
dal fiume Sala. Un paragrafi di questa stanza che ha la proprietà di combi- SALINGA. Sa lin-go. Sf. Bot. Lo stesso
legge portata, ebe le donne non succe- narsi cogli acidi , di saturarli , e pro- che Saiindia.
derebbero alla e>,sl detta terra salirà , durre rosi qua' comporti «hunici che si SALINO. Sa- li -no. Add. m. Di sale, Ap-
la quali verrebbe ereditata da' maschi. chiamano Sali. Oode Basi sa litica bili partenente al sale. Che ha del saie, Ch'è
j
Quindi ora Legge salica drresi quella d entisi gli ossidi metallici , ogni alcali della natura de’ tali. (Lat. aufinanua.]
ebe esclude le donne d*l rrgoare. Cbc organica e I ammoniaca. SA LI NOG R ADO. .Sa li-nò •gru-dò. Sin. Ar.
cosa fosse questa Terra salica è coutrav - SALIFICANTE. Sa ti-fi-eàn-to. Pari, di Mec. I strumento invernato da INssen-
verlito fra 'dotti. Salificare. Che salifica. fraiz ani line dello scorso secolo, col cui
SALiCALE. Sa-li-cà-le. Sm. Agr. Luogo SALIFICARE. Sa-li-fi cà ri. Atl. Ridur- ajulo si può riconoscrre per merco del
pieno di salici. Lo stesso ebe Saltato. re in sale. Devo specifico la proporzione io cui un
SALICARIA. Sa li-cA-ri a. Sf. Boi. Ge- SALIFICATO. Sa li-fi cà-to. Add. m. da dato sale trovasi sriollo in un liquido.
nere di piente delle dodetaodria mono- Sa li Tirare. SALINOSCLFliREO. S'i-li-no-tul-fu-re-o.
ginia, famiglia delie litree , che ha per SA LIG ASTRO. S'i-li-yà-tiro. Boi. Boi. Lo Add. m. comp. Salmo che ha dei suN
caratteri : calice cilindrico
, strisciata ,
Steven che Salmastro. [Lai. lalix.J furen.
munito nrll'orlo di 12 denti, dequali SALIGNO. /Mi-li-gno. Add. m. Che ha SALI NOTERRESTRE. So-li-no-lar-ri-
altero! più corti , e tal* otta mancanti , qualità di saie, Che tieoe particelle va- itre. Add. com. comp. Salino che ha
6 petali Inseriti sul c*| ce. insieme con line , Di sa por di aale re. 2. Min. — del terrestre.
gli stami che vi slaono d aposti in due Specie di marmo. jCusi drlto , secondo SA LINO VOLATI LE. 5a-l»-no-vo-ld-lifc.
file ee.La Salicari# comune, altrimenti il Vasari, per easervi que'lu-trl che ap- Add. com. comp. Seliuo che ha del vo-
Ridarello, Sa Ica rei lo. Vrrga iocarnaU. pariscono nel sale , e traspaiono al- latile.
Lisimachia, è sprcie comuois-ima di quanto.) SALIRE. Sa-li-rt. Att. annui, usato anche
detto genere, la quale fa lunghi umi-« SA LI M BACCA. 5a-ltm bàc-cu. Sf. Filai. nel sigoif. n. col 3* cax> o culle prep-
di e aul margine de' rivi. Le tue foglie Suri/ di vaso, forse mi le al 'at. bucar.
si In, Sopra e slmili, e nel o. pass. Andare
hanno sapore erbace» , alquanto muci- (Dsll’ar. «cium salute e da bufoli sofo- ad allo. [Lat. azccndtre, ic anden m-
lagiuoso , e leggermente astringente ; ra : Anfora della salute vese con cui ,
teendtre. DalTebr. talal estollere, oode
moo adoperate da'mrdici contro ia diar- ai augura la salute, con cui si fanno dri suliam scala. Nella su sm lingua telah
rea e la dimeoteria (Co»| detta dal Tour- brindisi. L* ehr. «ciuiom baqbad ha il —
o tela elevazione.) 2 Detto auche. non
nefort, perchè nasce sovente ne Miceli, medesimo senso. Altri forse d*ll‘ar. ai di persone o d’altro che vada su, ma di
o sia fra i salici.) bukal il boccale.) —
2. Curo. Piccolo le- Cova che tieoe da ba»so in su. 3 E — .
SALIC ASTRO. Sa-licà-ttro. Sm. Boi. gm ito riUmdo e incavalo, dove si mette pei mrtaf. —
4. Asceodrre a qualche
Salice selvatico. [Lai. talicatirum.] erra, e con esso ai suggella il sacco del s mina, Fare la somma. Sommare.— 5.
SALICCHIO. .Sa-lìcchio. Sm. Boi. Nome sale, e altre mercao/ie. In celi- gali. Offerire maggior somma. 0. Venire io —
volgare d una specie di Alga ebe usare talann sole, e pur pacchetto. Anche lo
[
primo
nato dall’ornare i litUiraii marittimi del movimento un membra qualunque
(Lai. aggrettio tniuitiu.)
m di
\ , 1 ,,
S AL 8AL SAI
del loro corpo , desumendo de questo ne. — 3. Tumori salivari: Tumori che sì
[
bestie da soma cariche di hagaglie ,
buoni o tettivi auguri!. Il loro amie formano sulla gota io conseguenza o Moltitudine di some. (Ut. mpedimen-
|
uscio o Gorstra ; detto cosi del salire e vieppiù la separazione della saliva ; al- profeta David 3. Recitator di salmi
scendere eh" e’ fa nel serrare e nell’ a- trimenti ScieUgogo. e propriamente Ecclesiastico tenuto a
prire. —
2. Per me taf. e proverò, di cesi: SALIVAZIONE. Sa li-ua-zi-d-ne. Sf. Fi- recitar l’utìzlo con altri. I. Cosi dicesi —
La fortuna fa de’aalisceodi e tale Ch'ella siol. eMed. L' azione nel salivare ; ed •oche H Volume de’ salmi più comu-
,
è sottoposta a mutazioni. anche Flusso abbondante di saliva.LLat. nem. Salterio. [Lat. piaUerium volu-
,
SALIMI!.». Sa U «ri-o. Sm. Boi. Nome salioatio.] men pialmorum.]— 5. Saccente, e. corno
volgare di diverse specie di carici, p<an* SALLUTO. «Saf-Iù-to. Add. m. da Stallire. oggi più romun'm. si dice, parlando di
te palustri ciperoidi . a targhe fuglie V. A. e detta per la runa. V. e di’ Sa- dono», Saimialra, di cui sembra accoro.
che si adoperano per impagliare seggiole lito. SALMO. Sàt-mo. Sm. V.G. Eccl. Canzone
e deschi. [Lai. earax maxima curai ;
SALMA. jS&t-ma. Sf. Carieo, Soma, Peso. sacra di origine ebraica, che accompa-
ogatacbgs, earax pendala Lin.j [Lat. «ardita , urna , lagma. Dal gr. gnavasi eoo uno atrumentu di corda
;
SALITA. iSa-Iì ia- Sf. Il salire, e'I Luogo sagmu che vale il medesimo , e che se- pare che il re Divide abbia introdotto
per io qual si sale.[Let. asesnsus, eli - condo i Grecisti, vene da «aito io carico. il primo nel sacro colto della sua nazio-
vut.] — 2. Oode Far salita, vale Salire, In ebr. lamacfv imporre. In celi, brett. ne il canto de’ aalmi ed è attribuito a
Ascendere. — 3. Ed Aver raeu salita «ami» soma, disamina toglier la soma. S. Ignazio martire, che visse sotto
;
Tra-
vale E^rpiù basso.—I. Per me taf.— In ar. hymal peso.] —
2. Poetic. Corpo jano, il modo tramo poi da'Cristiaoi
di
5. Dicesi Dolce la Salita, quando è poco mortale Spoglia. ,
—
3. Metro!. Misura cantarli alternativamente. (Lat. p«ai-
ripida. di quantità determinata, o piuttosto di mua. Il gr.
p tal mot viva da piallo io
SALITO. 5a-U-fo. Add. m. da Salire. capacità usata io Sicilia pel frumeuto , caoto: e forse piallo dall' ebr, pe modo,
Asceso. (Lai. «uprr<;reiiui.] — 2. lottai* pct vini e per le terre. La salma è com- misura , e t sa hai alzar la voce: quindi
saio. posta di sedici tomoli, e la salma grossa piallo vale io alzo la voce eoa misura ,
SAL1TQJO. Sa-IHd-jo Sm. Qualsiasi cosa di veoti. o aia con metro. Nella stessa lingua te-
acconcia al salire. [Lat srantormm in- SALMACIDE. Salmà ci d*. Sf. Zool. Con mir, il gali. ralm salmo.]— 2. Dicotili
strumentum, ateeneoria muchina. J questo nome mitologico Boryde Saini- Salmi vespertini , Quelli che ai caqtano
SAUTORE. Sa li-ld-re. Verb. ni. di Sa- Vincrat stabbi un genere di zoofiti, eba nel vespro; e questi dironsi Dorai Girali
lire. Che sale. Lat. inscensor aeeen- collocò nella classe de’ pstcodiarii , e se si caotao<» oe'vesperi della Domeoica;
[ ,
sor.) nella fomiglia dei conjugaii nell'ordine Festivi, se per le feste dettami; Feriali,
SALITRICE. Sò-li fri-ce. Verb. f. di Sa delle srtrodìe. 1 suoi caratteri eoo? istono che si cantano con voce dimessa. Vi
lire. in filamenti semplici, cilindrici, spirali, sooo pure Stimi per defunti I Gra-
i i
,
9AL1UNCA. .Sa- li un -cu. Sf. Bot. Sorta leggermente mucosi: al momento In cui duali i Doppi) , I
, Solenni , I Solenni
d'erba persone di spesse radici, che ha h« luogo I' accoppiamento de’ due fila- doppii i Salmi di terza ee.
, 3. Salmi —
un soavissimo odore e vieoe su più i menti le due spirali eleganti che pre-
, penitenziali. V. Penitenziale, §. 2.-4.
alti mooti. Lal. valeriana laiiunca /.m.| sentavano si obliterano . passmdo le Libro de'S*lmi: Uno de’iibri dell'antico
SALIVA. JWìm. Sf. FUiol. Umore scoia articolazioni d’ un filamento in quelle Testamento che comprende Cencio- i
odore , »ema sapore , trasparente e vi- dell'altro, per formare una sola propag- quanta salmi attrib uti a Davide. 5. —
scoso, che viro separato dalle glandola gine ed essere vivente; come avvenne di Prov. Ogni salmo toma in gloria : ai
della bocca e delle fauci , specialmente Ermafrodito e della ninfa Salmace. dice quando alcuno spesso ripiglia il
durame la masticazione , e serve a ba- SALMASTRARE. .Sdl-mo-ifrà-re. All. ragiooamramdi quelle cose che gli pre-
gnare il cibo, a farne Is prima digestione Marin. Dicesi Sslmaatrare la gomone e mono: giaci he alla fine di ogui salmo i
e a tener sempre umida La lingua e le vaia Legare la gomitila con le salmastre Cattoliciaggiungono il Gloria Patri, la
fauci. [Lat. «oliva. Salivi gr. dal celi, al vlrsdore , o cavo piano. questo sraso diciamo anche La lioguta :
gali, ielle o «il che vagliono il mede- SALMASTRE. Sol-rod-etre. Sf. pi. Mario. batte dove il dente duole. —fi. L'antifona
simo.] Chiamane! cosi alcune trecce fatte di t più lunga del »a!mo. V. Antifona §.2.
SALIVALE. Sa-li-và le. Add. com. Ansi. filo divecchie corde , che servono a di. — 7.Mua. In riguardo alla composizione
Lo c|,e Sali» are. [Lai. talivarìui.] versi osi , e tra
gli altri a stringere e musicale duonsi Salmi a cappella, cioè
SALIVANTE. .&»-I*-t>à»» te. Pari, di Sa- legare le vele si peoooni, [Dai ted. ««il asole voci cantanti, accompagnati talora
livare. Che salita, o Che prudore la m- fune, e meu ter ma estro. ) dall’organo e dai contrabasso; Salmi
questo srcotid slgmf. di-
livaiii ne; io i SALMASTRO. .Sul mà-alro. Add. m. Che concertali , vale a dire con (strumenti
cesi meglio Scalagng.i, Salivatorio. tiene del salso. (Lai. saline , sulma r i- e questi Ripieni o Divisi versetti. Al- m
SALIVARE. Sa-li-và-re. N. *ss. Render dui. Dal lat «ole mixtui mescolalo col cuni ve ne sono di obbligati , per qual-
saliva. Scaricarsi della saliva. sale.] — 2. la forza di sm. allo stesso che voce determinata ocon accompagna-
SALIVARE, com. Auat. Che ha rela- modo che Salso. meuto di qualche tiramento; alcuni aitai
zione colla saliva. (Lat. salivari!. ]
SALAI EGG I A M F.NTO..&I Lmep-gia-mAv-lo. vengono composti sul canto fermo ec-
— 2. Oode Glandi!'* salivari dicousi Sm. Il salmeggiare. [Lat. pialmodia )
clesiastico, monastico.
Quelle che son destinate a s parar la SALMEGGIANE. Sol m'g giàn-le. Pari, SALMODIA. .Val-mo-dv-a. Sf. V. G.CjoIo
saliva e sono le Parotidi le Si. trama-
; ,
diSalmeggiare. Che salmeggia. di siimi , La maniera ,
l'ordine di can-
—3. Condotto
scellari e le Sublinguali. SALMEGGIARE. Salme g-già-re. N. ass. tarli. [Lat. «salmodìa. Dal gr. ptalmos
il condotto escretore delle glau-
salir are: Leggere o Cantar salmi. Lat. piallere I
i
Mimo eJ ode canto, sfrondo alcuni. Ma
dule parolidi.— I. Chir. Calrol- salivari: —2. Per simiht. ed alt. Celebrarr, Can- secoodo altri, pialmodia oooèchean’in-
Concrezioni fermate di fosfuro calcareo tar Ir lodi di alcuno. flessione di psaimos.]
che si rinvengono taliolta ori canale SALMEGGIATO. Sal-meg-già-to. AJd.m. SALMODI). Sal-mó-do. Add. etra. comp.
dello Stellione, nelle sue radicene, nella da Salmeggiare. V. G. (Untore di salmi ; più comunem.
stessa grossezza della parot>de, nei con- SALMEGGI AI ORE. Sal-meg-gia-tó-re. Salmista.
dotti della glandola sublinguale ma ,
Verbal. m. di Salmeggiare. Che salmeg- SALMOGRAFO. Sal-mb-grafo. Add. e
più spesso nei condotti della gianduia gia. (Lat. paaitea.] sm. V.G. Aggiunto deali scrittori di
mascellare. Son» per I' ordinario grossi SALMEGGIATI! ICE. &l mtg-giaAri-oe. salmi , e, per antonomasia , di Davide ,
quanto o menu che un grano di miglio, Verbal. f. di Salmeggiare. Che salmeg- più comunem. detto il Salmista. [Lai.
ma talvolta pervennero volume di un
al gi** ptalmographus. D pialmoa Mimo
i , a
miccio odi oliva, di un coro di piccio- SALMERIA. 5al-m«-vi-a. Sf. Quantità di grapho io scrivo.]
290
| , ,
«AL in SAI
SALMONE. Sm. Zool. Sorta di
Sof-ird-via. e Lagasca. [Lat. anlptanluz. Da talpinx suuza. In iliir. otlactica mostarda, lo
prati', Sermone o S ilamone.
dello anche canna, e rmt&o* fiore.) pers. ed in ar. efsar coodinientu di cibi.
SALMONI. .Val-mv-ni. Sm. pi. Mario. SALPIGLOSSIDB. Sal-pt-glòt-ii ds. Sf. Altri da «rde,| > 2.
—Pena o Tormento.
Ma>s>* dì ferro u di piombo che servono V. G. Boi. Genere di piante del Perù , [Lat. crueiufuj. la ar. telasti ad versa,
• fare la zavorra. [lo frane, «mimor».] della didioamia angiospermia, famiglia gravia mala tcetayi adversilates. In
;
SALMTRATO. Sal-ni-trà-to. Add. m. delle bignomscee , distinte da no fiore pers. «iis pcrturbitus animo. In celi,
Chim. Di Salnitro, Che ha del salnitro. ilcui alilo ha la forma d' una linguetta gali. «u« turbamento, calamità estre- ,
SALNITRO. Aftl-nLlro. Sm. Comp. Chini, tubolata. [Lot. talpglottil. Dj talpinx mità . difficoltà. Si noli che in unghrr.
e M n. Sai Dentro composti* da uo acido ranna, e gioita lingua.) tsalattag vale altezza rmwmiza.;— 3.
,
particolare, che si chiama acido nitrito, SALPINGE!. Saltpin-eià. Sm. V. G.Zool. ! Prov. Appetito non vuoi salsa , vale
combinato con no alcali Osto. Chiamaci Famiglia di molluschi elerobranchi Quaudo lo volontà brama una cosa, non
anche da’ Chimici Mirato di potassa. È
j
proposta da B'ainville
, cui tipo è il il vi bisogna stimolo che Violiamoti. 4. —
il primo e principale ingrediente nella genere Salpa.
[Lat. salpm'-ra.] Essere più la saì-a che la lampreda, vale
fabbrica della polvere da guerra. [Lai. SALPINO A. Sal-pin-ga. Sf. V. G. Bot. Essere più l'accessorio che il principale.
mirai».] Genere di piante della fomiglia delle —5. Farm. Salsapariglia.
SALOMARE. Sa-lo-màrt. N. «ss. V. melastomee. le quali si distinguono pel SALSAME.N VARIO. Sai sa-mtn-là-ri-o,
Spago. Mario. Dare il voce. [Volontà'* loro calice formato a guisa di tromba. Add. m. V. L. e dell'uso. Chi vende sa-
presso gii Spagnuoli è cantare , come [Lat. talpinx. Da talpinx , talpingot lame, cacio e simili; piu roiuunem. Piz-
fanno marinai, ncll'oUodella manorra.
i tromba | zicagnolo. [Lai. taltamentariut.\
lo ebr. tiahal alzar la voce ,
mandar SALP1NGENPRASSI. Sai pin-gen- frèisi. SALSA MENTO. Salsa-ménSo. Sm. V. A.
fuori la voce lieta, ejam mare.] Sf. V, G. Mcd. Lo stesso che Sai piego- Spezie di salsa.
SALONE. Sa -là -ne. Sm. ater. di Sala. atenia. [Lat. aolpin^evnphrnxis. Da sal- SALSAPARIGLIA. Sal-ta-po-ri-glia. Sf.
Sila grande;* più particolarmente quella pi nx tromba , ed in anat. (romba eui Ut- comp. B**i. Specie di pianta della dioi-
che nccupa due p<eoi nella tua altezza. chiana, e p bratto io chiudo.) 3. Mus. — ci a esandria e del genere .S'milajr , il
SA LON1CCUI. Salo-nìc-chi. Sm. Ar.Mes. Antica tromba greca, della anche Trom- quale ha per caratteri sessi separati
:
Specie di «ette cosi della perchè veniva ba argiva, rbe nvea la forma d'uo tubo sopra due individui differenti : i fiori
da Salonicco. conico , luogo circa doe piedi » eoo un inanelli muniti di un calice a campana,
SALOPIGIO. Sa-lo-pl gi-o. Sm. V. G.Zool. padiglione che tramanda il «mjooo. coloralo, diviso assai profoodnmeote in
Uccello che ha abitudine di scuotere
I* ì
SA I. P I N OOP A R I NG EO- Sal-pin-go-fn^rin- 6 segmenti e contenente 0 stami,
continuamenle la parte posteriore del gè-o. Add. e sm. comp. V. G. Anat. privi di corolla fiori femminei dotati
,
eoo corpc, e far tremolare la coda. Più Nome dato da qualche anatomico ad di calice uoosimile caduco, che circon-
italianamente Coditremola , Culretta , uoa parte del muscolo costrittore supe- da ou germe ovale, a cui «mattano tre
Catreltola , Codizinzola. (Lai. galop y- riore della faringe ; cosi delta perchè è piccoli stili, con gli stimmi bislunghi e
gium Da talao io scuoto, e pygt natica.] situala alla estremità della parte ossea ripiegati ; bacca rotonda disperma. Le
SA LOTTINO. Sb-iel-fi-no. Sm. d.m. di della tromba di Eustachio. [Lit.ta/pin- sue radici Sono mollo adoperate in me-
Salotto. Piccolo salotto. gnpharingrut. D* talpinx . talpingot dicina, come rimcdii sudoriferi ed anl>-
SALOTTO. Sa-lòt-to. Sm. Piccola sola , o tromba, e pharinx faringe.] *eo* rei. (éSoriu c partila son due voci
Antisala. —
2. Detto anche di Ogni altra SA LP1NGOM A R TULLIANO. Salpin-ga- {odiane che significano rovo e piccola
starna dove ai mangi o si stia a far chec- mar-teUli-à-no. Add. e sm. comp. Anat. vite ; poiché la salsapariglia ha somi-
chessia, fuori che n dormire. Nome dato da qualche anatomico al mu- glianza eoa queste duo pitale.] 2. —
SALPA. Sal pa. Sf. V, G. Zool. Geoere scolo interno del martello. [Lal.fa/p'*- La Salsapariglia cornane o delle offici-
di molluschi stabilito da BleinvUe, che gomalleut. Dal gr. talpinx talpingot ,
ne , è una varietà della detta specie:
comprende esteri col corpo oblungo canna, e dall’il. martello. I
pisu a che ha le radici lunghe stria- ,
Cilìndrico , tronco alle due e-lrrmità , S A L PI NG OST A FI LI NO. Sai - p in-gosta- te, farinose, alquanto rosse; gli steli an-
una delle quali è terminata da un lab- fi-ll-no. Add. e sm. comp. V. G. Anat. golati. pungiglionait; le foglie cuorifor-
bro mobile e l'altra è più « meno tubi- Muscolo dell'iigola, che serve ad alzarla mi alla base, ovate, ottuse, mucronate,
forme. Hanno questi esseri la «proprietà ed a riiirarla.fLat.zalpimpwfapAylinut. molto grandi, a tre nervi; i bori picco-
di assorbire la luce e di emetterla nel- Da talpinx, tal ringoi ranna. e Kaphyle li, a grappoli ascellari. Fiorisce dal Lu-
Da talpinx tromba. ]— 2. Pesce ignobile Ostruzione della tuba eustaehìaoa.fLat. rietà di Saltapariglia che si conoscono
di mare, di Colore tendente al pavonaz- salpin ;ostcnia. Da talpinx tuba e «le- ,
io commercio: c la più cara e pregia-
su, con alcune righette gialle più vivaci nta angustia.) la. e ci viene dagli stabilimenti Por-
di quelle dell' Orala , a cui nel resto è 8ALPRUNELLA. SdLprtt'nèMa.Sf.eomp. toghesi di Sora e di Marantica io pic-
mollo inferiore. Costituisce oggi un ge- Chim. che fcrivrsi anche Sai prunella. coli Tas etti formali di radici intrec-
nere nell' ordine degli acantoplerigi. Sorti di sale artificiato; altrimenti detto ciale, grosse quanto la penna da scri-
[Lat. spartiti, talpa Lin . Cristallo minerale, e da'moderoi chimici vere, pieghevoli , scanalale nella laro
SALPARE. Sal'pà-n. N. a*s. Mario. Le- Kiirato.di potassa pura, e più moderna- lunghezza, di sottile corteccia , e spo-
var l'àncora dal more e tirarla nella nave meot» Deutnnitralo di potassio. glie per solilo di pedale e di radichel-
per mettere all* ve>a. [Lai. tolleri an- SALPLGA. Sol-pù-ga. Sf. V. L. Zool. tc capelluto ; è rossastra e di color
ekoram, tolvere anehoram, tolvere. Dal- Sorte di formica velenosa , menzionata bruno nerastro all'esterno , e sembra
Par. taleb ad se perlrabere. In ingl. lo da Lucrezio. [Lat. salpuga. Detta anche bianca e farinosa nelVioteroo quando
taxi far vela , ed up lalvulla indica il - tolipuga dal lat- sol. tolit sole, e pupugi la si taglia longitudinalmente; manca
componimento dell' a/ione, e talvolta è 10 punsi ; poiché quando il sole è più di odore, ma 11 suo sapore è alquan-
interjez. con coi si dà coraggio. .Sui/ vip ardente, più acrementa punge.)
.
to amaro. —
4. La SaWapariglia di
fa vela.au. Altri fors« da talos alto ma- SALSA. £ai-«u. Sf. Condimento di più Honduras, la Rossa, la Grigia o Falsa,
re, e da paroiho io caccio: Caccio in alio maniere , che si fa alle vivande pcrag- la Germanica officinale, sono altre va-
mare. In frane, serper ,
in isp. tarpar giogner loro sapore. (Lat. axyporum. rietà di salsaparigliao altre specie di
vaglino anche salpare.) In celi, irlaod. tobhia, lo gali, tabhas, A'miiax o di piaote affini e eoa essa
SALPATO. Sol-pà-to. Add. m. da Salpare. in isp. salta, in frane, ed io iogl. tante. confuse, usate in medicina, e più o me-
8ALPIANTO. Sat-pi-an-lo. Sm. V. G.Bot. 11 Ballci ha nello stesso senso il basco no pregiate.
Genere di piante della triaodria mono- salta che potrebbe esser venuto dallo SAt.SAP \RIGL1NA. Saf-iff-pa-ri-^li-na.
giuia , famiglia delle nitiaginee ; cosi spegnuolo, ed il brctl. tanta ed il gali. Sf. Cimo. I» stesso ebe Pariglia*.
denominate dall' inviluppo esterno del tato che rum si rinviene in altri di- SALSAKIO. .Vai-aù-ri-O. Add. r sm. V.L.
loro tiore . o calice , fello e foggia di zionari!. Li sembra che il coll. sabbia, Operajo delle salìoe; ovvero Mercantedi
canoa , ossi * tuboloso , che involge il mutato H b in v od in l,
abbia fornito carni salale. (Lat. taltariut )
frutto dopo la m* turai ione. Questo ge- il lai. barb. «ausa , lo spago, salsa , il SALSE. &ói-«e. Sf. pi. St. Nat. Specie di
nere fur risponde «I ftnldoa di Cavanilles fraoc. sauce , l‘ ital. rafio, ed il oapol. piccoli vulcani, quali non vomitano se
i
so. Salse»!. [Lai. aaltedo — 2. Acqua Salsedine, Saldezza. [Lai. salsedo.j anche degli animali. [Lai. Iran» lire.)
salsa.— 3. E detto
]
di quella de marmi, SALTA. 5al-ta. Add. e sm. St. Mod. Fa- — 4. E fig. Trapassare , Vagare. 5. —
miglio dell'ufficio deU'uofeià, che in Fi Rappresentare cu' gesti , secondo lorl-
muri e slmili.
SALSKTTO. Sal-iit-to. Add. m. dim. di: re uic era
sottoposte
il magistrato al quale crauo
piante delle peuundria digioia, fami- incanitane.] Quelli che C&ouo il salto mortale. 4.
glia delle chenopodee che rinchiude SALTANTE. 5al-tò»-Ce. Pari, di Saltare. E presso I Rumeni Saltatori dicevaofi
quantità di tpecie, dalle cui ceneri si Che sella. —
2. Flaiol. Ponto saltante. quelli che saltavano correndo da uo ca-
estrae la soda dei commercio. [Lat. eal- Piccola macchia rosta in cima all'uovo. vallo all'altro e che menando quattro e
•etfl.l II punto della generazione del pulcino , sei cavalli di fronte, sbalzavano dal pri-
SÀLSUGG1NE. Sateiy-gi-nt. Sf. est. di rbe Lombardi dicono logaliamentu.
I mo sul quarto e sul sesto. [Lat. dazal-
Salso. Salsezza. (Loi. salsugo, tolti- [Lat. fu*cium aaltertf.) —
lorea.J 5. Ballerino. [Lat. saltator .]
lago,] SALTARE. 5al-td-re. Att. e o. ass. Le- — 6. Ar. Mes. Il saltatore: cosi chia-
SALSUGGINOSO. Sal-svg-gi-nfi*o. Add. varsi con tutta la vita da terra, ricaden- masi Quel meccanismo che si u>», mas-
m. Che ha salauggioe. [Lai. saltilagi- do nel luogo stesso, o gettandosi di net- sime negli orinoli, quando si vuole che
neu*,) to da una parte all'altra senza toccare una ruota dentala sia a vicenda io Ista-
SAUSl’GINE.SoI-au ji-ne. Sf. Y. e di'SflL lo spazio di mezzo. |Lat. ernltrt, sal- lo di quiete e di moto, in guisa che cia-
fUJliM. tare, trantiUrt. Saltare da ealitum pari, scun dente passi alla sua volta con un
SALsLGINOSO. iW-ncjwxl^o. Add. tu. di salò» lo salto : e «alio dal celi, brett. salto rapido dopo intervalli regolari sta-
V. a di' Salsugginoso. sala saltare, lo vaoneae salour aaltato- biliti. Cosi p.e. l'indice de giorni d on
202
.
S AL 8 Ali »AA
arinolo rimine immobile per 24 ore e , 8. Mira. Sorta di antico atrnmenlo mu- di quarta 16. hfed. Salto di S.
fi un passo ogni tolta che giunge la sicale di dieci corde, perciò detto an- Vito. Nome volgare della Corea.— 17.
mena notte. che Deeacordo. Il Salterio d' oggidì é Valer. L istante io cui lo stallooe co-
SALTATOMI). SaUa-tb-ri o. Add. ra. tzoo strumento piano in forma d nn pre la cavalla. —
18. Dicevi Salto di
V. L. Da tallire. Code Arte saltatori! triangolo troncato in cima ed ha tren- montone, quando il cavallo s’alza da-
tale la Dania. ta corde d'ottone, ordinate all’uoiso- vanti, e quindi subito anche di dietro
SÀLTÀTBICE. .Soi-M-lrì-ee. Verb. f. di do, o oliava. Si suona colle due ma- piegando i reni. —
19. Bosco. [Ut.
Saltare. Che salta.— 2. Ballerina. [Lai. ni armale di anelli piani alle puote
, saltai. In chr. sceluhhoth rami-]
sali[tetri*-] delle dita , da’ quali esce un pome- SALTUARIAMENTE. Sal-tua-ria-min-
SALTaZIONE. SaI-lo-*W-*«. Sf. Il Mi- ruolo a guisa di no forte rannuolo di te.Avv. Di tempo io tempo, loierrot-
tare; e propriamente Quel saltar rego- penna appuntata. Vi hanno pure di si- lameute, Interpolatamente.
lato che noi diciamo Dani* Ballo, e che , mili salteri! armali di corde di budello SALTUARIO. Sal-tu-à-ri o. Add. e sm.
j Romani estende' ano ancora alla
Pan- od lo forma di arpe distesa. (Ul.paol- V. L. Arche. Proso I Romani era lo
tomima. [Lai. udiatio, saltatoi.) /erta rn.] —
6. Diesi Salterio persia- schiavo che avea cura d‘ una casa di
SALTEGUIARE. Scil-Uf-gìÀ-re. N. ass. no, Q nell '{strumento a corda, io for- campagna, d’usa terra, che ne custo-
Saltare con regolata misura nel dao- ma d'arpa triangolare , che si usa in diva i termini, che vegliava alla con-
sare.
'
Persia. —
7. Dicesi Salterio tedesco ,
servazione delle frutta ac. Presso i Lon-
SALTELLANTE. .SaLraWàn-te. Pari, di Quell* isirumeoto da parrossa, che in gobardi d’Italia , era il comandante
Saltellare. Che saltelli. varil paesi e particolarmente nell'Un- delle frontiere. [Il lai. saltuaria!, era
SALTELLARE. 5aMeM*-re. Saltare spes- gheria , usasi nella dante del b»s*o propriamente il custode de’ bocchi, se-
samente e a piccioli salti. [Ut. euAii- popolo. Ua la forma d'uni cornice condo i più accreditati lessicografi: ed
lire.l non del tutto quadrata, con un fondo avea nome da satius bosco. Nel senso
SALTELLINO. Sal-Ul-H-no. Sm. dim. di e coperchio; in quest' ultimo trovanti de'Longobardi bassi io celi. gali. taU
Salto o piuttosto di Saltello. (Ut. salta- le corde metalliche, poste per lo più guardia, custodia, rutr sigaore, tir re-
tiuncula] io gruppi di tre, che riposano eopra gione, contrada, spiaggia, coaia; di tal
SALTELLO. Sal-tèHo. Sro. dim. dì ponticelli, e si suonano con dne batti- che saltuario può significare signore
Salto. toi di legno. —8. Anat. Cosi per ana- preposto ella custodia o custodie della
SALTELLONE. SaMU-m. A» v. A sal- logia dicesi il Terso stomaco degli a- terra , della spiaggia. In ted. halter
ti. A salti a salti Per salti. [Ut. #a(-
,
niinali ruminanti cenlipeltei, ed torbe tenitore, custode. In ebr. scialai pre-
tatim.] la parte inferiore del Pornùc csrtbri. sedere , se tallii chi presiede , seilton
SALTELLONI. Sal-Ul-ló ni. A»». Lostcs- —
9. Arche. Cosi fu detto anche un autorità. In ar. sultan principe, «ulutri
•oche Saltellone.— 2. Persimillt. Detto librilo famoso di Paolo Giureconsulto. dominazione.]
anche di Suono frequentemente inter- SALTERISTA. Sal-te-n-sta. Add. e sm. SALTL'ZZO. .Sbi lùs-xo. Sm. dim. di Sal-
rotto. Etcì. Compositore di Mimi, scodo che to. Piccolo salto.
SALTERECCIO. .Sdt-te-rde-eto. Add. m. Salterio è le collezione de' Mimi. SALUBERRIMAMENTE. Sa-lu-Ur-ri-
Spettante a salto. SALTERÒ. Sai-ti ro. Sm. V. A. V. e di’ ma-mén-te. Avv. tup. di Salahcemeotc.
SALTERELLANTE. SoI-l« •reMAt*!*. Salterio nel 1. sfgnlf. 2. Velo o — (Lat. «aluòerrima.'
Part. di Salterellare. Che salterella. Acconciatura di veliche portino inca- SALUBERRIMO. Sa-lu-bir-ri-mo. Add.
SALTERELLA RE. .Sol-re rtWA-fi N.ass. po le monache. [Dalfiagl. shelter co- m. sup. di Salubre. [Ut. «ajuherri-
frrquem. di Saltellare. perture. Io ted. schleyer velo delle mo- mue.]
SALTERELLO. SalU-ril-lo. Sm. dira di nache.] —
3. Oode Viso a Itero, cioè m SALUBRE. Sa-lu-bri. Add. com. Che ha,
Salto. Piccolo salto. [Ut- aoliortuneu- grìotoeo, a similitudine delle crespe apporta o indica MlubritAj e più pro-
lo.] —2-
Sorta di ballo. Per sl-—3. del salterò o velo delle monache. priamente Che non è contrario alla m-
mili!. Petto di etna avvolta, e legata SALTETTO. Sal-til-to. Sro. dim. di mtà o alla Minte, Che coulribuiace s
atrocissima, dentro la quale aie rin- Salto. conservarla. (Lai. laluW.j
chiusa polvere d'arehibuso; detto ro-l, SALTICCHIARE. Sol-tic- ehià-n. N.aas. SALUBRE MEN l'K.Sa-lu òra-mln U.Avv
parchi pigliando fuoco, e scoppiando, frequent. di Saltare. Lo stesso che Sal- Con salobriià. (Lai. aaluòri'er-J
saltella. I Salterelli ordinari) si fanno tellare. SALUBRITÀ*. Sa-lubri-4ù. Sf. ast. di
con polverino carbone e salnitro av-
,
SALTIMBANCA. Sal-tim ton-co. Add. e Salubre. Qualità di ciò che giova a
volti in carta e po-ti aopra no fon- sf. Lo «tesso ebe Ca la m banca. conservar la snlute ; Temperamento
dello di legno seni’ asta ; rvrgll altri SALTIMBANCO. Sul-tim-òàn-eo. Add. e buono. Buona deposizione. [Lst. aoiu-
a’innasta la cartuccia ad un'asticciuo- sm- Lo «testo che Cantambanco. bntas)
la di ferro. —4. Salterei) dirousi au- SALTIMBARCA. Sat-tim bitr-ea. Sm. Lo SALUMAIO. Sa-lu-mà jo. Add. e sm. Ar.
ebe que' leganti che negli strumenti stesso che Saltambarro. Mes. Vendi tur di Mlumi.
di tasto fanno sonare le corde. 5. — SALTO. Sài-la. Sm. Il Mltare; altrimenti SALUME. Ad-lù-ma. Sm. Tutti i carnea-
A aaitrrelli , posto avverb. vale Sel- Lancio , Sballo. —
2. Onde Dare un gierl che si conservano colMie. [ Lat.
teltaodo. — 6. Bot. Salterelli dicoosl «alto, Preodere , Spiccare un Mito, «aianmenlum.}
alcune specie di piaute er facce annuali vale Saltare. — 3.È Pare Mito o un SALUTATILE. Sa-lu-là-bi-U. Add. com.
rbe crescono su i muri; somigliano alla Mito vale anche Sature.—4. Fare nn Degno di saluto.
ruchetta , ed hanno le silique le coi Mito per rallegretta vale Esultare. SALUTA B1L1SS1MO. Sd-Iu-fa èi-lU-a»-
valve giunte a maturi lA scattano con — 5. Dicesi Salto
,
perchè conteneva alcuni salmi.— 4. superiore, avanti di essere ammesso acini» veglione il medesimo. Il Bullet.
L'intero rosari»; cosi detto altre vol- all'ordioe inferiore. [ Lai. per saltus ha il brell.iaiudi per salolo, c «aluam
te, perché contiene 150 Avemmarie e promotori.] — 15. Mus. Il pasuggio per Miniare.) —2. Dar salute , Salva-
15 Paternostri , ad imitazione de' 150 da un tuono ad un altro per gradi dis- re ; oggidì inusitato. —
3. Per simili!.
salmi di che si compone il salterio.— giunti ;
oode vi sono Salti di terza ,
— 4. Dicevi Salutare alcuno in Re , a
Digitized
9 \ -
7. Per figura d'ironia viene altre»! ado- f. di Salutare. luto latino «alca. —
2. Si adopera al-
peralo io Mgnif. militare di Fare pri- SALUTAZIONE. .Sa-Iu-Ia-:i-d-ne. Sf. Il tresi per ogni scarica che si faccia in
mi colpi contro il nemico nel l’ appres-
i
9. Colla inoscheUfria. È quando ai Tan- (Lai. salui , incolumità 1 Io ebr. zeiu- . SA LV ACUTA'. Sai-va-;it là. Add. com.
no tre salve di moschettone, che prece- lorn io ar. «cium 0 selamet , in iogl.
, comp. indrci. Che salva le duà, Propu-
dono il saluto col cannone e questo si Iirolih, in aaas. h'iel in tcd. heil ec.] gnatore della ritià.
tre. cinque. Si fa da una quantità d'uo- tama salute e vale La gloria de'Brati, il pedire «Ite comandi uon sieoo tagliati
i
vale Iddio. —
6. Ditesi Anuo della sa- SALVADANAIO. Sal-oa da-nà-jo. Sto.
ogni grido che fanno insieme secondo ,
lute per indicare I Rra cristiana, quella comp. Vasetto di terra cotta, nei quale
l'ordine che loro vlen dato eoi fischiet- che comincia dalla nascita del Salvato- i fanciulli mettono per un picciol per-
to, agitano per l'aria i loro cappelli e re. —7. Beo e , Buono staio. — 8. Aju- tugio, eh’ egli ha , i loro daoari per
le loro berrette, in contrassegno di gio- lo. Grazia, Conforto. — 9. Effetto buo- salvargli, non ne gli potendo poi cava-
,
ja. — 11. Cou le vele. Il salolo con le no. — 10. àled. Senili. — 11. Bot. Sa- re, m* non rompendolo.
vele consiste nellammaioare pappafi- nità delle piante; meief. da uon im tar- SALVADOR E. Sal-va-dò-re. Verbal. m.
chi o le gabbie. *e quelli non vi »«oo. o
i
matura
;
13. Con la bandiera. Consiste nell' am- SALUTEVOLMENTE. Salu-ievvI-nun- SALV AGGINA. Sùl-taw-jl-na. Sf. Game
mainare la bandiera di poppa, k il sa- tt. Avv. Con salute. (Lai. laiaàritar.] d'animale selvatico, buona smangiare;
luto della più grande umiltà, e non si SALUTIFERAMENTE. Sa-lu-ti-fe-ra- e si dice anche degli soimali stessi,
rende dal cuperiore. Il salolo colla ban- m'n-te. Avv. Con apportemeoto di sa- f Lai. ferina.]
diera si fa in due guise: una * di ser- lute. Lai. salubri ter. j
; SALVAGGIU. .Valtàj-jù). Sm. Mario.
rarla contro la sua asin , seehè non SALUTIFERO. Sa-lu-ti-fe-ro. Add. tu. Mancia dovuta a chi ricupera àncore ,
isventoli o pure di ammainarla e te- Che apporta salute. [Lat. s aiuti fer, sa- lance o oltre cose perdute da una nave
;
lutar is. ]
— 2. E 1 in forza di sui*. Com
,
palla secondo il grado dii saluto che si dr'loro aderenti e conoscenti. [Lai. sa- ferae, ferina.]
vuoi fare. Il naviglio cbè sotto vento luhgeruli.] SAI.VAGlO.VB. Salvagió-ne. Sf. V. e
di un altro dee salutare primo. 15. — SALUTO. So-tù-fo. Sm. Il salutare. (Lat. di’ .Salvazione.
Col padiglione. Lo etesao che Salutare saltdaiio. Suluiatio dal lai. salus, salu- SALVAGUARDIA. .Salca-guàr-efi-a. Sf.
con la bandiera. ti!. In èr.stlam siluloeMlule.V.I'clim. comp. Guardia che ba per uffizio pro-
SALUTARE. .So-lu-fà-re. Sm. L‘ allo del di Suturare.]— 2.D.cesl Dar Mioto e vale prio di proteggere e difendere i citta-
salutare, Saluto. (Lai. satulatio.] 2. — Salutare, Render il salolo. Rispondere dini disarmati , o I lavoratori e i forag-
Ani. per Salvatore. al saluto , cvalgouo Salutare chi ci ha gieri del campo dagl* insulti del nemi-
SALI1 i ARB. Add. rum. Utile alla sanità, salutalo. — 3. Ani. Salute nel pi.
per co. — 2. Oode eoe! chiamasi lo Prote-
o alla salvezza dell'anima. ( Lai. salu- Saluti. — 4. Eccl. Benedizione data al stane e la sicurtà che
Principe od il il
tur il.] popolo rol SS. Sacramento io occasione Generale delle sue aro» concede ad un
SALUTATO. Sa-lu-tà-to. Add. m. da di qualche particolare divozione; la si popolo nemico , ai prigioni ai tnessag*
Salutare. [Lai- aaiu/atur.) faper ordinario la sera dopo Compieta. glori, ec. —
3. E più generalmente Cu-
,
SALUTATORE. A-hHo-lil-rt. Verbal. — 5. Dicesi Saluto a secco ,.ci«è Sem- stodia, Sicuraosa. [Lai. antodio, ««cu-
m. di Salutare. Che saluta. (Lat. «uu- plice e nudo. —
6. In T. di scherme. riia*.) —
4. Difesa, Schermo Riparo,
—2
,
fatar. ]
Filol. Salutatori o Salu- Quell'atto che gli schermitori fanno —fi. Marin- Corda amarrata nella parte
tanti dicevano i Romani
coloro che pri- entrarmi prima d'iocomiuciare C as- inferiore bompresso e che ascenden-
d«*l
mi andavano a corteggiare qualche allo salto. —
7. Miiil. La salva o altra mi- do alla gabbia di mezzana ne cala per
personaggio prrsso cui rccavansi di
,
litare dimostrazione che ai fa la segno amarrarsi alle stelle della gabbia di
buon mattino. d'onore 0 di gioja. L* atto del salutare bompresso. Serve ai marinari che fanno
SALUTATORIO. &-Iu ta-là-n'-o. Sm. nel signif. del 7. 8. Mario. Sa- — certemaoovre delia civada e del tor-
Archi. Specie di sala cosi detta negli luto di mare. Quello che si fa dalle navi mentino per camminare eoo sicurezza
antichi palagi italiani , la quale trota- col cannone a cagione d' ooore iocon-
,
9 A li 9 A li SU
Yaguardia del limone: Capo di corda more cercano nella fuga salvezza.— 14. SALVATICON ACCIO. N«/-ra-fi-eo-nùc-
cbe attraversa la miccia del timone , e Dicesi Salvando la vostra pace o simili eio. Add. m. sup. di Soltalicone.
eh' è fermata odia poppa del vascello. e vale Con vostra pace. SALVATICONE. iSui-ea-li-rò ne. Add. Iti.
— 7. Salvaguardie Due corde dall' e-
:
SALVARIPA. Nùi-va-ri-pa. V. usai» av- arrr. di Sabatico.
suemilà dello sperone lino alle sotto- veri*. A salvaripa. Uuesi Lavoro a sal- SALVAT1COTTO. Sal-ta-lì-cbl-to. Add.
barbe della grue , le quali servono ad varipa quello che si la ue' liutai con in. dim. di Selvatico.
impedireehe I marinari trovnnlisi nello gahbioui , aa»si sonili , o a fondo per- 5ALV ATIC UCCIO..Sai-t'O-ri-cùccio. Add.
sperone, in corso di tempesta, piombino duto, (mi izza te, materiali in calcina ©e.,
I
m. dirti, di Salvutico. Lo stesso i he 5a|-
in mare. a seconda precisamente della ripa cor- vatichetto.
SALVAMANO. .Sol-ro-mà-fio. V. usato rosa. SALVATICUME. Sal-vcrti-cù-me. Sm. Lo
avieri*. A salvamaoo. Sema pericolo. SALVAKOBA. Svl-vo-ró-la. Sf. comp. stesso cbp Salvatìrhezza.
SALVAMENTE. Sal va- min-la. Avv.Con Lo alesso che Guardaroba. SALVATICUZZO. Sa l-ca li cùz-zo. Add.
sai veri*. Senza danno. [Lat. (uro. <
SALVASTRELLA. Nui-ca-atrri4a.Sf.Djt. m. dim. di Selvatico. Lo stesso che
SALVAMENTO. Sal-va-mén-tv. Sm. Il Lo stesso cbe Pimpinella. [Lai. poia- Salvatichctto.
salvarsi, Salvezza. [Lai. aalua.] — 2. A rium sanguisorba Lin. 2. Dicesi ]
— SALVATO. Sat-và to. Add. m. da Salva-
salvamento , posto avverb. vale Senza Sal*a«lrclla maggiore, Un'aliru pianta
c« bacca che nasce nelle praterie degli
re. [ Lat. servatili. J
— 2. Ed in forza
danno, Sano e salvo; e si usa comune- di sui.parlando di persona; oppoato a
mente co’ verbi di moto. [ Lai. incolu- alti monti setieul rionali e differisce di Dannato.
mi#.!— 3. Ed Andare a salvamento, genere dalla prece lente, cui somigliasi SALVATORA. Sal-va-tó-ra. Yerbal. f. di
detto dell’ anima vale Salvarsi , nel resto, salvo arili* dimensioni. t Lat. Sa Imre. V. e di Salvatrice.
Anda-
re in luogo di eterna salute- — 4.
(UHjuiiorta officinali! Lin. J
SALVATELLA. Salava lòl-la. Sf. Ami.
SALVATORE. $al-va~tó-re. Verbal. ro.di
Comm. Fare il salvamento, vale À- Salvare. Cbe sdvo. [Lat. salvator, «r-
doperarsi a ricoverare le mercanzie per- Nume dato ad uo ramo della veoa cu- wfor , hbrratur.] —
2. Posto astuta-
dute in un naufragio o geliate in ma- bitale, collocato fra il dito medio e l'au- mente Il Salvatore s’ intende propria-
,
re. —5. Spese del salvamento: il pa- ricolare, sul dot*o della mauu ; cosi mente Gesù Cristo.— 3. St. Eccl. Con-
gamento cbe si dà a coloro che sal- delta perché si credeva essere il salas- gregazione del Salvatore nostro. Istituto
so, praticalo sudi essa, valevolea gua-
vano alcuna cosa o la parte eh' rgliuo
,
di Canonici regolari di S. Agostino, ri-
hanno in quello cbe salvano.— 0. Mus. rire dalla mri incuoia. [Lai. aaloafriia.j forma:! dal B. Pietro Founcr Lorenese
Salvamento della dissonanza risolta :
S AL V ATIC ACCIO. .Sol—cu-ti-aac—cù>. nri secolo xvij, e cbe hanno in mira
dalla risoluzione cbe si fa della medesi- Add. in. pegg. di Salvatico. <f istruire la gioveutù e gli abitanti
ma in una consonanza dell' accordo se- SAL VALGAMENTE. Sul-va-ti-ca-mén- della campagna. —
4. Congregazione
guente, ma tutto questo però effettualo tc. Avv. Alla salvatici , Co a modo e del Santo Saltatore, Coiign-gaziooe di
nel tempo debole, ed lo quello precisa- costume sabatico , Zoticamente. [Lat. Canonici regolari , insinuiti nel 1408
mente cbe segue al dato tempo forte , rustico, mòumeme.) dal B. Stefano religioso dell’ordine di
cbe include la dissonanza. SALY AT1CARK. Sal-va-ti-cà-re. N. asa. S. Agostino. Il loro primo stabilimento
SALVANTE, Sal-tàn-te. Pari, di Salva- Usar modi salvatici, duri, aspri. si fece nella Chiesa di S. Salvatore pres-
re. Che salva. SA L V AT I C A SINO. .Sol-va-tk ò-#i no. Sto sa Sito», dal che trassero il nomc.Cbia-
SALVANZA. 5al-t*àn-*a. Sf. V. A. V. e comp. ZoqL Asino salvaiico grecam. , mansi anche ScopetJni , dall* Chiesa di
di' Salvezza. Onagro. S. Donato di Scopeia che ottennero in
SALVARE. Sal-tà-ri. Att. e n. Conser- SàLVATICIlELL0.5ol-w2-ticWMo.Add. Firenze sotto il pontificato di Martino. V.
vare, Difendere, Guardare. [Lai. linie- m. dim. di Salvaiico. Lo stesso che — 5. Ordina di Santo Salvatore. Ordi-
Saivaticheilo. ne di religiosi c religiose fondato da
ri, tutti, talvure. In cclt. gali, rd ir-
land. tabhail, in brrtt. miri e fattiti, SALVATICHETTO.&if-ua-fi-cWf-to.Add. S. Brigida ori xiv secolo e però le re- ;
altrui, spezie di saluto. [Lat. laica, vo- Romito. — 3. Aggiunto a Uomo , vale eterna dell'anima. [ Lat. jaiui, incolu-
la, laivaia, mina.] — l>. Dicesi A Mi- Scortese , Rozzo, Zotico
; contrario di mità#. sospitas. ] —
2. Andare in sal-
vare, flg. a chi favellando dice tal cosa Affabile, Gentile ec. (Lat. durus, atptr, vazione, Vanire a salvazione , vale Sal-
che par ti desideri alcun male ,
quasi ruttimi. J —
4. Ed Esser salvatici ad varsi.
se gii dica Ti desidero il contraccam- alcuna cosa, vale Esserne alieno, stra- SALVE. Sàl-ve. Voce pretta latina, usata
bio —
10. Dicesi Salvare la pelle e vale
Scampare, Salvare, Liberare, Liberare
niero, diMffeziooato.
Costume Maniera
— 8. Aggiunto
Affetto vale ec.
a nel numero del meno per lo più poeti-
cameni/-, par lo stesso che Dìu ti salvi,
—
, ,
a odo senza noe omento dell’altro. [Lat. Pianta ec. vale Spontaneo Non inne- , S A L V E R EG IN A Sal-va-re-^i-na Sf.comp.
.
(duri prode.ut , alteri non oòuia; ] e stalo. Onde Lattuga sai valica, Cirlrgie V. L. Eccl. Orazione che si recita alla
talora si dice dell'Aecoociare alcun suo salvaticbe ,
Ulivo salvaiico ec. — 8. nostra Donna cosi della dalle parole
.
fatto, schivando più pericoli.— 13. Di- Nardo aalvatico. V. Asaro. 9. Med, — eoa cui comincia. —
2. Mus. Lo stesso
oesi Salva aalvs, ed è grido di popolo o Fuoco salvaiico: Spezie di malattia In- nome porta anche la Composizione tau-
di soldati, quando per aleno subito ti- 1 fiammatoria. I sleale di quest’ antifona od inno cbe ai
208
; e
| , . ,
SAI# S AH S AH
eanU nella Chiesa cattolica io Goe del annesse a’ patti. (Lai. paefum eowen- rico di Samara chiama Linneo tatti
Vespro dal Sabato dopo Pentecoste si- !nm.] —8. E per Eccezione o simile.— semi o pericarpi! provveduti di ali Dal
no all* Avvento. 3. Luogo di sicarezta. Onde Mettere o ebr. sciamar conservare. ]
l' 2. Lo : —
SALVETE. £ai-ré-f«. Lo Messo ebe Selve, Forre io salvo, vale Mettere o Porre io Samare si dicono nwmopterc quando
ma nel numer» del più. sicuro. ( lai. tn fulum redigere. ) 4. — vengono attorniale da oua sola ala o
SALVEZZA. Sal-vii ta. Sf. Assicura Fare a salvo o a salvare , vale Pattuire membrana ;
triptere sa da tre; tetraple-
mento o Liberazione da ogni danno o con un altro del giuoco di non esigere rs se da quattro ec.
pericolo. (Lat. min», incoi u mito*. scambievolmente il danaro della viocila. SAMARITANI. Sa-ma-rUè-nù Lett. Et-
SALVIA. Ài-us-a. Sf. Boi. Geocre di SALVO. Add. m. Fuor di patitolo . Sicu- cì. Caratteri Samaritani : Caratteri e-
piante della diandri.» mooogioia. fami- ro , Salvalo. ( Lat. salviti , incolumis. brsiri, co' quali erano scritti i libri d el
glia delle labiate, co' seguenti caratteri: In eelt. gali. saòKaiirs salvato: e presso Pentateuco e di cui I SamariUni , ebe
calice campaniforme . striscialo a due Ì Celti il b facilmente mutasi io v. lo sono settari! giudei, ti servooo anche al
labbri, il superiore tridentato, l'inferio- brelt. salve! salvato : e sa ber salvado- presente.
re bifido, la corolla a tubo largo presso ra: le quali voci LeGonidec non reputa SAM BECCO.
Sam-béc-co. Sm. Mario. Lo
Ventrata, coll'orlo bilabiato, col labbro aatiebe. la gr. foca. io turco saffi , in stesso ebe Stambecco.
superiore rivolto e smarginato , il lab- mgi. safe, iu frane, sauf. in isp. salvo. SAMBRA. Sàm bra. Sf. V. A. Lo stesso
bro inferiore diviso in tre lobi, de’qoali V. pure l'elio), di falcare.] —2. Ag- che Za m bra. V. e di' Camera. [ Dal
il medio grande e rotondo filamenti giunto di Luogo, vale Ben custodito , fr. ckambrs che si pronunzia aevamòr,
degli stami pediceilati articolali per
;
salbey, io ongh. s talya , in oUnd. sa- SALVO. Avv. che talora si adopera in for- molte lingue una voce assai umile a
lta , iu isp. salvia , in frane, savg in za di Prep. e vale Eccettualo Fuorché, sambura è nome d'istrummto da fiato.]
ingl. ioga, in celi. gali, taiidt. Secondo
,
—
2. Milii- Scala eba si ammaoolva
11 Lemery , salvia sita dal Ut. snfvus — 2. E seguito dal seguo del secondo
]
l'estate e nel l'autunno. [Lat. salvia of- vo il vero , nel rarcooUr checchessia SAMBUCINO. Sam-bv-ci-M. Add. m. Lo
ficinali jLin.\ — 3. Si conoscono eleo-
j
quaodo si può dubitare che il fatto poe-
,
della China, salvia fem.ior, Is qualche cambio di Salvo. ed a cinque lobi tre stimmi lessili ,
ssrvct , io isp. servilleta : delle quali contumace per ridarai, ulva la persona, pennate-d: spari senza siipule , eoo 8
.
voci la prima radice è per avventurai! a far le sue difese.— 4. Leg. Promessa o 7 foglioline ovato-lanceolate appun- .
verbo servirà. Io molli luoghi d' Italia fatta dai creditori d' un negoziante fal- tile, seghettate, scorili ; i Suri bianchi,
ditesi servizio di tavola tutto ciò ebe lito di non mobstarlo ne' suoi affari , e io cime; le bacche alquanto rosse, quin-
serve ad imbandirla, e servito per muta di lasciarlo liberamente sgire senza far- di nere. Fiorisce nel Maggio , ed e co-
di vivaode. il Buffet ha il brett. salvye- lo arrestare, pendente un certo tempo , mune nei luoghi paludosi e ombrosi.
den c belo vano ricercasi io altri dizio- ebe sogliono accordargli, per ordinare i Notissime sono in medicina le virth
nari!. ] di lui interessi, e porsi in grado di sod- delle sue Toglie, della scorza, delle bac-
SALIFICANTE. Sal-vi-fi-càn-U. Pari, disfarli , oppure per trature con esso che, e specialmente de’ Gori che ai usa-
di Salvificarc. Che salvifica Che fa loro l'amichevole accordo. no come diaforetici, emollienti ed ano-
salvo.
