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Capitolo 2

Le trasformazioni
fisiche
della materia
Sommario
1. Gli stati fisici della materia
2. I sistemi omogenei ed eterogenei
3. Le sostanze pure e i miscugli
4. La solubilità
5. La concentrazione delle soluzioni
6. Le concentrazioni percentuali
7. Da uno stato di aggregazione all’altro
8. I principali metodi di separazione dei miscugli

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Gli stati fisici della materia
Un SISTEMA è una porzione delimitata di materia.

Un bicchiere d’acqua è un esempio di sistema.

La materia può esistere in tre stati fisici, detti STATI DI


AGGREGAZIONE della materia:

• stato solido;
• stato liquido;
• stato aeriforme.
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Tre esempi di stati di aggregazione della materia:

A Fili di rame
(stato solido).
B Gocce di
mercurio
(stato liquido).
C Beuta
contenente iodio
(stato aeriforme).

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I tre stati di aggregazione della materia hanno proprietà
caratteristiche.

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I sistemi omogenei ed eterogenei

Si dice FASE una porzione di materia, fisicamente


distinguibile e delimitata, che ha proprietà intensive
uniformi.

Un sistema costituito da una sola


fase è detto OMOGENEO.

Un sistema costituito da due o più fasi è detto


ETEROGENEO.

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Il sistema acqua-olio è un sistema
eterogeneo.
L’olio è un liquido che non si disperde in
acqua.

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Le sostanze pure e i miscugli

OMOGENEE
SOSTANZE PURE

ETEROGENEE
MATERIA

OMOGENEI
MISCUGLI

ETEROGENEI

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Un SISTEMA è PURO solo se è
formato da una singola sostanza
che possiede proprietà
caratteristiche e ha una
composizione costante.

Un sistema formato da due o più


sostanze è un MISCUGLIO (o
MISCELA).

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Le sostanze pure e i miscugli

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Un miscuglio omogeneo di due o più sostanze è
chiamato SOLUZIONE.

Il componente più abbondante del miscuglio è il


SOLVENTE, mentre i componenti meno abbondanti si
chiamano SOLUTI.

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Le soluzioni non sono soltanto liquide.
L’aria che respiriamo è una soluzione gassosa.
L’acciaio, il bronzo e le altre leghe metalliche sono invece
esempi di soluzioni solide.

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Un MISCUGLIO ETEROGENEO è costituito da
componenti chimicamente definiti e da fasi fisicamente
distinguibili.

Un campione di sabbia ingrandito al


microscopio ottico (ingrandimento
15×)

https://www.youtube.com/watch?v=adtG1wvIkks

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I miscugli eterogenei possono presentare aspetti anche
molto diversi al variare dello stato di aggregazione delle
fasi che li costituiscono.
La schiuma è un tipico esempio di miscuglio costituito
dalla dispersione di gas in un liquido.

La nebbia è un miscuglio eterogeneo acqua-aria.

Il fumo è un miscuglio eterogeneo di un solido in un gas


(es.: particelle di carbone disperse in aria).

L’emulsione è un miscuglio eterogeneo tra due o più


liquidi immiscibili tra loro.
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A Lo nebbia è formata da minuscole goccioline d’acqua
disperse e sospese nell’aria.
B Un gelato è sia un’emulsione sia una schiuma.
C Le vernici per il legno sono esempi di emulsioni.

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I COLLOIDI costituiscono una classe di materiali che ha
caratteristiche intermedie tra quelle dei miscugli omogenei
e quelle dei miscugli eterogenei.

I colloidi contengono particelle con un diametro compreso


tra 10−9 e 10−6 m disperse in un solvente.

particelle = fase dispersa


solvente = fase disperdente

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La solubilità
La SOLUBILITÀ è la quantità massima di soluto che si può
sciogliere in una determinata quantità di solvente a una
certa temperatura.

La solubilità varia da sostanza a sostanza e dipende dalle


proprietà del soluto e del solvente.

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Andamento della solubilità in acqua in funzione della
temperatura per alcune sostanze.

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La concentrazione delle soluzioni
Le soluzioni con piccole quantità di soluto sono diluite.

Le soluzioni con elevate quantità di soluto sono


concentrate.

