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Salvatore Paladino
Scritti, seminari, preghiere.
A cura del
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Caro lettore,
Fabrizio
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INDICE
Introduzione 9
La Colpa è dell’Ignoranza 13
Scintille dall’Infinito 15
Ipotesi sulla Quarta Dimensione 21
Siddhartha Gautama Buddha 28
Incarnazione, Vita dopo la Morte e Potere di Dio in Noi 32
L’Imitatio Christi di Salvatore Paladino 36
Ricordi ancestrali – La Voce Tonante 40
DNA e pensiero Laterale o Olistico 42
Percorreremo i Sentieri del Tempo 44
Il Cuore dell’Insegnamento di Salvatore Paladino 46
Il Signore Silente 52
Invocazione d’aiuto per chi sta per morire e per i defunti 54
La Montagna Sacra 55
Preghiera Universale 58
Io Sono Salvatore Paladino 60
Atma, Incarnazione dell’Io e Atomi permanenti 61
Corpi Sottili, Io Individuale e Io Spirituale 63
Incarnazione dell’Io, Karma, Personalità e libero arbitrio 68
Gesù et il Cristo 71
Il Dio unico delle Religioni 83
Il Divin Nato, il piccolo Gesù 90
L’Eterno Presente 94
Il Silenzio Interiore 96
L’Eterno Mutante 98
Ipotesi di lavoro per la crescita Animico-Spirituale 100
Manas Solari 104
Nuovi Paradisi 110
PREGHIERE
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INTRODUZIONE
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L ’ultima cosa che l'uomo scopre è se stesso. E' una verità strana,
eppure universale, che la sete umana della conoscenza debba
cominciare da quello che è più lontano e finire con quello che è
più vicino. L'uomo primitivo ha studiato i cieli, ma soltanto l'uomo
moderno comincia a esplorare i misteri della propria Anima.
Moltissimi uomini sono un mistero per se stessi, molti sono perfino
inconsci dell'esistenza del Mistero.
Se noi dovessimo domandare a un uomo comune cosa sia lui -
l'essere umano vivente - che accade quando egli pensa, sente, agisce, e
quale sia la causa della lotta fra il Bene e il Male, che egli pur sente entro
il suo petto, non solo egli non saprebbe rispondere, ma le domande
stesse gli apparirebbero strane e nuove.
Eppure, che cosa è più strano del fatto che un essere umano possa
attraversare la vita, sopportarne le vicissitudini, soffrirne le miserie,
comuni a tutti gli Uomini, goderne i caduchi piaceri, portarne il
perpetuo fardello senza mai chiedersi “Perché?”
Se noi vedessimo un uomo viaggiare con grande incomodo e
numerose difficoltà e, chiestogli dove vada, ci sentissimo rispondere
che questa domanda non gli si è mai affacciata alla mente, lo
riterremmo certamente pazzo.
Eppure, questa è precisamente la condizione della maggioranza degli
uomini nella vita comune. Essi compiono il viaggio dalla vita alla morte,
si arrabattano nel faticoso cammino della vita, e non chiedono mai
perché o al più pongono il problema superficialmente, senza curarsi poi
in realtà di trovare una risposta.
Ma viene per ogni anima, nel suo lungo peregrinare, il momento in
cui la vita diventa impossibile, se non se ne conosce il perché; delusa dal
mondo circostante che non può mai darle una soddisfazione durevole,
essa per un momento desiste dal frenetico inseguimento delle illusioni
e, completamente esausta, si ferma, silenziosa e sola.
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SCINTILLE DALL’INFINITO
LA VERITA’
U omo del Pianeta Terra, apri l'occhio del tuo spirito e preparati
ad accogliere la verità del tempo di tutti i tempi. Mai come in
questo tempo tu hai avuto un concetto così errato di Dio!
A cagione del materialismo di cui sono ammantate tutte le Religioni
della storia umana, tu sei stato sviato dal giusto sentiero delle verità
Eterne e indotto a percorrere i sentieri falsi e bugiardi e tutti cosparsi di
dogmi palesemente meschini.
In conseguenza di ciò, mai come in questo tempo sei stato indotto a
pensare superficialmente che Dio non esista. E invece, uomo e fratello
nostro, non hai riflettuto che non è la fede in Dio che ti manca, ma la
fiducia verso molteplici religioni le quali, in virtù dell’accresciuta
intelligenza che in questo tempo di fine ti si rivela più acuta, appaiono
contraddittorie, meschine e tutte prive dell'immenso respiro dei concetti
che viver devono d'eternità.
Nel nome del Dio che vive in te e attraverso la Sua Sconfinata
Espressione Astrofisica si compiace di manifestarsi ai tuoi sensi,
Vivente ed Eternamente Operante, ascolta:
Chi è Dio?
Dio è la
D. = DIMENSIONE che con assoluta GIUSTIZIA, incondizionato
AMORE e infinita PACE costruisce sui pilastri dell'EQUILIBRIO e
dell'ARMONIA il Suo Eterno divenire. Egli è la Creativa Intelligenza
che compenetra, regge, afflata TUTTO e che vive al di fuori del:
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Perché mi cercate se Io sono in mezzo a voi, giorno per giorno, ora per
ora, minuto per minuto? Perché Mi cercate, dunque, se Io sono stato,
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non molti decenni or sono era considerato dagli scienziati una semplice
e comoda ipotesi di lavoro, rivelava la sua esistenza reale sconvolgendo
tutto quanto sulla materia si fosse sino allora pensato. Le distanze
vertiginose degli abissi interstellari si rivelavano identiche negli abissi
inter-elettronici; l'atomo, l'indivisibile per eccellenza, si palesava fatto di
vuoto, fatto di abissi e di spazi, fatto d’immensità, possibile a
sbriciolarsi e a scindersi, a farsi e a disfarsi, costruito d'energia, di forze
pure, smaterializzato e spiritualizzato in questa nuova vastissima visione
che portava ancora una volta l'uomo, come già la visione
macrocosmica, ad inebriarsi dell'odore e sapore dell'oceano infinito.
Iddio balenava nel misterioso ordine dei moti Celesti come nella
misteriosa intima architettura della materia che, presentandosi ai nostri
limitatissimi sensi sotto aspetti e forme che a noi sembravano così reali
e definite, allo sguardo penetrante delle nuove discipline fisiche
prendevano aspetti spettrali, irreali e incerti come forme pensiero.
Le gelide ebbrezze dell’astrofisica, rivelandoci per spettroscopia la
costituzione chimica dei più lontani soli, ci presentava in pari tempo
questo nostro universo – isola, ricco sì, di miliardi di corpi celesti,
spaziati però l'uno dall'altro, tanto da dimostrare ancora una volta come
non la materia, ma l'energia, la vibrazione, siano l'essenza del mondo.
E il Jeans ci rivela le conclusioni ultime della scienza su
quest’universo di Onde dal quale la materia è bandita come un’irrealtà
che sarebbe ormai d’impaccio alla ricerca scientifica.
Dai lavori dei coniugi Curie sul Radium e i corpi radioattivi,
luminosamente comprovanti l'esistenza e l'architettura dell'atomo,
passo alla visione einsteiniana dell'Universo, considerando in modo
particolare l’evoluzione storico-filosofica della scienza che dal limitato
concetto delle sfere tolemaiche era giunta alla visione di un mondo
infinito, sia nel senso macrocosmico sia microcosmico, riaffermando
così l'essenza spirituale della materia che, disfacendosi sotto lo sguardo
indagatore della scienza, si riduce a un insieme di vibrazioni frenate o
scatenate, guidate ed elaborate da una misteriosa forza che, simile a
potente fiume, scorre viva ed innegabile, armoniosa e onnipresente,
cosciente ed intelligente - nelle grandi linee come nei minimi dettagli -
diretta verso un misterioso scopo. Pur sfuggendo ai deboli sforzi
dell'indagine umana, s’intravede nel movimento evoluzionistico delle
specie dei mondi quella corrente spirituale che fa esclamare al Jeans, a
quell'astronomo e fisico proveniente dalla vecchia scuola materialistica:
“Non vi sarà scienziato che possa trovare Iddio all'oculare del
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dei preti, della loro mostra esteriore di devozione, delle inutili cerimonie
e preghiere.
Come il Buddha rovesciò violentemente le regole e le leggi
tradizionali dei Brahmani, anche Gesù dichiarò guerra aperta ai Farisei
ed agli orgogliosi Sadducei. Quello che il Nazzareno fece come
conseguenza della sua umile origine, il Buddha fece come volontaria
penitenza.
Viaggiò ovunque come mendicante ed ancora, come Gesù, nel corso
della sua vita preferì la compagnia dei Pubblicani e dei peccatori.
Ognuno dei due tendeva ad una riforma sociale come pure religiosa
e, dando un colpo mortale alle vecchie religioni dei rispettivi paesi,
divenne il fondatore di una nuova.
Gesù non insegnò nulla al mondo che non fu insegnato dagli altri
Maestri in epoche antecedenti. Incominciò il suo sermone con precetti
puramente Buddhistici, accettati dagli Esseni (Ossioi, dall'Aramaíco
Mesopotamico "Hese", significa "Santi"; di origine sincretista iraniano
babilonese). L'identificazione corrisponde con i primi Cristiani, chiamati
appunto Santi nel Nuovo Testamento - anche per il fatto che quando
apparvero i primi cristiani con questo nome, sparirono dalla storia gli
Esseni, pur allora tanto numerosi e ben organizzati in tutto il mondo
ellenico. Inoltre, "essenoi" ed "essaioi", come ricorre negli autori
antichi, deriverebbero rispettivamente da "isiho" e "isayo", che nella
lingua Pali significa semplicemente "buddhista", e generalmente
praticati dagli "Orphikoi" o neo platonici.
Gesù cerca di incitare al disprezzo dei beni terreni, all'Amore per
l'umanità, per la povertà e la castità. Benedice i poveri di Spirito, i docili,
gli affamati ed assetati di rettitudine, i misericordiosi e gli amanti della
Pace, come il Buddha, e da poca speranza alle caste altolocate di entrare
nel Regno dei Cieli.
Ogni parola del suo sermone è un'eco dei principi essenziali del
Buddhismo monastico. I dieci comandamenti del Buddha, come si
trovano nell'appendice del "Pratimoksh Asutra" (testo Pali-Burmese),
sono elaborati in pieno da Matteo.
"Per arrivare a Ciò che non si ha, si deve seguire la via in cui nulla si ha; Per
arrivare a Ciò che non si è, si deve seguire la via in cui nulla si è; Per ottenere il
tutto si deve abbandonare tutto”.
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corpo fisico si disgrega non c’è più niente, gli atomi vanno a ricomporsi
con altri atomi, quindi, man mano che si disgregano, vanno a
ricomporsi con altri atomi, che poi si riaggravano con altri corpi sottili;
se il corpo eterico si disgrega, non c’è più niente, l’unica realtà è l’”Io”,
che si trova fuori dalle dimensioni illusorie, che non ha niente a che fare
con i nostri corpi evanescenti e sottili
Nell’etere, tutto quanto succede nel cosmo è registrato; se tu vuoi
rivedere o pensare ai tuoi cari, basta che tu ti concentri e li rivedi come
un film.
Ma in realtà, l’unica cosa che c’è è Dio, e il suo amore e gli altri esseri
che verranno.
Se siamo connessi alla Vita Universale con quello che noi chiamiamo
natura, siamo connessi; se ci sconnettiamo cosa succede? Sofferenze,
malattie e morte.
Gesù cosa diceva? Quello che faccio non lo faccio per mio potere,
ma perché il Padre mio lo vuole, se il Padre mio non volesse, io non
potrei fare questi miracoli.
Se Lui si fosse sconnesso da Dio, nonostante una conoscenza
immensa, non avrebbe potuto fare miracoli.
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Solo Dio può farli, tramite quella Forza Energetica Spirituale che ha
creato e plasmato gli Universi; se noi ci connettiamo, anche se uno è
ammalato, l’attimo in cui si connette “lo stampo eterico” ricostituisce la
parte malata.
Questo perché la goccia separata dal mare non ha la potenza del
mare, ma se è nel mare la ha.
Noi siamo Scintille di Dio, se ci connettiamo alla Fiamma possiamo
fare miracoli e qualsiasi nostra parola diventa Verbo, volere è potere, e
tutto è una creazione mentale; se ci sconnettiamo, non possiamo fare
niente, se ci connettiamo possiamo fare miracoli e qualsiasi nostra
parola diventa Verbo – resusciteremmo pure i morti come faceva Gesù.
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mercanti del Tempio di Dio sono oggi più presenti che mai, forse
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Ora che vedo l’astro lucente del Sole i ricordi si fanno più vivi
e rimembro quei tempi lontani quando felici eravamo in Lui.
