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Lezione 1

29/09

Economia è una scienza sociale che ha come scopo quello di analizzare la complessità della
società.
Ma a differenza di altre scienze sociali come la sociologia, psicologia o scienza politica, l’economia
si differenzia per due questioni:
- Per l’oggetto che investiga e il metodo di studio; l’economia analizza la realtà utilizzando
come strumento le rappresentazioni grafiche e le funzioni analitiche, quindi il metodo di
studio dell’economia è ciò che con l’oggetto di studio permette di distinguere questa
scienza sociale dalle altre.
- Per l’analisi del comportamento dei soggetti intesi come singoli individui, imprese,
categorie di persone ecc., che devono affrontare il problema della scarsità per soddisfare i
loro bisogni materiali (da qui il problema della massimizzazione).

L’economia ha a che fare con il denaro, infatti studieremo il profitto totale delle imprese e la spesa
del consumatore, piuttosto che il ruolo della moneta all’interno dell’economia. Ma questa materia
va aldilà di quello che è il puro esame del denaro, poiché essa ci permetterà di capire come viene
prodotto alcuni beni e servizi. Vedremo quanto viene prodotto dalle imprese per massimizzare la
loro utilità che in particolare chiameremo profitto totale, così come vedremo come le imprese
devono combinare i loro beni e servizi a disposizioni per ottenere il massimo possibile.

Guarderemo anche il lato del consumo, quindi potremmo vedere quanto consumano alcune
categorie di persone oppure quanto le famiglie risparmiano e vedremo che il risparmio è
particolarmente rilevante per capire poi come si possono comportare le imprese e poi come verrà
determinato il prodotto nazionale o detto anche PIL.
Quindi l’economia analizza la struttura dei consumi e cosa fanno di diverso i consumatori quando
per esempio si modificano i prezzi piuttosto che analizzare io comportamento dei consumatori
quando, per esempio, i soggetti vengono bombardati dalla pubblicità.
Lezione 2
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L’elemento di base che caratterizza questo studio è la cosiddetta scarsità delle risorse.
Le risorse con cui si possono ottenere dei risultati sono scarse, quindi per realizzare i propri
desideri, imprese famiglie singoli consumatori operatori pubblici hanno a che fare con il fatto che
le risorse sono limitate tanto da definirsi scarse.
Quando parliamo di risorse intendiamo i fattori di produzione, ovvero:
- Lavoro, ovvero quello che indica il tempo impiegato dagli individui per produrre beni e
servizi;
- Terra e materie prime, ovvero lo spazio fisico in cui ha luogo la produzione e il materiale
con cui avviene la produzione;
- Capitale, ovvero l’insieme di beni durevoli (che dura almeno più di un anno) utilizzati per
produrre altri beni e altri servizi; il capitale viene diviso a sua volta in:
 Capitale fisico: i macchinari, computer, impianti delle imprese ecc.;
 Capitale umano: tutte le abilità e conoscenze possedute dai lavoratori;
- Capacità imprenditoriale: un altro fattore di produzione, tipica di alcuni individui della
società disposti a prendersi il rischio di avviare una nuova impresa, quindi sono tutti coloro
che riescono a combinare le risorse produttive per iniziare una nuova impresa;

L’economia è a conoscenza del fatto che le risorse sono diversamente scarse per differenti fattori
della società, per questo cerca di capire come ci si può occupare della diversa distribuzione delle
risorse all’interno della società. Per questo l’economia pubblica si occupa di distribuire le risorse
scarse all’interno di una società.

L’economia intende gestire il problema della scarsità ai fini di che casa?


L’economia sapendo che le risorse sono scarse cerca di capire come gli individui (famiglie, imprese
e categorie di individui) prendono le loro decisioni sapendo che vi è scarsità di risorse.
Ma come fanno a prendere queste decisioni? Si tratta del risolvere il problema della
massimizzazione, ovvero tutti i soggetti che l’economia analizza vogliono massimizzare qualcosa,
per esempio:
- i consumatori vogliono massimizzare l’utilità;
- le imprese vogliono massimizzare i profitti totali;
- l’operatore pubblico vuole massimizzare il benessere sociale;

in molte analisi nella stragrande maggioranza, il problema sarà quello di mettere insieme il
concetto di scarsità delle risorse con una funzione di domanda inclinata negativamente con una
funzione di offerta inclinata positivamente. Per poter tracciare questa domanda e quest’offerta
con un asse cartesiano, in realtà ammettiamo la quantità sull’asse delle ascisse e il prezzo sull’asse
delle ordinate.
P
O

D
Q
In questa rappresentazione grafica esiste un punto detto punto di equilibrio, ovvero quello dove
domanda e offerta si intersecano. Qui, il punto di equilibrio corrisponde ad una determinata
quantità di equilibrio e anche al corrispondete prezzo di equilibrio. Quindi noi gestiremo il
problema della scarsità delle risorse sostanzialmente sintetizzando questa scarsità delle risorse in
queste due funzioni e vedremo qual è l’equilibrio, ovvero il punto che emerge dall’interazione tra
domanda e offerta e rispetto al quale nessuno ha l’incentivo a spostarsi.

