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Lezione 5 - 02/03/2021

La scorsa volta abbiamo formalmente definito la misura di probabilità con i 3 assiomi


relativi.
Abbiamo visto una serie di proprietàdi base della misura di probabilità e ci siamo lasciati
con
una proprietà che è il calcolo della probabilità di:
P(A ∪ B) = P(A) + P(B) - P(A ∩ B)
Questo abbiamo dimostrato la scorsa volta.
Sottraggo la intersezione, perché sommando gli insiemi A e B ho sommato due volte la
loro
intersezione (e quindi una volta la tolgo).

Adesso andiamo avanti e introduciamo


Teorema di inclusione/esclusione
Che è una espressione di quello che abbiamo appena visto adesso.
Immaginiamo di avere A 1 , A 2 , … , A n eventi (e quindi sto già considerando ,lo spazio di
probabilità
(�, F, P) e che questi eventi sono elementi della � - algebra F ).
n
P(A 1 ∪ A 2 ∪…∪ A n ) = ∑ P(A i ) -
n n
∑ P(A i ∪ A j ) + ∑ i<j<k P(A i ∩ A j ∩ A k ) +
i<j
i=1 ⏠⏣⏣⏣⏣
devo togliere⏡⏣⏣⏣⏣ ⏢
le intersezioni ⏠⏣⏣⏣⏣⏣ ⏡⏣⏣⏣⏣⏣
aggiungo le probabilità ⏢
inizialmente le prendo a coppie delle intersezioni 3 a 3
sottraggo la probabilità della
intersezione a coppie
Questa sommatoria sono in
realtà due sommatorie:
n n
∑ ∑
i=1 j>i

intersezione fra tutti quanti

+ …+
⏜⏟⏟⏟⏟
⏝⏟⏟⏟⏟

(-1) n+1 P( A 1 ∩ A 2 ∩…∩ A n )
⏠⏣⏣⏣⏣⏣⏣
l'ennesimo termine deve dipendere da⏡⏣⏣⏣⏣⏣⏣ ⏢ siano alternati
n, notare come i segni
Questo è una generalizzazione della formula precedente, e quindi le intersezioni fra gli
eventi
non saranno vuote in generale.
Dimostrazione per induzione
Cioé l'enunciato vale per n e voglio dimostrare che vale anche per n+1.
Per n=2 lo abbiamo già dimostrato, quindi può farci da Base Induttiva.
Hp induttiva: l'enunciato vale per n
Th induttiva: voglio dimostrare che l'enunciato vale n+1.
Cioè voglio calcolare:
n+1
P ⋃ Ai = (1)
i=1

Abbiamo fra le mani solo la ipotesi induttiva, quindi dobbiamo cercare di utilizzarla.
n
=P ⋃ Ai ∪ A n+1 = (2)
i=1 ⏠⏣⏣
⏡⏣⏣

separo l'ultimo
Qui cosa possiamo fare?
Abbiamo due eventi quindi posso usare l'enunciato per n=2
n n
= P ⋃ i=1 A i + P(A n+1 ) - P( ⋃ i=1 A i ∩ A n+1 =
⏠⏣⏣ ⏡⏣⏣ ⏢ ⏠⏣⏣
⏡⏣⏣

probabiltà probabilità del secondo evento ⏠⏣⏣⏣⏣ ⏡⏣⏣⏣⏣
intersezione tra ⏢
i due eventi
primo evento
Adesso nel primo termine, sopra quadrettato, sto praticamente usando la Ipotesi induttiva.
Perciò sostituisco la ipotesi induttiva al suo posto:
n n n
∑ P(Ai ) - ∑ P(Ai ∪ Aj ) + ∑ P(Ai ∩ Aj ∩ Ak ) +…+ (-1) n+1 P(A1 ∩ A2 ∩…∩ An ) +
i=1 i<j i<j<k
n
+ P(A n+1 ) - P ⋃ i=1 A i ∪ A n+1
(3)
⏠⏣⏣⏣⏣⏣⏣ ⏡⏣⏣⏣⏣⏣⏣
il resto semplicemente lo riscrivo ⏢