,
SAMARA. Sà ma-ra. Sf. Boi. Non» e dato dini. (Lat. sambucus nigro Li»A 3. —
S A L V 1 F ICAR E Sal-ri-fieu-re. All. cotnp. a quella specie di pericarpio o casella Dicasi Sambuco ebulo, o anche Ebulo,
Far svlvo. di uno o due logge ,
curiacco-membra- Ebbio, Sambuchelle e Sambuco sempli-
SALVICI A. Sal-vì-gia. Sf. Asilo Rifu- ,
dom , compressa, la quale non si apre ceraeni-, Un’altra specie di sambuco,
gii', Franchigia. i ebe eoo difficoltà e a‘ lati o alla sommi- che ha i fusti scansia ti, angolosi, nodosi
SALVO. Sàl-oo. Sm. Convenzione eoo va- I
tà va guarniU di uo'ala membranosa. e pieoi di midollo , che periscono ogni
ni patti e risene, o piuttosto riserve Dicesi anche Scrutola. Col trame gene- anno. Cresce la Europa sul margine
., J % —
•pecialneenle dalle fuglie .che hanno suonare il fisulo.) SANBENITO. Sm. comp. V.
.San frvni-io.
sapore amaro e sono assai mucilaglno- SAMPUG.NElTA.Aam-po-jndt-ta.Sr.dim. spago. Si. Mod. Nome che davssi alla
se; la radice quasi priva di odore ,
ha di Sampogna. veste che faceva indossare agi infeli-
si
pare sapore amaro e dispiacevole, al SAMPSEAN1. Sam-pai-d-ni. St. Eccl. ci condannali nelle solenni processioni
riche la corteccia io verna de' Fosti, Sellarli orientali, i cui dogmi eraoo uu degli Aulo-da-fè. Era essa ima specie
oe adoperano io medicina la radice ,
miscuglio di quelli de' Giudei, de' Pa- di sacro di tela gialla
, che
veniva be-
le tortecele della radice e de' Fusti ,
le gani e de' Cristiani. Delti anche Scam- nedetto prima di vestirne la vittima ;
foglie, I bacche ed i semi.
fiori, le sefbi. (DiUebr.iehemeich, io ar. «cerna era fatto in forma di scapolare, compo-
SAMIDE. Sd-mv-de. Sf. V.G. Hot. Genere sole, perché pretendesi che abbiano •- sto di un largo pezzo di tela che pendea
di piante caotiche a fiori incompleti dorato qnest astro.) sai davanti, ed un altro che cadeva die-
della decaodria monogioia famiglia ,
SANSCRITO. Sam*orUo. Sm. FUol. Lo tro le spalle a guisa di pianeta ; su ca-
delle Mmidi ; cosi dette perché nelle stesso che Sanscrito. dauno del due pezzi era figurata trai
loro Foglie banco qualche somiglianza SAMSI A. Som ti-o. Mus. Specie di
sf. croce di S. Andrea, e vi erano poi rap-
eoo la betulla. [ Lai. lamffda. Di ia~ chitarra a tre corde, usata nel Giappo- presentate figure di demonii e fiamme,
ntjfda samida o betulla. ]
ne, e che viene abitualmente sonata da colla differenza che queste erano volte
SAMIDEE. Sa-mi-<Jè e. Add. e sf. pi. Bot. quella specie di douoe pubbliche le qua- airinvù per quelli rlt'esser doveano ab-
Famiglia di piante stabilita da Venta- li si fan venir nelle case da té per diver- bruciati , ed aU'iogiù pe'meno rei che
nti, Il coi tipo è il genere Samide. [Ut. tir gli astanti colla musica e colla danza. erano dannati a piu miti pene. Alenai
tamydeae.) SAN. Prep. separativa , tronco , siccome pensano che il Sanbcoilo fosse no' imi-
SAM10. Sà mi-o.Àdd.Min.e Terap. Ter- alcuni credono, da Santa ; e nato , se- tazione di qnella specie di sacco onde
ra Samia. Terra che viene dall’ Isola di condo altri, dal fraoc. «aiu, modo an- coprivinsi i penitenti oei primordii del
Samo. Sono di due specie, ed entrambe tico. ( Lat. «uva. Il fraoc. tana dai sul cristianesimo. [Aan-éenifo cioè «oco fre-
adoperate coinè astringenti oelle ferite. le condonanti si pronunzia *an. J nilo, voci spagnuole che vogliono Sacco
Avvi pure una Pietra samia che cavasi SAN. Add. e sm. accotc. dì Santo, quan- benedetto.)
dalie miniere di detta isola ; è bianca , do indica alcun Beato e dalla Chieaa te- SANCIRE. &m-et-r 0 Alt. V.L. Statuire,
.
•'attacca alla lingua , è astringente e nuto • canonizzato per tale, e ponsi in- Determinare, Decretare. [ In pera, san
rinfrescante, e gli orefìci se ne servono nanzi ai nomi mascolini cha comincia- prescrizione, legge : nnk autorità. In
per hruuir l oro e renderlo più lucente. no per consonante scempia. celL gali, tonraich determinare , de-
|Lat. (erro tamia; lapis lumnu.j SAN. Add. m. accorr, di Sano. cretare. 1
SAMIOLO. Sa-mìo-b. Sui. Filai. Erba SANABILE. £a-»à-fri-i«. Add. com. Alto SANCITO. Asn-ei-fo. Add. m. da San-
che gli antichi Galli credevano ch'aves- a sanarsi. [Lat. sanoéitts.) cire.
se grandi virtù contro le malattie delle SANAMENTE. Sa-na-mén te. Avv. Con SANCOLOMBANÀ. San-co-lom -bà-na.
bestie e specialmente de’buui e de' ma- sanità. [ Lat. salubriter.
2. 1— Bene , Add. e sf. Agr, Sorta d'uva.
jali. Gli speciali la chiamano pulsatil- Perfetta meute e seoza passione. Lai. SÀNCOLOMBANO. San-cv-bm-bà-no.
la. £ tu frane, aamola , dal celi. *»« recla. )
—3 Sjggianieule,
[
Con giudi- Add. e sm. Agr. Vitigno che produce
toin salutifero, e mul moltitudine: Sa- zio. (Lat, tapisnUr . l’uva dello stesso nome.
lutifero a molti. Altri forse da «ain e SANANTE. Sa-nàn-tc. ParL di Sanare. SANCTA SANCTORCM. Sm. V.L. Eccl.
da muc porco. Nella stessa lingua laimA Che sana. Quella parte del Tabernacolo presso gii
calmare, sedare, e mutati dolore.) SANARE. Sa-nà-re. AU. Far sano. Ren- Ebrei, nella quale, secondo la irgge an-
SAMORO. 5a-tnò ro. Sm. Mario. Nave der sanità a chi era malato. [Lat. sana- tica non entrava altri che il sommo
molto lunga e piatta, che porla uu solo re, «anitati reitilucre.) 2. E col no- — ,
i Cristiani.
teriori d'Olanda, [Dal ted. saumtr vet- anili. Rimettere io regola dò ch'è fatto SANCTIFiCETUR. San-cli-fi-ck tur. Sm.
turale. )
contro di quella. —
5. E detto di ter- indecl. V. L. e seberz. Simulatore di
SAMOSATEM. Sa-wto-ioiòni. St. Eccl. reno. Sanare un terreoo , vale Prosciu- divozione. Ipocrita.
Discepoli e partigiani di Paolo di Sa- garlo dalle acqua stagnanti. 6. Ca- — SANCTIO. Sàncti-o. Voce composta per
mosata vescovo di Antiochia nel iti se- strare ; ma è voce del dialetto fiorenti- isrberto, per contraffare nn Senese.
colo, che sparse alcool errori iotoroo ai no. iLat .castrar *, evirare, axecara.J SANDALAR10. San-da-là ri-a. Sm. V.L.
mistero della Trinità, e negava la divi- 7. N. ass, Risanare, Guarire , Ricupe- Fi lol. Quartiere e strada dell » mira cit-
nili di G. C- Furooo ancora appellati rare la sanità. [Lai. convalttcere , con- tà di Roma, cosi detta perchè vi dimo-
Faolioiani , Paolloianisti , PaolinUni- taneseere.] — 8. Ed io forza di sm. ravano i manifattori di sandali. I Ut.
sani. SANATIVO. Sa-no-fi-vo- Add. m. Che «andaliarium. )
SAMPIERO.&im-piè-ro. Add. e sm.comp. ha virtù di sanare. [ Ut. «anarutv eim SANDALIGERULI. San-da-li-gi-ru-li.
Agr. Sorta di fico e di susino ; e si dice habant. ] Add. e sm. pi. Schiavi che portavano e
tanto dell'albero, quanto del fruito. SANATO. Sh-nA-lo. Sm. V. A. Y. o di' custodivano i sandali de* loro padroni.
SAM FOGNA. Sam-pó-gna. Sf. Mus. Stru- Amato. (Ut. «andaiigtrutaf. [Dal lat. sandalim
mento rusticano di Italo ; ed è propria- SANATO. Add. a. da Sanare. [
Ut. «o- sandali, e pero iu porlo.l
mente Quella specie di pifferi , che i naiui.j SANDALINA. San do lina. Sf. Cbim.
contadini soglion formare la primavera SANAI ORE. 5a-na-td-ra. Add. e sm. V. Materia colorante del sandulo rosso,
di scorie di pioppi o di castagni. Ma A. V. e Avnalore.
di' sostanza quasi insolubile nell’ acqua ,
talora impropriamente si confonde an- SANATORE. Verbil. in. di Sanare. Che ma solubilissima nell alcool , nell ete-
che con la Pislula e colla Cornamusa sana. (Uu carolar.)— E per meiaf. re, nell'aceto e negli alcali.
[Lat. (bivio Dall’ ungb. tipoknak dat.
. SANATORIO. Aa-na-tò-ri-o. Add. m. Ap- SANDALO. AJn-da-(o. Sm. Boi. Noma
plur. di «ip ssmpogoa. Altri forse dal partenente a sanazione, Rimedia tiro; e dato da’ farmacisti a tre specie di legno
pera, tcwhen sampogna, e sla da ptnj vale anche Abilitativo, Dispensativo. che ne provengono dalle Indie e distia-
cinque, sia da penge danza : Sampogna SANATORIO. Add. m. V. A. V. a di’ Al- guoosi dal colore in rosso, bianeo e ci-
• cinque canoe , o che accompagna le no torio. trino. Questi tra legni si riputavano
danze boscherecce, lo gali, autm frinì» SANATRICE. Aa-no-tri-ce. Verhtl. f. di preziosi aleseifarmachi e cordiali: i due
ricco di melodia ; team h punitori gentil Sanare. Che sana. ultimi sono alquanta tonici : il primo
fiato, «ioti frinn fiato armonioso, lu tsp. SANAVIVARIA. An-na-v»-«è-n-a. Add. è inoltre astringente. Hanno un odore
tacabucht, in fraoc. aaquefrut, io logi. e sf. V. !.. Arche. Quelle porta dell'an- simile a quel della rosa , il sapore aro-
taekbut, io g«U. «acéti! sono pur nomi fiteatro io Roma, per la quale uscivano matico ed amarognolo. (Lat. tanlalwn.
di un istrumeato da fiato che crederi il gladiatori rimaati vincitori . diversa In ar. «oenr/ai e «enadifr, in turco son-
serpentone o II trombone. Il Mensgio
i
SA IV 911 SIN
ronsb'cva io una snoJa la cui poslerio- Avicenna dice essere o giallo o rosso o che penetrando nella sua circolazione
re estremità rra incavala per ricevere il verde. Taluno lo credette una specie di per tutti gli organi, distribuisce gli cle-
Ullooc rimanendo scoperta la parte
. cerussa del colore del‘a Sandracca e ; menti eia vita n tutti tessati organici, i
supcriore del piede. Ora è usalo da' Ve- fuvvi anche chi lo suppone un frutice conduce il calore animale ed è la prits-
scovi c altri Prelati, quando portano gli od un erba il cui fiore era filmile al coc- cipal sorgente delle escrezioni. Essi A
abiti pontificali. (Lai. tondalium. San* co. [Lai. tandyx. In molti le-*irl greci bianco ne' molluschi e negli «filmati
,
aoche r endelek.) —
3. Specie di calme ferrai;, in ital. minio. In isp. l'intha è pesci, nc rettili ec. [Lit. tanguis.cruor.
consistente iu puro suo » di cuojo allac- il popone, il quale é russo.
] Sanguit dal pere, teittghtr , «angui»
ciato al piede con una striscia di pelle, SANDRACCA. .Van-Wràc-eo. Sf. Dot. e Ar. concfetns. Altri dall’ehr. fctrmi purpu-
ed usato per lo più da' Frali mendican-
ti. — 4. Zoo). Nome dato alle conchi-
Me*, arcorc. di Sandaraca , Oggi è più
in uso Sandracca.
reo.; —
2. Dicesi Sangue venoso o nero .
Quello che scorre per le vene e ai trova
glie del genere erepidola, a motivo del- SA NI! A. Sa-nè-a. Sf. V. A. Pare che si- nel lato destro del cuore e nell' arteria
ia forma delle loro valve. 5. Marin. — gnifichi Costa , o Spiaggia. Nel qual
[ polmonare; arterioso. Quello ebe riem-
Specie di barca che serve t trasporti senso non è già voce erroneamente sera- pio le arterie, il lato sinistro del cuore
d’uomiin o di robe pesa poco , ond' è :
la, ma esatta e vegnente dalt'ar. tentijn e le vene polmonari.— .1. L'eni'ssione o
usala uè' bassi frodi. Dal turco tonfai I traciu.fi, plaga. Più altre voci analoghe Cavata del sangue. Lat. sanguini t mit-
spezie di .barca e questo dal p*rs. un-
; *ono nellosli-ssa lingua, e nella gallese | ilo. phlrho tamia. ] —
4. Dicesl i’i-r tornea-
titi novigiuin minus , quod majoribu* SANEDRIM .Va-ne-drim. Sm. St. Ebr. lo di «angue e vale Evacuazione eeogus-
navi bus alligatimi pracsto est. ] ,
6. — Nome che divano gli antichi 0 Iti M nelcnta per via dell’ orina. 5. Dicesi —
Specie di bastimento del Levante che loro tribunali di prima riarse. V. e di* Uomo di «aogue e vale Sanguinolento.
serve d'alleggeritore de' navigli grossi. Sinedrio. ( Dal gr. tynedria ovvero ty- — fl* E per estrai. Dedito a guerra , o
SANDAPILA. San-dà-pi la. Sf. V. L.
Arche. Specie di cataletto , con cui da
nedrion Consesso , che vien da tyn con, piuttosto Implicato in guerre. 7. Di- —
e hedra sede. ] cesi Sangue grosso, e vale propriamen-
quattro uomini cran portati alla sepol- SANGALLA. Son gài-la. Add. e sf. Ar. te Tenace; ma fu detto anche per Ab-
tura cadaveri de' plebei. [Lat. tanda-
i Me*. Specie di tela, C<>»1 detta dal parse bondevole, Copioso. —
8. Diersi poetic.
pila. Sa oda pi le, o Cataletti. .Sandapita di S. Gallo donde prima cl è venuta. Sangue riarso di alcuna passione, adat-
dal gr. vanii tavo'a, e pyelot tiara.- Ba- SANGERMANA. San-ger-tnà-fi'i. Add. e tando ad esso quell' affetto dell' •minio.
ra di tavole. ]
—
17. Agghiacciarsi il sangue
.
.
menti distinta che da uno stendardo . nelle vene, vale Restare esangue.— 18.
balsamico ed aggradevole- Una volta i
di cui postomi far uso coloniche nc van- Andare a sangue alcun luogo si dice
medici l'adoperavano quale .limolante
« diuretico ; oggi le arti se ne valgono
no insigniti per differenziarli dalle
.
dell' Enervi fatta grande uccisione. —
Code di cavallo, insegna principale dei 18. Andare <> Andarne il sangue a cati-
per molte belle vernici. (Lai. fondura- Bassa e de' Visir!. La voce è (nrehesca, nelle. valeScorrere il sangue in grande
cAu. Sond racha de' tircci t dal pere.
i
e vale nel snn primitivo slgniflc. Sten- abbondanza ; e fìg. Esser* in grado
tender che vale il medesimo e da rk che .
dardo. f Questa voce é venula a' Turchi disperalo. Aver bi-ogno di 'prontisrimo
io quella lingua distingue «I diminuti-
vo. la celi. gali, dicesi fonare. 1 2. — dal pere, f engiavf vessillo.) —
2. E per —
«occorso ec. 20. Andare a «angne.vakc
la Provincia siesta da lui governata, più Piacere, Sentirei l'uomo inclinato a porre
Resina del ginepro t chiamata anche comunemente Sangiacraln. amore a quello di ebe si tratta. [Lat.
dagli Arabi Sandnrack o Sandarax e SANGlMIGNANO.&m-yi mi-ynì
,
no. Add. piacere, arridere, eong ruert, per gratum
da’ loro intcrpelri Snidarne* degli Ara-
bi, per distinguerla da quella de' Greci.
e firn. Agr. Sorta di vino di Toscana ,
ette.) —*21. Avere più di saague, par-
mineralogisti moderni , Solfuro rosso Ciricgia e di Fico primaticcio. qnale dinotiamo Avere l'i«iinto del con-
d’trscniro. (Lai. fonduracha.) SANG IO V A N NI T A . San-gio-ra n -ni-f a cupiscibile o dell’ irascibile appetito.
BARBARESCO. Am da rd-JAO, Sm. Min. Add. e sm. St. Mod. Della setta e drl- (Lat. efferveteert .) —
25. Bruttarsi le
Specie di gemma delflnilh r dell’ Ara- fnrdine equestre di S. Giovanni. ( Lai. roani del «angue di alcuno , vale Ucci-
bia meridionale, di Color di fuoco . con hatpi talari m
S. Joannit .] derlo. —26. Cavar sangue, vale Bucar la
piccole gocce d'oro. [Lai. fundoreiuf .|
SAM)ARR.'iO..Srm dn-ri-to. Sm. Mio. Lo
SANGIOVETO. San~gin-x>i-to. Add. e sm. vena per trame il sangue. 27. Ditesi —
Agr. Li stesso che Sangiogliet •. Correr di sangue, Correr sangue una
«lesso che Sandarcsco.
SANGUI A San-gri-a. Sf.V. Spago. Chir. via, un fiume, quando per grande ucci-
SANDASKI. Sun-dò-tel. Snst.com. Min. Cavata o emissione di «angue. V. e di' sione fuvvi versato molto sangue.— 28.
Nome arabo di una gemma indiana. Salano. (Lo spagn. fanyria è da fon- E-sere latte e sangue dicesl familiar- •
[Lai. fOA'iajc/.j
SANDICE. Sàn-di-ef.
erà sangue.) mente di persona di Irei colore. 29. —
Sr-st. com. Fi'ol. SANGUACCIO. San-guàe-eio. Sm. peg.-. Essere «cosa «angue; dicesl nello stesso
Sostanza che presogli antichi indica- Sangue. Sangue
di di pessima qnalitA. «en«o che Restare o Rimaoerc scota
va, secondo alcuni, un co'or rus» funi-
tneggtontr di cui facevasiuso nella pit-
SANGUE. NdA-yuc. Sm. e nntie. o«vto nel sangue. —
30. Far «angue, vale Gettar
pi. anche come sf. Liquido contenuto sangue. Onde Far «angue per le nartri,
tura ; sfondo altri, un color verde ten- nelle arterie e nelle vene; vermiglio r di sotto o simili, si dire dell' uscire
dente all'azzurrognolo. Si crede che cor-
risponda allo zarnicA d«gli Arabi , che
nelle prime, rosso carico nelle démodé. r «angue per quelle parti. [Lai, tan-
prodotto dall' elaborazione del chilo, e gxtinen fondere tariyuinrm nmlfere.)
,
208
— ,. .
nelle uccisioni.— 33 Morire in sangue, SANGUIGNA. .Sanguigna. Sf. Min. No- stano i rami dalla parte che è battuta
vale Essere ammazzalo. 30 Perdere — . me dato iu commercio ad una or irta di v dal Sole. Il legno è duro e buono pel
il sangue. licitar sema sangue o simili, ferro o-Biduo ro-so , a
cagione del suo tornio; le sue vermene si adoperano per
vale Rimanere esangue; e figurataci. colora ru?so carico la^onuglìante il gabbie, vergelli e canestri. Le bacche
Predar* I sentimenti , Abbattersi , Ac- sangue, o pure per la proprietà ebe ha. tmgouo di color porporino, (Lat. r irga
corarsi. [Lai. rursoNgwam fi-ri, exrmi- ridotta iu polvere , di arrestare il san- sanguinea, comus sanguinea /-««•)
ttrri.J —37. lticavar sangue , vale Sa- gue. —
2. Si dà pure questo nome al Sanguinella. Nau-guv-nèi-fa. sr. Bot.
lassar di nuovo. —
38. Non rimane s-in- U a*pro elitropio. Piaota che ha gli steli diritti, ramosi ,
guc addosso si dice Di chi ha grandis- SANGUIGNO. Nuia-jMi-gno. Add. n». Di pelosi, un poco grinzosi; fiori alquanto i
sima paura. (Lai. exumgpem /lari.] — ssogue.Ualaiivo al spugne, Che contiene (ossi, venali, co* peduncoli luoghi, pen-
39. Sparger sangue. Sparger torrenti di sangue. Onde Vaso, Sistema sanguigno; denti. Fiorisce nell'estate, ed è indi-
sangue, vale Fare uccisione. 11). Sce- — .M ionia , Emi-sioue
< Emanazione san- , gena ne' luoghi umidi de' paesi setten-
mar sangue , vale Cavar sangue. 41. — guigna, ec. [ Lai. sanguineus.)— 2. Che trionali. Comunemente confusa eolio
Stagnare il sangue, vale Frenarne l'u- ulbooJa di sangue. Oude Complessione Sanguinaria. ( Lat. garannim jwluifre
scita. — 12. Tur sangue, vale Cavar san- vanguigua, Temperamento sanguiguo Lin
gue. — 43. Versar sangue, vale Celiar Abituili corpo sanguigno. 3. Asperso — )
SANGUI N e L lo $an-gui-r^i-io.Sin.Do t
. 1
caldo, A sangue freddo po»ii •? verMal. I. Cupido di sangue, Sanguinolente. SàNGUINENTE. Nun-giiv-nén-lc. Add.
valgono Nel calore della passione , o [Lai. ninguinarius.l 3. Di color del — com. V. A. Imbrattalo di aangoe, Sau-
dopo che la passione e calmala. 45. — sangue. —
6. Poclic. Canto sanguigno guin so. [Lat. tangutnobnlua cruen- ,
Prov. I danari sono il serondo sangue per Canto clic narla di fatti sauguiaosi. tai.] 2.— Micidiale. —3. Cupido di
si dice per mostrare che II danaro e ne-
:
friabili, o in masse pesanti firn» a 30 distesi , piccole foglie e fiori bianchi Che si rassomiglia al sangue pel coloro
libbre le quali si rompono io pezzi più o ascellari cd t comunissima per le strade o che oe colit ene. Onde Spulo, Pus
meno grandi, o iu peni rotondi, grossi di campagna. [Lat. polyganum acicu- sanguinolrnto; Sierosità, Marcia, Orino
circa una noce ravvolti In foglie di
. lare.] —
3. don lo stesso uome chiamasi
v
sanguinolenta.
canoa annodare sopra di essi e quest* , una specie di panico che hi colmi pe- ,
SANGUINOLENZA. San-gui-Po-lin-xa.
specie è la più stimata. Più comune- losi di color ro?ao- violetto e fiori in ,
Sf. att. di Sanguiuolcute. Brama di
mente si ottiene dai dracaenn Jraco, e ispighe digitate e nasce ne* campi ste-
,
spargere l’allroi sangue.
dal f/teroairpui druco, piante iodiaue, rili. (Lai. panicum sanguinale Lin.\ SANG U N OSAMENTE. San
I gui-no-sa -
chiamate sno.r esse Sangue di drago. SANGUINARIO. Ndn-pai-iiO ri-a. Add m. fun-te. Avv. Con (spargi menu» di san-
[Lai. junguifiij tlrugonil.i—M. Sangue Dedito al delitti atroci, Cupido di sau- gue; e diresi cosi nel proprio come nel
di Ercole : cesa alcuni chiamano il zaf- gue. [Lai. aanaUMwn'w.] 2 Ed in — lig. [Lai. cruente.]
ferano. furia di sm. —
3. St. Ecd. Sanguinarli. SANGUINOSISSIMO. Sa a- gui - no- lia-i % -
SANGUIFERO. San-gui-f+ro. àdd. ra. Eretici che formavano una sella di Ana- mo. Add. m. sup. di Sanguinoso.
Aggiunto dito aque vasi, per cui scorri? battisti , e cosi denominati perchè non SANGUINOSO. Nan-gui-nd-io. Add. n».
e propagasi il sangue. Piu comunemente cercavano che spargere il sangue di co- Imbrattato di sangue. [Lat. cruenta*.]
ai die
Sanguigno. loro i quali erano contrarii alle credenze —2. Agg. a Battaglia, Vittoria o simili,
fiANGUIFICANTE.&m-ouM càn (e. Pari. ili essi. dinoti Che vi si è sparso , Che ha co-
Canniseli, Tol. III. 209 27
, , ,,
SANGl'ISORBA. .Sait-juì-iòr-ba. Sf. Boi. solita ad osservarti intorno tali mate- atesso che A passo a passo si va a Roma.
Mome
boia Dico dello Pimplocila cumu- terie. — 16. Esser più sano che pesce séno ,
oo. [Lai. tan guuor ita ofieinalii lÀ n.J SANITARIO. Add. m. DI come una lasca , o simili al dicono di
SANGUISUGA. San-gui tu-ga. Sf. Zool.
.Sfl-ni-tò-ci
sanità , Relativo alla sanità.
o
( Lai. sa- Chi gode sanità perfetta 17. Sii saoo: — ,
Verme cosi dello perché adoperilo a nitari uà.] dieesi pure desiderativamente per con-
•oggereilsaogue. Dice»! anche Mignal- SANNA. gedare altrui. —
18. Far sano , vale Ri-
ti. [Lai. tavguiiuga hirudo.] 2. Ed
, —
Sàn-na. Sf.
e più propriamente quel Dente curvo ,
V. L. Deote grande;
mettere in saniti o Mantener sano. —
in forza di aad. f. una parte del qua’e eaee fuori delle lab- 19. Far sano e Farsi sano, tale Divenir
SANG L'1 VORO..Sun- jul-w-ro .Add. m. Che bra d alcuni animali . come del porco ,
'
sano. -20. Mandar uoo altrui, vale
divori il sangue. dell’ elefante , e slmili. I Lat- aanna , Liceo ila rio Abbandonarlo, Non {sti-
,
SANICAMENTO. iSa-m-ea-tn^n-fo. Sm. dirti extertut. Sanna e tanna vengono marlo, Mandarlo con Dio Mandarlo a ,
V. A. Il gaaicire. [Lai. zanario.] non dal Ut. aanna che non rlovleosi spasso. (Lat. vali dicere vale jubcre.]
—
,
SAN ICA RE. .Sa-m-oà-re. Alt. Bender la in scaso di dente , come suppone In il. Sto uoo . state uoo modi di :
MDilà, Ridurre» sanità. Risanare. [Lit. Crusca, ma .come beodice il Mura- salutare attrai , decollandosi o licen- ,
tanitatnn rollìi aere, «mare.]— 2. Dello tori, dal led. tahn dente. Aggiungi che ziandolo ; il che dicesi aecbe Ve sano
di Campo Terreno o simile, Migllo-
, io ar. finn in ebr. acro veglieoo pur Sii sano, [Lat. pala, valete.]
, ,
rarlo agevolando Io scolo dell* acqua deole. V. Scana.]— 2. E per simi I. detto SANOFI ENO Sa-no-ftt-no Sm. comp Agr. .
Renderlo salubre ; il che dicesi meglio de’ Mostri, Diavoli, o anche di Uomini. i
Lo stesso che Lupinella. (Da uno in
Sanificare
— , Rinsauicarc. — 3. E per me- SANNICOLA. Son-ni-co-U». Sf. Boi. Ge- Joogo di salubre, e da fleuo. In frane.
ta f. 4. N. ass. Ricuperar la sanità nere di piante della pentandria diginia, lainfoìn vale il medesimo, ed ha simile
;
ma in questo senso è V. A. [Lat. tani- famiglia delle ombrellifere , ebe ha per origine.]
tatem recuperare , tannare, convale- caratteri : ombrelleite raccolte a capo- SAN'Q Li ALIDE. S<m-<juà-U-dt. Sf. V. L.
aesrc.)— 3. e a. pass. lino; fiori quasi aessilì; quelli del centro Zool. Nome di uaa specie di aquila
SANlCATO. Su-ni-eò-io. Àdd. m. da Sa- mascolini; Il calice quasi intiero; 3 pe- oasìfrag», menzionata da Plinio. E una
nieare. V. A. Libero dal male, Che ha tali intieri; 2 semi ovali , acuti, acumi- specie di falcone che ne' primi anni
ricoverata la sanità. ILat. annotta.] — nati , arricciali e riuniti. [£anicula, ha il becco nero, la coda nerìccia con
B per metaf. secondo il Lcmery, a tonando, attese le macchie biaocbiccie; col crescere degli
SANICELA. 5a-ni-cu-ln.Sf. Bot. Lo stesso virtù medicinali queste piaote. ]— 2.
di anni si fa di color grigio, uniforme
che Sa onicuia. Dicesi Sannicola di Europa volgami. ,
la coda tutta bianca, e becco giallo;
SAPIDE. Sà-ni-de. Sf. Sl.Gr. Esposizione Erba fragoiiDa, Una specie di detto ge- onde è distinto con f nomi di Falco
di no delinquente attaccato ad un paio. nere, comunissima oe’ boschi, Is quale oi ti[ragus, F. albi rii la, F. albicandut.
[Dal gr. fonia, tanidot tavola.] ha sapore amaro, austero, misto sd al- SI trova nel nord ; si ciba di pesci.
SANIE. Aa-ni-a. Sf. V. L. Med. Pus di quanta scredine che si fa specialmente [Lat. a annuali*. Dal celi, brett. tanka
callita natura che esala odor fetido, e sentire nelle fauci. Una volte era ripu- picchiare, forare, onde aanàer chi pio-
,
cheé pili o meno alterato a cagione della tata come nna panacea e specialmente chi». Altri crede che questo uccello
,
sua mescolanza col sangue. [LaL romei. usala come vulnerarla , or» forma uoo ahbà avuto nome dal dìo Sacco, cui era
Sanici dall' illir. iagnijenje lufracida- de’ principali ingredienti del vulnerario dedicato.)
znento , corruzione. Nella stessa lingua svinerò. [Lei. tanicula ntropaea Lift.] SANSA. Sàn-ta. Sf. Ar. Mes. Ulto in-
$agnjio ovvero tagnjen putrido, corrot- — 3. Altra specie di esso genere è la frante ,
trattone l’ olio.[ Lat. tanta ,
to, tagnjeiti marcire ec.ec. In ar. am Sannicole delta de Linneo taxifraga tempro ,
fracet. Saapta dallo slavo
cor rupi» et foeleos aqoa; ei«n foelorem colyUdcm. Questa pianta ha le foglie tam solo , e picsieca dimin. di picca
baorìre et ootam pati.] radicali , distese in giro sul terreoo ooccio'o: Solo nocciolo, o sia nocciolo
SANIFICARE. Sa-ni-fi-cà-r». Alt. comp. ca ro ose, liegniformi, contornale da denti
,
angusto come una tavola. [Lat. tanio- contrassegnala ec. Noo è stala nota a-
a guisa di sanoe.
daa. Da fonia tavola, e idot forma.] SANO. Sà-*o. Che ha sanità , Senza ma- gll Europei che oel secolo xnu 15am-
SANIOSO. .Sa-m-O-ao. Add. m. V. A. e lattia. [Lat. annua. .Sanità dal celt.gail. ikrii è v. indiana che significa per-
L. Pieno di saoie. [Lat. taniotus.l aton o iain che vogliono il medesimo. fetto.)
SANISSIMO. Sa-triaii-mo. Add. m. su- Nella stessa lingua faina sanila*. Io SANSENA. Santi-na. Sf. V. A. Àr.Mes.
peri. di Sano. turco eaen sanus.j —2. Ed io forza di Lo stesso che Sansa.
SANITÀ’. Sa-ni tà. Sf. Stato io coi tutte sm. detto di persona.— 3. Sanato. 4. — SÀNSEVERINA. .$<m ae-ee-ri-im. Sf.Bot.
esaodria mono-
le funzioni necessarie alla vita ese- a’ Salutifero , Che conferisce alle sanità. Geoere di piante dell'
guono regolarmente; ovvero Perfeziono [Let. lalutiftr, taluber .) 5. E detto di — genia, famiglie delle asfodelee, carat-
delle funzioai , da cui riaulta la vita. Aere , di Luogo ec. vsle Salubre. 6. — terizzato dalla corolla ouda tubulo»»
Stato opposto a Malattia. [Lat. atmitoa.] Per metaf. Intero, Senza magagna. Sen- col lembo tagliato in G lacinie rivolte
— 2. Assistere alla saoilA di alcuno : za difetto^enza rottura oepertura. [Lat. io fuori . i filamenti filiformi Inseriti
detto dol medico che ha cara della sa- intajer,] — 7. E detto di Numero in sulla gola della corolla, una bacca trl-
lute de’suoi elicali.—3. Dare io cattiva luogo di lotero; contrario Rotto. 8. —
,
loro Senta protettrice. Serve al depo- m. Atto a santificare. da Leacb con tal nome, desunto dal loro
sito della polvere e degli utensili del SANTIFICATO. San-tifieà-to. Add. m. color giallo.
capo cannoniere: dicesi pure Guardia. da Santificare. Fatto Moto. 3. Ed ìd — SANTO. Add. m. Quegli il qnaleè eletto
Scriresianche Santa Barbara e Santa forra di sm. parlando di persona. da Dio nel numero de' Beati, e dalle
Barbera. SANTIFICATORE. 5un-ti-^-ca-tó-r«.Ver- Chiesa tenuto e canonizzato per tale.
SANTAGIO. San-tàgio. Add. com. Y. bal. io. di Santificare. Che Beatifica. In questo senso dicesi auche in modo
beate che si dice a persona agiate e
,
(Lai. sanctificator.] accore. San innanzi a voce che da con-
tarde nell'operare. (Da santo, e da a- SANTI F ICA TRICE. San~ti-fi-ca-trì-ce. sonante cominci sebbene gli antichi
;
' erbai, f. di Santificare. Che beatifica. cosi adoperassero talora anche innanzi
fffaO
SANT A UN A. San ta-lì-na. Chim. Lo SANTIFICAZIONE. San-U-fi-eu-ti-ó-ne. ad S impura ed a vocale. (Lat. *on-
stesso che Sandalina. Sf. Il santificare. ( Lat. foncti/Icaiio-] cfui- Sanctus dal celi. gali, san ov-
SANTAMARIA. San-tQ-no-rì-a. Add. e SANTIFICO. San li-fi-co. Add. e sai. V. vero ranci che Taglioni» il medesimo:
sf. Bot. Sorta <T erba amara e odorosa , A.Uomo di santa vite. ed il medesimo vai pure il pers. ssn.
che è una specie di Menta detta con ;
SANTIMONIA. San-ti-mò ni-a. Sf. V. L. Anche i Brettoni hanno sant per san-
altri nomi Balsamite. Erba amara. Erba Santità. [ Lat. fondita* , sanctimo- to: ma dice l' Armstrong , che non lo
costa o costina , Menu greca del Mat- nia.J abbiano avuto se non dopo Tintrodu-
tiolo. (Lai. fanacetum bnUamita Lm.) SANTINA. S'an-ri-na. Add. e sf. dito, di zlooe della fede cristiana. Altri da san-
— 2. Zoot. Uccello Metameria : cosi Sante. citilidecretato, stabilito.] 2. Dello —
chiamasi volgarmente un uccelletto di SANTINFIZZA. San- un- fissa. Add. e triplicatamente, dessi tale epiteto an-
penne verdi, che file per lo più nell'a- sost. com. comp. iodecl. Y. plebee
poco osata. Graffiamoti, Ipocrita, Bac-
e che a Dio stesso. —
3. Detto di noelle
no. c°s* che riguardano Dio, o che da lui
TAMBARCO. 5an-lam-6àr-co. Sm. rhcltooe. Picchiapetto, ec. [Lat. piera- derivano ; ent. Santuario 4. Det-
Àr. Mes. Lo stesso ebe Seltsmbtreo. ri* t imulalcr. Da sanctus santo to di Chi in questo mondo vive Mu-
, e da
SANTAMENTE. San-ta-m/n-te. Arr, Con fielio finzione.] tamente, o mena una vita multo esem-
santità, A guisa di Mnto. [Lai. irm- SANTINO. 5an-ri-wo. Sm. Immaginetta plare. —B. Detto di Membra, Luogo e
eli.] di Santo stampata io legno, io rameee. simili cose , che attengono a Santo. —
SANTA RELLO. San-ta-rèl-lo. Add. asm. c per lo più miniale. 3. Santina di- — fi. Detto di Anima eh’ è iu luogo di
dim. di Santo, io signif. di Persona pie, consi anche quelle figure che rappre- salvazione. —
7. Dicevi Santo Padre ,
molto religiosa e devota. (Lai. lonrfu- sentano fatti della Bibbia.
i ed è maniera con coi comunemente s'ap-
Im.J —
3. E cosi detto nel f. Saouiellt. SANTIO. 5itn-li-o. Sm.V. G. Bot. Gene- pella il Papa. —
8. Pio, Religioso.
SANTASANTORUM. San-ra-fan-lò-rum. re di piante della famiglia delle sioan- (
Lat. piu* , ianefu*. ] 9. Grande, —
Sui. comp. V. L. Bccl. che scritesi lu- terte , della tribù deile ambra$iee , e Co pii -so Soleoor, Compialo, Intero ,
,
che Santa Motorino. Lo stesso che San- della monoecia pentandria di Linneo Pieno , ec. Cosi detto perchè le cose
,
cii Sanctorum. cosi denominate dal giallo colore do- sente sono grandi e solenni. 10. —
SANTASSANCTORUM. San-tn*-tan-etò- minante ne' loro fiori. 3. Min. Mi- — Onde Di santa ragione D’ una santa ,
rum. Sm. comp. Eccl. Lo stesso che nerale indicato da Teofrasto , di color ragione , posti avverbiale), vagliooo
Sancii Sanctorum. gialle, che sembra essere una miniera Grandemente, Copiosamente, In abbon-
SANTELENA. Sun-ti-le-na. Sf. Si. Mod. di ferro carbonato, capace di prende- danza. ( Lat. orriter, vebementer, ma-
Specie di moneta io oso ai tempi di re un rosso d'ematite colia calcinazione. gnopere.] —
il. Evi Avere una santa
Dente, e da lui ineoiiooata. [Lai. xantAton.) pazienza, vale Acquietarsi, Soffrir con
SANTELMO. San-Ul-mo. V. comp. Ma- SANTÌSSIMAMENTE. 5anlM-ri-fna.nvn- pazienza grande, esemplare. 12. Ed —
rio. ebe scriveei anche Saot‘Elmo. V. te. Avv. sup. di Santamente. [Lai. san- aggiunto a Capestro iu signif. di Ga-
Elmo g. 4. ctissime.] gliardo, Teoace, Forte, Robusto. 13. —
SANTE RELLO. San- Io-ri l- lo. Add. e sm. SANTISSIMO. 5an-tu-*i-mo. Add. m. Perfetto, o simile. —
14. Aver quslche
dim. di Santo. Lo stesso che Sauté - sup. di Santo. (Lat. «anctif*»mu*.|— 2. Santo o buon Santo in Paradiso, vale
rello. Io forra di sm. Uomo di gran saatità. Aver buoni ajuti, o gagliardi protet-
SANTERMO. SaeHir-nw. V. comp. Ma- — 3. Ed assolutamente nell'uso, Il tori, per conseguir checchessia. (Lat.
ria. Lo stesso che Seotelmo. V. Elmo Santissimo per La santissima Eucari- validi* i imiti ptaesidiis .) 15. Qual- —
fi. 4. Scrivasi pore Sant' Ermo. In (
stia. —
4. Dìcesi Saulissimo Padre ed che Santo ci ajoterà o simili: Dicesi a
epir. tiarm fuoco. In ebr. uhm plur. di anche assolutamente il Sanliseimn, ed chi vool pensare in negozio da Tarsia
vr fuoco: oròn pi. di or luce, fiamma è titolo cbe si dà al Sommo Pontefice. troppe sottigliezze; ed è lo stesso che
splendore.] fLat. fanctiuùnu*.] dire: Il tempo ci darà consiglio, o Co-
SANTESE. San-ti-n. Add. e sm. Y. A. SANTITÀ’. 5<m-{i-ià. di Santo. Sf. est. sa fatta capo ha. [Lat. Dtus provide -
Cbe ha cura del Molo, cioè delle chiese. Qualità di ciò cb’é santo, Intera moo- bit. ] —
16. Scherza co' fanti e lascia
[Lat. otditmu, itunutonariua.] 2. E — deita da peccato. [Lat. «anelito*.] — stare i Santi, vale Non porre in deri-
per estensione, Chi frequenta le chiese, 2. Titolo che Si dà al Sommo Ponte- sione le cose Mere. —
17. Rivolere i
Cbl vi pasaa le vite, ma dtcesl io mala fice. (Lai. bealitudo , tanctitas.\ — 3. santi suoi quando è guastata la festa:
parte. Virtù in concreto, Buona qualità, Eccel- ai dice del Rivolere alcuna cosa dona-
SANTESSA. iSan-fei sa. Add. e sf. Donna lenza d animo. ta. — 18. Il Santo talora s'iQtende Id-
211
, , ,. ,
HJLK SA \ SAI
«iiu stesso o la finalissima Eucaristia. ,
penbaghen indica un miscuglio di po- fidano contro i venni priucipalmentc
— 19. Onde dicesi 11 tale è uo santo, tassa , di carbonio e di zolfo il quale lombricali , cd anche Mite febbri in-
,
per dire Egli è un uomo che mena uoa unito all'Idrogeno dà I acido santogeni- termittenti.
>iia nota. —
20. Sancito. Ratificato, co, cosi detto pel color giallo, che pro- SANTOREGGIA. San-4o-rrg già. Sf. Boi.
Confermato, Approvato. Statuito.— 21. duce nelle sue varie combinumni. Lai. Genere di piante della duiiuumia gino-
Filol. Giucca re a saali e cappelletto, arrmthoycnium. Dal gr. xanthoa giallo, i nosprrrnia famiglia delle labiate, di-
,
chiese.— 24. E Pila dell’Acqua «ama, formi ed ermafroditi ; seminudi ( Lat. bianche , ascellari , due insieme sullo
Quel vaso che pone nelle chiese no-
»i xanlholina. Dal gr. xanthot giallo, e ale**" peduncolo. Fiorito: per tutta
atre coll’acqua santa. 23. — san- Cam holot tutto. — 2. Specie di detto ge- l'estate, ed è indigena in molli luoghi
te, Il corpo di un Moto. 20. OLo — nere, delta
]
«auto. È l’olio cornac rato dal vescovo femmina : pianta che ha Io itelo mollo st'erba odorifera ed appetitosa, agevola
(ter ammloistrare agl'infermi I* Estre- ramoso; le foglie lineari, piccole, den- la digestione ed è perciò molto usata
ma uiuroDe.— 27. A r. Mcs. Dicesi Pa- tate per i 4 lati ; i fiori gialli, solitari!, negl' intingoli. Volgimi. Cunei la. (Lat.
ne unto, più romuocn. lansinto . il peduncolati, terminanti. Fiorisce nel* taturtja hor leniti. Lin. Da Maturare ,
Paoc unto o doralo uova. ma 28. — reetale, ed è roraune nei munti de'persi dice il Lemcrj , viene il lat. latureja ,
Boi. Giallo santo, Legno santo. V. Le- meridionali. Il suo sapore a mangiato, onde Filai, santoreggia: poiché di que-
jnc, §. 31. —
2iL Mario. Santa Bar- ed il suo forte odore annunziano in e««a sta pimia si fs uso negli alimenti. In
bara. V. Santabarbara. varie proprietà toniche energiche; ma frane, larrielte , in iugl- tavjury , in
SANTOCCHIERIA. .Son-Zoc-chia-fi-a. Sf. sebbene gli antichi mollo la usassero ,
|
questo nome il professore Zeise di Co- samico: sono alquanto deprimenti. Si thot giallo, e xylon leguo J
212
. -, , 1 -.
ed «orbe qupl luogo del Tempio di Sa- me da lof lana ; poiché di lana e non Essere deliberato. E cosi il suo contra-
lomone io cui il solo sommo sacerdote di seta vestono i SoG tra gli Arabi.] — rio. — 28. Di geometria , di gramaticu
polca entrare. —
3. La Chiesa o il Luo- 9. Uscite antiche o fuor d'uso. Sacci per e slmili , vale Esser dotto in quelle
go do* e si conserrano le reliquie o si- Sappi. Sacciate per Sappiate. Sacrio per sciente , o facoltà. —
29. Di lettera ,
mili. (Lat. «ane(uarium.| 4. Per si — So. (È v. del dialetto uapul.] Sano per lettera vale Essere addottrinato , Sa-
,
mllit. Ssuno. Sapevate p«» Sapevate. Sape per pere scrivere o anche Saper di latino
,
SANTURO. Son-tù-ro. Sm. V. G. Zoo). Dicesi Sapere alcuoa cosa di buon lm>- perare con ogni avvedutezza. 37. —
Nome specifico d' uo pesre del genere go e vale Averne certa e chiara noti- Grado di checchessia . vale Averne ob-
Uwitwnut desunto dal color giallo
,
zia. —7.
Dicasi Saper chiedere o si- bligazione. [ Lat. A abere gratiam.
)
—
della sua coda. ( Lai. xanthurui. Dal mile alcuna cosa e vale Volerla ra- 38. E Saper grado a’ birri , vale Andar
gr. sonito* giallo, e tira coda.J gionevolmente. —
8. Dicesi Saperne po- debitore a gente vile, o di mala oatura.
SANTUSSE. San-tùs-ee. Sm. V. seberz. ca e vale Saper poche cose del pro- — 39. L’intrinseco, vale Sapere che
ed ant. usata nella frase Parere o si- prio mestiere, Non saper mezze le mes- cosa voglia farsi. —
10. Male, reo e si-
,
mile il Matu«e; e si dice di Chi mo- se. —9. Dicesi Saperne un ponto più mili e Saperne male ec. . vale Parere
stra di fuori gran pietà. d' un altro e vale Essere più attuto di strano, Dispiacere. [Lat. duplicare.] —
SANZA. 5òn-ao. Prep. V. o di' Senza.— quello. —
10. Dicesi Sapersela o si- 41. Mentire, vale Saper dare apparenza
9. E detto per la rima. 3. Talora vale — mile e vale Saper il (atto suo, Esser ac- di verità alla menzogna. 12. Per —
Oltre. —
4. Dicesi Santa piò po»to av- corto. —
li. Dicesi Dare a sapere, vai? conto , vale Conoscere minutamente.
verti. e vale Solamente, Senz'ai ira com- Far conoscere, Mani! -etare. 19. Di- — 43. Per lo senno a mente checchessia ,
pagnia, Senz'altro. cesi Dovete sapere, Dobbiamo sapere, e vale Averne intera scienza , minutissi-
SANZlAItE. San-xi-à-re. N. ats. V. A. sono frasi dello slil familiare con cui , ma notizia. [Lat. exploratum, perire
V. e di' Statuire. s' introduce qualche parte del discorso, clumque h ubere; probe caliere.] 14. —
SANZIONE. Sun-xi-ó-m. Rati- Sf. Leg. e per lo più una narrazione o dichiara- Sapere in qual acqua pescare, Sapere iu
ficazione, Coofer mozione Forma auto- zione. —
13. Dicesi Far sapere per Ri- qual aequa si peschi , Sapere in quan-
revole, |ier cui un Biiu diventa legale ed
.
ferire , Anouoziare , Informare. 14. — t'acqaa uno si peschi vale Saper cosa
,
autentico. I legisti cosi chiamanoquella Dicesi Esser reputo, d una novella o si- debhssi fare, come regolarsi. 15 Reo — .
parie della Irgge ebe contieoe la mi- mili*, quando è sparsa io modo che tutti Lo stesso che Saper male. V. g IO. —
naccia della prua ai trasgressori
,
o la ,
la conoscano. (Lat. rueire.) 15. Di- — 46. Tanto fare vale Fare (a maniera
,
,
promessa di ricompensa agli osserva- cesi Esser saputo , in siguifìc. pass, e Adoperarsi o Ingegnarsi in guisa. Modo
tori di essa legge, ovvero II bene o il vale Esser nominato lodato o riputato basso. Lai. tffieere , per/icere. ]
I 47. —
— —
,
male che conseguono per effetto di essa savio. 10. Dicasi Mettersi a sapere e Vivere, vale Aver prudenza. 48. Di-
legge dalla osservanza o trasgressione valeMettersi a cercare. Spiare, Rintrac- cesi Non sapere accozzare in nn anno u
delia medesima. — Prammatica san-
2. ciare. —
- 17. Dkesi Venire a non si sa- simili tre mani di nocciuoli, vale Esser
zione : eosl i Pubblicisti chiamano un pere alcuoa cosa e vate Venire io di- dappoco, Non esser buono a niente. —
Regolamento ut maleria ecclesiastica , menticanza. —
18. Dicesi Ei sa molto, 49. Non sapere accozzare tre pallottole
ad esempio della legge di Carlo vii re lo so molto. Che so io? Che Mi tu ? e in nn bacino o simili , vale Non saper
di Francia, che porta tal titolo, e per la sooo maniere particolari del popolo fio- fare aoche le cose facilissime. 50. —
quale fu regolala la disciplina ecclesia- rentino e romano, che vagliooo lo non : Noo saper bene l'abaco, vale Non essere
stira gallicana secondo canoni del so, Ei non sa. (Lai. bene novi! tal scio, beoe informato d una cose , Essere io
—
, i ,
Concilio di Rasilca. qui acùnn? nereio. ] 19. Dkesi Non errore; e cosi il suo contrario. 31. —
SAPA. Sà-pa. Sf. Ar. Mes. Mosto cotto , so , Non so che , Non so s chi Non so , Non saper che si fare , Non saper che
e alquanto condensato nel bollire, ebe coi, Non so come Non so donde , Non
,
si dire . vale Essere irresoluto.
[ Lai.
serve per condimento. Lat. tapa In so quando, Non so dove. Non so se, ec. incertum animi ette , rei exitum non
uriti, eafft , in sa»s. eaepe , in ingl. ed
(
l'unguento. Fate par, se sapete cc., e vate lo stesso Non far mai altro che gridare, o simili.
SAPECA. Sapt-ca. Sf. Metro). Moneta che Guanto tu puoi. Per quaol' è dalla [ Lat. niAi't nliud velie , aut potrà. ] —
chinese del vai- re di circa due franchi. vostra parte , dal canto vostro. [Lat. 51. Non sapere l'abbiccì, tale Al a non re
Altri scrivono Sapequa. quanium i*i*.| —
22. Dicesi Sapere a dell’ intelligenza de' principe.
55. —
SAPERDE. Sa-pir de. Sm. Zool. Sorta di mente e vale Avere impressa alcuna Nod saper mezze le me-se
vale Esser ,
—09. Non saper quel ch'uom si peschi Con sapienza. Sapientemente. più nota ed usi ut a è il tapindut sapo-
o quel che si voglia, cioè Quel eh ei si SA PI DEZZA. Sa-pi-déx-sa. Sf. Fis. Pro naria: Albero dell' America australe ,
faccia. —
60. Non sapere in quaot’ a- prielà che hanno certi corpi di far na- che ha il fusto diritto, senza spina, ra-
cqua uno si peschi, vale Noa saper io scere la sensazione di qualche sapore moso nella sommità le foglie dispari
eoo termini uno si ritrovi. 61. Noo — quando sten posti • cootatto eoo 1* or- pennate, col peziolo alato e membrano-
; ,
saper più là vile Saper poche cose, gano del gusto. so; la fogiiolme lanceolate appuntate
,
Appagarsi della prima apparenza. — SAPIDO. Sà-pido. Add. m. Lo stesso nelle due estremità integerrime. Il ,
62. Non sapere s’eV è carne o pesce o ebe Saporito. (LaL raptdus.] fiore di questa pianta esotica è compo-
simili , vale Non saper quel eh’ un si SAPIENTE. Sa-pt-èn-ts. Add.com. asalo sto di un calice , e corolla di quattro
sia. —
63. Noa sapere s'ri s'è in poggio in forza di sm. parlando di persona. pezzi uguali , eoo tre casaule carnoso
0 s ei s'e in piatto, vale Non sapere quel Che ha sapienza Che sa. | Lai. sa- delle quali per lo più una sola matura,
che un si faccia, ovvero Essere uno sto- piens.] — ,
lido.— 64. Non ne saper grado, Non ne o de’ filosofi è il Mercurio ermetico o , nero come l'ebano , e adoperato per co-
saper uè grado nè grazia , vale Non si filosofale, che anche è chiamalo con al- rone a rosarii. La corteccia , o parte
riconoscere obbligato, Noo ateme gra-
—
tri nomi. — 8. Sapido.— 4. Ed a modo caroosa del frutto, serve come il sapone
titudine. ILat. grattar» non /tatare.] di ITT. per pulire argenti e biancherie. Dicesi
65. Non ne saper parola, vale Ignorare SAPIENTEMENTE. So-ptan-ta-mdn-ra. anche Saponaria indiana. V. Sapona-
ogni notizia. — 66. Noo voler saper Avv. Con sapienza. [Lat. zopwnfrr.J cee. [Lat. tapindut taponaria Lm.)
niente de’ fatti di alcuno , vile Ripu- 2.Con saggezza, Saviamente. SAPINO. Sa-p ì-no. Sm. Min. Specie d* a-
diarlo, Abbonirli). —
67. Prov. Chi di SAPIBNTISSIMAMEN'TE. matista di color di rosa chiaro. ( Lat.
venti non sa , di trenta non ha , vale t\-ma-men te. Avv. superi, di Sapien- raptnw«.|
Quando non ai è acquistalo il senno a temente. [Lat. «apienlùfime] SAPIO. Sapi-o. Add. m. V. A. V. e di*
una certa età, è impossibile acquistarlo
SAFlENTlSSIM0.5a-ften-lis-si-mo.Add. Savio.
10 avvenire. —
68. E’sa megli» il pazzo m. saperi, di Sapiente. [ Lai. tapien- SAPONACEE. .Su-po-nà-ct-e. Add. e sf.
1 fatti su»! che il savio quelli degli al- tinimut.} pi. Boi. Famiglie naturale di piante dl-
tri. V. Pano. g. M, —
69. Tanto sa SAPIENTONE. Sa-pien-td ne. Add. c sin. coulrdooie polipetale, che sono latte
altri quanto altri: Detto che accenna acrr. di Sapieote. esotiche e di rado erbacee; il fusto loro
che Talora rimane ingannato chi vuole SAPIENZA. So-pi-èn-za. Sf. Scienza delle è qualche volta rampicante o sarmento-
Ingannare alimi. 70. Saper levar le— cagioni Cognizione profonda delle co- so, ordiosrismente diritto, a cima ra-
pecore dal sale , vale E-ser saputo. — :
ae, spezialmente di quelle che alleo* mosa o folta; porta foglie altero», nna
71. Saper alcuna co«a inaino i pescioli- gonsi «Ila morale. [ Lat. saptenfta.] — o due volte composte: fiori general-
ni, vale Esser notissima.— 72. Saperne 2. E nel numero del più. 3. Fig. La — mente piccoli e di colorito poco vivace,
più cbe’l notajo del vicario: dicesi io somma, L'infinita, L’increata, L’eterna nascenti o nelle ascelle dello foglie o
modo contadinesco per dinotare Grande sapienza , La sapienza assolutamente, alla sommità o de' rami , ove
de* fusti
scieozo, grande dottrina. 73. Saper — talora dinota Iddio , essendo resa ano stanno disposti in grappolo e qualche
di barca menare: dicesi in modo basso, da’ suoi primi attributi ; e più partico- volta in corimbo o in pannocchia. Di-
e vale Avere astuzie per arrivare a'snoi larmente il Verbo eterno. 4. Luogo — eno'i anche Sapindi o Saputigli?.
fini. —74. Sapere a quanti di è San dove pubblicamente si leggono le scien- SAPONACEO. .Sa-po-nd-ee-o.Add. m- Che
Biagio, vale t's-er accorto e pratico di
— ze. —8. Prov. E' vai più o È meglio partecipa delta natura e proprietà del
checchessìa. E cosi il 6oo contrario. no' oncia di fortuna che ooa libbra di sapone.
75. Saper dove il diavolo lien la coda sapienza. V. Oncia g. 6. 6. Eccl.
,
— SAPONATA. Sa-po-nà-ja. Sf. Bot. Lo
vale Avere esperienza e notizia anche Libro delia sapienza, o La sapienza as- stesso che Saponaria , nel sigoif. del
delle cose meno Dote, e non avvertite solutamente, parlando della S >cra Scrit- $. 2.
comunemente; Conoscere gl’inganni; tura, è nno de’ Libri canonici dell'An- SAPONAIO. Sapo-nà-jo. Add. e sm. Ar.
Essere astuto, sagace. [Lai. calltdnm , tico Testamento, attribuito a Salomone. Mes. Che fabbrica o vende sapone. [Lai.
veteratortm ette. 76.Saperedi mille
| — — 7. Nella Scrittura Mota quella voce tapanariut)
odori si dice di Checchessia che spiri
:
indiea: le opere divine del Creatore; SA PON A RI A Àa-po-nA-ri-a. Sf
. Boi Ge- . .
gran fragranza. [Lat. forum tpìrare A- l' abilità in una qualche arte ; la pru- nere di piante della dersndria digioia ,
rabiam. ) —
77. Sapavamceto , disson denza nella condotta della vita; la spa- famiglia delle cariofillee. 1 caratteri di
quei da Capra ja Si dice quando alcuno
:
ritola negli affari; il complesso di questo geoere sono calice persistente
ci narra cosa nota. 78. Aver sapore. — tutte la virtù; la prudenza presuntuosa tuboloso, nudo
base, e tagliato in
ella
;
[ Lat. sapere. Pene» molti che sapere degli uomini del mondo, soprattutto dei cinque parti ad unghiette strette, dalla
In questo senso venga doll'cbr. tofu filosofi ec. —
8. Fisiof. Dente della sa- lunghezza dal calice, di lame larghe ed
labbro, lingua poiché la bocca è l’ or-
; pienza : I’ altimo de’ molari cosi chia- ottuse; capsula uniloculare a cinque
gano eoo coi si appura.] 79. Avere — mato perché per lo più nasce da' 28
;
SAPERE. 5a-p^-r«.Sm. Certa cognizione; SAPIENZIALE. Sa-pirn-si-A-l*. Add. articolati ; le foglie ovate , lanceola-
Sapienza. Dottrina, Senno, Conoscimen- com. Di sapieoca. —
2. Più comune- te, sessili , opposte ,
congiunte ; i fiori
to, Notizia, S> ieijza.[Lat.rognifìo,tei«n- mente aggiunto di que 'Libri della Scrii- di nn rosso pallido odoro*» , a ciocca.
