TECNICA

anno 63 - n. 1 gennaio 2012

MOLITORIA sili - molini - mangimifici - pastifici

ISSN0040-1862

CHIRIOTTI EDITORI
10064 PINEROLO - ITALIA - Tel. 0121393127 - Fax 0121794480 - e-mail: info@chiriottieditori.it
Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma 1 DCB TO - n. 1 2012 - IP
mangimi

Il MANGANESE
nell’ALIMENTAZIONE
ANIMALE:
monitoraggio regionale
Manganese in animal nutrition: regional monitoring
in feedstuff

Parole chiave: mangimi, manganese, FAAS

Keywords: feeds, manganese, FAAS

Paolo Palmegiano* - Paola Brizio - Filippo Fioravanti - Matteo Pellegrino

Stefania Gavinelli - R enata Tarasco - Alessandro Benedetto
Stefania Squadrone - Maria Cesarina Abete
Centro di Referenza Nazionale per la Sorveglianza ed il Controllo degli Alimenti per Animali - Istituto Zoopro-
filattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta - Via Bologna 148 - 10154 Torino - Italia

*paolo.palmegiano@izsto.it

30 - Tecnica Molitoria - gennaio 2012


SOMMARIO
Il manganese riveste un ruolo cruciale in vari pro-
cessi enzimatici; la sua tossicità è tuttavia forte-
mente condizionata dalla biodisponibilità. Effetti
collaterali alla sua assunzione possono verificarsi
se assunto in concentrazioni superiori al massimo
livello tollerato. Il C.Re.A.A. – Centro di Referen-
za Nazionale per la Sorveglianza e il Controllo
degli Alimenti per gli Animali – ha modificato
il metodo ufficiale presentato nel Regolamento
152/2009 ed ha organizzato con la Regione Pie-
monte un monitoraggio dei livelli di manganese
in mangimi e premiscele. Il laboratorio ha analiz-
zato 57 campioni risultati negativi.
Come detto, la concentrazione dell’oligoelemento
è controllata a livello regionale dal Piemonte, ma
il suo ingresso come additivo nel mercato interna-
zionale e le possibili controindicazioni ad un suo
eccessivo apporto consiglierebbero una sua intro-
duzione nei pannelli di controllo nazionali.
ABSTRACT
Manganese takes part in many enzymatic proces-
ses and its toxic dose depends on its bioavailabili-
ty. If assumption exceeds the maximum tolerance
level, adverse effects could occur. C.Re.A.A. – Na-
tional Reference Centre for the Surveillance and
Monitoring of Animal Feed – modified the official
method described in Regulation 152/2009 and
organized with Piedmont Region a monitoring
of manganese levels in feedingstuffs and premi-
xtures. The laboratory analysed 57 samples that
resulted negatives. As mentioned, currently man-
ganese levels are checked by the Piedmont Region,
but its entry as an additive in the international
market and its adverse effects should suggest also
a national monitoring.
MANGIMI
INTRODUZIONE
Il Manganese, nei suoi vari stati di ossida-
zione, è uno degli elementi più ricorrenti
nella crosta terrestre, dove lo si può tro-
vare principalmente sotto forma di piro-
lusite (MnO2) ed in quantità inferiore co-
me rodocrosite (MnCO3). I giacimenti più
ricchi di questo metallo si trovano in Sud
Africa, Russia, Ucraina, Georgia, Gabon ed
Australia. I suoi usi in ambito industriale
spaziano dalla siderurgia alla produzione
di leghe con alluminio, magnesio, cobalto
e rame, all’industria chimica delle vernici.
Non ultimo trova largo impiego come ferti-
lizzante, ossidante e disinfettante. L’ambi-
to principale di utilizzo è, tuttavia, rappre-
sentato dalla produzione di acciaio inox a
basso costo.
L’attività industriale ed il consumo di com-
bustibili fossili incrementano il rilascio di
questo elemento nell’ambiente: la contami-
nazione può interessare acque superficiali,
sotterranee e reflue, mentre attraverso l’uti-
lizzo come fertilizzante può raggiungere il
suolo.
IL MANGANESE
NELL’ALIMENTAZIONE ANIMALE
Dal punto di vista biologico, il manganese è
un elemento essenziale per tutte le specie vi-
