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IL MARKETING
MANAGEMENT
Prof.ssa Matilde Milanesi
A.A. 2020-2021
IL CONCETTO DI MARKETING
Il marketing è il processo di pianificazione ed esecuzione delle attività di
ideazione, attribuzione di prezzo, promozione e distribuzione di idee,
prodotti e servizi, allo scopo di generare scambi che soddisfino gli obiettivi
di individui ed organizzazioni (A.M.A., 1985)
A. B.
creare e trasferire creare valore per la
valore per i suoi clienti stessa impresa (in
(attuali e potenziali) termini di redditività e
competitività)
• Multidimensionale
• Soggettivo
• Differenziale
• Percettivo
• Sperimentato
LA CREAZIONE DI VALORE
PERCEPITO SPERIMENTATO
• I comportamenti e gli
VALORE PER IL CLIENTE
atteggiamenti dei
consumatori dipendono =
dalle percezioni che essi • Il valore per il cliente di valore differenziale
hanno delle alternative a uno specifico output percepito dai clienti
loro offerte. (bene e/o servizio) può potenziali
•Le attività di marketing modificarsi (accrescersi o e
sono finalizzate a ridursi), a seguito
dell’esperienza di valore differenziale
selezionare e comunicare
gli elementi in grado di acquisto e di consumo. percepito e sperimentato
suscitare e conservare la Rilevanza alle analisi di dai clienti attuali a cui una
percezione del valore dei «customer satisfaction» specifica impresa rivolge
propri output da parte dei l’offerta di un proprio
suoi clienti (attuali e
output (bene e/o servizio).
potenziali).
LA CREAZIONE DI VALORE
VALORE DI SCAMBIO
=
prezzo netto di cessione di uno specifico output da parte di una
specifica impresa
VALORE COSTO
=
valore monetario degli input (acquisiti da terzi ed interni all’impresa)
impiegati per realizzare e commercializzare gli output.
A. B. C. soddisfazione
del cliente =
Valore per il Valore «Valore-costo»
A.1 – A.2
cliente scambio • Valore
• differenza fra • Prezzo netto di monetario degli
«beneficio» cessione input impiegati soddisfazione
(A.1) e dell’output dell’impresa =
«sacrificio» B–C
(A.2)
LA CREAZIONE DI VALORE
1950-1965
Orientamento alle vendite
Prima e Seconda
Guerra Mondiale
Orientamento alla
produzione e al Grado di
prodotto maturità del
mercato
EVOLUZIONE DELLA DISCIPLINA
LE ORIGINI: Prima e Seconda Guerra Mondiale
SCENARIO
Domanda: bisogni primari, omogenei [bisogni stabili e conosciuti;
importanza attribuita al prezzo]
GLI STUDI DI
MARKETING:
Prime formulazioni Modelli interpretativi
del concetto di dei comportamenti di
marketing (Drucker, consumo (Maslow) e
1954; Keith, 1960; metodologie per le
Levitt, 1960) ricerche di mercato
SCENARIO
Domanda: saturazione; segmentazione; maggiore capacità di valutazione;
centralità del cliente e dei suoi bisogni
Sviluppo di nuovi concetti e metodologie per adeguare le politiche di marketing delle impresa ai
cambiamenti intervenuti nell’ambiente competitivo.
- Cambiamenti nelle aspettative e nei comportamenti dei consumatori
- Lo sviluppo e la diffusione delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione
- Il maggior potere contrattuale della GDO
- La crescente pressione competitiva
- I mutamenti nei processi produttivi
EVOLUZIONE ED ORIENTAMENTI
ORIENTAMENTO AL MERCATO
≠
ORIENTAMENTO ALLA PRODUZIONE
ORIENTAMENTO AL PRODOTTO
ORIENTAMENTO ALLE VENDITE
EVOLUZIONE ED ORIENTAMENTI
Intensità della
concorrenza Orientamento al mercato
(Marketing integrato)
Orientamento al
prodotto
Orientamento alla
produzione
(Marketing passivo) Grado di maturità
del mercato
Domanda > Offerta Domanda=Offerta Offerta>Domanda
EVOLUZIONE ED ORIENTAMENTI
Concetto: si basa sul presupposto che «i consumatori preferiscono i prodotti molto diffusi ed
a basso costo. Le imprese mirano così a conseguire un’elevata efficienza produttiva ed a
realizzare un processo di distribuzione capillare dei prodotti» (Kotler, 1986, p.21).
