Sei sulla pagina 1di 4

L’appartenenza a un “gruppo”, di cui

condividere gusti, ideali e mode, è sempre


stato importante per i giovani: è così anche
oggi? In quale misura risulta essenziale non
sentirsi esclusi, emarginati? Parlane in un
articolo pensato per essere pubblicato sul
giornale scolastico.
L'adolescenza è un periodo molto difficile
nella vita di ogni individuo. Spesso nella
società odierna, come anche in passato gli
adolescenti si sentono smarriti e iniziano a
cercare qualcuno che possa capire ciò che
stanno passando e provando. Trovano quindi
rifugio nel gruppo. E’ importante farne parte
perché questo permette loro di scambiare
idee, pareri e interessi con i propri coetanei.
Inoltre permette di non sentirsi esclusi
,infatti, spesso, la conseguenza
dell’esclusione è il bullismo.
Far parte di un gruppo, non è sempre una
cosa positiva. Spesso un ragazzo non riesce a
esprimersi o a far uscire se stesso perché
condizionato da quello che pensa la massa.
Di conseguenza tende a seguire ciò che fanno
gli altri per sentirsi apprezzato. Uno degli
aspetti più frequenti e comuni per cui i
giovani si sentono in soggezione è l’aspetto
fisico. Se questo non rispecchia gli ideali o gli
stereotipi di perfezione(essere alto e forte
fisicamente per i ragazzi e alte e magre per le
ragazze)il soggetto tende a essere escluso e a
sentirsi inferiore. E’ un aspetto molto
importante da non sottovalutare, perché è
ciò che provoca più dolore ai giovani e non, e
secondo i dati questo dolore porta nel
peggiore dei casi l’emarginato al suicidio.
Al giorno d’oggi a condizionare ancor di più i
gruppi è presente anche l’aspetto social.
Solitamente per essere popolari bisogna
avere un certo numero di follower e di like.
Sinceramente non riesco a capire il motivo di
tutto ciò, e a mio modesto parere ciò che
bisogna fare è cercare di parlare ai giovani di
tutto il dolore che l’emarginazione provoca,
spesso infatti alcuni ragazzi giudicano e
parlano senza dare peso a ciò che dicono e
provocano a chi è dall’altra parte. Qualcosa
però negli ultimi anni si è mosso, si sono fatti
alcuni passi avanti. Ad esempio, instagram,
un social molto conosciuto e usato dai
giovani, ha nascosto i like e ha inserito la
possibilità di non far commentare i propri
post. La mentalità dei giovani inizia ad aprirsi
anche grazie ai social e agli influencer che
parlano sempre più di tutto questo mondo.
Non solo gli influencer, ma anche in qualche
modo i cantanti parlano di questi argomenti
nei propri testi.
Uno degli artisti che vorrei citare per tutto
quello che sta facendo e ha fatto per aprire la
mentalità in Italia è Achille Lauro, che con le
sue apparizioni in tv diventa una figura molto
importante per i giovani, una specie di
mentore perché spinge loro a mostrarsi per
ciò che si è e come dice nel brano “Me ne
frego” a non dare peso a ciò che pensano gli
altri.
Apprezzo chi riesce ad andare avanti, e a fare
a meno del giudizio degli altri, perché so
quanta forza ci vuole e a quanto può fare
bene il maturare e capire che non si è
sbagliati come gli altri fanno credere.

Potrebbero piacerti anche