Voi nel fare il gran balzo,
vi accorgeste della mia assenza e mi cercaste,
gridando ai quattro angoli dell’Universo il mio “Nome”;
ma io non ero più nella Luce,
già le tenebre avvolgevano il mio corpo di carne.
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P ossiamo dire che le cellule hanno una memoria che in origine era
nelle stringhe che, costituendosi in particelle elementari, ha dato
origine ad aggregazioni quindi a atomi.
Gli atomi, a loro volta, con la loro mente atomica, hanno creato
molecole che si sono aggregate in altre forme più complesse, dando vita
alle cellule, e le cellule hanno fatto lo stesso processo, creando organi e
corpi.
Quindi le cellule all’inizio contenevano un istinto come gli animali, e
noi sapevamo tutto quello che sapevano gli animali, avevamo il
linguaggio primordiale, potevamo comunicare con gli animali e con il
cosmo, con tutti gli universi, perché avevamo l’informazione dello
Spirito Santo, avevamo la stessa informazione della terza espressione
del Padre che ha vivificato e ampliato la materia in scienza e coscienza.
Quindi, tutto quello che è materia in tutte le sue forme viventi e non
viventi, ha tutte informazioni di Dio.
Tutti potrebbero “comunicare” tra loro, ma noi non abbiamo più
l’istinto, la consapevolezza di poter comunicare, perché non
comunichiamo a ben vedere neppure tra noi vicini, o parliamo
addirittura lingue diverse tra nazioni.
Cosa significa? Che ci hanno ammalato, ci hanno plagiato e
modificato dentro, nei circuiti del DNA, affinché in certi momenti
scatti una informazione sbagliata.
Un metodo per cambiare questo tipo di cose è un metodo
semplicissimo, ossia ragionare senza dare nulla di scontato, affrontare
problemi anche in maniera totalmente diversa dal pensare attuale.
Creare quindi un corto circuito che ci svegli e ci stacchi dalla mente
lineare per una mente olistica.
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Ci accorgeremo così che tutto quello che ci hanno detto e scritto sia
nella bibbia sia in qualsiasi tipo di conoscenza e scienza, qualsiasi
teologia, teosofia, filosofia appariranno come tutte cazzate.
Sono tutte stronzate che ci legano alla materia e ci rendono schiavi
di certi personaggi che hanno la conoscenza pura, che hanno la gnosi e
la conoscenza totale.
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PERCORREREMO I SENTIERI DEL TEMPO
si bruceranno.
Perché la frequenza che tu hai raggiunto sarà la stessa del Sole e non
potrai mai bruciarti. E’ qui il problema: le frequenze differenti.
Se ti avvicini ad una superiore, ti distruggerà, ma se tu ti “trasmetti”
e arrivi a quella frequenza, tale da poter paragonarti, connetterti a quella
del sole, il sole non brucerà mai il tuo corpo di luce, perché è luce di
Dio, luce divina, una ghiandola del corpo di Dio.
Tu sentirai una gioia infinita nel tuo corpo emotivo, nell’alto
emotivo che sale verso l’alto, supera il mentale, supera il causale, va
direttamente all’atmico, e Dio si ciberà di noi.
Dio si ciba della nostra gioia, della nostra consapevolezza, del nostro
essere gioioso, perché tutti si nutrono, pure Dio si nutre.
E se noi cominciassimo a comprendere cos’è la nutrizione reale, che
è a disposizione di tutti e di chiunque - perché Dio l’ha resa libera -, noi
non creeremmo tutti questi problemi, ma guarderemmo alla Terra e
diremmo: “Poveretti! Cerchiamo di aiutarli”, per portarli con noi.
La luce e attrattiva e vuole che il male si trasformi in luce per andare
verso Dio; questa è la nostra fine, quella che dovremmo fare:
trasformarci, come fa il baco, e involarsi verso il Sole.
Lì troveremo Angeli, cherubini, serafini, potenze che sono in
preghiera e in meditazione, e tutta la loro frequenza mentale e vibratoria
sarà da noi assimilata, e la connessione che stabiliremo ci permetterà di
diventare uno di loro, discepoli del Manus Solare, cellule endocrine di
Dio.
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1 Luca 17,23
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perché succederà….
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IL SIGNORE SILENTE
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(Serve ad aiutare per il trapasso i nostri cari morti, o anche coloro che sono morti da tempo,
per non essere presi e aggrediti dai predatori astrali - accendere una candela e pronunciare le
parole).
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LA MONTAGNA SACRA
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PREGHIERA UNIVERSALE
Onnipotente Signore,
concedimi un amore intenso e sublime,
che converta col Fuoco la mia Creata in Oro,
e l’acqua in Aria,
fa che il mio fuoco arda come Luce.
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codifica quello che è stato detto, ma tu non ricevi quella parola ma solo
impulsi bio-magnetici o elettro-magnetici.
Quindi dobbiamo comprendere che il corpo fisico è solo uno
strumento che deve palesarsi in questa dimensione, altrimenti l’Io non
potrebbe manifestarsi e prendere le informazioni per cui il corpo fisico
è strumento della nostra coscienza, per essere informata su quello che
accade in questa dimensione.
Proseguendo dobbiamo dire allora: Io ho un corpo emotivo ma io non sono
il mio corpo emotivo; esso è solo uno strumento del Sé che deve servire per
esprimere sentimenti, affetti, la sensibilità.
Io ho un corpo emotivo ma non sono il mio corpo emotivo.
Il nostro corpo psichico è connesso con il corpo fisico, essi sono
un’unica cosa, in base alle informazioni che il corpo psichico può dare
attraverso il cervello fisico e riceve per trasmetterli al corpo emotivo.
Dove risiede il corpo emotivo? Nella dimensione astrale (il corpo
astrale è chiamato anche emotivo). Esso è composto di sette piani
inferiori, quelli più semplici che possono avere pure gli animali, cioè
avere questa emotività e sensibilità; invece i superiori sono quelli che
possono esprimersi quando noi raggiungiamo una vibrazione talmente
forte di emotività, di gioia, di amore, di congiunzione col divino,
cosicché questo corpo emotivo vibra talmente forte che passa sui piani
superiori, ovvero nel corpo mentale.
Quindi abbiamo parlato di corpo fisico, di corpo eterico che ha
anche sette sensi psichici, di corpo emotivo che è il corpo astrale,
quello delle emozioni e della sensibilità che possiedono pure gli animali,
mentre quello che gli animali non possiedono è il corpo mentale
superiore (se le frequenze che noi diamo agli animali sono buone, essi si
evolveranno, se li massacriamo diventeranno demoni, ma non voglio
entrare in questo argomento per ora).
Passiamo al corpo mentale. Io ho una mente ma non sono la mia mente;
essa è solo uno strumento che serve al vero Io per formulare concetti e
ragionamenti, per conoscere e pensare, ma non è l’Io, i pensieri sono
prodotti di questo strumento ma non sono il pensatore, l’Io (il Sé) è il
pensatore.
Anche la mente, dunque, è uno strumento col quale il nostro Io si
manifesta, si palesa per formulare concetti, ragionamenti, per conoscere
e pensare. La mente ha a sua volta sensi fisici e astrali, tutti strumenti
che servono per elaborare i concetti di questo corpo, è come se noi non
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avessimo i cinque sensi fisici: saremmo una pietra, non avremmo punti
di riferimento su cosa dire o pensare.
Quindi, questi sensi fisici sono i mezzi per poter comunicare, vivere,
generare e tante altre cose meravigliose, se noi vivessimo allo stato
naturale. E così per i sensi psichici: hanno sette sensi, tra i quali quelli
della telepatia, della telecinesi, della guarigione e tante altre capacità che
noi potremmo utilizzare.
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GESÙ ET IL CRISTO
“Nel Principio era la Parola, e la Parola era Presso Dio, e la Parola era Dio.”
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Si dice sia nato da una donna vergine; che non conobbe uomo, per
virtù dello Spirito Santo. A questo proposito, analizzando la struttura
somatica del popolo Ebreo, si può constatare che la maggioranza è di
carnagione color terra bruciata, con statura tra il basso ed il normale,
capelli prevalentemente neri. Invece, sia Gesù che David, Mosè, Noè,
Elia Enoch e molti altri illustri tra`profeti, Patriarchi, giudici, Re e
Messia, erano somaticamente differenti.
In prima analisi si potrebbe dire: sono dei mutanti (Iperborei?), e ciò
non sarebbe errato, ma il come, poi, andarono a finire in mezzo al
popolo ebraico per adesso non ci riguarda, perché dobbiamo
innanzitutto chiarire chi era Gesù - problema di non facile soluzione;
quindi, chiarire come venne e come andò via.
Molti di questi mutanti hanno un alone di mistero intorno, anche se
per qualcuno di essi sembra se ne conoscano le origini, il luogo natio ed
i familiari. Quasi sempre, quando la loro missione volge al termine,
vengono, all'improvviso, rapiti da "Dio" e portati in cielo o in luoghi
occulti per mezzo di Carri di fuoco, Turbi o altri oggetti volanti. Di
loro, avvenuto il ratto, non si hanno più notizie, tranne che per Elia e
Mosè i quali, moltissimo tempo dopo la loro dipartita, furono visti
colloquiare con Gesù sul monte Tabor: “Ed ecco, apparvero loro Mosè
ed Elia; che ragionavan con Lui. Ed ecco, una nuvola lucida li adombrò,
ed una voce veniva dalla nuvola, dicendo “Questo è il Mio diletto figliuolo,
ascoltatelo".
E volendo, una volta per tutte, dare un volto più reale a Gesù,
evitando tutte le mistificazioni che per secoli hanno portato questa
grandiosa figura nel crogiuolo dei Miti, facendone un personaggio
leggendario, potremmo, attenendoci strettamente a documenti storici,
dire che era giunto il tempo per una di quelle divine manifestazioni che
avvengono di età in età, per aiutare il genere umano, quando è
necessario un nuovo impulso per vivificare l'evoluzione spirituale
dell'umanità, quando l'alba di una nuova Civiltà sta per sorgere.
E fu così che il grido di dolore e l’anelito di liberazione elevato al
cielo da intere generazioni, giunse alla alte Sfere Spirituali e toccò il
cuore di Dio. E le Gerarchie celesti comunicarono ai pianeti evoluti con
cui erano in contatto trascendentale lo stato d’estrema sofferenza
dell'umanità.
E fu allora che molte Cellule Magnetiche (nuvole lucide), fulgenti di
Luce liberatrice, salparono dal pianeta d’origine e attraverso spazi
stellari giunsero sul nostro pianeta.
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Tabernacolo quella forma pura e dimorò in Essa per tre anni di vita
mortale.
Però, prima Gesù realizzò, come iniziato, il Cristo in Sé, onde
permettere alla diretta coscienza del Padre di manifestarsi in lui,
strumento accordato con la divina Armonia.
Per quanto detto, possiamo trarre conferma dalle parole del rabbino
Zaccheo, fraterno amico di Giuseppe, che, messo in difficoltà dal
piccolo Gesù nell'esporre l'Alfa e l'Omega, così s'esprime: “Non posso
sopportare la severità del suo sguardo e non riesco per nulla a tenere
dietro al suo linguaggio. Questo bambino non è nato su questa terra.
Quale ventre lo abbia portato e quale utero lo abbia nutrito, io lo
ignoro”.
Queste parole danno atto a quanto accennato circa il parto che non
vi fu.
Strani fenomeni si verificarono pure con i Re Magi (iniziati), che
avendo preannunciato tempo prima la venuta di questo prodigioso
bambino, si avviarono per rendergli omaggio. Venivano dalla Persia,
dall'India e dall'Arabia, quindi da punti diametralmente opposti e,
mentre procedevano per la strada, apparve la Stella che, quasi a far loro
da guida, li precedeva, finché giunsero dove era il bambino, dopo nove
mesi di viaggio. Più fortunati dei Magi furono gli Apostoli, che
dovendosi recare a salutare Maria che stava per essere, pure lei, assunta
in Cielo in carne ed ossa, viaggiarono con l'autostop più straordinario:
“E Pietro, sollevato da una nuvola, rimase a metà tra il cielo e la terra,
mentre il gruppo degli altri apostoli era anch'esso trasportato sulle nubi
per trovarsi con Pietro e, tutti assieme, giunsero da Maria”.
Essendo così pronto ad immolarsi quale candido agnello, s'avviò
verso il luogo del suo sacrificio, il fiume Giordano, dove il Battista lo
attendeva. Quest'epoca è segnata, nelle tradizioni incorporate nei
Vangeli, come quella del battesimo di Gesù, quando lo Spirito fu
veduto “discendere dal cielo come una colomba e fermarsi sopra di
lui”, ed una voce lo proclamò il figlio diletto cui tutti devono dare
ascolto.
