Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Con il termine biomassa si indica generalmente un insieme di organismi animali o vegetali presenti in
una certa quantità in un dato ambiente come quello acquatico o terrestre.
2. Il bioetanolo è un alcool denaturato che, durante la combustione, non emette fumi tossici né diossine.
Infatti, questo liquido è prodotto dalla fermentazione di biomasse derivanti da rifiuti di tipo esclusivamente
vegetale. Il biocamino è completamente ecosostenibile, perfetto per chi ama prendersi cura dell'ambiente!
Il biodiesel è prodotto da un mix sempre più diversificato di risorse come olio da cucina riciclato, olio di
soia e grassi animali, il biodiesel è un sostituto del diesel rinnovabile a combustione pulita che può essere
utilizzato nei motori diesel esistenti senza modifiche. È il primo biocarburante avanzato prodotto
internamente e disponibile in commercio della nazione.
-riducono l’impronta ecologica umana riutilizzando quello che sarebbe diventato rifiuto organico (a facile
smaltimento ma in questo modo riutilizzato)
La Centrale termoelettrica a carbone è un impianto dove si brucia questo combustibile, per produrre energia
elettrica. Una centrale è formata da quattro moduli, cioè da quattro unità uguali disposte una affianco all'altra.
La caldaia: ove si genera il vapore e dove parte il percorso; é un edificio metallico alto circa 50 metri, in
cui si trovano molti fasci di tubi che si snodano a serpentina.
il percorso dei fumi: è diviso in tre pere maxi-filtri, che abbattono gli agenti inquinanti.
la sala macchine: è l'edificio dove si trova il grande macchinario rotante che produce l'energia elettrica;
i fumi che escono dalla caldaia non vanno alla ciminiera, ma seguono il percorso dei filtri di depurazione.
6. Energia da combustibili fossili: centrale termoelettrica a diese:
Una centrale termoelettrica sfrutta il calore generato dalla combustione di combustibili fossili (metano, carbone,
oli combustibili) per produrre energia elettrica.
Il combustibile viene utilizzato per attivare un bruciatore posto sotto una caldaia. In quest’ultima scorre l’acqua,
che riscaldandosi (energia termica) nei tubi a serpentina si trasforma in vapore surriscaldato (a circa 540 gradi)
La pressione (energia cinetica) generando fa ruotare le pale di una turbina (energia meccanica). Questa è composta
da 3 unità operanti a bassa, media e alta pressione, che per mezzo della rotazione delle pale e quella conseguente
dell’albero ove sono state fissate, attivano l’alternatore o la dinamo che servono per trasformare l’energia
meccanica in elettrica.
7. Produttività e inquinamento
Carbone e oli combustibili mantengono un alto rapporto capacit-rendimento del 70%, una centrale di grandi
dimensioni è capace di muovere turbine da 660 MW e quindi può produrre 2700 MWh ma causa anche un forte
inquinamento di 33o g per kW di CO2 e altre polveri sottili nocive, tant’è che i fumi vanno filtrati per essere
denitrificati e desolforizzati per abbattere le particelle solide e l’anidride solforosa, anche se non basta per ripulirli
del tutto.
Una centrale elettrica a gas è un impianto in grado di generare energia elettrica utilizzando come fonte
energetica il gas naturale. Le centrali elettriche a gas si diffusero nella seconda metà del Novecento per
affiancare quelle a carbone e a olio nella produzione di energia elettrica. Esistono diversi tipi di centrali
elettriche a gas e tecnologie di sfruttamento, ma il principio è sempre quello di scaldare una caldaia,
generare calore e muovere turbine con la pressione.