—
,
f to 1
.
2. Onde al contrario Non sapere tara sama che sono specialmente desti- Fiorisce nel Loglio e nell' Agosto. ed è
detto rosi sostantivamente per Nescien- nati a dare agli uomini delle lezioni dì comune lungo le strade intorno ai fossi.
za, Ignoranza. —
3. Far sapere, vale 0- morale e di sapienza, e conciò si distin- Ha due varietà: una a (ìor doppio; e
perar saviamente. 4. Passardi sapere, — guono da' Libri storici e da' profetici. I l’altra, che è detta da Miller Ibrida, ha
vale Avanzare, Superare nel sapere. — Libri sapientiali sono i Proverbi!, l' Ec- le foglie concave. Tutte le perii di que-
8. Prov. Vale più un'oocia di fortuna che clesiaste, il Cantico de’Caotici, il Libro sta pianta hanno sapore dokigoo ed al-
una libbra di sapere; dicesi per deno- della Sapienza e l'Ecclesiastico. Alcuni quanto amaro; facendole bollire nel-
tare che la fortuna talora giova più che vi aggiungono i Salmi e il Libro di rarqua , le comunicano la proprietà di
11 senno. Giobbe. spumeggiare, agitandola , quanto ac- I
6APEVOLE. Sa-pé-vo- le. Adii. com. Che SAPINDO. Sa-pìn-do. Sm. Bot, Genere di qua di sapone, e di ripoltre i panatimi
sa ; più comunemente Consapevole. piante della oltandria ingioia che dà il ' che con essa si lavino. Per tale proprie-
211
, » -,
metaf. Lode impropria o indebita o a- cano le combinazioni saponacee , risai- 8AP0TB. Sa-pó-te. Add. e sf. Bot. Fami-
dulatoria. tanti dall* unione degli olii volatili t i glia di piante , dette anche Ilo* penne.
8ÀP0NAT0.5<r-f»-nàfo.Sra.Chlm. Com- quali presentano sapooi imperfetti. SAP0T1GLIE. 5a-po-ti-jIia.Add.esf.pl.
binazione degli o'ii volatili o eaeenziali SAPORARB. 5u-po-rd-ra. AU. Sentire il Bot. Famiglia di piante, dette anche
con differenti basi. sapore , altrimenti Assaggiare. [ Lat. Saponacee.
SAPONE. 5a pd-tia. Sm.Chim.e
Ar. Mes. gustare, degustare, libare. ] —
3. E n. SAFPA. Sàp-pa. Sf. Farm. Vino cotto a
Composto d olio o di altre materie gres- ass. o anche in forza di nome. uso di medicina. V. Sapa.
se, nacque e di alcali , usato nelle arti SAPORATO. Sa-po~rà~to. Add, m. da SAPPIENTB. Sap pièn-te. Pari, di Sa-
e neiPeconomia domestica a molti osi. Saporire. [Lat. guifafu», libata!.] pere. Che si. (Lat. aei«u.)
S* adopera massimamente per lavare e SAPORE. 5a-pd-r a. Sro. Sensazione par- SAPP1BNTE. Add. coro. Che ha troppo
purgare I panni , e per bagnar la barba titolare che certi corpi risvegliano a- acuto sapore, e diceai di Olio » di Cacio
innanzi di raderla, e ancora a uso ester- gendo snU orgino del gusto ; e comu- e simili. (Lai. tapidiu.)
no e interno di medicina, adoperandosi Demente Quella speciale proprietA io SAPPO. Sàp po. Milit. Soldato turco, o
per detergere f canali e per dissipare i virtù della quale essi producono tale piuttosto Persiano, forse lo stesso ebe
ristagni e le oppilazioui. [ Lat. topo. Impressione. Sono infiniti di numero
e Asappo o Assappo o Asapo. [ la pers.
Sabun io pers., come la ar. ed io tur- variano secondo gl’individui. 3. Di- — sipah vai soldati, e spezialmente quelli
co, vale precisamente sapone : e aaiun cesi Di mezzo sspore . e vale Che non è s cavallo «poh» vai militare. 1
;
ci, ed il sapone del commercio o comu- pore , fig. vagliono Parole di sostanzia diente la pntrefazione si rompono in
oe, ebeti fa con lo stesso alcali e l'olio e concludenti. —
tl. Dicesi A sapor tante piccole divisioni di frangia che
,
di oliva . e non si adopera in medicina d'troa cosa, e vale Per ragion di quella poi riproducono la specie. [ Lat. sapro
che all'esterno, come stimolante, f molli tal cosa. legnia. Dal gr. sapros putrido, e legncm
non ai possono ottenere che co' grassi 8AP0RETT0. Sa-po-rét-to. Sm. dim. di frangia. ]
con gli olii disseccativi e eoo quelli ebe
,
dl potassa e d'olio eeaeoaiale di tere- dim. di Saporito. (Lat. feliciti!.] 3. Ilio da Filler colli tephritis /loca di
ben ti o« ; calca rio il linimento per le
. Fig. Graziosino, nel significato di Sapo- Laudile, desumendo nome dalla
tal
scottature de* vetrai, il perossido o man- rito, J. 4. loro somiglianza colle moschee dal vi-
ganese nativo; veoeto, il sapone medi- SAPORITISSIMAMBNTK.&i-po-n' tif-*»- vere nella putredine. ( Lai. zapromyia.
duale composto di sotiocarbonato di so- «na-n*4n-fa. Avv. superi, di Saporita- Dal gr. sapros putrido, e myìa mosca.]
da, calcerecente ed acqua, adoperato mente. — 3. Gustosi ^imamente. SAPROSMA. Saprò-sma. Sf. V.G. Boi.
per le ostruzioni del basso ventre, la re- SAPORITISSIMO Sa-po-rMà fi-mo.Add. Geoere di piarne del la letrandria mo-
chitide ec. —
4. Diceai Gg. Pigliare il m. sap. di Saporito. — 2. Gusloaissi- noginia, famiglia delle robiacee, atabi-
sapone o simili , e vale Lascierai cor- mo. — 8. Facetissimo, —4. Aggiunto Ilio da Diurne e cosi denominalo dal—
,
rompere co' donativi ; lo stesso ebe Pi- di Bacio. l'odore putrido che emanano te due spa-
gliare il boccone. SAPORITO. 5d-po-ri-f<i. Add. m. Che ha eie che lo compongono, cioè la saprosma
SAPONELLA. Sa-po-nil la. 8f. Bot. Lo lepore, Di buon sapore. [Lat. sapidus .] arborea e la fruticosa. [Leu saprosma.
stesso che Saponaria officinale. — 2. Gustoso, Che dà gusto Che si fa Dal gr. sapros putrido e ohm odore. ]
SAPONERIA. 5o-po-na-ri-a. Sf. Ar. Mes. con gusto. [Lai. gushttu jucordus.]
,
9 AM 8 AB SA II
dell* bocca. (Lai. saprote. Da sapro tu Litorali. ( Lat. ottundo ampelodssmon vennero a torlo designali come una oa-
marciume, putrescenza.] Cyrìili. ] zione della Senegarabia.
SAPUTA. Napu-ta. Sr. Il sapere, Noti- SA UACC .VICO. 5'i-rci-cè-nv-ro. Add.Agr. SAR ACORI. «Sa-ra-eò-ri. Sai. pi. Arche.
zia. [Lai. mentici, eonatlium.] 2. Di — Aggiunto di frumento minuto, triango- Popoli che facevano la guerra montali
saputa, In saputa cioè , Con saputa , lare c nero , che anche dieesi Formeuto sopra asini. [Dal pcrs.aer comandante, e
,
Con notili*. acro. Fagopiro, [lo frane, «arr ai in. Son chocr asino: Comandanti di asini.]
SAPUTAMENTE. Sa-^u-tn-mén-te. Ah. Voci derivate dal color nero de'Saraci- SARAFFI. Sa-ròf fi. Sm. pi. Nnmìsm.
Coo sapere, Scientemente. iLat. icien- oi , come altri dice, dall'essere iudigc- Monete macine di Alessandria. Lo stes-
ter, consulto.] no della ior terra. ] so che SerafD.
SAPUTELLO. Sa pu-tìl-lo. Add. e sin. SARACINAUE. Su-ra-ci nò-re. N. ass. SAR ALO. Sà-ra-go. Sm. Zool. Pesce oc!
Saccente. Sciolo. Cominciare a nereggiare , e dieesi del- mare di Egitto, molto simile al Mcla-
SAPUTISSIMO. Na-pu-tu-ai-mo. Add. tn. l’uva quando, maturando, comincia ad nuro. Costi tatsce un genere nell ordine
Mi peri, di Saputo. annerire; presa la metafora dai Mori degli acaotoplcrigi. (Lat. «arjju*. Sor-
SAPUTO. 5o-pù*to. Sm. V. A. V. e di' ovvero Saracioi. go! dal gr. sarchm carne ; poiché, dire
.Saputa. SARACINESCA. Sa-ra-ci-nó tea. Sf. Mi- >
Litlleton , questo pesce è carnoso. Il
SAPUTO. Add. m. da Sapere. Lat. eo- lil. Porla di tavoloni, u Cancello di tra- Vasaio dallar. sirag sole, lume, lucer-
gnitus. —
2. Strio , Accorto. ( Lat.
(
vi insieme congiunte , collocalo sulle na poiché questo pesce corre alla luce.
]
sapiens, coutue. ] —
3. Avente intelli- porle delle fortezze e sostenuto da corde
;
cosi il suo contrario Non esser saputo. venga a cader con impelo abbasso c Sagramentare nel signif. del 2. [Lai.
— 5. Dìcesi Essere saputo di alcuna chiuda allatto 1 entrata della porta , jusjurandum adigere .] —2 .
$
Neut. ass.
cosa, e vale Esserne istruito , ammae- scorrendo entro due incastri laterali Giurare.
stralo. —
6. Dieesi Fare saputo, e vale incavatinelle spallette di essa porta. SAHAMENTO. Sa-ra milito. Sm. V. A.
Avvisare, Rendere consapevole alcuno. Alcuui ne riferiscono l'Invenzione ai e L. Lo stesso che Sacramento e Sagra-
SAPUTO.\'A.,Sfl pu-td-na. Add.esf. Detto Saraceni a cagioue del uomo, ma e fuor mento nel tignif. del §. 3. Meglio Giu-
di doona. Salamistra , Dottoressa , Ar- di dubbio che ('adoperavano amicameli- ramento. ( Lat. jusjurandum , tacra-
cinfanfana. le i Romani. Le Saracinesche tulle d un mmium. } —
2. Onde Far «tramenio o
SARA. Sà-ra. Sf. Zool. Speda di pesce pezzo sono ite in disuso, ed in luogo di il saramento, vale Giurare.
di cui parla Brunetto Latini. (Lai. «er- esse sì adopera l'Organo. (Dal celi. gali. SARANGUSTI. Su-ra»-gu-«li. Sm. Marin.
ra piscia. Dal lat. serra ebe nel suo sarack che oppone, che mette ostacolo, Una specie di mastica usato nell' Indie
senso primitivo vai Sega.] impedimento. Altri dal aera, chiu- lai. per coprire commenti deile navi , dw>
i
SARA BAITI. Sa-ra-baMi. St. Ere I. No- sura di stanga o di catena : questa ra- sì riguarda come migliore di tulli gli
me dato a certi monaci errami e vaga- dice, cb'e pur quella di serrar a c d'ogni altri che sono noti.
bondi che disgustati della vita cenobi- «errarne o serraglio, erodasi confermata SARANO. .Sa-rò-no. Sm. Mas. Specie di
tica , non seguivano più alcuna regola dall'uso promiscuo di queste voci ge- flauto antico , il cui nome , secondo al-
e andavano di città io città vivendo a neriche eoo quella di saracinesca e ae- cuni, viene dal suo proprio suono simi-
discrezione. (Dall’cbr. sarab ribelle.] ra*; inesca che » iucoair* nelle auliche le a quello d'uoa sega , (Dal lai. serra ,
SARABANDA. Sa-ra-bàn-da. Sf. Coregr Crooacbe. V. il —- 2. Ar. Mes. secondo altri dall* add. tarranus , ilei.
Danza grave « graziosa d* invenzioni’ Sorta di toppa ; altrimenti Toppa sara- Tirio. V. l'etim. di .Sirena.)
spagnuola, somigliante al minoetle , e cinesca, Serrarne. [V. il § 1. Io ungber. SARAPO. Sà-ra-po. Sm. V. G. Fisiol.
che altre volte ai ballava colle casta- taraesha plcciola toppa. ] 3. Duella — Piede piatto; difetto per cui si va quasi
gnette o nacchere. Era forse il Fandan- serratura ili legname , o simile, rbe si scopando la terra o strisciando. I Lat.
go una cosa stessa od almeno una parte fa calare da allo a basso per impedire , sarapus. Dal gr. aero io scopo , e pus .
della Sarabanda, la quale una volta fu il passaggio alle acque, agli animali, u podot piede. ]
proibita dall' Inquisizione. Con questa simil'. SAHCANTEMO. .Sar ran-lè-mo. Sm. V.
voce s'indica pure la musica con cui si SARACINESCO. Sa-raci-né-sev. Add. G Bui. Geuere di piante della Siogenc-
accompagna roteata danza. [È lo spagu. coni. Aggiunto di Toppa. Toppa sara- sia poligamia superflua , famiglia dell**
sarai, onda che potrebbe esser venula cinesca vaie lo ate»*o che Saracinesca sin nule ree, stabiliti» da Cassini , e cosi
dal basco sarabanda danza lasciva. Io
,
ropa. ( Lai. sarabara. Il Laurent dice la sinistra tiene lo scudo , nella destra [ Lat. sareanihus. Dai gr. sarx turco
che «arabaMum é vesta Parthorum Qu- la spada o bastone ,
la quale se non è carne, eaiethos fiore.]
lior; e che sarabara i veste portala colpita nel petto ,
girando si rivolta e SARCASMO. Sar-cà-smo. Sm. Reti. Spe-
presso i Medi ed i Persiani a viris illu- percuote colui che falli in questo se-
: cie diamara Ironia, Derisione fatta mot-
atribos. Viro da rara che propriamente condo caso la chiamano p>u propria- teggiando. [ Dal gr. sarcazo io beffo ,
è una Muta di veste Indiana, ma ebe in mente Buratto- Questa specie di giuoco, derido: e questo da i«rx ,tareas carne;
pere, vale in genere velo, copertura , e di origine moresca, come l'iodica la vo- quasi voglia dirsi beffa , che puugc la
da baio eccelso, supremo- Copertura ce Saracino, si appella Chiotaua. [ Lat. rame, il vivo della persona, ]
degli eccelsi personaggi. Altri forse dal pota*. | —
2. Onde Correre al saraciau, SARCHlAGIONE..W-eAia- 0 Ìó-m.Sf.A4rr.
celi. gali, sar uom degno, eccellente, e vaieFare il giuoco della quintana. [Lat. Il sarchiare. Lat. «arritto, larculabo.
da balia n copertura, lo ar. sfratiti in- ad polum se txeresre. ] 3. B per si- — jarnturrj. )
[
dusium, tunica. milil. detto di Persona leggiera e volu- SARCIIIAME. Sor-ehià-me. Sin. Mar o.
SAR ACCUIU.
]
$cj-rde-chio. Sm. Bot. Spe- bile. —
4. Essere il aaracino di piazza, V. dell'ufo. V. e di* .Sorfiam*.
cie di pianta graminacea del genere A- provrrb., vaio Essere actoocio a sop- SARCU1AMENTO. Sar-ehio-mén-fo. Sm.
ruodo, ebe fa un denso cespuglio con , portare ogni cosa. —
3. Agr. Saracioi Agr. Lo stesso che Sarcbiagiune.
foglie lineari e colmi alti sci piedi. Le diciamo anche gli Acini dell'uva, quan- SARCHIARE. Sar-chià-re. Alt. e o. pas*.
foglie sono adoperate per iotesserne do cominciano a divenir vai. (Dal color Agr. Nettar col sarchio le sementi . Ri-
Muore, ed i fusti per farne cannucce di nero de' Saracioi. Onde il v. saraeinare. pulire dalIVrbe sabatiche, tagbandule
roi si servono le donne rbo rassettano i lo pera, trovasi scoeehru: mora ocra*] col sarchio. |
Lai. snrrire , sarchiare.
pauollioi per tenere tesi i c* orinoli del- SARACOLETI. .Sa-ru-co-lé-<i. Sm. pi. Sarcvlare crede»! frequentativo di «ar-
ie gullere. Cresce copiosamente presso Si.Mod. Mercaoti ebe appartengano ad r ir* e «arrire, secondo il Vcssio, e dal
:
SAIl SAK S AR
spanar In terra, togliendone Perle inu- SARCOBASI. Sar-cb òa-ii.Sf. V.G. Bot. ti» di Wallicb. [ Lai. tarcoeocca - Da
tili. In brelt. tkana «citare , purgare, Nome imposto da Dècandolleal fruito tarx, tareot carne, e cocco cocco.)
toglier » in. In mss. scearnn o sciran . delle piante ocnacee e simaroubee. per- SARCOCOLLA. Sar-co- eàl-la. Sf. V. G.
in ingl. to ihare. io gol. tkare, io rbr. chè composto delCaggrcgato di piccole Bot. Specie di piante del'gcoere penata,
tarai tagliare. Io quest' ultima lingua carpelle inserite sopra una specie di originaria della Persia e dell’ Arabia
tered pialla. Io or. tcerch lamina di lla piatto, o disco carnoso. ( Lat. tarcoba- Felice , a fiori monopetali . e della te-
spada, tcrr lavorare.) —
2. E neut. ass. tit Da tara: , tareot carne , e boiù irandria monogioia. Da’rami della pae-
SARCHIATO. Sar-chià-to. Adii. m. Agr. base. )
n aea tarcocolla trasuda, durante il cal-
Da Sarchiare. (Lat. tarcutntut.l SARCÒCAPNO. S»r-eo~eà~pno. Sm. V.G. do. la gomma -rcsiua dello stesso nome.
SARCHIATURA . Sar-chio-fw-ra. Sf. Agr. Bot. Genere di piante della diadelfii e* (Lat. tarcocolla. Da tarx carne, c colta
Lo stesso che Sarchiamento ,
Sarchia- sandria, famiglia delle fumariacee, sta- colla.) —
2. Gomma resina che stilla da
Rione. [Lai. farri! uro-] bilito da Decandolle a scapito delle fu- una pianta esotica di questo nome. Si
SARCHI E. Sarchi-e. Sf. pi. Mario. V. e marie di Linneo, e specialmente di quel- raccoglie in granelli simili alla rena, di
di’ Sortì*. Sarte. le provvedute di foglie carnose , donde color giallo , croceo , ovvero in p»rzi
SARCHIELLA. Aar-chièUa. Sf. Ar. Mm. derivò il nome. [ Lat. tarcocu/wioj. Da solidi granulati nell' interno. Stimasi
Lo stesso che Sarchiello. lari, tareot carne, e capnot fumo. ] vulneraria e consolidante, come accenna
SARCHIELLARE. Sdr-rhieMà-re. Alt. SARCOCARPI. Sor- co-càr pi. Add. m. il suo nume. [Lat. tarcocolla.]
Agr. Leggiermeote sarchiare, cioè Net- pi. V. G. Bot. Aggiunto de' funghi car- SARCOCOLLINA. Sar-ciKoMì-na. Sf.
tare dalle erbe l’aja che dee prepararsi nosi che nel metodo di Persona costi- V. G. Chim. Sostanza da Thompson
per la trebbia; che anche comunemente tuiscono il secondo ordine della prima scoperta nella sarcocolla. [Lat. tarco-
i contadini toscani dicono Radere u Chi*
clas-e. [ Lai. tarcocarpi. Da tarx, tar- collina. Da *arx, tareot carne, c calla
adare. (Lai. aarrulare.] rot carne, e carpo* frutto.] colla.)
SARCHIELLINO. Aar-ehiaWi-no. Sm. SARCOCARPO. Sar-co càr-po. Sm. V.G. SARCODATT1LIDE, Sar-co-dat-li-li-de.
Ar. Mes. Dim. di Sarchiello. Bot. Genere di piante della monoecia Sf. V. G. Bot. Nome d’ una specie di
SARCHIELLO. Sar-chièl-lo.Sm. Ar. Mcs. poliandria il qnale pel suoi rapporti frutto d'ignota pianta descritta daGacrt*
Dim. di Sarrb-o. [Lat. aorruluj.) naturali sembra costituire una famiglia ner il tìglio, cdC una bacca carnosa rossa
S ARCHI ETTO. Sur-chiét-to. Sm. Ar Mes. intermedia tra quelle delle monosper- sormontata da prolungamenti cilindrici
Dim. di Sarchio. Lo nesso che Sar- mic e delle annonacee, stabilito da Blu- simili alle dila d'uoa mano. [Lai. tar-
chiello. tne. Sono cosi denominile dal loro frut- codactylit. Da tarx , tareot carne , e
SARCHIO. Sòr-ehiò. Stn. Ar. Mes. Pic- to. che è formato di varie carpelle bac- dactylot dito.)
cola oiorra di ferro con lungo manico
. ci formi carnose, contenenti semi prov- SARCODENDRO. Sar-co-din-dro. Sra.V.
di legno , con cui i contadini nettano veduti d' albume parimente carnoso. G. Zoo!. Nome dal Donati imposto ad
dall’ erbe salvifiche le sementi, e smuo- Comprende la sola specie detta torco- un polipo del Mare Adriatico, che sem-
vemo leggermente il terreno aitomo alla earpon teandens. ( Lai. tarcocarpon. bra essere un alcione e presentasi sotto
ianta per agevolarne la radicazione , e V. l'etim. di Sarcocarpi. ) 2. Nome — forma d’ un arboscello carnoso. [Lat.
P assorbimento dell' umidità c delle che dà Peraoon ai funghi, costituendo il tarcodtndrot. Da tar», tareot carne, e
gitane. (Lat. tarculnm.) secondo ordine della prima classe nel dendron albero.)
SARCflIOLlNO. Sar-chìo-lì no. Sm. Ar. suo metodo. Soo tutti carnosi e formano SARCODERMA. Sor-co-dèr-ma. Sf. V.
Mes. Dim. di Sarchio. Lo stesso ebe Sar- cinque generi. —3. Anat. Cosi chiama G. Bot. Dicesi covi il primo inviluppo
chici* o. Richard la parte media del pericarpio , sono l’epidermide de’setnl, formato del
SARCI1IONCELLO. $ar-cJiion-eèf-io.Sm. formata del lessuto cellnlsrr, c dei vasi parenchima sparto da’ vasi. [ Lat. sor -
Ar. Mes. Dim. di Sarchio. Lo stesso che che nei frulli carnosi prende un grande Da tarx, torco» carne, e der-
c od erma.
Sarchiello. sviluppo, «costituisce la carne del suo ma pelle.)
SARC1DIO. 5ar-rl-di-<J.Sm. T.G. Anat. fruito. SARÒ ‘DERMI DE. Sar-eo-dir-mi-de. Sm.
Carm cola lacrimale, Lat. aorridium. SARC.nCAfTLO.
[ Sar-co-«4-u-lo. Sra. V. V. G. Bot. Nome da qualche botanico
Sur ci ri icn è dim. del gr. tarx , tareot G. Bot. Sezione di piante del genere datosi parenchima de' fratti. [Lat. tar-
carne. ] monionìa. stabilita da Dècaodolle. nella codermit V. l'etim. di Sarcodernva.)
SARCINA. Sòr- ex no. Sf. V. L. Carico , quale collocò le specie provvedale di SAKCOOIO. Sar-cò-di-o. Sm. V.G. Bot.
Pesi». Soma.
{ Sorcina
dal gr. largane fusto carnoso: divisione da alcuni bo- Genere di piante della dindclfi* decaa-
sporta preso il continente per lo conte- tanici eretta io genere. [Lat. tarcocaxt- dria, famiglia delleleguminose stabi- ,
nuto. I Turchi dicono toerghy la tela , fon. Da tarx , rarcc-j carne e cacio* da Lourciro, il coi legume o bac-
lito
che s* avvolge a' fardelli.] gvmbr.l cello è carnoso, cilindrico e polispermo.
MARCINOLA. Sor ci no-la. Sf. Zool. Ge- SARCOCELE. Sar-co-cide. Sm. V. G. (Lai. tareodtum , tarcodum. Da tarx ,
nere di ronfili, dell'ordine degli attinie- Chir. Propriameote sbirro o cancro de) tareot carne, e idoa forma.)
formi soprabi tanti. Polipajo pietroso, testicolo. Affezione cancerosa del testi- SARCODO. Sar-cb-do. Sm. Bot. Lo stesso
costituente un ammasso solido, formato colo , nella qnale lo scroto diviroc in- che Si cord io.
de molti tubetti cilindrici parafili ver- ternamente di color rosso cornicino. SARCOEPIPLOCELE. Sar-co-e-pi-plo-cè-
ticali, con delle divisioni intermrdìe e Qualunque tumore sarcnmatoso entro le. Sni. V. G. Chir. Ernia completa ,
trasversali, che li riuniscono a fascio , lu scroto, il (reticolo. I vasi spermatici formata dalla caduta dell’cpiplou nello
e con lamelle dispostevi a sulla entro a o entro amendue insieme chiamasi con scroto, ed accompagnala d.» escrescenza
ciascun tu Iv». questo nome. (Lai. tarcocele. Da tarx, carnosa- [Lat. tarcoepiplocete. Da tarx,
SARCITE. AVir-ci-fe. Sf. V. G. Min. Gem- torco carne, e cele ernia.) tareot rarne , epiploon epiploo , e cele
ma del colore della rarne del bue, tucn- SARGOCUILO. Sar-cb-chi lo. Sm. V. G. tumore.}
tov ala da Plinio, e la qnale altro non è Bot. Genere di .piantp della gmandria SARCOEPIPLONFALO. Sar-eu-e-pi-pfòn-
che una specie di corniola , od agata , dinndri'i famiglia delle orchidee, sta-
.
fa-lo. Sm. V. G. Cbir. Ernia , formata
rosi de Dominata dal suo colore che va- bilito do B'owue, e così denominate dal dall’ uscita dell' epiploo per l’ombellico
ria dal rosso di clri egli a quello dì car- lobo medio del labbro carnoso. B un con escrescenza camusa. [Lai- tarcoe-
ne, e *'apprn«*>im più o meno alla lima genere intermedio tra il rymbidium ed piplomphalut. Da tarx , aarcoi carne ,
propria del Sardonico. Thomson dà que- il dendrobium. Comprende la so’a spe- ed epiploon epiploo.)
sto n<>mc ad un aoalcuno rossastro. cie detta tarcochilut falcatiti. \ Lei. far- SARCOFAUI. Sur-eò-ja-gi. Add. a am. pi
[Lat. tarditi. Da tari tareot carne.) cachila». Da *arx, tareot carne, e chi- V. G. Zool. Aggiunto degli animali che
—
,
2. Med. Voce ebe prendesi general- lo labbro]. si alimentano di carne; altrimeuti Car-
mente per Obesità, rn« che talvolia si- SARCOCOCCA. Sar-co-ebc-ca. Sf. V. G. nivori. [Lat. tarcophagi. Da aarx, >ar-
gnilica pure uu’ruflsima universale o Bot. Genere di piante della monorcia cot carne, ephago mangio.)— 2. Terap.
«ma-are*. e tal altra un'nlropeanasarra. telrandri* famiglia delle eqforbiacee ,
.
Così diconsi ancora rimedii acconci a
i
SAKCITIDE. Sor-d-ti-de. Sf. V. G. Med. stabilito da Lindley. il cui frutto è una confutare la carne soprabbondante , i
loHammai.otie della carne muscolare o drupa contenente un cocco o noccluolo quali diCuDSi ancora Cateretici.
d'nuwo più museo.i', e talvolta anche carnoso con un seme pendente. (Com-
.
SARCOFAGO. Sur-cb-fa-go. Sro. V. G.
Filol. V. destinata lo origine a signifi-
j
ri-unni lismo acuto, aritmie. Lat- far- prende la sola specie delta tarcoeocca
[
citi!. V. « lim(ili Sortile.
I
pruni formi t che r la trincera nepalm- care una pietra dotata di virtù corrosiva
CaRDINAM, Fot. III. 28
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. x . .
carni e ritingilo l'umore e I fradicia- , di Carne, Ji adipe, ili fissa oc. bocca.)
me- Venne poi adoperata od indicare 8ARC0MELA. Sar-cò me la. Add. f. V. SARCOSTOMI. Sar-còtto-mi. Add. e sm.
imi'Siitilam -me qualunque s> poi rò in i
G. Bot. Epiteto d‘ una delle sette specie pi. V. G. Zool. Famìglia d inselli dit-
j
cui gli antichi riponevano cadaveri i di piante tubmrcre ebe compongono il Ieri, proposta da D imèni, ea rat ter izza ti
i
interi senta abbruciarli ; ed era per lo 1 genere ottaviaoio ; così nominate pel dalla bocca formata a foggia di probo-
più tassa fitlile o marmorea, d’ ordino- colore nereggiante desimi tubercoli car- scide caroo-a e contrattile. Lo stesso
j
r.o o^lorua all'est' rno di srulturf. [Lai. nosi. [Lat. taramela. Da tarx carne, e autore di poi la divise in due altre fa-
jernifrfkMM. v. iVdai, dì Simwii] |
mrbif nero.) miglie, sotto i nomi di aploctret e ehe-
SARCOFILI.O. Sar-co-ft i lo. Sm. V. <i. SA II CO M F.OMO R FO. Sar~eo me o-mhr-fo ioloxet. (Lat. aurcoitomi. V. retini, di
Boi. Genere di piante della famìglia delle Add. e sin. V. G. Bccl. Effigie che rap- Sareot toma.]
leguminose, a stani» munadclfi, stabilito presola qual veramente apparve in car- SARCOSTOSI. Sar^ò-tto-ti. Sf. V. G.
da Thunb rg , le quali ai distinguono ne mortalo il Figliuolo di Dio Gesù Chir. Oaiifiraiione d’ una parte molle ,
,
pi r le loro foglie coca stenti e carnose. Cristo. (Lai. larameomorphot. Da tarx cioè de' mugoli. Lat. lurcottotii. Da [
chonyrum, eia tarcographa catcarillae. dalla specie d' nQ bellico carnoso di coi G. Terap. Lo stesso che Hareotlasia. Da
[Lai. rorfo-jrapA/i. Da iar.2 tarcoi car-
. è provveduto il loro frutto. turx , tareot carne, c da thiasma frat-
ne. e graphe scrittura.) SARCOPIOIDE. Sar-ca-pi b-ide. Add. tura.)
S ARCO IDE. Snr-cb-i-de. Sf. V. G. Boi. com. V. G. Med. Aggiunto degli spuli SARCOTTERA. Sar-eòt-te-ra. Sf. V. G.
Specie di piante crittogame del genere denteici che sembrano »»n misto di carne Zo«l. G» nere di ra illuscbi proposto da
Lichen , le quali , fovee di essere co- e di pur. [Lat. tarerptjoidei Da tarx Rrfinr srhi , che corrisponde al grttero-
.
eoi dei. D>» CO rx . tareos <arue , c tdw* t.indria monoglnia famiglia delle me-
.
SAKCOTTT). Sor-còt to. Sin. V. G. Zool.
somiglianza.) laslnmec, stabilito da Walli»h. ragguar- Genere d'aracuidee, slabililo da Lairei-
SARCOlDRtX'.ELE^Sar-co-idro-rè/a^m. devoli pel loro frutto piramidale e car- le a srapito del genere acarut le quali
,
V. G. Cbir. Malattia , Conseguenza so- noso. (Lat. tarcopijrttmit Da tur car- sembrano la principal ragione delle ma -
vente del tararcele , e sempre • (Tetto ne. o pinomi* piramide.) In tt ioni laure, per l'insinuarsi che fanno
dcU’oMncido ebe ?i*n poeto »l«l tuunre SARCOPODIO. Sar-eo-jtà-di-c. Sta. V. G. nella enrne e produrvi un importunissi-
alla circolazione della linfa. È propria -
! Boi. Genere di piante crittogame della mo pruiito. [Lai. tur copte t. Di tarx
mente un sarcncele accompagnato da famiglia dei funghi c della tribù delle carne; e da ptou inns* per pipto, Bollen-
idrocele. Lat. tareohydrocrle. Da inrx,
[
muridinee , stabilito da P.brrnherg , le te». ]— 2. Filai. Tilolo del libro secondo
curcoi carne , hgdor acqua e ette tu- , quali si presen’an > sotto forma di fili o di Apirio, iu cui si tratta del modo di
more.; librelunghe ciliodricbc, nasrrnti sopra
|
SAKCOLOGIA. Sar-co-lo gi-a. Sf. V. G. seme.) vene c di nmrhie gialle o rosàigne. Al-
Anat. Quella parte dell Anatomia che SARCOSTE VII A. Sar-eo-ttim-ma Sro.V, tri scriviino Sardacalc.
tratta delle carni o delle parti molli del G. Bot. Genere di piante della polian- SAUDANAPALESCO. Sar-da-na pa-li-
corj o. [Lat. MlVOioyia, Da tarx carne, dria diginia, famiglia dell.- aselmiadi-e. tco. Add. per Simili!, Parasitico, Epu-
e lognt discorso.) stabilito da Brovrnc , fa corolla dei cui iontsco , co.- ì dello da Sardanapilo re
SARCOMA. AVir-eò-ma. Sm. V. G. Cbir. fiori è circondata alla ha«e da una corona crapulone.
Sorto d» tumore composto dall' «sere- carnosa. (Lot. tareotiemma. Da tarx SARDELLA. Sor -del la. Sf. Zool. Specie
scema delle parti molli, avente la c«q- carne, e stemma corona.) di pe.-ce del genere clupea rhe ha la
siMenza carnosi ed essendo scuza do-
, SARCOSTOMA. Sar-eb tto-ma. Sf. V. G. lesta pilotata . la fronte nericcia , gli
lore. t vera ledo iudctrrmioato
, usalo Bot. Genere di piante della ginandri-i opercoli delle branchie rigati c argenti-
mollo dagli antichi. [Lat. tarcome. Da monoginia, famiglia delie orchidee, sta- ni, gli occhi grandi pupilla nero, e
. la
tarx carne.) bilito da Blume, e così denominale dalli alquanto gialla,
l’iride mula di bianco.
218
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, - -
.
S4R 8 1 R BAR
Abili d< 1 mire del Nord , nel Baltico ,
gli antichi Patologi, questo ac-
condo a quello de' petali inseriti sopra un ,
tuS Lin. In turco srrdel, in tèd. sardel- cuore. bocca ad una o più logge, contenente
le, iu illir. sardjeUa io fran. sardine,
, SARDONIO. Sar-dù nio. Add. e sm Med. uno o più s iniks-e*. quali mancami *
(spago, sardina. 1 Gallesi chiamano SARE. Sà re. Sosi. com. Cron. Spazio di diritto, ì cotiledoni pani e h radi-
aatrdeai una sprsie di sardina.) tempo nella Cronologia Caldea, di 3600 chella inferiore. Le piante di questa
SARDI ASI Sar. di-n-si. Sf. V. G. Med. anni. famiglia hanno f sto legnoso, sa rm fo-
Riso pa?-Mg*cro mendace e stonato
, ;
SÀRL'POLLARE. Sa-re-poi là re. Alt. ioso e nodoso , di rado arboreo: s'in-
effettonon d’animo lielo , ma del di- Agr. Lo stesso che Saettolare ,
Saeppo- nalza spesso ad altezza considerevolis-
sprezzo e dell'ira, o lampo talvolta pre- larr. sima mediante viticci di cui vanno
cursore di natte»* vendetta. È realmente SARGA. Sàr-ga. Sf. Ar. Mes. Specie di muniti i tool rami ; le foglie escono
tino spasimo de' muscoli della faccia e panno lano annoverato fra' sottigliumi, da botioui conici nudi o sprovvisti di
della boera, onde obbliqaa mente si con- come la lentiuclla e la ronzatane; forse scaglie alterne e guarnite di stipale;
torcono. Detto più comunemente Riso che Sargia. |In basco targa ,
lo ste«so ed i fiori nascono sopra peduncoli ra-
sardonico o sardonia. Lat. sardiasis. [ in teut. serge, in ted. lanche, io isvrd. mosi opposti alle foglie.
Da tardoa o sardoniot sardonio , erba zara, io oland. sargie. in isp. sorga, in SARMENTO. Abr-mta-to. Sin. Dol.Nome
indigena della Sardegna , piacevole al frane, ed in ingl. serge. L'illir. sargast dato al legno ebe ogni anno getta la
palato, ma che fa contrarre i Dervi della vale listato, vergato, e dicesi de’ panni: che ad es-
vite dall’occhio o ditali occhi
bocca e riesce mortale.] si sa che la sarga era di vari! colori.] sa vengono lasciati dalla potatura. Cosi
•SARDIGNA. Sar-di-gna. Sf. St. Mod. SARGANO. Sar-gà-tw. St. Ar. Mes. Spe- chiamasi ancora il Ramo secco della vi-
Scor ticatojo o sia Luogo dove sono por- zie di piano da coverte di carri, muli e te. ed aocbe il Tralcio semplicemente.
tate a scorticare le bestie che muojooo slmili. [In ar- zaermart ramo, verga. Io celi,
dentro Firenze; forse derivato tal nome SARGIA. Sàr-gia. Sf. Ar. Mes. Spezie di gali, sar eccellente, e maoihan pollone:
dalla cattiv’aria di alcuni luoghi dell'i- panno lino o lano di varil colori , e co- j
inooltre sturg secco, e meang rami cel-
sola di Sardegna. [V'ha chi trae sardi- Rionalmente dipinto, che era già in uso; lo. Io gr. aoromu spazzatura, minuta-
gna da sordes sozzura. Altri potrà so- per cortinaggi e simili. In qualche Ino- 1
glie. Altri cava acrrmenlum da sarrire
spettare ,
che sia voce araba composta go d'Italia dicono tuttavia Sargia ad un purgare, spazzare, o da serere semina-
di aire sepolcro, e sia di dena vitiorem, panno di grossa fattura , ma tutto di i
re; quasi sarrimenlum o acrimentam.
sequioreniqueesse, sia di dana v ilio ra, lana; che se c’entra lino o canapa, il- | In frane, dicesi sarment, in isp. a«zr-
atque loutklia qoae lanio rejicit ma-
, , lori lo distinguono col nome di Mena- vn tento. Il Bullel ha il brett. sermant
ctans camelum. Nella stessa lingua a<rr- lana. [Lai. Iodi*.) nello stesso senso: ma non tr-va-i in al-
dteh locus acquatoli». —
2. Lu><go coti
|
SARGIAJO. Sar-già-jo. Add.esm. Ar. tri ditionarii di quella lingua.; 2. —
detto nello spedale di S. Maria Nuova Me». Nome che si dava a colai che di- Nome dato anche ai fasti rampicanti e
di Firenze e dove si tengono quegl* in- pignra Ir sarge da letto. deboli che ai allungano e «aggrappano
fermi che sono oppressi da lunghe ed SARGIERE. Sar-gii-rt. Add.esm. Ar. per tutti i versi, come quelli della vite.
incurabili malattie ed in particolare da Mes. Colui che fabbrica o vende sar- — 3. Nome che crilluga misti danno
i
piaghe sordide e fetenti. gie. ad una specie di corno che osservasi in
SARDINA. .Sfar-di-na. Sf. Zool. Lo stesso SARGINA. Sar-g\-na. Sf. Ar. Mes. Lo alcune felci, e che viene prodotto dalla
che Sardella. [Lui. sarda minor, sardi’ stesso che Sarga no. radice o dal candire. É giacente, filifor-
staff.] SARGO. Sàr-go. Sm. Zool. Pesce del ma- me, barbicante sull apice, e produttore
SARDIO. Sàr-di-o. Sm. Mio. Nome che re di Egitio, molto simile al Mrlanuro. di novelle piante.
davano Ciroalioa, e più
gli antichi alla È sinc. di Sar«gn.— 2. Cosi aocbe chia- SARMENTQSO. Sar-men tóso- Add. ro.
probabilmente al Sardone. masi un genere d'insetti, dell'ordine Bit. Che ha del sarmento. Onde pianta
SARDONE. Sar-dA-ne. Sm. Mio. Lo stesso de'ditteri, famiglia de* noucanti , sta- sarmeniosa dicesi quella che ha ramo-
che Sardio. bilito con questo nome preso da Aristo- scelli teneri eolie s'avviticchia ai soste-
SARDONIA. .Sor-dfr-fii a. Sf. Dot. Sorla tile, forse pel suo colore lucente di ra-
j
gni he incontra.
' —
2. Fusto sarmonto-
di pianta che ammazza gli uom-oi in me, ch e pur proprio delle squame del so: quello ch’è serpeggiante, quasi ?po-
modo che, convulsi nella borea, sembra pe^c* *argo. glio di foglie, c che da ciascun nodo
ebe ridano. Appartiene al genere Ra- SARI. Sò-r». Sni. Boi. Sorta di sterpo, di manda radici.
j
nunrulut ed e piccola erba annuale eoi parla Plinio, alto dne braccia, gros- |
SARNACCH10. Sar-nt'tcchio. Sm. V. A.
glabra e Incida in tutte le sue parti con so come il dito pollice, con foghe simili V. e di' Afomarcbto.
foglie reniformi picciuolain intagliate a quelle del papiro, e con radici *1 du- SARNACCHIOSO. Sar-nac-chiÓ+o. Add.
in molti lobi , piccoli fiori gialli termi- reche se ne tacevano carboni per le
,
m. V. bassa e A. Che ha sarr.acrhi.
nali, e miouti s •mi raccolti in capolino. fucine fabbrili. Che cagiona aarn scelti. [Lat. pifutfo-
[Cosi detta dal perchè questa pianta fu SA RISSA. Sa- rissa. Sf. Millt. Specie laf, 1
scoperta io Sardegna. Lat. ranunculua d'asta antica, lunga quattordici cubiti, SA RONI DI. Sa-rbsti di. Filol. Nome cd
sreleratus Lin.] osata partieoi armento da’ Macedoni. epiteto che Dloiloro Siculo dà ai Druidi,
SARDONlASl. .W d(Mti a-ii. Sf. V. G. (Lat. sarissa. Iu turco direni saryg e e che prciendrxi derivato da un Sarone,
Med. Lo slessn ebe Sardiasi. syry h, in illir. Jta’orttcht. Io ebr. izor re Cello , celebre pel suo sapere. [In
SARDONICO. Sar dihni-ro. Sm. V. G. coltello agosto, anrat tagliare.) lar eccellente, degno, incom-
celi. gali,
Min. Nome dato ad una specie di pietra SARISSOFORO. Sn-rissb-f't-ro. Add. e parabile.)
tarda, acconcia ad essere incisa in cam- Milit. Soldeiod Infanterie macedo- SAROPODA.5a-rò-j>o-da.Sm.V.G. Zool
Sm.
mei, perche formata di due strali, l'uno ne che portava la sarissa. [Lai. aorta Genere d'tnseiti dell’ordine degl’ ime-
rossastro e l'altro bianco. I primi sar- Da sarissa sarissa, e fero io
sophorus. notteri, che ha per tipo VApis rotali
donici furono, come preteodes*, trovati porto.) data, e cosi denominato dalla struttura
vicino a Sardi, donde derivarono il no- SARMENlA. Sar-mi-ni-u. Add. f. V. L. de* loro piedi a foggia di scopa. Danno
me. Presenterm-nic non rhlnmensi con Filol. Agg. di Pietra, ed era una specie i palpi mascellari di cinque articoli ed
questo nome che le agate di colore leo- ili pietrificaziaue a cui gli antichi attri- i labiali terminano in continuità ed in
nino. (Lat. snrdonix. Dal gr. lardici buivano la facoltà di prevenire gl (abor- un puuto formato da* due ultimi artico-
nome di città, e da onyz unghia: e ciò ti. [Lai. l ipis sarmenius.] li. (Lat. suropoda. D.t zarot scopa e ,
• motivo della stia figuta , e del luogo SARMENTACEB. Sar-men-tà ee-e. Add. pui, potici piede.)
ove diecsi scoperta.) c sf. pi. Rot. Famiglia naturale di SAROS. Sà roa. Sm. Cron. Periodo della
SARDONICO. Add.m. Med. Agg. di Riso. piante dlcotilcdnnic, che hanno: calice durata di diciott anni circi, ant. usato
Dicesi Riso sardonico, una Spezie di d'un solo pezzo, corto, quasi intero ; da' Caldei.
convulsione, che contrae dall'ima e dal- corolla di quattro o sei pelali allar- SAROTRA. Sa-'b-tra. Sf. V.G. B't.Pian-
l'altra parte muscoli delle 'obbra. Se-
I gati alla Lise, stami in numero eguale ta esotica, la quale nella p'otandria di-
,
219
I - ,
8 AK HA*
gioia c nella famiglia delle geoziaoee genti alTin fuori due tavolooi di legoo antere, le foglie intere « lob ate. Sotto
formo un genere; è distinta da una sco- chiamali parasarchie* panchette, assi- una corteccia assù grossa . sabbioou-
petta guarnita di iiori gialli che spun- curati con mensole e bracci u**li sopra e sa. ferruginosa e sparsa di tubercoli
tano da ciascun fusto diffuso e da'rami sotto . sul bordo dei quali sono fermali nerastri, »i rinviene il leirno che porta
sottili. [Lai. sarothra. Da tarothron dei ferramenti che chiamatisi le Laude. lo stesso nome, ed é usato come su-
*copa, e quello da sero scopo. — $ Di buompresso. Cosi dicami due dorifero. Esso è leggiero , poco com-
SARTA. Sar-pa. Sf. Zool. l'esce litiorale, specie di bilancini o bracci che afferra- patto, grigiastro, rossigon, gialliccio,
che si prende rolla rexzuola; il suo cor- no la penna di civada per mezzo , dove segnalo di vene concentriche, di po-
po è alquanto piano e grigiolato , o ri- per lo contrario i br.ic. i le afferrano per chissimo sapore alquanto acre, di odo-
ghettato di nero per lungo. le estremiti: sono ritenute da due capi re aromatico tendente a quello del fi-
SARPaRE. Sar-jià-re. Alt. e n. Mario. di becco, uuo attaccato al buompre^o, nocchio e degli auici. Viene a noi in
V. e di' Salpare, [Lai. (oliare anehoram, l'altro alla penna di civada: si che que- pezzi grossi, e si preferisce quello del-
folcire. In fraoc. aerper. In isp. tar- ste manovre, invece di teucre gli albe- la Florida e delle provicele meridio-
par .} —
2. Per aimillt. Accingersi a ri, come altre sarte . sono attaccate nali della Unione, perché l'aroma n'n
qualche impresa. —
3. Scappare o Fug- ai loro alberi e ajuuino a sostenere le più manifesto: in raedicioa si antepone
gir prestamente. loco penne. —
6. Di scialuppa. Le cor- quello della radice o prossimo alla ra-
SARPEDOMA- Sor-pe-rfò-m a. Sf. V.G. 1
de delle quali uno si serve per afferrare dice. Gl'Indiani chiamano Pararne l'al-
Hot. .Nome di una specie di ranuncolo , la scialuppa quando é sul ponte della tiero che lo produce. [Lat. sastafrat
il mi fiore credeva?! tinto dal sangue I
nave. —
7. False o di fortuna o con- laurus tassa fras /.in. Sosia frat, nome
di Sarpedone ucciso da Patroclo. È pro- tro sarte o sartie. Due pnj i di sarte che dato da' Francesi a questa pianta e ri-
babile che la sarpedonia degli aotiebi servono in qualche occasione, come di tenuto dagli Spaglinoli , crede»! cor-
sia una S|*cic di adonide. tempo burrascoso, a secondare lo sforzo rotto da taxifraga, poiché nelle qua-
SARRACO. Sur-rà-eo. Sm. V. !.. Arche. ;
delle sartie, tanto per l’albero di mae- lità è somigliante a quest'ultimo ve-
farro antico che serviva a portare gli stra quanto per quello di trinchetto. getabile.]
equipaggi in guerra , ovvero materiali SARTIAME. Sm. Maria. No-
Sar-tid-tna. SASSAIA. Sas-sà-ja. Sf. Riparo di sassi
da costruzione , come pietre legnami me generico di tutte funi che si ado-
, le fatto ne' fiumi a similitudine di pigno-
ec. [Lat. tarracum. Quella spezie di perano nella navi. ne. (Lat. cumuliti lapiJum.)
carro era spesso Impiegata a trasportar SARTI ARE. SaMi-ò-rz.Alt. e n. Mario. SASSAIUOLA. Sat-su-juò-la. Sf. Batta-
le spellatili degl'istrioni-- e fu detto Mollar un avo che passa per de' bot-
< glia fatta co sassi. [Lat. lHhomachia.}
rarraeum dal gr. torucos vaie, in cui telli; onde dicesi. io termine di coman- — 2- Grandinala di sassi tirati da più
esse chiudevano. Soracot è poi da torot
cumolo. mucchio.'
j
do Sartia, e vale lo stessei che Molla. persone per offendere alcuno. — 3. E
SARTIE. .Sar-f l-a. Sf. pi. Mario. Lo stes- lìg. nel «ignif. del §. 1.
SARROCCHINO. Sar-roc-chl-no. Sm.Ar. I
so che Sarte. —
1. Mecc. Sartie chta- SASSAJUOI.O. Sat-s i-jn>y-h. Add. c sm.
Mes. Mamclletio di cuojo che si porla
da' pellegrini per coprir le spalle, buo-
niansl ancora la Aolarie. Chi scaglia sassi a nuda mano. 2. —
SARTO. Sàr-to. Add. e sm. Ar. Mes. Que- Zool. Aggiunto che si dà o uoa specie
na parte delle braccia, e dei petto, cosi che taglia i vestimenti e gli cuce. 1 di colombi. [Lat. tax liiiz.'
gli
detto. Sfrondo alcuni, da S. Hocco . il
suoi strumenti sono: Ago. Agora jo, A- SASSATA. 5<u-fù-ta. Sf. Colpo di sasso.
quale portava for-e
mento quando andò peregrinando
tal foggia di vesti-
pel
nello, Forbki, Riga, Pietra per segna- (Lai. taxi vai Lipidi* ir (uà.] 2. Onde —
re, Regolo, Forma ec. (Lat. tareinator, Fare allo sassate vale Percuotersi coi
,
mondo. [ In realtà questa nife deriva vfiiiarius. Da fortore-, e sartore dal lat. —
sassi. 3. Balza scoscesa. Dirupo.
dal ted. aràfrer pesante, e rocà veste.
fartor cucitore, che vien da sartum pari, SASSATELLO. Sas-ta til lo. Sm. dim.
In frane, dicesi tarrau dal ted. tehr
di sorcio io ristauro , rappezzi). ) 2. — di Sasso. V. e di' A'ufioU'no.
molti), e rauA ruvido.]
SARROTRIO. Sar-rb-tri o. Sro. V. G.
Uom da sarti per Fantoccio. 3. Mio. — SASSAT1LE. Sas-sàti-le. Add. coro. V.
Pietra da sarti: Cosi chiamasi volgar- L. Che vive sopra i sassi. ( Lat. taxa-
Zool. Genere d'insetti dclfordine de’co-
leottcri, delia sez one degli eteromeri
mente la Lardile. —
4. Zool. Aggiunto tìlis.] —
2. Bit. Radice tassatile: Quella
, che si dì al Picchio vario. che vegeta sopra sassi o fra le fessure
i
famiglia de* melinomi, stabilito da La-
SARTOAA. Sar-tó-ra Add. e sf. di Sar- de* muri.
treillc: rosi denominali dalle loro an-
tore. Ar. Mes- V, dell'uso. Lo stesso che SASSEFRICA. Sa» le-fri-ca. Sf. Boi.
tenne fatte a modo di scopa. (Lat. tar
Sarta. Pianta che ha In radice fusiforme ,
ro thrium. Da sarrhotrion piccola sco-
SARTORE. Sar-ió-re. Add. e sm.Ar.Mes. lunga, tenera, lattiginosa; lo stelo vo-
pa.)
Lo stesso che Sarto. to, ramoso, alto anco più di un brac-
SARTA. Sàr-la. Add. e sf. V. dell'uso. SARTORE LLO. Sar-to-riHo. Add. cani, cio; le foglie alterne, intere, amples-
Mtiglic di sartore o Colei che taglia e
,
dim. di Sartore. si' aulì; i fiori gialli, soli tarli, termi-
«Ce vestimenti da donna. SARTORIO. Sar-tò-ri-o. Add. e sm.Auat. nanti. Fiorisce dal Maggio al Luglio,
SARTAGINE. Sar-là-gi-ne. Sf. V. L. Pa- Muscolo della coscia, cosi dell» perché ed è comuni: nei prati tuoninosi. Que-
della. (Lat. sartugo. Anche lo sp. ha
piega cou la sui contrazione la gamba st’ erba é di grandezza e colore uoo
sarten nello stesso significato.)
indentro, positura abituale de' Sartori; mollo dissimile dalla Pastinaca , e le
SARTE. Sàr-le. Sf. pi. Mario. V. osata
e però detto anche Sutorio. da Chans- sue barbe colle a' usano nell' inverno
dagli scrii tori io luogo di Sarchi* o Sar-
•ier Ilio pretibiale. S'inserisce da una por insalati. Volgano. Barba di becco.
tie che dicono i marinai; ed è il Nome parte alla spina anteriore e superiore [Lat. tragopogon, tragopogon pratensi»
generale di tutti i cordami che servooo
a sostenere gli alberi della nave. Sono
dell'osso cosale dall’altra alla parte
, Lin.} —
2. un'altra specie annuale cou
interna della estremità superiore della fiori azzurri è quella che cresce fra le
•ittaccaie nella parte superiore degli al- tibia. È il più Ionico di lutti i muscoli biade. [Lat.tragopoyon porrifoiiuro Lin.
beri ,
nel luogo delle crocette di gab- del corpo. [Lat. tariorius.] Coni delia o perché si è supposto che
bia. e tirate abbasso bordo SAHZlA. Sor-sì-o. Sf. Maria. Serie di
di contro il
avesse forza dì spezzare la pietra della
della nave per meno de’ capi di becco;
libani in due parti al '•estremità dei , vescica o perchè talvolta sorgendo dalle
picciole corde, che dicousi Scaline, le
quali è raccomandala la rete delle tar- fenditure delle rocce par che le abbia
,
attraversano c ne formano delle scale,
lane da popi» e da prua della barca spezzale.]
per le quali si muoia alle gabbie. (Lat.
sino al fondo del mare. V. - Spun SASSELLI). Sas- sello. Sm. dim. di Sas-
rurfmfea. bai far. teeryt fune formata '
fiero. so. Lo stesso che Sassola» , Sassuolo.
<1* foghe di palma attortigliate. In ehr.
tseror legame.] — SA SSACCIO. Sasiàc-cio. Sm. pegg. di — 2. Zool. Spezie di lordo, alquanto
2. Corde delle vele Sasso, [Lai. fili* topi*.) più piccolo, e più astuto del Bottac-
del naviglio, con cui esse suno racco-
SASSAFRAS. Sas-ta-fràt. Sm. Dot. Lo cio; e però qtiaodo la notte col fru-
mandale alle antenne: io questo senso stesso che Sassafrasso. gnuolo si scuoprooo , si dice : Digli
Ir io tesero gli antichi seguiti in ciò dai SASSAF BASSO. Sut-ta-fràt-so . Sm- Dot. colla ranista rbò questo é sacello,
poeti moderni. —
3. E lìg. 4. Del- — Specie di lauro che cresce nell* America cioè, che aspetta poco. Jo celi. gali,
i albero dimaesirn. Sono incappellale settentrionale, rd ha la corolla divisa aaù scallrimeuto, astuzia; sttsetl pia-
nella testata di esso, ed loro rami di-
scendono ai fianchi della nave. Fuori del
i
io sci parti, i filaroruti interni corre- cevole. J —
3. E fig. dall'astutezza di
dati di corpi glandolo*!, l'ovario cin- quella specie di tordi, si dice Sassel-
bordo sodo posti orizzoutalmcote e spor-
to di filamenti glandulosi mancanti di J
li) a un Uomo che sa il conio tuo ,
220
, 1 , ,
SAH 8 AT 8 AT
Che è avido di guadagnare, e leoaco SASSIFRAG1A. Sat-ti-fra g\-a. Sf. V. A. lecito, diligenteintorno a qualche cosa,
più del conveniente. Hot. V. e di’ Sotti fraga. lo ar. iciurelyi proeloriaous sa te) Ics. j
SASSEO. Sài te-o. Add. m. Di s*s*o. — SASSINARE. ,S<w-ri-nu-ra. All. sinc. di — 2. Blrro. Z*ffo. 3. Astr. Sm. No-—
2. Convertito in sasso. — 3. Simile a Assassinare. me che si dà ad alcuni pianeti minori,
SBSSO. — 4. E lìg. SASSI NATO. JSiUti-nà-fo. Add. m. da che girano attorno a un maggiore. Se
SASSETO» Am^o. Sm. Tratto di ter- Sassioare. V, e di’ Anatrinolo. ne conoscono diciotta.
fioo coperto di sassi rotolati dall'a- SASSO. Sàt-to. Sin. Nome generico di o- SATELLIZIO. Sù-iel-li-si-o. Sm. Uffizio
cqua. gni sorta di pietra e siasi qu into si vuol del satellite; e vale anche Compagnia
BASSETTI NO. Ato-sai-li-no. Sm. dim.di grand'. (Lai. jarum, rupe*. .Vuum , di satelliti.