Durante il battesimo, il corpo di Gesù è stato ceduto quale
Tabernacolo vivente alla Coscienza Cristica. Ma per ciò potersi
verificare, Gesù dovette morire di morte violenta, onde permettere il
distacco istantaneo e totale del cordone "argenteo" che tiene uniti
anima e corpo (nei casi di morte naturale occorrono tre giorni per il
distacco totale, tempo che necessita perché l'anima relazioni tutte le
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L’ETERNO PRESENTE
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IL SILENZIO INTERIORE
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dietro di lui, sto seguendo le sue orme per poter raggiungere suo Padre,
il nostro Padre Interiore.
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L’ETERNO MUTANTE
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anu o atomica.
La trasformazione in suddasatva diventa la sostanza che non soggiace
alle qualità della materia, dalla quale differisce completamente; essa è di
quella sostanza di cui sono formati i corpi degli dei.
Quindi, ogni particella o atomo di prakriti contiene jiva (la vita
divina) ed è lo sharira o il veicolo dello spirito supremo.
purusha = spirito immutabile:
pradhana = materia non manifesta o causa senza principio e senza
fine – immutata
prakriti = materia manifestata o effetto manifesto
akasha = le qualità di ogni elemento
brahma = prakriti o materia
brahman = prakriti + purusha ( materia + spirito)
Ciò che nella fraseologia moderna è considerato insieme come
spirito e materia, è uno nell’eternità, come la causa perpetua, e non è né
spirito né materia, in quanto una forza è opposta ad un’altra e produce
un equilibrio statico. L’equilibrio preesistente viene turbato e si crea un
nuovo movimento equivalente a quello che è posto in uno stato di
attesa (pralaya).
Non c’era né giorno né notte, né cielo né terra, né tenebra né luce, e
non esisteva niente che i sensi o le facoltà mentali potessero percepire.
Esiste allora un solo brahma, essenzialmente prakriti e spirito cioè
brahman, che è l’aum (vibrazione potentissima, principio frequenziale)
che svegliò la maya o la materia illusoria, dando origine alla creazione-
trasformazione-conoscenza.
Vi era una parola ancora superiore al misterioso aum e che rendeva
colui che veniva in possesso, quasi pari al brahma stesso. Sostituiti i
termini chimici di “molecola”, “atomo”, “particella”, etc., con le parole
“legioni”, “monadi”, “deva” etc., si potrebbe pensare alla descrizione
della genesi degli dei.
L’evoluzione primordiale delle forze manvantariche intelligenti.
L’essere diviene nulla o non-essere all’interno di se stesso.
Similmente, il non-essere o nulla, diviene essere all’interno di se
stesso. In realtà essi non si sostituiscono o respingono anticipatamente,
ma ciascuno si ritira nell’altro. In altre parole, è la medesima realtà che
assume l’aspetto ora dell’uno ora dell’altro.
Ci saranno, come sempre ci furono nel tempo e nell’eternità,
dissoluzioni periodiche dell’universo manifestato, tali come un pralaya
parziale dopo ogni giorno di brahma ed un pralaya universale, il maha-
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MANAS SOLARI
S iamo sempre a quel grande problema che non so chi sia stato
questo grande essere venuto su questa terra prima di Gesù.
Lo chiamavano: “il Trismegisto” – Tre volte grande.
Ermete è qualcosa di ermetica che non si sa, non si conosce, che gli
egiziani chiamavano Tot.
E’ colui che ha divulgato i tarocchi, sarebbe il Dio col becco
d’uccello. Allora gli uomini si raffiguravano uomini nel modo in cui
Paracelso chiama fisiognomonia, cioè con l’aspetto degli animali che
rispecchiavano i visi degli uomini. Ognuno di noi ha la forma di
un’aquila o di un altro animale, più puliti o più sporchi, dipende.
In realtà cos’è l’umanità: è l’evoluzione dal minerale, al vegetale,
all’animale e all’umano. Quindi, tutti gli animali che partecipano ad
un’anima gruppo e che in un certo senso raggiungono un contatto
umano, poi, attraverso questo calore, questo contatto, questo flusso di
energie psichiche e umane, tendono a umanizzarsi in una prossima
incarnazione. Quando muoiono, le loro informazioni di vita vissuta
come animali la trasmettono nel grande calderone di un’anima gruppo.
Un’anima gruppo di un ceppo di animali, come l’anima gruppo degli
umani: l’anima gruppo degli spiriti umani è la monade (sarebbe il Cristo
in un certo senso).
Noi siamo cellule di un corpo macrocosmico. Questo tipo di
riflesso e di evoluzione fa sì che, quando gli animali passano allo stato
umano, molti sono ancora allo stato animalesco. Sono passati al livello
di essere umano ma hanno ancora dentro di sé il sangue, la psiche e
tutto quanto, degli animali. Ancora l’evoluzione dei vari stadi psichici,
astrali e mentali non è stata elaborata, non hanno una cristallizzazione
come la dovrebbe avere l’essere umano, prima in personalità, poi in
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sistema solare.
Ora, il capo del sistema solare è un essere che molti nella teosofia,
dalla Bailer alla Besant, la Blavatsky ed altri, hanno stabilito come il
Maitreya, come un essere evoluto, addirittura hanno assegnato Gesù in
questo ruolo, cresciuto a livelli tali da diventare un Manas.
E’ una ghiandola particolare così grande che gestisce un intero
sistema solare, e infatti noi a livello tridimensionale fisico sappiamo che
i raggi del sole, intervenendo sul nostro pianeta e su tutti gli astri del
sistema, non fanno altro che emettere energia – chiamiamola così –
“grezza”. Questa energia grezza viene assimilata dalle piante,
principalmente, dall’acqua, dalla terra e viene assimilata dagli animali e
dagli esseri umani che trasformano questa energia solare, sotto forma di
fotosintesi, sotto forma di energia delle piante che noi mangiamo, e la
trasformiamo ancora di più ma la rimandiamo, la restituiamo poi a
livello psichico al Manas Solare.
Quindi, lui manda un’energia grezza e la riceve diciamo sottilissima,
la riceve elaborata, la riceve a livello sottile, di cui lui si nutre, e
trasmette a tutte le altre cellule, come per esempio il passaggio dei nadi
o dei nostri neuroni attraverso le sinapsi.
C’è uno scambio di informazioni che esiste in tutto l’universo e in
tutti gli esseri senzienti e non senzienti. Anche le pietre, anche qualsiasi
forma dell’universo ha questo tipo di informazione, si informano
perché tutti fanno parte del corpo macrocosmico di Dio, dove il Padre,
sotto forma di potere creativo, il figlio sotto forma di agglutinamento di
queste forze scaturite dalla forza e dalla volontà del padre, sotto forma
di Amore e per essere diciamo così in stato di evoluzione, altrimenti ci
sarebbe uno stato di quiete come in uno stagno, c’è bisogno dello
Spirito Santo, cioè della conoscenza, dell’informazione e della sapienza
in cui tutte le tre forze che formano un'unica Trinità elaborano e
gestiscono tutti gli universi sia fisici che psichici, astrali, mentali, causali,
buddhici, atmici, e monadici – poi c’è la fiamma divina.
Tutte queste cose, di fatto in fatto, sono, diciamo così, trasmesse
attraverso Manas o attraverso i nadi. Se noi non avessimo questi nadi,
non potremmo vivere, perché acquistano ed assimilano energia che
trasmettono al nostro corpo fisico, che è un ologramma.
Non scappa niente, è tutto uguale. Solo che nelle varie fasi, nelle
varie manifestazioni, si trasforma; quindi, il fatto che Acheraton non
facesse altro che adorare il disco solare, era giusto. Sapeva che il disco
solare era un’attività di onde Alfa, Beta e Gamma dovute all’Idrogeno
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tutti gli altri e aiutare persone che hanno trombosi. A me l’hanno tolto
l’occhio, ma io tutti gli altri li ho aiutati. Perché? Perché sono
informato. Ho le informazioni, e attraverso le informazioni uno può
esprimere se stesso, perché le ha provate sulla propria pelle.
Loro le hanno vissute queste cose e potevano raccontarle ad altri.
Gli altri non potevano dimostrarle perché a loro volta non li testavano,
non li passavano, e allora come i medici, leggono i libri e non sanno
curare neanche una febbricola perché leggono soltanto. Non sanno
quello che leggono. Dicono: i parametri sono questi e io seguo i
parametri.
Quindi i Manas Solari sono i Nadi di tutti i sistemi solari che
formano le galassie, che formano gli universi, che formano i cosmi,
sono come le cellule neurali con le sinapsi: un neurone trasmette
attraverso le sinapsi a un altro neurone l’informazione, così noi la
trasmettiamo all’universo. La trasmettevamo attraverso la ghiandola
pineale, ce l’hanno atrofizzata. Quindi non riceviamo più e non
trasmettiamo più. E’ come una tv che non trasmette e non riceve
perché l’antenna è rotta. E’ la stessa cosa: a livello elettronico e a livello
neuronico.
E’ tutta una serie di sistemi che compongono l’universo, che
compongono noi. Noi abbiamo i famosi Manas nel nostro microcosmo
ma quelli che noi chiamiamo Soli sono i Manas del macrocosmo, del
corpo Panteistico di Dio, che chiamiamo Dio. E’ un corpo panteistico e
noi siamo dentro questo corpo panteistico come virus, batteri. Come
tante altre cose. Come lo sono nel macro, così lo siamo nel micro.
Noi non sappiamo quello che succede dentro di noi. Passaggio di
energia elettrica, passaggio di cose... come se dei fulmini ti passano,
scariche elettriche nei piedi… chissà quale galassia dentro di noi si è
bruciata e tu hai subìto la trasmissione dentro di te di queste bio energie
a livello infinitesimale, perché se fossero più grandi, noi bruceremmo
perché ci sono queste combustioni interne dove esseri umani,
all’improvviso, bruciano completamente perché tutti i Nadi si
infuocano e scompare il corpo umano, diventa cenere.
Un universo si distrugge e le forme che sono state distrutte,
evaporate, non è che si disperdono, perché nulla si crea, nulla si
distrugge, ma tutto si trasforma. E’ come quando il corpo di un essere
vivente muore e le cellule vengono fagocitate dai vermi, da altre cose, si
trasformano in altri elementi e ogni cellula, ogni elemento, va a
stabilirsi nei punti particolari dove l’evoluzione del corpo le ha
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NUOVI PARADISI
di Salvatore Paladino
PREGHIERE
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Preghiera al Cristo
Sei ancora, ogni giorno, in mezzo a noi. E sarai con noi per sempre.
Vivi tra noi, accanto a noi, sulla terra ch'è tua e nostra,
su questa terra che ti raccolse, fanciullo
tra i fanciulli e giustiziabile tra i ladri;
vivi coi vivi, sulla terra dei viventi, che ti piacque e che ami,
vivi d'una vita non umana sulla terra degli uomini,
forse invisibile anche a quelli che ti cercano,
forse sotto l'aspetto d'un povero che compra il suo pane da sé
e nessuno lo guarda.
Ma ora è giunto il tempo che devi riapparire a tutti noi
e dare un segno perentorio e irrecusabile a questa generazione.
Tu vedi, Gesù, il nostro bisogno;
tu vedi fino a che punto è grande il nostro grande bisogno;
non puoi fare a meno di conoscere quanto è improrogabile
la nostra necessità,
come è dura e vera la nostra angustia, la nostra indigenza,
la nostra disperanza;
tu sai quanto abbisogniamo d'una tua intervenzione,
quant'è necessario un tuo ritorno.
Sia pure un breve ritorno, una venuta improvvisa,
subito seguita da un'improvvisa scomparsa;
un'apparizione sola, un arrivare e un ripartire,
una parola sola nel giungere, una sola nello sparire,
un segno solo, un avviso unico, un balenamento nel cielo,
un lume nella notte, un aprirsi del cielo, una risplendenza nella notte
un'ora sola della tua eternità, una parola sola per tutto il tuo silenzio.
Abbiamo bisogno di te, di te solo, e di nessun altro.
Tu solamente, che ci ami, puoi sentire per noi tutti che soffriamo,
la pietà che ciascuno di noi sente per se stesso.
Tu solo puoi sentire quanto è grande, immensurabilmente grande,
il bisogno che c'è di te,
in questo mondo, in questa ora del mondo.