L’economia si distingue tra Microeconomia e Macroeconomia.


- In microeconomia comprenderemo come gli individui decidono di scegliere il loro paniere
ottimo (quello che si ottiene dalla tangenza tra la linea di bilancio e una curva di
indifferenza) e vedremo la scelta dei singoli consumatori presi singolarmente, piuttosto
che la scelta del produttore e quindi la singola impresa che opera in un determinato
mercato.
- Con macroeconomia ci si occupa dell’analisi del sistema economico nel suo complesso,
ovvero l’analisi degli obbiettivi macroeconomici, tra cui vi è lo scopo principale di garantire
la crescita economica. Per calcolare questa crescita economica si utilizza un indice
particolare detto PIL, ovvero il tasso di crescita del PIL, una variazione percentuale non
costante nel tempo. Graficamente devo analizzare cosa succede al PIL in un lasso di tempo.
Graficamente come risultato avremo una retta sinusoidale che rappresenterà un ciclo
economico, quindi sono presenti dei momenti di rallentamento (quando vado verso il
basso), recessione (quando sono in continua diminuzione), ripresa (quando la curva inizia a
risalire) e in pezzo di espansione (quando sono nella parte crescente della curva).

PIL

Una parte della macroeconomia si occuperà di far crescere il PIL tenendo a bada due fattori
principali:
- Inflazione: l’aumento generalizzato del livello dei prezzi;
- Disoccupazione: una parte della forza lavoro che non entra nel mercato del lavoro;

Per riuscire a capire i processi di scelta dei consumatori, imprese e dell’operatore pubblico, è
necessario utilizzare alcuni concetti tipici dell’economia.
- concetto di costo-opportunità: la rinuncia alla migliore alternativa possibile, riuscendo ad
individuare i:
o costi espliciti: riuscendo ad individuare il denaro a cui si rinuncia effettuando una
determinata scelta, quindi riesco ad associare un ammontare monetario;
o costi impliciti: che indicano il valore a cui si rinuncia senza fare nessun pagamento;
- concetto di scelta razionale: un modo per riuscire a capire come fanno a comportarsi le
persone, quindi il metodo che ci permette di identificare il procedimento di scelta razionale
degli individui, sapendo individuare e confrontare costi e benefici;
- concetto di costi e benefici marginali: quando ogni unità aggiuntiva di un'attività ha
un costo superiore alla precedente unità e il beneficio è aggiuntivo derivante
dall'intraprendere un’unità addizionale dell'attività, e da qui distinguiamo il:
o valori totali: quanto si spende per qualcosa, quindi si guarda l’ammontare totale di
spesa, costi, ricavi totali ecc.;
o valori marginali: il costo i più (costo addizionale), quindi quanto varia il costo o
beneficio nel compiere una scelta;

Un altro concetto è quello di ceteris paribus, compreso nella procedura di statica comparata,
quindi tutte le volte che si analizza un fenomeno si impara a cambiare alcuni elementi tenendo
costante tutto il resto.

Dobbiamo tener presente anche la famosa FPP, ovvero la frontiera delle possibilità di produzione
che indica le diverse combinazioni di beni o servizi che si possono produrre con le risorse e la
tecnologia a disposizione e in modo efficiente.
Lezione 3
5.10

Frontiera delle possibilità di produzione FPP, input utilizzati per produrre un determinato output.

Supponiamo si producano solo cibo (C) e vestiti (V), come possiamo rappresentare la FPP?

Dobbiamo intanto definire lo spazio con un asse cartesiano, mettiamo V sulle ascisse (x) e C sulle
ordinate (y), indichiamo un punto d’intersezione con x e chiamiamolo A (1000), questo
rappresenterà la quantità massima di quel bene se dell’altro ne produco 0 (in quanto è
intersezione con asse x). Possiamo fare lo stesso con l’asse y, ad ex punto F (500) che interseca y,
cioè la massima quantità di vestiti che si possono produrre se di cibo produco 0.
Uniamo i due punti in modo non lineare e otteniamo la nostra FPP, una funzione concava cioè
significa che per produrre molto un bene devo rinunciare all’altro bene. Infatti, in B produco meno
di 1000 di cibo, ma più di 0 di vestiti.

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