venti; alcuni organismi, quali diatomee, mol-
luschi e spugne, possono accumularlo e può
depositarsi nei tessuti di pesci e mammiferi,
fino a raggiungere rispettivamente concen-
trazioni pari a 3 e 5 ppm, nonostante i livelli
basali siano di circa 1 ppm.
Per quanto concerne il suo impatto sul-
la salute, è fra gli oligoelementi essenziali
tossici; ciò significa che è necessario per la
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MANGIMI
sopravvivenza, ma quando i quantitativi
eccedono quelli raccomandati esso diventa
tossico.
In ambito zoologico, esso è un componen-
te fondamentale di oltre trentasei enzimi
coinvolti nel metabolismo di carboidrati,
proteine e grassi (Jiang et al., 2007). Se un
animale assumesse quantitativi troppo bas-
si di manganese rispetto al suo fabbisogno
potrebbe incorrere in problemi di svilup-
po, di deformazione ossea e di riproduzio-
ne (Zatta et al., 2003). Per alcune specie la
dose letale è tuttavia relativamente bassa,
comportando poche possibilità di soprav-
vivenza anche qualora la quantità assunta
eccedesse di poco la razione essenziale. A tal
proposito è doveroso ricordare che la dose
tossica di manganese varia in base alla sua
composizione chimica e pertanto è fun-
zione della biodisponibilità dell’elemento
stesso (La Pera e Dugo, 2005); ad esempio
il permanganato di potassio presenta una
LD50 per i topi di 380 mg/kg, mentre per
l’acetato di manganese questa raggiunge gli
837 mg/kg. Gli effetti tossici più frequenti
dovuti all’eccessivo apporto di questo me-
tallo nella dieta riguardano disturbi a livel-
lo polmonare, epatico e vascolare, abbassa-
menti della pressione sanguigna, difficoltà
di sviluppo fetale e danni celebrali. Nume-
rosi studi in laboratorio condotti su cavie
hanno, inoltre, evidenziato una correlazio-
ne tra un eccessivo apporto di manganese e
l’insorgenza di tumori, mutazioni genetiche
e teratogenicità.
Il Regolamento 1334/2003/CE disciplina i te-
nori massimi di oligoelementi usati come ad-
ditivi consentiti per le diverse specie animali
e li esprime in mg/kg di mangime completo;
nel caso del manganese essi sono fissati a 100
mg/kg per i pesci e a 150 mg/kg per tutte le
altre specie.
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IL MONITORAGGIO
Il C.Re.A.A, in qualità di Centro di Referenza
Nazionale per la Sorveglianza e il Controllo
degli Alimenti per gli Animali, nel corso del
2010 ha organizzato, in collaborazione con la
Regione Piemonte, un monitoraggio per ve-
rificare il non superamento dei limiti previsti
dalla legge (Reg. 1334/2003/CE) e la confor-
mità tra i valori dichiarati in cartellino e quel-
li effettivamente reperiti in laboratorio.
A tale scopo sono stati prelevati 57 campio-
ni destinati a volatili da cortile e suini, com-
prendenti mangimi completi, complementa-
ri, premiscele, mangimi aziendali e completi
medicati.
Metodo analitico
Il metodo analitico utilizzato per la determi-
nazione del manganese rappresenta un ade-
guamento del metodo ufficiale riportato nel
Regolamento 152/2009/CE.
La quantificazione del metallo viene effettuata
mediante spettrofotometria di assorbimento
atomico con atomizzazione in fiamma aria-
acetilene (FAAS) (Araujo Rennan et al., 2007) al-
la lunghezza d’onda di 279,5 nm, previa mine-
ralizzazione del campione con acido nitrico (7
mL), acido fluoridrico (0,7 mL) e acido cloridri-
co (2 mL) concentrati e perossido di idrogeno
al 30% v/v (1,5 mL). Il metodo è stato validato
in accordo al Regolamento 882/2004/CE e per-
tanto sono stati valutati i seguenti parametri:
a) esattezza;
b) applicabilità (matrice e gamma di concen-
trazione);
c) limite di rilevazione;
d) limite di determinazione;
e) precisione;
f) ripetibilità;
g) riproducibilità;

