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DEFINIZIONI MATEMATICA

PREREQUISITI
INSIEME: un raggruppamento di elementi di qualsiasi tipo, di tipo numerico, logico o
concettuale, che può essere individuato mediante una caratteristica comune agli elementi che
gli appartengono oppure per semplice elencazione degli elementi dell'insieme.
APPARTENENZA appartenenza relazione, indicata con il simbolo ∈, utilizzata per segnalare
che un elemento x fa parte degli elementi di un insieme
QUANTIFICATORI
UGUALIANZA In matematica l'uguaglianza indica comunemente una relazione binaria di
equivalenza fra due enti, detti membri dell'uguaglianza

INCLUSIONE relazione tra sottoinsiemi di un insieme X, che si verifica quando tutti gli elementi
di uno di essi sono anche elementi dell’altro.
INCLUSIONE STRETTA Nel caso in cui A è contenuto in B e non coincide con esso, vale a dire
se esiste almeno un elemento di B che non appartiene ad A, si parla allora di inclusione stretta
e si scrive A ⊂ B.
UNIONE Dati due insiemi e, la loro unione è un insieme formato da tutti e soli gli elementi che
appartengono: al solo insieme, al solo insieme, a entrambi

INTERSEZIONE l'intersezione di due insiemi e è l'insieme degli elementi che appartengono sia
all'insieme che all'insieme contemporaneamente
INSIEME DIGIUNTI Dunque due insiemi A e B si dicono DISGIUNTI se NON hanno ALCUN
ELEMENTO in COMUNE, cioè se la loro INTERSEZIONE è l'INSIEME VUOTO.
RICOPRIMENTI E RIPARTIZIONI dato un insieme X è una divisione di X in sottoinsiemi,
detti parti, classi o blocchi della partizione, che "coprono" X senza sovrapporsi.

COMPLEMENTO  termine generico che si riferisce alla considerazione di un insieme di


elementi residuali rispetto a una determinata caratteristica 
COMPLEMENTO RELATIVO/ASSOLUTO
PRODOTTO CARTESIANO O COMBINATORIO il prodotto cartesiano di due insiemi è
l'insieme di tutte le possibili coppie ordinate di elementi dei due insiemi.
IMPLICAZIONE ED EQUIVALENZA

LE FUNZIONI
In matematica, una funzione è una relazione tra due insiemi, chiamati dominio e codominio
della funzione, che associa a ogni elemento del dominio uno e un solo elemento del codominio.
UGUALIANZA TRA FUNZIONI
IMMAGINE ED IMMAGINE RECIPROCA 'immagine di un sottoinsieme del dominio di una
funzione è l'insieme degli elementi ottenuti applicando la funzione a tale sottoinsieme. la
controimmagine di un sottoinsieme del codominio di una funzione è l'insieme degli elementi del
dominio che la funzione associa a tale sottoinsieme.
FUNZIONI BIUNIVOCH relazione binaria tra X e Y, tale che ad ogni elemento di X corrisponda
uno ed un solo elemento di Y, e viceversa
FUNZIONI SURRIETIVE quando ogni elemento del codominio è immagine di almeno un
elemento del dominio
FUNZIONI INVERTIBILI una funzione f:A -> B, se ad ogni y=f(x) appartenente a B corrisponde
un solo x appartenente ad A viene definita una nuova funzione f-1 detta funzione inversa di f.
FUNZIONE INVERSADI UNA FUNZIONE INVERTIBILE
RESTRIZIONE E PROLUNGAMENTI per restrizione si intende una funzione ottenuta dalla
precedente per restrizione del suo dominio; prolungamento di una funzione ƒ(x) è una funzione
g(x) avente un dominio più esteso di ƒ(x) e coincidente con essa sul dominio di ƒ
FUNZIONI BIUNIVOCHE IN X, FUNZIONI SU T IN X E FUNZIONI INVERTIBILI IN X
FUNZIONI COMPOSTE la composizione di funzioni è l'applicazione di una funzione al risultato
di un'altra funzione.