Saaaettu. secondo il Vossio, e dal gr. taxo fui. SATIRA. Sa ti—fa. Sf. V.
G. Poesia mor-
SASSETTO- Sas-tét lo. Sm. dim. di Saa- di tallo io impongo un peso ; e ciò dace che propone di riprendere i vi»
si
M>. Lo stesso che Sass'ihuo. dall' esser le pietre di motto pesanti. zìi. I Greci ne ubarono, ma incompoui-
SASSIGELLO. Sat-ti-còl lo. Sm. dim. di In ar. tuechr e taechaer, in turco la* meoto drammatico , prr rallegrare gli
Sasso. |.o -tesso che Sabotino. vogliono ancor aasso.1 —
2. Pietra co- animi dopo la rapprrsimUzione delle
SASSIFICARE. Sai ti-ficà-re. All. Can- muni-mente di graudciza da poterla tragedia Romani Colite Sermone per
;
t
giare in sasso. trarre e maneggiar con ma' o. (Lai. sa- censurare deprava li Costumi. (Lat. sa-
i
ed anche astutamente Sassifraga, Una ad alcuno la sua aciocchezra ec. 10. Biasimare. [Lat taiyram srribtrt.)
j
a pannocchia. Fiorisce sul principio bene dal male. 12. Tirare o Cavar giovine. [Lat. inryrtouJ.]
della primavera, ed è indigena nella sangue da un sasso, vale Far cosa im- SATIRESCAMENTE. Sa-ti-re-ica-mèn*<t.
Siberia e nelle Alpi della Svinerà.
, possibile. —
13. Sasso che non isti fer- 1
dettero per molto tempi litontriilici cenda svi vii ira, Diavoleria- tira.
aperitivi, diuretici ed emmeoagoghi. SATELLITE. Sa-iil-li-U. Add. e sm. V. SATIR lenissi MO. Sa-ti-ri-cMa-ai-mo.
SASSIFRAGHE. Sat-ti-fra-gè-e Add. e L. Soldato che accumpagna altrui , che
. Add. m. superi, di Satirico.
sf. Famiglia naturale di pian-
pi. Boi. sta a lato del suo signore; ed io origine SATIRICO. .Sa-li-ri-co. Add. usato in
te dicotiledoni? polipetale, che ha per era preso in buona porte, quasi nel sen- forza di sm. parlando di persona Com-
tipo il genere sassifraga. Queste piarne so stesso di Guardia ; oggidì più comu- positore di satire. (Lai. talyrnrum
hanno le radici ramose o fibrose e qual- nemente non prendesi che in quello di tcriplof. 1
— 2. Lelt. Satirici io fbrxa
che volta tuberose ; foglie ordinaria- Cagnotto. ( Lat. «licito. SaltlUt dal di sni. pi- fumo detti i Drammi satirici
mente semplici carnose e sugose in
, sir. zafur lato: e però significa colui de' Greci. — 3. E Satirico per Titolo
ricurve spreie sono radicali quando
; che va a lato di uo nitro , onde assi- d'un libro di Petronio Arbitro. (
Lat.
portano per fusto uno scapo, ed alter- sterlo, difenderlo od eseguirei suoi or- jalìriron.]
ne e più di rado opposte quando il fu- dini. In ted. itile , io sa ss. ed in iogl. SATIRICO. Add. m. Da satira, Mordace,
sto è caulescente. i fiori quasi sempre lidi ,
in d*u. tydt , in otand. :yd« , in cioè Che pugne e offende altrui o io pa-
ermafroditi prendono differenti disposi- isved. tida taglioni) oucor lato. Altri role. o in iscriltura. [Lat. arer male-
zioni. I cara satelki dal lat. satagert esser sol- dicut ,
aertyrictu. )
— 2. Arche. Dania
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HAT SAT SAT
«lirica: Era presso gli amichi quella Sm. Lo stesa© che Sstisfazione, Soddis- SATRAPICO. Sa-trà’pi co. Add. m. Da
che consisteva io salti ridicoli, in posi- fazione. |
satrapo.
ture indecenti e lubriche , piò proprie SATISFARE. Satis-fà-re. A», e o. ass. SATR APO. Ad i. esm. V.Pers.
Sà-tra-po.
a divertire la canaglia che a conciliare aoom. comp. V. e di' Soddisfare. ( Lai. Si. Aot. Goveroator di provincia o di
l'attenzione delle oneste persone. 3. — satitficere alieiijut voluntatem ex-
.
eserciti presso I Persiani da’qunlt l’eb-
,
Giuochi satirici: Specie di cnmmediole plere.] —F n. pass, bero ancora altri popoli orientali. (Lat.
o farse che si rappresentavano in Roma SATISFATTISSlMO..Sr-/tf-^j|-Ci*-i»-mo. satrapi, satrapa. Satrapi dtli'ant.
per divertile il popolo: era un’ imita- Add. ni. superi, di Satisfatto. V. e di* pers. sitreb che vale il medesimo. ] —
zione della Satirica de’Greci. Soddisfattissimo. 2. E nel verso Satràpo per Sàtrapo. —
SATIRICOMJCAMENTE. Sa li-ri-co-mi- SATISFATTIVI). Sa-lii-fal-li-K. Add. 3. E fig. Sacrante, Dottore , Che presu-
ca-mén-te. A»», romp. Satiricamente m. Atto a satisfare. me di sè. —
4. Onde Fare il satrapo ,
insieme c cumicamente. SATISFATTO. Sa-tis-fàt-to. AdJ. m. da vale Fare del grande dell'autorevole ,
,
del saccente.
m comp. Satirico insieme e comico.
.
cesi Tenersi bene ornai satisfaltod'uoo SATRAPONB. Sa tra-pó-ne. Add. e sm.
SATIR1NA. £a-(t-ri-na. Add. e sf. dim. c vale Esserne bene re. accr. di Satrapo io significato di Sac-
.
di Satira. SATISFATE ORlO.^ fù./ot-fò ri-o.Add. cente, e per lo piò detto ironicamente.
SATIRI NO. i^i-li-rl-no. Add. e sm. dim. m. V. e di’ Soddisfattone. SATURARE. Sa-tu-rà-re. Att. Cbim. Fa-
di Satiro, nel sign. del §. 5. SATISFAZIONK. Sa-tis-fa-si-ó-n$. Sf. re sciogliere ioun liquido una tal quan-
SAT1RIO. iSei-ti-ri-o. Sm. V. G. Hot. c i
V. c Soddisfazione.
di' 2. Far sali»- — tità dichecchessia che più non vi se
,
Dicembre. —
2. Saturnino, Maligno.
«la Satirizzare. V. e di’ .Sat»ri</<j»ato. dal celi. gali, talh ovvero sathar sa- SATURNALIZIO. Si-tur-na-ll-ti-o. Add.
SATIRO. Sati-ro. Sm. Fllol. Dramma sa- zietà, abbondanza, sufficienza. Altri dal m. Fllol. Lo stesso che Saturnale.
tirico usalo da’Greci. e che sole vasi rap- gr. satto io carico.]— 2. Fig. detto del SATURNI ANI. Sa-tar-ni-ò^u. St. Eccl.
presentare dopo la Tragedia. 2. Cosi — Terreno. —
3. Per metaf. e in sigo. o. Eretici det il secolo, discepoli di Sa-
pure chiamavasi una specie di Dama pass. Prender piena soddisfazione di turnino , il quale ammetteva no Dio
presso i Lacedemoni, nella quale gli at- checchessia , Contentar pienamente il supremo, intelligente, potente, buooo,
tori roprrti d' una pelle di becco e con sao desiderio. Cavarsi la voglia ; il che ma ignoto agli uomini, ed uni materia
peli irsuti sai capo, facevano mille aalti ditesi anche Appagarsi, Sbramarsi, Sa- eterna cui presedeva uno spirito altresì
ridicoli e positure indecenti cd oscene. ziarsi , Soddisfarsi . Sbizzarrirsi , Sca- eterno, malvagio e mali-fico di sua na-
— 3. Satira, poesia mordace.— 4. Per pricciarsi, Sfogarsi. (Lat. saturare, ex* tura. Egli aggiungeva che sette spiriti
metaL Persona rozza e sabatica. I Lai. I— 4. E n. as*. Saziarsi col cibo. inferiori emanati da Dio governano il
rtwiù.) — 8. Leu. Compmitor di satire: —8. Pro ver b. Chi per man d'altri s’im- mondo, cd altri errori riprovati dalla
altrimenti Satirografo. Lai. jaZyrorum bocca tardi si satolla vale A chi non Chiesa. I Saturniaol aveano delle re-
mtìjjIot.] —
, ,
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| , — .
SAI SA V SA V
poi ai dissero Co'nnne di I5r»arlo, e più certole. ( Lat. «aurophajtti. Da «at ra SAVIO. Sà-vi-o. Add. m. Propriam. Chi
tardi Colonne d'Èrcole. —
2. Aste. No- lucertola, e phago io mangio.) ha saviezza, cioè l’ integrila del senno;
me di uno degli undici Pianati princi- SAUROPO. Sau-rò-po. Sm. V. G. Boi. e per esteos. Quegli .he ordina bene
pali, «inora scoperti, il qua le. dopo U- Genere di piante della monoecia Dian- •ulte la cose al fine. |Lat. sapiens pru-
rano, è il più luutauo dal Sole. Attorno dri*, famiglia dcile euforblacee , stabi- dens t cautus. Dello da' Napoli!, «apio,
a Saturno girino setta lune o satelliti. lito da Riunir, le quali trassero tal no- e vieti dal lat. tapio io so.j 2. Peri- —
A Saturno e dato talora raggiunto di me dalla forma del loro calice a foggia to, Esperto di alcuna scienza o arto. —
Incorporeo. per Certa sua forma , pro- d'un piede di lucertola. Lat. Sauro- (
3. Esatto, Io sesto, Ben regolato, detto
dotta qua Ielle lotta da qi.cl maraviglio- pus. Da sacra lucertola, e pus piede.) raetaf. di en*a materiale. 4. Far sa- —
so Ani’ Ilo, da coi è circondalo. Fu co*) SAUROTECA. Sau-ro-tè-ca. Sm. V. G. vio alcuno , fu detto ant. per Farlo ac-
chiamato dal nome del Dio che ai cre- Zool. Genere d’uccelli dell’ordine dc'zb corto , •don le. —
3. Aggiunto di Don-
dette precedervi. —3.
Ah bini. Nume goda Itili, stai» liloda Vìeìllot: sono cosi na; fu detto aot. Savia donna per Le-
dato digli alchimisti al Piombo, perche denominati dal conservare nel luogo vatrice. ( Lai. obitetrij;. È il fr. sage
lo ponevano sotto la influenza del pia- loro becco, come in un ripostiglio , le femme.) —
6. Dello aot. di Cavallo per
neta Saturno, o perche generata gli al- lucertole , delle quali si nutriscono. Addentralo. —- 7. In forza di un., par-
tri metalli. —
4. eh m. Sale di Satur- Comprende finora una sola specie co- lando di persona, Uo mo dotto e sapien-
no : Aolico nome dell' Acetato di piom- mune all’isola di San Domiogo , della te. Lat. magister, doctar, sapiens. \
| —
bo. —
3. Farm. Magnesia di Saturno. Tacco. [ Lat. «rorotheca. Da «ocra lu- fi-E [ter eccellenza , Salomone, l'autore
V. Magnesia , §. 3. —
6. Arabi. Color certola. e thece ripostiglio.) de' santi libri sapienziali. 9. E per —
nero nelle cotte d armi de' principi so- SAUBURO. Sau-rù ro. Sai. V. G. Dot. simil. —
10. Dicesi Savio di ragione e
vrani. Pianta erotica, la qaale forma un gene- Savio assolutamente per Giureconsulto,
SATI RO. Sà-tu-ro. Add. m. V. L. Sa- re nell’ellandrìa letragioia,! cui fii>rctll Legista , Avvocato. Lat. juriaconauf-
[
tollo, Sazio. (Lai. satur Dal celi. gali. disposti <o ispighe allungale hanno ri- Im«.; 11. Dicesi Fare del savio e vab*
sathur o tnth sazietà. Altri dal gr. ant- spetto di una coda di lucertola. [ Lat. Darsi aria di saggezza.
ro io carico. ] —
2. Chini. Che t nello saururus. Da taira lucertola , e tira SÀVIOLINO. Su-vio-U-no. Add. e sm.
alato di saturazione; più cotuBnemenle coda.} dim. di Savio.
Saturato. I
SAUSSURITB- .Sttua-iu-ri-le. Sf. Min. SAVIONK. Sa-riù-ne. Add. e sin. aeer.
SAURAS. Sà u-ras. Sosl. com. V. india- Sostanza pietrosa , cosi chiamala dal di Savio.
na, Zool. Specie di gru di grandezza mone del celebre naturalista Saussure SAVISSIMAMENTB. A’a-tii-si-ma -mén-
straordinaria, che frequenta a branchi che fu il primo ad osservarla. È detta ta. Av v. superi, di Saviamente'
(
Lat.
di quantità prodigiosa il lago Bomlsciù, anrbc Jadt* e Feldspato tenace. cautissime, sapientissime.)
nel Tibet, appiè dell' llunalay.» , «d i SAUVAGEMA. Sau va-gisi-a. Sf. Dot.; SAVISSIMO. .Va rù-ii-mo. Add. m. su-
cui novi vengono raccolti e mangiati Genere di piante indigene di Cajeona , peri. di Savio. [Lai. aapientùatmia.)
dai circonvicini abitanti. stabilito da l.ioneo io onore del medi- SÀVO.NKA. Sa-to-ni-a. Sf. Farm. Mi di-
1
SAURIV.NI. Auu-ri-à-ni. Sai. pi. V. G. co Francesco Sauvage»; appartiene alia caaiento di consistenza simile al mele,
Zool- È una delle quattro divisioni dei pcmaodria nmoogiuia ed alla famiglia solito osarsi nella tosse, ne'catarri, e io
rettili , stabilita da Brugniarl . in cui delle violarle ; è distinto dal calice di altre infermità de'polmuni e deH’aspera
comprrudrai la famiglia delle lucerto- cinque rughe la corolla di cinque pe-
,
arteria grecam. Edemma. Lat. eele- ;
le, ed il genere Lucerla di Liunco. [Lat. tali sfrangiati, il nettario di cinque fo- gma. Da sapone ; poiché ha la consi-
sauriani. Da sacra lucerlo. a. glioline. ed una rap-ola Iriloculare tri- stenza di alcune spezie di sapone.)
SAL'HITK Sau-m-tc. SL V. ti. Zool. valve. Sono piante del Messico del SAVONINA. AVvo-m-na. Sf. Bot. Specie
,
Specie di rettile del genere (’oluber , Brasile e di altri paesi equinoziali. di pianta erbacea del genere Valeriana
nell’ ordine degli nlìJiaui ossia serpen- SAVERE. Sa- tè-re. Sm. V. A. V. e di’ di Linneo, quindi riferita al genere
ti che trovasi alla Carolina sotto la
,
•Supere. C<vu>a«(huj che nasce lo copia su i ,
scorza degli alberi . cosi denominati SAVERE. All. e o. V. A. V. c di'Sopere. muri, ed ha foghe opposte ovate camo-
dalla sua somiglianza colla lucertola. — 2 Ed usato anche da qualche mo- scile e fiori rosai in larghe pannocchie
(Lai. saurites.] derno.— 3. Ani. usato anche per Sem- terminanti. (Lai. valeriana rubra /.in.)
SACRITI DB. òaurì-ii-de. Sf. V. G. St. brare. SAVORARE. «Sa-vo-rà-re. All. V. A- V. e
Nat. Coo questo nome si conosceva dal- SAVIA. Ao-ci-a. V. A. V. e di’ Ora. (Dal di' Superare, > tssaporart [Lai. «jwata-
l'empirica medicina una concrezione celi. gali, oo questo , ed unir ora In re, degustare.)
:
—
corpo ec. Sun pesci di mare voracissi- dimento, Sapieoza. (Lat. supientia 4 Per simil. detto anche d'altre me-
.
mi. [Lat. tuurut.) prud ulta.] stare liquide che abbiano qualche simi-
SAURO. Add. ro. Voler. Aggiunto che si SAV1LL0 Su-vil-lo. Sm. V. L. Arche. litudine colla Salsa. 5. E scherzevol- —
dà a mantello di cavallo , di colore tra Specie di ghiacciata che Romani fa-
i mente , CUpa. [ Da Autore in senso di
bigio e tanè. (Secondo lo Scalìgero, vicn remo di farina , cacio , uova e mele. salsa e cosi pure i Tedeschi dicon la:
da tour, antica parola gotica , che vai (Lai. soviifum, zuot'ifium.) cispa augen butter butirro degli oc-
rossa alTumato. In ingl. tarmi , in SAVINA. Sa Ra a. Sf. Boi. Lo stesso chi. ]
frane, laura. (Turchi biuuo sarymtrik che Sabina. (Lat. satina. la celi. gali. SA VOREGGI A. Snorég-gia. Sf. Bot. Lo
per rossiccio tara c ssry per biondo;
,
tamhan , da aamh piacere: poiché que- stesso che Santoreggia.
gliUogheri targa per giallo.) 2. Di- — sta pianta sempre verde è piacevole a SAVOREVOLB. Aa-ro ri-vodz. Add. coni.
tesiSauro chiaro Sauro abbruciato e
,
vedere. Indi il led. icrer» baum , tade V. A, So» a r o?o. (I.tt. tajàdut.}
simili, ed accennano diverse spezie, in. baum e taben buum, dove fcaum signifi- SAVORNAItE. .$a-vor-nà-re. Alt. V. A.
che si divide il color «auro. ca albero; lo tved. sabina Mogi, sa-, Marin. V. e di’ Suwrtare .
SAUROFaGO. .Sou rò fa-yo. Add. esro. tin ; il frane, sabine ; lo spago. lati- SÀVOROSO. ,9n-ro-rd-«o. Add. n». V. A.
V. G. Zool. Specie d' uccello, cui diede na, ec. Il Bui. et ha pure in questo sen- V. e di' .Saporito. 2. E fig. —
talnome l'abitudine di nutrirsi di ret- to il brctl. sa ring che con trovasi in al- SA VORRÀ. Sa-tór-ra. Sf Mario. Deno-
tili e d'itmtli, ma singolarmente di lu- tri diziooarii.] minazione generale delle materie pesnn-
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, - h . ,,
telli delti Gabarre, che portano ea- U sbarro che vale lo grande abbondanza. SBAGLIATO. Sba-ghà-to . Add. m. da
vorra. fDall'tbr. inbayh abbondanza. Lo stesso Sbagliare.
SAZIABILE. Sa-ti-à-bi-le. Add. coro. vale il celt. gali, laibhirraeh. lo ar. SBAGLIETTO. Sbu-gliét-to. Sm. dim. di
Che Si salii o Atto a saziarsi ; usato tabyij ampia et profusa re«.| Sbaglio. Piccoli' sbaglio, Erruretta.
per lo più colla nrgeiiva- Non saziabi- SBaDACCHIAKE. Sba-dar-ehia re. Neot. SBAGÙO.Nftù-jIto.Sm. (.©sbagliare. (Lai.
le. cine Insaziabile. [Lat. zafiabiliz] asa. Aprire la bocca scompostamente. irror. V.Tetim. di Abbaglio. In turco
SAZI Alili. ITA. Sa-iia-b, li-Uì. Sf. ast. [Dal.'ehr. paihnhh che comunemente ai bojigilib ballucmatio , fascinano, pnu>-
di Sariabile. Lo ateneo che Sazievolezza. pronunzia palliar aprire se una pare ,
stigiae. In ingl. àuit'jfz errore. In celt.
SAZI ABILMENTE. Aocia-bii tmf» ta.Aw. da bahih ebe nella stetta lingua vale gali, ai fuori, e baile succcaS", risulta-
Con variabilità, Coo saiiamento. > Lat. aprir la bocca.) —
2. Star» a badalucco. incoio, conseguenza. In gr. ballo io do
lutiate. | SBADATAGGINE, Sba-da-làg gi-ne. Sf. nel segno: onde Sbaglio potrebbe signi-
SAZI AMENTO. Su sia-mén-to. Sm. Il sa- Mancante delle dovuta a Urti rione nel ficare il non dar nel segno. V. SbaU-
ziare. [Lat. zafvtriZaz.] —2. Onde Dare fare alcuna cosa per cui ella non riesca itrare , g. 2
saziatocelo . vale Saziare. 3. Sazie- — i
f
ben feti* o accada qualche neon venien- SBAIilE. .S'òo-t-ri. N. »v*. A A. Lo stes-
]
nt'ui. tu. do di persona. Disattento. Spensierato, SBAJAFFARE. Sba-fa f fà-re. Neot. »s*.
SAZIATO. .Sa-ai-à-io- Add. m. da Sazia- f Lai. ncij/rijenz , tiirurioruz. Che non V. inusitata. Mostrarsi petulime u for-
re. |
Lat. aaftiroiuj.) bada. Il balano penetravi!
Grtlin Ita se Ciarlar troppo e fuor di prnpo-ito.
SAZIETÀ. Sa-sie-tà. Sf. Intero soddisfa negotinm. intime pcr^pertum habuit. ] [Dal pera, bei molto, e jafe scrino futi-
rimesto; e ai osa propriamente par- — 2. Non osservato. Iocit«t> dito. li». Nella Stessa lingua baffi rualed ito.
lando deli' appetito o de' sensi. ( Lat. SBADIGLI ACCI ARE. Sbadi-gliac-cià-rr. 11 Bullet ba il breu. baffard nel senso
zatirtoz. ] —
2. Dierai Dare satietà , e N. a**. fórse pegg. o frequentativo di del frane, binarci : ma nnn si rinvie-
vale Saziare. Sbadigbare. Sbadigliare alquanto, An- ne questa voce in altri dlzion arii bret-
SAZI EVOL AGGINE. Sa-tie-vo-làg-gi-ne. dare sbadigliando. toni.)
Sf. Lo stesso che Sazievolezza nel tign. SBADIGLIAMENTO. Sha-di-gUa.m^-to. SBAJATFaTORE- Sba-jaf-fa-tó-n.Xetb.
del §. 2. Sm. Ln sbadigliare, I.’uto di sbadiglia- m. di Sbajaffare.
SAZIEVOLE. .Sa-ziV-vo ta. Add.com. Che re; alirimcoti Sbadiglio. Lai. otciia- SBAJAFFONE. Sba-jaf-fó ne. Add. rsm.
sazia. (Lat. zatirznz.) — Che si sazia,
2. —
E per aimil.
tio. 1 2-
(
Saziabile usato per io più eolia nega- SBADIGLIAVATE. .S'ào-di'-yfión-ra. Pari, Cicalone. [V. l'etim. di Sbajaffare.)
—
;
tira, e risponde Insaziabile. 3. Fa-' di Sbadigliare. Che sbadiglia. Lat. SU Ai A RE. Sba-ja-re.fi, ass. V. di gergo.
(
Mldin») , Rmrrrscevole Importano . , oieitani. ] Lo stesso che bbajaffare. [Io celt. gali.
Stucchevole. Nojoso. Spiacevole. ( Lat. SBADIGLIARE. N. MS.
À’Im-di-gliA-re. abair parlare. )
imporfuNiiz, grot'iz. «noiezluz ) Azione che coesiste in una inspirazione SBALDANZ1RB. Stal-don-si re. N. a 5 s.
SAZlhN OLEZZA. Na-*ia-tio-tóz-zo. Sf. lunga, profonda rapida ed in qualche Perder la baldnoza , Sbigottirsi.
ast. di Sazievole. Sa zirli. 2. Figur. — ,
C on-
KincresC'mroto, Noja Fastidio, Stuc* , si aprp largamente la bocca abbassar!- . zlcrnurt.) —2 Alt. Toglier baldanza.
,
rbevulezza ; ed in questo aeoso e più dou la mas ••Ila inferiore , cui succede SBAt.DANZlTO. •S6af-dan-si-ro. Add.tn.
usvto. un'ispirazione prolungata dopo di che , da Shalduncire. [Lat. exanimatwz, ire-
SAZIEVOLISSIMO. Na-xiz-vo-fiz-av-mo. il mento si rialza, e la borea si chiude. pi dui.)
Add. in. superi, di Sarievole. Proviene da molte e svariate cagioni SBALDjlGGIARE. SbaUdeg -già-re N .ass.
SAZIEVOLMENTE. altre tìsiche . altre morali. Talora non Fare «baldore, Itnbaldauzire.
Avv. Con sazici olezza , In modo sa- basta nel corso dell'atto una sola inspi- SBA LIVORE. Sbal-dò-re. Sm. V. A. Av-
zievole. razione , ma se ne fanno parecchie suc- dliriM. Baldanza. Baidorc ; o piuttosto
SAZIO. 5ù-sio. Add. m. sioc. di Sazia- cessive e precipitate. Quest'alto è misto, Baldoria. (Lat. ulaeritai , audacia
to. Che ha contento Tappetilo, qualoo- cioè imolontarinlinoad on certo segno, SBaLESTR a MENTO..!!* ha le-stra-mén-lo.
que c aitai Satollo Soddi'Cailo Pa- potendo noi signoreggiarne in gran par- Sm. Lo sbalestrare Il non corre nel
go re. [
;
Lai. titur.
,
)
— 2. Onde ,
Esser te i movimenti, ma non reprimerlo per
.
Digitized t
à
Si noti nondimeno che in celi. gali, bei- una banda e più aott' acqua che l’altra. dall’ altro fu separato
,
disseminato , ,
looe, boilbie discorso ozioso millanta- Avv. Cogli ordini scomposti, rotti, o sprrsc. In provenz. etcarailtar sba ra-
ri».]— 3. Dar fuori Mandare alla luce.
,
per dir meglio Senza ordine, Qua e là; giiare.] — 2. E n. ass. — 3. E n. pass.
— .
stupido. [Lat. confundi animo , exter- SBANDIRE. Sban-dt-re. Att. Dar bando, SBARATTARE. Sbarut-ib-re. AU. Diau-
nari.J Mandare io esilio. iLat. in exitium mit- nife motte odo io confusione, io fuga
, ,
mèn-te. Avv. lo modo da sbalordire. finare.— 3. E per metaf. si usa più fre- fondere , fugare. Dall’ebr. parati di-
SBALORDIT1VO. Sba-lor-di li vo. Add. quentemeote per Cacciare, Rimuovere,
-
sperdere, dividere , distruggere, ovvero
m. Atto a sbalordire Che sbalordisce. ,
Tor via.—4. Fu detto Sbandire uno in da farad separare, dissipare, spandere.
SBALORDITO. SbaAor-d\-to. Add. m. da avere, neUaverc per Confiscargli i beni. —2. E Q. pa»s Disperdersi, Disunirai.
Caai>iKALf, Voi. III. 225 29
,, .
Starature. 8- Disgregato Sparpa- alla vista di tutti. Sbarrarsi nelle braccia e vale Allargar-
,
gliato, detto di cosa. SBAR DEL L AMEN TE.56ar-<ifll4a-mdn-(« le. Distenderle. [Lat. braehia pandere.)
SBARAZZARE. Sba-raz-ih-re. Att. e n. Avv. V. bassa. Fuor di misura, Smisu- SBARRATO. Sbar-rà-to. Add. m. da Sbar-
pass. Toglier via gl'imbarazzi, gl'impe- ratamente. (Lat. immense , immodice t rare. Chiuso con isbarra. [Lu. septut ,
dimenti. (Lai. impedimento (oliere.] immoniler.j occlusiti.) —
2. Attraversato da sbarre.
SBARAZZATO. Sba-rai-zà-to. Add. m. SBAKDELLAT1SS1MO. $bar-del-l»4ia- — 3. Arai. Divise aberrate: Quelle che
da Sbarazzare. rv-mo. Add. m. superi, dì Sbardellato. hanno sbarre , che dalla sinistra dello
SBARBAGLI ARE. Sbor-òa-gKà-re.N.ass. — 2. Fiero c Scapestrato, come un pu- scudo vanno in basso « terminarsi verso
Fare il diavolo. Darla a traverso, o piut- ledro che si doma.— 3. Detto anche delle la destra. —
4. Milit. Sbaragliato , Di-
tosto per lo eccesaivo sdegno soffrir tur- cose grandi del che alcuni danno a ra-
: sperso , Posto in rotta; e dicesi di eser-
bamento di vista, Abharbagliamento. gione, che i puledri sono per ordinario cito; ma in questo senso è ito io disuso.
SBARBARE. Sòor-to-re. Att. Svegliar meglio in carne che i cavalli vceehl.Altri (Dall'ebr. parod dissipare.]
dalle barde, Svellere dalle radici. [Lat. sospetta che ciò sia , perchè a' cavalli SBARRO. Sbàr-ro. Sm. Impedimento, Ri-
ertllere.exilirpare, eradicare }—2. Per molto grassi è più acconcia la bardella tegno; ma io questo senso dicesi meglio
mctaf. Staccar eoo violenza, Divellere; che la «ella. Sbarra. [Lat. obex.] —2. Fig. Ostacolo,
e dicesi di affetti, opinioni ec.— 3. Sgan-
SBARDELLATO. Sbar-del-UHo. Add. m. Impaccio.
gherare , Scommettere. — da Sbardellare. V. bassa.— 2. Fig. Detto
4. Privare a SBASIRE. Sòa-«i re-N. ass. Morire, Scom-
forza.— 8. Abbattere, Avvi Ire. 6. Ri- —
delle persone. Fiero e Scapestrato, come
un puledro che ai doma; detto covi, per-
parire. Dileguarsi. Lo stesso che Basire.
muovere da una eo?a, Distaccare, Allon- (Dal celi. gali, bas morte, distruzione.
tanare. —7. Ottenere da cbkcbes»ia chè m
quell atto per non esser assuefatti
puledri a tale esercizio sogliono da
Secondo questa etimologia, correggati
alcuna cosa o per arte o per forza che ;
i , l'altra di ifaitre.]
anrlie diciamo Spuntarla. principio eccessi vameo te imperversare. SB ASOFFIARE. Sba-sof-fià-rt. ti. «sa. e
SBARBATELLO. 5b*r-òa-(èl-lo. Add. e —
3. Disorbitante , Grandissimo , im- pass. V. bassa. Mangiare smoderatamen-
sm. dim. di Sbarbato, nel sign. del menso. (Lat. immensus. Dal pera, bertel te. [Dallospago, basoffia resti di cibi
grande.] insieme confusi.]
§. 3. [Lat. imòeròù.)
SBARBATO. Sbar-bà-io. Add. da Sbar- SBaRDELLATURA. 5òar-de(-la-fù-ra.
m SBASSAME.NTO. 5òai-fa-nvn-fo. Sm. Lo
Sf. Diroszamento o Primi rudimenti di sbassare. Lo stesso che Dibaasamento.
bare. Sradicalo. [Lat.etuUuv, auuleuj.]
—2. Per roetaf. Spiccato, Staccato. 3. —
un'arte o scienza. [Lat. depr «ilio, immmutio.)
Parlando di pcrsoaa. Mancante o Privo sbaRLEFFARB. Sbardef-fà-rt. Alt. V. SBASSANZA. Sbas-iàn-za. 5f. V. A. Lo
di barba; ed in questo senso può usarsi e di' Sber Uffare. stesso che Dibassane, Dibassamelo.
anche in forra di sm. (Lat. tmòrròù.) SBARLEFFB. Sbar-lèf-fe. Sm. V. e di’ [Lat. hinmittae.]
SBARBAZZARE. 56ar-òax-zA-re. Att. Sberleffe. SBASSARE. Sbas-sà-re. Alt. V. A. V. e
Dare una strappata di briglia a cavalli; SBARRA. Sbàr-ra. Sf. Tramezzo che si di' Abbassare. —
3. Avvilire, Deprime-
e lig. Bravare, Riprendere. (Lat. «crc- mette per separare o per impedire il re. — 3. E n. ass.
pare vtrbitcaedtre. Da barba per mu- passo; e anche si prende per Qualunque SBASSATO. Sbas-sò-to. Add.m. da Sbas-
,
so.}
ritrgoo messo attraverso, acciocché una sare. Lo stesso che Abbassato.
S B A R B A ZZ AT A . S&ar-òax-sA-ta . Sf.Slra p- co» duo rovini k o non si riebiugga , o SBASSO. Sbàs-to. Sm. Diminuzione che
paia di briglia. [Lat. fraeni adducilo.] per chiodare un' entrata a chicchessia. si fa nel saldare un cooto, o nel prezzo
— 2. Fig. Forte riprensione. Onde Dare Ve n’ha di varie forme e uiaoierc. (Lat.
arptum, repajuium. In celi. gali. barra
di ciò che si compra. Più comunemente
o Fare una sbarbazrau , vale Fare una Ribasso.
buona riprensione ; lotta la metafora sbarra; òarrod/i impedimento, ostacolo, SBASTAR DAR E. 56a-Kar-da-re.AU.Agr.
dal Dare strappate di briglia a'cavalli in brett. barro», in isp. barra, in frane. Fare qoell* opera che chiamasi anche
quando «'ammaestrano. [Lai, $raviur barre , in iogl. bar. I Tedeschi hanno Sciccbiare.
revrthendert.] sporteti per travicello.) —2. Onde Far SBASTARE. Sba-stibre. Att. Cau.e il
SBARBA ZZATO. Sbarbai -zà-to. Add. le sbarre, vale Sbarrare.—3. E per me- basto. Lo stesso che Dibaatare. Lat.
—
m. da Sbarbarzarc. 2. lu forza d’avv. taf. — 4. Quello strumento che ai pone eiìMIie exuere.]
[
Con grandissima libertà o arroganza. altrui io bocca ad effetto d’impedirgli la SBASTATO. Sba-s(à-to. Add. m. da Sba-
(Lai. Ifòe crime.] favella. — 6. Quell' Uacetio
o Imposta sire. Lo stesso che Dibastatu.
SBARBICAMENTO. Sbar-bi-ca-in4n •(« che serra l'ovile.— 6. Ar. Me». T. degli SBATACCHIARE. Sba-tac-chià-re.
Alt.
Sm. Sradicamento, Estirpamento. oriuolai. Nome che ai dà a diversi pezzi Battere altrui violentemente in terra, o
SBARBICANTE. Sbar-li- càn- te. Pari, di dell' orinolo.Tale é qdello che regge la contra T muro. [Lat. elùdere, affUgere.]
Sbarbicare. Che sbarbica. molla del tamburo. —
7. T. da’ carrai. —2 Fig. Tribolare.— 3. Sbattere, Di-
SBARBICARE. Sbar-bi-cà-re. Alt. e n. SUrra di no carro. Pezzi di legno posti battere.— 4. Dimenare, Agitare, detto
pass. Sverrò dalle radici , e difesi pro- al fianchi de’carri, per fare che il carico dicampanello o simile.
priamente di Piante, e per almi), di non impedisca il girar delle ruote,.— 8. SBATACCHIATO. Sba-tae-chià-to. Add.
Denti e simili. iLat. evellerc, evertere , T. de’ ianajaoli. Pezzo di legno assai m. da Sbatacchiare. Battuto violente-
eradicare ] —
2. Per metaf. Dissipare forte , situato sul davanti del telajo e ,
mente. iLet. allisus.] —
2. E fig. Tri-
Distruggere. spaccato io tutta la tua lunghezza per- bolato, Afflitto. (Lat. offlictus.]
,
SBARCARE. Sbar-cà-re. Alt. Cavar della ché vi possa passare la parte già tessuta SBATACCHIO. Sba-tàc-chio. Sm. Lo sba-
ha rea. 'Lat. navi efferre. «ducere.] 2. — del panno. —
9. T. de'beccai. Pezzo di tacchiare.
N- oss. pass. Uscir della barca, Scender legno che ai mette per tra verso spettra- SBATTAGLIARE. 56a(-fo-^(td-re. N. ass.
di nave , Smontar di nave o in terra e
T
poeticamente l :dr del lido. [Lat.exeeen-
,
li , per accomodar la rete
Ditesi di un pezzo ddl'eroie, che dalla
—
10. Arald. Detto delie campane
Sonare.
, per lo stesso che
dcrt, appellare .] —
3. Scendere , Smon- sinistra dello scudo va lo basso a ter- SBATTERE. SbAMe-re. AU. aoom. Spes-
tare, Venire In qualche luogo. minarsi verso la destra. Onde Divise samente battere. (Lat. concutera.)— 2.
SBARCATO. «Sbar-cò-fo.Add. m.da Sbar- sbarrate spiega la Crusca Divise a sbar- Scuotere, Agitare. (Ut. agitare, jacta-
care. Sceso dì nove. —
2. Per sìmll. Sceso ra. —11. Mus. Sbarra doppia. Nome re.J — 3. Declinare, Sviare, Voltare un
di cocchio, Smuntalo. delle due linee verticali che attraversano arme od un colpo. —4.
Per roetaf. Af-
SBARCATOIO. Sbar-ea-tó-jo. Sm. Mario. il rigo , ed indicano per lo pib il fioe fliggere. — 5.
• Confutare Ribitlere.
Luogo atto a sbarcare gli uomini.— 2. del pezzo musicale. (Lat. repellere.) —
6- lu modo basso.
,
Luogo atto a sbarcare le mercanzie, gli SBARRARE. Sbar-rà-re. Att. Tramezzar Sbattere, ai diee del Muovere della
arnesi ec. ebe sono nel bastimento. con {sbarra, Mettere sbarre ad on luogo bocca per mangiare; che anche si dice
SBARCO. Sbàr-co. Sm. Lo sbarcare. per impedirne l' ingresso. [Lat. tep&e , Sbattere il dente. (Lat. manducare.]
SBARDELLARE. Sbor-del-tà-re. Alt. Do- occluderà.] —
2. Larga mente aprire (Lat. — 7. Detrarre, Diffalcare somma da
mare un puledro cavalcandolo col bar- patefacere, aperire, dissecare. Da pri- S somma. (Lat. demere, detrahere, dedu-
dellooe; Cavalcare i puledri con bardel- vativo , e da barra.] —
3. Fendere la cere.]— 8. Diminuire, Scemare in sen-
loor, altrimenti Scozzonare; ms con pib pancia per cavarne le interiora. Da Sbar- so morale. —9. N. ass. e pa*s. Agi-
ragione par che dovrebbe aocbe signifi- rare io senso di aprire. Io ebr. para# tarsi , Dimenarti. —
10. E detto dei
care Levar la bardella ad una bestia che dividere.]—4. Disperdere , Sbaragliare. pesci, cosi quando so a vivi nel l'acqua,
1 —, . e .
ijuassatio.j 2. Piu. Cosi dicono an- simo: e questo da baf per bab stupido. ticolarmente il giorno di berlingaccio.
che i pittori all’Ombra che gettano l Non trovasi però nè baf, nè baffoua io SBERMA. Sbèr-ni-a. Sf. V. se beri. Lo
corpi percossi dal lume , ombra che altridizionarii brel tuoi. Trovasi in pera. »ies»<> che Bernia.
vieo ragionata sui piano o altrove dal- bafel idiota, stupido, maledicono iogl. SBERNOCCOLUTO. Sàer-noc-co-lu-to.
ia cosa dipinta, e corrisponde a quella tobaffle beffire. Scendo queste nozioni, Add. in. V. e di’ Bernoccoluto.
oscurità ebe gettano fuori di aè ì corpi correggasi fotta. di Beffare.] SBERRETTA RE. Sber-ral là-re. Alt. Sa-
nella parie opposta a quella ch'è il- SBEFFATO. Sbtf-fbdo. Add. ni.da Sbef- lutare altrui col trarsi la berretta. [Lat.
luminata. [Lai. timbrai projectus.) fare. [Lai. irrijuz, ludibrio habitus.} caput honoris eausso diligere.]— 2. N.
SBATTITO. Sbài -li-io, Sin. Scuotimento, SBEFFEGGEVOI.E. Sbtffeg gi-vo-U Add. pass. Trarsi la berretta.
Sbattimento. (Lat. concuii'o, quii ss li- com. Schernevole, Derisibile. SBERRETTATA. Sber-ret-tà-ta. Sf. Il
tio.} —
2. Per me taf. Travaglio, Pascio- SBEFFEGGI AMENTO. Sbef-feggia-min- cavarsi p<r riverenza la berretta di ca-
ne. (Lai. offlictio.) to. Sm. Altrimenti Beffeggiamento. po a chi che sia.
SBATTUTA. Sbal-tu-ta. Sf. Sbattimento. SBEFFEGGIARE. SUf-feqgià-re. Alt. SBERTA RE. Sber-tà-re. All. Dar la ber-
Agitazione. Far beffe; altrimenti Beffeggiare, Sbef- ta, Sbeffare, Beffare. Burlare. [Lai. de-
SBATTUTO. Sbal-tu-to. Add. m. da Sbat- fare , Beffare. [ Lat. fradueere , irri- rìdere. In oland. boerten burlare. In
tere. Scpsso, Agitato. (Lai. conciante, dere.] pera, berdi derisi». Iu ar. bcrtanet lodi,
agiiatus, jaciatus.] —
2. E dello di na- SBEFFEGGIATO. Sbef-feg-già-io. Add. rrs ludicrae.]— 2. Nell'usa, Dichiarare,
ve. —
3. Per EOrlaf. Languido. [Lai.of- ra. da Sbeffeggiarc. Manifestare una cosa segreta. [Dal celt.
flictut.) —
4. Abbattuta, Perduto di a- SBEFFEGGI ATOR E. Sbef-feg-gia-tó-re. gali, doari hi a ,
pari, di dearbh dimo-
nimo, Agitalo, Affannalo, Sbigottito,— Verb. ra. di S befferà iart. Che sbef- strare, accertare, affermare.)
5. Impaurito. — 6. Difalcato. Detrailo. feggia. SBESTERIO. Sbe-stè-ri-o. Add. m. V. G.
(Lai. rfeduflui.) — 7. Dicesi Sbattuto SBEFFEGGI ATR1CB. Sbtf feg-gia-tri-ce. Filol. Epiteto di ciò che ha forza di e-
a terra in senso lig. per Rigettato, Cac- Verb. f. di SbelTrggiarc. Che sbeffeg- stinguere il fuoco; quindi Macchine sba-
cialo via. gl». sirne sono le pompo e gli altri attrezzi
SBAULAKE.56a-u-là-re. AU. Cavar fuo- SBELLETTARE. Sbel-kl-fà-r*. AtL Lo che servono per 1'esiioziooe drgl’ioeen-
ri del baule. Disfare il baule. stesso che Imbellettare. dii. (Dal gr. tic neon verb. di ibernilo io
SBAVAGLIARE. -
. - u-ijlià-re. Alt. SBELLETTATO. Sbri-let-tà- to. Add. m. estinguo.)
Torre il bavaglio; contrario d’imba- da Sbellettare. Lo stesso che Imbellet- SBEVAZZAMELO. Sbc-vas-sa-enénto.
vagliare. [
Lat. eopuf oàroiulMm date- talo. Sm. Lo sbevazzare. [Lat. polatio, com-
pera.] SBELLICARE. 56eM*^àT«.N.aas.epaM. pòtallo.)
SBA VAGLIATO. 5éo-va-pitò-lo. Add. m. Rompersi o Sciogliersi il bellico. —2. SBEVAZZARE. Sbranai- zà-re. N. ass.
da Sba vagliare. Dicesi in modo basso Sbellicare o Sbel- Bere spesso ma non io grao quantità
,
SCAVAMENTO. Sba-vamdn-lo. Stn. L’o- licarsi dalle o delle rba e «ale Ridere per volta. [Lai. poitlore ]
sci mento della bava, (1 tramandar della smoderatamente, o eccessivamente; che SBE VERE. SM-ca-ra. Att.anom. e n.pass.
bava. anche diciamo Smaacellarsi delie risa o Consumare bevendo, o strabévendo.
SBAVARE. Sba-tò-re. N. asa. Mandar be- tupra modo ridere, cachiti-
simili. (Lat. SBEZZICARE. Sbez ei-cà re. AU. V. e di'
va. —2. Rimanere o Essere senza ba- nari.] Bit sicari.
va. —3. Ar. Me». T. de' fonditori. Le- SBELLICATO. 5bel-l»-cà-lo. Add. ro. da SBEZZICATO. Sbet-si-cà to. Add. m. da
var via le bave, cioè quegli orli o pro- Sbellicare. Sbeuicare. Lo stesso ebe Bezzicato.
fili che risaltano in fuori ne'metalli ca- SBENDARE. Sbm-dà-re. AU. Toglier la SBIADATELLO. 5Ma-da-féWo. Add. m.
vati dalla fornace. benda ; contrario di Bendare , e dicesi dim. di Sbiadato. Alquanto sbiadato.
SBAVATO. Sba-vò-to. Add. m. da Sbava- cosi nel proprio come nel fig. [Lat. «ti- SBIADATO- Abia-dò-lo. Add. m. Aggiun-
re Imbrattato di beta. Senza ba- —2. tani deirahà-c.) — 2. N. pass. Torsi la to di Color cilestro o azzurro, e, secondo
va, nel sign. di Sbavare, §. 3, benda. altri, azzuolo. Ma più comunemente si-
SBAVATURA. 5bo-ecHw-ra. Sf. Bava*— SBERCIA. Sbir-cia. Add. m. V. bassa , gnifica Azzurro o Rosso smontato e sco-
2. Per aimil. Quella peluria che circon- derivata da Sberciare, e dicesi di Colui lorilo. (Lai. caerulciu. Da Sbiavalo.)—
da esternamente i bozzoli de' vermi da che è poco pratico del giuoco, che pren- 2. Io senso equivoco parlandosi di be-
seta.— 3. Ar. Mcs. La peluria della de degli sbagli. Ed «oche di Chi è mal stie, vale Tenute senza biada.
lana mal filala. —
4. Quel difetto nelle /aperto io qualunque cosa che impren- SBIADITO, sbia dì lo. Add. m. Agg. di
opere di getto , ebe non riescono lisce . da a fare senza bea conoscerne le re- Color# ebe ba perduto molto della sua
ma con bave e superfluità provegoeoli gole. prima vivacità; Smorto, Indebolito.
dalla forma. 5. E fig,— 6. t. de- — SBERCIARE. Sber-cià-n. N. ass. Non SBIANCARE. Sbian-càn. N. ass. Dive-
gl'incisori. Sbavature dicoosi Que' pic- imberciare, Noo dar nel segno. [Da im- nir di color eba tenda al bianco. [Lat.
coli rialti ebe formaosi sulla lamina del berciare. ed imberciare dall ar. bufata* oibezeera.)— 2. Pcrdereil color biaoco.
rame da cadaun lato del disegno , ad scopus sagiltae, che vien dal pera, bar- SBIANCATO. .Sbian-ca-to. Add. m. da
ogni colpo di bulino che dà l'incisore gias scopo, bersaglio. Secondo questa > Sbiapcare. [Lat. alben», palimi.}
— J - m-,
SBJAVATO. Sbia-tà-to. Add. m. V. e di' trimenti Sbalordimento. (Lat. animi SBIRRESCO. Sbìr-ré-tco. Add. m. Ap-
Sbiadato. [Dalla a privativa, e dal led. conelematio, pavor trepidila».
,
partenente a sbirro. Lo stesso che Bir-
blau azzurro. Altri forse dalfar. abituo SBIGOTTIRE. Afù-goMt-re. Alt. Atter- resco.
o dal btjax bianco o da bava poiché: rire, Metter paura. [Lat. perterrtface- SBIRRO. 5bir-ro. Add. e sm. Lo stesso
diccsi sbiadato il cile&tro che va ai bian- re, timor em incutere, remi tantiemi exi- ebe Birro. (Lai. licior, tattile». V. Bir-
co. lo gali, Mar color verde. Ma campo tnere , exterrtre.) —
2. E n. ass. Per- ro. In pera, btrid cursor tabe llarius
verde, io sa»*, bitte, in frane. 6 leu ver- dersi d’animo, Impaurire. [Lai. animo regius.] —
2. Dir le sue
,
ragioni agli
de. Il Bulle! , non altri lessicografi, han- cadere, pavere. Datl'lllir. ùguòifùa av- •birri , vale Dir le sue ragioni a chi e-
no il brett. òlav nel medesimo ai-oso.]— vilirsi, perderai d’animo.] —
3. E ». spresaamcnie t’è contrario e non può,
2. Panno sbiavato c Sbinvaio assoluta- pas*. •juurll. [Lai. apud novercam queri.)
mente per Panno di quel colore. SBIGOTTITAMENTE. Sbi-got-ti -talmén- — 3. Ar. Mcs. Sbirro dicrai da’ pesca-
SBIAVIBE. sbia-vt-re. Ti. ai». Agr. Il te. Ah. Con isbigottimcnio. (Lat.pavi- tori e marinai a un pezzo di canapo im-
maturare delle biade. de, trepide, anxw.J piombato nelle due estremità, che acne
SBIAV1TO. Sbia-v\-io. Add. m.da Sbia- SBIGOTTITO. Sbi-qol-rWo. Add. m. d* ad imbracare qualunque cosa per tra-
vire. E prendesi anche per Sbiadito. Sbigottire. Sbalordito, Atterrito. [Lat. sportarsi altrove, o levarla in alto.
SBIECAMrNTE. Sbie-ca min te. Aw. Io perierrefactui, trepiditi, pauidui, ex ter SBIS ACCI ARE. Sbi-»ac-ciò-re, N. ass.Ca-
isbicco, Stortamente. rilu#.] var le robe dalla bisaccia ; contrario
SBIECARE. Sbit-cà re. All. Storcere, Fa- SBIGOTTITUCCIO. Sbi-got-tè-tùe-€Ìo. d’Imbracciare. ( Lat. e pera edu-
re in modo che checchessia si trovi po- Add. m. dim. di Sbigottito. Alquanto cer».]
sto in isbieco. —
2. Pareggiare, Render sbigottito. SBRACCIATO. Sbi-sac-cià-to. Add. m.
diritta e uguale una cosa bieca.— 3. SBILANCIAMENTO. SbUan-cia-mén-to. da Sbocciare. Senza bisacce ; e flg.
Guardare a sbieco per vedere se alcuna Sm. Lo stesso che Sbilsncie. [Lai. ac- Sprovvedalo.
cosa sia a dirittura, a filo. 4. N. ss-.— qziilièrii luèiatio.] SBITTARE. Sbit-tà-r». Alt. Mario. Svol-
Andare a sbieco o stortamente Storce- ,
SBILANCIANTE. Sòi-Uwwiàn-te. Part. ger alquanto la gomona della bitta.
re, Stravolgere. [Lai. obliqiiore.] — fi. di Sbilauciare. Che sbilancia. SBIZZARRIRE. SWwor-ri-r». All. Sea-
N. pass. Parlaudo degli occhi o simile, SBILANCIARE. Sbi-lan-cià-re. A ti. Ti- priccire. [Lai. genio iruiuljere, genia
Divenir losco. rar giù la bilancia , Levar d equilibrio. txpUrt .) — 2. Dicesi Sbizzarrire le car-
SBIECATO. Sèi«-cò4o. Add. tn. da Sbie- (Lat. aequilibrtum tollera.] —
2. E 6g. te. il giuoco e vale Piccarti al giuoco
care. Storto, Stravolto. —
2. Pareggia- Dissestare. contro la fortuna.—-3. N. pass. Cavarsi
to, Rendalo diritto ed eguale, oel sigo. SBILANCIATO. 5èi- fan-ciò- io. Add. m. i capricci.
di Sbiecare, g. 2. da Sbilanciare. SBIZZARRITO. ,SK»Mr*Ho. Add. m.
SBIECO. Sbiè-co. Add. m. sinc. di Sbie- SBILANCIO. 5H4An-cio. Sm. Lo sbilan- da Sbizzarrire.
calo; ma si usa anche in forza di sm. ciare. [Lat.aequGièru amofio, tubla- SBOCC ACCI ATO. Sboo-cac-àà-to. Add.
Storto, Stravolto. [Lat. obliquai. V. Bie- tio.) m. Lo stesso che Sboccato ,» nel sign.
e
co. In celi, brett. bethtl linea obbllqua, SBILANCIONE. 56i-Ian-dd-ne. Sm. Ve- del g. 2 .
bnktllek obliquo, storto.] 2. A abie-— lar.Lo stesso ebe Repellono. SBOCCAMENTO. Sboc-oa-mén-to. Sm.
co, Io isbicco posti avverb. vagliono SBILENCO. Sbi-lén-co. Add. e »m. parlan- Lattane dello sboccare e II luogo stes-
,
Stortamente. [Lai. ob/ique.) 3. Guar-— do di persona; Storto, Malfatto. Lo so da cui si sbocca.— 2. E Sboccamenti
dare a abieeo. Lo stesso che Sbiecare , stesso che Bilenco. [Lat. dittarla», va- dice talora la plebe per Parole disone-
oel sign. del §. 3. —
4. Archi. È l'ob- rili. valgus, distorti» cruribu*. Dal celt. ste, oscene o irreligiose
, Discorso di
bliquità de' muri delle fabbriche oe'altl brett. òeaàefleà che vale fi medesimo.] persona sboccala. —
3. Med. Sbocca
obbligati. — 2. Veter. Agg. del Cavallo che ba la «culo di sangue : dicrai quaudo per
SD1ESC10. Sbii-tcio, Add. m. Lo stesso pianta de* piedi rivolta io dentro. rottura d'atcuo vaso interno, si vomita
che Sbieco. [Trae»! A
fucino dal led. SBIRBARE. Sbir-bà-re. N. ass. e pass. molto «angue dalla bocca.
viti teief molto obbliquo. Meglio dal Andare Passare il tempo in
alla birba, SBOCCANTE. Sboc-càn-te. Part. di Sboc-
celi, brett. bttktl linea obbliqoa , be- ozio o in divertimenti. —
2. E att. care. Che sbocca.
tktllek obbliquo , di traverso. In pro- SBIRBATO. iSbir-M-lo. Add. m. da Ser- SBOCCARE. Sboc^eà-r». N. ass. col terzo
venzale etbiai a bloscio. In frane, biait bare. V. bassa. Ingannato , Truffato caso o colla prep. Io. Far capo, Andare
obbliquki.) —
2. Ed in forza di »m. con birba. (Lat. doli t circumventu».} a fioire, e dicrai propriamente del Met-
3. A sbiesclo, posto avverb. è lo atesso SBIRBONARB. Àbtr-òo-ftd-ra. N.ara. An- ter foce i Gumi od altre acque slmili io
che A sbieco, In iaWeco, cioè Obliqua- dare alla birba, Birbmeggiare. mare o lo altro fiume. [Lat. se egtrere,
rti ente. SBIRCIARE. Sbir-cià-r». Alt. e n. Soc- egeri,maria subire, s» esonerare.}— 2.
SBIETOLARB. Sbic-to-là-re. PC. a ss. V. chiudere gli occhi per vedere eoa più Per simil. dicrai anche di Strada 3.
bassa. Piagnere sommessamente, Inte- facilità le cose minute ; proprio di chi Detto deirUvcire che fauno J fiumi o si-
nerirsi. —
2. N. pass. Struggerai per ba la visU corta. [Lat. htrquìa oeufia mili del loro letto. —
4. Detto di perso-
tener erxa. infurri. Quasi occheggisre, dall'ar. ber- na. Uscir fuori con Impeto. [Lai. irrise-
SBIETTARE. Sbiet-tà-re. Att. Cavar la cila occhio.] —2. Guardar per banda re, violenter egredi, evadere .) — B.Svol-
biella; contrario d'imbiettare. (Lai. cu- a One di non essere osservati; come fan- tare o Svoltando riuscire. 6. Fig. —
«eum Da
bietta, e questo dal
(veliere. no gli amanti movendo la pupilla alla ParUresboccatameote, cioè poco one-
celi, brett. boutein che il Bullet ha io volta dell'occhio, con quel muscolo che stamente. —
7. Prorompere. 8. Alt. —
senso di ficcar dentro. I Gallesi dicono per tal cagione da’ medici ai chiama A- Dicrai Sboccar bugie o simili e vale
puf spingere: i Francesi bouter per met- matorio. [Dal lai. zuè sotto , ed hirqut Dirle, Profferirle. —
9. Dicesi Sbiecare
tere: gli Arabi baet per fendere. Secon- cantone dell'occhio : e però significa il i vasi ed è il Gettar via, o Trarre, quan-
do queste nozioni, correggasi l’etim. di guardare sotto i caotonl degli occhi.] do e'son pieni, un po’ po'di quel liquo-
Bietta.) —
2. In sigo. o. sss. e in modo SBIRCIO. S&tr-eìo. Add. m. Lo stesso ohe re cb’è di sopra per purgarli affatto dal-
basso. Partirsi eoo prestezza e nascosi- Bircio. l'olio o altro. —
10. Rompere la bocce
mente quasi fuggendo e scappando via; SBIRLEFFE. Sbir-Uf f». Sm. V. e di’ •’ vasi. (Lai. vomì orificium frangere.)
ilebe dicesi aocbe Sprezzare , Arran- Sberleffi, — li. Milit. Uscire fuori da una piaz-
care, Calcagnare. —
3. Maria. Sbiettare SBIRRACCH1COLO. S&ir-rac-ebiuò-Io. za, da una trincea o altro loogo stretto
la gomena Staccare la gomena voluta Add. e sm. dim. ed tvvilit. di Sbirro. per entrare risolutamente lo un altro ad
intorno alle biette, o bitte. Meglio Sbit-
ure.
Lo stesso che Birrsccbiolo. assaltarvi il nemico. —
12. Arrivare
SBIRRAGLIA. Sbirràglia. Sf. Tatto il Riuscire colle trincee e coi Urori dalla
228
, ,, , )
Fare
borea. — 14.
,
e vale Aprir ta trincea per procedere che si raggira entro le budella.— 4. N. S BORR ALIAR E. Sbor-rac -ciò re. Alt. Ar.
•nomili cogli approcci o per andare al- I
ass. Accendi- isi , Sfogarvi. [ Lat. gii- M<s. Purgare dalla borace.