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Un Angelo accanto a me
di Salvatore Paladino
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INVOCAZIONE
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La Preghiera che segue, se si deve credere ad un’antica tradizione, è stata trovata nel
medesimo Sepolcro di Gesù Cristo e inviata nell’802 dal Papa Leone III
all’imperatore Carlo Magno, quando partì con la sua armata per combattere i suoi
nemici; era scritta su pergamena in lettere d’oro e per tempo fu conservata
preziosamente nell’abbazia di San Michele di Francia e forse vi si trova ancora.
Chiunque legge questa Preghiera, l’ascolta o la porta addosso, non morrà
repentinamente, non annegherà né si brucerà, nessuno l’avvelenerà, egli non cadrà
nelle mani dei nemici e non sarà vinto da essi in guerra. Quando una donna si trova
nelle doglie del parto, se legge ed ascolta questa Preghiera o la porta addosso
partorisce prontamente e sarà sempre tenera madre. Tosto che il bambino sarà nato,
posate questa Preghiera sul suo lato diritto ed egli sarà preservato da molti mali.
Colui che porta addosso questa Preghiera non sarà colpito dall’epilessia; quando
vedrete cadere sulla strada una persona attaccata da questo male, posate questa sul
suo lato destro ed essa si rileverà allegramente. Questa Preghiera, deposta in una
casa, preserva dal fulmine. Chi scrive questa Preghiera per sé e per gli altri, io lo
benedirò, disse il Signore. Colui che se ne burla e la disprezza sarà punito.
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PREGHIERA
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O voi padri di tutti gli dei, e voi, madri di tutti gli dei, liberatemi dagli
ostacoli posti sul mio cammino dalle potenze delle tenebre, dagli assalti
delle forze del male, dalle loro insidie. Dai loro atroci coltelli e da tutti i
malefici influssi che potrebbero essere suscitati contro di me sia dagli
uomini della Terra, sia dagli dei, sia dagli spiriti santificati dei defunti o
dalle anime dannate.
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Sole d’Amore
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Preghiera di Maria
Amen.
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Rinascita
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I cibi di transito li puoi prendere per tutta una vita, che sarà
meravigliosa e buona, e mettere a tacere l’acido cloridrico in maniera
permanente, tranne una tantum quando vorrai qualche divertimento ad
esempio una pizza, un gelato, ma soltanto una tantum, per soddisfare la
gola, il cervello, che vede certe cose.
Sarai una persona fisicamente sana anche se magra, ma tonica e che
fa delle attività agonistiche a livello superiore rispetto a coloro che
mangiano.
Quelli che sono pieni di merda dicono a quello che è sano anche se e
magro: stai morendo, che succede, mangiati una bistecca ogni tanto…
Loro che mangiano carne sono malati e pieni di malattie.
Ricordo che i passati di verdure non sono cibi di transito, anche se
possono transitare più velocemente rispetto ai cibi solidi perché l’acido
cloridrico entra comunque in attività anche se in maniera minore ma
non perde tutte quelle ore per sciogliere il cibo come succede con gli
alimenti solidi.
La verdura passata equivale alle pappine dei bambini, può andare
bene occasionalmente nel periodo invernale, ad esempio una pappina di
fiocchi di avena o mais o di fieno greco o di ceci o di piselli o fagioli
eccetera, così tu ti riscaldi, diventi forte, dormi tranquillamente perché
non senti freddo o la fame, nello stesso tempo hai già predigerito
rispetto al cibo completamente solido che deve essere trasformato
dall’acido cloridrico, e siccome quando si dorme tutto si ferma tu
cominci ad aver putrefazione perché il cibo è ancora nello stomaco.
Quindi, prima di dormire non si deve mangiare e non si deve fare
come quelli che fanno i bagordi con grigliate di pesce o carne e altre
sporcizie di pasta al forno e poi va a letto… che vanno a fare a letto sti
stronzi?
Rimanendo costantemente e perseverando con i soli cibi di
transito puoi vivere tutta una vita serenamente e gioiosamente e
in salute, con i cibi di transizione invece voi continuerete ad
ammalarvi per il semplice motivo che con i cibi di transizione
non riuscite a mantenere il comportamento corretto, perché
continuerete ad essere attirati dal cotto, tutte le cose che il vostro
palato e i vostri occhi vedono, la bellezza, ossia ritorna la vostra
informazione precedente, se non siete duri nel tenere, voi tornerete
quindi a fare i vegetariani ma i vegetariani di merda perché mangerete
tutto cotto e vi ammalerete più dei carnivori.
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Oltre la mente
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Invocazione
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la sua opera, fino a quando gli Arabi la fecero sparire cancellandola dalla
faccia della Terra. E se gli arabi lo fecero, sapevano benissimo quello
che facevano. Avevano già distrutto, nell'Islam e così pure in Persia, un
numero grandissimo di libri segreti di Magia, d'Alchimia e di Astrologia.
E' molto difficile sapere chi fu il primo a fare allusioni a un Libro
portato dall'India e proveniente dal Pianeta Venere.
Sembra che il primo sia l'astronomo francese Bailly, alla fine del
secolo decimottavo, ma è possibile che si trovino riferimenti ancora
anteriori. Nel secolo decimonono, si può osservare una serie di
incidenti accaduti a persone che affermavano di possedere quel Libro.
Ma è soltanto con l'ascesa e con la caduta di Madame Blavatsky, che la
storia delle "Stanze di Dzyan" assume tutto il suo interesse più vivo.
Elena Petrovna Blavatsky nacque in Russia il 30 Luglio 1831. All'età
di quindici anni comincia a mostrare doti di Chiaroveggenza
assolutamente impreviste, e in particolare scopre criminali che la polizia
non riesce a smascherare. Dopo molti anni fugge in Egitto. Al Cairo
vive con un mago di origine copta, che per giunta è un grande letterato
musulmano. Costui le rivela l'esistenza di un Libro maledetto
pericolosissimo; e le insegna a consultarlo facendo ricorso alla
chiaroveggenza. Esistono casi di chiaroveggenza veramente eccezionali.
Un ottimo esempio è quello di Edgar Cayce. Quindi non è impossibile
che Madame Blavatsky abbia potuto veramente leggere un'opera
straordinaria grazie alle sue facoltà di chiaroveggente. L'originale,
secondo il mago, si trova in un monastero del Tibet. Il titolo di questo
Libro è "Stanze di Dzyan", e rivelerebbe segreti provenienti da altri
pianeti, e riguarderebbe una storia vecchia di centinaia di milioni di
anni. Più tardi, lei affermerà di possedere le "Stanze di Dzyan" sotto
forma di un Libro.
In seguito a Londra fa conoscenza con un certo Kut Humi Lal
Singh. Questo strano personaggio incomincia a scrivere a Madame
Blavatsky, una parte delle sue lettere è stata pubblicata. Fra le altre cose,
vi si parla del pericolo costituito da armi basate sull'energia atomica, e
della conseguente necessità di custodire certi segreti. E tutto questo
cent’anni or sono! Queste lettere contengono molte altre cose. Via via
che le riceve, Madame Blavatsky, una donna incolta, la cui biblioteca è
costituita unicamente da romanzi a buon prezzo comprati nelle stazioni,
diventa all'improvviso la persona meglio informata del secolo
decimonono per quanto riguarda le scienze. Basta leggere libri come La
Dottrina Segreta (1888), Iside Svelata (1877), Il Simbolismo Arcaico delle
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Religioni, Libri firmati da lei per constatare una cultura immensa, che
dalla linguistica (è la prima a studiare la semantica del sanscrito arcaico)
fino alla fisica nucleare, passando attraverso tutte le conoscenze della
sua epoca, della nostra, più alcune scienze che debbono ancora essere
inventate.
La Blavatsky ha sempre sostenuto che le sue informazioni
provenivano dalle Stanze di Dzyan, che lei aveva dapprima consultato a
distanza, e di cui aveva poi ricevuto un esemplare proveniente
dall'India. Non si sa bene dove abbia imparato il sanscrito: anche
questo fa parte del mistero. Dal 1852 al 1960 gira per le città del
vecchio e nuovo continente, ma la sua sembra più una fuga che un giro
di conoscenze. Infatti, riceve perentori avvertimenti sulla restituzione
delle Stanze di Dzyan. Nel 1870, torna dall'Oriente a bordo di una nave
che attraversa il canale di Suez, aperto da poco: la nave esplode. E' stato
detto che trasportava polvere da sparo, ma questo non è stato mai
provato. La maggior parte dei passeggeri, comunque, viene ridotta in
briciole, tanto che non si ritrovano neppure le tracce dei loro cadaveri.
La descrizione dell'esplosione ricorda più di ogni altra cosa quella di
un'atomica tattica.
La Blavatsky si salva, non si sa per quale miracolo. In seguito tenta di
tenere a Londra una conferenza stampa. Un pazzo (?) le spara addosso
con una pistola; in seguito, l'uomo dichiara di essere stato teleguidato,
precedendo in questo modo Lee Harvey Oswald, Sirhan Sirhan e
Charles Manson (assassini di John Kennedy, Robert Kennedy e di
Sharon Tate). La Blavatsky si salva; ma quando organizza una
conferenza stampa per presentare le Stanze di Dzyan, pensando di
sventare in questo modo la minaccia, questo gli venne rubato da una
cassaforte modernissima per quell'epoca.
A questo punto, è sua piena convinzione di trovarsi a lottare contro
una società segreta estremamente potente. Qualche anno più tardi
incontra in America il colonnello Henry Steel Olcott, uomo d'affari
americano; con lui decide di partire per l'Asia, per prendere contatto
con i grandi Maestri della Loggia Bianca. Questa missione viene presa
terribilmente sul serio dal Governo degli Stati Uniti, tanto che al
momento della partenza, nel 1878, il Presidente Rutherford B. Hayes
designa la Blavatsky e il colonnello Olcott suoi inviati speciali, consegna
loro ordini di missione autografi e passaporti diplomatici. Nonostante
tutto questo, si salvarono dalle persecuzioni e dalla prigione per il rotto
della cuffia. Dopo la sua morte, avvenuta nel 1891, verrà accertato che
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Questi tre stati Potenziali, dei Baronti prima, degli Anonti poi ed
infine degli Enteli, possiamo ben dire di averli a nostra diretta
esperienza, qui sul nostro pianeta Terra.
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OSSIOI – ESSENI
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per i contrasti nei venti, unì lo Spirito alla forma, l'animale all’Essere
Angelico, risultato della quale fu l'uomo.
La differenziazione della Luce, la differenziazione di Forza
equivalgono alla decomposizione della Luce generando in embrione la
Terra che rappresentata sotto forma simbolica si ottiene: Saturno
costituito da una lunula inferiore sormontata da croce, il suo colore è
violaceo; e Giove da una lunula inferiore sormontante una croce, di
colore azzurro; Marte è un disco solare munito di doppia lunula, di
colore arancione; Venere è un disco solare sovrastante la croce
elementare, color verde; Mercurio un disco solare sormontato da una
lunula bianca sovrastante la croce elementare, colore rosso; la Luna è
una lunula nera mentre il Sole è costituito da un disco di colore giallo.
Nel complesso di questo simbolo vi è rivelata la conoscenza dei
poteri emananti il plasma del Creato Puro e le Leggi primordiali; dei
Poteri creanti gli spiriti degli elementi, equilibratori e ordinatori dei
sistemi cosmici; delle forze Arcangeliche dei Poteri raggianti gli spiriti
dell’azione o Costruttori del pensiero spirituale sovraintendenti alla
Intelligenza Creata.
L'Uno scindendosi nel Due origina il Tre, il quale a sua volta emana
il Quattro. Nella Quinta manifestazione si risveglia la vita governata e
sorretta dall'emanazione del Sette che, in armonia con le Nove potenze,
parteciperà alla generazione del Creato per esprimerlo infine nelle due
trinità e cioè nel Sei: Assoluto Tutto, Assoluto Nulla.
Seguendo il principio dell'attrazione dei poli opposti, le due correnti
sublunari Saturno (-), Giove (+) e le due correnti solari Venere (+)
Marte (-) si svolgeranno simmetricamente all'asse verticale, attraverso la
sfera Mercuriale, secondo la regola del caduceo ermetico solare, due
serpenti simmetricamente paralleli all'asta, Giove con Marte, e Saturno
con Venere, repulsivi, nemici.
Il tutto costituisce ed individua il Pentacolo di Redenzione, la stella
esagonale dai due triangoli doppiamente contornati, che racchiude nel
primo cerchio il nome di Dio di sette lettere, mentre il secondo cerchio
contorna il simbolo dell'acquario con criptogrammi di"scrittura celeste",
detto chiave del Grande Arcano. In Esso vi è anche descritta la Somma
Opera, frutto del soffio di Dio – operazione aria – simbolicamente
figurata dall'aquila, che per realizzarla bisognerà scaldare
ingegnosamente col fuoco la terra, perché l'acqua ristagnante si cangi
nella primitiva aria di proiezione. Realizzando così la Grande opera di
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Invocazione
Sono in cammino... verso la Patria Eterna, qui sulla terra non resterò per
sempre.