n
NB prendiamo termine sottolineato in giallo P ⋃ Ai ∪ An+1 ⊛ lo vogliamo scrivere in
i=1
n
una maniera più utilizzabile: ⊛ = P( ⋃ A i ∩ A n+1
i=1 ⏠⏣⏣⏣ ⏡⏣⏣⏣
anziché intersecare ⏢ degli Ai
l'unione
interseca ogni singolo elemento
Ma anche in questo ultimo termine ho una unione di n eventi:
(A 1 ∩ A n+1 ; A 2 ∩ A n+1 ; … A n ∩ A n+1 ), ma allora io posso riapplicare la ipotesi
induttiva
qui.
n n
∑ P(A ∩ An+1 ) - ∑ P((Ai ∩ An+1 ) ∩ (Aj ∩ An+1 )) +
i=1 i<j
n
⊛ =
∑ P((Ai ∩ An+1 ) ∩ (Aj ∩ An+1 ) ∩ (Ak ∩ An+1 )) +…+
i<j<k
+(-1) n+1 P((A 1 ∩ A n+1 ) ∩ (A 2 ∩ A n+1 ) ∩…∩ (A n ∩ A n+1 )) =
Abbiamo perciò preso la nostra ipotesi induttiva e la abbiamo applicato al termine prima
sottolineato.
L'intersezione con A n+1 (sottolineata in arancione) è ridondante e compare moltissime
volte.
Quindi riscriviamo il termine di prima riducendo le intersezioni ridondanti:
basta intersecare una qui similmente a prima
volta solaanziché due eccetera
n n n
= ∑ P(A ∩ A n+1 ) - ∑ P ∑P
⏜⏟⏟⏟⏝⏟⏟⏟
A ∩A ∩A
⏞ + ⏜⏟⏟⏟⏟ ⏝⏟⏟⏟⏟
A ∩A ∩A ∩A
⏞ +…+
i j n+1 i j k n+1
i=1 i<j i<j<k
n+1
+(-1) P(A 1 ∩ A 2 ∩… A n ∩ A n+1 ) (4)
E con questo abbiamo ultima la riscrittura del termine sottolineato in giallo.
Adesso la mettiamo nella epressione (3), facendo attenzione che c'è il segno meno prima
della parte sottolineata, quindi dovrò cambiare tutti i segni.
(quadrettata la parte (4) che andiamo a sostituire in (3))
n+1 n n n
P ⋃ Ai = ∑ P(A i ) - ∑ P(Ai ∪ Aj ) + ∑ P(Ai ∩ Aj ∩ Ak ) +…+
i=1 i=1 i<j i<j<k
n+1
+(-1) P(A 1 ∩ A 2 ∩…∩ A n ) + P(A n+1 ) +
n n n
-∑ P(A i ∩ A n+1 ) + ∑ P(Ai ∩ Aj ∩ An+1 ) - ∑ P(Ai ∩ Aj ∩ Ak ∩ An+1 ) +…+
i=1 i<j i<j<k (5)
così da cambiare
segno anche qui
⏜⏟⏟⏟
⏝⏟⏟⏟

n+2
+(-1) P(A 1 ∩ A 2 ∩… A n ∩ A n+1 )
Ora guardando questa formula possiamo dire che nella parte sottolineata in azzurro la
doppia somma finisce ad n, cosa mi manca? Mi manca il valore di j quando j va fino ad
n+1.
E questa cosa che mi manca è proprio la parte sottolineata in verde.
Quindi quando j ha valore n+1 ho proprio il termine verde.
Quindi i termini del verde sono proprio quelli che mancano per portare il termine azzurro
ad
avere indice n+1.
Stessa cosa succede con il termine viola e quello verdeacqua (portare il termine viola a
n+1).
E così via per tutti i termini, fino al termine giallo e quello rosso.
Notiamo anche i due termini marroni che fanno una cosa simile portando la sommatoria
fino
ad n+1.

L'equazione (5) diventa allora:


n+1 n+1 n+1 n+1
P ⋃ Ai = ∑ P(A i ) - ∑ P(Ai ∪ Aj ) + ∑ P(Ai ∩ Aj ∩ Ak ) +…+
i=1 i=1 i<j i<j<k
che sarebbe
(n+1)+1
⏜⏟⏟⏟
⏝⏟⏟⏟

n+2
+(-1) P(A 1 ∩ A 2 ∩…∩ A n ) QED ⊠
Teorema disuguaglianza di Boole - subadditività

Sia (A n ) n=1 successione di eventi. Allora:
∞ ∞
P ⋃ Ai ⩽ ∑ P(A i )
i=1 i=1

Mentre il teorema di inclusione/esclusione dà un valore esatto, qui invece ci viene dato un


limite superiore, ma in una espressione semplicissima
Dimostrazione
Facciamo la stessa cosa che abbiamo fatto nelle prime lezioni, prendiamo questio evento:

⋃ Ai e lo decompongo in una unione di eventi incompatibili (disgiunti, ad intersezione
i=1
nulla):