I' assalto di qualche opera di forlifics- tare, exardere, infiammar i.) SBORRACI ATO. Sborra-cià-to. Add.m.
rione. — 15. Mario. Diceai anche dai SBOtiLlENTATO,Aòó-glien là-to. Add. m. Ar. Mes. da Sborraci» re. Cavato dalla
marinai L’uscir fuori daU'imboccotura da Sboglieotare- barrare. Purgato dalla borrace.
di un golfo o di un canale. SBOLLARE, .StoMè-r*. N. pesa. Guarirsi SBORRARE. Sbor-ràre. Alt. e n. pass.
SBOCCATA, òboe cà-ta. Sf. Lo sboccare dallo bolle o pustole del mai frantese Cavar la borra. [ Lat. fonMntu>n educa-
delle acque. o altro. re. J 2. Fig. Dar fuori o Dir chec- —
SBOCCATA MENTE- Sboc-ra-ta-min-te. SBOLZONARE. 5W-*o-nà-ra. All. Dare chessia liberamente. (Lat. oromere. Dal
Avv. Sfrenatameole , Sema verno rite- delle boltuuate, Rompere col bolcione ceti. gali, beir dar fuori, aare origine
;
Big. Con discinesia. Onde Parlare sboc- — 2. Per simil. Ferire o simile. 3. una pianta contro tempo.
catamente, vale Parlare eoo distoeslÀ. Guastare ti conio delle monete- [Perche SBORRATO. Sbor-rà-to. Add. m. da Sbor-
[Lai. ubicene logui.] Bolzoni si dice io alcuni luoghi a quei rare ; detto di cosa , onde fu cavata la
SBOCCATO. Sboc cà-to. Add.m. da ferri co* quali si fanno gl'impronti e le —
care —
non cura
2. Detto di
il morso ;
Cavallo, Quell che
che aorhe il dicia-
Sboc-
»
stampe
ture ,
perciò Sbottonar la moneta per
borra.
delie monete o d altre simili fat-
2. E per metaf.
SBORSAMENTO. Sborsa-mén-to. Sm. Lo
stessa che Sborso.
mo Doro di bocca. [ Lat. duri orii.J — Disi m pronta ria.) SBORSARE. Sbor-sà-re. N. ass. e pass.
3. Detto de* Cani, Quelli che per istan- SUOL ZONATO. Sboi- io- nàto. Add. m. Cavar della borsa, e comunemente Pa-
r bena o per altro non addentano. —4. da Sbolzonare. gar di contanti. (Lat. pecunìum nume-
Detto di Fiasco, vale Manomesso, e ta- SBOHBAHDAHF.. .S&otn-òar-dà-re. All. e rar#. J —2. E attivamente Sborsar da-
lora anche Rotto nella bocca; contrario n. asa. Scaricar le bombarde. — 2. Per nari o simile , vale Pagarli.
d'Abbocraio. —
8. Per melar. Dello di metaf. Tirar coregge. [Lat. pedere, cre- SBORSATO. Sbor-#d-io. Add.m. da Sbor-
Persona, Disonesto o Sovercbiaraen fé li- pilmn veniria (mutare.] 3. Sballare, — sare. [Lat. «olufu#, numerati»#.
bero o Incauto oel parlare. [Lat. obice Narrar checchessia con enfasi e strepito. SBORSATURA. Sbor-sa-tù-ra. Sf. Lo
na fogliane ora infranti.) SlIOM HA BOATO. Sbom-bar-dà-lo. Add. stoso che Sborso.
SBOCCATURA ..9boc-ca-tw-ra.Sf. Lo sboc- m. da Sbombardare. 2. Per metaf. — SBORSO. Sbòr-to. Sm. Lo sborsare , Pa-
care e il loogo ove un fiume o simili si Sballato. gamento in contanti. (Lat. solatio.)
perde lo uno maggiore o od mare. [Lat. SBOMBETTARK. Sòom bet-ló-re. N. ass. SBOSCARE. Sbo-seà re. Alt. Levare il
fauces.] —2. Luogo d' onde si sbocca ; Bere spesso. [ Lat. se l'ino ingurgitare. bosco , Diradare il bosco e per estens.
o dicesi anche di Strade. 3. Per si — Dall' illir. òumòifi , v»ce fanciullesca Sbarazzare campi , orti c simili dalle
;
mil. detto anche di altre parti. 4. — chetai bere. V. Bombola, lo Abruzzo piarne che gl' Ingombrano. Meglio Dis-
L’atto di sboccare, cioè di manimettere ed in altri luoghi dicesi da’ fanciulli boscare , Diboscare. —
a. Neut. ass. e
un fiasco o altro vaso pieno di liquore. bumba per ciò che si bee. j pass. Uscire del bosco, e fig. Uscir dal-
— 5. Onde E>scre alla prima , alla se- SDONDOLATO. .Sòon-do-la-fo. Add. ni. I' eguau> e da ogni altro luogo ormilo
conda ec. aboccatnra, vale Aver mano- V. A. Povero , Sciagurato. Dal ceit. . ed insidioso, Scuoprirsi.
messo il primo, il secondo fiasco, Avere gali taoòh che vai cieco, e che meomp. SBOSCATO. £òo-*cà-(o. Add. m. da Sbo-
sboccato uno o nifi fiaschi.— 6. lo mo- è peggiorativo, e da dibhii povero. Al- scare.
do plebeo La sboccatura è II Bere per tri farse ds sventurato.) SBOTTARE. Sbot-tà-re. Att. Propri# me ole
rinfrescarsi all'osteria. —
7. Fig. Pul- SfiONTADIATO. Shon-fa-di-à-to.Àdd.m. Levar dalla botte , e più generalmente
sinola giovanile Scostumslciza della V. A. Che ha perduto la sua booih, Che Volare. —2.
N. aie. Sgonfiarsi, o piut-
prima gioventù. —
,
8. Milit. Sboccatu- noQ è quasi più buono a nulla, Inutile. tosto Prorompere.
ra della trincea. T. Trincea. [Lat. inutili*.] SBOTTONARE. N'6ci/-to-nà-re. Att. Dis-
SBOCCIARE. Sboc-cià-re. N. ass. Si d ee SBONZOLANTB. Sòon-so tón-ta. Pari, di giugo ere i bottoni messi negli occhiel-
drU'Uscire il fiore fuor dalia sua boc- Sbozzolare. Che sbonzola , Che pen- li; contrario d’AbboUonare. [Lat. glo-
cia. — 2. Per simil. dicesi delle acque de , Che è cascante per abbondanza dì bulo» laxare, tal mollerà.] 2. Neut. —
sotterranee che a’ aprono uno via ed e- umore. ass. Fig. D. re alcun molto contro a chic-
econo fuor della terra. SBONZOLARE. Sbon so là-re. Neut. asa. chessia ; che anche diciamo Sbottourg-
SBOCCIATO. 5bor-ciò-lo. Add m. da Sboc- . Penzolare Esser pendente e come ca-
, giere ; forse detto da' bottoni di fuooo
care. Uscito dalla boeda o calice , e scante per abbondanza di amore. 2. — co* quali si fanno i caulerii e che laacia-
dicesi propriamente di fiore. II cadere interamente grioleslioi nella no il segno e la margine della scottatu-
SBOCCO. Sbóc-co. Sto. Lo sboccare delle coglia. [ Lat. intestina in scrolum deci- ra: il ebe diresi anche Affibbiar botto-
arqne e 11 loogo dove sboccano. ( Lai. derà.) —
3- Per metaf. Crepare , Scop- ni. ( Lat. confida wgerere , contume-
e/Jluvium, fauces .] —
2. Milit. Passag- piare per soverchio cibo. [ Dai torco lia» infbrre,dicieria jacere , dicleriù seu
gio, Uscita delle schiere da no luogo òozit' rottura. Nella stessa lingua bos- aculeatis verbi» lacessire.}
stretto ad uno più largo. È usato dagli maq distruggere, bulini distruttore.] — SBOTTONATO. Sbot to nA-(o. Add. m. da
scrittori militari per figura tratta Ja! 4. Per tàmil. Aprirsi le muraglie o si- Sbottonare.
—
,
metafora dallo sbocco delle acque. mili, Rovinare. B. Alt. Far cadere SBOTTONEGG1ARB. Sbot-to-neg-gi^re.
SBOCCONCELLARE. Sboc -con-cel-là-re. detto di pertooa. Att. e neut. ass. Dire alcun motto con-
AU. e n. ass. Mangiar leggermente SBOZZOLATO. Sbon-so-làto. Add. m. da tro a chicchessia. (Lat. convicùz tngere-
Mangiar pochi bocconi, Andanti tratte- Sboozolare. re , dt eieria /arerà, die ferii# lacsssi-
nendo col mangiare, Mettere intervallo SDORACI ARE. Sbo-ra-dà-re. A it.Ar. Mes. ?)
fra un boccoae e l'altro. (Lai. arrodere.] V. e di’ Sborraciare. ( Lai. chrysocolla SB0TT0NEGG1AT0. Sbot-to-neg gtó-#o.
SBOCCONCELLATO. Sboc-con-cel là- lo. purgare. ] Add. m. da Sbottoocggiare.
Add. m. da Sboccoo celiare. SBORACI ATO. Sbo-ra-cià-U). Ad d. m. Ar, SBOZZACCHIRE. Sboz-sae-chì-re. Nent.
S BOGGETT ARE. A'bog-gaMà-re.AU. Dicesi Mes. da Sbocciare. V. e di' Sb'jrraciato. ass. Uscir dei tisicnme. Uscir di stento;
SboggetUr sentenze nello stesso senso SBORBOTTARF.. Sòor-bol-lA-re. Alt. Ri proprio delle piante e degli aaimali ,
ebe Spotar semenze. [Dal Ut. ittb sotto i
prendere borbottando. [
Lai. tncrepi- che dopo essere stali alquanto auU'im-
e jactars spargere.) fare. ] bozraccbire, si son riavuti. [ Lat. revi-
SBOGLIENTAMENTO. Sbo glien ta-min- SBORBOTTATO. Sbor-Òot là-to. Add. m. rescare, reviviscert , v»r»# rcaper a.]
to. Sm. T. A. Quasi bollimento; Lo da Sborbottare. SBOZZACCHITO. 5bo*-zac-eM-to. Add.
sboglieotare, e fig. Agitazione, Pertur- SBO acni A RE. Sbor-c/udre. AU. Levar m. da Sbozzacchire-
bazione. [ Lat. moto# , agifatto, ftrvor, le borchie. SBOZZARE. Sbos-tà-re. Alt. e nent. ass.
aetfvt. } SBORDEL L AMEN T0.5bor-deWa-men-to. Dar una prima forma a ciò che si vuoi
SDOGLIENTARB. Sbo-glien-tò-re. AU. V. Sm. Lo sbordellare. I Lat. corruptela ,
mettere in opera. —
2. Marta. Scioglie-
A. Quasi bollire; e per metaf. Agitare, merelricium. )
re la gooona o svolgerla dalla grua del-
Perturbare, Commuovere. [ Ut. agita- SBORDELLARE. 5bor daUà-re. N. a» ia di cappone.
222
] .
, - , J --
tare.(
Lai. purgare , perpolire. ] 2. —
SBOZZIMARE. Sbot-xi-mà-rt. Alt» Ar. SBRAMARE. Sfera -mà-re. Alt. Cavar la Per metaf. Levare gl" impedì manti ,
Mes. Cavar la bozzima. ( Lai. empia- brama. [ Lat. xatiare explere. 1 2. — Sbrigare, Spedire. iLat. «spedire , ex-
ti rum furfureum exeutere. 1
N. pass. Cavarsi la voglia, Saziami-
,
fricare.] —
3. Dicesi in modo bisso :
SBOZZIMATO. Sbox-xi-mà-to. Add. a. SBRAMATO. SferamA-to. Add. m. da Sbrattare il paese o simile e vale An-
Ar. Mes. da Sbozzimare. Purgato dalla Sbramare. darsene. (Lai. aolum vertere. Dal na po-
bozzima. SBRANAMENTO. Sfera -na-mén-fo. Sm. lli. afr altare che vale il medesimo , e
SBOZZO. Sbòx-xo. Sm. Forma Imperfetta Lo sbranare. questo dall* ar. furtet exilos per regio-
di checchessia. Lo stesso cbe Abbozzo, SBRANANTE. Sfero-nòn-te. Part.di Sbra- nera.] —
4. N. pass. Nettarsi, Pulirsi.
Bozzo, Sbozzatura, Abbozzamento. nare. Che sbrana. — 5. E nel sign. del g. 2.— 6. N. ass.
SBOZZOLARE. Sbox-xo-làre. Alt. e o. SBRANARE. Sbra-nà-re. Alt- Rompere Sbraitare di alcun luogo , vale Andar
afa. Ar. Mes. Pigliar col bozzolo parte in brani o pezzi e dieesi parlando di
,
seoa.
delia molenda, ossia materia macinata; fiere,d’animali ec. Parlandosi di panni SBRATTATO. Sbrat-iàto. Add. m.da
Io che fa il mugnajo, per mercede della diciamo anche Sirambellare. Lat. di- [
Sbrattare. Netto , Libero . Sciolto , A •
sua opera. —
2. Lettre bozzoli della laniare, di/cerpere, lacerare, lo celi, perto, Sbrigalo, Spedito, Ripulito, Mon-
—
i
seia di sulla frasca. 3. P<r metaf. gali, feruan boccone , pezzo , scheggia , di ficaio.
Dir male di alcuno, Torgli credito e ri- frammento, fertuin fare in pezzi, lo per». SBRAVATA. Sbra-và-ta. Sf. Smargiasso
putazione. buriden scindere.]— 2. E Og- Separare, ris, Rodomontata.
SBOZZOLATO. Sbox xo là-to. Add. m. da Togliere; ed anche assolami». Partire, SBRAVAZZONE. Sbraca x-xó-ne. Add.
Sbozzolare. Dividere, detto di paese , territorio e e sm. Lo stesso cbe Bratauooe.
SBRACARE. Sbra-eà rt. H. pass. Catarsi aimi li. V. Sbranamento. SBRAVO. Sbrà-vo. Add. e sm. V. e di*
le brache. — 2. E fig. Sforzarsi , Fare SBRANATO. Sbra-nà-to. Add. m. da Bravo.
ogni diligente per checchessia. (Lat. Sbranare. Fatto in pezzi. (Lai. dilania- SBRESCIA. Sbré-tcia. Sf. Specie di giuo-
abititi, eniti. tux, dixeerptut , lacrr.] — 2. Lacero di co fanciullesco usato io Firenze , ed è
SBRACATAMENTE. Slxa ca-ta-min-te. paoni. lo stesso cbe il Ripiglino , se ooo che
Art. Spensieratamente. |Lat. otfofe.] SBRANATORE. Sbra-na-tó-re. Verb. m. nella terza ripigliata si aJevouo ripi-
SRR AC ATISSI MO. Sbra-ea-tle-ti-mo. Add di Sbranare. Che sbrana, Lareralore. gliare lutti a uu tratto i noccioli ca-
m. saperi, di Sbracato. 2. Grandi», — SORA NATRICE. Sbra-nn-trì-ee. Verb. scati io terra la secooda volta ; lo cbe
simo, Sberdellato. [Lat. tminmtui.J f. di Sbranare. Che sbrana , Lacera si dice Fare sbroscia.
SBRACATO. Sbra-cà-to. Add. m. da trite. SBKICCARIA. .Vértc-ea-rì-a. Sf. Cosa da
Sbracare. Senza brache. 2. Fig. e io— SBRANCAMENTO. 5ferfln.eo-iw4iv-to.Sin. «bricco, Bricconeria. [Lat. mquùia.]
modo basso. Grande, Magni lico. Ricco. Lo sbrancare Separazione del branco. SBRIGCUETTO. Sferze chél-to. Add. e sm.
— 3. Vita sbracata per Feliee Spen- ,
,
e spedilo. (Lat. brachìa nudare.] 4. — Disperdere , Sparpagliare ec. ( Lat. se- numero, dicendo : Sbriccbi quanti.
*
E tig. Adoperare io checchessia ogni gregare, abigere, dieiicere. Da 5 priva- SB RICCO. Sbric-co. Add. e un. Uomo fi-
forza e sapere. Modo basso. [Lei. omne» tiva, e da branco. Vien poi branco dal- le; Masnadiere, Cagnotto, Briccone.
nervo/ intendere , monibux pedibu/que Tar. feoruton cbe il Gelilo spiega ag- [Lai. aieartui, perdita/. Scrive il fiut-
contendere.] —
4. Cavarsi fuora da uu men eameUrrum. Secondo quesia radi- ici cbe il brieoi inganno abbia
brett.
affare, Disimpegoarsi. ce ,
correggasi retina, di Branco .) 2. — fornito l’aot. frane, aferìcon per ciarla-
SBRACCIATO. Sbrao-eià-to. Add.m. da Dicesi Sbrancare una congiura e vale tano ,
seduttore : e quindi può esser
Sbracciare. Cbe ha rimboccalo le mani- Disaijttrla. —
3. E n. ass. e pass. L- sorto F ilal. briccona e sbricco. Io celi,
che fino al gomito, e nudato quella par- seir di branco. (Lat. divertirà.)— 4. E gali, irriga falsità,menzogna, ferauga»
te del braccio. |Lat. nudatui brachia.] nel senso militare , per traslato , Uscir bugie, breupach ingannatore, la turco,
SBRACIA. Sfera-ria. Add. e sm. Diersi dal grosso dell' esercito , Allontanarsi feuru eh ynltan briccone. Iota! maniera
per ischerzo, o scherno a chi fa sbra- dal drappello, dalla schiera di cui si fa deesi correggere retino, di Briccone, la
ciate c mostra di soler far gran cose. parte, per viltà , per tardezza o per vo- quale fu tolta dal Mnratori.]— 2. Onde
SBRACIA MEMO. A'fera-rta-mcn-to. Sm. glia di preda; Fuggire alla rinfusa. — Alla sbricca per Alla sgberra , o Da
Lo stesso che Sbraciata, 8. Attivamente da Branca. Troncare , sgherro.
SBRACIARE. Sbra-ciàre. Alt. Allargar Rompere Polare Tagliar via le bran-
, ,
SBRICCONEGGIARE. Sbric-co-ntg-già-
Ja brace acceso, perch' ella renda mag- che o i rami. [Lat. amputare. 6. ]— »«. li. ass.Fare il briccone , Viver da
gior caldo.— 2. E fig. — 3. Per metaf. Mario. Distaccare dal fondo ic branche briccooe. (Lat. ncguiiiinte viveri.
Largheggiare o in fatti o io parole dcU'àncora, Salpare. SBRICIO. SbH-cio. Add. m. V. bassa.
Scialacquare prodigameote; detto cosi SBRANCATO. 5frran-«à-t©. Add. m. da Abbietto Meschino, , Vile. ( Dal
pers.
perche quando si sbracia ai consuma Sbrancare. Uscito di branco, Separato, berchoeg sozzo, brullo , deforme. Nella
più legna. (Lai. targiri , prodigete.] — Segregato. [LaL legregalut, dùjeclut.) stessa lingua pergioh cosa vile.)
4. E o. ass. —
5. Dicesi Sbraciare a — % Per aimil. detto di Persone vale SBRICIOLAMENTO. Sbri-cioAa-m6n-to.
uscita e vale Consumare senza rispar- Sm. Lo sbriciolare*
Disperse, Sparpagliale.— 3. Ed in for-
mio o riservo. za di sm. pi. SBRICIOLARE. 5feri-«o-!à-r«. All. Ri-
SBRACIATA. Sbra-tià-ta. Sf. Lo allar- SBRANDELLARE. 5fera»-rfeMà-ra. AU. durre in bricioli ; e dicesi per lo piu
gamento della brace accesa, perché ren- Spiccare un brandello. ( Lat. fnutum del pane. [Lat. conterere.comminuere.]
da caldo maggiore. —
2. Per metaf. dee arpera.}— 2. Fig. Separare, Distac- 2. E detto de’Panni. 3. E fig. — —
Mostra di voler fare gran cosa. care checchessia da ciò eoo coi sta be- SBRICIOLATO. Sbri-cio-tà-to. Add. m.
SBRACIO. 5fera-cì-o. Sm. Pomposa mo ne insieme. 3. N. pass. Dividersi in — da Sbriciolare. Ridotto io bricioli. [Lat.
sira o Apparenza di voler fare o dire brandelli.— 4. E fig. Fare ogni aforzo, conir itm, comminutui-l
gran cose. Detto dallo sbraciare che Sbracciarsi. SBRIGAMBNTO. 5fer»-ja-m4n-to. Sm.
collo paletto si fa del fuoco, con far ve- SBRANDELLATO. Sbran dcl-là-4o. Add. Speditezza nell' operare. Lo sbrigare.
nir fuora e scintillare la brace. m.da Sbrandellare. Spiccalo. 2. E — Lat. fettinalio , expeditio celerilà!.)
SBRACULATO. Sbra-cu-là-to. Add. m. Gg. — 3. Bot. Foglia sbrandellata ; lo —
[
2. E dello di Ornamento rettoria).
Senza brache o calzoni. 2. Facile a— stesso che Laciniata. V. Laciniato. SBRIGARE. Sbri-gà-re. Att. Dar fine con
calar le brachi-. SBRANO. 5ferd-ro>. Sm. Lo sbranare , e prestezza e speditamente ad operazione
230
, , ,
chiudere. Spacciare ec. [Lai. maturare, brìi speziare , rompere.) 2. Minuta- cacciata insieme col listo dalla bocca,
«rudere, expedire, transigere. Dal celi, mente schizzare. in par», bnfuiriden e pus-sciriden spar-
gali, brisg pronto, tinca nel movimen- SBR1Z/.ATO. Sbris-zà-io. Add. m. da gere, puf soffio befe saliva qnae ei
, ,
to. spedito. Nella slessa lingua as fuo- Sbrinare. ore spargilur. Io Ingl. lo puff gonfiarle
ri, e grib impedimento. Grib vale an- SBROBHIARE. Sbrob-bi-à-re . Alt. V. gote c soffiare, lo basco bufa guancia.)
che veloce, lo ìllir. prik addito . pre- ba?sa e popolare , da Urobbio. Dir vii- — 2. Detto anche dello Spruzzare per
sto. In Ut. ex i parli- ella spesso su- Itola, Svillaneggiare. [ In lai. expro-
—
2. E o. ass.
,
!
le nari. — 3. As, tergere.
perflua. e perage re vai condurre a line ] brars.ì SBRUFFATO. Sbruffato. Add. m. da
— 2. Difesi Sbrigare alcuno di qualche SBHOCCARE. Sbroc cà-re. Alt. e n. ass. Sbruffare. i
luogo e vale Par che si sbrighi che Lo staccar delle foglie che fanno colla SBRUFFO. Sbrùf-fo. Sm. Lo sbruffare.
parta. — 3. N. pa*s. Uscir presto da
,
bocca le bestie dagli alberi. [Da sbroc- [Lai. effusio.) — 2. Il mandar fuori per
una cosa. Spacciarti, Spedirti. (Lat. st co. Altri da brucare. } 2. Mandar — labocca il vento cagionato io corpo da
liberare.'— 4. Uscir di briga o di fasti fuori tutto ad un tratto e con impeto; e troppo bere . ma con meno strepito del
dio. Levarsi d* intorno qualche briga lìg. Parlare per iifogo ovvero inconsi-
, mito, e accompagnato da spruno d’u-
qualche impaccio che tiene occupato deratamente. (In gr. prora in uà subi-
o mido.
che dà fastidio; opposto di Brigarti. to.) —
3- Ar. Me». Ripulir la seta con 5BRUTTARK. iShruf-fò-re. AIL Tor via e
SBRIGATAMENTE. 56ri-ga-fa-mdn-fe. un ago, o altro fcrruzzo appuntato, da- Levare il bratto, Nettare. [Lat. purga-
Aw. Spscciaiaraente , Con prestrtza. gli sbrocchi e sudiciumi ebe nel Urla li re, nilidare.J — 2. N. pass. Nettarsi
f Lat. celeriter, ocyuz, exjfciùe.J vi si sono attaccati. 4. Agr. Arare — Mondarsi ,
Ripulirsi , Tor da sé ogni
SBRIGATIVO. Sbn-ao-t*-vo. Add. m. quel terreno ove sieoo state coltivate brottora.
Che facilmente si sbriga. [Lat. erpedt- piante puoicolate. SBUC. AMENTO. Sbuca-mén-to. Sm. A-
fu*.] — 2. Detto delie persone Che si SBROCCATO. A'6roe-cà-lo. Add. m. da
,
zinne di sbucare, cioè di usrire dalle
sbriga. Sbrocca re. buche, da' canali che sono fra le terre ;
SBRIGATO. Sbri-gà-io. Add. m. da Sbri- SBROCC ATURA. A’ftroc-eo-lù-ra Sf. Ar. e Tu detto propriamente parlando di
gare. Spedito, Facile; ediccti delle co- Mes. L* operazione dello sbreccare la Navi americane.
se e delle persone. (Lai. expedìtui, ca- seia sul guindolo, ed anche lo Sbrocco SBUCANTE. Sbu-càn-ie. Pari, di Sbu-
ler, /aditi.) —
2. Sciolto, Libero. 3. —
che re ne cava. care.
Dicesi Ella è sbrigata, cioè. Ella è fini- SBROCCO. Sbròc-co. Sm. Bit. Rampollo SBUCARE. Sbu-eà-re. Alt. Cavare o Fare
ta, spedita. [Lat. <ir(um eil.J— 4. Ter- che rimette dal bosco tagliato; altri- uscir della baca.— 2. Cavar fuori sem-
minato. —
S. Non impedito, Pronto. menti Brocco e Spvocco. V. Brocco c plicemente. (Lat. educare.]— 8. Dicesi
SBRIGLIAMENTO. Sbri-glianén-to Sm Sprocco.— 2. Ar. Mei. Quella seia che Sbucare il grano, le grasce e vale Ca-
Chir. Operazione di chirurgia per la si cava dal guindolo nel ripulirla dopo varle dalla baca ; opposto a Imbucare o
quale si toglie lo strangolamento d. che è tratta altrimenti Sproccatura. ; Infossare. —
4. Dicesi Sbucar la volpe
certe parti ; e consiste nel dividere i SBROCCOLARE. Sbroc co la-re. All. e n. dalla tana e vale Accertarsi di cosa dub-
tessuti che ne rinserrano e comprimono ass. Roder le foglie dc'rami. biosa ed equivoca. —
5. N. ass. Uscir
altri. Le ernie, la Diradinoti, l'antrace, SBROCCOLATO, Sbroc-co lù-to. Add. m. della buca ; contri rio d'imbucare; ed
le inGammatiooi del tessuto cellulare da Sbrocco’are. anche semplicemente Uscir fuori. [Lat.
del cranio ec. sono i rasi che richiedono SBRGDKTTARE. Sbro-det-tà-re. N. ass. ad auras evadere. ) —
6. Prorompere
il più sovente questa operazione. [ Lai. Struggersi Liquefimi , Scorrere come con violenza da un agnato , e d eesi di
—
,
fraenorvm rolulio.] brodo o brodetto. 2. Alt. Qg. e in truppa in guerra; preso la similitudine
SBRIGLIARE, 5fcri-ylià-re Att. Tor la modo ba-»j. Manifestare indiscreta- dall' ascila delle navi fuor de* canali
briglia, Levare o Cavar la briglia; con- mente falli altrui. i
nelle isole Americane , che dicesi Sbu-
trario d‘ Imbrigliare. [ Lat. fraenum SBROGLIARE. A'ftro-jliò-re. Alt. Levar ca mento.
rollerà. ) —2. Per simil. Sciorre, Sle- gl' imbrogli; contrario d’imbrogliare- SBGCATO. Sbu-cà-to. Add. m. da Sbu-
gare. ( Lat. solvere. ] —
3. Dare uoa [Lat. expedire. V.l’etim. d’ Imbroglia- care.
strappala di briglia, Sbarazzare. 4. —
re. Io celi. gali, brionglaid broilich e
— , SBUCCIIIARE. Sbuc-chià rt. Att. e n.
Chir. Fare quella operazione che dicesi bruaillevn cunfusionr. ) 2. N. pass. pass. Lo stesso ebe Sbucciare.
Sbrigliamento, Lat. fraena Polvere.)
l
Levarsi doll'imbroglio. Sbrigarsi, Sca- SBUCCH1ATO. Sbue-chià-to. Add.m. da
SBRIGLIATA. Sbriglia ta. Sf. Strappata pecchiami. [Lat. st expedire.] Sboccbiare- Lo stesso che Sbucciato.
di briglia che si dà ai cavalli , massi* SBROGLIATO. Sbro-glia-to. Add. ro. da [Lat. decorticarvi*.) —
2. E per metaf.
Riamente quando s’ammaestrano. [Lat. Sbrogliare. Strigato, Sbrigato. [ Lai. SBUCCIARE. Sbuccià-re. Att. Levar la
fraeni vthemens udduclio. ] 2. Per— expeditus, purgatus .] buccia. [Lai. decorticare eorficem da-,
meisf. Ripassata Riprensione , Ram- SBRONCONARB. Sbron-co-nàere. Alt. trahere.]— 2. E o. pass. Deporre o La-
—
,
manzma ; onde Dare una sbrigliata , Agr. Purgar la terra da bronconi, di ve- sciar la buccia o la pelle. 8. E per
vale Riprendere. ( Lai. altquem repre- gllcndo e scassando. rnetaL
btndere, obfuraare.] SBRONCONATO. Abron-co-nd-fo. Add. SBUCCIATO. Sbue-cià-to. Add. m. da
sbriglia? ella. Sbrigliatila, Sf. m. Agr. da Sbronconare. Sbucciare. Scortecciato, Scorticato, Di-
diro, di Sbrigliata. SBROTARE. Sbro-tà re. All. Idraol. Fa- pellaio. [Lat. ercoriatus, daeorlfcafu*.]
SBRIGLIATISSIMO. Sbri-gliaiis-ti-mo. re sbrotatura. SBUDELLAMENTO. £<*u-d«Ma mdn-to.
Add. m. superi, di Sbrigliato. SBttOT AT L R A .Sbro-t a-tit-ra Sf. Idraol. Sm. Lo sbudellare.
.
SBRIGLIATO. Sbri-glià-to. Add. m. da Grao corrosione fatta da nn torrente o SBUDELLARE. Sbv-del-làrt. Att. Pro-
Sbagliare Che non ba briglia , Che è da un botro nelle sue ripe e nel suo priamente Trarre le budella di corpo a
senza briglia, Sciolto, Libero. (Lat. in- fendo io virtù della soverchia caduta. uno. [Lat. ezenterare.) —
2. Ferire io
fromis, sululus.}—' 2. Fig. Delio delle [Dal gr. hr&reon Terb. di brosco depa- guisa che escano le budella. 3. Am- —
persone. Scapestrato, Licenzioso, Dis- sco, consumo] mazzare semplicemente. —
4. Dicesi
soluto. —3. Per metaf. Detto di cose , SBRUCARE. Sbru-cà-re. Alt. Levar via Sbudellare le pernici o starne e vale
Furioso, Impetuoso, Smoderato, Ecce- le foglie a' lami ; Brucare. ( Lat. folta Trarre loro le imeriora dopo a verle am-
dente. detrahere, pampinare. frondare, coUu- mazzate, acciocché si cooserv ino. 5. —
SBRIGLIATILA. Sbriglia fu ra. Sf. Lo cart. V. felini, di Brucare. Io pere. E n. pass. Ammazzarsi.
steso che Sbarbarala. — 2. E per me- berchoengiu abscissio ramoruov super-
— SBUDELLATO. S&u-del-Ià-lo. Add.m. da
taf. Ripassala. [Lat. objurgcUio.] 3- — fluorum. ) 2. E per simil.— 3. Agr.
Levare* bruchi e distruggerne
Sbudellare. [Lat. exm*era(«j.)
Onde Dare una sbrigliatura è lo stesso i oidi. SBUFFAMENTO. Sbuf-fa-min-to. Sin. Lo
ebe Dare una sbrigliala. SBRUCATO. Sbru-cù-to. Add.m. da Sbru- sbuffare.
SBRISClABE. ^òri-ició-re-N.ass. Sdroc- care. SBUFFANTE. Sbuffiti- te. Pari, di Sbuf-
Holare , Strusciare. V. probabilmente SBRUFFARE. Sbruf fóne. Alt. Spruzzar fare. Che sbuffa. (
Lat. onhelans /ri- ,
[
fetta per onomatopea.) colla bocca; Mandar fuori di becca con mana.)
SPRIZZARE Sbrix-xàrt. Att. Spezzare violenza II Iìuqì^o che visi tieo dentro. SBUFFARE. Sbuf fà-rt. Sm. Lo abuffa-
231
, .
come a scosse. 4. Sbruffare. 5. caratteri: calice comune formato di fo SCABROSISSIMO. Sca-Aro-zta-ri-mo. Add
Alt. Profferire o Dire eoo isdegno. gliettc disposte sopra una o molte file tu. superi, di Scabroso. (Lai. arperri-
SBUFFATO. Sbuf fà-io. Add. m. da Sbuf- e raoliiflorc; fiori portati da un ricet- fflui, maxima zcaòrotuz.]
fare. tacolo convesso e spesso pagiiaresco ; SCABROSITÀ'. .Sco-òro-zi-tà. Sf. «si. di
SBUFFO. SbLf-fo. Sm. Lo sbuffare del calice proprio, doppio, aderente, persi- Scabroso. Qualità di ciò ch'è scabroso ;
cavallo nel veder cosa che lo sparenti. stente; l'esterno corto membranoso o oppostodi Levigatezza. (Lat.icoòrieiea,
— 3. Spruzzo (articolarmente gettalo scabbioso cd increspato ; T interno di ic/ibritia, tcabrtdo.\—ì. Fig. Difficoltà
per bocca, oppure dall’ armeggiamento raro piumoso, (ter solito eoo cinque re- grande. —
3. Boi. Nome obesi dà gene-
di chi cuoia. ste; corolla lubulala ad orlo quadriiobo ralmente a certi lubercoletti o peli duri,
SBUFONCIllARE. Sbu-fon-chià-re. N. o quioquelobo ; semi bislunghi , coro- rigidi , t quali trovandosi sopra uoa
•ss. Borbottare , Broutoiare. Lo atesso nati dai calice proprio. Cosi dette per- pianta o qualche parte di essa , le me-
die Bufonchiare. ' chè credute buone per la scabbia. (Lat. ritano l'aggiunto di Scabro.
SBUGIARDARE. Sbu-ginr-dà-re. Alt. acaètota.]— 2. Specie di detto genere, SCABROSO. Sea~bró-»o. Add. m. Scabro.
j
di figura tonda, simile alla testa o cap- •stringente già assai accreditata per
,
io parecchi luoghi. —
2. Per meiaf.Speo-
pello di una bulletta, lasciando un buco 1
sanare le blenorragie. Lat. icabioia dere e tìitlar via danari in cose frivole
— 1
i
limile a quello che fa la bulletta o lucrila Lin.) 4. Desi Scabbiosa a e vane. iL-.t pecunia*! in rei minutai
.
chiodo nella muraglia nel cavamelo stella uo altra specie di Scabbiosa , che prodigere.)
fuori. —
2. Levar le bullette. si coltiva anch essa oe’ giardini , non SCACAZZATO. Sca-caz-ià-tv. Add. ni.
SBl'LLETT ATURA 56uM«f-(a-fù-ra.. pel fiore, che 4 piccolo, ma per cagione di Scacazzare.
Sf. Ar. Me». Lo sbullettare, detto pro- del frutto, il quale è rotondo, composta SC vCAZZIO. Sca-ca :-ìv-o. Sm. Lo atesso
priamente degl* intonachi. di semi coronati , e adorni di un altro che Scacazzamene.
SBURRATO. Sbur-rò-to. Add. n. Ar. calice fatto a stella. [Lai . icabioia ite l- SCACCAFAVA. Seacea-fà-oa. V. usata
Me». Privo di burro, cioè della parte lata Lift.] awrrb. A scaccafava , e dicesi di uoa
butirrosa, e dicesi propriamente del ca- SCABBIOSO. Scah-biò- 10 . Add. tn Che ha Foggia antica di zoccoli.
cio.— 2. Fig. detto di persooa, Debole, scabbia. (Lai. acoàiofui 2. Per si-
. ,
— SCACCATA. Scac-eà-ta. Sf. Colpo dato
Fiacco. imi. si dice delie piante ed' altro , e eoo uno scacco.
SBUSARE. Sbu-ià ra. Alt. V.
A. Vincere vale talora lo stesso che Scabroso. SCàCCATO. Scae-eà-to. Add. m. Fatto a
altrui lutti i suoi danari. ( Da buia per SCABELLA. Sco-Wf-ta. Sf. V. L. Mas. scacchi. [Lat. teuellatui.] 2. £ detto —
buco quasi voglia dirsi bucar la bor- Pezzo di legai» o di ferro iu forme di delle Armi. —3. Bot. Foglia scoccata o
—
,
setto che trovasi io dette pustule. Gre- di Scabello. V. e di’ Sgabellino- l'occhio lasciato su alto vidoo all'estre-
camente P?ora; comunemente Rogna. SGABELLO. Sca-béblo. Sm. V. e di» Sga- mità; e dicasi enche Sbaslardare. 2. —
I Lat. tcabiei. Scabiet dal celi. gali. bello. N. ass. e io modo basso. Morire. ILat.
sereab , tcriabach , tgreab , e igreabag SCABINO. Sca bi-no. Add. e sm. Sl.Mod. abire ad plurez.]— 3. Fuggire.
che vogliono scabbia. ) 2. Dicesi — Nome un
di affiliale destinato nel medio SCACCH1ATO. Scac-chià-to. Add. m. da
Scabbia migliare o canina, Qaclla nella evo io Germania e nell’ Occidente a vi- Scacehiare.
quale le pustole sono piceiolissime ; gilare sul buon ordine di una città, ed SCACCHIERE. Seac<Hii-re. Sm. Quella
istolosa, umida, grossa, Quella io cui anche a render giustizia; altrimenti tavola scacctta e quadra, cioè composta
fe pustule sono voluminosissime , con- Schiavino. (Detto ancora iciaffino , in di settantaquatlro quadretti chiamati
fluenti ed accompagnate da grandissi- lat. tciaffinui, dal ted. leheffia fornire, Scacchi , sopra la quale si giucca colie
mo prurito. Dicesi Scabbia scrofolosa , provvedere, comandare, lo celi. gali, o» figure dette Scacchi. Serve ancora per
sifilitica , scorbutica erpetica , Quella aopra, superiore e gabh possedere, te-
, giuorare a dama; e siccome vi sono due
,
che viene negl' individui ammalali di nere.] giuochi di dama , l'uno alla francese,
scrofole, di sifìlide, di scorbuto e di er- SCABBEZZA. Sca-òréx-sa. Sf. Lo stesso che giuocesi con dodici pedine per cia-
pete. —
3. Veter. Scabbia equini : Af- che Scabrosità. scuno de'due calori, e l’altro alla polac-
fezione de’gaoglii I io fatici , riputata SCABRO. Scò-bro. Add. m. Che ha la ca che si giuoce con venti pedine per
,
pari icolarmeu te del cavallo, deir Mino superficie aspra, ineguale, DI superfìcie colore , co*l vi sono anche due scac-
e del mulo. roti'. [Lat. ecaber teobromi. Scuter
,
j
chieri il numero da’ cui quadrelli è di-
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, —, . . , ,
SC A SO A SO A
verso, lo quello alle polacca, ogni lato di Scacciare. Che acaecia. [Lat. txpnl- tgeigeach derisore. Io ted. icKaktrn
è diviso hi dieci parli uguali, «1 che i or . depulsor.) — 2. Chir. Strumento scherzare.] —2- Onde Rimanere scacia-
ha duo cento quadrelli alternati bianchi chirurgico ebe serve a svellere le radici io, vale Rimanere escluso da ciò che
e Beri. (Lai. nfcoeui, aiurui, aiueoiur.] de denti. altri ai credeva ottenere infallibilmente.
—2. Per simil. Luogo dove il sole fa lo SCACCI ATRIC8. Scae-cia-fri-ee. Verb. [Lai. epe fruttrari ; re , quom quia epe
•earchiere , dicesi io modo basso La f. di Scacciare. Che scaccia. devoracerat, «arci deré ]
prigione, perchè il sole vi penetra pei SCACCO. Scàc-co. Sm. Doo di qne' qua- SCADDA. Sròd-da.Sf. Hot. Spec redi piso-
cancelli di ferro che gitlando l'ombra drelli che per lo più si vedono dipinti la palustre, Lo stesso che Buda.
faooo sul pavimenta come ano scac- l'uno accanto all'altro negli scacchieri SCADENTE, fra dèn-te. Part.di Scadere.
chiere.—3- A scacchiere, posto svverb. nelle insegne, nelle divise ec. con diffe- Che scade. (Lat. inferiar, deterior, mi-
A modo di scacchiere; e nel linguaggio renti colori. Adoperasi per lo più nel nor.]
militare d cesi di Colonne « Schiere di- plurale. [Lat. tenera, lattila. Dal pers. SCADENZA, fra-din- xa. Sf. Lo scadere.
sposte in qoel modo stesso nel quale teiah che significa re, monarca signo- ,
—2. Comm. Il termine tu col scade uo
sono disposti gli stocchi oeri e bianchi re, e che quindi è alalo volto ad iodicar pagamento che si dee fare.
sullo scacchiere , considerando i oeri questo giuoco, ausai giuoco del re.] — SCADERE. Scu di-re. N. ass. aoom. Ve-
come intervalli e i bilichi come corpi. 2. Dicesi Scacchi nel nnm. dei pih e nire io peggiore stato, Declinare. [Lat.
SCACCHI ERO. .Seae-ebiè-ro. Sin. Lo stesso prendesi più comunemente per lo Giuoco decracere, tmmt'nu», in peiut labi, tub-
che Scacchiere. che si fa sullo scacchiere; giuoco d' ori blabi, retro referri.) —
2, Perdere tl cre-
SCACCHINO. Scoe-cM-no. Sm. Ar, Me*. giod indiana , passate poi oella Cioa dito. Noo trovare credenza, e simili, —
Difetto del panno io que' luoghi dove il nella Persia, e di là nelle altre contrade:
,
3. Essere inferiore.
—
—
4. Passare ,Veoir
tratto del ripicoo passa sotto o sopra il quale consiste in una specie di batta- meno. 5. Occorrere, Accadere, ma io
certi fili dell* ordito. Chiamasi anche glia che lealmente si fa da duegiuoea to- questo senso è impropriamente osato.
Trapassetto. ri, con egua Inumerò di pesti. 16 per par- —6. Ricadere o Venir per vie d’eredità,
SCACCIAMONE. Stae-e<a gió-ne. Sf. Lo te. disposti sulle quattro prime lincee ed usasi col 3.° caso. [Lat. lege venire,
stesso che Scacciamento. mo ventisi pe'fit scacchi dello scacchie- devolvi, cadere.) —7. Provenire, Deri-
SCACCIAMENTO. Scac-cia-mén-to Sm. re, e son di ael ordini, ciascun de'quali vare.— 8. Parlando di monete , Scadere
Lo «cacciare. L'alio di scacciare. [Lai. ha nome, andamento e valore diverso. ai dice enrhe dell' Essere scarse le mo-
er pulì io cftiiinn. ]
— 2. E Mandare in nomi sono Pedina , Rocco , Cavallo
:
I
,
nete.— 9. B generalmente per Iscemare
iscacciamento ,
usato dagli antichi più Alfieri Regina e Re. Dada conserva-
,
di peso, Calare. — 10. Comm. Dice*) del
propriamente per Mandare io esilio. zione o dalla perdita di quest’ ultimo tempo prefisso io cui si ha da fare uo
SCACClAM0SCUE.5toe cin-md «“AaJiost. dipende la sorte del giuoco. 3- Anche — pagamento, e di certe cose che si hanno
com. eomp. indecl. Ar. Mes. Strumento in pi. Scacchi dieooai la Piccole ligure da fare fra uo dato termine.
da cacciar le mosche, dello anche Para- di esso giuoco, fatto per lo più di legno, SCADIMENTO, fra-di-mén-to. Sta. Lo
mosche. rappresentanti più cose diverse, divise •cadere ; Il venir meco , e dicesi delta
SC ACCI ANTE. Scac-ciàn-H. Pari. di Scac- in due parti sedici per parte , I' una
,
forze, de' beai ec. (Lat. d*cr«meru U n»
ciare. Che scaccia, Espulsivo. d'uu colore, e l'altra d'un altro. [Lat. tmm'ftulto.)
SCACCIAPENSIERI, ^ac-cm-pm-itè-r». lotrunculi. teacrhia ]— 4. Dicesi Avere. SCADUTO. Sca dù fo.Add.m. da Scadere.
Sm. comp. indecl. Mus. Strumento da Ricevere , o Dare scacco o lo scacco o Declinato, Venuto meno. [Lat. depres-
fanciulli, che ai suona applicandolo fra scaccoroatto.e per srmiliiodoe vagliono siir, focene. abieetne.) —
2. Vile, Dap-
le labbra , e perrotmdo la linguetta, o Levare o Esser levalo di posto e figu- ,
poco.
grilletto,che molleggiando rende tuono. ratamente Avere. Ricevere o Cagionare SCAFA. Scò-fa. Sf. V. G. Mario. Spezie
SCACCIARE. 5cac cia-r*. Alt. Rimuovere rovina , danno o perdita. [Lat. perat- di pìccolo navilio pel servizio di un ba-
da un luogo, Allontanare alcuna cosa- cirm vel damnum afferre 5. E Dire stimento maggiore. [Lat. teapha. In
fLat. espellere, dtp elitre, repellere. V. ad alcuno uno scacco matto di pedina celt. gali, eeafa, io brett. ekaf, io ir-
l'ciim. di Cacciare. In ar. qaicvou dis- Del meno del tavoliere, iig. , vale Gua- land. ecaff vagliono il medesimo. V.
gregò , acsiciò in diverse parti , qoteia stargli i suoi disegni, Rompergli, come Schifo.] —2 Zool. Nome di una piccola
rimorse, rigettò dal suo affare, kaeciaa diccal l'uovo io bocce. 6. A scacchi,— specie di Dentina , cosi detta dall’ abi-
separò disperse rimosse , Aazaa per-
, , posto avverò. In forma di acacchiere. tudine dell'animale di rovesciare la sui
seguitò, e percosse il dorso con la spa- 7. Vedere il sole a scacchi , proverb. , conchiglia quando vuol notare , il che
da. la ebr. tciahhnh che altri legge vale Essere io prigione , perchè i raggi dà allora a questa l’apparenza d' ima
sciucah abjicere , scìncoiA dissipare , dei sole fanno la figura dello scacchiere navicella.— 3. Aoat. La caviti «ca fobie
disperdere. In led. jcheuchcn ovvero nel luogo dove termina II loro ebolli- dell'orecchio. [Dicasi iu gr. seaphoz.)—
autehitsten scacciare.]— 2. Ar. Mei. T. mento o ombra de' ferri delle lìoestre 4. Cbir. Specie di fasciatura descritta da
degli uccellatori. Gettare terra e sassi ferrate.— 8. Ar. Mes. T. de' legoajuoll. Gaieoo , adoperala iu conseguenza del
sopra la ragnaja per discacciare e man- Difetto del panno che nasce da man-, salasso alla vena frontale.
dare ad appannare nelle lese reti im- carne di fili dell'ordito. 0. Manu. Si — SCAFA JUOLO. Sca fa jub-lo. Add. e sm.
pauriti gli uccelli che vi soggiornano. dice dell'ordine obliquo di marcia di Mafia. Guidatore della scafa col remo.
Dicesi anche Ru>sare e Par la scacciata. una squadra u armala navale , le oavi SCAFANDRO. Sca fàn-dro. Sm. Ar.Met.
SCACCIATA. Scac-cia-ta. Sf. Lo scaccia della quale seguendo le alessa rutta o
. Arnese qualunque fatto con sughero o
re. Scaccia mento. [Lai. erpuliio,*j4ctìo.) direiiooe , si dispongono In una linea , con vesciche gonfie d‘ aria o con altra
—2. Prr simil. Dare una scacciata, vale la quale passando pel meno di ciascuna qualaisia cosa di gran volume a di poco
Scacciare; e fig. Far checché sia super- nave, fa un angolo con la loro chiglia , peso , oon penetrabile dall’acqua , col
ficialmente. — 3. Fare una rivista cun ottuso da una parte, e acuto dall'altra. quale arnese . applicalo al petto o alle
sollecitudine. —
4. Fare ricerca o invito SCACCOLO. Scùc-co-io. Sm. Sched ila ,
spalle , T uomo sta a galla e può muo-
o simile.— fi. Ar. Mes. T. degli uccel- Sceda, o piuttosto Pezzo, spezialmente versi nell'acqua come una scafa. Quando
Lo scacciare co* sassi o con altro
la ieri. di carte. iDall'er. tciaqqon metà di una ti edoperaao le lacche secche e vuole
nelle ragnaje gli uccelli intimoriti ac- cosa , ovvero da iciaqtqon parte . che di dentro, la Scafandro prende nome di
ciocché diano nella ragna. 6. T. dei — vico da sciala lacerò. In napoletana Zucca da notare, Zocca rota, o sempli-
battilori. Cartapecora , In cui si mette dicesi uno schiocco di carta per ud pez- cemente Zucca. (Lai. icupòander. Da
Toro per batterlo. zetto di carta.] icaphe navicella, e aner, andrai uomo.)
SCACCIATELI^. Seae-cia-lil la. Sf.dim. SCACCOHATTO. Scac-co-màt-to. Sm. — 2. Zool. Geoere di m<illmchi che si
di Scacciata. comp. Lo stesso che Scatto malto. (Dal presentano a >tto forma di navicella.
SCACCIATO. Scac-cià-to. Add. m. da pers. teiuh mal il re è morto ] SCAFARDa. Seafàr-da. Sf. V. Senese.
Scacciare Rimorso, Allontanato, Espul- SCACCO ROCCO. .Scae-eo-ròe-eo Sm .coro p Catinella n Catino ; cosi detta per aver
—
.
so, Sbandilo. (Lat. expulsut.} 2. Co- Ditesi nel giuuco degli scacchi Scacco- qualche similitudine colla scafa.
rego Pa*so scaccialo: l’asso cosi detto rocco lo Scacco dato col rocco. SCAFARE. Sea-fà-re. Sm, Mario. Con-
erchè io esso un de' piedi percotendo SCACI ATO. Scudato. Add. m. Burlato. durre e Fare andare una scafa moren-
faltro quasi lo scaccia via, e gli fa fare Deluso. [Dall'rbr. tahhaq, o come altri done il remo perdi dietro.
un passo naturale. pronunzia , tacaq illudere ,
deludere ,
SCAFASSO. Sce^fàt-so. Sm. Ar. Mes.
SCAGLIATORE- Scac-cia-tó-re. Yerb. m. deridere. Io celt. gali, tgeìg deridere , [
Sorta d’involto fatto di palle, eoo o&ta-
Cabmnali, ìol. III. 233 30
, —
che si spediscono di Levante, (lo gr. bastimento senta armamento di veruna treille con qoallo di F#MN«on»ui, tratto
teapke spezie di vose luogo , tcaphmn sorto. I marinai il dicooo anche Guado. dalle loro antenna. ;Lat. tcaphvra. Da
qualunque speiie di rase.] SCAFO FORO. 9«a-fb-fo-ro. Sm. V. G. teapht barchetta, e uro coda.)
SCAPE. Scà-fe. 9f. Aatr. Sorto d'orologio Bot. Genere di funghi della sezione da- SC AGGI ALE. Scaj-già- la. Sm. V. A. V.
solare a foggia di berebelta; cd era tra li agarici, stabilito da Ehreoberg col- e di’ Scheggiale.
vaso rotondo di rame che coll’ombra f agaricut abitua di Lianeo, a eoa! de- SCAGIONARE. Scagio-nàre. All. Scol-
dello slMo collocatovi nel foudo indicava nominati dalle laminatici che formano pare, Scusare; contrario d Accagionare.
le ore. (Lat. teaphe.) colle loro divisioni dicotome alcune pro- [Lat. purgare. excuaare.) 2. N. pass. —
SCAFKPORI . Add. • am. pi.
Sca-ft-fb-rì. fonde fossette. ( Lat. aeapfwphoru*. Da Scolparsi. Scusarsi.
V. 6. Arche. Nome od Aggiunto che tcophoi fosas, e phtro lo porto.) SCAGIONATO. Sca-gio-nà-to. Add. m.da
dava») agli Ateniesi , perchè nelle feste SCAFOIDB. Sca fò-i-de. Add. com. V. G. Scagionare.
panatene* portavano solamente delle Anat. Ossa scafoidi dicoosl due ossa , SCAGLIA. Scà glia Sf. Chiamansl Sca-
acafe;mentre le loro mogli e figlie por- uno al piede ove occupa la parta ioteroa glie Quelle plastsettc dure per lo più
,
tavano urne ed ombrelle, echiamavaosi del tarso; l'altro alla mano, ove fa parte lisce e trasparenti, le quali quasi a mo-
Idrofore. ILèt. tcaphtfhori. Da tea)) he dalla prima linea de) carpo di cui è
,
do di embrici ,
euoprono la pelle della
schifo, e phero io porto.) l'osso primo e maggiore. L’osso scafo idi* più parte de' rettili e de’ potei. [ Lat.
SCAFFALE. Scaf-fa- le. Sm. Ar. Mes. del Arpo diresi anche Navlcolarr ; e tqaamat. In celi. gali. tgiUian, in frane.
Strumento per lo piò di legno , che ha quello del tarso, Gira hi forme. Si adope- icaillt, in ingl. trai», in ted. tchalt, in
varie capacità e sparliamoti , ne’ quali rano anche in fona di sm. [Lat. tea- gol. ikalyo-j —
2. Per simii. dicasi an-
si pongono scrittura o libri ; altrimenti phoìdet. Da icaphe navicella, e idai ras- che di checchessia che rassomigli nella
Scansia. [Lat. piale** aerinium, loeu- somiglianza Che ha la forma di una
* forma o altrimenti alle squame da' pe-
,
lamenlum. Dal aass. tcylf, lo ingl.ahelf navicella.)— 2. Ditesi Fo«s» «cafoide la sci. — 3. Ar. Mes. Scaglia diciamo an-
che si premunita teelf , io «lood. teelf, Fossa navieolare. V. .Va nicol are, che a Quel piccolo pelinolo che si leva
10 celt. gali. tgeilp scaffale.] SCAFOIDEO. Sca-fo-i-di-o. Sm. V. G. da' marmi o da altre pietra , io lavo-
,
SCAFFARB. Scaf-fà-re. N. ass. T. del St. Nel. Nome di purificazione appar- rando Collo scarpello. [Lat. attuine.
glooco di sbaraglia t di sbaraglino , e tenente a pesci , che sembra essere un Io iliir. tkritjha scaglia scheggia
vale Farla di calla pari ; contrarlo di bwffonUet. Trasse tal nome dalla sua tkriljica schegginola. — ,
4. E tìg. —
,
Caff^re.—>2. Giuocare n pari o caffo. — forma di navlci’lla. f Lai. tcaphoidemt. 3. Boxi», Embrione di
]
scrittura o si-
3. Traboccare, Cadere. .DalIVbr. ehafaf V. l'etim. di Scafoide ) mile. — 6. Diconsi Scaglie de' metalli
curverai , piegarti. Nella stessa lingua SCAFOIDOASTR AG ALICO. Sca-fod-do- Quelle particelleche cadono da essi
teiafai esser depresso , umilialo , teiuf a-ttra-gà -li-co. Add. m. comp. V. G. |
quando sono percossi col mar-
affocali
tello. [Lat. squama.) —7. Min. Scaglia
j
1
conculcare.] Anat. Ciò ch'è relativo alleossv scafiidr
SCAFFETTA. Scaf-fét-t «. sr. Maria. Ri- ed astragalo. Onde Articolazione scafai - di ferro. —8. Chim. Dicesi Scaglia di
postiglio. [Del gr. teaphai v-sc lungo, doastragalica, Quella che unisce queste rame, il Rame bruriato o Protossido di
ovvero de icaphion vese.l due ossa insieme; Legamento seRfaidoe- rame.— 0. Milit. Schegge o Rottami di
SCAFiDB. Sca fi de. Sf. V. G. Bot. Genere stragalico, Quello che rassoda tali ossa pietra o di ferro , chiodi e passatoi cho
di piante crittogame, della famiglia dei ne' loro mutai attaccamenti. (Lai. tea- si ponevano in un sacchetto per cari-
licheni , stabilito da E*ch welter a sca- phoùioatlragalianut. Da fttzphotdet sca- carne il cannone ; quindi modi di di- i
pito dell' opegrapha di Acharius le . foide, ed ottragalot astr*g*lo.) re: Caricare a scaglia. Tirare a scaglia
qoali eoe! si denominarono a cagione dei SCAFOIDOCALCANF.O. Sta-fo i do-cal- esimili. Ora peraltro in luogo di quel-
loro apoteci falli a guisa di naticella cd-na-o. Add. e sm. comp. Anat- Nome le scaglie si adoperano palline di fer-
(Lai. a chaphit. Da «capha navicella.] di due legamenti che uniscono il calca* ro di numero e grassetta determina-
SCAFIDIO. Sca -f't-di-o. Sm. V. G. Zool. gnu allo acafoide; il superiore nasce dal- ta, la «oca Scaglia non ha più tecnica-
Geoere d'insetti dell’ordine de’coltoltcri, l'orlo anteriore della toherosità spet- mente la stessa esattezza di significato,
della sei ione de' peatameri, della fami- tante al primo di que'due ossi, e si at- e però lasciandola agli fiorici , la gente
glia declavkoroi, e della tribù de' pel- tacca all’ estremità esterna del dorso dell'arte adopera la voce Mei raglia.
toidei, da Olivier stabilito a sca pilo dei dell'altro; l'inferiore, assai più forte, si 10. F romba colla qual si Urano i sassi.
genere tUpha di Linneo, cioè colle spe- estende dall'orlo anteriore della tube- (Lai. ftmda.l —
11. Zool. Testuggine.
cie distinte da un corpo a foggia di na- rosità del calcagno sino alla parte ester- [Dainilir. awlàa che vale il medesimo.
vicella. (Lat. tcaphidium.J na della faccia Inferiore dello srafoida. Altri forse da a superflua, e dal gr. che-
SCAPIGLIO. .Sca- finito. Sui. Metrol. Spe- SC AFOIDOCLBOIDEO. Scafoi-do-eu-bo * Igt testuggine. lo ted. dicesi aeMldìtro-
cie dimisura antica di grano. In alcune i-dè-o. Add. m. comp. V. G. Aoat. No- « che vale alla lettera se odo- rospo.] —
proviocie del Regno vi è una misura me di due legamenti che untarono lo 12. Bot. Scaglie o Squame dicooai Quel-
detta cnfito. Può venire dal gr. aeaphe srafoida al cuboidc, e si distinguono la le produzioni o lami nette molto sottili
vaso luogo.) Untare e borsata il primo si estende membranose, spesso coriacee o secche o
SCAFIO. Scà-fi-o. Sm. V. G. Arche. Sorta all' orlo interno del cuboidc al mezzo scarione, le quali per la loro picriotem
di vaso coi lati piegati a guisa di scafa; della faccia inferiore dello scafoide; cd aridità vengono facilmente distinte
tali erano I vasi eoo cui le Vestali rac- filtro si reca dall' orlo esterno di qtie- dalle foglie propriamente dette.
coglievano i raggi solari per accendere sl’ukimo verso il mezzo della faccia su- SCAGL1ABILE. 5ea-pitd-à*-Ia. Add. com.
