Sei sulla pagina 1di 17

ni

rco
Ma
l mo
lie
La memoria
ug
iG
ud
St

Argomenti
gli

• In questa lezione verranno trattati i seguenti argomenti:

– memoria;
de

– processi della memoria;


– tipi di memoria;
– amnesia;

– oblio.
si
er
iv
Un

1
ni
rco
Obiettivi

Ma
• Gli obiettivi della lezione sono i seguenti:

– comprendere i processi che sottendono la codifica,


l’immagazzinamento e il recupero degli stimoli esterni
in modo tale da renderli riutilizzabili;

mo
– analizzare le differenze e il legame tra memoria
sensoriale, memoria a breve termine e memoria a lungo
termine;

l
lie
– comprendere le caratteristiche della memoria di lavoro;

ug
– identificare le tipologie differenti di problematiche
inerenti la perdita di memoria.
iG
ud
St

La memoria
gli

• Esistono numerosi tipi di memoria ognuna dedicata a una


funzione diversa.
de

• La memoria è limitata in termini quantitativi e in termini


di durata.

• Funzione della memoria:


– si basa sulle conoscenze passate per utilizzarle nel


presente attraverso il processo di immagazzinamento
si

degli stimoli esterni e interni in modo tale da renderli


riutilizzabili successivamente.
er
iv
Un

2
ni
rco
La memoria

Ma
• La memoria si basa sui seguenti processi dinamici:

mo
Codifica
Immagazzinamento
Recupero

l
lie
ug
iG
ud
St

La memoria
gli

Codifica
• È il primo e fondamentale stadio della memorizzazione
(trasformazione dei dati), in cui l’informazione viene
de

decifrata e si riferisce al livello iniziale di elaborazione che


porta alla rappresentazione dell’informazione in memoria.

• Il codice è quell’insieme di regole che si utilizzano per


trasformare le informazioni esterne in modo che possano


essere immagazzinate e conservate nella memoria.
si

• Fallimenti in questo stadio determinano un fallimento


er

nella memorizzazione che potrebbero impedire poi la


rievocazione.
iv
Un

3
ni
rco
La memoria

Ma
Immagazzinamento
• Avviene dopo la codifica e consiste nella creazione di una
traccia mnestica permettendo la conservazione
dell’informazione.

mo
• Per favorire il processo della ritenzione facciamo ricorso
al meccanismo della reiterazione o ripetizione
dell’informazione, che favorisce la fissazione del ricordo in
una traccia mnestica.

l
lie
ug
iG
ud
St

La memoria
gli

Recupero.
• La traccia mnestica, se registrata nella memoria a lungo
termine, è potenzialmente permanente.
de

• Essa può essere rievocata spontaneamente o tramite


la presentazione di un indizio e può essere utilizzata.

• Il recupero può avvenire attraverso due processi:


– riconoscimento;
si

– rievocazione.
er
iv
Un

4
ni
rco
La memoria

Ma
• Nel riconoscimento:
– il soggetto deve stabilire se il materiale che gli si
presenta davanti gli si è presentato già in precedenza
oppure no (più facile).

mo
• La rievocazione può essere:
– libera;
– seriale;

l
– guidata.

lie
ug
iG
ud
St

La memoria
gli

• Nella rievocazione libera sono frequenti errori


(omissioni).
de

• Nella rievocazione si verificano effetti di posizione seriale,


detti primacy e recency.

• Robinson e Brown (1926) sono stati tra i primi a mostrare


l’effetto della posizione seriale.


si

• In un compito di richiamo gli elementi iniziali (primacy)


e finali (recency) di una lista precedentemente appresa
er

vengono ricordati meglio di quelli centrali.


iv
Un

5
ni
rco
La memoria

Ma
Riflesso della memoria a lungo
termine: tramite strategie di
Effetto di primacy ripasso, infatti, è possibile che
i primi elementi della lista
(modello modale) abbiano il tempo di essere
immagazzinati nella memoria

mo
a lungo termine.

Riflesso della memoria a breve

l
termine: il tempo trascorso tra

lie
la memorizzazione e la
Effetto di recency rievocazione sarebbe
sufficientemente breve da
consentire il richiamo degli
ultimi elementi della lista.

ug
iG
ud
St

La memoria
gli

• Nella rievocazione seriale il materiale deve essere


ricordato nella stessa sequenza con cui era stato
de

presentato.