La CONCENTRAZIONE DI UNA SOLUZIONE è il


rapporto tra la quantità di soluto e la quantità di solvente
(o di soluzione) in cui il soluto è disciolto.

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La concentrazione di una soluzione si può esprimere
in modi diversi:

• concentrazione percentuale in massa (% m/m)

• concentrazione percentuale massa su volume (% m/V)

• concentrazione percentuale in volume (% V/V)

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Le concentrazioni percentuali
• concentrazione percentuale in massa (% m/m):

• concentrazione percentuale massa su volume (% m/V):

• concentrazione percentuale in volume (% V/V):

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Per passare dalla concentrazione percentuale massa su
volume alla concentrazione percentuale in massa e
viceversa, bisogna conoscere la densità della soluzione:

% m/V = % m/m ∙ d

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Da uno stato di aggregazione all’altro

I PASSAGGI DI STATO implicano la trasformazione della


materia da uno stato fisico all’altro per variazioni di
temperatura.

La FUSIONE è il passaggio dallo stato solido allo stato


liquido.

L’EVAPORAZIONE è il passaggio dallo stato liquido allo


stato di vapore.

.
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La SUBLIMAZIONE è il passaggio diretto dallo stato solido
allo stato di vapore.

Il BRINAMENTO è il passaggio diretto dallo stato


aeriforme allo stato solido.

La CONDENSAZIONE è il passaggio dallo stato aeriforme


allo stato liquido.

La SOLIDIFICAZIONE è il passaggio dallo stato liquido


allo stato solido.

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Schema dei passaggi di stato.

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A parità di massa, nel passaggio di un materiale dallo
stato liquido allo stato aeriforme, il volume aumenta e la
densità diminuisce:

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Nel passaggio dallo stato liquido allo stato solido, si
verifica una piccola diminuzione del volume e quindi un
piccolo aumento della densità.

Il ghiaccio è un’eccezione perché è meno denso


dell’acqua.

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I principali metodi di separazione
dei miscugli

La FILTRAZIONE è il metodo
per separare, per mezzo di filtri,
i materiali solidi da un miscuglio
liquido o gassoso.

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I miscugli eterogenei di liquidi e/o solidi, aventi densità
diverse, possono essere separati per
STRATIFICAZIONE (decantazione o sedimentazione)
di uno strato sull’altro.

Per aumentare la velocità della


stratificazione si può usare la
centrifuga, un dispositivo che
fornisce un’accelerazione
maggiore di quella di gravità.

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A Separazione di acqua e sabbia mediante decantazione.
B Separazione di due liquidi immiscibili mediante imbuto
separatore. C Una centrifuga.

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La CRISTALLIZZAZIONE è una tecnica di purificazione,
usata per le sostanze solide, che sfrutta il fatto che la
solubilità di un soluto in un determinato solvente risulta
maggiore a caldo piuttosto che a freddo.

Il metodo si basa sulla solubilizzazione “a


caldo” della sostanza in un solvente (o in
una miscela di solventi) e successiva
precipitazione “a freddo” (o, più
genericamente, a temperatura più bassa)
della stessa sostanza in forma cristallina.

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L’ESTRAZIONE è il metodo per separare i componenti di
un miscuglio per mezzo di un solvente.

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La CROMATOGRAFIA è il metodo per separare i
componenti di un miscuglio che si spostano con velocità
diverse su un supporto (fase fissa), trascinati da un
solvente (fase mobile).

Esistono diversi tipi di cromatografia:

• cromatografia su strato sottile


• cromatografia su carta
• gascromatografia
• cromatografia liquida ad alta risoluzione
(HPLC, High Performance Liquid Chromatography)

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A Separazione di coloranti mediante cromatografia su
carta.
B Separazione mediante cromatografia su carta di
inchiostri di penna a sfera.

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La DISTILLAZIONE si basa sulla diversa volatilità dei
componenti delle miscele liquide.

La volatilità è più elevata per i liquidi che bollono a bassa


temperatura.
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ADSORBIBILITÁ = velocità di migrazione dei componenti di una miscela lungo una fase fissa,
sotto
Valituttil'azione
et al., Chimica:di una
concetti fase
e modelli 2ed mobile
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