11 fnoco. (Lat. aeophium. Da teaphot periore del cuboidc. [Lat. araphoidoeu* Che si pah scagliare , Atto a lanciarsi.
vate lungo ovvero da teaphion ra-
, fcndtanuf .Da Htj/htUu scafoide, eybot SCAGLI AMENTO. Sea-glia-men-ia. Sm.
se.) cubo, e idot somiglianza.) Lo scagliare. (Lai. jaeluz.)
SCAFISMO. Sca-fit-pvi. Sm. V. G. Arche. SCAFO! DOClf NEO. Sea-fo-i-do-cù-ne o. SCAGLIANTB. Sca-ptiAiHe. Pari, disca-
Supplirlo usato in Persia col quale no Add. e aro. comp. Anat. Nome imposto gliare. Che scaglia.
reo, unto le membra di miele e di latte, a cinque osci legamenti dorsali ioterni SCAGLIARE. Sea-glià-re. Alt. Levar le
e nudo, chiude* asi in un tronco, scavato e plantari . che uniscono lo seafbide ai scaglie a* pesci. [ Lat. desquamare. ] —
della lunghezza di quello con cinque
, Ire ossi cunei formi. 2. Tirare, Lanciare , Gettar via ; e nel
soli buchi , da cui uscivano la testa i SCAFOlDOSOPRAFALANGlANO..Sco-/’o- linguaggio militare diceel d' ogni pro-
,
piedi e le braccia. In tal posizione pe- i-do-n-pra-fa-lan-già no. Add. csm. ietto che si getti con maoo, con Tromba
riva per l'inedia e singolarmente per le comp. Aoat. Nome dato da Dumas al o con qualunque macchina o arma da
punture delle vespe e mosche. [ Lat. muscolo breve abduttore del pollice. tiro per far colpo o percossa. [Lat. proji-
seaphiemur. V. l'etim. di Scafio.] [Lat. tcaph-ndosupraphalangianui pol- cera, eordutera. Dal celi. gali, «rii lan-
SCAFITE. Sca-fi-te. Sf. V. G. Zao). Ge- luii manw.] cia. e però é la alesso che lanciare. In
nere di conchiglie fossili stabilito da SCAFCRA. Sca-pt-ra. Sf. V. «. Zool. ebr. Kit'lig scagliare tedahh o irelac
Sowerby, e da Pertisaac collocate nella Genere d'iaeetti del Forili ne degli ortot- arme miasilla.] — 3.
,
234
-. . — , .,
8C A JCA MCA
dello di Giogo o simile. — 6. Ditesi minala, quasi come gli scaglioni d’ona le, come Veni, Porti ec. uscite amiche
Stigliar te parole al vento, e vale Par- grossa scala, possono a vicenda aiutar- da non imitarsi. —
3. Dicooai Scale di-
1 are inconsideratamente, o inutilmente. si, edisfatto il primo riparar dietro al slese, Quelle che non poste tra due mu-
(Lai. verba effutir*.) —
7. Ma a ss. Dire secondi) e va dicendo. —
8. Zool. Sca- ri. Scale a cassetta senz'anima
, Quelle
d’aver veduto adito o fatto cose non
, glioni chiamatisi i quattro denti canioi vuole oel centro e stabilite in ano spa-
vere, nè verisimili. [Lai. tana (nudità del cavallo, i quali sporgono, due per zio rettangolare o quadrato; Scale a cas-
re.J —8. scappar via. Sguizzare. 9. — mascella e uno per lato, tn quello spa- setta coll anima, Le scale distesa soste-
N. pass. Sbatterai, Dibatterai, Agitarsi.
—
tio eh’ è tra gl'incisivi e i mascellari. nute da archi a rampe, ce. 4. Dicesi —
[Lai. concuti, commottri j 10. Adi- Da
scaglia per similitudine Scala a chiocciola o a lumaca , ia Scala
rarsi, Sdegnarsi —
11. Avventarsi, Gel
tarsi addosso ad alcuno; nel quale senso
.
—
(
fa.) 3 Ar. Mes. T.de’ manifatturieri unifloro bivalve con le valve eguali ca- ta, Quella che di taU malarie si com-
di tabacco. Sorta di farina di tabacco renate membranacee striale, una corolla pone in luogo di legno , a somiglianza
SCAGLIETTO. Sca-gliét-4o. Sm. Ar. Mes. anche bivalve , ed un seme rinchiuso della Scala a piuoli, se non che ha nel-
Quelle due s> risele di rete . che peparo- dentro di essa. La specie più comune è l'estremità due rampini dì ferro per ag-
no le gole dalla man ira della reninola , la Scagliola cosi propriamente detta, la grapparsi. —
9. Dicesi Scala murale ,
o della eriabka. —
2. Dicesi Scaglictio quale ha il culmo articolalo diritto; le Quella che si appoggia al muro. 10. —
di piombo. Quella striscia che raschia foglie lisce, con la guaina lunga, fornita Diconsi Scale da incendi!. Quelle mac-
il fondo del more, e serve a dar il corpo di una membrana verso l'estremità su- chine più o meno ingegnose adatte ad
alla rete; eScagliello da sughero, Quel- periore; la spiga terminante, ovale, nu- applicarsi all'esterno delle case, quando
la che resi» al disopra delle gole. da, briiiolau dì verde e di b anco ; le v anno a fuoco, per «occorrere le persone
SCAG DETTONE. Sca-glieHó-ne. Sm glume lisce esternamente , pelose uei- che vi si trovano dentro e che drbbono
acce, di Scaglietta. Ar. Me*. Sorta di i'inierno. Fiorisce Mirratale, ed è co- uscire per le finestre. —
11. Monlatojo.
farioa di tabacco più grossa che la sca- mune Da i grani, fa la spigo in cui si — 12 Dicesi Fare scala ad alcuno nel
glietta. racchiude il seme del quale si nutrisco- senso proprio, e vaie Servirgli di «cala.
SCAGLIOLA, «ro-gliè la. Sf. dim. disca- no le passere di Canaria; e questo seme — 13 Diersi Prendere la scala, e vale
glia. Min. Lo Messo che Scaglinola nel è detto parimente Scaglinola. [Lat piso- Cominciarla a salire. —
14. Per simil.
sign. del g 2. larti, piallarli Canarimsis Lin. j Ordine di checchessia che vada grada-
SCAGLIONCINO. Sin. SCAGLI COLO. Sea-cjliuò-lo. Add. e sm. tamente crescendo o tremando. Onde A
dim. di Scaglione- Piccolo scaglione. Min. Lo atesso che Scagliuola , nel si- •cala posto avverb. . vaie Per gradi
SCAGLIONE. iSca-jjli'Vfi**. Sm. Propria- go ili rato del § 2.
,
Gradatamente. —
15. Dicesi Parer corte
mente Grosso e rotto scalino, ma pren- SCAGNAR DO. Sco-gnàr-do. Alt. m. usato le scale, e vale Durar poca fatica a mon-
desi sorbe generalmeote per ogni Gra- per più nel fem. Aggiunto dato al-
lo tar su. —
16. Per metal. Tutto quello
do, Scalino. [Lat. gradui. Da scala . In trui per villania, l&agnurda da empia, che da una cuea oe conduce nd un altra
ebr. a cieiabbim scalino e scala. ] 2. — e significa propriamente . secondo il ( Lat. {Tradirà. )
—
17. Onde Fare sosia
E detto anche di quelli delle scale a Meizoieni la Baldracca o Scrofa dei ad alcuna cosa, fig., vale Guidare ad
mano , più propriamente Pinoli. 3. — cani. ]
,
vale A poeo a poco viene alta cogni- cinque matasse di seta greggia. e vale Fargli la strada perchè l’ottenga.
si
zione delle cose alte e non a un tratto. SCÀJ A. Scù-ja. Sf. Specie di piaga. (Dal- — 20. Milit. Salita di fiaoeo fatta di
— 5. Arald. Quello che chiamasi anco- C ebr. icehArn ulcera , infiammazione.] mattoni o di pietra, a scalini o cordoni,
ra Cavalletto d’ arme. fi. —
Milit. Per SCALA. Scà-la. Sf. La parie d'ufi edilizio e talvolta a chiocciola per la quale al ,
•troll . del precedente significato. Due che serve per salire e scendere per pas- sale su terrapieni o si scendo nelle o-
I
liste di passamano unite insieme da no sare da un piano all'ailro. [ Lai. arata. pere basse. —
21. .Strumento di legno
11 lat. arata è dai celi. breu. tktu l aca- portatile, alto d'ordinario quaoto l'ope-
capo, poste sul braccio destro del sol-
dato, colla punta rivolta verso la spai- la. lo ebr. ict'alabbiro c taltom scala, in ra di fertifieasione nemica che si vuole
ar. twUem. in copto piskalla io illir. scalare, sol quale il soldato monta al-
4a. Gli scaglioni indicanogli anni della .
milizia. — 7. Fig. Si «doperà ora que- sballa ; e secondo dice il Rullai, tirala l’assalto. In questo senso dicasi accon-
ciamente Scala murale. [Lat. «caia.] —
sta voce per iodicare il Modo col quale io basco, e tehaUu in Tartaro, Calmuc-
aono disposti varii corpi di soWati, va- co c Mogolto. Egli ha pure il celi, tal 22. A scala vista Modo avverb., che si
:
rie parti di un esercito, che alando gli r elevazione, ad il brelt. tcalyar per congiuoge co' verbi Assaltare, Dar l'as-
SCI SCA 9G A
uo, Sem* sorpresa Sotto gli octhi del
, che Calcabrina, nome di diavolo presso calcagno della scarpa, andandogli ap-
nemico, tentando di acalar la piana per Dante. In celi. gali, cvitbheaft astuzia, presso. |Lat. colcem calca premere.)
forra. —
23. Dicevi Scala della mina. cuilàAeartarA astuto. SCALCAGNATO. Seal-ca-gnè-to. Add.m.
—
V. Mina, § 14. 31. Piu. Scala de* co- SCALABRONE.
]
Sca-la-bró-n a- Sm. V. A. da Scalcagnare. —
2. E dicesi anche di
lorì ai dico il Digradamento de' colori Zeol. V. e di’ Calabrone. Chi ha calcagni fuor di lle scarpe.
I
dal piti chiaro al più «curo, procedendo SCALACCIA. Sca-làc-cia. Sf. pegg. di SCALCARE. Scal~cè re. All. Calpes'are ;
aetnpre per li più simili. —25. Mus. Scala. ma in questo tento è V. A. e dicesi me-
Socceasiooe di tuoni disporti io modo, SCALA II ATI. 5ea-!a-md ti. Sm. Veter. glio Calcare. (Lat. calcare, conculcare.]
che seguono gradatamente il loro sonno Sorta di malattia de' cavalli. (Lat. ac a- — 2 . Oggi nell uao vale Far da scalco.
fondamentale. Dicesi Scala perchè la lamatus. Dal celi. gali, eaol magro SCALCATO. ScaUeà-io. Add. m. da Scal-
Rote vi sono ordinata metile diepoate sol sonile, e mare cavallo.] car*.
rigo a goisa di scalini, e ai monta e ai SCALAMENTO. Scn-Ia-mèn-fo. Sm. Lo SCA ECHEGGIARE. Seal- cheg già-re. A4 1
discende con esse. —
26. Mal. Linea scaltre. Lat. acato* appubur , a- e n. a*e. Tirar calci. (Lat. calcitrare. J
divisa per lo più In parti eguali , una teéntue.
{
]
,
— 2. Per mctaf. C' Otrastare, Repngna-
delle quali talora pure è coai suddivi- SCALANTE. Sea-làn-te Pari, di Scalare. re. |Lat. obliare, ad ter tari, r «calcitra-
sa, per servir di comune misura a tutte Che scala.
.
re.) — 3. Maltrattare,
Conculcare.
le pani d’uo disegno architettonico a SCALAPPIARE. Sca-lop piò-re. N. pass. SCALCHERÀ. Scal-cke-rlo. SL L'Arte e
lotte le distante d'una carta geografìe*, Uscir del calappio. [ Lat. effugere. ) — U lido dello scalco. (Lai. arcMtricftnt
idrografica e c. Si adoperano nelle carte 2. Per mctaf. Uscir dalle insidie nelle officium.)
o libri di geografia e simili per com- quali l'uomo « incorso. SCALCIARE. &al-eià re. sss. Tirar
prender con essa la dhitaoza de' looghi. SCALARE. Sea tó-re. Alt. MonUre con calci. — 2. Menar le gambe o le zampe
Si osano pure nei disegni per indicare l scale, Salire lo alcun luogo con iscale nuotando.
la proporzione che il disegno io piccolo appoggiate al muro esterno. [Lat. tea - SCALCINARE. VJ-rt-nè-rs. A.U. Ar.
ha col nalnrale. —
27. Diersi Scala in- lie udmotut aecmdm. 1— 2. E nel lin- Mea. Levar la calcina da' muri , gua-
glese uo Regolo inventato dagl' logicai guaggio militare. Salir colle scale per stando lo'nlooico. [Lai. tecterium de -
so cui sono tirate parecchie linee le , sorpresa o di viva forza sulle mora ai- radere.]
quali eoo le loro divisioni rappresenta- miche, snl paro petto d* un forte ee. [Lat. SCALCINATO. Scal-ci-nd lo. Add. ro. da
no le tavole ordinarie de' logaritmi ; e reali* aggredì.] —
3. E neut. ass. 4. — Scalcinare; e diceai propriamente di ma-
però detta anche Scala de' logaritmi o Mancare, Menomare o anche Scapitare. ro a cui sia stata tolta via la covcrtura
proporzionale odi Guoter, dal nome — 5. Comm. Scalare e Intere*** a sca- di calcina.
dell'Inventore. Serve per moltiplicare , lare chiamasi II pagare che U debitore ;
SCALCO. .ScóJ-eo. Add. e sni. Quegli che
e per risolvere de’ triangoli, pónendo so fa di uo capiule in varie rate io diversi ordina il convito, c mette in (avola la
tre linee i logaritmi de' nomrri , quelli tempi, restando ad ogni pagamento di- vivanda, e anche Quegli che la irincia .
de’ aeoi e delle ungenti. —28. Di consi minuito il debito e la tnmma drgl'inte-
(Lat. arckiUicltnus itructor. Il celi,
.
Scale di latitudine crescente , le Scale ressi. Il P. Soave nella sua Aritmetica gali- teulag servo, che oc' dialetti ger-
nelle quali sono distinti i termini delle ne fa no aggettivo, chiamando ciò Con- manici trovasi convertito io ekalk, icha-
parti contenute io ciancilo grado di la- to scalare. luA e scalo ha tornito scalco in senso
titudine delia carta ridotta , cioè nei SCALATA. Sra-là-ta. Sf. Il salire rolla di servo addetto a partir le vivande.)
gradi che aumentano secondo che uno scala. I.Bt. tcalae appulevl, airentue .] SCALDALETTO. Seal da lit-to. Add. e
sidilunga dall'equatore. —
29. Marin. — 3. Miti!.
|
Assalto dato ad un’opera sm. comp. Ar. Me». Vaso di rame, o si-
Io generale «-'indicano eoo questa voce tonificala dell'inimico tentando di sa- ,
mile, in torma di padella, con coperchio
Le scale di legno, per le quali ai ascen- lirvisopra e d' impadronirsene o colle ,
traforato, dentro al quale si mette fuo-
de e discende per comunicare tra di- scale di legno, che gli asfaltanti porta- co, «con esso si scalda il letto. [Lat
—
i
versi piani della nave. SO. Dicesi no a questo fine con sé, o passando eolie thermoclinvuin.]
Scaladi poppa, Quella che sta sospesa rovine fatte dalla breccia. 3. Onde — SCALDA MAN E .SCol-damò-raSmcomp.
nella poppa della nave per comodo del- Dar la scalata, valeSalir aulì* muraglia Sorta di giuoco fanciullesco, che ai fa
le persone della scialuppa. — 31. Di- del luogo assediato o colle scale, osuHe accordandosi più a porre le raaoi a vi-
coosi Scale di Levante, Scale di Bar- rovine fatte dalla breccia. [Lai. «colti* cenda uua «opra l'altra, posata la pri-
berie , Le città di commercio, i porti
e le isole dell' Arci pelago, del Levante
aggreteianem faeere.] 4. Fitol. Sca- — ma «opra un piano e traendo di poi ,
lata dicesi anche Quel giuoco che suol quella di tolto, posta sopra (ulte le al-
ed anche dell’Egitto e di Bartoria , ove fare Arlecchino io commedia con una tre. battendo torte per riscaldarsele.
le nailon! marittime dell'Europa fanno scala a pinoli , sopra alla quale affati- SCALDAMENTO. Seal da-min-lo. Stn.
un gran commercio, e vi tengono dei candosi di voler salire, casca in diverse Lo «caldere; Uiscaidameoto. [Lai. cale-
Consoli. —
32. Più generalmente pren- maniere. —
8. Zool. Nome che i natu- fottio.)
desi Scala per Porto. [Dal celi. gali. cala ralisti danno a due specie di Turbini ,
SCALDANTE. Seal-dàn-te. Peri, di Scal-
porlo. In ani. brrt. cale , in brut. A»ffe uno dello Scalata vera, turbo tealarù dar*. Che acalda.
e Aitila.) —
33. Onde Fare scala , vale e I' altro Falsa scalata [ turbo chla-
|
,
)
SC A ICA se a
Sm. comp. iodecl. Ar. Me». Vasetto per SCAMATILO. Sca-Ii-d-fi-eo. Sm. V. L. elo)capo e nasce a cespi lo Àsealona ,
k> più traforalo, destro al quale ai mette Arche. Diritto di porlo, cioè Tassa che donde trasse il nome. (Lat. allium axea-
fuoco per leuer calde le vitande ne'piat- si riscuoteva presso Romani da coloro
i
torùcum Lin.) —
2. Agr. Add. e sm.
tclli; e fessene di più fogge, [Lai. focu che volevano far dimora entro il porto, Sorta di fico.
lami*.] —
2. Ansi. Aggiunti» di tre mu- SCALMARE. 5cal mà-ra. N. pass. sioc. SCALPELLARE. Scal ptl-là-re. Att. Lo
piega il eolio
scoli. de' quali l'anteriore di Scalmanare. stesso che Srarpellarc.
in avanti; il medio lo piega pure In a- SCALMATO. ScaUmà-to. Add. in. da SCÀLPELLETTO. Scal-pellit-io. Sai.
vanti ras meno del primo; ed il poste- Scalmare; slnc. di Scalmanato.— 2. Vo- dim. di Scalpello. Lo stesso che Scer-
riore concorre in uoiooedd medio a far ler. Morbo scalmalo: Lo stesso che Seal- pellone.
fare al collui medesimi movimenti io matura. SCALPELLINO. 5eal-p«l-n»*o. Add. o-
avanti o lateralmente. Ebbero tale de- SCALMATCRA. 5eal-ma4ù-ra.Sf. Veter. sato in forza di sm. Lo stesso che Scal-
notnloaiione dall’essere inegualmente Quel flusso che da’ medici è delio Pas- pellino.
triangolari. sione celiaca, ossia Esercitone di mate- SCALPELLIFORME. Seal pel-li- ftr-me.
SCALEO. 5ea-W-o. Sm. V. A. V. e di' rie bianche, quasi chilo»; dicesi anche Add. coro. comp. Bot. Dicesi da trillo-
SCALETTA. Sca-htta. Sf. dim. di Scala. collocarvi il remo invece della scalmo SCALPELLO. Seal pil lo. Sm. Lo stesso
,
(Lat. brevit scala.]— 2. Ar. Mcs. Quel cha in questo caso non vi è; ma per Ciré che Sarpello. [Dai lat. tcaJptre taglia-
pesio di un orinolo a ripelitiooe. che lo strseo ufficio vi sooo due peni di le- re. incidere, scolpire- lo gr. icaplo sca-
ai spigoe col pulsante . o che ai lira gno piatti, stabiliti ad angolo retto sul- vare. Altri da i cui pere scolpire.)
rol cordone. —
3. Specie di tanaglia la banda del bastimento che baciano SCALPICCI AMENTO. 5»«{ - pie c io-nubi
,
-
di cui ai servono i magnani per dar fra luro l'intervallo necessario nel moto to. Sm. Lo salpicela», Calpcstameo-
1
la forma a vasi nel bollirli.—-4. Sorta del ramo, il col maelco è quadrato , e lo. [Lat. pedum tirepllue , conculca-
di lima stiacciata- —
5. Milit. Piccola trovasi perciò sa Ole lente mente contenu- no.]
to dai due lati , senza scalmo e senza SCALPICCI ANTE
Scal-pic-ciàn-te. Pirt.
macchina da sollevar pe»i . compoeta
diScalpicciere. Che scalpiccia.
di due peni di legoo parallelepipedi freoello.
5còl-mo. Sm. Mario. Peno di SCALPICCIARE. 5w>l-ptc-cid re. Att. e
piantati verticalmente sopra un tavo- SCALMO.
lone forati da tarli buchi, entro i quali legno che serve ad allungarne un altro. o. pass. Calpestare, ma con (stropiccio
ai adattaa vario allei» una grvasa — 2. Caviglia che acne per legare il di piedi iofragnendo. iDal celi, irlaod.
chiavarda di ferro . la quale aerte di remo. —
3. Legno forato nel quale pas- tcealp, io gali- igeali rompere, e da co*
che io ambi dialetti vai piede: Speziar
punto di appoggio ad una grossa e sa il remo , cd io tal maniera sta con i
rato in pendio dolce , per servire di l’albero maltrattato dal dente delle be-
rotta da ealzarelto.)
se nel luogo della costruzione delle stie.
SCALFICCARB Sealfic-cà-rt. Att. e o.
navi. (Da calare: ed è dunque no luogo SCALPICCIO. Scal-pic-cl-o. Sm. Stroplc-
•ss. Staccare a poco a poco qualche par- -
»C A SCI se A
SCALPITATO. Acni jri-tò-(o. Àdd. m.da SCALLCCIA. Sea-lùc-cio. Sf. Ar. Uh. tal cosa procedere accuratamente, come
Scalpitare. Pestai*, Calcalo. [Lai. eal- Arnese formato di pertiche congegnate quegli che camminando scalzo, per non
cntui. coneulcatw.1 —
2. Delio di Via, Insieme, su di cui st distende l' ordito guastarsi, pungersi o fri irsi i piedi, os-
Clic Frequentala Battuta.
,
— 3. E fig. per farlo asciugare dopo ch'è imbozzi- ami attentamente dove gli pone. (Lat.
Aver a vile, Spregiare. mato. pipar, bubae.)— 7. Difesi Mandare al-
SCALPITIO- Acal-pi-li-o. Sm. Lo stesso SCALVARE. Acal-t>ò-re. Alt. Quasi ren- cuno scalzo • letto, ed è frase familiare
che Sratpitameoto. der calvo e detto di alberi , Svettare.
: con cui ai risponde a' fanciulli per dar
SCALPORE. Aeal-pù-r*. Sm. Rammari- [Da calne, quasi render calvo, recidendo loro ad intendere che si voglia gaatiga-
chio , Risentimento grande che si fa la parte ioutile de' rami come rei'idooai re alcuno del quale casi dicano di aver
d'alcuna cosa; Stirpi!», Contesa. Onde icapelli. Io brirtt. kalvtin tagliare il le- •voto ragion di doler**. 8. Eccl. In —
Fare scalpore, Fare scalpori, vate Sire*. gname, fare il mestiere di legnaiuolo. ] forza di ara. pi. Monaci Francescani o
Contendere aliando la vocr.fLat.
I>iiare. SCALZACANE. Araf-xa-eà «a. Add.e sin. altri che vano*» scalai.
questui, rumor. Dal teli. gali, tgcil di- comp. Forno vile, Mascalrone. Lo atesvo •SCAMATARE. Ara- ma -là re. Alt. Ar.
sastro, e fruire lamento, clamore. In led. che Scalzagalto. Mes. Percuotere a Battere con carnaio
schatl suono | SCALZACANI. Aeaf-sa-cà-ati. Add . e sin. lana o panni per trarne la polvere.
.
SCAIPRO. Scal-pro. Sm. V. L. Lo «tesso comp. indecl. Lo stesso che Scalracane. (Lat. redimii* curare.]— 2. E fig. Cor-
che Scarpello. 'Lat. icafprum.] Scaliagatto. reggere, Emendare. (In ar. «eiaraufa l-
SCALTERIMENTO. .Swl ra-ri-nufr» to.Sm. SC A LZ AG ATTI. Seal-ta-gaMi. Add. e nomioia tificeli; icemit conviriutn.]—
V. A. V. e di' Scaltri mento. am. comp, indecl. Lo «tesso che Scatta- . N. asa. nel primo sign. — 4. Ed in
SCALTER1RE. .Scol-le-rt-ra. All. e n.ass. rlo. forza di nome.
A', e di’ Scaltrire. SCALZÀGATTO. ScaLia-gòt-to. Add. e SCAMATATO. Sca-ma-tà-to. Add. ro. da
SCALTER1TAMEMTE. Scal-te ri fa mén- sin. comp. V. Bassa- Uomo vile. ( Lat. Scamatare. (Lat. virgul<t crcustut.]
te. Avv. V. A. V. e di' 5cal/riio- ver biro, mattigiu. ] SCAMATINO. VH-mn-lfi». Add. e am.
mente. SCALZAMENTO. lo. Sm. Lo Ar. Me». Quegli che scamata la lana o
SCALTJJRITO. 5eofr(eeHo. Add. m. da scalzare. —
2. Il cavare altrui di bocca ipanai, per trame la polvere.
S< allei ire
,
adoperato anche in fona di alcuna cosa.— 3. Chir. Operazione col- SCAMATO. Scamà-to. Sm.V.A. Bacchet-
t-m. parlando di persona. V. A. V. e di' la quale si spacca la gengiva dal dente ta Verga anche ant. Canuto. ( Dal
Scaltrito. —
2. Pratico , Dolio , Inten- che ai vuole strappare. [ Lai. denftum
, ;
2, E detto di persona. —
—2. Onde posto a» v erb. A scaltri mento, cesi Scalzare alcuno e vale Sottrarre e 3. Tramutare, —
4. Cangiare, C**over-
sale Astutamente, n «'tritamente. 3. — Guarirli di bocca alcuoa coso. [ Lit. tire Trasformare.
,
8. Dicevi Scam- —
Nel cium, del più , Artefici! Ingegni , ,
rem sermocinando erpiteari.)— 3. Per biare alcuno e vale Entrare in luogo
I.e materie ingomma delio scaltrimento simil. Levar d'attorno materia od ogni ano, Sur cedergli. Lat. ««cordare ali-
militare. altra qunlunque cosa. 0. \. a ss e — cui, aliquem in officio exeipere.]
[
6. —
SCALTRIRE. Aeol-lrì-re. All. Di rorzn e pes«. Nudarsi i piedi de’ calzari. 7. — Dicesi scambiare I dadi Scambiare le .
Tener avvertilo seroptieemenie. [Lat. cioè monastica detto di quelle reli- dire io altro modo quel che si era detto
callidum ridderà. ] — 2. Lasciar la pol- gioni ove
,
SCALTRISSIMO. Seal irì*-*i-mo. Add.m. perazione militare molto io uso prima anche P.gliar le cose a ritroso. 8. —
superi, di Scaltro. [Lat. catlidierimu» dell' invenzione delle mine. Diretti Lo scambiare usato sostantiva-
perin'tiimut.;—2. E nel signif. di Scal- SCALZATO. Scalzò to Add. m. da Scal- mente e vale 11 fare il cambio de' pri-
trito, g. 4. zare. Senza calzari. [Lat. rfiiraievatv*.} gionieri.
SCALTRITAMENTE. Scal-trita-mén-te. — 2 Detto di Piante , opposto di Rin- SCAMBIATO. Aram Add. m. da biàto.
Avv. Con iscalirimcnto e accorlczia.(Lat. calzalo, nel slgn. di Scalzare, $ 3. Scambiare. Dato in cambio , Tramuta-
callide.] SCALZATO*). Scal-ta-tó-jo. Sta. Chir, to. [Lat. eommuta/uf, permutata».
SCALTRIT1SSIMO. SeaUri-fa-iùmo. Strumento chirurgico da scalzare i den- SCAMBIETTARE. Aram -è iet -ta re. Alt.
Add. m. superi, di Scaltrito. [Lat. tal- ti. R una lamina spessa di acciajo, cur- Scambiare frequentemente, Spesso mu-
(idiajimus, tagacitsimu».) va, e che al margine concavo appraten- tare. —
2. Alt. e a. a 59. F*re scam-
SCALTRITO. AtaHri-fo? Add. m. da ti!un tagliente non molto filalo. ( Lat, bietti. [ Lai. aaltftare.]
Scaltrire. Rene istruito
Fatto astuto
, denti» tealpium.) SCAMBIETTO. £ram-*ie(-ro. Sm. Spessa
sagace, avveduto. Lat eallidu» , »a-
[ SCALZATORE. Scat-sa-tó-r». Verb. m. mutazione. [Lat. frequen» murario.] —
gax, cautuf, cxercitatu*, teient) 2 — . di Scalzare.Che «calz«. 2. lo furia — 2. Salto che si fs in ballaodu e Salto
E eco qualche accompagnamento an- di sm. per metaf. difesi di Chi scalza o assolutamente. [Lat. «aliti*.}
—
,
che non riferendo a persona. 3- Pra- scava scaltritamente gli altrui segreti- SCAMBIEVOLE. Acam frìe-wl*. Add.
tico, D ito , Intendente. Dicesi —4. SCALZATURA. Acal-sa-fu ra. Sf. Lu scal- coro. Vicendevole, Reciproco. [Lai. mu
Scaltrito di alcuna arte, e vale Perito io fire. —
Buco o Luogo scalzato.
2. tuut.)
quella. —
3. Oudc Scaltrito di guerra SCALZO. Aedi *o. Add. sorbe usalo SCAMBIEVOLEZZA. Seam
per Agguerrito
parlando di persona.
—
6. Ed io forra di sm. forza di sai. parlando di persona. Senza
calzari ; Scalzato. I Lat. ditcalctatvt.
iu bia-v^lis-ta.
Sf. ast. di Scambievole. Il fare più cose
alternandone una alla velia; o Fare una
SCALTRO. Scal tro. Add.m. detto di per- Da scalzare. ]— 2- Per simil. Nudo . ste?»a cosa in più persone a vicenda.
sona c vale Astuto, Sagaci* Avveduto. Disarmalo. —
3. Secco Magro anche (Lai. vici** il fido.)
detto di Mano. — 4. Per metaf.
, ,
rir e per render cauto.] Onde Fare lo dare co'piedi nodi.— 6. Dicesi in modo SCAMBIO. Scàm-bi o. Sin. Lo scambiare.
scaltro , vale Presumere io astnzia. — basso O vacci scalzo ed è maniera che
? (Lat. permutarlo, murario.} 2. Onde —
—
:
3. E detto pure di cosa. li osa per denotare, doversi in quella Dire lo scambio ,
vale Ricambiare.
233
Digit
— . . — I .
] -
.
ICA 8C A SC A
3. Io isearoblo, In quello scambio, po- Terap. Aggiunto di qua' medicamenti Dice*! Mettere insieme a scamuzzolo e
ol! awerhialra,, ebe anche si dire asso- dove entra la scamonea. vale Metter insieme a forza di rispar-
lutamente Scambio, valgono lo stesso SCAMOSCIARE. Sca-mo-iclà-re. Att. Ar. mio, a piccola porzioni.
che lo vece. [Lai. pro.J 4. Oode Co- — Mes. Dar la conria al camoscio. SCANA. .Srà-na. V. A. V. e di' Zanna o
gliere o Pigliare io iscambio , vale Pi- SCAMOSCIATO. .Sea-mo-seiA-Cdt Add m. . S trina. [Dall'cbr. seen deole.]— 2. Tu Ila
gliare una persona o uoa cosa per un Ar. Mes. da Srsmoseiare. la mascella , nel qual senso sembra al-
altra. [Lai. aberrare.] 5. Li Persona — SCaMOSCIATORE. Sea-mo-scia-tó~re. rOttouelli che abbialo pur adoperato
o la Osa presa o messa in iscambio. Add. e sai. Ar. Mes. Conciatore di pelli Dante-
6. Milii. Cambiamento d' uoa persona in olio. SCANALARE. 5ca-na-Iò-re. Att. Incavare
con un'altra nel servizio della milizia. SCAMPA. Scàtn-pa. Sf. V. A. V. e di' legno, o pietra, o siimi cosa, per ridurla
— 7. Cambiamento de' prigioni d' uno Scampo. a guisa di piccolo canale- Lo stesso che
Slato roti quelli del nemico, regolalo da SCAMPAFORCA. Scam-va-fór-ca. Add. e Accanalarc. [Lat. striare.)
convenirmi reciproche. 8. La perso- — sm. eomp. Atanzo di forra , Furfanto- SCANALATO. Sca-na-là-to Add. m. da
na slessa messa in iscambin, secondo il ne. Scopreste. [Lat. farei for. dierectuM.] Scanalare. Lo «tesso ebe Semellaio, Ac-
sign.dei $ 5. Onde Dare scambio, Darsi SCAMPAMENTO. 5cam-pa-mdn-(o. Sm. caoalato. [Lai. striato!.] —
2. Bot. Dicesi
lo scambio , tale Cambiare , Sostituir Lo scampare. [Lai. effugium, loluz.) Picciuolo scanalato, Quello che trovasi
una persona ad on'altra in ogni batate SCAMPANARE. Scam po-nd-re. N. a*s. longitudinalmente scavalo da un solco
o uffizio militare ; Dar la muta alle Fate un gran sonar di rampane. 2. — nrofoodo. Dieeai Foglia scanalata o In-
guardie, alla guarnigione ec. Nell'uso ditesi anche II sonare di diver- fossata, Quella che in tutta h sua lun-
SCAMBIO. Usato avverb. in luogo di In sistrumenti che si fa in occasione di ghezza ó incavala da uo solco profondo
(«cambio. alcun vecchio o vecchia che passi a se- a musa di doccia.
SCAMK. Scà-me. Soi. V. A. Stoppia. [Dal conde nozze. SCANALATURA. Sca-na-la-tù-ra. Sf.
fr. ctoume che vale II medesimo; e SCAMPANATA.5cam-pa-nA-ta.Sf. L'et- L'HTetto delie scanalare ; Incavo fitto di
chaume dal lat. calumili in gr. cala to dello scampanare Scampanio.
, 2. ;
— legno ,
pietra o aitnil cosa a guisa di
mot fusto delle biade.] Pubblicazione fatu • voce scoia alcun picroi canale.— 2. Archi. Cavità perpen-
SCAMF.RARB. 5ca-me-rò-re. Al», e a. riguardo. dicolare tagliata ori fustodi'lla colonna;
pass. Levar dalia camera, cioè dall'era- SCAMPANELLARE. Seam-pa-noWà-re. altrimenti Stria.— 3. Anat. Cavità oblun-
rio pubblico. (Lat. oororio au forre.) Att. e n. ss*. Suonare II campanello. ga, più o mcuo profonda che si osserva
SCAMBRATO. Sea-mo-rà-to. Add. m. da SCAMPANIO. Scam-pa-nVa. Sna. 11 ru- alla superficie dalle ossa; o Quell* inca-
Scsmerare. mori* che nasce dallo scampanare. vo meato profondo che rinvieosi alla su-
SO A MERITA. 5ea-me-rl-|a. Sf. Osella SCA MPANTE. 5ram-p-m-te. Pari, di Scam- perficie di un osso , e nel quale può
parte della schiena del porco, che è più pare. Che scampa , Che si libera. [Lat. ricorrere un lendine. —
I. Dot. Solchi o
vicina alia coscia. Dal gr. echedon
[ evadine, effugìene.] Rughe nei gambi o fusti di certe pian-
presso, e menu coscia. Nella stessa lin- SCAMPARE. Scam-pà-ro. Att. Difendere, te.
gua irriti è la coscia del porco eoo la Salvare e Liberar dal pericolo. [Lai. li- SCANCELLA MENTO. 5«m-«Ma-mà».fo.
polpa che va dal basso ventre alla berare. fervore, de fendere, tutori. Scam- Sm. Lo scancellare e L'effetto di tele
schiena. ) pare da campo , quasi uscir salvo dal azione; Commento, Abolimenlo. Lo
SCAMICIANE. Sea-mi-eiA-re. Att. Levar campo di battaglia. In ingl. «camper.] «tesso che Cecie*) lamento. Cancellazione.
la cimici i di dosso ad aitooo. E n. pass. — 2. E coll' ablativo. —9. Rimuovere ,
(Lai. tUletio, ubiiteralio.]
Spogliarsi di camicia , o in camicia o Risparmiare. [Lai. par cere, auferre .) SCANCELLANTE. Scoa-eel-lòn^te. Pari,
Porsi <0 camicia. 4. Nell'uso dicesi Scamparla e vale Sal- di Scancellale. Che scancella.
SCAMICIATO. Sca-mi-dà-to. Add. ni. da varsi, Liberarsi dalia morte. 5. Evi- — SCANCELLARE. Sean-eel-tó-rf. All .Cas-
Scamiciare. Spogliato di camicia , o iu tare. Scansare.-—0. N. a»*. Liberarsi da sa re le scrittura fregandola. Lo Messo
camicia. pericolo. Salvarsi. [Lat. erodere, effuse- che Cancellare- [Lai. dolere, obliterare.]
SCAMMA. Scemi -ma. Arche. Spazio nel - re.] —7. Uscir di mano. Scappare. 8. — —2. E fig.— 3. Far dimen Ucare, Man-
J'srrua o nello stadio chiuso da una , Pmverb.Chi scampa di un punto, scam- dar in obblio.
fossa o da uoa linea, altre la quale oon pa di cento o simili. .
P«nfo$.84.— 9. SCANCELLATICCIO. .Sdm-cel-la-tic-cio.
era permesso ai contendenti di passare. Kd in forza di nome invece di Scampo.
,
Add. m. Che ai può scancellare , Che
Alenai dauoo questo nome al'a foasa SCAMPAT1CC10. Scompa-fic-cio. Add. redimentesi scancella, o Che è alquanto
stessa che cirroscritea lo spazio. [Lat. m. Convalescente, Fresco di malattie. scancellalo.
irontoia. li gr. icoiwma fossa o spazio SCAMPATO. Scam-pà-to. Add. m. da SCANCELLATO. Soan-cel-là-to. Add. m.
rinchiuso dalla fot**, vico da icapto io Scampare. Liberato, Salvato. 2 Evi- — da Scancella re. Lo strabo che Cancellato-
scavo.
SCAMMONEA.
|
parlando di persona.
—
3. Ed In forza di am. [Lat. deletus. obliteratiti.
SCANCELLATURA. Scan-cel-la-tù-ra.Sr.
Lo stesso che S'-amonea. SCAMPATORE. Scam-pa-tó-rt. Verb. m. Il seguo che apparisce sulle cose can-
SCAMMONIO. 5eam-mò-ni-o. Sm. V. 0. d! Scampare. Che scampa. cellate.
Boi. Nome dato da'Greda quella pian- SCAMPATILE. Seam-pa-tri*c«. Verb. f. SCANCELLAZIONE. Scan-cel-Ux-zió-ne
ta che i botanici appellano Scamo- diScampare. Sf. Lo
stesso die CaaceiJazione.
nea. SCAM 1*0. Scàm-po. Sto. Saluta, Salvezza SCANCELLO. Sean-eil- lo. Sin. Specie di
SCAJMOJARK. Sca-mo-jà-rt. Reul. ass. da pericolo Incorso o che minacciava. armadio proprio a eoa tenera scritta
V. A. Fuggir via con prestezza. ( Lat. [Lai. aalua, e^uquan.]— 2. Sotterfugio.
aoivm vertere. Dall'or tciamwùa si af-. SC A MPOLETTo.5<**m-po-fd<-m.Sm dim. . SC ANCE RIA. .Scan-e» ria. H. V. A. Si
frettò. la edl. gali, seachain evitare , di Scampolo.(Lat.frii*tuIuin t reliquia*. dire ad alcuni palchetti d'asse , che per
Sfuagirr. ]
— 2. Per raetaf. Pochette. lo più ai tengono nelle cucine. [V.;Scon-
SCAMONEA. Sca ntoni a. Sf.Bot. Pian- SCAM POUNO. Seam-po-lì-n*. Sm. dim. cia e Stanzia. In iogl. ekingle che ai
ta erbacea perenne che ha la radtee car- di Scampolo. stesso cha Scomputato.
Lo pronunzia «eiapl assicella.]
nosa ;
gli steli volubili, pelosi; le foglie SCAMPOLO. Scdm-po-lo. Sm. Avanzo , SGANCIA. 5con-ci-a. SL Lo stesso che
alterne, sagittale, troncate; sopra i pe- Rimasuglio. (Ut. reliquia». Dall' iugl. Scansia.
troli cilindrici , sottili , i Bori grandi zompi mostra: e qui vnol dir nostra del SGANCIO. 5c«*-ei-o. Sm. Noo di ritto.] Dal
porporini, due o tre per peduncolo. Fio- tutto, di cui ai è venduta una parte. Al- led. eehankoln dondolare, cioè non an-
risce nell'esule, ed è indigena della Si- tri forse dal lat. ecevnplum che sta pure dar dritto, ma pendere or da questo, or
ria. Grecamente 5e«n»monio. [Lst-iram per mostra. In pers.rhór para reliqolae.) da quel lato. Altri forse da oekrmg ob-
swttfast Syrt a i wm
eiAniiochenum. con- — 2. Pezzo di panno che rimane l’ultimo bliquo, Inserita la n, ovvero da «ràion-
witwlm feamatonte Li», la ar. toq- della pezza. —
3. Oode Mantello di cauto i auortigfitrai ovvero dal gr. acato
r
.
muntj'a.} —
3. Terep. Sacco concreto , scampoli vale Mastello tutto rappezzato. zoppico. Anche io gr. oeeot mancino,
unni ita iti! che si estrae dalla ra- SCAMCFPATO. Sca-muf-fAAo. Add. ro. teamboi qui obliquai in litns procedit.j
dice della detta pianta, e serva a pur- Lo stesso che Cmnoffatu. —
2. A sconci.*, Per beando, posti av-
gar gagliardamente la bile e le sierosi- SCAM UZZOLO. Scamùs-so~Ìa. Sm. f. A traverso.
verb.
là per d abbasso. nassa. Minima parte di checchessia 1'
SCANDAGLI. Sean-dà-qlL Sin. pi. Mario.
—
,
239
nc a ICA ICA
Dotate Delle carte marine, e d'ordinario SCANDALEZZÀTISSIM0.5«m-d<Hfs-za- fig., vaieCsgion di scindalo.— 8. Dire
espresse per braccia o pass*. tia-st-mo. Add. m. Superi, di Scauda- scandalo. Essere in (scandalo di alcuna
SCANDAGLIARE. Sean-da-$Nò-ra. All. lezxato. cosa. Fare scandalo, vale Scandalizzare.
Mario. Propriamente Gettar lo scanda- SCANDALEZZATO. Sean-da-ltx xà-to. — 7. Mettere scandalo, vale Cagionar-
glio, Misurarr rollo scandaglio l’allena Add. ni! da Scaodalezzare. Lo stesto che lo, Produrlo. —
8. Prendere scandalo ,
del marr. —
2. Dicesi Scandagliare la Scandalizzato.— 2. 1 acni Irrito. vale Scandalìzzarsi. 9, Recare io I- —
tromba e vale Vedere nella (romba quan- SCANDALBZZATORE. Scan-dadex-xa- scandalo alcuni, vale scandalizzarli , o
ti pirdi od once d'acqua ai trovino in tó-rt. Verb. m. di Scandatezure. Lo piuttosto Farli andare in collori.— IO.
una nave.— 3. Per me taf. Calcolare esal- s'esso che Scaodaliziaiore. Arche. Pietra di scandalo dicevasla Ro-
tamenti’, minuta. Fare
Esaminar per la SCANDALEZZO. Scan-da-lix-xo. Sm. V. ma una Pietra innalzata nella gran por-
lo scandaglio. (Lai. exacte aestimarc.) A. V. e di’ Scandalo. [Ltl. icandolum, ta del Campidoglio, aulii quale era in-
SCANDAGLIATO. Scanda-gliàto. Add. offerta.] cisa la figura d’un leone : sodavano su
SCANDALIDA. .Sfcan-dò-Ii-da. Sf. Boi. di essa a sedere colon» che a velo fatto
m. da Scandagliare.
SCANDAGLIO. Sean-dà glio. Sin. Mario. Pianta erbacea annuale leguminosa, del fallimento ed abbandonavano
,
loro i
Corda raricatad'un grosso piombo, nella genere lotux , eoo piccoli Bori gialli e beni ai creditori. Eran essi obbligati a
coi punta è un iocavo pleuo di sego ; foglia qninata peloselie, che nasce nelle gridare Cedo bona : e di battere colle ,
che ai fa calare nel mare, non meao per praterie marittime, ed cui baccelli i natiche la pietra ; nè più era permesso
riconoscerne il colore e U qualità dei manginosi colli come quelli de'fsgiooli d inquietsrli pe’ loro debiti. ChiamavasI
fondo che per sapere la profondità del
.
teneri. (Lat. lolite «dtquoiul List.) Pietra di scaodalo odi vituperio . per-
sito io coi uno si trova. |I.at. boto, ea- SCANDALITICO. Sean da-U-ii-eo. Add. chè fallili erano diffamati e dichiarati
i
che sono della grossezza di quella che danno, rovina all'anima; Indurre, Trar- SCAN DE LIZZA R E..SVai»-<la-Iis-«à-re. All.
serve a scandagliare. —
B. Ditesi Scan- re a peccare; Istigare, Animare a com- e n. «ss. V. e di' .Scandali; sare.
daglio di tromba , Quella varga di ferro metter male; Mettere, Trae fuori della SCANDELIZZATO. Scan-dedix-tà-io.
usila, che ne’ suoi lati è segnala a pol- buona strada ; Disviare, Sviare. Scdur- Add. ni. da Sraodeliizare. V. A. V. e
fle! , la etti estremiti superiore si può re, Corrompere ì buoni, i semplici; Sov- di' Scandali stalo.
allattare a una corda, mediante la quale vertire, Depravare, Diminuire, Guasta- SCANOELLA. Scan-dil la. Sf. Boi. Spe-
essa al cala per uo buco che corrisponde re T (nuocerne i buoni costumi altrui
,
zie di orzo, detto anche Orzo galatico o
•1 pozzo della tromba aperto nel ponte, con isconci parlari, con perversi consi- di Galla ria. Orzoola e Orsola. [L*t. hor-
sino al findo della semina , onde cono-
,
gli, mali esempli ec. ; Adoperarsi nella dewn diatieàum, tea. ) 2 Nel noni, —
acere 11 numero di pollici d'acqua ebe rovina spirituale del prossimo. ( Lat. del più Scamicia diciamo anche a Mi-
vi è , tanto per sapere ebe la oave noo tcanclalixare, offendere .] 2. N. pass. — nutissime gocciole d'olio o dì grasso .
faccia acqua , quanto per sapere quii Pigliare scaodalo. ( Lat. offendi, tean- galleggianti io forma di piccola maglia
effetto facciano le trombe a confronto d/ilisari .) —
3. Impazientirsi , Adirar- sopr'scqua, o altro liquore.
delle falle o vie d’acqua. 6. Dicesi An- — j
ti. [Lat. excantUicere.] SCANCELLO. Sr dil lo. Sm. Gocciola. m
dare allo scandaglio e vale Navigare in SCANDALIZZATO. Scan-da-lix-xà-to. [ Dal celi. gali, tgann particella , ed
mari o sopra spiagge pericolose ed ignote Add. m. da Scandalizzare. [ Lat.
acan- onadh acqua ; ovvero ola oho. J
, onda
'
•1 eh' è fona andarvi colla scorta dello dalixalut. scandnlum pattuì. J SCANDENTE. te. Pari, di Scao-
Scita-din
scandaglio.— 7. Ditesi Eesereallo scan- SCANDALIZZA TORE. Acan-da-lù-ttHd- dera. Che grande, Che
sale; e dicasi più
daglio, e vale Esacre io un luogo in coi rt. Verb. m. dì Scende lizza re. Che scin- propriamente della Vite dell' Ellera e ,
si può trovare il fondo collo scandaglio. dei izza, Che dà scandalo. mootan su attaccandosi eoa
simili, che
— 8. Milil. Scandaglio ne' cannoni o SCANDALO. «Seàn-da-Jo. Sro. Propell- viticci, uncini e barbe; altrimenti Ram-
Gallo: È un islrumenlo u artiglieria , anole Inciampo, Ostacolo, Qualsia im- picante.
composto d un lungo manico , e d‘ una pedimento; Tutto ciò che può far intop- SCANDERE. Scàn-de-re. Atl. anom. V. L.
patta che si fa scorrere per l'interno del pare e cadere. Onde per slmilit. e pm Salire. [Lat. teandere.) 2. Ed. a&s. —
Cifinooe, onde coooscrre *c vi siano fes- comunemente cosi dicesl Ciò che può — 3. Poe». Misurare versi. (Lai. nu- i
sure, buchi, peli o altri ditelli nel me- essere altrui occasione di errore o di mero r rrzrmmujn metiri. J
tallo. —9. Comm. Scandaglio ai dice peccato. [Lat. itandaivm. offcndieulum. SCANDERONA. Stande-ró na. Sf. Boi.
anche a Porzione di grano o d’altra ro- 1 Grecisti cavano teandalon dal gr. lear- Lo stesso rheSclarea e Scarlei.
ba stala caricata alla rinfusa la quale , da fut. di tcaxo io zoppico, per la faci- SCANDESCENZIA. .SVan-de-icén-zv-o. Sf.
si trasmette da chi carica al rioevit tre lità de’ zoppi ed incespicare e cadere. V. e di' Escandescenza. ( Lai. excan-
di essocariro beo custodita in uo io- Nel senso più comune della voce italia- descentia. J
volto sigillato, per fare il riscontro col- ne, tcandalum è dal celi. gali, luminal scandio:. Seàn-di-ce. Sf. V. G. Dot. Ge-
riotero carico. o egainntal che vele il medesimo,* che oere di piante a (lori polipetali dalla
SCANDAI.ARO.&an-da-hvro.Sm.Marin. vai pure caluooia. ed equivale al oapo- poliandria dipinta , e della famiglia
La stenta vicina alla camera di poppa litaoo scannalo. In ebr. teiadad deve delle ombrellifere il cui fruito consta -,
nelle galee. stare, predare- Io ted. tchaden danneg- di due semi riuniti, spinosi e terminanti
SCANDALEGGIARE. .Sconca Ug-giò-re. giare , far torlo , da achnde danno, lo io una lunga puata. [ Lat. iw«-
All. e n. ass V. e di'brando tosar*. brett. sbandai rimprovero, querela , dix. |
)
dalizzare. — 2. Conturbare Spaventa- no, Infamie, Disonore. [ Lat. dedecue- SCANAGLIARE. Sean-di-ghà-re. Att.
re. — 3. N. — 4. N. pas>. Pigliare
»aa.
,
lo ted. echade onte, infàmia, disonore, Ar. Mns. Trovare collo scandaglio la
scaodalo. —
5. Impazientirsi, Adirarsi. ignominia. ) —
4. Discordia , Disunio- dirittura.— 2. Onde Scaadìglisre sassi i
— 6. Dicesi Seanda leuarsi contro a uno ne. (Lai. din din m , dùcidium , offen-
i
dicono muratori, e vale Ridurli a scen-
i
SC A se a se a
delle misure de' pesi di checchessia. — SCANNA MENTO. Scan -na-mtn-to. Sm. re. ( Lat. rertnfum. — ] 3. T. de’ car-
4 Ltg. Prendere» pigione. Lo sranuarr, L'uccidere. rozzieri, Nome di due perii di legno
SCAN DIO LI ATO. Sr an dt-glià-lo. Add. SCA.ANAMI.MìSTBE S'totMifl-mi ai-ilr». d'olmo . situali I' uno al di aopra della
m. «In Seandigliare. Add. e ausi. coro. comi», iodecl. V. sala, e Tallro sotto. 4. T. de' macel- —
SCA N D1G LtO. .Sran-d t-glio. Sm. A r. ftfet. albera. Mangiapatlooa , Maugiafagiuo- lai. Qu ri
taglio del culaccio , ebaè più
Miss.i di M»»i ridalla io quadro , per
determinare il loro prrizo. V. Scanda-
li, Dippoco.
SCANNAPAGNOTTE. Scan-na
viciuo aita coscia. 3. Pezzetto di le- —
pa-gnùt- gno a cui sono attaccate le corde degli
gliare. g 3 —
2. Leg. Pigione o Tassa le. Add. e vosi. coro, comp, indi ci. Uo- strumenti musicali.
che si pBga dai macellai e da' canovai. mo dicotile, buono solo a mangiare pa- SCAN NETTO. Scan-nél-to. Sa. dim. di
[Dal ted. tehand ingiuria, e gtld mone- gnotte. Dicesi per lo più de' ami, come Scanno. Piccolo scanno.
ta, rii è moneta esali» per ing uri» CiJ a Scannapane de' soldati. SCANNO. Scàn-no. Sm. Panra da sedere,
torlo. V. Gradita. Ora tehand ,
geli! SCANNAPANE. Scan na pò ne. Add. e Seggio di legno. (Lat. teamnum, tedee
vale vii previo.] sin. coqap. inderl. V. dispregiativa che Scamnum dal celi, brell. tkaon o tkanv
SCANDIMENTO. 5'<in-rfi-rm'n-tij. Sm. Lo ha alquanto più di forza di M.ingiapa- banco. [ Latinisti dn teandere salire.)
stesso rhr Scansione. oc, e più propriamente usasi come ap- — 2. Casarlta o Stipo per riporvi cose
SCANDIRE. Scan di-re. Alt. Po». Lo
stesso che Scandere, nel S‘gn. del <§. 3.
pellazione disprezzativa di ratti v o sol- preziose. — 3. Sede in generale. — 4.
dato, di Sffcromannr». ( Dal ted. tehena- Per simil. del g. 1. Banco di rena, De-
SCANDOLEZZANTE. Scaldo- le i-xàn te. pano, chenapnn che ha lo »tc*«<» senso.)
I
Oiizione di rena fatta oc* numi , o io
Pari, di Scaodolezzare. V. e di' Stando* SCANNA PI DOCCH1. Scan-na-pi-dbc-chi. riva al mare.
listanti. Add e so-t.cnm. comp. indici. Abbiet- SCANNONEZZARB. 5eon-iw-naz-sà-r».
SCAN DOLEZZ ARE. Scan-do~ltx-xà-ro. to, P-izrnle, Pidocchio-o. Att. Scagliar col cannone , Abbattere
Alt. Lo slesso che Scandi lem re. V. a SCANNARE. Scan-nà-re. Alt. Tagliare col cannone; più comunemente Caono-
e di' Scandali t zar e. —
2. Nani. pass. la canna della gola. [Lai. jugulan.) — negg are. [Lai. tormeh/o bellico dirue-
Pigliare scandalo ed aochc Impazien-
; 2. E n. pass. —
3. Por melai. Rovinare re.j— 2. E Dg. Esprimere con ampollo-
tirsi, Adirerai, alimi. —
4. In modo scherzevoli'. Le- si LA.
SCANDOLEZZATIS.SIMO Sean-do-f, s . to . vare d in sull» canna.— 5. Milli, Scan- SCANONIZZARE. .Sea-no-nù-zd-re. Att.
lìs-si-mo. Add. m. superi, di S-ando- nare il f(>s»o:Prire un'apertura nel fosso Togliere da! numero de' Santi ; contra-
iecraio. Lo stesso che Sranda lezzatii- del nemico, onde deviare l'acqua, c ren- rio di Canonizzare. (Lat. e numero San-
aimo. derne più agevole il pareggio. ctorum espungere.]
se A N DOLEZZ A TO. Scan-do-lex- sà-to. .SCANNATO. Scan-nà-to. Add. m. da SCANONIZZATO. .Seu-no-ntasò-fo. Add.
A«1d. m. da Srandolezzare. Lo stesso Scaonare. Cui è stata t«vli.iia la canna m. da Scanonizzare.
che S< and alenato. V. e di' Scandalix- dalia fola. [L»t. jugulatut.) SCANOSCENTE- Sca-no-srin-te. Add.com.
xato. SCANNATOIO. Scan na-tó-jo. Sm. Luogo V. A. V. e di’ Sconoscente.
SCAN DOLEZZ ATOR E. 5ean-do-lf*-«a- dove si scannino gli animali perla bec- SCANSAMELO. Scan-ia-mén-to. Sm.
m. di Scaodoliiiare. V. e
tó-re. Veri», cheria. —
2. Persimi!. Luogo ove si Levitare , Lo sfuggire. [Lat. declina-
di’Scandali xxatore.
SC KStìOLO. Scan-do-Ui.Sm. Y. e di'.Sean-
usino disonestà n soperchicele. 3 — .