• Errori: materiale rievocato in un ordine sbagliato.



si
er
iv
Un

6
ni
rco
La memoria

Ma
• Nella rievocazione guidata vengono forniti degli indizi
utili per recuperare il materiale da ricordare.

mo
• Un compito normalmente utilizzato è il completamento,
in cui dopo la presentazione di una lista di elementi (per
es. parole) è chiesto al soggetto di completare uno

l
lie
stimolo.

ug
iG
ud
St

Fattori che influenzano l'acquisizione e la


conservazione del materiale memorizzato
gli

Fattori relativi al Condizione psico-fisica


soggetto:
de

Motivazione e interesse (attenzione)


Novità del materiale da memorizzare


si
er
iv
Un

7
ni
rco
Fattori che influenzano l'acquisizione e la
conservazione del materiale memorizzato

Ma
Fattori relativi al Materiale dotato di significato soprattutto
materiale da personale e ben organizzato che segue uno
memorizzare: schema logico (melodia di una canzone vs
parole slegate senza senso)

mo
Uso di tecniche operative per la
memorizzazione

l
lie
ug
iG
ud
St

Tipi di memoria
gli

Modello di Atkinson e Shiffrin


(1968):
de

• modello input-output composto da tre


componenti;
• ipotizza che l’informazione proveniente dall’esterno

entra nel magazzino a breve termine, che controlla


si

il flusso in ingresso e in uscita dalla memoria a


lungo termine.
er
iv
Un

8
ni
rco
Tipi di memoria

Ma
Memoria Memoria a breve Memoria a lungo
sensoriale: termine (MBT): termine (MLT):

• sistema a • caratterizzata • caratterizzata da


capacità da un rapido una traccia più
elevata ma di decadimento duratura con

mo
rapido (30 s) e da capacità e
decadimento; una capacità durata
• memoria limitata. tendenzialmente
iconica illimitate.
(stimoli visivi
- 400 ms);

l
lie
• memoria
ecoica (stimoli
acustici – 2/3
s).
ug
iG
ud
St

Tipi di memoria
gli

Memoria sensoriale
de

• Capacità di acquisizione e trasmissione del segnale


che entra nel sistema.

• Uno stimolo lascia una prima brevissima traccia


nella modalità sensoriale in cui viene
si

presentato.
er
iv
Un

9
ni
rco
Tipi di memoria

Ma
Memoria a breve termine

• La MBT è un sistema a capacità limitata.

mo
• Il materiale è raccolto con la percezione in maniera quasi
automatica e resta registrato senza particolare sforzo.
• Limiti:
• la durata non supera generalmente i 15-30 secondi (es.
numero di telefono). Se non c’è una ripetizione il

l
materiale viene dimenticato e non immagazzinato.

lie
• la quantità d’informazione che siamo in grado di
immagazzinare dipende della memoria sensoriale, che
determina la quantità di informazione che si è in grado di

ug
processare, ma può essere reso più efficiente
raggruppando l’informazione in pezzi.
iG
ud
St

Tipi di memoria
gli

• Per memorizzare una serie di numeri, per esempio,


12345678:
de

– l’informazione si può organizzare più efficientemente


raggruppando le cifre a due a due (12 34 56 78).

si
er
iv
Un

10
ni
rco
Tipi di memoria

Ma
• Span
– ampiezza della MBT di un singolo individuo;
– viene misurata tramite la ripetizione seriale di una
lista di stimoli, organizzata in ordine crescente.

mo
• L’informazione contenuta nella MBT decade con una
velocità nell’ordine dei secondi ed è stimata essere
intorno a 7± 2 elementi.

l
lie
• Lo span di MBT varia tra gli individui e in base al tipo
di informazione da ritenere (per es. lettere, numeri,
immagini, configurazione spaziali, etc.) (Miller, 1956).
ug
iG
ud
St

Tipi di memoria
gli

Memoria a lungo termine


de

• Chiamata anche memoria permanente.


Registrazione stabile del materiale pervenuto dalla
memoria a breve termine favorita dalla ripetizione
(es. studio).

• Tulving (1972) ha proposto una classificazione


della MLT che ancora oggi viene largamente
si

accettata, distinguendo tre componenti:


• la memoria episodica;
er

• la memoria semantica;
• la memoria procedurale.
iv
Un

11
ni
rco
Tipi di memoria

Ma
La memoria eventi collocati in un
contesto spazio-
episodica temporale

mo
conoscenza
La memoria astratta, non
semantica collocabile nel tempo
e nello spazio

l
lie
collezione implicita di
informazioni che
La memoria
procedurale ug permettono di eseguire
compiti (camminare,
guidare, o andare in
bicicletta)
iG
ud
St

Tipi di memoria
gli

• Memoria di lavoro
de

– Il concetto di memoria di lavoro è stato proposto


inizialmente da Miller, Galanter e Pribram (1960) e
poi adottato da Baddeley e Hitch (1974) per

enfatizzare la natura multimodale della MBT e


si

distinguere il proprio modello da quelli precedenti che


vedevano la MBT come un magazzino unitario.
er
iv
Un

12
ni
rco
Tipi di memoria

Ma
• La memoria di lavoro si può definire come un sistema
dedicato al mantenimento e immagazzinamento di
una limitata quantità di informazioni in una

mo
rappresentazione attiva per un breve periodo, necessario
a rendere disponibile il suo utilizzo e a sottendere il
pensiero umano (Baddeley e Hitch, 1974).

l
lie
ug
iG
ud
St

Tipi di memoria
gli

• Tre componenti del sistema.