INSIEME DEI NUMERI REALI


PROPRIETà
DISUGUAGLIANZA STRETTA disuguaglianza forte o stretta, disuguaglianza della forma a < b
(oppure a > b) nella quale si esclude che i due elementi a e b (tipicamente numeri reali)
possano essere uguali.
PROPRIETà FORMALI DELLE DISUGUAGLIANZE 1) Monotonia dell’addizione 2)
Moltiplicazione, o divisione, per un numero positivo 3) Moltiplicazione, o divisione, per un
numero negativo 4) Proprietà dei reciproci di numeri concordi 5) Addizione di disuguaglianze
con lo stesso verso 6) Prodotto di disuguaglianze dello stesso verso fra numeri positivi
VALORE ASSOLUTO

METRICA EUCLIDEA  la distanza tra due punti, ossia la misura del segmento avente per estremi
i due punti. Usando questa formula come distanza, lo spazio euclideo diventa uno spazio metrico 
RAPPRESENTAZIONE DELL’INSIEME R SULLA RETTA Si tracciano due rette sovrapposte
con la condizione che corrispondano le unità e poi si eseguono le divisioni dovute.
INTERVLLI LIMITATI DI R https://www.matematika.it/public/allegati/33/Intervalli_1_4.pdf
INTERVALLI NON LIMITATI DI R
SOTTOINSIMI DI R DOTATI DI MINIMO E MASSIMO
SOTTOINSIEMI DI R LIMITATI INFERIORMENTE O LIMITATI SUPERIORMENTE
ESTREMO INFERIORE ED ESTREMO SUPERIORE DI UN SOTTOINSIEME DI R
SOTTOINSIEMI SEPARATI
SOTTOINSIEMI CONGIUNTI
SOTTOINSIEMI INDUTTIVI
INDIVIDUAZIONE IN N
INDIVIDUAZIONE IN Z
INDIVIDUAZIONE IN Q
NUMERI PRIMI
1-2-3 PROP. DI N
1-2-3 PROP. DI Z
PARTI LOCALMENTE FINITE
RADICE ENNESIMA
1-2-3 PROP. DI Q
PARTI DENSE
PRINCIPALI REGOLE DI CALCOLO CON LE RADICI ENNESIME

POTENZA DI UN BINOMIO
la somma algebrica di due monomi
FATTORIALE DI UN NUMERO INTERO: Il fattoriale di un numero naturale indica il prodotto del
numero per tutti i suoi antecedenti

COEFFICIENTE BINOMIALE: Il coefficiente binomiale (n/k) da leggersi “n su k”, rappresenta il


numero di sottoinsiemi che si possono fare con k elementi a partire da no ggetti. Specifica
formula
FORMULA DEL BINOMIO DI NEWTON

CENNO SUI POLINOMI


un polinomio tipico, cioè ridotto in forma normale, è la somma algebrica di alcuni monomi non
simili tra loro, vale a dire con parti letterali diverse
FUNZIONE POLINOMIO:
PRINCIPIO DI IDENTITà DEI POLINOMI affinché DUE POLINOMI IN UNA VARIABILE siano
IDENTICI è necessario che essi abbiamo lo STESSO GRADO e che, una volta RIDOTTI A
FORMA NORMALE, siano UGUALI i COEFFICIENTI dei TERMINI di UGUAL GRADO.
SOLUZIONE DI UN’EQUAZIONE POLINOMIALE
EQUAZIONI E DISEQUAZIONE DI 1 GRADO
EQUAZIONI E DISEQUAZIONI DI 2 GRADO
POLINOMI PRIMI polinomi primi tra loro o coprimi, in algebra, sono così denominati due
polinomi il cui massimo comune divisore è 1.
DECOMPOSIZIONE DEI POLINOMI IN POLINOMI PRIMI anche chiamata fattorizzazione di un
polinomio, significa esprimere un dato polinomio come prodotto di due o più fattori polinomiali di
grado inferiore.