Tutte le cose che mi circondano e mi affascinano: la gloria, la salute, il denaro,
i divertimenti, la carriera, la vita, tutto svanisce come fumo nell'aria.
Questo mio camminare per le strade del mondo, strade di tentazione e di
peccato, è spesso tanto tormentoso e difficile. La volontà cede di fronte al male,
i sensi mi avvelenano lo spirito. Eccomi qui, oggi, davanti al tuo altare, O
Signore, per riprendere la forza di camminare nella Tua Legge.
Se la mia anima è devastata dal male, Tu sei la Misericordia.
Se la mia intelligenza è abbagliata dalle luci del mondo, Tu sei la Verità.
Se la mia volontà è debole, Tu sei la Forza.
Se l'egoismo stringe il mio cuore di freddezza, Tu sei l'Amore.
Se il dolore attanaglia la mia anima ed il mio corpo, Tu sei la Consolazione. Se
l'ingiustizia degli uomini mi fa soffrire, Tu sei la Giustizia.
Verità, Forza Amore ti chiedo, o Dio, in questo tempo di tribolazione.
Fa, o Signore, che la Vita Divina, che oggi è in me, si diffonda per mezzo mio e,
col Tuo aiuto, a tutti gli Esseri.
Shalom
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SULLA MEDITAZIONE
L
a meditazione la può fare qualunque persona da solo, se ha la
capacità di connettersi con i piani sottili.
Prima avviene la concentrazione, che noi non abbiamo perché la
nostra mente è una farfalla…
Se tu però riesci a concentrarti, e i cattolici utilizzavano, ad esempio,
le giaculatorie.. pronunciavano quelle parole per espellere dal pensiero
tutte le altre.
Questo è il massimo della concentrazione con cui anche tutti gli yogi
iniziavano con Maria o altre divinità che sono la stessa cosa in certi
piani.
A questo punto, quando una persona riesce a concentrarsi, poi a
meditare sull’oggetto della sua concentrazione, poi avviene la
contemplazione, poi, diciamo così, il samadhi, nirvana e poi tutte le
altre fasi di evoluzione verso l’alto Spirito.
Sono piani esistenziali che noi dobbiamo elaborare per poter
rafforzare, purificare il nostro corpo fisico, animico e spirituale.
In modo che, come dice Gesù, quando i due saranno uno, il positivo
e il negativo saranno uno, maschio e femmina saranno uno, allora verrà
come il positrone e l’elettrone che unendosi diventano energia pura,
non più corpo fisico, non più particelle, allora tutto quanto avverrà
come avvenne a Gesù quando divenne il Cristo, non il Cristo di Dio ma
la raggiunta Coscienza Cristica, come il ragazzo che dal liceo passa
all’università. Egli non è dottore ma ha fatto il primo passo per poterci
diventare. Gesù è il primo passo della Coscienza Cristica, e poi il Cristo
lui lo ha preso perché era stato iniziato da certi Maestri per poter fare
ciò.
Questa è la prima fase per andare verso la Via Stretta, e far sì che
espandendo la mente olisticamente tu la vedrai allargare di momento in
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I
l nome Jesus è un eponimo – non è esistito Gesù, è esistito il Gesù
buono degli Esseni.
Al di là di questo, se il Gesù storico sia esistito o meno, io ho una
mia idea che nasce dentro di me.
Quando, ammesso che Gesù sia esistito in Palestina, come Maria
come Giuseppe, in questo tempo, oggi, dopo 2000 anni, non è detto
che quei tempi in cui visse Gesù siano scomparsi, come non è
scomparso il mio ieri, i miei 10 anni fa – sono sempre lì; come disse
Yogananda: la vita è come un film proiettato nel tempo e nello spazio, e
noi siamo in questa pellicola dei fotogrammi, dei quadratini che sembra
che si muovano o parlino.
Anche se fosse che Gesù “non è esistito”, è esistito ugualmente
perché quando ci hanno detto che essi sono esistiti (Gesù, la Madonna),
noi ci siamo innamorati di loro, li abbiamo creati, tutto l’amore che
abbiamo proiettato verso Gesù come verso i Santi, la Madonna, ha
fatto il suo effetto: se Gesù è quello descritto nell’evangelo e qualcuno
vuole chiamarlo, avere un contatto con lui, lo può avere ma soltanto
alla stessa frequenza dove si trova lui: se si trova ad una frequenza
molto alta – col Padre – col cavolo che possiamo comunicare con Lui.
Se invece noi possiamo comunicare con tutti – senza problemi – con
tutti coloro che sono vissuti, dipende dalla loro frequenza la loro
frequenza attraverso la quale salgono i gradini dell’evoluzione – e dalla
nostra frequenza, se io sono uno stronzo che fuma non posso
concepire e volere comunicare con Gesù (o i Santi).
Cristo invece esiste, era e sarà – non nato non cresciuto, che non
morirà mai.
Noi non possiamo conoscere noi stessi, figuriamoci Cristo.
Gesù non è il Cristo.
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Quindi Gesù, anche se non esistito, adesso esiste (per quanto detto
sopra) e se quello vero reale si trova a livelli altissimi (Eloin, Arath) e
rimane eterno – noi siamo passeggeri – ma potremmo diventare esseri
come loro.
Se esistiti, Maria non poteva che avere le stesse caratteristiche
somatiche di Gesù – entrambi non terreni ma provenienti da un altro
Pianeta – solo così Essa avrebbe potuto allattarlo. L’angelo le disse – tu
concepirai e non partorirai – un bambino a cui sarà dato il nome di
Gesù – che è un eponimo. Egli si chiamava all’inizio Simone. Con la
crescita nei monasteri Esseni e Egiziani, e poi iniziato dal terzo Kumara
rimasto sulla Terra, per poi poter ricevere la forza del Cristo, questo
essere è diventato un eggregore.
Che cos’è un eggregore? Se ti dicono che una persona è esistita e che
ha fatto del bene all’umanità, che ha fatto miracoli, tu lo pregherai notte
e giorno, milioni di persone che lo pregano creano un ologramma – che
non fa altro che addensare energia e informazione amore, devozione –
venendo invocato e pregato, questo essere diviene un ologramma.
Questo ologramma che non esiste, che abbiamo creato noi, può fare
miracoli, guarirci, così come la Madonna.
Io a Favignana mi sono connesso con quello che credevo fosse
reale, non con l’eggregore ma con quello che era reale, perché sono un
esseno e lui era un esseno e al di là del tempo e dello spazio non ci sono
differenziazioni, è tutta una stessa esistenza – per cui se io lo invoco, lo
amo, lo cerco con tutto il mio cuore, la mia forza, la mia disperazione,
lo prego, lui si manifesta, mi ha salvato la vita, non avrei potuto vivere
con quella malattia. Allora lui ha fatto in modo che venisse qualcuno
per curarla e ho capito che io ero ancora utile a questa umanità.
Allora ho detto: se tu vuoi, prendimi, ma se vuoi fa che io possa
essere d’aiuto ai miei fratelli umani.
Per questo esistono delle persone ignoranti mandate da Dio che
hanno delle capacità come il “viddrano” che quando ero piccolo mi
sistemò la rottura del braccio con niente. Chi aiuta questi esseri lo fa per
aiutare l’umanità.
Io ho creduto a quello che sta scritto nell’evangelo, non mi è
interessato se è esistito o meno, e dal momento che era nel mio cuore
esiste e sempre esisterà – ieri oggi e domani ci sarà sempre nel mio
cuore, come la Grande Madre, quella che dovrebbe essere la parte
femminile di Dio, quella che era la Madre putativa di Gesù.
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C
hi comanda questo pianeta è la materia oscura e si sta
espandendo.
E quando la luce penetra tra le tenebre, come fosse una nebbia
la tenebra svanisce. Ciò da fastidio, qualsiasi essere sia stato
Gesù è un processo che prende migliaia e migliaia di anni. Per esempio,
Krishna è nato 5000 anni prima di Gesù. Il Cristo ha incorporato il
Gesù circa 2000 anni fa, che dall’era dell’Ariete si è passati a quella dei
Pesci.
Ora si è passati ad un'altra era, quella dell’Aquario – acqua e aria.
Gesù portò un’informazione, ci comunicò di Suo Padre, nessuno lo
aveva fatto prima. Prima c’erano divinità che volevano sangue, che
volevano ragazzini, che uccidevano. Marte si è fatta Rea Silvia ed è nato
Romolo e Remo. Altri si facevano ragazzette, come Achille e
Alessandro Magno.
La vita di Gesù è la vita del nostro sistema solare. I grandi esoteristi
lo chiamano il Manas Solare – il Cristo. Sono Archetipi o Capi che
governano sistemi immensi e li incorporano. E’ la stessa cosa per
esempio nelle anime gruppo (quelle degli animali). Come fanno questi
ad essere informati su quello che succede prima di loro a quelli
assassinati?
Perché l’informazione, come noi quando moriamo il nostro atomo
permanente, va verso l’eterico.
Se l’eterico si disgrega e lo spirito lo tira su, tira su l’atomo
permanente fisico e l’atomo permanente eterico, dove ci sono tutte le
informazioni di quei piani dove sono vissuti.
Io sto portando informazioni per vivere bene, ma la gente è lappana
– io non ci posso fare niente.
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loro, perché noi diverremmo superiori a loro come disse Luce Bella
verso Dio. Così dunque dovremmo vedere le cose. Noi siamo Dio, e se
ci ammaliamo lo abbiamo voluto noi. E guariamo perché lo vogliamo
noi. Non c’è santo. C’è solo la connessione con, ad esempio, Padre Pio.
Ma è la connessione con il divino che ha Padre Pio che ci permette a
nostra volta di connetterci. Come dice Gesù: “Io faccio quel che faccio
perché è il Padre mio che me lo fa fare, se Lui non vuole io non posso
fare niente – io sono figlio di Dio ma anche voi lo siete.”
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IL LINGUAGGIO PRIMORDIALE
U
na mente tridimensionale che concepisce bidimensionalmente
vuol comprendere qualcosa che sta alla dodicesima
dimensione?
O siamo stronzi che fumiano o siamo matti che camminiamo.
Ma io posso spiegare che Dio non può sedersi su un Arca, non può
parlare a Mosè, la Stella Cometa non può fermarsi sulla grotta dove è
nato Gesù. E così per tutte le altre cose che ci raccontano.
Io sono ignorante ma tutta questa gente illuminata che studia, che ha
lauree, è così stronza da credere cose del genere. Se la Luna si
avvicinasse solo per un attimo, anche solo a 200.000 chilometri, gli
tsunami ci coprirebbero.
Sul frontespizio del Tempio di Delfi c’è scritto: conosci te stesso e
conoscerai Dio e l’Universo.
Prendiamo un microscopio. Possiamo vedere a milioni e milioni nel
piccolo. Sta a significare che se tu guardi la tua mano e vedi la pelle
densa, appena inizi col microscopio vedi un reticolato che si allarga
sempre di più e scompare – scompare tutto quanto. Gli atomi
scompaiono, diventano quark, particelle elementari, stringhe. Allora noi
siamo fatti di vuoto o siamo densi? Noi ci vediamo? E’ una frequenza
che ci fa vedere per come siamo, ma noi non siamo fatti così. Gli stessi
neuroni non sono fatti come li crediamo. Noi siamo un campo
magnetico fluttuante come lo sono le galassie che girano intorno a sé e
noi le vediamo non come sono ma come noi crediamo di vederle. E lo
stesso noi ci vediamo per come vogliamo vederci.
Così noi vediamo per le galassie, per gli Universi, sia per il corpo
Panteistico di Dio, abbiamo solo vuoto. Che significa? Siamo fatti di
vuoto, siamo fatti di nulla. Allora siamo un’illusione. Come gli universi
dunque così anche il corpo eterico astrale, mentale, causale eccetera
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I
n questi tempi di grande tribolazione che scuote tutto il sistema
sociale e morale del vivere, mai come oggi sentiamo il bisogno
impellente di qualcuno o qualcosa che ci possa tirar fuori da questa
cloaca di fanghiglia che ci tiene: serrati all'odio, al rancore, nella
ipocrisia. Come sia potuto accadere quello che i nostri occhi vedono, le
nostre orecchie ascoltano e le nostre narici fiutano — il puzzo fetente
di zolfo che è il preludio di una fine tracciata migliaia di anni fa, poiché
l'umanità in un'enfasi di odio collettivo, cerca di se stessa al Moloch di
biblica memoria — non possiamo saperlo, dal momento che non
possediamo l'onniscienza di Dio o la longevità dei matusalemmi ebraici
per poter narrare una storia vecchia di millenni.