- Ampio mercato potenziale, offerta scarsa, domanda che richiede prodotti di prima
necessità e a basso prezzo.
ORIENTAMENTO AL PRODOTTO
Concetto: Si punta alle innovazioni tecnico-funzionali dei prodotti. Esso si basa sul
presupposto che i consumatori preferiscono quei prodotti che offrono un elevato livello di
qualità e di prestazioni e sono disposti a pagare un maggior prezzo per le caratteristiche
differenziali.
Concetto. Si basa sul presupposto che i consumatori, liberi di decidere, non acquisteranno in
misura adeguata alle esigenze dell’impresa; per cui si impongono interventi aggressivi sul
mercato con azioni promozionali e di vendita.
- Crisi del precedente modello, crescita della capacità produttiva delle imprese
(produzione di massa)
ORIENTAMENTO AL MERCATO
ORIENTAMENTO AL MERCATO
Keith (1960, «The Marketing Revolution», Journal of Marketing) «L’impresa non può restare il
centro del mondo degli affari, in quanto il consumatore e la sua soddisfazione sono il vero
centro ed il marketing deve diventare la funzione motivante per l’impresa nel suo insieme»
Levitt (1960, «Marketing Myopia», Harvard Business Review) «E’ vitale l’idea che l’industria
sia un processo di soddisfazione dei clienti, non un processo di produzione di beni»
LE DIMENSIONI DEL MARKETING
Nelle imprese orientate al mercato, il marketing crea valore per il cliente attraverso
tre dimensioni costituenti:
A. DIMENSIONE IDEOLOGICA
La filosofia di marketing si basa sulla “teoria delle scelte individuali fondata sul principio
della sovranità dell’acquirente” (Lambin, 2004), per cui la soddisfazione dei bisogni
dell’acquirente nel rispetto dei valori della società diventa l’obiettivo primario
dell’attività di marketing
LE DIMENSIONI DEL MARKETING
B. DIMENSIONE DI ANALISI
Tre sono le aree di analisi che il marketing strategico deve monitorare
sistematicamente e con continuità:
l’ambiente di marketing
i consumatori
la concorrenza
LE DIMENSIONI DEL MARKETING
Analisi (a) delle variabili del macroambiente e (b) dei bisogni-
comportamento di acquisto e di consumo
C. DIMENSIONE DI AZIONE
Controllo di
efficacia
Articolazione e
gestione delle
Determinazione politiche di
della strategia mercato
Analisi delle da adottare nei (marketing mix)
aspettative, confronti del
della domanda mercato di
e della sbocco
concorrenza
L’ORIENTAMENTO AL MERCATO: UN
ESEMPIO
I PASSO LOGICO: L’analisi delle aspettative evidenzia che larga parte degli utilizzatori potenziali italiani presenta uno
Analisi delle aspettative «stile di consumo» caratterizzato da: ricerca dell’efficacia del prodotto, esigenze di carattere ecologico,
della domanda e della ricerca di una semplificazione delle modalità d’uso.
concorrenza
L’analisi della domanda intermedia evidenzia che la grande distribuzione sconti e promozioni anche alle
grandi marche, comportando riduzioni della redditività dei produttori
II PASSO LOGICO: • Target: donne con «stili di consumo» sopra richiamati.
Determinazione della
strategia da adottare • Benefici: semplicità dell’operazione di lavaggio, connotazioni ecologiche positive
nei confronti del
mercato di sbocco • Posizionamento: esclusivo (i diretti concorrenti non hanno prodotti simili e impiegheranno del
tempo per rendere disponibili prodotti simili).
III PASSO LOGICO: Marketing mix basato su innovazione di prodotto (importanti scelte di comunicazione - scelta dei media
Articolazione e e contenuti - e distribuzione - accordi di trade marketing)
gestione delle politiche
di marketing
IV PASSO LOGICO: Dopo un anno dal lancio viene effettuato un consuntivo dei capillari controlli via via svolti risultati
Controllo di efficacia positivi in termini di quota di mercato e redditività, aumento della customer satisfaction.