⋃ Ai = A1 ∪ A 1C ∩ A 2 ∪ A 1C ∩ A 2C ∩ A 3 ∪ A 1C ∩ A 2C ∩ A 3C ∩ A 4 ∪…
i=1 ⏠⏣⏣⏡⏣⏣

tutto ciò che ⏠⏣⏣⏣⏣ ⏡⏣⏣⏣⏣
continuo ad intersecare tutti⏢
non è in A1 i precedenti con quello nuovo
così assicuro così da ottenere una unione
la intersezione disgiunta senza
nulla perdere elementi

Allora essendo una unione disgiunta posso usare la � - additività:



P ⋃ Ai = A 1 + P A 1C ∩ A 2 + P A 1C ∩ A 2C ∩ A 3 + P A 1C ∩ A 2C ∩ A 3C ∩ A 4 (6)
+…
i=1 ⏠⏣⏣⏣ ⏡⏣⏣⏣
⩽ A2
⏢ ⏠⏣⏣⏣ ⩽⏡A⏣⏣⏣ ⏢ 3
⏠⏣⏣⏣⏣ ⩽⏡
A⏣⏣⏣⏣ ⏢ 4

Il primo termine lo lasciamo così come è, mentre invece, quello in arancione vorrei
confrontarlo con
A2
Siccome A 1C ∩ A 2 è dato dalla intersezione tra A 2 è un altro insieme per cui, al massimo,
rispetto ad A 2 , può perdere elementi, non certo guadagnarne, perciò:
A 1C ∩ A 2 ⊆ A 2
Posso allora scrivere un limite superiore di (6) sostituendo il termine arancione, sfruttando
la
proprietà di monotonia della probabilità.

(6) ⩽ A 1 + P(A 2 ) + P A 1C ∩ A 2C ∩ A 3 + P A 1C ∩ A 2C ∩ A 3C ∩ A 4 +…
Questo discorso lo devo fare per ogni singolo termine di (6):

(6) ⩽ A 1 + P(A 2 ) + P A 3 + P(A 4 ) +… QED ⊠

C'è una cosa che manca che di solito viene detta quando si parla di una funzione.
Quale caratteristica non abbiamo ancora studiato?
Manca la continuità.
Continuità di P
Ricordiamo che la probabilità è definita su F ed ha valori reali:
P:F→R
Quindi in che senso viene definita la continuità?
Alla funzione P vengono consegnati degli insiemi quando lei ci restituisce dei termini reali.
Definizione continuità
Consideriamo uno spazio misurabile (Ω, F) e consideriamo una funzione:
Π:F→R

Diremo che Π è continua se ∀ (A n ) n=1 ⊂ F dotata di limite si ha:
questo viene
applicato ad
un elemento
di F
⏜⏟⏟
⏝⏟⏟
⏞ (7)
lim Π(A n ) = Π lim A n
n → +∞ ⏠⏣⏣ ⏡⏣⏣ ⏢ n → +∞
assume
valore
bn ∈R

Questo scambio deve essere possibile per ogni possibile successione.

Questa definizione non dovrebbe essere completamente chiara, mentre la parte a destra
dell'uguale è chiara perché è una successione di numeri reali.
La parte a sinistra dell'uguale è meno chiara perché abbiamo, nella parte gialla, una
successione di insiemi.
Per risolvere questa non chiarezza dovremo dare una nuova definzione di limite che ci sia
utile nel nostro caso.
1
Definizione successione di insiemi crescente

Consideriamo una successione di insiemi (C n ) n=1
Diremo che (C n ) n è crescente se:
∀i C i ⊂ C i+1
Proviamo a rappresentarlo graficamente:

C1 C2 C3 C4 …

Anche graficamente possiamo vedere come l'insieme si ingrandisce mano mano che
proseguiamo.
Per tale successione
Definizione limite per una successione di insiemi crescente
+∞
lim C n = ⋃ Ci ∈F
n → +∞ n=1
⏠⏣⏣
⏡⏣⏣

questa grandezza ha senso perché i C i (8)
appartengono a F che è chiusa rispetto
alla unione numerabile
Quindi il limite per una successione crescente di insiemi e l'unione di essi.

2
Definizione successione di insiemi decrescente

Consideriamo una successione di insiemi (D n ) n=1 ⊂ F.
Diremo che (D n ) n è decrescente se:
∀i D i ⊃ D i+1
Proviamo a rappresentarlo graficamente:

… D4 D3 D2 D1

Per tale successione:


Definizione limite per una successione di insiemi decrescente
+∞
lim D n = ⋂ Dn ∈F
n → +∞ n=1
⏠⏣⏣⏣ ⏡⏣⏣⏣ ⏢
questa grandezza ha senso perché i D i (9)
appartengono a F che è chiusa rispetto
alla intersezione numerabile
(per le leggi di De Morgan)
Quando faccio questa intersezione tra tutti questi eventi possono arrivare ad un insieme
non
nullo, ma anche all'insieme vuoto.