Forse la più adatta a dare una valida spiegazione potrebbe essere la
Chiesa Cattolica, la quale, a detta sua, ha ereditato tutti i poteri, sia
Temporali che Spirituali, da Gesù Cristo. Sembra però che adesso
questa infallibile istituzione non goda più la fiducia che i fedeli una
volta, per mezzo delle Sante Inquisizioni, gli riservavano; persa, allora,
pure la stima dei ministri di Dio, non sappiamo più a che santo votarci.
In quest'era di automatizzazione, dove tutto e tutti sono diretti verso
una strumentalizzazione collettiva, che ha soppiantato i vari geni
dell'arte, risorgono dalle ceneri i vecchi pionieri che, stufi di avvitare il
solito bullone, nel solito buco, col solito cacciavite, riprendono l'antica,
ma sicura via dell'Est (“Guarda la Luce soave che invade il cielo
d'Oriente”).
Quest'esempio di indipendenza totale potrebbe essere lo sprone per
il ritorno a Cristo, come ai tempi dei veri pionieri del cristianesimo che,
incontaminati dall’odor di zolfo, sapevano vedere Dio faccia a faccia,
senza il bisogno di intermediari o di forme burocratiche, per poter
pregare e chiedere il perdono per i peccatucci quotidiani.
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E' necessario, quindi, il ritorno alle origini, alla natura, ma più che
altro ad una volontà libera sia di agire che di interpretare la vita ed i suoi
misteri, sperando che siano finiti i tempi dei vari Giordano Bruno,
Cagliostro, Guglielmo Postel ecc.
E' a proposito di questi personaggi, nati e morti liberi, senza
ritrattare le loro idee di fronte ai vili carnefici, che voglio dilungarmi un
poco ritornando indietro nel tempo e spulciando qualche testo storico.
Prima di tutto dobbiamo stabilire se il pensiero di questi uomini, che
venivano chiamati maghi, alchimisti, era in contrasto con la fede
cristiana.
In quasi tutte le fonti che parlano della "Grande Opera" si riscontra
che l'Alchimia primeggiava nel mondo antico: sopra ogni arte, perché la
trasmutazione non si otteneva con la sola abilità e la dottrina, ma
occorrevano virtù morali, e soltanto l'Uomo che avesse raggiunto lo
stato della perfezione poteva usufruire dei prodigi della natura — Ama
la natura ed essa ti aprirà i suoi scrigni d'oro.
L'alchimista voleva conoscere Dio mediante la comprensione delle
forze meravigliose da Lui infuse nella materia, voleva abbracciare il
Supremo con l'intelletto (e non con la fede cieca dei dogmi) e
gradualmente ascendere, con lo studio e la contemplazione, sino alla
luce divina.
Anche la Magia presenta principi analoghi: essa fin dall'antichità era
collegata con l'Alchimia e l'Astrologia e fu presso gli antichi "Arte
Somma", la cui esplicazione e il rituale venivano tramandati dai
sacerdoti agli iniziati. Essa ebbe come esponente massimo di potenza e
di estrinsecazione: "la Parola", il cui potere veniva insegnato nella "Casa
di Vita" dell'antico Egitto, dove se ne apprendeva il valore, la formula
magica di pronunciarla e l'arte del ritmo (melodia), che doveva
accompagnare il "Rito Magico" dell'Alta Magia, dalla quale il mago (o
iniziato) otteneva manifestazioni soprannaturali a beneficio degli
uomini e della natura (Gesù guariva attraverso la "Parola" o insegnava
ai discepoli come usarla).
Da questo punto di vista possiamo dire che sia l'Alchimia che la
Magia nella loro affinità non si discostano affatto dal pensiero che
dovrebbe avere la Chiesa ed i suoi iniziati. Ci si chiede allora: come mai
i Ministri di Dio mandavano al rogo i maghi e gli alchimisti laici,
accusati di stregoneria, mentre canonizzavano gli ecclesiastici che
facevano la stessa cosa? — forse non tutti sanno che i Papi Benedetto
IX, Giovanni XX, Gregorio VI e VII, Silvestro II erano maghi ben
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Uno tra i più famosi, che subì l'ira della santa Inquisizione, fu
Giordano Bruno (1548-1600), ex monaco domenicano che aveva
dubitato delle verità fondamentali della religione cattolica e della verità
rivelata. Il suo pensiero fu dominato da una potente intuizione
cosmologica: infatti afferma che l'Universo è infinito, ricco di infiniti
centri, specchio di un'unica divinità che regge provvidenzialmente
dall'interno tutte le cose.
G. Bruno raffigura l’Universo come un unico corpo infinito, avente
per forma l'anima intellettiva universale, costituendo con questa i due
aspetti di un'unica sostanza. Il Bruno era anche un cultore ed un
Praticante della Magia, e paragonava questa ad una spada che, tra le
mani di un uomo esperto, può fare miracoli, insistendo sul ruolo che la
matematica ha nella Magia. L’esistenza degli altri pianeti e la rotazione
della Terra attorno al Sole, costituiscono una parte secondaria della sua
opera che comprende sessantun libri, in maggioranza opere magiche.
L'esistenza di altri pianeti abitati, secondo lui, fa parte della magia, ed è
proprio perché credeva in questa che Giordano Bruno venne giudicato
eretico ed arso vivo a Roma, a Campo de Fiori, il 17 febbraio 1600.
Ebbe invece miglior sorte Pietro d'Abano (1259-1316) che,
condannato al rogo per Magia, scampò al supplizio morendo in carcere.
Il d'Abano fu uno dei più grandi scienziati del tempo di Dante: scrisse
opere sulla fisiognomica, sulla geomanzia, la profezia e gli elementi della
magia (il mago Agrippa e l'abate Tritemio nel secolo XVI ne
pubblicarono le opere). Inventò inoltre un metodo semplice di
divinazione, basato su delle combinazioni numeriche in rapporto coi
pianeti e coi segni dello zodiaco.
Potrei anche dilungarmi su Cagliostro, ma penso sia inutile perché
quasi tutti sappiamo la sua storia o leggenda, raccontata perfino nei
film. Possiamo accennare, per onor del vero, alla sua esistenza terrena
che oscilla tra il 1743 al 1795, anno in cui è stato condannato a
perpetuo carcere nella torre di S. Leo.
Cagliostro, alchimista e guaritore, perseguitato in patria, percorse la
Polonia, la Russia, la Francia, predicando l'avvenire e curando gli
ammalati.
Guglielmo Postel (1510-1581) fu un altro tra i perseguitati dalla
Chiesa, poiché le sue idee unitarie miravano, anche se utopisticamente,
a fondere tutte le religioni in una. Per questo ed altri motivi fu da
Loyola denunciato e messo in prigione, ove sarebbe rimasto a languire
per tutta la vita nelle carceri del Santo Uffizio se non vi fosse stata in
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TECNICHE DI GUARIGIONE
S
appiamo che attraverso la glandola pineale, che opera come
antenna ricetrasmittente, possiamo comunicare con uomini in
grado di ricevere le onde pensiero, indipendentemente dai mezzi
sensori conosciuti, e la stessa ghiandola pineale permette la
percezione a distanza di oggetti o situazioni d'ambiente.
L'uomo in grado di questa chiaroveggenza acquista tre diversi stati
psichici che vengono denominati di "Lucidità", se la percezione
riguarda l'immediato presente; di "Psicometria", se si tratta del passato;
di "Premonizione", se, invece, intuisce il futuro.
Adesso vediamo in che modo si può elaborare, attraverso quel
meraviglioso incameratore, trasformatore ed erogatore di energie
provenienti dall'Assoluto, che è il nostro corpo psicofisico, il fluido che
circola nell'intero Universo, vedremo come l'uomo utilizza questo
fluido sotto forma di raggi che, emessi con apposito metodo, possono
essere trasfusi su altre persone specialmente a scopo terapeutico.
Prima di passere alla parte “tecnica” della “guarigione”, diremo che
questi passaggi di energia sono delle donazioni, trasfusioni d'amore di
una individualità ad un'altra e possono avere come obiettivo la
guarigione di malattie fisiche, oppure l'equilibrio del corpo psicofisico
negli stati agitativi e nevrosi. Nell'articolo su Mesmer abbiamo già visto
che un uomo in buone condizioni di salute effonde continuamente dal
suo corpo delle emanazioni vitali, le quali possono essere assorbite da
altre persone, con vantaggio di queste ultime; tali emanazioni possono
guarire lievi malattie, o per lo meno favorirne la guarigione.
Come le correnti praniche (da Prana = soffio vitale) possono essere
sottoposte alla volontà, così è possibile all'uomo di indirizzare
coscientemente i flussi di vitalità che sgorgano da lui, ed anche di
aumentarli grandemente, indirizzandoli verso un malato debole; anche
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bracciolo per venire così a trovarsi leggermente più in alto del paziente.
Allora il guaritore comincia a fare dei passi con le mani sul corpo del
malato o sulla regione che intende magnetizzare e fa uno sforzo di
volontà per richiamare dal paziente la materia eterica congestionata, o
alterata.
Questi passi possono essere eseguiti senza toccare il soggetto;
benché riesca di aiuto posare dolcemente e leggermente la mano sulla
pelle. Fra la mano dell'operatore ed il corpo del soggetto si crea un
"campo magnetico", formato dalle energie positive, emanate dal palmo
della mano, assorbite dagli organi in cura, e dalle energie negative,
espulse dal corpo del soggetto e raccolte dalla mano che se ne satura.
Dopo ogni passo l'operatore deve aver cura di gettare da parte
continuamente la materia eterica così estratta, altrimenti egli stesso
potrebbe assorbirne a parte e soffrire del male tolto al paziente.
Ciò è stato spesso constatato: un operatore, dopo aver tolto ad un
ammalato un dolore ad un dente o, ad un arto, non tarda a provare lo
stesso dolore nella corrispondente parte del suo corpo.
In certi casi, quando si sono fatte numerose pratiche curative, un
operatore che trascuri di gettare la materia malata da lui estratta, può
ammalarsi seriamente ed anche esporsi a sofferenze croniche.
Generalmente, basta scuotere con forza le mani verso il suolo,
tenendole lontane dal corpo; il magnetismo può anche essere gettato in
una bacinella d'acqua, avendo poi cura naturalmente di vuotarla.
Dopo questa prima parte del trattamento è utile lavarsi le mani
prima di passare alla parte successiva, che è la più importante. Si dice
che sia anche possibile indirizzare il magnetismo malsano verso certe
categorie di elementali che lo utilizzeranno (la parabola biblica del
gregge di porci potrebbe essere una descrizione allegorica del
procedimento).
E’ però preferibile procedere nel modo sopra detto anziché lasciare
il magnetismo malsano verso l'aura del guaritore o di altre persone
vicine.
Una leggera variante, particolarmente utile nel caso di congestione
locale, consiste nel porre le mani ai lati della regione malata e nel far
passare dalla mano destra verso la sinistra una corrente di magnetismo
purificatrice, che espelle la materia congestionata.
Dopo questa preparazione, si passa a riversare sul paziente il nostro
fluido magnetico ed il nostro prana, facendo dei passi simili, che questa
volta, però, vanno fatti con intensa volontà per infondere propria forza
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nel paziente. Ciò può essere fatto, come prima, mediante lunghi passi
sull'intero corpo, oppure mediante passi più corti su una parte
determinata, o ancora, usare le due mani, col metodo sopradescritto.
Da ciò comprenderete facilmente quanto sia opportuno che il
guaritore sia in perfetta salute, altrimenti potrebbe trasmettere al
paziente una parte del suo magnetismo malsano. Occorre sapere che
nelle cure magnetiche i vestiti, specialmente quelli di seta, costituiscono
un ostacolo per la corrente e il paziente dovrebbe essere perciò,
secondo le circostanze, vestito il meno possibile. Il fatto che alcune
forme di pazzia sono dovute a difetti del cervello eterico (come quando
le sue molecole non corrispondono perfettamente a quelle più dense
del corpo fisico, per cui sono incapaci di trasmettere le vibrazioni dei
veicoli superiori), ci fa pensare che tali casi si prestino alla cura
magnetica.
Vi sono, ben inteso, altri modi di agire sul corpo eterico, perché i
corpi mentali, astrale e fisico sono così strettamente collegati fra loro,
che uno di essi può molto bene agire sugli altri.