Ito.)
Fig. Dicesi Scannatoi o Strangolami I SCANSANTE. Scan-iòn-te. Part. di Scan-
dolo. vicoli e altri luoghi stretti e ritirati sare. Che scansa.
SCAN DOLOSAMENTE. San-do-lo-ta- perché ivi le persone di mal afTare pos- SCANSA RDO. Scan tàr-do. Add. e sm.Cbe
mén-ie. Al». V.e di' Scandalosamente. sono più agevolmente condurre altrui scansa; Schivo, Fuggifatica.
| Lai. offendicula. malo txemplo. ) per fraudarli o assassinarli. SCANSARE. S:an-ià-re. Alt. Discostare
SCAN DOLOSISSIMO. Scan-do-lo-iu-ti- SCANNaTORE. .Sran-na-ld-re. Verb. m. alquanto la cosa del suo luogo. [Lat.
mo Add. m. superi, di Scaodoloso V. di Scannare. Che scanna. {Lai. iugula- amoerre. In ar. chinata rigettò , re-
e di’SeandoUuitiimo. to-, victimariut .) spinse. Nella stes-a lingua acne decli-
SCA^i DOLOSO. Scan-do ló-so. Add. m. SCARNATRICE. ,5c/in -no-frì -e*. Verb. f. nare, deflettere ab co.) 2. Sfuggire, —
V. r di' Scandaloso. di Scannare. Che scanna. Evitare, |Lat. evitare decimare , vira-
SGABELLATO. Sen-neMà-lo. Add. m. SCARNATURA. Scan-na tu ra. Sf. Milit, re. Dall'ar. chinata sesubduzii, fami!,
L-» s'essn rhc Scanalalo, Accanalaio. La terra «cavata dal fo*so ed alzala so- rercssit. In celi. gali, ecachnaich scan-
SCAPPELLATI'!! A. Sra-nel-lu-tù ra.
Lo ‘lesso rhe Scanalatura.
Sf. pra una delle sponde adiacenti. sare. |
— 3. N. ass. e pass. Dtscoslarsi
SC tN NEL LAMENTI l. .^an-neMa-mln- AMontanarsL [Lat. recedere.)
SCANFAROO. Scan fàr do. Add. m. Epi- lo. Sm. Lo scannellar*', ma prendesi an- SCANSATO. Scan-tà-to, A Id. m. da Srao-
trio dato altrui per ingiuria, come Bir- che per Scanalatura. avre.
bone, Briccone e simili; e dato a donna SCANNELLARE. Scan nei -là -re. All. da SCANSATORE. Scon ta tó-re. Verb.
ro.
varrebbe quanto Meretrice, Cantoniera. Cannello. Ar. Me-, Svolgere il filo di ani di Scansare. Che scansa. [Lai. eu ita tor.
(Dal ted. trandS infama, furth car- cannello.
<•
—
2. Da Cannella. Versare e SCANSAI RICE. Scan ta-trì-ce. Verb. f.
retta : Carretta d' Infumia. Altri dal Schizzare lontano agimad’una can- di Scansare.
frane, cu fard ma in questo caso var-
; nella sturata, che sia mes-n ad un vaso SCANSIA. Sutn-sì-a. Sf. Ar. Mes. StrQ-
rebbe piuttosto Baech «i ne, Picchia- ben pieno. Lat. ejaculari, evomere. ] mentn per io più di legno, ad uso di te-
petto. J — [
drappo di «et» d< color cangiarne. tara o locati sottili per lungo , che
. mente ascendere , onde il latino barb.
SCANICARE. Sca-ni-cà-r«. Alt. c n. ass. s'usa fare per ornamento de* lavori doro, tran alia ]
V. A. Si dice propriamente dello Spic- argento, o altro metallo. 4. Agr. Di- — SCANSIONE. .SVan-si.ó-ne. Sf. Poes. Lo
car*! dalle mura e cadere a terra gl'in- radare i canneti , tagliando le cannucce srnndire vcral. Misura de' versi.
i
( Da
lonicali. [ Dal ted. auttrhicken distac- sottili rbe non profitterebbero , c sa-
, scateiiere m furare 1 versi.)
care , mandar fuori. In ingl. to match rebbero di pregiudizio all altre. SCANSO. Seàn to. Sm. da Scansare. V.
trasporterò subitamente.] 2. Per n*- — SCANNELLATO. Sron-arl ld-lo. Sm. Ar. comunemente in oso. Il causare o Evi-
taf. Spiccare, Staccar ch-rcbessia.
SCANNA RECCO. 5caii-fta-4>tfe-C0. Su. Ar.
Mr*. Lavoro che si fa s ai metalli, scan- tare. —
2. A scanso, p- aio awerb. an-
nellandoli col p'atMiojo. che nell' uso , vale A fine di scao-are a
Me». Specie di coltello colla punta ri- SCANNELLATO. Add. m. da Scannellare. sfuggire.
torta c n cui I macellai scannano bec- SC ANN ELI. A TUR A. Neon nel la lu-ra..vf. SCANTONAMELO, .fron-fo-na-mt'n-to.
chi e montoni.
SCANNAFOSSO. Scan-na-fòtio. Sro. Mi-
Scanalatura. Scannai lamento. 2 Anat. — Sin. Lo scantonare.
Scannellatura lacrimate. V. L-tgrima- SCANTONARE. 5con-fo-»»à-ra. All. Le-
lit. Sorta di fortificazione militare , an- le, 8- li- vare iranti, i caot«»BÌ a checchessia.
tica, e probabilmente un Condotto mu- se A N NELLO. S OB-aèWo. Sm* dim. di |Lvi. in angulot extteare. 2. Ed at- |—
rato , pel quale si potei» dare adito ai
soldati nrl Co -so della furtrrza. — 2.
Scanno. (
Lat. sramnellum. |
— 2*. Più tivamente aocora dkesi di Chi volta II
romunemeote si prende p r una certa primo canto, che trova per istrado, per
Oggi ro-l chiamasi Ogni taglio e con- Ca-sctta quadra , da capo più alta che non incontrare un creditore o altra per-
dotto pel quale ai da acolo alle acque da piè, per u :0 di scrivervi sopra como- sona molesta Andar per una strada
;
del fosvo.
CjtfttMHÀll, Col. ili.
damente, e per riporvi entro la scrillu- traversa. —3
E fig. Sfuggire. 4. E —
241
le
] — , 1 ,
SC A fi CA S€ A
d. «ss. nel tigo. del g. 2.-6. N. pass, I priamenle Colpo che si dà nel capo a polare , cuculio. ]
— 2. Oggi comune-
nel primo sìgn. 6. N. «ss. e pass. — '
mano aperta. [Lai. eolaphwa.) 2. E — mente s'intende ancora per Quella parte
Andartene nascosamente e alla sfuggi- !
delio per contrapposto di buffetto io dell'abito di alcuni religiosi, che consi-
la. [Lai. declinar*, tUvilare ste io due liste di stoffa, una delle quali
, tulttrfu- equivoco scherzoso.
gtre. ]
— 7. Udii. Scantonare uq cava-
\
SCAPIGLIARE. Sca-pi-ylià ra.Att Scom- passa sullo stomaco e l'altra sulle sca-
liere o tioiile , vale Abbatterlo dalla pigliare i capelli , sparpagliandoli. pu le, d'onde trasse il nome; e calano
Uh. [ Lat. eapilloi conturbare. \ 2. B o. — amo a' piedi ne* professi, sino a’ ginoc-
SCANTONATO. Sean-(o-«à-<o. Add. m. pass. —
3. E flg. Darsi alla scapiglia- chi ne' laici. —
3. Seguo di divozione
da Scantonare. Taglialo Degli angoli o tura, Vivere scapestratamente o disso- vrr$o la Santa Vergine, osato tra’ laici
cantoni. [Lat. in angu/oa extectui.) lutamente [Lai. napolari.) a somiglianza dello scapolare de' reli-
SCANTONATCRA. 5ran-to-na-/ù-ra. Sf. SC A PIGLI ATA Sca-pi-glià-ta. Boi . Pia n
.
- giosi. e che condiste io d ue piccioli pez-
Il luogo o La parte scantonata. ta annua che si trova Dorila ne' campi zi di stoffa o panno su cui è ricamato ,
SCAPARE. Sea-pà-re. Alt. Ar. Mes. T. io Giugno. L’ involucro de* tuoi Dori le il nome della Vergine o è posta la sua
de’ pescatori. Levar la testa alle acciu- fa prendere il nome di Scapigliata. Lo effigie: pezzi attaccali a due nastri da
ghe prima di salarle. [Da capo.) slesso che Anigella. potersi portare appesi al petto ed alle
SCAPECCHIARE. Sca-pec-ch'à-re. Alt. SCAPIGLIATO. .Sed-pt-gliò-fo. Add. m. spalle. Fu introdotto presso i Fedeli
Ar. Mes. Nettare il lino dal capecchio. da Scapigliare. Che ha i capelli scom- verso la metà del secolo ini da Simone
— 2. N. pesa, per metaf. Svilupparsi pigliatio sparsi. (Lat. patiti rrmibua.] Stock inglese, generale dell'ordine car-
Spastoiarsi. — 2- Fu detto Scapiglialo a pianto e a melitano. Dicesi anche Abitino.
SCAPECCHIATO. 5ca-pee-d>ià-fo. Add. dolore per esprimere Eccesso di coster- SCAPOLATO. Sca-po-là-to. Add. tn. di
m. da Scapecchiare. nazione. —
3. Fig. Che si è dato alla Scapolare. Liberato.— 2. Fuggito. [Lai.
5CAPECCHIATOJO. Sca-pec-chia-tó^jo. scapigliatura, alla dissolutezza Disso- ;
qui front-
Sm. Ar. Mes. Strumento col quale si se- luto, Licenzioso; e talora si asa In for- SCAPOLI. Scà-po-li. Sm. pi. Mario. Co-
para il lino dal capecchio- za di sust. [Lat. MMB.1 loro che servono nelle galere senza ca-
SCAPE^TARE. .Seo-pe-itò-re. Alt. e neut. SCAPIGLIATURA. Scapi-glia-tù-ra. Sf. tena ai piedi , come sono i marinari ed
ass- V. A. e corrotta- V.edi' Colpi- L’alto dello scapigliarsi, nell'ultimo si- i soldati. [V.l'etim.di Scapolare verbo.)
ti are. gnificalo. Vita o Maniera di vìvere dis- SCAPOLITO. Sca-po-lì -fo Sm.V. G. Min.
SCAPESTRARE. Sea-p e-strà-re. N. pass. soluta e scapestrata. [ Lai. Uucivia, U- Minerale che trovasi nelle miniere di
Levarsi il capestro , Sciorlo. | Lai. td- c enfia. ) —
2. Compagnia di giovani ferro in Arandal io Norvegia, i cui cri-
x ere. ]— 2. E Gg. Liberarsi da qua- scapigliati, cioè libertini. stalli sono allungati in forma di fusti,
lunque impaccio. —
3. N. ass. Vivere SCAPPAMENTO. .fca-pi-fa-TOan-lo. Sm. o confusamente intralciati a guisa di
ecapeelraiamentr, disordinatamente. Lo scapitare. ( Lat. datnnum , detri- rami. (Lat. aeapoltihea. Da teapos per
4. All. Guastare, Disordinare. Corrom- m*nltm,jaetura. ]
eeepot gambo, fusto, e lilhoi pietra.)
pere. Indurre licenza o dissoluteti!. SCAPITANTE. 5ca-pi-(àn-f«. Part. di SCAPOLO. Seà-po-lu. Add. e sm. Libero,
SCAPESTRATAMENTE. Sca-pe tira ta - Scapitare. Che scapila. Senza sopraccapo, Ubero da soggezio-
min- te. A w. Dissolutamente, Sfrenata- SCAPITARE. A'ca-pi-fà-ra. N. ass. Per- ne. |Lat. aolufua, libar.) 2. Smorba- —
mente Licenziosamente. Como scora
, dere e Metter del capitale. Metterci del to. Lat. coeleb». ]
j
3. Diceai anche —
capestro ; che anche dicesi Alla scape- auo, Andarne col peggio. [Lat. lummam nell uso a Quel cavallo, ebe sciolto pre-
strata. (Lat. tffrutnaie.) imminuere, jacluram facete.] 2. Di- — cede gli altri che tirano uoa carrozza.
SCAPESTRATISSIMO. Scrt-pe-Kra-tUn- esai Scapitare di alcuna eosa, e vale SCAPONIRE. *Sco-po-»»4-re. Att. Vincer
ma. Add. in. superi, di Scapestrato. Perder parte di essa , Menomarsene la l'altrui oatioaziooe. [Lai. alicuju» per-
SCAPESTRATO. 5co-pe-itrà lo. Add. m. virtù, l'efficacia. tinaciom infingere. Da capo.) 2. E —
da Scapestrare. Cui è stato levato il ca- SCAPITATO. Sco.pi-tà-to. Add. m. da per me taf. Sca poni re un libro, vale Stu-
pestro, Rimesso in libertà. [Lat- effrae- Srapita re. diarlo molto per intenderlo a fondo.
natut. j
—
Per metaf. Dissoluto ,
2. SCAPITO. Seà-pi io. Sm. Lo stesso che SCAPONITO. dfea-po-m-fo. Add. m. da
Sfrenalo, Licenzioso, Che ha rotto il fre- Scapitaraento. —
2. Dicasi Dare scapilo
1
Scaponire.
no della verecondia u simile. [ Lat. vo- e vale Fare scapitare; Dare a scapito e SCAPPAMENTO. Scap-pa-mén to. Sm.
—
;
lutila, affranti». 3. E detto di cose, vale Vendere con Ucapìto. V. Frane. Ar. Me». Quel meccanismo ,
Disordinale, Scompiglio te. 4. Alla — SCAPITOZZARE. Sea-pi tos-sà re. Alt. |
per cui il regolatore riceve II moto del-
scapestrata, posto avverb. Scapestrata- Agr. Far capitozze. Tagliare gli alberi r ottima ruota , o lo ralleota , perchè
mente, Licenziosamente. amputare J
a corona. Scapezzare. [Lat. forinolo si muova a dovere. — 2. Diresi
SCAPEZZACI ENTO. .SVa-pes-ra-mèn-fo. SCAPITOZZATO. Sca-pi-loz-ià-to. Add. Scappamento a ritroeedimeolo. Quello
Sm. Lo scapezzare, T rane linealo , Ta m. da Scapitozzare. in cui la ruota eh* è il motore fa girare
irliameoto. SCAPO. Scà-po. Sta. V. G. Archi. Nome e spinge il regolatore io guisa da co-
SCAPEZZARE. Se a ptz-tà re. Alt. e o. da Vitruviu dato alla grossezza del has- municargli un movimento maggiore del
Tagliare il capo attrai. [ Lat. capila so della coloona, desumendolo dsi fusti bisogno; quindi allorché il regolatore
Ir untare, delruncare. Da a privativa, e degli alberi , o dal gambo delle erbe. riede allo stalo di prima questa ruota
da capo. ) —
2. Per simil. Abbattere, ILal. icapua . Da /capo» per acapoi ver- è obbligata a cedere, e dare un po’ ad-
,
242
,
SCA 9G A S€ A
pria mente di cosa che sia ritenuta [Lai. me scoppola per colpo che fa cadere la
. Osso pari di forma irregolare che fa ,
erompere, effugere, evadere , txcide re. coppola u sia berretta , a tfi poi per parte della spalla , od è collocato nella
Io ispaga. ed la provetti, t scopar , io tcappdlolio. Ciò conferma la spiegazio- regione superiore e posteriore del petto.
frane. écKapper, io ingl. to escupe, dai ne di quest'ultima voce.] 2. Pigliare —
[Il lat. «copula è dsllVbr. aciobel ome-
celi. gali, ifap scappare. Nella stessa a scappellotti ano, vale Dargliene. ro. In celi. «il. «cabali set pu lare.]
lingua ascoich scappare sgiap passar SCAPPF.K UCCIO. Scap pe-rùc-cio. Sm. SCAPULARE. .Sea-pu-lò-re. Sm. Eccl.
,
sopra velocemente. Il Bullet ha il brett. Pòrte della cappa che cuopriva il capo. Lo stesso che Scapolare. [Lat. cuculio,
achop per fuggire , e icapai per scap- V, e di’ Cappcruccio. [ Lat. emctilto. )
SCAPPINARE .Scap-pi-nà-ra. Alt. Fare
cuculi mi.] 2. Cbir. Renda di tela di- —
pata; voci che non trovatisi In altri di- visa In due capi per quasi tutta la sua
llonarii. Alcuni cavano Scappare da lo acappioo, etoò il pedule; e dicesi più lunghezza, fessa Del mezzo per passarvi
acerplia. quasi voglia dirsi fuggire sodi degli stivali ebe d'altro. la testa, e che si appoggia sopra le spal-
uno schifo, allorché affonda la nave. Se- SCAPPINO. Scap -
pi-no. Sra. Quella parte le mentre le due estremità , fermale ,
condo altri, scappare forse fu detto sul- delle calte che cuopre il piede; più co- una nel davanti, una all indietro ad una
le prime scopare , quasi cavare o sot- munemente Pedale. ( Lai. peduli. V. fasciatura da corpo , servono ad impe-
trarre il capo , come fanno le bestie . corrotta da «carpino. ) dirle di discendere e la mantengono io
dalla caverza , da giogo o simile , per SCAPPONÀTA. Seap-po-nà-ta. Sf. Festa silo.
fuggirsene via. ] —
2. Dicesi Scappare de' eooiadioi, fatta ncr la nascita da' lor SCAPULARE. Add. com. Aoat. Che ap-
a dire o a fare alcuna cosa , e vale La- figliuoli detta dal mangiarsi io essa . partiene o Che è relativo alla scapala.
sciarsi andare a Tarla oa dirla quasi de* capponi. Oode dicesi Arteria superiore scapole-
non i olendo, o dopo essersene ritenuto. SCAPPONEARE. Scap-po-ne-à-re. All. re, Arteria inferiore o comune scapolare
— 3. Dicesi Scappare alcuna cosa ad V. contadinesca e poco usata. Fare uno
scappooeo. una rammanzina.
o sottoscapulare , Vene scapolari , Apo-
alcuno e per simil., vale Riescirgli di neurosi scapulareec. [Lat. seapuluris.)
furia, Venirgli fatta. [ Lat. excidere a- SCAPPONEO. Scap-po-ni-c. Sm. V. bassa SCAPCLARO. Sca-pu-iò-ro. Sm. V. e di
5
liquid ] —
4. Dicevi Scappar la puien- e poco usata. Rampogna mento, li ram- Scapolare.
za . la rabhia o s mila e vagliano L'scir pognare , Riprensione, Rammaozina. SCAPI' LOCORACOIDALE. 5éa-pu-io-co-
di flemma, Entrar in collera, in furia e [Lai. convienimi, objurgatio.) ra co-i da-le. Add. e sm. comp. Anat.
eimi 1. ( Lai. paftanrtam abrumpere. ] SCAPPUCCIARE. Scap-ouc-cià-re. Alt. Nome dato da Dumas al muscolo bicipi-
— 5. Dicesi Scappati la mano, ed è mo Togliere il cappuccio del capo, Scoprir- te brachiale.
do riempitivo non più in uso. 0. E —
lo; e dicesi per simil. aoche di altra SCAPCLOIOIDEO. Sca-pu-lo-i-o-i-di-o.
• It. Cavar foori. —
7. Ar. Mes. Scap-
• parte del corpo. [ Lat. sparire caput. ] Add. c sm. comp. Aoat. Nome dato da
pare dicono i razzai per Mandar via il —
2. Pi. pass. Cavarsi il cappuccio. Cbaussier al muscolo omoplato-ioideo. —
razzo. 3. Pi. ass. Errare, mi io modo basso.— [Lat. «capuioiAoìdeuc.l
SCAPPATA. «Srappà-fa. Sf. L’atto dello 4. Inciampare. [ Lat. capitare. ] SCAPULOOMERALB. Sea-pu-U*Miw-
scappare; e dicesi propriamente della SCAPPUCCIATO. &ap-puc-ci<HO‘ Add. rà-l». Add. eom. comp. Aoat. CVè re-
Primi mossa con nel correre del
furia m. da Scappucciare. Senza cappuccio. lativo alla spalla ed «ll'omero-Onde di-
cane e del cavallo, liberati dal ritegno SCAPPUCCINO. Aeap-puc-cl no. Add. e cesiMuscolo scapuloomerale il Gran ro-
che gl impediva. •
—%
Oude Fare scap- sm. Pare che cosi in origine aia stato tondo; Arterie scapuloomerali le Cir-
ats, per l scappa re, ed anche nel senso comunemente denominato Quel frate di conflesse del braccio; Articolazione sca-
S Dare
i prima mossa con furia nel
la 5. Francesco che poi si disse Cappucci- uloomerale , Quella della scapala col-
correre il raoe e il cavallo.— 3. E Pren- no: cosi detto non dello scapolare o cap- Fomero.
dere la scippata, vale Scappare , Fug- puccio , in que’ tempi foggia comune SCAPULOOMEBOOLECRANIANO. Sca-
gire. —
4. Per melaf. Slancio di finta- anche a' laici di coprirsi la testa , ma al pu-lo-o-me-ro o le cra-nià-no. Add. a
aia. —
5. Error grave e poco considera- contrario dal portare la testa «coverta sm. comp. Nome dato da Chaussier al
to io fatto o io netto. 6. Onde Fare— in «agno di umiltà e riverenza
;
quasi muscolo tricipite brachiale. [ Lat. tea-
scappata , una scappata , vale Commet- Scappucciato. pulohumerooìecranianut. ]
tere alcuno errore o leggerezza. SCAPPUCCINO. Sm. V. A. V. e di’ Cap- SCAPULORADIALB. .&a-pu-Io-ra-di-à-
SCAPPATELLA. Scap-pa Ut-la Sf.dim. puccino. le. Add. e sm. comp. Anat. Nome dato
di Scappata. Lo stesso che Scappatella. questo senso dicesi ambe Scappuccio V. Spago. Studiolo trasparente dove si
SCAPPATO. Scop-pd-fo. Add. m. da d'errore. [Lai. rrratum, deliclum.) rouseriaoo a vista reliquie o cose mi-
Scappare. Fuggito via, Partilo con vio- SCAPRESTARE. Sca-pre-stà-rt. Alt. V. nute per lo più donnesche. [Lat. etme-
lenia. [ Lat- qui effugil qui exceisit ,,
e di’ .Scapestrare. lium. lo isp. eteaparate. ]
rei eloptus taf.) —
2. Per simil. tacito SCAPRESTATO. Sca-pre-slà-to. Add. m. SCARABATTOLO. Sca-ra bàl-to-lo. Sm.
fuori del suo sesto, detto di cosa. 3. — da Scapreatare. V. e di’ <!éaptjira(o. Lo strato che Scarabattola-
E nel sign. di Scappare, $- 4 , dicesi SCAPRICCIARE. &a
prtc-ctd-r«. Alt. Lo SCARABEIDI. Sca ra-bè-i-di. Sm. pi. V.
* Scappato di pazienza per Impazientilo, Strtso ebe Scapriccire. 2. N. pass. — G. Zool. Tribù d'insetti coleotteri delta
SCAPPATOJA. Seap-pa-tó’ja. Sf. Scuso Covarsi I capricci. famiglia da' lamallicoroi stabilita da
. ,
«(Tettala. Sutterfugio. SCAPRICCIATO. iSca-prte-cià-lo. Add. Latrcillr, che corrisponde al gran gene-
SCAPPATURA. .Scop pa-rù ra. Sf. Scap- m. da Scapricc are. Lo stesso ebe Sca- re icarabueu» di Lino»). ( Lat. teara-
pata. Fuga. priccilo- beidet. Da «charaòor scarafaggio, e ido»
SCAPPELLARE. Scap-pel- là-re. Alt. Ca- SCAPRICCIRE. Sca-pric-ci-re. Att. Ca- aspetto. )
vare il cappello. [Lat. pileum detrar- vare alimi di testa i capricci . Vloerre SCARABEO- Sca raM-o. Sm.V.G. Zool.
re. — 2. Salutare alcuno semplice- l'ostinazione altrui, quasi Scaponire.
— Genere d inselli dell' ordine da’ coleot-
mente.
]
— 3. N. pass. Cavarsi il cappel- |Lel. aitrnui perfinaciam vincere.] teri, della sezione de’ pentameri , della
lo per Mimare alcuno. [ Lat. aperire 2. N. pass. Cavarsi i capricci. [ Lat. cu- famiglia de" lamelllcoroi , e della tribù
caput. ] pidtfafem, liòidùiem expler « , lieenliae de'srarabefdi, stabilito da Linneo con
SCAPPELLATA. Scap pel /Afa. Sf. Il ca- indulgere. ] questo nome latino tratto dal greco.
var»! Il capitello per salutare. SCAPRICCITO. .Sfca-pric-cl-to. Add. m. Hanno deircmloenze in forma di corna,
SCAPPELLATO. Scap-pel ió-fo. Add. m. da Scaprkcire. di tubercoli, che ne’ maschi presentano
da Scappellare.Cui e stalo levato il cap- SCAPTERO. Scà-ftc-ro. Sin. V. G. Zool. la testa, il corsaletto o queste due parti
pello; o che si è tratto il cappello di Genere d'ioeetti del l'ordine de* coleotte- simultaneamente Il loro corpo i ovale
testa. — 2. E nello alile burlesco, Pri- ri della sezione de' peolaroeri , della
,
,
ncA SCI * «! A
tiebi Scarabone. (Lat. icarafca<ui.]“S. SCARA PALDONE«Sca-ra fai ddne.Add. r rea cooitimeo» ;
che vien da eacoi cat-
Filai Scarabei, ton dette Quelle pietre
. e sm. V. A. Famiglio o Satellite della tivo. r tehole ozio.]
ebe della parte convessa rappresentano sinagoga. (Lai. taiellet ,
mito. Dall'io- SCARCALASINO. Srar-ca lù-ii-no. Sm.
imo scarabeo o scarafaggio, e dalia par- gi. therif *orto di ufi/iale destinato alla comp. V. p'iet. »inc. di Scarlcalasioo.
ie piane una divinità egiziana locai ala esccui oue de. le leggi , e boleto arre- Seri tesi ancora Searca l'asino.
o de' geroglifici. statore. far dunque eh’ el sia Malo un SCARCARE. Scur-eò-rt. All. a nani. V.
SCABABILLARE. Sco-ra-bil là-rc. Alt. uliziale destinato alla csecuziun degli poel. sinc. di Scaricare.
V. bassa. Sminuire. Arpeggiare. [Lai. arresti. ) SCARCERAMENTO. Scarct-ra min-to.
alriiiulwm instrumentum pulsare. Pai SC AH AFFARE. Sca-raf-fà-re. All. Ar- Sm. Lo stesso che Scarcerazione.
lai. scafare graffiare. )
raffare, Rapire a ruffi raffa ,
Levar via SCARCERARE. Scar-ct-rà-n. All. Levar
SCARABO. .YcA-ra-bo. Sm. V. G. Zon|. con furia e affollatamente come si fa di carcere. [Lai. a t’inrulii tducere, car-
Genere di molluschi stabilito da Moni- delle caraffe quando vanno attorno
,
i cere liberare . ) —
2. E per simil.
tori coWHelix icarabati.il di Linneo, la rinfreschi. Voce forse non li rentìna , SCARCERATO. A’eor-ea-rà-lo. Add. m.
coi conchig'ia presenta una somiglian- ma piuttosto finta per bizzarria , e che da Scarcerare.
za col dorso di un scarafaggio. ( Lai. secondo l’uso do>rehhe dirsi Sgonfiare. SCARCERAZIONE. Scar ce-rn-tii ne. Sf.
ecorafas.] [ Lat. abripere. Dilla particella lai. ex Liberazione dal carcere.
SCARABOCCHIARE. 5ea-ra-boe-chià-re. che spesso è super Una, e dal ted. raffica SCaRCO. Saìr -co. Sm. V. pori. aine. di
All. e o. ass. Fare scarabocchi o «for- rapire. Anche in ted. tcharf aspro, se- Scarico. [Lat. exontralio.', 2. Quella —
bì , Imbrattar fogli scrivendo o diae vero. crudele, e rufftr rapitore. J aco-cend intento che fa la terra t mol- ,
bleachan ,
io iogl. tcribbler scarahoo bosità, e dicesi parlando delle perle. qeraghuim rotture, scissure, apri meati,
chiarire. Altri forse dal lai. scafare SCARAMAZZO. Sca-ra-móx-zo. Add. m porzioni. Io brett. tearfu metter I’ una
graffiare: di fatti i Napolitani chiama- Che non è beu Lodo, Bernoccoluto: e ai su I altra le pietre,! legni od altri corpi
no talvolta gli scarabocchi graffiature dire delle perle. [ Lai. mole rotondili . solidi. ]
di gal ti. ]
gihboius. Dalla particella privativa a, e SCARCO. Add. m. sinr. discarico. Y.
SCARABOUCUIATO. Sea-ra-hocrhio-fo. dal celi. gali, cuimeir proporiionulo , poet. Lo strato che Scarico.
AdJ m. da Scarabocchiare. Imbrattato
.
ben fatto. |
SCARDA- Scar-da. Sf. Boi. Lo stesso ebo
d’inchiostru. —
2. Per roetaf. Malamen- SC A R A M UCCI A Scarta -mùc-cia.
Lieve tuffa e combattimento fatto
. Sf. Mi- Ulta. Dal crii. gali, ayail velo, e ad
(
SCARABOCCHIATURE. Sca-ra-boc-chia per lo più fuori delle ordinante da’ sol- pianta nuota su di essa e la vela.]
ló-re. Yerb. m. di Scarabocchiare. Che dati leggieri. ( Lat. velitotio velUurit , SCARDACCIONE. Scar-dac-cià-ne. Sm.
scarabocchia. pugna. Dal frane. eicarmouchi che vien Bot. Nome comune a diverse specie dì
SCARABOCCHINO. $ca-ra boc chi no. dal celi. gali, teàrnuit iu iogl. tkir- . piante erbacee notevoli per la qualità
Add. e sm. V. dell' uso. Colui ebe im- mith scaramuccia. V. lelim. uì Scher- apio* sa di alrune loro parli c segnata - ;
bratta molta carta per cose da nulla. mo. Altri dalla particella superflua y i, medie «I Cardo de* lanaiuoli di cui ai fa
SCARABOCCHIO. Sca-ra-bbc-cbio. Stn. e da gairm grido; qua»! Grido di guer- uso per Ueordacsare tessuti di Una. i
Quel segno che rimane nello scaraboc- ra.) Dic> al anche Dips iro e D issa co. ( Lat.
chiare ; Segno d'imperfetto scrivere o di- SCARAMUCCI ANTE. Sca ra-muc-ciàn- dipiociu fullonum Lin. ]
segnare la-ciato sulla carta per lo più te. Milit. Pari, di Scaramucciare. Che SC A il DAMITI' A. Scjr-da-mìt-la. Sm.
da uu principiatile. [Dallo spago, cica- scaramuccia. [Lai. vehtani. procuriam, V. G. Fisiol. Cosi diceai persona che
rabnjot lettere mal formate. V. retini, leni proelio laceitenj.l sovente chiude ed apre gli occhi. { Lai.
di .Scarabocchiare.) SCARAMUCCIA RE. Sea-rn-muf-cià re. jearr/amteiei. Dii gr.icardamgeteo sa -
SCARABONE -Sca rabó-na.Sm.V.A.Zool. N. ass. Mila. Combattere fuori delie or- lirntibus oculia crebro conniveo: e que-
V. e di’ .Yrnrufao. (Lat. tearabaent .] dinanza e con pochi soldati contro po- st» da serro o come altri pronunzie
SCARACCHIARE. Sra-rac-ehià-re. Alt. chi dcll’iuiuiico ,
quasi ad assaggiarne schiero -o saltello , e mycleon verb. di
V. bai-a. Beffare. (Lai. irrieiones ì ngc- le furze, v-ura venire a ballagli! giusta myo io chiudo gli occhi. )
rere . irridere. Dal celi. gali, tgeiigci- c campale. Dtcrsi anche dette armate SCARDARE. Scur du-M. Alt. Eatrarrele
rtnchd derisane.) navali. (Lat. vrltlnri.] - 2. Neut. pass castagne del cardo, o riccio; che anche
SCARACCIIIaTO. Sca rae-rhùì lo. Add. e lig. Schermirsi, Difendersi da qualche d cesi Diacciare. —
2. Stigliare, Levar
in. da Scaracchiare. pericolo. la scaglia. [Da scorda che presso Na- t
SCARACCHIO. .Sra-zdc-ehi©. Sm. Spulo SCARAMUCCIATO. Ao-ra-miie-cìà-lo. politani vale scaglia ed anche pezzo che
ratarioso. V. dell uso. V. e di’ Svrnac- Add. ni da Scaramucciare. si ha dalla rutlura di uu corpo solido.
chio n Santocchio. [ Dall'ebr. raqaq SC A RAM UCCI ATORE Sca- ra mue-ria- . - Iu celi. gali. icaradU che separa che ,
-putare. |
ló-re. Yerb. m. di Scaramucciare. Che divide, che frode, igaradh separazione.
SCAKAFAGGETTO.Sro-ru'/aj-jiMo.Sni. scaramuccia. Soldato che fa scaramuc- In ar. kardu frammento, m tngl-zhofti
dim. di Scarafaggio. Lo siesso che Sca- cia,che combatte in Uiaramucria. che si prnnuoz a teiard prato di vaso
ra faggino. SCARAMUCCIO. £ra-ra-n>iie-eio. Stn. V. rullo, iu ted. ichurt rottura, icharricht
RCARAF AGGINO. Sra-ra-faj-gl-no. Sm. A. Milil. V. e di’ Scaramuccia. ciò che si ha dal raschiare, j
dim. di Scarnaggio. Scarafaggio osto SCARAMUGIO. Sca ra-mu-gio. Sm. V. SCARDASSARE. Scar-dat-ià-re. N. a«.
di p080a A. Milil. V. e di’ Scaramuccia. e pass. Ar. Mi-s. Raffinar U lana Cogli
SCARAFAGGIO. Sca-ra- fag-gio. Sm. SCARAMUZZA, £ea-ra-mux-ta. Sf. Mi- scardassi. (Lai. carminare.] In iap. cor-
Zoo). Voraboto Collettivo d’ m-eili co- la. V. e di’ Scaramuccia. d ir, iu frane, cardcr in isp. lo card,
leollcii d> l genere searabio. L’uso co- SCARAVENTARE. Sca-ra un-tà-re. Alt. in gali, card, in ted. kardtttchen in
mune -c*na
tu T«
piirtieularmeute dò Scagliar con violenza. Lanciare ; quasi oloud. kaurden in iliir. gardaicaili
questo nome allo Scarabeo stercorario, •cercaci i ivo di Avventare; ma è dello ec.) — ,
pione. I
mente dal gr. cacoicolot olium io inalai Una o il cotone; lo stesso ebe Cardatura.
2*4
1 — •
se a s ea 9C A
SC ARDASSI E RE. Sc*r dat-iH-re. A id. SCARDI A. Scàr-gi-a. Sf. B .t. Specie di '
liscoccare. —
19. Parlando di Mazza,
e sm. Ar. Mrs. Che scardassa . Che e- pianta erbicea perenne della d torci a Sp»da esimili, valr semplicemente Vi-
sere ita 1* arie dello scardassare. I Lai. dudccandru, Tanaglia delle idrocaritler. brarle. — 20. Mario. Scaricar
l.i nave,
earminator. J con fiori g'gliacei e foglie lanceolate vale la mercanzia. — 21. Di-
Levarne
SCARDASSO. Scar-dài-io. Sm. Ar. Mes. taglienti p<*r le spine d; cui suno armali cevi Scaricare una vela rd è quando si
frumento eoo denti di Gl di Terrò » un- i lo io bord
,
f di li il nome ha inno. Il fa prendere del vento ad «m* vela ac-
cinati ,io una pelle disie->a sopra
fìlli Targioni U i hiiiin i Cura. [Lai. itralio- culi ‘la allalbero, cioè le si fa ricevere
due tavolette uua stabile e I altra io
,
tei aioidei Un. lu celi. gali, igarach d' vento nel »uo interno, o dalla parta
I
maoo , col quale s> taflina la l'io* eil che ferisce. J a cui è orientati, o dsHwnpnsla.— 22.
altre so -la me G abili die. ai ai. che Car- ;
SCARICA. Scà-ri-ra. Sf. Milit. Sparata Med. Sc aricar la te-ta, vale Trame per
do; ma bisogna distinguerlo dal cardo di più anni da fuoco ad un terop» ; rd le narici , o altronde i soverchi untori.
propriamente detto dui cui ai pettino e •ncbe semplicemente Lo rcaricare le ;
— 23. Vrter. B detto del cavallo. 21. —
ravvia il pelo de’ pannilani ; il die di- armi da fuoco, mediante l'azione di-ila '
Fisiol. Scardare il ventre, vale Cacare.
cesi Garzare- (Lai. perle» fonarmi. Dal —
pubere. * 2. C»mm. L’ aiion di le ar • ;
[Lai. cacare , venlrem exonrrare. j —
tcd. k'jrdctifhe che vale il medesimo, e le merci rbe fanu-i il carico, o parte del 23. P>it. Sroricare parlandosi di colore
che sembra aver radice uel celtico. V. cariro, di un bastimento. vale Fargli perdere alquanto della sua
l'etim. di Sfa?dettar e. Altri più coiti i.- SCARICABARILI. Scu-ri cu bu-ri-It.Sm. I vivai'ita.
remcuie da cru do. ]
Cump. iodici. Giuuc» lanciullcsco , che !
tegno, Statuto. —
3. E detto di Arme
di pianta fruticoso leguminosa, che fa a vicenda l’un l'altro. 2. Fare a scari- — da fuoco.
un cespuglio spinosissimo di cui si r<- cabarili , Ug. divisi II rimuovere che SCA R IO aTOJO. .Sea-ri ca-tójo. Sm. Luo-
ciogooo i campi. ( Lat. ulex «uro- faun» due persone ciascun* da aè la col- go dove si sraric*. 2. Ar. Mes. Cosi—
paeui /.in. ] pa di alcun errore , gettandola I' uua Quel
chinila»! da’ fabbricatori di vetri
SCARDia:lO.NE.Scordic«ii>-ne.S.u.Bot. sopra dell a ira lungo donde si buttano le h-gne nella
Lo stesso clic Acauli». SCARICA L ASINO. 5ra-ri.ca-IA-si-»o.Sn). Tornare. —
3. Tub» che serve a lasciar
SCARD1GLI0NE. Senr-di gl ii-ne. Sm. romp. indici. S»rt* dì guoc» che si fa c»Ur l'acqua superflua d’un bacino o ,
di piccol pesce d'acqua dolce , Torse lo spi'gare. 3. Separare, Sciogliere. — go , lo cui si caricano i rteipienti di
alesso che Scardine. 4. Mamfestxre altrui qualche cosa, co- terra scavala o di calcinacci. 3. Le —
SCARDOVA. Scàr-do ca. ST- ZnoI.Spccie me sgravandosi del ;»••>(> di quella a materie stesse che si porta n fuori nel
di pesce dell'ordine degli acnuiupterigi. scarico di coscienza. — 5. Percuotere ,
,
fare uuo scav i. —
4. Evacuazione ,
del georre ci|irùio che ha le nautuji- od Avventare colpi. Vibrare, Sbagliare. Sgravamento, Purga, Purgazione. [Lai.
nericce, e venti nove raggi a quella del- — 6. E per aielif. — Van-
7. Riferire, et-fjcua/io.j — 8. Per inctaf. Giustifica-
l'ano; la bocca piccola; la mascella su- tare ; il (he diccsi .anche Scagliare — zione. Scusa. [Lat. purgai io } 0. Di- —
periore un po' «vanxatu ; lo fronte di un 8. Detto delle acque correnti quand» si cesi Scarico d'ani u». nel sign- di Scari-
turchiun nericcio; Ir guance di un turchi- versano io altri, come nel sigu. del $.
—
care, g. 14. —
7. Dicest: Searle» di co-
no giallo; la pupille dell'occhio aera; l’i. 13 0. Pierai Scaricar la roavienza , scienza per Ibagrav amento di un obbli-
ride giallo-pallida, ed udb macchia Drra e vale Uscire di qualche obbligazione « go. —
8. Diersi Scarico di pioggia , e
•I di aopra a metta Iqna. [Lai. cypriniut simile. —
10. B n. ass. oel sign. del vale Subita caduta di pioggia, Acquaz-
brama Un. V. l'elio). d> Scardare In g. 4. —
11. N. pus». nel primo .vignili- X‘>ne. —
9. N-l unni, del più Scarichi
acnso di Sragl-are. 2. Frovrrb. Bui — calo. [Lat. exonerari.] 12. Per me- — diconsi dagli scrittori naturali Tulle
lare una scardova per pigliare un luc- taf. Soddisfare e sgravar la coscienza. quelle materie che rovinano giù dai
ci», vate Dar poco prr avere assai. — 13. Dicasi Scaricarsi sopra alcuno di monti.
SCAREZZO. Sca rni to. Sm. V. inusita- qualche rosa, e vale Addossare a lui il SCARICO. Add. m. da Scaricare, fine, di
ta ; contrario di Carnzamroto. carico di qualche faccenda. 14. Smot- — Scaricalo. Sgravato del peso. [I.at.rxo-
SCAKFERONE. Scur fe-rù ne. Sm. Y. tare.— 18. Parlandosi di Gumi e simi- neratui, onere levai ui. ] — - 2. Per me-
basaa e del dialetto fiorentino. Ar. Mes. li, si dice del Metti-re o Sboccare le a- lar. Cuotrnto. Se ulto , Libero da ogoi
Arm> e da vestire la gamba, Stivaletto. ique loro in altro fiume o si vero nel dubbia, Franco, Sicuro. (Lai. tolului t
[Lai. ocraa. Quasi icarperonr, da arar -
mare. { Lai. extmeruri, egrri. ] 16 — . : hilarii ] .
—
3. Diersi Ad animo o Cou
i. lo lat. oereaa fero .o porto stiva- M t. Sparare ugni sorta di armi da
I animo scarico, e vale Ad animo riposa-
Cui. fuoco, Fare uscire la carica col dar loro lo, ovvero C»n animo non prevenuto t
|
ACARO aGLIARR. Scar-guglià r*. Att. fuoco. {Lat. e-Xftlodtre', diiplodere.] — non appassionato.— 4. Parlando di Li-
V. inusitata. Far palese, Pubblicare. 17. Togliere col cavastrarci la carica quor', dire»! Scarico di colore . Scarico
I Dal
lai- gurgulio canna della gola , dalle armi da fuoco.— 18. Si dis*e pa- assolutamente e vagliooo Chiara, Lim-
strozza « però Scargag ilare è Cavar
: re d'erchi, di balestre e d'altri ìngrgoi pido. [Lat. diluitu, clarui \ 8. Par- —
dalla strozza. )
da guerra, e vele Fargli scattare, Far- lando di Cavallo o d'altri aoimali , di-
ìoogle
. . .-
S€ A SC A §CA
ersi Scarico di collo, di panata o simili iati!
,
iu teut. ichaerlatt io is'and. , ruffatf, Disordinati, Incotnposti. Lat.
[
e vale Che ha rollo o la gamba e<*.
il <
icharlat iu torco itkerlrt in ungh. ed , turbatiti.
sottile , Lat. flrirMw* ]
svrlis. t fl. — io illir. ibarlat, io tcd. scharlach , in SCAR MIGLIATILA.
]
5car-mi-gli'a-lù-ra.
Parlando di Traino , vale Rasserenato , olaod. scharlachm, in ing'. ic'irlet , in Sf. Lo ste*»n rhe Scarmigliata.
Che ooo minaccia pili pioggia. ( l.at. isp. escoriata io frane Scartale. Se SCARMIGLIONE. Searmi-glióne. Sm.
—
,
tranquillai, «ina nube.] 7.Milil. Che coodo Peiruo , la v< ce e critica. J 2 — adoperato nel mudo avverb. A scarmi-
oon ha la carica drotrn , e diersi delle Co-i dice»! accora II panno laoo tinto glione che vale Scora pigliatamente.
armi da fuoco. —
8. K dello di Arco di colore scarlatto, cioè rosso per lo pii» SCARMO. Scàr-mo. Sm. Mario. Caviglia
Disteso. A Ileo tato.
,
rire.! —
2. Per sitn>i. detto delle piante. detta con altri nomi Erta moscadella , I pezzi superiori che terminano il con-
SCARIFICATO. Sra ri-fi-rà-to. Add. n». Erta S. Giovanni, Trippa madama, dal torno dr|le coste.
da Scarificare, [lat. searìjicafus.) Matiiolo Sclarea nelle ufficine Gastri- , SCARNAMENE). Srar-fid-mta-fo. Sm.
SCARIFICATORE. /»ra-H-/i-<a-ld re. Sm. co, da' Francesi I onte bovine; ed e pianta Lo scarnare. [Lat. icari/Scafio.)
Chir. Strumento des-t inalo a praticare biennale, che ba odore molto acuto rd SCARNA lt E. Srar -nò-re. All. Levare al-
sopra la pelle Incisioni piutti sto mol- iofbbriaoir, ma non ingrato, quando è quanto di rame
superficialmente. (Lat.
tiplicate che profonde , che chiamanti odorato leggermente. Le sua foglie sec- icarifieare.) — 2.
Per tirali, dieesi di
Scarificatlooi. [Lat. icarificalor, icari- cate servono a dare un odore di mosca- qualunque a cosa, cui si levi al-
tra
fìcatoritm.' delio al vmo ed ai gelati; e piò delle quanto della superficie. —3. N. pass,
SCARIFICAZIONB. Sco ri fi-co-giù-nt. foglie ae ne usano i fiori. ( Lat. salma pure per S'mil. Dimagrare, Consumarsi.
Sf. V. L. Chir. Lo acaiificare . Picciola sciami Lin. Da sclarea , e questo del (Lat. labeicere. contabile! re.)— 4 Ar. .
incisione praticata solle parte molli cui gr. icleroi duro : e ciò a motivo della Mes. Consumar le pelli dalla (arte delle
bislorino. le lancetta o qualunque altro d u rena de* suoi fusti. ] rami.
slmile strumento. [Lst. icarificalio.] SCAR LEGGI A. Sear-liggia. Sf. BoL Lo SCARNASCIALARE. $car-na-ieia-fà-ra.
SCARIOLA. Sco-ri-ò-la. Sf. Dot. Nome stesso che Scarica. X. a«». Darsi alla crapula e a' passa-
volgare dell' Indivia minore. [ Dall'ar. SCARMANA. N’car-mó na. Sf. Med. In- tempi del carnasciale. Lo stesso che
AofV indivi». ] fermità cagionata dal raffreddarsi Im- Scarnovalare , Camoscia lare , Cerneva
SCARITE. &a
-ri-fa. Sm. V. G. Zoql. Ge- med latamente dopo d'essersi r scaldalo. foggiare. Lat. baeehanalibua indulge-
|
nere d’insetti dell'ordine de* coleotteri Nel lioguaggio medico Pleumia Pteu , re, barch malia vivere. )
della sezione de’ prntameri, delle fami- ritide, Poeomoma. (Lai. vleuritii. Dal- SCARNATI NO. 5rar-na-(}-no. Sm. Sorta
glia de' carnivori, e della Ir.bù de’cirs- la * privativa , e dall'ebr. càimririm di cofor vermiglio. Lo stesso ebe Incar-
bici,da Linneo ronfuai coi Tenebrioni e forte caldura, infocamento. Il Muratori natino. ( Lat. ex albo rubati, albo ru-
coi CarabiFu da O ivirr stabilito, traen-
.
non tenia vcrlsimigllanza dal gr. catma beoque mixlut. ]
do tal oome dalla grande celerilà eoo calore poiché spesso av eoo» ertesi io
;
SCARNATO. Scarpà tu. da Scar- io. Add.
cui si muovono. [ Lat. ichoritei. Da al, ed al in or. In celi. gali, par scal- nare. Intaccato nella carne. Lat. ita-
tchtro io saltello. ] 3- Min. Nome — dare, gara il caldo.] ripentiti. —
(
Erba vajola. (Lat. carili f he minor Lin.] 3. B per m>Uf. 4. E n. pa«s. Rab- — i
ne. — Impic-
3. Per metaf. Diminuire,
rosso vivissimo e risplendente, che si SCARMIGLIATA. Scar-mi-glUHa.
]
di pesci della famiglia de’ labro idei , di baluardi , muraglie di fortezze ec. operare battendovi sopra dallaiooppo-
della divisione digli acanloiierigi di Dicesi anche di Trrrato taglialo a foggia sloconunmariellodilegnoodipioni-
Cuvier , e degli olonraochi de' toracici tale ebe nella parte più bassa occupi bo. Si adopera per le osta , qua odo si
osteostomi di Domerii. stabilitu da Lin- molto spazio e nel procedere in alto
, vuole letame qualche parte ammalata,
oro con caratteri particolari, e con quel- vada sempre rialrignendosi.— 13. E Da- o t"glkrne quali he esostosi ec.
lo comune d una singolare agilità. È re la scarpa per Dare il pendio ec. —
14. SCARl'ELLONE. Sear-pel-lò-ne. Sm.accr.
diverso del genere Scaro d’Arlstoiile e Mario. Scarpa o Scarpa dell' àncora di- di Scarpello. Scarpello grande,
degli antichi, che faceva parte de’ labri cesi Quel pezzo di legno tagliato a co- SCARPETTA- Scar-péua. Sf. dim. di
di Linneo, da I.arèpCde collocato nel nio, con un buco nell' estremità più a- Scarpa. [Lat. ealceolut J 2. Proverb. —
genere Cbeiline. [Lat. tearut. Da icero cuta, onde passarvi una corda, per mez- Il mondo è come le scarpette Chi le
lo saltello, io tripudio.] —
2. La specie zo della quale resta sospeso fuori del cava e rhi le mette, cioè Vana,
,
che assolutamente Scaro, è un Pesce che vere il berco deiràocora, onde non dan- Ar. Mes. pegg. di Scarpetta. 2. Zool. —
ha la natatoia dorsale senza puntiglio- oeggi il bordo con lo sfregamento Spezie di pesce vilissimo di lago
. che ,
ni, la membrana delle branchie con quando è al suo posto, pei moti che può dicesi ancora Scarpa. [Lai. Galleria.]
quattro raggi, la nataioja del petto rou ricevere , o quando si dà foodo. —
15. SCARPETTIERE. Scar-pei-iii-r$. Add. e
sedici, quella del ventre eoo sei, quella Zool. Spezie di pesce vittimo di lago, sm. Ar. Mes. V. del dialetto fiorentino,
dell'ano con undici, quella della codn che dicesi ancora Scar pellaccia. [ Lai. V.edi' Cd:olajo.
Con diciolto, e la dorsale con venti. Ua ballerai, ) SCARPBTTiNA» Scur-prt-tì na. Sf. dim.
la testa grande, declinante io pendio, e SCARPACCIA. Sear-pàc-tia. Sf. pegg.di di Scarpetta. [Lat. euiceolus.)
tutta coperta di scaglie. [ Lai. icaru* Scarpa. [Lat. caUeut d tiutui. maini.] SCARPETTONA. 5car-pel-ió-na. Sf.accr.
Cretetuii. ) SCARPELLARE. 5ear-p*l-là-re.Atl.P»o- di Scarpelli.
SCARPA. Scàr.pn. Sf. Ar. Mes. 11 calzar priameote Lavorar le pietre collo scar- SCARPBTT0NE.5car-pef-r4-ne.Sm.accr.
dei piede, fitto per lo più di euojo, alla pello. — 2. Intagliare in pietra. Lat. di Scarpa, o piuttosto di Scarpetta, per
parte di sopra del quale dieiam Toma- cociore, incidere.] —
8. Intaccare sera-
[
4. Dicesi Scarpa di fcltrelli Vcrb. ni. di Scarpellare. Che lavora pie- dare ae io un luogo ri dorma lo scar-
Quelcalzare che suole usarsi nelle stao- tre collo scarpello. [Lat. lapicida , la- pione , vale Guardare se vi aia nascoso
ze, ed « fatto con vivagni di patini laoì tomuz, lapidoriut.) ingenuo. —
3. Spezie di pesce di mare
o con trecce di lana o di cotone. 8. — SCA ROLLATRICE. 5ear-pella-tri-ce. motto spinoso. [Lat. «carpio pi«ci«.
Fig. Spronar le scarpe, dicesi io isch*-r- Verb. f. di Scarpellare. SCARPONE. Scar-pó- ne. Sm. acce, di
io di Chi va a piede.— 6. A scarpa, di- SCA II PELLETTO. Sear-ptUlél-to. Sm. Scarpa. Scarpa formata con maggior
cono vari! artefici, di quegli strumenti, dim. di Scarpello. [Lai. icarpellum.)— consistenza per resistere all'acqua ec.
ordegni, o opere che s-.oo tagliatea 2. Dicevi Scarpe licito augnato, Uno scar- SCARRIER a. Scar-rii-ra. Sf. Par che
sdrucciolo, cioè che da una base si- pello piccolo che si usa utlParie di Ij- valga Cootrabando. Onde Comperare o
quanto larga vanno diminuendo da una vorardifilo, ed è simile a quello che Vendere per iscamera. si dice del Com-
bauda fino io cima. —
7. Cosi chiamasi adoperano i legnaiuoli , ma la sna asta perire e Vendere fuori del traffico co-
aocora quel ferro Incurvato, rhe si adat- è simile a quella de' bulini , e serve o mune, e quasi occultamente. [Da a pri-
ta eolio le ruote di una carrozza o tirai- tagliare i fili. vativa e da carriera
, Quasi fuor di :
le, perchè oon girino precipitosamente SCARPBLLlNARE.Srar-pai-li-nd-ra. Alt. carriera.]— 2. E Uomini, Gente o simili
alta discesa. Chiamasi Òcchio quel Foro V. dell’uso. Meglio Scarpellare. di scarriera si dice d’Uomioi vagabondi
dove passa la catena o cintura che tiene SCARPELLlNATO.5car-pcl-lf-nd-fo.Add. e presti a ogni mal fare,
la acarpa salda alla stanga; ed Alie del- in. da Scarpell.nare. V. dell’uso. Meglio SCARROZZARE. 5car-roz-z0-re.Alt.Far
la acarpa Lati di essa che abbraccino
i
Scervellato. trotute io carrozza , Farsi portare in
ilcerchio della ruota. —
8. T. de' f«b- SCARPELLINO. 5car - pel -tWno, Add. e carrozza ed auchc Correre io carrozze
;
bri. Quella perle del collo , che p-egata sm. Ar. Mes. Quegli che lavora le pie- eoo qualche velocità,
a squadra vico fermata con viti nello ire collo scarpello. [Lei. lapicida, lapi- SCaRRUCOLAMBNTO. Scar ru-co-la-
scanncllo di dietro, prrrbè il carro non daritu.) min-to. Sm. Lo scarrucolare; ed anche
possa girare. —
9. T. de' magnani. SCARPELLO. Sear-pèl-lo. Sm. Strumento Tratto di carrucola, Tratto preso colla
Quello stampo che ha il piano obliquo di ferro tagliente in cima , col quale si carrucola.
per entrar negli angoli delle riprese ebe lavorano le pietre, i legni, i metalli ec. SCARRUCOLANTE. Scar-ru-co-làn- ie.
ai fanno nel ferro. —
10. Pruverh. La [
Lat. eoelum, tea'prum. ] 1. E fig. — Pari, di Scarrucolare. Che scarrucola.—
scarpa troppo stretta fa male il piede ,
-
— 3. Dlcesi da’ magnani , Scarpello a 2. Per metaf.
vale La troppa dora servitù travaglia scarpa con taglio, e vale Che è tozzo, e SCARRUCOLARE. Scar-ru-eo-là-ri. N.
l'animo. —
11. Archi, e Milit. Quel pen- da dar forza ; e Berve principalmente a ass. Lo scorrer del canapo sulla girella
dioche si dò ad un muro o ad no terra- far buchi per le riprese. 4. Dice»! — della carrucola liberamente e eoa rio-
. i | ,
SC A 8 C A SCI
lenza; contrario d'Incarrucolare.— 2. E SCARSETTO. Scar-tit-lo. Add. m. dim. chiamasi quel libro lennto da ogni ban-
deli»» deità carda dell' orinolo da lasca. I di Scarso. [Lai. porcai, parcior.) 2. — chiere concorso alla fiera nel quale ai ,
di RUo. Sgangheralo ,
Gettare in giucaitdo a monte Ir carte
SCARSAMENTE. S ar-ia mia-te. Àvv. slip» ri. di Scarso. I Lat. purrizzifiiuz. ] che altri non mole o che si hanno di
CH l-carsiin. (lM« parer.] Teiu cissimo Avarissimo.
I
I —2
3. ,
— più. (Dal frane, écarttr
,
.
l icari ha , in gali, icaradh separai otte.
siaiile »U’origino. Il Manipolo la disse Miseria , Tenacità , Strrttrzza; opposto Nella sle»>a lingua gali, irarihanaich
in lai. morum. (Lat. origanum omitee di Larghezza. [Lai. par e ir ri». | 3. La — aurora, da trar «rpaiare.ed oirht notte:
Lm J
rcitocbe di mancanza, Pochezza; oppo- di più irarbndaich c car-thuinnich met-
SCA RSARE. Scar-tà-rf. A». Fare scarso, sto di Abbondanza. ;Lat. inopia, defe- tere io disporle. In ar. zcefr troncare ,
Menomare, D minoire. dai.] 3. Parlando di Moneta , Man- — lertit eicrrptus. In ebr. tata declinare,
donare o con simili cose. [Lat. pare# SCARSO Add. m. Alquanto menebevolr.