CENNI DI GEOMETRIA ANALITICA PIANA


RAPPRESENTAZIONE DELL’INSIEME R SUL PIANO
LUNGHEZZA DI UN SEGMENTO
METRICA EUCLIDEA
PUNTO MEDIO DI UN SEGMENTO è il punto equidistante da due altri punti presi a riferimento e
allineato con essi; solitamente lo si associa a un segmento, i cui punti di riferimento sono gli
estremi, che divide in due parti congruenti.
EQUAZIONE DELLA RETTA L'equazione della retta nel piano cartesiano individua tutti e soli i
punti appartenenti alla retta come soluzioni (x,y) di un'equazione di primo grado in due
incognite; in altri termini, l'equazione di una retta la individua come luogo geometrico.

FASCE DI RETTE DI UN PIANO in geometria euclidea un fascio di rette nel piano è l'insieme delle
infinite rette passanti per un punto fissato, o anche l'insieme delle infinite rette parallele ad una
retta data.

EQUAZIONE DEL FASCIO DI RETTE y-y0 = m(x-x)


CONDIZIONI DI PARALLELISIMO E PERPENDICOLARITà: due rette parallele nel piano sono rette
che non si intersecano in alcun punto (distinte) oppure tali da coincidere (coincidenti); due rette
perpendicolari nel piano sono rette che s intersecano formando quattro angoli retti. Due rette
sono parallele se hanno lo stesso coefficiente angolare. Due rette sono perpendicolari solo e
solo se i coefficienti angolari sono l’uno il resiproco dell’opposto dell’altro
DISTANZA DI UN PUNTO DA UNA RETTA: dati un punto P e una retta r nel piano cartesiano, si
definisce la distanza punto retta d(P,r) come la minima distanza tra il punto P e tutti i punti che
giacciono sulla retta.

SISTEMA DI m EQUAZIONI LINEARI IN n INCOGNITE


DEFINIZIONE DI DETERMINANTE In algebra lineare, il determinante di una matrice quadrata A è
un numero che descrive alcune proprietà algebriche e geometriche della matrice.
TEOREMA E REGOLA DI CRAMER permette di risolvere un sistema di equazioni lineari supposto
possibile. Esso afferma che un sistema di equazioni lineari algebriche in n incognite, nel quale la
MATRICE DEI COEFFICIENTI è NON SINGOLARE, ammette una e una sola soluzione.

RAPPRESENTAZIONE DI R2 NELLO SPAZIO, INTERPRETAZIONE GEOMETRICA DEI


SISTEMI DI EQUAZIONI LINEARI IN TRE INCOGNITE
EQUAZIONE DEL PIANO: è un’equazione lineare in tre incognite, solitamente indicate con x,y e
z, i cui coefficienti non sono contemporaneamente nulli.
STRUTTURA VETTORIALE DI RK: In matematica, uno spazio vettoriale, anche detto spazio
lineare, è una struttura algebrica composta da: un campo, i cui elementi sono detti scalari; un
insieme, i cui elementi sono detti vettori; due operazioni binarie, dette somma e moltiplicazione
per scalare, caratterizzate da determinate proprietà.

CAPITOLO 1- FUNZIONI DI UNA VARIABILE REALE

GRAFICO DI UNA FUNZIONE REALE DI UNA VARIABILE REALE


Una funzione di variabile reale è una funzione nel senso più comune del termine, cioè una legge
che agisce sui numeri (reali) e li trasforma in altri numeri reali. Più precisamente, una tale
funzione si presenta come definita sul dominio o un suo sottoinsieme e a valori sempre reali.

FUNZIONI REALI DI UNA VARIABILE REALE LIMITATE


una funzione è limitata se può assumere solo valori compresi in un intervallo. Questo vale a dire
che esistono valori a e b tali che, per ogni valore di x per cui la funzione è definita, a<f(x)<b.

FUNZIONI REALI DI UNA VARIABILE REALE MONOTONE


Una funzione infatti si dice monotona nel suo dominio, o in un intervallo contenuto in esso, se si
mantiene sempre crescente o sempre decrescente.

FUNZIONI REALI DI UNA VARIABILE REALE CONCAVA e CONVESSA


una funzione a valori reali definita su un intervallo si dice concava se il segmento che congiunge
due qualsiasi punti del suo grafico si trova al di sotto del grafico stesso. Una funzione a valori
reali definita su un intervallo si dice convessa se il segmento che congiunge due qualsiasi punti
del suo grafico si trova al di sopra del grafico stesso.