Generalmente parlando, si può dire che tutto ciò che favorisce la
salute fisica reagisce utilmente anche sui veicoli superiori, i muscoli non
esercitati, per esempio, non solo hanno tendenza a deteriorarsi, ma
producono anche una congestione magnetica; ciò costituisce un punto
debole nel doppio eterico, attraverso cui possono passare germi molesti
come quelli infettivi.
Allo stesso modo, una cattiva salute mentale o astrale, si rifletterà,
quasi certamente, sul corpo fisico, e creerà i presupposti per l'insorgere
di una malattia. Una persona che in astrale si agita e cioè spreca la sua
energia in emozioni, preoccupazioni ed imbarazzi insignificanti, non
soltanto rischia di turbare i corpi astrali di altre persone sensitive, ma
spesso questa continua agitazione astrale reagisce a mezzo del corpo
eterico sul corpo fisico, producendo ogni specie di malattie nervose.
Quasi tutti i disturbi nervosi, per esempio, hanno dirette cause nelle
inutili preoccupazioni dannose, e sparirebbero presto se si potesse
insegnare al paziente il modo di mantenere i suoi veicoli in condizione
di calma e di pace.
La cura magnetica si confonde, quasi impercettibilmente, col
mesmerismo, già trattato nel fascicolo N° 1 pag. 21, del 1974, di Quarta
Dimensione.
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IL MISTERO DI DIO
F
in dalla più tenera età abbiamo sentito parlare di Dio, o
perlomeno hanno cercato di parlarci di Lui, in modi, a volte,
grossolani; sta di fatto che l’umanità, in questa affannosa ricerca
di un Essere che trascenda i suoi livelli di conoscenza e di
esperienza, nel suo innato bisogno di un Essere che superi il pensiero
della mente umana, ha fatto sì che questo pensiero assumesse un
triplice, sostanziale atteggiamento: di affermazione (Teismo); di
negazione (Ateismo, gr. Atheos "senza Dio") e di dubbio
(Agnosticismo).
Su questo problema sono stati versati fiumi d'inchiostro da poeti,
filosofi, matematici e tantissima altra brava gente che pretendeva,
magari, trovare Dio all’angolo della strada; fino ad oggi, però, il
problema Essere non Essere è e rimane il più ingarbugliato che l'umana
mente abbia mai tentato di districare.
Così, ai teisti Dio appare come l'Essere che tutto sovrasta in
Potenza, Sapienza, Giustizia e coordinando, affiatando e muovendo
l'universo intero dà origine al mondo fenomenico.
Gli atei, in opposizione a questa onnipotenza e onniscienza che tutto
può e tutto prevede, attribuiscono, invece, la creazione e esistenza
stessa dell'uomo al caso, che attraverso uno strano scherzo della natura
ha fatto quello che noi oggi possiamo constatare attraverso i nostri
sensi fisici, negando in questo modo il Principio assoluto, la Potenza
Una che racchiude in sé tutto ciò che è, fu, sarà, ciò che non ebbe
principio e non avrà fine.
Gli agnostici, poi, dapprima hanno assunto l'atteggiamento di coloro
che non credono a nulla che non possa essere dimostrato dai sensi, in
seguito, invece, hanno dato definizioni più filosofiche, affermando che
l'Assoluto è inconoscibile per la mente degli uomini, che esso è
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(Salvatore Paladino)
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Mi ero isolato a Favignana, "una farfalla sul mare". Ero andato lì per morire
secondo i parametri medici, per una leucemia linfatica acuta con linfonodi
grossi quanto biglie di vetro, sparsi in tutto il corpo, specialmente su tutto il
collo, le ascelle, l’inguine e con metastasi allo stato terminale.
Un mese di vita mi aveva dato un “luminare della scienza medica”. Due anni
di vita, se avessi fatto la chemio: ma sarei morto lo stesso, con dolori e
sofferenze atroci. Alla faccia del cavolo cappuccio. Nel silenzio totale nel
periodo di dicembre – gennaio, dopo circa quaranta giorni di digiuno, come lo
fece Gesù nel deserto, mi sono interconnesso con la Triade Spirituale – le tre
onde di vita del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo – che arroventando la
materia che scende in Maya, dinamicizzando gli atomi, la evolve. Dopo
l’arroventamento, lo Spirito la feconda, quindi avviene l’aggregazione atomica
che con Amore unisce gli atomi. Gaia, la terra, mi diede la vita, la pace, la
gioia, che entrando in me mi fecero dimenticare persino i miei figli, perché in
quel momento erano un’unica cosa con me e con DIO. È stato come andare
indietro nel tempo, come quando bambino riuscivo a percepire la natura, ne
sentivo il brusio, le cicale e i grilli, che non c’erano più, potevo risentirli, tutta
la natura mi parlava. Poi, non so come, dopo quattro ore di meditazione
profonda, quindi concentrazione, meditazione, contemplazione, samadhi,
l’entropia, il mio disordine interno o il caos, si trasformò in ectopia, l’ordine
universale. Mentre seduto in posizione del Loto sulla base della grande croce di
Favignana, rivolto verso ovest al tramonto del sole, le lucertole cominciavano
a salirmi sopra le gambe e gli uccelli facevano corona con giri meravigliosi
sulla mia testa, mentre due turisti saliti fino in cima, a quella vista, in
genuflessione, dissero:”Buddha”, subito uno stormo di gabbiani bianchi spiccò
il volo verso ovest, verso quel mare di luce dorata. In quell’istante capii che mi
ero di nuovo riconnesso alla Vita. Ero guarito dalla leucemia. Senza nessuna
tecnica naturale. Il mio sistema immunitario ha ricevuto l’informazione per la
ristrutturazione del tempio di DIO. La mia anima, tempio dello Spirito: la
Personalità mentale e astrale. Questo spirito è legato al corpo fisico attraverso
la ghiandola cardiaca “timo”. Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a
nuova vita.
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ogni tanto scendevano sulla terra dai mondi ove avevano le loro sedi e
camminavano assieme agli uomini, ai quali narravano la storia di un
Paese Felice che si trova ai confini del mondo.
Se, adesso, la natura tutta non parla più il linguaggio degli uomini e
se gli Dei non scendono più a camminare con noi, la colpa è solamente
nostra, perché non siamo più bambini e non crediamo più alle favole;
infatti la natura ha imparato una lingua diversa che noi non
comprendiamo, e qualora parla con qualche bambino che crede ancora
alle favole, al nostro apparire essa smette, facendoci credere d’essere
muta. La medesima cosa avviene con gli Dei, i quali comunicano e si
fanno vedere solamente da coloro che credono alla loro esistenza.
Così, mentre Manedo era preso da questa nuova forma di
sentimento, avvicinò l’orecchio verso l’acqua per sentire ancora la voce,
ma questa volta vide la sua immagine diversa: il corpo incominciava a
raggrinzirsi, infatti non era più l’eterno bambino di una volta, il colore
della sua pelle diventava sempre più scuro, nero come un tizzone
spento; allora capì che quella era la vecchiaia, preludio di un male che
alligna tra gli uomini: la Morte; comprese anche che quanto gli stava
intorno era destinato a fare la stessa fine ed allora, mentre le lacrime
scendevano copiose, una voce che veniva dal folto degli alberi che
crescevano lungo la riva del ruscello, così gli parlò:
“La realtà degli oggetti che vedi attorno a te non consiste nella sua
forma esterna, ma nella sua vita interna, nella idea che ha dato forma
alla materia, che l’ha plasmata in una espressione di se stessa. Ogni cosa
esistente è l’espressione fisica di un pensiero; qualsiasi oggetto non è
altro che un’idea esternata, materializzata e mutevole nel tempo.”
Manedo sentiva la voce ma non vedeva colui che parlava, poi
all’improvviso essa si fece sentire di nuovo ed egli vide un grosso
camaleonte spostarsi per andare ad acquattarsi in un altro punto del
bosco, assumendo i colori del posto.
In quei tempi lontani i monti, fiumi, le rocce, gli alberi, le fonti erano
popolati da tanti geni e genietti, e queste divinità animavano il paesaggio
e soccorrevano l’uomo nei momenti di tristezza.
Manedo allora comprese che la natura teneva un messaggio per lui e
si mise di nuovo in cammino con un po’ di speranza nel cuore, ma i
suoi passi andarono nella stessa direzione di allora, quando aveva
lasciato la casa paterna. Egli voltava le spalle al Sole, andava verso
Ovest, e mentre camminava intonava una nostalgica canzone piena
d’amarezza e di dolore:
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“Ho abbandonato la casa del Padre mio, lasciando tutto alle mie
spalle sono andato per le vie del mondo.
Il mondo dell’illusione era troppo bello per me, che credevo di
trovare la felicità. Chi mai mi indicherà la strada per il Paese Felice?
Per tanto, tanto tempo ho vissuto in questa illusione; il profumo dei
fiori mi inebriava, il canto degli uccelli mi cullava, tutta la natura era Dio
per me.
Ogni giorno scoprivo cose nuove ed il mio cuore si cibava
dell’illusione. Vivevo, morivo per rinascere, per continuare questo
lungo cammino, ma sempre qualcosa mi mancava; giorni lunghi, notti
senza fine e tutto mi parlava di Te, t’ho abbandonato per il breve
attimo d’un respiro, eppure il tempo mi è sembrato infinito.
Ho cercato la via del ritorno ed essa mi si parò dinanzi piena di
dolore, di spine, d’inciampi e di amarezze, mentre mi era stato facile
allontanarmi da Te.
Chi mai mi indicherà la strada per il Paese Felice?...”. Questo cantava
Manedo lungo le strade del mondo, ma più gli anni passavano più la
bisaccia che portava sulle spalle e che racchiudeva tutti i suoi averi - un
tozzo di pane per lenire la fame ed una coperta per coprire le sue
stanche membra che sempre si facevano più deboli man mano avanzava
la vecchiaia - diventava sempre più pesante, sembrava riempirsi sempre
più di zavorra.
Cammina, cammina, cammina, Manedo giungeva presso le rive
solitarie di un lago, ai margini di un piccolo boschetto: la sera scendeva
lentamente e tingeva il paesaggio e le acque di magici riflessi di rose e di
viole. Manedo prese una canna che cresceva vicino al lago, ne fece uno
zufolo e con questo intonò la sua triste canzone.
Era una dolce tiepida sera di primavera, il cielo era coperto di stelle
così fitte che sembrava un manto azzurro cupo trapuntato d’oro, era
sera, ma sembrava notte, perché nulla turbava quella meravigliosa pace
che non era solo nella natura.
Ed ecco, all’improvviso, sorgere dalle acque del lago una misteriosa
apparizione, un uomo anziano che aveva il volto così gaio da far
pensare che quell’espressione di gaiezza non fosse finta ma che egli
fosse l’uomo più felice del mondo, che diceva lentamente:
“Io non potrò mai dimenticare il brano di un canto che una volta
udii sul far dell’alba in mezzo allo strepitio della folla adunatasi sulle rive
di un lago in Terra di Galilea:
O barcaiolo trasportami all’altra sponda!
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l’altra. Tutto il mio questo e l’altro aspettano d’essere conciliati nel Tuo
Amore.”
Mentre calde lacrime scendevano copiose lungo le guance, Manedo
implorava: “Dove potrò io trovarti se non in questa dimora, divenuta
Tua? Dove potrò congiungermi con Te, se non nell’Opera Mia,
trasformata in Opera Tua? Se io abbandono la mia dimora, non
raggiungerò la Tua; se smetto la mia opera, non potrò mai riunirmi con
Te nella Tua, poiché dimori in Me ed Io in Te, Tu senza di Me, o Io
senza di Te siano nulla. “
Il vento a queste parole sussurrò:
“Quando questa dimora sarà divenuta Tua, nello stesso istante sarai
trasportato al di là, pur restando tuttavia racchiuso nelle tue vecchie
mura.”
In un’enfasi d’amore divino, Manedo così pregò:
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Q uali sono i nostri dei? Quelli che volevano sacrifici umani? Come
Zeus, Odino e tutti gli altri?
Io, non avendo una cultura, non essendo inoltrato nelle scienze
teologiche, teosofiche, nelle scienze di Brahman, delle
Upanishad, cose che dicono che ti portano a Dio, ma io non ho mai
visto nessuno che legge queste cose o pratica queste cose, dalla mia
fanciullezza fino ad oggi, nessuno, di tutti i gruppi che ho conosciuto,
nessuno ha “visto Dio”.
Sul frontespizio del tempio di Delphi c’è scritto “Conosci te stesso e
conoscerai Dio”.