IL PROCESSO DI CREAZIONE DEL VALORE
Implicano:
• Ricerche sia sui fattori che influiscono sulla formazione delle aspettative dei consumatori
nei campi di interesse dell’impresa e sugli altri elementi dell’ambiente generale che
possono influire sulla domanda, nonché sulla consistenza e sulla dinamica di quest’ultima.
• Analisi dell’ambiente competitivo, con particolare riferimento alla comparazione dei punti
di forza e di debolezza dell’impresa rispetto a quelli dei suoi più diretti concorrenti.
• Valutazioni delle capacità distintive di cui l’impresa dispone ed anche delle capacità
distintive di cui l’impresa può avvalersi con relazioni cooperative con altre imprese (specie
fornitori e distributori).
IL PROCESSO DI CREAZIONE DEL VALORE
La progettazione del valore verte sull’elaborazione della cosiddetta “value proposition” che
esprime sinteticamente gli elementi con i quali l’offerta di valore può essere percepita come
migliore rispetto a quella dei concorrenti dal mercato-obiettivo a cui l’impresa si rivolge e, al
tempo stesso, all’interno dell’impresa, è in grado di valorizzare pienamente le capacità
distintive disponibili e acquisibili.
IL PROCESSO DI CREAZIONE DEL VALORE
Il PROBLEMA di fondo di questa fase è come valorizzare tutte le risorse mobilitabili per
accrescere la capacità di creare in modo efficiente valore per il cliente e per la stessa impresa.
IL PROCESSO DI CREAZIONE DEL VALORE
• Strategie competitive e
cooperative
• Approccio proattivo ai
mercati
IL PROCESSO DI CREAZIONE DEL VALORE
Questa fase del processo è essenziale per trarre tempestive indicazioni sulle sue esigenze di
miglioramento e/o di disporre di indicazioni mirate sugli elementi che hanno causato risultati
negativi o inferiori a quelli attesi (redditività, soddisfazione del cliente), allo scopo, se
possibile, di introdurre cambiamenti, anche drastici del proprio modo di procedere.
• RICERCA DI COERENZA tra le iniziative delle varie aree dell’organizzazione impegnate in attività di rilievo per il
marketing (coordinamento inter-funzionale)
• RICERCA DI COERENZA tra le iniziative intraprese con gli attori ai quali l’iniziativa di marketing può orientarsi
ma anche con fornitori di beni e servizi che possono mettere in condizione l’impresa di dare risposta alle
esigenze dei clienti superando il confronto con la concorrenza (coordinamento inter-organizzativo)
IL MARKETING INTEGRATO
GLI ATTORI DEL MERCATO (DIMENSIONE ESTERNA) NELL’ORIENTAMENTO DELLE ATTIVITÀ DI
MARKETING
CLIENTE INTERMEDIO CONCORRENTE
ATTORE FOCALE
CLIENTE FINALE PRESCRITTORE
CONTESTO SOCIO-
ECONOMICO
Sia la prospettiva interna che esterna all’impresa richiedono il raggiungimento di un adeguato
livello di coerenza nelle diverse iniziative di marketing ed implicano un necessario
coordinamento interfunzionale
• Orientamento al cliente finale: dobbiamo soddisfare i bisogni, le esigenze del cliente ovvero
consumatori ed imprese utilizzatrici di beni industriali e di servizi.
• Orientamento al cliente intermedio (distributore): l ’ impresa deve impostare strategie di
marketing relazionale con i distributori, impostare nei loro confronti un marketing specifico (trade
marketing) per garantirsi lo sbocco come reazione allo sviluppo delle marche del distributore
(private label)
• Orientamento alla concorrenza: comporta la messa a punto di un sistema di controllo dei
concorrenti più pericolosi. Obiettivo primario è la differenziazione rispetto alla concorrenza ed il
mantenimento-valorizzazione di un vantaggio competitivo.
• Orientamento al prescrittore: coloro che non clienti consumatori o utilizzatori di beni (medici,
farmacisti, installatori, progettisti, esperti diversi, blogger) in grado di definire o orientare la
richiesta degli acquirenti senza essere parte dell’organico della forza vendita.
• Orientamento al contesto socio-economico: le imprese devono valutare i fattori del contesto
economico-sociale, tecnologico, economico e sociale.
IL MARKETING INTEGRATO
Attori focali e decisori di marketing
• Quello manageriale e