FUNZIONI REALI DI UNA VARIABILE REALE SIMMETRICHE


In matematica, per funzione simmetrica si può intendere una funzione di più variabili che risulti
invariante sotto permutazione dei suoi argomenti.
FUNZIONI REALI DI UNA VARIABILE REALE PERIODICHE
In matematica, a livello intuitivo, per funzione periodica si intende una funzione che assume
valori che si ripetono esattamente a "intervalli" regolari.

LE SUCCESSIONI DI NUMERI E IL NUMERO DI NEPERO


Una successione numerica, indicata con il simbolo {an}n o con altre lettere, è una legge che
associa ad ogni numero naturale n un numero reale an. In modo equivalente una successione è
un sottoinsieme di numeri reali individuati come immagini dei numeri naturali mediante una
funzione. In matematica il numero e è una costante matematica il cui valore approssimato a 12
cifre decimali è 2,718281828459. È la base della funzione esponenziale e^x e del logaritmo
naturale.

LE FUNZIONI ELEMENTARI
LA FUNZIONE CONSTANTE In matematica una funzione costante è una funzione i cui valori non
variano, e rimangono quindi costanti al variare della variabile indipendente nel suo dominio.
IDENTITà In matematica si chiama funzione identità su un insieme X, la funzione che associa ad
ogni elemento l'elemento stesso.
VALORE ASSOLUTO
POTENZA ENNESIMA E RADICCE ENNESIMA
FUNZIONE ESPONENZIALE E LOGARITIMICA
FUNZIONE POTENZA
FUNZIONI TRIGOMETRICHE In matematica, le funzioni trigonometriche o funzioni
goniometriche o funzioni circolari sono funzioni di un angolo; esse sono importanti nello studio
dei triangoli e nella modellizzazione dei fenomeni periodici, oltre a un gran numero di altre
applicazioni.
SENO e COSENO la funzione seno è una funzione trigonometrica, periodica e limitata. Viene
definita mediante il seno di un angolo e considerando gli angoli espressi in radianti. La funzione
coseno è una funzione trigonometrica, periodica e limitata. Viene indicata con cos(x) e viene
definita a partire dal concetto di coseno di un angolo, esprimendo gli angoli in radianti.
TANGENTE e COTANGENTE la funzione tangente è una funzione trigonometrica, illimitata e
periodica. Viene definita mediante la nozione di tangente di un angolo, considerando gli angoli
espressi in radianti. la funzione Cotangente è una funzione trigonometrica, illimitata e
periodica. Viene definita mediante la nozione di cotangente di un angolo, considerando gli
angoli espressi in radianti.
TRICONOMETRICHE INVERSE
ARCOSENO L'arcoseno è una funzione goniometrica inversa indicata con arcsin(x), con arcsen(x)
o eventualmente con asin(x). Definita come l'inversa della funzione seno, restituisce il valore di
un angolo tra -∏/2 e +∏/2, espresso in radianti.
ARCOCOSENO L'arcocoseno è una funzione trigonometrica inversa che viene definita come
l'inversa della funzione coseno. Indicata con arccos(x) (o anche con acos(x)), restituisce i valori
degli angoli compresi tra 0 e ∏ ed espressi in radianti.
ARCOTANGENTE L'arcotangente è una funzione goniometrica inversa, indicata con arctan(x),
con arctg(x) o talvolta con atan(x), che viene definita come inversa della funzione tangente e
che ha come valori gli angoli tra -∏/2 e +∏/2 espressi in radianti.
ARCOCOTANGENTE l’arcocotangente è una funzione goniometrica inversa della funzione
cotangente. Denotata con arccot(x), o con arcctg(X), assume come valori gli angoli tra 0 e ∏.

EQUAZIONI e DISEQUAZIONI- INSIEME DI DEFINIZIONE DI UNA FUNZIONE


In matematica, l'insieme di definizione è l'insieme massimale in cui è definita un'espressione
data.