Però come possiamo vedere la definizione di continuità vale per ogni tipo di successione
di
eventi (cioé di insiemi).
Definizione limite inferiore di una successione di insiemi

Data la succesione di eventi (A n ) n=1 ⊂ F definiamo:
l'elemento appartiene
tutti gli elementi esiste un a tutti gli insiemi a partire
dell'ambiente indice della successione dal quale
⏜⏟⏟⏟
⏝⏟⏟⏟
⏞ ⏜⏟⏟ ⏞ ⏜⏟⏟⏟
⏝⏟⏟ ⏝⏟⏟⏟
⏞⏜⏟⏟
⏝⏟⏟

lim inf A n = �∈Ω / ∃n
⏨ / � ∈ Ak ∀k ⩾ n
⏨ =
n → +∞
⏠⏣⏣⏣⏣⏣⏣⏣⏣⏣ ⏡⏣⏣⏣⏣⏣⏣⏣⏣⏣
il risultato sarà un insieme ⏢
Per cui il mio � apparterrà ad infiniti insiemi A k
Proviamo a discriverlo come operazione sugli A k :
fissato n faccio la
intersezione di tutti
gli insiemi della successione
successivi a k

∞ ⏜⏟⏟⏟⏟
⏝⏟⏟⏟⏟
⏞ (10)
= ⋃ ⋂ A
n=1 k⩾n k
⏠⏣⏣
⏡⏣⏣

uniamo poi per ogni n
cioè lo fisso per tutti i valori
possibili e poi ne faccio la unione

Definizione limite superiore di una successione di insiemi



Data la succesione di eventi (A n ) n=1 ⊂ F definiamo:
per cui �
per ogni insieme esiste un indice appartiene
della successione più avanti a quell'insieme

lim sup A n = � ∈ Ω /
⏜⏟⏟⏟
⏝⏟⏟⏟
∀n
⏞⏜⏟⏟⏟
⏝⏟⏟⏟⏞ ⏜⏟⏟⏟
⏝⏟⏟⏟
∃k ⩾ n / � ∈ A k

=
n → +∞
+∞
= ⋂ ⋃ Ak (11)
n=1 k⩾n
Per cui noi, su di una successione qualsiasi possiamo definire questi due insiemi detti
lim inf e
lim sup
Definizione limite di una successione di insiemi

La successione (A n ) n=1 ammette limite quando:
lim inf A n = lim sup A n = A
n n
E scriveremo:
lim A n = A
n → +∞

Studiando la costruzione di lim inf e lim sup guardare bene la definzione come operazione
insiemistica, riscriviamoci la equazione (10):
prendendo in considerazione
solo questo mi rendo conto
essere un insieme indicizzato
da n, che posso anche rinominare H n
(12)
∞ ⏜⏟⏟⏟⏟⏟
⏝⏟⏟⏟⏟⏟

⋃ ⋂
k⩾n
Ak
n=1

Rimango quindi con una successione di insiemi (H n ) n=1 che è una successione
crescente
perchè all'aumentare di n "parto sempre dopo" e, siccome sto intersecando, vengo ad
intersecare sempre meno insiemi.

Ora che sappiamo che (H n ) n=1 è crescente della equazione (12) mi rimane:

⋃ Hn
n=1
Ma questa unione infinita indicizzata è proprio la definizione di limite di una successione
crescente (cfr equazione (9)).

Similmente se ci riscriviamo la equazione (11):


anche qui se considero
il risultato ottengo una
successione di insiemi che
dipendonso da n che
posso rinominare Fn (13)
+∞ ⏜⏟⏟⏟⏟
⏝⏟⏟⏟⏟

⋂ ⋃
k⩾n
Ak
n=1

Rimango quindi con una successione di insiemi (F n ) n=1 che è una successione
decrescente perché all'aumentare di n "parto sempre dopo" e quindi finisco per unire
sempre meno insiemi e quindi per ottenere un risultato sempre più piccolo.

Ora che sappiamo che (F n ) n=1 è crescente della equazione (13) mi rimane:
+∞
⋂ Fn
n=1
Ma questa intersezione indicizzata è proprio la definizione di limite di una successione
descrescente (cfr equazione (8)).

Perciò adesso nella definzione di continuità di una fuzione su insiemi, la equazione (7),
sia la
parte destra che la parte sinistra hanno perfettamente senso.

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