,
SCARTATA. 5car-fà-te. Sf. Ciò che ai
eroga".) —
3. N. a**. Essere o Avera (Lat. parruz inopt, mnnrut, exijuut. , scene; altrimenti Scarto. Scartamento.
scarsità d akuna cosa. Dal celi, brett. tkar: piccolo, minuto. — 3 Dare nello scartalo, ai dice del
SCARSEGGIATO. Scar itg-già-lo. Add. 2. Tenace, Misero, Che spende a ri-
•
— Valersi di quel che è gii stalo ricusato,
ni da Scarseggiar*. leole. (Lat. parcu», avanti, miier, ari-
[
o Dire cose già dette o «pule da altri :
SCARSELLA. Sfar-til-ia. Sf. Spere di da «, reatrictMf.j— 3. Cani. i, Circospetto, metafora tolta dal giuoco delle carte.
taschrlla o borsa di cuoio, cucita a una Non corrivo. —
4. Detto di Moneta Mo- : — 3 E si prende anche più comooe-
ÌDilnicnlura di ferro, o d'altro metallo, neta scarsi , d eismo Quella che non è mrnte per Dar nelle furie. En'rar gran-
per portarvi dentro danari. Volgarmente di giunto peso. — 5. Detto di Colpo vale demrote in collera, Uscir quasi fuor di
prendici in generile per Tasca delle ve- Dato obbliquainente o co. li parie più sé. | Dalla s privativa, e dal lat. chari-
sti. {I.at. meoptra montica. Dall' «r.
,
debole dell’ arme da taglio.— 6. E rife- >az amore, benevolente' lo celi. «•a.
chory.at «eco, in cui si ripone il libro ritoancora ad un artificio delia scher- carthan è lo stesso che charitiu. Comu-
de'cooti. Inceli, gali, rtiir mettere, « ma. —
7. Ditesi Audare scarso e vale nemente da caria quasi uscir dallo
Sdii custodia; oi de enir-aoil mettere in Usare scarsezza in fare checchessia. — ,
custodia. Altri forse dal Ist. zaeerliuz 8. Dicesi Cdpire o Cogliere scarso, Dare nelle scartate valr ancora Venire
diin. d« laccalui sacrili Ito.] — 3. Per
j
I
quando colpo, o Minile, feriate obi qua- al meoo, Andare in malora.
aìntll Quelleperlura che ha il granchio !
meute u colla parte più debole dcll ar- SCARTATO. 5car td-fo. Add. m. de
nella pancia.— 3. Avere il granchi alla me.— 9 Diasi Non essere altrui scarso Scartare nel primo e proprio srn«o di
scarsella, d cesi dello Spendere mal vo- e vale Non ricusar di operare , di dare, Scartare, § 1. —
2. Rigettalo, Rifiu-
lentieri ed is*er lenti» a cavarne i de- |
di concedere e aimili. tato. ( Lui. rejrctul.) 3 Ed in forM —
nari.— 4. Archi. Per lindi, delti figura, ’
SC A R T A BELL V B I LE . Srar ta-b- l là-bi- di sm. detto di persona -sceltone.— . M
cosi chiamai la Tribuni agg. unta al ! le. Add. com. Che può scarta he darsi. 4. Io ischerzo per Senza carta, e dtceai
tempio di S. Giovanni Battisi j in Eireu- SCARTABELLANTE. Scar-ta-bel-lan-ie. d' Impannata, o simile.
«e dietro all altor naggiore per farvi il Pari, di Srarti» ballare. Che scartabella. SCARTO. Sm. T. del giuoco. Lo scartare
coro. SCARTA BELLA RE. 5ear-ra6e(-(à-re. Alt. che si fi delle carte. —
2. Per sltnil. ai
SC ARSE LL ACCIO. Sear-nl-làc-cio. Sm. Legger presto per lo più roo poca ap- d ce di Qualunque avanzo di un tutto
armatura fatta di
Ufiit. l’o* palle dell’
,
scrii ori italiani no.» nuli lari m-arnoo Add. m. dn Srar al «Ilare. 1
volgarmente in luogo di Cartoccio. 3.
altresì la voce S cartel Ione. SC A RTABE I. LA TOR E Sear-la-bd |<Mò- . Appi» care *c.»rt.>cci, vale Burlare.— 3.
SCARSELLA AIE.. àVowrWà-air. Sm.Ma- re. Verb. m.di Scartabellare. Che Mar- Ar. Me^. Specie di guaina , con cui ai
riti Fasci-aura ulk* gomene di uu'ta- ta bella. rase»* checché sia.
scrllu perché non si corrodano le ime SCtRTABELLATRtCE. Scarda teMa- SCARZA. Scàr-sa. Sf. Zool. Sorta di pe-
Colle altre. »r| ee. Verb. f. di scartabellare. Che
|
sce. — 2. Bot. Nome volgare della
SCARSELLETTA. Srar-id-lét-ta. Sfdtrn. scartabella. |
Tir*.
di 5c»rsell*. Lo » testo che Scarsellioa. SCARTABELLO. Srar ta-Ul-lo. Sm. Li- SCARZO. Scàr-xo. Add. ra. Di membra
SCAR5ELLINA. Scar tcl li na. Sf. dim. bri , Leggenda o Scrittura di poco pre- leggiadre e agili , Anzi magro che no.
di Se r-el’e. (Lai. loculi»#.] gio. [La 1
. I òeiiuz. Da earlu per para- Contrario di Allicciato, Traversato,
SCARSELLlNo. 5iar-z«Mi-f*o Sm. Milit. goni*. Altri forse dal lai. thartat expi- Massiccio. [ Lat. ajijti. Dal celi, brett.
Piccolo borsa di patino o «li pelle, at- ìara spogliar le carte.]—2. td anche io than p'i'colo, minato, netta, paro.)
ta. cata «111 basca del soldato di fanteria, seiiiiinrtt:o di Libro pregevole , al pari SCASARE. 5ea-za-rz. Att. Obbligare al-
entro cui riponeva le palle di piombo di Cartabello —
3. Cartello di disfida , trui a lasciar la casa dote abita. 3. —
per la carica dei suo moschetto o archi- ma detto vulcudo deridere e dire ingiu- Per simil. — 3. Fig. Mandare in disu-
blISCi ria. so. — 4. E n. ass. Mutar di casa.
SCARSFLLONA. Srar lel-ló Ha. Sf.accr. SCARTA FACCI ACCIO. Srarta-faedàc- SCASATO. Sca- Id-to. Add. m. da Sca-
Scarse Ila. Scarsella grande. (Lai. eni- do. Sin. prgg. di Scartarceli. sa e.
tnrnrz major, iwarzupiNm.] SCARTAFACT.lARE Scarda- fac-dà-fi. SCAMMODDEO. . Seo-ri-marf-dt-o. Add.
SCAIISELLONE. Srar idló-ne. Sm.arcr. N. i ss. Metter matto negli Maria farri. e *ra. Lo stesso che Squasunodea.
di Scarsella. Lo stesso che Scoraci luna. SCARTAFACCIO. Srar-ta fàc-cio. Sm. Lo SCASI MODEO. Sca-ii-mo-di o. Add. a
— 2. Milit Usalo anche nel senso dt
. striai» che Scartabella, nel primo sign. sm. Lo stesso che Squarmodeo. 2- —
? cartellacelo. (L«t libr'lur ] — 2. Scartafaccio di fiera Ed osato ani. come voce riempitiva.
248
, , ,
conare ,
trattandosi di terra. (
Lat. pa- alato egaralo da un altro , e rimanere e, come altramente si dice, fuor decen-
stinare. |— 5. Per simil. Scassare i fos- con danno e con vergogna. (Lat. proòro ti ;
perché nelle scatole degli speziali è
si , vale Guastare o Rovinare le laro notatisi Dal ted. sche Ite» ingiuriare . scritto a lettere grandi quel che v* è
sponde. offendere, biasimare.] dentro. [Lat. libere loqui, nudo capite
SCASSATO. Seas tà-to. Add. m. da Scas- SCATENAMENTO Sca-te-na-min-lo,Sm. dicere. ]
sare. Scioglimento della catena. SC.VTOLAJO. Sea-toJà-jo. Add. e sm.
SCALATORE. 5cae-a«-l<3-ra. Verb. m.di SCATENANTE. Sca-to-nàn-is. Pari, di Ar. Mrs. Colui che fa o vende le scato-
Scassare. Colui che scassa. Scaleoare. Che scatena. le, ed altri minuti lavori di legno come
SCASSATaiCE. Scas-sa-tri-ce. Verb. f. SCATENARE. Sca-ta-ndre. Alt. Trardi stacci, misure, soffietti esimili.
di Scassare. catena Sciorre altrui lacatene. ( Lat. SCATOLETTA. Sca-to Ut-ta. Sf. dim. di
SCASSATILA. Seas aa-fu-ea.Sf. Lo scas-
,
ex colenti lohrre ]
— 2. Torre , Spo- ,
Scatola. Scatola piccola. [Ut. capsula ,
sare ; ed anche Laziooe di cavare delle gliare altrui delle catene che si portano orceli a.)
casse (a mercanzia , o altra cosa incas- per ornamento. —
3. N. pass. Sciorsi o SCATOLIERB. Aca-fo-ité-rc. Add. e sm.
satavi. Uscire dalla catena. —
4. Per metaf. Ar. Mes. Lo stesso che Scetolajo.
SCASSINARE. Seat ei-nà-rt. Att. Rom- Scappar fuori , Sollevarsi con furia cd m: .molino Sca to-lì no. Sm. dim. di
pere Guastare , Sconquassare , Soooi-
,
impeto; e dicesi per lo più de' venti e Scatola. Lo stesso che Scatoletta.
porre , Scuocerla!*. [ Lai. franger a e- , delle tempeste. [ Lat. erompere , «n- SCATOLONA. Sca-to-lò-na. Sf. accr. di
rrrtera, corrumpera.) gnten.) Scatola. Lo stesso ebe Scatolone-
SCASSINATO. Scas-si-nà-to. Add. in da SCATENATO. Seatenà-to. Add. m. da SCATOLoNE. Sca-to-ló-ne. Sm. accr. di
Scassinare. Sconquassato, Scassato. Scatenare. Libero e Sciolto dalla cate- Scatola. Scatola grande. [Lai. magna
(Lat. fraetus, raptus , eorruptut.] 2. — na. [ Lai. riflettiti liberatiti ] 2. Di- — capsula, theca.j
E fig. Ma landa lo, Rovinato. cesi Diavolo scatenato per Persona be- SCATOM1ZA. Sca-fo-mi-M. Sf. V. G.
SCASSO. Seàs-so Sm. Apertura fatta con
. stiale, perverse. Zool. Genere d’insetti dell’ordine dei
isirnmento, e propriamente La frattura SCATINIA. Add. Legge Sca-
iSra-ti-ni-a. ditteri, stabilito da Falleo colla Musco
di cassa o porta per cagìooe di furto lini! fu dellaLa Legge romane decre- scybilaria di Fabricio , la quale suc-
che allora si dice qualificato- 2. Di- — Tribuno Sce-
tala sotto gli auspicii del chia gli escrementi. [ Lat. scatomysa.
n-Ilo, La terra divelta a L’alto au-sso, ltolo coulro I sodomiti. Detta anche Da scoto» escrementi , e muso io suc-
del diveg'iere. [ Lat. pastinam ,
pasti- Scantioia. da un certo Scantioioche fu chio.)
natio.] il primo ad esser panilo per un tal de- SCATOMIZIDEE. Sca-io-mi-a»-<tó-e. Sf.
SCASTAGNARE. Sca-sta gnà-rt. N. ass. litto. V. G. Zool. Famiglie d' insetti dell'or-
Tergiversare Sfuggire la difficolti.
, SCÀTOFAGO. Sco-tò-fa-go. Sm. V. G. dine de'dltleri, stabilito da Fallen.che
(
Comunemente da castagna , con cui Zool. Genere d’ insetti dell' ordine dei comprende una parte della tribù delle
per altro non sembra che questa voce dlllrri, della famiglia degli aterieari, e muscidee di.Laireille e specialmente i
abbia nulla a far*. Meglio da s priva- della tribù delle muscidre. stabilito da generi che hanno l'abitudine di vivere
tiva .e dal celt. gali, etisie -n quist io- Melogro a scapito del genere Mosca di succhiando gli escrementi. [Lat. seato-
ne Uscir dalla quistiooe. Uscir dal pro- Llonro, e cosi denominati dalla loro my zideae. V. retini. jicaZomtzo.)
posito. Dilagare.] abitudine di pascersi di escrementi o- SCATOPSO. Sea-tb-p so. Sm. V. G. Zool.
SCASTERIA. Sea-alA-n-a- Sf. Mario. maoi. Hanno l'aspetto delle monche, Genere d'insetti dell’ ordine de’ditterl,
Luogo delle lotiche navi , oie ripone- ma il corpo più allungato le ali cre- , della famiglia delle nemocere e della ,
vansi remi e gii altri attrezzi. [ Dal sciute sul corpo, o appena sparso; dif- tribù de’tipulani di Lalreille, stabilito
gr. schaserion porlo , ricovero delle feriscono dalle oseioe per le loro aotco- da GeofTroj , e cosi denominati dal vi-
navi.] ne quasi contigue alle loro base, incli- vere nelle immondezze. [ Lai. seaptos.
SCASTERIO. Sca-stiri-o Sm. V. G- nate , la coi paletta è lunga • prisma- Da scoto» escrementi, c opsis vista.)
Chir. Strumento per operare la scarifi- tica. La testa è pressoché globosa o e- SCATrANTE- Scai-tòn-te. Perl, di Scat-
cazione. (Lei. sctvisterton. Di sebaste on mlsferica. —
2. Filol. Soprannome dato tare. Che scatta.
verh. di sckaxo io scarifico.)’ scherzevolmente da Aristofane ad Esco- SCATTARE. Scat-tà re. N. asa. Lo scap-
SCATACRASIA. era- rt-a. Sf. V. lapio, comi* Dio della medicioa. pare che fanoo le cose tese da quella
G. Med. Incontinenze del ventre. (Let. SCAT0F1LE. Sca-iò/Me. Sm. pi. V.G. che le ritengono , a epecialmcnta delle
scatacrasia. Da scoto» escrementi , e Zool. Nome imposto da Lstireille ad molte quando sono lasciate Ubere de ciò
aerasia incontinenza.) una delle divisioni, della tribù delle che le riteneva. Nel iioguaggio milita-
SCATAFASaO. Sca-la-fà-scio. V. usata mu»cidee , che comprende alcuni ge- re s’ intende Lo scappare che fa lo
nel modo ai verb. A scatafascio, cioè A neri d'insetti che amano abitare negli scatto nelle armi da tuoeo portatili
rovina. Alla | aggio, A precipizio, Seo- eacremenii. ( Lei. scatophilas. Da sco- dall' incastro ebe lo ritiene, onde II ca-
l’ ordine, v. e di' catafascio. A to» escrementi, e ph i'os amico.) ne viene e cedere solla martellina e ,
SCITA WLFFO. Seo-ta-lùf-fo. Sm. Sem- SCATOGLISCROSI. Sca-to- gli- tcro-si. rovesciandola accende la poivare posta
bra lo stesso che Scapezzuoe, o altre sl- Sm. Med. Lo stesso che Scelogliscrote. nello scudetto. Si disse pure delle armi
mile percossa. SCATOGLISCROTE. Sca-to gii sero-te lese come Archi , Balestre e simili
,
• Ci BOA • GB
U colpo viene a nuotar*.— S- P sua re. praneome dato da Omero al topo , cioè, SCAVEZZARE. .Vea ue« tà-rt. Alt. Ta-
Scorrere, de* lo di tempo. [ Lai. «loti. ] Che rode, Che «cava il cado. gliar via le cime de’ rami degli alberi
— 4. Per atmil- Scattare od pelo , oo SCAVALCANTE. Sca-val<àn-t*. Pari, di acciò facciano rimesse più vigorosa.
minimo che a simili tale Sforare o U- Scavature. Che scavalca. Spezzare io tronco; aHrimenti Scapez-
Kire uo minimo che dell’ (ostruzione SCAVALCARE. Sca-valcà-rt. Alt. Fare zare; e per estens. Rompere , Spezzare.
etoie da ciò th è prescritto.— 5. Cor- scendere o Gius re da cavallo. (Lai. «quo (Lat. discredere, ditrumpcrt, troncar*.
—
,
rere q tu Ir he divario , Mancare assai o isjicar*.) 2. Per aimll. Lavare noa la »ap. dttcabtxar tagliar la cima di
poco. —6. Cerea re , Schivare , Sfag- cosa di sopra l’altra.—9. Fig. Scaval- un albero , da cobaia cima , eommiU ,
li™. care altrui, vale Farlo cader di graiia o test*. Io ar. scialata palò l'albero, ri-
SCATTATO. Scoi -là lo. Add. m. da di grado d’ alcuno, aotieotrendo in suo •ecò.j —2 . E n. pere. -*3. Per meuf.
Scattare. Scappato, Scoccalo. luogo.—4. N. il?. Scender da cavallo [Lai. praocipiiarn. —
4. En.iw. Det-
SCATTATOJO. Scal lató-jo. Sai. Ar. Smontare. ( Lai. ac «quo dttctndere , to ancore de' cavalli —
B. Provrrb. Chi
.
dell'arco, o aimili. Milli. Levar colla upra o con altri or- chiude e non conduce Diente a fine.
SCATTINO. Scat tilo. Ar. Me*. Piccolo degni no petto d'artiglieria dalla cassa; (Lai. obmatptf ur tansus funicolo#.] —
•callo delle re pela Ioni, il qua le è me*- contrario d focavalcare.— 7. Rompere 6. Ar. Me*. Scavezzare il ferro , vale
so lo liberti dalla stella del aoooo. Speziare le cassa sulle quali posano le Romperlo pel mezzo.
Tagliarlo,
SCATTO. £edf-to. Sm. L’atto dello scat- artiglierie, e soffocare cosi il loro fuoco. SCAVEZZATO. Sco-ws-zò-fo. Add. m.
tare; e si dice delle armi da fuoco por- SCAVALCATO. Sea tal ea lo. Add. m. da Scavezzare. Rutto, Spezzalo, Fracas-
tatili,
quando la molla del eane messa da Scavalcare. Smontato da uvaJlo. —
salo. [Lai- ampulatut, delruncalut.)
in moto dal grilletto scappi del i sua 2. Fig. Scavalcato di grafia, cioè Deca- SCAVEZZO. Sca-vit-io. Add. m. aloe, di
tenitura e pressione , per coi II caos duto. Scavezzato.
batte eoo fona contro la (accia della SC A V ALCATORB.&a-aaLoa-fd-re. Verb. SCAVEZZONE. 5ta-u0(-3d-fla.Sm.Conim.
martellina e procura l' accensione della m. di Scavalcare. Che scavalca. 2. —
Rottami. Polvere, Stacciature, ed altri
polrere nello scodellino. —
1. Cosi pure Fig. Chi fa cadere altrui di grado o di avanzi di materie fragili, come ia Can-
chiamasi dagli arnujuoli Quell'ordigno grafia per sutteuiraro io ano luogo. , la China
nella e aimili. [Da Scavtt-
.
interno dell' acciarino d'ogol arma da SCAVALCATE ICE. -Seo-ool-re-fri-e*. tart per rompere: quindi equivale •
fnoeo, eba appuntandosi dall’uno dei Verb. f. di Scavalcare. V Rottura.]
tuoi capi oelle tacche dilla noce vieo SCAVALLARE. Seo-oal-to-re.Àtt. Gettar SCA VIGLI A RE. Sea-av-gliò-ra. N. pesa.
coll'altro ad incontrarti col grilletto h da «vallo. (Lai. equo dtjiccre, equo Liberarsi dalla «viglia , Scapestrarsi.
che lo mette iu moto. —
9- Dicrei della £(urtar*.) — 2. Fig. Scavallare alcuno SCAVIGLI ATO. Sca-vi-glià-to. Add. m.
molla quando ella scappa dilla sua te- vale Farlo cadere di grilla o di grado da Scavallare.
nitura eprereione.— 4. Coti chiamano altrui sottro traodo in suo luogo. [Lat. SCAVO. Scà-to. Sm. La Parte scavata di
gli orinola! Quel pecco degli oriuoU aliquam apud aliquem criminando, w- qualche core. (Lat. eavum, part $wca-
che libere il meccanismo della soneria. i»n in tlltuz attimo anltict.) 3. N. — —
vato .] 2. Idraul. Esca 'azione.
— 9. Fig- Diaerepansa , Divario , Sba- are. nel I. alga —4. Scapigliare!, Sbor- SCAZZELLARE. Scat-ttl-iò-re. N. ass.
glio ; quasi 11 tirar lontano dal ecgoo dellare. Darsi alla srepigliatora, a me- V. bassa. Trastullarsi. [Lat* collude-
che sorbe io senso fig. dìcesi Salto. — nar vita dissoluta. Vivere scapestrata- rà. Quasi scòer ultore frequentali vo di
6. Anche Gg. Dar lo acallo agli starnu- mente. (Lai. lascivin.] —5. Ed in forza Scberiare.)
ti, vale Provocarli. di nome. SCAZZO.NTE. Scax-són-te. Sm. V. G.
SCATURENTE. Seo-lu-rt-èv*-/#. Part. di SCAVALLATO. Sra-ooMd lo. Add. m. Poca. Verso usato da Greci e ds'Laiini,
Scaturire. Che scaturisce. ( Lai. da Scavallare. Gii tato giù da «vallo. simile allo lambirò, fuori che oell' ulti-
lire#, scaturirei.) (Lai. equo dehtrhatus , dtjtclat.] 2. — mo p ede. che è spondeo. [Lat. zeazou.]
SCATURIGINE. Sca-lu-rWji n«. Sf. V. Fig. Decaduto dalli grazia di alcuno. SCAZZONI ICO. Soat-tón-l^co. Add. m.
L. Sorgente propriamente dell’ acque. SCAVA MENTO. •Sco-t'a-mta-fo Sm. L’aito Poes. Aggiunto di Verso ; detto Scaz-
[Let. scaturito.) —
2. Fig. Origine. Onde di scavare, e Lo auto del la cosa scosta. zante.
Avere sci tur >g ine per Originare. (Lat. e fottio, cxcatatio ] SCBA. Sci -a- Sf. Ar. Mes. Quella massa
SCATURIGINE. Sca-fu-ri-giò-n*. Sf V. SCAVAMORTI. Seu-ro-mòr-fi. Add. e di ferro fuso ch’esce della fornace . e si
e di' .Seat urtami. sm.romp in deeLBecchino, Beccamorio, rappiglia io un lungo ristretto appiè
SCATURÌ MENTO. 5ea-tu-ri-mdn-*o.Sm. Pizzica morto. della fornace medesima. 2. Dtcesi —
Lo scaturire. (Lai. «j^neui.) SCAVANTE. Soa-oèn- la. Pari, di S«vare. Tozzo della seca Quel pozzetto o vasca
SCATURIRE. Sra-iu-rt-r*. N. ss*. Pro- Che «cava. quadrala in cui mette a temperare la
ai
priamente Il primo scoppiare o uscir SCAVARE. Sca-và*t. Alt. Cavare sotto , sera per renderla più facile a spe zzare
dell acque dalla terra oda' massi. Lai. ] Affondare, Far buca, Far freso; ed an- e ridurla io pani ; U che si dice Far la
restare, rea tur ira, ftuara. .Scaturire, da che Cavar fuori, Estrarre. (Lat. cavare, scinge.
«calere che vale il mede-imo. In ebr. t/fodtrt.)—l. Incavare.— 3. Fig. Dicesi SCERRAN. Srè-bran. Sf. Bot. La Scebran
scialar ridondare, bagnare: ia ar. «ciotta nello stesso aign. di S«lcare, g. 4. maggiore di Mensueè Quell’erba che
ridondò.)— 2. Per simil. detto delle La- SCAVATO. Sca-oà-to. Add. m. da Sca- altrimenti vieo delta Esule maggiore,
grime, Sgorgare, Grondare, e per metaf. vare. Affondai'', Cavalo. [LeL axcaca- da Dioacoride Pitiusa.iLat. ttfhymatoz.
Trarre origiue. Derivare. 3. All. per — (u«.|-2. Detto di cadavere, vale Cavalo In ar. «eioòromon , io pera, ictobra-
simil. Mandar fuori. dalla torre dovere sepolto. 3. Inca-— mon.J
SCATURITO. Sco ftt-rWo. Add. m. da valo. SCEDA. Sci-da. Sf. Scritture abbozzata
Scaturire. SCAVATORE. Sca-va-ió-n. Verb. m. di Prima scriuura ; e per lo più ai dice a
SCADRÒ. iSeó-u-ro. Sm. V. G. Zoo!. Ge- Scavare Che scava. quelle de’ notai. (Lai. scheda.) 2. Beffe,—
nere d'insetti dell'ordine de’ coleotteri SCAVATRICE. Sco-oa-rrvc*. Verb. f. di Scherno che si fa strazieggiando e ooo-
della sezione degli eteromeri . della fa- Srevare. Che scava. tra (Faccenda gli atti o il parlare altrui.
miglia de’melasomi e dell* tribù delle SCAVATURA-Sea-aa-torn. Sf. Lo stesso (Lat. irritio luta/ , ludus. Dal cali,
piroeliarie, fttabliitod* Fabricio. la piò che Scavamento. gali. ryriyidh befferà , deriderà. Iu ar.
parte delle cui *pecie hanno le cosce e SCA V AZIONE. tea-va-xió vu.Sf, Lo stesso malora detrai il, oblreclzvit, cgptume-
le gamb* anteriori curvate lo arco e co- che Scavamento. [Lat. fottio ) lia affecit. iu ted. zehada danno , torto,
me nodose e gonfie. Biodo i treo quat- i SCAVEZZACOLLO 5ca ee«-fa^òt-la.Sm. schedavi ingiuria.] -3. Lezio, Smorba.
tro articoli prima degli ultimi delleao- comp. Caduta a rompicollo. 2. Fig. — 1 Lat. delicioe. Dal celi, ighead orna-
teone quisi globo tosi e quello dell’ e-
. —
Imbrogli, Pericolo. 3. Domo di scan- mento , abbellimento , che di poi sarà
fttrrmiià conico allungato , ed il corsa- dalosa vita. (Lat. in omne fatino* pro- stato applicato agli abbellimenti cari-
letto aurei quadrato le co^ce anteriori
;
jtetus.) —
4. A scavezzacollo , posto av- reti , coo cui per troppa voglia di pia-
sono rigonfie oem esibì. [Lai. «ctzurtu. veri». Precipitosa mente, Coo pericolo di cere si «piace.
Da sruurot scauro, cioè che ha ì talloni scavezzarsi il collo. [Lat. re proaoep#.] SCEDA TO. Sce-dò-to. Add. m. Dato alla
molto grossi e gonfi.] — B. Io forza d’ avv. Sca rare collo per acede.
SCAVACACIQ. iSco-vo-cd-cto. Filol. So- A xateziacoJJo- SCEDER1A. Scr-da-ri-a, Sf. Scada. V.
2B0
. -
SCEGLIERE. Sci-glir-re. Alt. anom. Se- SC8LLERATAUG1NE. Sed-lo-ratòg-gi- SCELTISSIMO. SeeHU-ri-mo. Add. m.
parare, o Mettere di per cose di qua- ne. Sf. ast. di Scellerato. Lo sterno che saperi, di Scelto. [Lai. leetorimar.}
liti diversa, per diatiogoerle, o per eleg- Scelleraterxa. SCELTO. Scél to. Add. m. da Scegliere,
geme la migliore. [Lai. saliere, recar- SCELLERATA MENTB 5eai le ra-ta-min- |Lat.ttUcUu, rioetui.]— 2. Ed io for-
tiere. Del lat. Misere che vien da eeor- re.Avv. Con bee 1 le ra lesta, Flagitiosa- ta di am. pi. parlando di penosa.— 3.
etm se para la (Dente, c da Irpere cogliere.] niente. [Lat. tceltratc, tcrieste.) Boodo. Squisito. —
4. Agg. di Soldati,
— 2. Distinguere.— 3. Eleggere templi- SCELLERATEZZA. Scet-ie ro-lé : -ta. Sf. di Compagnie , di Soldatésche Chiare
cernente. (Lat. elitra.} —
I. Disegnare, Fatto pieno di eccessiva malvagità e a distiate fra l'altra per praovedl va»
,
te. [Lai. fwrgamenium.l »o, astuto. Nella stessa lingua ce Ito io- man.]
SCEGLITORE. Sce-gli-id-re. Vrrb. m.di gmoo. la ar. teiatir treleit u». Il Boi- SCEMAMENTO. Set-ma-mén-to. Sm. Lo
Scegliere. CJ»e sceglie. ( Lat. ttlector ) lei ha il gali, yigtler nel medeeimo acemere. [ Lat. trnmìnuiio , detroctio ,
SCEGLIT RICE. Sca gli tri-ca. Ter b. f. di senso: aia non trovasi io altri disio- deereirienrum dcrrimentum dtftclio.]
Scegliere. — 2. Ar. Mes. Cosi chiama- narii.) — ,
do I cartai Colai che sceglie le carte ta- SCELLERATISSIMAMBNTK. &eM«-r<t~ Qoel tempo oel quale l'emisfero riachie-
gliele e oecompone i matti. lir-ri ma rnan te. Aw. saperi, di Scel- rato della looa va sempre dimoendoai ;
SCEIK. Scé-ik. Si. Mod. Cosà chiamano lersUmeoie. [Lat. rcelrriùrima.l è il contea rio di Accrescimento,
io Oriente I capi delle comunità reli- SCELLBRATlSSIMO.Seel-ta-o-riMi-mo. SCEMANTE. See-mòn-f*. Pari, di See-
giose e secolari , i dottori e i predica- Add. m. saperi, di Scellerato. ( Lai. mare. Che scema. [ LaL mmoons da-
tori. «ederotùiimut , tctleiliuimut. ]
ereacena.] —
2- Diesai Lana scemante,
,
SC8LALGIA. Set lal-gi-a. Sf.V. G.Chlr. SCELLERATO. ScebU-rà-to. Add. m. e vale lo stesso che Luna scema.
Dolore della cose a. (Lat. Mialgia. Da Pieno di scclleratexia. [ Lat. nefarius , SCEMANZA. ,$e*-màft-*a. Sf. Lo stesso
ocelot gamba, coscia, e algot dolore.] iccleratus , ac eleitus. ] —
2, Malaga- che Serrai mento.
SCELE RAGGINE. Scelt-ràg-gi-ne. Sf. Lo rato grandemente. Infaustissimo 3. SCEMARE. Sct-màrt. AU. Ridarre •
«lesso che Scelleregginc, Sce Itera tetta. Arche. Campo scellerato : cosi fu detto meno, Diminuire. ( Lat. mtnuere , de-
SGELERÀ RE. Sct-U-rà-rs. Alt. e n. est. in Roma Qnel campo vicino alla Porta crescer*. Dal tcd. acAeulam scemare.
Lo sterno che Scellerare. Collina, nel quale tu sepolta viva la ve. Jo celL gali, nudaick diminuire in vo-
SCELE RATAMENTE. Sco-lo-ca-ia-mén- stale Miouxia, per aver violalo il voto lume, lo ebr. accinti* particella, poco,
fa. Aw. Lo stesso c he Scel levate mente. di castità; Porta scellerata. Quella por- Miemvd consumare, dissiperò. Io breti.
SCELERATEZZA. Sce It-ra-tis-ta. Sf. la di Roma per la quale uscirono tre- i templaat indebolirà o indebolirsi, e ae-
Ln stesso che Scellerate*». cento Fabii Strada o Via scellerata ,
; mal, secondo il Bulle!, togliere. Ma in
SCELE RATISSIMO. Sce-U-ra-iit ti mo. Quella ove Tullia rece passare il suo quesio senso non trovasi *««*«1 io al-
Add. n>. superi, di Scderato, Lo stesso carro sul corpo del padre. tridittaseli.} 2. —
B cal genitivo lu-
che Sce Mera ti sai ma. SGELI. BIUTA'. Seel-U-ri-tà. Sf. ast. di vece dell' accusativo. 3. N. asa. e —
SCELERATO. Scc-le-rà-to. Add. m. Lo Scellerato. Lo stesso che Scellerate!». pass. Ridursi anieoo, Di mina irsi. (Lat.
stesso che Scellerato. —
2. E detto non SCELLKROSO. Seel-lt-ró-so. Add. m. V. iimnòtaere minai.] 4. Scontare. — —
di persona ma fig. di cote relative a A. V. e di’ Scellerato.
,
ecbrlrtro, e da pie*t* axiuoe.) SCKLOTIRBE. Sce lo tir-bc. Sm. V. G. Privo al tallo dell* cosa indicata. 3*
SCE LEZI A. Set-Usi a. Sf. V. G. FisM. Med. Vocabolo che dinota II vacillar Di poco »enno, Sciocco. (Ut. simplex ,
U acce bei» o magrezza estrema del deile gambe, dipendentemente dalla fatua*, menfecaptat irnminufa arali, ,
corpo. ( Ut. scrittici. Da tedio io dls- Chorta S. Piti, o da paralisi , o da de- Dall* ebr. ic»'tnmaa*oia stupidità. 1 piò
secco.) boletia scorbutica, (Lat. sctloigrbe. Da eottintendooo alla parola teama le altre
SCEMO. Sci-li-c. Sm. V. G. Zool. Gene- scelos gambe , e lyròe InmuUo , Iusm- di lenno.]— 4. Avere, Seotir dello see-
rc d' inselli drU’ordiw degl imeootieri, alooe.J n»o, Mie Avere poco ernao. Dar a divs-
Qira •
A •
} , —
,j ,
B€K ICE • CE
deredi non esser mollo savio. 5. — paese e II luogu finto «ni palco da' co- scendere; Lo strato che Di scendi mento.
Sentire di scemo nelle fede o simili mici. — 3. Il teatro. —
4. La tela con- [Lat.detcensmt.)
dicesk di Ch abbia qualche mancamen- fitta sopra telai di legno e dipinta per SCENDISALE. Scen di-sà-U. Sm. comp.
to o difetto nella frde ec. — A. Luna rappresentare parte del luogo fiato dai iodici. Dello cosi forse per la rima. V.
ta.
Saliscendi.
SCENEGGI AMENTO. Sce-neg -già- mén-
Sm. Lo sceneggiare, Rappresenian-
mente Far chicchessia scemo di alcun A. Una deile parli in cui sono divisi gli « in isccna. Uso della acena.
desiderio o simile, e vale Torgli tal de- atti della commedia, tragedia ec. 7. — SCENEGGIALA.
siderio.
si dice
ConteoUrlo —
0. Fare scemo,
anche di Chi non può riscuotere
Fig. Apparenta poco durevole.
Comparire o Vcuire in iscena, fig., vale
8. — di Sceneggiare.
SCENEGGIARE.
Sce-ncg-giàn-U. Pari,
Ste-ncg-già-re. N. aw.
l' credito.— 10. Scemato, Spen-
intiero Venire al pubblico, Apparire.— 9. Le- Recitare tulle scene.
to, Tolto via detto di Debito o slmile.
, vare i panni dalla scena, proverò.. vale SCENETTA. .Sea-i»4i-l«. Sf. Mus. Dim. di
SCEMPIAGGINE. Scem-piòg-gi-ne. Sf. Scoprir alcun segreto, e far aperta men- Scena. Scena breve , e dicasi nel senio
ast. di Scempio , io sign- di Sciocco. te vedere alcuna cosa. Cosi detto dalle musicale, io opposi* oue a Grande
Balordaggine, Scimunitaggine. Uessvg- corlioe con cui si teneva coperia la sce- •cena.
cine. (Lat. simplicirai, fatuità». na e che si citavano al principio della SCBNICAMENTE.Sm w.-ea m**-<a. Att.
SCEMPIARE. Seemvià re. Alt. Sdoppia- rappresentazione. —
10. Molarsi la Io modo sceoico, Con rappreseti la ma in
re; contrario d Aadoppiare. 3. Ri- — scens, fig., vale Mutarsi la faccia delle {scena.
durre a chiara semplicità, Scempiare; co»e,o degli affari. —
11. Rifare io SCENICO. Sci*si-co. Add. m. Di scena ,
contrario d* Abbreviare. [Lai. explica- isccna, io sulle scene, vale Imitare, Appartenente a teatro. (Lai. icenicua.J
ra , amplificare. ) —
3. Straziare con Contraffare. —
12. Mus. Nel linguag- — 2. Arche. Ludi o Ginocbi scenici
•scempio, Tormentare a spremente. [Lat. gio musicale s'inteode questa parola lu chiamavano gli aotichi Quelli che arca-
dùcrucfara.) senso di Recitativo obbligalo, sia que- no per oggetto il cauto, la musica Istro-
SCEMPI ATAGGINE. Scem-pia-tdg-ji-n*. sto un aoliloauio o dialoghinolo. Ag- meoialf, ia poesia, le rappresenta tioni
Sf. Lo stesso che Scempiaggine. giogarsi rapitelo grande, è di qual- drammatiche , ia danza la panlomioa
SCEMPIATAMENTE. Sccm-pia-ta-mén- che estensione o di una situazione no- ec. — ,
spiegato il Buti. —
4 . Volo. Privo- —
strisciare sopra altri corpi poeti io pen-
I*
Di poco senoo ; ed in questo senso si in basso; come per lo contrario Salire, di coda di lepre.( Lat. schenolagurus.
adopera anche in fona di sm. ( Lai di cosa che tiene da basso lo eu. 7. — Da echino» giuoco, lagoos lepre, e ura
aimplcx, fatuus, stoltdut.lu iogi.simpl Discendere cioè Venir per generazio- , coda.) *
non composto, e timpl non saggio, non ne. (Lat. orijpnam ducere, descendere. SCENOPEA. Sce-noyi-a. Sf. V.G. Fiiol.
accorto, seni’ arto, senta disegun.) 6. —
8. Rinviliate. 9. Terminare, Fi- — — Lo stesso che Sceoopegia. ( Dal gr. «ce-
Onde Fare da scempio, vsle Fara con nire. 10. Dipartirsi dsl primo pro- — na scena, e pito io fo.J
poco seono. con poca ari ed uteri a. posito ma noo si direbbe che di som- SCE.NOPEGIA. Scc-no-ps-gia. Sf. V. G.
SCEMPITA.’ Scem-pila Sf. V. e di' ma di danaro. 11. Indursi, Accomo-
,
no. A' nostri di comunemente chiamasi Che può scendersi, Agevole alla scesi. bernacoli.
Palco scenico. (Lat. acena. ] —
2. 11 SCENDIMELO. Sron-di-mdn-fo, Sia. Lo SCEN0P1.M. Sce-nb-pi-ni. Sm. pi. ?. G.
232
, , , J .
SCE ICE S (E
Zoo). Nome dato da Fallen ad una fa- I SCERNITO. Seer-ni-fo. Add. m
da Scer- te dicasi di quegli sotlrhi filosofi disce-
miglia di ditieri. elle ba par tipo il ge- nire , in sigu. di Schernire. V. A. V. poli di Pirroae, la setta de' quali stabi-
nere Sctnoyyut e che comprende sol* e di* ibernilo. lita per principio, t hè non v’ò nulla di
tanto ilgcpere Chrysontgsa, cosi deno- SCERNITORE. .Scrr-ni-ld-re. Verb. m. di certo c che si ha da dubitar d ogai co-
minati dal far dimora nella immondez- Scernere. —
2. Verb. m. di Scernire, io * sa. Dii gr. sceptieos che vale il mede-
[
ze- [Lai. icmopini. Da leena tenda , o eigo. di Sclieraire. V. A. V. e dt' Scher. simo , e che «irne da sceptieos ccnside-
Genere di piante della famiglia delie il tropo da «eerpelitno. ] vien da triplo io appoggio. In ebr. sce-
enforbiacee, e della sezione dalle fiden- SCE R RE. Scér-re. Alt. sino, di Scegliere. àel o sciar bit scettro. In basco , dice il
te*, stabilitoda Blume con no arbusto Lo stesso che Scegliere. Bullei, edvai bastone, o piuttosto le-
che cresce nei luoghi coperti o boschivi SCERVELLATO. Scer «eHA-fo. Add. m. gno. e rou re. ) —
2. Per metonimia,
delle moDiagae di Swlak nell' isola dì Quegli s cui è uscito il cervello. Lo L'autorità regia. La dignità reale, lisu-
Giara. { Lst. «capanna. Da scopaio io stesso che Diecervellslo , Dicervellato. premo comando, ed auebe impero, Do-
copro.] — 2. Per mmf. Stolido. Pazzesco. minio, Signoria, Comaodo Autorità
SCEPASTRO. Sco-pà-ttro. Sm. V.G. Chir. SCERVOLA. Scèr-vo-la. Sf. Boi. Nome Superiorità, ec. —
3. Onde Avere ecet-
, ,
Specie di fasciatura della testa. I Lai. che io ekuoi luoghi di Toscaoa dassl tru d' alcuno , vale Esserne signore. —
scepastra. Da scepasiru che vale il me- V. .Scariola.
alla Cicoria. 4. Boi. Seeltro di re Piente che ba le
:
SCEPSI. Sei-pi. Sf. V. G. Med. Opera- qual si cala da alto a basso ; cunirtrio stelo semplice, frondoso, allo quasi due
zione minuta. [Lat. sctpsis. Scepsi* da di Salila e d'Ert*. China, f Lai. drire*- braccia; le foglie trilatere . striate , i
scopicene io asserto. ) iwr , declive , deci intuì. j 2. L'alto — fiori gialli , che si aproou gli uni dopo
SCERIFFO. Sce-rtf-fo. Add.e am. SLMod. dello scendere. Scodi mento, Diseeodi- gli altri per lungo tempo , in lunghe
Nella storia araba è Nome che si dà ai meoto. t Lai. desetntus. ) 3. Med. — spighe. Fiorisce dalla Primavera fino
discendenti di Maometto per via di Fa- Scesa , dicesi si Catarro , che , secondo all'Estate. È originarie dr ll'ltalia e co-
tino» , di lui figliuola. Nella monarchia Popi mone degli antichi medici , discen- mune nella Sicilie. Detto da' botani-
Inglese è Nome di un uffiziale civile , de del capo nelle membra. (Lat. dùltl- ci Aafodillo. Lat. oipAodelu* (uleui
capo di protiocia . destinato all’ tsecu- lalio. rke umo. ]
— 4. Onde Preodere o Un.)
(
tione delle leggi. [Io ar. seioruf nobile, simili checchessia a scesa di trita o SCBTVERT. Scel-féri. Sm. Metro!. Mi-
eminente «ode lo spago, xerife. In
; piuttosto per (scesa di Usta, vale Impe- aura di capacità da grano usata io O-
ingl. scheriffcbe si pronunzia «cen/f, del gnarsi ostinatamente in alcuna cosa , dessa ed in luna la Crimea. Quarsnta-
sass. tcyrcy'Ttfa che vale il medesimo] Mettervi ogni forza, studio, applicazio- trè scriverti equivalg .no a cento staja
SCERNENl'K N'cer-nèrWe. Pori, di Scer- ne e diligenza, ad oggetto di conseguir- venete.
oere. Che sceme. ne l’intento. [ Lst. (olia «tribù* inniti SCEVER AMENTO. Set- ve ra mtn-to. Sm.
SCERNERE. .Séèr-ne-re. Alt. anoro. a n. ovnniòui n*rE«i intendere.] Lo scekerare, Separazione. (Lai. discre-
pas-i. Distinguere cogli occhi o colla SCESO. Scé-so. Add. m. da Scendere. Ve- do, «eparaivo.] —
2. Reti. Quella figo-
meote, Diélintamente conoscere. ( Lst. nato a basso. — 2. Originario, Discen- re reitorira , eh' è delta anche Disgìuo-
discanterà, distincte cognosctre. Dal lst. dente. (Lai. prognato*.] «lone. (Lat. di*;' «mef io.
sa par sronim separatamente, e cernere SCESOSO. Sct-sóto. Add. m. Agg. di SCEVERANTE. Sca-ua-rànte. Pari, di
vedere, —
2 Mostrare a dito. Addita- Occhio. Forse Cisposo. Caccoloso. ( Dii Sceverare. Che scevera.
—
i
re. 3. Scegliere. Eleggere. [ Lat. se- frane, ehassic umor viscoso che esce da- SCEVERARE. Sce ve rè-re. Att. Sceglie-
cernere seligtre.
. —
4. Differenziare,
}
gli occhi infermi. Altri forse del gr. re, Separare, Spartire, Dipartire ec.
Segregare. setos sinistro; e ciòper la opinictte in- [Lai. scernere separare
,
dissociare.
,
SCERNIMENTO. Scer-m-mCn-fo. Sm. Lo valso fra il popolo che gli occhi cisposi Dal led. sche uen n-ttare, purgare, il che
scernere. [Lat. diicreiio, separati».] — esercitino uu* maligna influenza. In ar. •i fa, separando il buono dal cattivo.
—
2. Ar. Mea. Primo lat oro che ai fa alle sciavesa e sdasa limi* ocolis intuito» Altri da separare, volto il P. in V. ]
lane prima di pettinarla . e contista io fuit. ] 2. N. pass, nel primo alga. 3. Andar —
separare le une dalle altre le tarie parli SCETERARK. Scede-rà+e. N. asa. Sonar disgiunto, Separarsi.
della lana per formarne tre o quattro li celerà. Lo stesso ebe Ceterare , Cete-
SCEVERATA. Sce-vc-rà-ta. Sf. Lo stesso
d iverae qua I i tè. Ciò ai fa svolgendo ogni ri zzi re. che Sceveramento.
vello e stendendolo sopra tavola poste SCBTRO. Scé tro. Sm. V. Poet. detta per SCEVERATAMELE- Sce-ve ro ta min-
In fcUoxe bene illuminale. la rima invece di Scettro. ia- Avv. Sepa ratamente. [ Lat. separa-
SCERMRE. Scer-iri-r«. Alt. e n. pass. V. SCETTA. Sdi ta. Sf. V. A- V. edr Setta. tilo, seorsum. ]
A. osata io vece di Scernere. V. Scor- SCETTICISMO. &sf-(i-ct imo.Sm. Filos. SCEVERATO, anturio. Add. m. da
nare. [Lat. dìsctrnere, distincte cogno- Setta e Dottrina degli Sceltici. Sceverare. Separato. | Lat. separatus. ]
leere.j —2. BJ anche In vece di Scher- SCETTICO. SeU-ti-c o. Add. e sm. Filos. —2. Diradato, Fatto raro. Scemalo.
nire, Dispregiare. Che dubita dogo! rosa ; e propriamea- SCEYBRATOBE Sce-W-ra-ld-r*. Verb.m
233
. , ,. m J
tv i.] — ,
SCEVERATRlCE. Sct-va+a-tri-ct. Verh. legname, per oso di far corbelli, panieri SCHELOTIRBE Sehe-ta-tir-ba. Sin. V .G.
f. di Sceverare. Che aceraia. e altri vati timi li. ( Lai. «caoduta. ] — M*d. Lo stesso che Seetotirbe. ( Ut.
SCEVERO. Scé v ro. Add. in. Separalo ,
9. A nel. Piemia particella dosso elet- ickilotyrbe. Da «calo* gamba , efyròo
Sceverato. (Lei. inorutui.} tala per frattura per ne a rosi o per ca- tumulto, vessazione. ]
SCEVOFILACIO. S«a-t>o/WA-«Lo.Sav. V. rie dal corpo principale deil’oavo. J-CIIELTRO SeM-trn. Sm. Milil. Nomo
0. Eccl. Loogo Delle chiese grechi- , we SCHEGGIALE. Srheg.j.ó te. Sm. Ar.Mes. particolare di quello spiede che nel se-
eicustodiscono I tati ed arredi «acri , Sorte di cinto di cuojn eoo Abbia. (Lst. colo zvii ai portava dagli Alfieri, l'inse-
dello da Qui Secrielie. ILal. utvophg- cmguium. Del per». «t/eheihil fascia, lo gna de’ quali era affidata al loro baode-
laeion. Da «ceto* tata, uleoaile, e phy- Cdt. gali, i» superfluo , e erari gal rin- rajo. ( Dal l’io gl ihiher rhe ai pronun-
Iax. phyloeai custode.) goio. 1
— 8. Cintura di nobile orna- zia aeriiar difesa, ripa».]
SCEVOFILATTO. 5«a t«HI-làMo. Add. e mento. SCHEMA. Sch*-ma. Sm. V. G. Rei». No-
*m. V. G. Eccl. Dignitario nella chieaa SCHEGGI A M EN T0.5c fc«y-jfo-n»M-lo.Sm me geoeri» di qualuoque figura for-
g-rrca, corrispondente al dosi» Sacrista scheggiare. U ma, modo, beltà, abito, ornamento, as-
,
0 Custode, il quale tenera II ter» posto SCHEGGIARE. Schtg già^re. Alt. Pare condo chiede la materia di col si traila.
nel privo ordine de* chetici. Leu m>
schegge. Levare le schegge. [Ut. aerà- Ut. scherno. Da sehso fnua., per acAo io
K’cvhylax. Da «canoa taao, uleoaile, ar- dert , di/findert.)
(
]
— S. Scoscendere o Essere scosceso. — per dimostrare qualche verità matema-
SCBVRARE. Soo-vràrt. All. ainc.di Sce- 4. Ed in furia di nome. Quel romore che tica. — 3. Aslr. Disegno d’un corpo ce-
verare. fanno le pietre nel fenderai. lere— 4. Mas. Varietà risultami dalla
5CEV RATAMENTE. Scevro la-mén-ts. SCHEGGIATO. .fchfy-yià-to. Add. m. da diversa posizione de’ tool , e semitoni
Art. sioe. di Scevera uro» te. Scheggiare. Rotto, Spenato in scheg- DeHarmooie. i
SCEVRATO. Sra-urò-lo Add. m. da Sco- ge. [Lat. «ciirui, dtieùnu.} 2. Sco- SCIIBMATOGRAPIA. Schè ma — io-cro-
rrerà. V. poti. aine. di Scererato. sceso. f\ a. Sf. V. G. Attr. Descrizione degli
SCEVRO. Seé-vro. Add. m. . poti. aloe, SCHEGGIO. ScKég gio. Sm. V. A. Scheg- astri. [Ut. schamntoyrophta. Da sche-
di Scemo. gia, nel s go. di Scoglio scosceso. [Ut. ma figura, e grapho io draerivo.)
SCREDA. Sehà-da. Sf. T.G. Ta solette da rumi praerupta.] SCHEMATURGIA. Scia mo tvr-gì-a. Sf.
aeri retri ; oggi Cari* acrilla. [ Ut. SC MEGGIONE. Scheg gìó-M. Sm. acce, V. G. Aatr Lo stesso che Schema logra-
scheda. di Scheggia. fìa. f Ut. ichematurgin. Da schema fi-
]
SCHEDO.NB. Scha-dó-ne. Sa. V. A. V. e SCHEGGIOSO. Schig-g* io. Add.m. Par- gura, «d argon opera.
di’ Schidioni tite o Tagliato a schegge; e dallo di SCHEMI ). Sehè-mo. Sm. Mus. Lo eteeeo
SCHEDO [fOBO. Schedo-nò-ro. Sa V G. Luogo, Sconce», Dirupato. [Ut. praa- che Schema, uel alga, del %. 4.
—
. .
de . Cartaccia . [
Lag.
Lat ichidula.]
. . SCHEI. STRIZZATO. Schi-li-lris xà lo. Lo stesso che Schienaozia.
Ruolo di carU o di pergamena annesso Add. m. da Scheletrirla re. Patto sche- SC11ENCIRE. Sche ci-re. N. a». V. A.
ad un testamento, afflilo, od altro atrn- letro, Ridotto a alate di scheletro. Andare a svinando. —
8. Att. Per ma-
memo , che contiene un in ventarlo di SCHELETRO. 5chd-if-<ro. Sm.V.G Aoat. . taf. Scaosarr, Schivare.
( Ut.
evitare,
beai o qualche altra coaa omessa nel
,
il complesso delle osm del corpo nel- devilar t, coviti. ] *»
corpo dello atrumeoto. l’uomo e negli aoiroall vertebrati, di- 5CIIBNELLA. Sche-nil la. Sf. Valer. Lo
SCUEELIO. Seh#-à-lv-e. Sm. Min. Nome sposte ed unite nella loro palarti posi- stesso rhe Schiarila, Schieoella.
dato da’ eh (mici Tedeschi al Tuncateoo. tura dopo il diarccamento delle carni. SCHEMCLO. Schèni-elo. Sm V G. Zoot.
. .
Quel pendio di legno che nel tagliare Scheletro artificiale , Quello le cui ossa giuochi delle paludi. (Ut- achoantrloa.
1 legnami o altrimenti si rieoe a spic- anno riunite con memo
legamenti mec- Da «chino* gmo» )
care ; ed è per lo p ò toltile ed tento canici. —
3. Boi. Per aimilit. dtetaì au- SCIIENJO. Scki ni o. Sm.V. G. Mu«. Sov-
onde facilmente caccia odia s peate t-
ai che delle piente, o simili. —4. Ar.Mea. ta di cauto languido e pieghevole, di cui
ra della pelle e vi produce dolore ga- Cosi dieeai anche per elmil. ossatu- U fa nirqzionr Casa a boa o. [ Ut. ichoe-
gliardo, e forte irritazione. (Lat. astuta, ra , Il fusto d’ una macchina che vada nium. ]
tchidia , ««ondula. Comunemente de poi vestilo o riempiuto con altra parti. SCHHNO. Schi no. Sm. V. G. Bel. Gene»
jehidia , come meriggio da endici , m Plb comunemente Armature. di piante della triiodria monogini» e ,
raggio da radiai, «eggio da video ec. Il SCHELE IROLOGI A. ,Vehe-i*-<ro-lo yi a. dcl a famiglia delle ciperoidi ; distinto
Rultel ha il brett. tkigtn per tagliare io Sf. V.G. Aoet. Trattato delle oasi e dalle spighette cilindraceo avvoltalo,
minuti peni. J —
8. Detto poeticamen- de' loro legamenti. (Lat. tcheUirologia. composte di «quaiqe rsccolie io falcetti,
te del Tronco di otta pisnu. — 3. Ed Da acetato» scheletro, c logoi discorso.] n.Ude a turili , e di semi
lo esteriori
anche nel pi. per Petti di legno. 4. — SCHEI ETROPEA. Sche ta-l ro-pd-o. Sf. quasi rotondi e vordi. Attesa la loro
Per tirati. Schegge d icona» Que’ paletti V. G. Ansi, e Chir. Arte di preparare le piegbevolesia ai fecero con esse le pri-
che ai spiccano nel rompere qualsivo- ossa , e di costruire gii scheletri artifi- me corde. (Ut. achoanua. Da srhtnos.)
glia altro corpo, » nel battere fortemen- ciali.(Ut. «celetopoea. Da jeaiaton sche- — 3. Filo). Misura itineraria pret-
te tu qualche corpo solido. S. Sco- — letro, epilo io fo.) to i Paraiaoi , che era di trema stadi!
glio scheggialo o scosceso. Ut. rapa» SCHF.LLOM A. ScheWò-«a. Sm. V. G. maggiori, o di »essaoU minori. Noo era
praerupto. In uogh. istilla rupe. ]
[
— Chir. Fluseo palpebrale e puri forme, o parò si esclusiva di Persia , che non si
6. Proverb. Chi ha de’ ceppi può far ,
Malattia degli occhi, doo mai disgiunta Uovi usata anche in Egitto ed in Gra-
delle schegge, vale Dall’ tasti può trar- da uiia cispa spessa crostosa ed acre da , a forse altrove; dal che probabil-
seoe il poco [Lat. cui multimi »«l pipe- nella quale per cessezione o dimiuutio- mente procedeva la differenza di vaio-
ria, ariani oleriòusimmisrei.] 7. — U ne delle lagrime, che in poca quantità o Uziooe , già data a une»ta misura , al-
scheggia ritrae dal ceppo; Diteti di Chi niente effetto si separano dai lo» organi cuni facendola di aladii (rentaduo, altri
doo traligna da’ tuoi progenitori. LUI. secretori rimangono gli occhi aridi , o- di quaranta ec. . 'TI'tlfT ! ‘"T
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SCHENOBATE. Seht-nò baie. Add. e fin. priamente Difesa, Combattimento a di- eom. Di scherno. Da schernire , Degne
Fllol. Lo stesso che Scemi baie. tesi;ma fu adoperalo altre-l dagli an- di scherno. ( Lat. contismeUoivi ,
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SCHENOBATICA. Schedo ba-ii-ca. Sf. tichi scrittori per ogni spetie di batta- riotaj.l
V. G. Ptlol. Arie di ballare stilla cor- glia fra due o più combattenti. (Lat. SCHERNEVOLMENTE Scher-nevol-mén-
da , presso Romani eserciiata per lo
I pugna, rtoa, certamcn-1— 3. Bertesca 0 te. Avv. G.o iseberno. [Lat. confuma-
più dagli schiavi che divenivano così il altra qualsisiamacchina di legno, posta lioee, injuriote. I
pubblico, ri traendone però il lacroi lo- a difesa intorno alle mure d’ una città SCHERNI A. òcMr-vu-a.Sf, V. A. Lo stesso
ro padroni. [ Lai. tchoenobalca. V. o lungo la fronte d uo campo, lo questo che Schema. V, e di* Scherno.
retini, di .Screoòafa.) senso, nota il Muratori , fu pure usata SCHERNI ANO. Schvr-ui-à-no.Add. esco.
SCHENQDIO. »ScAr-fid-t/i-o. Sin . V G
. - Boi. tal «oc* nelle Cronache delle cose ila- V. A. Che schernisce. V. e di’ -Schemi-
Genere di piarne della famiglia delle re- liane del mrdio evo. tare. (Lat. irritar, coitlumeliotui.]
stiaeee, slab'lìlo da Labitlardiére , eoo SCHERMARE. Schir-mà-re. All. T. A. SCHER.NIBILB. Scher-Mbi le. Add.com.
uoa pianta dilla Nuova Olanda ebo nel- Lo stesso che Schermire, nel primo sigu. Lo stesso che Schernevole,
la sua forma è assai simile allo sdieno- fl.al.de/irnderv, virar*.] SCHERNIDORE. Scher-oi-dó re.Verb- m.
[Lat. fdioenodium. Da tchinot giuoco, SCIIERMID0RA.5cher-m» dó-ra. Verb, f. Hi Scheroirr. Lo atesao che Schernitore.
« riot somiglianza.) di Schermire. Lo stesati che Schermi- SCHERME. ScMr-ni « Sf. V. A.Lo stesso
SCH EN OTRASO.