Componente articolatorio-fonologica (circuito


de

articolatorio-fonologico):

• deputata al mantenimento e all’elaborazione di informazioni


verbali.

• Il modello del ciclo fonologico include un magazzino capace di


si

trattenere informazioni di tipo fonetico per qualche secondo prima


che queste decadano, tramite il processo di ripasso che coincide
er

con il discorso interiore.

• E’ importante nei compiti di comprensione linguistica e nel


iv

fare i calcoli a mente.


Un

13
ni
rco
Tipi di memoria

Ma
Componente visuo-spaziale (taccuino visuo-
spaziale):

mo
• deputata al mantenimento e all’elaborazione dell’informazione
visiva e spaziale.

• E’ importante nella lettura, nella formazione di immagini

l
mentali e nella pianificazione motoria.

lie
ug
iG
ud
St

Tipi di memoria
gli

Esecutore centrale:
de

• è il sottosistema ipotizzato per coordinare le sub-componenti


della memoria di lavoro.

• E’ preposto al controllo, al coordinamento, alla manipolazione e


all’uso delle informazioni contenute negli altri due moduli.
si

• Tale componente sembra avere il compito di guidare


er

l’attenzione e rivolgerla verso il compito da eseguire.


iv
Un

14
ni
rco
Tipi di memoria

Ma
• In una delle più recenti versioni del modello di memoria
di lavoro (Baddeley, 2000; 2003) è stata ipotizzata una
nuova sub-componente.

mo
Buffer episodico:

• sottosistema separato, che può essere considerato la componente

l
di immagazzinamento dell’esecutivo centrale;

lie
• avrebbe la capacità di integrare informazioni da diverse fonti e
immagazzinarle sotto forma di episodi (Mereu, 2010).
ug
iG
ud
St

Perdita di memoria
gli

Amnesia
de

retrograda:
L’amnesia può compromissione
presentarsi dopo un della rievocazione
danno o un di eventi passati
deterioramento
Amnesia cerebrale oppure in

condizioni non Amnesia


patologiche, come nel anterograda:
caso dell’amnesia
si

compromissione
infantile. della capacità di
memorizzare
nuove
er

informazioni
iv
Un

15
ni
rco
Perdita di memoria

Ma
naturale
decadimento
della traccia,
attribuibile al
tempo trascorso

mo
Consiste nella perdita tra
o nella impossibilità l’apprendimento e
di recuperare il richiamo
Oblio informazioni che un
tempo si possedevano. interferenza tra
L’oblio può essere informazioni

l
dovuto a: apprese

lie
(un’informazione
precedentemente
appresa
interferirebbe con

ug l’apprendimento)
iG
ud
St

Conclusioni
gli

• La memoria è un processo dinamico che ha la capacità di


immagazzinare, ritenere e recuperare l’informazione.
de

• La memoria è limitata in termini quantitativi e in termini di


durata.

• La memoria si può suddividere in:


– sensoriale (rapido decadimento e capacità elevata);


– a breve termine (rapido decadimento e capacità limitata);
– a lungo termine (capacità e durata tendenzialmente
si

illimitate).
er

• La perdita di memoria può portare ad una amnesia di tipo


retrogrado o di tipo anterogrado e alla impossibilità di
recuperare informazioni che un tempo si possedevano (oblio).
iv
Un

16
ni
rco
Copyright

Ma
mo
AVVISO - Ai sensi dell'art. 1, comma 1 del decreto-legge 22 marzo 2004, n. 72, come modificato
dalla legge di conversione 21 maggio 2004 n. 128, le opere presenti su questo sito hanno assolto
gli obblighi derivanti dalla normativa sul diritto d'autore e sui diritti connessi. Tutti i

l
contenuti sono proprietà letteraria riservata e protetti dal diritto di autore della Università degli

lie
Studi Guglielmo Marconi.
Si ricorda che il materiale didattico fornito è per uso personale degli studenti, al solo scopo
didattico. Per ogni diverso utilizzo saranno applicate le sanzioni previste dalla legge 22 aprile
1941, n. 633.

ug
Copyright©UNIMARCONI
iG
ud
St
gli
de

si
er
iv
Un

17

Potrebbero piacerti anche