Se noi avessimo una mente olistica cominceremmo a capire tante
cose, sulle connessioni, sui parallelismi, in poche parole a trovare delle
ipotesi di lavoro utili per questa vita terrena. E assimilando questi
concetti ci accorgeremmo di assimilare informazioni e conoscenza che
ci porteranno molto in alto, verso gli alti stati dell’evoluzione, senza
neanche accorgertene, senza bisogno di fare yoga e tutte le altre
tecniche di merda insegnate da chi vuole far quattrini.
Io ho il mio tempietto personale, accendo una candela come quando
ero ammalato e accendevo il fuoco, e stavo ore a guardare e guardavo le
monadi che venivano dalle fiamme, e guardando mi auto-ipnotizzavo
entrando in uno stato di concentrazione massimo, di percezione e di
intuizione di cose che hanno a che fare con il mondo circostante che io
cercavo di risolvere.
Allora, siccome ho sempre sentito fin da bambino parlare di Dio e
siccome neppure le grandi chiese sanno chi sia Dio, perché sono tutti
sporchi dentro, come ho già ripetuto migliaia di volte.
Per non parlare di chi si approfitta di bambini violentando il detto
“Lasciate che i bambini vengano a me”.
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CORPI INVISIBILI
U
n corpo. Ma quale? La mattina ti alzi, ti guardi allo specchio,
vedi la tua faccia e pensi che quello sei tu. Ma rifletti: tu pensi
realmente che tu sei solo quello che vedi? Pensi davvero che il
tuo corpo, le tue mani, la tua faccia, i tuoi piedi, le tue gambe
siano tutto quello che da quando sei nato ti porti dietro e che non ci sia
nient'altro? In realtà noi siamo molto più complessi e più affascinanti di
quanto pensiamo o di quanto il burattinaio invisibile ci fa credere.
Oltre al corpo grossolano, fisico, che vediamo e con cui interagiamo
in questa terza dimensione, ci sono altri corpi sottili, più fini,
energeticamente più elevati che si nascondono alla vista dei soli sensi
fisici. Il complesso di questi corpi sottili forma l'aura, che può essere di
diversi colori e che sporge dal nostro corpo fisico tanto quanto è più
sviluppata.
I vari corpi sono alternativamente contenuti e contenitori, dando
così origine, nel loro rapportarsi, ad una sorta di matrioska. Appena
oltre il corpo fisico, che come sappiamo interagisce nella terza
dimensione, troviamo il corpo eterico.
Il corpo eterico è la nostra corrente elettrica. Se noi ci paragoniamo
come corpo fisico ad una radio, il corpo eterico ne sarebbe la corrente
elettrica che la farebbe funzionare. Una radio senza corrente elettrica
non funziona, lo stesso dicasi per il nostro corpo, una volta che si
stacca definitivamente il corpo eterico, noi moriamo (solita
toccatina....). Qualcuno potrebbe obiettare: ma come fanno due corpi
ad occupare contemporaneamente uno stesso spazio?
Come al solito l'osservazione dei fenomeni o delle esperienze, anche
le più semplici, ci danno le risposte. Prendi un bicchiere colmo di acqua
fino all'orlo. Poi prendi un cucchiaio di zucchero e lo versi nel bicchiere
colmo. Che succede? Succede che lo zucchero, diluendosi, si scioglie in
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acqua e l'acqua stessa non deborda dal bicchiere. Poi prendi invece un
cucchiaio di sabbia e lo versi sempre nello stesso bicchiere. Che
succede? Succede che la sabbia, non sciogliendosi, fa debordare l'acqua
dal bicchiere.
Il primo esperimento ci dimostra come due elementi possono
coesistere nello stesso spazio, il secondo no. Perché ciò è successo? Ciò
è successo perché gli atomi e le molecole di zucchero, sciogliendosi
nell'acqua sono andate ad occupare gli spazi che vi erano tra gli atomi e
le molecole d'acqua contenuta nel bicchiere e questo ha fatto in modo
che l'acqua non si riversasse. Nel secondo esperimento, invece, quello
con la sabbia, gli atomi e le molecole della sabbia, non potendosi
sciogliere nell'acqua, hanno voluto occupare gli spazi già occupati dalle
molecole d'acqua. Risultato: l'acqua è fuoriuscita!
Il corpo eterico è composto di materiale più fine del corpo fisico
perché ha gli elettroni che vibrano ad una frequenza molto più elevata,
e per questo motivo "impregna" il fisico e gli dà la vitalità. Si può
materializzare ed è sovrapponibile al corpo fisico tanto che spesso si
parla di "doppio eterico". Così come il corpo fisico usa il cervello per
decodificare ed analizzare gli impulsi e gli stimoli che gli provengono
dal mondo fisico, così il corpo eterico utilizza la psiche per interagire
coi sensi psichici, che sono 7. Mentre quelli fisici, noi sappiamo sono 5
(gusto, tatto, olfatto, vista, udito).
Bene. Abbiamo appurato che la psiche allora è ciò che ci fa
muovere, pensare, interagire, camminare, gesticolare, parlare ecc., è
quella insomma che ci dà la vita! Ma sorge allora una domanda: se il
corpo fisico si nutre degli alimenti che noi mangiamo, di che cosa si
nutre il corpo eterico? Degli stessi alimenti, a patto che questi siano
quelli "giusti", quelli che rientrano nel nostro programma di vita
naturale.
E ritorniamo al primitivo discorso del "programma di vita", di una
vita naturale, della vita che colui che ci ha creati ha voluto per noi.
Come vedi, caro amico, tutto ha un senso, tutto ha un sottile filo
logico e le cose cominciano ad "appattare", se viste ed affrontate in una
certa maniera. Il puzzle diventa meno nebuloso e tu cominci a
"respirare", a vederci chiaro... senza andare dall'oculista (fra l'altro).
Tutto è informazione, tutto è energia. Anche il cibo non scappa, anche
il cibo è soprattutto informazione.
Ora, se noi mangiamo schifezze o alimenti antinaturali o alimenti
troppo sofisticati, non facciamo altro che dare al nostro corpo, sia
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La Pecorella smarrita:
Io ti amo più delle novantanove
«Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove
sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita? 13In verità io vi dico: se riesce a
trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite.
14Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si
«Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e
va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l’ha trovata, pieno di gioia
se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: “Rallegratevi
con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. Io vi dico: così vi
sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove
giusti i quali non hanno bisogno di conversione».
Gesù disse: “Il Regno è simile ad un pastore che aveva cento pecore. Una di esse, la
più grande, si è smarrita. Egli ha lasciato le novantanove e ha cercato quella sola,
finché l'ha trovata. Essendosi stancato, ha detto alla pecora: "Io ti amo più delle
novantanove!” Dal vangelo di Tommaso v.114
S
alvatore diceva sempre – io vi porto delle ipotesi di lavoro, io non
sono portatore di verità.
Per quanto lappani e davvero ignoranti e trogloditi, molto di più
di colui a cui piaceva definirsi così, anche noi, nei nostri scritti
portiamo solo delle ipotesi di lavoro. Queste ultime non possono che
provenire quindi, sia dalla nostra ignoranza che dalla mancanza di
conoscenza, e ci riferiamo alla conoscenza profonda e vera che sovente
ci è stata “nascosta”.
Allora può venirci in soccorso l’intuizione, visto che a noi mancano
anche quegli stati coscienziali profondi a cui fa riferimento Salvatore
come origine di molte delle sue affermazioni.
Nel volume quarto de L’Autostima abbiamo pubblicato il vangelo di
Tommaso, per cui rimandiamo a quel volume, per evitare ripetizioni e
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lontano, come l’eco della vostra voce e come il profumo di quel bacio
che avrei voluto cogliere da voi e non ho potuto.
Scrivetelo nella vostra lingua straniera a me, e poi ditemi il significato
che forse bene in seguito non ricorderò: nessuna parola avrà per me un
più arcano incanto di quella che io non possa intendere che come in
una nebbia di sonno.
La voce si fece ancora più sommessa, per narrare di una pietra
bianca, in un cimitero fiorito che portava questa dolce epigrafe:
“Mamma, con i tuoi lamenti mi svegli sempre, e con le tue lacrime
mi hai già bagnato tutta la camicina. Mamma, fai il piacere,
tranquillizzati e lasciami dormire.”
E la sua voce si fermò, ma la sua storia non era finita così.
Essa aveva commosso il bosco, il quale aveva raccolto le ultime
parole e le andava sussurrando nei cieli. Fu allora che qualcuno al
pianoforte iniziò, lentamente, le prime battute di una romanza, le note
tremavano commosse per ringraziare la straniera e per dirle come tutta
la vallata l’accogliesse.
Solo il piccolino disse: “Per te” - e con la musica porse anche una
delicata campanula azzurra di petunia, apparsa dal nulla.
Quella sera il vento continuò a lungo a narrare, a narrare.....
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quello che io ho “visto” nell’evangelo: Giuda non tradì Gesù sono stati
gli altri a tradirlo.
Non dobbiamo dimenticare che nell’Antico Testamento c’è scritto
che Dio guidava gli ebrei sotto forma di una nube di giorno e un globo
di fuoco di notte. L’astronave madre che guidava gli ebrei di giorno
sembrava una nube (il campo elettromagnetico e la polvere), di notte si
vedeva la sua luce. In Esodo si dice che quando essa si muoveva gli
ebrei la seguivano – quando era ferma essi si fermavano.
Il popolo ebreo è stato portato a livelli altissimi di conoscenza
secondo una operazione al cervello – l’alto emotivo infatti non lo
possedeva – avevano solo il basso emotivo e l’alto mentale – esso è
quindi tecnicamente più avanzato.
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L'UOMO – COS’E'?
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per fare esperienza di una data dimensione e poi, prima o poi avverrà il
distacco – come quando non c’è più ossigeno e si deve “riemergere” –,
viene il momento di staccarsi.
Il corpo fisico – come scafandro – è stato creato dal contatto
dell’uomo con la donna. La donna ha dato una parvenza di corpo
eterico, di energia vitale, dovuta sia al pneuma terra che a parte del suo
corpo eterico. Essi non vengono dalla quarta dimensione.
Quelli della quarta dimensione non sono generati da utero di donna.
Quindi i “nostri morti” non vivono più come soma ma come corpo
eterico. Mia madre è viva ed ha interagito quando io ero morto nel
riportarmi alla vita. Gesù – non il Cristo che è andato via – è ancora
vivo su questo piano illusorio – nel suo tempo e nel suo spazio può
camminare sui sentieri del tempo, può fare quello che vuole perché è un
grande Maestro. E sua Madre anche è ancora qui con noi, e così tutti i
figli che le madri hanno perso sono lì nel tempo; la morte non esiste,
perché se esistesse non potrebbero manifestarsi come essi fanno.
Gesù non avrebbe detto: “Quando due o più sono riuniti nel mio
nome, io sono in mezzo a loro” – e noi, nonostante queste parole,
ancora portiamo la croce di un morto – di un cadavere.
Se noi li invochiamo, dunque essi vengono – se non li invochiamo,
non verranno.
Loro sono sempre pronti, la colpa è nostra che non ci crediamo –
loro sono sempre pronti ad aiutarci. Non lo sappiamo, noi odiamo,
crediamo che ci hanno abbandonato. Questo bisogna cominciare a
capire.
Il tempo della quarta dimensione scorre in maniera diversa – è più
lento. Faccio un esempio: la Terra gira intorno al Sole e impiega 365
giorni. Noi diciamo che è passato un anno della mia vita terrena quando
si è compiuto un giro completo.
Mercurio non gira in un anno terrestre ma gira in pochi mesi
terrestri, perché è più veloce – più vicino.
Ora, se prendiamo Plutone, molto distante – per fare un unico giro
impiega cento, duecento anni – per loro è un anno, per noi passano
duecento anni.
Ma la dimensione eterica interpenetra la nostra dimensione fisica
come fa nelle galassie.
In questo “mare eterico” navigano i pianeti – altrimenti cadrebbero,
quindi l’eterico interpenetra tutta la materia – come l’acqua interpenetra
la spugna – occupando lo stesso spazio e tempo ma senza interagire o
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– L’Autostima Vol. 1;
– Poesie all’Angelo e Salvatore Paladino;
– L’Autostima Vol. 2;
– Il Cuore della Ribbhu Gita;
– L’Autostima Vol. 3
– Agenda 2019;
– La Ricerca del Sé (Ashtavakra Gita);
– L’Autostima Vol. 4;
– La Coroncina dei Suoi Insegnamenti: Sri Ramana Maharshi, Parte 1;
– L’Autostima Vol. 5;
– Io è un altro – Arthur Rimbaud;
– Il Testamento di François Villon;
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