CAPITOLO 2- LIMITI DELLE FUNZIONI REALI DI UNA VARIABILE REALE

PRELIMINARI
INTORNO Un intorno di un punto in una dimensione, detto anche intorno completo o intorno
circolare, è un intervallo aperto centrato in un numero reale. Il punto di riferimento viene detto
centro dell'intorno, la semiampiezza dell'intervallo viene detta raggio dell'intorno.
PARTE APERTA-PARTE CHIUSA
PUNTO DI ACCUMULAZIONE un punto di accumulazione di un insieme reale E è un punto x0 per
il quale, comunque si scelga un intorno completo de punto stesso, esiste almeno un punto y di
quell’insieme E diverso da x0 e tale da appartenere all’intorno considerato.
PUNTO ISOLATO un punto isolato di un insieme E è un punto x0 appartenente all’insieme per il
quale esiste almeno un intorno completo del punto stesso tale da non contenere alcun punto
dell’insieme E oltre a x0.
TEOREMA BOLZANO-WEITERSTRASS Il teorema di Bolzano-Weierstrass afferma che in uno
spazio euclideo finito dimensionale ogni successione reale limitata ammette almeno una
sottosuccessione convergente. Un ulteriore enunciato del teorema di Bolzano-Weierstrass
afferma che: "Un insieme infinito e limitato ammette almeno un punto di accumulazione.
PUNTO INTERNO-ESTERNO Un punto interno di un insieme è un punto per il quale esiste
almeno un intorno interamente contenuto nell'insieme; un punto esterno ad un insieme è un
punto per il quale esiste almeno un intorno interamente contenuto nel complementare
dell'insieme.
R AMPLIATO

DEFINIZIONE DI LIMITE In matematica, il limite di una funzione in un punto X0 di


accumulazione per il suo dominio è un modo per esprimere la quantità a cui tende il valore assunto
dalla funzione all'avvicinarsi del suo argomento a X0.

TEROMA DELL’UNICITà DEL LIMITE consideriamo una funzione f(x) con dominio dom(f) e un
punto di accumulazione X0 del dominio. Se il limite per x—x0 della funzione f(x) esiste finito o
infinito, allora ill valore di tale limite è unico.
9 CASI PARTICOLARI

PRIMI TEOREMI SUI LIMITI


TEOREMA DELLA PERMAZENZA DEL SEGNO consideriamo una funzione f(x) con dominio dom(f)
e sia c appartente a R e un punto di accumulazione per il dominio. Se il limite per x—c di f(x) e
uguale a l appartenente a R, allora esite un intorno (eventualmente bucato) di c contenuto nel
dominio f(x) in cui la funzione assume lo stesso segno del limite.
PRIMO TEOREMA DEL CONFRONTO In questi casi, quando si hanno delle funzioni h(x) , g(x) e
f(x) tali che, in un certo intervallo, si ha h(x) ≤ f(x) ≤ g(x), allora si dice che, in quell'intervallo, la
funzione h(x) è minorante della funzione f(x), e che la funzione g(x) è maggiorante della
funzione f(x).
SECONDI TEOREMA DEL CONFRONTO Se in tutti i punti di un intorno c, finito o infinito, escluso
al più x = c, due funzioni sono tali che: |f(x)≤|g(x)| e g(x) tende a zero per x → c, allora anche
f(x) tende a zero per x → c.

OPERAZIONI SUI LIMITI In analisi matematica, le operazioni con i limiti sono delle
operazioni volte a calcolare il limite di un oggetto a partire dal limite di oggetti più semplici,
tramite operazioni aritmetiche come somma e prodotto.

LIMITE A SINISTRA E LIMITE A DESTRA un limite destro è un limite per x tendente a un


valore finito x0 con valori di x che si approssimano a xo nell’intorno destro del punto; nel caso
di un limite sinistro i valori si x si avvicendano a x0 nell’intorno sinistro del punto.
LIMITI DELLE FUNZIONI RAZIONALI

LIMITI NOTEVOLI sono particolari limiti di funzioni elementari ricorrenti che vengono
dimostrati una volta per tutte e che vengono dati per buoni nel calcolo dei limiti. Essi possono
essere utilizzati come risultati assodati nel calcolo dei limiti più complessi. Vedere al tabella.