h) recupero;
i) selettività;
j) sensibilità;
k) linearità;
l) incertezza delle misurazioni.
I Risultati
Dei 57 mangimi prelevati, 45 erano destinati
a volatili da cortile e 12 a suini.
Le figg. 1 e 2 rappresentano, per ciascuna spe-
cie target, i confronti tra i valori dichiarati in
cartellino e i valori ottenuti in laboratorio per
ciascun campione.
I valori ottenuti per i mangimi complemen-
Fig. 1 - Presenza di manganese nei mangimi per volatili da cortile (mangimi completi, aziendali, complementari,
materie prime, premiscele).
MANGIMI
tari sono stati corretti per il fattore di dilu-
izione specificato dalla ditta produttrice sul
cartellino.
Osservando la fig. 1 relativa ai mangimi per
volatili da cortile, apparentemente un unico
campione risulta essere positivo, presentan-
do un valore di manganese pari a 173 mg/kg.
Tuttavia, in analogia a quanto indicato dallo
stesso Reg. 152/2009/CE per le sostanze in-
desiderabili, un campione si considera non
conforme se, sottratta l’incertezza di misura,
il valore è ancora superiore al limite di legge.
Nel nostro caso l’incertezza stimata in fase di
validazione è pari al 14% e pertanto il cam-
pione risulta essere sotto il limite di legge di
150 mg/kg.
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MANGIMI
Fig. 2 - Presenza di manganese nei mangimi per suini (mangimi completi, complementari, aziendali, premiscele).
IL NUOVO REGOLAMENTO
I valori ottenuti in laboratorio sono stati
quindi esaminati alla luce del nuovo Regola-
mento (UE) 939/2010; quest’ultimo, all’Alle-
gato IV parte B, detta le tolleranze da appli-
care in base ai tenori di additivi dichiarati; il
paragrafo 2 cita “Ove un tenore minimo e/o
massimo di un additivo in un mangime sia
fissato nel relativo atto di autorizzazione per
tale additivo per mangimi, le tolleranze tec-
niche di cui al punto 1 si applicano soltanto
al di sopra di un tenore minimo o al di sotto
di un tenore massimo, a seconda dei casi”,
mentre il paragrafo 3 cita “Fintantoché non
si oltrepassa il tenore massimo fissato per
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ogni additivo per mangimi, la variazione ri-
spetto al tenore dichiarato può arrivare fino
al triplo della relativa tolleranza stabilita al
paragrafo 2”.
In base alle direttive date dal nuovo rego-
lamento permangono alcune perplessità
sull’interpretazione dei risultati; nel caso in
cui il tenore dichiarato sia 0,12% dei casi ana-
lizzati, e, come nel nostro caso, il laboratorio
rilevi concentrazioni di additivo anche con-
siderevoli (ad esempio 127,6 mg/kg) ma non
superiori al limite massimo fissato per legge,
non è chiarito il comportamento da adottare
con il campione, ossia se esso debba ritenersi
non conforme per la discrepanza tra quanto
dichiarato in etichetta e quanto rilevato o se

tale divario sia da attribuirsi esclusivamen-
te al contributo dato dalle materie prime
componenti il mangime. Inoltre, seppure sia
molto ampio il margine ammesso per le dif-
formità tra valore dichiarato e ottenuto, il 7%
dei campioni risulta non conforme poiché il
valore trovato è inferiore al valore soglia per
la tolleranza ammessa; nel 4% dei casi, invece,
l’esito sarebbe non conforme perché il valo-
re trovato supera il valore massimo tollerato,
pur essendo minore del tenore massimo con-
sentito.
CONCLUSIONI
Da quanto menzionato si può evincere come,
nonostante una normativa sufficientemente
cautelativa nei confronti del range di tolle-
ranza ammesso per ciascun additivo, nume-
rosi siano i casi di non conformità che occor-
rerebbe segnalare.
Attualmente il manganese è inserito nella
programmazione extrapiano del piano ali-
mentazione animale della Regione Piemonte,
ma la sua introduzione come additivo e le
conseguenze dovute ad un eccessivo apporto
MANGIMI
di questo oligoelemento nella dieta, anche a
fronte delle discordanze emerse in questo
studio preliminare, ne renderebbero consi-
gliabile un monitoraggio continuo anche a
livello nazionale.
BIBLIOGRAFIA
Araujo Rennan G.O., de S. Dias Fábio, Macedo Samuel M.,
Dos Santos Walter N.L., Ferreira Sérgio L.C.. “Method
development for the determination of manganese in
wheat flour by slurry sampling flame atomic absorp-
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of smelting workers: Search for biomarkers of manga-
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La Pera L., Dugo G. “Determinazione di metalli pesanti negli
alimenti e nell’ambiente”. Chirotti Editori, pp. 257, 2005.
Regolamento (UE) 939/2010 della Commissione del 20
ottobre 2010 che modifica l’allegato IV del Regolamen-
to (CE) n. 767/2009 per quanto concerne le tolleranze
ammesse per l’etichettatura riguardante la composi-
zione delle materie prime per mangimi o dei mangimi
composti di cui all’Articolo 11, paragrafo 5.
Zatta P., Lucchini R., Van Rensburg S.J., Taylor A. “The
role of metals in neurodegenerative processes: alumi-
num, manganese and zinc”. Brain Research Bullettin,
62:15-28, 2003.
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