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Relazione di laboratorio

Calvo Margherita

Seconda legge della dinamica

Obbiettivo :
L’obbiettivo della prima esperienza svolta è verificare la proporzionalità diretta tra la forza applicata al
corpo e l’accelerazione che esso acquista, mentre l’obbiettivo della seconda esperienza svolta è verificare
la proporzionalità inversa tra la massa e l’accelerazione.

Descrizione dell’apparato sperimentale :


Per svolgere questa esperienza abbiamo utilizzato una rotaia a cuscino d’aria. Grazie alla
presenza di un compressore viene emanato un cuscino d’aria che rende trascurabile latito tra la
rotaia e il carrello.

Materiali:
- rotaia
- Carrello
- Filo inestensibile
- Carrucola
- Fotocellule
- Compressore
- Serie di pesati da 10g e da 20g
- Porta-pesi

Strumenti di misura:
- cronometro digitale (sensibilità ms)
- Asta metrica (sensibilità mm)
- bilancia elettronica (sensibilità 0,01 g)

Contenuti teorici:
La dinamica è la parte della fisica che mette in relazione la forza e il moto di un corpo.
La dinamica si basa su tre principi enunciati da Newton.
Il secondo principio della dinamica afferma che se su un corpo agisce una forza il corpo subisce
un’accelerazione direttamente proporzionale all’intensità della forza applicata con la massa come
costante di proporzionalità e inversamente proporzionale alla massa del corpo con la forza come costante
di proporzionalità.
Cio è esprimibile con la formula F = m x a —> F / a = m
Il corpo preso in esame si muove in moto rettilineo uniformemente accelerato la cui legge oraria è
x=x0+V0t+ ½ at2, con x0=0 e V0=0.
Da questa legge si ricaverà l’accelerazione a.

Descrizione della prova:

Esperimento n°1:
Fase di preparazione
Nella fase di preparazione dell’esperienza le fotocellule sono state poste a distanza di 50cm l’una
dall’altra.
Utilizzando la bilancia digitale è stata pesata la massa del carrello, del porta-pesi e dei tre pesati da 10g
ciascuno. Il risultato della misurazione è stato m tot = 144,20 g.
Poi il porta-pesi è stato agganciato al filo inestensibile collegato al carrello come forza di traino.

Fase di esecuzione
É stato fatto partire il carrello trainato dalla forza di traino, espressa in Newton (N). La forza di traino è
stata trovata moltiplicando la massa del porta-pesi, 20 g, sommata a quella dei pesetti posti su questo,
all’accelerazione di gravità che agisce sul porta-pesi , 9,81 m/s2.
Sono state fatte 4 diverse prove: nella prima tutti e tre i pesi erano sul carrello e il porta-pesi era vuoto,
nella seconda due pesi erano sul carrello e uno nel porta-pesi, nella terza un peso era nel carrello e due
nel porta-pesi, nell’ultima prova tutti i pesi si trovavano nel porta-pesi.
Ogni prova è stata ripetuta tre volte.
Sono stati ricavati i tempi impiegati dal carrello a percorrere la distanza tra le fotocellule, poste a 50cm di
distanza.
Successivamente utilizzando la formula inversa del moto uniformemente accelerato a = 2 x / t2 è stata
ricavata l’accelerazione.
Infine e stata trovata la massa del sistema in kg dividendo la forza di traino per l’accelerazione trovata
precedentemente.
M = F/a
Da questa istruzione è stato possibile osservare che il valore ottenuto è vicino a quello di 144,20 g
misurato inizialmente.

Esperimento n°2:
Fase di preparazione
Sono state posizionate le fotocellule a 50cm di distanza l’una dall’altra.
Utilizzando la bilancia digitale sono state pesate le masse del carrello e del porta-pesi. Il risultato della
misurazione è 115,45 g.
Il carrello è stato attaccato al porta-pesi utilizzando il filo inestensibile.

Fase di esecuzione
É stato fatto partire il carrello trainato dalla forza peso, costante,
Sono state fatte 5 diverse prove ognuna ripetuta per tre volte : nella prima prova sul carrello non c’erano
pesetti, nella seconda prova è stato posto sul carrello un peso da 20g, nella terza prova sul carrello sono
stati messi due pesi da 20g ciascuno, nella quarta prova sono stati messi sul carrello 3 pesi da 20g
ciascuno e nell’ultima prova sono stati messi sul carrello quattro pesi da 20g ciascuno.
Sono stati ricavati i tempi impiegati dal carrello ad attraversare le due fotocellule.
Successivamente è stata ricavata l’accelerazione utilizzando la formula a = 2 x / t2.
Infine usando la formula F=m x a è stata trovata la forza di traino.

T.R.D. (tabella raccolta dati)

Esperimento n°1:

N° prova m(g) t1 (ms) t2 (ms) t3 (ms)


0 0 0 0 0
1 20 843,90 843,63 843,23
2 30 696,79 694,96 692,32
3 40 600,19 601,05 600,63
4 50 575,04 544,00 542,04

Esperimento n°2:

n ° prova m (kg) t1 (ms) t2 (ms) t3 (ms)


0 0 0 0 0
1 115,45 756,73 754,12 753,45
2 135,45 814,04 821,76 819,83
3 155,45 876,59 873,94 878,07
4 175,45 928,53 929,8 931,2
5 195,45 979,4 978,98 980,97

T.E.D (tabella elaborazione dati)

Esperimento n°1:

n° t medio 2 a F/a
prova m (kg) F (N) t1 (s) t2 (s) t3 (s) t medio (s2) (m/s2) (kg)
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
1 0,02 0,196 0,8439 0,84363 0,84323 0,8436 0,7116 1,405 0,140
2 0,03 0,294 0,69679 0,69496 0,69232 0,6947 0,4826 2,072 0,142
3 0,04 0,392 0,60019 0,60105 0,60063 0,6006 0,3607 2,772 0,142
4 0,05 0,491 0,57504 0,544 0,54204 0,5537 0,3066 3,262 0,150

Esperimento n°2:

t medio 2
n° prove m (kg) t1 (s) t2 (s) t3 (s) t medio (s) (s2) a (m/s2) F (N)
0 0 0 0 0 0 0 0 0
1 0,11545 0,7567 0,7541 0,7535 0,7548 0,5697 1,7554 0,2027
2 0,13545 0,8140 0,8218 0,8198 0,8185 0,6700 1,4925 0,2022
3 0,15545 0,8766 0,8739 0,8781 0,8762 0,7677 1,3025 0,2025
4 0,17545 0,9285 0,9298 0,9312 0,9298 0,8646 1,1566 0,2029
5 0,19545 0,9794 0,9790 0,9810 0,9798 0,9600 1,0417 0,2036

Grafici :

Conclusioni:
Per quanto riguarda il primo esperimento il grafico F/a rappresenta una proporzionalità diretta, infatti è
stato dimostrato che c’è una proporzionalità diretta tra la forza applicata al corpo e l’accelerazione che
esso acquista.
Per quanto riguarda il secondo esperimento invece osservando il grafico m x a si nota che si tratta di una
proporzionalità inversa ed è quindi stato dimostrato che c’e una proporzionalità inversa tra massa e
accelerazione.

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