IL CASO DELLE SUCCESSIONI DI NUMERI REALI Una successione numerica, indicata con
il simbolo {an}n o con altre lettere, è una legge che associa ad ogni numero naturale n un
numero reale an. In modo equivalente una successione è un sottoinsieme di numeri reali
individuati come immagini dei numeri naturali mediante una funzione.
TEOREMA FONDAMENTALE PER IL CALCOLO DEI LIMITI

CAPITOLO 3- FUNZIONI REALI DI UNA VARIABILE REALE CONTINUE

DEFINIZIONE DI FUNZIONE CONTINUA una funzione continua in un punto è una funzione


reale di variabile reale in cui i due limiti sinistro e destro calcolati nel punto coincidono con la
valutazione della funzione nel punto. Una funzione continua su un insieme è una funzione
continua in ogni punto dell’insieme.

OPERAZIONI NELL’INSIEME DELLE FUNZIONI CONTINUE


I TEOREMI DI WEIERSTRASS E DI BOLZANO
PRIMO TEOREMA DI WEIESTRASS Sia f(x) una funzione continua in un intervallo chiuso e
limitato. Allora f(x) assume un valore minimo e un valore massimo nell’intervallo.
SECONDO TEOREMA DI WEIESTRASS
PRIMO TEOREMA DI BOLZANO In analisi matematica il teorema di Bolzano, detto anche
teorema degli zeri per le funzioni continue, assicura l'esistenza di almeno una radice delle
funzioni continue reali che assumano segni opposti ai due estremi di un intervallo.
SECONDO TEOREMA DI BOLZANO
TEOREMA DEGLI ZERI Il teorema degli zeri (detto anche teorema di Bolzano) è un risultato
relativo alle funzioni continue il quale, sotto opportune ipotesi, stabilisce l'esistenza di almeno
uno zero della funzione su un dato intervallo, ossia l'esistenza di almeno un punto in cui la
funzione si annulla.
TEOREMA DEL PUNTO FISSO . Siano: a,b un intervallo chiuso, limitato e non vuoto di R ed f una
funzione reale definita in a,b e tale che risulti f a, f b a,b. Se f è continua allora esiste almeno
un elemento c di a,b tale che risulti f c  c .

PUNTI DI DISCONTINUITà In matematica, in particolare in analisi, si dice punto di discontinuità


di una funzione a valori reali un punto appartenente al dominio di nel quale la funzione non risulti
continua. PRIMA SPECIE: diciamo che la funzione f ha in x0 una discontinuità di prima specie se
esistono finiti i due limiti destro e sinistro, ma non sono uguali. SECONDA SPECIE: diciamo che l
funzione ha in x0 una discontinuità di seconda specie se almeno uno dei due limiti, sinistro e destro,
è infinito oppure non esiste. TERZA SPECIE: diciamo che la funzione f ha in x0 un punto di
discontinuità di terza specie se i due limiti sinistro e destro esistono finiti e sono uguali tra loro,ma
non coincidono con la valutazione della funzione nel punto

CAPITOLO 4-LA DERIVAZIONE

DEFINIZIONE DI DERIVATA. In matematica, la derivata è il tasso di cambiamento di


una funzione rispetto a una variabile, vale a dire la misura di quanto la crescita di una funzione
cambi al variare del suo argomento. La derivata di una funzione è una grandezza puntuale, cioè si
calcola punto per punto.
REGOLE DI DERIVAZIONE E DERIVATE DELLE FUNZIONI ELEMENTARI
CAPITOLO 5- APPLICAZIONE DEL CALCOLO DIFFERENZIALE

FUNZIONI CRESCENTI E DECRESCENTI IN UN PUNTO una funzione crescente su un


intervallo è una funzione che assume valori crescenti al crescere dei valori dell’ascissa; al
contrario una funzione decrescente su un intervallo è una funzione che assumevalori
descrescenti al crescere dei valori dei valori di ascissa nell’intervallo.

MASSIMI E MINIMI RELATIVI DI UNA FUNZIONE

TEOREMA DI FERMAT

TEOREMA DI ROLLE, DI CAUCHY E DI LAGRANGE


TEOREMA DI ROLLE

TEOREMA DI CAUCHY
TEOREMA DI LA GRANGE

CONSEGUENZE DEL TEOREMA DI LAGRANGE


TEOREMA DI DE L’HOPITAL Il teorema di de l'Hôpital (o teorema di de l'Hôspital) è
un teorema sui limiti di funzioni reali di variabile reale che, sotto opportune ipotesi,
consente di calcolare il limite di un rapporto di funzioni considerando il limite del rapporto tra la
derivata del numeratore e la derivata del denominatore.

PRIMA TEOREMA
SECONDO TEOREMA

RETTA TANGENTE AD UN GRAFICO IN UN PUNTO. ASINTOTI


RETTA TANGENTE
PUNTO ANGOLOSO In analisi matematica, un punto angoloso è un punto del dominio di una
funzione reale di una variabile reale in cui esistono entrambe le derivate destra e sinistra, ma
sono diverse.
PUNTO CUSPIDE un punto di cuspide. ... Geometricamente, o meglio in termini grafici, un punto
di cuspide consiste in un punto in cui la funzione cresce con pendenza infinita (verticalmente) in
uno dei due intorni sinistro o destro del punto e decresce con pendenza infinita nell'altro
intorno, sinistro o destro.
ASINTOTO VERTICALE Un asintoto verticale è una retta verticale che approssima l'andamento
del grafico di una funzione nell'intorno di un punto x0 finito, che sia un punto di accumulazione
per il dominio. Un asintoto verticale può essere bilatero, sinistro o destro.

ASINTOTO ORIZZONTALE Un asintoto orizzontale è una retta orizzontale che approssima il


comportamento del grafico di una funzione all'infinito, ossia ad uno degli eventuali estremi
illimitati del dominio o a entrambi gli estremi illimitati. Un asintoto orizzontale può
approssimare il grafico da sotto o da sopra.

ASINTOTO OBLIQUO Un asintoto obliquo è una retta che approssima l'andamento del grafico di
una funzione all'infinito, vale a dire ad uno dei due estremi illimitati del dominio o a entrambi
gli estremi infiniti.

FUNZIONI MONOTONE DERIVABILI


FUNZIONI CONVESSE/CONCAVE DERIVABILI
TEOREMA DI FERMAT PER I PUNTI FISSI Il teorema di Fermat per le derivate e i punti stazionari
stabilisce che una funzione che ammette un massimo od un minimo relativo o assoluto in un
punto, e che sia ivi derivabile, ha necessariamente la derivata prima nulla nel punto.

CAPITOLO 6-INTEGRAZIONE INDEFINITA

NOZIONI DI PRIMITIVA E L’INTEGRAZIONE INDEFINITO


INTEGRALE INDEFINITO DELLA FUNZIONE L'integrale indefinito di una funzione f(x) è l'insieme
di tutte le funzioni primitive F(x)+c di f(x), dove c è un numero reale qualsiasi. L'integrale
indefinito è indicato con il simbolo ∫. La parte ∫f(x)dx è detta funzione integranda mentre la
variabile x è detta variabile di integrazione.

INTEGRAZIONE INDEFINITA DELLE FUNZIONI RAZIONALI

INTEGRAZIONE INDEFINITA PER PARTI


INTEGRAZIONE INDEFINITA PER SOSTITUZIONE

CAPITOLO 7-CENNI SULLA TEORIA DELL’INTEGRAZIONE SECONDO


RIEMANN

ALCUNI SOTTOINSIEMI DI R
CENNI SULLA MISURA SECONDO PEANO-JORDAN
DEFINIZIONE DI INEGRALE (secondo Riemann)
TEORIA DELLA MEDIA

MISURABILITà DELL’INSIEME NORMALE


IL CASO DELLE FUNZIONI REALI DI UNA VARIABILE REALE
TEOREMA DI TORRICELLI-BARROW
TEOREMA DI ESISTENZA DELLE PRIMITIVE

TEOREMA FONDAMENTALE DEL CALCOLO DEGLI INTEGRALI


TEOREMA DEL VALOR MEDIO

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